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The Jackal: trama, cast e curiosità sul film con Bruce Willis

The Jackal: trama, cast e curiosità sul film con Bruce Willis

I film di spionaggio vantano da sempre un certo fascino, tanto per via delle loro trame intricate e ricche di colpi di scena, quanto per i personaggi estremamente controversi e indecifrabili. Un apprezzato titolo di questo filone è The Jackal, portato al cinema nel 1997 da Michael Caton-Jones, autore nche di Voglia di ricominciare e Colpevole d’omicidio. Al centro del film qui approfondito vi è un misterioso sicario in procinto di dar vita ad una serie di brutali stragi. Da questa premessa nasce dunque un avvincente thriller dove il buono e il cattivo si daranno battaglia fino all’ultimo, nel tentativo di affermare le proprie convinzioni.

La storia qui narrata è tratta dal romanzo Il giorno dello sciacallo, dello scrittore Frederick Forsyth. Pubblicato nel 1971 e divenuto in breve un best seller, questo suscitò anche numerose polemiche per via dell’accurata descrizione di come commettere un omicidio. Il libro venne infatti preso come fonte di ispirazione da noti terroristi come Carlos lo sciacallo e Yigal Amir. Del romanzo era inoltre già stata realizzata una trasposizione, risalente al 1973, di cui il film del 1997 può essere considerato un remake. La più grande differenza la si può però ritrovare nell’ambientazione. La storia del nuovo film, infatti, non si svolge in Francia, bensì negli Stati Uniti.

Con un budget di circa 60 milioni, The Jackal arrivò ad incassarne circa 160 in tutto il mondo, confermandosi come un grande successo del suo genere. Ancora oggi è un film piacevole da riscoprire e capace di sorprendere con sempre nuovi dettagli. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Jackal: la trama del film

La vicenda si apre a Mosca, dove alcuni agenti dell’FBI collaborano con il Ministero degli interni per sgominare una pericolosa organizzazione di criminali russi. Proprio questi danno vita ad un attentato all’agente federale Carter Preston, il quale però riesce a salvarsi grazie alla prontezza del maggiore Valentina Koslova. Questa riesce infatti ad uccidere uno degli aggressori, il quale si rivela però essere il fratello del capo dell’organizzazione criminale. A causa di ciò, questi è ora in cerca di vendetta, e per ottenerla fa assoldare il sicario più spietato e pericoloso in circolazione, noto come The Jackal, lo sciacallo.

Abilissimo nell’uccidere senza lasciar traccia, a lui è affidato ora il compito di uccidere proprio la Koslova e Preston. Consapevole di ciò, l’FBI inizia a cercare quante più informazioni possibili sul pericoloso assassino. L’unico che sembra in grado di poterlo riconoscere, però, è l’ex terrorista Declan Joseph Mulqueen. Questi accetta di collaborare al caso qualora gli venga concessa la grazia. Per lui ha così inizio una vera e propria caccia all’uomo, che lo porterà a scontrarsi con il proprio passato. Declan, infatti, conosce bene lo sciacallo, e sa di cosa è capace. Per fronteggiarlo dovrà dunque essere pronto a ricorrere a mezzi estremi, oltrepassando il confine tra il bene e il male.

The Jackal cast

The Jackal: il cast del film

Protagonista del film, nei panni di Declan Mulqueen è l’attore Richard Gere. A questi, tuttavia, era inizialmente stato offerto il ruolo dello sciacallo, ma Gere rifiutò preferendo interpretare l’eroe buono. Un ruolo, questo, per il quale egli si è preparato in particolare lavorando sul proprio accento, al fine da acquisirne uno irlandese particolarmente credibile. Ad interpretare lo spietato sicario The Jackal è invece Bruce Willis. A questi, al contrario, era stato offerto il ruolo di Declan Mulqueen, ma decise di rifiutarlo per assumere i panni del cattivo. I due hanno girato il più delle loro scene separatamente, tanto da non sapere come stessero andando le riprese l’uno dell’altro. Il rapporto tra i due non sembra però essere stato dei migliori. Al termine del lavoro hanno infatti giurato di non lavorare mai più insieme.

Accanto a loro, vi è poi il celebre Sidney Poitier nei panni dell’agente federale Carter Preston. Tra i più famosi interpreti del cinema mondiale, questi è ricordato in particolare per il film Indovina chi viene a cena?, e ad oggi The Jackal è il suo ultimo film per il cinema. L’attrice Diane Venora interpreta invece la poliziotta russa Valentina Koslova, un ruolo che le ha richiesto di sfoggiare un credibile accento russo. Sono poi presenti gli attori Mathilda May nei panni della terrorista Isabella Zaconia, e J. K. Simmons in quelli dell’agente FBI Witherspoon. Nel film compare brevemente anche l’attore Jack Black, in uno dei suo primi ruoli cinematografici. Questi improvvisò molte delle sue battute per le scene con Willis, e l’indicazione che gli fu data da seguire fu quella di comportarsi come uno stupido disturbatore.

The Jackal: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Jackal grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 16 dicembre alle ore 23:10 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Nella mente del serial killer: trama, cast e curiosità sul film

Nella mente del serial killer: trama, cast e curiosità sul film

Con i suoi racconti gialli la scrittrice Agatha Christie ha fornito un illimitato patrimonio narrativo anche al cinema, che negli anni ha adattato e trasformato le sue storie per dar vita a film sempre diversi. Che siano adattamenti diretti, come Assassinio sull’Orient Express, o indiretti, come la serie Amazon The Head, questi racconti vantano sempre un fascino particolare. Un altro titolo piuttosto noto, che si basa in particolare sul racconto Dieci piccoli indiani, è Nella mente del serial killer (titolo italiano di Mindhunters), diretto nel 2004 da Renny Harlin, già regista di thriller quali 58 minuti per morire – Die Harder e Cliffhanger – L’ultima sfida.

Il celebre racconto della Christie viene qui riadattato dallo sceneggiatore Wayne Kramer, il quale rivoluziona il contesto e i personaggi mantenendo però lo schema di fondo. Uno tra i protagonisti non è chi dice di essere e per l’incolumità di tutti sarà bene scoprirlo il prima possibile. Girato interamente nei Paesi Bassi, tra Amsterdam e Zandvoort, il film si presenta dunque come un teso thriller che porta lo spettatore ad entrare, come suggerisce il titolo, nella mente del serial killer, al fine di poterne prevedere mosse e pensieri. Al momento della sua uscita, tuttavia, il film si affermò come uno scottante insuccesso.

Solo con gli anni questo è stato riscoperto e rivalutato dai fan del genere, che al di là dei difetti hanno potuto apprezzare la resa di determinate sequenze e colpi di scena. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Nella mente del serial killer: la trama del film

Protagonisti del film sono i Mindhunters, un gruppo di giovani agenti dell’FBI intenti a seguire un corso di formazione come profiler. Il loro istruttore, il detective Jake Harris, è solito condurre tali esercitazioni in modo estremamente scrupoloso e realistico. Per quest’occasione, egli invia i sette adepti su un’isola al largo della Carolina del Nord, dove si cimenteranno con l’esercitazione finale del loro addestramento. A Bobby, Vince, Nicole, Sara, Rafe, Lucas e J.D. si unisce all’ultimo anche Gabe, un osservatore esterno con il compito di monitorare ciò che avviene tra il gruppo. Arrivati sull’isola, completamente disabitata, il gruppo si ritrova dunque a doversi gestire autonomamente.

Ben presto, però, qualcosa di terribile avviene e uno di loro viene ritrovato morto in circostanze sospette. Quello che inizialmente sembrava essere solo un incidente, si rivela in realtà come un omicidio ben orchestrato. Il gruppo inizia dunque a sospettare di essere alla merce di uno spietato serial killer, il quale si nasconde proprio in mezzo a loro. Non potendosi fidare di nessuno, dovranno cercare di risolvere quanto prima tale enigma, comprendendo anche il particolare modus operandi dell’assassino. Non passerà molto prima che altri omicidi si verifichino, spingendo i superstiti a dover mettere in pratica quanto appreso durante il corso per salvarsi la vita.

Nella mente del serial killer cast

Nella mente del serial killer: il cast del film

Ad interpretare il personaggio di Jake Harris vi è il noto attore Val Kilmer. Pur essendo indicato come uno dei protagonisti, in realtà, questi compare nel film soltanto per poche scene. Per tale personaggio, in realtà, erano originariamente stati considerati anche gli attori Christopher Walken e Martin Sheen, i quali però rifiutarono portando alla scelta di Kilmer. Il rapper e attore LL Cool J è invece presente nei panni di Gabe, l’uomo chiamato a controllare il gruppo sull’isola. In preparazione al suo ruolo, egli decise di perdere molto peso e trascorse un periodo di tempo a contatto con detective della omicidi di Philadelphia, al fine di comprendere al meglio il loro lavoro.

Per i ruoli dei sette giovani agenti, invece, la produzione scelse di ricorrere ad attori non particolarmente noti, al fine di poter rendere ognuno di loro un buon sospettato. Nei panni di J.D. vi è Christian Slater, oggi noto per serie come Mr. Robot e Breaking In. Clifton Collins Jr. è Vince, mentre Kathry Morris interpreta Sara. Jonny Lee Miller è presente nei panni di Lucas, mentre Patricia Velasquez è Nicole. Will Kemp è Rafe, mentre Eion Bailey interpreta Bobby. In preparaazione ai loro personaggi, questi attori ebbero modo di conoscere veri agenti dell’FBI, sottoponendosi per un periodo all’addestramento previsto per questo tipo di ruolo.

Nella mente del serial killer: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Nella mente del serial killer grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi diChili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 16 dicembre alle ore 22:50 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Storie di vampiri: un classico dell’horror che non tramonta mai

Storie di vampiri: un classico dell’horror che non tramonta mai

La figura del vampiro non smette mai di sedurre, d’inquietare e di farci riflettere sui grandi temi dell’esistenza. La sua origine è avvolta nel mistero, nella mitologia e nel folklore. Molte leggende antiche narrano di esseri che devono nutrirsi dell’essenza vitale degli uomini per sopravvivere, generalmente del loro sangue. Il termine “vampiro”, dal serbocroato “vampir”, entra nel linguaggio europeo intorno al Settecento. Nell’Est Europa prosperano molte leggende su queste creature misteriose. Nell’Ottocento la lettura romantica ne rielabora il mito e nascono romanzi leggendari, uno su tutti “Dracula”, scritto nel 1897 dall’irlandese Bram Stoker.

Negli anni seguenti anche il cinema attingerà a piene mani da questo immaginario. Il vampiro diventerà un’icona del cinema horror, della fantascienza, del thriller, e non solo. Il 4 marzo del 1922 in Germania viene presentato “Nosferatu il vampiro”, capolavoro di Friedrich Wilhelm Murnau. Per la prima volta appare su uno schermo cinematografico un vampiro. È aristocratico, pallido e crudele. Iniziano a circolare varie leggende su questo film, ispirato proprio al romanzo di Stoker. Qualcuno racconta che il regista sia andato in Transilvania per conoscere un vero vampiro. Nasce inoltre una grande polemica, che porterà alla distruzione della pellicola. La vedova di Stoker reclama i diritti d’autore dell’opera del marito. Il diritto d’autore non è ancora regolato in modo chiaro in quel periodo e iniziano così lunghe battaglie legali, vinte dalla vedova. Il film deve essere distrutto e la sua casa di produzione finisce in bancarotta. Tuttavia, il successo di Nosferatu è enorme e ne circolano varie copie in tutto il mondo. Nonostante le contese legali, il film è salvo.

Ad Hollywood la Universal Pictures fiuta l’affare d’oro e compra da Florence Stoker i diritti d’autore per realizzare “Dracula”, pagando 40.000$. Il film, diretto da Tod Browning, esce nel 1931. È considerato uno dei massimi capolavori della storia del cinema horror. Il vampiro è qui interpretato da Bela Lugosi. L’attore ungherese recita nel ruolo di un vampiro misterioso e carismatico, un signore d’altri tempi, dall’eleganza mittel-europea. Impeccabile, vestito di tutto punto, la sua immagine non si riflette negli specchi. Teme l’aconito, una pianta dai fiori violacei e non sopporta la vista dei crocefissi. Il vampiro diventa un’icona del cinema americano.

Nel 1958 viene presentato un nuovo adattamento cinematografico del romanzo di Stoker, “Dracula il Vampiro”. La regia è di Terence Fisher, sullo schermo troviamo Christopher Lee, Peter Cushing e Janina Faye. Oltre ai classici elementi del cinema vampiresco, emergono anche la passione e la carnalità della vicenda. La “donna vampiro” è una femme fatale che non lascia scampo. Il film rientra a tutti gli effetti tra i grandi classici del genere, immancabile per gli appassionati.

Negli anni Sessanta, si afferma il mito delle vampire belle e dannate. Si svilupperà un vero e proprio filone di horror che vedrà come protagoniste delle figure femminili ibride, un po’ vampire e un po’ streghe, sempre molto avvenenti. Nel 1967, Roman Polanski girerà “Per favore, non mordermi sul collo” un film che reinterpreta ironicamente le narrazioni sui vampiri, con battute argute e un’estetica al limite del kitsch. Tra gli interpreti spicca una splendida Sharon Tate.

Nel 1979 il regista tedesco Werner Herzog reinterpreta l’opera di Murnau con il film “Nosferatu, il principe della notte”. Nel cast troviamo attori straordinari come Klaus Kinski, Isabelle Adjani e Bruno Ganz. La storia del vampiro diventa una riflessione esistenziale struggente e malinconica, una meditazione sul tempo, sulla vita, sulla morte e sull’amore.

Dracula di Bram Stoker

I vampiri tornano in voga anche negli anni Novanta, grazie a Francis Ford Coppola, che nel 1992 presenta “Dracula di Bram Stoker”. A differenza di quanto annuncia il titolo, il regista non si attiene molto fedelmente al celebre romanzo, ma propone qualcosa di nuovo, coinvolgendo attori del calibro di Gary Oldman, Anthony Hopkins, Winona Ryder e Keanu Reeves. Per rendere i movimenti di Dracula meno naturali, Coppola usa un intervallometro, un dispositivo che permette di catturare le immagini a velocità variabile. Così la figura del vampiro appare ancora più inquietante e soprannaturale.L’amore è al centro della narrazione, cosa che poi diventerà un vero e proprio topos negli anni successivi.

Non a caso, la storia d’amore di culto degli anni Duemila è proprio una storia di vampiri, ovvero “Twilight”. Siamo molto lontani dalla Transilvania e dai nobili dei Carpazi, siamo negli USA. Una giovane si trasferisce in una nuova città e conosce un ragazzo dotato di caratteristiche straordinarie. Lui è un giovane vampiro. I vampiri di Twilight non hanno debolezze, non temono né aglio, né croci, né paletti. Non si mostrano al sole perché la loro pelle risulterebbe scintillante. Si riflettono negli specchi, non hanno zanne aguzze. Hanno gli occhi cangianti. Gli occhi di un vampiro che si nutre di sangue umano si distinguono per un’iride rosso accesa. Un vampiro buono, che decide di non nuocere agli esseri umani, scegliendo di nutrirsi solo di sangue animale, avrà invece gli occhi del color dell’ambra. Per questo Robert Pattinson e Kristen Stewart hanno indossato lenti a contatto colorate per tutto il tempo sul set. Inoltre, per rendere il personaggio di Bella più aderente a quello descritto nel libro di Stephanie Meyer, l’attrice statunitense ha indossato lenti a contatto marroni anche nella sua fase “umana”.

Altra pellicola neo-vampiresca è “Solo gli amanti sopravvivono” (2013) di Jim Jarmursch. Tilda Swinton e Tom Hiddleston interpretano una coppia di vampiri post-moderni sofisticati e underground. Lui musicista indie, lei è un’intellettuale colta e raffinata. Hanno molto rispetto per la vita umana, quindi non mordono al collo le loro vittime, ma corrompono i medici per farsi dare sacche di sangue ottenuto da trasfusioni. Anche in questo caso la figura del vampiro si conferma un’occasione per riflettere sui grandi temi dell’esistenza, sul tempo e sull’amore.

Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo: nuovo divertente trailer

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La prossima estate, dalla più grande franchise d’animazione di tutti i tempi, nonché fenomeno culturale globale, arriva sul grande schermo la storia inedita di un dodicenne che sogna di diventare ‘Cattivissimo’, Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo.

Ricco dell’umorismo sovversivo tipico della Illumination, di autentiche emozioni, di musiche coinvolgenti ed azione esagerata, Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo è opera dei creatori originali della franchise. Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo è prodotto dal visionario fondatore e CEO della Illumination, Chris Meledandri e dai suoi collaboratori di lunga data Janet Healy e Chris Renaud, ed è diretto dal realizzatore della saga Kyle Balda (Cattivissimo me 3, Minions). I co-registi sono Brad Ableson (I Simpson) e Jonathan del Val (I film Pets – Vita da animali).

Incassi da record per Spider-Man: No Way Home

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Incassi da record per Spider-Man: No Way Home

Incassi da record per Spider-Man: No Way Home che ha esordito ieri con 3 milioni di euro in 600 cinema. Un risultato straordinario che segna la miglior apertura di sempre in Italia per Sony Pictures, il miglior debutto di tutti gli Spider-Man e anche il miglior primo giorno di sempre per un film di supereroi non corale. Thomas J. Ciampa, Senior Vice President di Warner Bros. Entertainment Italia ha dichiarato: «Un esordio straordinario per il supereroe più amato di sempre che conferma ancora una volta, in un momento complesso come quello che stiamo vivendo, la grande voglia di cinema e l’unicità dell’esperienza in sala che riesce con la sua magia a trasportare le persone nelle storie, in un modo che non conosce eguali. Sono certo che, con il Natale alle porte, questo debutto sia solo il primo miglio di una lunga corsa che ci vedrà protagonisti verso un incredibile risultato finale». Spider-Man: No Way Home di Jon Watts, con  Tom Holland,  Benedict Cumberbatch, Marisa TomeiZendaya, Jacob Batalon, Jamie FoxxWillem Dafoe, prodotto da Sony Pictures e distribuito solo al cinema da Warner Bros. Entertainment.

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Scissione: teaser della nuova serie thriller AppleTV+

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Scissione: teaser della nuova serie thriller AppleTV+

AppleTV+ ha diffuso il teaser trailer di Scissione (Severance), la nuova serie thriller AppleTV+ del regista e produttore esecutivo Ben Stiller (“Escape at Dannemora”, “Tropic Thunder”) e del creatore Dan Erickson. La prima stagione, composta da nove episodi, debutterà in tutto il mondo il 18 febbraio 2022.

In Scissione (Severance) Ben Stiller e Patricia Arquette, al fianco di Adam Scott, Britt Lower, John Turturro, Zach Cherry, Dichen Lachman, Jen Tullock, Tramell Tillman, Michael Chernus e Christopher Walken. Scissione in streaming uscirà il 18 febbraio 2022 su AppleTV+. Scissione riunisce il vincitore dell’Emmy e del DGA Award Ben Stiller con la vincitrice dell’Oscar e dell’Emmy Award Patricia Arquette (“Escape at Dannemora”, “Boyhood”), che recita al fianco di Adam Scott (“Parks and Recreation”, “Fratellastri a 40 anni”), il vincitore dell’Emmy Award John Turturro (“Il complotto contro l’America”, “The Night Of”), Britt Lower (“High Maintenance”, “Casual”), Zach Cherry (“You”, “Succession”), Dichen Lachman (“Jurassic World – Il domino”, “Altered Carbon”), Jen Tullock (“Before You Know It”, “Bless This Mess”), Tramell Tillman (“Hunters”, “Dietland”), Michael Chernus (“Orange is the New Black”, “Patriot”) e il vincitore del premio Oscar Christopher Walken.

Severance è scritta e creata da Dan Erickson. Mark Friedman, Chris Black, John Cameron e Andrew Colville sono produttori esecutivi insieme a Dan Erickson. Ben Stiller, Nicky Weinstock e Jackie Cohn sono i produttori esecutivi per conto di Red Hour Productions, e sia Patricia Arquette che Adam Scott sono produttori. Endeavour Content funge da studio.

I Want You Back dall’11 febbraio su Prime Video

I Want You Back dall’11 febbraio su Prime Video

Amazon Studios annuncia che I Want You Back arriverà in Italia e nel mondo dall’11 febbraio su Prime Video.  Diretto da Jason Orley (Big Time Adolescence) e  scritto da Isaac Aptaker & Elizabeth Berger (Love, Simon writers e This Is Us co-showrunners),I Want You Back è prodotto da Peter Safran e John Rickard di The Safran Company, Aptaker e Berger di The Walk-Up Company. Protagonisti sono  Charlie Day, Jenny Slate, Scott Eastwood, Manny Jacinto, Clark Backo, Gina Rodriguez, Mason Gooding, Dylan Gelula, Jami Gertz, Isabel May e Luke David Blumm.

I Want You Back, la trama

Peter (Charlie Day) ed Emma (Jenny Slate) sono degli estranei, ma quando si incontrano c’è una cosa che li lega immediatamente: sono entrambi stati lasciati nello stesso weekend dai rispettivi partner, Anne (Gina Rodriguez) e Noah (Scott Eastwood). Si dice “mal comune mezzo gaudio”, ma la loro autocommiserazione prende una strana piega quando scoprono sui social che i rispettivi partner sono già andati avanti, Anne con Logan (Manny Jacinto) e Noah con Ginny (Clark Backo). Sulla trentina e terrorizzati di aver perso la loro unica possibilità di vivere felici e contenti, Emma e Peter escogitano un piano disperato per porre fine alle nuove relazioni dei loro ex e riconquistarli.

 

Noir in Festival 2021: la serata di chiusura dedicata a Diabolik

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Noir in Festival 2021: la serata di chiusura dedicata a Diabolik

Si è chiuso con una serata interamente dedicata a Diabolik il Noir in Festival 2021, edizione numero 31. Il film, diretto da Manetti Bros, è stato il protagonista di un tappeto rosso pieno di star, tra cui i protagonisti del film Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastrandrea.

https://www.youtube.com/watch?v=jmxsO5W-n0w

Le foto della serata di chiusura del Noir in Festival con Diabolik

Leggi la recensione di Diabolik

MCU: la classifica dei 10 villain più deboli

MCU: la classifica dei 10 villain più deboli

Nel Marvel Cinematic Universe, i supereroi che conosciamo sono così articolati e tridimensionali, che è un peccato che ai villain non sia altrettanto spesso riservato un trattamento simile. Certo, è un’impresa ardua ideare un cattivo una tantum, contro cui l’eroe combatta plausibilmente in un’unica occasione, ovviamente battendolo. Eppure, il MCU dovrebbe probabilmente provare a trasferire l’impegno messo nell’ideazione dei suoi eroi, anche per quanto riguarda l’arco di caratterizzazione dei suoi villain.

Al di fuori di Thanos e Loki, i cattivi nel MCU tendono ad essere meschini soci in affari degli eroi o gente comune che vive come pesci fuor d’acqua in una realtà che non gli appartiene. Perfino quando un dittatore supremo viene gettato nel mix, i villain tendono comunque a risultare sempre più deboli degli eroi.

Taskmaster

Sulla carta, Taskmaster sembrerebbe un villain dalla forza vigorosa, grazie alla sua capacità sovraumana di poter imitare qualsiasi stile di combattimento. Difatti, assorbe le tecniche di Vedova Nera, Capitan America, Black Panther, Spider-Man e molti altri; tuttavia, nonostante questa grande abilità di cui dispone, non è poi così potente.

Anche se Taskmaster potrebbe essere in grado di imitare una vasta gamma di stili di combattimento, non è neanche lontanamente abile quanto coloro che li hanno perfezionati. I suoi potenti attacchi e le sue abilità nelle arti marziali miste non sono sufficienti per sconfiggere Vedova Nera, figuriamoci il resto dei Vendicatori.

Iron Monger

villain mcuIron Man ha lanciato una tendenza importante per il MCU: è stato il primo film a vedere il socio in affari del protagonista trasformarsi in un cattivo e avere quasi gli stessi poteri dell’eroe. Gli affari tra Obadiah Stane e Tony Stark si sono successivamente inaspriti, il che ha portato Obadiah a creare l’armatura Iron Monger.

L’avere a che fare con Iron Monger per Tony non è esattamente come affrontare Thanos o Aldrich Killian: si è trattato più che altro di una sorta riscaldamento per le battaglie più difficili di Stark, che sarebbero arrivate successivamente. Tuttavia, considerando i villain che si presentano come persone comuni senza superpoteri riconoscibili, Iron Monger è quello che più si avvicina ad essere un degno avversario per Iron Man.

Ronan

villain mcuEssendo un amico intimo di Thanos e brandendo il Cosmi-Rod, Ronan appare molto più potente di quanto sia in realtà. Anche se ha causato parecchio caos in Guardiani della Galassia, oltre ad avere costituito un degno avversario per le battaglie del film, ciò che ha avuto la meglio su Ronan è stata una delle battute più stridenti del MCU.

Ronan è stato battuto dopo essere stato distratto dalla battuta ormai iconica “è ora di ballare, fratello” pronunciata da Star-Lord. Come se non bastasse, nel momento in cui si è reso conto della potenza delle capacità di Capitan Marvel nel film del 2019, si è arreso e ha fatto marcia indietro invece di cercare di combattere: ci sono stati pochi momenti altrettanto imbarazzanti nel MCU.

Crossbones

mcu crossbonesIl ruolo di Crossbones nel MCU si riduce a nient’altro che uno scagnozzo alla James Bond, che esegue gli ordini del reale villain: introdotto in Captain America: Winter Soldier, Steve Rogers ha avuto a che fare con lui, soprattutto nella scena iconica dell’ascensore. Durante la sua breve permanenza in Civil War, Cap, Wanda e Vedova Nera hanno tutti avuto la loro occasione per distruggerlo.

Il personaggio può anche essere forte fisicamente, ma ciò non è abbastanza quando si ha a che fare con supereroi. Senza l’ausilio della sua tuta, non avrebbe resistito oltre i primi 5 minuti di Civil War: e comunque, non è durato tanto più a lungo.

L’Avvoltoio

Dato che Peter Parker è uno dei personaggi più potenti del MCU, sarebbe un’ingiustizia dire che l’Avvoltoio era fuori dalla sua portata nel trattare con l’adolescente. Nonostante lo abbiamo conosciuto come astuto e compassionevole nella sua backstory, non significa che l’Avvoltoio meriti credito come uno dei villain più potenti.

Le ali della tuta dell’Avvoltoio hanno dimostrato di essere armi letali in Spider-Man: Homecoming, sebbene, dobbiamo ricordarlo, ogni reale distruzione a livello di trama è stata più accidentale che altro, non esattamente provocata dall’Avvoltoio. Eppure, sarebbe sicuramente terrificante avercelo come nemico, per chiunque osasse uscire con sua figlia…

Yellowjacket

I film di Ant-Man sono estremamente divertenti per il modo in cui viene rielaborata la caratteristica dell’eroe titolare e della compagna Wasp di del rimpicciolimento. Le gag visive inerenti Ant-Man sono numerose. Oltre a questo, ci sono molte gag visive nella serie Ant-Man, come quelle in cui il Trenino Thomas e il distributore di caramelle PEZ di Hello Kitty che diventano enormi. Tuttavia, in merito ai villain con cui Ant-Man si scontra…. le dinamiche lasciano molto a desiderare.

Il primo film della serie vede il pupillo di Hank Pym, Darren Cross, diventare Yellowjacket per problemi di gelosia e causa di un rapporto burrascoso con il padre. Tra le minacce a un vecchio che non può difendersi e il rapimento di Cassie, una bambina di otto anni, Cross potrebbe sembrare intimidatorio nella sua tuta. In realtà, è piuttosto patetico.

Ghost

Come villain presente in Ant-Man and the Wasp, Ghost è ancora un altro antagonista poco convincente. Nonostante Ghost sia stata armata dallo S.H.I.E.L.D., potrebbe avere un superpotere impressionante. Sfortunatamente, le sue abilità mettono in mostra molte più debolezze che punti di forza.

Ghost è costretta a vivere in una gabbia di vetro, confermando che il suo squilibrio molecolare è più una malattia che un potere. Per di più, viene facilmente ingannata da Scott a più riprese. Ancora una volta, pur avendoci presentato una backstory interessante, questa non sopperisce alla sua debolezza come villain poco efficace nel MCU. Con Kang il Conquistatore come cattivo del prossimo Ant-Man and the Wasp: Quantumania, potrebbe finalmente concludersi questa schiera di cattivi poco incisivi di Ant-Man.

Il Gran Maestro

thor: ragnarok guardiani della galassiaIl Gran Maestro è uno dei tanti villain che si serve di scagnozzi fedeli che facciano il lavoro sporco per lui perciò, senza di essi, non possiederebbe alcun potere. Il pazzo egoista e assetato di potere oltre ad essere un villain debole, è anche il personaggio meno influente di Ragnarok.

Il Gran Maestro non è lontanamente intimidatorio, né fisicamente potente nel MCU. Anche se Thor: Ragnarok è un buon film, il ritmo rallenta molto per quanto riguarda Sakaar, specialmente con i piani di Hela di governare Asgard. Alla fine di Ragnarok il personaggio viene lasciato su Sakaar affinché gli abitanti del pianeta possano vendicarsi e il Gran Maestro non dimostra assolutamente alcuna capacità di difendersi.

Justin Hammer

mcu iron man 2Più di ogni altro cattivo del MCU, Justin Hammer è solo un tizio qualunque: presenta lo stesso piano di Obadiah Stane in Iron Man, volendo usare la tecnologia di Tony Stark contro di lui per creare enormi armamenti quasi senzienti. A differenza di Stane, che diventa Iron Monger, Hammer non fa assolutamente nulla per combattere Iron Man, e questa è una delle ragioni per cui possiamo dire che Iron Man 2 è invecchiato male.

In Iron Man 2, Hammer ha assunto Whiplash per cercare di ricreare i reattori ad arco di Stark, ma questo gli si è rapidamente ritorto contro. Infatti, Hammer ha fatto un errore dopo l’altro: non ha nemmeno il controllo sulle persone con cui collabora quotidianamente e non c’è dimostrazione di debolezza maggiore che esibirsi in una breve scenetta sul palco per promuovere le sue armi. Tony Stark, non è affatto così.

Zemo

baron zemo mcuZemo è spesso un esperto manipolatore, riuscendo ad esempio a mettere Iron Man e Capitan America l’uno contro l’altro, per quanto il piano ordito fosse zeppo di buchi di trama. Nonostante abbia contribuito ad accendere la Guerra Civile, non ha abilità che possano farlo considerare lontanamente potente.

Zemo sapeva anche di non essere all’altezza dei Vendicatori del MCU, ed è per questo che ha elaborato un piano per rivelare a Stark la vera morte dei suoi genitori. Per lui si è trattato solo di una guerra psicologica, che ogni personaggio è arrivato poi a riconoscere ed evitare. Ora, dopo averlo visto ballare in un club in The Falcon and the Winter Soldier, è ancora più difficile prenderlo sul serio come cattivo, soprattutto perché la serie lo ha in qualche modo redento.

The Lost City: trailer con Sandra Bullock e Channing Tatum

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The Lost City: trailer con Sandra Bullock e Channing Tatum

L’avventura è vera. Gli eroi un po’ meno. The Lost City trailer con Sandra Bullock e Channing Tatum, è da marzo 2022 solo al cinema.

La trama The Lost City

In The Lost City Loretta Sage (Sandra Bullock), solitaria scrittrice di successo, ha trascorso la sua carriera scrivendo popolari romanzi d’amore e di avventure ambientati in luoghi esotici. Il protagonista dei suoi racconti è il bellissimo modello di copertina Alan (Channing Tatum), che nelle pagine di questi libri incarna l’eroe “Dash”. Mentre è in tour per promuovere il suo nuovo libro con Alan, Loretta viene rapita da un eccentrico miliardario (Daniel Radcliffe) convinto che lei possa condurlo al tesoro dell’antica città perduta, descritta così bene nel suo romanzo. Alan, spinto dalla voglia di dimostrare a tutti che può essere un eroe anche nella vita reale, si mette in viaggio per salvarla. Coinvolta in un’epica avventura nella giungla, l’improbabile coppia sarà costretta ad andare d’accordo per sopravvivere, ma soprattutto per trovare l’antico tesoro prima che sia perso per sempre.

Matrix Resurrections, nuovi dettagli sul personaggio di Jessica Henwick

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La Warner Bros. ha rilasciato una nuova featurette per Matrix Resurrections che rivela ulteriori dettagli sulla trama e sui personaggi del film. Il video dietro le quinte presenta commenti del cast principale che gettano nuova luce sulle nuove vite di Neo e Trinity all’interno del sistema, oltre ad anticipare una la loro eventuale riunione.

Inoltre, il video rivela nuovi dettagli sul personaggio di Jessica Henwick, Bugs, e sul gruppo che mette insieme per combattere il sistema mentre continuano a sperare che Neo sia ancora vivo. Ecco di seguito la featurette dal film:

Il film è interpretato anche da Yahya Abdul-Mateen II (il franchise di Aquaman), Jessica Henwick (per la TV Iron Fist, Star Wars: Il Risveglio della Forza), Jonathan Groff (Hamilton, per la TV Mindhunter), Neil Patrick Harris (Gone Girl – L’amore bugiardo), Priyanka Chopra Jonas (TV Quantico), Christina Ricci (TV Escaping the Madhouse: The Nellie Bly Story, The Lizzie Borden Chronicles), Telma Hopkins (TV Amiche per la morteDead to Me), Eréndira Ibarra (serie Sense8, Ingobernable), Toby Onwumere (serie Empire), Max Riemelt (serie Sense8), Brian J. Smith (serie Sense8, Treadstone), e Jada Pinkett Smith (Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen, Gotham per la TV).

Il team creativo scelto da Wachowski dietro le quinte comprende i collaboratori di Sense8: i direttori della fotografia Daniele Massaccesi e John Toll, gli scenografi Hugh Bateup e Peter Walpole, il montatore Joseph Jett Sally, la costumista Lindsay Pugh, il supervisore agli effetti visivi Dan Glass e i compositori Johnny Klimek e Tom Tykwer. La Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Village Roadshow Pictures, in associazione con Venus Castina Productions, Matrix Resurrections. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures e sarà nelle sale italiane a partire dal 1 gennaio 2022.

Jurassic World Il Dominio, ecco dove e come saranno i dinosauri a inizio film

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Mentre si avvicina l’uscita in sala di Jurassic World Il Dominio, continua anche la promozione del film da parte dei filmmaker. Ultimo in ordine di tempo, Colin Trevorrow, il regista, ha parlato con Entertainment Weekly di come i dinosauri sono inseriti nella storia di questo ennesimo capitolo del franchise.

Secondo Trevorrow, i dinosauri “sono cresciuti in un parco a tema e ora sono qui!” Sebbene non potesse entrare nei dettagli espliciti della trama, Trevorrow ha continuato dicendo che nel tempo trascorso dall’ultimo film, “[I dinosauri] si sono moltiplicati e hanno vissuto tra [gli umani] e si sono scontrati con noi”. Il Dominio ci proporrà quindi uno scenario di convivenza, più o meno pacifica, tra uomini e dinosauri!

Jurassic World Il Dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

James Cameron vuole una versione differente dei suoi film destinata allo streaming

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Durante una puntata di “Directors on Directors” per Variety, James Cameron ha parlato con il regista di Dune Denis Villeneuve delle loro esperienze condivise nella realizzazione di film ad alto budget, nonché di come sarà il futuro per il mezzo cinema.

Villeneuve chiede il punto di vista di Cameron sullo streaming e se ha paura di come si stanno evolvendo le cose. Cameron risponde dicendo che “non ha paura” e che gli piace quando le cose sono “caotiche”. Il regista quindi delinea il suo desiderio di utilizzare lo streaming in modi che “non sono mai stati fatti prima”, dicendo:

“Penso che quello che possiamo vedere sia una forma espansa di cinema. Voglio fare un film che duri sei ore e due ore e mezza allo stesso tempo. Lo stesso film. Puoi trasmetterlo in streaming per sei ore, oppure puoi goderti la versione condensata, sulle montagne russe e coinvolgente di quell’esperienza in un cinema. Stesso film. Solo, uno è il romanzo e uno è il film. Perché no? Usiamo queste piattaforme in modi che non sono mai stati fatti prima.”

Come suo solito, Cameron è un visionario e va molto d’accordo con la tecnologia che gli permetterebbe un lavoro del genere. Chissà se il mercato potrà assecondarlo.

Avatar 2 debutterà il 16 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Josh Brolin: 10 cose che non sai sull’attore

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Josh Brolin: 10 cose che non sai sull’attore

Josh Brolin è uno di quegli attori che ha dato vita a ruoli memorabili che resteranno a lungo nella storia del cinema. Un attore che si è sempre dato molto da fare e che ha lavorato sodo per costruirsi una carriera solida e concreta. Brolin non ha mai fatto leva sul fatto di essere figlio d’arte (il padre non è altri che l’attore James Brolin e la sua matrigna è Barbra Streisand) e si è costruito una gavetta che è degna d’invidia.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Josh Brolin.

Josh Brolin: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. Josh Brolin inizia la sua carriera debuttando al cinema, nel 1985, con un film diventato poi un cult: I Goonies. Dopo questo film la sua carriera si divide tra il piccolo e grande schermo: Brolin lavora, infatti, per alcune serie come Jack, investigatore privato (1987-1988), 21 Jump Street (1987), I ragazzi della prateria (1989-1992) e Winnetka Road (1994), e in diversi film come Thrashin’ – Corsa al massacro (1986), Amori e disastri (1996), Nightwatch – Il guardiano di notte (1997) e Mimic (1997). Successivamente, Brolin prende parte ai film L’uomo senza ombra (2000), Melinda e Melinda (2004), Grindhouse – Planet Terror (2007), American Gangster (2007), Non è un paese per vecchi (2007), W. (2008) e Milk (2008). Dal 2010, l’attore americano lavora in Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni (2010), Jonah Hex (2010), Il Grinta (2010), Man in Black 3 (2012), Oldboy (2013), Gangster Squad (2013), Un giorno come tanti (2013), Sin City – Una donna per cui uccidere (2014), Vizio di forma (2014), Sicario (2015), Everest (2015), Ave, Cesare! (2016) mentre gli ultimi suoi lavori sono Avengers: Infinity War (2018), Deadpool 2 (2018), Soldado (2018), Avengers: Endgame (2019), Dune (2021) e Flag Day (2021).

2. Josh Brolin è anche produttore, regista e sceneggiatore. Nel corso della sua carriera, Josh Brolin ha esplorato diversi ambiti del cinema, vestendo i panni del produttore, del regista e dello sceneggiatore. L’attore, infatti, è stato produttore per i documentari The People Speak (2009), The People Speak UK (2010), 30 for 30 (2013) e Unchained: The Untold Story of Freestyle Motocross (2016). Per il resto, Brolin è stato regista, sceneggiatore e produttore del corto X (2008) e vestirà questi stessi panni per il suo nuovo progetto, una serie per ora intitolata The Untitled Josh Brolin Project.

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Josh Brolin è Thanos

3. Josh Brolin ha accettato il ruolo di Thanos grazie a Benedict Cumberbatch. Accettare un ruolo come quello di Thanos non è cosa facile e Josh Brolin lo ha confermato. L’attore americano, infatti, ha ammesso di essere stato in dubbio dall’accettare il ruolo e di essersene convinto grazia a Benedict Cumberbatch. Brolin aveva visto cosa il suo collega aveva fatto per interpretare Smaug il Drago in Lo Hobbit ‹‹Ho visto i video su YouTube, quando stavo valutando l’offerta per Thanos, era in questo magazzino, che si trascinava come un serpente, facendo uscire la lingua e facendo un’esibizione incredibile, nella tuta da mo-cap… L’ho visto e ho deciso che quello sarebbe stato il livello che volevo raggiungere; si tratta di qualcosa in cui devi affondare i denti: convinzione, imbarazzo, tutte queste cose. E così ho deciso, sì.››

4. Vorrebbe tornare nei panni di Thanos. Per Josh Brolin, interpretare Thanos è un’esperienza del tutto particolare ed unica e l’attore ha rivelato di volerlo interpretare nuovamente in futuro. Brolin ha ammesso, infatti, di non essere mai stato coinvolto in alcuni film sequel prima di Avengers e adorare il fatto di lavorare con i suoi colleghi nel film Marvel e con i fratelli Russo. Considerando che i film Marvel si stanno ora aprendo al multiverso, non è assurdo pensare che Thanos possa un giorno ricomparire in tutta la sua possenza sul grande schermo.

Josh Brolin in I Goonies

5. Josh Brolin rovinò un ciak ne I Goonies. C’è un momento, ne I Goonies, in cui i ragazzi vanno alla scoperta della nave pirata di Willy l’Orbo. Ebbene, di questa scena ne ha parlato Josh Brolin con un post su Instagram, nel quale ha rivelato che mentre avevano cominciato a girare, dopo essere riemersi dall’acqua, Brolin se ne è uscito con un’imprecazione, rovinando la ripresa. Nulla di cui preoccuparsene, dato che la nave era davvero enorme, come il sogno di un bambino diventato realtà.

josh brolin

6. Ha rivestito i panni di Brand Walsh. I tuffi nel passato non li fanno solo i comuni mortali: anche Josh Brolin, infatti, ci è cascato. Con un post su Instagram, l’attore che ha rivelato di essere stato invitato ad una festa di compleanno con gli anni ’80 come tema e di non sapere come vestirsi finché, su consiglio della moglie, non ha scelto di tornare a vestire i panni di Brandon “Brand” Walsh.

Josh Brolin in Oldboy

7. Josh Brolin trasformista per Oldboy. Nel 2013 uscì in tutti i cinema il remake di Oldboy, diretto da Spike Lee. Per interpretare Joe Doucett, il protagonista, Brolin ha dovuto sottostare ad una trasformazione fisica non da poco: chi ha condiviso con lui il set, ha raccontato un Brolin con una forma fisica impressionante, in grado di assumere 15 kg in una settimana e di perderne 8 in quella successiva. L’attore si è infatti sottoposto ad un continuo allenamento fisico, unito a diete molto speciali. Naturalmente, per riuscire in ciò, è stato seguito da esperti che hanno monitorato la sua salute.

Josh Brolin in Dune

8. Potrebbe tornare nel sequel. In Dune Brolin interpreta Gurney Halleck e l’ultima volta che lo si vede è durante la battaglia tra gli Atreidi e gli Harkonnes. Il destino del personaggio non viene però chiarito, e sono in molti a pensare che egli possa in realtà essere sopravvissuto allo scontro. Nel libro, in effetti, Gurney tornerà nella seconda parte, profondamente cambiato rispetto a come lo si era conosciuto. Con Dune: parte II confermato, è dunque lecito aspettarsi che Brolin riprenda i panni di Gurney, ma l’attore non ha ancora né confermato né smentito la cosa.

Josh Brolin: chi è sua moglie

9. Si è sposato tre volte. La vita sentimentale di Josh Brolin è sempre stata un po’ turbolenta, contraddistinta da tre matrimoni e un fidanzamento non andato a buon fine. L’attore infatti, è stato sposato con la collega Alice Adair dal 1988 al 1994, da cui sono nati i figli Trevor Mansur (nel 1988) ed Eden (nel 1994). All’inizio degli anni Duemila, Brolin aveva annunciato il fidanzamento con l’attrice Minnie Driver, ma che non andò a buon fine, annullandolo dopo pochi mesi. Il suo secondo matrimonio risale all’agosto del 2004, quando Brolin sposa Diane Lane e i due rimangono marito e moglie fino al febbraio del 2013.

10. Josh Brolin è sposato con la sua ex assistente. Non sempre le storie d’amore di un attore nascono con un altro collega sui set di qualche film. Josh Brolin, infatti, ha conosciuto Kathryn Boyd sul lavoro, ma lei era la sua assistente. Pare che la storia tra i due sia iniziata nel 2014 e le prime conferme ufficiali sono arrivate sempre tramite Instagram, quando l’attore condivise un tenero scatto effettuato a Roma. Insomma, la loro storia è proseguita a gonfie vele, tanto da sposarsi il 25 settembre del 2016. Dall’amore dei due, il 4 novembre 2018 è nata una bambina, Westlyn Reign Brolin.

Fonti: IMDb, biography, entertainment weekly,

Paul Rudd: 10 cose che non sai sull’attore

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Paul Rudd: 10 cose che non sai sull’attore

Paul Rudd è uno di quegli attori che ha fatto la storia della commedia cinematografica recente. Con tanti diversi film da lui interpretati, l’attore ha saputo farsi amare dal pubblico con il suo talento recitativo, il suo sarcasmo e la sua ironia e anche con il suo volto espressivo. La sua è stata una gavetta lunga ed impegnativa, che lo ha portato a costruirsi una carriera valida e concreta, fatta di tanti film commedia, ma non solo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Paul Rudd.

Paul Rudd: i suoi film

 

1. Ha recitato in noti film. La carriera di Paul Rudd inizia grazie a film come Ragazze a Beverly Hills (1995) e Halloween 6 – La maledizione di Michael Myers (1995). Recita poi in Romeo + Giulietta di William Shakespeare (1996), L’oggetto del mio desiderio (1998), Le regole della casa del sidro (1999), Anchorman – La leggenda di Ron Burgundy (2004) e in 40 anni vergine (2005). Successivamente recita in Una notte al museo (2006), Molto incinta (2007), Non mi scaricare (2008), A cena con un cretino (2010), Nudi e felici (2012), Questi sono i 40 (2012), Facciamola finita (2013), Anchorman 2 – Fotti la notizia (2013) e Ant-Man (2015). Tra i suoi ultimi film, vi sono Captain America: Civil War (2016), Fun Mom Dinner (2017), Mute (2018), A Modern Family (2018), Ant-Man and the Wasp (2018), Avengers: Endgame (2019) e Ghostbusters: Legacy (2021).

2. È anche sceneggiatore, produttore e doppiatore. Nel corso della sua carriera Paul Rudd ha esplorato diversi ambiti del cinema, portandolo a vestire i panni dello sceneggiatore, del produttore e del doppiatore. L’attore, infatti, ha co-sceneggiato alcuni episodi della serie Party Down (2009-2010) e i film Role Models (2008), Ant-Man e Ant-Man and the Wasp, mentre è stato produttore dei film The Ten (2007), Nudi e felici e The Catcher Was a Spy (2018), oltre che della serie Party Down. In quanto a doppiatore, Rudd ha partecipato al doppiaggio di Robot Chicken (2006), Mostri contro alieni (2009), I Simpson (2011), Il piccolo principe (2015), Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia (2016) e Nerdland (2016).

paul rudd

Paul Rudd in Friends

3. Ha recitato nella serie tv Friends. Tra gli anni ’90 e i primi del Duemila la serie tv Friends andava molto forte in America e nel resto del mondo, tanto da dare vita a ben 10 stagioni. Paul Rudd ha avuto l’occasione di entrare nel cast con la nona stagione, nel ruolo di Michael “Mike” Hannigan, fidanzato e futuro marito di Phoebe. Nella serie interpreta un ex avvocato che ha rinunciato alla sua carriera per poter diventare musicista, cosa che ha sempre sognato di fare.

4. Viene riconosciuto per il suo ruolo in Friends. Paul Rudd ha recentemente rivelato che solitamente le persone lo riconoscono come Mike Hannigan, uno dei personaggi di Friends. Nonostante venga anche riconosciuto per strada come Ant-Man, quello di Friends è il personaggio che gli è rimasto più addosso, tanto da sentirsi spesso chiedere “Come sta Phoebe?”.

Paul Rudd è Ant-Man

5. Si è allenato intensamente per interpretare Ant-Man. Dare vita ad un personaggio Marvel non è cosa facile e questo discorso ha toccato da vicino anche Rudd quando ha dovuto interpretare Ant-Man. Per poter dare vita ad una versione più realistica possibile del personaggio, l’attore americano si è dovuto sottoporre ad un programma di allenamento molto intenso. La sua massa muscolare è talmente aumentata che si è dovuto modificare il costume che, dopo averlo provato prima delle riprese, gli andava un tantino stretto.

6. Si è guadagnato la stima del figlio. La prima volta che Paul Rudd ha interpretato Ant-Man era il 2015 e suo figlio maggiore non aveva neanche nove anni quando il padre gli rivelò che sarebbe stato un supereroe. Per tutta risposta, il figlio ha cominciato a prenderlo un po’ in giro, dichiarando “Wow, non vedo l’ora di vedere quanto stupido possa essere”. Alla fine, però, dopo averlo portato sul set, il bambino si è divertito un mondo, amando il personaggio e stimando molto il padre.

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Paul Rudd: chi è sua moglie

7. Paul Rudd è sposato da più di quindici anni. Paul Rudd ha conosciuto la sua futura moglie, Julie Yaeger, nella metà degli anni ’90 e praticamente per caso. Sembra, infatti, che l’attore fosse arrivato a New York per incontrarsi con il suo publicist, ma arrivò in ritardo e ad accoglierlo ci fu proprio lei. Inoltre, Rudd aveva anche un provino poco dopo e lei si offrì di portare il suo bagaglio a casa un di amico di lui. Per sdebitarsi, Rudd offrì a Julie il pranzo e da lì hanno cominciato a frequentarsi, per poi sposarsi nel 2003.

8. Ha due figli. Dopo alcuni anni di fidanzamento e il matrimonio nel 2003, Paul Rudd e Julie Yaeger ha avuto due figli: Jack Sullivan (nato nel 2006) e Darby (nata nel 2010). L’attore è un genitore molto protettivo e quando va in giro con loro esiste una sola regola: no foto e autografi con i fan: questo perché una volta, quando sua figlia era più piccola, Rudd venne fermato da un piccolo gruppo di fan che voleva una foto e la bambina si spaventò molto.

Paul Rudd e Jennifer Aniston

9. Tra Paul Rudd e Jennifer Aniston c’è un’alchimia speciale. Paul Rudd e Jennifer Aniston hanno lavorato più volte insieme, a partire da Friends, passando per i film L’oggetto del mio desiderio e Nudi e felici. I due hanno sempre ammesso di essere molto in sintonia e di essere molto amici tanto che questo tipo di rapporto è sempre stato frainteso come una specie di relazione clandestina tra i due attori.

Paul Rudd: oggi

10. Paul Rudd ha diversi progetti tra le mani. Paul Rudd è uno di quegli attori che si è sempre dato da fare per costruirsi una carriera solida e concreta.

Fonti: IMDb, biography, entitymag, etonline

Demon Slayer – The Movie: il treno mugen in sala!

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Demon Slayer – The Movie: il treno mugen in sala!

La stagione 2022 degli anime al cinema, un progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito in collaborazione con Dynit, si apre con un titolo che ha infranto ogni record al botteghino: DEMON SLAYER – THE MOVIE: IL TRENO MUGEN, in arrivo nei cinema italiani dal 17 al 19 gennaio (elenco sale a breve su www.nexodigital.it) dopo lo straordinario successo internazionale.

Prodotto dallo studio di animazione ufotable, DEMON SLAYER – THE MOVIE: IL TRENO MUGEN è un vero e proprio punto di riferimento dell’animazione mondiale tratto dal manga più venduto degli ultimi 5 anni. In Giappone ha battuto il record di incassi de “La Città Incantata”, “Titanic” e “Frozen” e si prepara ora a incontrare il pubblico nelle sale italiane.

La storia ci racconta di Tanjiro e i suoi compagni che, completata la riabilitazione presso la Villa delle Farfalle, ricevono dal corvo del legame (una specie di ricetrasmittente per ricevere gli incarichi) la loro prossima missione: devono raggiungere il treno Mugen, dove oltre 40 persone sembrano essere scomparse in un brevissimo lasso di tempo. Tanjiro e Nezuko, insieme a Zenitsu e Inosuke, si uniscono a uno dei più potenti spadaccini della squadra ammazzademoni, il Pilastro delle Fiamme Rengoku Kyojuro. Il gruppo si troverà ad affrontare il demone a bordo del treno Mugen, lanciato a folle velocità sui binari della disperazione più assoluta precipitando così in un sogno infinito.

Dopo DEMON SLAYER – THE MOVIE: IL TRENO MUGEN gli appuntamenti con gli Anime al cinema proseguiranno con SWORD ART ONLINE PROGRESSIVE THE MOVIE, ARIA OF A STARLESS NIGHT (28 febbraio, 1 e 2 marzo 2022), LA FORTUNA DI NIKUKO (4, 5, 6 aprile 2022).

La Stagione degli Anime al Cinema è un progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito in collaborazione con Dynit e col sostegno dei media partner MYmovies.it, Lucca Comics & Games e VVVVID.

Tom Holland commenta una eventuale scena di sesso in un film di Spider-Man

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Mentre Spider-Man: No Way Home già imperversa nelle sale italiane da ieri, Tom Holland continua la promozione del film insieme al resto del cast. In una recente intervista con Yahoo! Entertainment, Holland ha parlato dell’eventualità di comprendere scene di sesso nei film di Spider-Man. In particolare, l’attore 25enne (che sullo schermo interpreta un liceale) ha commentato:

“Non penso che sia appropriato per il franchise di Spider-Man”, ha detto Holland. “Siamo ancora molto giovani. Se ci fosse un futuro per questo personaggio, forse un giorno lo esploreremo. Ma al momento, questo è un film sulla celebrazione delle amicizie e dell’amore giovanile”.

La co-protagonista di Holland e la fidanzata nella vita reale, Zendaya ha continuato dicendo: “Peter Parker è come un fratellino”, a cui Holland ha convenuto: “Nessuno vuole vedere Peter Parker fare sesso! Sarebbe orribile”.

Siete d’accordo?

Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Marvel Studios: la macchina perfetta torna a mettere a segno un colpo da maestro

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ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER DA SPIDER-MAN: NO WAY HOME E HAWKEYE

L’uscita di Spider-Man: No Way Home ha portato finalmente tantissime persone al cinema, i botteghini stanno prendendo fiato, dopo mesi difficilissimi e soprattutto i fan stanno accogliendo con grande esultanza il film con Tom Holland che restituisce all’Uomo Ragno la sua dimensione da fumetto.

Parallelamente a No Way Home, su Disney+ è arrivato anche l’episodio numero 5 di Hawkeye, la serie con Jeremy Renner che vedrà la sua conclusione il prossimo mercoledì. Alla fine della scorsa puntata abbiamo visto Yelena Belova (Florence Pugh) che aspettavamo dalla scena post credits di Black Widow. Alla fine di questa puntata, invece, abbiamo visto finalmente Big Guy, Kingpin, interpretato da Vincent D’Onofrio.

L’arrivo di quel personaggio era stato anticipato, ma non si sapeva se ad interpretarlo sarebbe stato richiamato D’Onofrio, che lo aveva incarnato per Netflix. Parallelamente, in una breve scena all’inizio di No Way Home, abbiamo visto anche Matt Murdock, interpretato di nuovo da Charlie Cox, nel momento in cui Peter e zia May hanno avuto la necessità di rivolgersi a un avvocato.

Il fatto che per diversi mesi le serie Marvel siano state trasmesse senza che al cinema arrivassero film in contemporanea ci ha fatto dimenticare che i Marvel Studios hanno spesso fatto questo genere di collegamenti in passato, tessendo una rete molto stretta e coerente tra le varie storie che hanno raccontato. Dal momento che Hawkeye è ambientato poco dopo gli eventi di No Way Home, possiamo dire che Kingpin è tornato in scena nel MCU poco dopo Daredevil, e entrambi sembrano ancora intenzionati a rimanere in giro per una New York che ha appena acquisito un nuovo abitante: Peter Parker.

Grandi emozioni ci aspettano nel futuro prossimo di questi amati personaggi!

7 Donne e un mistero, l’incontro con i protagonisti

7 Donne e un mistero, l’incontro con i protagonisti

È stato presentata l’anteprima del nuovo film di Alessandro Genovesi, 7 Donne e un mistero, con un cast interamente al femminile, come si deduce facilmente dal titolo, e che è una versione meno cupa e più ridanciana rispetto alla sua ispirazione del 2002 diretta da François Ozon che di donne, però, ne aveva una in più. Il film di Ozon è tra l’altro a sua volta tratto dalla pièce teatrale Huit Femmes di Robert Thomas del 1958.

Il cast quasi interamente riunito di fronte ai giornalisti, insieme al regista, la sceneggiatrice e i produttori, avvolge tutta la sala di charme e parecchie risate. Genovesi, praticamente unico uomo del gruppo, viene subito preso di mira.

«Penso che per il povero Alessandro non sia stato facile lavorare con un cast di sole donne. Sette, per giunta», ride Luisa Ranieri, che nel film interpreta la domestica partenopea e affascinante: «Si rifugiava nello sgabuzzino, scappava», continua Micaela Ramazzotti.

«Be’, ci sono cose più facili», sorride sornione il regista, che ammette che sia stato uno dei film più belli da lui girati fino ad oggi.

«Ho cercato di concentrare tutta l’essenza del film nei colori, le pettinature e la comicità delle protagoniste», prosegue Genovesi, che poi passa la parola alla sceneggiatrice Lisa Nur Sultan: «Desideravamo fare un film di Natale, che quindi facesse venire voglia d’immergersi in un’atmosfera domestica pittoresca, ricca di suggestioni appartenenti a un mondo di festività d’altri tempi». E lo scopo è stato sicuramente raggiunto, considerando anche la complicità giocosa che si respira tra le attrici.

8 donne e un mistero, quello francese di Ozon, aveva un’aria quasi morboso, per alcuni aspetti, come spiega sempre Sultan: «Era un testo scritto negli anni 50, noi l’abbiamo voluto modernizzare, usando un linguaggio più fresco».

Di tutto il nutrito cast inizia a prendere la parola Sabrina Impacciatore, raccontando che l’esperienza vissuta è stata anzitutto umana: «Ero terrorizzata. Mi chiedevo come sarebbe potuta andare su un set con tutte queste donne. Ma poi mi sono resa conto che noi donne riusciamo a raggiungere una complicità molto più elevata di quanto riesca un gruppo di uomini». E anche Margherita Buy è dello stesso avviso: «È stata un’occasione per osservare il lavoro delle altre. Cosa insolita anche per me, che sto spesso per i cavoli miei», ride. Luisa Ranieri, più pacata, dichiara che non fosse affatto spaventata: «Perché è normale che in un set all’inizio ci si annusi», ma a sua volta racconta dell’arricchimento innanzitutto umano che è stato il gruppo, nel quale ognuna si confrontava con l’altra quando sedevano la mattina al trucco.

E al coro si uniscono Micaela Ramazzotti e Benedetta Porcaroli, la “piccina” del gruppo: «Per me è stato più un onore che altro!», dice.

Il discorso lo riprende Alessandro Genovesi: «Per me è stato molto importante generare questa dinamica goliardica tra loro, perché volevo girare un giallo, ma che fosse inquinato dalla commedia, che è la cosa che penso mi riesca meglio. Ho deciso di eliminare l’elemento musicale che è stata una scelta specifica di Ozon, così come l’ottava donna del cast, che rappresentava una sorta di tata. Luisa Raniera era più che sufficiente per la parte della governante».

Il regista si lascia poi andare ad uno scherzoso pronostico: «Se dovessi immaginarmi uno spin-off sarebbe in una versione coatta in romanesco».

In ogni caso, uscire con un film così familiare sotto Natale, può far stimolare tanti interrogativi. Come ad esempio come muoversi e che posizione prendere di fronte al desiderio di vendetta: «Non penso che questo sia un film sulla vendetta», interviene Ranieri, «Piuttosto si parla degli altarini che si nascondono in ogni famiglia».

«Aprire i vasi di Pandora in famiglia non è mai una passeggiata», continua Benedetta Porcaroli, «Ma farlo così ha tutt’altro sapore!».

Margherita Buy, Diana Del Bufalo, Sabrina Impacciatore, Benedetta Porcaroli, Micaela Ramazzotti, Luisa Ranieri e Ornella Vanoni sono le protagoniste di 7 Donne e un mistero, il film scritto da Alessandro Genovesi e Lisa Nur Sultan e prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del Gruppo Fremantle, e WARNER BROS. ENTERTAINMENT ITALIA. Il film sarà in sala il 25 dicembre distribuito da Warner Bros.

The Truman Show: significato e curiosità del film con Jim Carrey

The Truman Show: significato e curiosità del film con Jim Carrey

Il regista australiano Peter Weir ha dato vita nel corso della sua carriera ad autentici capolavori cinematografici. Titoli come L’attimo fuggente, Picnic ad Hanging Rock e Witness – Il testimone sono ancora oggi dei classici del loro genere, capaci di parlare anche alle odierne generazioni di spettatori. Nei suoi film, Weir ha sempre posto i suoi personaggi in trappole più o meno metaforiche, spingendoli a cercare la libertà e la possibilità di esprimere sé stessi al massimo del loro potenziale. Un altro dei suoi titoli più amati e che presenta una situazione analoga, è The Truman Show, film del 1998 interpretato da Jim Carrey.

Scritto da Andrew Niccol (noto anche come regista dei fantascientifici Gattaca e In Time), il film fa confluire al suo interno una serie di spunti e riflessioni contemporanee, spingendole però all’estremo. The Truman Show è infatti una brillante satira politica sull’allora nascente moda di raccontare la vita in televisione attraverso i reality show. Weir dà così vita ad un’opera che riflette sull’invadenza dei media, sull’annullamento del confine tra realtà e finzione e sulle scelte che ognuno può fare a riguardo, ricercando sempre la verità e la libertà. Pur essendo uscito oltre vent’anni fa, è questo film spaventosamente attuale anche oggi.

Acclamato dalla critica e dal pubblico, The Truman Show ottenne poi tre nomination ai premi Oscar e venne indicato come uno dei film più importanti del decennio. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Si tratta infatti di un film ricco di dettagli, alcuni più evidenti di altri, che contribuiscono al racconto. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo significato. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Truman Show: la trama del film

Protagonista del film è Truman Burbank, un uomo qualunque intento a vivere la sua ordinaria esistenza nella tranquilla cittadina di Seahaven. Nonostante egli abbia tutto ciò di cui un uomo può avere bisogno, si sente profondamente insofferente verso l’assenza di vere e proprie novità, che possano dare una scossa alla sua routine. Nel momento in cui una serie di circostanze particolarmente atipiche si verificheranno, Truman inizierà a dubitare di tutti, dalla moglie Meryl all’amico Marlon. Ciò che lo circonda, improvvisamente, sembra perdere di senso, manifestandosi più come qualcosa di finto e costruito che non come vero e naturale. Scavando nel suo passato e spingendosi più in là di quanto avesse mai fatto, egli scoprirà una verità scioccante.

The Truman Show: il significato del film

Non è esagerato dire che The Truman Show fu un film a dir poco profetico. Quello che sul finire degli anni era solo un nascente interesse nei confronti dei reality e dell’invadenza nella vita privata delle celebrità, oggi è una pratica all’ordine del giorno. Grazie anche ai social network, si è sempre più proiettati sul seguire in modo costante ciò che gli altri compiono nel corso del loro quotidiano. Con il film, dunque, Weir e Niccol operano una profonda critica nei confronti di quel mezzo televisivo che punta sempre più sull’abbattimento del confine tra reale e finzione, ma anche nei confronti degli spettatori. Questi sono veri e propri complici, assuefatti da quanto la televisione offre loro senza porsi domande etiche nei confronti di ciò che guardano.

Oltre a questa critica al mondo dei media, The Truman Show riflette però anche su tematiche come la libertà e la verità. La costante ricerca di quest’ultima da parte di Truman lo porterà ad ottenere la prima, dimostrando dunque che l’obiettivo dell’essere umano deve essere il suo tendere a questi due valori, infrangendo le gabbie, di qualunque tipo esse siano, che gli vengono poste intorno. Quello in cui Truman vive, infatti, è un mondo sicuro, dove nulla di male può succedergli. Venuto a conoscenza di ciò, tuttavia, egli preferisce rinunciare a questa sicurezza pilotata in nome di un insicurezza che sia esclusivamente frutto delle sue scelte. Lo stesso nome del protagonista, Truman, è un gioco di parole tra True (vero) e Man (uomo). Si ribadisce così la sua necessità di ricercare l’autenticità, una necessità che deve estendersi all’umanità intera.

The Truman Show cast

The Truman Show: il cast del film

Dopo averlo visto in Ace Ventura – L’acchiappanimali, Weir si convinse che Jim Carrey sarebbe stato l’interprete perfetto per Truman Burbank. L’attore, tuttavia, era impegnato in quel periodo con i film Il rompiscatole e Bugiardo bugiardo. Piuttosto che cercare un altro interprete, Weir preferì però aspettarlo, ritardando le riprese di un anno. Carrey gliene fu estremamente grato, poiché aveva apprezzato moltissimo la storia di Truman e desiderava ardentemente recitare in questo progetto. Per farlo, egli acconsentì a ridurre il suo compenso da 20 a 12 milioni di dollari. Con The Truman Show, inoltre, Carrey ebbe finalmente modo di cimentarsi con un ruolo drammatico, grazie al quale ottenne ulteriori lodi e vinse il Golden Globe come miglior attore in un film drammatico.

Accanto a lui, nel ruolo della moglie Maryl Burbank vi è l’attrice Laura Linney, la quale lavorò molto per sottolineare in modo implicito come il suo personaggio non sia altro che un’attrice. Ciò emerge dalle pose spesso irrealistiche che la Linney assume nelle scene in cui è presente. Ad interpretare l’amico Marlon vi è invece Noah Emmerich, mentre Natascha McElhone è Sylvia, una vecchia fiamma di Truman. Holland Taylor e Brian Delate sono invece Angela e Kirk, la madre e il padre di Truman. Paul Giamatti è il direttore della sala di controllo, lì dove si costruisce tecnicamente il reality sulla vita di Truman. A dirigere il tutto vi è Christof, interpretato da Ed Harris, attore che grazie a questo struggente personaggio ottenne una nomination all’Oscar.

The Truman Show: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Truman Show grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Now, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 15 dicembre alle ore 21:10 sul canale Paramount Channel.

Fonte: IMDb

 

Uncharted: poster ufficiale del film con Tom Holland

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Uncharted: poster ufficiale del film con Tom Holland

Sony Pictures Italia ha diffuso il poster ufficiale di Uncharted, l’attesissimo film adattamento dell’omonimo videogioco che vedrà protagonista Tom Holland nei panni di Nathan Drake. Diretto da Ruben Fleischer Uncharted arriverà al cinema il 24 febbraio 2022. Fanno parte del cast oltre a Tom Holland ancheMark Wahlberg, Sophia Ali, Tati Gabrielle e Antonio Banderas. Basato su una delle serie di videogiochi più vendute e acclamate dalla critica, Uncharted presenta al pubblico il giovane e furbo Nathan Drake (Tom Holland) nella sua prima avventura alla ricerca del tesoro con l’arguto partner Victor “Sully” Sullivan (Mark Wahlberg). In un’epica avventura piena di azione che attraversa il mondo intero, i due protagonisti partono alla pericolosa ricerca del “più grande tesoro mai trovato”, inseguendo indizi che potrebbero condurli al fratello di Nathan, scomparso da tempo.

Uncharted poster ufficiale

Tutto quello che sappiamo su Uncharted

In UnchartedTom Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare l’eroe del titolo anni fa quando David O. Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come una origin story.

La sceneggiatura del film, che arriverà al cinema l’11 febbraio 2022, è stata firmata da Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.

Vi ricordiamo che Uncharted sarà la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.

Calcinculo in concorso nella sezione Panorama al Festival di Berlino 2022

Calcinculo, secondo film diretto da Chiara Bellosi, scritto da Maria Teresa Venditti e Luca De Bei, è nella selezione ufficiale del 72. Festival di Berlino, in concorso nella sezione Panorama. Ritorno alla Berlinale per la regista Chiara Bellosi, già in gara nel 2020, sezione Generation, con l’acclamata opera prima “Palazzo di Giustizia

Nel cast: Gaia Di Pietro (al suo esordio), Andrea Carpenzano (“La Terra Dell’Abbastanza“, “Il Campione“) e Barbara Chichiarelli (“Favolacce“, “Suburra“), Giandomenico Cupaiuolo, Alessio Praticò e Francesca Antonelli.

Calcinculo era un film difficile da fare, delicato ed importante – dichiara Carlo Cresto-Dina (che ha prodotto il film per tempesta con Valeria Jamonte e Manuela Melissano) – A partire dalla già bellissima sceneggiatura di Maria Teresa Venditti e Luca De Bei, Chiara Bellosi ha realizzato un film profondo e unico. Dopo l’esordio a Generation 14+, siamo particolarmente felici di tornare con Chiara a Berlino, questa volta a Panorama.”

La trama

Forse è vero che si cresce anche a calci in culo. Ed è vero che quando la giostra gira veloce ci sembra di volare e non vorremmo scendere mai. E’ questo  che succede a Benedetta quando incontra Amanda e decide di seguirla nel suo mondo randagio.

Chiara Bellosi

Chiara Bellosi (1973) si diploma in drammaturgia alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano. Realizza un episodio all’interno del film corale “Checosamanca” prodotto da Carlo Cresto-Dina per Eskimosa e Rai Cinema. Partecipa al master “Filmmaker – Il documentario come sguardo” organizzato da IED-Venezia e lavora ad alcuni documentari.  “Palazzo di Giustizia”, il suo primo lungometraggio di finzione, è stato presentato nella sezione Generation 14+ di Berlinale 2020.

Calcinculo è il suo secondo lungometraggio di finzione. Calcinculo è una produzione tempesta con Rai Cinema in coproduzione con Tellfilm (CH), RSI Radiotelevisione svizzera e sostenuto da MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Ufficio Federale della Cultura (UFC) e Regione Lazio. Il Film sarà distribuito in Italia da Luce Cinecittà.

Avengers: 15 dettagli strazianti nei film, secondo i fan

Avengers: 15 dettagli strazianti nei film, secondo i fan

I film sugli Avengers sono sempre riusciti a combinare in egual misura la componente eroica, d’azione ed emotiva. E’ difficile credere che i film con personaggi dei fumetti protagonisti possano fare singhiozzare a più riprese, ma è esattamente l’effetto che hanno generato in migliaia di fan! Oltretutto, ai momenti strazianti che abbiamo visto sullo schermo, si sono aggiunti anche dettagli nascosti, 15 dei quali sono stati messi in luce dai fan.

Iron Man e Vedova Nera sono morti col sorriso sul volto

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Le morti di Tony Stark e Natasha Romanoff sono stati due dei momenti più strazianti di Avengers: Endgame, che hanno scatenato a più riprese l’indignazione del pubblico. In realtà, sono molti i fan a sottolineare come si possa notare un sorriso sul volto di entrambi, prima di esalare l’ultimo respiro; Tony sapeva, nel profondo, che spettava a lui salvare il mondo dalla distruzione più assoluta ed è morto senza rimpianti, decidendo di schioccare le dita lui stesso, contro il consiglio dei suoi amici, ma dimostrando fino all’ultimo l’eroismo insito al personaggio. Pepper deve essere stata molto orgogliosa di lui, che ha deciso più di ogni altra cosa di proteggere la sua famiglia e i suoi amici, lottando fino alla fine.

Allo stesso modo, il personaggio interpretato da Scarlett Johansson si è sacrificato davanti ad Occhio di Falco, non solo per il bene più grande dell’umanità, ma assolutamente per i suoi amici, che erano al centro di tutto.

Bruce voleva un figlio

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Nel film Avengers: Age of Ultron, Bruce spiega a Natasha che non può avere figli a causa del rischio per cui, procreando, potrebbe perdere il controllo e trasformarsi in Hulk. Inoltre, se avesse dei figli, i nascituri potrebbero assimilare preventivamente la forza del padre, che potrebbe uccidere il partner durante o dopo il parto. Nei fumetti, al contrario, Hulk ha dei figli, chiamati Skaar e Hiro-Kala, che sono stati concepiti dall’extraterrestre ormai defunta Caiera Oldstrong, durante la storyline “Planet Hulk“.

In The Avengers, precedentemente a questo dialogo, vediamo Bruce accarezzare con dolcezza una culla, mentre pronuncia la frase: “Non posso ottenere sempre ciò che desidero“; a detta dei fan, si tratta di uno dei momenti più commoventi dei film, che sottolinea il desiderio di Bruce Banner di diventare padre.

Spider-Man e Iron Man hanno dovuto assistere alle rispettive morti

La morte di Tony Stark/Iron Man in Avengers: Endgame è uno dei momenti più tristi dell’intero MCU, ma la sua perdita è stata particolarmente dolorosa per Peter Parker/Spider-Man per un motivo specifico. La relazione tra Tony e Peter è stata adeguatamente sviluppata dai Marvel Studios nel corso degli anni, da quando si sono incontrati per la prima volta durante gli eventi di Captain America: Civil War.

La loro relazione mentore-allievo è ulteriormente progredita in Spider-Man: Homecoming, portando poi agli eventi di Avengers: Infinity War. La morte di Spider-Man in Avengers: Infinity War ha segnato profondamente Tony Stark/Iron Man, aiutandolo però a sviluppare ulteriormente il rapporto con la figlia Morgan e rendendolo sicuramente un padre migliore.

Il conflitto interiore di Bruce Banner

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Questa sequenza di The Avengers mette in luce per la prima volta, in tutta la sua potenza, il dolore interiore di Bruce Banner e come si senta a dover convivere con l’altra parte di sé, Hulk. Esprime chiaramente il fardello che Banner deve portare: non essere in grado di avere il pieno controllo sulle proprie capacità, al contrario di Tony e Reed e sentirsi intrappolato all’interno del proprio corpo.

In questo frammento, lo sguardo di Tony parla da sé: sembra entrare in empatia più che mai con Bruce, accettandolo nella sua complessità e provando un profondo dolore nel sentire che Bruce odiava così tanto Hulk da aver pensato di uccidersi.

Captain America ha perso l’amica più fidata, ma ha guadagnato una vita

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La scena in cui Steve Rogers si rende conto che Natasha se ne è effettivamente andata per sempre è una delle più strazianti dell’intero MCU. Natasha ha, difatti, non solo rappresentato una delle amicizie più preziose per Steve, ma anche il rapporto più vicino all’idea di famiglia che Steve abbia mai sperimentato.

Volge lo sguardo al posto di fianco a sé occupato in precedenza da Natasha, quando aveva promesso che si sarebbero rivisti dopo un minuto… E Steve comprende definitivamente che la persona che più gli è stata accanto negli ultimi anni se ne è andata, per sempre. Ricordate la loro prima conversazione in Avengers: Endgame: “Penso che dovremmo entrambi farci una vita”, dice Steve a Natasha, che risponde: ”Tu per primo”. E così è.

Gli Avengers hanno dovuto sacrificarsi per vincere

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Gli Avengers hanno dovuto subire una terribile sconfitta in Infinity War perché non erano disposti a spingersi tanto oltre quanto era richiesto per poter effettivamente vincere, secondo molti fan. Non avrebbero mai sacrificato delle vite per ottenere la vittoria, ciò che invece Thanos era disposto glacialmente a fare, per assicurarsi il dominio incontrastato.

In Endgame, abbiamo assistito alle morti drammatiche di alcuni dei nostri eroi più amati: i Vendicatori hanno capito che era necessario sacrificarsi per un bene più grande, lottando eroicamente fino alla fine e portando a compimento dei grandiosi archi narrativi dei personaggi.

Capitan America e Iron Man hanno fatto una fine simile ma paradossale

Tony va verso una direzione e Steve in un’altra, diametralmente opposta, in Avengers: Endgame. Nel corso di molti film, Tony si trasforma da egoista ad altruista; Steve non è che stia facendo l’opposto, ma di sicuro ha iniziato come personaggio altruista, imparando poi a farsi una vita e a interessarsi di più a se stesso. Quando alla fine decide di tornare indietro nel tempo e di mollare lo scudo, diventando il soldato che torna dalla guerra, quello è il suo più grande viaggio.

La conclusione dell’arco di Steve è quella che avrebbe sempre desiderato ma non avrebbe mai pensato di ottenere; il percorso di Tony, invece, si conclude nel modo in cui forse non avrebbe mai voluto, ma sapeva che era necessario … perché “parte del viaggio è la fine”.

Pepper è sempre stata orgogliosa di Tony

Tony e Pepper hanno un rapporto duraturo, e sapendo quanto è difficile per Tony fidarsi delle persone, questo rapporto ci ha sempre riempito il cuore di gioia. Ci hanno mostrato una relazione equilibrata, con grande rispetto per i rispettivi ruoli, compassione e sincerità.

Pepper è sempre stata orgogliosa di Tony, cercando sempre di tirare fuori il meglio di lui e controllandone l’egocentrismo. Pepper sa che Tony ha compiuto il più grande sacrificio in nome di un bene più grande e dell’amore nei confronti degli affetti a lui cari, confermando quanto sia fiera di lui fino alla fine.

La Vedova Nera era una brava persona anche se non pensava di esserlo

Spietata, potente ed eccezionalmente abile, Natasha si è sempre distinta per incutere paura nel cuore dei suoi nemici. Anche se un tempo operava dalla parte del male, il suo innato eroismo le ha permesso di superare i difetti che voleva lasciarsi alle spalle, facendole intraprendere un percorso di redenzione durato tutta la vita.

Natasha ha spesso pensato di non essere una brava persona, ma la verità è che ha dimostrato di essere uno dei personaggi più convincenti del MCU, che ha lottato in ogni frangente, tra notti insonni, un lavoro per niente gratificante e gli oneri e le preoccupazioni connesse al proprio ruolo di eroina.

DUM-E sta aspettando che Tony torni a casa

Dum-E è un robot che Tony Stark ha costruito nel laboratorio di suo padre, ed è forse stato il compagno di vita di Stark. Gli ha persino salvato la vita, eppure Tony si arrabbia costantemente con il robot Dum-E, che lo ha aiutato anche a realizzare le sue iconiche armature.

Ciò che è più commovente è che Dum-E, inconsapevole degli eventi di Endgame, sta ancora aspettando che Tony torni a casa, perfezionando lo smoothie migliore da fargli assaggiare. Dum-E è stato decisamente molto di più che un semplice robot per il mitico Tony Stark.

Ant-Man è un padre fantastico

Scott Lang è stato introdotto nell‘Universo Marvel come un criminale che, dopo aver fallito come elettricista, si è cimentato nel furto con scasso, finendo in prigione. Divenne per la prima volta Ant-Man usando l’attrezzatura che aveva rubato dal laboratorio di Hank Pym per salvare l’unico dottore che poteva curare Cassie (allora bambina) da una malattia cardiaca.

Da quel momento in poi, Lang fece tutto ciò che era in suo potere per insegnare a Cassie la differenza tra giusto e sbagliato, una lezione che sottolineò di aver dovuto imparare nel modo più duro. Questo sforzo fu ripagato, poiché Scott riuscì ad instillare in sua figlia forti valori morali, un senso di responsabilità sociale e la volontà di impegnare gran parte della sua adolescenza per aiutare gli sconosciuti.

Le cose erano molto più semplici e spensierate

steve rogers Shawarma

Impossibile guardarsi indietro, ricordare i primi film degli Avengers e non rimpiangere i tempi “spensierati” – come dicono alcuni fan- in cui tutti erano felici e, soprattutto, vivi.

L’effetto nostalgia dopo Infinity War e Endgame è prepotentemente emerso tra i fan, che ricordano con commozione le divertenti sequenze di “pigiama party” alla Stark Tower, le abbuffate da Schwarma, soprattutto dopo la vittoria sui Chitauri nella Battaglia di New York e la passione di Thor per le Pop-Tarts, diventata iconica grazie a una battuta nel primo film di Thor, quando Darcy Lewis gli chiede: “Come puoi mangiare un’intera scatola di Pop-Tarts e avere ancora cosi tanta fame?

Tony ha dato il suo cuore a Steve

Uno dei frangenti più commoventi di Avengers: Endgame è quando Tony mette il reattore Arc nelle mani di Steve, sottolineando figurativamente come Tony avesse riposto il suo cuore nelle mani di Steve e questi non ci fosse poi stato per lui (tradendolo con Bucky) quando ne aveva bisogno.

Si tratta di una scena che mette in mostra la complessità caratteriale dei due eroi: Steve stesso ha detto nella sua lettera a CW che tutti fanno il meglio che possono… Tony, invece, era ferito, esausto e spaventato e tutto questo è ravvisabile dal come guarda Steve. Questa accusa implicita è in realtà fondamentalmente un segno di quanto Steve sia importante per Tony.

Spider-Man è cresciuto

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland

Il Peter Parker di Tom Holland ha portato in scena la versione di Peter Parker che abbiamo più di tutte visto maturare e assumere una maggiore consapevolezza di sé; il suo percorso è iniziato in Spider-Man: Homecoming come un novellino, inconsapevole della portata dei suoi poteri, che apparivano ingestibili.

Nelle sue successive apparizioni all’interno del MCU e in Spider-Man: Far from home lo abbiamo visto cercare di prendere in mano le redini della situazione, ma era ancora un adolescente con qualcosa di troppo più grande di lui da affrontare. No Way Home metterà Peter alla prova come non ha mai fatto prima: con la rivelazione della sua identità, tutti i suoi cari sono possibili bersagli, il che aumenta il rischio a cui l’eroe è esposto mettendolo di fronte a dubbi e dilemmi che non ha ancora affrontato.

 

The Lost City: prime foto del film con Sandra Bullock e Channing Tatum

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In attesa del trailer arrivano le prime immagini della commedia d’azione e avventura The Lost City conSandra Bullock, Channing Tatum e Daniel Radcliffe. Diretto da Adam Nee e Aaron Nee e scritto Oren Uziel e Dana Fox e Adam Nee e Aaron Nee, The Lost City si basa sulla storia di Seth Gordon. Prodotto da Liza Chasin, Sandra Bullock, Seth Gordon. Nel cast protagonisti sono Sandra Bullock, Channing Tatum, Daniel Radcliffe, Da’Vine Joy Randolph, Oscar Nuñez, Patti Harrison e Bowen Yang.

La trama

The Lost City racconta la storia di un’autrice di romanzi rosa (Sandra Bullock), molto schiva e abituata a vivere in solitudine. Un bel giorno la donna è costretta a un tour promozionale con il modello (Channing Tatum) che appare sulle copertine dei suoi libri. I due verranno coinvolti in un tentativo di rapimento che li trascinerà in piena giungla e finiranno così per vivere realmente un’avventura romantica e bizzarra proprio come quelle narrate dalla scrittrice nei suoi romanzi.

The Space Cinema: Spider-Man: No Way Home in lingua originale

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The Space Cinema: Spider-Man: No Way Home in lingua originale

In contemporanea con l’uscita ufficiale nelle sale italiane The Space Cinema propone la proiezione di Spider-Man: No Way Home, l’ultimo capitolo della saga basata sull’omonimo personaggio dei fumetti Marvel diretta da Jon Watts, in lingua originale.

Spider-Man: No Way Homeriprende la narrazione dopo i fatti accaduti nel film Spider-Man: Far From Home” in cui il villain Mysterio rileva al mondo la vera identità di Spider-Man. Ora che tutti i cittadini di New York hanno scoperto chi si nasconde dietro la maschera del supereroe di quartiere, il giovane Peter Parker (Tom Holland) deve fare i conti con l’opinione pubblica e con la consapevolezza che non potrà mai più separare la propria vita privata da quella di eroe. Tra dubbi interiori e insicurezze il protagonista chiede al collega Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) di far dimenticare a tutto il mondo il suo segreto. Il potente incantesimo lanciato dal Doctor Strange provoca una frattura nel multiverso che ha liberato i più potenti nemici mai affrontati da uno Spider-Man in qualsiasi universo; toccherà al giovane Peter Parker affrontare la sua più grande sfida e salvare il futuro.

I multisala selezionati per questo appuntamento sono quelli di Milano Odeon, Firenze (Novoli), Limena, Bologna, Trieste, Vimercate, Silea, Parma Centro, Roma (Parco de Medici), Napoli e Torino (Beinasco). Per conoscere la programmazione di “Spider-Man: No Way Home” e rimanere aggiornati sui prossimi titoli in versione originale basta visitare la sezione dedicata alla rassegna Hear My Voice.

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Backstage – Dietro le quinte: teaser del dance movie

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Backstage – Dietro le quinte: teaser del dance movie

Svelato il primo trailer di Backstage – Dietro le quinte, dance movie prodotto da Eagle Pictures e diretto da Cosimo Alemà (La santa Zeta, Una storia hip-hop e regista di innumerevoli video musicali di artisti del calibro di Tiziano Ferro, Ligabue, Noemi e Marco Mengoni), nelle sale cinematografiche ad aprile 2022.

Backstage – Dietro le quinte, girato interamente a Roma (tra le location principali anche il Teatro Sistina), racconta di un gruppo di talentuosi e giovani artisti che si sfidano a colpi di canto e danza per entrare a far parte del cast di un importante spettacolo. Ad interpretarli, nove attori alla loro prima esperienza cinematografica, scelti nel corso di oltre 1400 casting in tutta Italia: Giuseppe Futia, Beatrice Dellacasa, Riccardo Suarez, Geneme Tonini, Aurora Moroni, Ilaria Nestovito, Gianmarco Galati, Yuri Pascale, Matteo Giunchi. A completare il cast, Giulio Pampiglione, Giulio Forges Davanzati, Irene Ferri, Jane Alexander e Adolfo Margiotta.

La colonna sonora, vera anima del film, conterrà due brani inediti e oltre trenta tra le più celebri canzoni della musica italiana, tutte rigorosamente cantate dal vivo. Nessun playback, solo le straordinarie voci dei protagonisti. Scritto da Roberto Proia (Come Non Detto e la Trilogia Sul più bello), il film arriverà nelle sale ad aprile 2022 distribuito da Eagle Pictures.

La trama di Backstage – Dietro le quinte

111 ragazzi dai 16 ai 25 anni si presentano alle audizioni di un nuovo spettacolo che debutterà al Teatro Sistina di Roma. Hanno talento, determinazione e hanno tutti lo stesso sogno: diventare artisti di successo. Vengono scelti in nove ma l’emozione dura poco perché i ruoli disponibili sono soltanto quattro. Inizia così per loro una settimana di audizioni e prove senza sosta, una settimana per dimostrare al cinico regista James D’Onofrio chi davvero merita di far parte dello show. Canteranno fino a perdere la voce e balleranno fino allo sfinimento. Si sfideranno, saranno rivali, ma anche amici e complici nel percorso che li condurrà alla realizzazione del loro più grande desiderio. Qualunque cosa accadrà, le loro vite cambieranno per sempre.

Spider-Man: No Way Home mostrerà un Peter Parker diverso

Spider-Man: No Way Home mostrerà un Peter Parker diverso

Spider-Man: No Way Home potrebbe mostrarci un Peter Parker diverso, più cupo ed emotivo. In occasione di un’intervista a CBR, il volto di Spider-Man, Tom Holland, ha rivelato che il film in uscita nelle sale italiane a metà dicembre mostrerà il lato oscuro del nostro eroe.

Sebbene non abbia potuto fornire dettagli sulla trama del film, l’attore, assieme alla co-protagonista Zendaya, ha parlato dei diversi lati di Peter che verranno mostrati nel sequel. Ricordiamo che nello scorso film l’identità di Spider-Man è diventata di dominio pubblico, dunque Peter dovrà affrontare una pressione che mai si sarebbe aspettato; ciò determinerà l’emergere di alcuni aspetti “oscuri” del suo carattere.

Alla domanda del giornalista di CBR sulla possibilità di vedere altri lati del carattere di Peter che non fossero l’ironia e il senso di giustizia, l’attore risponde:

“Sì, compreso il lato cattivo di Peter Parker. C’è qualcosa che accade in questo film, e penso che i fan rimarranno abbastanza scioccati… Il che è davvero eccitante. Sinceramente é qualcosa che ho adorato portare sullo schermo”.

Il lato oscuro di Spider-Man spiazzerà tutti

Lo stesso poster promozionale di Spider-Man: No Way Home ci mostra un Peter di spalle, con il capo chino, intento a guardare una New York che ha perso la fiducia nei suoi confronti. Tanti i cartelloni che lo dipingono come cattivo, nemico pubblico, e lo invitano a lasciare la città.

Fortunatamente, l’Uomo Ragno avrà qualcuno su cui contare. Parliamo di Strange, il quale assumerà un ruolo diverso: mentore, padre, amico. Tale rapporto verrà poi ulteriormente approfondito in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, film in uscita nel 2022,  nel quale lo Stregone Supremo combatterà al fianco di Scarlet Witch.

Fra l’altro, qualora non abbiate visto WandaVision, vi ricordiamo che la serie è disponibile su Disney Plus, sia in italiano, sia in lingua originale – quest’ultima fortemente consigliata qualora vogliate studiare l’inglese o qualsiasi altra lingua straniera. È risaputo, infatti, che un ottimo modo per imparare una lingua straniera sia quello di potenziare l’ascolto, attraverso la visione di film e serie tv. La versione in lingua originale di un prodotto cinematografico o televisivo, facilita l’apprendimento del lessico e dell’accento.

Tornando a No Way Home, il sequel di Spider-Man è spesso citato per la potenziale presenza di più versioni alternative dell’eroe, provenienti dagli universi paralleli del MCU. Un qualcosa già visto nel trailer di Spider-Man: Accross the Spider-verse – Part One.

L’obiettivo del film però è un altro, ovvero rendere protagonista la psiche di Peter, già profondamente turbata dalla morte di Stark. L’eroe dovrà poi affrontare una crisi di identità che potrebbe portarlo anche sulla via del male, come confermato dallo stesso Holland.

Ma cosa potrà aver scatenato questo cambiamento? Le teorie sono tante, e tra queste ce n’è una davvero interessante e, per certi versi, piuttosto credibile: la morte di May, l’amata zia di Peter.

No Way Home: uno sguardo alla psiche di Peter

Dalle anticipazioni emerse nel corso di queste settimane dallo stesso attore, infatti, Spider-Man si rivolgerà al Dottor Strange per chiedere un incantesimo che faccia dimenticare a tutti la sua vera identità. Il tentativo fallisce, e purtroppo il multiverso presenterà il prezzo: riappariranno tutti i vecchi nemici dell’Uomo Ragno, pronti a fargliela pagare per le sconfitte subite. Strange aiuterà Peter a combattere la minaccia che incombe su New York, ma in cambio dovrà perdere qualcosa di molto prezioso.

Detto questo, avere la possibilità di vedere un Peter diverso, più umano è decisamente intrigante. Questo perché siamo sempre stati abituati a tifare per supereroi perfetti, buoni, caratterizzati da una integrità morale senza compromessi.  In Spider-Man: No Way Home  ci troveremo davanti un nuovo approccio, che siamo sicuri renderà il personaggio ancora più avvincente e vicino a noi fan.

Disney+: arrivano le nuove cards per regalare l’abbonamento

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Disney+: arrivano le nuove cards per regalare l’abbonamento

Disney+ ha annunciato che sono disponibili le nuove Disney+ Cards, delle carte fisiche che permettono di acquistare e regalare un anno di abbonamento a Disney+ a 89,90€. Le Disney+ Cards si possono trovare nei punti vendita selezionati dove, insieme alla card, al cliente verrà fornito alla cassa un codice che darà diritto ad 1 anno di Disney+. Questo codice dovrà essere utilizzato al momento dell’iscrizione sulla paginadisneyplus.com/redeem. L’abbonamento potrà essere riscattato solo dai nuovi abbonati o da coloro che riattiveranno la sottoscrizione a Disney+. Per chi ha già un abbonamento attivo, non sarà possibile utilizzare l’importo della carta per ricaricare il proprio abbonamento, almeno fino a quando l’abbonamento stesso non sarà scaduto e si sarà disattivato il proprio metodo di pagamento. Le Disney+ Cards sono un’ottima idea regalo, attivabili in qualsiasi momento dall’acquisto e senza limiti di tempo.

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Disney+ è la casa dedicata allo streaming di film e spettacoli di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars e National Geographic, insieme ai Simpson e molto altro. In alcuni mercati internazionali, il servizio include anche il nuovo brand di contenuti di intrattenimento generale, Star. Servizio di streaming direct-to-consumer di punta di The Walt Disney Company, Disney+ fa parte del segmento Disney Media & Entertainment Distribution e offre streaming senza pubblicità insieme a un catalogo in continua crescita di prodotti originali esclusivi, tra cui lungometraggi, documentari, serie animate e live-action e cortometraggi. Oltre a proporre un accesso senza precedenti allo sterminato archivio cinematografico e televisivo di Disney, Disney+ è il servizio di streaming dove trovare le ultime uscite cinematografiche distribuite da The Walt Disney Studios. E attraverso Star, offre le ultime novità di 20th Century Studios, Disney Television Studios, FX, Searchlight Pictures e altro ancora. Per saperne di più, visita disneyplus.com, o trova l’app Disney+ sulla maggior parte dei dispositivi mobili e TV connessi.

Spider-Man: No Way Home batte Avengers: Endgame

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Spider-Man: No Way Home batte Avengers: Endgame

Spider-Man: No Way Home ha già battuto Avengers: Endgame in termini di prevendita dei biglietti, quindi anche nell'”era della pandemia” in cui ci troviamo, questo film sarà un successo al botteghino. Inevitabilmente, alcuni aspetteranno le recensioni prima di decidere se dare un’occhiata al terzo capitolo di Spidey prima del Natale, ed è ovviamente qui che entra in gioco Rotten Tomatoes. Se lo si ama o lo si odia non interessa particolarmente, ma non si può negare che l’aggregatore di recensioni e quei importantissimi punteggi di Tomatometer rimangano cruciali per blockbuster come questo. Gli studios americano usano quel badge “Certified Fresh” come una parte fondamentale del marketing di un film, e molti analisti al botteghino credono che Eternals avrebbe ottenuto risultati finanziari migliori se non fosse precipitato in quel temuto status di “Rotten”. 

Ebbene indipendentemente da ciò, Spider-Man: No Way Home ha avuto un ottimo inizio con un punteggio perfetto del 100% basato su 46 recensioni battendo Avengers: Endgame anche in questa particolare classifica per il momento! Inutile dire che più verdetti verranno conteggiati nel corso della giornata e ci aspettiamo che venga rivelato un punteggio più definitivo nel corso della settimana. In attesa facciamo un recap della saga Spider-Man: Homecoming ha un punteggio del 92%, Spider-Man: Far From Home ha ottenuto il 90% dopo una settimana, mentre Spider-Man: Into the Spider-Verse ha un quasi perfetto 97%. 

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Fast and Furious 10 cambia data di uscita!

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Fast and Furious 10 cambia data di uscita!

Da molto tempo ormai non ricevevamo aggiornamenti su Fast and Furious 10, l’atteso e annunciato decimo capitolo del franchise Fast and Furious. Ebbene oggi però arriva una notizia che potrebbe rattristire i fan della saga con protagonista Vin Diesel. Infatti secondo le ultime notizie ufficiali il film che sarebbe dovuto arrivare nelle sale il 7 aprile 2023 è stato posticipato e dunque arriverà nei cinema americani il 19 maggio 2023. Al momento non sappiamo se la data sarà la medesima anche in Italia dunque non resta che aspettare ulteriori sviluppi ma come spesso capita per questo genere di film le uscire sono sempre legate.

Il film Fast and Furious 10

Vi ricordiamo che Fast and Furious 10 sarà diretto da Justin Lin e sarà scritto da Gary Scott Thompson. Confermati nel cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey, Vin Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di Letty Ortiz, Tyrese Gibson, Ludacris, e Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han.

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