Home Blog Pagina 998

Doctor Strange 2: Chiwetel Ejiofor conferma il ritorno di Mordo

0
Doctor Strange 2: Chiwetel Ejiofor conferma il ritorno di Mordo

Chiwetel Ejiofor ha confermato che tornerà a vestire i panni del Barone Mordo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness. Screen Rant ha avuto l’occasione di chiacchierare con l’attore in occasione della promozione del film The Old Guard (in arrivo a luglio su Netflix), e naturalmente ne ha approfittato per chiedere alla star qualcosa in merito al suo futuro nel MCU.

L’attore di 12 anni schiavo ha confermato non solo che rivedremo Mordo nel sequel, ma ha anche anticipato qualcosa in merito all’inizio della produzione. “Tutto quello che posso dire è che speriamo di poter iniziare a girare quanto prima. Il prima possibile, come potete immaginare. Siamo davvero tutti eccitati all’idea di andare avanti. Non vedo l’ora”, ha dichiarato l’attore.

Il personaggio del Barone Mordo non è apparso né in Avengers: Infinity War né in Avengers: Endgame, ma Ejiofor – durante un’altra intervista con Comicbook – ha anticipato che probabilmente il sequel di Doctor Strange racconterà che cosa ha fatto il personaggio dagli eventi del primo film. Quando gli stato chiesto se sapeva qualcosa a proposito di ciò che Mordo ha fatto tra gli eventi di Infinity War e Endgame, l’attore ha anticipato: “Tutto quello che posso dire è che credo che verrà rivelato cosa ha fatto in questi anni.”

I personaggi che dovremmo vedere in Doctor Strange 2

Oltre a Chiwetel Ejiofor, nel sequel di Doctor Strange torneranno anche Benedict Cumberbatch nei panni di Stephen Strange e Benedict Wong in quelli di Wong. Non ci sarà invece Rachel McAdams, che non tornerà a vestire i panni di Christine Palmer. Tra le new entry, invece, figura Elizabeth Olsen, che tornerà ad interpretare Scarlet Witch. Gli ultimi rumor suggeriscono che nel sequel dovremmo vedere tutta una serie di nuovi personaggi, tra cui Clea, Fratello Voodoo e America Chavez, ma nulla di ufficiale è stato ancora confermato.

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton e Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.

Di nuovo posticipata l’uscita di Tenet di Christopher Nolan

0
Di nuovo posticipata l’uscita di Tenet di Christopher Nolan

La Warner Bros. ha di nuovo posticipato l’uscita in sala di Tenet, il nuovo e attesissimo film di Christopher Nolan. Si tratta del secondo spostamento per il film che inizialmente doveva essere nelle sale il 17 luglio. A causa della pandemia, la produzione ha deciso di spostare l’uscita al 31 luglio, ma adesso si è deciso per una data ancora più cauta, il 12 agosto.

“La Warner Bros si impegna a portare Tenet al pubblico del cinema, in sala, sullo schermo, quando gli esercenti saranno pronti e la salute pubblica dirà ufficialmente che è tempo – ha dichiarato lo studio – In questo momento abbiamo bisogno di essere flessibili, e non stiamo trattando questo come una tradizionale uscita di un film. Stiamo valutando di far uscire il film a metà settimana, per permettere al pubblico di scoprire il film nei loro tempi, e pensiamo di pianificarlo a lungo, per un periodo superiore alla norma, per sviluppare una strategia di distribuzione differente ma di successo.” Ricordiamo che il budget di Tenet è stato ufficializzato per una cifra di 200 milioni di dollari.

Lo studio ha anche posticipato la ri-uscita al cinema di Inception, in occasione dei suoi 10 anni, al 31 luglio. 

Tenet: cosa significa il titolo del nuovo film di Christopher Nolan?

Protagonisti del film oltre ai già citati Robert Pattinson e John David Washington ci sono anche Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.

Tenet arriverà al cinema il 03 Agosto 2020. Christopher Nolan ed Emma Thomas producono, con Thomas Hayslip come produttore esecutivo. Il team di Tenet include il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van Hoytema (girato in un mix di Imax e 70mm) e la montatrice Jennifer Lame, lo scenografo Nathan Crowley, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore del VFX Andrew Jackson.

Allacciate le cinture! Viaggiando si impara, Elizabeth Banks sarà la Signora Frizzle

0

Elizabeth Banks ha firmato con Universal per il ruolo della Signora Frizzle nell’adattamento in live action di Allacciate le cinture! Viaggiando si impara (The Magic School Bus). La serie animata, basata sui libri scolastici scritti da Joanna Cole, era celebre durante gli anni Novanta e segue le vicende dell’insegnate e della sua classe mentre va in giro a scoprire scienza e natura a bordo di un magico scuolabus, che si adegua a tutte le situazioni e le circostanze (si trasforma in astronave, in sottomarino, e così via…).

Oltre a recitare nel film, Elizabeth Banks produrrà il progetto con Max Handelman per Brownstone Productions, insieme al presidente della Scholastic Entertainment e capo dell’ufficio strategico, Iole Lucchese, e  Caitlin Friedman, senior VP e general manager, e con Marc Platt e Adam Siegel per Marc Platt Productions. Alison Small sarà produttore esecutivo per la Brownstone Productions.

“Siamo lieti di dare vita all’iconica signora Frizzle e al suo entusiasmo per la conoscenza e l’avventura in un modo nuovo e originale che ispirerà la prossima generazione di bambini a esplorare la scienza e supporterà gli insegnanti dedicati che aiutano a rendere la scienza reale e accessibile ai giovani studenti ogni giorno” ha dichiarato Lucchese in una nota. Ryan Christians della Marc Platt Productions supervisionerà la produzione con Sara Scott e Lexi Barta della Universal Pictures.

Lily Tomlin ha doppiato la signora Frizzle nella serie TV animata PBS, andata in onda per 18 anni consecutivi negli Stati Uniti ed è trasmessa in oltre 100 paesi, tra cui l’Italia, naturalmente. Nel 2017 ha debuttato su Netflix un sequel animato con Kate McKinnon che doppiava la sorella della signora Frizzle, Fiona. Ora tocca ad Elizabeth Banks che conferma così anche la sua collaborazione con Universal, dopo Pitch Perfect, Invisible Woman e Charlie’s Angels.

Fonte

Millie Bobby Brown è Enola Holmes nelle prime immagini dal film

0
Millie Bobby Brown è Enola Holmes nelle prime immagini dal film

Legendary Pictures ha diffuso le prime immagini ufficiali di Enola Holmes, il nuovo film che sarà distribuito da Netflix a settembre, con protagonista Millie Bobby Brown (Stranger Things) nei panni della sorella minore di Sherlock Holmes. Nel cast del film, oltre a Brown, anche Henry Cavill, Sam Claflin e Helena Bonham Carter nei panni della nuova famiglia Holmes.

Le ultime due incarnazioni di Sherlock Holmes, tra cinema e tv, sono state quelle di Robert Downey Jr. per la Warner Bros, nei film diretti da Guy Ritchie, e di Benedict Cumberbatch, per la BBC, nell’adattamento seriale che lo ha visto al fianco di Martin Freeman / John Watson. Di seguito le immagini dal film in cui compaiono anche Claflin e Cavill:

Il film sarà ambientato nel 1880 e seguirà la giovane Enola che parte da sola alla volta di Londra in cerca di sua madre, scomparsa misteriosamente nel giorno del suo 16esimo compleanno. Durante il suo viaggio, Enola si troverà al centro di una grande cospirazione che potrebbe avere gravi conseguenze sul corso della politica e della sua storia.

La fonte principale del film saranno i sei romanzi Young Adult della serie “The Enola Holmes Mysteries” firmati da Nancy Springer, che hanno come protagonista proprio la piccolina di casa Holmes. Il film sarà diretto da Harry Bradbeer (Fleabag, Killing Eve) e sceneggiato da Jack Thorne. Nel cast figurano anche Henry Cavill (nei panni di Sherlock Holmes) e Helena Bonham Carter (in quelli della madre di Enola).

Enola Holmes segnerà la seconda esperienza cinematografica di Millie Bobby Brown. La giovane attrice ha debuttato sul grande schermo lo scorso anno in Godzilla II – King of the Monsters, film di Michael Dougherty e sequel del film del 2014 Godzilla.

È per il tuo bene, dal 2 luglio su Amazon Prime Video

È per il tuo bene, dal 2 luglio su Amazon Prime Video

Arriverà il 2 luglio su Amazon Prime Video È per il tuo bene, il nuovo film di Rolando Ravello con Marco Giallini, Valentina Lodovini, Vincenzo Salemme, Claudia Pandolfi, Giuseppe Battisto e Isabella Ferrari. Il film è una produzione PICOMEDIA in collaborazione con MEDUSA FILM, prodotto da Roberto Sessa.

È per il tuo bene, la trama

Tre famiglie entrano in crisi quando le rispettive figlie si fidanzano. Arturo, avvocato conservatore, Sergio, irascibile operaio con problemi di autocontrollo e Antonio, poliziotto integerrimo con un debole per la figlia, sono tre padri che vedono il loro peggior incubo avverarsi, quando si rendono conto che le loro tre giovani e belle figlie sono cresciute troppo in fretta. Arturo vedrà la figlia scappare nel giorno del matrimonio con una donna. Sergio, padre iperprotettivo, dovrà fare i conti con il fidanzato della figlia che ha trent’anni più di lei e Antonio dovrà confrontarsi con il ragazzo di sua figlia, un giovane rapper.

Sicuri di agire per il loro bene, i tre padri uniranno le forze per sbarazzarsi dei partner delle figlie il prima possibile, mettendo a dura prova la pazienza delle loro mogli tanto da rischiare di far naufragare i loro stessi matrimoni. Alla fine il bene vincerà, ma quello di chi?

Spider-Man: Homecoming, come Zendaya si è fatta accettare come nuova MJ

0

Quando l’ex attrice di Disney Channel, Zendaya, venne annunciata come interprete di un personaggio chiamato “MJ” in Spider-Man: Homecoming, le polemiche sono state molte. Il personaggio di Mary Jane era troppo radicato nell’immaginario per subire un restyling così profondo, secondo i fan. Eppure, la MJ di Zendaya è riuscita a trovare il suo posto, rivelandosi una scelta perfetta per quello che è stato il nuovo Peter Parker di Tom Holland.

La verità è che questa MJ, acronimo per Michelle Jones, non è mai stata pensata per essere la stessa ragazza dei fumetti né un doppio dell’incarnazione del personaggio di Kirsten Dunst della serie originale di Raimi. Zendaya ha di fatto creato un nuovo personaggio, un nuovo love interest per questo nuovo Spider-Man.

Come Zendaya ha trasformato un personaggio iconico

In una recente intervista video con Variety, Zendaya ha parlato della sua esperienza nelle riprese di Spider-Man: Homecoming, nonché di come è stato dare vita al personaggio di MJ agli occhi dei Marvel Studios. L’attrice ha parlato del passaggio da Disney Channel ai Marvel Studios e di come è diventata MJ:

“Spider-Man è stato uno dei primi film che ho fatto al di fuori di Disney Channel. E sì, non avevo molto da fare nel primo film, ma ero così entusiasta di farne parte. E sono stata fortunata perché volevano già ricreare il personaggio e trasformarlo in una nuova versione e farlo a modo nostro in questo universo cinematografico Marvel.”

Zendaya ha quindi brevemente approfondito ciò che i Marvel Studios avevano in mente per il suo personaggio sin dall’inizio: “In un certo senso ci sono entrata e il personaggio era già lì, sulla carta, una ragazza intelligente, svelta, forte che appare un po’ eccentrica e insolita. Mi diverto molto a farlo. Mi piace essere in grado di fare commedie e cose che non sono così pesanti.”

In questo momento, l’attrice di Euphoria ha senza dubbio conquistato tutti i fan, anche i più scettici, e non c’è dubbio che lo abbia fatto proprio grazie al fatto che il suo è un personaggio differente da quello di carta e inchiostro.

La troveremo di nuovo nei panni di MJ in Spider-Man 3, che arriverà nei cinema il 5 novembre 2021.

Avengers 5, teorie: quale eroe potrebbe morire?

Avengers 5, teorie: quale eroe potrebbe morire?

Nel corso degli anni, i film sugli Avengers sono stati un elemento fondamentale per l’universo cinematografico Marvel, soprattutto perché si posizionavano alla fine di ogni Fase e determinavano uno scarto importante per il racconto generale dell’Universo Condiviso. L’enorme seguito e il successo generale della serie porta, naturalmente, a pensare che lo studio non abbia alcuna intenzione di cambiare traiettoria, nonostante alcuni aggiustamenti si renderanno necessari, e così dobbiamo sicuramente aspettarci un Avengers 5, ma con una formazione diversa.

Mentre la prossima lista di film della MCU non fa menzione di un film sugli Avengers, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha detto che il prossimo film di gruppo vedrà protagonista “una squadra molto diversa da quella che abbiamo visto prima […] con alcune persone che hai già incontrato e alcune persone non hai ancora incontrato.” I commenti di Feige sembrano confermare la chiara visione dei Marvel Studios in cui la squadra si evolve con il racconto.

