Arriva da
Deadline la notizia che i Marvel Studios hanno finalmente
trovato l’attrice che interpreterà Kamala Khan nell’annunciata
serie Ms. Marvel, lo show in arrivo prossimamente
su Disney+ dedicato al personaggio dei
fumetti creato da Gerry Conway e John
Buscema.
La scelta è ricaduta sull’esordiente
Iman Vellani, che ad oggi non ha neanche una
pagina IMDb. Nel 2019 ha fatto parte della giuria del “Next Wave
Committee” del Toronto International Film
Festival, che si occupa di segnalare i titoli più
significativi per gli adolescenti. A quanto pare, la ricerca
dell’attrice che avrebbe dovuto interpretare la supereroina è stata
particolarmente lunga e ha dato vita ad un processo molto
difficile. Come riportato dalla fonte, i piani della Marvel sono
sempre stati quelli di trovare l’attrice giusta e al tempo stesso
di restare fedeli al personaggio, anche se ciò avrebbe significato
ingaggiare un’attrice poco nota al grande pubblico o addirittura
sconosciuta.
Nel corso della sua storia nei
fumetti, Ms. Marvel – concepita inizialmente come controparte
femminile di Captain Marvel e alter
ego di Carol Danvers – ha assunto numerose identità.
L’identità sulla quale si concentrerà la serie sarà quella di
Kamala Khan, personaggio creato Sana Amanat, G. Willow
Wilson e Adrian Alphona.
Kamala è una ragazza di sedici anni
di origine pakistana, proveniente dal New Jerse, che ammira molto
Carol Danvers. Un giorno acquisisce accidentalmente il potere della
superelasticità ed entra a far parte dei Vendicatori. Al momento
non sappiamo su quali aspetti della sua storia si concentrerà la
serie tv e in che modo sarà collegata al MCU (a lungo si è parlato
della possibilità che il personaggio potesse apparire in Captain Marvel 2 prima del debutto dello show,
ma ad oggi si tratta di una voce che non è stata ancora
confermata).
Gli episodi della serie saranno
diretti da registi quali Adil El Arbi, Bilall Fallah,
Sharmeen Obaid-Chinoy e Meera Menon. Al
momento non sappiamo quando partiranno le riprese (si parla dei
primi mesi del 2021) né quando la serie debutterà su Disney+.
La trilogia cinematografica di
Beverly Hills Cop è una delle più
apprezzate di sempre, in particolare per la sua capacità di
mescolare crime e commedia in modo originale e brillante. Con
guadagni elevatissimi in tutto il mondo, i film della serie si sono
affermati come veri e propri cult, merito soprattutto
dell’indomabile protagonista Alex Foley, interpretato dall’attore
Eddie
Murphy. Usciti tra il 1984 e il 1994, questi titoli
sono oggi considerati fondamentali nella carriera dell’interprete,
avendo contribuito in modo decisivo alla sua popolarità
mondiale.
L’idea nacque dal produttore
Don Simpson, della Paramount. Questi desiderava
dar vita al personaggio di un poliziotto che si trovava a dover
indagare su un omicidio nella zona di Beverly Hills. Inizialmente,
il progetto doveva essere intitolato Beverly Drive, ma
dopo diverse riscritture della sceneggiatura assunse il titolo con
cui oggi è divenuto celebre. Con un budget di soli 15 milioni di
dollari, il primo film si rivelò un successo inaspettato, arrivando
ad un guadagno di circa 316 milioni di dollari. Venne inoltre
nominato all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, e ai
Golden Globe per il miglior film e il miglior attore.
Un simile successo spinse la
produzione a mettere in cantiere altri due sequel. Pur non
ottenendo l’apprezzamento avuto dal primo, i successivi capitoli
riuscirono ugualmente a dar vita a buoni incassi, che portarono il
guadagno complessivo della trilogia ad un totale di 735 milioni di
dollari, a fronte di un budget complessivo di 110. A distanza di
anni ancora si parla della possibilità di dar vita ad un quarto capitolo della
serie. Negli ultimi tempi la volontà dei produttori sembra
essere divenuta più concreta, con anche Murphy dichiaratosi pronto
a riprendere il ruolo. Notizie ufficiali in merito devono però
ancora essere rilasciate.
Beverly Hills Cop: la trama dei
film
Beverly Hills Cop (1984)
Protagonista assoluto è Axel Foley,
poliziotto dalle ottime capacità ma poco incline a seguire le
regole del suo mestiere. Questi è inoltre amico da sempre con
Michael Tandino, un piccolo ladruncolo con problemi con la
giustizia. Durante una serata insieme, i due si ritrovano
improvvisamente aggrediti da due misteriosi killer, i quali
finiscono con l’uccidere Michael. Foley desidera rendere giustizia
all’amico, e chiede che gli venga affidato il caso. Il suo
obiettivo è infatti quello di scoprire perché il suo amico sia
stato ammazzato e cosa si nasconda dietro tale vicenda. Il suo
capo, l’ispettore Todd, decide però di affidare l’indagine ad un
altro poliziotto, convinto che Foley sia troppo coinvolto a livello
personale per essere obiettivo e lucido.
Insoddisfatto, il poliziotto decide
allora di prendersi alcune settimane di vacanze. Con questa scusa,
si reca in California, a Beverly Hills, per indagare in proprio
sulla faccenda. Qui ritrova una vecchia amica d’infanzia, Jenny, la
quale gli rivela che Michael era stato assunto come custode della
galleria d’arte di un certo Victor Maitland. Foley decide allora di
iniziare ad indagare su costui, ma si ritrova ben presto arrestato
con l’accusa di aggressione. Per evitare che possa cacciarsi
nuovamente nei guai, l’ispettore Todd affianca a Foley l’ingenuo
poliziotto alle prime armi Billy Rosewood e il burbero e anziano
sergente John Taggart. Questo non lo fermerà però dal voler
ricercare la verità, e continuerà così ad indagare a costo della
propria incolumità.
Beverly Hills Cop II (1987)
Nel secondo capitolo della trilogia,
Foley è ora impegnato nelle indagini riguardanti il tentato
omicidio nei confronti del capitano Andrew Bogomil, suo caro
collega. Questi, che era infatti impegnato in un delicato caso di
corruzione e traffico d’armi, ricorda solo di essere stato ferito
da una seducente dama in nero. Ancora una volta, il poliziotto
protagonista desidera andare in cerca della verità, ma viene
ostacolato dal suo nuovo capo, Harold Lutz. Ma Foley non è mai
stato incline a seguire le regole, e così insieme ai fedeli Billy
Rosenwood e John Taggart si reca nuovamente a Beverly Hills, per
scoprire i motivi dietro l’attentato.
Per prima cosa, però, Foley e i suoi
colleghi dovranno riuscire a decifrare un messaggio anonimo,
composto da lettere dell’alfabeto ritagliate, giunto fino a loro.
Questo li riconduce alla misteriosa Karla Fry, che si rivela essere
la direttrice di un club molto riservato. Intraprendendo delle
indagini su di esso, i tre poliziotti scoprono che dietro vi si
nasconde un giro di rapine. I soldi ricavati da queste vengono poi
utilizzati per acquistare delle micidiali armi, poi rivendute nel
Centro e nel Sud dell’America. Dietro all’operazione si nasconde lo
spietato boss Maxwell Dent. Fermare lui e far crollare la sua
attività è l’unico modo che Foley ha per rendere giustizia al
collega.
Beverly Hills Cop III (1994)
Nella terza delle sue avventure, il
poliziotto Alex Folely deve fare i conti con l’assassinio del suo
storico capo, l’ispettore Douglas Todd. Questi viene infatti ucciso
da un misterioso criminale, coinvolto nelle losche operazioni di
cui aveva scoperto qualcosa di troppo. Ancora una volta, Foley
desidera fare giustizia, e le sue ricerche lo condurranno
nuovamente a Los Angeles. Qui incontra il vecchio collega Bily
Rosenwood, ora divenuto vicedirettore del comando speciale. I due
devono però fare i conti con il pensionamento di Taggart, e ad
affiancarli avranno ora un nuovo collega, chiamato Jon Flint.
Conducendo delle indagini, questi vengono indirizzati verso il
parco divertimenti Wonder World.
Qui Foley riconosce il responsabile
della sicurezza Ellis Dewald come responsabile della morte di Todd.
Sfortunatamente, non ha prove per incastrarlo e deve dunque trovare
una via alternativa per riuscirvi. Intrufolatosi nel parco, riesce
ad esplorare delle attrazioni ancora in fase di progettazione.
