Ecco il trailer di
Liaison, la serie thriller in lingua francese e
inglese con
Vincent Cassel ed
Eva Green in arrivo il 24 febbraio su Apple
TV+.
Apple TV+ ha
annunciato che Liaison, una nuova serie thriller
in sei episodi interpretata dal vincitore del Premio César Vincent Cassel (“Black Swan”, “Westworld”) e
dalla vincitrice del Premio BAFTA Eva Green (“Miss Peregrine – La casa dei
ragazzi speciali”), farà il suo debutto il 24 febbraio con il
primo episodio, seguito da un nuovo episodio settimanale ogni
venerdì, fino al 31 marzo.
Liaison è un
thriller contemporaneo ad alta tensione che indaga su quanto gli
errori del nostro passato hanno il potenziale per distruggere il
nostro futuro. La serie combina l’azione con una trama
imprevedibile e che si sviluppa su più livelli, in cui spionaggio e
intrighi politici intralciano una lunga e appassionata storia di
amore.
Oltre a Cassel, la
serie è interpretata anche da Eva Green, Peter Mullan
(“Ozark”), il vincitore del premio Cesar Gerard
Lanvin (“Chiami il mio agente!”), Daniel
Francis (“Small Axe”), Stanislas Merhar (“The Black Book:
La natura della realtà”), Irene Jacob (“La doppia vita di
Veronica”), Laetitia Eido (“Fauda”), Eriq Ebouaney
(“Rogue City”), l’astro nascente del BAFTA Bukky
Bakray (“Rocks”) e il vincitore dell’Emmy Thierry
Fremont (“Murder In Mind”).
Liaison è creata e
scritta da Virginie Brac (“Spiral”) ed è diretta dal vincitore
dell’Emmy Stephen Hopkins (“24”). La serie è co-prodotta dalle
società Ringside Studios e Leonis Productions, sostenute da Newen
Studio; tra i produttori esecutivi ci sono Gub Neal (“The Fall”),
Jean-Benoît Gillig (“L’amore sbagliato”), Vincent Cassel, Sarada
McDermott (“Bridgerton”), Stephen Hopkins, Justin Thomson ed
Edward Barlow.
In occasione della
Giornata Mondialecontro il bullismo e il
cyberbullismoche si celebra
annualmente il 7 febbraio – data simbolica che vuole rappresentare
un’occasione per riflettere su un fenomeno ancora troppo diffuso e
su quali possano essere gli strumenti più idonei per impedire
che episodi di prevaricazione continuino ad accadere e che possano
aiutare ragazzi e ragazze nel riconoscere le forme di
bullismo/cyberbullismo e scoprire come difendersi – Wanted
Cinema ha rilasciato il trailer italiano de Il patto
del silenzio – Playground. Il film è la sorprendente opera
prima della regista belga Laura Wandel che racconta la
realtà del bullismo scolastico con un tocco delicato e al contempo
deciso, tutto femminile.
Dopo una calorosa
accoglienza in numerosi festival internazionali, altrettanti
riconoscimenti tra cui il Premio Fipresci come Miglior film
a Cannes 2021 e la recente candidatura agli Academy
Awards 2023 in rappresentanza del Belgio, Il patto del
silenzio – Playground è in arrivo nei cinema
italiani a partire dal 2 marzo distribuito da WANTED
CINEMA.
Il patto del
silenzio – Playground è interpretato dall’esordiente Maya
Vanderbeque, che nel film è Nora, una bambina di sette anni
dall’indole introversa che assiste ad alcuni episodi di bullismo
che si verificano nella sua scuola elementare, la cui è vittima è
il fratello maggiore Abel (Günter Duret). La bambina cerca
di attirare l’attenzione degli inseganti e del padre, ma Abel tiene
tutto segreto per non subire le ritorsioni dei suoi compagni
aguzzini. Il ragazzino troverà come unica via d’uscita quella di
adottare gli stessi comportamenti dei suoi aguzzini, rischiando di
trasformarsi da vittima in carnefice. Il patto del silenzio
– Playground, nei cinema dal 2 marzo con Wanted
Cinema, è un’indagine psicologica nel mondo del bullismo
scolastico brillantemente interpretata da due giovanissimi
esordienti. Un film prezioso per tutti, e, in particolare, per
insegnanti, genitori e figli.
La
trama
Nora, al suo
primo anno di scuola, inizia a frequentare lo stesso istituto di
suo fratello maggiore Abel. Quando assiste a un atto di bullismo
nei confronti di Abel da parte di altri bambini, Nora, scioccata,
cerca di proteggerlo avvertendo il padre e le insegnanti. Ma Abel
la costringe a rimanere in silenzio. Intrappolata in un conflitto
di lealtà, Nora dovrà cercare con difficoltà di trovare il suo
posto nel nuovo ambiente, divisa tra il mondo dei bambini e quello
degli adulti.
A febbraio arriva la commedia
musicale
Magic Mike – The Last Dance, terzo capitolo del
franchise ‘Magic Mike’. Dopo lo straordinario successo di critica e
pubblico,
Magic Mike – The Last Dance riunisce nuovamente il
team creativo del primo film: Channing Tatum
riprende il ruolo di Mike Lane, mentre Steven
Soderbergh torna alla regia del film, basato su una
sceneggiatura di Reid Carolin, già autore dei
primi due capitoli della saga. Protagonista al fianco di Tatum è
Salma Hayek Pinault (“House of Gucci”, “Come
ti ammazzo il bodyguard 2: La moglie del sicario”).
Dopo una lunga pausa e in seguito
ad un affare fallito che lo ha lasciato al verde, costringendolo a
lavorare come bar tender nei locali della Florida, per “Magic” Mike
Lane (Tatum) è giunta l’ora di tornare sul palco. Con la speranza
di partecipare a quello che considera l’ultimo show della sua
carriera, Mike si dirige a Londra con una donna ricca e altolocata
(Salma Hayek Pinault) che lo attira con un’offerta che non può
rifiutare… e un’agenda già pianificata. La posta in gioco è
altissima quando Mike scopre cosa ha veramente in mente la donna:
riuscirà, insieme ad un nuovo gruppo di ballerini da rimettere in
carreggiata, ad essere in grado di farcela?
I produttori del film sono
Nick Wechsler, Gregory Jacobs, Tatum, Carolin e
Piter Kiernan; mentre Julie M.
Anderson è la produttrice esecutiva. Fanno parte del
cast insieme a Tatum e alla Hayek Pinault: Ayub Khan
Din (“Ackley Bridge”); la new entry Jemelia
George;Juliette Motamed (“We Are Lady
Parts”) e Vicki Pepperdine (“Johnny English
colpisce ancora”).
Il team creativo di Soderbergh che
ha lavorato dietro le quinte, include lo scenografo Pat
Campbell (“The Bastard Son & The Devil Himself”), il
costumista Christopher Peterson (“The
Irishman”) e il supervisore musicale Season
Kent (“KIMI”, “Lasciali parlare”), con le coreografie di
Alison Faulk e Luke Broadlick,
già entrambi parte del franchise di “Magic Mike”. Warner
Bros. Pictures presenta “Magic Mike – The Last
Dance“, nelle sale italiane a partire dal 9 febbraio 2023,
distribuito da Warner Bros. Pictures
L’attrice di Severance Dichen
Lachman entrerà nel mondo delle scimmie.Lachman, che interpreta un ruolo chiave al fianco di
Adam Scott nel vivace show di Apple
TV+, si è unito al cast mozzafiato di Kingdom of the Planet of the
Apes, l’ultimo film di 20thCentury Studio basato sul franchise de
Ilpianeta delle
scimmie.
Il nuovo film di Kingdom of the Planet of the Apesè ambientato molti anni dopo la conclusione
di War
for the Planet of the Apes del 2017
. Molte società di scimmie sono cresciute da quando il Cesare
simile a Mosè portò il suo popolo in un’oasi, mentre gli umani sono
stati ridotti a un’esistenza selvaggia. Alcuni gruppi non
hanno mai sentito parlare di Cesare, mentre altri hanno distorto il
suo insegnamento per costruire imperi fiorenti.
In questa ambientazione, un capo
scimmia inizia a schiavizzare altri gruppi per trovare la
tecnologia umana, mentre un’altra scimmia, che ha assistito alla
cattura del suo clan, intraprende un viaggio alla ricerca della
libertà. Una giovane donna umana diventa la chiave per la
ricerca di quest’ultimo, sebbene abbia dei piani propri.La sceneggiatura è stata scritta da Josh Friedman, Rick Jaffa
& Amanda Silver e Patrick Aison.Le riprese sono in
corso in Australia con Freya Allan, Owen Teague, William H.
Macy e Kevin Durand tra i protagonisti.Non è
chiaro chi interpreti Dichen.
Kingdom of the Planet of the Apes, il film
Kingdom of the Planet of the Apes sarà scritto
da Josh Friedman, Rick Jaffa e Amanda Silver, l’ultima delle quali
è stata anche sceneggiatrice di Rise of the Planet of
the Apes . Il film sarà prodotto da
Patrick Aison, Joe Hartwick Jr., Jaffa, Silver e Jason
Reed. “Il pianeta delle scimmie è
uno dei franchise di fantascienza più iconici e leggendari della
storia del cinema, oltre ad essere una parte indelebile
dell’eredità del nostro studio”, ha affermato il presidente di 20th
Century Studios Steve Asbell. “Con Kingdom of the Planet of the
Apes, abbiamo il
privilegio di continuare la tradizione della serie di cinema
fantasioso e stimolante e non vediamo l’ora di condividere la
straordinaria visione di Wes per questo nuovo capitolo con il
pubblico nel 2024″.
L’ultimo film della serie
Ilpianeta delle scimmie,
The War – Il Pianeta delle Scimmie – Film del
2017 , ha visto la conclusione della serie rilanciata dal
regista Matt Reeves con
L’alba del pianeta delle scimmie con
Andy Serkis,
Woody Harrelson e Steve Zahn. Il film è stato
presentato in anteprima con il plauso della critica e ha incassato
quasi $ 500 milioni al botteghino. Ha ottenuto nomination per
i migliori effetti visivi e i migliori effetti speciali visivi agli
Academy Awards.
L’attrice Danielle
Nicolet è in attività da circa trent’anni e nel corso di
questo lungo periodo ha avuto modo di distinguersi in televisione
ma anche al cinema o come doppiatrice di videogiochi. Nota per
alcune serie di grande popolarità, è oggi un’apprezzata attrice,
capace di rendere sempre credibili e amabili i suoi personaggi.
Ecco 10 cose che non sai di
Danielle Nicolet.
Danielle Nicolet: i suoi film e le
serie TV
1.Ha
recitato anche per la televisione. La Nicolet ha iniziato
a recitare proprio in televisione nella serie 8 sotto un
tetto (1991-1992), per poi prendere parte anche a Una
famiglia del terzo tipo (1996-2001), Stargate SG-1
(2002), Angel (2004), Second Time Around
(2004-2005), All of Us (2007), Heartland (2007),
The Starter Wife (2008), CSI – Scena del crimine
(2009), Brothers (2009), Marry Me (2010),
Family Tools (2013), The Game (2014-2015) e
Born Again Virgin (2015-2016). Il suo ruolo più noto è
però quello di Cecilie Horton in The
Flash (2015-2023), con Grant
Gustin.
2. Ha preso parte anche ad
alcuni film. Oltre ai tanti progetti televisivi, l’attrice
ha avuto modo di recitare anche in film come Palle in
canna (1993), L’ombra del dubbio (1998), Dead
Punkz (1999), A Light in the Forest (2003), The
Bliss (2006), Knuckle Draggers (2009) e All
Stars (2014). Nel 2016 prende parte a quello che è il film più
noto in cui abbia recitato, ovvero Una spia e mezzo
(2016), con Dwayne Johnson e
KevinHart. In seguito ha recitato in
Believe (2016), Acrimony (2018) e Faith
Ba$ed (2020).
