J.K.
Simmons è tornato a vestire i panni di J. Jonah
Jameson durante la scena post-credit di
Spider-Man: Far From Home: l’attore aveva già
interpretato il personaggio nella trilogia di
Spider-Man diretta da
Sam Raimi, per questo i fan non si sarebbero mai aspettati di
ritrovarlo nel MCU. Adesso, sembra che il ritorno
sul grande schermo del direttore del Daily Bugle avverrà prima del
previsto.
Di recente, era stato lo stesso
attore premio Oscar per Whiplash a confermare di aver firmato per apparire in
“diversi sequel” senza ovviamente specificare in quali film
l’avremmo rivisto. Adesso, in una nuova intervista, è stato sempre
Simmons a rivelare di aver già girato la sua prossima apparizione
nei panni di Jameson in un film dell’universo di
Spider-Man.
“Sì, c’è un futuro per J. Jonah
Jameson dopo una pausa di diversi anni”, ha spiegato J.K.
Simmons durante un’intervista con
SiriusXM. “Si è mostrato brevemente a tutti coloro che sono
stati abbastanza saggi da rimanere seduti durante i titoli di coda
di Far From Home. C’è una nuova apparizione di JJJ in programma, e
da quel che ne so ne stanno progettando un’altra ancora.”
In quale film dell’universo di
Spider-Man ritroveremo il personaggio di J. Jonah Jameson?
Dalla parole di Simmons è chiaro che
dopo
Spider-Man: Far From Home ritroveremo ancora il
personaggio di J. Jonah Jameson e che il nuovo cameo in questione è
già stato girato. È probabile che il personaggio sarà presente in
uno dei prossimi film dello Spider-Verse, forse Morbius,
film già completato, la cui data di uscita è stata posticipata a
marzo del prossimo anno a causa della pandemia di Covid-19:
inoltre, sul set del film erano stati avvistati riferimenti
proprio al Daily Bugle.
Arriva come una vera e propria esplosione la notizia che
Michael Keaton sarebbe in trattative con la Warner
Bros per tornare ad interpretare Batman in
The
Flash, il film in produzione con Ezra
Miller nei panni del Velocista
Scarlatto.
Apprendiamo la notizia da
Comicbook che lo comunica proprio dopo l’annuncio
della morte di Joel Schumacher, regista che
portò al cinema un nuovo Batman (prima Val Kilmer
e poi George Clooney). Per quanto la notizia sia
esaltante, visto che Keaton resta per molti l’unico vero Crociato
di Gotham del grande schermo, si troverebbe ad interpretare Batman
accanto ad un Flash che ha conosciuto già un Batman con le
sembianze di Ben Affleck.
Altra questione da affrontare è quella del coinvolgimento di
Michael Keaton nel Marvel Cinematic Universe,
in cui sembra che il ruolo dell’Avvoltoio non sia ancora concluso,
visto che sarà di nuovo Adrian Toomes in Morbius,
con Jared Leto.
Inoltre, se si volesse tentare di rimettere in piedi il DCEU,
sappiamo che in un eventuale Flashpoint, dovrebbe
essere Jeffrey Dean Morgan il prescelto per
interpretare un Batman alternativo! Insomma, la questione della
trattativa va presa con le pinze e aspetteremo a breve un annuncio
(o una smentita) ufficiale, prima di fare ipotesi più concrete su
questa nostalgica incarnazione di Batman.
Apple
Tv+ ha diffuso il teaser di Foundation, l’attesissima serie evento
adattamento dell’omonima serie di romanzi di Asimov.
In Italia la serie di romanzi è
nota come il Ciclo delle Fondazioni e la trilogia è nota con il
nome della Trilogia della Fondazione. La Trilogia della Fondazione
è composta dai tre romanzi originali Fondazione, Fondazione e
Impero, Seconda Fondazione, per i quali Asimov vinse il Premio Hugo
come miglior ciclo fantascientifico nel 1966.
Attualmente nel cast della serie tv
sono stati confermati l’attore Lee
Pace, noto per aver preso parte ad un’altra nota
trilogia (Lo
Hobbit), interpreterà Brother Day, l’attuale
imperatore della galassia. Jared Harris, recente protagonista della serie
di enorme successo
Chernobyl interpreterà Hari Seldon, un genio
matematico che predice la fine dell’impero.
Foundation ambientata 50.000 anni dopo la
scoperta dell’energia atomica , si suddivide in cinque parti, per
un totale di 47 capitoli. Ogni parte, esclusa la prima e la quarta,
è caratterizzata da una crisi, denominata Crisi Seldon. Con questo
nome si identificano dei periodi critici nel corso della storia,
previsti dallo scienziato Hari Seldon tramite la psicostoria o
psicostoriografia (come viene tradotta nel 1963), scienza da questi
sviluppata e in grado di prevedere statisticamente il futuro.
Questo libro si snoda per i primi duecento anni.
Durante
il finale della stagione di venerdì della Disney
Gallery: The
Mandalorian (che porta i fan dietro le
quinte della prima
stagione di The
Mandalorian), è stato rivelato che l’attore
Mark Hamill che nella saga interpreta Luke
Skywalker ha interpretato un ruolo segreto. Infatti
l’attore ha prestato la voce nella versione originale a EV-9D9 nel
quinto episodio dello show. Era il barista droide nella Mos Eisley
Cantina, un personaggio apparso anche ne Ilritorno dello Jedi.
È
interessante notare che Hamill ha successivamente portato su
Twitter per confermare che aveva avuto dei cameo vocali segreti in
ciascuno dei film di prequel di Star
Wars, il che significa che ha fatto parte del cast sia in
Rogue One: A Star Wars Story che
di Solo:
A Star Wars Story.
In precedenza è stato confermato che ha interpretato Boolio, il
combattente della Resistenza che trasmette informazioni dal
generale Hux prima di essere ucciso.
Now that @themandalorian
secret is out-might as well reveal I am vocally represented in ALL
SW films except the Prequels. Thanks to @matthewood
for using me in Rogue One, Solo & the Sequels,
so I DO have lines in
#EpVII. Hint: Look for parts played by Patrick
Williams.#TrueStoryhttps://t.co/kRQlo7uub8
Ambientata nell’universo di Guerre
stellari dopo le vicende de Il
ritorno dello Jedi e prima di Star
Wars: Il risveglio della Forza, racconta le avventure
di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova
Repubblica. Dopo la caduta dell’Impero, nella galassia si è diffusa
l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per i lontani confini
dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie.
Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima della comparsa del
Primo Ordine, The
Mandalorian racconta le difficoltà di un
pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia,
lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come
protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.
The
Mandalorian è prodotta e scritta da Jon
Favreau (già produttore de Il Re
Leone e delle saghe
di Avengers e Iron Man). Nel cast
anche Gina
Carano (Deadpool, Fast
and Furious); Carl Weathers (Apollo
Creed nella saga di Rocky), Nick
Nolte (Cape Fear, Il Principe delle
maree), Emily
Swallow (Supernatural, Le regole
del delitto perfetto), Taika
Waititi (premio Oscar 2019 per JoJo
Rabbit), Giancarlo
Esposito (Fa’ la cosa
giusta, Breaking Bad) e Omid
Abtahi (24, Homeland, Star
Wars: The Clone Wars).
The
Mandalorian, prodotta in esclusiva per Disney+ da Lucasfilm, è
la prima serie live-action di Star Wars e, nei suoi 8 episodi,
racconta vicende ambientate dopo la caduta dell’Impero, quando
nella galassia si è diffusa l’illegalità. Protagonista è un
guerriero solitario che vaga per i lontani confini dello spazio,
guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. A
interpretarlo Pedro
Pascal (Game of
Thrones, Narcos).
Si è spento Joel Schumacher, il regista che è
entrato nell’immaginazione popolare grazie ai suoi adattamenti di
Batman, Batman Forever e Batman e
Robin. Schumacher aveva 80 anni e da tempo lottava contro
il cancro.
Oltre ai due adattamenti di Batman, il regista è famoso che
diversi thriller a d alto contenuto di adrenalina, come
Lost Boys, In linea con
l’assassino e 8mm – Omicidio a luci
rosse.
Arriva oggi un’immagine dal dietro
le quinte del taglio teatrale Justice League di Joss
Whedon che conferma che il regista di The
Avengers ha effettivamente girato qualche scena con
l’attore
Jesse Eisenbergche ha ripreso i
panni del Lex Luthor apparso per la prima volta in
Batman v Superman.
A darne per primo notizia di questa
scena qualche tempo fa era stato l’attore
Joe Manganiello, ed aveva precedentemente confermato
che esiste una versione diversa della scena post-crediti
(presumibilmente con Lex che ha assunto Deathstroke per
eliminare Batman), quindi è stato probabilmente Whedon a cambiarlo
e ha aggiunto il riferimento alla formazione della Legion
of Doom/Injustice League.
È
possibile che alcune scene di
Eisenberg siano rimaste fuori dal taglio finale, e
mentre sulla sua fuga da Arkham Asylum non
sappiamo assolutamente nulla, il fatto che Lex
Luthor possa avere un ruolo importante nella
Snyder Cut c’è stato confermato settimana scorsa
con la visione del primo teaser trailer pubblicato da HBO MAX.
Infatti il video seppur breve ha mostrato dialoghi di LEX che
vaneggiava proprio sull’arrivo di Darkseid. La Foto in questione la
trovate di seguito, pubblicata su instagram:
Vi ricordiamo che la
Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di
Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso.
Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su
qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile
nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in
esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare
che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su
SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque
non ci resta che aspettare ulteriori notizie.
Oggi, Disneyland
Paris annuncia la graduale riapertura del Resort a partire
dai due Parchi, Parco Disneyland e Parco Walt
Disney Studios, dall’hotel Disney’s Newport Bay Club
e dal Disney Village a partire dal 15 luglio. Le
modalità di riapertura seguono le indicazioni del Governo Francese
e delle Autorità sanitarie e sono state discusse con il CSE (Comité
Social et Economique). L’attenzione continua ad essere rivolta alla
salute e alla sicurezza degli Ospiti e dei Cast Members (dipendenti
Disney), visto che la destinazione ritorna ad accogliere gli
ospiti.
Inoltre, considerata la situazione
in continua evoluzione Disneyland Paris annuncia una graduale
riapertura anche di tutti gli altri Hotel: Disney’s Hotel
Cheyenne il 20 luglio, Disney’s Hotel Santa Fe il 3
agosto, Disneyland Hotel il 7 settembre. Il Disney’s
Sequoia Lodge e il Disney’s Davy Crockett Ranch
rimarrano chiusi durante la stagione estiva e le date di riapertura
saranno annunciate prossimamente.
“Tutti noi di Disneyland Paris
siamo entusiasti all’idea di avviarci sempre più verso la
riapertura prevista nelle prossime settimane”, dichiara
Natacha Rafalski, Presidente di Disneyland Paris. «Creare la
Magia significa davvero molto, perchè in questo si rispecchia la
resilienza dei nostri dipendenti e della nostra comunità,
l’entusiamo dei nostri ospiti e fans, e il momento positivo di
tante riaperture nel settore turistico in tutta Europa. Non vediamo
l’ora di riaccogliere i nostri Cast Members e di riaprire i
cancelli ai nostri ospiti per vivere insieme la Magia».
«Siamo entusiasti di vedere una
delle prime destinazioni turistiche europee e il più grande datore
di lavoro, con sede singola in Francia, riaprire agli ospiti e
ai suoi dipendenti”, ha affermato Sophie Huberson, Executive
Director del “Syndicat National des Espaces de Loisirs,
d’Attractions et Culturels SNELAC» – l’organizzazione
rappresentante i parchi divertimento, il tempo libero e le aree
culturali in Francia. “Questo momento è una pietra miliare per
l’industria del turismo e del tempo libero in Francia e sarà un
passo fondamentale nella ripresa del nostro settore».
