The Acolyte (qui
la recensione), la nuova serie di Disney+ dedicata a Star
Wars, ha raggiunto 4,8 milioni di visualizzazioni nel suo primo
giorno di disponibilità. Secondo Disney, questo è il più grande
lancio di un prodotto del 2024 sulla piattaforma. Per Ahsoka,
la serie più recente di Star Wars, non è disponibile un totale
esatto di visualizzazioni nel primo giorno, anche se Disney ha
riferito che ci sono voluti cinque giorni per raggiungere 14
milioni di visualizzazioni.
Si tratta di una media di 2,8
milioni di spettatori al giorno, 2 milioni in meno rispetto al
lancio di The
Acolyte (una “visione” è calcolata dividendo il numero
di ore di visione di ogni titolo per la sua durata). Non resta ora
che attendere di sapere come verranno accolti anche i prossimi sei
episodi della serie, che verranno rilasciati con cadenza
settimanale. Di certo, questo primo dato è un importante risultato
per il franchise.
The
Acolyte: La Seguace è l’annunciata serie tv parte del
franchise di Star Wars creata
da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla
fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei
principali film di Star
Wars.
The
Acolyte: La Seguace è ambientato alla fine dell’era
dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti oscuri e poteri
emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex
Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una
serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di
quanto avessero mai previsto.
Nel cast della serie TV protagonisti sono
Amandla Stenberg come ex padawan, Lee
Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto,
Dafne Keen come una giovane Jedi,
Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson
nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.
Charlie Barnett come un giovane Jedi,
Dean-Charles Chapman,
Carrie-Anne Moss come una Jedi,
Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di
Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.
Nell’ambito dell’iniziativa Next on
Animation di Netflix – come riportato da Deadline – sono state
annunciate le prime immagini, il titolo e il cast dei doppiatori
del nuovo film di Wallace & Gromit della Aardman.
La data di uscita è prevista per questo inverno su Netflix, anche
se al momento non è stata fornita una data di uscita ufficiale. Ad
ogni modo, il film si intitola Wallace & Gromit: Vengeance
Most Fowl (traducibile come La vendetta più
crudele). Si tratta ufficialmente del secondo lungometraggio
di questo franchise dopo Wallace
& Gromit – La maledizione del coniglio mannaro, che
nel 2006 vinse l’Oscar come Miglior film d’animazione.
Il film è diretto da Nick
Park e Merlin Crossingham e vedrà Gromit
preoccupato che Wallace stia diventando troppo dipendente dalle sue
invenzioni, tra cui uno gnomo “intelligente” che sembra sviluppare
una propria coscienza. Quando si scopre che una figura vendicativa
del passato potrebbe essere la responsabile di tutto, spetta a
Gromit combattere le forze sinistre e salvare il suo padrone… o
Wallace potrebbe non essere più in grado di inventare nulla.
Il cast dei doppiatori comprende
Ben Whitehead, Peter Kay,
Lauren Patel, Reece Shearsmith,
Diane Morgan, Adjoa Andoh,
Muzz Khan e Lenny Henry. Come
svelato da un primo teaser del film, in esso si avrà il ritorno del
cattivo più memorabile e iconico del franchise: il pinguino noto
come Feathers McGraw. Questi si è accanito contro Wallace e Gromit
nel cortometraggio premiato agli Oscar I pantaloni
sbagliati del 1993 ma da allora non si è più sentito
parlare di lui. Nel nuovo film, però, vediamo Feathers uscire di
prigione e sembra decisamente avere cattive intenzioni.
Nick Park parla di Wallace
& Gromit: Vengeance Most Fowl
“Avevo l’idea di un film sugli
gnomi da giardino che diventano cattivi da più di dieci anni, ma
non riuscivo mai a capire cosa li rendesse tali”, ha
dichiarato Park. “Mi è venuto in mente che la domanda più
frequente che ricevo quando incontro i fan è: il pinguino Feathers
McGraw, l’antagonista originale di Wallace e Gromit in I pantaloni
sbagliati 30 anni fa, tornerà mai? Ci siamo divertiti a riportarlo
in veste di cameo, ma ora, a distanza di tre decenni, ci sembrava
il momento giusto. Poi mi è venuto in mente: E se Feathers fosse
coinvolto nella vicenda di questi gnomi?”
“Speriamo che questo film
piaccia ai fan dello ‘Gnome Noir’ di tutto il mondo e che le
persone si sentiranno gratificate nel vedere cosa ha fatto Feathers
dopo I pantaloni sbagliati”. Richard Beek
produce da una storia di Park e Mark Burton, con quest’ultimo che
ha scritto la sceneggiatura. Non resta a questo punto che attendere
maggiori dettagli sul film come anche un primo trailer ufficiale.
Nel mentre, ecco qui di seguito il teaser rilasciato dalla Aardman
che annuncia il ritorno di Feathers McGraw.
Molti fan dei kaiju si sono
rattristati quando è stato annunciato che Adam
Wingard, regista di Godzilla
Vs. Kong e Godzilla
e Kong – Il nuovo impero,
non sarebbe tornato per un terzo capitolo del
MonsterVerse. Grazie al successo dell’ultimo
crossover kaiju, la Legendary si è affrettata a confermare che un
terzo capitolo della serie è in arrivo, dovendo però cercare un
nuovo regista per esso. Ora, al posto di Wingard è stato scelto un
nome con una grande esperienza nel genere fantascientifico.
In assenza di Adam Wingard, il
regista Grant Sputore è stato infatti chiamato a
prendere le redini del MonsterVerse e contribuirà alla creazione
del terzo capitolo della serie. Come confermato da Deadline, Sputore sarà una
gradita aggiunta al MonsterVerse grazie a progetti precedenti come
il film di fantascienzaI Am
Mother. Per contribuire alla realizzazione del prossimo
capitolo di questa serie crossover sui kaiju, Legendary ha
confermato che lo sceneggiatore Dave Callaham è
colui che si occuperà della stesura del sequel.
Callaham ha scritto progetti come
Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli e l’acclamato
Spider-Man: Across The Spider-Verse, oltre al Godzilla del
2014. Al momento non è ancora stato rivelato quale sarà il terzo
capitolo della serie, anche se il MonsterVerse punta a continuare
al di fuori del grande schermo. Grazie alla continua popolarità di
questo universo kaiju, Apple
TV+ ha rinnovato Monarch: Legacy of Monsters
per una seconda stagione. Il servizio di streaming ha anche
confermato che la possibilità di altri spin-off all’interno del
MonsterVerse non è fuori portata.
Una scena del film Godzilla e Kong – Il nuovo impero
Di cosa parla Godzilla e
Kong – Il nuovo impero?
Il film (qui
la recensione) è la nuova avventura del MonsterVerse che vede
l’onnipotente Kong e il temibile Godzilla combattere fianco a
fianco contro una colossale minaccia sconosciuta che si cela nel
nostro mondo, mettendo a dura prova la loro stessa esistenza… e la
nostra. Il film approfondisce ulteriormente le storie e le origini
di questi due Titani, nonché i misteri di Skull Island, tra gli
altri, svelando la mitica battaglia che ha contribuito a forgiare
questi esseri straordinari e li ha legati per sempre
all’umanità.
Adam Wingard
dirigere il film, interpretato da Rebecca Hall (“Godzilla vs. Kong”, The Night
House – la casa oscura”), Brian Tyree Henry
(“Godzilla vs. Kong”, “Bullet Train”), Dan Stevens (la serie TV “Gaslit”, “Legion”,
“La Bella e la Bestia”), Kaylee
Hottle (“Godzilla vs. Kong”), Alex Ferns
(“The
Batman”, “La furia di un uomo – Wrath of Man”, “Chernobyl”) e
Fala Chen (“Irma Vep”, “Shang Chi e la leggenda
dei Dieci Anelli”). La sceneggiatura è di Terry
Rossio (“Godzilla vs. Kong”, la serie “Pirati dei
Caraibi”), Simon Barrett(“You’re Next”) e
Jeremy Slater (“Moon
Knight”).
Dopo la scoiattola Sandy con
Saving Bikini Bottom: The Sandy Cheeks Movie, anche
l’egocentrico, aggressivo, malvagio e assetato di potere copepode
planctonico di nome Plankton sta per avere un film
tutto suo grazie a Netflix. Questo
progetto dedicato al principale antagonista
di SpongeBob è stato presentato nell’ambito
della conferenza stampa Next on Netflix Animation. Stando a quanto riportato da
Deadline in questo film
d’animazione diretto da Dave Needham, il mondo di
Plankton viene messo sottosopra quando il suo ennesimo piano per
dominare il mondo viene sventato.
Come sapranno i fan della serie
animata, Plankton, gestisce il ristorante Chum Bucket insieme a
Karen, un computer impermeabile che funge da assistente e moglie.
Ma il suo locale è perennemente deserto ed egli fa dunque del
rubare la ricetta segreta del Krabby Patty la sua unica missione di
vita. Il panino ideato dal rivale Mr. Krabs è infatti noto in tutto
l’oceano per la sua bontà e potrebbe essere l’unica cosa in grado
di salvare le sorti del locale di Plankton.
Benché sia sostanzialmente un
antagonista, in più occasioni questo personaggio ha suscitato una
certa simpatia negli spettatori, specialmente se ci si mette nei
suoi panni, quelli di qualcuno con un grande sogno che non riesce
però mai a raggiungere. È possibile ora che il film a lui dedicato
gli renda infine un po’ di giustizia. Si apprende inoltre che il
film è in lavorazione da oltre quattro anni ed è stato realizzato
circa due anni fa. Sarà dunque questo un nuovo film del francise
dopo SpongeBob – Fuori dall’acqua (2015)
e SpongeBob – Amici in fuga (2020).
Per questo progetto, i produttori
esecutivi sono Marc Ceccarelli e Vincent
Waller. La storia è di Mr. Lawrence,
storico doppiatore di Plankton che torna
ovviamente qui a riprendere anche tale ruolo La sceneggiatura,
invece, è di Kaz e Chris
Viscardi, mentre il cast vocale comprende anche
Jill Talley (Karen), Tom Kenny
(SpongeBob), Bill Fagerbakke (Patrick),
Carolyn Lawrence (Sandy), Clancy
Brown (Mr. Krabs) e Rodger Bumpass
(Squiddi).
Johnny Depp interpreterà Satana accanto a
Jeff Bridges nel ruolo di Dio nella commedia
biblica di Terry Gilliam dal titolo The
Carnival at the End of Days, le cui riprese inizieranno a
gennaio 2025. Nel film, stando a quanto riportato dal The Guardian, il diavolo di Depp
cercherà di salvare l’umanità. Gilliam aveva già precedentemente
proposto pubblicamente Depp per tale ruolo, descrivendo il film
durante la sua partecipazione al Red Sea film festival di dicembre
come: “Dio spazza via l’umanità e l’unico personaggio che vuole
salvarla è Satana, e
Johnny Depp interpreta Satana”.
In un’intervista rilasciata a
Premiere, che coincide con l’apparizione di Gilliam al festival
del cinema d’animazione di Annecy, dove gli verrà conferito un
premio Cristal onorario alla carriera, Gilliam ha anche menzionato
che il cast comprenderà anche Adam Driver (con il quale ha già collaborato
per L’uomo
che uccide Don Chisciotte) e Jason Momoa. A proposito del ruolo di Jeff Bridges come Dio, invece, Gilliam ha
detto: “Non sarà il Dio a cui siamo abituati. Nel film, Dio è
la natura. Ma una natura che può parlarti.
“Avrò bisogno di animazione per
darle vita, perché nella scena con Dio ci sono almeno 15 animali. E
sarà complicato, perché deve essere realistico e sarà molto
costoso“, ha poi aggiunto il regista, che ha poi chiarito di
essere ancora al lavoro per “determinare esattamente quando e
dove sarà girato”, ma come già riportato le riprese sono per
or attualmente previste per il gennaio 2025. Come noto, Gilliam è
ormai abituato ad avere problemi produttivi con i suoi progetti,
sempre molto ambiziosi e rischiosi. Sembra berò che questo
The Carnival at the End of Days abbia per ora le
carte in regola per concretizzarsi.
Johnny Depp in una scena di Jeanne du Barry – La favorita del
re
Dove vedremo prossimamente Johnny Depp?
Dopo l’azione legale per
diffamazione contro l’ex moglieAmber
Hearde contro il giornale Sun, Depp ha
interpretato il ruolo di Luigi XV nel film drammatico francese
Jeanne du Barry – La favorita del re, diretto
e interpretato da Maïwenn. Da poco, invece, ha concluso le riprese
del suo nuovo film da regista, una biografia del celebre pittore
italiano Amedeo Modigliani con Riccardo Scamarcio, Luisa Ranieri e Al Pacino nel cast. Al momento, quello nel
nuovo film di Gilliam sembra essere l’unico ruolo confermato come
attore per Johnny Depp, che certamente non mancherà però
di inserirsi anche in altri progetti in futuro.
Arriva in prima TV su
Sky il nuovo capitolo del franchise campione d’incassi di
DreamWorks Animation Trolls 3 –
Tutti insieme, in onda venerdì 7 giugno alle
21:00 su Sky Cinema Family, in streaming
suNOWe disponibile on
demand.Su Sky il film sarà disponibile on
demand anche in 4K.
Con la caratteristica carica di
gioia psichedelica di Trolls, composta dai classici e dai
nuovi strabilianti successi pop, Trolls 3 –
Tutti insieme è un’avventura senza eguali per
tutta la famiglia, ricca di azione e colori arcobaleno. Nella
versione italiana Lodovica Comello e
Stash prestano la voce ai protagonisti, Poppy e
Branch.
Basato sui Troll porta fortuna di
Thomas Dam, i film della saga Trolls di DreamWorks
Animation si sono fatti strada a colpi di musica e balli fino a
raggiungere successi da record. Il cast dei doppiatori originali
comprende Anna Kendrick, Justin Timberlake, Eric André, Kid
Cudi, Daveed Diggs, Andrew Rannells, Amy Schumer, Troye Sivan,
Kenan Thompson, Zooey Deschanel, gli
NSYNC eCamila Cabello.
Poppy e Branch sono ora
ufficialmente, finalmente, una coppia! La loro vicinanza sempre
maggiore, porta Poppy a scoprire che Branch ha un passato segreto.
Un tempo faceva parte della sua boyband preferita, i BroZone, con i
suoi quattro fratelli: Floyd, John Dory, Bruce e Clay. I BroZone si
sciolgono quando Branch era ancora un bambino, e lo stesso succede
alla famiglia: è da allora che Branch non vede i suoi fratelli. Ma
quando il fratello di Branch, Floyd, viene rapito per il suo
talento musicale da una coppia di malvagie popstar — Velvet e
Veneer — Branch e Poppy intraprendono un viaggio tormentato e
commovente per riunire gli altri fratelli e salvare Floyd da un
destino ancora peggiore dell’oscurità della cultura pop.
Rovio Entertainment
Corporation, Sega e la società di
produzione Prime Focus Studios di Namit Malhotra sono al lavoro su
The Angry Birds Movie 3, con DNEG Animation come
partner per l’animazione. Prime Focus Studios, Rovio e Sega
produrranno il film in associazione con One Cool Group, Flywheel
Media e dentsu.
La terza parte vedrà le ulteriori
avventure di Red e Chuck, doppiati ancora da Jason
Sudeikis (Ted Lasso) e Josh
Gad (Frozen). Presto arriveranno altre
notizie sul casting. Il film segue il successo dei primi due film
di Angry Birds, che insieme hanno incassato più
di mezzo miliardo in tutto il mondo. Sony è stata il partner di
distribuzione dei primi due film, basati sulla popolare serie di
giochi.
