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Spider-Man: Far From Home, scene inedite nei nuovi spot internazionali

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A poco più di un mese dall’arrivo nelle sale di Spider-Man: Far From Home tre nuovi spot  internazionali ci mostrano alcune scene inedite sul film e dettagli sui costumi che Peter Parker indosserà in questo sequel ambientato tra Stati Uniti e Europa (compresa Venezia, una delle città assediate dall’attacco degli Elementali).

In particolare possiamo dare uno sguardo all’Iron Spider, versione iper-tecnologica sviluppata da Tony Stark e utilizzata dal supereroe in Avengers: Infinity War per i viaggi nello spazio, alla misteriosa uniforme nera Stealth e a quella classica che si alterneranno (ma ancora non è chiaro in che modo e per quale ragione) in Far From Home quando queste strane creature arriveranno nella capitali europee.

Sempre negli spot compare anche Spider-Man senza la maschera che abbraccia MJ mentre i due sono circondati da detriti. Più tardi sentiamo Nick Fury confidarsi con il ragazzo dicendogli che “Stark ti ha fatto diventare un vendicatore, e il mondo ha bisogno di questo“.

Sullo schermo ritroveremo Peter cinque anni dopo la Decimazione e a poche settimane dalla battaglia contro Thanos di Endgame. Insieme a lui, in questa nuova avventura, ci saranno anche i compagni di scuola, Fury e il suo braccio destro Maria Hill e un alleato venuto da un’altra realtà simile alla nostra, Quentin Beck aka Mysterio.

Spider-Man: Far From Home, le teorie più intriganti sul Multiverso

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, l’easter egg nel nuovo trailer che nessuno ha notato

Fonte: Youtube

X-Men: Dark Phoenix, Sophie Turner paragona Jean Grey a Sansa Stark

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Eletta Regina del Nord nell’ultimo episodio della stagione finale di Game of Thrones, Sophie Turner aka Sansa Stark è pronta a risorgere più potente che mai in X-Men: Dark Phoenix, il cinecomic che chiude la saga dei Mutanti riavviata nel 2011 con First Class presentando al pubblico una nuova versione del personaggio.

E a quanto pare i paragoni tra Jean Grey e la sovrana di Grande Inverno sono possibili, oltre che interessanti se analizzati i percorsi intrapresi dalle due eroine. A suggerirlo è proprio la Turner in un’intervista con HBO: “Sono sempre stata attratta da donne forti e indipendenti e Sansa e Jean lo sono entrambe. Alla fine usano tutte queste cose terribili che sono successe per diventare donne incredibilmente forti“. “Jean ha avuto Charles Xavier come mentore, figura paterna e insegnante, e in questo film verrà a mancare la fiducia.

Dall’altra parte c’è Sansa a Grande Inverno, che deve confrontarsi con Jon e Daenerys ma non vuole prendere ordini da loro. Vuole dirigere il regno da sola, essere indipendente, ed è molto più controllata e sicura di Jean. […] […] Game of Thrones ha avuto la capacità di bilanciare l’aspetto realistico con quello fantasy, e Dark Phoenix in qualche modo fa lo stesso, mescolando i poteri soprannaturali ad emozioni vere, legami umani. E credo che se il mondo dovesse collassare, Jean sarebbe una Targaryen, perché è una Fenice, risorge dalle proprie ceneri come Dany alla fine della prima stagione“.

Vi ricordiamo che X-Men: Dark Phoenix arriverà nelle nostre sale il 6 giugno.

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Dark Phoenix è già stato apostrofato da Kinberg come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men. “Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,  e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”

Il produttore Hutch Parker l’ha inoltre inscritto nella categoria “thriller hitchcockiano”, in omaggio al maestro del genere, parlandone in un’intervista con ScreenRant durante il WonderCon di Anaheim, California, confermando la linea editoriale del franchise che ha sempre dato un tono specifico ad ogni film. Scritto e diretto da Simon Kinberg, X-Men: Dark Phoenix è interpretato da  Sophie TurnerJames McAvoyMichael FassbenderJennifer LawrenceNicholas Hoult, Tye Sheridan, Alexandra Shipp e Jessica Chastain. Il film arriva nelle nostre sale il 6 giugno.

X-Men: Dark Phoenix, Jean Grey perde il controllo nel nuovo trailer

Fonte: HBO

Avengers: Endgame, il dettaglio sul passato di Vedova Nera che nessuno ha notato

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Un mese dopo l’uscita Avengers: Endgame continua ancora a far discutere attraverso i dettagli scovati dai fan più attenti nel film che ha concluso la saga delle gemme dell’infinito e il percorso di alcuni personaggi. Tra questi, arrivata al capolinea di un meraviglioso ed eroico viaggio, c’è anche Vedova Nera, l’eroina interpretata da Scarlett Johansson che tornerà protagonista il prossimo anno nel prequel-standalone in fase di sviluppo.

A quanto pare infatti uno spettatore avrebbe individuato nelle scene ambientate al quartier generale dei Vendicatori due scarpette da ballo accanto a Natasha Romanoff, seduta nel suo ufficio dal quale coordina le missioni dei supereroi sopravvissuti allo schiocco, in particolare quando si collega con Captain Marvel, War Machine e Rocket prima che arrivi Steve Rogers.

Questo significa che Natasha è solita ballare, o anche solo svagarsi, cinque anni dopo la tragedia della Decimazione, in onore dei vecchi tempi e del suo passato da danzatrice classica? Se così fosse un dettaglio del genere aggiungerebbe un’altra interessante sfumatura alla caratterizzazione del personaggio ricollegandosi alla scena di flashback vista in Avengers: Age of Ultron dove veniva mostrato l’addestramento di Vedova Nera come assassina per il KGB.

Che ne pensate?

https://www.youtube.com/watch?v=JizbPev_Qz4

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Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast figurano Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh BrolinChris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Vedova Nera: le teorie dei fan sul film solista

Fonte: Comicbook

The Batman: Robert Pattinson commenta la notizia sul “presunto” casting

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Notizie come quella del possibile casting del protagonista di The Batman fanno il giro del mondo balzando all’attenzione dei media e dei fan in poco tempo, arrivando – ovviamente – anche al Festival di Cannes, dove Robert Pattinson ha presentato nei giorni scorsi The Lighthouse (il nuovo film di Robert Eggers) nella sezione Un Certain Regard.

Non è dunque mancata la domanda della stampa riguardo le trattative in corso per interpretare il crociato di Gotham nel prossimo adattamento firmato da Matt Reeves che riavvierà le sorti del personaggio al cinema dopo la prova di Ben Affleck in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League.

Sfortunatamente il commento dell’attore è stato vago e laconico, forse perché non ancora autorizzato dalla Warner Bros. visto che coi sarebbe in ballo anche un altro candidato, Nicholas Hoult: Mi dispiace, ma non posso assolutamente parlarne. Risponderò solo alle domande riguardanti The Lighthouse“.

The Batman: ecco i nomi dei primi villain del film

In attesa che venga confermata o smentita la notizia, vi ricordiamo che le prime indiscrezioni su The Batman circolate online ipotizzano un’ambientazione negli anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima stagione anche grazie al successo di un altro cinecomic, Captain Marvel dei Marvel Studios.

Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena particolare di Batman V Superman: Dawn of Justice(dove il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992), per non parlare del fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul personaggio provengono proprio da quel decennio.

Secondo i report, Reeves ha optato per le storie di Batman: Anno Uno come possibile punto di riferimento, proprio per conferire al suo film un tono da genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe. Nessuna notizia ufficiale invece sul casting, con la Warner Bros. impegnata a trovare il perfetto sostituto di Affleck e altri interpreti che possano riempire la ricca galleria di villain prevista.

Per The Batman è stata già fissata l’uscita in sala il 25 giugno 2021.

Fonte: CBM

Star Wars: il film sui cavalieri della vecchia Repubblica è in cantiere

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Il mese scorso, in occasione della Star Wars Celebration a Orlando, il presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy aveva accennato ad un progetto ancora in fase di sviluppo dedicato ai cavalieri della vecchia Repubblica senza però specificare se si sarebbe trattato di un prodotto destinato al grande o al piccolo schermo.

Ora però, almeno secondo quanto riportato da Buzzfeed, diverse fonti confermano che la sceneggiatrice di Avatar e Shutter Island Laeta Kalogridis è già impegnata con la stesura dello script del film e che questo potrebbe diventare il primo capitolo di una nuova trilogia.

Sappiamo già che, dopo Episodio IX e la conclusione della saga Skywalker, il prossimo ciclo del franchise sarà quello in mano agli showrunner di Game of Thrones  David Benioff e D.B. Weiss, e l’accordo con la Lucasfilm prevede tre titoli. Possibile allora che siano proprio i cavalieri della vecchia Repubblica i protagonisti di questa nuova trilogia?

Si, ne parliamo continuamente. Stiamo sviluppando qualcosa e valutando se possa funzionare.” aveva dichiarato la Kennedy ad aprile. “Al momento non ho idea di quando metteremo in moto il progetto, ma dobbiamo essere cauti e assicurarci che ci sia una certa cadenza per le uscite dei film di Star Wars che non inizi a sembrare eccessiva.”

