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Judy: 5 ingressi omaggio per vedere il film candidato all’Oscar

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Cinefilos.it in collaborazione con Notorious Pictures mette in palio 5 ingressi omaggio per due persone per vedere Judy a Milano, nel circuito Stardust, il film nominato all’Oscar in uscita oggi. Per aggiudicarsi l’invito omaggi che vi verrà recapitato a casa occorre scrivere a eventi[@]cinefilos.it (la chiocciola senza parentesi quadre).

I primi cinque fortunati riceveranno una risposta di conferma, per tutti coloro che non riceveranno conferma vorrà dire che non avrete vinto e vi invitiamo a seguirci per le prossime proiezioni omaggio. Vi invitiamo inoltre a iscrivervi alla nostra newsletter per ricevere in anticipo inviti e anteprime omaggio.

Scopri a questo link l’elenco dei cinema Stardust dove poter usufruire dei biglietti per tutto il periodo di programmazione di JUDY, attenzione il buono è valido solo per il film JUDY.

L’emozionante biopic con Renée Zellweger nel ruolo dell’iconica Judy Garland arriva nelle sale italiane da oggi, distribuito da Notorious Pictures.

In JUDY Era il 1939 quando il mondo veniva stregato dalle magiche note di “Over the Rainbow” e dalla voce della dolce e sognatrice Dorothy, protagonista del cult generazionale Il Mago di Oz. Di lì a breve, quel film avrebbe consacrato alla storia del cinema una delle più grandi entertainer mai esistite: Judy Garland. Oggi, la vita pubblica e privata di una vera e propria icona non solo del cinema, ma anche della musica e del glamour, rivive sul grande schermo nel biopic Judy, in arrivo da giovedì oggi nelle sale italiane distribuito da Notorious Pictures. Abilità vocali eccelse, grande presenza scenica, vitalità irresistibile: sono solo alcune delle caratteristiche della vulcanica personalità di Judy Garland che le hanno permesso di conquistare il cuore di milioni di fan in tutto il mondo e di imporsi come una delle artiste più venerate della storia del cinema. Il biopic Judy prova a raccontare la donna che si cela dietro la leggenda: una donna dal carattere indomito, forse incapace di gestirsi, che nonostante la fama e il successo non ha mai smesso di rincorrere un’ideale di vita normale, circondata dall’amore e dalla famiglia.

Protagonista indiscussa del film, nei panni iconici di Judy Garland, è il premio Oscar Renée Zelleweger (Chicago, Ritorno a Cold Mountain, la saga di Bridget Jones), candidata come miglior attrice protagonista agli Oscar  2020. 

Judy, diretto dal regista britannico Rupert Goold (True Story), è basato sul dramma teatrale “End of the Rainbow” di Peter Quilter, che racconta delle ultime apparizioni pubbliche della Garland: nel dicembre del 1968, la diva accettò di tenere a Londra una serie di concerti tutto esaurito al celebre night club “Talk of the Town”, per una durata di cinque settimane.

 

Favolacce: il primo trailer del film dei Fratelli D’innocenzo

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Dopo l’annuncio della sua partecipazione in concorso alla Berlinale 2020, ecco il primo trailer di Favolacce, il nuovo film dei Fratelli D’Innocenzo (La terra dell’abbastanza).

https://www.facebook.com/100007048489136/videos/2546326188945639/?id=100007048489136

La sinossi di Favolacce

C’era una volta una favola nera, ambientata nella periferia sud di Roma, tra la malinconica litoranea brutalmente costruita ed una campagna che è stata palude. Una piccola comunità di famiglie, i loro figli adolescenti, la scuola. Un mondo apparentemente normale dove silente cova il sadismo sottile dei padri, impercettibile ma inesorabile, la passività delle madri, l’indifferenza colpevole degli adulti. Ma soprattutto è la disperazione dei figli, diligenti e crudeli, incapaci di farsi ascoltare, che esplode in una rabbia sopita e scorre veloce verso la sconfitta di tutti.

Nel cast del film ci sono: Elio Germano, Tommaso Di Cola, Giulietta Rebeggiani, Gabriel Montesi e Justin Korovkin.

Favolacce arriverà nelle sale italiane il 16 aprile.

Star Wars: a breve i dettagli su Project Luminous

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Stiamo finalmente per scoprire qualcosa in più a proposito di Star Wars: Project Luminous, il misteriosissimo progetto che svelerà finalmente al fandom i piani sul futuro della celebre saga di Guerre Stellari. Per adesso i dettagli sul progetto sono veramente pochissimi: sappiamo soltanto che la Lucasfilm ha intenzione di collegare tra loro le future storie del celebre universo fantascientifico, andando a creare una sorta di grande crossover tra i film, le serie, i videogiochi e persino i fumetti.

Quasi sicuramente, la Disney e la Lucasfilm avranno inviato alla stampa americana gli inviti per la conferenza stampa di presentazione del progetto. Ecco perché poche ore fa Clayton Sandell, corrispondente di ABC News, ha fatto sapere attraverso il suo account Twitter che i dettagli sul misteriosissimo Star Wars: Project Luminous arriveranno a partire dal prossimo 24 febbraio.

Dalle prime indiscrezioni emerse, Project Luminous potrebbe rendere il futuro della saga di Star Wars non molto diverso dall’Universo Cinematografico Marvel, con storie e film profondamente connessi tra loro.

Pare infatti che la Lucasfilm sia intenzionata a lanciare una nuova ondata di storie ambientate nell’universo di Guerre Stellari attraverso fumetti, romanzi, videogiochi e film che saranno ambientate 300-400 anni prima della Saga degli Skywalker.

La trama generale di questo ambizioso progetto ruoterà attorno ad un gruppo di Jedi intenzionati ad esplorare le regioni sconosciute della Galassia: tali esplorazioni li condurranno a numerosi conflitti con diversi tipi di nemici, inclusa un’antica forza del male descritta come una sorta di “Dio dei Sith”; sembra inoltre che la storia in questione servirà a raccontare le origini della rivalità tra Jedi e Sith, in un’epoca definita come “Alta Repubblica”.

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Judy, recensione del film con Renée Zellweger

Questa recensione di Judy è di parte. Chi scrive ha un rapporto particolare con l’eroina (è il caso di definirla così) protagonista e questo rende il giudizio sempre fallibile, non imparziale. Ma si farà del proprio meglio, soprattutto alla luce del fatto che, il film, al cinema dal 30 gennaio, è uno dei protagonisti della stagione dei premi, grazie all’interpretazione di Renée Zellweger.

Il film, diretto da Rupert Goold e basato sul dramma teatrale End of the Rainbow di Peter Quilter, è il racconto delle ultime settimane di vita della Garland, il periodo dei concerti londinesi, una serie di spettacoli nel corso di cinque settimane al The Talk of the Town. La storia però non procede come un normale biopic, ma si concentra, oltre che sul presente, su due elementi importanti della vita di Judy Garland: da una parte l’adolescenza a Hollywood; dall’altra la sua esigenza di essere una donna normale, una madre single lavoratrice che lotta per avere il tempo e i soldi per stare con i figli.

Judy denuncia il lato oscuro dello showbiz

L’intenzione polemica di Goold è chiara, sia in difesa della protagonista che in accusa di un intero sistema. La Hollywood degli anni d’oro, quella che sfornava stelle e divinità dello showbusiness, era una trappola oscura in cui molti, tra cui anche la piccola Garland, sono caduti. Il personaggio viene dunque scritto con precisione: il desiderio di accettazione, la paura di fallire e di essere dimenticati, il bisogno di essere apprezzata ed amata, la voglia di continuare ad esprimere la sua arte e l’immenso e innegabile talento che ne ha costituito anche, purtroppo, la condanna. Judy era tutto questo, ma desiderava anche essere una donna autentica, una madre, una persona normale amata non solo dai fan ma anche dagli affetti normali.

Questo desiderio costante l’ha condotta ai 5 matrimoni, all’abuso di alcol e droghe (che l’hanno consumata fisicamente), all’affannato bisogno di avere i figli con sé, ma anche in ultimo all’estrema solitudine in cui ha vissuto da sempre. Vista da subito come una miniera d’oro, alla ragazza venne rubata l’adolescenza, e in definitiva la possibilità di avere una vita normale.

Judy è un omaggio all’artista e alla donna

judy recensioneIl film di Rupert Goold vuole quindi essere non solo un biopic, ma una denuncia ad una Hollywood che sembra per fortuna essere sempre più diversa da quei modelli produttivi, e anche un omaggio, accorato, delicato, intimo ad una delle figure del mondo dello spettacolo che ancora oggi rappresentano la storia.

Negli Stati Uniti, Judy Garland è un mito, un’icona (non solo per la comunità LGBT), un esempio per chi vuole fare spettacolo e un vero e proprio simbolo. Considerare questo aspetto, per il pubblico non statunitense, potrebbe rendere più chiara la portata di questo film in patria, e soprattutto l’importanza di una performance come quella della Zellweger che davvero si trasforma in Judy, non solo attraverso trucco, postura, voce (parlata e cantata), ma anche perché riesce a metterne in scena i turbamenti profondi, le ferite, i traumi, in una performance che effettivamente rende degno di nota un film altrimenti assolutamente trascurabile.

Renée è davvero Judy

È chiaro l’impegno del regista di dire la propria su un lato oscuro del mondo dello spettacolo e di celebrare la donna, raccontando come gli anni dell’infanzia hanno plasmato la sua età adulta e le sue carenze affettive, tuttavia è innegabile che Judy sia completamente sulle spalle della sua interprete, che riesce a reggere tutti gli insistiti primi piani con cui viene raccontata la storia.

In Judy, Renée Zellweger si trasforma completamente in un’eroina tragica alla fine della sua parabola di vita. Lasciata completamente sola, quella che fu la piccola Dorothy ancora cerca la strada per casa, un posto che in vita, forse, non ha mai trovato, ma che in morte trova ancora oggi, tra quel pubblico che la ama tanto da alzarsi in piedi e cantare per lei, quando anche la sua voce la stava abbandonando.

Judy: intervista al regista Rupert Goold

La Piccola Bottega degli Orrori reboot: Johansson ed Egerton in trattative

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È da un po’ di tempo che non avevamo aggiornamenti sul nuovo adattamento cinematografico de La Piccola Bottega degli Orrori, film del 1960 di Roger Corman che ispirò il celebre musical di Alan Menken e Howard Ashman e la versione cinematografica del 1986 di Frank Oz. Adesso, sembra che due grandi star di Hollywood siano pronte ad entrare a far parte del cast del nuovo film.

Come riportato da Full Circle Cinema (via ComicBook), pare che Taron Egerton (di recente vincitore di un Golden Globe grazie alla sua interpretazione di Elton John nel biopic musicale Rocketman), sa in trattative per interpretare il ruolo del protagonista Seymour, che nel film di Oz aveva le fattezze dell’iconico Rick Moranis. Ma non è tutto: per quanto riguarda la co-protagonista femminile, come spifferato da Jeff Sneider di Collider via Twitter, sembra che il ruolo di Audrey (l’interesse amoroso di Seymour, interpretato nel film del 1986 da Ellen Greene) sia stato offerto nientemeno che a Scarlett Johansson, tra le grandi protagoniste della season award di quest’anno grazie a Storia di un matrimonio e JoJo Rabbit

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In attesa di scoprire se i due attori entreranno ufficialmente a far parte del progetto, ricordiamo che un reboot de La Piccola Bottega degli Orrori è stato annunciato nel 2016: all’epoca Greg Berlanti avrebbe dovuto dirigere il nuovo film per conto della Warner Bros. basandosi su una sceneggiatura di Matthew Robinson.

La prima versione de La Piccola Bottega Degli Orrori era una dark comedy a budget ridotto diretta da Richard Corman nel 1960 che raccontava le vicende di una pianta carnivora gigantesca coltivata da un timido fiorista. Il film divenne poi un musical a Broadway nel 1982 e, nel 1986, Frank Oz diresse un remake con Rick Moranis nei panni di Seymour ed Ellen Greene nelle vesti di Audrey.

