Home Blog Pagina 701

Tom Cruise arriva in elicottero alla premier di Top Gun: Maverick

0

Alla premiere mondiale di Top Gun: Maverick Tom Cruise, atteso protagonista del film, si è presentato in elicottero. Da attore spericolato e dotato di molte skills, Cruise ha pilotato l’elicottero fino a una pista posizionata accanto al palco dove si stava svolgendo la presentazione dell’atteso sequel del film di Tony Scott.

Ecco di seguito il video, condiviso da THR presente all’evento. Vedremo il film anche al Festival di Cannes, l’evento che celebrerà anche la carriera di Tom Cruise con un incontro e una retrospettiva sulla sua carriera.

Top Gun: Maverick, il film

Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.

Top Gun: Maverick arriverà al cinema il 25 maggio.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: è morto il MCU, evviva il Marvel Universe

ATTENZIONE – L’articolo contiene spoiler su Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Nel 2019, sulle pagine di Cinefilos.it, si dichiarò che il Marvel Cinematic Universe era morto, e adesso ne abbiamo le prove. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema, e sicuramente farà parlare molto di sé, tuttavia da buon film del MCU, pur essendo un’avvincente avventura stand alone, è anche connesso strettamente con altri eventi che si sono verificati all’interno dello stesso universo, ma in tv (o su Disney+ per dirla in maniera più precisa).

Quando Kevin Feige annunciò la Fase 4, era già chiaro, ma adesso lo è di più, con dati e fatti alla mano. Per agevolare il discorso, ecco di seguito uno stralcio di ciò che si scriveva qui nel 2019:

“Abbiamo scoperto che sarà il primo film con toni horror della storia dei Marvel Studios, che si intitolerà Doctor Strange in the Multiverse of Madness e che vedrà protagonista Benedict Cumberbatch e Elizabeth Olsen. Nelle parole di Kevin Feige, il personaggio della Olsen, già protagonista della serie WandaVision, si troverà alla fine della serie stessa in contatto con Strange, e vedremo il proseguimento della sua storia nel film con Cumberbatch. Questo vuol dire che quello scambio unilaterale di informazioni che ha caratterizzato il monologo dei film in relazione alle serie Marvel nelle prime tre Fasi, diventa adesso un dialogo, uno scambio bilaterale. Nodi narrativi, rivelazioni, importanti avvenimenti non saranno più relegati al grande schermo, ma potranno verificarsi e svolgersi anche sul piccolo schermo, nelle serie tv, come suggerisce la già annunciata presenza di Kate Bishop, nuova Occhio di Falco, nella serie tv Hawkeye dedicata a Clint Barton (che vedrà il ritorno di Jeremy Renner).” (Qui l’articolo completo: Fase 4: la “morte” del Marvel Cinematic Universe)

Quella che era una argomentata congettura si è rivelata una verità: è impossibile capire bene Doctor Strange nel Multiverso della Follia senza aver prima visto WandaVision, proprio perché adesso lo scambio tra cinema e tv è bilaterale e i due mezzi si informano e si cambiano a vicenda, e non, come accaduto per la Infinity Saga, in cui la tv semplicemente reagiva e si allineava a ciò che accadeva al cinema.

Il malcontento che serpeggia in un piccolo ma convinto schieramento di fan è per questo ingiustificato: sapevamo che questo momento sarebbe arrivato e Feige ce l’ha detto dal primo momento. WandaVision, ma anche What If…?, fanno parte di quella produzione televisiva fondamentale per capire ciò che avverrà a breve, così come, in misura solo suggerita, è fondamentale aver visto Loki per avere un’idea di dove Clea (nella scena post credits) porterà Strange e di come quel viaggio, con ogni probabilità, porterà a sua volta a Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

La recensione del film con Benedict Cumberbatch

È morto il MCU in quanto esperienza Cinematografica, ma il Marvel Universe è in continua espansione e Doctor Strange nel Multiverso della Follia raccoglie il testimone dei precedenti mesi ricchi di film e serie tv ad ambientazione Marvel. Si tratta di un vero e proprio turning point per la più grande scommessa produttiva nel mondo dell’audiovisivo a cui la storia contemporanea ha assistito.

E quindi, sì, prima di entrare in sala a vedere Doctor Strange nel Multiverso della Follia, fate un ripasso di WandaVision e di What If…? senza snobbarne la natura da piccolo schermo, ma considerandoli a tutti gli effetti dei capitoli importanti del grande libro che Kevin Feige e la sua squadra continuano a scrivere.

Campari sbarca al 75° Festival di Cannes: grandi storie, per esperienze uniche.

Campari – l’iconico aperitivo italiano nonché, per il primo anno, partner ufficiale del Festival de Cannes – sarà presente alla 75a edizione della rinomata rassegna cinematografica, che quest’anno avrà luogo dal 17 al 28 maggio. Campari ha scelto il tema delle “Grandi Storie” come fil rouge di una serie di attività ed eventi immersivi che prenderanno vita nel corso dell’anno, proprio a partire dal Festival di Cannes. Oltre a rafforzare lo storico legame del brand con la Settima Arte, questa collaborazione conferma ancora una volta l’autentica e inestinguibile vocazione del brand a rendere onore a elementi come creatività, personalità e “Red Passion” che ognuno possiede dentro di sé.

Sin dalla propria fondazione, Campari ha sfidato le convenzioni del Cinema. La storia d’amore con il Grande Schermo nasce, infatti, negli anni Venti del secolo scorso, quando il brand ne fa il mezzo privilegiato per esprimere la propria Red Passion, oltre al proprio estro intrigante e misterioso, avviando collaborazioni esclusive con illustri artisti, come nello spot del 1984 di Federico Fellini. Una prolifica avventura proseguita fino ai giorni nostri con Campari Red Diaries, una serie di cortometraggi diretti e interpretati da leggende del calibro di Sorrentino, Clive Owen, Zoe Saldana, Ana De Armas e molti altri. Una tradizione che si rinnova anche quest’anno. Nel corso del Festival di Cannes, il brand darà vita a un’iconica Campari Lounge, che trasporterà i visitatori nel proprio universo rosso. Questo luogo, situato nel prestigioso Palais des Festivals, rappresenterà un punto focale della kermesse e farà da cornice a numerosi eventi ed esperienze. Non solo: qui sarà possibile scoprire e sorseggiare il Campari, ingrediente principe di alcuni dei cocktail più famosi e bevuti al mondo, come il classico Negroni o Campari Spritz. La natura unica di Campari, con il proprio colore rosso acceso e l’inimitabile gusto, stimola i sensi attraverso una coinvolgente esperienza visiva e gustativa. Ogni cocktail è una creazione intramontabile, in grado di raccontare una storia straordinaria, grazie alla versatilità del prodotto e a un’infinita serie di possibilità che ne derivano.

Gli ospiti della Lounge potranno assaporare cocktail sapientemente preparati e serviti da Camparino in Galleria, lo storico bar aperto da Davide Campari nel 1915 in Galleria Vittorio Emanuele II, a Milano. Apprezzato fin da subito dagli avventori del capoluogo meneghino, il locale è diventato sinonimo dell’aperitivo e nel 2015 ha festeggiato il proprio Centenario. A seguito di un progetto di restauro, il locale ha riaperto i battenti al pubblico nell’autunno del 2019 con un’identità aggiornata e una nuova carta di cocktail e specialità appositamente pensata per riaffermare lo status di vera e propria istituzione nel campo della mixology e dell’innovazione gastronomica. Il nuovo Camparino in Galleria oggi occupa orgogliosamente il 27° posto nella classifica World’s 50 Best Bars 2022.

Durante lo svolgimento del Festival, Campari organizzerà una serie di appuntamenti esclusivi e inediti per invitare i propri ospiti a lasciarsi ispirare e trasportare dalle grandi storie, che saranno svelate sui social media del brand nel corso delle due settimane e in occasione di un evento speciale che si terrà il 21 maggio, nel cuore della Croisette.  Campari è profondamente convinta che le grandi storie siano un’espressione senza tempo fatte di creatività e passione, che si uniscono in un viaggio imprevedibile, oltre ogni aspettativa” – Commenta Julka Villa, responsabile Global Marketing di Campari Group: “Siamo incredibilmente entusiasti di intraprendere questo percorso con il Festival di Cannes, che rappresenta il punto d’incontro e la celebrazione per eccellenza del talento narrativo. Considerato l’ormai solido legame tra Campari e il Grande Schermo, la presenza al Festival di Cannes rappresenta un nuovo, emozionante passaggio per tenere vivo il nostro rapporto con questo magico mondo. Non vediamo l’ora di accogliere i nostri ospiti alla Campari Lounge a partire dal 17 maggio”.

Noi due arriva al cinema, ecco l’elenco delle sale in cui vederlo

Dopo Drive My Car, un nuovo, intenso road movie per la Tucker Film: il 5 maggio arriva al cinema Noi due (Here We Are), firmato dall’israeliano Nir Bergman e coprodotto dall’italiana Rosamont. A viaggiare attraverso Israele – in bici, in pullman, in treno – sono un padre e il figlio ventenne. Un giovane uomo, speciale e complicato, che deve fare i conti con un disturbo dello spettro autistico. E con la prima (grande) scelta della propria vita…

Noi due, la trama

Tel Aviv. Oggi. Aharon, ex disegnatore di talento ed ex marito di Tamara, ha rinunciato alla carriera e ai legami per dedicarsi totalmente al figlio Uri. È una dimensione parallela ed esclusiva, quella dentro cui camminano assieme, fatta di complicità e di abitudini incrollabili, di giornate rassicuranti e sempre uguali. Uri, per Ahron, è ancora un bambino, un bambino che ama la pasta a forma di stella, i pesci del suo acquario e “Gloriadi Umberto Tozzi, ma Tamara sa che il tempo ha bussato alla porta: Uri, piccolo adulto, ha bisogno di aprirsi lentamente al mondo. Agli altri. Alla condivisione di nuovi riti e di nuovi spazi. Una prospettiva, la “nuova casa”, che spezza il cuore del padre e terrorizza il figlio. Accettare il trasferimento in un centro specializzato o tentare di fuggire, maldestramente, negli Stati Uniti?

 Selezionato a Cannes e premiatissimo in patria, Noi due affronta il tema dell’autismo con la tenerezza leggera di una commedia on the road e l’intensità poetica di un dramma familiare, mettendo in campo un cast luminoso (a cominciare dai due straordinari protagonisti: Shai Avivi e Noam Imber) e alternando, senza strappi, commozione e sorrisi. Una riflessione a tutto campo sull’amore, sulla libertà e sulle fragilità che abitano dentro ognuno di noi.

