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Secret Level: la serie antologica animata di Prime Video adatterà alcuni celebri videogiochi

Prime Video ha presentato ufficialmente la sua nuova serie antologica per adulti, Secret Level, con racconti originali ambientati nei mondi dei videogiochi più popolari. L’annuncio della serie, che proviene dal team creativo dietro l’acclamata serie Love, Death & Robots di Netflix, è stato fatto durante il livestream globale della Gamescom Opening Night Live.

La serie di 15 episodi, che debutterà il 10 dicembre, presenterà giochi come Pac-Man, Dungeons & Dragons, Crossfire, Exodus, Spelunky, Warhammer 40.000 e vari titoli PlayStation. L’elenco completo e il teaser trailer sono disponibili qui sotto:

  • Armored Core
  • Concord
  • Crossfire
  • Dungeons & Dragons
  • Exodus
  • Honor of Kings
  • Mega Man
  • New World: Aeternum
  • PAC-MAN
  • PlayStation (Highlighting various PlayStation Studios beloved entities)
  • Sifu
  • Spelunky
  • The Outer Worlds
  • Unreal Tournament
  • Warhammer 40,000

La sinossi di Secret Level

Secret Level intreccia un arazzo di giochi iconici attraverso diversi medium, per raccontare una serie di storie uniche e accattivanti”, ha dichiarato Vernon Sanders, responsabile della televisione di Amazon MGM Studios. “Creato e condotto da Tim Miller, Blur Studio e dal regista supervisore Dave Wilson, ogni episodio condurrà i nostri clienti globali di Prime Video in un viaggio nuovo di zecca con un’animazione mozzafiato e una narrazione fantasiosa”.

Secret Level, prodotto da Amazon MGM Studios e Blur Studio, è creato e prodotto esecutivamente da Tim Miller. Dave Wilson è produttore esecutivo e regista supervisore.

 
 

Avengers 5: Shang-Chi avrebbe avuto un ruolo da protagonista nel film

Shang-Chi Avengers 5

Se dobbiamo credere a un nuovo rapporto emerso online, Shang-Chi era destinato a un ruolo importante in Avengers 5. Prima del panel dei Marvel Studios tenutosi sabato sera al Comic-Con di San Diego, lo stato del quinto film dei Vendicatori era in sospeso. Precedentemente intitolato Avengers: The Kang Dynasty, il film avrebbe dovuto avere come cattivo principale il Kang il Conquistatore di Jonathan Majors e sarebbe stato incentrato sul multiverso.

Tuttavia, dopo che Majors è stato giudicato colpevole di aggressione sconsiderata di terzo grado e di molestie nei confronti della sua ex fidanzata, i Marvel Studios hanno abbandonato l’attore e hanno reintitolato il film Avengers: Doomsday, con Robert Downey Jr. nel ruolo di Victor Von Doom. Ma prima di tutto questo, lo Shang-Chi di Simu Liu sembra sarebbe stato uno dei grandi protagonisti di Avengers 5.

Naturalmente, questo accadeva quando Avengers 5 si appoggiava al Kang il Conquistatore. Ora che il film è stato rielaborato in Avengers: Doomsday, non è possibile sapere se Shang-Chi sarà ancora uno dei personaggi centrali del film. Possiamo aspettarci che comparirà nel film, ma al momento è difficile dire se potrà essere ancora considerato un protagonista. Come riportato, a ricoprire un ruolo centrale dovrebbero essere i Fantastici Quattro, pronti a scontrarsi con la loro celebre nemesi.

Robert Downey Jr.
Robert Downey Jr. sarà Dottor Destino in Avengers: Doomsday. Gentile Concessione Disney – (Photo by Jesse Grant/Getty Images for Disney)

Tutto quello che sappiamo su Avengers: Doomsday

Avengers: Doomsday arriverà nelle sale il 1° maggio 2026, seguito da Avengers: Secret Wars il 7 maggio 2027. Entrambi i film saranno diretti dai fratelli Russo, che fanno il loro ritorno nel MCU dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.

“Essere in grado di creare storie ed esplorare personaggi all’interno dell’Universo Marvel ha realizzato il sogno di una vita, e abbiamo scoperto una potente connessione con il pubblico in ogni film che abbiamo realizzato. Siamo entusiasti di collaborare ancora una volta con Kevin, Lou e tutto il team Marvel per portare questa epica avventura narrativa in luoghi nuovi e sorprendenti sia per i fan che per noi stessi”, hanno dichiarato Joe e Anthony Russo dopo il panel del SDCC.

 
 

The Batman – Parte 2: Zoë Kravitz sul ritorno di Selina Kyle/Catwoman: “C’è molto altro da esplorare”

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The Batman di Matt Reeves ha introdotto nuove versioni di alcuni personaggi classici della DC Comics, tra cui Selina Kyle/Catwoman, la felina nemica del Crociato incappucciato con il quale nasce però poi un rapporto sentimentale. Interpretata da Zoë Kravitz, Selina si infiltra nell’Iceberg Lounge del Pinguino nel tentativo di rintracciare la sua coinquilina Annika. In seguito, è stato rivelato che la ragazza era in realtà la figlia di Carmine Falcone. Kravitz, come noto, tornerà per The Batman – Parte 2, ma non sa esattamente quando indosserà di nuovo la tuta da gatto.

Matt [Reeves] entra nel suo tunnel quando scrive”, racconta l’attrice/regista a Collider. “Anche in questo caso, è un regista super intenso e attento ai dettagli; quindi, mi tengo occupata con cose come Blink Twice finché non mi chiamano”. Kravitz ha poi spiegato come vorrebbe vedere il personaggio evolversi quando riprenderà il ruolo. “L’intero concetto di Selina in quel film era una storia di origini. Quindi ovviamente c’è molto altro da esplorare”.

“Si trattava di una donna che entrava nel suo potere e voleva esplorare come ci si sente quando si può essere giocosi e seduti in quel potere. Speriamo che un giorno sia molto divertente”. C’era chiaramente un forte legame tra Selina e il Cavaliere Oscuro, e alla fine del film si sono lasciati in buoni rapporti. Ma Catwoman è sempre stata un’opportunista e nel sequel potrebbero facilmente trovarsi su fronti opposti.

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Tutto quello che sappiamo su The Batman – Parte 2

Come già sottolineato, The Batman – Parte 2 ha dovuto fare i conti con una serie di indiscrezioni sulla produzione. Di recente, Jame Gunn è dovuto intervenire per smentire le voci secondo cui Boyd Holbrook sarebbe stato scritturato per interpretare Harvey Dent/Due Facce. L’inizio delle riprese del sequel era previsto per il novembre 2023, con un’uscita prevista per l’ottobre 2025. Tuttavia, in seguito agli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA del 2023, The Batman – Parte 2 è stato rinviato all’ottobre 2026. Le riprese del sequel inizieranno alla fine di quest’anno.

Reeves spera che il suo prossimo film su Batman abbia lo stesso successo del primo. The Batman del 2022 ha avuto un’ottima performance al botteghino, incassando oltre 772 milioni di dollari in tutto il mondo e ottenendo un ampio consenso da parte della critica. Queste recensioni entusiastiche sono state portate avanti nella stagione dei premi, visto che il film ha ottenuto quattro nomination agli Oscar. Nel frattempo, Reeves è intenzionato a espandere la serie DC Elseworlds, dato che la serie spin-off di Batman, Il Pinguino, con Colin Farrell nei panni del boss della mafia, è prossima all’uscita. Con Farrell che ha annunciato una serie molto violenta, The Penguin debutterà su Max a settembre.

L’uscita di The Batman – Parte 2 è prevista per il 2 ottobre 2026. Nel cast Robert PattinsonZoë KravitzJeffrey WrightAndy SerkisColin Farrell.

 
 

Joker: Folie à Deux, Todd Phillips parla del film e di un possibile terzo capitolo

Joker: Folie à Deux

Variety ha incontrato il regista di Joker: Folie à Deux, Todd Phillips, per saperne di più sul sequel di Joker, il film di successo del 2019 realizzato da lui e Joaquin Phoenix. A quanto pare, Phillips e Phoenix hanno iniziato a riflettere sulle idee per il seguito molto presto, con una di queste che prevedeva di portare il Clown Principe del Crimine a Broadway. “Quando abbiamo iniziato a pensarci davvero, ci siamo resi conto che ci vogliono quattro anni per mettere insieme una cosa del genere. E Joaquin sarebbe davvero disposto a dedicare sei mesi della sua vita per fare una cosa del genere ogni sera sul palco?”, spiega il regista.

Poi abbiamo pensato di farlo al Carlyle come una sorta di cosa più piccola. Ma il Covid ha colpito”. Invece, Joker: Folie à Deux si apre ora con un “cartone animato ispirato ai Looney Tunes”, animato da Sylvain Chomet di The Triplets of Belleville, prima di diventare un “musical completo” ambientato due anni dopo gli eventi di Joker. Dopo aver incontrato la Lee Quinzel di Lady Gaga nel manicomio di Arkham, Arthur Fleck smette di prendere le sue medicine e il duo si lancia in canzoni come “Get Happy”, “For Once in My Life” e “That’s Life” per trasmettere le loro mutevoli emozioni.

La maggior parte della musica del film è in realtà solo un dialogo”, rivela Phillips. “È solo Arthur che non ha le parole per dire quello che vuole dire, quindi le canta”. Quando gli si fa notare che il sequel di Joker è costato oltre 200 milioni di dollari (il primo capitolo è stato realizzato per 60 milioni), risponde: “Leggo queste storie e sembra che siano dalla parte delle multinazionali. Dicono: “Perché costa così tanto?”. Sembrano dirigenti di uno studio cinematografico”. “La gente non dovrebbe essere contenta del fatto che abbiamo ottenuto questi soldi da loro e che li abbiamo usati per assumere un gruppo di persone della troupe che poi possono sfamare le loro famiglie?”.

Joker: Folie à Deux Lady Gaga

Come per il primo film, è chiaro da tempo che questo sequel darà una nuova veste ai fumetti e, senza sorpresa, questo si estende anche ad Harley Quinn. “La voce alta, l’accento, il masticare le gomme e tutte quelle cose impertinenti che ci sono nei fumetti, le abbiamo eliminate”, conferma il regista, elencando la maggior parte di ciò che rende Harley… Harley. “Volevamo che si inserisse nel mondo di Gotham che abbiamo creato nel primo film”.

Infine, per quanto riguarda la possibilità che questo franchise (perché, a dispetto di quanto si diceva cinque anni fa sul fatto che Joker fosse una storia a sé stante, è esattamente quello che è diventato) possa continuare ad espandersi, sembra che Phillips abbia chiuso la porta ad un Joker 3. Almeno per ora. “È stato divertente giocare in questa sorta di sandbox per due film, ma credo che abbiamo detto quello che volevamo dire in questo mondo”, ha dichiarato. Non resta dunque che attendere di vedere il film per scoprire che tipo di finale avrà.

Joker: Folie à Deux

Joker: Folie à Deux, quello che sappiamo sul film

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà anche il ritorno della Sophie di Zazie Beetz  insieme ai nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”.

Rumors recenti hanno anche suggerito che la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora.

 
 

Wolf Hunter: la spiegazione del finale del film

Wolf Hunter spiegazione finale

Quello del revenge movie è da sempre un filone di film particolarmente popolari, dove il protagonista di turno intraprende una spedizione punitiva nei confronti di quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Dapprima genere prettamente pensato per un pubblico maschile, negli ultimi anni, fortunatamente, sono stati realizzati sempre più film dove ad andare in cerca di vendetta è un personaggio femminile. Da Il buio nell’anima a Colombiana, da Peppermint – L’angelo della vendetta fino al recente Becky. Un altro film di questo filone è anche Wolf Hunter.

Scritto e diretto nel 2020 da Shawn Linden (noto anche per i film Nobody e The Good Lie), il film presenta infatti una moglie e madre chiamata a doversi scoprire cacciatrice per non diventare preda. Wolf Hunter, che inizia come un dramma, si trasforma così progressivamente in un thriller comprensivo di scioccanti elementi horror. Passato in sordina per via della pandemia e del suo cast di attori poco conosciuti, è questo un film che ha tuttavia saputo entusiasmare quanti vi si sono imbattuti.

Grazie al suo passaggio televisivo, è ora possibile scoprire questo titolo, senza dubbi consigliato agli appassionati di questa tipologia di racconti. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Wolf Hunter. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Wolf Hunter trama

La trama e il cast di Wolf Hunter

In una casa isolata, immersa nella natura selvaggia, vive la famiglia Mersault, composta da Joseph, da sua moglie Anne e dalla la loro figlia adolescente Renée. Con molta fatica, la famiglia si sostiene con l’attività di cacciatori di pellicce. Ma da qualche tempo, gli affari, già non molto floridi, vanno ancora peggio. Joseph è convinto che a “sabotare” le sue trappole, portando via gli animali catturati, sia un lupo solitario che si aggira nella regione. L’unico modo per tornare a guadagnarsi da vivere dignitosamente è braccare l’animale ed eliminarlo.

L’uomo lascia dunque la moglie e la figlia nella loro casa e si mette sulle tracce del lupo. Rimaste sole, le due donne devono lottare per sopravvivere. Un giorno sentono degli strani rumori fuori dalla casa. La loro speranza è che sia Joseph, trovano invece in mezzo agli alberi uno sconosciuto sanguinante. Dopo averlo trascinato in casa, le donne scoprono che l’uomo misterioso si chiama Lou, che è stato ferito gravemente e dato per morto. La permanenza dell’uomo in casa farà però crescere ulteriormente l’ansia di Anne.

Ad interpretare Anne Mersault, vera protagonista del film, vi è l’attrice Camille Sullivan, nota per la serie L’uomo nell’alto castello. Nel ruolo di suo marito Joseph vi è l’attore Devon Sawa, mentre Summer H. Howell interpreta la figlia Renee. Originariamente, la coppia doveva avere un figlio ma il genere del personaggio è stato cambiato dopo che Linden ha incontrato Howell. Nel ruolo di Lou recita invece Nick Stahl (che aveva già recitato in un horror con Sawa in 388 Arletta Avenue), mentre i poliziotti Barthes e Lucy sono interpretati da Gabriel Daniels e Lauren Cochrane.

Wolf Hunter cast

La spiegazione del finale del film

Nei giorni seguenti l’arrivo di Lou e la scomparsa di suo marito, Anne scopre nel bosco il cadavere di quest’ultimo, morto di morte violenta. La donna corre allora immediatamente a casa, dove viene tuttavia strozzata, immobilizzata e stuprata da Lou, il quale si rivela essere un pericoloso criminale. Nel frattempo, Lucy, partner lavorativa di Barthes – poliziotto scomparso a sua volta nei boschi – si mette alla ricerca del collega e lo trova grazie a un dispositivo GPS. Lo scopre in fin di vita e chiama immediatamente i soccorsi.

Risvegliatasi dopo aver perso i sensi, Anne viene costretta da Lou a dirgli dove si trovano le chiavi del suo furgone. L’uomo le rivela inoltre di aver ucciso suo marito, il quale si era imbattuto in lui proprio durante la sua battuta di caccia. Anne riesce a liberarsi e a far scattare una trappola per lupi in pieno volto dell’uomo, immobilizzandolo. La donna cerca dunque sua figlia, scoprendo con orrore che la ragazza è stata già assassinata da Lou. Nel frattempo, arrivano i soccorsi per Barthes, che è tuttavia già morto.

Mentre la polizia individua alcuni cadaveri di donne abbandonati nel bosco e inizia dunque a svolgere delle indagini, Anne immobilizza Lou e lo sottopone alla pratica dello scuoiamento, spellandolo completamente dalla vita in su, volto compreso, mentre l’uomo è ancora in vita. La polizia si imbatte infine in Anne completamente ricoperta di sangue, non prima che abbia completato la sua vendetta: Lucy riconosce in lei la donna che le aveva chiesto aiuto pochi giorni prima ma alla quale non aveva dato ascolto. Alla fine, dunque, Anne è divenuta la cacciatrice del “lupo” che ha attaccato la sua famiglia.

Il trailer di Wolf Hunter e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Wolf Hunter grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 20 agosto alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

 
 

Van Helsing: la spiegazione del finale del film con Hugh Jackman

Van Helsing spiegazione finale

Il celebre e temuto conte Dracula è un personaggio da sempre ricorrente al cinema, protagonista di film come Dracula di Bram Stoker, Dracula Untold, Blade: Trinity e in forma animata anche della trilogia di Hotel Transilvania. Sin da quando il personaggio è stato ideato dallo scrittore Bram Stoker nel 1897, egli si è spesso dovuto confrontare con il suo acerrimo nemico, il cacciatore di vampiri Abraham Val Helsing. Proprio tale personaggio è infine stato protagonista di un film tutto suo, intitolato appunto Van Helsing e uscito in sala nel 2004 per la regia di Stephen Sommers.

Conosciuto in particolare per aver diretto La mummia e La mummia – Il ritorno, Sommers, anche sceneggiatore del film, si è naturalmente ispirato al romanzo di Stoker, ma per il suo film si è basato anche su altre opere affini. In particolare, Van Helsing è un tributo ai classici film dell’orrore realizzati tra gli anni Trenta e gli anni Quaranta dalla Universal e che vedono come protagonisti creature quali Frankenstein, il Lupo Mannaro, il dottor Jekyll e la sua controparte malvagia Mister Hyde. Al di là del mistero e La casa degli orrori sono solo due dei titoli indicati da Sommers come principali fonti di ispirazione.

Il film si è poi affermato come un buon successo anche per via dei tanti riferimenti culturali che presenta. Per gli amanti di questa tipologia di film, dove l’orrore si unisce all’azione e alle forti emozioni, Val Helsing è un titolo imperdibile. In questo articolo, approfondiamo alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Van Helsing cast

La trama e il cast di Van Helsing

La storia narrata dal film si apre nel 1887, in Transilvania, dove il dottor Victor Frankenstein sta ultimando la sua ultima creatura grazie alla complicità e al supporto del Conte Dracula. Il vampiro, tuttavia, intende dar vita ad una stirpe di suoi simili, con cui poter governare il mondo. Per tentare di contrastarlo, il Vaticano assume il cacciatore sovrannaturale Van Helsing. Insieme al giovane frate Carl, Van Helsing giunge dunque in Transilvania, dove conosce la principessa Anna Valerious. Mentre conduce le sue indagini, il cacciatore si addentra sempre di più nei misteri del luogo, dove scoprirà che i piani di Dracula sono molto più terribili di quel che si credeva.

Ad interpretare il ruolo del celebre cacciatore di vampiri Van Helsing si ritrova l’attore Hugh Jackman, in quel momento divenuto particolarmente popolare per il ruolo di Wolverine in X-Men. Proprio a causa delle riprese del sequel di questo, l’attore doveva necessariamente portare i capelli corti. Per assumere il ruolo di Van Helsing, dunque, si trovò a dover indossare delle extension per ottenere i capelli lunghi. Accanto a lui, nel ruolo di Anna Valerious, vi è l’attrice Kate Beckinsale, già celebre per la saga di Underworld, anch’essa con protagonisti vampiri e licantropi.