3. È anche
doppiatrice. Oltre a recitare davanti alla macchina da
presa, la Nicolet ha in diverse occasioni lavorato anche come
doppiatrice. In particolare, è nota per aver dato voce al
personaggio di Shaundi nei videogiochi Saints Row: The
Third (2011), Saints Row IV (2013) e Saints Row:
Gat out of Hell (2015). Ha poi partecipato anche al doppiaggio
dell’anime Naruto: Shippuden (2013-2017), dando voce a
Karui e Yugao, ma anche alla serie animata Marvel Anime: X-Men
(2011-2012), dando voce a Tempesta.
Danielle Nicolet in The
Flash
4. Interpreta uno dei
personaggi principali della serie. Nella popolare serie
The Flash l’attrice interpreta Cecile Horton, il
procuratore distrettuale di Central City e cara amico di Joe West.
Di tanto in tanto gli offriva consulenza legale e alla fine
iniziarono a frequentarsi. Mentre è incinta di sua figlia Jenna,
diventa una metaumano e sviluppa abilità empatiche e
successivamente telecinesi. Per questo motivo, inizia a
specializzarsi in casi metaumani. Nel corso della serie Cecilia
assiste poi spesso il Team Flash e il Team Citizen.
5. Non ha dovuto sostenere
alcun provino. L’attrice ha raccontato di non aver dovuto
sostenere alcun provino per la parte di Cecilia. Il ruolo le fu
infatti offerto e la Nicolet sarebbe dovuta comparire tra i
personaggi principali già nella prima stagione. Tuttavia, il suo
impegno nella serie Born Again Virgin le impedì di
prendere parte a TheFlash. Quando però la prima
delle due fu cancellata, alla Nicolet fu chiesto nuovamente di
entrare a far parte della serie dedicata al velocissimo supereroe
DC e a quel punto lei fu libera di accettare.
Danielle Nicolet in Family
Matters
6. È stato il suo primo
lavoro come attrice. Il primo ruolo che l’attrice ha
ricoperto, tra televisione e cinema, è quello di Vonda Mahoney
nella popolarie serie Otto sotto un tetto, il cui titolo
originale è però Family Matters. La Nicolet è comparsa,
più precisamente, in due episodi della terza stagione e in uno
della quarta stagione. Pur se breve, la sua parte nella popolare
sitcom le ha consentito di farsi notare ed è ancora oggi da lei
ricordata come un trampolino di lancio particolarmente
importante.
Danielle Nicolet in
Heartland
7. Ha avuto un ruolo nella
celebre serie.Heartland è ad oggi la serie
televisiva drammatica più longeva della televisione canadese. La
storia, un dramma familiare, segue le sorelle Amy e Lou Fleming e
loro nonno, Jack Bartlett, attraverso gli alti e bassi della vita
in un ranch di cavalli. La Nicolet ha avuto un ruolo di rilievo
proprio nella prima stagione, recitando dal primo al nono episodio
nei panni dell’infermiera Mary Singletary, personaggio che le ha
permesso di ottenere maggiore popolarità.
Danielle Nicolet e suo marito Mike
Kussman
8. È sposata.
L’attrice, come più volte testimoniato dal suo profilo Instagram, è
sposata con un uomo di nome Mike Kussman, il cui
mestiere sembrerebbe essere quello di designer di mobili. Kussman è
dunque estraneo al mondo del cinema e sembra preferire non essere
illuminato dai riflettori della notorietà che investono la Nicolet.
C’è dunque molta segretezza riguardo il loro rapporto, ma stando a
quanto dichiarato in alcune occasioni, i due dovrebbero essersi
conosciuti intorno al 2010 ed essersi poi sposati intorno al
2015.
Danielle Nicolet è su
Instagram
9. È presente sul social
network. L’attrice è presente sul social network
Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da 527 mila
persone e dove attualmente si possono ritrovare circa 700 post.
Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da
attrice, inerenti il dietro le quinte di tali progetti o
promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità,
momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni
ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le
sue novità.
Danielle Nicolet: età e altezza
dell’attrice
10. Danielle Nicolet è nata
il 24 novembre del 1973 a Ashtabula, in Ohio, Stati Uniti.
L’attrice è alta complessivamente 1,55 metri.
Jude Law (Il
talento di Mr. Ripley) e Nicholas Hoult (The
Menu) hanno firmato per i ruoli principali nel
prossimo thriller poliziesco di Justin Kurzel
intitolato The
Order. Secondo Deadline, il progetto
sarà basato sui crimini commessi da un gruppo terroristico interno
razzista chiamato The Silent Brotherhood.The
Ordersarà diretto da Justin Kurzel
(True History of the Kelly Gang) da una
sceneggiatura scritta dal candidato all’Oscar Zach
Baylin (King Richard), basata sul
libroThe Silent
Brotherhooddi Kevin Flynn e Gary
Gerhardt. La produzione dovrebbe iniziare questo maggio ad
Alberta, in Canada.
“Nel 1983, una serie di
rapine in banca sempre più violente, operazioni di contraffazione e
furti di auto blindate ha spaventato le comunità in tutto il
nord-ovest del Pacifico”, si legge nella sinossi. “Mentre
sconcertati agenti delle forze dell’ordine si affrettavano a
cercare risposte, un agente solitario dell’FBI
(Law), di stanza nella sonnolenta e pittoresca cittadina di Coeur
d’Alene, Idaho, arrivò a credere che i crimini non fossero opera di
criminali tradizionali motivati finanziariamente, ma di un gruppo
di pericolosi terroristi interni, ispirati da un leader radicale e
carismatico (Hoult), che tramano una guerra devastante contro il
governo federale degli Stati Uniti”.
The Order
sarà prodotto da Law attraverso la sua Riff Raff Entertainment e
Bryan Haas per Chasing Epic Pictures, con Kurzel, Baylin, Ben
Jackson e Stephen Fuss, Kate Susman, Jeremy Saulnier e Zach Garrett
come produttori esecutivi. Proviene anche da AGC
Studios.
Il co-CEO dei DC Studios James Gunn è stato impegnato su Twitter,
poiché il regista ha smascherato altre voci su Superman:
Legacy e chiarito come i videogiochi si adatteranno al
nuovo DCU. Quando un account Twitter chiamato
DCU Leaks ha pubblicato che il casting
di Superman:
Legacy era iniziato e che Luke
Eisner di Tall Girl era il
contendente principale per il ruolo,
Gunn ha messo le cose in chiaro. Il Co-CEO ha affermato
che le informazioni erano false e che il casting non è
iniziato.
James Gunn ha anche risposto a un utente di
Twitter che ha chiesto come i giochi AAA – videogiochi con budget
più elevati rispetto a titoli più piccoli – che in genere
richiedono sei anni di sviluppo potrebbero essere implementati nel
DCU. James Gunn ha affermato che questi giochi
possono richiedere più di quattro anni per svilupparsi e che hanno
già pianificato le cose per così dire da tanto tempo e oltre.
Do you realise top tier AAA games take 6yrs
of development
And films take how long?
How are you going to join them up in same universe
Infine, Gunn ha rassicurato
un fan che ha chiesto se le persone che non giocano ai videogiochi
potranno ancora seguire il DCU, confermando che non avranno bisogno di
giocare ai giochi del DCU per seguire la narrazione
dell’universo.
Alla fine dell’anno
scorso, è
stato rivelato che una serie televisiva
basata sul franchise di
videogiochi God of War
sarebbe arrivata su Prime Video di
Amazon. Ora il presidente dei Sony
Pictures Television Studios, Katherine Pope, ha promesso che la
serie si sarebbe attenuta per la maggior parte al gioco.Pope ha fornito un aggiornamento su ciò che i fan possono
aspettarsi dalla serie Prime Video e ha rivelato
che il lavoro sul progetto era iniziato. Ha anche notato che
sarebbe “mantenere tutti i valori del gioco”, ma anche espanderli
dove necessario.
“Stiamo lavorando
su God of
War , il titolo PlayStation, che è
ancora nelle fasi iniziali“, ha dichiarato Pope
a Deadline . “Conosco
abbastanza bene il gioco e sono così impressionato da quello che
stanno già facendo in termini di costruzione ed espansione di quel
mondo, mantenendo tutti i valori del gioco ma anche espandendolo in
modo che se non lo sai il gioco, sarà comunque uno spettacolo
davvero soddisfacente da solo.”
Sebbene sia ancora all’inizio
della fase di sviluppo, i fan stanno aspettando con ansia come
potrebbe essere una potenziale serie di
God of War , soprattutto
dopo l’enorme successo che HBO ha avuto
nell’adattare The
Last of Us in una serie
televisiva.
La serie vedrà Rafe
Judkins (The Wheel of Time) nel rulo
di showrunner, mentre Mark Fergus e Hawk Ostby (Iron
Man , The Expanse) saranno al suo
fianco come sceneggiatori e produttori esecutivi.
Sebbene originariamente
ambientato nell’antica Grecia e trattasse della mitologia greca, le
ultime due uscite hanno spostato Kratos in una nuova
ambientazione e hanno affrontato la mitologia norrena. Le
ultime uscite avevano una trama molto più matura e hanno affrontato
il fatto che God of War diventasse
padre. God of War
Ragnarök è stato rilasciato a
novembre con il plauso della critica ( dai
un’occhiata alla nostra recensione).
BBC ha
finalmente rilasciato la prima clip teaser del suo prossimo
adattamento in serie limitata del romanzo classico di Charles
Dickens Grandi
speranze. Il progetto proviene dal
creatore di Peaky
BlindersSteven Knight,
che è produttore esecutivo insieme a Tom Hardy. Questo segna
l’ultima serie basata dai romanzi Charles Dickens di
Steven Knight dopo aver precedentemente adattato
A Christmas Carol in una serie per FX e
BBC.
Il video di 19 secondi ci
offre il primo filmato del ritratto di Miss Havisham da parte del
premio Oscar Olivia Colman insieme a Fionn
Whitehead nei panni di Pip. La serie farà il suo
debutto questa primavera su BBC nel Regno Unito e su Hulu negli
Stati UnitiDai un’occhiata al teaser
di Grandi speranze qui
sotto:
Grandi
speranze è il tredicesimo e
penultimo romanzo di Charles Dickens. È una storia di
formazione che ruota attorno all’orfano Pip, che sarà interpretato
da Fionn Whitehead (Dunkirk). Insieme a lui ci sono
Olivia Colman (The
Crown) nei panni di Miss Havisham, Ashley Thomas
(Top Boy) nei panni di Jaggers, Johnny Harris
(A
Christmas Carol) nei panni di Magwitch, Shalom
Brune-Franklin (The Tourist) nei panni di
Estella, Hayley Squires (I, Daniel
Blake) nei panni di Sara, Owen
McDonnell (Killing Eve) nei panni di
Joe, Trystant Gale (Beast)
nei panni di Compeyson e Matthew Berry
(What We Do In the Shadows di FX ) nei
panni di Mr. Pumblechuck.
Il nuovo adattamento sarà una
miniserie in sei parti scritta e prodotta da Steven Knight. I
produttori esecutivi saranno anche Tom Hardy (Mad Max: Fury
Road , The Revenant) e Ridley Scott
(Alien , Blade
Runner). I produttori esecutivi sono
Marina Brackenbury e Dean Baker della BBC,
David W. Zucker, Kate Crowe e Mona
Qureshi. La serie è una coproduzione tra FX
Productions, BBC, Scott Free e Hardy Son &
Baker.
Prime
Video ha rilasciato il trailer del suo prossimo thriller
drammatico The Consultant, che sarà
disponibile per lo streaming il 24 febbraio. Il
video presenta Regus Patoff di Christoph Waltz mentre diventa consulente
per una delle principali società di giochi dopo la morte del suo
CEO. L’ambiente di lavoro diventa improvvisamente scomodo per
i dipendenti quando Regus inizia ad attuare cambiamenti drastici,
tra cui il licenziamento irragionevole delle
persone.
I personaggi e la storia di questa
nuova emozionante serie, basata sull’omonimo romanzo di Bentley
Little del 2015, si sviluppano in modi nuovi e inaspettati. The
Consultant combina il genere thriller e la commedia ed esplora
l’inquietante rapporto tra un capo e i suoi dipendenti. La
serie è interpretata da Christoph Waltz (Regus Patoff), Nat Wolff
(Craig), Brittany O’Grady (Elaine) e Aimee Carrero (Patti).
