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Superman: svelato l’interprete di Steve Lombard, editorialista sportivo del Daily Planet?

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L’ex membro del cast del Saturday Night Live Beck Bennett è stato fotografato insieme al cast e alla troupe di Superman, lasciando molti fan convinti che stia interpretando l’arrogante editorialista sportivo del Daily Planet. Bennett potrebbe anche essere nella foto incriminata perché è andato a trovare degli amici, ovviamente, ma la forma dei suoi baffi sembra un chiaro indizio!

Nei fumetti, Steve Lombard – creato da Cary Bates e Curt Swan in Superman #264 del 1973 – è un giornalista sportivo e successivamente conduttore sportivo per il Daily Planet, lo stesso giornale dove lavorano Clark Kent e Lois Lane.

Conosciuto per la sua personalità sfacciata e spesso arrogante, Steve è descritto come un ex giocatore di football professionista che porta la sua mentalità da atleta in redazione. È noto per fare scherzi pratici ai suoi colleghi, in particolare a Clark, che percepisce come un reporter mite e senza pretese.

Per quanto riguarda Bennett, il comico è stato membro del cast di SNL tra il 2013 e il 2021 ed è apparso in film come Zoolander 2, The Angry Birds Movie e Bill & Ted Face the Music. Se fosse in Superman, scommetteremmo che per lui ci sarebbe un ruolo minore.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Paul Giamatti nella serie tv basata sul franchise di Hostel

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Paul Giamatti nella serie tv basata sul franchise di Hostel

Nel corso della promozione per il suo ultimo film, The Holdovers, Paul Giamatti ha espresso il desiderio di recitare in un progetto horror. “Orrore. Mi piacerebbe fare più horror. Adoro l’horror”, ha detto quando gli è stato chiesto su quale tipo di film gli sarebbe piaciuto lavorare dopo.

“Mi piace molto Non aprite quella porta. Adoro l’horror. Lo adoro!” Quando l’intervistatore è rimasto sorpreso dal fatto che l’attore sia un grande fan di quel film, Giamatti ha detto: “Grande film. No, no, è un film fantastico, è un film bellissimo.” “Non credo che potrei fare l’assassino”, ha continuato. “non so cosa sarei. Mi piacerebbe fare qualcosa… non so se voglio farlo esattamente, ma mi piace l’horror.”

Paul Giamatti filmOra, secondo THR, la star di Billions ha firmato per interpretare il ruolo principale in una serie TV basata sui film di Hostel, con Eli Roth, Chris Briggs e Mike Fleiss che torneranno. Lo spettacolo, a cui non è ancora stata collegata una piattaforma, viene descritto come un “adattamento moderno” e un “thriller elevato” che è anche una “reinvenzione” del franchise horror. Una versione elevata del famigerato franchise di “torture porno” Hostel? Questa definizione desta sicuramente curiosità.

I dettagli sul personaggio di Paul Giamatti sono tenuti nascosti, ma si ipotizza che interpreterà il proprietario dell’ostello del titolo che funge anche da sadica camera degli orrori per sfortunati viaggiatori. Roth ha condiviso la seguente immagine sul suo account Instagram poco dopo l’annuncio della serie.

“I migliori amici Josh (Derek Richardson) e Paxton (Jay Hernandez) decidono di trascorrere l’estate dopo la laurea in un viaggio con lo zaino in spalla attraverso l’Europa. Mentre si fermano ad Amsterdam per assecondare i loro gusti in fatto di droga e sesso, incontrano Oli (Eythor Gudjonsson), un viaggiatore islandese che la pensa allo stesso modo. Quando i tre scapoli partono per indagare sulle voci allettanti su un ostello slovacco in una città popolata da donne lussuriose, si ritrovano involontariamente coinvolti in un gioco mortale.”

Racconto di due stagioni: il trailer italiano del film di Nuri Bilge Ceylan

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Ecco il trailer in italiano di Racconto di due stagioni, il nuovo film diretto da Nuri Bilge Ceylan, che uscirà nelle sale italiane il 20 giugno 2024.

Il film è stato candidato alla Palma d’Oro al 76me Festival de Cannes, ed è valso il premio a miglior interpretazione femminile alla protagonista Merve Dizdar.

Il film sarà distribuito in Italia da Movies Inspired.

Emily in Paris 4: le prime immagini dei nuovi episodi

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Emily in Paris 4: le prime immagini dei nuovi episodi

Netflix mostra le prime immagini di Emily in Paris 4, l’attesa quarta stagione di Emily in Paris, che sarà disponibile in due parti, i primi 5 episodi dal 15 agosto 2024, gli ultimi 5 dal 12 settembre 2024.

Secondo la costumista Marylin Fitoussi, “Emily sta davvero emergendo, affermandosi, diventando molto più forte con uno stile che reinterpreta i codici della moda parigina. E il nostro motto era ovviamente divertirci, ma anche correre il massimo rischio”.

Emily in Paris 4: trama e cast della quarta stagione

Dopo i drammatici eventi del matrimonio fallito tra Camille e Gabriel, Emily è sconvolta: prova forti sentimenti per due ragazzi diversi, ma ora Gabriel aspetta un figlio dalla sua ex, e le peggiori paure di Alfie su lei e Gabriel sono state confermate. In agenzia, Sylvie è costretta ad affrontare uno spinoso dilemma del suo passato per il bene del suo matrimonio, e il team dell’Agence Grateau deve affrontare cambiamenti di personale. Mindy e la band si preparano per l’Eurovision, ma quando i fondi finiscono sono costretti a risparmiare. La chimica tra Emily e Gabriel è innegabile mentre lavorano insieme per raggiungere una stella Michelin, ma due grandi segreti minacciano di mettere a rischio tutto ciò che hanno sognato.

Nel cast di  Emily in Paris 4 protagonisti Lily Collins (Emily Cooper), Philippine Leroy-Beaulieu (Sylvie Grateau), Ashley Park (Mindy Chen), Lucas Bravo (Gabriel), Camille Razat (Camille), Samuel Arnold (Julien), Bruno Gouery (Luc), William Abadie (Antoine Lambert), Lucien Laviscount (Alfie)

Dexter: Original Sin, nuovi volti nel cast della serie prequel

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Dexter: Original Sin, nuovi volti nel cast della serie prequel

Paramount+ e SHOWTIME hanno annunciato oggi altri series regular per Dexter: Original Sin, la nuova serie drammatica originale in 10 episodi che racconta la storia del serial killer preferito dagli americani in addestramento.

James Martinez (Love Victor), Christina Milian (Falling Inn Love), Alex Shimizu (The Blacklist) e Reno Wilson (Mike & Molly) si uniscono ai membri del cast già annunciati Christian Slater, vincitore del Golden Globe, nel ruolo di Harry Morgan, Patrick Gibson nel ruolo di Dexter Morgan e Molly Brown nel ruolo di Debra Morgan. La produzione inizia oggi a Miami, con il ritorno del candidato agli Emmy® Clyde Phillips (Dexter, NURSE JACKIE) come showrunner e produttore esecutivo.  

I quattro attori interpretano i membri del Dipartimento di Polizia di Miami. Martinez presta il volto ad Angel Batista, un detective emergente della Omicidi che guida con il cuore; Milian vestirà i panni di Maria LaGuerta, la prima donna detective della Omicidi di Miami Metro; Shimizu sarà Vince Masuka, un analista forense che condivide avidamente la sua esperienza e che non vede l’ora di “imporsi” sul suo nuovo tirocinante, Dexter Morgan;  Wilson infine interpreta Bobby Watt, partner e confidente di lunga data di Harry.

Ambientato a Miami nel 1991, DEXTER: ORIGINAL SIN è la serie nella quale il pubblico vedrà Dexter (Gibson) nel suo passaggio da studente a serial killer vendicatore. Quando i suoi impulsi sanguinari non possono più essere ignorati, Dexter dovrà imparare a canalizzare la sua oscurità interiore.

Con la guida del padre Harry (Slater), adotterà un codice che lo aiuteà a trovare e uccidere le persone che meritano di essere eliminate dalla società con un solo scopo: non finire nel mirino delle forze dell’ordine. Una sfida particolare quindi per il giovane Dexter che inizierà uno stage di medicina legale presso il Dipartimento di Polizia di Miami.

Martinez ha recentemente lavorato in Love, Victor e Wolf Pack. Tra i suoi ruoli passati figurano House of Cards, One Day at a Time, Tell Me a Story, CSI, Unforgettable, Elementary e il pilot Guilt by Association.

I ruoli passati di Milian includono Resort to Love, Step Up: High Water, Falling Inn Love, Soundtrack, The Oath, Bring It On, Family Guy, Grandfathered, Be Cool e Love Don’t Cost A Thing. Prossimamente, Christina ha in programma l’uscita di Meet Me Next Christmas e Body Language, entrambi lungometraggi di cui è protagonista e produttrice.

Shimizu è noto per il suo ruolo ricorrente nella serie di successo The Blacklist e sarà presente nella prossima serie di Taika Waititi Interior Chinatown. Tra gli altri ruoli di rilievo figurano The Terror, S.W.A.T. e The Outcasts.

Wilson ha debuttato in televisione nel Cosby Show e da allora ha recitato in numerose serie televisive, tra cui Good Girls, Mike & Molly, Heist, Blind Justice, The Hoop Life, Fatal Attraction e Bel-Air.

Clyde Phillips, SHOWTIME Studios e Counterpart Studios sono produttori esecutivi, tra i quali figurano anche Scott Reynolds (Jessica Jones), Michael C. Hall (DEXTER), Mary Leah Sutton (Resident Evil), Tony Hernandez (Emily in Paris) e Lilly Burns (Russian Doll), mentre la serie è prodotta da Robert Lloyd Lewis (The Lincoln Lawyer). Michael Lehmann (Heathers) è il produttore esecutivo della regia.

A24 e I Wonder Pictures rinnovano il loro sodalizio

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A24 e I Wonder Pictures rinnovano il loro sodalizio

L’italiana I Wonder Pictures ha acquisito i diritti italiani di tre nuovi titoli di A24, tra cui l’atteso The Smashing Machine di Benny Safdie con Dwayne Johnson ed Emily Blunt. La mossa consolida il rapporto in corso tra lo studio indie statunitense e il crescente distributore italiano.

I Wonder Pictures, di proprietà e gestita dal fondatore del Biografilm Festival Andrea Romeo, ha un rapporto di lunga data – anche se non esclusivo – con A24, avendo distribuito con successo altri loro titoli come “The Zone of Interest”, “The Whale” di Darren Aronofsky e “Everything Everywhere All at Once”.

Oltre a The Smashing Machine, i nuovi titoli di I Wonder Pictures in uscita in Italia nel 2025 comprendono anche l’horror di Marc Anthony Green, Opus, con John Malkovich e Ayo Edebiri, e il film per famiglie di Isaiah Saxon, The Legend of Ochi, con Willem Dafoe, Finn Wolfhard ed Emily Watson.

Amiamo i film di A24 e ci sentiamo rispecchiati nelle storie che raccontano e nel modo in cui le raccontano”, ha dichiarato Romeo in un comunicato. Il capo di I Wonder Pictures ha poi aggiunto che “oltre a condividere una grande affinità” con A24 in termini di tipi di film prodotti, le due società hanno “una perfetta sinergia” in termini di “procedure e obiettivi” e condividono “una forte armonia tra i rispettivi team di lavoro” che si “riflette nei risultati finali”.