Dove vedere Noi Due

  • Ascoli Piceno – Nuovo CineTeatro Piceno
  • Bergamo – Auditorium
  • Bologna – Cinema Teatro Galliera
  • Catania – Multisala King
  • Firenze – Cinema Stensen
  • Genova – Cinema Sivori, Sala Filmclub
  • Gorizia – Kinemax
  • Mantova – Il cinema del carbone
  • Mestre – Cinema Dante
  • Milano – Anteo Palazzo del Cinema
  • Modena – Cinema Astra
  • Napoli – Multicinema Modernissimo
  • Padova – Multiastra
  • Perugia – PostModernissimo
  • Pesaro – Cinema Solaris
  • Pescara – Cineteatro Massimo
  • Pordenone – Cinemazero
  • Rimini – Cinema Settebello
  • Roma – Cinema Giulio Cesare
  • Sesto San Giovanni – Cinema Rondinella
  • Spoleto – Cinema Sala Pegasus
  • Torino – Ambrosio Cinecafè
  • Trieste – Cinema Ariston
  • Udine – Visionario

Il Signore degli Anelli: 10 eventi dei libri che mancano nei film

Grazie alle immagini in movimento, il ricco mondo fantasy creato da J.R.R. Tolkien con la saga de Il Signore degli Anelli ha conosciuto una notorietà inaudita. Da Lo Hobbit alla trilogia di film Lord of the Rings, le trame della carta stampata sono state esplorate in profondità. Va detto però che l’ampia saga di Tolkien contiene una serie di interessanti storie ed eventi che ancora non sono stati portati in live-action.

Con l’arrivo della serie prequel The Rings of Power su Prime Video, si aprono nuove possibilità di racconto. Lo show si svolge migliaia di anni prima che Bilbo trovi l’Unico Anello, in un tempo noto come Seconda Era. La Seconda Era (in tutto sono tre le Ere che Tolkien delinea nelle sue opere) si estende per 3.441 anni: gli eventi che potrebbero essere narrati nella serie sono quindi innumerevoli. In questo arco temporale ci sono un sacco di scene che i fan si augurano di vedere finalmente sullo schermo…

La creazione del tutto

Mappa-il-signore-degli-anelliL’origine dell’intero mondo in cui è ambientata la saga del Il Signore degli Anelli si lega alla Musica degli Ainur. Gli Ainur sono spiriti angelici plasmati dalla mente dell’entità suprema di Eru Ilúvatar, l’Uno. La composizione musicale creata dagli Ainur è d’ispirazione per Eru negli creazione dell’universo () e della Terra, Arda, al cui interno si trovano Valinor, Númenor e la Terra di Mezzo.

Si dice che la musica che ha permesso la nascita del mondo di Tolkien fosse bella, anche se uno degli Ainur ha aggiunto note dissonanti che hanno dato origine al male del mondo. La scena di questa creazione musicale sarebbe interessante da vedere sullo schermo: oltre ad essere potenzialmente molto scenografica, potrebbe spiegare molto agli spettatori che non hanno letto le opere di Tolkien.

La storia di Beren e Lúthien

Beren-Luthien-JRR-TolkienNella saga de Il Signore degli Anelli, la storia di Beren e Lúthien è molto simile a quella di Aragorn e Arwen. Lúthien è un elfo e Beren è un uomo, i due devono quindi superare innumerevoli difficoltà per riuscire a stare insieme. Alla fine, la loro storia si conclude in tragedia, poiché Lúthien, per non essere mai separata dal suo amore, sceglie la vita da mortale.

La storia di Beren e Lúthien si svolge durante la Prima Era e difficilmente verrà inserita nella serie The Rings of Power. Tuttavia, dal momento che i due personaggi fanno parte dell’albero genealogico elfico di Elrond e Galadriel, potrebbero almeno essere menzionati.

La storia di Eärendil e Elwing

Earendil-il-signore-degli-anelliUn’altra storia d’amore avvincente raccontata nella saga de Il Signore degli Anelli è quella tra Eärendil ed Elwing. Dopo il loro matrimonio, i due hanno affrontato un grosso pericolo. Divenuto un grande navigatore, Eärendil ha navigato assieme ad Elwing alla volta di Valinor dove ha coraggiosamente chiesto aiuto per gli Elfi e per gli Uomini – ormai quasi completamente dominati da Morgoth. Il loro coraggio è stato riconosciuto dai Valar che hanno accettato di aiutarli.

In aggiunta, Eärendil ed Elwing hanno concesso ai loro discendenti la possibilità di scegliere se essere un elfo o un uomo. Anche se la maggior parte della storia della coppia si svolge durante la Prima Era, essi sono i genitori di Elrond e potrebbero quindi essere citati in The Rings of Power.

Galadriel rifiuta di tornare a Valinor

Galadriel-the-rings-of-powerSempre nella Prima Era, gli elfi che vivono a Valinor si ribellano perché sono desiderosi di viaggiare nella Terra di Mezzo. Tra i ribelli c’è anche Galadriel, che ha l’ambizioso desiderio di governare nella Terra di Mezzo. In seguito alla ribellione, agli elfi viene proibito di tornare nel luogo, fino a quando, grazie all’azione coraggiosa di Eärendil ed Elwing, le creature sono invitate a tornare. Galadriel però non fa ritorno.

Stando al trailer di Rings of Power, sembra che Galadriel sarà un personaggio principale nella serie. Ciò significa che probabilmente le ribellioni descritte nella saga de Il Signore degli Anelli saranno viste sullo schermo, anche se è solo attraverso dei flashback.

Elros prende il trono a Númenor

Aragorn-il-singore-degli-anelliAbbiamo detto che i Valinor hanno concesso a EärendilElwing e ai loro discendenti la possibilità di scegliere se vivere come elfi o come uomini. Il loro figlio Elrond ha scelto di rimanere un elfo, ma Elros ha preferito diventare un umano. Elros e la sua stirpe riescono a vivere molto più a lungo rispetto agli uomini normali. Inoltre, il Valar cede quindi a Elros la città di Númenor, permettendogli di governarla come re.

L’ascesa e la caduta di Númenor avvengono durante la Seconda Era, quindi i fan dei libri de Il Signore degli Anelli vedranno quasi sicuramente questi eventi nella serie prequel.

Il regno di Durin a Moria

scale-signore-degli-anelliNella saga de Il Signore degli AnelliGandalf conduce la Compagnia attraverso le miniere di Moria, una città un tempo occupata dai Nani e guidata da Durin. Anticamente, i Nani, scavando troppo in profondità, scoprirono Balrog, il cosiddetto Flagello di Durin. Balrog è l’essere che causa la rovina del regno nanico, costringendo i superstiti ad abbandonare per sempre la roccaforte che da allora prese il nome di Moria.

Questi eventi non sono mai stati visti sullo schermo ma sal momento che i Nani giocheranno una parte rilevante nella storia di The Rings of Power, i fan possono immaginare che Moria farà parte della trama dello show.

Sauron costruisce Barad-Dûr

Barad-DurBarad-Dûr, la torre sormontata dall’occhio fiammeggiante di Sauron, è un’immagine fondamentale de Il Signore degli Anelli. La fine de Il ritorno del re mostra il crollo della torre dopo la distruzione dell’Anello, ma The Rings of Power potrebbe offrire al pubblico la possibilità di vedere la costruzione della torre.

Sappiamo dai libri che Sauron costruisce Barad-Dûr nella Seconda Era. Sul grande schermo, la torre in fase di costruzione apparirà sicuramente come una struttura imponente emozionante per i fan.

La forgiatura dell’Unico Anello

Sauron-Mount-DoomI fan dei libri sanno che Sauron, dopo la costruzione di Barad-Dûr, aiuta gli elfi a forgiare gli Anelli del Potere. Dopo averli sparsi tra i popoli della Terra di Mezzo, Sauron torna a Mordor e crea il suo Unico Anello in grado di influenzare e controllare gli altri.

Il film La Compagnia dell’Anello descrive la vicenda, ma non mostra il processo della creazione. Magari, la serie The Rings of Power darà  al pubblico la possibilità di vedere l’Anello mentre viene forgiato…

Elrond costruisce Rivendell

Rivendell-il-signore-degli-anelliRivendell è uno dei luoghi più mozzafiato della Terra di Mezzo. La trilogia de Il Signore degli Anelli è riuscita a creare un posto ancora più incredibile di quello descritto sulla carta, andando oltre l’immaginazione di Tolkien. La valle è piena di strutture elfiche e cascate: è la città che ogni fan della saga vorrebbe visitare.

Dal momento che Elrond durante la Seconda Era instaura Rivendell come roccaforte contro Sauron, speriamo di vedere il processo che porta alla creazione del luogo in The Rings of Power.

L’Apparizione dei Nazgûl

Nazgul-il-signore-degli-anelliI Nazgúl sono parte integrante della storia di Frodo e ogni fan de Il Signore degli Anelli conosce il momento iconico in cui il Re del Nazgúl viene annientato da Éowyn di Rohan. Prima di questo evento, i Nazgúl erano i Signori degli Uomini e avevano ricevuto gli Anelli del Potere da Sauron.

Il pubblico non ha mai visto queste vicende sullo schermo, ma esse potrebbero creare un argomento interessante nella trama di The Rings of Power. Guardare questo popolo, che si presenta come buono e giusto, lentamente trasformarsi nelle creature meschine che il pubblico conosce sarebbe molto eccitante.

Big Sky 2×18: anticipazioni dal finale di stagione

0
Big Sky 2×18: anticipazioni dal finale di stagione

Il network americano ABC ha diffuso le anticipazioni di Big Sky 2×18, il diciottesimo episodio della seconda stagione della serie tv Big Sky.

In Big Sky 2×18 che si intitolerà “Catch a Few Fish”  In una lotta tra testa e cuore, vengono prese le risoluzioni finali mentre Jenny lavora per trovare Travis prima che raggiunga un pericoloso punto di non ritorno; nel frattempo, Ren e Jag trovano un nuovo legame familiare e decidono insieme come gestire il padre ora che ha superato un limite serio. Dopo aver ricevuto una sorprendente sorpresa da Scarlett, Cassie cambia per sempre il corso della sua ricerca di giustizia. Più tardi, con Tubb fuori servizio per il momento, un nuovo sceriffo arriva in città; e dopo aver conosciuto a fondo Cassie e Jenny, sembra che possa restare per un po’… nel finale della seconda stagione di “Big Sky”, che andrà in onda negli USA giovedì 19 Maggio su ABC. In Italia la serie è disponibile su Star, canale per adulti di Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Big Sky 2 e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Big Sky 2×16

Big Sky 2

Big Sky 2 è la seconda stagione della serie tv Big Sky creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, “Big Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television. Big Sky in streaming è disponibile su Star, il nuovo canale per adulti di Disney+.

Nella seconda stagione quando i detective privati ​​Cassie Dewell e Jenny Hoyt si riuniscono per indagare su un incidente d’auto fuori Helena, nel Montana, scoprono presto che il caso potrebbe non essere così semplice come sembra. Mentre svelano il mistero dell’incidente, i loro mondi si scontreranno con una banda di adolescenti ignari, un volto civettuolo del passato di Jenny e un feroce outsider deciso a trovare risposte.

La serie racconta degli investigatori privati ​​Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch come Rick Legarski e Ryan Phillippe come Cody Hoyt.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, scene post credits: quante sono e cosa succede?

0

ATTENZIONE – L’articolo contiene spoiler su Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Come ogni film Marvel Studios che si rispetti, anche Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha delle scene post credits che gettano un ponte verso l’avventura successiva. In questo caso, le scene sono due, una mid-credits, che è quella più interessante, e una post, che è buffa ma porta grande così la firma di Sam Raimi.