La trama della serie
Quando un nuovo consulente, Regus
Patoff (Christoph Waltz), viene assunto con il compito di
migliorare le attività della CompWare, compagnia di gaming basata
su app, i dipendenti si trovano a far fronte a nuove esigenze e
sfide che mettono tutto in discussione… comprese le loro vite.
Il creatore, showrunner e
produttore esecutivo Tony Basgallop è affiancato dall’executive
producer e regista del pilot Matt Shakman, e dagli executive
producer Christoph Waltz, Steve Stark e Andrew Mittman,
insieme al produttore Kai Dolbashian. The
Consultant è prodotta da MGM Television e Amazon
Studios.
Secondo quanto riferito,
Kevin Costner voleva passare solo una
settimana a girare la seconda metà della stagione 5 diYellowstonedopo aver voluto girare la prima metà della stagione per 50
giorni, una riduzione rispetto al suo precedente limite di 65
giorni di riprese. Rispetto alla nuova serie, ci
sono poche informazioni sul potenziale spin-off guidato da
Matthew McConaughey e sulla sua storia o
ambientazione, a parte il fatto che sarebbe una nuova
serie.
Yellowstone è
stato creato da Taylor Sheridan e John
Linson. Nel cast Kevin Costner, Luke Grimes,
Kelly Reilly, Wes Bentley, Cole Hauser, Kelsey Asbille, Brecken
Merrill, Jefferson White, Forrie Smith, Denim Richards, Ian Bohen,
Finn Little, Ryan Bingham, Gil Birmingham, Jen Landon e Kathryn
Kelly .
“La serie racconta la
famiglia Dutton, guidata da John Dutton, che controlla il più
grande ranch contiguo negli Stati Uniti”, si legge nella
sinossi. “Tra alleanze mutevoli, omicidi irrisolti, ferite
aperte e rispetto meritato – il ranch è in costante conflitto con
quelli con cui confina – una città in espansione, una riserva
indiana e il primo parco nazionale d’America”.
Secondo quanto apprendiamo da
Deadline sembra che Taylor
Sheridan , co-creatore e
showrunner, Paramount Global
e Paramount Network si stanno
muovendo per cambiare la loro strategia e portare alla conclusione
il loro show più notoYellowstone.
Ma la serie non finirà così perché stanno pianificando una
potenziale estensione del franchise per continuare la saga di
Dutton, un nuovo spettacolo con Matthew McConaughey che è in trattative per
recitare da protagonista.
Non è chiaro quale membro del cast di
Yellowstonepasserà
alla serie guidata da Matthew McConaughey, ma si prevede che
includerà molte delle grandi star della serie principale.
“Non abbiamo notizie da segnalare. Kevin Costner è una parte importante di
Yellowstone e
speriamo che sia così per molto tempo a venire. Grazie alla
brillante mente di Taylor Sheridan, lavoriamo sempre alle
espansioni del franchise di questo incredibile mondo che ha
costruito. Matthew
McConaughey è un talento fenomenale con cui ci
piacerebbe collaborare”, ha detto a Deadline un portavoce di
Paramount Network.
Il nocciolo del problema con la serie
originale di Yellowstone coinvolge
la star Kevin Costner e i disaccordi sui
programmi delle riprese. Fonti dicono a Deadline che Costner, che
inizialmente si era limitato a 65 giorni di riprese su Yellowstone,
voleva girare solo per 50 giorni per la prima parte della stagione
in corso. Ma per il secondo lotto di episodi dell’attuale
quinta stagione di Yellowstone,
l’attore, che ha appena vinto il premio come miglior attore
televisivo in una serie drammatica ai Golden Globes, voleva solo
passare una settimana a girare.
Kevin Costner
impegnato con il suo ritorno alla regia con
Horizon
Kevin Costner sta dirigendo e
interpretando il suo epico western in più parti
Horizon, che ha scritto insieme a
Jon Baird e che è approdato alla Warner Bros.
Pictures e alla New Line. Dato che Kevin Costner interpreta John Dutton,
il patriarca del clan Dutton, questo è stato fonte di frustrazione
per Sheridan e si ritiene che stia causando
problemi morali alle altre star dello spettacolo, tra cui
Luke Grimes, Kelly Reilly, Wes Bentley ,
Cole Hauser, Kelsey Asbille e Gil
Birmingham.
Secondo quanto riferito Paramount Network ha
rifiutato la proposta più recente di Kevin
Costner e invece ha preso la decisione di passare
all’altro spettacolo, hanno rivelato le fonti. Tutte le parti
stanno ora discutendo un’estensione del franchise di Yellowstone che
Sheridan scriverà con
McConaughey come protagonista. La star
di True Detective è attualmente in
trattativa.
A causa del grande successo della serie
prequel 1883, 1923
e delle aspettative sui prossimi spettacoli di Sheridan, lo studio
ha più flessibilità e non dipende da Yellowstone come
accadeva due anni fa. Il nuovo spettacolo inizierà sul
canale via cavo lineare Paramount Network e poi verrà trasmesso in
streaming esclusivamente su Paramount+. Al momento non è chiaro se
l’estensione del franchise di
McConaughey sarà ambientata nel ranch di Dutton nel
Montana o altrove. Ma il nuovo progetto è molto più che un semplice
discorso, nato dai continui disaccordi sulla quantità di tempo
Kevin Costner è stato disposto a
dedicare alle riprese della serie.
Il personaggio di John Dutton di Kevin Costner ha resistito ai sicari,
come si è visto alla fine della terza stagione
quando l’intera famiglia è stata attaccata, e scrupolosi
sviluppatori immobiliari che tentano di strappargli il controllo
del tentacolare Dutton Ranch con sede nel Montana. Sarebbe ironico
alla fine il personaggio debba cedere il passo per via di problemi
di programmazione delle riprese..
Secondo Deadline è del tutto possibile che
Yellowstone
finisca con la seconda metà della stagione in corso, che è andata
in onda il suo ottavo episodio all’inizio di gennaio e dovrebbe
tornare in estate. Sheridan ha già un’intensa scheda di
programmazione per l’universo esteso di Yellowstone .
La serie limitata
prequel 1883, con Tim
McGraw, Faith Hill e Sam Elliott, è stata presentata per
la prima volta nel dicembre 2021 e ha raccontato la storia di come
i Dutton sono diventati proprietari della terra che è diventata il
ranch di Yellowstone. 1923,
interpretato da
Helen Mirren
e
Harrison Ford,
è stato presentato per la prima volta nel dicembre 2022 ed è
previsto per una
seconda e ultima stagione,
ambientata nel periodo dell’espansione occidentale, del
proibizionismo e della Grande Depressione.
Sei anni dopo il finale di
“Breaking
Bad”, Walter White
di Bryan
Cranstone Jesse Pinkman
di Aaron
Paulsi sono riuniti ancora una volta, in uno
spot del Super Bowl di Popcorners scritto e diretto da Vince
Gilligan. Nella pubblicità, Walt e Jesse sono
tornati nell’iconico camper di “Breaking
Bad” che cucinano una serie di snack schioccati
nell’aria. Mentre Jesse delira per le patatine PopCorners,
Walt ricorda al suo partner: “No, non mangiamo la nostra
scorta”.
“Tutti vorranno un assaggio“,
dice Jesse. “E conosco solo il ragazzo con cui
parlare.”Jesse e Walt fanno quindi visita al loro
distributore di inizio stagione Tuco Salamanca (Raymond
Cruz). Dopo aver assaggiato i campioni, Tuco che esclama:
“Tight! Stretto! Stretto!” in segno di approvazione,
minacciandoli di offrire sette gusti invece di sei. Lo spot si
conclude con Tuco che afferma allegramente: “Mangeremo molti snack
insieme”.
Bryan Cranston e Aaron Paul si sono riuniti per una sequenza di
flashback nel film successivo di “Breaking
Bad” del 2019 “El
Camino” e di nuovo nel 2022 nell’ultima stagione della
serie prequel guidata da Bob Odenkirk “Better
Call Saul”.Parlando
con Entertainment
Weekly sulla possibilità che Walt e Jesse
possano avere più avventure in loro, Cranston ha detto:
“Abbiamo smesso di dire, ‘Questa è l’ultima volta che lo
faremo.’ Chi lo sa? Potrebbe essere. Non ne sono
sicuro, ma… sai, lo lasceremo al fato”.Cranston
aveva precedentemente ripreso il ruolo di Walter White in una
sfacciata pubblicità del 2015 per Esurance. Lo spot di PopCorners andrà in onda
durante il Super Bowl LVII. Guarda l’annuncio qui
sotto.
L’episodio 4 di “The
Last of Us” ha stabilito un altro record per la
serie. 7,5 milioni di spettatori si sono sintonizzati
sull’episodio di domenica sera, in aumento del 17% rispetto ai 6,4
milioni che si sono sintonizzati sull’episodio 3. Il fatto che il
pubblico dello show stia ancora crescendo a questo punto è
un’impresa particolarmente impressionante, dato che l’episodio 4 è
andato in onda su HBO e pubblicato su HBO
Max durante la trasmissione televisiva del
65° Grammy, che ha portato 12,4 milioni di spettatori , il suo
pubblico più alto dal 2020. Tuttavia, una grossa fetta di
spettatori ha scelto invece di guardare “The Last of Us“, o ha scelto di
trasmettere in streaming il nuovo episodio dopo lo spettacolo di
premiazione di tre ore.
Inoltre degno di nota è che “The
Last of Us” è su una traiettoria più veloce rispetto a
“House of
the Dragon”, che è la più recente serie comparabile di
HBO in termini di spettatori. Sebbene “House
of the Dragon” sia stato presentato in anteprima con
quasi 10 milioni di spettatori e “The
Last of Us” non abbia ancora raggiunto quel punto, è
degno di nota il fatto che il numero di spettatori via cavo di
“House of
the Dragon” sia diminuito in modo significativo dal
suo terzo episodio prima di stabilizzarsi per il resto della sua
corsa. (Le visualizzazioni totali, incluso lo streaming, non erano
disponibili per gli episodi 3-9 di “House of
the Dragon“).
Il
quinto episodio di “The
Last of Us” si imbatterà anche in una grande
competizione – il Super Bowl, in genere la trasmissione televisiva
più vista dell’anno – sebbene HBO abbia mitigato quel problema con
una nuova strategia di rilascio. La rete ha annunciato
domenica che
l’episodio 5 uscirà su HBO Max venerdì 10 febbraio, due giorni
prima della messa in onda lineare. Ciò consentirà agli
spettatori l’intero fine settimana di guardare l’episodio prima del
grande evento televisivo americano.
Dato il debutto anticipato in streaming e il
successo complessivo della serie finora, sembra che “The
Last of Us” possa ancora superare se stesso la
prossima settimana. L’anno scorso, “Euphoria” ha mandato in onda il sesto episodio della
sua seconda stagione in competizione con il Super Bowl – senza
modificare il suo calendario di streaming – e ha comunque raggiunto
un record per la serie, e “The
Last of Us” ha superato di milioni il pubblico di
“Euphoria“.
Black
Panther: Wakanda Forever è la premiere del film
Marvel più vista su
Disney+ in tutto il mondo, in
base alle ore trasmesse in streaming nei suoi primi cinque giorni,
ha annunciato la società lunedì. Black
Panther: Wakanda Forever, diretto da Ryan
Coogler, è stato lanciato su Disney+ il 1° febbraio, dopo
il suo debutto nelle sale l’11 novembre 2022. Si noti che la Disney
non ha fornito alcun numero di spettatori specifici per la
performance in streaming del film e che il l’affermazione si basa
sulle misurazioni interne del conglomerato dei media.
“Black
Panther: Wakanda Forever” è statonominato per cinque Academy Awards ma non
ha ottenuto la nomination nella categoria dei migliori film. Le sue
nomination agli Oscar includevano una per Angela Bassett (nella foto
sopra) come attrice non protagonista nel
film; è diventata la prima donna, la prima persona di colore e il
primo attore dei Marvel Studios ad essere nominato per un
Academy Award per una performance in un adattamento a
fumetti.