Tutto quello che sappiamo su The Smashing Machine, prodotto da A24

Annunciato nel 2023, The Smashing Machine sarà prodotto da Dwayne Johnson, dalla Seven Bucks Productions di Dany Garcia, dalla Out for the Count di Safdie, da Eli Bush e da David Koplan. “The Smashing Machine è un dramma basato sulla storia di Mark Kerr, il leggendario lottatore di MMA dell’era dell’UFC senza esclusione di colpi, all’apice della sua carriera“, si legge nella descrizione del film. “Lotta con la dipendenza, la vittoria, l’amore e l’amicizia nell’anno 2000“.

Johnson ha dichiarato a Variety a proposito del film nel gennaio 2024: “Benny vuole creare e continua a spingersi oltre i limiti quando si tratta di storie crude e reali, personaggi autentici e a volte scomodi e sorprendenti. Sono a un punto della mia carriera in cui voglio spingermi in luoghi in cui non mi sono mai spinto in passato. Sono a un punto della mia carriera in cui voglio fare film che contano, che esplorano un’umanità ed esplorano la lotta [e] il dolore“. The Smashing Machine non ha ancora una data di uscita da parte di A24 ma è previsto in sala per il 2025.

Trilogia Before: Richard Linklater offre un promettente aggiornamento sul quarto film

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Sono passati più di dieci anni dall’uscita nelle sale di Before Midnight, il terzo film della cosiddetta Trilogia Before, diretta da Richard Linklater, che ha portato avanti la storia di Jesse (Ethan Hawke) e Celine (Julie Delpy) dopo i film Before Sunrise – Prima dell’alba e Before Sunset – Prima del tramonto. Anche se il film si concludeva con la coppia che rimaneva insieme, quella potrebbe non essere stata la fine della storia. Parlando con ComicBook.com a sostegno del suo nuovo film Hit Man, Linklater ha infatti detto “mai dire mai” quando gli è stato chiesto riguardo un quarto film.

Mai dire mai. Voglio dire, abbiamo superato il periodo di nove anni, ma non siamo stati troppo preziosi al riguardo. Sai, è come se fosse una cosa arbitraria all’inizio. Lo faremo quando avrà senso, quando quei personaggi avranno qualcosa da dire“, ha detto, riferendosi al fatto che i tre film sono usciti tutti a distanza di nove anni l’uno dall’altro. “Forse avrà senso quando quei personaggi saranno più vecchi. Non è così urgente, ma non credo che sparisca mai l’idea di farlo. Quindi, chi lo sa? Chi diavolo lo sa. Di certo per ora non c’è nulla sulla lavagna”.

Linklater è noto per il suo forte interesse sul tempo che scorre e il modo in cui cambia la vita delle persone. Il suo capolavoro artistico Boyhood girato nell’arco di 12 anni ci mostra il crescere di un ragazzo da 6 ai 18 anni, mentre attualmente il regista è impegnato nelle riprese di Merrly We Roll Along, che si estenderanno nel corso di 20 anni. Sebbene dunque per ora non ci siano programmi per un quarto Before, non si può escludere che questo arrivi prima o poi, per raccontare una nuova fase nella vita dei suoi protagonisti.

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Che cos’è la Trilogia Before?

La Trilogia Before è una serie di tre film diretti da Richard Linklater con protagonisti Ethan Hawke e Julie Delpy. Il primo film, Before Sunrise – Prima dell’alba del 1995, vede Jesse (Hawke), uno studente americano in viaggio per l’Europa, e Celine (Delpy), una studentessa francese in visita ai parenti, incontrarsi su un treno diretto a Parigi e poi passare la notte in giro per Vienna, innamorandosi nel frattempo. Alla fine del film, le loro strade si separano, ma decidono di incontrarsi di nuovo in futuro.

Nel 2004 arriva così Before Sunset – Prima del tramonto, che ritrova i personaggi nove anni dopo, un pomeriggio a Parigi, dove lo scrittore Jesse, ormai sposato, incontra Celine mentre promuove il suo libro che racconta la storia del loro periodo a Vienna. I due passano il pomeriggio a parlare del fatto che non si incontreranno più ma, alla fine del film, Jesse sceglie di rimanere a Parigi con Celine.

Infine, in Before Midnight del 2013 li ritroviamo ancora nove anni dopo, quando sono ormai una coppia con due figlie gemelle in vacanza in Grecia. I due finiscono per litigare sul desiderio di Jesse di trasferirsi a Chicago per stare più vicino al figlio maggiore, Hank, e finiscono per esaminare nuovamente la loro relazione. Il film è stato poi candidato al Premio Oscar nella categoria Miglior sceneggiatura originale.

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Venom: The Last Dance, 5 errori che SONY potrebbe già aver commesso dal trailer

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Il primo trailer di Venom: The Last Dance è stato davvero notevole. È un film su Venom, certo, e anche se sembra una conclusione “epica” della trilogia, ci sono segni dei soliti problemi.

Sony Pictures non è mai riuscita ad afferrare questo personaggio, ma Venom è stato un successo nel 2018 e Venom: La furia di Carnage ha ottenuto buoni risultati nonostante sia uscito negli ultimi mesi della pandemia COVID-19.

Questo ha dato allo studio un falso senso di fiducia e la convinzione che, a prescindere da ciò che dicono i fan e la critica, la direzione strampalata in cui hanno portato questo franchise sia quella giusta. In questo articolo, individuiamo i momenti del trailer che evidenziano gli errori che la Sony ha già commesso con Venom: The Last Dance.

Il protettore letale Goofball

Goofball

Venom: La furia di Carnage è stato un miglioramento rispetto al suo predecessore del 2018, ma anche con la regia di Andy Serkis, la sceneggiatura (e la classificazione PG-13) ha deluso Cletus Kasady.

Tuttavia, il film ha posto le basi per far sì che Eddie Brock diventi il Protettore Letale dei fumetti in una terza uscita, promettendoci una versione del personaggio che i fan attendono di vedere sullo schermo dai tempi di Spider-Man 3. Nel trailer di Venom: The Last Dance, ma è subito messo in ombra da una commedia sciocca e da Venom che mangia teste in una battaglia senza sangue.

Da qualche parte nel Multiverso, c’è un film su Venom in cui Eddie Brock dà la caccia ai criminali e dispensa giustizia letale, bilanciando i suoi impulsi più oscuri e il desiderio di essere un eroe.

Invece, abbiamo… questo tizio.

Nel multiverso della mediocrità

Multiverso sony

Forse c’è una spiegazione per questo, ma come per Morbius, sembra che questa scena sia stata pensata per eccitare i fan alla prospettiva che Venom: The Last Dance si svolgerà nel MCU.

I trailer del film del vampiro vivente hanno fatto pensare allo Spider-Man di Tobey Maguire e all’Avvoltoio del MCU, solo che il primo è stato assente dal montaggio finale e il secondo è stato inserito nella scena post-credits più “debole” mai girata.

Questa sequenza è forse intesa come una sorta di retcon di Spider-Man: No Way Home? Se è così, non ha alcun senso, ma onestamente pensiamo che sia proprio questo il suo scopo. Inoltre, non crediamo che il cattivo di Chiwetel Ejiofor possa saltare da una realtà all’altra.

Venom ha confermato in precedenza di essere a conoscenza dell’esistenza del Multiverso e ne segue un altro stupido accenno…

Il ritorno del dottor Curt Connors?

Il ritorno del dottor Curt Connors_

Sì, quella nel trailer è la star di The Amazing Spider-Man e Spider-Man: No Way Home, Rhys Ifans. E sì, abbiamo sentito che interpreta davvero il dottor Curt Connors (e che la madre, la figlia e il bambino avvistati altrove sono la sua famiglia).

Potrebbe essere una variante stravagante del mondo di Eddie, ma è molto più probabile che sia il Curt di No Way Home che, come l’Avvoltoio, è stato mandato a casa nella realtà sbagliata.

A meno che non si voglia far credere che questo sia il mondo di The Amazing Spider-Man… cosa che potrebbe benissimo essere grazie ad alcune retcon. Probabilmente è quello che la Sony vuole farci credere per creare entusiasmo per il trequel.

Il suo braccio potrebbe essere ricresciuto grazie alla cura che gli Uomini Ragno hanno fatto e, se avremo Venom-Lizard, tutto sarà perdonato. Se Rhys Ifans è stato scritturato per un personaggio a caso nonostante abbia interpretato Connors in precedenza, questo dimostra quanto sia sprovveduta la Sony.

C’è troppo da fare

Venom: The Last Dance

Se Venom: The Last Dance è caotico e disordinato come il primo trailer, siamo nei guai.

Abbiamo un’agenzia governativa segreta che raccoglie i Simbionti, la Tossina, l’invasione degli Xenofagi (alieni mangiatori di Simbionti) e quella che sembra una storia piuttosto banale di Venom che protegge una famiglia. E, naturalmente, le già citate anticipazioni sul Multiverso.

Kelly Marcel non ha dimostrato di essere una buona scrittrice con Venom e Venom: The Last Dance, quindi il fatto che si metta dietro la macchina da presa per fare il suo debutto alla regia è una decisione… unica da parte della Sony.

Dopo essersi sbarazzata di Carnage nel secondo film di Venom – una decisione che lascia perplessi – Knull o addirittura Toxin e un Cletus Kasady resuscitato sarebbero stati un modo forte per concludere la trilogia. Invece, stiamo ricevendo un po’ di tutto e azzarderei l’ipotesi che la maggior parte non funzionerà.

Più cattivi simbionti e un cast sprecato

Venom: The Last Dance

Stiamo cercando di non fare troppe ipotesi, ma è ovvio che i simbionti entreranno in gioco prima o poi. Se questo significhi una versione di The Jury posseduta dagli alieni o il debutto di cattivi come Phage e Scream è difficile da dire in questa fase; l’azione Simbionte contro Simbionte è comunque il massimo dell’inventiva che questo franchise sembra in grado di esprimere.

Poi c’è il cast. Dopo essere stato sprecato dai Marvel Studios per la maggior parte del tempo, Chiwetel Ejiofor sembra interpretare un generico militare e Juno Temple una scienziata poco convincente. Con un po’ di fortuna, diventerà Scream e potrà divertirsi un po’. Conoscendo la Sony, si tratterà solo di una scena o due.

Se vi sono piaciuti Venom e Venom: La furia di Carnage, è probabile che questo trequel vi piacerà. Se vi piacciono i bei film, però, preparatevi a un brutto momento al cinema…

I colori del male: Rosso, la spiegazione del finale del film Netflix

Diretto da Adrian Panek, I colori del male: Rosso è il nuovo thriller polacco di Netflix e tratto dall’omonimo romanzo di Malgorzata Oliwia. Dopo Mister Car e i templari, Operazione Soulcatcher e L’amore dimenticato si tratta di nuovo lungometraggio polacco a raggiungere in poco tempo le vette di Netflix. Il motivo è da ritrovarsi anche nel loro riprendere generi tipicamente americani per adattarli ai canoni delle proprie cinematografie. I colori del male: Rosso non fa eccezione, proponendo un puro thriller investigativo.

