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Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

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Se c’è un film Marvel che, dopo Avengers: Endgame, porta con sé un carico di aspettative davvero ingombrante quello è Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Perché si tratta del primo film del MCU che affronta ufficialmente il multiverso, perché vede finalmente tornare al centro della scena l’amatissimo dottore di Benedict Cumberbatch, perché promette tantissimi cameo eccitanti e perché la sua regia è firmata da Sam Raimi, che di supereroi se ne intende, dal momento che è ancora suo il film di genere migliore della storia del cinema (parliamo di Spider-Man 2, ovviamente)!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, cosa succede nel film?

Le vicende di Doctor Strange nel Multiverso della Follia si svolgono in un futuro imprecisato, successivo agli eventi di No Way Home. Stephen si sveglia da uno strano incubo, in cui un uomo che aveva la sua stessa faccia moriva per cercare di salvare una ragazzina dai misteriosi poteri. Non ci bada troppo, si alza, si mette in tiro e va ad un matrimonio: è quello di Christine, la donna che ama ma che non ha il coraggio di inseguire, troppo spaventato da quel sentimento. Ma mentre, al ricevimento cerca di fare le sue scuse alla sposa ormai lontana dalla sua portata, urla e confusione dalla strada richiamano la sua attenzione. Entra in azione e si ritrova a combattere contro il tentacolare Gargantos che cerca di catturare una ragazzina, ma non una qualunque, proprio quella che lui ha sognato la notte precedente. Comincia così uno viaggio inaspettato per il nostro eroe che, per portare a termine la missione di proteggere questa misteriosa ragazza, chiederà l’aiuto dell’Avenger più potente della Terra: Wanda Maximoff.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia recensione film
Photo courtesy of Marvel Studios. ©Marvel Studios 2022.

Alla ricerca di Sam Raimi

L’eccitazione che ha preceduto l’arrivo in sala di Doctor Strange nel Multiverso della Follia è, come detto, in gran misura legata alla presenza di Sam Raimi alla regia. Il visionario regista de La Casa e padre della trilogia di Spider-Man con Tobey Maguire, torna a lavorare dopo vent’anni con Kevin Feige, per portare sullo schermo un supereroe, ma questa volta la posta in gioco sembra più alta, visto che siamo all’interno del MCU e che l’eroe non è l’arrampicamuri che occupa un posto speciale nel cuore del regista. Si tratta però di un personaggio che permette a Raimi di “alzare il volume” in alcune direzioni che lui sa prendere benissimo, come il linguaggio horror e quello visionario. Certo, si sente che lo stile di Raimi è stato imbrigliato nella stretta maglia di Kevin Feige, ma è anche una scelta comprensibile, dal momento che se il MCU funziona così bene, è proprio perché c’è una sola mente a prendere le decisioni che contano. Questo non ha impedito a Raimi, per fortuna, di mettere a segno un paio di sequenze davvero brillanti e visivamente mozzafiato, prima su tutte uno scontro tra Strange e un avversario molto particolare che non passerà inosservato.

Si è anche molto parlato, in merito a Doctor Strange nel Multiverso della Follia, dei leak e del livello di segretezza à la Avengers: Endgame, per dirla con parole di Benedict Cumberbatch, tuttavia ci teniamo a rassicurare gli spettatori: nessuno spoiler può rovinare la visione del film, dal momento che si tratta principalmente di un viaggio di maturazione dell’eroe. Oltre gli orpelli, i personaggi più o meno attesi, il villain di questa avventura e tutti gli ostacoli che Strange dovrà affrontare, il vero cuore emotivo del film è il viaggio interiore di Stephen e l’accettazione della sua vita e della sua felicità. “Sei felice?” gli chiede Christine, al suo matrimonio, all’inizio del film; e indipendentemente dalla risposta che il cuore orgoglioso di Stephen gli spinge sulle labbra, sappiamo che la verità cambia, tra l’inizio e la fine del viaggio nel Multiverso della Follia. In questo percorso è involontariamente assistito e aiutato da America Chavez, irresistibile teenager che fa il suo esordio nel MCU.

Quello che forse si è perso di vista, dopo tanti film collettivi e team-up, è che Doctor Strange nel Multiverso della Follia è il secondo capitolo di quella che dovrebbe essere una trilogia dedicata al personaggio, e come quelle riservate a Thor, Cap e Iron Man, prevede uno sviluppo dello stesso verso una maturazione che lo porterà ad essere la sua versione migliore possibile di essere umano e di eroe.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia cast

Non c’è Strange senza Cumberbatch

Sono molti i momenti di Doctor Strange nel Multiverso della Follia che resteranno impressi nella mente, in particolare le interazioni tra il nostro eroe e Wong, che si rivelano sempre sagaci e divertenti, e ormai mosse da un grande affetto reciproco, oppure il rapporto di forze tra il protagonista e Wanda Maximoff/Scarlett Witch, che ritroviamo come una persona nuova dopo l’”incidente” a Westview visto in WandaVision. Ovviamente tutti questi personaggi sarebbero ben poco se non fossero supportati da attori in carne e ossa che si prestano a offrire le loro fattezze a streghe e stregoni: Benedict Cumberbatch, Elizabeth Olsen, Benedict Wong, Rachel McAdams, la carismatica esordiente nel MCU Xochitl Gomez e poi mostri, creature e paesaggi mai visti. Questi volti e questi luoghi ci accompagnano in un’avventura mozzafiato, dopo la quale il MCU non sarà più lo stesso.

Ora tutto è possibile nel MCU

Il Multiverso è ormai aperto e sembra difficile tornare indietro per il marvel universe. Ora tutto è possibile e l’infinita schiera di possibilità che si apre di fronte ai filmmaker e agli spettatori da una parte è emozionante, dall’altra sembra correre il rischio di inquinare quell’equilibrio perfettamente raggiunto nel corso di anni di successi e inficiare il meccanismo perfettamente oliato e calibrato che Kevin Feige ha messo in moto. Insomma, adesso può davvero accadere di tutto e noi aspetteremo di farci sorprendere o di farci annoiare. Dopotutto chi può sapere in quale universo finiremo la prossima volta? 

Il codice dei campioni: seconda stagione in uscita su Apple TV+

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Il codice dei campioni: seconda stagione in uscita su Apple TV+

Il codice dei campioni 2 è la seconda stagione della serie tv Apple Original di documentari sportivi senza sceneggiatura vincitrice dell’Emmy che rivela ciò che veramente spinge i più grandi atleti del mondo al raggiungimento del successo. In questa stagione Lindsey Vonn, Marcus Rashford, Russell Wilson, Leticia Bufoni, Scout Bassett e Bubba Wallace alzano il sipario sul momento cruciale della propria carriera che li ha consacrati alla grandezza.

Il codice dei campioni 2: quando esce e dove vederla in streaming

Il codice dei campioni 2 in streaming uscirà il 13 maggio su Apple TV+.

Il codice dei campioni 2: trama e cast

La serie è prodotta per Apple TV+ da Religion of Sports e UNINTERRUPTED. Tutti gli episodi sono diretti da Gotham Chopra, che è anche produttore esecutivo con Ameeth Sankaran di Religion of Sports, Giselle Parets, Maverick Carter, Jamal Henderson, Devin Johnson e Philip Byron di UNINTERRUPTED e il co-produttore esecutivo Matt Rissmiller.

Trailer della seconda stagione di Il codice dei campioni

https://youtu.be/KoE1JOtrRlo

Il codice dei campioni si unisce agli altri programmi di saggistica sportiva di Apple TV+, tra cui la serie in quattro parti su Earvin “Magic” Johnson “They Call Me Magic”; “The Long Game: Bigger Than Basketball” sul promettente talento NBA Makur Maker; “Make or Break”, che svela il dietro le quinte dell’élite della World Surf League. Presto si uniranno a questa rosa anche il documentario recentemente annunciato sulla vita e la carriera del sette volte campione del mondo di Formula 1 Sir Lewis Hamilton; la serie di documentari “The Dynasty” sui New England Patriots, prodotta della Imagine Documentaries di Brian Grazer e Ron Howard, in associazione con NFL Films.

Vecchie canaglie, recensione dell’Odissea di Lino Banfi & Co.

La terza età non è l’ultima. Attenzione a metterlo in dubbio, sembra essere il messaggio sotteso al Vecchie canaglie (dal 5 maggio al cinema, prodotto e distribuito da Orange Film) con il quale Chiara Siani decide di passare dietro la macchina da presa dopo tanti anni di cinema e parecchia televisione. Volto molto noto agli spettatori, che da anni la vedono apparire – non solo come caratterista – nei film di Pupi Avati e sui palcoscenici teatrali tra Lillo & Greg, la cinquantanovenne bolognese ha deciso di regalarsi un debutto al quale teneva molto, con “una sorta di fiaba in stile comedy” alla quale ha ammesso di aver pensato a lungo.

Quella in cui sei anziani ospiti di una piccola casa di riposo, Villa Matura, si trovano da un giorno all’altro in grossi guai perché l’avida proprietaria dell’immobile – la stessa Siani – decide di mettere il tutto all’asta… per di più truccata e in tempi brevissimi! Il loro mondo sembra crollare, ma la reazione degli intraprendenti vecchietti è inaspettata e imprevedibile: invece di abbattersi si uniranno ancora di più, ingegnandosi per affrontare situazioni pericolose e ai limiti della legalità, per riscoprirsi più vitali che mai.

Grandi riferimenti per le Vecchie canaglie di Chiara Siani

Nelle note di regia si citano pericolosamente i Monty Python, oltre a Cocoon e L’erba di Grace, ma i riferimenti sembrano altri, per esempio quelli delle Barzellette o di tanti film di poco costrutto realizzati ammassando gag e siparietti slegati tra loro. Qui, una trama c’è, ovviamente, come anche un “piano” – lo stesso che annuncia dal losco ‘Greg’, chiamato a risolvere la situazione da papà Lino Banfi – ma la confusione narrativa regna sovrana, come la trasposizione in immagini alla quale si assiste per buona parte dei 102 minuti di durata del film.

Qualche pro e molti contro in un caos poco creativo

Troppi, evidentemente, se per giustificarli si finisce con il tenere gli spettatori ostaggio di una carrellata di tentativi satirici di denuncia della malasanità imperante nelle RSA, di stereotipi da autobus e di un accenno di retorica animalista nei quali il tentativo di porre l’accento sul rispetto per gli anziani si perde naufragando. Per non parlare del catalogo di malavitosi mal assortiti, mal caratterizzati e mal rappresentati, con la chicca della vecchina ‘posseduta’ dal peyote che avrebbe potuto trovare spazio in un qualsiasi sequel parodistico di Scary Movie.

In un tale contesto finisce per evidenziarsi anche la povertà delle transizioni tra le scene, che altrimenti avrebbe potuto essere cifra o scelta stilistica, o il ricorso a certi viraggi cromatici, che affossano ulteriormente una storia che acquista un senso avviandosi verso la conclusione. E nella quale si fa apprezzare – probabilmente anche per motivi di budget, nonostante il film abbia contato sul supporto del Ministero della Cultura – l’uso di intermezzi ed elementi scenografici disegnati e cartoonistici, realizzati dalla stessa Siani. In definitiva, un triste ‘team up’ di tanti volti noti della nostra commedia, a partire dal ‘Nonno’ Banfi, qui chiamato a ‘metterci la faccia’ e a fare l’eroico trascinatore, ma senza trascurare i vari Andrea Roncato, Andy Luotto, Luisella Tamietto e Pippo Santonastaso. Menzione speciale per il Gualtiero di Gianni Fantoni, marito della vicina di casa guardona Valentina Paoletti, l’unico a poter scappare da questo Hellzapoppin’.

Premi David di Donatello 67: tutti i vincitori dell’edizione 2022

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Si è conclusa la 67° edizione dei Premi David di Donatello, che ha visto trionfare È stata la mano di Dio con cinque riconoscimenti, tra cui miglior film, regia a Paolo Sorrentino e attrice non protagonista Teresa Saponangelo. Molto felice anche la serata dei Freaks di Gabriele Mainetti, che porta a casa sei riconoscimenti, tutti tecnici, tranne il prestigioso premio al miglior produttore. Con 11 nomination, Diabolik è comunque uno dei film più riconosciuti dell’anno, anche se porta a casa solo il meritato premio alla canzone originale, andato a Manuel Agnelli

Grandi sorprese per le categorie attoriali che, insieme a Saponangelo hanno premiato anche Silvio Orlando e Swamy Rotolo come migliori protagonisti e Eduardo Scarpetta, non protagonista.

Ecco di seguito tutti i vincitori dei Premio David di Donatello 67

  • Miglior regia: Paolo Sorrentino («È stata la mano di Dio»)
  • Miglior documentario: «Ennio», di Giuseppe Tornatore
  • Miglior montaggio: «Ennio», di Giuseppe Tornatore
  • Miglior compositore: Nicola Piovani («I fratelli De Filippo»)
  • Miglior acconciatura: «Freaks Out»
  • Miglior canzone originale: Manuel Agnelli («La profondità degli abissi» per il film «Diabolik»)
  • Miglior attrice non protagonista: Teresa SaponangeloÈ stata la mano di Dio»)
  • Miglior attore protagonista : Silvio Orlando («Ariaferma»)
  • Miglior scenografia: Massimiliano Sturiale e Ilaria FallacaraFreaks Out»)
  • Miglior attore non protagonista: Eduardo ScarpettaQui rido io»)
  • David dello spettatore: Me contro te
  • David speciale: Sabrina Ferilli
  • Miglior esordio alla regia: Laura SamaniPiccolo corpo»)
  • Migliori costumi: Ursula Patzak («Qui rido io»)
  • Miglior sceneggiatura originale: Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero, Valia SantellaAria Ferma»)
  • Miglior attrice protagonista: Swamyu Rotolo («A Chiara»)
  • Miglior Fotografia Ex-aequo: Daria D’Antonio per «È stata la mano di Dio» e Michele Attanasio per «Freak Out»
  • Miglior produttore: Andrea Occhipinti, Stefano Massenzi, Gabriele Mainetti, Mattia Guerra, Rai Cinema
  • Miglior Cortometraggio: «Maestrale» di Nico Bonomolo
  • Migliori effetti visivi: Stefano Leoni («Freaks Out»)

MCU: come potrebbero essere introdotti i Fantastici 4 e gli X-Men?

Non è qualcosa che ci aspettavamo potesse accadere, ma l’accordo Disney/Fox ha aperto finalmente la porta all’ingresso degli X-Men e dei Fantastici Quattro nell’MCU. L’introduzione di questi personaggi promette di espandere notevolmente questo mondo condiviso, con una lista quasi infinita di eroi e cattivi ora nelle mani di Kevin Feige, oltre a volti familiari quali Thor, Doctor Strange e Captain Marvel. E’ vero che Jon Watts ha abbandonato il progetto del reboot dei Fantastici Quattro, ma la caccia ad un nuovo regista è già iniziata, e si dice che ci siano grandi piani anche per un nuovo film sugli X-Men.

La domanda sulla bocca di tutti in questo momento è come la Marvel possa introdurre i mutanti e la Prima Famiglia Marvel dopo oltre un decennio di esistenza del MCU. Grazie a ComicBookMovie abbiamo radunato alcune teorie convincenti al riguardo, che siamo sicuri vi divertirete a scoprire!

Il nascondiglio di Krakoa

Dopo tutti i film della Fox sugli X-Men, l’idea di vedere il Professor X usare Cerebro, o la squadra emergere da sotto il loro campo da basket nel Blackbird, sembra semplicemente ridondante. Per quanto il franchise abbia spesso ottenuto risultati negativi nelle mani della Fox, lo studio ha comunque centrato molte delle aspettative dei fan, quindi i Marvel Studios non avranno altra scelta che movimentare le cose in un eventuale reboot del MCU.

Nei fumetti recenti, i mutanti hanno fondato una nazione sull’isola senziente di Krakoa, sfruttando i portali per viaggiare in tutto il mondo. Charles Xavier, nel frattempo, ha trovato un modo per i Figli dell’Atomo di sfuggire alla morte. Come Wonder Woman che si nasconde a Themyscira con le sue compagne Amazzoni, questo spiegherebbe perché i mutanti sono rimasti nascosti fino a questo punto e il fatto che Charles Xavier abbia un esercito a sua disposizione spiegherebbe perché i mutanti sono temuti e disprezzati fin dalla loro nascita.

Gli Swingin’ Sixties

Per quanto tutti noi vogliamo senza dubbio vedere i Fantastici Quattro interagire con eroi come Spider-Man e Capitan America, cosa succederebbe se la loro storia si svolgesse anni prima che i Vendicatori si riunissero?

Non sarebbe la prima volta che i boss dello studio prendono in considerazione di ambientare un’avventura sul grande schermo con questa squadra nel decennio in cui è stata creata, e certamente aiuterebbe il franchise a distinguersi da ciò che sta accadendo nel presente. Questo reboot potrebbe dare un tocco divertente agli anni ’60, con gli eroi che indossano i loro classici costumi e combattono contro personaggi del calibro di Mole Man e Annihilus. Se Kevin Feige sta davvero cercando di prendere delle decisioni creative audaci, potrebbero sconfiggere Galactus nel passato, per poi far tornare il cattivo sulla Terra decenni dopo, dove combatte i nuovi Fantastici Quattro guidati da Franklin e Valeria Richards. Sarebbe bello, ma potrebbe far arrabbiare alcuni puristi della storia.