Ryan Coogler ha diretto Black
Panther: Wakanda Forever da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Joe Robert Cole. È prodotto da Kevin
Feige e Nate Moore, con Victoria Alonso, Louis D’Esposito e Barry
Waldman come produttori esecutivi. “Nel film, la regina Ramonda,
Shuri, M’Baku , Okoye e la Dora Milaje
combattono per proteggere la loro nazione dall’intervento delle
potenze mondiali in seguito alla morte del re T’Challa”, si legge
nella sinossi. “Mentre i Wakandan si sforzano di abbracciare
il loro prossimo capitolo, gli eroi devono unirsi con l’aiuto di
War Dog Nakia ed Everett Ross e forgiare un nuovo percorso per il
regno di Wakanda.”
Interpreta diversi membri del cast
di ritorno dal primo film, tra cui Letitia Wright
nei panni di Shuri,
Lupita Nyong’o nei panni di Nakia,
Danai Gurira nei panni di Okoye,
Angela Bassett nei panni di Ramonda,
Martin Freeman nei panni di Everett K. Ross, Winston
Duke nei panni di M’Baku e Florence. Pastore come Ayo. Insieme a
loro c’erano i nuovi arrivati in franchising Tenoch
Huerta (Narcos: Mexico) nei panni di Namor,
Michaela Coel (I May Destroy You) nei
panni di Aneka, Mabel Cadena nei panni di Namora e
Alex Livinalli nei panni di Attuma.
Come apprendiamo da Variety
Sony Pictures sta cercando di riavviare So cosa
hai fatto l’estate scorsaconJennifer
Kaytin Robinson(“Do Revenge”,
“Someone Great”, “Sweet/Vicious”) alla regia.Il
progetto è in fase di sviluppo iniziale presso lo studio, con le
star originali del franchise Jennifer
Love Hewitt e Freddie
Prinze Jr. in trattative per riprendere i loro
ruoli. Leah McKendrick è a bordo per scrivere la sceneggiatura
del progetto, che ha sviluppato con Kaytin
Robinson, che è destinato a portare una nuova prospettiva
al franchise di Sony. Anche Neal H. Moritz è in trattative per
tornare come produttore.
La notizia del rilancio arriva dopo il
riavvio di successo del franchise “Scream“,
che continua con “Scream
VI” nelle sale il 10 marzo. Il film segue anche “Do
Revenge” di Kaytin Robinson, con Sarah Michelle Gellar, che insieme
a Ryan Phillippe, ha completato il quartetto originale “I Know What
You Did Last Summer”. Diretto da Jim Gillespie e scritto da
Kevin Williamson, il film slasher del 1997 ha visto quattro
adolescenti di una piccola città di mare perseguitati (o, più
letteralmente, perseguitati) da un maniaco armato di uncino dopo
aver avuto un incidente mordi e fuggi, che hanno aveva cercato di
coprirsi. Il film ha incassato più di 125 milioni di dollari
al botteghino e ha generato il sequel diretto “So ancora cosa hai
fatto l’estate scorsa”, con Hewitt, Brandy, Mekhi Phifer e Matthew
Settle. Nel 2021, il franchise ha avuto un riavvio in
streaming con “I Know What You Did Last Summer” di Amazon Prime Video.Deadline è stato
il primo a riportare notizie sullo sviluppo del sequel. Sony non ha
commentato.
Salma Hayek ha
rivelato in una nuova intervista
a GQ UK che Hollywood le ha impedito di
recitare in una commedia per quasi 20 anni perché ritenuta troppo
sexy per il genere. Sebbene la Hayek abbia recitato in commedie romantiche
come “Fools Rush In” del 1997 (con Matthew Perry) e
“Breaking Up” (con
Russell Crowe), ha detto che non è stato fino a
“Grown-Ups” del 2010 che ha avuto la possibilità di
recitare in un film commedia tradizionale. la Hayek ha attribuito adAdam Sandleril
merito di averle finalmente dato la possibilità di essere
divertente.
“Sono stato typecast per molto
tempo“, ha detto Hayek. “Per tutta la vita ho voluto
fare commedie e la gente non mi dava commedie. Non sono
riuscito a ottenere un ruolo fino a quando non ho incontrato Adam
Sandler, che mi ha messo in una commedia [Grown Ups del 2010], ma
avevo quarant’anni! Dissero: “Sei sexy, quindi non ti è
permesso avere il senso dell’umorismo“. Non solo non ti è
permesso essere intelligente, ma non ti è stato permesso di essere
divertente negli anni ’90.L’essere stata limitata nel
recitare in commedie ha fatto arrabbiare Hayek? “Ero triste in
quel momento“, ha detto. “Ma ora qui sto facendo ogni
genere, in un momento della mia vita in cui mi hanno detto che
sarei “scaduta” – che negli ultimi 20 anni sarei stato fuori
mercato. Quindi non sono triste, non sono arrabbiato; Sto
ridendo. Sto ridendo, ragazza.
Salma Hayek è tornata in modalità romantica
per il suo nuovo film, Magic
Mike – The Last Dance di Steven
Soderbergh. Nell’ultima puntata della saga di
“Magic Mike”, Hayek interpreta il vecchio
interesse amoroso dell’omonima spogliarellista di Channing Tatum. Il suo personaggio,
Maxandra Mendoza, lavora con Mike per creare una rivista di
spogliarelliste maschili.“Più che essere un film
su una donna anziana che si innamora di un ragazzo più giovane,
parla di una donna di mezza età che ha un grande potenziale ed è
stanca di essere messa a repentaglio per tutta la sua vita“,
ha detto Hayek a GQ UKriguardo al film. La Warner Bros. lancerà
“Magic
Mike – The Last Dance” nelle sale questo
giovedì.
Il MarvelCinematic
Universe darà il via alla sua prossima serie di titoli,
soprannominata
Fase Cinque, con l’imminente uscita del 17 febbraio di
“Ant-Man
and the Wasp: Quantumania“. È il sipario sulla
premiere avvenuta lunedì sera del film a Los Angeles si è levato,
con le prime reazioni al sequel del supereroe che si sono riversate
sui social media.
Paul Rudded
Evangeline Lilly riprendono i loro omonimi
supereroi in quella che è stata pubblicizzata come la più ambiziosa
voce di “Ant-Man” fino ad oggi, inviando Scott Lang di Rudd e la
sua famiglia di scienziati in via di estinzione, inclusa la figlia
ormai cresciuta Cassie (Kathryn Newton), nel pericoloso Reame
Quantico.
Il nuovo film presenta nuove sfide per gli
eroi, tra cui l’emergere di un nuovo cattivo Kang il Conquistatore
(Jonathan
Majors), che è destinato a svolgere un ruolo
importante nei nuovi film a venire, tra cui “Avengers:
The Kang Dynasty” del 2025. Anche
Michelle Pfeiffer e
Michael Douglas tornano per “Quantumania”,
affiancati da un cast di supporto che comprende David
Dastmalchian, William Jackson Harper, Katy O’Brian e
Bill Murray. Peyton Reed è
tornato dietro la macchina da presa dopo aver diretto
“Ant-Man” e “Ant-Man
and the Wasp“. Il regista in precedenza aveva detto
a Entertainment
Weekly che era ansioso di dare al suo franchise di
“Ant-Man” la gravità di un’epopea delle dimensioni di
“Avengers” ed era intenzionato a farlo con
“Quantumania“.”La
gente pensava, Oh, questi sono divertenti piccoli detergenti per il
palato dopo un gigantesco film dei Vendicatori“,
Reed. “Per questo terzo film, ho detto: ‘Non voglio più essere
il pulitore del palato. Voglio essere il grande film dei
Vendicatori.’”
L’editore di artigiani di varietà
Jazz Tangcay “si è divertito moltissimo” vedendo il film.
Had an absolute blast watching
#AntManAndTheWaspQuantumania. Creative, irresistibly energetic
and filled with some great action sequences. Welcome Jonathan
Majors -such a bad ass. The effects are superb. pic.twitter.com/KdVB7qvl2E
Mike Ryan di Uproxx sembrava
apprezzare il film, anche se ha lasciato intendere che i nuovi
arrivati della Marvel potrebbero essere un po’
confusi dalle complicate chiacchiere del multiverso.
ANT-MAN AND THE WASP:
QUANTUMANIA … trying to imagine a Marvel novice, “one ticket please,”
then getting two hours of variant and multiverse talk. Jonathan
Majors is great as Kang and for a good portion of the movie
Michelle Pfeiffer is the main character, which is awesome
Sean Keane di CNET era meno
entusiasta, dicendo che il film aveva “troppe cose da fare”.
#AntManAndTheWaspQuantumania has way too much going on — it’s
tough to connect emotionally to any of it. Jonathan Majors’ Kang is
a charismatic, intense baddy and visually awesome, but the threat
he represents is too abstract. Review @CNET on Feb.
14. pic.twitter.com/42bDJobRgc
Il caporedattore di Collider, Steven
Weintraub, ha definito il film un “buon inizio per la
Fase 5” e ha evidenziato il cattivo di Majors come punto
culminante.
Jamie Broadnaux, membro
dell’American-Canadian Critics Choice Association, ha dichiarato
che il film aveva “forti vibrazioni di Star
Wars” e ha offerto il proprio sostegno a Majors.
#AntManAndTheWaspQuantumania gives some heavy Star Wars vibes!
Fantastic performance from Jonathan Majors who is incredible as the
big bad villain. Make sure to stay for 2 post credit scenes!
Gizmodo e il reporter senior di io9 Germain Lussier hanno fatto eco
al paragone di Star Wars.
The best Star Wars movie since 2018 is
#AntManAndTheWaspQuantumania. It’s a huge sci-fi adventure with
gorgeous world building that feels almost little un-Marvel in how much world building
there is. But it’s got humor, heart, Kang completely rules &
Michelle Pfeiffer steals it. pic.twitter.com/vRO2Poko2s
Nel film, che dà ufficialmente il
via alla
Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super
Eroi Scott Lang (Paul
Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline
Lilly) tornano per continuare le loro avventure
come
Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope,
Hank Pym (Michael
Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle
Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare
il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a
intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò
che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton
Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard,
p.g.a.,Ant-Man
and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da
Jonathan Majors nel ruolo di Kang,
David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di
Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz
e Bill Murray in quello di Lord Krylar.
Apprezzato film del 2013,
Philomena (qui la recensione) è diretto
dall’acclamato regista Stephen Frears, autore di
film come The Queen, Florence e
Vittoria e
Abdul. Egli anche in questo caso porta al cinema una
figura femminile particolarmente complessa e ricca di emozioni, in
un racconto tratto da una storia vera. Questa ha per protagonista
la Philomena del titolo, donna irlandese costretta a rinunciare a
suo figlio dopo il parto. Cinquant’anni dopo, però, la donna
intraprende una ricerca per ritrovarlo, aiutata dal giornalista
Martin Sixsmith.
La vicenda è raccontata nel romanzo
intitolato The Lost Child of Philomena, scritto dallo
stesso Sixsmith. Divenuto un best seller, questo viene acquistato
dalla British Film Institute, che dà il via al progetto di
trasposizione. La sceneggiatura viene firmata da Jeff
Pope e Steve Coogan, il quale figura
anche come interprete all’interno del film. Presentata in concorso
alla 70ª Mostra Internazionale d’Arte cinematografica
di Venezia, la pellicola ottiene una grande accoglienza da
parte della critica, arrivando a vincere anche il premio per la
miglior sceneggiatura.
Affermatosi come uno dei titoli di
maggior rilievo dell’anno, al momento della sua uscita in sala il
film si rivelò anche un grande successo di pubblico. A fronte di un
budget di circa 12 milioni di dollari, Philomenaarrivò
ad incassarne circa 100 in tutto il mondo. In breve, si affermò
come uno dei principali protagonisti della stagione dei premi,
ottenendo nomination ai premi Bafta e ai Golden Globe. Arrivò
infine ad ottenere ben quattro candidature al premio Oscar, tra cui
quella per il miglior film e per la miglior attrice
protagonista.
