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Hijack, la recensione della serie con Idris Elba

Hijack, la recensione della serie con Idris Elba

Il proverbio ci insegna che non bisogna giudicare un libro dalla copertina. Volendo trasporre tale concetto nel campo seriale potremmo adattarlo scrivendo che non si dovrebbe giudicare uno show dal pilot. L’accostamento non è totalmente calzante ma rende l’idea. Tale incipit si presta perfettamente per introdurre Hijack, serie di matrice britannica che vede protagonista Idris Elba.

Il titolo lascia chiaramente intendere che la produzione Apple TV+ vede al centro della storia un dirottamento aereo, precisamente quello di un volo diretto da Dubai a Londra. Tra i passeggeri diventati ostaggi del gruppo di dirottatori si trova anche Sam Nelson, che di professione fa il negoziatore. Toccherà principalmente a lui il tentativo di salvaguardare la vita dei passeggeri a bordo.

L’umanità e il realismo prima dello spettacolo

Come lasciato intuire in precedenza, se andrete oltre il pilot di Hijack non ve ne pentirete. Il setting della narrazione e del personaggio principale non sono certamente originali, né la messa in scena garantisce quel plus di tensione tale da attrarre l’attenzione dello spettatore maggiormente smaliziato. Il fatto è che solo procedendo con gli episodi si comprende che questo non era fin dal principio l’intento dei creatori George Kay e Jim Field Smith.

L’approccio dello show si rivela infatti molto più acuto di quanto il primo episodio non lasci intendere: invece di puntare alla spettacolarità che un genere come il thriller può offrire, Hijack preferisce raccontare in maniera precisa le azioni di coloro che devono affrontare una tale crisi, sia dentro che fuori l’aeroplano. La narrazione dei vari episodi si fonde con efficacia in un crescendo drammatico che pian piano cattura, irretisce il pubblico senza necessariamente spiattellare lo spettacolo action preconfezionato.

C’è infatti pochissima azione in Hijack, almeno nelle prime puntate, sostituita da uno studio avvincente delle dinamiche che si sviluppano nel dover fronteggiare il dirottamento. La storia rimbalza infatti dalle dinamiche che si sviluppano tra passeggeri e dirottatori alle decisioni che devono essere prese nella sala di controllo voli a quelle invece dettate dalle ragioni di stato. Le tre diverse ambientazioni interagiscono con sorprendente efficacia, incastrate tra loro da un montaggio sapiente nel saper restituire il dramma senza necessariamente confezionarlo in uno spettacolo inutilmente forzato dentro il genere.

Hijack-recensione

Hijack, tra spettacolo e dramma umano

In questo modo Hijack diventa un dramma orchestrato con cura, che mira al realismo molto più che all’effetto. Unico difetto è quello di presentare un gruppo di dirottatori non particolarmente convincente, il quale esplicita le motivazioni dell’atto troppo tardi e quando questo succede l’idea diventa leggermente troppo “larger than life” rispetto alla verosimiglianza con cui il tutto era stato settato in precedenza. A parte questo però lo show continua senza troppi sobbalzi a tenere lo spettatore incollato alla poltrona, gli permette di entrare in contatto emotivo con i personaggi e parteggiare o meno per loro.

Altro punto a favore sta nella precisione con cui viene sviluppata la figura di Sam, il quale adopera la sua saggezza e gli strumenti della professione senza mai diventare veramente un “eroe”, anzi condividendo la scena con gli altri passeggeri del volo. Idris Elba si dimostra ancora una volta carismatico quanto basta per esporre anche le debolezze, le paure e la verità del proprio ruolo.

Puntata dopo puntata infatti Hijack diventa sempre più una serie corale, che si avvicina – con le dovute proporzioni, sia ben chiaro – a quello che Paul Greengrass aveva straordinariamente saputo realizzare al tempo di United 93, che gli valse la nomination all’Oscar per la miglior regia. Ecco, la produzione Apple TV+ si dirige verso quella direzione, costruendo dinamiche narrative ed emozionali mai “urlate” quanto piuttosto tangibili, veritiere. Tra spettacolo e attenzione al dramma umano, Hijack colpisce nel segno e offre agli spettatori uno spettacolo più che degno.

The Flash: Andy Muschietti difende l’aspetto della CGI nel film DC

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Il regista di The Flash (leggi qui la nostra recensione) Andy Muschietti difende la tanto criticata CGI del film. Mentre il film inizialmente ha ricevuto elogi travolgenti da coloro che hanno assistito alla sua premiere al CinemaCon, da allora l’accoglienza è stata mista, con i critici che hanno sottolineato all’unanimità come gli effetti visivi di The Flash sembrino incompiuti. Le discussioni sulla CGI hanno avuto luogo anche da quando il primo trailer è stato pubblicato online, con molti spettatori che ne hanno deriso la scarsa qualità e hanno notato come il budget costoso non sembri trovare compimento sullo schermo.

Ora, in un’intervista a io9, Muschietti ha difeso il look della CGI di The Flash. Mentre discuteva di una scena all’inizio, in cui Barry Allen (Ezra Miller) salva i bambini da un asilo nido mentre cadono nel vuoto, Muschietti spiega che le strane immagini di questi neonati erano in realtà intenzionali. “L’idea, ovviamente, è… siamo nella prospettiva di Flash. Tutto è distorto in termini di luci e texture. Entriamo in questo “mondo acquatico” che è fondamentalmente il punto di vista di Barry. Faceva parte del design, quindi se sembra un po’ strano, è tutto intenzionale”.

The Flash: la trama e il cast del film

The Flashè uscito al cinema il 15 giugno 2023 distribuito da Warner Bros Italia. Nel film, Barry Allen usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato… malgrado non sia più colui che sta cercando.

Fanno parte del cast di The Flash l’attore Ezra Miller nei panni del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da Justice League, ma anche l’astro nascente Sasha Calle nel ruolo di Supergirl, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), in quelli del Generale Zod, Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (Spider-Man: Homecoming”, “Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30 anni.

The Brave and the Bold: Andy Muschietti dirigerà il nuovo film di Batman!

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Il regista di The Flash Andy Muschietti ha trovato il suo prossimo progetto mentre la Warner Bros. ha annunciato che dirigerà il prossimo film di Batman DC Universe intitolato The Brave and the Bold. I capi dei DC Studios James Gunn e Peter Safran hanno entrambi spiegato la scelta di Andy Muschietti e hanno affermato che è stata una decisione facile da prendere.

Abbiamo visto The Flash anche prima di prendere le redini dei DC Studios, e sapevamo di essere solo nelle mani di un regista visionario, ma un grande fan della DC“, hanno dichiarato Gunn e Safran a Deadline . “E’ un film magnifico — divertente, emozionante, elettrizzante — e l’affinità e la passione di Andy per questi personaggi e questo mondo risuona in ogni fotogramma. Quindi, quando è arrivato il momento di trovare un regista per The Brave and the Bold, c’era davvero solo una scelta”.

Fortunatamente, Andy ha detto ‘sì‘, Barbara ha firmato per produrre con noi e stavamo arrivando. Sono una squadra straordinaria e non potremmo avere partner migliori o più stimolanti mentre ci imbarchiamo in questa nuova entusiasmante avventura nel DCU.

Cosa aspettarsi da The Brave and the Bold

Non è stato annunciato alcun cast per The Brave and the Bold. Il presidente della DC James Gunn ha  chiarito che Batman non sarà interpretato da Ben Affleck o Robert Pattinson in questo film. Questo è il terzo film della DCU ad avere un regista associato. James Gunn dirigerà Superman: Legacy e James Mangold dirigerà Swamp Thing. Non si sa ancora una data di uscita.

The Brave and the Bold, quello che sappiamo sul film

Insieme all’introduzione della versione DCU di Batman – che esisterà separatamente dalla versione interpretata da Robert Pattinson nei film di The BatmanThe Brave and the Bold introdurrà “la Bat-family“, ha detto James Gunn. Il primo tra loro è Robin, che sta tornando completamente ai film live-action per la prima volta dallo sfortunato film del 1997 Batman e Robin. Questa versione di Robin sarà impersonificata da Damian Wayne, che Gunn ha descritto come “il nostro Robin preferito, “un piccolo figlio di puttana” e “un assassino”.  Damian, per chi non lo sapesse, è il figlio biologico di Bruce Wayne, di cui non quest’ultimo non conosceva l’esistenza.

E’ una strana storia padre-figlio su loro due,” ha detto Gunn. Il progetto è basato sulla serie dei fumetti di Batman scritti da Grant Morrison, che secondo James Gunn è stato “eccezionalmente influente” sul DCU. L’altro scrittore di fumetti che Gunn ha menzionato per nome era Tom King, che ha partecipato alla stanza degli sceneggiatori della DCU e conduce direttamente al prossimo progetto di lungometraggio. Se Muschietti venisse confermato alla regia, sarebbe ad ora il terzo regista ad essere associato a uno dei film in uscita dei DC Studios. Gunn dirigerà Superman: Legacy, mentre James Mangold è stato scelto per dirigere Swamp-Thing (presumibilmente dopo il suo film di Star Wars).

Harry, ti presento Sally…: trama, cast e frasi del film

Harry, ti presento Sally…: trama, cast e frasi del film

Nora Ephron è universalmente riconosciuta come una delle migliori sceneggiatrici e registe della cinema romantico statunitense. Negli anni ha infatti regalato al cinema opere iconiche come C’è posta per te, Insonnia d’amore e Julie & Julia. Tra i suoi lavori più apprezzati si annovera però in particolar modo il titolo del 1989 Harry, ti presento Sally… (qui la recensione), da lei scritto e diretto da Rob Reiner (regista anche di Stand by Me – Ricordo di un’estate). Quest’opera segnò un vero e proprio momento di passaggio nella carriera della Ephron, la quale conobbe una grandissima popolarità.

L’idea del film nacque in modo del tutto spontaneo quando la Ephron e Reiner si incontrarono per discutere della possibilità di realizzare un film insieme. Parlando tra di loro, la discussione si incentrò prevalentemente sul significato dell’essere single e sul modo in cui tale situazione viene affrontata. Nacquero così i personaggi di Harry, cinico e nevrotico, e di Sally, ottimista e ricca di vitalità. Attraverso i loro differenti punti di vista si affrontano dunque tematiche relativi all’amore e all’amicizia, in particolare tra uomo e donna.

Il successo della pellicola fu straordinario. A fronte di un budget di 14 milioni di dollari Harry, ti presento Sally… arrivò ad incassarne circa 186 a livello globale. La Ephron ricevette poi anche la nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, consacrandosi come un’icona di Hollywood. Prima di intraprendere una visione del film, sarà utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle frasi più belle. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama del film Harry, ti presento Sally…

Protagonisti del film sono Harry e Sally, i quali si incontrano per la prima volta nel 1977, freschi di laurea all’Università di Chicago. Diretti entrambi a New York per intraprendere una carriera nel giornalismo lei, e una come consulente politico lui, decidono di fare insieme il viaggio in auto. Durante questo, però, le differenti opinioni sui rapporti tra uomo e donna li portano ad un’accesa antipatia. Giunti a New York, i due sperano di non rivedersi mai più. Cinque anni più tardi, però, i due si rincontreranno in aeroporto, entrambi affermati nei rispettivi lavori ed entrambi sentimentalmente impegnati.

Con l’arrivo dei rispettivi aerei, sembrano tuttavia destinati a separarsi di nuovo. Passeranno altri cinque anni prima che si rincontrino. Harry è ora un uomo divorziato e molto cinico, mentre Sally ha da poco rotto con il fidanzato. I due potrebbero ora sviluppare meglio quell’amicizia bruscamente interrotta dieci anni prima, ma i differenti caratteri rischieranno nuovamente di frapporsi in questo loro tentativo. Senza nuove separazioni in vista, però, i due si troveranno stavolta ad affrontare ciò che li divide, mettendosi alla prova e portando a nuovi livelli quella complicità che tanto li unisce.

Harry, ti presento Sally... frasi

Il cast del film Harry, ti presento Sally…

Nel ricercare gli interpreti giusti per il film, la Ephron e Reiner si dissero estremamente fortunati nell’essersi imbattuti in Billy Crystal e Meg Ryan. Poiché i due erano ancora poco conosciuti come interpreti, questo permise al film di ottenere una certa spontaneità e realisticità in più. Crystal, in particolare, fu fortemente voluto dal regista per il ruolo di Harry, avendo i due già lavorato insieme in Arcibaldo. L’attore ebbe sul set grande libertà di improvvisazione, dando vita a molte delle battute più belle del film. Allo stesso tempo, però, per immedesimarsi maggiormente nella solitudine del personaggio egli chiese di poter passare del tempo lontano dagli altri membri del cast.

Per la Ryan, invece, si trattò del primo importante ruolo da protagonista. Anche lei ebbe come il collega ampio margine di improvvisazione, contribuendo inoltre a dotare il personaggio di ulteriori qualità e caratteristiche. Nel film sono poi presenti gli attori Bruno Kirby e Carrie Fisher, quest’ultima meglio nota per il ruolo della principessa Leila nella saga di Star Wars. I due interpretano qui Jess e Marie, coppia di sposi amica dei due protagonisti. Sono poi presenti anche Steven Ford nel ruolo di Joe, il fidanzato di Sally, e Harley Jane Kozak in quelli di Helen, la moglie di Harry. Estelle Reiner, madre del regista, compare nel ruolo della cliente del ristorante che pronuncia la celebre battuta “Quello che ha preso la signorina”.

