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Marvel Studios: la macchina perfetta torna a mettere a segno un colpo da maestro

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ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER DA SPIDER-MAN: NO WAY HOME E HAWKEYE

L’uscita di Spider-Man: No Way Home ha portato finalmente tantissime persone al cinema, i botteghini stanno prendendo fiato, dopo mesi difficilissimi e soprattutto i fan stanno accogliendo con grande esultanza il film con Tom Holland che restituisce all’Uomo Ragno la sua dimensione da fumetto.

Parallelamente a No Way Home, su Disney+ è arrivato anche l’episodio numero 5 di Hawkeye, la serie con Jeremy Renner che vedrà la sua conclusione il prossimo mercoledì. Alla fine della scorsa puntata abbiamo visto Yelena Belova (Florence Pugh) che aspettavamo dalla scena post credits di Black Widow. Alla fine di questa puntata, invece, abbiamo visto finalmente Big Guy, Kingpin, interpretato da Vincent D’Onofrio.

L’arrivo di quel personaggio era stato anticipato, ma non si sapeva se ad interpretarlo sarebbe stato richiamato D’Onofrio, che lo aveva incarnato per Netflix. Parallelamente, in una breve scena all’inizio di No Way Home, abbiamo visto anche Matt Murdock, interpretato di nuovo da Charlie Cox, nel momento in cui Peter e zia May hanno avuto la necessità di rivolgersi a un avvocato.

Il fatto che per diversi mesi le serie Marvel siano state trasmesse senza che al cinema arrivassero film in contemporanea ci ha fatto dimenticare che i Marvel Studios hanno spesso fatto questo genere di collegamenti in passato, tessendo una rete molto stretta e coerente tra le varie storie che hanno raccontato. Dal momento che Hawkeye è ambientato poco dopo gli eventi di No Way Home, possiamo dire che Kingpin è tornato in scena nel MCU poco dopo Daredevil, e entrambi sembrano ancora intenzionati a rimanere in giro per una New York che ha appena acquisito un nuovo abitante: Peter Parker.

Grandi emozioni ci aspettano nel futuro prossimo di questi amati personaggi!

7 Donne e un mistero, l’incontro con i protagonisti

7 Donne e un mistero, l’incontro con i protagonisti

È stato presentata l’anteprima del nuovo film di Alessandro Genovesi, 7 Donne e un mistero, con un cast interamente al femminile, come si deduce facilmente dal titolo, e che è una versione meno cupa e più ridanciana rispetto alla sua ispirazione del 2002 diretta da François Ozon che di donne, però, ne aveva una in più. Il film di Ozon è tra l’altro a sua volta tratto dalla pièce teatrale Huit Femmes di Robert Thomas del 1958.

Il cast quasi interamente riunito di fronte ai giornalisti, insieme al regista, la sceneggiatrice e i produttori, avvolge tutta la sala di charme e parecchie risate. Genovesi, praticamente unico uomo del gruppo, viene subito preso di mira.

«Penso che per il povero Alessandro non sia stato facile lavorare con un cast di sole donne. Sette, per giunta», ride Luisa Ranieri, che nel film interpreta la domestica partenopea e affascinante: «Si rifugiava nello sgabuzzino, scappava», continua Micaela Ramazzotti.

«Be’, ci sono cose più facili», sorride sornione il regista, che ammette che sia stato uno dei film più belli da lui girati fino ad oggi.

«Ho cercato di concentrare tutta l’essenza del film nei colori, le pettinature e la comicità delle protagoniste», prosegue Genovesi, che poi passa la parola alla sceneggiatrice Lisa Nur Sultan: «Desideravamo fare un film di Natale, che quindi facesse venire voglia d’immergersi in un’atmosfera domestica pittoresca, ricca di suggestioni appartenenti a un mondo di festività d’altri tempi». E lo scopo è stato sicuramente raggiunto, considerando anche la complicità giocosa che si respira tra le attrici.

8 donne e un mistero, quello francese di Ozon, aveva un’aria quasi morboso, per alcuni aspetti, come spiega sempre Sultan: «Era un testo scritto negli anni 50, noi l’abbiamo voluto modernizzare, usando un linguaggio più fresco».

Di tutto il nutrito cast inizia a prendere la parola Sabrina Impacciatore, raccontando che l’esperienza vissuta è stata anzitutto umana: «Ero terrorizzata. Mi chiedevo come sarebbe potuta andare su un set con tutte queste donne. Ma poi mi sono resa conto che noi donne riusciamo a raggiungere una complicità molto più elevata di quanto riesca un gruppo di uomini». E anche Margherita Buy è dello stesso avviso: «È stata un’occasione per osservare il lavoro delle altre. Cosa insolita anche per me, che sto spesso per i cavoli miei», ride. Luisa Ranieri, più pacata, dichiara che non fosse affatto spaventata: «Perché è normale che in un set all’inizio ci si annusi», ma a sua volta racconta dell’arricchimento innanzitutto umano che è stato il gruppo, nel quale ognuna si confrontava con l’altra quando sedevano la mattina al trucco.

E al coro si uniscono Micaela Ramazzotti e Benedetta Porcaroli, la “piccina” del gruppo: «Per me è stato più un onore che altro!», dice.

Il discorso lo riprende Alessandro Genovesi: «Per me è stato molto importante generare questa dinamica goliardica tra loro, perché volevo girare un giallo, ma che fosse inquinato dalla commedia, che è la cosa che penso mi riesca meglio. Ho deciso di eliminare l’elemento musicale che è stata una scelta specifica di Ozon, così come l’ottava donna del cast, che rappresentava una sorta di tata. Luisa Raniera era più che sufficiente per la parte della governante».

Il regista si lascia poi andare ad uno scherzoso pronostico: «Se dovessi immaginarmi uno spin-off sarebbe in una versione coatta in romanesco».

In ogni caso, uscire con un film così familiare sotto Natale, può far stimolare tanti interrogativi. Come ad esempio come muoversi e che posizione prendere di fronte al desiderio di vendetta: «Non penso che questo sia un film sulla vendetta», interviene Ranieri, «Piuttosto si parla degli altarini che si nascondono in ogni famiglia».

«Aprire i vasi di Pandora in famiglia non è mai una passeggiata», continua Benedetta Porcaroli, «Ma farlo così ha tutt’altro sapore!».

Margherita Buy, Diana Del Bufalo, Sabrina Impacciatore, Benedetta Porcaroli, Micaela Ramazzotti, Luisa Ranieri e Ornella Vanoni sono le protagoniste di 7 Donne e un mistero, il film scritto da Alessandro Genovesi e Lisa Nur Sultan e prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del Gruppo Fremantle, e WARNER BROS. ENTERTAINMENT ITALIA. Il film sarà in sala il 25 dicembre distribuito da Warner Bros.

The Truman Show: significato e curiosità del film con Jim Carrey

The Truman Show: significato e curiosità del film con Jim Carrey

Il regista australiano Peter Weir ha dato vita nel corso della sua carriera ad autentici capolavori cinematografici. Titoli come L’attimo fuggente, Picnic ad Hanging Rock e Witness – Il testimone sono ancora oggi dei classici del loro genere, capaci di parlare anche alle odierne generazioni di spettatori. Nei suoi film, Weir ha sempre posto i suoi personaggi in trappole più o meno metaforiche, spingendoli a cercare la libertà e la possibilità di esprimere sé stessi al massimo del loro potenziale. Un altro dei suoi titoli più amati e che presenta una situazione analoga, è The Truman Show, film del 1998 interpretato da Jim Carrey.

Scritto da Andrew Niccol (noto anche come regista dei fantascientifici Gattaca e In Time), il film fa confluire al suo interno una serie di spunti e riflessioni contemporanee, spingendole però all’estremo. The Truman Show è infatti una brillante satira politica sull’allora nascente moda di raccontare la vita in televisione attraverso i reality show. Weir dà così vita ad un’opera che riflette sull’invadenza dei media, sull’annullamento del confine tra realtà e finzione e sulle scelte che ognuno può fare a riguardo, ricercando sempre la verità e la libertà. Pur essendo uscito oltre vent’anni fa, è questo film spaventosamente attuale anche oggi.

Acclamato dalla critica e dal pubblico, The Truman Show ottenne poi tre nomination ai premi Oscar e venne indicato come uno dei film più importanti del decennio. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Si tratta infatti di un film ricco di dettagli, alcuni più evidenti di altri, che contribuiscono al racconto. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo significato. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Truman Show: la trama del film

Protagonista del film è Truman Burbank, un uomo qualunque intento a vivere la sua ordinaria esistenza nella tranquilla cittadina di Seahaven. Nonostante egli abbia tutto ciò di cui un uomo può avere bisogno, si sente profondamente insofferente verso l’assenza di vere e proprie novità, che possano dare una scossa alla sua routine. Nel momento in cui una serie di circostanze particolarmente atipiche si verificheranno, Truman inizierà a dubitare di tutti, dalla moglie Meryl all’amico Marlon. Ciò che lo circonda, improvvisamente, sembra perdere di senso, manifestandosi più come qualcosa di finto e costruito che non come vero e naturale. Scavando nel suo passato e spingendosi più in là di quanto avesse mai fatto, egli scoprirà una verità scioccante.

The Truman Show: il significato del film

Non è esagerato dire che The Truman Show fu un film a dir poco profetico. Quello che sul finire degli anni era solo un nascente interesse nei confronti dei reality e dell’invadenza nella vita privata delle celebrità, oggi è una pratica all’ordine del giorno. Grazie anche ai social network, si è sempre più proiettati sul seguire in modo costante ciò che gli altri compiono nel corso del loro quotidiano. Con il film, dunque, Weir e Niccol operano una profonda critica nei confronti di quel mezzo televisivo che punta sempre più sull’abbattimento del confine tra reale e finzione, ma anche nei confronti degli spettatori. Questi sono veri e propri complici, assuefatti da quanto la televisione offre loro senza porsi domande etiche nei confronti di ciò che guardano.

Oltre a questa critica al mondo dei media, The Truman Show riflette però anche su tematiche come la libertà e la verità. La costante ricerca di quest’ultima da parte di Truman lo porterà ad ottenere la prima, dimostrando dunque che l’obiettivo dell’essere umano deve essere il suo tendere a questi due valori, infrangendo le gabbie, di qualunque tipo esse siano, che gli vengono poste intorno. Quello in cui Truman vive, infatti, è un mondo sicuro, dove nulla di male può succedergli. Venuto a conoscenza di ciò, tuttavia, egli preferisce rinunciare a questa sicurezza pilotata in nome di un insicurezza che sia esclusivamente frutto delle sue scelte. Lo stesso nome del protagonista, Truman, è un gioco di parole tra True (vero) e Man (uomo). Si ribadisce così la sua necessità di ricercare l’autenticità, una necessità che deve estendersi all’umanità intera.

The Truman Show cast

The Truman Show: il cast del film

Dopo averlo visto in Ace Ventura – L’acchiappanimali, Weir si convinse che Jim Carrey sarebbe stato l’interprete perfetto per Truman Burbank. L’attore, tuttavia, era impegnato in quel periodo con i film Il rompiscatole e Bugiardo bugiardo. Piuttosto che cercare un altro interprete, Weir preferì però aspettarlo, ritardando le riprese di un anno. Carrey gliene fu estremamente grato, poiché aveva apprezzato moltissimo la storia di Truman e desiderava ardentemente recitare in questo progetto. Per farlo, egli acconsentì a ridurre il suo compenso da 20 a 12 milioni di dollari. Con The Truman Show, inoltre, Carrey ebbe finalmente modo di cimentarsi con un ruolo drammatico, grazie al quale ottenne ulteriori lodi e vinse il Golden Globe come miglior attore in un film drammatico.

Accanto a lui, nel ruolo della moglie Maryl Burbank vi è l’attrice Laura Linney, la quale lavorò molto per sottolineare in modo implicito come il suo personaggio non sia altro che un’attrice. Ciò emerge dalle pose spesso irrealistiche che la Linney assume nelle scene in cui è presente. Ad interpretare l’amico Marlon vi è invece Noah Emmerich, mentre Natascha McElhone è Sylvia, una vecchia fiamma di Truman. Holland Taylor e Brian Delate sono invece Angela e Kirk, la madre e il padre di Truman. Paul Giamatti è il direttore della sala di controllo, lì dove si costruisce tecnicamente il reality sulla vita di Truman. A dirigere il tutto vi è Christof, interpretato da Ed Harris, attore che grazie a questo struggente personaggio ottenne una nomination all’Oscar.