La trama di Philomena
La vicenda ha inizio nell’Irlanda
del 1952. Qui Philomena rimane incinta quanto è
ancora adolescente. Per questo motivo si ritrova ripudiata dalla
famiglia, che decide di spedirla in un convento istituito
appositamente per ragazze come lei. Qui la giovane porta avanti la
sua gravidanza, aiutando le suore con piccoli lavori. In seguito al
parto, però, Philomena si vede privata di suo figlio, il quale
viene dato in adozione ad una coppia di americani. Per anni la
ragazza tenterà di ritrovarlo, senza però ottenere alcun successo.
Trascorrono così cinquant’anni di disperata ricerca, dove il figlio
perduto rimane per la donna l’unico pensiero possibile.
La sua situazione va incontro ad una
svolta inaspettata nel momento in cui Philomena si imbatte nel
giornalista Martin Sixsmith, particolarmente
rinomato nel suo settore. Dopo aver raccontato a questi la propria
triste storia, Sixsmith si offre di aiutare l’ormai anziana
Philomena a ritrovare suo figlio. Per loro ha così inizio un
viaggio negli Stati Uniti. Pur formando una strana coppia, i due si
ritroveranno sempre più uniti in quell’avventura. Ciò che non
sanno, è che andare a fondo a questa porterà inevitabilmente alla
luce dolori e verità rimasti taciuti per molto, molto tempo.
Philomena: il cast del
film
Per dar vita ai personaggi
principali del film, i produttori e il regista si sono assicurati
la partecipazione di alcuni tra i più noti e apprezzati attori
britannici. Era infatti importante ricercare interpreti in grado di
trasmettere tutti i sentimenti che il film pone in gioco attraverso
le vite dei suoi protagonisti. È così che per interpretare
Philomena viene scelta la premio Oscar Judi
Dench. Per prepararsi al ruolo, l’attrice ha avuto
modo di incontrare la vera donna su cui si basa la storia,
apprendendo da lei quanto c’era da sapere a riguardo. La toccante
interpretazione della Dench è stata poi riconosciuta con la sua
settima nomination al premio Oscar.
Nel ruolo del giornalista Martin
Sixsmith vi è invece l’attore Steve Coogan.
Recentemente visto in Stanlio &
Ollio, questi rimase particolarmente colpito dalla
vicenda, richiedendo un molteplice coinvolgimento nella
realizzazione del film. Oltre ad essere interprete, egli è infatti
anche produttore e sceneggiatore. Proprio per quest’ultimo ruolo ha
vinto il Bafta Awards per la miglior sceneggiatura non originale,
ottenendo anche una nomination all’Oscar nella medesima categoria.
Nel film compaiono anche gli attori Anna Maxwell
Martin nei panni di Jane, Mare Winningham
in quelli di Mary, e Barbara Jefford nel ruolo di
suor Hildegarde.
Philomena: la vera storia
dietro al film
Philomena Lee è nata nel 1933, in
Irlanda. All’età di 18 anni rimane incinta senza però essere
sposata. A quel tempo ciò era considerato un grandissimo peccato, e
la famiglia cacciò di casa la giovane per inviarla al convento di
Sean Ross Abbey. Qui Philomena ripagava le suore dell’ospitalità
cimentandosi in vari lavori. In cambio, aveva anche la possibilità
di vedere suo figlio nato da poco per un’ora al giorno. Quando il
piccolo compie tre anni, però, viene dato in adozione ad una
famiglia americana. Philomena rimarrà sempre all’oscuro riguardo
chi abbia adottato suo figlio e dove questi sia stato portato a
vivere.
Nel 1959, dopo aver lasciato il
convento, la donna si sposa e dà alla luce altre due figlie. Inizia
a lavorare come infermiera, e conduce una vita normale senza però
dimenticare mai il dolore dato dalla separazione dal figlio.
Raccontata la sua triste storia alle due figlie, queste si offrono
di aiutarla a ritrovarlo. È così che entrano in contatto con il
giornalista Martin Sixsmith. Commosso dalla storia, egli inizia le
sue ricerche e scopre che il bambino è stato adottato con il nome
di Michael Hess da una famiglia del Missouri. Sfortunatamente, da
tali ricerche Philomena viene a sapere che suo figlio è morto nel
1995 all’età di 43 per via dell’AIDS. Come lei, anche Michael ha
cercato per tutta la vita di riabbracciare la sua vera madre, senza
però riuscirvi.
Philomena: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
Per gli appassionati del film, o per
chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili.
Philomena è infatti presente su
Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, e Tim
Vision. Per poter usufruire del film, sarà necessario
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta
comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il
film è inoltre in programma in televisione per lunedì 6
febbraio alle ore 21:15 sul canale
Cielo.
Acclamato come uno dei più
coinvolgenti e struggenti film sentimentali degli ultimi anni,
Le pagine della nostra vita è la
trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di
Nicholas Sparks, scrittore noto per i suoi libri
incentrati sull’amore e il destino. Tra tutti gli adattamenti
basati sulle sue opere, questo diretto da Nick
Cassavetes è probabilmente il più celebre, nonché uno
dei più apprezzati da critica e pubblico.
Pubblicato con successo nel 1996, il
romanzo divenne da subito motivo di interesse all’interno di
Hollywood, tanto che uno dei primi registi intenzionati a curarne
la regia fu Steven Spielberg, il quale voleva
Tom
Cruise come protagonista. Il progetto tuttavia passò
più volte di mano, arrivando ad ottenere il via per le riprese
soltanto nel 2002, con regista e cast completamente diversi
rispetto ai nomi iniziali.
Al momento della sua uscita in sala,
nel 2004, il film raccolse ampi consensi, arrivando a guadagnare
oltre 116 milioni di dollari in tutto il mondo, a fronte di un
budget di “soli” 29. Numerosi sono anche i premi ricevuti, come gli
otto Teen Choice Awards, che hanno confermato una volta di più il
successo ottenuto dal film. La pellicola contribuì inoltre a
lanciare le carriera dei due protagonisti, Ryan
Gosling e Rachel
McAdams, oggi star affermate del panorama
statunitense.
Le pagine della nostra
vita: la trama, il finale e le differenze con il libro
La vicenda del film si apre
conducendo lo spettatore in una casa di riposo. Qui, un uomo
anziano legge una storia a una donna, la quale si rivela essere
affetta da demenza senile. Il racconto narra la storia d’amore tra
Noah, umile ragazzo di bassa estrazione sociale, e
Allie, appartenente a una facoltosa famiglia. I
due si conoscono in estate nella cittadina costiera di Seabrook,
finendo in breve tempo con l’innamorarsi l’uno dell’altra. Si
troveranno però costretti a fare i conti con le differenze che
intercorrono tra di loro, come anche con lo scoppio della Seconda
Guerra Mondiale che finirà con il separarli.
Quando ormai sembra non esserci più
speranza per un loro futuro insieme, l’amore darà però loro una
seconda occasione. Ritrovatisi, i due ragazzi hanno così modo di
vivere la loro storia d’amore, che si compie fino al finale del
film. Qui, la vicenda dei di Noah ed Allie si ricollega a quella
degli anziani visti inizialmente, lasciando così emergere alcuni
dei temi principali del film e portando a compimento la struggente
storia d’amore narrata.
Quello di Le pagine della nostra
vita è un adattamento particolarmente fedele al romanzo, e
sono poche le differenze tra l’uno e l’altro. Queste riguardano per
lo più dettagli o luoghi, mentre lo svolgimento della storia
d’amore tra i due protagonisti viene riprodotto pressoché in modo
completo. Del film esistono inoltre due versioni, le quali
presentano una piccola ma significativa variazione nel finale.
L’assenza dell’immagine dei due protagonisti abbracciati, infatti,
conferisce al film una conclusione meno drammatica. I fan sono però
concordi nel preferire la versione in cui tale fotogramma è
presente.
Le pagine della nostra
vita: il cast del film
Per i ruoli di Noah ed Allie vennero
scelti gli attori Ryan Gosling e
RachelMcAdams. Gosling fu sin
dall’inizio il primo ed unico attore considerato dal regista per la
parte. Cassavetes ha infatti dichiarato di aver ricercato un volto
non canonicamente bello e sconosciuto, nel quale gli spettatori si
potessero identificare. Dopo che gli fu comunicato che aveva
ottenuto la parte, l’attore decise di abitare per due mesi in South
Carolina, dove il film sarebbe stato ambientato, così da prendere
confidenza con i luoghi e lo stile di vita. Si dedicò inoltre a
costruire mobili in legno, poiché il suo personaggio è un esperto
falegname.
Pur di ottenere il ruolo di Allie,
invece, la McAdams accettò di sostenere il provino mentre era
impegnata nelle ultime riprese di un altro film. Le fu consegnata
la sceneggiatura soltanto un giorno prima, ma ebbe comunque modo di
prepararsi e risultare la più idonea rispetto alle altre candidate.
Come il suo collega, anche lei decise di passare del tempo nei
luoghi in cui il film sarebbe stato ambientato, familiarizzando con
questi. Decise inoltre di prendere lezioni di danza e di galateo,
per poter essere più realistica nei panni dell’altolocata Allie. Si
esercitò inoltre nell’imparare ad usare con scioltezza un accento
del sud.
Conosciutisi sul set del film, i due
attori intrapresero poi una relazione durata dal 2004 e al 2007,
ricordata ancora oggi come una delle più importanti della loro
vita. Tuttavia, inizialmente, i due non andavano affatto d’accordo
durante le prime riprese, e Gosling spinse addirittura
affinché la collega venisse sostituita. Per cercare di far
andare d’accordo i due, il regista decise di chiuderli insieme in
una stanza, dove i due sono stati costretti a confrontarsi e a
risolvere i loro conflitti. La cosa funzionò a tal punto che la
loro chimica di coppia migliorò in modo evidente, portandoli
addirittura ad innamorarsi l’uno dell’altro.
Le pagine della nostra
vita: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Per gli amanti del film, o per chi
volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Il titolo è infatti presente nel catalogo di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes,
Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film sarà inoltre trasmesso in televisione lunedì 6
febbraio alle ore 21:10 sul canale
La 5.
Showtimeha dato un ordine diretto alla serie thriller politico
The Department,
conGeorge
Clooneyalla regia. Clooney e
Grant Heslov serviranno anche come produttori esecutivi tramite
Smokehouse Pictures. Lo spettacolo è basato sulla serie
francese “Le Bureau des Legendes”. La produzione dovrebbe
iniziare entro la fine dell’anno.
The
Department, basato sull’affascinante e brillante
serie ‘The Bureau’, seguirà la grande tradizione di ‘Homeland‘,
uno degli spettacoli di maggior successo e che definiscono il
marchio a Showtime”, ha affermato Chris McCarthy, presidente e CEO
di Showtime e Paramount Media. “Proprio come ‘Homeland’ ha portato
lo spionaggio globale a nuovi livelli, ‘The Department’ porterà gli
spettatori ancora più in profondità in un mondo di intrighi e
sotterfugi con personaggi complicati che lottano con i propri
demoni mentre combattono minacce esistenziali alla nazione e al
mondo.”
Secondo il logline ufficiale, lo
spettacolo originale è incentrato sulla “vita quotidiana e le
missioni degli agenti all’interno del principale servizio di
sicurezza esterno della Francia. Si concentra sul “Bureau of
Legends”, responsabile dell’addestramento e della gestione di
agenti sotto copertura in missioni a lungo termine in aree con
interessi francesi. Vivendo sotto false identità per anni, le
missioni di questi agenti sono identificare e reclutare buone fonti
di intelligence.”
“Siamo entusiasti di collaborare
con George & Grant a questo fantastico progetto“, ha affermato
David Glasser, CEO di 101 Studios. “Paramount+/Showtime e MTV Entertainment Studios
sono stati una casa incredibile per molti dei nostri progetti e
siamo entusiasti di lavorare ancora una volta al fianco di Chris
McCarthy, Keith Cox, Nina Diaz e i loro incredibili
team”.
