In una nuova intervista con Disney
per Thor: Love and
Thunder (tramite The Direct), Taika
Waititi confronta i due iconici cattivi di Thor, Gorr il
Macellatore di Dei, interpretato da
Christian Bale, e Hela dea della Morte, con il volto
di Cate Blanchett.
Secondo il regista, Gorr il God
Butcher è ancora più formidabile di Hela. Waititi spiega che,
seguendo Hela in Thor: Ragnarok, hanno dovuto
affrontare il problema di creare un cattivo che fosse un “passo
avanti”, qualcosa che alla fine hanno trovato nel Gorr di Bale.
“Dovevamo fare un passo avanti
rispetto a Hela e trovare un cattivo che fosse in qualche modo
ancora più formidabile, e l’abbiamo trovato in Gorr, che è
interpretato dal notevole Christian Bale”.
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel
Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece
al 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Il cinema di guerra è da sempre uno
dei generi più popolari, dove di solito si raccontano di più o meno
note imprese militari che hanno contribuito a cambiare gli esiti di
importanti scontri bellici. Molti dei più celebri film di guerra
sono statunitensi, dove si ripercorrono eventi come la Prima o la
Seconda guerra mondiale, la guerra del Vietnam o la più recente
guerra del golfo. Grandi capolavori di questo genere, solo per
citarne alcuni, sono Apocalypse Now,Salvate il soldato Ryan
e The Hurt Locker. Un
altro interessante e recente titolo è We Were Soldiers
– Fino all’ultimo uomo.
Diretto nel 2002 da Randall
Wallace, sceneggiatore di Braveheart e La
maschera di ferro, questo film da lui anche scritto si
concentra battaglia di Ia Drang, uno degli scontri più violenti e
importanti del conflitto tra l’esercito statunitense e quello
nordvietnamita. Per raccontare questa storia vera, Wallace si è
basato sul libro We Were Soldiers Once … And Young del
tenente colonnello Hal Moore, non più in servizio,
e del reporter Joseph Galloway, che presero parte alla battaglia.
L’ambientazione è dunque quella della guerra del Vietnam, una delle
guerre più drammatiche del Novecento.
Pur se interpretato da attori
particolarmente noti, il film manco di affermarsi come un grande
successo e ancora oggi è un titolo poco ricordato. Per chi ha
interesse ad approfondire la vicenda narrata, però, è un buon film
da recuperare. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
storia vera. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
We Were Soldiers – Fino
all’ultimo uomo: la trama e il cast del film
La vicenda è ambientata nel 1965 e
vede le vicissitudini dell’esercito americano durante la battaglia
nella Valle di Ia Drang. Dopo che gli States hanno dichiarato
guerra al Vietnam del Nord, il colonnello Hal
Moore viene scelto per addestrare e condurre un
battaglione in territorio ostile. Sul luogo, i soldati riescono a
catturare un disertore vietnamita, apprendendo da lui che sono
atterrati nei pressi del campo base di una divisione dell’esercito
del Vietnam del Nord di 4.000 uomini. Spaventati da ciò, i soldati
statunitensi si rendono conto di essere letteralmente in trappola e
che per poter uscire vivi da quella situazione dovranno fare
affidamento su tutte le loro abilità.
Ad interpretare il colonnello Hal
Moore vi è l’attore premio Oscar Mel Gibson, il
quale ebbe modo di prepararsi al ruolo incontrando il vero Moore.
Accanto a lui, nel ruolo del reporter Joseph Galloway vi è l’attore
Barry Pepper, mentre Madeleine
Stowe interpreta Julia Moore, la moglie di Hal. Anche lei
ebbe modo di conoscere la vera Julia, apprendendo da lei in
particolare cosa vuol dire essere la moglie di un soldato. Sam Elliot
interpreta il sergente Basil L. Plumley, con il quale divenne
grande amico anche fuori dal set. Quando Plumley, morì Elliot
partecipò anche al suo funerale.
Nel film sono poi presenti
Greg Kinnear nei panni del maggiore Bruce
Crandall, e Jon Hamm in
quelli del capitano Matt Dillon. Hamm si era ripromesso di
abbandonare la recitazione a 30 se non avesse ottenuto un buon
ruolo. Fu proprio questo film a permettergli di continuare la sua
carriera. Tutti gli attori coinvolti nel film dovettero partecipare
ad un campo di addestramento militare. Pur trattandosi di una
versione “semplificata” di un vero allenamento previsto per i
soldati, Gibson affermò che fu ugualmente un momento molto intenso,
che contribuì al dar vita a interpretazioni più autentiche.