The Truman Show: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Truman Show grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Now, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 15 dicembre alle ore 21:10 sul canale Paramount Channel.

Fonte: IMDb

 

Uncharted: poster ufficiale del film con Tom Holland

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Uncharted: poster ufficiale del film con Tom Holland

Sony Pictures Italia ha diffuso il poster ufficiale di Uncharted, l’attesissimo film adattamento dell’omonimo videogioco che vedrà protagonista Tom Holland nei panni di Nathan Drake. Diretto da Ruben Fleischer Uncharted arriverà al cinema il 24 febbraio 2022. Fanno parte del cast oltre a Tom Holland ancheMark Wahlberg, Sophia Ali, Tati Gabrielle e Antonio Banderas. Basato su una delle serie di videogiochi più vendute e acclamate dalla critica, Uncharted presenta al pubblico il giovane e furbo Nathan Drake (Tom Holland) nella sua prima avventura alla ricerca del tesoro con l’arguto partner Victor “Sully” Sullivan (Mark Wahlberg). In un’epica avventura piena di azione che attraversa il mondo intero, i due protagonisti partono alla pericolosa ricerca del “più grande tesoro mai trovato”, inseguendo indizi che potrebbero condurli al fratello di Nathan, scomparso da tempo.

Uncharted poster ufficiale

Tutto quello che sappiamo su Uncharted

In UnchartedTom Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare l’eroe del titolo anni fa quando David O. Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come una origin story.

La sceneggiatura del film, che arriverà al cinema l’11 febbraio 2022, è stata firmata da Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.

Vi ricordiamo che Uncharted sarà la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.

Calcinculo in concorso nella sezione Panorama al Festival di Berlino 2022

Calcinculo, secondo film diretto da Chiara Bellosi, scritto da Maria Teresa Venditti e Luca De Bei, è nella selezione ufficiale del 72. Festival di Berlino, in concorso nella sezione Panorama. Ritorno alla Berlinale per la regista Chiara Bellosi, già in gara nel 2020, sezione Generation, con l’acclamata opera prima “Palazzo di Giustizia

Nel cast: Gaia Di Pietro (al suo esordio), Andrea Carpenzano (“La Terra Dell’Abbastanza“, “Il Campione“) e Barbara Chichiarelli (“Favolacce“, “Suburra“), Giandomenico Cupaiuolo, Alessio Praticò e Francesca Antonelli.

Calcinculo era un film difficile da fare, delicato ed importante – dichiara Carlo Cresto-Dina (che ha prodotto il film per tempesta con Valeria Jamonte e Manuela Melissano) – A partire dalla già bellissima sceneggiatura di Maria Teresa Venditti e Luca De Bei, Chiara Bellosi ha realizzato un film profondo e unico. Dopo l’esordio a Generation 14+, siamo particolarmente felici di tornare con Chiara a Berlino, questa volta a Panorama.”

La trama

Forse è vero che si cresce anche a calci in culo. Ed è vero che quando la giostra gira veloce ci sembra di volare e non vorremmo scendere mai. E’ questo  che succede a Benedetta quando incontra Amanda e decide di seguirla nel suo mondo randagio.

Chiara Bellosi

Chiara Bellosi (1973) si diploma in drammaturgia alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano. Realizza un episodio all’interno del film corale “Checosamanca” prodotto da Carlo Cresto-Dina per Eskimosa e Rai Cinema. Partecipa al master “Filmmaker – Il documentario come sguardo” organizzato da IED-Venezia e lavora ad alcuni documentari.  “Palazzo di Giustizia”, il suo primo lungometraggio di finzione, è stato presentato nella sezione Generation 14+ di Berlinale 2020.

Calcinculo è il suo secondo lungometraggio di finzione. Calcinculo è una produzione tempesta con Rai Cinema in coproduzione con Tellfilm (CH), RSI Radiotelevisione svizzera e sostenuto da MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Ufficio Federale della Cultura (UFC) e Regione Lazio. Il Film sarà distribuito in Italia da Luce Cinecittà.

Avengers: 15 dettagli strazianti nei film, secondo i fan

Avengers: 15 dettagli strazianti nei film, secondo i fan

I film sugli Avengers sono sempre riusciti a combinare in egual misura la componente eroica, d’azione ed emotiva. E’ difficile credere che i film con personaggi dei fumetti protagonisti possano fare singhiozzare a più riprese, ma è esattamente l’effetto che hanno generato in migliaia di fan! Oltretutto, ai momenti strazianti che abbiamo visto sullo schermo, si sono aggiunti anche dettagli nascosti, 15 dei quali sono stati messi in luce dai fan.

Iron Man e Vedova Nera sono morti col sorriso sul volto

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Le morti di Tony Stark e Natasha Romanoff sono stati due dei momenti più strazianti di Avengers: Endgame, che hanno scatenato a più riprese l’indignazione del pubblico. In realtà, sono molti i fan a sottolineare come si possa notare un sorriso sul volto di entrambi, prima di esalare l’ultimo respiro; Tony sapeva, nel profondo, che spettava a lui salvare il mondo dalla distruzione più assoluta ed è morto senza rimpianti, decidendo di schioccare le dita lui stesso, contro il consiglio dei suoi amici, ma dimostrando fino all’ultimo l’eroismo insito al personaggio. Pepper deve essere stata molto orgogliosa di lui, che ha deciso più di ogni altra cosa di proteggere la sua famiglia e i suoi amici, lottando fino alla fine.

Allo stesso modo, il personaggio interpretato da Scarlett Johansson si è sacrificato davanti ad Occhio di Falco, non solo per il bene più grande dell’umanità, ma assolutamente per i suoi amici, che erano al centro di tutto.

Bruce voleva un figlio

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Nel film Avengers: Age of Ultron, Bruce spiega a Natasha che non può avere figli a causa del rischio per cui, procreando, potrebbe perdere il controllo e trasformarsi in Hulk. Inoltre, se avesse dei figli, i nascituri potrebbero assimilare preventivamente la forza del padre, che potrebbe uccidere il partner durante o dopo il parto. Nei fumetti, al contrario, Hulk ha dei figli, chiamati Skaar e Hiro-Kala, che sono stati concepiti dall’extraterrestre ormai defunta Caiera Oldstrong, durante la storyline “Planet Hulk“.

In The Avengers, precedentemente a questo dialogo, vediamo Bruce accarezzare con dolcezza una culla, mentre pronuncia la frase: “Non posso ottenere sempre ciò che desidero“; a detta dei fan, si tratta di uno dei momenti più commoventi dei film, che sottolinea il desiderio di Bruce Banner di diventare padre.

Spider-Man e Iron Man hanno dovuto assistere alle rispettive morti

La morte di Tony Stark/Iron Man in Avengers: Endgame è uno dei momenti più tristi dell’intero MCU, ma la sua perdita è stata particolarmente dolorosa per Peter Parker/Spider-Man per un motivo specifico. La relazione tra Tony e Peter è stata adeguatamente sviluppata dai Marvel Studios nel corso degli anni, da quando si sono incontrati per la prima volta durante gli eventi di Captain America: Civil War.

La loro relazione mentore-allievo è ulteriormente progredita in Spider-Man: Homecoming, portando poi agli eventi di Avengers: Infinity War. La morte di Spider-Man in Avengers: Infinity War ha segnato profondamente Tony Stark/Iron Man, aiutandolo però a sviluppare ulteriormente il rapporto con la figlia Morgan e rendendolo sicuramente un padre migliore.

Il conflitto interiore di Bruce Banner

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Questa sequenza di The Avengers mette in luce per la prima volta, in tutta la sua potenza, il dolore interiore di Bruce Banner e come si senta a dover convivere con l’altra parte di sé, Hulk. Esprime chiaramente il fardello che Banner deve portare: non essere in grado di avere il pieno controllo sulle proprie capacità, al contrario di Tony e Reed e sentirsi intrappolato all’interno del proprio corpo.

In questo frammento, lo sguardo di Tony parla da sé: sembra entrare in empatia più che mai con Bruce, accettandolo nella sua complessità e provando un profondo dolore nel sentire che Bruce odiava così tanto Hulk da aver pensato di uccidersi.

Captain America ha perso l’amica più fidata, ma ha guadagnato una vita

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La scena in cui Steve Rogers si rende conto che Natasha se ne è effettivamente andata per sempre è una delle più strazianti dell’intero MCU. Natasha ha, difatti, non solo rappresentato una delle amicizie più preziose per Steve, ma anche il rapporto più vicino all’idea di famiglia che Steve abbia mai sperimentato.

Volge lo sguardo al posto di fianco a sé occupato in precedenza da Natasha, quando aveva promesso che si sarebbero rivisti dopo un minuto… E Steve comprende definitivamente che la persona che più gli è stata accanto negli ultimi anni se ne è andata, per sempre. Ricordate la loro prima conversazione in Avengers: Endgame: “Penso che dovremmo entrambi farci una vita”, dice Steve a Natasha, che risponde: ”Tu per primo”. E così è.

Gli Avengers hanno dovuto sacrificarsi per vincere

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Gli Avengers hanno dovuto subire una terribile sconfitta in Infinity War perché non erano disposti a spingersi tanto oltre quanto era richiesto per poter effettivamente vincere, secondo molti fan. Non avrebbero mai sacrificato delle vite per ottenere la vittoria, ciò che invece Thanos era disposto glacialmente a fare, per assicurarsi il dominio incontrastato.

In Endgame, abbiamo assistito alle morti drammatiche di alcuni dei nostri eroi più amati: i Vendicatori hanno capito che era necessario sacrificarsi per un bene più grande, lottando eroicamente fino alla fine e portando a compimento dei grandiosi archi narrativi dei personaggi.

Capitan America e Iron Man hanno fatto una fine simile ma paradossale

Tony va verso una direzione e Steve in un’altra, diametralmente opposta, in Avengers: Endgame. Nel corso di molti film, Tony si trasforma da egoista ad altruista; Steve non è che stia facendo l’opposto, ma di sicuro ha iniziato come personaggio altruista, imparando poi a farsi una vita e a interessarsi di più a se stesso. Quando alla fine decide di tornare indietro nel tempo e di mollare lo scudo, diventando il soldato che torna dalla guerra, quello è il suo più grande viaggio.

La conclusione dell’arco di Steve è quella che avrebbe sempre desiderato ma non avrebbe mai pensato di ottenere; il percorso di Tony, invece, si conclude nel modo in cui forse non avrebbe mai voluto, ma sapeva che era necessario … perché “parte del viaggio è la fine”.

Pepper è sempre stata orgogliosa di Tony

Tony e Pepper hanno un rapporto duraturo, e sapendo quanto è difficile per Tony fidarsi delle persone, questo rapporto ci ha sempre riempito il cuore di gioia. Ci hanno mostrato una relazione equilibrata, con grande rispetto per i rispettivi ruoli, compassione e sincerità.

Pepper è sempre stata orgogliosa di Tony, cercando sempre di tirare fuori il meglio di lui e controllandone l’egocentrismo. Pepper sa che Tony ha compiuto il più grande sacrificio in nome di un bene più grande e dell’amore nei confronti degli affetti a lui cari, confermando quanto sia fiera di lui fino alla fine.

La Vedova Nera era una brava persona anche se non pensava di esserlo

Spietata, potente ed eccezionalmente abile, Natasha si è sempre distinta per incutere paura nel cuore dei suoi nemici. Anche se un tempo operava dalla parte del male, il suo innato eroismo le ha permesso di superare i difetti che voleva lasciarsi alle spalle, facendole intraprendere un percorso di redenzione durato tutta la vita.

Natasha ha spesso pensato di non essere una brava persona, ma la verità è che ha dimostrato di essere uno dei personaggi più convincenti del MCU, che ha lottato in ogni frangente, tra notti insonni, un lavoro per niente gratificante e gli oneri e le preoccupazioni connesse al proprio ruolo di eroina.