Lo Snap

Snap MCUUno qualsiasi degli Snap potrebbe servire a spiegare la comparsa dei mutanti, ma sembrerebbe una scelta ovvia e anche un po’ forzata. Certo, le Gemme dell’Infinito potrebbero attivare l’X-Gene, ma questo condurrebbe a tutta una serie di possibili buchi di trama (personaggi chiave come il Professor X e Magneto dovrebbero essere molto più giovani).

Nei fumetti, Reed, Sue, Johnny e Ben rubano un’astronave per un volo di prova, ma finiscono per essere bombardati da “raggi cosmici” che conferiscono alla squadra i loro poteri. Nel MCU, quella tempesta potrebbe essere il risultato del potere delle Gemme dell’Infinito che si scatenano, fatto che fornirebbe immediatamente ai Fantastici Quattro un collegamento con il più ampio universo.

Doctor Strange nel multiverso della follia

Film Disney 2022 Doctor Strange Multiverso FolliaIl nostro istinto ci sta dicendo di moderare le aspettative per Doctor Strange nel Multiverso della Follia, e certamente non stiamo anticipando un evento in stile Flashpoint che vede questo film finire con gli X-Men e i Fantastici Quattro improvvisamente parte del MCU. Tuttavia, con Sir Patrick Stewart ovviamente pronto ad interpretare una variante del Professor X, la porta è aperta per confermare finalmente l’esistenza dei mutanti in questo mondo. Questa rivelazione potrebbe avvenire tanto facilmente, facendo sì ad esempio che Charles aiuti Wanda Maximoff a riconoscere chi è veramente, ponendo le basi per la rivelazione che i mutanti hanno vissuto tra gli abitanti del MCU per tutto questo tempo.

Se le indiscrezioni sono vere e anche Mister Fantastic fa parte degli Illuminati, allora sembra che i Marvel Studios reintrodurranno membri chiave sia dei Fantastici Quattro che degli X-Men come Varianti. Questa sarà probabilmente l’ultima volta che li vedremo, ma almeno preparerebbe i fan al debutto delle loro controparti del MCU.

Intrappolato nel regno quantico

Regno Quantico MCUAnt-Man and The Wasp: Quantumania rivisiterà chiaramente il Regno Quantico, ma se questo fosse conosciuto con un altro nome…ad esempio, la Zona Negativa?

Zona spesso frequentata dai Fantastici Quattro, e casa del malvagio Annihilus, è possibile che la squadra si sia davvero formata lì negli anni ’60, per poi rimanervi intrappolata ed emergere soltanto decenni dopo (senza essere invecchiata di un giorno). Con Kang il Conquistatore parte di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, potrebbe essere Peyton Reed a introdurre questa squadra di eroi: è un noto fan della Prima Famiglia Marvel, e Kang ha dei grossi legami con loro. È riuscito a riportare Luke Skywalker in The Mandalorian, quindi avremmo sicuramente fiducia che sia Peyton Reed a premere il pulsante di reset di questo quartetto.

Deadpool Vs. Il MCU

Deadpool MCUSe siete appassionati di fumetti, probabilmente conoscete le storie di Deadpool Kills The Marvel Universe che si svolgono in una realtà diversa e seguono Wade Wilson mentre è incaricato di eliminare i più grandi eroi del mondo. Un film come questo potrebbe essere ambientato in un MCU standalone, R-Rated, che non ha bisogno di lunghe spiegazioni e si diverte a inserire l’antieroe in un mondo dove può interagire con volti familiari che non ci saremmo mai aspettati di incontrare (è una premessa perfetta per l’ormai confermato Deadpool 3).

Questo significherebbe che le storie attuali non avranno dalla loro il personaggio di Deadpool, ma una versione aggiornata con un nuovo attore potrebbe poi apparire, e una storyline del genere significa che il mandato di Reynolds può continuare senza influenzare i piani per un reboot completo degli X-Men.

Galactus in Guardiani della Galassia Vol.3

Galactus MCUIn Guardiani della Galassia Vol. 3, Star-Lord e il suo equipaggio che si incrociano con Silver Surfer potrebbe essere un bel modo per confermare che Galactus si è risvegliato e si sta dirigendo verso la Terra. Questo avverrebbe probabilmente perché ha percepito il potere delle Gemme dell’Infinito e, anche se saranno i Fantastici Quattro ad essere cruciali nel fermare il cattivo, un idea del genere servirebbe ad introdurre due personaggi iconici in questo mondo condiviso e porre le basi per Reed e la sua squadra che dovranno farsi avanti e affrontare la più grande minaccia del MCU.

Un assaggio di ciò potrebbe anche esserci mostrato in un film come Thor: Love and Thunder. In definitiva, presentare Galactus come il prossimo Thanos del MCU è un passo successivo logico, e un rinfrescante cambio di ritmo rispetto al personaggio del Dottor Destino.

365 Giorni: Adesso, guida ai personaggi del film Netflix

365 Giorni: Adesso, guida ai personaggi del film Netflix

Tornano Don Massimo (Michele Morrone) e Laura (Anna-Maria Sieklucka), i protagonisti del film Netflix 365 Giorni (2020), per un nuovo lungometraggio tanto erotico quanto il primo. Per coronare il loro passionale amore, Massimo e Laura finalmente si sposano. La vita da moglie di un mafioso, che vive nella torre d’avorio non è così semplice per Laura. Tra gelosie reciproche, noia e affari criminali, il matrimonio entra presto in crisi.

Diretto sempre dal regista polacco Tomasz Mandes, 365 Giorni: Adesso porta avanti le trame già avviate dal primo film, ma aggiunge anche nuovi sviluppi e personaggi. Tornano quindi i membri del cast già noti, ma ci sono anche delle new entry interessanti. Scopriamo tutti i personaggi del film Netflix!

Laura Biel (Anna-Maria Sieklucka)

Anna-Maria-Sieklucka-Laura-di-365-giorni-AdessoLaura Biel è una ragazza polacca che, come si è visto nel primo film, trova l’amore in Sicilia. Se nel primo capitolo Massimo poteva risultare la mente più perversa e instabile della coppia, in 365 Giorni: Adesso Laura si mostra fin da subito provocante e provocatoria nei confronti del marito. È spesso lei ad accendere la miccia per discutere, che sia per noia, per gelosia o per amore. Laura è folle, un attimo prima è dolce e amorevole, un secondo dopo è arrabbiata e libidinosa.

In 365 Giorni: Adesso, l’attrice Anna-Maria Sieklucka è camaleontica: cambia spesso gli abiti e il make-up, prima è una sposa bionda perfettamente acconciata e truccata, poi è mora e indossa una t-shirt sopra un costume bagnato in riva alla spiaggia. La bellezza del personaggio, che mostra alla telecamera ogni aspetto del viso e del corpo, è ciò che colpisce maggiormente. La recitazione, anche a causa di una sceneggiatura scarna, non aggiunge granché.

Don Massimo (Michele Morrone)

Massimo Torricelli (Michele Morrone) è allo stesso tempo il co-protagonista e l’antagonista di 365 Giorni: Adesso. A seconda delle scene, il personaggio appare sexy, potente, debole, innamorato, violento. Don Massimo è tutto e niente, ha così tante personalità che non riesce realmente ad impersonare un individuo a tutto tondo. È lo stereotipo peggiore che si possa fare di un italiano: mafioso, arrogante, geloso, possessivo.

Sicuramente Massimo e Laura sono simili sotto molti aspetti: sono di bella presenza, ma disturbati, instabili, incapaci di esprimere il loro amore se non attraverso il rapporto carnale. Se in 365 Giorni Massimo era al centro della scena, nel sequel il personaggio passa leggermente in secondo piano, lasciando più spazio alla sua controparte femminile.

Nacho (Simone Susinna)

L’avversario, in amore e in affari di Massimo è Nacho (Simone Susinna). Inizialmente viene presentato come il giardiniere della villa dei Torricelli, ma si rivela presto un personaggio molto più minaccioso per l’equilibrio del matrimonio e dell’attività di Massimo. Nacho, tutto tatuato, spesso vestito in modo sportivo, sembra inizialmente essere l’opposto di Massimo e, per questo, conquista Laura.

Nel corso di 365 Giorni: Adesso, questo personaggio, muove le fila delle vicende, rendendo il film a tratti una commedia romantica quasi adolescenziale, ma in altri momenti una versione a basso budget di Romanzo Criminale o Gomorra.

Olga (Magdalena Lamparska)

Magdalena LamparskaL’amica del cuore e complice di Laura è Olga. Già presente nel primo film, in 365 Giorni: Adesso il personaggio torna per aggiungere umorismo e per smorzare la tensione drammatica e sessuale tra i due protagonisti. Olga è caotica, chiassosa, è l’altra figura femminile rilevante del film.

Magdalena Lamparska interpreta l’aiutante di Laura, la sua amica fin dall’infanzia e la sua confidente. È un personaggio simpatico e positivo, forse, tra tutti, quello dotato di più carattere.

Domenico (Otar Saralidze)

365-giorni-adessoTorna in 365 Giorni: Adesso anche un altro personaggio del primo film: Domenico. L’amico e collega in affari di Massimo è la controparte maschile di Olga. Non a caso, i due hanno una relazione, sessuale o amorosa che sia.

Domenico è un personaggio leggero e divertente, un po’ inutile ai fini della storia ma sicuramente in grado di aggiungere un po’ di spirito ad un film altrimenti troppo focalizzato sulla storia perversa dei protagonisti. In 365 Giorni: Adesso, Domenico e Olga sono la coppia che, non essendo al centro della scena, può vivere la passione con molta più leggerezza.

Anna (Natasza Urbańska)

Vestendo i panni della femme fatale, bella e minacciosa per la relazione tra Massimo e LauraNatasza Urbańska interpreta l’antagonista Anna. Il personaggio appare per poche scene, ma tiene di nascosto nelle sue mani le redini delle vicende. Come le altre donne presenti nel film, Anna è dotata di un fascino provocante capace di intontire gli uomini attorno a sè. Scaltramente infatti, Anna usa la sua bellezza per raggiungere i propri scopi in affari.

Elektra: trama, cast e curiosità sul film con Jennifer Garner

Elektra: trama, cast e curiosità sul film con Jennifer Garner

Agli inizi del nuovo millennio una serie di primi film dedicati ai supereroi si sono manifestati sul grande schermo, anticipando il grande successo che i cinecomic avrebbero ottenuto a partire dal 2008. Tra queste pellicole si annoverano Blade, X-Men, Spider-Man, Daredevil ed Elektra. Diretto nel 2005 da Rob Bowman, quest’ultima pellicola è uno spin-off proprio di Daredevil, dove il personaggio della supereroina protagonista compariva tra i protagonisti. A interpretare il ruolo vi è anche in questo caso l’attrice Jennifer Garner, che dà qui piena centralità ad un personaggio ancora oggi confinato a quell’unico lungometraggio.

Il film, scritto da Zak Penn, Stuart Zicherman e Raven Metzner, è stato realizzato principalmente perché così previsto da obblighi contrattuali. Durante la realizzazione di Daredevil, infatti, la volontà dei produttori era quella di dar vita ad un primo tentativo di universo narrativo rappresentato da più personaggi in più film. Elektra doveva rappresentare il primo di questi, ma il suo risultato fu più deludente del previsto. A fronte di un budget di 40 milioni di dollari, questo arrivò ad incassarne pochi di più, affermandosi come un cocente flop.

Mal giudicato sia dal pubblico che dalla critica, è stato a lungo visto come il film che ha rallentato la presenza di supereroine protagoniste al cinema. Ad oggi Elektra è ricordato principalmente come uno scult, il quale potrebbe anche per questo attirare alcuni spettatori amanti del genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Elektra: la trama del film

Le vicende del film si svolgono successivamente agli eventi di Daredevil. Elektra Natchios, l’assassina brutalmente uccisa dal sadico Bullseye viene ora riportata in vita da Stick, maestro cieco di arti marziali e capo della setta ninja dei Casti. L’uomo prende dunque con sé la donna, addestrandola come sua allieva e introducendola alla via del Kimagure, un’antichissima arte che conferisce a coloro che la sanno usare varie abilità, come la preveggenza e il potere di far risorgere i defunti. In breve tempo, Elektra diventa la più abile tra i discepoli di Stick, sino al giorno in cui questa non la allontana da sé senza alcuna spiegazione.

Ferita da ciò, Elektra decide di sfruttare le abilità acquisite per diventare una letale ed infallibile assassina a pagamento. Dopo aver ucciso senza troppe difficoltà il criminale De Marco e le sue guardie del corpo, l’assassina viene poi contattata da un anonimo per uccidere due persone, di cui ancora non sa l’identità. In attesa di ricevere istruzioni, Elektra si trasferisce temporaneamente su una piccola isola, dove conosce Mark Miller e sua figlia Abby. Quando scoprirà che sono proprio loro i suoi due bersagli, Elektra dovrà compiere una serie di complesse scelte tra bene e male, consapevole che ribellarsi potrebbe portarla a scontrarsi con pericoli inimmaginabili.

Elektra cast

Elektra: il cast del film

Ad interpretare Elektra vi è l’attrice Jennifer Garner, che riprende così il ruolo dopo averlo interpretato in Daredevil. L’interprete, però, ha in seguito rivelato di odiare profondamente il film e di essere stata costretta a prendervi parte per via di obblighi legali conseguenti alla sua partecipazione a Daredevil. Nel corso delle riprese l’attrice andò anche incontro a diverse problematiche. Per il ruolo l’attrice avrebbe dovuto bucarsi le orecchie per poter portare i vistosi orecchini previsti come parte del costume di Elektra. La Garner rifiutò però di farsi i buchi e così tale accessorio venne scartato.

Inoltre, durante le riprese del combattimento tra spade, Jennifer Garner si è fatta accidentalmente tagliare le nocche da Will Yun Lee, interprete di Kirigi. L’attrice si è poi fatta sistemare le nocche e quando lei e Lee hanno ripreso le riprese, lui l’ha colpita di nuovo nello stesso identico punto. Nel film sono poi presenti gli attori Goran Visnjic nei panni di Mark Miller e Kirsten Prout in quelli di Abby Miller. Il celebre attore Terence Stamp ricopre invece il ruolo di Stick, il maestro di Elektra, mentre Cary-Hiroyuki Tagawa è Roshi, leader del gruppo di assassini noto come la Mano. Originariamente era previsto anche un cameo di Ben Affleck nuovamente nei panni di Daredevil, ma questo è stato poi eliminato in fase di montaggio.

Elektra: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Elektra è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno martedì 3 maggio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 

 

Qualcosa di speciale: trama, cast e le frasi del film

Qualcosa di speciale: trama, cast e le frasi del film

Considerata una delle regine della commedia romantica statunitense, l’attrice Jennifer Aniston ha negli anni recitato in alcuni noti film di questo genere come Ti odio, ti lascio, ti… e La verità è che non gli piaci abbastanza. In questo filone si colloca però anche il film del 2009 Qualcosa di speciale, incentrato sull’imprevedibilità dell’amore e di come questo ci colga proprio nel momento in cui smettiamo di cercarlo. Opera prima di Brandon Camp, qui anche sceneggiatore insieme a Mike Thompson, la pellicola si è affermata negli anni come uno dei più brillanti esempi del suo genere, capace di regalare ancora oggi emozioni uniche e sincere.

Originariamente intitolato Brand New Day, il film ha visto cambiare più volte il proprio titolo, con gli autori alla ricerca di quello che meglio si adattasse alla vicenda narrata nel film. Dopo essere passati per Travelling, Camp e Thompson hanno infine stabilito che quello giusto era Love Happens, che rende l’idea di come l’amore accada sempre all’improvviso. In italiano ciò è stato tradotto con Qualcosa di speciale, che evidenzia allo stesso modo la natura preziosa di un sentimento tanto importante. Ricco di colpi di scena, il film passa così dal contenere situazioni più drammatiche a intrecci più romantici, così da soddisfare ogni tipo di spettatore.

Costato circa 18 milioni di dollari, Qualcosa di speciale è arrivato ad incassarne circa 36 in tutto il mondo, affermandosi come un buon successo per il suo anno. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle frasi più belle del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo, e grazie alle quali si potrà godere di una comoda visione casalinga.

Qualcosa di speciale: la trama del film

Protagonista del film è Ryan Burke, scrittore di successo caduto in una profonda depressione in seguito alla morte della moglie. Nel tentativo di elaborare il suo lutto, egli decide di scrivere un libro dove affronta il tema della perdita, spiegando agli altri, e anche a sé stesso, come affrontare tale evento. In poco tempo il libro riscuote un enorme successo, a tal punto da renderlo un vero e proprio guro sull’argomento. Ryan inizia così a tenere una serie di seminari, dove entra in contatto con i suoi lettori confrontandosi con il suo dolore. Durante uno dei suoi viaggi fa la conoscenza di Eloise Chandler, una graziosa fioraia.