Per chi non lo sapesse, le Cronache Jedi: I Cavalieri della Vecchia Repubblica (in originale Tales of the Jedi: Knights of the Old Repubblic) è uno spin-off della serie a fumetti Cronache Jedi,  la cui storia è ambientata circa 4.000 o 3.000 anni prima degli eventi narrati in La Minaccia Fantasma.

Star Wars: The Rise Of Skywalker, le teorie sul significato del titolo

Vi ricordiamo che Star Wars: The Rise Of Sywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: The Rise Of Skywalker, il teaser trailer nel dettaglio

Fonte: Buzzfeed

Indiana Jones e il tempio maledetto: 10 cose da sapere sul film

Indiana Jones e il tempio maledetto è il secondo film della trilogia di Indiana Jones e, come il precedente e i due film successivi, anche questo è riuscito a conquistare il pubblico di tutto il mondo.

Questo film, che continua ad affascinare giovani e vecchie generazioni, riporta lo spettatore alle spericolate avventure del protagonista più ammirato di sempre.

Ecco, dunque, dieci cose da sapere su Indiana Jones e il tempio maledetto.

Indiana Jones e il tempio maledetto film

indiana jones e il tempio maledetto

1. Questo in film, in realtà, è un prequel. Il tempio maledetto è di fatto il seguito di Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta (1981). Tuttavia, tecnicamente sarebbe un prequel perché si svolge nel 1935, un anno prima degli eventi de I predatori dell’arca perduta e tre anni prima de L’’ultima crociata (1989).

2. Ci sono stati problemi di budget. Durante la produzione, il film stava iniziando a superare il budget predisposto e Spielberg andò dagli sceneggiatore Willard Huyck e Gloria Katz, chiedendo loro di apporre delle modifiche alla sceneggiatura per risparmiare denaro. I due hanno rimosso una pagina dallo script, riuscendo a salvare un milione di dollari.

3. Non si sono potute girare scene in India. I produttori di Indiana Jones e il tempio maledetto non sono stati in grado di ottenere il permesso di girare le scene in India. Il governo indiano ha richiesto una copia della sceneggiatura e ha chiesto la rimozione della parola Maharajah, temendo che il contenuto non riflettesse la loro cultura. Di conseguenza, la produzione si trasferì nello Sri Lanka, dove alcune località furono usate anche per le riprese de Il ponte sul fiume Kwai (1957).

Indiana Jones e il tempio maledetto streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle diverse piattaforme di streaming digitale legame, come Rakuten Tv, Prime Video, Tim Vision, Chili, Google Play e iTunes.

Indiana Jones e il tempio maledetto regista

indiana jones e il tempio maledetto

5. Non è il film preferito di Spielberg. Stando a quanto detto da Steven Spielberg, pare che il regista non apprezzi questo film tanto quanto il resto della saga. Tuttavia, ha ammesso che è stata una grande esperienza per lui, perché ha incontrato la sua futura moglie, Kate Capshaw, durante la produzione di questo film.

6. Per Steven Spielberg la scena delle pietanze è stata la più difficile. Steven Spielberg ha dichiarato che la scena in cui Willie deve assaggiare la zuppa è stata una delle più complicate da girare perché ci sono voluti molti ciak. I bulbi oculari erano attaccati al fondo della ciotola con delle stecche e l’attrice avrebbe dovuto mescolare bene per staccarli, in modo che potessero salire in superficie.

7. Il film è più dark di quanto sarebbe dovuto essere. Nel documentario Making Of di questo film, George Lucas ha ammesso che originariamente voleva che Il tempio maledetto avesse un tono più scuro rispetto al film precedente, comparandolo a L’impero colpisce ancora (1980). In realtà, poi, il film è risultato essere molto più dark delle premesse, in parte perché sia lui che Spielberg avevano problemi nella vita privata. Lo stesso regista ha poi dichiarato che si sentiva a disagio con quei toni lugubri, tanto da inserire volutamente dei tratti umoristici.

Indiana Jones e il tempio maledetto cast

8. Kate Capshaw ha dovuto combattere le sue paure. Per la sequenza della camera in cui è presente ogni tipo di insetto, Kate Capshaw era veramente coperta da oltre duemila insetti. Per superare la paura iniziale, l’attrice ha dovuto prendere dei sedativi prima di iniziare a girare.

9. È stato il film di debutto di Jonathan Ke Quan. Indiana Jones e il tempio maledetto ha fatto debuttare il giovane Jonathan Ke Quan nel mondo della recitazione. L’avviso di casting era stato inviato a tutte le scuole elementari perché si cercava un bambino che avesse origini asiatiche e Jonathan si presentò ai casting solo per accompagnare il fratello. Tuttavia, fu lui a catturare l’attenzione del direttore di casting e Steven Spielberg rimase colpito dalla sua personalità.

10. Harrison Ford ha avuto problemi di schiena. Durante la lavorazione del film, Harrison Ford ha sofferto di un’ernia alla schiena, con dolori che si sono diffusi durante la scena in cui viene attaccato di schiena nella sua camera. Ciò a causato un arresto della produzione, mentre Ford è volato a Los Angeles per un’operazione di chirurgia spinale.

Fonti: IMDb, Screen Crush

Star Trek: Picard, teaser trailer con Patrick Stewart

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Amazon Prime Video ha diffuso i teaser trailer di Star Trek: Picard la nuova serie ancora su Jean-Luc Picard che arriverà in oltre 200 paesi e territori, al di fuori degli Stati Uniti e del Canada. In base all’accordo pluriennale con CBS, ogni episodio sarà disponibile su Amazon Prime Video entro 24 ore dall’anteprima americana. L’annuncio congiunto è stato presentato oggi da CBS Studios International e Amazon Prime Video.

La nuova serie Star Trek: Picard vede Sir Patrick Stewart riprendere il ruolo del venerabile Jean-Luc Picard, che ha interpretato per sette stagioni in “Star Trek: Next Generation”. La serie seguirà questo personaggio iconico nel prossimo capitolo della sua vita.

“C’è solo una parola che può descrivere Sir Patrick Stewart nel ruolo di Comandante della nave spaziale ed è ‘leggendario’”, ha affermato Alex Kurtzman produttore esecutivo della serie. “Siamo felicissimi che torni al comando, per portare il messaggi ottimisti di Star Trek al pubblico in tutto il mondo”.

“Siamo entusiasti di collaborare con CBS per portare la nuova edizione della storica saga di Star Trek ai nostri clienti Amazon Prime Video” ha dichiarato Brad Beale, Vice President Worldwide Content Licensing per Amazon Prime Video. “Con l’incredibile Sir Patrick Stewart, che torna nei panni dell’amatissimo Jean-Luc Picard, siamo entusiasti di poter offrire ai fan di “Trek”, sia vecchi sia nuovi, l’opportunità di vederlo di nuovo in azione. È un’aggiunta formidabile alla già ricca offerta di contenuti esclusivi di Amazon Prime Video”.

“Per 50 anni, le serie Star Trek sono state un successo globale, che ha coinvolto generazioni di tutte le età. È un onore dare il benvenuto a Sir Patrick Stewart per quella che sarà sicuramente un’altra estensione di livello mondiale della storica saga”, ha dichiarato Armando Nuñez, Presidente e Chief Executive Officer di CBS Global Distribution Group. “Non vediamo l’ora di lavorare con il team di Amazon Prime Video per portare questo prossimo capitolo dell’incredibile serie Star Trek alla sua appassionata fanbase internazionale”.

Negli Stati Uniti, la serie sarà disponibile esclusivamente su CBS All Access, il servizio di abbonamento diretto al consumatore di CBS, disponibile su tutte le principali piattaforme digitali, incluso Amazon Channels e Fire TV.

Star Trek: Picard, il cast

Accanto a Stewart, il cast della serie vede anche la presenza di Alison Pill (The Newsroom), Harry Treadaway (Penny Dreadful), Isa Briones (American Crime Story: Versace), Santiago Cabrera (Salvezza), Evan Evagora (nuovo arrivato), e Michelle Hurd (Blindspot). La serie sarà prodotta da CBS Television Studios in associazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment. Alex Kurtzman, Michael Chabon, Akiva Goldsman, James Duff, Patrick Stewart, Heather Kadin, Rod Roddenberry e Trevor Roth saranno i produttori esecutivi e Aaron Baiers (Secret Hideout) sarà il co-produttore esecutivo e Kirsten Beyer sarà il produttore supervisore.

Nina Wu: recensione del film di Midi Z – #Cannes72

Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2019, Nina Wu è il nuovo film del regista Midi Z. Un’opera che vuole essere un manifesto orientale del movimento #metoo, ma che inciampa nelle sue ambizioni finendo per essere un film confusionario e debole nelle sue idee.

Protagonista assoluta è Nina, un’attrice in cerca di fama che ottiene il suo privo provino per un ruolo da protagonista in un film. Poco convinta dal progetto, ma desiderosa di affermarsi, Nina si presenta dal produttore, ottenendo infine la parte. Divenuta una celebrità, ha tuttavia inizio per lei un incubo. Convinta che qualcuno la stia perseguitato, Nina inizierà a vivere in uno stato di continua tensione, ritrovandosi come a vivere in un film thriller.

