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Il Regno del Pianeta delle Scimmie: il primo trailer del film!

Il primo trailer di Il Regno del Pianeta delle Scimmie (Kingdom of the Planet of the Apes), nuovo capitolo della saga di fantascienza Il pianeta delle scimmie, è stato ufficialmente rilasciato. Facente parte dei film reboot, questo nuovo lungometraggio uscirà nelle sale il 24 maggio 2024 ed è il sequel di The War – Il pianeta delle scimmie. Questo nuovo film si svolge molti anni dopo gli eventi raccontati in quel terzo film, uscito nel 2017 e non vi è più dunque il Cesare di Andy Serkis come protagonista ma si introducono diversi nuovi personaggi.

La sinossi ufficiale di Il Regno del Pianeta delle Scimmie (Kingdom of the Planet of the Apes) riporta: “Alcuni gruppi di scimmie non hanno mai sentito parlare di Cesare, mentre altri hanno distorto il suo insegnamento per costruire imperi fiorenti. In questo scenario, un leader delle scimmie inizia a schiavizzare altri gruppi per trovare la tecnologia umana, mentre un’altra scimmia, che ha visto il suo clan essere preso in ostaggio, intraprende un viaggio per trovare la libertà. Una giovane donna umana, intanto, diventa la chiave per la ricerca di quest’ultimo, anche se ha dei piani tutti suoi.”

Il regista Wes Ball dà nuova vita all’epico franchise ambientato diverse generazioni dopo il regno di Cesare, in cui le scimmie sono la specie dominante che vive in armonia e gli umani sono costretti a vivere nell’ombra. Mentre un nuovo tirannico leader delle scimmie costruisce il suo impero, una giovane scimmia intraprende uno straziante viaggio che la porterà a mettere in discussione tutto ciò che conosceva sul passato e a fare scelte che definiranno un futuro sia per le scimmie che per gli umani.

Il Regno del Pianeta delle Scimmie è diretto da Wes Ball (trilogia di Maze Runner) ed è interpretato da Owen Teague (It), Freya Allan (The Witcher), Kevin Durand (Locke & Key), Peter Macon (Shameless) E William H. Macy (Fargo). La sceneggiatura è di Josh Friedman (La guerra dei mondi), Rick Jaffa & Amanda Silver (Avatar: La Via dell’Acqua) e Patrick Aison (Prey), basata sui personaggi creati da Rick Jaffa & Amanda Silver. Il film è prodotto da Wes Ball, Joe Hartwick Jr. (Maze Runner), Rick Jaffa, Amanda Silver e Jason Reed (Mulan), mentre Peter Chernin (trilogia de Il Pianeta delle Scimmie) e Jenno Topping (Le Mans ’66 – La grande sfida) sono i produttori esecutivi.

Kingdom of the Planet of the Apes, tutto quello che sappiamo sul film

Il prossimo film della serie Il pianeta delle scimmie, Kingdom of the Planet of the Apes avrà come protagonisti William H. Macy, Owen Teague, Freya Allan, Dichen Lachman e Peter Macon, tra gli altri. Il film è scritto da Josh Friedman, Rick Jaffa e Amanda Silver, quest’ultima è stata anche scrittrice di L’alba del pianeta delle scimmie. Il film sarà prodotto da Patrick Aison, Joe Hartwick Jr., Jaffa, Silver e Jason Reed. Regista di questo capitolo è Wes Ball, noto per aver diretto la trilogia di Maze Runner, che sostituisce dunque Matt Reeves, regista dei precedenti due lungometraggi della saga.

 
 

Paramount annuncia due spin-off di Yellowstone, “1944” e “2024”

Yellowstone 5 Beth e Rip

Oltre all’annuncio dello slittamento della quinta stagione di Yellowstone, Paramount ha annunciato ben due nuovi spin-off della serie: 1944, una serie prequel di Yellowstone  che Sheridan ha creato per la Paramount nell’ambito del suo ampio contratto complessivo e 2024, una nuova serie ambientata nei giorni scorsi.

1944 segue la strategia prequel che in precedenza ha lanciato sia 1883 che 1923 su Paramount+, con ciascuna serie che esplora la vita dei Dutton nell’anno titolare. Non sono disponibili dettagli sulla trama di 2024, a parte il fatto che si prevede che inizierà la messa in onda dopo la conclusione di Yellowstone. Secondo una persona a conoscenza della serie, conterrà nuovi membri del cast e luoghi con anche alcuni personaggi crossover. 

Con l’annuncio che lo show di punta si sarebbe concluso con la quinta stagione, la Paramount aveva già annunciato la nuova serie contemporanea ambientata nel mondo di Yellowstone, che originariamente avrebbe dovuto iniziare la messa in onda nel dicembre di quest’anno. In precedenza era stato anche riferito che Matthew McConaughey era in trattative per recitare nella serie.

Sheridan è artefice anche delle serie tv Mayor of Kingstown, Tulsa King, Special Ops: Lioness, Land Man e Lawmen: Bass Reeves alla Paramount+, con molti altri in fase di sviluppo.

Yellowstone è stato co-creato da Sheridan e John Linson. I produttori esecutivi includono John Linson, Art Linson, Sheridan, Costner, Glasser, Bob Yari, Stephen Kay e Christina Voros. Sia Yellowstone che il nuovo sequel sono prodotti da MTV Entertainment Studios e 101 Studios.

“Il successo globale di ‘Yellowstone’ continua ad entusiasmare ed entusiasmare noi di 101 Studios e Bosque Ranch. È stato un viaggio davvero esaltante con i nostri partner di MTV Entertainment Studios e non vediamo l’ora di portare “1944” e “2024” al pubblico di tutto il mondo”, ha affermato David Glasser, CEO di 101 Studios.

In cinque anni, abbiamo trasformato Yellowstone da uno show via cavo americano di successo con cinque milioni di spettatori in un franchise di successo globale con oltre 100 milioni di fan in tutto il mondo e molteplici estensioni – e siamo appena all’inizio“, ha affermato Chris McCarthy , presidente e amministratore delegato di Showtime e MTV Entertainment Studios. Sulla scia del successo di ‘1883’ e ‘1923’, i nostri nuovi spin-off pianificati, ‘1944’ e ‘2024’, porteranno il pubblico in un viaggio emozionante, nuovo e inaspettato con la narrazione complessa e avvincente che è diventata un segno distintivo di il franchise e ha contribuito a trasformarlo in un fenomeno culturale mondiale, grazie alla mente creativa di Taylor Sheridan”.

 
 

The Last of Us: all’inizio del 2024 entrerà in produzione la seconda stagione

The Last of Us episodio 8

La seconda stagione di The Last of Us entrerà in produzione all’inizio del 2024. La notizia è stata diffusa dal capo della HBO, Casey Bloys, in una conferenza stampa. L’amministratore delegato ha sottolineato che gli scioperi della WGA e del SAG-AFTRA hanno ritardato la produzione della seconda stagione dello show che quindi potrebbe arrivare plausibilmente nel 2025.

La prima stagione di The Last of Us è diventata un successo immediato quando è stata presentata in anteprima su HBO nel gennaio 2023. Basato sul popolarissimo videogioco PlayStation con lo stesso nome, lo show segue un contrabbandiere di nome Joel (interpretato da Pedro Pascal) in un’America post-apocalittica, anni dopo che il mondo è stato paralizzato da un fungo mortale. Joel ha il compito di portare una ragazza di nome Ellie (Bella Ramsey), apparentemente immune al fungo, attraverso il paese fino a una base di ricerca dove dovrebbe contribuire a trovare una cura. Lungo la strada, incontrano altri sopravvissuti, banditi spietati e mostruosi clicker, persone che sono state così infettate dalla malattia che i funghi spuntano dai loro corpi.

The Last of Us è stato rinnovato per la seconda stagione prima che andasse in onda il finale della prima stagione. Il videogioco originale ha generato un sequel, intitolato The Last of Us: Part II, che il creatore Neil Druckmann e lo showrunner Craig Mazin hanno intenzione di adattare. Tuttavia, gli scioperi WGA e SAG-AFTRA hanno messo in pausa la produzione.

“Abbiamo delineato tutta la seconda stagione e siamo pronti a partire non appena lo sciopero finirà”, ha detto Druckmann a Entertainment Weekly. “Siamo riusciti a delineare tutta la seconda stagione”, ha aggiunto Mazin. “E ho anche scritto la sceneggiatura per il primo episodio e l’ho inviata [a HBO] intorno alle 22:30 o alle 22:40, subito prima della mezzanotte del giorno in cui è iniziato lo sciopero [della WGA]. Penso che stia diventando praticamente una certezza che non saremo in grado di iniziare [le riprese] quando speravamo di iniziare, il che è sconvolgente. Siamo tutti impazienti di partire”.

La prima stagione di The Last of Us ha ottenuto 24 nomination agli Emmy, tra cui migliore serie drammatiche, attore protagonista per Pascal e attrice protagonista per Ramsey.

 
 

Lucca Comics & Games 2023: gli eventi della terza giornata

Lucca Comics & Games 2023

Si avvia verso la terza giornata di eventi il Lucca Comics & Games 2023, che ha richiamato appassionati di fumetti, giochi, film, serie tv, e videogiochi da tutta Italia e da oltre i confini. Segnaliamo gli eventi da non perdere il 3 novembre.

Per l’Area Movie del Lucca Comics & Games 2023 a cura di QMI, si comincia alle 14:45 al cinema Astra con il panel virtuale targato Disney+ e dedicato all’attesissima serie Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo. Saranno presenti in collegamento il co-creatore della serie, produttore esecutivo e showrunner Jon Steinberg e il produttore esecutivo Dan Shotz. Sempre al cinema Astra alle 17:30 continua la TOEI Animation Europe Festa, con la proiezione degli episodi n° 1071, 1072, 1073, 1074  di One Piece Gear Fifth. Altro viaggio nell’animazione giapponese sarà possibile grazie al panel, alle 10:00 presso l’Auditorium San Francesco, Studio Ghibli, andata e ritorno: il futuro prossimo dello studio d’animazione giapponese in Italia.

Al cinema Centrale Rai Teche con RaiPlay e Digital presentano alle 17.00 l’anteprima esclusiva della riedizione della seconda stagione di Spazio:1999, serie cult degli anni ‘70 che ha plasmato indelebilmente l’immaginario fantascientifico degli spettatori italiani. Gran finale alle 20:00 al Cinema Astra per l’anteprima di Diabolik chi sei? Introdotta dai Manetti Bros.

L’universo del fumetto ospiterà una serie di appuntamenti con i grandi Maestri della Nona Arte. Tra i principali, il dialogo tra Frank Miller e Simone Bianchi (ore 10:30, Teatro del Giglio). La leggenda vivente dei comics USA Jim Lee, moderato da Andrea Rock,disegna e racconta la sua carriera da disegnatore a scrittore, da editor a imprenditore, fino al suo recente ruolo di President, Publisher and Chief Creative Officer per DC (ore 14:30-15:30, Auditorium San Francesco). All’Auditorium San Girolamo alle 12:00 lo stesso Leesarà tra i protagonisti di Batman: Europa, una storia di resilienza: con lui Giuseppe Camuncoli e Matteo Casali. I comics statunitensi saranno anche al centro di un’importante festeggiamento: Avengers & X-Men: Il 60° anniversario dei più grandi team del mondo con Douglas Wolk, Mara Famularo, Stefano Caselli, Elena Casagrande, Simone Bianchi e C.B. Cebulski (ore 12-14, Teatro del Giglio). E in tema di compleanni, da non perdere Tex compie 75 anni! con Giorgio Giusfredi, Claudio Villa, Fabio Civitelli e Alessandro Piccinelli (14:30-15:30, Chiesa di san Giovanni).

Tra le voci del Sol Levante, Usamaru Furuya – già protagonista di una delle mostre di Palazzo Ducale – accompagnerà il pubblico in un evento tra conversazione e disegni dal vivo (ore 10-11, Sala Tobino). Naoki Urasawa racconterà a Dario Moccia segreti e retroscena delle sue opere (ore 11:30, Auditorium San Francesco). Nel pomeriggio, gli appassionati di manga potranno assistere a quattro chiacchiere con il maestro Hiro Mashima alla scoperta delle sue storie, i personaggi e il mondo creativo (ore 15-16, Teatro del Giglio). In Curve di anime e percorsi, Kan Takahama, Luis Royo, Romulo Royo e Perdita Lujuria dialogheranno sul rapporto tra il corpo e la sensualità.

Anche questa giornata sarà arricchita da sfumature artistiche di tutto il mondo. Dagli USAtorna l’amatissima Sarah Andersen con il suo stile inconfondibile in Scarabocchiami (ore 10:00, Auditorium del Suffragio). Il canadese Jesse Jacobs, la taiwanese Rimui Yumine lo spagnolo David Rubin illustreranno Le cronache di un tramonto (ore 11:00, Chiesa di San Giovanni). Lo svizzero Martin Panchaud, vincitore quest’anno del prestigioso premio Fauve d’Or del festival di Angoulême, sarà al centro di un incontro in cui mostrerà la sua macchina disegnatrice (ore 11:30, Sala Tobino). In Ce ne hai messo di tempo Joe Kelly e Ken Niimura raccontano  il sodalizio tra uno sceneggiatore americano e un disegnatore nippo-spagnolo (ore 16:00, Chiesa di San Giovanni).

Questo ideale giro del mondo si concluderà in Italia con la presentazione del libro Battagliacon Roberto Recchioni, Leomacs, Tanino Liberatore e Gabrielle Croix (dalle 13:30,, Arcivescovado) e con un evento dedicato a un pubblico di ogni età, lo showcase di Pera Toons, un assaggio d’arte e quattro chiacchiere (dalle 13:00 Auditorium San Francesco).