Quando arriverà Avengers 5, è chiaro che la presenza di volti nuovi offrirà una nuova dinamica che verrà esplorata nel film. Inoltre, ogni film sugli Avengers ha visto la morte o la scomparsa di uno dei componenti del gruppo, questo potrebbe significare che anche in un quinto film ci sarà una morte, magari eroica, come accaduto per Quicksilver in Avengers: Age of Ultron o per Iron Man e Vedova Nera in Avengers: Endgame, o accidentale, che porterà avanti la narrazione, come quella dell’agente Phil Coulson in The Avengers. Ma chi potrebbe essere il personaggio destinato a morire in Avengers 5? Possiamo fare soltanto congetture:

Menzione d’onore: Steve Rogers (Funerale)

Avengers 5 potrebbe offrire un funerale adeguato a uno dei più grandi personaggi del franchise. In Civil War abbiamo visto il funerale di Peggy Carter (Hayley Atwell) e abbiamo assistito ad un servizio commemorativo a cui hanno partecipato Steve Rogers (Chris Evans), Sam Wilson (Anthony Mackie) e Sharon Carter (Emily VanCamp). Il prossimo film di gruppo potrebbe fornire un espediente appropriato per assistere allo stesso trattamento riservato al personaggio di Steve Rogers, segnando la vera fine della sua story-line. Detto questo, i vecchi e nuovi membri dei Vendicatori dovrebbero essere presenti al funerale, imitando il tributo che Endgame ha porto a Tony Stark (Robert Downey Jr.).

War Machine

Dopo Avengers: Endgame, non si sa molto di quella che sarà la sorte di James Rhodes (Don Cheadle). Durante il divario di cinque anni tra Infinity War ed Endgame, Rhodes svolgeva missioni secondarie per la squadra improvvisata dei Vendicatori guidata da Natasha Romanoff (Scarlett Johansson), quindi è probabile che si offra di nuovo volontario per rimettersi in gioco non appena quella squadra tornerà in azione.

Da Iron Man a Endgame, Rhodey si è evoluto da personaggio di supporto (e il migliore amico di Tony) a un membro a pieno titolo dei Vendicatori, aiutando la squadra in più di un modo. Nonostante la sua situazione contrattuale sconosciuta con i Marvel Studios, è possibile che il prossimo film dei Vendicatori sarà l’ultimo di Don Cheadle. La morte di Tony Stark in Endgame potrebbe avere implicazioni per Rhodey maggiori di quanto i fan abbiano realizzato, e il personaggio potrebbe essere ulteriormente esplorato in Avengers 5.

Sebbene Rhodey sia un membro ufficiale del team, molti sosterrebbero che l’Infinity Saga non gli ha dato molto da fare. Avengers 5 potrebbe cambiare tutto ciò, dandogli la possibilità di essere uno dei leader nella missione, portandolo ad un eroico sacrificio, alla fine. Sacrificando la sua vita per uno dei nuovi membri della squadra o persino salvando dei civili, l’ultimo atto del personaggio potrebbe benissimo ispirare la prossima generazione di eroi, rafforzando al contempo la sua eredità.

Hulk

avengers: endgameNella prossima Fase 4, ci sono molti titoli già annunciati in cui potrebbe comparire plausibilmente anche l’Hulk di Mark Ruffalo, con She-Hulk e Thor: Love and Thunder come primi della lista. Tuttavia, essendo uno dei membri rimanenti del team originale dei Vendicatori, l’inclusione di Bruce Banner in Vendicatori 5 dovrebbe essere un gioco da ragazzi.

Dalla lotta per controllare la sua parte “verde” al combinarla con successo con la sua mente per diventare Smart Hulk, Banner ha già fatto un viaggio molto interessante nel MCU durante la Infinity Saga. In Endgame, il personaggio ha compiuto un grande sacrificio nello schioccare per primo le dita, per riportare in vita coloro che Thanos aveva spazzato via, danneggiando gravemente la sua mano destra nel processo. Anche se non si sa se il suo braccio sarebbe completamente guarito al momento dell’arrivo di Avengers 5, c’è motivo di credere che Banner possa essere un po’ più vulnerabile.

Vale la pena notare che l’arco di Hulk è tornato al punto di partenza durante Endgame, ed è difficile immaginare quale sarebbe il suo ruolo previsto nella prossima serie di film. Con questa prospettiva, il tempo del Gigante di Giada potrebbe finire così, proprio durante Avengers 5, con un sacrificio finale all’altezza della sua importanza nel MCU.

Thor

Proprio come Hulk, l’arco di Thor (Chris Hemsworth) è stato in qualche modo completato durante Endgame. Il finale di Endgame ha inoltre mostrato che Thor non ha idea di quale possa essere il suo prossimo passo, tanto che ha chiesto un passaggio ai Guardiani della Galassia. Mentre Love and Thunder potrebbe raccontare un nuovo ostacolo da superare per il personaggio, l’idea di Jane Foster (Natalie Portman) che prende il Mjolnir e il mantello di Thor, potrebbe indicare che il percorso di Hemsworth nel MCU è finito.

E quale sarebbe una possibile uscita dis cena all’altezza del suo coraggio se non un sacrificio estremo in Avengers 5? Appartenendo agli Original Six, potrebbe benissimo uscire di scena in questo modo.

Occhio di Falco

Occhio di Falco

Clint Barton (Jeremy Renner) consegnerà il mantello di Occhio di Falco a Kate Bishop nella prossima serie dedicata a Occhio di Falco Disney+. Non si sa molto sull’impatto duraturo della serie sulla vita da supereroe Barton, ma c’è una possibilità che possa essere preso in considerazione per un film per un’ultima volta per aiutare la prossima squadra di Vendicatori.

Barton si è ritirato un paio di volte durante la Saga dell’Infinito, ma non ci ripensa due volte ad entrare di nuovo in campo quando il dovere chiama, come visto durante Civil War e Endgame. Come i fan possono ricordare, Barton ha già avuto esperienze di pre-morte nell’MCU, ma il personaggio è stato salvato in tali momenti sia in Age of Ultron che in Endgame. Mentre sarebbe straziante per la famiglia di Barton il fatto che lui morisse, combattere fianco a fianco con altri eroi durante Avengers 5 sarebbe il momento perfetto per concludere il suo viaggio in MCU.

Nick Fury

Nick Fury (Samuel L. Jackson) ha fatto parte del MCU fin dal suo concepimento nel 2008. Con una nuova ondata di eroi che debutterà nei prossimi anni, c’è la possibilità che il tempo di Fury nella serie stia per finire. Mentre è plausibile che Fury sarà ancora in giro per guidare e supervisionare le missioni della prossima squadra di Vendicatori, la sua mancanza nei precedenti due film sembra suggerire che anche in futuro gli Avengers potranno fare a meno di lui.

Nel corso dell’Infinity Saga, i Marvel Studios hanno già finto di uccidere Nick Fury, ma il franchise può lanciare una palla curva ai fan uccidendo davvero il personaggio durante Avengers 5. Uccidere un personaggio importante come Fury potrebbe presumibilmente avere un impatto duraturo sull’intero MCU.

Batman vs Joker: 10 storyline che potrebbero finire nei sequel di Matt Reeves

L’attesissimo The Batman di Matt Reeves ci permetterà non solo di vedere il Crociato di Gotham interpretato da Robert Pattinson alle prese con diversi iconici villain, ma anche una nuova iterazione del Crociato di Gotham molto diversa dalla precedenti. Secondo alcuni recenti rumor, Reeves avrebbe già pensato ad un’ipotetica trilogia in cui introdurre anche il personaggio del Joker. In attesa di scoprire se ciò corrisponderà a realtà, CBM ha raccolto 10 storyline dai fumetti dedicate allo scontro tra Batman e Joker che un’eventuale trilogia di Reeves potrebbe adattare:

Batman: Sotto il cappuccio

“Sotto il Cappuccio” racconta la storia del ritorno di Jason Todd a Gotham City in qualità di omicida vigilante. Era stato creduto morto dopo essere stato assassinato dal Joker, ma ha assunto l’identità originariamente detenuta dal Clown Principe del Crimine per vendicarsi sia di lui che del suo ex mentore.

Questa storia ruotava principalmente attorno al rapporto tra Batman e Robin, con Joker messo più nell’ombra, ma non sarebbe necessariamente una brutta storia da adattare. I fan hanno pianto per anni dietro a queste serie. E se in futuro venisse rivelato che Robin ha aiutato Batman durante il primo anno della sua carriera (visto che The Batman si svolge rà durante il secondo), prima di essere ucciso dal Joker? In caso contrario, questa è una trama che potrebbe essere adattata in un terzo o quarto film con protagonista il Crociato di Gotham.

The Joker’s Five-Way Revenge

“Five Way Revenge” è arrivato in un momento in cui i fumetti di Batman avevano un disperato bisogno di allontanarsi dal tono campy stabilito dalle serie tv degli anni ’60. La storia ruota attorno al tentativo del Joker di eliminare cinque scagnozzi che lo avevano offeso in vari modi, lasciando il Cavaliere Oscuro senza nessun altra scelta che proteggere coloro che normalmente avrebbe sconfitto e messo dietro le sbarre.

Oltre a mostrare il disinteresse del Joker per coloro lavorano per lui, questa storia ha anche aumentato la complessità della relazione tra Batman e il Clown Principe del Crimine. Dopo aver teso un’imboscata ad un Batman stanco e indebolito, il supercriminale sceglie comunque di lasciare vivo il suo nemico. Tutti questi elementi funzionerebbero benissimo all’interno di un film. È una storia certamente oscura, ma Reeves potrebbe concretizzarla in tantissimi modi soddisfacenti.

Batman: Il lungo Halloween

Tra le storie a fumetti più epiche di tutte, ne “Il Lungo Halloween” il Joker ha un ruolo abbastanza secondario, ma comunque fondamentale. La storia ruota attorno a un mistero lungo un anno, con Batman che affronta quasi tutti i suoi iconici nemici e, contemporaneamente, cerca di eliminare un misterioso assassino noto come Holiday.

Furioso per essere stato messo in ombra dal rivale, alla vigilia di Capodanno il Clown Principe del Crimine raggiunge i cieli di Gotham nel tentativo di sprigionare nell’aria un gas velenoso. Ne consegue un’epica battaglia che vede Batman combattere contro il suo nemico per il controllo dell’aereo, con il mantello che ad un certo punto finisce anche incastrato in un’elica. Alla fine Batman riesce ad abbattere il Joker. Nonostante si vociferi che già The Batman possa trarre ispirazione da questa run, sicuramente ci piacerebbe vedere questa storyline adattata in futuro.

Batman: La morte della famiglia

Quando il Joker sfugge alla prigionia, sia lascia qualcosa alle spalle: la sua faccia! Mesi dopo, il cattivo riemerge e reclama il suo viso, trascorrendo l’arco narrativo de “La Morte della Famiglia” con la pelle in decomposizione, legata alla sua faccia con una cintura e con degli ami da pesca. Le cose si fanno ancora più complicate di così, soprattutto quando viene rivelato che Bruce ha sempre sospettato che il Joker conosca la sua identità segreta; questo perché lo stesso ha trovato una carta da gioco lasciata per lui nella Batcaverna: lo stesso, inoltre, ha fatto visita al Joker nell’Arkham Asylum (senza il costume di Batman) per vedere se il cattivo l’avesse riconosciuto.

Batman afferma addirittura di conoscere il vero nome del suo nemico, spingendola a saltare da una scogliera prima di pronunciarlo. Questa trama ha davvero approfondito la relazione del Cavaliere Oscuro con il Clown Principe del Cfrimine: potrebbe dunque essere il modo migliore per reintrodurre il personaggio, in un modo tanto originale quanto memorabile.

L’uomo che uccise Batman

Questa è una storia che proviene dalla serie animata su Batman e non da un fumetto: vedere elementi di questa classica storia in un film potrebbe essere interessante. L’episodio in questione è incentrato su uno sfortunato gangster noto come Sid the Squid, un criminale che sembra essere riuscito ad uccidere Batman.

Questo ovviamente lo mette in contatto con molti cattivi riconoscenti, ma il Joker non è contento che qualcuno sia riuscito dove lui ha fallito. Infastidito sia da ciò che dalla morte del suo nemico, cerca di sconfiggere Sid, ma viene fermato all’ultimo minuto proprio da… Batman!. Ovviamente, in questo caso non c’è abbastanza materiale per un intero film, ma non si può negare che alcuni elementi di questa storyline potrebbero funzionare brillantemente in un film.

Batman: L’uomo che ride

“L’Uomo che Ride” di Ed Brubaker e Doug Mahnke funge da moderna rivisitazione della storia delle origini del Clown Principe del Crimine e anche da sequel di “Batman: Year One”. Solo questo potrebbe renderlo il seguito ideale di The Batman, e anche se abbia già visto un’origine del villain in Joker, un adattamento fedele ai fumetti che incorpori Cappuccio Rosso e le ACE Chemicals sarebbe sicuramente apprezzato dai fan.

