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80° anniversario di Wonder Woman, al via la campagna “Believe in Wonder”

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DC, Warner Bros. Global Brands and Experiences e WarnerMedia celebrano con un evento globale gli 80 anni della Paladina della Giustizia e Guerriera per la Pace dell’universo DC, Wonder Woman, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Accogliendo la chiamata a vedere il mondo attraverso gli occhi di Wonder Woman e a “Believe in Wonder“, la celebrazione dell’80° anniversario mira a sottolineare il messaggio intramontabile e pertinente di speranza ed emancipazione della Supereroina, con contenuti originali, fumetti commemorativi, libri e collezioni, ed esperienze di moda globali. Questa campagna che si estenderà per vari mesi, culminerà con la celebrazione mondiale del Wonder Woman Day il 21 ottobre.

La celebrazione dell’80° anniversario di Wonder Woman include contenuti, comics, libri, moda e molto altro: 

  • Wonder Woman 1984”, l’attesissimo film diretto da Patty Jenkins con protagonista Gal Gadot, arriva in DVD, Blu-Ray, 4K e Steelbook 4K da venerdì 12 marzo. Nelle versioni Blu-Ray e 4K sono inclusi i contenuti extra del film, tra cui spiccano gli speciali “Scene Studies”, “The Making Of Wonder Woman 1984” e “Gal & Kristen”. Tutte le versioni sono già disponibili per il pre-order su Amazon.
  • Gli iconici e famosi titoli televisivi di Wonder Woman trovano nuova vita con l’esclusivo video “retro-remix”, che attinge alla nostalgia di Wonder Woman, con Gal Gadot che fa il caratteristico “giro” che Lynda Carter ha reso famoso nella serie originale.
  • DC e WarnerMedia annunciano un video dal potente impatto ispirato a Wonder Woman, che mostra l’incidenza delle donne di tutto il mondo. Quest’anno, WarnerMedia produrrà video che puntano i riflettori su 80 “Women of Wonder” tra cui donne “reali”, giornaliste di network e talenti, figure culturali, esperte, influencer e celebrità che – come la stessa Wonder Woman – emergono nel loro campo, come delle vere eroine della vita reale, dandoci delle motivazioni per “Believe in Wonder“.
  • Le Designer di fama mondiale Venus Williams, Camilla e Azede Jean-Pierre hanno collaborato con Warner Bros. Consumer Products, per le collezioni di moda ispirate a Wonder Woman. È ora disponibile la linea di abbigliamento sportivo “I Am Wonder Woman” di EleVen, della campionessa internazionale di tennis ed imprenditrice Venus Williams. È inoltre disponibile una lussuosa collezione in edizione limitata della designer australiana Camilla, ed infine, alla fine di questo mese, la pluripremiata designer Azede Jean-Pierre presenterà una collezione personalizzata con capolavori mai visti prima.
  • A partire da oggi, DC onora la creazione e l’eredità di Wonder Woman rendendo All-Star Comics #8 (la prima apparizione di Wonder Woman), Sensation Comics #1 (il primo fumetto intitolato a Wonder Woman) e Wonder Woman #1 (1942 ) disponibili e gratuiti su DC UNIVERSE INFINITE.
  • Viene altresì oggi annunciato che Wonder Woman 80th Anniversary 100-Page Spectacular riunirà alcuni dei più grandi narratori di fumetti e intrattenimento per un tributo a Wonder Woman, in un souvenir da collezione che sarà disponibile ad ottobre in occasione del Wonder Woman Day. Gli appassionati potranno leggere storie originali ed osservare un bellissimo art montage dell’artista vincitore dell’Eisner Award, Yanick Paquette (Wonder Woman: Earth One) con i colori di Nathan Fairbairn.
  • DC debutta con la custom art che rende omaggio al retaggio di Wonder Woman con uno sguardo al suo futuro. Il design pop art è stato creato da INNOCEAN USA, che ha anche disegnato il logo dell’80° anniversario, e si è ispirato all’iconica copertina di Wonder Woman # 4 (2016) dell’artista Nicola Scott.

Contenuti ed esperienze aggiuntive che onorano il potere delle donne e la nostra Wonder Woman:

  • DC UNIVERSE INFINITE: le nuove selezioni di Wonder Woman saranno rese disponibili alla lettura gratuita ogni mese, insieme a raccolte curate che celebrano storie fondamentali nel corso dei decenni. Consultate il DC Community Book Club per alcune imminenti proposte di Wonder Woman, e conversazioni epiche con altri fan!
  • DC Shop: acquista qui l’esclusiva maglietta “Believe in Wonder” dell’80° anniversario di Wonder Woman.
  • Storie in Digitale: i fan di tutte le età potranno divertirsi ascoltando quattro nuovissime storie su You Choose Wonder Woman Stories di Capstone disponibili tramite l’Assistente Google qui oggi! Gli utenti di Google possono anche dire “Ehi Google, vai su Wonder Woman Stories” o “Vai su You Choose Wonder Woman Stories” per visualizzarle sul proprio dispositivo. Inoltre,Serial Box pubblicherà la loro storia serializzata Wonder Woman: Heartless esclusivamente tramite l’app Serial Box. Questa storia è ora disponibile per il pre-ordine e uscirà il 25 marzo.
  • Warner Bros. Games celebrerà l’anniversario di Wonder Woman tutto l’anno, tramite promozioni e attivazioni speciali nei suoi popolari titoli di gioco in corso, come DC Universe Online, Injustice 2 e DC Legends. Inoltre, Nintendo si unirà ai festeggiamenti il ​​4 giugno 2021 con l’uscita di DC Super Hero Girls: Teen Power, un nuovissimo titolo per il sistema Nintendo Switch con Wonder Woman in un ruolo principale, al fianco di Batgirl e Supergirl, mentre cercano di proteggere Metropolis da un temibile gruppo di nemici.
  • DC Wonder Woman Virtual Run (5K o 10K) di Rugged Races in collaborazione con Warner Bros. Consumer Products tornerà per il secondo anno dopo il record di partecipanti del 2020. Famiglie e singoli scopriranno che la corsa virtuale è un ottimo modo per muoversi, e portare nelle loro vite un po’ dell’invincibile spirito guerriero di Wonder Woman. Le registrazioni apriranno a luglio. Per ulteriori informazioni visitate il sito dcwonderwomanrun.com.

Underworld – Evolution: trama e cast del secondo film della saga

Underworld – Evolution: trama e cast del secondo film della saga

Con il film del 2003 Underworld ha avuto inizio quella che è oggi considerata tra le più importanti saghe di genere horror degli ultimi anni. Composta da cinque film, questa ha portato sul grande schermo lo scontro tra vampiri e licantropi, creature fantastiche che ben prima di Twilight hanno mostrato qui tutto il loro potenziale. Il primo film, diretto da Len Wiseman, è oggi considerato un vero e proprio cult del suo genere, capace di combinare al suo interno numerosi generi per dar vita ad una storia quantomai avvincente. Nel 2006 è poi arrivato al cinema il suo primo sequel, Underworld – Evolution, nuovamente diretto da Wiseman.

La storia scritta da  Danny McBride presenta anche stavolta quella serie di elementi tipici tanto dell’horror quanto del fantasy. In particolare, infatti, è l’aspetto visivo del film a colpire. Cupo e ricco di violenza, questo mostra in modo più che adeguato tutta la brutalità che intercorre tra le due fazioni opposte. Ed è stata proprio questa sua atmosfera a decretare il successo di Underworld, attirando tanto i fan del genere quanto dei nuovi curiosi. Non capita infatti tutti i giorni di poter vedere due delle creature più celebri della cultura popolare darsi battaglia fino all’ultimo sangue.

Con un budget di 45 milioni di dollari, e un incasso di 113, questo secondo capitolo ha confermato l’interesse nei confronti della saga. La storia inizia così ad espandersi sempre di più, lasciando già da qui intravedere alcuni risvolti futuri che non faranno che generare ulteriore attesa e coinvolgimento. Prima di intraprendere una visione di questo secondo film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Underworld – Evolution: la trama del film

Come il precedente, anche questo secondo capitolo porta avanti la battaglia tra i Vampiri e Lycan. Le origini delle due specie vengono qui esplorate con un tuffo nel passato. Qui si fa la conoscenza del vampiro Marcus, il quale insieme al temibile Viktor, imprigiona suo fratello William, capostipite dei Lycan. Secoli dopo, Marcus si è ora risvegliato dal suo stato di morte apparente, scoprendo di essere stato reso un ibrido tra vampiro e licantropo. Desideroso di liberare suo fratello e governare ora con lui il mondo, Marcus inizia la propria ricerca della prigione di William. Lungo la sua strada lascerà una scia di morte e distruzione, che genereranno non poca paura tra i vampiri. L’unica che sembra poterlo fermare è Selene.

La vampira inizia infatti da subito l’inseguimento, dovendosi però scontrare con una serie di difficoltà. Per prevedere le mosse del rivale, dovrà infatti a sua volta scoprire il ruolo dove è tenuto prigioniero William. Con l’aiuto di Michael e di Alexander Corvinus, cercherà di scoprire quanto prima ciò che le occorre sapere, nel tentativo di acquisire abbastanza potere da avere speranze di sconfiggere Marcus. In quella che si configura come una vera e propria corsa contro il tempo, la guerra tra Vampiri e Lycan sarà sempre più in procinto di esplodere in qualcosa di ingestibile. Uno scenario che Marcus auspica, così da poter finalmente assumere il potere a cui si sente destinato.

Underworld - Evolution cast

Underworld – Evolution: il cast del film

Ad interpretare l’iconica vampira Selene vi è l’attrice Kate Beckinsale. Questa, che fino a quel momento aveva recitato prevalentemente in film in costume, accettò nuovamente la parte con grande entusiasmo. L’attrice desiderava infatti cimentarsi con nuovi generi, andando contro l’immagine che si era costruita fino a quel momento. Grazie ai film di Underworld è infatti divenuta principalmente nota come eroina di film action. Anche per questo film si sottopose ad un lungo addestramento, al fine di poter eseguire personalmente anche le acrobazie più complesse. L’attrice ha inoltre dovuto nuovamente richiedere il taglio di una scena di sesso, poiché contraria a recitare interamente nuda.

La figlia della Beckinsale, Lily Mo Sheen, è presente nei panni di una giovanissima Selene. Scott Speedman, anch’egli già presente nel primo film, riprende il ruolo del medico Michael Corvin, il quale viene qui ora esplorato nella sua nuova natura di ibrido. L’attore Tony Curran, che aveva già interpretato un vampiro in Blade II, è qui Marcus Corvinus. Nell’assumere i panni del villain, l’attore richiese di poter tenere i canini da vampiro anche al di fuori delle riprese, così da rimanere nel personaggio. Suo fratello William, invece, è interpretato da Brian SteeleDerek Jacobi è invece Alexander Corvinus, discendente di Marcus ma alleato di Selene. Gli attori Zita Gorog e Bill Nighy compaiono brevemente nei panni di Amelia e Viktor, il leggendario vampiro.

Underworld – Evolution: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come anticipato, il grande successo del film ha permesso la realizzazione di una vera e propria saga cinematografica. Questa è infatti proseguita con Underworld – Il risveglio del 2012. Nel 2017 è infine uscito Underworld: Blood Wars, attualmente capitolo conclusivo della saga. È in realtà stato annunciato anche un sesto film, ma la Beckinsale, protagonista di tutti i sequel, ha dichiarato di non avere intenzione di riprendere il ruolo di Selene. Oltre a questi titoli, nel 2009 è stato rilasciato il primo e unico prequel della saga. Intitolato Underworld – La ribellione di Lycans, questo va a narrare le origini della guerra tra vampiri e licantropi, e non presenta dunque il personaggio di Selene.

Prima di vedere tali sequel, è possibile fruire di Underworld – Evolution grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 8 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

PGA Awards 2021: tutte le nominations

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PGA Awards 2021: tutte le nominations

Sono state annunciate le nomination ai PGA Awards 2021 (Producers Guild of America Awards), i premi della gilda dei produttori che spesso sono uno specchio di quello che succederà agli Oscar. Ecco di seguito tutti i nominati per le categorie di cinema e televisione:

CINEMA

Darryl F. Zanuck Award for Outstanding Producer of Theatrical Motion Pictures:

Borat 2
Judas and the Black Messiah
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Minari
Nomadland
One Night in Miami…
Una donna promettente
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7

Award for Outstanding Producer of Animated Theatrical Motion Pictures:

I Croods 2 – Una nuova era
Onward
Over the Moon
Soul
Wolfwalkers

Award for Outstanding Producer of Documentary Motion Pictures:

David Attenborough: A Life on Our Planet
Dick Johnson Is Dead
My Octopus Teacher
Softie
A Thousand Cuts
Time

TELEVISIONE

Norman Felton Award for Outstanding Producer of Episodic Television — Drama

Danny Thomas Award for Outstanding Producer of Episodic Television — Comedy

Curb Your Enthusiasm
The Flight Attendant
Schitt’s Creek
Ted Lasso
What We Do in the Shadows

David L. Wolper Award for Outstanding Producer of Limited Series Television:

I May Destroy You
Normal People
La Regina degli Scacchi
The Undoing
Unorthodox

Award for Oustanding Producer of Televised or Streamed Motion Pictures:

Bad Education
Dolly Parton’s Christmas on the Square
Hamilton
Jane Gooddall: The Hope
What the Constitution Means to Me

Award for Outstanding Producer of Non-Fiction Television:

60 Minutes
The Last Dance
Laurel Canyon
McMillion$
Tiger King: Murder, Mayhem, and Madness

Award for Outstanding Producer of Live Entertainment & Talk Television:

8:46 – Dave Chappelle
The Daily Show with Trevor Noah
Last Weed Tonight with John Oliver
The Late Show with Stephen Colbert
Saturday Night Live

Award for Outstanding Producer of Game & Competition Television:

The Amazing Race
The Masked Singer
Nailed It!
RuPaul’s Drag Race
The Voice

Fonte: EW

Megan Fox: 10 cose che non sai sull’attrice

Megan Fox: 10 cose che non sai sull’attrice

Megan Fox è forse una delle attrici più belle del mondo. Dal viso perfettamente simmetrico e gli occhi provocanti, è passata alla storia soprattutto per la propria sensualità. Ma scopriamo qualcosa di più sull’attrice e modella.

Megan Fox è nata negli Stati Uniti, nel Tennessee, da Gloria Darlene e Franklin Thomas Fox. Ha cominciato a studiare danza e recitazione all’età di cinque anni, e ha cominciato a fare la modella a 13. Il suo debutto l’ha fatto con il film delle gemelle Olsen Holiday in the Sun nel 2001. Al cinema, è conosciuta soprattutto per il proprio ruolo nel franchise di Transformers. Ecco dieci curiosità su Megan Fox:

Megan Fox: altezza

1) Megan Denise Fox è nata il 16 maggio 1986 a Rockwood, in Tennessee. I suoi tratti distintivi sono la voce seducente, i lunghi capelli castani e gli occhi azzurri, i tantissimi tatuaggi e l’abitudine di vestirsi in rosso e in nero. Megan Fox è alta 1.63 metri.

2) Megan Fox è stata bandita da Walmart. La reginetta di bellezza, vincitrice di parecchi concorsi in giovanissima età, che ha cominciato la propria carriera da modella a 13 anni, è stata beccata mentre rubava da un negozio Walmart all’età di 15 anni. Come risultato, è stata bandita a vita. Cosa stava rubando? Del trucco.