All’interno di una di esse si imbatte però in una stamperia segreta
di banconote false. Foley ha ora le prove che cercava, ma dovrà
studiare molto attentamente il suo piano. Il minimo errore
rischierebbe di compromettere la missione, la sua vita e anche
quella dei suoi colleghi. Per rendere giustizia al suo vecchio
capo, dovrà per una volta seguire i consigli di questi e agire come
un vero poliziotto. Foley, però, non farà di certo mancare la sua
irruenza nel tentare di risolvere il caso.
Beverly Hills Cop: il cast del
film
Oggi sarebbe impensabile immaginare
il personaggio del poliziotto Alex Foley con un volto diverso da
quello di Murphy. Eppure, questi non fu la prima scelta per il
ruolo, che anzi era pensato per un attore bianco. Il primo nome
contattato fu quello di Mickey
Rourke. Questi, all’epoca, era infatti divenuto
celebre grazie a film come Brivido caldo e
Rusty il selvaggio. Rourke firmò anche un
contratto d’esclusiva per poter prendere parte al film, ma con
l’allungarsi dei tempi di lavorazione preferì sottrarsi al
progetto, dedicandosi ad un altro film. Il ruolo venne allora
offerto a Sylvester
Stallone, il quale accettò a condizione di poter fare
delle modifiche al personaggio. Queste non soddisfarono però i
produttori, che preferirono dunque congedare l’attore.
È soltanto a questo punto che entra
in gioco Murphy. Questi, fino a quel momento, aveva girato solo i
film 48 ore e Una poltrona per due, ma era una
vera e propria star del Saturday Night Live. L’attore era
venuto a conoscenza della sceneggiatura del film ed espresse il suo
interesse a recitare il ruolo del protagonista. Dopo un incontro
con i produttori, questi riscrissero il personaggio di Foley
affinché potesse adattarsi meglio alla personalità di Murphy. A
sole due settimane dalle riprese, il film trovò così il suo
protagonista. Grazie a Beverly Hills Cop Murphy ebbe modo
di ottenere fama mondiale, dando il via ad una carriera
cinematografica che lo avrebbe portato ad essere uno degli attori
più richiesti degli anni Ottanta e Novanta.
Beverly Hills Cop: dove vedere i
film in streaming
Per gli amanti della trilogia, o per
chi volesse vederla per la prima volta, è possibile fruirne grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. I film di Beverly Hills
Cop sono infatti presenti nei cataloghi di Rakuten TV,
Google Play, Microsoft Store, Apple iTunes, Tim Vision e
Netflix. Per vederli, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarli in totale
comodità e al meglio della qualità video.
Quando J.J. Abrams ha riavviato il franchise di
Star Trek nel 2009, ha creato una linea temporale
alternativa con le versioni più giovani dei personaggi della serie
originale. Nonostante abbia ottenuto recensioni generalmente
positive, l’ultimo capitolo della saga reboot, Star Trek:
Beyond, uscito nel 2016, è stato una delusione al box
office e da quel momento il futuro del franchise è finito in una
sorta di limbo.
Adesso, in una recente intervista
durante lo show The Talk (via
Screen Rant) in occasione della promozione del film The
Boys in the Band,Zachary Quinto, interprete di Spock nella
nuova saga, ha accennato ad un possibile ritorno per Star Trek
4,
che stando agli ultimi report dovrebbe essere ancora in
sviluppo (insieme ad un altro film del franchise al quale sta
attualmente lavorando Noah Hawley, creatore della serie tv
Fargo).
A Quinto è stato chiesto se sarebbe
disposto a tornare nei panni di Spock per una nuova avventura.
“Assolutamente”, ha risposto l’attore senza esistare.
“Ne parliamo sempre con gli altri membri dell’Enterprise. Siamo
tutti amici nella vita reale. E penso che a tutti piacerebbe
tornare e avere ancora la possibilità di portare avanti la
storia.”
L’attore ha però aggiunto di non
essere a conoscenza dei piani della Paramount in merito al futuro
della saga. “Siamo tutti qui, se vorranno ancora una volta
teletrasportatci”, ha aggiunto Quinto, facendo capire che
tutti gli attori della nuova trilogia sarebbe felici di poter
girare un quarto capitolo.
Erol Ismail, uno degli stuntman che
ha lavorato a Justice
League, ha rivelato perché la Warner Bros. ha deciso
di tagliare dal film la battaglia tra gli Atlantidei e i
Parademoni. Non è un segreto che, dopo l’abbandono di
Zack Snyder, il cinecomic sia stato profondamente
modificato durante la post-produzione e con l’entrata in scena di
Joss Whedon. Tra le varie scene che non sono
finite nella versione cinematografica del film, pare ce ne fosse
anche una in cui avremmo dovuto vedere una grande battaglia tra
l’esercito di Atlantide e quello di Steppenwolf.
Come riportato dal profilo Twitter
The Zack Snyder
Bible, ad Ismail è stato chiesto su Instagram cosa fosse
successo alle scene che lui e i suoi colleghi stuntman avevano
girato in Islanda e che emersero online durante la produzione del
film. L’acrobata ha rivelato che fu la Warner Bros. a chiedere di
tagliare quel momento dal film, perché ritenuto eccessivamente
oscuro. Sfortunatamente, Ismail non ha potuto aggiungere maggiori
dettagli perché ancora vincolato da un accordo di non
divulgazione.
Dal momento che Ismail non ha potuto
fornire ulteriori dettagli sulla scena in questione, è difficile
immaginare cosa volesse intendere con la definizione “troppo
oscura”. Tuttavia, è ipotizzabile che la scena potesse essere in
qualche modo simile a quella in cui le Amazzoni lottano per
difendere la Scatola Madre affidata alla loro custodia. È
importante ricordare che dopo l’uscita di
Batman v Superman: Dawn of Justice, che venne criticato
appunto per il suo tono eccessivamente cupo, la Warner Bros. impose
che i successivi titoli del DCEU avessero un tono molto più
leggero.
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Barry Levinson
dirigerà Francis And The Godfather, con
Oscar Isaac nei panni di Francis Ford Coppola e
Jake Gyllenhaal nei panni di Robert Evans in un
dramma sulle battaglie leggendarie e selvagge che hanno portato
alla realizzazione del classico del 1972, Il padrino.
Il film è basato su una
sceneggiatura della lista nera di Andrew Farotte
che è stata rielaborata da Levinson. Mike Marcus, Doug Mankoff e
Andrew Spaulding di Echo Lake Entertainment producono con Kevin
Turen, Jon Levin e Jason Sosnoff della Baltimore Pictures.
Sebbene Il Padrino sia considerato uno dei più grandi
film americani e un simbolo dell’era d’autore degli anni ’70,
realizzarlo non è stato un compito facile. Coppola aveva 31 anni
all’epoca, determinato a convincere Evans e lo studio a
permettergli di girare a New York e caro prezzo la storia di un
romanzo che sarebbe diventato un grande bestseller. Questo dopo che
la sceneggiatura originale di Mario Puzo era
ambientata nella contemporanea Kansas City.
Tra gli altri dibattiti c’era
l’idea di scommettere su Marlon Brando, un
personaggio eclettico che non recitava in un film di successo da
anni, per interpretare il patriarca della famiglia mafiosa, Don
Vito Corleone (per il quale avrebbe vinto l’Oscar come miglior
attore), e anche Al Pacino nei panni di Michael
Corleone, un personaggio che lentamente vorrebbe allontanarsi
dall’attività di famiglia per riprenderla quando diventa chiaro che
suo padre sarebbe stato ucciso e che lui era l’unico in grado di
succedergli ai vertici della famiglia.
Restiamo in attesa di sapere come
sarà composto il resto del cast e in che modo Levinson deciderà di
compiere questa missione che sembra, sulla carta, difficile almeno
quanto la realizzazione stessa del film. Non si tratta inoltre
dell’unico film che racconterà il backstage di un capolavoro della
storia del cinema, dal momento che anche David Fincher è alle prese con
Mank, sulla realizzazione di Quarto
Potere.
Vittima anche lui della chiusura dei
cinema in primavera, arriva soltanto adesso, il 30 settembre, in
sala Paradise – Una nuova vita, il primo film di
fiction di Davide Del Degan, con protagonista un
attore anche lui alla sua prima volta, Vincenzo
Nemolato, che dopo diverse partecipazioni di prestigio
(tra cui di recente Martin Eden) ottiene qui il suo primo ruolo da
protagonista assoluto.