Batman potrebbe persino passare la maggior parte del film combattendo contro Cappuccio Rosso prima che avvenga la trasformazione e venga presentato al suo nemico più contorto. “L’Uomo che Ride” ha offerto una versione approfondita e stratificata del Joker, e questa run è sicuramente qualcosa che potrebbe aiutare a differenziare questa versione dalle altre che abbiamo visto in precedenza.

Batman: The Killing Joke

Probabilmente la più famosa e iconica storia di Batman e Joker di tutti i tempi, “The Killing Joke” aspetta da anni di essere adattato al cinema. Mentre il trattamento di Barbara Gordon/Batgirl da parte del Joker è sempre stato oggetto di polemica (le spara e poi scatta foto di lei nuda per schernire suo padre), la serie merita comunque di arrivare al cinema, e si spera nel migliore dei modi. 

Dopo aver tentato di corrompere mentalmente Jim Gordon, ne consegue uno scontro epico con Batman che finisce in modo sorprendente: i due condividono una risata mentre aspettano l’arrivo della polizia, ma c’è chi ipotizza che la risata del Joker sia dovuta al fatto che in realtà Batman lo ha ucciso. Questo dovrebbe essere un adattamento fedele al 100%, e Reeves saprebbe sicuramente come rendere uno scontro tra i due davvero memorabile.

Batman: Endgame

Questa storia, ua sorta di seguito de “La Morte della Famiglia”, ha visto il Joker tornare a Gotham City più potente che mai, avvelenando l’intera città con una formula che ha fatto impazzire tutti. L’unico modo per curare la popolazione è che Batman estragga una misteriosa sostanza chimica dalla spina dorsale del Clown Principe del Crimine.

Folle, non è vero? Successivamente viene rivelato che il Joker ha trovato una sostanza chimica che ha guarito il suo volto e gli ha donato una forza maggiore. Dopo una battaglia che vede sia Batman che il Joker arrivare insanguinati e mutilati alla fine, entrambi vengono sepolti sottoterra. Inutile dire che questa runa ha tutte le caratteristiche per essere adattata in un film epico: soprattutto, potrebbe essere un ottimo modo per reinventare la storia e il personaggio del Clown Principe del Crimine.

Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro

Batman v Superman: Dawn of Justice ha ovviamente reso omaggio a “Il Ritorno del Cavaliere Oscuro” in molti modi, anche se il personaggio del Joker non è presente nel film. Il ruolo del cattivo in questa famosa storia di Frank Miller potrebbe essere facilmente usato per influenzare un possibile sequel di The Batman.

Fingendo di essersi ripreso dopo anni di reclusione, il Joker finisce per avvelenare un intero studio televisivo durante un’intervista e, di conseguenza, si ritrova presto in rotta di collisione con Batman. Tuttavia, Batman non ha voglia di giocare con la sua nemesi: così, lo acceca con un Batarang e gli rompe il collo dopo un violento pestaggio. Incapace di uccidere il suo nemico, il Joker se la ride mentre porta a termine il lavoro, incastrando Batman per il suo omicidio. È una storia troppo dark per Reeves? Forse… ma ricordiamoci che il villain potrebbe sempre fingere la sua morte!

Batman: Una morte in famiglia

Questa storia iconica ha visto Robin morire dopo un brutale pestaggio da parte del Joker con un piede di porco. L’immagine di Batman che prende tra le bracia il suo aiutante è diventata iconica. Si tratta di un momento che ha cambiato per sempre il Crociato di Gotham e che ha fatto dubitare gli abitanti della città: perché avrebbe portato un bambino in battaglia contro un nemico così pericoloso come il Clown Principe del Crimine?

Non sarebbe male per un eventuale sequel di The Batman adattare questa storia e raccontare il ritorno di Jason Todd. Il DC Extended Universe ha accennato al destino di Robin in Batman v Superman: Dawn of Justice, con Zack Snyder che avrebbe rivelato in seguito che il costume deturpato apparteneva all’incarnazione di Dick Grayson. Preferiremmo che questo nuovo franchise non percorresse una strada simile: tuttavia l’ascesa, la caduta e la risurrezione di Robin è una storia che vale la pena raccontare.

Alice in Wonderland: quello che non sai sul film

Alice in Wonderland: quello che non sai sul film

Il romanzo scritto nel 1865 da Lewis Carroll, Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie è tutt’oggi fonte di grande ispirazione per il cinema. La Walt Disney ne trasse infatti una prima versione animata nel 1951, per poi realizzare a quasi sessant’anni di distanza una versione live-action intitolata Alice in Wonderland, con la regia del visionario Tim Burton.

La storia narrata nel film ricalca grossomodo quella riportata nel romanzo di Carroll, e ha per protagonista la giovane Alice, che caduta attraverso la profonda tana di un coniglio si ritrova in un mondo fantastico, popolato da strane creature di tutte le forme e di tutti i colori. Sul suo percorso, Alice si imbatterà in diversi alleati, come il Bianconiglio, il Cappellaio Matto e lo Stregatto, ma anche in alcuni temibili nemici, come la Regina Rossa.

Alice in Wonderland: il cast del film

Per dar vita al suo film, Burton si è assicurato di poter avere con sé alcuni dei suoi attori più ricorrenti. Il personaggio del Cappellaio Matto è infatti stato affidato all’attore Johnny Depp, con il quale vanta una lunga collaborazione. Per l’attore si è trattato di un’occasione unica, attendendo da anni un ruolo come quello. La sua intenzione era inoltre quella di dar vita ad una versione più cupa e psicologicamente complessa del personaggio. Le riprese per Depp si sono però rivelate più difficili del previsto. Dovendo recitare costantemente davanti ad un green screen, l’attore definì questo un vero ostacolo per la sua interpretazione, rendendo faticoso immedesimarsi nella situazione.

L’attrice Mia Wasikowska ricopre invece il ruolo di Alice, la protagonista del film. Ancora pressoché sconosciuta, questa ebbe modo grazie al film di ottenere estrema popolarità, dando poi vita ad una carriera ricca di titoli di successo. A farle ottenere il ruolo, stando a quanto dichiarato da Burton, è stata la sua solennità, che conferiva al personaggio il mood che il regista stava cercando. La Wasikowska vinse così il ruolo battendo rivali come Amanda Seyfried e Lindsay Lohan.

Altri due ruoli fondamentali nel film sono quello della Regina Bianca, interpretata da Anne Hathaway, e della Regina Rossa, interpretata da Helena Bonham Carter, all’epoca moglie di Burton. La prima di queste era stata inizialmente considerata per il ruolo di Alice, ma non volendo ricoprire nuovamente un ruolo simile ad alcuni suoi precedenti, chiese di poter avere una parte diversa. Il film si è inoltre avvalso di un ricco cast di doppiatori, come Alan Rickman, che ha dato voce al Brucaliffo, Christopher Lee, per il Ciciarampa, e Stephen Fry, per lo Stregatto.

Alice in Wonderland: le riprese del film

Per Burton, Alice in Wonderland è stato il primo film girato con la tecnica del 3D. Ciò è dovuto anche al grande impatto che tale formato stava avendo in quegli anni su alcuni film, e dopo il successo di Avatar, anche la Disney era intenzionata a realizzare un film che potesse sorprendere lo spettatore sotto tale punto di vista.

Le riprese del film si sono svolte in normali studi di posa, realizzate con tecnica tradizione, e solo in seguito convertite in tridimensionale. Tale processo è stato motivato come una strategia per risparmiare parte del budget e avere un maggior controllo del girato in fase di montaggio. Il film vanta infatti un budget di circa 200 milioni di dollari, uno dei più grandi nella carriera di Burton.

Per il regista, inoltre, realizzare il film era l’occasione per dar vita ad una trasposizione del romanzo di Carroll basata su una più chiara struttura. Il regista ha infatti più volte dichiarato di non essersi mai sentito attratto dalle altre versioni realizzate negli anni, poiché queste seguivano un andamento “nonsense”, dove Alice finiva con l’apparire più un’osservatrice che una diretta protagonista degli eventi.

Alice in Wonderland cast

Alice in Wonderland: box office, sequel, streaming e trailer

Distribuito in tutto il mondo nel marzo del 2010, il film ha ricevuto un’accoglienza mista da parte della critica, la quale ne elogiava le stravaganze e alcune invenzioni visive, ma criticava invece la mancanza di quel realismo che ha sempre contraddistinto le opere di Burton, accusato qui di aver ceduto alla CGI. L’accoglienza di pubblico fu invece particolarmente entusiasmante, e il film arrivò a guadagnare oltre un miliardo di dollari a livello globale, di cui 30 milioni nella sola Italia. Questo ha permesso al film di affermarsi come uno dei maggior incassi nella storia del cinema.

Il film ottenne poi anche tre nomination al premio Oscar, rispettivamente nelle categoria “migliori effetti speciali”, “migliori costumi” e “migliore scenografia”, trionfando in queste ultime due. Dato il grande successo, la Disney non ha mancato di confermare la realizzazione di un sequel, uscito poi al cinema nel 2016 con il titolo di Alice attraverso lo specchio, liberamente ispirato al romanzo di Carroll Attraverso lo specchio e quel che alice vi trovò.

Ad oggi gli appassionati del film, o coloro che non l’avessero ancora visto, possono fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle principali piattaforme streaming presenti in rete. Alice in Wonderland è infatti presente nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e, ovviamente, su Disney+. In base a quale di queste si sceglierà, sarà sufficiente sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film, potendo poi vederlo in tutta comodità.

Fonte: IMDb

La notte del giudizio: tutti i film e quello che non sai sulla saga

Arrivato sul grande schermo nel 2013, il film La notte del giudizio ha dato il via ad una delle più fortunate saghe cinematografiche ambientate in una realtà distopica. Composta da quattro film e una serie televisiva, la saga è stata ideata da James DeMonaco, ed ha in breve ottenuto ottimi riscontri di pubblico, tanto da giustificare la sua espansione.

Basata sull’ipotesi di un diverso corso della storia, la premessa della saga è quella secondo cui una volta all’anno, negli Stati Uniti, viene concesso un periodo di dodici ore chiamato “Sfogo” (Purge in originale), dove ogni crimine è permesso, compreso l’omicidio, e tutte le forze dell’ordine sono momentaneamente sospese. Nella mitologia della saga, ciò venne introdotto nel 2017 dall’organizzazione nota come i “Nuovi Padri Fondatori d’America”, i quali saliti al potere nel 2014 hanno instaurato un regime totalitario.

Per far fronte ai problemi della nazione, come l’elevata criminalità e il livello di disoccupazione, venne pertanto concesso tale periodo di sfogo collettivo, che portò ad un drastico calo delle problematiche principali del paese. In realtà, come si scoprirà nei film, lo Sfogo è un sofisticato sistema per controllare la popolazione, attaccando perlopiù i cittadini considerati un peso ai fini dello sviluppo economico. La notte dello sfogo si svolge tra il 21 e il 22 marzo, e tali date non sono casuali.

La notte del giudizio streaming

Nei paesi anglofoni, infatti, il 21 marzo viene indicato come 3/21 nella forma abbreviata. Il fatto che il mese 3 e il giorno 21 possano essere letti come un conto alla rovescia sta a indicare l’arrivo di un evento particolare, quello della rinascita. Stando al calendario gregoriano, inoltre, il 21 marzo cade nel giorno dell’equinozio di primavera, momento della rinascita e del risveglio.

DeMonaco ha raccontato che l’ispirazione per il primo film gli venne in seguito ad un evento che capitò realmente a lui e a sua moglie. I due stavano guidando quando all’improvviso rischiarono di essere coinvolti in un incidente stradale con un altro automobilista. Fermatisi sul bordo della strada, DeMonaco e questi iniziarono a prendersi a male parole, passando poi alle mani, e separati soltanto dall’intervento della polizia. Sconvolta da quell’evento, la moglie del regista sembra aver espresso l’idea che una volta all’anno dovrebbe essere consentito commettere omicidio.

La notte del giudizio: la timeline della saga e l’ordine di come guardare i film

Dal 2013 ad oggi sono stati realizzati quattro film e una serie televisiva appartenenti alla saga di La notte del giudizio. Questi titoli affrontano un arco temporale piuttosto ampio, nel quale si esplorano le origini dello Sfogo come anche di alcuni dei personaggi ricorrenti. Per comprendere meglio il potenziale della saga, nonché i suoi maggiori segreti, può essere particolarmente utile guardare i suoi film non solo secondo l’ordine in cui sono stati distribuiti in sala ma anche in ordine cronologico.

Ecco dunque la timeline della saga di La notte del giudizio:

  1. La prima notte del giudizio (2018), spin-off ambientato nel 2017;
  2. La notte del giudizio (2013), ambientato nel 2022;
  3. Anarchia – La notte del giudizio (2014), ambientato nel 2023;
  4. The Purge (2018-2019), serie televisiva ambientata nel 2027;
  5. La notte del giudizio – Election Year (2018), ambientato nel 2037

La notte del giudizio

La notte del giudizioIl primo film della saga, La notte del giudizio (2013), venne inizialmente realizzato per essere a suo modo conclusivo. Ad ora è infatti l’unico capitolo ad includere dei personaggi non ricorrenti, ovvero la famiglia Sandin, nel film minacciata per l’intera notte da un gruppo di aggressori. Ad interpretare i due adulti furono chiamati gli attori Ethan Hawke e Lena Headey. Hawke, in particolare, accettò di partecipare al film per poter dare al progetto, di natura low-budget, un nome noto grazie a cui poter puntare ad una maggior distribuzione.