La descrizione delle scene post credits di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

La prima scena si apre con Strange che, vestito di tutto punto, esce dal suo Sanctum Sanctorum e fa un giro per le strade di New York, d’improvviso viene fermato, una donna bionda e bellissima, chiaramente proveniente da un altro mondo lo ferma e lo ammonisce del fatto che ha commesso un’incursione, per questo deve andare con lei in un altro Universo. Con un’arma affilata opera uno squarcio in aria, verso un altro mondo, che a giudicare da quello che si vede è il regno Quantico. Lui la guarda con sguardo di sfida e, mentre si apre il terzo occhio sulla sua fronte, eredità dell’avventura con il Darkhold, le prende la mano e attraversa lo squarcio. La donna è Clea, e ha il volto di… Charlize Theron!

La seconda scena è quella più buffa delle due, un omaggio di Sam Raimi al suo attore feticcio e amico Bruce Campbell. Nel corso del film, Campbell interpreta un venditore di pizza balls in uno degli universi in cui Stephen e America finiscono per caso. In questa occasione, America prende dal carretto da street food dell’uomo delle palline di pizza senza pagarle, solo per scoprire dopo che avrebbe dovuto farlo (non in tutti gli universi il cibo si paga!). Così Strange lo strega e lo costringe a auto-picchiarsi, ridendo con America che l’incantesimo svanirà in tre settimane circa. Bene, alla fine dei titoli di coda, vediamo il personaggio di Bruce Campbell che, dopo un ultimo pugno, assiste alla fine dell’incantesimo che lo aveva colpito e, guardando in macchina proferisce un metatestuale “E’ finito!”. L’omaggio è chiaramente a La Casa 2 e a L’Armata delle Tenebre di Sam Raimi!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, la conferenza stampa con i protagonisti

0

Doctor Strange nel Multiverso della Follia è in sala dal 4 maggio e per la sua promozione il livello di segretezza adottato dalla Marvel è stato quello utilizzato per Avengers: Endgame.

Nonostante questo, il film è subito dei leak, che però non modificheranno certo l’esperienza in sala. Per Kevin Feige, Doctor Strange nel Multiverso della Follia è un cerchio completo da quando, nel 2002, da giovane produttore, lavorò con Sam Raimi a Spider-man.

“Per me è surreale questo cerchio che si chiude con Mister Raimi – ha dichiarato Feige – Ero un giovane produttore che si sentiva fortunato anche solo a stare nella stessa stanza con lui, e ora sono un produttore affermato che si sente fortunato anche solo a stare nella stessa stanza con lui.”

Sam Raimi è stato davvero il centro tematico intorno al quale ha gravitato il film da un certo momento in poi: “C’erano all’epoca già tanti film Marvel in produzione, e Kevin forse era coinvolto in tutti, gli X-Men e gli altri Marvel con Avi Arad, c’è sempre stato un progetto per i film tratti dai fumetti Marvel, e all’epoca mi sentii molto fortunato ad ottenere quel lavoro e dirigere Spider-Man, personaggio che ho sempre amato. E poi è diventato uno dei primi film del MCU.”

Cosa è cambiato da allora a oggi, nel lavorare in un film di supereroi?

“La tecnologia è cambiata e tutto è diventato più semplice – continua Raimi – Ma credo che la cosa che mi ha aiutato di più è stato Zoom, ero capace di parlare contemporaneamente con tanti reparti. Ma ti posso dire quello che non è cambiato, quello di avere grandi attori a disposizione, come tutti i presenti, e sapere che sono capaci di connettersi con l’umanità all’interno dei loro personaggi, perché è quello l’elemento con il quale il pubblico si rispecchia. Conoscono il personaggio molto bene ed è bello vedere la conoscenza che questi attori hanno dei loro personaggi, perché in questo film loro si scontrano con il Multiverso, e nel Multiverso ti trovi ad affrontare degli specchi e altre versioni di te. E loro sanno cambiare una piccola parte del loro personaggio per regalarci un’intera nuova prospettiva sul ruolo.”

Benedict Cumberbatch torna a essere il protagonista di un film Marvel tutto suo, dopo qualche incursione collettiva, e ha le idee chiare su chi è Strange e su cosa deve diventare alla fine del film: “Lui è una specie di outsider, nonostante la sua prominenza nel MCU ora. Credo che quello che vedremo in questo film sarà interessante, perché da una parte vedremo la sua umanità, come ha detto Sam Raimi, ma entreremo anche a fondo nel suo regno mistico, quello dello stregone. Si tratta di autoesaminarsi e di scoprire le sue colpe e le sue debolezze, ma anche trovare i suoi punti di forza. Si tratta per lui di specchiarsi e di riconoscersi.”

Dopo il trionfo di WandaVision, anche Elizabeth Olsen torna a vestire i panni di Wanda/Scarlet Witch: “Questa esperienza è stata molto diversa rispetto a tutti i film che ho fatto prima di WandaVision. Ora ho preso una strada per una narrazione più radicata nella sincerità, nell’amore, nella perdita, e dopo WandaVision posso diventare qualsiasi cosa e ora posso finalmente farla diventare una donna. Spero che con questo film la gente riesca a vedere l’accettazione di sé per lei, per quello che è, ovvero questa donna mitica. In questo film ha molta più chiarezza il suo viaggio.”

New entry nel franchise è Xochitl Gomez che interpreta la giovane e potente America Chaves. Lo scopo di Gomez nell’entrare in questo nuovo mondo era uno soltanto: “Sono molto felice di essermi unita al MCU, con tutte queste persone che mi guardano le spalle! Una cosa era importante per me, è che sono in un film molto cupo, adulto, e per certi versi pesante, e così volevo essere sicura che l’America fosse quello giovane, resiliente. Ma succedono cose da pazzi, quindi è un po’ difficile. Credo che abbia aiutato davvero il fatto che lei abbia 14 anni, più giovane di quanto non sia mai stata nei fumetti. E questo aiuta lo scopo, una grande intuizione della sceneggiatore Michael Waldron.”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Kevin Feige commenta gli spoiler e i leak a Doctor Strange nel Multiverso della Follia

0

Nelle sale da poche ore, Doctor Strange nel Multiverso della Follia è stato vittima di leak e spoiler, che hanno rivelato anzitempo la presenza di alcuni cameo nel film. In occasione della presentazione del film alla stampa mondiale, Kevin Feige ha commentato questo fenomeno degli spoiler sui cameo e ha concluso che seppure sarebbe bello che non ci fossero, il suo compito è quello di rendere il film valido anche se alcune cose vengono accidentalmente rivelate.

“Devi essere certo che l’esperienza stessa funzioni, indipendentemente da ciò che è stato rovinato e cosa no. Noi facciamo il miglior lavoro possibile, ma le persone stanno diventando brave a diffondere queste cose, a rubarle e spargere in giro, per rovinare l’esperienza in sala. Con No Way Home abbiamo dimostrato che anche sapere delle cose non ha rovinato l’esperienza. Quindi continueremo a fare del nostro meglio per fare dei film che possano essere avvincente, che si sappiano o no cose che succederanno.”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Tootsie: trama, cast e curiosità sul film con Dustin Hoffman

Tootsie: trama, cast e curiosità sul film con Dustin Hoffman

Nel corso della sua lunga carriera, l’attore Dustin Hoffman ha recitato in alcuni tra i più acclamati e memorabili film della storia del cinema. Da Il laureato a Kramer contro Kramer, da Il maratoneta a Rain Man – L’uomo della pioggia. Il due volte premio Oscar ha inoltre spaziato attraverso vari generi, distinguendosi anche nella commedia. Tra i suoi film più ricordati vi è infatti anche Tootsie, film del 1982 diretto dal celebre Sydney Pollack, dove l’umorismo si unisce al romanticismo, dando vita ad un racconto tanto bizzarro quanto dolce sul riscatto e sulla necessità di essere sé stessi per poter avere successo.

Indicato come uno dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, e una delle migliori cento commedie americane di sempre, Tootsie si affermò come uno dei maggiori successi del suo anno e dell’intero decennio. A fronte di un budget di 21 milioni di dollari, questo arrivò a guadagnarne oltre 177 in tutto il mondo. Il merito è da ritrovarsi nella sua solida sceneggiatura, nella regia e specialmente nelle interpretazioni dei protagonisti, capaci di tirar fuori tutto l’umorismo e la tragicità dai propri personaggi. Il film è poi arrivato ad ottenere ben 10 nomination ai premi Oscar, comprese quelle per il miglior film e i migliori attori.

Ancora oggi Tootsie è ricordato per la sua commistione di assurdità e serietà delle situazioni, proponendo riflessioni sociali e sul sessismo ancora oggi di grande attualità. Si è così affermata come un’opera capace di distaccarsi dal suo tempo per parlare anche al pubblico di oggi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Tootsie: la trama del film

La vicenda del film si svolge a New York, dove vive Michael Dorsey. Egli è un valido e preparato attore di teatro, con grandi capacità ma dotato anche di un brutto carattere. Proprio a causa dei suoi maniacali perfezionismi interpretativi, egli entra spesso e volentieri in conflitto con registi e produttori. Ciò lo porta progressivamente a non ottenere più ruoli importanti, vedendosi costretto a lavorare come cameriere per guadagnarsi da vivere. Nel disperato tentativo di recitare ancora, egli decide infine di presentarsi ad un provino per un personaggio femminile travestito da donna, facendosi chiamare Dorothy. La sua performance stupisce tutti, tanto da permettergli di ottenere il ruolo.

Quella che sembrava essere per lui la svolta diventa invece ben presto una vera e propria condanna. Michael è infatti costretto a dover continuare a fingere di essere una donna, incappando in una serie di problematiche. Tra queste vi è anche l’incontro con la dolce Julie Nichols, un’attrice della serie per cui sta lavorando, di cui si innamora perdutamente. Tra la difficoltà di mantenere il suo segreto e la necessità di continuare ad avere una vita privata e sentimentale stabile, Michael sarà chiamato a fare una serie di scelte, che lo porteranno a cambiare inevitabilmente come persona.

Tootsie cast

Tootsie: il cast del film

Interessatosi da subito al ruolo, Dustin Hoffman promosse attivamente la realizzazione del film. Da sempre noto per la sua dedizione ai personaggi, anche in questo caso egli condusse approfondite ricerche per prepararsi ad interpretare Michael e Dorothy. Per prima cosa egli ha guardato più volte il film Il vizietto. Successivamente ha visitato il General Hospital, poiché il ruolo interpretato nei panni di Dorothy era quello di una direttrice d’ospedale. Per prepararsi ai panni femminili, Hoffman si è inoltre sottoposto a diverse ore di trucco, ma l’aspetto più complesso fu il trovare la giusta voce per il personaggio. L’attore decise infine di dotarla di un accento del sud, poiché ciò gli permetteva di ottenere una voce più femminile. Per il suo ruolo egli è stato candidato all’Oscar come miglior attore.