His House: il nuovo Horror acquistato da Netflix

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Il colosso dello streaming Netflix ha acquisito da New Regency i diritti in tutto il mondo di His House, il nuovo atteso horror che è stato presentato il 27 gennaio alla Midnight section del Sundance Film Festival 2020.

His House segna il debutto di Weekes alla regia di un lungometraggio. Weekes è stato tra i fondatori di Tell No One, squadra di produzione specializzata in brevi video sperimentali. I suoi cortometraggi e le sue campagne promozionali hanno raccolto milioni di visualizzazioni, vincendo numerosi riconoscimenti, tra cui un premio al Leone di Cannes, arrivando fino a proiezioni in festival cinematografici e prestigiose gallerie d’arte in tutto il mondo, come il Guggenheim di New York e la National Gallery di Londra. A fianco dell’attività con Tell No One, Weekes ha diretto il suo primo cortometraggio, Tickle Monster, commissionato da Film4 per Channel4. Negli USA questa pellicola ha debuttato al SXSW Film Festival, dove è stata accolta con recensioni entusiaste.

Il film è stato scritto da Felicity Evans, Toby Venables e Remi Weekes e prodotto da  Arnon Milchan per New Regency; Roy Lee per Vertigo Entertainment; Martin Gentles ed Edward King per Starchild Pictures; Aidan Elliott; in collaborazione con BBC. Produttori esecutivi sono Yariv Milchan, Michael Schaefer e Natalie Lehmann per New Regency; Eva Yates per BBC Films;  Stuart Manashil e Steven Schneider.

His House: trama e cast

Protagonisti di His House sono Wunmi Mosaku (Animali fantastici e dove trovarli) e Sope Dirisu (Il cacciatore e la regina di ghiaccio). Nel film dopo una difficile fuga dal Sudan del Sud in guerra, una giovane coppia di profughi cerca con fatica di adattarsi a una nuova vita in una cittadina inglese dove si nasconde un male indicibile.

Gli Eterni: 10 anni di Pornhub gratis a Kumail Nanjiani

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Una delle star de Gli Eterni, Kumail Nanjiani, ha ricevuto un abbonamento gratuito a Pornhub della durata di dieci anni grazie alle immagini del suo fisico scultorio (risultato di un duro allenamento in vista delle riprese del film Marvel) che in breve tempo sono diventate virali sul web.

L’eccezionale forma fisica dell’attore pakistano ha lasciato letteralmente a bocca aperta il popolo della rete: Nanjiani non era certamente noto per il suo corpo, ma principalmente per le sue capacità di attore comico in film e serie tv quali Silicon Valley, The Big Sick e Stuber. In seguito alla diffusione delle immagini attraverso il suo account Instagram, che testimoniavano i risultati raggiunti dall’attore per prepararsi al meglio alla produzione de Gli Eterni, lo stesso ha scoperto che quelle foto sono state utilizzate da Pornhub in una delle sezioni del noto sito a luci rosse, diventando così virali.

Adesso, ospite dello show di Conan O’Brien, è stato lo stesso Kumail a rivelare che il più grande sito di porno free al mondo gli ha regalato un abbonamento gratuito della durata di ben dieci anni: “Mi hanno regalato questo abbonamento gratuito per dieci anni a Pornhub Premium”, ha spiegato divertito l’attore. “Le persone continuano a chiedermi: ‘Perché hai bisogno di pagare per il porno?’, ma vi assicuro che non lo faccio. Non lavoro per Pornhub. Non mi hanno mai pagato per tutto questo, eppure mi hanno dato l’accesso ad un nuovo mondo. Il porno gratis è ok, ma quando hai accesso ad una versione Premium… potrei sviluppare gusti fetish e so che per i prossimi 10 anni loro si prenderanno cura di me.”

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Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh).

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020.

Fonte: ComicBook

The French Dispatch di Wes Anderson ha una data di uscita

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La Searchlight Pictures (ex Fox Searchlight) ha annunciato finalmente la data di uscita di The French Dispatch, il decimo film di Wes Anderson. La pellicola arriverà nelle sale americane il prossimo 24 luglio 2020. Insieme alla release, è stato diffuso online anche il teaser poster ufficiale del film, che conferma il cast completo: Benicio del Toro, Adrien Brody, Tilda Swinton, Léa Seydoux, Frances McDormand, Timothée Chalamet, Lyna Khoudri, Jeffrey Wright, Mathieu Almaric, Stephen Park, Bill Murray e Owen Wilson.

Nel teaser poster ufficiale non vengono menzionati Saoirse Ronan, Kate Winslet, Elisabeth Moss, Jason Schwartzman, Christoph Waltz Rupert Friend, precedentemente annunciati nel cast: al momento non sappiamo se gli attori in questione appariranno comunque nel film o se i loro personaggi sono stati tagliati dal montaggio finale.

Potete ammirare il teaser poster di seguito:

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The French Dispatch sarà una lettera d’amore al giornalismo, ambientata nella sede parigina di un quotidiano americano, e ruoterà intorno a tre diverse linee narrative. La raccolta di storie pubblicate sulla rivista prenderà vita grazie alla visione di Wes Anderson.

La pellicola arriva a due anni da L’isola dei Cani, candidato come miglior film d’animazione ai Golden Globe e agli Oscar 2019.

Di recente Wes Anderson è stato tra gli ospiti della quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma dove ha consegnato il Premio alla Carriera a Bill Murray, moderando l’Incontro Ravvicinato con il pubblico durante il quale l’attore ha ripercorso le tappe principali della sua carriera artistica.

The French Dispatch, il film

The French Dispatch, è il decimo film di Wes Anderson. La pellicola arriverà nelle sale americane il prossimo 24 luglio 2020. Insieme alla release, è stato diffuso online anche il teaser poster ufficiale del film, che conferma il cast completo: Benicio del Toro, Adrien Brody, Tilda Swinton, Léa Seydoux, Frances McDormand, Timothée Chalamet, Lyna Khoudri, Jeffrey Wright, Mathieu Almaric, Stephen Park, Bill Murray e Owen Wilson.

Nel cast anche Saoirse Ronan, Kate Winslet, Elisabeth Moss, Jason Schwartzman, Christoph Waltz Rupert Friend, precedentemente annunciati nel cast: al momento non sappiamo se gli attori in questione appariranno comunque nel film o se i loro personaggi sono stati tagliati dal montaggio finale.

Fonte: ScreenRant

The New Mutants: ecco perché non vedremo la X-Mansion

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Nonostante sia un film della saga degli X-Men a tutti gli effetti, in The New Mutants non vedremo i ragazzi protagonisti della storia all’interno della X-Mansion, la dimora di Charles Xavier che lo stesso mutante dotato di poteri telepatici ha trasformato in una scuola privata per giovani dotati. E c’è un motivo ben preciso dietro questa scelta…

La storia di The New Mutants segue un gruppo di cinque adolescenti alle prese con la scoperta dei loro poteri e delle loro abilità mentre sono intrappolati in una struttura segreta. Questa struttura segreta è molto lontana dalla X-Mansion di Charles Xavier, che i fan degli X-Men – anche grazie ai film, non solo ai fumetti – hanno sempre riconosciuto come una sorta di vera e propria oasi felice per bambini e adolescenti mutanti. Questa struttura segreta invece – si tratta del Medfield State Hospital di Medfield (Massachusetts) – sembra essere molto più pericolosa.

In occasione della visita di ScreenRant al set, il regista Josh Boone ha spiegato le ragioni dietro la scelta di cambiare ambientazione: “Questi ragazzi si trovano in un posto che è come una sorta di psico-rifugio per mutanti che sono troppo pericolosi per vivere nella X-Mansion. Vorrei poter dire di più, ma ci sono un sacco di colpi di scena… ad ogni modo, ci sarà un dottore in questa struttura che li aiuterà mentre saranno impegnati a fare le loro cose. Questo è film è a metà tra un horror, Ragazze Interrotte e Qualcuno volò sul nido del cuculo.”

Qualche dettaglio in più a proposito della struttrua segreta è stato rivelato dalla scenografa Molly Hughes: “Abbiamo scelto il Medfield State Hospital perché è un posto bellissimo e al tempo stesso isolato. Abbiamo buttato giù tante mura per creare i nostri interni: non potevamo lasciare le cose così com’erano e iniziare a girare. Molte di queste stavano già cadendo. Adoro i mattoni rossi, le finestre… gli alberi tutti attorno. Ha quel tocco tipico del New England, del periodo dei processi alle streghe di Salem, che gioca con l’immagine della X-Mansion e la ribalta completamente. E così che siamo finiti qui.”

Sempre in occasione della visita al set del film, ScreenRant ha avuto la possibilità di intervistare anche Alice Braga, che nel film avrà il ruolo della Dottoressa Cecilia Reyes. L’attrice ha parlato della produzione del film, rivelando che Boone e il co-sceneggiatore Knate Lee non sono mai arrivati impreparati sul set: ecco perché ci sono stati pochissimi reshoot e pochissime riscritture del copione in fase di riprese. Proprio per questo motiv, Boone e Lee hanno avuto modo di lavorare scrupolosamente al tipo di atmosfera che doveva permeare l’intera pellicola, cercando di sfruttare al massimo le potenzialità del Medfield State Hospital (già utilizzato da Martin Scorsese per la produzione del suo acclamatissimo thriller Shutter Island). 

Nello specifico, la Braga ha spiegato: “Josh era davvero preparato. Lui e Knate erano sempre in anticipo su tutto, a partire dalla sceneggiatura. Ecco perché non ci sono state molte riscritture durante la realizzazione. Erano molto concentrati sull’ambiente, sulle atmosfere e sull’energia che doveva esserci sul set. Quel luogo è davvero incredibile… hanno girato Shutter Island lì, il film di Scorsese. Puoi davvero percepire delle cose…”

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The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie Williams, Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry ZagaThe New Mutants è prodotto da Simon KinbergKaren Rosenfelt Lauren Shuler Donner, mentre Stan Lee Michele Imperato Stabile sono i produttori esecutivi.

Batman non è un supereroe? Robert Pattinson ritratta!

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In maniera assolutamente scherzosa, Robert Pattinson ha ritrattato le sue precedenti dichiarazioni su The Batman, l’attesissimo cinecomic di Matt Reeves che vedrà l’attore negli iconici panni del Crociato di Gotham. Di quali dichiarazioni si tratta? A dicembre dello scorso anno, Pattinson aveva rilasciato un’intervista a Today nella quale aveva dichiarato che dal suo punto di vista Batman non è un supereroe: “Lui non conta come supereroe – aveva detto l’attore – devi avere dei poteri magici per essere un supereroe, e lui non li ha”. All’intervistatore che gli aveva poi fatto notare che il personaggio in effetti indossa un mantello, Pattinson aveva risposto: “Ok, il mantello, ti concedo quello.”

Adesso, intervistato da Time Out, Robert Pattinson è ritornato proprio su quei commenti che, ovviamente, avevano scatenato le reazioni più disparate del fandom. L’attore ha spiegato che fino al momento dell’intervista non era a conoscenza del polverone che le sue parole avevano alzato; nella speranza di placare gli animi di tutti coloro che si sono sentiti “offesi”, Pattinson ha scherzosamente ritrattato le sue dichiarazioni iniziali:

“Non ero istruito sull’argomento. Le persone si sono molto arrabbiate per questo. È bizzarro. Non riesco ancora a comprendere il punto della questione. Okay, è un supereroe. Mi dispiace! Il prossimo titolo sui giornali sarà: ‘Pattinson ritratta: ‘Batman è, in effetti, un supereroe’. Ritira ciò che ha detto’.”

