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Family Food Fight al via la seconda stagione

Family Food Fight

Dall’11 marzo, ogni giovedì su Sky Uno e NOW TV, tornano le sfide tra famiglie sulla base delle più importanti abitudini culinarie: al via la seconda edizione di Family Food Fight, primo cooking show in cui ai fornelli si sfidano nuclei familiari e le loro tradizioni.

Se è vero che l’Italia è un Paese di ristoratori, è arrivato per loro il momento di mettersi in gioco: 7 famiglie di professionisti – gestori di ristoranti, agriturismi o trattorie sparsi sul territorio nazionale – si presentano nella nuova edizione dello show, produzione Endemol Shine Italy per Sky.

Per sei puntate, i quartetti gareggiano in una sfida senza esclusione di colpi, mettendo in campo tutte le proprie abitudini, non solo a tavola ma anche nella gestione di una cucina professionale, e portando in scena tutte le ricette che più contraddistinguono le loro zone d’origine ma anche la propria storia familiare.

Le 7 famiglie che si presentano ai nastri di partenza della seconda edizione di Family Food Fightarrivano da diverse regioni d’Italia: Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana,Campania, Calabria. I loro componenti – impegnati nella gestione quotidiana di un ristorante, una trattoria o un agriturismo, attività spesso tramandate di generazione in generazione tanto quanto i valori che li legano al cibo e alla buona tavola – hanno una età compresa tra i 16 e gli 80 anni.

A valutare i piatti e i comportamenti delle famiglie torna il trio già protagonista nella prima edizione. Ripetono quindi, per il secondo anno, l’esperienza di essere giudici assieme in uno show culinario Lidiae Joe Bastianich: madre e figlio, la prima scrittrice da milioni di copie, imprenditrice, personaggio televisivo amatissimo anche negli Stati Uniti (dove ha vinto 2 Emmy Awards®) e ambasciatrice della cucina italiana nel mondo, il secondo guru della ristorazione, personaggio eclettico capace di mixare l’amore per il buon cibo, la passione per l’ottimo vino e anche un interessante talento in tema musicale; e torna anche Antonino Cannavacciuolo, l’amatissimo Chef da 4 stelle Michelin che negli anni ha fatto della veracità e del calore tipici del Sud Italia i suoi punti di forza in cucina e non solo.

I tre, componenti di quella che già lo scorso anno era diventata una vera e propria “famiglia allargata”, assegneranno il titolo di Campioni d’Italia di Family Food Fight, con un premio finale da 100 mila euro.

Insieme ai tre giudici, molti saranno gli ospiti che arriveranno nelle cucine di Family Food Fight per animare e ispirare, a vario titolo, le prove: tra gli altri, ci saranno Costantino Della Gherardesca, protagonista di una prova ispirata agli Anni Ottanta; The Jackal, protagonisti di una prova a tema “comfort food”; e 4 chef provenienti da tutto il mondo che hanno portato le proprie tradizioni culinarie a Milano, ossia l’iraniana Afsaneh Ahmadi, il filippino Dario Guevarra, la russa Evgeniya Lasytchuk e l’eritreo Yonas Tesfamichael Yeshak.

Il programma, un adattamento del format australiano già proposto in altri nove paesi al mondo, tornadall’11 marzo ogni giovedì, per sei settimane, alle 21.15 su Sky Uno (canale 108, digitale terrestre canale 455), sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW TV.

LE PROVE

Ogni puntata di Family Food Fight si svilupperà su tre prove con cui verranno testate la capacità delle famiglie di esprimere la propria passione per la cucina sia all’interno della loro comfort zone sia confrontandosi con imprevisti sempre diversi, ma anche le loro abilità nel gestire una cucina professionale, con la suddivisione dei compiti e il rispetto delle richieste dei clienti, proprio come avviene nel proprio ambiente naturale, nella loro sala, con le loro pentole e davanti ai loro fornelli. Le prove sono:

  • il menù del giorno, durante la quale le famiglie di ristoratori saranno chiamate a presentare ai giudici una proposta “fresca di giornata”. I giudici introdurranno il tema del giorno, e ispirate da questo loro avranno il compito di ideare e realizzare un menù in più portate;
  • la staffetta, gli sfidanti, nella realizzazione di una sola portata, dovranno testare la capacità di organizzare il lavoro in squadra, fino a scardinare le rispettive abitudini e sovvertire i ruoli, spingendo ciascun membro della famiglia a reagire all’imprevisto e anche a cavarsela da solo;
  • il duello finale, a cui parteciperanno le due famiglie peggiori della prova precedente: i giudici le sottoporranno al confronto con piatti o ingredienti che richiedono conoscenza delle tecniche di preparazione.

Mentre le famiglie in gara saranno impegnate ai fornelli, i giudici potranno ovviamente interagire con loro di persona, ma in più le osserveranno da un monitor in uno spazio dedicato, lasciando loro la possibilità di esprimersi liberamente in cucina e conoscendole molto da vicino, con tutti i loro pregi e difetti.

LE FAMIGLIE

Le famiglie che si affronteranno a Family Food Fight hanno in comune l’amore per la buona cucina e per il buon cibo che ogni territorio sa offrire, il gusto dello stare insieme a tavola, ma anche la passione verso accoglienza e ospitalità, per offrire alla clientela il meglio della cucina della propria terra.

FAMIGLIA AUTELITANO – Agriturismo di Petru i ‘Ntoni (Bova Marina, Reggio Calabria)

Antonio (54 anni) è il padre, Pietro (20) suo figlio, Cettina (55) la sua compagna e Giovanna (26) è sua nipote, figlia di sua sorella.

Il padre di Antonio si chiama Pietro, il nonno Antonio e così via, per una tradizione tramandata da padre in figlio: da qui il nome ”Agriturismo di Petru i ‘Ntoni” (ossia “Pietro figlio di Antonio”). La prima esperienza in cucina di Antonio è stata come aiuto-cuoco nelle mense ufficiali della Marina, poi ha frequentato la scuola senza però diplomarsi, dopodiché ha seguito diversi corsi di cucina.

L’azienda oggi continua a coltivare e ad allevare gli animali e a produrre specialità calabresi solo utilizzando materie prime provenienti dalla loro terra. L’agriturismo è nato 18 anni fa: prima la cucina poteva ospitare al massimo 20 persone, ora ne può accogliere più di 50 persone con la possibilità di arrivare a 200 per eventi particolari. Ci sono sei camere da letto che possono ospitare le famiglie, un orto e una fattoria dove hanno gli animali. Producono olio, vino, digestivi, confetture, conserve, liquori, salumi, pasta, sott’oli e sott’aceti, legumi, formaggi, dolci, conserve, condimenti vari e bevande analcoliche.

FAMIGLIA BUSTINZA – Vale un Perù (Torino)

Miguel (47 anni) è marito di Patricia (42) e figlio di Maria (70); Carlos (44) è cugino di Patricia.

La famiglia Bustinza è di origini peruviane, trapiantata in Italia da vent’anni. Sono tutti molto ironici e spumeggianti: Miguel e Patricia – affiatatissimi – hanno aperto a Torino “Vale un Perù” nel 2012, sotto la supervisione di mamma Maria, sudamericana doc, molto esplosiva e sul pezzo, competitiva e pratica. In questi anni in Italia sia Patricia che Miguel hanno fatto vari corsi di cucina italiana e regionale.

Nel ristorante “Vale un Perù” si beve pisco sour e si mangia ceviche di pescado. Pochi anni dopo l’apertura, Miguel e Patricia hanno deciso di aprire un secondo ristorante, il “Nativo”, con un concept diverso e un menù completamente rivoluzionato. I locali di Miguel e Patricia sono un gioiello per cura e cultura gastronomica e un’occasione per i torinesi di assaggiare una cucina dall’enorme valore.

FAMIGLIA DALL’ARGINE – Hostaria Tre Ville (Parma)

Luca (56) è marito di Morena (50), figlio di Bianca (80) e fratello di Barbara (50).

Luca, l’oste delle varie attività che hanno in l’Emilia-Romagna, è un cinquantenne spigliato, loquace e dinamico anche nel modo di raccontarsi. Ha una bellissima storia fatta di piccole e grandi soddisfazioni. La loro è una cucina tradizionale ma con un occhio attento anche alla clientela. Barbara, la sorella, è la cuoca e tiene in mano la situazione in cucina. Morena, la moglie di Luca, fa la fiorista ma il ristorante è la sua seconda casa. Bianca, mamma di Luca, è la più attiva e dinamica del gruppo, grande cuoca dal 1983.

Sono più di trent’anni che questa famiglia lavora nella ristorazione. Il tutto è partito da papà Nando che, nel lontano 1977, decise di comprare una tabaccheria che trasformò subito in bar. Luca, Barbara, Massimo e Francesco, figli di Nando, decisero di ridar luce ad un locale che stava decadendo, ed infine la terza generazione si è affiancata al nonno per rubarne i segreti. La loro è una cucina tradizionale parmigiana con i piatti tipici della tradizione.

FAMIGLIA LUFINO – Trattoria Don Alfonso (Napoli)

Carmine (51 anni) e Giosi (42) sono i genitori di Federica (19) e Alfonso (16).

Carmine è lo chef: da sempre in trattoria col papà, decise di raccogliere l’eredita familiare e ricreare nel ristorante l’atmosfera vissuta da bambino. La sua è la classica famiglia napoletana legata alle tradizioni territoriali e culinarie, una famiglia vivace e allegra. La personalità più forte in famiglia è quella di Giuseppina, che vuole sempre dire la sua. Carmine è molto altruista: col montepremi vorrebbe assumere quante più persone possibili per risollevare le sorti di chi è meno fortunato, soprattutto in questo periodo.

La trattoria “Don Alfonso” nacque 50 anni fa con la mamma e il papà – Alfonso, appunto – di Carmine. Con loro hanno sempre lavorato le figlie più grandi: quando, queste ultime, decisero di lasciare l’attività di famiglia, Carmine la rilevò per gestirla con sua moglie. I figli son nati e cresciuti lì, anche perché la sede della trattoria è la casa di famiglia, e nonostante facciano altro nella vita sono impegnati a tempo pieno in trattoria. Propongono una cucina molto semplice basata sulle tradizioni culinarie partenopee.

FAMIGLIA VANNUCCHI – Trattoria Lanterna Blu (Quarrata, Pistoia)

Claudia (37 anni) è figlia di Quintilio (73) e Clara (64) e cognata di Mauro (36)

Claudia, forte accento toscano, diplomata al Polimoda, ha lavorato in questo settore per 10 anni, ma sentiva che quello non era il posto adatto a sé. Tornata a casa, ha cominciato ad aiutare i genitori nell’Agriturismo, come faceva quando era piccola, oggi invece si occupa maggiormente della sala, mentre i cuochi sono Mauro e Clara, il primo più tradizionalista, la seconda più innovativa.

Clara ha fatto un corso serale di cucina e, nel 1993, ha aperto una piccola trattoria con 35-40 coperti. Con il passare degli anni, hanno lasciato quel locale per prenderne in affitto un altro più grande, da 70 coperti, in una posizione più strategica. La cucina è molto familiare e stagionale, con tanta carne e tanta ortaggi, tipicamente toscana (c’è la classica fiorentina, i salumi della zona, i formaggi, picio ragù di cinta), anche se nel menù vi sono anche piatti legati alla cultura milanese perché Mauro è cresciuto e ha lavorato a Milano. In più, la loro clientela apprezza i loro piatti a base di pesce, i loro dolci e il loro pane.

FAMIGLIA PLAITANO – Trattoria Della Gloria (Milano)

Gloria (60 anni) è la moglie di Carmine (59), madre di Greta (30) e cugina di Riccardo (30).

Gloria e Carmine sono sposati e lavorano assieme da 36 anni. Entrambi vengono da famiglie contadine: lei è di origine friulana, lui del Sud Italia. Quando arrivarono a Milano, aprirono un pub sui Navigli che è andato benissimo per 15 anni. Gloria è la chef del ristorante, si presenta come la timida del gruppo ma in realtà la chiamano “Dio” perché è una maniaca del controllo. Carmine è l’oste: borbotta sempre e dicono che è maldestro, soprattutto in cucina. Riccardo ha un ristorante in Friuli ma saltuariamente collabora con gli zii; Greta lavora spesso in sala, soprattutto quando i genitori vanno in vacanza.

La “Trattoria della Gloria” nacque 13 anni fa: la loro osteria si basa sul buon cibo ma anche sull’accoglienza, tanto che molti clienti sono diventati amici. Propongono ricette regionali ma che spaziano da Nord a Sud, privilegiando materie prime di origine controllata, i piccoli produttori e sposando appieno la filosofia del bio e dello slow food.