Nel mondo del fantasy, la giornata avrà una forte impronta internazionale. Benjamin Lacombe, celebre illustratore francese che parlerà della sua passione per il Paese del Sol Levante (ore 10:00, Fondazione Banca del Monte di Lucca). E ancora, due maestri a confronto per un’occasione unica: Tony DiTerlizzi, autore dei mondi fantastici di Planescape, Magic: the Gathering e Spiderwick, incontra Jonathan Stroud, autore delle storie di Bartimeus, La leggenda di Scarlett e Browne e Lockwood & Co (ore 10:30, Auditorium San Girolamo). Dalla Cina, AY Chao esordisce con Shanghai Immortal, un debutto nel fantasy che esplora la mitologia cinese e le ambientazioni mistiche (ore 11:30, Fondazione Banca del Monte di Lucca). Nella spettacolare location del Teatro del Giglio di Lucca, il duo di designer conosciuto semplicemente come MinaLima, ovvero Miraphora Mina ed Eduardo Lima, incontrano il pubblico del festival per parlare del proprio lavoro sui Classici e su Harry Potter (16:30).

In tema di fantasy italiano, la conduttrice televisiva e appassionata di manga, Beatrice Lorenzi presenta il suo libro d’esordio, Il cammino dei ciliegi (Sala Incontri Japan Polo Fiere, 16:30). Una tavola rotonda su come si sta evolvendo il fantasy italiano con quattro straordinarie autrici nostrane: Chiara Cecilia Santamaria, Fiore Manni, Cecilia Randall, Licia Troisi (17:30, Auditorium del Suffragio).

Il mondo dei videogiochi continua a offrire appuntamenti e sfide imperdibili per gli appassionati presenti a Lucca Comics & Games 2023. Riot Games apre nuovamente le danze con il Circuito Tormento. Tocca oggi ai migliori team e player amatoriali italiani di VALORANT impugnare mouse e tastiera e affrontarsi sul palco del Riot Stadium (Palatagliate, dalle ore 9:30). Lo sparatutto tattico di Riot tornerà protagonista nel corso della giornata con il Red Bull Campus Clutch. La finale del torneo di VALORANT aperto ai soli studenti universitari organizzato da Red Bull animerà il Riot Stadium dalle 14:00. Il maestro Yu Suzuki, le cui opere hanno lasciato un segno indelebile nella storia dei videogiochi e nel cuore dei gamer, arriva a Lucca C&G 2023 per condividere con i fan alcuni dei momenti più importanti della sua incredibile carriera. Primo appuntamento: il panel Il RE delle Sale Giochi: Yu Suzuki e il successo SEGA (Villa Bottini, ore 11:30), durante il quale Suzuki ripercorrerà l’era d’oro delle sale giochi e dei cabinati SEGA. Il maestro si unirà poi ad altri pilastri del mondo videoludico per una imperdibile tavola rotonda. Alle 14:30 in Villa Bottini, Suzuki, Rand Miller, creator di Myst (titolo che celebra quest’anno il trentesimo anniversario), e Arnar Hrafn Gylfason, Game Director of Development di VALORANT, analizzeranno l’evoluzione dei videogiochi dagli anni ’80 a oggi.

Spazio anche agli sviluppatori indie con Motion Capture for Indie Games (Villa Bottini, ore 16:00). Durante questo esclusivo workshop si sperimenteranno tecniche di motion capture per produzioni indipendenti con uno sguardo alle tecnologie più avanzate utilizzate nelle produzioni AAA.

Con gli appassionati del gioco il primo imperdibile appuntamento è in Sala Ingellis dalle 11:45, dove Rob Daviau, uno dei più influenti Game Designer moderni, esplorerà insieme a David Presti e Massimo Bianchini il suo impatto sull’innovazione dei giochi da tavolo. Joe Manganiello l’ambassador d’eccezione di Lucca Games nell’edizione del trentennale, dalle 12:00 sarà protagonista di un imperdibile meet & greet all’interno del Padiglione Carducci.

In Drawn to Fantasy, previsto nello Spazio Workshop Carducci dalle 14:30, Il pluripremiato illustratore Tony DiTerlizzi condividerà il suo processo artistico nello sviluppare i fantastici disegni di creature per giochi come Dungeons & Dragons e Le Cronache di Spiderwick. Sul palco Grog Live Show, all’interno del padiglione Carducci, Inntale intervista Peter Adkison. Autore di giochi statunitense, fondatore della Wizards of the Coast, è attuale proprietario di GenCon, la più influente manifestazione statunitense dedicata al gioco. L’intervista è in programma dalle 15:15.

Imperdibili per tutti i fan del gioco di ruolo, all’Auditorium San Francesco  dalle 16.30, le proiezioni in anteprima della nuova stagione di Navigavia, la presentazione dei progetti videoludici – tra cui un’esclusiva! – e il lancio del manuale d’ambientazione ufficiale di Navigavia. Ovviamente non mancherà un momento di Q&A con il pubblico!

All’auditorium San Girolamo dalle 18:00 si festeggiano i 30 anni di Magic: the Gathering e per l’occasione il creatore e Presidente storico della Wizards of the Coast, Peter Adkison, sarà a Lucca per presentare in anteprima italiana assoluta il lungometraggio Igniting the Spark. The Story of Magic: The Gathering, insieme alla regista Kelley Sleagle (Cavegirl Production) e ai produttori Brian Stillman (X-Ray Films) e Seth Polansky (Cavegirl Production).

Le emozioni continuano anche nell’Area Music. Si apre alle 18:30 con i mitici Raggi Fotonici e il loro “Cartoni alla lettera – lo show delle sigle letterali”, con la partecipazione speciale del leggendario doppiatore Fabrizio Mazzotta.

La sera alle ore 21:00 è previsto l’attesissimo concerto 1963/2023 – 60 anni con gli Oliver Onions: i fratelli De Angelis festeggeranno a Lucca 60 anni di sterminati successi e produzione discografica. A loro si uniranno sul palco tanti amici con i quali il duo ha collaborato durante la lunga carriera: gli attoriFranco Nero e Giancarlo Giannini, i cantautori Michele Zarrillo e Amedeo Minghi (quest’ultimo anche autore delle musiche del celebre Fantaghirò). In rappresentanza della Nazionale Cantanti ci saranno Paolo Vallesi e Moreno Il Biondo, mentre la conduzione della serata è affidata alla voce di Omar Fantini. A completare la magia di questo spettacolo unico e irripetibile sarà il coro degli ANIMEniacs, reduce dal successo a Italia’s Got Talent.
 
 

Yellowstone 5: il finale di serie è stato rimandato a Novembre 2024

Yellowstone 5 recensione serie tv

La messa in onda degli episodi finali della quinta stagione di Yellowstone è ora prevista per novembre 2024. Inoltre, la Paramount ha dato il via libera a due nuove serie spin-off: “1944” e una serie contemporanea attualmente intitolata “2024”. Come per lo spettacolo di punta, i nuovi spettacoli sono prodotti da MTV Entertainment Studios e 101 Studios.

A maggio è stato annunciato che la serie di grande successo di Taylor Sheridan per Paramount Network Yellowstone si sarebbe conclusa con la quinta stagione. La Paramount aveva annunciato in precedenza che la quinta stagione sarebbe stata divisa in due parti. I primi otto episodi sono andati in onda da novembre 2022 a gennaio 2023. Da allora lo spettacolo non è stato in grado di tornare in produzione a causa dello sciopero degli scrittori e poi dello sciopero SAG-AFTRA. Lo sciopero degli scrittori è stato risolto a settembre, mentre lo sciopero degli attori è ancora in corso.

In cinque anni, abbiamo trasformato ‘Yellowstone’ da uno show via cavo americano di successo con cinque milioni di spettatori in un franchise di successo globale con oltre 100 milioni di fan in tutto il mondo e molteplici estensioni – e siamo appena all’inizio“, ha affermato Chris McCarthy, presidente e amministratore delegato di Showtime e MTV Entertainment Studios. “Sulla scia del successo di ‘1883’ e ‘1923’, i nostri nuovi spin-off pianificati, ‘1944’ e ‘2024’, porteranno il pubblico in un viaggio emozionante, nuovo e inaspettato con la narrazione complessa e avvincente che è diventata un segno distintivo di il franchise e ha contribuito a trasformarlo in un fenomeno culturale mondiale, grazie alla mente creativa di Taylor Sheridan”.

A dicembre è stato riferito che la star di Yellowstone Kevin Costner sarebbe uscito dalla serie nella quinta stagione, a quanto pare a causa del suo desiderio di concentrarsi sull’epico film western in due parti “Horizon”, che avrebbe seriamente compromesso la sua disponibilità a girare Yellowstone. L’uscita della prima parte del film è prevista per giugno 2024, mentre la seconda parte seguirà ad agosto.

“Yellowstone”, che segue la famiglia Dutton e il loro vasto ranch nel Montana, ha dimostrato di essere uno degli spettacoli più popolari in televisione. La premiere della prima metà della quinta stagione ha attirato l’incredibile cifra di 17 milioni di spettatori.

 
 

Euphoria: la terza stagione in arrivo nel 2025

Hunter Schafer Zendaya Euphoria
Hunter Schafer con Zendaya in una scena di Euphoria

Casey Bloys, capo della HBO, ha annunciato che Euphoria è stata rinnovata per una terza stagione prevista per il 2025. Il titolo della serie di Sam Levinson è stato mostrato in un filmato che diceva “In arrivo nel 2025” insieme alla stagione 2 di The Last of Us, alla stagione 3 di The White Lotus e alla serie prequel di It, Welcome to Derry.

Non è stato rivelato molto altro sull’imminente terza stagione di Euphoria, tranne l’anticipaione di Levinson ad agosto secondo cui vedeva il prossimo ciclo di episodi come un “film noir”. Lo showrunner ha detto che attraverso gli occhi della Rue interpretata da Zendaya, “esplorerà cosa significa essere un individuo con dei principi in un mondo corrotto”.

Euphoria vede protagonisti Zendaya, Hunter Schafer, Sydney Sweeney, Maude Apatow, Alexa Demie, Jacob Elordi, Angus Cloud, Barbie Ferreira e Dominic Fike nei panni di liceali problematici coinvolti in un mondo di droga, amore e criminalità.

Nel cast anche Eric Dane, Storm Reid, Colman Domingo, Javon Walton, Austin Abrams e Nika King. Nell’agosto 2022, Ferreira ha annunciato che avrebbe lasciato Euphoria e non sarebbe tornata per la terza stagione. Nel luglio di quest’anno, Cloud è morto all’età di 25 anni. La produzione della terza stagione di Euphoria non è ancora iniziata.

 
 

Stephen King elogia il remake di Salem’s Lot

Salem's Lot

Il remake ingiustamente travagliato di Salem’s Lot (Le notti di Salem) della Warner Bros rischia di finire per essere esclusi dalla lista di titoli della Major che approderanno nelle sale e potrebbe finire direttamente nel “calderone” MAX. Nonostante questo sembra che la pellicola abbia già grande fan al seguito, ovvero Stephen King.

Problemi sul lotto

Salem’s Lot (Le notti di Salem), scritto e diretto da Gary Dauberman, è stato inizialmente sviluppato per l’uscita nelle sale, ma una miriade di problemi, alcuni fuori dal suo controllo, hanno probabilmente indotto Warner Bros a programmarne un lancio direttamente in streaming sulla sua piattaforma Max.

Il film ha dovuto affrontare già diversi problemi di post-produzione che lo hanno ritardato facendogli bucare la sua uscita nel 2022. Successivamente è misteriosamente scomparso dai radar dopo aver perso la finestra di uscita nella primavera del 2023 quando Evil Dead Rise ha preso il suo posto. Attualmente Salem’s Lot (Le notti di Salem) sembra essere stato accantonato mentre la Warner Bros. cerca di capire cosa farne.

Ma il motivo principale per cui presumibilmente si sta dirigendo verso Max è lo sciopero SAG-AFTRA in corso, che ha causato una maggiore necessità di contenuti per la piattaforma streaming, quindi Salem’s Lot è diventato un titolo appetibile da spendere direttamente in streaming, ma a quanto pare non è il solo ad essere preso di mira per un debutto diretto su Max. Secondo il noto sito americano Variety, che ha ottenuto ottenuto una dichiarazione ufficiale da un portavoce della Warner Bros. al momento non c’è stata una conferma ufficiale: “Non è stata presa alcuna decisione sui futuri piani di distribuzione del film“.

Secondo il sito questo limbo nulla ha a che fare con la qualità del film e il post dello scrittore originale della storia Stephen King lo conferma. L’autore del romanzo da cui è tratto il film ha elogiato la pellicola dopo averlo visto, citando un’atmosfera da “vecchia Hollywood”.

Anche se un’uscita in streaming sarebbe deludente, è meglio del destino riservato ad altri progetti Warner Bros. accantonati, come Batgirl. I commenti di King sul film sono interessanti, perché Le notti di Salem ha una storia che richiede tempo per entrare nel vivo, quindi sarebbe un remake gradito.

Il remake di Salem’s Lot (Le notti di Salem) vede protagonisti Lewis Pullman, Makenzie Leigh, Bill Camp, Pilou Asbaek, Alfre Woodard e William Sadler. Racconta la storia di uno scrittore che torna nella sua città natale di Jerusalem’s Lot per scrivere una storia su una casa presumibilmente infestata e scopre che l’influenza di un vampiro corrompe la città. Il romanzo originale di Stephen King è stato pubblicato per la prima volta nel 1975 ed è stato adattato per la televisione rispettivamente nel 1979 e nel 2004.