Sulla scia di grandi film di questo genere come Seven oZodiac prende dunque vita un film che conduce gli spettatori all’interno di un caso che sembra incrociare passato e presente e che si svelerà pezzo dopo pezzo grazie alla presenza di alcuni flashback. Si assiste così ad un vero e proprio percorso non lineare che porta a galla una serie di intrecci e risvolti difficilmente prevedibili ma che regalano infine grande intrattenimento. Non sorprende infatti che I colori del male: Rosso sia divenuto rapidamente uno dei film più visti su Netflix.

Per gli appassionati di questo genere, dunque, si tratta di un film da non perdere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a I colori del male: Rosso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

I colori del male Rosso trama film
Una scena di I colori del male: Rosso. Copyright: Przemo Paczkowski

La trama e il cast di I colori del male: Rosso

Una spiaggia di Tripla Città, in Polonia, diventa un luogo del delitto a seguito di una drammatica scoperta. Il mare riporta infatti a galla il corpo di una giovane ragazza per la quale si sospetto un omicidio. L’indagine è condotta da un procuratore ambizioso e tenace, Leopold Bilski, ma anche la madre della vittima, il giudice Helena Bogucka, è coinvolta nelle indagini. Ben presto, però, le loro scoperte iniziano a farsi scomode e a far emergere il volto di una vicenda più tragica del previsto.

Ad interpretare Leopold Bilski vi è l’attore Jakub Gierszal, attore polacco già visto anche nei film All That I Love – Tutto quello che amo (2009) e Dracula Untold (2014). Accanto a lui, nel ruolo di Helena Bogucka vi è invece Maja Ostaszewska, vista anche in Schindler’s List e ne Il pianista, mentre Zofia Jastrzębska interpreta Monika Bogucka, la ragazza assassinata. Andrzej Konopka è Tadeusz Dubiela, amante di Helena, mentre Jan Wieteska è suo figlio Mario . Completano il cast Przemysław Bluszcz nel ruolo di Łukasz Kazarski “Kazar”, Andrzej Zieliński in quelli di Waldemar Mila e Wojciech Zieliński in quelli di Roman Bogucka, padre di Monika.

La spiegazione del finale del film

All’inizio di I colori del male: Rosso, si pensa che quell’omicidio possa essere opera di uno psicopatico che non conosceva personalmente la vittima, Monika, ma l’aveva uccisa per divertimento. Bilski, però, scopre poi che 15 anni prima c’era stata un’altra vittima, Zaneta Kaleta, che era stata uccisa in modo simile alla nuova ragazza. Il suo fidanzato, Jakubiak, fu accusato del crimine e la cosa più interessante è che è uscito da poco di galera dopo aver scontato tutta la sua pena. Così, i sospetti ricadono subito su di lui, che però si proclama innocente.

Capendo di non avere nulla affinché gli si possa credere, Jakubiak si uccide, ma non prima di suggerire a Bilski di andare al Club del Cantiere Navale e di parlare con le persone che vi lavoravano. Il locale – dove lavorava Monika – è di proprietà di un uomo di nome Kazarski Lukasz, il quale si scopre abusava della ragazza. Questo perché Monika aveva assistito a un omicidio compiuto dal boss, ma la sua denuncia è stata raccolta da un poliziotto corrotto, che fa dunque decadere la cosa.

A quel punto, però, si scopre che anche Roman, il padre di Monika, lavorava con Kazarski e può dimostrare che è stato quest’ultimo ad uccidere la figlia proprio per evitare che rivelasse ciò che ha visto. Con le prove dalla sua, Bilski è pronto ad arrestare Kazarski, il quale però nel frattempo si è dileguato. Tuttavia, Bilski riusce a trovare un braccialetto fatto di pelle umana e a collegare Kazarski all’omicidio di Zaneta Kaleta. Kazarski non aveva paura di ammettere i suoi crimini, ma ripeteva costantemente di non avere nulla a che fare con l’omicidio di Monika.

I colori del male Rosso cast
Una scena di I colori del male: Rosso. Copyright: Przemo Paczkowski

Il finale di I colori del male: Rosso rivela che Kazarski ha detto la verità e non ha ucciso Monika. Mentre Bilski continua le sue indagini, Helena si trova a casa del suo amante Tadeusz Dubiela, il medico che ha eseguito le autopsie, e lì vede l’anello di rubini della figlia. Il figlio Mario Dubiela lo aveva lasciato intenzionalmente perché voleva che Helena sapesse cosa era successo. A quel punto, capì però che non poteva più nascondere la verità e così vengono confessati i crimini di padre e figlio. Si scopre infatti che è stato Mario ad uccidere Monika, di cui era infatuato.

Una serà tentò di possederla fino a diventare violento quando lei ha cercato di opporre resistenza. Mario non aveva intenzione di ucciderla, ma il suo attacco d’ira finì con il trasformarsi in un omicidio. A quel punto, avendo sabuto che Jakubiak era appena uscito di prigione decise di farne il capro espiatorio con l’aiuto del padre. Mario dice dunque ad Helena che era stato tutto un incidente. Nel frattempo, anche Bilski capisce che dietro l’omicidio c’era Mario, ma prima di arrivare a casa sua, Tadeusz si è già tolto la vita.

Mario, invece, decide di costituirsi alla polizia. Il rimorso, il senso di colpa e la sensazione di essere stato così malvagio nei confronti di una persona per cui provava dei sentimenti non gli permettevano più di vivere in pace. Alla fine, dopo che la giustizia è stata fatta e l’indagine si è conclusa, Bilski è andato a incontrare la sua famiglia e, come aveva promesso a Helena, ha abbracciato forte sua figlia, perché probabilmente si è reso conto di quanto tutto sia fragile nella vita e che nulla può essere dato per scontato.

Il trailer di I colori del male: Rosso e dove vederlo in streaming

I colori del male: Rosso in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 


 

 

The Boys: lo showrunner Eric Kripke sa come finirà ma non sa quando

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Durante una sessione di domande e risposte su Twitter nel 2020, lo showrunner di The Boys Eric Kripke ha dichiarato che la sua idea approssimativa per l’intera serie dello show includeva “cinque stagioni in totale”. Ma la serie è stata recentemente rinnovata per la quinta stagione e la parola “finale” non si vede da nessuna parte nel comunicato stampa di Prime Video! Ora Kripke ha modificato la sua previsione originale.

Lo showrounner ha spiegato a Inverse che ha imparato a non considerare più le stagioni come qualcosa di granitico, visto che possono cambiare: “Qualcuno me lo ha fatto notare e io ho pensato: ‘Hai ragione. È ridicolo. Devo tenere la bocca chiusa’. E così farò”. Kripke potrebbe non sapere quando finirà The Boys, ma sa come si concluderà la storia.

“Non puoi costruire uno spettacolo incentrato su queste due forze di Homelander e Butcher che si avvicinano lentamente l’una all’altra senza portare la cosa al culmine”, dice in un’intervista separata con Empire. “Ogni volta che si verifica l’ultimo episodio, so cosa succede.”

La quarta stagione sarà presentata in anteprima tra poco più di una settimana, quindi sarà interessante vedere se i pezzi sul tabellone si avvicineranno ulteriormente l’uno all’altro, quando il finale andrà in onda.

The BoysLa trama della quarta stagione di The Boys

Nella quarta stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il controllo di Patriota, che sta consolidando il suo potere. Billy Butcher, a cui restano solo pochi mesi di vita, ha perso sia il figlio di Becca sia il suo ruolo di leader dei The Boys. Il resto della squadra è stanco delle sue bugie. La posta in gioco sarà più alta del solito e loro dovranno trovare un modo per collaborare e salvare il mondo, prima che sia troppo tardi.

Il cast di The Boys vede protagonisti Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie, Claudia Doumit e Cameron Crovetti. Si uniranno per la quarta stagione anche Susan Heyward, Valorie Curry e Jeffrey Dean Morgan.

The Boys è basata sul fumetto certificato bestseller dal New York Times, creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di executive producer, e sviluppato dall’executive producer e showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer si annoverano anche Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Pavun Shetty, Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Ken F. Levin, Jason Netter, Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn e Michaela Starr. The Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey Pictures.

Deadpool e Wolverine: lo spot “Silenzia i tuoi cellulari” in versione intergrale (con tutte le parolacce)

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Disney/Marvel Studios hanno dato il via alla presentazione di Deadpool e Wolverine del CinemaCon con un divertente PSA “Silenzia i tuoi cellulari” in cui il Mercenario Chiacchierone e il Mutante con lo scheletro di Adamantio invitano il pubblico a silenziare il cellulare in sala. Una versione più breve e di scarsa qualità è trapelata on-line all’inizio di questo mese, ma ora il tutto è arrivato online.

Hugh Jackman Deadpool & Wolverine
Foto di 20th Century Studios/Marvel Stud/Courtesy of 20th Century Studio – © 2024 20th Century Studios / © and ™ 2024 MARVEL.

Il teaser inizia con Wade Wilson che tenta di dire a Logan quali personaggi debutteranno in Avengers: Secret Wars, ma ogni volta che ci prova, viene interrotto dallo squillo di un cellulare. Alla fine, il mutante notoriamente scontroso spinge via il Mercenario Chiacchierone e rompe lui stesso la quarta parete.

“Ehi, amico, sei in un cinema, non nella casa di cura di tua nonna: spegni il tuo fottuto telefono!” Deadpool poi risponde menzionando che Wolvie parlando in questo modo fa vibrare il suo “cazzo”. Poi aggiunge: “Bella rottura della quarta parete, non pensavo di avercela con te!”. La clip termina con Logan che dice a Wade di “chiudere la bocca” – con un’ultima parolaccia ad hoc.

https://www.youtube.com/watch?v=MGAy8qxuQbE&list=RDUzx-3t5cgwA&start_radio=1

Ecco il trailer di Deadpool e Wolverine

Deadpool e Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio e segna l’introduzione del Mercenario Chiacchierone di Ryan Reynolds nell’universo cinematografico Marvel (con un rating decisamente diverso rispetto ai primi due capitoli). Soprannominandosi “Marvel Jesus”, Deadpool arriva nel MCU dopo essere stato rapito dalla Time Variance Authority, i manager del multiverso visti l’ultima volta in Loki, e si ritrova nello stesso mondo dei Vendicatori.

Sebbene il suo volto non si veda nel trailer, anche Wolverine di Hugh Jackman passa dall’universo di X-Men al MCU. Diretto da Shawn Levy, il film comprende anche Emma Corrin, Morena Baccarin, Rob Delaney, Leslie Uggams, Karan Soni e Matthew Macfadyen.

Deadpool e Wolverine

The Acolyte: La Seguace, la showrunner Leslye Headland commenta lo scioccante primo episodio

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I primi due episodi di The Acolyte: La Seguace sono ora in streaming su Disney+ e l’ultima serie live-action di Star Wars di Lucasfilm inizia sicuramente con il botto. La premiere inizia con la misteriosa guerriera mascherata Mae (Amandla Stenberg) che entra in una taverna e sfida a duello il Maestro Jedi Indara (Carrie-Ann Moss). Abbiamo visto diversi momenti del loro scontro nei vari trailer e spot televisivi, ma l’esito dello scontro è stato scioccante e inaspettato.