La donna viene da un passato ricco di cocenti delusioni amorose, e ha promesso a sé stessa di non lasciarsi più coinvolgere in alcun tipo di relazione sentimentale. L’amore decide però che tra di loro deve nascere un improvviso sentimento, destinato a legarli molto più di quanto loro pensino. Conoscendosi, però, entrambi dovranno fare i conti con i propri demoni interiori. Ryan capisce di non aver mai realmente superato il suo lutto, ed Eloise non riesce a vincere le proprie paure. Prima di potersi amare liberamente dovranno dunque liberarsi dalle rispettive catene. Una conquista che solo l’amore potrà aiutarli ad ottenere.

Qualcosa di speciale cast

Qualcosa di speciale: il cast del film

Per una commedia romantica l’ingrediente segreto sta spesso negli attori a cui si affidano i personaggi protagonisti. Sono loro infatti a farci innamorare e divertire, ma per riuscire in ciò è necessario che chi gli dà vita sia perfettamente adatto a quella parte. Nello scegliere l’attore giusto per Ryan Burke, i produttori avevano da subito in mente Aaron Eckhart. Dopo essere diventato celebre grazie a Il cavaliere oscuro, dove interpreta Harvey Dent, egli si è dichiarato entusiasta di poter lavorare in una commedia romantica, desideroso di cambiare genere. Accanto a lui, nel ruolo del suo manager Lane Marshall vi è invece l’attore Dan Fogler, mentre John Carroll Lynch è Walter, uno dei partecipanti ai seminari di Ryan.

A dare volto ad Eloise vi è l’attrice Jennifer Aniston. Questa si è a sua volta interessata molto al progetto, ma a causa di impegni precedentemente presi ha dovuto dividersi tra questo e il set di un altro film. In molte delle scene, dove non è ripresa in volto, è dunque sostituita da una controfigura. Frances Conroy, celebre per la sua partecipazione alla serie American Horror Story, è qui l’interprete della madre di Eloise. A dar vita al padre vi è invece Martin Sheen, celebre protagonista di film come Apocalypse Now e JFK – Un caso ancora aperto. Judy Greer, vista nel recente Halloween, interpreta Marty, collega e amica di Eloise.

Qualcosa di speciale: le frasi, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Qualcosa di speciale è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno martedì 3 maggio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • La felicità è uno stato mentale. E come per tutte le cose ci vuole pratica. Dedicate cinque minuti al giorno a sorridere, a sorridere e basta. E dopo un po’ vi verrà naturale. (Ryan Burke)
  • La vita a volte ci regala limoni aspri. E noi possiamo fare la faccia inacidita oppure fare una bella limonata! (Ryan Burke)
  • Quando parti per i tuoi viaggi è importante tenere a mente che quando una cosa finisce, un’altra avrà un inizio. (Ryan Burke)
  • La vita è in un bigliettino 3×5. (Eloise Chandler)
  • L’alcool non è una panacea e un cerotto non cura un cancro. (Ryan Burke)

Fonte: IMDb

Avatar: la via dell’acqua, la descrizione del primo teaser trailer

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Come ormai annunciato da diverso tempo, in testa a Doctor Strange nel Multiverso della Follia verrà mostrato in sala il primo teaser trailer di Avatar: la via dell’acquagià proiettato al CinemaCon in occasione del panel Disney.

Lo stesso trailer è stato mostrato anche alla stampa in testa alla proiezione in anteprima del film Marvel diretto da Sam Raimi, e quello che promette è grande spettacolo.

La selezione di immagini che James Cameron ha scelto di inserire nel video mira principalmente a presentare il mondo in cui la storia si svolgerà. C’è una componente geografica nuova, rispetto al film del 2009, avvero il mondo acquatico, oltre a tante altre location terrestri inedite.

Quello che il brevissimo video mostra è principalmente un worldbuilding estremamente accurato e ricercato, un “effetto WOW” continuo per tutta la durata del teaser, che ci mostra anche diversi protagonisti, Na’vi e umani. Torna l’intenso blu della pelle dei meravigliosi alieni, quello dei cieli e delle acque di Pandora, torna un’avventura che sembra affascinante e pericolosa e un viaggio emotivo importante. Soprattutto il trailer si mostra che il cuore del film saranno Sully e Neytiri e la loro famiglia ibrida.

Avatar: la via dell’acqua, il film

Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno all’oceano. Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena, eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film 3 volte vincitore di Oscar.

Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 e 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Dileep Rao e Matt Gerald.

MCU: 10 costumi che i film hanno reso meglio dei fumetti

MCU: 10 costumi che i film hanno reso meglio dei fumetti

Prima della nascita dell’MCU, i supereroi sul grande schermo non indossavano costumi troppo elaborati. Oltre alle tute blu e rosse di Spider-Man e a quelle coloratissime dei Fantastici Quattro, ad Hollywood sono pochi gli abiti da supereroi memorabili.

I Marvel Studios e l’Universo Cinematografico Marvel si sono invece mostrati fin da subito creativi e innovativi nella rappresentazione dei costumi dei loro personaggi. Pur prendendo ispirazione dai Marvel Comics, il franchise ha cercato di superare la realtà della carta stampata con abiti ancora più elaborati e tecnologici. Vediamo i dieci costumi più belli creati dall’MCU: da Moon Knight a Captain America, ecco quelli che superano la versione dei fumetti!

Star-Lord

Star-Lord-MCUAnche se la versione recente dei fumetti è notevolmente aggiornata rispetto a quella originale, Star-Lord indossa il suo abito migliore nell’MCU. La tuta della carta stampata era troppo semplice per funzionare in live-action e, per questo motivo, James Gunn ha ridisegnato il costume per crearne una versione più realistica.

Della tuta originale rimane l’elmo, ma tutto il resto viene modificato: nell’MCU Peter Quill indossa un’appariscente giacca di pelle e un Walkman, elementi che danno al personaggio carattere e audacia.

Classic Loki

classic-loki-MCUPur essendo ispirato ai primi fumetti della Marvel Comics, il costume di Classic Loki nell’MCU è stato modificato per risaltare meglio sul grande schermo. L’armatura è stata sostituita con una stoffa che dà quel tocco vintage necessario.

Inoltre, l’aspetto buffo della tuta dei fumetti, dato dal gilet giallo e dai mutandoni, è stato eliminato dai concept artist e dai costumisti MCU. In sostanza, il personaggio in live-action risulta molto più credibile.

Iron Man

iron-man-MCUNel 2004, l’Iron Man dei fumetti ha subito un restart (e un restyling) grazie al fumettista Adi Gravnov. Il disegnatore, con la sua miniserie Iron Man: Extremis, ha dato alla Marvel Comics un Tony Stark più moderno ed eccitante.

È questa la versione che ha ispirato Jon Favreau nella creazione del protagonista del primo film MCU. Il costume di Tony Stark si è però evoluto all’interno del franchise, diventando via via sempre più tecnologico e accessoriato. La tuta è inoltre l’elemento che ha contribuito a stabilire Iron Man come uno dei personaggi in grado di vendere più merchandising nell’MCU.

Spider-Man

spider-man-mcuIl costume di Spider-Man colleziona un’infinità di versioni live-action. Nel creare l’iconica tuta, l’MCU ha ottenuto risultati più o meno validi. Quella di Homecoming è decisamente ben riuscita, mentre l’Iron Spider lascia abbastanza desiderare.

Anche quella di Far From Home merita una menzione. Nel film, l’abito rosso e nero è assolutamente perfetto, riesce ad unire l’opera di Steve Ditko con una sensibilità moderna assicurando a Peter Parker un costume sorprendente e prestante. Tuttavia, è nell’epilogo di No Way Home che vediamo una tuta realmente spettacolare da ogni angolazione.

Black Panther

black-pantherSe consideriamo che nei fumetti la tuta di T’Challa è un semplice strato di stoffa nera cucito aderentemente sull’eroe, già la versione che vediamo in Captain America: Civil War è un grande passo in avanti.

È però in Black Panther che l’MCU porta sulla scena un costume aggiornato e dotato di personalità: l’aggiunta dell’energico colore viola fa la differenza, e permette a T’Challa di spiccare davvero sulla scena. Gli effetti in CGI hanno sicuramente contribuito alla resa dell’abito, in particolare durante la battaglia finale con Killmonger.

L’Avvoltoio

l'avvoltoio-MCUForse sarebbe stato divertente vedere Michael Keaton indossare abiti in spandex verde brillante come l’Avvoltoio della Marvel Comics, ma l’MCU ha optato per una totale reinterpretazione del costume del personaggio.

Prendendo spunto dal materiale originale, la tuta dell’Avvoltoio in Spider-Man: Homecoming mantiene il colletto di pelliccia, ma è dotata di un casco ipertecnologico e di una giacca ben strutturata che nulla hanno a che vedere con l’aderente calzamaglia della Marvel Comics (e per fortuna!).

Captain America

captain-america-mcuCome appare chiaro in Captain America: il Primo Vendicatore, l’uniforme di Cap dei fumetti non avrebbe mai funzionato in live-action. Pur trattandosi di un film a fumetti sulla Seconda Guerra Mondiale, serviva qualcosa di più sostanzioso ed elaborato di quanto visto nella Marvel Comics.

Nei primi film MCU in cui appare, Steve Rogers non ha degli abiti così interessanti, ma con Age of Ultron, Captain America: Civil War e Endgame, finalmente sono stati fatti dei miglioramenti significativi rispetto ai fumetti.

Moon Knight

MCU-Moon-knightVisto che la serie Disney+ non si è ancora conclusa, forse stiamo parlando un po’ troppo presto, ma il costume MCU di Moon Knight è davvero originale! I costumisti hanno lavorato per dare vita ad un’interpretazione unica che rende omaggio alla tuta dei primi fumetti di Marc Spector.

In un rifacimento che ricorda una mummia e che quindi si lega alle radici egiziane di Moon Knight, la tuta non è un semplice costume, ma si carica di un senso metaforico che va oltre la bellezza estetica.

Scarlet Witch

scarlet-mcuProbabilmente i fan dei fumetti di Scarlet vorrebbero vedere Elizabeth Olsen indossare sempre gli abiti succinti che il personaggio porta sulla carta stampata. In realtà, ciò è successo quasi per gioco nell’episodio di Halloween di WandaVision. Va detto però che il costume live-action dell’eroina supera ampiamente la tutina della Marvel Comics.

Aggiungendo qualche strato alla tuta-lingerie dei fumetti, l’MCU dà a Wanda Maximoff un costume che non è degradante o eccessivamente sessista, ma che suggerisce la potenza e la storia del personaggio. Inoltre, la corona iconica dà quel tocco di classe in più.

Shang-Chi

shang-chiNel rappresentare Shang-Chi, i Marvel Studios hanno fatto un ottimo lavoro per superare gli stereotipi offensivi che spesso si colgono nei fumetti. Non a caso, in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, il costume del personaggio è completamente diverso.

Pur rendendo omaggio alla storia che abbiamo visto sulla pagina, l’MCU ha voluto abbracciare anche la cultura e la mitologia cinese. Questa apertura è stata cruciale per il successo del lungometraggio. Inoltre, ha permesso a Shang-Chi di prendere le distanze dall’immagine che sembra abbastanza innocente in superficie, ma che rappresenta lo stereotipo che una persona non asiatica ha di un personaggio come questo.

Star Wars: le 10 migliori scene tagliate, secondo Reddit

Star Wars: le 10 migliori scene tagliate, secondo Reddit

Star Wars festeggia il suo 45° anniversario alla fine di questo mese, con l’uscita dell’attesissimo Obi-Wan Kenobi su Disney+. Attraverso 12 film e 9 show televisivi, il franchise si è consolidato nella storia del cinema e non, come uno dei pilastri della cultura pop, grazie alla scrittura creativa che lo caratterizza e lo spettacolo su grande scala che ci ha offerto.

Tuttavia, anche se stiamo parlando di uno dei film più famosi in assoluto, ci sono state comunque delle scene che la produzione ha preferito tagliare, per motivi di tempo, trama o budget. Ormai, tutte queste sequenze sono note ai fan più appassionati, eccetto Episodio IX: L’ascesa di Skywalker, da cui non è stata rimossa alcuna scena, ed è proprio su Reddit che hanno classificato le loro preferite.

Episodio I – La minaccia fantasma: La zuffa di Anakin con Greedo

Quarto film, ma uscito come primo cronologicamente, Episodio I: La minaccia fantasma presenta una delle trame tra le più complicate nella saga. La sua uscita fu molto attesa dai fan ma, nel complesso, non riuscì a essere all’altezza della sua fama e venne criticato per l’eccessiva complessità della storia e per alcune performance. Tuttavia, ha portato al pubblico alcune elementi validi sulla carta e nella resa del character design, tra cui Darth Maul, Ewan McGregor come Obi-Wan Kenobi, e Liam Neeson come Qui-Gon Jinn (che dovrebbe apparire nella nuova serie Disney + Obi-Wan Kenobi).

Una scena tagliata da questo film si concentra su un giovane Anakin che scatena una rissa con un giovane Rodian chiamato Greedo. L’utente u/BradleyAllan23 scrive: “Dovrebbero averla lasciata nel film, [secondo me, per come] mostra la rabbia che Anakin ha dentro di sé, pur essendo così giovane.” Anche altri condividono questo pensiero, perché si tratta di una sequenza che avrebbe potuto aiutare a rendere l’arco di Anakin ancora più ricco attraverso la trilogia prequel.

Episodio II – L’attacco dei cloni: La casa dei genitori di Padmé

Da una domanda casuale posta in Episodio IV: Una nuova speranza, in cui Luke chiede al vecchio Ben Kenobi se ha prestato servizio come Jedi nelle guerre dei cloni, nasce Episodio II: L’attacco dei cloni. Sfortunatamente, anche questo film è stato ampiamente criticato e screditato come il suo predecessore. Tuttavia, è stato il trampolino di lancio per l’iconica serie animata The Clone Wars e per la creazione dell’amato personaggio Ahsoka Tano.

Molte delle critiche nei riguardi del film hanno a che fare con la bizzarra storia d’amore tra Anakin e Padmé, che apparentemente viene fuori dal nulla. In questo senso, una scena eliminata avrebbe aiutato il pubblico a comprendere maggiormente la loro complessa relazione. L’utente u/dirtybird28 afferma: “Mi piacciono soprattutto le scene eliminate in cui Anakin incontra i genitori di Padme e mangiano insieme. Penso che aggiungano più vitalità ai personaggi e più sviluppo alla loro relazione”. Possiamo comunque dire che, anche se queste scene sarebbero potute essere un’aggiunta interessante, non sarebbe stato comunque sufficiente per salvare il film nel suo complesso.

Episodio III – La vendetta dei Sith

Per fortuna, la trilogia prequel si è conclusa degnamente con Episodio III: La vendetta dei Sith. L’azione e la storia evidenziano grandi miglioramenti rispetto ai due film precedenti, soprattutto nel mostrare la discesa di Anakin al lato oscuro, l’ascesa di Darth Vader e la distruzione dell’Ordine Jedi. Sappiamo però, che ci sono alcune scene lasciate da parte che avrebbero potuto modificare l’intero assetto narrativo del film (tra cui alcune che mostrano la nascita della Ribellione).

E’ proprio una di queste brevi sequenze che si conferma come una tra le più apprezzate di questo film: la scena in questione mostra il Maestro Yoda iniziare il suo esilio su Dagobah. L’utente u/Antman269 scrive: “Sono letteralmente 30 secondi in più e avrebbero potuto includerli nel montaggio, rivelandoci le sorti di ogni personaggio alla fine del film. Non avrebbe danneggiato il ritmo della scena e le avrebbe dato un senso di chiusura maggiore”. A volte i momenti migliori non sono quelli con più azione, ma semplici attimi di transizione e di raccordi che collegano i film insieme, con più coerenza nella struttura e nella trama.

Solo: A Star Wars Story

Solo: A Star Wars Story è stato il secondo film antologico, che sarà seguito l’anno prossimo da Rogue Squadron (diretto da Patty Jenkins). Il film ha come protagonista Alden Ehrenreich nei panni di un Han Solo più giovane, circa un decennio prima del suo incontro con Luke e Leia in Una nuova speranza. Inizialmente il progetto era quello di poter lanciare una propria trilogia, anche se questa idea è stata sospesa da allora a causa della reazione tiepida da parte di fan e critici.

Ideata come sua storia d’origine, il film ha evidenziato la natura opportunistica di Han e come si sia unito all’Impero perché aveva bisogno di andarsene da Corelia. In una scena eliminata lo vediamo prestare servizio come cadetto imperiale e pilota di TIE Fighter, con l’utente u/ichawks1 che concorda sul fatto che “personalmente avrei apprezzato l’inserimento della sequenza in cui Han si schianta contro la nave imperiale e gli ufficiali lo mandano in fanteria”. Tuttavia, per molti altri fan, la scena non era necessaria in quanto la transizione istantanea di lui nelle trincee era sufficiente.