Al di là dello scherzo, però, Pattinson ha poi ammesso di tenere molto a cuore il giudizio del pubblico, ma al tempo stesso di preoccuparsene sinceramente soltanto dopo l’uscita del film in sala: “Mi preoccuperà soltanto quando alle persone piacerà il film una volta che uscirà al cinema. Per ora, possono dire quello che vogliono”, ha dichiarato. 

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

One Piece: Netflix ordina la serie live action

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Arriva da Deadline la conferma che il colosso dello streaming Netflix ha dato il via libera a ONE PIECE, una serie live action basata su uno dei titoli manga più venduti di tutti i tempi.

La serie tv sarà scritta e prodotta in qualità di showrunner dal veterano Steven Maeda (Lost, The X-Files), affiancato da Matt Owens (Agents of SHIELD, Luke Cage). La serie di 10 episodi sarà prodotta da Tomorrow Studios in collaborazione con l’editore di One Piece Shueisha. Tomorrow Studios è anche dietro un altro adattamento della serie Netflix live-action di una classica proprietà manga, l’imminente Cowboy Bebop.

Marty Adelstein e Becky Clements of Tomorrow Studios ( Cowboy Bebop, Snowpiercer, Hanna ) sono produttori esecutivi al fianco di Eiichiro Oda, l’autore della serie manga. One Piece segue le avventure di Monkey D. Luffy e il suo equipaggio pirata mentre esplorano un mondo fantastico di infiniti oceani e isole esotiche alla ricerca del tesoro finale del mondo noto come “One Piece” per diventare il prossimo re dei pirati.

One Piece è una coproduzione tra Netflix e Tomorrow Studios, una partnership tra Adelstein e ITV Studios. Netflix gestirà la produzione fisica. La serie ha venduto oltre 460 milioni di copie pubblicate in tutto il mondo. La serie ha anche fatto la storia nel 2015 ottenendo il titolo di Guinness World Record per avere il maggior numero di copie pubblicate per la stessa serie di fumetti da un singolo autore.

Birds of Prey: le prime reazioni al film sono positive

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Si è tenuta ieri a Londra la premiere di Birds of Prey, l’atteso cinecomic DC diretto da Cathy Yan che vedrà il ritorno di Margot Robbie nei panni di Harley Quinn. Come da tradizione, sono arrivate su Twitter le primissime reazioni della stampa internazionale al film. In generale, i commenti sono estremamente positivi: a ricevere il maggior numero di elogi è stato l’intero cast del film, con Mary Elizabeth Winstead che pare offra un’interpretazione davvero convincente.

Potete leggere alcune delle reazioni di seguito:

Sean O’Connell, Cinemablend: “Credeteci! #BirdsOfPrey spacca i c**i. È una storia sulle origini di questo team insolente e senza peli sulla lingua. Uno strumento fantastico e vizioso per #MargotRobbie. Violento, divertente e con tanta azione folle. Ewan McGregor viaggia ad un’altra velocità, ma è comunque in grado di intrattenere enormemente. Andate a vederlo!”

Tim Leong, Entertainment Weekly: “Mi sono veramente divertito con #BirdsOfPrey. Uno dei miei film DC preferiti. Un grande mix di azione e divertimento. Raggiunge vette che non ho mai visto raggiungere prima da un film di supereroi.”

Mike Rougeau, Game Spot: “Ho appena visto #BirdsOfPrey e sono felice di dire che è già il mio film DC preferito tra quelli usciti di recente. Come Shazam!, traccia il suo percorso con un’estetica davvero unica, con azione e con un tono ben definito. Ewan e il resto del cast sono al 100% favolosi. Perché non sono ci sono state più scene d’azione sui pattini a rotelle?”

Brandon Davis, ComicBook: “L’unico confronto equo per #BirdsOfPrey, se proprio ne volete uno, è con Deadpool. Hanno molto in comune, soprattutto il modo in cui rompono la quarta parete e il divieto ai minori.”

Scott Mendelson, Forbes: “#BirdsOfPrey è deliziosamente modesto e non si preoccupa del suo posto all’interno di un universo condiviso più ampio. È una commedia poliziesca completamente folle ed un party movie assolutamente genuino. Tutti si divertono, ma Mary Elizabeth Winstead interpreta Cacciatrice come fosse un personaggio secondario di The Tick. Spacca!”

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Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).

Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis. Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham City.

Di seguito la nuova sinossi ufficiale:

Avete mai sentito la storia del poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per abbattere Roman.

Fonte: ComicBookMovie

Spawn: il reboot sulla scia del successo di Joker

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Nonostante una lunga ed estenuante battaglia per riuscire ad ottenere i permessi necessari alla realizzazione del film, Todd McFarlane è apparso decisamente ottimista in merito al futuro del suo Spawn, nuovo adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto dello stesso McFarlane, che sarà coinvolto nella pellicola in qualità di regista, firmando così il suo esordio dietro la macchina da presa.

McFarlane non ha mai nascosto il desiderio di voler realizzare un film vietato ai minori e, come rivelato dallo stesso in una recente intervista con Newsarama, pare che il successo di Joker di Todd Phillips – il primo cinecomic r-rated ad incassare 1 miliardo di dollari al box office mondiale – abbia spinto numerosi studios a credere in un nuovo film su Spawn e a cercare di accaparrarsene i diritti per la distribuzione.

Alla fonte, Todd McFarlane ha spiegato: “Quando ho partecipato al Comic Con di New York, Joker era appena uscito. Hollywood è sempre attenta a ciò che funziona, perché poi tende a voler replicare quel successo nel tempo. Joker si è fatto strada e ha guadagnato un miliardo di dollari, che è comunque il 33% in più rispetto ad ogni altro film vietato nella storia del cinema. Adesso Hollywood scalpita per i film di supereroi vietati ai minori. Il mio telefono ha squillato all’impazzata e adesso ci sono un sacco di studios che sono interessati a Spawn. Entro il prossimo mese credo che ci sarà un grande annuncio a proposito del film.”

Ciononostante, McFarlarne sembra essere convinto che se la produzione del film non dovesse iniziare entro la fine dell’anno, potrebbe essere già troppo tardi per il progetto: “Le possibilità ci sono adesso e se non dovessi riuscire a farlo quest’anno, le cose diventeranno soltanto più difficili… sono abbastanza certo che tutto andrà per il meglio, ma datemi un altro mese di tempo”.

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Il film Spawn sembra essersi già assicurato dei buoni nomi, da Jamie Foxx nel ruolo dell’antieroe del titolo e Jeremy Renner nel ruolo di Twitch Williams. Greg Nicotero, truccatore di The Walking Dead, si occuperà del trucco e degli effetti speciali. Infine, il film sarà prodotto da Jason Blum e dalla sua Blumhouse Productions.

Il film non è ancora entrato in fase di produzione, per via di alcuni problemi legati alla mancanza di supporto da parte della major. Attualmente non vi è una data di distribuzione, ma stando alle parole di McFarlane tutto sembra pronto per iniziare.

Ali Wong: 10 cose che non sai sull’attrice

Apprezzata stand-up comedian, l’attrice Ali Wong si è negli anni distinta per le sue doti attoriali, non mancando di mettersi alla prova anche come sceneggiatrice. Così, in breve tempo, ha avuto modo di partecipare ad importanti progetti cinematografici e televisivi, affermandosi per la sua versatilità. Per i suoi ruoli, l’attrice ha inoltre ricevuto l’apprezzamento di critica e pubblico, che l’hanno resa uno dei nomi su cui puntare per l’intrattenimento degli anni a venire.

Ecco 10 cose che non sai di Ali Wong.

Ali Wong: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. La Wong esordisce al cinema nel 2012 con il film Le belve, per poi, dopo una parentesi televisiva prendere parte a 2 gran figli di… (2017) e Finche forse non vi separi (2019). Nel 2020 tornerà al cinema nel film Birds of Prey, dove ricoprirà un ruolo ancora ignoto, recitando accanto all’attrice Margot Robbie

2. È celebre per i ruoli televisivi. Ben più ricca è la carriera televisiva dell’attrice, che esordisce con la serie Breaking In (2011), per poi recitare in Are You There, Chelsea? (2012), Black Box (2014), Inside Amy Schumer (2014-2015) e American Housewife (2016-2020), grazie a cui diventa celebre interpretando il ruolo di Doris.

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3. È un’apprezzata doppiatrice. In più occasioni la Wong ha prestato la propria voce per film e serie d’animazione, facendo apprezzare nel ruolo di doppiatrice. Tra i film da lei doppiati si annoverano Angry Birds (2016), The Lego Ninjago Movie (2017), Ralph spacca Internet (2018) e l’atteso nuovo film Pixar Onward: Oltre la magia (2020). Ha inoltre doppiato il personaggio di Bertie nella serie Netflix Tuca & Bertie (2019).

4. Ha scritto diverse sceneggiature. Oltre ad aver lavorato come interprete, la Wong ha dimostrato di essere interessata anche alla scrittura. Ha infatti partecipato alla sceneggiatura della serie Fresh Off the Boat (2015-2016) ed è l’autrice del film Finché forse non vi separi, in cui figura anche da protagonista. Ha inoltre personalmente scritto la sceneggiatura dei suoi show comici, come Ali Wong: Baby Cobra (2016).

Ali Wong è su Instagram

5. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 1,9 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere foto scattate in momenti di svago, in compagnia della famiglia o di amici, ma anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete o riguardanti i suoi tour da stand-up comedian.

Ali Wong: chi è suo marito

6. È sposata. Nel 2010, al matrimonio di amici, l’attrice conosce Justin Hakuta, figlio di una celebre personalità della televisione. I due intraprendono così una relazione, arrivando al matrimonio nel 2014. Nel novembre 2015 nasce la prima figlia, mentre nel dicembre del 2017 la coppia dà alla luce la secondogenita.

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Ali Wong: il suo libro

7. Ha pubblicato un libro. Nel 2019 l’attrice pubblica il suo primo libro, intitolato Dear Girls: Intimate Tales, Untold Secrets and Advice for Living Your Best Life, inedito in Italia. Il libro si propone come una guida per le sue due figlie, ma adattabile a chiunque, da leggere nel percorso di crescita, per aspirare a diventare i migliori adulti possibili.

Ali Wong è su Netflix

8. Ha reso disponibili i suoi show sulla piattaforma streaming. Su Netflix è possibile trovare gli spettacoli di stand-up scritti, prodotti e interpretati dall’attrice, intitolati Baby Cobra e Hard Knock Wife. Qui l’attrice è solita dar vita a veri e propri spettacoli comici, toccando numerosi argomenti in modo ironico e brillante, con la comicità che la contraddistingue.

Ali Wong in Baby Cobra

9. Ha trattato in modo ironico la maternità. Nello spettacolo Baby Cobra, l’attrice parla dei suoi exploit sessuali, dell’accumulo patologico e della gravidanza. Lo show è infatti stato registrato nel periodo in cui l’attrice era incinta, ed ha pertanto dato voce alle proprie riflessioni sulla maternità, illustrandone pro e contro.

Ali Wong: età e altezza

10. Ali Wong è nata a San Francisco, California, Stati Uniti, il 19 aprile 1982. L’attrice è alta complessivamente 160 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

Il Corvo: il reboot torna in sviluppo alla Sony

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Sembra che il reboot de Il Corvo sia ufficialmente tornato in sviluppo alla Sony. Tutti ricordano quanto sia stato travagliato il processo di realizzazione di un nuovo film basato sull’omonimo fumetto di James O’Barr. Dopo gli ultimi avvicendamenti (l’uscita di scena di Jason Momoa e del regista Corin Hardy), il progetto sembrava definitivamente morto. E invece, pare che la Sony non sia intenzionata a gettare la spugna.

È Bloody Disgusting, infatti, a riportare in esclusiva la notizia: pare che la Sony sia tornata sui suoi passi e abbia nuovamente messo in cantiere lo sviluppo di un nuovo adattamento de Il Corvo. Sembra, inoltre, che i lavori sul reboot siano già in fase avanzata. Nessun ulteriore dettaglio è stato sviscerato dalla fonte, ma a questo punto è soltanto una questione di tempo prima che la storia di Eric Draven torni nuovamente ad invadere lo schermo, magari con una trasposizione più fedele al fumetto originale rispetto al celeberrimo film del 1994 con Brandon Lee, divenuto negli anni un vero e proprio cult.

