Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema, gratis, I Pionieri, il film di Luca
Scivoletto, tratto dall’omonimo libro del regista e
presentato all’ultimo Torino Film Festival. Il
film arriverà il 13 aprile al cinema, distribuito da Fandango.
Ecco le città in cui sarà possibile
partecipare alle anteprime:
ROMA
– CINEMA MIGNON
Giovedì 13 aprile 20 biglietti
Venerdì 14 aprile 20 biglietti
Sabato 15 aprile 20 biglietti
Domenica 16 aprile 10 biglietti
Lunedì 17 aprile 10 biglietti
Martedì 18 aprile 10 biglietti
Mercoledì 19 aprile 10 biglietti
BOLOGNA
– CINEMA EUROPA
Giovedì 13 aprile 20 biglietti
Venerdì 14 aprile 20 biglietti
Sabato 15 aprile 20 biglietti
Domenica 16 aprile 10 biglietti
Lunedì 17 aprile 10 biglietti
Martedì 18 aprile 10 biglietti
Mercoledì 19 aprile 10 biglietti
TORINO
– CINEMA ROMANO
Giovedì 13 aprile 20 biglietti
Venerdì 14 aprile 20 biglietti
Sabato 15 aprile 20 biglietti
Domenica 16 aprile 10 biglietti
Lunedì 17 aprile 10 biglietti
Martedì 18 aprile 10 biglietti
Mercoledì 19 aprile 10 biglietti
MILANO
– ANTEO PALAZZO DEL CINEMA
Giovedì 13 aprile 20 biglietti
Venerdì 14 aprile 20 biglietti
Sabato 15 aprile 20 biglietti
Domenica 16 aprile 10 biglietti
Lunedì 17 aprile 10 biglietti
Martedì 18 aprile 10 biglietti
Mercoledì 19 aprile 10 biglietti
I biglietti saranno validi per
qualsiasi spettacolo dal 13 al 19 aprile e potranno essere
richiesti, fino ad esaurimento, inviando una email a [email protected] in cui andranno
specificati il giorno in cui si intende utilizzare
i biglietti e un secondo giorno alternativo nel
caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di
posto.
NB:
riceveranno risposta solo gli assegnatari dei
biglietti.
Gli orari delle proiezioni andranno consultati direttamente sui
siti dei cinema.
È di fondamentale importanza che nell’email venga evidenziato
che si sta chiedendo l’invito via CINEFILOS.
I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei
cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un
documento di identità.
La docuserie American
Manhunt: l’attentato alla maratona di Boston di Netflix è un
racconto, ora per ora, su come si sono svolte le indagini dopo
l’esplosioni di due bombe. Son passati ben 10 anni
da quel maledetto lunedì 15 aprile 2013 che fece
cadere Boston e dintorni nel terrore. Dopo lo
scoppio dei due ordigni esplosivi, in zona del traguardo della
celebre maratona, è iniziata una vera caccia agli uomini che hanno
messo in crisi un’intera città e costringendo le forze dell’ordine
ad avviare un’indagine senza precedenti sull’identità dei due
attentatori musulmani. Questo documentario, diviso in tre
parti da un’ora ciascuno, è diretto dal regista
Floyd Russ ( Zion, Untold: Rissa in NBA) e
proviene dal produttore esecutivo Tiller Russell (
Night Stalker: caccia a un serial killer, L’assedio di Waco ).
La trama di American
Manhunt
Ogni episodio di American
Manhunt: l’attentato alla maratona di Boston, possiede un
titolo che racchiude la trama in se della sua parte. La prima
“Cappello bianco, cappello nero” si apre con il
contesto storico e l’importanza di questo evento sportivo di Boston
per i maratoneti e per gli spettatori. La Maratona di Boston
è infatti una delle più antiche tra le maratone annuali che si
svolgono al mondo. La sua primissima edizione, ispirata dal
successo delle prime Olimpiadi dell’era moderna tenutesi nel
1896, venne
infatti disputata nel 1897. Iniziata come manifestazione di
rilievo locale, ha progressivamente iniziato ad attrarre atleti
provenienti prima da tutti gli Stati Uniti e poi da tutti i
continenti. La gara parte da Hopkinton,
nel Massachusetts, e si conclude a Boston, presso Copley
Square in occasione del Patriots’ Day. La
docuserie American
Manhuntsegue con i filmati che
mostrano le due esplosioni in Boylston Street, alternati con
interviste agli agenti di polizia e ai cittadini che durante
l’attentato sono stati feriti. Questo primo episodio si conclude
con l’FBI, che
grazie ai video a circuito chiuso e quelli dei telefoni degli
spettatori presenti, svelano e rendono pubbliche le foto dei
sospettati, due giovani maschi caucasici con in testa dei
cappelli.
La seconda parte “Il sogno
americano” indaga sulla vita dei due attentatori e si
scopre che sono due fratelli. Tamerlan e Džochar
Carnaev, per metà ceceni e metà avari di religione
islamica, nel 2002 immigrarono negli Stati Uniti d’America come
rifugiati con la loro famiglia. Nel frattempo il documentario
mostra le conseguenze alla diffusione dei volti dei ricercati, con
i due fratelli che durante la notte del 18 aprile
uccisero un poliziotto al MIT di Cambridge in
Massachusetts. La parte che più rimane impressa però è quando i
Carnaev in fuga, rubano il SUV di Danny Meng che
riesce a scappare ed avvertire la polizia. Floyd Russ fa raccontare
l’accaduto dallo stesso uomo che si ritiene, ancora adesso, salvo
per miracolo. Ma la notte è ancora lunga e finisce con Tamerlan in
fin di vita, dopo essere stato investito, durante una lunga e
violenta sparatoria nel quartiere residenziale di
Watertown.
L’ultimo episodio “Non puoi
far parlare un cadavere” si continua ad indagare sul
passato più recente del fratello maggiore in Daghestan, grazie alle
ricerche approfondite del giornalista David
Filipov del Boston Globe Reporter. Dopo aver dichiarato la
morte di Tamerlan, che prima di ridicalizzarsi all’Islam sognava di
diventare un pugile, il fratello minore e studente della University
of Massachusetts di Dartmouth scappa, intanto le forze dell’ordine
mettono Watertown in lockdown. La svolta avviene
il giorno dopo il 19 aprile quando un abitante
della cittadina avverte che l’uomo ricercato è ferito e nascosto in
una barca, caricata su un carrello e coperta, nel cortile di una
casa vicina. Dopo ben 101 ore dall’attentato di
Boston il ricercato Džochar fu finalmente arrestato e condotto in
ospedale. American Manhunt si conclude con la
sentenza finale del 4 marzo 2015 e viene mostrato
come ultima immagine il monumento ai caduti
all’attentato alla maratona di Boston.
Una docuserie Netflix che
funziona
Floyd Russ e Tiller Russell hanno
costruito American Manhunt attorno ai giorni tesi
e terrificanti che seguirono all’attacco terroristico che causò la
morte di tre persone e il ferimento di altre
264. Un racconto, minuto per minuto, della caccia
ai Carnaev da migliaia di ore di video, radio della polizia e
filmati amatoriali, nonché testimonianze di agenti di polizia,
investigatori dell’FBI e comuni cittadini la cui eroicità ha
portato alla cattura dell’unico ricercato ancora in vita. Nella
docuserie però si cerca anche di spiegare chi erano i due fratelli
e come sono diventati attentatori, il regista lo fa intervistando
l’Imam della moschea frequentata dai ceceni e un amico d’infanzia
di Džochar.
American Manhunt:
l’attentato alla maratona di Boston offre intuizioni
esperte e dettagli emotivi da parte di coloro che sono stati feriti
durante l’esplosione dalle due bombe e racconta la storia completa
di come gli uomini e le donne di Boston si sono uniti nel momento
più buio per reclamare la propria città al grido dello slogan
“Boston Strong”.
Il trailer di
Spider-Man: Across the Spider-Verse ha mostrato al pubblico
quella che dovrebbe essere la conclusione in due parti della
trilogia animata con protagonista Miles Morales,
che alzerà la posta in gioco ed esplorerà la portata dello
Spider-Verse in un modo che il primo capitolo
aveva solo accennato. Un trailer pieno di epiche anticipazioni e
rivelazioni piuttosto importanti su questa versione del Multiverso,
che andiamo a sviscerare in questo articolo.
Ecco la Macchia
Il trailer non perde tempo
per presentarci La Macchia ma, a questo punto, né Miles Morales né il pubblico sneak peek
possono prenderlo sul serio. Mentre tenta di compiere una rapina,
diventa subito evidente che il cattivo non ha molto controllo sulle
sue capacità. Tuttavia, ci è stato detto che sarà il grande villain
sia in Spider-Man:Across the Spider-Verse che in Beyond the Spider-Verse, il che suggerisce
che, quando ne riuscirà ad avere il pieno controllo, lo scienziato
trasformato in supercattivo sarà una minaccia per l’intero
Spider-Verse. Qualcosa a cui si accenna fortemente
più avanti nel trailer, quando si intravede La Macchia che presumibilmente scopre la
portata dei suoi poteri e, di conseguenza, lascia ogni mondo in
pericolo.
Un riferimento al MCU
“Non fatemi nemmeno
iniziare a parlare di Doctor Strange e del piccolo nerd su
Terra-199999“, dice Miguel O’Hara a Miles Morales e Gwen Stacy a
un certo punto del trailer. Non c’è bisogno di specificare che si
tratta di un riferimento agli eventi di Spider-Man: No Way Home, e sembra l’ennesimo
problema che Spider-Man 2099 ha dovuto affrontare nel
tentativo di proteggere il Multiverso. Non siamo sicuri di cosa lo
abbia spinto a intraprendere questa missione, ma sembra che abbia
portato Miguel quasi alla pazzia, il che non è una grande sorpresa
se ci si ferma a pensare. La portata dello Spider-Verse è
sconfinata e Miguel si è trovato apparentemente
costretto a riunire tutti questi arrampica-muri in una sorta di
Spider Society. La pressione si fa sentire e lui non è un fan del
Peter Parker del MCU.
La presentazione di Mayday
Dopo il ritorno nel suo
mondo in Spider-Man: Un nuovo universo, le cose tra
Peter B. Parker e Mary Jane
Watson devono essersi risolte. Hanno avuto una figlia,
Mayday Parker, che condivide le straordinarie
capacità del padre. Nei fumetti, la bambina diventa
Spider-Girl. Peter B. dovrebbe
essere invecchiato in modo significativo tra Across e Beyond the Spider-Verse per poterla vedere
indossare i panni di un’adolescente, ma speriamo che questo porti
comunque a qualcosa di importante per il personaggio. Ricordiamo
che un tempo si vociferava di uno spin-off al femminile ambientato
in questo mondo e, anche se l’idea sembra essere caduta nel
dimenticatoio, la natura dello Spider-Verse
significa che potremmo facilmente incontrare un’altra Mayday in un
progetto del genere.