È probabilmente una storia già vista o sentita quella di Nina Wu, ma le prime scene del film facevano sperare in risvolti che portassero la narrazione su strade meno battute. Sfortunatamente con il susseguirsi delle scene si comprende che non è questo il caso. Il regista intraprende un percorso che porta la prima parte del film a concentrarsi sulla lavorazione del lungometraggio per la quale l’attrice è stata scelta. La osserviamo nelle sue preoccupazioni, nelle sue crisi e nel difficile rapporto con il regista. Fin qui il film riesce ad attirare un minimo di attenzione, ma è nella seconda parte che la narrazione sembra completamente perdere la bussola.

Terminate le riprese, l’attrice si ritrova coinvolta in una successione di eventi che sembrano solamente aggiungere elementi al film senza che questi siano particolarmente necessari. Si soffre così di un senso di smarrimento, distaccandosi completamente da quanto viene mostrato. È solamente sul finale che il film sembra intraprendere nuovamente la strada proposta inizialmente, introducendo però una nuova tematica.

Subentra qui la questione sulle molestie in ambito cinematografico, dalle quali è nato il celebre movimento #metoo. Diventa così chiaro che con Nina Wu il regista vuole portare in scena una tematica attuale, ma che qui finisce solamente per avere un tono moralistico che poco aggiunge ai tanti discorsi fatti a riguardo. Un finale di questo tipo porta a sminuire quanto visto fino a quel momento, e che già si reggeva su di un precario equilibrio. Nel ricercare una forma per trasportare l’attualità in film, Midi Z scivola in un didascalismo che compromette la voce autoriale, turbando lo spettatore e non in una maniera positiva per il film.

Terminator: Destino Oscuro, il primo trailer con Linda Hamilton

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Ecco il primo trailer di Terminator: Dark Fate, che uscirà in Italia con il titolo di Terminator: Destino Oscuro. Nel film, Linda Hamilton torna nei panni di Sarah Connor!

Il film “fingerà” che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il Giorno del Giudizio.

Nel cast del film tornano Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis, Diego Boneta Gabriel Luna.

Alla regia di Terminator: Dark Fate è stato confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni dell’eroica Sarah Connor.

“Questa è una continuazione della storia di Terminator 1 e Terminator 2. E stiamo facendo finta che gli altri film siano stati un brutto sogno – ha dichiarato Cameron in precedenza – O una timeline alternativa, possibile nel nostro multi-verso.”

Room: 10 cose che non sai sul film

Room è dei film degli ultimi anni che ha affascinato il pubblico per la sua storia e per le interpretazioni strabilianti di Brie Larson e del piccolo Jacob Tremblay. Performance cariche di emozioni e dotate di intensità uniche.

Questo è un film che andrebbe visto almeno una volta nella vita per motivi diversi. Dalla delicatezza dei vari temi afforntati alle difficoltà delle riprese e delle loro qualità.

Ecco, dunque, dieci cose da sapere su Room.

Room film

room

1. È stato girato cronologicamente. Per far sì che Jacob Tremblay riuscisse ad esibirsi mentre il suo personaggio evolveva passo passo, si è preferito girare Room con sequenze in maniera cronologica. Ciò ha reso più semplice al giovane attore capire cosa stesse succedendo e come potersi esprimere.

2. Il primo mese di riprese è stato complicato. In questo periodo di tempo, girare il film ha richiesto una certa dose di creatività, dato che il regista del film e la sua crew lavoravano in un set dalle dimensioni di 11 x 11. Ciò ha significato lavorare entro i confini dello spazio limitato, rimanendo in tema con la claustrofobia e le pareti non sono mai state rimosse per facilitare le riprese.

3. Sono stati coinvolti i genitori di Tremblay. Affinché tra Brie Larson e il piccolo Jacob si instaurasse un legame intenso, i genitori dell’attore hanno deciso di invitare la Larson a casa loro prima delle riprese di Room. In questi momenti i due hanno avuto l’occasione di conoscersi bene, giocando ad uno dei giocattoli preferiti di Jacob, i LEGO (con cui gioca anche nel film).

Room streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere Room, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle diverse piattaforme di streaming digitale e legale, come Infinity, Rakuten Tv, Chili, Google Play, Netflix e iTunes.

Room finale

5. Il ritorno nella stanza per riprendere la propria vita. Nella scena finale di Room, è possibile notare come i due protagonisti ritornino alla stanza-bunker che li aveva tenuti segregati per molti anni. Proprio in questo frangente, il bimbo avrà modo di rivedere uno a uno gli oggetti che gli hanno fatto compagnia, compresa la sua unica finestra sul mondo, il lucernaio. Questa rivisitazione non sarà altro che il modo di dire addio al passato e di riprendere in mano la propria vita.

6. Rivedere il bunker aiuta a ristabilire gli spazi. Sebbene la sopravvivenza nel bunker sia stata una prigionia atroce, i due protagonisti hanno necessità di tornare anche per poter riprendere in mano i propri spazi, per prendere confidenza con il mondo esterno in cui ora possono vivere e che, un tempo, era l’insolito, riuscendo a prendere consapevolezza di loro stessi per poter andare oltre.

Room storia vera

7. Il film non si basa su una storia vera, ma su un libro. Come ha più volte dichiarato Emma Donoghue, l’autrice della sceneggiatura del film e anche scrittrice del libro su cui il film si basa, Stanza, letto, armadio, specchio (2010), non ci sono riferimenti su fatti realmente accaduti.

8. Ci sono eventi simili ad avvenimenti reali. Sebbene il film non si basi su una storia realmente accaduta, vi sono delle somiglianze con il caso di Amanda Berry, una delle tre giovani detenute per oltre un decennio da Ariel Castro. La ragazza fu rapita a Cleveland e violentata dal suo rapitore: dalle violente nacque un figlio. Dopo aver passato anni chiusi in una stanza, la giovane era riuscita a fuggire. Un’altra storia vera alla quale il libro, come la sceneggiatura, si avvicina molto, è quella di Elisabeth Fritzl, una donna austriaca rinchiusa in un bunker dal padre, rimanendo prigioniera per 24 anni e partorendo, a seguito di numerose violenze, ben 7 figli.

Room cast

9. Brie Larson si è chiusa in casa un mese. Per poter capire cosa stavano passando Ma e Jack, Brie Larson ha deciso di isolarsi per un mese nella sua casa, senza utilizzo del telefono o di Internet e seguendo una dieta rigorosaa. Considerandosi una persona introversa, l’attrice pensava che chiudersi in casa potesse essere per lei quasi una vacanza, salvo ricredersi. Nelle ultime settimane, infatti, era diventata molto depressa e piangeva tutto il giorno.

10. Jacob Tremblay non riusciva a gridare in faccia a Brie Larson. Il giovane Jason Tremblay, che aveva già avuto qualche esperienza attoriale, durante le riprese non riusciva a urlare a Brie Larson nella scena in cui era arrabbiato per la sua torta di compleanno senza candeline. Alla fine, il regista Lenny Abrahamson ha fatto in modo che l’intero cast e la troupe inziassero a saltare su e giù, urlando a più non posso, fino a quando il bambino non fosse stato in grado di farlo da solo.

Fonti: IMDb, Useless Daily

Creed II arriva in finalmente in home video

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Combatti per il tuo passato, il destino e la tua famiglia con Creed II in DVD, Blu-Ray, 4K UHD  e nell’edizione Steelbook Blu-Ray dal 23 maggio. La leggenda di Rocky Balboa e di Apollo Creed continua in Creed II, seguito del grande successo di critica e pubblico Creed e della leggendaria saga di Rocky. Quando le ombre del passato si allungano, per Rocky Balboa e Adonis Creed è tempo di ritornare sul ring e affrontare i propri fantasmi, in palio c’è molto di più che la gloria. Creed II è un’esperienza cinematografica fatta di sudore e passione, da vivere e rivivere a casa nello splendore dell’alta definizione. Il film diretto da Steven Caple Jr porterà il giovane pugile di fronte alla prova più difficile: un viaggio nel passato e nell’inferno della sua rabbia che potrebbe costargli tutto… o donargli la gloria!

Tra i tantissimi contenuti speciali all’interno delle edizioni Blu-Ray e 4k UHD c’è il dietro le quinte del casting di Florian Munteanu nei panni del più grande avversario di Adonis: Viktor Drago. E uno speciale approfondimento “Fathers & Sons”, dedicato alla storica rivalità tra le due famiglie di combattenti, ereditata poi dai figli e mai sopita. Ma il conflitto che i protagonisti devono affrontare non è limitato al ring: ogni famiglia richiede la massima dedizione e, per Rocky e Adonis, essere veri genitori potrebbe cambiargli la vita. Spazio anche alle donne, con uno speciale approfondimento dei personaggi di Bianca, interpretata da Tessa Thompson, e Mary Anne Creed (Phylicia Rashad). Ogni pugno, ogni allenamento, sarebbe vano senza una forte motivazione e una ferrea disciplina. Per questo le donne di Creed II sono così fondamentali alla portata emotiva della storia. Con il documentario The Rocky Legacy rivivremo la saga del pugile italo americano negli anni. Nostalgia ed emozioni assicurate! Ma non è tutto, all’interno dei contenuti speciali delle edizioni Blu-Ray™ e 4k UHD si potranno gustare anche alcune scene inedite, mai arrivate al cinema.

