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Soldado: trama, cast e sequel del film con Benicio del Toro

Soldado: trama, cast e sequel del film con Benicio del Toro

Nel 2015 con Sicario il celebre regista canadese Denis Villeneuve ha raccontato al cinema la complessa situazione della frontiera americana, come anche i giochi di potere che vigilano a loro modo su di essa. Quello a cui ha dato vita, insieme al celebre sceneggiatore Taylor Sheridan, è un vero e proprio universo narrativo da poter facilmente espandere per raccontare punti di vista diversi sulla vicenda. Così, nel 2018, è arrivato in sala il sequel intitolato Soldato (qui la recensione), nuovamente scritto da Sheridan, ma che, come regista, presenta ora l’italiano Stefano Sollima. Questi, celebre per aver lavora a titoli come Romanzo criminale, Suburra e Gomorra – La serie, si è da subito imposto come la scelta più sensata per dirigere il film.

Questo nuovo film va dunque ad esplorare una nuova vicenda al confine tra Stati Uniti e Messico, riproponendo e approfondendo alcuni dei personaggi già visti in Sicario. Nonostante questi elementi in comune, Soldado è però un sequel che risulta allo stesso tempo anche un film a sé. La storia qui raccontata risulta infatti fruibile anche senza aver visto il precedente film. Molti degli elementi presenti in quello, inoltre, sono qui riproposti con maggior brutalità, esaltando al massimo la pericolosità del contesto in cui si muovono i personaggi, non lontano da quanto realmente avviene in questi territori di confine.

Costruendo un film visivamente e strutturalmente diverso da Sicario, Sollima ripropone l’odierna complessità di distinguere tra buoni e cattivi. In un mondo privo di morale, il confine tra questi è precario come lo è quello tra i due Stati confinanti. Un film da non perdere dunque, che offre tanto intrattenimento quanto più profonde riflessioni. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Soldado: la trama del film

Nella guerra alla droga non ci sono regole. La lotta della CIA al narcotraffico fra Messico e Stati Uniti si è inasprita da quando i cartelli della droga hanno iniziato a infiltrare terroristi oltre il confine americano. Per combattere i narcos l’agente federale Matt Graver dovrà assoldare il misterioso e impenetrabile Alejandro, la cui famiglia è stata sterminata da un boss del cartello. Il sicario scatenerà una vera e propria incontrollabile guerra tra bande, in una missione che lo coinvolgerà in modo molto personale. Si trova infatti a rapire Isabela Reyes, la figlia di un boss per scatenare il conflitto. Quando la ragazza viene considerata un danno collaterale, Alejandro si troverà però a dover compiere scelte difficili, che evidenzieranno tutta la fragilità delle sue operazioni.

Soldado cast

Soldado: il cast del film

Come per il precedente film, il personaggio di Alejandro è interpretato dall’attore premio Oscar Benicio del Toro. È lui ora il vero protagonista di questa vicenda, ma ciò non ha modificato l’approccio di del Toro alla parte. Anche per Soldado, infatti, egli ha richiesto che il suo personaggio fosse quanto più silenzioso possibile. La presenza di poche sue battute ha infatti permesso di rendere ulteriormente misteriosa e controversa la sua figura. Josh Brolin, invece, riprende il ruolo dell’agente Matt Graver, per il quale si è come suo solito preparato attraverso un lungo addestramento fisico. Ciò gli ha permesso di poter interpretare personalmente anche le scene più complesse, come quelle delle sparatorie.

La giovane Isabela Moner, celebre per la serie di Nickelodeon 100 cose da fare prima del liceo, interpreta qui Isabela Reyes, la ragazza rapita da Alejandro. Per il ruolo, l’attrice si è dovuta tagliare notevolmente i capelli. Nel farlo, ha realizzato un video per YouTube a riguardo, donando poi in beneficenza la propria chioma. Altro nuovo personaggio è quello di Cynthia Foards, superiore di Matt alla CIA, ed interpretata dalla nota Catherine Keener. Matthew Modine, celebre per essere stato il soldato Joker in Full Metal Jacket, è invece il segretario della difesa James Riley. Sono poi presenti gli attori Shea Whigham nei panni di Andy Wheeldon, capo di un gruppo di militari, e David Castañeda, celebre per The Umbrella Academy, qui presente nei panni di Hector.

Il sequel di Soldado, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come Sicario, anche Soldado sembra portare a compimento la storia raccontata. Eppure, vi sono ancora diversi aspetti dei personaggi da raccontare, come anche ulteriori punti di vista sul tema. L’intenzione dei produttori sembra infatti essere quella di realizzare una vera e propria trilogia sulla contemporanea frontiera americana. In concomitanza con l’uscita di questo primo sequel, dunque, ha preso vita anche lo sviluppo del terzo capitolo. Attualmente intitolato Sicario: Capos. Tuttavia, non si hanno ancora informazioni sulla trama, né è stato annunciato quali degli attori dei precedenti film riprenderanno i loro ruoli. Nel 2021, però, è stato confermato che il progetto è ancora in fase di sviluppo.

In attesa di poter vedere questo sequel, è possibile fruire di Soldado grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 28 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Trolls 3 – Tutti Insieme, il trailer ufficiale

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Trolls 3 – Tutti Insieme, il trailer ufficiale

A Natale, preparatevi a una riunione di famiglia ricca di azione, di star e di colori come non mai, con il ritorno di Anna Kendrick e Justin Timberlake per il nuovo capitolo del franchise musical campione d’incassi della DreamWorks Animation: Trolls 3 – Tutti Insieme.

Dopo due film all’insegna della vera amicizia e del continuo flirt, Poppy (Anna Kendrick) e Branch (Justin Timberlake) sono ora ufficialmente, finalmente, una coppia (#broppy)! Man mano che si legano sempre di più, Poppy scopre che Branch ha un passato segreto. Faceva parte della sua boyband preferita, la BroZone, insieme ai suoi quattro fratelli: Floyd (Troye Sivan, cantante elettropop nominato ai Golden Globe), John Dory (Eric André; Sing 2), Spruce (Daveed Diggs, vincitore del Grammy; Hamilton) e Clay (Kid Cudi, vincitore del Grammy; Don’t Look Up). I BroZone si sono sciolti quando Branch era ancora un bambino, così come la sua famiglia, e da allora Branch non ha più visto i suoi fratelli.

Ma quando Floyd, il fratello di Branch, viene rapito a causa del suo talento musicale da una coppia di malvagie popstar – Velvet (Amy Schumer, vincitrice dell’Emmy; Trainwreck) e Veneer (Andrew Rannells, vincitore di un Grammy e candidato ai Tony; The Book of Mormon) – Branch e Poppy intraprendono un viaggio straordinario ed emozionante per riunire gli altri fratelli e salvare Floyd da un destino ancora peggiore dell’oscurità della cultura pop.

Con la caratteristica carica di gioia psichedelica di Trolls, composta da hit pop nuove e classiche, Trolls 3 – Tutti Insieme è interpretato da un folgorante cast di superstar musicali e comiche nei panni dei nuovi personaggi del franchise, tra cui la quattro volte candidata ai Grammy e vincitrice di un Latin Grammy Camila Cabello (Cenerentola) nel ruolo di Viva, Zosia Mamet (The Flight Attendant) nel ruolo di Crimp e l’icona drag RuPaul Charles, che ha vinto 12 Emmy, nel ruolo di Miss Maxine.

Il cast storico include la candidata Grammy, Emmy e Golden Globe Zooey Deschanel nel ruolo di Bridget, Christopher Mintz-Plasse nel ruolo di Gristle, il duo Icona Pop di Aino Jawo e Caroline Hjelt nel ruolo di Satin e Chenille, il vincitore del Grammy Anderson Paak nel ruolo di Prince D, il comico Ron Funches nel ruolo di Cooper, il candidato ai SAG Kunal Nayyar nel ruolo di Guy Diamond e la leggenda del Saturday Night Live Kenan Thompson, vinctore Emmy, nel ruolo di Tiny Diamond.

Trolls 3 – Tutti Insieme è diretto dal regista Walt Dohrn e dalla produttrice Gina Shay, ed è co-diretto da Tim Heitz (story-artist, Trolls World Tour). I film DreamWorks Animation Trolls (2016) e Trolls World Tour (2020 ) si sono fatti strada a colpi di musica e balli fino a raggiungere un successo da record, ottenendo una nomination all’Oscar® per la Migliore Canzone Originale e alimentando uno dei franchise di intrattenimento più grandi e più amati al mondo.

Space Jam: A New Legacy, tutte le curiosità sul film con LeBron James

I cosiddetti “film in tecnica mista” sono da sempre particolarmente apprezzati, poiché permettono di far incontrare sul grande schermo attori in carne ed ossa con personaggi animati. Tra i più celebri titoli di questa categoria si citano Chi ha incastrato Roger Rabbit o anche il più recente Pokémon: Detective Pikachu. Memorabile rimane però anche Space Jam, uscito al cinema nel 1996 e affermatosi come un cult amatissimo ancora oggi, in particolare per la presenza di un protagonista d’eccezione: il leggendario giocatore di basket Michael Jordan, qui in tanto in vesti di sportivo quanto di attore. A dista di oltre vent’anni, è infine stato realizzato il sequel Space Jam: A New Legacy.

Diretto da Malcolm D. Lee e distribuito nel 2021, il film ha dunque riproposto gli iconici personaggi dei Looney Tunes accanto però ad una nuova stella del basket, ovvero il pluripremiato LeBron James. La realizzazione di un sequel del primo film era stata pensata sin da subito, visto il successo ottenuto, ma la contrarietà di Jordan a tornare per un sequel aveva bloccato il progetto. Per un periodo si valutò l’ipotesi di realizzare un seguito con un diverso sportivo e tra i papabili vi erano Tiger Woods e Tony Hawk. Fu solo con l’interessamento di James, grande fan del primo film, che si decise di rimanere legati al basket.

Sfortunatamente, pur presentando una serie di novità e numerosissimi easter egg, il film si è affermato come uno dei flop più clamorosi del suo anno. Stroncato dalla critica e poco apprezzato dal pubblico, Space Jam: A New Legacy non è riuscito a replicare il successo del suo predecessore, ma è probabilmente stato giudicato con eccessiva severità e meriterebbe una seconda visione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e molto altro. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Space Jam: A New Legacy

Protagonista del film è LeBron James, il quale insieme al suo giovane figlio Dom, viene intrappolato in uno spazio digitale da una malvagia Intelligenza Artificiale. LeBron dovrà a quel punto fare di tutto per tornare a casa sano e salvo insieme a suo figlio. Per farlo, però, dovrà guidare Bugs Bunny, Lola Bunny e l’intera banda dei notoriamente indisciplinati Looney Tunes verso la vittoria, sul campo di gioco, contro i campioni digitalizzati dell’Intelligenza Artificiale: una super potente squadra di basket piena di professionisti all stars mai vista prima. LeBron si troverà dunque a dover allenare dei completi principianti, cercando allo stesso tempo di riallacciare i rapporti con il proprio figlio.

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Il cast di Space Jam: A New Legacy e i Looney Tunes

Come anticipato, ad interpretare il protagonista vi è il giocatore dei Los Angeles Lakers LeBron James, che interpreta qui una versione fittizia di sé stesso. Egli ha definito il primo Space Jam uno dei suoi film preferiti ed ha in più occasioni espresso interesse a poter essere protagonista di un sequel. L’opportunità è poi arrivata davvero, ma il fatto recitare nel film non poteva interrompere gli impegni sportivi di James, motivo per cui per girare il film sono stati necessari ben due anni, con riprese che si svolgevano nei suoi tempi liberi. Ad interpretare suo figlio Dom vi è invece Cedric Joe, mentre l’attrice Sonequa Martin-Green interpreta la moglie Kamiyah.

Per quanto riguarda i personaggi animati, invece, a dare la voce inglese a Bugs Bunny, Silvestro e altri ancora vi è Jeff Bergman. Eric Bauza invece presta la sua a Duffy Duck, Porky Pig, Taddeo Fudd e altri ancora. Doppiatrice particolarmente nota è invece Zendaya, che dà voce a Lola Bunny. Proprio riguardo la scelta dell’attrice per dar voce alla coniglietta ci sono state diverse controversie, in quanto come doppiatrice era inizialmente stata richiamata Kath Soucie, che aveva dato voce al personaggio nel primo film. Questa è poi stata sostituita all’ultimo. Sempre riguardo Lola Bunny, ci sono state accese critiche nei confronti della scelta di ridisegnarla per farla apparire meno sessualizzata. L’attore Don Cheadle, infine, dà voce al villain AI-G Rhythmo.