3) A scuola, ha subito del serio bullismo. Megan Fox ha affermato di soffrire di disturbo da deficit di attenzione e iperattività, e di disturbo ossessivo-compulsivo. Ha affermato che, tra le altre cose, i disturbi le hanno causato problemi a scuola, dove fu rifiutata dalle altre ragazzine per essere troppo aggressiva e iperattiva: le bulle erano solite lanciarle pacchetti di ketchup, e a volte Megan Fox finiva per mangiare da sola nei bagni della scuola.

Megan Fox: i film

Megan Fox trasformers5) Ha cominciato a recitare per non fare l’università. Prima della grande svolta di Transformers, Megan Fox non voleva davvero recitare, se non per evitare di andare all’università e fare dei soldi recitando.

6) I film e la carriera da attrice. Megan Fox ha cominciato a recitare e a fare la modella come professione molto presto, all’età di tredici anni. Il suo arrivo ai lungometraggi è arrivato con un ruolo in Holiday in the Sun, un film del 2001 con le sorelle Olsen. Da lì, ha fatto tantissima televisione, in telefilm come Ocean Ave, The HelpHope & Faith. La svolta nella carriera di Megan Fox è arrivata ovviamente con Transformers, che ha lanciato la sua carriera cinematografica. Ha interpretato il ruolo di Mikaela in Transformers e il sequel Transformers – La vendetta del caduto.  Un’altro dei suoi ruoli cinematografici più famosi è quello in Tartarughe Ninja e nel sequel Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra. Di recente, è tornata in televisione con New Girl, al fianco di Zooey Deschanel. Nel 2019 è stata tra le protagoniste di Above the Shadows nei panni di Juliana. Nello stesso anno è stata diretta da James Franco in Zeroville, nel ruolo di Soledad Paladin e nei panni di Marguerite Higgins in Jangsa-ri 9.15.

Megan Fox oggiMegan Fox oggi

Nel 2020 ha interpretato Ellen nel film Think Like a Dog e Samantha O’Hara in Rogue. Nel 2021 ritornerà a recitare come Emma nel film horror Till Death, nel ruolo di Jacqueline al fianco di Oscar Isaac in Big Gold Brick e come Rebecca Lombardi in Midnight in the Switchgrass.

7) All’inizio, i soldi erano davvero pochi. Megan Fox non se l’è sempre cavata alla grande. L’attrice, infatti, ha finito la scuola per corrispondenza e si è trasferita a Los Angeles. Inizialmente, racconta, non aveva molti soldi, e risparmiava per riuscire a radersi: spesso, non avendo i soldi per comprare nemmeno i rasoi usa e getta, indossava solo e soltanto pantaloni lunghi.

Megan Fox: Instagram

https://www.instagram.com/p/p_u22UGJvd/?taken-by=the_native_tiger

8) Instagram e il selfie senza trucco. Megan Fox ha aperto il proprio profilo di Instagram nel 2014, destando subito l’attenzione di tutto con una fotografia che ha fatto parecchia invidia. Infatti, poco dopo aver aperto l’account, ha postato un selfie senza trucco, scattata “di prima mattina”. Ma, chiaramente, è bellissima come al solito.

Megan Fox hot

9) È una fan dei tatuaggi. Megan Fox è una grande amante dei tatuaggi e, stando ai pettegolezzi, ne ha in tutto nove. Tra gli altri, c’è una citazione dal King Lear di William Shakespeare, tatuato sulla sua spalla destra, e uno sulle costole, che dice “c’era una volta una ragazzina che non conosceva l’amore, finché un ragazzo le spezzò il cuore”.

10) Ha avuto un cameo in Bad Boys II. Megan Fox è comparsa in un piccolo ruolo nel film del 2003 Bad Boys II, che non compare nei crediti. Inoltre, è difficile da notare, in quanto piuttosto di secondo piano: il ruolo è quello di una ballerina in un locale notturno.

WandaVision: il futuro di ogni personaggio della serie

WandaVision: il futuro di ogni personaggio della serie

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUL FINALE DI WANDAVISION!

Dopo nove fantastici episodi, WandaVision, il primo progetto della Fase 4 del MCU, è finalmente giunto a conclusione. Sebbene la serie sia riuscita – almeno in parte – a configurarsi come prodotto autonomo, il finale (ma non solo) ha chiaramente mostrato che si collegherà al più ampio MCU. Quale futuro è in serbo per i personaggi dello show? Scopriamolo insieme grazie a Screen Rant

Wanda

Dopo aver combattuto e sconfitto Agatha, accettando pienamente la sua identità di Scarlet Witch, Wanda decide di imprigionare la strega a Westview facendole continuare a vivere la sua vita come Agnes fino a quando “non avrà di nuovo bisogno di lei”. Torna a casa con la sua famiglia e dice addio ai suoi figli mentre rimbocca loro le coperte prima di trascorrere i suoi ultimi momenti a Westview da sola con Visione.

Dice addio a Monica e prima di affrontare i cittadini, che ora la odiano di nuovo, vola via da Westview. La seconda scena post-credits mostra Wanda in una baita di montagna, pronta a ricominciare una nuova vita: tuttavia, scopriamo in un’altra stanza l’esistenza di una proiezione della stessa impegnata ad apprendere la magia del “Darkhold”, e prima che la scena giunga al termine, sentiamo le grida dei suoi figli. Dal momento che è stato confermato che il personaggio avrà un ruolo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, non dobbiamo far altro che attendere il sequel per rivedere Scarlet Witch in azione. 

Visione

Dopo aver salvato Wanda da Visione bianco, l’altro Visione lo affronta in una battaglia che ben presto si trasforma in una discussione filosofica su chi di loro sia “quello vera”, che spinge poi la versione del sintezoide creata da Wanda a ripristinare i ricordi del Visione bianco.

Dopo essere tornato a casa con la sua famiglia, Visione aiuta Wanda a mettere i bambini a letto, prima di andare in soggiorno e prepararsi a salutare sua moglie. Trascorre i suoi ultimi momenti con Wanda, prima di scomparire completamente mentre l’Hex svanisce intorno a loro (e lui insieme ad esso).

Billy e Tommy

I gemelli di Wanda, Billy e Tommy, sono riusciti a crescere piuttosto rapidamente nella serie, invecchiando da neonati a bambini di 10 anni nel giro di pochissimi episodi. Nonostante si fossero manifestati solo un giorno prima, sono stati comunque in grado di usare i loro poteri per disarmarsi e proteggersi dagli agenti SWORD entrati a Westview. Dopo che i loro genitori finiscono di affrontare le loro minacce, sono tornati tutti a casa come una famiglia felice, dove sono stati messi a letto da Wanda prima che l’Hex li cancellasse dalla realtà.

Anche se non vengono più visti dopo quel momento, possiamo sentire le voci di entrambi chiamare Wanda nella seconda scena post-credits. Considerando che sono entrambi membri degli Young Avengers nei fumetti (personaggi su cui sembra che il MCU stia effettivamente costruendo qualcosa), potrebbero in qualche modo essere ancora vivi…

Monica

Dopo aver liberato “Fietro” dal controllo mentale di Agatha, Monica è riuscita a fuggire dalla sua casa e a salvare i gemelli dalle grinfie della strega, usando un altro dei suoi poteri. Nella prima scena post-credits, dopo aver visto insieme a Jimmy che Hayward viene portato via, un misterioso agente dell’FBI conduce Monica nel teatro della città: l’agente si rivela una Skrull e le dice che un vecchio amico di sua madre vuole incontrarla.

Quando Monica chiede dove, lo Skrull indica lo spazio. Monica viene reclamata da Fury, che è stato visto l’ultima volta a bordo di una stazione spaziale piena di Skrull in Spider-Man: Far From Home. Mentre i fan sapevano che Monica si sarebbe riunita con Carol in Captain Marvel 2, a questo punto è possibile che possa anche apparire nella serie Secret Invasion che debutterà prossimamente su Disney+, dove potrebbe usare ancora di più le sue nuove abilità.

Jimmy

Jimmy ha avuto un ruolo chiave nel finale, poiché è stato lui a chiamare l’FBI dopo essersi liberato dall’arresto. Quando la città torna alla normalità, viene visto guidare le indagini di Westview e dare ordini agli altri agenti. Dopodiché, viene visto insieme a Monica: entrambi guardano Hayward che viene portato via dall’FBI.

A causa della sua crescente popolarità, i fan hanno a lungo ipotizzato su una possibile serie in stile X-Files con al centro il personaggio di Jimmy. Tuttavia, è decisamente più probabile che possa fare ritorno in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Nei fumetti, Woo guida una squadra chiamata Agents of Atlas, quindi c’è la possibilità che i fan possano vedere quei personaggi anche nel MCU.

Darcy

Dopo essere rimasta intrappolata nell’Hex, Darcy ha trascorso la maggior parte del tempo  a cercare di raggiungere la casa di Wanda. Fortunatamente, è arrivata proprio mentre Hayward stava per provare ad uccidere i figli di Wanda, facendo sbattere il suo camioncino nell’humvee del direttore e bloccandolo al suo interno.

Dopo che l’Hex è stato distrutto, è scomparsa ancor prima di poter essere chiamata a rapporto. Fortunatamente per i fan del personaggio, è pronta ad apparire in un altro progetto del MCU e sebbene nessuno sappia quale sia, è stato confermato che non sarà Thor: Love and Thunder.

Hayward

Quando Wanda apre temporaneamente l’Hex per cercare di liberare i civili, Hayward usa questa opportunità per portare un gruppo di agenti all’interno e provare a ottenere il controllo della situazione.

Dopo che Billy e Tommy hanno usato i loro poteri contro i suoi soldati SWORD, tenta prima di sparargli e poi cerca di investirli, ma viene fermato da Monica e Darcy. In seguito, una volta che l’Hex è stato abbattuto, l’FBI arriva e lo arresta.

Agatha

Agatha trascorre la maggior parte dell’episodio finale combattendo contro Wanda, con l’obiettivo di rubarle la magia. Dopo aver liberato tutti i cittadini di Westview dal controllo di Wanda, costringendola ad affrontarli, entrambe volano in cielo. Qui, Wanda finge di rinunciare alla sua magia prima di rivelare le rune che le hanno permesso di prosciugare Agatha dalle sue.

Agatha le lancia diversi avvertimenti prima che Wanda la intrappoli per sempre nella personalità di Agnes, costringendola a vivere a Westview come punizione. Dal momento che sembra che non andrà da nessuna parte per un po’, Agatha potrebbe finire per essere braccata da Mordo o servire come mentore temporaneo di Wanda.

Visione bianco

Il Visione originale, riportato in vita usando l’energia magica del caos di Wanda, è stata inviata nell’Hex per uccidere sia lei che l’altra versione del sintezoide. Durante il tentativo di schiacciare il cranio di Wanda, viene attaccato dal Visione ricreato: i due iniziano una battaglia che termina nella biblioteca della città.

Dopo aver discusso su cosa significhi essere il “vero Visione” e aver sbloccato i suoi ricordi (che Hayward teneva bloccati), esclama: “Io sono Visione!”, prima di alzarsi al cielo e volare via da Westview. Nonostante i suoi ricordi gli siano stati restituiti, è ancora molto diverso dal personaggio che i fan ricordano. È lecito presumere quindi che tornerà nel MCU, nel bene e nel male.

Ralph

Nonostante affermi di essere il fratello morto di Wanda, Pietro, Monica scopre che la persona che Agatha stava controllando era solo un residente di Westview di nome Ralph Bohner.

Monica è stata in grado di liberarlo dall’incantesimo della strega togliendogli una collana incantata attorno al collo, che gli ha permesso di “falsificare” i poteri di Quicksilver. Anche se molti fan avrebbero amato che fosse il “vero” Quicksilver dall’universo Fox, è stata comunque una bella strizzatina d’occhio agli appassionati dei film degli X-Men.

Shay Mitchell: 10 cose che non sai sull’attrice di Pretty Little Liars

Shay Mitchell è nata con il nome di Shannon Mitchell a Toronto, in Canada. La madre è filippina, mentre il padre ha origini irlandesi e scozzesi. Amante delle arti performative da bambina, ha cominciato a prendere lezioni di danza all’età di cinque anni e, poco dopo il suo trasferimento a Vancouver all’età di cinque anni, ha risposto a delle audizioni aperte per modelle preadolescenti, cominciando così una carriera nella moda, e che l’ha portata a lavorare per diverse compagnie e a viaggiare tra Bangkok, Hong Kong e Barcellona.

Il ruolo nella serie Pretty Little Liars, che l’ha resa famosa globalmente, è arrivato all’età di 21 anni. Anni dopo, l’attrice fa ancora la professione che ama, è diventata il modello di molte ragazzine per l’aver interpretato il ruolo di una ragazzina lesbica come molta naturalezza, è amata per la propria bellezza ed è particolarmente attiva sui social, oltre ad avere il proprio canale YouTube.

Shay Mitchell: Pretty Little Liars

shay mitchell

1) Il ruolo in Pretty Little Liars è quello che ha fatto di Shay Mitchell una celebrità mondiale. Alle audizioni, si è inizialmente presentata per il ruolo di Spencer Hastings. Ha provato poi per il ruolo di Emily Fields, con il quale la squadra di casting stava avendo delle difficoltà: dopo aver visto due provini registrati, stavano per affidare il ruolo alla seconda attrice. Ma di persona, Shay fu capace di entrare completamente nel ruolo di Emily, facendo un’ottima impressione sui presenti ed aggiudicandosi il ruolo.

Shay Mitchell in You

Nel 2018 l’attrice è stata membro del cast di You, la serie originale Netflix basata sull’omonimo romanzo di Caroline Kepnes nel quale recita al fianco di Penn Badgley. Nel 2019 è stata tra le protagoniste di Dollface, serie tv creata da Jordan Weiss per Hulu. In Italia la serie arriverà dal 5 Marzo 2021 come prodotto Star Original, canale per adulti di Disney+.

Shay Mitchell in The Heiresses

Sempre nel 2019 è stata tra le protagoniste di The Heiresses la serie creata da I. Marlene King.

2) La sessualità del personaggio di Emily fu controverso all’uscita della prima stagione di Pretty Little Liars. Nel libro Emily era bisessuale, viene resa lesbica nella serie tv. Una compagnia ritirò le pubblicità relative allo show. All’inizio si pensò fosse a causa della relazione tra Aria e il proprio insegnante, ritenuta scandalosa, ma la ragione era in realtà il personaggio di Emily. Ma l’attrice è particolarmente orgogliosa del lavoro fatto, soprattutto perché Pretty Little Liars fu uno dei primi programmi a parlare apertamente di omosessualità femminile. E Shay Mitchell ne è particolarmente felice, perché ha avuto un impatto positivo su molte persone: molte sono infatti le fan che l’hanno ringraziata per averle aiutate a fare coming out.

3) Shay Mitchell e le altre attrici di Pretty Little Liars hanno tatuaggi coordinati. Infatti, si sono tatuate le iniziali del proprio personaggio sul dito indice, quello che dice “shhh”. Inizialmente, Shay non voleva partecipare alla cosa, per paura del dolore (soprattutto sul dito!) Dopo aver insistito per fare dei tatuaggi all’henné, alla fine ha ceduto.

Shay Mitchell Instagram

4) Shay Mitchell è molto attiva su Instagram, e il suo profilo ci rivela molto sulla sua vita di tutti i giorni. L’attrice, infatti, ama molto viaggiare, ma un paio di mesi fa è stata accusata di aver falsificato le foto dei suoi viaggi in Asia. Il suo profilo ha 19 milioni di follower, ma sembra che alcune delle fotografie siano state prese da internet e postate come se fossero sue. Infatti, in una delle stories incriminate, che mostra dei palazzi di notte con la scritta “night views”, si vede, in un angolo, il cursore di un computer. Inoltre, mentre l’attrice ha presentato la fotografia come un palazzo di Hong Kong, in molti lo hanno riconosciuto come un famoso edificio di Tokyo. La fotografia originale è stata trovata, e l’attrice si è difesa dicendo che si trattava effettivamente di fotografie trovate su Pinterest e Tumblr, e condivise come ispirazione. Inoltre, ha postato fotografie di se stessa durante i propri viaggi a Hong Kong come prova di esserci stata davvero.