 
 

Nicolas Cage rivela che il suo Cameo in The Flash è stato radicalmente cambiato

Nicolas Cage The Flash

Il cameo di Nicolas Cage nei panni di Superman in The Flash del 2023 è stato notevolmente modificato in post-produzione. Parlando con Yahoo Entertainment, Nicolas Cage ha confermato che è stato sul set di The Flash della DC per girare un breve cameo nei panni del L’Uomo d’Acciaio; tuttavia, ha rivelato che ha indossato il costume da supereroe solo per “forse un’ora” e non sapeva che avrebbe combattuto contro un ragno gigante finché non ha guardato il film per la prima volta.

Hanno dedicato molto tempo alla realizzazione del costume… e penso cheAndy Muschietti] sia un regista eccezionale, è una persona eccezionale e un regista eccezionale, e ho adorato i suoi due film It… Quello che avrei dovuto fare era rimani letteralmente in una dimensione alternativa, se vuoi, e assisti alla distruzione dell’universo. Kal-El è stato testimone della fine di un universo e puoi immaginare, con il breve tempo che ho avuto, cosa significherebbe in termini di ciò che posso trasmettere. Non avevo dialoghi [quindi dovevo] trasmettere con i miei occhi l’emozione. Quindi è quello che ho fatto. Sono stato sul set forse tre ore”. 

Nicolas Cage non stava combattendo contro un ragno gigante quando era sul set di The Flash

Nicolas Cage ha continuato: “Quando sono andato a vedere il film, ho visto che ero io che combattevo contro un ragno gigante. Ma non l’ho fatto. Non è quello che ho fatto. Non penso che sia stato [creato dall’intelligenza artificiale]So che Tim [Burton] è arrabbiato per l’intelligenza artificiale, come lo sono io. Era CGI, ok, così potevano farmi invecchiare, e sto combattendo contro un ragno. Non ho fatto nulla di tutto ciò, quindi non so cosa sia successo lì… Ma ho capito da dove viene Tim. So cosa intende. Sarei molto infelice se le persone prendessero la mia arte… e se ne appropriassero. Ho capito. Voglio dire, sono con lui in questo senso. L’intelligenza artificiale è un incubo per me. È disumano. Non c’è niente di più disumano dell’intelligenza artificiale.

Ma non penso che [fosse] l’intelligenza artificiale [in The Flash]. Penso solo che abbiano fatto qualcosa e, ancora una volta, è fuori dal mio controllo. Sono andato letteralmente a girare una scena di circa un’ora indossando la tuta, guardando la distruzione di un universo e cercando di trasmettere i sentimenti di perdita, tristezza e terrore nei miei occhi. Questo è tutto quello che ho fatto.

Nicolas Cage è stato originariamente scelto per il ruolo di Kal-El in Superman Lives, un film che avrebbe dovuto essere diretto da Tim Burton alla fine degli anni ’90 ma che è stato sospeso e poi abbandonato dalla Warner Bros nell’aprile 1998. Cage ha anche doppiato il personaggio di Clark Kent in Teen Titans Go! del 2018.

 
 

The Family Plan, il nuovo film Apple con Mark Wahlberg e Michelle Monaghan uscirà il 15 dicembre

The Family Plan

Oggi Apple Original Film ha annunciato che The Family Plan, il nuovo film con Mark Wahlberg e  Michelle Monaghan uscirà il 15 dicembre su Apple TV+.

In The Family Plan Dan Morgan (Mark Wahlberg) ama la sua tranquilla vita di periferia come marito devoto, padre di tre figli e venditore di auto di successo. Ma questa è solo metà della storia. Decenni prima, era un assassino governativo d’élite incaricato di eliminare i soggetti più minacciosi e letali del mondo. Quando i nemici del suo passato lo rintracciano, Dan prende l’ignara moglie (Michelle Monaghan), la figlia adolescente e arrabbiata, il figlio adolescente e gamer professionista e l’adorabile bambino di 10 mesi e parte per un viaggio improvvisato attraverso il paese, fino a Las Vegas. Deciso a proteggere la sua famiglia, regalandole al contempo la vacanza della vita, Dan deve mettere in atto le sue abilità, da tempo sopite, senza rivelare la sua vera identità.

The Family Plan è un film Apple Original prodotto da Skydance Media e diretto da Simon Cellan Jones. David Ellison, Dana Goldberg e Don Granger producono per Skydance, insieme a Mark Wahlberg e Stephen Levinson attraverso Municipal Pictures. John G. Scotti è il produttore esecutivo.

 
 

Kingdom of the Planet of the Apes, le prime immagini nel teaser che annuncia l’arrivo del trailer

Il Regno del Pianeta delle Scimmie film 2024
Concept ufficiale del film Kingdom of the Planet of the Apes - © 20 Century Studios

Il primo video di Kingdom of the Planet of the Apes è stato rilasciato per il prossimo film di fantascienza prima dell’uscita del trailer ufficiale che arriverà questa sera. Il film è diretto da Wes Ball e uscirà nelle sale il 24 maggio 2024.

Alcuni gruppi non hanno mai sentito parlare di Cesare, mentre altri hanno distorto il suo insegnamento per costruire imperi fiorenti”, si legge nella sinossi del film. “In questo scenario, un leader delle scimmie inizia a schiavizzare altri gruppi per trovare la tecnologia umana, mentre un’altra scimmia, che ha visto il suo clan essere preso in ostaggio, intraprende un viaggio per trovare la libertà. Una giovane donna umana diventa la chiave per la ricerca di quest’ultimo, anche se ha dei piani tutti suoi.”

Chi è coinvolto nel nuovo film Kingdom of the Planet of the Apes?

Il prossimo film della serie Il pianeta delle scimmie Kingdom of the Planet of the Apes avrà come protagonisti William H. Macy, Owen Teague, Freya Allen, Dichen Lachman e Peter Macon, tra gli altri. Il film Kingdom of the Planet of the Apes in uscita è ambientato “molti anni” dopo gli eventi di The War – Il pianeta delle scimmie del 2017. Dopo che Cesare portò il suo popolo in un’oasi, nuove società di scimmie sono cresciute, mentre gli umani sono stati ridotti a un’esistenza più “selvaggia”.

Il regno del pianeta delle scimmie sarà scritto da Josh Friedman, Rick Jaffa e Amanda Silver, quest’ultima è stata anche scrittrice di L’alba del pianeta delle scimmie. Il film sarà prodotto da Patrick Aison, Joe Hartwick Jr., Jaffa, Silver e Jason Reed.

 
 

Blade: Mahershala Ali ha quasi abbandonato il film MCU per problemi di sceneggiatura

mahershala ali marvel blade
Mahershala Ali in una scena del film Alita - Angelo della Battaglia

La star del prossimo film Blade, Mahershala Ali è quasi abbandonato il film Marvel Cinematic Universe a causa di problemi con la sceneggiatura. Variety ha pubblicato oggi un rapporto con vari dettagli sui Marvel Studios con una sezione che approfondisce la questione Blade. Finora il film è passato attraverso cinque sceneggiatori, due registi e uno stop anticipato, avvenuto sei settimane prima della produzione.

Secondo il noto sito la sceneggiatura a un certo punto era “piena di lezioni di vita” e aveva lo stesso Blade come quarto protagonista tra i vari personaggi femminili. Apparentemente Mahershala Ali era pronto a lasciare il progetto a causa di quelli che riteneva “grossi problemi” di sceneggiatura, portando il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige a riorganizzarsi e assumere lo scrittore di Logan – The Wolverine Michael Green. Variety ha anche affermato che si ipotizza che i Marvel Studios punteranno ora a realizzare Blade per meno di 100 milioni di dollari.

Quando è previsto il rilascio di Blade?

La produzione di Blade ha avuto un periodo turbolento alla fine dello scorso anno, con il regista Bassim Tariq che ha lasciato il progetto a settembre. Originariamente previsto per il 3 novembre 2023, il film è stato posticipato al 6 settembre 2024. Ora è fissato per il 14 febbraio 2025. Blade avrà come protagonisti Mahershala Ali e Mia Goth che si  dice interpreterà il ruolo di Lilith.

 
 

She-Hulk: rivelati maggiori dettagli sui problemi degli effetti visivi

She-Hulk She-Hulk Attorney At Law)

Sono stati rivelati maggiori dettagli sui problemi avuti sugli effetti visivi di She-Hulk: Attorney at Law, la serie Marvel Studios disponibile su Disney+ che ha ricevuto notevoli contraccolpi negativi rispetto ad alcuni effetti digitali non propriamente “meravigliosi”.

In un recente rapporto di Variety sullo stato dei Marvel Studios, i problemi degli effetti visivi di She-Hulk sono stati menzionati come parte di alcune conseguenze subito durante un periodo tumultuoso che la compagnia ha dovuto affrontare. Secondo il rapporto, fonti interne all’azienda suggeriscono che la colpa non era dei dipartimenti VFX, ma che le loro difficoltà erano invece parte di problemi più profondi.

Secondo le fonti Victoria Alonso sarebbe stata usata come “capro espiatorio”

Victoria Alonso, ex presidente degli effetti speciali e della postproduzione dei Marvel Studios, è stata licenziata all’inizio di quest’anno in seguito alle grandi critiche online sull’aspetto di spettacoli e film come She-Hulk e Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Secondo l’articolo di Variety, fonti interne ritengono che Alonso fosse semplicemente un “capro espiatorio” della questione.

I cosiddetti pessimi effetti visivi che vediamo erano dovuti a sceneggiature incomplete“, ha detto una persona coinvolta in She-Hulk. “Quella non è [Victoria Alonso]. Questo è [Kevin Feige]. E anche sopra Kevin. Questi problemi dovrebbero essere affrontati in fase di pre-produzione. La timeline dei prodotto non consente ai dirigenti Marvel di sedersi con il materiale e lavorarci bene“.

 
 

Jonathan Majors: nuovi dettagli sul suo futuro con i Marvel Studios

Jonathan Majors

Il futuro di Jonathan Majors con il Marvel Cinematic Universe potrebbe essere già segnato. Anche se non ci sono ovviamente conferme ufficiali e che quindi per ora rimane in sospeso, secondo un nuovo rapporto di Variety, i Marvel Studios potrebbero aver già cercato di allontanarsi da lui.

In un nuovo rapporto che esamina i Marvel Studios, Variety ha riferito che, “indipendentemente” dalle questioni legali che Jonathan Majors sta affrontando, la società avrebbe già preso in considerazione l’idea di allontanarsi da lui come obiettivo principale nell’MCU dopo gli scarsi risultati al botteghino di Ant -Man and The Wasp: Quantumania, che ha incassato poco più di 470 milioni di dollari al botteghino, una cifra ritenuta molto bassa per la Marvel.

Una fonte dello studio nota che, indipendentemente dalle questioni legali dell’attore, la Marvel aveva già preso in considerazione l’idea di abbandonare una fase guidata dalle major a causa delle prestazioni al botteghino di Quantumania, che farà fatica a realizzare un profitto“, si legge in una parte del rapporto. “‘Ha fatto riflettere la gente dato che ‘Quantumania’ non è esattamente arrivato,’ dice la fonte.

Se Jonathan Majors dovesse affrontare ulteriori problemi legali, Variety nota anche che è sul tavolo anche la potenziale riformulazione di Majors nel ruolo di Kang il Conquistatore. Non sarebbe la prima volta che un personaggio importante possa subire un cambio di casting (Terrence Howard è stato sostituito in Iron Man 2 con Don Cheadle), e Variety nota addirittura che la compagnia ha cambiato direzione nonostante abbia fatto grandi annunci.

Jonathan Majors deve affrontare  tre capi d’accusa di aggressione di terzo grado, molestie aggravate di secondo grado, tre capi d’imputazione di tentata aggressione di terzo grado e molestie di secondo grado. Queste accuse arrivano da un incidente avvenuto a marzo in cui è accusato di aver aggredito una donna di 30 anni. La polizia afferma che Majors avrebbe colpito “[la vittima] al viso con la mano aperta, provocandole un dolore notevole e una lacerazione dietro l’orecchio“. Inoltre, le avrebbe afferrato la mano e il collo, “causando lividi e dolore notevole“.

Un precedente rapporto di ABC News  ha rivelato che Jonathan Majors ha chiamato lui stesso i servizi di emergenza, a cui ha risposto la polizia. La chiamata era “presumibilmente preoccupata per la sua ragazza, con la quale vive in un attico nel quartiere di Chelsea“. Dopo l’arrivo della polizia, la ragazza ha detto agli agenti che erano insieme su un taxi dopo essere tornati da un bar e che Majors l’ha aggredita fisicamente. Majors è stato poi arrestato dopo che la polizia ha notato i segni sulla donna.

L’avvocato difensore penale di Majors ha precedentemente affermato che Majors è “dimostrabilmente innocente” e si aspetta che le accuse vengano ritirate  a causa di molteplici testimoni e ritrattazioni scritte da parte della vittima, seguite da una successiva affermazione secondo cui esistono prove video dell’innocenza di Majors .

 
 

Death of a Unicorne: Jenna Ortega e Paul Rudd e altri 7 attori nel film A24

Jenna Ortega mercoledì 2

Con la produzione conclusa di Death of a Unicorne con Jenna Ortega e Paul RuddA24 ha annunciato l’aggiunta di sette membri del cast, rivelando dunque tutti in volti che vedremo protagonisti del prossimo film.

Il cast di Death of a Unicorne comprende Richard E. Grant (Can You Ever Forgive Me?), Téa Leoni (Spanglish), Will Poulter (Guardiani della Galassia Vol. 3), Anthony Carrigan (Barry), Sunita Mani (Glow), Jessica Hynes (Paddington 2) e Stephen Park (Asteroid City).

Cosa aspettarci da Death of a Unicorne )Morte di un Unicorno)?

La sinossi ufficiale di A24 recita: “Un padre (Rudd) e una figlia (Ortega) colpiscono e uccidono accidentalmente un unicorno mentre sono in viaggio verso un ritiro del fine settimana, dove il suo capo miliardario (Grant) cerca di sfruttare le miracolose proprietà curative della creatura.