Il Peter Parker di Spider-Gwen
Il sacrificio sembra essere
una parte importante di Spider-Man: Across the Spider-Verse, con tutti
questi eroi che hanno perso qualcuno nel loro percorso per
diventare supereroi. Nel caso di Gwen, sembra che si tratti del Peter
Parker del suo mondo. Nei fumetti è diventato Lizard dopo
aver cercato disperatamente di emulare il suo eroe
(Spider-Woman/Spider-Gwen)
e di sfuggire a coloro che lo maltrattavano, morendo infine tra le
braccia del suo amico dopo questo sfortunato tentativo di diventare
un supereroe. È interessante notare che questo Peter indossa un
costume da Spider-Man, il che fa pensare a un
cambiamento nella storia delle origini di Gwen. Ma è anche
possibile che si tratti di un altro arrampica-muri e di una sorta
di depistaggio.
Salvare una persona o lo
Spider-Verse
Per qualche motivo,
Miguel O’Hara sembra dare a Miles Morales una scelta: salvare suo padre e
condannare il Multiverso o lasciare che suo padre muoia per
proteggere la realtà. Non abbiamo idea del motivo per cui una
decisione così straziante sia stata presentata all’adolescente, ma
è possibile che la sua storia sia destinata ad andare avanti così.
Miles, tuttavia, ha intenzione di sfidare questa decisione e crede
di poter fare entrambe le cose, un sentimento che Spider-Man 2099 non sembra assolutamente
condividere. Di conseguenza, l’Uomo Ragno di Brooklyn si ritrova
non solo costretto a cercare di superare il terribile destino che
attende suo padre, ma anche il bersaglio di praticamente tutti gli
arrampica-muri esistenti.
Tradimento
Spider-Man:
Un nuovo universo ha visto Miles farsi una serie di nuovi alleati, anche
se si è avvicinato particolarmente a Peter B.
Parker e a Spider-Gwen. Se ciò che vediamo in questo
trailer è indicativo, sono a conoscenza di qualsiasi piano di
Spider-Man 2099, per non parlare del suo
tentativo di catturare o impedire a Miles di salvare suo padre.
Questo momento di tradimento ha davvero ferito l’adolescente e
crediamo che significhi che passerà gran parte di questo sequel a
cavarsela da solo. Naturalmente, questo non sarebbe un cattivo per
trasformarlo in un supereroe a tutti gli effetti, anche se se
Peter B. e Gwen erano disposti a
farlo, crediamo che Miguel debba essere qualcosa
di più del bullo squilibrato mostrato qui. Dopo tutto, la sicurezza
di ogni universo viene sicuramente prima di una vita? Non se sei
Spider-Man…
Spider-Man contro lo
Spider-Verse
In questo trailer ci sono
ancora una volta più uomini (e donne!) ragno di quanti se ne
possano contare, anche se forse questa volta non ci sono tanti
volti familiari… almeno non quelli che non abbiamo già visto. Il
meme del dito puntato ricreato in questo modo è brillante e siamo
felici di vedere lo Spider-Man di
Insomniac in primo piano. Speriamo solo che Sony
abbia arruolato Yuri Lowenthal per un cameo
vocale! In ogni caso, tutti questi arrampica-muri prenderanno di
mira Miles in una sequenza d’azione che promette di
essere a dir poco sbalorditiva. Come può l’adolescente superare una
minaccia così grande? Forse gli altri ragni-eroi là fuori non
condividono il modo di pensare estremista di Miguel.
Captain Marvel è stato un successo da
1 miliardo di dollari nel 2019, con Brie Larson nei panni di Carol
Danvers che è apparsa in seguito inAvengers:
Infinity War e Avengers: Endgame. Le sue
apparizioni in quei film sono state girate prima di quell’uscita
del film da solista del 2019, ed è probabile che i
fratelli Russo non abbiano avuto tutto il tempo sperato per
lavorare al meglio con l’eroina. Da allora, Carol Danvers
ha fatto un’apparizione cameo in Shang-Chi e la leggenda dei dieci
anelli, e ora finalmente The
Marvels la riporterà sotto i riflettori.
Dopo il trailer di
ieri, ora abbiamo una nuova galleria di fotogrammi
dell’attesissimo sequel.
Nel film Marvel StudiosThe
Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel ha recuperato la propria
identità dai tirannici Kree e si è vendicata della Suprema
Intelligenza. Ma a causa di conseguenze impreviste, Carol deve
farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi
compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un
rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della
sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli della nipote
di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta
S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e
imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo come
“The
Marvels”.
Tutto ciò che sappiamo su The
Marvels
The
Marvels, il sequel del cinecomic Captain
Marvel con protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman. Nel
cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms.
Marvel, che vedremo anche
nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri.
Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il
sequel di Captain
Marvelarriverà il 10 novembre 2023.
Sono appena cominciate presso i
Leavesden Studios nel Regno Unito le riprese di House
of the Dragon 2, i nuovi, attesissimi episodi la serie
HBO tratta dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R.
Martin ambientata 200 anni prima degli eventi citati ne
“Il
Trono di Spade”, sulla storia della Casa Targaryen. La nuova
stagione debutterà prossimamente in esclusiva su Sky e in streaming
solo su NOW.
Ryan Condal,
Co-Creatore/Showrunner/Produttore Esecutivo della nuova stagione,
ha dichiarato: “House of the Dragon è tornata. Siamo
entusiasti di girare ancora una volta con i membri di quella che
consideriamo ormai la nostra famiglia e con nuovi talenti davanti e
dietro la macchina da presa. Tutti i vostri personaggi preferiti
presto cospireranno di nuovo ai tavoli del consiglio, marceranno
con i loro eserciti e cavalcheranno i loro draghi in battaglia. Non
vediamo l’ora di condividere ciò che abbiamo in serbo per voi”.
Nella
prima stagione, la serie ha organizzato con successo un
programma di affiancamento e tutoraggio sul set per apprendisti di
produzione. Ora che sono in corso le riprese della seconda
stagione, House Of
The Dragon ha aperto ancora una volta le sue porte al
programma WBD Access Directors Shadows, dando così a due registi
emergenti, B Welby ed Ebele Tate, la possibilità di affinare le
proprie capacità e imparare da una delle migliori troupe del
settore.
Nel cast della seconda stagione
Matt
Smith, Emma
D’Arcy, Olivia
Cooke,Eve Best, Steve Toussaint, Fabien
Frankel, Ewan Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno e
Rhys Ifans. Fra gli attori della prima stagione che tornano nel
cast dei nuovi episodi anche Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe
Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall e Matthew
Needham.
I crediti della seconda stagione:
co-creatore e produttore esecutivo George R.R. Martin; co-creatore,
showrunner e produttore esecutivo Ryan Condal; produttori esecutivi
Sara Hess, Alan Taylor, Melissa Bernstein, Kevin de la Noy, Loni
Peristere, Vince Gerardis. Tratto dal bestseller di George R.R.
Martin “Fuoco e Sangue”.
Il cinema è il posto ideale in cui
dar forma a leggende che, pur se prive di fondamenta o riscontri
nella realtà, fanno ormai parte dell’immaginario collettivo. Tra le
tante mitiche creature divenute protagoniste di lungometraggi nel
corso del tempo, il chupacabra è senza dubbio una
delle più particolari. A lui è ora dedicato il nuovo film di
Netflix dal titolo
Chupa (il quale non ha mancato di
suscitare un certo sdegno ma anche forti ilarità sul Web). A
dirigerlo vi è Jonas Cuarón, figlio del regista
premio Oscar Alfonso, il quale dà dunque vita ad
un film fantastico ma il cui cuore è “l’importanza della
famiglia, in particolare in un personaggio che cerca le sue
radici“.
Per Cuarón, la leggenda di questa
creatura succhiasangue è solo un punto di partenza per un classico
racconto di formazione. “Ero un ragazzino quando è iniziata la
leggenda. Quando è nata l’idea di capovolgere [il mito] e usarlo
per raccontare un’avventura di famiglia, mi sono subito
emozionato“, dice Cuarón. “Sono sempre stato un grande fan
di E.T. e credo che storie del genere siano così potenti perché
giocano sull’idea che i bambini vengano fraintesi dagli adulti.
Chupa potrebbe essere un mostro, ma è l’unico che capisce veramente
cosa sta passando Alex. Il legame tra un ragazzo e una creatura è
così puro, come con un animale domestico, che trascende il
linguaggio“.
La trama e il cast di Chupa
Il film racconta la straordinaria
avventura di Alex, un ragazzino tredicenne che
vive nel Kansas e che, per la prima volta, si reca in Messico per
visitare i suoi nonni e i suoi cugini. Inizialmente a disagio
perché per lui sono degli sconosciuti, Alex viene però accolto
calorosamente dal nonno Chava, un ex campione di
lotta libera, suo cugino Memo con la passione per
il wrestling e sua cugina Luna, una ragazzina
intraprendente a cui piace essere sempre alla moda. Un giorno,
mentre cerca di ambientarsi, Alex fa un incontro sorprendente nel
capanno della casa dei nonni: un cucciolo di chupacabra, una
creatura leggendaria di cui aveva sentito parlare ma che tutti
pensano non esista.
Nonostante l’iniziale spavento – si
narra, infatti, che il chupacabra adulto sia pericoloso perché
attacca il bestiame e gli animali domestici di cui si nutre – Alex
adotta il cucciolo e lo chiama Chupa, sviluppando
con lui un forte legame. Tuttavia, quando lo scienziato spietato e
determinato Richard Quinn scopre che è stato
trovato un esemplare di questa creatura mitologica, inizia una
caccia per catturarla e sfruttare i suoi poteri. Alex si vedrà
quindi costretto a scappare con Chupa per salvarlo, con la
complicità dei suoi cuginetti Memo e Luna, che lo aiutano a
proteggere e nascondere l’animale. Sarà l’inizio di una
meravigliosa avventura che creerà legami forti e cambierà per
sempre le loro vite.
Ad interpretare il protagonista,
Alex, vi è il giovane attore Evan Whitten, mentre
suo nonno Chava è interpretato dal candidato all’Oscar Demian Bichir,
noto anche per aver recitato in The Hateful Eight e
Alien: Covenant. Sono poi
presenti Ashley Ciarra nei panni di Luna e
Nickolas Verdugo in quelli di Memo. L’attore
ChristianSlater, noto per la serie Mr.
Robot, invece, è Richard Quinn, che darà la caccia al
chupacabra. Per quanto riguarda l’aspetto di quest’ultimo, Cuarón
ha deciso di distaccarsi dalle descrizioni esistenti, in quanto
voleva “che la creatura fosse fedele alla sua mitologia ma
anche che sembrasse vulnerabile“. Si è così tratto ispirazione
da diversi animali, come koala, orsi e cani.
Chupa: la vera creatura che ha ispirato il film
Quella del
chupacabra è una leggenda che, dagli anni Novanta
ad oggi, ha preso sempre più piede nell’America Latina, fino a
diffondersi anche nel resto del mondo. Come il nome spagnolo di
questa creatura suggerisce, si tratterebbe di un essere
“succhiacapre“, la cui caratteristica principale è
dunque quella di attaccare e uccidere capre (ma eventualmente anche
altri animali domestici) per berne il sangue. Le descrizioni del
chupacabra da parte dei presunti testimoni sono varie. La prima
descrizione risalente all’origine portoricana della leggenda è
quella di un essere con gambe e braccia esili, con
una serie di aculei allineati dalla testa fino al
dorso e con il viso senza naso e
orecchie.