Nel ruolo del Conte Dracula si ritrova l’attore Richard Roxburgh, il quale ha ottenuto di poter anche lui interpretare senza controfigure tutti gli stunt previsti per il personaggio. L’italiana Silvia Colloca recita nei panni di Verona, una delle mogli di Dracula. Nella realtà, l’attrice è davvero sposata con Roxburgh. Sono poi presenti Samuel West per il ruolo di Victor Frankenstein, mentre Shuler Henry dà vita al mostro di Frankenstein. Completano poi il cast anche David Wenham nei panni di Carl, fratello di Anna, Will Kemp in quelli dell’Uomo Lupo e Robbie Coltrane, noto come Hagrid nella saga di Harry Potter, in quelli di Mr. Hyde.

Van Helsing Dracula

La spiegazione del finale del film

Nella battaglia culminante del film, Dracula implora Van Helsing di unirsi a lui, affermando che il Vaticano lo sta sfruttando per i propri scopi. Si scopre inoltre come i due si conoscono: nel 1462, quando Dracula era mortale, Van Helsing lo uccise. Non è però chiaro il perché. Dato che la mossa immediata di Dracula dopo la morte è stata quella di contrattare con il Diavolo, è probabile che stesse tramando qualcosa di male. È assolutamente possibile che fosse già alle prese con la magia nera quando Van Helsing lo conosceva.

Ogni volta che Dracula fa riferimento alla sua morte originale, la descrive come un omicidio. Questo è tecnicamente corretto: Van Helsing ha ucciso Dracula nel 1462 quando era mortale. Ma la ripetuta insistenza sull’aspetto criminale della morte originale di Dracula solleva alcune domande. Sebbene il film non fornisca risposte esplicite, si insinua che il peccato dell’omicidio possa essere stato l’evento traumatico che ha portato alla perdita di memoria di Van Helsing. Dracula sembra voler ricordare a Van Helsing che un tempo erano amici e che lui lo ha tradito togliendogli la vita.

Questo sembra proprio il genere di cose che porterebbe un individuo super-religioso a seppellire il senso di colpa e la vergogna nelle parti più polverose della sua memoria. Ma nonostante la fitta nebbia di amnesia, Van Helsing ha incubi vividi di antiche battaglie che non può aver combattuto. Si fa infatti riferimento allo scontro con i Romani a Masada, avvenuto però oltre 1800 anni prima degli eventi del film. Come fa Van Helsing ad essere così vecchio? È interessante notare che Dracula si rivolge a lui chiamandolo “Gabriele” e “La mano sinistra di Dio”.

Van Helsing Hugh Jackman Kate Beckinsale

Anche se non viene mai detto chiaramente che Van Helsing sia letteralmente il Gabriele biblico, il fatto che sia un arcangelo smemorato spiegherebbe come abbia vissuto così a lungo. Spiegherebbe anche perché riesce a “percepire il male”. Potrebbe anche essere che Van Helsing sia solo un’incarnazione terrena del biblico Gabriele, e che i ricordi dell’angelo siano impressi su di lui. In ogni caso, Van Helsing non è un umano qualunque. Alla fine, egli tramutatosi in lupo mannaro riesce ad uccidere nuovamente Dracula e di conseguenza anche la sua prole.

Tuttavia, l’amata Anna, nel tentativo di iniettare l’antidoto a Van Helsing rimane uccisa. Poiché aveva detto di non aver mai visto il mare, Van Helsing e Carl cremano il suo corpo su di una scogliera. Nell’ascendere delle ceneri di Anna al cielo, il cacciatore di vampiri percepisce l’accesso al paradiso e rivede, oltre ad Anna, anche gli altri Valerious, tra cui anche Velka. Così, mentre il cacciatore e Carl fanno ritorno a Roma, il mostro di Frankenstein invece, ormai libero nonostante il parere contrario dell’ordine del cardinale, si allontana su una zattera alla ricerca di un posto dove stare e, forse, qualcuno che lo ami.

Il trailer di Van Helsing e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Van Helsing è infatti disponibile nei cataloghi di Netflix, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mertedì 20 agosto alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

 
 

My Spy: dal cast al sequel, tutte le curiosità sul film

My Spy film trama

La sempre più lunga e apprezzabile carriera cinematografica dell’ex wrestler Dave Bautista presenta anche alcuni titoli da protagonista assoluto. Oltre a Final Score, Bushwick e Army of the Dead, si annovera tra questi anche la recente commedia d’azione dal titolo My Spy, diretta nel 2020 da Peter Segal (celebre anche per aver diretto anche film come La famiglia del professore matto, Il grande Match e Ricomincio da me). In questo film Bautista dà nuovamente prova delle sue capacità recitative e in particolare delle sue grandi doti comiche.

Pur passando in sordina per via della pandemia, che lo ha portato ad essere distribuito direttamente in streaming, il film si è piano piano conquistato un proprio pubblico, tanto da meritarsi un sequel. Ad aver entusiasmato gli spettatori, infatti, ci sono stati diversi fattori: la chimica presente tra i protagonisti, le grandi sequenze d’azione, i colpi di scena e, naturalmente, le tante gag presenti e che caratterizzano il film nel suo complesso.

Per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo da non perdere, specialmente alla luce del suo appena uscito seguito. Grazie al suo passaggio televisivo, ciò è ora possibile. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a My Spy. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

My Spy Dave Bautista

La trama di My Spy

Il film è la storia di un agente della CIA di nome JJ, noto per il suo carattere burbero e spietato. Dopo aver fallito in una delicata operazione, la spia viene declassata e gli vengono affidati incarichi più semplici. La nuova missione, che gli viene affidata, è quella di sorvegliare in segreto la famiglia di Sophie, una bambina di circa 9 anni molto sveglia. La piccola, infatti, non impiega molto a capire che JJ è un agente sotto-copertura e che quindi lei e i suoi familiari sono sorvegliati speciali. Sophie è disposta a mantenere il segreto solo a una condizione: JJ deve obbedire a ogni suo ordine (o capriccio).

Il cast del film

Ad interpretare JJ, un agente della CIA incaricato di sorvegliare la madre di Sophie nella speranza di individuare il cognato criminale, vi è Dave Bautista, ex wrestler e oggi attore noto per i film Guardiani della Galassia, Dune e Blade Runner 2049. Nel ruolo di Sophie, la bambina di nove anni che ricatta J.J. affinché la addestri a diventare una spia, vi è invece Chloe Coleman, attrice vista anche in Gunpowder Milkshake, Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri e 65 – Fuga dalla terra.

Ad interpretare Kate, la madre di Sophie, vi è Parisa Fitz-Henley, mentre nel ruolo di Bobbi, l’esperto di tecnologia di J.J. vi è invece Kristen Schaal. Completano il cast Greg Bryk nel ruolo di Victor Marquez, il cognato di Kate, Devere Rogers nel ruolo di Carlos, il vicino di casa gay di Sophie, Noah Danby in quello del suo partner Todd e l’attore Ken Jeong nel ruolo di David Kim, il boss di JJ. Quest’ultimo è meglio nuoto per il ruolo di Leslie Chow nella trilogia di Una notte da leoni.

My Spy sequel

Il finale del film e il suo sequel: My Spy – La città eterna

Nel finale del film, JJ e Kate bloccano l’aereo del trafficante d’armi Victor e JJ inizia una scazzottata con lui. Nel tentativo di fuggire, Sophie mette accidentalmente in moto l’aereo, lasciandolo sospeso sul bordo di una scogliera su una rete metallica. Victor costringe Sophie, che ha nascosto i veri piani, a consegnarli. Prima che possa sparargli, Kate lo colpisce con una mazza sulla recinzione e JJ spinge l’aereo giù dalla scogliera, mandando Victor incontro alla morte. Dopo essere stato reintegrato da Kim per il suo successo, JJ si fa assegnare in modo permanente a Chicago, dove va a vivere con Kate e Sophie.

Nell’agosto 2020 è poi stato annunciato che Amazon e STX erano in trattative per un sequel, con l’intenzione di far tornare il cast di attori protagonisti. Nel gennaio 2023 Bautista ha poi confermato che un sequel dal titolo My Spy – La città eterna era in fase di sviluppo, con riprese che si sono poi svolte in Sud Africa e in Italia, più precisamente a Roma. Distribuito su Prime Video dal 18 luglio del 2024, in questo sequel JJ viene infatti convinto ad accompagnare Sophie nella sua gita scolastica in Italia, dove vengono però coinvolti in un complotto terroristico.

Il trailer di My Spy e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di My Spy grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 20 agosto alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

 
 

Cattivissimo me 4: intervista ai doppiatori Max Giusti, Stefano Accorsi e Carolina Benvenga

Cattivissimo me 4 Gru
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Con il ritorno di un nuovo episodio della saga di Cattivissimo me, dopo sette anni, Gru, il supercattivo più amato di sempre, trasformatosi in un agente della Lega Anti Cattivi, ritorna per un’eccitante nuova avventura nel caos dei Minions per Illumination in Cattivissimo me 4. In questa nuova avventura, si trova a dover proteggere la propria famiglia – a cui si è aggiunto un nuovo membro – dalla spietata voglia di vendetta del suo vecchio rivale Maxime Le Mal.

In vista dell’uscita in sala di Cattivissimo me 4 – a partire dal 21 agosto distribuito da Universal Pictures Italia – abbiamo incontrato le voci italiane dei protagonisti: Max Giusti (Gru), Carolina Benvenga (Lucy) e Stefano Accorsi (Maxime Le Mal), che hanno raccontato cosa aspettarsi da questo nuovo capitolo, riflettendo anche sul successo del franchise e sul loro cambiamento nel corso degli anni, film dopo film.

L’irresistibile voce di Gru

Io mi ritengo molto fortunato. – racconta Max Giusti – Non avrei mai pensato di entrare a far parte di un progetto come questo, da cui nessuno si aspettava il successo che ha poi ottenuto. Quando l’ho visto per la prima volta, eravamo tutti abituati ai film della Disney con la fiaba, l’amore, il cattivo, la principessa… qui invece si parlava di crisi economica, di inquinamento, di ecologia, di educazione civica e poi era scorretto, dissacrante… Non eravamo per nulla abituati all’epoca! Secondo me, nella storia dell’animazione, c’è un pre e un dopo Cattivissimo me”.

Giusti passa poi a parlare del suo lavoro sulla voce di Gru, modificatasi sensibilmente film dopo film. “Ho lavorato molto sulla voce di Gru. Steve Carell gli dà una connotazione da immigrato dell’est. Io invece cercavo una voce che potesse intenerire quando serve ma che fosse anche possente quando si arrabbia! Sono partito da un modello come Forrest Gump, per arrivare poi ad alleggerire film dopo film avvicinandomi alla mia voce naturale”. “Ho potuto lavorare nel doppiaggio con un grande margine di creatività. Riprodurre senza originalità non sarebbe giusto. Devo seguire gli standard internazionali? Va bene, ma devo sapere di poter avere almeno un po’ di libertà, altrimenti non mi diverto più”.

Questo Cattivissimo me 4 è stato molto più facile. Per Cattivissimo me 3, dove doppiavo anche il fratello di Gru, e per Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo, dove lui è un bambino, il processo di doppiaggio è stato molto tecnico per poter ottenere le loro voci, diverse da quelle di Gru. All’inizio c’era ovviamente più libertà, mentre quando è diventato un franchise multimiliardario c’erano maggiori pressioni per fare una cosa in un modo anziché un altro. Con questo quarto film ho invece ritrovato una libertà che mi ha dato grandi soddisfazioni“.

Cattivissimo me 4 ragazze
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Carolina Benvenga e Stefano Accorsi: new entry nel franchise

New entry in Cattivissimo me 4 è invece Carolina Benvenga, che sostituisce qui Arisa per la voce di Lucy, compagna di Gru e madre di suo figlio. “La proposta mi è arrivata, credo, per il mio ruolo nel settore kids. Saper recitare e cantare mi hanno aiutato, ma il doppiaggio era una cosa nuova per me e così mi sono affidata a Max e al direttore del doppiaggio Marco Guadagno. È stata un’esperienza impegnativa, ma mi sono molto divertita perché Lucy ha un approccio quasi incosciente anche dinanzi alle difficoltà e poi ha delle variazioni di voce particolarmente complesse che si sono rivelate una vera e propria sfida!

Stefano Accorsi, invece, è la voce italiana del villain Maxime Le Mal, caratterizzato da diversi elementi tra cui un forte accento francese. Proprio partendo da quest’ultimo, l’attore afferma che “è “colpa” del doppiaggio originale, dove Will Ferrell caratterizza il personaggio con tale accento. Fortunatamente, avendo vissuto in Francia, sono riuscito a cavarmela”. Accorsi spiega poi cosa lo ha attratto di questo personaggio. “Con i cartoni animati ho un ottimo rapporto. Non vedevo l’ora di doppiare un film animato e quando mi hanno proposto di partecipare a questo film ero felicissimo”.

Trovo questo villain, Maxime, molto divertente, ma anche molto interessante perché come tanti personaggi nel franchise ha una ferita che si porta dietro e alla fine il discorso più che sulla cattiveria è sulla fragilità umana. L’estetica del personaggio? A me piaceva molto che avesse questa caratterizzazione con gli scarafaggi, probabilmente perché tocca una mia fragilità, quella della paura degli scarafaggi”.

Infine, sul valore del personaggio, Accorsi non ha dubbi: “Maxime diventa il motore dell’avvicinamento tra Gru e suo figlio. Trovo questa cosa molto interessante, perché è un portatore inconsapevole di valori sani. Così come è interessante il suo finale, dove dietro l’antagonista si cela qualcuno di molto più vicino a noi di quanto immaginavamo”.

Cattivissimo Me 4 Villain
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La rivincita delle persone per bene

La qualità di questo nuovo villain – afferma poi Giusti – è che è molto contemporaneo. Mi ricorda quei pischelli che condividono sempre le loro attività su Instagram, che sono sempre pronti ad ostentare ciò che hanno, sempre curatissimi nell’aspetto ma magari con carenze di altro genere, come quelle affettive”. In conclusione, ripensando ai valori trasmessi da Cattivissimo me 4, Giusti affermare che:  “Io e Gru siamo molto simili. Fisicamente, purtroppo… ma soprattutto perché è una persona buona che si sforza di passare per cattivo.

“Oggi invece viviamo in una società di cattivi veri che indossano una maschera da buoni. E con Gru mi vengono in mente quei padri di famiglia circondati da persone che se ne approfittano mentre lui si accontenta di quello che ha, ma c’è una sola cosa per cui si arrabbia: se gli tocchi i figli. E allora anche il papà più tranquillo e sereno del mondo può diventare un supereroe. Ed è per questo che mi piace interpretare Gru. La rivincita delle persone per bene prima o poi arriverà, intanto possiamo godercela con questi film“.

 
 

The Umbrella Academy, la spiegazione del finale: svelato il mistero “niente cellulari”

The Umbrella Academy 4

La quarta stagione di The Umbrella Academy ha risolto alcuni dei più grandi misteri lasciati dalle stagioni precedenti e il suo finale ha finalmente spiegato perché non ci sono stati cellulari per tutta la serie. La quarta stagione di The Umbrella Academy si è conclusa ed è stata ricca di colpi di scena e grandi rivelazioni, soprattutto sulle origini degli Hargreeves. Dopo essere approdata nella linea temporale personalizzata di Reginald alla fine della terza stagione, la quarta stagione di The Umbrella Academy ha ritrovato gli Hargreeves e Lila (Ritu Arya) sei anni dopo, mentre tutti vivono la vita più normale che avessero mai avuto.

Gli Hargreeve sono stati riuniti per una missione di salvataggio, ma questo li ha portati a ricongiungersi con il padre e a scoprire alcune inquietanti verità sulla morte di Ben (Justin H. Min) nella prima linea temporale, sulle loro origini e sulla fonte dell’evento apocalittico noto come “La Purificazione”. Con grande sorpresa di Reginald, è stata sua moglie Abigail (Liisa Repo-Martell) a spostare tutti i pezzi per innescare la Purificazione, che ha finito per ripristinare la linea temporale principale. La scena finale di Umbrella Academy ha mostrato la linea temporale principale e ha fatto una sottile ma importante rivelazione.

Il finale di The Umbrella Academy implica che Sir Reginald ha bloccato la tecnologia della Terra

The Umbrella Academy
The Umbrella Academy | In foto (da sinistra a destra) gli attori Elliot Page, Emmy Raver-Lampman, Aidan Gallagher, Robert Sheehan, David Castañeda, Justin H. Min e Ritu Arya nell’episodio 06 (S4). Cr. Courtesy of Netflix© 2024.

L’unico modo per far sì che la Purificazione abbia successo ed evitare altre apocalissi nel multiverso è che gli Hagreeve e Lila si sacrifichino, poiché la Purificazione ha bisogno di tutte le particelle di calendula. Sfortunatamente, questo significava anche che gli Hargreeve sarebbero stati completamente cancellati dalla storia, e quindi non sarebbero tornati nella linea temporale principale. La scena finale di Umbrella Academy porta il pubblico in un parco della linea temporale principale, dove la famiglia di Lila e la figlia di Allison sono vive e vegete. Questa scena mostrava anche personaggi delle stagioni passate che vivevano una vita completamente normale e felice, tra cui l’Handler.

Sembra che la tecnologia abbia smesso di svilupparsi dopo l’insolita nascita degli Hargreeve nel 1989. Ciò che risalta dell’apparizione dell’Handler nella scena finale di The Umbrella Academy non è solo il fatto che sia una donna felice e normale, ma anche che stia usando un cellulare. In tutto The Umbrella Academy non è stato mostrato un solo cellulare, e la tecnologia in generale sembrava bloccata alla fine degli anni ’80/inizio anni ’90, come se la tecnologia avesse smesso di svilupparsi dopo l’insolita nascita degli Hargreeve nel 1989. L’esistenza dei cellulari nella linea temporale principale, in cui non sono presenti i figli di Marigold e Reginald, suggerisce che la presenza e l’influenza di Reginald sono responsabili dello strano sviluppo della tecnologia sulla Terra.

Come l’assenza di cellulari in The Umbrella Academy ha migliorato la serie tv

The Umbrella Academy - stagione 4

La mancanza di telefoni cellulari e di altre tecnologie moderne in The Umbrella Academy è stata sottolineata fin dalla prima stagione, ambientata nel 2019. Anche la seconda linea temporale del 2019 (detta anche “linea temporale Sparrow”) e la linea temporale di Reginald nella quarta stagione non avevano i cellulari, ma questo ha migliorato la serie in modo sottile ma importante. L’assenza di telefoni cellulari ha aggiunto un’atmosfera misteriosa alla serie, futuristica per certi versi ma anche un po’ retrò per altri, e ha contribuito a stabilire che si trattava di una linea temporale molto diversa da quella reale.