5) Oltre alla sua passione per i viaggi, il profilo Instagram di Shay Mitchell ci dice altro sulle passioni dell’attrice: la sua ossessione per la pizza, per il cibo piccante e la salsa Siracha.

6) Ma il cibo non è sempre stata una nota di serenità nella vita di Shay Mitchell. L’attrice, infatti, come molte delle star del cast di Pretty Little Liars, ha sofferto di disturbi alimentari. Ha dichiarato, infatti, di essere arrivata a non mangiare per un giorno intero, costringendosi a sentirsi poi affamata, stanca, e tristissima. Quando si è accorta di quanto la propria ossessione per le taglie la rendesse triste, si è accorta di dover cambiare qualcosa: ora, cerca di essere sana e felice, anziché concentrarsi sul proprio peso.

Bliss di Shay Mitchell

shay mitchell

7) È stata co-autrice di un romanzo, scritto con la migliore amica Michaela Blaney. Si intitola Bliss, e parla di un’aspirante attrice di ventun’anni che cerca di avere successo nella professione.

8) Il libro non è l’unica collaborazione con l’amica Michaela Blaney: infatti, le due gestiscono un sito di lifestyle, il blog di Shay. Scrivono di moda, salute, bellezza, e tutto quello che ci sta in mezzo. Si chiama Amore and Vita, e la nuova versione sta per arrivare online.

Shay Mitchell e Ashley Benson

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9) Il suo soprannome è “Shay Buttah”, o “Buttah”. Lei e la sua migliore amica, la star di Pretty Little Liars Ashley Benson, amano chiamarsi con i nomi “Buttah and Benzo”. Non solo: hanno un hashta, #ButtahBenzo, e Shay indossa spesso una collana con il nome Buttah in onore dell’amicizia.

10) Ha uno show con Ashley Benson. Non solo Pretty Little Liars, ma le due fanno anche delle chat UStream insieme. Inoltre, Shay Mitchell ha raccontato di come i fan abbiano insistito per avere uno show YouTube, che le ha spinte a dare origine a The Buttah-Benzo Show.

Captain Marvel 2: Brie Larson spera di continuare a essere un simbolo di forza

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Brie Larson è stata ufficialmente annunciata come interprete di Captain Marvel durante il Comic-Con di San Diego del 2016. Il film primo dedicato a Carol Danvers è stato poi girato nel 2018 e distribuito nel 2019, diventando il primo cinecomic del MCU ad essere co-diretto da una donna.

Da allora Larson è tornata nei panni del personaggio in Avengers: Endgame, mentre a breve dovrebbero ufficialmente partire le riprese dell’attesissimo Captain Marvel 2, che arriverà nelle sale a novembre del 2022. Il ruolo è sempre stato molto importante per l’attrice premio Oscar: la stessa ha sempre definito Captain Marvel un “simbolo” a cui “diverse tipologie di persone” cercano di ispirarsi. Larson ha sempre specificato che il personaggio appartiene a chiunque voglia identificarsi con esso e proprio di recente ha ribadito questa sua convinzione, spiegando qualcosa in più in relazione al suo legame con Carol.

In un nuovo video diffuso attraverso il suo canale YouTube ufficiale, realizzato in occasione dei due anni dall’uscita del primo Captain Marvel, Larson ha risposto ad alcune domande dei fan. È stata quindi l’occasione per l’attrice di spiegare quanto sia entusiasta dell’idea che i fan usino Carol Danvers/Captain Marvel come simbolo di forza per superare i momenti difficili delle loro vite.

“Sono cambiata davvero tanto. Sono cresciuto davvero tanto. Per questo, sono davvero entusiasta di vedere cosa potrà portare a Carol e al sequel di Captain Marvel grazie a chi sono ora”, ha spiegato Brie Larson. “Vedere come avete accolto Carol e l’avete trasformata in un simbolo è stato assolutamente straordinario e incredibile. Per affrontare le difficoltà della vita, per ritrovare la forza necessaria per affrontare certi momenti… avete sempre fatto riferimento a questo personaggio e trovato in lei qualcosa, al di là che si trattasse di una battuta tratta dal film o dai fumetti. Sono entusiasta all’idea di poter far crescere ancora di più tutto ciò. Per quanto riguarda il sequel, ogni volta mi viene chiesto cosa posso dire e cosa non posso dire. Ma la verità è che non posso dire assolutamente niente!”

Tutto ciò che sappiamo su Captain Marvel 2

Captain Marvel 2, il sequel del cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci saranno Iman Vellani (Ms. Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà l’11 novembre 2022.

Harry Potter e la maledizione dell’erede: il film potrebbe diventare realtà?

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La saga letteraria di Harry Potter si è ufficialmente conclusa con I doni della morte, nonostante la Warner Bros. sia riuscita ad estendere il franchise cinematografico a otto episodi, dividendo l’adattamento del romanzo conclusivo in due film.

Da allora ci sono stati i film della saga spin-off, Animali Fantastici, nonostante il secondo (ad oggi ne sono stati realizzati due, mentre un terzo è attualmente in produzione) non sia stato accolto particolarmente bene dalla critica e non abbia raccolto quanto sperato al botteghino. Di conseguenza, l’entusiasmo per il terzo sopracitato capitolo è stato in qualche modo smorzato. Tuttavia, una volta terminata la saga con protagonista Newt Scamander (sono previsti ancora altri due film, per un totale di cinque episodi), i fan si chiedono cosa accadrà al longevo franchise.

Durante un intervento alla Morgan Stanley Technology, Media & Telecommunications Conference, Jason Kilar, CEO di WarnerMedia, ha anticipato quale potrebbe essere il futuro del Wizarding World sul grande schermo dopo la conclusione della saga di Animali Fantastici. “C’è questa piccola cosa chiamata Harry Potter, che è uno dei franchise più amati”, ha dichiarato Kilar (via The Hollywood Reporter). “Siamo incredibilmente grati di avere la possibilità di collaborare con J.K. Rowling. Direi che c’è anche molto da esplorare”.

La fonte sottolinea che le dichiarazioni di Kilar potrebbero fare riferimento alla tanto chiacchierata serie tv in live action in arrivo su HBO MAX. Tuttavia, riporta anche che “la Warner Bros. potrebbe decidere di sviluppare un nuovo tent-pole basato sullo spettacolo teatrale Harry Potter e la maledizione dell’erede.”

In attesa di eventuali nuovi dettagli, ricordiamo che Harry Potter e la maledizione dell’erede è diviso in due parti. La storia si concentra sugli anni da “babbano” di Harry, quando era soltanto un orfano sfortunato che viveva in un sottoscala ed era malmenato dal prepotente cugino.

Eagle Pictures inaugura nuova collana Home Video Oscar Cult

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Eagle Pictures inaugura nuova collana Home Video Oscar Cult

Eagle Pictures inaugura inoltre la nuova collana Home Video OSCAR CULT, dedicata ai film più emozionanti di sempre protagonisti della notte degli Oscar, disponibili in edizioni a tiratura limitata e numerata e contenenti card illustrate da collezione. I film di questa collana saranno disponibili in un’imperdibile edizione COMBO (contenente il doppio formato DVD + Blu-ray) arricchita da una card illustrata esclusiva, realizzata in collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics.

Tra i primi titoli della collana troviamo “GREEN BOOK”, indimenticabile storia vera con Viggo Mortensen e Mahershala Ali premiata con 3 Oscar, l’emozionante “IL DISCORSO DEL RE”, vincitore di 4 Premi Oscar e con un eccezionale Colin Firth nei panni di Re Giorgio VI, l’indimenticabile “BALLA COI LUPI” diretto ed interpretato da Kevin Costner e insignito di 7 Premi Oscar, “IL CACCIATORE”, cult di Michael Cimino vincitore di 5 Premi Oscar con protagonista Robert De Niro e il film “LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE” di Mel Gibson, vincitore di 2 Premi Oscar.

Dal 24 marzo arriva in Home Video per la collana 4Kult di Eagle Pictures l’edizione speciale a tiratura limitata del grande cult “SORVEGLIATO SPECIALE”, edito in un’imperdibile edizione COMBO contenente il doppio formato Blu-ray e 4K e una card da collezione numerata. Gli iconici Sylvester Stallone e Donald Sutherland sono protagonisti di uno dei film di genere più apprezzati di sempre, diretto da John Flynn, che racconta una storia di carcere violento. Frank Leone (Sylvester Stallone), detenuto modello prossimo alla scarcerazione, viene improvvisamente portato nel penitenziario gestito dal cinico direttore Warden Drumgoole (Donald Sutherland) che gli ha, oltretutto, giurato vendetta per un’evasione del passato. Frank subisce ogni sorta di sopruso fisico e psicologico ma solo col buon senso riuscirà a sconfiggere lo spietato avversario.

Spider-Man: No Way Home, per Tom Holland è stato il più difficile da girare

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Tom Holland ha definito Spider-Man: No Way Home il film più difficile da realizzare tra tutti quelli dei Marvel Studios a cui ha preso parte. Il giovane attore interpreta Peter Parker dal 2016, anno in cui ha fatto il suo trionfante debutto in Captain America: Civil War. Da allora, è apparso in due standalone e in due film dedicati agli Avengers.

Spider-Man: No Way Home chiuderà ufficialmente la nuova trilogia dell’Uomo Ragno, dal momento che il contratto di Holland scadrà proprio dopo l’uscita del film (nonostante l’attore abbia già specificato di essere pronto a continuare). Le riprese di No Way Home sono attualmente in corso e in base a quello che sappiamo, sembra proprio che sarà uno dei più grandi film del MCU mai prodotti. Al di là dell’esplorazione del Multiverso e della possibile presenza delle passate iterazioni di Spider-Man, lo stesso Holland ha costantemente esaltato il progetto durante le recenti interviste.

Il giovane attore ha già definito No Way Home il film di supereroi più ambizioso di sempre (facendo riferimento alla categoria degli standalone, e non a quella degli ensemble), e ha anche anticipato che il threequel conterrà al suo interno la scena di combattimento più impressionante che si sia mai vista in un cinecomic. Più di recente, Holland ha continuato a pubblicizzare l’incredibile portata del film in una recente ospitata all’interno del podcast Skip or Watch.

L’attore ha confermato di essere ancora impegnato con le riprese. “Mi sto davvero divertendo a girarlo”, ha spiegato. Tuttavia, non potendo condividere alcun dettaglio sulla trama, ha aggiunto: “È stata comunque molto dura. È sicuramente il più difficile che abbiamo mai girato”.

Questo è il sesto film del MCU a cui Holland prende parte, e chiaramente si preannuncia come uno dei più grandi (al pari probabilmente di Endgame). Il MCU ci ha sempre abituato a film di grandi dimensioni, anche quando si trattava di episodi dedicati ai singoli eroi (basti pensare a Civil War, pubblicizzato fin da subito come un vero e proprio film sugli Avengers). Di certo la portata dei film dedicati a Spider-Man, almeno fino ad oggi, è sempre stata contenuta, quindi sarà molto interessante vedere quali effetti avrà No Way Home sul futuro dell’universo condiviso.

Cosa sappiamo di Spider-Man: No Way Home?

Le riprese di Spider-Man: No Way Home sono in corso ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Dovrebbe arrivare al cinema a dicembre 2021.

WandaVision 9: a chi fa davvero riferimento la profezia di Agatha?

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ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUL FINALE DI WANDAVISION!

Kathryn Hahn as Agatha Harkness in Marvel StudiosWANDAVISION exclusively on Disney+. Photo courtesy of Marvel Studios. ©Marvel Studios 2021. All Rights Reserved.

Chi è lo Stregone Supremo di WandaVision? Nel finale della serie Marvel disponibile su Disney+, Wanda Maximoff ha finalmente accolto i poteri di Scarlet Witch durante la sua battaglia con Agatha Harkness, la potentissima strega il cui obiettivo è sempre stato quello di rubare la magia di Wanda. Tuttavia, durante il loro scontro, Agatha ha rivelato che il Libro dei Dannati, noto anche come “Darkhold”, contiene un intero capitolo su di lei, e una profezia che la riguarda. Leggendo il libro, Agatha fa riferimento non solo al futuro oscuro di Wanda, ma anche al suo potere in confronto a quello dello “Stregone Supremo”. A chi si fa riferimento quando si parla di Stregone Supremo? Ma soprattutto, Scarlet Witch è destinata ad affrontarlo se diventerà cattiva?

Sebbene la risposta più intuitiva (e scontata) sarebbe Doctor Strange, è importante sottolineare che a Strange non è gli è stato automaticamente concesso quel titolo dopo la morte dell’Antico in Doctor Strange del 2016. Secondo Wong, infatti, Strange aveva ancora molto da imparare: “La notizia della morte dell’Antico si diffonderà attraverso il Multiverso. La Terra non ha uno Stregone Supremo che possa difenderla. Dobbiamo essere pronti”. Anche se Doctor Strange sembra aver imparato molto da allora, come dimostrato anche dalla varietà di potenti incantesimi usati in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, non c’è ancora alcuna conferma ufficiale abbia ricevuto, nel MCU, il grado e il titolo che ha nei fumetti.

In ogni caso, lo Stregone Supremo potrebbe trovarsi nei guai nel futuro del MCU, poiché la lettura di Agatha dal “Darkhold” rivela che il potere di Scarlet Witch “supera quello dello Stregone Supremo”. Inoltre, non bisogna dimenticare che Agatha ha detto a Wanda che il suo destino è distruggere il mondo. Anche se Wanda sembra piuttosto determinata a forgiare la propria strada e non lasciare che Agatha determini chi è o cosa potrebbe diventare, le implicazioni di questa profezia sono decisamente oscure, soprattutto se un giorno Wanda e lo Stregone Supremo dovessero – come da profezia – opporsi l’una all’altro. È anche possibile che le parole di Agatha facciano riferimento ad uno Stregone Supremo che esiste già (e potrebbe essere lo stesso Strange).

Indipendentemente dal fatto che Doctor Strange abbia o meno già ottenuto il titolo di Stregone Supremo dopo i film degli Avengers, sembra essere comunque il candidato più probabile. Se non è ancora in possesso di quel titolo, è probabile che grazie agli eventi di Doctor Strange in the Multiverse of Madness vedremo finalmente il personaggio guadagnarselo all’interno del MCU. Tuttavia, sappiamo che anche Wanda sarà presente nel sequel, anche se resta da vedere se sarà un’alleata o un nemico. Considerata la profezia di Agatha, potrebbero essere validi entrambi i ruoli. Tuttavia, il finale della serie ha rivelato una proiezione di Wanda che studia proprio dal “Darkhold” dopo aver sconfitto Agatha e lasciato la città di Westview, che sicuramente non è un modo positivo per apprendere i dettami più sottili della magia.

Sebbene ci sia ancora una possibilità che il ruolo dello Stregone Supremo possa appartenere a qualcun altro nel MCU, il problema più grande è che, almeno apparentemente, non sarà in grado di fermare Wanda/Scarlet Witch. Se quest’ultima dovesse decidere di diventare cattiva e seguire il suo destino come preannunciato nel “Darkhold”, è chiaro che il MCU si troverà ad affrontare tempi oscuri e pericolosi.