FAMIGLIA ZAGO – Ristorante Le Querce (Marlengo di Ponzano, Treviso)

Ermanno (39 anni) è figlio di Tiziana (64); Dario (43) e Duska (37) sono il fratello e la sorella.

Ermanno ha frequentato l’istituto alberghiero ma si ritiene autodidatta, avendo letto molti libri, e ha ereditato la passione per la ristorazione dai genitori, che prima avevano una pizzeria, poi una trattoria, infine un ristorante. Dario e Tiziana in cucina spesso discutono e non sono mai d’accordo, Duska invece è più in sintonia con suo fratello Ermanno ed è abituata a gestire lo stress della sala. Dicono di essere molto attenti alle esigenze di chi hanno intorno. Il ristorante venne acquistato dal papà, mancato da poco, che per sostenerlo ha fatto grossi sacrifici.

La famiglia Zago ha radici salde nel territorio: il locale – dal menù metà onnivoro e metà vegetariano ma sempre ricco di prodotti della tradizione che rispetta l’equilibrio nutrizionale – serve 40 coperti, ma fa anche banchetti per le aziende.

Il programma è stato realizzato nel pieno del rispetto della normativa relativa alle misure di contenimento del contagio da Sars-COV-2 nei luoghi di lavoro e delle direttive previste dal protocollo condiviso per la tutela dei lavoratori del settore cine-audiovisivo del 07/07/2020.

Sky Brand Solutions, dipartimento di Sky Media, insieme a Endemol Shine Italy ha portato a bordo dei nuovi episodi di “Family Food Fight” i seguenti sponsor ufficiali: AIA Agricola Italiana Alimentare – A.I.A. S.p.A. Unipersonale, Ghidini Cipriano Srl, Hotpoint, KitchenAid, Azienda Ortovivaistica L’Ortofruttifero – Pisa.

FAMILY FOOD FIGHT: dall’11 marzo ogni giovedì, per sei settimane, alle 21.15 su Sky Uno (canale 108, digitale terrestre canale 455), sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go, su smartphone, tablet e pc, anche in viaggio nei paesi dell’Unione Europea, e in streaming su NOW TV.

 
 

La Befana vien di notte 2 – Le origini, al via le riprese del sequel

La Befana vien di notte

La Befana vien di notte 2 – Le origini, scritto da Nicola Guaglianone e Menotti, per la regia di Paola Randi, prequel della commedia di grande successo e campione di incassi al botteghino La Befana vien di notte, prodotta e distribuita da Lucky Red durante le feste natalizie del 2018.

La Befana vien di notte 2 – Le origini è prodotto da Lucky Red con Rai Cinema e in collaborazione con Sky, il film sarà distribuito da 01 Distribution. Il cast, tutto d’eccezione, è composto da Monica Bellucci, dalla giovanissima e amatissima influencer Zoe Massenti, da Alessandro HaberHerbert Ballerina, con Corrado Guzzanti e, con un ruolo del tutto inedito, Fabio De Luigi.

XVIII secolo. Paola (Zoe Massenti), una ragazzina di strada, truffaldina e sempre a caccia di guai, si trova inavvertitamente a intralciare i piani del terribile Barone De Michelis (Fabio De Luigi), un omuncolo gobbo sempre scortato dal fidato e bistrattato Marmotta (Herbert Ballerina), con una sconfinata sete di potere e uno smisurato odio verso le streghe. L’intervento della dolce e potentissima Dolores (Monica Bellucci), una strega buona che dedica la sua vita ai bambini, salva Paola da un rogo già acceso. Tra un magico apprendistato, inseguimenti, incredibili trasformazioni e molti, molti, guai, Paola scoprirà che il destino ha in serbo per lei qualcosa di davvero speciale…  Che la leggenda abbia inizio!

 
 

Sam Wilson: 10 cose che solo i fan dei fumetti conoscono

Alla fine di Avengers: Endgame, Steve Rogers ha cosegnato lo scudo di Captain America a Sam Wilson, meglio conosciuto come Falcon. Sappiamo che il personaggio dovrà fare i conti con questa pesante eredità nell’attesissima serie The Falcon and the Winter Soldier. Tuttavia, i fan dei fumetti potrebbero avere un’idea decisamente più cristallina, rispetto ai soli appassionati del MCU, di cosa il futuro ha in serbo per l’amico e partner di Cap. Ecco quindi 10 cose – raccolte da Screen Rant – che solo i fan dei fumetti potrebbero sapere sul suo conto e che potrebbe rivelarsi necessarie ai fini della comprensione degli eventi che vedremo nello show Disney+:

1La storia d’amore con Mighty Thor

Durante questo periodo, Sam ha avuto una delle sue storie d’amore più interessanti. Ha condiviso un legame romantico con il Thor della nuovissima era dei fumetti Marvel, ossia Jane Foster. All’epoca, entrambi erano membri degli Avengers.

Ciò potrebbe potenzialmente diventare interessante, poiché Jane Foster erediterà il mantello di Thor nel prossimo Thor: Love and Thunder e Sam potrebbe essere uno dei tanti personaggi del MCU che appariranno nel film.

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Gabriele Salvatores racconterà l’Italia all’Expo 2020 Dubai

Gabriele Salvatores

Sarà il Regista Premio Oscar Gabriele Salvatores a raccontare ai visitatori del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai le Regioni del nostro Paese che da oggi cominciano così il loro cammino verso il grande evento globale di quest’anno.

Con una conferenza stampa sulla piattaforma digitale della Stampa Estera il Commissariato per la partecipazione dell’Italia ha svelato il progetto che vedrà i territori protagonisti assoluti del percorso espositivo del Padiglione alla prossima Esposizione Universale al via il primo di ottobre.

A Salvatores – scelto da una commissione presieduta dallo scrittore Sandro Veronesi – è affidato il compito di narrare la Bellezza del Paese evocata sin dal titolo della partecipazione italiana – “La Bellezza unisce le Persone” – che a sua volta declina il claim di Expo Dubai “Connettere le menti, creare il futuro”.

Nelle prossime settimane lo sguardo del regista premio Oscar, con la produzione di Indiana Production, attraverserà le Regioni che hanno aderito al progetto, realizzando riprese che verranno poi editate e infine proposte per l’intera durata del semestre espositivo ai visitatori del Padiglione Italia.

Tutto il racconto del Padiglione è stato immaginato come il viaggio di uno sguardo. All’inizio i visitatori si troveranno ad ammirare il paesaggio del percorso espositivo per poi addentrarsi lungo un itinerario di architetture narrative fatte di contenuti che esprimono il meglio della competenza e della bellezza italiana: dal cinema al teatro, dai paesaggi, alle imprese più innovative, dalle tecnologie d’avanguardia alla sostenibilità.

Il racconto costruito dal Regista con le Regioni partecipanti prevede una serie di contenuti altamente scenografici e d’impatto a cominciare da quelli del Belvedere, il luogo da cui si vede il bello: una finestra circolare sui territori del Paese con proiezioni a 360 gradi dei paesaggi italiani più suggestivi che sta a significare anche l’importanza di protezione e cura di questo inestimabile valore che il nostro Paese rappresenta per il mondo intero.

Il percorso continua con il film sul ‘Saper Fare’ italiano,  raccontato su uno schermo di 100 metri quadrati e capace di mostrare al visitatore il meglio delle ‘artigiane’, dell’agroalimentare, della meccanica, del design e dell’esercizio delle tecnologie più sofisticate; la narrazione prosegue con le ‘Short Stories’, mostre temporanee con un approfondimento tematico sulla nostra cultura e arte oltre che sulle innovazioni contemporanee nei campi della salute, della medicina, dello spazio e del design.

Il Padiglione Italia a Expo Dubai sarà quindi un vero e proprio ‘Giardino delle Storie’: un giardino perché sintesi metaforica di tanti elementi diversi che insieme creano un linguaggio di equilibrio e armonia, proiezione dell’ordine dell’universo. E le storie che nascono nei nostri territori rappresentano spesso competenze uniche al mondo: quelle di un’innovazione capace, come è successo tante volte nei secoli e accade ancora nel presente, di cambiare il corso della storia e dell’umanità grazie alla visione e alla consapevolezza di vivere in un territorio di inestimabile valore naturalistico, paesaggistico e culturale.

Credo che la bellezza, l’arte e anche se vogliamo il piacere della vita che l’Italia sa ben fornire ed esportare possano veramente aiutare a cambiare il mondo”, ha affermato Gabriele Salvatores.

La bellezza italiana che Gabriele Salvatores racconterà magistralmente è la bellezza che si fonda sulle diversità dei suoi territori e dei suoi saperi: così le nostre Regioni saranno, per la prima volta in un’Esposizione Universale, partner artistici del Padiglione italiano, realizzandone i contenuti per l’intero periodo dell’Expo”, ha affermato Paolo Glisenti, Commissario Generale per la partecipazione dell’Italia a Expo 2020 Dubai. “Per rilanciare il turismo, a cominciare da quello esperienziale, ma anche per far crescere l’attrazione dei capitali internazionali verso le filiere d’impresa dall’artigianato alla grande industria, e far crescere l’attrazione di capitale umano verso i centri di competenza scientifica e tecnologica destinati a generare innovazione e sostenibilità nel futuro”, ha aggiunto Glisenti.

Tutti i paesaggi del nostro Paese, ad esclusione di quelli naturali, sono di fatto espressione diretta del saper fare italiano. Sono molto contento che sia un autore come Gabriele Salvatores, con la sua sensibilità, a raccontare e declinare tutto questo”, ha dichiarato Davide Rampello, Direttore Artistico del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai.

 
 

Il principe cerca figlio è il sequel “nascosto” di un altro film con Eddie Murphy

Il principe cerca figlio trailer

Il principe cerca figlio, il sequel de Il principe cerca moglie diretto nel 1988 da John Landis e disponibile su Amazon Prime Video dallo scorso 5 marzo, contiene un riferimento ad un altro celebre film con protagonista Eddie Murphy: stiamo parlando di Una poltrona per due del 1983, diretto sempre da Landis. In realtà, i due celebri titoli sono molto più legati di quanto si pensi. Ma andiamo con ordine…

In Una poltrona per due, Murphy interpreta Billy Ray Valentine, un imbroglione squattrinato la cui vita si incrocia per caso con quella di Louise Winthorpe III (interpretato da Dan Aykroyd), amministratore delegato della società di intermediazione Duke & Duke. All’insaputa di entrambi i personaggi, Randolph Duke (Ralph Bellamy) e Mortimer Duke (Don Ameche) decidono di condurre un esperimento sociale per vedere se lo stile di vita dei due uomini è il risultato di abilità innate o di fattori ambientali. I fratelli Duke rovinano quindi la credibilità di Winthorpe e assumono Valentine come nuovo esecutivo. I due malcapitati, però, riusciranno a svelere la beffa ai loro danni, riuscendo ad eseguire anche un contrattacco sui due fratelli, che alla fine del film dichiareranno ufficialmente bancarotta.

Il principe cerca moglie rende omaggio a Una poltrona per due con una sequenza abbastanza esplicita: durante una passeggiata, il principe Akeem (Murphy) e Lisa McDowell (Shari Headley) incontrano i fratelli Duke, che ora vivono come due barboni per le strade del Queens. In quella scena, Akeem dona un sacchetto di carta contenete una grosso quantitativo di denaro al personaggio di Randolph, il quale, dopo aver esaminato la donazione, si gira verso il suo ex socio ed esclama: “Mortimer, siamo tornati!”.

Tornando a Il principe cerca figlio, il sequel diretto da Craig Brewer si ricollega a Una poltrona per due attraverso quanto accaduto proprio ne Il principe cerca moglie, lasciando intendere che il denaro lasciarto da Akeem è stato sufficiente per risollevare gli astuti fratelli Duke dalla povertà. All’inizio del sequel, infatti, Lavelle Junson (il figlio illeggittimo del principe Akeem interpretato da Jermaine Fowler), sostiene un colloquio di lavoro con un tale di nome Calvin (interpretato da Colin Jost), che si presenta al ragazzo come Mr. Duke, lasciando intendere che nel lasso di tempo intercorso tra i due film (l’originale del 1988 e il sequel del 2021), i fratelli Duke sono tornati alla ribalta.