Rogue One: A Star Wars Story: Krennic sul campo di battaglia di Scarif

Probabilmente uno dei film meglio accolti dell’era Disney di Star Wars, Rogue One: A Star Wars Story è ancora percepito come un film polarizzante. Molti lo apprezzano per la trama brillante e insolita – circoscritta a nuovi personaggi, piuttosto che incentrata sui Jedi o sugli Skywalker, e consideriamo che fa ancora parte del canone. Tuttavia, alcuni fan si sono lamentati del fatto che i trailer del film includessero scene che poi non sono state inserite nel film stesso.

In tal senso, le sequenze eliminate preferite di molti fan provengono proprio dal trailer. Il redditor u/-Gonk scrive “Non c’é nessuna scena del direttore Krennic che corre attraverso l’acqua verso la nave bombardata… L’inquadratura è bellissima- QUEL MANTELLO!” L’inquadratura semplice, ma stupefacente, ha chiaramente catturato l’attenzione degli spettatori e la sua esclusione dal film non è mai stata “perdonata”.

Episodio IV – Una nuova speranza

Il film che ha lanciato il franchise, Episodio IV: Una nuova speranza, è amato da tutti; eppure, ci sono alcune scene che non hanno lasciato la sala di montaggio e che, forse, avrebbero dovuto essere rivalutate. In particolare, la sequenza che introduce Garrick Hagon come Biggs Darklighter, l’amico di Luke da Tatooine, è spesso vista come una delle migliori, e un’opportunità mancata nell’economia del film.

Nell’originale, si presenta alla base Ribelle prima della battaglia di Yavin, sorprendendo Luke, e poi viene ucciso poco dopo in combattimento da Darth Vader. Qui, avrebbe detto a Luke dei suoi piani per unirsi all’Alleanza Ribelle, il che avrebbe sicuramente reso la sua morte più impattante. Il Redditor u/ComfyGreenHoodie_ sostiene che “dare a Biggs solo un po’ più di caratterizzazione conferisce maggiore peso alle interazioni di Luke con lui nella battaglia, mostrando anche quanto sia seria la situazione quando Vader spara a Biggs”.

Episodio V – L’impero colpisce ancora

Dalla scioccante rivelazione della paternità di Luke, la vorticosa storia d’amore tra Leia e Han, fino all’introduzione di Yoda e Lando Calrissian, non c’è da meravigliarsi che Episodio V: L’Impero colpisce ancora sia citato come il miglior film di Star Wars di sempre. Il punteggio e la valutazione ottenuta su Rotten Tomatoes e IMDb non sono ancora stati battuti da nessun altro film del franchise e molti fan sostengono che al film non servirebbe nessuna modifica.

Pertanto, le scene eliminate dal film sono comunque amate dai fan, ma più che altro per il loro valore di intrattenimento. u/mushroomwig sostiene che “L’Impero colpisce ancora ha probabilmente la migliore scena eliminata di sempre”, riferendosi forse a una delle sequenze più divertenti di Star Wars in cui, durante l’evacuazione della base di Hoth, C-3PO strappa in modo inusuale un segnale di pericolo da una porta. Questo fatto torna inavvertitamente a perseguitarlo perché, quando Darth Vader e gli Stormtroopers arrivano, qualcuno apre la porta solo per essere poi mangiato dal Wampa all’interno. Si tratta di una scena esilarante e campy, che certamente non sarebbe però stata adatta al prodotto finale.

Episodio VI – Il ritorno dello Jedi

Chiudere la trilogia originale deve essere stato un compito arduo, e Episodio VI: Il ritorno dello Jedi lo ha decisamente fatto nel miglior modo possibile. È ancora acclamato da molti fan come il loro preferito nel franchising, anche se alcuni lo rimproverano per aver introdotto gli Ewoks e per aver complicato le cose con la rivelazione della parentela Luke-Leia. Sicuramente, uno dei momenti più emozionanti del film arriva quando Luke rivela la sua nuova spada laser dalla tonalità verde shocking.

La scena in cui lui la costruisce è spesso citata come la preferita dai fan- ma è stato ovviamente scelto di eliminarla per puntare tutto sulla rivelazione scioccante che sarebbe arrivata poco più tardi. Tuttavia, diversi fan fanno menzione di un’altra scena come una delle migliori di questo film. u/StarSpangledGator scrive “Il dilemma del Moff Jerrod… ha contribuito a umanizzare gli Imperiali, mostrando anche quanto l’Imperatore fosse spietato persino con le sue stesse forze”. Difatti la scena, anche se non essenziale, evidenzia un aspetto unico delle dinamiche di potere nell’Impero.

Episodio VII – Il risveglio della forza

Disney ha deciso di capitalizzare la LucasFilm e Star Wars subito dopo la loro acquisizione, e così è stata creata la trilogia dei sequel, a partire da Episodio VII: Il risveglio della forza. Anche se criticato dai più e identificato come pastiche di Una nuova speranza, è possibile considerare il film come un omaggio all’originale e ai suoi punti di forza, con l’introduzione di nuovi personaggi stellari.

Una scena eliminata davvero intrigante vede Kylo Ren affrontare il suo passato entrando nell’astronave di suo padre, il Millennium Falcon. Il redditor u/soggyindo afferma che “Le scene extra di Kylo (entrare nel Falcon e il dialogo con Snoke) ci avrebbero fatto interessare molto di più alla possibilità dell’uccisione di Solo”. È importante, a questo proposito, che dica “Han Solo” piuttosto che “padre”, affermando così che non è più Ben Solo.

Episodio VIII – Gli ultimi Jedi

All’epoca, Episodio VIII: Gli ultimi Jedi ha ricevuto una risposta estremamente controversa dalla critica e dal pubblico. Alcuni hanno apprezzato particolarmente il fatto che Rian Johnson abbia deciso di stravolgere e giocare con i tropi e gli standard del franchise, rivelando verità e prospettive inaspettate sulla tradizione.

Tuttavia, il film ha finito per uccidere l’antagonista secondaria, Phasma (interpretata da Gwendoline Christie di Game of Thrones), anche se la sua morte sarebbe potuta andare diversamente in una scena alternativa cancellata, “Dove il capitano Phasma spara alle sue stesse truppe quando Finn rivela che ha spento gli scudi della base Starkiller” come scrive u/TheBanzerker. Questa sequenza mostra quanto intrinsecamente crudele e vile sia Phasma, il che ha fatto sì che i fan si domandassero perché è stata mai tolta o sostituita alla fine.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ecco le prime reazioni al film!

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Dopo la premiere del film la scorsa notte, l’embargo sui social media per Doctor Strange nel Multiverso della Follia dei Marvel Studios è stato revocato e le prime reazioni sono ora online.

I commenti su quest’ultima avventura nel MCU sono per lo più positive (questa è più o meno la norma per un film Marvel, ad essere onesti), con la regia di Sam Raimi e la performance di Elizabeth Olsen che hanno ricevuto molti elogi. Come previsto, sembra che il sequel si basi fortemente sugli elementi horror e diversi critici menzionano quanto l’azione diventi oscura, terrificante e violenta nel secondo atto.

Non tutti sono stati conquistati, ma non abbiamo riscontrato reazioni estremamente negative. Alcuni sembrano ritenere che la caratterizzazione riporti indietro il personaggio e le cose sono un po’ troppo complicate. Inoltre, sembra che coloro che si aspettavano grandi sorprese oltre a quanto già confermato sono rimasti delusi! Dai un’occhiata ad alcuni Tweet di seguito e ritorna a ricontrollare questo articolo tardi quando l’embargo completo sulla revisione sarà revocato per reazioni più approfondite.

#DoctorStrange #MultiverseOfMadness is a Sam Raimi movie in and out… horrific, brutal, shocking, & even scary at times. The film builds on each minute it gives & never lets up even at the very end. Elizabeth Olsen is even better than she was in WANDAVISION. pic.twitter.com/Z8jDkcrKGO

— Zach Pope (@popetheking) May 3, 2022

#DoctorStrange #MultiverseOfMadness is the most adrenaline-pumping and action-packed MCU movie yet. It’s Sam Raimi camp horror to the bone and worth every ounce of anticipation. A must-see for all lovers of horror, comics, and Raimi. pic.twitter.com/8vH15dn4aW

— Jeff Nelson (@SirJeffNelson) May 3, 2022

#DoctorStrange #MultiverseOfMadness: written w/dark devilish delights. Marvels scariest film, dipping toe in horror and bold in places, but also shallow rushing from set piece to set piece. Ambitious and convoluted. Lots of thrills but low on characterization. Results will vary.

— Rodrigo Perez (@YrOnlyHope) May 3, 2022

god, elizabeth olsen taking wanda maximoff into the scarlet witch era with #multiverseofmadness is something you have to see to believe. an mvp of the mcu, i think it’s safe to say the range of emotions she’s able to convey with one character is impressive to say the least

— Nora Dominick (@noradominick) May 3, 2022

#DoctorStrange has a paper-thin plot w/ superb visuals and gruesomely violent set-pieces. It’s often remiscent of when the MCU was just another franchise. It’ll piss off folks who are way too invested in these characters and thus Marvel’s most subversive film since IRON MAN 3. pic.twitter.com/OS09Vf6q1O

— Scott Mendelson (@ScottMendelson) May 3, 2022

 

#DoctorStrangeInTheMultiverseOfMadness is @MarvelStudios‘ darkest & most devastating film yet! Sam Raimi delivers and brings his trademark flair to the MCU. Benedict Cumberbatch, Rachel McAdams & Wong are all excellent – Lizzie Olsen is INCREDIBLE! #ScarletWitch #DoctorStrange pic.twitter.com/RCU90r2GUF

— Rohan Patel (@KingPatel7) May 3, 2022

#MultiverseofMadness was SO SO SO SO MUCH FUN! Not only that, it’s easily the darkest and most brutal MCU film to date. Elizabeth Olsen steals the show, easily making her one of the best characters in this film. The number one spot although, goes to Xochitil Gomez, (1/3)

— Elijah Boxhill (@OpticalCinema) May 3, 2022

Potentially just witnessed the most insane second act for any Marvel movie. #MultiverseOfMadness is a visually mind-bending, visceral, flat out THRILLING movie. Dare I say it’s maybe the MCU’s most violent film? Happy to report as well this has Raimi’s footprint ALL over it. 9/10 pic.twitter.com/PcSzEyHP0i

— Eren | Caboose (@CabooseEK) May 3, 2022

Just watched #MultiverseOfMadness and it’s a Sam Raimi film through and through. It features some of the most brutal and violent moments we’ve seen in the MCU. The darker elements are blended with silly humor and snippets of horror. It’s a BLAST. #DoctorStrange #MarvelStudios pic.twitter.com/JFScZyahOQ

— Joshua Ryan (@MrMovieGuy86) May 3, 2022

#DoctorStrange IN THE MULTIVERSE OF MADNESS is the most rad, the most METAL, the most magnificently macabre movie in the MCU. Sam Raimi absolutely killed it. If THOR: RAGNAROK is the Led Zeppelin of the MCU, then #MultiverseOfMadness is its Black Sabbath.

— Adam Frazier🔜SWCA (@AdamFrazier) May 3, 2022

Ultimately wasn’t a big fan of #DoctorStrange in the #MultiverseOfMadness, but one thing’s for sure: it’s a stylistic buffet. Started off rather tame, but it got crazier as it went on. It had some laughs, fun visuals, and an entertaining score. pic.twitter.com/wcJZJfEwvN

— Film Poser™️ Josie Marie 🇵🇷 (@TheJosieMarie) May 3, 2022

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il film

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 4 Maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Ballerina: dettagli sul film spin-off di John Wick

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Ballerina: dettagli sul film spin-off di John Wick

Durante la recente presentazione al CinemaCon della Lionsgate, lo studio ha finalmente annunciato che la produzione del primo film spin-off di John Wick, Ballerina, dovrebbe iniziare quest’estate. Durante l’evento è stato anche confermato che la candidata ai Golden Globe Ana De Armas è ufficialmente nel progetto come protagonista femminile.

Il progetto è stato annunciato per la prima volta nel 2019, dopo il debutto al cinema di John Wick: Chapter 3 – Parabellum, nel quale abbiamo avuto il nostro primo sguardo agli assassini di Ballerina che vengono addestrati dal sindacato Ruska Roma guidato dal personaggio di Anjelica Huston.

Ballerina, la trama

Ballerina si concentra su una giovane assassina che cerca vendetta contro le persone che hanno ucciso la sua famiglia. Il film sarà diretto da Len Wiseman e si baserà su una sceneggiatura scritta da Shay Hatten (L’esercito dei morti). Il film sarà supervisionato da James Myers per Lionsgate. Lo spin-off è prodotto da Basil Iwanyk, Erica Lee, Keanu Reeves e Chad Stahelski. In John Wick: Capitolo 3 – Parabellum , John (Keanu Reeves) si imbatte in quella che potrebbe essere la ballerina protagonista, o, almeno, da dove probabilmente viene il nuovo personaggio .

Xbox crea Serie S e controller a tema Doctor Strange nel Multiverso della Follia

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Xbox ha ancora una volta legato dal punto di vista del marketing conl’ultimo blockbuster in uscita nei cinema con nuove iterazioni del suo classico joypad di gioco. Questa volta, la società di Microsoft sta per rendere disponibile un set di quattro controller e una Xbox Series S personalizzata a tema  Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Ciascun controller fa riferimento a un diverso personaggio principale nel nuovo film del MCU. Ad esempio, Stephen Strange e il suo ciondolo Eye of Agamato ne decorano uno mentre il denim indossato dal nuovo personaggio di America Chavez ne adorna un altro. La console invece trasforma l’esclusivo sfiato dell’altoparlante della S nella finestra del Sanctum Sanctorum di Strange. Se ciò non bastasse, il resto dell’Xbox presenta un richiamo a Gargantos, la versione MCU del famoso nemico di Strange, Shuma-Gorath.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il film

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 4 Maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Avatar: la via dell’acqua, nuove foto dell’atteso sequel

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Avatar: la via dell’acqua, nuove foto dell’atteso sequel

Dopo aver reso noto finalmente il titolo, Avatar: la via dell’acqua, oggi arrivano le prime foto ufficiale di immagini che anticipano un viaggio nelle acque di Pandora. Le immagini provengono da Twitter e sono probabili immagini del primo trailer ufficiale del film, che debutterà nelle sale allegato alle copie di Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Le inquadrature ritraggono varie scene su Pandora, una che mostra vari Na’vi che esplorano l’acqua, una che evidenzia una creatura simile a una balena nell’acqua e altro ancora. Le foto le trovate di seguito:

LEGGI ANCHE: Avatar: la via dell’acqua, annunciato il titolo e mostrato il trailer di Avatar 2

Avatar: la via dell’acqua, il film

Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno all’oceano. Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena, eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film 3 volte vincitore di Oscar.

Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 e 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Dileep Rao e Matt Gerald.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: la featurette anticipa il ritorno di Scarlet Witch

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A pochi giorni dal debutto al cinema di Doctor Strange nel Multiverso della Follia i Marvel Studios si tuffino in profondità nel Multiverso, rivelando una nuovissima featurette del film che rivela alcuni frammenti inediti.

La featurette, che puoi controllare di seguito, mette in evidenza il tanto atteso ritorno di Elizabeth Olsen nei panni di Wanda Maximoff/Scarlet Witch. Inoltre presenta i commenti di Sam Raimi, Elizabeth Olsen, Kevin Feige e Benedict Cumberbatch, mentre anticipano il viaggio di Wanda da WandaVision al film in uscita, oltre a versioni alternative dell’antieroe.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il film

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 4 Maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Sam Raimi rivela che un noto personaggio faceva parte dei suoi piani per Spider-Man 4

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Dopo il ritorno di Tobey Maguire in Spider-Man: No Way Home, i fan della Marvel hanno attivamente fatto una campagna affinché la Sony Pictures dia a Sam Raimi la possibilità di far rivivere il suo Spider-Man 4 originariamente concepito e poi cancellato nel 2010. Durante il tour stampa per il prossimo film Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Sam Raimi ha finalmente mostrato apertura nel parlare delle sue idee scartate per il quarto capitolo perduto che vedeva Tobey Maguire nei panni di Peter Parker. 

LEGGI ANCHE: Doctor Strange 2: Sam Raimi parla del “mandato” della Marvel per introdurre elementi horror nel MCU

In una recente intervista con Rolling Stone, l’acclamato regista Sam Raimi ha confermato che l’introduzione di Kraven the Hunter faceva parte dei suoi grandi piani per Spider-Man 4, dato che suo desiderio mostrare finalmente il cattivo preferito dai fan combattere l’eroe sul grande schermo. Oltre a Kraven, Raimi ha anche confermato che le voci su Bruce Campbell che sarebbe potute diventare Mysterio era vere dato che era una delle possibilità che stavano pianificando di esplorare.

“Questa era una delle possibilità”, ha detto Raimi. “Avevamo anche altre cose in mente, ma quella era una di quelle. E mi mancava Kraven il cacciatore. Stavamo per inserire quel personaggio nel prossimo Spider-Man ; Ho sempre voluto vedere Kraven combattere Spider-Man sul grande schermo. Ho pensato che sarebbe stato davvero unico. È il cacciatore definitivo e Spider-Man è come il più agile imbroglione dei cieli. E volevo vedere Peter continuare ad andare avanti come essere umano”.

