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I 10 migliori fumetti “tratti” da film e franchise

I 10 migliori fumetti “tratti” da film e franchise

Gli anni tra il 2010 e il 2020 hanno visto un successo sbalorditivo per i film basati sui fumetti, con l’esempio lampante delle pellicole del Marvel Cinematic Universe. È facile per i cinefili assumere che il processo di adattamento segua sempre una precisa direzione, partendo dai fumetti che, con la loro creatività e ingegno ispirano trame e personaggi sviluppati poi compiutamente nei film.

Tuttavia, dagli anni ’60 ad oggi, ci sono stati casi in cui, in realtà, il film ha preceduto l’ideazione di fumetti, che fungono poi da sequel o prequel di questo, ambientati nello stesso universo del film, o che ne rimodellano la trama adattandola alle tipicità del fumetto.

2001: Odissea nello spazio

2001: odissea nello spazio fumetto

L’innovativo e suggestivo 2001: Odissea nello spazio (1968) di Stanley Kubrick è considerato uno dei capolavori della Settima Arte, la cui trama trae ispirazione da diverse opere di Arthur C. Clarke; eppure, l’omonimo romanzo, sempre a cura dello scrittore Clarke, uscì in realtà assieme al film e non prima, come si suol credere.

Dato che i fumetti erano un modo per il pubblico di assaporare l’universo cinematografico e l’esperienza della sala, dopo che un film era uscito al cinema, non è una sorpresa che il grandioso 2001: Odissea nello Spazio abbia ricevuto un adattamento a fumetti. Ciò che è sorprendente è in realtà che Jack Kirby, co-creatore di molti dei personaggi più iconici della Marvel Comics, è colui che lo ha scritto e disegnato.

Avatar

Il film campione d’incassi del 2009 Avatar è visivamente stupefacente, un vero e proprio spettacolo per gli occhi, quindi non è affatto una sorpresa che abbia ricevuto la propria serie a fumetti. Ciò che è invece stupefacente è quanto tempo ci sia voluto per arrivarci: è stato infatti solo nel 2017 che il primo albo illustrato di Avatar è stato rilasciato, ovvero una breve storia intitolata “Brothers“, come parte del Free Comic Book Day di quell’anno.

Poi, tra gennaio e agosto 2019, Avatar: Tsu’tey’s Path è stata rilasciato come mini-serie, a cui è seguita poi un’edizione brossurata a cura della Dark Horse Comics. Con Avatar 2 che dovrebbe approdare nelle sale a dicembre 2022, è probabile che uscirà qualche nuovo fumetto ma, per ora, questo è tutto ciò che è stato rilasciato.

Final Destination

Ammettiamolo: il fulcro dei film di Final Destination sono le scene di morte, parte di ciò che ha fatto andare avanti il franchise con ben cinque film nel corso di 11 anni, e il motivo per cui i cinefili lo ricordano in primo luogo.

Prima c’è stato il fumetto auto-conclusivo “Sacrifice“, uscito nel 2006, che è stato poi seguito da una miniserie, Spring Break, ambientata in Messico. Entrambe sono state raccolte in edizione brossurata, e sembrano adattarsi perfettamente all’universo cinematografico in cui la Morte arriva per coloro che sfuggono alla sua presa la prima volta: un ottimo acquisto per i fan di Final Destination e dei fumetti horror in generale.

The Fountain

Il film di Darren Aronofsky del 2006 The Fountain racconta la storia avvincente di un uomo alla ricerca di una cura per la malattia di sua moglie, con altre due fantasiose storyline minori che si intrecciano alla narrazione principale: la prima di queste riguarda gli antichi Maya, mentre l’altra riguarda i futuri viaggi nello spazio.

La Vertigo Comics ha adattato la sceneggiatura iniziale di Aronofsky dopo che il primo tentativo di produzione di The Fountain è fallito, pensandola come una mini-serie che potesse raccontare la storia inizialmente destinata al grande schermo. Anche se è uscito nel 2005 il fumetto, che rielabora la trama della sceneggiatura surreale di Aronosky, non è stato in realtà fonte di ispirazione per il film del 2006.

Ghostbusters

ghostbusters fumetto

Quando il film Ghostbusters di Ivan Reitman è uscito nel 1984, è diventato immediatamente un successo di critica e di botteghino, e anche se i film successivi non sono stati considerati allo stesso livello dell’originale, i film del franchise sono ancora oggi riconosciuti come un’impressionante miscela di commedia, azione e horror.

Anche se la serie animata The Real Ghostbusters ha goduto di un fumetto dedicatogli, è stato solo nel 2004 che il franchise cinematografico ne ha ricevuto uno proprio. Tuttavia, a causa di problemi di licenza, sembra quasi impossibile che l’editoria americana possa ottenere i diritti della serie di film. Fortunatamente, però, la IDW ha pubblicato la propria graphic novel, Ghostbusters: The Other Side, nel 2009, che ha riproposto alcuni dei migliori personaggi dei Ghostbusters originali.

Interstellar

interstellar fumetto

I film di Christopher Nolan si basano fondamentalmente su due elementi chiave: idee e immagini, qualità che si riscontrano anche nel prezioso fumetto autoconclusivo scritto da Nolan stesso, chiamato “Absolute Zero“.

Rilasciato esclusivamente attraverso il sito web della rivista Wired, la storia segue il Dr. Mann – interpretato nel film Interstellar da Matt Damon – mentre indaga sul pianeta che è stato mandato a studiare per una potenziale abitabilità. Per i fan del film, si tratta di una lettura obbligatoria, ma per chi ha seguito la filmografia di Nolan e ne apprezza la poetica registica, il fumetto offre uno sguardo interessante alle abilità che il regista potrebbe dimostrare, qualora si cimentasse nella stesura di fumetti.

John Wick

John Wick fumetto

Le scene d’azione della serie John Wick sono riconosciute come alcune delle migliori dello scorso decennio, un vero e proprio spettacolo visivo che doveva essere “adattato” anche su carta. John Wick sì è prestato a questo tipo di trasposizione dal settembre del 2017 al gennaio dell’anno seguente, in una serie limitata di cinque numeri anch’essa dal titolo “John Wick“.

Rilasciata per aumentare l’hype verso John Wick: Capitolo 2, il film utilizza la struttura tipica del prequel, fornendoci alcuni retroscena della gioventù di John Wick e della sua iniziazione al mondo del crimine e degli omicidi, tematica introdotta al pubblico proprio dal primo film del 2014.

Mad Max: Fury Road

Mad Max fumetto

Uscito 30 anni dopo Mad Max oltre la sfera del tuono, Mad Max: Fury Road del 2015 è uno dei film più acclamati degli anni 2010, e anche del cinema del 21° secolo nel suo complesso. Tuttavia, esso esiste nella stessa continuità dei film precedenti, e la serie di fumetti entra in gioco proprio per sottolineare queste connessioni.

I fumetti di Mad Max: Fury Road sono usciti da maggio ad agosto 2015, subito dopo la prima cinematografica del film, e forniscono una backstory a molti dei personaggi principali della pellicola. Purtroppo, questo non è stato accolto con l’entusiasmo desiderato, probabilmente a causa di alcune ingenuità di scrittura; nonostante ciò, la qualità grafica e artistica dell’opera è innegabile, e il fumetto meriterebbe una lettura solo per questo.

The Matrix

In generale, i film d’azione con protagonista Keanu Reeves sembrano meritarsi di diritto degli spin-off a fumetti, almeno quelli che hanno avuto un grande successo nella cultura popolare, e The Matrix l’ha certamente avuto.

Pubblicati inizialmente dal 1999 al 2003, i fumetti sono una serie di corti ambientati nel mondo di Matrix, tra cui uno scritto dal celebre Neil Gaiman. Molte delle storyline si concentrano su personaggi secondari e danno forma all’universo che abbiamo conosciuto nel film. Tutti i fumetti sono stati poi raccolti e pubblicati nel 2019 nell’edizione The Matrix Comics: 20th Anniversary Edition, che li ha nuovamente resi disponibili ai lettori più affezionati.

Se7en

Se7en di David Fincher presenta una delle sequenze finali più inquietanti della storia del cinema, e questa è una delle ragioni principali per cui il film è rimasto così a lungo nella cultura popolare, anche se è uscito 27 anni fa. Pubblicata da settembre 2006 a ottobre 2007 come una serie limitata di sette numeri, gli avvenimenti dei fumetti di Se7en si svolgono in concomitanza con il film originale del 1995.

La differenza, tuttavia, è che si concentrano sulla figura di John Doe, l’assassino del film: infatti, ogni numero è basato su un peccato mortale che Doe punisce nel film, ed è gestito da un team creativo separato. Anche se è difficile battere l’originale, essi preservano comunque la sua natura estremamente inquietante.

MCU: 10 indizi sull’identità di Nick Fury come Skrull

MCU: 10 indizi sull’identità di Nick Fury come Skrull

L’attesissima serie Secret Invasion, targata MCU e che approderà su Disney+, promette di cambiare il franchise per sempre, dato che alcuni personaggi Marvel di lunga data si rivelano essere stati degli Skrull per tutto il tempo e partecipano ad un’invasione aliena in incognito sulla Terra.

La premessa della serie prevede che Nick Fury e Maria Hill cercheranno di fermare questa invasione, ma forse questa sinossi non è così scontata come si pensava. Infatti, ci sono diversi indizi nascosti in precedenti progetti del MCU che potrebbero indicare che Nick Fury stesso è stato in realtà uno Skrull per tutto il tempo.

Fette di pane

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In Captain Marvel notiamo fugacemente che Nick Fury, per chissà quale motivo, non riesce a mangiare un toast che sia stato tagliato in diagonale. Apparentemente, si tratta di una caratteristica piuttosto futile inerente le abitudini del personaggio, eppure rimane un tratto distintivo che un Skrull potrebbe non riconoscere.

La sorpresa è giunta quando alcuni fan si sono resi conto che, in Age of Ultron, dunque 20 anni dopo che Fury ha confessato la sua abitudine di mangiare i toast in un certo modo, lo vediamo invece addentare una fetta di pane tostato… tagliata in diagonale! Certo, questo potrebbe essere un semplice e piccolo errore di produzione… ma rimane la possibilità che la Marvel stia suggerendo che Fury è stato un impostore per anni.

Amici e famiglia

MCU: The Strongest And Weakest Members Of The Avengers

Grazie ai numerosi film del MCU, i fan hanno potuto approfondire la conoscenza dei personaggi, compreso ciò che riguarda le loro relazioni personali e la vita familiare. Nick Fury, tuttavia, non ha una famiglia né amici con cui passare il tempo, dunque si tratta di una figura dal passato piuttosto misterioso.

Nonostante sia apparso in undici film del MCU, Nick Fury non ha ancora mostrato di avere una vita al di fuori del suo lavoro; ha fatto sì molteplici riferimenti al fatto di avere una madre e un nonno, ma nessuno di questi personaggi è mai apparso sullo schermo. Forse la mancanza di una vita privata di Nick potrebbe indicare che l’uomo che sostiene di essere non esiste affatto, ma è invece un impostore alieno.

“Nick”

Poco dopo il loro primo incontro in Captain Marvel, Nick Fury rivela a Carol Danvers, uno dei suoi più potenti alleati, che la gente lo chiama sempre e solo “Fury“. Nel corso del film, questa è proprio la parola in codice che viene utilizzata per cercare gli impostori Skrull all’interno dello SHIELD. Tuttavia, la regola “Fury” non sembra essere applicata in nessun altro caso eccetto questo.