Space Jam: A New Legacy – The Game

Parallelamente all’uscita del film, è stato rilasciato anche il videogioco Space Jam: A New Legacy – The Game. Nel dicembre del 2020, infatti, Xbox ha chiamato a raccolta tutti i gamer, i fan di Space Jam e gli appassionati di coding perché fornissero idee e suggerimenti per il nuovo gioco Space Jam: A New Legacy, disponibile dapprima con Xbox Game Pass Ultimate. Dopo aver visionato proposte provenienti da tutto il mondo, Xbox e il team di sviluppo di Digital Eclipse hanno selezionato le idee e i concept di gioco di due fortunati vincitori, i cui suggerimenti hanno preso vita in una delle sfide in stile arcade più pazze di sempre, che si configura come un pazzo incontro di basket picchiaduro.

Il trailer di Space Jam: A New Legacy e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Space Jam: A New Legacy grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Netflix. Su quest’ultima piattaforma il film è attualmente al 1° posto nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

Percoco – Il primo mostro d’Italia: la recensione del film di Pierluigi Ferrandini

Percoco il primo mostro d’Italia è il racconto della prima strage familiare del Novecento avvenuta nel nostro Paese ad aver avuto un enorme impatto mediatico che ha sconvolto l’opinione pubblica. Diretto da Pierluigi Ferrandini, barese come il triste protagonista di questa storia, il film è tratto dal romanzo di Marcello Introna, pubblicato nel 2012, che racconta l’intero percorso di vita di Franco Percoco, partendo dalla preadolescenza fino ad arrivare al drammatico epilogo.

Percoco – Il primo mostro d’Italia, la trama del film

Siamo a Bari, appunto, nel 1956. Il benessere economico insieme alla sensazione di rinascita è in crescente ascesa soprattutto negli ambienti della media borghesia, la classe che più di tutte era certa della solidità del progresso verso il quale si stava andando, poggiandosi su tappe fisse e incontrovertibili che scandivano la struttura sociale, culturale e ovviamente anche domestica. Qui inizia la storia di Franco (Gianluca Vicari), in un contesto particolarmente benestante, nel quale il papà fa mantenere a tutti un buon tenore di vita, tant’è che risiedono in un elegante condominio della zona bene della città.

Ma del loro figlio maggiore Vittorio che è in carcere e del minore, Giulio, affetto dalla sindrome di Down ne sanno in pochi, anzi, quasi nessuno. Un clima, dunque, in cui i bisogni primari sono senza dubbio soddisfatti, ma dove evidentemente c’è poco spazio per la libera espressione di sé. Ma non è certo strano a dirsi per quegli anni. La notte tra il 26 e il 27 maggio di quell’anno, Franco uccide a coltellate la madre, il padre e il fratellino Giulio. E l’aspetto per il quale ha raggiunto un macabro record è l’aver convissuto per dieci giorni a casa con i loro cadaveri chiusi nella stanza da letto dei genitori.

Per molti anni è stato identificato come “il mostro di Bari” e nel periodo immediatamente successivo alla scoperta del massacro, le mamme esitavano a fare uscire i bambini di casa e i quotidiani locali titolavano e descrivevano lui e quel che aveva compiuto come se si fosse trattato di un’entità maligna che aveva covato tutto nell’ombra. Un processo (in tutti i sensi) estremamente comprensibile e naturale, ma che racconta tanto delle impalcature morali di cristallo che di lì a poco più di un decennio si sarebbero miseramente sgretolate e alle cui conseguenze assistiamo tuttora.

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Il ritratto di un mostro e della società che lo ha prodotto

Pierluigi Ferrandini si concentra su quei giorni seguenti all’efferato delitto, quando Franco ha dato fondo a dei contanti trovati in casa facendo la bella vita con il suo amico Enzo Bellomo (Giuseppe Scoditti), la fidanzata Tina (Rebecca Metcalf) e la sorella di lei Angela (Federica Pagliaroli). E il ritratto che compone il regista ha una pacatezza e una precisione nel costruire la messa in quadro, da risultare quasi un insieme di fotografie dell’epoca. I colori, la staticità e la simmetria delle immagini rimandano alla contrapposizione psicotica del bravo ragazzo studioso ed elegante che il 26enne Franco sentiva di dover presentare in pubblico, con il grido di dolore che gli era imploso dentro e aveva scagliato contro la sua famiglia, evidentemente imputata d’essere la sorgente di ogni suo ostacolo per la felicità.

È infatti impressionante la progressione fine e raffinata con cui Ferrandini lentamente tira fuori dalle sequenze la mostruosità di Percoco, che in realtà non ha nulla a che vedere con il crimine commesso, quanto del suo desiderio di vivere una vita piena che ha però messo in atto in maniera folle e contraria. Quasi a far vedere che non c’è gesto che abbia davvero come movente la morte, bensì la voglia di essere libero e affrancarsi da una gabbia soffocante. Ed è perfetto il modo in cui il regista rende quel mondo. Ricrea l’atmosfera d’immobilismo composto e perbenista, addirittura comunitario per certi aspetti, facendo incarnare sì all’attore Gianluca Vicari l’incurante crudeltà con cui Percoco ha passato dieci giorni accanto ai corpi dei propri genitori, ma mettendo parallelamente in luce una società nella quale non era concesso sbavare i contorni. E chissà se oggi ne siamo del tutto lontani.

Elemental, il primo trailer del nuovo film Pixar

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Elemental, il primo trailer del nuovo film Pixar

È stato distribuito il primo trailer esteso di Elemental, il nuovo film Pixar che ci porta in un mondo… elementale.

Il film introduce Ember, una tenace, acuta e “ardente” giovane donna, la cui amicizia con un ragazzo di nome Wade, divertente, sdolcinato e “che segue la corrente”, mette alla prova le sue convinzioni sul mondo in cui vivono.

Diretto da Peter Sohn, prodotto da Denise Ream e con le voci di Leah Lewis e Mamoudou Athie rispettivamente nei ruoli di Ember e Wade nella versione originale del film, Elemental arriverà nel 2023 nelle sale italiane.

Joker: Folie à Deux, 6 rivelazioni dalle foto dal set

Joker: Folie à Deux, 6 rivelazioni dalle foto dal set

Todd Phillips, con il suo psicotico e straniante Joker, è riuscito nell’oramai lontano 2019 a conquistarsi una grande fetta di pubblico, resistendo persino alla critica che lo accusava di portare al cinema temi troppo forti e grafiche violente. Ecco perché per il sequel Joker: Folie à Deux c’è, oltre che tanta attesa, un grande e pressante hype.

I dettagli sulla trama purtroppo non sono ancora saltati fuori, eppure in questi giorni il web si è riempito di immagini e video provenienti dal set newyorchese del film, in cui è stata immortalata un’ipnotica quanto glaciale Lady Gaga nei panni della sua partner in crime Harley Quinn. E non solo. Grazie al materiale diffuso su internet (e in particolare sui social), sono affiorate alcune informazioni in più riguardanti quello che potremmo vedere in Joker: Folie à Deux che, ricordiamo, sarà thriller psicologico musicale. Scopriamole.

Joker: Folie à Deux avrà più di un Joker

Attraverso un video condiviso da un utente (@ThwipT_), scopriamo che in Joker: Folie à Deux ci sarà una scena in cui il protagonista verrà inseguito da altri due Joker. Non sappiamo però se questi potrebbero essere dei semplici imitatori (ipotesi più accreditata), oppure se questa sequenza sarà solo la ricostruzione di un’allucinazione di Arthur Fleck. A ben pensarci, nel finale del primo capitolo, l’uomo si ritrova nel manicomio di Arkham e sta ridendo della sua stessa battuta con la terapeuta, non spiegandole però la ragione poiché non avrebbe potuto comprenderla.

Una volta uscito dalla stanza, la macchina da presa inquadra Arthur mentre viene seguito da un inserviente, lasciandosi dietro impronte di scarpe insanguinate. L’immagine ha lasciato il pubblico con un quesito: quello che è stato visto era vero oppure era frutto della sua immaginazione? Sappiamo che il sequel sarà ambientato proprio ad Arkham, quindi i Joker che gli corrono dietro potrebbero essere solo frutto di un’altra sua visione.

Arkham brucerà fra le fiamme

Joker: Folie à DeuxUna delle poche sicurezze che abbiamo riguardo Joker: Folie à Deux è che il manicomio di Arkham sarà uno dei suoi luoghi chiave. Eppure anch’esso pare non fare proprio una bella fine. Su Instagram (dal profilo di ladygaganownet), ha iniziato a girare un video in cui si vede Arkham mangiata dalle fiamme. Considerata la presenza di Joker e Harley Quinn dentro, il pensiero più papabile è che siano loro ad appiccare l’incendio. Dimostrazione, se così fosse, di quanto la loro relazione sia malata ed eccessiva, oltre che estremamente pericolosa.

Il costume di Lady Gaga

Lady Gaga nei panni di Harley Quinn potrebbe essere perfetta, quasi quanto Margot Robbie. Molti lo hanno pensato dopo aver visto gli scatti della cantante/attrice mentre indossa il costume della folle criminale per Joker: Folie à Deux. Ovviamente, però, finché non la si vedrà in azione, una comparazione reale con Robbie non può essere fatta. Gli abiti che Gaga indossa si ispirano molto all’iconico costume da arlecchino del personaggio.

La sua Harley Quinn si presenta infatti con un make-up nero e leggero da clown, labbra rosso fuoco, calze nere, minigonna in pelle nera, camicia a scacchi bianco/nera e giacca rossa. Se la si osserva bene, il suo costume ricorda molto l’abito rosso indossato da Joker della prima pellicola.

Harley Quinn, una storia diversa?

Nelle precedenti produzioni, che sono rimaste fedeli al passato di Harley Quinn descritto nei fumetti, la donna conosceva Joker in quanto sua psichiatra nel manicomio di Arkham. Eppure per Joker: Folie à Deux qualcosa potrebbe cambiare. Un utente Twitter (@gagaimages) ha condiviso tre foto dal set del film, e fra queste ne spicca una interessante, la quale mostra la copertina di Gotham Examiner con il titolo “Crazy in love”, accompagnata da una foto di Joker nello show di Murray e la foto segnaletica di Harley Quinn.

L’immagine perciò suggerisce che il personaggio di Lady Gaga non è mai stato il medico di Arthur, ma che lo abbia conosciuto proprio perché anch’ella paziente dell’Arkham. Quindi, per la prima volta, si guarderebbe alla loro relazione da un’altra luce e prospettiva.

Arthur Fleck libero? Le protese

Le foto dal set di Joker: Folie à Deux non sono ancora finite, ma anzi regalano sempre più indizi riguardo la piega che prenderà la storia. Da quello che sta trapelando pare infatti che i cittadini di Gotham manifestino per la liberazione di Arthur Fleck. Ricordiamo che in Joker l’uomo, dopo aver assassinato Murray Franklin, causa delle rivolte nelle strade della città.

Coloro che lo sostengono sono molti, e quindi non sorprenderebbe vedere delle proteste per la sua libertà. Infatti, proprio in uno dei cartelli si legge scritto “Lui può salvarci”, e questo potrebbe dare credito alle teorie riguardo gli imitatori di Joker (gli stessi che si vedono nell’oramai diffuso video del set precedentemente menzionato). Se così fosse, e Harley Quinn e Joker riuscissero a scappare da Arkham, Gotham sarebbe in serio pericolo.

Il personaggio di Harvey Dent esiste in Joker: Folie à Deux

Chi conosce Batman sa bene chi sia il supercriminale Harvey Dent, alias Due Facce, acerrimo nemico dell’eroe pipistrello. Tale personaggio si ritrova in uno dei cartelli di protesta, il quale recita “Harvey Dent è il Clown”. Si potrebbe dedurre che Dent sia coinvolto nel processo di Joker o, ancora, cercare di tenerlo nel manicomio di Arkham.

Non essendoci però stata alcuna notizia riguardo un casting per Harvey Dent, rimane il dubbio su una sua possibile presenza cruciale all’interno di Joker: Folie à Deux. Con molta probabilità sarà un elemento più marginale che, nel caso ci sia un trequel, potrebbe avere il suo meritato spazio (ed evoluzione).