Che dire, quasi 15 anni da quando Spider-Man 3, Tobey Maguire e Sam Raimi sono tornati nell’universo Marvel, con Maguire che ha fatto la sua tanto chiacchierata apparizione nel film di successo Spider-Man: No Way Home , che ha guadagnato oltre $ 1,8 miliardi. Nel frattempo, Sam Raimi sta tornando dietro la macchina da presa per dirigere Benedict Cumberbatch ed Elizabeth Olsen nell’attesissimo sequel di supereroi Doctor Strange nel Multiverso della Follia che sta per debuttare al cinema!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il film

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 4 Maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Guardiani della Galassia Vol. 3, nuove foto dal set rivelano i costumi del film

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Arrivano oggi nuove foto dal set di Guardiani della Galassia Vol. 3 (tramite Just Jared ). Il film con Chris Pratt e Karen Gillan dovrebbe uscire nelle sale il 5 maggio 2023, dopo sei anni dall’uscita nelle sale del sequel. Le foto, che possiamo ammirare di seguito, mostrano Peter Quill di Chris Pratt e Nebula di Karen Gillan mentre sfoggiano i costumi ispirati ai fumetti originali.

Chris Pratt, vestito con il suo costume da Star-Lord, è stato ripreso mentre era al telefono mentre sul set lunedì (2 maggio) ad Atlanta, in Georgia. Sono stati avvistati anche altri personaggi, come Nebula e alcune comparse con costumi e copricapi da alieni.

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock. 

Thor: Love and Thunder. 10 personaggi che potrebbero apparire nel film

Mancano pochi mesi all’uscita dell’attesissimo quarto film da solista del Dio del Tuono. A parte un trailer e altre informazioni sparse, si sa ancora molto poco di Thor: Love and Thunder. Poiché i Marvel Studios sono stati così misteriosi sul film con protagonista Chris Hemsworth, i fan si aspettano che ci saranno un sacco di sorprese nella pellicola. C’è chi ha già pensato ad una serie di possibili cammei dei personaggi Marvel diversi da quelli già annunciati come membri del cast. In effetti, ci sono diversi individui dell’MCU e della Marvel Comics che potrebbero inserirsi perfettamente in Thor: Love and Thunder. Scopriamoli!

Il Gran Maestro

Jeff-Goldblum-il-gran-maestro-in-Thor-RagnarokIl Gran Maestro di Jeff Goldblum è un personaggio legato al Dio del Tuono: lo abbiamo già visto, seppur per poco, in alcune scene di Thor – Ragnarok. Gran Maestro è un personaggio dotato di un ego elevato: è un potente giocatore che nutre un notevole appetito per il gioco d’azzardo.

Dopo la sua prima apparizione, il Gran Maestro è tornato nell’MCU solo per un cameo in un episodio di What If…?, ma un personaggio così importante come il Gran Maestro è certamente destinato a molto di più di un’apparizione una tantum. Forse Thor: Love and Thunder è il miglior candidato per il tanto atteso ritorno del Maestro. Tornare in scena per altre avventure con lo stesso cast e lo stesso regista che per primo lo ha portato sul grande schermo sembra la scelta più sensata.

Surtur

Surtur-torna-in-Thor-love-and-thunderNel finale di Thor: Ragnarok, Surtur distrugge la patria degli Asgardiani mentre questi ultimi osservano il tutto da una nave in fuga. Surtur può sembrare un personaggio marginale, ma è uno dei pochi cattivi di successo nell’MCU: non è infatti ancora stato sconfitto né cacciato dall’Universo Marvel.

Sappiamo che il cattivo principale di Thor: Love and Thunder sarà Gorr il Macellatore di Dei: probabilmente Surtur comparirà per poco sullo schermo, giusto il tempo di essere annientato dall’antagonista numero uno del film.

Dottoressa Darcy Lewis

WandaVision-Darcy-LewisDarcy Lewis (Kate Dennings) fa la sua prima apparizione nell’MCU nel 2011 con Thor. Nel film è una studentessa di scienze politiche che aiuta il Dottor Erik Sevig e la Dottoressa Jane Foster nello studio degli strani eventi accaduti in New Mexico che sembrano connessi con lo spazio. Dopo diverso tempo, il personaggio ritorna nell’Universo Cinematografico Marvel attraverso la serie WandaVision.

Molti si sono chiesti se, dopo quasi un decennio di assenza dal franchise, il personaggio di Darcy sarà parte del cast di Thor in Love and Thunder. La stessa Dennings ha affermato di aver già girato un nuovo progetto MCU successivo a WandaVision. L’attrice ha smentito le supposizioni sulla sua presenza in Thor 4, ma non sarebbe la prima a mentire sulla partecipazione ad un capitolo molto atteso della Marvel

Il Dottor Erik Selvig ritorna in Thor: Love and Thunder?

Erik-Selvig-ThorNei primi anni dell’MCU, il Dottor Erik Selvig (Stellan Skarsgård) ha avuto un ruolo essenziale nella costruzione del successo del franchise. Selvig è comparso nei primi due film di Thor e nei primi due film degli Avengers. Lo abbiamo poi rivisto brevemente per un cameo in Spider-Man: Far From Home.

Sembra che la collaborazione tra Stellan Skarsgård e l’MCU si sia conclusa con Avengers: Age of Ultron. Tuttavia, visto il ritorno di Natalie Portman come Jane Foster, non è da escludere la ricomparsa in Thor: Love and Thunder del suo fedele partner Erik.

Khonshu. Da Moon Knight a Thor: Love and Thunder

Moon-Knight-Khonshu-in-Thor-Love-and-ThunderCon la serie Disney+ Moon Knight, l’MCU apre le porte del proprio universo al pantheon delle divinità egizie, in primo luogo a Khonshu. Nella serie, Khonshu, il dio egizio della luna, è doppiato da F. Murray Abraham ed colui che dà a Marc Spector e Steven Grant i poteri che li rendono rispettivamente Moon Knight e Mr. Knight.

Dopo Moon Knight, sembra che anche Love and Thunder introdurrà nuovi pantheon religiosi nel franchise. Inoltre, visto che il cattivo Gorr il Macellatore di Dei di Christian Bale sembra dare la caccia a tutto ciò che si definisce un dio, molti fan hanno iniziato a chiedersi se anche Khonshu potesse essere nel mirino del cattivo.

Gamora

Gamora-marvel-in-Thor-Love-and-ThunderNell’Universo Cinematografico Marvel, Gamora è interpretata da Zoe Saldana. Il personaggio viene tragicamente sacrificato ed ucciso da Thanos in Avengers: Infinity War. Tuttavia, vista la versione alternativa di Gamora mostrata Avengers: Endgame, molti fan si sono chiesti quale sarà il suo futuro nell’MCU.

Dato il coinvolgimento dei suoi compagni Guardiani della Galassia nel film, Gamora potrebbe essere inclusa in Love and Thunder. In effetti, l’ultima volta che sono stati visti insieme, Thor e i Guardiani stavano organizzando una missione per rintracciare Gamora dopo la sua scomparsa. Ciò lascia intendere che il personaggio apparirà in qualche modo nel prossimo film, magari anche solo in una scena post-credits.

Hercules in Thor: Love and Thunder?

Hercules-e-Thor-in-Marvel-ComicsAnche se Hercules è un Avengers molto raccontato nei fumetti, non ha ancora fatto la sua comparsa nell’MCU. In ogni caso, dal momento che Ercole è allo stesso tempo un amico e un rivale di Thor, l’arrivo del personaggio nel franchise sembra inevitabile. Sarà forse Love and Thunder l’occasione giusta per introdurlo?

Stando anche al primo trailer del film, sembra che Love and Thunder ruoterà attorno agli dei dell’Antica Grecia. Sappiamo già che ci sarà Zeus, interpretato da Russell Crowe: detto ciò, la presenza anche del figlio Ercole non è da escludere…

Beta Ray Bill

Beta-Ray-BillI fan dei fumetti che hanno seguito le vicende di Thor negli anni Novanta vorrebbero sicuramente vedere sul grande schermo questo personaggio. Nella Marvel Comics,  Beta Ray Bill è un fedele compagno di Thor ed è il possessore del suo martello mistico Stormbreaker.

In Thor: Ragnarok, abbiamo già visto un piccolo cameo del personaggio come una delle teste sul palazzo del Gran Maestro, ma Beta Ray Bill deve ancora fare il suo debutto MCU in ”carne ed ossa”. Per ora i fan hanno dovuto accontentarsi di lievi riferimenti all’esistenza del personaggio, tuttavia, con un regista come Taika Waititi al timone, sembra possibile che questo eroe possa essere già presente in Thor: Love and Thunder.

Loki contro il fratello in Thor: Love and Thunder

Tom-Hiddleston-as-Loki-in-Thor-RagnarokFin dall’inizio, Loki di Tom Hiddleston è stato un punto fermo dell’MCU e del franchise di Thor: ha agito sia come antagonista che come spalla perfetta per suo fratello. Dopo la morte del personaggio nella scena di apertura di Avengers: Infinity War, molti pensavano che il dio non sarebbe stato presente nel quarto film di Thor, ma nulla è ancora detto.

In effetti, avere un film di Thor senza Loki sembra quasi un’eresia per l’MCU. Loki è un personaggio amato dai fan, è una star di cui non si può fare a meno. Dato che il dio è già risorto in un’altra linea temporale, non è impossibile che egli apparirà ad un certo punto di Love and Thunder, anche se solo un cameo di poco conto.

Migliori film di Disney+: i film più belli sulla piattaforma

Migliori film di Disney+: i film più belli sulla piattaforma

Arrivata in Italia nel marzo del 2020, la piattaforma streaming Disney+, di proprietà naturalmente della Disney, si è affermata in poco tempo come una delle realtà più fervide e ricche tra le tante offerte oggi presenti per le visioni in streaming, divenendo infatti il concorrente più particolarmente agguerrito di Netflix. Sulla piattaforma, infatti, la Disney sta investendo moltissimo e sempre più questa si arricchisce di contenuti degni di nota, tra produzioni originali e vecchi classici intramontabili. Per non perdersi in un’offerta tanto ampia, ecco un utile guida ai migliori film di Disney+, da non perdere assolutamente.

Il catalogo di Disney+ è infatti estremamente vario, poiché vi si possono ritrovare non solo i celebri film originali Disney, ma anche prodotti appartenenti alle sue numerose società sussidiarie, come la Pixar, la Lucasfilm, i Marvel Studios, National Geographic la 20th Century Studios. Si tratta di una piattaforma prevalentemente pensata per un pubblico di piccoli o di famiglie, ma con il canale Star non mancano anche contenuti per adulti che sempre più si affermano come un fiore all’occhiello della piattaforma. E ancora, tra cortometraggi, serie, contenuti speciali e molto altro, Disney+ è davvero ormai un colosso dello streaming.

Come spesso accade per queste piattaforme, però, è facile perdere in cataloghi tanto ampi qualche titolo che potrebbe essere di proprio interesse. Ecco perché di seguito si propongono alcuni film presenti su Disney+ da scoprire e vedere quanto prima. L’elenco che segue presenta titoli diversi tra loro per genere, target e provenienza e sta dunque allo spettatore scegliere quello che ritiene più ideale per sé. Per aiutare nella scelta, però, non mancano qui anche informazioni utili sulla trama, il cast e altro ancora.

I Migliori film di Disney+

L’unico e insuperabile Ivan

Adattamento del premiato best-seller su un gorilla molto speciale, L’Unico e Insuperabile Ivan di Disney è una storia indimenticabile sulla bellezza dell’amicizia, sul potere dell’immaginazione e sul significato del luogo chiamato casa. Caratterizzato da un mix suggestivo tra live-action e CGI, il film è diretto da diretto da Thea Sharrock e vanta le voci, in lingua originale, di Sam Rockwell, Angelina Jolie e Danny DeVito, mentre compare in carne ed ossa l’attore Bryan Cranston. Disponibile su Disney+, è questo un film per famiglie da non perdere, che ci ricorda l’importanza della memoria e dei legami.

Migliori film Disney+ L'unico e insuperabile Ivan

Stargirl

Altro original movie della Disney, disponibile sulla piattaforma Disney+, Stargirl è diretto da Julia Hart con Grace VanderWaal, Graham Verchere, Karan Brar, Maximiliano Hernandez, Darby Stanchfield e Giancarlo Esposito. Protagonista è Leo Borlock, un normale studente molto diligente ma riservato. Q incontra Stargirl Caraway, una nuova studentessa allegra e appassionata di musica, Leo si lascia contagiare dal suo fascinano e dal suo carisma, trascinandolo in un carosello di emozioni. Il film, tra musica ed emozioni, è una celebrazione dell’unicità, della gentilezza e del potere dell’umanità.

Nuvole

Diretto da Justin Baldoni, il film Nuvole è un altro importante film Disney+ Original, basato sul libro di memorie “Fly a Little Higher” di Laura Sobiech, questo racconta la struggente storia di Zach Sobiech, ragazzo morto a causa di un sarcoma osseo a 18 anni, che aveva emozionato il mondo con la sua canzone Clouds. Interpretato da Fin Argus il film offre non solo un omaggio a Zach e al suo lascito, ma è anche un racconto che esprime la necessità di credere nei propri sogni anche contro ogni avversità. Estremamente commovente, è questo un altro importante titolo del 2020 distribuito dalla Disney.

Lilly e Vagabondo

Tra i primi Disney+ Originals arrivati sulla piattaforma vi è Lilly e Vagabondo, rifacimento in live-action dell’amato classico del 1995. Si tratta di una delle storie d’amore più belle e coinvolgenti mai raccontate, quella tra una deliziosa cagnolina cocker e un simpatico bastardino. I due, guidati dal loro reciproco sentimento, scopriranno quanto può essere straordinaria la loro vita insieme. Diretto da Charlie Bean, il film si avvale di un cast vocale composto da attori del calibro di Tessa Thompson, Justin Theroux, Sam Elliot, Janelle Monae e Benedict Wong. Passato più in sordina rispetto ad altri remake in live action realizzati negli ultimi anni dalla Disney, Lilly e Vagabondo è un titolo da riscoprire, contenente emozioni e tanta meraviglia.

Migliori film Disney+ Lilli e Vagabondo

Un’altra scatenata dozzina

Da poco arrivato su Disney+, il film Un’altra scatenata dozzina è la rivisitazione della fortunata commedia del 2003, incentrata sulle chiassose imprese dei Baker, una famiglia allargata composta da 12 membri. Ad interpretare i due capofamiglia vi sono gli attori Gabrielle Union e Zach Braff, quest’ultimo celebre per essere stato il protagonista della serie Scrubs. Sono loro a dover portare avanti l’attività di famiglia e allo stesso tempo gestire il loro trasloco in una nuova casa. Un evento che si rivelerà più traumatico del previsto e che porterà la numerosa famiglia a dover ritrovare il proprio equilibrio.

Safety

Film di genere sportivo, Safety racconta la storia vera di Ray McElrathbey, un giovane giocatore di football per la squadra della sua università, che si trova a doversi prendere cura del fratellino di 11 anni. Da questa necessità, nasceranno naturalmente ostacoli, davanti ai quali Ray non si lascerà mai vincere. È questo un film sulla speranza, la caparbietà e l’amore fraterno, interpretato dagli esordienti Jay Reeves e Thaddeus J. Mixson. Per la Disney raccontare questa storia ha significato dar voce a chi fino ad oggi non l’ha avuta, offrendo dunque al pubblico un racconto che oltre ad essere ricco di emozioni permette anche di dar vita a profonde riflessioni sul senso dei legami che abbiamo.

Home Alone – Mamma ho perso l’aereo

Rivisitazione dell’indimenticabile Mamma ho perso l’aereo, del 1990, questo nuovo Home Alone si configura come una nuova commedia d’avventura del filone vacanziero. La trama, come noto, vede un bambino di nome Max rimasto accidentalmente a casa da solo mentre la sua famiglia è partita per una vacanza in Giappone. L’arrivo di una coppia di ladri si rivelerà però per il bambino un passatempo altrettanto divertente, con numerose trappole da testare sui due malcapitati. Diretto da Dan Mazer e interpretato da Ellie Kemper, il film è dunque un ottimo titolo per famiglie, che promette tante risate.

Migliori film Disney+ Home Alone - Mamma ho perso l'aereo

Black Beauty – Autobiografia di un cavallo

Moderna rivisitazione del romanzo di Anna Sewell, Black Beauty – Autobiografia di un cavallo narra la storia di una puledra selvaggia, catturata e strappata alla famiglia, questa finisce nelle scuderie Birtwick, dove incontra Jo Green, una giovane donna con cui sviluppa un legame indissolubile, fondato sull’amicizia e l’affetto. Valori che accompagneranno entrambe attraverso le molteplici avventure e sfide della loro vita. Diretto da Ashley Avis, il film ha tra i suoi protagonisti l’attrice Mackenzie Foy, mentre se visto in lingua originale si può ritrovare la voce di Kate Winslet come interprete di Black Beauty.

