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Michael Fassbender conferma le riprese di Assassin’s Creed nel 2014

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Arrivano aggiornamenti sull’atteso adattamento cinematografico di uno dei titoli di maggior successo del mondo dei videogame, Assassin’s Creeddi cui come sappiamo è in fase di sviluppo un adattamento. Oggi da Comingsoon.net arriva un video in cui Michael Fassbender risponde a delle brevi domande riguardo ai suoi impegni futuri, e tra questi ovviamente c’è l’atteso film su Assassin’s Creed in cui lavorerà anche in veste di produttore. Alla domanda sul film l’attore ha risposto:  è un progetto vivissimo e l’anno prossimo cominceremo le riprese».

Ecco il video:

Come sappiamo il film sarà prodotto da Ubisoft Entertainment, DMC Film(di Michael Fassbender) e New Regency Pictures. I produttori saranno Michael Fassbender, Frank Marshall e Conor McCaughan. Mentre la pellicola si baserà su una sceneggiatura scritta da Scott FrankMichael Lesslie. La pellicola uscirà nel periodo tra il 22 maggio al 19 giugno 2015.

Vi ricordiamo che Michael Fassbender sarà presto al cinema con il film  X-Men: giorni di un futuro passato dove sono confermatissimi Hugh Jackman, Ian McKellen,  Halle BerryMichael FassbenderNicholas Hoult, Peter Dinklage e Patrick Stewart. Il film è ispirato ai fumetti di Chris Claremont e John Byrne dal titolo: ”Uncanny X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra scheda: X-Men: giorni di un futuro passato. Tutte le news sul film invece sono nel nostro speciale: X-Men.

La trama di X-Men giorni di un futuro passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.

Michael Fassbender aggiorna su Prometheus 2

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Michael Fassbender aggiorna su Prometheus 2

Arrivano nuovi aggiornamenti su Prometheus 2, sequel della pellicola di Ridley Scott uscita nel 2012. A parlare del nuovo film è proprio uno dei protagonisti, Michael Fassbender, che durante un’intervista con Collider per la promozione di X-Men Giorni di un futuro passato ha confermato che sarà presente nel seguito. E non solo…

Nel corso dell’intervista, l’attore protagonista del recente 12 anni schiavo ha espresso tutta la sua ammirazione nei confronti di Ridley Scott, dichiarando che non vede l’ora di tornare a lavorare con lui. Alla domanda: “Farai allora un sequel?”, Fassbender ha risposto: “Si, ma non so ancora quando inizieremo a girare”.

Prometheus 2 verrà rilasciato al cinema il 4 Marzo 2016. Inoltre, è stato anche confermato che Michael Green, uno degli autori di Lanterna Verde, si occuperà della sceneggiatura del sequel. La produzione del film dovrebbe cominciare il prossimo autunno

Fonte

 

Michael Fassbender a sorpresa al Lido

La caccia all’uomo si scatena! Michael Fassbender si è misteriosamente materializzato al Lido di Venezia per la 69esima edizione del Festival del cinema. La realtà è che Michael è arrivato

Michael Fassbende e Alicia Vikander tornano a recitare insieme per il thriller “Hope”

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Gli attori Michael Fassbender e Alicia Vikander, marito e moglie nella vita reale, torneranno a condividere il set recitando insieme in un nuovo film. Secondo alcune fonti, i due attori acclamati dalla critica reciteranno infatti in Hope, un thriller di prossima uscita del regista Na Hong-Jin, che in precedenza aveva diretto The Wailing nel 2016. Proprio nel 2016 i due attori avevano recitato insieme per la prima volta, per il film La luce sugli oceani, un dramma diretto da Derek Cianfrance.

I dettagli specifici su questo progetto rimangono attualmente segreti. Tuttavia, secondo quanto riferito, il film seguirà gli abitanti di Hopo Port, una remota città portuale, dove si combatte per sopravvivere a seguito di una misteriosa scoperta che è diversa da qualsiasi cosa mai sperimentata prima. Il film sarà girato prevalentemente in coreano, con Fassbender e Vikander che forniranno però le loro battute in inglese. Anche sui ruoli che interpreteranno i due attori rimane per ora alto il mistero. È probabile che ulteriori informazioni vengano rivelate man mano che il film si avvicini alla sua effettiva produzione.

Michael Fassbender e Alicia Vikander hanno, come già detto, collaborato sul grande schermo nel film La luce sugli oceani, nel 2016, sul set del quale si sono conosciuti e innamorati. Con i due attori che si riuniscono ora per un nuovo progetto per il grande schermo, sostenuti da una premessa misteriosa ma intrigante e da un regista affermato al timone, Hope sembra dunque avere tutte le carte in regola per rivelarsi un progetto entusiasmante per il pubblico, da tenere d’occhio in futuro.

Fonte: Collider

Michael Emerson: da Lost a Woody

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Michael Emerson: da Lost a Woody

Giunto alla notorietà nel ruolo di Ben Linus in Lost, e visto recentemente in Person of Interest, Michael Emerson avrà ora modo

Michael Emerson: 10 cose che non sai sull’attore

Michael Emerson: 10 cose che non sai sull’attore

Noto per i suoi ruoli da villain, l’attore Michael Emerson si è negli anni costruito la fama di attore in grado di dar vita agli aspetti più controversi dei suoi personaggi, nascondendo dietro una faccia da uomo comune il pericolo più inaspettato. Grazie ai suoi numerosi ruoli televisivi, Emerson è entrato nell’immaginario degli spettatori, affermandosi come personalità singolare ed eclettica.

Ecco 10 cose che non sai di Michael Emerson.

Michael Emerson carriera

1 I film. Il debutto cinematografico dell’attore risale al 1992, con il film Trappola in alto mare. Successivamente prende parte a Scherzi del cuore (1998), Gli imbroglioni (1998),  Unfaithful – L’amore infedele (2002), Saw – L’enigmista (2004), Straigh-Jacket (2004), The Legend of Zorro (2005), Ready? OK! (2008).

2 Le serie TV. Particolarmente ricca è la carriera televisiva dell’attore, che negli anni ha partecipato alle serie The Practice – Professione avvocati (2000-2001), X-Files (2002), Senza traccia (2003), e Law & Order: Criminal Intent (2004). Dal 2006 al 2010 ha ricoperto il ruolo di Benjamin Linus nella serie Lost. Ha in seguito interpretato il miliardario Harold Finch nella serie Person of Interest (2011-2016), e prende poi parte a Arrow (2017-2018), e Il nome della rosa (2019), dove recita tra gli altri accanto all’attore Stefano Fresi.

3 Il doppiaggio. L’attore è noto anche come doppiatore di serie e film animati. Tra questi si annoverano G.I. Joe: Renegades (2011), Generator Rex (2011), Batman: The Dark Knight Returns, Parte 1 e 2 (2012-2013).

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Michael Emerson vita privata

4 È sposato. Emerson ha sposato l’attrice Carrie Preston nel 1998. I due si sono conosciuti recitando nello spettacolo teatrale Amleto. I due hanno poi recitato nuovamente insieme nel film Straigh-Jacket e in Ready? OK!. La Preston appare inoltre in alcuni episodi di Person of Interest, e in un flashback della serie Lost, dove interpreta proprio la madre del personaggio di Emerson.

Michael Emerson Joker

5 È stata un’esperienza intimorente. L’attore ha indicato il Joker come il personaggio più difficile della sua carriera. Benché Emerson vi presta soltanto la voce, ha dichiarato di aver sentito tutto il peso della responsabilità di dar vita ad un personaggio così iconico e con così illustri predecessori ad averlo interpretato. L’attore ha temuto fino all’ultimo di non potercela fare, ma alla fine è riuscito a fornire la sua versione del personaggio.

Michael Emerson Lost

6 Non ha sostenuto alcun provino. I produttori della serie erano alla ricerca di un volto ambiguo che potesse dar vita al villain Benjamin Linus, e pensarono subito ad Emerson. Questi ricevette così la proposta senza dover sostenere alcun provino, e pensando che si sarebbe trattato di un ruolo per pochi episodi. L’attore rimase invece coinvolto nella serie per i successivi quattro anni.

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7 È rimasto impressionato dalle azioni del suo personaggio. Benché l’attore ha dichiarato di aver avvertito da subito un collegamento istintivo con il personaggio, ha rivelato di essersi sentito scioccato per alcune cose che questi compieva secondo il copione. L’attore pensava al personaggio come un uomo pieno di impulsi buoni e cattivi, e nel momento in cui doveva compiere delle azioni atroci si rendeva conto che non tutti giudicano Linus nello stesso modo comprensivo con cui lo giudica lui.

Michael Emerson Evil

8 Sarà tra i protagonisti della serie. Prossimamente l’attore reciterà nella serie Evil, la cui storia segue una psicologa clinica costretta ad unire le forze con un prete cattolico per investigare su alcuni presunti miracoli e possessioni demoniache. Emerson avrà la parte di Townsend, un uomo apparentemente gentile che nasconde una personalità ben diversa, potendo infatti rivelarsi una presenza malvagia e manipolatrice.

Michael Emerson premi e nomination

9 Ha vinto due Emmy Awards. L’attore è stato nominato per ben 5 volte agli Emmy Awards. La prima candidatura risale al 2001, come miglior guest star nella serie The Practice, e in quell’occasione l’attore riporta anche la sua prima vittoria. Successivamente viene nominato come miglior attore non protagonista per la serie Lost nel 2007, 2008, 2009 e nel 2010, vincendo il premio nel 2009.

Michael Emerson età e altezza

10 Michael Emerson è nato a Cedar Rapids, nell’Iowa, Stati Uniti, il 7 settembre 1954. L’attore è alto rispettivamente 174 centimetri.  