Nei panni di Julie Nichols, la collega di cui Michael si innamora, vi è la celebre attrice Jessica Lange. Questa, che veniva da una serie di film drammatici, ebbe non poche difficoltà a modulare l’intensità della recitazione ai toni di una commedia. La sua interpretazione fu però poi estremamente apprezzata, portandola a vincere il premio Oscar come miglior attrice non protagonista. Ad interpretare Sandy, aspirante attrice amica di Michael, vi è invece Teri Garr. Il personaggio era stato scritto appositamente per lei, e portò l’attrice ad essere a sua volta nominata al premio Oscar. Nel film è poi presente l’attore Bill Murray nei panni di Jeff Slater, coinquilino e collega di Michael. Dabney Coleman è Ron Carlisle, il regista della serie, mentre Doris Belack è Rita Marshall, la produttrice. Charles Durning, infine, interpreta Leslie Nichols, padre di Julie.

Tootsie: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Tootsie è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 4 maggio alle ore 21:30 sul canale La7 D.

Fonte: IMDb

The Wife – Vivere nell’ombra: trama, cast e le differenze tra il libro e il film

In un momento di rivalsa per i personaggi femminili al cinema, il film The Wife – Vivere nell’ombra (qui la recensione) rappresenta il compiersi di quell’indipendenza tanto reclamata. Uscito in sala nel 2017, il film è diretto dal regista svedese Björn Runge, e trova il suo primo motivo di pregio nell’interpretazione da protagonista dell’attrice Glenn Close, qui nei panni di una donna che dopo aver a lungo vissuto nascosta dietro il marito, noto scrittore, decide di prendersi ciò che le spetta, uscendo allo scoperto in tutto il suo valore.

Il film è l’adattamento del romanzo The Wife, scritto e pubblicato nel 2003 da Meg Wolitzer, autrice di numerosi romanzi più volte tradotti anche sul grande schermo. Interessatasi al progetto, la Close spinse a lungo affinché questo prendesse vita. Al momento della sua uscita in sala, questo si affermò come un buon successo, arrivando ad un guadagno complessivo di circa 18 milioni di dollari a livello globale. Tale risultato è un ulteriore simbolo dell’interessamento del pubblico verso le tematiche qui trattate, particolarmente attuali e necessitanti di quanta più condivisione possibile.

Apprezzato dalla critica, The Wife – Vivere nell’ombra è stato definito come uno dei film più affascinanti e importanti della sua stagione. Non sorprende dunque che si sia poi affermato come uno dei principali protagonisti della sua stagione, con l’attrice protagonista candidata a molteplici prestigiosi premi. Prima di addentrarsi nella visione di un film del genere, è però bene conoscere alcune curiosità ad esso legate. Proseguendo nella lettura si potranno infatti scoprire alcuni dettagli relativi al cast, come anche le differenze che intercorrono tra il film e il romanzo da cui è tratto.

The Wife – Vivere nell’ombra: la trama del film

Protagonista del film è Joan Castleman, moglie fin troppo devota che ha speso quarant’anni della sua vita a gioire dei successi del marito Joe, affermato scrittore, da molti definito come il più grande di sempre. Per amore, la donna ha infatti sempre sacrificato sé stessa per poter lasciare a lui tutti i riflettori del caso. Nel momento in cui a Joe viene conferito il prestigioso premio Nobel per la letteratura, il riconoscimento più grande per uno scrittore, Joan decide però di dire basta. Mentre intraprende il viaggio verso Stoccolma, la donna ripensa infatti a tutti gli anni trascorsi e al segreto su cui si basa il successo del marito. Un segreto che però ora Joan sembra pronta a svelare, portando alla luce sconvolgenti verità.

The Wife - Vivere nell'ombra cast

The Wife – Vivere nell’ombra: il cast del film

Vero cuore del film è l’attrice Glenn Close, che nei panni di Joan Castleman dà vita a quella che è stata definita come una delle interpretazioni migliori di tutta la sua carriera. L’attrice si era interessata alla storia già nei primi anni duemila, ritrovando in questa molto di sua madre. La Close, infatti, ha dichiarato di aver voluto dar vita a questo film anche in suo onore. Spinta da questo desiderio, l’attrice ha così riposto nel suo personaggio un grande carico emotivo, cercando di ispirarsi proprio alla madre e al suo atteggiamento nei confronti della vita. Tale interpretazione ha poi fatto guadagnare all’attrice la sua settima nomination al premio Oscar, non riuscendo però poi a vincere l’ambita statuetta. Ad interpretare il personaggio di Joan da giovane, la Close ha inoltre voluto sua figlia Annie Starke, con la quale aveva già collaborato per alcuni film.

Per il personaggio di Joe Castleman, invece, l’attrice aveva chiesto a Gary Oldman di ricoprire tale ruolo. L’attore, tuttavia, era già impegnato su un altro set e non poté accettare. Al suo posto è stato scelto Jonathan Pryce, recentemente candidato all’Oscar per il suo ruolo in I due papi. Questi, insieme alla Close, diede vita a numerose settimane di prove private prima di prendere parte alle riprese. Ciò gli permise di sviluppare la grande chimica di coppia poi sfoggiata nel film. L’attore Christian Slater, noto per la serie Mr. Robot, ha invece interpretato il biografo Nathaniel Bone, che decide di scrivere un libro proprio sulla vita di Joe Castleman. Max Irons, figlio del premio Oscar Jeremy Irons, dà invece vita al personaggio di David Castleman, figlio di Joe e Joan. L’attrice candidata all’Oscar Elizabeth McGovern, invece, ricopre il ruolo di Elaine Mozell.

The Wife – Vivere nell’ombra: le differenze tra libro e film

Nel processo di adattamento del romanzo, durato circa quattordici anni, si sono rese inevitabili alcune modifiche su quanto narrato. Ciò, come sempre, viene attuato per poter rendere più cinematografica la storia contenuta nel libro. Molto spesso, infatti, le parole utilizzate in un libro non possono essere riportate in immagini sul grande schermo, e hanno perciò bisogno di alcune reinterpretazioni. Tra le più evidenti modifiche attuate vi è quella della rinuncia alla voice over che accompagna la narrazione del libro. Pur se potenzialmente utilizzabile anche in un film, gli autori hanno preferito affidare alla Close e al suo volto tutto ciò che c’era da dire sui pensieri del personaggio, senza però pronunciarli esplicitamente. Dal racconto in prima persona del libro, dunque, si passa ad un racconto più oggettivo nel film.

Proprio per questa capacità dell’attrice, si è deciso di ritardare la confessione del suo segreto, che nel libro è dichiarato sin da subito. Ciò ha permesso di costruire un più marcato velo di dramma e mistero, particolarmente utile per generare un maggior coinvolgimento nello spettatore, che aspetta trepidante di scoprire cosa nasconda Joan dietro il suo volto. Ulteriori modifiche hanno poi visto la ridefinizione di alcuni rapporti tra i personaggi, come quelli tra i due coniugi o tra loro e l’unico figlio. La scrittrice ha poi dichiarato come sia rimasta sorpresa nel vedere che il premio vinto da Joe che nel libro è chiamato Helsinki Prize, diventi qui addirittura il prestigioso premio Nobel. Una modifica che consente di alzare la posta in gioco, ponendo il personaggio sotto un’ottica ancor più gloriosa.

The Wife – Vivere nell’ombra: il trailer e dove vedere il film in streaming

Per gli appassionati del film, o per chi dovesse ancora vederlo, è possibile fruire di The Wife – Vivere nell’ombra grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione mercoledì 4 maggio alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDB

Anna Foglietta: 10 cose che non sai sull’attrice

0
Anna Foglietta: 10 cose che non sai sull’attrice

Anna Foglietta è una di quelle attrici che sta contribuendo a fare la storia del cinema italiano degli ultimi anni, soprattutto grazie alle sue performance così intense ed espressive. L’attrice, che prima di praticare professionalmente questa attività ha svolto altre mansioni, è riuscita a dimostrare sin da subito di essere una professionista del settore, molto versatile e ricca di espressività.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Anna Foglietta.

Anna Foglietta: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera cinematografica dell’attrice è iniziata nel 2006, quando appare per la prima volta sul grande schermo in Sfiorarsi, per poi recitare in un episodio di 4-4-2 – Il gioco più bello del mondo (2006), Solo un padre (2008), Se chiudi gli occhi (2008), I mostri oggi (2009) e The American (2009). In seguito, recita in Nessuno mi può giudicare (2011), Ex – Amici come prima! (2011), L’amore è imperfetto (2012), Colpi di fulmine (2012), Mai Stati Uniti (2013), Tutta colpa di Freud (2014) e St@lker (2014). Tra i suoi ultimi film, vi sono Confusi e felici (2014), Noi e la Giulia (2015), La prima volta (di mia figlia) (2015), Perfetti sconosciuti (2016), Che vuoi che sia (2016), Il contagio (2017), Il premio (2017), Diva! (2017), Un giorno all’improvviso (2018), Genitori quasi perfetti (2019), Il talento del calabrone (2020), D.N.A. – Decisamente Non Adatti (2020), Si vive una volta sola (2021), Trafficante di virus (2021) e Blackout Love (2021).

2. Ha lavorato in diverse serie tv. Oltre ad aver prestato la sua attività attoriale per il cinema, l’attrice ha lavorato spesso anche in progetti destinati al piccolo schermo. Infatti, è apparsa in La squadra (2005-2007), Distretto di polizia (2007-2009), Il commissario Rex (2011), Ragion di Stato (2015), La mafia uccide solo d’estate (2016-2018), il film TV Storia di Nilde (2019) e la miniserie Alfredino – Una storia italiana (2021).

3. Ha vinto diversi premi. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha vinto diversi premi che l’hanno aiutata a renderla famosa agli occhi del pubblico. Infatti, nel 2016 ha vinto un Nastro d’argento speciale per Perfetti sconosciuti, mentre nel 2019 ha vinto il Nastro d’argento per la Miglior attrice protagonista per il film Un giorno all’improvviso. L’attrice vanta inoltre quattro candidature ai David di Donatello, dove non è però ancora riuscita a riportare una vittoria.

anna foglietta

Anna Foglietta e il marito Paolo Sopranzetti

4. È sposata da diversi anni. L’attrice si è sposata per la prima volta nel 2010 con Paolo Sopranzetti, un consulente finanziario. I due sono insieme da allora e non si sono più lasciati. Molto riservati circa la loro vita privata, i due coniugi non sono soliti lasciarsi andare a momenti di sfoggio di ciò che fanno, preferendo tenere la loro quotidianità un affare solo loro.

5. Un amore che arriva dal liceo. Prima di frequentarsi e poi sposarsi, la coppia si conosceva già dai tempi del liceo, ma non si erano mai avvicinati più di tanto. Dopo tanti anni, è stato grazie ai social se si sono rimessi in contatto e hanno approfondito quella storia che, in realtà, era a suo modo iniziata anni prima.