Durante il colloquio con Lavelle, a primo impatto Mr. Duke sembra essere molto più compassionevole dei suoi antenati, dal momento che chiede al giovane di rivolgersi a lui in maniera informale, chiamandolo semplicemente Calvin. Tuttavia, a mano a mano che il colloquio entra nel vivo, diventa palese che le opinioni di Calvin, molto simili a quelle di suo nonno e del suo prozio, sono offuscate da alcuni pregiudizi razziali assai preoccupanti. Inoltre, nell’ufficio del personaggio è possibile notare un dipinto a olio incorniciato che ritrae proprio gli originali Duke.

La trama del sequel de Il principe cerca moglie

Il principe cerca figlio è diretto da Craig Brewer e si basa su una sceneggiatura scritta da Kenya Barris, Barry W. Blaustein e David Sheffield e sui personaggi creati da Eddie Murphy. Nel rigoglioso regno di Zamunda, Re Akeem (Murphy) è appena stato incoronato e con il suo fidato consigliere Semmi (Hall) intraprende una nuova ed esilarante avventura che li porta ad attraversare il globo partendo dalla loro meravigliosa nazione africana fino al Queens, il quartiere di New York dove tutto è iniziato.

 
 

Captain Marvel: Brie Larson sulla scena più difficile da girare

Brie Larson ha debuttato nei panni di Captain Marvel nel film omonimo del 2019, che si è rivelato un grandissimo successo di pubblico e critica, arrivando a conquistare oltre 1 miliardo di dollari al box office mondiale. Il personaggio di Carol Danvers è poi tornato in Avengers: Endgame, in attesa di rivederlo nell’annunciato sequel Captain Marvel 2, che debutterà nelle sale nel 2022.

In un nuovo video caricato attraverso il suo account YouTube ufficiale, Brie Larson ha ricordato la sua esperienza sul set del primo Captain Marvel, spiegando qual è stata la scena del film più difficile da girare. “Onestamente… forse la scena più difficile per me è stata la sequenza di combattimento sul treno”, ha detto l’attrice. “Perché erano i miei primi tre giorni di riprese. Quindi, fin da subito mi sono ritrovata a fare delle acrobazie su un treno in movimento come tutti gli altri stunt.”

Larson ha poi rivelato che la voglia di affrontare la scoperta della verità da parte di Carol Danvers sui Kree e sugli Skrull è stata la scena emotivamente più impegnativa da girare. Il ruolo è sempre stato molto importante per l’attrice premio Oscar: la stessa ha sempre definito Captain Marvel un “simbolo” a cui “diverse tipologie di persone” cercano di ispirarsi. Larson ha sempre specificato che il personaggio appartiene a chiunque voglia identificarsi con esso e proprio di recente ha ribadito questa sua convinzione.

Tutto ciò che sappiamo su Captain Marvel 2

Captain Marvel 2, il sequel del cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci saranno Iman Vellani (Ms. Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà l’11 novembre 2022.

 
 

Justice League Snyder Cut: il costume del Joker presenta un legame con Harley Quinn

Suicide Squad

Sappiamo da tempo ormai che il Joker di Jared Leto apparirà nella Snyder Cut di Justice League in una sequenza ambientata nel Knightmare. Ora, veniamo a conoscenza del fatto che il suo costume nasconde un easter egg legato ad Harley Quinn, il personaggio interpretato nel DCEU da Margot Robbie, apparso al suo fianco in Suicide Squad del 2016.

La presenza del Joker di Leto nella Snyder Cut è sicuramente una delle più grande sorprese relativo al nuovo taglio del cinecomic uscito per la prima volta in sala nel 2017. Leto non ha più interpretato il supercriminale dopo l’uscita del film di David Ayer, eppure Zack Snyder era determinato a rendere giustizia alla sua iterazione dell’iconico villain, regalandoli una sequenza al fianco del Batman di Ben Affleck. I due si troveranno faccia a faccia nella timeline impostata dal Knigthmare, un futuro alternativo in cui la Terra è divenuta schiave delle forze di Apokolips.

In occasione del lancio della Snyder Cut di Justice League, è stata organizzata una mostra dedicata al film a Dallas, nel Texas. L’account Twitter AList ha condiviso alcuni scatti dalla mostra, incluso uno sguardo molto ravvicinato alle armi del Joker. Come si vede dalle immagini, l’impugnatura della sua pistola mostra una faccia da clown, mentre alcune iniziali decisamente familiari sono dipinte a testa in giù: H.Q. È quindi confermato: il Joker che vedremo nella Snyder Cut di Justice League ha ancora le pistole di Harley Quinn. Per vedere le immagini, cliccate qui.

Justice League Snyder Cut e il cenno al passato del Joker

Sebbene il ruolo del Joker nel nuovo taglio di Justice League abbia molto poco a che fare con Harley, si tratta comunque di un cenno interessante al passato del personaggio. Suicide Squad non ha ovviamente tenuto conto dei piani originali di Snyder per il DCEU, nonostante i due film esistano all’interno della stessa continuity. Molti credevano che il nuovo Justice League prendesse le distanza dalla rappresentazione del Joker in Suicide Squad, ma il riferimento alle pistole di Harley è sicuramente un modo palese attraverso cui i due film restano collegati.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

 
 

Wonder Woman: come Patty Jenkins ha convinto Robin Wright per il ruolo di Antiope

robin wright

Robin Wright, l’attrice che interpreta Antiope nel DCEU, ha spiegato come la regista Patty Jenkins sia riuscita a convincerla ad accettare di interpretare il personaggio. Antiope è apparsa di recente in Wonder Woman 1984, dove ha impartito tutta la sua saggezza amazzonica ad una giovane Diana nel prologo del film. Il personaggio ha debuttato per la prima volta in Wonder Woman del 2017 e ha fatto anche una breve apparizione in Justice League dello stesso anno.

Il primo Wonder Woman ha ricevuto il plauso di pubblico e critica. La prima incursione di Jenkins nel mondo dei supereroi è ancora oggi considerata una punto culminante del DCEU, sia dal punto di vista creativo che dal punto di vista finanziario. L’ambientazione iniziale del film su Themyscira, con la sua popolazione di donne guerriere, fa sicuramente parte del fascino del film. La performance di Wright nei panni del generale amazzonico Antiope, nonché zia di Diana, è probabilmente la chiave di questo enorme appeal.

In una recente intervista con Collider in occasione della promozione del suo debutto alla regia, Land, Robin Wright ha spiegato come Patty Jenkins sia riuscita a convincerla ad unirsi al cast di Wonder Woman, che di fatto ha rappresentato il primo franchise cinematografico a cui ha preso parte la pluripremiata attrice. Wright ha spiegato che l’entusiasmo di Jenkins, unito alla sua passione per il progetto e al messaggio che voleva veicolare attraverso il film, hanno fatto sì che la sua decisione fosse relativamente facile da prendere.

“Quando Patty Jenkins mi ha chiamato – stavo girando House of Cards in quel periodo – era piena di entusiasmo. Mi ha detto: ‘Vuoi interpretare una delle più grandi donne guerriere dell’Amazzonia?’. E io ho risposto: ‘Certo!’. Ho pensato: ‘Sarà uno spasso’. Adoro Wonder Womane ho adorato entrambi i film. Riguardano temi come la giustizia, l’uguaglianza e l’amore, e io sono una fanatica di tutte queste cose.”

Il futuro di Wonder Woman al cinema

Wonder Woman 1984 è arrivato in Italia direttamente in esclusiva digitale lo scorso 12 febbraio. Nel sequel, oltre a Gal Gadot, hanno recitato anche Chris Pine, Kristen Wiig e Pedro Pascal. Subito dopo l’uscita del film in USA (avvenuta a dicembre 2020, in contemporanea al cinema e su HBO Max), è stato confermato ufficialmente Wonder Woman 3, che vedrà ancora una volta il ritorno di Patty Jenkins dietro la macchina da presa e quello di Gadot nei panni di Diana Prince.

 
 

Space Jam: A New Legacy, il regista spiega la nuova Lola Bunny

Space Jam: A New Legacy

Le nuove immagini di Space Jam: A New Legacy hanno portato all’attenzione di tutti il ri-design di Lola Bunny, uno dei personaggi più amati del film di Michael Jordan. La coniglietta che fa battere forte il cuore di Bugs Bunny aveva delle sembianze molto femminili e ammiccanti, ma era anche tenace, forte e una gran giocatrice di basket. Ora le sue forme sono state trasformate così:

A sostenere questa scelta di design, il regista del film, Malcolm D. Lee, ha spiegato che un ri-design era importante perché: “Siamo nel 2021. È importante riflettere l’autenticità di personaggi femminili forti e capaci. Perciò abbiamo rivisto un po’ di cose, non solo il suo aspetto, mettendole dei pantaloncini di lunghezza appropriata e rendendola femminile senza sessualizzarla, ma anche dandole una vera voce.”

Questi sono i personaggi del sequel:

  • Dom, uno dei figli di LeBron, giovane promessa del basket, preferisce giocare per divertimento che per ambizione. Ha un talento speciale per i videogiochi e cerca disperatamente di trovare un legame con suo dare al di là della pallacanestro.
  • Malik, il direttore commerciale di LeBron, il suo migliore amico e braccio destro. I due sono cresciuti insieme nello stesso quartiere e si conoscono da quando erano bambini.
  • Darius, il figlio maggiore di LeBron e un giocatore di pallacanestro. Protettivo, nonostante i caratteri diversi, verso il fratellino Dom, molto vicino a suo padre mentre sogna di diventare un giorno un suo compagno di squadra.
  • Xosha, la figlia più giovane di LeBron, oltre che il suo pupillo. Adora stare sul campo e studiare le statistiche di gioco di suo padre.

Vi ricordiamo che pellicola vanterà la produzione di Ryan Coogler, regista di Black PantherCreed e Fruitvale Station, e uscirà nelle sale il il 16 Luglio 2021. Nell’originale del 1996, Bugs Bunny arruolava il campione di basket americano Michael Jordan e altre superstar dell’NBA per sfidare sul campo l’alieno Swackhammer e riconquistare la sua libertà e quella degli amici.

 
 

Wolverine: Hugh Jackman voleva Lee Daniels alla regia di un film

hugh jackman

Forse non tutti sanno che Lee Daniels, acclamato regista di Precious e The Butler, nonché creatore della serie Empire, avrebbe voluto realizzare un film dedicato a Wolverine, l’iconico mutante della Marvel interpretato per oltre 10 anni sul grande schermo da Hugh Jackman nella saga degli X-Men targata Fox.

In una recente intervista con Collider in occasione della promozione del suo nuovo film, The United States vs. Billie Holiday (grazie al quale la protagonista Andra Day ha vinto un Golden Globe come migliore attrice drammatica), Daniels ha spiegato che dopo il successo di Precious (quindi intorno al 2009) era stato contattato da Jackman in persona, il quale gli aveva suggerito di proporre allo studio un nuovo film di Wolverine.

Il regista all’epoca credeva di non avere l’esperienza necessaria per potere dirigere un film per un grande studio, ma nonostante i dubbi si presentò alla Fox per esporre loro la sua visione dell’iconico personaggio degli X-Men. Durante l’intervista, Daniels ha ricordato che quell’esperienza fu assolutamente disastrosa.

“Molti attori mi chiamano. Ricordo che dopo aver fatto Precious, Hugh Jackman ha chiamato e voleva che facessi un film su Wolverine. Così mi ha mandato in studio dalla Fox, immagino sia lì che li fanno. Non avevo mai fatto un film per uno studio prima ed è stato un disastro, tant’è che mi sono fermato… sì, è stato alla Fox, perché dopo mi sono fermato al Kentucky Fried Chicken e ho mangiato un intera porzione da sei di alette di pollo. È stato il peggior incontro della mia vita. Non so come Hugh abbia fatto a pensare a Wolverine guardando Precious, ma lo amo comunque. Ancora oggi siamo molto amici.”

Il futuro di Wolverine al cinema, oltre Hugh Jackman

Dopo l’uscita di Logan – The Wolverine del 2017, Hugh Jackman ha ufficialmente detto addio al personaggio. Al momento non sappiamo ancora chi raccoglierà l’eredità dell’attore australiano sul grande schermo, dal momento che il mutante con gli artigli d’adamantio debutterà prossimamente nel MCU. Chiunque si ritroverà ad interpretare il ​​personaggio di Wolverine avrà ovviamente l’arduo compito di doversi confrontare con un ritratto che ancora oggi è uno dei più popolari e dei più amati per quanto riguarda i film di supereroi.