DeMonaco si è infatti dovuto accontentare di un budget di soli 2.7 milioni di dollari, e le riprese durarono in tutto appena 19 giorni. Per poter rientrare in questi vincoli, decise di raccontare la storia totalmente da un punto di vista interno alla casa dei Sandin, limitandosi ad accennare quanto avveniva fuori. Grazie al successo del film, che ha incassato nel mondo un totale di 90 milioni, DeMonaco ha potuto avere accesso a cifre più sostanziose per i sequel, potendo così mostrare di più riguardo allo Sfogo.

Anarchia – La notte del giudizio

Anarchia - La notte del giudizioCon Anarchia – La notte del giudizio (2014), si esplorano dunque nuovi punti di vista riguardo alla notte più violenta dell’anno. Ambientato nel 2023, il film è il primo ad introdurre il personaggio di Leo Barnes, interpretato dall’attore Frank Grillo, che sarà protagonista anche del successivo film. Sergente fuori servizio, Barnes intende approfittare dello Sfogo per vendicare la morte del figlio, ma i suoi piani subiscono un cambio di direzione nel momento in cui si trova a dover proteggere una coppia.

Per girare il film, DeMonaco ha stavolta avuto a disposizione un budget di 9 milioni di dollari, potendo così portare lo spettatore direttamente nelle strade dove gli scontri avvengono. Compreso il potenziale della serie, inoltre, inizia a costruire i film in modo che possano essere collegati tra di loro pur raccontando la storia da punti di vista diversi. Ha così inizio l’universo narrativo di La notte del giudizio, espansosi ulteriormente grazie ad uno spin-off ed una serie televisiva.

La notte del giudizio – Election Year

La Notte del Giudizio: Election YearAmbientato nel 2037, il terzo capitolo della trilogia, intitolato La notte del giudizio – Election Year (2016), compie un notevole salto in avanti nel tempo, avendo però come protagonista sempre Leo Barnes, ora divenuto capo della sicurezza della senatrice Charlie Roan, candidata alla presidenza degli Stati Uniti e decisa ad abolire lo Sfogo. Ciò verrà naturalmente ostacolato in più modi dai Nuovi Padri Fondatori.

Con questo terzo capitolo, DeMonaco continua ad esplorare lo Sfogo, espandendo inoltre i suoi confini. Se nel primo film la vicenda si svolgeva dall’interno di una casa, e nel secondo tra le strade, con il terzo si arriva invece agli ambienti governativi. Questo ha portato inoltre ad un necessario cambio nel punto di vista. Nel primo film la vicenda è infatti raccontata dai ricchi, nel secondo dai poveri, e nel terzo dagli uomini di politica. Il film è inoltre stato distribuito pochi mesi prima delle vere elezioni presidenziali, lasciando quasi presagire il clima teso che sarebbe poi seguito alla vittoria di Donald Trump.

La prima notte del giudizio

La Prima Notte del GiudizioConclusasi la trilogia principale della saga, nel 2018 viene distribuito in sala il primo spin-off, intitolato La prima notte del giudizio. Questo porta gli spettatori al 2017, anno in cui venne introdotto per la prima volta lo Sfogo. Come si vedrà nel film, per la prima edizione di questo violento evento i Nuovi Padri Fondatori decisero di limitarlo all’isola di Staten Island, dando così vita ad un vero e proprio esperimento poi esteso all’intera nazione. Tra i protagonisti del film si possono ritrovare la premio Oscar Marisa Tomei, e la giovane Melonie Diaz. Con un budget di 13 milioni, questo è anche il film di maggior incasso della saga, avendo totalizzato 127 milioni complessivi al box office.

Inizialmente, questo capitolo spin-off era previsto come terzo film della saga, ma dato l’interesse di Grillo e DeMonaco a continuare le vicende relative a Leo Barnes, si preferì realizzare prima Election Year, rimandando di due anni le riprese di La prima notte del giudizio. Si tratta inoltre del primo film non diretto da DeMonaco, il quale si è occupato soltanto della sceneggiatura, cedendo la regia a Gerard McMurray. Questi si era fatto notare nel 2017 grazie al film Burning sands: Il codice del silenzio, contenente alcune tematiche simili alla saga ideata da DeMonaco.

The Purge, la serie tv

Dopo quattro film per il cinema, la saga estende i suoi confini anche alla televisione, dove nel 2018 debutta con The Purge, serie ideata dallo stesso DeMonaco con l’obiettivo di espandere ulteriormente la narrativa intorno allo Sfogo. In Italia, la serie è stata distribuita sulla piattaforma Amazon Prime Video, e ad oggi si compone di due stagioni per un totale di 20 episodi.

The Purge è ambientata nel 2027, ovvero tra gli eventi dei film Anarchia ed Election Year, e segue diversi personaggi, apparentemente non collegati tra loro, i quali durante la notte dello Sfogo dovranno fare i conti con le loro paure più grandi. Portando la narrazione verso nuovi orizzonti, all’interno della serie non si ritroveranno i protagonisti dei precedenti capitoli, lasciando così spazio a nuovi volti e nuove storie.

Nonostante un iniziale interessamento favorevole da parte del pubblico, la serie è stata ufficialmente cancellata dopo sole due stagioni. Il motivo principale sarebbe da ricondurre agli elevati costi, giudicati eccessivi rispetto ai risultati ottenuti in termini di audience.

La notte del giudizio: dove vedere la saga in streaming

Vedere, o rivedere, la saga è possibile grazie alla presenza dei quattro film su alcune delle principali piattaforme streaming presenti in rete. Queste sono Chili Cinema, Tim Vision, Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, e Amazon Prime Video, dove sono inoltre presenti le due stagioni della serie The Purge, strettamente collegata agli eventi del film. Per poter guardare uno di questi titoli basterà scegliere tra queste piattaforme e noleggiare il film o sottoscrivere un abbonamento generale.

Fonte: IMDb

Richard Armitage: 10 cose che non sai sull’attore

Richard Armitage: 10 cose che non sai sull’attore

La maggior parte degli spettatori lo ricordano con le fattezze di Thorin Scudodiquercia, ma l’attore Richard Armitage vanta numerose altre celebri partecipazioni in noti titoli, tanto per il cinema quanto per la televisione, dove oggi Armitage è principalmente attivo. Apprezzato da critica e pubblico, l’attore ha saputo provare la propria versatilità, affermandosi come interprete di tutto rispetto.

Ecco 10 cose che non sai di Richard Armitage.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Richard Armitage moglie

Richard Armitage: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore compare inizialmente al cinema con un breve cameo nel film Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Dopo anni di televisione, torna a recitare per il grande schermo nel ruolo di Heinz Kruger in Captain America – Il primo vendicatore (2011), con Chris Evans. La vera popolarità la ottiene grazie al ruolo di Thorin Scudodiquercia nella trilogia Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato (2012), con Martin Freeman, Lo Hobbit – La desolazione di Smaug (2013), con Benedict Cumberbatch, e Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate (2014). Recita poi in Into the Storm (2014), Alice attraverso lo specchio (2016), Ocean’s 8 (2018) e The Lodge (2019).

9. È noto per i suoi ruoli televisivi. Tra i primi ruoli di rilievo ricoperti dall’attore in televisione vi sono quelli per le miniserie Between the Sheets (2003) e Nord e Sud (2004). Successivamente, si afferma con il personaggio di Guy of Gisborne in Robin Hood (2006-2009), che gli dà grande notorietà. Recita poi in titoli come Spooks (2008-2010), Strike Back (2010-2011) e Hannibal (2015), con Mads Mikkelsen, Berlin Station (2016), con Rhys Ifans, e The Stranger (2020).

8. È il doppiatore principale di una nota serie. Dal 2017 Armitage si diletta anche con il doppiaggio, dando voce al personaggio Trevor Belmont, protagonista della serie animata Castelvania, basata sull’omonimo videogioco. Il personaggio doppiato da Armitage è un cacciatore di vampiri caduto in disgrazia, il cui compito è però ancora quello di difendere la Valacchia da Dracula e le sue maligne creature. Per l’attore si tratta del primo, e per ora unico, ruolo da doppiatore.

Richard Armitage non ha una moglie

7. Ha avuto una relazione con un’attrice. Nel prendere parte allo spettacolo teatrale The Crucible (2014), Armitage conosce l’attrice Samantha Colley, nota anche per i suoi ruoli in Solo: A Star Wars Story (2018) e Genius (2017-2018). I due intraprendono una relazione, annunciando poi nel 2016 di essere ufficialmente fidanzati e pronti al matrimonio. Questo, tuttavia, non avrà mai luogo, poiché i due interpreti interromperanno il loro rapporto senza fornire particolari motivazioni. Ad oggi Armitage sembra dunque essere single.

Richard Armitage in Star Wars

6. Ebbe un cameo nel primo film della trilogia prequel. Mentre terminava i propri studi alla London Academy of Music and Dramatic Art, l’attore iniziò a recitare in alcuni piccoli ruoli per il cinema o la televisione. Uno di questi fu come pilota in Star Wars: Episodio 1 – La minaccia fantasma. Armitage ha raccontato di essere rimasto particolarmente colpito dalla grandezza del set, come anche la sua difficoltà nell’individuare sé stesso all’interno del film, per via della breve apparizione concessagli.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Richard Armitage Lo Hobbit

Richard Armitage in Lo Hobbit

5. Il suo personaggio avrebbe dovuto portare una lunga barba. Originariamente, il nano Thorin, interpretato da Armitage, era stato concepito con un look diverso da quello poi apparso nel film. Questi avrebbe dovuto infatti portare una lunga barba, proprio come descritto anche nel romanzo. Tuttavia, la produzione pensò che questa avrebbe potuto limitare la recitazione di Armitage, e optò dunque per una barba corta, simbolo del lutto per la perdita di Erebor.

4. Ha odiato uno dei suoi costumi. Durante le riprese di Lo Hobbit – La desolazione di Smaug, all’attore fu fornito un soprabito da lui poco apprezzato tanto per il materiale quanto per la sua non praticità. Armitage richiese dunque al regista Peter Jackson di trovare il modo affinché potesse non doverlo più utilizzare. Jackson fu così costretto a riscrivere una delle scene, prevedendo uno scontro con il drago Smaug dove il soprabito prendeva fuoco, dando così all’attore la possibilità di poterlo abbandonare.

3. Ha tenuto per sé un’oggetto di scena. È norma piuttosto diffusa ad Hollywood che al termine delle riprese di un film gli attori coinvolti possano prendere per sé alcuni cimeli dal set. Con la conclusione del terzo capitolo della trilogia di Lo Hobbit, anche Armitage ebbe tale possibilità. L’attore scelse di tenere per sé la spada ammazza orchi, da lui sfoggiata durante l’intera trilogia.

Richard Armitage in Hannibal

2. Ha interpretato un noto personaggio. Nel 2015 l’attore prende parte agli ultimi sei episodi della terza stagione di Hannibal, recitando nel ruolo del celebre serial killer Francis Dolarhyde. Il personaggio è l’antagonista principale del romanzo Il delitto della terza luna, e da subito si pone come uno dei principali avversari di Hannibal Lecter. Anche nella serie, i due ingaggeranno uno scontro fino all’ultimo sangue.

Richard Armitage: età e altezza

1. Richard Armitage è nato a Leicester, in Inghilterra, il 22 agosto 1971. L’attore è alto complessivamente 189 centimetri.

Fonte: IMDb

Justice League: i dettagli sul ruolo di Darkseid nella battaglia flashback

0

Il personaggio di Darkseid, tagliato dalla versione cinematografica di Justice League e sostituito da Steppenwolf, farà il suo attesissimo debutto nella Snyder Cut del film, che arriverà su HBO Max il prossimo anno. L’arrivo del potente villain è stato anticipato dal primissimo teaser trailer dell’unica versione del cinecomic riconosciuta da Zack Snyder.

Adesso, grazie a quanto riportato da un utente di Twitter (via Screen Rant), sono emersi nuovi dettagli sul ruolo originale del temibile personaggio. L’utente Twitter in questione, infatti, avrebbe tradotto il murales del Tempio delle Amazzoni che racconta propria la battaglia della prima invasione di Steppenwolf, a cui avrebbe dovuto prendere parte anche Darkseid.

La traduzione dell’utente confermerebbe quanto già trapelato in un vecchio report del 2018: nella versione originale, Zeus avrebbe mandato suo figlio Ares a combattere contro Darkseid. Il villain riuscirebbe a sopravvivere alla battaglia, nonostante ne esca gravemente ferito: per questo motivo, è costretto a ritirarsi e a lasciare le tre Scatole Madre agli umani, agli atlantidei e alle amazzoni.

Lo scontro tra Ares e Darkseid nella Snyder Cut di Justice League?