“Le Bureau Des Legendes” è stato
creato da Eric Rochant. Ha debuttato originariamente nel 2015
e fino ad oggi ha trasmesso cinque stagioni. Lo spettacolo è
una serie di Canal+ Creation Originale prodotta da Alex Berger e
Rochant di TOP – The Originals Productions e Pascal Breton di
Federation Studios.
The Department sarà
prodotto esecutivamente da Clooney e Heslov così come da Keith Cox
e Nina L. Diaz di MTV Entertainment Studios. David C. Glasser, Ron
Burkle, David Hutkin e Bob Yari di 101 Studios sono anche
produttori esecutivi insieme a Berger per The Originals
Productions. Anche Ashley Stern e Breton per Federation
Studios/Federation Entertainment of America sono i produttori
esecutivi. Producono MTV Entertainment Studios e 101
Studios.
“Siamo lieti di estendere il DNA di
‘The Bureau’ attraverso ‘The Department’ per Showtime con i nostri
amici di MTV Entertainment Studios e 101 Studios”, ha dichiarato
Berger, presidente e produttore esecutivo di The Originals
Productions. “The Originals Productions (TOP), Federation e
Paramount stanno portando il nostro franchise a un livello
superiore, realizzando un nuovo spettacolo di spionaggio
internazionale ad alto rischio ambientato oggi in un ambiente
geopolitico molto complesso”.
Guillaume Pommier, co-responsabile
della distribuzione di Federation, ha aggiunto: “Non potevamo
sognare un partner migliore di Showtime per adattare ‘The
Bureau’. Condividono con noi la passione, la visione e
l’ambizione per questo fantastico spettacolo, combinate con la loro
forte rete globale premium che porterà ‘The Department’ nel
mondo”.
Nessun programma per San Valentino?
La nota piattaforma streaming quest’anno vi viene in aiuto con
Tutte le volte che ci siamo innamorati. Dal
creatore di
Elite,Carlos Montero, la serie,
sviluppata come una commedia romantica, è formata al momento da una
sola stagione di otto episodi, ognuno di circa quaranta minuti. Nel
cast ritroviamo figure già affermate in altre produzioni Netflix: prima fra tutti, Georgina
Amoros (Calletana in
Elite) qui interpreta la protagonista Irene. A questa si
affianca anche Silvia Abril, nota
figura del cinema e della televisione spagnola.
Tutte le volte che ci siamo
innamorati: un amore impossibile
Tutte le volte che ci siamo
innamorati si divide in due differenti piani temporali: il
primo, nel 2004, ed il secondo nel presente, nel 2022. Nei
macro-flashback in cui si sviluppano gli episodi, si seguono le
vicende amorose di Irene, una studentessa di cinema ed aspirante
regista, e di Julio, un ragazzo affascinante ma fragile. I due
sviluppano un forte legame, il quale li porta a rincontrarsi ogni
volta che si separano: pur non riuscendo a creare una relazione
duratura, è come se fossero perennemente attratti l’uno nella vita
dell’altro. Julio diventa per Irene una fonte d’ispirazione, prima
come attore nel suo corto, e poi anche per la creazione di nuove
sceneggiature.
Il rapporto tra Julio ed Irene
verrà più volte spezzato anche da eventi esterni: primo fra tutti
l’esplosione nel treno in cui i due viaggiavano insieme a Da, amico
e coinquilino di Irene. Ma ciò che veramente allontana Julio da
Irene è poi anche la sua carriera: fin dalla festa in cui i due si
incontrano, il ragazzo è stato notato dal noto regista spagnolo
Romano, che vuole trasformarlo in una star del cinema. Grazie anche
all’aiuto di Irene, Julio ottiene la parte, ma per lui diverrà
sempre più difficile sopportare le pressioni del mondo dello
spettacolo.
Tutte le volte che ci siamo
innamorati risulta essere da subito una serie tanto
leggera quanto banale. Il tema focale è l’amore impossibile tra
Julio ed Irene: semplicemente una delle tematiche maggiormente
proposte nel cinema. Molti film e serie tv simili spesso riescono
comunque a trovare dei propri elementi di originalità per
“distinguersi dalla massa”, ma questo non è esattamente il caso.
Ogni episodio rappresenta un tira e molla continuo dei due, senza
grandi colpi di scena, con l’aggiunta di citazioni smaccate da
alcuni grandi classici della storia del cinema romantico (Le
pagine della nostra vita di Nick Cassavetes
con
Ryan Gosling e
Rachel MacAdams).
Un elemento che avrebbe potuto
essere effettivamente interessante era la presenza del doppio piano
temporale. Nel 2022 i due amanti non stanno insieme, e questo
ovviamente stimola lo spettatore a sapere tutti i risvolti della
storia d’amore tra i due. Sfortunatamente però la narrazione
riguardo al loro passato si interrompe, probabilmente in vista di
una possibile continuazione in una seconda stagione. Tra i continui
risvolti nel presente e l’impossibilità di sapere tutto
l’antefatto, si crea solo confusione per il pubblico.
Julio Mera: la pressione
distruttiva del mondo dello spettacolo
Un personaggio focale in
Tutte le volte che ci siamo innamorati è Julio.
Giovane e bello, Julio viene catapultato nel mondo del cinema
praticamente per caso. Il regista Romano finisce per sceglierlo
come attore per il suo film prevalentemente per il suo aspetto più
che per il suo talento. Julio sente la pressione delle aspettative
che tutti, dai suoi genitori a Romano fino alla stessa Irene, hanno
nei suoi confronti. In varie scene, soprattutto della linea
temporale del 2022, è chiaro come nel non riuscire a sopportare
questo peso, Julio finisca per rifugiarsi nell’alcol e nella
droga.
Ad ogni modo, si comprende fin dai
primi episodi come le sue insicurezze e fragilità abbiano radici
ben più profonde ed antiche rispetto all’inizio della sua carriera
da attore. Purtroppo, questo è un altro dei punti che nella non
viene approfondito. Ci si ferma a fare dei riferimenti ad un
periodo precedente in cui Julio è stato in terapia, senza scendere
nei dettagli. Per un personaggio come Julio sarebbe stato
interessante approfondirne la costruzione, aggiungendo questo
antefatto.
Gli spin-off diBillions eDexter sono
in programma a Showtimementre
il canale via cavo premium piano piano verrà
inglobato inParamount+con Showtime sta
riconfigurando la sua programmazione.Dexter
che è andato in onda dal 2006 al 2013 e ha seguito la storia del
tecnico forense e serial killer Dexter Morgan (Michael C. Hall), è il primo show che
riceverà uno spin-off. Dopo il successo di “New
Blood“, una serie limitata sequel che mirava a rifare
l’odiato finale della serie “Dexter“,
Showtime ha ordinato una serie prequel incentrata sulla storia
delle origini di Dexter.
Inoltre, sono in fase di sviluppo
un’altra serie di spin-off incentrati su altri personaggi, incluso
il famigerato killer.Sono in lavorazione anche fino a
quattro serie basate su “Billions“,
la serie drammatica ambientata nella finanza che è stata presentata
per la prima volta nel 2016 e che attualmente sta trasmettendo la
sua sesta stagione. Il primo sarà ambientato a Miami, in contrasto
con l’ambientazione newyorkese di
“Billions“. Altri spin-off pianificati hanno
i titoli provvisori “Millions” e
“Trillions“.
La notizia arriva nel mezzo di un
importante cambiamento per il marchio Showtime. Il CEO di
Paramount Bob Bakish ha annunciato la scorsa settimana
che la rete via cavo di Showtime sarebbe
stata rinominata in Paramount+ con Showtime mentre il suo servizio di
streaming sarebbe stato trasferito in
Paramount+. Il consolidamento è arrivato anche
con la cancellazione e la cancellazione dallo streaming di più
serie che la Paramount ha ritenuto poco performanti, tra cui
“American Gigolo” e “Let the Right One In”, così come
“Three Women”, che è stato completato e presentato in anteprima nel
2023. .
Ma l’attenzione sulle serie in
franchising come “Dexter” e “Billion” si allinea con le strategie
delineate da Chris McCarthy, presidente e CEO di Showtime e
Paramount Media Networks, a dicembre, quando Showtime ha rinnovato
“Yellowjackets” per una terza stagione
e ha persino menzionato “Dexter“. Nell’annuncio:
“Mentre ci dirigiamo verso il 2023 e oltre, il nostro piano è
di appoggiarci ai punti di forza di Showtime e concentrarci su tre
aree chiave che hanno definito il marchio: antieroi complessi e
sovversivi come ‘Dexter’ e ‘Yellowjackets’, potenti high- mette in
gioco mondi come ‘Homeland’ e ‘Billions’ e riprese culturali non
convenzionali come ‘The L Word’ e ‘The Chi’, il tutto con
l’obiettivo di rendere possibili i più grandi successi e
trasformarli in franchise di successo come abbiamo fatto con grande
successo in tutto l’azienda.”
Il regista dei primi due film di
Harry Potter, Chris Columbus, ha dichiarato apertamente che
l’unico modo in cui il franchise del maghetto di J.K. Rowling potrebbe continuare sarebbe
adattando l’opera teatrale Harry Potter e la maledizione dell’erede. Un
adattamento dello spettacolo, scritto da J.K. Rowling, Jack Thorne e
John Tiffany, attirerebbe molto probabilmente
l’attenzione di molti fan che forse non hanno potuto assistere alla
produzione dal vivo e si sono dovuti accontentare di leggerne solo
la sceneggiatura. Ecco tutto quello che si sa sull’ipotetico
adattamento di
Harry Potter e la maledizione dell’erede.
Le ultime novità sul progetto
Al di fuori dell’interesse
di Chris Columbus per la realizzazione di un film
su Harry Potter e la maledizione dell’erede, non
ci sono state notizie riguardo all’assunzione del progetto da parte
della Warner Bros. Poiché l’adattamento di Harry
Potter non è stato confermato, al momento non è stata
neanche resa nota la data di uscita, non sono state date notizie
sul casting e non è stato rilasciato nessun trailer. Il regista
Chris Columbus ha accennato per la prima volta
al suo interesse per un film di Harry Potter e la maledizione dell’erede
durante un’intervista del 2021 a
Variety, pubblicata in occasione della speciale celebrazione
del 20° anniversario di Harry Potter e la Pietra
Filosofale. Columbus ha dichiarato: “Mi piacerebbe
molto dirigere “La maledizione dell’erede“. È una grande
opera e i ragazzi hanno l’età giusta per interpretare quei ruoli. È
una mia piccola fantasia“.
Se è vero che il trio di
Harry Potter composto da Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint
potrebbe avere l’età adatta per interpretare le loro controparti
adulte, l’intero progetto di Chris Columbus dipende dalla volontà del cast
di tornare o meno. Un film su La maledizione dell’erede non sarebbe
semplicemente lo stesso senza il cast originale, e non è detto che
la Warner Bros. accetti comunque di farlo senza di loro. Detto
questo, l’idea di realizzare il sequel di HP è ragionevole: molti
fan del franchise di Harry Potter non hanno potuto vedere l’opera
in prima persona.
Il film non è ancora stato
confermato
Al momento, un film su Harry Potter e la maledizione dell’erede non è
stato confermato. J. K. Rowling e la Warner
Bros. hanno smentito che un film su Harry Potter e la maledizione dell’erede verrà
mai stato realizzato, ma è anche vero che la Warner Bros. ha
annunciato di voler espandere l’universo di Harry
Potter, dunque, è molto probabile che prima o poi il
progetto entri in cantiere.
Non ha ancora una data di
uscita
Dal momento che nulla è stato
confermato né dalla Warner Bros. né da J.K. Rowling, non c’è modo di prevedere quando
un film o una serie tv di Harry Potter e la maledizione dell’erede
potrebbero essere realizzati. Tuttavia, questo progetto non è del
tutto da escludere.
L’universo di Potter ha avuto
difficoltà ultimamente con il franchise di Animali
fantastici, ma il ritorno di Watson, Radcliffe e Grint potrebbe invogliare i fan a dare una
possibilità a nuovi contenuti del mondo di J.K. Rowling. Se Chris Columbus riuscirà a realizzare il suo
sogno nel cassetto con Harry Potter e la maledizione dell’erede o
qualche altro nuovo progetto, l’idea dipende interamente dalla
volontà del trio originale di HP di tornare – e questo non accadrà
tanto presto.