La trama di Paradise – Una nuova vita
Lui interpreta Calogero, un
siciliano venditore di granite che assiste ad un delitto di mafia e
decide di collaborare, di parlare, anche se questo significa
mettere in pericolo la propria vita ed entrare nel programma di
protezione testimoni. E così, dalla calda Sicilia, Calogero si
trova catapultato in a Sauris, un paese freddo e sperduto, sulle
montagne del Friuli, dove occupa da solo un intero residence, il
Paradise. La sua vita si trascina così, monotona e spaventata dalla
possibilità di essere riconosciuto e fatto fuori, fino a che al
Paradise non arriva un nuovo misterioso inquilino, siciliano come
lui. La cosa agita il nostro protagonista non poco, e scopriamo poi
che ne ha ben ragione, dal momento che il nuovo ospite altri non è
che il killer che Calogero ha contribuito ad incastrare, diventato
a sua volta collaboratore di giustizia. Il giovane uomo però non
troverà vendetta nelle intenzioni del vecchio killer, e così
nascerà una strana amicizia, inaspettata e bizzarra.
Paradise – Una nuova
vita è senza dubbio un film originale, principalmente nei
toni. La regia mescola infatti sapientemente il thriller con la
commedia e con la farsa, arrivando a momenti toccanti che si
alternano ad altri grotteschi con una fluidità totale e
assolutamente adatta al racconto, così come è stato inteso da Del
Degan.
Una seconda
possibilità
Il film racconto di seconde
occasioni e di nuove possibilità, lo fa con il giovane
protagonista, che è equamente combattuto tra la paura delle
conseguenze delle sue scelte, il desiderio di riabbracciare moglie
e figlia, la curiosità per le possibilità che questa nuova vita
offre, ma lo fa anche con il killer pentito, che si rivela essere
forse il personaggio più originale e interessante, sia per le
svolte narrative che offre, sia per l’interpretazione calibrata di
Giovanni Calcagno che gli conferisce una
inaspettata delicatezza e umanità.
Paradise – Una nuova
vita coniuga un divertito e divertente modo di raccontare
una vicenda drammatica con toni leggeri, senza fuggire dal
confronto con il realismo, con paesaggi e ambientazioni che
trasfigurano la narrazione, trasportandola in un mondo
apparentemente lontano e quasi incantato, ma sempre tangibile e
comprensibile.
È stato diffuso il primo poster
ufficiale di Il
rito delle Streghe, il nuovo film di Zoe
Lister-Jones, con protagoniste Cailee Spaeny,
Gideon Adlon, Lovie Simone e Zoey Luna, in uscita al
cinema il prossimo 29 ottobre 2020.
La sinossi di Il rito delle Streghe
Quattro aspiranti giovani streghe
riescono ad ottenere più di quanto desiderano grazie a poteri
occulti con i quali, però, dovranno fare i conti. Scritto e
diretto da Zoe Lister-Jones, nel cast Cailee Spaeny, Gideon Adlon,
Lovie Simone, Zoey Luna, Nicholas Galitzine, con Michelle Monaghan
e David Duchovny. Blumhouse e Red Wagon Entertainment sono i
produttori del film per Columbia Pictures.
Quando Batman e Superman hanno
combattuto sul grande schermo in
Batman v Superman: Dawn of Justice, la cosa ha scioccato
tutti i fan che non erano particolarmente esperti dei fumetti. Si
tratta ovviamente dei due supereroi più amati nella storia della DC
Comics: erano nemici, e Batman voleva persino uccidere Superman a
un certo punto. Tuttavia, il cinecomic di
Zack Snyder non rappresenta la prima volta che i due iconici
eroi hanno combattuto l’uno contro l’altro, dal momento che nei
fumetti è successo molte volte, e per vari motivi. Screen
Rant ha raccolto tutte le volte che Batman e Superman si sono
scontrati oltre l’iconico face-off cinematografico:
1Superman/Batman #78
Nel
2011, nel fumetto “Superman/Batman #78”, la storia si apriva con
Superman e Batman che combattevano in quella che sembrava una lotta
all’ultimo sangue. Batman prese il sopravvento e conficcò quella
che sembrava una spada di kriptonite nel petto di Superman. Poi, la
storia li ha mostrati in combattimento senza kriptonite, con
Superman che prende il nemico a pugni in testa.
Ciò
ha condotto a più battaglie con diverse regole impostate, come
Superman che non può uccidere, ed è qui che è arrivata la svolta.
Sono stati due bambini a discutere su chi avrebbe vinto il
combattimento, che si è concluso con Superman e Batman ad
ascoltare: alla fine, il Cavaliere Oscuro ha proclamato che avrebbe
sempre vinto.
Cambia data di uscita il film
Quello che tu non vedi, il film
romantico con Charlie Plummer che uscirà 26 novembre distribuito da
01 Distribution. Il film è diretto da Thor
Freudenthal e scritto da Nick
Naveda. Nel cast Charlie Plummer, Taylor Russell,
Andy Garcia, AnnaSophia Robb, Beth Grant. Basato
sull’omonimo romanzo di Julia
Walton edito in Italia da
Sperling&Kupfer.
In
Quello che tu non vedi Adam (Charlie Plummer, Premio
Marcello Mastroianni come miglior attore emergente a Venezia 74°
per Lean on Pete) è un adolescente brillante ma
introverso, con il sogno nel cassetto di diventare chef. Adam
soffre di allucinazioni visive e vive circondato da amici
immaginari che si presentano nei momenti meno opportuni. Espulso a
metà del suo ultimo anno di liceo a causa di un incidente durante
la lezione di chimica,si
trasferiscein una scuola privata per finire l’anno.
Adam ha poche speranze di riuscire ad adattarsi e vorrebbe solo
mantenere il segreto sulle sue continue visioni fino a quando non
prenderà il diploma e potrà iscriversi all’università di cucina. Ma
quando incontra Maya (Taylor Russell, Escape Room),
schietta e tremendamente intelligente, scatta un’intesa istantanea
alla quale non potrà resistere. Man mano che la loro storia d’amore
diventa più importante, lei lo spinge ad aprire il suo cuore e a
non chiudersi nella sua condizione. Grazie all’amore e al sostegno
sia della sua ragazza che della famiglia, Adam lotta per la prima
volta per uscire dal tunnel e per fronteggiare le sfide che lo
attendono.
Arriva da
Deadline la notizia che
Zendaya, nota al grande pubblico per il ruolo di MJ in
Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man:
Far From Home, interpreterà “la cattiva ragazza del
Rock’n’Roll”, Ronnie Spector, in un biopic a lei
dedicato che sarà prodotto dalla A24 e dalla New Regency.
Il biopic – che non ha ancora un
titolo ufficiale – sarà basato sul libro di memorie “Be My Baby”
scritto dalla stessa cantante statunitense insieme a Vince Waldron.
Secondo la fonte, pare sia stata proprio Ronnie Spector a scegliere
Zendaya come sua interprete per il film: l’attrice sarà
coinvolta nel progetto anche in qualità di produttrice.
Jackie Sibblies Drury è in trattative per
occuparsi della sceneggiatura.
Ronnie Spector è
nota per essere stata la frontman del gruppo femminile The
Ronettes (famose per hit storiche degli anni ’60 come
“Be My Baby” e “Baby, I Love You”) ma anche per
essere stata la moglie di Phil Spector, tra i più
influenti e rivoluzionari produttori discografici della storia
della musica contemporanea. Il loro fu un matrimonio assai
travagliato, con Ronnie che in seguito al divorzio dovette
combattere per i diritti sulla propria musica. In seguito, venne
inserita nella “Rock & Roll Hall of Fame”.
I prossimi progetti di Zendaya
Zendaya è reduce dalla vittoria di un
Emmy Awards come migliore attrice per il suo ruolo
nell’acclamata serie Euphoria.
Prossimamente la vedremo in Dune,
il nuovo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo sci-fi di
Frank Herbert ad opera di Denis Villeneuve. È stato inoltre
confermato che tornerà a vestire i panni di MJ in Spider-Man 3, terzo capitolo dedicato alle
avventure di Peter Parker che dovrebbe arrivare al cinema il
prossimo anno.
Fandango ha diffuso il trailer
ufficiale de I
predatori, il debutto alla regia di Pietro
Castellito, presentato in Concorso in
Orizzonti alla 77° Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia e vincitore del Premio Migliore
Sceneggiatura alla Mostra del Cinema di
Venezia.