La mancanza di telefoni cellulari in The Umbrella Academy ha anche aggiunto difficoltà alle storie degli Hargreeves. In più occasioni, nel corso della serie, gli Hargreeves hanno avuto bisogno di contattarsi con urgenza, ma un mondo senza cellulari ha reso tutto più complicato. Il mondo di The Umbrella Academy non deve più preoccuparsi di questo, perché il sacrificio degli Hargreeves ha permesso alla tecnologia di progredire come dovrebbe.

 
 

Il gioco di Gerald, la spiegazione del finale

Il gioco di Gerald di Mike Flanagan

Il gioco di Gerald di Netflix è un film basato sull’omonimo romanzo di Stephen King che molti fan ritenevano non adattabile, soprattutto a causa dello scioccante finale di Il gioco di Gerald. Tuttavia, Mike Flanagan, abituale collaboratore di King, ha trovato il modo di trasformare la storia in un film. Basato sull’omonimo romanzo di King del 1992, all’apparenza il film è un po’ diverso dai soliti horror di King ambientati nel Maine. Ne Il gioco di Gerald, Jessie (Carla Gugino) finisce ammanettata a un letto in una casa isolata dopo che il marito Gerald (Bruce Greenwood) muore di infarto a metà di un tentativo di ravvivare la loro vita sessuale.

Quello che segue sono i suoi disperati tentativi di sopravvivenza e di fuga, ma anche una regressione nella sua psiche, con visioni cinematografiche di se stessa, di suo marito e del suo passato traumatico che vengono alla luce. Quando aveva 12 anni, Jessie è stata abusata sessualmente dal padre durante un’eclissi solare e in seguito è stata indotta al silenzio colpevole, cosa che ha influenzato il resto della sua vita. Non si tratta solo di fuggire dai confini metallici, ma anche di fuggire dalla mente. Gerald’s Game si conclude con un cauto lieto fine, ma con un colpo di scena sconvolgente.

Cosa succede nel finale di Il gioco di Gerard?

Dopo aver avuto un’epifania in seguito a una visione di se stessa più giovane, Jessie si taglia i polsi e usa la lubrificazione del sangue per sfuggire alle manette nella scena più cruenta di Il gioco di Gerard. Si schianta con l’auto e fugge dalla casa – con altre visioni lungo la strada – e alla fine viene salvata da una coppia vicina. Come descritto nella sua lettera a se stessa più giovane, dopo tutto questo, accadde quello che ci si aspettava: fu portata in ospedale e interrogata dalla polizia, ma mentì e disse di non ricordare nessuno degli orrori vissuti nella casa.

Si stabilì che Gerald era morto per un attacco di cuore, non per essere stato spinto giù dal letto da lei. e in seguito la sua società coprì gli elementi sessuali del caso; in sostanza, la verità fu repressa. Jessie si sottopose a diversi innesti di pelle per la sua mano maciullata e usò il ricavato dell’assicurazione sulla vita per creare una fondazione che aiutasse le vittime di abusi sui minori, incanalando la sua tortura immaginata mentre era legata al letto in qualcosa di pratico e utile.

Il vero significato del finale de Il gioco di Gerald

Nonostante gli orrori fisici, il viaggio di Jessie è un viaggio di riscoperta e accettazione. Fin da bambina ha represso ciò che il padre le ha fatto – sia l’abuso sessuale in sé che la copertura del suo complesso vittimario – e non è mai stata in grado di ammetterlo nemmeno a coloro di cui presumibilmente si fidava. Ma ha anche lottato per evitare di affrontare i problemi del suo matrimonio (si oppone al fatto che Gerald si faccia chiamare “papà” durante il sesso); Gerald è evidentemente un sostituto del padre e, a un livello più elementare, ha nascosto a se stessa per anni la vera natura del loro rapporto incrinato.

Nel corso del film, tutti questi pensieri vengono lentamente alla ribalta grazie alle visioni striscianti, alla solitudine e all’incombente possibilità che la morte la costringa ad affrontare il passato. Tutto è incorniciato dal momento dell’eclissi – sedersi sulle ginocchia del padre è stato il momento in cui l’innocenza è andata perduta – con visioni che si tingono del suo bagliore rosso altamente saturo. Questo è il punto di partenza del suo stato mentale.

Il finale di Il gioco di Gerald è quindi un’interpretazione senza fronzoli del passato e del suo apprendimento. Jessie riesce a fuggire solo ricordando di essersi tagliata accidentalmente con un vetro dopo l’eclissi, e la sua nuova vita dopo le manette si basa sull’uso di tutto ciò che ha fatto per andare avanti, superandolo ma anche usandolo. Per ribadire questo concetto, il film le fa indirizzare la lettera a Mouse (la se stessa più giovane, che fornisce retroattivamente la speranza ai preadolescenti) e l’inquadratura finale mostra persino la fine dell’eclissi del 2017.

Raymond Andrew Joubert

Mentre la maggior parte di ciò che Jessie sperimenta è nella sua mente, gli ultimi minuti rivelano qualcosa di molto più pericoloso. Durante la notte, mentre è legata al letto, Jessie riceve la visita di una figura alta e sproporzionata. Se ne sta in silenzio nell’angolo con una borsa piena di ossa e oggetti personali, muovendosi lentamente verso di lei ogni volta che lei distoglie lo sguardo, come un terrore notturno da cui non riesce a svegliarsi. La maggior parte della sua “storia” deriva da un’autosuggestione nella mente di Jessie.

Mentre cerca di razionalizzare l’Uomo Chiaro di Luna come uno scherzo della luce (o dei raggi lunari), inizia a vederlo come un’incarnazione della morte. In tutto questo, c’è un suggerimento in agguato che c’è davvero qualcosa di fisico: il cane che si sta cibando lentamente di Gerald è spaventato dalla sua presenza e un’impronta insanguinata è lasciata sul pavimento. Il tutto si risolve quando lei scappa e lui si trova proprio alla fine del corridoio dell’ultimo piano. Passando lentamente davanti a lui, deposita la fede nuziale nella sua borsa di gingilli.

L’ultima volta che lo si vede è nel corpo del film, sul retro dell’auto, che la fa precipitare. Le immagini di lui continuano a perseguitare Jessie anche dopo la fuga, rappresentando come l’aver fatto i conti con il proprio passato e l’aver aiutato gli altri non l’abbia liberata del tutto; in un agghiacciante richiamo a ciò che pensava tra sé e sé sul letto, l’anello nuziale che aveva dato alla figura non è mai stato ritrovato. E la spiegazione è davvero terrificante.

Il mostro era in realtà Raymond Andrew Joubert, un vero necrofilo trasformato in serial killer che soffriva di acromegalia, il che ha portato alle sue proporzioni estreme. Iniziò come vandalo in un cimitero dell’Alabama, rubando gioielli da cadaveri sepolti di recente, poi aumentò, profanando i corpi e infine rubando varie parti dell’anatomia – e a un certo punto “conservò” anche la sua famiglia. Joubert si è imbattuto in Jessie apparentemente per caso, sottraendo parti del corpo a Gerald (che lei ha supposto essere l’azione del cane affamato). Alla fine è stato scoperto quando ha ucciso qualcuno ed è stato colto in flagrante.

Sebbene il colpo di scena dimostri ovviamente che Joubert era reale, ci sono evidentemente momenti in cui tutto era nella testa di Jessie; non si intrufolava nel suo appartamento ogni notte. Ogni volta che Joubert appare nella luce rossa dell’eclissi o con gli occhi soprannaturalmente luminosi, è tranquillamente nella testa di Jessie; la sua mente ha preso la sua immagine e la sta usando come emblema della sua paura. L’altro caso in cui si tratta di un assassino immaginario è quando Jessie parla con Gerald di lui sotto il letto: la mano che si alza deve essere nella sua mente. Tutto il resto, però, sembra essere reale.

Inizialmente non è chiaro perché Joubert abbia risparmiato Jessie. Nella lettera, lei presume che sia perché si dice che lui favorisca le vittime maschili quando si tratta di mutilazioni, il che, nel contesto del suo stalking, è ancora più inquietante. Quando Jessie lo affronta all’udienza preliminare, tuttavia, i due condividono una strana connessione; vedendola, lui si libera delle manette e dice: “Non sei reale, sei fatto solo di luce lunare”, esattamente come lei pensava che fosse.

Apparentemente questo suggerisce che Joubert non ha ucciso Jessie perché non sapeva che c’era qualcosa da uccidere. Ma la battuta finale – “Sei molto più piccolo di quanto ricordassi” – riporta la storia al vero fulcro: Jessie è libera. Il gioco di Gerald è un film che esplora come il viaggio, per quanto tortuoso, ti formi; e quindi il finale non è solo catartico per il personaggio, ma è un messaggio di speranza per tutti.

Come il finale de Il gioco di Gerald si confronta con il libro di Stephen King

Ci sono differenze significative tra il romanzo Il gioco di Gerald di Stephen King e il film. È sempre così con i film di King, perché l’autore usa molto l’interiorizzazione nelle sue storie. Inoltre, nel caso de Il gioco di Gerald, è impossibile adattarlo come un film fedele, poiché tutto si svolge con Jessie sola e ammanettata al letto. Tutto ciò che accade nel film dopo la morte di Gerald è il pensiero di Jessie sulla sua vita e sui suoi traumi passati. Tuttavia, oltre all’aggiunta di scene che non erano presenti nel libro per rendere la storia cinematograficamente accattivante, sono state apportate altre modifiche.

La morte di Gerald è diversa nel film. Nel libro era davvero un uomo cattivo, poiché aveva pianificato di aggredire sessualmente la moglie, e Jessie lo uccide per legittima difesa. Sono state apportate modifiche anche alla fine della storia, in quanto Jessie non ha scritto la lettera a se stessa più giovane nel libro. La scrisse invece a Ruth Neary, che era la compagna di stanza di Jessie al college. Nel libro c’era anche un collegamento con Dolores Claiborne, poiché l’eclissi era la stessa in entrambi i romanzi. Tuttavia, la fuga è fedele al romanzo, così come la scena del tribunale.

Come è stato accolto il finale di Il gioco di Gerald

La critica ha apprezzato Il gioco di Gerald, che è uno dei pochi adattamenti di Stephen King ad essere stato certificato fresco su Rotten Tomatoes con un 91%. Il punteggio del pubblico non è stato altrettanto alto, ma è stato comunque un fresco 70% di voti positivi. Tuttavia, per quanto riguarda il finale di Gerald’s Game, non tutti gli spettatori hanno apprezzato il modo in cui si è concluso. Un recensore ha scritto: “Tutto si è legato alla sua fuga molto bene. Ma dopo la sua fuga il film è andato in picchiata”, perché non ha gradito la rivelazione di Joubert.

Ma sul fronte della critica, anche le recensioni negative sembravano amare il finale. Nella sua recensione per Entertainment Weekly, il critico cinematografico Darren Franich ha scritto che il finale “è anche una delle cose più disgustose che abbia mai visto in un film. Varrebbe quasi il prezzo del biglietto d’ingresso; di certo vale la pena di cliccare su Netflix. Ma la costruzione richiede molto tempo”. Tuttavia, le recensioni positive superano di gran lunga quelle negative. Nella sua recensione positiva per IndieWire, Eric Kohn ha scritto che Flanagan ha reso omaggio a King nel finale:

Il gioco di Gerald” è il re del libro. Quindi, quando il film arriva a un climax fenomenale, a rotta di collo, e poi continua con un colpo di scena del tutto implausibile, si attiene alla regola non scritta: Non rimporta chi guida, tutti devono inchinarsi al Re“.

 

 
 

Queer di Luca Guadagnino sarà distribuito da Lucky Red

queer film 2024 Luca Guadagnino

In concorso ufficiale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Queer di Luca Guadagnino, uscirà in Italia distribuito da Lucky Red.

Andrea Occhipinti di Lucky Red ha dichiarato: “Siamo entusiasti di poter collaborare con Fremantle e The Apartment per la distribuzione italiana dell’attesissimo e bellissimo Queer di Luca Guadagnino, con un inedito e strepitoso Daniel Craig. Siamo grandi estimatori di Luca, apprezziamo molto il suo percorso artistico e il suo modo unico e originale di fare cinema”.

Andrea Scrosati, Group Chief Operating Officer, CEO Continental Europe di Fremantle, ha dichiarato: “Queer” è un film magnifico, magico, dove Luca Guadagnino è riuscito nell’impresa unica di restituire una vita cinematografica ad un’opera di Burroughs, con un’interpretazione davvero straordinaria di Daniel Craig. Andrea Occhipinti e il suo team in Lucky Red l’hanno capito dal primo istante. Sono estremamente felice di questa collaborazione, non potrei immaginare un distributore migliore per questo film a cui in Fremantle siamo particolarmente legati. Non vedo l’ora che il pubblico italiano possa vivere in sala la storia d’amore tra Lee (Daniel Craig) e Allerton, interpretato da un fenomenale Drew Starkey, con le atmosfere che solo un maestro come Guadagnino poteva creare”.

Luca Guadagnino ha dichiarato: “Sono onorato e felice di mostrare al pubblico italiano il film Queer grazie al lavoro straordinario di Lucky Red”.

Queer, la trama

È il 1950. William Lee è un americano sulla soglia dei quaranta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. L’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, lo illude per la prima volta della possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno.

Basato sul romanzo di William S. Burroughs e scritto da Justin Kuritzkes, con Daniel Craig, Drew Starkey, Lesley Manville, Jason Schwartzman, Henrique Zaga, Omar Apollo, Andra Ursuta, Andres Duprat, Ariel Shulman, Drew Droege, Michael Borremans, David Lowery, Lisandro Alonso e Colin Bates.

 
 

A Michael Keaton non importa che Batgirl sia stato scartato e pensa che senza Tim Burton non esisterebbe nessun universo Marvel o DC

La memoria dell'assassino Michael Keaton copia

Michael Keaton ha cominciato la promozione per Beetlejuice Beetlejuice e GQ ha colto l’occasione per chiedergli di Batgirl, il film che ha girato nel ruolo di Batman, ma che non è mai stato distribuito. Quando la Warner Bros. Discovery decise di staccare la spina a Batgirl, nonostante le riprese principali fossero terminate, sia i fan che i registi rimasero sconvolti. Fu una mossa senza precedenti, che vide l’adattamento DC Comics di Adil El Arbi e Bilall Fallah (Ms. Marvel) definito “non distribuibile” dalla stampa.

Considerando che gli spettatori avevano già sofferto per film come Black Adam e The Flash, era difficile credere che un titolo fatto per Max potesse essere davvero così pessimo. In definitiva, sembrava che David Zaslav volesse semplicemente risparmiare soldi scartando un film che non avrebbe recuperato i costi da un debutto in streaming.

Per quel che vale, il co-CEO di DC Studios Peter Safran ha detto che Batgirl “non era distribuibile” e ha elogiato “Zaslav e il team [per aver preso una] decisione molto audace e coraggiosa di cancellarlo perché avrebbe danneggiato la DC”.

Come nuovo Caped Crusader del DCEU dopo la scomparsa di Ben Affleck dopo The Flash, Michael Keaton è stato arruolato per tornare come Batman insieme a Barbara Gordon di Leslie Grace. Parlando con GQ di Beetlejuice Beetlejuice, l’attore ha finalmente rotto il silenzio sulla cancellazione di Batgirl.

“No, non mi importava in un modo o nell’altro. Grande, divertente, bell’assegno”, ha detto Keaton, aggiungendo poi: “Mi piacciono [i registi di Batgirl Adil El Arbi e Bilall Fallah]. Sono brave persone”. “Tifo per loro. Voglio che abbiano successo, e penso che si siano sentiti molto male, e questo mi ha fatto sentire male. Io?” ha aggiunto, scrollando le spalle. “Sto bene”.

Mentre alcuni potrebbero liquidare la posizione di Michael Keaton come insensibile (Batgirl sembrava destinata a rappresentare la grande occasione sia per Grace che per Jacob Scipio), sembra più che sia stato a Hollywood abbastanza a lungo perché una decisione dello studio come questa non lo infastidisca.

In un’altra parte dell’intervista, l’attore ha elogiato Tim Burton per averlo scelto per il ruolo di Bruce Wayne nel Batman del 1989, una decisione che, prima di Internet, ha visto 50.000 fan dei fumetti scrivere alla Warner Bros. per protestare contro la decisione. “Tim merita un enorme riconoscimento. Ha cambiato tutto”, ha detto Keaton. “Non posso necessariamente dirlo, ma c’è una forte possibilità che non ci sia un universo Marvel, non ci sia un universo DC, senza Tim Burton. È stato messo in dubbio e interrogato”.

“Non si è guadagnato abbastanza riconoscimento per aver detto, ‘Sì, quel tizio'”, ha continuato. “E tutti hanno detto, ‘Aspetta, Michael? Hai lavorato con lui in Beetlejuice, giusto?’ Ma credo che quello che è successo è che Tim ha visto Clean and Sober. Io ho il merito. Non so se ha avuto abbastanza merito per aver fatto quella mossa. È stata una mossa audace.”

Il piano era che Batgirl portasse questo Cavaliere Oscuro a essere al centro della scena in un progetto su Batman Beyond, il che probabilmente significa che avremmo potuto aspettarci che la Bat Family facesse parte dell’ormai defunto DCEU. Invece, DC Studios sta riavviando il franchise come DCU, con un nuovo Bruce Wayne pronto a essere al centro della scena in The Brave and the Bold.

 
 

Vision potrebbe avere trai suoi protagonisti Tommy sotto lo pseudonimo di Teen

Vision Quest

Agatha All Along presenterà Joe Locke come il misterioso “Teen” che si immagina possa essere in realtà Billy, alias Wiccan (figlio di Wanda Maximoff), e sembra che l’altro spin-off imminente di WandaVision dei Marvel Studios potrebbe avere come protagonista il suo fratello gemello.

Secondo Daniel Richtman, la serie Vision (in precedenza nota come Vision Quest) sta tenendo d’occhio Javon Walton, rivelazione di Euphoria, per interpretare un altro “Teen“, che presumibilmente si rivelerà essere Tommy, alias Speed, l’altro figlio di Wanda!

Billy e Tommy sono stati presentati come i figli di Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) e Vision (Paul Bettany) in WandaVision. Alla fine si è scoperto che erano costrutti dell’Anomalia di Westview e sono stati cancellati dall’esistenza quando Wanda ha dissipato l’Hex.

In Doctor Strange nel Multiverso della Follia, una vendicativa Scarlet With si propone di rintracciare varianti alternative dei gemelli nell’universo, ma alla fine accetta il fatto che non potrà mai più riunirsi ai figli che ha perso nel finale di WandaVision.

Abbiamo scoperto all’inizio di quest’anno che la serie Vision era stata rinnovata, con il produttore esecutivo di Star Trek: Picard Terry Matalas ora a bordo come showrunner. La serie è attualmente prevista per una première nel 2026.

Si dice che il lavoro di Matalas su Picard abbia “molto impressionato i vertici dello studio. Il capo della Marvel Kevin Feige, un Trekkie dichiarato, è persino apparso di recente con Matalas in un episodio di due ore del podcast di Star Trek Inglorious Treksperts”.