Angry Birds 3 sarà
diretto da John Rice (The Angry Birds Movie). La
sceneggiatura sarà scritta da Thurop Van Orman
(The
Angry Birds Movie 2), che sarà anche produttore
esecutivo insieme a Toru Nakahara (Sonic the
Hedgehog). Il film sarà prodotto da John Cohen
(The Garfield Movie), Dan Chuba (The Mitchells vs.
the Machines) e Carla Connor.
In esclusiva i
primi scatti ufficiali dal set di Sandokan, serie
evento internazionale, prodotta da Lux Vide,
società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai
Fiction. Da un’idea di Luca Bernabei, la serie è un nuovo
adattamento della storica saga di romanzi di Emilio Salgari,
sviluppata per la televisione da Alessandro
Sermoneta, Scott Rosenbaum e
Davide Lantieri, e diretta da Jan Maria
Michelini e Nicola Abbatangelo.
Sandokan andrà in onda prossimamente su
Rai1 e sarà distribuita in tutto il mondo da Fremantle
International e in Spagna da Mediterráneo Mediaset España
Group.
Alta tensione, crimini da
risolvere, suspence e sorprese. Quello dei film thriller è
uno dei generi più eccitanti del cinema, quello
che ci tiene con gli occhi sbarrati e con l’attenzione al massimo:
quello che ci coinvolge nella soluzione dei misteri e che ci
trascina negli angoli più bui della mente umana. È un
genere dai confini labili, che spesso si ibrida con altri:
il poliziesco, l’horror, lo
psicologico, il giallo, l’avventura. A
partire dal padre del
thriller Alfred Hitchcock, ai thriller più
recenti, come quelli di David Fincher,
ecco una selezione di film thriller da vedere.
Film thriller da vedere
assolutamente
Tra i film thriller da
vedere assolutamente, ecco due film relativamente recenti,
tra i migliori, forse, del genere. Entrambi esplorano quello che
esiste di più oscuro nella natura umana, mentre i protagonisti sono
alle prese con delle misteriose scomparse.
Seven, David Fincher (1996). Il detective William
Somerset è alle prese con il suo ultimo caso prima della pensione,
aiutato dal nuovo arrivato David Mills. Sono alle prese con una
serie di omicidi crudi e sanguinari, e presto si rendono conto di
aver a che fare con un serial killer che mira ad uccidere coloro
che per lui rappresentano uno dei sette peccati capitali.
Shutter Island, Martin
Scorsese (2010). È forse il film del regista americano
meno apprezzato dalla critica, ma è consigliatissimo per
l’altissimo valore della produzione, per la regia e la recitazione
eccezionale, e per la trama intricata. L’ufficiale detective Teddy
Daniels arriva con il partner in un ospedale psichiatrico di nome
Shutter Island, incaricato di investigare la scomparsa di una
donna. Mentre Teddy scopre segreti oscuri, il proprio passato
doloroso e crudo riemerge.
Prisoners, Denis Villeneuve
(2013). In una cittadina della provincia americana due bambine
spariscono. Keller, padre di una di esse, è convinto che il
colpevole sia un giovane del quartiere e decide di rapirlo per
farlo confessare con la forza. Nel frattempo l’investigatore Loki,
impegnato ostinatamente sul caso, si mette sulle tracce di un altro
sospettato.
Va’ e uccidi (1962). Subìto il lavaggio del
cervello da parte dei comunisti, un sergente americano rientra
dalla Corea trasformato in sicario telecomandato per un attentato
politico che potrebbe sovvertire la situazione degli stati
Uniti.
Duel, Steven Spielberg (1973) David Mann,
tranquillo commesso, si ritrova imprigionato in un pericoloso gioco
al gatto e al topo in autostrada con un mostruoso camion guidato da
un misterioso psicopatico.
Cape fear – Il promontorio della paura, Martin
Scorsese (1991) Nel processo contro Max Cady, l’avvocato
difensore Sam Bowden non presentò delle prove che avrebbero potuto
ridurrela pena dell’accusato. Scontati i 14 anni di prigione, Cady
elabora un piano per vendicarsi.
I tre giorni del Condor, Sidney Pollack.
(1975). Un ricercatore della CIA è l’unico superstite di una
sezione di New York dell’organizzazione, sterminata da un gruppo di
sicari. Con l’aiuto di Kathie sfugge agli assassini che lo braccano
e scopre che dietro al complotto si nasconde la CIA stessa.
La finestra sul cortile, Alfred Hitchcock.
(1954) Costretto sulla sedia a rotelle da un incidente sul lavoro,
che gli ha procurato la frattura di una gamba, un fotoreporter
d’azione passa il tempo spiando col teleobiettivo i suoi vicini di
casa.
Film thriller belli da vedere
E tra i film migliori, e quelli più
ricordati, eccone due che hanno fatto storia, diretti da
maestri del genere. Con omicidi che hanno fatto
storia: ecco i film thriller belli da vedere:
The Killer (2023), Dopo un fatidico errore, un
assassino affronta i suoi mandanti e se stesso in una missione di
vendetta internazionale che sostiene non sia affatto
personale.
Nessuno ti salverà, 2023) Sola ma piena di
speranza, la giovane Brynn trova conforto nella casa in cui è
cresciuta, fino a quando una notte viene svegliata da strani rumori
causati da intrusi decisamente ultraterreni.
Bussano alla porta (2023) Mentre sono in
vacanza in una baita isolata, una giovane ragazza e i suoi genitori
vengono presi in ostaggio da quattro sconosciuti armati che
chiedono alla famiglia di compiere una scelta impensabile per
evitare l’apocalisse.
Animali notturni, Tom Ford (2018) Susan riceve
un pacco contenente un manoscritto, inviatole dall’ex marito,
Edward. Il romanzo è dedicato a lei, ma ha un contenuto violento e
sconvolgente che la porta a ricordare la relazione avuta con
l’autore.
Psycho, Alfred Hitchcock (1960). Uno dei classici del
genere per eccellenza, con qualche sfumatura horror. La segretaria
Marion Crane ha rubato 40.000 dollari dal proprio datore di lavoro
con l’obiettivo di fuggire con il proprio fidanzato Sam. È in fuga,
ma viene sorpresa da un terribile temporale. Decide quindi di
fermarsi per la notte in un piccolo e nascosto motel, dove incontra
il gentile ma inquietante proprietario, Norman Bates. Questi è
appassionato di imbalsamazione e ha una relazione difficle con la
madre, e qualcosa da nascondere.
L’uomo senza sonno, Brad Anderson (2004) Da
esattamente un anno, il metalmeccanico Trevor Reznik è consumato da
un’implacabile insonnia che gli impedisce di ragionare lucidamente.
In più, la presenza incombente del misterioso Ivan scatena in lui
una confusa ossessione. Comincia allora a convincersi che qualcuno
stia tramando per farlo impazzire.
Take Shelter (2011) Jeff Nichols. A LaGrange,
nell’Ohio, Curtis LaForche fa sogni apocalittici e ha allucinazioni
visive e uditive di pioggia “come olio di motore fresco”, sciami di
uccelli neri e minacciosi, e subisce danni dalle persone a lui
vicine. Nasconde tutto questo alla moglie Samantha e alla figlia
sorda Hannah. Incanala invece le sue ansie in un’ossessione
compulsiva per migliorare e ingrandire il rifugio antitempesta nel
suo cortile; tuttavia, il suo comportamento sempre più strano – tra
cui la tendenza a tagliare i ponti con chiunque nella sua vita gli
abbia fatto del male solo nei suoi sogni – mette a dura prova i
suoi rapporti con la famiglia, gli amici, il datore di lavoro e
l’affiatata cittadina. Mette anche a rischio il suo lavoro di
costruttore edile, dato che prende in prestito le attrezzature
dell’azienda per costruire il suo rifugio.
Film thriller psicologici da
vedere
Alcuni dei film thriller più
intensi sono quelli che mettono in primo piano ed esplorano
gli stati psicologici instabili dei proopri protagonisti.
Anche qui, si contaminano con altri generi, come il gotico e le
storie di detective, ma anche l’horror. Ecco i film
thriller psicologici da vedere assolutamente.
Il Sesto Senso, M. Night Shyamalan (1999). Un
bambino di nome Cole Sear ha un segreto oscuro: è perseguitato da
fantasmi, anime di coloro che hanno lasciato problemi irrisolti e
appaiono dalle ombre. Ha troppa paura per rivelare il proprio
segreto, ma si aprirà con lo psicologo Dr. Malcolm Crowe, che
cercherà di scoprire la verità sulle abilità sovrannaturali del
bambino.
Il cigno nero, Darren Aronofsky (2011). Nina è una
ballerina la cui passione per la danza domina ogni aspetto della
vita. Quando il direttore artistico della compagnia decide di
scegliere una nuova ballerina per la produzione de Il Lago dei
Cigni, Nina ottiene il ruolo. Alle prese con le pressioni
esercitate dalla madre morobsa e dal direttore, Nina scoprirò il
suo lato più oscuro mentre lavora ai personaggi del Cigno Bianco e
del Cigno Nero.
I segreti di Wind River, Taylor Sheridan
(2017). Una guardia forestale trova il corpo di una ragazza nei
boschi di una riserva indiana. L’autopsia rivela che è stata
stuprata, e una agente dell’FBI
viene inviata a indagare collaborando con l’uomo.
Gothika, Mathieu Kassovitz. (2003) Miranda
Grey è una psicologa criminale che si occupa delle pericolose
detenute. In seguito a un terribile incidente, la donna scopre di
essere stata accusata dell’omicidio di suo marito.
La promessa dell’assassino, David Cronenberg
(2007) Una ostetrica indaga sulla pista tracciata da un diario di
una giovane madre russa morta per complicazioni legate al
parto.
Il collezionista di ossa, Phillip Noyce (1999)
New York. In seguito all’ennesimo efferato omicidio compiuto da un
assassino seriale, l’agente Lincoln Rhyme inizia le indagini.
Spietato e allo stesso tempo enigmatico, il caso mette in serie
difficoltà la squadra omicidi.
Film thriller horror da
vedere
E a volte, il genere si tinge di
orrore. Ecco i film thriller da vedere horror:
Il silenzio degli innocenti, Jonathan Demme (1991).
Clarice Starling è una studentessa modello all’accademia dell’FBI.
Viene incaricata di intervistare il Dottor Hannibal Lecter, uno
psichiatra brillante che è anche uno psicopatico violento,
condannato per vari omicidi e per cannibalismo. Il motivo per cui
viene mandata dall’uomo è perché Lecter potrebbe aiutare nella
risoluzione di un caso, e che Clarice, essendo una donna attrente,
potrebbe essere un’esca efficace.
La cura del benessere, Gore Verbinski (2017).
Il regista di The Ring torna con un thriller che scivola facilmente
e ripetutamente nell’horror. Un giovane ambizioso viene mandato in
un lussuoso centro benessere in Svizzera, con lo scopo di
recuperare il CEO della compagnia per la quale lavora. Ma presto
sospetterà che i trattamenti miracolosi del centro non sono quel
che semrano essere. Scopre dei segreti terrificanti, e la sua
sanità mentale viene messa alla prova.
L’uomo invisibile, Leigh Whannell
(2020). Intrappolata in una relazione violenta con un brillante
scienziato, Cecilia Kass scappa nel cuore della notte facendo
perdere le sue tracce. Nel frattempo, l’uomo sta escogitando un
diabolico piano.
Film thriller recenti da
vedere
Tra i thriller migliori
degli ultimi anni c’è un film del maestro contemporaneo
David Fincher, e un film che mette in scena una delle storie di
mistero più famose di sempre. Ecco i film thriller da
vedere recenti:
Sharper, Benjamin Caron – I protagonisti sono
mossi da motivazioni sospette e le aspettative vengono
completamente stravolte quando scoprono che nulla è come
sembra.
Oppenheimer, Christopher Nolan – Il
fisico J Robert Oppenheimer lavora con una squadra di scienziati
durante il Progetto Manhattan, che porta allo sviluppo della bomba
atomica.
Missing, Nick Johnson e Will Merrick. Quando
la madre scompare in Colombia, June si ritrova ostacolata dalla
burocrazia internazionale. Bloccata a migliaia di chilometri di
distanza a Los Angeles, la ragazza sfrutta tutta la tecnologia a
sua disposizione per cercare di ritrovarla.
Assassinio a Venezia, Kenneth Branagh. Hercule
Poirot si ritira a Venezia. Un giorno, accetta con riluttanza di
partecipare a una seduta spiritica, ma quando uno degli ospiti
viene assassinato, entra in un mondo inquietante di ombre e
segreti.
Nope (2022) Due fratelli che gestiscono una
fattoria di cavalli in California scoprono qualcosa di meraviglioso
e sinistro nei cieli, e il proprietario di un parco a tema
adiacente cerca di trarre profitto dal misterioso fenomeno
ultraterreno.
Noi,
Jordan Peele (2019). Accompagnata dal marito e dai figli,
Adelaide torna nella casa sulla spiaggia dove è cresciuta. Quattro
sconosciuti mascherati, però, bussano alla loro porta, dando vita
ad un incubo inimmaginabile.
L’amore bugiardo: Gone Girl, David Fincher (2014).
Lo scrittore Nick Dunne e l’elegante moglie Amy sembrano avere il
matrimonio perfetto, o almeno da quello che appare in pubblico. Ma
Amy sparisce il giorno del loro quinto anniversario, e Nick diventa
il primo sospettato. La pressione della polizia e dei media faranno
emergere altri lati della relaizone tra i due, facendo mettere in
discussione chi i due siano veramente.
Assassinio sull’Orient Express,
Kenneth Branagh (2017). Il thriller incontra il giallo in
un classico della letteratura che arriva sul grande schermo. Un
treno lussuoso attraversa l’Europa, ma diventa preso una corsa
contro il tempo per risolvere un omicidio avvenuto sul treno
stesso. Quando una valanga ferma il treno, il detective migliore
del mondo, Hercule Poirot, interroga tutti i passeggeri e si mette
alla ricerca di indizi prima che l’assassion colpisca ancora.
A Quiet Place – Un posto tranquillo, John Krasinski (2018). Una
famiglia vive nel silenzio per evitare che misteriose creature
mostruose sterminino i suoi membri. Sapendo che anche il minimo
sussurro portare alla morte, Evelyn e Lee sono determinati a
trovare un modo per proteggere i propri figli.
Scappa – Get Out, Jordan Peele (2017). Chris decide di
far visita a Rose nella tenuta della sua famiglia. Quando incontra
i genitori della ragazza pensa che il loro strano comportamento sia
dovuto alla natura interraziale del proprio rapporto e scopre uno
sconvolgente segreto.
Unsane, Steven Soderbergh (2018) Costretta dai
medici a rimanere ricoverata in un istituto psichiatrico, una donna
è convinta che uno dei membri del personale sia l’uomo che la
perseguita e fa di tutto per rimanere al sicuro, cercando di uscire
dalla clinica.
Split, M. Night Shyamalan (2017). Kevin, affetto da un
disturbo da personalità multipla, rapisce tre adolescenti. Per
avere una possibilità di sopravvivenza, le ragazze devono riuscire
a fuggire prima che l’uomo impazzisca definitivamente.
Man in the Dark, Fede Álvarez (2016). Alcuni
ragazzi si introducono nella casa di un uomo cieco per commettere
un crimine. Considerando le condizioni del padrone di casa i
giovani sono convinti che si tratti di una passeggiata, ma le cose
non vanno come previsto.
Film thriller su Netflix
Mea Culpa (2024), Un’avvocata di difesa deve
scegliere tra famiglia, dovere e i propri pericolosi desideri
quando accetta il caso di un artista accusato di omicidio.