Nel tempo, però, tale creatura
leggendaria ha assunto anche altre forme, come ad esempio alcune
che lo renderebbero appartenente ai canidi, imparentato dunque in
qualche modo con i coyote, di cui sarebbe una versione ad oggi
sconosciuta. Quest’ultima ipotesi deriva dal ritrovamento, nel 2005
e nel 2007, di alcune carcasse prive di pelo, in Texas. Questi
resti, dissimili da quelli di un cane o di un coyote, hanno dunque
portato ad ipotizzare l’esistenza di una specie sconosciuta e poco
diffusa, che potrebbe dunque risultare essere ciò che ad oggi è
chiamato chupacabra. Tuttavia, l’esemplare ritrovato nel 2007 è poi
stato effettivamente identificato come un coyote.
Testimonianze di avvistamenti sono
poi arrivate anche dall’Ucraina, dove dal 2009 hanno iniziato a
circolare voci su un branco di chupacabra nelle regioni di Leopoli,
Kiev e Rivne. Nel 2009 presso l’ufficio regionale di polizia a
Ternopil’ arrivò una denuncia, da parte di un gruppo di persone, in
cui si testimoniava il ritrovamento di un animale morto simile a un
chupacabra. Fotografie della supposta presenza di numerosi branchi
di chupacabra sono esibite in varie gazzette ufficiali, ma ad oggi
non vi sono conferme che possa trattarsi effettivamente di tale
leggendaria creatura che, di fatto, rimane ancora un mito.
Il trailer di Chupa e come vedere il film su
Netflix
Come anticipato, è possibile fruire
di Chupa unicamente grazie alla sua
presenza nel catologo di Netflix, dove
attualmente, per via dell’uscita del sequel, è al
2° posto nella Top 10 dei film più visti
in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un
abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni
possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale
comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso
a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.
I Marvel Studios hanno finalmente
rilasciato il primo trailer ufficiale di The
Marvels, il film sequel di Captain
Marvel interpretato da Brie
Larson, ma anche Iman Vellani(Ms.
Marvel, che vedremo anche
nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice
Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain
principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman.
Stando alla sinossi ufficiale del
film, sappiamo che Carol Danvers, alias Captain Marvel, porta sulle spalle il fardello
di un universo destabilizzato. Quando i suoi doveri la mandano in
un anomalo wormhole collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi
poteri si confondono con quelli della sua super fan di Jersey City,
Kamala Khan alias Ms. Marvel, e della figlioccia
di Carol, il Capitano Monica Rambeau. Questo
improbabile trio si troverà a dover fare squadra e imparare a
lavorare insieme per salvare l’universo come “The
Marvels”, ma ogni volta che i loro poteri si attivano le
tre finiscono con lo scambiarsi letteralmente di posto.
Nel trailer fanno la loro comparsa
anche il Nick Fury di Samuel L.
Jackson e Goose, il gatto alieno
visto già in Captain Marvel. Nelle
prossime ore seguiranno maggiori approfondimenti sul trailer e su
ciò che esso mostra, mentre da ora fino alla data d’uscita del film
i Marvel
Studios rilasceranno certamente ulteriori materiali
che permetteranno di scoprire qualcosa di più sui mondi visti nel
trailer come anche sulla natura della minaccia che le tre
protagoniste si trovano a dover affrontare. Il racconto di questo
film, naturalmente, si muoverà a partire da ciò che è avvenuto dopo
gli eventi di Endgame, ma anche dopo quanto visto in
WandaVision e Ms. Marvels.The
Marvels uscirà al cinema il 10 novembre 2023,
distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures.
L’attore Grant Gustin,
protagonista della serie televisiva The
Flash di The CW, ha finalmente affrontato le voci secondo
cui apparirà con un cameo nell’adattamento per il grande schermo
della Warner Bros. e DC e con protagonista Ezra
Miller. “Ero, come tutti probabilmente negli anni ’90,
ammiratore di Michael Keaton nei panni di Batman e ora lui è
tornato in quei panni. E sembra che abbiano messo praticamente
tutto in quel film“, ha detto Gustin nel corso di
un’intervista. L’attore ha poi aggiunto di essere molto curioso di
vedere “Keaton di nuovo nel costume e come lo
introdurranno” nel film. Quando gli è stato chiesto se fosse
probabile che la sua versione di Barry Allen apparisse nel film DC,
però, Gustin ha risposto semplicemene “No“.
Ha poi aggiunto: “Ci sono state
molte voci là fuori per molto tempo e nessuno è uscito direttamente
e me l’ha chiesto, mai. Sai, la gente mi chiede sempre per strada
e, sì, io Non sto mantenendo nessun grande elaborato segreto“.
L’ultima volta che i rispettivi eroi di Miller e Gustin sono
apparsi insieme sullo schermo è stato nel 2020 per Crisis on
Infinite Earths episodio della serie di The CW. Dal 2021 sono
poi circolate voci secondo cui la versione di Gustin di The Flash
sarebbe potenzialmente potuta apparire nel film DC, sebbene questi
rapporti siano rimasti non confermati. L’attore, ora, sembra dunque
smentire ogni suo possibile coinvolgimento.
Gustin, che ha interpretato il
personaggio nell’Arrowverse della The CW dal 2014, ha infine
aggiunto: “Come fan di Flash, ora, sono solo entusiasta di
vedere cosa ne faranno“. L’attore ha anche fatto notare che la
serie The CW è stata presentata per la prima volta nell’ottobre
2014, appena una settimana prima dell’annuncio che Miller avrebbe
recitato in un film indipendente di The Flash. Nove
stagioni dopo, The Flash arriverà nei cinema tre settimane
dopo la messa in onda del finale della serie di The CW. Per
scoprire se davvero Gustin non sarà nel film, non resta che
attendere la sua uscita in sala.
The Flash arriverà finalmente
nelle sale cinematografiche il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto
da Andy
Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due, e vedrà
Ezra
Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da
Justice
League. Egli viaggerà indietro nel tempo per
impedire l’omicidio di sua madre. Tuttavia, dopo aver alterato la
linea temporale, Barry Allen si ritrova intrappolato in una realtà
alternativa senza metaumani. Per sistemare le cose, si allea con un
vecchio Batman (Michael Keaton)
e con la naufraga kryptoniana Supergirl (Sasha Calle)
per salvare la nuova linea temporale dalle forze del generale
Zod (Michael
Shannon) e tornare nel suo universo.
I fan dell’animazione hanno
ricevuto una grande quantità di sorprese alla Star
Wars Celebration di quest’anno a Londra.
Star Wars: Young
Jedi Adventures
Sabato, la moderatrice
Krystina Arielle, il produttore esecutivo James Waugh e lo
showrunner Michael Olsen hanno accolto i fan di tutte le età a una
proiezione speciale di Star
Wars: Young Jedi Adventures. La proiezione è
iniziata con il lancio del trailer, seguito da un Q&A con Waugh
e Olson. Dee Bradley Baker, la voce originale di
un giovane di nome Nubs, ha sorpreso i fan introducendo la
proiezione con la voce del giovane Jedi animato.
Ambientata 200 anni prima
de La
minaccia fantasma, durante l’epoca dell’Alta
Repubblica, la serie animata segue i giovani Jedi mentre studiano
le vie della Forza, esplorano la galassia, aiutano i cittadini e le
creature in difficoltà e imparano le preziose abilità necessarie
per divenire Jedi lungo il cammino. Prodotta da Lucasfilm in
collaborazione con Wild Canary per Disney+ e Disney
Junior, Star Wars: Young Jedi
Adventures vede tra i produttori esecutivi James
Waugh, Jacqui Lopez e Josh Rimes di Lucasfilm. Michael
Olson (Puppy Dog Pals) è showrunner e
produttore esecutivo.
Star Wars: Young
Jedi Adventures vede tra le voci nella versione originale
Jamaal Avery, Jr. nel ruolo di Kai Brightstar, Juliet Donenfeld nel
ruolo di Lys Solay, Dee Bradley Baker nel ruolo di Nubs, Emma
Berman nel ruolo di Nash Durango, Jonathan Lipow nel ruolo di
RJ-83, Piot Michael nel ruolo del Maestro Yoda, Trey Murphy nel
ruolo di Taborr Val Dorn e Nasim Pedrad in quello di Master Zia.
Star Wars: Young Jedi Adventures
debutterà su Disnev+ il prossimo 4 maggio.
Star Wars: The Clone
Wars
Successivamente, i fan
hanno assistito a un panel per celebrare il 15° anniversario della
serie vincitrice del premio Emmy Star
Wars: The Clone Wars. Moderato da Amy
Ratcliffe, il panel ha visto la partecipazione del
produttore esecutivo Dave Filoni, di Athena Portillo VP, Animation
Production Lucasfilm Animation, del sound editor Matthew Wood e
dell’art director Kilian Plunkett, nonché dei membri del cast di
voci originali Dee Bradley Baker, Ashley Eckstein, Matt
Lanter e James Arnold Taylor, che hanno
ricordato come è nata la serie. Dave ha concluso il panel
annunciando che si è divertito così tanto a creare la prima
stagione di Star Wars: Tales of the Jedi che una
seconda stagione è attualmente in produzione.
Star Wars: The Bad
Batch
Star Wars: The Bad
Batch, che si è appena conclusa con la seconda
stagione, nella quale i Bad Batch hanno continuato
il loro viaggio all’indomani dell’Ordine 66 e dell’ascesa
dell’Impero.
La moderatrice Amy Ratcliffe ha
accolto sul palco per discutere i punti salienti della seconda
stagione il produttore esecutivo e regista supervisore
di Star Wars: The Bad Batch Brad
Rau, la produttrice esecutiva e sceneggiatrice Jennifer
Corbett, la produttrice esecutiva Athena Portillo, nonché gli
attori Dee Bradley Baker, voce originale della Bad Batch, e
Michelle Ang, la voce originale di Omega. I produttori esecutivi
Rau, Corbett e Portillo hanno annunciato che la serie tornerà per
una terza e ultima stagione nel 2024 per concludere questa parte
della storia. I fan presenti in sala hanno assistito a uno speciale
teaser della terza stagione, che ha mostrato in anteprima ciò che
accadrà, tra cui il ritorno di Fennec Shand, la cacciatrice di
taglie preferita dai fan doppiata nella sua versione originale da
Ming-Na Wen.
Star Wars:
Visions
Per concludere i panel
dedicati all’animazione della Star
Wars Celebration, nel pomeriggio di oggi, lunedì
10 aprile, si è tenuto quello dedicato a Star
Wars: Visions. Il panel è stato ricco di
rivelazioni in vista dell’uscita della serie il 4 maggio 2023, tra
cui i primi dettagli sulla storia di tutti e nove i cortometraggi,
l’elenco completo del cast, il trailer e la key art.
Il nuovo Volume continuerà a
spingersi oltre i confini della narrazione di Star Wars, con
nove nuovi cortometraggi provenienti da nove studi di tutto il
mondo. Utilizzando gli stili di animazione più accattivanti
provenienti da una varietà di paesi e culture, il secondo volume
offre una nuova prospettiva dinamica sul mito di Star Wars.