Le frasi più belle di Harry, ti presento Sally…, il trailer e dove vedere il film completo in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Harry, ti presento Sally… è infatti disponibile nel catalogo di Apple iTunes e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 15 giugno alle ore 21:30 sul canale La7D.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • Sono venuto stasera perché quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile. (Harry)
  • Sì, hai ragione, non possono essere amici. Cioè, se tutti e due stanno con qualcun altro allora sì, è l’unico emendamento alla regola d’oro: “Se due persone stanno con altri la possibilità di un coinvolgimento diminuisce”. (Harry)
  • Sto dicendo che l’uomo giusto per te forse è lì che ti aspetta: e se non lo acchiappi tu lo farà qualcun’altra, e passerai il resto della tua vita sapendo che un’altra donna ha sposato tuo marito! (Marie)
  • Quando compro un libro, io leggo l’ultima pagina per prima: così, se muoio prima di finire, so quello che succede. (Harry)
  • Le cose sono cambiate, Harry. Non sono più la tua ancora di salvezza. (Sally)

Fonte: IMDb

Ad Astra: trama, cast e finale del film con Brad Pitt

Ad Astra: trama, cast e finale del film con Brad Pitt

Considerato uno dei più talentuosi e importanti registi del nuovo cinema statunitense, James Gray ha negli anni dato vita ad acclamati lungometraggi come I padroni della notte, Civiltà perduta e C’era una volta a New York. Con il suo ultimo film, Ad Astra (qui la recensione), presentato nel 2019 in concorso al Festival di Venezia, Gray si è infine cimentato con il genere della fantascienza, esplorando però questa sempre in rapporto a quelle tematiche relative all’animo umano tanto ricorrenti e centrali nel corso di tutte le sue opere. Il risultato è un avvincente racconto che si spinge ai confini tanto dello spazio quanto dell’esistenza.

Il titolo del film, a tal proposito, è parte della celebre espressione latina per aspera ad astra, ovvero “attraverso le asperità sino alle stelle”, indicante dunque un cammino verso la gloria per chi proveniva da una vita impavida, ricca di asperità e pericoli. Il protagonista di Ad Astra deve infatti compiere un percorso accidentato, soprattutto a livello spirituale, per poter giungere ad una maggiore consapevolezza di sé e della vita. Un percorso che, letteralmente, lo porterà fino alla più lontana delle stelle. Per Grey, il film è dunque paragonabile al complesso Cuore di tenebra, il celebre romanzo di Conrad incentrato sulla civiltà umana.

Candidato ai premi Oscar per il miglior sonoro, Ad Astra non è però solo un complesso viaggio spirituale, ma anche uno sbalorditivo viaggio spaziale, con effetti speciali e ricostruzioni che puntano ad essere quanto più realistici possibile. Tutto ciò rende il film certamente atipico rispetto a suoi simili, ma assolutamente da non perdere. Prima di intraprendere una visione del film, sarà utile approfondire alcune curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Ad Astra: la trama del film

Protagonista del film è Roy McBride, un ingegnere aerospaziale della NASA. Al di là del problematico matrimonio con Eve, Roy vive con un solo trauma sulle spalle, ovvero l’aver perso suo padre, Clifford McBride, 20 anni prima durante una spedizione su Nettuno, dalla quale l’uomo non è più tornato. L’obiettivo del genitore era quello di portare a compimento il progetto Lima, basato sulla ricerca di vita extraterrestre. Mentre è ancora perso in quel lutto mai realmente compreso, Roy si vede incaricato di compiere una missione nello spazio, intorno alla quale viene mantenuto un certo mistero.

Sulla terra, infatti, si stanno verificando una serie di calamità dovute ad alcune strane onde d’urto, la cui origine sembra provenire proprio da Nettuno. Roy deve dunque recarsi lì, dove si trovano ancora i resti dell’esperimento di suo padre, nel tentativo di capire cosa sta minacciando la razza umana. Mentre affronta la missione, però, l’astronauta finirà per rivelare alcuni segreti che mettono in dubbio l’esistenza dell’umanità e il suo posto nell’universo. Allo stesso tempo, dovrà fare i conti con i suoi traumi passati, trovando risposte in cui forse avrebbe preferito non imbattersi mai.

Ad Astra cast

Ad Astra: il cast del film e le location

Ad interpretare il protagonista Roy McBride vi è l’attore Brad Pitt, che da tempo cercava un progetto da poter realizzare insieme a Gray. Nel ruolo di sua moglie Eve si ritrova invece l’attrice Liv Tyler, mentre Ruth Negga ha il ruolo di Helen Lantos. Al film prendono poi parte anche gli attori Donald Sutherland con il ruolo del colonnello Thomas Pruitt e John Ortiz in quelli del generale Rivas. Il ruolo di Clifford McBride è invece interpretato dal premio Oscar Tommy Lee Jones. In Ad Astra sono diverse le somiglianze tra il suo personaggio e quello da lui interpretato nel fantascientifico Space Cowboys.

Per quanto riguarda le location del film, Gray non volevo assolutamente ricorrere a teatri di posta e green screen. Ha pertanto ricercato location reali, che potessero anche aiutare gli attori a sentirsi maggiormente parte del racconto. Le Dune di Dumont nel Deserto del Mojave sono state un perfetto ambiente lunare mentre alcune sequenze sotterranee di Marte, per esempio, sono in realtà tunnel in disuso della città di Los Angeles. Anche per quanto riguarda le astronavi, il più possibile di queste è stato ricostruito, mentre per le parti più complesse si è ricorsi alla CGI. Ciò, come desiderato dal regista, ha permesso al film di acquisire un realismo in più.

Ad Astra: il finale, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come noto, Gray ha dovuto concordare con i produttori un finale diverso rispetto a quello inizialmente immaginato, più conciliante e dunque più accessibile per il grande pubblico. In seguito all’uscita del film, tuttavia, è stato rilasciato anche il finale alternativo, ovvero quello originariamente scritto e girato da Gray. In questo viene data una rappresentazione ancora più rosea del nuovo legame tra Roy e Eve. Nella breve scena, i due sono sdraiati a letto e discutono dell’imminente viaggio di Eve sulla Luna. La loro conversazione viene interrotta dalla loro giovane figlia che entra nella loro stanza, indicando che è passato del tempo rispetto alle avventure di Roy, poiché i due non avevano figli all’inizio del film.

È possibile fruire di Ad Astra grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 15 giugno alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb, Collider

RAFFA: il trailer del film diretto da Daniele Luchetti

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RAFFA: il trailer del film diretto da Daniele Luchetti

A 80 anni dalla nascita di una delle icone più amate della televisione italiana, il cinema celebra Raffaella Carrà e la sua fenomenale carriera con RAFFA, il film diretto da Daniele Luchetti scritto da Cristiana Farina con Carlo Altinier, Barbara Boncompagni, Salvatore Coppolino, Salvo Guercio.

In arrivo in anteprima nelle sale (elenco a breve su nexodigital.it) dal 6 al 12 luglio, a pochi giorni da quello che sarebbe stato l’ottantesimo compleanno della Carrà, nata il 18 giugno del 1943, RAFFA è un titolo originale Disney+ prodotto da Fremantle e rappresenta l’opportunità esclusiva per ripercorrere sul grande schermo, attraverso le voci e il racconto di chi l’ha conosciuta e con preziose immagini di repertorio, la vita, il carattere e il percorso artistico di un personaggio straordinario che ha saputo entrare nell’immaginario collettivo con la sua energia dirompente.

Ma chi è Raffaella Carrà? Chi si nasconde dietro l’immagine della star italiana più famosa e amata all’estero, dietro i 60 milioni di dischi venduti, i successi televisivi, i film e le tournée internazionali? Simbolo di libertà e di parità tra i sessi negli anni ’70, regina della TV pubblica negli anni ’80 e icona LGBTQ+ negli anni ’90, Raffaella è un mito che supera ogni barriera culturale e generazionale e che il pubblico di tutto il mondo ha amato per oltre 50 anni. Eppure, Raffaella è un mistero di cui nessuno possiede la chiave. Riservata per natura e gelosissima del suo privato, Raffaella è una donna che ha lottato per affermarsi in un mondo di uomini, ma anche una donna che ha amato e sofferto. Il film ripercorre la vita pubblica e privata dell’artista, a partire dall’infanzia in Romagna segnata dall’abbandono del padre, fino al flirt “da copertina” con Frank Sinatra, i suoi due grandi amori, il rimpianto per una maternità mancata, moltissimi trionfi e qualche insuccesso, crisi e rinascite.

 La regia di RAFFA è firmata dal pluripremiato Daniele Luchetti, noto per opere cinematografiche come Il Portaborse, La Scuola, Mio fratello è figlio unico, La nostra vita, Anni felici, Dillo con parole mie, e per la terza stagione de L’amica geniale. Tra gli ultimi film Io sono tempesta, Momenti di trascurabile felicità, Lacci.  Luchetti ha collezionato diversi premi e partecipazioni a decine di festival internazionali, tra cui Cannes, Toronto, Locarno, Tokyo e Venezia, raccogliendo molti riconoscimenti. Come regista o sceneggiatore Luchetti ha vinto cinque David di Donatello, due Globi d’Oro, due IOMA, un Nastro d’Argento e molti altri premi internazionali.

The Flash, la recensione del film con Ezra Miller

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The Flash, la recensione del film con Ezra Miller

Per essere l’uomo più veloce del mondo, il primo film che ne racconta la storia e l’origine ha avuto una gestazione molto lenta: The Flash è stato annunciato per la prima volta nel 2014 e sarebbe dovuto uscire nel 2018, ma soltanto dopo il grosso fallimento del DCEU di Zack Snyder, una pandemia, un terremoto ai vertici della Warner Bros, le complicate vicende personali del protagonista Ezra Miller e la fondazione dei DC Studios con a capo James Gunn e Peter Safran, il film esce finalmente al cinema, il 15 giugno 2023.

Al timone Andy Muschietti (La Madre, IT), in prima fila un Miller che si sdoppia, interpretando due versioni di Barry Allen, Michael Keaton in splendida forma che torna a essere Bruce Wayne/Batman, il volto irresistibile di Sasha Calle, inedita Supergirl, e tanto spazio per altri ruoli, grandi e piccoli, The Flash è un piccolo miracolo, un film coerente e appassionante, che mescola divertimento, azione e cuore.

The Flash, la trama ispirata a Flashpoint

In maniera abbastanza libera, The Flash segue la trama di Flashpoint, la storia a fumetti di Geoff Johns in cui Barry Allen torna indietro nel tempo per fermare l’omicidio della madre, e quindi scagionare anche il padre, che viene arrestato perché ritenuto responsabile. È quello che tenta di fare anche il Barry cinematografico, tornando in un passato in cui sua madre è viva, il suo se stesso più giovane non ha ancora ottenuto i poteri, e Batman si è ritirato, perché Gotham City è la città più sicura del mondo. Purtroppo il suo arrivo nel passato coincide con l’attacco di Zod alla Terra (visto in L’Uomo d’Acciaio). Ma in un mondo senza Superman, chi sarà mai in grado di affrontare il folle kryptoniano?

Nonostante il progetto di The Flash sia passato di mano in mano negli ultimi otto anni, è davvero straordinario come il film riesca a risultare coeso, settando da subito un tono leggero che allo stesso tempo non ha paura di prendersi delle piccole pause emotive ben posizionate all’interno della storia.

Un film sfacciato, che corre e si diverte

The Flash è un film sfacciato, che corre senza fermarsi a riflettere, colleziona personaggi in diverse varianti, momenti divertenti, scene d’azione splendidamente confezionate, apre piccole finestre sul potenziale comico di personaggi come il Batman di Ben Affleck e propone, per la prima volta dopo anni che il concetto è in circolazione sul grande e piccolo schermo, una spiegazione comprensibile di multiverso. Farlo funzionare davvero poi è un altro paio di maniche, ma intanto The Flash ci gioca con gusto, racconta con sicurezza la sua storia, usa il fanservice con misura, argina l’effetto nostalgia.

Christina Hodson, unica firma accreditata per la sceneggiatura, può essere considerata colei che ha compiuto il lavoro finale su uno script a cui negli ultimi anni hanno lavorato molti sceneggiatori (da David S. Goyer a Seth Grahame-Smith), dimostrando una profonda conoscenza dei personaggi a fumetti, riproponendoli a schermo in maniera originale ma allo stesso tempo fedele. Questa sceneggiatura è stata poi messa nelle mani di Andy Muschietti, che dimostra di avere dimestichezza non solo con il genere horror ma anche con l’azione, e poi affidata a un cast che si rivela perfettamente in grado di dare vita ai rispettivi personaggi.

E se la curiosità di tutti è certamente indirizzata a Michael Keaton, che torna a essere Batman dopo oltre 30 anni (spoiler: l’attore si conferma incredibilmente perfetto per il ruolo), Ezra Miller si dimostra uno degli interpreti più coraggiosi e sfaccettati della sua generazione. Capace di stare per quasi tutto il film due volte in scena, impersonando due versioni di Barry profondamente differenti, Miller è il vero punto di forza del film, perché porta con sé da una parte la verve comica che aveva caratterizzato il personaggio già nelle sue precedenti apparizioni, ma anche una gravitas nuova, che deriva dalla tragicità del passato di Barry e dal suo desiderio incontrollato di cambiarlo.

Non è possibile salvare tutti

Qual è il prezzo che bisogna pagare per cambiare il passato? Barry deve imparare la lezione più dura, quella che ogni supereroe deve comprendere per evitare di trasformarsi nel villain: nonostante i poteri incredibili di cui dispone, nonostante la possibilità che ha di farlo, Barry accetta che non può salvare tutti. Sceso a patti con questa inevitabile verità, Barry capisce qual è il suo ruolo e può cominciare la sua vera e propria vita da supereroe, in quale universo però, non si sa.

Come il suo protagonista nei fumetti, anche The Flash ha un cuore grande, e forse non metterà d’accordo tutti ma il risultato è senza dubbio superiore alle attese e alle aspettative di molti.

The Invasion Has Begun Password, qual è il codice segreto?

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The Invasion Has Begun Password, qual è il codice segreto?

I fan della Marvel stanno cercando la password di The Invasion Has Begun che consente l’accesso al sito Web theinvasionhasbegun.com. Questo codice segreto sblocca il segmento di apertura di Secret Invasion, offrendo ai fan un’anteprima di ciò che accadrà il 21 giugno 2023.

Qual è la password di The Invasion Has Begun per il sito web?

La password dell’invasione è iniziata è RSD3PX5N7S.

Per accedere al sito Web di The Invasion Has Begun e guardare la nuova clip di Secret Invasion, gli utenti devono:

  1. Vai su TheInvasionHasBegun.com
  2. Immettere la password “RSD3PX5N7S”
  3. Premi il tasto Invio
  4. Aspetta un momento per la riproduzione della clip

La nuova clip di Secret Invasion mostra Everett Ross (interpretato da Martin Freeman) che esplora un’area sotterranea di Mosca ai giorni nostri. È al telefono con qualcuno e gli dice “Non muoverti”. mentre cerca di trovarli. Armato di pistola, esce dalla metropolitana e percorre una strada prima di entrare in un edificio allestito con apparecchiature di sorveglianza.