Inizialmente, il reboot de Il Corvo sarebbe dovuto arrivare nelle sale l’11 ottobre 2019. La pre-produzione del film era già cominciata, con Jason Momoa e il regista Corin Hardy (The Nun – La vocazione del male) che avevano condiviso attraverso i social il loro entusiasmo riguardo il progetto. Improvvisamente, entrambi annunciarono di aver deciso di lasciare il film, gettando nuovamente il reboot in una sorta di limbo. Prima ancora del coinvolgimento di Momoa e Hardy, per un periodo anche Luke Evans è stato associato al progetto.

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Il Corvo (The Crow) è un film del 1994 diretto da Alex Proyas, tratto dall’omonimo fumetto di James O’Barr. Il film segna l’ultima e più famosa interpretazione cinematografica di Brandon Lee, morto accidentalmente a causa di un colpo di pistola durante le riprese del film.

Proyas dovette ricorrere a trucchi digitali e a controfigure per poter terminare l’opera, raddoppiandone di fatto i costi. Lo strepitoso successo del film ripagò più che abbondantemente le somme investite, arrivando ad incassare in tutto il mondo la somma complessiva di circa 170 milioni. Vennero successivamente girati tre sequel: Il corvo 2 – La città degli angeli (unico film a collegarsi al primo), Il corvo 3 – Salvation e Il corvo – Preghiera maledetta, che però non hanno mai raggiunto il successo del primo capitolo.

Meagan Tandy: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota per i suoi ruoli televisivi, l’attrice Meagan Tandy ha negli anni acquisito una sempre maggiore popolarità, che l’ha portata a collaborare in importanti produzioni. Ad oggi è membro del cast principale della serie Batwoman, che le ha permesso di ottenere una fama più ampia presso il grande pubblico, dando prova delle sue abilità e sfoggiando una buona versatilità nell’interpretare il proprio ruolo.

Ecco 10 cose che non sai di Meagan Tandy.

Meagan Tandy: i suoi film e le serie TV

1. Ha debuttato in televisione. L’attrice intraprende la propria carriera recitando in alcuni episodi delle serie CSI: NY (2009), 90210 (2009), Secret Girlfriend (2009), 10 cose che odio di te (2010) e CSI: Miami (2011), ottenendo una prima fama con la serie Jane stilista per caso (2012). Successivamente recita in Terapia d’urto (2013), NCIS: Los Angeles (2014) e Teen Wolf (2013-2016), dove ricopre il ruolo di Braeden. Con la nuova popolarità raggiunta entra a far parte del cast principali di UnReal (2016) e Survivor’s Remorse (2015-2017). Dopo aver recitato in due episodi della serie Streghe (2018), entra a far parte della serie Batwoman (2019-in corso), nel ruolo di Sophie Moore.

2. Ha partecipato ad alcuni film. L’attrice esordisce al cinema nel 2010 con il film Unstoppable, dove recita accanto agli attori Denzel Washington e Chris Pine. Nel 2012 recita invece nell’horror Piranha 3DD, mentre nel 2019 torna al cinema con i film The Trap e Always a Bridesmaid.

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Meagan Tandy è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 303 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano tuttavia anche immagini promozionali dei suoi progetti da attrice, come anche foto tratte dalle premier a cui prende parte.

Meagan Tandy e Tyler Hoechlin

4. Hanno condiviso una storia sullo schermo. Nella serie True Blood, l’attrice ha condiviso lo schermo con Tyler Hoechlin, il qualche interpretava il personaggio di Derek. I due si sono ritrovati a dar vita, da copione, ad una storia d’amore, ma i fan hanno trovato la loro interpretazione così realistica da ipotizzare una reale relazione tra i due. Gli interpreti hanno poi smentito la cosa.

Meagan Tandy in The Trap

5. È tra i protagonisti del film. Nel 2019 l’attrice torna al cinema ricoprendo il ruolo di Sasha nel film The Trap, commedia incentrata sulle rocambolesche vicende di un uomo che, tornato nella natìa Atlanta, si vede costretto ad aiutare il fratello con i suoi problemi nel gestire il ristorante di famiglia.

Meagan Tandy in Batwoman

6. È l’interesse amoroso della protagonista. Nella serie Batwoman, l’attrice interpreta il ruolo di Sophie Moore, ovvero l’ex fidanzata di Kate Kane, vero nome della supereroina Batwoman, interpretata dall’attrice Ruby Rose. Sarà proprio la loro relazione a mettere in moto gli eventi principali della serie.

7. È fiera della diversità portata avanti dal suo personaggio. L’attrice ha ribadito quanto sia difficile vedere al cinema o in televisione personaggi di colore omosessuali, per questo è grata di poter contribuire ad abbattere questo tabù con il proprio ruolo, affermando che la sua presenza potrà dimostrare che tali personaggi esistono e possono funzionare.

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Meagan Tandy e Ruby Rose

8. Hanno un’ottima chimica di coppia. Tra gli elementi di maggior successo della serie vi è senza dubbio la chimica sfoggiata tra le due attrici protagoniste. La Tandy ha infatti dichiarato che la Rose l’ha aiutata molto ad entrare in relazione con il proprio personaggio, contribuendo così alla nascita di quel rapporto sincero che i fan non hanno mancato di apprezzare.

Meagan Tandy in Streghe

9. Ha recitato in due episodi della serie reboot. Nel 2018 l’attrice ha inoltre preso parte a due episodi della serie reboot Streghe, recitando nel ruolo di Summer accanto alle attrici Sarah Jeffery e Melonie Diaz.

Meagan Tandy: età e altezza

10. Meagan Tandy è nata a Fremont, in California, Stati Uniti, il 3 maggio 1985. L’attrice è alta complessivamente 172 centimetri.

Fonte: IMDb

Kennedy McMann: 10 cose che non sai sull’attrice

Divenuta nota nel corso del 2019 con la serie Nancy Drew, dove ricopre il ruolo di protagonista, l’attrice Kennedy McMann ha dato prova di saper gestire la scena, affermandosi grazie alle sue doti recitative. Apprezzata da critica e pubblico, l’attrice è attesa in nuovi progetti e alle prese con nuovi ruoli, che possano provarne la versatilità.

Ecco 10 cose che non sai su Kennedy McMann.

Kennedy McMann: la sua filmografia

1. Ha esordito in televisione. L’attrice ha debuttato in televisione nel 2017, recitando nell’episodio Family Photo della serie Gone, dove ricopre il ruolo di Sara Moreland. Nel 2018 partecipa invece all’episodio Revenge della celebre serie Law & Order: Unità speciale, con il personaggio di Carol Solomon. Grazie a questi ruoli, l’attrice inizia ad ottenere una prima notorietà.

2. È la protagonista di una serie TV. A partire dal 2019 l’attrice diventa popolare come protagonista della serie Nancy Drew, ispirata all’omonima serie di romanzi gialli per ragazzi. Presente in tutti i 13 episodi, l’attrice tornerà a vestire i panni della celebre detective adolescente nell’annunciata seconda stagione.

Kennedy McMann è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 27 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie realizzate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano inoltre immagini e video promozionali della serie Nancy Drew, ma anche scatti realizzati per celebri riviste.

Kennedy McMann ha un fansite

4. Esiste un sito interamente dedicato a lei. In seguito al successo della serie, e alla conseguente popolarità della sua attrice, alcuni fan hanno istituito il sito “kennedy-mcmann.com”, dove è possibile ritrovare tutte le ultime notizie sull’attrice, come anche curiosità e dettagli sulla sua vita privata. Vengono inoltre riproposti articoli che approfondiscono la serie e il suo personaggio protagonista, mentre sono presenti anche sezioni dedicate a foto dell’attrice o ai suoi profili social.

Kennedy McMann: i suoi piedi

5. È presente su un noto sito Web. Un’insolita curiosità legata all’attrice è legata al sito WikiFeet, dove vengono raccolte foto dei piedi di numerose celebrità, uomini e donne. Nel caso specifico della McMann, gli utenti del sito le hanno fatto ottenere un punteggio di 4 stelle su 5, equivalente ad un “bei piedi”.

Kennedy McMann è Nancy Drew

6. È una grande fan del personaggio. Commentando la notizia che la confermava come interprete della serie Nancy Drew, la McMann ha affermato di essere stata da sempre una grande fan del personaggio, avendo letto tutti i libri a lei dedicati, senza farsi mancare i numerosi giochi basati sulle sue vicende. L’attrice ha dichiarato che poter interpretare un ruolo del genere è un sogno che diventa realtà.

7. Le piace esaltare l’aspetto umano del personaggio. Tra le cose che più la rendono orgogliosa dell’interpretare Nancy Drew, l’attrice ha indicato il suo aspetto umano. Per la McMann era infatti importante sottolineare come anche lei possa commettere errori e pagarne le conseguenze, imparando come gestire le situazioni che vengono a generarsi.

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8. È una fan della precedente versione del personaggio. La McMann ha dichiarato di essere una grande fan della serie Nel tunnel dei misteri con Nancy Drew e gli Hardy Boys, andata in onda dal 1977 al 1979. In particolare, la McMann ha affermato di considerare l’attrice Pamela Sue Martin, che ricopriva lì il ruolo di Nancy Drew, come un vero e proprio modello.

9. Non vuole sapere quale sarà il finale della serie. L’attrice ha chiesto agli sceneggiatori, che normalmente hanno già un’idea di come si concluderà una serie, di non rivelarle il finale, preferendo affrontare ogni episodio e ogni situazione con lo stesso livello di consapevolezza del suo personaggio.

Kennedy McMann: età e altezza

10. Kennedy McMann è nata a Holland, nel Michigan, Stati Uniti, il 30 ottobre 1996. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Jessica Henwick: 10 cose che non sai sull’attrice

Celebre per alcuni ruoli televisivi, l’attrice Jessica Henwick ha poi preso parte anche ad alcuni importanti film per il cinema, avendo così modo di dimostrare la sua versatilità. L’attrice è in particolare nota per aver preso parte a serie come Il Trono di Spade e Iron Fist, dimostrando una certa predilezione per i prodotti di genere. Grazie a tali personaggi, ha potuto raggiungere un ampio pubblico, il quale non ha mancato di dimostrare interesse nei suoi confronti. Ecco 10 cose che non sai di Jessica Henwick.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Jessica Henwick: i suoi film e le serie tv

1. Ha recitato in un celebre film di fantascienza. L’attrice debutta al cinema nel 2009 con il film St Trinian’s 2 – The Legend of Fritton’s Gold, per poi recitare in Dr Liebenstein (2014) e Dragonfly (2015). Nel 2015 ottiene il ruolo di Jess Testor nel film Star Wars VII – Il risveglio della Forza, che le permette di ottenere nuova popolarità. Successivamente recita nei film The Head Hunter (2016), Newness (2017) e Underwater (2020), accanto all’attore Vincent Cassel. Nel 2020 l’attrice sarà inoltre protagonista degli attesi film Godzill vs. Kong e On the Rocks. Tra i suoi progetti futuri si annoverano invece The Matrix 4.

2. È nota per le serie TV. La Henwick esordisce in televisione con la serie Spirit Warriors (2010), per poi recitare in Silk (2014). La vera popolarità arriva però nel momento in cui dà vita al personaggio di Nymeria Sand nella serie Il Trono di Spade (2015-2017). Terminato il suo ruolo nella serie fantasy, prende parte a Iron Fist (2017-2018), interpretando Colleen Wing, personaggio che riprende anche in The Defenders (2017). Nel 2020 è invece tra i protagonisti della serie Gods & Heroes.