We Were Soldiers – Fino
all’ultimo uomo: la vera storia dietro il film
Nel suo libro We Were Soldiers
Once… And Young, Hal Moore dichiara: “Ogni maledetto film
di Hollywood ha sbagliato nel rappresentarla [la guerra del
Vietnam]“. Il regista, Randall Wallace, ha detto di essere
stato ispirato proprio da quel commento nel realizzare il suo film,
desideroso di essere fedele a quanto avvenuto durante la battaglia
di la Drang. Questa ebbe luogo dal 23 ottobre al 27 novembre 1965
nella Valle di la Drang, una provincia di Pleiku, nel Vietnam del
Sud. L’esercito americano si recò lì per iniziare l’operazione
bellica volta ad impedire il crollo del Vietnam del Sud e frenare
l’espansione comunista. Questo fu uno degli episodi che gli storici
considerano come l’inizio di questa feroce guerra.
La missione del Settimo Cavalleria
doveva essere abbastanza semplice. I soldati dovevano infatti
arrivare sul campo, dispiegare i plotoni e aspettare l’elicottero
per ogni dispiegamento. Qui, però, un intero plotone venne assalito
da una banda di guerriglieri vietnamiti, guidati dal generale
Nguyễn Hữu An. Così, per giorni, l’X-Ray – la zona
di atterraggio dell’elicottero – divenne un infernale catino di
morte, con gli americani senza via di fuga, accerchiati dagli
inesorabili guerriglieri nord-vietnamiti. Dopo tre giorni di totale
stallo, il colonnello Moore prese la decisione di far avanzare i
suoi per andare in soccorso del plotone decimato.
I pericoli erano però numerosi e
andando verso la landing zone di Albany, infatti, i soldati vennero
sorpresi da un’imboscata nemica che decimò la compagnia Delta e la
compagnia Charlie e, solamente grazie ad un ulteriore intervento in
elicottero, con lo sgancio del napalm, riuscirono definitivamente
ad avere la meglio. Le perdite furono però ingenti, con 305 uomini
deceduti e oltre 400 feriti. Quella “vittoria” non dava però motivo
di gioia, poiché da quel momento fu chiaro a tutti di quanto
l’esercito vietnamita fosse forte e che quella guerra si sarebbe
protratta a lungo e con dolorosissime perdite su entrambi i
fronti.
We Were Soldiers – Fino
all’ultimo uomo: il trailer e dove vedere il film in streaming
e in TV
È possibile fruire di We
Were Soldiers – Fino all’ultimo uomo grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Chili Cinema e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 23 giugno alle ore 21:00
sul canale Iris.
Considerato uno dei film più
divertenti nella filmografia del premio Oscar Woody
Allen, Scoop è un intrigante
avventura nel mondo della magia e del giornalismo, dove ogni
personaggio non sembra essere quel che dice di essere. Uscito in
sala nel 2006, questo è il secondo film del regista dopo
Match Point ad
essere realizzato al di fuori degli Stati Uniti, e come il
precedente è anch’esso ambientato nella città di Londra. Allena
torna così a giocare con i propri personaggi e le proprie
tematiche, dando vita ad un film che come al solito non ha mancato
di divedere la critica, ma che si è a suo modo affermato come un
buon successo.
Scoop è inoltre uno dei tre
film che nel 2006 hanno avuto per protagonisti dei maghi, e in cui
la magia è uno degli elementi centrali della trama. Gli altri due
titoli in questione sono The Illusionist e The
Prestige, quest’ultimo diretto dal regista Christopher
Nolan. Nonostante sia stato girato in Inghilterra,
questo è inoltre il secondo film di Allen dopo Hollywood
Ending a non ottenere una distribuzione nelle sale inglesi. Il
film venne piuttosto trasmesso in televisione sul canale BBC Two,
dove ottenne buoni risultati. Nel resto del mondo il titolo ha però
goduto di una canonica uscita in sala, ottenendo notevoli
risultati.
A fronte di un budget di soli 4
milioni di dollari, infatti, Scoop è arrivato a
guadagnarne ben 40 in tutto il mondo. Nonostante ciò, è ancora oggi
considerato come uno dei film più sottovalutati nella filmografia
del regista, e merita pertanto di essere riscoperto. Prima di far
ciò, però, è opportuno approfondire alcuni dettagli legati al film,
dalla sua trama al cast di attori che danno vita ai personaggi
protagonisti. Proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire
tutto ciò come anche le principali piattaforme streaming dove poter
ritrovare il titolo.
