Recentemente l’attore ha confermato
a THR di aver incontrato i Marvel Studios e la Sony Pictures, portando
con sé “un mucchio di appunti e idee“. Quegli incontri
stavano andando bene ma, sfortunatamente, si sono interrotti a
causa dello sciopero della WGA.
“Ero con Amy, [il presidente dei
Marvel Studios] Kevin Feige, [il
produttore esecutivo] Rachel [O’Connor], a volte altri dirigenti
della Marvel”, ricorda Holland.
“È un processo collaborativo. I primi incontri rispondevano
alla domanda, ‘Perché dovremmo farlo di nuovo?’ E penso che abbiamo
trovato tutti il motivo. Sono davvero, davvero contento di dove
siamo in termini di creatività.” Ma ha anche aggiunto:
“Sono anche un po ‘preoccupato per questo. C’è un po’ di
stigmatizzazione riguardo al quarto in tutti i franchise”.
“Sento che abbiamo fatto un
fuoricampo con il nostro primo franchise e c’è una parte di me che
vuole andarsene a testa alta e passare il testimone al prossimo
ragazzo fortunato che riuscirà a dare vita a questo
personaggio”.
Per quanto riguarda il ragazzo
fortunato menzionato da Holland, potrebbe essere Miles Morales.
Tuttavia, la produttrice del franchise di
Spider-Man, Amy Pascal, ha
espresso qualche dubbio sul portarlo nel MCU insieme a Peter Parker.
“Sono mondi completamente separati… non si sa mai. Non direi
mai di no a niente”, dice. “Ma abbiamo molti film da
realizzare su Miles e molti film da realizzare su Peter. Sono un
produttore cinematografico. Voglio andare avanti con questo
franchise con Tom”.
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curiosità sul mondo del cinema, ISCRIVITI alla nostra
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Registi, sceneggiatori,
poeti e fotografi italiani – come recita Wikipedia – i fratelli
Fabio e Damiano D’Innocenzo sono ormai un nome che attira
l’attenzione della stampa e degli appassionati, soprattutto di un
cinema non sempre conciliatorio e mediamente in grado di suggerire
riflessioni o provocare emozioni contrastanti. Come quello messo in
scena da Francesco Pividori AKA Trash Secco che, a partire
da una sceneggiatura dei gemelli, esordisce alla regia di un
lungometraggio
con il Bassifondi distribuito al cinema da Cloud 9 a
partire dal 15 giugno.
In realtà, il poliedrico
artista (pittore, videomaker e direttore artistico di Achille
Lauro, Marracash e altri) aveva già realizzato il controverso e
censurato Nefasto: er mostro de zona, distribuito – e ancora
disponibile – solo online, nel quale già il suo sguardo si
concentrava su una Roma diversa da quella ‘da cartolina’ alla quale
siamo abituati, e lontana da quella ‘Criminale’ diventata tanto di
moda. Uno sguardo che i D’Innocenzo condividono anche da registi,
come dimostrato nei loro film (La
terra dell’abbastanza, Favolacce e America Latina) e che sembrano prossimi a declinare in
maniera diversa nei sei episodi della serie Sky Original in arrivo,
Dostoevskij, che loro definiscono “la storia di un uomo,
di un fantasma, di un amico” e della battaglia tra elementi
diversi.
Il
sottosuolo di Romeo e Callisto
In
Bassifondi i protagonisti sono due, Romeo (il
Gabriele Silli di Re
Granchio) e Callisto (Romano Talevi).
Due uomini, amici giocoforza, fantasmi per il mondo, senzatetto che
abitano a Roma, sugli argini del Tevere, proprio sotto il
centralissimo rione di Trastevere e il quotidiano via via di
turisti e residenti. A loro chiedono “uno spiccetto” per
sopravvivere, giorno dopo giorno, inventando mille espedienti,
affrontando la società “di sopra” anche con ostilità. Un conflitto
costante che crea tra loro “un’indissolubile dipendenza affettiva
fatta di autolesionismo e nichilismo che li porterà ad affondare
sempre più“. Soprattutto quando Romeo si ammala, e Callisto si
trova costretto ad accudirlo.
Foto di Angelo Turetta
La
vita nei Bassifondi
Sin dalla prima scena,
voluta dai D’Innocenzo, la macchina da presa si abbassa, forzando
il nostro sguardo dove spesso non vogliamo posarlo. A guidarci, un
ratto, coerentemente con l’ambientazione scelta e con il mondo
raccontato. Diverso da quello del Nefasto già citato, ma
ugualmente lontano da noi, dalla maggior parte di noi, ma che – più
di tante storie costruite a tavolino – sembra in grado di regalare
sorprese ed emozioni sincere. Non rassicuranti, magari non
soddisfacenti, ché a molti il film potrà risultare indigesto, ma
tali da giustificare l’augurio fatto al film da Fabio
D’Innocenzo, convinto che questoBassifondi “meriterebbe la sala piena”.
E nonostante la
“sgradevolezza” che, d’altronde, è elemento costitutivo della
storia pensata da Trash Secco, artista che da sempre raccoglie
oggetti morti – quando non immondizia (come il suo nome suggerisce)
– per dar loro nuova vita, attraverso l’arte. Al netto di alcune
scene poco fluide e di una interpretazione troppo spontanea, non
sempre gestita al meglio da un regista tanto ‘naturalista’, c’è
molta verità nella vita messa in scena sullo schermo, e non è un
merito da poco o un risultato frequente.
Il
lungo percorso di una storia vera
Soprattutto quella che
si intuisce conoscendo il lungo percorso di una storia nata 15 anni
fa, quando il regista passeggiava nella notte romana con il
fratello, ripresa grazie a un’altra coppia di gemelli e affidata a
due interpreti così diversi tra loro, insieme a quelle che sembrano
delle ferite personali (soprattutto quelle relative al rifiuto da
parte della famiglia e dell’ostinata assenza di risposta da parte
dei figli del barcollante Romeo). Due artisti visti poco al cinema,
pronti a improvvisare, elemosinando davvero in riprese rubate al
vero, tra centurioni e mangiafuoco. In una Roma da circo, sospesa
tra angeli di marmo e un ricco bestiario che fa da contraltare alla
facilmente pilotabile pietà degli uomini, le uniche costanti di
questo vero e proprio multiverso sono il doloroso bisogno di
“qualcosa di bello” e lo straziante senso di sconfitta degli
invisibili, vittime di una cecità endemica, e dei diversi che il
finale ‘arty’ cerca di ingentilire, forse annacquandolo
eccessivamente.
Dopo i vari annunci di un ritardo,
adesso è ufficiale che Daredevil:
Born Again e The
Penguin hanno fermato la loro produzione a causa
dello sciopero degli sceneggiatori della WGA.
La serie Marvel/Disney+ che vede il ritorno di
Matt Murdock e lo spin-off dedicato al Pinguino sono due dei
prodotti tv più attesi per i prossimi mesi, ma sembra che bisognerà
aspettare un po’ di più per vederli pronti. Sfortunatamente, non si
può quantificare il ritardo perché non si sa quanto durerà lo
sciopero.
La nuova serie Daredevil:
Born Again
Daredevil:
Born Again è descritto come un revival di 18 episodi
della serie Netflix originale, andata in onda per tre
stagioni. Vedrà il ritorno delle star principali Charlie Cox e
Vincent D’Onofrio mentre riprendono i rispettivi ruoli
di Matt Murdock/Daredevil e Wilson Fisk/Kingpin.
Entrambi i personaggi hanno fatto il loro debutto nel
Marvel Cinematic Universe
nel 2021, con Kingpin come guest star nella serie Disney+Hawkeye e
Matt Murdock che è apparso brevemente in Spider-Man:
No Way Home. Cox ha anche recentemente recitato
in due episodi di She-Hulk:
Attorney at Law, dove ha avuto modo di mostrare un
nuovo lato dell’eroe.
Jon Bernthal tornerà nei panni di Frank
Castle/The Punisher. E’ molto probabile che non vedremo nulla della
serie fino al Comic-Con del prossimo anno, anche se abbiamo la
sensazione vedremo molte foto dal set di New York che ci permetterò
di avere piccole anteprime della serie! Cox è chiaramente impegnato
a interpretare un nuovo Daredevil per
l’MCU e, se si devono
credere alle voci recenti, potrebbe andare direttamente da
Born
Again a Spider-Man
4.Daredevil:
Born Again debutterà su Disney+ nel 2024.
Cosa aspettarsi dal Pinguino?
Ambientato nel mondo di
The Batman del 2022, The
Penguin si concentrerà sul passato di Oswald
Cobblepot e mostrerà la sua ascesa al potere nel ventre squallido
di Gotham piuttosto che rappresentarlo come un boss affermato. Il
personaggio ha una ricca storia di apparizioni dal vivo, poiché
Danny DeVito ha interpretato il famoso
Pinguino in Batman Returns mentre Robin Lord
Taylor lo ha interpretato in Gotham.
Il dramma limitato sarà basato sui
personaggi DC creati da Bob Kane e Bill Finger. È stato
scritto da Lauren LeFranc, che è anche la
showrunner. I primi due episodi saranno diretti da
Craig Zobel. Insieme a Colin Farrell recitano nella serie
Cristin Milioti (Made for Love) nel ruolo della
figlia di Carmine, Sofia Falcone; Michael Zegen
(The Marvelous Mrs. Maisel) nel ruolo del figlio di Carmine,
Alberto Falcone; e Clancy Brown (John Wick:
Capitolo 4) nei panni di Salvatore Maroni, gangster di Gotham. A
loro si uniscono Rhenzy Feliz, Michael Kelly, Shohreh
Aghdashloo, Deirdre O’Connell, Carmen Ejogo, François Chau
e David H. Holmes. Si dice anche che
Robert Pattinson potrebbe apparire nei panni di Bruce
Wayne/Batman. I produttori esecutivi sono Dylan Clark e Matt Reeves
di The
Batman, Farrell, LeFranc, Daniel Pipski, Adam Kassanand e Rafi
Crohn. È un progetto congiunto tra 6th e Idaho, DC
Entertainment, Dylan Clark Productions e Warner Bros.
Television.
Harrison Ford potrebbe pure aver appeso la fedora al
chiodo, ma sembra che
Phoebe Waller-Bridge possa essere la sua naturale
erede, stando a quanto vediamo in Indiana Jones e il
Quadrante del Destino. Dal momento che il franchise
del professore archeologo ha una serie Disney+ in programma, sembra
ovvio che Waller-Bridge stia raccogliendo il
testimone di Ford.