Champions: la recensione del film di Bobby Farrelly con Woody Harrelson

Non so se a voi capita, ma io stavolta ho bisogno di andare a vedere un film sapendo esattamente quello che mi aspetta. Non parlo di quei blockbuster standardizzati capaci di offrire soltanto uno spettacolo roboante quanto privo di qualsiasi profondità, quanto piuttosto di quel tipo di prodotto “medio” che rispetta le regole del genere di appartenenza con la precisione necessaria per allietare. Il nuovo film di Bobby FarrellyChampions, risponde esattamente a tale requisito, trattandosi di una commedia come ne abbiamo viste a dozzine, eppure vorremmo continuare a vederle magari quando passano alla TV.

Protagonista è un Woody Harrelson in gran forma il quale interpreta un allenatore di basket dal temperamento irrefrenabile e fin troppo dedito alla comprensione del gioco, tanto da tralasciare quella dei giocatori. Quando viene licenziato e immediatamente dopo arrestato per guida in stato di ubriachezza, non gli resta che accettare di compiere il proprio servizio civile allenando una squadra di giocatori con disabilità intellettuali. Alla fine sarà proprio lui a imparare dalla sua squadra molto più di quanto i membri del team impareranno dall’allenatore…

Champions, un film sulla sopravvivenza dell’anima

In Champions non troverete nulla che non avete già visto in altri film di questo genere, meglio ribadirlo immediatamente. Questo però non significa che non ci si possa affezionare al film e ai personaggi che lo popolano. L’idea di ambientare la vicenda a Des Moines, cittadina dell’Iowa che rappresenta al meglio (oppure al peggio, scegliete voi) la provincia americana dove tutto scorre tranquillo e desolato, risulta immediatamente efficace. Champions diventa fin dalle prime scene un lungometraggio che racconta al meglio la quieta desolazione di mille e mille posti come questo sparsi negli Stati Uniti, sepolti dalla neve apparentemente perenne e incapaci di rialzarsi da uno stato economico-sociale non certo edificante.

Il setting di Champions rappresenta così metaforicamente al meglio lo stato del suo protagonista, caduto umanamente in basso e bisognoso dell’aiuto di una comunità coesa per rialzarsi. Perché è soltanto in questo modo che si può, se non prosperare, almeno sopravvivere dignitosamente in posti come questo. E Champions tutto sommato è un film sulla sopravvivenza dell’anima, sulla volontà di continuare ad andare avanti quando si potrebbe tranquillamente mollare e nessuno lo noterebbe. Per farla breve, l’ambientazione è probabilmente la cosa migliore di un film che sa comunque parlare al pubblico in maniera semplice e piuttosto diretta, lavorando sulla retorica di fondo e sul buonismo di situazioni e storia in maniera almeno onesta.

Champions-recensione

Se poi ovviamente metti un istrione sempre simpatico come Woody Harrelson al centro dell’equazione e aggiungi a supporto due caratteristi che sanno come dar vita a personaggi “metropolitani” quali Ernie Hudson e soprattutto Kaitlin Olson (perché quest’attrice non ha avuto una carriera cinematografica più corpulenta???), ecco che il tono del film ne beneficia. Alla fine è meglio vedersi Champions ed apprezzarlo per quello che può offrire, cercando di dimenticare che Bobby Farrelly, insieme al fratello Peter, in passato ha realizzato commedie di altro spessore come Tutti pazzi per Mary e soprattutto Io, me e Irene con Jim Carrey, che consideriamo indubbiamente il suo “capolavoro”.

Un film di buoni sentimenti sul riscatto umano

Rimane onestamente difficile consigliare a voi lettori di andare al cinema a vedere Champions, e allo stesso tempo possiamo garantirvi che, se lo farete, alla fine della proiezione gli vorrete comunque bene. I buoni sentimenti, le storie di crescita personale, di riscatto umano, sono qualcosa che tutto sommato posseggono sempre un loro motivo di interesse, e questo film non fa accezione. Non aggiungerà quasi sicuramente nulla alla vostra personale storia del cinema, ma un paio d’ore di spensieratezza sono sicure, soprattutto se cercate qualcosa che vi allieti la giornata con ottimismo e gentilezza. Qualche volta può bastare. Anzi, più spesso di quanto non creditate…

Spider-Man: No Way Home, l’interprete di Sandman svela una sottotrama scartata. Potrebbe ritornare nel franchise

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L’attore di Spider-Man 3 e Spider-Man: No Way Home, Thomas Haden Church, ha valutato la possibilità di tornare nei panni di Sandman in un progetto futuro, confermando che con la produzione si è parlato proprio di questo.

Spider-Man: No Way Home è stato un vero e proprio film evento, ma che avrebbe potuto essere molto diverso se non fosse stato per la pandemia. Sia Rhys Ifans che Thomas Haden Church sono stati costretti a girare i loro ruoli a distanza, ecco perché i Marvel Studios hanno riciclato alcune riprese di The Amazing Spider-Man e Spider-Man 3.

Nonostante ciò, è stato comunque divertente vedere di nuovo Lizard e Sandman nel trequel, ma sembra che il ruolo di Flint Marko non sia ancora concluso. Durante una recente intervista con The DisInsider, Church ha confermato che si è parlato di un possibile ritorno nei panni di Sandman.

“John, io, Amy [Pascal] e Kevin, abbiamo avuto tutti un sacco di conversazioni. E direi che ci sono state conversazioni sulla possibilità che Sandman entri in una futura storia”, ha scherzato l’attore. “Abbiamo avuto una conversazione sul suo ritorno, valutando la possibilità di raccontare una storia più appagante (…) Magari proprio come Flint e non solo come Sandman, tornando alla forma umana.”

Non sappiamo ancora se le cure di Spider-Man: No Way Home abbiano effettivamente depotenziato i cattivi o, come nel caso di Doctor Octopus, abbiano semplicemente dato loro un migliore controllo sulle loro abilità. Se il Peter Parker di Tom Holland si sta dirigendo verso un viaggio attraverso il Multiverso in Avengers: The Kang Dynasty, allora è possibile che si riunirà con alcuni dei cattivi che ha affrontato nel 2021.

Tuttavia, non possiamo nemmeno escludere la possibilità che il palcoscenico sia pronto per un progetto dei Sinistri Sei, in particolare dopo la ridicola scena dei titoli di coda di Morbius. Altrove nella sua conversazione con il sito, Church ha rivelato che il suo ritorno a Sandman avrebbe potuto dare a Flint altro da fare. “Avevamo un’intera storia che coinvolgeva sua figlia, per No Way Home. Ma è stata [tagliata]”, conferma. “C’erano così tante cose da fare.” Spider-Man: No Way Home era già un film piuttosto impegnativo, quindi questo non ci sorprende. Inoltre, non è chiaro se questa sottotrama sia stata girata o semplicemente discussa durante le fasi di sceneggiatura.

Indiana Jones e il Quadrante del Destino sarà presentato al Festival di Cannes?

La notizia non arriva certo inaspettata ma è comunque qualcosa che desterà molto interesse nella comunità cinefila e non solo: Indiana Jones e il Quadrante del Destino si avvia verso il Festival di Cannes. Il film uscirà il 30 giugno in USA e in Italia, mentre in Francia il 28 giugno

Alcune fonti hanno confermato a Deadline che la Disney è in trattative per organizzare il debutto sulla Croisette del film diretto da James Mangold e prodotto da Steven Spielberg, inoltre, fonti del Festival di Cannes hanno confermato a Variety che il film potrebbe essere proiettato il giorno 2 (17 maggio) o il giorno 3 ( 18 maggio) del festival. Insomma, è chiaro che Thierry Frémaux ha “invitato” Indiana Jones e il Quadrante del Destino e che quindi starebbe adesso a Disney e Lucasfilm accettare o meno l’invito.

Una proiezione a Cannes del film vorrebbe dire uscire allo scoperto un mese prima dell’uscita programmata, e questo dimostrerebbe una grande fiducia nel lavoro di Mangold da parte dei produttori, soprattutto perché il Festival di Cannes si porterà dietro una prima scia di recensioni che faranno certamente notizia.

L’anno scorso, il Festival di Cannes ha partecipato al lancio globale di Top Gun: Maverick con la star Tom Cruise che ha ricevuto una Palma d’oro onoraria, mentre il film è stato accolto con una standing ovation di 5 minuti. Tuttavia, al momento, Disney e Cannes non hanno risposto alla richiesta di commento di conferma o smentita della notizia.

Indiana Jones e il Quadrante del Destino, il quinto capitolo dell’iconico franchise di Indiana Jones, è interpretato da Harrison Ford nel ruolo del leggendario eroe archeologo e diretto da James Mangold (Le Mans ‘66 – La grande sfidaLogan – The Wolverine), arriverà il prossimo 28 giugno nelle sale italiane.

Insieme a Harrison Ford, il cast del film include Phoebe Waller-Bridge (Fleabag), Antonio Banderas (Dolor y gloria), John Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta), Shaunette Renee Wilson (Black Panther), Thomas Kretschmann (Das Boot), Toby Jones (Jurassic World – Il regno distrutto), Boyd Holbrook (Logan – The Wolverine), Oliver Richters (Black Widow), Ethann Isidore (Mortale) e Mads Mikkelsen (Animali Fantastici – I segreti di Silente). Il film è diretto da James Mangold e prodotto da Kathleen Kennedy, Frank Marshall e Simon Emanuel, mentre Steven Spielberg e George Lucas sono i produttori esecutivi. La colonna sonora è composta ancora una volta da John Williams, che ha firmato le musiche di ogni avventura di Indiana Jones a partire dall’originale I predatori dell’arca perduta nel 1981.

Daredevil: Born Again, ecco Vincent D’Onofrio come Wilson Fisk in una nuova foto dal set

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Le foto dal set di Daredevil: Born Again continuano ad emergere online e questo ultimo scatto condiviso da u/DCcomixfan sul subreddit dei Marvel Studios ci offre una prima occhiata al ritorno di Wilson Fisk che sarà interpretato ancora una volta da Vincent D’Onofrio.

Kingpin sembra aver perso qualche chilo dall’ultima volta che l’abbiamo visto nella serie Hawkeye, e i fan di quella serie Disney+ potrebbero notare che non mostra alcun segno visibile in volto dopo essere stato colpito a bruciapelo da Echo nel finale di stagione. Nei fumetti, il proiettile ha colpito l’occhio di Fisk, e si vociferava che il cattivo sarebbe riapparso con una benda sull’occhio. Ovviamente, a seconda di quando questa serie si svolga nella sequenza temporale, potrebbe aver subito un intervento chirurgico correttivo a un certo punto (questo potrebbe accadere nello spin-off di Echo, per esempio).

 

New look at Kingpin in Daredevil: Born Again
by u/DCcomixfan in marvelstudios

Alcuni RUMORS riportati di seguito contengono potenziali SPOILER

Secondo una nuova voce, Fisk baserà la sua campagna su un’iniziativa per “ripulire” le strade della città reprimendo l’azione dei vigilanti, e si dice che vigilanti del calibro di Daredevil, Punisher, Hawkeye, Kate Bishop e persino Spider-Man siano sulla sua lista. Si dice che questo arco narrativo potrebbe svolgersi in più spettacoli e film, incluso Spider-Man 4 (anche se siamo propensi a diffidare  qualsiasi rumors relativo ad un progetto che non ha ancora una sceneggiatura completa). Resta ovviamente da vedere se questi rumors sia accurato, ma avrebbe senso dati i rapporti passati di Kingpin con questi personaggi, che gli hanno sempre impedito di ottenere il potere assoluto.

La nuova serie Daredevil: Born Again

Daredevil: Born Again è descritto come un revival di 18 episodi della serie Netflix originale, andata in onda per tre stagioni.  Vedrà il ritorno delle star principali Charlie Cox e Vincent D’Onofrio mentre riprendono i rispettivi ruoli di Matt Murdock/Daredevil e Wilson Fisk/Kingpin. Entrambi i personaggi hanno fatto il loro debutto nel Marvel Cinematic Universe nel 2021, con Kingpin come guest star nella serie Disney+ Hawkeye e Matt Murdock che è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox ha anche recentemente recitato in due episodi di She-Hulk: Attorney at Law, dove ha avuto modo di mostrare un nuovo lato dell’eroe.

Jon Bernthal tornerà nei panni di Frank Castle/The Punisher. E’ molto probabile che non vedremo nulla della serie fino al Comic-Con del prossimo anno, anche se abbiamo la sensazione vedremo molte foto dal set di New York che ci permetterò di avere piccole anteprime della serie! Cox è chiaramente impegnato a interpretare un nuovo Daredevil per l’MCU e, se si devono credere alle voci recenti, potrebbe andare direttamente da Born Again a Spider-Man 4. Daredevil: Born Again debutterà su Disney+ nel 2024.