Scoop: la trama del
film
La vicenda del film si apre sul
defunto giornalista Joe Strombel, il quale in
viaggio verso l’aldilà viene a sapere di alcune scottanti
rivelazioni riguardanti l’aristocratico Peter
Lyman. Desideroso di portare alla luce tale scoop, questi
riesce a tornare nel mondo dei vivi, dove si mette in contatto con
la giovane studentessa di giornalismo Sandra
Prensky. A lei racconta quanto venuto a sapere, e le
affida il compito di scoprire se quanto si dice sia vero. La
giovane intraprende così le sue indagini, ma per riuscire nella
missione avrà bisogno di un aiutante. Troverà questo nell’anziano e
strampalato mago noto come Grande Splendini, il
cui vero nome è in realtà Sid Waterman.
Fingendosi padre e figlia, i due
inizieranno così a pedinare Lyman. Sandra però finirà con
l’invaghirsi di lui, diventando sempre meno obiettiva nei suoi
confronti. Ciò la porterà a perdere di vista il suo compito, ovvero
quello di scoprire se il giovane aristocratico è realmente il
misterioso Killer dei Tarocchi, che da qualche tempo sta facendo
una strage di prostitute nella città di Londra. Nel momento in cui
amore e pericolo si intrecceranno sempre di più, per Sandra sarà
assolutamente necessario arrivare a dare una risposta concreta ai
quesiti rimasti in sospeso.
Scoop: il cast del film
Come sempre accade per i film di
Allen, nel ruolo dei personaggi principali si ritrovano alcuni
grandi attori di livello internazionale. In questo caso, il regista
torna a lavorare per la seconda volta con l’attrice Scarlett
Johansson. Il personaggio di Sandra Pransky è infatti
stato scritto pensando esclusivamente a lei. Il regista si era
infatti accorto sul set di Match Point del grande
potenziale comico dell’attrice, e desiderava esaltarlo con un
personaggio adeguato. La Johansson raccontò di essersi preparata al
ruolo approfondendo il mondo della magia, come anche le principali
attività di un giornalista investigativo. Accanto a lei, nel ruolo
di Sid Waterman, vi è proprio Woody Allen, il
quale non recitava dal 2003. Egli è protagonista delle principali
sequenze di magia contenute nel film.
Nel ruolo di Peter Lyman vi è invece
l’attore Hugh
Jackman, ormai divenuto una celebrità grazie al
personaggio di Wolverine. Egli è inoltre un ulteriore punto di
contatto, oltre al tema della magia, tra questo film e The
Prestige, del quale è protagonista. Nel film è poi presente
l’attore Ian McShane nei panni del defunto
giornalista Joe Strombel, colui che affida lo scoop a Sandra.
Charles
Dance, noto per il suo ruolo nella serie Il Trono di
Spade, dà invece vita al personaggio di Mr. Malcom.
L’attore ha in seguito ricordato di essere rimasto particolarmente
sorpreso dal fatto che Allen non da assolutamente nessuna
indicazione ai suoi attori, lasciando loro grande libertà nel
costruire i propri personaggi.
Scoop: il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
È a possibile fruire di
Scoop grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili Cinema e Infinity. Per vederlo,
basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il
singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e
al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di
noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui
vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il
giorno sabato 25 giugno alle ore
21:10 sul canale
TwentySeven.
Il cinema ha in occasioni dato vita
a racconti attraverso cui rielaborare, anche in modo catartico, una
serie di traumatici eventi storici. Il più delle volte questi sono
raccontati in modo non esplicito ma attraverso potenti metafore
visive. Il film del 2013 KillingSeason va proprio a raccontare lo scontro tra
un soldato statunitense e uno serbo, entrambi reduci dalla guerra
in Bosnia, conflitto particolarmente brutale svoltoso a metà degli
anni Novanta. A dirigere il film vi è il regista Mark
StevenJohnson, noto in particolare per
essere stato autore dei film marvelDaredevil e
Ghost Rider.
La sceneggiatura è invece stata
scritta da Evan Daugherty, il quale aveva
inizialmente concepito la storia come un progetto affine al film
Face/Off – Due facce di un
assassino. Dopo aver vinto il concorso Script
Pipeline, Daugherty iniziò a ricevere diverse proposte da
parte dei produttori. Fu a questo punto che lo sceneggiatore decise
di rimaneggiare la sceneggiatura, modificando il grosso della trama
e delle ambientazioni, modernizzando il tutto. Le riprese, svoltesi
tra la catena montuosa degli Appalachi, lo stato della Georgia e la
città bulgara Sofia, hanno così infine dato vita al film.