Tuttavia, l’attrice e sceneggiatrice
ha risposto: “Non ne ho mai sentito parlare!” quando le è
stato chiesto se potesse essere lei la protagonista dello show
annunciato dalla piattaforma. Memori del successo di
Fleabag di Prime Video, invece, c’è grande attesa per il
ritorno di
Phoebe Waller-Bridge alla piattaforma. Una
nuova serie ha avuto il via libera nel marzo 2022 e le riprese
sarebbero state effettuate alla fine di quell’anno. Poi, a gennaio,
ha rinnovato il suo accordo generale con lo streamer con un
adattamento in serie del romanzo di Claudia Lux, Sign
Here, che è in fase di sviluppo.
In occasione della premiere di
Indiana Jones e il Quadrante dei Destino,
Phoebe Waller-Bridge ha dichiarato: “Al
momento è tutto fermo, dato lo sciopero degli sceneggiatori, quindi
ci prendiamo tutti una pausa. Ma se tutto si risolve, sono più
concentrata sul lavoro a Tomb Raider.”
Amazon Studios a gennaio ha
contattato Waller-Bridge per scrivere una serie TV
come parte di un potenziale universo di Tomb
Raider che avrebbe abbracciato televisione, film e giochi.
Sembra quindi che al momento la priorità sia questa.
Insieme a
Harrison Ford, il cast di Indiana Jones e il
Quadrante del Destino include
Phoebe Waller-Bridge (Fleabag),
Antonio Banderas (Dolor y gloria),
John Rhys-Davies (I predatori dell’arca
perduta), Toby Jones (Jurassic World – Il
regno distrutto), Boyd Holbrook (Logan –
The Wolverine), Ethann Isidore
(Mortale) e
Mads Mikkelsen (Animali Fantastici – I segreti di
Silente). Il film vedrà Indy intento a scoprire un artefatto
che può apparentemente riavvolgere e manipolare il tempo,
particolarmente ambito da un ex nazista ora scienziato presso la
Nasa, dove si sta intanto progettando lo sbarco sulla luna.
Diretto da James
Mangold (Le Mans ‘66 – La grande
sfida, Logan – The Wolverine) e con una
sceneggiatura scritta da Jez Butterworth &
John-Henry Butterworth e David
Koepp e James Mangold, basata sui
personaggi creati da George Lucas e Philip
Kaufman, il film è prodotto da Kathleen
Kennedy, Frank Marshall e Simon
Emanuel, mentre Steven Spielberg e George
Lucas sono i produttori esecutivi. La colonna sonora è
composta ancora una volta da John Williams, che ha
firmato le musiche di ogni avventura di Indiana
Jones a partire dall’originale I predatori
dell’arca perduta nel 1981.
Dopo una lunga carriera
davanti alla macchina da presa, Frances O’Connor
sceglie la storia di Emily Bronte per passare alla
sedia di regia, realizzando un biopic della scrittrice di
Cime Tempestose, romanzando pesantemente la Storia
eppure realizzando un ritratto potente, seppure discontinuo, di una
giovane donna preda della Musa e dell’Amore.
Emily, la trama del
biopic
Nel film,
Emily è una ragazza un po’ introversa, creativa,
che non vede come una grande possibilità quella di fare
l’insegnante, dal momento che la sua ambizione è quella di
scrivere, e che vive nelle brughiere dello Yorkshire insieme alle
sorelle, al fratello e al padre vedovo, che pur essendo un uomo di
tradizione, un curato, non ha mai trascurato l’istruzione delle sue
figlie. La vita di Emily, Charlotte, Anne e Branwell procede
tranquilla, appesantita dal lutto per la madre, fino a che non
arriva in paese William Weightman, un giovane curato che si offrirà
di dare ripetizioni di francese, lingua fondamentale per una buona
insegnante, a Emily stessa. I due spiriti si riveleranno
immediatamente affini, ma la passione che esplode trai due avrà
risvolti tragici e i due non coroneranno mai il loro sogno d’amore.
In compenso però Emily troverà le parole per comporre il suo grande
romanzo, Cime Tempestose.
L’autore che diventa
personaggio
Come spesso accade quando
si mette in scena una biografia di uno scrittore, la storia viene
modificata e trasformata in modo tale da far aderire i fatti a
quelle che sono le vicende dei protagonisti della storia. È
accaduto per Jane Austen con Becoming Jane – Il ritratto di una donna
contro, di Julian Jarrold, per
John Keats con Bright Star di
Jane Campion, persino per William
Shakespeare con Shakespeare in Love di
John Madden. Con Emily,
Frances O’Connor racconta la storia di Emily
Bronte come fosse lei stessa la Catherine Earnshaw letteraria
mentre il curato Weightman riveste i panni, meno ruvidi, di
Heathcliff. La passione ardente, l’alchimia irresistibile, la fine
tragica.
Trasformare in questo modo
le biografie di grandi scrittori è sicuramente un espediente furbo
per rendere più accattivante la storia, e anche per creare un link
con lo spettatore che ha più facilmente familiarità con un romanzo
che con la biografia del suo autore. E così Frances O’Connor, che
esordisce con Emily alla sceneggiatura e alla regia, sfrutta
l’espediente narrativo in ogni suo elemento, aggiungendo alla
storia elementi di spiritualismo e sovrannaturale, quasi, che
contribuiscono a romanzare la figura di Emily, come una giovane
donna speciale e forse un po’ preda delle sue emozioni e delle sue
insicurezze di scrittrice di talento. Anche il rapporto tra
sorelle, in particolare con Charlotte, viene raccontato in maniera
più dura di quanto non fosse, scelta funzionale per costruire il
personaggio di Emily anche in contrapposizione a quello della
sorella maggiore, come contraltare più ordinario e incasellato
nella sua contemporaneità rispetto alla sorella tempestosa, quando
in realtà sappiamo che senza il successo di Jane Eyre di
Currer Bell (pseudonimo di Charlotte), l’editore
Newby non avrebbe mai deciso di stampare Cime
tempestoseeAgnes Grey di Ellis e Acton Bell
(rispettivamente Emily e Anne).
Emma Mackey intensa e affascinante
promessa
Come nel romanzo, in cui
la natura si fa specchio dell’indole dei suoi protagonisti, anche
nel film l’ambiente, i paesaggi, la natura sono freddi e grigi, a
raccontare una difficoltà dell’esistenza, un continuo ostacolo alla
felicità. E così appaiono i protagonisti, costantemente sfidati,
brillantemente interpretati da Emma Mackeye
Oliver Jackson Cohen.
Con una regia ambiziosa
che cerca di dare respiro ai personaggi pur stando loro sempre
addosso, Emily si rivela un po’ debole nella
scrittura ma comunque intenso e affascinante come la sua
protagonista, una Mackey che ha davanti un futuro radioso.
Regista di acclamati film come
Nuovo Cinema
Paradiso,La sconosciuta, Baaria,
Giuseppe Tornatore ha nel 2016 portato al cinema
quello che è ad oggi il suo ultimo lungometraggio realizzato. Si
tratta di La corrispondenza (qui la recensione), un’opera
incentrata sul mistero, sull’amore e su come questi due elementi si
leghino in modi spesso inaspettati. Da Tornatore anche scritto,
questo è il suo secondo film in lingua inglese dopo il precedente
La migliore offerta.
Anche qui come in quel caso egli costruisce un avvincente thriller,
che tra emozioni, pulsioni e tanta tensione gioca con l’animo
umano, le sue fragilità e le sue unicità.
Il film di Tornatore si muove
infatti sul terreno del noir per porre una riflessione importante
circa i misteri dell’amore e della comunicazione, di come quella
tecnologica sia ancora inevitabilmente dipendente da quella
cartacea, all’interno della quale si possono nascondere molti più
segreti di quanto si potrebbe immaginare. Tutto ciò è inserito nel
suggestivo contesto dell’isola di San Giulio, nel Lago d’Orta, a
Novara. Qui si trova la casa del protagonista, un luogo che proprio
come lui è avvolto dal mistero, ancor più in quanto isolato da
quanto lo circonda.
Tutti questi elementi hanno portato
il film a costruirsi una propria fama nel panorama cinematografico
internazionale, ottenendo riconoscimenti e dando vita a riflessioni
critiche che ancora oggi lo rendono un titolo a suo modo
intrigante. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama del film La corrispondenza
Protagonista del film è
AmyRyan, una giovane studentessa
universitaria che impiega il suo tempo libero facendo la
controfigura per la televisione e il cinema. La sua specialità sono
le scene d’azione, le acrobazie cariche di suspense, le situazioni
di pericolo che nelle storie di finzione si concludono fatalmente
con la morte del suo doppio. Le piace riaprire gli occhi dopo ogni
morte. La rende invincibile, o forse l’aiuta a esorcizzare un
antico senso di colpa. Per lei, però, tutto cambia improvvisamente
quando un giorno Edward Phoerum, il professore di
astrofisica di cui è profondamente innamorata sembra svanire nel
nulla.
Il loro rapporto, essendo a
distanza, era principalmente basato su messaggi e videochiamate che
si scambiavano quotidianamente. Questa comunicazione prosegue
inspiegabilmente anche nel momento in cui si diffonde la notizia
che l’uomo sia morto a seguito di una malattia. Non riuscendo a
comprendere più cosa sia vero o meno, Amy decide di intraprendere
una ricerca personale per scoprire se Edward sia davvero morto o
meno e in caso positivo chi è che continua a mandarle quei messaggi
testuali o visivi. Più si calerà nel mistero, però, più Amy
comprenderà quanto l’amore possa assumere derive spesso surreali e
morbose.
La corrispondenza: il cast
e la colonna sonora del film
Protagonista del film, nei panni di
Amy Ryan, è l’attrice ucraina Olga Kurylenko,
divenuta celebre a livello internazionale dopo essere stata la Bond
Girl Camille Montes nel film Quantum of Solace. All’epoca
delle riprese di La corrispondenza, l’attrice era incinta
di quattro mesi, ma ciò non le ha impedito di portare a termine le
sue riprese. Nel ruolo del misterioso professore Edward Phoerum vi
è invece il premio Oscar Jeremy Irons,
il quale ha raccontato di aver trovato sia straniante che esaltante
il dover recitare il più delle volte a distanza dagli altri attori,
comparendo grossomodo solo attraverso gli schermi. Nel film,
infine, si ritrova anche l’attore italiano Paolo Calabresi
nei panni di Ottavio.