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Jessica Henwick è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, dove ha un profilo seguito da 404 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano tuttavia curiosità dai set a cui prende parte, come anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Jessica Henwick in Star Wars

4. Stava per ottenere un ruolo importante. Nel corso di un’intervista l’attrice ha rivelato di essersi presentata ai provini per il ruolo di Rey nella nuova trilogia di Star Wars. Il suo nome è stato a lungo tra i papabili per il ruolo, tanto che l’attrice è rimasta per oltre sei mesi in contatto con la produzione. Alla fine, tuttavia, le fu preferita Daisy Ridley.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

5. È stato scritto un personaggio esclusivamente per lei. Colpito dall’attrice, il regista del film J. J. Abrams le rivelò di volerla ugualmente nel film, a tal punto da decidere di scrivere un personaggio appositamente per lei. La Henwick ha così potuto interpretare Jess Pava, pilota della resistenza.

Jessica Henwick in Il Trono di Spade

6. Il suo ruolo stava per essere cancellato. Nella serie Il Trono di Spade, l’attrice ha ricoperto il ruolo di Nymeria Sand. In quello stesso periodo l’attrice era impegnata anche con la serie Iron Fist, e non riuscendo a garantire la presenza per le riprese di entrambi i progetti, l’attrice ha raccontato di come il suo personaggio nella serie fantasy stesse per essere cancellato. Riuscì tuttavia a convincere la produzione Marvel, la quale riorganizzò le riprese così da permettere all’attrice di prendere parte ad entrambi i set.

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Jessica Henwick in Iron Fist

7. Ha lavorato a lungo sul personaggio. Nella serie Marvel Iron Fist, l’attrice interpreta il personaggio di Colleen Wing. Riguardo alla preparazione per il ruolo, l’attrice ha affermato di aver avuto molto tempo a disposizione, poiché il suo personaggio si sviluppa pienamente soltanto nella seconda metà della prima stagione. Ciò ha permesso all’attrice di allenarsi a lungo per le numerose scene di combattimento previste.

8. Adora interpretare personaggi femminili forti. La Henwick ha dichiarato di ritenere un privilegio l’aver potuto interpretare un personaggio come questo, poiché contribuisce a portare allo spettatore un’ideale di donna forte. L’attrice ha infatti affermato che il coraggio e la grinta riscontrati nel suo personaggio sono stati per lei una pura novità.

Jessica Henwick in The Matrix 4

9. Sarà la protagonista del film. Pur portando avanti le vicende narrate nei precedenti film, The Matrix 4 non avrà soltanto Keanu Reeves come protagonista, ma anche la Henwick avrà il suo ruolo fondamentale. Dopo aver stregato ai provini la regista Lana Wachowski, l’attrice è infatti stata scelta per ricoprire un ruolo simile a quello che ebbe Reeves nel primo film, ovvero quello di nuova eletta per la salvezza dell’umanità.

Jessica Henwick: età e altezza

10. Jessica Henwick è nata a Surrey, in Inghilterra, il 30 agosto 1992. L’altezza complessiva dell’attrice è di 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Loki: nella serie il primo personaggio LGBTQ del MCU?

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È da tantissimo tempo ormai che si parla della possibilità che i Marvel Studios decidano di introdurre nella Fase 4 il primo personaggio transgender dell’Universo Cinematografico Marvel. Ad ogni modo, sembra che tale personaggio non sia destinato a fare il suo debutto sul grande schermo, ma bensì in una delle attesissime serie che debutteranno a partire da quest’anno sulla piattaforma di streaming Disney+.

Come apprendiamo da The Illuminerdi (via ComicBookMovie), sembra che in Loki, la serie Marvel in cui Tom Hiddleston tornerà a vestire i panni del Dio dell’Inganno, farà la sua apparizione anche il personaggio di Sera, creato da Kieron Gillen, Marguerite Bennett e Phil Jimenez. Stando alla fonte, la produzione sarebbe alla ricerca di un attore (uomo o donna), di età compresa tra i 20 e i 40 anni, per interpretare un personaggio molto forte in tutti e 6 gli episodi dello show, con possibilità di ritorno per un’eventuale seconda stagione.

Nei fumetti Sera è parte di un gruppo di personaggi maschili, degli angeli senza ali noti come gli Anchorite. Successivamente, Sera venne identificata come femmina, diventando il primo (e ad oggi unico) grande personaggio femminile transgender nei fumetti Marvel. Ovviamente, nulla esclude che il personaggio possa fare successivamente il suo debutto anche sul grande schermo; magari proprio nell’attesissimo Thor: Love and Thunder… 

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A quanto pare gli episodi dello show televisivo riempiranno quegli spazi lasciati vuoti tra la fine di Infinity War – dove avevamo visto Loki morire per mano di Thanos – e Endgame, dove il personaggio è apparso nel 2012 nel corso dei viaggi nel tempo dei Vendicatori.

Negli anni trascorsi da Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame sono state poste due domande: Loki è davvero morto? E cosa farà con il cubo cosmico, ovvero il Tesseract? Ecco, la serie risponderà a entrambe le domande“, ha dichiarato Hiddleston in un’intervista.

Ricordiamo che la serie verrà sviluppata dallo showrunner e sceneggiatore di Rick and Morty, Michael Waldron, ingaggiato dai Marvel Studios per scrivere il primo episodio figurando anche come produttore esecutivo.

Creato da Stan Lee, Jack Kirby Larry LieberLoki è uno dei personaggi ricorrenti all’interno dell’universo cinematografico Marvel ed è apparso in ben sei cinecomic dei Marvel Studios. Noto come “Il Dio dell’Inganno“, è stato fra i primi villain davvero apprezzati dai fan grazie soprattutto all’egregia interpretazione a tinte shakespeariane di Tom Hiddleston, l’attore che ne veste i panni da Thor (2011).

Matthew Goode: 10 cose che non sai sull’attore

Distinto attore britannico, Matthew Goode ha negli anni consolidato la propria carriera partecipando a film e serie TV di vario genere, dal cinecomic al film d’autore, dal film storico alla commedia. Apprezzato per la sua versatilità, l’attore non manca ancora oggi di mostrarsi in vesti sempre nuove, conquistando il plauso di pubblico e critica. Tra i suoi personaggi più memorabili, non si può citare l’Ozymandias del film Watchmen. Ecco 10 cose che non sai di Matthew Goode.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Matthew Goode: i suoi film

1. Ha recitato in lungometraggi di successo. L’attore ha debuttato al cinema nel 2004 con il film Amori in corsa, per poi recitare in film come Match Point (2005), Imagine Me & You (2005), Sguardo nel vuoto (2007) e Ritorno a Brideshead (2008). Nel 2009 ottiene particolare risalto grazie al suo ruolo nel film Watchmen, e da quel momento inizia a prendere parte a importanti film come A Single Man (2009), L’ordine naturale dei sogni (2010), Stoker (2013), The Imitation Game (2014), e Allied – Un’ombra nascosta (2016). Negli ultimi anni ha poi recitato nei film Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey (2018), Downton Abbey (2019) e The King’s Man – Le origini (2020).

2. Ha preso parte a importati prodotti televisivi. Dopo aver partecipato ad alcune puntate di diversi show televisivi, l’attore acquista ulteriore notorietà interpretando il ruolo di Henry Talbot nella serie Downton Abbey (2014-2015). Ottiene poi un ruolo di rilievo in The Good Wife (2014-2015), e recita in seguito nelle serie The Crown (2017), Le due verità (2018) e A Discovery of Witches (2018-in corso), dove attualmente ricopre il ruolo di Matthew Clairmont.

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Matthew Goode non è su Instagram

3. Non ha un account personale. L’attore non è presente sul social network Instagram, probabilmente non attratto dal funzionamento di tali piattaforme. Esiste tuttavia un account dedicato all’attore, seguito da 25,9 mila persone, dove vengono pubblicate le sue foto più recenti, come anche diverse curiosità tratte dai set a cui l’attore ha preso parte.

Matthew Goode e Sophie Dymoke

4. È sposato. Dal 2005 l’attore intraprende una relazione con Sophie Dymoke, che sposa poi nel 2014. Negli anni i due hanno mantenuto un profilo di coppia particolarmente riservato, rivelando poco o nulla circa la loro vita privata. Si sa solo che i due hanno dato alla luce tre figli: il primo nel 2009, il secondo nel 2013, e l’ultimo nel 2015.

Matthew Goode in The Good Wife

5. Ha rinunciato ad un ruolo nel cast principale. Dopo essere stato introdotto nella metà della quinta stagione, con il personaggio dell’avvocato Finn Polmar, l’attore ha affermato che non avrebbe ripreso regolarmente la parte nella settima stagione. Goode ha infatti affermato che preferiva dedicarsi ad altri progetti, compiendo dunque sporadiche apparizioni nella serie legal drama.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Matthew Goode in The Crown

6. Ha interpretato una nota personalità. Nella seconda stagione della serie The Crown, l’attore ha ricoperto il ruolo di sir Anthony Armstrong-Jones, marito della principessa Margaret, che sposo davanti alla regina in persona e con cui intraprese una turbolenta relazione fatta di eccessi.

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Matthew Goode in Downton Abbey

7. È apparso come guest star. La prima apparizione di Goode nella celebre serie in costume è avvenuta per lo speciale di Natale del 2015. Qui ha interpretato Herny Talbot, un invitato dei suoceri di Lady Rose. Il personaggio ha ricevuto particolari apprezzamenti, convincendo la produzione ad inserirlo come elemento ricorrente nella sesta stagione della serie.

8. Ha recitato anche nel film. A distanza di qualche anno l’attore ha ripreso il ruolo per recitare nel film dedicato alla serie. Qui, partecipa alla visita dei reali a Downton Abbey, prendendo parte al gran trambusto che ne consegue.

Matthew Goode: il suo 2019

9. È protagonista di una nuova serie. Nel 2019 l’attore è co-protagonista della serie A Discovery of Witches, dove interpreta il ruolo di Matthew Clairmont, misterioso vampiro che si offre di aiutare la strega protagonista nelle sue ricerche basate su di un antico libro. La serie sarà distribuita in Italia a partire dal 29 gennaio 2020 su Sky Atlantic.

Matthew Goode: età e altezza

10. Matthew Goode è nato a Exeter, in Inghilterra, il 3 aprile 1978. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.

Fonte: IMDb

Alessandra Mastronardi: 10 cose che non sai sull’attrice

Attrice italiana richiesta anche all’estero, Alessandra Mastronardi ha saputo farsi conoscere grazie ad alcuni ruoli televisivi, per poi approdare con successo al cinema. Qui ha avuto modo di collaborare con importanti attori e autori, costruendo una solida carriera con cui ha messo alla prova la propria versatilità. Negli anni ha così elevato il proprio status, ottenendo importanti riconoscimenti da parte di critica e pubblico. Ecco 10 cose che non sai di Alessandra Mastronardi.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Alessandra Mastronardi: i suoi film

1. Ha recitato per importanti autori. L’attrice debutta al cinema nel 1999 con il film Il manoscrito Van Hecken, per poi ottenere maggior risalto in La bestia nel cuore (2005). Successivamente recita in Prova a volare (2007) e Una piccola storia (2007), per poi ottenere maggior riconoscimenti partecipando al film To Rome with Love (2012), di Woody Allen. Ha poi recitato nei film L’ultima ruota del carro (2013), Amici come noi (2014), Ogni maledetto Natale (2014), Life (2015), Il turista (2017) e L’agenzia dei bugiardi (2019).

2. È celebre per i ruoli televisivi. Dopo aver recitato in alcuni episodi di serie come Un medico in famiglia (2003) e Don Matteo (2006), la Mastronardi diventa celebre per il ruolo di Eva nella serie I Cesaroni (2006-2012). Ottiene poi un ruolo di rilievo anche nella serie Romanzo criminale (2008-2010), e successivamente recita anche nelle miniserie Atelier Fontana – Le sorelle della moda (2011), La Certosa di Parma (2012), Titanic – Nascita di una leggenda (2012) e Romeo e Giulietta (2014). Dal 2016 interpreta il ruolo della protagonista nella serie L’allieva (2016-2018), per poi partecipare anche alla seconda stagione della serie americana Master of None (2017) e ad I Medici (2018-2019).