The Falcon and the Winter Soldier: nuovo promo “Coworkers”

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The Falcon and the Winter Soldier: nuovo promo “Coworkers”

Disney+ ha diffuso il nuovo intenso promo “Coworkers” di The Falcon and The Winter Soldier, l’attesissima nuova serie targata Marvel Studios. La nuova serie composta da sei episodi debutterà in esclusiva su Disney+ il 19 marzo 2021.

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The Falcon And The Winter Soldier, la serie tv

The Falcon and The Winter Soldier è la serie di prossima uscita nel quale Anthony Mackie e Sebastian Stan  riprenderanno i loro ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.

Vi ricordiamo che nel cast di The Falcon and The Winter Soldier è previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo. Per quanto concerne la serie di The Falcon and The Winter Soldier, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

Avengers: Endgame, Frank Grillo era contrario al ritorno di Crossbones

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Frank Grillo, che ha interpretato Brock Rumolow/Crossbones nel MCU, ha confermato che inizialmente non era convinto di voler tornare in Avengers: Endgame. Il personaggio di Rumolow è stato introdotto per la prima volta sul grande schermo in Captain America: The Winter Soldier nel ruolo di un agente doppiogiochista dell’Hydra. Successivamente, è apparso in Captain America: Civil War (dove è stato ucciso) e in Endgame (lo vediamo apparire in una scena durante il viaggio nel tempo).

Agli occhi della maggior parte dei fan, la scena madre di Rumlow è sicuramente quella presente in The Winter Soldier, quando il personaggio si ritrova a combattere contro Steve Rogers all’interno di un ascensore. Quella battaglia è stata rivisitata in Endgame, ma in quel caso Steve ha evitato il conflitto giurando fedeltà all’Hydra (per finta, naturalmente). Di recente era stato proprio Grillo a confermare che il personaggio di Crossbones ha chiuso il MCU e ora l’attore ha rivelato che inizialmente non era pienamente convinto di fare ritorno per Endgame.

Intervistato all’interno del podcast Lights Camera Barstool, Frank Grillo ha ammesso di non essere stato propriamente entusiasta all’idea di riprendere il ruiolo di Rumlow per un cameo in Avengers: Endgame. In effetti, come ricorda l’attore, all’inizio era abbastanza irremovibile: aveva persino rifiutato l’offerta quando gli era stata fatta attraverso una telefonata. Tuttavia, dopo una discussione persuasiva avvenuta con suo figlio, alla fine Grillo alla fine ha riconsiderato la sua posizione e ha accettato di prendere parte al film.

“L’arco narrativo di Crossbones ha preso una svolta. Lui non c’era in quel film. Anzi, è uscito dalla serie abbastanza velocemente. Ero un po’ arrabbiato, perché avevo firmato un contratto per sette film. Credevo che avrei fatto parte dell’universo Marvel, ma non è stato così. Poi mi hanno chiamato e mi hanno detto che avevano bisogno di me. Volevo sapere per cosa, ma non potevano scendere nei dettagli. Allora li ho detto di no e ho riagganciato. Poi mi ha figlio di 22 anni mi ha convinto. Mi ha detto che non doveva importarmi se ero nel film anche solo per 10 secondi. Ero comunque parte della storia. Era importante che io ci fossi.”

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019. Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris EvansMark RuffaloChris Hemsworth e Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Critics Choice Awards 2021: tutti i vincitori

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Critics Choice Awards 2021: tutti i vincitori

Dopo i Golden Globes 2021, domenica sera è stata la volta dei Critics Choice Awards 2021, che hanno assegnato i loro riconoscimenti a cinema e televisione. Trai più nominati ci sono stati Netflix, HBO, la A24 e Amazon Studios, che sta conquistando terreno sulla streamer concorrente.

Ecco tutti i vincitori dei Critics Choice Awards 2021

 

  • Best Supporting Actor: Daniel Kaluuya, “Judas and the Black Messiah” (Warner Bros)
  • Best Supporting Actress: Maria Bakalova, “Borat Subsequent Moviefilm” (Amazon Studios)
  • Best Supporting Actress in a Drama Series: Gillian Anderson, “The Crown” (Netflix)
  • Best Supporting Actor in a Drama Series: Michael K. Williams, “Lovecraft Country” (HBO)
  • Best Supporting Actor in a Movie Made for Television or Limited Series: Donald Sutherland, “The Undoing” (HBO)
  • Best Supporting Actress in a Movie Made for Television or Limited Series: Uzo Aduba, “Mrs. America” (FX)
  • Best Young Actor or Actress: Alan S. Kim, “Minari” (A24)
  • Best Actor in a Drama Series: Josh O’Connor, “The Crown” (Netflix)
  • Best Actress in a Drama Series: Emma Corrin – “The Crown” (Netflix)
  • Best Actress in a Movie Made for Television or Limited Series: Anya Taylor-Joy – “The Queen’s Gambit” (Netflix)
  • Best Actor in a Movie Made for Television or Limited Series: John Boyega – “Small Axe” (Amazon Prime Video)
  • Best Comedy: “Palm Springs” (Hulu/Neon)
  • Best Comedy Special: “Jerry Seinfeld: 23 Hours to Kill” (Netflix) & “Michelle Buteau: Welcome to Buteaupia” (Netflix)
  • Best Acting Ensemble: “The Trial of the Chicago 7” (Netflix)
  • Best Supporting Actor in a Comedy Series: Daniel Levy, “Schitt’s Creek” (Pop TV)
  • Best Supporting Actress in a Comedy Series: Hannah Waddingham – “Ted Lasso” (Apple TV Plus)
  • Best Actor in a Comedy Series: Jason Sudeikis, “Ted Lasso” (Apple TV Plus)
  • Best Actress in a Comedy Series: Catherine O’Hara, “Schitt’s Creek” (Pop TV)
  • Best Comedy Series: “Ted Lasso” (Apple TV Plus)
  • Best Drama Series: “The Crown” (Netflix)
  • Best Talk Show: “Late Night with Seth Meyers” (NBC)
  • Best Limited Series: “The Queen’s Gambit” (Netflix)
    #SeeHer Award: Zendaya

 

  • Best Movie Made for Television: “Hamilton” (Disney Plus)
  • Best Short-Form Series: “Better Call Saul: Ethics Training with Kim Wexler” (AMC)
  • Best Song: “One Night in Miami” (Amazon Studios) – “Speak Now”
  • Best: Director: Chloé Zhao, “Nomadland” (Searchlight Pictures)
  • Best Cinematography: “Nomadland” (Searchlight Pictures) – Joshua James Richards
  • Best Film Editing: “Sound of Metal” (Amazon Studios) – Mikkel E.G. Nielsen & “The Trial of the Chicago 7” (Netflix) – Alan Baumgarten *TIE*
  • Best Visual Effects: “Tenet” (Warner Bros)
  • Best Hair and Makeup: “Ma Rainey’s Black Bottom” (Netflix)
  • Best Costume Design: “Ma Rainey’s Black Bottom” (Netflix) – Ann Roth
  • Best Production Design: “Mank” (Netflix) – Donald Graham Burt (production designer), Jan Pascale (set designer)
  • Best Actor: Chadwick Boseman, “Ma Rainey’s Black Bottom” (Netflix)
  • Best Original Screenplay: “Promising Young Woman” (Focus Features)
  • Best Adapted Screenplay: “Nomadland” (Searchlight Pictures)
  • Best Foreign Language Film: “Minari” (A24)
  • Best Original Score: “Soul” (Pixar) – Jon Batiste, Trent Reznor, Atticus Ross
  • Best Actress: Carey Mulligan, “Promising Young Woman” (Focus Features)
  • Best Picture: “Nomadland” (Searchlight Pictures)

Justice League Snyder Cut: non ci sono piani per un’uscita nelle sale

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Manca ormai sempre meno all’arrivo della Snyder Cut di Justice League. Il taglio originale di Zack Snyder arriverà in America (su HBO Max) e in Italia (in esclusiva digitale) a partire dal prossimo 18 marzo. WarnerMedia ha deciso di distribuire la versione di Snyder in seguito alla campagna organizzata via Twitter dai fan del regista, che hanno chiesto a gran voce che Snyder avesse la possibilità di far vedere al mondo il cinecomic che aveva sempre voluto realizzare.

Sappiamo che il nuovo film sarà molto diverso dalla versione cinematografica arrivata nel 2017 e diretta da Joss Whedon. Snyder ha anche effettuato una serie di riprese aggiuntive che gli hanno permesso – tra le altre cose – di realizzare la fatidica scena con il temibile Martin Manhunter (che sarebbe già dovuto apparire nel taglio cinematografico) e quella che includerà il Joker di Jared Leto, già visto in Suicide Squad del 2016. Inoltre, nel corso degli ultimi mesi, Snyder ha confermato che esiste una versione IMAX in bianco e nero del suo taglio, chiamata Justice League: Justice Is Grey, che lui stesso definisce come la “versione definitiva” e che uscirà sempre su HBO Max dopo l’arrivo di quella a colori.

In seguito alla notizia, molti fan hanno espresso il desiderio che almeno una delle due versioni della Snyder Cut – quella a colori o quella in bianco e nero – arrivi nelle sale una volta che i cinema potranno finalmente riaprire. Sfortunatamente, pare che non ciò non sia piani della Warner Bros., almeno per ora. Come riporto da The Wrap, infatti, non ci sono piani per un’uscita al cinema della Snyder Cut di Justice League, che è ancora considerata un’esclusiva di HBO Max.

Naturalmente, ciò non significa che le cose non possano cambiare. Probabilmente, molto dipenderà anche da come verrà accolta la Snyder Cut dal pubblico. Di recente è stato confermato che il nuovo taglio – che durerà ben quattro ore – sarà diviso in sei capitoli e che Snyder ha scelto di non ricevere alcun compenso per il film, al fine di mantenere finalmente il pieno controllo creativo sulla sua versione.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Star Wars IX: la sceneggiatura di Colin Trevorrow diventa un webcomic

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Un fan della saga di Star Wars ha adattato la sceneggiatura che Colin Trevorrow aveva scritto per Episodio IX in un fumetto. Tutti sanno che, in origine, il regista di Jurassic World avrebbe dovuto dirigere il capitolo finale della trilogia sequel della celebre saga fantascientifica.

A causa di alcune differenze creative, però, nel 2017 Trevorrow decise di abbandonare il progetto, venendo sostituito poco dopo da J.J. Abrams, che aveva già diretto Il risveglio della forzaAll’inizio nessuno sapeva quale direzione avrebbe preso il film diretto da Trevorrow, ma all’inizio del 2020 la sua sceneggiatura è trapelata online. Era intitolata “Duel of the Fates” e, naturalmente, avrebbe proposto una storia molto diversa rispetto a quella raccontata da Abrams ne L’ascesa di Skywalker, arrivato nelle sale a dicembre 2019.

I fan non hanno smesso di esprimere il loro interesse nei confronti dei piani originali di Trevorrow – migliori rispetto alle idee concepite poi da Abrams, a detta di alcuni – e proprio di recente l’artista Andrew Winegarner ha utilizzato la sceneggiatura di Trevorrow e l’ha trasformata in un brillante webcomic, ossia un fumetto destinato esclusivamente al web. Winegarner ha condiviso alcune tavole attraverso il suo profilo Twitter, mentre l’intero lavoro può essere ammirato e letto sul suo sito ufficiale. Nel fumetto, l’artista dà vita ad alcuni degli aspetti più discussi di “Duel of the Fates”, dal ruolo ampliato di Leia a Finn che diventa un leader della Resistenza.

Il futuro della saga di Star Wars

Di recente è stato confermato Rogue Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto da Patty Jenkins (regista di Wonder Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre 2021.

Oltre a Rogue Squadron, sappiamo che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In passato, anche ai creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss, era stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.

In sviluppo c’è anche un misterioso film che sarà prodotto da Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, e che sarà scritto da Michael Waldron, sceneggiatore di Doctor Strange in the Multiverse of Madness

Noir in Festival XXX omaggia la creatività al femminile

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Noir in Festival XXX omaggia la creatività al femminile

Da Jennifer Kent (la regista rivelazione del momento) alle 5 scrittrici italiane del panel “Donne in nero”; da Jeanette Nordahl (il nuovo talento del cinema danese in concorso con Wildland) ad Antonietta De Lillo (che porta al festival un film-evento come l’inedito Fulci Talks), la 30ma edizione di Noir in festival si apre con una giornata interamente dedicata alle donne, domani 8 marzo. Lo sguardo femminile sul mistero e la paura è del resto al centro del focus condotto da una maestra del noir come Nicoletta Vallorani, scrittrice, docente universitaria e curatrice editoriale che guiderà cinque tra le più interessanti autrici di genere italiane alla scoperta delle “Donne in nero” (ore 18.00, su Facebook e YouTube, live da RED Feltrinelli): dialogheranno con lei Margherita Oggero (Il gioco delle ultime volte, Einaudi), Antonella Lattanzi (Questo giorno che incombe, Harper Collins), Grazia Verasani(Come la pioggia sul cellofan, Marsilio), Francesca Serafini (Tre madri, La nave di Teseo) e Rosa Teruzzi (La memoria del lago, Sonzogno). A seguire, il critico e scrittore Silvio Danesein una conversazione con Marina Fabbri e la partecipazione di Rosa Teruzzi sui temi del suo Intervista alla sposa (Nave di Teseo), dolorosa e attuale riflessione sulla violenza contro le donne.

Tra letteratura e serialità sarà invece l’incontro con Gabriella Genisi, autrice dei romanzi da cui è tratta la fortunata serie targata Rai 1 Le indagini di Lolita Lobosco, diretta da Luca Miniero, che parlerà di questo personaggio diventato iconico con la sua autrice e una delle protagoniste, Lunetta Savino (ore 11.00, su Facebook e YouTube). A seguire, la presentazione dell’ultimo romanzo appena uscito, sempre di Gabriella Genisi, ma con una diversa protagonista, la carabiniera salentina Chicca Lopez: La regola di S. Croce (Nero Rizzoli), con Marina Fabbri.

Nella giornata internazionale della donna il Noir propone inoltre una speciale masterclass con una nuova protagonista del cinema di genere, la regista australiana Jennifer Kent, che con due soli film all’attivo, Babadook e The Nightingale, ha già lasciato una traccia indelebile nella cinematografia internazionale. Intervistata dal critico Paolo Bertolin, Jennifer Kent svelerà la sua personale visione del racconto cinematografico (ore 17.00, MYmovies, Facebook e YouTube). Anche il Concorso Internazionale apre nel segno della femminilità grazie al sorprendente esordio nel lungometraggio di Jeanette Nordhal con Wildland, una storia di mafia al femminile che ruota intorno all’importanza della famiglia (ore 19.00, MYmovies), e con Les envoûtés di Pascal Bonitzer, storia di fantasmi liberamente tratta da un racconto di Henry James che ha per protagonista una giornalista sorprendentemente interpretata da Sara Giraudeau (ore 21.00, MYmovies). Altra protagonista femminile della giornata sarà Antonietta De Lillo che porta al Noir l’anteprima del suo Fulci Talks (ore 22.00, MYmovies), conversazione in versione uncut in cui la regista e il critico Marcello Garofalo dialogano insieme a Lucio Fulci, maestro del cinema di genere osannato da autori del calibro di Quentin Tarantino, e a cui il festival dedica la retrospettiva di quest’anno.

Il programma della giornata si completa con un incontro che vede protagonisti due autori che coniugano le due anime del Noir in Festival, cinema e letteratura: Livia Sambrotta(manager dell’industria cinematografica) con il suo Non salvarmi (Sem) e il produttore Roberto Cimpanelli, al suo esordio letterario con La pazienza del diavolo (Marsilio), che dialogheranno insieme a Giorgio Gosetti (ore 12.00 su Facebook e YouTube).