Per dare il via al panel, la
moderatrice Amy Ratcliffe ha presentato i
produttori esecutivi della serie nominata agli Emmy, Josh Rimes,
James Waugh e Jacqui Lopez, che hanno parlato del successo della
prima stagione dello show e del suo concetto unico, che consiste in
una collezione di cortometraggi animati che va oltre ogni forma di
animazione e funge da cornice più ampia per la narrazione di
Star
Wars.
Amy ha poi rivelato il trailer e i
voice talent della versione originale che saranno coinvolti nel
Volume 2.
Il cast include:
“Screecher’s Reach”: Eva Whittaker
“I Am Your Mother”: Maxine Peake, Charithra Chandran
“Journey to the Dark Head” (Dub): Ashley Park, Eugene Lee
Yang
“The Bandits of Golak”: Suraj Sharma
“The Pit”: Daveed Diggs
“Aau’s Song”: Cynthia Erivo
Dopo aver svelato i nomi del
cast, Amy Ratcliffe ha presentato i filmmaker della serie che sono
poi saliti sul palco a gruppi di tre per rivelare i primi dettagli
di ognuno dei loro corti.
Rodrigo Blaas, sceneggiatore/regista del corto “Sith” per lo
studio El Guiri, dalla Spagna
Paul Young, regista di “Screecher’s Reach” per Cartoon’s
Saloon, dall’Irlanda
Gabriel Osorio, sceneggiatore/regista del corto “In the Stars”
per lo studio Punkrobot, dal Cile
Magdalena Osinska, regista di “I Am Your Mother” per lo
studio Aardman, dal Regno Unito
Hyeong-Geun Park, dello Studio Mir, regista del corto “Journey
to the Dark Head”, dalla Corea del Sud
Julien Chheng, regista del corto “The Spy Dancer” per lo Studio
La Cachette, dalla Francia
Milind Shinde, fondatore di India’s 88 Pictures e produttore
esecutivo di “The Bandits of Golak”
LeAndre Thomas, sceneggiatore, regista e produttore esecutivo
del corto “The Pit”; Arthell Isom, fondatore di D’ART Shtajio e
produttore esecutivo di “The Pit”
Nadia Darries e Daniel Clarke, co-registi del corto
“Aau’s Song” per lo studio Triggerfish, dal Sud Africa
I relatori hanno raccontato come
hanno incorporato la storia e la cultura del loro Paese nei loro
racconti e come hanno creato personaggi originali che si adattano
alla galassia di Star Wars, oltre
ad aver reclutato talenti locali per dare vita a questi personaggi.
Al termine del panel, i partecipanti hanno anche assistito alla
proiezione a sorpresa del cortometraggio dello studio Aardman “I Am
Your Mother”.
Sembra che Jennifer Lopez
sia pronta a tutto nel nuovo film che la vede protagonista,
The Mother,
di cui Netflix, dopo un primo teaser trailer, ha
ora rilasciato un nuovo poster. In questa nuova avventura, la Lopez
interpreterà una ex assassina costretta ad uscire dalla propria
pensione quando sua figlia si ritroverà in pericolo. Poiché la
coppia non ha una relazione forte, la protagonista dovrà, mentre
tenta di salvarla, cercare di riparare il legame con la ragazza. I
guai saranno dunque sempre dietro l’angolo in questa nuova storia
d’azione in arrivo sulla piattaforma il mese prossimo e che avrà
nel cast anche Gael Garcia Bernal e
Joseph Fiennes
The Mother
sarà poi solo l’inizio di quella che sembra già essere una
partnership di successo tra la Lopez e Netflix, poiché anche il suo
prossimo film, Atlas, uscirà attraverso
la piattaforma di streaming. In questo annunciato thriller di
fantascienza, l’attrice reciterà al fianco di Simu
Liu, Sterling K. Brown e Lana
Parrilla. Mentre la trama di Atlas è ancora
tenuta nascosta, il fatto che le riprese del progetto siano state
completate lo scorso anno suggerisce che una data di uscita
potrebbe essere presto rivelata. Brad Peyton, che
ha già scritto Sweet Girl per Netflix, è il regista di
questa storia di fantascienza.
A dirigere The Mother,
invece, vi è Niki Caro. La regista neozelandese si
è brillantemente affermata con il suo lavoro precedente, la
rivisitazione live-action di Mulan della Disney. Mentre il
film ha sofferto non poco per essere uscito durante i primi mesi
della pandemia, il pubblico ha potuto comunque godersi le sue
spettacolari scene d’azione e il dramma coinvolgente, guidato da
una performance mirata di Yifei Liu. Caro porterà
dunque ora il suo talento nel catturare sequenze di combattimento
su larga scala in The Mother, atteso su Netflix il
12 maggio. Di seguito, ecco il poster rilasciato
da Netflix:
Allo Star
Wars Celebration tenutosi a Londra, il capo della
Lucasfilm Kathleen Kennedy ha annunciato tre nuovi lungometraggi
di Star Wars, per la regia di
James Mangold, Sharmeen
Obaid-Chinoy e Dave Filoni. Quello di
quest’ultimo si presenta, ad ora, come il progetto più intrigante
tra i tre. Filoni, si potrebbe sostenere, ha negli ultimi anni
lavorato quasi quanto il creatore del franchising George
Lucas nel plasmare il nuovo l’universo di Star Wars. Egli
è il produttore e regista dietro il grande successo The
Mandalorian e delle serie animate The
Clone Wars, Star Wars:
Rebels e Star Wars: The Bad
Batch.
Il progetto di lungometraggio da lui
diretto si concentrerà ora sulla Nuova Repubblica e “chiuderà” le
storie interconnesse che vengono raccontate in queste serie, ma
anche in The Book of Boba Fette
Ahsoka. Un progetto dunque
particolarmente ambizioso, nel quale confluiranno più storie per un
epico gran finale. Molto probabile dunque che tra i protagonisti
ritroveremo anche il Mandaloriano Din Djarin di
Pedro Pascal e il tenero Grogu.
Filoni ha poi confermato che sarà coinvolto nel processo di
scrittura, anche se non può dire quando inizieranno le riprese.
Quando gli è stato chiesto cosa poteva dire sulla storia, ha però
offerto le seguenti informazioni:
“Il modo in cui l’ho descritto è
che se sei cresciuto nei miei stessi anni sei consapevole dell’era
post-Ritorno dello Jedi. La Nuova Repubblica non è una nuova idea.
Non è qualcosa che The Mandalorian ha creato. È una vecchia
idea, in circolazione da molto tempo. Ci sono solo cose in Star
Wars che tutti noi sembriamo sapere se ci lavoriamo da molto tempo.
Ci sono state storie raccontate storie nell’arco di 30 anni che si
sono concluse con la nuova trilogia. Ma c’è un grande intervallo di
tempo ancora da esplorare“, ha affermato Filoni.
“Le cose non vanno così bene
quando iniziamo Il risveglio della forza. Quindi Jon [Favreau] e io
abbiamo guardato a quel periodo di tempo, e quando ha saputo che
voleva The Mandalorian in esso, una delle cose che gli ho detto
all’inizio è stata: “Beh, ho questo epilogo in Star Wars: Rebels
che ha a che fare con quel periodo di tempo”, che avete visto alla
fine con Sabina e Ahsoka che se ne vanno. Quindi, molti di questi fili
iniziano a riunirsi, e poi ho guardato al corpus più ampio di
lavoro che è stato fatto e ciò che è rilevante, e ne emergerà una
storia“.
Molte delle storie proposte nel
corso degli anni da Filoni troveranno dunque compimento con questo
annunciato film, attualmente ancora senza titolo. L’ambientazione,
però, sembra essere confermata per quel periodo di tempo che va da
Il ritorno dello Jedi a Il risveglio della forza,
circa trent’anni poco esplorati durante i quali la Nuova Repubblica
ha ristabilito la pace nella galassia, con le forze del male pronte
però a riprendere il potere con quello che poi si rivelerà essere
il Primo Ordine. Non resta ora che attendere maggiori informazioni
rispetto a questo progetto di Filoni come anche una data di uscita
ufficiale.
Nell’aprile 2022 era stato rivelato
che un inatteso film spin-off di
Spider-Man era in lavorazione alla
Sony, basato su un personaggio di Spider-Man
particolarmente poco conosciuto, apparso solo in due numeri dei
Marvel Comics: El Muerto. Ad
interpretare questo ruol era stato scelto Bad
Bunny, rapper e musicista portoricano. Ora però, El Muerto, previsto per il
2024, ha ricevuto un aggiornamento che non promette bene. Sembra
infatti che il film stia affrontando alcune battute d’arresto e Bad
Bunny ha recentemente rilasciato un’intervista con Time nel corso
della quale si è discusso brevemente di ciò.
L’attore ha infatti rivelato che le
riprese non sono ancora effettivamente iniziate. L’addetto stampa
di Bad Bunny ha chiarito in seguito che El Muerto sarebbe
“a un punto morto” ma che si trova ancora in fase di
sviluppo. I rappresentanti della Sony hanno però rifiutato di
commentare la situazione. A parte la data di uscita del film,
fissata al 12 gennaio 2024, gli unici dettagli attualmente noti su
El Muerto sono il team creativo del film. Jonás Cuarón sarà
il regista, mentre Garreth Dunnet-Alcocer è
stato assunto per scrivere la sceneggiatura.
Dall’annuncio iniziale dello
spin-off, però, non ci sono stati aggiornamenti ufficiali, il che,
alla luce anche delle affermazioni di Bad Bunny, lascia immaginare
che sicuramente la data d’uscita preannunciata non potrà essere
rispettata. È possibile che Sony stia rivalutando i suoi piani per
El Muerto, data la risposta piuttosto mista ricevuta
all’annuncio del progetto nel 2022, e non sarebbe una gran sorpresa
se il film venisse eliminato del tutto. La poca notorietà del
personaggio, infatti, avrebbe fatto dubitare i fan circa la necessità di questo progetto al
posto di altri più attesi. Non resta dunque che attendere
aggiornamenti, per scoprire se El Muerto si inserirà nei
piani dell’Universo di Spider-Man della Sony o meno.
Il produttore del film di
Super Mario
Bros. (qui la recensione),
Chris Meledandri, ha recentemente offerto ai fan
un aggiornamento decisamente positivo sulla possibilità che il
blockbuster animato abbia un sequel. Meledandri ha infatti lasciato
intendere che si aspetta di collaborare con
Nintendo su più di un progetto per il grande
schermo incentrato su Mario in futuro. “Non sono autorizzato a
parlare di un possibile sequel del film di Super Mario Bros. in
questo momento“, ha dichiarato. “Chiaramente continuerò a
lavorare con [Nintendo] a livello di consiglio e speriamo
sicuramente di fare più cose insieme“.