Misure di sicurezza e
esperienze
La graduale riapertura è basata su
un approccio incentrato sulla sicurezza, con misure sanitarie e di
sicurezza rinforzate sia per i Cast Members che per gli ospiti. A
partire da una limitazione degli ingressi giornalieri, che
richiederà la prenotazione obbligatoria della visita per monitorare
il flusso degli ospiti. Tutte le misure sono attuate per allinearci
alle norme di distanziamento sociale richieste dal governo. Di
conseguenza, alcune esperienze come la Parata Disney Stars on
Parade e lo spettacolo serale Disney Illuminations,
sono al momento rimandati e ritorneranno presto.
Spettacoli di successo come The
Lion King: Rhythms of the Pride Lands e Jungle Book
Jive, torneranno disponibili nel corso della stagione
estiva.
Gli incontri con i Personaggi
saranno sospesi ma non mancherà nei Parchi una nuova modalità di
incontro per deliziare gli ospiti. Tutte le esperienze tra cui, le
aree gioco e il face painting, saranno momentaneamente
indisponibili. Inoltre, il servizio FASTPASS sarà sospeso per
permettere l’organizzazione della fila d’attesa delle
attrazioni. Ai Cast Members e ai visitatori, dagli 11 anni
compiuti, è richiesta in maniera obbligatoria la mascherina
all’interno di tutto il Resort. Maggiori informazioni sulle misure
sono disponibili su
www.disneylandparis.com.
Biglietti e sistemi di
prenotazione
Considerato che Disneyland Paris
accoglierà gli ospiti limitandone la capienza giornaliera, un nuovo
sistema di registrazione online sarà disponibile dai primi di
luglio. Per garantirsi l‘accesso, gli ospiti che desiderano
acquistare un biglietto o sono già in possesso di biglietti non
datati o di un pass annuale, devono registrarsi sulla piattaforma
online per ottenere una prenotazione che dà diritto all’ingresso ai
Parchi Disney prima del loro arrivo. Al contrario, gli ospiti in
possesso di un biglietto datato, non hanno bisogno di registrarsi e
il loro ingresso è garantito. Gli ospiti con pacchetti soggiorno in
un hotel Disney comprensivo dell’ingresso ai Parchi Disney possono
entrare per tutta la durata del soggiorno senza registrarsi sulla
piattaforma online.
Durante la fase iniziale di
riapertura i biglietti di ingresso e i pacchetti soggiorno sono
disponibili sul sito www.disneylandparis.com e
nelle migliori agenzie di viaggio con un numero limitato di
biglietti disponibili ogni giorno. L’acquisto dei biglietti
all’ingresso dei Parchi Disney al momento non è disponibile.
Per offrire agli ospiti maggiore
flessibilità, sono disponibili nuove condizioni di prenotazione che
includono cancellazioni e modifiche senza penali (trasporto
escluso) per tutti i soggiorni negli hotel Disney in qualsiasi
momento, fino a 7 giorni prima della data di arrivo (dettagli
specifici sono disponibili www.disneylandparis.com).
Mentre Disneyland Paris si prepara
alla riapertura, gli ospiti sono invitati a visitare
www.disneylandparis.com per gli ultimi aggiornamenti e a vivere
la magia della destinazione su
https://athome.disneylandparis.com/it/;
infine possono utilizzare l’hashtag #DisneyMagicMoments sui social
media per condividere magiche stories e post.
Classe 1989, canadese, Xavier Dolan ha firmato il suo primo film come
regista (ma anche attore e produttore) nel 2009 con J’ai
tué ma mère, quando aveva solo sedici anni, dopo aver
debuttato giovanissimo come attore. Il successo è immediato: il
film riceve molti riconoscimenti e da quel momento il suo nome
diventa sinonimo di enfant prodige.
Il talento di Dolan è confermato nei
film successivi: Gli amori Immaginari (2010), Laurence
Anyways e il desiderio di una donna (2012),
Tom à la ferme (2013), Mommy
(2014), È
solo la fine del mondo
(2016) fino ad arrivare al suo debutto in lingua inglese
La mia vita con John F. Donovan (2019) con
star del calibro di Natalie Portman, Kit Harington e Susan
Sarandon.
Salito alla ribalta e consacrato
agli occhi della critica internazionale grazie al Festival
di Cannes, sono moltissimi i festival che hanno proiettato i
suoi film e moltissimi i riconoscimenti ottenuti.
Il 27 giugno, con 7 film alle spalle
in soli dieci anni di attività, esce su Miocinema e Sky Primafila
Première Matthias & Maxim, il suo ultimo film, presentato in
concorso al Festival di Cannes.
Appuntamento mercoledì 24 giugno,
alle ore 20.30 su Miocinema.it: Xavier Dolan ripercorre le tappe
della sua carriera dialogando con il critico cinematografico Fabio
Ferzetti.
Come di consueto, la presentazione
sarà visibile gratuitamente sia sul sito che sulla pagina Facebook
di Miocinema, mentre subito dopo saranno caricati sulla
piattaforma, sia nella versione originale con i sottotitoli che
nella versione doppiata, i titoli:
Xavier Dolan – i film
Matthias & Maxime (dal 27
giugno)
È solo la fine del mondo
Mommy
Tom à la ferme
Laurence Anyways e il desiderio di una donna
Gli amori immaginari
J’ai tué ma mère
MATTHIAS & MAXIME
Due amici d’infanzia si scambiano un
bacio durante le riprese di un cortometraggio amatoriale. Il gesto,
apparentemente innocuo, insinuerà in loro un dubbio persistente,
minacciando l’unione della loro cerchia sociale e, alla fine,
cambiando improvvisamente le loro vite
Presentato in concorso al Festival
di Cannes, Matthias & Maxime è un film di ritorni. Dopo la
parentesi americana de La mia vita con John F. Donovan, Xavier
Dolan torna a girare nel suo Quebec e riabbraccia i temi a lui più
cari: la ricerca della propria identità sessuale, il rapporto tra
diverse generazioni e quello con la propria madre. È il ritorno di
Dolan davanti alla macchina da presa, che non recitava in un
proprio film dai tempi di Tom à la ferme ed è il ritorno di Anne
Dorval in un film di Dolan, nel ruolo del personaggio che
interpreta sua madre, dopo esserlo già stata in J’ai tué ma mère e
dopo aver lavorato con lui anche in Les amours imaginaires,
Laurence Anyways e Mommy.
Disney+
ha diffuso il trailer di Hamilton, la versione
filmata della produzione originale di Broadway, in vista
dell’arrivo di questo fenomeno culturale sulla piattaforma di
streaming nelle case di tutto il mondo dal 3 luglio 2020.
Un’indimenticabile performance
cinematografica, la versione filmata della produzione originale di
Broadway, Hamilton, combina i migliori elementi di teatro dal vivo,
del cinema e dello streaming portando questo fenomeno culturale
nelle case di tutto il mondo per un’esperienza unica ed
emozionante. Hamilton è la storia dell’America di un tempo,
raccontata attraverso l’America di oggi. Con una colonna sonora che
unisce hip-hop, jazz, R&B e Broadway, Hamilton ha ripreso la
storia del padre fondatore americano Alexander Hamilton e ha creato
un momento rivoluzionario nel teatro – un musical che ha avuto un
profondo impatto sulla cultura, la politica e la formazione
scolastica.
Registrato al The Richard Rodgers
Theatre di Broadway nel giugno del 2016, il film trasporta il suo
pubblico nel mondo dello spettacolo di Broadway in modo unico e
intimo. Con libretto, musica e testi di Lin-Manuel
Miranda e regia di Thomas Kail, Hamilton è
ispirato al libro “Alexander Hamilton” di Ron Chernow e prodotto da
Thomas Kail, Lin-Manuel Miranda e Jeffrey Seller,
con Sander Jacobs e Jill Furman come produttori
esecutivi. Le riprese sono state prodotte da RadicalMedia. Il
musical teatrale vincitore di 11 Tony Award-, un GRAMMY Award, gli
Olivier Award- e il Premio Pulitzer vede nel cast: Daveed
Diggs nel ruolo di Marquis de Lafayette/Thomas Jefferson;
Renée Elise Goldsberry in quello di Angelica
Schuyler; Jonathan Groff è King George;
Christopher Jackson interpreta George Washington;
Jasmine Cephas Jones è Peggy Schuyler/Maria
Reynolds; Lin-Manuel Miranda interpreta il ruolo di Alexander
Hamilton; Leslie Odom, Jr. è Aaron Burr; Okieriete
Onaodowan è Hercules Mulligan/James Madison; Anthony Ramos è John
Laurens/Philip Hamilton; e Phillipa Soo interpreta Eliza
Hamilton.
Hamilton sarà
disponibile in tutto il mondo dal 3 luglio in streaming su
Disney+
solo in lingua inglese con sottotitoli in inglese. Come dichiarato
da Lin-Manuel Miranda, poiché il film arriverà su Disney+
15 mesi prima del debutto previsto nei cinema, i testi non sono
ancora stati completamente tradotti e i sottotitoli nelle varie
lingue verranno aggiunti prossimamente. Il musical è sempre stato
messo in scena solo in lingua inglese e arriverà su
Disney+
nella sua veste originale.
Arriverà su tutte le principali
piattaforme dal primo luglio con Adler Entertainment 47
metri: Uncaged, il sequel del fortunato film
47 METRI del 2017, diretto da Johannes
Roberts. Il nuovo survival thriller vede tra i
protagonisti Corinne Foxx e Sistine Stallone, le
figlie rispettivamente del premio Oscar Jamie Foxx e della star della saga di “Rocky”,
Sylvester Stallone. Nel cast anche John
Corbett (Sex in the City), Nia Long (Empire), Sophie
Nélisse (Storia di una ladra di libri), Brianne Tju (serie
tv Scream), Davi Santos (Polaroid) e Khylin Rhambo
(Teen Wolf).
7 METRI: UNCAGED: la trama
In 47 METRI: UNCAGED
quattro ragazze adolescenti decidono di fare immersioni subacquee
tra le rovine di una città sommersa. La loro escursione,
sfortunatamente, si trasforma da divertente a terrificante: le
protagoniste scoprono ben presto di non essere sole nelle caverne
sommerse. Nuotando più a fondo nel claustrofobico labirinto di
caverne, entrano nel territorio occupato dalle più letali specie di
squali dell’oceano.
Johannes Roberts, che ha diretto
anche il primo film e gli horror The Strangers: Prey at
Night e The Other Side of the Door, torna alla regia di
questo survival thriller caratterizzato da atmosfere
claustrofobiche e crescente tensione, ambientato a Recife, sulle
coste del Brasile. 47 METRI: UNCAGED vi porterà nel
profondo degli abissi a partire dal primo luglio sulle
principali piattaforme –Google Play, iTunes, Sony
Playstation, Xbox, Chili, Rakuten, Amazon Prime Video Store – grazie ad Adler
Entertainment.
Tutti sogniamo di poter essere dei
superoi. Anche se non saremo mai in grado di entrare in azioni come
i nostri personaggi preferiti, i loro poteri e le loro avventure ci
aiutano ad entrare ancora di più in sintonia con lo spirito
incarnato da questi meravigliosi personaggi. Spesso i più grandi
personaggi apparsi nel MCU hanno
lasciato sulla loro scia diverse massime a sostegno della loro
saggezza. Ecco le 20 citazioni più belle dell’Universo
Cinematografico Marvel:
“Non sprecarla. Non sprecare la
tua vita.” (Ho Yinsen, Iron Man)
https://www.youtube.com/watch?v=HAEXezSRbfs
Le ultime parole di Ho Yinsen sono
servite da monito per
Tony Stark, parole che lo hanno ispirato ad
abbracciare il suo destino di eroe. Ogni tanto, non ci farebbe male
– nella vita di tutti i giorni – usare un promemoria come questo:
la vita non è infinita e dovremmo usare il tempo che abbiamo
saggiamente, soprattutto perché non sappiamo quando arriverà la
fine.