Protagonisti sono Massimo
Popolizio, Manuela Mandracchia, Pietro Castellitto, Giorgio
Montanini, Dario Cassini, Anita Caprioli, Marzia Ubaldi, Antonio
Gerardi, Nando Paone, Vinicio Marchioni, Claudio Camilli, Liliana
Fiorelli, Renato Marchetti, Giulia Petrini, Francesco
Borghese.
I Predatori, la trama
Nel film I
predatori È mattina presto, il mare di Ostia è calmo.
Un uomo bussa a casa di una signora: le venderà un orologio. È
sempre mattina presto quando, qualche giorno dopo, un giovane
assistente di filosofia verrà lasciato fuori dal gruppo scelto per
la riesumazione del corpo di Nietzsche. Due torti subiti. Due
famiglie apparentemente incompatibili: i Pavone e i Vismara.
Borghese e intellettuale la prima, proletaria e fascista la
seconda. Nuclei opposti che condividono la stessa giungla, Roma. Un
banale incidente farà collidere quei due poli. E la follia di un
ragazzo di 25 anni scoprirà le carte per rivelare che tutti hanno
un segreto e nessuno è ciò che sembra. E che siamo tutti
predatori.,
I predatori è
una produzione FANDANGO con RAI
CINEMA prodotto da Domenico Procacci e Laura
Paolucci, opera realizzata con il sostegno della Regione Lazio
Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo.
La fama di Henry Cavill è indissolubilmente legata al
ruolo di Superman nel DCEU, ma nel 2018 l’attore britannico ha
avuto la possibilità di mettersi alla prova con un ruolo
decisamente diverso, ossia quello dell’agente della CIA August
Walker in
Mission Impossible: Fallout di Christopher
McQuarrie.
In occasione di un podcast di
Empire in occasione della promozione di Enola
Holmes, Cavill ha parlato brevemente della sua esperienza
sul set della celebre saga action con protagonista
Tom Cruise. All’attore è stato chiesto se sia felice
di non essere stato confermato nei nuovi capitoli del franchise a
causa del grossissimo impegno che richiedono in genere blockbuster
di questo tipo. Con enorme sorpresa, Cavill ha ammesso che amerebbe
tornare per un altro film e di essere “geloso” di Cruise,
attualmente impegnato sul set di Mission
Impossible 7 e protagonista delle ormai ben note
sequenze acrobatiche che lo vedono coinvolto in prima persona,
senza l’aiuto di alcuno stunt.
“Sono estremamente
invidioso. Estremamente invidioso. Voglio essere lì. Voglio
lanciarmi col paracadute da una moto in un canyon. Perché non posso
esserci? Mi manca terribilmente”, ha dichiarato
Henry Cavill.
Dato che l’attore britannico viene
spesso associato al ruolo dell’eroe, è stato effettivamente
interessante vederlo interpretare il cattivo in
Mission Impossible: Fallout. Ha permesso all’attore di
ampliare un po’ i suoi orizzonti ed uscire “dall’ombra di
Superman”, qualcosa che lo stesso ha avuto modo di approfondire
ancora di più grazie alla serie
The Witcher.
Le date di uscita di Mission
Impossible 7 e 8
Nei prossimi due capitoli della saga
di Mission Impossible, Tom
Cruise e Rebecca
Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e
Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea
Whigham (Kong: Skull Island), Hayley
Atwell (Captain America: Il primo
vendicatore), Pom
Klementieff (Guardiani della Galassia)
e Esai
Morales (Ozark). Christopher
McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il
loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre
2021 e il 4 novembre 2022.
Con quattro milioni di visitatori
all’anno provenienti da ogni parte del globo, Pompei è il sito
archeologico più famoso al mondo, un luogo unico, una città perduta
e ritrovata, animata nel corso dei secoli da passioni violente e
dotata di un estro e una vitalità straordinari. I giochi di potere,
i legami amorosi, l’ambizione smodata e il genio creativo si
percepivano per le strade, si respiravano nei templi e si possono
ammirare ancora oggi negli affreschi, nelle rovine, nei reperti
sopravvissuti alla drammatica eruzione del 79 d.C. In uscita al
cinema solo il 9, 10, 11 novembre, Pompei. Eros e
Mito è diretto dal poliedrico Pappi
Corsicato, che di recente ha firmato anche il documentario
dedicato a Julian Schnabel. Prodotto da Sky, Ballandi e
Nexo Digital, in collaborazione e con il contributo
scientifico del Parco Archeologico di Pompei e con
la partecipazione del MANN, Museo Archeologico Nazionale di
Napoli, POMPEI. EROS E MITO è un viaggio
che ci guida indietro nel tempo di duemila anni. Vengono messi a
nudo i miti e i personaggi che hanno contribuito a rendere
immortale questo sito archeologico unico al mondo che l’UNESCO ha
inserito nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Dalla storia d’amore tra Bacco e Arianna nella celebre Villa dei
Misteri al rapporto ambiguo tra Leda e il Cigno, dalle lotte
gladiatorie sino alla disperata ricerca dell’immortalità di Poppea
Sabina (seconda moglie dell’imperatore Nerone), il docu-film
metterà in scena e analizzerà anche i lati meno noti e più segreti
della città. Gli stessi che nel XVIII secolo portarono la Chiesa
Cattolica a nascondere alcuni dei reperti più scandalosi e scabrosi
recuperati duranti gli scavi.
A condurci attraverso le strade di
Pompei sarà una narratrice d’eccezione: la pluripremiata
Isabella Rossellini. La sua presenza e la sua voce
accompagneranno gli spettatori in un percorso elegante e serrato
che mostrerà come i miti e le opere ritrovate abbiano ammaliato e
influenzato artisti come Pablo Picasso e
Wolfgang Amadeus Mozart. Arricchiscono il percorso
tra storia e arte anche le rievocazioni dei miti in chiave
contemporanea ideate da Pappi Corsicato: Bacco,
Arianna, Teseo, Leda, solo per citarne alcuni, indossano abiti
moderni e sono sospesi in un tempo che appartiene sia al passato
che al presente, per mostrare quanto l’eredità di Pompei sia ancor
oggi una continua fonte di ispirazione artistica.
La colonna sonora originale del
docu-film, in uscita per Nexo Digital/Sony Masterworks dal 6
novembre, è firmata dal compositore e
pianista Remo Anzovino, che ormai da anni si
cimenta raccontando in musica l’arte mondiale, tanto da essere
stato premiato ai Nastro d’Argento 2019 con una Menzione Speciale
per le colonne sonore originali dei film.
Era il 1748 quando re Carlo III di
Borbone promosse i primi scavi ufficiali a Pompei a seguito dei
primi ritrovamenti della vicina Ercolano. Fu da quel momento che
cominciarono a riemergere con sempre maggior chiarezza i dettagli
della catastrofe del 79 d.C., anno in cui il Vesuvio seppellì
intere città, tra cui Pompei ed Ercolano, e tutto il territorio
circostante. Nel corso degli scavi di Pompei sono stati rinvenuti
tesori, statue, affreschi, mosaici, reperti di vita quotidiana, ma
anche ville e abitazioni private che ancor oggi ci raccontano la
vita di una città vivace, con giardini, fontane e imponenti
apparati decorativi. Sarà lungo queste antiche vie e grazie alle
opere conservate al MANN – Museo Archeologico Nazionale di
Napoli, che avremo modo di conoscere la vita degli
abitanti di Pompei prima dell’eruzione. Attenzione particolare sarà
dedicata al Gabinetto Segreto del MANN, istituito
dai Borbone per custodire i reperti più “scandalosi” ed
esplicitamente erotici.
Le storie che esploreremo sono
quelle di uomini e donne di cui ci restano tracce concrete perché,
quando il flusso piroclastico ad altissima temperatura che investì
Pompei ne provocò la morte istantanea per shock termico, i corpi
delle vittime rimasero nella posizione in cui si trovavano
lasciando la propria impronta dopo la decomposizione. A partire
dalla seconda metà dell’Ottocento, poco più di un centinaio di
calchi sono stati realizzati da queste impronte, ispirando poeti e
artisti, tra cui lo stesso Roberto Rossellini, che dedicò alla
scoperta di alcuni calchi una celebre scena del “Viaggio in
Italia”.
Tra gli interventi del film
quelli di Massimo Osanna, Direttore Generale del Parco Archeologico
di Pompei; Andrew Wallace-Hadrill, Professore Emerito di Studi
Classici, Università di Cambridge; Catharine Edwards, Professore di
Studi Classici e Storia Antica – Birkbeck, Università di Londra;
Darius Arya, Direttore American Institute for Roman Culture; Ellen
O’Gorman, Professore Associato di Studi Classici, Università di
Bristol.