Non solo molti dei collaboratori di Nick Fury non si riferiscono a lui esclusivamente come “Fury“, anzi, sembra che molto più frequentemente venga chiamato da tutti “Nick“. Anche se questo potrebbe essere semplicemente un errore da parte del team di scrittura di Captain Marvel, potrebbe anche indicare che la versione di Fury che il pubblico ha visto in quel film è completamente diversa dal Nick Fury degli altri film Marvel, che non ha mai fatto accenno al fatto che la gente lo chiami sempre e solo “Fury“.

La lunga storia con gli Skrull

Una delle sorprese maggiori per i fan Marvel è stato scoprire, quando è uscito Captain Marvel, che gli Skrull non sarebbero stati presentati come degli antagonisti, ovvero come sono tipicamente ritratti nei fumetti. Di conseguenza, Carol Danvers e Nick Fury hanno dimostrato di aver creato dei legami forti e fiduciosi con il popolo Skrull, un rapporto che sembra essere persistito fino ai giorni nostri del MCU.

Anche se Nick Fury non è solito rifiutare l’amicizia di un potente alleato, sembra un po’ troppo, e misteriosamente, propenso a fidarsi di una razza di alieni mutaforma: potrebbe benissimo essere che la sua fiducia intrinseca negli Skrull derivi dal fatto che Fury stesso è uno di loro. Qualora non lo fosse, allora Secret Invasion potrebbe dimostrare che la decisione di Fury di fidarsi apertamente di questi mutaforma è stata assolutamente sconsiderata.

Tecnologia senza precedenti

Do you think the Captain Marvel movie will be good? Is her story worth it? - Quora

Anche Steve Rogers e Bruce Banner sono rimasti sorpresi nel vedere l’Helicarrier dello SHIELD alzarsi in volo in The Avengers, mostrando l’incredibile arsenale di tecnologia di altissimo livello dello SHIELD. Da allora, l’organizzazione segreta gestita da Fury è sempre sembrata essere dieci passi avanti al resto del mondo quando si trattava di tecnologia – forse in modo in realtà sospetto.

Se Fury era davvero uno Skrull, questo spiegherebbe la fornitura apparentemente infinita di armi di alta qualità a sua disposizione. Gli Skrulls, anche se non sono un popolo tecnologicamente avanzato come i Kree, disporrebbero sicuramente di attrezzature superiori a quelle terrestri, di cui Fury potrebbe servirsi come direttore dello SHIELD.

Una lunga e misteriosa “scomparsa”

Dopo la caduta dello SHIELD in Captain America: The Winter Soldier e un breve incontro con i Vendicatori in Age of Ultron, Nick Fury è scomparso dal MCU per diversi anni, ricomparendo soltanto nella scena post-credit di Infinity War. Cosa abbia fatto durante questo intervallo di tempo di tre anni rimane un mistero.

La scomparsa di Fury non ha senso, a meno che, ovviamente, non ci sia stato qualcosa di più dietro a questa assenza rispetto a quanto si pensasse inizialmente. Si è visto molto poco di Fury dalla caduta dello SHIELD, il che forse indica che ha avuto un passato oscuro e segreto che il MCU non è ancora pronto a rivelare ai fan – forse una backstory che include anche i suoi fratelli Skrull.

“Di nuovo qui sulla Terra”

MCU: 19 Phase 4 Theories That Make Actually Make Perfect SenseMolti fan si sono affrettati a sottolineare un apparente scivolone da parte della Marvel che avvalorerebbe l’ipotesi dell’identità Skrull di Nick Fury, durante la sua conversazione con i Vendicatori in Age of Ultron. Mentre li incoraggia a continuare la lotta contro Ultron, Fury curiosamente si riferisce al fatto di essere “tornato” sulla Terra, una frase che ha sollevato il sopracciglio di non pochi fan.

Anche se Fury potrebbe aver parlato in modo iperbolico, o forse riferendosi alla breve escursione di Tony Stark nello spazio nel precedente film degli Avengers, sembra una curiosa scelta di parole. Potrebbe però, come i fan pensano, anche trattarsi di un lapsus freudiano da parte di Fury, che si riferirebbe al fatto che la Terra non è affatto il suo pianeta natale.

La sua assenza dalla battaglia della Terra

Profe Telésforo (@TuPincheProfe) / Twitter

Ci sono un sacco di interrogativi riguardo a Nick Fury, e il maggiore forse è dove si trovasse quando la Battaglia della Terra ha avuto luogo. In una battaglia che includeva la stragrande maggioranza dei supereroi introdotti nel primo decennio del MCU, di Nick Fury non vi era nessuna traccia: è forse possibile?

Fury può non possedere abilità sovrumane come molti dei Vendicatori, ma ha dimostrato in più occasioni di essere abbastanza esperto nel combattimento, il che rende la sua assenza dalla battaglia più cruciale nella storia dell’universo piuttosto insolita. Forse Wong e Doctor Strange, che hanno condotto personalmente gli eserciti sul campo di battaglia, erano consapevoli della natura ambigua di Fury, e quindi hanno scelto di lasciarlo fuori dalla battaglia.

Far From Home

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Uno dei maggiori indicatori del fatto che l’identità di Nick Fury potrebbe essere più complessa di quanto si pensasse inizialmente è la scena post-credits di Spider-Man: Far From Home, dove viene rivelato che il Fury e Maria Hill rappresentati nel corso del film erano in realtà impostori Skrull che hanno sempre comunicato con il vero Fury.

Questa rivelazione potrebbe avere molteplici interpretazioni. Alcuni l’hanno interpretata come un’indicazione del fatto che Fury e Hill sono stati forse degli Skrull nelle loro ultime apparizioni nel MCU; altri hanno sottolineato che Fury potrebbe essere stato un impostore Skrull fin dalla sua introduzione in Iron Man del 2008, avendo rimpiazzato Talos dopo gli eventi di Captain Marvel. In ogni caso, Secret Invasion darà sicuramente ai fan una linea temporale più definita dello swap tra Fury e Talos.

Secret Invasion

Nel 2008, l’evento crossover Secret Invasion ha sconvolto l’Universo Marvel, rivelandosi una storyline molto apprezzata dai lettori di fumetti, ecco perchè l’evento sembrava inevitabile nel MCU una volta che gli Skrull sono stati finalmente introdotti. Tuttavia, una cosa che ancora non ha senso è perché proprio Fury stesso sia protagonista della serie del MCU che adatterà questa storyline dei fumetti.

Sebbene Nick Fury sia un personaggio importante nel MCU, sembra strano che l’invasione Skrull sia relegata esclusivamente alle sue avventure, piuttosto che a quelle degli stessi Vendicatori. Forse il suo status di protagonista della storia suggerisce che Fury stesso potrebbe aver nascosto qualcosa per tutto questo tempo; una cosa è certa: Secret Invasion rivelerà senza dubbio perchè Fury è da ritenere centrale in questo evento – e da che parte sta veramente.

Licorice Pizza, recensione del film di Paul Thomas Anderson

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Licorice Pizza, recensione del film di Paul Thomas Anderson

Dopo una lunga attesa arriva finalmente in sala Licorice Pizza, l’ultimo film di Paul Thomas Anderson, a quattro anni da quel Il Filo Nascosto che aveva incantato il mondo con l’ultima interpretazione di Daniel Day Lewis. E da un attore che abbandona le scene con un ultimo guizzo d’artista, Anderson si affida a due esordienti, per raccontare una storia caotica ed estremamente personale, ambientata in quel fazzoletto di mondo dove anche lui è cresciuto, come i suoi protagonisti, e che ricorda per episodi e impressioni, tutti infilati dentro un film apparentemente anarchico.

La trama di Licorice Pizza

Durante una sessione fotografica per l’annuario della scuola, Gary Valentine, quindicenne con alle spalle una carriera da attore-bambino, incontra Alana Kane, l’assistente del fotografo. I due si conoscono e fanno amicizia, forse è qualcosa di più, almeno per Gary, si perdono di vista e si ritrovano, mettendo in piedi tante imprese, sognando futuri gloriosi, insieme, ma non per forza. Sullo sfondo la Los Angeles degli anni ’70, la crisi del petrolio con le auto in coda, a secco, e la campagna elettorale di Joel Wachs per la poltrona di sindaco.

Un racconto sospeso nello spazio

Licorice Pizza è la storia di un amore che si sposta nel tempo lontano da ogni riferimento fisso, da ogni consecutio, da ogni rapporto causa effetto. Il film ha una struttura quasi episodica, con i due protagonisti fautori di mille imprese, dalla vendita di materassi ad acqua, alle carriere di attori, passando per episodi bizzarri, le elezioni comunali, la crisi del petrolio, le liti, i riavvicinamenti, i genitori assenti, la fame di vita, i percorsi a ritroso, tutto di corsa. Lo stesso titolo del film è un riferimento a un negozio di dischi molto in voga trai giovani nella San Fernando Valley, negli anni ’70. L’idea dietro Licorice Pizza sembra quasi essere quella di un racconto della memoria, in cui Paul Thomas Anderson ripercorre degli episodi della propria giovinezza proprio come se fossero racconti sospesi, impressioni di luoghi, personaggi, storie e aneddoti che hanno caratterizzato la sua vita di ragazzo nella Valley. 

Una voglia di vivere incontenibile

Là dove Il Filo nascosto era una sontuosa geometria di azioni, situazioni e comportamenti, Licorice Pizza ha una natura apparentemente caotica in cui la normale struttura narrativa viene messa da parte, perché come si possono contenere Gary e Alana? I due ragazzi, che pure hanno 10 anni di differenza all’inizio della storia, sono i fari della narrazione, il filo rosso che tiene unito ogni momento a quello successivo, due anime alla ricerca di qualcosa, di qualcuno, che si corrono incontro, si rincorrono, si acchiappano, sopra tutto il trambusto e le contingenze che attraversano. Anche quando si perdono, non si lasciano mai per davvero, e anche quando non si parlano, come nella splendida scena in cui si telefonano senza rivolgersi la parola, comunicano mille pensieri e mille desideri. 

Alana Haim e Cooper Hoffman genuini protagonisti

Alana Haim e Cooper Hoffman riempiono lo schermo con delle interpretazioni istintive e genuine e anche loro, come la storia, gli avvenimenti, i luoghi, appartengono all’intimità di Paul Thomas Anderson. Lei, cantante, ha un gruppo insieme alle sorelle (che interpretano proprio le sorelle di Alana nel film), Le Haim, e per loro, Paul ha diretto tanti videoclip. Lui è il figlio di Philip Seymour Hoffman, che fu attore prediletto da Anderson, e che riporta sullo schermo la stessa dolcezza e lo stesso impaccio del padre, a un livello più grezzo, s’intende. Vedere recitare insieme Hai e Hoffman è un vero e proprio regalo che il regista ha fatto prima a se stesso, e poi a tutto il pubblico che non può rimanere indifferente di fronte a questi giovani così presi a vivere i loro sogni da risultare superiori, ad un livello altro rispetto al resto delle persone che incrociano e che semplicemente portano avanti le loro vite, un passo davanti all’altro, stancamente.

Ma non c’è stanchezza nei loro passi, né nello sguardo di Paul Thomas Anderson, dove semmai si rintraccia una leggerezza che riporta alla mente Ubriaco d’amore, e più da lontano Magnolia, una frenesia di raccontare e di vivere, come se con il mondo chiuso in casa, in lockdown, lui avesse avuto la possibilità di esplorare di nuovo quei posti, attraverso gli occhi di questi due ragazzi diversamente innamorati, per i quali non si può non fare il tifo. 