DUM-E sta aspettando che Tony torni a casa

Dum-E è un robot che Tony Stark ha costruito nel laboratorio di suo padre, ed è forse stato il compagno di vita di Stark. Gli ha persino salvato la vita, eppure Tony si arrabbia costantemente con il robot Dum-E, che lo ha aiutato anche a realizzare le sue iconiche armature.

Ciò che è più commovente è che Dum-E, inconsapevole degli eventi di Endgame, sta ancora aspettando che Tony torni a casa, perfezionando lo smoothie migliore da fargli assaggiare. Dum-E è stato decisamente molto di più che un semplice robot per il mitico Tony Stark.

Ant-Man è un padre fantastico

Scott Lang è stato introdotto nell‘Universo Marvel come un criminale che, dopo aver fallito come elettricista, si è cimentato nel furto con scasso, finendo in prigione. Divenne per la prima volta Ant-Man usando l’attrezzatura che aveva rubato dal laboratorio di Hank Pym per salvare l’unico dottore che poteva curare Cassie (allora bambina) da una malattia cardiaca.

Da quel momento in poi, Lang fece tutto ciò che era in suo potere per insegnare a Cassie la differenza tra giusto e sbagliato, una lezione che sottolineò di aver dovuto imparare nel modo più duro. Questo sforzo fu ripagato, poiché Scott riuscì ad instillare in sua figlia forti valori morali, un senso di responsabilità sociale e la volontà di impegnare gran parte della sua adolescenza per aiutare gli sconosciuti.

Le cose erano molto più semplici e spensierate

steve rogers Shawarma

Impossibile guardarsi indietro, ricordare i primi film degli Avengers e non rimpiangere i tempi “spensierati” – come dicono alcuni fan- in cui tutti erano felici e, soprattutto, vivi.

L’effetto nostalgia dopo Infinity War e Endgame è prepotentemente emerso tra i fan, che ricordano con commozione le divertenti sequenze di “pigiama party” alla Stark Tower, le abbuffate da Schwarma, soprattutto dopo la vittoria sui Chitauri nella Battaglia di New York e la passione di Thor per le Pop-Tarts, diventata iconica grazie a una battuta nel primo film di Thor, quando Darcy Lewis gli chiede: “Come puoi mangiare un’intera scatola di Pop-Tarts e avere ancora cosi tanta fame?

Tony ha dato il suo cuore a Steve

Uno dei frangenti più commoventi di Avengers: Endgame è quando Tony mette il reattore Arc nelle mani di Steve, sottolineando figurativamente come Tony avesse riposto il suo cuore nelle mani di Steve e questi non ci fosse poi stato per lui (tradendolo con Bucky) quando ne aveva bisogno.

Si tratta di una scena che mette in mostra la complessità caratteriale dei due eroi: Steve stesso ha detto nella sua lettera a CW che tutti fanno il meglio che possono… Tony, invece, era ferito, esausto e spaventato e tutto questo è ravvisabile dal come guarda Steve. Questa accusa implicita è in realtà fondamentalmente un segno di quanto Steve sia importante per Tony.

Spider-Man è cresciuto

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland

Il Peter Parker di Tom Holland ha portato in scena la versione di Peter Parker che abbiamo più di tutte visto maturare e assumere una maggiore consapevolezza di sé; il suo percorso è iniziato in Spider-Man: Homecoming come un novellino, inconsapevole della portata dei suoi poteri, che apparivano ingestibili.

Nelle sue successive apparizioni all’interno del MCU e in Spider-Man: Far from home lo abbiamo visto cercare di prendere in mano le redini della situazione, ma era ancora un adolescente con qualcosa di troppo più grande di lui da affrontare. No Way Home metterà Peter alla prova come non ha mai fatto prima: con la rivelazione della sua identità, tutti i suoi cari sono possibili bersagli, il che aumenta il rischio a cui l’eroe è esposto mettendolo di fronte a dubbi e dilemmi che non ha ancora affrontato.

 

The Lost City: prime foto del film con Sandra Bullock e Channing Tatum

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In attesa del trailer arrivano le prime immagini della commedia d’azione e avventura The Lost City conSandra Bullock, Channing Tatum e Daniel Radcliffe. Diretto da Adam Nee e Aaron Nee e scritto Oren Uziel e Dana Fox e Adam Nee e Aaron Nee, The Lost City si basa sulla storia di Seth Gordon. Prodotto da Liza Chasin, Sandra Bullock, Seth Gordon. Nel cast protagonisti sono Sandra Bullock, Channing Tatum, Daniel Radcliffe, Da’Vine Joy Randolph, Oscar Nuñez, Patti Harrison e Bowen Yang.

La trama

The Lost City racconta la storia di un’autrice di romanzi rosa (Sandra Bullock), molto schiva e abituata a vivere in solitudine. Un bel giorno la donna è costretta a un tour promozionale con il modello (Channing Tatum) che appare sulle copertine dei suoi libri. I due verranno coinvolti in un tentativo di rapimento che li trascinerà in piena giungla e finiranno così per vivere realmente un’avventura romantica e bizzarra proprio come quelle narrate dalla scrittrice nei suoi romanzi.

The Space Cinema: Spider-Man: No Way Home in lingua originale

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The Space Cinema: Spider-Man: No Way Home in lingua originale

In contemporanea con l’uscita ufficiale nelle sale italiane The Space Cinema propone la proiezione di Spider-Man: No Way Home, l’ultimo capitolo della saga basata sull’omonimo personaggio dei fumetti Marvel diretta da Jon Watts, in lingua originale.

Spider-Man: No Way Homeriprende la narrazione dopo i fatti accaduti nel film Spider-Man: Far From Home” in cui il villain Mysterio rileva al mondo la vera identità di Spider-Man. Ora che tutti i cittadini di New York hanno scoperto chi si nasconde dietro la maschera del supereroe di quartiere, il giovane Peter Parker (Tom Holland) deve fare i conti con l’opinione pubblica e con la consapevolezza che non potrà mai più separare la propria vita privata da quella di eroe. Tra dubbi interiori e insicurezze il protagonista chiede al collega Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) di far dimenticare a tutto il mondo il suo segreto. Il potente incantesimo lanciato dal Doctor Strange provoca una frattura nel multiverso che ha liberato i più potenti nemici mai affrontati da uno Spider-Man in qualsiasi universo; toccherà al giovane Peter Parker affrontare la sua più grande sfida e salvare il futuro.

I multisala selezionati per questo appuntamento sono quelli di Milano Odeon, Firenze (Novoli), Limena, Bologna, Trieste, Vimercate, Silea, Parma Centro, Roma (Parco de Medici), Napoli e Torino (Beinasco). Per conoscere la programmazione di “Spider-Man: No Way Home” e rimanere aggiornati sui prossimi titoli in versione originale basta visitare la sezione dedicata alla rassegna Hear My Voice.

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Backstage – Dietro le quinte: teaser del dance movie

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Backstage – Dietro le quinte: teaser del dance movie

Svelato il primo trailer di Backstage – Dietro le quinte, dance movie prodotto da Eagle Pictures e diretto da Cosimo Alemà (La santa Zeta, Una storia hip-hop e regista di innumerevoli video musicali di artisti del calibro di Tiziano Ferro, Ligabue, Noemi e Marco Mengoni), nelle sale cinematografiche ad aprile 2022.

Backstage – Dietro le quinte, girato interamente a Roma (tra le location principali anche il Teatro Sistina), racconta di un gruppo di talentuosi e giovani artisti che si sfidano a colpi di canto e danza per entrare a far parte del cast di un importante spettacolo. Ad interpretarli, nove attori alla loro prima esperienza cinematografica, scelti nel corso di oltre 1400 casting in tutta Italia: Giuseppe Futia, Beatrice Dellacasa, Riccardo Suarez, Geneme Tonini, Aurora Moroni, Ilaria Nestovito, Gianmarco Galati, Yuri Pascale, Matteo Giunchi. A completare il cast, Giulio Pampiglione, Giulio Forges Davanzati, Irene Ferri, Jane Alexander e Adolfo Margiotta.

La colonna sonora, vera anima del film, conterrà due brani inediti e oltre trenta tra le più celebri canzoni della musica italiana, tutte rigorosamente cantate dal vivo. Nessun playback, solo le straordinarie voci dei protagonisti. Scritto da Roberto Proia (Come Non Detto e la Trilogia Sul più bello), il film arriverà nelle sale ad aprile 2022 distribuito da Eagle Pictures.

La trama di Backstage – Dietro le quinte

111 ragazzi dai 16 ai 25 anni si presentano alle audizioni di un nuovo spettacolo che debutterà al Teatro Sistina di Roma. Hanno talento, determinazione e hanno tutti lo stesso sogno: diventare artisti di successo. Vengono scelti in nove ma l’emozione dura poco perché i ruoli disponibili sono soltanto quattro. Inizia così per loro una settimana di audizioni e prove senza sosta, una settimana per dimostrare al cinico regista James D’Onofrio chi davvero merita di far parte dello show. Canteranno fino a perdere la voce e balleranno fino allo sfinimento. Si sfideranno, saranno rivali, ma anche amici e complici nel percorso che li condurrà alla realizzazione del loro più grande desiderio. Qualunque cosa accadrà, le loro vite cambieranno per sempre.

Spider-Man: No Way Home mostrerà un Peter Parker diverso

Spider-Man: No Way Home mostrerà un Peter Parker diverso

Spider-Man: No Way Home potrebbe mostrarci un Peter Parker diverso, più cupo ed emotivo. In occasione di un’intervista a CBR, il volto di Spider-Man, Tom Holland, ha rivelato che il film in uscita nelle sale italiane a metà dicembre mostrerà il lato oscuro del nostro eroe.

Sebbene non abbia potuto fornire dettagli sulla trama del film, l’attore, assieme alla co-protagonista Zendaya, ha parlato dei diversi lati di Peter che verranno mostrati nel sequel. Ricordiamo che nello scorso film l’identità di Spider-Man è diventata di dominio pubblico, dunque Peter dovrà affrontare una pressione che mai si sarebbe aspettato; ciò determinerà l’emergere di alcuni aspetti “oscuri” del suo carattere.

Alla domanda del giornalista di CBR sulla possibilità di vedere altri lati del carattere di Peter che non fossero l’ironia e il senso di giustizia, l’attore risponde:

“Sì, compreso il lato cattivo di Peter Parker. C’è qualcosa che accade in questo film, e penso che i fan rimarranno abbastanza scioccati… Il che è davvero eccitante. Sinceramente é qualcosa che ho adorato portare sullo schermo”.

Il lato oscuro di Spider-Man spiazzerà tutti

Lo stesso poster promozionale di Spider-Man: No Way Home ci mostra un Peter di spalle, con il capo chino, intento a guardare una New York che ha perso la fiducia nei suoi confronti. Tanti i cartelloni che lo dipingono come cattivo, nemico pubblico, e lo invitano a lasciare la città.

Fortunatamente, l’Uomo Ragno avrà qualcuno su cui contare. Parliamo di Strange, il quale assumerà un ruolo diverso: mentore, padre, amico. Tale rapporto verrà poi ulteriormente approfondito in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, film in uscita nel 2022,  nel quale lo Stregone Supremo combatterà al fianco di Scarlet Witch.

Fra l’altro, qualora non abbiate visto WandaVision, vi ricordiamo che la serie è disponibile su Disney Plus, sia in italiano, sia in lingua originale – quest’ultima fortemente consigliata qualora vogliate studiare l’inglese o qualsiasi altra lingua straniera. È risaputo, infatti, che un ottimo modo per imparare una lingua straniera sia quello di potenziare l’ascolto, attraverso la visione di film e serie tv. La versione in lingua originale di un prodotto cinematografico o televisivo, facilita l’apprendimento del lessico e dell’accento.

Tornando a No Way Home, il sequel di Spider-Man è spesso citato per la potenziale presenza di più versioni alternative dell’eroe, provenienti dagli universi paralleli del MCU. Un qualcosa già visto nel trailer di Spider-Man: Accross the Spider-verse – Part One.

L’obiettivo del film però è un altro, ovvero rendere protagonista la psiche di Peter, già profondamente turbata dalla morte di Stark. L’eroe dovrà poi affrontare una crisi di identità che potrebbe portarlo anche sulla via del male, come confermato dallo stesso Holland.