Secret Invasion: Disney+ svela la data di uscita ufficiale?

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Secret Invasion: Disney+ svela la data di uscita ufficiale?

Almeno tre spettacoli MCU dovrebbero debuttare su Disney+ quest’anno, e ora le date ufficiale di questi debutti sono state finalmente rivelate. Sebbene non sia stato fatto alcun annuncio ufficiale, l’elenco Disney+ è stato aggiornato con Secret Invasion che ha ora una data programmata con l’ anteprima del primo episodio che dovrebbe debuttare il 21 giugno 2023.

Non abbiamo ancora una sinossi dettagliata della trama, ma la descrizione di accompagnamento ha suggerito che la serie seguirà Nick Fury e Talos mentre “combattono contro una fazione di Skrull che si è infiltrata sulla Terra per anni”.

Secret Invasion, la serie 

Samuel L. Jackson e Ben Mendelsohn riprenderanno i loro ruoli rispettivamente di Fury e Talos, e saranno affiancati da Olivia Colman, che si dice interpreterà un’incarnazione di Union Jack, ed Emilia Clarke, che potrebbe essere o meno raffigurante Abigail Brand. Kingsley Ben-Adir sarà il cattivo nei panni di Gravik. Ne cast di Secret Invasion rivedremo anche Cobie Smulders nei panni di Maria Hill, Don Cheadle nei panni di James “Rhodey” Rhodes e Martin Freeman nei panni di Everett K. Ross.Thomas Bezucha (Let Him Go) e Ali Selim (The Looming Tower) hanno diretto la miniserie, scritta da Kyle Bradstreet (Mr. Robot).

La serie sarà presentata in anteprima su Disney+ e vede la partecipazione anche di Ben Mendelsohn, che riprende il ruolo di Skrull Talos, Olivia Colman, Emilia Clarke, Kingsley Ben-Adir, Christopher McDonald e Killian Scott. La serie di eventi comici crossover mette in mostra una fazione di Skrull mutaforma che si sono infiltrati sulla Terra per anni. La Smulders ha ripreso il ruolo in diverse foto Marvel tra cui Spider-Man: Far From Home, Captain America: Civil War e tutti i film degli Avengers. Di recente ha ricevuto ottime recensioni per la sua interpretazione di Ann Coulter in American Crime Story: Impeachment.

Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri: la recensione del film con Chris Pine

Sul lato occidentale di Faerûn, il più grande continente dei Forgotten Realms, vi è una regione conosciuta come Costa della Spada, fiancheggiata da importanti località, tra cui l’accogliente Neverwinter. È qui che l’astuto bardo di nome Edgin, la possente barbara Holga, l’impacciato stregone Simon e la druida mutaforma Doric uniscono le loro forze con un unico obiettivo: sconfiggere Lord Forge Fitzwilliam e la sua alleata Sofina, pericolosa Maga Rossa, salvando così Kira, figlia di Edgin, e la pace nel regno. Proprio come farebbe il Master di una campagna di D&D, il più famoso e diffuso gioco di ruolo di tutti i tempi, allo stesso modo Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri ci presenta l’avventura che i partecipanti sono chiamati a vivere, senza dimenticare di invitare lo spettatore a giocare a sua volta in modo attivo a questa sessione.

Scritto e diretto da Jonathan Goldstein e John Francis Daley, registi delle commedie Come ti rovino le vacanze e Game Night – Indovina chi muore stasera?, questo nuovo adattamento del popolare gioco va infatti vissuto come una vera e propria sessione di una campagna tra amici, con momenti di organizzazione strategica, risate, ostacoli da superare e quella cooperazione che permette infine di trionfare sulle forze del male. Ma data la natura quantomai vasta e complessa di Dungeons & Dragons, un suo nuovo adattamento in film ha destato da subito non poche preoccupazioni. La trilogia realizzata tra il 2000 e il 2012 è notoriamente stata accolta da forti critiche, divenendo emblema di come non trasporre un gioco di questo tipo al cinema. L’onore dei ladri gioca però bene le sue mosse, affermandosi come un film che fa tesoro degli errori compiuti in anni recenti con il cinema fantasy per distinguersi e trovare una propria identità.

L’immaginario fantasy di Dungeons & Dragons

Certo, bisogna riconoscere che da un punto di vista estetico e di contenuti Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri non brilla di chissà quale originalità. Gli ambienti, le creature, i costumi, quasi tutto ci restituisce un sapore di già visto. Ma è davvero difficile riuscire oggigiorno a proporre immaginari fantasy che non soffrano di tale difetto (d’altronde, lo stesso D&D fu ideato ispirandosi a Il Signore degli Anelli), né questo dovrebbe essere sufficiente per formulare un giudizio sbrigativo, nel quale non si tengono in considerazione anche altri elementi. Perché per quanto si possa avere quest’impressione guardando L’onore dei ladri, va sottolineato come gli effetti speciali risultino convincenti e non posticci, i costumi non sembrino dei raffazzonati cosplay e diverse sono le sequenze d’azione che grazie alle idee di messa in scena dei due registi riescono a coinvolgere lo spettatore, saziando i suoi occhi. Insomma, dettagli nient’affatto scontati visti i recenti esempi forniti da questo genere di film.

Particolari frangenti come quello ambientato nel Sottosuolo, in un cimitero di guerrieri o nella stessa Neverwinter si distinguono dunque per accattivanti soluzioni di ripresa, un senso dell’avventura che ricorda i classici del cinema fantasy anni Ottanta e tanto, tanto sano umorismo. La presenza di due registi e sceneggiatori di commedia alla guida del progetto si rivela infatti più che vincente. Goldstein e Daley danno vita ad un film che non si prende sul serio, ma che anzi si diverte nel proporre determinate battute e gag, divertendo di conseguenza anche lo spettatore ed evitando quella seriosità che ha invece condannato tanti altri titoli simili. Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, in altre parole, riesce ad emergere da questa massa di opere anonime trovando e portando avanti per l’intera sua durata un tono scanzonato che ne è il punto di forza.

L’unione dei personaggi fa la forza

  1. Se è dunque tale leggerezza nei toni (che non è superficialità) l’ariete che il film utilizza per abbattere le possibili diffidenze dello spettatore, ad introdursi nel cuore di quest’ultimo sono poi i suoi protagonisti. Perfettamente aderenti ognuno ad una specifica e archetipica classe di personaggi del gioco, e per questo con il rischio di risultare un po’ rigidi a livello psicologico, i membri della compagnia presi singolarmente potrebbero non funzionare, ma insieme formano un gruppo ben assortito, capace di adattarsi ad ogni situazione e tono uscendone sempre a testa alta. Nel guardarli, risulta difficile non pensare agli amabili protagonisti della serie animata La leggenda di Vox Machina, basata sulla prima campagna della webserie a tema Dungeons & Dragons Critical Role. Un titolo, questo, di cui L’onore dei ladri sembra quasi un riuscitissimo adattamento in live-action.

A spiccare tra loro vi è sì Chris Pine nel ruolo di Edgin, fornendo una prova d’attore che conferma le sue grandi doti comiche, ma ancor di più Michelle Rodriguez in quelli della barbara mangiatrice di patate Holga. Il suo è un personaggio che preferisce usare le mani piuttosto che le parole, capace di sferrare poche ma indimenticabili battute, rivelandosi dotata di un’ironia che la rende subito beniamina del pubblico. È proprio Holga, per merito di una Rodriguez mai abbastanza celebrata e dotata di una presenza scenica unica, a conquistare un posto speciale nel cuore dello spettatore. Non va però dimenticato anche il Forge Fitzwilliam di Hugh Grant che, anche se più secondario rispetto agli altri personaggi, sa ritagliarsi i propri momenti di gloria. Ma, ribadiamo, è nel loro lavorare di gruppo che tali protagonisti emergono al meglio.

Un brillante adattamento del celebre gioco di ruolo

Alla luce di tutto ciò, tra effetti speciali convincenti, personaggi carismatici e un grande senso dell’umorismo e dell’avventura, si può affermare che Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, è un riuscitissimo adattamento dell’omonimo gioco di ruolo. Le aspettative generali erano piuttosto basse, quasi come se si partisse già con la certezza di una delusione, eppure va riconosciuto che il film sa ribaltare tale convinzione, dimostrandosi un godibilissimo blockbuster fantasy che fa suo il mondo del gioco per dar vita ad un avventura come non se ne vedevano da un po’. Naturalmente non tutto funziona, a partire da un finale fin troppo frettoloso che spezza in parte la magia, quasi come avvertisse all’ultimo la necessità di chiudere determinate storie ma lasciandone aperte altre in vista di possibili sequel. Gli elementi di pregio, però, superano di gran lunga queste pecche e il divertimento e il coinvolgimento emotivo sono assicurati.

Pantafa gratis al cinema con Cinefilos.it

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Pantafa gratis al cinema con Cinefilos.it

Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema, gratis, Pantafa, il nuovo film di Emanuele Scaringi, con protagoniste Kasia Smutniak e Greta Santi.

Ecco le città in cui sarà possibile partecipare alle anteprime:

ROMA
 
– CINEMA GIULIO CESARE
Giovedì 30 marzo 10 biglietti (5 nominativi)
Venerdì 31 marzo 20 biglietti (10 nominativi)
Sabato 1 aprile 30 biglietti (15 nominativi)
Domenica 2 aprile 10 biglietti (5 nominativi)
 
– CINEMA EURCINE
Giovedì 30 marzo 10 biglietti (5 nominativi)
Venerdì 31 marzo 20 biglietti (10 nominativi)
Sabato 1 aprile 30 biglietti (15 nominativi)
Domenica 2 aprile 10 biglietti (5 nominativi)
 
BOLOGNA
 
– CINEMA ODEON
Giovedì 30 marzo 10 biglietti (5 nominativi)
Venerdì 31 marzo 20 biglietti (10 nominativi)
Sabato 1 aprile 30 biglietti (15 nominativi)
Domenica 2 aprile 20 biglietti (10 nominativi)
 
TORINO 
 
– CINEMA GREENWICH
Giovedì 30 marzo 10 biglietti (5 nominativi)
Venerdì 31 marzo 20 biglietti (10 nominativi)
Sabato 1 aprile 30 biglietti (15 nominativi)
Domenica 2 aprile 20 biglietti (10 nominativi)
FIRENZE
-SPAZIO ALFIERI
Giovedì 30 marzo 10 biglietti (5 nominativi)
Venerdì 31 marzo 20 biglietti (10 nominativi)
Sabato 1 aprile 30 biglietti (15 nominativi)
Domenica 2 aprile 20 biglietti (10 nominativi)
MILANO
-PLINIUS
Giovedì 30 marzo 10 biglietti (5 nominativi)
Venerdì 31 marzo 20 biglietti (10 nominativi)
Sabato 1 aprile 30 biglietti (15 nominativi)
Domenica 2 aprile 20 biglietti (10 nominativi)

I biglietti saranno validi per qualsiasi spettacolo di giovedì 30 e venerdì 31 marzo, sabato 1 e domenica 2 aprile e potranno essere richiesti, fino ad esaurimento, inviando una email a [email protected] in cui andranno specificati il giorno in cui si intende utilizzare i biglietti e un secondo giorno alternativo nel caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di posto.

NB: riceveranno risposta solo gli assegnatari dei biglietti.

Gli orari delle proiezioni andranno consultati direttamente sui siti dei cinema.

È di fondamentale importanza che nell’email venga evidenziato che si sta chiedendo l’invito via CINEFILOS.

I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un documento di identità.

Pantafa, il trailer

Ghost of Tsushima: Chad Stahelski vuole esaltare i colori come fa il videogioco!

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John Wick: Chapter 4 di Chad Stahelski è appena uscito segnano l’ennesimo grande successo per il franchise, ma alcuni stanno ancora aspettando di sapere molto di più di quello che il regista ha intenzione di fare con l’annunciato adattamento cinematografico dell’acclamato videogioco per console Ghost of Tsushima. Il regista durante la promozione del suo ultimo film è tornato a parlare del videogioco in una recente intervista e ha rivelato quale sarà il suo approccio.