Fata Madrina Cercasi

Ambientata nel periodo natalizio, Fata Madrina Cercasi è una commedia con protagonista Eleanor, una giovane e inesperta fata madrina in formazione che, dopo aver sentito che la professione da lei scelta rischia l’estinzione, decide di mostrare al mondo che le persone hanno ancora bisogno delle fate madrine. Diretto da Sharon Maguire e interpretato Isla Fisher e Jillian Bell, il film è un ode alla felicità e alla vita, capace di regalare sorprese e magia anche nei momenti più inaspettati. Anche questo titolo si può naturalmente ritrovare sulla piattaforma Disney+.

Luca

Nel 2021 anche la Pixar ha dato vita ad un suo nuovo film lungometraggio, distribuito però direttamente su Disney+. Si tratta di Luca, diretto dall’italiano Enrico Casarosa e ambientato proprio in un paesino della Liguria. Prende così vita un racconto che intreccia vita italiana con leggende folkloristiche e che offre, come tipico della Pixar, una grandissima cura nei dettagli e nel concepire emozioni capaci di crescere sempre più dentro lo spettatore man mano che la visione prosegue. Candidato al premio Oscar, è un altro titolo da non perdere.

 

Summertime 3: recensione della serie Netfix

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Summertime 3: recensione della serie Netfix

Arriva su Netflix il 4 maggio Summertime 3, la terza e ultima stagione della saga che racconta le avventure estive di Summer, Ale, Edo, Sofia e Dario, con i loro amori, i loro sogni e gli ostacoli che quando sei giovane e un po’ perso, sembrano insormontabili. Tutto sulle spiagge di Cesenatico, tra mare, sole, ombrelloni e tanta voglia di divertirsi.

Tutto era cominciato nella prima estate della pandemia, gli abbonati Netflix si sono trovati ad avere a che fare con una nuova dipendenza quando Summertime arrivò sullo streamer, e adesso che l’avventura si conclude, non possiamo fare a meno di sentire un po’ di amarezza nell’aria.

Summertime 3, cosa succede nella stagione conclusiva?

In questo terzo ciclo, Summer si trova alle prese con un giovane affascinante e misterioso che scoprirà essere un musicista, Ale invece dovrà fare i conti con la sua carriera da pilota, oltre a dover rivalutare la sua storia con Lola, e mentre Dario sembra trovare la sua strada, Edo ha un segreto da nascondere ai suoi genitori. Intanto Sofia sente molto la mancanza di Summer e la sua carriera da fotografa sembra prendere una piega inaspettata. Intorno ai protagonisti, le vicende di tutti i comprimari si intrecciano per arricchire la storia di quella che ormai è diventata un’amatissima saga italica, liberamente ispirata a Tre metri sopra al cielo.

Francesco Lagi (ep. 7,8), Marta Savina (ep. 1,2,3) Alessandro Tonda (new entry alla regia ep.4,5,6)  si avvicendano alla regia di questi nuovi episodi che concludono in maniera ideale le parabole dei giovani promettenti che abbiamo conosciuto due anni fa. Sempre al servizio della storia, con pochi guizzi e molta concretezza nel concentrarsi su ciò che hanno davanti, i registi di Summertime 3 sembrano trovare un linguaggio comune che mette al centro i protagonisti.

Summertime 3 uscitaE ancora una volta sono i giovani interpreti che si rubano la scena a vicenda, ognuno con il loro percorso di crescita che li porterà a prendere finalmente decisioni importanti per la loro vita futura.  Quello che lo show Netflix fa benissimo e riportare al centro magnetico del racconto Summer e Ale, ancora una volta interpretati da Coco Rebecca Edogamhe e Ludovico Tersigni, non più come coppia romantica, ma proprio come ombelico delle varie storie che si intrecciano. Dopotutto furono loro il collante che aveva creato, all’inizio di questa avventura, questo gruppo così insolito e ricco di creatività e percorsi diversi. 

La confezione di Summertime 3 è la replica di quello che ci era stata offerta nei primi due cicli, con una fotografia satura, colori sgargianti, un’atmosfera molto vivace e allegra, la classica scenografia da estate adriatica, forse stereotipata ma sicuramente efficace per trasmettere il mood di una stagione che, nonostante alcuni momenti di difficoltà dei protagonisti, è ancora una volta governata dall’allegria, (moltissimo) dalla musica e dall’ottimismo che vuole per tutti i giovani protagonisti un futuro promettente. 

Andrea Lattanzi star di Summertime 3

Tra tutti, nel cast, spicca però il lavoro fatto da Andrea Lattanzi: il suo Dario è cresciuto molto nel corso di questa trilogia, e lo scopriremo nel ciclo in oggetto alle prese con responsabilità e circostanze che si dimostra all’altezza di saper gestire. Forse non fa sempre la cosa giusta, ma è sempre in grado di correggere il tiro, ammettere l’errore, dare l’aiuto richiesto e tendere la mano in cerca di sostegno.

Summertime 3 arriva su Netflix per l’ultima volta il 4 maggio, preannunciandosi come una compagnia perfetta per un’estate in arrivo, predisponendo gli animi ad un periodo vacanziero finalmente un po’ più lontano dall’incubo della pandemia.

5 è il numero perfetto: trama, cast e curiosità sul film di Igort

Negli ultimi anni il cinema italiano si è caratterizzato per una sempre maggior varietà, con film come Lo chiamavano Jeeg Robot, The Nest e Il primo re che hanno riportato grande attenzione sul cinema di genere. Un altro titolo perfettamente inseritosi in questa corrente è il film del 2019 5 è il numero perfetto, un vero e proprio noir con elementi da gangster movie, che segna inoltre l’esordio alla regia del celebre fumettista italiano Igort (pseudonimo di Igor Tuveri). Per l’occasione egli ha deciso di adattare proprio uno dei suoi fumetti più famosi, pubblicato con grande successo nel 2002.

Pubblicato dalla Coconino Press, 5 è il numero perfetto ha avuto vita dopo circa 10 anni di elaborazione e scrittura. Cominciato a disegnare nella città di Tokyo, questo rappresenta uno dei massimi capolavori di Igort, che ha contribuito allo sviluppo della cultura delle graphic novel in Italia. Tradotto in più lingue e uscito simultaneamente in 6 paesi, questo ha poi vinto il premio come libro dell’anno alla Fiera del libro di Francoforte. Di particolare interesse è il suo spostare la messa in scena del noir classico dell’immaginario americano alla provincia italiana. Il volume si presentava dunque come l’opera ideale da trasportare sul grande schermo.

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, 5 è il numero perfetto ha ricevuto numerosi riconoscimenti di critica e pubblico, fino ad ottenere ben 9 nomination ai David di Donatello. Per gli amanti dei film di genere e dei film basati su fumetti, è un titolo imperdibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

5 è il numero perfetto: la trama del film tratto dal fumetto

Protagonista del film è Peppino Lo Cicero, un sicario di seconda classe della camorra ormai in pensione da anni. Dopo anni e anni di onorata carriera nel mondo della criminalità, egli può ora godersi un’esistenza più tranquilla in compagnia di suo figlio Nino, anch’egli camorrista. La pace di Peppino viene però tragicamente spezzata quando, proprio in prossimità del compleanno di Nino, il figlio viene brutalmente assassinato in un agguato tra clan rivali. Straziato dal dolore, Peppino non vede altra soluzione che vendicare il povero Nino, abbandonando il proprio pensionamento per imbracciare di nuovo le armi.

Guidato dal desiderio di vendetta, egli intraprende dunque un’ossessiva ricerca nei confronti degli assassini del figlio e di chi ha commissionato il tutto. Per sua fortuna, Peppino potrà contare anche sull’aiuto di Totò ‘O Macellaio, amico e complice da sempre, e su quello di Rita, l’amante di un tempo mai realmente dimenticata. Più si addentra nel mondo criminale, però, più Peppino si rende conto di come i codici d’onore a cui egli faceva un tempo riferimento siano ormai tramontati da tempo. Dovendosi misurare con nuove dinamiche e nuovi camorristi, egli farà di tutto per ottenere la sua vendetta.

5 è il numero perfetto cast

5 è il numero perfetto: il cast del film

Ad interpretare il ruolo di Peppino Lo Cicero vi è l’attore Toni Servillo, il quale ha accettato il ruolo vedendo in questo delle possibilità che non tutti i giorni il cinema italiano offre. Per la parte, Servillo si è anche sottoposto ad un particolare trucco facciale, che lo ha trasformato rendendolo più simile al caratteristico protagonista del fumetto di Igort. Accanto a lui, nel ruolo di Totò ‘O Macellaio, vi è Carlo Buccirosso, mentre Rita è interpretata da Valeria Golino. L’attrice ha poi vinto il David di Donatello come miglior attrice nonn protagonista per la sua interpretazione. Completano il cast gli attori Lorenzo Lancellotti nel ruolo di Nino e Vincenzo Nemolato nei panni di Mr. Ics. Iaia Forte è invece Madonna, mentre Mimmo Borrelli è don Guarino.

5 è il numero perfetto: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. 5 è il numero perfetto è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 2 maggio alle ore 22:15 sul canale Rai 5.

Fonte: IMDb

Cose Nostre – Malavita: la trama e il cast del film con Robert De Niro

Film del 2013, Cose Nostre – Malavita (qui la recensione) è inedito gangster movie che mescola toni da thriller a situazioni da commedia. Girato tra la Francia e gli Stati Uniti, il titolo è divenuto particolarmente noto grazie alla coppia protagonista formata dagli attori Robert De Niro e Michelle Pfeiffer. Il lungometraggio si basa sul romanzo Malavita, pubblicato nel 2004 dallo scrittore francese Tonino Benacquista. Divenuto particolarmente noto nel suo paese, il libro fu da sempre oggetto di attenzione da parte di alcune case cinematografiche, ma ad ottenerne i diritti per l’adattamento fu infine il regista Luc Besson.

Autore di celebri titoli come Leon e Valerian e la città dei mille pianeti, Besson desiderava inizialmente soltanto produrre la pellicola. Non trovando però un regista adeguato, si convinse a ricoprire lui quel ruolo, desideroso anche di poter lavorare con il celebre De Niro. Le riprese ebbero così inizio, senza però avvalersi del coinvolgimento di Benacquista. Lo scrittore, infatti, preferì non prendere parte al processo di produzione, pur consapevole che la sceneggiatura scritta seguiva fedelmente gli eventi da lui raccontati nel romanzo.

Al momento della sua uscita in sala, il film non riscontrò un particolare favore di critica. Questa lamentava infatti una mancanza di originalità nella messa in scena, così come la natura superflua di certi eventi. Al box office il titolo riuscì comunque ad affermarsi come un buon successo. A fronte di un budget di circa 30 milioni, Cose Nostre – Malavita riuscì ad incassarne globalmente poco più di 78. Ad attirare la curiosità era non solo l’inedita coppia di protagonisti, ma anche il ritorno di De Niro ad un genere di film legato alla criminalità. Tipologia di storie di cui è stato un grande protagonista tra gli anni Settanta e Novanta.

Cose Nostre – Malavita: la trama del film

Protagonista del film è la famiglia Manzoni, la quale da tempo è nel programma di protezione del FBI. Ciò è dovuto alla testimonianza che l’ex mafioso e capofamiglia Giovanni ha rilasciato contro il pericoloso criminale Don Lucchese. Insieme alla moglie Maggie e ai figli Belle e Warren, Giovanni si trasferisce sotto copertura nell’anonimo paesino di Chalong-sur-Avre, in Normandia. L’agente Stansfield è incaricato di proteggerli, ma comprende ben presto che il suo è un compito più complesso del previsto. La famiglia, infatti, sembra non riuscire ad abbandonare le sue abitudini mafiose, non mancando di attirare l’attenzione dei concittadini. Compresa la pericolosità delle loro azioni, i quattro iniziano allora un difficile processo di integrazione.

Il rapporto tra di loro, in realtà, inizia lentamente a cedere. Complice dei nascenti conflitti tra i membri della famiglia sono i numerosi spostamenti a cui da sempre si devono sottoporre per via delle implicazioni mafiose di Giovanni. I Manzoni, però, si troveranno a dover riunire le loro forze nel momento in cui Don Lucchese scoprirà il luogo in cui si nascondono. Con i suoi sicari in viaggio per sterminare i quattro famigliari, questi dovranno risolvere la crisi che li caratterizza per poter sopravvivere. Ben presto, la tranquilla cittadina norvegese si trasforma in un sanguinoso campo di battaglia, come mai prima di quel momento.

Cose Nostre cast

Cose Nostre – Malavita: il cast del film

Nel dar vita al casting per i personaggi principali del film, le uniche richieste di Benacquista furono che per la famiglia Manzoni venissero scelti celebri attori americani. Per la parte di Giovanni, l’autore del libro aveva infatti sempre immaginato il premio Oscar Robert De Niro. Besson mandò dunque una lettera all’attore, proponendogli il ruolo. Questi accettò con entusiasmo, desideroso di misurarsi nuovamente con il genere per cui era celebre. Per la parte, De Niro si documentò sulla malavita italiana, ricercando in essa figure a cui potersi ispirare. Principale fonte per lui fu però ovviamente il libro di Benacquista, dove affermò di aver ritrovato tutto ciò che gli occorreva sapere sul personaggio.

Per il ruolo di Maggie, invece, venne scelta l’attrice Michelle Pfeiffer. Questa accettò la parte desiderosa di poter lavorare accanto a De Niro. I due avevano già recitato insieme nei film Stardust e Capodanno a New York, senza però condividere alcuna scena. Questo è infatti il primo film che li ha visti recitare insieme. Per il personaggio della figlia Belle è invece stata scelta l’attrice Dianna Agron, celebre per il ruolo di Quinn Fabray nella serie televisiva Glee. Questa era da sempre la prima scelta secondo il regista, ma fu comunque chiamata a sostenere diversi provini prima di ottenere la parte. L’attore John D’Leo, già apparso in The Wrestler, ha invece ottenuto il ruolo del figlio Warren. Infine, nei panni dell’agente Robert Stansfield si ritrova l’attore premio Oscar Tommy Lee Jones.

Cose Nostre – Malavita: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Cose Nostre – Malavita è infatti presente su Chili Cinema e Apple iTunes. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre in programma in televisione per lunedì 2 maggio alle ore 23:15 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

Dune: tutte le curiosità sul film di David Lynch

Dune: tutte le curiosità sul film di David Lynch

L’arrivo al cinema del nuovo adattamento cinematografico di Dune, diretto Denis Villeneuve, è l’occasione giusta per riscoprire anche la prima volta in cui tale epico racconto di fantascienza si è mostrato sul grande schermo in tutto il suo splendore. Nel 1984, infatti, il regista David Lynch, reduce dai successi di Eresarhead e The Elephant Man, si occupò di adattare per il cinema il complesso romanzo di Frank Herbert. Il film (qui la recensione), prodotto da Raffaella e Dino De Laurentiis, è noto per essere stato particolarmente travagliato nella sua realizzazione, sfociando poi in un clamoroso insuccesso di critica e pubblico che ha quasi posto fine alla carriera di Lynch.

Pur se indicato come un libro impossibile da trasporre sul grande schermo, tanto per la complessità della trama quanto per i numerosi effetti speciali necessari, numerosi sono stati i tentativi di portarlo al cinema, tra cui il più celebre è quello che vede coinvolto il regista Alejandro Jodorowsky. Quando l’occasione venne offerta a Lynch, egli desiderava dar qui sfogo a tutta la fantasia, immaginando ambienti, costumi ed effetti speciali particolarmente ambiziosi e costosi. Per molti anni, Dune è stato considerata una delle produzioni di fantascienza più spettacolari e dispendiose della storia del cinema.

Ad oggi, il film di Lynch è un cult del suo genere, con numerosi appassionati che sempre più contribuiscono alla sua riscoperta, permettendo nuove letture critiche che, pur al netto degli evidenti difetti, hanno rivalutato l’opera nel suo complesso. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ad altro ancora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Dune: la trama del film

La storia di Dune è ambientata nell’anno 10191. Il dominio dell’inospitale pianeta Arrakis, noto anche come Dune, è bramato da tutti poiché su di esso si trova il Melange, la Spezia, sostanza capace di prodigi straordinari, di ampliare le percezioni, allungare la vita e dare la facoltà di spostare qualsiasi cosa attraverso la galassia. La storia coinvolge però anche altri pianeti, come Caldan, sede della casata Atreides dove vive il giovane Paul unico erede del Duca di Leto e della sua consorte Lady Jessica; il pianeta Giedi Primo è invece la sede della casata Harkonnen, dove risiede il crudele Barone Vladimir, nemico giurato degli Atreides, che ha progettato la loro completa estinzione.

Con il sostegno dell’imperatore dell’universo Shaddam IV, ques’ultimo mette in atto il suo piano: gli Atreides devono trasferirsi in blocco sul desolato Dune. Qui si scatena una lotta furiosa tra le due casate, e Paul e Jessica riescono miracolosamente a scampare dalla strage, trovando un insperato aiuto nei Fremen, un misterioso popolo che abita il pianeta, capaci di cavalcare giganteschi vermi delle sabbie. I Fremen hanno atteso a lungo la venuta di un Messia, il Mahdi, che li difenda e li guidi verso il riscatto della loro condizione servile. Paul sembra corrispondere alla profezia e sperimenta così il potere della Spezia che potenzia tutte le sue facoltà, andando incontro al suo destino.