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Alessandra Mastronardi è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 721 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano tuttavia curiosità dai set a cui prende parte, come anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Alessandra Mastronardi madrina a Venezia

4. Ha ricoperto un ruolo di prestigio. In occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 2019, l’attrice ha ricoperto il prestigioso ruolo di Madrina, partecipando a tutti i più importanti eventi del festival. La Mastronardi è stata inoltre lodata per i suoi abiti, indicati come alcuni tra i più belli sfoggiati sul red carpet.

Alessandra Mastronardi: la sua vita privata

5. Ha avuto una relazione con un noto attore. Sul set della serie Romanzo Criminale l’attrice conosce Vinicio Marchioni, interprete di Il Freddo, con il quale ha poi intrapreso una relazione. I due si sono in seguito separati indicando come motivazione l’inconciliabilità dovuta dalle rispettive carriere.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

6. Sul set di una serie ha incontrato il nuovo amore. Durante le riprese di Titanic – Nascita di una leggenda, la Mastronardi conosce invece l’attore irlandese Liam McMahon, con il quale dà vita ad una nuova storia d’amore, trasferendosi a vivere a Londra, dove egli risiede. I due attori hanno in seguito interrotto la relazione senza fornire motivi ufficiali.

Alessandra Mastronardi in I Cesaroni

7. È particolarmente grata alla serie. L’attrice ha dichiarato di avere un particolare rispetto per la serie I Cesaroni, poiché recitando in questa ha capito di voler trasformare la passione per la recitazione in un vero e proprio mestiere. Interpretare il personaggio di Eva è stato per la Mastronardi un privilegiato punto di partenza della sua carriera.

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Alessandra Mastronardi in Master of None

8. Non sapeva chi fosse l’ideatore della serie. La serie Netflix Master of None è stata ideata e interpretata dall’attore Aziz Ansari. Alla Mastronardi fu suggerito dal suo agente di presentarsi per il ruolo di Francesca, presente nella seconda stagione. Al momento dell’incontro Ansari, l’attrice ha rivelato di non sapere chi egli fosse, ma ciò non le ha impedito di risultare idonea e ottenere la parte.

Alessandra Mastronardi in I Medici

9. Ha interpretato un ruolo chiave. Nella serie I Medici, l’attrice interpreta il ruolo di Lucrezia Donati. Non conoscendo a pieno tale figura storica, la Mastronardi ha dichiarato di essersi preparata attraverso approfondite ricerche, scoprendo una donna di grande forza, dignità e conoscenza del potere politico. Elementi che ha poi riportato nella propria interpretazione.

Alessandra Mastronardi: età e altezza

10. Alessandra Mastronardi è nata a Napoli, in Campania, Italia, il 18 febbraio 1986. L’attrice è alta complessivamente 159 centimetri.

Fonte: IMDb

Bob Odenkirk: 10 cose che non sai sull’attore

Nel giro di pochi anni, Bob Odenkirk è diventato uno degli attori più apprezzati, quotati e richiesti di Hollywood. Talmente brillante in Breaking Bad con il suo Saul Goodman da ottenere uno spin-off tutto dedicato a lui. Odenkirk ha avuto inoltre modo di provare ulteriormente il suo talento e la sua versatilità partecipando a celebri film di importanti autori, ottenendo in più occasioni prestigiosi riconoscimenti da parte della critica. Ecco 10 cose che non sai su Bob Odenkirk.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Bob Odenkirk: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in film da Oscar. I primi, marginali, ruoli di Odenkirk al cinema furono per film come Fusi di testa 2 – Waynestock (1993), Il rompiscatole (1996) e Monkeybone (2001). Inizia ad ottenere maggior popolarità soltano nel 2013, nel momento in cui grazie al suo ruolo nella serie Breaking Bad, ottiene delle parti in film come The Spectacular Now (2013), Nebraska (2013), Boulevard (2014), The Disaster Artist (2017), The Post (2017), Non succede, ma se succede… (2019), Piccole donne (2019) e Dolemite Is My Name (2019).

2. È celebre per i suoi ruoli televisivi. Dopo aver recitato per anni in celebri serie TV, tra cui How I Met Your Mother (2008-2011), Odenkirk si consacra grazie al ruolo di Saul Goodman nella serie Breaking Bad (2009-2013), dove recita accanto a Bryan Cranston. Successivamente recita nella prima stagione di Fargo (2014) e dal 2015 ha il ruolo di protagonista nella serie spin-off Better Call Saul, dove riprende il personaggio che lo ha reso celebre. Nel 2019 è invece tra i protagonisti della serie Undone.

3. Ha ricoperto il ruolo di produttore. Particolarmente affezionato alla serie Better Call Saul, Odenkirk ha svolto il ruolo di produttore per tutti gli episodi fino ad ora girati. Ha inoltre partecipato alla produzione delle serie Undone, Bob and David (2015) e The Birthday Boys (2013-2014).

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Bob Odenkirk ha recitato in How I Met Your Mother

4. Ha interpretato un personaggio di rilievo. Nel corso della serie How I Met Your Mother, l’attore si è fatto apprezzare nel ruolo di Arthur Hobbs, il capo di Marshall, interpretato da Jason Segel, alla Goliath National Bank. Questi era costantemente in contrasto con il personaggio di Segel, per via del suo cinismo e del suo menefreghismo nei confronti di ciò che non riguardasse la banca.

Bob Odenkirk in Breaking Bad

5. Stava per rinunciare al ruolo. Quando gli fu proposto il ruolo dell’avvocato Saul Goodman in Breaking Bad, Odenkirk parlò con l’ideatore Vince Gilligan che non si sentiva adatto a ricoprire il ruolo di un ebreo, non essendolo lui. Gilligan gli rivelò tuttavia che quello non era il vero nome dell’avvocato, il quale si fingeva ebreo come strategia per attirare più clienti.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

6. Ha ideato il look del personaggio. Durante un’intervista, l’attore ha dichiarato di essere lui l’ideatore della buffa acconciatura di capelli di Saul Goodman. Odenkirk propose l’idea a Gilligan, il quale trovò che aggiungeva particolarità ad un personaggio che avrebbe dovuto continuamente dare l’impressione di nascondere qualcosa.

Bob Odenkirk in Undone

7. Ha partecipato alla rivoluzionaria serie Amazon. Nel 2019 l’attore ha partecipato alla serie Amazon Prime Undone, interpretando Jacob Winograd, padre della protagonista interpretata dall’attrice Rosa Salazar. Odenkirk si è dichiarato entusiasta di poter partecipare alla prima serie televisiva in assoluto girata con la tecnica del rotoscope, che permette di raggiungere risultati visivamente sbalorditivi.

Bob Odenkirk in Piccole donne

8. Ha interpretato il padre delle protagoniste. Nel film Piccole donne, scritto e diretto da Greta Gerwig, l’attore interpreta il ruolo del padre delle giovani protagonista. Il suo personaggio ha in realtà un breve minutaggio nel film, poiché per lo più del tempo è lontano da casa, impegnato nella guerra.

Bob Odenkirk in The Post

9. Ha recitato nel film di Steven Spielberg. Nel film The Post, candidato all’Oscar, Odenkirk ricopre il ruolo di Ban Bagdikian, assistente redattore al Post, il quale riesce ad ottenere i documenti che daranno origine al celebre scandalo. Nel film l’attore recita insieme a Tom Hanks e Meryl Streep.

Bob Odenkirk: età e altezza

10. Bob Odenkirk è nato a Naperville, nell’Illinois, Stati Uniti, il 22 ottobre 1962. L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Dolittle: recensione del film con Robert Downey Jr.

Il dottor Dolittle, dall’incredibile capacità di parlare con gli animali, torna ad impugnare gli strumenti del mestiere, dopo la trasposizione del 1998 con protagonista Eddy Murphy, e il primo film che nel 1967 aveva portato al cinema il personaggio creato dall’estro dello scrittore Hugh Lofting, che mentre combatteva in trincea iniziò ad inviare lettere ai suoi figli lontani narrandogli le avventure del singolare medico.

Questa volta a vestire i panni dello strampalato dottore è Robert Downey Jr., diretto da Stephen Gaghan che nel 2001 si era aggiudicato l’Oscar per Traffic e cinque anni dopo la candidatura per Syriana. Il carrozzone di tutti gli affezionati pazienti salvati dalla morte, comprende una schiera di animali di varia estrazione ognuno con un doppiatore di tutto rispetto: Emma Thompson, Rami Malek, Ralph Fiennes, Tom Holland, Selena Gomez, Octavia Spencer, Marion Cotillard (nella versione originale).

Il Dottor Dolittle di nuovo all’avventura

Il prodigioso dottor Dolittle e la sua squadra di amici vivono felicemente isolati dalla civiltà, circondati dal verde, in un meraviglioso casolare in Inghilterra, quando irrompe un inaspettato e urgente ingaggio da parte di due ragazzi (Harry Collett e Carmel Laniado). La giovane erede al trono è in fin di vita e chiede espressamente di essere curata da lui. Il dottore è scettico in merito alla proposta, scottato dal passato e allergico al contatto con pazienti «a pelo corto», ma l’eventualità di perdere la sua tenuta immersa nella natura e veder dispersi i suoi inquilini a quattro zampe lo convincono ad accettare.

E naturalmente il richiamo dell’avventura non tarda ad arrivare, la missione del recupero del frutto di una magica pianta in grado di curare la futura regina, farà salpare la bizzarra ciurma verso un viaggio ricco di suggestivi paesaggi in computer grafica e di un graditissimo incontro con il sovrano Antonio Banderas.

L’aspetto piacevole di questa nuova versione di Dolittle, a metà tra l’hippy e lo steampunk, è soprattutto nella vivacità del doppiaggio e dell’animazione dei personaggi, nelle piccole relazioni che si creano tra loro, supportate dall’intervento del dottore, quasi una spalla. Robert Downey Jr. dà il suo consueto contributo spavaldo e ironico, sempre tra il beffardo e il sornione, che non guasta e rende amabile e pimpante l’insieme, nell’armonia dello sviluppo della storia.

Robert Downey Jr. è un dottore spavaldo e sornione

Ciò che è apprezzabile è la tenerezza dei messaggi trasmessi nelle brevi sottotrame del racconto, di quelle che fanno sentire in pace col mondo e parte di una grande famiglia – appunto – per quanto composta da soggetti certo non ordinari. È apprezzabile perché, considerando Dolittle una pellicola per genitori con piccini al seguito, è esattamente ciò che di più necessario dobbiamo sentirci dire: nessuno di noi è veramente solo, quando si sente amato. E ad amare è sempre la propria famiglia, anche quando è composta da nuovi arrivati incontrati sul proprio cammino di solitudine, anzi, specialmente in quei casi.

Purtroppo il tutto è confezionato con una certa debolezza di fondo, un’impalpabilità delle fondamenta della narrazione, che fa passare la storia con gran leggerezza, quasi a dimenticarsene poco dopo averla seguita, a causa dell’assenza di un impianto ben solido. Perché, per quanto le idee possano essere delle più graziose, il punto è far breccia nel comunicarle. E in questo purtroppo Dolittle non ha saputo trovare la cura.

No Time to Die: la partnership con DHL

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A partire da Casino Royale (2006), gli esperti logistici di DHL si sono occupati di definire e attuare soluzioni di trasporto e logistica che potessero garantire il massimo supporto per le riprese dei film di 007. Per No Time To Die – nei cinema a partire dal 2 Aprile 2020 – DHL si è occupata di trasportare via terra, cielo e mare, materiali, oggetti e strumentazioni esclusive in tutto il mondo e lo ha fatto con estrema puntualità al fine di rispettare il rigoroso programma delle riprese.