Il Noir in Festival si svolgerà in streaming gratuito su tutto il territorio nazionale sulla piattaforma MYmovies.it e sui canali social del festival (Facebook, YouTube, Instagram). Tutti i film saranno disponibili per 24 ore dalla data di prima programmazione, previa prenotazione.

Il padrino – Parte II: trama, cast e curiosità sul film con Al Pacino

Quella di Il padrino è una delle trilogie cinematografiche più conosciute e amate di sempre, vero e proprio simbolo di un genere. Se il primo film aveva raccontato il declino del celebre Don Vito Corleone, il suo seguito, ll padrino – Parte II, ne narra invece le origini. Diretto nuovamente da Francis Ford Coppola, che firmò anche la regia insieme allo scrittore Mario Puzo, questo è ancora oggi indicato come uno dei migliori film della storia del cinema, capace di raccontare tanto il privato quanto il pubblico di un Paese e di una società che andava in quegli anni formandosi. Primo sequel a vincere l’Oscar per il miglior film, questo è ancora oggi un’opera senza tempo.

Consapevole della complessità di un sequel, Coppola aveva inizialmente rinunciato alla regia, proponendo l’amico Martin Scorsese. Nessuno poteva però raccontare l’ascesa dei Corleone se non lui. Coppola finì dunque con l’accettare il ruolo, continuando a trarre ispirazione dall’omonimo romanzo di Puzo. Attraverso quella che apparentemente è una classica storia di mafia, il regista arriva a rappresentare l’uomo e la sua solitudine, il suo isolamento dagli affetti e dalla grazia. Il padrino – Parte II è un’opera estremamente ambiziosa, che con la sua durata di oltre tre ore sa dar vita ad un’epica moderna, contenente tutti i sentimenti più universali dell’animo umano.

Girato tra gli Stati Uniti, la Repubblica Dominicana e la Sicilia, il film superò i successi del precedente capitolo, tanto per gli incassi quanto per i premi ottenuti. A fronte di 11 nomination all’Oscar, arrivò infatti a vincerne ben 6, entrando di diritto nella storia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Il Padrino – Parte II

Con la morte per infarto di Don Vito Corleone e l’uccisione del primogenito Sonny, a prendere le redini del potere della famiglia Corleone è il terzo figlio maschio Michael. Questi si dimostra da subito molto più agguerrito del padre, tanto da voler prendere ogni decisione di testa sua, non coinvolgendo mai il fratello o lo storico consigliere di famiglia Tom. Di fatto, la sua avidità di potere finirà per attorniarlo di nemici, perfino nella stessa famiglia. Parallelamente alle vicende di Michael, si anima anche la storia del giovane Vito Corleone, il quale si trova a dover fuggire dalla Sicilia a causa di alcune rappresaglie mafiose contro la sua famiglia. Raggiunti gli Stati Uniti, egli inizierà a muovere i primi passi che daranno vita all’impero dei Corleone in America.

Il padrino - Parte II cast

Il Padrino – Parte II: il cast del film

A ricoprire nuovamente il ruolo di Michael Corleone è l’attore Al Pacino. Rimasto scontento da alcuni dettagli del precedente film, questi affermò che non avrebbe ripreso il personaggio se non fosse stato estremamente convinto della sceneggiatura. Coppola fu così costretto a riscrivere molte delle parti incentrate su Michael, sperando di ottenere il consenso dell’attore. Pacino alla fine decise di accettare la parte. Venne in seguito nominato anche come miglior attore protagonista agli Oscar, senza però riportare la vittoria. Accanto a lui, tornano diversi altri attori già visti nel primo film. Si tratta di Diane Keaton nei panni di Kay Adams, Robert Duvall in quelli di Tom Hagen e John Cazale come Fredo Corleone. Talia Shire, a sua volta, torna come Connie Corleone.

Nei panni di Don Vito Corleone, ruolo che fu di Marlon Brando nel precedente film, vi è invece Robert De Niro. Coppola lo scelse per il personaggio dopo essere rimasto impressionato da lui durante i provini per il primo film. Per prepararsi al ruolo prima delle riprese, De Niro decise di spendere circa sei mesi nella zona di Corleone, in Sicilia. Qui imparò a parlare in siciliano, come si può ascoltare anche nella versione originale del film. Grazie alla sua interpretazione, De Niro vinse il suo primo Oscar come miglior attore non protagonista. Il celebre Lee Strasberg è presente nei panni del criminale Hyman Roth, ispirato al vero mafioso Meyer Lansky. In Il padrino – Parte II si può inoltre ritrovare anche un breve cameo di una giovanissima Sofia Coppola, presente tra i clandestini della nave su cui si trova anche Don Vito.

Il Padrino – Parte II: la colonna sonora e il sequel del film

Tra gli elementi più memorabili del film vi è la sua colonna sonora, con le musiche composte ancora una volta da Nino Rota e le parti bandistiche da Carmine Coppola, dirette poi sempre da quest’ultimo. Per Il Padrino – Parte II Rota ha espanso due dei tre temi principali del primo film: “Il valzer del Padrino” e “Il tema di Michael“, mentre “Il tema dell’amore” del primo film fa una breve apparizione durante una sequenza di flashback (“Ricordati di Vito Andolini“). Ci sono poi diversi nuovi temi, tra cui uno per Kay (Diane Keaton) e due per il giovane Vito (Robert De Niro): “The Immigrant Theme” e “The Tarantella“, introdotti in “A New Carpet“. Alla colonna sonora e a entrambi i compositori è poi stato assegnato il premio Oscar nel 1975.

A distanza di ben 16 anni da questo secondo capitolo, Coppola ha infine chiuso la trilogia con Il Padrino – Parte III, incentrato ancora una volta su Michael Corleone, ormai anziano. Interpretato nuovamente da Pacino, il personaggio è in questo capitolo conclusivo impegnato nel tentativo di porre fine alle ostilità contro la sua famiglia, cercando allo stesso tempo di recuperare quanto perduto nel corso della sua vita. Candidato a sette premi Oscar, questo vede in particolare l’ingresso nel cast dell’attore Andy Garcia nei panni di Vincent Mancini, nipote di Michael. La trama porta dunque a conclusione la dinastia della celebre famiglia, intrecciando gli ultimi anni di questa con eventi storico-politici dell’Italia degli anni Settanta.

Il trailer di Il Padrino – Parte II e dove vedere il film in streaming e in TV

Prima di vedere tale sequel, è possibile fruire di Il padrino – Parte II grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity+, Apple TV, Now, Prime Video e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 15 gennaio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Avengers Infinity War: 15 retroscena che cambieranno la percezione del film

Avengers: Infinity War è sicuramente uno dei film con più successo della storia, e ha aperto una nuova era per il Marvel Cinematic Universe. Il cast è amato da tutto il mondo. Così lo sono i registi. E i personaggi. Ma, se abbiamo imparato qualcosa dalla storia, ci riesce facile immaginare che ci sia qualche segreto dietro uno dei franchise più amati del mondo. Alcuni sono divertenti e positivi, altri decisamente meno. Ci sono stati spoiler, mosse false, grandi ritorni, e momenti esilaranti. Ecco i 15 retroscena che cambieranno l’idea che vi siete fatti del film.

James Gunn e Taika Waititi hanno contribuito al film

avengers infinity warTutti amano i personaggi del MCU. Gli attori che li interpretano sono diventati incredibilmente famosi. Ma non sono solo le persone sullo schermo ad essere amati dai fan di tutto il mondo. James Gunn, infatti, è diventato un pilastro del franchise, grazie ai personaggi di Guardiani della Galassia, addirittura scrivendo un copione speciale per Groot, in modo da trasmettere anche i sentimenti e le emozioni dell’albero, riuscendoci a meraviglia. Non solo: il regista di Thor: Ragnarok Taika Waititi ha suscitato forse più interesse del cast stesso, una persona dal buon carattere famoso per il senso dell’umorismo.

I due registi hanno contribuito al MCU plasmando personaggi memorabili e immediatamente riconoscibili, e gli scrittori di Avengers: Infinity War lo sapevano bene. Per assicurarsi che ci fosse una certa continuità all’interno del MCU, quindi, si tennero in stretto contatto con Gunn e Waititi, per assicurarsi di rappresentare i personaggi in modo accurato e coerente. È per questo motivo, che Gunn e Waititi sono stati direttamente responsabili per i dialoghi dei loro personaggi in Infinity War.

Mark Ruffalo ha fatto spoiler. Un anno fa.

avengers infinity warViviamo in un mondo nel quale evitare gli spoiler è difficile: social media, news, video, recensioni ovunque. Sono quasi inevitabili. Per evitarli, gli studio fanno del loro meglio per sviare i fan, attraverso false fughe di notizie, la circolazione di falsi copioni o false riprese di prova. Tutto pur di tenere i fan sulle spine. Ma è impossibile controllare tutto. Il che è ciò che è successo con Infinity War.

Durante un’intervista Mark Ruffalo si è fatto sfuggire uno spoiler di dimensioni mitiche. Mentre parlava dei finali spesso deprimenti dei film del MCU, ha scherzato sul fatto che in Avengers: Infinity War muoiono tutti. Ha provato a fare marcia indietro, poi, affermando che no, non tutti, la metà. Di male in peggio. Magari saprà dirci qualcosa sul loro ritorno nel quale tutti speriamo.

Robert Downey Jr. ha riscritto le proprie scene

avengers infinity warÈ una battuta che fanno in tanti, un po’ scherzando, un po’ no, che Robert Downey Jr. sia davvero Tony Stark. I due condividono, infatti, un atteggiamento piuttosto compiaciuto e una certa arrogante sicurezza. Ma forse c’è una ragione. Infatti, Robert Downey scrive spesso le proprie battute.

I registi di Avengers: Infinity War, infatti, sono ben consapevoli della familiarità che l’attore ha maturato con il proprio personaggio, e sono convinti del fatto che l’input dell’attore sia fondamentale per dare continuità al personaggio e rappresentarlo al meglio. Per raggiungere il risultato voluto, i due registi si sono spesso incontrati con l’attore prima di girare le scene; incontri dopo i quali Robert Downey Jr ha riscritto le proprie scene per rappresentare al meglio il proprio personaggio. E il regista Joe Russo ha descritto l’atmosfera come particolarmente collaborativa.

La lettera di rifiuto di Deadpool

avengers infinity warA Deadpoool non dispiace dare un po’ fastidio agli altri supereroi, e a Ryan Reynolds non dispiace punzecchiare gli altri attori Marvel. Per cui, anziché congratularsi con i colleghi per la riuscita e il successo del film, ha fatto ciò che sa fare meglio, e ciò prendendoli in giro. Reynolds si è in realtà congratulato con il cast per il suo successo, tenacità e perseveranza.

Sono i tipo di persone che non mollano: e nemmeno lui lo è. Cosa c’è di strano? Il tweet in questione è accompagnato da una fotografia di una lettera di rifiuto piuttosto secca scritta da Tony Stark e indirizzata a Deadpool. Nella lettera, Tony rifiuta la sua richiesta di unirsi agli Avengers, con un secco “no” d poche spiegazioni, suggerendo che faccia domanda agli X-Men…

Elizabeth Olsen odia la propria scollatura

avengers infinity warIl MCU ha fatto un buon lavoro nell’evitare di rappresentare eroine poco vestite, lì per essere guardate. Insomma, le donne dell’Universo Marvel sono in genere piuttosto coperte, il che ha portato Elizabeth Olsen a notare la differenza tra il proprio costume e quello delle colleghe: Scarlet Witch, infatti, ha una scollatura che mostra un po’ di più dei costumi delle altre, e la Olsen non ne è stata particolarmente felice.

Infatti, ha dichiarato che avrebbe voluto un costume più coprente. Se non altro, è contenta che il costume non somigli troppo a quello del fumetto: un body rosso fiammante con un’accessorio a forma di W al contrario in testa.

Robert Downey Jr. si è rifiutato di indossare la tuta per la motion capture

avengers infinity warRobert Downey Jr. può fare un po’ quello che gli pare, letteralmente. Insomma, è diventata una star della cultura pop contemporanea, ed è uno dei pilastri indiscussi del MCU. Ed ha usato il potere a proprio vantaggio, qualche volta: ad esempio, riuscendo ad evitare il fastidio di dover indossare una tuta per motion capture.

E addirittura la metà inferiore della propria tuta da Iron Man. Cosa è successo? Che, in Avengers: Infinity War, mentre tutti gli altri attori erano sul set tutti agghindati, Downey Jr. indossava semplicemente la parte superiore della tuta di Iron Man. E i pantaloni sono stati aggiunti digitalmente.

Dave Bautista non sapeva cosa stesse succedendo nel film

avengers infinity warDrax è un personaggio esilarante. Introdotto in Guardiani della Galassia, il personaggio di Dave Bautista ha fatto la sua apparizione anche in Avengers: Infinity War. L’attore ha affermato che l’esperienza non sia stata particolarmente diversa dal girare un film dei Guardiani: le sue scene, infatti, sono state girate prevalentemente con gli attori dei Guardiani, con un paio di Avengers in più.

Per lui, insomma, la sensazione non è stata quella di far parte di un enorme crossover. Inoltre, Infinity War è stato girato contemporaneamente a Avengers 4. Tutto questo ha forse generato un po’ di confusione nell’attore, il quale si presentava sul set sapendo le proprie battute e facendo bene il proprio lavoro. Ma, a quanto pare, aveva perso il filo di cosa si stesse girando.

Elizabeth Olsen e Photoshop

avengers infinity warUna parte del lavoro dell’attore è dover fare i conti con il vedersi photoshoppati alla grande. Tanto viene rimosso, tanto viene accentuato. Tristemente o meno, è una pratica comune. E può dare particolarmente fastidio agli attori, e in certi casi diventare particolarmente offensiva: e molte star manifestano il proprio disappunto.

Nel caso di Elizabeth Olsen in Avengers: Infinity War, è successo qualcosa di particolarmente brutto: nella cover di Empire Magazine per Infinity Warla faccia dell’attrice è stata modificata al punto da non somigliare nemmeno alla faccia dell’attrice. La Olsen lo ha notato, e ha postato la cover sui social media: i fan le hanno dato immediatamente ragione, e si sono lamentati con il magazine. Il quale ha risposto dicendo di non aver avuto nulla a che fare con le modifiche, e la Olsen ha cancellato i post. Ma siamo tutti ancora dalla sua parte.

Durante le riprese, gli attori non erano a conoscenza della trama del film

avengers infinity warLa Marvel sta facendo di tutto per fare in modo che non trapeli alcun segreto. Al punto dal nascondere alcune cose persino al cast. Infatti, tutto il cast, sia i personaggi principali che quelli minori, sia quelli storici che i nuovi arrivati, sono stati tenuti all’oscuro delle svolte e colpi di scena principali di Avengers: Infinity War.

Per Don Cheadle, è stato particolarmente divertente, e ha dichiarato di preferire essere all’oscuro e scoprire le cose man mano, più o meno come i fan quando guardano il film. Altri non hanno mostrato lo stesso entusiasmo. Ma la cosa non ci sorprende, visti gli spoiler di dimensioni epiche fatti da Tom Holland e Mark Ruffalo.

Le preghiere di Chris Pratt per Kevin Smith

avengers infinity warPer chi è religioso, dedicare le proprie preghiere a qualcuno in un momento di difficoltà, e mostrare il proprio supporto dicendolo, è una cosa normale. Ma, quando il regista ed esperto di fumetti Kevin Smith ha avuto dei problemi al cuore, e Chris Pratt ha twittato facendo sapere a Smith che le sue preghiere erano con lui.