Fonte: IMDb

Michael Douglas: 10 cose che non sai sull’attore

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Michael Douglas: 10 cose che non sai sull’attore

Michael Douglas è una leggenda del cinema vivente, seconda solo a suo padre Kirk. L’attore, sebbene sia figlio d’arte, è riuscito ad imporsi nel mondo della recitazione per il suo talento e non per la nomea. La sua carriera è inizia negli anni ’70 e dura ancora adesso, è sposato con una delle donne più affascinanti del pianeta e mezzo mondo si trova letteralmente ai suoi piedi ogni volta che lo vede recitare.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Michael Douglas.

Michael Douglas: i suoi film

 

1. Michael Douglas: i film e la carriera. La carriera di Michael Douglas inizia a poco più di vent’anni, quando partecipa ai film Combattenti della notte (1966, anche se non accreditato) e Hail, Hero! (1969). In seguito, continua a lavorare nel cinema, facendosi conoscere in film come Coma profondo (1978), Amarti a New York (1980), All’inseguimento della pietra verde (1984), Il gioiello del Nilo (1985) e Chorus Line (1985). Lavora, poi, in Attrazione fatale (1987), Wall Street (1987), La guerra dei Roses (1989), Basic Instinct (1992), Un giorno di ordinaria follia (1993), Il presidente – Una storia d’amore (1995), Spiriti nelle tenebre (1996), The Game (1997) e Delitto perfetto (1998). Douglas inizia gli anni Duemila con Traffic (2000), Tu, io e Dupree (2006), Un alibi perfetto (2009), Solitary Man (2009) e Wall Street – Il denaro non dorme mai (2010), per poi realizzare, negli ultimi anni, Last Vegas (2013), Mai così vicini (2014), Ant-Man (2015), Codice Unlocked (2017) e Ant-Man and the Wasp (2018).

2. Ha lavorato per la televisione ed è anche un produttore. Nel corso della sua carriera, Michael Douglas ha in diverse occasioni recitato anche per la televisione, prendendo parte a serie come Le strade di San Francisco (1971-1976), Will & Grace (2002) e, più recentemente, Il metodo Kominsky (2018-2021). Ha inoltre recitato nel film TV Dietro i candelabri (2013), accanto a Matt Damon. Oltre a recitare, Douglas si è occupato anche della produzione di film come Qualcuno volò sul nido del cuculo, All’inseguimento della pietra verde, Il gioiello del Nilo, Spiriti nelle tenebre, Face/Off – Due facce di un assassino (1997), L’uomo della pioggia (1997), Wall Street – Il denaro non dorme mai (2010) e delle serie Il metodo Kominsky (2018) e Ratched (2019).

Michael Douglas malattia

Michael Douglas: la moglie e i figli

3. È sposato da quasi vent’anni. Michael Douglas si è sposato nel 2001 con Catherine Zeta-Jones, conoscendosi tre anni prima per puro caso. I due, infatti, si trovavano entrambi al festival di Deauville a presentare lei La maschera di Zorro e lui Il delitto perfetto. Dopo tre mesi di conoscenza di erano già fidanzati, anche se lei all’inizio era restia dal cadere ai piedi di lui, per poi sposarsi dopo il divorzio dalla prima moglie dell’attore. Dalla loro unione sono nati i figli Dylan nel 2000 e Carys nel 2003.

4. Si era già sposato in passato. Dopo aver frequentato l’attrice Brenda Vaccaro nei primi anni ’70, nel 1977 Douglas si è sposato con la produttrice Diandra Luker. Dal loro matrimonio è nato, nel dicembre del 1978, il figlio Cameron. Nonostante i due siano stati insieme per quasi 20 anni, hanno deciso di separarsi nel 1995, soprattutto a causa dei frequenti tradimenti da parte di lui.

Michael Douglas in Ant-Man

 

5. È rimasto confuso dalla sceneggiatura del sequel. Michael Douglas ha rivelato di essere rimasto un po’ confuso dalla trama di Ant-Man and the Wasp, ammettento che “Non ho mai letto un fumetto in vita mia. Ma sono molto grato di essere stato accolto in questa famiglia. Ho fatto un po’ di compiti per Ant-Man. solo che ho fatto un po’ di casino perché, quando abbiamo iniziato, nessuno mi ha detto che sarei dovuto andare a vedere Captain America… quindi, quando ho letto la sceneggiatura, non avevo idea di cosa stesse accadendo”.

6. È contento di far parte del mondo Marvel. Qualche anno fa, dopo aver realizzato il primo Ant-Man, Douglas ha rivelato “Una delle gioie di far parte della famiglia Marvel è che loro trovano il modo di transizione per far scivolare un personaggio da un film all’altro […] Questa famiglia è straordinaria. Hanno fatto 18 film e ognuno di questi è stato un successo, il che è un risultato straordinario. Non credo che nessun altro studio abbia raggiunto questi successi”.

7. Per lui è un modo per conquistare un altro tipo di pubblico. Poter partecipare ad un film Marvel è stata una grande esperienza per Michael Douglas ed anche un’opportunità per poter arrivare a toccare un tipo di pubblico differente dal suo solito: “Dal mio punto di vista mi permetterà di arrivare ad un altro genere di pubblico, persone con cui non ho familiarità. Partecipare ad un film dal budget così alto è stato divertente dopo essermi dedicato così tanto a pellicole indie. Essere in un film che ha un’audience così vasta sarà come un’onda che mi travolgerà. Sono pronto dopo aver lottato tanto per film in cui credevo che però sono rimasti fuori da questo percorso”.

Michael Douglas Ant-Man

Michael Douglas: la sua malattia

8. Ha avuto un cancro alla gola. Nell’agosto del 2010, Michael Douglas rivelò al mondo di soffrire di un cancro alla gola, cominciando ad effettuare delle terapie chemioterapiche quasi da subito. Già l’anno dopo era stato dichiarato in via di guarigione completa, soggetto comunque a frequenti controlli per il pericolo di ricadute. A causa della malattia e delle cure, l’attore ha perso più di 15 chili.

9. Ha ammesso di aver avuto il cancro dal troppo sesso orale. Quando Michael Douglas rivelò di avere un cancro alla gola (che poi, in realtà, pare fosse alla lingua) dichiarò di esserne vittima a causa del troppo sesso orale. Questa stessa dichiarazione è stata in seguito smentita categoricamente dall’attore, ma sembra che, in realtà, questo tipo di malattia possa avere delle correlazioni con il troppo piacere.

Michael Douglas: età e altezza dell’attore

10. Michael Douglas è nato il 25 settembre del 1944 nel New Brunswick, New Jersey. L’attore è alto complessivamente è di 178 centimetri.

Fonti: IMDb, Biography

Michael Douglas sulla Marvel: “Farò tutto quello che mi chiedono”

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Dopo una carriera di tutto rispetto, una posizione di primo piano nella storia del cinema,un Oscar e tantissimi film all’attivo, Michael Douglas sembra aver trovato ancora una volta un’enorme stimolo nel suo lavoro di attore che porta avanti con professionalità e grandi soddisfazioni. Il celebre interprete di Gordon Gekko, prossimamente sui nostri schermi nei panni di Hank Pym in Ant-Man, ha dichiarato di essere pronto a fare il grande salto e di unirsi agli Avengers, se è lì che la Marvel vuole portarlo.

“Andrò ovunque. Andrò ovunque loro mi dicano di andare. Mi piace questa famiglia Marvel; amo questo gruppo. Sarò onesto, stanno raccogliendo record su record in maniera implacabile, sono 12 di fila adesso, giusto? Chi lo ha mai fatto prima?”.

E non sono meno lusinghiere le parole che l’attore ha da dire per il progetto che lo ha visto trai protagonisti: “Penso sia tutto incredbile. Quando hai una pausa dal lavoro con la prima unità, cioè quella con gli attori, passi a lavorare con la seconda, dove ci sono gli stunt, e poi cn la terza unità con gli effetti speciali e ancora la quarta che realizza i punti di vista da formica, con le macro e tutto il resto, e poi loro mettono tutto insieme”.

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Ant-ManIn uscita nelle sale cinematografiche statunitensi il 17 luglio 2015, il film sarà diretto da Peyton Reed (Ragazze nel pallone, Ti odio, ti lascio, ti…) e vede nel cast Paul Rudd come Scott Lang alias Ant-Man, Evangeline Lilly come Hope Van Dyne, Corey Stoll come Darren Cross aka Calabrone, Bobby Cannavale come Paxton,Michael Peña come Luis, Judy Greer come Maggie, Tip “Ti “Harris come Dave, David Dastmalchian come Kurt, Wood Harris come Gale, Jordi Molla come Castillo e Michael Douglas come Hank Pym.

Vulture

Michael Douglas sarebbe voluto morire in Ant-Man and The Wasp: Quantumania

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Quando i Marvel Studios hanno finalmente lanciato il franchise di Ant-Man nel 2015, l’eroe principale del franchise era Scott Lang. Anche se in una certa misura ciò era in linea con i fumetti, con il vero eroe, Hank Pym (Michael Douglas), ritiratosi dopo aver ricoperto il ruolo durante la Guerra Fredda era un concetto totalmente nuovo. Mentre Ant-Man di Paul Rudd si è guadagnato una legione di fan, c’erano quelli comprensibilmente scontenti che un Vendicatore fondatore fosse stato relegato a un personaggio secondario in quello che avrebbe dovuto essere il suo franchise.

Gran parte del motivo del cambiamento è stato che i Marvel Studios hanno trascorso anni aspettando che Edgar Wright dirigesse Ant-Man, solo per imbattersi in “differenze creative” quando è arrivato il momento di dare il via alla produzione. In quella versione del film, Hank sarebbe diventato il malvagio Black Ant. Invece, nel progetto realizzato poi, è stato trasformato in una sorta di mentore per Scott nel corso degli anni e alla fine si è riunito con Janet Van Dyne quando è stata liberata dal Regno Quantico.