Pur se accolto male dalla critica,
il film risulta certamente interessante per il suo scontro tra due
celebri attori del cinema, come anche per le sue riflessioni sul
concetto di carnefice e vittima, ruoli che molto spesso si
invertono. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Killing Season: la trama del film
Protagonista del film è
Benjamin Ford è un veterano che per dimenticare
gli orrori della guerra in Bosnia in cui ha combattuto, si ritira
sulle montagne degli Appalachi. Qui conduce una vita da eremita,
allontanandosi anche da suo figlio Chris, il quale
è da poco diventato a sua volta padre e vorrebbe che Benjamin
presenziasse al battesimo. L’anziano però si rifiuta, desideroso di
continua a condurre una vita lontano da tutti, immerso nella pace
che solo le montagne e i boschi intorno a lui sembrano potergli
donare. Un bel giorno un certo Emil Kovac bussa
alla sua porta, presentandosi come un turista europeo in visita in
quei luoghi.
Accettando di fargli fare un giro
della zona, Benjamin stringe con questi un’amicizia. I due sembrano
capirsi molto, senza però che l’ex soldato sappia il perché. Lo
capirà a sue spese quando Kovac si rivelerà essere un soldato serbo
in cerca di vendetta. Durante il conflitto in Bosnia infatti, egli
e i suoi commilitoni erano stati giustiziati dal gruppo di soldati
di cui faceva parte anche Benjamin. Sopravvissuto miracolosamente,
Kovac vuole ora rendere il torto all’americano. Il rapporto tra i
due si trasforma dunque in un violento combattimento corpo a corpo
all’ultimo sangue nel bel mezzo dei boschi circostanti.
Killing Season: il cast del film
Quando il progetto era ancora
concepito come un titolo simile a Face/Off – Due facce di un
assassino, il ruolo del protagonista era stato pensato per
l’attore Nicolas Cage,
che sarebbe dunque tornato a collaborare insieme a John Travolta,
qui presente nel ruolo di Emil Kovac, ad oltre un decennio dal
succitato thriller. Tuttavia, quando la storia venne trasformata,
fu il premio Oscar Robert De Niro ad
ottenere il ruolo del protagonista, dando così vita al suo primo
film recitato insieme a Travolta. Per l’occasione, i due si sono
addestrati in alcune tecniche di guerra ed hanno avuto modo di
approfondire il conflitto in Bosnia per comprendere meglio la
psicologia dei loro personaggi.
Accanto a loro, pur comparendo per
un breve minutaggio nel film, si ritrovano diversi altri attori. Il
primo di questi è Milo
Ventimiglia, l’attore statunitense noto per essere
l’interprete di Jack Pearson nell’acclamata serie This Is
Us. Ventimiglia è qui presente nei panni di Chris Ford, il
figlio di Benjamin. Nei panni di Sarah Ford, la moglie di Chris, vi
è invece Elizabeth Olin, nota per questo film, per
When in Rome e per God of Love, vincitore
dell’Oscar al miglior cortometraggio. Altri attori sono
Diana Lyubenova nel ruolo di Elena, Kalin
Sarmenov in quello di un soldato serbo e Stefan
Shterev nei panni del proprietario del bar frequentato da
Benjamin.
Killing Season: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Killing
Season è infatti disponibile nel catalogo di
Chili, Google Play, Apple iTunes, Rai Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di giovedì 23 giugno alle ore
21:10 sul canale Rai Movie.
Nel 2009 uscì al cinema il film
G.I. Joe – La nascita
dei Cobra, ispirato alla celebre e omonima serie di
giocattoli Hasbro. Il buon successo del film, nonché il suo finale
particolarmente aperto, consentirono lo sviluppo di un sequel
diretto, arrivato poi in sala nel 2013. G.I. Joe – La
vendetta (qui la recensione) è così la
seconda trasposizione live-action dedicate alle action figures. Al
posto di Stephen Sommers subentra in cabina di
regia Jon Chu, resosi celebre grazie alla saga di
Step Up.
Novità si ritrovano anche nel cast, con alcuni celebri attori
subentrati in nuovi ruoli accanto a quelli già visti nel precedente
film.