Per una visione da veri cultori della saga Warner Bros Entertainment Italia propone anche il cofanetto in DVD e Blu-Ray 2 Film Collection contenente sia il film Creed (diretto da Ryan Coogler) che ha riportato in scena Sylvester Stallone nei panni di Rocky, che Creed II.

Creed II, cast

Creed II è interpretato da Michael B. Jordan (Black Panther, Creed) e Sylvester Stallone (la saga di Rocky, e i film di Rambo) che riprendono i loro ruoli nella parte di Adonis Creed e Rocky Balboa. Nel cast troviamo anche Tessa Thompson (Thor: Ragnarok), Phylicia Rashad (Fiori d’acciaio), Wood Harris (Il sapore della vittoria – Uniti si vince), Andre Ward, Florian Munteanu (Bogat), Russell Hornsby (Il coraggio della verità) e Dolph Lundgren (I mercenari) che ritorna nel franchise come Ivan drago.

Steven Caple Jr. ha diretto Creed II da una sceneggiatura originale scritta a due mani da Quel Taylor e Stallone, su una storia di Sascha Penn e Cheo Hodari Coker, basata sui personaggi creati da Stallone. Il film è prodotto da Irwin Winkler, Charles Winkler, William Chartoff, David Winkler, Kevin King-Templeton, e Stallone. Ryan Coogler, Jordan e Guy Riedel hanno ricoperto il ruolo di produttori esecutivi.

Creed II, trama

La vita di Adonis Creed è diventata un equilibrio tra gli impegni personali e l’allenamento per il suo prossimo grande combattimento: la sfida della sua vita. Affrontare un avversario legato al passato della sua famiglia, non fa altro che rendere più intenso il suo imminente incontro sul ring. Rocky Balboa è sempre al suo fianco e, insieme, Rocky e Adonis si preparano ad affrontare un passato condiviso, chiedendosi per cosa valga la pena combattere per poi scoprire che nulla è più importante della famiglia.

La femme de mon frere: recensione del film di Monia Chokri

I più attenti la ricorderanno nei primi film di Xavier Dolan, ma adesso l’attrice canadese Monia Chokri si “nasconde” dietro alla macchina da presa e dirige il suo primo lungometraggio, La femme de mon frere, presentato in apertura di Un Certain Regard a Cannes 2019.

La storia è quella di Sophia, una ragazza che ha appeno concluso il dottorato e si trova in una situazione di stallo, senza lavoro, senza casa, non più una ragazzina, ma ancora non abbastanza matura da essere una donna indipendente, soprattutto da un punto di vista affettivo. Sophia vive infatti con il fratello, Karim, con il quale coltiva una bella relazione, qualche volta conflittuale, come è normale che sia tra fratelli cresciuti insieme. I loro genitori sono una eccentrica coppia molto attiva e vitale, che ripone nei figli tante speranze, che Sophia, puntualmente, disattende. È proprio Karim ad accompagnare Sophia in ospedale, quando deve abortire, e in questa occasione incontra Eloise, la bella dottoressa con cui aveva passato una notte tanti anni prima. I due riprendono a frequentarsi e la vita di Sophia ne risente profondamente.

Eccessivo, esagerato, sopra le righe, La femme de mon frere è una commedia divertente e brillante, che con un umorismo rumoroso e frizzante racconta la normalità con grande efficacia. Nonostante la protagonista non abbia poi molto di normale o comune, il film si concentra nel fotografare la sua stranezza in contesti quotidiani, nei quali Sophia spicca appunto per la sua originalità. Non particolarmente bella, dotata o affascinante, la protagonista può essere una donna qualunque in un momento di stallo della propria vita.

A questa leggerezza di personaggi si accosta un occhio accogliente e colorato, che predilige le inquadrature simmetriche e che ricorda il cinema di Dolan, che ha diretto due volte la Chokri e alla quale ha trasmesso le sue suggestioni.

La femme de mon frere è un ottimo esordio, un occhio sulle donne e sul loro mondo, in un momento storico che sta ridefinendo il loro ruolo nella società e nella famiglia.

Ghostbusters 3 prediligerà gli effetti speciali “vecchio stile”

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Intervistato da 660 City News, Dan Aykroyd ha svelato qualche nuovo dettaglio su Ghostbusters 3, terzo capitolo del franchise affidato a Jason Reitman che arriverà nelle sale il 10 Luglio 2020.

Uno degli aspetti analizzati dall’attore è l’utilizzo degli effetti speciali e il fatto che il prossimo film prediligerà tecniche “vecchio stile” (per quanto possibile) invece di affidarsi completamente alle tecnologie moderne.

Vorrei sempre usare i pupazzi e ogni volta esorto la produzione a tornare agli effetti meccanici. Ma la CGI è così efficiente e facile da usare che tutti saremo d’accordo con l’idea di mescolare vecchia e nuova tecnologia dove possibile“.

Aykroyd ha poi parlato del nuovo film e delle polemiche riguardanti il reboot al femminile del 2016:

Jason ha scritto una bellissima sceneggiatura, ma non posso dire molto a proposito. Forse ci saranno dei volti noti…chissà. Per quanto riguarda il remake, non voglio scartare il lavoro che le ragazze hanno fatto con Paul Feig. In un certo senso mi sono arrabbiato, tuttavia ho capito che avrei dovuto incolpare me stesso come produttore per i costi fuori controllo e le cose in generale invece che prendermela con il regista […]

[…] Assumi un regista, ti fidi di lui, ti fidi della sua visione. Ma il lavoro svolto da Kate (McKinnon), Kristen (Wiig), Leslie (Jones) e Melissa (McCarthy) insieme a Paul è stato davvero superbo. Ne avremmo fatto sicuramente un altro ma il budget eccessivo ce l’ha impedito.

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Le riprese di Ghostbusters 3, che ha “Rust City” come titolo di lavorazione, inizieranno il 25 Giugno a Calgary e proseguiranno per circa 15 settimane.

Nel cast sono stati confermati Mckenna Grace (vista di recente in Captain Marvel, dove interpreta Carol Danvers da bambina), Finn Wolfhard (la star della serie Stranger Things) e Carrie Coon (The Leftlovers), che interpreteranno rispettivamente il fratello maggiore e la madre del personaggio della Grace.

La produzione non ha diffuso ulteriori dettagli sulla pellicola, che come saprete sarà il sequel diretto dei due Ghostbusters diretti da Ivan Reitman (papà di Jason), senza nessun collegamento con il reboot al femminile di Paul Feig del 2016, e che la storia ruoterà intorno a due ragazzi e due ragazze di età compresa fra i 12 e i 13 anni.

“Ho sempre pensato a me stesso come il primo fan di Ghostbusters, quando avevo 6 anni ero a visitare il set. Volevo fare un film per tutti gli altri fan.” ha raccontato Reitman in una recente intervista con Entertainment Weekly. Questo è il prossimo capitolo della serie originale. Non è un riavvio. Quello che è successo negli anni ’80 è accaduto negli anni ’80, e questo è ambientato nel presente.”.

Ghostbusters 3: il primo teaser trailer è già qui!

Fonte: 660 City News

Cannes 2019: Xavier Dolan torna sul tappero rosso

Dopo il Grand Prix con È solo la fine del mondo, Xavier Dolan torna al Festival di Cannes 2019 con Matthias & Maxime, il film con cui torna alle sue origini canadesi. Prima di questo film, in cui compare anche trai protagonisti, Dolan aveva diretto La mia vita con John F. Donovan, presentato a Toronto 2018 ma mai arrivato nelle sale italiane, che era il suo primo film in lingua inglese.

Adesso l’ex enfant prodige torna alle ingombranti figure femminili, alle storie personali, alle atmosfere che gli sono più care. Di seguito le foto dal tappeto rosso della premiere di Matthias & Maxime a Cannes 2019.

Fonte foto

Bond 25: l’infortunio di Daniel Craig non cambierà la data di uscita

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Contrariamente alle aspettative, le riprese di Bond 25 proseguiranno senza sosta nonostante l’infortunio di Daniel Craig e la release del film non subirà cambiamenti. A riportarlo è direttamente la produzione con un annuncio sul profilo twitter ufficiale che vi traduciamo di seguito:

Aggiornamento su BOND 25: Daniel Craig subirà un piccolo intervento alla caviglia dopo l’infortunio subito durante le riprese in Giamaica. La produzione continuerà mentre l’attore farà la sua riabilitazione per due settimane dopo l’intervento. Il film rimane in pista per la stessa data di uscita fissata ad aprile 2020.

La notizia dell’incidente di Craig era stata diffusa qualche giorno fa dal quotidiano britannico The Sun e rilanciata da Variety. A quanto pare l’attore stava correndo durante un ciak quando è scivolato cadendo in maniera piuttosto imbarazzante. Sempre il Sun aveva rivelato che le riprese nei Pinewood Studios di Londra, originariamente programmate alla fine della settimana, sarebbero state cancellate.

Vi ricordiamo che questo non è il primo infortunio per la star, ormai a suo agio con l’esecuzione della maggior parte delle sue acrobazie e sequenze d’azione nel franchise di Bond: era già successo sul set di Casino Royale con qualche ferita, su quello di Quantum of Solace con lo strappo di un muscolo della spalla, senza contare l’incidente al ginocchio provocato da una scena di combattimento in Spectre.