 
 

Justice League Snyder Cut per errore su HBO Max 10 giorni prima del debutto

La Snyder Cut di Justice League è stata accidentalmente caricata sulla piattaforma HBO Max con 10 giorni di anticipo rispetto alla data programmata per il debutto, vale a dire il 18 marzo. Da quando è stata annunciata la data di uscita ufficiale, i fan di Zack Snyder hanno iniziato a contare i giorni, dal momento che è grazie a loro che la versione originale del cinecomic è divenuta finalmente realtà.

Con enorme sorpresa, però, nelle ultime ore Twitter è stato letteralmente invaso da post che hanno rivelato che HBO Max ha accidentalmente caricato la Snyder Cut con una settimana di anticipo. Stando a quanto dichiarato dai vari utenti, pare che il film di Snyder sia stato caricato al posto di Tom & Jerry: gli spettatori che avevano scelti di guardare il nuovo live action dedicato ai celebri personaggi creati da William Hanna e Joseph Barbera, sono rimasti increduli quando si sono ritrovati invece le immagini del nuovo taglio di Justice League.

Il leak della Snyder Cut arriva nel bel mezzo della campagna promozionale del film. Proprio di recente, infatti, sono stati rilasciati i teaser trailer e poster di ogni componente della Justice League che apparirà nel film, proprio in vista dell’imminente distribuzione fissata al 18 marzo. Non è chiaro cosa sia successo esattamente e come WarnerMedia sia potuta incappare in un errore del genere. Al momento la società statunitense non ha commentato in alcun modo l’accaduto.

Justice League: WB e Zack Snyder tra divergenze creative e continue pressioni

Nel corso degli anni (anche grazie alle dichiarazioni dello stesso regista) è diventato sempre più chiaro cosa sia successo in realtà tra la Warner Bros. e Zack Snyder all’epoca della produzione di Justice League. Il regista abbandonò il progetto a causa di una tragedia familiare (la tragica scomparsa di sua figlia), ma di recente ha ammesso che le continue divergenze creative con lo studio (unite alle costanti pressioni sempre da parte di quest’ultimo) non gli hanno mai permesso di lavorare al suo progetto nel modo in cui avrebbe voluto.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

 
 

80° anniversario di Wonder Woman, al via la campagna “Believe in Wonder”

Wonder Woman

DC, Warner Bros. Global Brands and Experiences e WarnerMedia celebrano con un evento globale gli 80 anni della Paladina della Giustizia e Guerriera per la Pace dell’universo DC, Wonder Woman, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Accogliendo la chiamata a vedere il mondo attraverso gli occhi di Wonder Woman e a “Believe in Wonder“, la celebrazione dell’80° anniversario mira a sottolineare il messaggio intramontabile e pertinente di speranza ed emancipazione della Supereroina, con contenuti originali, fumetti commemorativi, libri e collezioni, ed esperienze di moda globali. Questa campagna che si estenderà per vari mesi, culminerà con la celebrazione mondiale del Wonder Woman Day il 21 ottobre.

La celebrazione dell’80° anniversario di Wonder Woman include contenuti, comics, libri, moda e molto altro: 

  • Wonder Woman 1984”, l’attesissimo film diretto da Patty Jenkins con protagonista Gal Gadot, arriva in DVD, Blu-Ray, 4K e Steelbook 4K da venerdì 12 marzo. Nelle versioni Blu-Ray e 4K sono inclusi i contenuti extra del film, tra cui spiccano gli speciali “Scene Studies”, “The Making Of Wonder Woman 1984” e “Gal & Kristen”. Tutte le versioni sono già disponibili per il pre-order su Amazon.
  • Gli iconici e famosi titoli televisivi di Wonder Woman trovano nuova vita con l’esclusivo video “retro-remix”, che attinge alla nostalgia di Wonder Woman, con Gal Gadot che fa il caratteristico “giro” che Lynda Carter ha reso famoso nella serie originale.
  • DC e WarnerMedia annunciano un video dal potente impatto ispirato a Wonder Woman, che mostra l’incidenza delle donne di tutto il mondo. Quest’anno, WarnerMedia produrrà video che puntano i riflettori su 80 “Women of Wonder” tra cui donne “reali”, giornaliste di network e talenti, figure culturali, esperte, influencer e celebrità che – come la stessa Wonder Woman – emergono nel loro campo, come delle vere eroine della vita reale, dandoci delle motivazioni per “Believe in Wonder“.
  • Le Designer di fama mondiale Venus Williams, Camilla e Azede Jean-Pierre hanno collaborato con Warner Bros. Consumer Products, per le collezioni di moda ispirate a Wonder Woman. È ora disponibile la linea di abbigliamento sportivo “I Am Wonder Woman” di EleVen, della campionessa internazionale di tennis ed imprenditrice Venus Williams. È inoltre disponibile una lussuosa collezione in edizione limitata della designer australiana Camilla, ed infine, alla fine di questo mese, la pluripremiata designer Azede Jean-Pierre presenterà una collezione personalizzata con capolavori mai visti prima.
  • A partire da oggi, DC onora la creazione e l’eredità di Wonder Woman rendendo All-Star Comics #8 (la prima apparizione di Wonder Woman), Sensation Comics #1 (il primo fumetto intitolato a Wonder Woman) e Wonder Woman #1 (1942 ) disponibili e gratuiti su DC UNIVERSE INFINITE.
  • Viene altresì oggi annunciato che Wonder Woman 80th Anniversary 100-Page Spectacular riunirà alcuni dei più grandi narratori di fumetti e intrattenimento per un tributo a Wonder Woman, in un souvenir da collezione che sarà disponibile ad ottobre in occasione del Wonder Woman Day. Gli appassionati potranno leggere storie originali ed osservare un bellissimo art montage dell’artista vincitore dell’Eisner Award, Yanick Paquette (Wonder Woman: Earth One) con i colori di Nathan Fairbairn.
  • DC debutta con la custom art che rende omaggio al retaggio di Wonder Woman con uno sguardo al suo futuro. Il design pop art è stato creato da INNOCEAN USA, che ha anche disegnato il logo dell’80° anniversario, e si è ispirato all’iconica copertina di Wonder Woman # 4 (2016) dell’artista Nicola Scott.

Contenuti ed esperienze aggiuntive che onorano il potere delle donne e la nostra Wonder Woman:

  • DC UNIVERSE INFINITE: le nuove selezioni di Wonder Woman saranno rese disponibili alla lettura gratuita ogni mese, insieme a raccolte curate che celebrano storie fondamentali nel corso dei decenni. Consultate il DC Community Book Club per alcune imminenti proposte di Wonder Woman, e conversazioni epiche con altri fan!
  • DC Shop: acquista qui l’esclusiva maglietta “Believe in Wonder” dell’80° anniversario di Wonder Woman.
  • Storie in Digitale: i fan di tutte le età potranno divertirsi ascoltando quattro nuovissime storie su You Choose Wonder Woman Stories di Capstone disponibili tramite l’Assistente Google qui oggi! Gli utenti di Google possono anche dire “Ehi Google, vai su Wonder Woman Stories” o “Vai su You Choose Wonder Woman Stories” per visualizzarle sul proprio dispositivo. Inoltre,Serial Box pubblicherà la loro storia serializzata Wonder Woman: Heartless esclusivamente tramite l’app Serial Box. Questa storia è ora disponibile per il pre-ordine e uscirà il 25 marzo.
  • Warner Bros. Games celebrerà l’anniversario di Wonder Woman tutto l’anno, tramite promozioni e attivazioni speciali nei suoi popolari titoli di gioco in corso, come DC Universe Online, Injustice 2 e DC Legends. Inoltre, Nintendo si unirà ai festeggiamenti il ​​4 giugno 2021 con l’uscita di DC Super Hero Girls: Teen Power, un nuovissimo titolo per il sistema Nintendo Switch con Wonder Woman in un ruolo principale, al fianco di Batgirl e Supergirl, mentre cercano di proteggere Metropolis da un temibile gruppo di nemici.
  • DC Wonder Woman Virtual Run (5K o 10K) di Rugged Races in collaborazione con Warner Bros. Consumer Products tornerà per il secondo anno dopo il record di partecipanti del 2020. Famiglie e singoli scopriranno che la corsa virtuale è un ottimo modo per muoversi, e portare nelle loro vite un po’ dell’invincibile spirito guerriero di Wonder Woman. Le registrazioni apriranno a luglio. Per ulteriori informazioni visitate il sito dcwonderwomanrun.com.
 
 

Underworld – Evolution: trama e cast del secondo film della saga

Underworld - Evolution film

Con il film del 2003 Underworld ha avuto inizio quella che è oggi considerata tra le più importanti saghe di genere horror degli ultimi anni. Composta da cinque film, questa ha portato sul grande schermo lo scontro tra vampiri e licantropi, creature fantastiche che ben prima di Twilight hanno mostrato qui tutto il loro potenziale. Il primo film, diretto da Len Wiseman, è oggi considerato un vero e proprio cult del suo genere, capace di combinare al suo interno numerosi generi per dar vita ad una storia quantomai avvincente. Nel 2006 è poi arrivato al cinema il suo primo sequel, Underworld – Evolution, nuovamente diretto da Wiseman.

La storia scritta da  Danny McBride presenta anche stavolta quella serie di elementi tipici tanto dell’horror quanto del fantasy. In particolare, infatti, è l’aspetto visivo del film a colpire. Cupo e ricco di violenza, questo mostra in modo più che adeguato tutta la brutalità che intercorre tra le due fazioni opposte. Ed è stata proprio questa sua atmosfera a decretare il successo di Underworld, attirando tanto i fan del genere quanto dei nuovi curiosi. Non capita infatti tutti i giorni di poter vedere due delle creature più celebri della cultura popolare darsi battaglia fino all’ultimo sangue.

Con un budget di 45 milioni di dollari, e un incasso di 113, questo secondo capitolo ha confermato l’interesse nei confronti della saga. La storia inizia così ad espandersi sempre di più, lasciando già da qui intravedere alcuni risvolti futuri che non faranno che generare ulteriore attesa e coinvolgimento. Prima di intraprendere una visione di questo secondo film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Underworld – Evolution: la trama del film

Come il precedente, anche questo secondo capitolo porta avanti la battaglia tra i Vampiri e Lycan. Le origini delle due specie vengono qui esplorate con un tuffo nel passato. Qui si fa la conoscenza del vampiro Marcus, il quale insieme al temibile Viktor, imprigiona suo fratello William, capostipite dei Lycan. Secoli dopo, Marcus si è ora risvegliato dal suo stato di morte apparente, scoprendo di essere stato reso un ibrido tra vampiro e licantropo. Desideroso di liberare suo fratello e governare ora con lui il mondo, Marcus inizia la propria ricerca della prigione di William. Lungo la sua strada lascerà una scia di morte e distruzione, che genereranno non poca paura tra i vampiri. L’unica che sembra poterlo fermare è Selene.

La vampira inizia infatti da subito l’inseguimento, dovendosi però scontrare con una serie di difficoltà. Per prevedere le mosse del rivale, dovrà infatti a sua volta scoprire il ruolo dove è tenuto prigioniero William. Con l’aiuto di Michael e di Alexander Corvinus, cercherà di scoprire quanto prima ciò che le occorre sapere, nel tentativo di acquisire abbastanza potere da avere speranze di sconfiggere Marcus. In quella che si configura come una vera e propria corsa contro il tempo, la guerra tra Vampiri e Lycan sarà sempre più in procinto di esplodere in qualcosa di ingestibile. Uno scenario che Marcus auspica, così da poter finalmente assumere il potere a cui si sente destinato.

Underworld - Evolution cast

Underworld – Evolution: il cast del film

Ad interpretare l’iconica vampira Selene vi è l’attrice Kate Beckinsale. Questa, che fino a quel momento aveva recitato prevalentemente in film in costume, accettò nuovamente la parte con grande entusiasmo. L’attrice desiderava infatti cimentarsi con nuovi generi, andando contro l’immagine che si era costruita fino a quel momento. Grazie ai film di Underworld è infatti divenuta principalmente nota come eroina di film action. Anche per questo film si sottopose ad un lungo addestramento, al fine di poter eseguire personalmente anche le acrobazie più complesse. L’attrice ha inoltre dovuto nuovamente richiedere il taglio di una scena di sesso, poiché contraria a recitare interamente nuda.

La figlia della Beckinsale, Lily Mo Sheen, è presente nei panni di una giovanissima Selene. Scott Speedman, anch’egli già presente nel primo film, riprende il ruolo del medico Michael Corvin, il quale viene qui ora esplorato nella sua nuova natura di ibrido. L’attore Tony Curran, che aveva già interpretato un vampiro in Blade II, è qui Marcus Corvinus. Nell’assumere i panni del villain, l’attore richiese di poter tenere i canini da vampiro anche al di fuori delle riprese, così da rimanere nel personaggio. Suo fratello William, invece, è interpretato da Brian SteeleDerek Jacobi è invece Alexander Corvinus, discendente di Marcus ma alleato di Selene. Gli attori Zita Gorog e Bill Nighy compaiono brevemente nei panni di Amelia e Viktor, il leggendario vampiro.