Per quanto riguarda la colonna
sonora del film, Tornatore si è sempre contraddistinto per il fatto
di volere nei suoi film una musica d’eccellenza. Anche in questo
caso, dunque, si è affidato al leggendario Ennio
Morricone. I due hanno collaborato molte volte insieme,
praticamente per tutta la filmografia di Tornatore, eccetto il suo
primo film, Il camorrista, 1986. Non sorprende dunque che
questa sia tra gli elementi più apprezzati del film, accompagnando
perfettamente la struggente storia scritta da Tornatore. Quella per
La corrispondenza, inoltre, è l’ultima colonna sonora
realizzata dal maestro Morricone prima delle sua scomparsa nel
2020.
Il trailer di La
corrispondenza e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. La
corrispondenza è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, in base alla
piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda
visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il
titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale,
entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno mercoledì 14
giugno alle ore 21:10 sul canale
Rai Movie.
Ecco la nostra intervista a
Erik Gandini, regista di Videocracy –
Basta apparire, che torna al cinema dal 15 giugno con
After Work, distribuito da
Fandango.
Un dibattito aberrante e complesso
quello sull’etica del lavoro portato da After Work di Erik Gandini.
Lo stesso regista, intimamente, si è più volte interrogato sulla
genesi di questo lavoro che ha avuto origine da una riflessione
personale: il terrore di non vivere a pieno la vita. Ma torniamo
indietro al 1980, quando il frontman dei Talking
Heads, David Byrne, balla come un forsennato al ritmo di
Once In a Lifetime. Contenuto nell’album Remain In Light,
nel pezzo – il cui videoclip è esposto al MoMa – Byrne si pone
diverse domande esistenziali causa di una crisi di mezza età
incombente: “E potresti ritrovarti a vivere in una capanna che
ti dà riparo// e potresti ritrovarti nell’altra parte del mondo// e
potresti ritrovarti dietro il volante di una enorme automobile//e
potresti ritrovarti in una bella casa, con una bella moglie//e
potresti chiedere a te stesso: “beh, come sono arrivato a tutto
questo?“.
Sin dalla sua origine, il cinema ha
trovato nel tema del doppio una delle sue maggiori fonti di
ispirazione, elemento base da declinare in molteplici e sempre
nuovi racconti. Tra questi non poteva certo mancare l’horror, e con
il film del 2018 Look Away – Lo sguardo del
male si ha un nuovo esemplare di questo filone.
Diretto dal regista israeliano Assaf Bernstein,
qui al suo primo lungometraggio internazionale. Il suo è un horror
di carattere psicologico, che scava a fondo nella sua protagonista
portandone alla luce quegli inevitabili lati peggiori che risiedono
in ognuno di noi. Una storia ricca di tensione che non manca però
di fornire anche affascinanti spunti di riflessione.
Originariamente il film, scritto
dallo stesso Bernstein, avrebbe dovuto intitolarsi Behind the
Glass. Quel “dietro lo specchio” che lascia intuire come
spesso il riflesso di noi può essere qualcosa di spaventoso, di
estraneo. Un’altra versione di sé dove si concentra tutto ciò che
normalmente non si riesce ad essere nella propria quotidianità. Una
tematica che vanta una lunga tradizione alle sue spalle, e che,
come accennato, rende il film estremamente intrigante. Si esplorano
dunque gli oscuri meandri della mente umana, come anche le paure e
le ossessioni insite naturalmente nell’essere umano.
Look Away – Lo sguardo del
male è passato quasi inosservato al momento della sua uscita
in sala, me è in realtà uno degli horror più interessanti degli
ultimi anni, da riscoprire al più presto. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Look Away – Lo sguardo del
male: la trama del film
Protagonista del film è
l’adolescente Maria, una ragazza completamente
alienata dalla società in cui vive. Fa fatica a relazionarsi con i
suoi compagni di scuola come anche con i suoi genitori, i quali non
sembrano comprendere quanto grave sia la sua situazione
psicologica. Suo padre Dan, in particolare, è un
ricco chirurgo che pensa solo a mantenere intatte le apparenze
sulla sua vita e famiglia perfetta. Maria inizia però sempre più a
manifestare i propri disturbi, presentando diversi disordini
alimentari e problemi legati al sonno. Oltre a ciò, però, la
ragazza inizia ad avere anche alcune strane visioni. Il suo
riflesso nello specchio, infatti, sembra parlarle con una certa
insistenza.
Questo le dice di chiamarsi
Airam e chiede a Maria di lasciargli il controllo
sul suo corpo, così da poter risolvere tutti i suoi problemi.
Sedotta da questa possibilità, la giovane accetta infine il patto,
e cede all’oscura presenza il controllo di sé. La ragazza cambia
così in modo evidente, diventando molto più sicura di sé e
riuscendo a farsi valere tanto a scuola quanto in casa. In breve,
però, Maria capirà di aver commesso un grande errore. Ciò che ora
ha preso il controllo del suo corpo non sembra intenzionato a
restituirglielo fino a quando non avrà compiuto una misteriosa
vendetta. Airam, infatti, ha radici particolarmente profonde nella
storia famigliare di Maria, e la giovane lo scoprirà sulla sua
pelle.
Look Away – Lo sguardo del
male: il cast del film
Per dar vita ai protagonisti del
film, il regista e i produttori si sono assicurati di avere dalla
loro parte i migliori interpreti possibile, grazie ai quali far
fuoriuscire il meglio dei personaggi. Ad interpretare Maria e Airam
è la giovane India Eisley. Divenuta celebre per il
ruolo di Ashley Juergens in La vita segreta di una teenager
americana, questa ha raccontato di essersi dedicata molto al
doppio personaggio da interpretare. Per riuscire a distinguere le
due versioni della protagonista, ha così lavorato molto sulla
caratterizzazione assegnando ad ognuna un sentimento diverso.
L’attrice si è poi trovata a dover dar vita alla sua prima scena di
nudo integrale. Ha però dichiarato di non aver avuto problemi a
riguardo, trovando insolito sorprendersi o scandalizzarsi per un
corpo umano nudo.
Nel ruolo di sua madre, Amy, vi è
invece l’attrice Mira Sorvino. Premio Oscar per il
film La dea dell’amore, questa vanta una carriera ricca di
celebri titoli, e con Look Away – Lo sguardo del male ha
avuto modo di recitare in uno dei suoi primi horror. L’attore
Jason Isaacs,
noto particolarmente per il ruolo di Lucius Malfoy nella saga di
Harry Potter, ha qui
dato vita a Dan, il padre della protagonista. Questi ha raccontato
di aver particolarmente apprezzato la possibilità di confrontarsi
con i personaggi di Maria e Airam, giudicando imprevedibile il
risultato del confronto con questi. Penelope
Mitchell, nota per le serie Hemlock Grove e
The Vampire Diaries, interpreta qui il ruolo di Lily,
l’amica di Maria, mentre Harrison Gilbertson è
Sean, il ragazzo per cui la protagonista ha un certo interesse
sentimentale.
Look Away – Lo sguardo del
male: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Look Away
– Lo sguardo del male è infatti disponibile nel
catalogo di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim
Vision e Microsoft Store. Per vederlo, in
base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il
singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una
comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo
noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite
temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà
inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 14
giugno alle ore 23:15 sul canale
Rai 4.
In arrivo dal 21
giugno su Disney+, la serie MarvelSecret Invasion
promette di essere uno dei titoli più importanti di questa fase del
Marvel Cinematic Universe. Nel
corso dei sei episodi che la compongono, Nick Fury (interpretato
come sempre da Samuel L.
Jackson) viene a conoscenza di un’invasione
clandestina della Terra da parte di una fazione di Skrull
mutaforma. Fury si unisce dunque ai suoi alleati, tra cui
Everett Ross, Maria Hill
(interpretata sempre da Cobie Smulders)
e lo Skrull Talos, che si è ora costruito una vita
sulla Terra. Insieme corrono contro il tempo per sventare
l’imminente invasione Skrull e salvare l’umanità.
Secret Invasion: le prime
reazioni della stampa statunitense
In attesa di poter vedere la serie
su Disney+, sono ora arrivate sul Web le
prime recensioni della stampa statunitense, dove si elogia
ampiamente il nuovo prodotto seriale dei Marvel Studios. “Secret Invasion si tuffa davvero nel lato
spionistico dell’MCU. Il ritmo è metodico e ci sono
alcune grandi sorprese. Ti terrà agganciato. Olivia Colman è
l’elemento migliore della serie. Eccitato per vedere dove sta
andando”, scrive Joseph Deckelmeier di
ScreenRant.
“Ho visto i primi due episodi di
Secret Invasion e, come promesso, è un thriller dolce e paranoico
che si dimostra rapidamente il successore spirituale di Captain America: The Winter
Soldier. Il cast è eccellente e Samuel L. Jackson brilla
enormemente. Questo potrebbe essere il periodo di massimo splendore
di Nick Fury”, scrive invece Erik Swann per
Cinemablend. Parere positivo arriva anche dal critico di
ComicBook.comBrandon Davis,
Secret Invasion è “il titolo più maturo della Marvel per Disney+ finora”.
Dallo stesso ComicBook.com,
arriva invece un parere leggermente più contenuto nei toni, con
Charlie Ridgely dice di
aver apprezzato il fatto che Secret Invasion sia “più
orientato agli adulti rispetto ad altre cose Marvel“, ma ha anche notato
che alcuni aspetti della serie sembrano “poco brillanti e un
po’ forzati“. Brian Davids di
The Hollywood Reporter ha invece definito Secret Invasion
come “una delle storie più audaci e importanti della Marvel fino ad oggi“,
paragonandola allo standard stabilito dalla serie di successo
Andor, della saga di Star
Wars.
Germain Lussier
di Gizmondo ha a sua volta descritto la serie come
“uno degli spettacoli Marvel dall’aspetto e dai
sentimenti più radicati” anticipando anche “molte grandi
idee“, con una menzione d’onore per il ritorno di Jackson nei
panni di Nick Fury. Eammon Jacobs di
Insider ha invece apprezzato la “piccola direzione
oscura” che lo spettacolo sta prendendo, definendo Olivia Colman
la vera protagonista dell’enorme cast dello show.
Il primo filmato del film
Kraven the
Hunter di Sony Pictures è stato proiettato
al CinemaCon ad aprile, svelando ai fortunati un primo assaggio
della star Aaron Taylor-Johnson vestito come il
“cattivo” di Spider-Man. Le descrizioni del teaser
affermavano che Johnson indossava una versione del costume da
fumetto del personaggio, ma ora è trapelato online uno screenshot e
sembra una versione “molto minimal” del costume caratteristico di
Kraven.