Incapace di avere la meglio su Indara in un combattimento leale, Mae sceglie di barare e lanciare una delle sue lame contro il barista, e quando il suo avversario Jedi usa la Forza per fermare l’arma prima che lo colpisca, l’assassino del Lato Oscuro approfitta della sua distrazione, lanciando un altro coltello nel petto di Indara, uccidendola all’istante.

LEGGI ANCHE: La recensione del primi episodi di The Acolyte: La Seguace

Durante un’intervista con EW, la showrunner Leslye Headland ha spiegato la decisione di uccidere il personaggio interpretato probabilmente dal nome più importante dello show durante la primissima scena. “La verità è che volevo solo creare un’apertura fredda. Penso che sia lo sceneggiatore televisivo che è in me, a creare un’apertura fredda da cui vieni scioccato.”

The Acolyte: La Seguace jedi master indara carrie-anne Moss“Non per paragonarmi affatto a Vince Gilligan”, continua, “ma l’apertura fredda di Breaking Bad è una delle migliori aperture fredde di sempre. Quindi ogni volta che mi siedo per scrivere qualcosa, dico: ‘Bene, io non sarò in grado di superarlo, ma nel mio show, qual è la versione di quella scena?’ E sembrava che il meglio che potevo inventare fosse uccidere Carrie-Anne Moss. Mi dispiace.”

Il mistero che circonda l’assassino di Indara viene rivelato poco dopo, quando apprendiamo che Stenberg sta effettivamente interpretando il doppio ruolo, Mae e Osha. “Le considero come yin e yang”, dice della coppia. “Questo è stato davvero importante per me. E abbiamo alcune di quelle immagini nello show. Yin e yang sono state anche immagini importanti nell’universo di Star Wars attraverso Gli Ultimi Jedi e The Clone Wars. E adoro quel tipo di parte del fascino di Star Wars”.

Star Wars: The AcolyteIl cast di Star Wars: The Acolyte: La Seguace?

The Acolyte: La Seguace è scritto e prodotto esecutivamente da Leslye Headland (Russian Doll), che sarà anche showrunner. Insieme alla Stenberg ci sono Lee Jung-jae (Squid Game), Dafne Keen (His Dark Materials), Rebecca Henderson (Inventing Anna), Dean-Charles Chapman (1917), Carrie-Anne Moss (The Matrix), Manny Jacinto (The Good Place), Jodie Turner-Smith (After Yang), Charlie Barnett (Russian Doll) e l’ex stao della trilogia sequel di Star Wars, Joonas Suotama, che interpreta un nuovo personaggio sotto forma di maestro Jedi Wookiee.

Tutto quello che sappiamo su Star Wars: The Acolyte: La Seguace

The Acolyte: La Seguace è l’annunciata serie tv parte del franchise di Star Wars creata da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei principali film di Star Wars.

The Acolyte: La Seguace è ambientato alla fine dell’era dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti oscuri e poteri emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di quanto avessero mai previsto.

Nel cast della serie tv protagonisti sono Amandla Stenberg come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto, Dafne Keen come una giovane Jedi, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.  Charlie Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles Chapman, Carrie-Anne Moss come una Jedi, Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.

Evangeline Lilly si ritira dalla recitazione

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Evangeline Lilly si ritira dalla recitazione

Evangeline Lilly conferma che si ritirerà dalla recitazione… Sembra che il tempo dell’attrice nei panni di The Wasp nel MCU sia quindi giunto al termine. Lilly ha condiviso un post su Instagram confermando che ha intenzione di “allontanarsi” da Hollywood nel prossimo futuro. Ha incluso un video del 2006 che la vedeva parlare delle sue aspirazioni future, tra cui ritirarsi dalla recitazione per fondare una famiglia e concentrarsi sul lavoro umanitario. Ora, sembra che stia realizzando quel sogno.

“Sono così piena di gioia e contentezza oggi mentre vivo la mia visione. Lode a Dio, mi sento così grata per le mie benedizioni”, ha scritto Lilly nel post. “Allontanarsi da quella che sembra la scelta più ovvia (ricchezza e fama) può sembrare spaventoso a volte, ma entrare nel proprio dharma sostituisce la paura con l’appagamento. Potrei tornare a Hollywood un giorno, ma, per ora, è qui che appartengo.”

Evangeline LillyEvangeline Lilly è un volto molto amato del MCU. Ant-Man and The Wasp: Quantumania ha ricevuto recensioni in gran parte negative, ma ha posto le basi affinché Scott Lang e Hope Van Dyne fossero i protagonisti principali nella saga del Multiverso e, più specificamente, nei prossimi film dei Vendicatori. Con le riprese del prossimo Avengers che inizieranno nel prossimo anno o due, sembra improbabile che Lilly lasci la pensione per interpretare The Wasp. Il lato positivo è che Ant-Man può ancora fare squadra con sua figlia Cassie!

“Ho intenzione di dire che potrebbe essere il momento per un film indipendente su Wasp”, ha detto Lilly alla première di Ant-Man and the Wasp: Quantumania l’anno scorso. Questi film sono un impegno“, ha aggiunto in seguito quando le è stato chiesto del suo futuro nell’MCU. “C’è molto da fare, e ho due figli a casa. Ogni volta che arriva quella chiamata, faccio un respiro profondo e dico: ‘Whoa, sono pronto per questo? Sono disposto a farlo di nuovo?’ ogni volta che lo faccio.”

Lilly si è unita per la prima volta all’MCU in Ant-Man del 2015 ed è stata scelta per il ruolo di Hope dal regista originale Edgar Wright (ha anche considerato di lasciare il progetto quando Wright si è separato dai Marvel Studios). È tornata in Ant-Man and The Wasp del 2018 e poi è stata messa da parte fino all’atto finale di Avengers: Endgame.

Venom: The Last Dance, Tom Hardy afferma che “Spider-Man è andato al campo di Feige” ma “ne abbiamo uno alla Sony”

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Dopo l’uscita del primo trailer di Venom: The Last Dance, Tom Hardy ha preso parte ad un’intervista con Forbes, e l’attore ha avuto alcune cose interessanti da dire sul Sony’s Spider-Man Universe (SSU) e sul fatto che Spider-Man non si è ancora presentato nel franchising.

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Tom Hardy ha iniziato condividendo la sua eccitazione per quello che viene pubblicizzato come l’ultimo film solista di Venom. “Sono così entusiasta perché siamo diventati molto più grandi. Kelly [Marcel] e io lavoriamo con Tom Rothman e Sanford [Panitch] e il loro team Sony ormai da 7-8 anni. Abbiamo iniziato, come se inizialmente [Venom] fosse solo Eddie Brock e nessuno sapeva cosa avremmo fatto. Poi è arrivato il secondo [film, Venom: La Furia di Carnage] – abbiamo scritto il secondo, l’abbiamo lanciato, diretto, messo insieme la squadra – è stato grandioso! Quella è stata un’enorme scuola.”

L’attore ha continuato commentando come sono stati percepiti i film, in parte a causa della mancanza di un certo Amichevole Arrampicamuri di Quartiere. “La gente ci avrebbe giudicato, sai? L’Universo Marvel sotto la gestione di [Kevin] Feige sta andando così bene. Spider-Man è andato al campo di Feige alla Marvel. Ne abbiamo uno [alla Sony]! Per me e Kelly, è così, è importante lavorare con tutto ciò che possiamo per sfruttare questa opportunità. Quindi, per il terzo adesso, Kelly lo sta dirigendo, sta scrivendo – sono legato a questo progetto fisicamente, e qualunque cosa ti serva, noi ci abbiamo pensato.”

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Quando Hardy dice “ne abbiamo uno” si riferisce a un accampamento o a uno Spider-Man? Questo potrebbe significare che il SSU alla fine introdurrà la versione di Spider-Man di Andrew Garfield? Voci precedenti sostenevano che questo fosse il piano per Madame Web prima di una profonda revisione della sceneggiatura.

Oppure sta insinuando che Venom sia lo Spider-Man del SSU? Ciò suggerirebbe che Tom Hardy abbia intenzione di restare nei panni di Eddie Brock ancora per un po’, anche se The Last Dance è il capitolo finale di questa trilogia.

venom the last dance cavalloTutto quello che sappiamo su Venom: The Last Dance

Venom: The Last Dance segue i successi al botteghino consecutivi di Venom: La furia di Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a livello globale) e Venom del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e scriverà il trequel.

Tom Hardy ha menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti appoggio.”

A parte il ritorno di Tom Hardy nei panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock nei titoli di coda di Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che include Morbius, Kraven Il Cacciatore e Madame Web, tra gli altri – potrebbe comparire in Venom: The Last Dance.

Venom: the last dance – il poster

Elliot Page: 10 cose che forse non sai sull’attore

Elliot Page: 10 cose che forse non sai sull’attore

Elliot Page (precedentemente noto come Ellen Page) è l’attore noto per film come Juno, Inception, X-Men – Giorni di un futuro passato e, più recentemente, per la serie The Umbrella Academy. La sua carriera nel mondo della recitazione è iniziata abbastanza presto e la sua è una gavetta di certo non indifferente. Tra film commerciali e non, Elliot Page è stato in grado di farsi amare da una grande fetta di pubblico. Lo stesso pubblico che l’ha sostenuto a pieno quando l’attore ha fatto coming out qualche anno fa e ha annunciato il suo cambio di genere, dando inizio ad una nuova fase della sua vita.

Ecco, allora, dieci cose che forse non sapete su Elliot Page.

Elliot Page: i suoi film e le serie TV

 

1. Ha recitato in celebri film. Elliot Page approda al cinema nel 2003 con Touch & Go e Love That Boy. Nel 2005 gira Mouth to Mouth e Hard Candy, e l’anno successivo recita in X-Men – Conflitto finale. In seguito, recita in An American Crime (2007), Juno (2007) – che gli conferisce grande notorietà – Whip It (2009), Inception (2010), To Rome with Love (2012) e X-Men – Giorni di un futuro passato (2014). Tra gli ultimi film da lui interpretati vi sono Freeheld – Amore, giustizia, uguaglianza (2015), Tallulah (2016), The Cured (2017), My Days of Mercy (2017), con Kate Mara, Flatiners: Linea mortale (2017).

2. Ha preso parte ad alcune note serie TV. Oltre che sul grande schermo, Page ha recitato anche per la televizione, iniziando con il film per la TV Pit Pony (1997) e alla serie omonima che venne poi realizzata due anni dopo. Recita poi in alcune serie, come Trailer Park Boys (2001-2002) e Rideau Hall (2002) e in alcuni film TV, come Abbandonata dal destino (2003) e I Downloaded a Ghost (2003). In seguito prende parte alla serie ReGenesis (2004) e al film Tilda (2011). Torna poi sul piccolo schermo nel 2019 per la miniserie Tales of the City e la serie originale Netflix The Umbrella Academy.

Elliot Page protagonista di Juno insieme a Olivia Thirlby

3. Ha contribuito alla caratterizzazione del suo personaggio. Nel popolare film Juno Page interpreta una sedicenne che rimane incinta dopo il suo primo rapporto sessuale, decidendo di tenere il bambino. All’epoca delle riprese, l’attore ha contribuito in più modi alla caratterizzazione del suo personaggio. Ad esempio, ha ideato l’acconciatura con la coda di cavallo e una lunga frangia ai lati del viso, mentre ha suggerito Kimya Dawson e The Moldy Peaches come gusti musicali preferiti di Juno. Per la sua interpreatazione, ha poi ricevuto la nomination agli Oscar come Miglior attrice.

Elliot Page Juno

4. Ha avuto una relazione sul set con la sua collega. Sul set di Juno Page conosce l’attrice Olivia Thirbly, oggi nota anche per la serie Y – L’ultimo uomo e il film Oppenheimer. Tra le due, come ha narrato Page nella sua autobiografia Pageboy, è nata una relazione segreta che le ha portate in più occasioni a ricercare occasioni in cui incontrarsi privatamente. L’esperienza, però, sembra essere durata unicamente per il tempo trascorso sul set del film.

Elliot Page ha recitato con Leonardo DiCaprio in Inception

5. È stato uno dei suoi primi ruoli “da adulta”. In Inception Page recita accanto a Leonardo DiCaprio nel ruolo di Arianna, la giovane architetto a cui è affidato il ruolo di progettare gli scenari onirici. Nonostante all’epoca delle riprese l’attore avesse ormai 23 anni, quello di Arianna è stato uno dei primi personaggi adulti interpretati. Prima di esso, infatti, aveva interpretato quasi sempre ruoli di adolescenti, anche per via del suo viso che gli permetteva di dimostrare diversi anni in meno a quelli effettivamente posseduti.

Elliot Page contro The Last of Us

6. Ha accusato gli ideatori del gioco di aver copiato le sue fattezze. Quando è stato svelato l’aspetto del personaggio Ellie del videogioco The Last of Us, in molti hanno notato una certa somiglianza con Elliot Page, tra cui lo stesso attore. Page ha dunque poi accusato gli ideatori di aver copiato le sue fattezze senza permesso. Poco dopo, l’aspetto del personaggio di Ellie è stato rivisto rispetto all’incarnazione originale e Naughty Dog ha dichiarato che le modifiche sono state apportate per rendere il personaggio più simile all’attrice che lo interpreta, Ashley Johnson.

Elliot Page è su Instagram

7. Ha un profilo sul social network. L’attore è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 6 milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato 170 post, tutti relativi alle sue attività come attore o modello. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

The Umbrella Academy 2 recensione serie tv

Elliot Page era Ellen Page

8. Prima era nota come Ellen Page. Il giorno di San Valentino del 2014, l’attrice all’epoca conosciuta come Ellen Page ha deciso di fare coming out. Nel 2020, poi, ha annunciato di essere transgender, comunicando il cambio di nome in Elliot e chiedendo che la sua persona venga declinata con pronomi maschili o neutri. Tramite i propri social ha poi dichiarato: “Più mi tengo vicino e abbraccio pienamente chi sono, più sogno, più il mio cuore cresce e più prospero. A tutte le persone trans che ogni giorno si occupano di molestie, disgusto di sé, abusi e minacce di violenza: ti vedo, ti amo e farò tutto il possibile per cambiare questo mondo in meglio”.

Elliot Page e Emma Portner

9. Quando era ancora Ellen, era sposata con Emma Portner. Ellen Page ha sempre avuto una vita sentimentale riservata: tuttavia, di lei si sappiamo che nel gennaio del 2018 si è sposata con Emma Portner, una ballerina. Da quel momento le due hanno però continuato a condurre una vita molto riservata, condividendo solo di tanto in tanto alcune foto insieme sui social. Dopo l’annuncio della transizione di genere, nel 2021 Elliot Page ha però rivelato di aver avviato le pratiche di divorzio da Emma, con la quale però è rimasta in ottimi rapporti.

Elliot Page: età e altezza

10. Elliot Page è nato il 21 febbraio del 1987 a Contea di Halifax, Canada. L’attore è alto complessivamente 1,55 metri.

Fonti: IMDb, Instagram, TheVerge

Inside Out 2: anche Nostalgia nel nuovo trailer

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Inside Out 2: anche Nostalgia nel nuovo trailer

Ecco un nuovo trailer per Inside Out 2, nelle sale italiane dal 19 giugno, che dà il benvenuto a nuove Emozioni nella mente di Riley, ora adolescente. A Gioia (voce originale di Amy Poehler), Rabbia (voce originale di Lewis Black), Tristezza (voce originale di Phyllis Smith), Paura (voce originale di Tony Hale) e Disgusto (voce originale di Liza Lapira), si aggiunge un gruppo di Emozioni perfettamente adatto all’età dell’adolescenza. Tra queste, il nuovo trailer presenta: Nostalgia!

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Inside Out 2, la trama

Il film Disney e Pixar Inside Out 2 torna nella mente dell’adolescente Riley proprio quando il quartier generale viene improvvisamente demolito per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni! Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che a detta di tutti gestiscono da tempo un’attività di successo, non sanno come comportarsi quando arriva Ansia. E sembra che non sia sola.

Il sequel è diretto da Kelsey Mann e prodotto da Mark Nielsen, mentre Pete Docter, Jonas Rivera e Dan Scanlon sono i produttori esecutivi. La sceneggiatura è firmata da Meg LeFauve e Dave Holstein, con un soggetto di Mann e LeFauve, mentre le musiche sono di Andrea Datzman.

Nella versione italiana del film, a prestare le proprie voci sono Stella Musy (Gioia), Melina Martello (Tristezza), Paolo Marchese (Rabbia), Daniele Giuliani (Paura), Veronica Puccio (Disgusto), Pilar Fogliati (Ansia), Deva Cassel (Ennui), Marta Filippi (Invidia), Federico Cesari (Imbarazzo), Sara Ciocca (Riley) e Stash (Lance Slashblade).

Inside Out 2

Captain America: Brave New World e l’ossessione per Giancarlo Esposito

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Mentre continuano le riprese aggiuntive su Captain America: Brave New World dei Marvel Studios ad Atlanta, altre foto dal set sono state condivise online.

Le immagini in bianco e nero (che potete vedere qui) ci offrono un’altra occhiata a Sam Wilson (Anthony Mackie) nei panni di Capitan America, Rosa Salazar nei panni di Diamondback, membro della Serpent Society, e a Giancarlo Esposito che negli ultimi giorni sembra essere il centro dell’attenzione dei fan Marvel di tutto il mondo.

I fan hanno speculato sull’identità del misterioso personaggio dell’attore di The Mandalorian e The Boys da quando si è scoperto che si era unito al MCU e, nonostante le foto dal set siano state alquanto rivelatrici sul costume che indossa Esposito durante le riprese, non si è ancora arrivati a una conclusione ufficiale sull’identità del suo personaggio.

Tutto quello che si sa per certo è che è alle prese con un antagonista e, in base alla sua gamma di armi, si può dire che è più che probabile che sia un mercenario di qualche tipo senza superpoteri. Questo dettaglio restringe il campo delle ipotesi plausibili. Si è ipotizzato che il personaggio di Giancarlo Esposito possa essere Bushman di Moon Knight, ma lo scooper MTTSH non crede che sia così.

Probabilmente bisognerà aspettare del tempo per un teaser trailer, ma le prime foto ufficiali del film sono state diffuse un paio di settimane fa. Le immagini mostravano Anthony Mackie nei panni di Sam Wilson equipaggiato con l’iconico scudo di vibranio di Steve Rogers, e la nostra nuova Sentinella della Libertà che incontrava il presidente Ross, con il volto di Harrison Ford, che incaricherà Wilson di riformare i Vendicatori.

Nel filmato proiettato al CinemaCon il mese scorso, Ross dà il benvenuto a Wilson alla Casa Bianca per lodarlo per il suo eroismo passato, ma presto scoppia il caos quando una musica diffusa attiva alcuni agenti assassini dormienti, tra cui Isaiah Bradley di Carl Lumbly, che tentano di eliminare il Presidente.

“Aveva più senso che fosse più un film d’azione di spionaggio realistico piuttosto che un film di alieni e aeroplani che attraversano portali e cose del genere”, ha detto Mackie in una recente intervista.“Anche se ho recitato in così tanti film e ho visto tutto, l’opportunità per Sam di affermarsi davvero come una vera star d’azione e tra gli Avenger arriva con questo film.”

Giancarlo EspositoQuello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Anthony Mackie ha recentemente dichiarato che questo film è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.

Questo film è un chiaro reset. Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film, si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che la Marvel vuoole essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter Soldier“.

Peaky Blinders: Netflix annuncia il film con Cillian Murphy

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Peaky Blinders: Netflix annuncia il film con Cillian Murphy

Thomas Shelby tornerà in un film dedicato ai Peaky Blinders, appena annunciato da Netflix. Il Premio Oscar Cillian Murphy tornerà nei panni del temibile gangster nel film Peaky Blinders di Netflix, diretto da Tom Harper (“Heart of Stone”, “Wild Rose”), che ha diretto gli episodi della prima stagione nel 2013.

“Sembra che Tommy Shelby non avesse finito con me… È molto gratificante collaborare nuovamente con Steven Knight e Tom Harper sulla versione cinematografica di ‘Peaky Blinders’. Questa è una cosa per i fan”, ha detto Cillian Murphy.

“Quando ho diretto ‘Peaky Blinders’ per la prima volta più di 10 anni fa, non sapevamo cosa sarebbe diventata la serie, ma sapevamo che c’era qualcosa nell’alchimia del cast e nella scrittura che sembrava esplosivo. “Peaky” è sempre stata una storia sulla famiglia – e quindi è incredibilmente emozionante riunirsi con Steve e Cillian per portare il film al pubblico di tutto il mondo su Netflix”, ha aggiunto Harper.

Il seguito della saga, ambientato nelle strade senza legge di Birmingham nel 1900, è stato scritto dal creatore della serie, Steven Knight, che coprodurrà insieme a Murphy, Caryn Mandabach e Guy Heeley. I produttori esecutivi includono Harper, David Kosse, Jamie Glazebrook, Andrew Warren e David Mason.

“Sono sinceramente entusiasta che questo film stia per realizzarsi”, ha detto Knight. “Sarà un capitolo esplosivo nella storia di ‘Peaky Blinders’. Senza esclusione di colpi. Pieno di “Peaky Blinders” in guerra.” I dettagli della trama e gli ulteriori casting rimangono nascosti. Il film entrerà in produzione entro la fine dell’anno e sarà realizzato in associazione con BBC Film.

Shawn Levy potrebbe dirigere Avengers 5, dopo Deadpool e Wolverine

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Sembra che Shawn Levy stia programmando di rimanere nell’universo cinematografico Marvel ancora un po’. Levy, che ha diretto Deadpool & Wolverine in arrivo quest’estate, è stato preso di mira dalla Marvel per dirigere il prossimo film collettivo del franchise, Avengers 5.

Destin Daniel Cretton, che ha diretto Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli nel 2021, avrebbe dovuto dirigere il quinto film Avengers, ma si è ritirato nel novembre 2023. Quel film, che è previsto per maggio 1, 2026, attualmente non ha nemmeno un titolo. Originariamente si chiamava Avengers: The Kang Dynasty, ma quel titolo è stato accantonato dopo che Jonathan Majors, scelto per il ruolo del cattivo viaggiatore nel tempo Kang il Conquistatore, è stato condannato per aver aggredito e molestato la sua ex ragazza. Dopo questo Avengers senza titolo, il prossimo sarà Avengers: Secret Wars, previsto per il 7 maggio 2027.

Deadpool & Wolverine film 2024

Deadpool & Wolverine di Levy, che riunisce gli iconici supereroi interpretati da Ryan Reynolds e Hugh Jackman nell’universo X-Men della Fox, uscirà nei cinema il 26 luglio. Sarà il primo film di “Deadpool” distribuito dalla Disney dopo aver acquisito la 20th Century Fox, e segna il primo film MCU classificato come R. Per non parlare del fatto che porterà ufficialmente i mutanti di Fox nella corretta sequenza temporale dell’MCU, cosa che i fan chiedono a gran voce sin dall’acquisizione.

Levy ha già lavorato con Reynolds nel film d’avventura per famiglie del 2022 The Adam Project (che includeva gli attori Marvel Mark Ruffalo e Zoe Saldaña) e Free Guy del 2021 (che aveva riferimenti che ammiccavano a Capitan America e Hulk). Ha anche lavorato con Jackman nel film d’azione del 2011 Real Steel.

Gotham TV Awards 2024: tutti i vincitori. Netflix fa la parte del leone

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Si è svolta la scorsa notte la cerimonia di premiazione dei Gotham TV Awards, corrispettivi dedicati alla tv dei Gotham Independent Film Awards, assegnati ogni anno dalla Independent Filmmaker Project

Trai vincitori di questa stagione, spiccano Baby Reindeer di Netflix e Andrew Scott che, sempre per Netflix, ha recitato in Ripley, tra le serie più acclamate degli ultimi mesi. Di seguito tutta la lista dei vincitori:

Breakthrough Comedy Series
“Bodkin”
“Colin From Accounts”  — WINNER
“Gen V”

Breakthrough Drama Series
“Black Cake”
Fallout
“Mr. & Mrs. Smith” — WINNER
“The Curse”
“X-Men ‘97”

Breakthrough Limited Series
“Baby Reindeer” — WINNER
“Ripley”
“The Sympathizer”
“Shōgun”
“Under the Bridge”

Breakthrough Nonfiction Series
“Black Twitter: A People’s History”
“Jerrod Carmichael Reality Show” — WINNER
“Life on Our Planet”
“Murder in Boston: Roots, Rampage & Reckoning”
“STAX: Soulsville, U.S.A”

Robyn Cara, “Bodkin”
Siobhán Cullen, “Bodkin”
Harriet Dyer, “Colin From Accounts”  — WINNER
Kaya Scodelario, “The Gentlemen”
Jaz Sinclair, “Gen V”
Kristen Wiig, “Palm Royale”

Outstanding Performance in a Drama Series
Nathan Fielder, “The Curse”
Walton Goggins, “Fallout”
Mia Isaac, “Black Cake”
Emma Stone, “The Curse”
Zine Tseng, “3 Body Problem” — WINNER

Outstanding Performance in a Limited Series
Richard Gadd, “Baby Reindeer”
Lily Gladstone, “Under the Bridge “
Ambika Mod, “One Day”
Tobias Menzies, “Manhunt”
Andrea Riseborough, “The Regime”
Hiroyuki Sanada, “Shōgun”
Anna Sawai, “Shōgun”
Andrew Scott, “Ripley” — WINNER
Hoa Xuande, “The Sympathizer”
Ji-young Yoo, “Expats”

The Acolyte: La Seguace, recensione della serie Disney+

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The Acolyte: La Seguace, recensione della serie Disney+

A partire dal 5 giungo, Disney+ ci riporta in una galassia lontana lontana con The Acolyte: La Seguace, nuova mini serie ambientata nell’universo di Star Wars che, come accaduto raramente dal 2015 a oggi, porta il franchise in territori nuovi e inesplorati, sfidando la sacralità della teologia starwarsiana e provando a dare nuova linfa vitale a questo mondo. Da quando la Disney ha rimesso mano a Star Wars con Il Risveglio della Forza, due soli prodotti sono riusciti ad avere il coraggio di tracciare percorsi alternativi a quelli disegnati da George Lucas.

Vitalità e flessibilità per ottenere longevità

Il primo è stato Gli Ultimi Jedi di Ryan Johnson, che, per quanto contestato dal pubblico, è riuscito a spostare l’attenzione dagli eroi Jedi predestinati, cercando di veicolare un messaggio nuovo, ovvero che la Forza può agire attraverso chiunque e non ci sono legami di sangue o di stirpe che determinano il destino degli eroi, chiunque può diventarlo. Il secondo prodotto che ha osato camminare fuori dai binari canonici è stato Andor di Tony Gilroy. Anche qui si è assistito a una decostruzione della predestinazione e il racconto di fantascienza è diventato un dramma politico dove le azioni collettive hanno molto più valore del singolo atto eroico. Entrambi i prodotti non sono stati trai più amati o seguiti, ma sicuramente hanno dimostrato una vitalità e una flessibilità che la volontà di longevità del brand richiede per poter andare avanti.

Star Wars: The Acolyte - La Seguace
Foto di Courtesy of Disney – © Disney

The Acolyte: La Seguace è completamente indipendente

The Acolyte: La Seguace si differenzia profondamente da entrami questi prodotti che abbiamo citato, tuttavia li eguaglia nella volontà di raccontare storie che sono totalmente indipendenti dai grandi personaggi del franchise e che pur incastrandosi alla perfezione nella continuity di Star Wars, ne rifuggono ogni schema e struttura già raccontata in questi lunghi anni. La serie, creata da Leslye Headland di Russian Doll, condivide con i predecessori citati la volontà di dare la propria interpretazione alla tradizione sacra.

Nei primi quattro episodi messi a disposizione della stampa, The Acolyte: La Seguace trova l’equilibrio tra gli elementi classici della tradizione di Star Wars che gli conferiscono un fascino identitario e intramontabile e i nuovi elementi aggiunti al canone, personaggi, pianeti e circostanze. Così facendo dimostra di aver appreso una lezione importante: non è necessario riciclare parti della narrativa principale per rendere avvincenti le sue avventure periferiche.

The Acolyte: La Seguace jedi master indara carrie-anne MossUna storia completamente originale

Ambientato un secolo prima del crollo della Repubblica in una sorta di prequel dei prequel di George Lucas, The Acolyte: La Seguace si apre come un mistero. La Maestra Jedi Andara (Carrie-Ann Moss) si confronta con una guerriera (Amandla Stenberg) che nutre un rancore personale contro di lei e contro altri tre maestri Jedi. Dopo il loro scontro, ci viene introdotta, in un altro contesto, la meccanica navale Osha (anche lei Stenberg), un ex apprendista Jedi che aveva lasciato l’ordine sei anni prima. Osha non sembra il tipo che aggredisce qualcuno come ha fatto la guerriera misteriosa, ma i Jedi inviati a indagare la identificano subito come sospetta.

Ma questo primo mistero viene presto svelato. A quanto pare la serie avrà ben altro da raccontare che non il segreto che lega la meccanica navale ex Jedi con la guerriera misteriosa.

Mettersi in discussione e perdonarsi

La cosa davvero interessante di The Acolyte: La Seguace è che per quanto possa essere ricchissimo e denso di riferimenti e rimandi a cose che già conosciamo, riesce a sovvertire e capovolgere ogni cosa che pensavamo di conoscere, mostrando i personaggi sotto una luce nuova. Persino le nostre nozioni sui Jedi e la concezione binaria della Forza verranno messe in discussione.

The Acolyte: La SeguaceIl concetto di colpa e fallibilità ha sempre accompagnato le trilogie originali, e anche in questa serie c’è una forte componente che riflette sul senso di colpa, di perdita e di smarrimento. Semi narrativi che sono sempre stati presenti dentro al franchise: addirittura Luke Skywalker divenne così disilluso dal lavoro della sua vita che giurò che l’ordine sarebbe morto con lui. Eppure The Acolyte sembra imparare dalla sua contemporaneità e predica l’indulgenza e la clemenza, prima di tutto verso se stessi.

Per quanto ambientato in un periodo storico in cui i Jedi non sono mai stati così forti e centrati anche come ordine, The Acolyte: La Seguace non si dilunga in scene d’azione a colpi di Forza e predilige inoltre i combattimenti corpo a corpo, con dinamiche e coreografie ispirate fortemente alle arti marziali e al cinema wuxia. Il tutto immerso in atmosfere molto legate al franchise originale (il primo episodio si apre in una taverna!) che, nelle mani di Leslye Headland diventano punto di partenza e ambientazione perfetta per raccontare anche di fallimento e dolore, emozioni che dovrebbero portare al Lato oscuro, ma che sono anche estremamente umane e degne di essere valorizzate, capite e elaborate.

Kate McKinnon e Andy Samberg in The Roses con Benedict Cumberbatch

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Kate McKinnon e Andy Samberg si sono uniti al cast di The Roses di Jay Roach, con Olivia Colman e Benedict Cumberbatch. Ncuti Gatwa, Sunita Mani, Zoë Chao, Jamie Demetriou e Belinda Bromilow completano il cast del film, la cui produzione inizierà questo mese. Scritto da Tony McNamara, The Roses è una rivisitazione del classico del 1989 La Guerra dei Roses, basato sul romanzo di Warren Adler.

Il film segue la coppia formata da Theo (Benedict Cumberbatch) e Ivy (Colman), con carriere di successo, figli fantastici e una vita sessuale invidiabile. Ma sotto la facciata della famiglia perfetta si nasconde una polveriera di competizione e risentimento che si accende quando i sogni professionali di Theo crollano.

“‘The Roses’ è una storia incredibilmente divertente, straordinaria e allo stesso tempo profondamente umana”, ha dichiarato il presidente di Searchlight Matthew Greenfield annunciando il progetto. “Con Jay al timone e Benedict, Olivia e Tony, abbiamo un team da sogno che dà vita a tutto ciò”.

La 20th Century Fox aveva prodotto l’adattamento originale del romanzo “La guerra dei Roses” nel 1989, diretto da Danny DeVito e interpretato da Michael Douglas e Kathleen Turner. Il film ha vinto numerosi premi e ha ottenuto una nomination ai BAFTA e tre ai Golden Globe, inclusa quella come miglior film.

Oldboy: le differenze tra il film di Spike Lee e l’originale coreano

Nel 2003 il film Oldboy di Park Chan-wook – facente parte della cosiddetta Trilogia della Vendetta – si è imposto come uno dei capolavori del cinema coreano, contribuendo ad un rinnovato interesse nei confronti di questa cinematografia oggi tanto popolare. Divenuto negli anni un vero e proprio cult, nel 2013 questo è stato oggetto di remake statunitense con un film chiamato a sua volta Oldboy (qui la recensione) e diretto dal celebre Spike Lee (BlackKklansman, Da 5 Bloods – Come fratelli).

Questo nuovo lungometraggio, però, si discosta notevolmente dall’originale, attenuando alcune delle scene più crude e strazianti in favore di un racconto altrettanto brutale ma più “digeribile” da un pubblico occidentale. Tale rifacimento è poi stato accolto da critiche principalmente negative, che evidenziavano l’inferiorità rispetto all’originale coreano. Andando oltre un giudizio qualitativo, però, è interessante notare le varie differenze esistenti tra i due film.

Per gli appassionati del film di Park Chan-wook o in generale di film thriller diversi dal solito, questo remake è dunque un titolo da non perdere e in questo articolo approfondiamo dunque le differenze con l’originale coreano. Proseguendo qui nella lettura sarà poi possibile ritrovare anche dettagli relativi alla trama e al cast di attori presenti in Oldboy. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Oldboy finale
Josh Brolin e Elizabeth Olsen in Oldboy. Foto di Hilary Bronwyn Gayle – © 2012 OB Productions, Inc. All Rights reserved.

La trama e il cast di Oldboy

Protagonista del film è Joe Doucett, il quale dopo una notte a base di alcol svegliandosi scopre di essere stato misteriosamente sequestrato e rinchiuso in una stanza di un finto Motel. Dopo 20 anni di inspiegabile reclusione, Joe viene poi improvvisamente rilasciato ma con una missione: ha solo poche ore di tempo per risalire all’identità del sequestratore e per scoprire la motivazione della sua prigionia. Se non sarà in grado di risolvere l’enigma sua figlia Mia verrà uccisa.

Ad interpretare Joe vi è l’attore Josh Brolin, il quale per comprendere al meglio la natura del suo personaggio, ha intrattenuto lunghi colloqui con degli ex condannati a morte ingiustamente e, al contempo, si è allenato per le sequenze di combattimento. Fanno poi parte del cast Elizabeth Olsen nel ruolo di Marie Sebastian, Sharlto Copley in quello di Adrian Doyle Pryce e Samuel L. Jackson in quello di Chaney. Michael Imperioli è Chucky, mentre Pom Klementieff è Haeng-Bok. Infine, Lance Reddick interpreta Daniel Newcombe.

Le differenze tra il film di Spike Lee e l’originale coreano

Per quanto riguarda le differenze esistenti tra i due film, è bene partire dal fatto che entrambi si basano sulla misteriosa prigionia del protagonista e la successiva ricerca di chi l’ha organizzata. Ma mentre nel film di Park Chan-wook questa è di 15, nel film di Spike Lee viene estesa a 20. Successivamente, quando viene liberato, al protagonista del film coreano vengono concessi cinque giorni per scoprire l’identità del suo sequestratore, mentre nel film statunitense Joe ha a disposizione solo 46 ore.

L’adattamento di Lee, poi, presenta un retroscena iniziale molto più esteso rispetto a quello del film coreano. In questa prima parte ci viene dunque descritto minuziosamente il protagonista e il suo problema con l’alcol, la sua vita ormai al collasso e i problemi che lo affligono. Nell’originale, invece, questa parte è molto più breve e si passa rapidamente al rapimento del protagonista. Successivamente, la prigionia dei due personaggi si svolge grossomodo in maniera simile, ma la principale differenza sta in ciò che scrivono sui fogli loro forniti.

Nell’Oldboy del 2003 il protagonista scrive un diario dettagliato di ciò che ha passato nel corso di diversi anni, mentre nel remake del 2013 Joe scrive lettere a sua figlia Mia. Prima di essere rinchiuso, Joe non era un buon padre e le sue lettere sono piene di rimpianti, desideri e richieste di perdono per non essere mai stato presente per lei. Poco dopo che il protagonista del film del 2003 viene liberato, si svolge una delle sequenze più memorabili del film, quella del combattimento in piano sequenza nel corridoio.

Oldboy trama film
Samuel L. Jackson e Josh Brolin in Oldboy. Foto di Hilary Bronwyn Gayle – © 2012 – OB Productions, Inc. All rights reserved.

Mentre nel film coreano tale scena è effettivamente girata in un’unica ripresa, nell’Oldboy del 2013 questa – seppur presenti dei long take – è composta da più inquadrature. Inoltre, qui la sequenza si svolge su più livelli e Joe sembra subire meno danni del protagonista coreano. Il coltello, ad esempio, viene conficcato nella sua schiena alla fine del combattimento, mentre nell’originale il protagonista viene pugnalato più a metà.

Il remake sceglie poi di accennare solamente alcuni degli elementi più memorabili dell’Oldboy del 2003. In esso, il protagonista mangia un polpo vivo, che viene invece solo fissato da Joe nel remake. Il venditore ambulante da cui Joe compra la papera di gomma indossa ali d’angelo, che fanno riferimento al regalo di compleanno che il protagonista coreano fa alla figlia. Infine, sempre nell’originale il protagonista si taglia la lingua con un paio di forbici, mentre nel remake è la lingua di Chucky, il migliore amico di Joe, a subire tale sorte.

Di fondamentale importanza sono invece le modifiche riguardanti le motivazioni della prigionia del protagonista e il finale. Il motivo per cui il protagonista coreano viene imprigionato è la voce da egli sparsa sull’incesto tra quello che diverrà il suo carcieriere e la sorella, la quale per la vergogna si è poi tolta la vita. Il protagonista, dunque, è vittima di una vendetta di cui sostanzialmente non sapeva nulla. Nel remake, invece, Joe viene incarcerato in quanto ritenuto responsabile della distruzione della famiglia di Adrian Doyle Pryce, il cui padre abusava di lui e di sua sorella.

In entrambi i casi, la vendetta si completa nel momento in cui il protagonista scopre che la donna con cui ha avuto un rapporto sessuale è in realtà sua figlia e che il tutto è stato orchestrato dal suo carceriere. A questo punto, nel film coreano il protagonista si ipnotizza nel tentativo di dimenticare l’orrore commesso inconsciamente, anche se rimane il dubbio se sia effettivamente riuscito o meno nell’intento. Nel remake, invece, un Joe altrettanto orripilato decide di donare il denaro ricevuto alla figlia dicendole addio per sempre mentre si fa rimprigionare per il resto della sua vita.

Il trailer di Oldboy e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Oldboy grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Oldboy in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 4 giugno alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Padre: tutto quello che c’è da sapere sul film con Tim Roth

Padre: tutto quello che c’è da sapere sul film con Tim Roth

Tra i tanti film per cui l’attore Tim Roth è conosciuto (tra i più recenti si citano The Hateful Eight, Sull’isola di Bergman e Sundown), ce ne è uno meno noto uscito nel 2018, in cui l’attore assume i panni di un truffatore colombiano travestito da prete in fuga dalle autorità. Si tratta di Padre, diretto da Jonathan Sobol (anche regista di Guida alla morte per principianti, The Art of the Steal – L’arte del furto e Il fornaio) è questo un poliziesco con elementi comici reso interessante non solo dalla presenza di Roth ma anche da quella di altri noti attori.

Padre (il cui titolo originale è The Padre) è dunque un’opera che mescola più generi, configurandosi anche come road movie e buddy movie, puntando su una certa genuinità dei sentimenti e sulle interpretazioni dei suoi protagonisti. In Italia è stato brevemente distribuito in sala, ma senza riscontrare particolare successo. Ecco perché ora il suo passaggio televisivo è l’occasione ideale per riscoprire questo piccolo ma appassionante film, che pur sapendo in alcune occasioni di già visto riesce a coinvolgere ed intrattenere.

Per gli appassionati del genere si tratta quindi di un titolo da non perdere per diversi motivi, dalla già citata presenza di noti attori ad un racconto con interessanti premesse. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Padre. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, fornendo anche le indicazioni disponibili riguardo le location dove si sono svolte le riprese. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Padre cast

La trama di Padre

Protagonista del film è la sedicenne colombiana Lena, che rimasta senza genitori non desidera altro che raggiungere la sorella negli Stati Uniti. Il visto, però, è costoso e per guadagnare abbastanza soldi la ragazza decide di collaborare con le forze dell’ordine per incastrare e catturare il piccolo truffatore in fuga di nome Padre. L’uomo è doppiamente ricercato da Nemes, membro della Corte di giustizia degli Stati Uniti, e dall’ufficiale di polizia locale Gaspar.

Accortosi della trappola in cui vogliono farlo cadere, Padre, rispolvera le sue abilità da criminale e ruba un’auto per fuggire, ignaro però che nei sedili posteriori è nascosta l’adolescente che aveva contribuito alla sua quasi cattura. Lena, infatti, pensa che lui possa aiutarla a raggiungere il Minnesota e tra i due nasce un forte legame di amicizia tanto che insieme progettano una grande rapina, poco consapevoli di quanto la legge sia influente e difficile da depistare.

Padre location

Il cast del film e le location dove è stato girato

Ad interpretare la giovane Lena vi è Valeria Henríquez, la quale ha ricevuto una nomination al Canadian Screen Award come miglior attrice per la sua interpretazione in questo film. Accanto a lei, nel ruolo di Padre, vi è il celebre attore Tim Roth, noto per i film Le iene, Pulp Fiction o La leggenda del pianista sull’oceano. Nel ruolo di Nemes, il membro della Corte di giustizia, vi è invece Nick Nolte, noto invece per i film Cape Fear – Il promontorio della paura e Warrior.

Sia Roth che Nolte, che recitano qui insieme, hanno in precedenza interpretato gli antagonisti in due diversi film dedicati al supereroe Hulk. Nolte è infatti stato il villarin dell’Hulk di Ang Lee, mentre Roth ha interpretato il nemico del gigante verde in L’incredibile Hulk del 2008. Completa poi il cast di Padre l’attore Luis Guzmán nel ruolo di Gaspar. Quest’ultimo è ora noto per il ruolo di Gomez Addams nella serie Netflix Mercoledì.

Per quanto riguarda le location, sappiamo che il film è stato girato in Colombia, ma purtroppo non sono state fornite precise indicazioni sui luoghi in cui si sono effettivamente svolte le riprese. Proprio riguardo l’ambientazione Colombiana, però, c’è un errore all’interno del film: all’undicesimo minuto si vede un’auto della polizia senza contrassegni, la cui targa ha caratteri neri su sfondo giallo, con laq sequenza corretta di tre lettere e tre numeri, ma dovrebbe riportare anche “Colombia” in basso.

Il trailer di Padre e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Padre grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di:

Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 4 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Gemelli cucina e amore: dal cast alle location, tutte le curiosità sul film

La commedia romantica Gemelli cucina e amore – da non confondere con Amore, cucina e curry , diretta da Jonathan Wright (già regista di Natale a Londra) arriva su Rai 2 per offrire un racconto che tra pietanze prelibate e buoni sentimenti non deluderà gli appassionati di questo genere. Come noto, i film e le serie dedicate al mondo della cucina sono aumentati notevolmente, ma in questo film prodotto dalla Hallmark il principale degli ingredienti è, come suggerisce il titolo, l’amore.

La Hallmark, per chi non lo sapesse, è una produzione televisiva specializzata in particolare in pellicole di genere sentimentale, dove si raccontano dunque storie di personaggi che il più delle volte si trovano a compiere percorsi articolati e imprevedibili prima di cascare definitivamente l’uno nelle braccia dell’altro. Altri titoli della Hallmark particolarmente noti sono Sognando Parigi, Un amore in fondo al mare, Tra le onde delle HawaiiUn Natale spettacolare (molti dei film natalizi della Hallmark si possono ritrovare su Prime Video).