Hank non ha aggiunto molto a Ant-Man and the Wasp: Quantumania, e l’attore che lo interpreta, Michael Douglas, ha ora confermato di non voler più interpretare il suo Hank Pym. “Questa in realtà era la mia richiesta per il terzo”, ha detto il 79enne. “Ho detto che mi sarebbe piaciuto avere una [morte] seria, con tutti questi fantastici effetti speciali. Ci deve essere un modo fantastico in cui posso rimpicciolirmi fino alle dimensioni di una formica ed esplodere, qualunque cosa sia. Voglio usare tutti questi effetti.” “Ma quello era il mio desiderio nell’ultimo film”, ha aggiunto. “Ora, non credo che mi presenterò.”

Stando a quanto dichiarato, sembra proprio che Michael Douglas non riprenderà il ruolo se richiesto, anche se supponiamo che ci sia una possibilità che i Marvel Studios possano convincerlo a tornare e (finalmente) morire nei panni di Hank in uno dei prossimi film dei Vendicatori (se l’offerta dovesse essere quella giusta).

Non è la prima volta che Douglas allude al fatto di essere scontento che il suo personaggio sia rimasto in vita, poiché in precedenza aveva detto che sarebbe tornato per un quarto film di Ant-Man “affinché [lui] potesse morire”.

Michael Douglas parla di Ant-Man

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Poche ore fa l’annuncio che Michael Douglas interpreterà Hank Pym in Ant-Man. Adesso, arrivano le prime dichiarazioni ufficiali dell’attore in merito. Intervistato da Reuters, Douglas, che proprio domenica sera ha ritirato il Golden Globe come Migliore Attore in un Film Tv per Dietro i candelabri, ha dichiarato:

Volevo prendere parte ad un film della Marvel da moltissimo tempo. La sceneggiatura è veramente divertente, e il regista è incredibile. Sono convinto che mio figlio Dylan, che ha 13 anni, amerà questo film. Finalmente farò un film che potrà vedere“.

Inoltre, ha aggiunto:

Molto spesso il pubblico, o anche la critica, non ti vede in determinati ruoli, come è successo con Liberace. Ma devi comunque colpirli con qualcosa che nel bene o nel male li sconvolga. E, ovviamente, diverti“.

Leggi anche: Ant-Man: Michael Douglas sarà Hank Pym

Come molti di voi sapranno il film sarà diretto da Edgar Wrigth e si baserà su una sceneggiatura scritta da Wright stesso insieme a Joe Cornish.

Il presidente  dei Marvel Studios ha così commentato la notizia: “Con la ricca storia di Hank Pym nell’universo Marvel, sapevamo che avevamo bisogno di un attore capace di portare peso e carisma ad un ruolo che il personaggio merita,” “Ci siamo sentiti incredibilmente sollevato quando Michael Douglas ha accettato di entrare nel parte con il fascino e la forza d’animo che lo contraddistingue, e non poteva essere più entusiasti di vedere cosa farà a portare in vita Hank Pym”.

Leggi anche: Ant-Man: Robert Kirkman conferma Scott Lang

Leggi anche: Edgar Wright fa i compiti per Ant-Man

Fonte: Reuters

Michael Douglas ha ragione, Hank Pym sarebbe dovuto morire in Ant-Man and the Wasp: Quantumania

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Ant-Man and the Wasp: Quantumania avrebbe dovuto dare il via alla saga del multiverso dei Marvel Studios con il botto, ma si è invece rivelato un piagnisteo generale. Non solo è stato accolto da recensioni tiepide, ma ha anche registrato un’enorme sottoperformance al botteghino, senza considerare i problemi legali di Jonathan Majors, il cui villain Kang il Conquistatore doveva essere il volto della Saga del Multiverso. La più grande occasione mancata di Quantumania è stata però quella di non dare a Hank Pym (Michael Douglas) una morte epica, anche se lo stesso attore aveva proposto il finale perfetto per il personaggio di Pym.

Durante un’apparizione a The View per promuovere la sua serie Benjamin Franklin su Apple TV+, Michael Douglas ha spiegato come ha progettato la sua morte in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. “La morte di Pym è stata la mia richiesta per il terzo film. Ho detto che mi sarebbe piaciuto avere una morte seria, con tutti questi grandi effetti speciali. Ci deve essere un modo fantastico per rimpicciolirmi fino a diventare una formica ed esplodere, qualunque cosa sia. Voglio usare tutti questi effetti“, ha detto. Non solo sarebbe stato epico, ma avrebbe anche chiuso il cerchio del viaggio di Pym.

La morte di Hank Pym avrebbe dato a “Quantumania” il peso emotivo di cui aveva bisogno

Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Se Hank Pym avesse incontrato la sua fine in Quantumania, avrebbe conferito al film un’importante rilevanza. Kang viene mostrato come un tiranno spietato che sradica chiunque cerchi di opporsi a lui; inoltre, il film è diviso tra i Pym e Scott Lang (Paul Rudd) che cercano di riunirsi ai loro cari. L’eliminazione del più anziano dei Pym non solo sarebbe stata emotivamente devastante per la figlia Hope (Evangeline Lilly) e la moglie Janet (Michelle Pfieffer), ma avrebbe potuto sottolineare quanto Kang il Conquistatore sia una minaccia. Se qualcuno fosse stato disposto a sacrificare la propria vita per fermarlo e non avesse funzionato, sarebbe stato un vero e proprio shock per il pubblico, dato che Pym è stato una parte importante di tutti e tre i film di Ant-Man.

La morte di Pym avrebbe potuto essere un catalizzatore per Scott e Cassie come supereroi

Ant-Man and the Wasp: Quantumania

La morte di Hank Pym avrebbe anche chiuso il cerchio del viaggio del personaggio, soprattutto per quanto riguarda la sua storia familiare. Il primo Ant-Man rivelava che Hank si era ritirato dall’attività supereroistica dopo l’apparente morte di Janet in una missione per disattivare una testata nucleare. Questo ha causato una ferita tra lui e Hope per anni, che ha portato Pym a insegnare a Lang come usare la tuta di Ant-Man. Janet e Pym si sono poi riuniti in Ant-Man and the Wasp, che ha posto fine alla storia di Pym. Fargli sacrificare la propria vita avrebbe riportato le cose al punto in cui si trovava nel primo film, mostrando al contempo quanto amasse davvero la sua famiglia.

La morte di Pym avrebbe permesso a Scott Lang di entrare in scena come Ant-Man. Scott e Pym avevano in comune molto più che la semplice tuta di Ant-Man: entrambi amavano le loro figlie e avrebbero fatto di tutto per ricongiungersi a loro, e alla fine ci sono riusciti. Anche Cassie (Kathryn Newton), figlia di Scott, ha seguito le orme del padre in Quantumania, diventando Stature. Anche se la morte di Pym sarebbe stata tragica, avrebbe permesso alla famiglia Lang di continuare a seguirne le orme. Detto questo, il MCU è lo studio più interconnesso del mondo, quindi, anche se Hank non si è ritrovato nel grande regno quantico del cielo di Quantumania, non mancano altre proprietà in cui potrebbe fare una fine struggente ed eroica.

Michael Douglas dice che i coordinatori dell’intimità si sentono come dei dirigenti che “tolgono il controllo ai registi”

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Michael Douglas ha recitato in alcuni dei più iconici thriller erotici mai realizzati, da “Basic Instinct” ad “Attrazione fatale“, quindi sa bene come realizzare una memorabile scena di sesso in un film. In una nuova intervista al The Telegraph, l’attore ha espresso la sua sincera opinione sul fatto che i coordinatori dell’intimità siano diventati la nuova normalità a Hollywood quando si tratta di filmare momenti intimi sul set.

Ho superato l’età in cui devo preoccuparmi di questo. Ma è interessante con tutti i coordinatori dell’intimità“, ha detto Michael Douglas quando l’argomento delle scene di sesso è stato sollevato durante l’intervista. “Sembra che i dirigenti tolgano il controllo ai registi – ma ci sono stati dei terribili passi falsi e delle molestie“.

Le scene di sesso sono come quelle di lotta, è tutto coreografato“, ha continuato Douglas. “Nella mia esperienza, come uomo ti assumi la responsabilità di assicurarti che la donna sia a suo agio, ne parli. Dici: ‘Ok, ti tocco qui se va bene‘. È molto lento, ma sembra che stia avvenendo in modo organico, il che si spera sia l’aspetto di una buona recitazione“.

Michael Douglas è consapevole che le molestie possono essere un problema reale sui set cinematografici e televisivi quando si tratta di compiere atti intimi, ma ha notato un cambiamento generale di umore nel comportamento degli attori.

Sono sicuro che ci sono state persone che hanno oltrepassato i loro limiti, ma prima sembrava che ce ne occupassimo noi stessi“, ha osservato Michael Douglas s. “Si facevano una reputazione e ci pensavano loro… Ma ho parlato con le signore, [perché] ho fatto alcuni di quei film sessuali – film sessuali – e ora scherziamo su questo, su come sarebbe stato avere un coordinatore dell’intimità che lavorasse con noi…“.

Il ruolo più recente di Michael Douglas è quello di Ben Franklin nella serie limitata “Franklin“, ora in streaming su Apple TV+. Il dramma, creato da Kirk Ellis e Howard Korder, è basato sul libro del 2005 di Stacy Schiff “A Great Improvisation: Franklin, France, and the Birth of America”. Douglas recita con Noah Jupe, Daniel Mays, Ludivine Sagnier e altri.

Lo spettacolo mi ha ricordato quanto sia fragile la democrazia“, ha detto Douglas alla prima dello show il mese scorso. “E credo che Ben [Franklin] sarebbe molto, molto deluso dalla distorsione di una repubblica o di una democrazia che gli Stati Uniti sono diventati. Spero che le prossime elezioni siano un’esperienza catartica per gli Stati Uniti e che si volti pagina verso un nuovo capitolo“.

Michael Douglas arriva al Festival Di Cannes, tutte le foto!

Michael Douglas arriva al Festival Di Cannes, tutte le foto!