Ma cosa potrà aver scatenato questo cambiamento? Le teorie sono tante, e tra queste ce n’è una davvero interessante e, per certi versi, piuttosto credibile: la morte di May, l’amata zia di Peter.

No Way Home: uno sguardo alla psiche di Peter

Dalle anticipazioni emerse nel corso di queste settimane dallo stesso attore, infatti, Spider-Man si rivolgerà al Dottor Strange per chiedere un incantesimo che faccia dimenticare a tutti la sua vera identità. Il tentativo fallisce, e purtroppo il multiverso presenterà il prezzo: riappariranno tutti i vecchi nemici dell’Uomo Ragno, pronti a fargliela pagare per le sconfitte subite. Strange aiuterà Peter a combattere la minaccia che incombe su New York, ma in cambio dovrà perdere qualcosa di molto prezioso.

Detto questo, avere la possibilità di vedere un Peter diverso, più umano è decisamente intrigante. Questo perché siamo sempre stati abituati a tifare per supereroi perfetti, buoni, caratterizzati da una integrità morale senza compromessi.  In Spider-Man: No Way Home  ci troveremo davanti un nuovo approccio, che siamo sicuri renderà il personaggio ancora più avvincente e vicino a noi fan.

Disney+: arrivano le nuove cards per regalare l’abbonamento

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Disney+: arrivano le nuove cards per regalare l’abbonamento

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Spider-Man: No Way Home batte Avengers: Endgame

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Spider-Man: No Way Home batte Avengers: Endgame

Spider-Man: No Way Home ha già battuto Avengers: Endgame in termini di prevendita dei biglietti, quindi anche nell'”era della pandemia” in cui ci troviamo, questo film sarà un successo al botteghino. Inevitabilmente, alcuni aspetteranno le recensioni prima di decidere se dare un’occhiata al terzo capitolo di Spidey prima del Natale, ed è ovviamente qui che entra in gioco Rotten Tomatoes. Se lo si ama o lo si odia non interessa particolarmente, ma non si può negare che l’aggregatore di recensioni e quei importantissimi punteggi di Tomatometer rimangano cruciali per blockbuster come questo. Gli studios americano usano quel badge “Certified Fresh” come una parte fondamentale del marketing di un film, e molti analisti al botteghino credono che Eternals avrebbe ottenuto risultati finanziari migliori se non fosse precipitato in quel temuto status di “Rotten”. 

Ebbene indipendentemente da ciò, Spider-Man: No Way Home ha avuto un ottimo inizio con un punteggio perfetto del 100% basato su 46 recensioni battendo Avengers: Endgame anche in questa particolare classifica per il momento! Inutile dire che più verdetti verranno conteggiati nel corso della giornata e ci aspettiamo che venga rivelato un punteggio più definitivo nel corso della settimana. In attesa facciamo un recap della saga Spider-Man: Homecoming ha un punteggio del 92%, Spider-Man: Far From Home ha ottenuto il 90% dopo una settimana, mentre Spider-Man: Into the Spider-Verse ha un quasi perfetto 97%. 

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Fast and Furious 10 cambia data di uscita!

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Fast and Furious 10 cambia data di uscita!

Da molto tempo ormai non ricevevamo aggiornamenti su Fast and Furious 10, l’atteso e annunciato decimo capitolo del franchise Fast and Furious. Ebbene oggi però arriva una notizia che potrebbe rattristire i fan della saga con protagonista Vin Diesel. Infatti secondo le ultime notizie ufficiali il film che sarebbe dovuto arrivare nelle sale il 7 aprile 2023 è stato posticipato e dunque arriverà nei cinema americani il 19 maggio 2023. Al momento non sappiamo se la data sarà la medesima anche in Italia dunque non resta che aspettare ulteriori sviluppi ma come spesso capita per questo genere di film le uscire sono sempre legate.

Il film Fast and Furious 10

Vi ricordiamo che Fast and Furious 10 sarà diretto da Justin Lin e sarà scritto da Gary Scott Thompson. Confermati nel cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey, Vin Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di Letty Ortiz, Tyrese Gibson, Ludacris, e Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han.

Paul Thomas Anderson difende i Cinecomics: “Dovremmo esserne felici!”

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Mentre molto registi famosi nel recente passato hanno dimostrato insofferenza verso i Cinecomics Marvel e DC, ad onor del vero soprattutto per i film della Marvel, oggi uno di questo, l’acclamato Paul Thomas Anderson ha invece rivelato di essere estremamente contento dell’uscita di Spider-Man: No Way Home. Le sue dichiarazioni che, sorprendono, anche per l’onestà intellettuale arrivano dal The New Yorker e ipotizzano l’importanza che il film possa avere per far tornare le persone al cinema! Infatti ci sentiamo di concordare con il regista che seppur un’autore che rivolge le sue opere ad una nicchia di pubblico, comprende la necessità di avere quel tipo di film, sottolineando tutti gli addetti ai lavori dovrebbero essere contenti che un blockbuster come Spider-Man: No Way Home possa debuttare in sala. Di seguito le sue parole:

Quando sento l’arrivo di questi film mi si scalda il cuore all’idea che posso dirti che sono più felice che mai di lavorare in questo settore. Ho il mio piccolo angolo del cortile e collaboro con persone che ammiro, come quelle della MGM. Sono incredibilmente felice. Ma ovviamente parlo solo per me perché non credo ci sarà davvero mai fine a quelle discussioni pessimistiche su quello che accadrà all’industria. Discussione complicata ancora di più dall’avvento dello dello streaming e della sovrabbondanza di film coi supereroi, ma sono discorsi che non prendo troppo seriamente. C’è questa preoccupazione verso questa tipologia di pellicole. A me piacciono. Ed è una posizione popolare quella di chi afferma che siano loro ad aver rovinato il cinema e robe del genere. Ma per me non è così. Cioè dai, guardate a tutto il nervosismo che c’è sul riportare le persone al cinema. Ma lo sai cosa riporterà davvero la gente in sala? Spider-Man. E dovremmo esserne felici.

Che dire, non potremmo che essere più d’accordo con il regista di film enormi come Il Petroliere, Magnolia, The master e l’imminente Licorice Pizza

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Zack Snyder condivide un nuovo sguardo su Jared Leto nei panni del Joker

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Ci sono state molte discussioni su Joker online nelle ultime settimane dopo che le voci secondo cui l’ attore di Eternals Barry Keoghan sarebbe stato scelto come l’iconico cattivo in The Batman di Matt Reeves e oggi Zack Snyder sembra aver colto l’occasione per condividere un nuovo guarda di Jared Leto nei panni del Clown principe del crimine apparso nella sua Zack Snyder’s Justice League. La star dell’imminente House of Gucci ha interpretato il cattivo squilibrato in Suicide Squad di David Ayer, prima di riprendere il ruolo per una breve, ma memorabile apparizione nell’epilogo di Zack Snyder’s Justice League. Resta da vedere se vedremo mai di nuovo Leto nei panni del Joker, ma con la Warner Bros. che sembra allontanarsi dall’era “Snyderverse” del DCEU, probabilmente non lo rivedremo mai dunque gustiamoci questa nuova foto che trovate di seguito! 

A proposito di Mr. Joker, ci sono state alcune speculazioni sul fatto che il personaggio sia stato preso in giro nel trailer internazionale di The Batman della scorsa notte . In uno scatto, le foto di Bruce Wayne e della sua famiglia con gli occhi sbiancati possono essere viste nel nascondiglio dell’Enigmista, e alcuni sono convinti che la figura sorridente in agguato sullo sfondo dovrebbe essere il Joker.

joker jared letoIl prossimo film su The Batman!

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Nicolas Cage è “Nick Cage” nel divertente trailer di The Unbearable Weight of Massive Talent

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E’ stato diffuso finalmente il divertente trailer di The Unbearable Weight of Massive Talent, l’annunciata commedia d’azione che vedrà Nicolas Cage interpretare uno dei suo ruoli più divertenti: “Nick Cage“. La Lionsgate ha finalmente rilasciato un trailer per l’imminente commedia d’azione, che vedrà il vincitore dell’Academy Award interpretare una versione iper-romanzata di se stesso. Parlando con Entertainment Weekly l’attore ha speigato che “[Nick Cage] è una versione inventata di Nicolas Cage. Il personaggio si sente insoddisfatto e lotta con il rifiuto che può capitare così spesso nella piccola città che è Hollywood. Non sono io. Mi sento abbastanza bene riguardo alle cose“.

Nella pellicola Nicolas Cage interpreterà due ruoli “Nick” e “Nicky”, che è una versione più giovane dell’attore e frutto della sua stessa immaginazione. “Ha i capelli lunghi e allampanati; è solo costantemente in giro con Nick riguardo alle sue scelte di carriera. Non ero troppo entusiasta all’idea di interpretare me stesso, ma quando Tom mi ha inviato questa sceneggiatura, Nicky mi ha ricordato un po’ Buddy Love di Jerry Lewis. ne Il professore matto. Ho sempre ammirato quello che ha fatto con quel film. Per me, Nicky ruba la scenaOltre a Cage, il cast includerà Pedro Pascal (The Mandalorian; Game of Thrones), Neil Patrick Harris (The Matrix Resurrections; Harold & Kumar), Sharon Horgan (Catastrophe ; Together), l’esordiente Lily Sheen e Tiffany Haddish (Bad Trip).

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland rivela quanto è stato ispirato da Tobey Maguire e Andrew Garfield

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Mentre cresce l’attesa per il debutto di Spider-Man: No Way Home nelle sale italiane oggi arriva un’interessante intervista rilasciata dal protagonista Tom Holland che ha parlato delle sue ispirazioni al personaggio ammettendo di essersi ispirato alle performance del passato date da interpreti del calibro di Tobey Maguire e Andrew Garfield. Come molti di voi ormai sapranno negli ultimi mesi si sono ricorse diverse voci che danno per certo la presenza di ben tre Peter Parker nel film e in attesa di scoprirlo, gustiamoci questa rivelazione di Tom che ammette di essersi ispirato molto al lavoro di questi due attori del passato che hanno rappresentato il personaggio al cinema:

“Oh, assolutamente. Assolutamente sì” risponde con entusiasmo Tom Holland alla domanda se si fosse ispirato a Tobey Maguire e Andrew Garfield. “Penso che prima di iniziare a girare Spider-Man: No Way Home, prima del primo giorno, avevo riguardato tutti i loro film. Penso di averlo fatto per tutti i miei film di Spider-Man. I loro film sono così fantastici e così ricchi di dettagli che, sai, mi sono perso in passato, quindi torno indietro e li guardo e rubo piccole cose qua e là che amo. Ho sicuramente rivisitato i loro film”. È bello sapere che l’attore non solo ha studiato il lavoro di Tobey Maguire e gli Spider-Men di Andrew Garfield per questo film, ma anche le sue precedenti apparizioni nel MCU. Ci sarà sicuramente qualche ispirazione da ricercare quando rivedremo le sue interpretazioni, specialmente con Peter che affronta cattivi familiari come Green Goblin, Electro, Doctor Octopus e The Lizard. 

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Noir in Festival: Les oiseaux ivres conquista il Black Panther 2021

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Alla fine le Giurie hanno espresso il loro verdetto. Quella del Concorso Internazionale, composta da Raúl Arévalo, Silvia D’Amico e Jerzy Oskar Stuhr ha attribuito il Black Panther 2021 per il miglior film al canadese Les oiseaux ivres di Ivan Grbovic, con la seguente motivazione:

Les Oiseaux Ivres è un viaggio di speranza e libertà. Un noir che arriva a contraddire il genere lasciando un messaggio positivo mentre si nutre di poesia, metafore e tecniche di altri mondi narrativi. Un film sul cammino di un uomo raccontato attraverso la fotografia della cruda realtà e le suggestioni del mistero. Un’opera intrigante e universale.”

Marlena vive in Messico ed è la giovane moglie di un uomo molto ricco e potente. Willy è il suo amante. Temendo il peggio, i due fuggono e prendono direzioni diverse con la speranza di ritrovarsi in un luogo più sicuro. Willy pensa che Marlena si nasconda a Montreal, così prende la via del Quebec dove viene assunto come contadino stagionale alla fattoria Bécotte. Mentre tra i lavoratori stranieri nascono delle amicizie, crescono i dissidi tra i componenti della famiglia Bécotte. Oltretutto, senza volerlo, Willy suscita un forte desiderio in Julie, la moglie del proprietario. La situazione avrà delle serie conseguenze.