Underworld – Evolution: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come anticipato, il grande successo del film ha permesso la realizzazione di una vera e propria saga cinematografica. Questa è infatti proseguita con Underworld – Il risveglio del 2012. Nel 2017 è infine uscito Underworld: Blood Wars, attualmente capitolo conclusivo della saga. È in realtà stato annunciato anche un sesto film, ma la Beckinsale, protagonista di tutti i sequel, ha dichiarato di non avere intenzione di riprendere il ruolo di Selene. Oltre a questi titoli, nel 2009 è stato rilasciato il primo e unico prequel della saga. Intitolato Underworld – La ribellione di Lycans, questo va a narrare le origini della guerra tra vampiri e licantropi, e non presenta dunque il personaggio di Selene.

Prima di vedere tali sequel, è possibile fruire di Underworld – Evolution grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 8 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 
 

PGA Awards 2021: tutte le nominations

PGA Awards

Sono state annunciate le nomination ai PGA Awards 2021 (Producers Guild of America Awards), i premi della gilda dei produttori che spesso sono uno specchio di quello che succederà agli Oscar. Ecco di seguito tutti i nominati per le categorie di cinema e televisione:

CINEMA

Darryl F. Zanuck Award for Outstanding Producer of Theatrical Motion Pictures:

Borat 2
Judas and the Black Messiah
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Minari
Nomadland
One Night in Miami…
Una donna promettente
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7

Award for Outstanding Producer of Animated Theatrical Motion Pictures:

I Croods 2 – Una nuova era
Onward
Over the Moon
Soul
Wolfwalkers

Award for Outstanding Producer of Documentary Motion Pictures:

David Attenborough: A Life on Our Planet
Dick Johnson Is Dead
My Octopus Teacher
Softie
A Thousand Cuts
Time

TELEVISIONE

Norman Felton Award for Outstanding Producer of Episodic Television — Drama

Better Call Saul
Bridgerton
The Crown
The Mandalorian
Ozark

Danny Thomas Award for Outstanding Producer of Episodic Television — Comedy

Curb Your Enthusiasm
The Flight Attendant
Schitt’s Creek
Ted Lasso
What We Do in the Shadows

David L. Wolper Award for Outstanding Producer of Limited Series Television:

I May Destroy You
Normal People
La Regina degli Scacchi
The Undoing
Unorthodox

Award for Oustanding Producer of Televised or Streamed Motion Pictures:

Bad Education
Dolly Parton’s Christmas on the Square
Hamilton
Jane Gooddall: The Hope
What the Constitution Means to Me

Award for Outstanding Producer of Non-Fiction Television:

60 Minutes
The Last Dance
Laurel Canyon
McMillion$
Tiger King: Murder, Mayhem, and Madness

Award for Outstanding Producer of Live Entertainment & Talk Television:

8:46 – Dave Chappelle
The Daily Show with Trevor Noah
Last Weed Tonight with John Oliver
The Late Show with Stephen Colbert
Saturday Night Live

Award for Outstanding Producer of Game & Competition Television:

The Amazing Race
The Masked Singer
Nailed It!
RuPaul’s Drag Race
The Voice

Fonte: EW

 
 

WandaVision: il futuro di ogni personaggio della serie

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUL FINALE DI WANDAVISION!

Dopo nove fantastici episodi, WandaVision, il primo progetto della Fase 4 del MCU, è finalmente giunto a conclusione. Sebbene la serie sia riuscita – almeno in parte – a configurarsi come prodotto autonomo, il finale (ma non solo) ha chiaramente mostrato che si collegherà al più ampio MCU. Quale futuro è in serbo per i personaggi dello show? Scopriamolo insieme grazie a Screen Rant

1Ralph

Nonostante affermi di essere il fratello morto di Wanda, Pietro, Monica scopre che la persona che Agatha stava controllando era solo un residente di Westview di nome Ralph Bohner.

Monica è stata in grado di liberarlo dall’incantesimo della strega togliendogli una collana incantata attorno al collo, che gli ha permesso di “falsificare” i poteri di Quicksilver. Anche se molti fan avrebbero amato che fosse il “vero” Quicksilver dall’universo Fox, è stata comunque una bella strizzatina d’occhio agli appassionati dei film degli X-Men.

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Shay Mitchell: 10 cose che non sai sull’attrice di Pretty Little Liars

shay mitchell

Shay Mitchell è nata con il nome di Shannon Mitchell a Toronto, in Canada. La madre è filippina, mentre il padre ha origini irlandesi e scozzesi. Amante delle arti performative da bambina, ha cominciato a prendere lezioni di danza all’età di cinque anni e, poco dopo il suo trasferimento a Vancouver all’età di cinque anni, ha risposto a delle audizioni aperte per modelle preadolescenti, cominciando così una carriera nella moda, e che l’ha portata a lavorare per diverse compagnie e a viaggiare tra Bangkok, Hong Kong e Barcellona.

Il ruolo nella serie Pretty Little Liars, che l’ha resa famosa globalmente, è arrivato all’età di 21 anni. Anni dopo, l’attrice fa ancora la professione che ama, è diventata il modello di molte ragazzine per l’aver interpretato il ruolo di una ragazzina lesbica come molta naturalezza, è amata per la propria bellezza ed è particolarmente attiva sui social, oltre ad avere il proprio canale YouTube.

Shay Mitchell: Pretty Little Liars

shay mitchell

1) Il ruolo in Pretty Little Liars è quello che ha fatto di Shay Mitchell una celebrità mondiale. Alle audizioni, si è inizialmente presentata per il ruolo di Spencer Hastings. Ha provato poi per il ruolo di Emily Fields, con il quale la squadra di casting stava avendo delle difficoltà: dopo aver visto due provini registrati, stavano per affidare il ruolo alla seconda attrice. Ma di persona, Shay fu capace di entrare completamente nel ruolo di Emily, facendo un’ottima impressione sui presenti ed aggiudicandosi il ruolo.

Shay Mitchell in You

Nel 2018 l’attrice è stata membro del cast di You, la serie originale Netflix basata sull’omonimo romanzo di Caroline Kepnes nel quale recita al fianco di Penn Badgley. Nel 2019 è stata tra le protagoniste di Dollface, serie tv creata da Jordan Weiss per Hulu. In Italia la serie arriverà dal 5 Marzo 2021 come prodotto Star Original, canale per adulti di Disney+.

Shay Mitchell in The Heiresses

Sempre nel 2019 è stata tra le protagoniste di The Heiresses la serie creata da I. Marlene King.

2) La sessualità del personaggio di Emily fu controverso all’uscita della prima stagione di Pretty Little Liars. Nel libro Emily era bisessuale, viene resa lesbica nella serie tv. Una compagnia ritirò le pubblicità relative allo show. All’inizio si pensò fosse a causa della relazione tra Aria e il proprio insegnante, ritenuta scandalosa, ma la ragione era in realtà il personaggio di Emily. Ma l’attrice è particolarmente orgogliosa del lavoro fatto, soprattutto perché Pretty Little Liars fu uno dei primi programmi a parlare apertamente di omosessualità femminile. E Shay Mitchell ne è particolarmente felice, perché ha avuto un impatto positivo su molte persone: molte sono infatti le fan che l’hanno ringraziata per averle aiutate a fare coming out.

3) Shay Mitchell e le altre attrici di Pretty Little Liars hanno tatuaggi coordinati. Infatti, si sono tatuate le iniziali del proprio personaggio sul dito indice, quello che dice “shhh”. Inizialmente, Shay non voleva partecipare alla cosa, per paura del dolore (soprattutto sul dito!) Dopo aver insistito per fare dei tatuaggi all’henné, alla fine ha ceduto.

Shay Mitchell Instagram

4) Shay Mitchell è molto attiva su Instagram, e il suo profilo ci rivela molto sulla sua vita di tutti i giorni. L’attrice, infatti, ama molto viaggiare, ma un paio di mesi fa è stata accusata di aver falsificato le foto dei suoi viaggi in Asia. Il suo profilo ha 19 milioni di follower, ma sembra che alcune delle fotografie siano state prese da internet e postate come se fossero sue. Infatti, in una delle stories incriminate, che mostra dei palazzi di notte con la scritta “night views”, si vede, in un angolo, il cursore di un computer. Inoltre, mentre l’attrice ha presentato la fotografia come un palazzo di Hong Kong, in molti lo hanno riconosciuto come un famoso edificio di Tokyo. La fotografia originale è stata trovata, e l’attrice si è difesa dicendo che si trattava effettivamente di fotografie trovate su Pinterest e Tumblr, e condivise come ispirazione. Inoltre, ha postato fotografie di se stessa durante i propri viaggi a Hong Kong come prova di esserci stata davvero.

5) Oltre alla sua passione per i viaggi, il profilo Instagram di Shay Mitchell ci dice altro sulle passioni dell’attrice: la sua ossessione per la pizza, per il cibo piccante e la salsa Siracha.

6) Ma il cibo non è sempre stata una nota di serenità nella vita di Shay Mitchell. L’attrice, infatti, come molte delle star del cast di Pretty Little Liars, ha sofferto di disturbi alimentari. Ha dichiarato, infatti, di essere arrivata a non mangiare per un giorno intero, costringendosi a sentirsi poi affamata, stanca, e tristissima. Quando si è accorta di quanto la propria ossessione per le taglie la rendesse triste, si è accorta di dover cambiare qualcosa: ora, cerca di essere sana e felice, anziché concentrarsi sul proprio peso.

Bliss di Shay Mitchell

shay mitchell

7) È stata co-autrice di un romanzo, scritto con la migliore amica Michaela Blaney. Si intitola Bliss, e parla di un’aspirante attrice di ventun’anni che cerca di avere successo nella professione.

8) Il libro non è l’unica collaborazione con l’amica Michaela Blaney: infatti, le due gestiscono un sito di lifestyle, il blog di Shay. Scrivono di moda, salute, bellezza, e tutto quello che ci sta in mezzo. Si chiama Amore and Vita, e la nuova versione sta per arrivare online.

Shay Mitchell e Ashley Benson

shay mitchell

9) Il suo soprannome è “Shay Buttah”, o “Buttah”. Lei e la sua migliore amica, la star di Pretty Little Liars Ashley Benson, amano chiamarsi con i nomi “Buttah and Benzo”. Non solo: hanno un hashta, #ButtahBenzo, e Shay indossa spesso una collana con il nome Buttah in onore dell’amicizia.

10) Ha uno show con Ashley Benson. Non solo Pretty Little Liars, ma le due fanno anche delle chat UStream insieme. Inoltre, Shay Mitchell ha raccontato di come i fan abbiano insistito per avere uno show YouTube, che le ha spinte a dare origine a The Buttah-Benzo Show.

 
 

Captain Marvel 2: Brie Larson spera di continuare a essere un simbolo di forza

brie larson

Brie Larson è stata ufficialmente annunciata come interprete di Captain Marvel durante il Comic-Con di San Diego del 2016. Il film primo dedicato a Carol Danvers è stato poi girato nel 2018 e distribuito nel 2019, diventando il primo cinecomic del MCU ad essere co-diretto da una donna.

Da allora Larson è tornata nei panni del personaggio in Avengers: Endgame, mentre a breve dovrebbero ufficialmente partire le riprese dell’attesissimo Captain Marvel 2, che arriverà nelle sale a novembre del 2022. Il ruolo è sempre stato molto importante per l’attrice premio Oscar: la stessa ha sempre definito Captain Marvel un “simbolo” a cui “diverse tipologie di persone” cercano di ispirarsi. Larson ha sempre specificato che il personaggio appartiene a chiunque voglia identificarsi con esso e proprio di recente ha ribadito questa sua convinzione, spiegando qualcosa in più in relazione al suo legame con Carol.

In un nuovo video diffuso attraverso il suo canale YouTube ufficiale, realizzato in occasione dei due anni dall’uscita del primo Captain Marvel, Larson ha risposto ad alcune domande dei fan. È stata quindi l’occasione per l’attrice di spiegare quanto sia entusiasta dell’idea che i fan usino Carol Danvers/Captain Marvel come simbolo di forza per superare i momenti difficili delle loro vite.