Nella nuova serie Marvel Studios Secret Invasion, ambientata nel presente MCU, Nick Fury viene a conoscenza di un’invasione clandestina della Terra da parte di una fazione di Skrull mutaforma. Fury si unisce ai suoi alleati, tra cui Everett Ross, Maria Hill e lo Skrull Talos, che si è costruito una vita sulla Terra. Insieme corrono contro il tempo per sventare l’imminente invasione Skrull e salvare l’umanità.

Quando debutta Secret Invasion?

Il primo episodio di Secret Invasion uscirà il 21 giugno 2023 su Disney+. Ogni episodio della miniserie di sei episodi debutterà ogni mercoledì, fino al finale il 26 luglio 2023. Lo spettacolo è interpretato da Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Cobie Smulders, Martin Freeman e Don Cheadle, tutti che riprendono i loro ruoli dai film del Marvel Cinematic Universe. La serie introdurrà anche i personaggi interpretati da Kingsley Ben-Adir, Emilia Clarke e Olivia Colman nell’MCU.

The Flash: il regista ha ricevuto una “spinta di fiducia” da Tom Cruise e lode da Stephen King

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Il regista di The Flash Andy Muschietti ha ricevuto una spinta di fiducia quando Tom Cruise e Stephen King hanno elogiato il film sui supereroi DCEU. Il prossimo film del DC Extended Universe è interpretato da Ezra Miller nei panni di Barry Allen/The Flash, mentre scopre di poter viaggiare nel tempo e usa il suo potere per salvare sua madre dalla morte. Tuttavia, crea inavvertitamente una linea temporale in cui la Justice League non esiste. Nel film dovrà collaborare con una versione alternativa di se stesso e un Bruce Wayne/Batman alternativo (Michael Keaton) per correggere il suo errore.

Quali elogi ha ricevuto The Flash?

Il film The Flash ha ricevuto elogi dalla critica e dal pubblico, tra cui l’attore di Mission: Impossible Tom Cruise e l’autore Stephen King. King ha elogiato il film, twittando che era “sincero, divertente e strabiliante“. Andy Muschietti ha detto: “Semmai, [abbiamo avuto] più fiducia nella cosa che abbiamo fatto, perché il film era finito quando [Cruise e King] l’hanno visto, quindi è stato un aumento di fiducia se non altro“.

È un’industria molto cinica, e sentire persone che non hanno davvero nulla a che fare con il gioco, perché non hanno nulla da guadagnare, basta dire qualcosa di così bello – nel caso di Tom Cruise, ci ha chiamato, ha parlato per 15 minuti, lodando Andy, lodando il film, ed è semplicemente molto bello perché lavoriamo davvero molto duramente per realizzare questi film“, ha dichiarato la produttrice di The Flash Barbara Muschietti.

The Flash: la trama e il cast del film

The Flash uscirà al cinema il 15 giugno 2023 distribuito da Warner Bros Italia. In The Flash i mondi si incontreranno quando Barry userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?

Fanno parte del cast di The Flash l’attore Ezra Miller nei panni del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da Justice League, ma anche l’astro nascente Sasha Calle nel ruolo di Supergirl, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), in quelli del Generale Zod, Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (Spider-Man: Homecoming”, “Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30 anni.

Blue Beetle: un video mostra le origini del supereroe DCU

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Blue Beetle: un video mostra le origini del supereroe DCU

È stato rilasciato un nuovo video di Blue Beetle e lo spot televisivo introduce il nuovo film di supereroi nell’universo DC. Nel cast di Blue Beetle ci sono Xolo Maridueña che interpreta il protagonista, insieme a Harvey Guillén, Bruna Marquezine, Sharon Stone, Raoul Max Trujillo, Susan Sarandon e Belissa Escobedo. Marquezine interpreterà Penny, la protagonista femminile e l’interesse amoroso di Jaime, mentre Escobedo interpreterà la sorella minore di Jaime, Milagros. Stone è Victoria Kord mentre Trujillo interpreterà il villain. L’uscita del film è prevista per il 18 agosto 2023.

“In Blue Beetle Jaime Reyes si ritrova improvvisamente in possesso di un’antica reliquia di biotecnologia aliena chiamata Scarabeo”, recita la sinossi del film. “Quando lo Scarabeo sceglie Jaime come suo ospite simbiotico, gli viene conferita un’incredibile armatura capace di poteri straordinari e imprevedibili, cambiando per sempre il suo destino mentre diventa il supereroe Blue Beetle.” Guarda il video di Blue Beetle qui sotto:

https://youtu.be/f7m5t2ITnYE

 

Al fianco di Maridueña (“Cobra Kai”) troviamo, Adriana Barraza (“Rambo: Last Blood”, “Thor”) nel ruolo della nonna di Jaime, Nana, Damían Alcázar (“Narcos”, “Narcos: Mexico”) in quello di suo padre, Elpidia Carrillo (“Mayans M.C.”, la saga di “Predator”) nel ruolo della madre, Bruna Marquezine (“Maldivas”, “God Save the King”) in quello di Jenny Kord, Raoul Max Trujillo (i film di “Sicario”,“Mayans M.C.”) come Carapax, il Premio Oscar Susan Sarandon (“Monarch”, “Dead Man Walking”) come Victoria Kord e George Lopez (le saghe di “Rio” e “I Puffi”) nel ruolo di suo zio Rudy. Nel cast anche Belissa Escobedo (“American Horror Stories”, “Hocus Pocus 2”) nel ruolo della sorella di Jaime, Milagro, e Harvey Guillén (“What We Do in the Shadows”) che interpreta il Dott. Sanchez.

Cosa sappiamo su Blue Beetle?

Blue Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a partire dal 1940; è un supereroe che ha avuto nel tempo diversi alter ego. Kord “è saltato” nell’universo DC Comics durante Cisis on Infinite Earths  insieme a un certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il secondo Blue Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24 numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere il crimine. È diventato un membro della Justice League of America ed è stato successivamente ucciso durante il crossover Infinite Crisis della DC Comics .

Soto (“Charm City Kings”, “The Farm”) dirige da una sceneggiatura di Gareth Dunnet-Alcocer (“Miss Bala”), basata sui personaggiDC. John Rickard e Zev Foreman sono i produttori e Walter Hamada, Galen Vaisman e Garrett Grant sono i produttori esecutivi. Il team creativo del regista che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Pawel Pogorzelski (“Midsommar”,“Hereditary”), lo scenografo John Billington (“Bad Boys for Life”), il montatore Craig Alpert (“Deadpool 2”, “The Lost City”), la costumista candidata all’Oscar® Mayes C. Rubeo (“Jojo Rabbit”, i film di “Thor”), il supervisore agli effetti visivi Kelvin McIlwain (“The Suicide Squad”, “Aquaman”) e il compositore Bobby Krlic (“Midsommar”, la serie “Snowpiercer”). Una presentazione Warner Bros. Pictures, una produzione Safran Company, “Blue Beetle” sarà disponibile nelle sale italiane a partire dal 17 agosto 2023 distribuito da Warner Bros. Pictures.

The Flash, il film DC ha una scena post-credits?

The Flash, il film DC ha una scena post-credits?

L’attesissimo The Flash, a lungo rimandato, non sarà un film Marvel ma, dato che si tratta di un ingresso significativo nell’universo dei supereroi DC, è opportuno credere che comprenda una scena post-credits. Ebbene sì, c’è davvero una scena alla fine dei titoli di coda del film, e in realtà lo sappiamo da un bel po’. Quando il film è stato presentato per la prima volta al Cinemacon 2023, la versione del film del regista Andy Muschietti che è stata proiettata non aveva ancora una scena finale nè una post-credits. Probabilmente, questa scelta è stata presa per evitare di far trapelare spoiler importanti dopo l’anteprima. In questo articolo raccogliamo tutto quello che bisogna sapere sulla scena post-credits di The Flash, senza fare alcuno spoiler!

La scena finale di “The Flash” è una scena mid-credits o una scena post-credits?

The FlashÈ ormai consuetudine del settore, soprattutto per i film di supereroi, avere sia una scena di mid-credits che una di post-credits. Nel caso di The Flash, il film presenta solo una scena post-credits, quindi bisognerà aspettare che scorrano tutti i titoli di coda per vedere la sorpresa finale che l’avventura multiversale di Ezra Miller ha in serbo per gli spettatori. Detto questo, il finale pre-credits del film è comunque un’incredibile rivelazione per i fan della DC che dovrebbe facilmente compensare la mancanza di una scena mid-credits.

La scena finale di The Flash è essenziale?

A prima vista, la sequenza post-credits di The Flash non sembra qualcosa di imperdibile per il pubblico. Tuttavia, a un’analisi più attenta, la scena implica il futuro di alcuni personaggi nella nuova fase “Gods and Monsters” degli adattamenti e della narrazione DC di Gunn e Safran. Anche se non si tratta di una sequenza diretta di rilancio del franchise come è stato costruito l’intero film, la scena rivela in modo molto sottile se alcuni personaggi e attori del DCEU rimarranno sotto la nuova gestione di Gunn e Safran.

Per fare un paragone con le altre sequenze di chiusura che abbiamo visto in precedenza nel DCEU, la scena post-credits di The Flash non è certo una rivelazione sconvolgente come quella che abbiamo visto in Black Adam. In quell’occasione, ovviamente, abbiamo visto Henry Cavill apparire di nuovo nei panni dell’Uomo d’Acciaio, Superman. Purtroppo, questa rivelazione si è rivelata poco opportuna, dato che Cavill non riprenderà il ruolo di Clark Kent nel nuovo progetto di franchise tracciato da Peter Safran e James Gunn.

Dal punto di vista tonale e funzionale, la sequenza è molto più simile a quella dei titoli di coda di Shazam! La furia degli dei. In quell’occasione, abbiamo visto Billy Batson (Zachary Levi) incontrare alcuni membri del Team Peacemaker, chiedendo al giovane eroe se volesse unirsi alla Justice Society. Si tratta di una sequenza apparsa dopo la nomina di James Gunn e Peter Safran a capo dei DC Studios, quindi presumibilmente vedremo Zachary Levi tornare nei panni dell’eroe amante del divertimento in un futuro lontano.

Qual è il futuro del cinema e della televisione DC?

The Flash film 2023Il 2023 segnerà davvero l’ultimo anno del DC Extended Universe così come lo conosciamo. Dopo l’uscita di The Flash, che è già stato accolto generalmente bene dalla critica e calorosamente dai fan e dal pubblico in generale, nel corso dell’anno arriverà l’ultimo progetto DC prima di Gunn e Safran. Si tratta di Aquaman e il Regno Perduto, il sequel diretto di Aquaman di James Wan del 2018, ancora una volta interpretato da Jason Momoa. Come The Flash, il secondo film di Aquaman ha subito alcuni ritardi, ma la sua uscita è ora finalmente prevista per il 20 dicembre 2023.

Dopo Aquaman e il Regno Perduto, inizierà ufficialmente il regno di James Gunn e Peter Safran. Per quanto riguarda i film, il primo è sicuramente da non perdere: Superman: Legacy, un reboot completamente nuovo del personaggio di Superman, scritto e diretto dallo stesso James Gunn, nonchè suo primo film dopo la conclusione della trilogia di Guardiani della Galassia. Il resto della fase Gods and Monsters comprende anche il film sul team-up di antieroi The Authority, la rivisitazione di Batman The Brave and The Bold, la grintosa rivisitazione survival di Supergirl: Woman of Tomorrow e l’horror ibrido di James Mangold Swamp Thing.

Oltre ai lungometraggi, ci sono anche alcuni emozionanti show esclusivi di Max che si svolgono nel nuovo DCU. Tra questi, la commedia animata per adulti Creature Commandos, lo spin-off Waller con protagonista Viola Davis, Booster Gold, la serie intergalattica Lanterns e lo show di Wonder Woman ispirato a Game of Thrones, Paradise Lost. James Gunn ha promesso che questi sono solo alcuni dei progetti che i DC Studios hanno in fase di sviluppo, e Gunn ha anche ventilato la possibilità di avere progetti di videogiochi ambientati nel nuovo DCU.

Il finale di “The Flash” è fondamentalmente una scena finale senza titoli di coda

Anche se dubitiamo che vogliate alzarvi dalla poltrona prima che scorrano i titoli di coda di questo film incredibilmente divertente ed emozionante, non potremo mai sottolineare abbastanza quanto sia sbalorditiva la scena finale pre-credits. Anche in questo caso non ci sono spoiler, ma se pensate di poter prevedere come finirà questo film sul multiverso, ripensateci. Non si tratta solo di una rivelazione che rappresenta un abisso per i fan più accaniti della DC, ma solleva anche più di qualche domanda interessante per il futuro del DCU e forse anche un’anticipazione su chi interpreterà un personaggio importante nella linea temporale.

The Flash arriverà finalmente nelle sale cinematografiche di tutto il mondo a partire dal 16 giugno 2023.

Ezra Miller: 10 cose che non sai sull’attore

Ezra Miller: 10 cose che non sai sull’attore

Giovane e talentuoso attore, Ezra Miller ha negli anni guadagnato sempre più popolarità arrivando ad affermarsi grazie ad alcuni noti blockbuster hollywoodiani. Ad oggi, nonostante le vicissitudini personali che hanno frenato la sua carriera, è ancora uno dei più apprezzati e promettenti interpreti della sua generazione, dotato di una versatilità e una presenza scenica rare.

Ecco 10 cose che non sai di Ezra Miller.

Ezra Miller: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta sul grande schermo nel 2008 con un ruolo da protagonista in Afterschool, per poi distinguersi in pellicole di stampo indipendente come City Island (2009), Every Day (2010), con Liev Schreiber, … e ora parliamo di Kevin (2011), con Tilda Swinton, e Noi siamo infinito (2012), dove recita accanto ad Emma Watson. È poi nel cast di Madame Bovary (2014), con Mia Wasikowska, Effetto lucifero (2015), con Billy Crudup, e Un disastro di ragazza (2015). Nel 2016 compie i suoi primi camei nel ruolo del supereroe Flash nei film Batman v Superman: Dawn of Justice, con Ben Affleck, e Suicide Squad, con Margot Robbie. Nello stesso anno recita nel film Animali fantastici e dove trovarli. Riprende poi il personaggio di Flash recitando come protagonista del film Justice League (2017), mentre nel 2018 è invece in Animali fantastici – I crimini di Grindelwald. Nel 2022 ha poi recitato in Animali fantastici – I segreti di Silente e Dalìland, mentre nel 2023 è protagonista di The Flash.