Inoltre la Giuria ha deciso di segnalare con una Menzione specialeDe uskyldige – The Innocents di Eskil Vogt, con la seguente motivazione:

“Per la capacità di offrire allo spettatore un punto di vista nuovo: quello intimo, spontaneo e autentico degli innocenti. Un riconoscimento alla capacità di stimolare le sensazionali interpretazioni dei suoi attori-bambini.”

Il film segue quattro bambini che diventano amici durante le vacanze estive. Fuori dalla vista degli adulti, scoprono di avere poteri nascosti. Mentre esplorano le loro nuove abilità nelle foreste e nei parchi, il loro gioco innocente prende una piega oscura e cominciano ad accadere cose strane.

Parallelamente il Premio Caligari per il miglior film noir italiano dell’anno è stato assegnato a La terra dei figli di Claudio Cupellini, il film più votato dalla Giuria del Premio, composta da 80 tra studenti IULM e appassionati di cinema affiancati da Maurizio Di RienzoAlessandro Gamma e Anna Maria Pasetti. Sul podio salgono anche Isabella Sandri con Un confine incerto e Rohan Roan Johnson con State a casa.

La fine della civiltà è arrivata. Non sappiamo come. Un padre e suo figlio, un ragazzino di quattordici anni, sono tra i pochi superstiti: la loro esistenza, su una palafitta in riva a un lago, è ridotta a lotta per la sopravvivenza. Non c’è più società, ogni incontro con gli altri uomini è pericoloso. In questo mondo regredito, il padre affida a un quaderno i propri pensieri, ma quelle parole per suo figlio sono segni indecifrabili. Alla morte del padre, il ragazzo decide di intraprendere un viaggio verso l’ignoto alla ricerca di qualcuno che possa svelargli il senso di quelle pagine misteriose. Solo così potrà forse scoprire i veri sentimenti del padre e un passato che non conosce.

È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino da oggi su Netflix

È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino da oggi su Netflix

È stata la mano di Dio, il nuovo film del regista e sceneggiatore premio Oscar Paolo Sorrentino, sarà disponibile da domani, mercoledì 15 dicembre, su Netflix in Italia e in tutti i 190 paesi nei quali è disponibile il servizio. È stata la mano di Dio ha vinto il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria e il Premio Marcello Mastroianni (a Filippo Scotti, come migliore attore emergente) alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed è il film scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar.

Il film è candidato come Miglior Film in Lingua Straniera ai Critics Choice Awards e ai Golden Globes, come Miglior Film Internazionale agli IPA Satellite Awards, ed è presente nelle liste dei migliori film dell’anno di diverse testate internazionali. Filippo Scotti è nella lista di Variety, 10 Actors to Watch for 2021 e Daria D’Antonio è nella lista di Variety, 10 Cinematographers to Watch for 2021.

È stata la mano di Dio

Dal regista e sceneggiatore Premio Oscar Paolo Sorrentino (Il Divo, La grande bellezza, The Young Pope) la storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Una vicenda costellata da gioie inattese, come l’arrivo della leggenda del calcio Diego Maradona, e una tragedia altrettanto inattesa. Ma il destino trama dietro le quinte e gioia e tragedia s’intrecciano, indicando la strada per il futuro di Fabietto. Sorrentino torna nella sua città natale per raccontare la sua storia più personale, un racconto di destino e famiglia, sport e cinema, amore e perdita.

Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

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Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

“Da un grande potere, derivano grandi responsabilità”. È questo quello che ci hanno insegnato i fumetti di Spider-Man ed è questo che anche il cinema ci ha sempre provato a raccontare: un supereroe con i superproblemi, un ragazzo apparentemente normale, che sceglie sempre di fare ciò che è giusto, anche a discapito di quello che il suo cuore vorrebbe.

Cosa racconta Spider-Man: No Way Home?

È questo che racconta Spider-Man: No Way Home, l’avventura del Peter Parker di Tom Holland che diventa grande, che lascia le superiori per affacciarsi al mondo degli adulti e che questa volta deve affrontare una minaccia davvero grande, completamente da solo. O meglio, non da solo, visto che quello che ha in più questo Spider-Man rispetto a quelli che lo hanno preceduto è una coppia di amici in gamba, che nonostante non abbiano superpoteri, hanno coraggio da vendere, una bella dose di faccia tosta e soprattutto un totale, puro e travolgente amore verso il nostro amichevole supereroe di quartiere.

C’è anche un Avengers senior ad affiancare Peter/Spidey, il Doctor Strange di Benedict Cumberbatch, ma non si tratta certo di un mentore come lo era Tony Stark. E così, di fronte ad un pericolo che minaccia di distruggere l’intero multiverso e di far collassare su se stesse tutte le esistenze, Peter Parker si troverà di fronte alla battaglia che cambierà per sempre la sua vita.

Tom Holland completa la sua trilogia

Terzo film da solista di Tom Holland nei panni dell’arrampicamuri, Spider-Man: No Way Home è la perfetta conclusione di una trilogia che ha visto Peter Parker crescere sempre di più, come uomo e come eroe. Certo, nel mezzo ci sono state un paio di avventure con gli Avengers e 5 anni di blip, ma è chiaro che il gioco di parole dei tre titoli dei film SONY/Marvel, Homecoming, Far From Home e No Way Home, alludevano proprio a questa parabola completa, questo arco narrativo che comincia a scuola, si espande con la prima volta del nostro eroe lontano da New York e si conclude, come un volteggio trai grattacieli della città, tra una ragnatela a l’altra.

Un trio carismatico

Ovviamente torna Tom Holland, alla sua performance più difficile come Peter Parker, perché se da un lato Spider-Man diverte di più rispetto al suo alter ego un po’ imbranato ed è molto aiutato dalla computer grafica nella realizzazione delle sue acrobazie sempre più impegnative e spettacolari, il ragazzo Peter è il vero cuore del personaggio: niente maschera, niente VFX, solo un giovane interprete che si conferma, questa volta più che mai, capace di emozionare e di emozionarsi, forte anche della grande alchimia con i bravissimi comprimari, Jacob Batalon/Ned e Zendaya/MJ. 

Una regia ispirata e spettacolare

Alla ricchezza di questi personaggi che abbiamo visto crescere, sia nei loro panni di personaggi che in quelli di attori, si unisce una regia, ancora di Jon Watts, particolarmente ispirata nel mettere in scena le scene acrobatiche, elemento fondamentale per questo genere di film che, ne siamo certi, trascinerà al cinema frotte di fan, di appassionati, o anche solo di curiosi. Perché, non neghiamolo, intorno a questo film si è creata un’aspettativa enorme, un hype senza precedenti, per quello che si sa, per quello che non si sa, per quello che si spera accadrà, per quello che il film rappresenta per molti.

Ma anche perché in fondo Spider-Man è davvero l’eroe preferito di sempre, quello che chiunque può essere, perché, come diceva il disegno animato di Stan Lee in Spider-Man: Un Nuovo Universo, “alla fine il costume entra sempre” (“It always fits, eventually”), qualunque sia il colore, l’età, il sesso di chi vuole essere l’Uomo Ragno.

Una sceneggiatura bilanciata

Chris McKenna e Erik Sommers firmano una storia equilibrata, in cui tutti i personaggi (che sono tanti) trovano il loro spazio, il loro momento per splendere, la loro ragione di essere in quel posto in quel momento. Lo fanno con grande rispetto per ciò che è venuto prima nella storia dell’Uomo Ragno al cinema, ma senza mai dimenticare che lo Spidey di Tom Holland è un personaggio che non si è mai visto prima.

Il “bimbo ragno” diventa uomo sotto gli occhi dei suoi spettatori, grazie ad una scrittura leggera ma mai superficiale, capace, in più di un momento, di toccare corde profonde, senza quasi nessuna sbavatura e traghettare la storia verso un finale dove tutto va al posto giusto. Spider-Man: No Way Home è un’esperienza esaltante.

Spider-Man: No Way Home cambia le carte in tavola

Cosa riserva al personaggio il mondo del cinema non è certo, tra sequel, crossover, reboot e remake sempre dietro l’angolo, quello che però si può dire con certezza, è che questo Spider-Man: No Way Home  ha cambiato le carte in tavola e ha portato al cinema uno spettacolo che nessuno immaginava e in pochi speravano di poter vedere, ma in cui una sola persona ha creduto, Kevin Feige ovviamente.

Spider-Man: No Way Home rappresenta il cambiamento, è proprio vero che non c’è strada del ritorno a casa e che ora Peter è diventato grande, che ha preso la sua prima vera decisione da Spider-Man e ha abbracciato a pieno le sue responsabilità. 

Diabolik, recensione del film dei Manetti Bros

Diabolik, recensione del film dei Manetti Bros

Dal 16 Dicembre, Diabolik esce in tutte le sale italiane. Luca Marinelli e Miriam Leone sono i protagonisti del nuovo film dei fratelli Manetti. Il criminale dei fumetti di Angela e Luciana Giussani passa al grande schermo in un’affascinante trasposizione cinematografica: una storia di furti e passione nel lussuoso mondo degli anni Sessanta.

L’arresto di Diabolik

Il film si ispira ad un episodio specifico della raccolta di fumetti Diabolik: L’arresto di Diabolik, terzo albo della prima serie del fumetto. Il centro delle vicende è l’incontro tra il più temuto criminale di Clareville ed Eva Kant.

Un misterioso rapinatore dall’identità segreta fa tremare l’alta società americana. Eva Kant, in visita dal Sud Africa, viene subito messa in allerta: possiede il Diamante Rosa, gioiello che potrebbe fare gola al ladro. Bella, ricca, vedova ed esotica, la donna cade nella trappola instaurata da Diabolik, ma da vittima diventa presto complice, non solo delle trame criminali, ma anche in amore. I piani dei due vengono però subito ostacolati: l’ispettore Ginko trova il covo di Diabolik e riesce ad arrestare l’uomo che si nasconde sotto la tuta nera. Che cosa ne sarà dell’oscuro ladro?

Diabolik, dalla carta allo schermo

Non è la prima volta che viene fatta una trasposizione cinematografica del fumetto: nel 1968 Mario Bava porta sullo schermo il suo Diabolik. Un film stimatissimo negli anni Sessanta e a seguire, visto come simbolo della cultura pop. I Manetti ritentano l’impresa, dopo più di cinquant’anni e in un contesto del tutto diverso.

Il fumetto di Angela e Luciana Giussani è ancora conosciutissimo in Italia: la tuta nera di Diabolik, gli occhi verdi di Eva Kant, la Citroen DS bianca di Ginko sono immagini impresse nella mente di grandi e piccoli appassionati dei fumetti sui criminali e sugli eroi tenebrosi.

L’abilità con cui Marco e Antonio Manetti ricreano l’universo del fumetto è indiscutibile. La precisione nella ricostruzione dei disegni originari e dei mitici anni Sessanta in cui la storia è ambientata affascinano ogni lettore, anche occasionale, di Diabolik. L’attenzione ai dettagli è essenziale quando si ha a che fare con un personaggio già iconico e apprezzato da fan incalliti. I Manetti mettono la loro impronta ma non ambiscono a stravolgere o a modernizzare Clareville e i suoi abitanti. E, a dirla tutta, va bene così.

Una recitazione trattenuta

I Manetti Bros. scelgono un’impronta ben definita per la recitazione. I dialoghi risultano molto costruiti, del tutto privi di spontaneità. Ad arricchire la teatralità, si aggiungono i sospiri, gli sguardi nel vuoto, i volti estremamente impostati. Una recitazione ”molto italiana”, direbbe Stanis La Rochelle di Boris. Una scelta sicuramente legata al mondo della fiction e della televisione pubblica caro ai registi.

Va aggiunto però che questo tipo di recitazione è a suo modo fumettistica. In Diabolik c’è una fedele ripresa dei dialoghi del fumetto: bidimensionali, fatti di frasi veloci ed enfatiche, senza troppi giri di parole o approfondimenti psicologici. Vista in questi termini, la scelta di una sceneggiatura quasi da soap opera o da film hollywoodiano anni Cinquanta, acquisisce senso.