“Sono cambiata davvero tanto. Sono cresciuto davvero tanto. Per questo, sono davvero entusiasta di vedere cosa potrà portare a Carol e al sequel di Captain Marvel grazie a chi sono ora”, ha spiegato Brie Larson. “Vedere come avete accolto Carol e l’avete trasformata in un simbolo è stato assolutamente straordinario e incredibile. Per affrontare le difficoltà della vita, per ritrovare la forza necessaria per affrontare certi momenti… avete sempre fatto riferimento a questo personaggio e trovato in lei qualcosa, al di là che si trattasse di una battuta tratta dal film o dai fumetti. Sono entusiasta all’idea di poter far crescere ancora di più tutto ciò. Per quanto riguarda il sequel, ogni volta mi viene chiesto cosa posso dire e cosa non posso dire. Ma la verità è che non posso dire assolutamente niente!”

Tutto ciò che sappiamo su Captain Marvel 2

Captain Marvel 2, il sequel del cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci saranno Iman Vellani (Ms. Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà l’11 novembre 2022.

 
 

Harry Potter e la maledizione dell’erede: il film potrebbe diventare realtà?

Harry Potter and the Cursed Child

La saga letteraria di Harry Potter si è ufficialmente conclusa con I doni della morte, nonostante la Warner Bros. sia riuscita ad estendere il franchise cinematografico a otto episodi, dividendo l’adattamento del romanzo conclusivo in due film.

Da allora ci sono stati i film della saga spin-off, Animali Fantastici, nonostante il secondo (ad oggi ne sono stati realizzati due, mentre un terzo è attualmente in produzione) non sia stato accolto particolarmente bene dalla critica e non abbia raccolto quanto sperato al botteghino. Di conseguenza, l’entusiasmo per il terzo sopracitato capitolo è stato in qualche modo smorzato. Tuttavia, una volta terminata la saga con protagonista Newt Scamander (sono previsti ancora altri due film, per un totale di cinque episodi), i fan si chiedono cosa accadrà al longevo franchise.

Durante un intervento alla Morgan Stanley Technology, Media & Telecommunications Conference, Jason Kilar, CEO di WarnerMedia, ha anticipato quale potrebbe essere il futuro del Wizarding World sul grande schermo dopo la conclusione della saga di Animali Fantastici. “C’è questa piccola cosa chiamata Harry Potter, che è uno dei franchise più amati”, ha dichiarato Kilar (via The Hollywood Reporter). “Siamo incredibilmente grati di avere la possibilità di collaborare con J.K. Rowling. Direi che c’è anche molto da esplorare”.

La fonte sottolinea che le dichiarazioni di Kilar potrebbero fare riferimento alla tanto chiacchierata serie tv in live action in arrivo su HBO MAX. Tuttavia, riporta anche che “la Warner Bros. potrebbe decidere di sviluppare un nuovo tent-pole basato sullo spettacolo teatrale Harry Potter e la maledizione dell’erede.”

In attesa di eventuali nuovi dettagli, ricordiamo che Harry Potter e la maledizione dell’erede è diviso in due parti. La storia si concentra sugli anni da “babbano” di Harry, quando era soltanto un orfano sfortunato che viveva in un sottoscala ed era malmenato dal prepotente cugino.

 
 

Eagle Pictures inaugura nuova collana Home Video Oscar Cult

oscar cult home video

Eagle Pictures inaugura inoltre la nuova collana Home Video OSCAR CULT, dedicata ai film più emozionanti di sempre protagonisti della notte degli Oscar, disponibili in edizioni a tiratura limitata e numerata e contenenti card illustrate da collezione. I film di questa collana saranno disponibili in un’imperdibile edizione COMBO (contenente il doppio formato DVD + Blu-ray) arricchita da una card illustrata esclusiva, realizzata in collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics.

Tra i primi titoli della collana troviamo “GREEN BOOK”, indimenticabile storia vera con Viggo Mortensen e Mahershala Ali premiata con 3 Oscar, l’emozionante “IL DISCORSO DEL RE”, vincitore di 4 Premi Oscar e con un eccezionale Colin Firth nei panni di Re Giorgio VI, l’indimenticabile “BALLA COI LUPI” diretto ed interpretato da Kevin Costner e insignito di 7 Premi Oscar, “IL CACCIATORE”, cult di Michael Cimino vincitore di 5 Premi Oscar con protagonista Robert De Niro e il film “LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE” di Mel Gibson, vincitore di 2 Premi Oscar.

Dal 24 marzo arriva in Home Video per la collana 4Kult di Eagle Pictures l’edizione speciale a tiratura limitata del grande cult “SORVEGLIATO SPECIALE”, edito in un’imperdibile edizione COMBO contenente il doppio formato Blu-ray e 4K e una card da collezione numerata. Gli iconici Sylvester Stallone e Donald Sutherland sono protagonisti di uno dei film di genere più apprezzati di sempre, diretto da John Flynn, che racconta una storia di carcere violento. Frank Leone (Sylvester Stallone), detenuto modello prossimo alla scarcerazione, viene improvvisamente portato nel penitenziario gestito dal cinico direttore Warden Drumgoole (Donald Sutherland) che gli ha, oltretutto, giurato vendetta per un’evasione del passato. Frank subisce ogni sorta di sopruso fisico e psicologico ma solo col buon senso riuscirà a sconfiggere lo spietato avversario.

 
 

Spider-Man: No Way Home, per Tom Holland è stato il più difficile da girare

Spider-Man: No Way Home film 2021

Tom Holland ha definito Spider-Man: No Way Home il film più difficile da realizzare tra tutti quelli dei Marvel Studios a cui ha preso parte. Il giovane attore interpreta Peter Parker dal 2016, anno in cui ha fatto il suo trionfante debutto in Captain America: Civil War. Da allora, è apparso in due standalone e in due film dedicati agli Avengers.

Spider-Man: No Way Home chiuderà ufficialmente la nuova trilogia dell’Uomo Ragno, dal momento che il contratto di Holland scadrà proprio dopo l’uscita del film (nonostante l’attore abbia già specificato di essere pronto a continuare). Le riprese di No Way Home sono attualmente in corso e in base a quello che sappiamo, sembra proprio che sarà uno dei più grandi film del MCU mai prodotti. Al di là dell’esplorazione del Multiverso e della possibile presenza delle passate iterazioni di Spider-Man, lo stesso Holland ha costantemente esaltato il progetto durante le recenti interviste.

Il giovane attore ha già definito No Way Home il film di supereroi più ambizioso di sempre (facendo riferimento alla categoria degli standalone, e non a quella degli ensemble), e ha anche anticipato che il threequel conterrà al suo interno la scena di combattimento più impressionante che si sia mai vista in un cinecomic. Più di recente, Holland ha continuato a pubblicizzare l’incredibile portata del film in una recente ospitata all’interno del podcast Skip or Watch.

L’attore ha confermato di essere ancora impegnato con le riprese. “Mi sto davvero divertendo a girarlo”, ha spiegato. Tuttavia, non potendo condividere alcun dettaglio sulla trama, ha aggiunto: “È stata comunque molto dura. È sicuramente il più difficile che abbiamo mai girato”.

Questo è il sesto film del MCU a cui Holland prende parte, e chiaramente si preannuncia come uno dei più grandi (al pari probabilmente di Endgame). Il MCU ci ha sempre abituato a film di grandi dimensioni, anche quando si trattava di episodi dedicati ai singoli eroi (basti pensare a Civil War, pubblicizzato fin da subito come un vero e proprio film sugli Avengers). Di certo la portata dei film dedicati a Spider-Man, almeno fino ad oggi, è sempre stata contenuta, quindi sarà molto interessante vedere quali effetti avrà No Way Home sul futuro dell’universo condiviso.

Cosa sappiamo di Spider-Man: No Way Home?

Le riprese di Spider-Man: No Way Home sono in corso ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Dovrebbe arrivare al cinema a dicembre 2021.

 
 

WandaVision 9: a chi fa davvero riferimento la profezia di Agatha?

Agatha Harkness
Kathryn Hahn as Agatha Harkness in Marvel Studios' WANDAVISION exclusively on Disney+. Photo courtesy of Marvel Studios. ©Marvel Studios 2021. All Rights Reserved.

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUL FINALE DI WANDAVISION!

Kathryn Hahn as Agatha Harkness in Marvel Studios’ WANDAVISION exclusively on Disney+. Photo courtesy of Marvel Studios. ©Marvel Studios 2021. All Rights Reserved.

Chi è lo Stregone Supremo di WandaVision? Nel finale della serie Marvel disponibile su Disney+, Wanda Maximoff ha finalmente accolto i poteri di Scarlet Witch durante la sua battaglia con Agatha Harkness, la potentissima strega il cui obiettivo è sempre stato quello di rubare la magia di Wanda. Tuttavia, durante il loro scontro, Agatha ha rivelato che il Libro dei Dannati, noto anche come “Darkhold”, contiene un intero capitolo su di lei, e una profezia che la riguarda. Leggendo il libro, Agatha fa riferimento non solo al futuro oscuro di Wanda, ma anche al suo potere in confronto a quello dello “Stregone Supremo”. A chi si fa riferimento quando si parla di Stregone Supremo? Ma soprattutto, Scarlet Witch è destinata ad affrontarlo se diventerà cattiva?

Sebbene la risposta più intuitiva (e scontata) sarebbe Doctor Strange, è importante sottolineare che a Strange non è gli è stato automaticamente concesso quel titolo dopo la morte dell’Antico in Doctor Strange del 2016. Secondo Wong, infatti, Strange aveva ancora molto da imparare: “La notizia della morte dell’Antico si diffonderà attraverso il Multiverso. La Terra non ha uno Stregone Supremo che possa difenderla. Dobbiamo essere pronti”. Anche se Doctor Strange sembra aver imparato molto da allora, come dimostrato anche dalla varietà di potenti incantesimi usati in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, non c’è ancora alcuna conferma ufficiale abbia ricevuto, nel MCU, il grado e il titolo che ha nei fumetti.

In ogni caso, lo Stregone Supremo potrebbe trovarsi nei guai nel futuro del MCU, poiché la lettura di Agatha dal “Darkhold” rivela che il potere di Scarlet Witch “supera quello dello Stregone Supremo”. Inoltre, non bisogna dimenticare che Agatha ha detto a Wanda che il suo destino è distruggere il mondo. Anche se Wanda sembra piuttosto determinata a forgiare la propria strada e non lasciare che Agatha determini chi è o cosa potrebbe diventare, le implicazioni di questa profezia sono decisamente oscure, soprattutto se un giorno Wanda e lo Stregone Supremo dovessero – come da profezia – opporsi l’una all’altro. È anche possibile che le parole di Agatha facciano riferimento ad uno Stregone Supremo che esiste già (e potrebbe essere lo stesso Strange).

Indipendentemente dal fatto che Doctor Strange abbia o meno già ottenuto il titolo di Stregone Supremo dopo i film degli Avengers, sembra essere comunque il candidato più probabile. Se non è ancora in possesso di quel titolo, è probabile che grazie agli eventi di Doctor Strange in the Multiverse of Madness vedremo finalmente il personaggio guadagnarselo all’interno del MCU. Tuttavia, sappiamo che anche Wanda sarà presente nel sequel, anche se resta da vedere se sarà un’alleata o un nemico. Considerata la profezia di Agatha, potrebbero essere validi entrambi i ruoli. Tuttavia, il finale della serie ha rivelato una proiezione di Wanda che studia proprio dal “Darkhold” dopo aver sconfitto Agatha e lasciato la città di Westview, che sicuramente non è un modo positivo per apprendere i dettami più sottili della magia.

Sebbene ci sia ancora una possibilità che il ruolo dello Stregone Supremo possa appartenere a qualcun altro nel MCU, il problema più grande è che, almeno apparentemente, non sarà in grado di fermare Wanda/Scarlet Witch. Se quest’ultima dovesse decidere di diventare cattiva e seguire il suo destino come preannunciato nel “Darkhold”, è chiaro che il MCU si troverà ad affrontare tempi oscuri e pericolosi.

 
 

The Falcon and the Winter Soldier: nuovo promo “Coworkers”

The Falcon and the Winter Soldier

Disney+ ha diffuso il nuovo intenso promo “Coworkers” di The Falcon and The Winter Soldier, l’attesissima nuova serie targata Marvel Studios. La nuova serie composta da sei episodi debutterà in esclusiva su Disney+ il 19 marzo 2021.

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The Falcon And The Winter Soldier, la serie tv

The Falcon and The Winter Soldier è la serie di prossima uscita nel quale Anthony Mackie e Sebastian Stan  riprenderanno i loro ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.