Abisso (2023), Mentre la città svedese di
Kiruna sprofonda, Frigga è combattuta tra la sua famiglia e il
lavoro come responsabile della sicurezza nella più grande miniera
sotterranea del mondo.
Il mondo dietro di te (2023), La vacanza di
una famiglia in una lussuosa casa in affitto si fa inquietante
quando un attacco informatico mette fuori uso i dispositivi e due
sconosciuti si presentano alla porta.
Fatale – Doppio Inganno (2023), Un’avventura
di una notte a Las Vegas con una donna sconosciuta si trasforma in
un incubo per un agente sportivo sposato e di successo che vede la
sua vita sconvolta.
Reptile (2023), Un detective indurito dalla
vita porta alla luce una complessa rete di inganni mentre scava per
scoprire la verità sul brutale omicidio di una giovane agente
immobiliare.
The Killer (2023), Dopo un fatidico errore, un
assassino affronta i suoi mandanti e se stesso in una missione di
vendetta internazionale che sostiene non sia affatto
personale.
Nowhere, (2023) Incinta, sola e alla deriva,
una donna intrappolata in un container cerca di sopravvivere dopo
essere fuggita da un paese devastato e controllato da un regime
totalitario.
I nostri segreti (2023), Due amiche decidono
di essere l’alibi l’una dell’altra per nascondere i tradimenti ai
rispettivi mariti… ma l’intricata rete di bugie si sfalda quando
una delle due scompare.
Escape Room, Adam Robitel. (2019) Sei sconosciuti
visitano un edificio misterioso per provare un gioco che ha come
scopo la risoluzione di una serie di enigmi. Presto, però, si
rendono conto che ogni stanza è una elaborata trappola che fa parte
di un piano sadico e mortale.
Il legame, Domenico
Emanuele de Feudis (2020). Nel corso di una visita alla
madre del fidanzato nel Sud Italia, una donna deve combattere la
misteriosa e malvagia maledizione a cui sembra essere desitinata
sua figlia.
Bird Box, Susanne Bier
(2018). I sopravvissuti di un pianeta distrutto devono
evitare di incrociare un’entità che assume la forma delle loro
peggiori paure e li uccide. Nella speranza di trovare un rifugio
sicuro, una donna e i suoi bambini attraversano la natura
selvaggia.
Rebecca, Ben
Wheatley (2020). Rebecca è un film del 2020 diretto da Ben
Wheatley. La pellicola, con protagonisti Lily James, Armie Hammer e
Kristin Scott Thomas, è l’adattamento cinematografico del romanzo
gotico del 1938 Rebecca, la prima moglie scritto da Daphne Du
Maurier.
La verità di Grace, Tyler
Perry (2020) Demoralizzata dall’infedeltà dell’ex marito,
Grace Waters ritrova la gioia di vivere grazie a un nuovo amore.
Tuttavia, quando alcuni segreti vengono a galla, la dolce e
vulnerabile Grace diventa violenta.
Film thriller 2023
Beau ha paura (Beau Is Afraid), di Ari Aster –
Credendo di vivere in un mondo terrificante, Beau Wasserman tiene a
bada l’ansia grazie a medicinali e visite dal suo terapeuta.
Tuttavia, un viaggio per visitare sua madre si trasforma in
un’incredibile avventura.
Sharper, Benjamin Caron – I protagonisti sono
mossi da motivazioni sospette e le aspettative vengono
completamente stravolte quando scoprono che nulla è come
sembra.
Oppenheimer, Christopher Nolan – Il fisico J
Robert Oppenheimer lavora con una squadra di scienziati durante il
Progetto Manhattan, che porta allo sviluppo della bomba
atomica.
Missing, Nick Johnson e Will Merrick. Quando
la madre scompare in Colombia, June si ritrova ostacolata dalla
burocrazia internazionale. Bloccata a migliaia di chilometri di
distanza a Los Angeles, la ragazza sfrutta tutta la tecnologia a
sua disposizione per cercare di ritrovarla.
Retribution con Liam Neeson, di Nimród Antal –
Mentre sta guidando con i suoi due figli, un uomo riceve una
telefonata da un assalitore sconosciuto che afferma che c’è una
bomba nell’auto. Impossibilitato ad uscire dal veicolo, deve
seguire una serie di istruzioni contorte.
Reptile, Grant Singer – Un investigatore
indurito dalla vita porta alla luce una complessa rete di inganni,
mentre scava per scoprire la verità sul brutale omicidio di una
giovane agente immobiliare.
The Plane,
Jean-François Richet – Il pilota Brodie Torrance
salva i passeggeri dell’aereo da un atterraggio di fortuna su
un’isola devastata dalla guerra. I ribelli prendono tutti in
ostaggio e solo Torrance e un passeggero, un assassino, possono
salvarli.
Hypnotic,
Robert Rodriguez. Determinato a ritrovare la
figlia scomparsa, un detective si ritrova coinvolto in una spirale
di crimini che sconvolgono la sua realtà. Aiutato da una sensitiva
di talento, insegue e viene inseguito da un pericoloso
spettro.
L’ultima notte di Amore, Andrea Di Stefano. Ad
un giorno dal suo pensionamento, la vita del poliziotto Franco
Amore cambia per sempre. Durante la sua ultima di servizio,
infatti, il suo amico Dino, nonché suo partner da diversi anni,
rimane ucciso in una rapina di diamanti.
Assassinio a Venezia, Kenneth Branagh. Hercule
Poirot si ritira a Venezia. Un giorno, accetta con riluttanza di
partecipare a una seduta spiritica, ma quando uno degli ospiti
viene assassinato, entra in un mondo inquietante di ombre e
segreti.
Nowhere, Albert Pintó. In fuga da un paese
totalitario, Mia, incinta, deve lottare per la sua vita quando una
violenta tempesta fa cadere in mare il container in cui si era
nascosta. Intrappolata, Mia partorisce e deve sopravvivere per
salvare il suo bambino.
Film thriller 2022
La notte del 12, Dominik
Moll. Yohan Vivés e la sua squadra indagano sulla
complessa vita e sulle relazioni della vittima di un omicidio, ma
quello che inizia come un lavoro professionale si trasforma presto
in un’ossessione per il capitano di polizia.
Holy Spider, Ali
Abbasi. Un padre di famiglia intraprende la sua ricerca
religiosa per ripulire la città santa di Mashhad dalle prostitute.
Dopo aver ucciso diverse donne, diventa sempre più disperato per la
mancanza di interesse pubblico nella sua missione divina.
Fall, Scott Mann.
Quando due migliori amiche scalano una torre radio abbandonata e
remota, una delle più alte degli Stati Uniti per un’acrobazia da
social network, si ritrovano intrappolate a più di 600 metri di
altezza.
Don’t Worry Darling,
Olivia Wilde. Una casalinga che vive in una comunità
sperimentale inizia a sospettare che la compagnia del marito
nasconda segreti inquietanti.
Watcher, Chloe
Okuno. Mentre un omicida seriale si aggira per le strade,
una giovane attrice appena trasferitasi in città con il fidanzato
nota un misterioso sconosciuto che la osserva dall’altra parte
della strada.
Nope, Joardan
Peele. Due fratelli che gestiscono una fattoria di cavalli
in California scoprono qualcosa di meraviglioso e sinistro nei
cieli, e il proprietario di un parco a tema adiacente cerca di
trarre profitto dal misterioso fenomeno ultraterreno.
Memory, Martin
Campbell. Alex, un sicario, diventa il bersaglio della sua
organizzazione per essersi rifiutato di fare un lavoro. Mentre
fugge da loro, l’FBI e i servizi segreti messicani seguono le sue
tracce, allertati dalla scia di cadaveri che lascia ovunque
vada.
Glass Onion – Knives Out (Glass Onion: A Knives Out Mystery),
Rian Johnson. L’egocentrico multimilardiario Miles Bron,
proprietario della Alpha Industries, invita i suoi amici a una fuga
sulla sua isola greca privata. Quando qualcuno viene trovato morto,
l’investigatore Benoit Blanc si occupa del caso.
Film thriller 2021
Old, M. Night Shyamalan. Una vacanza tropicale
si trasforma in un orribile incubo quando una famiglia visita una
spiaggia appartata che in qualche modo li sta facendo invecchiare
rapidamente, riducendo la loro intera vita in un solo giorno.
Fino all’ultimo indizio, John Lee Hancock. Il
vicesceriffo Joe Deacon deve affrontare un’indagine impegnativa
insieme a Jimmy Baxter, giovane investigatore di successo, per
riuscire a catturare un omicida seriale che sta terrorizzando la
città di Los Angeles.
La furia di un uomo – Wrath of Man, Guy
Ritchie. La storia di un uomo freddo e misterioso che
lavora come guardia di sicurezza di un furgone portavalori e che
sorprende i suoi colleghi con inaspettate abilità di precisione
durante una rapina.
La donna alla finestra, Joe Wright. La
dottoressa Anna Fox passa le sue giornate rinchiusa nella sua casa
di New York, bevendo vino mentre guarda vecchi film e spiando i
suoi vicini. Un giorno, guardando fuori dalla finestra, vede
qualcosa che accade nell’abitazione dei Russell.
The Guilty, Antoine Fuqua. Nell’arco di una
mattinata al centralino di emergenza della polizia, Joe Baylor, un
operatore, cerca di salvare la vita di una persona in pericolo, ma
presto scopre che le cose non sono come sembrano.
Il collezionista di carte, Paul Schrader.
William Tell è un ex militare e giocatore di poker professionista.
La sua vita meticolosa viene sconvolta quando viene avvicinato da
Cirk, un giovane che cerca il suo l’aiuto per eseguire il suo piano
di vendetta contro un colonnello militare.
Prey, Thomas Sieben. Un’escursione nella
natura si trasforma in una disperata lotta alla sopravvivenza per
cinque amici in fuga da un misterioso nemico armato di fucile.
Quelli che mi vogliono morto, Taylor Sheridan.
Un adolescente, testimone di un omicidio, fugge attraverso le
regioni più selvagge del Montana da due assassini che vogliono
farlo tacere per sempre. Una donna, esperta in tecniche di
sopravvivenza, è l’unica possibilità che ha di salvarsi.
Film thriller 2020
L’uomo invisibile, Leigh Whannell
(2020). Intrappolata in una relazione violenta con un brillante
scienziato, Cecilia Kass scappa nel cuore della notte facendo
perdere le sue tracce. Nel frattempo, l’uomo sta escogitando un
diabolico piano.
The Hunt, Graig
Zobel (2020) All’ombra di un’oscura teoria del complotto
su Internet, un gruppo di individui spietati si riunisce in un
luogo remoto e va a caccia di umani per puro diletto. Tuttavia, una
delle prede, Crystal, ribalta la situazione.
Sto pensando di finirla
qui, Charlie Kaufman (2020) In viaggio dai genitori di lui
qualcosa va storto, ma fidanzato, famiglia e realtà frammentata non
c’entrano nulla.
Sono la tua donna, Julia
Hart (2020). I’m Your Woman è un film poliziesco neo-noir
americano del 2020 diretto da Julia Hart da una sceneggiatura di
Hart e Jordan Horowitz. Nel cast Rachel Brosnahan, Arinzé Kene,
Marsha Stephanie Blake, Bill Heck, Frankie Faison, Marceline Hugot
e James McMenamin.
I Care a Lot, J Blakeson (2020) Mala Grayson è una
truffatrice che prosciuga i risparmi degli anziani di cui ha la
tutela. Tuttavia, una donna che cerca di truffare si rivela essere
più furba di quanto non appaia.
The Boy – La maledizione di Brahms, William Brent
Bell (2020). Le vicende di una famiglia che si trasferisce
nella tenuta Heelshire Mansion, inconsapevole della sua
terrificante storia. Lì, il loro giovane figlio farà amicizia con
una strana bambola di nome Brahms.
Nocturne è un film horror del 2020, opera prima della regista e
sceneggiatrice Zu Quirke. Il film è stato prodotto dalla Blumhouse Television, divisione della Blumhouse
Productions di Jason Blum.
Film thriller 2019
Cattive acque, Todd Haynes (2019). Un tenace avvocato
scopre un oscuro segreto che collega un gran numero di morti
inspiegabili a una delle più grandi società del mondo. Mentre cerca
di svelare la verità, si ritrova a mettere in pericolo la sua
stessa vita.
The Lighthouse, Robert
Eggers (2019). L’accanirsi del maltempo costringe i due
guardiani del faro di un’isola sperduta ad una convivenza forzata
che porta in superficie demoni personali, timori ancestrali e
nuove, tormentate pulsioni, in un crescendo di follia e
claustrofobia.
Midsommar – Il villaggio dei dannati (2019) Una giovane coppia
americana si regala una vacanza in Svezia, in occasione di un noto
festival di mezza Estate. L’evento pastorale si trasforma ben
presto in un incubo sinistro quando gli abitanti del luogo rivelano
la propria reale natura.
The Lodge, Veronika Franz, Severin Fiala (2019). Durante una
vacanza di famiglia in montagna, il padre deve partire
all’improvviso e lasciare i suoi due figli con la fidanzata Grace.
Una bufera di neve intrappola i tre nella baita, ed eventi
terrificanti evocano spettri del passato oscuro di Grace.
Anna (2019) Sotto le apparenze di
donna straordinariamente bella si cela un segreto in grado di
scatenare la sua forza e le sue incredibili abilità, trasformandola
in una delle assassine più temute del pianeta.
L’uomo del labirinto (2019) Una donna riesce a fuggire
dall’uomo che, travestito da coniglio, quindici anni prima l’aveva
rapita. Un medico e un investigatore privato si mettono sulle
tracce del misterioso criminale.
Il buco (2019) Il buco è un film
Netflix del 2019 diretto da Galder
Gaztelu-Urrutia.
Glass, M. Night Shyamalan (2019) David Dunn e il
figlio sono sempre un passo avanti rispetto alla legge mentre
garantiscono la giustizia nelle strade di Philadelphia. I loro
talenti speciali li mettono presto in rotta di collisione con la
Bestia. Elijah Price, un pazzo psicotico che ha una forza sovrumana
e 23 personalità distinte, manovra la situazione sino a giungere ad
una epica resa dei conti.
Dopo aver incantato il pubblico con
il fascino di
Sherlock Holmes e la potente magia di
Doctor Strange, Benedict Cumberbatch arriva su Netflix
nei panni del drammatico Vincent Anderson, un
genitore tormentato e incompreso che, pur non meritando il premio
come miglior papà dell’anno, è riuscito a commuovere il grande
pubblico, conquistando il podio della Top10 di Netflix poche ore dopo il suo debutto.
Creata e scritta da Abi
Morgan (Shame, The Hour) e diretta da
Lucy Forbes (This
Is Going to Hurt, The End of the F***ing World),
Eric è l’emozionante e intensa miniserie
di Netflix che mescola gli
elementi del family drama e del thriller poliziesco per
dar vita al faticoso e surreale viaggio di un
atipico padre in cerca di suo figlio e… di se stesso.
Composta da sei episodi di
circa 50 minuti ciascuno, la serie vede protagonisti,
accanto al celebre e carismatico Benedict Cumberbatch, anche gli attori
Gaby Hoffmann (Louie,
Transparent, Girls) e McKinley Belcher
III (Mercy Street, One
Piece).
Eric: la
trama
Immersa nell’atmosfera cupa e
pericolosa della New York degli anni ’80, la serie si apre
in medias res, 48 ore dopo la scomparsa del giovane Edgar.
Il geniale burattinaio Vincent Anderson, creatore del popolare
spettacolo per bambini “Good Day Sunshine”, e sua moglie
Cassie (Gaby Hoffmann) affrontano i riflettori della stampa,
implorando il ritorno del figlio, misteriosamente scomparso mentre
si recava da solo a scuola dopo aver assistito all’ennesimo litigio
dei genitori.