Paura primordiale: trama, cast e curiosità sul film

Paura primordiale: trama, cast e curiosità sul film

Certe mostruose creature sembrano poter esistere soltanto nelle opere di finzione, eppure in alcuni angoli del mondo vi sono esemplari rari, se non unici, che risultano altrettanto spaventosi e pericolosi. Con il film del 1975 Lo squalo si è dimostrato come questi possano essere fonte di grande interesse, dando vita ad uno scontro tra uomo e natura senza fine. Negli anni sono stati realizzati innumerevoli film di questo tipo, tra anaconda, ragni e coccodrilli. Proprio quest’ultimo è protagonista assoluto del film del 2007 Paura primordiale, diretto da Michael Katleman. Per quanto l’esemplare mostrato nel film sembri esagerato, esiste invece realmente.

Si tratta del coccodrillo rinominato Gustave, un esemplare di Crocodylus niloticus, generalmente residente lungo il fiume Nilo. Di grandi dimensioni, questo è lungo oltre 7 metri e pesante una tonnellata. Gustave, in particolare, nelle foreste del Burundi. Qui si narra che abbia nel tempo divorato più di 300 persone, un numero secondo alcuni esagerato ma secondo altri inferiore rispetto alla realtà. L’animale, inoltre, si è dimostrato capace di catturare e divorare anche grossi mammiferi come ippopotami e bufali. Ad oggi non si sa nulla circa l’età del coccodrillo né sulla sua aspettativa di vita media. L’ultimo avvistamento di Gustave risale al 2015, ma è certo che egli sia ancora lì fuori, pronto ad uccidere.

Divenuto popolare in tutto il mondo proprio la sua unicità, si è naturalmente deciso di trarre un film a riguardo, poi affermatosi come un buon successo di pubblico. Ancora oggi, per gli amanti del brivido e di questa tipologia di film, è un titolo particolarmente affascinante. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Paura primordiale: la trama del film

Protagonista del film è il celebre giornalista televisivo Tim Manfrey, caduto in disgrazia dopo aver mandato un servizio rivelatosi infondato. Per punirlo e allontanarlo dai riflettori della vergogna, il network per cui lavora decide di inviarlo in Burundi, insieme al fidato cameraman Steven Johnson, al fine di documentare la ricerca e la cattura di un gigantesco coccodrillo, terrore degli abitanti della zona. Considerato una creatura leggendaria e quasi divina, l’esemplare è stato rinominato Gustave, ed ha attirato nuovo interesse su di sé dopo aver sbranato un’antropologa forense, in quei luoghi per indagare su uno scontro tra etnie.

Alla spedizione di cattura, incaricata di porre definitivamente fine ai massacri, partecipano l’esperto naturalista Matthew Collins, il cacciatore Jacob Krig, a cui Gustave ha appena ucciso la moglie, il giovane autoctono Jojo e la giornalista Aviva Masters. Quest’ultima si trova lì per documentare un altro enorme pericolo, che da tempo sta seminando il panico tra la popolazione e che metterà a dura prova il team. Questo è rappresentato dalle stragi compiute da un signore della guerra rinominato Piccolo Gustave, impegnato a favorire le stragi tra le tribù del luogo. Tra pericoli naturali e umani, la troupe dovrà dunque cercare di sopravvivere.

Paura primordiale cast

Paura primordiale: il cast del film

Protagonista del film, nei panni del giornalista Tim Manfrey, è l’attore Dominic Purcell. Egli è particolarmente noto per aver interpretato Lincoln Burrows nella serie Prison Break e il supercriminale Heat Wave in Legends of Tomorrow. Per prepararsi al ruolo, Purcell si è non solo allenato fisicamente, ma ha anche approfondito la professione del giornalista e ciò che si sa di Gustave. Il contratto dell’attore stabiliva che doveva sempre avere tre o quattro bottoni della sua camicia sbottonati in ogni momento, indipendentemente dalla situazione in cui si trovavano. Brooke Langton, nota per la serie Melrose Place, interpreta invece la giornalista Aviva Masters.

Nei panni del fidato amico di Tim e cameraman Steven Johnson, vi è invece l’attore Orlando Jones, celebre per le serie American Gods e Sleepy Hollows, dove ha interpretato Frank Irving. L’attore tedesco Jürgen Prochnow, noto come caratterista solito interpretare ruoli di autorità o di antagonisti, è qui il cacciatore Jacob Krieg. L’attore Gideon Emery, attivo principalmente come doppiatore di videogiochi, è l’esperto naturalista Matthew Collins. Jojo, il ragazzo del villaggio del Burundi, è interpretato dall’esordiente Gabriel Malema, mentre il criminale noto come Piccolo Gustave ha il volto di Dumisani Mbebe.

Paura primordiale: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su une delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Paura primordiale è infatti disponibile nel catalogo di Disney+, nella sezione Star, con prodotti per un pubblico adulto. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento al servizio, avendo così modo di guardare il film in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 16 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 

Balla coi lupi: tutto quello che c’è da sapere sul film di Kevin Costner

Considerato il genere cinematografico statunitense per eccellenza, il western ha goduto di grandissima popolarità sin dagli inizi del Novecento, vedendo però modificarsi nel corso dei decenni molte delle sue caratteristiche di base. Rispetto ai primi western, sono poi stati realizzati una serie di titoli revisionisti che hanno sovvertito i canoni originali, proponendo nuove letture della fondazione degli Stati Uniti e delle sue frontiere. Dopo anni in cui il genere aveva però perso l’interesse del pubblico, nel 1990 il film Balla coi lupi riuscì a riconquistare quanto perduto, offrendo un racconto classico e moderno allo stesso tempo.

Diretto da Kevin Costner, qui al suo debutto come regista, il film riprende infatti tutti i canoni del western, tranne il punto di vista sugli indiani quali selvaggi cattivi. Questi sono invece i buoni, che insegnano al protagonista a ritrovare sé stesso e il proprio rapporto con la terra. Tratto dall’omonimo romanzo di Michael Blake, qui autore anche della sceneggiatura, Balla dei lupi è uno dei più celebri film della storia del cinema, uno dei soli tre titoli western ad aver vinto il premio Oscar come miglior film (gli altri sono Cimarron, del 1931, e Gli spietati, del 1992) e la pellicola a cui si deve la rivitalizzazione del suo genere di riferimento.

Oltre all’Oscar principale, il film ne vinse poi anche altri sette, tra cui miglior regista, miglior sceneggiatura non originale, miglior fotografia, miglior montaggio e miglior colonna sonora. Si tratta semplicemente di un titolo imperdibile, capace ancora oggi di comunicare un senso di libertà e giustizia decisamente rari. Prima di intraprendere una visione del film, sarà utile approfondire alcune delle sue principali curiosità. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al libro, al cast di attori e alla colonna sonora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Balla coi lupi: la trama del film e il libro da cui è tratto

Ambientato nel 1863, nel pieno della Guerra di secessione, il film ha per protagonista l’ufficiale John Dunbar, il quale si ritrova ferito sul campo di battaglia. Mentre viene trasferito nelle frontiere dell’Ovest, un attacco da parte dei nativi Pawnee lo fa rimanere isolato e condannato a morte certa. La sua salvezza, inaspettatamente, arriva però grazie all’incontro con una tribù di indiani Sioux Lakota, i quali lo accolgono presso di loro e gli conferiscono il nome di Balla Coi Lupi. Ripudiando il suo passato da soldato, John abbraccia sempre di più la cultura indiana, innamorandosi anche di Alzata Con Pugno. Agli occhi dell’Esercito Confederato egli è però ora un traditore e in quanto tale deve essere punito. Per John, dunque, arriverà il momento di scegliere da che parte stare.

Come anticipato, il film di Costner si basa sul libro del 1988 dall’omonimo titolo. Blake, l’autore, immaginò la storia di questo incontro/scontro tra popoli profondamente diversi ma da cui emergono poi elementi comuni e universali, pensando da subito di trarne un film. Fu Costner a suggerirgli di pubblicare questo racconto come libro, per permettergli di ottenere una prima notorietà. Nonostante il valore del messaggio, infatti, nessuno sembrava disposto a portare al cinema tale storia, in particolare per via del poco interesse verso il western dilagante in quegli anni. Quandò infine Blake riuscì a pubblicare il romanzo, poi divenuto un grande successo, Costner acquisì subito i diritti su di esso, potendo così dar vita alla sua trasposizione cinematografica.

Balla coi lupi cast

Balla coi lupi: il cast del film e la colonna sonora

Oltre ad essere regista del film, Costner compare anche nei panni del protagonista John Dunbar. Particolarmente devoto al suo personaggio, egli eseguì personalmente tutte le scene a cavallo, senza farsi sostituire da controfigure. Per la sua interpretazione, fu anche candidato come miglior attore, senza però ottenere il premio. Egli si dedicò poi molto a fare del film un ritratto quanto più realistico possibile dell’epoca e degli indiani Sioux. Questi ultimi, colpiti dalla delicatezza con cui vengono raccontati nel film, adottarono Costner come membro onorario. Accanto a lui si ritrovano poi gli attori Graham Green come Uccello Scalciante e Rodney A. Grant nei panni di Vento Nei Capelli, membri dei Sioux con cui il protagonista stringe un legame molto forte.

Ad interpretare l’amata Alzata con Pugno vi è invece l’attrice Mary McDonnell, anche lei poi candidata all’Oscar per la sua interpretazione. Qui in una delle sue prime esperienze cinematografiche, la McDonnell era molto nervosa per la scena d’amore con Costner. Per sentirsi meno a disagio, ottenne che questa venisse ridotta drasticamente. Tutti gli attori coinvolti nel ruoli degli indiani Sioux non parlavano ovviamente la lingua di questi e dovettero essere istruiti a riguardo. Nei panni del guerriero capo Pawnee vi è invece il celebre attore Wes Studi, il quale appartiene però all’etnia dei Cherokee. Completano il cast gli attori Robert Pastorelli nei panni del mulattiere Timmons e Charles Rocket in quelli del tenente Elgin. Maury Chaykin ha invece il ruolo del maggiore Fambrough.

Del film è poi particolarmente memorabile la sua colonna sonora, composta da John Barry, che grazie ad essa vinse il suo quarto Oscar. Come noto, egli accettò di comporre le musiche per il film immediatamente dopo aver finito di leggere la sceneggiatura. Egli si era talmente tanto innamorato della storia di Balla coi lupi da scoppiare in lacrime durante la registrazione del tema principale del film. Egli, inoltre, si preparò ascoltando molta musica indiana, lasciandosi influenzare da questa senza però includerla nella colonna sonora. Ciò perché, dal suo punto di vista, le musiche dovevano comunque far riferimento al punto di vista del protagonista, solamente accennando le sonorità della cultura a cui egli si avvicina nel corso del film.

Balla coi lupi: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Balla coi lupi grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 16 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 

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Madame Web: anche Sydney Sweeney nel film

Sydney Sweeney entra a far parte del cast di Madame Web, lo spin-off della Sony incentrato sul personaggio dello Spider-Verse. SJ Clarkson dirigerà il film, che fa parte della crescente scuderia di film di Sony basati sui personaggi Marvel.