Bond 25: iniziate le riprese, ecco la data di uscita

Vi ricordiamo che Bond 25 sarà diretto da Cary Fukunaga (il primo regista non britannico che siede dietro la macchina da presa di un film di 007), mentre la sceneggiatura è stata riscritta da Scott Z. Burns (The Bourne Ultimatum, Contagion).

Secondo quanto riportato dal The Guardian, la MGM ha assunto Phoebe Waller Bridge (Killing Eve, Fleabag) per “ravvivare” lo script del venticinquesimo film del franchise ancora senza titolo ufficiale, sotto speciale richiesta di Daniel Craig, per portare nel progetto l’humor e l’intelligenza tipiche dello stile della sceneggiatrice.

Una parte importante delle riprese si terrà nella città di Matera, capitale europea della cultura per 2019, fornendo l’ambientazione perfetta per quella che dovrebbe diventare la sequenza d’azione del prologo, simile al segmento di apertura di Spectre a Città del Messico durante le celebrazioni del Giorno dei Morti.

Gli ultimi due film di James Bond sono stati diretti da Sam Mendes che ha incassato con i suoi film rispettivamente 1,1 miliardo di dollari per Skyfall (il Bond di maggior successo di sempre, con un Oscar all’attivo) e 880 milioni con Spectre. Dato il successo che Mendes ha raggiunto con i film, quando ha annunciato che non avrebbe più diretto un Bond Movie, la EON e la MGM si sono date da fare per cercare un rimpiazzo all’altezza.

Fonte: Twitter

Frankie: recensione del film di Ira Sachs

Presentato in Concorso a Cannes 2019, Frankie è il nuovo film di Ira Sachs, che si avvale di Isabelle Huppert nei panni di splendida protagonista. È la storia di una diva del cinema, un’attrice altera e schietta, sembra in effetti proprio la Huppert stessa. La donna è malata di tumore all’ultimo stadio e indice una riunione di famiglia a Sintra, in Portogallo, un luogo bellissimo e silenzioso.

La donna sembra volere tutta la sua famiglia allargata accanto a sé, non è chiaro però il motivo: vuole lasciare una grande eredità ai figli, vuole fare un qualche annuncio misterioso, vuole commettere suicidio davanti a tutti, o forse semplicemente ha bisogno di avere accanto i suoi affetti ora che la fine si avvicina. Il racconto è rarefatto e gira intorno ai personaggi, tutti alle prese con delle vite un po’ sbilenche che ne catalizzano l’attenzione, c’è chi pensa alla separazione, chi flirta con i ragazzi del luogo, che cerca l’amore e chi la propria identità, e tutti gravitano intorno a Frankie, sfacciata ed elegante, superiore agli affanni del mondo, apparentemente.

Frankie, il film

Meno brillante degli altri lavori che ci ha proposto negli anni, Ira Sachs si concentra principalmente sui personaggi e sul paesaggio, immergendo i primi nel senso e raccontandoli con grande affetto e leggerezza. Sembra voler fotografare la fugacità dell’esistenza in punta di piedi, l’amore e la morte che accomunano tutti gli esseri viventi, senza però prendere posizioni o offrire conclusioni, semplicemente accertandone l’esistenza. Forse troppo esile per un concorso a Cannes, Frankie rivendica la sua dignità di storia leggera e scorrevole, di quelle che si lasciano raccontare e ascoltare senza fatica, mettendo a proprio agio gli interlocutori. Si rivolge all’uomo e alla vita, all’amore, alla morte.

Michael Peña entra nel cast del film su Tom e Jerry

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Dalle formiche a…topi e gatti: Michael Peña “lascia” momentaneamente l’universo Marvel di Ant-Man per interpretare l’antagonista principale di Tom e Jerry, nuovo adattamento cinematografico dei classici d’animazione targati Hanna-Barbera affidato alla regia di Tim Story (I Fantastici 4, Un poliziotto ancora in prova).

A confermare la notizia è Deadline, ricordando che nel cast è stata già confermata Chloe Grace Moretz nei panni di Kayla, la ragazza che lavorerà nell’elegante Park Hotel gestito proprio dal personaggio di Peña. Terrorizzata dalla presenza di un topolino nell”edificio, Jerry, assumerà il gatto Tom per sbarazzarsene.

Vi ricordiamo che la serie di cortometraggi originale nasce nel 1940 dalle menti creative di William Hanna e Joseph Barbera e segue l’accesa e divertente rivalità tra i due protagonisti.

Tra i più popolari e acclamati prodotti d’animazione, vanta nel palmares sette oscar al miglior corto eguagliando così le Sinfonie Allegre della Walt Disney Studios. Nel tempo sono stati diversi gli episodi al centro di accese polemiche, soprattutto per gli stereotipi razziali che riguardavano la rappresentazione del personaggio nero ricorrente Mammy Due Scarpe, o un tema controverso come quello del cannibalismo.

Fonte: Deadline

Avengers: Endgame, l’omaggio di Rocket a Star Lord che nessuno ha notato

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Un mese e innumerevoli visioni dopo, Avengers: Endgame continua a regalare piccole sorprese e riferimenti vari al Marvel Cinematic Universe grazie all’occhio di falco di alcuni fan. Come quello che sul forum Reddit sembra aver notato un dettaglio legato al personaggio di Rocket Raccoon durante i viaggi nel tempo e il ritorno ad Asgard insieme a Thor in cui ci sarebbe un esplicito omaggio ad una delle vittime della Decimazione (poi tornata in vita nel finale).

L’immagine qui sotto è la prova evidente che il procione doppiato da Bradley Cooper sta indossando un indumento del suo amico e collega dei Guardiani della Galassia Star-Lord, ovvero la sciarpa rossa sfoggiata nel secondo capitolo del franchise di James Gunn.

Chi conosce o ha letto i fumetti sui Guardiani, soprattutto quelli pubblicati prima dell’uscita del primo volume al cinema, avrà sicuramente notato che Rocket ha addosso lo stesso costume della sua controparte originale, e la sciarpa non fa parte del look. Tuttavia sembra che in Endgame lo scopo finale sia quello di onorare la famiglia scomparsa dopo lo schiocco di Thanon in Infinity War, proprio per sottolineare il percorso emotivo del personaggio attraverso tutto il MCU.

E voi, avevate notato questo dettaglio?

avengers endgame

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Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast figurano Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh BrolinChris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, il film prima e dopo gli effetti speciali

Fonte: Reddit

Nureyev The White Crow: trailer del film di Ralph Fiennes

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Eagle Pictures ha diffuso il trailer italiano del film dedicato alla leggenda della danza mondiale, Nureyev The White Crow diretto e interpretato da Ralph Fiennes.

Il film, tratto dalla biografia Rudolf Nureyev: The Life scritta da Julie Kavanagh, racconta la vita del leggendario ballerino Rudolf Nureyev, dall’infanzia nella gelida città sovietica di Ufa, fino agli anni trascorsi a Leningrado nella scuola di danza. Orgoglioso e ribelle, ‘Rudy’, a soli 22 anni, entra a far a parte della rinomata Kirov Ballet Company, con la quale va a Parigi nel 1961, per la sua prima tournée al di fuori dell’Unione Sovietica. Gli ufficiali del KGB, però, lo marcano stretto, diffidando enormemente del suo comportamento anticonformista e della sua amicizia con la giovane parigina Clara Saint. Per questo motivo al ballerino viene comunicato che non potrà andare a Londra con la compagnia e dovrà essere immediatamente rimpatriato per esibirsi al Cremlino. All’improvviso Nureyev comprende che sta pagando caro il prezzo della sua libertà e decide di chiedere asilo politico alla Francia.

Nureyev è interpretato dal giovane Oleg Ivenko, mentre Ralph Fiennes, oltre a dirigere il suo terzo film, si ritaglia il ruolo di Alexander Pushkin, famoso insegnante di danza. Dopo esser stato apprezzato al Torino Film Festival e al London Film Festival il film arriverà nelle sale italiane dal 27 giugno con Eagle Pictures.

Star Wars: L’ascesa di Skywalker, tutte le rivelazioni della cover di Vanity Fair

Oltre a mostrare le prime immagini ufficiali del film e un video del dietro le quinte, il nuovo servizio di Vanity Fair dedicato a Star Wars: L’ascesa di Skywalker è ricco di dettagli sulla lavorazione del film, compresa qualche gustosa anticipazione su ciò che vedremo al cinema il prossimo dicembre.

Ecco allora di seguito le rivelazioni più importanti:

I nuovi pianeti

Ne avevamo avuto un primo indizio grazie al trailer, ma ora la cover story di Vanity Fair ha confermato che nel film saranno svelati due nuovi pianeti: Pasaana e il suo deserto “ai margini della galassia” e Kijimi, la casa dell’oscuro quartiere dei Ladri ricoperto di neve.

I rischi di J.J.Abrams

Se Il Risveglio Della Forza era stato criticato per aver ricalcato senza coraggio lo scheletro di Una Nuova Speranza, sembra che stavolta J.J.Abrams si sia preso qualche rischio in più:

Lavorando a episodio IX mi sono trovato ad affrontare il lavoro in modo leggermente diverso. Con il primo film della trilogia sentivo di dover esprimere la mia gratitudine a Star Wars facendo al meglio delle mie capacità ciò che credevo dovesse essere un film di questo franchise“.