Paul Bettany riprenderà il suo ruolo di tragico sintezoide dell’MCU. Non c’è menzione del potenziale coinvolgimento di Olsen, ma il rapporto iniziale ha notato che la serie si svolgerà dopo gli eventi di WandaVision, “mentre il fantasma Vision presumibilmente esplora il suo nuovo scopo nella vita”.

Il finale di WandaVision ha rivelato che la Visione con cui avevamo trascorso del tempo nel corso della stagione era in realtà una delle costruzioni di Wanda, ma la vera “Visione Bianca” è stata ricostruita da S.W.O.R.D. e programmata per rintracciare e uccidere Scarlet Witch. Questa versione del personaggio è andata in luoghi sconosciuti verso la fine dell’episodio dopo essersi dichiarata la “vera Visione“.

Per quanto riguarda Wanda, l’ultima volta che abbiamo visto la potente strega, stava devastando gli Illuminati e facendo crollare una montagna su se stessa in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Le precedenti voci su Vision Quest sostenevano che i figli di Visione, Vin e Viv, avrebbero fatto il loro debutto nell’MCU in show, ma non abbiamo idea quali spunti – se ce ne sono – tratte dall’incarnazione della serie di Jac Schaefer verranno mantenute.

 
 

Cattivissimo me 4: recensione del nuovo capitolo della saga

Cattivissimo me 4 recensione
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Tra i tanti appellativi che si possono dare a questo 2024 cinematografico, c’è sicuramente quello di “anno dei grandi ritorni nel cinema d’animazione”. Dopo aver accolto con entusiasmo la quarta avventura del panda Po in Kung Fu Panda 4 e con ancor più clamore il ritorno delle emozioni di Inside Out 2, ecco ora tornare sul grande schermo uno dei personaggi più amati che il cinema animato ci ha regalato negli ultimi 15 anni: Gru, l’amabilissimo protagonista di Cattivissimo me. Dopo aver esplorato le sue origini in Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo, eccolo ora di nuovo adulto in Cattivissimo me 4.

Un franchise ormai inarrestabile quello di Cattivissimo me, con 6 film in totale è oggi quello dai maggiori incassi nella storia del cinema d’animazione. Un entusiasmo che si rigenera dunque film dopo film e che ha visto anche questo quarto capitolo ottenere ampi consensi nei paesi dove è già uscito in sala. Il motivo è da ritrovarsi però non solo nella brillante comicità che anche in questo caso si offre, bensì sulla rinnovata capacità di questo franchise di affrontare dinamiche delicate e coinvolgenti quali la paternità e il desiderio di protezione della propria famiglia.

La trama di Cattivissimo me 4: il ritorno di Gru

Dopo aver salvato il mondo numerose volte, Gru e Lucy (voci italiane di Max Giusti e Carolina Benvenga) insieme alle tre figlie (Margot, Edith e Agnes) hanno messo su famiglia, con la nascita del primo figlio maschio Gru Jr. che non vede di buon occhio il padre. Tuttavia, quando il famoso super cattivo Maxime Le Mal (voce italiana di Stefano Accorsi) evade di prigione insieme alla sua partner/fidanzata Valentina e giura vendetta su Gru, lui è costretto a scappare con la sua famiglia e nascondersi sotto nuove identità, sperando di trovare un modo per fermare questo nuovo nemico.

Cattivissimo Me 4 Villain
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Gru tra genitorialità e crimine

Se il primo film era incentrato sul rapporto tra Gru e le sue tre figlie adottive, il secondo su quello con l’ammaliante Lucy e il terzo su quello con il biondissimo fratello Dru, questo Cattivissimo me 4 richiama il protagonista al difficile ruolo di padre. Padre però non solo di Margot, Edith e Agnes, bensì anche di un nuovo arrivato che richiederà al simpatico Gru di doversi reinventare nuovamente sotto questo aspetto. Il film porta dunque avanti un ulteriore esplorazione del tema della famiglia, coerentemente con quanto fatto dai precedenti lungometraggi.

In questo caso, troviamo un Gru realmente spaventato e preoccupato dall’idea di non riuscire a proteggere le persone che ama come vorrebbe. Timori evocati dalla presenza del minaccioso oltreché inquietante Maxime Le Mal. Grazie a questo nuovo antagonista, che si afferma anche come il più pericoloso tra quelli ad oggi affrontati da Gru, si va infatti ad esplorare il desiderio di protezione e la consapevolezza di poterlo perseguire solo affrontando i propri demoni del passato.

E demone dal passato Maxime Le Mal lo sembra davvero – per motivi che non sveliamo in questa sede -, permettendo così il susseguirsi di una serie di situazioni a loro modo funzionali nel portare avanti questi temi. Naturalmente, però, nell’ora e mezza di durata di Cattivissimo me 4 sono le gag e le imprevedibili situazioni comiche a farla da padrone, più che una trama generale anzi piuttosto esile. Ma ad ogni modo, i Minions – usati qui con maggior parsimonia – divertono il giusto, mentre Gru continua ad essere un personaggio comico di grande valore.

Cattivissimo me 4 baby
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Cattivissimo me 4 e il valore aggiunto dal doppiaggio italiano

Il merito è in buona parte di Max Giusti, il cui lavoro vocale sul personaggio continua ad affinarsi, arrivando a sfumature e tonalità capaci di accentuare ulteriormente situazioni già comiche. È così che anche stavolta con Gru si ride e ci si emoziona, mentre stupisce il lavoro svolto da Stefano Accorsi su Maxime Le Mal: una voce trasformata, quasi irriconoscibile, che rende perfettamente la follia – ma anche gli aspetti più buffi – del suo personaggio. Ma la verità è che l’intero cast di doppiatori italiani si conferma come uno dei tanti elementi di pregio di un film che diverte, emoziona e conferma questo come uno dei franchise più interessanti degli ultimi anni.

 
 

Joker: Folie á Deux, un intenso e sanguinante poster

Joker: Folie à Deux film 2024

In attesa di assistere all’anteprima mondiale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, Joker: Folie á Deux si svela in un nuovo intenso poster che mostra i protagonisti del film, Lady Gaga e Joaquin Phoenixin un intenso primo piano mentre, macchiati di sangue, si guardano con passione.

Joker: Folie à Deux, quello che sappiamo sul film

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà anche il ritorno della Sophie di Zazie Beetz  insieme ai nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”.

Rumors recenti hanno anche suggerito che la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora.

 
 

Daredevil: Born Again potrebbe offrire dei cameo da Hawkeye

Daredevil: Born Again

Daredevil: Born Again ci offrirà finalmente un’immersione profonda nell’angolo di strada del Marvel Universe. Spider-Man: No Way Home e Hawkeye ci hanno dato già un’idea di quello che poteva essere, ovviamente, ma è in questa serie che vedremo i vigilanti in azione.

È stata confermata la presenza di The Punisher e White Tiger e la star principale, Charlie Cox, ha commentato il ruolo di quest’ultimo personaggio durante una recente apparizione al FAN EXPO Chicago.

“Voglio dire, non seguiamo nessuno dei fumetti in termini di storia”, ha detto ai fan (tramite Screen Rant). “Non seguiamo nessuno di loro da vicino, e ci sono diverse ragioni per questo. Una, perché se segui una trama da vicino, diventa una conclusione scontata perché tutti sanno come finisce”.

“Quelli di voi che hanno visto il trailer trapelato dal D23 potrebbero aver notato un paio di personaggi interessanti che emergono – non l’ho detto io, l’avete detto voi. Il trailer è stato rimosso, quindi non dirò nulla.”

“Ricordo di aver ricevuto quelle sceneggiature, e il personaggio a cui sto pensando in particolare in questo momento, ricordo quando ho letto quella [storia] prima di iniziare a lavorare su Daredevil nel 2014,” ha aggiunto Cox, riferendosi a White Tiger. “Ho sempre pensato che fosse una trama e un personaggio davvero interessante; una dinamica così interessante tra i due. È stato divertente, e sono emozionato per questo.” Ha aggiunto, “E ci sono un paio di altri piccoli cameo carini che emergono.”

Quali cameo vedremo in Daredevil: Born Again

Bene, secondo lo scooper @MyTimeToShineH, uno di quei cameo sarà la star di Hawkeye Tony Dalton nei panni del ritorno di Jack Duquesne. Sebbene non sia chiaro se sarà finalmente diventato Maestro di Spada quando lo rivedremo, Jack aveva legami con la criminalità organizzata e, grazie a Eleanor Bishop, con The Kingpin. Forse sarà una delle persone che Matt Murdock rappresenterà in tribunale? Dopotutto, è destinato a essere coinvolto nel pasticcio combinato da Eleanor e, visto che può nominare Wilson Fisk come la mente dietro le sue imprese criminali, ha senso che l’Uomo Senza Paura si interessi a lui (legando ulteriormente questa storia al più ampio MCU). Dovremo aspettare e vedere, ma incrociamo le dita per altri cameo che consolidino ulteriormente il posto di Daredevil come parte importante in questo mondo condiviso.

Quello che sappiamo di Daredevil: Born Again

Lo sceneggiatore di The Punisher, Dario Scardapane, è salito a bordo come nuovo showrunner della serie Daredevil: Born Again, le cui riprese sono concluse da poco.

I dettagli specifici della trama sono ancora nascosti, ma sappiamo che Daredevil: Born Again vedrà Matt Murdock/Daredevil (Charlie Cox) confrontarsi con la sua vecchia nemesi Kingpin (Vincent D’Onofrio), che abbiamo visto tornare di corsa a New York nel finale di stagione di Echo. È probabile che Fisk sia in corsa per la carica di sindaco di New York o che sia già stato nominato a tale carica quando la storia prenderà il via.

I dettagli specifici della trama di Daredevil: Born Again non sono stati rivelati, ma possiamo mettere insieme un’idea approssimativa dalle foto dal set e dalle fughe di notizie sulla trama. Matt Murdock difenderà White Tiger in tribunale, The Kingpin è il sindaco di New York City (e reprime i vigilantes che odia così tanto), e The Punisher prende di mira i poliziotti corrotti che hanno cooptato il suo logo.

Entrambi i personaggi hanno debuttato nel Marvel Cinematic Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie Disney+ Hawkeye e Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche guest-star in due episodi di She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un lato più leggero dell’eroe. Kingpin, invece, è stato tra i protagonisti della recente serie Echo. È stato recentemente confermato che Daredevil: Born Again sarà presentato in anteprima su Disney+ il prossimo marzo.

 
 

Black Panther: in lavorazione una serie in live action?

Black Panther film 2018

Sappiamo che è in arrivo uno spin-off animato di Black Panther intitolato Eyes of Wakanda, ma i Marvel Studios potrebbero anche ipotizzare di continuare la saga del popolo del defunto Re T’Challa in un formato live-action.

Secondo l’insider Daniel Richtman, una serie live-action Disney+ intitolata World of Wakanda è in fase di sviluppo presso i Marvel Studios. Ryan Coogler, che ha diretto entrambi i film di Black Panther, è coinvolto nella serie animata, ma non siamo sicuri che darà un contributo a questo progetto.

Black Panther: in lavorazione una serie in live action?

Anche i dettagli della trama sono un mistero, ma ci sono buone probabilità che questa serie incorpori alcune delle idee dell’ormai defunto show Okoye and the Midnight Angels che era nelle prime fasi di pianificazione l’anno scorso.

Wakanda Forever è stato un degno tributo a T’Challa e al defunto Chadwick Boseman, e ha sancito la posizione di Shuri (Letitia Wright) come la nuova Pantera, introducendo un’intera civiltà acquatica di Namor. La scena a metà dei titoli di coda ha anche visto il debutto del figlio di T’Challa, che quasi sicuramente un giorno assumerà il ruolo di Re e protettore del Wakanda.

Quindi, è giusto dire che il film ha preparato un bel po’ di cose che potrebbero essere potenzialmente esplorate in futuri sequel e/o spin-off. Coogler sta attualmente girando il suo film sui vampiri con protagonista Michael B. Jordan e che non ha ancora un titolo ufficiale, e sta anche producendo una serie di progetti Disney+ MCU, così come il reboot di X-Files.

Black Panther e la storia del Wakanda nel MCU fino ad ora

T’Challa/Pantera Nera ha fatto il suo debutto nel MCU in Captain America: Civil War (che ha anche introdotto per la prima volta il Wakanda ai fan del MCU). Basato sul personaggio di Stan Lee e Jack Kirby e interpretato da Chadwick Boseman, T’Challa ha ricevuto il suo film da solista nel 2018, diretto e co-scritto da Ryan Coogler.

Chadwick Boseman ha ripreso il suo ruolo in Avengers: Infinity War del 2018 e Avengers: Endgame del 2019, prima di morire tragicamente a seguito di una malattia nel 2020. Ha anche doppiato versioni alternative del personaggio nella serie What If…?. Nel 2022 Coogler ha diretto Black Panther: Wakanda Forever, che vede la sorella di T’Challa, Shuri (Letitia Wright), assumere il ruolo di Pantera Nera.

Nel febbraio 2021 è stato annunciato che Coogler stava sviluppando un nuovo film Disney+ Marvel che esplora ulteriormente il mondo del Wakanda. Dal momento che ci sono state poche notizie sulla serie di Coogler dopo il suo annuncio, non è chiaro se questo progetto sia Eyes of Wakanda o meno. Ad ora sappiamo che Eyes of Wakanda uscirà su Disney+ nel 2024, ma al momento non è noto il periodo preciso.

 
 

The Acolyte: la serie Disney+ è stata cancellata

The Acolyte - episodio 5-Easter Eggs

Le domande aperte che ci ha lasciato la serie di Star Wars The Acolyte: La Seguace rimarranno senza risposta. Arriva da Variety la notizia che la serie Disney+ è stata cancellata dopo una sola criticata stagione.

Lucasfilm ha deciso di non continuare con la serie dopo la sua prima stagione, che ha descritto l’ascesa dei Sith circa 100 anni prima degli eventi di “Star Wars: La minaccia fantasma“. La notizia è arrivata subito come uno shock, dato che gran parte del finale della prima stagione si è concluso con un cliffhanger e ha anticipato diverse trame per una seconda stagione, e non una grande sorpresa, data l’accoglienza selvaggiamente opposta da parte dei fan e il poco solido pubblico che sembrava essere calato dopo la première della serie, a giugno.

The Acolyte è stata cancellata

La creatrice Leslye Headland (“Russian Doll“), una dichiarata super fan di “Star Wars“, si è messa in testa di creare la prima storia di “Star Wars” ambientata al di fuori della linea temporale principale del franchise che si estende da La minaccia fantasma a “Star Wars: L’ascesa di Skywalker”.

Nel cast della serie tv protagonisti sono Amandla Stenberg come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto, Dafne Keen come una giovane Jedi, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.  Charlie Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles Chapman, Carrie-Anne Moss come una Jedi, Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.

 
 

It Ends With Us – Siamo noi a dire basta: recensione del film con Blake Lively

It Ends With Us
Foto di Courtesy Sony Pictures Ent. - © 2024 CTMG, Inc. All Rights Reserved

Protagonista del box office americano di queste settimane estive insieme a Deadpool & Wolverine, It Ends With Us – Siamo noi a dire basta (guarda il trailer) arriva anche nelle nostre sale dal 21 agosto, con Eagle Pictures e si presenta come un viaggio inaspettato e attuale nella vita di Lily Bloom, interpretata con grande naturalezza da Blake Lively, finalmente di nuovo sul grande schermo.

It Ends With Us – Siamo noi a dire basta, la trama

Basato sul romanzo del 2016 di Colleen Hoover (la sceneggiatura è di Christy Hall) e diretto da Justin Baldoni (che è uno dei co-protagonisti del film), It Ends With Us – Siamo noi a dire basta è la storia di Lily Bloom (Blake Lively) che incontriamo mentre torna a casa dalla madre, in occasione del funerale del padre. La donna però non sembra triste, o comunque non triste come una persona che ha appena perso il padre. Nei suoi occhi che vagano sui ricordi di un’adolescenza lontana, in quella casa che ha lasciato da tanto tempo, c’è più risentimento che tristezza e infatti non riesce a pronunciare l’elogio funebre come avrebbe dovuto.

It Ends With Us - Siamo noi a dire basta
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Tornata a Boston, dove vive, Lily è pronta a realizzare il suo sogno, aprire un negozio di fiori, ma una sera fortunata, sul tetto di un palazzo lussuoso, incontra Rile Kincaid (Justin Baldoni), tenebroso e irresistibile, un neurochirurgo con gli occhi profondi e le idee chiare, non è il tipo da relazione seria, ma il divertimento gli piace. Ma Lily non è come le altre e Rile se ne accorgerà presto: l’uomo dà inizio a un lungo corteggiamento in cui sfida sia la protagonista che il pubblico a dimostrarsi all’altezza della situazione. Intanto, Lily comprato un vecchio negozio malconcio nel Back Bay, che ristruttura e trasforma in un negozio di fiori con un’estetica shabby-chic gotica. Assume Allysa (interpretata dalla sempre gradita Jenny Slate) e le due diventano migliori amiche. È qui che avviene il primo colpo di scena: Rile entra nel negozio, perché si scopre che è il fratello di Allysa. Così lui e Lily si riavvicinano e lei accetta, con molta cautela, di dargli una possibilità.

Avanti e indietro nel passato di Lily

Allo stesso tempo, la storia d’amore tra Lily e Rile è alternata a dei flashback di Lily a liceo (dove è interpretata da Isabela Ferrer, che si intona perfettamente a Lively). La vediamo iniziare una relazione romantica e molto tenera con Atlas (Alex Neustaedter), un compagno di classe che incontra quando lui occupa abusivamente un edificio abbandonato di fronte a casa di Lily. Atlas ha un ottimo motivo per essere andato via di casa e questo lo avvicina ancora di più a Lily. Ma a un certo punto ci si chiede: qual è il collegamento tra questa storia d’amore adolescenziale e quella che sta nascendo tra Lily e Rile? Fino a che, quando la relazione di Lily e Rile sembra andare a gonfie vele, in un ristorante di Boston, fa la sua comparsa Atlas. Cresciuto, arricchito da esperienze, che gestisce un ristorante tutto suo, l’ex adolescente senza tetto è diventato un adulto risolto e sereno, profondamente colpito dall’incontro con l’amore della sua giovinezza.

It Ends With Us - Siamo noi a dire basta
Foto di Courtesy Sony Pictures Ent. – © 2024 CTMG, Inc. All Rights Reserved

Il colpo di scena

A questo punto della storia, It Ends With Us – Siamo noi a dire basta compie la sua magia, perché nel momento in cui lo spettatore è stato trascinato nella storia d’amore di Lily e Rile, i cui interpreti mettono in scena una buona alchimia e una certa chimica dei corpi, l’arrivo dell’amore adolescenziale disturba gli equilibri: lo spettatore vorrebbe che Lily si riconnettesse con il vecchio amico, ma a quel punto Rile ha conquistato la sua fiducia! Questo vale ovviamente per chi non ha letto il romanzo e guarda il film con occhi vergini. Chi invece ha contribuito al successo del libro di Colleen Hoover sapeva benissimo cosa era in agguato dietro l’angolo.