POMPEI. EROS E
MITO di Pappi Corsicato è prodotto
Sky, Ballandi e Nexo Digital, in collaborazione e
con il contributo scientifico del Parco Archeologico di
Pompei e con la partecipazione del MANN, Museo
Archeologico Nazionale di Napoli.
Gal Gadot è la protagonista di un nuovo video
deepfake che immagina la bella attrice israeliana nei panni della
Wonder Woman dell’iconica serie degli anni ’70.
Nel video, creato dallo Youtuber DeepFaker,
vediamo Gadot, attuale incarnazione dell’eroina sul grande schermo,
prendere il posto di Lynda Carter, la Diana Prince del piccolo
schermo.
Il video, che dura poco più di sette
minuti, include numerose clip tratte dallo show originale e vede
Gal “nei panni di Lynda” che sfoggia diversi costumi, corre, salta
e dà la caccia ai cattivi. Il video si conclude con un confronto
tra gli spezzoni originali e le clip modificate.
Lynda Carter ha interpretato Diana
Prince/Wonder Woman per tre anni, nella serie andata in onda prima
sulla ABC e poi sulla CBS. La prima stagione dello show (prodotta
da ABC) era ambientata durante la seconda guerra mondiale, mentre
le due stagioni successive (prodotte da CBS) erano ambientate negli
anni ’70.
La Wonder Woman di Gal Gadot, invece, ha debuttato in Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016, prima di
apparire nel suo film in solitaria uscito nel 2017. Diretto da
Patty Jenkins, il primo Wonder
Woman segue le avventure di Diana Prince durante la prima
guerra mondiale. Il sequel, Wonder Woman
1984, arriverà nelle sale americane a Natale e in quelle
italiane all’inizio del 2021.
Wonder
Woman 1984 uscirà in Italia il 14 Gennaio 2021. Il
film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel
“inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio
grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli
eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero
aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la
prossima iterazione della supereroina”.
L’ordine cronologico del personaggio
di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn
of Justiceper poi tornare al vecchio secolo
con Wonder
Woman. Il sequel vedrà
ancora Gal
Gadot nei panni di Diana Prince opposta
a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris
Pine (volto del redivivo Steve Trevor)
e Pedro
Pascal (nei panni di Maxwell Lord).
Sono stati annunciati i doppiatori
di I Croods 2:
Una nuova Era insieme alla diffusione del character
poster del film Universal Pictures. In questa nuova avventura Grug
(Francesco
Pannofino), Hip (Alice
Pagani) Guy (Leo Gassmann) insieme a
Hugga, Tonco e Nonna partono alla ricerca di un posto più sicuro in
cui vivere, un posto che possono chiamare ‘Casa’. Alla fine del
lungo viaggio scoprono un luogo meravigioso che sembra soddisfare
tutti i loro desideri MA…. c’è solo un problema: è occupato da
un’altra famiglia, I Superior! I Superior sono una
moderna famiglia composta da Filo, il capofamiglia (Alessandro
Gassmann), la mamma Speranza (Virginia Raffaele) e la
figlia adolescente Aurora (Benedetta
Porcaroli).
I Superior, con la loro ingegnosa
casa sull’albero, le invenzioni sorprendenti e gli acri irrigati e
pieni di ortaggi freschi, sono due gradini sopra i Croods nella
scala evolutiva. Dopo averli accolti in un primo momento con tutte
le onorificenze, non passa molto tempo prima che le tensioni
aumentino tra la famiglia delle caverne e la famiglia moderna.
Proprio quando tutto sembra perduto una nuova minaccia porterà
entrambe le famiglie in un’avventura epica che le costringerà ad
abbracciare le loro diversità, a darsi forza l’un l’altra e a
forgiare un futuro insieme.
Le voci italiane protagoniste del
film inizieranno la loro avventura al doppiaggio in Ottobre. Li
abbiamo raggiunti per un veloce commento ed ecco che ci hanno
detto:
Alessandro
Gassmann: “Dopo la meravigliosa esperienza del “Grinch”
sono veramente felice di dare voce al protagonista del film di
animazione “Croods 2 – Una Nuova Era” sequel di un successo
internazionale che avevo visto al cinema e mi aveva divertito
moltissimo, sono convinto che faremo un grandissimo lavoro”
Virginia
Raffaele: “Non vedo l’ora di mettermi nei panni di
Speranza Superior!
A proposito …. Ma ce li avevano i panni?!”
Beatrice
Porcaroli: “Non ho mai fatto un doppiaggio per un cartone
animato prima. Sono emozionatissima di fare questa esperienza e di
potermi tuffare nei panni di Aurora! Non vedo l’ora di farvela
conoscere!”
Francesco
Pannofino:“Non vedo l’ora di rientrare nei panni di
Grug….ma che dico panni! Nella pelliccia di Grug.”
Alice Pagani:
“Sono così entusiasta di poter entrare nel mondo di HIP,
empatizzare con la mia voce ogni suo sentimento. Sarà un’esperienza
unica, non vedo l’ora!’
Leo Gassmann:
“Sono felicissimo di partecipare a questo progetto e molto
riconoscente per avermi dato questa opportunità che non davo per
scontata essendo al momento io solo un cantante e uno studente
universitario. Ce la metterò tutta per riuscire a dare al
personaggio un carattere e una voce coerente.”
Arriva da
The Hollywood Reporter la notizia che Zac Efron(Baywatch, The Greatest Showman,
Ted Bundy – Fascino criminale) è entrato ufficialmente a far
parte del cast di Fenomeni Paranormali
Incontrollabili(Firestarter).
Si tratta del nuovo adattamento
cinematografico dell’omonimo romanzo del 1980 di Stephen
King (edito in Italia col titolo
“L’incendiaria”), già portato sul grande schermo nel 1984
con il film di Mark L. Lester che aveva come protagonista una
piccola Drew
Barrymore. Pare che il ruolo affidato ad Efron sia
quello del protagonista, ossia Andrew “Andy” McGee, il padre della
piccola protagonista della storia, Charlene “Charlie” McGee.
Il reboot di Fenomeni
Paranormali Incontrollabili, ad opera della Blumhouse di
Jason Blum, sarà diretto da Keith Thomas, regista
dell’acclamato horror The Vigil – Non
ti lascerà andare. La sceneggiatura del film porterà
invece la firma di Scott Teems, autore dello
script dell’attesissimo Halloween
Kills. Akiva Goldsman, sceneggiatore premio Oscar
per A Beautiful Mind e regista
di Storia d’inverno, sarà coinvolto nel progetto in
qualità di produttore.
La trama di Fenomeni Paranormali Incontrollabili
Fenomeni Paranormali
Incontrollabili racconta la storia della piccola
Charlie, dotata di pirocinesi, ossia della facoltà di appiccare il
fuoco con la mente. I servizi segreti americani, che vorrebbero
servirsene, uccidono la madre e tentano di rapirla, ma il padre
Andy, anch’esso in possesso di un potere paranormale, una blanda
forma di controllo mentale, neutralizza gli agenti e fugge con la
bambina. Vengono però catturati da John Rainbird e portati nei
laboratori militari. Qui Charlie viene convinta a manifestare i
suoi poteri in modo che possano venir studiati. Successivamente suo
padre smette di prendere i farmaci che gli vengono dati per inibire
il suo potere, e così lo riacquista e lo usa sul Capitano Hollister
per farlo agire in funzione della pianificazione di una fuga.
Fenomeni Paranormali
Incontrollabili è soltanto uno dei numerosi
adattamenti tratti dalle opere di Stephen King che arriveranno al
cinema prossimamente: dopo i recenti IT – Capitolo
Due e Doctor
Sleep, sono attesi per i prossimi anni nuovi film
basati su opere quali La metà oscura, La bambina che amava
Tom Gordon, Le notti di Salem, Il talismano, La lunga
marcia eLe creature del buio.
A causa del Covid-19, l’uscita nelle
sale di Matrix
4 è stata posticipata di un anno. Ciò significa
che i fan dovranno pazientare ancora un po’ per scoprire cosa ha
pianificato Lana Wachowski per i personaggi di Neo
e Trinity. Come sappiamo da tempo,
Keanu Reeves non sarà l’unico volto noto del franchise
a fare ritorno, dal momento che anche
Carrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith torneranno per il
quarto episodio.