I nuovi personaggi

Oltre ai volti familiari il film vedrà in azione qualche new entry, tra cui Zorri Bliss (il personaggio interpretato da Keri Russell e di cui abbiamo un’anteprima nella foto), il Generale Pryde di Richard E. Grant e la misteriosa Jannah interpretata da Naomi Ackie.

Nel servizio viene menziona anche un piccolo droide a una ruota chiamato D-O e un “grande alieno di nome Klaud“.

Il salto temporale

Il film riprenderà esattamente un anno dopo gli eventi de Gli Ultimi Jedi, come spiegato da Oscar Isaac:

Ci sarà un po’ di quella storia condivisa che non abbiamo ancora visto. Negli altri episodi, Poe è ritratto come un lupo solitario, mentre ora fa davvero parte di un gruppo che esce e va in missione, con una dinamica molto più familiare“.

Finn trova il suo posto nel mondo

Finn ha dubitato della sua posizione nella Resistenza l’ultima volta che l’abbiamo visto, ma il suo sacrificio mostrato alla fine de Gli Ultimi Jedi sembra aver chiarito che l’ex Stormtrooper è finalmente pronto per diventare un eroe.

Finn ha trovato il suo posto, ed è un membro attivo della Resistenza“, dichiara John Boyega. “In Episodio VIII non riusciva a decidere per quale fazione stava combattendo, ma da allora ha preso una decisione.”

Il legame con la forza di Rey e Kylo

Adam Driver ha già discusso della relazione in via di sviluppo tra Kylo Ren e Rey, ma è su Vanity Fair che si parla di una speciale connessione con la forza introdotta nel film precedente che continuerà ad essere approfondita. Ma in che modo?

Daisy Ridley ha spiegato che “c’è una parte di Rey arrabbiata con Kylo per ciò che ha fatto, e quella è stata sempre una grande domanda durante le riprese: perché una persona che ottiene tutto poi lo lascia perdere?

L’arrivo dei cavalieri di Ren

Come confermato dalle nuove immagini ufficiali, i cavaliere di Ren debutteranno finalmente al cinema e il film in uscita esplorerà il rapporto tra questi guerrieri e Kylo Ren con loro.

Kylo sta costruendo questo strano legame con Rey“, spiega Adam Driver, “ma dove sono diretti i personaggi?

Il ritorno di Carrie Fisher

Come saprete Carrie Fisher è scomparsa prima dell’inizio delle riprese ma il team di J.J.Abrams ha trovato il modo per “resuscitare” la principessa Leia attraverso del materiale scartato dai precedenti film.

È difficile parlarne senza sembrare troppo vago” confessa il regista, “ma sembrava che improvvisamente avessimo trovato la risposta impossibile alla domanda impossibile. Ci sono momenti in questo film in cui è presente Carrie, e sento davvero che c’è un elemento misterioso e spirituale che abbia contribuito alla riuscita del tutto. Carrie ci stava dicendo che in qualche modo avrebbe funzionato.

Star Wars e il paragone con il Marvel Cinematic Universe

I risultati deludenti di Solo: A Star Wars Story al botteghino hanno spinto la Lucasfilm a riconsiderare l’approccio al franchise e la programmazione delle uscite per i prossimi progetti. A spiegarlo nel dettaglio è stata il presidente Kathleen Kennedy:

Penso tutto si riduca alla grande aspettativa che la Disney abbia riguardo questi film. D’altra parte, però, penso che la Disney sia molto rispettosa di ciò che il franchise è, della fragilità di questa forma di narrazione a cui i fan sono molto legati. Insomma, non potevamo trasformarla in una fabbrica di film“.

“E non possiamo nemmeno fare come i Marvel Studios, che sceglie i personaggi e costruisce nuovi franchise attorno a loro. Il nostro universo ha bisogno di evolvere in modo diverso.”

La fine dei Sith (o dei Jedi)?

È ovvio che la posta in gioco di Episodio IX sarà altissima, trattandosi del capitolo finale della saga degli Skywalker, ma le fonti di Vanity Fair hanno lasciato intendere che il film porrà fine al conflitto millenario tra l’Ordine Jedi e i Sith, e questo significa che uno di questi gruppi verrà distrutto per sempre.

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Fonte: Vanity Fair

Leonardo DiCaprio incontra e omaggia Lina Wertmuller

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Leonardo DiCaprio, tra i protagonisti dell’ultimo film di Quentin Tarantino presentato in questi giorni a Cannes, ha salutato e ringraziato per il suo grande lavoro e apporto al cinema internazionale Lina Wertmuller.

L’incontro, intimo ed emozionante, tra l’attore e la regista si è svolto prima della proiezione ufficiale di Pasqualino sette bellezze nella sua versione restaurata a cura del CSC – cineteca nazionale e finanziato da Gemona Films.

Leonardo DiCaprio

La versione restaurata di Pasqualino Settebellezze, film-culto realizzato da Lina Wertmüller nel 1975, sarà presentata ufficialmente mercoledì 22 maggio 2019 al festival di Cannes. La proiezione avverrà alle ore 20.00, nella Sala Buñuel del Palais, all’interno della sezione Cannes Classics, alla presenza della regista Lina Wertmüller e del protagonista maschile Giancarlo Giannini.

Il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale ha curato, grazie all’impegno economico di Genoma Films, il restauro del film diretto nel 1975 da Lina Wertmüller (Mimì metallurgico ferito nell’onore, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto) e interpretato da Giancarlo Giannini, Fernando Rey, Elena Fiore, con le musiche originali di Enzo Jannacci. Pasqualino Settebellezze ottenne una candidatura ai Golden Globes e quattro candidature all’Oscar (tra cui quella come miglior regista, prima volta in assoluto nella storia dell’Academy per una donna). È un’apologia intelligente e feroce dell’arte di arrangiarsi e sopravvivere ad ogni costo, tipica della cultura partenopea: Giancarlo Giannini è l’indimenticabile guappo che nella Napoli del 1936 uccide il seduttore di una delle sue sette, brutte sorelle (da qui il suo soprannome), viene rinchiuso in un manicomio criminale da cui esce come volontario di guerra per finire in un lager tedesco e diventare kapò.

Il restauro è stato realizzato dal CSC-Cineteca Nazionale a partire dai negativi immagine e suono originali su pellicola 35mm, messi a disposizione da RTI Mediaset in collaborazione con Infinity. Le lavorazioni, curate dalla Cineteca Nazionale, si sono avvalse della collaborazione di Federico Savina e Giuseppe Damato per il restauro della colonna sonora e sono state effettuate dal laboratorio Cinema Communications di Roma.

Il restauro è stato possibile grazie all’impegno economico della Genoma Films di Paolo Rossi Pisu (che nel 2018 ha già realizzato il restauro, sempre con il CSC, di Italiani Brava Gente di Giuseppe de Santis, primi in Italia a utilizzare il Bonus Arte) e con il contributo di Deisa Ebano Calzanetto.

Daniela Currò, conservatrice della Cineteca nazionale, dichiara: “Con il restauro di Pasqualino Settebellezze la Cineteca Nazionale non solo porta avanti il proprio compito istituzionale di restaurare e diffondere il patrimonio cinematografico italiano, ma continua anche su un progetto che da qualche tempo ci vede impegnati in prima linea sul cinema delle donne e che ci ha già visto al lavoro, ad esempio, su Il portiere di notte di Liliana Cavani e sui film della pioniera del cinema Elvira Notari, prima donna regista italiana. Lina Wertmüller è la prima donna di sempre candidata all’oscar per la miglior regia e con questo restauro vogliamo celebrare lei e la genialità delle donne italiane. Ringrazio il festival di Cannes per offrirci questa bellissima cornice.”

Commenta Paolo Rossi Pisu: “Dopo la felice esperienza del restauro di Italiani Brava Gente, continuiamo ad investire nella cultura perché è nostra intenzione utilizzare le risorse nostre e di aziende terze nella perpetuazione e conservazione dell’arte ed è per questo che siamo felicissimi di collaborare con la Cineteca Nazionale e molto orgogliosi di essere stati invitati con questo restauro nella prestigiosissima cornice del Festival di Cannes”.

C’era una volta a Hollywood: Tarantino paragona il film a Pulp Fiction

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C’era una volta a Hollywood è il nono film di Quentin Tarantino e il suo ritorno sulla croisette del Festival di Cannes cade esattamente nel venticinquesimo anniversario della vittoria della palma d’oro con Pulp Fiction nel 1994. Una ricorrenza che il regista sembra omaggiare anche attraverso i paragoni tra le due pellicole, entrambe ambientate nella città delle stelle.

Questo film è la cosa più vicina a Pulp Fiction che ho mai girato. È anche, e probabilmente, il mio film più personale. L’ho immaginato come il racconto sulla mia memoria. Alfonso Cuarón aveva Roma e Città del Messico nel 1970. Io Los Angeles e  il 1969. Questo sono io. Questo è l’anno che mi ha formato. All’epoca avevo sei anni. Questo è il mio mondo. E questa è la mia lettera d’amore a L.A.