Death of a Unicorne segna il debutto alla regia di Alex Scharfman, che ha anche scritto la sceneggiatura. Scharfman è noto soprattutto per aver prodotto Blow the Man Down e Resurrection. Scharfman, Drew Houpt e Lucas Joaquin produrranno per Secret Engine. Altri produttori includono Tyler Campellone e Lars Knudsen di Square Peg, insieme a Tim Headington e Theresa Steele Page di Ley Line Entertainment.

Jenna Ortega e Paul Rudd saranno i produttori esecutivi insieme a Ari Aster, David Darby, Jacob Epstein, Nate Kamiya e Michael Williams. 

John Carpenter, il leggendario regista di Halloween e La Cosa, comporrà la musica insieme al figlio Cody Carpenter e Daniel Davies. Altri membri della troupe includono il direttore della fotografia Larry Fong, il direttore del casting Avy Kaufman, la scenografa Amy Williams e la costumista Andrea Flesch. Death of a Unicorne è attualmente in post-produzione, essendo stato girato durante l’estate dopo aver ricevuto un accordo ad interim SAG-AFTRA. A24 distribuirà a livello globale l’uscita del film e cofinanzierà con Ley Line Entertainment.

 
 

Intelligenza Artificiale: le preoccupazioni di Joe Biden sono aumentate dopo aver visto Mission: Impossible – Dead Reckoning

Mission: Impossible - Dead Reckoning

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha recentemente firmato lunedì un ordine esecutivo che stabilisce nuovi standard e misure di sicurezza per l’intelligenza artificiale e tra i tanti imput ricevuto, in parte lo stimolo è arrivato anche dopo aver visto l’ultimo film Mission: Impossible, dal titolo Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno

Secondo un nuovo rapporto dell’Associated Press (tramite Variety ), Biden si è preoccupato per il crescente utilizzo dell’intelligenza artificiale dopo aver visto immagini false di se stesso. Queste preoccupazioni hanno continuato a crescere, ha detto Variety, dopo che Biden ha visto Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, un film incentrato su un’intelligenza artificiale senziente che dà il via al film affondando un sottomarino.

Se non si fosse già preoccupato di cosa potrebbe andare storto con l’intelligenza artificiale prima di quel film, avrebbe avuto molto di più di cui preoccuparsi“, ha detto il capo dello staff della Casa Bianca Bruce Reed, che ha visto il film con Biden.

Cos’è il nuovo ordine esecutivo sull’IA?

Il nuovo ordine esecutivo di Biden inizierà ad entrare in vigore nei prossimi 90-365 giorni e mirerà a sviluppare standard, strumenti e test per garantire la sicurezza in vari sistemi di intelligenza artificiale. L’ordine esecutivo richiederà inoltre agli sviluppatori di condividere i risultati dei test di sicurezza e altre informazioni con il governo degli Stati Uniti.

Secondo la Casa Bianca, l’ordine esecutivo “orienta le azioni più radicali mai intraprese per proteggere gli americani dai potenziali rischi dei sistemi di intelligenza artificiale”.

Per quanto riguarda Mission: Impossible, il prossimo film, che attualmente noto con il titolo di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Due, uscirà nell’estate del 2025, dopo essere stato ritardato di un anno la scorsa settimana. Nel film diretto ancora da Christopher McQuarrie torneranno i protagonisti  con Tom CruiseRebecca FergusonSimon PeggVanessa Kirby.

Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Due (Mission: Impossible 8)  è l’ottavo capitolo del franchise action Mission: Impossible e seguito del settimo capitolo, che vedrà ancora una volta Tom Cruise nei panni dell’intramontabile Ethan Hunt, specialista dello spionaggio ad altro rischio.

 
 

Wonder – White Bird, al cinema dal 4 gennaio

Wonder - White Bird

La magia di Wonder – il celebre libro poi divenuto film che ha dato vita al movimento “Choose Kind”, letteralmente, ‘Scegli la gentilezza’ – torna ad emozionarci con un nuovo capitolo tratto dalla graphic novel di R. J. Palacio: Wonder – White Bird, al cinema dal 4 gennaio distribuito da Notorious Pictures in collaborazione con Medusa Film.

Il film, diretto dall’acclamato regista di Neverland e Non così vicino Marc Forster e interpretato da Ariella Glaser, Orlando Schwerdt, Bryce Gheisar, Gillian Anderson ed Helen Mirren, è infatti lo spin-off del celebre film campione d’incassi Wonder (Stephen Chbosky, 2017).

Se nel film di Stephen Chbosky veniva raccontata la coinvolgente storia di August Pullman, detto Auggie che, nato con una rara malattia, si trovava ad affrontare il mondo della scuola per la prima volta, riuscendo a trovare il suo posto nel mondo e nel cuore dei compagni di scuola grazie alla sua travolgente gentilezza, in Wonder – White Bird ci si concentra sul bullo Julian.

Dopo essere stato espulso dalla sua vecchia scuola per come aveva trattato Auggie, Julian – interpretato dal giovane talento Bryce Gheisar – cerca con fatica di ambientarsi nel nuovo istituto. Vedendolo in difficoltà, sua nonna Sara (Helen Mirren) decide di raccontargli la dolorosa storia della sua infanzia. Di come lei, giovane ragazza ebrea (interpretata da Ariella Glaser) nella Francia occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe, Julien (Orlando Schwerdt). Di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita. Ma, soprattutto, di quanto può essere forte il potere della gentilezza, tale da cambiare il mondo.

Esattamente come Wonder, anche Wonder – White Bird è una storia emozionante sul modo in cui, anche nelle circostanze più drammatiche, l’empatia per gli altri possa davvero fare la differenza nel mondo.

 
 

Robin and the Hood: Naomie Harris e Gwendoline Christie nel nuovo film su Robin Hood

Gwendoline Christie

La star di James Bond Naomie Harris e la star de Il Trono di Spade (Game of Thrones) Gwendoline Christie saranno protagoniste del nuovo film su Robin Hood dal titolo Robin and the Hood.

Da quanto apprendiamo dal The Hollywood Reporter , Harris e Christie si sono uniti al cast di Robin and the Hood, un nuovo film d’avventura per famiglie presentato per la vendita all’American Film Market.

Insieme a Harris e Christie in Robin and the Hood c’è Mark Williams, che interpretava Arthur Weasley nella serie di Harry Potter, e Darcey Ewart. A dirigere Robin and the Hood è Phil Hawkins, che in precedenza ha realizzato Prancer: A Christmas Tale (con Ewart al fianco di James Cromwell) nel 2022.

Di cosa parla Robin e Hood?

Robin and the Hood segue la tenace undicenne Robin (Ewart) e il suo fedele gruppo di amici, chiamati The Hoods, per i quali il pezzo di macchia incolta alla fine del loro vicolo cieco è un regno magico, “si legge nella sinossi. “Bastoni e coperchi dei bidoni sono diventati spade e scudi, i droni sono diventati maestose aquile e la signora hippy nella foresta (Christie) è una strega terrificante. L’unica cosa che limita la loro colorata immaginazione è la prospettiva di perdere per sempre il loro regno. Quando lo sfuggente costruttore immobiliare Clipboard (Harris) si presenta e abbaglia i genitori della zona con la promessa di centri benessere e strutture per l’infanzia, il mondo di Robin e The Hoods si trova ad affrontare una minaccia esistenziale. Nonostante i migliori sforzi dei bambini, le loro proteste cadono nel vuoto. Quando i loro genitori non riescono a vedere il bosco a causa degli alberi, Robin e i suoi amici prendono in mano la situazione per difendere il loro regno.

Robin and the Hood è scritto da Stuart Benson e Paul Davidson, mentre Claudia Bluemhuber e Matt Williams sono i produttori. I produttori esecutivi includono Alexander Jooss, Florian Dargel, Karol Griffiths, Julia Stuart e Andrew Orr.

Bluemhuber ha dichiarato: “Siamo rimasti entusiasti della sceneggiatura di Stuart e Paul dal momento in cui l’abbiamo vista: Robin e Hood è una storia con un grande cuore e tante risate, che ci ricorda il potere e l’importanza dell’immaginazione in un mondo che è perdendolo rapidamente. Avere il fantastico (quartetto) di Naomie, Mark, Gwendoline e Darcey alla guida del nostro cast è un colpo brillante e siamo entusiasti che Sky, Future Artists e GFM si uniscano a noi in questa avventura! Brandon Schreur

 
 

Tremila anni di attesa di George Miller arriva su SKY e NOW

Tremila anni di attesa

Dopo Mad Max: Fury Road, il Premio Oscar George Miller firma il fantasy visionario Tremila anni di attesa, in prima tv su Sky domenica 5 novembre alle 21.15 su Sky Cinema Due, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Presentato fuori concorso alla 75ª edizione del Festival di Cannes, il film – basato sul racconto “The Djinn in the Nightingale’s Eye” di Antonia Susan. Byatt – vede protagonisti Idris Elba e Tilda Swinton, rispettivamente nei panni di un genio e di una colta ricercatrice. Con uno stile straordinariamente originale, il film tiene insieme elementi di avventura ed epica storica, per riflettere su realtà, fantasia e soprattutto sull’amore.

La trama di Tremila anni di attesa

La dottoressa Alithea Binnie (Tilda Swinton) è una ricercatrice soddisfatta dalla sua vita, che ha sempre uno sguardo scettico sul mondo. Mentre si trova a Istanbul per partecipare a una conferenza, incontra un genio (Idris Elba), che le propone di esaudire tre suoi desideri in cambio della libertà.

Questo però comporta due problemi: il primo è che Alithea non crede che il genio sia reale, il secondo è che, da profonda conoscitrice della storia e della mitologia, la dottoressa conosce l’insegnamento delle favole: esprimere desideri può finire male.

Il genio la supplica, narrandole storie straordinarie del suo passato. Alithea, sedotta dal suo racconto, alla fine formula un desiderio che sorprende entrambi.

 
 

Indiana Jones: i film e le curiosità sulla saga con Harrison Ford

Indiana Jones film

Nel corso della sua storia il cinema ha dato vita a personaggi oggi talmente iconici da essere diventati immortali. Uno di questi è certamente l’archeologo protagonista dei film di Indiana Jones, interpretato dall’attore Harrison Ford. I quattro lungometraggi a lui dedicati sono oggi considerati una delle migliori saghe d’avventura di tutti i tempi, merito anche degli autori Steven Spielberg e George Lucas, e la sua influenza culturale è oggi talmente ampia da aver dato vita ad un vero e proprio franchise.

Negli anni hanno infatti preso vita serie TV, videogiochi, giocattoli, romanzi, fumetti, e attrazioni, tutti rifacenti allo spirito d’avventura dei film originali. Ciò è ampiamente giustificato dal successo di critica e pubblico di questi, che negli anni hanno raggiunto quasi 2 miliardi di incasso globale, a fronte di un budget complessivo di “soli” 281 milioni di dollari. Composto da I predatori dell’arca perduta, Il tempio maledetto, L’ultima crociata e Il regno del teschio di cristallo, la saga sembra non essersi ancora conclusa, in attesa di un quinto capitolo originariamente previsto dai due autori.

L’idea originale per i film prevedeva infatti un totale di cinque lungometraggi. Lucas iniziò a scrivere una prima sceneggiatura nel 1973, intitolandola Le avventure di Indiana Smith. Dopo diversi tentativi di realizzare il progetto, decise infine di proporlo all’amico Spielberg durante una loro vacanza insieme. Il regista di Lo squalo sembrava infatti aver espresso il desiderio di dirigere un film di James Bond, ma dopo aver letto la sceneggiatura del film di Lucas la considerò un’idea ancora migliore, definendolo “un film di James Bond senza gadget”. Il nome del personaggio è poi cambiato in Jones, e da lì la saga prese vita.

Indiana Jones: l’ordine cronologico della saga

Quelle di Indiana Jones sono avventure che si estendono nel corso di un ampio margine temporale. I film consentono infatti di assistere a brevi incursioni nel passato del personaggio, esplorandone le origini e le prime missioni. Per questo motivo i film compiono salti temporali spesso anche ampi, e la loro linea temporale appare tutt’altro che cronologicamente ordinata. Tralasciando i fugaci flashback, si noterà come l’ordine degli eventi principali narrati nei quattro film differisce dall’ordine di uscita di questi in sala.

Ordine di visione secondo l’uscita al cinema:

  1. I predatori dell’arca perduta (1981)
  2. Il tempio maledetto (1984)
  3. L’ultima crociata (1989)
  4. Il regno del teschio di cristallo (2008)
  5. Indiana Jones e il quadrante del destino (2023)

Ordine di visione secondo la cronologia degli eventi:

  1. Il tempio maledetto (ambientato nel 1935)
  2. I predatori dell’arca perduta (ambientato nel 1936)
  3. L’ultima crociata (ambientato nel 1938)
  4. Il regno del teschio di cristallo (ambientato nel 1957)
  5. Indiana Jones e il quadrante del destino (1969)

Indiana Jones streaming

Indiana Jones: la trama dei film

I predatori dell’arca perduta (1981)

Nel primo film della saga, l’archeologo Indiana Jones (Harrison Ford), appena tornato all’Università di Princeton da una spedizione in Perù, viene coinvolto da alcuni agenti dei servizi segreti in una missione particolarmente delicata. L’intento è quello di impedire che i nazisti si impossessino della leggendaria Arca dell’Alleanza, contenente i frammenti delle tavole della Legge donate al popolo di Israele da Dio attraverso Mosé. Partito dunque per il Nepal, Jones si mette alla ricerca di un medaglione che dovrebbe svelare il luogo in cui si nasconde l’Arca. A possedere l’oggetto sembra essere il suo vecchio professore di archeologia, ora ritiratosi a gestire una locanda.

Qui, però, l’archeologo si imbatte in Marion (Karen Allen), figlia del suo insegnante. È lei ora a gestire il locale, in seguito alla morte del padre. Jones, che in passato ebbe una relazione con la donna riesce a persuaderla a cedergli il medaglione. Marion decide però di seguire Indiana sino in Egitto, motivata dall’incendio della sua locanda provocato da un gruppo di nazisti, i quali seguono le tracce di Jones. Arrivato nel nuovo paese, l’archeologo cerca disperatamente di anticipare le mosse dei nazisti, intenzionato a trovare per primo l’antico oggetto.

Indiana Jones e il tempio maledetto (1984)

Ideato come un vero e proprio prequel, ambientato un anno prima gli eventi del precedente film, Indiana Jones e il tempio maledetto si svolge inizialmente a Shangai, nel 1935, dove Jones cerca di recuperare un prezioso cimelio in un locale malfamato, frequentato da pericolosi gangster cinesi. Riuscito nell’impresa, ma costretto a scappare rapidamente, l’archeologo si ritrova su di un aereo insieme alla cantante Willie Scott (Kate Capshaw) e il suo giovane aiutante Short Roun (Jonathan Ke Quan). Nel tentativo di tornare in Europa, i tre precipitano però in India, trovando rifugio preso un villaggio del luogo.

Qui, entrati in contatto con la popolazione, vengono a sapere della maledizione che infesta quelle terre. Questa è causata dalla setta dei Thugs, che guidata da un antico sacerdote ha rubato le sacre pietre di Sankara, con l’obiettivo di utilizzare il loro potere mistico per conquistare il mondo. Jones decide così di aiutare quella gente, e introdottosi nel palazzo di Penkott si trova a dover superare numerosi pericoli per poter raggiungere il suo obiettivo, trovandosi anche a dover affrontare le sue paure più grandi.

Indiana Jones e l’ultima crociata (1989)

Ambientato nel 1938, in un mondo ormai prossimo allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il terzo film della saga vede Indiana Jones incaricato di recuperare, insieme al suo amico Marcus Brody (Denholm Elliott), il Santo Graal. Questo, qualora finisse nelle mani dei nazisti, potrebbe rivelarsi una pericolosissima arma a loro vantaggio nella conquista del mondo. Tuttavia, Jones rifiuta la missione, non credendo nell’esistenza dell’oggetto. Cambia tuttavia idea nel momento in cui scopre che l’incarico era stato inizialmente offerto a suo padre, Henry Jones Sr. (Sean Connery), ora scomparso nel nulla.

Indiana si reca così a Venezia, per riprendere le ricerche lì dove quelle di suo padre si sono interrotte. Ad aiutarlo, vi è la dottoressa Elsa Schneider (Alison Doody), la quale si rivela però essere alleata dei nazisti. L’archeologo comprende così che suo padre è stato catturato da loro, con lo scopo di richiamarlo all’azione e aiutarli nel ritrovamento del Graal. Pur di salvare il padre, Jones accetterà malvolentieri l’incarico, cercando però di escogitare un piano per uscire da quella situazione e impedire ai nazisti di impossessarsi dell’oggetto.

Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008)

Il quarto film della saga tiene conto del tempo trascorso dal precedente capitolo, e permette di ritrovare un Indiana Jones ormai invecchiato ma sempre pronto all’avventura. È il 1957, i nazisti sono stati sconfitti, ma la minaccia della Guerra Fredda aleggia ora sul mondo. Rapito da agenti sovietici, Jones si ritrova infatti faccia a faccia con Irina Spalko (Cate Blanchett), la quale lo costringe a recuperare dei misteriosi resti mummificati. Jones riesce tuttavia a fuggire, ma è ora sospettato dall’FBI di essere in combutta con i russi e per questo si trova a dover abbandonare l’università dove ha sempre insegnato.

Pronto a lasciare per sempre gli Stati Uniti, viene tuttavia fermato dal giovane ribelle Mutt Williams (Shia LaBeouf), il quale gli chiede di aiutarlo nel salvare il loro amico in comune, il professor Harold Oxley (John Hurt).Questi è infatti stati rapito dagli agenti di Irina Spalko, i quali vogliono che li aiuti a trovare il leggendario teschio di cristallo, il quale sembra nascondere un potere indicibile. Richiamato così all’avventura, Jones dovrà fare i conti con i nuovi pericolosi nemici, potendo però contare anche su vecchi alleati, come l’amata Marion. Scoprire la verità sui teschi di cristallo sarà per lui l’unico modo di salvare sé stesso e il mondo, riportando alla luce antichissimi miti.

Indiana Jones e il quadrante del destino (2023):

Di un quinto capitolo per le avventure di Indiana Jones si è iniziato a parlare sin dal 2008, anno in cui è approdato al cinema in quarto film. Sia Spielberg che Lucas e Ford si sono dichiarati positivi circa la realizzazione del film. Inizialmente il progetto, anche per via del finale di Il regno del teschio di cristallo, sembrava prevedere il personaggio di Mutt Williams come protagonista, mentre Jones, ormai anziano, avrebbe figurato principalmente come mentore. Tali intenzioni sono tuttavia poi state accantonate, poiché per Spielberg l’unico protagonista possibile è quello interpretato da Ford.

In seguito all’acquisto della Lucasfilm da parte della Walt Disney, nel 2012, la realizzazione del progetto sembra rallentarsi, in quanto i diritti di distribuzione sono detenuti dalla Paramount. Nel 2013 anche questi vengono acquistati dalla Disney, la quale sembra ora pronta a dar vita al nuovo film. Questo viene inizialmente fissato per un’uscita nelle sale nel 2016, ma viene progressivamente spostato prima al 2019 e poi al 2020. I ritardi sembrano essere stati causati dal mancato apprezzamento della sceneggiatura scritta, la quale venne così sottoposta ad una lunga revisione.

I tempi di riscrittura si prolungano, portando il film ad essere nuovamente spostato al 2021. Le riprese avrebbero infine dovuto avere inizio nell’aprile del 2020, ma nel febbraio dello stesso anno Spielberg rinuncia al ruolo di regista, preferendo lasciare il posto ad altri. Viene così assunto James Mangold, reduce dal successo di Logan – The Wolverine e Le Mans ’66 – La grande sfida. Tuttavia, a causa dell’emergenza Coronavirus, le riprese si bloccano e l’uscita del film è attualmente fissata al luglio del 2022.

Indiana Jones e il quadrante del destino è uscito 30 giugno 2023. Nel film  è il 1969 e Indiana Jones è pronto per andare in pensione. Avendo insegnato per più di dieci anni all’Hunter College di New York, lo stimato professore di archeologia si sta preparando ad andare in pensione nel modesto appartamento in cui, in questo periodo, vive da solo. Le cose cambiano dopo una visita a sorpresa da parte della figlioccia che non vedeva da anni, Helena Shaw (Phoebe Waller-Bridge), che è alla ricerca di un raro manufatto che suo padre aveva affidato a Indy anni prima: il famigerato Quadrante di Archimede, un marchingegno che si presume abbia il potere di individuare fenditure nel tempo.

Affermata truffatrice, Helena ruba il Quadrante e fugge subito dal paese per vendere il reperto al miglior offerente. Costretto a seguirla, Indy rispolvera il cappello e il giubbotto  di pelle per un’ultima avventura. Nel frattempo, la vecchia nemesi di Indy, Jürgen Voller, un ex nazista che ora lavora come fisico nel programma spaziale statunitense, ha altre idee per il Quadrante, un piano terrificante che potrebbe cambiare il corso della storia del mondo.

Accanto a Harrison Ford, il cast comprende Phoebe Waller-Bridge (Fleabag), Antonio Banderas (Dolor y gloria), Karen Allen (I predatori dell’arca perduta), John Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta), Shaunette Renée Wilson (Black Panther), Thomas Kretschmann (Das Boot), Toby Jones (La talpa), Boyd Holbrook (Logan – The Wolverine), Olivier Richters (Black Widow), Ethann Isidore (Mortel) e Mads Mikkelsen (Un altro giro).

Indiana Jones: il cast dei film

È oggi impensabile immaginare il personaggio di Indiana Jones con un volto diverso da quello di Harrison Ford. Eppure, inizialmente, questi era stato rifiutato dallo stesso Lucas, il quale, avendo già collaborato con l’attore per la trilogia di Star Wars, non voleva che lo si identificasse come il suo attore feticcio. Tuttavia, quando a tre settimane dall’inizio delle riprese ancora non si era trovato il giusto attore, Spielberg convinse il collega ad assumere Ford, il quale si rivelò il più convincente per la parte. Questi, particolarmente entusiasta del ruolo, decise di prepararsi fisicamente per poter eseguire personalmente le varie acrobazie previste, senza ricorrere eccessivamente a controfigure.

Nel terzo film della saga è invece presente il leggendario attore Sean Connery, il quale ricopre il ruolo del padre del protagonista. Spielberg, che aveva sempre desiderato dirigere un film di James Bond, decise infatti di assegnare il ruolo a Connery, il quale aveva più volte interpretato l’agente segreto 007. Ciò era visto come un ulteriore omaggio nei confronti della saga a cui il regista si era ispirato per dar vita alle avventure dell’archeologo. L’attore, tuttavia, inizialmente rifiutò la parte, e accettò soltanto dopo che si effettuarono alcuni cambiamenti nel personaggio. Connery desiderava infatti che questi apparisse come un padre particolarmente esigente, che considera le sue gesta superiori a quelle del figlio.

Altri celebri interpreti che hanno preso parte alla saga sono la premio Oscar Cate Blanchett e l’attore Shia LaBeouf, entrambi comparsi nel quarto film. La Blanchett dichiarò di aver cercato a lungo un ruolo da villain, e che la possibilità di lavorare nella celebre saga la convinse ad accettare la parte. Fu poi lei stessa ad ideare molte delle caratteristiche del suo personaggio, come ad esempio il particolare taglio di capelli. LaBeouf, invece, firmò per il film senza neanche leggere la sceneggiatura né sapere quale personaggio avrebbe interpretato. Una volta rivelato, iniziò a guardare una serie di film come Gioventù bruciata, entrando nella mentalità del giovane Mutt Williams.

Indiana Jones: dove vedere i film in streaming

Per gli appassionati della saga, o per chi deve ancora vederla e desidera farlo, è possibile trovare i film su alcune delle principali piattaforme streaming presenti sul Web. Tra queste si annoverano Netflix, Amazon Prime Video, Rakuten TV, Infinity, Microsoft Store, Google Play, e Apple iTunes. Per usufruirne, in base alla piattaforma prescelta, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare semplicemente il singolo film. A questo punto sarà possibile vedere i film in tutta comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb, DigitalSpy

 
 

Scarlett Johansson fa causa ad un’app di intelligenza artificiale che utilizzava la sua immagine

Scarlett Johansson
Scarlett Johansson al Festival di Cannes - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Scarlett Johansson sta intraprendendo un’azione legale contro un’app di intelligenza artificiale che ha recentemente utilizzato il suo nome e la sua immagine per la pubblicità online. In una dichiarazione a Variety sull’argomento, l’avvocato della Johasson, Kevin Yorn, ha detto che l’attrice e il suo team se ne occuperanno e che non perdonano né prendono la cosa alla leggera.

La pubblicità con Scarlett Johansson ricreata digitalmente è apparsa per la prima volta su Internet alla fine di ottobre. In essa, si poteva vedere Scarlett Johansson pubblicizzare l’uso di un’app per la generazione di immagini chiamata Lisa AI: 90s Yearbook & Avatar.

Cosa succede ragazzi? Sono Scarlett e voglio che tu venga con me...”, diceva una voce della Johansson in una vecchia clip che è stata rubata da una collaborazione che ha fatto con l’organizzazione benefica Omaze. Viene quindi riprodotto un annuncio per l’app, con la voce AI di Scarlett Johansson che ne illustra gli attributi in sottofondo. “Non si limita solo agli avatar. Puoi anche creare immagini con testi e persino i tuoi video AI. Penso che non dovresti perdertelo.”

Anche se ci sono note e clausole scritte in piccolo sotto l’annuncio che indicano che Johansson non è attivamente coinvolto, ciò non ha impedito a Scarlett Johansson di arrabbiarsi. Per ora, l’app, creata da Convert Software, è ancora disponibile in più forme sui dispositivi mobili.

Molti stati USA hanno leggi severe in materia di diritto alla privacy, con la California che prevede un’azione civile per l’uso non autorizzato del proprio “nome, voce, firma, fotografia o immagine” a scopo pubblicitario o promozionale. Mentre alcuni personaggi famosi possono intentare una causa contro coloro che usano il loro nome e la loro immagine senza approvazione per creare un precedente, la maggior parte di questi casi viene risolta con richieste di cessazione e desistenza.

Scarlett Johansson non è l’unica attrice a cui è stato rubato il suo nome e la sua immagine o manipolati a scopo pubblicitario. Il mese scorso, Tom Hanks si è rivolto ai social media per avvisare i suoi fan di un video promozionale per un piano dentale che presenta una versione AI dell’attore. “Attenzione! … Non c’entro niente”, ha scritto Hanks sulla sua storia su Instagram.

 
 

Family Switch: trailer della nuova commedia Netflix con Ed Helms e Jennifer Garner

Family Switch film 2023

Netflix ha diffuso il trailer di Family Switch che vede protagonisti una famiglia composta da Ed Helms e Jennifer Garner. Il film farà il suo debutto sulla piattaforma streaming il 30 novembre.

In Family Switch Jess e Bill Walker fanno del loro meglio per tenere unita la famiglia quando i figli crescono e diventano sempre più indipendenti e distanti. Dopo un incontro casuale con un’astrologa però, l’intera famiglia si risveglia nel corpo di un familiare diverso, la mattina del giorno più importante della propria vita. Riusciranno i Walker a ritrovare in tempo il legame che li unisce per ottenere una promozione, un colloquio per il college, un contratto discografico e un posto nella squadra di calcio? Jennifer Garner, Ed Helms, Emma Myers e Brady Noon sono i protagonisti di questa commedia per famiglie diretta da McG e tratta dal libro Bedtime For Mommy di Amy Krouse-Rosenthal.

Su cosa si basa Family Switch?

Basato sul libro Bedtime for Mommy di Amy Krouse, Family Switch è diretto da McG da una sceneggiatura scritta da Victoria Strouse e Adam Sztykiel. Nel film figurano anche Bashir Salahuddin (GLOW), Matthias Schweighöfer (Army of Thieves), Xosha Roquemore (The Mindy Project), Ilia Isorelýs Paulino (Me Time), Paul Scheer, Fortune Feimster (Yes Day), Paul Scheer (The League). , Andrew Bachelor (La babysitter) e Rita Moreno (Un giorno alla volta). I produttori esecutivi sono Strause, David Hyman e Jason Rosenthal. È prodotto da McG, Garner, Lawrence Grey, Ben Everard, Nicole King Solaka e Mary Viola.

 
 

Una famiglia vincente – King Richard: la vera storia dietro il film con Will Smith

Un filone particolarmente popolare al cinema è quello del biopic sportivo, ovvero quei film incentrati su grandi leggende dello sport o su precisi eventi che hanno segnato la storia della propria disciplina di riferimento. Film come Tonya, Toro scatenato, Rush, Cindarella Man, Invictus – L’invincibile o Alì, tanto per citarne alcuni, sono ottimi esempi di questo sottogenere. Si tratta di film molto apprezzati, capaci di ispirare quanti li vedono a compiere imprese simili a quelle degli sportivi di cui si racconta o, in generale, a non arrenderi mai davanti alle avversità. Un altro ottimo titolo recente di questa tipologia è Una famiglia vincente – King Richard (qui la recensione).

Diretto nel 2021 da Reinaldo Marcus Green (attualmente al lavoro su Bob Marley: One Love), il film narra le vicende di Richard Williams, padre e allenatore delle sorelle tenniste Venus e Serena Williams. Un uomo particolarmente complesso, controverso, la cui vita si adatta perfettamente ad essere raccontata sul grande schermo. Accolto come uno dei migliori film dell’anno, Una famiglia vincente – King Richard riflette dunque su dinamiche famigliari, sullo spingersi oltre i propri limiti ma anche sul peso delle aspettative, specialmente quelle di un genitore nei confronti dei figli. Naturalmente il ritratto che si fa di Richard Williams non è da tutti stato apprezzato, complice la sua personalissima idea di genitorialità.

Candidato a sei premi Oscar, incluso quello per il Miglior film, Una famiglia vincente – King Richard è ora disponibile su varie piattaforme, tra cui Netflix, dove è subito divenuto uno dei titoli più visti del momento. Un ottima occasione per scoprire o riscoprire un biopic sportivo particolarmente coinvolgente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, ma anche alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Una famiglia vincente - King Richard Will Smith

La trama e il cast di Una famiglia vincente – King Richard

Il film racconta la storia delle due superstar del tennis, Venus e Serena Williams, tramite la figura del padre, Richard Williams, che sin dall’infanzia è stato il loro allenatore. Richard aveva infatti deciso che le figlie avrebbero auto un futuro da tenniste e, nonostante non avessero preparazione alcuna, ha iniziato ad allenarle. Con poche conoscenze di quello sport, l’uomo si è dunque impegnato a formarle, convinto che un giorno le sue bambine sarebbero potute diventare due delle tenniste migliori della storia. In attesa di quel momento, tuttavia, non sono stati pochi gli ostacoli da superare, sia a livello professionale che personale.

Ad interpretare Richard Williams si ritrova l’attore Will Smith, premiato con l’Oscar al Miglior attore per la sua interpretazione. Saniyaa Sidney è l’attrice che interpreta Venus Williams. In quanto mancina e non avendo mai giocato a tennis prima, ha dovuto imparare a giocare come Venus, che è invece destrorsa. Demi Singleton, che interpreta invece Serena Williams, aveva già interpretato la celebre tennista in uno spot pubblicitario del Super Bowl del 2019 per l’app di appuntamenti Bumble. L’attrice Aunjanue Ellis, candidata all’Oscar come Miglior attrice non protagonista, interpreta Oracene Price, mentre Jon Bernthal è Rick Macci.

 

La vera storia dietro Una famiglia vincente – King Richard e le differenze con il film

Maggiore di cinque figli, Richard Williams è cresciuto a Shreveport, Louisiana, dove da ragazzo è stato anche vittima violenza razziale nel corso degli anni Quaranta e Cinquanta, sviluppando l’idea di essere in guerra contro i bianchi. Dopo essersi trasferito in California, però, Richard imparò a giocare a tennis prendendo lezioni da uomo di nome Oliver, il cui soprannome era “Old Whiskey”, un alcolizzato che a un certo punto della propria vita aveva lavorato con i grandi del tennis, Jimmy Connors e Arthur Ashe. Richard lo pagava con una pinta di whisky ogni volta che prendeva lezione, come richiesto dall’uomo.

Sviluppando una passione per questo sport, Richard stabilì che le sue figlie sarebbero dovute diventare campionesse di tennis. Dal suo secondo matrimonio, avvenuto nel 1979 con Oracene Price, ebbe due figlie: Venus e Serena Williams, nate rispettivamente nel 1980 e nel 1981. Per loro, Richard ha realmente scritto, prima che nascessero, un programma di 85 pagine dove riportava nel dettaglio tutto ciò che avrebbero dovuto fare e ciò che sarebbe servito ottenere affinché diventassero campionesse di tennis. Iniziò poi a dare loro lezioni quando avevano quattro anni e mezzo, portandole ad allenarsi sui campi da tennis pubblici.

Oscar 2022 Una famiglia vincente - King Richard

Il vero motivo per cui Richard scelse per loro il tennis, in realtà, era per via dei premi in denaro che anche le donne potevano vincere praticando tale sport. In pratica, Richard sperava di arricchirsi sulle spalle delle figlie, cosa che in seguito ha riconosciuto come sbagliata, pentendosi anche di aver fatto iniziare a giocare così presto le due figlie. Il film, dunque, non restituisce una quadro completo di Richard Williams. Gran parte del suo lato meno gradevole, compreso il suo ego, l’infedeltà e i discutibili rapporti d’affari, vengono trascurati nel film. Inoltre, il film mantiene la narrazione secondo cui Richard è sempre stato gentile, mentre i suoi lati oscuri sono quasi assenti.

All’inizio degli anni ’90 Venus e Serena iniziano a frequentare la scuola di tennis di Rick Macci in Florida. Tuttavia, dopo che la stella nascente del tennis Jennifer Capriati è stata arrestata per possesso di marijuana, Richard decide di ritirare le proprie figlie dai tornei junior, temendo che possano bruciare le tappe e fare la fine della Capriati. Nel 1994, tuttavia, Venus compie il suo debutto come professionista, con Serena che l’ha seguita pochi anni dopo. Nel giro di breve, entrambe hanno vinto i tornei del Grande Slam, divenendo già giovanissime leggende del tennis. Nonostante gli aspetti critici della loro vicenda, le due hanno sempre danno il credito per il loro successo al padre, affermandolo in più occasioni.

Il trailer di Una famiglia vincente – King Richard e dove vedere il film in streaming

È possibile fruire di Seven grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: HistoryvsHollywood

 
 

I vantaggi del tradimento: recensione del nuovo film Netflix

I vantaggi del tradimento recensione

I vantaggi del tradimento è una nuova pellicola brasiliana disponibile su Netflix, classificata come thriller, ma maggiormente assimilabile come erotico o sentimentale. Il film, diretto da Diego Freitas, è tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice Sue Hecker. Il cast è formato principalmente da figure esordienti ed emergenti del panorama cinematografico: tra gli attori più conosciuti presenti ne I vantaggi del tradimento ricordiamo Leandro Lima (City of God), il quale interpreta il giudice Marco, mentre Giovanna Lacellotti è nel ruolo della protagonista Barbara. Altre figure importanti sono Thiago, interpretato da Bruno Montaleone, e Caio, interpretato da Micael Borges.

I vantaggi del tradimento: dalla rottura alla rinascita

Barbara “Babi” è sul punto di sposarsi con Caio, giovane imprenditore con un importante giro di affari e cliente dell’ufficio di commercialisti di Babi. La relazione dei due sembra essere perfetta, fin quando, durante l’addio al nubilato, un ammiratore segreto regala a Babi delle foto che attestano i tradimenti del suo promesso sposo. A questo punto la ragazza, ferita ed arrabbiata, prende dall’ufficio di Caio il computer, per cercare delle ulteriori prove della sua infedeltà. Nel frattempo, Babi rientra in contatto con un giudice, Marco, che aveva conosciuto durante un’udienza in cui era coinvolto il l’ex fidanzato; tra i due scatta un legame fin dal primo sguardo. I due iniziano a frequentarsi, pur non volendosi legare in maniera seria.

Ciononostante, qualcosa, o qualcuno, sembra opporsi alla loro relazione. Una volta sbloccato il computer di Caio, però, Babi scoprirà la verità su tutto, mettendosi in grave pericolo.

Un thriller totalmente mancato

Come è già stato accennato sopra, I vantaggi del tradimento, viene classificato erroneamente come un thriller. Una pellicola appartenente a questo particolare genere dovrebbe avere il potere di suscitare un certo senso di suspense nel pubblico e, allo stesso tempo, di coinvolgere lo spettatore in una serie di vicende legate a degli assassini o comunque d’azione. Tutti questi elementi tendono a mancare in gran parte della pellicola, non definibile, dunque, come thriller.

I vantaggi del tradimento può essere più facilmente riconosciuto come un film sentimentale o più propriamente erotico. Nello svolgersi delle vicende risulta chiara la preponderanza di scene di sesso piuttosto che d’azione: tutta la prima parte del film si incentra semplicemente sulla vita sessuale della protagonista.

Una delle tematiche trattate dal film riguarda proprio la libertà sessuale: questa viene impersonificata da Patty, amica di Babi, ma anche da Babi stessa. Se all’inizio della pellicola la ragazza risulta essere insoddisfatta della propria vita sessuale, una volta interrotta la relazione con Caio, Babi libera la sua parte più spontanea, vivendo anche meglio i propri desideri, in maniera più sicura. Si potrebbe affermare che la protagonista viva dei cambiamenti anche riguardo altri aspetti: Babi rivalorizza la sua passione per le moto, si tinge i capelli e sembra essere più forte e determinata.

La presenza di tante scene “a luci rosse”, riporta alla memoria alcune pellicole più o meno conosciute e molto discusse negli ultimi anni, probabilmente proprio per l’evidenza con cui il sesso è mostrato allo spettatore: si pensi alla trilogia di 50 sfumature o 365 giorni. Si tratta di film molto visti soprattutto dai giovani, e particolarmente espliciti. Talvolta la presenza di tali scene potrebbe essere usata anche come una forma di denuncia sociale contro il taboo della nudità: i vantaggi del tradimento non sembrano essere un esempio di ciò. Qui le scene di sesso non sembrano avere uno scopo ben preciso, arrivano semplicemente a far sentire a disagio lo spettatore. Si tratta di momenti, talvolta presentati in slow motion, con un sottofondo musicale sensuale che risultano essere troppo esagerati.

Binomio attori/ personaggi

I personaggi di I vantaggi del tradimento, non sono granché sviluppati: l’unico di cui viene scavata la personalità più nel profondo è il giudice Marco. Ad ogni modo, i vari personaggi del film mancano anche di un’interpretazione adeguata che li valorizzi. Per quanto si tratti di una delle prime esperienze nel mondo della recitazione per molti membri del cast, si richiederebbe comunque una professionalità e veridicità di performance degna del grande schermo e di Netflix.  L’unico attore che dà prova della propria bravura è Bruno Montaleone, nella sua interpretazione di Thiago: il personaggio, infatti, vive un certo cambiamento durante il  film e questo viene rappresentato abbastanza bene dall’attore.

 
 

MCU: la Marvel starebbe prendendo in considerazione un nuovo film con i sei Avengers originali

MCU Avengers 2012

Stando ad un rapporto diffuso da Variety, presso i Marvel Studios si starebbe prendendo in considerazione un nuovo film sugli Avengers incentrato però sui sei membri originali del team. Attualmente, come noto, ci sono due film sugli Avengers in uscita nella Fase 6, Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars. Quei film dovrebbero presentare una nuova versione della famosa squadra, poiché dopo quattro film sugli Avengers, metà dei membri della squadra originale hanno ufficialmente lasciato l’MCU. Secondo il rapporto, tuttavia, si parla di un nuovo film con il cast originale dei Vendicatori, come possibile risposta ai recenti problemi del MCU, sorti a partire dalla Fase 4.

Il nuovo film dei Vendicatori riunirebbe dunque Capitan America, Iron Man, Vedova nera (ovvero i tre non più facenti parte dell’MCU) con Thor, Hulk, e Occhio di Falco (i tre ancora in circolazione). Ciò comporterebbe però che i personaggi di Robert Downey Jr. e Scarlett Johansson, deceduti nel corso di Avengers: Endgame, verrebbero resuscitati per questo ipotetico nuovo film. Ad ora però si tratterebbe di una possibilità non ancora seriamente esplorata, che presenta già solo come idea non poche criticità. La prima di queste è il modo in cui si potrebbe giustificare un simile ritorno. Un altro dei fattori che impedirebbero al film di diventare realtà è quanto ci vorrebbe per riavere il cast originale dei Vendicatori.