Introdotto negli anni ’80 in The Amazing Spider-Man n. 210, Madame Web è una mutante chiaroveggente specializzata nella predizione del futuro dei supereroi nell’universo di Spider-Man, avendo fatto da mentore non solo all’alter ego di Peter Parker, ma anche a più generazioni di eroi che si fanno chiamare Spider-Woman. Tradizionalmente raffigurata come una vecchia cieca e paralizzata, è circondata da una macchina simile a una ragnatela necessaria per mantenerla in vita, il che implica che rimane lontana dal conflitto diretto e invia terzi in missione per suo conto.

Matt Sazama e Burk Sharpless, che hanno già firmato lo script di Morbius, hanno scritto la sceneggiatura. Madame Web segna la consacrazione al grande schermo per l’attrice che abbiamo visto in Euphoria e in The White Lotus di recente.

Madame Web è uno dei tanti film in via di sviluppo mentre lo studio costruisce il suo Sony Universe di personaggi Marvel. Sony, che controlla i diritti cinematografici di Spider-Man e altri personaggi correlati, ha già distribuito Venom (2018) e Venom: La furia di Carnage (2020) e il film con Jared Leto, Morbius, uscirà ad aprile. La Sony ha anche in cantiere Kraven il Cacciatore con la star Aaron Taylor-Johnson. Lo studio si trova in una posizione di forza dopo l’uscita di Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74 miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella storia della Sony.

Acque profonde – Deep Water, recensione del film

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Acque profonde – Deep Water, recensione del film

Questa recensione di Acque profonde – Deep Water potrebbe non incontrare il favore di molti che la leggeranno, perché il ritorno alla regia (ci piacerebbe dire “al cinema”, ma non è questo il caso) di Adrian Lyne si occupa di una storia che sembra non curarsi del momento storico in cui arriva nel mondo. Il film, dal 17 marzo su Prime Video, prodotto da Hulu, potrebbe infatti pagare il prezzo di temi di difficile lettura in un mondo in cui le relazioni si vedono solo attraverso la lente, che divide nettamente buoni e cattivi, dell’opinione pubblica.

La trama di Acque Profonde – Deep Water

E così la storia di Vic e Melinda sembra totalmente fuori dal nostro tempo. Sono una coppia bellissima, con circa dieci anni di differenza, lui è un genio dell’elettronica, ricchissimo, riservato e distinto, lei fa la moglie, è bellissima, giovane, esuberante e adora farsi nuovi amici. Disinibita e spregiudicata, Melinda non perde occasione di passare del tempo con il biondino di turno, anche sotto gli occhi del marito, che però di fronte a lei decide di comportarsi con distacco e fiducia: non vuole essere quel tipo di persona, non vuole soffocare la moglie esuberante, non vuole limitarla nella sua propensione a bere e a far festa. Però, in occasione di uno di questi party a cui partecipano sempre insieme, Vic ci tiene ad avvicinare il suddetto biondino, raccontandogli la storia di un altro vecchio amico di Melinda, un uomo che è sparito. Il giovanotto si sente minacciato, si spaventa, si allontana. Contemporaneamente quel vecchio amico di Melinda viene ritrovano morto. Chi è stato? Chi vuole incastrare Vic? Perché Vic ha pensato fosse divertente minacciare il biondino? 

Ci importa davvero dell’aspetto thriller?

La storia procede poi schematicamente, con Melinda che colleziona un amico dopo l’altro e Vic che cerca sempre di mantenere il suo atteggiamento distaccato e fiducioso nei confronti dell’avvenente moglie. Ma chi è stato ad ammazzare quell’uomo? Importa davvero a Lyne di celare il mistero e calcare la mano sull’aspetto thriller della storia?

Quello che veramente interessa al regista, pare, è la messa in scena di un amore malato che però sembra funzionare per i diretti interessati. Vic, che ha l’impassibilità di Ben Affleck, incassa ogni provocazione, in attesa che la moglie gli dedichi un po’ di attenzione. Melinda, che ha la bellezza folgorante di Ana De Armas, prova piacere a provocare il marito attirando l’attenzione degli altri uomini, ma allo stesso tempo cercando la reazione ingelosita in Vic, unico comportamento che lei percepisce come di interessamento nei suoi confronti.

In Acque Profonde – Deep Water tutto è in superficie

Adrain Lyne ci propone una coppia che vive, molto solidamente, di un equilibrio malato e sadomasochista, che funziona per i due protagonisti. Il regista non va a pescare nelle “acque profonde” della storia, perché tutto quello che c’è da sapere è in superficie, ed è sfacciato, gridato, chiarissimo, non si nasconde dietro nessuna metafora né vuole costruire un mistero laddove non ce n’è bisogno. 

Acque profonde – Deep Water può risultare disturbante allo spettatore che non è disposto a lasciare da parte il suo senso etico e farsi trascinare dalla storia, dal momento che rappresenta una finestra nel privato di una coppia, meglio nel “nascosto” di una vita matrimoniale che non tutti sono disposti a considerare ammissibile.

L’eco di Gone Girl – Amore Bugiardo

Acque profonde – Deep Water ha dei punti di contatto con Gone Girl – L’Amore Bugiardo, che non si esauriscono nella presenza di Ben Affleck nei panni di un marito tutto sommato inadeguato, ma che si estendono anche all’assunto fondamentale alla base della storia: non si conosce mai davvero una persona, nemmeno se la si sposa e si vive accanto a lei. Quello sguardo ricambiato nel finale tra Vic e Melinda, ricorda molto quello tra Amy e Nick, uno sguardo di accettazione dello status quo, di consapevolezza della persona che si ha davanti, in cui i due coniugi finalmente “si vedono”.

Forse non è proprio il tempo per storie così, che sarebbero state accolte meglio qualche anno fa, all’epoca di Attrazione Fatale, per intenderci, ma è anche giusto, e grazie a Hulu che ha prodotto il film possibile, che si tengano ancora a mente le profondità dell’essere umano, che ci si ricordi, in un modo o nell’altro, che le relazioni sono tutte diverse, complesse, qualche volta persino incomprensibili, tuttavia, a modo loro legittime. Non si sta qui giustificando il comportamento dei protagonisti, lo si sta solo ammettendo in quanto plausibile nella vita reale. In un momento in cui la polarizzazione delle opinioni sta diventando la norma, Adrian Lyne con Acque profonde – Deep Water ci ricorda che esiste una scala di grigi che troppo spesso si tende a nascondere.

DOC – Nelle tue mani: clip della puntata finale in anteprima

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DOC – Nelle tue mani: clip della puntata finale in anteprima

Domani andrà in onda l’ultima puntata della seconda stagione della serie campione di ascolti di RAI 1 ” Doc – Nelle tue mani” diretta da Beniamino Catena e Giacomo Martelli, una produzione Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction con Luca Argentero, Matilde Gioli, Pierpaolo Spollon, Alice Arcuri, Sara Lazzaro, Simona Tabasco, Alberto Malanchino, Beatrice Grannò, Marco Rossetti, Elisa Di Eusanio, Silvia Mazzieri, Giovanni Scifoni, Gaetano Bruno, Gianmarco Saurino e Giusy Buscemi.

A seguire trovate una clip di anticipazione della puntata finale di stagione che andrà in onda domani, 17 marzo 2022.

https://www.youtube.com/watch?v=ErQM0UZSW4E

Eternals, Chloé Zhao dice che le critiche e le lodi al film non hanno nessuna influenza su di lei

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Chloé Zhao è l’unica regista premio Oscar ad aver lavorato con i Marvel Studios, per ora, dirigendo Eternals, arrivato in sala lo scorso autunno. Il film però non ha raccolto pareri troppo favorevoli, risultando forse ostico per il suo ritmo inedito per un film MCU.

Parlando con la rivista Empire, Chloé Zhao ha commentato le recensioni controverse ricevute da Eternals. La regista spiega che è consapevole della risposta dicotomica al suo film ma non ne è affatto preoccupata.

“Proprio come è un ostacolo per vivere una vita autentica come persona. Ho ricevuto un po’ di consenso e di opposizione sul mio lavoro. Nessuno dei due ha una reale influenza su di me come artista, perché ogni volta che sono abbastanza fortunato da creare, imparo dal processo… Ma quel processo di apprendimento è un affare molto intimo. Tutto ciò che va oltre, per me, è solo una parte dell’ecosistema che esiste a causa della natura del settore in cui siamo dentro. Come un fiore o una roccia, riconosco e apprezzo la loro presenza.”

Eternals: Kevin Feige assicura che il film ridefinirà l’intero MCU

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, è arrivato il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Captain America: Civil War, la battaglia dell’aeroporto coreografata con le action figure

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In un video di Corridor Crew, il coordinatore degli stuntman di Captain America: Civil War e controfigura di Winter Soldier, James Young, rivela che la scena del combattimento in aeroporto tra le due fazioni di eroi è stata inizialmente pianificata attraverso settimane in cui si è rimasti seduti a un tavolo e si è giocato con le action figure.

Young spiega come si è seduto con i registi, i fratelli Russo, il presidente della Marvel, Kevin Feige, i responsabili degli effetti visivi e i coreografi mentre il gruppo usava i giocattoli per parlare di ogni possibile scenario del combattimento. Hanno anche sperimentato le combinazioni differenti, cambiando le formazioni delle squadre per vedere come funzionava meglio lo scontro.

“Abbiamo progettato questo combattimento per un lungo periodo, anche prima di iniziare la preparazione fisica, come entrare e iniziare le previsualizzazioni [VFX]. Io e Sam Hargrove, il coordinatore del film, ci siamo seduti con Kevin [Feige], Joe e Antony [Russo], Dan DeLeeuw e… il capo degli effetti visivi e siamo rimasti lì per una settimana, forse due all’inizio, sei, sette ore al giorno a un tavolo con le action figure… e praticamente la prima settimana è stata come ‘va bene, parliamo della composizione della squadra in termini di storia e mettiamo questi ragazzi l’uno contro l’altro e facciamo un elenco di centinaia di cose che potrebbero accadere.’ Come se avessimo appena tirato fuori solo un’enorme quantità di elenchi di “e se Natasha avesse combattuto contro Cap” e inizialmente avesse combattuto con lui sul tetto, in realtà abbiamo girato il combattimento, quindi sì, queste squadre cambiavano costantemente”.

LEGGI ANCHE – Captain America: Civil War – recensione del film con Chris Evans

Captain America: Civil War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali causati dalla loro lotta per proteggere il mondo.  Dopo che la città di Lagos, in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a gran voce un sistema di responsabilità e un consiglio d’amministrazione che decida quando richiedere l’intervento del team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers che, al tempo stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e malvagio avversario.

Ricordiamo che Captain America: Civil War è diretto da Anthony Joe Russo e vede nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Sebastian Stan, Jeremy Renner, Daniel Brühl, Frank Grillo, Don Cheadle, Paul Bettany, Chadwick Boseman, Anthony Mackie, Tom Holland, Elizabeth Olsen, Paul Rudd, Emily VanCamp, Martin Freeman, William Hurt, Marisa Tomei, John Slattery, Alfre Woodard, Hope DavisCaptain America: Civil War è arrivato nelle sale italiane il 4 maggio 2016.

Batgirl: JK Simmons sul suo nuovo Gordon e sui multiversi Marvel e DC

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JK Simmons tornerà a vestire i panni di Jim Gordon in Batgirl e, in una recente intervista con Discussing Film, ha parlato un po’ di più del suo ruolo nel film. Come ha già detto il vincitore dell’Oscar, la sua parte è in realtà molto più ampia di quanto non fosse in Justice League. Per questo motivo, ha avuto modo di esplorare un lato nuovo di zecca del personaggio e ha anticipato qualcosa:

È molto più di quello che ho dovuto fare nel mio breve periodo come Commissario Gordon nel film di Zack Snyder. E davvero, è stato divertente perché era un lato completamente diverso del Commissario Gordon. Tutto ciò che abbiamo visto nei piccoli frammenti di Justice League di Zack Snyder, sia nell’originale che nel taglio brillante e ampliato di Zack, era solo il commissario Gordon che era un uomo d’ufficio e aveva bisogno dell’aiuto di Batman. In questo film, penso di poter dire che dal momento che è incentrato su Batgirl, vediamo molto di più del Commissario Gordon a casa.