Con un cambio di rotta e un colpo di scena sorprendente, It Ends With Us si rivela una storia di violenza domestica, traumi, sulla necessità e sulla responsabilità di salvarsi. Lily diventa quindi un simbolo non solo di sopravvivenza ma anche di equilibrio e giustizia. Quello che il film riesce a raccontare in maniera eccellente è il modo in cui ci si può liberare dalla violenza domestica pur rimanendo umani e comprensivi anche verso il proprio aguzzino. In un mondo perfetto, quanto proposto dal film è l’iter ideale di liberazione.

Foto di Courtesy Sony Pictures Ent. – © 2024 CTMG, Inc. All Rights Reserved

Il mondo irreale di It Ends With Us

Tuttavia non possiamo non sottolineare quanto il film sia uno spaccato di una fetta di società privilegiata che si può permettere di vivere di boutique di fiori e altre frivolezze, che sfoggia un guardaroba all’altezza delle star di Hollywood (Blake Lively ha raccontato che molti capi di Lily sono effettivamente suoi) e che il mondo reale è pieno di situazioni in cui la violenza domestica assume delle sfumature che la legano profondamente alla mentalità, alla condizione economica e scolastica, a una società che non è ancora arrivata nella modernità eppure esiste e resiste, imbastardita nella sua oscurità.

Al di là delle considerazioni doverose sulla messa in scena e sul privilegio che viene mostrato sullo schermo, It Ends With Us si fonda sulla dinamica accattivante della soap opera: si rivolge a un pubblico femminile, principalmente, è un concentrato di emozioni e sentimenti molto forti, soprattutto gestisce con sapienza e buon ritmo i colpi di scena. È un film diverso da quello che si poteva immaginare, è pur sempre una storia d’amore, ma racconta come si può imparare ad amare se stessi più di chi ci fa del male.

 
 

Lionheart – Scommessa vincente: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

Lionheart - Scommessa vincente finale film

Grazie alle sue interpretazioni in numerosi film d’azione che sono diventati dei veri e propri cult, l’attore Jean-Claude Van Damme si è dimostrato uno dei più grandi esponenti di questo genere, accanto a nomi come Arnold Schwarzenegger, Sylvester Stallone, Steven Seagal e Bruce Willis. Dei suoi film, uno dei più noti è senza dubbio Lionheart – Scommessa vincente. Diretto da Sheldon Lettich, questo è considerato il lavoro della maturazione per Van Damme, che dopo Kickboxer – Vendetta personale e Senza esclusione di colpi, si mette alla prova con un’interpretazione particolarmente più impegnativa.

È lo stesso Lettich a raccontare che: “non ho esitato a dargli una quantità considerevole di dialoghi e sviluppo del personaggio durante tutto il film. Avevo fiducia che lui ci riuscisse, mentre prima nessuno credeva potesse far altro che tirare bei calci e semplici battute. Lionheart è stato il primo film a dimostrare che Van Damme era più di una semplice meteora”. È così che, ancora oggi, Lionheart – Scommessa vincente è considerato uno dei film in cui Van Damme fornisce una delle sue migliori prove attoriali, insieme anche a The Replicant.

Per gli ammiratori dell’attore o anche solo per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo da non perdere e da poter ora riscoprire grazie al suo passaggio televisivo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Lionheart – Scommessa vincente. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla descrizione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Lionheart - Scommessa vincente cast

La trama e il cast di Lionheart – Scommessa vincente

Protagonista del film è Lyon Gaultier, legionario sotto i comandi di Adjutant. Sebbene gli sia proibito abbandonare la sua missione, Lyon decide di fuggire per raggiungere il fratello a Los Angeles dal momento che quest’ultimo ha riportato gravi ferite a seguito dell’attacco di spietati trafficanti di droga. Per sottrarsi al comando di Adjutant, Lyon fugge prima nel deserto e poi lungo la costa. Spinto dal desiderio di tornare da suo fratello, Lyon trova infine aiuto in Joshua, che gli permette di partecipare ad alcuni incontri clandestini, così da poter guadagnare soldi e tornare in patria.

Ben presto i due diventano amici e Joshua introduce il legionario nel giro d’affari della facoltosa Cynthia. Incuriosita dal nuovo arrivato e affascinata dalle sue incredibili doti nella lotta, la donna lo ribattezza ‘Lionheart’ e punta una vera fortuna sulla sua vittoria. Incontro dopo incontro, Lyon e Joshua guadagnano la somma necessaria per tornare a Los Angeles. Qui Lyon avrà un accesso confronto con la cognata Hélène, distrutta dalla sorte del marito. Mentre tenta di risanare la sua famiglia, Lyon dovrà fare i conti con i sicari di Adjutant che ha ordinato la sua esecuzione.

Ad interpretare Lyon Gaultier vi è l’attore e artista marziale Jean-Claude Van Damme. Accanto a lui, nel ruolo di Joshua Eldridge vi è invece Harrison Page, mentre Lisa Pelikan interpreta Hélène Gaultier e Deborah Rennard ricopre il ruolo di Cynthia. L’attrice Ashley Johnson (principalmente nota per il ruolo di Ellie nei videogiochi The Last of Us e The Last of Us Parte II) compie qui il suo debutto cinematografico nel ruolo di Nicole, la nipote di Lyon. Completano il cast Brian Thompson nel ruolo di Russell, Voyo Goric in quello del Sergente Hartog e Abdel Qissi in quello del lottatore Attilla.

Lionheart - Scommessa vincente Ashley Johnson Jean-Claude Van Damme

Il finale del film

Nel corso del film, visto che Lyon non trattiene le sue vincite e rifiuta le sue avance, Cynthia diventa sospettosa di lui e gelosa nei confronti di Hélène e mette il suo assistente Russell sulle tracce del legionario. Allo stesso modo, i due militari inviati a caccia di Lyon si appostano nell’appartamento di Hélène e alla fine cercano di catturarlo: quest’ultimo viene però salvato da Russell ma subisce la rottura di una costola. Hélène, che ha assistito all’aggressione, scopre la verità sulla polizza assicurativa inesistente e riconosce finalmente Lyon come zio di Nicole.

Cynthia organizza a quel punto un combattimento tra Lyon e Attila, un lottatore imbattuto, e accetta di consegnare il legionario ai militari dopo lo scontro. Rendendosi conto che Lyon è ferito, Joshua cerca senza successo di convincerlo a rinunciare al combattimento. Durante il combattimento, Attila nota la ferita alla costola di Lyon e la sfrutta appieno. Quando sembra aver vinto lo scontro, avendo mandato al tappeto più volte il suo avversario, Joshua implora Lyon ad arrendersi e si offre di dividere la vincita della sua scommessa contro Lyon.

Questo fa arrabbiare Lyon, che raccoglie le forze residue per sconfiggere Attila con una serie brutale di calci, ginocchiate e pugni. Lyon colpisce Attila privo di sensi ma lo risparmia, lasciando Cynthia con un grosso debito e la sua famiglia sistemata grazie alla sua stessa puntata vincente. I militari catturano Lyon ma, dopo aver sentito il pianto della nipote all’addio di lui, sentono il rimorso e lo rilasciano a un paio di isolati di distanza e gli augurano buona fortuna per la sua nuova vita in America. Il film si conclude così con Lyon che si riunisce alla sua famiglia e a Joshua.

Il trailer di Lionheart – Scommessa vincente

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di lunedì 19 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

 
 

Frequency – Il futuro è in ascolto: la spiegazione del finale del film

Frequency - Il futuro è in ascolto spiegazione finale

Il thriller fantascientifico del 2000 diretto da Gregory Hoblit, Frequency – Il futuro è in ascolto (qui la recensione), racconta la storia di Frank Sullivan (Dennis Quaid) e di suo figlio John (Jim Caviezel) che sono in grado di parlarsi a 30 anni di distanza attraverso una vecchia radioamatore. Il film ha ottenuto un discreto successo al momento dell’uscita, più che raddoppiando il budget di 31 milioni di dollari al botteghino, e c’è stato anche un tentativo (di breve durata) di una serie televisiva del 2016 basata su questa premessa.

Ora, quando si tratta della vera e propria “radio del tempo” che è il catalizzatore dell’intera storia, vengono fornite pochissime informazioni. A parte alcuni servizi giornalistici con parole d’ordine come “teoria delle stringhe” e l’apparizione dell’Aurora Boreale sopra il Queens, non ci viene fornita alcuna spiegazione. Persino i personaggi principali dichiarano più volte di non capire come sia possibile. Quindi, si tratta di una radio del tempo il cui funzionamento è da accettare senza porsi troppe domande.

Tuttavia, la trama delinea delle regole su come le informazioni che John dà a suo padre Frank, nel passato, influiscono sul suo presente. Inizialmente, John salva la vita di Frank avvertendolo della sua morte in un incendio. Il giorno dopo il suo salvataggio, però, entrambi si trovano ad affrontare le conseguenze devastanti e non volute della loro manipolazione temporale: l’omicidio della madre di John, Julia (Elizabeth Mitchell), e di molte altre donne da parte di un serial killer.

Frequency - Il futuro è in ascolto Jim Caviezel

La spiegazione del finale del film

Per capire il finale del film, analizziamo prima le regole del viaggio nel tempo presentate. In effetti, la radio segue molto vagamente l’idea del multiverso, implicando che ci sono infinite versioni parallele della nostra esistenza che avvengono tutte contemporaneamente. La versione in cui ci troviamo ora si basa sulle scelte che abbiamo fatto e, poiché il tempo è lineare, non possono essere cambiate – a meno che, ovviamente, non si disponga di una radio del tempo. Il film stabilisce anche una sorta di “bolla temporale” per John, quando usa la radio, per evitare alcuni ovvi paradossi.

Ad esempio, se John avvertisse il padre della sua morte e poi sopravvivesse, non saprebbe come avvertirlo, poiché non è mai morto. Per evitare ciò, a John viene permesso di conservare i ricordi di ogni spostamento di linea temporale che sperimenta. Questa bolla mantiene anche il collegamento tra le realtà in cui vivono John e Frank. Per esempio, se John avverte il padre e gli salva la vita, può creare una nuova linea temporale in cui Frank vive un’esistenza lunga e felice, ma lascia il nostro John nella sua realtà attuale in cui il padre muore ancora tragicamente.

Il serial killer di Nightingale mette gli occhi su Julia dopo che lei gli ha salvato la vita

Il film stabilisce anche i due modi in cui una persona nel passato è in grado di influenzare il futuro. In primo luogo, le realtà future possono cambiare in base al momento in cui qualcuno nel 1969 compie un’azione rivista. Ad esempio, quando Frank si trova al bivio se girare a destra o a sinistra in mezzo a un edificio in fiamme e decide all’ultimo momento di fidarsi del consiglio del figlio, è il momento in cui un’intera nuova vita di ricordi inonda la mente di John nel presente. Allo stesso modo, quando il padre dà accidentalmente fuoco al tavolo o rompe il vetro della porta del soggiorno, si vedono il legno carbonizzato e il vetro spaccato apparire istantaneamente 30 anni dopo.

Frequency - Il futuro è in ascolto trama

Il secondo modo in cui possono verificarsi gli spostamenti temporali è quando i personaggi del passato fanno una scelta riveduta sulle loro azioni future. L’esempio più chiaro è l’omicidio di Julia. La donna impedisce a un medico di somministrare per errore a un paziente un mix di farmaci fatale. Purtroppo, il paziente che salva si rivela essere il serial killer “Nightingale”, Jack Shepard (Shawn Doyle), che ucciderà poi altre sette donne, compresa Julia. Nello stesso momento in cui salva l’“usignolo”, la realtà di John nel 1999 si sposta in una in cui sua madre è già morta, anche se quell’evento non si è ancora verificato nel 1969 – ma la sua nuova linea temporale si basa sulle azioni future previste dall’assassino.

Il serial killer entra nella bolla temporale

Con tutte queste informazioni in mente, arriviamo al momento culminante del film, in cui una versione più giovane dell’assassino attacca Frank a casa sua, nello stesso momento in cui la sua versione più vecchia tende un’imboscata a John nel presente. John non è in grado di avvertire il padre dell’attacco, poiché i due avvengono contemporaneamente e lui non ha ancora una memoria riveduta dell’incidente. Anche la radio temporale gioca un ruolo sottile ma cruciale in questa battaglia. Gli spari uditi nel 1999 svegliano il Frank ammanettato e privo di sensi del 1969, in modo che possa fuggire.

Poi la versione passata dell’assassino viene distratta dalla voce del suo futuro attraverso la radio, permettendo a Julia di affrontarlo e salvare suo figlio. Inoltre, questa interazione con la radio fa entrare l’assassino nella stessa “bolla temporale” occupata da John. Pertanto, quando pochi istanti dopo gli viene staccata la mano nel 1969, rimane scioccato nel vederla disintegrarsi davanti ai suoi occhi nel 1999. Proprio come John, ricorda entrambe le realtà, quella in cui era un assassino con entrambe le mani e quella in cui gli manca un’appendice.

Frequency - Il futuro è in ascolto Dennis Quaid

Frank Sullivan si rivela ancora vivo nel presente

Il cambiamento finale e più drammatico si rivela quando l’intera casa nel presente si trasforma, mentre un Frank più vecchio ma vivo entra nel corridoio e spara al petto dell’assassino. È sopravvissuto fino al 1999 smettendo di fumare, ma ci si potrebbe chiedere: perché non è apparso all’istante, una volta gettate via le sigarette nel passato? Ci sono due probabili ragioni. Innanzitutto, c’era la possibilità che Frank non fosse sopravvissuto alla violazione di domicilio. In secondo luogo, è probabile che la sua intenzione di smettere sia diventata più ferma dopo il trauma di aver quasi perso moglie e figlio.

Ci sono ancora diverse incongruenze nel film, come ad esempio il fatto che un noto serial killer con una sola mano non sia ancora stato catturato 30 anni dopo, o perché il futuro assassino avrebbe dovuto rintracciare John, se si stava nascondendo. Del resto, Frank avrebbe potuto tenere pronta un’intera squadra di polizia se avesse saputo che Jack sarebbe stato lì quel giorno. Tuttavia, se la nostra sospensione dell’incredulità può essere allungata solo un po’ di più, il film si conclude con una famiglia felice che è in grado di invecchiare comodamente insieme, anche se John passa il resto della sua vita a destreggiarsi tra i ricordi di quattro vite diverse nella sua testa.

Il trailer di Frequency – Il futuro è in ascolto e dove vedere il film streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di lunedì 19 agosto alle ore 21:00 sul canale Iris. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Mediaset Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

 
 

Vi presento Joe Black: la spiegazione del finale del film con Brad Pitt

Vi presento Joe Black spiegazione finale

Vi presento Joe Black è il film drammatico del 1998 dove si mescolano romanticismo e fantasy, diretto e prodotto da Martin Brest, con Brad PittAnthony Hopkins e Claire Forlani come protagonisti. Il film è liberamente basato sulla pellicola del 1934 Death Takes a Holiday, adattamento della commedia italiana del 1924 La morte in vacanza di Alberto Casella e in esso si esplorano argomenti come il significato della morte, della vita e di tutti i piaceri che essa può offrire a chi sa osservarli e coglierli. Per quanto non sia stato accolto in modo particolarmente positivo al momento della sua uscita, negli anni è divenuto un piccolo cult.

Cosa c’è da ricordare sulla trama di Vi presento Joe Black

Il miliardario Bill Parish (Anthony Hopkins) si sveglia una mattina con una voce che solo lui può sentire, che sussurra dolcemente una parola: “”. Mentre la figlia maggiore, Allison (Marcia Gay Harden), prepara una sontuosa festa per il suo 65° compleanno, Bill è sul punto di fondere la sua società di media con un altro conglomerato, guidato dal suo spietato luogotenente, Drew (Jake Webber). Drew è fidanzato con la figlia più giovane di Bill, la giovane dottoressa Susan (Claire Forlani), ma Bill ha dei dubbi sull’accordo. Incoraggia la figlia a tenere aperte le sue opzioni, perché, come le dice, non si sa mai quando può arrivare il fulmine.

Il colpo di fulmine avviene proprio quel giorno in una caffetteria, dove Susan incontra un affascinante giovane (Brad Pitt) appena arrivato in città. I due flirtano davanti a una tazza di caffè, ma l’uomo è così distratto che, mentre si separano, viene ucciso mentre attraversa la strada. La Morte decide allora di prendere il controllo del suo corpo e di usarlo per esplorare il mondo umano. Facendosi chiamare Joe Black, egli va a trovare Bill, che soffre di dolori al petto, e fa un patto con lui: ritarderà l’inevitabile morte del vecchio se questi accetterà di fargli fare un giro e di insegnargli la vita.

Vi presento Joe Black Brad Pitt Anthony Hopkins

La spiegazione del finale del film

Il giorno della sua festa di compleanno, Bill fa i conti con la sua morte imminente. Quello che non vuole accettare è il progetto di Joe di portare Susan nell’aldilà con lui. Joe gli dice che la questione non è in discussione e gli assicura che alla fine della serata Susan sarà passata all’aldilà con lui. Nel frattempo, Allison accetta di essere la seconda preferita del padre, dicendogli che, anche se lui ama chiaramente di più Susan, lei non ha mai voluto nulla da lui. Mentre la festa ha inizio, Quince, marito di Allison, esprime il rimorso per aver aiutato Drew a distruggere l’azienda di Bill.

Bill escogita però un piano per riprendere il controllo della Parrish Communications. Manda Quince a portare Drew alla festa e convoca il Consiglio di amministrazione per una riunione segreta in vivavoce.  Quando Drew arriva, Joe rivela la sua “vera” identità e la natura del suo rapporto con Bill: è un agente del fisco che ha reclutato Bill per aiutarlo a indagare sugli affari sporchi della società per la quale Drew ha fatto il doppio gioco. Il Consiglio di amministrazione vota per licenziare Drew, bloccare la fusione e reintegrare Bill come capo. Con la sua eredità professionale salvata, Bill si dedica nuovamente a salvare sua figlia sfruttando la ritrovata umanità di Joe.

Susan sa che Joe è la morte?

Essendosi innamorata di Joe, Susan è sconvolta dalla notizia che presto se ne andrà. Mentre ballano insieme alla festa, lei ricorda qualcosa di cui avevano discusso durante il loro primo incontro alla caffetteria (prima che la Morte prendesse il controllo del suo corpo): lui le aveva chiesto se c’era qualcosa di sbagliato nel fatto che un uomo volesse prendersi cura di una donna che si prende cura di lui, e lei gli aveva risposto che al giorno d’oggi avrebbe avuto difficoltà a incontrare una donna del genere. Ora, gli dice, lui ha incontrato quella donna, e lei sarà felice di partire con lui nonostante sappia ben poco di lui.