Come vuole la regola per i film del MCU, gli stipendi degli attori tendono ad aumentare con ogni film, il che potrebbe far sì che il costo del solo cast originale superi la soglia dei 200 milioni di dollari per il possibile nuovo film degli Avengers. Questo è un prezzo elevato da pagare, poiché i costi aggiuntivi di marketing, VFX, nuove riprese e altro renderebbero il possibile ritorno dei Vendicatori originali uno dei film più costosi di sempre. Con la Fase 4 che è stata pesantemente criticata, è comprensibile che la Marvel voglia guardare indietro a ciò che ha funzionato per l’MCU, decidendo di proporre il ritorno dei Vendicatori originali, ma si tratta di un’operazione tutt’altro che priva di rischi.

 
 

Boss Level – Quello che non ti uccide: tutte le curiosità sul film

Boss Level - Quello che non ti uccide Frank Grillo

Il regista Joe Carnahan si è distinto negli anni grazie ad alcuni film d’azione di buon successo come Smokin’ Acces, A-Team e The Grey. Un progetto che cercava però di realizzare da anni era Boss Level – Quello che non ti uccide, originariamente intitolato Continue, che ha infine visto la luce nel 2021. Si tratta di un nuovo thriller d’azione che presenta però dinamiche proprie dei videogiochi, a cui si ispira in modo esplicito. Il racconto è infatti fortemente basato sulle regole dei videogame, tra ripetizione delle azioni, presenza di livelli e ricompense che conferiscono valore ad una narrazione altrimenti canonica.

Negli ultimi anni, infatti, se non ha attinto esplicitamente dall’ampio bacino di storie offerte dal settore dei videogame, il cinema ha ad ogni modo acquisito molte delle canoniche logiche di gameplay, riadattandole e coniugandole con i propri canoni. Boss Level – Quello che non ti uccide è dunque entrato a far parte di un gruppo di film di cui fanno parte anche Edge of Tomorrow – Senza domani (2014), Source Code (2011) e Auguri per la tua morte (2017), che oltre che ai videogiochi devono però la premessa anche al cult Ricomincio da capo (1993).

Per gli appassionati del genere, Boss Level – Quello che non ti uccide è dunque un film da non perdere, che pur se passato in sordina gode di ottime recensioni di critica e di pubblico. Un titolo dunque ideale per godersi un po’ di sano intrattenimento confrontandosi con dinamiche e colpi di scena non scontati. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Boss Level – Quello che non ti uccide

Protagonista del film è Roy Pulver, un veterano delle forze speciali che, al suo ritorno in patria, viene ucciso da alcuni sicari. Dato che l’evento si ripete anche nei giorni successivi, Roy inizia però a rendersi conto di essere finito in un vero e proprio anello temporale, e che gli eventi a lui capitati sono dovuti a un oscuro esperimento governativo, dietro al quale si cela la mano del colonnello Clive Ventor. Roy, che desidera solo poter tornare insieme alla moglie Jemma, si troverà allora a dover cercare di eliminare a uno a uno i propri nemici, per poter giungere – proprio come in un videogioco – al Boss Level, ossia allo scontro finale con Ventor, sconfiggendo il quale potrà riportare la sua intera esistenza alla normalità.

Boss Level - Quello che non ti uccide Frank Grillo Mel Gibson

Alcune curiosità sul cast di attori di Boss Level – Quello che non ti uccide

Ad interpretare Roy Pulver vi è l’attore Frank Grillo. Joe Carnahan ha raccontato di aver riscritto la sceneggiatura appositamente per lui, con il quale aveva già lavorato per The Grey, volendolo a tutti i costi come protagonista. Ad interpretare sua moglie Jemma vi è la candidata all’Oscar Naomi Watts, mentre il vero figlio di Frank Grillo, Rio Grillo, interpreta il figlio Joe nel film. Recitano in Boss Level – Quello che non ti uccide anche Annabelle Wallis nei panni di Alice, Ken Jeong – attore noto per la trilogia di Una notte da leoni, nel ruolo di Jake, e Will Sasso in quello di Brett. Vi è poi Selina Lo nel ruolo di Guan Yin e  Meadow Williams in quello di Pam.

Di particolare importanza è invece la presenza di Michelle Yeoh, recentemente premiata agli Oscar come Miglior attrice per Everything Everywhere All at Once, qui presente nel ruolo di Dai Feng. Ad interpretare il villain, Clive Ventor, vi è invece il premio Oscar Mel Gibson. Come riportato, durante una scena d’azione, Gibson colpì accidentalmente Frank Grillo in faccia, lussandogli la mascella. Grillo non ha però lasciato che gli altri notassero tale infortunio, perché non voleva rallentare il processo di realizzazione del film. Solo 8 ore dopo, a riprese terminate, un medico è intervenuto per risistemargli la mascella.

Il trailer di Boss Level – Quello che non ti uccide e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Boss Level – Quello che non ti uccide grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 1 novembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

 

 
 

Tutta la luce che non vediamo: recensione della serie Netflix

Tutta la luce che non vediamo recensione

Adattameto dell’omonimo romanzo di successo di Anthony Doerr, vincitore del Premio Pulitzer, la miniserie Tutta la luce che non vediamo è diretta da Shawn Levy e scritta da Steven Knight, per Netflix e ci trasporta nella Francia occupata durante la Seconda Guerra Mondiale, offrendoci una storia che dimostra quanto il rimanere essere umani, anche nei momenti più oscuri, sia l’unica salvezza per l’uomo.

Tutta la luce che non vediamo, la trama

La storia è ambientata nel cuore della guerra, nell’occupata Saint-Malo, ma il suo fulcro è la storia di Marie-Laure, una giovane francese cieca, e suo padre Daniel LeBlanc, che fuggono da Parigi con un diamante leggendario per impedire che finisca nelle mani dei nazisti. Questo è solo l’inizio di una vicenda che si sviluppa nello stesso luogo ma a cavallo di epoche e ricordi, seguendo punti di vista differenti, che dovrebbero essere di nemici. La fuga di Marie e di suo padre è segnata dall’inseguimento costante di un crudele ufficiale della Gestapo, Von Rumpel, che vuole impossessarsi della pietra preziosa per scopi personali. Questo conflitto è il motore principale dell’azione che però vede in altri aspetti la sua luce migliore.

Il cuore pulsante della storia è diviso a metà, tra la giovane Marie, che nonostante la cecità ha una volontà di ferro e un cuore puro, e Werner Pfennig, un giovane tedesco arruolato per rintracciare trasmissioni illegali, un vero e proprio genio della radio, che però cerca in tutti i modi di rimanere umano, se stesso, in un contesto che come unico scopo aveva quello di svuotare l’animo dei propri adepti. La loro connessione inaspettata è l’elemento chiave dell’intreccio, e porta alla luce il tema centrale della narrazione: la forza dei legami umani, la potenza della condivisione e la ricerca costante del bello nel mondo. Le interpretazioni delle giovani attrici Aria Mia Loberti e Nell Sutton sono effettivamente molto intense e pure, e danno spessore a un personaggio che, nonostante sulla carta debba essere l’eroina della storia, non sembra poi tanto ben strutturata in fase di scrittura.

La recensione della miniserie diretta da Shawn Levy

Il cast di attori stellari aggiunge ricchezza alla serie. Mark Ruffalo interpreta Daniel LeBlanc, catturando perfettamente l’amore e la determinazione di un padre disposto a tutto per proteggere la figlia. Hugh Laurie, nel ruolo di zio Etienne, porta un tocco di mistero e saggezza alla narrazione, mentre Louis Hofmann nel ruolo di Werner Pfennig offre una performance eccezionale, nonostante, anche qui, la debolezza della scrittura.

La miniserie è stata girata in tre spettacolari location, da Budapest a Saint-Malo a Villefranche-de-Rouergue. Le riprese dal vero effettivamente contribuiscono a una messa ius cena molto ricca e curata e aggiungono verosimiglianza a una storia che, così come è stata adattata, appare piuttosto esile e pretestuosa.

Un aspetto notevole della serie è quella capacità di catturare il pubblico promettendo continuamente lo svelamento di un segreto, una tensione sottesa che però non arriva mai alla risoluzione finale e che è sapientemente costruita anche nella divisione in episodi, che finiscono tutti con un cliffhanger, spingendo a proseguire e guardare le circa quattro ore in un solo sorso.

Tutta la luce che non vediamo è un adattamento televisivo che sembra timoroso di affondare dentro la storia, limitandosi a raccontare degli avvenimenti che, si intuisce, dovrebbero avere una grande profondità, ma che non riescono a raggiungere il cuore della narrazione. La ricerca della bellezza nel cuore della guerra, la speranza nella luce e nella salvezza nel momento più buio per l’umanità, i sentimenti più nobili che i due giovani protagonisti dovrebbero professare e rappresentare rimangono soltanto buone intenzioni in una messa in scena curata ma dal cuore freddo e superficiale.

 
 

Pain Hustlers – Il business del dolore: le differenze con la storia vera del film Netflix

Pain Hustlers Il business del dolore Chris Evans storia vera

Pain Hustlers – Il business del dolore è basato su una storia vera, anche se il nuovo film di Emily Blunt e Chris Evans ha apportato diverse modifiche importanti alla storia della crisi degli oppioidi. Diretto da David Yates, il film – disponibile su Netflix – segue Liza, una madre single e sfortunata che viene coinvolta in una squallida cospirazione di racket che minaccia di stravolgere la sua intera vita. Il film è stato ispirato da un articolo del New York Times del 2018 di Evan Hughes intitolato “The Pain Hustlers”, poi trasformato in un libro intitolato “The Hard Sell: Crime and Punishment at an Opioid Start-Up”. Nonostante il fatto che Pain Hustlers di Netflix condivida il nome dell’articolo a cui si ispira, il film contiene molte differenze critiche rispetto alla storia vera.

1Pain Hustlers aggiunge un tono comico alla storia

Pain Hustlers Il business del dolore Emily Blunt Chris Evans

Un ultimo cambiamento apportato da David Yates in Pain Hustlers è stato il tono comico. Per coloro che hanno letto la storia di Evan Hughes su Insys, è probabile che si tratti di una storia completamente tragica e ingiusta, tuttavia Yates ha voluto aggiungere un senso di caos e ilarità alla storia. Mentre le azioni di Insys erano innegabilmente cattive, Yates ha dato un’occhiata ai sentimenti dei venditori, come Drake e Brenner, che vedevano i soldi piuttosto che le vite che stavano danneggiando. Questo nuovo tono comico aggiunge a Pain Hustlers strati che la storia del New York Times probabilmente non aveva.

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Novembre in sala: arrivano i pupazzi di Five Nights at Freddy’s

Five Night's at Freddy's film recensione

Ogni mese escono tantissimi film e anche questo novembre in sala è pronto a regalarci sul grande schermo tutte le emozioni che cerchiamo. Al cinema in Italia, già dal 31 ottobre, è già possibile vedere Comandante, il film di Edoardo De Angelis con protagonista Pierfrancesco Favino. La pellicola che ha inaugurato la 80esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia racconta la storia del Comandante Salvatore Todaro alla guida del sommergibile Cappellini della Regia Marina che salvo la vita a ben 26 naufraghi di un mercantile di nazionalità belga, altrimenti condannati ad affogare e morire.

Vediamo insieme le novità di novembre in sala di questa prima settimana del mese

Dirty Difficult Dangerous

Dirty difficult dangerousDirty Difficult Dangerous è il primo film di novembre in sala ed è stato presentato al Festival del Cinema di Venezia 2022 dove ha aperto le Giornate degli Autori e ha vinto il Premio Label Europa Cinemas come Miglior Film Europeo. Questa emozionante opera diretta da Wissam Charaf è ambientata a Beirut al confine tra Libano e Siria. La pellicola segue l’intensa relazione tra una ragazza etiope e un profugo siriano: una storia d’amore raccontata con un tocco leggero e dai toni fiabeschi. Sullo sfondo invece c’è la realtà fatta di guerra, poveri rifugiati, traffico di esseri umani, tematiche difficili che il regista usa come denuncia sociale.

Il Libro delle Soluzioni

Il libro delle soluzioni film 2023Il geniale regista Michel Gondry finalmente torna dietro alla macchina da presa, dopo ben otto anni di pausa. La trama di questa commedia francese segue Marc, estroso e impulsivo regista in crisi che per terminare il suo nuovo film si rifugia a casa di sua zia, in uno sperduto villaggio nelle Cevennes. Qui, la sua creatività esplode in mille direzioni diverse, gettando la lavorazione nel caos e per fronteggiare la situazione il regista inizia a comporre Il libro delle soluzioni, un manuale che unisce anche le soluzioni a tutti i problemi del mondo. L’attore Pierre Niney e l’attrice Blanche Gardin sono i protagonisti di questa riflessione ironica, intelligente e parzialmente autobiografica dell’autore del cult Se mi lasci ti cancello.

The New Toy

The New Toy, una scena del filmPresentato in anteprima ad Alice nella città nell’ambito della Festa del cinema di Roma esce nelle sale italiane uno dei lungometraggi campione d’incassi nel 2022 in Francia. The New Toy è il remake di un classico della commedia francese, Professione… giocattolo’ di Francis Veber del 1976 che affronta il divario economico tra un bambino e un uomo qualunque. Una favola senza tempo per tutta la famiglia che parla di paternità, del lutto, di solitudine, dell’infelicità e delle differenze tra classi sociali differenti. Il giocattolo umano è interpretato dall’attore Jamel Debbouze.

À la Recherche

À la Recherche Anne ParillaudÀ la Recherche si svolge in Italia nel 1974, dove Ariane, una bella donna dell’aristocrazia francese e Pietro, sceneggiatore italiano di B movie, provengono da delle realtà molto differenti ma sono accomunati dal ritrovarsi a un punto di stallo della loro vita. Insieme trovano quindi l’occasione per riscattarsi: scrivere una sceneggiatura tratta dal romanzo À la Recherche du Temps Perdu di Marcel Proust da sottoporre ad uno dei massimi espositori del cinema di quel tempo cioè Luchino Visconti. I protagonisti di questo film presentato alla Festa del cinema di Roma sono il regista stesso Giulio Base e l’attrice francese Anne Parillaud.