In merito alla questione del multiverso, che anche il DCEU si prepara ad affrontare in vista dell’arrivo di The Flash al cinema, JK Simmons, che continua a essere anche J. Jonah Jameson nello Spider-verse, ha dichiarato:

È fantastico esserci, e che ci sia spazio nell’Universo Marvel, come abbiamo visto, e nell’Universo DC per questi universi o realtà alternative o qualunque cosa siano, non lo so… non ne ho idea. Loro scrivono le sceneggiature e io imparo le battute. Il regista mi dice cosa fare, non so altro.

Cosa sappiamo di Batgirl

Batgirl è il film del 2022 di Adil El Arbi e Bilall Fallah con Leslie Grace, JK Simmons, Michael Keaton  e Brendan Fraser. È stato annunciato che Leslie Grace interpreterà Batgirl. Il suo precedente ruolo cinematografico è stato nell’adattamento della WB di In the Heights, acclamato dalla critica. Mentre la trama di Batgirl è ancora nascosta, il film vedrà J.K. Simmons torna nel ruolo del commissario Gordon, visto l’ultima volta in Justice League di Zack Snyder. Jacob Scipio partecipa al film in un ruolo non rivelato e Brendan Fraser interpreta il cattivo Garfield Lynns, noto anche come Firefly. Ivory Aquino si è unita al cast nel ruolo di Alysia Yeoh

Batgirl doveva essere diretto da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron, nonché della versione cinematografica di Justice League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a “decifrare la storia”. Il film è diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il titolo può avere molti significati

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Sebbene i dettagli su ciò che Stephen Strange e Wanda Maximoff incontreranno nei loro viaggi interdimensionali siano stati tenuti strettamente nascosti, sono sempre più frequenti le anticipazioni di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, mentre il film si avvicina alla sua uscita.

Ora, uno dei produttori del film fornisce un suggerimento su cosa significhi esattamente il titolo “multiverso della follia” per i supereroi. In un’intervista con Empire, Richie Palmer suggerisce come gli eventi personali “esasperati” che circondano i protagonisti avranno un impatto sulle loro decisioni e azioni.

“La follia ha molte definizioni diverse. È esasperante per il dottor Strange dover guardare l’amore della sua vita sposare qualcun altro. Ed è esasperante per Wanda sentirsi dire: “C’è un libro, e c’è un capitolo su di te in quel libro che dovresti leggere, e segreti che non conosci di te stesso”.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Ewan McGregor pensava che il ruolo di Obi-Wan Kenobi non gli appartenesse

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Come ormai tutti sanno, Ewan McGregor tornerà a essere Obi-Wan Kenobi nella serie limitata Disney+, disponibile sulla piattaforma dal 25 maggio prossimo. Sebbene l’attore sia stato ben felice di ritornare nel personaggio che lo ha reso famoso a Hollywood, ha anche ricordato come, all’epoca del casting, avesse pensato che forse non era la mossa giusta, per lui.

Mentre Ewan McGregor è tornato felicemente nel ruolo, ha detto a Entertainment Weekly che all’epoca de La Minaccia Fantasma era preoccupato per l’idea di unirsi a un enorme franchise in cui avrebbe interpretato la versione più giovane di un personaggio già affermato. L’attore ammette di aver interrogato se stesso durante il processo di casting, anche se gareggiava per il ruolo. Il suo scetticismo era radicato nel nel fatto che in quel momento della sua carriera non era esattamente un personaggio da Hollywood:

Star Wars non mi sembrava un franchise giusto per me. Inizialmente ero piuttosto scettico sul farlo. Pensavo continuamente al fatto che ero un attore di cinema indipendente, urbano e sgangherato. Non credevo di essere questo tipo di ragazzo.'”

E invece, per fortuna, Ewan McGregor ha abbracciato il ruolo e la sua spada laser e lo ha portato nella modernità per una nuova schiera di fan.

Obi-Wan Kenobi: la serie tv

Obi-Wan Kenobi è l’annunciata serie tv sul personaggio dell’universo di Star Wars scritta da Joby Harold per Lucasfilm per Disney+ La serie è basata sull’omonimo personaggio interpretato da Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi dalla trilogia prequel di Star Wars. Avrà luogo dieci anni dopo Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith.

In Obi-Wan Kenobiprotagonisti saranno Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi e Hayden Christensen che interpreterà Darth Vader, a più di dieci anni da La Vendetta dei Sith. Nel cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Avatar 2: 20 minuti di film hanno commosso Zoe Saldana fino alle lacrime

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In una recente intervista con Kevin McCarthy, Zoe Saldana rivela di essere stata in grado di vedere i primi venti minuti di Avatar 2 e questo l’ha commossa fino alle lacrime. Dice che ha visto questo pezzetto di film “subito prima della fine dell’anno scorso” e ha ammesso che la visione l’ha lasciata senza parole, continuando a menzionare che anche James Cameron è finito in lacrime. Saldana afferma che Avatar 2 ha una storia molto avvincente e sarà “un salto” rispetto a ciò che il pubblico conosce dal primo film, arrivato nel 2009.

“Mi si spezza il fiato solo a parlarne, perché sono stata in grado di vedere solo 20 minuti della seconda parte poco prima della fine dell’anno, l’anno scorso. E sono rimasto senza parole, mi sono commossa fino alle lacrime. Una cosa che nessuno sa davvero di Jim [Cameron] è che è anche un grande banditore, quindi… [ride] […] Questa storia sarà avvincente. Avatar 2 è sicuramente ad una spanna da Avatar 1, quindi penso che bisogna arrivarci preparati, ma sarà un’avventura che non dimenticherai.”

Avatar 2 debutterà il 16 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Diane Kruger ricorda il suo provino per Troy: “Mi sono sentita come un pezzo di carne”

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Diane Kruger rivela di essersi sentita come un pezzo carne durante il provino per essere Elena in Troy. La modella diventata attrice ha avuto una lunga carriera a Hollywood, con ruoli importanti in diversi film, tra cui ricordiamo il Bastardi Senza Gloria di Quentin Tarantino. Più di recente ha recitato in The 355, nei panni di un’agente segreto tedesca.

Kruger ha recitato in Troy, nel ruolo di Elena, donna rinomata per la sua bellezza il cui rapimento ha portato alla guerra di Troia, come descritto nella storia di Omero. Nel cast era affiancata da Brad Pitt nei panni di Achille, Orlando Bloom in quelli di Paride, Brian Cox nel ruolo di Agamennone e Eric Bana in quello di Ettore. Il film è stato uno dei film di maggior incasso del 2004, quasi 500 milioni di dollari al botteghino.

In una recente intervista con Variety, Diane Kruger ha affermato di essersi sentita come un pezzo di carne durante la sua audizione per il film di Wolfgang Peterson. Durante una prima selezione, a Kruger è stato chiesto di fare il test per un dirigente con un guardaroba completamente ispirato alla storia.

“Ricordo di aver fatto un provino per Elena in Troy e di essermi dovuta presentare con il costume. E mi sentivo come un pezzo di carne, guardata dall’alto in basso e mi venivano poste domande del tipo: ‘Perché pensi che dovresti interpretare questo questo?'”

Da Troy in poi, le porte di Hollywood si sono aperte per Diane Kruger, ma è pur vero che la sua testimonianza rievoca un modus operandi che, si spera, non sia più costume in nessun ambiente lavorativo.

Cannes 2022: trai possibili titoli Top Gun: Maverick

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Cannes 2022: trai possibili titoli Top Gun: Maverick

Dopo la notizia di Variety delle ultime ore che conferma la presenza di Elvis di Baz Luhrmann a Cannes 2022 (non in apertura, purtroppo), arrivano nuove indiscrezioni dall’Hollywood Reporter che informa che Thierry Frémaux sarebbe datempo interessato a portare al suo Festival Tom Cruise con Top Gun: Maverick.

Sembra che il direttore artistico della kermesse francese volesse il film già nell’abortita edizione del 2020, e da parte di Paramount, sarebbe prezioso presentare il film in questo contesto, nel Fuori Concorso, dopo che è stato per così tanto tempo rimandato.

Il film arriverà il 27 maggio negli USA, da noi il 26, il che sembra un tempismo perfetto per la manifestazione. Tuttavia non avremo informazioni più precise fino a che non ci sarà la conferenza di presentazione di Cannes 2022 il prossimo 3 aprile.

Per Tom Cruise sarebbe un ritorno a Cannes dopo 30 anni di carriera, ovvero da quando porto sulla croisette insieme a Ron Howard e Nicole Kidman Cuori Ribelli.

Tra gli altri titoli che potrebbero arrivare a Cannes, citiamo Three Thousand Years of Longing di George MillerCrimes of the Future di David CronenbergLightyear – La vera Storia di Buzz, di Disney-Pixar.

Tutto quello che sappiamo su Top Gun: Maverick

Dopo più di trent’anni di servizio come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore, mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), segnale di chiamata: “Rooster”, il figlio del defunto amico di Maverick e ufficiale di intercettazione radar Ten. Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte a un futuro incerto e confrontandosi con i fantasmi del suo passato, Maverick viene coinvolto in uno scontro con le sue paure più profonde, che culmina in una missione che richiede il massimo sacrificio a coloro che saranno scelti per volarci incontro.

Tom Cruise e Val Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom “Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Jennifer ConnellyJon Hamm Miles Teller. Il film arriverà al cinema il 26 maggio 2022.

Il serpente dell’Essex: la nuova serie AppleTV+ con Tom Hiddleston

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Il serpente dell’Essex è l’annunciata nuova serie Apple Original basata sull’omonimo romanzo di Sarah Perry. La serie limitata in sei episodi vedrà protagonisti  

Il serpente dell’Essex è diretta da Clio Barnard, candidata al BAFTA, come Anna Symon che ha scritto la serie; entrambe sono anche produttrici esecutive insieme a Jamie Laurenson, Hakan Kousetta, Iain Canning, Emile Sherman e Patrick Walters. La serie è prodotta per Apple TV+ da See-Saw Films.

Il serpente dell’Essex: quando esce e dove vederla in streaming

Il serpente dell’Essex in streaming uscirà con i primi due episodi venerdì 13 maggio 2022 su AppleTV+

Il serpente dell’Essex: trama e cast

Con un cast stellare guidato dalla vincitrice dell’Emmy e del premio SAG, Claire Danes, e dal candidato all’Emmy Tom Hiddleston e con Frank Dillane, Clémence Poésy e Hayley Squires, “Il serpente dell’Essex” segue la vedova londinese Cora Seaborne (Claire Danes) che si trasferisce nell’Essex per indagare su un mitico serpente. Qui conosce il vicario del villaggio (Tom Hiddleston), con cui stringe un legame improbabile, ma proprio quando la tragedia colpisce, la gente del posto inizia ad accusarla di attrarre la strana creatura.