Il gruppo di agenti speciali noti
come G.I. Joe torna così sul grande schermo pronti a compiere nuove
spericolate missioni in tutto il globo. Il lor compito sarà anche
stavolta quello di sgominare la terribile banda terroristica nota
come Cobra. Molta azione e combattimenti, dunque, in un film a
lungo atteso dai fan della serie. Avvalsosi anche della tecnologia
3D, il film arrivò così in sala, dove si afferma a sua volta come
un buon successo. A fronte di un budget di circa 130 milioni di
dollari, il film è riuscito a raccoglierne oltre 371 in tutto il
mondo. Ciò confermò il grande interesse nei confronti del titolo, e
così la Paramount annunciò la realizzazione di un terzo
capitolo.
Questo venne tuttavia ritardato e
infine cancellato nel 2017, con lo studios di produzione che
affermò di preferire dar vita ad un reboot del franchise. In attesa
dunque i celebri soldati noti come G.I. Joe tornino sul grande
schermo, è possibile recuperare tale secondo capitolo grazie al suo
passaggio televisivo. In alternativa, proseguendo nella lettura
sarà possibile scoprire dove si può trovare il film in streaming.
Questa, come anche altre diverse curiosità sono infatti riportate
di seguito.
G.I. Joe – La vendetta: la
trama del film
Con gli eventi del primo film,
l’organizzazione criminale Cobra sembra essere
stata distrutta una volta per tutte. L’ordine mondiale è nuovamente
salvo, e i G.I. Joe possono continuare a svolgere
le loro missioni militari ovunque ce ne sia bisogno. Il valoroso
Duke è ora stato nominato a capo di una nuova
unità, composta anche da Roadblock, Lady
Jaye e Flint. Svolgendo delle ultime
indagini sui Cobra, questi arrivano a scoprire la scomparsa di uno
di loro. Si tratta di Zartan, che come visto nel
finale del precedente film si è nascosto assumendo le sembianze del
presidente degli Stati Uniti. Con tale camuffamento, egli possiede
ora un potere enorme, ed aspira a incastrare i G.I. Joe per un
assassinio che in realtà non hanno commesso.
Il gruppo viene così accusato di
aver eliminato il presidente del Pakistan, e per poter provare di
non esserne coinvolto devono recarsi sul luogo per svolgere delle
indagini. Attaccati e ricercati, questi si ritrovano però a dover
sfuggire a chiunque, vivendo una situazione particolarmente
disperata. Ad avere la soluzione che forse potrà cambiare le loro
sorti è il nuovo arrivato Roadblock, il quale suggerisce di
rintracciare il generale Joseph Colton. Questi è
l’ideatore dell’unità dei Joe, ed è l’unico che può aiutarli ad
uscire da quella situazione. Rintracciarlo e raggiungerlo non sarà
però affatto semplice, e il gruppo dovrà imparare a non fidarsi di
nessuno, neanche di quelli che si professano alleati.
G.I. Joe – La vendetta: il
cast del film
Nel dar vita al sequel del primo
film, sono diversi gli attori che hanno scelto di non riprendere i
propri ruoli. Tra questi vi sono Sienna Miller,
Joseph
Gordon-Levitt e Dennis
Quaid. Gran parte del cast viene così ad essere
modificato, con soltanto pochi attori riconfermati per i rispettivi
personaggi. Tra questi vi è il protagonista Channing
Tatum, che riveste nuovamente i panni di Duke. Per il
personaggio egli ha dovuto sottoporsi nuovamente ad un duro
allenamento, acquisendo una notevole massa muscolare. L’attore
dovette inoltre partecipare ad una serie di riprese aggiuntive,
volte ad ampliare il suo ruolo all’interno del film. L’attore
Byung-hun Lee è a sua volta tornato nei panni di
Storm Shadow, mentre Ray Park in quelli di Snake
Eyes.
Il primo dei grandi e nuovi nomi del
cast è invece quello di Dwayne
Johnson. A lui è affidato il ruolo di Roadblock,
rivelatosi poi uno dei più importanti personaggi del film. Anche in
questo caso l’attore sfoggia una forma fisica eccezionale, che gli
ha consentito di interpretare personalmente anche molte delle più
pericolose acrobazie. L’attrice Adrianne Palicki,
nota per le serie Friday Night Lights e Agents of
S.H.I.E.L.D., interpreta qui Lady Jaye, personaggio dal
carattere duro che si rivela essere una spietata assassina.
D. J. Cotrona, recentemente visto in Shazam!, è invece il soldato Flint. Del film fa
poi parte uno dei maggiori attori del cinema d’azione, Bruce
Willis. Celebre per la saga di Die Hard,
egli interpreta qui il generale Joseph Colton, ideatore dei G.I.
Joe.