Il cast del film
Anche se il recasting
dell’amato cast originale del franchise di Harry
Potter per un film su Harry Potter e la maledizione dell’erede si
rivelerebbe un’impresa ardua, lo studio potrebbe essere costretto a
farlo per dare continuità alla storia. Nell’opera teatrale i
personaggi sono molto più vecchi: Harry,
Ron e Hermione hanno circa 40
anni quando si svolge l’opera. I tre attori originali, Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint, sono appena entrati nell’era dei
trenta, dunque risulterebbero troppo giovani per essere convincenti
a un passo dai quaranta. Tuttavia, se in futuro lo studio dovesse
decidere di adattare Harry Potter e la maledizione dell’erede,
basterà aspettare qualche anno perché il trio originale possa
calarsi perfettamente nei ruoli.
Tra tutti gli attori di
Harry Potter, Tom Felton è quello che ha più probabilità di
tornare senza dubbio. In un’intervista (via
People), Felton ha mostrato solo positività riguardo alla
possibilità di tornare nella famiglia Malfoy:
“Qualsiasi possibilità di essere di nuovo un Malfoy sarebbe
molto accettata“. L’attore afferma inoltre che l’idea che
qualcun altro possa ricoprire il ruolo dell’antagonista minore
Draco Malfoy sarebbe difficile da digerire, poiché
si sente un po’ (giustamente) padrone di come ha plasmato il
personaggio nel corso di un decennio.
Gli altri membri del cast di
Harry Potter non sono stati altrettanto aperti
alla prospettiva di riprendere i loro rispettivi ruoli. Emma Watson ha dichiarato di non essere pronta
a rivestire i panni di Hermione, mentre Rupert Grint e Bonnie Wright
sono disposti a tornare solo se lo fanno tutti gli altri.
Matthew Lewis tornerà, ma solo se la trama sarà
degna di nota e non un’operazione puramente nostalgica. La risposta
più sorprendente di tutto il cast è quella di Daniel Radcliffe, Harry
Potter in persona: di tutto il cast, è stato infatti il
più categorico sul fatto che non è ancora pronto a tornare nel suo
ruolo titolare.
La trama di Harry Potter e la
maledizione dell’erede
La trama di Harry Potter eLa maledizione dell’erede prende il via
quando Albus Potter e Rose
Granger-Weasley salgono sull’espresso per Hogwarts per la
prima volta. Il primo incontro di Albus si rivela
determinante proprio come fu per Harry: il giovane
Potter sceglie infatti di sedersi vicino al
malvisto Scorpius Malfoy, figlio di
Draco, generando del malcontento da parte di
Rose.
Come è già noto ai più, l’intreccio
vede tanto Albus quanto Harry tentare di gestire il loro rapporto:
una relazione che è sempre stata a dir poco difficile. E mentre
Albus deve affrontare la “prova” del cappello
parlante e i successivi anni nella scuola di magia con l’eredità
del padre a gravargli sulle spalle, Harry,
Hermione e altri personaggi ben noti agli amanti
della saga dovranno gestire il ritrovamento di un potente artefatto
illegale e prendere decisioni difficili nei confronti degli
ex-alleati di Voldemort.
Il trailer de La maledizione
dell’erede
Poiché il film di Harry Potter e la maledizione dell’erede non è
stato confermato dalla Warner Bros. non ci sono
trailer o immagini promozionali che usciranno a breve.
Sebbene la Warner Bros. abbia
confermato di voler espandere l’universo di Harry
Potter, non è stato ancora fatto alcun annuncio per un
film di Harry Potter e la maledizione dell’erede.
Daniel Radcliffe non vuole
prendere parte al film…per ora
Daniel
Radcliffe non tornerà per un film su Harry
Potter ela maledizione dell’erede: di tutto il cast, è
stato infatti il più categorico sul fatto che non è ancora pronto a
tornare nel suo ruolo titolare. È comprensibile, dato che il
Radcliffe ha inizialmente faticato ad avviare
una seconda fase della sua carriera, post-Harry Potter, e ha
“appena” iniziato a liberarsi del personaggio nel suo
complesso.
L’idea è stata proposta all’attore
durante un’intervista con il New York Times, in cui ha ammesso:
“Sto arrivando ad un punto in cui sento di essere uscito bene
da Potter, e sono davvero felice di dove sono ora“. Ha poi
continuato a paragonare il suo ruolo a quello di Mark
Hamill come Luke Skywalker e
Harrison Ford come Han Solo, dicendo
fondamentalmente che gli sono stati concessi almeno 30 anni prima
di tornare alle loro iconici ruoli. Questo dovrebbe almeno dare
speranza al pubblico sul fatto chhe, anche se Daniel Radcliffe non è interessato a fare un
altro film di Harry Potter a breve, potrebbe comunque essere aperto
a questa possibilità in futuro.
Sky svela oggi alcune immagini in
anteprima della seconda stagione del sci-fi thriller Sky Original
Progetto
Lazarus, il cui debutto è previsto in esclusiva su Sky
e in streaming solo su NOW prossimamente.
Prodotta dal pluripremiato team di
Urban Myth Films, in associazione con Sky Studios,
l’epica e adrenalinica Progetto
Lazarus è scritta da Joe Barton,
nominato ai BAFTA, e Howard Overman (La guerra dei mondi,
Misfits), e vede il ritorno fra i protagonisti di
Paapa Essiedu, Anjli Mohindra, Charly Clive, Rudi
Dharmalingam, Caroline Quentin e Tom Burke. Il cast dei
nuovi episodi include Colin Salmon (Resident
Evil, Limitless), Royce Pierreson (Gli
irregolari di Baker Street, The
Witcher), Safia Oakley-Green
(Sherwood), Lorne MacFayden (Vigil –
Indagine a bordo), Zoe Telford
(Genius), Sam Troughton (The
Outlaws) e James Atherton(Hollyoaks).
1 di 4
Progetto Lazarus, la trama
della seconda stagione
La lotta per garantire il futuro
non è mai stata così intensa. Quando il mondo si blocca in un loop
temporale – nel quale ogni tre settimane il mondo finisce – la
squadra Lazarus deve correre contro il tempo per trovare una
soluzione prima che l’umanità venga spazzata via per sempre. Tra
loro c’è il risoluto agente speciale George (Paapa Essiedu), che è
caduto in disgrazia dopo aver tradito l’organizzazione in nome
dell’amore. George è determinato a riscattarsi e a riconquistare la
fiducia dei suoi amici, dei suoi colleghi e dell’amore della sua
vita. Ma quando scopre che la causa che sta combattendo è più
inquietante di quanto sembri, George inizia a sospettare che
l’unica persona di cui può davvero fidarsi è solo sé stesso.
La seconda stagione di Progetto
Lazarus è stata commissionata da Paul Gilbert,
Commissioning Editor di Sky Studios, per Zai Bennett, Managing
Director of Content di Sky UK. È prodotta da Urban Myth Films in
associazione con Sky Studios. Produttori esecutivi della serie sono
Joe Barton, Johnny Capps e Julian Murphy per Urban Myth Films e
Paul Gilbert per Sky Studios. La serie è diretta da Carl
Tibbets, Pier Wilkie e Sean Spencer. NBCUniversal Global
Distribution è il distributore internazionale della serie per conto
di Sky Studios.
Una delle uscite più interessanti su
Netflix nel mese di febbraio è il film
horror Viking Wolf – Il lupovichingo, di produzione svedese e diretto
dalla regista Stig Svendsen, già autrice dei
thriller Elevator e Kings Bay. Disponibile sulla
piattaforma streaming dal 3 febbraio, questo
titolo è divenuto da subito uno dei più guardati dagli utenti,
schizzando in breve al primo posto tra i film più visti attualmente
in Italia su Netflix. Ma qual è il successo dietro tale pellicola?
Primo film svedese dedicato alla figura dei lupi mannari,
Viking Wolf si configura come un omaggio ai grandi
classici del passato, con però numerosi elementi originali ricchi
di fascino.
Il lupo mannaro è stato più volte
protagonista di film per il cinema, dall’iconico Un lupo
mannaro americano a Londra (1984) sino a titoli più recenti
come Wolf – La belva è fuori (1994), Underworld (2003), Wolfman (2010) o
Licantropus (2022), lo
speciale televisivo di genere horror prodotto dai Marvel Studios. Il processo di trasformazione
che da esseri umani porta a diventare lupi feroci dotati di una
forza straordinaria ha infatti sempre avuto un forte fascino, dando
forma a quegli istinti primordiali che albergano in ognuno di noi.
Viking Wolf – Il lupo vichingo porta tale dinamica a nuovi
livelli, offrendo una versione dei licantropi particolarmente
spaventosa e brutale.
A differenza di altri titoli sui
lupi mannari, i quali hanno puntato sulla violenza intrinseca di
tali creature, il film Netflix non dimentica di mostrare anche
quanto la presenza della creatura porti dolore, perdita e senso di
angoscia nella popolazione che deve fare i conti con tale
presenza. Viking Wolf – Il lupo vichingo è
dunque un gradito ritorno del lincantropo come protagonista di un
film che ha il coraggio di osare e spaventare attraverso espedienti
che rielabora dai film precedenti ma anche da altri classici del
cinema. Prima di andarlo a vedere, però, sarà bene sapere qualcosa
di più questo film.
La trama e il cast di Viking Wolf – Il lupo
vichingo
Il film ha per protagonista la
diciassettenne Thale, la quale si è appena
trasferita da Oslo nella piccola cittadina di Nybo con la madre
poliziotta Liv, il patrigno
Arthur e la sorellina Jenny. Una
sera, Thale viene invitata a una festa, dove insieme all’amico
Jonas assiste a una brutale aggressione ai danni
della coetanea Elin, senza però riuscirea vedere
chi, o cosa, ha perpretrato quel crimine. Liv e lo sceriffo
Eiler cominciano dunque le loro indagini e, con
l’aiuto del veterinario William, trovano indizi
che indicano come dietro l’aggressione potrebbe esserci un grosso
lupo. Allo stesso tempo, però, Thale inizia a sperimentare strane
cose al chiaro di luna, segno che il pericolo per gli abitanti di
Nybo non è affatto finito ma è anzi più spaventoso di quanto si
potrebbe immaginare.
Ad interpretare tali personaggi vi è
naturalmente un cast composto da attori svedesi, dunque non
particolarmente noti al di fuori dei propri confini nazionali. La
giovane Elli Müller Osborne interpreta Thale,
mentre l’attrice Liv Mjönes è sua madre, la
poliziotta Liv. Vidar Magnussen e Mia
Fosshaug Laubacher sono invece gli interpreti del patrigno
Arturh e della sorellina di Thale, Jenny. L’attore Sjur
Vatne Brean ricopre invece il ruolo di Jonas, mentre
Silje Øksland Krohne è Elin, la ragazza aggredita
dal lupo. Completano invece il cast gli attori Øyvind
Brandtzæg e Arthur Hakalahti,
rispettivamente nei ruoli dello sceriffo Eiler e del veterinario
William.
Viking Wolf – Il lupo
vichingo: alcune curiosità sul film
Il racconto del film si svolge in
epoca contemporanea, ma si apre con un prologo su come i Vichinghi
abbiano introdotto il lupo in Norvegia circa mille anni fa. Si
gettano così le basi per un orrore proveniente dal passato,
spostando poi il tutto al presente, nella cittadina dove vivono i
personaggi che saranno protagonisti della vicenda. La regista,
insieme allo sceneggiatore Espen Aukan, ha dunque
ideato tale premessa per intrecciare i canoni del thriller con le
leggende nordiche dei vichinghi e delle maledizioni che essi
portavano con sé. Oltre a queste fonti di ispirazione e ai titoli
precedentemente citati come modelli di film sui licantropi,
Viking Wolf – Il lupo vichingo fa suo un importante
insegnamento del film di Steven
SpielbergLo squalo.