Sfortunatamente, né
Laurence Fishburne né Hugo Weaving torneranno nei panni di Morpheus
e dell’Agente Smith, cosa che probabilmente lascerà alcuni buchi
importanti nella trama di questo quarto attesissimo capitolo della
saga. È da tempo che si parla della possibilità che Yahya Abdul-Mateen II – tra le new entry del
cast – possa interpretare una versione più giovane di Morpheus,
mentre sembra che per l’Agente Smith non ci sarà alcuna possibilità
di intervenire nella storia.
Adesso
Deadline conferma che anche l’attore Daniel Bernhardt tornerà in Matrix
4 nei panni dell’Agente Johnson, uno degli agenti
malvagi che prendono di mira Neo in Matrix: Reloaded del
2003. L’ultima volta lo abbiamo visto combattere contro Ghost e
Niobe, ma nel film è stato protagonista anche di una serie di
memorabili combattimenti con Neo e Morpheus.
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno
di Keanu
Reeves, Carrie-Ann
Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil
Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica
Henwicke Toby
Onwumere. L’uscita nelle sale è fissata per il 1 aprile
2022. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana
Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a
sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.
La costumista Ruth Carter ha parlato
della prima volta che Chadwick Boseman ha indossato il costume di
Black Panther. L’attore statunitense, che ha
raggiunto la fama internazionale proprio grazie al ruolo di Pantera
Nera nel cinecomic Marvel del 2018, è scomparso lo
scorso 28 Agosto dopo aver combattuto segretamente contro un cancro
al colon per circa quattro anni.
Ruth Carter, che per il suo lavoro
in Black Panther ha vinto anche un Oscar nel
2019, aveva già lavorato con Boseman nel film Marcia per la
libertà del 2017, in cui l’attore ha interpretato il giovane
avvocato Thurgood Marshall, primo afroamericano nominato
giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America.
Adesso, in una recente intervista con
People, la costumista ha voluto omaggiare la memoria di Boseman
parlando della prima volta che ha indossato il costume di
T’Challa.
Naturalmente, all’epoca il costume
dell’eroe non era ancora stato definito nel dettaglio e nessuno
poteva immaginare l’impatto che il personaggio e Boseman avrebbero
poi avuto sulla comunità afroamericana. Addirittura, Carter non era
così sicura del suo lavoro, ma cambiò subito idea non appena
l’attore indossò l’abito per la prima volta. “Chiamai Chadwick
e gli chiesi di indossare il costume. Dovevamo vedere se c’erano
problemi o altre cose del genere”, ha spiegato la costumista.
“Quando entrò nel costume e si coprì il volto con l’elmetto, fu
un momento davvero magico. Fu come vedere realmente i poteri di
questi supereroi. Capii veramente perché hanno un impatto così
grande sulle persone… ed è perché sembrano veramente questi eroi
che interpretano.”
Quel momento si sarebbe rivelato il
catalizzatore del look che ha poi ispirato gli spettatori e i fan
di tutto il mondo. Grazie alla loro precedente esperienza in
Marcia per la libertà, la fiducia è stata alla base della
rinnovata collaborazione tra Ruth Carter e Chadwick Boseman per Black Panther. Stando a quanto spiegato sempre
dalla costumista, Boseman non ha mai dubitato di lei e delle sue
capacità: lo spirito collaborativo dell’attore ha influenzato
positivamente il lavoro di Carter, che ogni giorno – come
raccontato dalla stessa – veniva accolta da un suo sorriso e da un
suo abbraccio.
The Good Doctor 4
è la quarta stagione della serie tv The Good
Doctor creata da David Shore per il network americano
della ABC.
In The Good Doctor
4 Dr. Shaun Murphy (Freddie Highmore), un
giovane chirurgo con autismo e sindrome dei savant, continua a
usare la sua straordinaria regali medici presso l’unità chirurgica
dell’ospedale San Bonaventura. Mentre le sue amicizie si
approfondiscono, Shaun lavora più duramente di quanto abbia mai
fatto prima di iniziare a uscire, mentre naviga nel suo ambiente e
nelle sue relazioni per dimostrare ai suoi colleghi che il suo
talento come chirurgo salverà delle vite. La serie è di David
Shore (“House”), e “Lost” e “Hawaii Five-0” star Daniel Dae
Kim.
In The Good
Doctor protagonisti Freddie Highmore come Dr. Shaun Murphy,
Antonia Thomas come Dr. Claire Browne,
Nicholas Gonzalez come Dr. Neil Melendez,
Hill Harper come Dr. Marcus Andrews,
Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman,
Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona
Gubelmann nel ruolo del Dr. Morgan Reznick, Will
Yun Lee nel ruolo del Dr. Alex Park, Paige
Spara nel ruolo di Lea Dilallo e Jasika
Nicole nel ruolo del Dr. Carly Lever.
Henry Cavill ha ammesso che gli era stato detto di
mentire in merito alla presenza di Superman in Justice
League, nonostante l’attore continuasse a partecipare
al tour promozionale del film. L’eroe kryptoniano è stato ucciso
alla fine di
Batman v Superman: Dawn of Justice, cosa che ha messo in
moto gli eventi di Justice
League.
I fan non hanno mai creduto
veramente che Superman fosse definitivamente uscito di scena dopo
il sacrificio nella lotta contro Doomsday. Tuttavia, al personaggio
è stata negata qualsiasi centralità durante la campagna marketing
nel periodo antecedente l’uscita del cinecomic nelle sale. Soltanto
nel trailer finale del film è stato finalmente mostrato Cavill,
aggiunto poi da quel momento a tutti i restanti materiali
promozionali.
Adesso, durante una recente
intervista con il podcast di
Empire,
Henry Cavill ha ammesso che durante il tour
promozione di Justice
League ha dovuto “mantenere il segreto” circa il
ruolo di Superman, esperienza che lo stesso attore ha definito
alquanto imbarazzante. “Era una situazione bizzarra”, ha
spiegato l’attore. “Credo che nessuno sapesse realmente cosa
fare. Avevano bisogno di me per il tour promozionale ma non
volevano che si sapesse che Superman fosse realmente nel film. È
stato parecchio imbarazzante per me.”
Henry Cavill ha partecipato a quasi tutti gli eventi
stampa organizzati in occasione della promozione di Justice
League (tra cui anche il Comic-Con di San Diego del
2017), ma in ogni intervista ha dovuto evitare di rispondere a
qualsiasi domanda in merito alla resurrezione di Superman. Sebbene
sia comprensibile che la Warner Bros. volesse proteggere l’unico
grande colpo di scena del film, rivedere le interviste dell’attore
alla luce di questa nuova consapevolezza apparirà certamente
strano, anche perché lo stesso Cavill, al pari dei fan, riteneva
che certi livelli di segretezza non fossero poi così necessari…
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
La Disney ha ufficializzato la
produzione del sequel del live action de Il Re
Leone. Barry Jenkins, il regista
premio Oscar per Moonlight, autore di Se
la strada potesse parlare, dirigerà il film.
“Ho aiutato mia sorella a
crescere due bambini negli anni ’90, sono cresciuto con questi
personaggi. Avere l’opportunità di lavorare con la Disney
nell’espandere questo magnifico racconto d’amicizia, amore ed
eredità mentre posso promuovere il mio lavoro di cronaca delle vite
e delle anime delle persone all’interno della diaspora africana è
un sogno che si avvera”.
Il film sarà la continuazione del
remake fotorealistico del 2019, piuttosto che il cartone animato
del 1994. Jon Favreau ha diretto il recente
riavvio con recensioni contrastanti ma enormi incassi al
botteghino; ha generato oltre 1,5 miliardi di dollari al botteghino
globale.
Intanto a casa Jenkins imperversano
i festeggiamenti per il nuovo ingaggio del regista, tanto che la
compagna dello stesso, la regista Lulu Wang, ha condiviso il video che
segue.
Uscirà al cinema il 26 Novembre
2020 dopo ben nove mesi d’attesa, come ogni lieto evento che si
rispetti, Si vive
una volta sola, il ventisettesimo film di
Carlo Verdone.
Il Professor Umberto Gastaldi
(Carlo Verdone) e la sua formidabile équipe medica, composta
dall’anestesista Amedeo Lasalandra (Rocco Papaleo), dalla
strumentista Lucia Santilli (Anna Foglietta) e dal suo assistente
Corrado Pezzella (Max Tortora) arriveranno quindi a breve in sala
per offrire al pubblico le sorprese, la leggerezza e il sorriso che
il regista romano regala agli italiani da oltre quarant’anni.
Scritto da Carlo Verdone con
Giovanni Veronesi e Pasquale Plastino e girato interamente in
Puglia, Si vive
una volta sola è prodotto da Aurelio De
Laurentiis e Luigi De Laurentiis e distribuito da Filmauro con
Vision Distribution.