Anna Foglietta e i figli Lorenzo, Nora e Giulio Sopranzetti

6. È madre di tre figli. Dall’unione con il suo attuale marito, l’attrice è diventata madre di tre figli: infatti, nel 2011 è diventata madre per la prima volta di Lorenzo, mentre nel 2013 è nata Nora e nel 2014 il suo ultimo figlio, Giulio. La Foglietta cerca continuamente di evitare che la sua popolarità possa portare ad una sovraesposizione mediatica dei figli, preferendo dunque che questi possano crescere lontani dall’invasività di tali strumenti.

Anna Foglietta è su Instagram

7. Ha un profilo social. L’attrice possiede un proprio account Instagram che è seguito da 353 mila persone. Sulla bacheca sono molte le foto che la vedono protagonista tra momenti lavorativi e di svago con colleghi e amici, lasciando spazio anche a momenti nostalgia. inoltre, l’attrice utilizza il social anche per il sostegno di diritti umanitari: di recente, è scoppiata una piccola polemica, in quanto il social le avrebbe rimosso un post contro il Governo italiano per il caso della nave Diciotti.

anna foglietta

Anna Foglietta in Perfetti sconosciuti

8. Non lavorerebbe in un sequel. Secondo l’attrice, un sequel di Perfetti sconosciuti non sarebbe possibile. Al di là dei problemi che potrebbero riguardare la trama, secondo l’attrice sarebbe meglio non tornare per il semplice fatto di non voler rovinare l’interpretazione del film originale.

Anna Foglietta in Tutta colpa di Freud

9. È una delle protagoniste del film. Nel film di grande successo Tutta colpa di Freud, l’attrice recita nel ruolo di Sara Taramelli, una donna lesbica che torna dagli Stati Uniti decisa a diventare etero dopo l’ennesima delusione amorosa. Ad aiutarla nel suo percorso di scoperta di sé vi è il padre Francesco, di professione psicanalista e interpretato dall’attore Marco Giallini.

Anna Foglietta: età e altezza

10. Anna Foglietta è nata il 3 aprile del 1979 a Roma, nel Lazio. La sua altezza complessiva corrisponde a 175 centimetri.

Fonte: IMDb

The Palace, al via le riprese del nuovo film di Roman Polanski

0
The Palace, al via le riprese del nuovo film di Roman Polanski

Sono iniziate le riprese di The Palace, il nuovo film di Roman Polanski, prodotto da Eliseo entertainment di Luca Barbareschi con Rai Cinema, una coproduzione internazionale realizzata con Lucky BOB (Polonia), CAB Productions (Svizzera) e RP Productions (Francia). Una nuova partnership produttiva che vede nuovamente Polanski e Barbareschi insieme dopo L’ufficiale e la spia, vincitore del Gran Premio della Critica al Festival di Venezia nel 2019.

È il 31 dicembre 1999 – Capodanno del nuovo millennio. Al Palace Hotel, suntuoso castello nelle Alpi Svizzere, convergono ospiti ricchi, viziosi e viziati accolti da una schiera di camerieri, facchini, cuochi e receptionist. Le storie dei singoli personaggi danno vita ad una commedia assurda, nera, provocatoria.

La sceneggiatura è stata scritta dal regista insieme al grande sceneggiatore JerzySkolimovski e a Ewa Piąskowska. Il cast vanta una rosa di personaggi internazionali: Oliver Masucci, Mickey Rourke, Fanny Ardant, John Cleese, Luca Barbareschi, Fortunato Cerlino.

Il film, che uscirà nel 2023, godrà di importanti effetti visivi e di una tecnica di ripresa di altissimo livello. Valore aggiunto sarà dato dal montaggio di Hervé De Luze e dalla musica del grande compositore Alexandre Desplat.

El Muerto e altri 8 film Marvel e DC che nessuno aveva chiesto

El Muerto e altri 8 film Marvel e DC che nessuno aveva chiesto

Se speravate che la Sony Pictures potesse rilasciare annunci su Spider-Woman, Black Cat, o anche The Amazing Spider-Man 3 al CinemaCon, allora rimarrete senza dubbio molto delusi. Abbiamo ottenuto alcuni aggiornamenti sul franchise animato Spider-Verse e la conferma che Venom 3 è in arrivo, ma la “grande” notizia dello studio è che il rapper (e wrestler professionista) Bad Bunny sarà il protagonista di El Muerto.

Personaggio le cui apparizioni nei fumetti si possono contare sulle dita di una mano,El Muerto  è uno dei più oscuri alleati/nemici dell’Uomo Ragno, e questo non è sicuramente un film che i fan Marvel hanno richiesto a gran voce. Tuttavia, non sarebbe la prima volta che Hollywood ha realizzato un cinecomic “non richiesto“: grazie a ComicBookMovie, diamo un’occhiata agli altri predecessori, o meglio film non proprio riusciti e neanche richiesti, di casa Marvel e DC.

Morbius

Morbius MarvelPotremmo partire proprio dalla Sony perché, anche se lo studio ha reso intelligentemente Venom una priorità, non c’era nessuno che volesse disperatamente vedere Morbius portato sul grande schermo in un film tutto suo. È sempre stato un cattivo di serie C dell’Uomo Ragno, e anche se il personaggio ha del potenziale come nemico dell’arrampica-muri, ci sono molti eroi e cattivi più meritevoli di uno spinoff prima del Vampiro Vivente.

La prova è arrivata solo poche settimane fa, quando Morbius è uscito nelle sale. La Sony ha faticato a trovare una storia che giustificasse la messa sotto i riflettori di questo antieroe succhiasangue e, dopo le recensioni negative e i numeri deludenti al botteghino, la permanenza di Jared Leto nei panni di questo personaggio della Marvel Comics sembra destinata ad essere ancora più breve del tempo che ha passato interpretando il Joker del DC Extended Universe.

Superman Returns

Superman Returns filmAnche se i fan erano sicuramente impazienti di vedere un altro film di Superman a metà degli anni 2000, la Warner Bros. ha fatto un grosso passo falso decidendo di far girare a Bryan Singer un sequel dei classici film di Richard Donner. Al tempo, il genere era ancora agli albori per certi aspetti, e cercare di riconquistare l’innocenza degli anni ’70 è servito solo a far percepire l’Uomo d’Acciaio più antiquato e noioso che mai.

È stata anche una decisione che non ha fatto bene al protagonista di Superman Returns, Brandon Routh. Costretto a emulare un’icona amata, questa versione mansueta e per lo più priva di azione dell’iconico supereroe si è rivelata un errore ancora più grande di quanto previsto inizialmente. Naturalmente, abbiamo ottenuto il film su Superman che volevamo con Man of Steel del 2013, anche se le decisioni creative prese in sede di produzione hanno portato a un bel po’ di critiche anche in quell’occasione.

I Fantastici Quattro: Rise of the Silver Surfer

I Fantastici 4 e Silver Surfer cast marvelLa cosa divertente del film dei Fantastici Quattro del 2005 è che, per molti versi, è piuttosto accurato dal punto di vista fumettistico. Ovviamente non stiamo parlando della storia delle origini del Dottor Destino o del personaggio eccessivamente sessualizzato di Susan Storm ma, dal punto di vista creativo, la visione di Tim Story era piuttosto precisa. Questo non compensa le molte cose che il blockbuster ha sbagliato, naturalmente, ed ha ottenuto recensioni talmente negative che nessuno ha sentito bisogno di un sequel o lo ha mai richiesto.

La Fox chiaramente sperava che gettare Galactus e Silver Surfer nel mix sarebbe stato sufficiente a placare i fan e così effettivamente è stato, ma solo per un certo periodo di tempo. Infatti, una serie di grosse disattenzioni nei confronti del personaggio di Galactus tramutatosi in nuvola hanno fatto sì che i fan fossero talmente insoddisfatti del franchise che lo studio è stato costretto a metterlo in stand-by fino al 2015. Il fatto che Fantastic Four: Rise of the Silver Surfer sia mai stato realizzato è davvero sbalorditivo.

Dark Phoenix

dark phoenix marvelL’operato di Simon Kinberg era già stato criticato per il trattamento riservato alla “Saga di Dark Phoenix” in X-Men: The Last Stand, ma ha continuato a scrivere questi film e in qualche modo è riuscito a farsi strada sulla sedia del regista per girare Dark Phoenix, film con cui ha deciso di “rimediare” agli errori del passato rielaborando l’iconica trama di quello che è stato definito uno dei “peggiori disastri del 2019”.

Non solo questo film è stato ritenuto persino peggiore di quello uscito oltre un decennio prima, ma i fan pensano che Kinberg sia riuscito soltanto a rovinare di nuovo la trama. Hanno infatti affermato che non stavano affatto cercando un’altra versione della Fenice (certamente non così presto in questo franchise), e questo è il motivo per cui la Marvel ha messo gli X-Men da parte finché il pubblico si sarà tolto l’amaro di bocca.

Suicide Squad

Suicide Squad del 2016 è stata una grande delusione per i fan, anche se molto di questo può essere attribuito alle interferenze della Warner Bros. Infatti, in preda al panico dopo l’accoglienza mista di Batman v Superman: Dawn of Justice, lo studio ha apportato una serie di cambiamenti radicali alla visione di David Ayer, che hanno condotto alla delusione dei fan. Di conseguenza, sia i fan che i cinefili occasionali erano abbastanza contenti di non dovere più vedere la Task Force X.

James Gunn ha realizzato un grandissimo film con The Suicide Squad. Tuttavia, a causa dell’uscita concomitante su HBO Max, il film ha dovuto lottare molto al box office, e l’unico risultato che è riuscito a guadagnarsi è la certezza che il pubblico non voleva passare altro tempo con nessuna iterazione di questa squadra. Questo è un sentimento che i fan avevano espresso in precedenza, in particolare a causa dei pochi chiarimenti sulla forma che questo progetto avrebbe assunto, se si presentasse come un sequel o un reboot.

Elektra

Elektra filmDaredevil è stata un’altra delusione per i fan e, anche se ha preso qualche ispirazione dai fumetti di Frank Miller, l’esecuzione del film è stata percepita come estremamente difettosa. La morte di Elektra è un buon esempio di questo in quanto, anche se visivamente accurata, non è mai funzionata bene come svolta. Con Jennifer Garner (un totale errore di casting, secondo i fan), obbligata per contratto a tornare per uno spinoff, l’attrice ha recitato in un film a cui teneva ancor meno di noi.Questo è dunque un esempio di film di supereroi della metà degli anni 2000 ben lontano da ciò che i fan avrebbero desiderato di vedere. Qui è morto il franchise di Man Without Fear fino a quando i diritti sono tornati ai Marvel Studios e abbiamo avuto la serie Netflix che, ironicamente, ha anche ucciso Elektra in modo altrettanto insoddisfacente.

X-Men: First Class

Inizialmente i fan desideravano che X-Men: First Class venisse realizzato, almeno fino a quando non è venuto alla luce che questo fosse più un prequel che un reboot e che la vera “Prima Classe” non avrebbe fatto parte del progetto: è diventato subito chiaro che, di tutte le strade che la Fox avrebbe potuto percorrere, questa era la più impopolare.

Tutto sommato, il film di Matthew Vaughn è andato abbastanza bene, ma è giusto dire che nessuno ha chiesto un prequel di una serie che aveva già esaurito il suo potenziale. Dopo la dipartita del regista dal franchise, i tentativi di collegare questa serie con la trilogia originale sono diventati più confusi, contorti e ridicoli: un nuovo inizio sarebbe stato decisamente meglio.