Frank Appel, CEO Deutsche Post DHL Group, afferma, “Puntualità e precisione sono cruciali per il successo di produzioni di questa portata. Grazie al nostro network internazionale e ai nostri processi ben organizzati, noi di DHL siamo in grado di soddisfare tali requisiti al meglio. Siamo orgogliosi di aver supportato il famoso Agente Segreto nella sua missione di salvare il mondo per la quinta volta”.

DHL, in qualità di Logistics Partner, si è preoccupato di garantire che le unità di ripresa avessero il materiale necessario al posto e al momento giusto, sempre! L’ attrezzatura cinematografica è stata spostata repentinamente tra Norvegia, Jamaica, Italia e Regno Unito.

“In sintesi, siamo una sorta di sportello unico per tutto ciò di cui un progetto cinematografico ha bisogno. Via strada, via cielo e via mare, ci concentriamo per assecondare il movimento della produzione.  Per spedizioni urgenti o dell’ultimo minuto, utilizziamo il nostro network di servizi Express. Per tenere il passo con le rigide e mutevoli regolamentazioni internazionali in materia di merci, dobbiamo essere sempre un passo avanti a tutti e mettere a frutto la nostra competenza e la nostra esperienza in campo logistico. Questa è stata una grande opportunità per mostrare ancora una volta cosa possiamo fare.  Teniamo molto al materiale che ci viene affidato”, afferma John Meller, Project Lead Logistic No Time To Die  in DHL.

Queste imprese dimostrano la missione di Deutsche Post DHL Group: Excellence. Simply delivered.

Fast & Furious 9: teaser trailer con con Vin Diesel

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Universal Pictures ha diffuso il teaser trailer di Fast & Furious 9, l’atteso nono capitolo del franchise di successo con Vin Diesel.

L’uscita nelle sale di Fast & Furious 9, il nuovo capitolo del franchise la cui produzione dovrebbe iniziare a breve con il cast originale e il ritorno dietro la macchina da presa di Justin Lin, stata spostata al 22 maggio 2020.

Fast & Furious 9

Non sono state fornite spiegazioni ufficiali che hanno motivato questa scelta, ma è evidente che nei piani della Universal Pictures ci sia la volontà di garantire alla saga il miglior posizionamento al box office possibile in una stagione già ricchissima di blockbuster molto attesi.

Per quanto riguarda il film, tempo fa era stato lo stesso Vin Disel a spiegare che Lin sarebbe tornato anche per la regia dell’episodio 10, cosa che faceva pensare che i due episodi venissero girati in contemporanea. Il rumor non è stato confermato e, visti i numerosi impegni degli attori, non sembra un’ipotesi facilmente realizzabile.

Si aspettano nel frattempo gli aggiornamenti sul cast che, oltre ai soliti nomi, dovrebbe presentare anche delle new entry ed un nuovo villan.

Intervistato da Rolling Stone, Dwayne “The Rock” Johnson aveva discusso di Fast and Furious 9 e del futuro del franchise in generale, valutando l’ipotesi di non figurare nel gruppo di attori. Come lui anche Michelle Rodriguez si è detta “incerta” del suo ritorno.

Dwayne Johnson insicuro sul suo ritorno in Fast & Furious 9

Siberia: il nuovo film di Abel Ferrara a Berlino

Sarà presentato in concorso alla Berlinale Siberia, il nuovo film del regista Abel Ferrara che vede protagonista assoluto l’attore Willem Dafoe.

Nel cast del film anche Dounia Sichov nel ruolo della ex moglie del protagonista, insieme a Simon McBurney, Cristina Chiriac , Valentina Rozumenko, Daniel Giménez Cacho, Phil Neilson, Fabio Pagano, Anna Ferrara, Laurentio Arnatsiaq e Ulrike Willenbacher

Siberia è una produzione Vivo film con Rai Cinema, maze pictures e Piano, in associazione con Faliro House, Rimsky Productions, Talipot Studio, CTT e Bavaria Filmproduktion, con il sostegno di MIBACT – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Deutscher Filmförderfonds (DFFF), IDM Südtirol, FilmFernsehFonds Bayern, Regione Lazio e Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, EFICINE. Prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa, Philipp Kreuzer, Jörg Schulze, Julio Chavezmontes, Diana Phillips, produttori associati Christos V. Konstantakopoulos, Michael Weber, Michel Merkt, Alessio Lazzareschi, Regina García Solórzano. Vendite internazionali: The Match Factory.

Siberia: la trama

Nel film Clint è un uomo tormentato. Si è ritirato in una baracca isolata tra i ghiacci, nella speranza di ritrovare la serenità. Gestisce un piccolo locale, frequentato dai rari viaggiatori di passaggio e dai pochi abitanti della zona. Ma neanche in questo isolamento riesce a trovare pace. Una sera, con la sua slitta e i suoi cani, si mette in viaggio verso il mondo che un tempo conosceva, nel tentativo di affrontare se stesso. È un viaggio nei sogni, nella memoria e nell’immaginazione, alla ricerca della sua vera natura.

Un figlio di nome Erasmus: trailer del film con Luca e Paolo

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Eagle Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di Un figlio di nome Erasmus, la nuova commedia tutta italiano con Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. La pellicola è la sua prima produzione cinematografica targata Eagle Pictures.

Il film è una divertente, emozionante e un po’ nostalgica on the road e nel cast ci sono anche Ricky Memphis e Daniele Liotti. In Un figlio di nome Erasmus Quattro amici quarantenni, a distanza di 20 anni dall’Erasmus fatto a Lisbona, si ritrovano in Portogallo per affrontare un viaggio inaspettato alla scoperta di un segreto che potrebbe completamente cambiare la vita a uno di loro. Alberto Ferrari (Tra due donne, La terza stella) dirige questo poker di protagonisti, affiancati da un astro nascente del cinema portoghese, Filipa Pinto (L’uomo che uccise Don Chisciotte) e un affascinante ritorno sul grande schermo, Carol Alt.

Un figlio di nome Erasmus: la trama

Quattro amici quarantenni − Pietro, Enrico, Ascanio e Jacopo − vengono chiamati a Lisbona per il funerale di Amalia, la donna che tutti e quattro hanno amato da ragazzi quando facevano l’Erasmus in Portogallo. Amalia ha lasciato un’inaspettata eredità: un figlio concepito con uno di loro. Ma chi è il padre? Aspettando i risultati del test del DNA, i quattro amici decidono di andare alla ricerca di questo misterioso figlio ventenne e intraprendono un rocambolesco ed emozionante viaggio attraverso il Portogallo insieme ad una ragazza che si offre di aiutarli.

Doctor Strange 2: 10 storyline che vorremmo vedere nel film

Doctor Strange in the Multiverse of Madness è uno dei prossimi film del MCU più attesi, dal momento che presenterà scenari e personaggi del tutto inediti, nonostante i dettagli sulla trama del film non siano ancora stati resi noti.

Sulla base dei rumor emersi online fino ad oggi, ecco 10 storyline che potrebbero andare a costituire la trama dell’attesissimo sequel con Benedict Cumberbatch atteso per maggio 2021.

Impedire a Mordo di uccidere gli Stregoni

Questa potrebbe essere una sotto-trama forse scontata, visto che già nel primo film abbiamo visto Doctor Strange e Mordo l’uno contro l’altro. Il sequel potrebbe mostrarci il personaggi interpretato da Chiwitel Ejiofor mentre escogita un piano per eliminare tutte le persone che praticano la magia. 

Al fine di rendere questa sotto-trama ancora più intima e personale, il seqeul potrebbe riportare Stephen e Mordo ai tempi in cui il primo si allenava per diventare uno stregone, andando così ancora più a fondo del loro conflitto, con Stephen in azione per cercare di mettere la parola fine all’agire maniacale di Mordo. 

Fuggire dalla dimensione dei sogni di Incubo

Incubo è sempre stato uno dei più grandi nemici di Stephen Strange. Un modo per introdurre il villain nella trama del sequel potrebbe essere il seguente: Doctor Strange si ritrova intrappolata nella dimensione dei sogni di Incubo e deve trovare un modo per fuggire servendosi del Multiverso. 

Una storyline del genere sarebbe indubbiamente legata a quella atmosfere horror che la Marvel ha già annunciato pervaderanno l’intero sequel: cosa può esserci di più spaventoso che vedere Stephen Strange affrontare i suoi peggiori incubi? 

Diventare il mentore di Scarlet Witch

Una delle cose che sappiamo per certo a proposito del sequel, è che Scarlet Witch apparirà nel film: due dei più potenti eroi dotati di poteri magici combatteranno dunque fianco a fianco. Certo, Scarlet Witch non è ancora così esperta nella sua arte, con un potenziale ancora tutto in divenire.

Ecco perché Stephen Strange potrebbe entrare in gioco come mentore di Wanda Maximoff e rivelarle i segreti della vera magia. Ciò potrebbe collegarsi anche al piano di Mordo di sradicare gli Stregoni, con Scarlet Witch che potrebbe tranquillamente finire nel suo mirino.

Creare una nuova Gemma dell’Infinito

Sarebbe davvero un buco di sceneggiatura imperdonabile se la Gemma del Tempo non venisse inclusa nella storia. Dopotutto, proprio l’Antico aveva stabilito che quella Gemma dovesse appartenere agli Stregoni per garantire la protezione dell’umanità. Proprio per questo motivo, nel sequel Stephen Strange dovrebbe realizzare una nuova Gemma del Tempo.

Scarlet Witch può essere coinvolta nel difficile compito, visto che è stata l’unica ad aver distrutto una delle Gemme: adesso, potrebbe essere in grado di fare proprio il contrario! Viaggiando nel Multiverso, Stephen Strange potrebbe trovare il modo esatto per mettere a punto una nuova Gemma dell’Infinito.

Incontrare una versione alternativa di Doctor Strange

Viaggiando nel Multiverso, è possibile Doctor Strange possa incontrare un’altra versione di se stesso, magari una versione alternativa. Sarebbe molto interessante se nel Multiverso della Pazzia, Stephen incontrasse una versione non troppo definita di sé, magari opposta e con la quale entrare in conflitto. Magari potrebbe essere proprio la versione di Strange del Multiverso a mettere in guardia quella del MCU sui piani di Mordo…

Viaggiare nel passato per scovare l’Antico

Per sconfiggere Mordo, Incubo o qualsiasi altro cattivo che apparirà nel sequel, Doctor Strange avrà necessariamente bisogno dell’aiuto dell’Antico. In Avengers: Endgame abbiamo visto Hulk viaggiare nel tempo e incontrarla, e qualcosa di molti simile potrebbe accadere anche a Stephen Strange.

Il Dottore potrebbe viaggiare indietro nel tempo per trovare l’Antico e servirsi della sua infinita conoscenza per sconfiggere i suoi nemici. O forse potrebbe essere l’Antico ad arrivare nel futuro grazie all’intervento di Strange… 

Salvare Scarlet Witch dal suo sogno

Dalle poche informazioni in nostro possesso sulla serie WandaVision, sappiamo che la serie sarà ambientata negli anni ’50 e che Scarlet Witch e Visione dovrebbero vivere insieme una vita familiare a dir poco idilliaca. E se fosse tutto un sogno? Se Wanda fosse intrappolata nella dimensione dei sogni di Incubo?

Ecco allora che Doctor Strange potrebbe entrare in scena per salvarla ed ecco in che modo il sequel e la serie tv potrebbe essere collegati, con Stephen e Wanda che cercano di fuggire dal Multiverso della Pazzia e torneare alla realtà.

Reclutare nuovi Vendicatori

Una delle più grandi speranze che i fan nutrono verso il sequel di Doctor Strange, è che Stephen possa guidare il nuovo team di Vendicatori. Il sequel potrebbe gettare le basi perché ciò accada realmente. Con la scissione degli Stregoni a causa della perdita della Gemma del Tempo e degli attacchi di Thanos, ora potrebbe essere il momento per Doctor Strange farsi avanti e guidare una nuova squadra di eroi. 