Tony prese a cuore questo
insegnamento e trascorse il resto dei suoi giorni assumendo
l’identità di
Iron Man, lavorando per proteggere non solo il suo
mondo, ma anche l’intero universo.
“Non dovrei essere vivo… a meno
che non sia per un motivo. Non sono pazzo, Pepper. È che finalmente
so cosa devo fare. E so, in fondo al mio cuore, che è giusto.”
(Tony Stark,Iron Man)
Tony Stark ha avuto un’epifania: ha trovato finalmente
uno scopo nella vita e ora è determinato a perseguirlo, anche se
gli altri sembrano non comprenderlo. Può essere difficile
raggiungere i nostri sogni ed assecondare le nostre passioni, come
può essere altrettanto difficile spiegare agli altri perché ci
siamo così affezionati.
Durante l’Infinity
Saga, Tony ha spesso dovuto fare i conti con questa
problematica: i suoi cari, e persino gli altri Vendicatori, erano
spesso perplessi da ciò che voleva fare per adempiere alla sua
missione di protettore dell’universo. Fortunatamente per lui, alla
fine la comprensione da parte degli altri è arriva, come spesso
accade anche nella vita reale: se le persone intorno a noi non
supportano le nostre aspirazioni, non significa che non dobbiamo
seguirle.
“Qualunque cosa
accada domani, devi promettermi una cosa. Che rimarrai quello che sei: non un soldato perfetto, ma un
brav’uomo.” (Dr. Abraham Erskine, Captain America: Il primo vendicatore)
Questa citazione non solo riassume
molto bene la storia Steve Rogers, ma ci ricorda che, anche se
siamo le persone più altamente qualificate nella nostra area di
competenza, la cosa più importante che possiamo fare è essere delle
brave persone.
Proprio come Steve, che è stato
scelto per l’esperimento del Super-Soldato tra soldati fisicamente
più forti di lui grazie alla sua volontà di mettere i bisogni e le
vite degli altri al di sopra dei propri, a dimostrazione di quanto
determinate doti caratteriali possano farti andare molto più
lontano nella vita di determinate abilità fisiche. Inoltre, è
giusto notare che Erskine fa riferimento ad un “uomo
buono”, e non ad un “uomo perfetto”: fare errori e
sbagliare è inevitabile, anche per i super-soldati…
“La mia armatura
non è mai stata una distrazione o un hobby… era un bozzolo. Ora
sono un uomo cambiato.Puoi portarmi via la
mia casa, tutti i miei trucchi e giocattoli, ma c’è una cosa che
non potrai portarmi via: io sono Iron Man.” (Tony Stark,
Iron Man 3)
Iron Man 3 termina con un monologo di Tony
Stark. A questo punto della saga, è stato Iron Man per diversi anni
e ha salvato la vita a milioni di persone, e alla fine del film si
ritrova a riflettere su come i suoi gesti eroici hanno cambiato la
sua vita.
Prima di diventare Iron Man, cose
come la sua casa e la sua ricchezza erano ciò che lo definivano
agli occhi del mondo. Ma ora è Iron Man, il supereroe che aiuta il
mondo. Alla fine della trilogia, Tony ha raggiunto il punto in cui
l’eroe è tale perché riconosciuto anche dagli altri, ed essere
definiti una brava persona proprio per la missione che si è scelto
di portare avanti, e non per qualsiasi sciocca etichetta, è
sicuramente liberatorio.
“Non si tratta di salvare il
nostro mondo. Si tratta di salvare il loro.” (Hank Pym, Ant-Man)
Nel
MCU
ci sono diversi esempi di personaggi che vogliono correggere gli
errori commessi dai loro genitori: le parole di Hank Pym rivolte
Scott Lang in Ant-Man sono sicuramente un esempio di
genitorialità estremamente positivo.
Tuttavia, proprio
come molte delle altre citazioni più risonanti del MCU, anche
questa è dedicata alla creazione di un mondo migliore. E la maggior
di noi farebbe di tutto per rendere il mondo un posto sicuro e
tranquillo per i nostri figli. A volte, nella vita, ci troviamo di
fronte a decisioni difficili e altre a scelte che comportano dei
sacrifici. Tenendo sempre presente che molti di questi sacrifici
sono per un bene futuro (forse non per l’intero pianeta, ma
probabilmente per le nostre stesse famiglie), ciò può aiutarci a
prendere tali decisioni con maggiore serenità.
“Se non possiamo accettare i
nostri limiti, allora non siamo migliori dei cattivi.” (Tony
Stark, Captain
America: Civil War)
Tony Stark pronuncia queste parole
in riferimento agli Accordi di Sokovia in Captain America: Civil War. C’è un’altra
famosa citazione che dice: “O muori da eroe, o vivi abbastanza
a lungo da il cattivo”.
Spesso siamo costretti a ricorrere
a metodi che vanno contro la nostra morale o i nostri valori. La
prossima volta che siamo tentati di compiere un’azione che va
contro la nostra natura, potrebbe essere utile tenere bene a mente
questa citazione. Potrebbe fare la differenza tra essere un “vero”
eroe e essere un cattivo…
“Scendete a compromessi quando
potete. Quando non potete, non fatelo. Anche se tutti ti dicono che
è sbagliato, in realtà è giusto. Anche se tutto il mondo ti sta
dicendo di mollare, è tuo dovere piantarti come un albero,
guardarli negli occhi e dire: “No, siete voi ad andarvene.” (Sharon
Carter nelle parole di Peggy Carter, Captain
America: Civil War)
Di fronte a un conflitto, ciò che
ci è stato insegnato fin da piccoli è quello di arrivare ad un
compromesso con la parte avversaria. Nella maggior parte dei casi,
si tratta di un buon metodo per risolvere un disaccordo, ma a
volte ci sono situazioni in cui non possiamo scendere a
compromessi.
Non si deve mai avere paura di
parlare in maniera chiara a coloro che si oppongono al tuo punto di
vista. Credere fino in fondo ciò che pensi sia giusto è molto
importante, anche quando le persone che ami sembrano non essere
d’accordo con te.
Dopo aver provocato la morte di
diverse decine di persone all’inizio di
Civil War, Wanda Maximoff si sente in colpa,
arrivando a sperimentare persino la paura delle proprie
capacità.
È uno dei Vendicatori più forti, ma
i suoi poteri possono causare distruzione e disperazione se non
vengono gestiti correttamente: ecco perché sono in molti ad avere
paura di lei. Tuttavia, più avanti nel film, si renderà conto che
non è giusto per lei tenersi alla larga dal resto del mondo. Può
anche aver commesso un errore, ma sa di essere una combattente
capace e di poter tornare a lottare. Per quanto ci proviamo, alla
fine non possiamo controllare il giudizio degli altri su di noi, ma
abbiamo il potere di controllare come percepiamo noi stessi.
“La vendetta ti ha consumato. Li
sta consumando. Non permetterò che consumi anche me.” (T’Challa,
Captain
America: Civil War)
https://www.youtube.com/watch?v=kDK3EpXQDYQ
Negli anni, i fan della Marvel si sono divertiti molto a
discutere a proposito dei due team capitanati da Iron Man e Captain
America, ignorando forse che Civil War è in realtà una storia di
ammonimento sui pericoli della vendetta.
T’Challa lo riassume molto bene
grazie a questa citazione: dopo aver sentito le motivazioni di
Zemo, sceglie di mostrargli misericordia… dopo tutto, si tratta
sempre di qualcuno che è stato vendicato per l’omicidio di suo
padre! Questa è un’ottima citazione da tenere in mente la prossima
volta che sentiremo l’impulso di pareggiare i conti con qualcuno
che ci ha fatto qualcosa di sbagliato…
“Lo so che stavi soltanto facendo
ciò in cui credi. Questo è ciò che ognuno di noi può fare. Ciò che
ognuno di noi dovrebbe fare. Qualsiasi cosa accada, te lo prometto:
se hai bisogno di noi, se hai bisogno di me, io ci sarò.” (Steve
Rogers, Captain
America: Civil War)
Alla fine di
Civil War, Steve Rogers invia una lettera a
Tony Stark dopo che i Vendicatori si sono sciolti. Non siamo sempre
d’accordo con le persone che ci circondano o con le persone con cui
lavoriamo, anche se magari stiamo cercando di raggiungere lo stesso
obiettivo.
È importante però ricordare che,
nonostante tutto, per le persone che amiamo e a cui teniamo ci
saremo sempre, anche se ci sono momenti della vita che ci possono
mettere le une contro le altre o che possono farci sentire lontani.
Un sentimento con cui i Vendicatori hanno continuato a lottare
durante tutta la Saga dell’Infinito, e che alla fine si è rivelata
tanta un’arma a loro sfavore nella sconfitta in
Avengers: Infinity War e tanto un’arma a loro
vantaggio nella vittoria in Avengers:Endgame.
“Non sconfiggiamo mai i nostri
demoni, Mordo. Impariamo soltanto a convivere con essi.”
(L’Antico,Doctor
Strange)
Il dubbio, la paura e il
rimpianto sono sentimento che, purtroppo, non ci abbandoneranno
mai.. se impariamo a lavorare su noi stessi, però, è possibile
andare avanti nella vita nonostante le esperienze negative.
Le esperienze negative e i traumi
che affrontiamo nella vita diventino parte di noi: non doppiamo
reprimerle, ma viverle e assecondarle. È un passo importante
nell’accettazione di noi stessi e una chiave di volta per iniziare
un processo di cambiamento.
Diversi film del
MCU hanno
toccato l’idea della famiglia ritrovata o allargata, ma nessuno di
loro è andato così in profondità al concetto come i film dedicati
ai Guardiani della Galassia. I
Guardiani stessi sono un ottimo esempio di famiglia che si sceglie,
e il Vol. 2 esplora l’impatto che i genitori non legati da un
vincolo di sangue possono avere sulle nostre vite.
Peter trascorre
gran parte del film entusiasta di conoscere il suo padre biologico,
Ego, dopo aver chiuso con Yondu, che lo ha allevato per gran parte
della sua vita. Proprio prima che Yondu si sacrificasse per salvare
Peter e gli altri Guardiani, Star Lord realizza che la promessa di
una vita perfetta con Ego era soltanto una facciata, e che il
tentativo tutt’altro che perfetto ma sincero di crescerlo come suo
figlio era di Yondu, ed è stato proprio ciò alla fine a renderlo il
suo vero padre.
“Faccio grandi errori ogni volta.
Eppure, tutto è sempre andato per il meglio.” (Thor, Thor:
Ragnarok)
Questa citazione di Thor
serve ad insegnarci che tutti gli errori che commettiamo nella vita
definiscono la persona che siamo. Alla fine, tutto si supera e la
vita va avanti.
Anche se alcune decisioni che
abbiamo preso possono aver avuto delle conseguenze importanti,
nessuna di esse è stata effettivamente la fine del mondo, come
magari temevano all’inizio. C’è sempre un modo per andare avanti
fino a che siamo in vita. Non importa quanto gravi siano gli errori
che hai commesso… alla fine, tutto è sempre andato come doveva!
“Ho scelto di affrontare i miei
problemi, e non di fuggire da loro. Perché è questo ciò che fanno
gli eroi.” (Thor, Thor:
Ragnarok)
Thor ha
assolutamente ragione anche in questo caso. Nella maggior parte dei
casi, evitare di affrontare situazioni inquietanti o spaventose
serve solo a peggiorarle. Quindi, è naturale che gran parte di ciò
che definisce un eroe è la sua volontà di entrare in azione per
risolvere i problemi.Affrontare i
problemi può essere scomodo o addirittura spaventoso, ma alla fine
è sempre la cosa giusta da fare.
“Solo perché qualcosa funziona,
non significa che non possa essere migliorato.” (Shuri, Black
Panther)
Molte cose in questo mondo sono
buone, o almeno funzionali, ma c’è sempre spazio per migliorarsi.
Anche se Shuri pronuncia queste parole in riferimento ad una serie
di sforzi tecnologici, questa citazione può funzionare in
tantissime situazioni ed è in realtà uno dei messaggi principali
del MCU.