L’attore come è possibile vedere
nel post di Reddit scovato, indossa un giubbotto di pelle marrone…
e questo è tutto! Nessun dettaglio di leone, nessuna pelliccia. Ad
essere onesti, si rumoreggiava già prima che questa versione di
Kraven sarebbe stata “conservazionista”, quindi non avrebbe molto
senso per lui correre in giro nella pelle di un animale macellato
come nel fumetto. Non siamo sicuri per quanto tempo rimarrà attivo
il post, quindi dai un’occhiata all’immagine al link qui sotto
finché è ancora online!
Kraven the
Hunter sarà interpretato da Aaron Taylor-Johnson (Avengers: Age of Ultron)
mentre assume il mantello del cattivo di
Spider-Man, che è un immigrato russo di nome
Sergei Kravinoff. Nel film, che viene annunciato come il
prossimo capitolo dello Spider-Man Universe (SSU) di Sony,
va in missione per dimostrare di essere il più grande cacciatore
del mondo. Ad affiancare Taylor-Johnson nel film Marvel di Sony con classificazione
R c’è Fred Hechinger (Fear Street Trilogy, The White Lotus) nei panni di Chameleon,
il fratellastro di Kraven; la candidata all’Oscar
Ariana DeBose (West Side Story) nel
ruolo di Calypso, la compagna dell’occasione e amante di
Kraven; Russell Crowe e Levi Miller in ruoli
sconosciuti. Anche Christopher Abbott e Alessandro
Nivola sono stati scelti come cattivi principali.
Kraven the
Hunter è diretto dal candidato all’Oscar JC
Chandor (A
Most Violent Year
) da una sceneggiatura co-scritta da Richard Wenk
(The
Equalizer),
Matt Holloway e Art Marcum. Avi Arad e Matt Tolmach stanno
producendo il progetto.
Proiettato in anteprima mondiale al
Festival
di Cannes 76, Elemental è
pronto per sbarcare anche nei cinema italiani, il prossimo 21
giugno distribuito da The Walt Disney Company
Italia. In occasione della presentazione italiana del
nuovo film Disney-Pixar, abbiamo incontrato il regista
Peter Sohn, i doppiatori italiani,
Valentina Romani, Stefano Di Martino e
Serra Yilmaz, e Mr. Rain, che per
la versione italiana del film ha adattato la canzone ufficiale del
film, “Per sempre ci sarò”.
“La storia di questo film parte
7 anni fa – ha spiegato Sohn, che vanta nel curriculum una
lunga serie di titoli Pixar, da Ratouille a
Monsters University, fino a Il Viaggio di
Arlo – ero a una celebrazione artistica nel Bronx,
dove sono nato, dal palco potevo guardare i miei genitori nel
pubblico, e lì ho potuto osservare anche un pubblico diversificato:
in quel momento, ho considerato anche l’età dei miei genitori, li
ho visti commuoversi, per me è stata una grande emozione, così ho
riflettuto sui sacrifici che hanno fatto per portare me e mio
fratello nella condizione in cui eravamo. Nel corso di questo
evento ho ringraziato i miei genitori e poi, tornato alla Pixar, ho
raccontato quello che era successo e loro mi hanno detto che ci
avremo fatto un film.”
Una storia che nasce come una
storia d’amore, spiega: “Quando ho disegnato il personaggio di
fuoco l’ho disegnato su una barca in mezzo all’acqua, poi ho
disegnato il personaggio d’acqua, e così ho pensato al rapporto con
mia moglie, in parte italiana, sposata andando contro le volontà di
famiglia, pensate che mia nonna in punto di morte mi disse: ‘sposa
una coreana’. Così, per il film, mi son chiesto: ‘E se il fuoco
s’innamorasse dell’acqua?’”. Da qui è nato Elemental,
che vede protagonista Ember, una ragazza di fuoco, che rappresenta
una prima volta nella storia della Pixar, per quello che riguarda
la sua realizzazione in computer grafica. “Alla Pixar non esisteva
un processo che potesse trasformare i personaggi in elementi
naturali e animarli, quindi abbiamo lavorato prima alla tecnologia
per realizzare l’effetto che volevamo – nella sede di
Zurigo – dallo sviluppo e applicazione tecnologica all’intervento
artistico sono passati circa 3 anni. Ciascun personaggio animato,
in media, conta circa 5.000 punti di controllo e articolazione che
ne generano il movimento: per Ember sono 10.000, l’obbiettivo era
mettere in scena un personaggio che sembrasse davvero fatto di
gas.”
Ospiti alla conferenza
anche i doppiatori italiani di Elemental.
Valentina Romani nel ruolo di Ember,
Stefano Di Martino in quello di Wade e
Serra Yilmaz che presta invece la voce a Cinder,
mamma della protagonista. “Ember è fuoco, è esuberante –
spiega Valentina Romani – Al tempo stesso è molto
molto sensibile, ha paura di dire la verità anche se sente il
bisogno di farlo. È un carattere autentico”. Attrice molto
amata per il suo ruolo in Mare
Fuori, ma vista anche al cinema al fianco di
Nanni Moretti, Romani è alla sua prima prova con
il doppiaggio, che definisce “un viaggio magico. È stata
un’esperienza nuova, sono felice e soddisfatta, e rimarrà per
sempre con me. Inoltre, il film fa da lente di ingrandimento sui
pregiudizi, che dovremmo cercare di abbattere”.
Al suo fianco, scelta insolita ma
molto efficace in Elemental,
il ballerino e showman Stefano Di Martino, che ha
portato a casa davvero un ottimo lavoro: “È tutto merito di
Massimiliano Manfredi, grande direttore di doppiaggio che mi ha
insegnato a impostare diversamente la voce. Wade è un personaggio
maschile atipico, piange continuamente, non ha paura della sua
emotività e la mette a servizio della missione di conquistare
Ember. È molto ingenuo, tanto che da personaggio di acqua, non si
crea il problema di toccare una fiamma.”Serra
Yilmaz, interprete feticcio nel cinema di
Ozpetek, dà la voce alla saggia Cinder: “Mi
piace il suo lato veggente, il saper annusare l’amore nell’aria, ed
è una grande mediatrice. Io adoro fare doppiaggio, mi capita
raramente in Italia, ma l’ho già fatto in Turchia e lo faccio
sempre con molto piacere; far parte di questo lavoro: un onore. Il
film mi è piaciuto non solo per la bellezza grafica o la musica
meravigliosa ma anche per ciò che ci racconta, perché lo fa in una
maniera che non è didattica.”
Ospite dell’incontro anche
Mr. Rain, reduce dal successo di
Supereroi al Festival di Sanremo 2023,
che ha adattato il brano originale del film composto da Thomas
Newman in “Per sempre ci sarò”, un lavoro che lui
ha definito “abbastanza semplice, sono fan di Thomas Newman: ho
studiato il testo originale cercando di dare una mia visione; è
stata un’opportunità, un sogno”. Elemental arriva
al cinema il prossimo 21 giugno, distribuito da The Walt
Disney Company Italia.
Disney+ ha annunciato che
Chevalier, diretto da Stephen
Williams e ispirato all’incredibile storia del compositore
Joseph Bologne, Chevalier de
Saint-Georges, debutterà in Italia venerdì 16 giugno in
esclusiva sulla piattaforma streaming.
Figlio illegittimo di una schiava
africana e del proprietario di una piantagione francese, Bologne
(Kelvin Harrison Jr. in un’eccezionale
interpretazione) diventa un celebre violinista-compositore e
schermidore nella società francese, con una storia d’amore
sfortunata e un litigio con Maria Antonietta (Lucy
Boynton) e la sua corte.
Searchlight
Pictures presenta il film di Stephen Williams
Chevalier, interpretato da Kelvin Harrison Jr.,
Samara Weaving, Lucy Boynton, Minnie Driver, Sian Clifford, Alex
Fitzalan e Ronkẹ Adékoluẹjo. Diretto da
Stephen Williams, il film è scritto da Stefani
Robinson e prodotto da Ed Guiney e Andrew Lowe della Element
Pictures, Stefani Robinson e Dianne McGunigle. La production
designer Karen Murphy, il direttore della fotografia Jess Hall, il
compositore Michael Abels, il costumista Oliver García, il
montatore John Axelrad e la scenografa Lotty Sanna completano il
team di produzione.
Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di
visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo
Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono
impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più
adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire
massima tranquillità ai genitori.
Il LIFF10 – Lamezia International Film Fest è
orgoglioso di annunciare che uno dei personaggi più rappresentativi
della commedia italiana sarà ospite speciale della decima edizione.
Lino Banfi sarà il protagonista della serata di
apertura del festival, nonché di una mostra a lui
dedicata per celebrare gli innumerevoli successi e la sua
carriera costellata di momenti indimenticabili.
Attore in oltre cento film, decine
di fiction televisive, conduttore TV e sceneggiatore, Lino
Banfi è uno dei grandi protagonisti del nostro tempo e del
nostro spettacolo. Spaziando dal teatro di cabaret, alla TV, al
cinema, ha dapprima dato vita a personaggi indelebili
nell’immaginario collettivo, per poi dimostrare enorme versatilità
e doti drammatiche, senza restare mai incasellato nella macchietta
del pugliese che lui stesso aveva creato.
Nel corso della sua carriera, è
stato diretto da grandissimi nomi quali Luciano Salce,
Lucio Fulci, Pasquale Festa Campanile, Dino Risi, Nanni Loy, Steno,
Castellano e Pipolo, Luigi Magni, Pierfrancesco Pingitore
e molti altri.
Come sceneggiatore, ha firmato
alcuni tra i suoi più grandi successi, come il dittico
L’allenatore nel pallone, Vieni avanti cretino, la
fiction Il padre delle spose (per la quale gli
viene assegnato il Gay Village Award nel 2011) e
Vola Sciusciù, il suo esordio come attore
drammatico.
Ha pubblicato nove volumi, tra
raccolte di racconti, autobiografie e romanzi. Ha inciso decine di
dischi e ha condotto la trasmissione radiofonica Viva la
Radio! su Radio Duenel 1996.
Ambasciatore UNICEF
dal 2001, ha promosso varie campagne e raccolte fondi, oltre
ad una speciale iniziativa per i bambini eritrei che ha coinvolto
anche alcune fra le più importanti squadre di calcio italiane.
Vincitore di numerosi premi per la
sua attività di attore, il 2 giugno 1994 è stato insignito
dell’onoreficienza come Grande Ufficiale dell’Ordine al
Merito della Repubblica Italiana.