Dato il grandissimo successo al box
office ottenuto dal film in appena 6 giorni, un sequel sembra
quantomai scontato. Il film, infatti, ha infranto numerosi record,
registrando la migliore apertura di tutti i tempi per un
film d’animazione con 377,6 milioni di
dollari di vendite di biglietti in tutto il mondo. Un
successo che decisamente spingerà i produttori della Illumination,
la Nintendo e la Universal a dar vita ad altri lungometraggi o
opere audiovisive dedicate al celebre idraulico dei videogiochi.
Una conferma che, stando ai numeri che il film sta raccogliendo,
sembra ormai inevitabile.
Nell’attesa della conferma di un
seuqel, ricordiamo cheSuper Mario
Bros. – Il filmè basato sulla lunga serie
di videogiochi Mario di Nintendo, e presenta Chris Pratt
come voce di Mario, con Charlie Day come suo
fratello, Luigi, e Anya Taylor-Joy
come la Principessa Peach. Jack Black è
invece Bowser, mentre Keegan-Michael Key presta la
voce a Toad, e Seth Rogen e
Fred Armisen rispettivamente a Donkey e Cranky
Kong. A Kevin Michael Richardson spetta il ruolo
di Kamek e a Sebastian Maniscalco quello di Spike.
Il film si trova attualmente in sala.
In occasione della Star
Wars Celebration sono stati svelati numerosi nuovi
entusiasmanti progetti ambientati nel mondo di Star
Wars, che permetteranno così alla saga di espandersi
ulteriormente. Da Star Wars: New Jedi
Order, sequel con protagonista Daisy
Ridley ai film diretti da James
Mangold e Dave Filoni, passando per
le serie Ahsoka,The Acolyte e Andor2. Due
progetti su cui i fan si aspettavano di essere aggiornati erano
quelli affidati a Taika Waititi e Ryan
Johnson, sui quali però non sono stati fatti annunci
ufficiali. Solo in seguito, la presidentessa della
Lucasfilms, Kathleen Kennedy ha
rivelato qualcosa di più a riguardo.
Nel 2020 era infatti stato
annunciato un film di Star Wars
scritto e diretto da Taika Waititi, meglio
conosciuto per il suo lavoro nell’MCU come regista di Thor: Ragnarok e Thor: Love and Thunder. Waititi
si è poi unito all’universo di Star Wars con The Mandalorian, doppiando il droide
IG-11 e dirigendo il finale della prima stagione. Ora, del suo
progetto di Star Wars, la Kennedy ha affermato: “Taika ci sta
ancora lavorando. Sta scrivendo la sceneggiatura lui stesso. Non
vuole davvero coinvolgere gli altri in quel processo e non lo
biasimo. Ha una voce davvero unica. Quindi vogliamo proteggerlo ed
è quello che sta facendo. Ma lo faremo, un giorno“.
Allo stesso modo, la Kennedy ha
fornito aggiornamenti sull’annunciata trilogia che
Ryan Johnson, già regista di Gli ultimi
Jedi, a cui il regista starebbe lavorando sin da quando gli è
stata affidata, ovvero nel 2017. “Rian e io parliamo tutto il
tempo. È incredibilmente impegnato. Quindi al momento non siamo
attivamente coinvolti in nulla perché sta girando un altro dei film
sequel di “Glass Onion” e poi Dio solo sa cos’altro. Ma vuole
davvero tornare nello spazio. È un grande impegno di tempo, quindi
dipende davvero da lui”. Le notizie per quanto riguarda la
trilogia di Johnson non sono dunque delle migliori, con il progetto
attualmente fermo.
Per ora dunque, i progetti di
Waititi e Johnson non sarebbero prossimi alla realizzazione, per
quanto quello del primo sembra attualmente più probabile del
progetto del secondo. Il futuro prossimo di Star Wars è ora
particolarmente impegnato, considerati i nuovi progetti annunciati,
ma è probabile che per quando questi avranno fatto la loro
comparsa, nuovi titoli potrebbero essere annunciati e chissà che
quelli di Waititi e Johnson non siano tra questi. Come annunciato,
infatti, lo Star Wars Celebration tornerà nel
2025 in Giappone e in quell’occasione nuovi
progetti verranno sicuramente annunciati.
I film Marvel hanno negli anni attirato
molti importanti attori di Hollywood, ma a quelli che hanno
affermato di non essere interessati a prendere parte a questo
enorme universo narrativo si aggiunge ora Bob Odenkirk.
L’attore di Better
Call Saul ha infatti recentemente parlato del tipo di
personaggi che gli piace interpretare e di come questi non siano in
linea con ciò che produce Marvel Studios. “Mi piace sempre mantenere
le cose con i piedi per terra, riconoscibili e più piccole. Non
credo di essere fatto per quel mondo“, ha dichiarato nel corso
di una recente intervista. “Sono fatto per personaggi che ti
fanno sentire come se quella persona potesse vivere nella porta
accanto.”
Anche il violento protagonista di
Io sono nessuno, Hutch, interpretato da
Odenkirk nel 2021, sembra rientrare in questa categoria. “Hutch
è ancora un padre di famiglia, ma il suo rapporto con la violenza è
diverso. È cambiato, ma ha ancora molta strada da fare per trovare
un vero equilibrio nel modo in cui sta vivendo la sua vita“,
ha detto a proposito del personaggio, che riprenderà in un prossimo
sequel. Nel 2022 e durante il Festival del cinema di Venezia,
Odenkirk ha poi dichiarato di essere propenso a fare più film
d’azione dopo aver recitato in Nobody. Sempre, però, mantenendo
quelle caratteristiche da uomo comune da lui ricercate.
Per quanto sia dunque interessato a
prendere parte a sempre più film action, quelli del Marvel Cinematic Universe sembrano
non essere tra questi per Odenkirk. L’attore è stato più volte
suggerito dai fan come interprete ideale per un ruolo nell’MCU, ma evidentemente il diretto
interessato non la pensa allo stesso modo ed ha ora messo a tacere
le speranze di un suo coinvolgimento presso casa Marvel. Ora che ha terminato le
riprese della serie Better Call Saul, la carriera di
Odenkirk si può aprire ad innumerevoli nuovi entusiasmanti
progetti, purché rientranti nei suoi interessi.
È stata presentata alla
Star
Wars Celebration 2023 la nuova serie Indiana
Jones Adventure, che segna il ritorno del leggendario
archeologo sulla scena dei giocattoli 15 anni dopo che
Hasbro aveva rilasciato il merchandising per
Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo nel
2008. Riprendendo lo stile della linea Star Wars Black
Series di Hasbro, le nuove action figures includono il
vecchio Indy con tanto di frusta, cartella, zaino rimovibile, cobra
e un pezzo “costruisci un artefatto” che forma un tempio del
teschio. Inoltre, la linea presenta anche la figlioccia di Indy
Helena Shaw (Phoebe
Waller-Bridge).
I due si uniscono poi alle
action figures di personaggi storici come Marion
Ravenwood, Ceremonial Rene Belloq,
Major Arnold Toht e Sallah di
I predatori dell’arca perduta del 1981. La celebrazione
del ritorno di Indiana Jones in forma di giocattolo non si ferma
però alla serie Adventure. Hasbro ha infatti reso che noto renderà
omaggio alla linea di giocattoli Kenner del 1982 Le avventure
di Indiana Jones, rilasciando una linea Retro
Collection con le sembianze di Sallah e del Dr.
Henry Jones Sr. da Indiana Jones e l’ultima
crociata del 1989. Il Dr. Jones, Sr., naturalmente, porterà le
sembianze del leggendario Sir. Sean Connery con il
caratteristico ombrello sfoggiato nel film.
Questa nuova serie di giocattoli
arriva naturalmente in concomitanza con l’uscita al cinema,
il 28 giugno, di Indiana Jones e il
Quadrante del Destino, diretto da James
Mangold, che sarà il quinto e ultimo capitolo della serie
di azione e avventura di Lucasfilm. Ambientato nel 1969, con Indy
vicino al pensionamento, il celebre archeologo si ritrova coinvolto
in un’ultima avventura al fianco di Helena per fermare il nazista
Jürgen Voller (Mads Mikkelsen)
che usa il suo lavoro con il programma Moon-Landing della NASA come
copertura “per cercare di rendere il mondo un posto
migliore“.
Nel film, Harrison Ford
torna naturalmente nel ruolo del leggendario eroe archeologo
insieme a Phoebe
Waller-Bridge (Fleabag), Antonio
Banderas (Dolor y gloria), John
Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta),
Toby Jones (Jurassic World – Il regno
distrutto), Boyd Holbrook (Logan – The
Wolverine), Ethann Isidore (Mortale)
e Mads Mikkelsen
(Animali Fantastici – I segreti di Silente).
L’Indiana Jones Adventure Series di Hasbro sarà
disponibile per il preordine a partire dal 13 aprile alle 10:00, al
prezzo al dettaglio di 24,99 dollari. Di seguito, ecco un assaggio
delle action figures dedicate a Indiana Jones e Helena Shaw:
James Mangold è uno
dei registi più impegnati del momento, avendo da poco completato
Indiana Jones e il
Quadrante del Destino per Disney e Lucasfilm, e
ora presentato come nuovo regista e sceneggiatore di un
film originale di Star
Wars durante la Star Wars Celebration
Europe. Non solo, ma ha anche confermato che oltre che a
dirigere Swamp Thing per la DC, ne sarà anche lo
sceneggiatore. Mangold, infine, ha rivelato proprio di recente
maggiori dettagli sul suo prossimo film, un biopic su Bob
Dylan, il leggendario musicista, con Timothée
Chalamet destinato a interpretare il ruolo principale.
Dopo che il progetto era stato annunciato ad
inizio 2020, per molto tempo non si sono avute ulteriori
notizie riguardo questo progetto attualmente ancora senza titolo.
Mangold, finalmente, è stato in grado di rivelare che le riprese
del film biografico inizieranno probabilmente nell’“agosto di
quest’anno”. ““È un momento così straordinario nella
cultura americana e la storia di Bob, un giovane Bob Dylan di 19
anni che arriva a New York con 2 dollari in tasca e diventa una
sensazione mondiale entro tre anni all’interno della famiglia della
musica folk a New York. E poi, naturalmente, allontanandosene,
quando la sua stella cresce”, ha dichiarato Mangold.
“È così incredibile, è una
storia vera così interessante e riguarda un momento così
interessante in America, la scena americana, personaggi diversi da
Woody Guthrie a Bob Dylan, a Pete Seeger, a Joan Baez. Tutti hanno
un ruolo da svolgere in questo film”. Mangold sembra dunque
anticipare che il film si concentrerà maggiormente sui primi anni
di attività di Bob Dylan, con Chalamet che dunque non dovrebbe
essere invecchiato per interpretarlo in anni più adulti. È stato
poi rivelato che l’attore di Chiamami col tuo nome e
Duneeseguirà personalmente tutti i brani
che saranno presenti nel film, senza dunque farsi
sostituire per le scene cantate.
È utile ricordare che l’ultimo film
basato su Bob Dylan arrivato in sala è stato
Io non sono qui, un biopic del 2007 non
convenzionale in cui sei attori hanno interpretato diversi momenti
e fatti della vita e della carriera del cantante: Christian
Bale, Cate Blanchett, Marcus Carl Franklin, Richard Gere, Heath
Ledger e Ben Whishaw. Nel 2019, invece,
Martin Scorsese ha diretto il documentario
No Direction Home, che ha raccontato
l’impatto che la musica di Dylan ha avuto sul mondo e sulla
cultura.