Affinché il mondo vada avanti, in
quanto esseri umani dovremmo essere costantemente alla ricerca di
modi per renderlo migliore, anche se si tratta di partire da
zero.
“In tempi di crisi, i saggi
costruiscono ponti, mentre gli sciocchi costruiscono barriere.
Dobbiamo trovare un modo per prenderci cura l’uno dell’altro, come
se fossimo un’unica tribù.” (T’Challa, Black
Panther)
Il mondo sta affrontando diversi
problemi in questo momento. Siamo di fronte a una pandemia globale,
disordini politici in parecchi paesi e forti divisioni su molte
questioni sociali importanti.
Gli attuali eventi che stanno
accadendo ora hanno reso questa particolare citazione particolare
ancora più attuale e risonante di quanto non lo fosse già in
precedenza. È in periodi come questi che il mondo deve agire
insieme per sopravvivere ed andare avanti come una vera comunità
globale.
“Ho combattuto con un braccio
legato dietro la schiena. Ma cosa accadrebbe quando sarò finalmente
libera?” (Carol Danvers, Captain
Marvel)
È una grande sensazione scoprire e
realizzare appieno il proprio potenziale, soprattutto dopo che gli
altri ti hanno sempre impedito di farlo. Questa citazione epica di
Carol Danvers, poco prima che il personaggio rimuova l’inibitore
che i Kree avevano usato per trattenere i suoi poteri, mostra
quanto sia liberatorio prendere in mano il controllo del nostro
destino.
“Non ho niente da dimostrarti.”
(Carol Danvers, Captain
Marvel)
Questa citazione invia un messaggio
eccezionale, soprattutto a bambini e ai più giovani. A questo punto
del film, Carol sa esattamente chi è e quali sono le sue capacità:
sa che non ha bisogno di mettersi alla prova e di dimostrare niente
a nessuno.
A tutti noi, ma in particolare ai
bambini e agli adolescenti, viene spesso detto che dobbiamo
dimostrare il nostro valore rispettando un determinato insieme di
abilità o criteri. È importante tenere presente che sempre le
aspettative si possono soddisfare, e che spesso le persone che li
spingono al limite, in realtà vogliono soltanto vederci fallire.
Tutti noi abbiamo i nostri punti di forza, che ci rendono preziosi
e diversi al tempo stesso. Il più delle volte, coloro che cercano
di scoraggiarci dall’utilizzare le nostre abilità lo fanno solo
perché si sentono minacciati.
“Voglio solo la pace. Il
risentimento è corrosivo… lo odio. ” (Tony Stark, Avengers:
Endgame)
Questa è un’altra citazione di cui
non si parla abbastanza. In Avengers: Endgame, Tony Stark
chiarisce chiaramente che non è contento di come gli altri
Vendicatori – in particolare Capitan America – non abbiano
ascoltato i suoi precedenti avvertimenti su Thanos.
Tony ha compiuto numerosi sforzi
per impedire al mondo di essere distrutto da una minaccia
esistenziale e alla fine ha scelto la via del perdono. Perdonare
qualcuno non significa che quella persona lo meriti o meno, ma
consente a tutte le parti coinvolte di andare avanti. E a volte il
peso più grande non è quella della persona che ha commesso
l’errore, ma di quella che nutre il risentimento.
“Tutto falliscono quando si tratta
di ciò che dovrebbero essere, Thor. La misura di una persona, di un
eroe…è quanto riescono ad essere chi sono.” (Frigga, Avengers:
Endgame)
Tutti noi ci aspettiamo determinate
cose da noi stessi, anche a causa delle pressioni che costantemente
provengono da parenti e amici. Siamo generalmente inclini al
fallimento poiché aspettative molto spesso hanno a che fare con
obiettivi che non siamo all’altezza di raggiungere. Come molte
altre grandi citazioni del MCU, anche questa dovrebbe
incoraggiarci a lavorare di più sulla versione migliore di noi
stessi.
Dalla personalità poliedrica,
l’attore Billy Bob Thornton si è negli anni
costruito non solo la fama di bello e dannato, ma anche quella di
interprete di gran livello, capace di dar vita a personaggi oggi
iconici. Protagonista durante gli anni Novanta di alcuni celebri
film, Thornton vanta ancora oggi uno status di tutto rispetto
all’interno dell’industria, dove si è distinto anche come
sceneggiatore e regista.
Ecco 10 cose che non sai su
Billy Bob Thornton.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Billy Bob Thornton: i suoi film e
le serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Thornton ottiene grande popolarità con uno
dei suoi primi film da attore, Qualcuno sta per morire
(1992), per poi far crescere la propria fama con titoli come
Patto di sangue (1993), Tombstone (1993),
con Kurt
Russell, Lama tagliente (1996), U Turn –
Inversione di marcia (1997), Armageddon – Giudizio
finale (1998), con Bruce
Willis e L’uomo che non
c’era (2001), con Frances
McDormand. Negli anni successivi continua poi a
distinguersi con titoli come Monster’s Ball (2001),
Prima ti sposo poi ti rovino (2003), Love Actually –
L’amore davvero (2003), Babbo bastardo (2003),
Scuola per canaglie (2006), di ToddPhillips, Eagle Eye (2008), con
Shia
LaBeouf, The Baytown Outlaws (2012), The
Judge (2014), All’ultimo voto (2015), Whiskey Tango
Foxtrot (2016), con MargotRobbie, Babbo bastardo 2 (2016) e
A Million Little Pieces (2018).
9. Si è distinto per i suoi
ruoli in televisione. All’inizio della sua carriera, negli
anni Novanta, l’attore ha recitato nelle serie TV
Brillantina (1990) e Hearts Afire
(1992-1995). Torna poi ad essere protagonista in TV nel 2014,
quando interpreta il sicario Lorne Malvo nella prima stagione della
serie antologica Fargo. Dal
2016 interpreta invece Billy McBride, protagonista di
Goliath, recitando accanto all’attore William
Hurt.
8. È anche regista e
sceneggiatore. Thornton si è affermato anche grazie alle
sue capacità da regista e sceneggiatore, ruoli per i quali è stato
in più occasioni premiato con importanti riconoscimenti. La prima
sceneggiatura firmata dall’attore è quella per il film Qualcuno
sta per morire, mentre per Lama tagliente, da lui
scritto e diretto, vince il premio Oscar per la miglior
sceneggiatura non originale. Gli altri titoli da lui scritti o
diretti sono Passione ribelle, Daddy and Them, e Jayne
Mansfield’s Car.
Billy Bob Thornton: moglie e
figli
7.È stato
sposato diverse volte. L’attore è noto per i suoi numerosi
e burrascosi matrimoni, durati il più delle volte soltanto pochi
anni. Il primo fu dal 1978 al 1980, con Melissa Lee Gatlin, da cui
ebbe una figlia nel 1979. Successivamente è stato sposato dal 1986
al 1988 con l’attrice Toni Lawrence, dal 1990 al 1992 con l’attrice
Cynda Williams, dal 1993 al 1997 con la modella Pietra Dawn
Cherniak, da cui ha avuto due figli. Nel 2014 l’attore si è sposato
nuovamente con Connie Angland, con cui era fidanzato da undici anni
e da cui aveva avuto una figlia nel 2004.
Billy Bob Thornton e Angelina
Jolie
6. È stato sposato con la
nota attrice. Uno dei matrimoni più celebri di Thornton è
senza dubbio quello avuto con l’attrice premio Oscar
Angelina Jolie. I due si conobbero sul set del
film Falso tracciato, intraprendendo una relazione
culminata poi nel matrimonio nel 2000. I due si sono sempre posti
come coppia borderline, divisi tra gli eccessi e il glamour. In
particolare, fecero scalpore le loro collane con una piccola
ampollina contenente l’uno il sangue dell’altro. Anche il loro
rapporto tuttavia durò poco, e nel 2003 giunsero al divorzio
citando differenze inconciliabili.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Billy Bob Thornton in Fargo
5. È lui ad aver avuto
l’idea per il look del suo personaggio. Protagonista della
prima stagione di Fargo, dove interpreta il misterioso
killer Lorne Malvo, Thornton è l’autore del bizzarro taglio di
capelli del personaggio. L’attore si presentò dai produttori con
tale look, deciso ad ottenere il permesso di poterlo sfoggiare
nella serie. Questi lo trovarono talmente tanto stravagante che
ritennero fosse perfetto per rendere ancor più particolare e
criptico il personaggio, consentendo dunque a Thornton di
tenerlo.
4. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Il personaggio di Lorne Malvo è stato
senza ombra di dubbio uno dei più popolari della televisione nel
2014. La sua interpretazione fece guadagnare all’attore importanti
riconoscimenti, come il Golden Globe al miglior attore in una
miniserie e la nomination ai premi Emmy nella medesima categoria.
Pur non trionfando in quest’ultima, l’attore ebbe modo di
riaffermare il proprio prestigio all’interno dell’industria.
Billy Bob Thornton in Goliath
3. È il protagonista della
serie. In Goliath, in Italia disponibile su
Amazon Prime Video, l’attore interpreta
l’avvocato Billy McBride, caduto in disgrazia ma pronto a tornare
alla ribalta grazie ad un caso che potrebbe permettergli di
vendicarsi di quanto subito. Per Thornton, quello di McBride è uno
dei personaggi più brillanti e affascinanti capitatigli di recente,
e interpretarlo è stato per lui motivo di rinascita
professionale.
2. Non sa cosa accadrà
nell’ultima stagione. Al termine della terza stagione, il
suo personaggio si trova in una situazione estremamente difficile,
che lasciava immaginare il rinnovo per una quarta stagione.
Confermata come l’ultima della serie, Thornton ha affermato di non
sapere come si concluderanno le vicende relative all’avvocato
McBride, ma di essere estremamente soddisfatto con la sua
evoluzione nel corso del tempo.
Billy Bob Thornton: età e
altezza
1. Billy Bob Thornton è nato
a Hot Spring, in Arkansas, Stati Uniti, il 4 agosto 1955.
L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.
Considerato uno dei maggiori
interpreti britannici della sua generazione, Bill
Nighy ha negli anni costruito una ricca carriera divisa
tra cinema, teatro e televisione. In particolare, l’attore si è
distinto per aver ricoperto ruoli sempre diversi, affrontando
generi diversi e dando vita a personaggi rimasti nell’immaginario
collettivo. Ancora oggi Nighy continua a recitare in popolari film,
dando continuamente prova del suo valore.
Ecco 10 cose che non sai di
Bill Nighy.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Bill Nighy: i suoi film e la
televisione
10. Ha recitato in celebri
film. La carriera di Nighy al cinema ha inizio nel 1980
con Il piccolo lord. Successivamente, si distingue
recitando in titoli come Pantera Rosa – Il mistero
Clouseau (1983), Le cinque vite di Hector (1994) e
Love Actually –
L’amore davvero (2003), con Hugh Grant.
Negli anni seguenti recita poi in titoli di vario genere come
Underworld (2003), Guida galattica per
autostoppisti (2005), Pirati dei Caraibi – La maledizione
del forziere fantasma (2006) e Pirati dei Caraibi – Ai
confini del mondo (2007), con Johnny
Depp e Keira
Knightley, Harry Potter e i Doni
della Morte – Parte 1 (2010), La furia dei
titani (2012), Il cacciatore di giganti (2013),
I,
Frankenstein (2014), Pokémon: Detective
Pikachu (2019) e Emma. (2020)
con Anya
Taylor-Joy.
9. È noto come
doppiatore. Nel corso degli anni Nighy non ha mancato di
distinguersi anche come doppiatore, ricoprendo tale ruolo per i
film Giù per il tubo (2006), Astro Boy (2009),
Rango (2011), Il figlio di Babbo Natale (2011),
La fine del mondo (2013), con Simon Pegg,
e Il viaggio di Norm (2016). Ha inoltre partecipato al
doppiaggio della serie animata Castlevania (2020) e ai
videogiochi Disney Infinity (2013), Destiny
(2014), Disney Infinity 3.0 (2015) e Destiny 2
(2017).