E’ Michael Douglas, la prima grande star di Hollywood che arriva al Festival di Cannes per ritirare il premio alla carriera, la Palma d’oro onoraria durante il 76° Festival del cinema di Cannes.  Michael Douglas riceverà la Palma d’oro al 76° Festival di Cannes, che renderà omaggio alla sua brillante carriera e al suo impegno per il cinema. Il Festival di Cannes gli renderà omaggio durante la cerimonia di apertura, che sarà trasmessa in diretta su France 2 e Brut. internazionale.

A completare questo omaggio, il documentario inedito Michael Douglas, il figliol prodigo di Amine Mestari, prodotto da Folamour, è visibile per due giorni sul sito ufficiale del Festival, da domenica 14 maggio alle 18 a martedì 16 maggio alle 18.

Michael Douglas, il figliol prodigo

Un film di Amine Mestari – Una produzione di Arte France e Folamour Productions, con la partecipazione di Ciné+. Un documentario eccezionale ci mostra come Michael, attore e produttore come suo padre Kirk, avrà dovuto, nel corso della sua eccezionale carriera, accettare la loro somiglianza per affermare la sua differenza. È ora di capire come diventare Michael quando ti chiami Douglas. Grazie ad Arte, Ciné+ e Folamour. Il documentario Michael Douglas, il figliol prodigo sarà presto trasmesso online su arte.tv

Michael Collins: recensione del film con Liam Neeson

Michael Collins: recensione del film con Liam Neeson

Michael Collins è un film del 1996 diretto da Neil Jordan e con protagonisti nel cast Liam Neeson, Julia Roberts, Alan Rickman e Aidan Quinn.

Trama di Michael Collins: Irlanda, inizio ‘900. Un gruppo di giovani oppositori sta organizzando la resistenza contro il Governo britannico, al fine di ottenere la totale indipendenza da Sua Maestà. I dimostranti sono divisi in due gruppi: la parte miliare, che vuole ottenere l’indipendenza politica con la forza; e la parte politica, che invece predilige la via diplomatica.

Michael CollinsLa prima fazione è capitanata da Eamon de Valera; l’altra da Michael Collins, politico di professione. I due sono caratterialmente agli antipodi: il primo è istintivo e rozzo; il secondo è razionale e più moderato nei modi.

Dopo alterne fortune e attentati sanguinosi, a cui fanno riscontro reazioni altrettanto cruente, gli inglesi concedono l’inizio di una trattativa a Londra, dove viene mandata una delegazione con a capo Collins. Dopo molti e inutili tentativi Collins è costretto ad accettare un accordo con cui si stabilisce il riconoscimento dell’autonomia dell’Irlanda, però senza l’Irlanda del Nord, rinunciando alla Repubblica e con il giuramento di fedeltà al Re d’Inghilterra.

Ma a queste condizioni la parte guidata da de Valera non ci sta, volendo invece la totale indipendenza e l’unità dell’Irlanda. Tra le due fazioni esplode dunque una guerra civile, che Collins cerca di scongiurare fino alla fine. Il suo impegno totale nella causa irlandese gli costerà l’allontanamento della fidanzata, Miss Kiernan, che poi lo sceglierà definitivamente come compagno di vita. Ma proprio quando sta provando il vestito da sposa, sarà informata di una brutta notizia. Lei perderà il suo amato. Gli irlandesi un eroe.

Michael Collins, il film di Neil Jordan

Michael CollinsAnalisi: Michael Collins è un film del 1996 diretto da Neil Jordan, regista irlandese nato nella piccola Sligo, la cui carriera si caratterizza per vertiginosi alti e bassi, tra film geniali e imbarazzanti flop. Paradossalmente i successi sono arrivati soprattutto dai film realizzati con budget ridotti. Michael Collins rientra sicuramente tra i suoi film meglio riusciti, avendo non a caso vinto il Leone d’Oro alla Mostra di Venezia del 1997, con Liam Neeson nei panni di Collins che si aggiudicò la Coppa Volpi.

Oltre a rendere omaggio a un patriota irlandese di cui si sa ingiustamente poco e niente, Michael Collins ci offre anche un valido racconto sul prologo della nascita della Repubblica d’Irlanda. Rende inoltre giustizia a un popolo orgoglioso che non ha mai accettato di soccombere politicamente al Regno Unito. La colonna sonora, oltre alle tradizionali musiche irlandesi, include anche la firma di un’artista irlandese d.o.c. tanto talentuosa quanto controversa: Sinéad O’Connor.

La sconfinata natura dell’Isola di smeraldo fa il resto, offrendo un meraviglioso palcoscenico naturale.

I ruoli di Michael Collins e Kitty Kierman sono interpretati rispettivamente come detto da Liam Neeson e Julia Roberts. Il primo in quel periodo aveva una carriera col vento in poppa, dopo aver vinto il premio Oscar nel 1994 per la sua interpretazione di Oskar Schindler in Schindler’s List di Steven Spielberg. L’attore si presta bene al ruolo, soprattutto per la somiglianza fisica con Collins.

La Roberts invece veniva già da una lunga serie d’interpretazioni in film di successo, mettendo successivamente il suo inconfondibile sorriso al servizio di altri lungometraggi. In questa pellicola fa da spalla a Neeson, apparendo quel tanto che basta per introdurre dolci pause a un film rude ma mai violento, malgrado il tema.

Nel ruolo di de Valera troviamo Alan Rickman – carriera alternata tra Cinema e Teatro – diventato popolare grazie al ruolo di Severus Piton in tutti i film di Harry Potter. Mentre in quello della spalla di Collins, Harry Boland, c’è Aidan Quinn, americano di Chicago più volte chiamato in ruoli di irlandese.

Michael Collins: la vera storia dietro al film con Liam Neeson

Michael Collins: la vera storia dietro al film con Liam Neeson

La guerra d’indipendenza irlandese fu un durissimo conflitto che per oltre due anni vide contrapposte le forze indipendentiste irlandesi al Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda. Un evento che portò alla nascita di un nuovo Stato, al costo però di numerose perdite. A tale vicenda storica sono poi state dedicate diverse opere, tra cui due noti film. Il primo è Il vento che accarezza l’erba, di Ken Loach, premiato a Cannes, mentre il secondo è Michael Collins (qui la recensione), diretto nel 1996 da Neil Jordan e interpretato dall’attore Liam Neeson.

Il film ripercorre le gesta del patriota Michael Collins nel corso della guerra d’indipendenza ed è stato uno dei titoli più premiati del suo anno. Vinse infatti il Leone d’oro al Festival di Venezia, mentre Neeson fu premiato con la Coppa Volpi alla miglior interpretazione maschile. Il film fu poi nominato anche ai Bafta, ai Golden Globe e agli Oscar, dove però ricevette solamente le candidature come miglior fotografia e miglior colonna sonora. Inizialmente sottovalutato dal grande pubblico, Michael Collins ha poi ottenuto un suo seguito di appassionati al genere.

Bisogna però sottolineare come il film non sia del tutto accurato storicamente, prendendosi invece alcune libertà nel raccontare determinati episodi della vita di Collins. Ciò non toglie però valore al film, che ha il merito di ricordare uno dei più importanti uomini del Novecento. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo

Michael Collins: la trama e il cast del film

Il film ha per protagonista Michael Collins, un uomo interamente devoto al suo paese, l’Irlanda, e con il desiderio di vederlo diventare indipendente rispetto all’Inghilterra. Dopo aver guidato diverse fallimentari insurrezioni con questo obiettivo sempre in mente, Collins comprenderà di dover cambiare strategia e si farà promotore di una ribellione come non se ne erano mai viste prime. Quando l’Inghilterra si dimostrerà disposta a stipulare un accordo, però, le cose per Collins si metteranno peggio del previsto. Egli si troverà infatti al centro di una vera e propria guerra civile, che rischia di compromettere per sempre l’integrità dell’Irlanda.

Come anticipato, ad interpretare il protagonista Michael Collins vi è l’attore irlandese Liam Neeson, con quella che è considerata una delle sue migliori interpretazioni di sempre. Per prepararsi al ruolo, egli studiò meglio la figura di Collins, cercando di far emergere tanto le sue virtù quanto gli aspetti più controversi. Accanto a lui, nel ruolo del controverso presidente irlandese Éamon de Valera vi è l’attore Alan Rickman, il quale a sua volta condusse ricerche sull’uomo che interpretava. Nel cast spiccano poi anche Julia Roberts nei panni di Kitty Kiernan, la fidanzata di Collins, e Aidan Quinn in quelli del politico Harry Boland. Completano il cast Brendan Gleeson nei panni di Liam Tobin, Stephen Rea in quelli di Ned Broy e Charles Dance come Soames.

Michael Collins cast

Michael Collins: la vera storia dietro al film

Sebbene basato su eventi storici, il film, come già accennato, contiene alcune alterazioni e rivisitazioni di determinati momenti della vicenda narrata. Neil Jordan ha difeso il suo film affermando che non poteva fornire un resoconto del tutto accurato degli eventi poiché Michael Collins è un film di due ore che deve essere comprensibile a un pubblico internazionale che non conosce le minuzie della storia irlandese. Ad ogni modo, si ripercorre qui la vita di Michael Collins, entrato in contato sin da giovane con la Fratellanza Repubblicana Irlandese e la Lega Gaelica. Dopo essere stato a Londra per buona parte della sua giovinezza, nel 1916 torna in Irlanda e prende parte alla Rivolta di Pasqua.

Catturato, viene internato nel campo di concentramento di Frongoch, da dove esce però nel dicembre di quellostesso anno. Grazie alle sue capacità intellettuali e organizzative, Collins scalò rapidamente i vertici del partito repubblicano irlandese, il Sinn Féin, arrivando ad essere ministro delle finanze. Con lo scoppio della guerra d’indipendenza nel 1919, egli diviene uno dei principali strateghi della guerriglia, organizzando diversi attacchi alle forze militari britanniche, tra cui il celebre Bloody Sunday. Con la fine degli scontri nel 1921 Collins fu inviato dal capo del governo Eamon de Valera a negoziare il trattato di pace con l’Inghilterra.