Proprio per questo, nel sequel potremmo vedere Doctor Strange viaggiare tra gli universi alla ricerca del team perfetto da assemblare. Sarebbe un ottimo modo per mostrare più Vendicatori possibili ed introdurre di nuovi.

Combattere contro Dormammu

La sequenza “Sono venuto a contrattare” è diventata una delle più celebri del MUC, e sicuramente nel sequel Doctor Strange dovrebbe tornare a fare visita a Dormammu, chiaramente senza la Gemma del Tempo. Sarebbe interessante vedere Strange che cerca di avere la meglio sul Distruttore dei Mondi senza la sua arma più preziosa.

È difficile immaginare che Dormammu mantenga fede alle sue parole una volta scoperto che la Gema del Tempo non esiste più; ecco perché il Signore della Dimensione Oscura potrebbe fare ritorno nel sequel, magari convocato da Mordo che cerca di coinvolgerlo nel suo grande piano per eliminare gli Stregoni.

Unificare gli altri santuari

Attualmente sono tre i santuari che conosciamo: New York, Hong Kong e Londra. Doctor Strange e Wong operano all’interno di quello situato a New York, mentre gli altri due li abbiamo visti soltanto di sfuggita. Un sequel potrebbe far capire a Stephen Strange che, proprio a causa dei piani di Mordo, è meglio se i santuari venissero unificati, con lo Stregone Supremo che diventerebbe il principale leader delle arti mistiche. Ciò potrebbe mettere fine ai disordini che si creano negli altri santuari e scongiurare una situazione alla Civil War all’interno del mondo degli Stregoni.

Fonte: ScreenRant

César 2020: tutte le nomination, domina L’Ufficiale e la Spia di Polanski

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Anche la Francia si mette in pari con la stagione dei premi dell’anno corrente e annuncia le nomination ai César 2020. La sorpresa è che il bellissimo film di Roman Polanski, L’Ufficiale e la Spia (J’accuse) ha conquistato 12 nomination, nonostante le polemiche e le nuove accuse che hanno reso ancora turbolenti gli ultimi mesi del regista.

Nella categoria Miglior film straniero, spicca anche una nomination, l’unica, per l’Italia, a Il Traditore di Marco Bellocchio, che era stato presentato proprio in terra francese a Cannes 2019, e che aveva riscosso un discreto successo.

Ecco la lista completa dei nominati ai César 2020

BEST FILM
La belle époque, Nicolas Bedos
Grace à Dieu, François Ozon
Hors Normes, Eric Toledano, Olivier Nakache
J’accuse (An Officer and a Spy), Roman Polanski
Les Misérables, Ladj Ly
Portrait de la Jeune Fille en Feu (Portrait of a Lady on Fire), Céline Sciamma
Roubaix, Une Lumiere, Arnaud Desplechin

BEST DIRECTOR
La belle époque, Nicolas Bedos
Grace à Dieu, François Ozon
Hors Normes, Eric Toledano, Olivier Nakache
J’accuse (An Officer and a Spy), Roman Polanski
Les Misérables, Ladj Ly
Portrait de la Jeune Fille en Feu (Portrait of a Lady on Fire), Céline Sciamma
Roubaix, Une Lumiere, Arnaud Desplechin

BEST ACTRESS
Anaîs Demoustier, Alice et Le Maire
Eva Green, Proxima
Adèle Haenel, Portrait de la Jeune Fille en Feu
Chiara Mastroianni, Chambre 212

Noémie Merlant, Portrait de la Jeune Fille en Feu
Doria Tillier, 
La Belle Époche
Karin Viard, Chanson Douce

BEST ACTOR
Daniel Auteuil, La Belle Époche
Damien Bonnard, Les Misérables
Vincent Cassel, Hors Normes
Jean Dujardin, J’accuse
Reda Kateb, Hors Normes
Melvil Poupaud, Grace à Dieu
Roschdy Zem, Roubaix, Une Lumiere

BEST FOREIGN FILM
Pain and Glory, Pedro Almodovar
Le Jeune Ahmed, Jean-Pierre and Luc Dardenne
Joker, Todd Phillips
Lola Vers La Mer, Laurent Micheli
Once Upon a Time … in Hollywood, Quentin Tarantino
Parasite, Bong Joon-Ho
The Traitor, Marco Bellocchio

BEST DOCUMENTARY
68, Mon Pere et Les Clous,  Samuel Bigiaoui
La Cordillère des Songes, Patricio Guzman
Lourdes, Thierry Demaizière, Alain Teurlai
M, Yolande Zauberman
Wonder Boy Olivier RousteingNé Sous X, Anissa Bonnefont

BEST ORIGINAL SCREENPLAY
La Belle Époche, Nicolas Bedos
Grace à Dieu, François Ozon
Hors Normes, Eric Toledano, Olivier Nakache
Les Misérables, Ladj Ly, Giordano Gederlini, Alexis Manenti
Portrait de la Jeune Fille en Feu (Portrait of a Lady on Fire), Céline Sciamma

BEST FIRST FILM
Atlantique (Atlantics), Mati Diop
Nom de la Terre, Edouard Bergeon
Le Chant du Loup, Antonin Baudry
Les Misérables, Ladj Ly
Papicha, Mounia Meddour

BEST ORIGINAL SCREENPLAY

La belle époque, Nicolas Bedos
Grace à Dieu, François Ozon
Hors Normes, Eric Toledano, Olivier Nakache
Les Misérables, Ladj Ly, Giordano Gederlini, Alexis Manenti
Portrait de la Jeune Fille en Feu (Portrait of a Lady on Fire), Céline Sciamma

BEST ADAPTED SCREENPLAY
Costa-Gavras, Adults in the Room
Roman Polanski, Robert Harris, J’accuse
Jérémy Clapin, Guillaume Laurant, J’ai Perdu Mon Corps
Arnaud Desplechin, Léa Mysius, Roubaix, Une Lumière
Dominik Moll, Gilles Marchand, Seules les Bêtes

BEST SUPPORTING ACTRESS
Fanny Ardant, La Belle Époque
Josiane Balasko, Grace à Dieu
Laure Calamy, Seules les Bêtes

Sara Forestier, Roubaix, Une Lumière
Hélène Vincent, Hors Normes

BEST SUPPORTING ACTOR
Swann Arlaud, Grace à Dieu
Grégory Gadebois, J’accuse
Louis Garrel, J’accuse
Benjamin Lavernhe, Mon Inconnue
Denis Ménochet, Grace à Dieu

BEST FEMALE NEWCOMER
Luàna Bajrami, Portrait de la Jeune Fille en Feu
Céleste Brunnquell, Les Éblouis
Lyna Khoudri, Papicha
Nina Meurisse, Camille
Mama Sané, Atlantique

BEST MALE NEWCOMER
Anthony Bajon, Au Nom de la Terre
Benjamin Lesieur, Hors Normes
Alexis Manenti, Les Misérables
Liam Pierron, La Vie Scolaire
Djebril Zonga, Les Misérables

BEST ANIMATED FEATURE
La Fameuse Invasion des Ours en Sicile, Lorenzo Mattotti
Les Hirondelles de Kaboul, Zabou Breitman
J’ai Perdu Mon Corps (I Lost My Body), Jérémy Clapin

BEST EDITING
ANNY DANCHÉ, FLORENT VASSAULT – LA BELLE ÉPOQUE
LAURE GARDETTE – GRÂCE À DIEU
DORIAN RIGAL-ANSOUS – HORS NORMES
HERVÉ DE LUZE – J’ACCUSE
FLORA VOLPELIÈRE – LES MISÉRABLES

BEST CINEMATOGRAPHY
NICOLAS BOLDUC – LA BELLE ÉPOQUE
PAWEL EDELMAN – J’ACCUSE
JULIEN POUPARD – LES MISÉRABLES
CLAIRE MATHON – PORTRAIT DE LA JEUNE FILLE EN FEU
IRINA LUBTCHANSKY – ROUBAIX, UNE LUMIÈRE

BEST COSTUMES
EMMANUELLE YOUCHNOVSKI – LA BELLE ÉPOQUE
THIERRY DELETTRE – EDMOND
PASCALINE CHAVANNE – J’ACCUSE
ALEXANDRA CHARLES – JEANNE
DOROTHÉE GUIRAUD – PORTRAIT DE LA JEUNE FILLE EN FEU

BEST PRODUCTION DESIGN
STÉPHANE ROZENBAUM – LA BELLE ÉPOQUE
BENOÎT BAROUH – LE CHANT DU LOUP
FRANCK SCHWARZ – EDMOND
JEAN RABASSE – J’ACCUSE
THOMAS GRÉZAUD – PORTRAIT DE LA JEUNE FILLE EN FEU

BEST ORIGINAL SCORE
FATIMA AL QADIRI – ATLANTIQUE
ALEXANDRE DESPLAT – J’ACCUSE
DAN LÉVY – J’AI PERDU MON CORPS
MARCO CASANOVA, KIM CHAPIRON – LES MISÉRABLES
GRÉGOIRE HETZEL – ROUBAIX, UNE LUMIÈRE

BEST SOUND
RÉMI DARU, SÉVERIN FAVRIAU, JEAN-PAUL HURIER – LA BELLE ÉPOQUE
NICOLAS CANTIN, THOMAS DESJONQUÈRES, RAPHAËL MOUTERDE, OLIVIER GOINARD, RANDY THOM – LE CHANT DU LOUP
LUCIEN BALIBAR, AYMERIC DEVOLDÈRE, CYRIL HOLTZ, NIELS BARLETTA – J’ACCUSE
ARNAUD LAVALEIX, JÉRÔME GONTHIER, MARCO CASANOVA – LES MISÉRABLES
JULIEN SICART, VALÉRIE DE LOOF, DANIEL SOBRINO – PORTRAIT DE LA JEUNE FILLE EN FEU

CDG Awards 2020: vincono Jojo Rabbit e Cena con Delitto

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Anche la gilda dei costumisti ha assegnato i proprio premi d’eccellenza durante questa stagione dei premi che potrebbe riservare, nel suo finale, delle sorprese. In particolare, i CDG Awards 2020 sono stati assegnati a Jojo Rabbit, nella categoria miglior film in costume, e a Cena con Delitto, per quella invece dedicata ai film contemporanei.

Per quanto riguarda la categoria riservata al genere, i gloriosi costumi di Malefica: Signora del male hanno conquistato la gilda che infatti li ha premiati. Ecco di seguito tutti i vincitori:

Excellence in Contemporary Film
“Knives Out” – Jenny Eagan

Excellence in Period Film
“Jojo Rabbit” – Mayes C. Rubeo

Excellence in Sci-Fi / Fantasy Film
“Maleficent: Mistress of Evil” – Ellen Mirojnick

Excellence in Contemporary Television
“Schitt’s Creek” – The Dress – Debra Hanson

Excellence in Period Television
The Marvelous Mrs. Maisel” – It’s Comedy or Cabbage – Donna Zakowska

Excellence in Sci-Fi / Fantasy Television
Game of Thrones”  -The Iron Throne – Michele Clapton

Excellence in Variety, Reality-Competition, Live Television
“The Masked Singer” Season Finale: And the Winner Takes It All and Takes It Off – Marina Toybina

Excellence in Short Form Design
United Airlines: “Star Wars Wing Walker”, commercial – Christopher Lawrence

I nominati per la categoria dei costumi agli Oscar 2020 sono The Irishman – Sandy Powell, Christopher Peterson, Jojo Rabbit – Mayes C. Rubeo, Joker – Mark Bridges, Piccole Donne -Jacqueline Durran e C’era una volta a Hollywood – Arianne Phillips. Non sappiamo se il film di Taika Waititi, unico vincitore dei CDG Awards 2020 presente nella cinquina, possa replicare il successo.

Fonte