G.I. Joe – La vendetta: il
trailer e dove vedere il film in streaming
Per gli appassionati del film, o per
chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. G.I. Joe –
La vendetta è infatti presente su Chili
Cinema, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per poter usufruire
del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o
noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile
vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video,
senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in
televisione per giovedì 23 giugno alle
ore 21:20 sul canale Rai
4.
Sebbene Obi-Wan
Kenobi si collochi cronologicamente molto vicino a
Una nuova speranza, dai cui eventi dista solo
nove anni, Darth Vader si trova nel bel mezzo di
tantissimi avvenimenti in questo periodo. Tra Obi-Wan
Kenobi e Una nuova speranza sono infatti numerose le
storyline con protagonista Vader, tutte meritevoli di essere analizzate.
Essendo una serie prequel, è certo che Darth Vader sopravviva agli eventi di
Obi-Wan
Kenobi e faccia la sua prima apparizione ufficiale nel
franchise in Una nuova speranza. Tuttavia, il fatto che
Vader abbia definito le sue apparizioni nei film
originali di George Lucas, non significa che non
sia coinvolto in altri eventi nel mentre.
La prima storyline
significativa di Darth Vader dopo Obi-Wan
Kenobi è il suo coinvolgimento nella stagione 2 di
Star Wars Rebels. Prima della barttaglia di Yavin,
dopo la morte del Grande Inquisitore, Vader viene
incaricato di recarsi a Lothal per soffocare la ribellione in
corso. Vader riuscì nella missione ma, dopo aver appreso che
l’equipaggio della nave spaziale Ghost era
coinvolto con Ahsoka Tano, inviò la
Settima Sorella e il Quinto
Fratello dell’Inquisitorius dell’Impero a dar loro la
caccia nella speranza che Ahsoka potesse condurli
da altri Jedi.
Vader non ebbe più
a che fare con l’Alleanza Ribelle fino al finale della seconda
stagione, quando apparve su Malachor per impossessarsi di un
holocron Sith in grado di alimentare una potente superarma Sith, ma
venne fermato da Ahsoka che lo sfidò in un duello.
I due continuarono a combattere mentre il tempio iniziò a
collassare intorno a loro ed Ezra e i suoi amici
riuscirono a fuggire. Dopo essere sopravvissuto al crollo del
tempio, Vader tornò ai suoi doveri, pensando che
Ahsoka fosse morta. Tuttavia, la quarta stagione
di Rebels avrebbe rivelato che
Ezra aveva utilizzato il Mondo tra i
Mondi per portare Ahsoka nel futuro prima
che il tempio le crollasse addosso, il che avrebbe poi comportato
le sue apparizioni in The
Mandalorian, The Book of Boba Fett e nella prossima serie
Disney+Ahsoka.
Thrawn: Alliances
La successiva apparizione
di Darth Vader è stata al fianco del
Grand’Ammiraglio Thrawn nel romanzo
Thrawn: Alliances. Ambientato all’incirca
nell’anno 1 BBY, Vader viene incaricato di
lavorare con Thrawn per indagare su un problema
interno alla Forza riscontrato sul pianeta Batuu.
Lì, i due entrarono in conflitto con una razza guerriera nota come
Grysk, che stava rapendo bambini
Chiss sensibili alla Forza – la stessa razza di
Thrawn – per sfruttarne i poteri e poter così
navigare nelle Regioni Ignote nonché dichiarare guerra
all’Ascendenza Chiss. Vader e
Thrawn riuscirono a sconfiggere i
Grysk e a restituire i bambini all’Ascendenza
Chiss, sebbene la minaccia dell’Egemonia Grysk persistesse.
Star Wars Vader: Dark Visions
Dopo Thrawn:
Alliances, la successiva apparizione cronologica di
Darth Vader fu in Star Wars Vader:
Dark Visions, serie antologica ambientata poco prima della
distruzione della Morte Nera che racconta la
figura di Vader dal punto di vista di altri
individui. Le storyline di Dark Visions vedono un
ragazzo scambiare Vader per un eroe dopo aver
inavvertitamente salvato la sua gente da un mostro gigante; un
comandante di Star Destroyer che fa di tutto per
non deludere Vader; un’infermiera che
sviluppa un amore ossessivo per Vader e che alla
fine viene uccisa per questo; un pilota di X-Wing
che si scontra con Vader e un barista che serve
drink all’Alleanza Ribelle e viene inseguito in
una giungla piena di piante allucinogene dopo essere entrato
accidentalmente in possesso di dati imperiali trafugati.
Battle Against The Benathy
Prima di Una nuova speranza, Darth Vader e i suoi uomini hanno combattuto
contro i Benathy nello Spazio Selvaggio, evento
che viene affrontato nella serie antologica Star Wars: Age
of Resistance. Ci furono migliaia di caduti da entrambe le
parti e Vader riuscì a uccidere il re dei Benathy,
ma il suo assalto fu fermato da uno Zillo che i
Benathy veneravano come un dio. Alla fine,
tuttavia, Vader riuscì a sottomettere i Benathy.
La storia del conflitto di Vader con i Benathy è
stata contrapposta al conflitto di Kylo Ren con i
Benathy durante l’era della trilogia sequel ma, a
differenza di Vader, Kylo è riuscito a uccidere lo
Zillo dei Benathy e a costringerli a sottomettersi
al Primo Ordine.
Rogue One
L’ultima apparizione di
Darth Vader tra Obi-Wan Kenobi e
Una nuova speranza avviene in Rogue One del 2016. Dopo aver appreso che
l’ingegnere capo della Morte Nera, Galen
Erso, era segretamente un traditore, Vader ordinò al Direttore
Krennic di assicurarsi che la Morte Nera
non fosse compromessa, e successivamente lo mise fuori gioco con
il soffocamento mentre chiedeva conferma di essere ancora al
comando. In seguito, dopo che Rogue One riuscì a rubare i piani della
Morte Nera e a inviarli a una delle navi Ribelli,
Vader invase la nave per riprenderseli, uccidendo
tutti i Ribelli sul suo cammino. Tuttavia,
Vader non riuscì a recuperare i piani prima che
venissero passati a Leia, il che portò agli eventi
di Una nuova speranza e all’inizio dell’intero
franchise di Star Wars.
Bisognava attendere il
finale di stagione per sentire finalmente la voce di
Luke Skywalker. L’attore Grant Feely dice
qualche frase per la prima volta in questa sesta puntata di
Obi-Wan Kneobi.
Nel quinto episodio, abbiamo visto il membro del
cammino Tala (Indira Varma) sacrificarsi
per permettere a Obi-Wan di
riportare Leia Organa sul suo pianeta natale.
Nell’episodio 6, Ben offre alla piccola
Leia la fondina di Tala, quasi fosse un oggetto
emblematico.
Obi-Wan sfida
Darth Vader (di nuovo)
Nella sesta puntata di
Obi-Wan Kenobi assistiamo per la terza volta al
combattimento tra il protagonista e
Darth Vader: il primo duello è avvenuto in
Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith mentre
il secondo nell’episodio 3 di questa stessa serie.
L’elmo squarciato di Darth
Vader
Durante il combattimento,
l’elmo di Vader viene in parte squarciato da
Obi-Wan. I fan ricorderanno una scena molto simile
in Star Wars Rebels quando, nella Stagione
2, Ahsoka Tano sfida Darth Vader e
spezza il suo elmo.
Tra
Obi-Wan e Darth Vader c’è una sorta di rappacificazione.
Tuttavia, il cammino per i due non prosegue insieme. Il maestro non
uccide il Signore dei Sith ma, credendo che
Anakin non esista più, dice addio a Vader e se ne
va senza di lui.
Reva per poco non uccide Luke
Skywalker
Nel sesto
episodio di Obi-Wan
Kenobi, Reva arriva molto vicino ad uccidere
Luke Skywalker, ma non riesce a farlo. Alla fine,
Reva riconscegna Luke alla sua famiglia. Insomma,
il personaggio di Moses Ingram non è così crudele
come sembrava inizialmente.
L’imperatore Palpatine è Ian
McDiarmind
Nel sesto
episodio, compare anche l’Imperatore Palpatine. È
lui il personaggio che, mettendo in dubbio le motivazioni che
muovono Vader, gli fa abbandonare la ricerca di
Obi-Wan sul finale.Il ruolo
dell’Imperatore è ripreso dal suo interprete iconico di
Star
Wars, Ian McDiarmid.
Leia riprende lo stile del
personaggio dei fumetti
La piccola Principessa
Leia che vediamo in Obi-Wan
Kenobi mostra uno stile molto simile a quello
della sua controparte dei fumetti.
In particolare, il costume di
Leia in live-action ricorda quello con cui viene
rappresentata la principessa nel canone recente della
Marvel Comics.
Obi-Wan indossa le vesti di Una
nuova speranza
Sempre a proposito di
costumi, nel finale di stagione vediamo Obi-Wan
indossare lo stesso abito che, quasi cinquant’anni prima, lo stesso
personaggio – interpretato da Alec Guinness –
portava in Star Wars Episodio IV – Una nuova speranza.