Ideato e diretto da
Gianlorenzo Franzì, già collaboratore di
Cinematografo di RaiUno e membro di giuria dei Nastri
d’Argento, il LIFF nasce nel 2007, e da
allora ha ospitato e premiato artisti del calibro di Abel
Ferrara, Peter Greenaway, Lars Von Trier, Carlo Verdone, Lina
Wertmuller, Mario Martone e tantissimi altri. Fino a
Toni Servillo e Ornella Muti,
star del 2022, quando il LIFF, finanziato con Avviso
Pubblico dalla Calabria Film Commission, ha trovato posto
nel parco della Pedichiusa, in pieno centro storico di Lamezia.
La serie bimestrale in
quattro numeri debutterà in occasione del Batman Day, cioè sabato
16 settembre, in Nord America, Brasile, Spagna, Italia e
Germania. Grazie alla serie creator-owned Mesmo
Delivery, a titoli come BRZRKR e Kick-Ass e
alla partecipazione a progetti DC come Wonder Woman, Action Comics e Batman:
Il ritorno del Cavaliere Oscuro – Il Bambino d’Oro, il
disegnatore Rafael Grampá, noto per il suo stile
dinamico, ha conquistato legioni di fan in tutto il mondo.
A settembre, il premiato artista aggiungerà al suo
ragguardevole curriculum la nuova miniserie DC/Black
Label (età 17+) intitolata Batman: Il gargoyle
di Gotham.
L’opera debutterà in occasione del
Batman Day (sabato 16
settembre) e mostrerà Gotham e il
Cavaliere Oscuro dal punto di vista di Grampá.
Questa storia affonda i suoi gelidi tentacoli neri nei recessi più
tenebrosi e reconditi della natura umana e lascerà tutti i lettori
senza fiato… e impazienti di leggerne ancora! “Quando vennero
introdotte le sue origini in Batman 1, il famoso albo del 1940,
Bruce Wayne giurò sull’anima dei suoi genitori morti che si sarebbe
vendicato e, spinto da un presagio, divenne Batman”, ha
dichiarato Grampá. “Dal mio punto di vista, questo aspetto poco
esplorato riguardante Bruce e le sue convinzioni ha sempre
rappresentato il cuore del personaggio, quindi ho deciso di partire
da lì per raccontare questa storia mai narrata. Batman: Il gargoyle
di Gotham esplora ‘chi è Batman e perché lo è diventato.’ Mi
addentrerò nei recessi più oscuri della sua essenza e darò vita
alla mia interpretazione di Batman, realizzando un sogno. Spero
sinceramente che i lettori si godano il viaggio.”
In una Gotham City in cui ogni
giorno sembra più tetro e disperato del precedente, Batman compie
una scelta definitiva: eliminare per sempre l’identità di
Bruce Wayne e indossare maschera e mantello a tempo pieno.
Ma, nonostante Batman conosca a menadito le strade di Gotham,
presto il Cavaliere Oscuro capirà di conoscere a stento se stesso.
C’è un serial killer a piede libero e, sebbene in un primo momento
le vittime degli omicidi sembrino casuali, ogni indizio porta
Batman sempre più vicino a un’orribile verità: le
persone morte sono tutte connesse non solo tra di loro, ma
anche a lui. E quando una nuova galleria di nemici, costituita da
criminali del tutto depravati, inizierà a emergere dalle profondità
della città, Batman dovrà vedersela con la natura stessa del male –
anche di quello che si annida negli angoli più oscuri del suo cuore
– per affrontare ciò che sta per accadere nella metropoli che ha
giurato di proteggere.
Batman: Ilgargoyle di
Gotham 1 arriverà in fumetteria e su Panini.it il 16
settembre. La serie è raccomandata per i lettori con un’età dai 17
anni in su.
In Mission:
Impossible – Dead Reckoning Parte UnoEthan
Hunt (Tom
Cruise) e la sua squadra dell’IMF si trovano di fronte
alla sfida più pericolosa che abbiano mai affrontato: trovare e
disinnescare una nuova terrificante arma che minaccia l’ intera
umanità. Con il destino del mondo e il controllo del futuro appesi
a un filo, la squadra inizierà una frenetica missione in tutto il
mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani sbagliate. Messo di
fronte a un nemico misterioso e onnipotente, tormentato da forze
oscure del passato, Ethan sarà costretto a decidere se sacrificare
tutto per questa missione, comprese le vite di coloro che gli
stanno più a cuore.
Fiaba moderna, a metà tra
Cenerentola e il sogno americano, il film Merve
Kült (altrimenti noto col titolo internazionale di You Do
You) è l’ennesimo grande successo di Netflix proveniente dalla Turchia, Paese che
negli ultimi tempi ha sempre più guadagnato popolarità grazie ai
propri prodotti audiovisivi, tanto film quanto serie televisivi.
Con questo nuovo film, diretto da Cemal Alpan, qui
al suo secondo lungometraggio dopo Rüyanda
Görürsün,
si propone dunque una versione turca delle classiche commedie
sentimentali statunitensi, ricordando titoli come Ricatto d’amore, Come farsi lasciare in 10
giorni o La verità è che non gli piaci
abbastanza.
Il titolo internazionale You Do
You, che si può tradurre come “fai come ti pare”,
anticipa non solo il carattere della protagonista ma anche l’intera
natura del film, sempre pronto a provocare, andare contro il
prevedibile e ad osare tanto attraverso alcuni colpi di scena
quanto nel modo di affrontare i canoni del suo genere di
riferimento. Il film è inoltre la trasposizione cinematografica del
libro Merve Kült. A Collapse and Resurrection Story di
Ceylan Naz. La scrittrice è anche sceneggiatrice
del film, ricoprendo per la prima volta tale ruolo. Prende così
forma un film che non mancherà di appassionare i fan del genere,
proponendo una protagonista assolutamente irresistibile.
La trama di Merve
Kült
Appassionata di moda con una laurea
in economia, Merve Kült fatica a trovare il suo
lavoro perfetto. Sua madre, Nevra, una giornalista
in pensione, voleva che Merve sfruttasse la sua laurea, ma sua
figlia non riesce a pensare ad altro oltre la moda. Fa domanda per
più lavori, ma purtroppo non ce la fa mai. Una sera, dopo un altro
giro di ricerche di lavoro infruttuose, incontrato i suoi amici,
tra cui la sua migliore amica, Nil,
un’imprenditrice sempre alla ricerca della prossima migliore idea
imprenditoriale. Durante un brainstorming, Merve propone di avviare
un’app di appuntamenti in cui le persone possano rimanere anonime e
connettersi esclusivamente sulla base della personalità.
Nel frattempo, Merve e sua madre
rischiano di perdere la loro casa per via di un vecchio disguido e
così la ragazza si ritrova a dover guadagnare abbastanza soldi per
riacquistare la proprietà e l’app per appuntamenti diviene la sua
unica speranza. L’uomo d’affari che ha acquista tale progetto,
Anil Gurman, dimostra però sempre più un interesse
speciale per Merve, anche se le sue intenzioni non erano chiare.
Ben presto la ragazza si ritrovera all’interno di un vortice dove
ogni tipologia di guai può accadere. Nel tentativo di riequilibrare
la propria vita, Merve si trova così a vivere un’avventura più
buffa dell’altra.
Il cast di Merve Kült
Ad interpretare la vulcanica Merve
Kült è l’attrice Ahsen Eroglu, già celebre al
grande pubblico per aver recitato nelle serie Menajerimi
Arem, Kuzgun e Anne. Recitano poi accanto a lei gli
attori Ozan Dolunay e Mine Tugay,
rispettivamente i panni di Anil Gurman e Leyla Madral. Completano
poi il cast Esra Akkaya nei panni di Gülgün,
Ferit Aktuğ in quelli Sehmuz e Ege
Aydan in quelli di Aytaç Kültür. Süreyya Gürsel
Evren interpreta Levent Bey, mentre Bülent
Gültekin è Erdem. Infine, Zuhal Olcay
ricopre il ruolo di Nevra Kültür, Arif Pişkin
quello di Terzi Hamdi, Burcu Türünz è Nil e
Sevde Zehra Yildirim è Zeynep.
Il trailer di Merve Kült e
come vedere il film in streaming su Netflix
È possibile fruire di
Merve Kült unicamente grazie alla sua
presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente
è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla
piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque
sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo
tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo
in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi
anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.
Apple TV+
ha annunciato il rinnovo per una seconda stagione di
Silo, l’avvincente serie Apple
Original basata sulla trilogia di romanzi distopici di
Hugh Howey, bestseller del New York Times, creata
dallo sceneggiatore nominato agli Emmy Graham Yost, che ne è anche
showrunner, e interpretato e prodotto da Rebecca Ferguson. L’ottavo episodio della
prima stagione di “Silo” sarà presentato in anteprima questo
venerdì su Apple
TV+.
Sin dal suo lancio il 5 maggio,
Silo è stata subito
salutata come una serie “avvincente e ricca di star”, “da non
perdere” e “TV di fantascienza semplicemente trascendente”. Di
settimana in settimana, la serie ha attratto un numero crescente di
spettatori e, oltre a raggiungere rapidamente lo stato Certified
Fresh su Rotten Tomatoes, ha ottenuto consensi per i suoi elementi
di costruzione del mondo “ricchi e avvincenti”, nonché per
l'”incredibile” performance di Ferguson , che “porta una sobria
gravitas” al ruolo principale.
“È stato estremamente appagante
vedere l’avvincente, suggestiva e splendida epopea fantascientifica
‘Silo’ diventare rapidamente la serie drammatica numero uno di
Apple“, ha dichiarato Matt Cherniss, responsabile della
programmazione per Apple TV+.
“Il pubblico di tutto il mondo è stato catturato dai misteri e
dalle cospirazioni sepolte in questo affascinante mondo
sotterraneo, continuano ad aumentare gli spettatori e siamo molto
entusiasti di svelare ulteriori segreti del silo nella seconda
stagione“.
“Non vediamo l’ora che il
pubblico di tutto il globo si immerga nel mondo epico che abbiamo
creato per dare vita ai romanzi di Hugh Howey“, ha affermato
Graham Yost. “Apple ha creduto nella nostra visione sin dal
primo giorno ed è un onore avere l’opportunità di scavare più a
fondo in questa storia e svelare gli strati dei personaggi nel
silo“.