Questa storyline è stata totalmente eliminata dalla versione cinematografica rimaneggiata da Joss Whedon, in cui è stato Steppenwolf il villain principale del film. Dunque, nella Snyder Cut di Justice League – che arriverà su HBO Max nella prima metà del 2021 – dovremmo finalmente vedere lo scontro tra Ares e Darkseid.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Avatar 2: una ripresa subacquea nella nuova foto dal backstage

0
Avatar 2: una ripresa subacquea nella nuova foto dal backstage

Come sappiamo ormai da diverso tempo, le riprese di Avatar 2 sono ufficialmente ripartite agli Stone Street Studios di Wellington, in Nuova Zelanda. Il regista James Cameron, il produttore Jon Landau e tutta la troupe americana coinvolta nella produzione del film hanno dovuto sottoporsi ad un periodo di quarantena prima di poter tornare effettivamente operativi.

Adesso, l’account Twitter ufficiale della saga ci regala una nuova immagine dal backstage del film con protagonista il giovane attore Britain Dalton, che nei sequel interpreterà Lo’ak, il secondogenito di Jake e Neytiri. Nello scatto possiamo vedere l’attore impegnato nella realizzazione, attraverso la performance capture, di una particolare sequenza subacquea.

Di recente abbiamo appreso la notizia che, proprio a causa dell’arrivo della troupe dei sequel di Avatar in Nuova Zelanda, la produzione dei film è stata accusata di “favoritismo politico” da parte dell’opposizione dell’attuale governo. Il leader del partito liberista ACT New Zealand aveva dichiarato: “Quali sono le regole sui confini? Per adesso sembra che se sei un amico del governo, allora tutto ti è concesso. Altrimenti, problemi tuoi! Dovrebbe esserci una regola per tutti. È inaccettabile che la scelta di chi far entrare nel paese spetti ai politici.”

Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Split: al via una petizione per rimuovere il film da Netflix

0
Split: al via una petizione per rimuovere il film da Netflix

Split, il film di M. Night Shyamalan del 2016 interpretato da James McAvoy, è finito sotto accusa. Secondo quanto leggiamo su Screen Rant, sarebbe stata lanciata infatti una petizione per chiedere a Netflix di rimuovere il film. Il motivo? La rappresentazione che nel film verrebbe fatta delle persone affette da disturbo dissociativo della personalità.

Secondo gli utenti che hanno dato il via alla petizione su Change.org, la storia e i personaggi di Split offenderebbero chi soffre di disturbo dissociativo dell’identità, dando un quadro della malattia che non corrisponderebbe alla realtà. A sostegno della campagna è esploso su Twitter anche l’hashtag #GetSplitOffNetflix.

Al momento il colosso dello streaming non ha commentato in alcun modo la vicenda: non sappiamo quindi se il film verrà effettivamente rimosso o se Netflix si limiterà ad anteporre ai titoli di testa un disclaimer relativo all’autenticità o meno di quanto rappresentato nella pellicola. Non è escluso che anche M. Night Shyamalan – molto attivo sui social – possa intervenire personalmente sulla questione, magari rilasciando una comunicazione ufficiale.

Split e la trilogia concepita da M. Night Shyamalan

In attesa di aggiornamenti, ricordiamo che il soggetto di Split è ispirato alla figura di Billy Milligan, un criminale statunitense affetto da disturbo dissociativo della personalità. Il film fa parte di una trilogia concepita dallo stesso Shyamalan, a cui appartengono anche Unbreakable – Il predestinato (2000) e Glass (2019). 

Black Panther: Ernie Hudson conferma che sarebbe dovuto apparire nel film

0

Nel 2015, quando Black Panther era ancora in fase di sviluppo, alcune voci volevano che Ernie Hudson, noto per i suoi ruoli nella saga di Ghotsbusters e nel film Il Corvo, fosse il favorito per interpretare il personaggio di Re T’Chaka nel film. Quando la parte venne poi ufficialmente affidata a John Kani, il possibile coinvolgimento di Hudson è passato alla storia come l’ennesimo rumor, ma oggi scopriamo che in realtà l’attore è stato molto vicino ad ottenere il ruolo.

Anche se non è mai stato in lizza per la parte, Hudson ha rivelato (via ComicBook) di aver incontrato Louis D’Esposito, co-presidente dei Marvel Studios, per discutere proprio della possibilità di interpretare il ruolo del padre di T’Challa nel film. All’epoca però D’Esposito gli disse che la parte in questione “era troppo piccola”, e che alla fine, per l’attore, sarebbe emerso sicuramente qualcosa di più importante.

Dopo Black Panther, Ernie Hudson spera ancora di poter entrare nel MCU

L’attore ha anche rivelato di essere ancora in contatto con D’Esposito: periodicamente, infatti, Hudson manda al co-presidente della Marvel un messaggio per sapere se c’è qualche nuovo ruolo o qualche nuova possibilità di entrare a far parte del MCU. L’attore è un grandissimo fan dei fumetti e sembra essere davvero ansioso di unirsi alla grande famiglia Marvel prima o poi.

E se ci fosse per lui una possibilità nell’atteso sequel di Black Panther? In attesa di scoprirne di più, ricordiamo che prossimamente ritroveremo Ernie Hudson nei panni di Winston Zeddemore in Ghostbusters: Legacy, quarto film dell’omonima saga che sarà diretto da Jason Reitman e che arriverà al cinema il 5 marzo 2021.

Wonder Woman 1984: ecco perché non sarà un vero e proprio sequel

0
Wonder Woman 1984: ecco perché non sarà un vero e proprio sequel

Batman v Superman: Dawn of Justice è stato il film che ha introdotto il personaggio di Diana Prince nell’era presente, mentre Wonder Woman è stato il film che ha esplorato non solo il suo passato, ma ha anche introdotto le guerriere Amazzoni al mondo degli umani. Ambientato durante i giorni bui della Prima Guerra Mondiale, nel film Diana ha dovuto fare i conti con le conseguenze del conflitto e con la perdita dell’amore della sua vita.

In una recente intervista con Games Radar, l’attrice Gal Gadot ha parlato del personaggio di Diana e ha spiegato come cambierà in Wonder Woman 1984, attesissimo sequel che arriverà al cinema il prossimo ottobre. “Il primo film era davvero una sorta di coming-of-age. Abbiamo visto come Diana Prince è diventata Wonder Woman e come ha acquisito la sua forza e i suoi poteri”, ha spiegato Gadot. “Era pura, acerba, era una sorta di pesce fuor d’acqua… era molto più giovane!” 

Parlando del sequel, l’attrice ha anche specificato che il nuovo film non sarà propriamente un seguito. Non riprendiamo la storia dal punto in cui l’abbiamo lasciata l’ultima volta, anche perché sono passati 66 anni”, ha detto Gadot. “Vive da oltre sei decenni da sola, nel mondo degli uomini, al servizio dell’umanità e facendo del bene. E questa nuova storia è una storia a sé stante. L’unica cosa che probabilmente condividono le due storie è probabilmente il fatto che ci siano sia Diana Prince che Steve Trevor.”

Gal Gadot anticipa una Diana più saggia e matura in Wonder Woman 1984

Dopo aver sottolineato quindi che Wonder Woman 1984 non sarà esattamente un sequel diretto del primo film, Gadot ha poi aggiunto: “Al di là di questo, però, si tratta di un mondo completamente nuovo, di un’epoca diversa… anche Diana è diversa, e la storia è totalmente nuova. È un film a sé stante. Autentico. Nel primo film, una cosa importante che abbiamo sottolineato era l’ingenuità del personaggio di Diana. Adesso Diana non è più così ingenua. Ha vissuto tante esperienze. È diventata più matura. Questa volta incontreremo un personaggio evoluto rispetto al passato.”

Wonder Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

The Handmaid’s Tale 4: teaser promo della nuova stagione

0
The Handmaid’s Tale 4: teaser promo della nuova stagione

Hulu ha diffuso il primo atteso teaser promo di The Handmaid’s Tale 4, la quarta stagione dell’acclamata serie tv The Handmaid’s Tale.

The Handmaid’s Tale 4

The Handmaid’s Tale 4 è la quarta stagione della serie tv The Handmaid’s Tale creata da Bruce Miller per HULU e basata sul romanzo omonimo distopico del 1985 dell’autrice femminista Margaret Atwood.

In The Handmaid’s Tale 4 ritorneranno June Osborne / Difred (stagione 1-in corso), interpretata da Elisabeth MossSerena Joy Waterford (stagione 1-in corso), interpretata da Yvonne Strahovski, Comandante Fred Waterford (stagione 1-in corso), interpretato da Joseph Fiennes, Emily / Diglen / Disteven (stagione 1-in corso), interpretata da Alexis Bledel, Janine / Diwarren / Didaniel (stagione 1-in corso), interpretata da Madeline Brewer, Lydia Clements / Zia Lydia (stagioni 1-in corso), interpretata da Ann Dowd, Luke Bankole (stagioni 1-in corso), interpretato da O. T. Fagbenle, Custode Nick Blaine (stagioni 1-in corso), interpretato da Max Minghella, Moira Strand (stagioni 1-in corso), interpretata da Samira Wiley, Rita (stagioni 2-in corso, ricorrente stagione 1), interpretata da Amanda Brugel e Comandante Joseph Lawrence (stagioni 3-in corso, ricorrente stagione 2), interpretato da Bradley Whitford.

La serie racconta di In un futuro non lontano, il tasso di fertilità umana è in calo a causa di malattie e inquinamento. Dopo una guerra civile, il regime teocratico totalitario di Gilead prende il comando nella zona un tempo conosciuta come Stati Uniti d’America. La società è organizzata da leader assetati di potere e divisa in nuove classi sociali, in cui le donne sono brutalmente soggiogate e non possono lavorare, leggere o maneggiare denaro.

Hellboy: Ron Perlman ha rifiutato di apparire nel reboot

0
Hellboy: Ron Perlman ha rifiutato di apparire nel reboot

Ron Perlman è tornato a parlare del tanto chiacchierato reboot di Hellboy, il film di Neil Marshall uscito nelle sale lo scorso anno, che ha visto nei panni del personaggio dei fumetti creato da Mike Mignola l’attore David Harbour, noto per la serie Stranger Things.

In una nuova intervista concessa a ComciBookMovie, Perlman – che aveva interpretato il personaggio di Anung Un Rama nei due adattamenti diretti da Guillermo del Toro, usciti nel 2004 e nel 2008 – ha rivelato che ha avuto la possibilità di apparire nel reboot. L’attore ha spiegato di aver declinato l’offerta proprio perché il film non sarebbe stato diretto da Del Toro.

“L’unica cosa che ha fermato il terzo Hellboy diretto da Guillermo del Toro è perché quel ragazzo è uno dei registi più impegnati del mondo”, ha spiegato l’attore. “Non avrebbe mai potuto farlo con tutte le cose che ha già in cantiere, anche se avesse voluto. I due film non hanno nulla a che fare l’uno con l’altro.”

Ron Perlman rivela di non aver mai visto il reboot di Hellboy

“Il reboot è qualcosa a cui mi è stata data la possibilità di partecipare, ma l’unica versione di Hellboy che mi interessa è quella che ho fatto con Guillermo, quindi ho rifiutato. In realtà, mi sono tenuto proprio alla larga da quel progetto: ne ho sentito parlare pochissimo e non l’ho neanche visto”, ha aggiunto Perlman. “Ho augurato loro ogni bene, ma non era una cosa che mi interessava.”

Non sappiamo quando sia stata offerta esattamente a Ron Perlman la possibilità di tornare, ma è sicuramente interessante sapere che lo studio – almeno inizialmente – lo volesse di nuovo nei panni di Red, cosa che forse avrebbe portato maggior fortuna al reboot di Neil Marshall (anche se non possiamo saperlo con certezza).

Matrix 4: si torna sul set, ecco Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss a Berlino

0

Dopo anni di rumor e speculazioni, ad agosto dello scorso anno è stato ufficialmente confermato che la Warner Bros. è al lavoro su Matrix 4, nuovo capitolo della celebre saga che vedrà non solo il ritorno di Lana Wachowski (co-regista e co-sceneggiatrice della trilogia originale insieme alla sorella Lilly) dietro la macchina da presa, ma anche quello di Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss rispettivamente nei panni dei personaggi di Neo e Trinity.

La produzione del film era stata bruscamente interrotta (così come quella di tantissime altre produzioni in tutto il mondo) a causa della pandemia di Covid-19. Adesso, la produzione ha finalmente ricevuto il via libera per poter tornare a girare a Berlino, e grazie a TMZ abbiamo la possibilità di dare un primissimo sguardo al ritorno degli attori sul set.

Nei nuovi scatti è possibile vedere, oltre a Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss, anche la new netry Neil Patrick Harris: nessun dettaglio sul ruolo che la star di How I Met Your Mother avrà nel nuovo episodio è stato rivelato, ma stando alle prime indiscrezioni l’attore dovrebbe interpretare un villain. Potete vedere tutte le nuove foto dal set cliccando QUI.

Come torneranno in vita i personaggi di Neo e Trinity in Matrix 4?