L’attore di Avengers: Infinity War non è stato l’unico a scrivere per mostrare il proprio supporto a Smith. Ma Twitter si è scatenato contro Pratt, dicendo che ci sono modi migliori per aiutare. Al che, il regista James Gunn ha difeso Pratt, dicendo che Smith è sicuramente in grado di pagare le proprie spese mediche, e dicendo che Pratt non deve nulla, se non la propria gentilezza.

Tom Holland ha ‘accidentalmente’ rivelato il poster

avengers infinity warMark Ruffalo non è l’unico Avenger famoso per gli spoiler. Tom Holland, infatti, ha fatto cose altrettanto gravi. Per fortuna, questa volta si è trattato solamente di un poster. Holland è particolarmente conosciuto per la propria incapacità di nascondere i segreti. Motivo per cui la Marvel ha deciso di non dargli più accesso a tali segreti.

In questo caso, Holland ha scartato live su Instagram un pacchetto ricevuto da Mark Ruffalo. Nella scatola c’era un poster ancora segreto di Avengers: Infinity War. Al che, Holland ha immediatamente interrotto lo streaming. Forse si è trattato solo di uno scherzo, forse no. Ma la Marvel ha rilasciato pubblicamente il poster poco dopo.

Joe Russo dice che un crossover con The Defenders è impossibile

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Marvel sembra aver deciso di non voler assolutamente fare crossover tragli show televisivi e l’universo cinematografico. Ci sono riferimenti occasionali, ma niente di più. E, secondo il regista di Avengers: Infinity War, non si andrà mai oltre. Infatti, ha ammesso il fatto che in realtà un crossover tra DefendersAvengers è stato preso in considerazione. Ma il regista ha anche affermato che è già difficile far funzionare efficacemente la comunicazione tra tutti i registi del MCU, e far rientrare anche i creatori degli show televisivi in questo mix di voci sarebbe un’impresa folle. Ha concluso dicendo che l’impossibilità di un crossover non ha niente a che fare con contenuti o diritti, ma è semplicemente pratica.

Chris Hemsworth ha paura che Thor diventi troppo serio

avengers infinity war

Quando Chris Hemsworth ha dato vita a Thor sullo schermo, questi era un po’ un bruto il cui amore andava al proprio martello. Il Dio del Tuono era quindi un po’ un outsider nel gruppo degli Avengers, che faceva fatica a comprenderne le abitudini, i metodi, e addirittura le battute. Ma arriviamo a Thor: Ragnarok, e poi al nuovo Dio con i capelli sempre più corti di Infinity War: il personaggio ha fatto parecchia strada. Il che ha fatto diventare Chrish Hemsworth piuttosto protettivo nei confronti del personaggio. Ancora prima di presentarsi sul set, infatti, Hemsworth ha fatto una richiesta ben precisa ai fratelli Russo: di non rendere il personaggio di Thor troppo serio. La sua intenzione, infatti, era quella di mantenere la leggerezza e l’umorismo di Thor, che erano emerse nel capitolo diretto da Taika Waititi ed erano state amate dai fan di tutto il mondo.

Keaton Jones

avengers infinity warKeaton Jones è diventato famoso per un video sul bullismo, nel quale chiede ai bulli perché fanno ciò che fanno, dicendo che le persone non dovrebbero essere prese in giro e tormentate per cose che non possono controllare. Quando Steve Rogers ha visto il video sui social media, ha offerto a Jones la possibilità di partecipare alla prima di Infinity War. Anche Mark Ruffalo si è messo in contatto con Jones, invitando lui e la sua famiglia.

Ma la cosa, fatta con le migliori intenzioni, gli si è rivoltata contro. Infatti, la famiglia di Jones è stata accusata di razzismo, ed è comparsa una foto della famiglia con una bandiera confederata. Il commento della madre di Jones, è stato che la bandiera non rende automaticamente la famiglia razzista. Nell’ultimo anno, le bandiere in questione sono state oggetto di parecchie controversie, e molti negozi negli Stati Uniti hanno smesso di venderle, e alcuni governi locali se ne sono liberati, così come di alcune statue.

Sony non ha nulla a che vedere con lo Spider-Man della Marvel

avengers infinity war

Lo Spider-Man di Tom Holland è diventato uno dei personaggi del MCU più amati. Ma il successo di Spider-Man: Homecoming non ha nulla a che fare con i registi e scrittori della SONY, ancora “casa” di Spidey. Infatti, è interamente dovuto alla Marvel. Secondo Kevin Feige, i piani della Sony per Spidey non hanno nulla a che fare con quelli della Marvel.

I due studios hanno stretto un patto storico per quanto riguarda la gestione dei personaggi da parte di entrambi, ma non collaborano più di tanto. La Sony, infatti, sta lavorando a nuovi film, uno spin-off su Venom e uno su Black Cat, il tutto per conto loro, con i propri piani. Chiaramente: il destino di Spidey in Avengers: Infinity War non influenzerà in alcun modo i sequel tanto attesi della Sony.

Fonte: Screen Rant

WandaVision 9: il “cameo” a cui forse non avete fatto caso

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WandaVision 9: il “cameo” a cui forse non avete fatto caso

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU WANDAVISION 9

wandavision

WandaVision 9, l’attesissimo finale di stagione della serie Disney+/Marvel Studios con Paul Bettany e Elizabeth Olsen, ha sciolto tutti i nodi di questo ciclo narrativo, lasciando naturalmente la strada aperta a molte possibili prosecuzioni per i prossimi capitoli del MCU.

Naturalmente tutti siamo stati travolti dalla potenza e dalla bellezza di Scarlet Witch, che finalmente fa il suo esordio ufficiale nell’universo condiviso. Durante la sua battaglia con Agatha Arkness, Wanda scopre che lei è la Scarlet Witch, un essere più potente dello Stregone Supremo (Doctor Strange) e che all’interno del Darkhold, il “libro dei dannati” che possiede Agatha, c’è un intero capitolo su di lei.

Nella scena post credits della serie, vediamo Wanda che si è ritirata in una baita isolata, in mezzo alle montagne innevate, la vediamo mentre prepara del tè, ma poi scopriamo che c’è una sua proiezione astrale in una camera, che sta studiando il Darkhold. In quel momento sentiamo salire la colonna sonora di Doctor Strange, composta da Michael Giacchino per il film del 2016.

Nel caso in cui ci fosse ancora bisogno di conferma, sappiamo che la questione del potere di Scarlet Witch troverà una sua spiegazione o risoluzione in Doctor Strange e il Multiverso della Pazzia. Sebbene non ci sia stato un cameo di Benedict Cumberbatch, come tutti ci aspettavamo, abbiamo avuto la possibilità di vedere (o meglio sentire) un pezzetto di Strange che fa capolino nella storia.

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Film comici da vedere: dieci titoli tra i più divertenti

I film comici sono un genere che ha prodotto tantissimi classici, sopratutto americani. Ma anche in Italia, la commedia la sappiamo fare come si deve. Ecco quindi i film comici da vedere assolutamente, dagli USA all’Italia.

Film comici da vedere assolutamente

Parlando di film che hanno fatto la storia della comicità al cinema: chi c’è di meglio di Steve Carell e Ben Stiller per cominciare? Ecco due dei loro migliori film comici da vedere:

Film comici da vedere assolutamenteTi presento i miei, Jay Roach (2000)

Primo capitolo di un’esilarante trilogia, parla di una delle paure più diffuse tra le coppie: quella dei suoceri. Quando il futuro sposo Greg incontra i genitori della fidanzata, tutto va storto. Ma davvero tutto. I problemi cominciano quando Greg incontra, in particolare, l’intimidatorio padre di lei, Jack Byrnes. Da lì, è tutto in discesa.

40 anni vergine, Judd Apatow (2005).

Il quarantenne Andy Stilzer è un uomo affabile e gentile. E single. Lavora in un grande magazzino, e spende il proprio tempo libero giocando ai videogiochi e curando la propria collezione di action figures. E, nonostante la sua età, non ha mai fatto sesso. Quando i suoi amici lo scoprono, cercheranno di aiutarlo a perdere la sua verginità. Quando incontra Trish, tra i due c’è una relazione esitante…

Film comici italiani da vedere

Film comici italiani da vedere

La comicità italiana è particolare, a volte grottesca, a volte incompresa. A volte coinvolge grandi attori, sceneggiatori, e registi. Ci sono film comici italiani che rimangono impressi nella memoria collettiva di generazioni. Ad esempio se noi diciamo “supercazzola”, voi dite…

Amici Miei di Mario Monicelli (1974)

Il film della “supercazzola”, uno dei film comici meglio scritti e meglio diretti di sempre. Parla di quattro uomini amici da sempre che spendono il loro tempo ad organizzare scherzi contorti e terribili, per tutte le persone che incontrano, o in giro per la Toscana. Uno degli scherzi finisce per portarli in un ospedale…

Fantozzi di Luciano Salace (1975)

Il primo film della saga dello sfortunatissimo e tragico Fantozzi. Parla di un anno della vita del personaggio. È una serie di sketch e sequenze provocatorie, che ne hanno fatto un film cult per gli italiani.

Bianco rosso e Verdone di Carlo Verdone (1981)

Una sorta di road movie all’italiana, nel quale tre uomini sono in viaggio per raggiungere i rispettivi seggi elettorali. Tutti e tre i personaggi sono interpretati da Verdone: l’Italia secondo lui.

Film comici italiani recenti

Quo vado? di Gennaro Nunziante (2016)

Un uomo che vive ancora con la famiglia, per timore dell’indipendenza, viene costretto a cambiare la propria vita e doversi adattare ad ogni lavoro, anche i più improbabili e pericolosi.

Tolo Tolo di Checco Zalone (2020)

Dopo che il suo ristorante di sushi è fallito miseramente, Checco deve scappare dai suoi creditori e decide di rifugiarsi in Africa, dove si improvvisa cameriere in una struttura alberghiera.

Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani (2017)

Due famiglie di estrazione sociale assai differente sono unite controvoglia dall’amore tra i figli adolescenti. Dopo una serie di vicissitudini al limite dell’assurdo, gli adulti imparano a comprendersi a vicenda.

Film comici americani da vedere

Film comici americani da vedere

E i film comici americani sono altrettanto celebri, e vanno dal demenziale e grottesco al satirico. Ma hanno sempre qualcosa da dire sulla società degli Stati Uniti. E la loro comicità è irresistibile. Ecco i migliori film comici americani da vedere, dai creatori di South Park e alle star della commedia statunitense come Seth Rogen, Will Ferrell e John. C. Reilly.

Team America di Trey Parker (2005)

Quando il dittatore nordcoreano Kim Jong-il organizza un complotto terroristico globale, il Team America, una squadra speciale che combatte l’uso di armi di distruzione di massa, dovranno cercare di fermarlo. Ma dovranno vedersela anche con Hollywood, che li accusa di rovinare l’immagine degli USA nel mondo.

Molto incinta di Judd Apatow (2007)

La giornalista Alison Scott scopre di essere incinta dopo una notte passata con l’irresponsabile e fannullone Ben Stone. Anziché decidere di crescere il bambino da sola, Alison decide di dare una possibilità a Ben di provare ad essere un buon padre. Oltre ai dubbi sulle capacità di Ben, ne emergono altri sulla loro compatibilità come partner.

Fratellastri a 40 anni di Adam McKay (2008)

Brennan e Dale sono due scansafatiche disoccupati che vivono ancora con i loro genitori. Quando la madre di Brennan e il padre di Dale si sposano e vanno a vivere insieme, le novità sconvolgono la vita dei due. Ci sono momenti di complicità, ma anche rivalità e narcisismo che rischiano di rovinare la nuova famiglia.

Film comici belli da vedere

Film comici belli da vedere

Tra i migliori film comici da vedere, ci sono alcuni che risaltano per la scrittura e la recitazione eccellente. Ecco alcuni film cult che giocano con il tempo, uno italiano e uno americano. Protagonisti sono alcuni dei personaggi migliori della storia del cinema comico: Massimo Troisi, Roberto Benigni e Bill Murray.

Non ci resta che piangere, Massimo Troisi e Roberto Benigni (1984)

Due amici si ritrovano, improvvisamente, in un immaginario borgo toscano, nell’anno “Mille e quattrocento quasi Mille e cinque”. Cercheranno di ambientarsi, e si ritroveranno coinvolti nelle dinamiche del paese e nelle vicende dei suoi abitanti.

Ricomincio da capo, Harold Ramis (1993)

Phil, un meteorologo, è in trasferta a Punxsutawney, una cittadina montana dove ogni anno si celebra “la giornata della marmotta”. Ma si ritrova a dover rivivere la giornata all’infinito. Un film divertentissimo, originale e paradossale, con dei risvolti esistenziali.

Me contro Te: 10 cose che non sai sul celebre duo

Me contro Te: 10 cose che non sai sul celebre duo

Vero e proprio fenomeno nato grazie alla piattaforma YouTube, il duo noto come Me contro Te è oggi uno degli esempi di maggior successo per quanto riguarda l’intrattenimento italiano. I due youtuber, Luigi Calagna, in arte Luì, e Sofia Scalia, in arte Sofì, hanno esteso la propria popolarità dal Web alla televisione, dal cinema alla musica, rivolgendosi in particolare ad un pubblico di giovanissimi, e distinguendosi con successo all’interno degli ambiti da loro affrontati. Ecco 10 cose che non sai su i Me contro Te.

Me contro te film

Me contro Te: si sono formati su YouTube

10. Sono diventati celebri grazie al loro canale. La fonte principale della fama dei Me contro Te è il loro canale YouTube, aperto nel 2014. Caricando qui i loro video, il duo ha formato un proprio riconoscibilissimo stile, guadagnando nel giro di pochi anni un numero di iscritti attualmente pari a 5,12 milioni. Nei loro video, pubblicati con grande frequenza, i due sono soliti dar vita ai contenuti più disparati, pensati, anche nel linguaggio, per intrattenere un pubblico di bambini.

9. Possiedono anche altri canali. Il loro è diventato un vero e proprio brand, che su YouTube si è esteso attraverso l’apertura di altri due canali collegati in modo indissolubile a quello principale. Si tratta di “Me contro Te Music”, seguito da 1,42 milioni di persone, all’interno del quale il duo pubblica i video relativi alle canzoni da loro composte ed eseguite. Vi è poi “Me contro Te Extra”, con un totale di 627 mila iscritti, dove si possono invece trovare altri contenuti, definiti appunto “extra”, relativi alla celebre coppia.

Me contro te il film la vendetta del signor s

8. Hanno realizzato un film per il cinema. Il 17 gennaio del 2020 è uscito in sala il lungometraggio Me contro Te – Il film: La vendetta del Signor S. Scritto dagli stessi Calagna e Scalia, il fil è stato prodotto e distribuito dalla Warner Bros. La trama ruota intorno alla celebre coppia, che si trova a dover fronteggiare il malvagio e misterioso Signor S., il quale aspira a diventare il padrone del Mondo.

7. È stato un grandissimo successo di pubblico. Il loro si è rivelato essere uno dei titoli di maggior successo economico della stagione. Nel solo weekend di debutto, il film ha guadagnato un totale di 5 milioni e mezzo di euro, conquistando il primo posto ai danni di Tolo Tolo, di Luca Medici. La pellicola doveva inizialmente essere distribuita soltanto in un numero selezionato di cinema, ma dato il grande successo ottenne una maggior diffusione. In totale, ha infine incassato poco più di 9 milioni e mezzo di euro.