Ma C’era una volta a Hollywood è anche il risultato di un lavoro mutato nel tempo e scritto nel giro di cinque anni prima in forma di romanzo e poi trasformato in una sceneggiatura per il cinema. “Ho lasciato che diventasse quello che voleva diventare”, dichiara Tarantino. “Per molto tempo, non volevo accettarlo. Poi l’ho fatto.”

E che dire del titolo quasi “fiabesco”?

[…] C’è sicuramente l’aspetto della fiaba, e il titolo si adatta abbastanza bene a quell’idea. Ma questo è anche un pezzo di memoria, non un fatto storico di per sé. È la Hollywood del mondo reale e allo stesso tempo una Hollywood mentale.

C’era una volta a Hollywood: guarda il trailer ufficiale

Di seguito la prima sinossi:

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

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Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

Nel cast anche Damian LewisDakota FanningNicholas Hammond, Emile HirschLuke PerryClifton Collins Jr.Keith JeffersonTimothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell Michael MadsenRumer Willis, Dreama WalkerCosta Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di C’era una volta a Hollywood è fissata al settembre 2019.

C’era una volta a Hollywood: tutto quello che sappiamo sul nuovo film di Tarantino

Fonte: Esquire

Cannes 2019: a Giancarlo Giannini e Lina Wertmuller il premio Kinéo

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Al 72° Festival di Cannes, si è tenuta la presentazione della 17^ edizione del Premio Kinéo – Diamanti al Cinema. Premiati alla Croisette la grande regista Lina Wertmüller e Giancarlo Giannini, già presenti a Cannes per una maratona tutta italiana che ha compreso il loro “Tributo” per l’indimenticabile film “Pasqualino Settebellezze”, restaurato dal Centro Sperimentale di Cinematografia/Cineteca Nazionale con Genoma Films  e la presentazione del nuovo film da loro coprodotto, “Dittatura Last Minute – Addio Ceausescu”.

Un’edizione speciale, quella presentata a Cannes, che mette al centro dell’evento il cinema, ma anche quel sentimento verso il quale il cinema ha sempre dimostrato grande sensibilità. Il sentimento del rispetto dell’ambiente che sta suscitando, oggi come mai, la mobilitazione di giovani, Istituzioni, Multinazionali, cittadini, artisti.

Il focus tematico di quest’anno sarà il mare in omaggio alla Serenissima sulle cui acque da 76 anni ha luogo la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Col patrocinio del Comune di Venezia sull’iniziativa #EnjoyRespectVenezia and Save Your Sea, si celebrerà, domenica 1 settembre, il Premio Kinéo come da tradizione uno degli eventi più attesi al Lido.

A testimoniare l’esigenza di una vera e propria opera di educazione che parta dai gesti quotidiani di ognuno di noi, attori e attrici nazionali e internazionali e chi si occupa attivamente di programmi educativi come Veronica Berti Bocelli, Vice Presidente della Fondazione ABF, attiva sia in Italia che all’estero che, durante la conferenza stampa, ha mandato un videomessaggio annunciando: “Sarò a Venezia il 1 settembre durante il Premio Kinéo per sostenere in qualità di Vice Presidente della Fondazione che porta il nome di mio marito, Andrea Bocelli Foundation, l’invito ad amare e rispettare il nostro pianeta, la nostra terra e le nostre acque”. Veronica Berti Bocelli ha proseguito parlando del Premio Kinéo: “Un grande plauso va fatto a questo premio per la grande sensibilizzazione su temi importanti come la cura dell’ambiente in cui viviamo. Un’opera che il Premio Kinéo porta avanti grazie alle tante collaborazioni con il cinema e con il sostegno del Comune di Venezia che da 76 anni ospita in Laguna la Mostra dedicata a questa meravigliosa arte”.

Tappa intermedia di questa iniziativa, la giornata di responsabilizzazione, al Salone Nautico, lungo le rive dell’Arsenale, nel cuore della Biennale Arte, simboleggiato dall’installazione di Lorenzo Quinn “Building Bridges”, il 20 Giugno con una nutrita partecipazione di interventi.

Con il SNCCI sono stati selezionati i film, drammatici, commedie e opere prime che saranno sottoposti al voto del pubblico grazie al lavoro che Kinéo da sempre condivide con ANICA e gli spettatori delle sale cinematografiche. Il SNCCI assegnerà come ogni anno il Premio Pubblico & Critica.

Con Il Centro Sperimentale di Cinematografia sarà assegnato il Premio Giovani Rivelazioni. In totale sintonia con Kinéo e il tributo alla responsabilità ambientale, anche il CSC ha iniziato un percorso specifico di educazione abolendo dalla scuola di cinema più prestigiosa d’Italia i materiali di uso comune non riciclabili.

Le collaborazioni del Premio Kinéo con grandi personaggi e realtà del Cinema non finiscono qui e saranno svelate prossimamente al Salone Nautico di Venezia nella prima tappa all’insegna del “Green&Blu”.

Segui il nostro speciale su Cannes 2019

Captain America e Sharon Carter avrebbero vissuto insieme in una bozza di Infinity War

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Il destino di Captain America in Avengers: Endgame sembra aver soddisfatto i fan e rivedere l’eroe che finalmente può realizzare il suo più grande desiderio, riabbracciare Peggy Carter, è stata la degna chiusura di un percorso iniziato nel 2011 con Il Primo Vendicatore. Questo non risolve però tutti i dubbi su alcune parentesi del viaggio lungo il MCU, come il periodo trascorso in clandestinità tra Civil War e Infinity War.

Sappiamo che Steve, insieme a Natasha Romanoff e Sam Wilson, ha vissuto sotto copertura in giro per il mondo conducendo missioni segrete, ma cosa è successo in quel frangente escluso dallo storytelling? Chi può aver incrociato la strada del supereroe? Forse i tre amici hanno trascorso del tempo in Wakanda? Qualche risposta provano a darla gli sceneggiatori Stephen McFeely e Christopher Markus in una recente intervista con Yahoo, svelando un dettaglio inedito riguardante le prime bozze di Infinity War:

Abbiamo provato di tutto, perfino ricucire ogni genere di rapporto. Per esempio, originariamente Steve avrebbe convissuto con Sharon Carter e le cose non stavano andando molto bene…Ecco, quelli sono i classici momenti in cui Kevin Feige entra in gioco e dice: “Che diavolo state facendo?

In effetti una love story tra Cap e la nipote di Peggy non avrebbe funzionato, e i segnali della debolezza di questa relazione c’erano già stati in The Winter Soldier e Civil War. Di sicuro la coppia non ha riscontrato il favore del pubblico, né è riuscita a seminare un sentimento che potesse essere approfondito in futuro. Ora però il ritorno – confermato pochi giorni fa – di Emily VanCamp nella serie tv dedicata a Falcon e Soldato d’inverno riapre ogni genere di discussione: che ruolo avrà il personaggio? C’è la possibilità di rivederla in azione al fianco di Chris Evans? Oppure, come verrà giustificata la sua assenza durante gli eventi di Endgame?

Leggi anche – Captain America: 8 modi in cui potrebbe tornare dopo Endgame

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Vi ricordiamo che Captain America è in Avengers: Endgame, dal 24 aprile nelle nostre sale.

Nel cast figurano Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh BrolinChris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, Captain America ha incontrato Teschio Rosso su Vormir

Fonte: Yahoo Entertainment

Francesco Totti: al via le riprese del doc sull’attaccante romanista

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Sono partite a Roma le riprese del documentario su Francesco Totti, campione amatissimo, non solo dai tifosi della Roma, giocatore dalla carriera longeva e strabiliante, ambito da club nazionali e mondiali, uno dei pochi atleti al mondo che ha militato tutta la carriera in una sola squadra. Maglia, quella giallorossa, che il Capitano ha “tradito” solo per quella della nazionale.

Diretto da Alex Infascelli (Vincitore del David di Donatello per S is for Stanley), e tratto dal libro Un Capitano scritto da Francesco Totti con Paolo Condò (edito da Rizzoli), il documentario sarà un viaggio emozionante, raccontato in prima persona da Totti stesso, che narra le imprese dell’uomo e del calciatore, e sarà arricchito da immagini inedite tratte dal suo archivio personale.

Co-prodotto dalla Wildside di Lorenzo Mieli e Mario Gianani con FremantleCapri Entertainment di Virginia Valsecchi e Vision Distribution che lo distribuirà al cinema.

IT Capitolo Due: il teaser trailer in versione LEGO

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Ecco la versione LEGO del primo teaser trailer di IT Capitolo Due, la seconda parte dell’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Stephen King.

Il male risorge a Derry quando il regista Andy Muschietti riunisce il Club dei Perdenti – giovani e adulti – con un ritorno a dove tutto ebbe inizio, in IT Capitolo Due.

IT Capitolo Due, trama

IT Capitolo Due è il sequel del grande successo di critica e box office del 2017 “IT”, sempre firmato da Muschietti, capace di incassare oltre 700 milioni di dollari a livello globale. Ridefinendo e trascendendo il genere, “IT” è diventato parte del nostro immaginario collettivo, nonchè il film horror dai più alti incassi di tutti i tempi. Poiché ogni 27 anni il male torna a manifestarsi nella cittadina di Derry, nel Maine, “IT CAPITOLO DUE” riunisce i personaggi divenuti adulti, e che da tempo hanno intrapreso strade diverse, a distanza di trent’anni dagli eventi del primo film.