Sia Neo che Trinity sono stati uccisi alla fine di Matrix: Revolutions del 2003, quindi sarà certamente interessante scoprire in che modo i due personaggi verranno riportati in vita. Nel film non ci sarà invece Laurence Fishburne, dal momento che nel nuovo capitolo dovremmo vedere una versione più giovane di Morpheus, probabilmente interpretata dall’attore Yahya Abdul-Mateen II (Aquaman). 

Matrix 4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu ReevesCarrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica Henwick Toby Onwumere. L’uscita nelle sale è fissata per il 1 aprile 2022. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.

Henry Cavill spera di poter interpretare Superman ancora a lungo

0
Henry Cavill spera di poter interpretare Superman ancora a lungo

Dopo la release di Justice League nel 2017, le possibilità che Henry Cavill tornasse ad interpretare Superman nel DCEU si sono abbassate drasticamente. Anche in Shazam!, ad esempio, il cameo dell’eroe kryptoniano è stato realizzato utilizzando uno stunt, e questo perché all’epoca si vociferava che l’attore e la Warner Bros. non fossero riusciti a raggiungere un nuovo accordo economico.

Tuttavia, lo scorso mese abbiamo appreso la notizia che Cavill è ufficialmente in trattative per tornare nei panni dell’uomo d’acciaio nell’universo condiviso: il ritorno in questione però sarà relegato ad un ruolo di supporto in uno dei prossimi film del DCEU in uscita (non è stato ancora rivelato quale); quindi, almeno per ora, non ci sono possibilità di vedere un’eventuale sequel de L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder.

Adesso, in una recente intervista con Variety, l’attore ha parlato proprio dell’iconico ruolo di Superman, senza rivelare nulla in merito al futuro cinematografico del personaggio, ma spiegando che amerebbe interpretarlo ancora per molto tempo: “Sono sempre stato un fan di Superman”, ha detto Cavill. “Con un personaggio del genere, porti quel ruolo con te anche fuori dal set. E diventa parte della tua immagine pubblica.”

Henry Cavill parla di Superman: “Il ruolo che mi ha cambiato la vita.”

“Quando incontri dei bambini, dei bambini che non mi vedono come Henry Cavill, ma che mi vedono come Superman, sai che c’è una responsabilità che deriva da tutto questo. È un personaggio meraviglioso. È una responsabilità che sono felice di avere, così come spero di avere la possibilità di interpretare Superman ancora nel corso degli anni”, ha aggiunto l’attore in riferimento al suo futuro nei panni dell’eroe.

“La mia vita è cambiata drasticamente a causa di quel ruolo”, ha spiegato l’attore in merito a ciò che ha significato interpretare il personaggio al cinema. “Mi ha aperto tantissime porte. È uno di quei personaggi che può davvero cambiare l’intero corso di una carriera. Sono incredibilmente grato per questo. Inoltre, è un ruolo che mi ha insegnato tanto anche a proposito di me stesso.”

“Superman è fondamentalmente un bravo ragazzo, e quando lo interpreti inizi a fare inevitabilmente dei paragoni con te stesso. Pensi: ‘Sono una brava persona?’ Sono abbastanza bravo da essere in grado di interpretare Superman’. E se per caso senti di non esserlo, allora devi lavorare su te stesso per assicurarti di essere una persona migliore. Penso che sia questo che facciamo nella vita di tutti i giorni.”  

Ricordiamo che di recente è stata annunciata la release della Snyder Cut di Justice League su HBO Max. La versione del cinecomic di Zack Snyder così come concepito inizialmente dal regista verrà lanciata sulla piattaforma di streaming nella prima metà del 2021. Durante il commento in diretta a L’Uomo d’Acciaio – in cui Snyder ha ufficializzato l’arrivo della Snyder Cut su HBO Max -, era stato lo stesso Henry Cavill ad ammettere che sarebbe stato onorato di tornare a vestire i panni di Superman.

Angelina Jolie spiega il motivo del divorzio da Brad Pitt

0
Angelina Jolie spiega il motivo del divorzio da Brad Pitt

Durante una lunga intervista con Vogue India, l’attrice, regista, produttrice e attivista Angelina Jolie ha raccontato le ragioni del suo divorzio da Brad Pitt, nel 2016, dopo una relazione di dodici anni, due anni di matrimonio e sei figli, di cui tre adottati.

“Ho scelto il divorzio per il bene della mia famiglia e so che è stata la decisione più giusta (…) Continuo a preoccuparmi per loro e concentrarmi sulla loro guarigione. Alcuni hanno approfittato del mio silenzio e i bambini vedono bugie su di me e se stessi nei media, ma ricordo sempre loro che conoscono la verità (…) In effetti, sono sei ragazzi molto coraggiosi e molto forti» ha continuato Jolie.”

Angelina Jolie e i figli, dopo il divorzio

La notizia della separazione trai due attori ha messo fine a un sogno di Hollywood, nato sul set di Mr. e Mrs. Smith, nel 2004. L’esigenza di difendere i figli da una relazione che non poteva più funzionare sembra stata quindi la molla che ha scatenato la decisione, condivisa dai due. Inoltre, di fronte ad alcune accuse mosse all’attrice di essere poco stabile, Angelina Jolie ha commentato che lei non ha bisogno di difendersi da nessuna accusa, visto che i suoi figli la conoscono e sacco che tipo di persona è.

“I miei figli conoscono la vera me e mi hanno aiutato a ritrovarmi e a volermi bene (…) Anche loro ne hanno passate molte. Imparo dalle loro forze. Come genitori, incoraggiamo i nostri figli ad accettare tutto ciò che sono e tutto ciò che sanno essere giusto nei loro cuori, ma a loro volta si guardano indietro e vogliono lo stesso per noi”.

Per quanto riguarda invece gli impegni cinematografici dell’attrice, lo scorso anno l’abbiamo vista di nuovo al cinema nei panni di Malefica, in Maleficent: Signora del Male.

Brad Pitt
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Fonte

Lydia Bosch: 10 cose che non sai sull’attrice

Lydia Bosch: 10 cose che non sai sull’attrice

Popolare attrice spagnola, Lydia Bosch ha negli anni conquistato sempre più fama, tanto nel proprio paese natale quanto a livello internazionale. In Italia, ad esempio, è nota per alcune note serie televisive. Il titolo che più le ha conferito fama, tuttavia, è quello di Un medico in famiglia, la versione originale da cui fu poi tratta l’omonima e celebre trasposizione italiana.

Ecco 10 cose che non sai su Lydia Bosch.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Lydia Bosch Le verità nascoste

Lidya Bosch: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti film spagnoli per il cinema. L’attrice debutta sul grande schermo nel 1986, con la pellicola El disputado voto del señor Cayo. Successivamente, recita in titoli come Jarrapellejos (1988), La luna negra (1989), Adeus Princesa (1992), Una casa en las afueras (1995), Al limite (1997), con Bud Spencer, e You’re the one (una historia de entonces) (2000), con il quale si consacra. Tornerà poi al cinema soltano nel 2013, con il film La hermandad.

9. È nota per i suoi ruoli televisivi. All’inizio della sua carriera l’attrice recita in alcuni titoli televisivi come le serie Un, dos, tres… responda otra vez (1984-1992), El olivar de Atocha (1989), El obispo leproso (1990), Lleno, por favor (1993) e ¿Quién dá la vez? (1995). Il vero successo arriva però grazie Médico de familia, dove dal 1995 al 1999 recita nel ruolo di Alicia Soller. A partire dal nuovo millennio intensifica la propria presenza in televisione recitando nella serie Motivos personales (2005), Gran Hotel (2013), Los misterios de Laura (2014), Senza identità (2014-2015), e Le verità nascoste (2018).

8. Ha ricevuto un’importante nomination. Con il film You’re the one (una historia de entonces), drammatica storia d’amore al temo del regime fascista in Spagna, l’attrice ha ottenuto alcuni dei maggiori riconoscimenti della sua carriera. Tra questi vi è la nomination come miglior attrice protagonista al prestigioso premio Goya, considerato l’equivalente spagnolo del premio Oscar. Pur non riportando la vittoria, la Bosch ha avuto modo di affermarsi ulteriormente all’interno dell’industria.

Lidya Bosch è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo verificato seguito da oltre 230 mila persone. All’interno di questo la Bosch è solita condividere immagini relative a suoi momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano poi anche foto di curiosità a lei legate, come anche di serate di gala o eventi a cui ha preso parte

6. Utilizza il social per promuovere il proprio lavoro. Tramite il proprio profilo, inoltre, l’attrice condivide con i propri follower immagini promozionali dei suoi progetti da interprete. Sono presenti anche interviste da lei rilasciate e foto di backstage tratte dai set a cui ha preso parte. Numerose sono anche le immagini realizzati per riviste dedicate al mondo dello spettacolo.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Lydia Bosch Instagram

Lidya Bosch: chi è suo marito

5. È stata sposata con un attore. Nel corso degli anni l’attrice ha sempre cercato di evitare la diffusione di dettagli relativi alla propria vita sentimentale. È tuttavia noto che nel 1992 diede alla luce la prima figlia, avuta con l’attore spagnolo Miguel Molina, con la quale si frequentava in quel periodo. I due si sposano poi ufficialmente nel 1994, divorziando tuttavia soltanto due anni dopo, nel 1996, citando differenze inconciliabili.

4. Si è sposata una seconda volta. Nel 2001 l’attrice si è sposata per una seconda volta con l’architetto Alberto Martín, con il quale si frequentava già precedentemente. Nel 2003 la coppia diede alla luce due gemelli, e per loro la Bosch decise di prendersi una pausa di due anni dal mondo della recitazione. Nel 2009, l’attrice ha poi dato vita ad una turbolenta separazione dal marito, culminata nel divorzio ufficializzato nel 2010.

Lidya Bosch: chi è il suo partner attuale

3. È molto riservata. Dal momento del suo secondo divorzio ad oggi, l’attrice ha ulteriormente diradato le notizie sulla propria vita privata. Il suo impegno è infatti quello di tenere nettamente separati lavoro e famiglia, cercando così di crescere i tre figli lontani dai riflettori della mondanità. Attualmente, perciò, non è possibile stabilire se la Bosch abbia o meno una nuova relazione, e i suoi profili social non sembrano suggerire nulla a riguardo.

Lidya Bosch in Le verità nascoste

2. È la protagonista della serie. Nel 2018 l’attrice recita nel ruolo di Lidia McMahón in Le verità nascoste. All’interno della serie, il suo personaggio è la madre di Paula, ragazza scomparsa in strane circostanza e ricomparsa dopo anni ormai adolescente. Intorno a tale mistero si svolgeranno una serie di indagini, che porteranno la stessa Lidia ad essere una delle principali accusate della scomparsa della figlia.

Lidya Bosch: età e altezza

1. Lydia Bosch è nata a Barcellona, in Spagna, il 26 novembre 1963. L’attrice è alta complessivamente 165 centimetri.

Fonte: IMDb

Adam Driver, ecco la backstory che avrebbe voluto per Kylo Ren

0
Adam Driver, ecco la backstory che avrebbe voluto per Kylo Ren

Mentre Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è stato distribuito nelle sale lo scorso dicembre, per molti versi la sua storia è tutt’altro che finita. Nei mesi successivi alla sua uscita, i fan hanno appreso dal cast e dai creatori del film le molteplici sceneggiature, riscritture e concetti che non sono finiti sullo schermo.

Una cosa su cui molti fan e critici hanno concordato è la performance di Adam Driver nei panni di Kylo Ren. Il suo personaggio è stato l’antagonista principale della trilogia sequel, è stato senza dubbio il personaggio più avvincente di questo nuovo corso ed è stato magistralmente interpretato da Driver. Tuttavia, come molti personaggi de L’Ascesa di Skywalker, sembra che per Kylo Ren sia stato pianificato più di quello che è apparso nel montaggio finale.

Lev Grossman, noto per la sua trilogia di Magicians e che ha scritto il primissimo articolo in merito ad Episodio IX per Vanity Fair, ha recentemente condiviso alcuni spunti delle sue interviste con il cast del film sul set. IndieWire ha riportato i pensieri di Grossman: “Penso che probabilmente la cosa che mi mancava è che volevo vedere più dettagli sull’infanzia di Kylo Ren… Pensavo che sarebbero tornati indietro nel tempo per mostrarci di più sul perché si è rivolto al lato oscuro. [Adam Driver] ha avuto molti pensieri interessanti sull’infanzia di Ben Solo”.

Adam Driver avrebbe voluto dei flashback del piccolo Ben Solo

Ne Gli Ultimi Jedi di Rian Johnson, il pubblico ha visto che Ben Solo si è rivolto al lato oscuro quando suo zio e maestro, Luke Skywalker, ha tentato di ucciderlo. Oltre a ciò, non sappiamo molto della caduta di Ben oltre a poche righe di dialogo su come è stato tentato da Snoke. Guardando indietro, il suo aver ceduto al lato oscuro è sembrata un po’ troppo rapido, allo stesso modo della sua redenzione nel film di J.J. Abrams. Grossman ha continuato a parlare di come Adam Driver aveva immaginato l’educazione di Kylo:

“Si tratta in realtà di qualcosa che Adam Driver ha detto… Ha detto Han Solo e Leia erano troppo egocentrici e avevano un’idea di se stessi come eroi che era troppo ingombrante per lasciare spazio all’essere genitori attenti nel modo in cui un giovane e tenero Kylo Ren aveva davvero bisogno. Non ci sono molti di questi aspetti nel film, quindi penso solo che dobbiamo supporre che la sua infanzia sia stata trascurata”.