In attesa che le riprese del film
inizino e si possano avere maggiori informazioni su tale pellicola,
ricordiamo che James Mangold sta per arrivare al cinema, dal
28 giugno, con Indiana Jones e il
Quadrante del Destino, dove Harrison Ford
torna nel ruolo del leggendario eroe archeologo insieme a Phoebe
Waller-Bridge (Fleabag), Antonio
Banderas (Dolor y gloria), John
Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta),
Toby Jones (Jurassic World – Il regno
distrutto), Boyd Holbrook (Logan – The
Wolverine), Ethann Isidore (Mortale)
e Mads Mikkelsen
(Animali Fantastici – I segreti di Silente).
Super Mario Bros. – Il
film(qui la recensione) ha infranto
tutte le aspettative e ha battuto numerosi record al suo debutto al
botteghino durante il lungo weekend delle vacanze di Pasqua. Il
film ha infatti ottenuto la migliore apertura di tutti i
tempi per un film d’animazione con 375,6 milioni
di dollari di vendite di biglietti in tutto il mondo,
secondo i numeri finali. Al box office statunitense, in cinque
giorni, ha raggiunto quota 204,6 milioni di
dollari, inclusi 146,4 milioni di dollari per solo il fine
settimana di tre giorni, mentre il conteggio all’estero è
attualmente di 171 milioni da 70 mercati diversi, secondo i numeri
finali rilasciati lunedì.
Il film ha poi infranto numerosi
altri record, tra cui l’ottenimento della migliore apertura
di sempre per un film basato su un videogioco e la
migliore apertura del 2023 fino ad oggi su tutti i fronti,
superando Ant-Man and the Wasp:
Quantumania. Inoltre, in Nord America, il weekend di tre
giorni di Super Mario Bros. – Il film lo
rende il secondo miglior esordio di sempre per un titolo
animato, dietro Gli Incredibili 2 e avendo già
superato Alla ricerca di Dory. E a livello globale,
invece, ha superato il debutto da 358 milioni di dollari di
Frozen II. In Italia, dove è uscito il 5
aprile, Super Mario Bros. – Il
film ha guadagnato ben 6.972.434 milioni di euro in
soli 4 giorni. Un risultato straordinario, che ha dunque visto
quasi un milione di persone andare al cinema per vedere tale
film.
Un esordio dunque particolarmente
importante, che apre decisamente le porte a nuovi film dedicati al
celebre idraulico dei videogiochi. Ricordiamo nel mentre che
Super Mario Bros. – Il
Film è diretto da Aaron
Horvath e Michael Jelenic (produttori
di Teen Titans Go! – Il Film), da una sceneggiatura di
Matthew Fogel (The LEGO Movie 2: Una Nuova
Avventura, Minions 2 – Come Gru Diventa
Cattivissimo). Nella versione originale è doppiato da Chris Pratt
come Mario, Anya Taylor-Joy
è la Principessa Peach, Charlie Day è Luigi e
Jack Black è
Bowser; Keegan-Michael Key presta la voce a Toad,
Seth Rogen e
Fred Armisen rispettivamente a Donkey e Cranky
Kong. A Kevin Michael Richardson spetta il ruolo
di Kamek e a Sebastian Maniscalco quello di
Spike.
A poche ore dall’uscita del
trailer del film Indiana Jones e il Quadrante
del Destino, la presidente della Lucasfilm
Kathleen Kennedy ha ora rivelato che questo sarà
il film più lungo dell’iconico franchise di azione
e avventura. All’evento Star
Wars Celebration in corso a Londra, ha infatti
rivelato che la durata ufficiale sarà di circa 2 ore e 22
minuti. La Kennedy ha poi ammesso che il crescente
apprezzamento per le “narrazioni di lunga durata” nello spazio
dello streaming potrebbe aver contribuito a questa decisione
creativa. Tuttavia, ha anche notato che non tutti i film devono
essere lunghissimi e che di solito tutto dipende dal fatto che la
storia meriti effettivamente un ritmo più rilassato e quei minuti
extra.
Diretto da James Mangold, e in arrivo
al cinema il 28 giugno, questo nuovo, lungo, capitolo
vedrà dunque Indiana Jones uscire dalla pensione, dopo aver
rinunciato al cappello e alla frusta per una vita più tranquilla.
Spinto in una nuova ricerca dalla sua figlioccia
Helena (Phoebe
Waller-Bridge), il duo parte ora per un’altra
avventura mondiale per sconfiggere un gruppo di sostenitori nazisti
che cercano il potenziale distruttivo del Quadrante del Destino, un
dispositivo apparentemente in grado di riavvolgere e manipolare il
tempo.
Nel lungometraggio Lucasfilm
Indiana Jones e il
Quadrante del Destino, Harrison Ford
torna nel ruolo del leggendario eroe archeologo insieme a Phoebe
Waller-Bridge (Fleabag), Antonio
Banderas (Dolor y gloria), John
Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta),
Toby Jones (Jurassic World – Il regno
distrutto), Boyd Holbrook (Logan – The
Wolverine), Ethann Isidore (Mortale)
e Mads Mikkelsen
(Animali Fantastici – I segreti di Silente).
Steven Spielberg e George Lucas sono i produttori
esecutivi, mentre la colonna sonora è composta ancora una volta da
John Williams, che ha firmato le musiche di ogni
avventura di Indiana Jones a partire
dall’originale I predatori dell’arca
perduta nel 1981.
Jerry Bruckheimer, Will
Smith e Doug Belgrad sono tornati alla
produzione; con Martin Lawrence, James Lassiter, Chad Oman,
Mike Stenson, Barry Waldman e Jon Mone
che si occuperanno della produzione esecutiva. Mentre la trama
viene ancora tenuta nascosta, sembra che Eric Dane potrebbe interpretare il villain del
nuovo film.
Dane è reduce dal successo di
Euphoria, in onda
sulla HBO con Zendaya.
Per la sua interpretazione nello show, è stato nominato per un
premio televisivo della Hollywood Critics Association nel 2022 come
“Miglior attore non protagonista in una rete televisiva o in
una serie televisiva via cavo, drammatica”; e la serie è stata
anche recentemente nominata per il Critics Choice Award 2023 come “Miglior serie
drammatica“.
Eric Dane ha trovato il successo di pubblico grazie al
suo ruolo in Grey’s Anatomy, serie della ABC acclamata
dalla critica, vincitrice del Golden Globe e nominata agli Emmy. Di
recente ha terminato la produzione di Borderline
di Luckychap e del film sulle corse motociclistiche One
Fast Move con KJ Apa. Inoltre, Eric Dane
ha recitato anche in National Anthem, prodotto dai Bron Studios e
debutto dietro alla machina da presa di Tony Tost con
Sydney Sweeney (sua co-star anche in Euphoria), Halsey e
Paul Walter Hauser, presentato in anteprima da
SXSW.
Prima dell’epidemia di COVID-19, è
stato riferito che era stato dato il greenlight anche a un Bad
Boys 4 sulla scia del successo di Bad
Boys for Life. In realtà la Sony aveva già
annunciato un quarto capitolo a luglio 2019. Parlando con
Collider per promuovere la sua nuova serie di Starz
Hightown, Bruckheimer ha confermato
“Attualmente stiamo lavorando a una bozza per il quarto [Bad
Boys]”. Bruckheimer non ha fatto i nomi di chi stava lavorando alla
sceneggiatura durante la sua intervista, ma è stato precedentemente
riferito che lo sceneggiatore di Bad
Boys for Life, Chris Bremner,
era stato incaricato del compito.
Ma lungi dall’essere il noioso
sequel che molti si aspettavano, Bad
Boys for Life è stato elogiato dalla critica
per aver permesso al marchio di evolversi e maturare insieme alle
star Will Smith e Martin
Lawrence. Il film ha guadagnato $ 419 milioni al
botteghino con un budget di $ 90 milioni, ed è attualmente il film
con il più alto incasso del 2020 dopo che la pandemia di
coronavirus ha costretto i cinema a chiudere le porte a metà
marzo.
Netflix sta continuando a
ingrandire il franchise di Stranger Things, e adesso, alla
vigilia della fine della serie regolare, ha annunciato che
comincerà a lavorare a una serie animata ambientata nello stesso
mondo della serie.
Quasi tutti i dettagli su questo
nuovo progetto non sono stati rivelati, a parte il fatto che è
stato sviluppato da Eric Robles e Flying
Bark Productions. Robles ha precedentemente creato le
serie animate Random! Cartoni animati,
Fanboy & Chum Chum e Glitch
Tech.
“Abbiamo sempre sognato
un’animazione di ‘Stranger Things’ sulla scia dei cartoni animati
del sabato mattina con i quali siamo cresciuti, e vedere questo
sogno realizzato è stato assolutamente elettrizzante”, hanno
dichiarato i fratelli Duffer in una nota. “Non potremmo essere
più sbalorditi da ciò che Eric Robles e il suo team hanno
escogitato: le sceneggiature e gli artwork sono incredibili e non
vediamo l’ora di condividere di più con voi! L’avventura
continua…”
Stranger Things ha
dimostrato di essere un successo globale e una delle serie
originali più popolari di Netflix da quando ha
debuttato originariamente nel 2016. È stata rinnovata per una
quinta e ultima stagione nel febbraio 2022.
Netflix ha annunciato i
piani per una serie spinoff live-action e uno spettacolo teatrale
nel luglio 2022, e in concomitanza i Duffer hanno fondato la
Upside Down Pictures. Non sono disponibili
dettagli sullo spin-off live-action, anche se i Duffer hanno
precedentemente affermato che non si concentrerà su personaggi come
Undici o Steve Harrington. Nel marzo 2023 è stato
rivelato che lo spettacolo teatrale si sarebbe svolto ad Hawkins
nel 1959 e avrebbe debuttato nel West End di Londra.
I Duffer stanno
anche lavorando a una versione TV live-action del manga giapponese
e della serie anime Death Note. La serie ha già
avuto un adattamento in live-action in forma di film Netflix nel 2017.
Stanno anche lavorando a un adattamento in serie del libro di
Stephen King e Peter StraubIl Talismano insieme alla Amblin Entertainment e
alla Paramount Television di Steven Spielberg.
È disponibile un nuovo trailer per
l’epico film evento Disney, Peter Pan &
Wendy. La rivisitazione in live-action del romanzo di
J. M. Barrie e del classico d’animazione del 1953
debutterà il 28 aprile, in esclusiva su Disney+.
