L’ultimo acquisto del cast di Top Gun Maverick è Glen Powell, che secondo l’Hollywood Reporter ricoprirà un personaggio chiave all’interno del sequel con Tom Cruise chiamato Slayer.
L’attore è apparso di recente nella commedia targata NetflixSet It Up (in italiano tradotto con Come far perdere la testa al capo) e in Tutti Vogliono Qualcosa di Richard Linklater.
Come annunciato qualche mese fa, la Paramount Pictures distribuirà il film a partire dal 12 luglio 2019. Tom Cruise e Val Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom “Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Miles Teller.
A dirigere la pellicola sarà Joseph Kosinski (Oblivion) che di fatto accetterà la difficile sfida di dare un seguito ad un classico che non sembra affatto sentire il peso dei suoi trent’anni, mentre la sceneggiatura verrà firmata da Justin Markis.
Top Gun è un film d’azione del 1986, diretto da Tony Scott e prodotto da Don Simpsone Jerry Bruckheimer, in associazione con la Paramount Pictures. La sceneggiatura è stata scritta da Jim Cash e Jack Epps Jr., ed è stato ispirato da Top Guns, un articolo scritto da Ehud Yonay per la rivista California.
Per promuovere l’arrivo in digital download di Deadpool 2 su iTunes, la 20th Century Fox Home Entertainment ha diffuso su Twitter una nuova clip che vede protagonista il simpatico tassista Dopinder (nel film interpretato da Karan Soni).
Potete dargli uno sguardo qui sotto.
Vi ricordiamo inoltre che Deadpool 2 arriverà in homevideo nei formati 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD il prossimo 21 agosto.
Dopo essere sopravvissuto a un quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con il fatto che ha perso il senso del gusto.
Cercando di riconquistare la sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di caffè del World’s Best Lover.
Deadpool 2 di David Leitch è interpretato da Ryan Reynolds nei panni del Mercenario Chiacchierone, Morena Baccarin nei panni di Vanessa, T.J. Miller come Weasel, Leslie Uggams come Blind Al, Brianna Hildebrand come Negasonic Teenage Warhead, Stefan Kapičić come Colosso, Zazie Beetz come Domino, Julian Dennison come Russell e Josh Brolin come Cable.
“Ciò che è accaduto è triste, ma fa parte delle dinamiche della nostra industria attuale. Tuttavia credo che stiamo diventando un po’ troppo sensibili nei riguardi delle persone sbagliate […] James ha un cuore meraviglioso e una mente meravigliosa. e spero che venga perdonato.“
Lo scorso 20 Luglio la notizia del licenziamento di James Gunn da parte della Disney ha sconvolto il popolo di internet e messo in discussione il futuro di Guardiani della Galassia Vol.3, di cui Gunn stava sviluppando il terzo film.
Le motivazioni che hanno causato tale decisione al vertice della Casa di Topolino sono state attribuite a una serie di tweet che Gunn aveva affidato alla rete circa dieci anni fa, cinguettii insensibili, profondamente stupidi, frasi scritte con il solo scopo di provocare reazioni sgradevoli.
Dunque è chiaro che la Disney dovrà cercare un suo sostituto, se e quando la produzione del terzo capitolo sui Guardiani riprenderà piede, ma chi potrebbero essere i nomi più papabili ad occupare la sedia vuota?
Come riportato da Variety nei giorni scorsi, la Disney non ha alcuna intenzione di tornare sui propri passi e non riassumerà il regista alla luce delle mozioni dei fan e della lettera firmata dal cast del film. Allo stesso modo gli attori non potranno sottrarsi all’impegno contrattuale e rifiutarsi di tornare sul set, altrimenti sarebbero costretti ad affrontare azioni legali.
Per quanto riguarda la regia, si ipotizzano volti noti ai Marvel Studios, ovvero Jon Favreau, Taika Waititi e i fratelli Russo, ma ovviamente si tratta di una speculazione senza alcuna base fondata.
Uno degli aspetti più criticati del secondo trailer di Venom è stata la qualità dei dialoghi, e una battuta in particolare è diventato oggetto di scherno da parte dei fan. “Occhi! Polmoni! Pancreas! Quanti snack…” ha lasciato perplessi molti degli spettatori, tuttavia questa espressione è una diretta citazione dei fumetti a cui il film si ispira.
Si tratta infatti di un estratto di The Amazing Spider-Man (Vol. 1) #374 scritto e disegnato da David Michelinie e Mark Bagley, di cui vedete una copia qui sotto.
Venom è atteso nelle sale il 5 ottobre 2018 con la regia di Ruben Fleischer. Nel cast anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate, Scott Haze e Michelle Williams.
Il personaggio è stato già portato sul grande schermo da Sam Raimi in Spider-Man 3 con Topher Grace nei panni di Eddie Brock.
Di seguito la sinossi:
Eddie Brock è un giornalista che, cercando di svelare gli esperimenti illegali del dottor Carlton Drake, finisce per essere contaminato da un organismo alieno simbiontico, il quale, dopo averne preso il controllo, lo trasforma in un essere chiamato Venom. Sfuggendo agli uomini di Drake, Eddie dovrà vedersela anche con un altro contagiato, il serial killer Cletus Kasady, trasformato in Carnage.
I risultati al box office dei recenti film avevano creato qualche dubbio circa il futuro del franchise di Pirati dei Caraibi, tuttavia sembra che la Disney abbia dato il via libera per la produzione del sesto capitolo affidandone la regia nuovamente a Joachim Rønning (già dietro la macchina da presa di La Vendetta di Salazar insieme a Espen Sandberg).
Inoltre, come riportato da Omega Underground, Ted Elliot, Terry Rossio, e Jeff Nathanson stanno lavorando alla stesura dello script, mentre l’uscita nella sale sembrerebbe prevista non prima del 2012 a causa dell’impegno di Rønning sul set di Maleficent 2.
Nessuna menzione al ritorno di Johnny Depp nei panni di Jack Sparrow, ma sappiamo quanto il successo della saga sia legata al fascino del personaggio e al talento dell’attore.
L’ultimo capitolo del franchise, intitolato Pirati dei Caraibi: La Vendetta diSalazar, è disponibile in Blu-Ray 3D, Blu-Ray e Dvd e in versione Steelbook Blu-ray dal 4 di ottobre.
Il film vanta inoltre la presenza di uno straordinario gruppo di nuovi attori capitanati dal premio Oscar Javier Bardem che interpreta lo spaventoso Capitano Salazar. Al suo fianco il pubblico vedrà Brenton Thwaites nel ruolo del giovane marinaio Henry, Kaya Scodelario in quello della giovane e coraggiosa matematica e astronoma Carina, Golshifteh Farahani nel ruolo della misteriosa e potente strega del mare Shansa e David Wenham nel ruolo di Scarfield.
Catapultato in una nuova e travolgente avventura, lo sventurato Capitan Jack Sparrow vede peggiorare la propria sfortuna quando dei letali marinai fantasma fuggono dal Triangolo del Diavolo guidati dal terrificante Capitano Salazar decisi a uccidere ogni pirata del mare… soprattutto Jack.
La sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel leggendario Tridente di Poseidone: per riuscire a trovarlo Jack dovrà formare una precaria alleanza con la brillante e affascinante astronoma Carina Smyth e con Henry, un giovane e risoluto marinaio della Royal Navy. Capitan Jack si metterà al timone della sua nave, un piccolo e malandato vascello, per sconfiggere la sorte avversa e scampare al nemico più forte e crudele che abbia mai affrontato.
Dave Bautista è stato il primo componente del cast di Guardiani della Galassia a sottolineare il suo disappunto con mamma Disney all’indomani del licenziamento di James Gunn dalla regia del franchise Marvel. L’ex wrestler si è apertamente schierato con Gunn, partecipando poi anche alla lettera collettiva che Chris Pratt ha diffuso, dopo qualche giorno, a nome di tutto il cast del film. Adesso Bautista torna a parlare, e questa volta è ancora più duro nei confronti della Disney.
L’attore ha detto, su Twitter, che parteciperà a Guardiani della Galassia Vol. 3 soltanto perché è obbligato da vincoli legali, il contratto per cui ha firmato, ma, ci tiene a specificare, che un film sui Guardiani, senza Gunn, è una cosa differente rispetto a ciò che lui ha accettato di fare con il primo film. Ecco le parole di Bautista:
Farò solo quello che sono obbligato a fare legalmente ma Guardiani senza James Gunn non è ciò per cui ho firmato. Guardiani senza James Gunn non è Guardiani, semplicemente. È nauseante, per me, lavorare per qualcuno che potenzia la campagna di diffamazione da parte di fascisti cibernetici.
Le parole di Dave sono abbastanza pesanti e non sappiamo se la Disney prenderà provvedimenti in merito, confermandosi però così il gruppo “fascista” che l’attore ha additato.
L’ultima notizia in merito a Guardiani della Galassia Vol. 3 riguarda il fatto che la Disney sembra non avere fretta di sostituire Gunn. Questo ha fatto pensare a un reintegramento del regista stesso ai vertici del film, prontamente smentito dalla Casa di Topolino.
L’esito più probabile è che Guardiani della Galassia Vol. 3 manterrà la sceneggiatura di Gunn, terminata poco prima che scoppiasse il caso, e che alla regia sarà assunto un “operaio” che svolgerà un compito senza troppe velleità artistiche. Il risultato potrebbe essere potenzialmente disastroso per il film stesso e per il franchise Marvel.
Il film su Venom, che vedrà protagonista Tom Hardy, è uno dei più attesi dagli amanti del cinema d’azione e di supereroi, perché si tratta di una delle poche alternative, apparentemente valide, che tentano di portare al cinema un personaggio dei fumetti con un linguaggio differente rispetto allo stile imperante dei Marvel Studios.
Il film, diretto da Ruben Fleischer, arriverà in sala il prossimo 5 ottobre, e come ogni altro adattamento da fumetto, ha già incontrato qualche critica per via della resa del simbionte protagonista del film. Ovviamente il Venom dei fumetti, creato da Todd McFarlane, ha un preciso design, mentre quello del film è leggermente diverso, per adattarsi ai gusti e alle esigenze di produzione. Proprio McFarlane però ha realizzato un breve video su Facebook in cui edita il look del personaggio di Tom Hardy, per renderlo più simile alla sua creatura a fumetti.
Venom è atteso nelle sale il 5 ottobre 2018 con la regia di Ruben Fleischer. Nel cast anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate, Scott Haze e Michelle Williams.
Il personaggio è stato già portato sul grande schermo da Sam Raimi in Spider-Man 3 con Topher Grace nei panni di Eddie Brock.
Di seguito la sinossi:
Eddie Brock è un giornalista che, cercando di svelare gli esperimenti illegali del dottor Carlton Drake, finisce per essere contaminato da un organismo alieno simbiontico, il quale, dopo averne preso il controllo, lo trasforma in un essere chiamato Venom. Sfuggendo agli uomini di Drake, Eddie dovrà vedersela anche con un altro contagiato, il serial killer Cletus Kasady, trasformato in Carnage.
A partire dal 14 agosto sarà disponibile negli USA l’Home Video di Avengers: Infinity War (l’Italia dovrà aspettare fino al 29 agosto) e in occasione di questa prossima uscita, attesa dai fan di tutto il mondo, la Marvel ha cominciato a diffondere alcuni dei contenuti speciali del film, tra cui un lungo commento dei registi e sceneggiatori del MCU. Questa lunga intervista ha gettato una luce su molti dei momenti salienti del film e su alcune domande senza risposta, sorte agli spettatori. Di seguito sono elencate le più interessanti rivelazioni e spiegazioni uscite fuori in questa sede.
PARTE I
Kenneth Branagh – La voce iniziale che ascoltiamo all’inizio di Avengers: Infinity War è stata confermata essere quella del regista del primo Thor. La voce che emette il segnale di soccorso Asgardiano che chiede aiuto dopo l’attacco di Thanos è familiare all’MCU. I Russo dicono di volere qualcuno con una autorevole voce, ma non è stato fino a tarda post-produzione che hanno pensato di chiedere al regista Kenneth Branagh di recitare la parte. Branagh, oltre a essere regista, è anche un grande attore di teatro e ha fatto un magnifico lavoro (apprezzabile solo nella versione originale).
Perché non si vede Xandar – Fin dagli esordi di Avengers: Infinity War, il potere di Thanos era manifesto, in parte grazie al fatto che avesse già la Gemma del Potere sul Guanto. In seguito è stato spiegato che Thanos ha ottenuto la prima gemma una settimana prima degli eventi di Infinity War, ma i fan si sono chiesti a lungo perché non hanno visto l’attacco su Xandar. Durante il processo di scrittura, si è pensato di mostrarla, ma lo sceneggiatore Markus ha spiegato che era troppo simile alla sequenza di Ovunque. McFeely ha detto che non c’era nulla di nuovo che Xandar potesse portare al film, quindi era plausibile che non venisse mostrata.
L’inizio dello sviluppo del film – Il Marvel Cinematic Universe è noto per la sua lunga narrazione e l’approccio pianificato. Tuttavia, non tutto è sceneggiato con grande anticipo, come qualcuno potrebbe credere. McFeely ha accennato a questa cosa quando ha discusso dello sviluppo di Avengers: Infinity War e di come gli inizi del film erano diversi dalle puntate precedenti. Quando la trama di Infinity War e di Avengers 4 ha cominciato a prendere forma, Thor: Ragnarok non aveva ancora una sceneggiatura. Ciò significa che sono state discusse alcune idee diverse per aprire il film, prima che si sapesse poi esattamente in che modo cominciare, in base alla fine di Ragnarok.
Il buco di trama di Thor – Uno dei vantaggi dell’universo condiviso della Marvel è la capacità di altri film di legare le parti in sospeso o di risolvere i buchi della trama dei film precedenti. Avengers: Infinity War ha connessioni con diversi vecchi film MCU, ma è stato un buco di trama Thor / Avengers che il film ha effettivamente risolto. Heimdall usa la magia oscura all’inizio per trasportare Hulk sulla Terra. Come discusso da Markus, questo si collega al trasporto di Thor sulla Terra in The Avengers dopo che il bi-frost era stato distrutto in Thor. L’uso della magia oscura era la spiegazione per i viaggi di Thor già da prima, ma il concetto era vago, ora invece abbiamo una chiara idea di come funzioni.
Hulk non ha paura di Thanos – Uno degli archi narrativi più discussi tra i personaggi di Avengers: Infinity War è quello di Hulk. Dopo una prima lotta contro Thanos, il Gigante di Giada rifiuta di uscire per tutto il resto del film, con Bruce Banner che ripetutamente prova a “far uscire” la sua altra metà. Questo comportamento è stato letto come un Hulk che ha paura di Thanos dopo il loro incontro, ma Joe Russo ha detto che non è così; in realtà, Hulk è stanco di coprire le spalle a Banner!
Nessuna battuta su Sherlock – Infinity War vede il primo incontro sul grande schermo di Stephen Strange e Tony Stark. I due personaggi sono interpretati da Benedict Cumberbatch e Robert Downey Jr., due attori che in comune hanno il fatto di aver interpretato entrambi Sherlock Holmes (l’attore inglese per la BBC, l’attore americano per il cinema). Gli sceneggiatori però hanno evitato dei momenti “alla Sherlock”, con citazioni al personaggio, per evitare di appoggiarsi su un altro franchise.
PARTE II
La frattura tra Steve e Tony – Avengers: Infinity War non poteva spendere troppo tempo a parlare della frattura tra Steve Rogers e Tony Stark, né del collasso del progetto Vendicatori vinto in Capitan America: Civil War. Tuttavia, il commento fornisce molte informazioni illuminanti. McFeely nota che Tony è ben consapevole del rapporto di Vision con Scarlet Witch, nonostante sia tecnicamente un fuggiasco. È così che Tony sa che Steve potrebbe aiutarli a localizzare Vision e la sua Gemma della Mente, dato che Steve conosce la sorte di tutti i suoi Vendicatori Segreti (un nome che è stato anche confermato). Joe Russo dice inoltre che mentre Tony è consapevole di questa cosa, non fa nulla a riguardo perché vuole mantenere i Vendicatori vivi in ogni modo possibile – nel caso in cui abbiano bisogno di ricominciare.
Il telefono di Cap – Alla fine di Civil War, Steve spedisce a Tony un telefono al quale potrà sempre raggiungerlo. I fan si sono chiesti, però, perché Tony porta sempre così il dispositivo mobile. A quanto pare non è che Stark lo porti sempre con sé, ma una scena eliminata dalla versione cinematografica con Happy Hogan chiarirà senza dubbio le idee agli spettatori.
Steve e Tony potevano incontrarsi – Avengers: Infinity War si sviluppa su location differenti, tanto che Tony e Steve non si incontrano mai, per tutta la durata del film. Tuttavia gli sceneggiatori hanno spiegato che sarebbero potuti riunirsi. McFeely afferma che alcune bozze vedevano Tony essere l’unico ad accogliere la squadra al quartier generale dei Vendicatori al posto di Rhodey. Ma l’idea non ha poi funzionato perché i due avevano troppe cose da dirsi per gestire una situazione d’emergenza come l’invasione di Thanos.
L’influenza di Spielberg – Tutti i registi e i narratori prendono in prestito elementi da altri lavori sia consciamente che inconsciamente. Uno dei riferimenti consapevoli con cui i fratelli Russo hanno reso omaggio a Steven Spielberg è quando il Q-Ship dell’Ordine Nero arriva a New York, un singolo sparo segue Tony Stark mentre esce dal Sanctum Sanctorum e si riversa nelle strade piene inondate di panico. Un altro omaggio imperdibile, è Mascella d’Ebano che tenta di strappare dal collo di Strange l’Occhio di Agamotto, imitando lo stregone che voleva strappare il cuore a Indiana Jones ne Il Tempio Maledetto.
Come mai Doctor Strange è così potente – Doctor Strange è uno dei migliori personaggi di Avengers: Infinity War e i Russo ha spinto i suoi poteri più lontano di quanto non sia mai stato fatto prima. Secondo Joe Russo, l’evoluzione del personaggio è ovvia, visti gli anni che Strange passa ad allenarsi dopo le vicende della sua storia d’origine, come abbiamo visto bene in Thor: Ragnarok. Si potrebbe dire che Doctor Strange è finalmente il Maestro delle Arti Mistiche.
Un nuovo ordine nero – L’Ordine Nero fa parte delle new entry al MCU di Avengers: Infinity War, ma si tratta di personaggi familiari per i lettori di fumetti. Tuttavia, il modo in cui sono stati rappresentati nel film è diverso dall’originale cartaceo. Per cominciare, i Russo volevano diminuire il loro potere per renderli alla portata degli eroi. Per Mascella d’Ebano in particolare, Joe Russo ha detto che la loro interpretazione è ispirata a Mefistofele dal fumetto di Jim Starlin. McFeely osserva anche che sono state utilizzate alcune delle battute di Mephisto nei fumetti e le hanno date a Mascella nel film.
PARTE III
La battuta “è tutto connesso” – Mentre i Marvel Studios prestano molta attenzione alla loro continuità, il lato TV del MCU non è altrettanto preciso. Lo scontro tra vendicatori e Ordine Nero a New York lascia Cull Obsidian senza un braccio, arto che rimane in città, e che dovrebbe essere ritrovato in Agents of SHIELD.
La ragione per la nuova tuta di Spider-Man – Un sacco di personaggi in Avengers: Infinity War indossano nuovi completi, ma nessuno ha ricevuto l’attenzione di Spider-Man. L’aspetto di Iron Spider è stato presentato alla fine di Spider-Man: Homecoming, e anche se molti potrebbero indicare la capacità della Marvel di vendere nuovi giocattoli come motivo del cambiamento, non è così; come sottolinea Markus, Peter aveva bisogno di un nuovo costume per sopravvivere nello spazio. Il costume di Iron Spider può aver aiutato con il merchandising, ma lo sceneggiatore dice che non era lo scopo principale del nuovo look di Spidey.
Perché Thanos attacca solo ora – Siccome l’MCU si estende fino all’alba dei tempi, con i Vendicatori che si sono formati solo nell’ultimo decennio, molti si sono chiesti perché Thanos abbia aspettato fino ad ora per collezionare le Gemme. È stato teorizzato che questo fosse collegato alle recenti morti di protettori importanti come l’Antico, Ego e Odino, sebbene la risposta sia più semplice. Durante il commento ad Avengers: Infinity War, McFeely e Joe Russo rivelano che Thanos sapeva che avrebbe incontrato una forte resistenza nel momento in cui ha attaccato, quindi stava aspettando di scoprire dove fosse la Gemma dell’Anima. Una volta catturata Nebula e scoperto che Gamora gli aveva mentito, il piano poteva essere messo in atto.
Gli sceneggiatori volevano Teschio Rosso – Una delle maggiori sorprese del film è arrivata con la ricomparsa di Teschio Rosso, un personaggio che il pubblico non ha mai più visto dalla fine di Captain America: The First Avenger nel 2011. Anche quel film è stato scritto da Markus e McFeely, che hanno disperatamente voluto riporta il personaggio al cinema. Grazie alla loro esperienza pluriennale con l’MCU, sono stati in grado di trovare finalmente un modo per raccontare meglio la storia di Teschio Rosso.
Il viaggio di Thor – Thor ha ricevuto una grande quantità di tempo sullo schermo in Avengers: Infinity War ed è stato protagonista di quello che in maniera più canonica si definisce il viaggio dell’eroe. Infatti, Joe ha detto che questo sarebbe stato il film di Thor se avesse puntato alla testa e ucciso effettivamente Thanos; la sua trama di vendetta definitiva sarebbe stata completata grazie alla potente Stormbreaker. Il commento descrive anche alcune delle loro idee alternative su come Thor ottiene la sua ascia, una delle quali lo vedeva combattere contro un drago. Joe ha anche paragonato il suo viaggio alle prove di Ercole.
L’origine dei cani spaziali – Mentre i fan dei fumetti possono riconoscere l’orda di alieni di Thanos, non tutti sanno come chiamarli. Durante la sua parte nella battaglia del Wakanda, Rocket Raccoon li chiama “cani spaziali”, un nome di cui i Russo hanno rivelato l’origine. Dopo una delle proiezioni di prova per Avengers: Infinity War, qualcuno si è riferito agli Outrider come cani spaziali mentre faceva un commento sul film. I Russo lo hanno trovato esilarante e hanno deciso di inserirlo tra le battute di Bradley Cooper.
PARTE IV
All’inizio c’era molto più spazio per Thanos – Thanos è già il personaggio principale di Avengers: Infinity War, ma le prime bozze in realtà includevano anche più scene con lui. Markus lo ha confermato parlando di altri momenti su Titano, che erano stati scritti prima. Questa è stata una delle numerose scene di flashback che sono state eliminate durante lo sviluppo. Persino l’Ordine Nero è arrivato vicino ad avere più tempo sullo schermo, con Joe Russo che ha rivelato un’altra bozza che includeva un flashback per ogni membro. Tutto questo è stato ritenuto non necessario per raccontare la storia di Infinity War, e quindi rimosso dalla sceneggiatura finale.
Il possibile arrivo in ritardo di Cap – Nonostante la sua importanza negli ultimi dieci anni della MCU, Captain America è quasi un ruolo di supporto in Avengers: Infinity War. Occupa un piccolo spazio all’inizio della storia, il che gli permette di avere una grande importanza nella conclusione. Tuttavia, a un certo punto gli autori hanno discusso la possibilità di non presentarlo fino al terzo atto. La scelta finale è stata poi differente.
Un momento mancante per la Gemma dell’Anima – Mentre ognuna delle Gemme dell’Infinito viene utilizzata in diversi punti del film, la Gemma dell’Anima solo su Titano. Durante il suo contatto diretto con Thanos, Doctor Strange crea più versioni alternative di se stesso. Il Titano pazzo riesce a scovare rapidamente lo stregone, grazie alla Gemma; rintraccia il vero dottor Strange e la pietra elimina rapidamente tutte le versioni che non erano il vero Strano.
Perché Spider-Man muore così lentamente – Nemmeno il nuovo costume poteva proteggere Peter Parker dallo schiocco di Thanos, sebbene la sua morte sia degna di nota per la durata, rispetto a quella degli altri eroi. Joe e McFeely hanno discusso di come la morte di Spider-Man sia durata più a lungo rispetto agli altri. Secondo gli sceneggiatori, Peter doveva lottare contro il suo trasformarsi in cenere, avvertendo il disintegramento prima che cominciasse, grazie ai sensi di ragno.
La logica di Thanos – Il piano di Thanos è stato al centro di molti dibattiti nelle settimane che hanno seguito l’uscita di Avengers: Infinity War, quindi Joe Russo ha deciso di spiegare anche questo durante il commento. Il piano di Thanos non riguarda proprio il salvataggio dell’universo; vuole invece dimostrare che la sua linea di pensiero è corretta, indipendentemente dal costo. Questo è il motivo per cui non ha nemmeno pensato di raddoppiare tutte le risorse nell’universo, cosa che chiarisce quanto “folle” sia Il Titano Pazzo.
Thanos e il Guanto sono danneggiati – Dopo che Thanos ha schioccato le dita alla fine di Avengers: Infinity War, viene trasportato nel mondo delle Anime dove incontra una giovane Gamora e dice chela sua missione gli è costata “tutto”. Secondo il commentario, usando tutte e sei le Gemme per far sparire metà della popolazione dell’universo dall’esistenza Thanos ha danneggiato irrimediabilmente il Guanto e se stesso. Il suggerimento dà forse qualche indizio ancora poco chiaro su quello che accadrà in Avengers 4.
Il film con Ezra Miller protagonista, The Flash, entrerò in produzione a febbraio 2019. L’attore fa parte della “vecchia guardia” della Warner Bros ed è stato scelto ormai diversi anni fa per interpretare Barry Allen sul grande schermo. A sceglierlo è stato Zack Snyder, che lo ha brevemente diretto nel cameo di Batman v Superman: Dawn of Justice e in quello di Suicide Squad, prima di presentarlo ufficialmente al mondo in Justice League. Nel film, Miller/Allen ha rappresentato l’aspetto leggero e comico, forse quasi adolescenziale, della Lega della Giustizia.
Il suo ruolo, amato dalla quasi totalità degli spettatori, lo ha reso perfetto per continuare a sfruttare un progetto che, in generale, non ha entusiasmato il pubblico, visto che Justice League non ha affatto tenuto fede alle speranze e alle attese del pubblico. Tuttavia Ezra Miller continuerà a interpretare il personaggio, e con lui ci saranno John Francis Daley e Jonathan Goldstein, registi scelti dalla Warner Bros. La sceneggiatura invece porta la firma di Joby Harold.
Per un periodo abbastanza lungo, il film si era intitolato Flashpoint, con un riferimento ben preciso a una specifica storia a fumetti, molto intensa e anche molto amata. Adesso però il film è tornato a chiamarsi The Flash mentre i dettagli di personaggi e trama potrebbero essere rivelati da un momento all’altro.
PursueNews , riferendosi a una lista di film che entreranno in produzione a breve diffusa da Production Weekly, sottolinea la presenza del titolo nei lavori che cominceranno le riprese a Febbraio 2019. Nonostante le prime informazioni che volevano il film girato a Londra, questo nuovo report fa chiaramente riferimento ad Atlanta come location dei studi di lavorazione.
Contrariamente ai titoli finora prodotti dalla Warner Bros., sembrerebbe che The Flash adotterà un tono più leggero da commedia, con una trama più semplice del previsto che non includerà viaggi nel tempo, realtà alternative o catastrofi di livello mondiale.
Kiersey Clemons ha recentemente confermato che tornerà nei panni di Iris West dopo che la sua scena era stata tagliata da Justice League. Dunque sembrerebbe che la Warner bros. abbia grandi progetti per lei nello standalone. Inoltre, come riportato nelle ultime settimane, anche Billy Crudup tornerà per interpretare Henry Allen, personaggio introdotto in Justice League.
Ecco un nuovo fan-trailer di Avengers 4, che dà per scontato che il film Marvel Studios si intitolerà Endgame. Il filmato è realizzato con una serie di immagini di repertorio, scene da Infinity War e dagli altri film del MCU, compreso del fan-footage con Brie Larson nei panni di Captain Marvel.
La prima sinossi di Avengers 4: “Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.
Michael Douglas è uno dei grandi acquisti dell’Universo Marvel e l’arrivo di Ant-Man and the Wasp al cinema, il prossimo 14 agosto, lo vedrà tornare nei panni di Hank Pym. L’attore, per nulla fan dei fumetti, ha ammesso di essere rimasto un po’ perplesso rispetto a quello che è stata la storia raccontata nel film di Peyton Reed, dichiarando di essere rimasto confuso dalla sceneggiatura.
L’attore ha spiegato a MTV: “Non ho mai letto un fumetto in vita mia. Ma sono molto grato di essere stato accolto in questa famiglia. Ho fatto un po’ di compiti per Ant-Man. Solo che ho fatto un po’ di casino, perché, quando abbiamo iniziato, nessuno mi ha detto che sarei dovuto andare a vedere Captain America… quindi quando ho letto la sceneggiatura, non avevo idea di cosa stesse accadendo!”
Ovviamente, Douglas si riferisce al fatto che il film segue le vicende di Civil War, e le conseguenze che la manifestazione pubblica della tecnologia Pym da parte di Scott ha causato alla vita di Hope e di Hank.
Di seguito, inoltre, potete vedere l’intervista estesa in cui i protagonisti parlano delle teorie legate al film.
Ant-Man and the Wasp, nuovo capitolo del Marvel Cinematic Universe che vede Paul Rudd tornare protagonista di un suo film, nei panni di Scott Lang/Ant-Man, dopo la prima pellicola del 2016. Questa volta, da pari e co-protagonista, è affiancato da Evangeline Lilly che pure avevamo già visto nei panni di Hope Van Dyne e che questa volta indossa il costume e il titolo di Wasp ufficialmente.
Dopo le prime voci di trattative in corso, De Niro è adesso ufficialmente nel film, al fianco di Joaquin Phoenix, che interpreterà il protagonista già passato al cinema attraverso tre diverse interpretazioni, senza dimenticare quella televisiva divenuta iconica e quella d’animazione.
Maron ha dichiarato: “È vero, signore e signori, sono stato aggiunto al cast del nuovo film di Joker diretto da Todd Phillips, con Joaquin Phoenix e Robert De Niro. Due dei più grandi attori che abbiano mai illuminato lo schermo. E so che, date le mie recenti dichiarazioni sulla lenta corruzione della nostra cultura e delle nostre arti a causa del consolidamento delle limitate opzioni di film di successo ad alto budget sotto forma di film di supereroi, molti di voi probabilmente penseranno: ‘Bene guardate questo. Grande chiacchierone! È un ipocrita!’ – continua l’attore di Glow – Sarò onesto con voi. Non penso che le mie opinioni siano cambiate. Non ho mai pensato che la mia vita mi avrebbe portato dove sono ora.”
Oltre alle dichiarazioni passate personali di Maron, sembra interessante leggere la conferma di una stella di serie A come De Niro in un film che, in barba agli ossessivi sostenitori degli universi condivisi e della continuity, sta costruendo basi sempre più solide per diventare un progetto di grande interesse.
La produzione di The Joker Origins, film esterno all’universo cinematografico DC, continuerà nonostante l’annuncio della Warner Bros. sullo spin-off con protagonistaJared Leto, e le riprese partiranno a settembre in America con la regia di Todd Phillips (Una notte da leoni).
Il film sarà ambientato nel 1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
“Sono tre o quattro anni che chiedo al mio agente perché non esista un film su questi personaggi da realizzare con budget inferiori, che possa studiarli per bene…certo non aver mai pensato al Joker, perché aveva già avuto diverse rappresentazioni“, ha raccontato Phoenix in una recente intervista. “Prendo molto tempo quando si tratta di accettare un ruolo Il processo è sempre lo stesso: leggo la sceneggiatura e incontro il regista, che è ciò che ho fatto con con Todd [Phillips], e ho subito pensato che fosse un progetto molto interessante. Aveva una speciale comprensione di questo mondo, unico nel genere, e mi spaventa a morte.“
La comica di Saturday Night Live, vista anche in Ghostbusters(2016), Leslie Jones, ha avuto la brillante idea di filmare le sue reazioni durante la visione di Avenges: Infinity War, cosa che, ci scommettiamo, avremmo voluto fare tutti noi, con il senno di poi.
L’attrice ha poi affidato a Twitter le sue reazioni, decisamente poco morigerate. Ve ne riportiamo qualcuna. La prima è relativa all’entrata in scena di Steve Rogers, alla quale la Jones reagisce con un sobrio “ecco arrivare il mio fottuto marito”.
Il terzo, ancora, è un altrettanto sobrio rifiuto di credere che il film possa finire in questo modo, con metà degli eroi disintegrati e con il cattivo “in libertà”:
Infine, ecco la reazione di Leslie Jones alla scena post credits. Se nel commento scritto si chiede chi sta chiamando Fury, in quello audio, più schietto e diretto, esprime tutto il suo disappunto per la disintegrazione del’ex direttore dello SHIELD:
Dal 29 agosto, Avengers: Infinity War arriverà in home video in Italia. L’edizione casalinga del film di Anthony e Joe Russo conterrà moltissimi inediti, tra scene eliminate, backstage e interviste ai protagonisti. Il film è stato il maggiore incasso dell’anno e anche nella storia dei cinecomics, scalando la classifica dei più alti incassi di sempre.
A questo link potete leggere nuovi dettagli emersi dai contenuti speciali dell’home video, come la spiegazione per l’estrema “debolezza” dell’Ordine Nero, oppure come mai gli sceneggiatori si sono lasciati sfuggire la ghiotta occasione di non fare nessuna battuta o riferimento a Sherlock Holmes nel momento in cui Doctor Strange e Tony Stark si incontrano per la prima volta nel MCU (Benedict Cumberbatch e Robert Downye Jr. hanno interpretato entrambi l’investigatore nato dalla penna di Arthur Conan Doyle).
Don’t Worry trova nell’elemento della caduta, fisica e psicologica, il modo migliore per definire la sua storia, il suo protagonista, perfino chi siede dietro la macchina da presa. Di cadute – ma anche rapide risalite – è piena la carriera di Gus Van Sant, come quelle di John Callahan (celebre fumettista costretto sulla sedia a rotelle dopo un incidente a 21 anni), il personaggio di Joaquin Phoenix nel film che rivede di nuovo i crediti del regista americano sulla sceneggiatura. Non accadeva dal 2007, con Paranoid Park.
Autore eccentrico che lavora “fuori e dentro Hollywood”, così lo descrive Barbara Grespi nell’introduzione alla raccolta di saggi edita da Marsilio, Van Sant ha fatto della ricerca ostinata della pluralità di generi, di modi di produzione, della schizofrenia creativa la propria costante; per alcuni indecifrabile, tanto era complicato accettare che si potesse passare dallo sperimentalismo radicale di Gerry al melodramma canonico di Scoprendo Forrester in poco tempo, per altri oggetto di studio e fascinazione. Tutto, nel suo cinema, ha sempre condotto all’immagine e alla rappresentazione di essa, all’idea ricorrente del cambiamento (tematica che si ripercuote in ogni forma in ogni lavoro) che non è altro che un viaggio non privo di lunghe soste e interminabili silenzi.
Dovessimo dare una collocazione a Don’t Worry, lo troveremmo a metà strada fra il convenzionale biopic alla Milk – quindi rincarato da una bella dose di lacrime e sentimento – e il tentativo di fuggire da certe dinamiche prestabilite del film biografico, con soluzioni di montaggio pensate per “sentire” la fragilità mentale di Callahan e le vignette originali di quest’ultimo che compaiono a intervalli. I primi piani sugli attori non sono mai soffocanti, ma gentili, perché è chiaro che dietro una scelta fotografica del genere ci sia da parte sua un sincero affetto senza voler scomodare il senso polemico o critico; Van Sant ama i suoi protagonisti, dall’omosessuale malato di aids Donnie (Jonah Hill) agli alcolisti anonimi che si ritrovano in terapia, li accompagna nel loro percorso accidentato e usa ogni strumento a disposizione (la musica, il tono ironico, i momenti di plateale commozione del pubblico) per ottenere il miglior risultato possibile. E allo stato attuale della sua filmografia, un po’ sospesa nell’indecisione di opere non proprio indimenticabili (Restless, Promised Land, La foresta dei sogni), è già qualcosa, qualcosa di buono.
Ancora Portland, città simbolo della cultura giovanile (qui il regista è cresciuto ed ha ambientato una delle sue più riuscite pellicole, Paranoid Park) e luogo di emarginazione (non è ridente e glamour come una Los Angeles o New York), torna in Don’t Worry per fuggire dai set di Hollywood e ritrovare se stessi, almeno idealmente. Ci viene mostrata in qualche angolo nascosto, con pochi esterni (ma rivediamo gli abituali skaters giovanissimi che aiutano il personaggio di Phoenix a rimettersi in sella), e molti interni, case, ospedali, uffici, perché la storia di Callahan va narrata partendo dall’intimità, dalla sua arte cinica e irriverente, dalle piccole imprese del suo riaffacciarsi alla vita.
Non sarà il Gus Van Sant dell’epoca d’oro, eppure l’occhio mobile che osserva questi corpi prima decomporsi e poi rialzarsi, lascia percepire un bagliore di bellezza ormai rara nella produzione americana; una voce sempre “fuori e dentro” il coro, forse fin troppo disincantata ma concreta quando si tratta di restituire le immagini alla loro vera essenza.
Ecco il nuovo trailer italiano di Ritorno al bosco dei 100 Acri, il film Disney che racconta in live action le avventure di Winnie the Pooh. Nel cast del film Ewan McGregore Hayley Atwell.
Diretto da Marc Foster (Neverland – Un Sogno Per La Vita) e interpretato da Ewan McGregor (Fargo), il nuovo emozionante film Disney in chiave live action Ritorno al Bosco dei 100 Acri racconta le vicende di Christopher Robin: il bambino che aveva vissuto tante avventure con i suoi vivaci e adorabili animali di pezza, ora è cresciuto e ha smarrito la via.
I suoi amici d’infanzia dovranno avventurarsi nel nostro mondo per aiutarlo a ricordare il bambino affettuoso e spensierato che vive ancora dentro di lui. Il film arriverà nelle sale italiane il 30 agosto 2018.
Diventato adulto, Christopher Robin è intrappolato in un lavoro stressante e sottopagato e ha davanti a sé un futuro incerto. Ha una moglie e una figlia ma il lavoro gli lascia poco tempo da dedicare alla famiglia. Christopher ha quasi dimenticato l’infanzia idilliaca trascorsa in compagnia di un orsetto di pezza un po’ sciocco e goloso di miele e dei suoi amici. Ma quando si ricongiunge con Winnie the Pooh, lacero e sporco dopo anni di abbracci e giochi, la loro amicizia si riaccende, permettendo a Christopher di ricordare gli infiniti giorni di meraviglia e immaginazione che hanno caratterizzato la sua infanzia, quando non fare niente era considerata la cosa migliore al mondo.
A causa di uno spiacevole contrattempo con la valigetta di Christopher Robin, Pooh e i suoi amici, inclusi Pimpi, Ih-Oh e Tigro, escono dalla foresta e si avventurano a Londra per restituirne l’importante contenuto… perché i migliori amici sono sempre pronti ad aiutarti nel momento del bisogno.
Steve Coogan eJohn C. Reilly sono Stanlio e Ollio nella prima foto ufficiale di Stan & Ollie, il biopic sulla coppia comica che sarà presentato al London Film Festival il 21 ottobre prossimo. Il film è stato diretto da Jon S. Baird. La foto è stata diffusa da Deadline.
Ecco Steve Coogan e John C. Reilly in Stan & Ollie
Unit stills photography
Il film si concentrerà sull’ultima parte dell’attività lavorativa di Lauren e Hardy, ed è descritto come un racconto di un’amicizia sincera, “che scalda il cuore”. Il film è ambientato nel 1953, durante il viaggio in Gran Bretagna e Irlanda, durante il quale la salute di Hardy cominciò a cedere. Nel film ci sarà spazio per l’amicizia, per la vita privata con Shirley Henderson e Nina Arianda che interpreteranno rispettivamente Lucielle e Ida. Il centro emotivo del film sarà il tour live che ha permesso ai due di riconciliarsi con i fan che li avevano amati da subito.
Tricia Tuttle, direttrice artistica del festival di Londra, ha dichiarato: “Siamo onorati di chiudere il BFI London Film Festival con questo grande tributo alla strana coppia comica del cinema. Una storia veramente divertente ma anche commovente su un’amicizia tenera andata avanti per una vita intera”. A firmare la sceneggiatura c’è Jeff Pope, co-autore di Philomena insieme allo stesso Steve Coogan, lì anche co-protagonista insieme a Judi Dench. Pope ha dichiarato: “Quando guardo i film di Laurel e Hardy torno con la mia mente a quei sabato mattina quando avevo sei anni e guardavo la TV totalmente ipnotizzato – continuando – So bene che portare la loro storia sulla schermo è una responsabilità enorme, ma non ho trattato questi personaggi con guanti di velluto né ho creato delle macchiette. Sono personaggi di ampio respiro, con i loro difetti e i loro limiti. Le ricerche sul progetto mi hanno fatto scoprire tantissimi dettagli e fatti di cui non conoscevo l’esistenza. Tutto quello che ho fatto è stato portato avanti da un grande amore e spero che questo venga fuori più di ogni altra cosa”.
Il duo comico formato da Stan Lauren e Oliver Hardy è stato per entrambi il periodo di maggiore successo in carriera, visto che entrambi avevano già lavorato in numerose produzioni prima di incontrarsi e fare coppia. Stanlio e Ollio (in inglese Laurel & Hardy) rappresentavano la comicità nella quotidianità e in breve sono diventati esponenti di spicco della slapstcik comedy. Come dichiarò lo stesso Hardy: “Il mondo è pieno di persone come Stanlio e Ollio. Basta guardarsi attorno: c’è sempre uno stupido al quale non accade mai niente, e un furbo che in realtà è il più stupido di tutti. Solo che non lo sa.”
Nicole Kidman interpreterà Gretchen Carlson in Fair and Balanced, il film che porterà sul grande schermo le vicende dello scandalo Ailes. A confermare la notizia è Variety.
Insieme all’attrice reciteranno anche Margot Robbie e Charlize Theron, mentre la regia è stata affidata a Jay Roach (Austin Powers, Mi presenti i tuoi?, L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo).
Nicole Kidman protagonista in Fair and Balanced
Roger Ailes si è dimesso dai vertici di Fox News nel 2016 dopo aver ricevuto numerose accuse di molestie sessuali ai danni delle sue dipendenti, tra cui la Carlson, prima vittima a denunciare in seguito al suo licenziamento.
Vi ricordiamo che la Kidman tornerà presto al cinema con Aquaman (cinecomic DC diretto da James Wan), Boy Erased, insieme a Lucas Hedges, Russell Crowe e Xavier Dolan,e sul piccolo schermo con la seconda attesissima stagione di Big Little Lies.
Uno dei dibattiti più caldi nella fanbase DC riguarda l’esito di un eventuale scontro fra i supereroi, in particolare fra Shazam! e Superman (con un terzo incomodo che riveleremo più tardi).
Ma cosa ne pensano i rispettivi interpreti dell’universo cinematografico DC, ovvero Zachary Levi e Henry Cavill? Chi vincerebbe?
Questo il responso di Cavill:
“Beh, tra questi eroi Batman ha decisamente una possibilità, perché Shazam e Superman si concentreranno l’uno sull’altro. Ed è allora che Batman prende il sopravvento. Di certo Superman non picchierebbe Shazam, non è da lui, e Shazam è fondamentalmente soltanto un ragazzino. Quindi non batterebbe mai Superman. Inoltre è un grande fan di Superman…”
Più semplice la risposta di Levi, che ha commentato così:
“Shazam è magico. Quindi penso che siamo team Shazam.“
Contrariamente a quanto ipotizzato qualche mese fa, il cinecomic con Zachary Levi non vedrà alcun cameo di Superman, come rivelato da Mark Hughes di Forbes:
“Nessun progetto su Superman è attualmente in sviluppo e non abbiamo sentito parlare di lui in Shazam!. Sembra che il suo cameo nel film non avrebbe funzionato, ma ciò non toglie che la produzione potrebbe girare qualche scena nelle prossime settimane.“
Vi ricordiamo che Shazam! farà parte dell’Universo Cinematografico DC e seguirà le uscite di Aquaman e Wonder Woman 2, gli altri due attesi titoli di casa DC.
La sinossi: Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, gli basta gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni possa trasformarsi nel Supereroe Shazam per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.
Come riportato da Deadline, Rebecca Ferguson si unirà al cast di Men In Black, spin-off del franchise avviato nel 1997, ed è ormai nelle fasi finali della trattativa per interpretare Rose O’Hara in Doctor Sleep, adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King e sequel di The Shining.
Vi ricordiamo che alla regia di Men In Black: International ci sarà F. Gary Gray (Straight Outta Compton e Fast & Furious 8), mentre nel cast figurano Chris Hemsworth, Tessa Thompson, Liam Neeson e Kumail Nanjiani.
Scritto da Matt Holloway e Art Marcum (Iron Man), il film uscirà nelle sale il 14 giugno 2019. Ovviamente, trattandosi di uno spin-off, i personaggi interpretati da Hemsworth e Thompson saranno rinnovati rispetto a quelli di Will Smith e Tommy Lee Jones, protagonisti della trilogia originale.
Rebecca Ferguson protagonista in Men in Black e Doctor Sleep
Per quanto riguarda Doctor Sleep, Ewan McGregor vestirà i panni della versione adulta di Danny Torrance, mentre in regia ci sarà Mike Flanagan, che di recente ha diretto per NetflixGerald’s Game, ennesimo adattamento di un’opera di King.
Nel romanzo originale vediamo Danny Torrance, ormai cresciuto, sopportare il trauma vissuto all’interno dell’ Overlook Hotel, diventato una sorta di riflesso del padre omicida, sotto forma di rabbia persistente e alcolismo che attenua il suo dolore così come i suoi poteri. La capacità di avere visioni ritorna quando Danny torna sobrio e usa il suo dono per aiutare i morenti in un ospizio…
Birds of Prey, progetto tutto al femminile con cui la DC Film tenterà di lanciare la serie di spin-off con protagonista Margot Robbie, è in cerca delle attrici che interpreteranno le altre eroine al fianco di Harley Quinn, e quale modo migliore di fantasticare sul cast se non meravigliarsi di fronte alle opere di BossLogic?
Quella che vedete qui sotto infatti è Blake Lively immaginata come prossima Black Canary, personaggio confermato per la pellicola, perfetta nel suo iconico costume nero e giallo. Che ne pensate?
Il film vedrà Margot Robbie ritornare nei panni di Harley Quinn, personaggio DC Comics che ha esordito in Suicide Squad. Il film sarà basato sul fumetto omonimo e a momento la Robbie è l’unica attrice ufficialmente coinvolta.
A produrre il film ci sarà proprio la LuckyChap di Margot Robbie insieme alla Kroll & Co Entertainment di Sue Kroll e la Clubhouse Pictures di Bryan Unkeless.
Dopo Patty Jenkins, Cathy Yah sarà la seconda regista donna legata a un film tratto dai fumetti DC, cosa che potrebbe essere un buon auspicio per la Warner Bros, visto che quello della Jenkins è l’unico film DC Comics che ha davvero registrato un grande successo.
Secondo quanto riportato da The Wrap, il film potrebbe accogliere altri due personaggi dei fumetti, ovvero Renee Montoya al posto di Lady Shiva e David Cain (ricorrente antagonista di Batman mai apparso sul grande schermo) per il ruolo da villain, come annunciato mesi fa.
Dunque il team comprenderebbe Black Canary, Huntress, Cassandra Cain, Harley Quinn e Renee Montoya. Nessuna menzione di Barbara Gordon, né della sua controparte Batgirl, ma ovviamente si attendono conferme ufficiali.
Il due volte premio Oscar Barry Jenkins (Miglior Film e Miglior Sceneggiatura Non Originale per Moonlight) è tornato dietro la macchina da presa per adattare il romanzo di James Baldwin, If Beale Street Could Talk, che sarà presentato in anteprima mondiale al Festival di Toronto.
Nel frattempo Annapurna Pictures, che distribuirà il film in autunno, ha diffuso il primo trailer ufficiale.
If Beale Street Could Talk – il trailer
Il romanzo originale racconta la relazione tra una ragazza di diciannove anni di nome Tish, il cui vero nome è Clementine, e uno scultore di ventidue anni di nome Fonny, il cui vero nome è Alonzo. I due si fidanzano e successivamente lei rimane incinta, ma quando Fonny viene ingiustamente accusato di aver stuprato una donna portoricana, verranno alla luce questioni di razzismo da parte di un poliziotto…
Nel cast Kiki Layne, Stephan James, Colman Domingo, Dave Franco, Diego Luna e Pedro Pascal.
Uno dei cameo più inaspettati di Avengers: Infinity War è stato rivelato da Joe Russo durante il commento audio del film che troverete nella versione in Digital HD, relativo alle scene iniziali con l’incontro-scontro fra Thanos e i sopravvissuti asgardiani.
Se ricordate bene, nel prologo è udibile un messaggio radio che dice “Questo è un rifugiato Asgardiano. Siamo sotto assedio. Ripeto, siamo sotto assedio. I motori sono morti. Fallimento del supporto vitale. Richiesta di aiuto da qualsiasi nave nel raggio d’azione. Il nostro equipaggio è composto da famiglie asgardiane, qui abbiamo pochissimi soldati.” Ebbene la voce apparteneva a…Kenneth Branagh!
Joe Russo ha così commentato il cameo:
“Abbiamo avuto questa idea tardi rispetto al piano editoriale, cioè chiedere al grande Sir Kenneth Branagh di essere nel film e dare voce alla chiamata di soccorso iniziale“.
Di seguito invece trovate una scena eliminata che vede protagonisti l’Ordine Nero a caccia di Visione e Wanda Maximoff per la ricerca della gemma della mente (inclusa nella versione blu-ray del film).
La sinossi: Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.
Sembrerebbe ormai imminente un annuncio ufficiale su The Batman, il progetto di casa DC che riavvierà il franchise del crociato di Gotham affidato a Matt Reeves.
Proprio il regista ha rivelato nelle ultime ore diverse informazioni sul film e sul tono che avrà, oltre a confessare che ci sono stati dei contatti con Ben Affleck (molti lo davano fuori dalla produzione), ma non è chiaro se l’attore sarà o meno coinvolto nella parte “creativa”.
Per quanto riguarda l’ipotesi di un collegamento con l’universo cinematografico DC, Reeves ha spiegato che “la pellicola si legherà in vari modi anche al DCEU, perché è un tassello di un grande puzzle. Ma non posso dire altro per ora“. Insomma, le voci circa la sua indipendenza dal mondo di Wonder Woman, Aquaman o The Flash potrebbero non essere state vere.
Sul tono della pellicola e le fonti di ispirazione, il regista ha parlato di “un tentativo di rendere al pubblico un punto di vista definitivo sulla storia di Batman, con l’eroe che intraprende un’indagine e un viaggio nel crimine di Gotham. Per fare ciò ho dovuto tuffarmi nei fumetti e rivisitare tutte le mie storie preferite […] Per ora posso dire che il film non continuerà ciò che Christopher Nolan aveva fatto con la trilogia del cavaliere oscuro, ma che proverà a realizzare qualcosa di nuovo e interessante“.
E alle voci secondo cui The Batman si sarebbe basato sui fumetti di Anno Uno (la serie di Fran Miller pubblicata nel 1990), Reeves risponde che “Non ci stiamo ispirando a nessun testo particolare, anche se amo Anno Uno ed è uno dei miei preferiti. Vogliamo concentrarci in modo specifico su un racconto che definisce il personaggio e che è molto personale per lui. Ovviamente non sarà una origin story, ma una storia emozionante…“
Come riportato nelle ultime settimane, The Batman potrebbe riavviare il franchise sul crociato di Gotham senza Ben Affleck, dunque è ormai certa la ricerca di un altro interprete che possa raccogliere l’eredità dei suoi colleghi e dare nuova linfa al personaggio.
Come questo film si inserirà, o meglio, si legherà al DC Extended Universe (che comprende anche Aquaman, Wonder Woman 2 e The Flash) non è ancora chiaro.
La produzione di The Batman è slittata al 2019, dunque la speranza di vederlo presto sul grande schermo è sfumata e toccherà attendere almeno il 2020.
L’”incidente” di percorso riguardante i baffi rimossi digitalmente dal volto cdi Henry Cavill durante il reshoot di Justice League è presto diventato motivo di risate e polemiche per il web, secondo cui la Warner Bros. non avrebbe svolto un lavoro sufficientemente passabile con gli effetti speciali.
Tutta l’operazione “baffi” venne spiegata dalla produzione nelle settimane successive all’uscita del film, affermando che la Paramount aveva respinto l’offerta della Warner Bros. di aggiungere in cgi i baffi per le riprese di Mission Impossibile: Fallout, così da poterlo radere durante le scene aggiuntive di Justice League.
A fare ulteriore chiarezza e a mettere un punto definitivo sulla questione ci ha pensato il regista di Fallout, Christopher McQuarrie, durante una recente intervista:
“Quando è arrivata la richiesta da parte della Warner Bros. per il reshoot di Justice League, Charles Roven mi ha chiamato e ha detto: “Abbiamo bisogno del tuo aiuto e dobbiamo radere i baffi di Henry [Cavill] per queste riprese. Gli risposi che naturalmente avrei fatto tutto il possibile per aiutarli, ma che dovevo anche pensare al nostro film. Così cercai di parlare con tutti e capire quale sarebbe la programmazione […] La soluzione sarebbe stata far ricrescere i baffi di Henry e poi riempire digitalmente ciò che mancava, però dei baffi finti in primo piano su un obiettivo da 75mm sembreranno sempre un paio di baffi finti.“
“Successivamente abbiamo offerto il nostro compromesso, calcolando i soldi necessari per questa operazione, e si aggiravano intorno ai 3 milioni di dollari per gli effetti visivi. Ecco quanto sarebbe costato aggiungere digitalmente i baffi di Henry Cavill, quindi abbiamo detto di sì alla proposta della Warner. A quel punto la Paramount Pictures è entrata in scena e si è categoricamente rifiutata.“
Justice League è disponibile dal 21 Marzo nei formati DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD, distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.
Diretto da Zack Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di Batman, Henry Cavill come Superman, Gal Gadot nel ruolo dell’irresistibile Wonder Woman, Ezra Miller come The Flash, Jason Momoa nei panni di Aquaman e Ray Fisher come Cyborg.
I Contenuti Speciali delle edizioni Blu-ray permetteranno ai fan di scoprire tutti i segreti della Justice League, conoscere meglio i nuovi membri, il loro lavoro di squadra e la tecnologia che dà loro una marcia in più. L’edizione 4k Ultra HD del fim contiene anche il disco Blu-ray, oltre ad una scena inedita non presente nel film al cinema.
A sei anni dal suo annuncio ufficiale, Andy Serkis potrà finalmente mettere mani al progetto di una vita e dirigere così il suo adattamento de La Fattoria degli Animali. Il film è stato acquistato da Netflix, ma non è ancora chiaro se ci sarà una limitata release anche nelle sale.
Serkis produrrà la pellicola con la sua Imaginarium, insieme a Matt Reeves, Rafi Crohn, Adam Kassan e Jonathan Cavendish. Vi ricordiamo che pochi giorni fa il regista ha siglato un altro accordo con il colosso dello streaming per la distribuzione di Mowgly, live action basato sul Libro della Giungla.
Andy Serkis alla regia di La Fattoria degli Animali
Originariamente, ovvero ai tempi dell’acquisizione dei diritti da parte dello stesso Serkis, La Fattoria degli Animali avrebbe dovuto trasformarsi in una serie televisiva, progetto poi abbandonato.
“Siamo molto entusiasti di aver finalmente trovato la perfetta casa creativa in Netflix per questo adattamento del romanzo di George Orwell“, ha scritto il regista in un comunicato, “Oltre a questo, lavorare di nuovo con il mio grande amico Matt Reeves, dotato di un’acuta sensibilità e di intelligenza narrativa, è davvero lo scenario migliore per portare sullo schermo questa favola“
Come riportato da Variety, Kiersey Clemons è entrata nelle fasi finali della trattativa per doppiare il personaggio di Lilly (Lady) in Lilli e il vagabondo, nuovo live action Disney che ha già confermato Justin Theroux nel ruolo di Biagio (Tramp).
Charlie Bean, regista di The Lego Nijago Movie, è stato scelto per dirigere il nuovo adattamento del classico film d’animazione.
Brigham Taylor, che aveva già lavorato alla trasposizione de Il Libro della Giungla di Jon Favreau e di altri progetti Disney (tra cui Tomorrowland e Pirati dei Caraibi), produrrà il film.
Uscito nelle sale nel 1995, Lilli e il vagabondo raccontava la storia d’amore tra un Cocker Spaniel e un bastardino di strada.
Secondo quanto riportato da Omega Underground, la Warner Bros. potrebbe iniziare la produzione di Black Adam – cinecomic con protagonista Dwayne Johnson – non prima della fine del 2019.
La ragione di questo slittamento è, come era facile prevedere, il programma piuttosto impegnativo dell’attore per il prossimo anno: Johnson sarà infatti sul set di Jungle Cruise, Jumanji 2 e dello spin-off di Fast & Furious su Hobbs e Shaw.
Johnson, di cui si aspettava la partecipazione in Shazam!, è atteso nel ruolo del supereroe nei futuri progetti di casa DC. Per alcuni potrebbe addirittura riservare uno speciale cammeo già in Suicide Squad 2, ma staremo a vedere.
Di recente l’attore aveva avuto modo di discutere degli impegni futuri tra cui Black Adam, spiegando che “La sceneggiatura è arrivata, è grandiosa e ci stiamo lavorando. Sono molto emozionato. Se le cose andranno per il vero giusto, potremmo iniziare la produzione nel 2019“. Ricordiamo che ad occuparsi dello script è stato Adam Sztykiel, lo stesso di Rampage.
“Adoro il retroscena del personaggio, perché inizia come uno schiavo. È come quando qualcuno si sente oppresso ma ha un’ambizione più grande e una convinzione più grande dell’oppressione che lo trattiene.”, ha dichiarato Johnson, “La sua famiglia viene uccisa, così tutto torna a quel trauma. Ci sono molti elementi di Black Adam che mi hanno attratto per molto, molto, molto, molto, molto tempo.“
Qualche giorno fa il regista di Mission: Impossible – Fallout Christopher McQuarrie aveva svelato le ragioni dietro l’assenza del personaggio interpretato nei precedenti capitoli da Jeremy RennerDigital Spy in un’intervista con , spiegando che l’attore era all’epoca impegnato con i Marvel Studios.
Le ultime dichiarazioni di McQuarrie tuttavia hanno rivelato che nel film era previsto il cameo del personaggio dei precedenti capitoli in un ruolo chiave, ma che sarebbe stato rifiutato proprio da Renner:
“Jeremy aveva il suo impegno con Avengers: Infinity War, e ironia della sorte, ha finito per non essere nemmeno nel film…Così gli dissi che avevo un’ idea per una sequenza di apertura in cui il suo personaggio si sarebbe sacrificato per salvare la squadra, e che quella missione finita male avrebbe comportato la perdita del plutonio. Jeremy mi rispose semplicemente ‘No grazie’“.
A causa di un infortunio di Tom Cruise mentre eseguiva un salto da un edificio all’altra, il film ha subìto una pesante battuta d’arresto durante la produzione. Sappiamo che la scena è stata ripresa e montata addirittura nel trailer rilasciato durante la notte del Superbowl. Qui potete dare uno sguardo al video dell’incidente.
Il regista ha inoltre commentato il titolo del film, dando anche qualche indizio sulla trama: “Fallout ha più significati nel film, da quello letterale, come la minaccia di terrorismo nucleare che pende sulla trama, ad altri più metaforici, come l’idea che quello che succede nel film sia il risultato delle scelte che Ethan Hunt ha fatto nella sua vita. È il suo passato che ritorna a cercarlo. È la “conseguenza negativa” di tutte le sue buone intenzioni.”
Con l’imminente arrivo sul mercato homevideo di Avengers: Infinity War, è stata diffusa online la scena post-credits del film che vede Nick Fury inviare un sos d’emergenza a Captain Marvel (di cui vediamo soltanto il logo sul cerca-persone del capo dello SHIELD).
L’eroina, prossima protagonista del suo standalone in uscita a Marzo 2019, sarà l’ultima speranza per i Vendicatori nello scontro finale con Thanos.
Vi ricordiamo che il film, diretto da Anthony e Joe Russo e prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee, è arrivato nelle nostre sale lo scorso 25 aprile.
La sinossi: Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.
Se quello che avete visto nel secondo trailer di Venom non era abbastanza terrificante, forse il simbionte protagonista di questo nuovo poster giapponese dovrebbe spaventarvi a sufficienza.
Vi ricordiamo che il film è atteso nelle sale il 5 ottobre 2018 con la regia di Ruben Fleischer. Nel cast Tom Hardy, Michelle Williams, Riz Ahmed, Scott Haze, Reid Scott,Matt Smith, Pedro Pascal, Jenny Slate.
Eddie Brock è un giornalista che, cercando di svelare gli esperimenti illegali del dottor Carlton Drake, finisce per essere contaminato da un organismo alieno simbiontico, il quale, dopo averne preso il controllo, lo trasforma in un essere chiamato Venom. Sfuggendo agli uomini di Drake, Eddie dovrà vedersela anche con un altro contagiato, il serial killer Cletus Kasady, trasformato in Carnage.