Stahelski ha detto a Discussing Film quanto amasse la serie e quanto si sentisse fortunato ad essere stato coinvolto. Ha poi parlato della storia del protagonista Jin Sakai e di come avrebbe potuto legare i colori del film direttamente al viaggio di Sakai come un altro modo per infondere narrazione alle immagini.

Ghost of Tsushima è una storia davvero interessante se ti immergi davvero nella storia di Jin Sakai e di cosa tratta veramente il film“, ha detto Chad Stahelski. “E lo leghi a queste fantastiche immagini. Puoi già dire dai film di John Wick che amo il colore e amo la composizione. Provare davvero e non solo essere all’altezza, ma superare ciò che il gioco ha fatto con la sua grafica è una sfida che mi affascina molto. Quindi è qualcosa su cui stiamo attualmente lavorando. Ad esempio, come puoi spingere la tavolozza dei colori? Come puoi dare vita a quel mondo in un modo molto realistico e radicato?

Lo sviluppatore Sucker Punch è stato lodato per la grafica di Ghost of Tsushima quando è stato rilasciato nel luglio 2020 su PlayStation 4 e poi di nuovo quando la Director’s Cut Per PS5 uscita un anno dopo. I colori in particolare sono stati elogiati, poiché il gioco open world aveva molti ambienti pieni di vegetazione lussureggiante che bagnavano la scena di rosso, bianco, giallo, blu o viola. Si è distinto rispetto a molti giochi open world, come ad esempio Assassin’s Creed Valhalla contemporaneo del 2020, che aveva una tavolozza di colori significativamente più tenue. I giocatori possono anche giocare a Ghost of Tsushima in bianco e nero attraverso la sua modalità Kurosawa. Questa modalità speciale ha ristretto i canali audio, ha aggiunto la grana simile ad un film e, come accennato in precedenza, ha trasformato tutto in bianco e nero per evocare i film del famoso regista giapponese Akira Kurosawa.

Il film di Ghost of Tsushima

Il film di Ghost of Tsushima è stato annunciato nel 2021 e farà parte di una serie di adattamenti cinematografici targati Sony Pictures e che comprende anche Rainbow Six con Michael B. Jordan e Days Gone, adattamento annunciato quest’anno.

Ben Affleck riflette sull’interpretazione di Batman e il suo ruolo in The Flash

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La storia di Ben Affleck con il DC Universe è lunga e complicata, ma in una recente intervista con The Hollywood Reporter, la star e regista dell’imminente AIR – La storia del grande salto ha riflettuto sia sul bene che sul male dell’esperienza di far parte dell’universo dei cinecomics targati DC.

Parlando della sua storia nel ruolo di Batman, Affleck ha discusso di come la sua esperienza nella lavorazione di Justice League gli abbia impedito di dirigere il film di Batman in cui avrebbe dovuto essere anche il protagonista. Stavo per dirigere un film su Batman e [la Justice League] mi ha fatto dire, ‘Sono fuori. Non voglio mai più fare niente di tutto questo. Non sono adatto.’”, ha ammesso Affleck. “È stata la peggiore esperienza che abbia mai  avuto in un’azienda piena di esperienze di merda. Mi ha spezzato il cuore. C’era l’idea che qualcuno [Joss Whedon] arrivasse, tipo, ‘Ti salverò e faremo 60 giorni di riprese e scriverò un’intera cosa su quello che hai. Ho il segreto.’ E non era il segreto. Non lo era. È stato difficile”.

E ho iniziato a bere troppo“, ha continuato Ben Affleck. “Ero tornato in hotel a Londra, e ho pensato: ‘Questa non è la vita che voglio. I miei figli non sono qui. Sono infelice.’ Vuoi andare al lavoro e trovare qualcosa di interessante a cui aggrapparti, piuttosto che indossare semplicemente una tuta di gomma, e per la maggior parte del tempo stai semplicemente davanti allo schermo del computer dicendo: “Se queste scorie nucleari si liberano, noi…” Va bene. Non mi esalta né lo butto giù, ma sono arrivato a un punto in cui l’ho trovato creativamente non soddisfacente. Inoltre, sei sudato ed esausto. E ho pensato: ‘Non voglio partecipare a questo in alcun modo. E non voglio più sperperare la mia vita, di cui ho una quantità limitata“.

Nonostante non abbia avuto la migliore esperienza della sua vita con il film Justice League, Ben Affleck ha continuato a riprendere il suo ruolo di Batman e apparirà ancora nel prossimo film di The Flash. Questa esperienza per l’attore è stata la più breve mana anche la migliore nei panni di Batman. Ben Affleck in merito a questo ha detto che questo film gli ha permesso “finalmente” di capire come interpretarlo. Finalmente ho capito come interpretare quel personaggio, e l’ho “inchiodato” in The Flash. Per i cinque minuti che sono lì, è stato davvero fantastico. Molto è solo tono. Devi capire, qual è la tua versione della persona? Chi è il ragazzo che si adatta a quello che sai fare? Ho cercato di adattarmi a un Batman. E comunque, mi piacciono molte delle cose che abbiamo fatto, specialmente la prima volta.

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Fast X: rivelata l’identità del personaggio di Brie Larson

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Fast X: rivelata l’identità del personaggio di Brie Larson

Sono stati rivelati nuovi dettagli sul personaggio che Brie Larson interpreterà nell’imminente Fast X, decimo capitolo della saga di Fast & Furious. Dopo vari rumors e notizia false ora finalmente è stato rivelato il legame che c’è tra questo personaggio e l’intera saga del franchise della Universal Studios.

Infatti abbiamo scoperto che il personaggio di Brie Larson, Tess, è la figlia di Mr. Nobody della serie. Mr. Nobody è un ex agente della CIA interpretato da Kurt Russell. Introdotto iper la prima volta in Fast and Furious 7, il personaggio sarebbe apparso anche in The Fate of the Furious e Fast and Furious 9, dove è stato rivelato che ha salvato Han Seoul-Oh di Sung Kang. A rivelare la sua identità è stata proprio l’attrice impersona a Total Film.

Tecnicamente è dell’Agenzia, ma in un certo senso è una specie di ponte. Non va d’accordo con la direzione che sta prendendo l’Agenzia ora che suo padre non c’è”, ha detto Brie Larson a Total Film . “Crede nell’eredità che suo padre ha creato, che è stare con Dom, è collaborare con la famiglia Toretto, e sta lottando per mantenere questo. Dom sa che ha una mente forte e sicuramente rispetta il fatto che abbia fatto di tutto per parlargli e vuole creare fiducia. Quello che chiede a Tess è un test. Ad esempio, se è un compito impossibile e lei può portarlo a termine, allora è una famiglia per la vita”.

Fast X, La fine della corsa ha inizio

Fast X uscirà nelle sale il 18 maggio 2023 ed è diretto dal regista di Transporter  Louis Leterrier, che ha raccolto il timone dopo che Justin Lin ha improvvisamente abbandonato il progetto a causa di divergenze creative. Il film è scritto da Justin Lin e Dan Mazeau, con Justin Lin ancora impegnato come produttore del film.

La fine della corsa ha inizio. Fast X, il decimo film della saga di Fast & Furious, dà il via ai capitoli finali di uno dei più leggendari e popolari franchise cinematografici, giunto al suo terzo decennio e ancora sostenuto dallo stesso cast e dagli stessi personaggi degli esordi. Nel corso di molte sfide e contro ostacoli impossibili, Dom Toretto (Vin Diesel) e la sua famiglia hanno superato in astuzia, coraggio e abilità tutti i nemici che hanno incontrato sul loro cammino. Ora si trovano di fronte all’avversario più letale che abbiano mai affrontato: una minaccia terribile che emerge dalle ombre del passato, alimentata dalla vendetta, determinata a disperdere la famiglia e a distruggere per sempre tutto e tutti i suoi cari.

In Fast Five del 2011, Dom e la sua squadra hanno eliminato il famigerato boss della droga brasiliano Hernan Reyes e distrutto il suo impero su un ponte di Rio De Janeiro. Quello che non sapevano è che il figlio di Reyes, Dante (Jason Momoa di Aquaman), ha assistito a tutto questo e ha passato gli ultimi 12 anni a elaborare un piano per far pagare a Dom il prezzo più alto. Il complotto di Dante spingerà la famiglia di Dom da Los Angeles alle catacombe di Roma, dal Brasile a Londra e dal Portogallo all’Antartide. Si stringeranno nuove alleanze e torneranno vecchi nemici. Ma tutto cambia quando Dom scopre che suo figlio di 8 anni (Leo Abelo Perry, Black-ish) è l’obiettivo finale della vendetta di Dante.

L’estate in cui imparammo a volare 2: trailer dei nuovi episodi in arrivo su Netflix

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Netflix ha annunciato lunedì che la seconda parte di L’estate in cui imparammo a volare 2 sarà presentata in anteprima il 27 aprile 2023. Il colosso dello streaming ha inoltre rilasciare un nuovo trailer del lotto dei prossimi sette episodi. Nel cast tornano i protagonisti Katherine Heigl, Sarah Chalke, Ali Skovbye, Roan Curtis, Ben Lawson, Beau Garrett, Yael Yurman, India de Beaufort, Greg Germann, Jolene Purdy e Ignacio Serricchio.

https://www.youtube.com/watch?v=uYaOfa0uP6c

L’estate in cui imparammo a volare 2 – Parte 2: i sette episodi finali sono disponibili il 27 aprile 2023

Cosa potrebbe aver causato la fine del forte legame trentennale tra Tully e Kate, le “amiche del cuore per sempre”? Lo scopriremo in questa stagione, ma prima Kate deve affrontare le dolorose conseguenze della sfortunata missione di Johnny in Iraq. Tully invece resta coinvolta in una causa legale dopo aver abbandonato il suo talk show e deve ricominciare la carriera da zero. Tutto ciò la fa riflettere sulla propria natura e provenienza, spingendola anche a cercare il padre che non ha mai conosciuto nonostante le obiezioni di Nuvola, la riservata madre hippy. Negli anni ’80 vediamo Kate e Johnny che all’inizio della loro storia d’amore causano tensioni nella redazione in cui lavorano entrambi, mentre Tully fa carriera e si scontra (e flirta!) con lo spavaldo commentatore sportivo Danny Diaz. Lui potrebbe essere la sua anima gemella, se solo riuscissero a smettere di litigare per cinque minuti. Negli anni ’70 le adolescenti Kate e Tully faticano a mantenere intatta la loro amicizia quando Nuvola finisce in carcere per traffico di droga e Tully va a vivere con la nonna, lontana da Firefly Lane. Mentre le ragazze affrontano separatamente le difficoltà della scuola superiore, sanno bene di aver bisogno l’una dell’altra.

 

Killers of the Flower Moon: rivelata la data di uscita del film di Martin Scorsese

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Apple Original Films ha fissato la data di uscita di Killers of the Flower Moon il prossimo e attesissimo film dell’acclamato regista Martin Scorsese. THR riferisce che l’attesissimo dramma poliziesco che protagonista assoluto Leonardo DiCaprio uscirà in sale limitate il 6 ottobre 2023, seguito dalla sua uscita il 20 ottobre in streaming su Apple TV+. Killers of the Flower Moon è stato sviluppato per la prima volta alla Paramount nel 2019, con Apple che è salita a bordo nel maggio del 2020 per co-finanziare e co-distribuire il film. Dopo un ritardo nella produzione dovuto alla pandemia di COVID-19, le riprese principali sono iniziate nell’aprile del 2021 in Oklahoma.

Storicamente, la maggior parte dei film originali di Apple sono stato diffusi esclusivamente sul servizio di streaming o sono stati distribuiti in un numero limitato di sale. Ma secondo Bloomberg, Apple ora prevede di spendere 1 miliardo di dollari all’anno per produrre film che verranno distribuiti nelle sale, come parte di un piano per aumentare il suo profilo a Hollywood e commercializzare il suo servizio di streaming. Nonostante il suo status di nuovo arrivato e il numero inferiore di film rispetto ai concorrenti in streaming, Apple ha già distribuito un film vincitore Premio Oscar come CODA del 2021, che lo studio ha acquisito al Sundance per la cifra record di 25 milioni di dollari.