Con questo lungometraggio in programma sulla Rai, però, si entra nel mondo dell’alta cucina, dove tra ricette, fornelli ed equivoci non mancherà di fare capolino anche l’amore. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Gemelli cucina e amore. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location dove si sono svolte le riprese. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Gemelli cucina e amore trama film

La trama di Gemelli cucina e amore

Protagonista del film è Josh, un cuoco che lavora nella cucina di un piccolo ristorante. Quando però il fratello gemello Julian, acclamato chef di Malta, si infortuna, Josh decide di “sostituirlo” pur di prendere parte ad una delle competizioni culinarie più importanti. Qui conosce Meg, l’organizzatrice dell’evento che, convinta di conoscere il fratello Julian, in realtà si sta innamorando di Josh. Naturalmente, gli imprevisti non tarderanno ad arrivare.

Il cast e le location dove è stato girato il film

Ad interpretare i gemelli Josh e Julian vi è l’attore Jeremy Jordan, noto per il ruolo di Winn Schott nelle serie Supergirl e The Flash. Jordan si è qui trovato a confrontarsi non solo con la sfida di interpretare due personaggi, ma anche quella di uno dei due che finge di essere l’altro, dovendo pertanto dar vita ad un’interpretazione nell’interpretazione. Nel ruolo di Meg, l’organizzatrice dell’evento, vi è invece l’attrice Jessica Lowndes. Completano il cast Callum Blue nel ruolo di Henri Vermeiren e Edward De Gaetano in quelli di Etienne Leduc.

Gemelli cucina e amore location

Colin Azzopardi, tra i produttori del film ha organizzato e curato tutta la parte delle riprese a Malta, spiegando a Newsbook che: “Abbiamo utilizzato diverse location a Malta, ma la location principale era all’interno e nei dintorni del Phoenicia Hotel, che è stato estremamente accomodante durante la realizzazione del film”, ha raccontato Azzopardi. Altre location sono state Merchant’s Street e Upper Barakka Gardens a La Valletta, e Palazzo Parisio a Naxxar.

Il trailer di Gemelli cucina e amore e dove vederlo in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di martedì 4 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 2. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Elliot Page produttore e voce di Second Nature, documentario che esplora il comportamento omosessuale in natura

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L’attore candidato all’Oscar Elliot Page ha firmato per narrare e produrre esecutivamente Second Nature, un documentario che sfata i miti sulla sessualità e il genere nel mondo animale, rivelando che esistono molti più comportamenti omosessuali, genitorialità e fluidità di genere di quanto la maggior parte delle persone creda.

“Il comportamento omosessuale in natura è uno dei segreti meglio custoditi. È assolutamente ovunque”, osserva uno degli esperti scientifici del film nel teaser del film. “I delfini fanno sempre sesso omosessuale. I pinguini si accoppiano anche con membri dello stesso sesso… Molti uccelli acquatici sono gay”. Un’anteprima di una versione di un’ora del film sarà proiettata al Frameline Film Festival di San Francisco alla fine di questo mese. La versione completa del lungometraggio è in produzione e uscirà in un secondo momento.

Second Nature, diretto da Drew Denny, esplora “le oltre 1500 specie animali che adottano comportamenti sessuali e genitoriali omosessuali, cambiano sesso, formano matriarcati e altro ancora”, secondo un comunicato. “Il film sfata i miti dannosi sul sesso e sul genere, seguendo la pioniera trans Dr. Joan Roughgarden e le rivoluzionarie scienziate, BIPOC e immigrate che affrontano una feroce opposizione per correggere la situazione”.

Elliot Page

Elliot Page, i cui crediti includono Juno, Inception,The Umbrella Academy e X-Men – Giorni di un futuro passato, lo scorso giugno ha pubblicato un libro di memorie bestseller intitolato Pageboy che esplorava la sua carriera a Hollywood e il viaggio transgender. Sarà onorato con il Trailblazer Award di Frameline durante una cerimonia che si terrà il 22 giugno.

“Che gioia e che onore è stato raccontare questo bellissimo, divertente, illuminante e stimolante documentario”, ha detto Page in una dichiarazione fornita a Deadline. “Second Nature rivela l’intero spettro della vita e come, quando si tratta di genere e sessualità in natura, la diversità sia infinita. Ho imparato così tanto e sono entusiasta che lo faranno anche gli altri.”

Alien: Romulus, il trailer ufficiale!

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Alien: Romulus, il trailer ufficiale!

È disponibile, sui canali di 20th Century Studios, il trailer ufficiale di Alien: Romulus, il nuovo capitolo del franchise inaugurato dal capolavoro di fantascienza di Ridley Scott. Questo capitolo è però diretto da Fede Alvarez, che ha lavorato sotto la supervisione e la produzione di Scott stesso.

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge prima di entrambi questi film.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

Giancarlo Esposito: una teoria sul suo misterioso personaggio nel MCU

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Da quando la star di The Mandalorian e The Boys, Giancarlo Esposito, ha confermato di essere stato scelto per un ruolo misterioso nel MCU, le speculazioni si sono scatenate su chi potrebbe interpretare. L’attore ha confermato che avrebbe debuttato in un film prima di apparire in una serie TV Disney+ e le foto dal set di Captain America: Brave New World hanno rivelato che il suo progetto per il grande schermo è proprio il film che vedrà protagonista Anthony Mackie.

Esposito è stato arruolato per le riprese aggiuntive e un primo sguardo al suo personaggio senza nome lo ha mostrato in equipaggiamento tattico con diversi coltelli e quella che sembra essere un’ascia.

In genere, una foto dal set del genere chiarirebbe chi sta interpretando un attore; ma allo stato attuale delle cose, non abbiamo certezza di chi possa essere. Ma magari si possono fare delle congetture.

Una nuova voce che circola online suggerisce che Giancarlo Esposito interpreterà il cattivo di Moon Knight, Bushman. L’esistenza del personaggio è stata confermata nella prima stagione dello show ed è logico che sia lui il prossimo nemico di Marc Spector/Steven Grant/Jack Lockley in seguito alle voci su un secondo lotto di episodi che stanno andando avanti per la serie con Oscar Isaac.

Moon Knight She-HulkDegno di nota è anche il fatto che i Marvel Studios abbiano arruolato lo sceneggiatore di Moon Knight Matthew Orton per scrivere le riprese aggiuntive di Captain America: Brave New World.

Bushman, il cui vero nome è Raoul Bushman, è un supercriminale e principalmente un avversario di Moon Knight. Creato da Doug Moench e Bill Sienkiewicz, è apparso per la prima volta in Moon Knight n. 1 degli anni ’80.

Bushman è un ex mercenario e soldato con un passato nella guerriglia. Riconoscibile dal viso tatuato e dai denti aguzzi, è noto per la sua brutalità e abilità di combattimento. Il cattivo ha avuto un ruolo cruciale nell’origine di Moon Knight; durante un’operazione in Egitto, tradì e abbandonò Marc Spector credendolo morto. Spector fu resuscitato dal dio egiziano della luna Khonshu e assunse il ruolo di Moon Knight per cercare vendetta contro Bushman.

Anche se ci aspettavamo un Bushman diverso dal punto di vista fisico rispetto a Giancarlo Esposito, questa è una possibilità intrigante e ci sono innumerevoli ragioni per cui potrebbe incrociare la strada con Capitan America.

Beetlejuice Beetlejuice: le prime immagini di un inquietante Willem Dafoe

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La Warner Bros. ha pubblicato il trailer completo del sequel di Beetlejuice – Spiritello porcello di Tim Burton, Beetlejuice Beetlejuice, la scorsa settimana, dandoci un primo assaggio di diversi nuovi personaggi, incluso il brillante Wolf Jackson di Willem Dafoe. Adesso, grazie a Empire Magazine, possiamo ammirare l’inquietante personaggio nelle nuove foto dal film:

Tutto quello che sappiamo su Beetlejuice Beetlejuice

Il visionario filmmaker Tim Burton e l’attore candidato all’Oscar Michael Keaton tornano a fare squadra per Beetlejuice Beetlejuice. Keaton torna nel suo ruolo iconico accanto alla candidata all’Oscar Winona Ryder (Stranger Things, Piccole donne) nel ruolo di Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy Catherine O’Hara (Schitt’s Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers), Monica Bellucci (Spectre, i film di Matrix), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto in un lungometraggio, la candidata agli Emmy Jenna Ortega (Mercoledì, Scream VI) nel ruolo della figlia di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Povere Creature!, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità).

Burton dirige il film da una sceneggiatura di Alfred Gough & Miles Millar (Mercoledì). La squadra creativa di Burton che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Haris Zambarloukos (Shark 2 – L’abisso, Assassinio sull’Orient Express) e diversi suoi collaboratori storici come lo scenografo Mark Scruton (Mercoledì), il montatore Jay Prychidny (Mercoledì), la costumista premio Oscar Colleen Atwood (Alice in Wonderland, Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street), il supervisore creativo degli effetti delle creature e del trucco speciale vincitore del Premio Oscar Neal Scanlan (Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, Charlie e la fabbrica di cioccolato), il compositore Danny Elfman (Big Fish, The Nightmare Before Christmas, Batman), e il Premio Oscar per le acconciature e il trucco Christine Blundell (Topsy-Turvy Sotto-sopra).

Beetlejuice 2 poster

Guardiani della Galassia: svelati i piani per la storia di Martinex nei sequel

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Guardiani della Galassia Vol. 2 ha introdotto i Guardiani “originali”, una squadra composta da Sylvester Stallone come Stakar Ogord, Ving Rhames come Charlie-27, Michelle Yeoh come Aleta Ogord, Miley Cyrus come Mainfraime e Michael Rosenbaum come Martinex.

Quando il sequel è uscito al cinema nel 2017, l’aspettativa era che il regista James Gunn avrebbe supervisionato una serie di progetti cosmici per i Marvel Studios, creando un Marvel Cosmic Universe. Anche se non è mai stato chiaro fino a che punto siano andati avanti questi piani, questi sono stati interrotti a seguito del licenziamento di Gunn da parte della Disney. Alla fine, come sappiamo, la House of Mouse ha ripreso con sé il regista per il Vol. 3, ma a quel punto molte cose erano cambiate, e James Gunn non era più interessato al possibile Marvel Cosmic Universe, dato che dopo aver accompagnato in sala Guardiani della Galassia Vol. 3, si è lanciato nell’avventura dei DC Studios.

Michael Rosenbaum è un buon amico di Gunn e i fan sperano che Martinex potesse assumere un ruolo più importante nel trequel o addirittura in un potenziale spin-off guidato da Ravagers. Sfortunatamente, il ruolo dell’attore nel film era poco più di un cameo.

“Voglio dire, il ruolo avrebbe dovuto essere molto più grande. Hanno tagliato molto”, ha detto Michael Rosenbaum a ComicBook.com del suo ruolo limitato nel MCU. “Beh, avresti dovuto vedere, era scritto nella sceneggiatura, si potevano vedere i poteri di Martinex, che erano davvero fantastici.” Nonostante abbia ottenuto solo quello che si è rivelato un ruolo molto minore nel franchise dei Guardiani della Galassia, non c’è rancore da parte dell’attore. “È stato divertente. Per me è come se lavorassi con i miei amici e vengo pagato, sono in un grande film Marvel, la vita potrebbe fare peggio”, ha aggiunto Rosenbaum. “Sai cosa intendo? Sono molto grato.”

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