Peter Pan &
Wendy racconta la storia di Wendy Darling, una giovane
ragazza che ha paura di lasciarsi alle spalle la sua casa
d’infanzia, che incontra Peter Pan, un ragazzo che si rifiuta di
crescere. Insieme ai suoi fratelli e a una fatina, Trilli, viaggia
con Peter verso il magico mondo dell’Isola Che Non C’è. Lì incontra
un malvagio pirata, Capitan Uncino, e intraprende un’avventura
emozionante e pericolosa che cambierà la sua vita per sempre. Il
film è interpretato da
Jude Law (Animali fantastici – I segreti di
Silente), Alexander Molony (The Reluctant Landlord),
Ever Anderson (Resident Evil: The Final Chapter), Yara
Shahidi (grown-ish), Alyssa Wapanatâhk, Joshua Pickering
(A Discovery of Witches – Il manoscritto delle streghe),
Jacobi Jupe, Molly Parker (House of Cards – Gli intrighi del
potere), Alan Tudyk (Rogue One: A Star Wars
Story) e Jim Gaffigan (The Jim Gaffigan Show).
Peter Pan & Wendy è diretto da David Lowery, da una
sceneggiatura di David Lowery & Toby Halbrooks (Sir Gawain e il
Cavaliere Verde) basata sul romanzo di J. M. Barrie e sul film
d’animazione Le avventure di Peter Pan. Il film è prodotto
da Jim Whitaker (Il drago invisibile), mentre Adam Borba
(Nelle Pieghe del Tempo), Thomas M. Hammel (Thor: Ragnarok) e Toby Halbrooks sono i
produttori esecutivi.
Durante il panel dedicato alla
serie basata sull’Alta Repubblica alla Star
Wars Celebration, sono emerse alcune entusiasmanti
notizie sul casting per uno dei più attesi show Disney+ di Star Wars in
arrivo, tra cui
Star Wars:The Acolyte. Abbiamo
appreso che l’attrice Russian DollRebecca
Henderson interpreterà il personaggio proveniente da Star
Wars: L’Alta
RepubblicaVernestra “Vern”
Rwoh.
Nei libri, Vern era uno dei più giovani Jedi mai esistiti e servì
come Padawan di Stellan Gios. Il guerriero
Mirialan era completamente devoto all’Ordine Jedi, ma ha lottato
per adattarsi agli adulti, dando anche il buon esempio ai più
giovani detentori della forza. Henderson interpreterà una versione
molto più vissuta del personaggio e, come puoi vedere dall’immagine
qui sotto, sfoggerà un aspetto molto diverso.
Recognizing our mistakes and doing better is
the path of a Jedi.
Rebecca Henderson is Vernestra Rwoh in The Acolyte, an upcoming
Original Star Wars series from Lucasfilm coming to @DisneyPlus
in 2024.
#StarWarsCelebration
Tutto quello che sappiamo su Star Wars:The Acolyte
Star Wars:The Acolyte è l’annunciata
serie tv parte del franchise di Star Wars creata
da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla
fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei
principali film di Star
Wars.
Star Wars:The Acolyte è ambientato
alla fine dell’era dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti
oscuri e poteri emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex
Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una
serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di
quanto avessero mai previsto.
Nel cast della serie tv protagonisti sono
Amandla Stenberg come ex padawan, Lee
Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto,
Dafne Keen come una giovane Jedi,
Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson
nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.
Charlie Barnett come un giovane Jedi,
Dean-Charles Chapman,
Carrie-Anne Moss come una Jedi,
Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di
Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.
Durante il panel di Lucasfilm
Studio Showcase di venerdì, abbiamo finalmente dato una prima
occhiata ai prossimi programmi TV di Star Wars
e Disney+,The
Acolyte e Skeleton
Crew.
I trailer di entrambi sono stati
condivisi esclusivamente con i fan presenti, e con ogni probabilità
non verranno diffuso online prima di cinque sei mesi. Tuttavia,
online sono emerse foto di alcuni nuovissimi dietro le quinte di
entrambi gli spettacoli che sono stati proiettati (con grande gioia
dei membri del cast) durante il panel.
Nel caso di The
Acolyte, l’attenzione si è concentra
principalmente sullo showrunner Leslye Headland e sulla star
Amandla Stenberg. Quella serie porterà gli spettatori in una
galassia di oscuri segreti e poteri emergenti del lato oscuro negli
ultimi giorni dell’era dell’Alta Repubblica. Un’ex Padawan si
riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una serie di
crimini, ma scopre che le forze che devono affrontare sono più
sinistre di quanto avessero mai previsto.
Le foto di Skeleton Crew sono un po’ più
rivelatrici quando vediamo il misterioso personaggio di Jude Law accanto al giovane cast del progetto,
Ravi Cabot-Conyers, Kyriana Kratter, Robert Timothy Smith e
Ryan Kiera Armstrong. Ambientato nello stesso lasso di
tempo di The
Mandalorian, Skeleton
Crew segue il viaggio di quattro bambini che
fanno una misteriosa scoperta sul loro pianeta natale
apparentemente sicuro, per poi perdersi in una strana e pericolosa
galassia. Trovare la strada di casa e incontrare improbabili
alleati e nemici sarà un’avventura più grande di quanto abbiano mai
immaginato.
Lo spin-off di “Star
Wars” è stato annunciato per la prima volta alla Star Wars
Celebration del 2022, tenutasi ad Anaheim, in California. I
dettagli sono scarsi per la serie, a parte la seguente descrizione:
“Lo spettacolo si svolge durante il periodo di ricostruzione
post-‘Il ritorno dello Jedi’ che segue la caduta dell’Impero, la
stessa di “The
Mandalorian“, ma la sua trama rimane un segreto. È stato creato
e prodotto esecutivamente dal regista Jon Watts, che ha realizzato
Spider-Man: Homecoming per la Marvel, e dallo sceneggiatore Chris
Ford. È stato richiesto un avviso di casting per quattro bambini,
di età compresa tra gli 11 e i 12 anni. All’interno di Lucasfilm,
la serie viene descritta come una versione galattica dei classici
film d’avventura di Amblin degli anni ’80.”
Watts e Ford saranno i produttori
esecutivi di Star
Wars: Skeleton Crew insieme a Jon
Favreau e Dave Filoni, due delle menti di
Star Wars dietro The
Mandalorian, The Book of Boba Fett e
Ahsoka.
Un nuovo trailer di
Ahsoka è
stato proiettato per i presenti durante il secondo giorno di
Star
Wars Celebration a Londra e, sebbene non sia stato
ufficialmente rilasciato online, abbiamo alcuni screenshot dal
panel postati su twitter dai fan. Le foto ci danno nuovi sguardi su
Mary Elizabeth Winstead nei panni della pilota
di Ghost Hera Syndulla, Natasha Liu Bordizzo nei
panni della guerriera mandaloriana e straordinaria scrittrice di
graffiti Sabine Wren, Ray
Stevenson nei panni dell’ex Jedi diventato alleato di
Thrawn del lato oscuro Baylon, Ivanna
Sakhno nei panni del suo apprendista Shin Hati e
Huyang il droide (doppiato da David Tennant).
Non abbiamo molti dettagli sui
cattivi, ma si ritiene che Baylon sia un ex Jedi sopravvissuto alle
conseguenze dell’Ordine 66 e sarebbe al servizio del Grande
Ammiraglio. Abbiamo anche
un primo sguardo a Lars Mikkelsen nei panni
del Grandammiraglio Thrawn che è stato condiviso online, ma la
Disney ha agito rapidamente per rimuovere tutte le fughe di
notizie. State tranquilli, però, assomiglia proprio allo spietato
cattivo di Chiss che tutti conosciamo e amiamo
di Star
Wars Rebels !
Ahsoka
è la prossima serie Disney+ che ha come
protagonista Rosario Dawson nei panni di Ahsoka, un Jedi in esilio che un tempo era
l’apprendista di Anakin prima che lui si rivolgesse al lato oscuro
e diventasse
Darth Vader. La serie sarà presentata in anteprima ad
agosto, ha confermato la Disney durante l’evento.
Kathleen Kennedy e Jon
Favreau hanno elogiato lo showrunner di AhsokaDave Filoni, che è stato raggiunto sul palco da
Dawson e Natasha Liu Bordizzo, che interpreta
Sabin Wren, un guerriero mandaloriano, rivoluzionario e artista di
graffiti che è apparso per la prima volta in Star Wars
Rebels. A sorprendere anche i fan del Regno Unito è stata
Mary Elizabeth Winstead, che ha rivelato che
interpreterà Hera Syndulla di Rebels.
Con l’arrivo nei cinema di tutto il
mondo, nel 1993, di Jurassic Park, il
regista Steven Spielberg mostrò le reali
potenzialità della computer grafica, cambiando per sempre la
settima arte. Sullo schermo era ora possibile veder prendere vita,
dopo milioni di anni dalla loro estinzione, i celebri dinosauri in
tutta la loro maestosità. Si trattò infatti del primo ad alto
budget a fare uso di CGI, ovvero quelle immagini generate al
computer che contribuiscono sempre di più ad abbattere la
distinzione tra ciò che è reale e ciò che non lo è. Prima di
diventare un film rivoluzionario, però, la storia narrata nacque
come libro.
Nel 1990 lo scrittore
Michael Crichton pubblicò infatti il romanzo di
fantascienza Jurassic Park. Affascinato dal progetto,
Spielberg fece in modo di assicurarsene i diritti, così da poterne
fare subito un film. L’ostacolo maggiore era naturalmente
rappresentato dalla realizzazione dei dinosauri, estremamente
presenti. La volontà del regista era quella di dar vita a degli
animali realistici e non dei mostri. Per riuscire in ciò venne
assunto il paleontologo Jack Horner, che collaborò alla
realizzazione visiva dei dinosauri. Scontento però dagli effetti
speciali in animatronica, Spielberg trovò la soluzione nel momento
in cui la Industrial Light & Magic gli mostrò le prime animazioni
in CGI.
Fu l’inizio di un cambiamento
epocale, che portò alla diffusione di tecnologie oggi pressocché
onnipresenti nel cinema. Ancora oggi l’influenza di Jurassic
Park è fortissima sul cinema, anche solo grazie ai suoi
cinque sequel, che continuano a tramandare la maestosità degli
effetti speciali. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Jurassic Park: la trama del film
La vicenda del film ha inizio
sull’Isla Nublar, una piccola isola al largo della Costa Rica. Su
questa vengono invitati il paleontologo Alan Grant
e la paleobotanica Ellie Sattler, i quali sono
chiamati dal proprietario ed eccentrico miliardario John
Hammond a formulare una valutazione scientifica circa la
realizzazione di un suo progetto segreto. Giunti sul luogo, dove si
trova anche il matematico Ian Malcom, egli
svela loro di essere riuscito, grazie alla tecnica della
clonazione, a riportare in vita i dinosauri e a realizzare un vero
e proprio parco dei divertimenti tematico. Nel momento in cui Grant
e la Sattler si trovano davanti agli esemplari in carne ed ossa,
non possono che rimanerne estasiati.
Tra le specie clonate, tuttavia, non
si ritrovano solo quelle erbivore, bensì anche quelle carnivore e
più pericolose. Quando il collaboratore di Hammond, Dennis
Nerdy, nel tentativo di vendere le informazioni sulla
clonazione ad un rivale del miliardario disattiverà il sistema di
sicurezza, il caos avrà inizio. Liberi di uscire dalle loro gabbie,
feroci dinosauri come i velociraptor o il mastodontico
Tyrannosaurus rex, daranno prova di tutta la loro aggressività. Per
Alan, Ellie, e quanti insieme a loro avrà inizio una prova di
sopravvivenza, dove l’unica possibilità di sfuggire ai dinosauri è
quella di abbandonare l’isola.