Nel cast di Il serpente dell’Essex protagonisti sono Claire Danes nel ruolo di Cora, Tom Hiddleston nel ruolo di Will Ransome, Frank Dillane nel ruolo di Luke Garrett, Hayley Squires nel ruolo di Martha, Clémence Poésy nel ruolo di Stella Ransome, Jamael Westman nel ruolo del dottor George Spencer, Dixie Egerickx nel ruolo di Jo Ransome e Michael Jibson nel ruolo di Matthew Evansford.

Gli episodi di Il serpente dell’Essex

 

La serie è prodotta da Andrea Cornwell. Produttori esecutivi sono Clio Barnard Anna Simone Jamie Laurenson Hakan Kousetta Patrizio Walters Iain Canning Emile Sherman

The Batman: Selina ha “problemi con i genitori” più determinanti rispetto a Bruce

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ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THE BATMAN

Mentre The Batman crea nuove dinamiche per l’eredità familiare di Bruce Wayne (Robert Pattinson), la Catwoman di Selina Kyle (Zoe Kravitz) ha problemi con i genitori che nella trama del film incidono maggiormente, rispetto a quelli di Bruce. Grazie al cattivo noto come L’Enigmista (Paul Dano), Gotham deve affrontare nuove oscure verità che scuotono la città fino al midollo, comprese rivelazioni personali per Batman stesso. Tuttavia, Selina Kyle rivela una sua verità importante, confermando la sua parentela segreta che è stata a lungo presa anticipata nei fumetti.

Nel nuovo film DC diretto da Matt Reeves, Batman è al suo secondo anno da vigilante quando Gotham è tormentata dall’Enigmista, che uccide funzionari della città e figure chiave mentre rivela una grande cospirazione che è stata a lungo tenuta segreta. Mentre Batman lavora con il tenente Jim Gordon (Jeffrey Wright) per risolvere i vari enigmi e scoprire la verità, il vigilante entra anche in contatto con Selina Kyle, un’abile ladra che lavora anche nell’Iceberg Lounge. Mentre i due accettano di lavorare insieme nonostante le loro diverse motivazioni, Kyle alla fine rivela perché vuole così tanto rubare al più grande boss del crimine di Gotham, Carmine Falcone (John Turturro), prima di ucciderlo.

Dopo la conferma che Carmine Falcone ha ucciso la fidanzata di Selina, Annika Kosolov, Catwoman ammette che Falcone è suo padre, qualcosa che fumetti come The Long Halloween e Dark Victory hanno sempre lasciato implicito tramite prove circostanziali. Non solo è stato confermato a titolo definitivo in The Batman che Falcone è il padre di Selina nonostante la sua negligenza, ma è stato anche rivelato che è stato anche lui a uccidere la madre di Selina. Se non fosse stato per l’interferenza di Batman nel convincerla del contrario, Catwoman avrebbe facilmente ucciso Falcone per quello che ha fatto. In quanto tale, l’arco genitoriale di Selina è molto più centrale per il suo ruolo in The Batman rispetto a quello di Bruce Wayne.

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Spider-Man: No Way Home, una commovente featurette sul ritorno dei vecchi Spider-Men

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Ecco una commovente featurette dedicata al ritorno di Tobey Maguire e Andrew Garfield nel ruolo dell’Uomo Ragno in Spider-Man: No Way Home, in cui il regista Jon Watts e il produttore Kevin Feige spiegano perché era così importante che i due attori tornassero a sostenere l’iterazione del personaggio di Tom Holland:

https://twitter.com/Fandango/status/1503717659833118723?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1503717659833118723%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fspiderman-no-way-home-maguire-garfield-return-why%2F

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Marvel 2004: la pianificazione dell’universo condiviso prima dei Marvel Studios

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È recentemente riemersa on-line la lista dei film che Marvel Entertainment aveva pianificato nel 2004, facendo emergere ricordi di diversi progetti cancellati e un universo cinematografico Marvel dall’aspetto completamente diverso rispetto a quello che conosciamo oggi.

L’MCU, supervisionato dal produttore Kevin Feige, è senza dubbio il risultato di maggior successo nell’industria del cinema dell’ultimo decennio. I film in uscita di volta in volta battono costantemente i record al botteghino e ricevono feedback positivi da critici e fan. A partire da Iron Man nel 2008, la continuità ha attraversato 27 film portando il pubblico attraverso l’assemblaggio degli Avengers e l’epica Infinity Saga, con l’attuale Fase 4 che punta gli occhi sul multiverso.

Tuttavia, prima che i Marvel Studios perfezionassero il processo di costruzione del Marvel Cinematic Universe, quasi un intero decennio di film prodotti da altri studi in associazione con la Marvel Entertainment hanno dato vita sul grande schermo ai suoi personaggi a fumetti. In effetti, l’attuale boom dei cinecomics che ha visto i cinema dominati dai supereroi è principalmente attribuito al successo di film come Blade, X-Men e Spider-Man a cavallo tra la fine del secolo scorso e l’inizio del nuovo. Tutti e tre questi film hanno avuto successo commerciale ma, cosa più importante, sono stati elogiati dalla critica in un modo che ha mostrato che i film a fumetti avevano potenzialità per essere drammi importanti con qualcosa da dire nel panorama cinematografico moderno.

L’artista @AjepArts ha recentemente scoperto diverse foto promozionali di un evento nel 2004 che descrivevano in dettaglio l’imminente lista di film della Marvel basati sui loro personaggi. In questo elenco ci sono film che i fan hanno visto, come The Punisher, Spider-Man 2, Blade Trinity, Elektra, Fantastic Four, X-Men: Conflitto Finale (intitolato qui X-Men 3), Ghost Rider e Spider-Man 3.

Ma la cosa più interessante sono i sei film non realizzati che non hanno mai visto la luce; Man-Thing, Namor, Silver Surfer, Fury, Daredevil 2 e Deathlok. Vale anche la pena notare che ci sono film di Iron Man e Captain America elencati, entrambi proprietà di successo dei Marvel Studios. C’è anche un progetto sconosciuto sul tabellone il cui titolo è però impallato dal cosplayer di Spider-Man.

https://twitter.com/ajeparts/status/1503610668951515137?s=21

The Batman di Ben Affleck, il concept inedito di Deathstroke che non vedremo mai

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Mentre The Batman di Matt Reeves sta facendo parlare di sé in tutto il mondo, oggi arrivano dei concept inediti del The Batman di Ben Affleck, il film che avrebbe dovuto vedere Affleck nei panni del Crociato di Gotham, ma anche in quello di produttore, regista e co-sceneggiatore.

Come molti sapranno, dopo un filmato di prova di Deathstroke apparso in rete, Ben Affleck ha prima rinunciato alla regia e poi ha definitivamente abbandonato il progetto dopo che la Warner Bros ha incaricato Matt Reeves di lavorare ad una sua personale versione di un film nuovo del Cavaliere Oscuro. Questo film è finalmente realtà e a giudicare dal suo successo darà via ad una nuova era sotto l’egida di Robert Pattinson.

Ebbene molti fan però continuano ad essere nostalgici sul Batman di Ben Affleck, nonostante il fatto che lo rivedremo in The Flash. Ora però il concept artist Keith Christensen ha diffuso su Instagram una sua versione del Deathstroke di Joe Manganiello, che sarebbe dovuto essere il principale villain di questa storia di Bruce Wayne, così come era stato annunciato nella scena post credits di Justice League. Ecco il concept:

Avengers: Endgame, il trailer rifatto nello stile di Obi-Wan Kenobi

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Il trailer di Avengers: Endgame è stato ricreato da un fan nello stile del recente teaser trailer di Obi-Wan Kenobi. La Disney ha acquistato la Marvel Entertainment nel 2009 prima di acquisire la Lucasfilm tre anni dopo, che ha riunito due dei più grandi franchise mediatici sotto lo stesso tetto. Da allora, la Disney ha goduto del gigantesco successo commerciale della galassia lontana, lontana e del Marvel Cinematic Universe, che ha prodotto il film con il maggior incasso di tutti i tempi.

Rilasciato nel 2019, Avengers: Endgame rappresenta il culmine delle prime tre fasi del MCU e, a sua volta, dell’Infinity Saga. Come seguito di Infinity War (2018), che vede i Vendicatori fallire nella loro missione di impedire a Thanos (Josh Brolin) di raccogliere tutte e sei le Gemme dell’Infinito e di ridurre in polvere metà della popolazione terrestre, Endgame vede Tony Stark/Iron Man (Robert Downey Jr.), Steve Rogers/Captain America (Chris Evans) e compagnia in un disperato bisogno di speranza. Per molti versi, la configurazione di Endgame è paragonabile a uno dei progetti più attesi del 2022, Obi-Wan Kenobi, del quale abbiamo visto il primo trailer qualche giorno fa, durante l’ultimo Disney Investor Call.

Il canale The Typical Geeks su YouTube ha caricato un trailer di Avengers: Endgame rifatto nello stile del trailer di Obi-Wan Kenobi. Parallelamente alle voci fuori campo di quest’ultimo, questo nuovo trailer di Endgame inizia con Tony Stark che si lamenta di come “abbiamo perso” prima di cedere a Thanos. Inoltre, ha per sottofondo “Duel of the Fates”, “Anakin’s Dark Deeds” e “Battle of Heroes” del compositore John Willaims.

Animali fantastici – I segreti di Silente: una featurette mette in luce una banda di estranei

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La Warner Bros ha diffuso un inedito contributo video su Animali fantastici – I segreti di Silente, che mette in luce una banda di estranei. Animali fantastici – I segreti di Silente è l’atteso terzo capitolo del franchise Animali fantastici basato sull’universo di Harry Potter firmato J.K. RowlingIl nuovo contributo include i commenti del regista David Heyman e di alcuni dei cast principali tra cui Jude Law, Eddie Redmayne e altri. L’uscita del film nelle sale è prevista per giovedì 13 aprile 2022.

La Featurette mette in luce il primo esercito di Silente, descritto come una banda di estranei che cercano di salvare il mondo dal Grindelwald di Mads Mikkelsen. Presenta anche nuovi filmati, che prendono in giro ogni membro del ruolo della squadra e le missioni individuali.

Animali fantastici – I segreti di Silente, il nuovo trailer

Animali fantastici – I segreti di Silente della Warner Bros. Pictures è la nuova avventura del Wizarding World creato da J.K. Rowling. Animali fantastici – I segreti di Silente presenta un cast guidato dal premio Oscar  Eddie Redmayne (“La teoria del tutto”), il due volte candidato all’Oscar Jude Law (“Ritorno a Cold Mountain”, “Il talento di Mr. Ripley”), con Ezra Miller, Dan Fogler, Alison Sudol, Callum Turner, Jessica Williams, Katherine Waterstone Mads Mikkelsen. David Yates ha diretto Animali fantastici – I segreti di Silente, un film scritto da J.K. Rowling e Steve Kloves, basato su una sceneggiatura di J.K. Rowling. I produttori del film sono David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves, Lionel Wigram e Tim Lewis, mentre Neil Blair, Danny Cohen, Josh Berger, Courtenay Valenti e Michael Sharp sono i produttori esecutivi.

In Animali fantastici – I segreti di Silente Il professor Albus Silente (Jude Law) sa che il potente mago oscuro Gellert Grindelwald (Mads Mikkelsen) è intenzionato a prendere il controllo del mondo magico. Non essendo in grado di fermarlo da solo, Silente affida al magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne) il compito di guidare un’intrepida squadra di maghi, streghe e un coraggioso Babbano pasticcere in una pericolosa missione, dove incontrano vecchie e nuove creature e si scontrano con la crescente legione di seguaci di Grindelwald. Con una posta in gioco così alta, quanto a lungo Silente potrà restare in disparte?