Mentre Cassie ripone tutte le sue
speranze nel coraggioso e determinato detective della
polizia di New York Michael Ledroit (interpretato da
McKinley Belcher III), Vincent – influenzato dall’uso eccessivo di
droghe e alcol – concepisce un folle ed estremo piano: dare vita a
Eric, il mostruoso enorme burattino creato dal figlio, così da
convincerlo a ritornare dalla sua (disastrata) famiglia.
Come era prevedibile, Benedict Cumberbatch brilla nel
ruolo dell’insensibile e arrogante narcisista Vincent, il
quale incarna perfettamente i pregiudizi spesso associati ai
“geniali artisti incompresi”. Fin dal primo episodio, il suo
personaggio complesso viene presentato in tutta la sua negatività:
è un padre negligente, un marito infedele, un collega e amico poco
collaborativo e raccomandabile. Vincent, dunque, emerge
come la peggior versione di sé, un uomo tanto instabile e
burbero quanto vigliacco, così incapace di affrontare i propri
traumi e le relazioni in crisi da anestetizzare il proprio dolore
con litri di alcol e diverse droghe.
Ed è proprio dalla sofferenza e
rabbia del padre che il piccolo Edgar crea il mostruoso e
mastodontico muppet Eric, il cui aspetto ricorda in parte
il gentile Sulley di Monsters & Co. ma con una voce più
profonda e minacciosa e un carattere meno docile e cortese. Quando
Vincent è costretto a reagire alla scomparsa del figlio,
Eric si presenta nella sua fantasia come molto più
di un semplice amico immaginario. Si trasforma in un aiutante,
una coscienza parlante rude e fredda, un po’ come
l’iconico Armadillo di Zerocalcare… ma con
molto sarcasmo e goffaggine.
Tuttavia, dietro la
repellente maschera di egoismo e auto-distruzione, Vincent
si rivela come l’anima tormentata di un uomo che non riesce ad
amarsi né a lasciarsi amare. L’estenuante viaggio alla ricerca del
figlio diventa così un percorso interiore attraverso il proprio
dolore, un viaggio di redenzione e comprensione. Cumberbatch riesce
a dare il meglio di sé nel mostrare la lotta interiore di
Vincent, rendendo il suo personaggio incredibilmente umano
e convincente. La sua interpretazione conquista quindi l’empatia
del pubblico, facendogli dimenticare ogni sua bruttezza e
mancanza.
“Il vero mostro non è sotto
al letto”… e non vive nel buio
La serie di Morgan e Forbes si
dimostra ben più complessa di quanto inizialmente
possa apparire dalla trama. Già dai primi due episodi, la scomparsa
di Edgar si rivela infatti essere solo l’incipit di una
storia più fitta e angosciante in cui temi come il
razzismo, gli abusi, la corruzione e la criminalità,
dipingono una New York City oscura, crudele e ingiusta. La stessa
città che, tra poliziotti corrotti, prostituzione minorile e
accampamenti sotterranei per i senzatetto, prima ancora di
inghiottire Edgar, ha mesi prima gettato nel vuoto l’adolescente
afroamericano Marlon Rochelle.
Eric è una
serie che gioca abilmente con dualità e
parallelismi, offrendo una narrazione che si stratifica su
due trame principali: da un lato, quella che segue le lunghe ed
estenuanti indagini del detective Ledroit, e dall’altro quella che
vede Vincent lottare affannosamente nella sua solitaria e folle
crociata. Ma un altro importante parallelismo sono, appunto,
le tragiche storie dei due minori scomparsi, Edgar e
Marlon, che denunciano come in un mondo dove i cattivi
governano, la polizia occulta prove e le minoranze si nascondono
nel buio al di sotto della città, la scomparsa di Edgar, un bambino
bianco con nonni squattrinati, riceve molta più attenzione e
risonanza rispetto a quella di Marlon, un adolescente nero e
gay.
È evidente che, come accennato
poc’anzi, il tema delle minoranze, sia razziali che di orientamento
sessuale, è uno dei pilastri centrali che arricchiscono la serie. A
questo si aggiungono però anche temi come l’omofobia, le
insidie delle dipendenze, l’avidità capitalistica.
Eric, quindi, non si limita a raccontare una storia di
scomparse e matrimoni falliti, ma offre una profonda
riflessione sulle ingiustizie sociali e le dinamiche di
potere in una New York che non è poi così tanto diversa
dal resto delle città del mondo.
Un thriller “originale ma
non troppo”
Eric è riuscito a farsi notare con
fierezza al suo debutto su Netflix non solo per
l’inconfondibile presenza di Benedict Cumberbatch, ma la miniserie
di Morgan e Forbes travolge e conquista gli spettatori
grazie anche a un cast formidabile (arricchito da personaggi
secondari di grande valore), e alle rilevanti tematiche attuali
affrontate con coerenza e decisione.
Mettendo da parte il ritmo a tratti
troppo lento e alcune ridondanze di trama, Eric si
inserisce nel ricco catalogo Netflix come un
thriller “originale ma non troppo”, che pur meritando
senz’altro la visione non spodesterà di certo quello che
finora è stato il thriller Netflix più amato del 2024,
Baby Reindeer.
The Acolyte è ambientato durante l’Era dell’Alta
Repubblica e si svolge circa 100 anni prima degli eventi de
La minaccia fantasma. L’Ordine Jedi è
all’apice della sua potenza e la Galassia è in pace, ben lontana
dall’ascesa dell’Impero durante i prequel.
La serie Disney+, purtroppo, ha già
ricevuto critiche per la presenza di un cast eterogeneo. Ora, una
nuova intervista alla showrunner Leslye Headland e alla
protagonista Amandla Stenberg rischia di incensare ulteriormente i
suoi detrattori.
The Wrap ha chiesto loro se
The Acolyte sia davvero “lo Star
Wars più gay di sempre“, e Headland ha risposto: “No,
non credo. Tuttavia la gente mi ha detto che è lo Star Wars più gay
e io sono sincero…“.
“Ti sei offeso?” Ha chiesto
Stenberg. “Sono coinvolto“, ha risposto
Headland con una risata.
I due hanno poi preso in giro alcuni
dei presunti temi gay del franchise di Star Wars, tra cui la
convinzione, a lungo sostenuta, che ci fossero sentimenti romantici
tra C-3PO e R2-D2.
“Mi stai dicendo, con la faccia
seria, che C-3PO è etero?”. Headland ha scherzato, facendo eco alle
opinioni di molti fan, prima di dichiarare che il fatto che R2-D2
sia lesbica è ormai “canonico“.
Onestamente, tutto questo è stato
fatto per divertimento e non è qualcosa da prendere troppo sul
serio. Nonostante i social media lo considerino “woke” da
parte di chi non l’ha mai visto, i primi due episodi di
The Acolyte non presentano alcun personaggio
palesemente gay (e, anche se fosse così, non sappiamo perché alcuni
potrebbero decidere che sia un problema).
The
Acolyte: La Seguace è scritto e prodotto
esecutivamente da Leslye Headland (Russian Doll), che sarà anche
showrunner. Insieme alla Stenberg ci sono Lee
Jung-jae (Squid
Game),
Dafne Keen (His Dark Materials), Rebecca
Henderson (Inventing Anna), Dean-Charles
Chapman (1917), Carrie-Anne Moss (The Matrix), Manny
Jacinto (The Good Place), Jodie Turner-Smith (After Yang),
Charlie Barnett (Russian Doll) e l’ex stao della
trilogia sequel di Star Wars, Joonas Suotama, che
interpreta un nuovo personaggio sotto forma di maestro Jedi
Wookiee.
The
Acolyte: La Seguace è l’annunciata serie tv parte del
franchise di Star Wars creata
da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla
fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei
principali film di Star
Wars.
The
Acolyte: La Seguace è ambientato alla fine dell’era
dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti oscuri e poteri
emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex
Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una
serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di
quanto avessero mai previsto.
Nel cast della serie tv protagonisti sono
Amandla Stenberg come ex padawan, Lee
Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto,
Dafne Keen come una giovane Jedi,
Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson
nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.
Charlie Barnett come un giovane Jedi,
Dean-Charles Chapman,
Carrie-Anne Moss come una Jedi,
Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di
Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.
Da decenni ormai il cinema si
interroga sul ruolo dell’intelligenzia artificiale e sulle sue
capacità. Da 2001:
Odissea nello Spaziodi Stanley
Kubric a Terminator di James
Cameron, da
Matrix di Lana e Lily
Wachowski a A.I. – Intelligenza Artificiale di
Steven Spielberg, da
Lei di Spike Jonze al recente The
Creator di Gareth Edwards. Ognuno di
questi film immagina uno specifico scenario legato a questo tema.
Particolarmente cupo è poi quello proposto da
Upgrade, il film del 2018 di Leigh
Whannell.
Whannell, distintosi nel 2020 con il
film L’uomo
invisibile (ambientato nello stesso universo di
Upgrade), è qui anche autore della sceneggiatura e
dà dunque vita ad un racconto che ancor prima dei recenti progressi
nel campo delle intelligenze artificiali ha porvato ad immaginare i
possibili risvolti della fusione tra essere umano e tecnologia.
Prodotto dalla Blumhouse Productions,
Upgrade ha così offerto nuovi spunti di
riflessione all’interno di un
thriller
d’azione che non manca di regalare grande intrattenimento e
scioccanti colpi di scena.
Il suo finale, infatti, offre
risvolti particolarmente cupi e pessimisti sui temi affrontati e
richiede più di qualche riflessione. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Upgrade e approfondiamo il suo significato.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla spiegazione del
finale. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Upgrade è
ambientato in un futuro prossimo ed ha per protagonista il
meccanico Grey Trace, che rimane paralizzato dopo
un attacco in cui viene uccisa la moglie Asha.
Devastato, Grey viene avvicinato dal genio della tecnologia
Eron, che si offre di impiantargli una tecnologia
sperimentale, un chip per computer chiamato STEM
che gli restituisce la mobilità. Da quel momento, Grey andrà alla
ricerca di vendetta, ma ben presto scoprirà anche terrificanti
verità sulla tecnologia che ha in corpo.
Ad interpretare Grey Trace vi è
l’attore Logan Marshall-Green, noto per il ruolo
di Trey Atwood nella serie televisiva The O.C. e di Shocker nel
film Spider-Man:
Homecoming. Accanto a lui, nel ruolo della detective
Cortez vi è invece l’attrice BettyGabriel, vista anche in La notte del giudizio – Election Year e Scappa –
Get Out. L’attrice Melanie
Vallejo interpreta invece Asha. L’attore
Harrison Gilbertson interpreta invece Eron
Kee, mentre Benedict Hardie è Fisk Brantner,
il capo della banda di assalitori.
La spiegazione del finale del
film
Nel corso della ricerca dei
responsabili della morte della moglie, Grey comprende che
l’obiettivo di quell’agguato era in realtà lui. Qualcuno lo voleva
paralizzato per utilizzarlo come esperimento e l’uccisione di Asha
è stato solo un “di più”. Naturalmente, quel qualcuno è lo stesso
Eron. Nel confronto con quest’ultimo, però, viene rivelato che
tutte le azioni sono state volute da STEM, che da tempo ha preso il
controllo di tutti gli aspetti della vita di Eron.
Dunque, l’intelligenza artificiale
ha effettivamente orchestrato tutti gli eventi che l’hanno portata
a essere impiantata in Grey. Di conseguenza, Grey tenta di
combattere contro STEM per il controllo del suo corpo, fino a
quanto nel tentativo di porre fine alla cosa si spara al collo. Ma
Upgrade non finisce qui, in quanto Grey si
risveglia in ospedale e viene raggiunto da Asha, che gli spiega di
essere rimasto incosciente per un periodo dopo l’incidente,
dandogli l’idea che era tutto solo un incubo.
Tuttavia si scopre che STEM ha
ingannato Grey, intrappolandolo per sempre in uno stato di sogno
idilliaco facendo leva sulla sua tensione psicologica (associata a
giorni di insonnia e di attività costante) e ha il completo
controllo del suo corpo. Così STEM/Grey uccide i testimoni di
quanto avvenuto presenti sul luogo e s’incammina fuori
dall’edificio, pronto per espandersi nel mondo. La storia di
Upgrade affronta dunque il conflitto tra uomo e
macchina, anche se il finale offre una posizione particolarmente
nichilista sull’argomento.
Upgrade fa di tutto
per caratterizzare Grey come una persona che rifugge la tecnologia
in ogni occasione: ascolta dischi, ripara vecchie auto con le sue
mani e preferisce prepararsi il cibo da solo piuttosto che farlo
“stampare” dal suo sistema domestico. È implicito che è anche per
questi motivi che STEM ha scelto Grey, oltre al suo essere privo di
un qualunque miglioramento biomeccanico e dunque facilmente
controllabile senza rischi di altre intromissioni.
Dopo una serie di discorsi portati
avanti nel film sulla combinazione tra uomo e tecnologia, alla fine
di Upgrade, dunque STEM è un’intelligenza
artificiale che vive in un corpo umano, dando dunque vita ad un
essere avanzato potenzialmente inarrestabile. Con questo finale, il
film sembra inoltre suggerire che non importa cosa faccia
l’umanità, alla fine la tecnologia vincerà. Eppure, viene anche
lasciato intendere che un rapporto tra uomo e tecnologia sia
possibile, ma che il primo non dovrebbe mai dipendere più di tanto
da essa.
Il trailer di
Upgrade e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di
Upgrade grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
GooglePlay, Apple
TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 6
giugno alle ore 21:15 sul canale
Italia 1.
Il personaggio più famoso nato dalla
penna di Tom Clancy è senza dubbio Jack
Ryan, protagonista al cinema dei film Caccia a Ottobre Rosso, Giochi di potere, Sotto il
segno del pericolo,Al vertice della
tensione e
Jack Ryan – L’iniziazione, ma anche della serie Jack Ryan. In quello che è oggi noto come il
Ryanverse, però, c’è un altro personaggio molto
avvincente: John Kelly/John
Clark. Questo è protagonista del primo dei libri spin-off
di Clancy, Senza rimorso.
Questo è stato poi adattato in film
nel 2021 dal regista italiano Stefano Sollima,
noto per i film Suburra e Adagio ma anche per il
lungometraggio statunitense Soldado.Senza
rimorso (qui
la recensione), riporta dunque un’opera di Clancy sullo
schermo, con questo film annunciato come un primo capitolo di un
nuovo franchise incentrato sul personaggio di John Clark. Nel
gennaio del 2023 è infatti stato confermato un sequel, che adatterà
il romanzo Rainbow Six.
Nell’attesa di vedere questo sequel,
il passaggio televisivo di questo film del 2021 è un’occasione da
non lasciarsi sfuggire per i film di questo genere. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a Senza
rimorso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alle
differenze con il libro di Tom Clancy. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Guy Pearce in Senza Rimorso
La trama e il cast di Senza rimorso
Protagonista del film è John
Kelly, agente della CIA, esperto Navy Seal, deciso a
vendicare l’omicidio di sua moglie incinta. Nel corso della sua
missione, che ha come unico scopo quello di trovare i responsabili
del terribile atto commesso, John sarà affiancato da un compagno
dei Navy Seal, Karen Greer e da un misterioso
agente della CIA. Ben presto però John si renderà conto di trovarsi
al centro di una cospirazione molto più grande di lui, che minaccia
di travolgere gli Stati Uniti e la Russia in una grande guerra.
Ad interpretare John Kelly vi è
l’attore
Michael B. Jordan, mentre la moglie Pam è interpretata
da Lauren London. L’attrice
Jodie Turner-Smith interpreta Karen Greer,
alleata di Kelly, mentre
Jamie Bell è Robert Ritter e
Guy Pearce è l’agente della CIA Thomas Clay. Fanno poi
parte del film gli attori Todd Lasance nel
ruolo di Dallas, Jack Kesy in quello di
Thunder e Cam Gigandet in quello di Keith
Webb.
Colman Domingo, infine, è il pastore West.
Le differenze tra il libro e il film
Chi ha letto il
libro Senza
rimorso di Tom Clancy noterà subito
come il film si discosti in più punti da esso. Ci sono infatti
diverse differenze nel racconto proposto da Stefano
Sollima e dagli sceneggiatori Taylor
Sheridan e Will Staples a partire dal
cambio di ambientazione. Mentre il racconto del
libro si svolge nel 1970, nel pieno della guerra in Vietnam, quello
del film ha luogo nel 2020, con tutti gli eventi proprio di questo
moderno panorama politico.
Dopo l’ambientazione, l’altra grande
differenza che salta all’occhio è l’aspetto del
protagonista. Mentre nel romanzo è descritto come biondo e
di pelle bianca, nel film è invece afroamericano. Differenze si
ritrovano poi nella donna che John vuole
vendicare. Se nel film Senza
rimorso è la moglie, nel romanzo – dove John non è
sposato – una corriera della droga di nome Pam, di cui John si
innamora.
Diversa è anche la
missione a partire dal quale si svolge il racconto. Nel
film John Kelly e il suo gruppo di Navy SEAL pensano di avere a che
fare con un gruppo paramilitare pro-Assad, ma dopo averli uccisi,
scoprono che i colpevoli sono in realtà dell’esercito russo. Nel
romanzo, invece, l’obiettivo è il colonnello dell’aeronautica Robin
Zacharias, in possesso di informazioni altamente riservate. Ma
prima che possa essere recuperato, il colonnello sovietico Nikolay
Grishanov lo giustizia, provocando attriti tra i due Paesi.
Sempre per quanto riguarda la
missione, diverso è il modo in cui John viene reclutato per
essa. Nel film ciò avviene quando egli viene rilasciato
dalla prigione e portato in una stanza dove incontra Greer, Ritter
e Clay, con quest’ultimo che lo recluta. Nel romanzo, invece, John
viene avvicinato da un funzionario del governo per un’operazione
speciale, che egli decide di accettare. Sia nel film che nel libro,
però, ad un certo punto la missione viene
compromessa.
Nel film ciò avviene quando le
operazioni della CIA stanno pianificando un salto HALO in
territorio russo. Sebbene stiano volando su un jet passeggeri per
evitare di essere scoperti, un caccia russo li individua e li
abbatte. Nel libro, invece, è una talpa del KGB a informare i
sovietici di una possibile missione di salvataggio in Vietnam.
Nonostante la battuta d’arresto, John riesce comunque a catturare
il generale russo che sta dietro alla prigionia degli ostaggi di
guerra americani.
Infine, sebbene all’inizio sembri un
alleato di John, il Segretario alla Difesa Thomas
Clay si rivela essere un agente corrotto. È lui che ha
rivelato l’identità dei Navy Seals e ha permesso ai mercenari russi
di attaccarli nelle loro case. La sua missione era quella di
provocare una guerra tra Russia e America. Secondo lui, gli
americani erano divisi e solo la guerra poteva unirli. Nel libro,
invece, ad essere corrotto è il tenente Mark
Charon.
L’ultima differenza si ritrova nella
finta morte che John inscena. Nel film ciò avviene
dopo aver ottenuto una confessione dal Segretario della Difesa
Thomas Clay. Si lancia con la sua auto nel fiume Potomac, annegando
Clay, prima di uscire a nuoto e fuggire. Presunto morto, Greer gli
dà una nuova identità e il suo nome cambia da John Kelly a
John Clark. Nel romanzo, invece, egli inscena la
sua morte rovesciando la barca dove si trova e sfuggendo così alla
cattura.
Il trailer di Senza
rimorso e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Senza
rimorso grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi
di Infinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 6
giugno alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Un nuovo film prequel di Hunger Games uscirà nelle sale nel 2026. Già
dopo che lo scorso novembre il prequel di La ballata dell’usignolo e del serpente ha
conquistato 337 milioni di dollari al botteghino, la Lionsgate ha
annunciato che gli spettatori potrebbero non aver visto Panem, la
distopia in cui è ambientata la storia, per l’ultima volta. “Il
film ha aperto una serie infinita di possibilità che Suzanne può
percorrere e che [Lionsgate] può percorrere con lei”, ha
dichiarato all’epoca Adam Fogelson, presidente del
gruppo cinematografico dello studio.
Ora, Variety riporta che Collins sta
effettivamente scrivendo un nuovo libro, intitolato
“Sunrise on the Reaping”, che uscirà nel 2025.
L’adattamento cinematografico di tale nuovo romanzo, invece,
arriverà nelle sale il 20 novembre 2026.
Francis Lawrence, che ha diretto tutti i capitoli
diHunger
Games è in trattative per la regia. Questo nuovo
romanzo, stando a quanto riportato, rivisiterà il mondo di Panem 24
anni prima degli eventi della saga di Hunger
Games e quattro decenni dopo La ballata dell’usignolo e del serpente.
Il film inizierà la mattina della
mietitura dei 50esimi Hunger Games, noti anche come Second Quarter
Quell, in cui gareggiò Haymitch Abernathy,
interpretato da Woody Harrelson nella serie originale.
Haymitch Abernathy, come noto, sarà poi il mentore di Katniss e
Peeta nei 74esimi Hunger Games. “Suzanne Collins è una maestra
della narrazione e la nostra stella polare creativa”, ha
dichiarato Fogelson in un comunicato. “Non potremmo essere più
fortunati di essere guidati e affidati a una collaboratrice il cui
talento e la cui immaginazione sono così costantemente
brillanti“.
Una scena di Hunger Games
Di cosa parla Hunger Games
– La ballata dell’usignolo e del serpente?
Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente
è il prequel diretto da Francis Lawrence e
segue il giovane Coriolanus Snow e alcuni degli eventi accaduti
prima che diventasse il tirannico presidente della trilogia guidata
da Jennifer Lawrence. Oltre a Blyth, il film è
interpretato da Rachel Zegler nel ruolo di Lucy Gray Baird,
Hunter Schafer nel ruolo di Tigris Snow,
Josh Andrés Rivera nel ruolo di Sejanus Plinth,
Viola Davis nel ruolo della dottoressa
Volumnia Gaul, Peter Dinklage nel ruolo di Casca Highbottom e
Jason Schwartzman nel ruolo di Lucretius
Flickerman.
Lorenzo Zurzolo e Mattia Carrano
tornano a interpretare Daniele e Marco/Andrea nella seconda
stagione di Prisma, serie Prime
Video. Con loro l’ideatore e regista della serie
Ludovico Bessegato. Ecco la nostra intervista.
Prisma 2 è disponibile su Prime
Video dal 6 giugno. Qui la recensione
Prisma (qui
la recensione della prima stagione) seconda
stagione è nuovo capitolo del young adult
drama di Ludovico Bessegato con il ritorno
del cast corale composto da Mattia Carrano,
Lorenzo Zurzolo, Caterina Forza, Chiara Bordi, LXX Blood,
Matteo Scattaretico, Zakaria Hamza, Riccardo Afan de
Rivera Costaguti, Flavia Del Prete, Asia Patrignani,
Elena Falvella Capodaglio, Andrea Giannini, Nico Guerzoni,
Francesca Anna Bellucci, Autilia Ranieri e Martinus
Tocchi.
John Krasinski è stato a lungo la scelta
preferita dai fan per interpretare Mister
Fantastic nel MCU e finalmente ha avuto la
possibilità di farlo come membro degli Illuminati in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Aggiunto durante i reshoot, il ruolo di Reed Richards nel sequel è
stato troppo breve e la sua morte per mano della Strega Scarlatta…
beh, meno se ne parla, meglio è. Nonostante ciò, molti fan hanno
apprezzato il fatto che Krasinski abbia indossato il costume del
leader di Fantastici Quattro.
Nel tempo sono stati mostrati
concept art con diversi modelli di tuta, ma una clip ora divenuta
virale tratta da una bobina VFX rivela quanto Mister Fantastic sia
stato vicino a indossare una tuta principalmente nera invece di
quella blu vista sullo schermo. Si tratta di un cambiamento
piuttosto importante, che spinge a chiedersi se il design
precedente sia stato conservato per il film Fantastici
Quattro dove Richards verrà interpretato da Pedro Pascal. Di seguito, ecco il post con il
video riportante questa diversa versione del costume:
Il cast di Doctor Strange nel Multiverso della
Follia
Doctor Strange nel Multiverso della Follia
vede
Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen
Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vede
anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision.
La sceneggiatura del film porta la firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America
Chavez).
Nel cast vi sono anche
John Krasinski nel ruolo di Mister Fantastic e
Patrick Stewart nel ruolo di Charles
Xavier. Hayley
Atwellcompare invece come Captain Carter.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
uscito al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e hanno avuto luogo anche a New
York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel appare in un cameo anche
Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi.
Con un’entusiasmante notizia di
casting riportata da Collider, Jake Gyllenhaal si è unito ufficialmente al
cast di The
Bride, il prossimo film diretto da sua sorella
Maggie Gyllenhaal, nuova rivisitazione del
classico racconto di La sposa di Frankenstein. Non è però
stato reso noto il ruolo che l’attore andrà ad interpretare né
quanto esso sarà importante ai fini del racconto.
Jake Gyllenhaal e sua sorella hanno già
lavorato insieme in diversi progetti, in particolare nel film
acclamato dalla critica Donnie Darko (2001), dove hanno interpretato,
ovviamente, una coppia di fratelli. La loro chimica sullo schermo e
la loro comune comprensione del mestiere sono sempre state
evidenti, il che renden questa nuova collaborazione particolarmente
intrigante per i fan di entrambi.
Cosa aspettarsi da The Bride?
Descritto come un thriller-horror,
The
Bride sarà diretto da Maggie Gyllenhaal, basato sul classico romanzo
gotico di Mary Shelley Frankenstein or The Modern
Prometheus. Si tratta del secondo
progetto da regista per Maggie Gyllenhaal dopo The Lost Daughter del 2021, che le è valso una
nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale.
Oltre a Christian Bale nel ruolo di Frankenstein, il
film sarà interpretato anche da Penelope Cruz nel ruolo di Myrna, Peter Sarsgaard nel ruolo di un detective e
Jessie Buckley nei panni proprio della sposa del
titolo.
Caterina Forza e
Chiara Bordi tornano a interpretare Nina e Carola
nella seconda stagione di Prisma, serie Prime
Video ideata e diretta da Ludovico
Bessegato. Ecco la nostra intervista. Prisma 2 è
disponibile su Prime Video dal 6 giugno. Qui la recensione.
Prisma (qui
la recensione della prima stagione) seconda
stagione è nuovo capitolo del young adult
drama di Ludovico Bessegato con il ritorno
del cast corale composto da Mattia Carrano,
Lorenzo Zurzolo, Caterina Forza, Chiara Bordi, LXX Blood,
Matteo Scattaretico, Zakaria Hamza, Riccardo Afan de
Rivera Costaguti, Flavia Del Prete, Asia Patrignani,
Elena Falvella Capodaglio, Andrea Giannini, Nico Guerzoni,
Francesca Anna Bellucci, Autilia Ranieri e Martinus
Tocchi.
Vin Diesel ha fornito un importante
aggiornamento sul prossimo capitolo del franchise di Fast and Furious attraverso il suo account Instagram. L’attore, che nella saga
interpreta Dominic Toretto, ha dichiarato che Zach
Dean sta scrivendo la storia di Fast
& Furious 11. Dean ha già un credito come
sceneggiatore per la storia di
Fast X, quindi il suo ritorno dovrebbe garantire alla
missione finale della famiglia un’ampia continuità. Fast
& Furious 11 era stato programmato per arrivare nelle
sale il 4 aprile 2025, ma Collider ha riportato in esclusiva che il
sequel sarà lanciato in una data imprecisata del 2026.
Al momento non è chiaro se Dean
sostituirà o affiancherà gli sceneggiatori precedentemente
annunciati Christina Hodson e Oren
Uziel. L’ultimo (ammesso che lo sarà davvero) capitolo del
franchise di Fast and Furious è dunque attualmente
nelle prime fasi di pre-produzione, con il set a questo punto
previsto per l’anno prossimo per rispettare la data di uscita del
2026. Diesel ha recentemente condiviso un’immagine della pista,
annunciando che si sta già allenando per il film. La prima metà di
Fast X ha dato al pubblico un assaggio di ciò che verrà, con
Luke Hobbs (Dwayne
Johnson) e Gisele Yashar (Gal
Gadot) che hanno fatto brevi apparizioni durante
il finale
del blockbuster e una
sequenza post-credit.
Dove eravamo rimasti con
Fast X?
Alla conclusione di Fast
X, siamo rimasti con un cliffhanger quando Dante
di Jason
Momoa sembrava andarsene con il sopravvento su
Dominic Toretto di
Vin Diesel, dopo aver tentato di raggiungere il figlio
di Dom, Brian, tramite l’aiuto del voltagabbana Aimes (
Alan Ritchson). Il fratello di Dom, Jakob
(John
Cena), si sacrifica per salvare Brian e portarlo in
salvo. Dom e Brian si gettano in acqua, ovviamente, da una diga e
sopravvivono a malapena. Nel frattempo, Letty (Michelle
Rodriguez) si ritrova in una prigione artica insieme a
Cipher di Charlize
Theron, prima che Gisele di Gal
Gadot, presumibilmente morta dopo gli eventi
di Fast
and Furious 6, arrivi in un sottomarino per
aiutare.
Una scena a metà titoli rivela che
anche
Dwayne Johnsontornerà
nel franchise per il finale. Dopo essere stato etichettato
come criminale, Hobbs è stato al lavoro per rintracciare i
suoi obiettivi e scoprire una delle reti di sorveglianza di
Dante. Dante promette che anche Hobbs sarà un obiettivo,
creando una potenziale faida che potrebbe estendersi anche a un
altro film spin-off in cui
Dwayne Johnson sarà il protagonista, una volta che la
sua attuale storia in WWE sarà terminata.
Nonostante sia stato
precedentemente confermato che Blue Bloods non
sarebbe mai tornato, sembra che uno dei membri dell’Office of the
CEO di Paramount Global abbia
rivelato che questa potrebbe non essere la fine.
Secondo Deadline, Brian
Robbins ha parlato questa mattina durante la riunione
degli azionisti della Paramount Global e ha sottolineato il
successo di alcuni marchi cinematografici e televisivi della
Paramount. Nei commenti rilasciati durante l’assemblea annuale
degli azionisti della Paramount Global 2024, disponibile sul sito
ufficiale, Robbins ha dichiarato:
“Stiamo costruendo i marchi
miliardari di domani proprio adesso. In TV, sono in arrivo nuove
estensioni di franchise per
Dexter, Billions e Blue
Bloods, e il successo di Fire Country della CBS è molto
promettente“.
Il resto dei franchise menzionati
nella citazione, tra cui Dexter e Billions, sono già stati confermati come
spin-off, e ora cresce l’attesa per ciò che potrebbe essere in
serbo per i fan di Blue Bloods. Nonostante non si
tratti di una conferma concreta del rinnovo della serie, è degno di
nota il fatto che si parli di una “nuova estensione del franchise”,
soprattutto se si considera che il presidente della CBS
Entertainment, Amy Reisenbach, ha recentemente annunciato che Blue
Bloods sarebbe stato definitivamente messo a riposo. Reisenbach ha
dichiarato:
“Vogliamo davvero ringraziare
il cast e la troupe, tutti coloro che sono stati coinvolti nello
show. Ci mancheranno assolutamente le cene di famiglia. È
importante dare allo show il commiato che merita. Amiamo questo
cast, amiamo la loro passione per lo spettacolo. Tutti gli
spettacoli devono finire. È importante aggiornare il programma.
Concluderemo lo spettacolo a dicembre“.
Nemmeno Tom Selleck ha capito la
cancellazione di “Blue Bloods”
Dopo quattordici stagioni di
successo, quest’autunno Blue Bloods si concluderà con gli ultimi
otto episodi. La serie è stata una colonna portante per molti
milioni di spettatori fin dal suo debutto nel 2010, e anche gli
episodi più recenti continuano ad attirare cifre impressionanti,
con una media di oltre 5 milioni a puntata. P
er questo motivo, molti fan hanno
espresso il loro disappunto per la cancellazione della serie, e le
loro grida di frustrazione sono state riprese anche dal cast
stesso. A sottolinearlo è Tom Selleck, il nome più importante
dell’ensemble della serie, che ha recentemente parlato con CBS News
del suo disappunto per la cancellazione dello show. Selleck ha
dichiarato:
“Continuerò a pensare che la
CBS si ravvederà. Siamo il terzo programma di maggior ascolto in
tutto il broadcast. Stiamo vincendo la serata. Tutto il cast vuole
tornare. E posso dirvi questo: non stiamo scivolando giù da un
precipizio. Stiamo facendo buoni show e continuiamo a mantenere il
nostro posto“.
Di cosa potrebbe parlare uno
spin-off di “Blue Bloods”?
Uno spin-off di Blue Bloods
è un risultato molto più probabile del rinnovo della serie
nella sua interezza. Quale potrebbe essere il tema di questo
spin-off non è dato saperlo, anche se sarebbe bello vedere la
polizia di New York attraverso gli occhi di una donna, magari
l’assistente del procuratore distrettuale Erin Reagan, interpretata
da Bridget Moynahan.
Si tratta di una prospettiva già
tentata in passato dalla CBS, con il crime procedural East New
York, andato in onda tra l’ottobre del 2022 e il marzo del 2023 e
guidato dal vice ispettore Regina Haywood (Amanda
Warren). Nonostante gli apprezzamenti dei fan, la serie è
stata interrotta dopo una sola puntata. Nonostante lo scarso
successo di East New York presso i dirigenti, questo lascia aperto
il varco per un police procedural al femminile ambientato a New
York, e chi meglio di uno dei migliori personaggi di Blue Bloods
potrebbe dirigerlo?
Blue Bloods andrà
in onda con gli ultimi otto episodi a dicembre, con la speranza che
il franchise non sia ancora finito. Restate sintonizzati su
Collider per ulteriori notizie su un potenziale spin-off di
Blue Bloods. Tutti gli episodi di Blue Bloods sono
disponibili in streaming su Paramount+.
Blue Bloods in streaming in
ITALIA è disponibile sulle seguenti piattaforme:
The Acolyte: La seguace, l’ultima serie di Star
Wars dell’era Disney, ha appena debuttato in due
episodi e sta già raccogliendo meritati apprezzamenti e suscitando
grande interesse. Amandla Stenberg, famosa per
Hunger Games e
Bodies Bodies Bodies, interpreta in modo
eccellente la protagonista della serie, accompagnata da
co-protagonisti di prim’ordine come Lee Jung-jae,
Dafne Keen, Charlie Barnett e
Carrie-Anne Moss, per citarne solo alcuni.
Ambientato nell’era dell’Alta
Repubblica, circa 100 anni prima degli eventi di qualsiasi
film di Star
Wars, The Acolyte: La seguace
(la
nostra recensione) può essere indipendente per quanto
riguarda la linea temporale e il cast di personaggi, ma si tratta
sempre della stessa galassia lontana, lontana che conosciamo e
amiamo.
Naturalmente, c’è l’atteso ritorno
del classico look di Star
Wars, con grana della pellicola, transizioni wipe e
persino un pianeta innevato che evoca Hoth. La creatrice della
serie, Leslye Headland, conosce bene il campo di
gioco e quindi, naturalmente, questo comporta un sacco di uova di
Pasqua e di storia da individuare e scoprire.
Il ritorno della Federazione dei
Mercanti
Neimoidiani e una visita di
Jedi
Alcuni dei volti più familiari
visti all’inizio de L’Accolito sono quelli dei Neimoidiani. Nute
Gunray (Silas Carson) de La minaccia fantasma, che
ha servito come viceré della Federazione dei Mercanti, viene subito
in mente quando si vedono i Neimoidiani ne L’accolito. Allo stesso
modo, la Federazione dei Mercanti trasmette l’impressione di essere
stata un po’ malvagia anche un secolo prima.
Quando i Jedi arrivano alla ricerca
di Osha (Stenberg), i Neimoidiani sembrano tiepidi e
apprensivi nell’accoglierli come quando Qui-Gon Jinn (Liam
Neeson) e Obi-Wan Kenobi (Ewan
McGregor) fecero il loro ingresso nel primo film
prequel.
Sonda mentale della forza
“Grazie per la vostra
collaborazione”.
No, non si tratta di un Easter egg
che fa riferimento a
The Avengers del 2012. “Grazie per la vostra
collaborazione“, dice Yord (Barnett) ai Neimoidiani, un’eco
divertente e probabilmente accidentale della Vedova Nera di
Scarlett Johansson che dice lo stesso ai
suoi rapitori ingannati.
Il vero riferimento è a
Kylo Ren (Adam
Driver) della trilogia sequel, che abbiamo visto usare
la tecnica della Sonda Mentale della Forza per carpire informazioni
ai suoi detenuti. È interessante notare che è la prima volta che
vediamo un Jedi (quello “buono”, se vogliamo) usare questo tipo di
interrogatorio, anche se i Neimoidiani si conformano
volontariamente prima che la sonda sia necessaria.
Zygerrian & Selkath
Due specie fanno il loro debutto
in live action in Star Wars
Gli Zygerriani, una specie umanoide
simile a un gatto, sono ben noti ai fan di Guerre Stellari che si
addentrano al di fuori delle avventure live-action. Sono apparsi in
The Clone Wars, Rebels e The Bad
Batch e hanno una lunga storia nella letteratura di
Star
Wars.
In quest’ultima sono spesso
malvagi, comunemente associati al commercio galattico degli
schiavi. Ciò rende ancora più interessante ed emozionante vedere
uno Zygerriano nei panni di un Jedi, con Thara
Schöön che interpreta Tasi Lowa. Inoltre, anche se
brevemente, abbiamo un momento di incontro con un Selkath, che è
una vista familiare per i fan dei videogiochi di Knights of the Old Republic, ma che non è mai stato
visto in live-action.
Coruscant
L’Ordine Jedi, il Tempio Jedi e la
Repubblica
Le accattivanti inquadrature
panoramiche quando raggiungiamo Coruscant vi faranno sentire a casa
nell’universo di Star Wars. Il pianeta coperto di città e capitale
della Repubblica è stato una colonna portante di tutto il
franchise, ed è bello vederlo prosperare anche molto tempo fa,
all’epoca de L’Accolito. Il Tempio Jedi,
nonostante le lievi differenze, era già solido da tempo prima dei
prequel. All’interno, vediamo l’Ordine Jedi
operare in modo familiare, addestrando i giovani in stanze aperte
con vista panoramica sulla città.
Equilibrio, fuoco e vita
Visioni della forza e accenni al
passato di Osha
Quando Sol (Lee) fa da mentore a un
gruppo di giovani nel Tempio Jedi, questi meditano sulla Forza e
vengono incoraggiati a dare un nome alle visioni che gli vengono in
mente. Nell’ordine, Sol riceve tre risposte da allievi diversi:
equilibrio, fuoco e vita. In base alle visioni che si presentano a
Osha quando viene trafitta dal suo legame con Mae (la sorella
gemella, anch’essa interpretata dalla Stenberg), queste risposte
sembrano presagire il retroscena che si sta dipanando.
Equilibrio – le gemelle, che
potrebbero rappresentare un’altra diade della Forza, sembrano
opporsi l’una all’altra agli estremi chiari e scuri dello spettro.
Fuoco – le visioni di Osha sono stimolate dalla vista del fuoco,
che ha devastato la sua famiglia anni prima. Vita – anche se si
presume che sia morta, Mae è viva, e questo sta diventando sempre
più evidente per Osha a questo punto della storia.
Dybbuk & Bor Gullet
I prigionieri di “The Acolyte” e
“Rogue One” sono sottoposti a tattiche simili
Quando Osha è rinchiusa in una
cella di detenzione, un prigioniero nella cella accanto a lei ha
una creatura che gli avvolge la bocca, sottomettendolo. Si tratta
di un Dybbuk che, oltre a essere un suggestivo cenno ai Facehugger
del franchise di Alien, richiama Rogue One: A Star Wars Story. Bodhi Rook
(Riz
Ahmed) era un ex pilota imperiale imprigionato da Saw Gerrera
(Forest
Whitaker), e anche su di lui è stata usata una
creatura minacciosa durante la prigionia. Bor Gullet, molto più
grande di un Dybbuk, era in grado di estrarre informazioni da
qualcuno, anche se con un pesante tributo mentale.
Spada laser gialla
Le armi Jedi brillavano di giallo
molto prima di Rey
Dai trailer e dalle informazioni
divulgate in anticipo, sappiamo che dobbiamo aspettarci una o due
spade laser diverse da quelle che abbiamo visto in live-action. La
prima spada unica, tuttavia, è quella brandita da Yord Fandar, che
evocherà l’immagine finale con Rey (Daisy
Ridley) ne
L’ascesa di Skywalker.
Il blu, il verde, il rosso e
persino il viola sono le versioni più comuni di una spada laser, ma
il giallo è una cosa rara da vedere. Non possiamo fare a meno di
chiederci perché c’è un così grande divario nella presenza di
questa particolare tonalità.
Forza fluttuante
Una potente forma di meditazione
Jedi
Sembra abbastanza semplice,
considerando l’ampia gamma di poteri che abbiamo visto da parte
degli utilizzatori della Forza, ma fluttuare al di sopra del suolo
quando si medita non è troppo comune. Il Maestro Torbin
(Dean-Charles Chapman) si libra in solitudine
quando Mae arriva per tentare il suo secondo assassinio.
Questa capacità non è mai stata
vista né nella trilogia originale né nei prequel. In Guerre
stellari live-action, solo Luke Skywalker (Mark
Hamill) e Rey sono stati raffigurati con questo
potere.
Una linea iconica di Star
Wars
“Ho un brutto presentimento”.
Qualcosa del genere viene detto in
quasi tutti i media di Star Wars, da
Una nuova speranza a
Le guerre dei cloni. “Ho un brutto
presentimento“, esclama Han Solo (Harrison
Ford) mentre è intrappolato tra le pareti di un compattatore di
rifiuti. Secondo Rian Johnson, anche BB-8 ha
emesso una versione incomprensibile di questa frase ne
Gli ultimi Jedi. La tradizione continua ne L’accolito, con Yord
che pronuncia la frase mentre si preparano a tendere un’imboscata a
Mae su Olega.
The Acolyte è disponibile
in streaming on Disney+.
The Watchers –
Loro ti guardano segna l’esordio alla
regia di Ishana Night Shyamalan con una storia
dalle tinte folk horror che arriva nelle sale italiane dal 6
giugno.
The Watchers – Loro ti
guardano, la trama
Il racconto, adattamento
del romanzo omonimo di A.M. Shine, è quella di
Mina (Dakota
Fanning), artista di 28 anni, che si ritrova bloccata
e isolata in una vasta e incontaminata foresta nell’Irlanda
occidentale. La giovane donna trova riparo in un bunker, chiamato
“covo” dagli altri ospiti, un ragazzo agitato, una sua coetanea che
aspetta il ritorno del marito, e una donna anziana, all’apparenza
esperta del bosco, che le spiega qual è la loro situazione attuale.
I quattro possono vagare nella foresta di giorno, ma di notte
devono rimanere chiusi nel bunker perché gli Osservatori (i
Watchers del titolo originale) arrivano per guardarli ogni sera
dall’enorme vetrata che costituisce una delle pareti della
costruzione. Rimanere all’esterno significa morte certa. Come
faranno Mina e i suoi compagni di sventura a scappare da quel luogo
stregato?
Figlia d’arte
Quando ti chiami
Shyamalan e decidi di esordire dietro alla
macchina da presa con un horror le aspettative sono alte. Lo sa
bene Ishana che ha coinvolto papà M. Night nella
produzione di The Watchers e che sicuramente le ha
dato qualche consiglio per la sua prima regia cinematografica. A
giudicare dal risultato finale, il padre non è stato troppo
invasivo nello stile della figlia, dal momento che la regia di
The Watchers – Loro ti guardano è visibilmente (e
giustamente) acerba, non c’è il guizzo e la personalità che M.
Night aveva dimostrato già da Il Sesto Senso, ma
qui la giovane Shyamalan maneggia un materiale meno “sicuro”, una
trama più stratificata che forse nel lavoro di adattamento avrebbe
dovuto essere sviluppata con più attenzione.
Sorprende in positivo che
la storia di A.M. Shine sia stata trasformata e
adattata alla propria sensibilità dalla regista, che immaginiamo si
sia a sua volta formata sull’ambiente e i racconti che ha
ascoltato, crescendo. La mitologia di Shyamalan padre è costellata
di storie fantastiche che compenetrano nella realtà, e anche questo
racconto, sospeso tra l’horror, il folklore, il fantastico e le
suggestioni ambientali, presenta questo tipo di dialogo armonico
tra ordinario e straordinario. Una vera e propria cifra
stilistica in casa Shyamalan.
The Watchers – un
racconto metaforico
Il film, così come il
romanzo da cui è tratto (e come ogni horror che si rispetti), si
rivela immediatamente, con onestà, un racconto simbolico per
l’elaborazione del trauma, che nel caso della protagonista è un
lutto, ma per ogni personaggio assume forme differenti. La
metafora, per quanto poco sfumata, appare ingenuamente autentica,
soprattutto grazie alle interpretazioni solide e essenziali dei
protagonisti.
Una lore personale su visioni derivative
Anche per quanto riguarda
i riferimenti stilistici e visivi, Ishana attinge ovviamente
all’immaginario paterno, riproponendo nel suo film, in maniera
sempre intelligente, visioni di The Village e
strutture di Lady in The Water, costruendo una
lore tutta personale per un’opera prima che riflette da un
lato l’inesperienza, dall’altro la curiosità e la passione
dell’esordiente che si mette in gioco con una storia complessa.
Sostenuto da
un’ambientazione affascinante ed evocativa, nonché topica del
genere e del racconto fantastico The Watchers – Loro ti
guardano è un esperimento interessante che sfrutta i
luoghi comuni del genere, richiede una sospensione dell’incredulità
a tratti importante, ma riesce anche a intrattenere con una svolta
finale non imprevedibile ma suggestiva.
Il co-sceneggiatore e protagonista
di Hit
Man (qui
la recensione), Glen Powell, ha rivelato a ComicBook che, durante la
produzione del film di Richard Linklater, alcune
eccentricità e personalità alternative dei suoi personaggi sono
state aggiunte sul momento. Questo è stato possibile, ovviamente,
perché Linklater era il suo co-sceneggiatore, quindi entrambi gli
autori erano presenti per tutto il tempo in cui venivano apportate
le modifiche. Powell ha poi rivelato ulteriori retroscena, dalla
genesi dei personaggi a quale di questi era il preferito della sua
co-protagonista Adria Arjona.
Nel film Hit
Man, infatti, c’è una sequenza durante la quale si
mettono in mostra una serie di “hit man” in rapida
successione, tutti interpretati da Powell, che ha così dato prova
di grande versatilità. “Erano tutti così divertenti”, ha detto
l’attore. “La cosa assurda è che, a causa della fretta in
pre-produzione non ho mai avuto la possibilità di mostrare a
Richard nessuno di quei personaggi fino a quando non sono arrivato
sul set… Ricordo la conversazione perché stavamo
riscrivendo, stavamo provando con il cast”.
Glen Powell e Adria Arjona in Hit Man
“Adria Arjona ha aggiunto molto
a questa sceneggiatura, e abbiamo coinvolto tutti gli attori, e
tutti contribuiscono, quindi poi Richard e io riscrivevamo di
notte. Siamo arrivati alla sera prima e lui mi ha detto: “Ho
fiducia che tu abbia capito”. E io: “Sì, ce l’ho, troveremo una
soluzione”. Così ho lavorato su alcune cose, sono uscito dal mio
camerino e mi sono esibito per la troupe quel giorno, ed è stato
molto, molto divertente“. “So che il preferito di Adria è
Tanner”, ha aggiunto Powel. “È il ragazzo bifolco che
prende la legge nelle sue mani. C’è qualcosa di lui che la
divertiva molto“.
La trama di Hit Man
In Hit
Man, Gary Johnson (Glen
Powell) è un professore di psicologia un po’ impacciato, che
vive con i suoi gatti e collabora sotto copertura per il
dipartimento di polizia di New Orleans. Quando gli viene chiesto di
fingersi un killer per sventare possibili omicidi e incastrare i
mandanti, si rivela incredibilmente abile, grazie anche ai
camaleontici travestimenti di cui è capace. La sua doppia e solida
identità viene messa in crisi dall’affascinante Madison, che gli
commissiona l’uccisione del marito. Tra i due nasce una relazione
che ribalterà ruoli e certezze in un travolgente e intenso mix di
situazioni comiche, bollenti e pericolose.
Il progetto del biopic sui
Beatles di Sam Mendes comincia a prendere forma. A
febbraio, la Sony Pictures ha annunciato che il regista premio
Oscar per American Beauty, sta sviluppando quattro distinti film
sui Beatles – uno dal punto di vista di ciascun membro della band –
che si intersecheranno per “raccontare la sorprendente
avventura della più grande band della storia”. E sembra che
questi biopic sui quattro Beatles, ancora senza titolo, abbiano
trovato i Fab Four: Harris
Dickinson,Paul
Mescal,
Barry Keoghan e George Harrison.
Secondo quanto riportato
dall’insider Jeff Sneider nella sua newsletter
“The InSneider”, la Sony avrebbe
scritturato Harris Dickinson (Triangle
of Sadness) per il ruolo di John Lennon,
il candidato all’Oscar Paul Mescal (Aftersun) per
quello di Paul McCartney, il candidato all’Oscar
Barry Keoghan (Gli
spiriti dell’isola) per Ringo Starr e
Charlie Rowe (Slow
Horses) per George Harrison.
Sony Pictures Entertainment sta
finanziando e distribuirà nelle sale cinematografiche di tutto il
mondo tutti e quattro i film sui Beatles nel 2027. L’ordine e le
date di uscita non sono stati annunciati, ma la Sony ha descritto
la serie di quattro film come “innovativa e
rivoluzionaria”. Mendes, i cui crediti da regista includono
anche Era mio padre, 1917 e i sequel
di James
BondSkyfall e
Spectre,
dirige e produce.
I The Beatles nel documentario Get Back.
Tutto quello che sappiamo sui
quattro biopic dedicati ai Beatles
Paul McCartney, Ringo
Starr e le famiglie dei defunti John
Lennon e George Harrison hanno concesso i
diritti completi sulla storia della vita e sulla musica per i film.
“Sono onorato di raccontare la storia della più grande rock
band di tutti i tempi e sono entusiasta di sfidare il concetto di
ciò che costituisce un viaggio al cinema”, ha detto Mendes in
una nota.
Oltre a dirigere, Sam
Mendes produrrà insieme alla sua partner di
Neal Street ProductionsPippa
Harris e Julie Pastor di Neal
Street. Jeff Jones sarà il produttore
esecutivo per Apple Corps Limited, l’organizzazione multimediale
fondata dai Beatles nel 1968.
“Vogliamo che questa sia
un’esperienza cinematografica unica, elettrizzante ed epica:
quattro film, raccontati da quattro diverse prospettive che
raccontano un’unica storia sulla band più celebre di tutti i
tempi”, ha dichiarato Harris in una nota. “Avere la
benedizione dei Beatles e della Apple Corps per fare questo è un
immenso privilegio”.
Questa è la prima volta che i
Beatles garantiscono il loro pieno sostegno ad un
film su di loro che non sia un documentario. La band è stata
oggetto di numerosi documentari, tra cui il film degli anni ’70
Let It Be, che raccontava lo scioglimento del
gruppo, così come Get Back di Peter
Jackson, che catturava la realizzazione del loro album
Let It Be. Le loro canzoni hanno anche ispirato
film come il musical jukebox del 2007 Across the
Universe.
L’atteso prossimo capitolo del
franchise di Alien,
Alien:
Romulus, uscirà nelle sale il 16 agosto e ora è stata
confermata la classificazione del film. Secondo FilmRatings.com, l’MPA ha
classificato Alien: Romulus R per “contenuti e linguaggio
estremamente cruenti”. La classificazione R per il film
continua così la striscia di 45 anni di franchise di Alien,
dato che tutti i film del franchise sono stati classificati R, con
la maggior parte dei film che hanno ottenuto tale classificazione
per una qualche combinazione di violenza e linguaggio.
Alien: Romulus,
tutto quello che sappiamo sul film
Il film Alien:
Romulus è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon),
che ha diretto l’originale Alien
e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus
e Alien:
Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di
Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez,
Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor
(Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori
controllo) sono i produttori esecutivi.
Durante una chiacchierata con
Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la
Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi
dell’Alien
originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra
il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno
portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le
stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a
costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le
persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45
anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero
incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge
prima di entrambi questi film.
A produrre il film c’è naturalmente
anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien,
Ridley Scott,
che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien:
Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto
riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla
trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine
dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a
bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma
che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus
e Alien:
Covenant, che hanno rappresentato le origini degli
Xenomorfi così come li si conosce.
Dal produttore M. Night
Shyamalan è in arrivo, ‘The
Watchers – Loro ti guardano’ scritto e
diretto da Ishana Night Shyamalan e basato sul
romanzo di A.M. Shine. Il film segue le vicende di Mina, artista di
28 anni, che si ritrova bloccata e isolata in una vasta e
incontaminata foresta nell’Irlanda occidentale. Quando Mina trova
un riparo, rimane inconsapevolmente intrappolata assieme a tre
sconosciuti che ogni notte sono spiati e perseguitati da misteriose
creature.
The
Watchers – Loro ti guardano vede protagonisti,
Dakota Fanning (“C’era una volta a… Hollywood”, “Ocean’s 8”),
Georgina Campbell (“Barbarian”, “Suspicion”), Oliver Finnegan
(“Creeped Out – Racconti di paura”, “Outlander”) e Olwen Fouere
(“The Northman”, “The Tourist”). Il film è prodotto da M.
Night Shyamalan, Ashwin Rajan e Nimitt Mankad. Produttori
esecutivi sono Jo Homewood e Stephen Dembitzer.
Ad affiancare la
sceneggiatrice/regista Shyamalan dietro la macchina da presa
troviamo il direttore della fotografia Eli Arenson (“Lamb”,
“Hospitality”), lo scenografo Ferdia Murphy (“Lola”, “Quello che
non so di te”), il montatore Job ter Burg (“Benedetta”, “Elle”) e
il costumista Frank Gallacher (“Sebastian”, “Aftersun”). Le musiche
sono di Abel Korzeniowski (“Till – Il coraggio di una madre”, “The
Nun”).
New Line Cinema presenta, The
Watchers – Loro ti guardano, nelle sale italiane a
partire dal 6 giugno 2024, distribuito da Warner Bros.
Pictures.
Dakota Fanning è diventata virale in aprile
per aver rivelato che non solo Tom Cruise le ha regalato un cellulare quando
ha festeggiato il suo 11° compleanno sul set del film
di Steven
Spielberg “La
guerra dei mondi” del 2005, in cui Cruise interpretava il
padre della giovane attrice, intento a cercare di proteggerla
dall’invasione aliena. Ma oltre al cellulare, da allora Cruise ha
continuato a mandare a Dakota Fanning un regalo di compleanno ogni
anno. Si tratta di quasi due decenni di regali di compleanno, che a
quanto pare sono stati tutti… scarpe.
La Fanning ha infatti ora rivelato i
dettagli dei regali di Cruise durante una nuova intervista al
talk show
diurno di Kelly Clarkson. “Ho compiuto 11 anni durante ‘La
guerra dei mondi’, quando abbiamo lavorato insieme, e lui mi ha
regalato il mio primo cellulare per quel compleanno”, ha detto
la Fanning. “Era un Motorola Razr… Non avevo nessuno da
chiamare, ma volevo tanto un Razr. Devo averne parlato molto,
perché è quello che mi ha regalato. È un ricordo
fantastico“.
“Poi mi manda sempre la
stessa cosa ogni anno”, ha continuato la Fanning. “Da
piccola amavo le scarpe, e ho iniziato a poter entrare in scarpe da
adulta molto piccole quando ero al press tour de ‘La guerra dei
mondi’, quindi ne ero davvero entusiasta. Così, da quel compleanno
in poi, mi manda sempre delle scarpe“. La sua sarà a questo
punto una gran collezione di scarpe, che quantomeno le ricordano di
quella felice esperienza sul set di “La
guerra dei mondi” e dell’amicizia nata tra lei e Tom Cruise.
Tom Cruise e Dakota Fanning in una scena di La guerra dei
mondi
Dakota Fanning al cinema con The Watchers
Dakota Fanning è ora al cinema con il film
The
Watchers, che segue Mina, un’artista di 28 anni, che
rimane bloccata in una vasta foresta incontaminata nell’Irlanda
occidentale. Quando Mina trova rifugio, rimane inconsapevolmente
intrappolata insieme a tre sconosciuti che ogni notte vengono
osservati e perseguitati da creature misteriose. Non puoi vederli,
ma loro vedono tutto. Oltre a Fanning, gli altri protagonisti di
The
Watchers, sono Georgina Campbell
(“Barbarian”, “Suspicion”), Oliver Finnegan (“Creeped Out”,
“Outlander”) e Olwen Fouere
(“L’uomo del Nord”, “Il turista”).
Il film è diretto da Ishana Night Shyamalan ed è
prodotto da M. Night Shyamalan, Ashwin Rajan e Nimitt
Mankad. I produttori esecutivi sono Jo Homewood e Stephen
Dembitzer. Insieme all’esordiente regista, fanno parte del cast
tecnico il direttore della fotografia Eli Arenson
(“Lamb”, “Hospitality”), la scenografa Ferdia
Murphy (“Lola”, “Finding You”), il montatore Job
ter Burg (“Benedetta”, “Elle”) e il costumista
Frank Gallacher (“Sebastian”, “Aftersun”).
La musica è invece di Abel Korzeniowski (“Till”,
“The Nun”).
L’originale italiano di Netflix,
La vita che volevi, è una serie che racconta di
una donna transgender che viene improvvisamente a sapere del suo
figlio biologico dalla sua migliore amica di 15 anni prima. La
serie è un dramma italiano di stampo sovietico che regala nuovi
colpi di scena a ogni episodio per un’esperienza di visione
emozionante (se vi piace questo genere di cose).
Come accade per la maggior parte
dei media di oggi, La vita che volevi tenta di
affrontare molti temi morali in modo ambiguo per favorire
un’esperienza di visione nutriente; tuttavia, personalmente, penso
che si esaurisca alla fine della serie. In fondo, si tratta di una
storia d’amore, sicuramente unica.
La vita di Gloria viene sconvolta
quando Marina, un’amica di 15 anni prima, si presenta senza
preavviso con i suoi due figli e una pagnotta nel forno. I figli di
Marina hanno tutti padri diversi e ben presto scopriamo che il
maggiore, Andrea, che ha 15 anni, è in realtà il figlio di Gloria
di un tempo. All’inizio Gloria è contraria all’idea di avere un
figlio perché le ricorda un tempo e un corpo che ha dimenticato da
tempo.
Tuttavia, dopo aver trascorso un
po’ di tempo con Andrea, sviluppa un legame con lui. Tuttavia, c’è
molto di più nella storia. Il motivo per cui Marina si è presentata
con i suoi figli è che voleva che suo figlio Andrea sapesse chi era
suo padre. La donna è malata di cancro e teme che, se le cure non
funzionano, suo figlio non lo scoprirà mai.
Ma c’è di più. La seconda figlia di
Marina, Ariana, è figlia di Sergio. Sergio fa parte della loro vita
da molti anni e Andrea lo chiama anche papà (scandaloso). Tuttavia,
Marina non è mai stata interessata a sposare qualcuno. A quanto
pare, è sempre stata innamorata di Gloria. Ma il vero dramma è che
il padre del terzo figlio è uno psicopatico che ha picchiato
Marina. Lei decide di tenere comunque il bambino, ma ha paura di
quell’uomo.
Purtroppo, Pietro si presenta
proprio prima che Marina stia per essere operata per il suo tumore
al cervello. Minaccia di ucciderla se non accetta di partire con
lui e il loro bambino. Marina gli dice che non lascerà gli altri
figli e Pietro la butta giù dall’edificio (che tipo). Questo lascia
a Gloria e Sergio il compito di occuparsi dei bambini. Riusciranno
a salvare i bambini e ad avere un lieto fine? Scopriamolo.
Cosa succede a Pietro?
Pietro dice a Gloria di portare il
suo bambino in un luogo affollato, in modo che possano scambiarsi i
figli. Ha rapito Andrea e ha minacciato di ucciderlo se non gli
porta il bambino. Gloria mette un giocattolo nella cesta e lo
depone tra la folla, dicendo ad Andrea di correre appena la sente.
A questo punto Sergio sa dove si trova Gloria e anche la polizia è
stata avvisata.
Andrea riesce a scappare, ma Pietro
si impossessa di Gloria e la porta in una strada vuota lì vicino.
Sergio li trova e Pietro gli punta contro la pistola. Anche Gloria
ha una pistola, ma si scopre che non è vera. Quindi, quando suo
padre l’ha minacciata tanti anni fa, si trattava sempre di una
pistola finta? Non ne sono sicuro, ma possiamo supporre che non
l’abbia mai accettata. Comunque, Sergio e Pietro si scontrano
fisicamente e alla fine Sergio spara a Pietro dritto al cuore,
salvando Gloria e se stesso, appena prima che la polizia arrivi sul
posto. Con Pietro morto, tutti sono al sicuro.
Cosa significa il primo abbraccio
di Andrea a Gloria?
In La vita che
volevi, Andrea si interroga sulla sua mascolinità, in
particolare per il modo in cui le persone intorno a Gloria la
trattano. All’inizio la definisce una donna bellissima, ma quando
scopre che è suo padre, sente che la sua mascolinità è minacciata.
Inoltre, Pietro lo chiama per nome e lo evira quando si fa la pipì
addosso per la paura.
Più tardi, però, quando Andrea vede
Gloria sacrificarsi per la sua sicurezza, si rende finalmente conto
di quanto lei tenga a lui e di quanto sia “forte”. Infine, Andrea
la abbraccia quando la trova viva e Pietro morto sul pavimento, un
figlio orgoglioso che ha ottenuto una nuova madre. Andrea ha
finalmente accettato Gloria e ha lasciato andare tutta la sua
rabbia, non solo nei suoi confronti ma anche nei confronti di
Marina.