Five Nights at Freddy’s

Five Nights at Freddy'sFive Nights at Freddy’s di Emma Tammi è l’adattamento cinematografico del videogioco survival horror del 2014. Al centro della trama c’e Mike Schmidt, interpretato da Josh Hutcherson, una guardia di sicurezza con un sacco di problemi che si ritrova appunto a dover fare da custode al Freddy Fazbear’s Pizza, un tempo un locale per famiglie molto di successo e ora attività spaventosa e inquietante. Quello che non sa, però, è che le mascotte del locale, Freddy Fazbear ma anche gli altri come Bonnie the Bunny, Chica the Chicken e Foxy the Pirate Fox sono misteriosamente programmati per uccidere chiunque incontrino nel ristorante dopo mezzanotte. Dopo la bambola robot da compagnia assassina Megan ora al cinema è la volta di un orso e altre figure animatroni pronti per spargere sangue. 

Joika – A un passo dal sogno

Joika recensioneLa protagonista di Joika – A un passo dal sogno è Joy Womack, una ballerina quindicenne, che lascia la casa della sua famiglia in Texas e vola a Mosca, diventando la prima statunitense ad essere stata accettata all’Accademia russa di balletto del Bolshoi. Il sogno della ragazza è di diplomarsi lì e diventare la prima ballerina del tempio del balletto classico mondiale. Ovviamente non è la sola candidata e soprattutto dovrà fare i conti con la leggendaria e severa insegnante, Tatiyana Volkova, interpretata dall’attrice Diane Kruger. Questo film del regista neozelandese James Napier Robertson è tratto da una storia vera e si ispira al documentario del 2021 Joy Womack: The White Swan ma è impossibile non pensare alla pellicola Il cigno nero di Darren Aronofsky.

La guerra del Tiburtino III

La guerra del Tiburtino IIILa guerra del Tiburtino III presentato in concorso nella sezione Panorama Italia ad Alice nella Città è anche l’ultimo film di questo novembre in sala. Questa pellicola diretta da Luna Gualano unisce diversi generi come la commedia con il sci-fi che mescola poi azione e fantascienze. La storia è ambientata Al Tiburtino III, nell’estrema periferia romana, dove un piccolo meteorite cade dal cielo e viene raccolto da Leonardo De Sanctis, uno spacciatore del posto. Nei giorni successivi, quasi tutti gli abitanti del quartiere iniziano a comportarsi in modo strano, alzando delle barricate attorno al loro territorio anche per difendersi dagli alieni che vogliono conquistare il mondo. Il cast è composto da Antonio Bannò, Sveva MarianiPaolo Calabresi, Paola Minaccioni, Pier Giorgio Bellocchio, con Veronika Logan, la partecipazione amichevole di Francesco Pannofino e la partecipazione straordinaria di Carolina Crescentini.

 
 

Marilyn ha gli occhi neri: tutto quello che c’è da sapere sul film con Miriam Leone

Marilyn ha gli occhi neri Stefano Accorsi Miriam Leone

Una delle più brillanti e apprezzate commedie italiane degli ultimi anni è Marilyn ha gli occhi neri, dove si affronta con leggerezza, ironia ma mai superficialità un tema spinoso come i disturbi mentali. Diretto da Simone Godano – regista anche di Moglie e marito e Croce e delizia, e scritto dalla sua frequente collaboratrice Giulia Louise Steigerwalt, il film parte dunque da questo tema per porre a confronto una serie di personaggi problematici che imparano tuttavia a fare squadra e così facendo superando tutti gli ostacoli che la vita pone sul loro percorso.

Dopo aver fatto scambiare di ruolo ad una coppia di sposi in Moglie e marito e aver messo a confronto due famiglie profondamente diverse in Croce e delizia, Godano e Steigerwalt si concentrano dunque stavolta sullo scontro tra il mondo giudicato “normale” e quanti invece per via di disturbi della mente vengono lasciati indietro, soli a combattere con le proprie problematiche ma realmente comprese. Come Marilyn ha gli occhi neri c’è dunque modo di indignarsi, ma anche divertirsi e commuoversi, perché l’amore in tutte le sue forme non manca mai di trionfare.

Per chi dunque è in cerca di un titolo italiano recente, appartenente a questo genere, che valga la pena vedere, Marilyn ha gli occhi neri è senz’altro il film giusto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, riportando anche i premi ottenuti e la storia vera dietro al racconto proposto. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Marilyn ha gli occhi neri

Protagonista del film è Clara, talmente brava a mentire che è la prima a credere alle sue bugie. Vitale e caotica, ha più di qualche problema a tenere a freno le sue pulsioni. Diego, invece, è il suo esatto contrario: un ex chef provato dagli eventi, con varie psicosi e continui attacchi d’ira, nonché totalmente incapace di mentire. I due si ritrovano in un Centro Diurno per il rehab di persone con problemi di salute mentale. Quando lo psichiatra responsabile del centro decide di coinvolgere i pazienti in un laboratorio di cucina, Clara e Diego si ritrovano a dover cucinare per gli anziani del quartiere.

Clara, esaltata dal progetto, crea un sito per il ristorante e inizia a postare false recensioni estremamente positive. Chiama il posto Monroe, come Marylin, attrice da cui Clara è ossessionata ed a cui è convinta di assomigliare. Il Monroe diventa ben presto uno dei ristoranti più esclusivi in Italia. Tutti vogliono andarci, ma nessuno sa dove si trovi, semplicemente perché non esiste. Quando la bugia si fa troppo grande, però, Clara chiede a Diego di reggerle in gioco e mettere in piedi il vero Monroe. I guai, naturalmente, non tarderanno ad arrivare.

Marilyn ha gli occhi neri

Il cast di attori di Marilyn ha gli occhi neri e i premi vinti dal film

Ad interpretare Clara si ritrova l’attrice Miriam Leone, negli ultimi anni sempre più impegnata tra cinema e televisione con film come Diabolik e i suoi sequel e la serie I leoni di Sicilia. Nei panni di Diego vi è invece l’attore Stefano Accorsi, il quale per la sua interpretazione del problematico chef ha ricevuto numerose lodi e premi. Thomas Trabacchi è lo psichiatra Paris, mentre Mariano Pirrello è Sosia, convinto che tutti intorno a lui non siano che dei sosia, e Orietta Notari è Susanna, che soffre invece della sindrome di Tourette. Completano il cast Andrea di Casa nei panni di Chip, che crede di esser spiato, e Valentina Oteri in quelli di Gina, una ragazza con disturbi relazionali.

Oltre a vantare un simile cast di attori, Marilyn ha gli occhi neri può fregiarsi anche di diversi premi vinti o di nomination ricevute a prestigiosi premi italiani. Ai Ciak d’oro, il film ha ottenuto il premio per il Miglior attore a Stefano Accorsi, nonché le nomination come Miglior film, Miglior attrice a Miriam Leone e Migliore canzone originale a Francesca Michielin. Proprio il brano cantato da Michielin, dal titolo Nei tuoi occhi, è poi stato candidato come miglior canzone anche ai Nastri d’Argento e ai David di Donatello. Il film ha invece poi vinto il premio come Miglior Commedia al Globo d’oro.

Marilyn ha gli occhi neri storia vera

La vera storia dietro Marilyn ha gli occhi neri

Il film non è direttamente tratto da una storia vera, ma c’è stato un episodio realmente accaduto che ha parzialmente ispirato gli autori di Marilyn ha gli occhi neri. Si tratta di quello del giornalista inglese Oobah Butler, penna di Vice Magazine, che nel 2017 decise di dar vita ad una bufala ideando un ristorante in realtà inesistente, il The Shed at DulwichQuesto divenne in breve il ristorante più votato di Londra su TripAdvisor, grazie a recensioni scritte dallo stesso Butler con vari pseudonimi o da suoi amici e colleghi.

Il tema del menu falso era “stati d’animo” e Butler fotografava continuamente piatti di cibo finto creati utilizzando prodotti per la casa, tra cui schiuma da barba e pastiglie per lavastoviglie. Dopo essere diventato il ristorante più votato su TripAdvisor ed essere stato bombardato da richieste di prenotazione, Butler ha deciso di organizzare una vera e propria serata di apertura per il ristorante, servendo piatti pronti da 1 sterlina a dieci clienti selezionati, accogliendoli in un capannone vicino la propria abitazione.  La bufala è stata favorita dalla moda sviluppatasi in quegli anni per i microristoranti.

Il trailer di Marilyn ha gli occhi neri e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Marilyn ha gli occhi neri grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 1 novembre alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

 
 

Joika – A un passo dal sogno: recensione del film con Diane Kruger

Joika recensione

Dopo il dramma di uno scrittore in I’m Not Harry Jenson, l’excursus nel mondo degli scacchi di The Dark Horse e il Whina dedicato ai diritti dei Maori, James Napier Robertson torna alla regia e sceneggiatura di un lungometraggio con il Joika – A un passo dal sogno presentato all’ultimo Deauville Film Festival. Un film che finalmente arriva nei cinema italiani – dal 2 novembre, distribuito da Eagle Pictures – per raccontare la storia vera di Joy Womack, l’unica statunitense capace di accedere all’esclusivo e impenetrabile Teatro Bolshoi di Mosca, vero Olimpo del balletto classico. A interpretarla, sullo schermo, la Talia Ryder di Mai raramente a volte sempre e The Sweet East, che vediamo scontrarsi duramente con una arcigna Diane Kruger, vera spina dorsale del film.

La trama di Joika – A un passo dal sogno

Ammessa nell’Accademia di Balletto del Bolshoi, la quindicenne Joy Womack, promettente e talentosa ballerina di danza classica, si trasferisce dal Texas a Mosca con l’ambizioso obiettivo di essere la prima étoile statunitense della prestigiosa Compagnia del Bolshoi. Gli allenamenti della leggendaria insegnante Tatiyana Volkova sono durissimi e le rivelano un ambiente dove la competizione è estrema e feroce e la stessa Volkova esige un impegno immenso dai suoi studenti. Pronti davvero a tutto per superare le concorrenza degli altri, e in particolare di una straniera, e statunitense. Consapevole di ciò, Joy compie sacrifici sempre più estremi senza arrendersi: perdendo peso, dedicandosi a routine di allenamento ossessive e mettendo l’amore al servizio della strategia. Dopo essere stata ripudiata dalla propria famiglia, Joy riesce a diplomarsi all’Accademia del Bolshoi, Ma per raggiungere il suo sogno e diventare prima ballerina, dovrà sacrificare molto di più di quanto possa immaginare.

La recensione di Joika – A un passo dal sogno

Una storia di passione, frustrazione e superamento dei propri limiti, ma soprattutto un dramma sulla definizione degli stessi e sulla messa in discussione dei principi, in questo caso della giovane protagonista, la quindicenne Joy, una ragazza pronta a tutto per vivere un sogno, che – come spesso accade – si rivela essere più simile a un incubo. Un dramma dalle molte ombre e dalle poche luci ispirato alla storia vera alla base anche del documentario Joy Womack: The White Swan di Dina Burlis e Sergey Gavrilov.

Girato principalmente a Varsavia, prima che scoppiasse la guerra tra Russia e Ucraina, e presentato al Deauville Film Festival di settembre, Joika conta molto sulla premessa offerta – e messa in evidenza – allo spettatore e sul carattere ‘storico’ dei fatti reali messi in scena. Un invito implicito alla partecipazione, a empatizzare con la giovane protagonista, sola in un mondo ostile, e costretta a crescere. A ogni costo. Anche adeguandosi a un contesto di slealtà e politica.

Ma l’eccezionalità della sua vicenda, della sua volontà, della sua sfida alla “casa reale russa” –  come viene definito il Bolshoi – non sembra supportata adeguatamente da un impianto narrativo solido, nel quale la ricostruzione risulta spesso confuso, diseguale, affidato al personaggio e alla sua forza di indurre una riflessione su quanto si possa sacrificare per ottenere ciò che si vuole.

Un messaggio che arriva chiaro, e che colpisce nel suo perpetrare una tendenza a portare sotto i riflettori l’ennesima storia di disfunzionalità incentrata su una donna. A suo modo di successo, come spesso capita, eppure dominata dal disagio, dall’ossessione, come se queste fossero elementi capaci di trasmettere forza, ispirare una qualche etica, un esempio. Che qui è sostanzialmente negativo, almeno per il taglio scelto, teso a evidenziare gli aspetti più deteriori di questa dipendenza: il dolore, la sofferenza, la rinuncia, anche a sé e le proprie radici e affetti.

Difficile empatizzare con Joy, ed emozionarsi con e per lei, a parte l’inevitabile coinvolgimento per un racconto tanto unico e le tappe attraversate in quella che forse non potremmo definire nemmeno una “discesa agli inferi” effettivamente compiuta. Nel suo svilirsi, svendersi, almeno nella rappresentazione offerta, la protagonista non tocca mai il fatidico fondo. Forse in nome della possibilità di un lieto fine, dell’illusione di una speranza, che paradossalmente fiacca ulteriormente un film che promette di portarci dalle stelle alle stalle, ma che non sembra mai arrivare né alle une né alle altre.

E che, come accennato, ha in Diane Kruger il suo punto di forza, il personaggio più interessante e più ricco, al quale il film ha il pregio di dare il giusto spazio, vero fulcro di una azione dominata da Talia Ryder, che ha il merito di tenere costante la tensione del ruolo più che offrire particolari picchi in un contesto nel quale molte delle figure – e alcuni twist – restano nell’alveo della macchietta, della retoriche, del cliché.