2. Ha preso parte ad alcune note produzioni televisive. Uno dei primi ruoli da interprete per Miller è quello di Jack nel film televisivo Critical Hit! (2007), per poi ottenere maggior popolarità sul piccolo schermo grazie al personaggio di Damien nella seconda stagione di Californication (2008). Reciterà poi anche in alcuni episodi di Law & Order: Unità speciale (2009) e Royal Pains (2009-2010). Devoto prevalentemente al cinema, Miller tornerà in televisione soltanto per un preve cameo nell’episodio Crisis on Infinite Earths: Part Four, ottavo dell’ottava stagione di Arrow (2020), con Stephen Amell, dove ha interpretato il personaggio di Flash.

Ezra Miller non è su Instagram

3. Non ha un account personale. L’attore ha affermato di non possedere un profilo personale sul social network Instagram, ma è possibile rimanere aggiornati sui suoi progetti grazie alla fan page ufficiale, seguita da 810 mila persone. È altrimenti possibile seguire il profilo “Sons Of An Illustrious Father”, della band dove Miller ricopre il ruolo di cantante e batterista. Qui il gruppo è solito condividere novità circa i loro progetti e le loro esibizioni.

Ezra Miller Instagram

Ezra Miller: chi è la sua fidanzata

4. È molto riservato. Come potrà indicare anche il fatto che non possiede account social, Miller non apprezza condividere dettagli particolarmente privati della propria vita personale. Negli anni si è però dichiarato “Queer” nel 2012, esprimendo attrazione sia per le donne che per gli uomini. Attualmente sembra essere single, ma in passato sembra aver frequentato per un breve periodo l’attrice e cantante Zoë Kravitz.

Ezra Miller al MET Gala

5. È solito sfoggiare look stravaganti. Negli anni Miller si è affermato come uno dei più grandi performer da red carpet, sfoggiando in diverse occasioni alcuni look rimasti iconici. Su tutti, durante il MET Gala del 2019, l’attore si è presentato con un abito gessato con bustier di Swarovski e strascico, ma il tocco di classe sono stati dei finti occhi applicati su tutto il viso, dando vita ad un gioco di illusioni che ha reso particolarmente straniante la sua persona.

Ezra Miller in The Flash

6. Ha una sua idea del personaggio. Nel costruire il suo Flash, l’attore ha dichiarato di averlo immaginato come una personalità pacifica, altruista, deciso a praticare la non violenza il più possibile. Tutto ciò è riscontrabile nel film Justice League, dove il personaggio dimostra più volte di essere restio a vere e proprie forme di combattimento.

7. Ha chiesto consiglio ad un noto fumettista. Per interpretare il personaggio, Miller ha consultato il celebre Grant Morrison, appartenente alla New Wave dei fumettisti degli anni Ottanta e Novanta. Morrison si è infatti specializzato con i fumetti della DC Comics, e ha potuto indicare all’attore tutte quelle che sono le principali caratteristiche del supereroe.

Ezra Miller Flash

8. Aveva scritto una prima versione della sceneggiatura. Proprio con lo scrittore di fumetti Grant Morrison, Miller aveva iniszialmente scritto una bozza della sceneggiatura di The Flashche si affermava però come una versione più cupa del personaggio. Lo studio di produzione ha però deciso di non andare avanti con la loro versione, assumendo un altro sceneggiatore per riscrivere il film.

Ezra Miller in Animali Fantastici e dove trovarli

9. Si è identificato molto nel suo personaggio. All’interno dei film di Animali Fantastici e dove trovarli, l’attore ricopre uno dei ruoli principali, quello di Credence Barebone. Miller ha raccontato di non aver faticato ad immedesimarsi nel personaggio, considerato un emarginato, poiché in giovane età ha vissuto situazioni simili, trovandosi spesso ad essere allontanato dagli altri per via delle sue “stranezze”.

Ezra Miller: età e altezza

10. Ezra Miller è nato a Hoboken, New Jersey, Stati Uniti, il 30 settembre 1992. L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.

Fonte: IMDb

Tom Holland ammette che una parte di lui vuole allontanarsi da Spider-Man

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Tom Holland ha ammesso che una parte di lui vuole allontanarsi da Spider-Man. L’attore inglese di 27 anni ha interpretato il supereroe nel Marvel Cinematic Universe dal 2016, da quando ha debuttato nei panni di Peter Parke in Captain America: Civil War. Da allora, ha interpretato Peter Parker/Spider-Man in due film di Avengers e tre film indipendenti, chiudendo la sua trilogia nel 2021 con il film campione d’incassi Spider-Man: No Way Home. Tuttavia, un quarto film MarvelStudios/Sony su Spider-Man, dal titolo provvisorio Spider-Man 4 è stato annunciato.

Di recente Tom Holland ha ammesso di aver ha partecipato ad alcuni incontri di sviluppo del film. “Ero io, Amy, [il presidente dei Marvel Studios] Kevin Feige, [il produttore esecutivo] Rachel [O’Connor], a volte altri dirigenti della Marvel partecipano“, ha detto Tom Holland a The Hollywood Reporter. “È un processo collaborativo. I primi incontri riguardavano: ‘Perché dovremmo rifarlo?’ E penso che abbiamo trovato il motivo per cui. Sono davvero, davvero contento di dove siamo in termini di creatività”.

Ma sono anche un po’ preoccupato a riguardo”, aggiunge. “C’è un po’ di stigmatizzazione riguardo al quarto film in tutti i franchise. Sento che abbiamo fatto un fuoricampo con il nostro primo franchise, e c’è una parte di me che vuole andarsene a testa alta e passare il testimone al prossimo ragazzo fortunato che riuscirà a dare vita a questo personaggio“.

Leggendo le sue parole è comprensibile che abbia un po’ di timore nel proseguire una trilogia di enorme successo con le aspettative di dover quanto meno replicare il successo dei film precedente. Tuttavia un quarto film è in sviluppo e considerato gli incassi fatti dal terzo film è molto improbabile che SONY e MARVEL decidano per un riavvio, soprattutto perché hanno già il loro bel da fare a dare un prosieguo di successo all’universo dopo le uscite di molti degli interpreti che per 10 anni hanno dato vita ai personaggi più rappresentativi del Marvel Cinematic Universe. Holland recita prossimamente in The Crowded Room , una miniserie drammatica psicologica in streaming su Apple TV+. Ritrae un giovane arrestato per un crimine scioccante.

El Muerto: rivelata la data delle riprese del film Bad Bunny di Sony

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Oggi arriva un aggiornamento importante per El Muerto e riguarda la sua data di inizio produzione. Questo prossimo film di supereroi che diventerà il quinto film dell’universo di Spider-Man di Sony, che è iniziato con i due film di Venom, Morbius, e il film di prossima uscita Kraven the Hunter, non aveva ricevuto aggiornamenti da un pò. El Muerto sarà interpretato dal cantante Bad Bunny nei panni di Juan Carlos Sanchez, un lottatore con una forza sovrumana.

Secondo quanto riferito, El Muerto inizierà la produzione il 7 agosto 2023 a Los Angeles, in California. Anche se al momento non sappiamo se questa data sarà confermata considerando lo sciopero degli sceneggiatori ad Hollywood che sta paralizzando molte delle produzione in corso.

Quando è la data di uscita di El Muerto?

El Muerto uscirà il 12 gennaio 2024 per Sony Pictures. Gli unici dettagli attualmente noti su El Muerto sono il team creativo del film. Jonás Cuarón sarà il regista, mentre Garreth Dunnet-Alcocer è stato assunto per scrivere la sceneggiatura.

Un lottatore ottiene il super potere attraverso una maschera mistica che originariamente ha combattuto Spider-Man in un incontro di wrestling di beneficenza in cui ha quasi smascherato il webslinger prima di essere punto da Spider-Man con un veleno paralizzante“, si legge nella sinossi ufficiale.

 

Cobweb: trailer dell’horror con Lizzy Caplan

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Cobweb: trailer dell’horror con Lizzy Caplan

Lionsgate ha rilasciato il trailer ufficiale di Cobweb per il suo prossimo thriller horror soprannaturale, con Lizzy Caplan di CloverfieldAntony Starr di The Boys come genitori di un ragazzo tormentato dalle strane cose che accadono a casa sua. Il video suggerisce anche qualcosa di inquietante sui personaggi di Caplan e Starr, che apparentemente nascondono un oscuro segreto. Il film uscirà negli USA il 21 luglio.

Di cosa parla Cobweb?

Peter, otto anni, è afflitto da un misterioso, costante colpetto, colpetto dall’interno della parete della sua camera da letto – un colpetto che i suoi genitori insistono sia tutto nella sua immaginazione“, si legge nella sinossi. “Mentre la paura di Peter si intensifica, crede che i suoi genitori possano nascondere un segreto terribile e pericoloso e mette in dubbio la loro fiducia. E per un bambino, cosa c’è di più spaventoso di questo?

Scritto da Chris Thomas Devlin, Cobweb è il debutto alla regia di Samuel Bodin. Il film è interpretato dal candidato ai BAFTA Woody Norman nei panni di Peter, Lizzy Caplan nei panni di Carol, Antony Starr nei panni di Mark e Cleopatra Coleman nei panni di Miss Devine. Il film è prodotto da Roy Lee, Andrew Childs, Evan Goldberg, Seth Rogen, James Weaver e Josh Fagen. Proviene da Vertigo Entertainment e Point Grey Pictures.

I film in uscita al cinema: è l’ora di The Flash!

I film in uscita al cinema: è l’ora di The Flash!

Il 15 giugno 2023 si conclude Cinema in festa, ma non preoccupatevi perché la promozione, arrivata già alla sua seconda edizione, tornerà anche dopo le vacanze in settembre. Intanto siete in tempo per vedere questo giovedì, a un prezzo molto speciale, il primo cinecomic dedicato al supereroe The Flash. Chissà se il velocista della Justice League riuscirà a rubare il podio dominato dai vari “Spider-Eroi” del film d’animazione Spider-Man: Across the Spider-Verse. 

Però in queste serate, in cui ormai si respira l’aria estiva, si può anche rivedere cinque film cult dello spagnolo Pedro Almodóvar in versione restaurata. I titoli scelti sono L’indiscreto fascino del peccato, Che ho fatto io per meritare questo?, La legge del desiderio, Donne sull’orlo di una crisi di nervi e Tacchi a spillo, quelli che più rappresentano al meglio la libertà espressiva del regista dagli anni ’80 fino agli inizi dei ’90.

Vediamo insieme i film in uscita da noi il 15 giugno 2023. 

After Work

After Work, presentato in anteprima al Biografilm Festival di quest’anno, è documentario che raccoglie le testimonianze di lavoratori molto diversi tra loro, in una ricognizione libera ed episodica tra Corea del Sud, Italia, Stati Uniti e Kuwait. Il docufilm di Erik Gandini, regista di Videocracy, stavolta mostra il mondo del lavoro di oggi e di un probabile futuro. Il nuovo film affronta i dilemmi che più tormentano la nostra società e che stanno diventando sempre più reali come l’intelligenza artificiale e l’automazione. Alcune ricerche hanno valutato che nei prossimi decenni molti lavori spariranno come già succede con i cassieri in certe catene di supermercati.

Bassifondi

Il primo lungometraggio di Francesco Pividori, in arte Trash Secco, racconta la lotta per la sopravvivenza di due senzatetto romani. Bassifondi è un’ode cruda e struggente sugli emarginati della nostra società, quello dei miserabili che non hanno nemmeno un luogo che si possa chiamare casa. I due clochard protagonisti Romeo e Callisto, sono interpretati dagli attori italiani Gabriele Silli e Romano Talevi, nel cast anche Edoardo Pesce. Questo dramma nasce da un racconto scritto dal regista ben 15 anni fa, da cui Fabio e Damiano D’Innocenzo hanno creato una sceneggiatura profonda e toccante.

Brividi d’autore

Brividi d’autore narra le inquietanti vicende di una regista cinematografica “sui generis”, Louiselle Caterini intepretata da Maria Grazia Cucinotta. Questo thriller italiano diretto da Pierfrancesco Campanella vuole essere, prima di tutto, una riflessione sul mondo creativo del cinema ma anche un omaggio al giallo all’italiana, agli horror di una volta e alla commedia nera. Interessante la scelta del regista italiano di dividere il film in quattro episodi con una cornice metacinematografica.

Emily

Emily è un ritratto sensibile e appassionato della scrittrice britannica, nonché una delle sorelle Brontë, famosa per il suo romanzo Cime tempestose del 1847. Il ruolo dell’autrice dell’età vittoriana Emily Brontë è interpretato sul grande schermo da Emma Mackey di Sex Education. Questo biopic diretto dall’attrice, ora diventata regista-sceneggiatrice, Frances O’Connor ripercorre gli anni che hanno portato Emily a scrivere il suo unico romanzo mostrando il suo rapporto conflittuale con la sorella maggiore Charlotte, anche lei diventata una celebre scrittrice.

Last Words

Questo film di Jonathan Nossiter racconta un futuro nel quale l’umanità si sta rapidamente estinguendo. Last Words è una favola post apocalittica con il peregrinare di un ragazzo africano dall’Italia alla Grecia insieme ad un anziano ex regista statunitense verso una possibile Salvezza. Ambientato nel 2086 dopo che tsunami, sismi e inondazioni troviamo la terra ridotta solo ad un cumulo di macerie per lo più sommerse dal mare. Il cast di questo lungometraggio distopico è formato da tanti nomi noti come Nick NolteCharlotte RamplingAlba RohrwacherStellan Skarsgård e Silvia Calderoni.

Polite Society – Operazione matrimonio

Dalla creatrice della serie britannica We Are Lady Parts arriva nelle sale italiane, dopo aver riscosso in America un grande successo, anche da noi il suo primo film. Polite Society – Operazione matrimonio di Nida Manzoor è la storia di Ria, un’adolescente inglese con origini pakistane che sogna di diventare una stuntwoman. La regista pakistana appassionata di Jackie Chan, dei fratelli Coen e di Edgar Wright, crea una commedia che mette insieme rivendicazioni di genere, femminismo, sorellanza e arti marziali.