Birds of Prey

Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley QuinnSarebbe sbagliato dire che i fan non hanno chiesto un film di Birds of Prey: è meglio dire che non hanno chiesto questa versione della squadra. C’era molto da amare in questo film grazie ad alcune grandi interpretazioni, scenografie memorabili e il ritmo eccentrico, ma con alcune caratterizzazioni piuttosto bizzarre dei personaggi (la strana Huntress, un’irriconoscibile Cassandra Cain e una debole b), il film non è riuscito a colpire i cuori di tutti.

La Warner Bros. avrebbe fatto meglio a prendere nota di ciò che i fan avrebbero effettivamente desiderato, così Birds of Prey probabilmente sarebbe stato fantastico. Invece, questo palese tentativo di sfruttare la popolarità di Harley Quinn si è ritorto contro lo stesso progetto, e ha messo fine ad un altro promettente franchise prima che potesse partire.

Obi-Wan Kenobi: trailer ufficiale della serie in arrivo su Disney+

0

Per celebrare lo Star Wars Day, Disney+ ha diffuso un nuovissimo trailer e la key art di Obi-Wan Kenobi, offrendo uno sguardo ravvicinato all’attesissima serie evento. Obi-Wan Kenobi debutterà in esclusiva su Disney+ venerdì 27 maggio con i primi due episodi. Successivamente, la serie tornerà in streaming ogni mercoledì, fino al finale previsto per mercoledì 22 giugno.

La storia inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith, in cui Obi-Wan Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, che è passato al lato oscuro diventando il malvagio Signore dei Sith, Darth Vader.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

La serie è interpretata da Ewan McGregor, che riprenderà il suo ruolo nei panni dell’iconico Maestro Jedi, e segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader. Si uniscono al cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Obi-Wan Kenobi è diretta da Deborah Chow, mentre gli executive producer sono Kathleen Kennedy, Michelle Rejwan, Deborah Chow, Ewan McGregor e Joby Harold.

Obi-Wan Kenobi – la key art

Torino Film Festival celebra la 40° edizione

0
Torino Film Festival celebra la 40° edizione

Il 25 novembre 2022 il Torino Film Festival celebrerà l’importante traguardo della 40ma edizione con una serata di apertura dalla formula assolutamente inedita che si terrà nella prestigiosa cornice del Teatro Regio e sarà trasmessa in diretta su Rai Radio 3 a partire dalle ore 19.00, nell’ambito del programma Hollywood Party. La collaborazione si inserisce nella Main Media Partnership con RAI che da anni accompagna il TFF.

A condurre la cerimonia inaugurale insieme a Steve Della Casa – nuovo direttore del TFF e storico conduttore della trasmissione – un host d’eccezione: Francesco De Gregori.

Tema della serata sarà Beatles, Rolling Stones e Bob Dylan al cinema: un viaggio nel corso del quale i due conduttori ripercorreranno il rapporto di queste tre icone della musica mondiale con il cinema, accompagnato da proiezioni di estratti di film. Ad arricchire l’incontro la presenza di Francesco De Gregori, un grande musicista che commenterà il legame tra il cinema e questi grandi musicisti.

“Il cinema, diceva Bernardo Bertolucci, è l’arte delle arti, è l’arte che si serve di tutte le altre arti per realizzarsi”commenta il Direttore del TFF, Steve Della Casa “Il rock e il pop sono una componente essenziale della cultura del Novecento, e noi vogliamo dimostrare che il rapporto di questi artisti con il cinema è curioso, sorprendente, variegato, ricco. Un grande spettacolo con un commentatore di eccezione, per un festival che vuole essere curioso, popolare, chic”.

Un evento importante, pensato non solo per il pubblico in sala ma anche per tutti gli ascoltatori che per la prima volta potranno seguire l’inaugurazione del Torino Film Festival in diretta radiofonica. Un appuntamento unico che, oltre a celebrare i 40 anni del festival, consolida la profonda collaborazione tra Rai Radio3 e il TFF iniziata già dal 1994, anno di nascita di Hollywood Party che da allora ha sempre seguito il festival.

“Grande cinema e musica protagonisti in questa edizione del TFF che Rai Radio3 ha sempre seguito con attenzione e passione” commenta Andrea Montanari, Direttore di Rai Radio 3 “Quest’anno, con il ritorno del pubblico dal vivo, abbiamo voluto essere ancora più presenti e lo faremo non solo con la cerimonia d’apertura, che trasmetteremo da un luogo prestigioso come il Teatro Regio. Il nostro impegno al TFF si arricchirà con appuntamenti in diretta, attraverso le trasmissioni di Hollywood Party, e proponendo al pubblico del festival eventi immersivi legati ancora una volta al mondo dell’ascolto, in particolare a quello del podcast”.

La serata di apertura del TFF vuole rimarcare il carattere al tempo stesso pop e di ricerca del festival, con un appuntamento nel corso del quale si parlerà di cinema mainstream ma anche di autori come Godard, Scorsese, Wenders, Schifano…

“Siamo molto contenti di questo ritorno al Teatro Regio con uno spettacolo decisamente originale per inaugurare la quarantesima edizione del Torino Film Festival – raccontano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema. Mancano diversi mesi al TFF ma le premesse ci sono tutte per un festival capace di raccontare il cinema ancora una volta in modo nuovo”.

Daniella Monet: 10 cose che non sai sull’attrice

Daniella Monet: 10 cose che non sai sull’attrice

Attiva prevalentemente in ambito televisivo, l’attrice Daniella Monet si è distinta grazie ad alcune serie per ragazzi che l’hanno resa molto popolare. Negli anni ha poi saputo rinnovarsi scegliendo sempre ruoli diversi e distinguendosi in ambiti diversi. Tra cinema, doppiaggio e canto, sono molti i talenti della Monet, ancora oggi ricca di nuovi progetti in arrivo.

Ecco 10 cose che forse non sai di Daniella Monet.

Daniella Monet: i suoi film e le serie TV

1. È celebre per alcune serie TV. Ad aver reso celebre la Monet, sono le serie TV. Dopo aver recitato in alcuni episodi di titoli come Pacific Blue (1997), American Dreams (2003) e 8 semplici regole (2003-2004), ha ottenuto particolare successo grazie a serie come Listen Up! (2004-2005), Zoey 101 (2006-2007), iCarly (2010-2011) e Victorious (2010-2013). In seguito ha recitato in Un papà da Oscar (2014), Baby Daddy (2016-2017) e Cugini per la vita (2019).

2. Ha recitato in alcuni film. Il debutto in un lungometraggio per il cinema è per lei avvenuto con il film Segui il tuo cuore (1999), per poi tornare sul grande schermo con il film horror Simon Says – Gioca o muori!, dove recita accanto a Crispin Glover e Blake Lively. In seguito ha recitato in Taking 5 – Una Rock Band in Ostaggio (2007) e Nancy Drew (2007), con Emma Roberts. Tra i suoi ultimi film vi sono Aloha Surf Hotel (2020) e Six Feet Apart, attualmente in fase di post-produzione.

3. È anche doppiatrice. Oltre ad aver recitato in film e serie TV, la Monet si è cimentata anche con il doppiaggio, ricoprendo tale attività in diverse occasioni. La prima di queste risale al 2012, quando ha dato voce al personaggio Mitzi in sei episodi della serie Winx Club. Nel 2014 ha invece dato voce a Principessa, un personaggio comparso nell’episodio Chet vs. Dr. Disorder/Damselfly in Distress della serie animata Turbo FAST.

Daniella Monet Instagram

Daniella Monet è su Instagram

4. Ha un profilo social.L’attrice possiede un proprio account Instagram che è seguito da 4.3 milioni di persone. Sulla sua bacheca sono molte le foto che vedono protagonista di momenti lavorativi e di svago insieme a colleghi e amici. Inoltre, sono molte anche le foto nostalgia di alcuni momenti lavorativi passati. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività dentro e fuori dal set.

Daniella Monet e Andrew Gardner

5. Si è fidanzata dopo una lunga frequentazione. Nel dicembre del 2017 la Monet ha reso noto il suo fidanzamento ufficiale con Andrew Gardner. La coppia si frequenta da più di sei anni, quindi era solo questione di tempo prima che ufficializzassero la cosa, arrivando a decidere di sposarsi. Daniella ha raccontato in un’intervista come si è svolto il momento del fidanzamento. Ha in quell’occasione raccontato di come Gardner le ha fatto la proposta subito dopo aver finito di aprire i regali la mattina di Natale.

6. È mamma di due bambini. Il 3 aprile 2019, la coppia ha annunciato che stavano aspettando il loro primo figlio, nato il 30 settembre 2019. La Monet ha poi dato alla luce la loro secondogenita, Ivry Monet Gardner, il 12 febbraio 2021. Dal momento della loro nascita, l’attrice si è preoccupata di evitare che i due bambini fossero oggetto di una sovraesposizione mediale, data dal suo status di celebrità.

Daniella Monet in Zoey 101

7. Ha recitato in alcuni ruoli della serie. L’attrice ha avuto modo di ottenere una buona popolarità recitando in alcuni episodi della terza stagione di Zoey 101. Qui è Rebecca, fidanzata con Chase e in aperto contrasto con Zoey, la protagonista. Nel corso degli episodi in cui compare, il suo personaggio si rende sempre più antipatico e in aperto contrasto con la protagonista e il suo gruppo di amici, fino a quando questi non riescono a farla uscire di scena con la coda tra le gambe.

Daniella Monet Victorious

Daniella Monet in Victorious  

8. È stata tra le protagoniste della serie. Dal 2010 al 2013, Monet ha recitato nella serie commedia Nickelodeon, Victorious nel ruolo di Trina Vega, la sorella maggiore di Tori Vega, una studentessa di Hollywood Arts ma senza talento, descritta come “strana” e “fastidiosa”. Il personaggio ha contribuito significativamente alla popolarità della Monet, che ha così avuto modo di recitare nella serie per tutte e quattro le sue stagioni.

9. Ha personalmente cantato alcune canzoni presenti nella serie. Pur non essendo particolarmente dotata per il canto, Trina Vega si esibisce in diverse canzoni nel corso della serie, realmente eseguite dalla Monet. L’attrice ha infatti cantato brani come Shut Up and Dance, Say It Once, I Want You Back e Haven’t Seen the Best of Me.

Daniella Monet: età e altezza

10. Daniella Monet è nata il 1° marzo del 1989 a Los Angeles, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.

Fonte: IMDb, J14

David di Donatello 2022: tutte le foto dei premiati

0
David di Donatello 2022: tutte le foto dei premiati

Si è conclusa la 67° edizione dei Premi David di Donatello, che ha visto trionfare È stata la mano di Dio con cinque riconoscimenti, tra cui miglior film, regia a Paolo Sorrentino e attrice non protagonista Teresa Saponangelo. Molto felice anche la serata dei Freaks di Gabriele Mainetti, che porta a casa sei riconoscimenti, tutti tecnici, tranne il prestigioso premio al miglior produttore. Ecco tutte le foto dal red carpet della sessantasettesima cerimonia.