Nel nuovo episodio di questa
settimana, “Hanna”, in uscita venerdì su Apple
TV+, nuove informazioni mostreranno a Juliette il passato della
sua famiglia in modo diverso e finalmente riuscirà ad ottenere
l’accesso ai più grandi segreti del silo. Silo
racconta la storia degli ultimi diecimila abitanti della Terra, la
cui casa posta un miglio sottoterra li protegge dal mondo esterno,
tossico e mortale. Tuttavia, nessuno sa quando o perché il silo sia
stato costruito e chi cerca di scoprirlo va incontro a conseguenze
fatali. Rebecca Ferguson interpreta l’ingegnere Juliette che cerca
risposte sull’omicidio di una persona cara e si imbatte in un
mistero molto più intricato di quanto avrebbe mai potuto
immaginare, portandola a scoprire che, se le bugie non ti uccidono,
lo farà la verità.
Al fianco di Rebecca
Ferguson nel cast troviamo Common (“The
Chi”), la candidata agli Emmy Harriet Walter
(“Succession”), Chinaza Uche
(“Dickinson”), Avi Nash (“The Walking Dead”), il
vincitore del Critics Choice Award e del NAACP David
Oyelowo (“Selma”), la candidata agli Emmy Rashida
Jones (“Parks and Recreation”) e il premio Oscar Tim Robbins (“Mystic River”). Silo è prodotta
per Apple TV+ da AMC Studios e basata sui romanzi di Hugh Howey. La
serie è prodotta da Graham Yost, Hugh Howey, Morten Tyldum e
Rebecca Ferguson, insieme a Nina Jack, Fred Golan, Rémi Aubuchon e
Ingrid Escajeda.
Tutti abbiamo visto almeno un film
nella nostra vita. I film hanno l’incredibile capacità di
trasportare le persone in luoghi, epoche o addirittura universi
diversi. I film evocano anche emozioni potenti e alcuni lasciano un
impatto duraturo sulle nostre vite. Esiste una vasta gamma di
tesori cinematografici letterali. Questi film classici resistono
alla prova del tempo, essendo capolavori senza tempo che continuano
ad affascinare il pubblico di tutte le generazioni. In questo
articolo scopriremo sette film classici che mostrano un incredibile
livello di resistenza, brillantezza e significato culturale.
Casablanca (1942) – Una
storia d’amore senza tempo
Casablanca è uno dei film più
popolari di tutti i tempi. Il film è diretto da Michael Curtiz ed è
una storia classica ambientata sullo sfondo della Seconda Guerra
Mondiale. Ingrid Bergman e Humphrey Bogart offrono interpretazioni
eccezionali nei panni di Ilsa Lund e Rich Blaine, due innamorati
incrociati che si trovano coinvolti nelle turbolenze della guerra.
Il film ha dialoghi eccezionali, personaggi indimenticabili e,
soprattutto, una trama grandiosa che fa gli spettatori giocando alla roulette
delle emozioni: Casablanca si è sicuramente guadagnato il posto di
uno dei più grandi film mai realizzati.
Via col vento (1939) – Un
dramma epico al suo meglio
Via col vento è tratto dal romanzo di Margaret Mitchell e
trasporta il pubblico nell’epoca della guerra civile americana. Il
film è diretto da Victor Fleming e segue la vita di Rossella
O’Hara, interpretata da Vivien Leigh, mentre affronta l’amore, la
perdita e la società in rapida evoluzione che la circonda. Con le
sue dimensioni grandiose, le immagini sbalorditive e le
interpretazioni da Oscar, il film continua a essere venerato come
un risultato monumentale nella storia del cinema.
Il Padrino (1972) – Un
capolavoro della mafia
Tutti hanno sentito parlare de
Il Padrino. Il famoso film è stato diretto da Francis Ford
Coppola e rappresenta un capolavoro di narrazione.
L’interpretazione di Vito Corleone, capo di una famiglia criminale
italo-americana, da parte di Marlon Brando, rimane uno dei ruoli
più iconici della storia del cinema. Questo dramma esplora i temi
della famiglia, della lealtà, del potere e, naturalmente, del
crimine, mostrando il ventre oscuro della criminalità organizzata.
Il Padrino è un trionfo cinematografico che affascina il pubblico
con la sua narrazione avvincente e i suoi personaggi
indelebili.
Lawrence d’Arabia (1962) –
Viaggio epico nel deserto
Lawrence d’Arabia è stato diretto
da David Lean ed è un’esperienza cinematografica mozzafiato.
L’epopea storica segue la vita di T.E. Lawrence, interpretato da
Peter O’Toole, che si risveglia coinvolto nella rivolta araba
contro l’Impero Ottomano durante la Prima Guerra Mondiale. Gli
splendidi paesaggi desertici, insieme alla superba fotografia e
all’ipnotica interpretazione di O’Toole, rendono Lawrence d’Arabia
un film da vedere almeno una volta nella vita.
Citizen Kane (1941) –
Un’opera d’arte rivoluzionaria
Citizen Kane di
Orson Welles è considerato un film rivoluzionario che ha
ridefinito le possibilità del cinema. Questo dramma enigmatico
esplora la vita del magnate dei giornali Charles Foster Kane,
interpretato dallo stesso Welles, e affronta i temi dell’identità,
del potere e della corruzione del denaro. Grazie
all’innovativa struttura narrativa e alla straordinaria fotografia,
Citizen Kane rimane un classico senza tempo che continua a ispirare
i registi ancora oggi.
Il mago di Oz (1939) – Un
amato viaggio fantastico
Il
Mago di Oz è stato un punto fermo dell’universo cinematografico
per molti decenni. Il film diretto da Victor Fleming è una
deliziosa avventura fantasy che segue le avventure di Dorothy
(Judy
Garland) mentre viene trasportata nella magica terra di Oz. Con
i suoi personaggi iconici, le canzoni memorabili e la narrazione
fantasiosa, Il mago di Oz rimane uno dei film più amati di tutti i
tempi.
Psycho (1960) – Il colpo
da maestro di Hitchcock
Psycho
di Alfred Hitchcock ha rivoluzionato il genere horror e ha
indubbiamente lasciato un segno indelebile nel cinema. Questo
thriller psicologico segue la storia di Marion Crane (Janet Leigh)
che incontra il disturbato Norman Bates (Anthony Perkins)
nell’inquietante Bates Motel. Hitchcock giocando alla roulette con
le aspettative del pubblico, creando un’atmosfera di suspense e
regalando uno dei colpi di scena più scioccanti della storia del
cinema.
Il remake live-action di
Oceania della Disney ha
ricevuto una data di uscita ufficiale per l’estate 2025. Il remake
del film d’animazione Oceania, annunciato
nell’aprile 2023, con il regista Thomas Kail alla
regia e Dwayne Johnson, che ha doppiato Maui nel
film originale pronto a riprendere tale ruolo, arriverà nelle sale
il 27 giugno 2025. Questo annuncio arriva insieme
agli importanti scossoni nel calendario cinematografico della
Disney, inclusi i ritardi significativi per i film nel
Marvel Cinematic Universe e di Avatar. Oceania, ad
ora, uscirà dunque due settimane dopo un film Pixar ancora senza
titolo e un mese prima di un film Disney, anch’esso ancora senza
titolo.
Chi è coinvolto nel remake di Oceania?
Il remake live-action di
Oceania (Moana) sarà prodotto da
Dwayne Johnson, così come da Dany e
Hiram Garcia attraverso la loro società Seven
Bucks Productions e Beau Flynn per Flynn Picture
Co. Il produttore esecutivo sarà Auli ‘ i Cravalho
— la voce di Oceania nel film del 2016 — e Scott
Sheldon della Flynn Picture Co. Jared
Bush, che ha scritto la sceneggiatura del film
d’animazione, prenderà parte alla produzione del remake insieme
alla professionista dell’industria samoana Dana Ledoux
Miller.
L’originale è stato diretto da
Ron Clements e John Musker. Non è stato solo un
successo commerciale con un incasso di oltre 600 milioni di
dollari, ma ha anche ottenuto recensioni positive da parte della
critica e ha ottenuto due nomination all’Oscar tra cui Miglior film
d’animazione e Miglior canzone originale. Al momento non è noto chi
interpreterà la protagonista e se altri membri del cast vocale del
film d’animazione torneranno per il live action. Tuttavia, si
prevede che Oceania seguirà una storia simile al film
d’animazione originale, ma questa volta, appunto, con
un’ambientazione live-action.
Oceania: la trama del film
Per salvare il proprio popolo da
un’antica maledizione, la vivace adolescente Vaiana s’imbarca in un
viaggio attraverso l’oceano, durante il quale s’imbatterà nel
semidio in disgrazia Maui, che la guiderà nella sua ricerca per
diventare una grande esploratrice. Insieme, i due attraverseranno i
mari in un viaggio pieno d’azione, che li porterà ad affrontare
enormi creature feroci e ostacoli impossibili e, lungo il percorso,
Vaiana porterà a compimento l’antica ricerca dei suoi antenati,
trovando molto più di quanto credeva di cercare: la propria
identità.
Dopo aver vinto l’Oscar per la
migliore sceneggiatura non originale per Women
Talking, Sarah Polley
sembrerebbe ora essere impegnata nell’impresa più epica della sua
carriera cinematografica fino ad ora, poiché Deadline ha appreso che la
regista è in trattative per dirigere una versione live-action di
Bambi per la Disney. Diverse fonti
suggeriscono che il progetto è un musical con la musica della star
country vincitrice di sei Grammy Kacey Musgraves.
Micah Fitzerman-Blue e Noah
Harpster hanno scritto la bozza più recente della
sceneggiatura, mentre la Depth of Field di Chris e
Paul Weitz parteciperà alla produzione.
Lo studio ha segnalato per la prima
volta la sua intenzione di adattare
Bambi con un live-action all’inizio del 2020, portando
a bordo Geneva Robertson-Dworet e Lindsey
Beer come scrittori e la Depth of Field per produrre. Non
si sa però ancora quando il progetto potrebbe essere avviato, date
le imprevedibili condizioni date dallo sciopero degli
sceneggiatori. Il film riproporrà ovviamente la storia di
formazione di Bambi, il giovane cervo colpito da una tragedia che
conta tra i suoi amici dei boschi il coniglio Thumper e una puzzola
di nome Flower. Un adattamento del romanzo di Felix
Salten del 1923Bambi, a Life in the Woods.