Sembra certamente che Adam Driver sapesse di più sul perché il suo personaggio sia caduto e credeva che il pubblico sarebbe riuscito a vederlo. Delle scene di flashback sulla sua relazione con Han e Leia, o persino qualche pezzo di dialogo sui suoi ricordi d’infanzia, sarebbero serviti non solo al suo personaggio, ma alla storia generale e a come il pubblico sarebbe potuto entrare meglio in connessione con la sua caduta e poi redenzione.

Diabolik: il teaser poster del film dei Manetti Bros

0
Diabolik: il teaser poster del film dei Manetti Bros

Subito dopo l’annuncio del listino 01 Distribution e della scoperta che Diabolik, dei Manetti Bros, uscirà il 31 dicembre 2020, ecco che arriva anche il teaser poster del film, con protagonisti Luca Marinelli e Miriam Leone. Eccolo di seguito:

Diabolik

A dare il volto al Re del Terrore è Luca Marinelli, l’affascinante Eva Kant è interpretata da Miriam Leone mentre Valerio Mastandrea veste i panni dell’ispettore Ginko. Nel cast anche Alessandro RoiaSerena Rossi e Claudia Gerini. Il film, adattamento cinematografico delle avventure del personaggio creato da Angela e Luciana Giussani, è scritto da Michelangelo La Neve e Manetti bros., che hanno firmato il soggetto insieme a Mario Gomboli.

DIABOLIK è una produzione Mompracem con Rai Cinema, prodotto da Carlo Macchitella e Manetti bros., in associazione con Astorina, con il sostegno di Emilia – Romagna Film CommissionFriuli Venezia Giulia Film CommissionFilm Commission Vallee D’Aoste. Il film uscirà nelle sale italiane il 31 dicembre 2020 distribuito da 01 Distribution.

01 Distribution: presentato il listino tra Freaks Out e Diabolik

0
01 Distribution: presentato il listino tra Freaks Out e Diabolik

È stato presentato questa mattina il listino 01 Distribution per la prossima stagione cinematografica e, a confermare una tendenza che sembra stia assumendo sempre maggiore sostanza, negli ultimi anni, le proposte della distribuzione sono tutte interessanti, differenti tra loro e molto valide, sulla carta.

Nel mondo che sta uscendo dalla pandemia, anche la distribuzione parte con cautela proponendo, dal 15 luglio, Gli Anni più belli, di Gabriele Muccino, una ri-distribuzione che dovrebbe instaurare di nuovo la confidenza tra pubblico e sala in quanto spazio comune e condiviso. L’11 agosto toccherà a The Turning – La casa del male, horror di Floria Sigismondi con Mackenzie Davis e Finn Wolfhard. Torna al cinema il 19 agosto Volevo Nascondermi, il film di Giorgio Diritti con Elio Germano, mentre settembre si presenta ricco nella seconda metà del mese.

Il 17 settembre arrivano Mister Link e Miss Marx. Il primo è il nuovo capolavoro Laika, già premiato con un Golden Globe per il miglior film d’animazione nella passata stagione cinematografica, il secondo è il racconto biografico su Eleanor, la figlia minore di Karl Marx, con Romola Garai, di Susanna Nicchiarelli. Chiude il mese, il 24, Il giorno sbagliato, con protagonista Russell Crowe.

Il primo ottobre esce Lacci, di Daniele Lucchetti, con Alba Rohrwacher e Luigi Lo Cascio, l’8 Divorzio a Las Vegas con Giampaolo Morelli, Andrea Delogu, Ricky Memphis e Gianmarco Tognazzi e il 29 Come Play – Gioca con me, horror acclamato all’estero con Gillian Jacobs e Azhy Robertson, scritto e diretto da Jacob Chase.

Due titoli italiani ci aspettano invece a novembre. Il 5 del mese arriva Il cattivo poeta, che di Gianluca Jodice, in cui ci aspetta un Sergio Castellitto completamente irriconoscibile, mentre il 26 arriva Ritorno al crimine, il sequel di Non ci resta che il crimine ancora una volta scritto e diretto da Massimiliano Bruno.

Sono stati tenuti in coda, nel periodo che dovrebbe essere più ricco per il box office, due dei titoli più attesi dei prossimi mesi. Arriverà il 16 dicembre al cinema Freaks Out, il nuovo film di Gabriele Mainetti che è stato finalmente completato, mentre il 31 dicembre arriva Diabolik, dei Manetti Bros, con Luca Marinelli nei panni del personaggio dei fumetti.

La timeline del listino 01 Distribution

Fanno parte del listino, anche se non hanno ancora una data d’uscita, che quindi slitta presumibilmente nel 2021, il nuovo film di Sergio Castellitto, Il Materiale Emotivo, l’attesissimo film di Nanni Moretti, Tre Piani, che probabilmente andrà a Cannes 2021, i nuovi film di Salvatores e Martone, ma anche la nuova attesissima collaborazione di Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio, Killers of Flower Moon, le cui riprese dovrebbero cominciare a breve.

MCU: i personaggi che potrebbero essere segretamente degli Skrull

Il debutto degli Skrull nel MCU è avvenuto nel 2019 grazie al film Captain Marvel. A differenza di quanto raccontato nella serie a fumetti Secret Invasion”, però, nel cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie Larson gli Skrull sono dei personaggi buoni piuttosto che dei cattivi, visto che vogliono solamente cercare una nuova casa dopo che il loro vecchia ambiente è stato distrutto dagli spietati Kree. Nonostante ciò, Kevin Feige ha più volte dichiarato che tra gli Skrull esiste una “moralità” molto variegata, lasciando intendere che prima o poi le loro versioni cattive prenderanno il sopravvento. Il sito The Direct ha ipotizzato quali personaggi potrebbero essere presi di mira ed essere rubati delle loro identità in base agli obiettivi degli Skrull di invadere la Terra…

Happy Hogan

Per portare a compimento un’invasione programmata da tempo, sono necessarie numerose risorse. Nel MCU, uno dei modi migliori per ottenerle è quello di infiltrarsi in una multinazionale affermata come le Stark Industries. Dal momento che Gwyneth Paltrow che tornerà più a vestire i panni di Pepper Potts, il personaggio più vicino all’azienda che potremmo ritrovare è certamente Happy Hogan (Jon Favreau).

Dopo la morte di Tony Stark in Avengers: Endgame e dopo aver aiutato Peter Parker a risolvere i suoi problemi in Spider Man: Far From Home, Hogan è un personaggio che potrebbe non apparire in molti altri film del MCU (a parte l’annunciato Spider-Man 3): gli Skrull potrebbero quindi cogliere al volo l’occasione e sostituirsi al capo della sicurezza delle Stark Industries senza che gli eroi principali se ne accorgano.

Thunderbolt Ross

Non è difficile immaginare che il generale Thaddeus “Thunderbolt” Ross (William Hurt) possa essere già stato sostituito da uno Skrull nel MCU. Dopo la sua prima apparizione ne L’Incredibile Hulk del 2008, non abbiamo più visto Ross fino a Captain America: Civil War del 2016, dove ha rivestito un ruolo chiave in merito allo scioglimento dei Vendicatori.

In teoria, potrebbe essere stato il primo tentativo degli Skrull di provare ad ingannare direttamente gli eroi. Lo scopo di sostituire Ross potrebbe essere dovuto ai suoi legami con i leader dell’esercito e del governo. Avendo fiducia in questi leader, per gli Skrull dovrebbe poi essere una passeggiata assumere le sembianze di altri personaggi chiave nel corso del tempo…

Janet Van Dyne

ant-man and the waspDopo essere rimasta bloccata nel regno quantico per molti anni, Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer) è tornata nel mondo reale durante Ant-Man e The Wasp del 2018. Tuttavia, in seguito è stata vittima dello schiocco della dita di Thanos insieme a suo marito Hank Pym (Michael Douglas) e a sua figlia Hope (Evangeline Lilly). Anche se è tornata durante gli eventi di Endgame (come visto durante il funerale di Tony Stark), i fan del MCU non sanno ancora molto sul personaggio, il che la rende una candidata principale per essere una sostituita degli Skrull.

La ragione dietro la sostituzione di Janet potrebbe essere dovuta alla sua connessione con le “Particelle Pym” e con il regno quantico. È stato accertato durante Ant-Man e The Waspche le particelle sono una tecnologia molto ricercata nel MCU e che gli Skrull ne sarebbero consapevoli. Per riuscire ad ottenerle, gli Skrull avrebbero bisogno di qualcuno che stia sempre con Hank Pym: pertanto, sostituire Janet dovrebbe essere la via più semplice per i mutaforma per studiare le particelle ed il regno quantico, e successivamente colpire ed entrarne in possesso.

Maria Hill

spider-man: far from home

Maria Hill (Cobie Smulders) è un altro possibile personaggio che potrebbe essere stato sostituito dagli Skrull. Anche se in Spider-Man: Far Far Home è stata già sostituita da Soren sulla Terra, dove si trovi la vera Maria Hill è ancora sconosciuto alla maggior parte dei fan. Essendo la più fidata alleata di Nick Fury, si presume che sia persa con lui nello spazio – come anticipato anche dalla scena post-credits del film -, impegnati a dare vita ad una nuova organizzazione (presumibilmente la S.W.O.R.D.) per combattere le minacce ultraterrene.

Dato che la Hill si trova nelle immediate vicinanze degli Skrull, sarebbe stato facile per i mutaforma sostituirsi a lei prima, durante o dopo gli eventi di Far From Home. Avere una versione Skrull di Hill a stretto contatto con Nick Fury sarebbe un grande vantaggio per loro, permettendo alla razza extraterrestre di prendere coscienza dei diversi piani segreti riguardo la nuova organizzazione di Fury.

Wong

Un altro possibile candidato è Wong (Benedict Wong), prezioso alleato del Dottor Strange (Benedict Cumberbatch). Durante gli eventi di Avengers: Infinity War, l’esistenza di Strange divenne di dominio pubblico a causa della sua battaglia contro l’Ordine Nero di Thanos per le strade di New York. Gli Skrull sarebbero consapevoli di quanto sia potente il Dottore e tenerlo d’occhio sarebbe una mossa saggia, poiché rappresenta una grande minaccia per la loro invasione.

Prendere il post di Wong offrirebbe ai mutaforma uno sguardo all’interno del lato magico e mistico del MCU. In questo modo, gli Skrull avrebbero accesso a tutta una serie di artefatti magici che potrebbero potenzialmente modificare ed usare a loro vantaggio.

Carol Danvers (Captain Marvel)

captain marvelIn quanto membro più potente dei Vendicatori, è normale che gli Skrull proverebbero a rubare l’identità di Carol Danvers (Brie Larson). Con la morte di Tony Stark e il ritiro di Captain America alla fine di Avengers: Endgame, è facile ipotizzare che Captain Marvel prenderà le redini del team di Vendicatori, ponendosi come leader della squadra.

Tuttavia, la fiducia di Danvers nei confronti degli Skrull potrebbe essere usata contro di lei, rendendola vulnerabile e un bersaglio facile da colpire per i mutaforma. Chiaramente, avere una versione Skrull di Captain Marvel sarebbe un vantaggio enorme per l’infiltrazione della razza aliena… 

Sam Wilson (Captain America/Falcon)

Un altro candidato a cui gli Skrull potrebbe provare a rubare l’identità se la serie a fumetti “Secret Invasion” venisse mai adattata è Sam Wilson (Anthony Mackie), attuale Capitan America dopo gli eventi di Avengers: Endgame.

Assumere l’identità di Wilson dovrebbe rappresentare una mossa saggia per gli Skrulls, in quanto c’è la possibilità che Sam sarà co-capitano degli Avengers insieme a Captain Marvel, creando così una nuova dinamica molto simile a quella esistente tra Tony Stark e Steve Rogers. Attraverso Danvers e Wilson, gli Skrull cercherebbe di ottenere il controllo del team, portando ad inevitabili scontri emotivi tra gli eroi.

Wanda Maximoff (Scarlet Witch)

È difficile prevedere come potremmo trovare Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) durante “Secret Invasion”, ma si presume che sarà dalla parte degli eroi. Non c’è dubbio che Wanda Maximoff sia uno dei Vendicatori più potenti, il che la rende uno degli obiettivo primari degli Skrull.

Tuttavia, non è noto se gli Skrull siano anche in grado replicare i suoi poteri esadecimali. Gli Skrull sarebbero consapevoli dei folli livelli di potere di Maximoff, quindi abbatterla e cercare di copiare i suoi poteri dovrebbe essere nella loro lista di priorità. Far sostituire Maximoff dagli Skrull peggiorerebbe sicuramente le cose per il resto degli eroi….

Shuri

Nel canone del MCU, è stato confermato che Shuri (Letitia Wright) è la persona più intelligente dell’intero universo. Per questo motivo, gli Skrull potrebbero provare a sostituirla durante gli eventi di “Secret Invasion”. Solo con Avengers: Infinity War i confini di Wakanda sono stati aperti al resto del mondo; un’apertura al mondo esterno avrebbe reso più facile per gli Skrull catturare Shuri.