Il cast di Diabolik

I nomi che ritroviamo nel cast di Diabolik sono rappresentativi del cinema italiano del nostro tempo. Accanto a loro però, tutti gli altri personaggi sono figure abbastanza anonime.

Valerio Mastrandrea (Fai bei sogni) è l’ispettore Ginko: un uomo logorato dalla caccia al criminale, potente ma mai abbastanza. Serena Rossi veste i panni di Elisabeth. La compagna di Walter Dorian, è lo stereotipo della donna anni Sessanta, ricca, diveggiante e un po’ svampita. Stereotipati – e divertenti nei loro tratti forzati – sono anche i personaggi di Claudia Gerini, ricca ereditiera e Alessandro Roja nei panni di Caron.

Il protagonista (Diabolik alias Walter Dorian) è interpretato da Luca Marinelli (La solitudine dei numeri primi, Lo chiamavano Jeeg Robot, Martin Eden). Figura spettrale, entità tenebrosa e affascinante, il Diabolik di Marinelli funziona per sottrazione: il personaggio si esprime al massimo grado quando è nell’ombra o quando è nei panni (e nella pelle) di qualcun altro. A Marinelli, in fin dei conti, sono riservate poche battute, ma l’attore dà molta forza al suo personaggio lavorando con il suo sguardo potente e con il corpo.

Eva Kant è la vera protagonista?

La vera protagonista del film è Lady Eva Kant. Il fascino del personaggio dei fumetti è reso in modo incredibile da Miriam Leone (Marilyn ha gli occhi neri). La figura sinuosa negli abiti aderenti, il collo lunghissimo enfatizzato dai biondi capelli raccolti, gli occhi smeraldo luminosi come i diamanti di cui Eva si ricopre: tutta l’essenza della femme fatale che ha fatto sognare  gli amanti di Diabolik viene conservata e amplificata dalle immagini a colori sullo schermo.

Nel mondo patinato dei ricchi, Eva spicca: non solo per la sua bellezza. È una donna sola e indipendente, non ha nessuna ambizione a fare la brava mogliettina di un uomo importante. Vuole il brivido. Per questo, è affascinata da Diabolik prima ancora di conoscerlo. Eva è il personaggio che più viene indagato nel film. Vediamo il suo cambiamento, il suo passaggio al lato oscuro, le varie sfaccettature della sua identità.

In Diabolik quindi, i veri protagonisti sono Eva Kant e la travolgente storia d’amore tra lei e il criminale. La passione è sicuramente arricchita da una buona dose di inseguimenti e colpi di scena polizieschi, che però restano in secondo piano rispetto alle vicende sentimentali.

Chi ha incastrato Babbo Natale?: la recensione del film di Alessandro Siani

Come da tradizione, ogni Natale cinematografico italiano ha il suo Babbo di riferimento. Se l’anno scorso il celebre personaggio era stato interpretato da Diego Abatantuono in 10 giorni con Babbo Natale, quest’anno tocca a Christian De Sica ricoprire tali vesti. L’occasione è il nuovo film di Alessandro Siani dal titolo Chi ha incastrato Babbo Natale?, in arrivo in sala a partire dal 16 dicembre. Qui al suo quinto lavoro come regista, dopo titoli di buon successo come Si accettano miracoli e Il giorno più bello del mondo, Siani continua dunque a lavorare sulla favola, arricchendola di immancabili elementi della tradizione napoletana, i quali emergono naturalmente a partire dalla sua verve comica.

In questo suo nuovo lungometraggio, infatti, Siani interpreta Genny Catalano, definito il “re dei pacchi”, dove i pacchi non sono però quelli da consegnare bensì le fregature che egli è solito rifilare. Proprio in virtù di questo suo discutibile talento, egli viene assoldato dall’elfo Romeo affinché metta i bastoni tra le ruote proprio a Babbo Natale. Romeo, infatti, ha stretto un’alleanza segreta con la Wonderfast, una società privata che commercializza e consegna ogni cosa in poche ore. L’obiettivo è quello di neutralizzare il vecchio Babbo, il quale involontariamente farebbe una concorrenza sleale alla società. L’arrivo di Genny nella fabbrica di giocattoli in Lapponia sarà dunque l’inizio di un’imprevedibile catena di eventi comici.

Alessandro Siani e la sua fiaba di Natale

Se già il precedente film da regista e interprete di Siani, Il giorno più bello del mondo, dialogava apertamente con il fantasy, tra magia e folklore napoletano, con Chi ha incastrato Babbo Natale? egli entra apertamente nel campo della fiaba per grandi e piccini. Grazie a questo genere egli ha non solo modo di dar vita ad un racconto (scritto insieme a Gianluca Ansanelli e Tito Bufalini) attraverso cui esplorare la magia del Natale, ma anche portare in scena una serie di riflessioni sul nostro contemporaneo. Con la Wonderfast, il richiamo è ovviamente al colosso Amazon, strumento grazie a cui ormai il concetto di regalo e consegna è profondamente cambiato.

Allo stesso tempo, quello del film è un Babbo Natale in evidente difficoltà nel soddisfare la sempre crescente richiesta di regali tecnologici. Tutto sembra dunque puntare a raccontare un panorama nuovo, veloce, che trova fin troppe corrispondenze nella nostra realtà. Si tratta di riflessioni certamente non originali ma già affrontate altrove e in altre modalità. Coniugarle al mondo di Babbo Natale permette però di donare al tutto un sapore più nostalgico, di quando i regali erano opera di artigianato e stimolavano davvero la creatività e la fantasia, di quando l’attesa della consegna era a suo modo un momento altrettanto magico.

In ultimo, si riconosce al film anche la volontà di parlare di quanto oggi le differenze sociali portino certi i regali di Natale ad essere un’esclusiva soltanto di alcuni bambini. Tale argomento, qui incarnato dal piccolo scugnizzo Checco (interpretato da Martin Francisco Montero Baez) porta fin dentro il mondo della criminalità, lì dove sembra possibile ottenere anche ciò che non si potrebbe. Si tratta di un argomento particolarmente delicato, che nel finale del film non trova probabilmente il suo pieno compimento.

Chi ha incastrato Babbo Natale Alessandro Siani

Chi ha incastrato Babbo Natale?: la recensione del film

Questi sono dunque gli aspetti più interessanti del film, il quale cerca di lasciare un insegnamento a riguardo strappando qualche risata. Il tutto viene infatti condito da una serie continua di gag ed eventi comici, i quali però finiscono piano piano con lo svelare il principale problema del film, ovvero l’assenza di una storia all’altezza delle premesse. Il talento da mattatore di Siani e il carisma di De Sica non bastano infatti a dar valore ad una vicenda fin troppo semplice, che si risolve in modo poco significativo. Le tematiche messe in gioco e poc’anzi descritte finiscono così con il passare in secondo piano.

Una serie di implausibilità e forzature narrative portano dunque il film a richiedere una sospensione della credulità maggiore, che non sempre potrà però essere accordata. Sulla carta, tra scenografie, colori ed effetti speciali, Chi ha incastrato Babbo Natale? si affermerà certamente come un valido film natalizio italiano. Innegabile però che, date le riflessioni che si volevano suscitare, sarebbe stato necessario rinunciare a certi eccessi “da favola”, per calarsi un po’ di più nel reale. Un equilibrio certamente difficile da raggiungere, ma che è quello che fa la differenza.

Troppo Cattivi: trailer del nuovo film d’animazione

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Troppo Cattivi: trailer del nuovo film d’animazione

Nessuno ha mai fallito così tanto nel cercare di essere buono come i Troppo Cattivi. Nella nuova commedia d’azione della DreamWorks Animation, basata sulla serie di libri più venduti del New York Times, una banda criminale di animali sta per tentare la sua truffa più impegnativa: diventare cittadini modello. Nel cast italiano del film anche Paola Michelini che dà la voce alla Governatrice Foxington. Basato sulla serie di libri di successo di Aaron Blabey, Troppo Cattivi è diretto da Pierre Perifel (animatore di Kung Fu Panda), al suo debutto alla regia. Il film è prodotto da Damon Ross (produttore di Trolls, The Boss Baby, coproduttore di Nacho Libre) e Rebecca Huntley (produttore associato di The Boss Baby). I produttori esecutivi sono Aaron Blabey, Etan Cohen e Patrick Hughes.

Non ci sono mai stati cinque amici così noti come i Troppo Cattivi – l’affascinante borseggiatore Mister Wolf (Andrea Perroni), Mister Snake lo scassinatore che le ha viste tutte (Edoardo Ferrario), il gelido maestro del travestimento Mister Shark (Francesco De Carlo), il “muscoloso” Mister Piranha (Valerio Lundini) e l’hacker esperta dalla lingua tagliente Miss Tarantula (Margherita Vicario), alias “Web”. Ma quando, dopo anni di innumerevoli rapine ed essendo i criminali più ricercati al mondo, la banda viene finalmente catturata, Mister Wolf decide di fare un patto (che non ha intenzione di mantenere) per salvarli tutti dalla prigione: i Troppo Cattivi diventeranno buoni. Sotto la guida del loro mentore, il professor Marmalade (Saverio Raimondo), un arrogante (ma adorabile!) porcellino d’india, i Troppo Cattivi fingeranno davanti al mondo di essersi trasformati in buoni. Lungo la strada però, Mister Wolf inizia a capire che fare del bene per davvero può dargli ciò che ha sempre segretamente desiderato: l’accettazione. Così quando in città arriva un nuovo cattivo, riuscirà Mister Wolf a convincere gli altri membri della banda a diventare… Buoni?

Si chiude nel segno di Diabolik la 31ma edizione del Noir in Festival

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Si chiude nel segno di Diabolik la 31ma edizione del Noir in Festival, che per la giornata di mercoledì 15 dicembre regala al pubblico due imperdibili appuntamenti dedicati al re del terrore. Marco e Antonio Manetti, registi del nuovo, attesissimo Diabolik, saranno protagonisti alle ore 15.00, nell’Auditorium di IULM 6, di un imperdibile incontro dedicato al personaggio iconico creato dalle sorelle Giussani, in cui dialogheranno insieme a Chiara Tagliaferri, autrice del podcast Les diaboliques. L’anteprima del film dei Manetti bros., in sala per 01 Distribution dal 16 dicembre, sarà invece l’evento di chiusura del Noir 2021, grazie al sostegno di Mompracem, Rai Cinema e 01 Distribution in collaborazione con Astorina. Durante la serata i Manetti bros. e i protagonisti presenteranno il film in sala e saluteranno il pubblico del festival.

L’incontro sarà preceduto dall’annuncio dei vincitori del Premio Caligari e del Black Panther Award 2021, che saranno poi festeggiati in sala nel corso della serata di chiusura. Ospite della giornata sarà anche un autore che ha molto spesso collaborato con ai Manetti bros. ovvero Carlo Lucarelli, che presenterà il suo ultimo romanzo Léon edito da Einaudi (ore 18.00, Rizzoli Galleria). Infine Gabriele Acerbo e Roberto Pisoni presenteranno il volume Kill baby kill! Il cinema di Mario Bava (Bietti), moderati da Piera Detassis (ore 11.30, IULM – Sala dei 146).

Yellowjackets 1×06: promo e trama dall’episodio

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Yellowjackets 1×06: promo e trama dall’episodio

Il canale americano Showtime ha diffuso il promo e la trama  di Yellowjackets 1×06, il sesto episodio di Yellowjackets, l’annunciata nuova serie tv generazionale creata e prodotta da Ashley Lyle e Bart Nickerson per Showtime.

In Yellowjackets 1×06 che si intitolerà “Saints” Gli Yellowjackets si intrecciano con gli uccelli e le api, navigando nell’amore, nella lussuria e nella chirurgia fai-da-te. Nel presente: ricatti, coniglietti e una gelida riunione. Misty si prepara per un ospite a sorpresa.

Yellowjackets 1×06

Yellowjackets racconta la storia di una squadra di calciatrici di talento liceale che diventano le sopravvissute a un incidente aereo nel deserto dell’Ontario. La serie racconta la loro discesa da una squadra complicata ma fiorente a clan in guerra e cannibali, mentre tiene traccia delle vite che hanno tentato di ricostruire quasi 25 anni dopo.