Il team creativo che ha lavorato dietro  le quinte include il direttore della fotografia George Richmond (“Rocketman”, “Kingsman: Il cerchio d’oro”), lo scenografo vincitore di tre Oscar® Stuart Craig (“Il paziente inglese”, “Le relazioni pericolose”, “Gandhi”, i film di “Harry Potter” e “Animali fantastici”) e lo scenografo Neil Lamont (“Solo: A Star Wars Story”, “Rogue One: A Star Wars Story”), la costumista vincitrice di quattro Oscar® Colleen Atwood (“Chicago”, “Memorie di una geisha”, “Alice in Wonderland”, “Animali fantastici e dove trovarli”) e il montatore che da tempo collabora con Yates, Mark Day (“Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, gli ultimi quattro film di “Harry Potter”). La musica è del nove volte candidato all’Oscar® James Newton Howard (“Notizie dal mondo”, “Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, “Defiance – I giorni del coraggio”, “Michael Clayton”, i film di “Hunger Games”).

La Warner Bros. Pictures presenta una produzione Heyday Films, un film di David Yates, Animali fantastici – I segreti di Silente. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, e l’uscita nelle sale italiane è prevista per il 13 Aprile 2022.

Dune 2: la sceneggiatura è pronta, il sequel includerà più scene in IMAX

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Dopo il successo del primo capitolo della sua serie Dune, il regista Denis Villeneuve ha rivelato che la sceneggiatura di Dune: Parte 2 è finita e che il team si sta preparando per iniziare la produzione. La sceneggiatura è quasi finita, ma è sempre un work in progress, ha detto Villeneuve in una recente intervista con Collider . “Sarà un work in progress fino al montaggio finale, ma devo dire che si è consolidato. Ho un copione nelle mie mani. Siamo in preparazione in questo momento”.

Sebbene la sceneggiatura possa essere in continua evoluzione, un aspetto del film che continuerà solo a crescere è il suo uso di sequenze girate IMAX nativo. Denis Villeneuve ha anche accresciuto questo aspetto, ammettendo che lui e il direttore della fotografia Greig Frasher si sono “innamorati” del formato durante le riprese del primo film e che probabilmente ne sarà utilizzato ancora di più nel film futuro. “Decisamente. [Il direttore della fotografia] Greig Fraser ed io ci siamo innamorati di questo formato e sicuramente ci saranno, probabilmente scene filmate in  IMAX in questo film. Decisamente.”

Dune 2, il film

Dune 2 è l’atteso sequel del film del 2021 Dune diretto da Denis Villeneuve e  interpretato da un cast stellare composto da Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacZendayaJavier BardemStellan Skarsgård. In Dune 2 confermati gli ingressi nel cast diFlorence Pugh, Austin Butler.

Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure sopravviveranno.

Denis Villeneuve ha diretto Dune e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

Halo: nuovo incredibile trailer della serie in arrivo

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Halo: nuovo incredibile trailer della serie in arrivo

Paramount+ ha diffuso negli USA un nuovo incredibile trailer di Halo, l’annunciata serie basata sull’iconico franchise Xbox. Lo spettacolo debutterà alla fine di questo mese il 24 marzo in contemporanea in Italia su SKY e NOW ed è già stata confermata una seconda stagione.

La serie tv Halo

Ambientata nell’universo narrativo creato per la prima volta nel 2001 con il lancio del primo Halo per Xbox, la serie mette in scena un epico conflitto del 26° secolo tra l’umanità e una minaccia aliena nota come Covenant.

La serie vede come protagonisti Pablo Schreiber (“American Gods”) nel ruolo del super soldato Master Chief; Natascha McElhone (“Californication”, “Hotel Portofino”, “Designated Survivor”) nei panni della dottoressa Halsey, brillante, tormentata e imperscrutabile creatrice dei super soldati Spartan; e Jen Taylor (serie di videogiochi Halo, RWBY) nei panni di Cortana, l’IA più avanzata nella storia umana e potenzialmente la chiave per la sopravvivenza della razza umana.

Nel cast anche Bokeem Woodbine (“Fargo”), Shabana Azmi (“Fire”), Natasha Culzac (“The Witcher”), Olive Grey (“Half Moon Investigations”), Yerin Ha (“Reef Break”), Bentley Kalu (“Avengers: Age of Ultron”), Kate Kennedy (“Catastrophe”), Charlie Murphy (“Peaky Blinders”) e Danny Sapani (“Penny Dreadful”). Si uniscono al cast nei panni di personaggi originali della serie anche Ryan McParland (“6Degrees”), Burn Gorman (“The Expanse”) e Fiona O’Shaughnessy (“Nina Forever”).

Halo è uno dei videogiochi più di successo di sempre ed è diventato un fenomeno di intrattenimento globale, con all’attivo più di 82 milioni di copie vendute in tutto il mondo e più di 6 miliardi di dollari di fatturato complessivo.

La serie è stata già rinnovata per una seconda stagione prima ancora del debutto della prima. Halo è prodotta da SHOWTIME® in associazione con 343 Industries, insieme a Amblin Television di Steven Spielberg. Produttore esecutivo è Steven Kane, assieme a Steven Spielberg, Darryl Frank e Justin Falvey per Amblin Television in collaborazione con 343 Industries, il regista Otto Bathurst e Toby Leslie per One Big Picture, e Kyle Killen e Scott Pennington per Chapter Eleven. Kiki Wolfkill, Frank O’Connor e Bonnie Ross sono i produttori esecutivi lato 343 Industries. La distribuzione internazionale della serie è affidata a Paramount Global Distribution Group.

Obi-Wan Kenobi: Darth Maul è stato tagliato dalla serie tv

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Obi-Wan Kenobi: Darth Maul è stato tagliato dalla serie tv

Mentre cresce l’attesa per il debutto su Disney+ di Obi-Wan Kenobi, l’annunciata prossima serie basata sull’universo di Star Wars, oggi arriva la conferma che il personaggio di Darth Maul e le sue scene sono state tagliate dalla serie tv. Darth Maul è apparso per la prima volta in La minaccia fantasma e secondo The Hollywood Reporter, l’attore Ray Park era in modalità preparazione per riprendere il personaggio per la prossima serie Star Wars di Disney+, Obi-Wan Kenobi. Tuttavia, durante una “revisione creativa” del progetto quelle scene che coinvolgono l’antagonista sono state infine scartate, cosa che secondo quanto riferito si è verificata quando altri cattivi come Darth Vader sono stati aggiunti al progetto.

Le fonti di THR hanno riferito che la regista della serie Deborah Chow ha dato a Dave Filoni di The Mandalorian e Jon Favreau le prime sceneggiature e il duo era “preoccupato” che Obi-Wan Kenobi avrebbe “percorso un terreno simile” a The Mandalorian. Hossein Amini ha lavorato alle bozze originali per la serie di sei episodi prima che lo sviluppo della Lucasfilm interrompesse la serie nel 2020, secondo quanto riferito, perché non erano sufficientemente soddisfatti delle sceneggiature.

La storia inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di Star Wars: La Vendetta dei Sith, dove Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, diventato il malvagio Signore dei Sith Darth Vader. Obi-Wan Kenobi è diretta da Deborah Chow, già regista di due acclamati episodi della prima stagione di The Mandalorian. La serie segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader.

Le modifiche alla sceneggiatura di Obi-Wan Kenobi

Le fonti hanno condiviso che originariamente la storia era incentrata su Kenobi che esce dalla clandestinità per proteggere un giovane Luke Skywalker, con Darth Maul che agisce come uno dei cattivi che li dà la caccia; Secondo quanto riferito, Vader inizialmente non era coinvolto. Apparentemente Filoni e Favreau hanno incoraggiato Chow a “aspirare a cose più grandi” con la serie, prima che la revisione creativa rimuovesse completamente Darth Maul e un ragazzo precedentemente scelto per interpretare il bambino Luke Skywalker fosse sostituito con Grant Feely.

Per quanto riguarda Maul, le indiscrezioni riportano che una fonte ha affermato che Park era sul set per la pre-produzione e l’allenamento acrobatico e che le riprese potrebbero essere state girate, con un’altra fonte che ha aggiunto che avrebbero potuto essere filmati di prova. Apparentemente, una fonte della Lucasfilm ha detto che Darth Maul non sarebbe mai tornato nella serie tv.

La serie tv

Obi-Wan Kenobi è l’annunciata serie tv sul personaggio dell’universo di Star Wars scritta da Joby Harold per Lucasfilm per Disney+che debutterà La serie debutterà il 25 maggio 2022.La serie è basata sull’omonimo personaggio interpretato da Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi dalla trilogia prequel di Star Wars. Avrà luogo dieci anni dopo Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith.

In Obi-Wan Kenobi protagonisti saranno Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi e Hayden Christensen che interpreterà Darth Vader, a più di dieci anni da La Vendetta dei Sith. Nel cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Maestro: Matt Bomer in trattative per unirsi a Bradley Cooper nel film biografico targato Netflix

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Arriva da Deadline la notizia che il vincitore del Golden Globe Matt Bomer ha avviato le prime trattative per un ruolo non rivelato nel cast del prossimo dramma biografico Maestro, il film originale Netflix basato sulla vita di Leonard Bernstein che sarà diretto dal candidato all’Oscar Bradley Cooper. In una precedente intervista, Bradley Cooper  aveva rivelato che la produzione sta attualmente pianificando di iniziare le riprese del progetto a maggio.

Matt Bomer è noto soprattutto per la sua acclamata interpretazione nel film drammatico televisivo della HBO The Normal Heart, interpretato anche da Mark Ruffalo, Julia Roberts e Jim Parsons. Ha vinto il suo primo Golden Globe come miglior attore non protagonista. I suoi altri progetti importanti includono film come In TimeMagic Mike, The Nice GuysThe Magnificent Seven e The Boys in the Band, oltre alle serie tv come ChuckWhite CollarGleeAmerican Horror Story e Doom Patrol.

Il film Maestro

Maestro racconterà la storia meravigliosamente complessa del matrimonio tra Bernstein e sua moglie, Felicia Montealegre, nell’arco di oltre 30 anni. Insieme a Bradley Cooper nel cast confermati Carey Mulligan nei panni di Felicia Montealegre e Jeremy Strong nei panni di John Gruen. Secondo alcune indiscrezioni l’obiettivo principale di Cooper nel progetto è sempre stato quello di raccontare il “rapporto intenso e complesso” tra Bernstein e Montealegre. Secondo quanto riferito, la star e regista ha lavorato a stretto contatto con i figli di Bernstein, Jamie, Alexander e Nina, negli ultimi due anni.

Maestro è co-scritto da Cooper e Josh Singer con Martin Scorsese, Steven Spielberg, Bradley Cooper e il suo partner di produzione di Joint Effort Todd Phillips (Joker), Kristie Macosko Krieger, la produttrice nominata all’Oscar Emma Tilliinger Koskoff (The Irishman , Joker) e Fred Berner e Amy Durning sono i produttori. La Amblin Entertainment di Spielberg è ancora legata al progetto che era stato inizialmente creato dalla Paramount Pictures. Lo streamer darà al film una significativa uscita nelle sale prima che debutti in esclusivamente su Netflix.