Jurassic Park: il cast del film
Per interpretare il ruolo di Alan
Grant, personaggio iconico della serie, era originariamente stato
considerato Harrison Ford. L’attore è noto per
aver già lavorato con Spielberg per i film su Indiana
Jones. Al suo posto venne però scelto Sam Neill, il
quale dichiarò essere entrato a far parte del film a poche
settimane dalle riprese, senza sapere nulla della storia né del
libro. Laura Dern è
invece Ellie Sattler. Lei fu la prima ed unica scelta per
Spielberg, il quale rimase affascinato dall’interpretazione di lei
in Rosa scompiglio e i suoi amanti. Per il ruolo di Ian
Malcolm, invece, era stato considerato l’attore Jim
Carrey, ma il ruolo venne affidato a Jeff Goldblum,
con il quale divenne poi estremamente celebre.
Nel ruolo del miliardario John
Hammond vi è invece l’attore e regista Richard
Attenborough. Circa un decennio prima, questi aveva vinto
il premio Oscar come miglior regista per Ghandi, battendo
proprio Spielberg, candidato per E.T. l’extraterrestre.
Sono poi presenti gli attori Samuel L. Jackson nel
ruolo di Ray Arnold, il capo ingegnere del parco, e Wayne
Knight in quelli di Dennis Nerdy, l’informatico che
tradirà Hammond. Vi sono poi i nipoti del miliardario, Timothy e
Alexis Murphy. Nei panni del primo si ritrova Joseph
Mazzello, mentre Ariana Richards
interpreta la ragazza. Questa rivelò di essere stata scelta sulla
base di un provino dove le era stato chiesto di urlare quanto più
possibile, mostrando la sua capacità a simulare il terrore.
Jurassic Park: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Jurassic
Park è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Tim Vision. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda
visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il
titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale,
entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno sabato 8 aprile
alle ore 21:20 sul canale Italia
1.
I thriller di spionaggio sono da
sempre un genere di film particolarmente apprezzati dal grande
pubblico, fondamentalmente per il loro possedere, nei casi
migliori, delle storie particolarmente complesse e dai risvolti
imprevedibili. Due regole sono sempre valide in questo tipo di
film, ovvero “niente è come sembra” e “non fidarsi di
nessuno”. Questi stessi principi sono alla base anche di
La regola del sospetto, titolo del 2003
scritto da Roger Towne, Kurt Wimmer e
Mitch Glazer e diretto da Roger
Donaldson, celebre anche per altri titoli simili come
Senza via di scampo, La rapina perfetta e
The Novembre Man.
Costato circa 46 milioni di dollari,
La regola del sospetto si affermò come un buon successo al
box office, arrivando ad un incasso complessivo di oltre 100
milioni di dollari a livello globale. Ciò a riprova di come questo
genere di film attragga sempre molto pubblico al cinema,
specialmente se nella pellicola vi recitano celebri attori come in
questo caso. Differente è invece stata l’accoglienza della critica
e della CIA. Agenti di quest’ultima, infatti, hanno definito il
film molto poco realistico ma comunque godibile. Il film di
Donaldson è dunque un titolo che si prende le sue libertà, offrendo
però buon intrattenimento.
Per gli appassionati del genere è
dunque un titolo da riscoprire, sia per la sua trama non sempre
prevedibile sia anche solo per gustarsi le interpretazioni di due
celebri attori, tra cui un premio Oscar, i quali impreziosiscono
non poco l’intera pellicola. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La regola del sospetto: la
trama del film
Protagonista del film è
James Clayton, giovane genio dell’informatica che
viene notato dal reclutatore della CIA Walter
Burke, il quale lo convince ad entrare a far parte
dell’Agenzia. Durante i duri mesi di addestramento passati in un
luogo isolato, che gli appartenenti all’organizzazione chiamano “la
Fattoria”, James imparerà due fondamentali regole del mestiere,
ossia “niente è ciò che sembra” e “non fidarsi di
nessuno“, dimostrando di essere uno dei migliori aspiranti al
posto di agente segreto, almeno secondo le necessità di Walter
Burke. Dopo un test apparentemente fallito, James viene dunque
contattato da quest’ultimo, che gli affida la sua prima ed
importante missione.
James dovrà investigare sulla
collega Layla e sventare una possibile fuga di
notizie. Secondo Burke, infatti, la donna è una spia infiltratasi
all’interno dell’agenzia e intenzionata a copiare Ghiaccio Nove, un
potente programma informatico top secret. Data la sempre crescente
attrazione di James nei confronti di Layla, però, il giovane si
ritroverà ben presto invischiato fra sospetti, pericoli e dubbi che
lo porteranno a dubitare dello stesso Burke. Deciso ad andare fino
in fondo alla vicenda, James comprenderà quanto sia vero il
principio di non doversi fidare di nessuno.
La regola del sospetto: il
cast del film
Ad interpretare l’agente James
Clayton vi è l’attore Colin Farrell,
il quale ha raccontato di essersi preparato al ruolo incontrando
veri agenti della CIA. Parlando con loro ha potuto non solo
apprendere meglio il ruolo dell’agente, ma ha anche potuto imparare
anche alcuni segreti del mestiere. Farrell ha poi apportato al
personaggio anche alcune sue idee, come quella di fargli dire,
durante un tentativo di seduzione, la battuta “sono appena
uscito di galera”. Una frase che l’attore ha dichiarato di
aver realmente usato in una circostanza simile. Inoltre, le foto
che nel film ritraggono James e il padre sono vere foto di Farrell
con suo padre.
Accanto a lui, nel ruolo del mentore
e agente CIA Walter Burke vi è invece il premio Oscar Al Pacino, il
quale accettò il ruolo poiché interessato dagli aspetti più
controversi e meno ortodossi. Ad interpretare Layla, l’agente su
cui James è chiamato a investigare, vi è invece Bridget
Moynahan. L’attrice è nota principalmente per aver
recitato in film come Le ragazze del Coyote Ugly,Io, robot e nei film
John Wick e John Wick – Capitolo 2.
Al film partecipano anche gli attori Gabriel Macht
nel ruolo di Zack e Kenneth Mitchell in quelli di
Alan.
La regola del sospetto: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di La
regola del sospetto grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di sabato 8 aprile alle ore 21:00
sul canale Iris.
Il film Evil Dead
Rise diretto da Lee Cronin, che arriverà
al cinema dal 20 aprile 2023, è il quinto film
della serie iniziata da Sam Raimi nel 1981 con Evil Dead,
da noi noto come La casa. Sin da
quel primo capitolo, la serie si è distinta per le sue grandi
quantità di sangue utilizzato, in modo più o meno realistico.
Questo nuovo film, che abbandonerà la solita ambientazione nella
foresta per sposterà l’orrore in città, sembra non sarà da meno. In
una recente intervista con Cronin ha infatti rivelato l’esatto
volume di sangue usato sul set dell’atteso nuovo film horror.
Alyssa Sutherland (The Mist,
Vikings) e Lily
Sullivan (Picnic at Hanging Rock, Jungle) interpreteranno
i ruoli principali. L’originale a microbudget di Sam Raimi è
ancora considerato uno dei migliori film horror di tutti i tempi,
con i sequel diretti Evil Dead
2 e Army of
Darkness, nonché la recente serie tv
Ash vs Evil Dead. Il ben accolto remake del 2013
è stato un affare molto più redditizio, ma non siamo ancora sicuri
di cosa aspettarci da Rise dal punto di vista del
tono.
Al termine del secondo giorno di
Star
Wars Celebration London, l’annuncio di gran lunga più
importante è stato la conferma che l’attore di
Star Wars RebelsLars
Mikkelsen tornerà a interpretare il
Grandammiraglio Thrawn nell’imminente serie
Disney+ live- Ahsoka!
Lars Mikkelsen ha
prestato la voce al cattivo nella terza stagione dell’acclamata
serie animata, e ha svolto un lavoro così fantastico che era
davvero difficile immaginare che qualcun altro prendesse il posto
dello spietato Chiss. L’ultima volta che abbiamo visto Thrawn,
veniva trascinato attraverso l’iperspazio dal Purrgil insieme a
Ezra Bridger verso parti sconosciute. Il personaggio sarà
parte integrante di Ahsoka,
poiché gran parte della storia si concentrerà Ahsoka che tenta di rintracciarlo ed eliminarlo una
volta per tutte. Durante il panel, abbiamo anche appreso che i
registi della serie saranno: Dave Filoni, Steph Green,
Peter Ramsey, Jennifer Getzinger, Geeta Patel e Rick
Famuyiwa.
La prossima serie Disney+ ha come protagonista
Rosario Dawson nei panni di Ahsoka, un Jedi in
esilio che un tempo era l’apprendista di Anakin prima che lui si
rivolgesse al lato oscuro e diventasse Darth Vader. La serie sarà
presentata in anteprima ad agosto, ha confermato la Disney durante
l’evento.
Kathleen Kennedy e Jon
Favreau hanno elogiato lo showrunner di AhsokaDave Filoni, che è stato raggiunto sul palco da
Dawson e Natasha Liu Bordizzo, che interpreta
Sabin Wren, un guerriero mandaloriano, rivoluzionario e artista di
graffiti che è apparso per la prima volta in Star Wars
Rebels. A sorprendere anche i fan del Regno Unito è stata
Mary Elizabeth Winstead, che ha rivelato che
interpreterà Hera Syndulla di Rebels.
Peacemaker è
stato rinnovato per una seconda stagione poco dopo la messa in onda
del finale, ma con tutti i cambiamenti e gli sconvolgimenti
derivanti dalla formazione dei DC Studios e da James Gunn che ha assunto l’incarico di
co-CEO, i fan si erano chiesti se il regista avrebbe mai trovato il
tempo per lavorare alla serie tv
Ebbene oggi James Gunn ha condiviso un aggiornamento, ed è
uno di quei aggiornamenti che ci dà sia buone che cattive notizie:
la seconda stagione di Peacemakerè
ancora in sviluppo, ma aspetteremo un po’ di tempo prima che la
serie tornerà sui piccoli schermi! Il regista di Guardiani della Galassia Vol. 3
ha confermato che Superman:
Legacy lo terrà impegnato per i prossimi due
anni, il che significa che John Cena non riprenderà il ruolo di vigilante
ultraviolento almeno fino al 2025.
What about the second season of Peacemaker? Is it still even happening?
😥☮🤘🦅🧜♂️
È del tutto comprensibile che
Jemes Gunn debba mettere alcuni progetti nel
dimenticatoio con tutto quello che stava succedendo al momento, ma
siamo sicuri che molti rimarranno un po’ delusi da questo
aggiornamento.
Questo non vuol dire che non
rivedremo mai più Peacemaker.
Sia John Economos (Steve Agee) che Emilia Harcourt (Jennifer
Holland) si sono recentemente visti nellascena post-crediti di Shazam! Furia degli
dei e abbiamo anche lo spin-off
show di HBO Max Amanda
Waller (Viola Davis) in arrivo, quindi non c’è troppo
da disperarsi!