L’accordo che ne seguì scontentava però in molti, poiché pur dando vita al Libero Stato d’Irlanda, prevedeva che questa dipendesse ugualmente dalla Corona Inghlese. Il governo provvisorio di cui Collins divenne presidente all’inizio del 1922 si dissolse presto per l’inizio della Guerra Civile Irlandese, dove fu nominato comandante dell’esercito nazionale. Questo fino alla sua morte, avvenuta durante un’imboscata delle forze opposte al trattato il 22 agosto 1922, in circostanze mai del tutto chiarite. Le principali libertà che il film si prende sono infatti relative alla morte di alcuni personaggi e al presunto coinvolgimento di de Valera nella morte di Collins, un aspetto non trattato nella pellicola.

Michael Collins: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Michael Collins grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play e Apple TV+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 21 agosto alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, MichaelCollinsHouse

Michael Clayton: trama, cast e curiosità sul film con George Clooney

Lo sceneggiatore Tony Gilroy ha negli anni dato vita ad alcuni dei thriller più sofisticati e affascinanti in circolazione. Titoli come L’avvocato del diavolo, Rapimento e riscatto o la saga di Jason Bourne sono tutti frutto della sua penna. Nel 2007 egli ha però deciso di cimentarsi nella sua prima regia, realizzando quello che ancora oggi è indicato come il suo film più importante e migliore. Si tratta di Michael Clayton, storia di un avvocato alle prese con una serie di corruzioni e complotti molto più grandi di lui. Un thriller puro basato sulla necessità di un uomo di uscire da una brutta sitazione, capace di tenere lo spettatore con il fiato sospeso fino all’ultimo.

Gilroy ha dunque raccolto tutte le sue tematiche e caratteristiche cinematografiche per questo film di debutto dietro la macchina da presa, ottenendo un successo andato oltre ogni più rosea aspettativa. Il film, costato 20 milioni di dollari, è arrivato ad un guadagno di 93 milioni a livello internazionale. Merito anche della sua ferrea sceneggiatura, che presenta una serie di situazioni apparentemente irrisolvibili e sempre più complesse. Un lavoro poi premiato con una grande quantità di nominatio e premi ricevuti. Dopo essere stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, Michael Clayton è infatti arrivato dritto dritto ai premi Oscar.

Qui ha ricevuto ben 7 nomination, tra cui quelle come miglior film, miglior registae migliore sceneggiatura originale. Ancora oggi è indicato come uno dei più avvincenti thriller dal Duemila ad oggi, manifestando un fascino sempre entusiasmante. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Michael Clayton: la trama del film

Protagonista del film è l’avvocato Michael Clayton, il quale si occupa dei danni collaterali per il suo studio legale. Egli è infatti solito occuparsi di questioni particolari, come risolvere particolari conflitti tra clienti. Al di fuori del suo lavoro, la sua vita è un disastro, tra un brutto divorzio e un debito di 75 mila dollari. Le cose sembrano peggiorare quando il suo collega e amico Arthur Dens ha un crollo nervoso durante una seduta preliminare di un processo. Egli viene chiamano a rapporto per tentare di capire cosa accada, ritrovandosi ad essere coinvolto in un caso molto più complesso e pericoloso di quanto avrebbe potuto immaginare.

Contro di sé trova infatti Karen Crowder, giovane legale decisa a fare carriera all’interno dell’azienda contro la quale Dens stava portando avanti la causa, la U-North. Karen ha infatti scoperto dei documenti che incastrerebbero l’azienda, rea di aver prodotto diserbanti contenenti sostanze nocive, e tenta di distruggerli. Questi vengono però ritrovati da Arthur Dens, il quale però viene eliminato prima che possa parlare. Michael non crede però al suicidio dell’amico, decidendo di continuare a cercare le prove che incastrino la U-North. Sfidare Karen, però, si rivelerà un gioco molto più complesso del previsto.

Michael Clayton cast

Michael Clayton: il cast del film

Originariamente il ruolo del protagonista era stato offerto all’attore Denzel Washington, il quale però rifiutò non convinto dal lavorare con un regista esordiente. Al suo posto venne allora chiamato George Clooney, che inizialmente rifiutò a sua volta per lo stesso motivo salvo poi ripensarci. Per prepararsi al film, Clooney decise inoltre di approfondire in modo particolare la psicologia del personaggio, traendo ispirazioe da alcune letture o film simili. Insieme al regista, ha così costruito con grande cura la caratterizzazione di Clayton, come anche ogni sua reazione a quanto gli accade. Per la sua interpretazione, l’attore è stato poi nominato al premio Oscar. Dopo aver visto il film, Washington si pentì di non aver accettato la parte.

A recitare accanto a Clooney vi è l’attrice Tilda Swinton, qui nei panni della giovane legale Karen Crowder. Fino a quel momento non particolarmente celebre, la Swinton ebbe proprio con questo film una prima grande popolarità. Arrivò infatti a vincere il premio Oscar come miglior attrice non protagonista per la sua intensa performance. Ad interpretare l’avvocato Arthur Edens vi è invece l’attore Tom Wilkinson, recentemente visto in film come Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi) e Snowden. Anch’egli è stato candidato all’Oscar come miglior attore non protagonista. Nel film recita poi il noto regista Sydeney Pollack nei panni di Martin Bach, il capo dello studio legale dove lavora Michael. L’attrice Katherine Waterston, qui al suo film di debutto, è invece presente nei panni di un’aspirante avvocato.

Michael Clayton: il trailer e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Michael Clayton è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Infinity, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 7 luglio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 

Michael Clayton di Tony Gilroy con George Clooney

Michael Clayton di Tony Gilroy con George Clooney

Michael Clayton Anno: 2007 Regia: Tony Gilroy Sceneggiatura: Tony Gilroy Cast: George Clooney, Tom Wilkinson, Tilda Swinton, Sidney Pollack

Michael Clayton (George Clooney) si occupa dei danni collaterali per il suo studio legale. Quando il suo collega e amico Arthur Dens (Tom Wilkinson) ha un crollo nervoso durante una seduta preliminare di un processo, i capi lo chiamano a rapporto per tentare di capire cosa accada. Dall’altro lato c’è Karen (Tilda Swinton), giovane legale decisa a fare carriera all’interno dell’azienda contro la quale Dens sta portando avanti la causa. Karen scopre dei documenti che incastrerebbero la U-North e li distrugge ma questi vengono ritrovati da Arthur Dens che paga la propria diligenza con la vita. L’amico Michael Clayton non crede al suicidio inscenato dagli assassini pagati da Karen e decide di continuare a cercare le prove che incastrino la U-North. Di fronte alla nuova minaccia, Karen decide di assassinare anche Clayton. Stavolta, però, fa un buco nell’acqua, l’avvocato rivale si salva e, prima di lasciare la città, incastra la stessa Karen e la compagnia.

Michael Clayton è l’esordio alla regia dello sceneggiatore Tony Gilroy, è fra le pellicole favorite agli Oscar del 2008, fra le nomination campeggiano miglior regia, miglior sceneggiatura originale, miglior attore protagonista e non. Sfortunatamente, il film si aggiudica solo la nomination per migliore attrice non protagonista destinato a Tilda Swinton, sbaragliato dal western dei Coen Non è un paese per vecchi.

Nonostante il flop agli Academy Awards, la pellicola è stata unanimemente acclamata dalla critica sia per la conduzione della regia di Gilroy che per le prove attoriali dei personaggi, venendo definito il miglior film del 2008.

Intenso ma non melodrammatico, Michael Clayton è sprovvisto della classica retorica dei film hollywoodiani, c’è sempre speranza anche se la si deve pagare a caro prezzo perché, ogni azione ha le proprie conseguenze, e non sempre conviene scuotersi dal torpore che si sostituisce alla vita.

Un convincente Erin Brokovich al maschile, costruito brillantemente in modo da non far calare la suspence, di sorprendere e di commuovere.

Michael Cera stava per smettere di recitare dopo Juno e Superbad

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Michael Cera stava per smettere di recitare dopo Juno e Superbad

Michael Cera ha rivelato in un’intervista a The Guardian di aver subito una crisi a 19 anni dopo che la sua carriera è esplosa nel 2007, grazie all’uscita di Juno e di Superbad (da noi uscito con l’infelice titolo di Su×bad – Tre menti sopra il pelo). Entrambi i film hanno aiutato Cera a diventare un nome familiare, ma questo gli ha reso la vita difficile.

“Non sapevo come gestire nemmeno il camminare per strada”, ha detto Cera. “La fama ti mette molto a disagio nella tua pelle e ti rende paranoico e strano. C’erano molte cose fantastiche al riguardo e ho incontrato molte persone fantastiche, ma ci sono anche molte cattive energie, quelle che non ero in grado di gestire.”

“Sai, se le persone sono ubriache di fama, ti riconoscono e sono molto entusiaste, ma può anche essere tossico”, ha detto Cera. “Quando sei un bambino, le persone sentono anche di poterti afferrare, non sono così rispettose di te o del tuo spazio fisico. Non sapevo come stabilire rispettosamente i miei confini. Era come una sensazione di bruciore per tutto il tempo, proprio come tutti erano così consapevoli di me. È stato un errore.”

“C’è stato un momento in cui volevo smettere di accettare lavori che mi avrebbero reso più famoso”, ha continuato, sottolineando di aver rifiutato un’offerta di hosting al “Saturday Night Live” con grande disappunto dei suoi agenti. “Stavo attraversando un po’ una crisi. Non mi stavo davvero godendo il successo. Non sapevo davvero se avrei continuato a fare l’attore.”

La crisi della carriera di Cera gli ha dato una prospettiva sul tipo di attore che voleva essere. “Penso di voler essere un attore che lavora che può godersi la mia vita quotidiana e il mondo che ho creato per me stesso”, ha detto. “Penso che fosse la cosa generale che stavo cercando di capire.”