Nel cast di Yellowjackets protagonisti sono Sophie Nélisse nei panni di un’adolescente Shauna Sheridan – Melanie Lynskey interpreta una Shauna adulta. Jasmin Savoy Brown da adolescente Taissa – Tawny Cypress interpreta una Taissa adulta Sophie Thatcher come Natalie adolescente – Juliette Lewis interpreta una Natalie adulta. Sammi Hanratty come Misty adolescente  Christina Ricci interpreta una Misty adulta. Ella Purnell come Jackie, Steven Krueger come Ben Scott,  Amy Okuda come Cat Wheeler e Warren Kole da adulto Jeff Sadecki.

Mark Ruffalo: 10 cose che non sai sull’attore

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Mark Ruffalo: 10 cose che non sai sull’attore

Mark Ruffalo è uno di quegli attori che il mondo del cinema dovrebbe tenersi ben stretto. Carismatico, talentuoso e profondo, Ruffalo è una persona molto umile, che non vive per l’ambizione, ma fa il suo lavoro perchè ne è innamorato perso. La sua è una gavetta lunga più di 25 anni, fatta di alti e bassi grazie ai quali Ruffalo è riuscito ad inseguire il suo sogno senza demordere e farsi fermare dagli eventi della vita.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Mark Ruffalo.

Mark Ruffalo: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in noti film. Nel 1994 Ruffalo debutta al cinema con Mirror, Mirror 2: Raven Dance. In seguito, recita in I ribelli (1994), The Dentist (1996), Safe Men (1998), Studio 54 (1998) e Cavalcando col diavolo (1999). All’inizio del nuovo millennio, l’attore partecipa a Il castello (2001), In the Cut (2003), Se mi lasci ti cancello (2004), 30 anni in 1 secondo (2004), Se solo fosse vero (2005), Tutti gli uomini del re (2006), Zodiac (2007) e The Brothers Bloom (2008). Nel 2010 recita in I ragazzi stanno bene, in Notte folle a Manhattan Shutter Island. Nel 2012 assume il ruolo di Hulk in The Avengers. In seguito ha recitato in Now See Me – I maghi del crimine (2013), Tutto può cambiare (2013), Teneramente Folle (2014), Foxcatcher (2014), Il caso Spotlight (2015), Thor: Ragnarok (2017), Avengers: Infinity War (2018), Avengers: Endgame (2019) e Cattive acque (2019).

2. Mark Ruffalo è anche sceneggiatore, regista e produttore. Nel corso della sua carriera, Mark Ruffalo ha sperimentato diversi ambiti del cinema, riuscendo a dare vita anche a dei suoi progetti: l’attore, infatti, è anche sceneggiatore, regista e produttore. Dopo aver sceneggiato il film The Destiny of Marty Fine nel 1996, Ruffalo si è buttato nella produzione, producendo I giochi dei grandi (2004), Teneramente Folle, il film tv The Normal Heart (2014), il documentario Dear President Obama (2016) e i film Anything (2017) e Cattive acque. Inoltre, Ruffalo ha esordito alla regia nel 2010 con Sympathy for Delicious, film da lui prodotto. Ha inoltre prodotto la pluripremiata miniserie I Know This Much Is True, di cui è anche protagonista.

mark ruffalo

Mark Ruffalo è Hulk

 

3. Ha sostituito Edward Norton per interpretare Hulk. Nel 2008, venne realizzato L’incredibile Hulk diretto da Louis Leterrier, che ha visto Edward Norton nei panni del protagonista. Durante la programmazione dei successivi film Marvel, tra cui Avengers, la Marvel dichiarò che Norton non avrebbe ripreso il personaggio e che questo sarebbe stato interpretato da Mark Ruffalo, un attore che avrebbe abbracciato con creatività e passione il ruolo. I motivi di tale scelta non sono chiari tuttora, ma pare che Norton volesse una sceneggiatura diversa e che il personaggio non gli si cucisse addosso. In ogni caso, Hulk ha concesso a Ruffalo di farsi conoscere maggiormente in tutto il mondo, dando vita ad un personaggio carismatico e in continua lotta con se stesso.

4. Secondo Mark Ruffalo anche Hulk vive con le sue paure. A vederlo non si direbbe: alto, grosso, possente e costantemente arrabbiato. Eppure, anche Hulk ha le sue paure. A parlarne è stato lo stesso Ruffalo che ha rivelato come sia sempre esistito un conflitto tra Hulk e Bruce Banner, iniziato dal primo Avengers e portato completamente alla ribalta in Age of Ultron. Tutto l’argomento è nato da una discussione avuta con Joss Whedon e alla fine si è arrivati ad una sola risposta: la paura più grande Hulk non è altri che Bruce Banner.

Mark Ruffalo: la moglie e i figli

5. È sposato da molti anni. Mark Ruffalo fa parte di uno di quegli attori sposati da moltissimi anni: l’attore, infatti, si è sposato nel 2000 con la ex attrice Sunrise Coigney, conosciuta due anni prima. Sebbene sembra che all’inizio lei non volesse frequentarlo seriamente, alla fine ha capitolato. In ogni caso, i due sono molto riservati e cercano di mantenere la loro vita il più privata possibile.

6. È padre di tre figli. Mark Ruffalo è un padre molto affettuoso ed orgoglioso: l’attore, infatti, ha avuto tre figli avuti dalla moglie Sunrise Coigney. Nel 2001, Ruffalo è diventato padre per la prima volta di Keen, seguito da Bella, nata nel 2005, e dalla piccola Odette, nata nel 2007.

Mark Ruffalo Hulk

Mark Ruffalo ha avuto un tumore

7. Mark Ruffalo ha avuto un tumore al cervello. All’inizio del Duemila, a Mark Ruffalo venne diagnosticato un tumore benigno al cervello che comportò una paralisi parziale del viso. Per fortuna, dopo l’operazione tutto si è risolto ma la paralisi è rimasta sul suo volto per un bel po’ di tempo. Nonostante lo spavento, tutto questo è stato un punto di svolta per Ruffalo, che gli ha consentito di focalizzarsi al meglio su quello che è più importante grazie al sostegno della moglie, dei figli e della sua famiglia. Grazie alla riabilitazione è riuscito a tornare a recitare al meglio.

8. Mark Ruffalo ha avuto paura di morire. Ricevere la notizia di avere un tumore al cervello è decisamente demotivante e la paura di poter morire si fa sentire sempre di più. Anche Mark Ruffalo non ne è stato immune: all’inizio, quando ha scoperto della malattia, si è tenuto la notizia per sé e non ha voluto rivelarla alla moglie che era in procinto di dare alla luce il loro primo figlio. La paura di morire era talmente tanta che Ruffalo si mise a girare anche un video affinché un giorno suo figlio avrebbe potuto conoscere il padre.

Mark Ruffalo oggi

9. Mark Ruffalo ha molti progetti tra le mani. Mark Ruffalo è sempre stato un attore molto impegnato, che ha sempre lavorato sodo per dare vita ai suoi sogni. Così, ad oggi, l’attore ha molti progetti all’attivo. Ha da poco terminato le riprese del film sci-fi The Adam Project, dove recita accanto a Ryan ReynoldsJennifer Garner Zoe Saldana. Reciterà poi nel prossimo film di Yorgos Lanthimos, intitolato Poor Things, mentre è noto che riprenderà il ruolo di Bruce Banner/Hulk per la serie She-Hulk.

Mark Ruffalo ha origini italiane

10. Ha origini italiane da parte del padre. Mark Ruffalo nasce nel Wisconsin, da Marie Rose Hebert di professione parrucchiera e Frank Lawrence Ruffalo, pittore edile. Ha due sorelle, Tania e Nicole, e un fratello, Scott, tristemente morto nel dicembre 2008. Da parte del padre, Ruffalo vanta origini italiane, più precisamente calabresi: il nonno Frank era infatti originario di Girifalco, in provincia di Catanzaro. La madre, invece, è di origini italo-franco-canadesi.

Fonti: IMDb, biography, screenrant

Riverdale 6: featurette “100th Episode – How Well Do You Know Your Castmates?”

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Il network americano The CW ha diffuso la featurette “100th Episode – How Well Do You Know Your Castmates?” di Riverdale 6, la sesta stagione di Riverdale.

Riverdale 6

Riverdale 6 è la sesta stagione della serie tv Riverdale sviluppata dal direttore creativo di Archie Comics, Roberto Aguirre-Sacasa per il network americana The CW.

In Riverdale 6 ritorneranno i protagonisti Archibald “Archie” Andrews (stagione 1-in corso), interpretato da K. J. Apa.  Elizabeth “Betty” Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Lili Reinhart. Veronica Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Camila MendesJughead Jones (stagione 1-in corso), interpretato da Cole SprouseHermione Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Marisol Nichols.  Cheryl Blossom (stagione 1-in corso), interpretata da Madelaine PetschJosie McCoy (stagione 1-in corso), interpretata da Ashleigh MurrayAlice Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Mädchen AmickFrederick “Fred” Andrews (stagione 1-in corso), interpretato da Luke PerryHiram Lodge (stagione 2-in corso), interpretato da Mark Consuelos. Kevin Keller (stagioni 2-in corso, ricorrente stagione 1), interpretato da Casey CottF.P. Jones (stagioni 2-5, ricorrente stagione 1), interpretato da Skeet UlrichReggie Mantle (stagioni 3-in corso, ricorrente stagioni 1-2), interpretato da Ross Butler (stagione 1) e da Charles Melton (stagioni 2-in corso) e Toni Topaz (stagioni 3-in corso, ricorrente stagione 2), interpretata da Vanessa Morgan.

Spider-Man: No Way Home, 10 cose da ricordare prima di vedere il film

I fan stanno aspettando con impazienza Spider-Man: No Way Home, contando i minuti che ci separano all’uscita del film. Come sappiamo, il film svilupperà il concetto ambizioso del multiverso, con i villain con cui Spider-Man si è dovuto scontrare in precedenza che arriveranno da universi alternativi per scatenare il caos. Ma, naturalmente, la storyline del multiverso è solo l’inizio.

C’è molto da tenere a mente per questo vero e proprio evento cinematografico e molti fan hanno ricominciato da mesi il rewatch di tutti gli adattamenti di Spider-Man sul grande schermo, per rinfrescare ogni dettaglio in vista del 15 dicembre. In caso non aveste tempo di rivisitare i film precedenti, ecco 10 cose fondamentali da sapere prima di approcciarsi alla visione di No Way Home.

L’identità di Spider-Man è stata rivelata

No Way HomeLa scena post-credit di Far From Home ha rivelato che non solo che J.K. Simmons avrebbe ripreso il suo ruolo di J. Jonah Jameson, ma che Peter Parker era anche stato incastrato per la morte di Mysterio. Ma il peggio non è finito qui: Jameson ha rivelato pubblicamente che, dietro alla maschera di Spider-Man si cela Peter Parker, il che ha irrimediabilmente esposto la sua identità segreta.

No Way Home partirà proprio da questo presupposto e vedremo le conseguenze che Peter subirà a causa di ciò; inoltre, questo motiverà Peter a cercare inevitabilmente l’aiuto del Doctor Strange e a spianare la strada allo sprigionarsi del multiverso.

Peter Parker e MJ sono una coppia

no way homeUn’altra cosa cruciale da ricordare da Far From Home è che Peter e MJ ora sono una coppia: nonostante la rivelazione della sua identità di Spider-Man, sembra che la loro storia d’amore sia fiorita.

Come si vede nei trailer, il suo amore per MJ serve anche come incentivo per ristabilire la sua identità segreta; tuttavia, un tema comune a tutti i film di Spider-Man è che i cari di Peter, specialmente gli interessi amorosi, sono irrimediabilmente esposti a pericoli, a causa della sua identità come Spider-Man. Come Mary Jane e Gwen Stacy, la vita di MJ sarà in pericolo, e i trailer di No Way Home rivelano quanto alta è la posta in gioco in questo attesissimo film.

Il multiverso è già in azione

no way homeNo Way Home affronterà principalmente la storyline del multiverso e, grazie a sottili accenni nei precedenti progetti del MCU, siamo riusciti a individuare qualche ulteriore dettaglio. WandaVision ha evidenziato gli aspetti delle realtà alternative e gli incredibili poteri di Wanda, mentre Loki ha approfondito la spiegazione del multiverso, dando avvio alle fasi di ramificazioni della linea temporale.