8. Ha recitato anche per la
televisione. Nel corso della sua lunga carriera l’attore
non ha mancato di prestare il proprio talento anche al piccolo
schermo. Negli anni è infatti apparso in numerosi titoli, come i
film Agatha Christie: 13 a tavola (1985), Eye of the
Storm (1993), Longitude (2000), The Lost
Prince (2003) e Page Eight (2011), con Rachel
Weisz. Nel 2018 ha invece recitato nel ruolo di Leo
Argyll nella miniserie Le due verità, insieme all’attore
Matthew
Goode.
Bill Nighy: come si pronuncia il
suo nome
7. La pronuncia del suo nome
è più semplice del previsto. Nel corso degli anni molti
fan si sono chiesti come fosse più corretto pronunciare il cognome
dell’attore. In rete sono infatti presenti molti video a riguardo,
che permettono di risolvere una volta per tutte tale mistero. Nighy
si deve pronunciare semplicemente come “nai”, dunque molto più
semplice di quanto si sarebbe invece potuto pensare.
Bill Nighy: le sue mani
6. È affetto da un morbo
molto comune. Come in molti hanno potuto notare, le ultime
due dita delle sue mani sono affette da una flessione permanente,
che le porta di fatto ad essere inutilizzabili. Tale patologia è
chiamata “malattia di Dupuytren”. Ciò è visibile in molti dei film
in cui l’attore ha recitato, ma fortunatamente questo non gli ha
impedito di svolgere al meglio la sua professione.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Bill Nighy è Davy Jones
5. Ha dato vita al
personaggio tramite motion capture. Per dar vita al
personaggio dello spietato Davy Jones, l’attore si è esibito in una
performance di motion capture. Sul set, infatti, indossava una
speciale tuta e del trucco intorno agli occhi e alla bocca, così
che ogni suo movimento potesse essere poi utilizzato per dar vita
al personaggio in CGI. Molti attori hanno affermato che era
difficile non ridere davanti all’attore così conciato, ma anche che
la sua interpretazione era capace di incutere subito timore nei
suoi confronti.
4. Era geloso dei costumi
degli altri attori. L’idea di recitare con una tuta di
color grigio in quello che è a tutti gli effetti un film in costume
non esaltava però l’attore, il quale in più occasioni si dichiarò
geloso dei fantastici costumi indossati dagli altri attori
protagonisti del film. Quando tuttavia gli venne mostrato il
risultato finale del suo personaggio, Nighy ne fu estremamente
soddisfatto, trovando che questi fosse davvero in grado di rubare
la scena a chiunque altro.
3. Ha ricercato un preciso
accento per il suo personaggio. Per il deforme Davy Jones,
il regista Gore Verbinski aveva in mente di
conferire al personaggio un accento olandese, poiché egli è il
capitano dell’Olandese Volante. Tuttavia, Nighy dichiarò di non
poter soddisfare la richiesta del regista, non avendo competenza
con quel tipo di accento. Lavorò piuttosto su quello scozzese,
portandolo all’estremo così da risultare unico all’interno del
film.
Bill Nighy in Pirati dei Caraibi
6
2. Potrebbe riprendere il
ruolo per un futuro film. Al termine di Pirati dei Caraibi –
La vendetta di Salazar, si accenna ad un ritorno in scena
di Davy Jones. Nighy ha affermato di non essere stato al corrente
di tale scena, ma che adorerebbe riprendere il ruolo per il sesto
film della saga. Attualmente non vi è nulla di certo circa un
eventuale sesto capitolo, ma se questo dovesse realizzarsi, è molto
probabile che il terribile pirata potrebbe tornare in scena.
Bill Nighy: età e altezza
1. Bill Nighy è nato a
Surrey, in Inghilterra, il 12 dicembre 1949. L’attore è
alto complessivamente 183 centimetri.
Entrato nell’immaginario collettivo
grazie ad alcuni iconici personaggi, l’attore Rowan
Atkinson è uno dei più celebri attori comici del panorama
britannico. Estremamente intelligente e dotato di un carisma unico,
l’interprete si è distinto negli anni grazie alla sua versatilità,
dimostrando di possedere un talento che gli permette di calarsi in
contesti e personaggi sempre diversi.
Ecco 10 cose che non sai di
Rowan Atkinson.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Rowan Atkinson: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Atkinson debutta al cinema nel 1983 con il
film Mai dire mai, con Sean
Connery, e successivamente appare in titoli come
Due metri di allergia (1989), Chi ha paura delle
streghe? (1990), Hot Shots! 2 (1993), e Quattro
matrimoni e un funerale (1994), con Hugh
Grant. Negli anni successivi recita poi in Maybe
Baby (2000), con Hugh
Laurie, Rat Race (2001), Scooby-Doo
(2002), Johnny English (2003), con John
Malkovich, Love Actually –
L’amore davvero (2003), La famiglia omicidi
(2005), Johnny English – La
rinascita (2011) e Johnny English
colpisce ancora (2018), con Olga
Kurylenko.
9. È noto per i suoi ruoli
televisivi. L’attore inizia a farsi conoscere in
televisione grazie alla serie comica Not the Nine O’Clock
News (1979-1982), dove recita in vari ruoli. Successivamente
ottiene ulteriore popolarità grazie al personaggio di Edmund
Blackadder nei titoli The Black Adder (1982-1983),
Blackadder II (1986), Blackadder the Third (1987)
e Blackadder Goes Forth (1989). In seguito, Atkins
reciterà per la televisione nella serie Sbirri da sballo
(1995-1996), e nella serie Maigret (2016-2017), dove
interpreta il celebre commissario.
Rowan Atkinson è Mr. Bean
8. È diventato noto grazie
al celebre personaggio. A fare la fortuna di Atkinson è
stato il personaggio di Mr. Bean, con il quale l’attore ha
debuttato in televisione nel 1990 nella serie omonima. Composta da
14 episodi, questa è divenuta un fenomeno mondiale, rendendo
popolari tanto il personaggio quanto il suo interprete. Atkinson ha
affermato di aver sviluppato Mr. Bean durante gli studi presso la
facoltà di ingegneria elettrica.
7. Ha interpretato il
personaggio in due acclamati film. Divenuto un vero e
proprio fenomeno, con una forte influenza sulla cultura di massa,
il personaggio è stato infine portato al cinema nel 1997, con un
film intitolato Mr. Bean – L’ultima catastrofe. A dieci
anni di distanza, Atkinson ha poi ripreso il ruolo per il sequel
Mr. Bean’s Holiday (2007). Entrambi i lungometraggi sono
stati da lui sceneggiati e prodotti.
6. Ha deciso di mandare in
pensione il personaggio. Nel 2012 l’attore ha affermato di
non avere più intenzione di interpretare il personaggio di Mr.
Bean, ritenendo che, raggiunta ormai una certa età, rischierebbe di
risultare triste nel dargli ancora vita. Ciò non gli ha però
impedito di interpretarlo in altro modo. Dal 2002 al 2019 ha
infatti doppiato la serie animata Mr. Bean, come anche la
serie di cortometraggi intitolata Handy Bean
(2018-2020).
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Rowan Atkinson e Sunetra
Sastry
5. Ha avuto un lungo
matrimonio. Sul finire degli anni Ottanta, Atkinson
conobbe la truccatrice Sunetra Sastry sul set della serie The
Black Adder. Nel 1990 i due si sono sposati, dando poi vita a
due figli nati nel 1993 e nel 1995. I due sono a lungo stati una
solida coppia, ma inaspettatamente hanno annunciato la separazione
nel 2014, per poi divorziare nel 2015. Ciò sembra essere dovuto
alla relazione di Atkinson con l’attrice Louise Ford.
4. Hanno rischiato la vita a
bordo di un aereo. Nel 2001, l’attore insieme alla sua
famiglia era a bordo di un aereo privato. Mentre sorvolavano il
Kenya, il pilota ebbe un malore, abbandonando di conseguenza il
controllo del velivolo. Istintivamente, l’attore ha cercato di
mantenere stabile l’aereo in volo, mentre la moglie rianimava il
pilota con dell’acqua gelata. Per loro fortuna, questi riprese
conoscenza, riuscendo a far atterrare incolumi il velivolo e i suoi
passegeri.
Rowan Atkinson: le sue auto
3. È un grande collezionista
d’auto. Atkinson ha più volte raccontato di essere un
grande appassionato d’auto d’epoca, possedendone diverse tra cui
una Ferrari ed una Aston Martin. Ha poi avuto modo di sfoggiare
tale passione partecipando alla Mille Miglia, come anche ad alcune
puntate del programma Top Gear. Inoltre, nel film Johnny
English, la Aston Martin DB7 Vantage utilizzata è di sua
proprietà.
2. Ha avuto terribili
incidenti d’auto. La passione di Atkinson per le auto lo
ha portato in un paio di occasioni a rischiare la propria vita. Nel
1999, infatti, rimase coinvolto in un incidente automobilistico
particolarmente grave, mentre nel 2011 nuovamente rischiò la vita
mentre era a bordo della sua McLaren F1, con la quale ebbe un ancor
più pericoloso incidente. Fortunatamente, in entrambi i casi
l’attore né uscì quasi del tutto incolume.
Rowan Atkinson: età e altezza
1. Rowan Atkinson è nato a
Conset, in Inghilterra, il 6 gennaio 1955. L’attore è alto
complessivamente 181 centimetri.
Attrice canadese di origini
serbo-croate, Stana Katic è diventata uno dei
volti più noti della televisione grazie al suo ruolo in
Castle. Grazie alla serie ha potuto dar prova del suo
talento, come anche del carisma e della versatilità che la
contraddistinguono. Negli anni non ha poi mancato di partecipare
anche a celebri film per il cinema, con i quali ha consolidato la
propria popolarità.
Ecco 10 cose che non sai di
Stana Katic.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Stana Katic: i suoi film e le serie
TV
10. Ha recitato in noti
lungometraggi. L’attrice debutta sul grande schermo con
Pit Fighter (2005), per poi ottenere maggior popolarità
grazie a titoli come Feast of Love (2007), con Morgan
Freeman, Stiletto (2008), Quantum of
Solace (2008), con Daniel
Craig, e The Spirit (2008), con Samuel L.
Jackson. Negli anni successivi ha poi recitato in
The Double
(2011), con Richard
Gere, Big Sur (2013), The Rendezvous
(2016), Un’estate a Firenze (2017), con Alessandra
Mastronardi, e L’esorcismo di Hannah Grace
(2018).
9. È nota per i suoi ruoli
televisivi. Nei primi anni della sua carriera l’attrice ha
recitato in alcuni episodi di serie come The Shield
(2004), E.R – Medici in prima linea (2005), 24
(2006), Heroes (2007) e nel film The Librarian 3 – La
maledizione del calice di Giuda (2008). Dal 2009 al 2016 ha
invece ottenuto il massimo della propria popolarità grazie alla
serie Castle, dove
ha recitato nel ruolo di Kate Beckett accanto all’attore Nathan
Fillion. Dal 2017 è invece protagonista di Absentia, di
genere thriller.
8. È anche
produttrice. Con le serie Castle e
Absentia, che le hanno permesso di guadagnare grande
popolarità, l’attrice si è distinta anche come produttrice. Ha
infatti ricoperto tale ruolo producendo ben 22 episodi del primo
titolo e 10 del secondo. Attualmente, questi sono i soli
significativi titoli per i quali l’attrice ha contribuito in tale
veste, dimostrando così ulteriormente il grande legame che la lega
ad essi.
Stana Katic è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 515 mila persone. All’interno
di questo è solita condividere immagini relative a curiosità a lei
legate, luoghi visitati o semplici momenti di quotidianità. Non
mancano poi anche foto o video promozionali dei propri progetti da
interprete, come anche immagini di backstage dei set da lei
frequentati.