Gli idoli delle donne: trailer del film con Lillo e Greg

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Gli idoli delle donne: trailer del film con Lillo e Greg

Lucky Red e Vision Distribution hanno diffuso il trailer ufficiale di Gli idoli delle donne, il film con protagonisti Lillo e Greg. Nel cast anche Ilaria Spada, Francesco Arca, Maryna, Corrado Guzzanti

La trama di Gli idoli delle donne

In Gli idoli delle donne Filippo (Francesco Arca) è il gigolò più avvenente e desiderato in circolazione. Non spicca per intelligenza e acume, anzi, ma è incredibilmente sexy. Peccato però che a causa di un incidente Filippo debba sottoporsi a una plastica che gli stravolge i connotati facendolo risvegliare con un viso e un corpo completamente diversi, diversamente belli… (quelli di Lillo). Disperato e sempre meno richiesto, il nuovo Filippo (Lillo) si rivolge all’unica persona in grado di insegnargli a soddisfare le donne puntando sulla sensualità e la dialettica piuttosto che sul corpo: Max (Greg), il più grande e ambito gigolò di sempre, ritiratosi misteriosamente dal giro. Nonostante il training con Max, Filippo continua a perdere clienti. Un giorno però, per un oscuro motivo, una giovane e bella colombiana di nome Juanita (Maryna) decide di avvalersi delle prestazioni di Filippo. Peccato che Juanita sia figlia di una coppia di pericolosissimi narcotrafficanti: Joaquim (Corrado Guzzanti) e Maria (Ilaria Spada). I guai per Filippo e Max sono appena iniziati…

Master: recensione dell’horror in arrivo su Amazon Prime Video

Master: recensione dell’horror in arrivo su Amazon Prime Video

Dal 18 marzo arriva su Amazon Prime Video Master, film che vede il debutto alla regia di Mariama Diallo. Il lungometraggio è un horror inquietante dominato da mostri quanto più temibili: forze sovrumane, leggende antiche e, soprattutto, razzismo.

La sinossi di Master

Nell’Ancaster College, storica università americana, s’incrociano le vite di tre donne. Gail Bishop (Regina Hall) è una professoressa che viene nominata come master di Belleville, una delle residenze per studenti. È la prima donna nera a ricoprire il ruolo: deve occuparsi della vita culturale degli studenti e aiutarli con i problemi scolastici e personali.

Una giovane studentessa nera, Jasmine Moore (Zoe Renee), si trasferisce a Belleville. La ragazza, entusiasta e studiosa, deve affrontare fin da subito diverse difficoltà. Le viene assegnata una stanza su cui gravita una leggenda: si dice che la camera sia infestata da una presenza, uno spirito che può spingere chi vi abita a suicidarsi, come già è accaduto a Louisa Weeks. Come se non bastasse, Jasmine viene discriminata dai compagni universitari, per lo più bianchi, e si scontra con un’insegnante, Liv Beckmann.

La professoressa Liv Beckmann (Amber Gray) è ostile nei confronti di Jasmine: la ritiene capace ma le assegna comunque pessimi voti. Dal canto suo, anche Liv deve affrontare la competizione con i colleghi bianchi, spesso dubbiosi sulle sue capacità.

Le tre donne si trovano quindi immerse in un’ambiente non solo ostile, ma anche bigotto e inquietante. Iniziano a fare incubi e a percepire strane presenze, innestando così un dubbio nello spettatore: i loro nemici sono reali, immaginari o soprannaturali?

Il razzismo come leitmotiv del film

Le tre protagoniste di Master sono donne nere. Tre personalità molto diverse, che vivono diversi momenti della propria esistenza, ma che sono accomunate dalla lotta ad un unico grande nemico: il razzismo. Il contesto è quello universitario, quello fatto principalmente dai figli ricchi delle famiglie bianche, da quelli che si sentono i privilegiati e che non si fanno problemi a mettere a disagio le minoranze.

Inizialmente, Gail, Liv e Jasmine vengono presentate come donne forti e capaci, studentesse o insegnanti che cercano di farsi strada all’Ancaster College. A poco a poco però, le protagoniste perdono la loro determinazione. In particolare, si trovano a dover fare i conti con un duplice nemico: la discriminazione e la leggenda di Margaret Miller.

masterLa leggenda di Margaret Miller

Istituzione antica quasi quanto gli Stati Uniti, l’Ancaster College colleziona una serie di leggende sull’istituto e sugli studenti. Quella più famosa ha al centro Margaret Miller, ragazza che, nel periodo della caccia alle streghe, venne accusata di stregoneria. Si dice che il suo spirito perseguiti il college, in particolare la Belleville House.

Master parte come un racconto positivo: l’inizio del college, il nuovo anno, la possibilità di guardare al futuro. Le vicende vengono poi gradualmente adombrate dal passato: le leggende, gli spiriti dei defunti. Il film è quindi un horror solo parzialmente soprannaturale: non si capisce fino in fondo quanto le visioni, i sogni, gli spiriti percepiti da Jasmine e da Gail siano reali. Come in un circolo virtuoso, il terrore vissuto dalle protagoniste (per un fatto surreale) è alimentato dai racconti e dalle vicende reali che le vedono coinvolte. Tutto inizia ad avere una doppia valenza, una doppia faccia.

Master vuol dire padrone

Il ruolo assunto da Gail Bishop è emblematico. ”Master” è un termine che in inglese significa ”padrone”. Viene usato comunemente nelle università anglosassoni, ma ha un legame con quella parola tanto usata in tempi di schiavitù. La scelta di assegnare il ruolo ad una persona nera nel film è provocatoria e serve per unire passato e presente, per parlare di razzismo e discriminazione nelle università.

Un racconto ”allendiano”

La regista sceglie il genere horror e le tinte cupe per fare un film che è essenzialmente una critica sociale. Le aggressioni e le discriminazioni in ambito universitario sono realtà sentite da Diallo.

Master è quindi un racconto che disturba più per gli aspetti realistici che per quelli soprannaturali. Nonostante la recitazione e la regia non siano delle più eccelse, il film è affascinante perché ricorda i racconti di Isabelle Allende, dominati da spiriti, donne e conflitti sociali.

Riccardo Scamarcio: 10 cose che non sai sull’attore

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Riccardo Scamarcio: 10 cose che non sai sull’attore

Riccardo Scamarcio è uno di quegli attori che ha fatto la storia del cinema italiano moderno, grazie anche alle sue indimenticabili e diverse interpretazioni. L’attore ha iniziato a recitare a vent’anni e da allora la sua passione per la recitazione in generale, e il cinema in senso stretto, è diventata sempre più profonda.

Ecco dieci cose da sapere su Riccardo Scamarcio.

Riccardo Scamarcio: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera cinematografica dell’attore italiano è iniziata nel 2003, quando debutta sul grande schermo in La meglio gioventù, per poi apparire in Tre metri sopra il cielo (2004), Romanzo criminale (2005), Manuale d’amore 2 – Capitoli successivi (2007), Ho voglia di te (2007), Mio fratello è figlio unico (2007), Go Go Tales (2007), Italians (2009) e Mine vaganti (2010). In seguito, lavora in Manuale d’amore 3 (2011), To Rome with Love (2012), Il rosso e il blu (2012), Una piccola impresa meridionale (2013), Un ragazzo d’oro (2014), Meraviglioso Boccaccio (2015), Il sapore del successo (2015) e Nessuno si salva da solo (2015). Tra i suoi ultimi film, vi sono La cena di Natale (2015), Pericle il nero (2016), John Wick – Capitolo 2 (2017), Loro (2018), Euforia (2018), I villeggianti (2018), Il testimone invisibile (2018), Lo spietato (2019), Welcome Home (2019), Non sono un assassino (2019), Il ladro di giorni (2019), Gli infedeli (2020), L’ultimo paradiso (2021), Tre piani (2021), La scuola cattolica (2021) e L’ombra del giorno (2022).

2. Ha partecipato a diverse serie tv. L’attore non ha lavorato negli solo per il grande schermo, ma ha spesso preso parte anche a progetti televisivi. Infatti, ha recitato in Ama il tuo nemico 2 (2001), Compagni di scuola (2001), La freccia nera (2006), Il segreto dell’acqua (2011), London Spy (2015), Master of None (2017), Liberi sognatori – La scelta (2018) e The Woman in White (2018).

3. È anche doppiatore, produttore e sceneggiatore. Nel corso della sua carriera, l’attore ha sperimentato diversi ambiti del cinema, come il doppiaggio: infatti, ha prestato la propria voce per la versione italiana de I primitivi (2018). In quanto produttore, invece, ha lavorato alla realizzazione di film come L’uomo doppio (2012), Miele (2013), La vita oscena (2014), Per amor vostro (2015), Pericle il nero, L’arte viva di Julian Schnabel (2017) e Dei (2018). Inoltre, è stato produttore e sceneggiatore per i film Gli infedeli e L’ultimo paradiso.

riccardo scamarcio

Riccardo Scamarcio non è Instagram

4. Non ha nessun account social. L’attore ha ammesso di non usarli e di guardarsi sempre bene dal farlo. Senza demonizzarli, ammette che secondo lui i social media, grazie alla semplificazione della comunicazione, possono generale violenza. Inoltre, l’attore non ha mai apprezzato sbandierare la propria vita privata su questo tipo di piattaforme, preferendo mantenere una certa riservatezza e un distacco tra la vita pubblica e quella privata.

Riccardo Scamarcio: la moglie Angharad Wood e la figlia

5. Ha avuto una lunga relazione. Scamarcio è anche un attore conosciuto ai più per il fatto di aver frequentato a partire dal 2006 la collega e regista Valeria Golino. I due hanno ben 14 anni di differenza ma la loro relazione è sempre stata vista come una delle più solide del mondo del cinema italiano. Questo è stato vero almeno fino  al 2018, quando tra loro è definitivamente finita dopo due anni di tira e molla.

6. Ha avuto una figlia.  Tra il 2019 e il 2020 l’attore ha iniziato a frequentare una manager di 46 anni, Angharad Wood, che vive a Londra e che è molto lontana dal suo ambiente. Tuttavia, non è passato inosservato il fatto che la nuova fidanzata somigli in maniera impressionante alla Golino. I due hanno poi avuto anche una figlia, ma il nome di questa non è stato reso noto.

Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli

7. Ha una relazione con la giovane attrice. Nel 2021 viene ufficializzata la relazione dell’attore con la collega Benedetta Porcaroli, celebre per la serie Baby, di 19 anni più giovane. I due si erano conosciuti sul set di La scuola cattolica, per poi ritrovarsi a recitare insieme nel film L’ombra del giorno. Da alcune intervista da loro rilasciate, inoltre, sembrerebbe che i due convivano già.

Riccardo Scamarcio Benedetta Porcaroli

Riccardo Scamarcio in Pericle il nero

8. È stato colpito dal personaggio. Secondo l’attore, il suo personaggio vive in un grande paradosso, senza contarne le fragilità: “Pericle è un reietto della società, sgradevole agli occhi di tutti che lo considerano un cretino. Ma entrandovi dentro se ne capisce la grande sensibilità e il talento”.

9. Ha costruito il personaggio di giorno in giorno. È questo quello che è avvenuto con il personaggio di Scamarcio, che l’attore si è preoccupato di formare caratterialmente ed esteticamente giorno dopo giorno. Stando alle parole dell’attore, però, pare che non sia tutta farina del suo sacco e che sia stato già di base aiutato molto dal regista, Stefano Mordini, e dalla sceneggiatura.

Riccardo Scamarcio: età e altezza dell’attore

10. Riccardo Scamarcio è nato il 13 novembre 1979 a Trani, in Apulia. La sua altezza complessiva corrisponde a 175 centimetri.

Fonti: IMDb, Cosmopolitan

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