The Flash

Basata sull’omonimo personaggio dei fumetti Dc Comics è il primo stand-alone cinematografico su Flash. Il supereroe Barry Allen è di nuovo interpretato da Ezra Miller, che riprende il ruolo già intepretato nei film precedenti Dc Extended Universe. Questo The Flash diretto da Andy Muschietti parlerà, anche lui come è già successo alla concorrenza Marvel, dei multiversi. Lunga e affascinante la lista dei cameo, anche grazie al multiverso e al fatto che il protagonista viaggia nel tempo in dimensioni parallele e incontra diverse versioni degli eroi dell’universo Dc Comics tipo il celebre Batman, dell’era di Tim Burton, interpretato proprio dal mitico Michael Keaton.

Polite Society – Operazione matrimonio, recensione del film di Nida Manzoor

C’era una volta un’aspirante stuntwoman. Una ragazzina indiana che, sfuggendo al controllo prestabilito di secoli di usanze ferree, cerca di riscrivere il proprio destino salvando la sorella da una sorte immeritata e, contemporaneamente, raccontandoci di come l’avere un sogno così dinamico e irrefrenabile possa portare a una rivoluzione nella percezione del coming-of-age. Polite Society – Operazione matrimonio, scritto e diretto da Nida Manzoor, arriva nelle sale italiane dal 14 giugno 2023, distribuito da Universal Pictures, dopo la presentazione ufficiale al Sundance Film Festival 2023.

Polite Society, la trama: sorellanza infrangibile

La trama di Polite Society – Operazione matrimonio segue le disavventure di Ria (Priya Kansara), un’adolescente di origini indiane e residente a Londra che sogna di diventare una stunt woman. Dopo la scuola e le uscite con le sue amiche del cuore, Clara (Seraphina Beh) e Alba (Ella Bruccoleri), Ria passa spesso il tempo in compagnia della sorella maggiore, Lena (Ritu Arya), che la sostiene e la comprende come nessun altro nella loro famiglia. Infatti, Lena aiuta Ria a perfezionare il suo carattere da combattente, a realizzare video per YouTube in cui la sorella più piccola mostra le sue abilità e a fare il tifo per lei da bordo campo. Il loro rapporto così simbiotico sembra l’unica cosa che abbia senso nella vita di Ria, fino a quando Lena non incrocia lo sguardo di Salim (Akshay Khanna), un ricco spasimante che le fa perdere la testa. Quando i sospetti di Ria sulle oscure intenzioni della famiglia di Salim nei confronti di Lena vengono confermati, toccherà alla nostra futura stunt woman salvare la situazione e impedire il matrimonio della sorella.

Il dinamismo di Ria

Priya Kansara ruba la scena con carisma impressionante, grazia ma anche risolutezza nel modo di imporsi e, soprattutto, una mimica facciale irresistibile, che fa divertire lo spettatore davvero per tutto il film. Sembra entrare perfettamente in questo mondo che è a suo modo una distopia, l’incubo ad occhi aperti di una ragazzina per cui è arrivata l’ora di vedere il mondo con occhi diversi.

La verve e il carattere ferino di Rea sembrano rispondere alla sveltezza e al dinamismo propri di Edgar Wright. Il film è montato per farla arrabbiare, muovere e orchestrare piani come se fosse l’eroina di un fumetto moderno, pronta a fare ordine nella sua storia che assume dei contorni fiabeschi – è pur sempre una ragazzina che deve ancora solcare il passo del coming-of-age – ma viaggia alla velocità ipersonica dei cambiamenti della vita, del turbinio fiammeggiante che il diventare grandi porta con se.

Una scena di Polite Society (2023)

Tra l’India delle tradizioni e attualità cinematografica

Con Polite Society – Operazione matrimonio, Nida Manzoor onora parte del retaggio di Broadway e sfrutta consapevolmente alcuni capisaldi della cultura indiana (vestiti, usanza matrimonio combinato) per inscenare un intreccio fiabesco, che si sposa benissimo con il contesto in cui è stato presentato il film. Il Sundance Film Festival predilige, infatti, racconti adolescenziali che si distinguono per stile e modalità di racconto inedite e, soprattutto negli ultimi anni, che scelgano cast diversificati e puntino sull’inclusività, il racconto di società e culture a cui non è stata concessa grande rappresentanza nel cinema del passato.

Polite Society – Operazione matrimonio è un film che sfida la categorizzazione: siamo tra la commedia – a cui viene aggiunto un pizzico d’azione – l’heist movie e il coming-of-age. C’è spazio per una riflessione circa le aspettative riposte sui figli di famiglie radicate in una cultura con regole specifiche. Ria si oppone a questo sistema ed è l’unica che, sfidando un’idea preimpostata di femminilità, tenterà di aprire gli occhi alla sorella, fagocitata dal sistema. L’escapismo che permea l’intera narrazione ha un senso ben preciso: dare una definizione visiva a conflitti culturali e tra famiglie, fare capire dal punto di vista di Ria quanto obsoleti e lontani dalla quotidianità le sembrano questi concetti. Un ibrido in cui l’eroina vuole risanare il rapporto con la sorella – non trovare l’amore – e al contempo raccontarci il suo salto generazionale.

Frammenti dal Passato – Reminiscence: la spiegazione del finale del film

Opera prima scritta e diretta da Lisa Joy, co-creatrice della serie Westworld, il film Frammenti del Passato – Reminiscence (qui la recensione) è uno struggente racconto che fa dei ricordi il suo elemento primario, intorno a cui si costruiscono e definiscono tanto i personaggi quanto gli eventi. Sempre più, infatti, il cinema diventa strumento per riflettere sul passato, sul valore dei ricordi e sul concetto di umanità in un mondo sempre più tecnologico. La regista, cognata di Christopher Nolan, costruisce dunque un film particolarmente ambizioso in cui contenere tutti questi temi.

Il risultato è un puro neo-noir che trae le sue ispirazioni narrative dalle opere letterarie e cinematografiche di Raymond Chandler, ma anche in modo piuttosto evidente dal film Chinatown di Roman Polanski. Il racconto di personaggi controversi e delle loro torbide vite vien però qui inserito in un contesto fantascientifico, che immagina un mondo futuro segnato dal cambiamento climatico e dall’utilizzo di tecnologie che sembrano richiamare il film Blade Runner. Visivamente Frammenti dal Passato – Reminiscence è un’opera che dunque rielabora idee precedenti allo stesso modo in cui il suo protagonista rielabora il proprio passato e quello altrui.

Per costruire il suo raccontato, invece, la Joy ha preso spunto da molti aspetti della sua vita, soprattutto sul “desiderio di poter tornare a vivere o sentire emozioni passate, sognando di poterle imbottigliare ed averle con sé per sempre“. Per la storia d’amore tra i protagonisti, invece, si è ispirata in parte al mito di Orfeo e Euridice. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Frammenti dal Passato – Reminiscence

Il film è ambientato in un futuro distopico, nel quale il nostro pianeta è divenuto ormai un enorme oceano a causa del riscaldamento globale. Le acque, infatti, hanno sommerso tutte le terre emerse e le città sono allagate. Per via del troppo caldo, la popolazione globale vive e lavora di notte, in completa oscurità, riposandosi di giorno. Protagonista del racconto è lo scienziato e investigatore privato Nick Bannister, che mediante l’uso di una specifica tecnologia, chiamata Reminiscenza, riesce a scavare nella memoria delle persone, così da riportare a galla determinati ricordi e aiutarle a risolvere i loro problemi odierni.

Un giorno bussa alla sua porta una donna tanto affascinante quanto misteriosa, Mae, desiderosa di scandagliare il proprio passato per ritrovare un oggetto perduto. Nick s’innamora subito di lei, ma quando prova a rintracciarla, la donna sembra sparita nel nulla. È così che decide di indagare sulla sua scomparsa, ma non immagina di certo che le sue ricerche lo porteranno a scoprire una cospirazione violenta. Ora che è a conoscenza di questo intrigo, Bannister ha solo una scelta da fare: spingersi oltre, pur di scoprire cosa è successo all’amata Mae, o tornare sui suoi passi.

Frammenti-dal-passato-reminiscence-cast

Ad interpretare Nick Bannister vi è l’attore Hugh Jackman, prima ed unica scelta per il ruolo della regista. La seducente Mae, invece, è interpretata da Rebecca Ferguson. I due attori avevano già lavorato insieme in The Greatest Showman. Fanno poi parte del cast anche Thandiwe Newton nel ruolo di Emily “Watts” Sanders, assistente di Nick. Cliff Curtis ricopre il ruolo del poliziotto corrotto Cyrus Boothe, mentre Angela Sarafyan è Elsa Carine, amante del potente sindaco di Miami Walter Sylvan, interpretato da Brett Cullen. Marina de Tavira e Mojena Aria sono invece rispettivamente la moglie Teresa e il figlio Sebastian di Sylvan.

La spiegazione del finale di Frammenti dal Passato – Reminiscence

Il finale di Frammenti dal Passato – Reminiscence risponde alla maggior parte delle domande poste durante il film, ma ne solleva anche di nuove basate sul destino di Nick. Viene infatti rivelato che, dopo aver stabilito la morte di Mae e aver bloccato eternamente Cyrus nel suo peggior ricordo, Nick sceglie di trascorrere il resto della sua vita all’interno della macchina della reminiscenza. Questo gli permette di rivivere il suo tempo con Mae in loop richiamando un registro della memoria intitolato “The Story“, che pone la domanda: l’intero film era in realtà un ricordo? In superficie, la risposta sembra essere sì.

Il ricordo di Nick inizia con lo stesso discorso che Hugh Jackman fa all’inizio del film e inizia con il capitolo “Lost Keys“. Il film mostra quindi cosa sta succedendo all’interno dell’esperienza della reminiscenza di Nick e del suo primo incontro con Mae prima di saltare in diverse parti del loro tempo insieme. Ma la risposta al fatto che Reminiscence fosse o meno un ricordo è un po’ più complicata e potenzialmente fonte di confusione. Per cominciare, la prima scena di Reminiscence non è l’incontro tra Nick e Mae, quindi sembra anche un po’ strano che Nick abbia scelto di trascorrere il resto dei suoi giorni rivivendo l’intera esperienza con Mae invece che solo le parti positive.

Frammenti-dal-passato-reminiscence-trama

Questa storia non ha un lieto fine, quindi Nick che sceglie di vivere un crepacuore senza fine è una decisione piuttosto strana. Nel frattempo, la fine del film include un salto temporale che mostra Nick come un uomo più anziano ancora nella macchina e Watts che si prende cura di lui. Ciò infrange la teoria secondo cui tutto Reminiscence è un loop di memoria, anche se si potrebbe sostenere che tutto fino a quel momento è il loop di memoria di Nick. Il significato ultimo del finale di Reminiscence è dunque ovviamente legato al potere della memoria. Uno dei temi ricorrenti del viaggio di Nick nel film riguarda il modo in cui concentrarsi sul passato significa perdere ciò che è proprio di fronte a lui.

Ciò include l’interesse romantico di Watts per lui e ciò che Mae stava davvero facendo. Sebbene la nostalgia e i ricordi siano considerati un lusso nel mondo di Reminiscence, il film conclude che concentrarsi troppo sul passato fa perdere alle persone ciò che sta accadendo nel presente. La voce fuori campo di Nick sostiene che c’è un posto per la memoria in modo che possiamo guardare indietro a coloro che abbiamo perso con affetto, ma Watts crede invece che le persone scomparse facciano ancora parte della vita e che la tristezza aiuti le persone ad apprezzare la dolcezza dell’esistenza.

Il trailer di Frammenti dal Passato – Reminiscence e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Frammenti dal Passato grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play e Netflix. Su quest’ultima piattaforma si trova attualmente al 1° posto nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb, ScreenRant

Nastri d’Argento Grandi Serie 2023: tutti i vincitori

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Nastri d’Argento Grandi Serie 2023: tutti i vincitori

Esterno notte di Marco Bellocchio (Rai Fiction) ‘Miglior Serie’ 2023 e i protagonisti Margherita Buy e Fabrizio Gifuni gli attori più votati dai Giornalisti Cinematografici Italiani ai Nastri d’Argento Grandi Serie che si concludono a Napoli sabato prossimo 17 Giugno al Teatrino di Corte di Palazzo Reale, in collaborazione con la Film Commission Regione Campania.

Per le diverse categorie, Nastri d’Argento a La legge di Lidia Poët (Netflix) tra i titoli ‘Crime’, Call my agent – Italia (Sky) per la ‘Commedia’, Prisma (Prime Video) tra i ‘Dramedy’, Circeo (Paramount+ e Rai Fiction) tra le ‘Docuserie’ e Filumena Marturano (Rai Fiction) per i ‘Film tv’. Nastri per i migliori attori a Margherita Buy e Fabrizio Gifuni per Esterno Notte (Rai Fiction) e per i non protagonisti a Valentina Bellè per The good mothers (Disney+) e Andrea Pennacchi per Tutto chiede salvezza (Netflix).

Questi – nel dettaglio che segue con tutti i premi assegnati ai diversi titoli – i Nastri d’Argento più votati da oltre cento giornalisti cinematografici tra le serie selezionate con un’attenzione speciale ai diversi ‘generi’, che vincono anche per la produzione e con gli autori e gli sceneggiatori ai quali spetta sempre di più il riconoscimento del ‘created by’ che ha prepotentemente cambiato negli ultimi anni la qualità e lo stile di un nuovo formato di ‘fare cinema’.

Premi speciali del Direttivo SNGCI – ad alcuni protagonisti ‘iconici’ molto amati dal pubblico e ai talenti più giovani saranno annunciati sabato prossimo – sono i Nastri d’Argento a Solo per passione – Letizia Battaglia fotografa di Roberto Andò (Rai Fiction), miniserie con Isabella Ragonese i Nastri speciali a Francesca Comencini per la direzione artistica di Django, omaggio al cult western di Sergio Corbucci e a Paolo Sorrentinoguest star della migliore commedia, Call my agent – Italia: due titoli che sottolineano il valore della produzione di Sky anche nella serialità proprio nel ventennale dalla sua nascita in Italia. E a proposito di anniversari, un Nastro speciale per i primi 30 anni di successi di Lux Vide guidata da Matilde e Luca Bernabei – leader in Europa e oggi nel gruppo internazionale Fremantle – che celebra tra creatività e impresa un’eccellenza internazionale dall’anima italiana, molto amata dal pubblico.