DC League of Super-Pets: Lillo e Maccio Capatonda nelle voci italiane

0

Warner Bros. Entertainment Italia è lieta di annunciare che Lillo e Maccio Capatonda faranno parte del team delle voci italiane di ‘DC League of Super-Pets, in arrivo al cinema dal 1 settembre 2022. Lillo presterà la propria voce a Krypto Superdog mentre Maccio Capatonda doppierà Asso il Bat-Segugio.

È ora disponibile il nuovo trailer italiano del lungometraggio d’animazione di Warner Bros. Pictures diretto da Jared Stern con le voci di Lillo e Maccio Capatonda.

In “DC League of Super-Pets”, gli inseparabili migliori amici Krypto Superdog e Superman condividono gli stessi superpoteri e combattono fianco a fianco il crimine nella città di Metropolis. Quando Superman e il resto della Justice League vengono rapiti, Krypto deve convincere un improvvisato gruppo di animali domestici composto da Asso il Bat-Segugio, MP la panciuta maialina, Merton la tartaruga e Chip lo scoiattolo, a gestire i loro poteri appena scoperti ed aiutarlo a salvare i supereroi.

Foto di Warner Bros
Foto di Warner Bros

Jared Stern, esperto sceneggiatore e consulente per i film “LEGO®”, debutta alla regia di un film d’animazione. La sceneggiatura, scritta dallo stesso Stern insieme al suo collaboratore di lunga data John Whittington, è basata sui personaggi DC e Superman, creato da Jerry Siegel e Joe Shuster. Il film è prodotto da Patricia Hicks, Dwayne Johnson, Dany Garcia, Hiram Garcia e Jared Stern.  I produttori esecutivi sono John Requa, Glenn Ficarra, Nicholas Stoller, Allison Abbate, Chris Leahy, Sharon Taylor e Courtenay Valenti.

Del team creativo di Stern fanno parte anche lo scenografo Kim Taylor (“LEGO® Ninjago – Il film”) e i montatori David Egan (“Game Night – Indovina chi muore stasera?”, “Come ti rovino le vacanze”) e Jhoanne Reyes (“Teen Titans GO!”, “Young Justice”).  Le musiche sono di Steve Jablonsky (I film “Transformers”).

Warner Bros. Pictures presenta “DC League of Super-Pets”, una produzione Seven Bucks Production. Il film sarà nelle sale italiane dal 1 settembre 2022 distribuito da Warner Bros. Pictures.

Guardiani della Galassia Vol. 3, le foto dal set mostrano le divise originali dei Guardiani!

0

Le nuove foto dal set di Guardiani della Galassia Vol. 3 mettono in mostra quello che sarà il look dei nostri amici galattici nella conclusione della trilogia di James Gunn. Dalle foto infatti si notano non solo nuove creature e nuovi paesaggi, ma soprattutto le divise blu dei Guardiani, molto molto simili a quelle che hanno indossato per tanto tempo nei fumetti!

https://twitter.com/JustJared/status/1521155451236278273?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1521155451236278273%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fguardians-galaxy-3-set-images-mcu-counter-earth%2F

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

DC League of Super-Pets: il nuovo trailer con molto materiale su Batman e Superman!

0

Ecco il nuovo trailer di DC League of Super-Pets, l’attesissimo nuovo film d’animazione Warner Bros con un cast vocale di prim’ordine.

Il film, diretto da Jared Stern, anche autore della sceneggiatura insieme a John Whittington, presenta nella sua versione originale un cast di voci eccezionale guidato da Dwayne Johnson nel ruolo del protagonista Krypto il Super Cane. Il film sarà nelle sale italiane a partire da maggio 2022 distribuito da Warner Bros. Pictures.

Nella versione originale del film fanno parte del cast di doppiatori anche Kevin Hart (i film “Jumanji” e “Pets: Vita da animali”), Kate McKinnon (“Saturday Night Live”, “Il magico scuolabus riparte”, “Ferdinand”), John Krasinski (i film “A Quiet Place – Un posto tranquillo”, “Free Guy – Eroe per gioco”), Vanessa Bayer (“Saturday Night Live,” “La festa prima delle feste,” “Un disastro di ragazza”), Natasha Lyonne (“Show Dogs – Entriamo in scena”, “Ballmastrz: 9009”), Diego Luna (“Rogue One: A Star Wars Story,” “Maya e i tre guerrieri”), Marc Maron (“Joker,” “GLOW”), Thomas Middleditch (“Godzilla II: King of the Monsters,” “Capitan Mutanda – Il film ”), Ben Schwartz (“Sonic the Hedgehog,” “Duck Tales – Avventure di paperi”), e Keanu Reeves (la saga “Matrix” e i film “John Wick”).

Avatar: la via dell’acqua è stato “snervante” per Zoe Saldana

0
Avatar: la via dell’acqua è stato “snervante” per Zoe Saldana

Partecipando al CinemaCon 2022, dove le è stato attribuito il premio Star of the Year, Zoe Saldana ha parlato con EW di Avatar: la via dell’acqua che arriverà nei cinema il 14 dicembre. Definendo la sua uscita “snervante”, l’attrice ha espresso quanto sia eccitante condividere (quasi) finalmente il tanto atteso blockbuster con il mondo.

“È eccitante; snervante. Ma mi rende anche più umile, sai: l’attesa è finalmente finita. E possiamo condividere qualcosa che amiamo così tanto con così tante persone che sappiamo che lo ameranno.”

Avatar: la via dell’acqua, il film

Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno all’oceano. Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena, eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film 3 volte vincitore di Oscar.

Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 e 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Dileep Rao e Matt Gerald.

Daniel Radcliffe scatenato nel primo trailer del film su Weird Al

0

Ecco il primo trailer di Weird: The Al Yankovic Story, il biopic su Weird Al con protagonista un irriconoscibile Daniel Radcliffe.

Weird: The Al Yankovic Story è un originale di Roku Channel, diretto da Eric Appel (Die Hart, Brooklyn Nine-Nine) ed è scritto dallo stesso Yankovic. Si dice che il film esplori “un viaggio davvero incredibile attraverso la vita e la carriera di Yankovic, da bambino prodigio dotato alla più grande leggenda musicale di tutti i tempi”. Siamo sicuri che i toni saranno esilaranti. Di seguito, la foto di Daniel Radcliffe:

Weird: The Al Yankovic Story

Black Panther: Wakanda Forever, nuovi dettagli sulla trama “straziante”

0

In occasione del Met Gala 2022 al quale partecipava in veste di ospite, Danai Gurira ha avuto modo di parlare di Black Panther: Wakanda Forever, il prossimo film Marvel Studios che la vedrà coinvolta nel ruolo di Okoye. Parlando a Yahoo! l’attrice ha condiviso dei dettagli inediti sulla trama del film:

“Racconta una storia davvero straziante. E questo è tutto quello che posso dire! Speriamo… che risuoni per tutti come risuona per noi che lo stiamo facendo. Si tratta di [Chadwick] per tutti noi. È tutto uno sfogo per amarlo e onorarlo.”

Il film – Black Panther: Wakanda Forever

Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Moon Knight: trailer sul finale di serie

0
Moon Knight: trailer sul finale di serie

La Marvel ha diffuso il trailer sull’atteso finale di stagione di Moon Knight, la serie di successo in programmazione su Disney+.

Iscriviti a Disney+ e inizia a guardare le più belle storie Marvel e molto altro!

Moon Knight

Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

Marvel Studios Moon Knight, è la nuova serie serie originale live-action Marvel Studios che debutterà dal 30 marzo in esclusiva su Disney+. La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il mercenario Marc Spector. Mentre i nemici di Steven/Marc si avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei dell’Egitto.

Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

Venezia 79: Leone d’Oro alla carriera a Paul Schrader

0
Venezia 79: Leone d’Oro alla carriera a Paul Schrader

È stato attribuito a Paul Schrader, regista (Il collezionista di carte, First Reformed, Il bacio della pantera, American Gigolo) e sceneggiatore (Toro scatenato, Taxi Driver, Complesso di colpa, Yakuza) statunitense, il Leone d’oro alla carriera della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (31 agosto – 10 settembre 2022).

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera.

“Sono profondamente onorato – ha dichiarato Paul Schrader, nell’accettare la proposta – Venezia è il mio Leone del cuore”.

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore Alberto Barbera ha dichiarato, “Schrader è una figura centrale della New Hollywood che ha rivoluzionato l’immaginario, l’estetica e il linguaggio del cinema americano a partire dai tardi anni Sessanta. Non è un’esagerazione affermare che si tratta di uno dei più importanti autori americani della sua generazione, un cineasta profondamente influenzato dal cinema e dalla cultura europea, uno sceneggiatore ostinatamente indipendente, ma capace di lavorare su committenza e di muoversi con disinvoltura nel sistema hollywoodiano. L’audace stilizzazione visiva che informa tutte le sue opere, le colloca tra le forme più moderne di un cinema non riconciliato e sottilmente indagatore della contemporaneità. Una contemporaneità con cui Schrader si confronta non solo con curiosità intellettuale e umana instancabile, ma anche con una sorprendente capacità di navigare l’evoluzione tecnologica del cinema e quella del suo sistema produttivo e distributivo. Grazie a questa spericolatezza – che non molti autori del suo livello osano, nella fase matura della loro opera – Schrader non solo continua a lavorare, ma ci ha dato alcuni dei suoi film più belli proprio negli ultimi anni”.

Il Presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, ha aggiunto: “La 79. Mostra d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia porta con sé un compleanno molto importante. Era il 1932 quando, sulla terrazza dell’hotel Excelsior, si tenne la prima edizione del più antico festival cinematografico del mondo. Quindi quest’anno la Mostra compie 90 anni. I fatti della storia gliene hanno tolti 11 se si conta il numero di edizioni realizzate. Ma questo anniversario è un dono in più, che la Mostra fa al Leone d’oro Paul Schrader, poliedrico autore di cinema“.

The Good Doctor 5×17: promo e trama dall’episodio

0
The Good Doctor 5×17: promo e trama dall’episodio

Il network americano ABC ha diffuso il promo e la trama di The Good Doctor 5×17, il diciassettesimo episodio della quinta stagione della serie medica della ABC The Good Doctor.

In The Good Doctor 5×17 che si intitolerà  “The Lea Show”

The Good Doctor 5×17

The Good Doctor 5 è la quinta stagione della serie tv The Good Doctor creata da David Shore per il network americano della ABC. La trama di The Good Doctor 5 non è stata ancora resa nota.

In The Good Doctor 5 protagonisti Freddie Highmore come Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas come Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez come Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann nel ruolo del Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee nel ruolo del Dr. Alex Park, Paige Spara nel ruolo di Lea Dilallo e Jasika Nicole nel ruolo del Dr. Carly Lever. La serie è di Sony Pictures Television e ABC Studios. David Shore è il produttore esecutivo e showrunner. Anche Daniel Dae Kim, Erin Gunn, David Kim e Sebastian Lee sono produttori esecutivi. Gli ABC Studios fanno parte dei Disney Television Studios, una collezione di studi composta da 20th Century Fox Television, ABC Studios e Fox 21 Television Studios.