Gloria avrà un lieto fine in La
vita che volevi?
Nel finale di La vita che
volevi (The Life You Wanted), possiamo supporre che Gloria
vivrà presto la vita che sognava, solo senza Marina. Sergio dice a
Gloria che ha intenzione di farsi trasferire a Lecce, in modo che
tutta la famiglia possa stare davvero insieme. In pratica, confessa
i suoi sentimenti a Gloria (in modo piuttosto dolce).
I ragazzi potranno finalmente
crescere in un ambiente protetto con i genitori come una vera
famiglia. Gloria accetta la proposta di Sergio perché sembra che si
siano avvicinati lentamente da quando si sono conosciuti. Forse
Marina sapeva che sarebbe successo (come nelle soap opera) e ha
portato Sergio da Gloria per fargli avere il lieto fine che
entrambi meritano.
La vita che volevi vede
Gloria alle prese con l’accettazione del suo figlio
biologico, perché proviene da un periodo in cui non era
felice con se stessa. Tuttavia, questo non deve impedirle di
amarlo. Pian piano si rende conto di volere Andrea nella sua vita,
anche se è la copia sputata del ragazzo che non ha mai voluto
essere. Sono sicura che le ci vuole molto per iniziare ad amarlo,
ma alla fine della serie, Sergio e Gloria sanno entrambi di volere
Andrea nella loro vita e di voler stare l’uno con l’altra, il che
rende il finale molto conveniente e avvincente.
Alla fine, i ragazzi mettono su la
canzone “Gloria”, che Gloria cantava sempre nei locali, e la
cantano tutti insieme come una famiglia felice, celebrando la vita
e Marina tutti insieme. Ora, Gloria non voleva un figlio,
figuriamoci tre, ma suppongo che ci si adatti, quindi direi che ha
avuto un lieto fine!
La prima parte di In buone
mani, il film originale Netflix di
successo, si è conclusa con una nota tragica: Melisa ha
ceduto alla sua malattia e ha lasciato suo figlio Can con il padre
naturale, Firat. Melisa era una madre single e solo dopo aver
scoperto le sue condizioni di salute ha pensato di riallacciare i
rapporti con Firat.
L’uomo d’affari non aveva idea di
avere un figlio, e quando l’ha saputo, la possibilità di una
famiglia felice era improbabile. Superare la morte di Melisa è
stato difficile sia per il padre che per il figlio, e in In
buone mani 2 (In Good Hands 2) vediamo il duo lavorare a
una macchina del tempo per tornare da Melisa. Costruire la macchina
del tempo è stato il modo in cui Can ha affrontato la perdita.
Voleva credere che, se si fosse impegnato abbastanza, sarebbe
riuscito a tornare da sua madre e a tenerla stretta per assicurarsi
che non lo lasciasse di nuovo.In buone mani 2 (In
Good Hands 2) è incentrato sul modo in cui il padre e il figlio in
lutto imparano a vivere la loro vita insieme come un’unità e ad
accettare le cose belle che si presentano.
Per Can era difficile affrontare i
bulli a scuola. Ridevano del suo modo di ballare e prendevano in
giro la sua relazione con Firat. Trovavano strano che Can chiamasse
suo padre per nome e che Firat si rivolgesse a Can come “capo”. Can
non si aspettava che i suoi compagni di classe capissero quello che
stava passando, ma il fatto che scherzassero sul suo insolito
rapporto con il padre lo ha distrutto e ha deciso di abbandonare la
scuola. Can e Firat hanno avuto una discussione in un bar, quando
Sezen è intervenuta.
Voleva un po’ di pace e ha chiesto
che padre e figlio smettessero di litigare. La discussione si
sposta dalla scuola alla macchina del tempo e, ancora una volta,
Firat e Can discutono animatamente. Sezen era ormai stanca e si
avvicinò a Can, spiegandogli che costruire una macchina del tempo
era impossibile. Can rimase allo stesso tempo colpito dalle
conoscenze di Sezen e deluso dalla sua disapprovazione del suo
progetto. Can si rifiutò di arrendersi e finì per raccogliere altre
luci per trovare un modo per viaggiare nel tempo.
Firat aveva un problema di
alcolismo e, dopo che Can aveva espresso la sua delusione nei
confronti di Firat per non essere stato presente per lui come lo
era sempre stata sua madre, aveva ripreso a bere. Il padre di Firat
era un alcolizzato e lui si era sempre ripromesso di non diventare
come suo padre, ma non riusciva a trovare la forza di smettere di
bere. Era il suo modo di alleviare il dolore e ancora una volta
finì in un pub e bevve più di quanto potesse sopportare. Al pub
c’era anche Sezen, che aiutò Firat a tornare a casa.
Il giorno dopo, Firat la incontrò e
si scusò per averla messa in difficoltà. Legarono discutendo di
tutte le sciocchezze che Firat aveva fatto la notte precedente. Si
godono la reciproca compagnia e Firat si rende conto che non ha
bisogno dell’alcol per godersi una serata. Anche Sezen si sentiva
sola: amava molto suo fratello, che si era recentemente trasferito
negli Stati Uniti, lasciando un vuoto nel suo cuore. Le era stata
diagnosticata una depressione e ogni giorno cercava di guarire un
po’.
Anche l’incontro con Firat l’ha
aiutata ad affrontare la situazione. Anche se si erano appena
conosciuti, si sentivano a proprio agio l’uno con l’altra e non
avevano paura di essere vulnerabili. Sezen si è anche resa conto
dell’importanza di Can nella vita di Firat e il giorno dopo ha
deciso di fare amicizia con suo figlio.
Can si rifiutava di accettare Sezen
nella sua vita. Firat era tutto ciò che aveva e, da piccolo, si
sentiva insicuro a condividere il padre con un estraneo. Dopo aver
perso la madre, l’ultima cosa che Can voleva era che Firat se ne
andasse. Il giorno dopo Sezen incontrò Can a scuola. Sperava che
lui capisse che non poteva portargli via Firat perché il legame che
condividevano era indissolubile.
Sezen cercò di far capire a Can
quanto la sua vita sarebbe diventata solitaria se non si fosse
fatto degli amici. Ma invece di ascoltare i consigli di Sezen, Can
era impegnato a tenere d’occhio i suoi bulli. Ben presto i bulli si
avvicinarono e chiesero a Can di spiegare chi fosse Sezen.
Lo hanno preso in giro ancora una
volta, ma questa volta Sezen era lì per sostenerlo. Invece di
inchinarsi ai bulli, Sezen prese un tubo per l’acqua e attaccò
Nedim. Gli studenti ridevano di Nedim e Can non ne aveva mai
abbastanza di quel momento. Era contento che Sezen lo avesse
salvato dall’umiliazione e finalmente l’aveva accettata nella sua
vita. Non poteva negare che Sezen fosse un panino migliore di suo
padre e fu ancora più felice di scoprire che il fratello di Sezen,
Kerem, stava studiando per diventare astrofisico al MIT e che
avrebbe potuto aiutarlo a costruire una macchina del tempo. Sezen
promise a Can che Kerem lo avrebbe aiutato nel suo progetto, e
questo fu un motivo in più per Can per accettare prontamente Sezen
come nuovo amico di suo padre.
Quali passi ha fatto Firat per
diventare un padre migliore?
La dipendenza di Firat ha spesso
ostacolato il rapporto padre-figlio. Can odiava il modo in cui suo
padre si comportava quando si ubriacava, e spesso lo esprimeva ad
alta voce. Firat ha cercato di stare lontano dall’alcol dopo aver
incontrato Sezen, che era sobrio, ma durante una festa di
compleanno, ha finito per fare di nuovo il pieno di alcol.
Il padre di Nadim, Emrah, si è
arrabbiato per l’accaduto a scuola e ha sminuito Firat per non aver
saputo di avere un figlio per sei anni. Non pensava che Firat fosse
mai stato un buon padre per Can ed Emrah lo aveva avvertito di non
dare lezioni di educazione agli altri. Dopo essersi ubriacato,
Firat si azzuffò con Emrah alla festa, mettendo in imbarazzo sia
Can che Sezen.
Can è frustrato dal padre e torna a
casa per distruggere la macchina del tempo che aveva costruito. Era
pronto a crescere, ma non era sicuro che suo padre fosse pronto a
cambiare strada. Can voleva stare con sua madre, ora più che mai, e
Firat si vergognava di aver messo suo figlio in una posizione così
orribile.
Dopo aver parlato con la madre,
Firat si è reso conto di quanto sia stata difficile la sua infanzia
a causa del vizio del bere del padre, e invece di diventare un
genitore migliore, stava facendo del male a suo figlio nello stesso
modo in cui lo faceva suo padre. Firat si rese anche conto che era
giunto il momento di perdonare Melisa per aver tenuto nascosto Can
per sei anni, perché le era servito molto coraggio per crescere suo
figlio da sola e per questo meritava solo amore e rispetto.
Firat ha deciso di rimanere sobrio
ed è determinato a non deludere mai più Can. Verso la fine di In
buone mani 2, Firat scrive una lettera ai genitori e al personale
scolastico scusandosi per il suo comportamento e ammettendo di
dover diventare un padre migliore per Can. Anche Can accetta le
scuse del padre e guarda con fiducia al loro futuro insieme.
Quale segreto nascondeva
Sezen?
In In buone mani 2 (In Good
Hands 2) viene gradualmente rivelato che anche Sezen aveva
perso suo fratello Kerem e, invece di affrontare la perdita, ha
finto che vivesse negli Stati Uniti. L’idea che lui sia lì da
qualche parte l’ha aiutata a non crollare completamente. Firat
confessò a Sezen di aver visto lei e suo fratello ballare al pub
sei mesi prima.
Sezen era estremamente felice
quella sera e annunciò con entusiasmo che suo fratello era riuscito
ad entrare nell’università dei suoi sogni. Firat aveva offerto loro
un passaggio a casa, visto che Sezen era piuttosto ubriaca. Kerem
ringraziò Firat, ma era sobrio e aveva anche la patente, quindi
riteneva di non avere motivo di preoccuparsi. Il giorno dopo, Firat
scoprì che Kerem e Sezen avevano avuto un incidente e che Kerem era
morto per le ferite riportate.
Firat credeva che l’incontro con
Sezen nello stesso pub, qualche mese dopo, non potesse essere una
semplice coincidenza. Aveva bisogno di qualcuno a cui appoggiarsi e
anche Sezen aveva bisogno di un amico e di un sistema di sostegno.
Erano entrambi in lutto e potevano capire cosa stava passando
l’altro. Sezen continuava a rimproverarsi per l’incidente, ma Firat
la confortava e le dava un motivo per non arrendersi.
Firat, Sezen e Can hanno superato
il lutto in In buone mani 2?
Firat invitò Sezen e Can a un
evento che aveva organizzato nel cortile di casa sua. Ha ricreato
la macchina del tempo e l’ha chiamata “tunnel del tempo”. Credeva
che Sezen e Can avessero bisogno di rivisitare il loro passato e di
conservare i bei momenti trascorsi con le persone che amavano. Era
anche un modo per ricordare loro quanta strada avevano fatto come
individui.
Can si rivolse per la prima volta a
Firat chiamandolo “papà” e anche Firat lo chiamò con orgoglio suo
figlio. Sezen è stata felice di vedere sullo schermo un video di
lei e Kerem. Le tornarono in mente i giorni felici trascorsi
insieme e Can la confortò dicendole che Kerem e sua madre si
trovavano nello stesso posto e che credeva stessero bene. Ha
promesso di essere presente anche per Sezen e, in un modo
bellissimo, il dolore ha unito i tre e hanno trovato un senso di
accettazione reciproca.
Nel finale di In buone mani
2 (In Good Hands 2), Can, vestito da calabrone, ha cercato
di seguire i passi dei suoi compagni di classe e Firat ha capito
che Can aveva ragione: lo spettacolo era noioso. Incoraggiò Can a
fare la sua danza e suo figlio lo accontentò. Can ballò come era
solito fare con sua madre e il resto dei bambini seguì le sue orme.
Finalmente si stavano divertendo e Can, invece di diventare lo
zimbello di tutti, era diventato il mattatore, grazie al padre che
lo aveva incoraggiato a esprimere la sua eccentricità. È chiaro che
padre e figlio hanno fatto molta strada e Can non esita più a
riconoscere pubblicamente che Firat è suo padre.
Netflix
ha recentemente presentato un altro film di fantascienza, Bionic, un film
brasiliano in lingua portoghese che tratta di protesi avanzate e
tecnologie del futuro. Ambientato in un futuro prossimo in cui le
protesi avanzate hanno conquistato molti campi, tra cui l’atletica,
il film segue la storia di due sorelle, Gabi (Kagga
Jayson) e Maria (Jessica Cores)
Santos.
Dalla mente del regista
Afonso Poyart, il film affronta molteplici temi,
tra cui la rivalità tra fratelli e il dibattito tra robot e umani.
Tuttavia, il film è criticato per non essere riuscito a portare a
termine nessuno degli archi narrativi in modo convincente,
nonostante l’interpretazione stellare di Jessica
Cores e i molti investimenti nella parte CGI del film.
Il film si addentra in molte trame,
attraversa molteplici direzioni e giunge a una conclusione che si
rivela efficace nonostante il percorso accidentato. Mentre molte
cose accadono nel corso del film, alla fine si scopre che Gus, il
terzo fratello dei Santos, è effettivamente vivo, anche se con
alcune gravi ferite.
La sinossi ufficiale del film
recita: Maria, un’atleta pronta per la vittoria, trova il suo
mondo capovolto quando le protesi bioniche rivoluzionano lo sport.
Gli atleti tradizionali sono resi obsoleti mentre questi
concorrenti potenziati dominano il campo, diventando le nuove
star.
Bionic, il finale, Cosa è successo
a Gus, Maria e Gabi?
Inizialmente,
Bionic sembrava andare nella direzione di un
dramma sportivo pieno di rivalità tra fratelli ambientato in
un’epoca tecnologicamente avanzata. Tuttavia, il film ha
incorporato molto di più quando è arrivato l’atto finale. Il finale
vede Maria affrontare Heitor e svelare il suo sinistro piano di
vendita di protesi illegali che, nelle mani sbagliate, potrebbero
essere molto pericolose.
In una magnetica sequenza d’azione
che richiama le note del
lavoro di Zack Snyder Maria usa il suo arto
protesico per sopraffare Heitor. Gabi arriva appena in tempo per
salvare la sorella e portarla via prima dell’arrivo della polizia.
Gabi arriva appena in tempo per salvare la sorella e portarla via
prima che arrivino i poliziotti. Nel frattempo perde la sua protesi
alla gamba, recuperando così un piccolo momento da sorella a
sorella nella conclusione del film.
Una foto di Bionic (immagine da YouTube/Netflix)
Tuttavia, tutti e tre i fratelli
non sono più in giro. Viene presto rivelato che Maria sta ancora
affinando le sue abilità con la sua parte del corpo protesica,
diventando più brava in questo mestiere. Si lascia intendere che
Maria continuerà ad allenare altri atleti in questo campo.
Per quanto riguarda Gabi, abbraccia
una vita di segretezza, lavorando al fianco di un misterioso socio
della squadra di Heitor; Il finale culmina in una serie di scontri.
Viene poi rivelato che Gus, il fratello di Gabi e Maria, è vivo con
gravi ferite. Ma a causa delle sue ferite non rimediabili, è stato
trasformato in un essere semi-robotico con molte protesi e parti
del corpo potenziate. Il colpo di scena finale del film rivela che
Maria ha proposto a un losco uomo d’affari di Heitor un piano in
cui loro tre saranno le armi. Il finale lascia anche intendere che
ci sarà un sequel di Bionic. Bionic è attualmente in
streaming su Netflix.