Dune: il cast del film

Ad interpretare il protagonista Paul Atreides vi è l’attore Kyle MacLachlan, all’epoca sconosciuto e poi divenuto ricorrente nella filmografia di Linch, in particolare per la serie Twin Peaks. Egli fu scelto tra centinaia di candidati e prevalse in quanto autentico appassionato del libro di Herbert, dimostrandosi adatto al complesso personaggio. Il Duca di Leto è interpretato da Jurgen Prochnow, mentre Lady Jessica ha il volto di Francesca Annis. Ad interpretare lo spietato barone Vladimir è Kenneth McMillan, mentre il suo pupillo Feyd-Rautha vede recitare Sting, noto leader della band musicale The Police.

Altri nomi celebri che hanno partecipato al film sono l’attore svedese Max von Sydow nel ruolo del dottor Kynes, Sean Young nei panni di Chani e Silvana Mangano, qui al suo penultimo ruolo, in quelli di Madre Ramallo. Virginia Madsen è la principessa Irulan Corrino, mentre Brad Douriff, pur se inizialmente scettico, ha interpretato Piter DeVries. Freddie Jones è Thufir Hawat, mentre Patrick Stewart, oggi come Charles Xavier nella saga degli X-Men, è Gurney Halleck. In più occasioni l’attore ha descritto il costume indossato per questo film come il più scomodo che gli sia mai capitato nella sua carriera.

Dune film

Dune: le differenze tra il libro e il film

Nel dar vita al suo Dune, David Lynch si è concentrato sul dar vita a dei veri e propri dipinti in movimento, con scenografie e costumi curati al minimo dettaglio. Per ottenere la propria personale visione del racconto, però, egli ha necessariamente dovuto dar vita ad alcuni cambiamenti rispetto a quanto presente nel libro. Lynch, ad esempio, si è accostato ai personaggi in un modo che era sia fedele al romanzo che sia al proprio personale stile. I personaggi del libro, infatti, sono in alcuni casi stati aggiornati, alterati o migliorati dal regista. Kyle MacLachlan e Sting, ad esempio, sono stati scelti per dar vita a dei Paul Atreides e Feyd-Rautha Harkonnen molto più maturi rispetto al romanzo, dove sono semplici adolescenti.

Lynch, inoltre, non si lasciò spaventare dall’imponente mole del romanzo e decise di adattarlo nella sua interezza apportando dei decisi tagli ad alcuni eventi. Ad esempio, Lynch ha incorporato l’uso che nel libro si fa dei monologhi interiori dei personaggi, ma ha dato a questi una presenza sporadica all’interno del film. Molta della struttura narrativa è stata dunque rimaneggiata, mentre anche il tono del film ha subito profondi cambiamenti. Lynch non ha infatti mancato di apportare il suo stile surrealista ad alcune sequenze del film, come ad esempio durante le visioni profetiche di Paul. Tutto ciò ha portato il film ad avere un aspetto profondamente diverso da quello che i fan si aspettavano, eppure con il tempo le idee di Lynch si sono imposte quasi allo stesso modo nell’immaginario collettivo.

Dune: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Dune è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 2 maggio alle ore 23:50 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, ScreenRant

Fast and Furious 10, Louis Leterrier sostituisce Justin Lin alla regia

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Secondo Variety, Louis Leterrier (The Incredible Hulk, i primi due film di Transporter) assumerà la regia di Fast and Furious 10 dopo l’abbandono di Justin Lin. La decisione arriva meno di una settimana dopo la partenza a sorpresa di Lin dal timone della decima puntata del franchise.

Leterrier, che secondo le fonti ha battuto numerosi candidati per arrivare a questo lavoro, è la prima scelta della Universal Picture e i programmi sono ancora in fase di definizione. Arriva nel franchise con una vasta gamma di esperienza con il genere action.

Justin Lin ha diretto cinque film del franchise, a cominciare da The Fast and the Furious: Tokyo Drift del 2006. La sua corsa con il franchise ad alto numero di ottani è continuata con Fast & Furious del 2009, Fast Five del 2011 e Fast & Furious 6 del 2013. Il regista è tornato a dirigere l’ultima puntata del 2011, F9, che ha vinto oltre 700 milioni di dollari al botteghino. La serie di film di Lin ha incassato più di 1,9 miliardi di dollari al botteghino globale.

Fast and Furious 10, quello che sappiamo

Vi ricordiamo che Fast and Furious 10 non sarà più diretto da Justin Lin come annunciato in precedenza. Confermati nel cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey, Vin Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di Letty Ortiz, Tyrese Gibson, Ludacris, e Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.

Eroi a fumetti: chi ha la migliore Rogue gallery?

Eroi a fumetti: chi ha la migliore Rogue gallery?

La popolarità di prodotti come Spider-Man: No Way Home e Moon Knight può derivare in gran parte dalla presenza impattante dei loro protagonisti, ma è altrettanto vero che nessun eroe può essere definito tale finché non si confronta con villain degni di nota. Possiamo dire che gli antagonisti sono parte essenziale delle storyline dei fumetti, perché sono proprio le loro azioni malvagie a spingere i lettori nel voler continuare la lettura.

La maggior parte degli eroi deve vedersela con una schiera di cattivi altrettanto celebri e, quanto più ampio è il gruppo in questione, tanto più altisonante sarà l’impatto di questi villain.

Spider-Man

Il nostro amichevole eroe di quartiere non può fare a meno di mettersi nei guai per colpa della sua lingua lunga, che tende a parlare un po’ troppo quando non desiderato. La sua rogues’ gallery è abbastanza varia, e va da scienziati come Dr. Octopus, Lizard, Morbius, e Green Goblin a criminali di strada come Rhino, Mysterio, Sandman, Electro, e Scorpion.

Ognuno di questi cattivi disprezza l’Uomo Ragno a suo modo e spesso si alleano nella forma dei Sinistri o Selvaggi Sei (anche se si tratta di formazioni costantemente in movimento). Fortunatamente, Peter Parker può anche contare su villain che, alle volte, fungono da alleati, tra cui Venom e Black Cat. Alcuni dei migliori cattivi dell’Universo di Spider-Man sono anche diventati protagonisti di pellicole proprie, come sarà per Kraven the Hunter nel film di prossima uscita a lui dedicato.

Wonder Woman

Leader delle donne guerriere conosciute come Amazzoni, Wonder Woman non è estranea al combattimento, anche se le sue abilità vengono spesso messe in discussione dalle sue più grandi minacce, il maestro della caccia Cheata e il Dio della guerra Aries, anch’essi maestri del combattimento e delle strategia di battaglia. I suoi avversari sono di tutte le forme e dimensioni, come dimostrano il telepatico Doctor Psycho e il gigante Giganta.

Oltre alla differente iconografia visiva che li distingue, i villain di Wonder Woman vantano anche una vasta gamma di poteri e abilità. Per esempio, Silver Swan può volare, Circi è in grado di trasformare gli uomini in animali, mentre Doctor Cyber ha abilità cibernetiche, e il letale Dr. Poison….beh, rimane fedele al suo nome.

Lanterna Verde

Grazie agli anelli del potere, il Corpo delle lanterne verdi è in grado di poter sfruttare lo spettro emozionale come fonte di potere, assieme alle altre organizzazioni che ne formano parte, ciascuna rappresentante uno dei sette colori dell’arcobaleno. Alcuni Corpi delle Lanterne sono alleati, come la Lanterna Blu che rappresenta la speranza e, a volte, gli Zaffiri Stellari, di cui tra l’altro fa parte la fidanzata di Hal Jordan, Carol Danvers, e che rappresentano l’amore.

Molti dei cattivi più interessanti di Lanterna Verde sono a capo del proprio Corpo delle Lanterne. Quando sorvegliano la Terra, le lanterne proteggono le loro popolazioni da minacce come Hector Hammond, il dottor Polaris e l’uomo che usa i tatuaggi come arma, Able Tarrant. Le minacce più grandi sono quelle che richiedono più lanterne per essere fermate, come Atrocious, Larfleeze e l’arcinemesi di Hal, Sinestro. Inoltre, i cattivi delle Lanterne a volte sono abbastanza forti da poter porre fine allo stesso universo, come dimostrato dalla Lanterna Nera Nekron durante l’evento Blackest Day.

Acquaman

acquaman villainUna volta considerato un personaggio di cui potersi prendere gioco, Acquaman ha iniziato ad essere ritenuto un vero eroe soprattutto grazie ad alcuni villain interessanti che ha dovuto affrontare. Uno di questi è Ocean Master, e, anche se l’espediente di trama del “fratello malvagio” può sembrare esagerato, le sue storyline mettono efficacemente in mostra le lotte familiari che Arthur Curry ha dovuto affrontare per tutta la sua vita.

Aquaman affronta anche minacce con denti affilati come King Shark e le terrificanti creature marine conosciute come The Trench. Nonostante tutti questi nemici intimidatori, il villain più pericoloso con cui si è dovuto scontrare è il vendicativo Black Manta, che spesso è riuscito a distruggere la felicità di Aquaman minando la sua relazione con la moglie Mera.

Superman

superman villainSuperman può sì essere considerato uno degli eroi più forti dei fumetti, ma la maggior parte dei suoi cattivi sono stati creati su misura per metterlo sempre e comunque alla prova, mai dando per scontato le sue capacità. I nemici degni di nota, ideati come nemesi dell’Uomo d’Acciaio, includono Cyborg Superman, Metallo, Bizzaro e, il primo a riuscire ad uccidere Superman, Doomsday.

I poteri e la forza di Superman lo rendono anche un bersaglio per i leader di altri pianeti tra cui Apokolips del Darkside, Warworld di Mogul e ciò che resta di Krypton (guidato dal generale Zod). Quando non va contro cattivi che amano il caos come Toyman e Lobo, Superman dovrebbe inoltre proteggere il mondo da alcuni dei supercriminali più intelligenti, come Brainiac e il famigerato Lex Luthor. In sostanza, possiamo dire che gli incredibili livelli di potere e l’eterogeneità caratteriale tra i villain di Superman li rendono più memorabili di molti altri.

I fantastici 4

fantastici 4 villainNon solo i Fantastici Quattro hanno dalla loro alcune delle migliori villain femminili dei fumetti, ma alcuni degli attuali eroi della Marvel hanno addirittura esordito come antagonisti di questa celebre squadra. Personaggi come Silver Surfer, Namor e gli Inumani sono infatti stati nemici dei Fantastici Quattro, prima di individuare il loro lato più eroico.

Le minacce che solitamente affrontano i Fantastici 4 sono di livello cosmico, dunque spesso devono scontrarsi con invasori spaziali come Annihlus della Zona Negativa, Super Skrull, e il mangiatore di mondi, Galactus. La loro minaccia più grande e costante, tuttavia, è il diabolico Dr. Doom, villain che riunisce nelle sue motivazioni un contorto senso di patriottismo e dovere al suo sapere incredibilmente mistico e tecnologico, per minacciare la libertà di tutti sulla Terra.

Daredevil

daredevil villainIl protettore di Hell’s Kitchen ha il suo proprio inferno da combattere, ossia gruppi di nemici che lo vogliono morto. Nonostante abbia iniziato con alcuni cattivi più teatrali come Jester, Matador e Stilt-Man, Matt Murdock alla fine si è davvero affermato come personaggio grintoso quando ha dovuto affrontare villain ancora più temibili.

Stiamo parlando in particolare di Kingpin, che ha il potere e il controllo su alcune parti di New York, nonché personaggio che riesce a fare emergere il lato grintoso dell’avvocato cieco e mettere alla prova i suoi limiti. La guerra di Kingpin contro Daredevil ha attirato inoltre altri antagonisti dell’eroe, come il mercenario che può trasformare qualsiasi cosa in un’arma, Bullseye, che spesso viene assunto per uccidere Daredevil. Con i ninja mistici della Mano che si aggiungono al mix, i nemici di Murdock sono al contempo eterogenei e pericolosi.

X-Men

X-Men-insuperabili-marvelA volte, gli X-Men possono rivelarsi più oscuri dei loro cattivi, ma è Magneto che riesce a incanalare meglio di chiunque altro il lato oscuro dei mutanti, quando dà vita alla Fratellanza dei mutanti malvagi. Arruolando Mystica, Toad, Juggernaut e Sabbertooth per contrastare l’approccio pacifico del Professor ed ottenere l’uguaglianza dei mutanti, Magneto mostra un’aggressiva (anche se non parzialmente comprensibile) filosofia di sopravvivenza.

Quelli della Fratellanza non sono comunque gli unici cattivi degni di nota degli X-Men. I mutanti si trovano spesso in contrasto con l’umanità stessa ed individui come Bolivar Trask, che sono hanno dato vita al progetto delle Sentinelle cacciatrici di mutanti: sono conflitti di questo genere che mettono in luce gli scontri tematici ed ideologici tra il mondo dei mutanti e quello reale.

Flash

the flash villainI furfanti con cui deve vedersela Flash formano un interessante mix di cattivi, con alcuni di loro malvagi per il semplice gusto di esserlo, e quelli che stanno semplicemente cercando di sopravvivere. Alcuni dei cattivi di Flash condividono i suoi poteri, tra cui Black Flash, Jonny Quick, God Speed e Reverse-Flash, nemici memorabili soprattutto per aver messo in luce chi avrebbe potuto essere Flash se il suo cuore non fosse stato così puro e la sua personalità altrettanto eroica.

Altri villain sono invece più radicati nei loro obiettivi e, a volte, dimostrano anche di potere instaurare un buon rapporto con Flash. Guidati da Captain Cold, Golden Glider, Heat Wave, Pied Piper, Mirror Master, Trickster, e Weather Wizard, I Rogues, hanno tutti fatto giuramento di non uccidere donne, bambini e gli speedster. Anche se questo non è certo un nobile insieme di linee guida, è più di quanto la maggior parte dei cattivi si impegni a fare per frenare la loro carneficina.

Batman

batman villainBatman non sarebbe l’eroe che è senza la sua rogues’ gallery e le diverse motivazioni che animano i suoi più celebri villain. Harley e Mr. Freeze agiscono al posto di altri; Killer Croc e Spaventapasseri lo fanno per paura; e altri ancora come Clayface, Madhatter e Due Facce scatenano il caos dopo aver perso il senso di sé. Anche se ognuno di questi cattivi è approfondito adeguatamente, sono diventati i preferiti dei fan  proprio perché le loro malefatte riescono a mettere ulteriormente in luce le lotte interne di Bruce.

Mentre i cattivi della “A-List” ricevono la maggior parte dei riflettori, anche i nemici meno comuni hanno avuto il loro momento di gloria in storyline famose come Il lungo Halloween e Batman: Year One. Anche se Batman stesso fa molto per proteggere la città di Gotham, è proprio la sua vasta gamma di nemici che lo ha mantenuto popolare per decenni nei diversi media di intrattenimento.

Don’t Worry Darling, trailer del nuovo film di Olivia Wilde

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Don’t Worry Darling, trailer del nuovo film di Olivia Wilde

Dalla New Line Cinema arriva “Don’t Worry Darling“, diretto da Olivia Wilde (“La rivincita delle sfigate”), e interpretato da Florence Pugh (nominata all’Oscar per “Piccole donne”), Harry Styles (“Dunkirk”), la stessa Wilde (l’imminente “Babylon”), Gemma Chan (“Crazy & Rich”), KiKi Layne (“The Old Guard”) e Chris Pine (“La cena delle spie”).

Un thriller psicologico audace e visivamente sbalorditivo, Don’t Worry Darling è un film potente della regista Olivia Wilde che si avvale delle straordinarie interpretazioni di Florence Pugh e Harry Styles, assieme ad un cast perfetto. Il film è interpretato anche da Nick Kroll (“How It Ends”), Sydney Chandler (“Pistol”), Kate Berlant (“C’era una volta… a Hollywood”), Asif Ali (“WandaVision”), Douglas Smith (“Big Little Lies”), Timothy Simons (“Veep – Vicepresidente Incompetente”) e Ari’el Stachel (l’imminente “Respect the Jux”).

Olivia Wilde ha diretto il film da una sceneggiatura scritta dalla sua autrice di “Le rivincita delle sfigate” Katie Silberman, basata su una storia di Carey Van Dyke e Shane Van Dyke (“Chernobyl Diaries – La mutazione”) e la Silberman. Il film è prodotto da Olivia Wilde, Katie Silberman, Miri Yoon e Roy Lee, mentre Richard Brener, Celia Khong, Alex G. Scott, Catherine Hardwicke, Carey Van Dyke e Shane Van Dyke sono i produttori esecutivi.