Sebbene dubitasse della sua carriera di attore, Michael Cera aveva già firmato per interpretare Scott Pilgrim nel film di Edgar Wright e per fortuna non si è potuto tirare indietro. Il film è diventato un classico di culto e ora Cera sta doppiando lo stesso personaggio nella nuova serie animata di Netflix basata sul popolare fumetto. Il prossimo appuntamento per l’attore è un ruolo secondario nel film Barbie di Greta Gerwig, nelle sale il 20 luglio dalla Warner Bros.

Michael Caine: eleganza e talento senza età

Michael Caine: eleganza e talento senza età

Basterebbe un solo dato per riassumere la carriera di Michael Caine: solo tre attori nella storia hanno ricevuto nomination agli Oscar per cinque, e ripetiamo cinque, decenni consecutivi. Uno è Jack Nicholson, l’altro Paul Newman e il terzo? Eh già, proprio lui, questo eterno gentiluomo che la regina Elisabetta II nominò baronetto dell’Impero nel 1992.

Sir Maurice Joseph Micklewhite Jr. nasce in un borgo residenziale di Southwork, vicino a Londra, il 14 marzo del 1933. Prende il nome del padre, Mr. Micklewhite Sr., uno scaricatore di porto cattolico di origine irlandese che tempo prima aveva sposato una giovane cuoca di fede protestante, Mrs. Burchell. Infanzia difficile ed inquieta, prima dei vent’anni conoscerà la guerra, in Corea, dove per un paio d’anni svolgerà il servizio militare come fuciliere.

Il teatro e la recitazione sono il suo tarlo, il sogno da inseguire e pochi anni dopo essere tornato dal fronte ecco le prime parti anche se di poco conto. Saranno gli anni ’60 a riservargli i primi lavori importanti come il ruolo in Alfie di Lewis Gilbert, correva l’anno 1966.

Sempre negli anni ’60 Caine ottiene la parte di un personaggio che farà la fortuna della sua carriera, un personaggio che lo accompagnerà in diversi film e per un arco di tempo lungo più di trent’anni. Stiamo parlando della spia Harry Palmer, che Caine interpreterà dal 1965 in Ipcress al 1996 con Intrigo a San Pietroburgo.

La versatilità è una delle innumerevoli qualità di questo giovane attore ed all’età di 34 anni, nel 1967, si sente pronto per affrontare un ruolo di primo piano in una commedia diretta da un grande maestro: Vittorio De Sica. Il vate del neorealismo italiano, spalleggiato come al solito dal fido Zavattini, vuole proprio Michael Caine per affiancare Shirly Maclaine in Sette volte donna, film ad episodi in cui compaiono altri attori di rilievo come Philippe Noiret.

Il decennio della definitiva consacrazione sarà però il successivo, dove il bravo attore inglese reciterà al fianco di autentici mattatori la cui sola presenza rischierebbe di far tremare le gambe. Ma è proprio in coppia con il più illustre e famoso di essi che Michael sfodererà l’interpretazione della vita, mostrando carattere a talento da numero uno: stiamo parlando del ruolo affrontato ne Gli insospettabili di J. Manckiewitz in cui sa esaltarsi al fianco del grande Lawrence Olivier. E’ forse in onore di quella grande interpretazione che diede una svolta decisiva alla sua carriera, che nel 2007, trentacinque anni dopo, accetterà la proposta di Kenneth Branagh di interpretare la parte che fu proprio di Olivier, con Jude Law nel ruolo di Caine, in un recentissimo remake.

La strana carriera di Caine però, può essere paragonata al buon vino che invecchiando migliora ed è più apprezzato dai palati fini; con il passare degli anni, con l’età matura, le sue capacità ed il suo talento ricevono i riconoscimenti meritati. Nel 1986 interpreta magistralmente il marito della protagonista in Hannah e le sue sorelle di Woody Allen, interpretazione che gli farà guadagnare il primo Oscar come miglior attore non protagonista. Passeranno 13 anni e bisserà il medesimo riconoscimento per aver vestito i panni del medico abortista ne Le regole della casa del sidro di Lasse Hallstrom del 1999. Quindi gli anni 2000 caratterizzati dall’azzecatissima sinergia con Cristopher Nolan il quale lo vorrà con sé per una parte in The prestige (2005) e Inception (2010), ma soprattutto per interpretare il ruolo del maggiordomo Alfred nella trilogia di Batman ormai diventata un cult cinematografico moderno. Sempre negli anni Duemila riceverà l’ennesima nomination guadagnata per una parte in The quite american di Phillip Noyce.

Cinquanta incredibili anni di una carriera straordinaria e ricca di soddisfazioni per un attore che ha, col tempo e la fatica, meritato una considerazione internazionale ed unanime che lo fa, oggi, uno degli interpreti più amati, riconosciuti e stimati da colleghi e pubblico. Un attore che sintetizza l’eleganza e la classe nel più tradizionale stile inglese ma che, con la sua straordinaria umanità, ha saputo farsi amare oltre la Manica e oltre Oceano.

Michael Caine: a dicembre addio al cinema?

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Michael Caine 05Michael Caine è pronto a dire addio al cinema. L’attore, che porta con eleganza british i suoi 81 anni, ha infatti dichiarato che dopo Now You See Me 2 smetterà di recitare dal momento che non ha ricevuto altri progetti e altre sceneggiature.

Ecco cosa ha dichiarato l’attore al The Guardian:

“Non ho nessuna ambizione ora come ora… Tutto quello che faccio, è fare film che ho voglia di fare. Se non ho ricevuto nessuno script – che non ho – che mi interessa, avrò finito per Dicembre quando girerò l’ultimo film, l’ultima sceneggiatura che mi è stata data. Ho sempre partecipato a tutti i miei film con uno scopo. […] Ho vinto due Oscar e ho guadagnato i miei soldi, quindi va bene così”

L’attore farà parte del cast di La Giovinezza di Paolo Sorrentino, e di seguito parteciperà a Now You See Me 2, dopo di che, a quanto pare, si ritirerà dal cinema…a meno che Christopher Nolan non abbia bisogno di un altro piccolo ruolo da fargli interpretare!

Michael Caine: 10 cose che non sai sull’attore

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Michael Caine: 10 cose che non sai sull’attore

Michael Caine è uno di quegli attori che ha letteralmente fatto la storia del cinema grazie alle sue innumerevoli ed indimenticabili interpretazioni. L’attore, infatti, è sempre stato in grado di scegliere ruoli iconici del corso della sua lunghissima carriera, diventando uno degli artisti più amati dal pubblico di tutto il mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Michael Caine.

Michael Caine: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. Dopo alcuni apparizioni cinematografiche di poco rilievo, l’attore ottiene grande successo grazie al film Alfie (1966). Da quel momento recita in titoli come Sette volte donna (1967), I sette senza gloria (1969), Carter (1971), L’uomo che volle farsi re (1975), Il seme dell’odio (1975), Quell’ultimo ponte (1978), Vestito per uccidere (1980), Fuga per la vittoria (1981), Trappola mortale (1982), Rita, Rita, Rita (1983) e Hannah e le sue sorelle (1986). La sua carriera prosegue con successo grazie alle sue interpretazioni in Due figli di… (1988), Festa in casa Muppet (1992), 20.000 leghe sotto i mari (1997), Le regole della casa del sidro (1999), Caccia all’uomo (2003), Batman Begins (2005), I figli degli uomini (2006), The Prestige (2006), Il cavaliere oscuro (2008) e Inception (2010). Tra i suoi ultimi film si citano Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012), Now You See Me – I maghi del crimine (2013), Interstellar (2014), Kingsman: Secret Service (2014), Youth – La giovinezza (2015), Insospettabili sospetti (2017), King of Thieves (2018) e Tenet (2020).

2. È anche doppiatore e produttore. Nel corso della sua lunghissima carriera, l’attore ha sperimentato molti ambiti del cinema e per diverse volte ha vestito i panni del doppiatore. Infatti, ha prestato la propria voce per il videogioco Batman Begins (2005) e per i film Gnomeo e Giulietta (2011), Cars 2 (2011), Dunkirk (2017) e Sherlock Gnomes (2018). In quanto produttore, invece, ha lavorato alla realizzazione dei film Carter (1971), Colpiscono senza pietà (1972), Quarto protocollo (1987), Ghiaccio blu (1992), Forever After (2001), Il sosia – The Double (2013) e My Generation (2017).

Michael Caine e Paolo Sorrentino

3. Ha scritto una lettera a Sorrentino. Dopo aver visto Youth – La giovinezza, Caine ha scritto una lettera al regista del film, Paolo Sorrentino, dicendo che era rimasto profondamente commosso e descrivendo come, durante il suo viaggio in taxi fino a casa, abbia continuato a piangere. Sorrentino fu estremamente felice del fatto che l’attore avesse apprezzato il film, poiché per il ruolo di Fred Ballinger egli aveva pensato esclusivamente a Caine come unico attore possibile per la parte.

michael caine

Michael Cain in Batman

4. Ha basato il suo personaggio su una persona del suo passato. Nella trilogia dedicata a Batman firmata da Christopher Nolan, Caine interpreta il fedele maggiordomo Alfred. Poiché il senso del dovere e la lealtà del suo personaggio verso Bruce Wayne gli ricordava il cameratismo militare, l’attore ha deciso di basare la voce del suo personaggio su quella di un colonnello che conosceva quando era nell’esercito a diciotto anni.

5. È stata una delle sue esperienze preferite di sempre. In un’intervista del 2020 Caine ha affermato che della sua lunga carriera come attore, una delle esperienze che ricorda con più gioia è stata proprio quella del recitare nei tre film di Batman. Per lui si è trattato non solo di un ruolo inedito in un genere non troppo frequentato fino a quel momento, ma gli ha anche dato occasione di divertirsi molto e lavorare con quello che considera il più brillante regista della sua generazione, ovvero Nolan.