Tra i vincitori già annunciati in attesa della premiazione, la ‘Serie dell’anno’ Mare Fuori (Rai Fiction), una scommessa vinta anche negli ascolti che vola verso una nuova serie già sul set ed è ormai un vero e proprio fenomeno pop che oggi, anche grazie a RaiPlay, continua a far crescere il suo successo segnando una piccola rivoluzione nel rapporto con il pubblico più giovane. Tra i Premi anticipati, infine, il ‘Nastro della legalità-Serie’ a Tutto per mio figlio di Umberto Marino (Rai Fiction), protagonista Giuseppe Zeno, per il forte impegno sociale assegnato in sinergia con Trame – Festival dei libri sulle mafie.

Una trentina le serie selezionate quest’anno, titoli che hanno aperto la platea tradizionale della fiction anche ai grandi autori del cinema. La selezione dei Giornalisti Cinematografici, ha preso in considerazione i titoli della stagione 2022-23 andati in onda dal 1° maggio 2022 al 30 aprile 2023. Le serie candidate, anche su segnalazione degli iscritti al SNGCI, sono state scelte quest’anno, come i premi speciali, dal Direttivo presieduto da Laura Delli Colli e composto da Fulvia Caprara (Vicepresidente), Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi. Nel Direttivo Romano Milani, Segretario generale e Franco Mariotti (Sindaco).

Un ringraziamento infine ai partner istituzionali: con il MiC – Direzione Generale per il CinemaFondazione Claudio Nobis, Nuovo Imaie. E grazie agli sponsor ufficiali che con il loro prezioso supporto confermano un rapporto ormai consolidato: Persol che per la prima volta assegna anche in occasione delle Serie d’Argento un premio ad una giovane “promessa”, Wella Professionals che conferma il suo premio al femminile per l’immagine, GE-Gruppo Eventi e Copland Group con le new entry Italo, Pianegonda che premierà con un suo gioiello esclusivo una delle attrici protagoniste della serata, Fiat official car, Campo Marzio che affianca i Nastri d’Argento con un omaggio speciale per la sceneggiatura e Benedetta Riccio service make up. A Michele Affidato un grazie speciale per il restyling e la realizzazione esclusiva dei Nastri Serie. Partner tecnici: Brivido&Sganascia e IVDR.

I VINCITORI

  • SERIE DELL’ANNO

MARE FUORI – stagione 3 (RAI FICTION)

Regia Ivan SILVESTRINI

Una coproduzione RAI FICTION – PICOMEDIA

Sceneggiatura Cristiana FARINA, Maurizio CAREDDU, Luca MONESI, Angelo PETRELLA

  • MIGLIOR SERIE

ESTERNO NOTTE (RAI FICTION)

Regia Marco BELLOCCHIO

Una produzione THE APARTMENT, società del gruppo FREMANTLE, KAVAC FILM, in collaborazione con RAI FICTION, in coproduzione con ARTE FRANCE

Sceneggiatura Marco BELLOCCHIO, Stefano BISES, Ludovica RAMPOLDI, Davide SERINO 

  • MIGLIOR SERIE ‘CRIME’

LA LEGGE DI LIDIA POËT (NETFLIX)

Regia Matteo ROVERE (ep. 1-2) e Letizia LAMARTIRE (ep. 3-6)

Una produzione GRØENLANDIA

Sceneggiatura Guido IUCULANO, Davide ORSINI, Elisa DONDI, Daniela GAMBARO, Paolo PICCIRILLO

  • MIGLIOR SERIE ‘DRAMEDY’

PRISMA (PRIME VIDEO)

Regia Ludovico BESSEGATO

Prodotto da CROSS PRODUCTIONS

Sceneggiatura Ludovico BESSEGATO, Alice URCIUOLO

  • MIGLIOR SERIE COMMEDIA

CALL MY AGENT – ITALIA (SKY)

Regia Luca RIBUOLI

Prodotta da SKY STUDIOS e PALOMAR

Sceneggiatura Lisa NUR SULTAN, Federico BACCOMO (per gli episodi 4 e 5)  

  • DOCUSERIE
    CIRCEO (PARAMOUNT+ e RAI FICTION)

Regia Andrea MOLAIOLI

Prodotta da CATTLEYA con PARAMOUNT TELEVISION INTERNATIONAL STUDIOS (EX VIS) in collaborazione con RAI FICTION e PARAMOUNT+ ITALIA

Sceneggiatura Flaminia GRESSI, Lisa NUR SULTAN, Viola RISPOLI

  • MIGLIOR FILM TV

FILUMENA MARTURANO (RAI FICTION)

Regia Francesco AMATO

Una produzione PICOMEDIA in collaborazione con RAI FICTION

Sceneggiatura Massimo GAUDIOSO, Filippo GILI, Francesco AMATO

  • ATTRICE PROTAGONISTA

Margherita BUY – Esterno notte (RAI FICTION)

  • ATTORE PROTAGONISTA

Fabrizio GIFUNI – Esterno notte (RAI FICTION)

  • ATTRICE NON PROTAGONISTA

Valentina BELLÈ – The good mothers (DISNEY+)

  • ATTORE NON PROTAGONISTA

Andrea PENNACCHI – Tutto chiede salvezza (NETFLIX)

  • PREMI SPECIALI

SOLO PER PASSIONE – LETIZIA BATTAGLIA FOTOGRAFA (RAI FICTION)

Regia Roberto ANDÒ

Una coproduzione RAI FICTION – BIBI FILM TV con la collaborazione di LE PACTE

Sceneggiatura Roberto ANDÒ, Angelo PASQUINI, Monica ZAPPELLI con la collaborazione di Giulia ANDÒ, Letizia BATTAGLIA

  • FRANCESCA COMENCINI

Per la direzione artistica di Django (SKY)

Regia Francesca COMENCINI (per gli episodi 1,2,3 e 4), David EVANS e Enrico Maria ARTALE (per i seguenti episodi)

Prodotta per SKY e CANAL+ da CATTLEYA e ATLANTIQUE PRODUCTIONS (parte di Mediawan)

e coprodotta da SKY STUDIOS e CANAL+, in collaborazione con STUDIOCANAL e ODEON FICTION

Sceneggiatura Leonardo FASOLI e Maddalena RAVAGLI

  • PAOLO SORRENTINO

Guest star in Call my agent – Italia (SKY)

Regia Luca RIBUOLI

Prodotta da SKY STUDIOS e PALOMAR

Sceneggiatura Lisa NUR SULTAN, Federico BACCOMO (per gli episodi 4 e 5)

  • NASTRO DELLA LEGALITÀ-SERIE

TUTTO PER MIO FIGLIO (RAI FICTION)

Scritto e diretto da Umberto MARINO

Una coproduzione RAI FICTION – COMPAGNIA LEONE CINEMATOFRAFICA

  • LUX VIDE

Per i primi 30 anni di successi

Prisma: Prime Video annuncia il rinnovo per la seconda stagione

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Prisma: Prime Video annuncia il rinnovo per la seconda stagione

Prime Video ha confermato oggi il rinnovo per una seconda stagione della serie Original italiana Prisma, la cui produzione è attualmente in corso. Ludovico Bessegato torna alla regia di questo nuovo capitolo del young adult drama dopo una prima stagione acclamata da pubblico e critica. La seconda stagione di Prisma è l’ultima novità per i clienti Prime Video.

Bessegato firma anche le sceneggiature della serie di formazione insieme a Francesca Scialanca. Questa nuova stagione riprenderà a raccontare le storie di un gruppo di ragazzi di Latina, da dove li avevamo lasciati alla fine della prima stagione, con il ritorno del cast corale composto da Mattia Carrano, Lorenzo Zurzolo, Caterina Forza, Chiara Bordi, LXX Blood, Matteo Scattaretico, Zakaria Hamza, Riccardo Afan de Rivera Costaguti, Flavia del Prete, Asia Patrignani, Elena Falvella Capodaglio, Andrea Giannini e Nico Guerzoni.

La seconda stagione di Prisma è prodotta da Cross Productions di Rosario Rinaldo per Prime Video e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in Italia. Beta Film curerà le vendite internazionali per la distribuzione nel resto del mondo. Tutti gli 8 episodi della prima stagione di Prisma sono disponibili in esclusiva su Prime Video.

La seconda stagione di Prisma si unirà a migliaia di film e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original The Bad Guy, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie S1 e S2, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club S1 e S2, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S1, S2 e S3, e LOL: Chi ride è fuori S1, S2 e S3; le serie pluripremiate The Marvelous Mrs. Maisel e Lizzo’s Watch Out for the Big Girls, la serie satirica sui supereroi The Boys e grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Citadel, Jack Ryan di Tom Clancy, Un matrimonio esplosivo, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo, La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Altre serie Original già annunciate sono Costiera, Love Club, LOL Talent Show: Chi ride è dentro, la quarta stagione di Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, Everybody Loves Diamonds, e Citadel: Diana, il capitolo italiano dell’universo Citadel.

Zack Snyder celebra i dieci anni di L’uomo d’acciaio

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Zack Snyder celebra i dieci anni di L’uomo d’acciaio

Dieci anni fa, L’uomo d’acciaio ha dato il via a quello che è diventato noto come DC Extended Universe e Zack Snyder si è preso il suo spazio per festeggiare la ricorrenza. Il regista è andato a Vero per condividere un nuovo sguardo al Clark Kent / Superman di Henry Cavill del film, con la didascalia “Grazie a tutti per essere venuti in questo fantastico viaggio con me #Manofsteel”. Questo anniversario cade proprio nel giorno in cui arriva nelle sale italiane The Flash, il film che dovrebbe resettare tutto il DCEU e dare il via al DCU di James Gunn e Peter Safran. Oltretutto, The Flash mostrerà anche il ritorno dal generale Zod di Michael Shannon, visto proprio in L’uomo d’acciaio.

“Amo davvero, davvero, davvero Zack e ho davvero apprezzato questa opportunità”, ha spiegato Shannon in una recente intervista. “Ma poi ho parlato con Andy [Muschietti], che è anche un ragazzo adorabile e molto, molto creativo e divertente, e, sai, ho detto, ‘Ehi, sai, mi sentirei davvero imbarazzato a farlo senza la benedizione di Zack. Quindi, finché non la avrò, dovrai solo aspettare.’ Così ho contattato Zack, e lui mi ha dato la sua benedizione e ha detto: “Va tutto bene. Puoi farcela”. E lo apprezzo, e poi ho detto di sì”.

Anche se la collaborazione di Zack Snyder con la Warner Bros per le PI DC Comics non si è sviluppata come da aspettative, il regista ha comunque ripreso in mano la sua carriera e ha avviato una fruttuosa collaborazione con Netflix. Ciò include diversi spin-off di Army of the Dead: un film prequel Army of Thieves, l’imminente sequel Planet of the Dead e una serie animata intitolata Army of the Dead: Lost Vegas. Inoltre, sarà coinvolto in Twilight of the Gods, una serie animata per lo streamer ispirata alla mitologia norrena. Mentre il prossimo film in ordine di uscita è Rebel Moon.

In un’intervista del 2021, Zack Snyder ha detto: “L’universo DC è qualcosa che mi sta molto a cuore e qualcosa su cui ho passato molto tempo a sviluppare e pensare un mio progetto, quindi lo adoro.”

Il Principe: la nuova docu-serie italiana Netflix

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Il Principe: la nuova docu-serie italiana Netflix

Il Principe è la nuova docu-serie italiana Netflix in 3 episodi prodotta da MDE Films e sviluppata da Beatrice Borromeo Casiraghi, che ne è anche la regista, e che sarà disponibile dal 4 luglio in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Un principe in esilio, una top model, uno sparo nel buio che cambierà la vita di tantissime persone, generazione dopo generazione. Il Principe è una docu serie in tre episodi che, partendo dagli eventi successi nella tragica notte del 18 Agosto 1978 all’isola di Cavallo, ripercorre la storia di Vittorio Emanuele di Savoia, ultimo erede al trono d’Italia.

Per quanto la vicenda giudiziaria dell’omicidio del giovane Dirk Hamer sia centrale nella vita del principe e di conseguenza nella docuserie, puntata dopo puntata emerge di lui un racconto più intimo: il suo tormentato rapporto con i genitori, la storia d’amore con Marina Doria, gli anni di lavoro in Iran, gli scandali e molto altro.

Con nuove, esclusive interviste al Principe Vittorio Emanuele, inediti contributi e testimonianze da parte di giornalisti, membri della famiglia Savoia, della famiglia Hamer – tra cui Emanuele Filiberto, Marina di Savoia, Birgit Hamer – e con le prime dichiarazioni da parte dei testimoni presenti quella fatidica notte a Cavallo, la docu-serie si presenta come un racconto oggettivo della vita di una delle figure più controverse dell’ultima famiglia reale italiana. Allo stesso tempo, Il Principe è anche un racconto più ampio che riflette sull’impatto e le conseguenze che azioni delle generazioni precedenti possano avere su quelle successive.

SINOSSI EPISODICHE

  • EPISODIO 1

Il primo episodio parte da quel referendum del 1946 che, trasformando l’Italia in una Repubblica, frantuma l’identità del giovane principe, costretto all’esilio. Un Savoia ormai adulto, sposato e con un figlio piccolo, compra una casa a Cavallo, in Corsica, nell’unico punto da cui si vede in lontananza quell’Italia che gli era proibita. Nel 1978 un gruppo di Italiani, in vacanza in Sardegna, decide di visitare Cavallo e di usare senza permesso il canotto del principe, senza sapere che quell’azione avrebbe dato il via ad una escalation di eventi culminati con il ferimento e la tragica morte del giovane Dirk Hamer.

  • EPISODIO 2

La morte di Dirk Hamer comincia a cambiare profondamente la vita di tutte le persone coinvolte, in particolare quella della famiglia Savoia, che deve combattere contro il rischio di decenni di carcere, e quella di Birgit Hamer, la sorella di Dirk, che dedicherà la sua vita alla ricerca della verità e della giustizia.