Vi presento Joe Black Claire Forlani Brad Pitt

Ben presto, però, guardando attentamente Joe negli occhi vede qualcuno che non riconosce. È quasi come se fosse un’altra persona, gli dice, e quando lui le chiede chi pensa che sia, lei esita e risponde: “Tu sei Joe”. Qualcosa nella sua voce indica che sa che non si tratta dello stesso uomo della caffetteria, anche se non è ancora chiaro se sappia o meno chi sia veramente. Più tardi, guarda Joe e Bill allontanarsi insieme e, quando Joe torna da solo, gli dice che avrebbe voluto conoscere suo padre. L’implicazione è chiara: Susan sa che Joe era la Morte e che la Morte ha reclamato il suo amato padre.

Joe restituisce il corpo?

A pensarci bene, uccidere un povero ragazzo ignaro è un modo orribile di iniziare la sua esplorazione sulla terra, ma d’altra parte la Morte non è mai stata famosa per la sua correttezza. Quando incontra Bill Parrish per la prima volta, il vecchio è incredulo che la Morte possa essere un ragazzo in giacca e cravatta. “Avevo bisogno di un corpo”, gli dice Morte, che fosse o meno il momento di andarsene. Cosa succede al ragazzo della caffetteria dopo che la Morte ha deciso di porre fine alla sua vacanza? Beh, si scopre che la Morte potrebbe aver maturato un po’ di coscienza durante la sua permanenza sulla Terra.

Dopo aver scortato Bill nell’altra vita, il giovane precedentemente conosciuto come Joe Black riemerge con un aspetto confuso e spettinato. Trova Susan e la riconosce come la bella donna a cui aveva offerto una tazza di caffè. Più parlano, più diventa chiaro che non ricorda nulla degli eventi degli ultimi giorni. In effetti, non ricorda nulla tra il primo incontro con Susan e il momento in cui l’ha rivista alla festa. Quello che sa è che è follemente innamorato di questa donna che ha incontrato una sola volta, e questo è sufficiente per lei. I due si tengono per mano e guardano i fuochi d’artificio esplodere davanti a loro prima di tornare alla festa e iniziare la loro vera vita insieme.

Vi presento Joe Black Brad Pitt

Cosa significa il finale di Vi presento Joe Black

Mentre Bill Parrish si prepara alla sua inevitabile morte, sale sul palco della sua festa di compleanno per quello che equivale a un discorso di addio. Dopo aver spento l’unica candelina in cima alla sua torta gigante, rivela alla folla il suo desiderio: “Che possiate avere una vita fortunata come la mia, in cui possiate svegliarvi una mattina e dire: “Non voglio più niente””. All’improvviso si acquieta e dice, quasi tra sé e sé: “65 anni… Non passano in un batter d’occhio?”.

Dopo aver condiviso un ballo d’addio con Susan, va da Joe per incontrare il suo destino e i due assistono allo spettacolo pirotecnico che segue. “È difficile lasciarsi andare, vero?”. Bill chiede a Joe. “Beh, è la vita. Cosa posso dirti?”. Mentre attraversano il ponte, Bill chiede a Joe se deve avere paura di ciò che lo aspetta dall’altra parte. “Non un uomo come te”, risponde Joe.

In questa manciata di scene, lo sceneggiatore Bo Goldman riassume la tesi di Vi presento Joe Black: la vita è breve ed è meglio goderne ogni secondo, perché può finire da un momento all’altro. Tuttavia, per quanto la morte sia spaventosa, è comunque una parte della vita e, in ultima analisi, la parte che rende le nostre vite degne di essere vissute. Non c’è dunque da stupirsi che la Morte stessa abbia difficoltà a tornare nell’aldilà, dopo aver goduto dei piaceri dell’amore, della famiglia e, naturalmente, del burro di arachidi.

Il trailer di Vi presento Joe Black e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Vi presento Joe Black grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Netflix, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 19 agosto alle ore 21:25 sul canale Rete 4.

 
 

Land, la spiegazione del finale: Emma riuscirà a sopravvivere da sola nel Wyoming?

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Quando una tragedia ci colpisce, spesso sembra la fine di tutto ciò che conosciamo e amiamo, un tema esplorato in modo toccante nel film “Land”. Questo dramma psicologico, diretto e interpretato da Robin Wright, scava negli abissi della disperazione e del viaggio verso la ricerca di un nuovo significato della vita. Edee Holzer, interpretata dalla Wright, affronta una tragedia devastante che la porta a considerare l’idea di rinunciare alla vita stessa. Il finale di Land (2021) chiude con forza il suo viaggio, evidenziando la resilienza dello spirito umano.

Edee cerca una terapia per riprendersi, ma presto decide di fuggire in un luogo remoto, lontano dalle persone e dalla vita che conosceva un tempo. Inizialmente sembra che voglia ricominciare da capo, ma con il passare del tempo il desiderio di porre fine alla sua vita si intensifica progressivamente. “Land” affronta domande esistenziali sulla fonte del significato della vita, sulla nostra capacità di vivere in solitudine e sull’essenza dell’esistenza. La narrazione lenta e malinconica del film, arricchita da splendidi scenari, invita gli spettatori a riflettere su questi temi profondi.

La musica di sottofondo di “Land” risuona con le emozioni dello spettatore, allineandole con le lotte di Edee nel Wyoming. Il suo viaggio per superare sfide immense, aiutato dalla gentilezza inaspettata di uno sconosciuto, illustra l’imprevedibilità della vita e le ragioni che possono emergere per rinnovare la speranza. Questa esplorazione culmina nel finale del film, offrendo un’avvincente testimonianza dei percorsi imprevedibili che le nostre vite possono prendere di fronte alle avversità.

La trama di Land

Il marito di Edee Holzer, Adam (Warren Christie), e il figlio Drew (Finlay Wojtak-Hissong) sono stati uccisi da un tiratore casuale in una sala da concerto. Edee è quindi completamente distrutta. Non sa cosa fare. Su consiglio della sorella Emma (Kim Dickens), incontra un terapeuta che pensa possa risolvere la magia e aiutarla a superare i suoi problemi. Dopo il tragico incidente, Edee ha perso la fiducia e la sicurezza nelle persone.

Trova difficile stare vicino alle persone che crede vogliano che lei stia sempre meglio. Quando il terapeuta le chiede perché ha difficoltà a condividere la sua vita con gli altri, lei risponde che non vuole condividere i suoi sentimenti e che non vuole che gli altri siano partecipi di ciò che prova. Edee è riluttante a condividere ciò che sta passando e deve vivere da sola con il dolore che sta sopportando dopo aver perso l’amato marito e il figlio.

La fuga di Edee in terra straniera

Volendo sfuggire ai giudizi e alle continue domande, Edee si reca nel Wyoming portando con sé il cibo e le altre necessità di base. Acquista una piccola casa in cima a una collina circondata dalla Foresta Nazionale di Shoshone e da terre tribali e vuole non essere influenzata dal rumore del mondo competitivo. Si sbarazza del cellulare e dell’auto per stare lontana dal mondo moderno.

La casa che ha acquistato ha bisogno di una ristrutturazione, è vecchia e ha preso polvere. È facile che animali come un coyote o un orso siano suoi ospiti indesiderati. Edee legge libri, cercando di imparare a sopravvivere in questa terra in cui è arrivata. Allo stesso tempo, le vengono ricordati il dolore e il trauma e si chiede costantemente: “Perché sono ancora qui?”. Le parole della sorella Emma, “Non farti del male”, le danno il coraggio di andare avanti. Prova a tagliare la legna e a pescare, ma senza successo.

Quando niente funziona per Edee

In un caso, un orso entra in casa sua e mangia tutte le sue provviste. Edee rimane senza provviste e senza legna da ardere per riscaldarsi. Così tenta di spararsi con il fucile da caccia. Ma, richiamata dalle parole della sorella Emma, si ferma. Una tempesta di neve si abbatte sul posto e il tetto metallico della casa, che si è staccato, deve essere riparato. Ma nel tentativo di ripararlo viene ferita. Fortunatamente, un cacciatore locale, Miguel (Demian Bichir), vede Edee in difficoltà e, assistito da Alawa (Sarah Dawn Pledge), un’infermiera, soccorre Edee.

Il buon cuore di Miguel fornisce le provviste e si prende cura di Edee. Le insegna a cacciare e la accompagna per qualche giorno. Lascia anche il suo cane, Potter, perché Edee se ne prenda cura. Edee è grata a Miguel per la sua gentilezza e lentamente si apre all’idea di interagire con il mondo, cioè di conoscere la vita al di fuori del luogo in cui vive.

Miguel condivide con Edee la storia della sua vita, quando perse moglie e figlia in un incidente stradale. Edee impara a sopravvivere da sola, dalla caccia alla semina di qualche ortaggio, lontano dalla distruzione da parte degli animali. Più tardi, viene a sapere che Miguel è sul letto di morte per un cancro alla gola. Racconta a Edee che era un ubriacone e che stava guidando l’auto quando è avvenuto l’incidente. Dice anche a Edee che lei gli ha insegnato a morire in stato di grazia. Lei, in cambio, gli dice che lui le ha insegnato a voler vivere di nuovo.

Cosa succede nel finale del film Land 

Vivere da soli sembra a volte una soluzione a tutti i problemi che incontriamo. A volte ci fa pensare che la vita sia migliore quando non interagiamo con il mondo in difficoltà. Ma ogni condizione di vita ha i suoi problemi. Quando Edee pensa di essere abbastanza al sicuro con le provviste acquistate e di poter sopravvivere in una terra straniera senza interazione o attrezzature moderne, la presenza di animali intorno a lei e le condizioni meteorologiche avverse rendono la sua vita vulnerabile al pericolo. Non ha pensato a una riserva o ha deliberatamente scelto di non averla.

Cosa succede a Edee quando l’orso mangia tutte le provviste?

Quando si trova in una baita vicino a casa sua, sente un orso che ringhia e si dirige verso la sua casa. L’orso distrugge tutte le provviste e le mangia tutte, senza lasciare nulla a Edee. Edee si sente persa e non sa cosa fare. Non sa come cacciare e tutto ciò che pianta viene distrutto dagli animali. Così, Edee pensa a se stessa che nulla funziona.

Perde la speranza di sopravvivere. Tutti i suoi tentativi di sopravvivenza sono annacquati e quindi rinuncia alla vita. Aveva già perso la battaglia e ancora una volta, quando questa tragedia si abbatte su di lei, conferma il suo pensiero di porre fine alla sua vita. L’ingresso dell’orso in casa sua simboleggia le tempeste, le difficoltà e le sfide che possono ripetersi nella sua vita.

La domanda è se sarà in grado di affrontarle al meglio. Edee ha bisogno di un compagno che si prenda cura di lei. Per farla sentire amata. E le uniche persone in grado di farlo sono il marito, il figlio e l’amata sorella. E al momento è abbandonata a se stessa, avendo perso il marito e il figlio ed essendo lontana dalla sorella.

Perché Miguel sceglie di aiutare Edee?

Miguel stava rientrando quando ha notato Edee a terra e ha deciso di aiutarla. Chiedendo l’aiuto di Alawa, un’infermiera, medica Edee. Miguel crede di fare la cosa giusta e non riceve il denaro che Edee vuole dargli per l’aiuto prestato. Quando Miguel ha perso la moglie e la figlia, Miguel era il conducente ed era ubriaco, quindi si è assunto la responsabilità della morte della moglie e della figlia. Così, questa volta, quando vede Edee lottare da sola, decide di essere vigile e responsabile. Miguel coglie l’occasione per riconciliarsi. Impara a perdonarsi. Facendo questo gesto gentile, Miguel vuole dare speranza a Edee.

Miguel aiuta Edee prendendosi cura di lei quando è malata. L’aiuta accompagnandola quando si sente sola. Le porta delle scorte di cibo, le fa le analisi mediche e fa avere i referti a Edee. Miguel insegna anche a Edee a cacciare per poter sopravvivere in terra straniera. Aiuta Edee, rispettando la sua decisione di risiedere in un luogo isolato. Inoltre, Miguel non impone a Edee le sue idee, ma si limita ad accompagnarla con calma e a insegnarle che ci sono molte ragioni a nostra disposizione per scegliere di sopravvivere.

Emma sopravviverà da sola nel Wyoming?

Emma sopravvive da sola in Wyoming, ma non subito. È un processo graduale. Quando si reca nel Wyoming, pensa di poter sopravvivere nonostante abbia tagliato i ponti con il mondo esterno. Per questo motivo, si sbarazza immediatamente dell’auto e rimane rintanata nella casa fatiscente. Raccoglie tutte le sue provviste, solo che in seguito vengono divorate e mangiate da un orso. Perde la speranza, ma ritrova il coraggio quando Miguel viene in suo aiuto. In seguito, impara a cacciare e a difendersi dagli animali selvatici. Miguel, uno sconosciuto che la aiuta senza aspettarsi nulla in cambio, le insegna a sopravvivere e a vivere di nuovo.

Land” ci accompagna in un viaggio dolce-amaro della vita di Edee e ci fa pensare che, nonostante la nostra vita sia vulnerabile, dovremmo imparare a trovare un senso e a lottare per sopravvivere, indipendentemente dagli ostacoli che possiamo incontrare. E che ci sono molte ragioni per vivere nonostante le tragedie che ci colpiscono.

 
 

Venezia 81: annunciato il programma della Match Point Arena

Venezia 81 poster Lorenzo Mattotti (1)

Dopo il successo riscontrato l’anno scorso, tornano le Masterclass e le Conversazioni con personalità del cinema all’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, con un programma più ricco e in una nuova e più ampia (250 posti) location, la Match Point Arena, struttura allestita al Tennis Club Venezia al Lido (Lungomare Marconi angolo via Emo, di fronte all’Hotel Excelsior, ingresso aperto agli accreditati dell’81. Mostra).

In particolare quattro saranno le Masterclass che vedranno protagonisti registi e interpreti, quali l’attrice Sigourney Weaver (Leone d’oro alla carriera) giovedì 29 agosto alle 16.30, il regista Peter Weir (Leone d’oro alla carriera) domenica 1 settembre alle 15.30, l’attore Ethan Hawke lunedì 2 settembre alle 10.00 e il regista Pupi Avati venerdì 6 settembre alle 15.30 (autore del film di chiusura L’orto americano), che si potranno seguire anche in livestream sul sito www.labiennale.org.

Saranno tre le Conversazioni organizzate da Cartier – The Art and Craft of Cinema, in collaborazione con la Biennale, che vedranno dialogare il compositore Nicola Piovani (premio Oscar per La vita è bella) e Cristina Comencini sabato 31 agosto alle 11.00, il regista Claude Lelouch (premio Cartier Glory to the Filmmaker) con la cantante, compositrice e attrice Barbara Pravi (rispettivamente regista e interprete del film fuori concorso Finalmente) sabato 31 agosto alle 16.30 e l’attore Richard Gere con la sua voce italiana, l’attore Mario Cordova domenica 1 settembre alle 10.30.

Qui di seguito il calendario in sintesi di Masterclass e Conversazioni alla Match Point Arena al Lido (Lungomare Marconi angolo via Emo, di fronte all’Hotel Exclesior), per tutti gli accrediti, senza prenotazione:

· Giovedì 29 agosto
ore 16.30 Masterclass di Sigourney Weaver (Leone d’oro alla carriera), conduce Giulia D’Agnolo Vallan, critica cinematografica.

· Sabato 31 agosto
– ore 11.00 Conversazione tra Nicola Piovani e Cristina Comencini, Il Cinema cambia Musica, conduce Stéphan Lerouge, esperto in musica per il cinema e curatore della raccolta Ecoutez le cinéma!
– ore 16.30 Conversazione tra Claude Lelouch (Premio Cartier Glory to the Filmmaker) e Barbara Pravi, Music as an actor’s director, conduce Stéphan Lerouge, esperto in musica per il cinema e curatore della raccolta Ecoutez le cinéma!

· Domenica 1 settembre
– ore 10.30 Conversazione tra Richard Gere e Mario Cordova, The connection(s) between a movie star and creative collaborators: Richard Gere on acting, screenwriting, lighting, film scoring… and dubbing, conduce Stéphan Lerouge, esperto in musica per il cinema e curatore della raccolta Ecoutez le cinéma!
– ore 15.30 Masterclass di Peter Weir (Leone d’oro alla carriera), conduce Paolo Bertolin, critico cinematografico.

· Lunedì 2 settembre
ore 10.00 Masterclass di Ethan Hawke, conduce Emanuele Rauco, critico cinematografico.

· Venerdì 6 settembre
ore 15.30 Masterclass di Pupi Avati, conduce Angela Prudenzi, critica cinematografica.

 
 

Emily In Paris – Stagione 4 Parte 1: la spiegazione del finale

Emily in Paris - stagione 4- Lily Collins

La quarta stagione di Emily in Paris, parte 1 (recensione), riprende dal finale a rischio della stagione precedente, in cui Camille (Camille Razat) aveva rivelato di essere incinta del figlio di Gabriel (Lucas Bravo). Come da tradizione, la bomba della verità è stata lanciata durante il presunto matrimonio di Camille e Gabriel. A peggiorare le cose, Camille ha anche dichiarato che Gabriel provava ancora qualcosa per Emily (Lily Collins), cosa che ha spinto Alfie (Lucien Laviscount) a rompere con Emily. A suo merito, Emily ha evitato che il dramma si aggravasse per il cast di Emily in Paris, tenendo nascosta la relazione tra Camille e Sofia (Melia Kreiling).

Nella quarta stagione di Emily in Paris, parte 1, Camille scompare per un breve periodo. Incapace di affrontare Gabriel, Sofia o la realtà della sua gravidanza, Camille fugge a Giverny, dove Emily la trova. Nel frattempo, Alfie rompe ufficialmente con Emily, così, dopo che Camille e Sofia si sono riunite, Emily e Gabriel riaccendono finalmente la loro storia d’amore. Sul fronte lavorativo, Sylvie (Philippine Leroy-Beaulieu) accetta di aiutare un giornalista con un reportage in stile Me Too Movement sul padre di Nicolas de Léon (Paul Forman), il che provoca un certo attrito tra l’erede della linea di moda e Mindy (Ashley Park).

Camille scopre di non essere realmente incinta del figlio di Gabriel

Per la maggior parte dei primi cinque episodi di Emily in Paris, Camille, Sofia e Gabriel vivono nell’angusto appartamento di quest’ultimo. In qualche modo, i tre adulti riescono a far funzionare le loro complicate relazioni, anche con un bambino in arrivo. Purtroppo, Sofia raggiunge un punto di rottura e decide di tornare a casa ad Atene. Dopotutto, ha lasciato la Grecia per assicurarsi che Camille stesse bene; l’artista non aveva intenzione di fare un trasferimento internazionale, né di diventare co-genitore. Stressata dalla rottura, Camille inizia ad avere delle perdite e si reca dal medico per un controllo.

Dopo aver risposto ad alcune domande di routine, il medico suggerisce di esaminare Camille per assicurarsi che le cose vadano bene. Emily in Paris passa poi alla scena successiva: Camille fuma una sigaretta in un caffè con la sua amica. La grande rivelazione, ovviamente, è che non è mai stata incinta. Il falso positivo del test di gravidanza e l’interruzione del ciclo a causa dello stress le avevano fatto credere il contrario. Con l’incoraggiamento dell’amica, Camille decide di tenere la verità per sé, anche se ha la possibilità di dirlo a Gabriel proprio alla fine dell’ultimo episodio.