FBI: Most Wanted 3×20: promo e trama dall’episodio

0
FBI: Most Wanted 3×20: promo e trama dall’episodio

Il network americano CBS ha diffuso il promo e la trama di FBI: Most Wanted 3×20, il ventesimo episodio della terza stagione della serie FBI: Most Wanted.

In FBI: Most Wanted 3×20 che si intitolerà  “Greatest Hits” la squadra cerca un assassino che ricrea le agghiaccianti uccisioni di un famigerato mafioso degli anni ’80, nella serie originale diCBS FBI: MOST WANTED che debutterà martedì 10 maggio su CBS.

In FBI: Most Wanted 3×20 protagonisti sono Julian McMahon (Agente Speciale Supervisore Jess LaCroix) Alexa Davalos (Agente Speciale Kristin Gaines) Roxy Sternberg (Agente Speciale Sheryll Barnes) Keisha Castle-Hughes (Agente Speciale Hana Gibson) Miguel Gomez (agente speciale Ivan Ortiz) YaYa Gosselin (Natalia “Tali” LaCroix). Guest star di FBI: Most Wanted 3×13 sono Glenn Fleshler (Caleb Walsh) Andrew Kai (Craig Osterholm) Christian Campbell (Daniel Osterholm) Josh Clark (Homer Cortland) Rashad Demond Edwards (Joe) Bob Ari (Tucker) Milica Govich (Michelle Walsh) Melissa Maxwell (Beth Carey) Ross Degraw (Matt Lewis) Alex Walton (Mason) Izabel Mar (Aubrey) Shaun Woodland (Agente Tyler) Laurie Wells (Laine Osterholm) Natalie Shinnick (Darcy Osterholm ) ) Katie Letien (Jeanine Osterholm).

FBI: Most Wanted 3×20

La terza stagione di FBI: Most Wanted sarà lanciata come parte di un evento crossover di tre ore insieme a FBI e alla nuova serie FBI: International per dare il via a un martedì tutto FBI” su CBS questo autunno. FBI: Most Wanted 3 è la terza stagione della serie FBI: Most Wanted ideata da Dick Wolf e segue  il dipartimento dell’FBI incaricato di tracciare e catturare i criminali nella sua lista dei Most Wanted. Jess LaCroix è descritto come un “agente dell’agenzia che è al vertice di comando della sua unità e sovrintende la squadra dell’Unità Most Wanted dell’FBI, a cui vengono assegnati i casi più estremi ed eclatanti.

FBI: Most Wanted è ideata da Dick Wolf (Chicago Fire, Chicago PD, Chicago Med, Chicago Justice, FBI), Rene Balcer (Law & Order True Crime, FBI, Law & Order), Peter Jankowski, Arthur W. Forney, Universal Television e CBS Studi TV Wolf e Balcer metteranno insieme la sceneggiatura e la produzione esecutiva. Fred Berner (Law & Order, Chicago PD, Chicago Med, FBI) ​​dirigerà l’episodio pilota.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

0

Se c’è un film Marvel che, dopo Avengers: Endgame, porta con sé un carico di aspettative davvero ingombrante quello è Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Perché si tratta del primo film del MCU che affronta ufficialmente il multiverso, perché vede finalmente tornare al centro della scena l’amatissimo dottore di Benedict Cumberbatch, perché promette tantissimi cameo eccitanti e perché la sua regia è firmata da Sam Raimi, che di supereroi se ne intende, dal momento che è ancora suo il film di genere migliore della storia del cinema (parliamo di Spider-Man 2, ovviamente)!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, cosa succede nel film?

Le vicende di Doctor Strange nel Multiverso della Follia si svolgono in un futuro imprecisato, successivo agli eventi di No Way Home. Stephen si sveglia da uno strano incubo, in cui un uomo che aveva la sua stessa faccia moriva per cercare di salvare una ragazzina dai misteriosi poteri. Non ci bada troppo, si alza, si mette in tiro e va ad un matrimonio: è quello di Christine, la donna che ama ma che non ha il coraggio di inseguire, troppo spaventato da quel sentimento. Ma mentre, al ricevimento cerca di fare le sue scuse alla sposa ormai lontana dalla sua portata, urla e confusione dalla strada richiamano la sua attenzione. Entra in azione e si ritrova a combattere contro il tentacolare Gargantos che cerca di catturare una ragazzina, ma non una qualunque, proprio quella che lui ha sognato la notte precedente. Comincia così uno viaggio inaspettato per il nostro eroe che, per portare a termine la missione di proteggere questa misteriosa ragazza, chiederà l’aiuto dell’Avenger più potente della Terra: Wanda Maximoff.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia recensione film
Photo courtesy of Marvel Studios. ©Marvel Studios 2022.

Alla ricerca di Sam Raimi

L’eccitazione che ha preceduto l’arrivo in sala di Doctor Strange nel Multiverso della Follia è, come detto, in gran misura legata alla presenza di Sam Raimi alla regia. Il visionario regista de La Casa e padre della trilogia di Spider-Man con Tobey Maguire, torna a lavorare dopo vent’anni con Kevin Feige, per portare sullo schermo un supereroe, ma questa volta la posta in gioco sembra più alta, visto che siamo all’interno del MCU e che l’eroe non è l’arrampicamuri che occupa un posto speciale nel cuore del regista. Si tratta però di un personaggio che permette a Raimi di “alzare il volume” in alcune direzioni che lui sa prendere benissimo, come il linguaggio horror e quello visionario. Certo, si sente che lo stile di Raimi è stato imbrigliato nella stretta maglia di Kevin Feige, ma è anche una scelta comprensibile, dal momento che se il MCU funziona così bene, è proprio perché c’è una sola mente a prendere le decisioni che contano. Questo non ha impedito a Raimi, per fortuna, di mettere a segno un paio di sequenze davvero brillanti e visivamente mozzafiato, prima su tutte uno scontro tra Strange e un avversario molto particolare che non passerà inosservato.

Si è anche molto parlato, in merito a Doctor Strange nel Multiverso della Follia, dei leak e del livello di segretezza à la Avengers: Endgame, per dirla con parole di Benedict Cumberbatch, tuttavia ci teniamo a rassicurare gli spettatori: nessuno spoiler può rovinare la visione del film, dal momento che si tratta principalmente di un viaggio di maturazione dell’eroe. Oltre gli orpelli, i personaggi più o meno attesi, il villain di questa avventura e tutti gli ostacoli che Strange dovrà affrontare, il vero cuore emotivo del film è il viaggio interiore di Stephen e l’accettazione della sua vita e della sua felicità. “Sei felice?” gli chiede Christine, al suo matrimonio, all’inizio del film; e indipendentemente dalla risposta che il cuore orgoglioso di Stephen gli spinge sulle labbra, sappiamo che la verità cambia, tra l’inizio e la fine del viaggio nel Multiverso della Follia. In questo percorso è involontariamente assistito e aiutato da America Chavez, irresistibile teenager che fa il suo esordio nel MCU.

Quello che forse si è perso di vista, dopo tanti film collettivi e team-up, è che Doctor Strange nel Multiverso della Follia è il secondo capitolo di quella che dovrebbe essere una trilogia dedicata al personaggio, e come quelle riservate a Thor, Cap e Iron Man, prevede uno sviluppo dello stesso verso una maturazione che lo porterà ad essere la sua versione migliore possibile di essere umano e di eroe.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia cast

Non c’è Strange senza Cumberbatch

Sono molti i momenti di Doctor Strange nel Multiverso della Follia che resteranno impressi nella mente, in particolare le interazioni tra il nostro eroe e Wong, che si rivelano sempre sagaci e divertenti, e ormai mosse da un grande affetto reciproco, oppure il rapporto di forze tra il protagonista e Wanda Maximoff/Scarlett Witch, che ritroviamo come una persona nuova dopo l’”incidente” a Westview visto in WandaVision. Ovviamente tutti questi personaggi sarebbero ben poco se non fossero supportati da attori in carne e ossa che si prestano a offrire le loro fattezze a streghe e stregoni: Benedict Cumberbatch, Elizabeth Olsen, Benedict Wong, Rachel McAdams, la carismatica esordiente nel MCU Xochitl Gomez e poi mostri, creature e paesaggi mai visti. Questi volti e questi luoghi ci accompagnano in un’avventura mozzafiato, dopo la quale il MCU non sarà più lo stesso.

Ora tutto è possibile nel MCU

Il Multiverso è ormai aperto e sembra difficile tornare indietro per il marvel universe. Ora tutto è possibile e l’infinita schiera di possibilità che si apre di fronte ai filmmaker e agli spettatori da una parte è emozionante, dall’altra sembra correre il rischio di inquinare quell’equilibrio perfettamente raggiunto nel corso di anni di successi e inficiare il meccanismo perfettamente oliato e calibrato che Kevin Feige ha messo in moto. Insomma, adesso può davvero accadere di tutto e noi aspetteremo di farci sorprendere o di farci annoiare. Dopotutto chi può sapere in quale universo finiremo la prossima volta? 

Il codice dei campioni: seconda stagione in uscita su Apple TV+

0
Il codice dei campioni: seconda stagione in uscita su Apple TV+

Il codice dei campioni 2 è la seconda stagione della serie tv Apple Original di documentari sportivi senza sceneggiatura vincitrice dell’Emmy che rivela ciò che veramente spinge i più grandi atleti del mondo al raggiungimento del successo. In questa stagione Lindsey Vonn, Marcus Rashford, Russell Wilson, Leticia Bufoni, Scout Bassett e Bubba Wallace alzano il sipario sul momento cruciale della propria carriera che li ha consacrati alla grandezza.

Il codice dei campioni 2: quando esce e dove vederla in streaming

Il codice dei campioni 2 in streaming uscirà il 13 maggio su Apple TV+.

Il codice dei campioni 2: trama e cast

La serie è prodotta per Apple TV+ da Religion of Sports e UNINTERRUPTED. Tutti gli episodi sono diretti da Gotham Chopra, che è anche produttore esecutivo con Ameeth Sankaran di Religion of Sports, Giselle Parets, Maverick Carter, Jamal Henderson, Devin Johnson e Philip Byron di UNINTERRUPTED e il co-produttore esecutivo Matt Rissmiller.

Trailer della seconda stagione di Il codice dei campioni

https://youtu.be/KoE1JOtrRlo

Il codice dei campioni si unisce agli altri programmi di saggistica sportiva di Apple TV+, tra cui la serie in quattro parti su Earvin “Magic” Johnson “They Call Me Magic”; “The Long Game: Bigger Than Basketball” sul promettente talento NBA Makur Maker; “Make or Break”, che svela il dietro le quinte dell’élite della World Surf League. Presto si uniranno a questa rosa anche il documentario recentemente annunciato sulla vita e la carriera del sette volte campione del mondo di Formula 1 Sir Lewis Hamilton; la serie di documentari “The Dynasty” sui New England Patriots, prodotta della Imagine Documentaries di Brian Grazer e Ron Howard, in associazione con NFL Films.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità