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Thor: Love and Thunder, guida alla colonna sonora del film

Thor: Love and Thunder, guida alla colonna sonora del film

La colonna sonora di Thor: Love and Thunder è composta da tantissimi brani di successo, che spaziano da iconici inni rock a brani pop più contemporanei. Il regista Taika Waititi ha contribuito a spingere il franchise di Thor in una nuova direzione quando è subentrato nel MCU con Thor: Ragnarok. Ha dato alla serie del Marvel Cinematic Universe un tono comico, colori più vivaci e una grandissima colonna sonora. Tra queste, il classico dei Led ZepplinImmigrant Song“, utilizzato per la battaglia finale tra il Thor di Chris Hemsworth e l’Hela di Cate Blanchett.

Thor: Love and Thunder segna il ritorno di Thor per la prima volta da quando ha lasciato la Terra con i Guardiani della Galassia in Avengers: Endgame. Il film della Fase 4 del MCU segue il viaggio dell’eroe alla scoperta della sua  vera identità in questo vasto universo, che diventa un po’ più complicato quando la sua ex fidanzata, Jane Foster (Natalie Portman), acquisisce i suoi poteri grazie a un Mjolnir ricostruito, divenendo Mighty Thor. Il Dio del Tuono potrebbe essere geloso all’inizio, ma si rende conto che lei è proprio ciò che gli mancava nella vita. La svolta da supereroe di Jane arriva anche nel momento perfetto, dato che Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale) inizia a scatenarsi nella galassia uccidendo ogni dio che trova sulla strada.

Mentre il dramma, la commedia e l’azione si susseguono, la narrazione di Thor: Love and Thunder è accompagnata da musiche memorabili. Il veterano del MCU Michael Giacchino ha curato la colonna sonora del film, ma Taika Waititi ha ancora una volta messo da parte una straordinaria collezione di canzoni famose. Ecco una guida completa alla colonna sonora di Thor: Love and Thunder, con indicate le sequenze specifiche che accompagnano.

Only Time” di Enya – La canzone di Enya, tratta dall’album A Day Without Rain del 2000, dà il via alla colonna sonora di Thor: Love and Thunder, mentre l’intera linea temporale del MCU di Thor viene ripercorsa in un montaggio iniziale narrato da Korg (Taika Waititi).

Welcome To The Jungle” dei Guns N’ Roses – L’iconica canzone rock del 1987, tratta dall’album Appetite For Destruction dei Guns N’ Roses, risuona quando Thor si unisce ai Guardiani della Galassia in battaglia.

Paradise City” dei Guns N’ Roses – La seconda canzone dei Guns N’ Roses nella colonna sonora di Thor: Love and Thunder introduce l’inedito look turistico di New Asgard.

Old Spice Sea Chanty” di Ginger Johnson – Il jingle dell’Old Spice si sente alla fine della pubblicità dell’Old Spice di Valchiria.

Fighting” di Michael Raphael – La successiva canzone di Thor: Love and Thunder accompagna il momento in cui Thor, Re Valchiria (Tessa Thompson) e Mighty Thor difendono Nuova Asgard dall’attacco di Gorr.

Our Last Summer” degli ABBA – La canzone degli ABBA del 1980 è inserita in un montaggio che racconta ciò che è accaduto prima che Jane e Thor si lasciassero.

Family Affair” di Mary J. Blige – La colonna sonora di Thor: Love and Thunder include anche Mary J. Blige, quando Valchiria suona “Family Affair” per mostrare a Jane il suo altoparlante portatile.

Sweet Child O’ Mine” dei Guns N’ Roses – La terza canzone dei Guns N’ Roses viene riproposta più volte nel film, ma la prima è quando Thor, Jane e Valchiria combattono contro Zeus (Russell Crowe) nella Città Onnipotente.

Goodies” di Ciara – il singolo di debutto di Ciara del 2004 viene proposto mentre Thor, Jane e Valchiria si trovano sulla nave asgardiana in partenza dalla Città Onnipotente.

Hey Ninny-Nonny” di Taika Waititi – canzone originale di Taika Waititi, cantata da Korg quando Thor e Jane parlano dei loro sentimenti sulla nave.

November Rain” dei Guns N’ Roses – L’ultima canzone dei Guns N’ Roses nella colonna sonora di Thor: Love and Thunder accompagna il combattimento finale di Thor e Mighty Thor con Gorr.

Rainbow In The Dark” di Dio – Quest’ultima canzone è stata scelta per i titoli di coda di Thor: Love and Thunder.

Thor 4 pone le basi per 10 personaggi MCU

Thor 4 pone le basi per 10 personaggi MCU

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del film Thor: Love and Thunder

Grazie alla lotta tra Gorr il macellatore di dei (Christian Bale), Thor (Chris Hemsworth) e i suoi alleati, in Love and Thunder vengono poste le basi per l’introduzione di personaggi nuovi all’interno dell’MCU. Sappiamo quanto il franchise ami creare aspettative nel proprio pubblico sul futuro e anche Thor: Love and Thunder, come tutti gli altri film della Fase 4, è un anello di una catena più ampia.

In particolare, il quarto film da solista di Thor amplia notevolmente il Marvel Mythos: se durante la Saga dell’Infinito gli Asgardiani sembravano essere le uniche divinità mitologiche presenti nell’MCU, ora sappiamo che gli dei del franchise sono tanti e provengono dai culti più disparati. Prima lo show Disney+ Moon Knight e poi Thor: Love and Thunder hanno dimostrato che nella Marvel ci sono numerosi pantheon. Dopo le divinità egizie di Moon KnightLove and Thunder introduce una città divina, Omnipotent City, e un’enorme minaccia per gli dei: Gorr.

Proprio a Omnipotent City si svolge un’enorme battagliaAl di là dei fini drammatici, la scena offre al pubblico un piccolo assaggio delle diverse divinità che popolano l’MCU. Forse non tutti i personaggi visti in Thor: Love and Thunder torneranno in futuro, ma alcuni potrebbero davvero essere i pilastri delle prossime fasi…

Hercules

Probabilmente, il personaggio più importante introdotto da Thor: Love and Thunder è Hercules. Interpretato da Brett Goldstein, il figlio di Zeus è il dulcis in fundo del film. Fa il suo debutto nella scena a metà dei titoli di coda, vestito con un abito quasi identico al costume dei fumetti degli anni Sessanta e Settanta e con in mano la sua iconica clava. Poco prima di vedere Ercole sulla scena, nel film si sente Zeus (Russell Crowe) incaricare il figlio per una missione contro Thor. Questo dettaglio allude al fatto che Ercole sarà un cattivo in Thor 5, anche se chi ha letto i fumetti sa che alla fine Ercole rifiuta gli ordini di Zeus e si allea con Thor. Detto ciò, Hercules ha buone possibilità di entrare a far parte del prossimo team di Avengers della Marvel.

Hera

Marvel Comics Hera Thor

In Thor: Love and Thunder sembra che ci sia Zeus dietro al conflitto tra Ercole e Thor, quando nei fumetti è Hera la mente dietro ai problemi del semidio. Dal momento che sia il marito che il figliastro di Hera sono parte dell’MCU, la dea potrebbe facilmente subentrare nel franchise. Sia nella mitologia che nei fumetti, Hera è la matrigna di Hercules.

Hera è malvagia e gelosa dell’affetto che Zeus nutre per il semidio. I suoi piani causano molte delle tragedie nella vita di Ercole. Nei fumetti, Hera è un cattivo in piena regola per il figliastro e i suoi alleati. Lo stesso potrebbe accadere alla sua controparte MCU, che probabilmente odierà Ercole anche in live-action.

Ares

Ares ThorL’arrivo di Zeus e degli dei greci nell’MCU apre la strada anche ad Ares. Il personaggio ha tutte le potenzialità necessarie per diventare un nemico importante sia per Ercole che per Thor. D’altronde, nella Marvel Comics il Dio della Guerra è uno dei più grandi nemici di Ercole ed è una minaccia ricorrente tra i più potenti eroi della Terra. Ares è stato anche un membro degli Oscuri Vendicatori, storia che potrebbe essere inserita nell’MCU, magari già nella creazione di un squadra di anti-eroi per il film Thunderbolts.

Quasar

Marvel Comics Quasar Eon

Verso la fine di Thor: Love and Thunder si vede una statua di Eon nel tempio di Eternità. Nei fumetti, Eon è una potente entità cosmica che fa di tutto per garantire che l’universo sia al sicuro dalle minacce intergalattiche (come Thanos). Adempie i suoi doveri scegliendo un campione che lui stesso disegna come Protettore dell’Universo. I suoi due campioni più noti sono Capitan Mar-Vell e Quasar, un eroe dotato dei poteri di Lanterna Verde e un membro poco noto dei Vendicatori. Nell’MCU Mar-Vell è già stato reinventato con il personaggio femminile Capitan Marvel, ma non c’è nessun Quasar. Forse la statua di Eon accenna all’introduzione di Quasar nell’MCU

Ra

Marvel Atum ThorThor: Love and Thunder ha confermato la presenza nell’MCU di Ra. Nel film, Thor ha inserito la divinità egizia nell’elenco degli dei che sperava di reclutare a Omnipotent City. Anche se non è stato nominato in Moon Knight, nella mitologia Ra è in cima al pantheon egizio. Ora che Thor ne ha parlato nell’MCU, Ra (noto anche come Atum) potrebbe svolgere un ruolo chiave nella prossima avventura di Marc Spector in Moon Knight 2

Warlord Kaa

Hulk Thor

In Thor: Love and Thunder viene esplorato il Regno delle Ombre. Questa linea narrativa crea la possibilità che Kaa minacci un eroe MCU in una battaglia futura. Introdotto in un fumetto del 1960, il malvagio padrone del Regno delle Ombre è un criminale minore della Marvel Comics. Kaa ha fatto alcune incursioni sulla Terra, dove si è scontrato con la squadra di supereroi di Ercole e con Hulk. Ora che il Regno delle Ombre è ufficialmente una dimensione dell’MCU, il suo capo non può essere escluso dal franchise.

Knull

Knull Thor

Nello spiegare la storia d’origine di Gorr, Thor: Love and Thunder parla del dio Knull. Nei fumetti, Knull è colui che brandisce la Necrosword prima che venga presa da Gorr. Ovviamente, non è quello che succede nell’MCU e, anche se non è ancora chiara la storia live-action del personaggio, è plausibile che prossimamente Knull comparirà sulla scena. Anche se privo della sua spada, Knull potrebbe facilmente diventare uno dei criminali più pericolosi dell’MCU. Come dio antico, onnipotente e creatore dei simbionti, Knull possiede tutto quello che serve per devastare la Terra.

Venom

Venom Marvel Comics

Attraverso il Multiverso, Spider-Man: No Way Home aveva già introdotto Venom. Tuttavia, Thor: Love and Thunder fa un passo in più. Nei fumetti, la Necrosword di Knull è il primo simbionte, fatto che chiarisce perché nel film l’arma influisce pesantemente sulle azioni di Gorr. E, parlando di simbionti, non si può escludere Venom. Appare chiaro che l’MCU sta girando attorno al personaggio, forse per preparare il terreno ad un grande ruolo per il cattivo.

Morte (Lady Morte)

Thanos MorteOltre a Adam Warlock, Lady Morte è l’altro grande personaggio legato alla storia di Thanos che ancora manca nell’MCU. Quando Thanos, ossessionato dall’incarnazione fisica Morte, cancella metà dell’universo in Avengers: Infinity War, il personaggio non viene nemmeno nominato. Tuttavia, Thor: Love and Thunder dimostra che Morte esiste da qualche parte nell’MCU. Come Eon, anche lei possiede una statua costruita in suo onore nel tempio di Eternità.

Tribunale Vivente

Tribunale ViventeUn altro personaggio presente in versione statuaria nel tempio di Eternità è Tribunale Vivente. Già Doctor Strange 2 aveva fatto cenno a Living Tribunal, per poi dimenticarsene nel film successivo. Dopo Thor: Love and Thunder non sembrano esserci dubbi sull’arrivo del personaggio nell’MCU. Non a caso, la statua di Tribunale Vivente è un po’ più prominente rispetto alle altre. Sicuramente, il livello di potere della misteriosa entità cosmica nella Marvel Comics pone le basi per un grande personaggio anche per l’MCU.

Thor: Love and Thunder, cosa ci fanno le capre urlanti nel film?

Thor: Love and Thunder, cosa ci fanno le capre urlanti nel film?

Nel corso degli anni la Marvel ha regalato al pubblico diverse sorprese sul grande schermo, ma poche eccentriche come le capre urlanti di Thor: Love and Thunder. Il secondo film di Taika Waititi sul Dio del Tuono ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica, ma ha comunque battuto Thor: Ragnarok al botteghino, forse anche grazie al senso dell’umorismo tipico di Waititi, che qui si conferma ulteriormente. Resta però da chiedersi se l’aggiunta delle capre sia stata un’idea originale di Waititi, o provenga dagli stessi fumetti di Thor.

All’inizio del film, Thor riceve in dono le capre da Re Yakan (Stephen Curry) per aver salvato la popolazione del pianeta Indigarr da una minaccia esterna. Per tutta la durata di Thor: Love and Thunder, i destrieri del Dio del Tuono hanno urlato sullo schermo; mentre Thor (Chris Hemsworth) lottava per fermare il dio assassino Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), insieme alla sua ex Jane Foster/Mighty Thor (Natalie Portman), Valchiria (Tessa Thompson) e Korg (Taika Waititi), le capre hanno fatto da spalla e da bizzarro “mezzo di trasporto” del gruppo.

Le loro urla stridenti ci hanno fatto morire dal ridere anche se forse, a tratti, sono risultate un po’ eccessive. Per questo motivo, gli spettatori si sono chiesti se le capre urlanti, all’interno del film, rappresentino un ulteriore sollievo comico o una semplice distrazione dal resto della trama di Thor: Love and Thunder. La vera origine delle capre va comunque ben oltre il semplice divertimento e siamo qui per analizzarlo.

Perché le capre di Thor: Love and Thunder urlano?

Le urla delle capre di Thor: Love and Thunder hanno trovato ispirazione in Taylor Swift e nella sua canzone “I knew you were Trouble”, rielaborata con dei meme sui social, ma possono essere ricondotte alla storia della Marvel e, più specialmente, alla mitologia norrena. Sebbene non abbiano nome in Love and Thunder, le capre Toothgrinder e Toothgnasher hanno fatto diverse apparizioni nei fumetti, con la loro prima entrata in scena nel 1976. Ma il loro vero e proprio ingresso nella letteratura è molto più antico e risale alla “Hymiskviða” dell’Edda in prosa del XII secolo. Tuttavia, le loro urla sono interamente un’invenzione di Taika Waititi, un’estensione del suo stile di commedia bizzarro e talvolta eccessivo.

Le capre di Thor: Love and Thunder devono a Taylor Swift le loro origini

Come dicevamo, secondo le interviste di Waititi, le capre urlanti di Thor 4 possono ringraziare Taylor Swift e la sua “I Knew You Were Trouble” del 2012 per la loro origin story nel film. Sebbene Thor: Love and Thunder sia approdato al cinema 10 anni dopo l’uscita della canzone, il meme su Internet di una capra che urla il ritornello della canzone è stato una costante di tutto il decennio. A quanto pare, un addetto alla post-produzione ha riscoperto il meme della capra e ha aggiunto la colonna sonora a uno degli aggiornamenti dell’animazione delle capre, e Waititi l’ha apprezzato a tal punto che la gag è stata inserita nel film.

Le capre di Thor: Love and Thunder sono nei fumetti Marvel?

Sebbene Thor: Love and Thunder abbia lasciato molte domande senza risposta, i destrieri del Dio del Tuono non sono una di queste. Le fedeli capre di Thor sono state al suo fianco fin dalla loro introduzione nel Thor Annual #5 del 1976. Tra le loro avventure, ricordiamo l’originale addomesticamento dei due animali da parte di Thor su suggerimento di Loki in Journey Into Mystery #623, e un viaggio sia a Hel che a Heven, il primo in Thor #365 e il secondo in Original Sin #5.1. Una delle capre, Toothgnasher, ha persino trascorso del tempo con il Punitore in Punisher Kill Krew.

Grazie alle sue capre urlanti, Thor: Love and Thunder può rivendicare influenze che attraversano i secoli, dalla poesia antica alla musicalità moderna, pur essendo del tutto in linea con le sue origini fumettistiche. Sebbene quest’aggiunta ironica possa risultare fastidiosa per alcuni spettatori, essa racchiude davvero gli easter egg, i riferimenti alla Marvel e le influenze eclettiche che rendono i fumetti, e in particolare Thor, così stravaganti. È giusto, in questo caso, che lo stesso tono dei fumetti sia così prevalente nell’ultimo contributo di Waititi alla serie di film su Thor.

Lilo & Stitch: annunciato il regista del live action

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Lilo & Stitch: annunciato il regista del live action

La Disney ha scelto Dean Fleischer-Camp per dirigere il prossimo remake live-action di Lilo & Stitch. Fleisher-Camp sta facendo circolare il suo nome grazie a Marcel the Shell With Shoes On, il suo ultimo progetto per la A24. Nel frattempo, Chris Kekaniokalani Bright è in trattative per scrivere la sceneggiatura di Lilo & Stitch, con Dan Lin, Jonathan Eirich e Ryan Halprin alla produzione. A parte questo, si sa poco del remake in live action del film.

Come riportato da Deadline, Dean Fleischer-Camp dirigerà il prossimo adattamento live-action di Lilo & Stitch per la Disney. La notizia arriva in mezzo al successo di critica del suo nuovo film d’animazione, Marcel the Shell With Shoes On, che è attualmente sulla buona strada per guadagnare $ 1 milione al botteghino. Al momento, una data di uscita per Lilo & Stitch rimane sconosciuta. Il film segnerà il primo film live-action di Fleischer-Camp in un grande studio.

Undisputed: trama, cast e curiosità sul film

Undisputed: trama, cast e curiosità sul film

Il regista Walter Hill è noto per la sua capacità di contaminare e ridefinire i generi cinematografici, inserendo nei suoi film elementi apparentemente contrastanti ma che grazie alla sua maestria si fondono alla perfezione, dando vita ad opere uniche. Suoi sono infatti titoli cult come Driver l’imprendibile, I guerrieri della notte, 48 ore e Strade di fuoco. Si tratta di film “ruvidi”, che mescolano la brutalità di contesti sociali difficili a personaggi in cerca di rivalsa. Uno dei suoi ultimi film, Undisputed, realizzato nel 2002 porta avanti queste caratteristiche, mescolando elementi da prison movie con quelli dei film sulla boxe.

Scritto dallo stesso Hill insieme a David Giler, a partire da una loro storia originale, Undisputed nasce dal desiderio del regista di realizzare un film incentrato sulla boxe. Lo spunto per il film si presentò loro nel 1992, quando il campione dei pesi massimi Mike Tyson venne condannato ad alcuni anni di prigione. A partire da quell’evento i due decisero di scrivere la storia di una celebrità che si ritrova a dover fare i conti con la sua nuova vita in carcere. Ciò permise loro non solo di raccontare il declino di un uomo, ma anche la durissima realtà del sistema penitenziario statunitense.

Al momento del suo arrivo in sala, Undisputed mancò però di ottenere importanti riconoscimenti da parte di critica e pubblico. A renderlo maggiormente popolare è stato però il mercato home-video, dove ottenne grande successo divenendo un vero e proprio cult. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla serie di sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Undisputed: la trama del film

Protagonista del film è George “Iceman” Chambers, campione del mondo dei pesi massimi di pugilato, la cui carriera viene distrutta a causa del suo arresto con l’accusa di stupro. Arrivato in prigione, egli è ormai un uomo finito e senza più speranze. Venuto però a sapere dell’esistenza di un programma di boxe interno al carcere, George decide immediatamente di iscrivervisi. Campione indiscusso all’interno della prigione è Monroe Hutchen, il quale è imbattuto da dieci anni. Mentre si inimica l’intera comunità carceraria, George decide di prepararsi all’incontro, desideroso di dimostrare di non essere secondo a nessuno.

Undisputed sequel

Undisputed: il cast del film

Per i due protagonisti del film, il regista dichiarò di aver sempre pensato a due attori di colore, in quanto ciò avrebbe conferito maggior credibilità al modo in cui questi vengono trattati nel film. Il ruolo di George Chambers è dunque stato assegnato a Ving Rhames, principalmente noto per essere stato Marsellus Wallace in Pulp Fiction. L’attore aveva passato due anni a mettersi in forma per un altro film biografico incentrato su di una leggenda della boxe, ma quando quel progetto fallì, la sceneggiatura di Undisputed ha attirato la sua attenzione, spingendolo a riprendere il suo allenamento per questo film.

Nel ruolo del campione Monroe Hutchen vi è invece l’attore Wesley Snipes, celebre per aver recitato nella trilogia di Blade. Desideroso di mostrarsi al meglio per il personaggio, Snipes ebbe modo di allenarsi nella boxe con Emanuel Steward, noto per aver addestrato diversi campioni del mondo. Al momento di dove girare il loro incontro, i due attori rifiutarono di farsi sostituire da controfigure e diedero vita ad una coreografia di lotta estremamente realistica, con colpi molto vicini all’essere veri. Nel film compare inoltre l’attore Peter Falk nei panni di Mendy Ripstein, un anziano capo mafia che organizzerà l’incontro tra i due pugili.

Undisputed: la serie di sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Divenuto un buon successo grazie alla sua distribuzione in home-video, il film ebbe poi tre sequel, anche se con regista e cast diversi rispetto all’originale. Questi sono Undisputed II: Last Man Standing, uscito nel 2006, Undisputed III: Redemption, uscito nel 2010, e Undisputed 4 – Il ritorno di Boyka, uscito nel 2016. Nel primo dei sequel vi è sempre il personaggio di George Chambers, anche se ad interpretarlo è un diverso attore. Compare qui anche il personaggio Yuri Boyka, interpretato da Scott Adkins, che diventerà poi il protagonista principale dei successivi due sequel.

È possibile fruire di Undisputed grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 14 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Via dall’incubo: trama, cast e curiosità sul film con Jennifer Lopez

Nota come una delle celebrità più poliedriche del panorama statunitense, Jennifer Lopez è stata anche protagonista di film di vario genere e di buon successo. Tra questi si annoverano titoli come Le ragazza di Wall Street, Ricomincio da me, Il ragazzo della porta accanto e Shall We Dance?. Prima di tutti questi vi è però stato il thriller Via dall’incubo, diretto nel 2002 da Michael Apted, regista noto per film come La ragazza di Nashville, Occhi nelle tenebre e Le cronache di Narnia – Il viaggio del veliero. Scritto da Nicholas Kazan, il film in questione ha permesso alla Lopez di affermarsi come attrice drammatica e ricca di carisma.

Il film è l’adattamento cinematografico di Black and Blue, un romanzo scritto da Anna Quindlen nel 1998 e divenuto uno dei best seller assoluti del momento. All’interno di questo racconto si sviluppano una serie di temi ancora oggi particolarmente attuali. Il tutto ruota intorno ad una donna succube che decide di riprendere in mano la propria vita rispondendo ai soprusi del marito. Il film si concentra così sugli aspetti peggiori della figura maschile, comunque non generalizzata. Ne nasce un’opera che mira all’emancipazione e anche ancora oggi è in grado di insegnare molto a riguardo.

Forse un po’ dimenticato, si tratta di un titolo che meriterebbe di essere riportato in auge, anche alla luce della recente scomparsa del suo regista. Tra colpi di scena e tanta tensione, non mancherà di attrarre i fan del genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Via dall’incubo: la trama del film

Protagonista del film è Slim, una giovane cameriera in una tavola calda di Los Angeles. Proprio sul luogo di lavoro, la ragazza incontra un giorno il ricco e affascinante Mitch, dal quale rimane subito stregata. In breve i due intraprendono una relazione che li porta nel giro di breve a sposarsi e a dare alla luce una figlia Gracie. Gli spensierati anni che Slim ha passato insieme al marito vengono però irrimediabilmente macchiati dalla scoperta dei molteplici tradimenti di lui. Nel tentativo di riaffermare la propria dignità, Slim decide di chiedere il divorzio, andando però incontro ad una reazione inaspettata.

Mitch, infatti, si dimostra violento come non mai, arrivando a colpirla e a negarle quanto lei chiede. Dal suo punto di vista, Slim è di sua proprietà. Da quel momento la donna si ritrova a vivere un vero e proprio incubo. Nonostante il suo tentativo di fuga insieme alla figlia, verrà continuamente rintracciata da Mitch, ormai più folle che mai. Slim comprende allora che l’unico modo per uscire da quella situazione non è scappare, ma contrattaccare. Inizia così ad apprendere l’uso delle arti marziali, in attesa di scontrarsi nuovamente con il suo inseguitore.

Via dall'incubo cast

Via dall’incubo: il cast del film

Per il ruolo di Slim era inizialmente stata considerata l’attrice Sandra Bullock. Tuttavia, i produttori finirono con lo scegliere Jennifer Lopez. Il regista si disse piuttosto preoccupato di questa scelta, essendosi imbattuto in voci che descrivevano la cantante e attrice come una diva particolarmente autoritaria. Tali pettegolezzi si rivelarono però infondati nel momento in cui la Lopez si dimostrò completamente disponibile al dialogo e pronta a intraprendere anche azioni complesse per il suo personaggio. L’attrice, inoltre, si impegnò nell’imparare a praticare l’arte del krav maga. Tali allenamenti le permisero di sfoggiare poi una buona preparazione fisica nelle scene che richiedevano scontri fisici.

Nei panni della figlia Gracie vi è l’attrice Tessa Allen, qui al suo debutto cinematografico. Oggi la Allen è nota in particolare per le serie Providence e General Hospital. Billy Campbell, noto anche per i film Le avventure di Rocketeer e Dracula di Bram Stoker, interpreta qui il marito violento Mitch. Juliette Lewis, attrice affermatasi negli anni Novanta per i film Cape Fear e Assassini nati – Natural Born Killers, è invece presente nel ruolo di Ginny, migliore amica di Slim. Dan Futterman è Joe, ex ragazzo di Slim, mentre Fred Ward è il padre della protagonista. L’attrice Janet Carroll compare invece nel ruolo della madre di Mitch.

Via dall’incubo: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Via dall’incubo è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV e Chili. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 14 luglio alle ore 21:25 sul canale Nove.

Fonte: IMDb

Una doppia verità: trama e cast del film con Keanu Reeves

Una doppia verità: trama e cast del film con Keanu Reeves

I cosiddetti legal thriller sono certamente una delle sottocategorie più affascinanti di quel vasto e sfaccettato genere che è il thriller. Numerosi sono i titoli che nel corso degli anni hanno fatto la fortuna di questo, portando le storie di avvocati, processi o questioni legate al mondo giudiziario a ritagliarsi il proprio posto di rilievo nel mercato cinematografico. Titoli come Il rapporto Pelican, Presunto innocente e Il cliente sono solo alcuni dei titoli più famosi. Negli ultimi anni si possono invece annoverare film come Michael Clayton, Il caso di Thomas Crawford e Una doppia verità (qui la recensione).

Diretto nel 2016 da Courtney Hunt, qui alla sua seconda opera dopo l’acclamato Frozen River, il film si configura come un avvincente thriller incentrato sul concetto di verità e su quanto questo possa dimostrarsi ambiguo. Scritto da Nicholas Kazan, figlio del celebre regista Elia, Una doppia verità si discosta dai canoni del genere portando avanti una ricerca introspettiva dei suoi personaggi, costruendo parallelamente una vicenda quantomai intricata, che gioca con lo spettatore e le sue aspettative. L’intento conclamato, infatti, era quello di mettere in scena la forte ambiguità tipica degli avvocati difensori.

Pur non essendosi affermato come un buon successo, cadendo parzialmente nell’anonimato, Una doppia verità ha il merito di affrontare in modo interessante tale concetto, dimostrando quante interpretazioni e versioni di questa possano davvero esistere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Una doppia verità: la trama del film

Protagonista del film è l’avvocato difensore Richard Ramsey, il quale è da sempre convinto che la verità possa essere modellata a proprio piacimento nell’aula del tribunale. A metterlo fortemente in crisi a riguardo, però, si presenta il caso del giovane Mike Lassiter. Il ragazzo è stato sorpreso sulla scena del crimine, vicino al corpo senza vita di suo padre e per di più con un coltello insanguinato in mano. Davanti a queste prove schiaccianti, il giovane viene accusato di omicidio volontario e non sembra poterci essere altra versione rispetto a questa verità. Lassiter, tuttavia, è convinto di poterlo far scagionare.

Il caso si fa però più complesso del previsto quando Mike decide di chiudersi in un silenzio impenetrabile, negando ogni possibilità di collaborazione. Ciò costringe Richard a ricercare da sé prove a sufficienza per dimostrare l’innocenza del ragazzo, ammesso che egli possa esserlo davvero. Mentre nuovi elementi emergono a complicare la situazione e a indebolire la difesa già traballante di Richard, l’avvocato deve fare i conti con i metodi della nuova collega Janelle e la reticenza della madre di Mike, Loretta. Più si addentra nella storia della famiglia Lassiter, però più una serie di segreti indicibili verranno alla luce, facendo prendere alla vicenda una piega inaspettata.

Una doppia verità cast

Una doppia verità: il cast del film

Ad interpretare il ruolo del protagonista, l’avvocato Richard Ramsey, era originariamente stato contattato l’attore Daniel Craig. Questi, tuttavia, rinunciò al ruolo pochi giorni prima dell’inizio delle riprese, costringendo i produttori a trovare un sostituto. Ad ottenere il ruolo è così stato l’attore Keanu Reeves, celebre per serie di film action come Matrix e John Wick. Egli si è trovato qui ad interpretare nuovamente il ruolo di un avvocato, avendo già ricoperto una simile parte nel noto film del 1997 L’avvocato del diavolo. L’esperienza sviluppata per quel film, gli è così stata utile anche in questo caso, rendendolo credibile nella costruzione del personaggio.

Nel ruolo di Mike Lassiter, il giovane accusato dell’omicidio del padre, vi è l’attore Gabriel Basso, visto anche in Ithaca e il recente Elegia americana. Nei panni di suo padre, Boone, vi è l’attore Jim Belushi, celebre per la serie comedy La vita secondo Jim. La madre di Mike, Loretta, è invece interpretata dalla due volte premio Oscar Renée Zellweger. Per lei questo è stato il primo ruolo cinematografico dopo una pausa di sei anni. Nello stesso anno ha poi recitato anche in Bridget Jone’s Baby. Infine, nei panni dell’avvocatessa Janelle, vi è l’attrice Gugu Mbatha-Raw, celebre per l’episodio San Junipero di Black Mirror e per essere la giudice Ravonna nella serie dell’MCU Loki.

Una doppia verità: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Una doppia verità è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 14 luglio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Ti West, intervista al regista di X – A sexy horror story

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Ti West, intervista al regista di X – A sexy horror story

Ti West parla di X – A Sexy Horror Story, il film con protagonista Mia Goth arriva in sala il 14 luglio distribuito da Midnight Factory di Koch Media.

Midnight Factory, etichetta di proprietà di Koch Media, porterà nelle sale cinematografiche a partire dal prossimo 14 luglio X – A Sexy Horror Story di Ti West, il nuovo atteso horror slasher con Mia Goth e Jenna Ortega. Nel 1979, una troupe di ragazzi ambiziosi e affamati di successo decide di girare un film per adulti nelle zone rurali del Texas, ma l’anziana coppia che la ospita, in una fattoria isolata e indisturbata, comincia a nutrire un interesse lascivo per i giovani attori. Durante la notte, questo interesse morboso esploderà in tutta la sua violenza e terrore.

Da A24, studio di produzione di Hereditary – Le Radici del Male, Midsommar – Il Villaggio dei Dannati, The Witch e The Lighthouse, X – A Sexy Horror Story promette di intrattenere con emozioni forti gli amanti dell’horror e non solo. Ti West, scrittore, regista e montatore pluripremiato già noto per altri lavori di genere, ricrea l’America rurale della fine degli anni ’70 e rinnova la tradizione di horror slasher omaggiando film d’autore, film cult e anche porno.

Girato in Nuova Zelanda, X – A Sexy Horror Story  porta sullo schermo un’incredibile Mia Goth alle prese con un doppio ruolo – grazie all’uso di un minuzioso trucco prostetico che la rende irriconoscibile – e che la porterà a lottare “con se stessa” per la sopravvivenza. Il film, con un punteggio di 95% Fresh su RottenTomatoes, ha ottenuto inoltre l’approvazione del re del terrore Stephen King, che l’ha definito “un film horror estremamente buono. Spaventoso, intelligente, consapevole. Ah! E anche divertente”. Dopo aver conquistato il pubblico americano, in Italia X – A Sexy Horror Story  uscirà al cinema dal 14 luglio, distribuito da Midnight Factory.

La trama di X – A Sexy Horror Story

Sinossi: Nel 1979, un gruppo di giovani e ambiziosi filmmaker decide di realizzare un film per adulti nel Texas rurale. Ma quando la solitaria coppia anziana che li ospita scopre la natura del set, il cast si trova a dover lottare per la propria sopravvivenza.

X – A Sexy Horror Story vietato ai minori di 18 anni

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X – A Sexy Horror Story vietato ai minori di 18 anni

Nello stesso giorno dell’uscita in sala in oltre 200 copie, X – A Sexy Horror Story di Ti West, il nuovo atteso horror slasher con Mia Goth e Jenna Ortega, distribuito da Midnight Factory, etichetta di proprietà di Koch Media, è stato vietato ai minori di 18 anni dalla Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche incaricata dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura.

Le emozioni forti che il film promette hanno evidentemente impressionato la Commissione a tal punto che l’ha reputato non adatto ai minori per “l’insieme delle scene in cui sono presenti uno o più contenuti sensibili, il tono e l’impatto potenziale delle stesse nonché il contesto narrativo, il livello di intensità del contenuto sensibile rilevato”; l’efficace miscela di horror e porno hanno conseguentemente portato ad alzare il divieto per la visione ai maggiorenni.  X – A Sexy Horror Story, quindi, non è un film che passa inosservato, ma anzi lascia il segno!

Il film – che ha ottenuto un punteggio di 95% Fresh su RottenTomatoes e l’approvazione del re del terrore Stephen King che l’ha definito “un film horror estremamente buono. Spaventoso, intelligente, consapevole. Ah! E anche divertente” – è ambientato nel 1979, quando una troupe di ragazzi ambiziosi e affamati di successo decide di girare un film per adulti nelle zone rurali del Texas, ma l’anziana coppia che la ospita, in una fattoria isolata e indisturbata, comincia a nutrire un interesse lascivo per i giovani attori. Durante la notte, questo interesse morboso esploderà in tutta la sua violenza e terrore.

Dopo aver conquistato il pubblico americano, in Italia X – A Sexy Horror Story esce oggi al cinema, distribuito da Midnight Factory.

Leggi la recensione di X – A Sexy Horror Story

Fara Film Festival 2022: presentata la nuova edizione

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Fara Film Festival 2022: presentata la nuova edizione

Proiezioni sotto le stelle e incontri con i protagonisti del cinema italiano a Fara in Sabina, suggestivo borgo antico alle porte di Roma. Dal 20 al 24 luglio torna il Fara Film Festival (www.farafilmfestival.com), concorso internazionale di cinema, arte e enogastronomia ideato da Riccardo Martini, prodotto da Martini Eventi in collaborazione con Alfiere productions e diretto da Daniele Urciuolo, che ha l’obiettivo di promuovere il legame tra il territorio della Sabina e la settima arte, ossia il cinema, sia dal punto di vista artistico-culturale sia come volano economico strategico territoriale.

I vicoli del borgo medievale saranno illuminati come un set cinematografico, e le splendide Piazza Duomo e Piazza Garibaldi saranno la culla degli eventi in programma. Serata d’apertura mercoledì 20 luglio con la proiezione alle ore 21.30 del documentario “La voglia matta di vivere” in occasione dei cento anni di Ugo Tognazzi, anticipata da un talk con Ricky Tognazzi e Simona Izzo, Francesco Pegoretti, Federico Ielapi.

Il programma di giovedì 21 luglio vedrà sul palco Francesco Pannofino, Eleonora Giorgi, Emy Bergamo, Andrea Roncato, Elisabetta Pellini, Maurizio Rigatti, anticipare la proiezione di “Selfiemania”, mentre venerdì 22 luglio sarà la volta di Riccardo Scamarcio e Anna Safroncik prima del film “Io che amo solo te”.

Sarà Giancarlo Giannini l’ospite d’onore di sabato 23 luglio, insieme alla storica press agent Paola Comin, con la proiezione di “Pasqualino Settebellezze”. In chiusura domenica 24 luglio ospiti Umberto Smaila, Pierluigi Di Lallo, Giorgia Fiori, Alessandro Gatto e Virginio, per l’evento di premiazione delle opere in concorso e la proiezione del film “Troppa famiglia”.

A giudicare le 36 opere in concorso, suddivise in quattro sezioni (cortometraggi italiani, internazionali, a tematica sociale, d’animazione) saranno Eleonora Giorgi, presidente onorario; Chiara Del Zanno, giornalista; Maurizio Rigatti, regista; Elisabetta Pellini, attrice; Alessandro Parrello, regista e produttore; Eleonora Farneti, referente rassegna cinematografica “Parliamo di donne” di Cantalupo in Sabina, gemellata con il Fara Film festival, Niccolò Gentili, attore, regista e sceneggiatore; Serena Tateo, sceneggiatrice. Le opere saranno proiettate nel pomeriggio a partire dalle ore 17.30 al Palazzo Martini di Fara in Sabina.

Le serate saranno condotte da Renzo Di Falco, Giorgia Fiori, Andrea Venditti, Emanuele Rauco, Fabiola Dalla Chiara, Agata Fortis, Ilenia Cavaliere e Gianluca Chiadroni.

“Dopo il successo della scorsa edizione abbiamo cercato di regalare al nostro pubblico un sogno, un grande evento di cinema in piazza, gratuito, con ospiti di livello nazionale e internazionale, basti pensare agli oltre dieci David di Donatello vinti tra Giancarlo Giannini, Ricky Tognazzi e Francesco Pegoretti che saranno presenti a Fara in Sabina tra il 20 e il 24 luglio. Quest’anno ci aspettiamo visitatori dalla provincia di Rieti, da Roma e anche da altre regioni, a conferma che questi eventi aiutano la promozione turistica della nostra amata Sabina. Devo altresì ringraziare l’amministrazione tutta, la provincia, la regione e tutti gli sponsor che ci stanno sostenendo perché oggi non è facile organizzare un festival del genere da soli”, così il presidente e ideatore Riccardo Martini.

“L’indirizzo artistico scelto per il festival è quello di dare spazio e voce a quel cinema indipendente che spesso fa fatica ad emergere ma che è il cuore pulsante di questa industria così affascinante. Porteremo a Fara in Sabina i maestri del cinema italiano, che hanno reso la nostra nazione simbolo nel mondo della settima arte”, così il direttore artistico Daniele Urciuolo.

A completare l’offerta del Fara Film Festival ci sarà la parte enogastronomica, fiore all’occhiello della manifestazione, dove sarà data agli ospiti la possibilità di partecipare a degustazioni a Palazzo Martini, a Piazza Garibaldi sarà allestito un punto ristoro per tutti mentre le cene di gala con spettacolo si terranno a piazza Duomo con vista su Roma.

Gutsy – Storie di coraggio: la nuova docuserie in otto parti di Hillary e Chelsea Clinton

Apple TV+ ha annunciato oggi Gutsy – Storie di coraggio, la docuserie in otto parti di Hillary Rodham Clinton e Chelsea Clinton che celebra le donne coraggiose divenute fonte di ispirazione, che farà il suo debutto il 9 settembre.

Basata sul bestseller del New York Times delle Clinton, “The Book of Gutsy Women”, la docuserie mostra Hillary e Chelsea intraprendere un viaggio quanto mai stimolante per incontrare artiste rivoluzionarie, pioniere, attiviste, leader di varie comunità ed eroine di tutti i giorni per mostrarci cosa significa veramente essere donne coraggiose al giorno d’oggi. Hillary e Chelsea, come non le abbiamo mai viste prima, rivelano il loro speciale legame madre-figlia e il modo unico e multi-generazionale con cui affrontano le questioni importanti e attuali evidenziate in ciascuno degli otto episodi.

Ad unirsi a loro ci sono proprio alcune delle loro eroine personali, donne straordinarie, coraggiose e resilienti che hanno lasciato un’impronta nella società e nel mondo, tra cui Kim Kardashian, Megan Thee Stallion, Dr. Jane Goodall, Gloria Steinem, Wanda Sykes, Amy Schumer, Goldie Hawn, Kate Hudson e molte altre ancora.

Gusty – Storie di coraggio è prodotta per Apple da HiddenLight Productions in associazione con Left/Right LLC, Hillary Clinton e Chelsea Clinton sono le produttrici esecutive insieme a Johnny Webb, Siobhan Sinnerton, Roma Khanna, Ken Druckerman, Banks Tarver e Anna Chai, che funge anche da showrunner, con i produttori Kevin Vargas e Claire Featherstone e i consulenti di produzione Huma Abedin e Bari Lurie.

“Gusty – Storie di coraggio” si unisce alla rosa in espansione di docuserie e documentari pluripremiati su Apple TV+, tra cui “Boys State”, vincitore dell’Emmy; “The Velvet Underground”, l’acclamato documentario del regista Todd Haynes; “Beastie Boys Story”, vincitore del Critics Choice Award e nominato agli Emmy e ai Grammy; “They Call Me Magic”, la docuserie del regista Rick Famuyiwa sulla vita dell’Hall of Famer dell’NBA e icona culturale Earvin “Magic” Johnson; il documentario di successo “Billie Eilish: The World’s A Little Blurry”; “Fireball: messaggeri dalle stelle” di Werner Herzog, candidato al premio per il documentario Critics Choice; così come le prossime docuserie “The Supermodels” e “Number One on the Call Sheet”, narrati da Jamie Foxx, Kevin Hart, Datari Turner e Dan Cogan.

Giornate degli Autori 2022: Céline Sciamma presidente di giuria

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Giornate degli Autori 2022: Céline Sciamma presidente di giuria

Sarà la regista e sceneggiatrice Céline Sciamma a presiedere quest’anno la giuria delle Giornate degli Autori. Per la regista di Ritratto della giovane in fiamme (premiato a Cannes per la migliore sceneggiatura) si tratta di un “ritorno a casa”, dopo essere stata tra i finalisti del LUX Prize nel 2014 nel quadro del progetto 27 Times Cinema, organizzato dalle Giornate degli Autori, il LUX Audience Award del Parlamento europeo ed Europa Cinemas, in collaborazione con Cineuropa. Saranno infatti proprio i 27 giovani europei che animano il campus delle Giornate ad affiancare Céline Sciamma componendo così la speciale giuria che, con il coordinamento del Direttore del Festival di Karlovy Vary, Karel Och, assegnerà il GdA Director’s Award, unico riconoscimento ufficiale della sezione autonoma promossa dagli autori italiani nell’ambito della Mostra del Cinema.

Per il secondo anno consecutivo è una donna a presiedere la Giuria, dopo l’inedito duo composto da Mina Mileva e Vesela Kazakova che un anno fa premiò il rumeno Imaculat di Monica Stan e George Chiper-Lillemark, poi vincitore anche del Premio De Laurentiis per la migliore opera prima di tutta la Mostra. A Céline Sciamma il compito di accompagnare per dieci giorni i suoi giovani compagni d’avventura nella ricerca del film che, all’interno della Selezione Ufficiale delle Giornate, avrà saputo meglio raccogliere il senso del premio: il coraggio di guardare al mondo con occhi nuovi.

“Sono grata”, ha commentato Céline Sciamma, “di poter condividere le mie riflessioni sul cinema contemporaneo con un così giovane gruppo di spettatori, per di più in un momento tanto rilevante dal punto di vista politico per il cinema indipendente. Mi sento vicinissima allo spirito delle Giornate degli Autori e sono eccitata all’idea di viverlo appieno facendo parte del team di questa edizione. Non vedo l’ora di vedere come andrà!”

“Scegliere Céline Sciamma come presidente di giuria”, dichiara la direttrice artistica Gaia Furrer“non significa solo avere alle Giornate degli Autori una delle voci più intriganti della cinematografia contemporanea ma anche, e soprattutto, abbracciare la sua visione della realtà. Da sempre interessata alle questioni dell’identità, Céline Sciamma ha sovvertito con il suo cinema l’ordine prestabilito, ha rovesciato le strutture fondamentali della nostra società ed è stata capace di creare nuove immagini e nuove memorie. Attraverso il suo ultimo film, Petite Maman, ha inoltre dato ulteriore dimostrazione che mettere in discussione il modello produttivo canonico e dominante è possibile. Sono certa che confrontarsi con un’artista di tale portata sarà per i giovani giurati delle Giornate degli Autori un’avventura entusiasmante”.

“Non sono solo i suoi film da regista, accolti ovunque da consensi importanti”, osserva il delegato delle Giornate Giorgio Gosetti, “a fare di Céline Sciamma una vera artista. Altrettanto importante, a mio parere, è il suo lavoro come sceneggiatrice, capace di sposare il talento con forme espressive diverse, dal cartone animato alla serialità televisiva, e con autori di generazioni diverse come André Techiné o Jacques Audiard”.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, il primo trailer

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Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, il primo trailer

Ecco il primo trailer esteso ufficiale di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere la serie Amazon Prime Video basata sui romanzi di J.R.R.Tolkien.

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

Thor: Love and Thunder, tutti i cameo tagliati dal film!

Thor: Love and Thunder, tutti i cameo tagliati dal film!

Thor: Love and Thunder presenta numerosi cameo e brevi apparizioni di volti molto noti, ma in almeno tre occasioni abbiamo perso la possibilità di vedere nel film di Taika Waititi altri personaggi famosissimi.

A parte l’apparizione dei Guardiani della Galassia, abbondantemente annunciata, il film vede gli attori asgardiani interpretati da Matt Damon, Luke Hemsworth e Sam Neill tornare insieme alla nuova arrivata Melissa McCarthy, mentre i figli di Chris Hemsworth, Natalie Portman e Taika Waititi sono tutti inclusi in vari ruoli nel film. Ma quali sono i cameo tagliati? Qui potete trovare tutti i cameo presenti nel film, mentre a seguire, ecco quelli tagliati:

Eitri di Peter Dinklage

Peter DinklageApparso per la prima volta in Avengers: Infinity War, Eitri il Nano è stato il creatore sia di Mjolnir che della nuova arma di Thor Stormbreaker, supervisionando la fucina di Nidavellir. Quando Thanos gli ha fatto visita, Eitri è stato costretto a realizzare il famigerato Guanto dell’Infinito prima di essere ferito dal Titano Pazzo. Anche se sarebbe stato interessante vedere Eitri apparire in Thor: Love and Thunder, le sue scene nel film sono state tagliate dal prodotto finale.

In un’intervista, l’attore di Gorr Christian Bale ha dichiarato di aver girato scene con Peter Dinklage. Bale ha continuato dicendo che “non è nel film finale, ma ho avuto modo di lavorare con lui, è fantastico”. Non è stato rivelato cosa avrebbe comportato questa scena, tuttavia, vedere Gorr ed Eitri insieme in Thor: Love and Thunder suggerisce probabilmente che il Macellatore di Dei avesse preso di mira Eitri come una delle sue vittime.

Il Gran Maestro di Jeff Goldblum

Jeff-Goldblum-il-gran-maestro-in-Thor-RagnarokPresentato come il leader carismatico di Sakaar in Thor: Ragnarok, il Gran Maestro prende vita grazie al carisma di Goldblum e della sua brillante teatralità. Il destino del Gran Maestro alla fine di Ragnarok ha lasciato aperta l’opportunità per il suo ritorno nel futuro del MCU. Il suo status di Anziano dell’Universo ha sicuramente suggerito che potrebbe tornare di nuovo in diversi progetti futuri del MCU, e forse potrebbe anche essere stato preso di mira da Gorr Macellatore di Dei, dal momento che Bale ha rivelato di aver girato anche scene con Goldblum, poiché il Gran Maestro è praticamente visto come un Dio.

Tuttavia, l’apparizione del Gran Maestro in Thor: Love and Thunder è stata tagliata, tanto che Goldblum ha ironicamente commentato: “Non mi si vede, visivamente. Non mi vedi mai. E non mi senti. Né mi riferisco, credo, a nessuna scena.” Il Gran Maestro si sarebbe adattato perfettamente al tono di Thor: Love and Thunder, che segue ancora le trame comiche di Ragnarok. Waititi ha affermato che le scene che coinvolgono Goldblum e Dinklage sono state tagliate dal film semplicemente perché non erano abbastanza buone e, nonostante la durata relativamente breve per un film MCU, la storia non ne aveva bisogno.

Il ruolo sconosciuto di Lena Headey

Lena HeadeyIl secondo attore di Game of Thrones ad essere anticipato per un ruolo in Thor: Love and Thunder è Lena Headey che aveva filmato scene per il film, anche se non è stato rivelato nulla sul suo personaggio o su come si sarebbe adattata alla storia. Il taglio di queste scene è stato scoperto perché il suo agente le ha fatto causa per via di un mancato pagamento di percentuale. L’agenzia di talenti britannica di Headey afferma di avere $ 1,5 milioni di commissioni non pagate da diversi progetti tra cui Love and Thunder. Circolavano voci secondo cui Headey avrebbe interpretato una compagna Valchiria nel film, quindi sebbene queste scene possano aver diluito la narrativa incentrata su Gorr, sarebbe stato emozionante vedere la Valchiria di Tessa Thompson interagire con una sorella.

Mentre i fan dell’MCU sono ansiosi di vedere le scene eliminate che coinvolgono questi attori, Waititi ha rivelato che non verranno mai rilasciate, il che significa che i loro cameo saranno presto dimenticati.

X – A Sexy Horror Story, la recensione del film

X – A Sexy Horror Story, la recensione del film

Potremmo considerare questo X – A Sexy Horror Story come un lungo preambolo, un omaggio agli slasher di una volta certo, ma soprattutto un grande spoiler di quello che sarà Pearl, il prossimo film della coppia Ti WestMia Goth (qui in un incredibile doppio ruolo), un prequel che il regista ha già filmato mentre realizzava l’horror che vedremo in sala dal 14 luglio, grazie alla Midnight Factory. E che, pur giocando con gli stilemi del genere e le sue derivazioni, offre un taglio diverso che sia gli appassionati sia i poco amanti della violenza nei film potrebbero riconoscere e apprezzare.

X – A Sexy Horror Story, quella casa nel bosco

Ma prima di tornare al 1918, impariamo a conoscere anche gli altri protagonisti, che vediamo entrare in scena dopo un incipit anticipatore del finale. Siamo nel 1979, quando un gruppo di giovani e ambiziosi filmmaker decide di realizzare un film per adulti nel Texas rurale. Sulla via per Hollywood, la prima tappa è però la sperduta fattoria di una coppia di anziani, timorati di dio e ancora molto innamorati.

Ma quando si spegne la tv, che trasmette ininterrottamente i sermoni di un predicatore locale, per i due diventa tempo di bilanci, e di tentazioni. Quelle che offre il set nella dépendance adiacente, dove altre tensioni si sviluppano e dove sta per scatenarsi una notte da incubo alla quale non sarà facile sopravvivere, e dalla quale nessuno uscirà indenne, in un modo o nell’altro.

Sesso, colpa, punizione

Il film promette di farci “godere da morire”, giocando sin dal titolo – mutuato sul successo recente del A Classic Horror Story di Netflix – con il contesto ‘X Rated’ costruito con generosità nella prima parte del film (grazie anche a Jenna Ortega, la prossima Mercoledì di Tim Burton qui arruolata tra le “Figlie del contadino”). Ma attenzione a considerarlo un porno horror di quelli che giravano mezzo secolo fa… Quando si spegne la macchina da presa dell’operatore in scena tutto cambia. Cedere agli istinti ha delle conseguenze, soprattutto negli horror – come si sa – e per quel che riguarda l’unità, della troupe e dell’azione. Che inizia a svilupparsi su più piani, spesso assecondati da Ti West con split screen interessanti e alternati.

Piano scopriamo che l’America profonda e puritana, le luci rosse, lo slasher sono solo scuse per raccontare i “tempi bui” in cui viviamo. Non senza un evidente gusto per l’allegoria e per la rivisitazione dei tanti stereotipi legati al Sogno Americano declinato alla californiana. Dall’X-factor agli stereotipi sulle “tipiche campagnole di mille film” (che promettono sorprese), ognuno chiede alla vita di essere speciale, una soluzione alle proprie frustrazioni, ma gli esiti sono spesso quelli più prevedibili.

X - A Sexy Horror StoryÈ la vita a far davvero paura

Come anche qui, per buona parte del film. Comunque allietato nel percorso da venature metacinematografiche, una divertente citazione di Shining, una spiazzante assenza di jump scare unita a momenti a effetto furbescamente non annunciati, un sottile e ironico senso di rivincita da parte del mondo animale e una crescente certezza dell’inutilità del pentimento, a prescindere dalla sua sincerità.

Non è tanto la dissoluzione a condannare noi peccatori, né l’integralismo religioso potrà salvarci dalla dannazione, e soprattutto non è la morte a far paura (a parte un paio di scene che metteranno a dura provo il vostro stomaco e la vostra incredulità)… Non quanto la vita. A lungo preparato, il colpo più ‘basso’ Ti West lo riserva per il finale, nel quale emergono con forza delusione e insoddisfazione, rancore e rimpianto, nostalgia e invidia, ma anche l’amore, la compassione e la sofferenza che deriva dall’impossibilità di essere di più. Fino alla maledizione definitiva, ineluttabile, inevitabile, con la quale tutti dovremo fare i conti.

SKY: presentata la line-up della prossima stagione

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SKY: presentata la line-up della prossima stagione

Con la prossima stagione televisiva, Sky porterà ancora una volta nelle case degli abbonati una grande varietà di contenuti, nel segno dell’eccellenza creativa e produttiva di sempre, con la libertà di fruirne come, quando e dove si preferisce, in modalità lineare, on demand o, per chi sceglie lo streaming, con NOW.

Titoli originali Sky e il meglio dei grandi brand internazionali, che abbracciano tutti gli ambiti, dalle serie tv ai grandi show, dal cinema ai documentari, dall’arte ai programmi per tutta la famiglia.

Sono 100 i titoli Sky Original, tra italiani e internazionali, di cui 60 solo italiani, proposti da Sky solo nel 2022: numeri che ne fanno la prima piattaforma pay per produzione di serie tv in Italia, con 26 titoli originali prodotti negli ultimi 3 anni.

La ricca line-up di contenuti originali, dopo Christian, Il Re, la seconda stagione di Diavoli e Blocco 181 nei mesi scorsi, vedrà il ritorno di Petra, il debutto di una novità assoluta come Il Grande Gioco, i nuovi episodi di Romulus e de I delitti BarLume, e le attesissime Call My Agent – Italia e Django. Inoltre, grandi novità in sviluppo si aggiungono alla lista dei progetti originali, frutto della forza produttiva e creativa europea di Sky Studios – da M. Il Figlio del Secolo e La città dei vivi, ai nuovi annunci: L’Arte della Gioia di Valeria Golino, Hanno ucciso l’Uomo Ragno, dramedy sulla vera storia degli 883 e Dostoevskij, con Filippo Timi protagonista diretto dai fratelli D’Innocenzo, con Sky per la loro prima serie tv.

A questi si aggiungono le numerosissime serie d’acquisizione, tra le più attese e premiate del panorama mondiale – la terza stagione di Succession e il primo capitolo del gioiellino HBO The White Lotus hanno appena fatto incetta di nomination agli Emmy Awards 2022 con addirittura 25 e 20 menzioni rispettivamente, più di qualunque altra serie tv quest’anno. Un catalogo amplissimo di circa 450 titoli complessivi l’anno, con 100 prime visioni assolute spalmate sui tre canali interamente dedicati alle serie tv: Sky Atlantic, Sky Serie e Sky Investigation. Si può scegliere tra le serie Sky Original, italiane e di gruppo, il meglio della serialità internazionale, dai franchise più iconici alle novità più attese, passando per i grandi classici, i titoli cult più di nicchia e quelli più mainstream. Un titolo per tutti, in arrivo il 22 agosto, in esclusiva e in contemporanea con l’America: House of the Dragon, attesissimo prequel de Il Trono di Spade. In attesa delle nuove stagioni di

Succession ed Euphoria, della Sky Original UK This England sui primi mesi da Premier di Boris Johnson e l’amatissima Yellowstone con Kevin Costner, solo per citarne alcune.

L’offerta di Sky Cinema

L’offerta di Sky Cinema mostra numeri non meno significativi: oltre 200 prime visioni l’anno e 2500 titoli cinema all’anno, che ne fanno l’offerta più completa in assoluto. Nei prossimi mesi è atteso l’arrivo di tanti nuovi titoli internazionali, tra i più grandi blockbuster e i film con protagonisti i volti più premiati, grazie agli accordi del gruppo Sky con tutte le grandi major, NBC Universal, Warner, Sony, Paramount, e con i distributori nazionali come Vision Distribution e Rai Cinema, ma anche Lucky Red ed Eagle. In arrivo, tra gli altri, Spider – Man: No Way Home, Belfast, Uncharted, Matrix Resurrections e Cry Macho – Ritorno a casa. Protagonista come sempre anche il grande cinema italiano, tra commedia e film d’autore, con un’offerta davvero pensata per le più diverse passioni cinematografiche, che spazia da Il sesso degli angeli di Leonardo Pieraccioni e Chi ha incastrato Babbo Natale? di Alessandro Siani a Leonora addio di Paolo Taviani. Senza dimenticare le collection come Petra e I delitti del BarLume, i film italiani targati Sky Original come The Hanging Sun – Sole di mezzanotte, I Viaggiatori, Rosanero e Beata te, e gli internazionali Operation Fortune, Blacklight e On The Line.

Anche per gli show di Sky è ai nastri di partenza una nuova eccezionale stagione. Un’annata su Sky Uno che si preannuncia ricchissima, tra titoli molto amati e ormai consolidati, le nuove attesissime edizioni dei flagship show X Factor, che si presenta con una squadra totalmente rinnovata, MasterChef Italia con i confermatissimi giudici chef, e i programmi che hanno esordito su Sky lo scorso anno lasciando subito il segno e diventando presto dei cult per il pubblico come Pechino Express e Quelle Brave Ragazze. Sky si conferma la casa dei grandi show italiani e internazionali: una casa che vuole essere inclusiva e per tutta la famiglia, sorprendente e originale, che parla un linguaggio mai banale.

Divenuto ormai un punto di riferimento per il mondo della cultura e per chi è alla ricerca di un racconto inedito, contemporaneo e autentico, Sky Arte, che quest’anno compie 10 anni, continua a valorizzare il patrimonio artistico e culturale nazionale e internazionale con grandi produzioni originali. Tra i titoli più iconici ritroviamo 33 Giri – Italian Masters o Grandi Maestri, ma anche le grandi novità come Napoli Magica, Rosa – Il Canto delle Sirene o la nuova serie Grand Tour.

E per un’offerta sempre più ricca e variegata nel factual entertainment, a solo un anno dalla nascita, due nuovi canali hanno rivelato la loro impronta. Sky Documentaries continua a essere il luogo perfetto per i documentari narrativi con storie uniche e originali. In arrivo grandi epopee sportive come quella tra i due grandi piloti di Formula 1, Villeneuve Pironi, o il ricordo appassionante dei Mondiali 2006. Oltre alle grandi biografie come The Princess su Lady Diana. In evidenza anche un intenso documentario che ripercorre la vita e la carriera di uno dei registi che hanno fatto la storia del cinema, Sergio Leone, con il ricordo emozionato di molti attori e registi italiani e internazionali.

Con la sua programmazione spettacolare Sky Nature ha aperto una finestra sul mondo della natura, cercando di sensibilizzare il pubblico su tematiche ambientali, valore centrale del Gruppo Sky, da sempre impegnato su questo fronte, oggi con la campagna Sky Zero. E continua a valorizzare il territorio italiano con titoli come Il Marsicano. L’Ultimo Orso, documentario sulla specie endemica d’Abruzzo e tra le 15 al mondo in via di estinzione.

Si rafforza la linea editoriale di TV8, il canale free to air di Sky, con tante nuove produzioni originali in palinsesto anche per la prossima stagione televisiva, che proporrà una ricca offerta tra nuovi programmi e grandi conferme. Tra gli altri, è atteso per l’autunno 100% Italia, un nuovissimo game show in access prime time condotto da Nicola Savino.

Storie potenti, originali, all’insegna del talento, davanti e dietro la macchina da presa. Dalla cifra distintiva unica e subito riconoscibile: grandi autori, grandi storie, i volti più amati dal pubblico e nuovi talenti a interpretarle, e la forza di un grande valore produttivo e creativo. Le serie Sky Original hanno, nel corso degli anni, ridefinito gli standard della serialità italiana, continuando a segnare un percorso fatto di storie forti e ambiziose.

A cercarle, finanziarle e svilupparle, la forza di Sky Studios, l’hub pan-europeo di produzione che porta sullo schermo le storie dei migliori talenti internazionali, intessendo collaborazioni creative con autori, produttori e interpreti tra i più rilevanti nel panorama artistico.

Tante sono le novità italiane dei prossimi mesi, a partire dall’amatissima collection con Paola Cortellesi dai romanzi di Alicia Giménez-Bartlett, Petra, in arrivo a settembre con quattro nuove storie ancora dirette da Maria Sole Tognazzi e con Andrea Pennacchi nel cast. L’autunno 2022 vedrà poi il debutto di una novità assoluta – Il Grande Gioco, sul mondo del calciomercato e dei procuratori sportivi, con Francesco Montanari di nuovo protagonista di una serie tv Sky a 14 anni da Romanzo Criminale – e il ritorno di Romulus, la serie di Matteo Rovere che, oltre la leggenda, prima del mito, ricostruisce la nascita di Roma come non è mai stato fatto prima.

Se diverse sono le serie tv attualmente sul set, fra cui le nuove stagioni di Christian e A Casa Tutti Bene – La serie, sono imminenti le riprese di tutti i nuovi progetti annunciati oggi, che andranno ad arricchire e a rendere ancora più varia e completa l’offerta seriale a brand Sky Original delle prossime stagioni: L’Arte della Gioia, debutto assoluto da regista di una serie tv di Valeria Golino, dallo scandaloso romanzo postumo di Goliarda Sapienza ambientato nella Sicilia rurale dei primi del 1900; Hanno ucciso l’Uomo Ragno, dramedy sulla storia di Max Pezzali e Mauro Repetto, gli 883, diretto da Sydney Sibilia (Smetto quando voglio); Filippo Timi protagonista della prima serie tv dei Fratelli D’Innocenzo, Dostoevskij, sviluppata internamente dal team italiano di Sky Studios. Tutti titoli che vanno ad aggiungersi a progetti già annunciati in avanzata fase di pre- produzione: M. Il Figlio del Secolo dal romanzo Premio Strega di Antonio Scurati (edito da Bompiani), sull’ascesa al potere di Benito Mussolini, La città dei vivi dal bestseller di Nicola Lagioia (Einaudi), su uno dei delitti più efferati che l’Italia ricordi, l’omicidio di Luca Varani, nonché diversi altri progetti ancora in fase di sviluppo.

Ma i prossimi mesi saranno all’insegna anche del cinema a brand Sky Original: da The Hanging Sun – Sole di mezzanotte di Francesco Carrozzini, dal bestseller di Jo Nesbø, con Alessandro Borghi, a I Viaggiatori, film di Ludovico Di Martino che vede protagonisti un gruppo di ragazzi che viaggeranno indietro nel tempo fino al 1939, nella Roma fascista di Benito Mussolini, senza dimenticare i tre nuovi film de I delitti del BarLume, la collection Sky Original di Roan Johnson ispirata al mondo dei romanzi di Marco Malvaldi che arrivata ormai alla decima stagione non smette di appassionare e divertire foltissime schiere di fan.

Il 2023 sarà l’anno di altre novità attesissime: da Call My Agent – Italia, adattamento del cult francese Dix Pour Cent, e Django, la rilettura in chiave contemporanea del classico western di Corbucci diretta (fra gli altri) da Francesca Comencini, a Unwanted, dal libro inchiesta di Fabrizio Gatti sul suo viaggio lungo le rotte dei migranti, “Bilal”, adattato da Stefano Bises. E ancora i graditi ritorni di molte delle apprezzate novità Sky Original di questi ultimi mesi: il supernatural – crime drama Christian, con Edoardo Pesce e Claudio Santamaria, e il family drama di Gabriele Muccino A Casa Tutti Bene, appena premiato come miglior serie dell’anno ai Nastri d’Argento 2022, nonché il ritorno de Il Re, il prison drama con Luca Zingaretti a breve sul set dei nuovi episodi.

Ferrari: Apple annuncia la nuova serie firmata Steven Knight e diretta da Stefano Sollima

Apple TV+ ha annunciato oggi la produzione della nuova, elettrizzante serie drammatica Ferrari, ispirata al bestseller di Luca Dal MonteFerrari Rex: Biografia di un grande italiano del Novecento“, che il New York Times ha definito “la biografia definitiva” sull’imprenditore visionario Enzo Ferrari. Ideata e scritta dal candidato all’Oscar Steven Knight (“See“, “Piccoli affari sporchi“, “Peaky Blinders“), la serie è attualmente in pre-produzione a Roma, in Italia.

Ferrari: quando esce e dove vederla in streaming

Ferrari in streaming arriverà nel 2023 su APPLE TV+

Ferrari: trama e cast

Cinque anni. Cinque piloti. Cinque morti. Una prova. In nome della passione, alla ricerca della pura velocità. Al centro di tutto un uomo titanico, complesso e poliedrico, che ha dedicato il suo genio alla missione di progettare l’auto da corsa più veloce della storia. Enzo Ferrari: il suo nome è diventato un vanto, un’aspirazione e infine una leggenda. Ma c’era una scia di tragedia e tormento lungo la strada. Tra il 1956 e il 1961, profondamente ferito dalla tragica morte del figlio primogenito Dino e da quello che considerava un tradimento da parte del suo pilota di punta Juan Manuel Fangio, Enzo Ferrari ricostruisce da zero la sua scuderia, selezionando cinque promettenti astri nascenti delle corse automobilistiche per puntare alla vittoria.

Le parole dei protagonisti

Sono entusiasta di raccontare una storia così evocativa su questo uomo leggendario e sul suo marchio iconico“, ha affermato l’ideatore, scrittore e produttore esecutivo Steven Knight. “La vita assolutamente straordinaria di Enzo Ferrari è stata definita dal suo drammatico viaggio personale e professionale, e ‘Ferrari’ è la celebrazione di un essere umano incredibilmente complesso e affascinante“.

Come italiano sono onorato di poter raccontare la storia di Enzo Ferrari, un fulgido esempio di eccellenza italiana“, ha affermato Stefano Sollima. “Attraverso il suo rapporto con il Ferrari Spring Team, i cinque piloti che Enzo ha ‘adottato’ nella sua scuderia dopo la perdita del figlio primogenito, esploreremo le qualità uniche, il grande genio e l’ossessione oscura che ha trasformato quest’uomo in una leggenda”.

Ferrari sarà diretto dal produttore esecutivo Stefano Sollima ed è prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, una Fremantle Company (“The Young Pope”, “L’amica geniale”, “We Are Who We Are”), in coproduzione con Nicola Giuliano per Indigo Film (“La grande bellezza”, “Youth”) e Fremantle. I produttori esecutivi sono Lorenzo Mieli, Nicola Giuliano, Steven Knight, il premio Oscar Paolo Sorrentino (“La mano di Dio“, “La grande bellezza”, “Youth”, “The Young Pope”), Giulio Marantonio (“Kicks”), Lorenzo De Maio (“Without Blood”) e Stefano Sollima. L’autore di “Ferrari Rex: Biografia di un grande italiano del Novecento” Luca Dal Monte fungerà da consulente storico per la serie. “Ferrari Rex: Biografia di un grande italiano del Novecento” di Luca Dal Monte è edito da Giorgio Nada Editore e da Giunti.

Ana De Armas aggiorna su Ballerina, lo spin off di John Wick

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Ana De Armas aggiorna su Ballerina, lo spin off di John Wick

Ana De Armas annuncia che lei e il team di Ballerina hanno assunto una sceneggiatrice per il film. Secondo Elle, de Armas ha ritenuto fondamentale assumere una scrittrice per il progetto sin da quando si è unita alla produzione. Dopo aver intervistato “tipo, cinque o sei sceneggiatrici”, il team di Ballerina ha assunto l’attrice, regista e sceneggiatrice vincitrice di un Oscar Emerald Fennell. Dai un’occhiata alla dichiarazione completa di de Armas di seguito:

“Era davvero importante per me assumere una scrittrice, perché fino a quel momento, quando sono stata coinvolta nel progetto, c’erano solo il regista, Len Wiseman, e un altro ragazzo. E io ero tipo, ‘Non funzionerà. “Così ho intervistato, tipo, cinque o sei scrittrici. Abbiamo assunto Emerald Fennell, cosa di cui sono molto orgogliosa”.

Tuttavia, Ana De Armas non si sente a suo agio a definirsi un’attrice action, nonostante i suoi ruoli in No Time To Die, in questo progetto e in The Gray Man, che la vedono impegnata in scene d’azione molto impegnative:

“La verità è che non avrei mai pensato di diventare un attore d’azione. Non era il mio genere. Devi stare attento, perché non è quello su cui voglio concentrarmi. Non è qui che mi sento più a mio agio, a dire il vero, perché mi sento ridicola. E ci vuole molto lavoro.”

Nonostante questa sua difficoltà, c’è da dire che Ana De Armas è molto brava nelle scene d’azione, come conferma The Gray Man, al cinema ora e dal 22 luglio su Netflix.

Vendicatori: chi è il più forte? I fratelli Russo rispondono, prendendo in giro Hulk

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I registi Joe e Anthony Russo rispondono alla più grande domanda sui Vendicatori del Marvel Cinematic Universe prendendo in giro Hulk di Mark Ruffalo. Dopo la prima presentazione nel 2012, l’elenco dei Vendicatori si è continuamente allungato.

Dopo il successo di Captain America: The Winter Soldier, i fratelli Russo sono diventati i registi di riferimento del MCU, dirigendo alcuni dei film più significativi dei Marvel Studios in Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Essendo uno dei film con il maggior incasso di tutti i tempi, Endgame ha riassunto 21 film e ha gestito circa 36 personaggi nella loro ultima resistenza contro Thanos. Detto questo, i Russo sono probabilmente più adatti di chiunque altro per affrontare la questione di chi sia il più forte Vendicatore.

I Russo hanno recentemente partecipato alla Wired Autocomplete Interview per promuovere il loro nuovo film The Gray Man. Rispondendo alla domanda, “chi è il più forte Vendicatore secondo i fratelli Russo?” la coppia ha risposto dando risposte legittime e poi prendendo in giro l’incredibile Hulk. Leggi la citazione completa qui sotto:

Joe Russo: “A un certo punto abbiamo detto Wanda. Capitan Marvel in un altro punto. Poi Thor.”

Anthony Russo: “Certamente non ho mai detto che è Hulk”.

Joe: “Certamente non Hulk. Sarebbe in fondo alla lista. Come proprio sotto Groo il Vagabondo.”

Chissà cosa ne pensa Mark Ruffalo!

Marvel e fan-casting: come funziona davvero?

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Marvel e fan-casting: come funziona davvero?

Sarah Finn, direttrice del casting dei Marvel Studios, rivela come il casting dei fan influisca sul vero processo MCU. Ognuno ha una versione onirica di un personaggio con un attore in mente, ed è compito del direttore del casting trovare la persona perfetta per il ruolo che soddisfi la visione del regista e, si spera, catturi l’essenza del personaggio.

Mentre Robert Downey Jr. è ora sinonimo del personaggio di Iron Man, prima di essere scelto c’erano probabilmente forum di fan che parlavano di chi avrebbe dovuto interpretare l’eroe sul grande schermo che spingevano i registi ad andare in una direzione diversa.

Per i Marvel Studios, Sarah Finn ha guidato il casting di tutti i film del MCU e dei progetti televisivi Disney+, con l’unica eccezione di The Incredible Hulk. Finn è responsabile di aver visto il potenziale drammatico in Chris Evans nei panni di Captain America, nonostante abbia interpretato la Torcia Umana nei film dei Fantastici Quattro. Ha visto del potenziale in Chris Pratt e ha convinto il regista James Gunn a guardare la sua audizione. Ha trovato Iman Vellani e l’ha scritturata in Ms. Marvel segnando la nascita di una star. È tanto responsabile nel plasmare il successo del MCU quanto il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige.

In un’apparizione al podcast This Week In Marvel, Finn rivela la pressione che i fan-casting esercitano sulle loro decisioni creative. Rivela che, mentre sono divertenti da guardare e i creativi vogliono dare al pubblico ciò che vogliono, devono bilanciarlo con la storia che stanno raccontando. Sottolinea che il casting dei fan viene fatto senza sapere in quale direzione sta andando il progetto.

Secondo Finn, l’influenza che il fan-casting ha sulle decisioni definitive non è determinante. Certo gli studi sono a conoscenza di quello che vogliono i fan, ma prima di tutto le loro decisioni devono servire la storia che stanno raccontando, e quella storia non è tra le cose che i fan conoscono.

“Quindi penso che aggiunga solo quel senso di pressione, responsabilità e passione… E poi i fan, come stavi dicendo, ci sono le aspettative dei fan e, a volte, può essere fantastico e davvero divertente da guardare, ma a volte, le persone potrebbero non sapere che in realtà ci stiamo dirigendo in una direzione davvero diversa, quindi non è rilevante ciò che propongono, ma non possiamo davvero parlarne, speriamo che piacerà la nostra scelta, quindi ci sono anche cose che non possiamo condividere nel processo decisionale. Quindi quello che speriamo di fare è creare per gli attori una sorta di tabula rasa in cui possono entrare con il loro istinto e fare il loro miglior lavoro senza avere tutti quei pensieri e pressioni esterne su di loro, e poi lo scopriamo insieme.”

Tuttavia, sappiamo bene che quando c’è la possibilità di far felici i fan, Kevin Feige e i Marvel Studios la colgono senza indugio. La scelta di John Krasinski nei panni di Reed Richards di Terra-838 è il chiaro esempio di fan-service: una scelta che non porta nessun cambiamento nella storia sostanziale che il MCU sta raccontando, ma che fa felici i fan per un po’.

Aliens: un trailer del film montato come fosse stato realizzato oggi!

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Aliens, il capolavoro di James Cameron, ricco d’azione e militarista, ha ormai più di 35 anni, ma regge ancora incredibilmente bene lo scorrere del tempo. Per mostrare come sarebbe presentato il classico del 1986 nel mondo dei blockbuster moderni, l’utente di YouTube Michael Edwards ha pubblicato una nuova modifica del trailer realizzata nello stile di una clip del 2022.

Il risultato è da togliere il fiato e mostra in che modo, nonostante gli anni, Cameron fosse già avanti e ancora lo è:

Aliens – Scontro Finale: il trailer onesto del film del 1986

 

Black Panther: Wakanda Forever, Daniel Kaluuya non ci sarà

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Black Panther: Wakanda Forever, Daniel Kaluuya non ci sarà

Daniel Kaluuya non tornerà in Black Panther: Wakanda Forever. In precedenza, si presumeva che Kaluuya sarebbe tornato nel ruolo di W’Kabi, personaggio che ha interpretato nel primo film di Black Panther, come è stato confermato faranno Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross).

Ora, un tweet di Jacqueline Coley di Rotten Tomatoes rivela che Kaluuya non tornerà come W’Kabi in Black Panther: Wakanda Forever. Coley ha rivelato che Daniel Kaluuya ha annunciato che non sarebbe tornato in Black Panther in un’intervista, in cui ha spiegato che i conflitti di pianificazione delle riprese con Nope, di Jordan Peele, non gli hanno permesso di lavorare al film Marvel.

Questa notizia è sicuramente deludente, poiché W’Kabi era un personaggio centrale in Black Panther. Tuttavia, la scelta di Kaluuya di girare Nope piuttosto che il sequel di Black Panther ha molto senso. L’attore ha precedentemente elogiato Jordan Peele, attribuendogli il merito per avergli restituito la fiducia nel suo sogno di fare l’attore, dal momento che Get Out, il primo film di Peele in cui ha recitato da protagonista, gli ha regalato fama e successo, e anche la sua prima nomination agli Oscar. Tuttavia sarà interessante vedere come o se Black Panther: Wakanda Forever affronterà l’assenza di W’Kabi.

Cosa sappiamo su Black Panther: Wakanda Forever

I dettagli ufficiali della trama sono ancora nascosti, ma ci è stato assicurato che il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità del suo personaggio, T’Challa. Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Thor: Love and Thunder, il “sacrificio” di Chris Hemsworth per Natalie Portman

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In occasione della loro presenza a Capital FM del Regno Unito, Natalie Portman e Tessa Thompson hanno risposto alle domande riguardo a Thor: Love and Thunder, film in cui interpretano rispettivamente Mighty Thor e Valchiria e in cui recitano al fianco di Chris Hemsworth.

Alcune di queste domande riguardavano proprio il protagonista, che ne è venuto fuori come una persona dolcissima e premurosa. Secondo Portman, il giorno in cui lei e Hemsworth avrebbero dovuto girare una scena di bacio, l’attore di Thor ha scelto di non consumare carne come gesto di gentilezza verso Portman, che è vegana. Thompson ha poi scherzato sul fatto che non pensava che potesse rinunciare a mangiare carne mentre rafforzava il concetto che Hemsworth sia proprio un bravo ragazzo.

Portman: “Il giorno in cui abbiamo avuto una scena del bacio, quella mattina Chris non ha mangiato carne perché sa che sono vegana. E lui mangia carne come ogni mezz’ora. Ad esempio, è stato così premuroso. Non è qualcosa che mi crea fastidio o rabbia, non sono preoccupata che la mia co-star mangia carne. È solo stato un gesto di premura da parte sua”. Thompson: “Non sapevo nemmeno che potesse fare a meno di mangiare carne. Praticamente mangia bisonti ogni mattina. È così dolce”.

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

The Gray Man, l’incontro con i protagonisti del film Netflix

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The Gray Man, l’incontro con i protagonisti del film Netflix

Un cast stellare e due registi amatissimi sono stati gli ospiti della conferenza stampa di The Gray Man, il nuovo film Netflix, disponibile in cinema selezionati e dal 22 luglio in piattaforma. Anthony e Joe Russo, registi del film, hanno guidato la carica di volti noti che fanno parte del cast del film:  Ryan Gosling, Chris EvansAna de Armas, Rege-Jean Page, Jessica Henwick, Dhanush, Billy Bob Thornton, Julia Butters e Alfre Woodard hanno tutti condiviso le loro idee e riflessioni sul progetto che è stato girato in giro per l’Europa e che sarà sicuramente amatissimo dai fan dell’action puro. 

Il film omaggia gli action anni ’80, ma, nelle parole dei registi, parla anche all’oggi: “È una storia moderna, si connette con molte cose che accadono nel mondo adesso, i personaggi sono divertenti e profondi, hanno una sensibilità che oggi possiamo capire. C’è senso dell’umorismo in loro. È un film che riesce a parlare bene al pubblico contemporaneo.”

Protagonista del film è Ryan Gosling, che interpreta Six, il sicario della CIA che si mette contro l’agenzia e diventa lui stesso il bersaglio, un ruolo muscolare e di azione pura, che lo ha spinto oltre ogni limite: “C’è stato molto allenamento per il film, ma sono stato aiutato tanto dagli stunt-man. Mi hanno insegnato tanti stili di arti marziali differenti. Ho avuto tanti consigli tattici, tanti piccoli dettagli che non erano in sceneggiatura, ma che mi hanno suggerito loro. E poi ho corso un sacco, è stato un continuo allenamento di cardio”.

Suo antagonista d’eccezione è Chris Evans, che interpreta il villain, uno psicotico senza scrupoli e senza morale, vestito di tutto punto, con baffetti appuntiti e sorriso beffardo, anche lui molto ironico ma senza scrupoli. Lui che con i Russo era sempre stato soltanto Captain America, finalmente si può sfogare: “Essere un cattivo è un po’ più divertente rispetto al fare l’eroe, hai più battute divertenti e più libertà nell’interpretazione. Ma fare il cattivo diretto da loro due, di cui mi fido ciecamente, è stato ancora più bello. Ho potuto correre più rischi, avere più libertà, affidarmi maggiormente.”

The Gray Man, recensione del film con Ryan Gosling e Chris Evans

Ana de Armas non è nuova ai film con protagonisti delle spie, dal momento che ha recitato nell’ultimo 007 di Daniel Craig, ma questa volta per lei il personaggio era diverso, più carismatico e molto meno dentro gli schemi della femme fatale e letale. “Ero molto eccitata dal fatto che iRrusso avesser pensato a me per la parte, mi hanno presentato tutto il progetto via videocall e questo è bastato per farmi dire sì. Poi volevo lavorare con Ryan e Chris di nuovo, e mi è piaciuta tanto questa donna, cazzuta e senza paura.”

Un’altra donna molto importante per la storia, che ha meno scene d’azione ma è altrettanto determinante, è Alfre Woodard, che nel film è una specie di corrispettivo di M del franchise di Bond. Woodard afferma con candore qual è stato il motivo che l’ha spinta ad accettare il ruolo: “Volevo impressionare i miei figli con il cast con cui avrei lavorato, e girare in così tanti posti bellissimi. Solo dopo mi hanno detto che il mio personaggio sarebbe stato più sedentario. Ma ho comunque avuto modo di avere il mio grande momento di gloria!”.

Nei panni della vecchia spia, unico che resta fedele a Sia, c’è Billy Bob Thorton, che ha dovuto mantenere un delicato equilibrio tra l’uomo dell’intrigo e lo zio affettuoso: “Il mio personaggio è una spia di alto livello, devo essere a sangue freddo, ma allo stesso tempo, personalmente ha un punto debole, la nipote. La domanda che mi sono posto per interpretarlo è stata come rimani umano e coltivi le relazioni quando fai questo mestiere. Ma per quanto riguarda la parte di essere protettivo verso una ragazzina di 12 anni, quella mi è venuta naturale, perché sono un genitore.”

Dopo aver stregato gli spettatori di Bridgerton prima stagione nei panni del Duca, Rege-Jean Page si dà al lato oscuro del cinema, interpretando la mela marcia posta molto in alto nella gerarchia della CIA, un personaggio americano, per lui che è inglese: “Quando devo trovare un modo di parlare per un personaggio, cerco di trovare dei dettagli nella sceneggiatura che mi aiutino a costruirlo per bene, elementi dell’arredo, del suo abbigliamento che mi facciano capire bene chi è. Ho cercato le motivazioni che lo hanno spinto a essere così deciso e senza scrupoli. E questo è il mio processo, prima di capire come parla un personaggio devo conoscerlo.”

Jessica Henwick continua a corteggiare ruoli action, dopo Game of Thrones e Iron First, e questa volta ha l’occasione di esprimersi con un personaggio davvero interessante, che non va affatto sottovalutato: “Essere circondata da due cretini per così tanto tempo l’ha messa nei panni di chi cerca il suo modo per riscattarsi. Chi non avrebbe perso il controllo al suo posto?” Dice Henwick in merito ai personaggi di cui si circonda il suo, nel film.

Dopo averla vista brevemente in C’era una volta a Hollywood, Julia Butters è pronta a incantare i suoi compagni di cast con quello sguardo così limpido e intenso. Lei è la fanciulla da salvare, la ragazzina in pericolo che condivide con Sia un legame affettivo, come fosse una sorellina che non ha mai avuto, o il fratello che ha perso. Per Butters, il set di The Gray Man è stata principalmente un’esperienza formativa: “Lavorare con queste persone è stato delizioso. Guardare Chris sdoppiarsi in Llloyd oppure Billy prendersi al tempo di entrare nel personaggio. Ho cercato di osservare il più possibile per imparare tutto quello che potevo.”

Chiude il cerchio Dhanush, attore famosissimo nell’industria cinematografica indiana, qui al suo esordio a Hollywood: “Mi sono divertito a vedere come si lavora a Hollywood. Sono 20 anni che lavoro nell’industria indiana, ma qui è tutto diverso. Ho avuto l’opportunità di guardarmi come un novellino, è stato divertente. Sono molto grato ai Russo per avermi trovato e scelto.”

The Gray Man è disponibile al cinema, in sale selezionate, mentre dal 22 luglio arriva su Netflix.

Thor: i 10 migliori cameo di tutti i suoi film nel MCU

Thor: i 10 migliori cameo di tutti i suoi film nel MCU

L’atteso film del MCU Thor: Love and Thunder è finalmente arrivato nelle sale e il suo cast vanta alcuni cameo variegati, che vanno dalla figlia del protagonista Chris Hemsworth, India Rose Hemsworth, ad attori mainstream come Matt Damon e Melissa McCarthy.

Oltre al cameo di Stan Lee, un tempo immancabile, i primi film di Thor hanno ingaggiato rinomati maestri del fumetto come l’artista Walter “Walt” Simonson e lo scrittore J. Michael Straczynski.

Jeremy Renner – Occhio di Falco

Prima che Occhio di Falco si affermasse nel MCU e guadagnasse una propria serie originale Disney+, l’eroe ha debuttato nel franchise con un cameo non accreditato in Thor. Anche dopo che Nick Fury dello S.H.I.E.L.D. ha messo in sicurezza il perimetro intorno a Mjolnir, Thor si avvicina al suo mitico martello; a questo punto Occhio di Falco entra in scena preparandosi a scoccare la freccia.

L’arciere non la lascerà mai andare, ma è un cameo intrigante per inserire il personaggio nel contesto più ampio dell’MCU. Infatti, in una scena che dura solo pochi minuti, Jeremy Renner evoca già l’atteggiamento spietato del personaggio e la sua volontà di prendere ordini diretti senza fare domande.

Brett Goldstein – Hercules

L’interpretazione di Russel Crowe di Zeus in Love and Thunder può essere considerata come un cameo “esteso”. E se il film non adattasse già abbastanza i miti e le leggende greche, Brett Goldstein fa anche una breve apparizione in una scena post-credits nel ruolo di suo figlio, Hercules.

Il cameo non ci rivela molto, ma i fan di Ted Lasso potrebbero gioire. Famoso soprattutto per il ruolo del calciatore Roy Kent, testa calda di quella serie, Goldstein potrebbe portare su schermo un Hercules altrettanto irascibile. Per molti versi, il cameo è simile all’apparizione post-credits di Harry Style in Eternals. Sicuramente, l’MCU ha un grande potenziale per esplorare ulteriormente questi personaggi.

Melissa McCarthy e Ben Falcone – Attrice e direttore di scena di Hela

Mentre Nuova Asgard si trasforma in una destinazione turistica in Love and Thunder, gli attori teatrali del film precedente espandono la loro attività. Questa volta, la troupe locale mette in scena gli eventi di Ragnarok, con l’ingresso di Melissa McCarthy nel ruolo di Hela. In modo esilarante, interpreta il personaggio di Cate Blanchett con un tocco melodrammatico e distrugge persino un martello di scena.

È interessante notare che anche il marito e attore di McCarthy, Ben Falcone, appare fugacemente come direttore di scena dell’opera. Una volta terminata la rappresentazione, il cast e la troupe fanno un inchino al pubblico che applaude. A questo punto Falcone si intrufola sul palco e lo vediamo in piedi accanto a McCarthy.

Walt Simonson – Asgardiano alla festa

Per coloro che non conoscono i fumetti di The Mighty Thor degli anni ’80, Walt Simonson è il visionario che ha creato il personaggio preferito dai fan, Beta Ray Bill, e ha scritto quella che è considerata la migliore run dell’albo. Mentre Bill non è ancora apparso nel MCU, Simonson stesso ha fatto il suo debutto nel MCU nel primo film di Thor.

Simonson appare come uno degli invitati a un banchetto asgardiano, che sorride accanto a Sif. Questo cameo non aggiunge nulla alla narrazione, ma è un piacere vedere l’acclamato scrittore farsi una risata nel primo adattamento cinematografico di un personaggio a lui così caro.

Elsa Pataky – Donna lupo

Love and Thunder è stato un vero e proprio “affare di famiglia” per Chris Hemsworth, dato che il fratello, la figlia e la moglie fanno delle apparizioni nel film. L’attrice Elsa Pataky interpreta una Donna Lupo con cui Thor ha fatto l’amore e i tre finiscono per ululare alla luna come viene raccontato dalle sessioni narrative di Korg.

È particolarmente divertente vedere il duo comportarsi in modo stranamente romantico in un cameo apparentemente banale. Sarà comunque interessante approfondire la vita sentimentale di Thor ed esplorare altre avventure selvagge che i personaggi di Hemsworth e Pataky potrebbero aver vissuto.

Chris Evans – Loki travestito da Capitan America

Quando Thor e Loki si alleano per fuggire da Asgard in The Dark World, quest’ultimo si traveste in vari modi: il dio dell’Inganno mutaforma assume persino le sembianze di Capitan America per un breve minuto. Il risultato è affascinante, in quanto il pubblico non avrebbe mai visto Chris Evans interpretare un Capitan America in modo così “rilassato”.

Evans impersona Loki in modo perfetto, prendendo in giro il suo stesso personaggio e il suo prepotente senso di patriottismo eroico. La ciliegina sulla torta è l’osservazione di Evans: “Il costume è un po’ troppo. Così stretto!” con un sorriso ironico stampato in faccia.

Matt Damon, Luke Hemsworth, Sam Neill – Gli attori asgardiani

Quando Taika Waititi ha alleggerito il mondo di Thor con Ragnarok, ha portato sullo schermo alcune star inaspettate. In un’opera asgardiana che parodizza il turbolento rapporto tra Odino e i suoi due figli, Sam Neill, Matt Damon e Luke Hemsworth hanno interpretato rispettivamente le parti di Odino, Loki e Thor.

Sebbene Sam Neill e Waititi avessero già collaborato in Selvaggi in fuga (2016), questo cameo è interessante anche perché Jeff Goldblum, co-protagonista di Neill in Jurassic Park, si unisce al film per interpretare un eccentrico personaggio di supporto. Per quanto riguarda Hemsworth, il fratello maggiore dell’attore di Thor ha una straordinaria somiglianza con lui, che viene messa in evidenza quando indossa il costume del supereroe. Al contempo, l’overacting shakespeariano di Matt Damon si adatta alla natura manipolatrice delle buffonate di Loki.

J. Michael Straczynski – Camionista

Alla fine degli anni 2000, lo showrunner di Babylon 5 e famoso scrittore di fumetti J. Michael Straczynski ha sperimentato con il personaggio di Thor. Durante la gestazione, finì addirittura per spostare Asgard in Oklahoma, proprio come Thor si trasferisce in New Mexico nel film del 2011.

Oltre a contribuire alla storia, Straczynski ha anche un piccolo ruolo nel film di Kenneth Branagh: interpreta un camionista che cerca di sollevare la prima versione di Mjolnir. Mentre il martello di Thor rimane incollato al suolo nel New Mexico, l’autista dà il meglio di sé prima che lo S.H.I.E.L.D. prenda il controllo del luogo.

Stan Lee – Paziente di un reparto psichiatrico

Durante la sua vita, Stan Lee non ha lasciato nessun film del MCU senza un cameo. Sebbene anche lui appaia come camionista al fianco di J. Michael Straczynski in Thor, il veterano dei fumetti interpreta un paziente del reparto psichiatrico nel sequel.

La preparazione del cameo è di natura piuttosto scientifica: Erik Selvig spiega la fisica dei Nove Regni utilizzando un paio di scarpe come portali per il salto di dimensione. Quando viene rivelato che si trova in un reparto per pazienti anziani e mentalmente instabili, il personaggio di Stan Lee ignora completamente il discorso scientifico e chiede semplicemente le sue scarpe. I dialoghi in stile “deadpan” lo rendono uno dei migliori camei di Stan Lee nel MCU.

India Rose Hemsworth – Love

Fin dall’inizio di Love and Thunder, India Rose Hemsworth viene presentata come la figlia morente di Gorr, Love. Ma il personaggio prende nuova vita (letteralmente) quando, verso la fine, viene resuscitato e lo “zio Thor” agisce come tutore in assenza di Gorr.

Cucinare pancake, indossare stivali e andare in battaglia. Con la coppia padre-figlia di Chris e India Hemsworth che fanno tutto questo insieme nella vita reale, il film aumenta il fattore tenerezza con il suo finale.

Thor: le 10 armi più potenti brandite dagli dei

Thor: le 10 armi più potenti brandite dagli dei

In Thor: Love and Thunder, ci sono alcuni personaggi che appartengono ad un livello superiore: oltre agli eroi e ai nemici superpotenti, primo tra tutti Gorr il macellatore di dei (Christian Bale), non manca un vasto compartimento di divinità. Nel film possiamo vedere dei di ogni specie: il Dio del Tuono (Chris Hemsworth) protagonista, ma anche tante new entry, ispirate ai fumetti o provenienti dai culti più antichi.

Oltre a possedere vasti poteri sovrannaturali, nell’MCU le entità divine sono dotate di armi incredibili che superano di gran lunga gli strumenti in mano agli uomini. Scopriamo quali sono i mezzi più potenti di cui dispongono gli dei nell’MCU.

La clava d’oro di Hercules

Hercules MarvelNella scena dopo i titoli di coda di Thor: Love and Thunder, Hercules ha fatto il suo ingresso nell’MCUNelle immagini, vediamo il personaggio, interpretato da Brett Goldstein, brandire la sua famosa arma: la clava d’oro. Chi ha letto i fumetti Marvel sa che per Ercole la clava è essenziale, un po’ come il Mjonir per Thor. L’arma, combinata con la forza pura di Ercole, rende la divinità quasi inarrestabile in battaglia.

I materiali che compongono la clava d’oro sono più forti del Vibranio e dell’Adamantio presenti sulla Terra. Non si piega e non si rompe mai, anche se non è la più raffinata arma divina.

Necrosword

In Love and Thunder, la Necrosword è l’arma che Gorr usa per uccidere gli dei dell’Universo Marvel.  Gorr non è un dio, ma utilizza uno strumento divino: la Necrosword apparteneva a Knull, il dio dei simbionti.

La Necrosword è dotata di una mente intelligente. Questo aspetto la distingue dalle altre armi: occorrono alcuni dei più potenti eroi dell’universo per fermare Gorr e la sua ira amplificata dall’oggetto.

Il Guanto dell’Infinito

Thanos Guanto dell'InfinitoChi ha visto gli ultimi film degli Avengers conosce bene quest’arma. Il Guanto dell’Infinito è estremamente potente. D’altronde, raccoglie in sé gli oggetti più forti di tutta la realtà, le Gemme dell’Infinito. L’oggetto è stato creato per trattenere l’energia cosmica delle Gemme, armi capaci di uccidere Tony Stark e di ferire Thanos e Hulk.

Le Gemme e il Guanto consentono all’utente che li possiede di rimodellare la realtà, cambiando a piacere il tempo e lo spazio. Conosciamo già i danni causati da Thanos, ma chissà cosa farebbero divinità come Thor, Zeus o anche Khonshu se brandissero l’arma…

Mjolnir

MjolnirCome la Necrowsord, anche il Mjolnir è dotato di mente propria. Seppur lo strumento è tradizionalmente associato a Thor, nel corso del tempo esso ha scelto di essere posseduto anche da altri eroi: Visione, Jane Foster, Capitan America e persino Odino.

E, come dice il mito, chiunque sia degno di brandire il Mjonir ottiene i poteri di Thor. Nonostante sia stato distrutto da Hela, sembra che, grazie alle cura di Mighty Thor, l’arma trovi nuova vita in Thor: Love and Thunder.

Stormbreaker

Chris Hemsworth Thor in Love and Thunder StormbreakerUn’altra arma legata a Thor è Stormbreaker. In seguito alla distruzione del Mjolnir, l’eroe ha dovuto trovare un sostituto. Dopo aver viaggiato fino alla fucina dei nani, Thor si è costruito Stormbreaker con l’aiuto di Groot.

Stormbreaker è forte quanto Mjolnir. Inoltre, è la chiave per trovare l’Eternità, in quanto è uno dei pochi oggetti che possono entrare nel Bifrost. A differenza del martello però, Stormbreaker può essere brandito da chiunque.

Gungnir

Thor Love and Thunder OdinoOdino è stato un esempio di saggezza per il figlio Thor e una delle figure essenziali per mantenere la pace nei Nove Regni. Parte di questo enorme potere deriva dalla spada di Odino, un’arma leggendaria che ha aiutato il re asgardiano a difendersi da tutte le minacce in grado di disseminare il caos.

Proprio come il Mjolnir, Gungnir è tratto dalle leggende norrene ed è anche stato d’ispirazione per la creazione delle lance delle Guardie Asgardiane e delle Valchirie. Gungnir può sembrare solo uno scettro regale, ma non va sottovalutata la magia e la forza che può essere incanalata attraverso la lancia.

Il fulmine di Zeus

Russell Crowe Zeus in Thor Love and ThunderForse era il personaggio più atteso: Zeus (Russell Crowe) è un’altra divinità che è stata introdotta in Thor: Love and Thunder. Gli appassionati di fumetti conoscono bene la sua arma. Nella mitologia greca, i fulmini di Zeus sono stati realizzati da Efesto, il fabbro di immenso talento.

Nel film MCU, il fulmine di Zeus è essenziale a Brunnhilde e a Thor nella battaglia contro Gorr: è uno dei pochi mezzi all’altezza del Necrosword.

Il bastone di Konshu

Khonshu in Moon KnightLa serie Disney+ Moon Knight ha attinto a piene mani dalla mitologia egizia e Khonshu non è la prova. Nello show, il Dio della Luna brandisce un bastone che vanta il simbolo della luna crescente.

Il bastone è un’arma utile nelle battaglie terrestri, ma ha anche la capacità di controllare la Luna. Khonshu può cambiare la posizione degli astri con il solo potere del bastone, ovviamente non senza conseguenze.

I Dieci Anelli

Shang Chi WenwuI Dieci Anelli di Shang-Chi sembrano avere un’origine misteriosa.  Come dimostra l’indagine condotta da Carol Danvers, Wong e Bruce Banner, lo scenario più probabile è che essi siano un dono degli dei. Anche Ms. Marvel accenna alle origini leggendarie e potenti dei Dieci Anelli.

Questo aspetto nell’MCU differisce dai fumetti, dove gli anelli sono associati all’alieno mutaforme Fin Fang Foom. Nella Marvel Comics, essi sono descritti come una serie di armi spaziali, e non come qualcosa di magico o mitico.

L’elmo di Hela

Hela BifrostL’elmo di Hela dovrebbe essere uno strumento difensivo per proteggere la testa della Dea della Morte. Tuttavia, l’oggetto magico è anche una potente arma. Le punte dell’elmo sono come dei coltelli e sono in grado di uccidere centinaia di divinità asgardiane.

Hela si è persino tolta il copricapo e l’ha usato come un’arma a mano, gesto inaspettato che ha colto i suoi nemici di sorpresa. Anche se non è forte come il Mjolnir, è comunque abbastanza potente da aiutare Hela a distruggere Asgard in Thor: Ragnarok.

Roma Cinema Arena: il programma della rassegna al Parco degli Acquedotti

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Dal 19 luglio al 4 agosto, la Fondazione Cinema per Roma realizzerà Roma Cinema Arena, una grande sala cinematografica all’aperto di circa mille posti situata in uno dei luoghi più suggestivi della città, il Parco degli Acquedotti (VII Municipio, quartiere Appio Claudio), scenografia di memorabili opere come La dolce vita di Federico Fellini e La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Ogni sera, a partire dalle ore 21.15, la rassegna ospiterà un programma di capolavori in versione restaurata, con due proiezioni previste per il sabato (ore 21 e ore 23). Ciascun film sarà presentato al pubblico da registi e attori. L’ingresso sarà gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Roma Cinema Arena è organizzata dalla Fondazione Cinema per Roma ed è curata da Gian Luca Farinelli, Presidente della Fondazione, con Paola Malanga, Direttrice Artistica della Fondazione e della Festa del Cinema, in accordo con Francesca Via, Direttrice Generale. La manifestazione si svolgerà grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Roma Capitale, Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma e Cinecittà S.p.A in collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia e Cineteca di Bologna. La rassegna è parte del programma dell’Estate romana 2022.

IL PROGRAMMA
Il programma ospiterà una selezione di opere che hanno fatto la storia del cinema italiano e internazionale riportate al loro originario splendore.

A cento anni dalla nascita, saranno celebrati Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Pier Paolo Pasolini, Francesco Rosi e Luciano Salce, al ricordo dei quali si affiancherà uno speciale omaggio a Gigi Proietti, scomparso nel 2020. Un’attenzione particolare andrà al cinema di maestri come Billy Wilder, Jane Campion, Joel ed Ethan Coen, Dario Argento, Nanni Moretti e Paolo Virzì mentre uno specifico spazio sarà riservato a una serie di cult movie amati dal pubblico di tutto il mondo. Saranno inoltre celebrati alcune indimenticabili sodalizi artistici del nostro cinema come quelli fra Sergio Leone ed Ennio Morricone e fra Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Completano il programma una serata dedicata al cinema e al teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza e un omaggio a Renato Nicolini, creatore dell’Estate Romana. In questo senso, saranno numerosi i titoli, trasversali alle varie sezioni, che forniranno al pubblico un racconto della Capitale nelle sue molte sfaccettature, in una sorta di viaggio immaginario dal secondo Dopoguerra ai nostri giorni.

La rassegna sarà inaugurata, martedì 19 luglio alle ore 21.15, dalla proiezione de I mostri di Dino Risi. L’opera, articolata in episodi ambientati nella Roma dei primi anni sessanta, è una delle più importanti del cinema italiano e vede protagonisti due straordinari interpreti come Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman. Sul palco a presentare il film ci saranno Ricky e GianMarco Tognazzi.

Il successivo appuntamento sarà dedicato, mercoledì 20, alla proiezione di Blues Brothers di John Landis. Il cult movie con John Belushi e Dan Aykroyd è divenuto, nel corso degli anni, un vero e proprio classico così come i brani che compongono la memorabile colonna sonora. Ne parleranno con il pubblico dell’Arena i Manetti Bros.

Giovedì 21 luglio, sarà la volta di Febbre da cavallo di Steno. Il film, che ha consacrato Gigi Proietti come attore cinematografico nel ruolo di “Mandrake”, è amato da pubblico e critica per la goliardia dei suoi protagonisti, i ritmi serrati delle vicende narrate, le musiche trascinanti. Il film sarà presentato da Enrico Vanzina, figlio di Steno.

Venerdì 22 luglio, il “maestro del brivido” Dario Argento, uno dei cineasti italiani più apprezzati a livello globale, salirà sul palco per presentare agli spettatori uno dei suoi capolavori, Profondo rosso, ancora oggi considerato tra le pietre miliari del genere horror.
Doppia proiezione, sabato 23 luglio, con due fra le opere più applaudite di Luciano Salce, introdotte alla platea dal figlio Emanuele: si inizia con Fantozzi, capostipite della saga ideata e interpretata dal grande Paolo Villaggio; a seguire, sarà proiettato Il federale, film che segna una svolta nella carriera attoriale di Ugo Tognazzi, impegnato per la prima volta in un ruolo dai risvolti drammatici.

Domenica 24 luglio, Riccardo Scamarcio presenterà al pubblico Il grande Lebowski, l’indimenticabile commedia-crime scritta e diretta dai fratelli Coen e interpretata da uno straordinario Jeff Bridges nei panni di Drugo.

Lunedì 25 luglio, sarà la volta de Il caso Mattei di Francesco Rosi, dedicato alla figura di Enrico Mattei, presidente dell’ENI, morto in un attentato aereo il 27 ottobre 1962. Il film, che ha vinto il Grand Prix per il miglior film al Festival di Cannes, sarà introdotto dal regista e sceneggiatore Francesco Munzi.

In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, due serate saranno dedicate al cinema del grande artista bolognese: martedì 26 luglio Gianni Amelio presenterà Mamma Roma mentre mercoledì 27 sarà la volta di Accattone, con un video introduttivo realizzato da Ascanio Celestini.

Giovedì 28 luglio, il premio Oscar® Giuseppe Tornatore salirà sul palco dell’Arena per mostrare agli spettatori una delle più grandi opere western della storia del cinema, Il buono, il brutto, il cattivo, approfondendo il sodalizio artistico fra il cineasta Sergio Leone e il musicista e compositore Ennio Morricone.

“Tokamak. Reattori e contenti. Il cinema e il teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza” è il titolo di due distinti appuntamenti ospitati all’Arena che vedranno protagonisti il duo Mastrella e Rezza: venerdì 29 luglio sarà proiettato Il Valle Occupato mentre mercoledì 3 agosto sarà la volta di due corti, Confusus e De Civitate Rei.

Sabato 30 luglio sarà dedicato a due grandi maestri della settima arte: si inizierà con A qualcuno piace caldo di Billy Wilder, pietra miliare della commedia americana, a cui seguirà Lezioni di piano di Jane Campion che, grazie a questo film, conquista la Palma d’oro a Cannes. Le proiezioni saranno introdotte da Anna Foglietta.

Il giorno dopo, domenica 31 luglio, Nanni Moretti sarà ospite dell’Arena per presentare Caro diario, uno dei suoi film più applauditi, quello che segna la definitiva consacrazione del cineasta ad autore di respiro internazionale.

Il programma di agosto di Roma Cinema Arena sarà aperto, lunedì 1°, da Matrimonio all’italiana di Vittorio De Sica, uno dei film italiani più amati di sempre, anche grazie alle straordinarie interpretazioni di Sophia Loren e Marcello Mastroianni. La visione sarà preceduta da un video introduttivo di Christian De Sica.

Martedì 2 sarà la volta di Ferie d’agosto, introdotto da un video del regista Paolo Virzì. Il secondo lungometraggio dell’autore toscano, vincitore del David di Donatello come Miglior film, mostra con ironia e sagacia, attraverso una “commedia balneare”, uno spaccato dell’Italia della seconda metà degli anni Novanta.

Il programma dell’Arena si chiuderà giovedì 4 agosto con la proiezione di Tanti futuri possibili. Con Renato Nicolini di Gianfranco Rosi, un omaggio allo storico padre dell’Estate Romana. Il documentario, che sarà introdotto dal regista e dall’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, vede lo stesso Nicolini raccontare, seduto in auto, il tracciato del Grande Raccordo Anulare, la sua storia e il suo immaginario. A seguire il pubblico potrà assistere alla proiezione di Sacro GRA.

Dichiarano Gian Luca Farinelli e Paola Malanga: “Roma è, nel mondo, come Los Angeles, New York, Parigi, Londra una delle più iconiche città del cinema. I suoi luoghi, i suoi cittadini sono stati celebrati dal cinema italiano con opere che, attraverso i decenni, continuano a sorprenderci. La Festa del Cinema di Roma vuole, con questa rassegna al Parco degli Acquedotti, rimarcare uno dei luoghi che Fellini, Pasolini, Sorrentino hanno iscritto nell’immaginario collettivo, in un quartiere dove hanno casa due istituzioni cinematografiche di primaria grandezza, come Cinecittà e il Centro Sperimentale e rinnovare il patto con gli spettatori, che dopo i due anni di pandemia hanno smarrito il piacere di ritrovarsi assieme davanti a un grande schermo. Per vedere cosa? I film che hanno nutrito generazioni di appassionati, che hanno raccontato con lucidità il nostro Paese, che ci hanno fatto sentire parte di una comunità; ad arricchire il programma alcuni film internazionali che non smetteremmo mai di vedere per la prima volta o rivedere e, inoltre, due serate cinematografiche del performer Antonio Rezza e, il 4 agosto, a dieci anni dalla morte, il ricordo, con Gianfranco Rosi, di Renato Nicolini. Il 2022 è l’anno di tanti centenari importanti e ne celebreremo alcuni al Parco degli Acquedotti, con gli esordi folgoranti di Pasolini, con gli omaggi a Salce e Francesco Rosi, con l’apertura dell’Arena che vuole essere un omaggio ai due mostri del cinema italiano Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman, nel film in cui dimostrano una capacità attoriale vertiginosa. E se ancora non siete convinti, il sabato vi proponiamo anche il doppio programma! Ogni film sarà presentato nella versione originale e restaurata e sarà introdotto da un ospite d’eccezione, perché ogni serata non sia una qualsiasi, ma sia un significativo avvicinamento alla grande Festa del cinema che stiamo preparando, dal 13 al 23 ottobre. Vi aspettiamo!”.

ROMA CINEMA ARENA: I FILM E GLI OSPITI
Martedì 19 luglio ore 21.15
Tognazzi e Gassman 100!
I MOSTRI
di Dino Risi
Introducono Ricky e GianMarco Tognazzi

Mercoledì 20 luglio ore 21.15
Cult Movie
THE BLUES BROTHERS
di John Landis
Introducono i Manetti Bros.

Giovedì 21 luglio ore 21.15
Omaggio a Gigi Proietti
FEBBRE DA CAVALLO
di Steno
Introduce Enrico Vanzina

Venerdì 22 luglio ore 21.15
Il cinema dei maestri
PROFONDO ROSSO
di Dario Argento
Introduce Dario Argento

Sabato 23 luglio ore 21
Salce 100!
FANTOZZI
di Luciano Salce
Introduce Emanuele Salce

ore 23
Tognazzi e Salce 100!
IL FEDERALE
di Luciano Salce

Domenica 24 luglio ore 21.15
Il cinema dei maestri
IL GRANDE LEBOWSKI
di Joel ed Ethan Coen
Introduce Riccardo Scamarcio

Lunedì 25 luglio ore 21.15
Rosi 100!
IL CASO MATTEI
di Francesco Rosi
Introduce Francesco Munzi

Martedì 26 luglio ore 21.15
Pasolini 100!
MAMMA ROMA
di Pier Paolo Pasolini
Introduce Gianni Amelio

Mercoledì 27 luglio ore 21.15
Pasolini 100!
ACCATTONE
di Pier Paolo Pasolini
Con un video messaggio di Ascanio Celestini

Giovedì 28 luglio ore 21.15
Sergio Leone ed Ennio Morricone
IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO
di Sergio Leone
Introduce Giuseppe Tornatore

Venerdì 29 luglio ore 21.15
Tokamak. Reattori e contenti. Il cinema e il teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
IL VALLE OCCUPATO
Introducono Flavia Mastrella e Antonio Rezza

Sabato 30 luglio ore 21
Il cinema dei maestri
A QUALCUNO PIACE CALDO
di Billy Wilder
Introduce Anna Foglietta

ore 23
Il cinema dei maestri
LEZIONI DI PIANO
di Jane Campion

Domenica 31 luglio ore 21.15
Il cinema dei maestri
CARO DIARIO
di Nanni Moretti
Introduce Nanni Moretti

Lunedì 1° agosto ore 21.15
Marcello e Sophia
MATRIMONIO ALL’ITALIANA
di Vittorio De Sica
Con un video messaggio di Christian De Sica

Martedì 2 agosto ore 21.15
Il cinema dei maestri
FERIE D’AGOSTO
di Paolo Virzì
Con un video messaggio di Paolo Virzì

Mercoledì 3 agosto ore 21.15
Tokamak. Reattori e contenti. Il cinema e il teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
CONFUSUS / DE CIVITATE REI
Introducono Flavia Mastrella e Antonio Rezza

Giovedì 4 agosto ore 21.15
In ricordo di Renato Nicolini
TANTI FUTURI POSSIBILI. CON RENATO NICOLINI
di Gianfranco Rosi
Introducono Gianfranco Rosi e Miguel Gotor

A seguire
SACRO GRA
di Gianfranco Rosi

COME PARTECIPARE
Parco degli Acquedotti: via Lemonia, angolo via Appio Claudio (Roma).
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Il programma potrebbe subire variazioni.
Info: www.romacinemafest.it

Shark Bait dal 28 Luglio al cinema

Shark Bait dal 28 Luglio al cinema

Adler Entertaiment annuncia l’arrivo nei cinema dal 28 luglio di SHARK BAIT, un nuovo survival thriller ambientato in alto mare e ideato dagli stessi creatori della fortunata saga ad alta tensione 47 METRI (Uncaged e Great White) che dal 2017 al 2021 ha animato le ultime estati da brivido al cinema.

Il nuovo shark movie, che promette di animare gli incubi estivi degli appassionati del genere, è diretto da James Nunn – già apprezzato autore nel 2012 assieme a Ronnie Thompson del thriller Tower Block e di film d’azione come One Shot, Eliminators – Senza regolee vede protagonisti i giovani Holly Earl, Jack Trueman, Catherine Amy Hannay, Malachi Pullar-Latchman e Thomas Michael Flynn.

La trama di Shark Bait

Un gruppo di amici si gode un fine settimana di vacanza in Messico. Dopo una notte di festeggiamenti sulla spiaggia, i ragazzi rubano un paio di moto d’acqua e le portano al largo in mare aperto, finiscono però per scontrarsi e una delle moto affonda. Il gruppo si ritrova bloccato a due miglia dalla terraferma su una sola moto d’acqua rimasta in panne e alle prese con un amico gravemente ferito. Ma il peggio deve ancora venire…

Riusciranno a sopravvivere ai predatori più feroci dei mari? Lo scoprirete dal 28 luglio al cinema con Adler Entertainment.

Il trailer di Shark Bait

https://youtu.be/XRsrm0tol-M

Ms. Marvel: la spiegazione della scena post credits nel finale di stagione

La scena post-crediti nell’episodio finale di Ms. Marvel presenta un emozionante cameo MCU (cosa che non ci coglie del tutto di sorpresa). Ambientato qualche tempo dopo la battaglia culminante della serie in cui Kamala Khan ha salvato la situazione ed è diventata un vero eroe agli occhi del New Jersey, sembra che le cose non torneranno molto presto alla normalità per l’eroina adolescente. Come si vede nella scena post-credits, il potente braccialetto di Kamala ha portato qualcuno di molto importante nella sua camera da letto (mandando anche Kamala da qualche altra parte).

Nell’episodio 6 di Ms. Marvel, Kamala Khan è tornata dal suo viaggio in Pakistan appena in tempo per aiutare il suo amico Kamran a mettersi in salvo e sfuggire al DODC. Avendo ricevuto poteri propri dalla Dimensione Noor, Kamran diventa molto più aggressivo e instabile dopo aver appreso della morte di sua madre Najma, leader dei Djinn conosciuti come ClanDestines. Tuttavia, Kamala è stata in grado di sbloccare il suo potere per impedire a Kamran di ferire le persone, offrendogli anche una via di fuga.

Dopo la serata incredibilmente movimentata, trascorre circa una settimana prima che Kamala venga vista sdraiata sul suo letto durante la scena post-credits della serie. Notando che il suo braccialetto si comporta in modo strano, Kamala si alza in piedi prima di essere lanciata nel suo armadio. Tuttavia, quando la figura piombata nell’armadio ne esce, ci accorgiamo che non è Kamala, ma la Captain Marvel di Carol Danvers, l’idolo di Kamala e il supereroe preferito. Ecco cosa è successo a Ms. Marvel e Captain Marvel, dove probabilmente è andata Kamala e come questa nuova entusiasmante scena post-credits imposta la storia che ci verrà raccontata in The Marvels del 2023, dove le due si riuniranno a Spectrum di Monica Rambeau.

La signora Marvel si è appena trasformata in Captain Marvel?

Brie-Larson-Carol-Danvers-Captain-Marvel-MCUMentre Kamala Khan è una mutaforma nei fumetti originali, le origini e i poteri del personaggio nel MCU sono abbastanza diversi. In quanto tale, Kamala non si trasforma in Carol Danvers anche se inizialmente sembra che sia così. In primo luogo, Carol indossa il suo costume (non quello di Kamala).

In secondo luogo, se Kamala si fosse trasformata involontariamente per assomigliare al suo eroe, la scena post-crediti l’avrebbe probabilmente vista correre verso uno specchio e toccarsi il viso in modo comico, invece Carol osservava il suo nuovo ambiente, interdetta. In realtà, sembra che la vera Carol Danvers e Ms. Marvel si siano scambiate di posto grazie al potere del braccialetto di Kamala.

Dove finisce Kamala Khan alla fine di Ms Marvel

Visto come Carol sia finita nella camera da letto di Kamala, è logico che Ms. Marvel sia andata ovunque fosse Capitan Marvel. Sebbene il motivo esatto per cui ciò succede non sia chiaro, va notato che il braccialetto di Ms. Marvel brillava di un’energia che sembrava molto simile all’aura di potere di Captain Marvel. Inoltre, l’episodio 3 di Ms. Marvel ha rivelato che un secondo braccialetto non è mai stato recuperato dalla bisnonna di Kamala, Aisha. È possibile che Carol abbia trovato il secondo braccialetto che è indubbiamente collegato a quello attualmente in possesso di Kamala. Forse Captain Marvel ha attivato involontariamente il secondo oggetto che ha portato lei e Kamala a scambiarsi di posto.

Per quanto riguarda il luogo in cui Carol potrebbe essere stata prima di ritrovarsi nella stanza di Kamala, ci sono forti probabilità che fosse nello spazio. Il cosmo è il suo territorio principale, protegge la galassia e i mondi che non hanno tanti eroi quanti ne ha il suo pianeta natale. Ciò supporterebbe la conferma dal primo episodio di Ms. Marvel secondo cui Captain Marvel è tornata nello spazio dopo la battaglia con Thanos vista in Avengers: Endgame. Allo stesso modo, il primo braccialetto è stato scoperto su una mano mozzata di un essere dalla pelle blu. Mentre i Djinn sono noti per avere la pelle blu nel mito così come nei fumetti, nella serie non è stato così. In quanto tale, il braccio blu in Ms. Marvel potrebbe essere appartenuto a un alieno Kree. Non solo questo si legherebbe a Captain Marvel così come alle origini originali di Kamala nel fumetto, ma supporta anche l’idea che il secondo braccialetto sia potenzialmente nello spazio per essere scoperto da Carol (portandola al suo scambio con Kamala).

Il che modo Ms. Marvel imposta The Marvels

The MarvelsPrima della nuova apparizione di Captain Marvel nel finale di Ms. Marvel, è stata vista l’ultima volta nella scena post-crediti di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli. È lì che lei, Bruce Banner e Wong si incontrarono con Shang-Chi per esaminare i Dieci Anelli che l’eroe aveva ereditato da suo padre. In quanto tale, non sarebbe sorprendente apprendere che Carol ha cercato nel cosmo per vedere se può saperne di più sui Dieci Anelli. Dal momento che, come vediamo nel flashback di Ms. Marvel, il tempio in cui Aisha trova uno dei bracciali, aveva il simbolo dei Dieci Anelli scolpito nel pavimento, esiste la possibilità che entrambi i braccialetti siano in qualche modo collegati alle potenti armi di Shang-Chi.

Questo potrebbe servire come base per il motivo per cui Carol e Kamala si incrociano in The Marvels, il prossimo sequel di Captain Marvel che vedrà Carol unire le forze non solo con Kamala ma anche con Spectrum di Monica Rambeau. Mentre indagare sulla fonte e l’origine del braccialetto della signora Marvel e degli anelli di Shang-Chi non deve essere la trama principale di The Marvels (e probabilmente non lo è), potrebbe comunque servire come motivo per cui i due eroi si incontrano.

Mentre Monica e Carol hanno una storia precedente e un punto di connessione visti nel primo Captain Marvel, ci deve essere qualcosa di nuovo che motivi Carol e Kamala a unirsi e fare squadra. In quanto tale, sembra che la scena post-credits di Ms. Marvel stia preparando lo scenario esatto per The Marvels. Esilarante, sembra che Captain Marvel abbia già una buona idea di cosa aspettarsi da Kamala Khan in base all’arredamento della sua stanza (nonostante non l’abbia ancora incontrata ufficialmente nel MCU). Il fatto che Ms. Marvel sia la più grande fan di Carol Danvers potrebbe benissimo essere solo una coincidenza esilarante (e non il motivo principale per cui alla fine si incontreranno).

Koch Media annuncia l’acquisizione di quattro nuovi film

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Koch Media annuncia l’acquisizione di quattro nuovi film

Koch Media ha annunciato oggi l’acquisizione di quattro nuovi film che saranno distribuiti prossimamente al cinema.

Cara Delevingne, Hero Fiennes Tiffin (star del franchise di successo globale After) e Hannah John-Kamen (nota soprattutto per le sue interpretazioni in “Resident Evil: Welcome to Raccoon City”, “Ant-Man and the Wasp” e “Black Mirror”) sono i protagonisti di THE CLIMB. Diretto dalla regista Hayley Easton Street, il film racconta la storia, tratta da fatti realmente accaduti, di sei donne ordinarie che compiono un gesto straordinario: diventare protagoniste di una clamorosa protesta di Greenpeace contro la trivellazione petrolifera nell’Artico scalando il grattacielo londinese The Shard, il più alto edificio in Europa.

Presentato in anteprima nella sezione Midnight del Festival di Cannes, HUNT è il nuovo spy movie d’azione diretto e interpretato dalla star sud coreana Lee Jung-Jae, attore della serie fenomeno Netflix, Squid Game. Lee Jung-Jae esordisce dietro la macchina da presa in un film thriller ambientato negli anni ’80 sullo sfondo del conflitto tra le due Coree. 

DRIVING MADELEINE è un film drammatico francese che vede le straordinarie performance di Line Renaud e Dany Boon, attore molto famoso grazie allo straordinario successo di “Giù al Nord”. Il film racconta la storia di Madeleine, una donna che, prima di raggiungere la casa di riposo dove andrà a vivere, chiede ad un tassista di rivedere in auto tutti i luoghi a lei più cari e importanti della propria vita.

Dai produttori di “Babadook” e “The Nightingale”, arriva TALK TO ME un teen horror australiano in stile Ouija con protagonista un gruppo di amici che scopre come evocare gli spiriti usando un’antica mano imbalsamata. Il film vede la partecipazione di Miranda Otto, star della serie targata Netflix “Le terrificanti avventure di Sabrina”.

THE CLIMB

  • Regia: Hayley Easton Street
  • Cast: Cara Delevingne, Hero Hero Fiennes Tiffin, Hannah John-Kamen
  • Genere: Thriller

Sinossi: Basato sulla vera protesta di Greenpeace del 2013 in cima all’iconico grattacielo londinese The Shard, il film racconta gli sforzi di sei attiviste che hanno scalato illegalmente uno dei grattacieli più alti d’Europa per protestare contro le trivellazioni petrolifere nell’Artico. Le scalatrici rischiano la vita e l’incolumità fisica, sopportando condizioni meteorologiche estreme mentre affrontano le loro paure nel tentativo di arrivare fino in cima.

HUNT

  • Regia: Lee Jung-Jae
  • Cast: Lee Jung-Jae, Jeon Hye-Jin, Go Youn-Jung
  • Genere: Spy-Action, Thriller

Sinossi: il capo dell’unità estera della KCIA, Park Pyong-ho, e il capo dell’unità interna, Kim Jung-do, hanno il compito di scoprire una spia nordcoreana, nota come Donglim,  che si nasconde nella loro agenzia. Quando la spia inizia a far trapelare informazioni top secret che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza nazionale, le due unità vengono ciascuna incaricata di indagare a vicenda sull’altra.

DRIVING MADELEINE

  • Regia: Christian Carion
  • Cast: Dany Boon, Line Renaud, Alice Isaaz
  • Genere: Commedia

Sinossi: Madeleine, 92 anni, chiama un taxi per raggiungere la casa di riposo dove vivrà. Charles, un tassista disilluso dal cuore tenero, accetta di guidare nei luoghi che hanno influenzato la vita di Madeleine. Per le strade di Parigi viene così svelato il suo straordinario passato. Non lo sanno ancora ma durante questo viaggio, che cambierà le loro vite per sempre, stringeranno una fantastica amicizia.

TALK TO ME

  • Regia: Danny Philippou, Michael Philippou
  • Cast: Miranda Otto, Joe Bird, Alexandra Jensen
  • Genere: Horror

Sinossi: Un gruppo di giovani amici scopre come evocare i demoni facendo uso di un’antica mano imbalsamata, finché uno di loro si spinge un po’ troppo oltre aprendo così le porte per il mondo degli spiriti. Perseguitato così da visioni soprannaturali, il gruppo si trova inconsapevolmente al centro di una possessione devastante che porterà a porsi una domanda importante: meglio fidarsi dei vivi o dei morti?

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