Stana Katic e suo marito Kris
Brkljac
6. Ha sposato il suo storico
partner. Nel 2015, con una cerimonia privata svoltasi in
Croazia, l’attrice ha sposato Kris Brkljac, originario della Serbia
e di professione business man, con il quale aveva una relazione da
diverso tempo. La coppia è da sempre molto riservata circa la
propria vita sentimentale, e non sono soliti rilasciare
affermazioni o foto a riguardo. Attualmente, la coppia non sembra
aver avuto figli.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Stana Katic e Nathan Fillion
5. Si sono conosciuti in
modo insolito. Al momento del suo provino per un ruolo in
Castle, l’attrice si rese conto di indossare una camicia
troppo lunga. Rimediate un paio di forbici, si imbatté nell’attore
Nathan Fillion, protagonista della serie, e chiese
a lui di poter fare un taglio per accorciare l’indumento. Questo
primo insolito incontro fu visto dal produttore della serie, e
colpito dalla disinvoltura della Katic decise di offrirle la
parte.
Stana Katic in Castle
4. Non ha avuto buoni
rapporti con il suo co-protagonista. Nonostante lo stretto
rapporto tra i loro personaggi, la Katic e Fillion sono noti per
non aver nutrito buoni rapporti durante le ultime stagioni della
serie. I due erano infatti arrivati a scambiarsi la parola soltanto
tramite le battute previste per i rispettivi ruoli, mentre al di
fuori delle riprese rifiutavano addirittura di essere nella stessa
stanza. I motivi di tale rottura non sono mai stati realmente
chiariti.
3. Venne licenziata dalla
serie. Nell’aprile del 2016 venne diffusa la notizia che
l’attrice era stata licenziata dalla serie, senza però che fossero
state date motivazioni particolari. Ciò portò ad una rivolta da
parte degli spettatori, che richiesero e ottennero la cancellazione
della serie. Dal canto suo, la Katic si è dichiarata grata per
l’oppurtunità, ma che non nega che il licenziamento improvviso l’ha
lasciata confusa e ferita.
Stana Katic in Absentia
2. È la protagonista della
serie. In Absentia, l’attrice ricopre il ruolo di
Emily Byrne, agente dell’FBI
scomparsa senza lasciare traccia e dichiarata morta presunta. Anni
dopo, tuttavia, farà la sua ricomparsa senza però ricordare nulla
degli anni della sua assenza. Parlando del progetto, la Katic ha
affermato di aver richiesto di poter partecipare poiché attratta
dalla possibilità di dar vita ad un antieroe.
Stana Katic: età e altezza
1. Stana Katic è nata ad
Ontario, in Canada, il 26 aprile 1978. L’attrice è alta
complessivamente 175 centimetri.
Spider-Man 3, che
seguirà le vicende abbastanza destabilizzanti che hanno chiuso
Far From Home, vedrà con ogni probabilità Peter
Parker alle prese con un costume nuovo. Il giovane Uomo Ragno deve
farsi strada nel mondo da solo, ora che il suo mentore non c’è più
e che lui stesso ha elaborato il lutto, e per fare questo ha
bisogno di tutta la sua forza di volontà.
Tra le armi a suoi favore, l’eredità
di Tony Stark e l’accesso a una tecnologia che può
sicuramente migliorare il suo costume. Ecco di seguito alcune
proposte per il nuovo costume di Spider-Man.
Di Spider-Man 3 sappiamo davvero
poco, tranne che gli sceneggiatori di Homecoming e Far From Home
torneranno nel team e che il regista Jon Watts si
trova ora in trattative per dirigere anche questo nuovo capitolo.
Ovviamente è atteso Tom
Holland nei panni di Spidey insieme a tutto il cast
“giovane”, da Zendaya a Jacob
Batalon.
Kevin Feige ha però dichiarato che
il personaggio “attraverserà universi cinematografici”, il che
suggerisce che non sono esclusi futuri incontri con le proprietà
Sony come Venom, Morbius,
Madame
Web o gli eroi dello Spider-Verse animato..
Di seguito la sinossi ufficiale di
Far From Home: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve
rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più
quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’
decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori
amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di
non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono
meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il
mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando
scompiglio in tutto il continente.
Ecco il nuovo trailer originale di
The
King’s Man – Le Origini, il film che racconta le
origini dei Kingsman, i
servizi segreti protagonisti dell’omonimo dittico cinematografico
diretto da Matthew Vaughn, in arrivo in sala il 18
settembre 2020.
Mentre una manica dei peggiori
tiranni e criminali della storia si riunisce per organizzare una
guerra di proporzione mondiale, un uomo dovrà correre contro il
tempo per fermarli. Questo sarà infatti il racconto delle origini
dell’agenzia di intelligence indipendente che tutti conosciamo con
il nome di Kingsman. Nel cast di The
King’s Man – Le Origini sono stati confermati Ralph Fiennes, Matthew Goode
e Harris Dickinson, e la storia sarà ambientata
molto prima degli eventi narrati nel capitolo iniziale del
franchise tratto dai fumetti di Mark Millar e
Dave Gibbons.
Il film è prodotto da Matthew
Vaughn, David Reid e Adam Bohling, mentre Mark Millar, Dave
Gibbons, Stephen Marks, Claudia Vaughn e Ralph Fiennes sono i
produttori esecutivi.
The King’s Man – Le Originiè basato sul
fumetto “The Secret Service” di Mark Millar e Dave Gibbons, il
soggetto è di Matthew Vaughn e la sceneggiatura è firmata dallo
stesso Vaughn & Karl Gajdusek.
Kevin
Smith spera che Ben Affleck possa tornare nell’annunciato
sequel di Generazione X(Mallrats in
originale), il film da lui diretto nel 1995. Sembra che Smith sia
attualmente entrato in una fase piuttosto nostalgica della sua
carriera: dopo l’uscita lo scorso anno di Jay e Silent Bob
– Ritorno a Hollywood, sequel/reboot di Jay & Silent
Bob… Fermate Hollywood! del 2001, il regista e sceneggiatore
ha annunciato non solo il sequel di Generazione X, ma
anche il terzo capitolo di Clerks.
In una recente intervista con
Comicbook, Kevin
Smith ha dichiarato che oltre al ritorno del cast
originale, spera che anche
Ben Affleck – che nel film del ’95 ha interpretato il
personaggio di Shannon Hamilton – possa apparire nel sequel.
“Il personaggio di Shannon è nella sceneggiatura”, ha
spiegato Smith. “Non è presente come i personaggi principale,
che si vedono più o meno continuamente, ma è un personaggio che
aiuta a mettere in moto le dinamiche della trama. È una parte
sicuramente più bella di quella che Ben ha avuto in Jay e Silent
Bob – Ritorno a Hollywood. Se è stato disposto ad accettare quel
ruolo più ampio, il mio istinto mi dice che probabilmente accetterà
anche questa parte più piccola. Immagino che dipenderà da dove lo
gireremo e cose del genere. Però ci spero!”
Il sequel di Generazione X
affronterà le conseguenza della pandemia di Covid-19
Il primo Generazione
X raccontava la storia di T.S. (Jeremy
London) e Brodie (Jason Lee), che
trascorrono una giornata al centro commerciale dopo una brutta
rottura con le loro fidanzate. I due non si limitano a guardare le
vetrine, ma vivono una serie di avventure sbilenche, incontrano
Stan Lee della Marvel Comics e molestano incessantemente un
direttore di un negozio di abbigliamento, interpretato da Ben Affleck. Nel film Jay e il suo compagno di
vita etero, Silent Bob, riprendono i loro ruoli da impiegati.
Sono passati diversi anni ormai da
quando abbiamo sentito parlare del biopic dedicato a Enzo
Ferrari che sarà diretto da Michael
Mann. All’epoca – parliamo del 2015! – il regista di
Heat – La sfida e Collateral avrebbe dovuto
girare il film a Modena per sei mesi, con il candidato all’Oscar
Hugh Jackman scelto per interpretare il
celebre imprenditore italiano (dopo che il premio Oscar Christian Bale aveva abbandonato il
ruolo).
Adesso
Deadline rivela che il progetto non è morto. Come spiegato
dalla fonte, Michael
Mann è tornato ufficialmente ad occuparsi del
progetto, con l’intento di iniziare a girare nella primavera del
2021. Mann avrebbe già iniziato a pre-vendere i diritti di
distribuzione del film al mercato virtuale di Cannes. Con Hugh Jackman ancora collegato al progetto, di
recente Mann ha rimaneggiato la sceneggiatura scritta dal compianto
Troy Kennedy(The Italian Job).
STX si occuperà delle vendite
internazionali del film e della distribuzione dello stesso nel
Regno Unito e in Irlanda. Per quanto riguarda il restante mercato,
nella giornata di domani Michael
Mann terrà una presentazione virtuale del progetto
dedicata ai potenziali compratori, tra i quali figurerebbero anche
gli Amazon Studios. Il film si baserà sul libro di Brock
Yates dal titolo “Enzo Ferrari: The Man, The Cars, The
Races, The Machine“.
Le dichiarazioni di Michael Mann
sul film dedicato a Enzo Ferrari
La pellicola, ambientata negli anni
’50, oltre a raccontare dell’ascesa del marchio Ferrari, dovrebbe
focalizzarsi anche sul rapporto tra l’imprenditore ed un suo figlio
illegittimo. Inoltre, nel film dovrebbe essere raccontata anche di
una gara automobilistica tenutasi in Italia nel 1957, durante cui
una Ferrari uscì dal tracciato e uccise ben 9 persone. Alla fonte,
Michael
Mann ha dichiarato: “In una storia come
questa, il vero potere è racchiuso nelle vite emozionanti di queste
persone, vite che si sono svolte in circostanze estreme. In più,
abbiamo il potere esplosivo e la bellezza letale delle corse. È una
storia con un forte dramma al centro: è per questo che desidero
realizzare questo film da tanto tempo.”
Zoe Kravitz, che il prossimo anno vedremo nei
panni di Catwoman nell’attesissimo The
Batman di Matt Reeves, ha commento la notizia del
recasting del personaggio di Furiosa
nell’annunciato prequel di
Mad Max: Fury Road. Il film di George
Miller, quarto capitolo della celebre saga
post-apocalittica, è uscito nel 2015 ed è stato un successo tanto
di critica quanto di pubblico, riuscendo a portare a casa anche ben
6 Oscar durante l’edizione del 2016.
In seguito al successo del film con
protagonisti Tom Hardy e Charlize Theron, Miller annunciò in breve
tempo la volontà di realizzare altri sequel della saga di Mad
Max. Nello specifico, Mad Max 5 è stato in
sviluppo per diverso tempo, ma soltanto di recente Miller ha
confermato che il film sarà in realtà un prequel dedicato al
personaggio di Furiosa.
Nonostante al Theron abbia espresso interesse nell’eventuale
progetto, è stato sempre Miller a confermare che l’attrice premio
Oscar non tornerà nel prequel e che il ruolo sarà interpretato da
un’attrice più giovane.
In una recente intervista durante
il podcast Happy Sad Confused,
Zoe Kravitz– che in
Mad Max: Fury Road ha interpretato il ruolo di Toast
la sapiente – ha parlato brevemente del recasting del personaggio
di Furiosa
per il nuovo spin-off. “Se non ricordo male, George ha sempre
parlato della voglia di realizzare un prequel su Furiosa.
Non sapevo però che avrebbe poi deciso di utilizzare un’altra
attrice. Ad ogni modo, se c’è una cosa che ho imparato dalla mia
esperienza con Mad Max è che di George Miller ti devi fidare. Non
si può dire altro su quel maestro. Bisogna soltanto vederlo in
azione”, ha dichiarato la Kravitz.
Anya Taylor-Joy e Jodie Comer le
favorite per il prequel di Mad Max
Anche se è stato ufficialmente
confermato da George Miller, sappiamo in realtà
ancora poco sullo spin-off di Mad Max dedicato al
personaggio di Furiosa.