Me contro Te: Il mistero della scuola incantata

Il 17 agosto 2020 il duo annuncia l’inizio delle riprese del nuovo film, Me contro Te: Il mistero della scuola incantata e pubblicando lo stesso giorno il trailer sul proprio canale YouTube.

Me contro Te: le loro canzoni

6. Sono noti per le loro canzoni. Uno degli ambiti in cui i due youtuber hanno ottenuto molto consenso è quello legato alla musica. Con i loro video hanno infatti diffuso diverse canzoni da loro composte ed eseguite, arrivando, nel febbraio del 2020, a pubblicare il loro primo album, intitolato Il Fantadisco dei Me contro Te, posizionatosi per due settimane al primo posto in classifica, vincendo poi un disco d’oro e uno di platino. Dall’album è stato estratto il singolo Me con te, divenuto una vera e propria hit.

Me contro te canzoni

Me contro Te: shop online

5. Possiedono un sito di merchandising. Una delle maggiori fonti di guadagno per il duo è il sito “mecontroteshop.it”. Qui sono infatti disponibili per l’acquisto una vasta gamma di prodotti legati al loro marchio. È infatti possibile trovare dai libri ai dischi, dalle magliette alle felpe e fino agli zaini. Sul sito si possono poi ritrovare tutte le informazioni per quanto riguarda l’acquisto e la consegna.

Me contro Te: slime

4. È uno dei loro prodotti più amati. Tra gli oggetti più ricorrenti, e venduti, legati al loro brand, vi è senza dubbio il celebre slime. Si tratta di una sostanza gelatinosa colorata venduta in barattoli di plastica, la cui liquidità gli permette di assumere forme sempre diverse nonché di aderire a diversi tipi di superfici. Tale prodotto è inoltre di particolare rilievo nel film rilasciato a gennaio dal duo.

Me contro Te su Tik Tok

3. Sono tra i loro video più diffusi. Uno dei contenuti più visto e apprezzato sul loro canale YouTube, è quello relativo a Tik Tok, ormai celebre app per smartphone che permette di realizzare video tramite cui dar sfogo alla creatività. I due youtuber hanno anche provveduto a realizzare, sul proprio canale, delle vere e proprie compilation dove vengono raccolti tutti i video di questo tipo.

Me contro Te: il loro libro da colorare

2. Hanno pubblicato alcuni “activity book”. Nella diffusione del loro brand, il duo non ha mancato di estendersi anche all’editoria per bambini. Dal 2018 ad oggi hanno infatti pubblicato tre libri, caratterizzati dal fatto di essere degli “activity book”, ovvero dove oltre al leggere una storia il lettore può dar vita ad alcuni disegni che vanno ad integrarsi con quanto già presente nelle pagine.

Me contro Te: la televisione

1. La TV ha contribuito al loro successo. Dopo aver ottenuto un buon successo su YouTube, la giovane coppia è stata assunta come protagonisti della serie Like Me, distribuita su Disney Channel, e pressocché adattata ai personaggi di Luì e Sofì. I due hanno in seguito svolto il ruolo di conduttori per il game show Disney Challenge Show – Me contro Te, dove diversi bambini venivano sfidati attraverso diverse prove da superare. Queste significative incursioni televisive hanno contribuito all’ulteriore popolarità della coppia.

Fonti: IMDb, YouTube, mecontrote.it

Talisman di Stephen King: in sviluppo la serie tv per Netflix

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Talisman di Stephen King: in sviluppo la serie tv per Netflix

Arriva da Deadline la notizia che è in sviluppo per Netflix una serie basata sul romando Talisman di Stephen King. I creatori di Stranger Things, i Duffer Brothers, la Amblin Television di Steven Spielberg e i Paramount Television Studios stanno adattando il libro come una serie per Netflix. La serie a dire il vero è in sviluppo da moltissimo tempo ma ora con l’ingresso di Netflix sembra che il progetto possa avere uno sviluppo rapido.

The Talisman, co-scritto da King e Peter Straub e racconta la storia di Jack Sawyer, un ragazzino di 12 anni che parte per un viaggio epico per salvare la vita della madre morente. È alla ricerca del Talismano, una potente reliquia che può non solo guarire sua madre ma, come impara, salvare il mondo. Il viaggio di Sawyer incrocia due realtà: l’America che conosciamo e il suo pericoloso gemello del mondo fantastico, i Territori.

Lo scrittore e produttore esecutivo di Stranger Things, Curtis Gwinn, scriverà e servirà come showrunner del progetto. Netflix co-produrrà in associazione con Amblin TV e Paramount TV Studios. Matt e Ross Duffer saranno i produttori esecutivi tramite la loro Monkey Massacre Productions, insieme a Spielberg, Darryl Frank e Justin Falvey per Amblin TV. Stephen King sarebbe anche stato produttore esecutivo, insieme a Paramount Television. Todd Cohen supervisionerà il progetto per Amblin, insieme a Spielberg, Frank e Falvey.

The Hurt Locker: trama, cast e curiosità sul film di Kathryn Bigelow

Ci sono guerre che è difficile raccontare. Se per eventi storici come i due conflitti mondiali o la guerra del Vietnam è possibile fare riferimento ad un vasto patrimonio dell’immaginario comune, per guerre come quella condotta in Iraq ciò risulta invece molto più complesso. Si è infatti trattato di un evento bellico senza precedenti, dove l’assenza di un nemico tangibile ha reso ancor più complessa tanto la metabolizzazione quanto la rappresentazione di quanto avvenuto. Uno degli esempi più brillanti di come la guerra in Iraq abbia sconvolto i soldati coinvolti lo si ritrova nel film del 2008 The Hurt Locker, diretto dalla regista Kathryn Bigelow.

Scritto dal giornalista Mark Boal, questo porta lo spettatore a vivere sulla propria pelle lo smarrimento di coloro che si ritrovano gettati a combattere una guerra priva di reali punti di riferimento. Il deserto e le città in rovina diventano infatti un tutt’uno con i corpi dei soldati, esplorando tanto l’umanità quanto il costante bisogno di porsi in pericolo per soddisfare l’adrenalina richiesta dalla guerra. Lo stesso titolo, The Hurt Locker, è una locuzione del gergo militare indicante quei territori particolarmente rischiosi, ma “l’armadietto del dolore” è anche quel luogo simbolico dove i soldati sono chiamati a riporre i sensi di colpa, lo sconforto e la paura, privandosi così di sentimenti che definiscono l’essere umano.

Accolto in modo estremamente positivo dalla critica e dal pubblico, il film è arrivato a vincere ben 6 Oscar, tra cui quello per il miglior film e la miglior regista, la prima donna a vincere tale riconoscimento. La Bigelow ha infatti confezionato un film che, a distanza di più di un decennio, ancora racconta in modo tristemente attuale le derive dell’umanità. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Hurt Locker: la trama del film

La vicenda del film si svolge in Iraq, dove un gruppo di artificieri dell’esercito americano si trova a svolgere vari compiti al fine di preservare la sicurezza del luogo loro assegnato. Ognuno di loro è addestrato per affrontare qualsiasi tipo di pericoloso, gestendo lo stress e la paura che da questi possono generarsi. A capo dell’unità di soldati protagonisti vi è il sergente Will James. Questi, insieme ai compagni Sanborn ed Eldrige si destreggiano in operazioni incentrate sul disinnescare le numerose mine disseminate in tutto il territorio. Tra le opposizioni dei civili e gli affetti rimasti negli Stati Uniti, la loro esistenza risulta essere tutt’altro che tranquilla.

I tre uomini sanno bene che ogni loro missione potrebbe essere l’ultima e che un loro errore potrebbe costare la vita a più uomini di quanti se ne potrebbe immaginare. Le vite di questi soldati sono letteralmente appese ad un filo, costrette a ripetersi attraverso ordini e compiti sempre uguali. Sarà in questo contesto di malsana routine che inizieranno a riflettere sul senso delle loro azioni e su ciò che stanno lasciando alle loro spalle. L’assenza di un vero obiettivo è ciò che sembra turbarli di più, ma missione dopo missione capiscono anche di essere ormai assuefatti da quell’ambiente. Il verificarsi di una serie di incidenti li costringerà ancor di più a confrontarsi con questa realtà.

The Hurt Locker cast

The Hurt Locker: il cast del film

Per permettere allo spettatore di immedesimarsi ulteriormente nelle vicende dei soldati protagonisti, la regista ha deciso di affidarsi ad una serie di attori all’epoca ancora sconosciuti. I loro volti, che non avevano ancora l’aura dei divi di Hollywood, hanno effettivamente favorito quel senso di crudo realismo che permea l’intera opera. Ad interpretare il protagonista Will James vi è Jeremy Renner. Oggi noto per essere Occhio di Falcon nei film Marvel, questi si trovò con The Hurt Locker ad affrontare una delle sue prove più complesse. L’attore dovette infatti allenarsi al fine di poter sorreggere la pesante tutta da artificiere, spendendo anche diverso tempo a contatto con veri soldati di questo tipo. Apprese così i segreti per disinnescare una bomba e come maneggiare gli esplosivi.

Accanto a lui, nel ruolo del sergente Sanborn vi è l’attore Anthony Mackie, mentre Brian Geraghty è lo specialista Owen Eldridge. Entrambi hanno a loro volta descritto l’esperienza come estremamente faticosa, tanto per le difficili condizioni climatiche quanto per la complessità delle azioni richieste. L’attrice Evangeline Lilly compare invece brevemente nei panni di Connie James, moglie di Will, rimasta ad attendere il marito negli Stati Uniti. Compaiono poi gli attori Ralph Fiennes e Guy Pierce rispettivamente nei panni del capo squadra e del sergente Thompson. La loro presenza è in realtà ridotta a poco più che un cameo. Ciò conferma la volontà della regista di non avvalersi di nomi noti che possano distrarre l’attenzione dello spettatore.

The Hurt Locker: la regia, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Nel realizzare il film, la Bigelow aveva il chiaro obiettivo di rendere il film quanto più realistico e crudo possibile. Per riuscirvi, ha imposto che le riprese si svolgessero in Giordania, così da potersi avvalere di territori simili a quelli dell’Iraq. Oltre all’ambientazione, però, la regista ha riposto molta cura nella scelta dello stile. Questo doveva essere il più adeguato a dar vita al senso di disequilibrio che governa le vite dei personaggi. Ha così realizzato con la sua troupe riprese “sporche”, con frequente utilizzo di camera e mano e numerosi punti di vista sulla stessa scena. Il dinamismo così raggiunto, merito anche di un montaggio premiato con l’Oscar, ha permesso di dare l’impressione di essere proprio sul campo, accanto ai soldati. Ciò che si vede nel film e il modo in cui lo si vede lasciano dunque emergere perfettamente lo smarrimento generale.

Per potersi immergere in tutto ciò, è possibile fruire di The Hurt Locker grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 4 marzo alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Noir in Festival XXX: pre-apertura con la “maratona Caligari”, l’omaggio a Fulci e Bastardi a mano armata

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Si apre nel segno del grande cinema italiano la 30° edizione del Noir in Festival, che inizierà ufficialmente lunedì 8 marzo (in programma fino a sabato 13) ma che celebra il cinema noir di casa nostra con una straordinaria giornata di pre-apertura, prevista per domenica 7 marzo.

Durante questa giornata il Noir in Festival proporrà una maratona con i sei titoli in lizza per il Premio Caligari, che sarà assegnato al miglior noir italiano dell’anno. Dal cinema di un maestro come Antonio Capuano (Il buco in testa) alle consacrazioni di autori più giovani come i Fratelli D’Innocenzo (Favolacce) e Marco D’Amore (L’Immortale), dalla cronaca borghese a tinte noir di Ivano De Matteo (Villetta con ospiti) agli esordi nel lungometraggio di Giacomo Cimini (Il talento del calabrone) e Alessandro Tonda (The shift): sono questi i sei film protagonisti della speciale maratona di domenica 7 marzo su MYmovies.
I film saranno disponibili in streaming gratuito sulla piattaforma del Noir in Festival (www.mymovies.it/ondemand/noir-in-festival/) dalla mezzanotte di sabato fino alla mezzanotte di domenica. Il Premio Caligari sarà assegnato da una giuria presieduta da Claudio Giovannesi e composta da un pubblico di studenti dell’Università IULM di Milano e il verdetto sarà annunciato venerdì 12 marzo, nel corso della cerimonia di chiusura del Noir in Festival.

Ma le sorprese non sono finite: alle ore 19.00 di domenica 7 andrà infatti in scena (in streaming su MYmovies) una speciale opening night, per festeggiare il trentennale del Noir in Festival insieme a tanti ospiti che negli anni sono diventati veri e propri amici del festival. Accanto ai direttori del festival Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova, che apriranno virtualmente il sipario su questa 30ma edizione, interverranno anche Claudio Giovannesi, Carlo Lucarelli, Antonio Monda e Cecilia Scerbanenco. Ospiti della serata saranno anche Gabriele Albanesi, Luca Poldemengo e Marco Bocci, regista, sceneggiatore e protagonista del crime adrenalinico Bastardi a mano armata, film di apertura fuori concorso (ore 21.00).

A chiudere questa domenica di cinema italiano sarà l’omaggio a Lucio Fulci, con il primo film della retrospettiva che il Noir in Festival vuole dedicare al maestro del genere, tra mystery, thriller, horror e splatter. A introdurre il primo film della rassegna Una sull’altra (ore 22.00, MYmovies) sarà una live notturna sui social del festival con il direttore Giorgio Gosetti e lo youtuber Federico Frusciante (ore 22.00, su Facebook e YouTube). L’omaggio a Lucio Fulci proporrà altri 4 titoli della sua filmografia: Non si sevizia un paperino (1972), Sette note in nero (1977), Quando Alice ruppe lo specchio (1988) e il film di commiato Le porte del silenzio (1991), oltre all’anteprima di Fulci Talks, conversazione con il maestro realizzata da Antonietta De Lillo con Mauro Garofalo.

Il Noir in Festival si svolgerà in streaming gratuito su tutto il territorio nazionale sulla piattaforma MYmovies.it e sui canali social del festival (Facebook, YouTube, Instagram). Tutti i film saranno disponibili per 24 ore dalla data di prima programmazione, previa prenotazione.

Bucky Barnes: 10 cose che solo i fan dei fumetti conoscono

Bucky Barnes: 10 cose che solo i fan dei fumetti conoscono

Bucky Barnes è uno dei personaggi più complessi del MCU. L’ex Soldato d’Inverno ha una storia davvero lunga e complicata alle spalle e, in base all’entusiasmante ultimo trailer di The Falcon and the Winter Soldier, pare che il suo futuro sarà altrettanto travagliato. Tuttavia, la sua storia nei fumetti potrebbe servire da guida a ciò che potrebbe accadere nella serie. Ecco quindi 10 cose – raccolte da Screen Rant – che solo i fan dei fumetti potrebbero sapere sul suo conto e che potrebbe rivelarsi necessarie ai fini della comprensione degli eventi che vedremo nello show Disney+:

Un ruolo da spalla

Nell’universo cinematografico Marvel, Steve Rogers e Bucky Barnes sono leggermente diversi rispetto alla controparte fumettistica. Nel film Captain America: Il primo vendicatore, Bucky è amico e pari di Rogers, ma per molti versi è più esperto di lui. Nei fumetti, invece, è stato presentato come il giovane aiutante di Captain America.

È stato creato dal leggendario autore di fumetti Joe Simon e dall’artista Jack Kirby ed è apparso per la prima volta in “Captain America #1” del marzo 1941, celebre anche per la copertina in cui Cap prende a pugni Hitler. In quel fumetto, Bucky era un uomo più giovane e ammirava profondamente Rogers.