Killers of the Flower Moon, il film

Basato sull’omonimo libro best-seller, Killers of the Flower Moon è ambientato nell’Oklahoma degli anni ’20 e segue l’omicidio seriale di membri della Osage Nation, l’associazione di ricca di petrolio. La storia racconta una serie di crimini brutali in circostanze misteriose che si sono verificati conosciuto come “il regno del terrore”. Oltre a dirigere, Martin Scorsese ha scritto la sceneggiatura con Eric Roth, co-sceneggiatore di Dune e A Star is BornLeonardo DiCaprio interpreta Ernest Burkhart, il nipote di un potente allevatore locale interpretato da Robert De Niro, mentre Lily Gladstone interpreta la moglie Osage Mollie e Jesse Plemons è Tom White, l’agente dell’FBI incaricato di indagare sugli omicidi. Il cast include anche Brendan Fraser e John Lithgow.

Killers of the Flower Moon riunisce ancora una volta Martin Scorsese con i collaboratori di lunga data Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Insieme a loro ci sono l’attore premio Oscar Brendan Fraser, Jesse Plemons, Lily Gladstone, Tantoo Cardinal, Jason Isbell, Sturgill Simpson, Louis Cancelmi, William Belleau, Tatanka Means, Michael Abbott Jr., Pat Healy, Scott Shepherd e molti altri. La pellicola è diretto e prodotto da Martin Scorsese. Il film è una produzione di Apple Studios, Imperative Entertainment e Appian Way Productions, con Dan Friedkin e Bradley Thomas come produttori.

Gli Aristogatti: il remake in Live-Action ha trovato il suo regista

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È stato scelto il regista dell’annunciato remake ibrido live-action e CGI della Disney sul classico de Gli Aristogatti. A darne notizia è stato il noto sito americano Deadline riporta che il regista e musicista premio Oscar Ahmir “Questlove” Thompson dirigerà il remake, fungendo anche da produttore esecutivo e supervisionando la musica del film. Il film sarà scritto da Will Gluck, che produrrà per Olive Bridge, e Keith Bunin, mentre i produttori esecutivi saranno Tarik Trotter, Shawn Gee e Zarah Zohlman per Two One Five Entertainment.

Ahmir “Questlove” Thompson ha vinto un Oscar nel 2022 per il suo documentario Summer of Soul . Oltre al cinema, è un membro della famosa band di Filadelfia Roots e ha vinto sei Grammy Awards. Gli Aristogatti è stato originariamente pubblicato nel 1970 ed è stato l’ultimo film ad essere approvato personalmente da Walt Disney prima della sua morte nel 1966. Il film segue un gruppo di gatti aristocratici che devono collaborare con un carismatico gatto dopo essere stati rapiti da un maggiordomo nel tentativo di rubare la loro eredità.

Membro fondatore dell’iconica band hip hop di Filadelfia The Roots, il sei volte vincitore del Grammy Thompson ha fatto il salto alla regia con il suo documentario Summer of Soul, sul festival culturale di Harlem del 1969. Il film è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival del 2021, portando a casa il Gran Premio della Giuria e iniziando la sua serie di riconoscimenti che sarebbero culminati il premio Oscar del 2022. Da allora, Thompson ha soppesato le sue opzioni prima di scegliere il progetto giusto con il quale fare il salto nella fiction, approdando infine alla Disney che lo ha ingaggiato per il suo remake Aristogatti. 

Florida Man: trailer della miniserie Netflix con Edgar Ramírez

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Florida Man: trailer della miniserie Netflix con Edgar Ramírez

Netflix ha diffuso il trailer dell’imminente miniserie poliziesca Florida Man che vede protagonista il candidato al Edgar Ramírez. La miniserie sarà disponibile per lo streaming il mese prossimo, il 13 aprile.

Florida Man è creato e prodotto esecutivamente da Donald Todd (This Is Us), che è anche lo showrunner. Descritto come “un’odissea selvaggia in un luogo soleggiato per persone losche”, il dramma limitato è interpretato da Edgar Ramírez, Anthony LaPaglia, Abbey Lee, Otmara Marrero, Lex Scott Davis, Emory Cohen, Clark Gregg, Isaiah Johnson, Paul Schneider e Lauren Buglioli.

Quando un ex poliziotto in difficoltà (Edgar Ramírez) è costretto a tornare in Florida per trovare la fidanzata in fuga da un criminale di Philadelphia, quello che doveva essere un semplice incarico diventa un viaggio che presto coinvolge segreti familiari e un inutile tentativo di fare la cosa giusta in una situazione tutta sbagliata. Florida Man dell’ideatore Donald Todd è una folle odissea in un luogo pieno loschi individui.

https://www.youtube.com/watch?v=Juyodtul_7s

La serie è prodotta da Jason Bateman e Michael Costigan per la loro società Aggregate Films come parte del loro accordo in esclusiva con lo streamer. Il progetto segna l’ultima collaborazione di Ramirez con Netflix, dopo aver recitato in precedenza nei film The Last Days of American Crime e Yes Day .

Jonathan Majors accusato di aggressione e molestie dopo l’arresto a New York

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Jonathan Majors è stato chiamato in giudizio domenica scorsa per diverse accuse di aggressione e molestie, secondo l’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan. Nella denuncia, l’anonima accusatrice afferma che l’imputato “l’ha colpita in faccia con una mano aperta, provocandole un dolore notevole e una lacerazione dietro l’orecchio”. Afferma inoltre che “le ha messo una mano sul collo, provocandole lividi e dolore sostanziale”.

Majors è stato arrestato sabato a Manhattan in una presunta “disputa domestica”. È stato accusato di diversi capi d’accusa di aggressione di terzo grado, tre capi d’accusa di tentata aggressione di terzo grado, un conteggio di molestie aggravate di secondo grado e un conteggio di molestie di secondo grado.

L’ufficio del procuratore distrettuale afferma che un giudice ha rilasciato Jonathan Majors su sua stessa ammissione e ha concesso un ordine di protezione limitato. Il suo avvocato ha contestato le affermazioni, dichiarando che “Jonathan Majors è completamente innocente ed è probabilmente vittima di un alterco con una donna che conosce”. Il suo avvocato della difesa penale Priya Chaudhry ha aggiunto: “stiamo rapidamente raccogliendo e presentando prove al procuratore distrettuale con l’aspettativa che tutte le accuse vengano ritirate imminentemente”.

Jonathan Majors è uno dei volti in rapida ascesa a Hollywood. In questo momento è nelle sale di tutto il mondo in Creed III in cui interpreta l’antagonista di Michael B. Jordan. Cosa ancora più importante per il suo curriculum e per la sua carriera a lungo termine, Jonathan Majors è l’interprete di Kang il Conquistatore, il prossimo grande villain del Marvel Cinematic Universe e sta conquistando anche molto terreno nel cinema indipendente, tanto che il suo ultimo film, originariamente presentato in anteprima al Sundance, Magazine Dreams, è stato acquisito da Searchlight Pictures e arriverà nelle sale USA l’8 dicembre. L’attore ha anche firmato per una nuova produzione di Amazon Studios.

Liv Tyler torna al Marvel Cinematic Universe a 16 anni di distanza

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Liv Tyler torna nel Marvel Cinematic Universe, 16 anni dopo la sua ultima apparizione nel franchise. L’attrice apparirà in Captain America: New World Order del 2024, riprendendo il suo ruolo da The Incredible Hulk del 2008 nei panni della scienziata Betty Ross, la figlia del generale Thaddeus “Thunderbolt” Ross. Quel ruolo era stato interpretato originariamente dal defunto William Hurt, che è riapparso più volte per i Marvel Studios, a partire da Captain America: Civil War del 2016, in cui Ross era diventato Segretario di Stato.

Harrison Ford è subentrato nel ruolo di Thaddeus Ross per Captain America: New World Order, in cui il personaggio è diventato Presidente degli Stati Uniti. In The Incredible Hulk, Betty Ross di Liv Tyler era l’interesse amoroso per Bruce Banner di Edward Norton; dopo che Norton è stato sostituito da Mark Ruffalo, il personaggio di Tyler è stato menzionato di sfuggita, ma non era mai riapparso prima.

Captain America: New World Order

Julius Onah dirige  Captain America: New World Order, su una sceneggiatura di Malcolm Spellman e Dalan Musson. Il cast comprenderà Anthony Mackie nei panni di Sam Wilson/Captain America, Danny Ramirez nei panni di Joaquín Torres/Falcon, Tim Blake Nelson nei panni di Samuel Sterns/Leader, Carl Lumbly nei panni di Isaiah Bradley e Shira Haas nei panni di Ruth Bat-Seraph/Sabra. L’uscita al cinema è prevista per il 3 maggio 2024.

Jake Schreier dirigerà Thunderbolts e si baserà su una una sceneggiatura di Eric Pearson. Il cast dell’ensemble è composto da Florence Pugh come Yelena Belova, Sebastian Stan come Bucky Barnes/Winter Soldier, Wyatt Russell come John Walker/US Agent, Olga Kurylenko come Antonia Dreykov/Taskmaster, David Harbour come Alexei Shostakov/Red Guardian, Hannah John-Kamen come Ava Starr/Ghost, e Julia Louis-Dreyfus come Contessa Valentina Allegra de Fontaine. Thunderbolts uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

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La bella e la bestia: il cast e le frasi del film con Vincent Cassel

Da sempre le fiabe sono fonte di grandi ispirazioni per il cinema e le sue storie. Nei decenni sul grande schermo si sono avvicendate innumerevoli versioni e reinterpretazioni dei più celebri racconti di questo tipo, arricchendo l’immaginario di generazioni e generazioni di spettatori. Tra le tante, quella di La bella e la bestia è certamente una delle più celebri. Questa è stata portata diverse volte al cinema, tra cui con i noti adattamenti della Disney. Nel 2014 arriva però una versione più fedele al racconto originale (qui la recensione), diretta dal francese Christophe Gans.

Non deve sorprendere che tale film arrivi proprio dalla Francia, poiché è qui che nel 1740 inizia a diffondersi la fiaba, grazie alla scrittrice Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve. Negli anni questo si è arricchito di dettagli e particolarità, arrivando fino alla celebre versione di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont nel 1756. Desiderando dar vita ad un film incentrato proprio sulla tradizionale fiaba, priva delle colorate aggiunte attuate dalla Disney, lo studios di produzione Pathé decise di acquisirne i diritti per una trasposizione tutta francese.

Con i ruoli dei protagonisti andati a due dei più celebri attori del cinema francese e internazionale, il film venne presentato in anteprima al Festival di Berlino. Successivamente, una volta arrivato in sala, il film si affermò come un discreto successo, riuscendo a guadagnare quasi 50 milioni di dollari a livello globale. In particolare, di questo nuovo La bella e la bestia è stata apprezzata l’atmosfera dark, come anche il maggior realismo conferito all’intera vicenda. Proseguendo qui nella lettura sarà poi possibile scoprire tutte le principali curiosità legate alla trama e al cast del film.

La bella e la bestia: la trama del film

La vicenda si apre con la disgrazia che colpisce un ricco mercante di nome Monsieur de Beauffremont, il quale si trova a perdere tutti i propri averi in mare a causa di un violento naufragio. Tale disgrazia costringe l’uomo e i suoi sei figli a trasferirsi in campagna, sperando di poter ricominciare da capo. Con il tempo, la loro situazione economica torna ad un livello di stabilità, e l’uomo decide fare un dono ad ognuno dei figli. La minore di questi, Belle, dolce e aggraziata, chiede però nulla più che una rosa rossa. Per accontentarla, il padre si reca nel bosco in cerca di questa. Qui, tuttavia, finirà nella trappola di una mostruosa bestia, che proporrà all’uomo uno scambio: una vita per una rosa.

Sentendosi colpevole per il rischio a cui il padre va incontro, Belle decide di prendere il suo posto e concedersi a ciò che la bestia vorrà fare di lei. Questa però, colpita dal coraggio della giovane, decide di non ucciderla bensì di tenerla con sé nel suo castello. Prigioniera qui, Belle inizia ad esplorare le tante stanze e i giardini del luogo, imbattendosi infine nel grande segreto della bestia. Un segreto di cui nessuno dovrebbe essere al corrente. Pur rischiando di andare incontro alla furia della creatura, la giovane decide però di aiutarlo a liberarsi dalla maledizione che attanaglia il padrone del castello. Riuscire nel suo intento, però, sarà più difficile del previsto.

La bella e la bestia cast

La bella e la bestia: il cast del film

Protagonista femminile del film è l’attrice Léa Seydoux nel ruolo di Belle. L’attrice, divenuta popolare l’anno prima con La vita di Adele, si dichiarò da subito entusiasta di poter recitare nel ruolo offertole. Suo desiderio era infatti quello di poter recitare in un film in costume di questo tipo, per il quale si preparò a lungo, approfondendo la fiaba per costruire il carattere del proprio personaggio. Accanto a lei, nel film, si ritrova poi il celebre Vincent Cassel nei panni della Bestia. L’attore, allo stesso modo, si dichiarò particolarmente interessato ad interpretare un ruolo del genere, diverso dai soliti a cui era abituato. Per vestire i panni della creatura, però, egli dovette spendere diverso tempo nello studiare i movimenti di questa, al fine di renderne più realistica la resa tramite effetti speciali.