  • EPISODIO 3

Nel terzo episodio, oltre al processo, seguiremo anche il rientro in Italia della famiglia reale dopo mezzo secolo di esilio, un nuovo scandalo che vedrà Vittorio Emanuele di nuovo incarcerato e un’inaspettata risoluzione a tutte le domande sospese. Ma soprattutto, vedremo come il coraggio delle nuove generazioni, da Emanuele Filiberto di Savoia alle figlie di Birgit Hamer, permetterà di affrontare i traumi ereditati e di liberarsi dal peso di un passato irrisolto.

CREDITS:

  • Produzione: MDE Films
  • Prodotto da: Beatrice Borromeo Casiraghi, Francesco Melzi d’Eril
  • Produttori esecutivi: Marco Morabito, Paolo Bernardelli
  • Produttore creativo: Marco Ponti
  • Regia: Beatrice Borromeo Casiraghi
  • Montaggio: Cristina Flamini, Annalisa Forgione
  • Fotografia: Clarissa Cappellani
  • Musiche originali: Giulia Tagliavia

Spider-Man 4: lo stato dei lavori e la possibilità di coinvolgere Miles Morales

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Nelle ultime settimane, Tom Holland è stato impegnato a promuovere The Crowded Room, la serie Apple TV+ che lo vede protagonista, e tra questo e l’uscita di Spider-Man: Accross the Spider-verse, si è parlato molto di Spider-Man 4.

Recentemente l’attore ha confermato a THR di aver incontrato i Marvel Studios e la Sony Pictures, portando con sé “un mucchio di appunti e idee“. Quegli incontri stavano andando bene ma, sfortunatamente, si sono interrotti a causa dello sciopero della WGA.

“Ero con Amy, [il presidente dei Marvel Studios] Kevin Feige, [il produttore esecutivo] Rachel [O’Connor], a volte altri dirigenti della Marvel, ricorda Holland. “È un processo collaborativo. I primi incontri rispondevano alla domanda, ‘Perché dovremmo farlo di nuovo?’ E penso che abbiamo trovato tutti il motivo. Sono davvero, davvero contento di dove siamo in termini di creatività.” Ma ha anche aggiunto: “Sono anche un po ‘preoccupato per questo. C’è un po’ di stigmatizzazione riguardo al quarto in tutti i franchise”.

“Sento che abbiamo fatto un fuoricampo con il nostro primo franchise e c’è una parte di me che vuole andarsene a testa alta e passare il testimone al prossimo ragazzo fortunato che riuscirà a dare vita a questo personaggio”.

Per quanto riguarda il ragazzo fortunato menzionato da Holland, potrebbe essere Miles Morales. Tuttavia, la produttrice del franchise di Spider-Man, Amy Pascal, ha espresso qualche dubbio sul portarlo nel MCU insieme a Peter Parker. “Sono mondi completamente separati… non si sa mai. Non direi mai di no a niente”, dice. “Ma abbiamo molti film da realizzare su Miles e molti film da realizzare su Peter. Sono un produttore cinematografico. Voglio andare avanti con questo franchise con Tom”.

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Bassifondi: recensione del film sull’altra Roma

Bassifondi: recensione del film sull’altra Roma

Registi, sceneggiatori, poeti e fotografi italiani – come recita Wikipedia – i fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo sono ormai un nome che attira l’attenzione della stampa e degli appassionati, soprattutto di un cinema non sempre conciliatorio e mediamente in grado di suggerire riflessioni o provocare emozioni contrastanti. Come quello messo in scena da Francesco Pividori AKA Trash Secco che, a partire da una sceneggiatura dei gemelli, esordisce alla regia di un lungometraggio con il Bassifondi distribuito al cinema da Cloud 9 a partire dal 15 giugno.

In realtà, il poliedrico artista (pittore, videomaker e direttore artistico di Achille Lauro, Marracash e altri) aveva già realizzato il controverso e censurato Nefasto: er mostro de zona, distribuito – e ancora disponibile – solo online, nel quale già il suo sguardo si concentrava su una Roma diversa da quella ‘da cartolina’ alla quale siamo abituati, e lontana da quella ‘Criminale’ diventata tanto di moda. Uno sguardo che i D’Innocenzo condividono anche da registi, come dimostrato nei loro film (La terra dell’abbastanza, Favolacce e America Latina) e che sembrano prossimi a declinare in maniera diversa nei sei episodi della serie Sky Original in arrivo, Dostoevskij, che loro definiscono “la storia di un uomo, di un fantasma, di un amico” e della battaglia tra elementi diversi.

Il sottosuolo di Romeo e Callisto

In Bassifondi i protagonisti sono due, Romeo (il Gabriele Silli di Re Granchio) e Callisto (Romano Talevi). Due uomini, amici giocoforza, fantasmi per il mondo, senzatetto che abitano a Roma, sugli argini del Tevere, proprio sotto il centralissimo rione di Trastevere e il quotidiano via via di turisti e residenti. A loro chiedono “uno spiccetto” per sopravvivere, giorno dopo giorno, inventando mille espedienti, affrontando la società “di sopra” anche con ostilità. Un conflitto costante che crea tra loro “un’indissolubile dipendenza affettiva fatta di autolesionismo e nichilismo che li porterà ad affondare sempre più“. Soprattutto quando Romeo si ammala, e Callisto si trova costretto ad accudirlo.

BASSIFONDI - Romano Talevi _foto di Angelo Turetta 4
Foto di Angelo Turetta

La vita nei Bassifondi

Sin dalla prima scena, voluta dai D’Innocenzo, la macchina da presa si abbassa, forzando il nostro sguardo dove spesso non vogliamo posarlo. A guidarci, un ratto, coerentemente con l’ambientazione scelta e con il mondo raccontato. Diverso da quello del Nefasto già citato, ma ugualmente lontano da noi, dalla maggior parte di noi, ma che – più di tante storie costruite a tavolino – sembra in grado di regalare sorprese ed emozioni sincere. Non rassicuranti, magari non soddisfacenti, ché a molti il film potrà risultare indigesto, ma tali da giustificare l’augurio fatto al film da Fabio D’Innocenzo, convinto che questo Bassifondi “meriterebbe la sala piena”.

E nonostante la “sgradevolezza” che, d’altronde, è elemento costitutivo della storia pensata da Trash Secco, artista che da sempre raccoglie oggetti morti – quando non immondizia (come il suo nome suggerisce) – per dar loro nuova vita, attraverso l’arte. Al netto di alcune scene poco fluide e di una interpretazione troppo spontanea, non sempre gestita al meglio da un regista tanto ‘naturalista’, c’è molta verità nella vita messa in scena sullo schermo, e non è un merito da poco o un risultato frequente.

Il lungo percorso di una storia vera

Soprattutto quella che si intuisce conoscendo il lungo percorso di una storia nata 15 anni fa, quando il regista passeggiava nella notte romana con il fratello, ripresa grazie a un’altra coppia di gemelli e affidata a due interpreti così diversi tra loro, insieme a quelle che sembrano delle ferite personali (soprattutto quelle relative al rifiuto da parte della famiglia e dell’ostinata assenza di risposta da parte dei figli del barcollante Romeo). Due artisti visti poco al cinema, pronti a improvvisare, elemosinando davvero in riprese rubate al vero, tra centurioni e mangiafuoco. In una Roma da circo, sospesa tra angeli di marmo e un ricco bestiario che fa da contraltare alla facilmente pilotabile pietà degli uomini, le uniche costanti di questo vero e proprio multiverso sono il doloroso bisogno di “qualcosa di bello” e lo straziante senso di sconfitta degli invisibili, vittime di una cecità endemica, e dei diversi che il finale ‘arty’ cerca di ingentilire, forse annacquandolo eccessivamente.

Daredevil: Born Again e The Penguin fermata la produzione a causa dello sciopero degli sceneggiatori

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Dopo i vari annunci di un ritardo, adesso è ufficiale che Daredevil: Born Again e The Penguin hanno fermato la loro produzione a causa dello sciopero degli sceneggiatori della WGA.

La serie Marvel/Disney+ che vede il ritorno di Matt Murdock e lo spin-off dedicato al Pinguino sono due dei prodotti tv più attesi per i prossimi mesi, ma sembra che bisognerà aspettare un po’ di più per vederli pronti. Sfortunatamente, non si può quantificare il ritardo perché non si sa quanto durerà lo sciopero.

La nuova serie Daredevil: Born Again

Daredevil: Born Again è descritto come un revival di 18 episodi della serie Netflix originale, andata in onda per tre stagioni.  Vedrà il ritorno delle star principali Charlie Cox e Vincent D’Onofrio mentre riprendono i rispettivi ruoli di Matt Murdock/Daredevil e Wilson Fisk/Kingpin. Entrambi i personaggi hanno fatto il loro debutto nel Marvel Cinematic Universe nel 2021, con Kingpin come guest star nella serie Disney+ Hawkeye e Matt Murdock che è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox ha anche recentemente recitato in due episodi di She-Hulk: Attorney at Law, dove ha avuto modo di mostrare un nuovo lato dell’eroe.

Jon Bernthal tornerà nei panni di Frank Castle/The Punisher. E’ molto probabile che non vedremo nulla della serie fino al Comic-Con del prossimo anno, anche se abbiamo la sensazione vedremo molte foto dal set di New York che ci permetterò di avere piccole anteprime della serie! Cox è chiaramente impegnato a interpretare un nuovo Daredevil per l’MCU e, se si devono credere alle voci recenti, potrebbe andare direttamente da Born Again a Spider-Man 4. Daredevil: Born Again debutterà su Disney+ nel 2024.

Cosa aspettarsi dal Pinguino?

Ambientato nel mondo di The Batman del 2022, The Penguin si concentrerà sul passato di Oswald Cobblepot e mostrerà la sua ascesa al potere nel ventre squallido di Gotham piuttosto che rappresentarlo come un boss affermato. Il personaggio ha una ricca storia di apparizioni dal vivo, poiché Danny DeVito ha interpretato il famoso Pinguino in Batman Returns mentre Robin Lord Taylor lo ha interpretato in Gotham.

Il dramma limitato sarà basato sui personaggi DC creati da Bob Kane e Bill Finger. È stato scritto da Lauren LeFranc, che è anche la showrunner. I primi due episodi saranno diretti da Craig Zobel. Insieme a Colin Farrell recitano nella serie Cristin Milioti (Made for Love) nel ruolo della figlia di Carmine, Sofia Falcone; Michael Zegen (The Marvelous Mrs. Maisel) nel ruolo del figlio di Carmine, Alberto Falcone; e Clancy Brown (John Wick: Capitolo 4) nei panni di Salvatore Maroni, gangster di Gotham. A loro si uniscono Rhenzy Feliz, Michael Kelly, Shohreh Aghdashloo, Deirdre O’Connell, Carmen Ejogo, François Chau e David H. Holmes. Si dice anche che Robert Pattinson potrebbe apparire nei panni di Bruce Wayne/Batman. I produttori esecutivi sono Dylan Clark e Matt Reeves di The Batman, Farrell, LeFranc, Daniel Pipski, Adam Kassanand e Rafi Crohn. È un progetto congiunto tra 6th e Idaho, DC Entertainment, Dylan Clark Productions e Warner Bros. Television.

Phoebe Waller-Bridge sul futuro di Indiana Jones e sul nuovo film di Tomb Raider

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Harrison Ford potrebbe pure aver appeso la fedora al chiodo, ma sembra che Phoebe Waller-Bridge possa essere la sua naturale erede, stando a quanto vediamo in Indiana Jones e il Quadrante del Destino. Dal momento che il franchise del professore archeologo ha una serie Disney+ in programma, sembra ovvio che Waller-Bridge stia raccogliendo il testimone di Ford.

Tuttavia, l’attrice e sceneggiatrice ha risposto: “Non ne ho mai sentito parlare!” quando le è stato chiesto se potesse essere lei la protagonista dello show annunciato dalla piattaforma. Memori del successo di Fleabag di Prime Video, invece, c’è grande attesa per il ritorno di Phoebe Waller-Bridge alla piattaforma. Una nuova serie ha avuto il via libera nel marzo 2022 e le riprese sarebbero state effettuate alla fine di quell’anno. Poi, a gennaio, ha rinnovato il suo accordo generale con lo streamer con un adattamento in serie del romanzo di Claudia Lux, Sign Here, che è in fase di sviluppo.

In occasione della premiere di Indiana Jones e il Quadrante dei Destino, Phoebe Waller-Bridge ha dichiarato: “Al momento è tutto fermo, dato lo sciopero degli sceneggiatori, quindi ci prendiamo tutti una pausa. Ma se tutto si risolve, sono più concentrata sul lavoro a Tomb Raider.”

Amazon Studios a gennaio ha contattato Waller-Bridge per scrivere una serie TV come parte di un potenziale universo di Tomb Raider che avrebbe abbracciato televisione, film e giochi. Sembra quindi che al momento la priorità sia questa.

Indiana Jones e il Quadrante del Destino – leggi la recensione

Insieme a Harrison Ford, il cast di Indiana Jones e il Quadrante del Destino include Phoebe Waller-Bridge (Fleabag), Antonio Banderas (Dolor y gloria), John Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta), Toby Jones (Jurassic World – Il regno distrutto), Boyd Holbrook (Logan – The Wolverine), Ethann Isidore (Mortale) e Mads Mikkelsen (Animali Fantastici – I segreti di Silente). Il film vedrà Indy intento a scoprire un artefatto che può apparentemente riavvolgere e manipolare il tempo, particolarmente ambito da un ex nazista ora scienziato presso la Nasa, dove si sta intanto progettando lo sbarco sulla luna.

Diretto da James Mangold (Le Mans ‘66 – La grande sfidaLogan – The Wolverine) e con una sceneggiatura scritta da Jez Butterworth & John-Henry Butterworth e David Koepp e James Mangold, basata sui personaggi creati da George Lucas e Philip Kaufman, il film è prodotto da Kathleen Kennedy, Frank Marshall e Simon Emanuel, mentre Steven Spielberg e George Lucas sono i produttori esecutivi. La colonna sonora è composta ancora una volta da John Williams, che ha firmato le musiche di ogni avventura di Indiana Jones a partire dall’originale I predatori dell’arca perduta nel 1981.

Emily, recensione del film con Emma Mackey

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Emily, recensione del film con Emma Mackey

Dopo una lunga carriera davanti alla macchina da presa, Frances O’Connor sceglie la storia di Emily Bronte per passare alla sedia di regia, realizzando un biopic della scrittrice di Cime Tempestose, romanzando pesantemente la Storia eppure realizzando un ritratto potente, seppure discontinuo, di una giovane donna preda della Musa e dell’Amore.