La morte

Il momento decisivo nella storia di Captain America è sicuramente la morte scioccante di Bucky. Il personaggio ha servito più o meno come molte delle altre celebri spalle dei fumetti e dei rispettivi adattamenti cinematografici (come ad esempio Robin nel franchise di Batman), ma mentre Captain America è stato portato avanti nella continuity della Marvel nei primi anni ’60, Bucky è stato lasciato indietro.

Captain America è stato visto come un personaggio più avvincente, anche a causa del suo passato tragico; così, la morte di Bucky è stata descritta retroattivamente in “The Avengers #56” del 1968. 

La resurrezione

A differenza della maggior parte delle morti dei personaggi dei fumetti, quella di Bucky è stata permanente. Sebbene sia apparso in qualche flashback qua e là, Bucky non sarebbe dovuto tornare. Tuttavia, le cose sono cambiate all’inizio degli anni 2000.

Proprio come in una delle migliori retcon cinematografiche della storia, il ritorno di Bucky nel 2005 come assassino potenziato e sottoposto al lavaggio del cervello dai russi durante la Guerra Fredda ha funzionato alla perfezione. Invece di sminuire la sua morte, il suo ritorno ha dato nuova vita al fumetto di Captain America e ha costituito la basi dei film del MCU che seguirono.

“Sputnik”

Lo scrittore Ed Brubaker ha riportato in vita Bucky, lasciandosi ispirare dall’headcanon in Bucky è sopravvissuto al suo incidente ed è stato salvato dai soldati russi. I russi hanno fatto il lavaggio del cervello a un Bucky ferito e hanno attivato le sue capacità letali con una semplice frase: “Sputnik”.

Questo era ovviamente un riferimento al primo satellite artificiale lanciato dall’Unione Sovietica. Nel MCU, le parole chiave di Bucky Barnes sono più numerose e complicate.

La storia con Vedova Nera

Bucky Barnes ha avuto un’intera vita come Soldato d’Inverno di cui nessuno era a conoscenza. Parte di essa ha coinvolto una storia d’amore con un’altra importante spia russa, Natasha Romanoff, ossia Vedova Nera.

Ci sono un certo numero di eroi Marvel che amano Vedova Nera e Bucky, almeno nei fumetti, figura tra questi. La loro relazione è iniziata mentre Nata si stava allenando nel programma Vedova Nera, quando entrambi erano agenti segreti. Dopo che entrambi disertarono e Bucky tornò dai Vendicatori, si riaccese brevemente la loro storia d’amore.

Ha ucciso la moglie di Wolverine

Wolverine è stato innamorato di alcune donne nei fumetti Marvel. Molte di quelle relazioni, tuttavia, finirono tragicamente. Una delle peggiori è stata proprio per mano del Soldato d’Inverno. Durante il suo mandato come assassino russo segreto, Bucky Barnes ha ucciso Itsu Ashkiro, l’amante di Wolverine in Giappone.

Era incinta del loro figlio in quel momento e Wolverine pensava che anche il bambino fosse morto. In seguito avrebbe scoperto che era sopravvissuto e che era cresciuto fino a diventare Daken, che è stato sia un cattivo che un alleato del padre.

È diventato Captian America

Il passato di Bucky è stato molto difficile. Il suo presente non è stato di certo migliore. Non molto tempo dopo essere tornato ed aver scelto di servire la verità e la giustizia, il suo migliore amico Steve Rogers sembrava essere morto.

Il film Captain America: Civil War ha cambiato molte circostanze rispetto al fumetto su cui era basato. Uno di queste era Steve che morira e Bucky che assumeva il ruolo di Captain America. Bucky inizialmente detiene lo scudo per impedire a qualcun altro di perderlo, ma in seguito scopre che Steve Rogers ha sempre voluto che fosse lui ad ereditare il mantello.

La seconda morte

Il percorso di Bucky nei panni di Captain America è stato piuttosto tortuoso. Ha gestito le cose in modo diverso rispetto a Steve Rogers, ma ha anche compiuto l’ultimo sacrificio, in un grande evento crossover chiamato “Fear Itself”.

I personaggi muoiono nei film del MCU tutto il tempo, ma Bucky ne ha fatto una sorta di “abitudine” nei fumetti. Bucky è stato ucciso dalla figlia del Teschio Rosso, Skadi, e questa volta non sarebbe rimasto morto per decenni. Non molto tempo dopo, infatti, Bucky è stato riportato in vita dalla Formula Infinity, un farmaco creato dallo S.H.I.E.L.D per rallentare l’invecchiamento. Anche Rogers era tornato a questo punto; Bucky tornò quindi a essere il Soldato d’Inverno. 

Ultimate Bucky

Sappiamo che WandaVision avrà un impatto importante sulla Fase 4 del MCU, inclusa l’introduzione del concetto del Multiverso, che a sua volta ha un ruolo importante nei fumetti. Anche Bucky Barnes ha già visto alcune vite alternative.

Una, in particolare, è l’universo “Ultimate Comics” di Earth-1610. Qui, Bucky sopravvive alla Seconda Guerra Mondiale, mentre Steve – apparentemente – muore. Bucky si sposa, ha una famiglia e vive una vita lunga e felice nel presente, senza la violenza e la tragedia narrate in Earth-616.

Legione della Libertà

Bucky “morì” durante la Seconda Guerra Mondiale, ma le sue avventure nei fumetti si espansero comunque. A partire dagli anni ’70, Bucky venne riconvertito a capo della Legione della Libertà, un gruppo di supereroi della Seconda Guerra Mondiale che seguirono il classico team dell’era della guerra, gli Invasori.

Questa squadra comprendeva una serie di eroi ed eroine del periodo. In particolare tra loro c’era The Whizzer, il personaggio che era stato identificato come il padre di Wanda e Pietro Maximoff fino a quando, negli anni ’80, attraverso una retcon, divenne Magneto il loro padre.

Anthony Mackie riflette sul futuro di Sam Wilson nel MCU

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Anthony Mackie riflette sul futuro di Sam Wilson nel MCU

The Falcon and the Winter Soldier arriverà su Disney+ il prossimo 19 marzo, e sebbene la serie non sembra essere circondata dal medesimo alone di mistero che ha invece caratterizzato WandaVision, sicuramente ci sono ancora molte cose che non sappiamo sull’attesissimo show con Sebastian Stan e Anthony Mackie.

Alla fine di Avengers: Endgame, Steve Rogers (Chris Evans) ha ufficialmente passato lo scudo di Captain America a Sam Wilson/Falcon. Tuttavia, sappiamo che nella serie – almeno all’inizio – sarà John F. Walker (meglio conosciuto come U.S. Agent) a brandire il potente oggetto immaginario, combinazione di attacco e difesa.

Sappiamo però che alla fine sarà Sam a diventare il nuovo Cap del MCU e in una recente intervista con Variety, è stato proprio Anthony Mackie a parlare dell’evoluzione del suo personaggio, soprattutto in relazione alla pesante eredità raccolta alla fine del cinecomic di Anthony e Joe Russo. “Sono rimasto davvero sorpreso e colpito dall’idea di ottenere lo scudo e diventare Captain America”, ha ammesso l’attore. “Lavoro in questo settore da molto tempo e l’ho fatto nel modo in cui mi dicevano che avrei dovuto farlo. Non sono andato a Los Angeles pretendendo di diventare. Sono andato alla scuola di teatro, ha fatto spettacoli Off-Broadway, ha fatto film indipendenti… insomma, mi sono fatto strada. Ci è voluto molto tempo prima che le cose andassero come volevo che andassero, ed ora sono estremamente felice.”

Anthony Mackie e la responsabilità di un ruolo Marvel

Mackie è consapevole che assumere un ruolo così importante all’interno del MCU comporta una certa dose di responsabilità, ammettendo di essersi sentito parecchio sotto pressione durante la realizzazione di The Falcon and the Winter Soldier. “Non pensavo che saremmo riusciti a fare in televisione quello che avevamo fatto sul grande schermo”, ha aggiunto. “Non volevo essere il volto del primo franchise Marvel a fallire. Già immaginavo i commenti: ‘Hanno scelto il tizio nero ed ecco questa m***a è davvero orribile’. Era la mia paura più grande… c’è sempre un’enorme responsabilità nell’interpretare un personaggio Marvel.”

Mackie ha poi rivelato che non ci sono state discussioni per una seconda eventuale stagione di The Falcon and the Winter Soldier e che, allo stato attuale, non è certo di cosa il futuro abbia in serbo per Sam Wilson. Resta che Captain America sarà per sempre una figura fondamentale nel MCU (anche perché – ricordiamo – Chris Evans è in trattative per ritornare nell’universo condiviso), quindi è probabile che dopo la serie ci sarà ancora spazio – magari in altri progetti – per le avventure di Falcon in qualità di nuovo Cap.

Justice League: Zack Snyder ricorda le pressioni per renderlo “più divertente”

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Sappiamo tutti che Zack Sndyer decise di abbandonare la produzione di Justice League a causa della tragica morte di sua figlia. Tuttavia, nel corso degli anni è diventato sempre più chiaro che ad influenzare la scelta del regista sono stati anche i dissapori con la Warner Bros., dal momento che lo studio aveva idee molto diverse su come sarebbe dovuto essere il film rispetto alla visione di Snyder.

Durante un’intervista con Total Film, Zack Snyder ha ribadito di non aver mai visto la versione cinematografica di Justice League, ma che durante le riprese aggiuntive ad opera di Joss Whedon è stato informato sulle modifiche apportate da alcuni membri della sua troupe che hanno continuato a lavorare al film, anche dopo il suo abbandono. “Immagino abbiano utilizzato circa un’ora del mio girato, per poi ritoccare ogni mia ripresa, al di là che si trattasse di ADR o altro”, ha detto Snyder. “Penso che il mio taglio sia un’opportunità per entrare nel profondo di questa storia e di questi personaggi.”

Snyder ha poi confermato che lo studio gli avrebbe spesso fatto pressioni per alleggerire il tono del film e aggiungere più umorismo. “I piano originali sono stato completamente stravolti durante la produzione, ma io ero lì per combattere. Ero comunque sotto pressione, perché volevano che lo rendessi più divertente. Volevano che lo alleggerissi, ma io cercavo di resistere e di mantenere il più possibile il tono che volevo. Ho aggiunto un sacco di cose per loro, ed ero sempre attento a cercare di soddisfare sia loro che me stesso. L’importante era non influenzare la trama del film. Speravo che, in fase di post-produzione, sarei stato in grado di imporre loro la mia volontà.”

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Raya e l’Ultimo Drago: intervista a Osnat Shurer e Adele Lim

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Raya e l’Ultimo Drago: intervista a Osnat Shurer e Adele Lim

La produttrice Osnat Shurer e la co-sceneggiatrice Adele Lim di Raya e l’Ultimo Drago raccontano com’è nata la nuova principessa Disney. Il film è disponibile su Disney+ (con accesso VIP) dal 5 marzo.

Raya e L’Ultimo Drago, recensione del nuovo film Disney

Raya e l’Ultimo Drago, il nuovo lungometraggio d’animazione targato Walt Disney Animation Studios, arriverà in Italia a marzo al cinema e dal 5 marzo su Disney+ con Accesso VIP. Diretto da Don Hall (Big Hero 6) e Carlos López Estrada (Blindspotting) e prodotto da Osnat Shurer (Oceania) e Peter Del Vecho (Frozen – Il Regno di Ghiaccio, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle), il film trae ispirazione dalle culture e dai popoli dell’Asia sudorientale.

Nella versione italiana del film, il cast di voci include l’attrice Luisa Ranieri (Virana), l’attrice e doppiatrice Jun Ichikawa (Namaari), l’attore e conduttore Paolo Calabresi (Tong) e l’attrice Vittoria Schisano (Generale Atitaya).

Gli influencer Emanuele Ferrari, Vatinee Suvimol e Maryna hanno prestato la propria voce per un cameo, insieme alla cantante Camille Cabaltera che, inoltre, interpreta il brano nei titoli di coda della versione italiana del film.

Raya e l’Ultimo Drago viaggia nel fantastico mondo di Kumandra, dove molto tempo fa umani e draghi vivevano insieme in armonia. Ma quando una forza malvagia ha minacciato la loro terra, i draghi si sono sacrificati per salvare l’umanità. Ora, 500 anni dopo, quella stessa forza malvagia è tornata e Raya, una guerriera solitaria, avrà il compito di trovare l’ultimo leggendario drago per riunire il suo popolo diviso. Durante il suo viaggio, imparerà che non basta un drago per salvare il mondo, ci vorrà anche fiducia e lavoro di squadra.

Il Signore degli Anelli: il cast si riunirà in occasione del 20° anniversario

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Il cast della trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson si riunirà in occasione del 20esimo anniversario dell’uscita del primo capitolo, La compagnia dell’anello del 2001. L’adattamento del capolavoro di J.R.R. Tolkien ad opera di Jackson rimanere ancora oggi una delle saghe più amate della storia del cinema, che proprio quest’anno compirà vent’anni.

I fan bramavano da tempo i festeggiamenti per l’importante ricorrenza, ma l’attuale pandemia di Covid-19 ha spento qualsiasi speranza in merito alla possibilità di onorare l’uscita del primo film in maniera tradizionale, attraverso proiezioni speciali o reunion con il cast al completo. Tuttavia, il famoso cinema Alamo Drafthouse, situato ad Austin (in Texas), ha comunque deciso di celebre l’evento e di regalare ai fan non soltanto la possibilità di ritornare in sala – ovviamente, in assoluta sicurezza – ma anche di rendere omaggio all’amatissima saga fantasy.

A partire dal 25 marzo, per tre settimane consecutive, Alamo Drafthouse accoglierà i membri del cast della trilogia de Il Signore degli Anelli, che saranno protagonisti di alcune conversazioni sui film e di alcune sessioni di Q&A. Tutti gli incontri saranno moderati dal comico e conduttore televisivo statunitense Stephen Colbert (grande fan della saga). Tra i membri del cast che avrebbero già confermato la loro presenza figurano, oltre a Peter Jackson, anche Sean Astin, Cate Blanchett, Orlando Bloom, Billy Boyd, Ian McKellen, Dominic Monaghan, Viggo Mortensen, Andy Serkis, Liv Tyler e Elijah Wood. Di seguito il trailer che annuncia l’iniziativa, diffuso attraverso il canale YouTube di Alamo:

Il Signore degli Anelli compie 20 anni

Uno degli aspetti più interessanti dell’iniziativa promossa da Alamo è il fatto che tutto il materiale che verrà proposto durante gli incontri – quindi interviste, commenti e filmati inediti – saranno messi a disposizione, per gentile concessione della catena americana, per qualsiasi cinema del mondo che ne faranno richiesta per eventuali proiezioni. Inoltre, considerata l’attuale emergenza sanitaria, il cinema offrirà al pubblico la possibilità di affittare delle sale private per poter godere dell’evento nell’intimità del proprio “gruppo familiare”.

Nella descrizione che ha accompagnato il video caricato sull’account YT di Alamo, si legge: “Queste icone del cinema si riuniranno non solo per raccontare storie e rispondere a domande scottanti, ma anche per supportare i cinema di tutto il mondo che stanno lottando per sopravvivere all’era COVID. Da ora fino alla fine di aprile, Alamo Drafthouse si impegnerà a condividere questi contenuti speciali con ogni cinema che vorrà partecipare, in qualsiasi parte del mondo”. Inoltre, Alamo ha già fatto sapere che tutti gli eventi saranno poi resi disponibili sulla piattaforma VOD della catena entro la fine dell’anno.

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