Sia Anya Taylor-Joy(The New Mutants) che
Jodie Comer(Killing Eve) sarebbero
le favorite per interpretare la versione giovane dell’Imperatrice
nel prequel, ma al momento nessun annuncio ufficiale in merito al
casting è stato fatto. Se Theron non sarà nel film, è possibile che
Hardy possa apparire in un cameo, anche se tutto dipenderà
dall’ambientazione.
Judy Craymer, uno
dei produttori di
Mamma Mia! e Mamma
Mia! Ci risiamo, ha anticipato che un terzo film della
saga potrebbe ufficialmente vedere la luce. Il film originale,
basato sull’omonimo musical a sua volta basato sulle canzoni
originali degli ABBA, è uscito nel 2008 e,
nonostante non sia stato accolto in maniera unanime dalla critica,
è diventato un grandissimo successo di pubblico.
Il successo del primo film spianò
naturalmente la strada ad un sequel, incentrato sempre sugli
storici brani dell’iconico gruppo pop svedese e con protagonisti le
versioni giovani dei personaggi presenti nel primo episodio. Anche
il sequel è stato un moderato successo e ora, come rivelato al
Daily Mail da Judy Craymer, un terzo film potrebbe entrare
ufficialmente in sviluppo. Craymer (che ha prodotto non soltanto
gli adattamenti cinematografici ma anche il musical originale) ha
infatti dichiarato: “Un giorno ci sarà un altro film, perché
abbiamo sempre pensato ad una trilogia. Inoltre, alla Universal
piacerebbe farlo.”
La produttrice ha anche spiegato
che negli ultimi mesi era intenzionata ad andare avanti con la
pianificazione del progetto, ma che la pandemia di Covid-19 ha
stravolto le cose. La Craymer ha inoltre rivelato che nel nuovo
film sarebbe intenzionata ad utilizzare quattro nuove canzoni
composte da Benny Andersson e Bjorn
Ulvaeus, membri degli ABBA.
Il franchise di Mamma Mia! potrebbe non essere morto
Il primo Mamma
Mia! del 2008 era incentrato sul personaggio di Sophie
(interpretato da
Amanda Seyfried) e su quello di sua madre Donna
(interpretata da
Meryl Streep): nel film Sophie cercava di scoprire
l’identità del suo vero padre mentre era impegnata ad organizzare
il suo matrimonio. Il sequel del 2018 invece, Mamma
Mia! Ci risiamo, ha esplorato il passato di Donna,
interpretata questa volta da Lily James.
Anche se ad oggi è difficile
immaginare di cose potrebbe parlare un terzo capitolo della saga
musicale, per i fan potrebbe essere eccitante sapere il franchise
non è morto. Speriamo, dunque, che la Universal ufficializzi presto
Mamma Mia! 3.
I film dedicati ai Fantastici
Quattro e realizzati sotto l’egida della Fox non sono
mai riusciti a catturare il vero spirito del personaggio di
Doctor Doom e, soprattutto, l’eredità
dell’immaginario stato di Latveria: nei film in
questione, il personaggio è stato trattato alla stregua di un uomo
d’affari o di un potente scienziato, ma nulla abbiamo mai saputo
sulle origini di uno dei più grandi cattivi della storia dei
fumetti.
Ora che la Disney ha ufficialmente
acquistato la Fox, la speranza è che nell’Universo Cinematografico
MarvelDoctor Doom
possa avere il trattamento e la giustizia che si merita, anche se
nessuno sa con precisione quando ritroveremo il personaggio creato
da Stan Lee e Jack
Kirby sul grande schermo, essendo i piani della Marvel sui Fantastici
Quattro avvolti ancora nel più fitto mistero.
Eppure, l’introduzione dell’iconico
villain potrebbe avvenire in maniera graduale e non diretta.
Secondo un recente rumor portato all’attenzione da
The Direct, i Marvel Studios starebbero pianificando di
introdurre nel loro universo condiviso il personaggio di
Lucia Von Bardas, sicuramente noto a tutti gli
appassionati di fumetti: Lucia, infatti, ha preso il posto di
Victor Von Doom quando il Dottore venne spodestato dal trono di
Latveria, assumendone per un certo periodo anche il nome.
Se l’indiscrezione dovesse rivelarsi
fondata, significa che la Marvel sta ufficialmente preparando
il terreno per l’introduzione del personaggio di Doctor Doom nel
MCU, presentendo indirettamente –
attraverso il personaggio di Lucia Von Bardas, appunto – il regno
di Latveria, una strategia più o meno simile a quella impiegata per
introdurre il Wakanda prima di Black
Panther. Probabilmente Lucia potrebbe essere
introdotta già nella Fase 4, o magari nella Fase 5, come
rappresentante diplomatico del paese oppure come Primo
Ministro.
Oscar Isaac, che ha interpretato il ruolo di
Poe Dameron nella trilogia sequel di Star Wars, ha
dichiarato di non essere interessato a tornare nei panni del
personaggio. Il pilota intepretato da Isaac è stato uno dei
personaggi chiave, insieme a quelli di Rey (Daisy
Ridley) e Finn (John
Boyega), della nuova trilogia iniziata ufficialmente
nel 2015 con Il Risveglio della Forza e che, a dicembre dello
scorso anno, ha chiuso ufficialmente la saga degli Skywalker con
l’uscita de
L’Ascesa di Skywalker.
L’Ascesa di Skywalker è stato accolto in
maniera contrastante da molti fan, come del resto tutti gli episodi
che hanno composto la trilogia sequel (soprattutto Gli
Ultimi Jedi). Isaac ha più volte dichiarato che la cosa
non lo ha colto di sorpresa: ancora prima dell’uscita nelle sale
del film, l’attore aveva espresso il suo disappunto in relazione
alla direzione che il film aveva preso e ad alcune scelte narrative
che sono state fatte, soprattutto in relazione al rapporto tra i
personaggi di Poe e Finn. Molti fan speravano che la saga avrebbe
esplorato l’aspetto più “romantico” del loro rapporto, permettendo
così al franchise di poter rappresentare anche personaggi LGBTQ+,
ma le cose sono andate diversamente.
Intervistato di recente da Deadline, Isaac ha
parlato della sua esperienza con il franchise, ricordando quanto si
sia divertito a girare quei film. “Mi è
piaciuta la sfida che quei film rappresentano e mi è piaciuto
lavorare con un gruppo veramente ampio di artisti e attori
incredibili, creatori di oggetti di scena, scenografi. Tutto ciò
che è stato davvero divertente”,ha
dichiarato Isaac.
Tuttavia, se la
Lucasfilm dovesse proporgli un nuovo progetto che includa la
presenza di Poe, probabilmente l’attore non coglierà al volo
l’occasione. Isaac ha prima scherzato dicendo: “Tornerei nel
franchise solo se avessi bisogno di comprare un’altra casa”, e
poi – tornando serio – ha aggiunto: “Quello che voglio fare è
girare film artigianali e lavorare con persone che mi ispirano. Ad
esempio, il modo in cui lavora Paul Schrader è molto vicino al mio
DNA. Per ogni attore di una certa generazione ci sono dei film che
lo hanno segnato, e questa cosa riguarda anche me ovviamente. Dal
mio punto di vista, è stato un punto di svolta che non riguarda il
film finito, ma il modo in cui viene realizzato.”
Il futuro di Oscar Isaac, tra Ben Stiller e James Gray
Oscar Isaac ha fatto riferimento a
Paul Schrader perché l’attore sarà il protagonista
del prossimo film del celebre regista e sceneggiatore, dal titolo
The Card Counter. Nel futuro di Isaac non sembra
dunque esserci più spazio per un franchise come quello di
Star
Wars, ma soltanto la volontà di dedicarsi a progetti
differenti, molto più autoriali, come dimostrano le recenti notizie
che lo vogliono nel cast di London, il nuovo thriller diretto da
Ben Stiller, e di Armaggeddon Time, il nuovo dramma di
James Gray.
Dopo aver interpretato il generale Zod
in Man
of Steel,
Michael Shannon ha da sempre sostenuto il lavoro fatto
Zack Snyder, inoltre ha sempre speso parole
positive sul regista, oltre ad essere dimostrato un appassionato
sostenitore delJustice League Snyder
Cut. Ebbe durante durante una recente intervista con
James Van Osdol sul Podcast Car Con Carne,
all’attore è stato chiesto cosa pensava sul fatto che finalmente
vedremo la visione del regista.
“Sento spesso il mio amico Zack Snyder, ha avuto un
brutto periodo.Tra le lotte con la
sua famiglia e ciò che ha attraversato con la Warner Bros per lui
non deve essere stato facile. E’ un essere umano dolce, gentile,
laborioso, super coscienzioso e spero che questa liberazione gli
dia un senso di soddisfazione o di vendetta se non altro perché è
una brava persona “.
L’attore
poi chiude con una battuta che sembra essere una vera è propria
bordata contro lo studios: [Lui] merita di meglio di
quanto abbia avuto a che fare”.Shannon ha
anche riflettuto sul suo tempo trascorso nel ruolo del generale Zod
nell’Universo esteso della DC, e rimane grato per l’esperienza di
interpretare il più grande nemico di Superman sul grande
schermo.“Ancora oggi, non riesco nemmeno a
credere che mi abbia chiamato per farlo. Non sembrava qualcosa che
fosse alla mia portata. Ma sì, mi ha preso – mi ha fatto entrare,
quindi, grazie a Dio è successo”.
Michael Shannon potrebbe sicuramente essere
classificato come un “attore di altissimo livello”, quindi la sua
lode per Zack Snyder è decisamente significativa, ed è bello vedere
come lo abbia supporto per quasi un decennio dopo aver lavorato
insieme.
Vi
ricordiamo che laSnyder
Cut di Justice
League uscirà
nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner BrosHBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato cheHBO MAXnon è disponibile nel nostro paese. Ma
sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva conSKY, dunque potrebbe essere una valida teoria
pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY
CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una
supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Celebre sceriffo in un mondo di
zombie, l’attore Andrew Lincoln deve la fama
mondiale alla serie The Walking
Dead, ma già prima di questa si era distinto in altri
noti progetti televisivi o cinematografici. Ad oggi Lincoln sembra
pronto per esplorare nuove strade, che potrebbero portare la sua
carriera a conoscere nuova popolarità. La sfida più grande per lui
è ora quella di mettersi alla prova con generi e contesti sempre
diversi.
Ecco 10 cose che non sai di
Andrew Lincoln.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Andrew Lincoln: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in una nota
commedia romantica. Lincoln debutta sul grande schermo nel
1995 con il film Boston Kickout, per poi acquisire
ulteriore notorietà con titoli come Human Traffic (1999),
e Gangster n° 1 (2000). La grande popolarità arriva grazie
alla commedia Love Actually –
L’amore davvero (2003), dove ha modo di recitare accanto
agli attori Keira
Knightley e Chiwetel
Ejiofor. Negli ani seguenti ha poi recitato in
L’amore fatale (2004), con Rhys
Ifans, Troppo bella! (2006), Il
truffacuori (2010) e We Want Sex (2010), con Rosamund
Pike. Nel 2020 tornerà al cinema con il film
Penguin Bloom, con l’attrice Naomi
Watts.
9. È noto per una celebre
serie televisiva. Nel corso della sua carriera l’attore è
più volte apparso in televisione, per titoli come This
Life (1996-1997), Afterlife – Oltre la vita
(2005-2006) e Moonshot – L’uomo sulla luna (2009). Ottiene
popolarità a livello mondiale grazie al ruolo dello
sceriffo Rick Grimes nella serie The Walking Dead, dove
recita dal 2010 al 2018 recitando accanto ad attori come
Jon Bernthal,
Norman Reedus,
Lennie James,Lauren Cohan,
Sonequa
Martin-Green e Jeffrey Dean
Morgan.