Don’t Worry Darling, la trama

Alice (Pugh) e Jack (Styles) hanno la fortuna di vivere nella comunità idealizzata di Victory, la città realizzata da un’azienda sperimentale che ospita, assieme alle loro famiglie, gli uomini che lavorano al progetto top-secret Victory. L’ottimismo sociale degli anni ’50 sposato dal loro amministratore delegato, Frank (Pine) – a metà tra un uomo d’azienda visionario ed un life coach motivazionale – fissa ogni aspetto della vita quotidiana di questo luogo utopico nel mezzo del deserto. Mentre i mariti trascorrono ogni giorno all’interno del quartier generale del Victory Project lavorando allo “sviluppo di materiali innovativi”, le loro mogli, inclusa l’elegante partner di Frank, Shelley (Chan), passano il tempo a godersi la bellezza, il lusso e la dissolutezza della loro comunità. La vita è perfetta, ed ogni esigenza dei residenti viene soddisfatta dall’azienda. Tutto ciò che viene chiesto in cambio è discrezione e impegno incondizionato per la causa del progetto Victory. Quando però iniziano ad apparire delle crepe nella loro vita idilliaca che rivelano qualcosa di sinistro sotto l’attraente facciata, Alice non può fare a meno di chiedersi esattamente cosa stiano facendo alla Victory e perché. Quanto sarà disposta a perdere Alice per far emergere cosa sta realmente accadendo in questo paradiso?

Il team che ha lavorato per la Wilde dietro le quinte è composto dal direttore della fotografia due volte nominato all’Oscar Matthew Libatique (“A Star Is Born”, “Il cigno nero”), dalla scenografa Katie Byron (“Le rivincita delle sfigate “), dal montatore Affonso Gonçalves (“La figlia oscura”), dal compositore candidato all’Oscar John Powell (“Jason Bourne”), dal supervisore musicale Randall Poster (“No Time to Die”) e dalla costumista Arianne Phillips (“C’era una volta… a Hollywood”).

New Line Cinema presenta “Don’t Worry Darling” che sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

Undone 2: recensione della serie d’animazione Amazon Prime Video

Undone 2: recensione della serie d’animazione Amazon Prime Video

Dopo aver sorpreso il pubblico di Amazon Prime Video grazie all’inventiva della storia e all’uso del rotoscope come tecnica d’animazione, la serie Undone 2 torna sulla piattaforma streaming con una seconda stagione che si sviluppa all’insegna della continuità rispetto alla prima e al tempo stesso propone delle varianti significative.

Undone 2, la trama

Al centro della storia troviamo nuovamente Alma (Rosa Salazar), la quale nelle puntate precedenti ha dovuto affrontare il paradosso spaziale e temporale di un universo parallelo per riportare in vita suo padre Jacob (Bob Odenkirk), morto in circostanze ancora non del tutto chiare. Nella seconda stagione la protagonista, con il supporto di alcuni altri membri della famiglia, deve adoperare i propri poteri per risolvere un mistero legato al misterioso passato di sua madre Camila (Constance Marie).

Se la prima stagione di Undone aveva espresso al meglio le proprie potenzialità sfruttando con dovizia l’elemento sci-fi, questa seconda lo adopera principalmente come mezzo per raccontare un tessuto familiare tanto comune quanto composito.

Il tessuto familiare al centro del racconto

Più dell’elemento fantastico, a imporsi in questi nuovi episodi è invece quello drammatico: lo sviluppo di una trama ben congegnata all’interno degli stilemi del melodramma ci porta a scoprire non soltanto personaggi che devono fare i conti con un passato doloroso, ma anche rapporto familiari fatti di incomprensioni, paure, sentimenti taciuti per troppo tempo. Insomma, la famiglia Winograd puntata dopo puntata si scopre sempre più “normale” agli occhi dello spettatore, e questo rende i suoi componenti multidimensionali: le sottotrame legate agli altri membri del nucleo – nelle prime puntate principalmente quello legato alla sorella Becca Angelique Cabral) – compongono un mosaico emozionale penetrante, sincero.

Tale efficacia nel raccontare i dilemmi e le frustrazioni delle figure in scena supporta una scrittura che nella prima metà della stagione fatica un poco a trovare il proprio ritmo narrativo, dilungando in qualche caso una trama che avrebbe potuto essere più concisa. Il cambio di marcia avviene nel quinto episodio, quando alcuni misteri che poi tanto tali non sono vengono svelati Undone vira più esplicitamente dentro i toni del dramma familiare: da quel momento tutto diventa più coeso, il pathos di vicenda e psicologie si compatta nella narrazione di un’umanità contaminata dai rimorsi, dilaniata dagli orrori del passato e incapace a lasciarseli alle spalle. La seconda parte di Undone 2, pur non raccontando nulla di originale, riesce però a farlo con una profondità emotiva e insieme una delicatezza del tocco ammirevoli. 

Undone 2 ha bisogno di tempo per crescere

Bisogna concedere tempo a questa seconda stagione di Undone. Quando la fantascienza punta a indagare l’animo umano e la complessità delle relazioni interpersonali si tratta nella maggior parte dei casi di costruire un’alchimia molto complessa tra narrazione e studio di caratteri. Lo show tenta questa strada con un’audacia insolita in quanto non permette alla funzionalità della trama di sovrapporsi a quello che vuole realmente mettere in scena, ovvero personaggi che devono barcamenarsi confusi alla ricerca di un centro emotivo, di una stabilità che la vita non ti consente di avere.

È una famiglia vera, tangibile, quella che vediamo messa in scena in Undone, e alla fine della magnifica ultima puntata della stagione arriveremo a conoscerla in maniera più profonda e appassionante. Non tutto è perfetto negli otto nuovi episodi, non tutto funziona a livello drammaturgico. Ma non è forse così che in fondo vanno le cose quando le viviamo veramente? Invece di cercare forza nella finzione, Undone ribalta l’equazione trovando la verità delle sue debolezze grazie alla realtà dietro la finzione stessa: un tentativo ammirevole, che premierà gli spettatori desiderosi di comprendere in maniera empatica Alma e gli altri personaggi invece. Una ricompensa preziosa e malinconica, che pone molti più interrogativi di quanto fornisca certezze. Come la fantascienza dovrebbe sempre fare…

Benelli su Benelli: lunedì 2 maggio alle ore 21.15 su Sky Documentaries

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Dopo essere stato presentato lo scorso settembre come evento speciale di chiusura della programmazione della nuova Sala Laguna, organizzata dalle Giornate degli Autori e Isola Edipo, nell’ambito della 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (1 – 11 Settembre 2021), la casa di produzione Genoma Films di Paolo Rossi Pisu è lieta di annunciare che il documentario che unisce cinema e sport Benelli su Benelli diretto da Marta Miniucchi sarà trasmesso in prima visione tv oggi lunedì 2 maggio alle ore 21.15 su Sky Documentaries (Canali 122 e 402 di Sky) e disponibile anche On Demand e in streaming su NOW.

Benelli su Benelli è un originale docufilm ispirato alla vita del leggendario pilota Tonino Benelli in cui, grazie al lavoro di un team al femminile della regista Marta Miniucchi e della sceneggiatrice Annapaola Fabbri, è ricostruita, sullo sfondo dell’Italia tra le due guerre, la breve vita umana e sportiva del più piccolo dei sei fratelli Benelli, fondatori ai primi del Novecento della famosa casa motociclistica di Pesaro, un marchio divenuto leggendario.

Benelli su Benelli: intervista al campione Giacomo Agostini

Le gesta di Tonino Benelli, simpatico burlone e spericolato pilota, la sua vita privata, i suoi esordi agonistici, le gare con le numerose vittorie e anche le amare delusioni, sono ricordate nel documentario attraverso immagini fotografiche, filmati di repertorio, interviste (tra le quali al pluricampione del mondo Giacomo Agostini), e ricostruzioni fiction opportunamente mixate. L’attore marchigiano Neri Marcorè è la voce fuori campo di Tonino, il quale è interpretato sullo schermo da Alessandro Gimelli. Nel cast anche Matteo Gatta, Gaia Bottazzi, Giovanni Maria Briganti e Fabrizio Romagnoli.

Benelli su Benelli è stato realizzato con il contributo di Regione Marche – Fondi POR-FESR 2014-2020, Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura, Comune di Pesaro, Riviera Banca; in collaborazione con Moto Club T. Benelli, Registro Storico Benelli, Terra di Piloti e Motori, CNA cinema e audiovisivi Marche. Il film è stato inoltre realizzato con il sostegno di CMT Orange Tools di Marcello Tommassini, Deisa Ebano, Filicori Zecchini e Boutique Ratti di Pesaro. Benelli su Benelli è una co-produzione Genoma Films di Paolo Rossi Pisu con Albedo Productions di Cinzia Salvioli.

Animali Fantastici – I segreti di Silente: teoria, Credence è legato a Voldemort?

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del film Animali Fantastici – I segreti di Silente

Nel corso di I segreti di Silente, si scopre che Credence Barebone (Ezra Miller) è in realtà Aurelius, il figlio perduto di Aberforth Silente (Richard Coyle). Questo legame di parentela apre una possibilità interessante: la madre di Aurelius potrebbe essere un membro della famiglia Gaunt. Se così fosse, Credence sarebbe inevitabilmente imparentato con Voldemort (Ralph Fiennes)!

La saga di Harry Potter introduce la famiglia Gaunt attraverso un personaggio: Merope Gaunt, la madre di Tom Orvoloson Riddle. I film di Harry Potter liquidano velocemente l’argomento che i libri di J.K. Rowling esplorano in dettaglio.

Animali fantastici: chi sono i Gaunt?

La famiglia Gaunt era una delle “Sacre 28” – le uniche famiglie di maghi britanniche che sono rimaste purosangue attraverso diversi secoli. Tra le più celebri dinastie ci sono i Lestrange, i Weasley, i Crouch, gli Ollivander e, ovviamente, i Gaunt.

I Gaunt discendono da Cadmus Peverell e Salazar Slytherin. I membri di questa famiglia cercano di preservare il loro sangue puro e le loro eredità, spesso sposandosi tra cugini. Il personaggio di Merope Gaunt, sposando il Babbano Tom Riddle Sr., va contro l’ossessione per il sangue puro della famiglia.

Se i film di Harry Potter non hanno speso molto tempo ad esplorare l’intricata storia della famiglia Gaunt, il franchise di Animali Fantastici potrebbe approfondire l’argomento. Non a caso, I segreti di Silente fa finalmente luce sul mistero dell’identità di Credence. In una scena cruciale del film, Albus Silente (Jude Law) spiega a Newt che nell’estate del 1899, mentre lui stesso si stava innamorando di Grindelwald, anche Aberforth trovava l’amore in una donna di Godric’s Hollow. Dall’unione dei due è nato un bambino, ma la donna è stata cacciata via e Aberforth non ha mai potuto essere un padre.

Anche se alla fine Aberforth si riunisce con il figlio Aurelius, l’identità della madre rimane un mistero. In verità, I segreti di Silente contiene una serie di indizi che sembrano suggerire che la madre di Credence/Aurelius sia davvero un Gaunt, fatto che legherebbe Credence a Voldemort.

I nomi Gaunt e Barebone significano la stessa cosa

i-segreti-di-silete-animali-fantasticiRaramente J.K. Rowling attribuisce ai suoi personaggi un nome casuale o privo di significato: “Malfoy” significa “malafede” in francese, Remus Lupin, che è un lupo mannaro, si chiama come Remo, uno dei due gemelli cresciuti dalla lupa nella mitologia romana. Credence, proprio come Voldemort, è cresciuto in un orfanotrofio. Lì gli è stato assegnato il cognome Barebone.

“Barebone” unisce le parole inglesi bare (nudo) e bone (ossa) e fa riferimento ad una persona molto esile, le cui ossa sono visibili attraverso la loro pelle. La definizione di “gaunt” non è troppo lontana: si traduce con magro, scarno, scheletrico. Inutile dire che Credence corrisponda a questa descrizione: è sottopeso perché soffre, sia per gli abusi subiti dalla madre adottiva, sia per l’irraggiungibile desiderio di conoscere la sua famiglia d’origine. Anche Animali Fantastici – I segreti di Silente mostra Credence in uno stato debole e sofferente, fatto che suggerisce un legame tra il personaggio e la dinastia dei Gaunt.

Un figlio tra Aberforth e una Gaunt non porterebbe nulla di buono

Animali-fantastici-i-segreti-di-silenteI Gaunt sono una delle 28 famiglie di sangue puro del Regno Unito e sono per questo ossessionati dal mantenere il loro status. Secondo Pottermore: “[I Gaunt] Avevano la tendenza a sposare i loro cugini per mantenere puro il loro sangue.” È quindi probabile che Marvolo Gaunt, il nonno di Voldemort, avesse diversi cugini. Non è da escludere che tra questi ci fosse una ragazza che, alla fine del XX secolo, viveva a Godric’s Hollow. Probabilmente, quando la famiglia Gaunt ha saputo della sua gravidanza e che il padre era Aberforth (un mezzosangue), la fanciulla è stata costretta a lasciare il paese.

Questa teoria darebbe un senso a ciò che Silente dice, in merito a una ragazza incinta di Aberforth che viene allontanata dalla famiglia. Come aveva fatto Orvoloson Gaunt quando scoprì che la figlia Merope aveva sposato un Babbano, Riddle Jr., è plausibile che lo zio o la zia di Orvoloson avrebbero reagito allo stesso modo esageratamente nei confronti della madre di Credence. Inoltre, la fuga della madre di Credence si collegherebbe agli eventi di Animali Fantastici 2.

Secondo la saga di Harry Potter, ci sono dei Gaunt in America

harry-potterNella saga di Harry Potter, l’origine dei Gaunt risale al 1600. Nel XVII Secolo, la strega Gormlaith Gaunt brucia viva sua sorella Rionach e il marito William Sayre nel loro cottage: i due si sono riprodotti e hanno tradito l’eredità del sangue puro. Gormlaith tiene poi prigioniera la nipote nata dall’unione, Isotta Sayre, per 12 anni, fino a quando Isotta riesce a fuggire in America. Lì sposa un babbano e fonda la Scuola di Magia e di Stregoneria di Ilvermorny. Isotta decide di chiamare la scuola come il suo cottage di famiglia e crea uno spazio sicuro per maghi mezzosangue e babbani.

Similmente, è probabile che quattro secoli dopo, la madre di Credence sia fuggita in America con il suo bambino, cercando conforto in quel lato della sua famiglia. Come Animali Fantastici 3 suggerisce, probabilmente la donna ha perso la vita durante il viaggio, ma Credence è riuscito ad arrivare nel Nuovo Mondo.

Credence (come Voldemort) ha un potente legame con Nagini

Animali-fantasticiNagini è un Maledictus, una strega colpita da una maledizione del sangue. Anche se può trasformarsi a piacimento in animale esattamente come un Animagus, Nagini è condannata, nel tempo, a mantenere le sembianze di un serpente per sempre. In Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald, Credence, alla ricerca della propria identità, instaura una stretta amicizia con Nagini (Claudia Kim). Ciò avviene prima che quest’ultima assuma permanentemente l’aspetto di un serpente, diventando il fidato animale domestico di Voldemort.

La vicinanza di Credence a Nagini crea un legame tra Barebone e Voldemort. Inoltre, i Gaunt si vantavano di essere discendenti di Salazar Serpeverde e fanno di tutto per preservare questo legame. Come Salazar infatti, i Gaunt sono in grado di parlare in serpentese, abilità importantissima per la dinastia. Se, come I segreti di Silente suggerisce, Credence è davvero un mezzo Gaunt, è in grado di parlare il serpentese, di comunicare con Nagini e, inevitabilmente, con Voldemort.

Se Credence dovesse essere un Gaunt, questo adempirebbe la Profezia

ezra-miller-credenceSe uniamo tutti gli indizi citati sopra alla teoria della Profezia 20 di Tycho Dodonus, il legame tra Credence e Voldemort sembra avere un senso. Dopo aver quasi distrutto New York nel 1926, il mondo dei maghi viene a sapere dell’esistenza di un Obscuriale di nome Credence Barebone. In seguito a questa scoperta, iniziano a circolare voci secondo cui Credence potrebbe essere Corvus Lestrange, il figlio perduto della famiglia Lestrange. Le supposizioni si collegano ad una particolare profezia: ”Un figlio bandito, la figlia disperata, tornano, vendicatore, dall’acqua in gran volata.

Ecco un’interpretazione plausibile della Profezia 20: “Un figlio bandito” si potrebbe riferire a Credence che viene allontanato da Aberforth e dalla famiglia Gaunt, crudele e ossessionata dal mantenere il sangue puro. “la figlia disperata“, può essere la madre di Credence. ”Il ritorno del vendicatore” può essere il tentativo di Credence di vendicarsi di Silente, dopo aver appresto da Grindelwald (Mads Mikkelsen) di essere stato tradito dalla sua famiglia. Infine, l’ultimo verso, “Dall’acqua in gran volata“, è una chiara allusione a Credence bambino che sopravvive alla nave che affonda.

I Segreti di Silente ha rivelato una parte della storia della famiglia di Credence, ma il Mondo dei maghi è in dovere di spiegarne anche l’altra metà. Date le numerose connessioni che Animali Fantistici ha con Harry Potter, non è così assurdo che pensare che Voldemort sia collegato al personaggio di Credence.

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