Wakanda non è solo la sede del Vibranium ma anche della maggior parte delle tecnologia avanzate della Terra. Assumere l’identità di Shuri darebbe agli Skrull un accesso diretto alla tecnologia del paese e al Vibranium, che potrebbero tornare loro utile per la battaglia contro gli eroi del MCU.

DC FanDome potrebbe cambiare il futuro delle convention

DC FanDome potrebbe cambiare il futuro delle convention

La pandemia di COVID-19 ha cambiato la forma della vita sociale per tutto il pianeta e, in particolare, anche la stagione delle convention si presenta molto diversa da quella che è sempre stata, con il Comic Con di San Diego previsto per un’edizione totalmente in digitale. Ma al gruppo di convention che porteranno ad annunci e celebrazioni per la cultura nerd si è aggiunto quest’anno il DC FanDome, un evento completamente a tema DC durante il quale scopriremo quali sono le ultime novità e i grandi annunci relativi al cinema di casa Warner Bros dedicato ai supereroi.

Questo nuovo evento, che si svolgerà naturalmente on line per evitare gli ormai celebri assembramenti principale causa di contagio da coronavirus, potrebbe non solo togliere al San Diego Comic Con alcuni degli annunci più succulenti per la prossima stagione, ma potrebbe potenzialmente essere un fattore importante nel cambiare per sempre la scena delle convention e degli eventi dedicati ai fan.

Tutto sulla DC, tutto il giorno

DC FanDomeDC FanDome sarà un evento online della durata di un solo giorno durante il quale verranno annunciate notizie su ogni aspetto del marchio DC tra fumetti, programmi TV, videogiochi e, naturalmente, film (È già stato confermato che diversi film DCEU in arrivo presenzieranno all’evento).

Warner Bros. aveva precedentemente annunciato che il DCEU avrebbe fatto un grande ritorno a San Diego quest’anno con un panel nella Hall H dopo aver saltato l’evento dell’anno scorso e aver lasciato i loro “rivali” dei Marvel Studios tutti i riflettori. È ancora possibile che DC sia presente all’evento online di SDCC a luglio, ma molto probabilmente conserverà le più interessanti novità per il DC FanDome, il mese successivo. Una tale mossa darà a DC una possibilità in più di dominare il ciclo delle notizie sull’intrattenimento per un periodo più lungo, poiché in questo modo i suoi annunci non si batteranno per “le prime pagine” con altre società e studi come accade al SDCC.

Il destino degli Studios?

Star Wars Celebration 2019Questa strategia è in linea con la direzione che sempre più aziende stanno adottando quando si tratta di eventi dedicati ai fan per gestire dei franchise. Negli ultimi dieci anni, la Disney ha ospitato la sua D23 Expo ogni due anni, un evento pieno di annunci che pian piano ha cominciato a includere anche annunci relativi ai marchi di Star Wars e Marvel. Allo stesso modo, Star Wars Celebration è un evento annuale che promuove esclusivamente quel franchising. Si è persino verificato un cambiamento nel settore dei videogiochi, con sempre più aziende che si tirano fuori dal mega-evento E3 a favore di singoli eventi organizzati dal marchio, che di volta in volta mette al centro il suo prodotto.

Mentre la prossima celebrazione di Star Wars è stata sospesa fino al 2022 e la prossima Expo D23 fissata per il 2021, potrebbero esserci altri eventi specifici per il fandom in arrivo nel prossimo futuro oltre a quelli di DC. Warner Bros. ha registrato diversi eventi del genere per le sue proprietà più famose, come Harry Potter, Looney Toons e persino Pretty Little Liars. Tuttavia, la fattibilità di questi eventi dipenderà dal successo di DC FanDome. Se tutto andrà bene per la DC ad agosto, c’è da aspettarsi una serie di eventi sullo stesso stile.

Il futuro delle convention?

san diego comic con 2018In questo momento, FanDome è esclusivamente un evento online. Tuttavia, se si rivelasse un successo, non sarebbe sorprendente vedere l’evento trasformarsi in un evento dal vivo nel futuro post-pandemia, proseguendo sulla strada delle altre convention “a marchio”.

Con un numero crescente di aziende e studi che intraprendono il percorso solista, è molto probabile che nel prossimo futuro, il Comic-Con di San Diego non sarà considerato il gigante tra gli eventi dedicati alla cultura pop che invece è oggi. Il Comic Con di San Diego, così come quello di New York, o il CCXP di San Paolo, hanno una copertura mediatica importante, ma è chiaro che se gli annunci in sede di convention diminuiscono perché vengono ricollocati, calerà anche l’attenzione dei giornali verso l’evento cumulativo.

Che ne sarà dei fan?

San Diego Comic Con 2016Gli eventi da solista sono ovviamente l’opzione migliore per le aziende nella maggior parte dei casi, poiché possono essere certe che tutti gli occhi dei partecipanti sono puntati su di loro e non devono competere direttamente con i loro concorrenti. E i fan? Molti partecipanti alle convention amano andare al SDCC, ad esempio, descrivendolo come un’oasi di cultura pop che racchiude i loro universi preferiti che offre la miscela perfetta tra senso di comunità e grandezza.

La maggior parte delle convention di fandom monotematiche accolgono un pubblico più vario, grazie anche al numero incredibile di talent coinvolti, ma hanno poco da offrire sul lato dei contenuti sui fan. SDCC è famosa per le sue enormi presentazioni nella Hall H, ma anche per regalare ai fan un grande senso di comunità, tuttavia possono rivelarsi anche dispersivi proprio perché nella folla il singolo fan non ha lo spazio che vorrebbe. Se una persona va al SDCC per partecipare agli eventi legati a Star Wars, potrebbe anche essere sfortunato e non riuscire ad entrare proprio a quell’evento, cosa che non può capitare alla Star Wars Celebration, dove ogni evento è legato a Star Wars.

DC FanDome si rivelerà un punto di svolta per la scena delle convention così come la conosciamo? Potrebbe. In che modo, non lo sappiamo ancora, ma gli organizzatori avranno il vantaggio di osservare come si svolgerà il SDCC at Home e avranno l’opportunità di imparare da eventuali errori.

Chris Evans ricorda il primo incontro con Paul Rudd sul set di Civil War

0

Sappiamo quanto interpretare un eroe o un villain in uno dei film dei Marvel Studios sia, oggi, uno dei ruoli più ambiti dagli attori ad Hollywood, e non soltanto per i soldi, ma anche per il riconoscimento da parte del pubblico e per l’affetto dei fan. Oltretutto, gli attori appartenenti alla grande famiglia Marvel non hanno mai nascosto quanto sia divertente girare un film dello studio, sottolineando più volte quanto salutare sia l’ambiente di lavoro durante le riprese.

A volte, capita però che ci si possa sentire disorientati quando si ha a che fare per la prima volta con dei progetti così importanti e, soprattutto, con un team di lavoro così grande come quello della Marvel. È quanto successo a Paul Rudd la prima volta che ha dovuto dividere il set con il resto dei suoi colleghi: l’aneddoto è stato rivelato da una fan page su Tumbler (via The Direct) dedicata a Chris Evans, che ha condiviso un estratto da uno speciale del format “Actors on Actors” di Variety, mai rilasciato, che ha visto protagonisti proprio i due attori del MCU.

Nel post condiviso online, si parla della prima volta in cui Rudd ha incontrato Evans durante il primo giorno sul set di Captain America: Civil War, uscito nel 2016. Evans ha spiegato che lui e il resto del cast dei Vendicatori erano ansiosi di conoscere il collega e del fatto che il personaggio di Ant-Man si unisse finalmente al gruppo; dall’altro lato, però, Rudd era veramente ansioso all’idea di recitare al fianco del resto del team, al punto da celarsi dietro il nervosismo che avrebbe caratterizzato il personaggio di Scott Lang per nascondere la sua preoccupazione.

Il primo incontro tra Chris Evans e Paul Rudd dimostra quanto “salutare” sia l’ambiente sui set dei film Marvel

Nonostante le tensioni del collega, Evans – che fino a quel momento non lo aveva mai incontrato – decise di metterlo subito a suo agio e di coinvolgerlo in una sorta di video parodia in cui lui e gli altri Vendicatori si divertivano a ballare sulle note della celebre canzone di Grease “We Go Together”, proprio a sottolineare l’importanza di Civil War e del fatto che il film riunisse la maggior parte dei personaggi dell’universo condiviso.

A quanto pare, al di là dei timori di Paul Rudd, l’ambiente sul set era talmente rilassato che spesso Chris Evans era solito andare in giro e disturbare gli altri membri del cast con la sua macchina fotografica, proprio per dar vita a momenti esilaranti e divertenti. Questo dimostra quanto, nonostante la costante pressione, i Marvel Studios sono molto attenti a creare degli ambienti di lavoro in cui agli attori sia anche permesso di divertirsi e godersi anche momenti di relax.

The Hateful Eight: a Tarantino venne proposto di far uscire il film sugli iPhone

0

In una recente intervista con il Wall Street Journal (via Uproxx), Jess Shell, amministratore delegato della NBCUniversal, ha svelato un dettaglio inedito e assolutamente divertente a proposito di The Hateful Eight, l’ottavo film di Quentin Tarantino uscito nelle sale di tutto il mondo nel 2015.

Nel corso dell’intervista Shell ha raccontato di un incontro con Tarantino prima dell’uscita del film, per discutere appunto i dettagli della distribuzione. All’epoca il regista aveva già spiegato di essere intenzionato a far uscire il suo film nel formato Ultra Panavision 70mm, inutilizzato da circa cinquant’anni. Tarantino, grande estimatore e sostenitore della pellicola e dell’esperienza cinematografica da sempre, voleva che il 70mm servisse non soltanto ad evidenziare i paesaggi, quindi i luoghi dell’azione, ma anche a mettere in risalto le performance degli attori.

Durante l’incontro tra Shell e Tarantino, subito dopo che il regista espresse le proprie volontà, sottolineando che i cinema in cui sarebbe stato programmato The Hateful Eight in 70mm dovevano essere attrezzato con proiettori speciali, l’amministratore esclamò: “E se facessimo uscire il film, in esclusiva, direttamente sugli iPhone?”. A quel punto, senza mostrare il ben che minimo turbamento, Tarantino esclamò un semplice – ed ironico – “Fantastico!” e abbandonò il meeting.

Non sappiamo cosa abbia spinto Jess Shell a rivelare l’aneddoto, ma è palese dalle sue dichiarazioni quanto Tarantino disapprovasse l’idea. Anche se The Hateful Eight non è stato accolto all’unanimità né dalla critica né dal pubblico, è innegabile quanto una release destinata ai dispositivi mobile avrebbe tolto gran parte del fascino ad un film concepito proprio per essere goduto sul grande schermo, privando lo spettatore di quell’esperienza cinematografica fortemente voluta da Tarantino.

Deadpool vs Marvel Universe: la “folle” idea di Ryan Reynolds

0
Deadpool vs Marvel Universe: la “folle” idea di Ryan Reynolds

Attraverso Hindustan Times, Roger Wardell – che già in passato aveva anticipato diversi scoop relativi al futuro del MCU – ha sganciato una nuova bomba che ovviamente deve essere presa non come una notizia ufficiale ma soltanto come un puro e semplice rumor. La nuova speculazione riguarda Ryan Reynolds e le sue speranze circa l’effettiva realizzazione di Deadpool 3.

Una fonte anonima avrebbe rivelato che, nel corso del 2019, Ryan Reynolds aveva sviluppato un’idea secondo cui Deadpool avrebbe ucciso l’Universo Marvel sotto l’egida di Fox. Il film in questione, con Michael Bay in trattative per occuparsi della regia, avrebbe così permesso al Mercenario Chiacchierone di poter entrare ufficialmente a far parte del MCU.

Anche se si tratta di una voce a cui è molto difficile credere, ci sono in realtà diversi elementi che potrebbero avere una propria logica: Reynolds, infatti, aveva lavorato con Bay per il film Six Underground, finanziato da Netflix e sceneggiato proprio dagli autori di Deadpool, Rhett Reese e Paul Wernick; l’attore potrebbe aver discusso del progetto con il noto regista proprio durante la produzione del film.

Quale sarà il futuro cinematografico di Deadpool?

Ryan Reynolds ha già incontrato i Marvel Studios e Kevin Feige lo scorso anno anno per discutere proprio del futuro cinematografico di Deadpool, ma ad oggi non è ancora chiaro come si evolverà la figura del Mercenario Chiacchierone sul grande schermo, soprattutto in relazione all’ingresso del personaggio nell’Universo Cinematografico Marvel. È innegabile quanto la prospettiva descritta da Wardell possa essere a dir poco eccitante, ma ovviamente fino a quando non ci sarà una conferma ufficiale, è bene che i fan non lavorino troppo di fantasia…

Deadpool è un personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai minori? Deadpool 3 rappresenterà ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?

Vi ricordiamo che a confermare l’ingresso di Deadpool nel MCU era stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan Reynolds.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità