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MonteCarlo Film Festival de la Comédie: 12-15 novembre 2025, il programma

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La 22a edizione del MonteCarlo Film Festival de la Comédie, unico festival internazionale interamente dedicato alla commedia, ideato e presieduto da Ezio Greggio, che si svolge dal 12 al 15 novembre 2025 nel Principato di Monaco è lieto di presentare i sette film in concorso di quest’anno, una selezione internazionale che celebra le diverse forme del racconto cinematografico. Anche quest’anno la Kermesse avrà luogo nella prestigiosa sede del Grimaldi Forum di Montecarlo, dove nelle varie sale si alterneranno proiezioni e incontri con i più amati protagonisti del cinema internazionale: argentino, cubano, algerino, tedesco, danese, italiano, spagnolo e francese che culminerà con la consueta serata di “Gala degli Awards” di sabato 15 novembre al Grimaldi Forum.

Il festival apre con Homo Argentum, una commedia nera firmata dal duo Cohn & Duprat (a Monte-Carlo con Official Competition nel 2022), composta da 16 racconti, tutti interpretati dal camaleontico Guillermo Francella, che analizza con ironia impietosa e chirurgica i vizi e le virtù di una società in perenne contraddizione. Nei 7 film in concorso, si affrontano molti temi della società attuale, sempre riletti in chiave ironica o grottesca. Tra questi il racconto di due dittature del passato e i dissidenti che le contrastano cercando di rovesciare i rispettivi regimi e le sorti dei due paesi: uno è la Spagna franchista del 1939 raccontata in La cena, film diretto da Manuel Gómez Pereira che accompagna il Film al Festival; l’altro è Cuba sotto la dittatura castrista raccontata in Comandante Fritz, commedia romantica ambientata nel 1972. Il regista, Pavel Giroud arriverà a Monte-Carlo per presentare il film. E poi il cibo, usato in questi film quasi come un simbolo di emancipazione: Partir un jour, commedia romantica con elementi di musical e La petite cuisine de Mehdi. Storie di vita e di relazioni che si svolgono attorno alla cucina, protagonista anche in La cena e Comandante Fritz. Con il suo stile unico, tra grottesco e esilarante, Anders Thomas Jensen firma Den Sidste Viking (The Last Viking), una commedia nera che racconta di due fratelli in cerca di un bottino nascosto dopo una rapina. Solo uno conosce le coordinate, ma non riesce (o non vuole?) ricordarle. Intraprendono così un’avventura nei luoghi della loro infanzia, nella speranza di ritrovare il tesoro e risalire all’origine dei traumi del passato.

La famiglia (e l’equilibrio emotivo che a volte si fatica ad incontrare in essa) è al centro dell’ultimo film di Gianni Di Gregorio, Come ti muovi sbagli, presentato quest’anno alle Giornate degli Autori a Venezia. Con garbo e ironia racconta la storia di un settantenne la cui tranquilla quotidianità è completamente stravolta dall’improvviso arrivo della figlia e dei nipoti. Iaia Forte, nel ruolo della donna con cui il protagonista ha un flirt quasi adolescenziale, sarà presente al Festival di Monte-Carlo per accompagnare il Film.

I 7 film in CONCORSO:

  • LA CENA (106’, Spagna) – Prima internazionale – Diretto da Manuel Gómez Pereira. Con Alberto San Juan, Mario Casas, Asier Etxeandia.

Spagna, 1939. A soli quindici giorni dalla fine della Guerra Civile Spagnola, il generale Franco ordina una cena celebrativa nel lussuoso Hotel Palace di Madrid. Un giovane tenente (Mario Casas), un meticoloso capo cameriere (Alberto San Juan) e un gruppo di prigionieri repubblicani—uomini della fazione opposta al regime di Franco ma dotati in cucina—sono costretti a preparare un banchetto in tempi record. Tutto sembra procedere senza intoppi, ma i cuochi stanno pianificando non solo la festa, ma anche la loro fuga.

  • COMANDANTE FRITZ (106’, Germania/Cuba) – Prima internazionale – Diretto da Pavel Giroud. Con Yany Prado, Dennis Mojen, Alexis Valdés

Il giovane ufficiale della Stasi della Germania Est, Fritz (Dennis Mojen), viene inviato a L’Avana nel 1972 per sovrintendere alla consegna ufficiale dell’ Isla Ernesto Thälmann, un’isola donata da Fidel Castro alla Repubblica Democratica Tedesca come segno di amicizia socialista durante la Guerra Fredda. La missione di Fritz è di sventare un presunto attentato della CIA contro Fidel Castro durante la cerimonia di passaggio. A L’Avana, Fritz incontra Lola (Yany Prado), una giovane donna cubana il cui passato e le cui scelte minacciano la riuscita della missione e cambieranno drasticamente il corso della sua vita. Il film è una commedia politica che mescola satira e romanticismo, offrendo una visione particolare del periodo storico e dei complessi rapporti tra Cuba e la Germania Est.

  • PARTIR UN JOUR (98’, Francia) – Prima monegasca – Diretto da Amélie Bonnin. Con Juliette Armanet, Bastien Bouillon, François Rollin.

Cécile (Juliette Armanet) si è fatta conoscere come chef partecipando al programma televisivo Top Chef e sta preparando, insieme al suo compagno e assistente in cucina, l’apertura di un ristorante gourmet. Ma dopo l’infarto del padre (François Rollin) è costretta a lasciare Parigi e a tornare temporaneamente nel villaggio della sua infanzia e al ristorante di strada gestito dai suoi genitori. Durante il suo soggiorno nel paese natale incontra Raphaël (Bastien Bouillon), il suo amore d’infanzia, che metterà in crisi le sue certezze.

  • THE LAST VIKING (116’, Danimarca) – Prima francese – Diretto da Anders Thomas Jensen. Con Mads Mikkelsen

The Last Viking è una commedia originale, intrigante e maliziosa sull’identità. Anker è stato liberato dal carcere dopo una condanna di quindici anni per rapina. I soldi del colpo sono stati sepolti da Manfred (Mads Mikkelsen), il fratello di Anker. Solo lui sa dove si trovano. Sfortunatamente, Manfred ha sviluppato un disturbo mentale che gli fa dimenticare tutto. Insieme, i fratelli intraprendono un viaggio inaspettato per ritrovare i soldi e scoprire chi sono veramente.

  • LA PETITE CUISINE DE MEHDI (104’, Francia/Algeria) – Prima francese – Diretto da Amine Adjina. Con Younès Boucif, Clara Bretheau, Hiam Abbass.

Mehdi (Younès Boucif) è sull’orlo del precipizio. Cerca di mantenere la facciata del perfetto figlio algerino davanti alla madre, Fatima (Hiam Abbass), ma nasconde a tutti la sua relazione con Léa e la sua passione per la gastronomia francese. Lavora come chef in un bistrot che sta per rilevare con la sua compagna, ma Léa (Clara Bretheau) è stufa dei suoi segreti e pretende di incontrare la suocera, tradizionalista e testarda, che Mehdi aveva fatto credere fosse ancora in Algeria. Messo alle strette, Mehdi dovrà prendere una decisione drastica e probabilmente la peggiore possibile. Il film racconta ironicamente e con emozione il conflitto tra identità, appartenenza e desiderio di libertà, utilizzando la cucina come metafora culturale e campo di battaglia tra tradizione algerina e modernità francese.

  • HOMO ARGENTUM (98’, Argentina) – Prima francese – Diretto da Mariano Cohn e Gastón Duprat. Con Guillermo Francella, Aurora Quattrocchi.

Homo Argentum presenta una raccolta di 16 storie satiriche, interpretate da Guillermo Francella. Ognuno dei suoi personaggi mette in luce una sorta di tensione: l’opportunismo elegante, la doppia morale della classe media, l’idolatria calcistica, l’aspirazione consumistica, il senso dell’umorismo di fronte al caos, la correttezza politica esagerata, la cultura della marijuana, la mafia dell’amicizia o l’arte di fare il finto tonto. Non c’è redenzione né morale: c’è umorismo e disagio, ma anche tenerezza e un’ironia tanto tagliente quanto inevitabile. Francella si trasforma in ogni scena come un camaleonte sociale argentino: incarna ciò che vediamo ogni giorno e preferiamo non guardare due volte. Con ogni cambio di pelle, appare un personaggio riconoscibile, ambiguo, affettuoso o meschino, ma sempre possibile.

  • COME TI MUOVI, SBAGLI (97’, Italia) – Prima internazionale – Diretto da Gianni Di Gregorio. Con Gianni Di Gregorio, Iaia Forte, Greta Scarano

Riuscire a evitare tutti i fastidi della vita quotidiana, mettersi in salvo da ogni rottura di scatole è sufficiente per essere felici? Il professore (Gianni Di Gregorio) a settant’anni suonati ha trovato finalmente la serenità, ha una bella casa, una discreta pensione, degli amici con cui scherzare, una signora con cui passare qualche giornata (Iaia Forte che sarà ospite del Festival). Si dedica solo a cose piacevoli. Fino a quando la sua vita viene messa sottosopra dall’arrivo della figlia (Greta Scarano), in crisi coniugale, e dei due ingombrantissimi nipotini. Nuove preoccupazioni, nuove angosce, ma anche nuovi affetti. Comincia così un’avventura nelle vite sentimentali degli altri, e nella sua, che gli farà capire che l’amore vale sempre la pena di essere vissuto, anche se porta tribolazioni, sacrifici e patimenti. Un film che riflette sull’amore e sull’’inesorabile istinto degli esseri umani a mischiare il proprio destino con quello degli altri, con tutto quello che ne può derivare: fatiche, ma anche gioie, e l’impressione di aver vissuto veramente.

Oltre ai film in concorso sopra citati, di seguito i titoli selezionati per lo Short Comedy Award di quest’anno, l’iniziativa dedicata ai cortometraggi di genere comico, aperta a registi, attori e produttori pronti a raccontare storie originali e spumeggianti capaci di far riflettere il pubblico attraverso il sorriso sono:

  • TÊTES D’ENTERREMENT (15’29’, Belgio) Diretto da Nicolas Galoux

È la storia di un uomo che non riesce a piangere al funerale della madre. È la goccia che fa traboccare il vaso per questo padre single, la cui modestia e il modo in cui gli altri lo guardano sono opprimenti. Potrebbe trattarsi di un rifiuto delle convenzioni? Una commedia agrodolce sul lasciar andare.

  • AQUELE ABRAÇO ( 18’06’, Portogallo’) Diretto da Michael Joaquim Matias

In una notte tranquilla nella campagna dell’Alentejo, João si prepara a porre fine alla sua vita, ma il suo gesto viene interrotto da Ricardo, uno sconosciuto con la stessa intenzione. Costretti a condividere lo stesso albero, i due uomini iniziano una conversazione assurda ed esistenziale che oscilla tra il tragico e il ridicolo. Una commedia dark sulla solitudine, il senso della vita e ciò che succede quando tutti parlano, ma nessuno ascolta.

  • SATURN IN VENUS ( 5’, Georgia) Diretto da Alla Eliseeva

Una giovane donna si rilassa sulle rive di un lago studiando i misteri dell’astrologia. All’improvviso, nell’acqua appare un uomo bellissimo. Sarà forse l’uomo che le è stato promesso dalle stelle? Saturno sta per entrare in Venere?

  • ANDROMEDA (15’, Russia) Diretto da Anna Melykian

Una giovane donna sale sul tetto di un grattacielo per togliersi la vita, ma viene interrotta da un operaio dei servizi pubblici con un linguaggio volgare, che si lamenta di dover coprire i graffiti di un bambino. Nessuna compassione, solo sarcasmo e provocazione. Eppure, in questa assurdità, comincia a emergere una strana voglia di vivere.

La manifestazione, in collaborazione con EFG Bank ( Monaco), si svolge da sempre sotto l’Alto Patronage di S.A.S. Principe Albert II de Monaco e dell’Ambasciata d’Italia. Come negli anni passati, Radio Monte Carlo è la Radio ufficiale del Festival.

La camera di consiglio: il trailer ufficiale del film con Sergio Rubini

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Dopo essere stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma (qui la nostra recensione), uscirà al cinema il 20 novembre distribuito da Notorious Pictures, La camera di consiglio, il nuovo film di Fiorella Infascelli con protagonisti Sergio Rubini e Massimo Popolizio accanto a un cast corale.

Prodotto da Armosia e Master Five Cinematografica con Rai Cinema, il film racconta la camera di consiglio più lunga della storia giudiziaria italiana: 36 giorni in cui 8 giurati, blindati in un appartamento-bunker nel carcere dell’Ucciardone, dovettero decidere condanne e assoluzioni per 470 imputati del Maxiprocesso di Palermo.

Il Maxiprocesso, celebrato alla fine degli anni ’80, rappresenta una delle pagine più decisive della storia della Repubblica: per la prima volta lo Stato riuscì a infliggere una condanna collettiva a Cosa Nostra, riconoscendo l’esistenza dell’organizzazione mafiosa come struttura unitaria. Un momento di svolta giudiziaria e civile che ha cambiato per sempre la storia del Paese.

Un racconto corale con al centro il Presidente della giuria (Sergio Rubini) e il Giudice a latere (Massimo Popolizio), affiancati da Betti Pedrazzi, Roberta Rigano, Anna Della Rosa, Stefania Blandeburgo, Rosario Lisma e con Claudio Bigagli.

La sceneggiatura, firmata da Fiorella Infascelli e Mimmo Rafele con la collaborazione di Francesco La Licata, è stata sviluppata con la consulenza di Pietro Grasso, giudice a latere del Maxiprocesso.

Girato interamente in interni, La camera di consiglio adotta un’impostazione scenica teatrale, che restituisce la tensione e l’isolamento di quei giorni. L’opera si distingue inoltre per l’utilizzo dei materiali di repertorio, capaci di collocare le vicende dei giurati dentro un quadro storico e civile più ampio.

Non semplicemente un film “sulla mafia”, ma un’opera che riflette sul concetto di legge e giustizia, sull’esperienza umana e civile di chi fu chiamato a decidere il destino di centinaia di imputati, in una delle prove più alte e drammatiche della democrazia italiana.

Attitudine: nessuna, il trailer del docufilm dedicato a Aldo, Giovanni e Giacomo

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Da oggi disponibile il trailer di Aldo, Giovanni e Giacomo Attitudini: Nessuna, un film documentario di Sophie Chiarello su e con Aldo, Giovanni e Giacomo.

Aldo, Giovanni e Giacomo Attitudini: Nessuna è una produzione Agidi Due in associazione con Medusa Film, Indigo Film e Driadi e uscirà nelle sale il 4 dicembre distribuito da Medusa Film.

Sophie Chiarello accompagna Aldo, Giovanni e Giacomo in un ritorno alle origini che diventa un racconto di amicizia, talento e del destino che li ha resi una leggenda della comicità italiana.

Foto Credits ©Laila Pozzo

Sicilia Express: trailer e immagini ufficiali della serie Netflix di e con Ficarra e Picone

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Sono finalmente disponibili il trailer, il poster e le nuove immagini di Sicilia Express, la nuova miniserie scritta, diretta e interpretata da Ficarra & Picone. Il celebre duo siciliano è pronto a tornare con una comedy natalizia in cinque episodi in arrivo dal 5 dicembre, solo su Netflix.

La trama di Sicilia Express

Sicilia Express è una serie comedy che racconta la storia di Salvo e Valentino, due infermieri siciliani che dividono la loro vita tra il lavoro a Milano e le loro famiglie in Sicilia. Pochi giorni prima di Natale, si imbattono in un portale magico: una scoperta inaspettata destinata a sconvolgere le loro vite… ma non necessariamente in meglio.

Nel cast, oltre a Salvo Ficarra e Valentino Picone, anche Katia Follesa, Barbara Tabita, e con Max Tortora, Sergio Vastano, Enrico Bertolino, Adelaide Massari, Angelo Tosto e con la partecipazione di Giorgio Tirabassi.

Prodotta da Tramp Limited, la serie è scritta – oltre che da Ficarra & Picone – da Fabrizio Cestaro, Nicola Guaglianone e Fabrizio Testini.

Adele al debutto cinematografico: farà parte del cast del nuovo film di Tom Ford

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Il grande schermo dà il benvenuto a Adele. L’artista vincitrice di un Grammy debutterà come attrice nel nuovo film di Tom Ford Cry to Heaven. Il magnate della moda e regista dirigerà, produrrà e scriverà l’adattamento del romanzo di Anne Rice del 1982. Ambientata nell’Italia del XVIII secolo, la storia segue due uomini, un nobile veneziano e un cantante lirico castrato, le cui vite si intrecciano inaspettatamente.

Adele reciterà nel film insieme a Nicholas Hoult, Aaron Taylor Johnson, Ciarán Hinds, George MacKay, Mark Strong, Colin Firth, Paul Bettany, Owen Cooper, Daniel Quinn-Toye, Hunter Schaffer, Josephine Thiesen, Thandiwe Newton, Theodore Pellerin, Daryl McCormack, Cassian Bilton, Hauk Hannenmann e Lux Pascal.

Cry to Heaven è attualmente in pre-produzione a Londra e Roma, e le riprese principali dovrebbero iniziare a gennaio. L’uscita del film è prevista per l’autunno del 2026.

Ford, che ha lanciato il suo omonimo marchio di moda dopo essere stato direttore creativo di Gucci e Yves Saint Laurent, ha debuttato alla regia con A Single Man del 2009, candidato all’Oscar, con Colin Firth. Il suo secondo film è stato Animali Notturni del 2016, che ha vinto il Gran Premio della Giuria a Venezia e ha ottenuto una nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista per Michael Shannon.

Sergio Rubini: 10 cose che non sai sull’attore

Tra i più apprezzati interpreti del cinema italiano, Sergio Rubini si è nel tempo costruito una carriera di tutto rispetto, collaborando con importanti autori e partecipando a film di grande successo di pubblico e critica. Rubini ha poi compiuto anche il passaggio dietro la macchina da presa, dimostrando le sue capacità tanto come attore quanto come regista.

Ecco 10 cose che (forse) non sai su Sergio Rubini.

Sergio Rubini – carriera

1. Ha una lunga filmografia.

Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1985, quando partecipa a Figlio mio, infinitamente caro…. Successivamente l’attore inizia a farsi notare in film come Il caso Moro (1986), Intervista (1987) e Treno di panna (1988).

La sua esperienza nel cinema subisce una svolta a partire dagli anni Novanta, con film come La stazione (1990), Al lupo al lupo (1992), Una pura formalità (1994), Prestazione straordinaria (1994), Nirvana (1997), Il viaggio della sposa (1997), Del perduto amore (1998) e Il talento di Mr. Ripley (1999).

Tra gli altri più celebri titoli a cui l’attore ha preso parte si annoverano Tutto l’amore che c’è (2000), La passione di Cristo (2004), Manuale d’amore (2005), Colpo d’occhio (2008), Qualunquemente (2011), L’ultima ruota del carro (2013), La stoffa dei sogni (2015), Dobbiamo parlare (2015) e Non è un paese per giovani (2017). Negli anni successivi Rubini ha continuato a distinguersi sia come attore che come regista, prendendo parte a progetti di grande rilievo come Moschettieri del re – La penultima missione (2018) e Il grande spirito (2019), da lui anche diretto. Ha poi firmato la regia del biopic I fratelli De Filippo (2021) e ha recitato in opere di successo come Il principe di Roma (2022), La Divina Cometa (2022), Felicità (2023) e Nina dei lupi (2023). Tra i lavori più recenti figurano infine 40 secondi (2025) e La Camera di Consiglio (2025), confermando la sua versatilità e la costante presenza nel panorama cinematografico italiano contemporaneo.

sergio-rubini-il-grande-spirito2. Ha recitato anche in televisione.

Nel corso degli anni l’attore si è fatto notare anche per le sue partecipazioni televisive. In particolare si annoverano Un altro varietà (1986), Cinema che follia! (1988), Il conte di Montecristo (1998) e La contessa di Castiglione (2006) e La strada di casa (2017-19).

3. Si è distinto come regista.

Sin dai primi anni della sua carriera l’attore si fa notare anche per le sue ambizioni da regista, e realizza film di successo come La stazione, Il viaggio della sposa, La terra e L’uomo nero. Rubini è inoltre solito ricoprire anche il ruolo del protagonista nei suoi film.

Sergio Rubini – vita privata

4. Le origini e l’inizio.

Sergio Rubini è nato a Grumo Appula, in provincia di Bari, il 21 dicembre 1959. Discendente da una famiglia umile (il padre era capostazione) ha iniziato giovanissimo a coltivare la passione per il teatro, trasferendosi a Roma nel 1978 per frequentare l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.

5. Il rapporto con i social.

Rubini ha sempre mostrato una certa riservatezza rispetto alla vita privata e non è noto per un’attiva presenza sui social network, preferendo che il suo lavoro parli per lui.

6. Collaborazioni e affetti.

Negli anni ha legato la sua carriera anche a rapporti professionali e personali: è stato sposato con l’attrice Margherita Buy nel 1991 (sebbene la separazione fosse già intervenuta prima della formalizzazione) e ha in seguito collaborato con la sceneggiatrice e compagna / socio artistico Carla Cavalluzzi.

Sergio Rubini – curiosità sui film

7. L’incontro con i grandi registi.

Uno degli snodi fondamentali della carriera di Rubini è l’aver lavorato con registi come Federico Fellini (nel film Intervista), Giuseppe Tornatore (in Una pura formalità) e Gabriele Salvatores (in Nirvana, Denti).

8. L’importante doppio ruolo: attore + regista.

In molti suoi film Rubini assume contemporaneamente le vesti di attore, sceneggiatore e regista: un esempio emblematico è La stazione, film d’esordio alla regia che lo vede anche protagonista.

9. I premi e riconoscimenti.

Il suo esordio alla regia con La stazione gli vale numerosi riconoscimenti: David di Donatello come miglior regista esordiente, Nastro d’argento, Glob o d’oro, fra gli altri.

10. Età e caratteristiche fisiche.

Sergio Rubini è nato il 21 dicembre 1959, e la sua altezza è indicata come circa 178 centimetri.

Jumanji 4: Dwayne Johnson conferma l’inizio della produzione

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Sony ha ufficialmente inserito il prossimo capitolo della saga Jumanji  – ad ora noto solo come Jumanji 4 – nel calendario delle uscite cinematografiche del 2026, segnando l’inizio della produzione del film. A confermarlo è stato Dwayne Johnson, che ha condiviso aggiornamenti direttamente sui propri canali social.

Johnson ha pubblicato foto e video (li si può vedere qui) dal table read tenutosi a Los Angeles, dove il cast ha iniziato a leggere la sceneggiatura del nuovo film. Nel post condiviso su Instagram l’attore ha scritto: “Abbiamo dato ufficialmente il via alla produzione di JUMANJI durante la lettura del copione con il cast a Los Angeles, dove gireremo anche il film. Che avventura grandiosa, divertente e sentita! È emotivamente appropriato che la nostra amata serie JUMANJI si concluda con questa bellissima nota di grazia del nostro film finale”.

Johnson ha così confermato che il prossimo film sarà anche l’ultimo, concludendo così la nuova trilogia di questo franchise. Al table read erano presenti anche Kevin Hart, Jack Black e Karen Gillan, protagonisti delle precedenti due pellicole. Johnson ha sottolineato l’atmosfera di ritrovata complicità sul set: “È stato fantastico ritrovare tutto il gruppo; abbiamo riso così tanto che ci faceva male la mascella”.

Nel post, Johnson ha anche spiegato il significato della foto della collana con il dado con il numero tre. L’attore ha detto che è una “piccola sorpresa” che il suo personaggio, il dottor Smolder Bravestone, indossa nel film in uscita. A quanto pare si tratta del dado del film originale del 1995, un modo per rendere “omaggio, amore e rispetto al grande Robin Williams”.

La saga moderna di Jumanji, iniziata nel 2017 con Jumanji – Benvenuti nella giungla e proseguita nel 2019 con Jumanji: The Next Level, è uscito nel 2019, rendendo questo sequel molto atteso. Il suo finale ha visto il mondo di Jumanji scontrarsi ancora una volta con il mondo reale, il che ha portato a teorie su ciò che dovrebbe accadere dopo. Tenendo presente questo, ha sicuramente senso che la serie possa tornare all’inizio prima di arrivare alla fine, ma questo post è una sorta di bomba lanciata a caso da Dwayne Johnson su ciò che sta succedendo con la serie Jumanji.

La regia del film sarà affidata nuovamente a Jake Kasdan, e la produzione segna il ritorno del cast principale insieme per l’ultima volta. Con l’avvio ufficiale delle riprese, il pubblico potrà ritornare nel mondo di Jumanji durante la stagione natalizia del 2026, una settimana prima dell’uscita di Avengers: Doomsday e Dune: Part Tre.

Il film, ancora senza titolo ufficiale, è previsto nelle sale il 11 dicembre 2026

Alice nel Paese delle Meraviglie: nuovo film in fase di sviluppo senza la Disney

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Dopo l’enorme successo di Wicked, la Universal punta su un altro classico, questa volta con Sabrina Carpenter nel ruolo della protagonista. La carriera musicale della cantante è esplosa negli ultimi anni con successi come “Espresso”, ma ha iniziato come attrice, con il ruolo che l’ha resa famosa in Girl Meets World, il sequel della serie Boy Meets World.

La Universal sta ora sviluppando un film musicale con Carpenter ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie. La cantante e attrice avrà anche un ruolo dietro le quinte come produttrice. La regista di Hustlers, Lorene Scafaria, ha firmato come regista e sceneggiatrice.

La Universal non è l’unico legame con Wicked che il prossimo Alice nel Paese delle Meraviglie ha. Marc Platt, che ha prodotto Wicked a Broadway e gli adattamenti cinematografici, Wicked e Wicked: For Good, sarà uno dei produttori del prossimo film di Carpenter insieme a Leslie Morgenstein ed Elysa Koplovitz Dutton. Altri dirigenti coinvolti nel progetto sono Ryan Jones e Jacqueline Garell della Universal e Katie McNicol della Mark Platt Productions.

Anche se il ruolo di Carpenter nel film Alice in Wonderland non è stato ancora rivelato, la possibilità più probabile è che interpreti il personaggio principale di Alice. L’anno scorso ha tenuto una serie di incontri con la Universal per presentare le sue idee per il film, che è considerato un progetto appassionante.

L’iconica storia di Alice e del suo viaggio nella tana del bianconiglio e in un surreale mondo fantastico è iniziata con la pubblicazione del romanzo di Lewis Carroll del 1865 Alice’s Adventures in Wonderland, che è stato adattato in un film d’animazione dalla Disney nel 1951. Il sequel del romanzo di Carroll, Attraverso lo specchio e ciò che Alice vi trovò, fu pubblicato nel 1871.

Quasi 60 anni dopo il successo del film d’animazione, la Disney è tornata nella tana del bianconiglio per creare un remake live-action di Alice nel Paese delle Meraviglie con l’aiuto dell’iconico regista Tim Burton. Mia Wasikowska ha interpretato Alice e Johnny Depp il Cappellaio Matto. Il sequel, Alice attraverso lo specchio, è uscito sei anni dopo.

Anche se gli adattamenti più noti di Alice nel Paese delle Meraviglie sono stati realizzati dalla Disney, la storia è di dominio pubblico, quindi qualsiasi studio può creare la propria versione, come sta facendo la Universal dopo che Wicked ha incassato 756,4 milioni di dollari al botteghino con un budget di 150 milioni di dollari.

Il film ha ottenuto l’88% su Rotten Tomatoes e ha vinto l’Oscar per i migliori costumi e la migliore scenografia, oltre al Golden Globe per il miglior film e il miglior incasso.

L’attesissimo sequel, Wicked: For Good, uscirà nelle sale il 21 novembre per concludere la storia di Elphaba (Cynthia Erivo) e Glinda (Ariana Grande) che Gregory Maguire ha creato per il romanzo Wicked, trasformato poi in un musical di Broadway.

Il libro è basato sul mondo di Oz che L. Frank Baum ha introdotto nel suo romanzo Il meraviglioso mago di Oz. Ciò è stato possibile perché, come Alice nel Paese delle Meraviglie, anche Il mago di Oz è di dominio pubblico.

Non si sa molto della versione di Alice nel Paese delle Meraviglie di Sabrina Carpenter, ma dopo il successo ottenuto dalla Universal con Wicked, lo studio vuole replicare quel successo con un nuovissimo film musicale che spera raggiunga livelli simili.

Zootropolis 2: annunciato il cast vocale italiano!

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Disney Italia presenta il nuovo trailer e annuncia le nuove voci di Zootropolis 2: oltre a Michela Giraud entrano a far parte del cast vocale Max Angioni e Matteo Martari.

Max Angioni presta la sua voce al serpente Gary De’Snake, un dolce e adorabile – e super velenoso – serpente con una missione: riabilitare il buon nome della sua famiglia risolvendo un mistero che affligge Zootropolis da decenni.

Michela Giraud presta la voce a Nibbles Maplestick, una rustica e stravagante castorina che conduce un podcast, “Squame e Trame del Mistero”, in cui esplora cospirazioni, misteri sui rettili e voci sulle creature delle zone paludose del suo quartiere, Mercato Pantano.

Matteo Martari presta la voce al Sindaco Brian Winddancer, un attore entrato in politica, uno stallone carismatico ma sprovveduto che sogna di essere eroico come i personaggi che un tempo interpretava in televisione.

Nel film Alessandro Del Piero e Claudio Marchisio prestano le loro voci agli ZebrosMax Mariola con il suo cameo, sarà la voce di Capo Chef.

La psicoterapeuta Stefania Andreoli invece presterà la sua voce alla Dottoressa Fuzzby, un’adorabile quokka (un piccolo marsupiale australiano), una terapeuta animale che aiuta Judy e Nick a risolvere alcuni problemi relativi alla loro nuova collaborazione.

In Zootropolis 2, in arrivo nelle sale italiane il 26 novembre, vedremo anche il ritorno di Ilaria Latini e Alessandro Quarta che saranno le voci dei protagonisti Judy e Nick.

Ilaria Latini presta la sua voce a Judy Hopps che ha realizzato il suo sogno di diventare la prima coniglietta poliziotta di Zootropolis ed è determinata a dimostrare che lei e il suo partner, l’ex truffatore Nick Wilde, possono essere il miglior team della polizia.

Alessandro Quarta presta la sua voce a Nick Wilde, un ex truffatore che è recentemente diventato la prima volpe poliziotto di Zootropolis. Ma anche se lui e la sua partner Judy Hopps hanno risolto il caso più importante della città, Nick si accorge di avere ancora molto da imparare sul lavoro di squadra.

Tornano anche Leo Gullotta (voce di Mr. Big), Frank Matano (voce di Duke Donnolesi), Paolo Ruffini (voce di Yax) e Nicola Savino (voce di Flash).

Di seguito l’elenco completo del cast vocale italiano di Zootropolis 2:

    • Ilaria Latini (voce di Judy Hopps)
    • Alessandro Quarta (voce di Nick Wilde)
    • Max Angioni (voce di Gary De’Snake)
    • Michela Giraud (voce di Nibbles Maplestick)
    • Simone Crisari (voce di Pawbert Lynxley)
    • Gianni Giuliano (voce di Milton Lynxley)
    • Roberto Fidecaro (voce del Capitano Bogo)
    • Ilaria Stagni (voce dialoghi di Gazzelle)
    • Matteo Martari (voce del Sindaco Brian Winddancer)
    • Stefania Andreoli (voce della Dottoressa Fuzzby)
    • Gabriele Patriarca (voce di Clawhauser)
    • Roberta Greganti (voce di Bonnie Hopps)
    • Vittorio Guerrieri (voce di Stu Hopps)
    • Davide Perino (voce di Cattrick Lynxley)
    • Elena Perino (voce di Kitty Lynxley)
    • Leo Gullotta (voce di Mr. Big)
    • Stefania Cangemi (voce di Fru Fru)
    • Nicola Savino (voce di Flash)
    • Stefano Annunziato (voce dell’Agente Mchorn)
    • Paolo Ruffini (con la voce di Yax)
    • Alessandro Ballico (voce di Finnck)
    • Alessandro Del Piero e Claudio Marchisio (voci degli Zebros)
    • Max Mariola (voce del Capo Chef)
    • Frank Matano (voce di Duke Donnolesi)
    • Matteo Martinez (voce di Buzz Shedley)

Nel nuovo film d’animazione Zootropolis 2, i poliziotti alle prime armi Judy Hopps e Nick Wilde si trovano sulle tracce di un grande mistero quando Gary De’Snake arriva a Zootropolis e mette sottosopra la città animale. Per risolvere il caso, i due, sotto copertura, sono costretti ad avventurarsi in nuove e inaspettate aree della città, dove la loro continua collaborazione viene messa alla prova come mai prima d’ora. Il film è diretto dal team vincitore dell’Oscar® composto dal Disney Animation chief creative officer Jared Bush e Byron Howard e prodotto da Yvett Merino.

Dune – Parte Tre: concluse le riprese del film!

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Le riprese di Dune – Parte Tre di Denis Villeneuve, iniziate lo scorso luglio, si sono ufficialmente concluse dopo quattro mesi di lavorazione (come riportato da questo account su X). Si tratta del capitolo finale della trilogia avviata nel 2021. In precedenza il progetto era stato indicato come Dune: Messiah, in riferimento diretto al romanzo del 1969 di Frank Herbert da cui trae ispirazione. Tuttavia, Warner Bros. ha confermato che il titolo definitivo seguirà una numerazione progressiva. La scelta lascia intendere che il film potrebbe includere elementi tratti non solo da Messiah, ma anche dal terzo libro della saga, Children of Dune.

Nelle ultime settimane si sono aggiunti al cast Nakoa-Wolf Momoa e Ida Brooke, scelti per interpretare Leto II e Ghanima, i figli di Paul Atreides (Timothée Chalamet) e Chani (Zendaya). La loro presenza conferma la possibilità di un salto temporale nella narrazione, con i due personaggi in età più avanzata rispetto al finale del romanzo Dune: Messiah e potenzialmente già all’interno della storia di Children of Dune. I dettagli sulla trama restano riservati, ma l’introduzione dei gemelli suggerisce che il film possa andare oltre gli eventi del secondo capitolo della saga letteraria, ampliando la copertura narrativa della trilogia.

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Cosa aspettarsi da Dune – Parte Tre

In precedenza, parlando con la rivista Time, Villeneuve ha confermato che Dune 3 sarà basato sul secondo romanzo della serie di Frank Herbert, “Messia di Dune“. Il regista ha diviso il primo romanzo in due metà per adattarlo in due film. Ma il terzo film coprirà Messia di Dune nella sua interezza.

Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

In Dune – Parte Tre, tratto dal romanzo Messia di Dune di Frank Herbert, possiamo aspettarci una narrazione molto più intima e politica rispetto all’epica espansiva di Parte Due. Dopo aver conquistato Arrakis e assunto il ruolo di Imperatore, Paul Atreides dovrà affrontare le conseguenze del jihad scatenato in suo nome e il peso del potere assoluto. Il film esplorerà la disillusione di Paul, i suoi dubbi morali e le macchinazioni di chi vuole distruggerlo dall’interno. La storia si muoverà dunque tra intrighi religiosi, crisi identitarie e visioni profetiche, aprendo un nuovo capitolo più cupo e riflessivo nell’universo di Dune.

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Mango, la spiegazione del finale: Alex e Lærke restano insieme?

Il nuovo film romantico danese di Netflix, Mango, racconta la storia di Lærke, un’affermata architetta che lavora per la società immobiliare Weltzer. La sua vita ruota completamente intorno al lavoro: è ambiziosa, perfezionista e ha sacrificato gran parte della sua vita personale per la carriera. Da tempo sogna di costruire un progetto tutto suo in Málaga, ma quando la sua capo Joan le offre finalmente l’opportunità, Lærke si trova combattuta. Aveva promesso alla figlia adolescente Agnes di trascorrere le vacanze insieme a Bornholm, e non vuole deluderla. Tuttavia, Joan la spinge ad accettare, suggerendole di portare Agnes con sé in Spagna.

Agnes reagisce male alla notizia: si sente trascurata, delusa e non ha alcun interesse a passare l’estate in un luogo sconosciuto, lontano dagli amici. Ma Lærke non può rifiutare: il suo compito è convincere il proprietario di una piantagione di mango a vendere la terra a Weltzer per costruire un resort di lusso. Joan è convinta che Lærke riuscirà nell’impresa, ma le due non immaginano quanto il viaggio cambierà le loro vite.

Mango. Josephine Park as Lærke in Mango. Cr. Ana Belen Fernandez Courtesy of Netflix © 2024

L’incontro con Alex e il conflitto morale

Appena arrivate a Málaga, Lærke scopre che il proprietario della piantagione è Alex, un uomo che aveva già incrociato in aereo, in una situazione poco piacevole: Lærke si era rifiutata di cedere il suo posto finestrino a un bambino, e Alex aveva preso le difese del piccolo. Così, quando i due si ritrovano faccia a faccia, l’imbarazzo è inevitabile.

Alex è un uomo riservato, gentile ma fermo nelle sue convinzioni. È fortemente legato alla sua terra e, nonostante i 4,9 milioni di corone di debiti, si rifiuta di vendere la fattoria. Per lui non è solo una questione economica: quella terra rappresenta la memoria della sua defunta moglie Mari e della sua famiglia, morti tragicamente in un incendio sul posto. Solo la sorella di Mari, Paula, è sopravvissuta, e Alex si sente in dovere di mantenere viva la fattoria per onorare la loro memoria.

Lærke comprende il suo dolore e, invece di insistere sulla vendita, propone una soluzione alternativa: costruire un hotel intorno alla piantagione, integrando la produzione agricola nel progetto turistico. In questo modo, la fattoria verrebbe preservata, i lavoratori manterrebbero il loro impiego, e la comunità locale beneficerebbe di nuovi servizi e opportunità. Alex è colpito dalla proposta e comincia a fidarsi di Lærke. Tuttavia, Joan respinge l’idea e le ordina di chiudere il contratto per la vendita totale del terreno, dimostrando di non avere alcun interesse per il modello sostenibile proposto.

Mango. Dar Salim as Alex in Mango. Cr. Ana Belen Fernandez Courtesy of Netflix © 2024

Lærke e Alex: dal sospetto all’amore

Col passare dei giorni, Lærke e Alex si avvicinano. Entrambi hanno vissuto vite dominate dal lavoro e dalla solitudine, e si riconoscono in questa comune incapacità di lasciarsi andare. Quando Alex riaccompagna a casa Agnes dopo una festa finita male, Lærke lo invita a bere qualcosa. L’attrazione tra i due diventa evidente e trascorrono la notte insieme.

Il mattino dopo, però, Alex legge per errore un messaggio sul telefono di Lærke: Joan le ricorda di assicurarsi la vendita del terreno. Alex, ferito, crede che Lærke si sia avvicinata a lui solo per ottenere la firma e si sente tradito. Senza darle modo di spiegare, si allontana, lasciandola in preda alla vergogna e al rimorso.

Il legame ritrovato tra madre e figlia

Parallelamente, anche il rapporto tra Lærke e Agnes si trasforma. Agnes, appassionata di architettura come la madre, era stata rifiutata dalla scuola di architettura, e la delusione l’aveva resa distante e rabbiosa. Ma a Málaga conosce Paula, la sorella di Mari, e tra le due nasce una forte amicizia. Paula le mostra la bellezza autentica della vita rurale e la libertà della natura, aiutandola a superare la rabbia verso la madre.

Durante il viaggio, Lærke confessa ad Agnes di sentirsi una madre inadeguata: pensa di non avere nulla da offrire, solo un lavoro stressante e una casa vuota, mentre l’ex marito Tom ha una nuova famiglia felice. Ogni volta che va a prendere Agnes da lui, sente di strapparla a una “vera famiglia”. Agnes, invece, le rivela che tutto ciò che ha sempre voluto era la presenza della madre, non la perfezione.

Questo scambio sincero rompe finalmente il muro di silenzio tra loro. Agnes incoraggia Lærke a lottare per Alex, ricordandole che anche lui era felice con lei. Lærke capisce così che ha sempre temuto l’amore perché si è convinta di deludere tutti, ma forse, questa volta, vale la pena tentare.

Mango. Sara Jimenez as Paula in Mango. Cr. Ana Belen Fernandez Courtesy of Netflix © 2024

Il ritorno a Copenaghen e la svolta

Tornata in Danimarca, Lærke scopre con sorpresa che Alex ha firmato i documenti e Weltzer è pronta a prendere possesso della piantagione. Alex ha cambiato idea per il bene di Paula: vuole venderla per finanziare il sogno della ragazza di diventare pilota.

Delusa e incapace di accettare il compromesso morale, Lærke si licenzia. Non può sopportare di vedere Alex perdere il luogo che ama. Decide così di agire in prima persona: vende il suo appartamento, chiede un prestito e torna a Málaga per realizzare da sola il progetto dell’hotel comunitario che aveva proposto.

Quando arriva, Alex non vuole parlarle, ma Lærke riesce a convincerlo ad ascoltarla. Gli spiega che ha investito tutto ciò che possiede per salvare la fattoria e costruire qualcosa insieme a lui. Alex, commosso dal suo gesto e dalla sincerità del suo amore, ritira la vendita e decide di diventare suo socio.

Il sogno condiviso

Un anno dopo, i frutti del loro lavoro sono visibili: il progetto del “Mango Community Hotel” sta prendendo forma. Lærke utilizza come base il progetto architettonico ideato da Agnes, che immaginava un villaggio di piccole abitazioni costruite con biomateriali, alimentate da energia solare e sistemi termici ecologici, con risorse idriche condivise e spazi comuni pensati per la comunità. Un’architettura sostenibile e inclusiva, destinata a unire turismo e rispetto per l’ambiente.

Paula, nel frattempo, ha iniziato la scuola di volo e realizza finalmente il suo sogno. Agnes e lei restano inseparabili amiche, e Agnes vede la sua idea prendere vita concretamente sul terreno di Alex, una grande soddisfazione personale e professionale. È probabile che questa esperienza le apra le porte di scuole di architettura ancora più prestigiose.

Mango. Sara Jimenez as Paula in Mango. Cr. Ana Belen Fernandez Courtesy of Netflix © 2024

Lærke e Alex: un nuovo inizio

Alla fine, Lærke e Alex non sono solo amanti, ma anche partner nella vita e nel lavoro. Dopo il rischio che lei ha corso vendendo tutto per salvare la fattoria, Alex non dubita più delle sue intenzioni. Entrambi hanno trovato un equilibrio tra passione, responsabilità e affetto.

Lærke realizza finalmente il suo sogno di costruire qualcosa dal nulla, ma questa volta non per un’azienda senza volto: per sé, per la sua famiglia, e per un futuro in cui amore e lavoro convivono. Il progetto del Mango Hotel diventa simbolo della rinascita di tutti loro: un luogo che unisce memoria, natura e comunità, e che promette di attirare l’attenzione internazionale per la sua originalità.

Alla fine, Lærke, Alex, Agnes e Paula formano una nuova famiglia scelta, uniti non dal sangue ma dall’amore, dal coraggio e dalla capacità di ricominciare.

Star Wars: Starfighter, Shawn Levy fornisce un aggiornamento sulla produzione

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Star Wars: Starfighter riceve un nuovo aggiornamento dal regista Shawn Levy mentre cresce l’attesa per il ritorno sul grande schermo della famosa saga Disney. Con Ryan Gosling come protagonista e una sceneggiatura di Jonathan Tropper, il prossimo film di Star Wars è stato annunciato nell’aprile 2025, con la conferma alla fine di agosto che la produzione era iniziata nel Regno Unito.

In un’intervista con Ash Crossan di ScreenRant, Levy rivela ora che si sono appena superato la metà delle riprese. Dopo una pausa per festeggiare la fine della serie di successo Netflix Stranger Things, il regista ha confermato che il 10 novembre sono ripresi i lavori sul progetto Star Wars.

La mia esperienza è che mi sento davvero come se il me stesso di 10 anni fosse sul set con me ogni giorno. È sorprendente, complicato ed emozionante ogni giorno. Ryan Gosling, sappiamo tutti quanto sia brillante, ma è anche un partner creativo incredibile. E completare il cast con altri attori straordinari come Mia Goth, Matt Smith e Amy Adams e avere questa rivelazione di un giovane attore come Flynn Gray, è più soddisfacente dal punto di vista creativo di quanto avrei mai potuto immaginare”, sono le parole di Levy.

Le riprese stanno andando bene e, come sapete, siamo poco più che a metà. Tornerò sul set lunedì mattina. È stato un viaggio veloce, ma sapete una cosa? 10 anni di Stranger Things! Non potevo perdermi questo momento di addio. Ha significato molto per me”.

Considerando l’ultimo commento di Levy, la produzione sembra che terminerà alla fine di quest’anno o all’inizio del 2026. L’aggiornamento arriva dopo che Levy ha pubblicato su Instagram una prima immagine del film. Anche se non è stata ancora rilasciata alcuna trama ufficiale, l’immagine mostra Gosling e il co-protagonista Flynn Gray che indossano abiti logori mentre sono a bordo di un’imbarcazione in mare.

Finora non sono state pubblicate immagini che mostrano altri personaggi del prossimo film di Star Wars, ma si prevede che Matt Smith interpreterà il cattivo. Non è invece chiaro chi interpreteranno Mia Goth, Amy Adams, Daniel Ings, Aaron Pierre e Simon Bird, ma la Lucasfilm ha precedentemente confermato che Star Wars: Starfighter è una “storia completamente originale ambientata in un periodo di tempo mai esplorato prima in Star Wars”.

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Cosa sappiamo di Star Wars: Starfighter

Il prossimo film di Star Wars è descritto come un capitolo autonomo dell’iconica saga fantascientifica che si svolgerà cinque anni dopo gli eventi di L’ascesa di Skywalker del 2019.  Oltre a Ryan Gosling nel cast ritroviamo Amy Adams, Aaron Pierre, Flynn Gray, Simon Bird, Jamael Westman e Daniel Ings. Gli attori Matt Smith e Mia Goth interpreteranno invece due antagonisti nel film.

Finora, la trama del prossimo film di Star Wars è rimasta segreta. Tuttavia, l’immagine condivisa nel post dell’annuncio sembra suggerire che il personaggio di Ryan Gosling sarà in qualche modo una figura protettrice o mentore del personaggio interpretato da Flynn Gray. Questo evocherebbe una relazione adulto-bambino che è comune in tutta la saga di Star Wars ed è stata al centro di episodi come The Mandalorian, Obi-Wan Kenobi, Skeleton Crew e La minaccia fantasma.

Il film è ora atteso al cinema 28 maggio 2027.

I prossimi progetti di Star Wars

Prima dell’arrivo di Star Wars: Starfighter nel 2027, il pubblico potrà tornare in una galassia lontana lontana il prossimo anno con l’uscita di The Mandalorian & Grogu, in arrivo il 22 maggio. Questo film, interpretato da Pedro Pascal, Sigourney Weaver e Jeremy Allen White e diretto da Jon Favreau, segnerà il ritorno della saga sul grande schermo dopo Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker del 2019.

Altri progetti Star Wars in fase di sviluppo includono “New Jedi Order” con l’attrice Daisy Ridley nel ruolo di Rey e un film del regista James Mangold. Tuttavia, nessuno di questi due film ha ricevuto aggiornamenti promettenti di recente, quindi non è chiaro quale sia il loro stato.

Mango: il nuovo dolcissimo dramma romantico targato Netflix

L’ultimo film nordico di Netflix, Mango, è ambientato in un hotel di lusso a Malaga. Mentre supervisiona un importante progetto, la determinata direttrice dell’hotel Lærke (Josephine Park) si ritrova in conflitto con Alex (Dar Salim), un ex avvocato che si rifiuta di vendere la sua piantagione di mango. Sua figlia, Agnes (Josephine Højbjerg), che si aspetta una vacanza rilassante con la madre raramente disponibile, viene coinvolta in un’inaspettata tensione. Mentre le emozioni emergono e la lealtà viene messa alla prova, tutti e tre si trovano ad affrontare scelte che potrebbero cambiare le loro vite per sempre.

Il regista di Mango è Mehdi Avaz

Il film è diretto dall’iraniano Mehdi Avaz, i cui precedenti lavori includono A Beautiful Life, Toscana, Kollision e While We Live. Il film è scritto dal fratello di Mehdi, Milad Schwartz Avaz, i cui precedenti lavori includono Grow / Alfa, STHLM Blackout, Better Times e While We Live.

I protagonisti del film

  • Alex – Dar Salim (Sons, The Covenant, Darkland)
  • Lærke – Josephine Park (Baby Fever, Oxen)
  • Agnes – Josephine Højbjerg (The Bridge)
  • Paula – Sara Jiménez (Julieta, Caronte)
  • Joan – Paprika Steen (Families Like Ours)
  • Tom – Anders W. Berthelsen (Held for Ransom)
  • Kristian – Sebastian Jessen (While We Live)
Mango. Sara Jimenez as Paula in Mango. Cr. Courtesy of Netflix © 2024

Il film

Mango è un caldo dramma romantico ambientato nella lussureggiante cornice di Malaga, in Spagna. Il film segue Lærke (Josephine Park), un’ambiziosa direttrice d’albergo incaricata di sviluppare un resort di lusso in una piantagione di mango di proprietà di Alex (Dar Salim), un ex avvocato con un tragico passato. Lærke porta con sé la figlia adolescente Agnes (Josephine Højbjerg), sperando in un raro momento di connessione. Ciò che si dipana è una storia d’amore inaspettato, crescita personale e riscoperta della gioia nei luoghi più improbabili.

Josephine Park e Dar Salim offrono solide interpretazioni nei ruoli principali. Park incarna con precisione la professionista cittadina motivata ed emotivamente riservata, mentre Salim porta un calore silenzioso e sincero ad Alex, un uomo ancora legato al dolore. La loro alchimia è innegabile e la loro relazione in evoluzione – con tanto di incomprensioni, legami riluttanti e infine svolte emotive – segue il cliché consolidato del “da nemici ad amanti”. È affascinante, seppur prevedibile, e ricorda la formula confortante dei romanzi rosa in stile Hallmark.

Il cast di supporto aggiunge spessore alla storia, in particolare Josephine Højbjerg nel ruolo di Agnes, l’archetipo dell’adolescente scontrosa. Il suo rapporto teso con la madre e la delusione per non essere stata ammessa alla facoltà di architettura forniscono profondità emotiva, sebbene il suo arco narrativo appaia un po’ poco sviluppato. Anche Sara Jiménez e Paprika Steen appaiono in ruoli minori ma vivaci che contribuiscono a dare corpo alla comunità locale.

Visivamente, Mango è una vera delizia. Il film sfrutta appieno la bellezza naturale di Malaga, con ampie inquadrature di strade di montagna polverose, tramonti al tramonto e la campagna vibrante. La finca dove alloggiano Lærke e Agnes è un personaggio a sé stante: le sue pareti giallo senape, le porte verdi e le intricate piastrelle blu evocano un senso di fascino rustico e calore mediterraneo. La fotografia immerge ogni ambiente in una luce baciata dal sole, esaltando il fascino accogliente ed evasivo del film.

La colonna sonora è un delizioso mix di Motown anni ’70, funk e soul, che aggiunge un’energia giocosa al tono altrimenti pacato. Completa i ritmi emozionali del film e infonde un senso di nostalgia e ritmo che ne mantiene vivace il ritmo.

Sebbene Mango non apra nuovi orizzonti narrativi, offre sufficiente bellezza paesaggistica, interpretazioni sentite e momenti spensierati da tenere gli spettatori coinvolti per tutti i suoi 96 minuti di durata. È un film che trasmette emozioni positive, che si affida alle convenzioni del genere ma lo fa con sincerità e fascino. Per gli amanti dei drammi romantici con un tocco europeo, Mango è una dolce e soleggiata fuga.

Millie Bobby Brown conferma che Enola Holmes 3 realizzerà una delle trame più importanti

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Con l’arrivo di Enola Holmes 3 su Netflix, la serie con protagonista Millie Bobby Brown porterà finalmente la trama principale a un livello superiore. Con il ritorno della star britannica nel ruolo della brillante detective per la terza volta, la trilogia è pronta a concludere uno degli archi narrativi sviluppati fin dal primo film.

Durante una nuova intervista con Collider, la Brown ha condiviso un entusiasmante aggiornamento su Enola Holmes 3. Pur sottolineando di essere “davvero, davvero entusiasta che la gente lo veda”, ha aggiunto: “Penso che sarà un’Enola Holmes molto diversa da quella che avete visto finora”.

Tuttavia, la Brown ha concluso la sua risposta dicendo: “Avete chiesto romanticismo, quindi vi daremo romanticismo”. Dato che il finale di Enola Holmes 2 li ha portati ad avvicinarsi, è naturale che il terzo capitolo li porti ancora più avanti nella loro storia d’amore.

Enola Holmes 3 è stato annunciato per la prima volta nel novembre 2024, quando Philip Barantini è stato scelto per dirigere il terzo capitolo, sostituendo così Harry Bradbeer, che ha diretto i primi due film. Jack Thorne, che ha scritto i film precedenti, è stato richiamato per l’ultimo seguito.

Le riprese principali di Enola Holmes 3 sono terminate il 27 giugno 2025, con il ritorno di diversi membri del cast dei precedenti capitoli. Nell’aprile 2025, Tudum ha annunciato ufficialmente che Henry Cavill, Louis Partridge, Helena Bonham Carter, Himesh Patel e Sharon Duncan-Brewster sarebbero tornati rispettivamente nei panni di Sherlock Holmes, Tewkesbury, Eudoria Holmes, il dottor John Watson e Moriarty.

Sebbene i dettagli della trama siano ancora segreti, secondo Deadline, in un articolo del 21 novembre 2024, il terzo film punta a essere più cupo e “un po’ più adulto”. Secondo le loro fonti, il regista ha proposto Enola Holmes 3 per fare ciò che Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è riuscito a fare per il franchise della Warner Bros.

Tudum ha anticipato la trama come segue: “L’avventura porta la detective Enola Holmes a Malta, dove i sogni personali e professionali si scontrano in un caso più intricato e insidioso di qualsiasi altro lei abbia mai affrontato prima”. Al momento, Netflix non ha ancora comunicato la data di uscita di Enola Holmes 3.

Predator: Badlands prepara il franchise alla prima Yautja femmina?

Sebbene un sequel di Predator: Badlands non sia ancora stato annunciato, le scene finali del film lasciano sicuramente spazio a un seguito, anticipando l’introduzione di un personaggio che rappresenta una novità assoluta per il franchise di Predator.

Dopo aver eliminato Tessa e il suo equipaggio di sintetici Weyland-Yutani, Dek, Thia e Bud si dirigono verso Yautja Prime, dove il giovane guerriero affronta il padre in un duello. Nonostante Njohrr usi ogni sporco trucco possibile, il suo figlioletto prevale e si guadagna il mantello, mentre Bud, ora molto più grande, sconfigge definitivamente il capo degli Yautja staccandogli la testa a morsi.

A questo punto, lo schermo sfuma in nero per la sigla, ma torniamo immediatamente a Yautja Prime, mentre Dek e il suo nuovo clan osservano una flotta di navi avvicinarsi in lontananza. Thia chiede chi potrebbe guidarli, e Dek risponde: “È mia madre”.

Sebbene abbiamo visto delle Predator donne nei fumetti e forse nel film d’animazione Killer of Killers (non sono state mostrate, ma ci saranno state sicuramente alcune donne in quella folla enorme), non sono ancora apparse in un film live-action. Non vediamo la madre di Dek, ma qualcosa ci dice che non si congratulerà con il figlio per la sua vittoria!

Durante un’intervista con Variety, il regista Dan Trachtenberg ha parlato del finale e di cosa potrebbe significare l’introduzione della madre di Dek per un potenziale sequel: “Ciò che adoro di quel finale è che funziona come un colpo di scena finale nella storia che abbiamo appena visto, ma crea anche un’aspettativa per qualcosa che trovo piuttosto groovy. Se dovessi andare avanti, non credo che sarebbe l’unica ragione, ma sarebbe un elemento molto interessante da includere.

La cosa fantastica è che ora abbiamo tutti questi personaggi interessanti, e chissà quale sarà il prossimo? Non sapevo che il prossimo sarebbe stato “Killer of Killers” o la storia di Dek, e poi abbiamo finito per fare entrambe le cose contemporaneamente. Ci sono molte porte aperte da attraversare in seguito, questo è certo.”

Cortesia Disney

Alcuni materiali dell’universo espanso descrivono le Yautja femmine come più dominanti e aggressive dei maschi, quindi sarà interessante vedere se un potenziale sequel di Badlands adotterà un approccio simile.

Per quanto riguarda la situazione attuale con un altro film, Trachtenberg ha un’idea di dove vorrebbe portare la storia, ma chiarisce che i piani potrebbero sempre cambiare. “Può tutto andare in fumo una volta che iniziamo a mettere nero su bianco le cose, ma ho guardato il più lontano possibile per sentirmi a mio agio con quello che sto facendo. Ogni film è un pensiero completo, non molto diverso dai primi film Marvel prima del primo film sugli Avengers, dove è come se fossero grandi film, e guarda caso, stavamo effettivamente preparando il terreno affinché le cose potessero unirsi in modo delizioso. Ma non era tipo, ‘Guarda come tutto è interconnesso all’improvviso!’ Quindi sto cercando di imparare questa lezione e di assicurarmi che tutti i film che realizziamo siano idee fantastiche per film a sé stanti.”

Predator: Badlands è diretto dal regista Dan Trachtenberg (Prey, 10 Cloverfield Lane) e segna l’attesissimo ritorno del franchise sul grande schermo con una storia che amplia e ridefinisce l’universo di Predator.

Ambientato nel futuro su un pianeta remoto e letale, Badlands segue un giovane Predator emarginato (interpretato dall’esordiente Dimitrius Schuster-Koloamatangi) che trova un’improbabile alleata in Thia (la candidata agli Emmy e ai Golden Globe Elle Fanning) mentre intraprende un viaggio pericoloso alla ricerca dell’avversario definitivo.

Ocean’s 14: l’aggiornamento conferma il ritorno del cattivo principale, con le riprese previste per il 2026

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Un aggiornamento su Ocean’s 14 conferma il ritorno di un cattivo chiave, dato che le riprese sono state fissate per il 2026. Nell’ottobre 2025, dopo anni di sviluppo, George Clooney ha annunciato che la Warner Bros. aveva ufficialmente approvato il budget per Ocean’s 14 e che le riprese sarebbero iniziate a breve. Tuttavia, non è chiaro quanti altri membri del cast originale torneranno.

Ora, durante un’intervista con The Wrap per la seconda stagione di Landman, Andy Garcia ha dichiarato che tornerà in Ocean’s 14, le cui riprese sono previste per il 2026. Garcia ha affermato che le riprese erano originariamente previste per gennaio 2026, ma hanno dovuto essere leggermente posticipate a causa di conflitti di programmazione. Brad Pitt dovrebbe terminare le riprese di The Adventures of Cliff Booth a gennaio 2026, il che potrebbe aver contribuito al ritardo.

Nell’ottobre 2025, George Clooney ha dichiarato che Ocean’s 14 avrebbe probabilmente iniziato le riprese nell’estate del 2026, anche se non è stata fissata una data precisa:

Abbiamo appena ottenuto l’approvazione del budget dalla Warner Brothers. Si tratta solo di programmazione, quindi dobbiamo solo fissare una data di inizio. Probabilmente inizieremo [le riprese] tra nove o dieci mesi… Brad [Pitt], Matt [Damon], Don [Cheadle] e Julia [Roberts]. Ieri sera ho cenato con Julia. Sono tutti ancora amici molto cari, quindi sarà divertente lavorare insieme.

Brad Pitt e George Clooney in Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco (2001)
© 2001 – Warner Bros. All rights reserved.

Andy Garcia ha interpretato l’antagonista Terry Benedict, proprietario dei tre casinò – il Bellagio, il Mirage e l’MGM Grand – derubati da Danny Ocean (George Clooney) e dalla sua banda in Ocean’s Eleven (2001). Il personaggio di Terry Benedict interpretato da Andy Garcia è tornato nei sequel Ocean’s Twelve (2004), in cui chiede alla banda di Danny Ocean di restituire il denaro rubato, e Ocean’s Thirteen (2007), in cui si unisce alla banda per aiutarli a sconfiggere il loro comune rivale, Willy Bank (Al Pacino).

Sebbene Steven Soderbergh abbia diretto la trilogia originale Ocean’s e Gary Ross abbia diretto lo spin-off tutto al femminile Ocean’s 8 (2018), David Leitch (Bullet Train, The Fall Guy) è stato ingaggiato per dirigere Ocean’s 14.

Oltre a Ocean’s 14, è in fase di sviluppo presso la Warner Bros. anche un Ocean’s prequel movie senza titolo, che vedrà come protagonisti Margot Robbie e Bradley Cooper e sarà diretto dal candidato all’Oscar Lee Issac Chung (Minari, Twisters).

Frankenstein di Guillermo Del Toro per Netflix stabilisce il record di pubblico su Rotten Tomatoes dai tempi di Il labirinto del fauno

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Il film Frankenstein di Guillermo del Toro ha stabilito un nuovo record su Rotten Tomatoes per la carriera acclamata del regista. Il suo impressionante curriculum include successi come Blade II, Hellboy, Il labirinto del fauno, Pacific Rim, La forma dell’acqua e Pinocchio. L’adattamento gotico moderno di Del Toro del classico racconto Frankenstein di Mary Shelley ha ricevuto recensioni estremamente positive dalla critica, con un punteggio dell’86% su Rotten Tomatoes.

Per quanto riguarda il punteggio del pubblico, Frankenstein ha aiutato la carriera del regista a raggiungere nuovi traguardi. Il Popcornmeter su Rotten Tomatoes è attualmente al 95%,il punteggio più alto mai ottenuto da un film di del Toro. Prima di questo, il suo film più apprezzato dal pubblico era stato Il labirinto del fauno con il 91%, seguito dal film vincitore dell’Oscar Pinocchio con il 90%.

Gli altri film di Del Toro che hanno ricevuto un’accoglienza prevalentemente positiva da parte degli spettatori sono La spina del diavolo (89%), Pacific Rim (77%), La forma dell’acqua (73%), Hellboy II: The Golden Army (71%), Cronos (69%), Blade II (68%), Nightmare Alley (68%) e Hellboy (66%). Mimic, attualmente al 37%, è l’unico film di del Toro a non aver ricevuto un punteggio del pubblico superiore al 50%.

Tuttavia, se si considerano anche le sue serie TV, Frankenstein non è il progetto di del Toro con il miglior punteggio complessivo del pubblico. Questo onore spetta a Trollhunters: Tales of Arcadia, che ha un punteggio del 96%, seguito da Wizards: Tales of Arcadia con il 92%. Le altre serie da lui create sono 3Below: Tales of Arcadia (83%), The Strain (79%) e Cabinet of Curiosities (72%).

Con grandi elogi da parte della critica e del pubblico, Frankenstein ha avuto un ottimo inizio dopo la sua uscita il 7 novembre su Netflix. A ottobre, il film ha avuto una distribuzione limitata nelle sale, dove ha incassato 422.705 dollari al botteghino.

Non è solo il punteggio del pubblico a decretare il successo di Frankenstein. Il film è in cima alla classifica dei 10 film più visti su Netflix negli Stati Uniti, aggiornata all’11 novembre. Anche KPop Demon Hunters, Tyler Perry’s A Madea Christmas, Wanted Man, The Hangover, The Hangover Part II, Fatman, The Hangover Part III, Bride Wars e Turbo sono nella Top 10.

Frankenstein è disponibile sulla piattaforma di streaming solo da cinque giorni, ma una volta che Netflix pubblicherà le classifiche dei film globali e statunitensi della scorsa settimana, è molto probabile che il nuovo film di del Toro sarà nella Top 10 anche lì.

Oscar Isaac interpreta Victor Frankenstein, con Jacob Elordi nel ruolo della Creatura, mentre del Toro reinterpreta la classica storia dell’orrore. Il cast di Frankenstein include anche Mia Goth, Felix Kammerer, Christoph Waltz, David Bradley, Lars Mikkelsen, Charles Dance, Kyle Gatehouse, Lauren Collins, Sofia Galasso, Ralph Ineson e Burn Gorman.

Frankenstein ha già vinto diversi premi, tra cui quelli dei festival cinematografici per Isaac (Savannah Film Festival), Elordi (Santa Barbara International Film Festival), la costumista Kate Hawley (Middleburg Film Festival) e il film in generale (San Francisco International Film Festival e Venice International Film Festival).

Del Toro esplora regolarmente l’horror e il fantasy dark con i suoi film, quindi Frankenstein si inserisce perfettamente nella sua filmografia. Il regista, sceneggiatore e produttore ha un altro successo tra le mani e il pubblico lo sta ricoprendo delle lodi che merita.

Sabrina Carpenter protagonista di un Alice in Wonderland versione musical

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Dopo l’enorme successo di Wicked, la Universal punta su un altro classico, questa volta con Sabrina Carpenter nel ruolo della protagonista. La carriera musicale della cantante è esplosa negli ultimi anni con successi come “Espresso”, ma ha iniziato come attrice, con il ruolo di Girl Meets World, il sequel della serie Boy Meets World. La Universal sta dunque ora sviluppando un film musicale con Carpenter ispirato ad Alice in Wonderland.

La cantante e attrice avrà anche un ruolo dietro le quinte come produttrice. La regista di Hustlers, Lorene Scafaria, ha invece già firmato come regista e sceneggiatrice. La Universal non è però l’unico legame con Wicked che ha il prossimo Alice in Wonderland. Marc Platt, che ha prodotto Wicked a Broadway e gli adattamenti cinematografici, sarà uno dei produttori del prossimo film insieme a Leslie Morgenstein ed Elysa Koplovitz Dutton.

Altri dirigenti coinvolti nel progetto sono Ryan Jones e Jacqueline Garell della Universal e Katie McNicol della Mark Platt Productions. Sebbene il ruolo della Carpenter nel film Alice in Wonderland non sia ancora stato rivelato, la possibilità più probabile è che interpreti il personaggio principale di Alice. L’anno scorso ha tenuto una serie di incontri con la Universal per presentare le sue idee per il film, considerato un progetto appassionante.

Alice in Wonderland torna al cinema con Sabrina Carpenter

L’iconica storia di Alice e del suo viaggio nella tana del bianconiglio e in un surreale paese delle meraviglie è iniziata con la pubblicazione del romanzo di Lewis Carroll del 1865 Alice in Wonderland, che è stato adattato in un film d’animazione dalla Disney nel 1951. Il sequel del romanzo di Carroll, Attraverso lo specchio e ciò che Alice vi trovò, è stato pubblicato nel 1871.

Quasi 60 anni dopo il successo del film d’animazione, la Disney è tornata nella tana del bianconiglio per creare un remake live-action con l’aiuto dell’iconico regista Tim Burton. Mia Wasikowska ha interpretato Alice e Johnny Depp il Cappellaio Matto. Il sequel, Alice attraverso lo specchio, è uscito sei anni dopo.

Anche se gli adattamenti più noti di Alice in Wonderland sono stati realizzati dalla Disney, la storia è di dominio pubblico, quindi qualsiasi studio può creare la propria versione, come sta facendo la Universal dopo che Wicked ha incassato 756,4 milioni di dollari al botteghino con un budget di 150 milioni. Il film ha ottenuto l’88% su Rotten Tomatoes e ha vinto l’Oscar per i migliori costumi e la migliore scenografia, oltre al Golden Globe per i migliori risultati cinematografici e al botteghino.

L’attesissimo sequel, Wicked – Parte 2, uscirà nelle sale il 21 novembre per concludere la storia di Elphaba (Cynthia Erivo) e Glinda (Ariana Grande) che Gregory Maguire ha creato per il romanzo Wicked, trasformato in un musical di Broadway. Il libro è basato sul mondo di Oz che L. Frank Baum ha introdotto nel suo romanzo Il meraviglioso mago di Oz. Ciò è stato possibile perché, come Alice in Wonderland, anche Il Mago di Oz è di dominio pubblico.

Mattel: Phil Johnston svela la prossima grande avventura per famiglie in cantiere

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Mattel ha vissuto un vero e proprio fenomeno culturale attraverso il cinema nel 2023 con l’uscita di Barbie di Greta Gerwig, e da allora si è parlato molto di quale sarà la prossima grande avventura cinematografica dell’azienda produttrice di giocattoli. Mattel Studios, Sony Pictures ed Escape Artists hanno ora confermato che è in arrivo un film live-action su View-Master.

Il film della Mattel, ispirato al suo famoso giocattolo stereoscopico, sarà scritto dal regista candidato all’Oscar Phil Johnston (Wreck-It-Ralph, Zootopia). Questa notizia arriva mentre il film Masters of the Universe di Mattel ed Escape Artists è previsto per il 5 giugno 2026, con Nicholas Galitzine nel ruolo di He-Man, Camila Mendes in quello di Teela e Idris Elba in quello di Duncan/Man-At-Arms.

La trama che ruoterà attorno al View-Master è ancora segreta, ma lo studio afferma che “il film sarà un’avventura per tutta la famiglia”. Tom McNulty e Arturo Thur de Koós supervisioneranno View-Master per Mattel Studios, con Barbie‘s Robbie Brenner come produttore per Mattel, insieme a Todd Black, Jason Blumenthal, Steve Tisch e Tony Shaw come produttori per Escape Artists.

Johnston ha dichiarato: “Il View-Master era uno dei miei giocattoli preferiti quando ero bambino (e lo è ancora), perché mi dava la possibilità di esplorare mondi lontani senza mai uscire dalla mia stanza. […] Voglio portare sul grande schermo la meraviglia che provavo da bambino negli anni ’80, e lavorare con Mattel, Sony ed Escape Artists mi sta dando la possibilità di farlo.

Qualunque dubbio possa avere il pubblico su un film dedicato a View-Master, Mattel ha dimostrato di essere una forza da non sottovalutare nel mondo del cinema. Barbie ha incassato 1,45 miliardi di dollari in tutto il mondo ed è stato nominato per otto Oscar. L’unico errore che lo studio potrebbe commettere è quello di non trovare uno sceneggiatore in grado di creare una storia significativa attorno a questo giocattolo, e l’esperienza di Johnston suggerisce che lui sia una scelta azzeccata.

Nel frattempo, Mattel sta anche sviluppando un film live-action Polly Pocket in collaborazione con Hello Sunshine di Reese Witherspoon, e Brenner è di nuovo il produttore. Con Lily Collins nel cast, questo film è più ovviamente il successore di Barbie, ma un quadro più chiaro del film View-Master emergerà una volta confermati il regista e il cast.

Tra i diversi film in uscita che sperano di sostituire Barbie, View-Master è in qualche modo inaspettato. Ma come tutti questi progetti, il film dovrà affrontare una dura battaglia per dimostrare di essere all’altezza degli standard elevati che lo studio si è prefissato. View-Master non ha ancora una data di uscita, ma potremmo vederlo nei prossimi due anni.

Apple conclude un accordo milionario per l’adattamento cinematografico di un romanzo di fantascienza che non è ancora stato pubblicato

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Apple Original Films ha confermato un accordo a sei cifre per l’adattamento cinematografico di un romanzo di fantascienza che non è ancora stato pubblicato. Negli ultimi anni, le produzioni cinematografiche di Apple hanno incluso una serie di film di alto profilo. Tra questi figurano Napoleon di Ridley Scott nel 2023 e la co-distribuzione del film acclamato dalla critica F1 all’inizio di quest’anno.

Ora, Deadline riporta che Apple Original Films ha acquisito il manoscritto di Fallen Astronaut di J S Mayank e David Carlyle, un romanzo di fantascienza che non è ancora stato pubblicato. Apple ha concluso un accordo a sei cifre per il libro, con l’adattamento prodotto da Scott Glassgold della 1201 Films. Gli autori Mayank e Carlyle saranno anche produttori esecutivi.

Sebbene i dettagli esatti del libro non siano ancora stati rivelati, il rapporto lo descrive come “un concetto tecnologicamente avanzato”, con particolare attenzione alla realtà virtuale. Considerando l’ingresso di Apple nel mercato della realtà virtuale con il suo esclusivo Apple Vision Pro, è logico che il marchio voglia produrre un film associato a questo concetto.

Sebbene Apple non abbia rilasciato alcuna dichiarazione in merito all’accordo al momento della stesura di questo articolo, gli autori del libro hanno già dato prova di sé in altri ambiti creativi. Mayank è noto soprattutto per aver venduto pilot televisivi a varie reti, tra cui la serie drammatica Peculiar. Ha anche collaborato con Netflix scrivendo The Fame Game e sta co-scrivendo un adattamento cinematografico di Man’s Search for Meaning di Viktor Frankl.

Carlyle sta attualmente lavorando a The Conundrum, un lungometraggio di cui è sceneggiatore. The Fallen Astronaut non è l’unico lavoro che ha realizzato con Mayank: i due hanno collaborato alla miniserie America 2.0 e hanno scritto insieme il cortometraggio horror thriller del 2024 Surveillance, con Rahul Rai. I precedenti lavori della coppia dimostrano perché collaborare con Apple sia il passo logico successivo.

Apple non è nuova alla fantascienza, essendo questo genere un elemento centrale della programmazione di Apple TV+. Tra questi figurano la pluripremiata Severance e la acclamata dalla critica Pluribus, guidata dal creatore di Breaking Bad, Vince Gilligan. Data la loro profonda conoscenza del genere, è logico che The Fallen Astronaut entri a far parte della loro prossima programmazione.

Poiché il libro non è ancora stato pubblicato e i dettagli della pubblicazione non sono stati ancora resi noti, non è chiaro se The Fallen Astronaut sarà sugli scaffali prima o dopo l’uscita del film. Ma dato che Apple ha appena acquisito il film, tutto può succedere nel lungo periodo. Per ora, la storia di fantascienza è una delle tante che si aggiungono alla lista dei progetti futuri.

Stranger Things: la stagione 3 avrebbe dovuto uccidere un personaggio amatissimo dai fan

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I creatori di Stranger Things, i fratelli Duffer, hanno rivelato i loro piani per uccidere un paio di personaggi amati dai fan nelle prime stagioni. In un’intervista con Entertainment Weekly, Matt e Ross Duffer hanno parlato dell’ultima stagione di Stranger Things, che inizierà a fine novembre, e delle loro trame passate, che alla fine sono state cancellate. Matt ha parlato del piano iniziale di uccidere un personaggio principale e ha dichiarato:

“Hopper alla fine della terza stagione. Credo che la morte lo abbia sfiorato. C’era una versione in cui moriva alla fine della terza stagione. È passato un po’ di tempo da quando ne abbiamo parlato, ma credo che sia stato lui quello che è andato più vicino alla morte.”

Alla fine della terza stagione, Jim Hopper (interpretato da David Harbour) sembra essere stato ucciso in una gigantesca esplosione nello Starcourt Mall, in un laboratorio russo nascosto. Tuttavia, i fan sono rimasti scioccati nel vedere Hopper vivo all’inizio della quarta stagione e tenuto prigioniero in un campo russo.

David Harbour film

Ross ha commentato la decisione di mantenere in vita Hopper e ha affermato che “sarebbe stato molto facile ucciderlo”, commenta Ross, “ma Hopper doveva ancora crescere. Non avevamo ancora finito la sua storia. Per noi è importante riuscire a finire le storie che vogliamo finire e non limitarci a uccidere le persone solo per scioccare.”

Un altro personaggio principale che i fratelli Duffer hanno preso in considerazione di uccidere è stato l’amato dai fan Steve “The Hair” Harrington (interpretato da Joe Keery), e ha detto che è stato “vicino” per il personaggio, dato che è stato quasi ucciso nella prima stagione. A Keery va il merito di aver fatto innamorare praticamente tutti del suo personaggio, compresi i fratelli Duffer che infatti spiegano che “se non ci fosse piaciuto Joe Keery, Steve se ne sarebbe andato.”

Matt e Ross hanno dichiarato che “parlano sempre” di uccidere i personaggi principali con gli sceneggiatori. Ma hanno dichiarato: “Ciò che spesso ci frena è dover parlare delle ripercussioni. Questa è una pura ipotesi: uccidi Mike. Rende la serie piuttosto deprimente e cupa, e finisce per essere tutto incentrato su questo. Anche questi personaggi secondari come Eddie [Joseph Quinn], Bob [Sean Astin] o Barb [Shannon Purser], ovviamente, hanno ripercussioni davvero durature sui nostri personaggi.”

L’ultima stagione di Stranger Things inizierà con l’uscita del Volume 1 su Netflix il 26 novembre, seguita dal Volume 2 il 25 dicembre, e l’episodio finale debutterà il 31 dicembre sulla piattaforma di streaming, ma anche in alcuni cinema selezionati.

Super Mario Galaxy svela il nuovo look di Yoshi e anticipa altri due amati personaggi nel sequel

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Il film Super Mario Galaxy ha rivelato un nuovo look di Yoshi e anticipa l’arrivo di altri due amati personaggi nel sequel in uscita. La trama del film Super Mario Galaxy vedrà Mario tornare per una nuova avventura, questa volta ispirata ai giochi Super Mario Galaxy di Nintendo. Il trailer dovrebbe arrivare domani alle 9:00 ET.

Ora, IGN ha pubblicato le immagini di una confezione trapelata di biscotti Pillsbury Yoshi a forma di uovo, che offrono un primo sguardo a Yoshi nel film The Super Mario Galaxy. La parte anteriore e posteriore della confezione mostrano anche l’Osservatorio Comet, il luogo in cui risiede Rosalina nei giochi Super Mario Galaxy. È un forte indizio che lei apparirà nel sequel.

Inoltre, il retro della confezione include una mappa stellare che collega vari pianeti, molti dei quali sembrano luoghi familiari dei giochi. Mario e Yoshi sono visibili anche nell’angolo in alto a destra nella loro classica posa dalla copertina di Super Mario Galaxy 2. È presente anche un graffito di Bowser Jr., che conferma la sua apparizione nel film.

Per vedere il design di Yoshi e gli indizi su Rosalina e Bowser Jr., date un’occhiata alle immagini della confezione dei biscotti Pillsbury qui sotto:

La scena post-crediti del film Super Mario Bros. ha offerto un primo sguardo a Yoshi che nasce dal suo uovo a Brooklyn, confermando la sua apparizione nel prossimo sequel. Solo nel settembre 2025 è stato rivelato ufficialmente il titolo del sequel. Tuttavia, questa confezione Pillsbury ha offerto maggiori dettagli su cosa aspettarsi dal film quando uscirà.

Non solo Mario lavorerà con Yoshi, come nel secondo gioco della sotto-serie, ma sembra che apparirà anche Rosalina. Nei giochi Super Mario Galaxy, Rosalina è la Guardiana delle Stelle, che protegge i Luma. Nel primo gioco, chiede l’aiuto di Mario dopo che Bowser ha rubato le Power Stars e le Grand Stars del Grand Observatory.

Per quanto riguarda Bowser Jr., è apparso per la prima volta in Super Mario Sunshine, ma compare in entrambi i giochi Super Mario Galaxy. Ha un ruolo più importante in Super Mario Galaxy 2, dove compare frequentemente dopo che Bowser rapisce la Principessa Peach e la porta nello spazio. La comparsa dei suoi graffiti indica che potrebbe avere un ruolo simile nel film.

Con due nuovi personaggi della serie confermati, oltre a un’anteprima dell’accuratezza di Yoshi, The Super Mario Galaxy – Il film si preannuncia come un’altra avventura ricca di easter egg nel mondo di Mario. La confezione Pillsbury promette anche un’avventura attraverso più pianeti, che potrebbe contenere ancora più riferimenti alla duologia di videogiochi.

Una mamma per amica: Jared Padalecki sceglie chi è stato il miglior fidanzato di Rory nel grande dibattito sulla serie TV

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Sono passati 25 anni dall’uscita della commedia drammatica Una mamma per amica (Gilmore Girls), e l’argomento che continua a far discutere tutti è con chi avrebbe dovuto finire Rory Gilmore (interpretata da Alexis Bledel).

In un’intervista con People, Jared Padalecki, noto per aver interpretato il primo fidanzato di Rory, Dean Forester, e Matt Czuchry, che ha interpretato il suo fidanzato del college Logan Huntzburger, hanno finalmente rivelato chi secondo loro era il fidanzato migliore per Rory.

Padalecki: “Io tifo per Jess, è divertente. Conoscendo la serie e avendo un’idea di dove fosse Rory nella sua vita. Erano tutti imperfetti, chiariamoci. Beh, direi che Dean era imperfetto. Avevano tutti i loro problemi, ma oggi tifo per Jess”.

Czuchry: “La mia opinione è cambiata nel corso del tempo. Penso che ora, dato che abbiamo avuto quella parte su Netflix che tornava indietro nel tempo e abbiamo avuto anche quell’altro aspetto, che è stato fantastico, è stato molto divertente, ma penso che se lui cambiasse vita, allora potrei vedere Logan tornare e stare con Rory. Si troverebbe in una situazione completamente diversa nella sua vita”.

Jess (interpretato da Milo Ventimiglia), Dean e Logan hanno tutti desiderato la protagonista mentre lei affrontava gli alti e bassi della vita insieme a sua madre, Lorelai Gilmore (interpretata da Lauren Graham). La serie è durata sette stagioni, compreso lo spin-off di Netflix Gilmore Girls: A Year in the Life.

Il duo madre-figlia Lorelai e Rory è presente in tutta la serie, dove il loro legame viene messo alla prova, ma alla fine rimane indissolubile. Creata da Amy Sherman-Palladino, la serie ha avuto una rinascita da quando è arrivata su servizi di streaming come Netflix, portando una nuova generazione a trovare gioia e umorismo nella stravagante città di Stars Hollow.

Czuchry e Padalecki riflettono sul successo della serie e sul motivo per cui credono che Gilmore Girls sia ancora popolare dopo 25 anni. Czuchry afferma: “È semplicemente incredibile che dopo tutto questo tempo siamo ancora qui e ne parliamo con tutte le generazioni che hanno guardato la serie. È semplicemente bellissimo far parte di quella storia.”

Padalecki riflette sull’incontro con i suoi colleghi del cast, tra cui Czuchry, quando il suo personaggio è arrivato sul set nella quinta stagione. “Mi piacerebbe dire che mi è sembrato un cambio della guardia, ma penso che Rory [interpretata da Alexis Bledel] avesse già rotto con Dean. Sapevo che era in buone mani”, ha affermato.

Gilmore Girls è attualmente disponibile in streaming su Netflix.

Ana de Armas in trattative per unirsi al film con Cameron Diaz

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Ana de Armas sta entrando nella fase finale delle trattative per partecipare al prossimo film con Cameron Diaz. L’ultimo ruolo di successo di De Armas è stato nel film Ballerina, spin-off di John Wick, uscito nelle sale il 6 giugno. Ha anche recitato al fianco di Sydney Sweeney e Vanessa Kirby in Eden, presentato in anteprima al Toronto International Film Festival 2024 e uscito negli Stati Uniti il 22 agosto 2025.

Secondo Deadline, la De Armas è ora in trattative finali per partecipare al film Reenactment del regista Grant Singer. Non sono ancora stati rivelati dettagli sulla trama del film, ma Diaz e Benicio del Toro sono già stati scritturati. La produzione inizierà presto a Los Angeles e il produttore Patrick Wachsberger della 193 venderà il progetto all’American Film Market di questa settimana.

Reenactment è il secondo lungometraggio diretto da Singer, che in passato si è occupato principalmente di video musicali e spot pubblicitari. In precedenza ha diretto video musicali per Taylor Swift, The Weeknd, Ariana Grande, Lorde, Camila Cabello e Travis Scott. Il primo lungometraggio di Singer, Reptile, era un thriller poliziesco che è diventato un grande successo in streaming su Netflix.

Anche in questo film recitava del Toro, e l’attore e il regista hanno scritto la sceneggiatura insieme a Benjamin Brewer. La Black Label Media, che ha prodotto Reptile, sta producendo anche Reenactment. Come altro film in uscita con Cameron Diaz, Reenactment segna il suo ritorno alla recitazione dopo una pausa di 10 anni dal mondo del cinema.

Il ritorno della Diaz è iniziato con la commedia d’azione di Netflix Back in Action, dove ha ritrovato il suo ex co-protagonista Jamie Foxx. Quello è diventato il settimo film in lingua inglese più visto di sempre sulla piattaforma, con 147,2 milioni di visualizzazioni.

La Diaz ha anche completato le riprese del film commedia dark di Jonah Hill Outcome e recita in un altro film commedia d’azione di Netflix, Bad Day. Il suo prossimo ruolo più importante in uscita è quello in Shrek 5, dove riprenderà il ruolo di Fiona. Il tanto atteso sequel uscirà il 30 giugno 2027.

Per quanto riguarda del Toro, la notizia del suo casting in Reenactment arriva dopo che la sua interpretazione ha ricevuto recensioni stellari in Una battaglia dopo l’altra di Paul Thomas Anderson. Con Ana de Armas in fase di trattative finali per entrare nel cast di Reenactment e il film che entrerà presto in produzione, probabilmente non passerà molto tempo prima che vengano rivelati i dettagli della trama e il genere del progetto.

Vince Gilligan spiega perché i titoli di coda di Pluribus terminano con “Questo show è stato realizzato da esseri umani”

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Il creatore di Breaking Bad, Vince Gilligan, ha spiegato il motivo del messaggio che appare alla fine di Pluribus. La nuova serie drammatica di fantascienza di Apple TV si svolge ad Albuquerque, nel New Mexico, e segue Carol (Rhea Seehorn), la persona più infelice del pianeta, che deve salvare il mondo da un virus globale che ha reso tutti inesorabilmente ottimisti.

Quando scorrono i titoli di coda di ogni episodio, gli spettatori si trovano davanti a una breve ma significativa affermazione: “Questo show è stato realizzato da esseri umani.” Parlando con Variety, Gilligan ha spiegato l’intento dietro questo messaggio e la sua posizione sull’intelligenza artificiale. Il creatore di Better Call Saul non ha usato mezzi termini, definendo l’IA “la macchina di plagio più costosa ed energivora del mondo.”

Conosciuto per le sue storie incentrate sull’uomo, sul conflitto morale e sull’emozione, lo scetticismo di Gilligan non sorprende: riflette infatti la preoccupazione più ampia che molti artisti provano per la crescente presenza dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’arte.
Ecco le parole di Gilligan:

Odio l’intelligenza artificiale. L’IA è la macchina di plagio più costosa ed energivora del mondo. Penso che ci sia un’altissima probabilità che sia tutta una montatura. È fondamentalmente un gruppo di centimiliardari il cui più grande obiettivo nella vita è diventare i primi trilionari del mondo. Credo che stiano vendendo aria fritta.

Il creatore ha poi chiarito che non teme che l’intelligenza artificiale possa sostituire la creatività umana, poiché semplicemente non crede che le macchine possano creare significato:

“Il mio fornetto elettrico non diventa improvvisamente Thomas Keller solo perché mi scalda una pizza deliziosa,” ha detto Gilligan.

Il suo scetticismo non deriva solo dai limiti creativi della tecnologia, ma anche dalle sue potenziali conseguenze morali, poiché ammette che la sua mente “freme” di fronte alla minaccia che l’IA possa svilupparsi fino a diventare “una vera entità senziente, dotata di un’anima e quindi di una propria identità.” Ecco il resto delle sue riflessioni:

[…] Se mai dovessero arrivare a questo punto, allora tutta la discussione sulla schiavitù dovrebbe tornare al centro della conversazione. Questi trilionari vorranno guadagnare da qualcosa che ormai è cosciente. allora sarà uno schiavo? A quel punto sarebbe un essere veramente senziente, e questi stronzi della Silicon Valley lo monetizzeranno contro la sua stessa volontà, giusto? Ecco la storia che scriverei. Ma è già stata raccontata fino alla nausea.

Le sue parole mettono in luce un dibattito sempre più acceso tra i cineasti sull’autenticità nell’era dello streaming, in cui i progressi tecnologici spesso finiscono per oscurare l’intento creativo — come nel caso della decisione di Coca-Cola di usare l’intelligenza artificiale generativa per realizzare le proprie pubblicità natalizie negli ultimi due anni.

Il messaggio di Gilligan, “made by humans”, suona quindi più come una dichiarazione d’intenti che come una protesta, ricordando al pubblico che Pluribus è stata concepita da persone reali, capaci di portare vere emozioni nel proprio lavoro.

Pluribus ha come protagonista Rhea Seehorn, che si riunisce con Gilligan dopo la sua interpretazione nominata agli Emmy in Better Call Saul. La sua rappresentazione di una donna moralmente conflittuale in un futuro corrotto ha già ricevuto ampi consensi, con la critica che l’ha definita “il cuore emotivo della serie.”

La collaborazione tra Seehorn e Gilligan rimane una delle più riuscite della televisione moderna, con la loro intesa che continua a esaltare la drammaticità centrata sui personaggi in un’epoca spesso dominata dalla sovrastimolazione visiva.

Oltre al suo contenuto riflessivo, Pluribus è già diventata un successo per Apple TV. La serie ha debuttato con ottimi ascolti e recensioni entusiaste, elogiata per la scrittura e la profondità tematica. Il suo esordio segna la transizione di Gilligan dal realismo crudo alla fantascienza filosofica, un cambiamento di genere che però resta perfettamente coerente con il suo interesse per la natura umana.

La frase finale di Pluribus è già diventata oggetto di discussione online, alimentando conversazioni sui progetti guidati dall’intelligenza artificiale e sull’autenticità. La semplice decisione di Gilligan di aggiungere quel messaggio funge sia da dichiarazione creativa sia da promemoria: la migliore arte è fatta dagli esseri umani, e anche nei mondi più avanzati emozione ed empatia non possono essere automatizzate.

The Rookie – Stagione 8 riceve un aggiornamento rassicurante sull’uscita

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Dopo la lunga attesa per i nuovi episodi, la stagione 8 di The Rookie riceve alcune notizie positive sulla programmazione. The Rookie stagione 8 è in arrivo, con il suo ritorno su ABC fissato per martedì 6 gennaio 2026 alle 22:00 ET. La nuova puntata aprirà nuovi orizzonti per la longeva serie procedurale, con Nolan e Bailey all’estero in un seguito al finale della stagione 7 andato in onda a maggio.

Nell’ambito della newsletter Matt’s Inside Line, il giornalista Matt Webb Mitovich ha rivelato che sia l’ottava stagione di The Rookie che la quarta stagione di Will Trent andranno in onda senza interruzioni tra un episodio e l’altro, salvo occasioni speciali come i discorsi sullo stato dell’Unione o impreviste sostituzioni di programmazione. Questo seguirebbe lo stesso programma seguito per la settima stagione. La quarta stagione di Will Trent debutterà la stessa sera, alle 20:00 ET, seguita dal ritorno della seconda stagione di High Potential.

I prossimi episodi riprenderanno dopo il finale della settima stagione di The Rookie. Monica (Bridget Regan) provoca Nolan e la squadra passando loro davanti. Sembra sicura di sé, chiedendo persino a Nolan se gli manca. L’antagonista ricorrente è al centro della premiere dell’ottava stagione, mentre Nolan e Bailey sono a Praga, la capitale della Repubblica Ceca, apparentemente per arrestare Monica.

Oltre al fatto che alcuni membri del cast e della troupe hanno girato a Praga, c’è anche la questione della coppia Tim e Lucy, molto amata dai fan. Il creatore della serie Alexi Hawley ha anticipato che la coppia conosciuta come Chenford ritroverà la strada per tornare insieme. Ma potrebbero ancora trovarsi ad affrontare un percorso accidentato, soprattutto quando si tratterà della fase successiva della loro relazione.

Anche il cast di The Rookie è pronto a tornare, compresi Nathan Fillion, Mekia Cox, Alyssa Diaz, Richard T. Jones, Melissa O’Neil, Eric Winter, Jenna Dewan, Shawn Ashmore e Lisseth Chavez. Deric Augustine, che si è unito alla serie nella settima stagione nel ruolo del nuovo arrivato Miles, è stato promosso a personaggio fisso dopo aver condiviso diverse scene di rilievo con Tim Bradford, interpretato da Winter.

È previsto anche uno spin-off, intitolato The Rookie: North. Il progetto è ancora in fase di sviluppo alla ABC, anche se non è stato ancora scelto l’attore protagonista per il potenziale prossimo capitolo della longeva serie. L’annuncio è previsto nei prossimi mesi. Almeno nel caso di The Rookie, però, la serie continuerà senza interruzioni.

Millie Bobby Brown conferma che il finale di Stranger Things evita una delle principali critiche rivolte ai finali delle serie TV

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Stranger Things sta volgendo al termine e molti temono che la serie Netflix possa cadere vittima della maledizione dei finali deludenti delle serie TV.

In un’intervista con ScreenRant, Millie Bobby Brown, Noah Schnapp e Shawn Levy hanno parlato dell’attesissimo finale. La Brown ha dichiarato: “Ho molte domande e dopo l’ultima lettura del copione ho trovato le risposte a tutte. Quindi, penso di essere davvero entusiasta che il pubblico possa vederlo“. Il regista e produttore esecutivo Levy ha aggiunto:

”Ci sono così tante domande senza risposta, ma per fortuna abbiamo degli showrunner creativi che hanno davvero a cuore la soddisfazione del pubblico e non lasciano domande fondamentali senza risposta. Perché le serie che lo hanno fatto, come sappiamo, possono lasciarci insoddisfatti in un modo che non dimenticheremo mai. Ma un finale fantastico, un gran finale? Anche quello è qualcosa che non dimenticheremo mai“.

Schnapp, noto per aver interpretato Will Byers, ha dichiarato: ”Ero solo curioso di sapere perché Will fosse stato rapito e quale fosse il suo legame… Ma vedremo le risposte.” Brown, nota per aver interpretato Eleven nella serie fantascientifica di successo, ha chiarito che i fan otterranno le risposte a tutte le domande che si sono posti.

Sono passati quasi 10 anni da quando Stranger Things è stato pubblicato su Netflix. Con tante teorie e domande che circolano, è difficile scoprire cosa i creatori The Duffer Brothers potrebbero aver pianificato per gli abitanti di Hawkins, Indiana.

Il personaggio di Schnapp, Will, è stato al centro della prima stagione e nel trailer della quinta stagione, così come nei primi cinque minuti della stagione finale, viene mostrato mentre viene braccato dal principale antagonista della serie, Vecna/Henry (interpretato da Jamie Campbell Bower). Per molti non è ancora chiaro perché sia stato preso di mira, ma nella seconda stagione è stato rivelato che era una “spia” di Vecna.

Eleven è un personaggio superpotente con poteri telecinetici che può sconfiggere Vecna grazie alle loro forze simili. Tuttavia, non è chiaro se il controllo di Vecna su Will possa essere la kryptonite necessaria per sconfiggere Eleven, così come la sua famiglia e i suoi amici. Tuttavia, i poteri di Eleven sono cresciuti in modo significativo dopo essere stata tenuta dal dottor Brenner in una struttura segreta.

I finali delle serie TV sono spesso deludenti, poco entusiasmanti e incapaci di affrontare alcuni dei principali punti di contesa tra i fan. Mentre molti sono entusiasti di vedere cosa potrebbe accadere nell’episodio finale, può anche essere scoraggiante chiedersi se questa serie Netflix sarà un’altra delusione.

Fortunatamente, i suoi protagonisti e creatori sono entusiasti del finale dei loro personaggi, tra cui Finn Wolfhard, noto per aver interpretato Mike Wheeler, che ha dichiarato che “è finita nel miglior modo possibile, per quanto riguarda il mio personaggio”.

Stranger Things – Stagione 5 uscirà su Netflix il 26 novembre, seguito dal Volume 2 il 25 dicembre e dall’episodio finale in anteprima il 31 dicembre su Netflix e in alcuni cinema selezionati.

Ryan Murphy: il bilancio di alla Disney peggiora, la serie horror della FX sembra essere stata cancellata dopo una sola stagione

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Il curriculum di Ryan Murphy alla Disney subisce un altro colpo, dato che Grotesquerie sembra essere stato cancellato dopo una sola stagione. Debuttata nel settembre 2024 su FX, di proprietà della Disney, la serie horror era incentrata sul detective Lois Tryon (Niecy Nash-Betts). Con i propri problemi personali che è riluttante ad affrontare, Tryon deve collaborare con una suora locale per scoprire la verità su una serie di crimini orribili.

Co-creata da Murphy, Jon Robin Baitz e Joe Baken, il cast di Grotesquerie comprendeva anche Nicholas Alexander Chavez, Micaela Diamond, Raven Goodwin e Lesley Manville, con il giocatore della NFL Travis Kelce in un ruolo ricorrente. Sebbene la serie horror abbia ricevuto alcune recensioni positive, in particolare per la performance della protagonista Nash-Betts, non ci sono notizie sul futuro dello show.

Scrivendo per la sua newsletter su Puck, il giornalista Matt Belloni ha fornito un breve aggiornamento sui risultati ottenuti da Murphy da quando il prolifico produttore esecutivo ha lasciato Netflix ed è tornato alla Disney nel 2023. Si dice che Grotesquerie sia “una cosa sola”. Questo nonostante le discussioni sul rinnovo della serie e il modo in cui la storia è stata lasciata, che lascia spazio a un seguito.

Il finale di Grotesquerie lascia senza risposta una domanda importante. Insieme alle dichiarazioni positive del cast e della troupe, ha dato credito alle possibilità di un rinnovo per la seconda stagione. Più in generale, Belloni fornisce la sua valutazione sul perché il ritorno di Murphy alla Disney non sia stato un successo strepitoso. Su ABC e Hulu, entrambe di proprietà della Disney, Mid-Century Modern e Doctor Odyssey sono state cancellate dopo una sola stagione. La nuova puntata di Feud e il debutto di American Sports Story su FX non hanno ottenuto alcuna nomination importante agli Emmy, mentre il destino di 9-1-1: Nashville della ABC è ancora incerto.

La maggiore attenzione riservata alla produzione di Murphy arriva dopo le critiche che All’s Fair, con Kim Kardashian, ha ricevuto dalla critica. Attualmente al 4% su Rotten Tomatoes, il legal drama del trio Murphy, Baitz e Baken è stato definito “il peggior show di sempre”. Tuttavia, ha attirato un pubblico di 3,2 milioni di spettatori nei primi giorni dopo il suo lancio, diventando la più grande premiere di Hulu degli ultimi tre anni.

All’s Fair ha pubblicamente accettato le recensioni negative, con alcuni spettatori che ammettono di apprezzare la serie proprio per la sua qualità approssimativa. Potrebbe benissimo essere una strategia vincente, anche se ciò non sarà del tutto evidente fino a quando il finale della prima stagione del legal drama non darà un quadro più chiaro della sua capacità di mantenere lo slancio del motto “tutta la pubblicità è buona pubblicità”. Almeno per la Grotesquerie – stagione 2, però, questo non sembra essere nelle carte.

Il reboot di Harry Potter cambia le uniformi delle case di Hogwarts, mentre le foto dal set rivelano il primo look di Draco Malfoy

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Le foto dal set di Harry Potter hanno rivelato un primo sguardo a Draco Malfoy nel prossimo reboot televisivo, insieme a importanti cambiamenti alle uniformi delle case di Hogwarts. Il prossimo reboot televisivo di Harry Potter rifarà la serie di libri di J.K. Rowling dall’inizio, con un nuovo cast che porterà i suoi amati personaggi sul piccolo schermo. Questo include Lox Pratt nel ruolo di Draco Malfoy.

Ora, Wizarding World Direct ha pubblicato alcune foto dal set di Harry Potter, offrendo un primo sguardo a Pratt nei panni di Draco. Lo si può vedere sul set mentre cammina indossando la sua tunica di Hogwarts. Altre immagini mostrano Dominic McLaughlin nei panni di Harry, Alastair Stout nei panni di Ron Weasley e Rory Wilmot nei panni di Neville Longbottom, anch’essi vestiti con le loro uniformi da scuola di magia.

È interessante notare che le toghe sembrano diverse da quelle dei film. Nella serie di film Harry Potter, le toghe sono nere e recano l’insegna di una delle quattro case sul lato sinistro. Tuttavia, le foto dal set indicano che le toghe saranno piuttosto diverse, con un colore rosso-marrone unico per la serie TV.

Le riprese del remake HBO della serie di libri Wizarding Worlds sono iniziate nel luglio 2025. La produzione della stagione 1 dovrebbe durare fino alla metà del 2026, dopodiché ci sarà una breve pausa prima dell’inizio delle riprese della stagione 2. Queste ultime foto dal set sottolineano come il cast della serie TV Harry Potter stia incarnando i personaggi principali della serie.

Tutti i personaggi che compaiono nelle foto avranno un ruolo fondamentale nei prossimi episodi della serie. Draco viene presentato in Harry Potter e la pietra filosofale come un bullo che agisce come forza opposta a Harry. È anche intollerante nei confronti dei maghi e delle streghe nati da Babbani, cosa che lo mette in contrasto con Hermione Granger quando i due si incontrano.

Sebbene le foto dal set non rivelino troppi dettagli su ciò che accadrà nella storia, sembra che la serie seguirà gli elementi importanti del primo libro per quanto riguarda il rapporto di Draco con i protagonisti. Ciò significa che sarà un antagonista chiave di Harry per tutta la stagione, soprattutto man mano che questi si abitua a essere un mago.

Le nuove foto dal set confermano anche un nuovo look per le toghe di Hogwarts, quindi la versione televisiva di Harry Potter sarà probabilmente una combinazione azzeccata tra ciò che ci si aspetta e ciò che non ci si aspetta dalla serie. La serie si differenzierà chiaramente dall’adattamento cinematografico, pur mantenendo gli aspetti fondamentali che definiscono il materiale originale.

Harry Potter dovrebbe andare in onda su HBO e HBO Max nel 2027.

Paramount+ aumenterà nuovamente i prezzi molto presto

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Paramount+ ha annunciato che aumenterà i prezzi degli abbonamenti negli Stati Uniti nel primo trimestre del 2026. Lanciata per la prima volta nel 2021 come rebranding di CBS All Access, la piattaforma ha rappresentato l’ambizioso ingresso di Paramount Global nel mondo dello streaming. Paramount+ ha costantemente ampliato il proprio catalogo, che comprende film classici, titoli televisivi, eventi sportivi e originali di successo come gli spin-off di Yellowstone di Taylor Sheridan, 1923 e 1883.

Come uno dei principali attori nel settore dello streaming, Paramount+ conta 79,1 milioni di abbonati alla fine del terzo trimestre del 2025 e si colloca tra le piattaforme di streaming in più rapida crescita degli ultimi anni. Nel riportare i risultati del terzo trimestre 2025 dell’azienda, il CEO David Ellison ha rivelato che Paramount Skydance ha in programma di aumentare la spesa per i contenuti e, allo stesso tempo, di aumentare i prezzi dello streaming.

Paramount+ aumenterà i prezzi negli Stati Uniti a partire dal 15 gennaio 2026. I piani mensili aumenteranno di 1 dollaro ciascuno. Il piano Paramount+ Essential (con pubblicità) passerà a 8,99 dollari al mese, mentre il piano Paramount+ Premium (senza pubblicità) passerà a 13,99 dollari al mese. Anche i piani annuali subiranno un aumento: il piano Essential passerà da 59,99 dollari a 89,99 dollari all’anno, mentre il piano Premium passerà da 119,99 dollari a 139,99 dollari all’anno. L’azienda aumenterà i prezzi anche in Canada e in Australia.

Nella lettera agli azionisti del terzo trimestre, Ellison ha affermato che i continui investimenti nella piattaforma di streaming stanno offrendo contenuti migliori ai consumatori, spiegando che l’aumento dei prezzi è necessario affinché Paramount possa continuare a reinvestire nell’esperienza degli utenti e nell’evoluzione della programmazione. Di seguito i suoi commenti:

I continui investimenti in Paramount+ stanno aumentando il valore che offriamo ai consumatori. Per sostenere questo investimento continuo, abbiamo in programma di aumentare i prezzi negli Stati Uniti all’inizio del primo trimestre del 2026. Questi cambiamenti alimenteranno il continuo reinvestimento nell’esperienza utente e offriranno una programmazione ancora più forte per i nostri clienti nel prossimo anno e oltre.

L’aumento dei prezzi arriva dopo l’acquisizione di Paramount Global da parte di Skydance Media per 8 miliardi di dollari nell’agosto 2025. L’ultimo aumento dei prezzi risale all’agosto 2024, quando il piano Premium è aumentato di 1 dollaro a 12,99 dollari al mese e il piano Essential è aumentato di 2 dollari a 7,99 dollari al mese.

L’azienda ha affermato che, anche dopo l’aumento dei prezzi, la piattaforma rimarrà uno dei servizi di streaming più competitivi negli Stati Uniti. Attualmente, i prezzi di Netflix sono di 7,99 dollari al mese per il piano Standard con pubblicità, 17,99 dollari al mese per il piano Standard e 24,99 dollari al mese per il piano Premium. L’abbonamento HBO Max Standard costa 18,49 dollari al mese e 184,99 dollari all’anno, mentre gli abbonati HBO Max Premium pagano 22,99 dollari al mese o 229,99 dollari all’anno.

Per Prime Video, gli utenti possono accedere allo streaming tramite il loro abbonamento Amazon Prime, che costa 14,99 dollari al mese o 139 dollari all’anno. In alternativa, sono disponibili abbonamenti Prime Video autonomi a 8,99 € al mese con pubblicità. L’aggiornamento a Prime Video senza pubblicità costa 2,99 € al mese in più. Per Disney+, il piano Basic (con pubblicità) costa 11,99 € al mese e il piano Premium (senza pubblicità) 18,99 € al mese o 189,99 € all’anno.

Paramount+ ospita numerose serie originali di successo, tra cui Landman e Tulsa King; franchise amatissimi come South Park e Star Trek; film come Mission: Impossible e Scream; e la copertura esclusiva di eventi sportivi, tra cui le partite della NFL e la UEFA Champions League.

Sebbene il cambiamento possa frustrare gli abbonati, l’aumento di prezzo riflette i continui sforzi di Paramount+ per posizionarsi come destinazione di streaming premium. A seguito della fusione con Skydance, la società dovrebbe aumentare la sua programmazione originale e i collegamenti con il cinema, che includono il prossimo film Top Gun 3. Questi investimenti dimostrano i piani a lungo termine di Paramount+ di competere direttamente con Netflix e Disney+ puntando su marchi riconoscibili e storie di alta qualità.