Nel corso del film della Svendsen,
infatti, a generare maggior terrore è l’idea che si ha del lupo
mannaro, che non la sua effettiva manifestazione. A lungo tale
creatura rimane nell’ombra, mostrandosi molto poco, e sono proprio
i momenti in cui si hanno meno certezze e meno si vede quelli che
risultano più funzionali a generare quel senso di paura dilagante e
invincibile. Che Lo squalo sia una fonte d’ispirazione per
questo film è reso esplicito durante la scena dell’autopsia di uno
dei personaggi. Porzioni del dialogo presente in tale scena sono
infatti riprese fedelmente da quelli che si possono ascoltare
durante l’autopsia della ragazza di nome Chrissie nel film di
Spielberg.
Un’altra fonte d’ispirazione è poi
anche il videoclip della popolarissima canzone Thriller,
di Michael Jackson. Il titolo originale del film
doveva infatti essere “Thriller“, proprio in omaggio al
video musicale diretto da John Landis. Anche se
poi il titolo è stato cambiato, rimangono alcuni riferimenti al
videoclip, come si può notare dalla scena in cui Thale si trasforma
e attacca Jonas, esplicitamente ispirata al video musicale del
brano di Jackson. Viking Wolf – Il lupo vichingo, dunque,
prende ispirazione da opere dedicate alla figura del licantropo,
specialmente se provenienti dagli Stati Uniti, ma offre una
personale rielaborazione di tale creatura, inserendola dunque
all’interno della propria mitologia nazionale.
Viking Wolf – Il lupo vichingo: il trailer del film
Netflix
Mentre la rete è piena di nuove
teorie sull’identità di colui che indossa la maschera di Ghostface,
è arrivato un video di Scream
6 che anticipa i vari personaggi di ritorno nel film,
suggerendo che ognuno di loro può essere il serial killer di questo
sesto episodio.
Il prossimo capitolo dell’amato
franchise horror vedrà il ritorno di Melissa Barrera,
Jenna Ortega, Mason Gooding, Jasmin Savoy Brown,
Hayden Panettiere e Courteney Cox nei
panni dei vari sopravvissuti ai precedenti omicidi di Ghostface che
cercano di andare avanti con le loro vite a New York City , solo
per iniziare una nuova serie di omicidi perpetrati da qualcuno che
indossa la maschera. Diretto ancora una volta dal duo di Radio
Silence Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, Scream 6 arriverà
all’inizio di marzo, quasi un anno dopo che il suo predecessore si
è fatto strada verso il successo di critica e commerciale.
A poco più di un mese dalla sua
uscita, l’account Twitter ufficiale del franchise di Scream ha
rilasciato un nuovo video di Scream
6.
Keanu Reeves sta confermando le influenze
giapponesi per John Wick:
Capitolo 4. Il franchise di John Wick
segue la storia di un leggendario assassino che perde il suo amato
cucciolo in un brutale attacco che lo costringe a tornare in gioco
dopo essere andato in pensione. Ora in cerca di vendetta e libertà
dalla sua carriera, Wick lavora disperatamente per trovare un modo
per tornare alla sua vita tranquilla.
Mentre il franchise d’azione è
sempre stato influenzato dai film di arti marziali, l’imminente
John Wick: Capitolo 4 prenderà direttamente
ispirazione dagli anime e dai film giapponesi. In un’intervista con
Total Film, Reeves ha rivelato quanto siano state centrali le
influenze giapponesi nel film. Via CBR:
“Gli anime giapponesi e il cinema giapponese sono stati sicuramente
qualcosa che ho amato e da cui sono stato influenzato. E il bushido
è sicuramente un tema nel nostro film – sai, il codice del samurai
– quindi, dall’esterno, sembra un grande fit, l’idea dell’onore e
del sacrificio. C’è sicuramente una forte influenza
giapponese”.
John Wick:
Capitolo 4 è stato annunciato per la prima volta
subito dopo il weekend di apertura da record di
John Wick:
Capitolo 3 – Parabellum, che ha incassato
oltre 300 milioni di dollari in tutto il mondo. La quarta
puntata vedrà il ritorno di Keanu Reeves nei panni
dell’omonimo assassino, che è stato visto per l’ultima volta
soffrire di ferite multiple dopo essere caduto dall’alto del
Continental Hotel.
Insieme a Reeves, Lance
Reddick e Ian McShane ci sono le nuove arrivate in
franchising, la superstar pop giapponese-britannica Rina
Sawayama al suo debutto cinematografico, Shamier
Anderson, Bill Skarsgard, Clancy Brown, Hiroyuki Sanada e
Donnie Yen, che a quanto si dice interpreterà un
vecchio amico di John Stoppino.
John Wick: Chapter
4 è diretto da Chad Stahelski
da una sceneggiatura co-scritta da Shay Hatten e Michael Finch, che
subentra al creatore del franchise Derek Kolstad. È prodotto
da Basil Iwanyk, Erica Lee e Stahelski con Reeves e Louise Rosner
come produttori esecutivi.
Con Bussano
alla Porta,M. Night Shyamalan ha
guadagnato la vetta del box office domestico spodestando
Avatar: La Via dell’Acqua di James
Cameron, che era in cima alla classifica dalla metà di
dicembre. Il film del regista di Philadelphia vanta anche altri
meriti, e tra questi c’è che si tratta del suo settimo film che
esordisce in vetta alla classifica del box office e il quarto di
fila per esordisce al primo posto del botteghino USA con la
Universal Pictures.
Nel suo tweet di ringraziamento,
M. Night
Shyamalangioisce per il suo
successo ma dedica anche un ringraziamento speciale a James
Cameron, definendolo “un eroe” e considerando un onore
essere in sala insieme a un suo film. Il riferimento a Cameron è
chiaramente una forma di “scusa” per la detronizzazione dal gradino
più alto della classifica domestica. Ecco il tweet:
Thank you to all who made @KnockAtTheCabin
the number one film this weekend! I am pinching myself that this is
the seventh time this has happened to me. This is the fourth in a
row with @UniversalPics.
Much love to James Cameron, he’s a hero to me. Glad to be in
theaters with you
Prodotto dal visionario regista
M. Night Shyamalan, Bussano
alla Porta (Knock At The Cabin) è interpretato
da
Dave Bautista (Dune,
Guardiani della Galassia), dal candidato al Tony Award e
all’Emmy Jonathan Groff (Hamilton, Mindhunter), da
Ben Aldridge (Pennyworth,
Fleabag), dalla candidata al BAFTA Nikki
Amuka-Bird (Persuasione, Old), dall’attrice esordiente
Kristen Cui, da Abby Quinn
(Piccole donne, Landline) e da
Rupert Grint (Servant,
la saga di
Harry Potter).
In Bussano
alla Porta mentre sono in vacanza in una baita
isolata, una bambina e i suoi genitori vengono presi in ostaggio da
quattro sconosciuti armati che chiedono alla famiglia di compiere
una scelta impensabile per evitare l’apocalisse. Con un accesso
limitato al mondo esterno, la famiglia deve decidere in cosa
credere prima che tutto sia perduto.
Scoperto dal
regista Steven Spielberg all’età di 14 anni
durante un bat mitzavah, Alden Ehrenreich
si è in seguito costruito una filmografia di tutto rispetto,
recitando per importanti autori del cinema. Formatosi come comico
ma in seguito distintosi prevalentemente in ruoli drammatici,
Ehrenreich è dunque divenuto un attore particolarmente richiesto,
schivo ma attento alle proprie scelte, dalle numerose doti, molte
delle quali ancora da scoprire.
2. Ha recitato anche in
alcune serie TV. Oltre al cinema, Ehrenreich ha avuto modo
di recitare anche per la televisione, specialmente all’inizio della
sua carriera. Ha infatti inizialmente preso parte ad un episodio di
Supernatural (2005) e ad uno di CSI: Crime Scene
Investigation (2006). Tornerà sul piccolo schermo solo nel
2020, interpretando John il Selvaggio nella miniserie da 9 episodio
Brave New World. Nel 2023 comparirà invece in
Ironheart.
Alden Ehrenreich è Han Solo
3. È stato il primo attore a
sostenere il provino per il ruolo. Per il ruolo di
Han Solo nel film Solo: A
Star
Wars Story, Alden Ehrenreich è stato il primo attore a
fare un provino per i registi Phil Lord e
Christopher Miller. I due hanno poi dichiarato
che, nonostante gli piacessero anche molti altri attori con cui
leggevano la parte, sempre più spesso si trovavano a dirsi che il
primo candidato rimaneva il migliore. Alla fine Ehrenreich ha
dunque ottenuto il ruolo per cui è divenuto celebre.
4. È un grande fan del
personaggio. Ehrenreich non ha mai nascosto di essere un
grandissimo fan del personaggio di Han Solo, rivelando di possedere
anche una collezione di giocattoli vintage a lui dedicati. Molto
devoto al personaggio e intenzionato ad essere credibile in tali
panni, Ehrenreich ha raccontato di aver studiato approfonditamente
la console di guida del Millennium Falcon, così da sapere
perfettamente a cosa corrispondesse ogni comando e avere perfetta
padronanza dell’astronave.
Alden Ehrenreich in
Supernatural
5. Ha recitato in un
episodio della serie. Il debutto come attore di Ehrenreich
si ha grazie alla serie Supernatural, dove recita nel
secondo episodio della prima stagione, intitolato Wendigo,
dove interpreta Ben Collins, fratello dello scomparso Tommy, rapito
da un Wendigo, una creatura mostruosa che per vivere si ciba di
carne umana. Nel corso dell’episodio, dunque, Ben aiuterà i
fratelli Dean e Sam, protagonisti della serie, a individuare e
sconfiggere l’orripilante creatura.
Alden Ehrenreich in
Ironheart
6. Reciterà nell’attesa
serie Marvel. Nel corso del 2023
verrà rilasciata su Disney+ la serie Ironheart,
basata sull’omonimo personaggio interpretato da Dominique
Thorne e già comparso in Black Panther: Wakanda
Forever. Accanto alla Thorne, tra gli altri, comparirà
anche Ehrenreich, in un ruolo però ancora non svelato. L’attore ha
infatti dichiarato di non poter rivelare nulla a riguardo e che il
suo personaggio dovrà rimanere segreto il più a lungo possibile per
preservare l’effetto sorpresa.
7. Ha amato il set della
serie. Ehrenreich non si è sbilanciato circa l’identità
del proprio personaggio, ma ha potuto raccontare qualcosa riguardo
il set della serie, descrivendolo come particolarmente
entusiasmante. L’attore ha infatti descritto il tutto come grande
ma anche personale, affermando che proprio tale aspetto ha reso il
tutto più divertente, facendogli provare gioia nell’essere parte di
un progetto simile.
Alden Ehrenreich non è su
Instagram
8. Non è presente sul social
network. L’attore ha scelto di non essere presente con un
proprio profilo sul social network Instagram, così da tenersi alla
larga dalle insidie che questo può portare con sé. Ehrenreich ha
infatti affermato di non gradire la sovraesposizione mediatica né
alcune dinamiche basilari del social. I suoi fan, tuttavia, possono
ritrovare sulla piattaforma diverse fan page a lui dedicate, così
da rimanere sempre aggiornati riguardo le novità relative
all’attore.
Alden Ehrenreich: chi è la sua fidanzata?
9. È molto
riservato. Come testimonia la sua volontà di restare
lontano da piattaforme come Instagram, Ehrenreich è molto restio a
condividere dettagli sulla propria vita personale. Ad esempio, non
è noto se egli sia attualmente impegnato o meno in una relazione.
Sembra essere certo il suo non essere sposato, ma stando ad alcuni
rumor sarebbe invece impegnato in una relazione di lunga data con
l’attrice Kelsey McNamee. I due non hanno però mai
confermato tale relazione e non sono mai apparsi insieme in eventi
pubblici.
Alden Ehrenreich: età e
altezza
10. Alden Ehrenreich è nato
il 22 novembre del 1989 a Los Angeles, in California, Stati
Uniti. L’attore è alto complessivamente 1,78 metri.