Michael Caine in Alfie

6. Non si capiva quando parlava. Nel film Alfie, del 1966, Caine interpreta un giovane donnaiolo che si guadagna da vivere come autista di limousine. Per le sue poche scene con Caine, l’attrice Shelley Winters ha raccontato di non riuscire mai a capire cosa dicesse il collega, a causa del suo forte accento Cockney. In sintesi, la Winters doveva aspettare fino a che l’attore si fermasse dal muovere le labbra prima di rispondere con le sue battute.

Michael Caine in Inception

7. È il quarto film girato con Nolan. Inception rappresenta la quarta collaborazione con il regista americano Christopher Nolan. Egli interpreta qui Miles, suocero e mentore di Cobb, che introduce quest’ultimo al mondo della condivisione onirica. Nonostante sia stato indicato come uno dei protagonisti del film, Caine compare in realtà soltanto per appena 3 minuti in totale.

Michael Caine Batman

Michael Caine: chi è sua moglie

8. Ha un divorzio alle spalle. Non si direbbe, eppure l’attore ha superato un divorzio. Nel 1955 si era infatti sposato con l’attrice Patricia Haines, per poi separarsi tre anni dopo. Dalla loro unione è nata una figlia, Dominique. Successivamente al divorzio, Caine ha frequentato le attrici Edina Ronay (dal 1961 al 1964), Natalie Wood (dal 1965 al 1966), Bianca Jagger (dal 1968 al 1970) e Jill St. John (nel corso del 1971)

9. È sposato da molti anni. Dopo diversi anni dal suo primo matrimonio, nel gennaio del 1973 l’attore è convolato nuovamente a nozze con Shakira Baksh. I due si sono incontrati dopo che Caine ha visto la Baksh in uno spot pubblicitario del caffè della Maxwell House, rimanendone incantato e convincendosi che quella era la donna della sua vita. Un suo amico, che casualmente conosceva la Baksh ha poi dato il suo numero di telefono a Caine, che la chiamò ogni giorno per dieci giorni finché alla fine lei non accettò di incontrarlo. La coppia ha poi avuto una figlia, Natasha.

Michael Caine: età e altezza

10. Michael Caine è nato il 14 marzo del 1933 a Rotherhithe, a Londra. La sua altezza misura complessivamente 188 centimetri.

Fonti: IMDb, Britannica

Michael Caine sull’interpretazione del Joker di Heath Ledger: “Ero terrorizzato”

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L’interpretazione premiata con l’Oscar di Heath Ledger nei panni del Joker in Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan è passata alla storia come una delle performance più iconiche e celebrate di sempre nei film tratti da fumetti, e sembra che il suo leggendario co-protagonista, Sir Michael Caine, sia pienamente d’accordo.

Nella sua nuova autobiografia, “Don’t Look Back, You’ll Trip Over“, Sir Michael Caine ricorda di aver lavorato con Ledger nel sequel di Batman Begins del 2008, e si è divertito molto sia per la sua terrificante trasformazione nel più famigerato nemico del Crociato Incappucciato sia per l’uomo sotto il trucco. Caine ha anche dato qualche spunto sull’interpretazione enigmatica del cattivo da parte di Ledger e sulla sua origine “a scelta multipla”.

Era un ragazzo adorabile, molto gentile e modesto“, scrive Caine. “Mi chiedevo come avrebbe interpretato il Joker, soprattutto perché la versione di Jack Nicholson era stata così iconica. Brillantemente, Heath ha intensificato il lato psicotico del personaggio piuttosto che puntare sulle battute. Il suo Joker era profondamente, profondamente distorto e danneggiato, anche se non si scopre mai esattamente perché, o cosa stia realmente cercando.

Come dice Alfred a Bruce, ‘Alcuni uomini vogliono solo vedere il mondo bruciare‘”, continua Caine. “E quella era la versione del personaggio di Heath: il trucco sbavato, i capelli strani, la voce strana. Era agghiacciante. Mi ha completamente steso la prima volta che l’ho visto in azione: ero terrorizzato!“. Caine chiarisce che non aveva paura di Ledger in persona, ma era turbato dal suo completo cambiamento di personalità quando le telecamere hanno iniziato a girare.

“Lui e Christian [Bale] erano buoni amici e si divertivano sempre insieme. E poi si è trasformato in questo mostro intrigante, che ha portato un’intera città al caos. Ripensandoci, penso che l’eccellenza di Heath abbia fatto alzare il tiro a tutti noi. La battaglia psicologica tra Joker e Batman è completamente avvincente. Sono in qualche modo la stessa cosa? Cosa spinge un uomo a fare il bene e l’altro a fare il male? Il Joker vuole tormentare Bruce convincendolo che sono due persone della stessa specie”.

Heath Ledger è tragicamente morto per overdose accidentale all’età di 27 anni, poco prima dell’uscita di Il cavaliere oscuro.

“La verità è che speravamo tutti che vincesse un Oscar e pensavamo che avrebbe dovuto, anche mentre stavamo ancora girando il film”, ha detto Michael Caine della morte di Ledger e della vittoria postuma dell’Oscar. “Quindi è stato davvero molto triste che non fosse lì per accettarlo di persona. È una performance per le generazioni future, e anche se la sua carriera è stata interrotta così presto, credo che sarà ricordato come un grande attore.”

Michael Caine rivela: Christopher Nolan a lavoro su un nuovo film

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Christopher Nolan è a lavoro su un nuovo film. A rivelarlo il suo attore preferito, Michael Caine. Il feticcio di Nolan, che ha all’attivo con lui ben sei film e una collaborazione/amicizia cominciata 10 anni fa sul set di Batman Begins, ha dichiarato: “Sono stato a cena con lui la notte scorsa, e ha un nuovo lungometraggio. Ovviamente è stato criptico, non mi ha voluto dire nulla, neppure se ha un ruolo per me…”

Durante il tour promozionale di Youth – La Giovinezza di Paolo Sorrentino di cui è protagonista, Michael Caine ha raccontato anche del suo primo incontro con Christopher Nolan: “Ero nella mia casa di campagna e non sapevo che Christopher ne aveva una proprio vicino alla mia proprietà. Così una domenica mattina mi vedo quest’uomo bussare alla porta con in mano una sceneggiatura, e vuole che faccia il film con lui. Allora gli chiedo qual è il titolo e lui risponde Batman Begins, e ho capito subito che voleva che interpretassi il dannato maggiordomo. E’ sempre stato un uomo molto riservato, già quella volta non mi ha lasciato la sceneggiatura ma ha voluto che la leggessi mentre lui era lì con me…”

Dove si spingerà questa volta la fervida immaginazione del regista di Inception e Interstellar?

Fonte: CS

Michael Caine rivela di essere “sostanzialmente in pensione”

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Michael Caine rivela di essere “sostanzialmente in pensione”

Il due volte premio Oscar Michael Caine si è espresso riguardo l’essere un attore a 90 anni, spiegando di trovarsi ora sostanzialmente in pensione. Dopo oltre 70 anni passati nel mondo dello spettacolo, Caine ha detto che ora è “in un certo senso” in pensione dalla recitazione, spiegando come è arrivato a questa decisione in un’intervista con The Telegraph, dove ha affermato che “non riesco a camminare correttamente e tutto il resto“. Ha però poi aggiunto di non aver paura di morire in quanto “alla fine, tutti si uniranno a me. Nessuno dirà “Mi dispiace tanto che stai per morire, vorrei che rimanessi come me e non stessi per morire”. Tutti muoiono, ma almeno sono arrivato fino ai fottuti 90 anni“.

Ho avuto la migliore vita possibile a cui avrei potuto pensare. La migliore moglie possibile e la migliore famiglia possibile. Potrebbero non essere una famiglia che gli altri direbbero essere la migliore famiglia possibile, ma per me è la migliore famiglia possibile”. Quando gli è stato chiesto per cosa volesse essere ricordato, Caine ha poi affermato: “per il fatto che sono rimasto un attore per tutta la vita e non mi sono mai dedicato a nient’altro. Non me ne sono mai andato, non ho mai voluto andarmene”. Se Caine si fosse realmente ritirato dalla recitazione, il suo ultimo film sarà l’imminente The Great Escaper, diretto da Oliver Parker.

Il film, con Glenda Jackson, è basato sulla storia vera di Bernard “Bernie” Jordan, un veterano della Royal Navy scomparso dalla sua casa di riposo all’età di 89 anni per recarsi in Francia per poter partecipare al 70° anniversario del D-Day. Caine ha detto di aver usato un “ottimo bastone da passeggio” nel film, mentre Parker e il team dietro al film drammatico franco-britannico si sono assicurati che l’attore non lavorasse troppo. Distribuito da Warner Bros. Pictures UK, il film ha una data d’uscita prevista per il 6 ottobre nel Regno Unito, mentre non si hanno ancora notizie riguardo una data d’uscita nelle sale italiane.

Michael Caine parla di The Dark Knight Rises!

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Michael Caine parla di The Dark Knight Rises!

Il sito Collider è riuscito a parlare brevemente con Michael Caine che ha rilasciato alcune interessanti opinioni su The Dark knight rises, che sta girando proprio in queste settimane.

Michael Caine imita se stesso nel divertente spot dal The Late Show

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Michael Caine non smette di stupire tutti noi fan della sua incredibile carriere e oggi dal The Late Show arriva un divertente video in cui l’attore interpreta e stesso. Michael Caine è in queste settimana al cinema negli USA con il film Youth del nostro Paolo Sorrentino.