Nel film si ritrovano poi diversi noti attori francesi nei ruoli di contorno. André Dussollier, noto per aver recitato tanto in Francia quanto in Italia, interpreta qui il ruolo del padre di Belle. Lo spagnolo Eduardo Noriega, anch’egli attore di livello internazionale, recita qui nei panni del cacciatore Perducas, che si opporrà alla Bestia. La celebre Sara Giraudeau compare nei panni di Clotilde, una delle sorelle di Belle, mentre Audrey Lamy è l’altra di queste, Anne. L’attrice Yvonne Catterfeld interpreta invece la Principessa, ruolo chiave nel racconto del passato della Bestia. L’attore Nicolas Gob, noto per alcuni ruoli televisivi, interpreta invece Maxime, uno dei fratelli maschi di Belle.

La bella e la bestia: il trailer, le frasi più belle e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La bella e la bestia è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno lunedì 27 marzo alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Nel film sono inoltre presenti diverse frasi oggi entrate a far parte dell’immaginario comune. Si tratta di battute e affermazioni che descrivono alla perfezione non solo il contesto in cui si svolge la storia ma anche i protagonisti che le pronunciano. Di seguito si riportano le più belle e più importanti del film.

  • “Belle, se non tornerete… – Lo so, ci ucciderete tutti. – No, ne morirò.” (Belle e la Bestia)
  • “Tornare da lui è il mio unico scopo” (Belle)
  • “Mi avete visto per quello che sono. Ditemi ancora che mi disprezzate, ditemelo” (Bestia)
  • “Una vita per una rosa” (Bestia)
  • “Credete che con tempo e pazienza avreste potuto amarmi? – Ma io vi amo già” (Bestia e Belle)

Fonte: IMDb

I cacciatori del cielo, docu-film sulla storia di Francesco Baracca il 29 Marzo su Rai 1

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Per celebrare il Centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare, mercoledì 29 marzo alle 21.30 su Rai1 Rai Documentari propone I cacciatori del cielo, primo docu-film sulla storia dell’asso dell’aviazione Francesco Baracca interpretato da Giuseppe Fiorello e con la regia di Mario Vitale, prodotto da Gloria Giorgianni per Anele con Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai Documentari, con il Patrocinio e la partecipazione del Ministero della Difesa, Aeronautica Militare e Difesa Servizi, con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con il sostegno di Intesa Sanpaolo e con Aerea S.p.A. ed Elettronica S.p.A..

Il progetto, scritto da Pietro Calderoni e Valter Lupo, con la collaborazione di Mario Vitale e la consulenza storica di Paolo Varriale, racconta le imprese eroiche, la vita e l’amicizia di quei pionieri del volo che si distinsero per le loro azioni e il loro coraggio durante la Prima Guerra Mondiale e le cui gesta gettarono le basi per la nascita dell’Aeronautica Militare avvenuta il 28 marzo 1923.

Un racconto avvincente che abbraccia temi universali come amicizia, grandi ideali e l’amore e che intervalla alla fiction vera e propria, arricchita da una serie di “interviste ricostruite” ai protagonisti della storia interpretati dai rispettivi attori, preziosi materiali di repertorio, sia foto che filmati d’epoca, e animazioni originali.

Mi chiamo Francesco Baracca. Sono un pilota del Regio Esercito. Prima di diventare aviatore ero al Piemonte Cavalleria. L’aviazione era ancora ai suoi albori, in pochissimi si avventuravano nei cieli… Un giorno assistetti a uno di quei primissimi voli e fu subito una folgorazione! Vedere quell’aereo che si librava nel cielo, vederlo entrare e scomparire tra le nuvole… Capii immediatamente che l’aviazione sarebbe stato il futuro e io volevo farne parte. Poi, il 24 maggio 1915, tutto cambiò”.

Il cast del film I cacciatori del cielo

Giuseppe Fiorello è Francesco Baracca, che per i suoi meriti sarà in breve promosso prima capitano e poi maggiore, assumendo nel frattempo il comando della 91a Squadriglia, la “Squadriglia degli assi”: romagnolo, sanguigno, istintivo e coraggioso, affascinante e colto, di ottima famiglia, generoso, spavaldo ma mai inutilmente votato al sacrificio. Ricordato come “l’Asso degli assi” per aver conseguito il maggior numero di vittorie aeree tra i piloti italiani della Grande Guerra e in assoluto, ottenendo 34 vittorie nei combattimenti aerei, Francesco Baracca si impose rapidamente nell’immaginario collettivo del popolo italiano come un vero e proprio eroe nazionale.

Nel cast, accanto a Giuseppe Fiorello, anche Luciano Scarpa nel ruolo del Comandante Pier Ruggero Piccio, altra figura carismatica dell’aviazione italiana e asso della Grande Guerra, in seguito primo Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare; Claudia Vismara, che dà il volto a Norina Cristofoli, giovane cantante lirica di Udine, bella, timida e allo stesso tempo determinata, che vivrà un’intensa seppur breve storia d’amore con Francesco; Andrea Bosca, che interpreta il personaggio di finzione Bartolomeo Piovesan, meccanico di umili origini addetto alla manutenzione dell’aereo di Baracca e geniale ideatore di fondamentali migliorie nelle prestazioni di volo dei rudimentali velivoli della compagnia. Tra gli altri attori, Ciro Esposito dà il volto a Fulco Ruffo di Calabria, Enzo Garramone veste i panni del Re Vittorio Emanuele II e Rodolfo Corsato di un Colonnello dell’Esercito Italiano, mentre Patrizia La Fonte e Paolo Rozzi interpretano i genitori di Baracca.

La trama del film I cacciatori del cielo

L’arco narrativo del docu-film parte dal 1915, anno in cui Baracca, Piccio e Piovesan, tre uomini molto diversi fra loro per estrazione sociale, provenienza e indole ma destinati a diventare grandi amici, si ritrovano insieme nel campo di aviazione di Santa Caterina, vicino Udine, sede del primo reparto aerei da caccia e del Comando Supremo; l’iniziale difficoltà a resistere contro i raid aerei austroungarici verrà superata dalle innovazioni introdotte dal meccanico Piovesan e dalla maestria di quei pionieri del volo, in primis Baracca, che conseguirà la prima vittoria italiana nella storia dell’Aeronautica, il 7 aprile 1916, a cui ne seguiranno molte altre, rendendolo un’icona nella popolazione italiana, insieme allo stemma del suo aereo, il Cavallino rampante. Un successo che indurrà il Comando Supremo a superare le perplessità iniziali e istituire una squadriglia di élite, la 91a, per le operazioni particolarmente delicate, affidata a Baracca. La disfatta di Caporetto porterà anche la squadriglia ad abbandonare Santa Caterina per trasferirsi in Veneto, sul campo di aviazione di Quinto, vicino Treviso. Per le loro imprese, Baracca e Piccio ottengono la medaglia d’oro al valor militare, fino alla tragica morte dell’asso degli assi, avvenuta a 30 anni il 19 giugno 1918 nel corso di una missione sul Montello, durante la Battaglia del Piave. La sua morte suscitò grande commozione in tutto il Paese.

A suo nome nel 1926 fu inaugurato a Lugo di Romagna il Museo Francesco Baracca, dal 1993 trasferito nella casa natale del pilota, luogo particolarmente suggestivo che ospita anche il caccia originale su cui ha conseguito la sua 30a vittoria, lo SPAD VII S2489, e dove si sono svolte alcune riprese grazie alla collaborazione con il Comune di Lugo di Romagna, Emilia-Romagna Film Commission, Visit Romagna e Consorzio In Bassa Romagna. Le altre riprese sono state realizzate in Veneto a Nervesa della Battaglia, presso la Fondazione Jonathan Collection, dove è stata utilizzata anche la replica volante dello SPAD XIII, uno degli iconici aerei di Baracca, a Villafranca di Verona, a Lonigo e presso il Museo Villa Lattes di Istrana.

I cacciatori del cielo è una produzione Anele con Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai Documentari, con il Patrocinio e la partecipazione del Ministero della Difesa, Aeronautica Militare e Difesa Servizi, con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con il sostegno di Intesa Sanpaolo e con Aerea S.p.A. ed Elettronica S.p.A.. Con il contributo di Emilia-Romagna Film Commission, Visit Romagna, Comune di Lugo di Romagna e Consorzio In Bassa Romagna. Un docu-film da 90 minuti diretto da Mario Vitale, prodotto da Gloria Giorgianni. Produttori Associati Tore Sansonetti e Carlotta Schininà. Scritto da Pietro Calderoni e Valter Lupo, con la collaborazione di Mario Vitale e la consulenza storica di Paolo Varriale. Musiche di Pasquale Catalano e Antonio Fresa – Edizioni Curci.

Il Suo Regno: recensione della serie Netflix

Il Suo Regno: recensione della serie Netflix

Il Suo Regno è una serie tv argentina marchiata Netflix arrivata alla seconda stagione e che è disponibile sulla piattaforma già a partire dal 22 marzo. Ideata e scritta da Claudia Piñeiro e Marcelo Piñeyro – che l’ha anche diretta – è stata inaugurata ad agosto 2021 e la sua fama è esponenzialmente cresciuta fino ad arrivare in 990 Paesi. Lei è una famosa scrittrice di libri thriller e lui un regista dall’esperienza decennale e avevano già collaborato nel 2009 proprio per la trasposizione di un romanzo scritto da lei: Le vedove del giovedì.

Il Suo Regno, la genesi

Un po’ di tempo fa erano stati entrambi contattati da un produttore che gli aveva proposto un progetto che però non era piaciuto a nessuno dei due. Ma la voglia di tornare a lavorare insieme ha mosso i due autori a farsi venire in mente un’idea che sarebbe valsa Netflix e il popolo argentino.

Così nasce Il Suo Regno (El Reino in lingua originale), la storia di una comunità cristiana evangelica di Buenos Aires il cui leader Emilio Vázquez Pena (Diego Peretti) si trova improvvisamente a dover valutare la proposta di una carriera politica. Intrighi, manipolazioni, giochi di potere e scandali sono dietro a ogni angolo, ma anche qualche piccolo, quasi irrisorio, accenno di dolcezza e una buona dose di grottesco.

Ruotando tutto principalmente attorno ai meccanismi della comunità religiosa, Claudia Piñeiro ha ricevuto non poche critiche da parte degli esponenti di tali congregazioni che in Argentina sono molto influenti ed estremamente diffuse. La scelta della tematica è infatti stata abbracciata da lei e Marcelo Piñeyro anche in virtù della recente rapida crescita di gruppi cristiani evangelici in tutto il continente americano e del loro ingente coinvolgimento all’interno di partiti politici di destra.

El Reino Season 2. (L to R) Mercedes Moran, Diego Peretti in El Reino Season 2. Cr. Marcos Ludevid / Netflix © 2023

Ed è esattamente questo che raccontano le due stagioni de Il Suo Regno. La Iglesia de la Luz vanta un numero di fedeli ampissimo che versano donazioni a palate permettendo il costoso stile di vita della famiglia del Pastore Emilio. Per quanto lui sia il predicatore, a tirare davvero i fili del comando e della gestione del loro impero è la moglie Elena (interpretata dalla bravura di Mercedes Morán) e nonostante i continui tentativi nell’insabbiare gli orrori compiuti, la forza della verità sarà come un’ondata inarrestabile.

Dal lato di chi cercherà di scoperchiare il vaso di Pandora c’è la dottoressa a capo delle indagini Roberta Candia (Nancy Dupláa) insieme al gruppo di giovani militanti vittime della Iglesia de la Luz composto da Julio (Chino Darín), Tadeo (Juan Pedro Lanzani) e Remigio (Nico García).

Un racconto trasudante verità

Il Suo Regno trasuda la storia vera del proprio Paese, quello nel quale si svolge. E ci si domanda talvolta quanta possa essere la distanza percepita dallo spettatore argentino tra i fatti narrati e quelli di cronaca e politica. Probabilmente molto poca. Ed è l’aspetto che turba e inquieta durante la visione, soprattutto percependo la familiarità a determinate svolte e soluzioni politiche che solo chi ha ripetitivamente vissuto può avere. Per un italiano rasenterebbe uno scenario distopico.