Vi ricordiamo che nel cast di The Falcon and The Winter Soldier è previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo. Per quanto concerne la serie di The Falcon and The Winter Soldier, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

 
 

Avengers: Endgame, Frank Grillo era contrario al ritorno di Crossbones

Frank Grillo, che ha interpretato Brock Rumolow/Crossbones nel MCU, ha confermato che inizialmente non era convinto di voler tornare in Avengers: Endgame. Il personaggio di Rumolow è stato introdotto per la prima volta sul grande schermo in Captain America: The Winter Soldier nel ruolo di un agente doppiogiochista dell’Hydra. Successivamente, è apparso in Captain America: Civil War (dove è stato ucciso) e in Endgame (lo vediamo apparire in una scena durante il viaggio nel tempo).

Agli occhi della maggior parte dei fan, la scena madre di Rumlow è sicuramente quella presente in The Winter Soldier, quando il personaggio si ritrova a combattere contro Steve Rogers all’interno di un ascensore. Quella battaglia è stata rivisitata in Endgame, ma in quel caso Steve ha evitato il conflitto giurando fedeltà all’Hydra (per finta, naturalmente). Di recente era stato proprio Grillo a confermare che il personaggio di Crossbones ha chiuso il MCU e ora l’attore ha rivelato che inizialmente non era pienamente convinto di fare ritorno per Endgame.

Intervistato all’interno del podcast Lights Camera Barstool, Frank Grillo ha ammesso di non essere stato propriamente entusiasta all’idea di riprendere il ruiolo di Rumlow per un cameo in Avengers: Endgame. In effetti, come ricorda l’attore, all’inizio era abbastanza irremovibile: aveva persino rifiutato l’offerta quando gli era stata fatta attraverso una telefonata. Tuttavia, dopo una discussione persuasiva avvenuta con suo figlio, alla fine Grillo alla fine ha riconsiderato la sua posizione e ha accettato di prendere parte al film.

“L’arco narrativo di Crossbones ha preso una svolta. Lui non c’era in quel film. Anzi, è uscito dalla serie abbastanza velocemente. Ero un po’ arrabbiato, perché avevo firmato un contratto per sette film. Credevo che avrei fatto parte dell’universo Marvel, ma non è stato così. Poi mi hanno chiamato e mi hanno detto che avevano bisogno di me. Volevo sapere per cosa, ma non potevano scendere nei dettagli. Allora li ho detto di no e ho riagganciato. Poi mi ha figlio di 22 anni mi ha convinto. Mi ha detto che non doveva importarmi se ero nel film anche solo per 10 secondi. Ero comunque parte della storia. Era importante che io ci fossi.”

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019. Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris EvansMark RuffaloChris Hemsworth e Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

 
 

Critics Choice Awards 2021: tutti i vincitori

Critics Choice Awards 2021

Dopo i Golden Globes 2021, domenica sera è stata la volta dei Critics Choice Awards 2021, che hanno assegnato i loro riconoscimenti a cinema e televisione. Trai più nominati ci sono stati Netflix, HBO, la A24 e Amazon Studios, che sta conquistando terreno sulla streamer concorrente.

Ecco tutti i vincitori dei Critics Choice Awards 2021

 

  • Best Supporting Actor: Daniel Kaluuya, “Judas and the Black Messiah” (Warner Bros)
  • Best Supporting Actress: Maria Bakalova, “Borat Subsequent Moviefilm” (Amazon Studios)
  • Best Supporting Actress in a Drama Series: Gillian Anderson, “The Crown” (Netflix)
  • Best Supporting Actor in a Drama Series: Michael K. Williams, “Lovecraft Country” (HBO)
  • Best Supporting Actor in a Movie Made for Television or Limited Series: Donald Sutherland, “The Undoing” (HBO)
  • Best Supporting Actress in a Movie Made for Television or Limited Series: Uzo Aduba, “Mrs. America” (FX)
  • Best Young Actor or Actress: Alan S. Kim, “Minari” (A24)
  • Best Actor in a Drama Series: Josh O’Connor, “The Crown” (Netflix)
  • Best Actress in a Drama Series: Emma Corrin – “The Crown” (Netflix)
  • Best Actress in a Movie Made for Television or Limited Series: Anya Taylor-Joy – “The Queen’s Gambit” (Netflix)
  • Best Actor in a Movie Made for Television or Limited Series: John Boyega – “Small Axe” (Amazon Prime Video)
  • Best Comedy: “Palm Springs” (Hulu/Neon)
  • Best Comedy Special: “Jerry Seinfeld: 23 Hours to Kill” (Netflix) & “Michelle Buteau: Welcome to Buteaupia” (Netflix)
  • Best Acting Ensemble: “The Trial of the Chicago 7” (Netflix)
  • Best Supporting Actor in a Comedy Series: Daniel Levy, “Schitt’s Creek” (Pop TV)
  • Best Supporting Actress in a Comedy Series: Hannah Waddingham – “Ted Lasso” (Apple TV Plus)
  • Best Actor in a Comedy Series: Jason Sudeikis, “Ted Lasso” (Apple TV Plus)
  • Best Actress in a Comedy Series: Catherine O’Hara, “Schitt’s Creek” (Pop TV)
  • Best Comedy Series: “Ted Lasso” (Apple TV Plus)
  • Best Drama Series: “The Crown” (Netflix)
  • Best Talk Show: “Late Night with Seth Meyers” (NBC)
  • Best Limited Series: “The Queen’s Gambit” (Netflix)
    #SeeHer Award: Zendaya

 

  • Best Movie Made for Television: “Hamilton” (Disney Plus)
  • Best Short-Form Series: “Better Call Saul: Ethics Training with Kim Wexler” (AMC)
  • Best Song: “One Night in Miami” (Amazon Studios) – “Speak Now”
  • Best: Director: Chloé Zhao, “Nomadland” (Searchlight Pictures)
  • Best Cinematography: “Nomadland” (Searchlight Pictures) – Joshua James Richards
  • Best Film Editing: “Sound of Metal” (Amazon Studios) – Mikkel E.G. Nielsen & “The Trial of the Chicago 7” (Netflix) – Alan Baumgarten *TIE*
  • Best Visual Effects: “Tenet” (Warner Bros)
  • Best Hair and Makeup: “Ma Rainey’s Black Bottom” (Netflix)
  • Best Costume Design: “Ma Rainey’s Black Bottom” (Netflix) – Ann Roth
  • Best Production Design: “Mank” (Netflix) – Donald Graham Burt (production designer), Jan Pascale (set designer)
  • Best Actor: Chadwick Boseman, “Ma Rainey’s Black Bottom” (Netflix)
  • Best Original Screenplay: “Promising Young Woman” (Focus Features)
  • Best Adapted Screenplay: “Nomadland” (Searchlight Pictures)
  • Best Foreign Language Film: “Minari” (A24)
  • Best Original Score: “Soul” (Pixar) – Jon Batiste, Trent Reznor, Atticus Ross
  • Best Actress: Carey Mulligan, “Promising Young Woman” (Focus Features)
  • Best Picture: “Nomadland” (Searchlight Pictures)
 
 

Justice League Snyder Cut: non ci sono piani per un’uscita nelle sale

Justice League

Manca ormai sempre meno all’arrivo della Snyder Cut di Justice League. Il taglio originale di Zack Snyder arriverà in America (su HBO Max) e in Italia (in esclusiva digitale) a partire dal prossimo 18 marzo. WarnerMedia ha deciso di distribuire la versione di Snyder in seguito alla campagna organizzata via Twitter dai fan del regista, che hanno chiesto a gran voce che Snyder avesse la possibilità di far vedere al mondo il cinecomic che aveva sempre voluto realizzare.

Sappiamo che il nuovo film sarà molto diverso dalla versione cinematografica arrivata nel 2017 e diretta da Joss Whedon. Snyder ha anche effettuato una serie di riprese aggiuntive che gli hanno permesso – tra le altre cose – di realizzare la fatidica scena con il temibile Martin Manhunter (che sarebbe già dovuto apparire nel taglio cinematografico) e quella che includerà il Joker di Jared Leto, già visto in Suicide Squad del 2016. Inoltre, nel corso degli ultimi mesi, Snyder ha confermato che esiste una versione IMAX in bianco e nero del suo taglio, chiamata Justice League: Justice Is Grey, che lui stesso definisce come la “versione definitiva” e che uscirà sempre su HBO Max dopo l’arrivo di quella a colori.

In seguito alla notizia, molti fan hanno espresso il desiderio che almeno una delle due versioni della Snyder Cut – quella a colori o quella in bianco e nero – arrivi nelle sale una volta che i cinema potranno finalmente riaprire. Sfortunatamente, pare che non ciò non sia piani della Warner Bros., almeno per ora. Come riporto da The Wrap, infatti, non ci sono piani per un’uscita al cinema della Snyder Cut di Justice League, che è ancora considerata un’esclusiva di HBO Max.

Naturalmente, ciò non significa che le cose non possano cambiare. Probabilmente, molto dipenderà anche da come verrà accolta la Snyder Cut dal pubblico. Di recente è stato confermato che il nuovo taglio – che durerà ben quattro ore – sarà diviso in sei capitoli e che Snyder ha scelto di non ricevere alcun compenso per il film, al fine di mantenere finalmente il pieno controllo creativo sulla sua versione.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

 
 

Star Wars IX: la sceneggiatura di Colin Trevorrow diventa un webcomic

star wars the rise of skywalker

Un fan della saga di Star Wars ha adattato la sceneggiatura che Colin Trevorrow aveva scritto per Episodio IX in un fumetto. Tutti sanno che, in origine, il regista di Jurassic World avrebbe dovuto dirigere il capitolo finale della trilogia sequel della celebre saga fantascientifica.

A causa di alcune differenze creative, però, nel 2017 Trevorrow decise di abbandonare il progetto, venendo sostituito poco dopo da J.J. Abrams, che aveva già diretto Il risveglio della forzaAll’inizio nessuno sapeva quale direzione avrebbe preso il film diretto da Trevorrow, ma all’inizio del 2020 la sua sceneggiatura è trapelata online. Era intitolata “Duel of the Fates” e, naturalmente, avrebbe proposto una storia molto diversa rispetto a quella raccontata da Abrams ne L’ascesa di Skywalker, arrivato nelle sale a dicembre 2019.

I fan non hanno smesso di esprimere il loro interesse nei confronti dei piani originali di Trevorrow – migliori rispetto alle idee concepite poi da Abrams, a detta di alcuni – e proprio di recente l’artista Andrew Winegarner ha utilizzato la sceneggiatura di Trevorrow e l’ha trasformata in un brillante webcomic, ossia un fumetto destinato esclusivamente al web. Winegarner ha condiviso alcune tavole attraverso il suo profilo Twitter, mentre l’intero lavoro può essere ammirato e letto sul suo sito ufficiale. Nel fumetto, l’artista dà vita ad alcuni degli aspetti più discussi di “Duel of the Fates”, dal ruolo ampliato di Leia a Finn che diventa un leader della Resistenza.

Il futuro della saga di Star Wars

Di recente è stato confermato Rogue Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto da Patty Jenkins (regista di Wonder Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre 2021.

Oltre a Rogue Squadron, sappiamo che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In passato, anche ai creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss, era stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.

In sviluppo c’è anche un misterioso film che sarà prodotto da Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, e che sarà scritto da Michael Waldron, sceneggiatore di Doctor Strange in the Multiverse of Madness

 
 

Noir in Festival XXX omaggia la creatività al femminile

Noir in Festival

Da Jennifer Kent (la regista rivelazione del momento) alle 5 scrittrici italiane del panel “Donne in nero”; da Jeanette Nordahl (il nuovo talento del cinema danese in concorso con Wildland) ad Antonietta De Lillo (che porta al festival un film-evento come l’inedito Fulci Talks), la 30ma edizione di Noir in festival si apre con una giornata interamente dedicata alle donne, domani 8 marzo. Lo sguardo femminile sul mistero e la paura è del resto al centro del focus condotto da una maestra del noir come Nicoletta Vallorani, scrittrice, docente universitaria e curatrice editoriale che guiderà cinque tra le più interessanti autrici di genere italiane alla scoperta delle “Donne in nero” (ore 18.00, su Facebook e YouTube, live da RED Feltrinelli): dialogheranno con lei Margherita Oggero (Il gioco delle ultime volte, Einaudi), Antonella Lattanzi (Questo giorno che incombe, Harper Collins), Grazia Verasani(Come la pioggia sul cellofan, Marsilio), Francesca Serafini (Tre madri, La nave di Teseo) e Rosa Teruzzi (La memoria del lago, Sonzogno). A seguire, il critico e scrittore Silvio Danesein una conversazione con Marina Fabbri e la partecipazione di Rosa Teruzzi sui temi del suo Intervista alla sposa (Nave di Teseo), dolorosa e attuale riflessione sulla violenza contro le donne.