8. Ha ottenuto diversi
riconoscimenti importanti. Per il suo ruolo in The
Walking Dead, l’attore è stato candidato per ben sette volte
come miglior attore televisivo ai Saturn Awards, premio dedicato ai
prodotti di genere fantascienza, fantasy e horror. Lincoln ha poi
riportato la vittoria nelle edizioni del 2015 e del 2017.
Andrew Lincoln e sua moglie Gael
Anderson
7. È sposato.
Dimostratosi negli anni sempre piuttosto geloso della propria vita
privata, l’attore ha tuttavia dichiarato di essersi sposato nel
2006 con Gael Anderson, figlia del celebre musicista dei Jetthro
Tull Ian Anderson. La coppia ha in seguito avuto due figli, Arthur
e Matilda. Su di loro non vi sono molte altre notizie, ma Lincoln
si è sempre dimostrato molto legato alla famiglia, rinunciando
anche a diversi progetti pur di poter passare più tempo con
questa.
Andrew Lincoln: il suo
patrimonio
6. Vanta un cospicuo
salario. Ad oggi l’attore è apparso in circa centoventi
episodi della serie The Walking Dead, e data la sua grande
importanza all’interno di essa, Lincoln è arrivato ad ottenere un
salario di circa 650 mila dollari ad episodio. Questo gli ha
permesso di affermarsi come uno degli attori più pagati della
televisione. Grazie anche a tutti gli altri progetti a cui ha preso
parte nel corso della sua carriera, ad oggi vanta un patrimonio
stimato di circa 16 milioni di dollari.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Andrew Lincoln in The Walking
Dead
5. È stato uno dei primi
attori confermati per la serie. Al momento dei casting per
i personaggi principali della serie, Lincoln era in cerca di un
ruolo da protagonista e decise di candidarsi per la parte di Rick
Grimes. Gli autori della serie rimasero particolarmente colpiti dal
suo provino, decidendo di affidargli subito il personaggio. Lincoln
fu infatti uno dei primi attori ingaggiati per The Walking
Dead, come anche uno dei primi confermati al pubblico.
4. Ha abbandonato la serie
per motivi famigliari. Ambientata negli Stati Uniti,
The Walking Dead ha dato grande popolarità all’attore, ma
lo ha anche portato a passare diverso tempo lontano dalla sua
famiglia, residente a Londra. Lincoln ha infatti poi deciso di
lasciare il progetto per potersi dedicare in modo più continuo a
seguire i propri cari, affermando però che in futuro riprenderà
certamente il suo personaggio.
Andrew Lincoln: il ritorno di Rick
Grimes
3. Avrà una trilogia di
film a lui dedicati. I rapporti tra l’attore e la serie a
tema zombie sono tutt’altro che finiti. Per lui è infatti in
programma una trilogia cinematografica, che avrà funzione di
spin-off, e andrà a raccontare cosa è accaduto allo sceriffo Rick
Grimes dopo l’ultimo episodio della serie in cui è apparso, dove
veniva prelevato da un misterioso episodio. La trilogia,
attualmente in pre-produzione, sarà pensata per essere strettamente
collegata alla serie.
2. Potrebbe tornare per
l’ultimo episodio. Sono di recente circolate numerose voci
che ipotizzano un ritorno di Lincoln per l’ultimo episodio della
serie. Per quanto ancora non sia stato stabilito quante stagioni
mancano a questo momento, il ritorno del personaggio andrebbe a
collocarsi dopo la trilogia cinematografica a lui dedicata,
ricollegando così i due progetti e dando conclusione all’epica
avventura dei sopravvissuti.
Andrew Lincoln: età e altezza
1. Andrew Lincoln è nato a
Londra, Inghilterra, il 14 settembre 1973. L’attore è alto
complessivamente 178 centimetri.
Dopo aver rivelato che il Batman di
Robert Pattinsonè
davvero “Forte”,Peter
Sarsgaard ha commentato anche la difficoltà di far
ripartire i set e nel particolare quello dell’attesissimo
The
Batman di Matt Reeves.
Secondo l’attore non è affatto
semplice far ripartire la macchina nell’era COVID, inoltre rivela
di aver quasi ultimato già la sua interpretazione, sostenendo di
aver già fatto circa l’80% del suo ruolo: “Ho finito l’80%
circa della mia parte, quindi vorrei solo fare l’ultimo
20%”.
“Spero solo che potremo
tornare presto, e posso rientrarci”, ha continuato,
riferendosi alla sospensione della produzione di
COVID-19. “È solo qualcosa su cui voglio tornare a
lavorare e finire. In questi grandi film, la lavorazione va avanti
per mesi e mesi. Ci sono centinaia di persone sul set in qualsiasi
momento. È così difficile capire come lo facciamo adesso con tutti
i protocolli – ma è così, voglio solo tornare a lavorare per
concludere nel migliore dei modi il lavoro”
“The Batman esplorerà un
caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando
alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà
scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere
il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali
di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Nonostante sia passati ormai più di
un anno dall’uscita in sala di Avengers: Endgame oggi arrivano
nuovi e inediti concept art che rivelano un’affascinante
interpretazione alternativa sulle famose tutte utilizzate dagli
eroi per viaggiare nel tempo. L’autore dei concept è
Aleksi Briclot, uno dei tanti artisti che
lavora per i Marvel Studios.
L’artista nel post su Instagram
spiega: “Concept art per Nebula con la tuta da viaggio nel
tempo in Avengers: Endgame, una prova con più rosso e anche qualche
campo di forza.”È un design simile, ma radicalmente
diverso. Quello che è finito nello schermo rimanecomunque in qualche modo iconico.
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019. Nel cast del film
Robert Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e
Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di
Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi
del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita
dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta
per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine
nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
A questo
punto, The
Flash (o Flashpoint come è
occasionalmente noto) probabilmente sarà il prossimo film ad
entrare nella lente d’ingrandimento dei fan della DC. Le notizie
sulla pellicola in questi giorni sono tante e dopo aver appreso che
secondo un rumor Jeffrey Dean Morgan sia
in trattative per apparire nel film, oggi il produttore della
pellicola nonché moglie del regista, Barbara
Muschietti, si è lasciata scappare in una conversazione la
conferma che un altro personaggio dell’Universo DC apparirà nel
film.
Si
tratterebbe del Cyborg di Ray
Fisher. Questa notizia sembra confermare i recenti
rapporti secondo cui Fisher dovrebbe ritornare ad interpretare il
personaggio, oltre al fatto che questa sarebbe un ulteriore
conferma che il film sarà una sorta di adattamento proprio
diFlashpoint. Il che renderebbe la notizia
su Jeffrey Dean Morgan ancora più fondata.
Tuttavia dovremo aspettare luglio per capire cose bolle
realmente in pentola in casa DC, ma queste notizie di oggi sono
sicuramente uno spunto di riflessione sul destino di The Flash e di
tutto l’universo cinematografico DC. Vi ricordiamo cheAndy Muschietti è attualmente al lavoro
suThe Flash– che presumiamo sarà
ancora interpretato da Ezra Miller e che in questo
quadro attualmente sta diventando di estrema importanza
vedere la Director’s cut della Justice League.
The
Flash arriverà al cinema il 1 luglio
2022. Christina Hodson è attualmente in
trattative per scrivere una nuova versione del film, dopo i suoi
lavori in pellicole come Bumblebeee Birds of
Prey, quest’ultimo dedicato prevalentemente
alla figura di Harley Quinn, interpretata nuovamente
da Margot
Robbie. L’attore Ezra Miller ha più
volte ribadito che il film è assolutamente confermato e certo, e
con la conferma di Andy Muschietti alla
regia sembrerebbe essere tutto pronto per un imminente inizio della
produzione. The Flash avrà nuovamente
Miller nel ruolo del protagonista, Barry Allen, mentre sembra
confermato anche Billy
Crudupnel ruolo di Herny Allen.
Arriva una notizia che
destabilizzerà di molto i fan di Zack Snyder,
perché da quanto apprendiamo oggi, pare che l’attore
Jeffrey Dean Morgan sia in trattative per
riprendere il ruolo di Thomas Wayne nel film standalone su
The
Flash.
La
continuità del DC
Extended Universe è attualmente un bizzarro casino,
quindi un film come theFlashche
adattiFlashpoint aiuterebbe a dare un
senso alle cose (come ad esempio perché improvvisamente c’è un
nuovo Batman). Attorno al film standalone su
Scarlet Speedster c’è stato un enorme chiacchiericcio e
molti rumors hanno affermato a più riprese che proprio
Flashpoint sarà il cuore del film ma dopo
l’alternarsi di numerosi sceneggiatori e regista, attualmente sul
film regna la più totale incertezza.
Tuttavia con il ritorno di Zack Snyder e la sua Directors Cut è
presumibile che la Warner Bros sia rinsavita e abbia decido di
mantenere una coerenza di fondo e dunque non è da escludere che le
voci di questi giorni che vorrebbero
Jeffrey Dean Morgan in trattative per riprendere il
suo ruolo visto in Batman v Superman non siano poi così
assurde. Inoltre poco tempo fa vi abbiamo rivelato che proprio su
The Flash molto presto ci saranno tante novità,
inoltre la Warner Bros ha puntato molto forte sul regista Andrés
Muschietti, il che farebbe presumere che finalmente c’è molta
certezza sul futuro di The Flash. In ogni caso
tutto lascia intendere che Luglio per la DC e i suoi fan sarà un
mese speciale, con l’attesissimo evento globale
DC FanDome.
The Flash arriverà
al cinema il 1 luglio 2022. Christina Hodson è
attualmente in trattative per scrivere una nuova versione del film,
dopo i suoi lavori in pellicole come Bumblebeee Birds of
Prey, quest’ultimo dedicato prevalentemente alla
figura di Harley Quinn, interpretata nuovamente da Margot Robbie. L’attore Ezra Miller ha più
volte ribadito che il film è assolutamente confermato e certo, e
con la conferma di Andy Muschietti alla regia
sembrerebbe essere tutto pronto per un imminente inizio della
produzione. The Flash avrà nuovamente Miller
nel ruolo del protagonista, Barry Allen, mentre sembra confermato
anche Billy
Crudup nel ruolo di Herny Allen.
Proprio ieri riportavamo la
notizia dei colloqui avviati con una nuova regista e
oggi sembra che un’altro rumors collochi l’arrivo di un nuovo
personaggio nel Marvel Cinematic
Universe. Infatti secondo alcune voci i
Marvel
Studios potrebbero avere in programma di introdurre
Firestar in un futuro non troppo lontano. Al
momento non si può sapere se ciò accadrà sul grande o piccolo
schermo, e questo sembra essere un’altra di quelle anticipazioni
che un personaggio stia arrivando nell’universo cinematografico
Marvel (senza fornire alcuna idea
di quando o dove accadrà effettivamente).Tuttavia
dopo le notizie di
colloqui con la regista di The Mandalorian Deborah
Chow, potrebbe essere presumibile che i Marvel
Studios abbiano intenzioni di aumentare la compagine
femminile protagonista dell’Universo Cinematografico. Ma chi è
Firestar?
Presentato nel cartone
animato Spider-Man e His Amazing
Friendsdella NBC,
Firestar si unì al web-slinger e divenne presto
uno dei personaggi preferiti dai fan. Questo successo la portò a
fare il salto dallo schermo ai fumetti (anziché viceversa) e
apparve per la prima volta nelle pagine diUncanny
X-Men # 193del 1985. Da allora ha aiutato a
fondare i New Warriors ed è rimasta alleata di Peter Parker nelle
sue avventure.
Dunque la domanda che sorge
spontanea è vedremo Firestar nell’annunciatoSpider-Man 3, sequel di
Far from Home che vedrà Tom Holland riprendere i panni di Peter
Parker? o la vedremo in un eventuale riavvio
di X-Men firmato
per la prima volta Marvel Studios? Al momento non c’è dato
saperlo, ma una cosa è certa viviamo un periodo di interessante
fermento perché una nuova era sta(dovrà) nascere e speriamo che sia
ricca di nuovi personaggi come Firestar.