Gabriel non ottiene la stella Michelin promessa a Emily

Nel finale della terza stagione di Emily in Paris, Emily chiede l’aiuto di Luc (Bruno Gouery) per far sì che il ristorante di Gabriel venga segnalato per una stella Michelin. Si dà il caso che l’ex compagna di Luc, Marianne (Laurence Gormezano), sia una cosiddetta ispettrice Michelin che si reca nei ristoranti che hanno ottenuto le stelle e si assicura che la qualità sia ancora all’altezza. Marianne dà a Gabriel alcuni consigli: Il suo ristorante è al limite, ma ha bisogno di un pasticcere migliore. Gabriel investe molto tempo, sforzi e denaro per seguire i consigli di Marianne, ma nell’episodio 5 è tutto inutile.

Quando Sylvie dimentica di prenotare una cena per il compleanno del marito, incarica Luc di farlo. Ancora una volta, si rivolge a Marianne – ora di nuovo sua partner – per strappare una prenotazione sfuggente al ristorante stellato Michelin. La cena subisce una svolta quando è il momento di pagare. Marianne chiede al cameriere di rimborsare il pasto, minacciando di togliergli una stella se non lo farà. Tuttavia, un vero investigatore della Michelin si trova al ristorante e rivela che Marianne è stata licenziata un anno prima per “insider dining”. Alla fine, Gabriel conclude che la stella Michelin è fuori portata.

Il nuovo cliente di Emily spinge il lubrificante come regime di cura della pelle

L’episodio finale della prima metà della stagione 4 di Emily in Paris introduce un nuovo cliente, che sta promuovendo un prodotto per la cura della pelle chiamato Kadiance. A quanto pare, il prodotto è un regime di bellezza coreano progettato per far brillare il viso come il vetro. Emily, Sylvie e Luc si buttano subito sul prodotto, ma il neo-assunto Julien (Samuel Arnold) scopre l’oscura verità su Kadiance durante una presentazione di campioni. Evidentemente, lo stesso prodotto è stato presentato qualche anno fa all’equivalente francese di Shark Tank, ma come lubrificante. Anche se hanno la possibilità di confessare le origini del prodotto, Emily decide di mentire e Sylvie è d’accordo, temendo che Emily l’abbia contagiata.

La stagione 4 di Emily a Parigi, parte 1, è ricca di rotture e ricongiungimenti

Emily in Paris

Il triangolo amoroso di Emily in Paris, stagione 4, tra Emily, Gabriel e Alfie sembra giungere a una brusca conclusione durante il ballo in maschera. Sebbene Alfie sembri pronto a fare un altro passo avanti, vede Emily e Gabriel condividere un momento di intimità, getta la maschera e se ne va senza più parlare con Emily. Lo show ha comunque altre saghe relazionali da esplorare in questa sua quarta uscita. Sylvie accetta di rilasciare un’intervista in cui condanna Louis De Léon come predatore sessuale, il che, alla fine, è una dimostrazione di forza e vulnerabilità che approfondisce la sua relazione con Laurent G. (Arnaud Binard).

Sebbene l’inizio di Camille e Sofia sia molto positivo, la prospettiva di trovare un appartamento e di avere un figlio in comune a Parigi fa scappare Sofia dalla porta. Dopotutto, l’artista non ha esattamente firmato per un trasferimento internazionale e una famiglia, e Camille non ha mostrato alcun segno di comprensione per la scelta del luogo. Nonostante le bugie di Marianne, lei e Luc rimangono una coppia piuttosto eccentrica. Infine, il fidanzato di Mindy, Nicolas, prende finalmente posizione contro il padre, il che finisce per approfondire l’amore di Mindy per lui – anche se Benoît (Kevin Dias), compagno di band di Mindy, sembra ancora un potenziale interesse amoroso.

Emily In Paris Stagione 4, Parte 2 ha diverse trame abbandonate che devono essere risolte

Emily in Paris 4

La quarta stagione di Emily in Paris ha bisogno che la storia dell’Eurovision di Mindy sia al centro della scena nella seconda parte. Sebbene il punto di vista della trama sembri occupare una buona fetta di tempo all’inizio, scompare del tutto entro il terzo episodio. La trama è stata accennata nella stagione precedente, quindi si spera che possa progredire quando uscirà la stagione 4, parte 2, di Emily in Paris. L’Eurovision non è l’unica trama abbandonata: Alfie scompare dopo la festa in maschera. È davvero bizzarro, soprattutto se si considera l’intersecarsi delle vite professionali di Alfie ed Emily. È chiaro che la seconda parte della stagione 4 di Emily in Paris ha un bel po’ di cose da fare.

La stagione 4, parte 1, di Emily in Paris è disponibile in streaming su Netflix, mentre la stagione 4, parte 2, seguirà il 12 settembre 2024.

 
 

Dark Matter: rinnovata per la seconda stagione la serie Apple Tv+

Dark Matter serie Apple tv+

Sulla scia dell’avvincente finale della prima stagione di “Dark Matter“, Apple TV+ ha annunciato il rinnovo per una seconda stagione del thriller fantascientifico, che è stato salutato come “fantascienza di prim’ordine”, “un viaggio emozionante” e “uno dei migliori show dell’anno”. Basata sul bestseller del New York Times di Blake Crouch e con un cast corale guidato da Joel Edgerton insieme al premio Oscar® Jennifer Connelly, Alice Braga, Jimmi Simpson, Dayo Okeniyi e Oakes Fegley, la prima stagione completa di “Dark Matter” è disponibile in streaming su Apple TV+.

«Grazie a tutti coloro che hanno visto la prima stagione, ai fan dei romanzi e a quelli nuovi, e naturalmente grazie ai nostri partner di Apple e Sony, al mio fantastico partner di produzione, Matt Tolmach, ai nostri straordinari cast e troupe e alla grande città di Chicago: siete stati fantastici con noi», ha affermato lo showrunner e autore Blake Crouch. «Nel processo di scrittura e ripresa della prima stagione, abbiamo scoperto che c’è ancora molto da raccontare, abbiamo solo scalfito la superficie di questi personaggi che lottano strenuamente per sopravvivere e per trovare la strada di casa attraverso un panorama di realtà sconvolgenti. Ci vediamo nel Box!».

«Realizzare “Dark Matter” è stato un sogno di lunga data e sono così orgoglioso di come la visione di Blake abbia preso forma e sia entrata in contatto con così tante persone», ha affermato il produttore esecutivo Matt Tomach. «Vedere il viaggio dei Dessens entrare in sintonia con il pubblico è stato estremamente gratificante e non vediamo l’ora di dare maggiore vita a questo mondo – e ad altri – nella seconda stagione. Un enorme ringraziamento ad Apple TV+, Sony e al nostro fantastico cast e troupe. Eccoci qui!».

Dark Matter rinnovata per la seconda stagione

«L’avvincente e stimolante “Dark Matter” si è rapidamente confermata una serie di successo, catturando l’immaginazione del pubblico e diventando parte amata e integrante della gamma di fantascienza di livello internazionale di Apple TV+», ha affermato Matt Cherniss, responsabile della programmazione per Apple TV+. «Siamo entusiasti di continuare la nostra collaborazione con Blake Crouch, i nostri partner di Sony e il resto del team creativo e del cast, guidati dagli straordinari Joel Edgerton e Jennifer Connelly, in una nuova stagione che sorprenderà gli spettatori con nuovi colpi di scena portandoli a immergersi ancora più a fondo nei misteri del multiverso».

Dark Matter spiegazione finale serie tvDefinito come uno dei migliori romanzi di fantascienza del decennio, “Dark Matter” è una storia sulla strada non percorsa. La serie segue Jason Dessen (interpretato da Edgerton), un fisico, professore e padre di famiglia che una notte, mentre torna a casa per le strade di Chicago, viene rapito in una versione alternativa della sua vita. La meraviglia si trasforma rapidamente in incubo quando cerca di tornare alla sua realtà in mezzo a un panorama sconvolgente di vite che avrebbe potuto vivere. In questo labirinto di realtà, intraprende un viaggio straziante per tornare dalla sua vera famiglia e salvarla dal nemico più terrificante e imbattibile che si possa immaginare: se stesso.

Crouch è creatore, produttore esecutivo, showrunner e scrittore insieme al produttore esecutivo Matt Tolmach. Oltre a recitare, Edgerton è produttore esecutivo, insieme a Jacquelyn Ben-Zekry.

 
 

Familia: manifesto e trailer del film di Francesco Costabile

Da oggi sono disponibili il trailer e il manifesto di Familia, opera seconda di Francesco Costabile con Francesco Gheghi, Barbara Ronchi, Francesco Di Leva, Marco Cicalese che sarà presentato in Concorso nella sezione Orizzonti alla 81ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

Nel cast del film, tratto dal libro Non sarà sempre così di Luigi Celeste, anche Francesco De Lucia, Tecla Insolia, Enrico Borrello, Giancarmine Ursillo, Carmelo Tedesco, Edoardo Paccapelo.

Familia è scritto da Francesco Costabile, Vittorio Moroni e Adriano Chiarelli ed è una produzione Tramp Limited in associazione con Indigo Film e O’ Groove in collaborazione con Medusa Film. Il film è prodotto da Attilio de Razza, Nicola Picone, Nicola Giuliano e Pierpaolo Verga. La fotografia è firmata da Giuseppe Maio, il montaggio da Cristiano Travaglioli, la scenografia da Luca Servino, le musiche originali di Valerio Vigliar, i costumi da Luca Costigliolo, il casting da Anna Pennella.

Familia, il manifesto

 
 

Fresh, la spiegazione del finale

Daisy Edgar-Jones in Fresh (2022)
Foto di Courtesy of Disney+ - © Disney

Il finale di Fresh ha spiegato il sottotesto della commedia horror e come esplora le insidie degli appuntamenti online. Sebastian Stan interpreta Steve, l’apparentemente affascinante nuovo fidanzato di Noa (Daisy Edgar-Jones). Noa è disillusa dal processo di appuntamenti online. Fresh si apre con un appuntamento con un uomo conosciuto su un’app, che parla male del cameriere, insulta i suoi vestiti e ruba persino il cibo che lui le ha fatto pagare da solo. Si lamenta con la sua migliore amica Mollie (Jonica T. Gibbs) della sua mancanza di successo negli appuntamenti, e Mollie le dice di adottare un atteggiamento “f*ck it”.

Poco dopo, incontra Steve al supermercato. I due vanno subito d’accordo e iniziano a frequentarsi, ma dopo aver accettato di fare un viaggio con lui, scopre subito che ha pulsioni cannibalistiche. Steve rapisce le donne e taglia pezzi dei loro corpi per venderli come carne, tenendoli in vita il più a lungo possibile per “mantenere la carne fresca”. Noa, Mollie e Penny (la star di Kim’s Convenience Andrea Bang), un’altra delle vittime di Steve, devono lottare per la loro vita per sfuggirgli quando arriva il finale di Fresh.

Il finale di Fresh spiegato

Fresh spiegazione finale film

Come spiegato nel finale di Fresh, Steve usa il suo bell’aspetto e la sua arguzia per sedurre le donne, che intende poi vendere a clienti di alto livello come carne. Dopo aver capito che a Steve piace, Noa si lascia sedurre e lo convince di voler stare con lui, nonostante lui l’abbia fatta prigioniera per vendere il suo corpo come carne.

Nel film, l’affascinante serial killer di Stan la porta a un “appuntamento” speciale e le mostra la parete di “trofei” che conserva dalle sue vittime, tra cui il cellulare di Mollie. Nel corso della serata, Noa seduce Steve e, quando la guardia di quest’ultimo è abbassata, si avventa su di lui e gli stacca una parte del pene a morsi. Sfruttando l’occasione per fuggire, Noa salva Mollie e Penny, che si danno alla fuga.

Noa usa le tattiche di Steve contro di lui come primo passo per riprendersi il suo potere, come spiega il finale di Fresh . Lei e le altre donne che lui rapisce vengono trattate come veri e propri pezzi di carne. Noa, Mollie e Penny rappresentano le donne che sono state vittime di aggressioni da parte di uomini, e quando lo stordiscono in cucina e poi uccidono lui e la moglie Ana (Charlotte Le Bon), che sostiene il suo cannibalismo, rappresentano la rivendicazione di quelle vittime.

Il finale di Fresh ricorda quello di Get Out, in cui Chris sfugge agli Armitage prima che gli rimuovano il cervello. Steve, come gli Armitage in Get Out, mercifica il corpo delle donne in Fresh, rimuovendo letteralmente il sedere di Noa – una parte del corpo femminile molto desiderata – per venderlo come carne. Come Chris, Noa e le altre donne devono letteralmente uccidere i loro oppressori per salvarsi la vita.

Come fa Steve a scegliere le sue vittime?

fresh film

Come spiegato nel finale di Fresh , quando Steve incontra Noa per la prima volta, lei si trova al negozio di alimentari sotto un cartello con scritto “carni fresche”. Sebbene sia solo un’allusione ironica alle sue intenzioni – trovare carne fresca al supermercato – Noa è esattamente il tipo di persona a cui Steve mira, un metodo simile a quello di Sweeney Todd, che trasforma le sue vittime in pasticci di carne. Al loro primo appuntamento, la ragazza gli dice di non avere una famiglia perché suo padre è morto e lei si è allontanata dalla madre, il che fa capire a Steve che nessuno la cercherà.

Steve si assicura anche che Noa non abbia detto molto di lui a nessuno e sembra soddisfatto che lei abbia detto solo alla sua migliore amica Mollie di aver conosciuto un ragazzo. Mentre è tenuta in ostaggio nella casa di Steve nel bosco, Noa viene a sapere che Penny, la donna che Steve teneva nella cella accanto alla sua, è stata sedotta in modo simile e anche lei non ha nessuno nella sua vita che dia l’allarme quando scompare. I bersagli di Steve sono donne che pochi noterebbero, il che gli ha permesso di fare carriera come “macellaio umano”.

Perché Ann lavora con Steve?

fresh ann charlotte

Il finale di Fresh spiega che Ann, la moglie di Steve, ha una gamba mancante quando Mollie si reca a casa loro per cercare Noa. Si scopre che Ann aiuta Steve nei suoi tentativi di cannibalismo, ma sembra anche essere stata una sua vittima in passato. Nelle riviste che Steve dà a Noa mentre la tiene prigioniera, c’è un biglietto di una vittima precedente che suggerisce che darle le riviste significa che gli piace.

Sebbene non ci siano prove che il biglietto sia stato lasciato da Ann, il biglietto stesso serve a dimostrare che Steve ha creato un legame romantico con le sue vittime in passato. Ann rappresenta la vittima che alla fine si schiera con l’oppressore e, peggio ancora, che abbatte gli altri per farsi strada. A un certo punto si è trovata nella stessa posizione di Noa: una donna presa in ostaggio e mutilata da un uomo di cui si fidava.

Mentre il desiderio di autoconservazione di Noa la porta a pianificare la sua fuga, Ann sembra provare sentimenti distorti per il suo rapitore. Non solo si immedesima in Steve, arrivando a sposarlo e ad avere dei figli, ma lo aiuta attivamente a fare del male ad altre vittime. In un’intervista a The Hollywood Reporter, la sceneggiatrice di Fresh, Lauryn Kahn, ha dichiarato che Ann rappresenta le donne che non sostengono le altre donne.

Anche se presumibilmente è lei stessa una delle vittime di Steve, Ann si è completamente allineata con lui e tenta persino di uccidere Noa per averlo ucciso, ritenendo che tenerlo felice sia più importante delle altre donne che lui ha mutilato e ucciso.

Chi sono gli uomini a tavola?

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Come spiegato nel finale di Fresh, Steve vende la sua carne umana a clienti facoltosi che pagano fior di quattrini per mangiare il suo prodotto “esotico”. A metà dei titoli di coda, c’è un rapido scorcio di alcuni di questi clienti. Gli uomini sono seduti attorno a un tavolo con al centro una pila di carne umana insanguinata. Alcuni sono vestiti con abiti eleganti, mentre altri sono nudi, a rappresentare quanto questi uomini siano effettivamente depravati. Sebbene sia più un’immagine che una scena, aiuta a mostrare che Steve è solo una parte di un problema molto più grande.

Gli uomini usano letteralmente le donne per consumarle, il che, data la loro nudità, sembra essere un feticcio sessuale per alcuni di loro. Questa è una rappresentazione visiva di come gli uomini spesso considerano le donne come “pezzi di carne”, la metafora che guida l’intero film. Per troppi uomini di potere, le donne sono viste come oggetti, merci da commerciare.

Il vero significato del finale di Fresh

Il vero significato del finale di Fresh

Come spiega il finale di Fresh, Fresh è una satira sociale in linea con i commenti sociali dei film horror del XXI secolo. Si tratta di una critica alla scena degli appuntamenti moderni, in particolare ai pericoli che comporta per le giovani donne single. Ci sono molti bravi uomini là fuori, ma anche molti pericoli e appuntamenti che potenzialmente vogliono fare del male. Il film mette in luce anche il modo in cui gli uomini di potere non rispettano l’autonomia corporea delle donne e si sentono in diritto di controllare il loro corpo.

Ma su una nota di speranza, il finale di Fresh spiega come le donne siano in grado di riprendersi il loro potere lavorando insieme perché nessun altro lo farà. Tre donne vittime di un uomo si riprendono il loro potere uccidendo letteralmente il loro oppressore.

Le donne sono lasciate a salvarsi da sole, dopo che Paul (Dayo Okeniyi), l’amico di Mollie, si allontana dalla baita invece di salvare le donne dopo aver sentito uno sparo. Ma grazie all’aiuto e al sostegno reciproco, le donne si liberano nonostante ciò che Steve ha portato via loro. Alla fine, è il legame tra Noa e Mollie a salvarle, piuttosto che un legame romantico con un uomo.

Il punto viene ribadito proprio alla fine di Fresh, quando Noa riceve un messaggio da Chad, il suo disastroso appuntamento dell’inizio del film, che recita semplicemente “Ti va?”. Anche se l’orrore dell’esperienza di Noa con Steve è finito, lei non è libera dall’orrore di bassa lega degli appuntamenti moderni o dall’essere vista come un pezzo di carne metaforico.

Perché il finale fresco ha funzionato così bene

Il finale di Fresh ha spiegato chiaramente il suo significato generale, ma non è l’unico motivo per cui ha funzionato. Daisy Edgar-Jones in Fresh è una delle migliori ragazze finali da un po’ di tempo a questa parte, che capisce intelligentemente che lei e le vittime di Steve devono unirsi per sopravvivere.Fresh è unico come film horror elevato, ma cruento, in quanto svolge ad arte i propri temi in modo digeribile. Il climax finale si trasforma in una soddisfacente punizione quando Noa riesce a fuggire, e il testo di Chad è un modo intelligente per dire che gli “orrori” di essere una donna single non sono finiti.