Tra letteratura e serialità sarà invece l’incontro con Gabriella Genisi, autrice dei romanzi da cui è tratta la fortunata serie targata Rai 1 Le indagini di Lolita Lobosco, diretta da Luca Miniero, che parlerà di questo personaggio diventato iconico con la sua autrice e una delle protagoniste, Lunetta Savino (ore 11.00, su Facebook e YouTube). A seguire, la presentazione dell’ultimo romanzo appena uscito, sempre di Gabriella Genisi, ma con una diversa protagonista, la carabiniera salentina Chicca Lopez: La regola di S. Croce (Nero Rizzoli), con Marina Fabbri.

Nella giornata internazionale della donna il Noir propone inoltre una speciale masterclass con una nuova protagonista del cinema di genere, la regista australiana Jennifer Kent, che con due soli film all’attivo, Babadook e The Nightingale, ha già lasciato una traccia indelebile nella cinematografia internazionale. Intervistata dal critico Paolo Bertolin, Jennifer Kent svelerà la sua personale visione del racconto cinematografico (ore 17.00, MYmovies, Facebook e YouTube). Anche il Concorso Internazionale apre nel segno della femminilità grazie al sorprendente esordio nel lungometraggio di Jeanette Nordhal con Wildland, una storia di mafia al femminile che ruota intorno all’importanza della famiglia (ore 19.00, MYmovies), e con Les envoûtés di Pascal Bonitzer, storia di fantasmi liberamente tratta da un racconto di Henry James che ha per protagonista una giornalista sorprendentemente interpretata da Sara Giraudeau (ore 21.00, MYmovies). Altra protagonista femminile della giornata sarà Antonietta De Lillo che porta al Noir l’anteprima del suo Fulci Talks (ore 22.00, MYmovies), conversazione in versione uncut in cui la regista e il critico Marcello Garofalo dialogano insieme a Lucio Fulci, maestro del cinema di genere osannato da autori del calibro di Quentin Tarantino, e a cui il festival dedica la retrospettiva di quest’anno.

Il programma della giornata si completa con un incontro che vede protagonisti due autori che coniugano le due anime del Noir in Festival, cinema e letteratura: Livia Sambrotta(manager dell’industria cinematografica) con il suo Non salvarmi (Sem) e il produttore Roberto Cimpanelli, al suo esordio letterario con La pazienza del diavolo (Marsilio), che dialogheranno insieme a Giorgio Gosetti (ore 12.00 su Facebook e YouTube).

Il Noir in Festival si svolgerà in streaming gratuito su tutto il territorio nazionale sulla piattaforma MYmovies.it e sui canali social del festival (Facebook, YouTube, Instagram). Tutti i film saranno disponibili per 24 ore dalla data di prima programmazione, previa prenotazione.

 
 

Il padrino – Parte II: trama, cast e curiosità sul film con Al Pacino

Il padrino - Parte II film
John Cazale e Al Pacino in Il padrino - Parte II

Quella di Il padrino è una delle trilogie cinematografiche più conosciute e amate di sempre, vero e proprio simbolo di un genere. Se il primo film aveva raccontato il declino del celebre Don Vito Corleone, il suo seguito, ll padrino – Parte II, ne narra invece le origini. Diretto nuovamente da Francis Ford Coppola, che firmò anche la regia insieme allo scrittore Mario Puzo, questo è ancora oggi indicato come uno dei migliori film della storia del cinema, capace di raccontare tanto il privato quanto il pubblico di un Paese e di una società che andava in quegli anni formandosi. Primo sequel a vincere l’Oscar per il miglior film, questo è ancora oggi un’opera senza tempo.

Consapevole della complessità di un sequel, Coppola aveva inizialmente rinunciato alla regia, proponendo l’amico Martin Scorsese. Nessuno poteva però raccontare l’ascesa dei Corleone se non lui. Coppola finì dunque con l’accettare il ruolo, continuando a trarre ispirazione dall’omonimo romanzo di Puzo. Attraverso quella che apparentemente è una classica storia di mafia, il regista arriva a rappresentare l’uomo e la sua solitudine, il suo isolamento dagli affetti e dalla grazia. Il padrino – Parte II è un’opera estremamente ambiziosa, che con la sua durata di oltre tre ore sa dar vita ad un’epica moderna, contenente tutti i sentimenti più universali dell’animo umano.

Girato tra gli Stati Uniti, la Repubblica Dominicana e la Sicilia, il film superò i successi del precedente capitolo, tanto per gli incassi quanto per i premi ottenuti. A fronte di 11 nomination all’Oscar, arrivò infatti a vincerne ben 6, entrando di diritto nella storia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Il Padrino – Parte II

Con la morte per infarto di Don Vito Corleone e l’uccisione del primogenito Sonny, a prendere le redini del potere della famiglia Corleone è il terzo figlio maschio Michael. Questi si dimostra da subito molto più agguerrito del padre, tanto da voler prendere ogni decisione di testa sua, non coinvolgendo mai il fratello o lo storico consigliere di famiglia Tom. Di fatto, la sua avidità di potere finirà per attorniarlo di nemici, perfino nella stessa famiglia. Parallelamente alle vicende di Michael, si anima anche la storia del giovane Vito Corleone, il quale si trova a dover fuggire dalla Sicilia a causa di alcune rappresaglie mafiose contro la sua famiglia. Raggiunti gli Stati Uniti, egli inizierà a muovere i primi passi che daranno vita all’impero dei Corleone in America.

Il padrino - Parte II cast

Il Padrino – Parte II: il cast del film

A ricoprire nuovamente il ruolo di Michael Corleone è l’attore Al Pacino. Rimasto scontento da alcuni dettagli del precedente film, questi affermò che non avrebbe ripreso il personaggio se non fosse stato estremamente convinto della sceneggiatura. Coppola fu così costretto a riscrivere molte delle parti incentrate su Michael, sperando di ottenere il consenso dell’attore. Pacino alla fine decise di accettare la parte. Venne in seguito nominato anche come miglior attore protagonista agli Oscar, senza però riportare la vittoria. Accanto a lui, tornano diversi altri attori già visti nel primo film. Si tratta di Diane Keaton nei panni di Kay Adams, Robert Duvall in quelli di Tom Hagen e John Cazale come Fredo Corleone. Talia Shire, a sua volta, torna come Connie Corleone.

Nei panni di Don Vito Corleone, ruolo che fu di Marlon Brando nel precedente film, vi è invece Robert De Niro. Coppola lo scelse per il personaggio dopo essere rimasto impressionato da lui durante i provini per il primo film. Per prepararsi al ruolo prima delle riprese, De Niro decise di spendere circa sei mesi nella zona di Corleone, in Sicilia. Qui imparò a parlare in siciliano, come si può ascoltare anche nella versione originale del film. Grazie alla sua interpretazione, De Niro vinse il suo primo Oscar come miglior attore non protagonista. Il celebre Lee Strasberg è presente nei panni del criminale Hyman Roth, ispirato al vero mafioso Meyer Lansky. In Il padrino – Parte II si può inoltre ritrovare anche un breve cameo di una giovanissima Sofia Coppola, presente tra i clandestini della nave su cui si trova anche Don Vito.

Il Padrino – Parte II: la colonna sonora e il sequel del film

Tra gli elementi più memorabili del film vi è la sua colonna sonora, con le musiche composte ancora una volta da Nino Rota e le parti bandistiche da Carmine Coppola, dirette poi sempre da quest’ultimo. Per Il Padrino – Parte II Rota ha espanso due dei tre temi principali del primo film: “Il valzer del Padrino” e “Il tema di Michael“, mentre “Il tema dell’amore” del primo film fa una breve apparizione durante una sequenza di flashback (“Ricordati di Vito Andolini“). Ci sono poi diversi nuovi temi, tra cui uno per Kay (Diane Keaton) e due per il giovane Vito (Robert De Niro): “The Immigrant Theme” e “The Tarantella“, introdotti in “A New Carpet“. Alla colonna sonora e a entrambi i compositori è poi stato assegnato il premio Oscar nel 1975.

A distanza di ben 16 anni da questo secondo capitolo, Coppola ha infine chiuso la trilogia con Il Padrino – Parte III, incentrato ancora una volta su Michael Corleone, ormai anziano. Interpretato nuovamente da Pacino, il personaggio è in questo capitolo conclusivo impegnato nel tentativo di porre fine alle ostilità contro la sua famiglia, cercando allo stesso tempo di recuperare quanto perduto nel corso della sua vita. Candidato a sette premi Oscar, questo vede in particolare l’ingresso nel cast dell’attore Andy Garcia nei panni di Vincent Mancini, nipote di Michael. La trama porta dunque a conclusione la dinastia della celebre famiglia, intrecciando gli ultimi anni di questa con eventi storico-politici dell’Italia degli anni Settanta.

Il trailer di Il Padrino – Parte II e dove vedere il film in streaming e in TV

Prima di vedere tale sequel, è possibile fruire di Il padrino – Parte II grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity+, Apple TV, Now, Prime Video e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 15 gennaio alle ore 21:00 sul canale Iris.

 
 

Avengers Infinity War: 15 retroscena che cambieranno la percezione del film

Avengers: Infinity War

Avengers: Infinity War è sicuramente uno dei film con più successo della storia, e ha aperto una nuova era per il Marvel Cinematic Universe. Il cast è amato da tutto il mondo. Così lo sono i registi. E i personaggi. Ma, se abbiamo imparato qualcosa dalla storia, ci riesce facile immaginare che ci sia qualche segreto dietro uno dei franchise più amati del mondo. Alcuni sono divertenti e positivi, altri decisamente meno. Ci sono stati spoiler, mosse false, grandi ritorni, e momenti esilaranti. Ecco i 15 retroscena che cambieranno l’idea che vi siete fatti del film.

1Sony non ha nulla a che vedere con lo Spider-Man della Marvel

avengers infinity war

Lo Spider-Man di Tom Holland è diventato uno dei personaggi del MCU più amati. Ma il successo di Spider-Man: Homecoming non ha nulla a che fare con i registi e scrittori della SONY, ancora “casa” di Spidey. Infatti, è interamente dovuto alla Marvel. Secondo Kevin Feige, i piani della Sony per Spidey non hanno nulla a che fare con quelli della Marvel.

I due studios hanno stretto un patto storico per quanto riguarda la gestione dei personaggi da parte di entrambi, ma non collaborano più di tanto. La Sony, infatti, sta lavorando a nuovi film, uno spin-off su Venom e uno su Black Cat, il tutto per conto loro, con i propri piani. Chiaramente: il destino di Spidey in Avengers: Infinity War non influenzerà in alcun modo i sequel tanto attesi della Sony.

Fonte: Screen Rant

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WandaVision 9: il “cameo” a cui forse non avete fatto caso

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ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU WANDAVISION 9

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WandaVision 9, l’attesissimo finale di stagione della serie Disney+/Marvel Studios con Paul Bettany e Elizabeth Olsen, ha sciolto tutti i nodi di questo ciclo narrativo, lasciando naturalmente la strada aperta a molte possibili prosecuzioni per i prossimi capitoli del MCU.

Naturalmente tutti siamo stati travolti dalla potenza e dalla bellezza di Scarlet Witch, che finalmente fa il suo esordio ufficiale nell’universo condiviso. Durante la sua battaglia con Agatha Arkness, Wanda scopre che lei è la Scarlet Witch, un essere più potente dello Stregone Supremo (Doctor Strange) e che all’interno del Darkhold, il “libro dei dannati” che possiede Agatha, c’è un intero capitolo su di lei.

Nella scena post credits della serie, vediamo Wanda che si è ritirata in una baita isolata, in mezzo alle montagne innevate, la vediamo mentre prepara del tè, ma poi scopriamo che c’è una sua proiezione astrale in una camera, che sta studiando il Darkhold. In quel momento sentiamo salire la colonna sonora di Doctor Strange, composta da Michael Giacchino per il film del 2016.

Nel caso in cui ci fosse ancora bisogno di conferma, sappiamo che la questione del potere di Scarlet Witch troverà una sua spiegazione o risoluzione in Doctor Strange e il Multiverso della Pazzia. Sebbene non ci sia stato un cameo di Benedict Cumberbatch, come tutti ci aspettavamo, abbiamo avuto la possibilità di vedere (o meglio sentire) un pezzetto di Strange che fa capolino nella storia.

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