Distribuito nel 1942, l’originale
Bambi è stato il quinto film d’animazione realizzato dalla
Disney, ed ha incassato oltre 267 milioni di dollari in tutto il
mondo, ottenendo anche nomination all’Oscar per il miglior suono,
canzone e colonna sonora originale. In generale, è rimasto un
classico nel corso degli anni, continuando sicuramente a
traumatizzare i giovani spettatori con la sua famosa
rappresentazione della morte della madre di Bambi fino ad oggi. Se
la Polley dovesse essere confermata come regista, la sua versione
potrebbe naturalmente apportare alcuni cambiamenti alla storia,
coerentemente con le preferenze cinematografiche della regista.
Il regista James
Mangold, a breve al cinema con il film Indiana Jones e il
Quadrante del Destino, ha fatto luce su ciò di
cui parlerà il suo film appartenente alla saga di Star
Wars. Annunciato alla Star Wars Celebration svoltasi a
Londra, è da subito circolata la voce che il progetto sia
ambientato 25.000 anni prima degli eventi visti sino ad oggi nella
saga, di fatto aprendo un’intera nuova era nel canone. Mentre il
presupposto era che il film avrebbe documentato gli inizi
dell’Ordine Jedi, è possibile che la storia di Mangold sia ancor
più anteriore anche a loro.
In un’intervista con Gizmodo, Mangold ha infatti
fornito ulteriori chiarimenti sul film, svelando la sua intenzione
di voler esplorare le origini della Forza e indicando I Dieci
Comandamenti quale fonte di ispirazione per il racconto.
“Per me, si tratta di voler far parte della saga, ma non voglio
nemmeno tenere in aria così tante tradizioni da non poter
raccontare una storia. E quello che volevo davvero fare, quello che
ho detto, era che possiamo fare una specie di Dieci Comandamenti
della Forza, sai? Una sorta di storia delle origini di come la
Forza sia stata conosciuta, compresa, esercitata e
imbrigliata”.
Se dunque il film porterà i fan alla
scoperta delle origini della Forza e come è diventata nota, la
storia potrebbe effettivamente svolgersi migliaia di anni prima che
l’Ordine Jedi prendesse forma. Quanto rivelato da Mangold smentisce
dunque quanto precedentemente si credeva del film, che a quanto
pare andrà estramemente ancor più indietro nel tempo. Ad oggi non è
però stato rivelato il titolo ufficiale, né il cast né la data di
uscita, sebbena questa potrebbe essere una delle tre annunciate nella
giornata di ieri dalla Disney. Ciò che è certo, è che il
regista offrirà ai fan della saga qualcosa di completamente
nuovo.
La star di BarbieMargot Robbie ha
rivelato che di aver sottoposto alla regista Greta
Gerwig una particolare condizione prima di accettare di
interpretare l’omonima bambola nella commedia fantasy di prossima
uscita. Durante un’intervista con The Kelly Clarkson Show, la Robbie ha infatto
parlato di cosa l’ha spinta a recitare nell’atteso
blockbuster estivo, rivelando di essersi fidata della visione della
Gerwig per il film sin da quando ne hanno parlato la prima volta.
Tuttavia, ha avuto una richiesta stravagante per la regista prima
di iniziare le riprese principali del titolo della Warner Bros.
“Ed è stata la prima cosa che ho
detto a Greta quando ci siamo sedute per la prima volta e abbiamo
parlato del film: seguirò la tua visione. Qualunque cosa tu voglia
che questo film di Barbie sia, facciamolo. Ma ho solo un favore da
chiederti,” – ha detto l’attrice – “Per favore, per
favore, per favore, possiamo avere una Dreamhouse dove c’è uno
scivolo che va dalla camera da letto fino alla piscina, perché
questo è il mio obiettivo nella vita.” Come poi evidenziato
dall’ultimo trailer di Barbie, la Gerwig ha esaudito il
desiderio della Robbie.
L’amore dell’attrice per la
Dreamhouse di Barbie risale alla sua infanzia, quando le è stato
regalato il popolare set da gioco per Natale. Il regalo ha avuto un
profondo impatto sulla Robbie e l’ha resa una grande fan di Barbie,
motivandola a fare questa richiesta specifica prima delle riprese
del film. Non resta ora che attendere l’arrivo al cinema del film,
così da poter scoprire meglio la casa di Barbie come anche tutto il
resto del suo mondo rosa.
Barbie, tutto quello che c’è da sapere sul film
Dalla sceneggiatrice/regista
candidata all’Oscar Greta
Gerwig (“Piccole donne”, “Lady Bird”) arriva
Barbie
con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie
(“Bombshell – La voce dello scandalo”, “Tonya”) e Ryan Gosling (“La
La Land”, “Half Nelson”) nei panni di Barbie
e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (“End
of Watch – Tolleranza zero”, i film “Dragon Trainer”),
Kate
McKinnon (“Bombshell – La voce dello scandalo”,
“Yesterday”), Michael Cera (“Scott Pilgrim vs. the
World”, “Juno”), Ariana Greenblatt (“Avengers: Infinity War”, “65 – Fuga
dalla Terra”), Issa Rae (“The Photograph – Gli
scatti di mia madre”, “Insecure”), Rhea Perlman
(“Nei miei sogni”, “Matilda 6 Mitica”) e Will Ferrell (i
film “Anchorman”, “Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva
contare fino a uno”).
Fanno parte del cast del film anche
Ana Cruz Kayne (“Piccole donne”), Emma
Mackey (“Emily”, la serie TV “Sex Education”),
Hari Nef (“Assassination Nation”, “Transparent”),
Alexandra Shipp (i film “X-Men” ),
Kingsley Ben-Adir (“Quella notte a Miami”, “Peaky
Blinders”), Simu Liu (“Shang-Chi e la leggenda
dei dieci anelli”), Ncuti Gatwa (“Sex
Education”), Scott Evans (la serie TV “Grace e
Frankie”), Jamie Demetriou (“Crudelia”),
Connor Swindells (“Sex Education”, “Emma.”),
Sharon Rooney (“Dumbo”, “Jerk”), Nicola Coughlan
(“Bridgerton”, “Derry Girls” ), Ritu
Arya (“The Umbrella Academy”), e il
premio Oscar Helen
Mirren (“The Queen – La Regina”).
Barbie
è diretto da Greta
Gerwig che ha curato la sceneggiatura del film
insieme al candidato all’Oscar Noah Baumbach
(“Storia di un matrimonio”, “Il calamaro e la balena”). Basato su
‘Barbie’ di Mattel. I produttori del film sono il candidato
all’Oscar, David Heyman (“Storia di un
matrimonio”, “Gravity”), Margot Robbie, Tom Ackerley e
Robbie Brenner, mentre Michael Sharp, Josey
McNamara, Ynon Kreiz, Courtenay Valenti, Toby Emmerich e Cate
Adams sono i produttori esecutivi. Il film sarà al cinema
dal 21 luglio.
The Flash arriva nei
cinema questo giovedì e anche se è ampiamente visto come il
capitolo di chiusura del DCEU, la natura multiversale della storia
significa che la porta è sempre aperta per un seguito, ambientato
all’interno o adiacente al nuovo DCU di James
Gunn. Fino ad oggi ci sono state notizie contrastanti
su un potenziale sequel, ma The Wrap sta ora affermando che una
sceneggiatura dello sceneggiatore di AquamanDavid Leslie
Johnson-McGoldrick è già stata scritta e potrebbe divenire
film, a condizione che questo The
Flash abbia successo al botteghino.
A tale proposito, è difficile
prevedere come si comporterà il film nel corso della sua corsa in
sala. Le ultime proiezioni al botteghino indicano un weekend di
apertura nazionale da 70 milioni di dollari e tra i 155 milioni e i
165 milioni di dollari in tutto il mondo. Certamente non è un
brutto inizio, ma The Flash probabilmente dovrà guadagnare
almeno 750 milioni per potersi garantire un sequel. Se questo ci
sarà, Ezra Miller tornerà quasi
sicuramente nei panni di Barry Allen nonostante le controversie
che lo hanno visto protagonista negli ultimi mesi.
The Flash: la trama e il cast del film
The Flash uscirà
al cinemail 15 giugno 2023 distribuito
da Warner Bros Italia. In
The
Flashi mondi si incontreranno quando Barry
userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e
cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare
la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane
intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato,
minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi.
L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione
un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano
imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In
definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al
futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la
sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per
resettare l’universo?
Fanno parte del cast di
The
Flash l’attore Ezra Miller nei panni
del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da
JusticeLeague, ma anche l’astro nascente
Sasha Calle nel ruolo
di Supergirl,
Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”),
in quelli del Generale Zod, Ron Livingston
(“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”),
Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también –
Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack
Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”),
Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo
d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”,
“Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30
anni.
Un primo teaser trailer del nuovo
film della Pixar, Elio,
è finalmente stato pubblicato e rivela nuovi dettagli sulla sua
storia. Sino ad oggi sapevamo che il protagonista di questo nuovo
progetto è Elio Solis (Yonas Kibreab), un ragazzo
solitario di 11 anni che diventa accidentalmente ambasciatore della
Terra per una razza di alieni. Il film è stato annunciato durante
il D23 Expo del 2022, con una data di uscita fissata al 1
marzo 2024.
Nel trailer, scopriamo ora Elio
viene accidentalmente scambiato per il leader della Terra, venendo
così portato in un luogo interplanetario pieno di alieni
provenienti da diversi pianeti. Qui, un alieno afferma che la Terra
è sotto processo, il che significa che potrebbe spettare a Elio
garantire la sicurezza dell’umanità. Il trailer contiene anche
alcuni momenti umoristici che confermano la natura di Elioquale film per famiglie, coerentemente con
ogni altro progetto Pixar.
Elio sarà il primo film
Pixar ad uscire nel 2024, seguito da Inside Out 2 nel giugno dello
stesso anno. Il film è diretto da Adrian Molina,
co-regista, sceneggiatore e cantautore di Coco del 2017.
Elio, inoltre, sembra
utilizzare uno stile di animazione simile a Luca, film Pixar del
2021 incentrato su un mostro marino che vive tra gli umani
“camuffandosi” da ragazzo. Oltre a Kibreab che dà la voce al
personaggio titolare, il cast vocale include anche America Ferrera
nei panni di Olga, la madre di Elio, che per prima scopre il
messaggio alieno come si vede nel trailer.
Mentre il resto del cast vocale
deve ancora essere confermato al momento, in particolare per quanto
riguarda i personaggi alieni. Questi alieni sono centrali nella
trama, poiché Elio
dovrà convincerli di essere il leader della Terra, forse per
proteggere il suo pianeta. Il film promette dunque un’avventura
spaziale colorata piena di interessanti disegni e una storia su un
ragazzo che ha letteralmente nelle sue mani il destino del
mondo.