Fresh è davvero un film che non è mai stato fatto prima, e la sua alta posta in gioco è ripagata in pieno dal suo finale roboante. Il casting è di per sé perfetto, in quanto è abbastanza, beh, rinfrescante vedere Sebastian Stan al di fuori del suo solito genere di supereroi. Fresh è una versione femminile di Get Out, e il finale è convincente semplicemente perché è così unico, ma il suo messaggio rimane fedele alla vita.

Come è stato accolto il finale di Fresh

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Fresh del 2022 può essere considerato un successo per Mimi Cave, soprattutto considerando che si trattava del suo debutto alla regia. Il thriller horror si trova attualmente su Rotten Tomatoes con l’81% sia nel Tomatometer che nel punteggio del pubblico, dimostrando che la stragrande maggioranza degli spettatori e dei critici ha apprezzato la critica piena di suspense sugli appuntamenti nel 21° secolo e sui rischi che ne derivano. Tuttavia, un po’ a sorpresa, in molte recensioni (anche in quelle più che positive) il finale di Fresh viene spesso citato come una critica.

Sebbene siano poche le recensioni di Fresh in cui il finale viene stroncato, è stato commentato come un po’ formulaico, soprattutto da chi è esperto di film horror e thriller. Un altro punto ricorrente è che la tensione sapientemente costruita per la maggior parte di Fresh si esaurisce quando Noa si rende conto del pericolo in cui si trova.

Tuttavia, ci sono altrettante recensioni che lodano il finale di Fresh. Bisogna anche notare che, tra le discussioni dei fan, è un aspetto del film che viene ampiamente discusso come positivo. C’è anche chi sostiene che il finale di Fresh funziona perché vede finalmente la situazione rovesciarsi su Steve e si adatta ai temi centrali del film, anche se lo fa a scapito di parte del terrore percepito negli atti iniziali.

 
 

Jackpot, la spiegazione del finale: chi è il vincitore?

Jackpot

Jackpot! (recensione) di Amazon e Prime Video salta alla Los Angeles del 2030, dove lo Stato ha istituito la California Grand Lottery e permette ai perdenti di uccidere il vincitore del jackpot e acquisire i suoi guadagni. Purtroppo la Katie Kim di Awkwafina è l’ultima vincitrice della lotteria. Katie è in fuga da folle inferocite nel corso della commedia d’azione, diretta da Paul Feig e scritta da Rob Yescombe. Nel frattempo, il Noel Cassidy di John Cena cerca di aiutarla in ogni modo come agente dilettante di protezione della lotteria. Insieme, Katie e Noel si trovano in un mare di guai, ma alla fine tutto si risolve (ovviamente).

La Grande Lotteria della California è stata istituita durante la Grande Depressione del 2026, quando tutti avevano bisogno di soldi. Non è chiaro come il governo abbia deciso che creare una lotteria che rendesse legale l’omicidio fosse una buona idea. Tuttavia, Katie non era al corrente della lotteria degli assassini, il che significa che ha un estremo bisogno di aiuto per sopravvivere fino al tramonto – entra Noel. Il memorabile ruolo di John Cena ha un cuore puro e buone intenzioni per proteggere Katie. Fortunatamente, Katie e Noel riescono a tenere a bada folle, strani host di Airbnb e un’agenzia di protezione malvagia per arrivare alla fine di Jackpot!

Come Katie sopravvive nel finale di Jackpot

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Dato che il film di Prime Video è una commedia d’azione, non sorprende che Katie e Noel sopravvivano a Jackpot! Tuttavia, il viaggio per arrivarci è piuttosto intenso e comprende una manciata di incidenti ravvicinati. Dopo aver appreso che Louis Lewis, interpretato da Simu Liu nel cast di Jackpot!, vuole uccidere Katie e ottenere il suo assegno da 3,6 miliardi di dollari, Katie e Noel si separano. La Lewis Protection Company chiede il 30% del montepremi in cambio della protezione del vincitore, ma in realtà lo uccide e si prende l’intera somma per sé.

Poco prima di lasciare la città, rinunciando di fatto alla vincita, Katie riceve una telefonata da Louis, che minaccia di uccidere Noel se non torna indietro. Louis conduce Katie in un teatro, dove avviene la resa dei conti finale tra Katie e Louis (e alla fine tutti gli altri che cercano di ucciderla). Mentre il tempo scorre, Katie e Noel combattono contro centinaia di persone e Katie si arrampica sulle travi per sfuggire ai suoi aggressori (tra cui Shadi, l’ospite del suo Airbnb, e Irene, una donna che in precedenza le aveva rubato l’orologio).

Louis raggiunge Katie e sta per ucciderla quando Katie estrae la sicura da una delle granate che ha in tasca. Louis salta in aria mentre Katie, presumibilmente, inizia a cadere verso la morte. Tuttavia, un gruppo di persone che fa il tifo per il successo di Katie la cattura con un grande lenzuolo proprio mentre l’orologio raggiunge lo zero. Di conseguenza, Katie diventa multimiliardaria alla fine del nuovo film commedia di Amazon Prime Video Jackpot!, con Johnny Grand in persona che le consegna un assegno di 3,6 miliardi di dollari.

Perché Noel vuole aiutare Katie invece di prendere i suoi soldi per se stesso

Nel corso della commedia d’azione Jackpot! di Paul Feig del 2024, Katie ha difficoltà a fidarsi di Noel, il che è comprensibile visto il suo passato e il fatto che la maggior parte delle persone sta cercando di ucciderla. Il padre di Katie ha preso i soldi che lei aveva guadagnato con la pubblicità degli Spaghetti Squares da bambina ed è scappato. Quindi, Noel deve impegnarsi a fondo per far sì che Katie si fidi di lui in Jackpot! e alla fine lo fa. Noel ha davvero le migliori intenzioni di aiutare Katie (a parte la commissione del 10% che gli è stata promessa). Come dice il personaggio di John Cena a Katie, dopotutto è un Tassorosso.

In tutta la commedia d’azione Jackpot! di Paul Feig del 2024, Katie ha difficoltà a fidarsi di Noel, il che è comprensibile visto il suo passato e il fatto che la maggior parte delle persone sta cercando di ucciderla. Il padre di Katie ha preso i soldi che lei aveva guadagnato con la pubblicità degli Spaghetti Squares da bambina ed è scappato. Quindi, Noel deve impegnarsi a fondo per far sì che Katie si fidi di lui in Jackpot! e alla fine lo fa. Noel ha davvero le migliori intenzioni di aiutare Katie (a parte la commissione del 10% che gli è stata promessa). Come dice il personaggio di John Cena a Katie, dopotutto è un Tassorosso.

Noel, come agente dilettante di protezione della lotteria, ha aiutato molti vincitori della lotteria a sopravvivere in passato. Non vuole prendere i soldi tutti per sé perché è semplicemente una brava persona. Tuttavia, i rimpianti di Noel per il suo passato di mercenario lo spingono anche ad aiutare gli altri. Alla fine, Noel dona la sua commissione del 10% alle famiglie degli uomini con cui ha prestato servizio in passato e che sono morti. Ecco perché Noel è determinato a proteggere Katie in Jackpot! su Amazon Prime Video.

Il passato di Noel e Louis spiegato

Oltre a lavorare come agenti di protezione della lotteria, Noel e Louis hanno un’altra cosa in comune in Jackpot! – hanno fatto parte della stessa unità di mercenari molti anni fa. Tuttavia, Noel ha iniziato a conoscere meglio le persone che uccidevano e la verità dietro le loro missioni. Di conseguenza, ha lasciato l’unità, mentre a Louis non importava nulla della morale o dell’integrità.

Dopo l’abbandono di Noel, tutti i membri dell’unità sono morti, tranne Louis, durante una missione; per questo motivo Noel si sente molto in colpa e dona tutti i suoi guadagni alle famiglie della sua ex squadra. In un sorprendente colpo di scena, però, Noel scopre che Louis ha ucciso la loro squadra e ha preso i soldi della missione per sé nel film Amazon Prime Video del 2024.

Perché Katie non vuole più fare l’attrice

All’inizio del film comico di John Cena, di scarso successo, Katie si trasferisce a Los Angeles nel tentativo di tornare a recitare. Da bambina aveva recitato in spot pubblicitari e, dopo la morte della madre, Katie decide di realizzare il sogno della madre perseguendo la carriera di attrice. Tuttavia, alla fine di Jackpot, Katie non vuole più fare l’attrice. Tanto per cominciare, ha acquistato 3,6 miliardi di dollari e non ha bisogno di denaro. Katie dice anche a Noel: “Che senso ha? I wrestler e gli YouTubers sono star del cinema ora”, che sicuramente vuole essere una battuta scherzosa nei confronti di John Cena.

Cosa fa Katie con il suo jackpot da 3,6 miliardi di dollari

Katie (e Noel, a cui dà il 50% delle sue vincite alla lotteria) usano i 3,6 miliardi di dollari principalmente per aiutare gli altri. Tuttavia, si concedono anche un po’ di svago con il Jackpot!, dato che c’è molto denaro a disposizione. Katie e Noel aprono la Free 4 All Protection Agency (che aiuta i vincitori del jackpot a sopravvivere gratuitamente), la Kim-Cassidy School of Self-Defense and Stage Fighting, il Katie Kim Center for Kids with Sh*tty Parents e Noel-A-Bunga, una pizzeria a tema Teenage Mutant Ninja Turtles. Purtroppo il ristorante viene chiuso per violazione del copyright, ma almeno Katie e Noel hanno ancora il loro superyacht.

Il vero significato del finale di Jackpot

Il vero significato del finale di Jackpot

Naturalmente, Jackpot! è una commedia che ha lo scopo di intrattenere e far ridere, cosa che certamente fa. Tuttavia, l’aspetto più significativo del film di Amazon Prime Video è il legame che Katie e Noel creano mentre corrono per la loro vita. La chimica di Awkwafina e John Cena gioca un ruolo importante nello sviluppo di questo legame, che Katie ammette essere la migliore relazione della sua vita, nonostante si conoscano solo da poche ore. Nel corso del film, Katie e Noel si legano per il loro passato traumatico e formano una forte amicizia che costituisce la spina dorsale della storia, come dimostra il finale di Jackpot!

 
 

The Union, la spiegazione del finale del film con Mark Wahlberg

The Union film netflix
Foto di Laura Radford/Netflix - © 2023 Netflix, Inc.

The Union vede una spia che recluta il suo vecchio fidanzato per una missione pericolosa, ma i due finiscono insieme al momento dei titoli di coda? L’Unione è un’organizzazione di spionaggio composta da “colletti blu” e, dopo una missione fallita per recuperare informazioni riservate nell’incipit del film, ha bisogno di reclutare un “signor nessuno” per un’operazione di recupero. Questo porta l’agente Roxanne Hall (Halle Berry) a riallacciare i rapporti con l’ex fidanzato Mike (Mark Wahlberg), un operaio edile la cui vita è diventata stagnante. Dopo aver accettato con riluttanza, Mike riceve due settimane di addestramento per diventare una spia.

Mike si dimostra migliore di quanto ci si aspettasse, ma Roxanne scopre presto che a rubare le informazioni è stato il marito Nick (Mike Colter), separato e presunto defunto. Nick incastra anche il capo dell’Unione Brennan (J.K. Simmons) per fargli prendere la colpa, portando alla chiusura del gruppo. Il finale di questo film d’azione con Mark Wahlberg porta Roxanne e Mike in Croazia per impedire la vendita delle informazioni e la resa dei conti con Nick. Dopo che quest’ultimo è stato ucciso e l’hard disk rubato è stato recuperato, la scena finale vede Mike e Roxanne partecipare al matrimonio del migliore amico di Mike nel New Jersey.

Cosa succede a Mike e Roxanne dopo la fine della loro missione

Il cast di The Union è composto da Wahlberg e Berry, e il film punta molto sulla chimica tra i due. Nonostante gli scherzi da spia e le sparatorie, il film è in parte incentrato su due persone che si ritrovano quando sono più vecchie e più sagge. The Union si conclude con Mike e Roxanne che partecipano al matrimonio e decidono di riprovare la loro relazione, con il ripostiglio del custode come prima destinazione.

Prima che possano arrivarci, Brennan arriva per comunicare a Mike che fa ufficialmente parte dell’Unione, quindi sembra che Roxanne e Mike saranno partner personali e professionali. Il fatto che i due si mettano insieme non dovrebbe essere uno shock, dal momento che l’intero film è stato costruito in funzione di questo. Nonostante la tensione romantica, The Union non mostra mai Mike e Roxanne mentre si baciano.

Perché Nick ha tradito The Union

The Union Mike Colter
Credit © Netflix

L’apertura del film vede l’agente Nick inviato a recuperare le informazioni da un agente della CIA disonesto, ma la sua squadra viene rapidamente spazzata via e lui viene colpito e presumibilmente ucciso. In apparenza, sembra che il film abbia scelto un volto riconoscibile come quello di Colter solo per scioccare gli spettatori quando viene rapidamente ucciso, ma ovviamente ha molto di più da fare. In seguito Nick riemerge e dice a Roxanne che il traditore è Brennan. Tuttavia, la donna scopre subito che Nick ha tradito l’Unione e sta lavorando con Juliet Quinn (alias la banditrice) per vendere le informazioni al miglior offerente.

Nick racconta a Roxanne che, dopo aver rischiato la vita e aver portato a termine tante missioni dell’Unione senza alcuna ricompensa o merito, ha deciso di cambiare e di incassare.

Nick racconta a Roxanne che dopo aver rischiato la vita e completato tante missioni senza alcuna ricompensa, ha deciso di cambiare e incassare. Purtroppo, questo ha comportato l’uccisione di alcuni dei suoi ex colleghi e il tentativo di uccidere anche sua moglie. Nick si era stancato dei principi fondanti dell’Unione, ma invece di andarsene e diventare un mercenario, voleva usare le sue capacità per arricchirsi rapidamente.

L’improbabile reclutamento di Mike ha perfettamente senso

The Union film netflix

La premessadi The Union ha il sapore della realizzazione di un desiderio, in quanto prevede che un uomo che conduce una vita normale venga trasportato in una piena di pericoli ed emozioni. Sulla carta, tuttavia, è facile chiedersi perché un’organizzazione di spionaggio di alto livello dovrebbe reclutare qualcuno con zero esperienza come spia. La sceneggiatura inserisce la risposta nella storia, poiché le informazioni rubate riguardano le identità di chiunque – sia esso un agente di polizia, dell’FBI, dell’MI6, ecc.

L’Unione ha bisogno di un perfetto sconosciuto per la missione, che si presenti come acquirente , ma anche di qualcuno di cui fidarsi per fare la cosa giusta. Per questo Roxanne sceglie Mike, ritenendo che abbia un potenziale di cui nemmeno lui è consapevole. Il fatto che Mike sia stato un atleta all-star e che il suo lavoro di muratore corrisponda al profilo di un agente dell’Unione. Sebbene il suo reclutamento sia logico, il fatto che diventi un agente di successo dopo solo due settimane di addestramento è un elemento che non corrisponde alla realtà.

Perché il sindacato recluta solo persone “colletti blu

Mark Wahlberg ha definito il suo personaggio dell’Unione un “colletto blu” di Bond, e il film conferma questo paragone. Mike non indossa abiti eleganti o guida auto appariscenti, ma si lancia in numerose sparatorie e scazzottate. Anche tutti i membri della squadra sono molto semplici, e Brennan spiega che l’Unione recluta solo persone con un background da colletti blu perché sono quelle che “portano a termine le cose”.

Secondo la logica di Brennan, i colletti blu sono considerati invisibili nella società normale, nonostante siano quelli che “costruiscono le città” e le fanno funzionare. Brennan è alla ricerca di persone intelligenti e che abbiano lavorato sodo, non di chi ha frequentato le migliori università o proviene da ambienti privilegiati. Si tratta di una premessa unica per un’avventura di spionaggio, anche se la sensazione è che The Union avrebbe potuto esplorare ancora di più questo aspetto.

Perché Il banditore risparmia Roxanne

The Union halle berry mark wahlberg
© 2023 Netflix, Inc.

La banditrice d’asta di Jessica De Gouw aggiunge un po’ di sollievo comico a The Union. Pur essendo un cattivo amorale che cerca di vendere informazioni riservate altamente dannose, almeno si diverte. Quinn si rivela anche essere la nuova compagna sentimentale di Nick, ma quando Roxanne li affronta nel finale di The Union , invece di far sparare le sue guardie del corpo a Roxanne, la Banditrice decide di andarsene e lasciare che Nick si districhi da solo.

Il Banditore se ne va in parte perché non vuole più avere a che fare con Nick, poiché quello che avrebbe dovuto essere uno scambio pulito è diventato un pasticcio. Il film lascia anche aperta la porta a un ritorno del personaggio di De Gouw per The Union 2, quindi se un sequel dovesse arrivare, un ritorno di De Gouw è d’obbligo.

Il vero significato del finale di The Union

Il vero significato del finale di The Union
© 2023 Netflix, Inc.

The Union può anche ruotare intorno alle spie, ma in fondo è una frizzante commedia sentimentale. Funziona meglio quando si concentra sull’evoluzione della relazione tra Roxanne e Mike, ma il messaggio di fondo del film è che non è mai troppo tardi per dare una svolta alla propria vita. Mike è felice della sua vita così com’è; potrebbe essere al verde, ma ha una grande serie di amici e si trova a suo agio nella sua città natale. Tuttavia, c’è un senso di sviluppo arrestato in lui, come se la vita gli fosse passata davanti.

Il ritorno di Roxanne non solo gli offre una seconda possibilità con l’ex amore della sua vita, ma lo sfida anche a realizzare il suo potenziale. Lei e gli altri se ne accorgono, ma anche quando Mike dimostra di essere un talento naturale per il lavoro, continua a dubitare. The Union vede il protagonista di Wahlberg tentare la sorte e vedere se è destinato a cose più grandi; alla fine, Mike e Roxanne sono tornati insieme e lui è un agente segreto di prim’ordine. In breve, il film suggerisce che inseguire un sogno è sempre una buona cosa.

Come il finale di The Union prepara un sequel

Nel finale di The Union Brennan non solo dà il benvenuto a Mike nell’organizzazione, ma dice anche a lui e a Roxanne che possono avere solo pochi giorni di riposo prima di tornare al lavoro. Brennan li manderà in missione a Marrakesh, anche se non fornisce dettagli precisi sul lavoro. Forse non si tratta di un’idea diretta di The Union 2, ma di sicuro il pubblico ha già in mente il seme di un franchise prima della fine del film.

C’è anche la tendenza a far scappare Juliet Quinn/La banditrice, con Roxanne che ha giurato di darle la caccia. Un eventuale sequel di The Union potrebbe giocare con alcuni tasselli, ma quasi certamente si concentrerebbe sull’adattamento di Mike e Roxanne a diventare partner romantici e professionali. In definitiva, spetterà agli abbonati di Netflix decidere se un sequel si farà, ma visto il cast stellare, non sarebbe un grande shock.