In ogni caso, la seconda stagione della serie di Claudia Piñeiro e Marcelo Piñeyro, risulta leggera e vaga nel modo in cui attraversa alcuni fatti – per quanto possa sembrare paradossale – perché non va nelle profondità degli abissi dei propri personaggi per poi far condurre gli eventi a partire da questi, ma fa il contrario. Sono i protagonisti a dover essere al servizio del racconto, con il risultato che viene sfiorato tutto senza però che nulla sia mai toccato davvero. L’effetto è un certo distacco nei confronti dell’emotività tirata fuori dagli attori, mentre ci si aggrappa a piccoli fili di trama che provano a intessere ma che spariscono quasi subito. È evidente, dunque, che a catturare l’attenzione debbano essere gli avvenimenti, i casi presentati. Quasi come se ci fosse l’eco di un bisogno di denuncia.

November – I cinque giorni dopo il Bataclan, il trailer del film dal 20 aprile al cinema

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Tratto da fatti realmente accaduti, November – I cinque giorni dopo il Bataclan di Cédric Jimenez (BAC Nord) arriva nelle sale italiane dopo essere stato presentato con successo all’ultimo Festival di Cannes ed essere stato candidato a ben 6 Premi César. In uno spy thriller adrenalinico, il film ricostruisce quei terribili giorni del novembre 2015, quando una serie di attentati terroristici sconvolse la Francia e proietta lo spettatore nel fulcro dei servizi antiterrorismo francesi, in una caccia all’uomo senza esclusione di colpi. Pluripremiato il cast: il Premio Oscar Jean Dujardin e i Premi César Anaïs DemoustierSandrine Kiberlain e Lyna Khoudri.

November – I cinque giorni dopo il Bataclan sarà distribuito da Adler Entertainment a partire dal 20 aprile.

Grosso guaio all’Esquilino: La leggenda del Kung Fu, il trailer del film con Lillo Petrolo

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Prime Video ha svelato oggi il trailer e il poster del film Original italiano Grosso guaio all’Esquilino: La leggenda del Kung Fu con Lillo Petrolo e Carolina Crescentini, Riccardo Antonaci, Ludovica Nasti, Yoon C. Joyce, Ismaelchrist Carlotti, Mario Luciani e Giorgio Colangeli. Il film è diretto da Younuts!, da un’idea di Alessandro Logli, prodotto da Lucky Red in collaborazione con Prime Video e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video dal 6 aprile.

Grosso guaio all’Esquilino: La leggenda del Kung Fu racconta la storia di Davide, un tredicenne timido e nerd che vive con sua madre Asia a Roma, nel cuore del quartiere Esquilino. Davide trascorre le sue giornate con il suo amico Yang, tenta costantemente di sfuggire dal bulletto della scuola, Nadir, e sogna di conquistare il cuore di Yasmin. Davide tenta di ritrovare fiducia in se stesso grazie all’arrivo nella sua vita di Martino, un attore di B-Movie al verde che per sopravvivere si finge supremo conoscitore dell’arte marziale del Kung Fu.

Grosso guaio all’Esquilino: La leggenda del Kung Fu, il poster

LA VITA CHE VOLEVI: Netflix annuncia la nuova serie di Ivan Cotroneo

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Netflix annuncia LA VITA CHE VOLEVI, una nuova serie prodotta da Banijay Studios Italy che sarà disponibile solo su Netflix. Le riprese della nuova produzione in 6 episodi sono appena iniziate e si svolgeranno tra Lecce, il Salento e Napoli.

La serie, creata e scritta da Ivan Cotroneo e da Monica Rametta e diretta dallo stesso Cotroneo, vede come protagonisti Vittoria Schisano (Gloria), Giuseppe Zeno (Sergio), Pina Turco (Marina), Alessio Lapice (Pietro) e Nicola Bello (Andrea). La produzione sarà a cura di Massimo Del Frate, Head of Drama per Banijay Studios Italy.

La vita che volevi è una storia di legami, amicizia e scoperta, che racconta della felicità che crediamo di volere (programmata, ordinata, semplice) ma anche di quella che ci sorprende, che scombina la vita. È ciò che accade a Gloria, la protagonista, e che risuona poi in tutti i personaggi della storia.

La vita che volevi, la trama

Gloria, la protagonista de LA VITA CHE VOLEVI, è convinta di aver trovato la felicità a Lecce, dove ha fondato una piccola agenzia turistica e trovato l’amore con Ernesto ma, un giorno, la sua vita viene sconvolta dall’arrivo di Marina, sua amica ai tempi dell’università a Napoli, prima che Gloria iniziasse il suo percorso di transizione.

Marina porta con sé Andrea e Arianna, i figli avuti da due diverse relazioni, ed è incinta di un terzo, il cui padre è Pietro, un giovane dal carattere passionale e forse anche pericoloso.

Gloria preferirebbe non riallacciare i rapporti con Marina, lei le ricorda una parte della sua vita che vorrebbe dimenticare. Marina nasconde però molti segreti e presto in scena arriverà anche Sergio, il padre di Arianna, un uomo tutto d’un pezzo fin da subito molto diffidente nei confronti di Gloria. Per lei, è giunto il momento di fare i conti con “la vita che voleva”, il suo passato e il suo futuro, per scoprire che la felicità a volte arriva in forme inaspettate e che l’amore è l’unica forza capace di rendere la vita degna di essere vissuta.

Venezia 80: a Liliana Cavani e Tony Leung Chiu-wai i Leoni d’Oro alla Carriera

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Sono stati attribuiti alla regista Liliana Cavani e all’attore Tony Leung Chiu-wai i Leoni d’oro alla carriera della 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (30 agosto – 9 settembre 2023). La decisione è stata presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra, Alberto Barbera.

“Sono molto felice e grata alla Biennale di Venezia per questa sorpresa bellissima”, ha dichiarato, nell’accettare la proposta, Liliana Cavani, che ha partecipato alla Mostra di Venezia già nel 1965 con Philippe Pétain: Processo a Vichy, Leone di San Marco per il documentario, e poi più volte con Francesco d’Assisi (1966), Galileo (1968), I cannibali (1969), tra gli altri, fino a Il gioco di Ripley (2002) e Clarisse (2012).

Tony Leung Chiu-wai – che ha interpretato tre film Leoni d’oro a Venezia, Città dolente (1989) di Hou  Hsiao-hsien, Cyclo (1995) di Tran Anh Hung e Lust, Caution (2007) di Ang Lee –  nell’accettare la proposta ha dichiarato: “Sono colpito e onorato dalla notizia della Biennale di Venezia. Condivido idealmente questo premio con tutti i cineasti con cui ho lavorato. Questo riconoscimento è anche un omaggio a tutti loro”.

A proposito di questi riconoscimenti, il Direttore Alberto Barbera ha affermato: “Protagonista tra i più emblematici del nuovo cinema italiano degli anni Sessanta, con un lavoro che in seguito attraversa oltre sessant’anni di storia dello spettacolo, Liliana Cavani è un’artista polivalente capace di frequentare la televisione, il teatro e la musica lirica con il medesimo spirito non convenzionale, e la stessa inquietudine intellettuale che hanno reso celebri i suoi film. Il suo è sempre stato un pensiero anticonformista, libero da preconcetti ideologici e svincolato da condizionamenti di sorta, mosso dall’urgenza della ricerca continua di una verità celata nelle parti più nascoste  e misteriose dell’animo umano, fino ai confini della spiritualità.  I personaggi dei suoi film sono calati in un contesto storico che testimonia una tensione esistenziale verso il cambiamento, giovani che cercano risposte a quesiti importanti, soggetti complessi e problematici nei quali si riflette l’irrisolto conflitto fra individuo e società. Il suo è uno sguardo politico nel senso più alto del termine, anti-dogmatico, non allineato, coraggioso nell’affrontare anche i più impegnativi tabù, estraneo alle mode, refrattario ai compromessi e agli opportunismi produttivi, aperto invece a una fertile ambiguità nei confronti dei personaggi e delle situazioni messe in scena. Una feconda lezione che è insieme di estetica e di etica, da parte di una protagonista del nostro cinema, che ne definisce la perenne modernità”.

Prosegue Alberto Barbera: “Tony Leung è uno degli interpreti più carismatici del cinema contemporaneo, la cui eccezionale carriera è stata in grado di evolversi in parallelo allo sviluppo del cinema in chiave transnazionale e globale. Affermatosi come star della scena pop di Hong Kong negli anni Ottanta, è oggi internazionalmente riconosciuto come uno degli attori più significativi e versatili della sua generazione, in grado di dare vita a personaggi indimenticabili nei generi più vari e a ogni latitudine. Emblematico del suo stretto rapporto con il cinema d’autore è il ruolo di protagonista nel film In the Mood for Love (2000) di Wong Kar-wai, che garantisce a Tony Leung la Palma d’Oro come miglior attore al festival di Cannes, e l’interpretazione in tre film premiati con il Leone d’oro alla Mostra di Venezia: Città dolente (1989) di Hou Hsiao-hsien, Cyclo (1995) di Tran Anh Hung e Lussuria – Seduzione e tradimento (2007) di Ang Lee. Tuttavia, il suo profilo di star globale è legato altresì alla capacità di attraversare gli immaginari cinematografici in costante mutamento tipici del nostro tempo, segnando con la sua presenza film di grande successo commerciale in generi, lingue e scenari produttivi molto differenti, dal genere di arti marziali in Hero (2002) di Zhang Yimou, all’action-thriller Infernal Affairs (2002-03) di Andrew Lau e Alan Mak, all’epica di guerra La battaglia dei tre regni (2008-09) di John Woo, sino al recente contributo all’universo Marvel in Shang-chi e la leggenda dei dieci anelli (2021). Nel corso dei decenni, oltre a mantenere viva la curiosità per ruoli e cinematografie sempre diversi, grazie alle sfaccettature dei suoi molteplici personaggi ha dato un contributo importante alla ridefinizione dell’immagine tradizionale della star maschile, consacrando la sua unicità sulla scena cinematografica contemporanea”.

Love & Death: Elizabeth Olsen nel trailer della nuova serie crime HBO

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È stato diffuso il trailer ufficiale di Love & Death per l’imminente miniserie True Crime di HBO Max, con Elizabeth Olsen nei panni di una normale casalinga di periferia che diventa un’assassina dopo aver ucciso il suo vicino con un’ascia. Il dramma limitato sarà disponibile per lo streaming negli USA il 27 aprile.

Il video mostra Candy Montgomery interpretata da Elizabeth Olsen mentre inizia una relazione con il marito della sua amica nel tentativo di portare eccitazione nella sua vita. Tuttavia, questa relazione alla fine prende una svolta oscura, dopo che la sua amica viene brutalmente assassinata. Dai un’occhiata al trailer di Love & Death qui sotto:

https://www.youtube.com/watch?v=Z778sJGKB3E

La serie tv Love & Death

Love & Death sarà incentrato su due coppie che vanno in chiesa e si godono la vita familiare in una piccola città del Texas, finché qualcuno non prende in mano un’ascia. È basato sul libro intitolato Evidence of Love: A True Story of Passion and Death in the Suburbs e una raccolta di articoli del Texas Monthly (“Love & Death in Silicon Prairie”, Part I & II).

La miniserie è interpretata da Elizabeth Olsen (WandaVision) nei panni di Candy Montgomery, Jesse Plemons (Jungle Cruise) nei panni di Allan Gore, Lily Rabe (American Horror Story) nei panni di Betty Gore, Krysten Ritter (Jessica Jones) nei panni di Sherry Cleckler, Patrick Fugit (Outcast) nei panni di Pat Montgomery, Keir Gilchrist (Agraphical) nel ruolo del pastore Ron Adams, Elizabeth Marvel (House of Cards) nel ruolo del pastore Jackie Ponder e Tom Pelphrey (Ozark) nel ruolo di Don Crowder.

Love & Death è scritto e prodotto esecutivamente da David E. Kelley ( The Undoing ) attraverso la sua David E. Kelly Productions, con Lesli Linka Glatter ( Mad Men ) alla regia. I produttori esecutivi sono Glatter, Nicole Kidman e Per Saari attraverso Blossom Films, Scott Brown e Megan Creydt attraverso Texas Monthly, Matthew Tinker, Michael Klick e Helen Verno. Lionsgate produrrà la serie limitata.

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