IT Capitolo Due, cast

James McAvoy (Split, Glass) interpreta Bill, la nominata all’Oscar Jessica Chastain (Zero Dark Thirty, Mama) è Beverly; Bill Hader (Barry della HBO, “The Skeleton Twins”) ritrae Richie; Isaiah Mustafa (Shadowhunters: The Mortal Instruments in TV) è Mike; Jay Ryan (“Mary Kills People” in TV) interpreta Ben; James Ransone (“The Wire” della HBO) è Eddie, e Bill Skarsgård interpreta il protagonista Pennywise. Andy Bean (“Allegiant”, Starz “Power”) è Stanley, mentre tornano ai loro ruoli originali di membri del Club dei Perdenti Jaeden Martell nei panni di Bill; Wyatt Oleff nei panni di Stanley; Sophia Lillis nei panni di Beverly; Finn Wolfhard nei panni di Richie; Jeremy Ray Taylor in quelli di Ben; Chosen Jacobs in quelli di Mike, e Jack Dylan Grazer è nuovamente Eddie.

Muschietti dirige il film da una sceneggiatura di Gary Dauberman (“IT”, “Annabelle: Creation“) basata sul romanzo ‘IT’ di Stephen King. Barbara Muschietti, Dan Lin e Roy Lee sono i produttori del film. Marty Ewing, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg ne sono i produttori esecutivi.

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Checco Varese (“The 33”), lo scenografo vincitore dell’ Oscar Paul D. Austerberry (“La forma dell’acqua”), il montatore Jason Ballantine (“IT”, “Mad Max : Fury Road “), e il costumista nominato all’Oscar Luis Sequeira (“La forma dell’acqua”, “Mama”).

IT Capitolo Due, la cui uscita nelle sale italiane e IMAX è prevista per il 5 settembre 2019, è una produzione New Line Cinema, e sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

Spider-Man: Far From Home, i character poster del film

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Sono stati diffusi i primi character poster di Spider-Man: Far From Home, il nuovo film sull’Uomo Ragno che seguirà gli eventi di Endgame, chiuderà definitivamente la Fase 3 del MCU e vedrà Tom Holland tornare nei panni dell’amichevole Spider-Man di Quartiere, questa volta in giro per il mondo.

I character poster raffigurano Nick Fury, Spider-Man, MJ e Misterio. Eccoli di seguito:

Spider-Man: Far From Home, le teorie più intriganti sul Multiverso

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, l’easter egg nel nuovo trailer che nessuno ha notato

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, il primo video dal backstage

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Dopo le prime foto ufficiali, ecco un video dal backstage di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, pubblicato da Vanity Fair a corredo di un approfondimento sul film, che svela molti dettagli dal film: attori, personaggi, costumi e location.

Ecco il video:

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, come tornerà l’imperatore Palpatine?

Vi ricordiamo che Star Wars: The Rise Of Sywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: The Rise Of Skywalker, le teorie sul significato del titolo

X-Men: Dark Phoenix, la squadra nello spazio nella nuova clip

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Ecco una nuova clip di X-Men: Dark Phoenix, il prossimo capitolo del franchise degli X-Men in cui sarà raccontata di nuovo la storia di Fenice Nera, già una volta anticipata in X-Men: Conflitto Finale.

Di seguito, potete vedere la clip che mostra il viaggio nello spazio della giovane squadra di Mutanti, durante il quale Jean Grey (Sophie Turner) entra in contatto con l’entità cosmica che la possiede.

Scritto e diretto da Simon Kinberg, X-Men: Dark Phoenix è interpretato da  Sophie TurnerJames McAvoyMichael FassbenderJennifer LawrenceNicholas Hoult, Tye Sheridan, Alexandra Shipp e Jessica Chastain. Il film arriva nelle nostre sale il 6 giugno.

X-Men: Dark Phoenix, la trama

Dark Phoenix tratterà la storia di uno dei personaggi più amati della saga degli X-Men, Jean Grey, che si evolve nell’iconica  DARK PHOENIX. Nel corso di una pericolosa missione nello spazio, Jean viene colpita da una potente forza cosmica che la trasforma in uno dei più potenti mutanti di tutti i tempi. Lottando con questo potere sempre più instabile e con i suoi demoni personali, Jean perde il controllo e strappa qualsiasi legame con la famiglia degli X-Men, minacciando di distruggere il pianeta. Il film è il più intenso ed emozionante della saga, mai realizzato prima. È il culmine di vent’anni di film dedicati agli X-Men, la famiglia di mutanti che abbiamo amato e conosciuto deve affrontare il nemico più devastante: uno di loro.

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Diretto da Simon Kingberg, con Sophie TurnerJennifer Lawrence, James McAvoy, Michael FassbenderEvan Peters, Nicholas Hoult, il film sarà in sala il 6 giugno 2019.

Armageddon – Giudizio finale: 10 cose che non sai sul film

Armageddon – Giudizio finale è stato uno di quei film ha dato il via al genere catastrofico che ha contraddistinto la fine degli anni ’90 e l’inizio del Duemila, facendosi capostipite dell’utilizzo effetti speciali particolari.

Questo film ha cercato di mettere insieme diversi argomenti, soprattutto legati al bene e al male, riuscendo ad affascinare una grande fetta di pubblico.

Ecco, allora, dieci cosa sapere su Armageddon – Giudizio finale.

Armageddon film

armageddon

1. Le riprese con attrezzature costosissime. Durante le riprese di Armageddon, il cast e la troupe hanno lavorato con delle attrezzature dal costo elevato. Sembra, infatti, che il loro valore si aggirasse intorno ai diciannove miliardi di dollari, considerando anche la presenza di una vera piattaforma petrolifera e di una vera navetta spaziale.

2. Lo script originale era molto diverso. A differenza della sceneggiatura utilizzata, pare che quella originale non includesse la sottotrama romantica tra A.J. (Ben Affleck) e Grace (Liv Tyler), e che si concentrasse di più sul personaggio di Truman. Dopo il successo di Titanic vennero riscritte la maggior parte delle scene romantiche, filmate poi alla fine delle riprese.

3. È possibile vedere gli oggetti di scena. Alcuni dei veicoli spaziali e degli oggetti utilizzati nelle riprese sono esposti al pubblico nei Disney Studios di Disneyland Paris. Questi oggetti accompagnano l’Armageddon Special Effects Ride.

Armageddon streaming

4. Il film è disponibile in streaming. Chi avesse voglia di vedere o rivedere Armageddon – Giudizio finale è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle piattaforme digitali legali di Rakuten Tv, Chili e Tim Vision.

Armageddon significato finale

5. La battaglia tra bene e male. Il film cerca di inserire nella sua narrazione le tematiche a cui lo stesso titolo fa riferimento, cioè il giudizio finale, la fine del costante scontro tra bene e male. A ciò si aggiunge l’unione di diverse identità atte al sacrificio e alla salvezza, al voler combattere il disastro annunciato.

Armageddon: colonna sonora

6. Un film accompagnato da brani indimenticabili. Armageddon è diventato un film grazie anche ad una colonna sonora difficilmente dimenticabile, pubblicata in concomitanza con l’uscita del film nel 1998. Le tracce del film vedono la collaborazione di artisti come gli Aerosmith, Jon Bon Jovi, Patty Smith e i Journey.

7. Questo film a rilanciato gli Aerosmith. Sebbene all’inizio I Don’t Want to Miss a Thing non fosse pensato per gli Aerosmith, alla fine lo incisero loro, riuscendo a garantirsi un enorme successo. È proprio grazie a questa canzone, poi inclusa in Armageddon, che il gruppo è riuscito a farsi strada tra le nuove generazioni.

Armageddon cast

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8. Steve Buscemi ha trovato eroico il suo personaggio. Stando alle dichiarazioni di Steve Buscemi, sembra che l’attore abbia accolto il suo personaggio di Rockhound come un geologo eroico, accogliendolo con entusiasmo e desiderando che subisse dei cambiamenti rispetto al basso profilo che gli era stato dato. L’attore ha notato che, dopo essere stato ingaggiato, le caratteristiche squilibrate del personaggio erano state riscritte nella sceneggiatura.

9. Bruce Willis non ha amato la regia di Michael Bay. Pare che tra Bruce Willis e Michael Bay non ci sia stato un bel rapporto. Lo stesso attore, infatti, ha dichiarato che non gli è importato nulla dello stile del regista e che si sarebbe rifiutato di lavorare ancora con lui.

10. Billy Bob Thornton ha dato un’idea a Bay. Sembra che Billy Bob Thornton, mentre stava cercando di ricostruire il background del suo personaggio, abbia pensato che egli fosse sulla buona strada per unirsi alla NASA come astronauta. In passato, però, il suo personaggio avrebbe sofferto di danni dovuti alle paralisi dei nervi, tanto da riuscire a diventare solo un amministratore. Adorando l’idea, Bay decise di creare una scena in cui veniva mostrato un tutore sulla gamba di Truman.

Fonti: IMDb, Treccani