Pertanto, No Way Home mostrerà prima di tutto gli effetti del multiverso: non dimentichiamoci che tutti questi progetti stanno ponendo le basi poi per la narrazione di Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia nel 2022. Il multiverso sarà un punto cruciale della trama, e Wanda Maximoff apparirà nel film, il che è solo un assaggio di ciò a cui assisteremo.

Negli universi originali, alcuni villain sono morti

no way homeIn No Way Home, vedremo schierati ben cinque villain di Peter Parker provenienti da universi differenti; tuttavia, la fine che gli è stata riservata negli universi originali, solleva intriganti speculazioni sul loro arco narrativo, dato che tre dei cinque cattivi sono morti nei loro film.

Green Goblin, Doc Ock ed Electro sono morti nei film precedenti, quindi è davvero sorprendente che questi tre personaggi (interpretati dagli stessi attori) siano vivi nei trailer di  No Way Home. Sandman (fuggito liberamente) e Lizard (finito in prigione) sono sopravvissuti, ma c’è la possibilità che anche il loro arco narrativo sia diverso dai film originali.

Peter Parker e Doctor Strange si sono incontrati per la prima volta in Avengers: Infinity War

no way homePeter Parker e Doctor Strange sono entrambi newyorkesi, eppure si sono incontrati per la prima volta in circostanze terribili a causa della diabolica minaccia di Thanos in Avengers: Infinity War. Peter lo ha salvato dopo essere stato rapito da Ebony Maw, e hanno fatto squadra per combattere Thanos su Titano; entrambi i personaggi sono stati poi vittime dello Snap.

Nei trailer, sembra che la loro collaborazione si sia evoluta in maniera più serena, ma ciò potrebbe durare poco, con lo scatenarsi del multiverso… La loro amicizia sta già iniziando col piede sbagliato a causa della loro disputa sul come affrontare i villain intrusi, che si sono palesati da universi differenti e sono determinati ad uccidere Spider-Man.

Doctor Strange è lo Stregone Supremo e, ironicamente, un pacifista

no way homeI fan dovrebbero ormai essere riusciti a tracciare una mappa delle caratteristiche principali di Doctor Strange, soprattutto nei riguardi delle sue capacità come Stregone Supremo. Non si può negare che sia uno dei personaggi più potenti del MCU grazie alla sua conoscenza delle arti mistiche; ha inoltre anche avuto una delle scene di combattimento più epiche in assoluto contro Thanos.

Un’altra informazione significativa è che è un pacifista: ciò in realtà ha senso, perché ha dedicato tutta la sua vita come neurochirurgo a salvare le persone. Anche se ha ucciso qualcuno in Doctor Strange, alla fine ha preso una decisione diversa quando ha incontrato Dormammu e ha negoziato un accordo pacifico, invece di cercare di ucciderlo. La sua ideologia pacifista è apparsa più che mai ironica nei trailer di No Way Home: sembra irremovibile sul fatto che l’unico modo per risolvere la situazione sia quello di uccidere i cattivi, portando ad una disputa con Peter, il quale crede sia ingiustificato.

Zia May del MCU è l’unica versione che conosce l’identità di Spider-Man

Molti fan non avevano previsto che zia May avrebbe accidentalmente appreso l’identità di Peter come Spider-Man: una cosa del genere, infatti, non si è mai verificata prima in nessuna versione precedente. Far From Home ha rivelato che non solo ha accettato l’identità di Peter come Spider-Man, ma lo ha anche incoraggiato a usare i suoi poteri per fare del bene.

Anche se Spider-Man: Into The Spider-Verse presenta una relazione simile tra una versione di Peter Parker e zia May, ciò non ha collegamenti con il MCU. Infatti, tra le tre versioni di zia May, sembra che la zia May del MCU sia più attiva nelle imprese di Spider-Man. Il secondo trailer accenna all’attività di zia May, il che suggerisce che costituirà nuovamente un grande aiuto per suo nipote.

I fuggitivi Venom e Eddie Brock sono coinvolti nel multiverso

No Way Home, come ben sappiamo, sembra avere connessioni con la trilogia di Spider-Man di Sam Raimi e The Amazing Spider-Man con Andrew Garfield, ma non è finita qui: qualche mese fa, Venom: La furia di Carnage è uscito nelle sale e ha rivelato qualcosa di sconcertante nella scena post-credit.

Mentre Venom racconta a Brock della conoscenza dei simbionti di altri universi, una luce accecante li trasporta dalla loro stanza d’albergo in quella di un’altra realtà, dove vedono J. Jonah Jameson rivelare l’identità di Spider-Man come Peter Parker in televisione; anche se non sappiamo con certezza se la scena in questione avrà un impatto decisivo in No Way Home, sarebbe molto strano se non ci fosse almeno qualche collegamento interessante.

Il Peter Parker di Tom Holland non ha ucciso nessun villain

Fino a questo punto, il Peter Parker di Tom Holland detiene il record di non-uccisioni: non ha infatti ucciso nessun villain con cui si è scontrato, al di fuori dell’uccisione istantanea per disperazione durante la battaglia finale in Endgame.

Ha salvato la vita a Vulture in Homecoming, mentre Quentin Beck è morto per le sue ferite mortali quando i bot gli hanno sparato. Questo dimostra quanto sia forte in lui l’idea che uccidere è sbagliato, anche se si tratta dei nemici più efferati. Nel secondo trailer, sembra riflettere sul piano del Doctor Strange di uccidere i supercriminali, che Peter trova moralmente sbagliato e cerca di fermarlo. Tuttavia, anche la sua regola del “non uccidere” potrebbe ritorcersi contro di lui in No Way Home.

Tre Peter Parker, ma quello del MCU è il più peculiare

In 20 anni, i fan hanno conosciuto tre differenti interpretazioni di Spider-Man: ciascuna ha vissuto storie ed esperienze simili, tra cui l’origine dei loro poteri, che scaturiscono dal morso di un ragno e l’infausto evento della morte dello zio Ben. Eppure, i loro archi narrativi non potrebbero essere più diversi, specialmente per quanto riguarda il Peter Parker di Tom Holland.

A differenza di Tobey Maguire e Andrew Garfield, lo Spider-Man di Holland è l’unico che è diventato un Vendicatore. Inoltre, quasi tutti i suoi abiti recenti sono stati creati usando la tecnologia Stark, e lui è l’unico che è morto. Queste differenze sono intriganti poiché il Peter di Holland interagirà con i super cattivi di Spider-Man di universi alternativi e vorremo vedere come se la caverà! Molti fan hanno poi ipotizzato che Maguire e Garfield riprenderanno i loro ruoli di Spider-Men, benché Garfield abbia costantemente negato di essere nel film; tra pochi giorni, scopriremo finalmente la verità!

Come funziona l’accordo SONY/Marvel per lo sfruttamento dei personaggi?

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Tom Rothman di Sony ha confermato che Spider-Man di Tom Holland tornerà per un altro crossover MCU. Spider-Man di Holland fa parte del Marvel Cinematic Universe sin dalla sua introduzione in Captain America: Civil War. La presenza del personaggio nel MCU è stata a lungo subordinata a una delicata collaborazione tra Marvel Studios e Sony per condividerlo tra i film corali prodotti dalla Marvel e i film solisti prodotti dalla Sony. Con l’attuale trilogia di Spider-Man con protagonista Tom Holland che si conclude, alcuni fan si chiedono esattamente cosa potrebbe riservare il futuro dell’attore nel MCU.

Sono state rivelate alcune nuove informazioni sul futuro di Spider-Man nel MCU. Parlando con il podcast Phase Zero alla premiere di Spider-Man: No Way Home a Los Angeles, Tom Rothman di Sony Pictures ha spiegato che, sulla base dell’attuale partnership tra Sony e Marvel, c’è ancora almeno un crossover MCU che porterebbe Holland nell’orbita di gli altri personaggi Marvel. Rothman ha detto:

“Ne prestiamo uno a loro, poi loro ne prestano uno a noi, ed è così che Benedict è in questo film, quindi abbiamo un altro prestito da restituire.” Quindi possiamo aspettarci un altro Tom Holland in un crossover Marvel, anche se non sappiamo quando.

Spider-Man: No Way Home, il trailer ufficiale

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

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Dune in DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD E Steelbook 4K Ultra HD

Dopo aver incassato più di 350 milioni di dollari al boxoffice internazionale, Dune, il film acclamato dalla critica, è disponibile in DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD E Steelbook 4K Ultra HD. Diretto dal candidato all’Oscar Denis Villeneuve con protagonista Timothée Chalamet, il film di Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures, adattamento per il grande schermo dell’omonimo best seller di Frank Herbert, è stato presentato Fuori Concorso venerdì 3 settembre, in prima mondiale, alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Dune in 4K UHD e Blu-ray conterrà più di un’ora di esclusivi contenuti speciali con tante curiosità sulla realizzazione del film.

Dune, un’epica avventura ricca di emozioni, racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e talentuoso, nato con un grande destino che va ben oltre la sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e alla sua gente. Mentre forze maligne si fronteggiano in un conflitto per assicurarsi il controllo esclusivo della più preziosa risorsa esistente sul pianeta – una materia prima capace di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità – solo coloro che vinceranno le proprie paure riusciranno a sopravvivere.

Nel cast il candidato all’Oscar Timothée Chalamet (“Call Me by Your Name”, “Piccole Donne”), Rebecca Ferguson (“Stephen King’s Doctor Sleep”, “Mission: Impossible – Fallout”), Oscar Isaac (i film di “Star Wars”), il candidato all’Oscar  Josh Brolin (“Milk”, “Avengers: Infinity War”), Stellan Skarsgård (“Chernobyl” di HBO, “Avengers: Age of Ultron”), Dave Bautista (la serie di film di “Guardiani della Galassia”, “Avengers: Endgame”), Zendaya (“Spider-Man: Homecoming”, “Euphoria” di HBO), Chen Chang (“Mr. Long”, “Crouching Tiger, Hidden Dragon”), David Dastmalchian (“Blade Runner 2049”, “The Dark Knight”), Sharon Duncan-Brewster (“Rogue One: A Star Wars Story”, “Sex Education”), con la candidata all’Oscar Charlotte Rampling (“45 Years”, “Assassin’s Creed”), con Jason Momoa (“Aquaman”, “Il Trono di Spade” di HBO) e il premio Oscar®Javier Bardem (“No Country for Old Men”, “Skyfall”).

Villeneuve (“Arrival”, “Blade Runner 2049”) dirige “Dune” da una sceneggiatura da lui scritta insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sull’omonimo romanzo di Frank Herbert. Villeneuve è anche produttore del film insieme a Mary Parent, Cale Boyter e Joe Caracciolo Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

Dietro la macchina da presa, Villeneuve ritrova la scenografa due volte candidata all’Oscar® Patrice Vermette (“Arrival”, “Sicario”, “The Young Victoria”), il montatore due volte candidato all’Oscar® Joe Walker (“Blade Runner 2049”, “Arrival”, “12 Anni Schiavo”), il due volte premio Oscar® supervisore agli effetti visivi Paul Lambert (“First Man”, “Blade Runner 2049”) e il premio Oscar® per gli effetti speciali Gerd Nefzer (“Blade Runner 2049”).

Villeneuve collabora per la prima volta con il direttore della fotografia candidato all’Oscar® Greig Fraser (“Lion”, “Zero Dark Thirty”, “Rogue One: A Star Wars Story”); la costumista tre volte candidata all’Oscar® Jacqueline West (“The Revenant”, “Il Curioso Caso di Benjamin Button”, “Quills – La penna dello scandalo”), il secondo costumista Bob Morgan e il coordinator delle controfigure Tom Struthers (la trilogia de “Il Cavaliere Oscuro”, “Inception”). Il compositore premio Oscar® Hans Zimmer (“Blade Runner 2049”, “Inception”, “Il Gladiatore”, “Il Re Leone”) ha realizzato la colonna sonora.

Dune è inoltre già disponibile per l’acquisto e il noleggio in digitale su Apple Tv app, Amazon Prime Video, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, Microsoft Film & TV e a noleggio su Sky Primafila e Mediaset Infinity.

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