Come alcuni di voi già sapranno il
regista Steven Spielberg ha rinunciato a dirigere
Indiana
Jones 5, quinto capitolo del franchise creato da
George Lucas che fa parte delle property acquisite
dalla Disney attraverso il controllo della Lucas
Films. Tuttavia non abbiamo mai saputo quale fosse stata
la ragione che ha spinto l’acclamato regista ad abbandonare la
regia di un film e di un franchise a cui era piuttosto legato.
Ebbene oggi finalmente ci aiuta a
far luce sulla questione lo sceneggiatore David
Koepp, assiduo collaboratore proprio del regista e che tra
le altre cose ha lavorato al film in sviluppo. Ecco le sue parole
in merito: “Ho provato a lavorare su paio di versioni
diverse del film con Steven e tutte avevano delle cose buone e
delle cose che non funzionavano, il che succede. Ma è stato molto
difficile riunire tutti e tutti gli elementi – Steven, Harrison
(Ford), la sceneggiatura e la Disney – alcune volte semplicemente
non si riesce ad unire le componenti
contemporaneamente”
Sono ormai passati sette lunghi
mesi dall’annuncio che il regista di Logan
– The Wolverine, James Mangold
avrebbe raccolto la pesante eredità del regista e
ovviamente Koepp non ha potuto rivelare alcun dettaglio sulla
storia, ma ha rivelato che il passaggio di consegne a Mangold è
stato amichevole.
“Quando James Mangold è
entrato e Steven è uscito, è stato un punto di rottura abbastanza
logico”, ha detto Koepp “È un
momento piacevole per uscire dalla porta perché penso che l’ultima
cosa che un nuovo regista vuole sia lo scrittore del vecchio
regista. Voglio dire, è una seccatura. L’ultima cosa di
cui hai bisogno è un ragazzo seduto con le braccia incrociate che
dice: “Beh, il modo in cui Steven avrebbe fatto è …” Ho avuto una
bella conversazione amichevole con lui e poi sono sicuro che voleva
essere in grado di muoversi comunque. Tutti erano piuttosto
educati, ho pensato.”
Che dire, analizzando la storia e
le dichiarazioni di oggi possiamo certamente intuire che per
Spielberg ritornare alla regia di un film del genere non era una
priorità. Non lo è stato nemmeno quando ha accettato di fare il
quarto capitolo se pensiamo alle dichiarazioni dell’epoca e ora che
nemmeno George Lucas è a bordo a convincerlo è
probabile che il regista abbia evitato di impegnarsi con uno
Studios grosso come la Disney, d’altronde il regista aveva già
divorziato una volta dalla Major non rinnovando nel 2016 l’accordo
di distribuzione dei suoi film con la DreamWorks Pictures in
seguito ad alcune divergenze creative incontrate nella produzione
del The GGG.
Vi ricordiamo che attualmente l’uscita di Indiana
Jones 5 è ancora prevista per il 29 luglio 2022, anche se
tale data potrebbe subire dei cambiamenti.
Gerard Butler è di nuovo alle prese con il
peggiore dei nemici: la fine del mondo nella prima clip di Greenland.
L’attore torna a lavorare con il regista Ric Roman
Waugh dopo il successo di Attacco
al potere 3, in un disaster movie
ad alta tensione, dal ritmo adrenalinico e con spettacolari effetti
speciali dagli stessi produttori
di John
Wick.
Per l’umanità sta per scoccare
l’ultima ora a causa di un cataclisma naturale, Gerard Butler veste
i panni di un uomo che, se salvare il mondo è ormai diventato
impossibile, tenterà il tutto per tutto per salvare la sua
famiglia. Nella scena che vi mostriamo,
dalla clip “Devo trovare la mia
famiglia”,John
(Gerard
Butler) tenta una corsa contro il tempo per
ricongiungersi alla sua famiglia. Secondi di paura e ansia
attraversano il corpo di John prima di scoprire che la sua famiglia
è ancora in salvo.
La minaccia di una cometa
distruttrice si abbatte contro l’umanità e John (Gerard Butler),
insieme all’ex moglie Allison (Morena
Baccarin) e al giovane figlio Nathan,c ompiranno un
viaggio impossibile e pieno di insidie nel tentativo di mettersi in
salvo. Mentre diverse città in tutto il mondo sono rase al suolo
dai frammenti della
Arriva nelle sale italiane il film
La vita straordinaria di David
Copperfield di Armando Iannucci, al cinema
dal 16 ottobre 2020 distribuito da Lucky Red in
associazione con 3 Marys.
Armando Iannucci –
regista di Morto Stalin se ne fa un altro e
candidato all’Oscar per In the loop – è qui alle prese con
l’adattamento di uno dei romanzi piùfamosi di Charles Dickens, nonché l’opera più
autobiografica e tra le più amate dallo stesso scrittore, del quale
ricorre l’anniversario dei 150 anni dalla
morte.
La vita straordinaria di David
Copperfield offre una rilettura inedita del
celebre romanzo dickensiano, attraverso lo stile ironico e
irresistibile tipico del regista, che infonde nuova linfa
a un grande classico della letteratura anche grazie a un
cast coraledi attori teatrali e
cinematografici provenienti da tutto il mondo: nei panni di David
Copperfield troviamo l’attore candidato all’Oscar Dev
Patel, acclamato protagonista di The Millionaire
e Lion – La strada verso casa, affiancato dalla
pluripremiata star Tilda Swinton, da Hugh
Laurie, indimenticabile protagonista della serie tv
“Dr. House” e da Ben Whishaw
(Profumo – Storia di un assassino e volto
noto della saga 007 in Spectre e Skyfall).
In questo film
straordinariamente divertente, il regista Iannucci
attraversa l’Inghilterra del XIX secolo seguendo il destino a
zig-zag del suo eroe, il giovane David Copperfield, un ragazzo
baciato inizialmente dalla sfortuna che si ritroverà alle prese con
numerose (dis)avventure. In questa brulicante Inghilterra
ottocentesca, presa dai fermenti della Rivoluzione Industriale e
non priva di divisioni sociali, quella di Copperfield è una vicenda
sul grande fiume della vita, che scorre impetuosa tra gli
slums londinesi e la campagna britannica, raccontata in un
romanzo appassionante e fluviale che il regista Iannucci porta sul
grande schermo con rinnovata vitalità.
“La ragione è che ne percepivo
profondamente lo spirito contemporaneo, ma anche
che tutti gli adattamenti che avevo visto erano molto seriosi e
incentrati sull’aspetto drammatico della storia. Se
è vero che la trama è molto densa e i risvolti drammatici sono
numerosi, questi per me erano i tratti meno interessanti del
racconto, che è ricco di scene spassose e di
momenti che rasentano la slapstick comedy. È un testo molto
realistico e tuttavia surreale…” (Armando Iannucci)
Netflix rilascia
oggi le prime immagini della quarta stagione di THE
CROWN 4, The
Crown la serie originale Netflix che sarà
disponibile in esclusiva in tutti i Paesi in cui il servizio è
attivo dal 15 novembre 2020. Questa stagione vede
come protagoniste Emma Corrin nel ruolo della
Principessa Diana e Gillian
Anderson nei panni di Margaret
Thatcher.
The Crown 4: la trama
Ispirato dalla pluripremiata opera
teatrale The Audience, The
Crown racconta la storia del regno decennale
della regina Elisabetta II e della lotta tra il suo io privato e
pubblico. La serie si concentra sugli intrighi personali, le storie
d’amore e le rivalità politiche dietro i grandi eventi che hanno
plasmato la seconda metà del XX secolo. La serie non riguarda
semplicemente la monarchia, ma parla di un impero in declino, un
mondo in disordine e l’alba di una nuova era.
Sul finire degli anni Settanta, la
regina Elisabetta (Olivia
Colman) e la famiglia sono impegnati a garantire la
linea di successione al trono cercando la moglie giusta per il
principe Carlo (Josh O’Connor), che a trent’anni è ancora scapolo.
Mentre la nazione comincia a sentire l’impatto delle politiche
controverse introdotte da Margaret Thatcher (Gillian
Anderson), la prima donna a ricoprire la carica di
primo ministro, le tensioni tra questa e la regina peggiorano
quando la premier conduce il paese nella guerra delle Falkland,
creando conflitti all’interno del Commonwealth. Anche se la storia
d’amore di Carlo e della giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin)
fornisce la distrazione ideale per unire il popolo britannico, tra
le mura del palazzo la famiglia reale è sempre più divisa.