Michael Caine conferma il suo addio alla recitazione

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Michael Caine conferma il suo addio alla recitazione

Michael Caine, la leggendaria star del cinema britannico e mondiale, ha confermato il suo ritiro dalla recitazione all’età di 90 anni. Già il mese scorso, Caine aveva lasciato intendere che il suo ruolo in The Great Escaper sarebbe stato probabilmente l’ultimo della sua carriera, ma ora, in una nuova intervista con il programma Today di BBC Radio 4, Caine lo ha reso ufficiale. “Continuo a dire che andrò in pensione. Ebbene, adesso è così. Con The Great Escaper ho avuto l’opportunità di interpretare un ruolo da protagonista e ho ricevuto recensioni incredibili… Cosa potrò fare di meglio?“.

Le uniche parti che potrei ottenere adesso sono uomini di 90 anni, o forse 85, e molto probabilmente non saranno i protagonisti del racconto. Non ci sono uomini di punta a 90 anni, avrai giovani ragazzi e ragazze piuttosto. Quindi ho pensato che potevo anche andarmene avendo avuto quest’ultima occasione“, ha concluso l’attore. Sembra concludersi così una gloriosa carriera nel mondo del cinema, che ha visto l’attore novantenne recitare in oltre 160 film e vincere numerosi premi, tra cui due Oscar (come Miglior attore non protagonista per Hannah e le sue sorelle e Le regole della casa del sidro), un BAFTA, tre Golden Globe e un premio SAG.

La sua carriera è iniziata nel 1950, il che significa che l’attore ha lavorato per oltre 70 anni ed è apparso in film iconici, tra cui, solo per citare i più recenti, I figli degli uomini, la trilogia di Batman di Christopher Nolan, Interstellar e Youth – La giovinezza. Ora, il suo ultimo film lo vedrà calarsi nella vera storia di Bernard “Bernie” Jordan, un veterano della Royal Navy scomparso dalla sua casa di riposo all’età di 89 anni per recarsi in Francia per poter partecipare al 70° anniversario del D-Day. Distribuito da Warner Bros. Pictures UK, il film ha una data d’uscita prevista per il 6 ottobre nel Regno Unito, mentre non si hanno ancora notizie riguardo una data d’uscita nelle sale italiane.

Michael C. Hall: la star di Dexter nel musical di David Bowie

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La star di Dexter e di Six Feet Under, Michael C. Hall, sarà in Lazarus, il nuovo spettacolo teatrale di David Bowie ed Enda Walsh che debutterà a Broadway nel mese di dicembre.

David Bowie
David Bowie

L’attore, recentemente apparso a Broadway con “Hedwig and the Angry Inch”, interpreterà il protagonista (Thomas Newton). Lo spettacolo si basa sul romanzo di Walter Tevis The Man Who Fell to Earth (L’uomo che cadde sulla Terra), di cui esiste già una versione cinematografica.

Protagonista del film del 1976 diretto da Nicolas Roeg, fu proprio Bowie, che in questo caso si occuperà della realizzazione dei brani originali così come del materiale registrato in precedenza.

La trama segue un alieno (Hall), che arriva sulla Terra in cerca di acqua per il suo pianeta colpito dalla siccità.

A collaborare con Bowie, c’è la drammaturga irlandese Enda Walsh, autrice per Broadway dell’adattamento musical del film Once (vincitore di un Tony) e il regista belga Ivo van Hove (versione teatrale di Scene da un matrimonio).

Oltre a “Hedwig”, i lavori teatrali di Michael C. Hall comprendono anche la commedia “The Realistic Joneses ” e ruoli in “Chicago” e “Cabaret”.

Fonte: Variety

Michael C. Hall: 10 cose che non sai sull’attore

Michael C. Hall: 10 cose che non sai sull’attore

Apprezzato per i suoi ruoli televisivi, Michael C. Hall si è negli anni distinto anche al cinema, dimostrando di saper affrontare diversi ruoli e generi. Grazie al suo talento, maturato con gli anni, si è guadagnato le attenzioni della critica e del pubblico, ma è con il ruolo di Dexter nell’omonima serie che l’attore si è impresso nell’immaginario collettivo, capace con il suo sguardo tanto di inquietare quanto svelare gli aspetti più fragili di sé.

Ecco 10 cose che non sai di Michael C. Hall.

Michael C. Hall e i suoi film

1. Ha recitato in numerosi film al cinema. La carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 2003, con il film Paycheck. Successivamente recita in Gamer (2009), Peep World (2010), Giovani ribelli – Kill Your Darlings (2013), Cold in July – Freddo a luglio (2016), Christine (2016), The Silent Man (2017), Game Night – Indovina chi muore stasera (2018), The Report (2019), dove recita accanto agli attori Adam Driver e Annette Bening, e All’ombra della luna (2019).

2. È celebre per i ruoli televisivi. L’attore è ben più celebre per i suoi ruoli televisivi, tra cui si annovera il personaggio di David Fisher nella serie Six Feet Under (2001-2005) e di Dexter Morgan nella serie Dexter (2006-2013). L’attore è poi apparso nella serie The Crown nel ruolo del presidente Kennedy, e in Safe (2018-in corso).

3. È noto anche come doppiatore. L’attore si è distinto anche per il suo doppiaggio nella webserie Dexter: Early Cuts (2009-2010),prequel animato della serie dedicata al celebre personaggio, e Marco e Star contro le forze del male, serie animata dove l’attore doppia il perfido Toffee.

4. Ha ricoperto il ruolo di produttore. Per la serie Dexter, a cui è ovviamente legato, Hall ha ricoperto anche il ruolo di produttore esecutivo, svolgendo tale attività per ben 60 episodi tra il 2009 e il 2013.

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Michael C. Hall e sua moglie

5. È stato sposato con una sua collega. Nel dicembre del 2008 l’attore sposa l’attrice Jennifer Carpenter, con cui ha condiviso il set di Dexter, dove lei interpretava il ruolo di Debra Morgan. La coppia tuttavia si separa alla fine del 2010, per poi ufficializzare il divorzio nel dicembre del 2011.

6. Si è sposato nuovamente. Nel settembre del 2012 l’attore ha iniziato a frequentare l’editrice Morgan MacGregor, che sposa poi nel febbraio del 2016.

Michael C. Hall e il cancro

7. Ha sconfitto la malattia. Nel gennaio del 2010 l’attore rivela di essere affetto dal linfoma di Hodgkin. Hall si è in seguito sottoposto a lunghi cicli di chemioterapia, senza rinunciare alle apparizioni pubbliche e alla recitazione. Nell’aprile dello stesso anno l’attore conferma poi di aver definitivamente sconfitto la malattia.

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Michael C. Hall su Netflix

8. Ha diversi suoi lavori sulla celebre piattaforma. Su Netflix è disponibile la serie Safe, in cui Hall è protagonista nel ruolo di un chirurgo, il quale nel momento in cui sua figlia scompare si rende conto di non sapere nulla di chi gli sta intorno e di non potersi fidare di nessuno. Sempre su Netflix è inoltre presente il film All’ombra della luna, thriller di fantascienza tra i cui protagonisti figura lo stesso Hall.

Michael C. Hall: il suo 2019

9. È protagonista al cinema e in televisione. Il 2019 è un anno ricco per l’attore, che sta lavorando alla seconda stagione della serie Safe ed è apparso anche nei film All’ombra della luna e The Report, riguardante le vicende di alcuni agenti della CIA accusati di torture dopo gli attentati dell’11 settembre 2001.

Michael C. Hall età e altezza

10. Michale C. Hall è nato a Raleigh, in North Carolina, Stat Uniti, il 1 febbraio 1971. L’altezza complessiva dell’attore è di 178 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

 

 

 

Michael C. Hall torna a Dexter in una nuova serie spin-off Dexter: Resurrection

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I presenti al San Diego Comic-Con, durante il panel di Dexter: Original Sin hanno avuto la sorpresa della loro vita quando Michael C. Hall e Clyde Phillips hanno annunciato che il primo tornerà a vestire i panni del vigilante serial killer non in uno, ma in due nuovi progetti. Per cominciare, Hall si unirà al già micidiale cast di Original Sin, dando voce ai pensieri interiori del giovane Dexter interpretato da Patrick Gibson (Shadow and Bone). Ma la sorpresa più grande della serata è stata l’annuncio che l’attore vincitore del Golden Globe tornerà a vestire i panni di Dexter Morgan in una nuova serie intitolata Dexter: Resurrection, in arrivo la prossima estate.

La cattiva notizia è che non è stato rivelato molto sulla nuova serie di Dexter di Showtime, se non che è ambientata ai giorni nostri, quindi possiamo supporre che seguirà gli eventi dell’ampiamente criticato Dexter: New Blood. A parte questo, Dexter: Resurrection tiene in gran parte il pubblico all’oscuro. Se da un lato siamo certi che molti fan di Dexter sono felici di sapere che Hall tornerà in sella, dall’altro siamo anche certi che ci sono più di qualcuno che si chiede esattamente come andrà a finire il titolo e se sarà all’altezza del clamore suscitato. Purtroppo, per scoprirlo dovremo aspettare il prossimo anno.

Che dire di Dexter: Original Sin?

D’altra parte, ci sono molte cose che sappiamo su Dexter: Original Sin oltre all’annuncio del SDCC che Hall darà voce ai pensieri interiori del personaggio interpretato da Gibson che ha dato il via al franchise. Per cominciare, la serie è prevista per il dicembre 2024 e le riprese sono già in corso. La produzione ha anche un cast impressionante con nomi familiari come Sarah Michelle Gellar (Buffy l’ammazzavampiri) e Patrick Dempsey (Grey’s Anatomy).

Il resto del cast è composto da Molly Brown (Senior Year), Christinia Milian (Love Don’t Cost a Thing), James Martinez (Love, Victor), Alex Shimizu (The Blacklist) e Reno Wilson (Good Girls). In partenza dalla bollente città di Miami negli anni ’90, Original Sin seguirà Dexter mentre inizia il suo tirocinio forense presso il Dipartimento di Polizia di Miami. Quando si rende conto di avere il desiderio di uccidere, Dexter si rivolge al padre per chiedere aiuto, che lo aiuta a stabilire un codice per distinguere coloro che meritano di morire dagli innocenti.

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