Emily, la trama del biopic

Nel film, Emily è una ragazza un po’ introversa, creativa, che non vede come una grande possibilità quella di fare l’insegnante, dal momento che la sua ambizione è quella di scrivere, e che vive nelle brughiere dello Yorkshire insieme alle sorelle, al fratello e al padre vedovo, che pur essendo un uomo di tradizione, un curato, non ha mai trascurato l’istruzione delle sue figlie. La vita di Emily, Charlotte, Anne e Branwell procede tranquilla, appesantita dal lutto per la madre, fino a che non arriva in paese William Weightman, un giovane curato che si offrirà di dare ripetizioni di francese, lingua fondamentale per una buona insegnante, a Emily stessa. I due spiriti si riveleranno immediatamente affini, ma la passione che esplode trai due avrà risvolti tragici e i due non coroneranno mai il loro sogno d’amore. In compenso però Emily troverà le parole per comporre il suo grande romanzo, Cime Tempestose.

L’autore che diventa personaggio

Come spesso accade quando si mette in scena una biografia di uno scrittore, la storia viene modificata e trasformata in modo tale da far aderire i fatti a quelle che sono le vicende dei protagonisti della storia. È accaduto per Jane Austen con Becoming Jane – Il ritratto di una donna contro, di Julian Jarrold, per John Keats con Bright Star di Jane Campion, persino per William Shakespeare con Shakespeare in Love di John Madden. Con Emily, Frances O’Connor racconta la storia di Emily Bronte come fosse lei stessa la Catherine Earnshaw letteraria mentre il curato Weightman riveste i panni, meno ruvidi, di Heathcliff. La passione ardente, l’alchimia irresistibile, la fine tragica.

emily emma mackeyTrasformare in questo modo le biografie di grandi scrittori è sicuramente un espediente furbo per rendere più accattivante la storia, e anche per creare un link con lo spettatore che ha più facilmente familiarità con un romanzo che con la biografia del suo autore. E così Frances O’Connor, che esordisce con Emily alla sceneggiatura e alla regia, sfrutta l’espediente narrativo in ogni suo elemento, aggiungendo alla storia elementi di spiritualismo e sovrannaturale, quasi, che contribuiscono a romanzare la figura di Emily, come una giovane donna speciale e forse un po’ preda delle sue emozioni e delle sue insicurezze di scrittrice di talento. Anche il rapporto tra sorelle, in particolare con Charlotte, viene raccontato in maniera più dura di quanto non fosse, scelta funzionale per costruire il personaggio di Emily anche in contrapposizione a quello della sorella maggiore, come contraltare più ordinario e incasellato nella sua contemporaneità rispetto alla sorella tempestosa, quando in realtà sappiamo che senza il successo di Jane Eyre di Currer Bell (pseudonimo di Charlotte), l’editore Newby non avrebbe mai deciso di stampare Cime tempestose e Agnes Grey di Ellis e Acton Bell (rispettivamente Emily e Anne).

Emma Mackey intensa e affascinante promessa

Come nel romanzo, in cui la natura si fa specchio dell’indole dei suoi protagonisti, anche nel film l’ambiente, i paesaggi, la natura sono freddi e grigi, a raccontare una difficoltà dell’esistenza, un continuo ostacolo alla felicità. E così appaiono i protagonisti, costantemente sfidati, brillantemente interpretati da Emma Mackey e Oliver Jackson Cohen.

Con una regia ambiziosa che cerca di dare respiro ai personaggi pur stando loro sempre addosso, Emily si rivela un po’ debole nella scrittura ma comunque intenso e affascinante come la sua protagonista, una Mackey che ha davanti un futuro radioso.

La corrispondenza: trama, cast e curiosità sul film

La corrispondenza: trama, cast e curiosità sul film

Regista di acclamati film come Nuovo Cinema Paradiso, La sconosciuta, Baaria, Giuseppe Tornatore ha nel 2016 portato al cinema quello che è ad oggi il suo ultimo lungometraggio realizzato. Si tratta di La corrispondenza (qui la recensione), un’opera incentrata sul mistero, sull’amore e su come questi due elementi si leghino in modi spesso inaspettati. Da Tornatore anche scritto, questo è il suo secondo film in lingua inglese dopo il precedente La migliore offerta. Anche qui come in quel caso egli costruisce un avvincente thriller, che tra emozioni, pulsioni e tanta tensione gioca con l’animo umano, le sue fragilità e le sue unicità.

Il film di Tornatore si muove infatti sul terreno del noir per porre una riflessione importante circa i misteri dell’amore e della comunicazione, di come quella tecnologica sia ancora inevitabilmente dipendente da quella cartacea, all’interno della quale si possono nascondere molti più segreti di quanto si potrebbe immaginare. Tutto ciò è inserito nel suggestivo contesto dell’isola di San Giulio, nel Lago d’Orta, a Novara. Qui si trova la casa del protagonista, un luogo che proprio come lui è avvolto dal mistero, ancor più in quanto isolato da quanto lo circonda.

Tutti questi elementi hanno portato il film a costruirsi una propria fama nel panorama cinematografico internazionale, ottenendo riconoscimenti e dando vita a riflessioni critiche che ancora oggi lo rendono un titolo a suo modo intrigante. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama del film La corrispondenza

Protagonista del film è Amy Ryan, una giovane studentessa universitaria che impiega il suo tempo libero facendo la controfigura per la televisione e il cinema. La sua specialità sono le scene d’azione, le acrobazie cariche di suspense, le situazioni di pericolo che nelle storie di finzione si concludono fatalmente con la morte del suo doppio. Le piace riaprire gli occhi dopo ogni morte. La rende invincibile, o forse l’aiuta a esorcizzare un antico senso di colpa. Per lei, però, tutto cambia improvvisamente quando un giorno Edward Phoerum, il professore di astrofisica di cui è profondamente innamorata sembra svanire nel nulla.

Il loro rapporto, essendo a distanza, era principalmente basato su messaggi e videochiamate che si scambiavano quotidianamente. Questa comunicazione prosegue inspiegabilmente anche nel momento in cui si diffonde la notizia che l’uomo sia morto a seguito di una malattia. Non riuscendo a comprendere più cosa sia vero o meno, Amy decide di intraprendere una ricerca personale per scoprire se Edward sia davvero morto o meno e in caso positivo chi è che continua a mandarle quei messaggi testuali o visivi. Più si calerà nel mistero, però, più Amy comprenderà quanto l’amore possa assumere derive spesso surreali e morbose.

La corrispondenza cast

La corrispondenza: il cast e la colonna sonora del film

Protagonista del film, nei panni di Amy Ryan, è l’attrice ucraina Olga Kurylenko, divenuta celebre a livello internazionale dopo essere stata la Bond Girl Camille Montes nel film Quantum of Solace. All’epoca delle riprese di La corrispondenza, l’attrice era incinta di quattro mesi, ma ciò non le ha impedito di portare a termine le sue riprese. Nel ruolo del misterioso professore Edward Phoerum vi è invece il premio Oscar Jeremy Irons, il quale ha raccontato di aver trovato sia straniante che esaltante il dover recitare il più delle volte a distanza dagli altri attori, comparendo grossomodo solo attraverso gli schermi. Nel film, infine, si ritrova anche l’attore italiano Paolo Calabresi nei panni di Ottavio.

Per quanto riguarda la colonna sonora del film, Tornatore si è sempre contraddistinto per il fatto di volere nei suoi film una musica d’eccellenza. Anche in questo caso, dunque, si è affidato al leggendario Ennio Morricone. I due hanno collaborato molte volte insieme, praticamente per tutta la filmografia di Tornatore, eccetto il suo primo film, Il camorrista, 1986. Non sorprende dunque che questa sia tra gli elementi più apprezzati del film, accompagnando perfettamente la struggente storia scritta da Tornatore. Quella per La corrispondenza, inoltre, è l’ultima colonna sonora realizzata dal maestro Morricone prima delle sua scomparsa nel 2020.

Il trailer di La corrispondenza e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La corrispondenza è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 14 giugno alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

After Work: intervista a Erik Gandini

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After Work: intervista a Erik Gandini

Ecco la nostra intervista a Erik Gandini, regista di Videocracy – Basta apparire, che torna al cinema dal 15 giugno con After Work, distribuito da Fandango.

Un dibattito aberrante e complesso quello sull’etica del lavoro portato da After Work di Erik Gandini. Lo stesso regista, intimamente, si è più volte interrogato sulla genesi di questo lavoro che ha avuto origine da una riflessione personale: il terrore di non vivere a pieno la vita. Ma torniamo indietro al 1980, quando il frontman dei Talking Heads, David Byrne, balla come un forsennato al ritmo di Once In a Lifetime. Contenuto nell’album Remain In Light, nel pezzo – il cui videoclip è esposto al MoMa – Byrne si pone diverse domande esistenziali causa di una crisi di mezza età incombente: “E potresti ritrovarti a vivere in una capanna che ti dà riparo// e potresti ritrovarti nell’altra parte del mondo// e potresti ritrovarti dietro il volante di una enorme automobile//e potresti ritrovarti in una bella casa, con una bella moglie//e potresti chiedere a te stesso: “beh, come sono arrivato a tutto questo?“.

Leggi la recensione di After Work

Look Away – Lo sguardo del male: trama e cast del film horror

Look Away – Lo sguardo del male: trama e cast del film horror

Sin dalla sua origine, il cinema ha trovato nel tema del doppio una delle sue maggiori fonti di ispirazione, elemento base da declinare in molteplici e sempre nuovi racconti. Tra questi non poteva certo mancare l’horror, e con il film del 2018 Look Away – Lo sguardo del male si ha un nuovo esemplare di questo filone. Diretto dal regista israeliano Assaf Bernstein, qui al suo primo lungometraggio internazionale. Il suo è un horror di carattere psicologico, che scava a fondo nella sua protagonista portandone alla luce quegli inevitabili lati peggiori che risiedono in ognuno di noi. Una storia ricca di tensione che non manca però di fornire anche affascinanti spunti di riflessione.

Originariamente il film, scritto dallo stesso Bernstein, avrebbe dovuto intitolarsi Behind the Glass. Quel “dietro lo specchio” che lascia intuire come spesso il riflesso di noi può essere qualcosa di spaventoso, di estraneo. Un’altra versione di sé dove si concentra tutto ciò che normalmente non si riesce ad essere nella propria quotidianità. Una tematica che vanta una lunga tradizione alle sue spalle, e che, come accennato, rende il film estremamente intrigante. Si esplorano dunque gli oscuri meandri della mente umana, come anche le paure e le ossessioni insite naturalmente nell’essere umano.

Look Away – Lo sguardo del male è passato quasi inosservato al momento della sua uscita in sala, me è in realtà uno degli horror più interessanti degli ultimi anni, da riscoprire al più presto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Look Away – Lo sguardo del male: la trama del film

Protagonista del film è l’adolescente Maria, una ragazza completamente alienata dalla società in cui vive. Fa fatica a relazionarsi con i suoi compagni di scuola come anche con i suoi genitori, i quali non sembrano comprendere quanto grave sia la sua situazione psicologica. Suo padre Dan, in particolare, è un ricco chirurgo che pensa solo a mantenere intatte le apparenze sulla sua vita e famiglia perfetta. Maria inizia però sempre più a manifestare i propri disturbi, presentando diversi disordini alimentari e problemi legati al sonno. Oltre a ciò, però, la ragazza inizia ad avere anche alcune strane visioni. Il suo riflesso nello specchio, infatti, sembra parlarle con una certa insistenza.

Questo le dice di chiamarsi Airam e chiede a Maria di lasciargli il controllo sul suo corpo, così da poter risolvere tutti i suoi problemi. Sedotta da questa possibilità, la giovane accetta infine il patto, e cede all’oscura presenza il controllo di sé. La ragazza cambia così in modo evidente, diventando molto più sicura di sé e riuscendo a farsi valere tanto a scuola quanto in casa. In breve, però, Maria capirà di aver commesso un grande errore. Ciò che ora ha preso il controllo del suo corpo non sembra intenzionato a restituirglielo fino a quando non avrà compiuto una misteriosa vendetta. Airam, infatti, ha radici particolarmente profonde nella storia famigliare di Maria, e la giovane lo scoprirà sulla sua pelle.

Look Away - Lo sguardo del male cast

Look Away – Lo sguardo del male: il cast del film

Per dar vita ai protagonisti del film, il regista e i produttori si sono assicurati di avere dalla loro parte i migliori interpreti possibile, grazie ai quali far fuoriuscire il meglio dei personaggi. Ad interpretare Maria e Airam è la giovane India Eisley. Divenuta celebre per il ruolo di Ashley Juergens in La vita segreta di una teenager americana, questa ha raccontato di essersi dedicata molto al doppio personaggio da interpretare. Per riuscire a distinguere le due versioni della protagonista, ha così lavorato molto sulla caratterizzazione assegnando ad ognuna un sentimento diverso. L’attrice si è poi trovata a dover dar vita alla sua prima scena di nudo integrale. Ha però dichiarato di non aver avuto problemi a riguardo, trovando insolito sorprendersi o scandalizzarsi per un corpo umano nudo.

Nel ruolo di sua madre, Amy, vi è invece l’attrice Mira Sorvino. Premio Oscar per il film La dea dell’amore, questa vanta una carriera ricca di celebri titoli, e con Look Away – Lo sguardo del male ha avuto modo di recitare in uno dei suoi primi horror. L’attore Jason Isaacs, noto particolarmente per il ruolo di Lucius Malfoy nella saga di Harry Potter, ha qui dato vita a Dan, il padre della protagonista. Questi ha raccontato di aver particolarmente apprezzato la possibilità di confrontarsi con i personaggi di Maria e Airam, giudicando imprevedibile il risultato del confronto con questi. Penelope Mitchell, nota per le serie Hemlock Grove e The Vampire Diaries, interpreta qui il ruolo di Lily, l’amica di Maria, mentre Harrison Gilbertson è Sean, il ragazzo per cui la protagonista ha un certo interesse sentimentale.

Look Away – Lo sguardo del male: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Look Away – Lo sguardo del male è infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Microsoft Store. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 14 giugno alle ore 23:15 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

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