La quarta stagione della serie
scritta da Peter Morgan vede la partecipazione di
Helena Bonham Carter nel ruolo della Principessa
Margaret e Tobias Menzies in quello del Duca di
Edimburgo, mentre Josh O’Connor è il Principe
Carlo, Erin Doherty è la Principessa Anna, Emerald
Fennell è Camilla Parker Bowles, Marion
Bailey è la Regina Madre, Georgie Glen è
Lady Fermoy, con Tom Byrne che veste i panni del
Principe Andrea, Angue Imrie quelli del Principe
Edoardo e Charles Dance quelli di Lord
Mountbatten.
Il
DCEU esiste soltanto dal 2012 ma è già riuscito a regalare al
pubblico molte storie affascinanti e piene d’azione. Non solo
l’universo condiviso ha reintrodotto al cinema alcuni degli eroi
più famosi della DC come Superman e Batman, ma ha anche dato
un’opportunità a coloro che non erano apparsi sul grande schermo
prima, come Wonder Woman e le Birds of Prey, tanto per citare altre
due iconiche proprietà DC.
Anche se i film del
DCEU si sono concentrati fino ad ora principalmente sull’azione
e sugli eroi che combattono i cattivi (o i cattivi che combattono
contro supercriminali ancora peggiori), è innegabile che ci sia
spazio per raccontare anche altro, come l’umorismo legato a questi
iconici personaggi, o anche il lato più romantico delle loro
storie. Screen
Rant ha raccolto le 5 migliori (e le 5 peggiori) coppie apparse
nel
DCEU fino ad oggi:
1Ocean Master e Mera (Coppie
peggiori)
Alla fine Aquaman e Mera sono stati una bella
coppia. Ma che dire di Ocean Master e Mera? Se non fossero stati
destinati a sposarsi, è certo che non si sarebbero mai innamorati
l’uno dell’altro.
Nonostante il loro fidanzamento, era ovvio che
avevano personalità molto diverse ed è lecito ritenere che il loro
potenziale matrimonio sarebbe stato infelice. Fortunatamente per
tutte le persone coinvolte, Mera alla fine è finita con il fratello
di Orm, Arthur, proprio come accaduto nei fumetti.
Nel cast di Creators
– The Past spiccano infatti talenti del calibro di
William Shatner, Gérard Depardieu, Bruce Payne e altri importanti
nomi del panorama cinematografico internazionale.
Il doppiaggio vanta le più grandi
voci italiane del cinema hollywoodiano quali: Giancarlo Giannini,
Luca Ward, Maria Pia Di Meo, Mario Cordova ed altri. CREATORS – THE
PAST, lungometraggio già vincitore di 28 Awards e nato dall’estro
creativo di Piergiuseppe Zaia, è il primo capitolo di una trilogia
a cui si affianca l’omonimo romanzo “CREATORS – THE PAST” scritto
dalla sceneggiatrice e attrice Eleonora Fani insieme a Gea Mizzani
Corio. Oltre alle musiche originali di grande atrmosfera, il film è
arricchito da una colonna sonora, edita da Universal Music
Publishing Ricordi Srl/Studio Lead Srl, in Dolby Atmos di grande
impatto epico sinfonico che vanta ben 75 temi originali, scritti
dal compositore e regista Piergiuseppe Zaia con la presenza di
eccellenti voci tra cui il giovane talento kazako Dimash
Qudaibergen, considerato in tutto il mondo una delle voci più belle
del pianeta, e il soprano italiana Adriana Damato.
Elementi sinergici che collaborano
all’unisono per esprimere tutte le potenzialità di un progetto a
lungo termine che porterà alla realizzazione del più grande
universo Sci-fi mai prodotto in Italia. Una sfida tutta italiana
non solo per quanto riguarda le prestigiose location (Valle
d’Aosta, Canavese, Biellese, Venezia, Ivrea, Lago Maggiore, Lago
d’Orta), ma anche per quanto riguarda la realizzazione degli
effetti speciali che appaiono per più di due terzi del
lungometraggio.
I primi due episodi di
Romulus, la nuova serie Sky
Original, saranno presentati in anteprima alla
quindicesima edizione della Festa del
Cinema di Roma che si svolgerà dal 15 al 25 ottobre
2020 presso l’Auditorium Parco della Musica.
Con Romulus,
una produzione Sky, Cattleya – parte di ITV Studios – e
Groenlandia, Matteo Rovere (Veloce come il
vento, Il primo re) firma il suo primo progetto per
la TV, un affresco epico e una realistica ricostruzione degli
eventi che, fra storia, leggenda e rivoluzione, portarono alla
nascita di Roma. La serie, diretta dallo stesso Rovere insieme a
Michele Alhaique ed Enrico Maria Artale, è ambientata nell’ottavo
secolo a.C, in un mondo primitivo e brutale nel quale il destino di
ognuno è deciso dal potere implacabile della natura e degli dei. I
trenta popoli della Lega Latina vivono da anni sotto la guida del
re di Alba, ma siccità e carestia minacciano la pace e la vita di
queste città. Al di fuori di esse il bosco, un luogo oscuro abitato
da creature crudeli e misteriose.
Romulus
è il racconto di questo mondo attraverso gli occhi dei tre
protagonisti, interpretati da Andrea Arcangeli
(Trust, The Startup – Accendi il tuo futuro), nel ruolo di
Yemos, principe di Alba, Marianna Fontana (Indivisibili)
nei panni della vestale Ilia, e Francesco Di Napoli (La paranza
dei bambini), che interpreta Wiros, un giovane orfano e
schiavo. Completano il cast Giovanni Buselli, Silvia
Calderoni, Sergio Romano, Demetra Avincola, Massimiliano Rossi,
Ivana Lotito, Gabriel Montesi e Vanessa
Scalera.
Romulus è
una serie in dieci episodi, girata in protolatino e scritta da
Filippo Gravino, Guido Iuculano e dallo stesso Matteo Rovere. La
distribuzione internazionale è di ITV Studios.
Romulus esordirà a novembre in esclusiva su Sky e
in streaming su NOW TV. La quindicesima edizione della
Festa del Cinema
di Roma si svolgerà da 15 al 25 ottobre 2020 presso
l’Auditorium Parco della Musica. La manifestazione, con la
direzione artistica di Antonio Monda, è organizzata dalla
Fondazione Cinema per Roma presieduta da Laura Delli Colli,
Direttore Generale Francesca Via.
Sono trascorse ormai diverse
settimane dalla tragica notizia della scomparsa di Chadwick Boseman. Tuttavia, gli omaggi
all’interprete di Black Panther nel MCU, morto all’età di 43 dopo aver
combattuto per quattro anni contro un cancro al seno, continuano ad
arrivare. L’ultimo in ordine di tempo arriva da
Sienna Miller, co-star dell’attre nel thriller
poliziesco City of
Crime.
In una recente intervista con
Empire Magazine, l’attrice britannica ha rivelato che Boseman è
stato il motivo principale che l’ha spinta ad unirsi al progetto,
rivelando che l’attore pagò parte del suo salario pur di
assicurarsi che entrambi ricevessero lo stesso compenso.
“Chadwick ha anche prodotto quel film ed ha cercato in tutti i
modi di convincermi a farlo”, ha spiegato Miller. “Era un
fan del mio lavoro, ed è stato elettrizzante perché ovviamente la
cosa era reciproca. Era un periodo particolare per me, perché stavo
lavorando senza sosta. Ma avevo voglia di lavorare con
lui.”
Poi ha aggiunto: “Ero
riluttante a tornare sul set anche per la mia famiglia. Volevo
stare con loro e così ho detto: ‘Lo farà soltanto se il compenso
sarà adeguato’. Così Chadwick ha donato parte del suo stipendio per
arrivare alla cifra che avevo chiesto e mi disse che era quello che
mi meritavo. È stata una delle cose più sbalorditive che mi siano
mai accadute. Perché semplicemente queste cose non accadono. È
semplicemente inimmaginabile che un altro uomo a Hollywood si
comporti in maniera così gentile e rispettosa nei confronti di una
donna.
City of
Crime (in originale 21 Bridges) è uscito
nelle sale nel 2019 ed è stato prodotto da Anthony e Joe Russo,
visionari registi di Avengers:
Endgame. Nel film Chadwick Boseman interpreta Andre Davis, un
detective del Dipartimento di Polizia di New York che, dopo la
morte di due poliziotti e la scoperta di una gigantesca
cospirazione, si lancia in una vera e propria caccia all’uomo.