Mentre Transformers – Il
risveglioè da poco arrivato nelle sale, si
discute già alla Paramount la realizzazione di un suo sequel, con
Steven Caple Jr. in trattative per tornare alla
regia del franchise. Il nuovo film si sta infatti affermando come
un grande successo di critica e pubblico, e i fan non possono non
chiedersi se ci sarà un ulteriore nuovo capitolo della serie. Il
regista di Il risveglio, Caple Jr., ha
recentemente parlato proprio della possibilità che il franchise
prosegua con altri lungometraggi.
In un episodio del podcast di
Deadline’s Crew Call, il regista ha
dichiarato di non aver ancora ufficialmente firmato per il prossimo
film, ma che il sequel è “in lavorazione“. Ha affermato
che gli piacerebbe espandere il finale di Transformers – Il
risveglio, realizzando così un evento crossover tra
Transformers e un altro noto franchise Hasbro. “Ho
alcune idee su come ampliare quella parte del franchise” – ha
detto Caple Jr. – “e se potessi fare questo crossover, penso
che sia un modo per accontentare i fan che vogliono ancora di più
di Transformers, e anche fare qualcosa di interessante con un’altra
IP leggendaria, per così dire, di cui sono innamorato sin da quando
ero un ragazzino.”
“Ci sono parti di Transformers e
personaggi di quell’IP che non abbiamo mai usato prima e sarei
entusiasta di incorporarle e fare qualcosa di veramente bello e
speciale”, ha concluso il regista. D’altrone, lo stesso Caple
Jr. aveva già in precedenza affermato che dal suo punto di vista
questo nuovo film avrebbe dovuto essere il primo di una nuova
trilogia, con Unicron che potrebbe affermarsi come
il principale cattivo anche per i sequel. Ora sembra proprio
che tali ulteriori capitoli siano effettivamente sul tavolo, in
attesa di essere confermati e con loro, idealmente, anche Caple Jr.
come loro regista.
Il pagamento di un milione che
Amber Heard ha
effettuato a Johnny Depp,
come previsto dall’accordo sulla causa per diffamazione, è stato
devoluto dall’attore a vari enti di beneficenza. Secondo fonti
vicine a TMZ, il denaro – che è stato
pagato tramite l’assicurazione di Heard dopo che l’attrice e Depp
hanno accettato di risolvere così il loro caso – sarà suddiviso in
cinque diversi pagamenti da 200.000 dollari destinati a vari enti
di beneficenza. Gli enti di beneficenza in questione sono
Make-A-Film Foundation, The Painted
Turtle, Red Feather, Tetiaroa
Society e Amazonia Fund Alliance.
La mossa chiude così ufficialmente
il libro della causa per diffamazione tra l’ormai ex coppia. Il
processo, che si è svolto da aprile a giugno 2022, si è infatti
concluso con un verdetto che ha dichiarato sia Heard che Depp
responsabili di varie forme di diffamazione. Entrambi gli attori
hanno poi presentato ricorso contro i rispettivi verdetti, ma hanno
poi deciso di risolvere in altro modo, ritirando i loro appelli.
Una decisione che la Heard ha definito “molto difficile”
che “non è un atto di concessione“, come da lei affermato
in una dichiarazione del dicembre 2022 su Instagram.
Come noto, nel 2016, durante le
prime fasi della loro procedura di divorzio, la Heard aveva
affermato che Depp ha abusato di lei fisicamente, il che si sarebbe
trasformato in due cause legali separate. Più tardi nel 2018, in
seguito alla pubblicazione di un articolo sul quotidiano britannico
The Sun che definiva Depp un “picchiatore di mogli“, Depp
ha citato in giudizio News Group Newspapers Ltd per diffamazione
nel 2020, ma un giudice dell’Alta Corte si è pronunciato contro
Depp, sostenendo che le prove di Heard di l’abuso era
“sostanzialmente vero”.
Dopo la causa del 2020, si è svolto
un processo negli Stati Uniti, con Depp che ha presentato una
denuncia per diffamazione contro la Heard a seguito di un
editoriale dell’attrice pubblicato su The Washignton Post. Quella
causa si è conclusa con un verdetto che ha stabilito che i
riferimenti di Heard a “violenza sessuale” e “abuso
domestico” erano falsi e hanno portato al suddetto accordo,
ora devoluto in beneficenza.
L’attrice Scarlett
Johansson ha fornito un aggiornamento sul progetto
legato al Marvel Cinematic Universe
di cui sarà produttrice. La Johansson – che ha interpretato Natasha
Romanoff/Black Widow nel MCU per oltre dieci anni, ovvero
dal 2010 con Iron Man 2 e fino a Black Widow del 2021 –
aveva in precedenza annunciato che avrebbe prodotto un progetto dei
Marvel Studios, non correlato però al
personaggio da lei fino ad oggi interpretato. Durante la conferenza
stampa per il suo nuovo film, Asteroid
City, diretto da Wes
Anderson, la Johansson ha raccontato a ComicBook.com dello stato del
progetto.
“È ancora in programma“, ha
detto l’attrice. “È ancora in programma, ma non attualmente
perché non sta accadendo nulla in questo momento. Siamo tutti in un
certo senso in questo stato di attesa mentre aspettiamo la
risoluzione dello sciopero degli sceneggiatori e potenzialmente il
nostro stesso sciopero della gilda, e così via“. La Johansson
fa riferimento allo sciopero WGA in corso e alla possibilità
incombente di uno sciopero della Screen Actors Guild come ragioni
per cui il progetto non sta attualmente andando avanti. “Subito
prima dello sciopero, eravamo nel bel mezzo dello sviluppo, e ora
tutto è a fuoco lento“, ha aggiunto.
Nessuna informazione dunque per
quanto riguarda la tipologia di progetto o i personaggi Marvel che saranno coinvolti. La
Johansson lascia dunque nel completo mistero tale suo nuovo lavoro
con i Marvel Studios, anticipando
unicamente che è ancora previsto per il prossimo futuro. Con i
recenti cambi nelle date di uscita dei prossimi film Marvel, è comprensibile che ci sia
ancora grande incertezza riguardo il futuro del franchise, di cui
molti film ancora non sono stati annunciati. Uno di questi potrebbe
essere proprio quello che avrà Scarlett Johansson come produttrice.
Netflix e DreamWorks
Animation hanno annunciato ufficialmente la loro
ultima collaborazione sotto forma di un nuovissimo film
d’animazione intitolato Orion
and the Dark, che proviene dal premio
Oscar Charlie Kaufman. Il fantasy di
formazione sarà disponibile per lo streaming nel 2024,
con Jacob Tremblay e Paul Walter
Hauser che firmeranno per prestare le loro voci ai
rispettivi personaggi di Orion e Dark nella versione originale.
Inoltre, lo streamer ha anche rivelato le prime foto del film in
uscita, offrendo ai fan un assaggio del duo titolare.
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La trama del film
Orion assomiglia molto al tuo
bambino medio delle elementari: timido, senza pretese, che nutre
una cotta segreta. Ma sotto il suo aspetto apparentemente normale,
Orion è una palla di ansia adolescenziale, completamente consumata
da paure irrazionali di api, cani, oceano, onde del cellulare,
clown assassini e persino caduta da una scogliera. Ma di tutte le
sue paure, la cosa di cui ha più paura è ciò che affronta ogni
notte: il buio. Quindi, quando l’incarnazione letterale della sua
peggiore paura fa visita, Dark porta Orion in giro per il mondo
sulle montagne russe per dimostrare che non c’è nulla di cui aver
paura durante la notte. Man mano che l’improbabile coppia si
avvicina, Orion deve decidere se può imparare ad accettare
l’ignoto, smettere di lasciare che la paura controlli la sua vita e
abbracciare finalmente la gioia di vivere.
Orion
and the Dark, è diretto da Sean Charmatz (Trolls World
Tour) da una sceneggiatura scritta dallo sceneggiatore di
Eternal Sunshine of the Spotless Mind
Charlie Kaufman. Quest’ultimo ha già lavorato con Netflix per il
suo film da regista I’m Thinking of Ending Things
nel 2020. La storia è basata sul romanzo di Emma Yarlett.
Il video mostra Fury e Hill che
giocano a scacchi mentre discutono della prossima grande minaccia
che stanno per affrontare. Hill mette in dubbio le capacità di
Fury di gestire il loro problema poiché non è mai stato lo stesso
dopo il Blip. Guarda il video di Secret Invasion di seguito:
Nella nuova serie Marvel Studios Secret
Invasion, ambientata nel presente MCU, Nick Fury viene a conoscenza
di un’invasione clandestina della Terra da parte di una fazione di
Skrull mutaforma. Fury si unisce ai suoi alleati, tra cui Everett
Ross, Maria Hill e lo Skrull Talos, che si è costruito una vita
sulla Terra. Insieme corrono contro il tempo per sventare
l’imminente invasione Skrull e salvare l’umanità.
FX ha rivelato le prime foto
ufficiali di A Murder At The End of the
World, il giallo in arrivo con protagonisti la vincitrice
del Golden Globe Emma Corrin e
Harris Dickinson. Il dramma limitato negli
USA sarà disponibile per lo streaming ad agosto su Hulu. In Italia
arriverà su Star, canale per adulti di
Disney+.
Le foto offrono agli spettatori un
assaggio del personaggio di Corrin Darby Hart, un
detective dilettante che viene coinvolto in una situazione di
mistero di omicidio dopo essere stato invitato in una località
remota da un miliardario.
“Una serie misteriosa con un
nuovo tipo di detective al timone: un investigatore dilettante
della Gen Z e un hacker esperto di tecnologia di
nome Darby Hart“, si legge nel logline. “Darby e
altri otto ospiti sono invitati da un solitario miliardario a
partecipare a un ritiro in un luogo remoto e
abbagliante. Quando uno degli altri ospiti viene trovato
morto, Darby deve usare tutte le sue abilità per dimostrare che si
è trattato di un omicidio contro una marea di interessi
contrastanti prima che l’assassino tolga un’altra vita”.
A Murder At The End of The
World è stato creato e diretto da Brit Marling e Zal
Batmanglij, con Marling anche co-protagonista della
serie. Insieme a Corin ci sono Harris Dickinson,
Clive Owen,
Alice Braga, Joan Chen, Raúl Esparza, Jermaine Fowler, Ryan J.
Haddad, Pegah Ferydoni, Javed Khan, Louis Cancelmi, Edoardo
Ballerini, Britian Seibert, Christopher Gurr, Kellan Tetlow, Daniel
Olson, e Neal Huff.