Inoltre, per
Obi-Wan come per Leia, lo stile del personaggio
riprende quello del canone Marvel Comics recente.
Hello, there!
Abbiamo aspettato per sei episodi,
ma finalmente Ewan McGregor ha detto il suo iconico
Ciao. Quando incontra Luke Skywalker per la prima
volta, Obi-Wan esclama ”Hello There.”
La frase viene pronunciata dal
personaggio per la prima volta in Star Wars Episodio III – La
vendetta dei Sith, quando Kenobi
incontra il generale Grievous.
Obi-Wan Kenobi
può finalmente incontrare Qui-Go Jinn
Per tutta la stagione,
Obi-Wan ha invocato il suo defunto maestro,
Qui-Gon Jinn. Finalmente, nel finale della serie,
egli appare in forma di spirito per parlare con Ben.
Stranamente, il nome di Liam
Neeson non appare nei titoli di coda. Forse gli autori
della serie hanno fatto affidamento sulla ”magia” dell’audio
digitale, dell’FX e del CGI per ricreare il personaggio.
Al celebre attore Gary Oldman il François Truffaut
2022, il riconoscimento più prestigioso del Festival.
Ospite internazionale della 52esima edizione,
l’indiscussa icona cinematografica incontrerà i giurati il
28 luglio: saranno oltre 5000 i juror
pronti ad accoglierlo.
Nel 2011 Oldman è stato insignito
dell’Empire Icon Award, conferitogli per gli
straordinari risultati ottenuti nel corso della sua eccezionale
carriera. Nel 2018, grazie alla memorabile interpretazione di
Winston Churchill nel film L’ora più
buia, conquista il premio Oscar come miglior
attore protagonista, il BAFTA, il
Golden Globe, il SAG Award e il
PalmSprings Award. È stato
nominato tre volte ai Premi Oscar, quattro volte ai BAFTA, agli
Emmy Awards, quattro volte agli Empire Awards, sei volte ai London
Film Critics Awards e a numerosissimi altri premi e riconoscimenti
per le sue doti di attore, sceneggiatore e regista acclamato.
Nel corso dell’incontro con i
giffoner, Gary Oldman ripercorrerà la sua eclettica
carriera. I giurati saranno rapiti dalle storie e dagli aneddoti
legati ai molteplici ruoli dell’attore, tra cui il
commissario Jim Gordon (braccio destro di
Batman nella lotta contro il crimine), Dracula,
Beethoven, George Smiley, Sid Vicious, Herman Mankiewicz e il
terrorista che dirotta l’Air Force One su cui viaggia Harrison
Ford.
La sua interpretazione di
Sirius Black nei film di Harry
Potter porta in primo piano gli invisibili, il tema di
questa edizione, ricordandoci che “tutti abbiamo sia luce che
oscurità dentro di noi“, ma anche il potere di scegliere quale
strada seguire.
Universalmente riconosciuto come uno
dei principali attori della sua generazione, Oldman ha collezionato
il più alto numero di partecipazioni a film di successo rispetto a
qualsiasi altro artista attivo negli ultimi vent’anni. Ha recitato
in ben quattordici film campioni d’incassi al botteghino negli
Stati Uniti e nel resto del mondo. I titoli a cui ha preso parte
hanno infatti guadagnato miliardi e miliardi di dollari, tanto da
farlo diventare, stando a quanto dichiarato dall’Hollywood
Reporter, l’attore con gli incassi più alti nella storia del
cinema.
Grande attesa per la XIX^
edizione del festival La Valigia
dell’attore, che si svolge ogni anno sull’isola di
La Maddalena (SS), quest’anno in programma dal 26
al 30 luglio. In tale ambito il prestigioso Premio
Gian Maria Volonté sarà assegnato per la prima volta
a due interpreti.
Il 28 luglio salirà
a ritirarlo, sul palco della Fortezza I Colmi, l’attrice Alba Rohrwacher. Fiorentina di origine e
diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha lavorato con
registi del calibro di Carlo Mazzacurati, Marco Bellocchio, Daniele
Luchetti, Pupi Avati, Nanni Moretti, Paolo Genovese, Emma Dante,
con numerose incursioni anche nel cinema internazionale al fianco
di Doris Dorrie, Nicolas Saada, Arnaud Desplechin Jonathan
Nossiter, Chloé Mazlo e Maggie Gyllenhaal.
Il 30 luglio il
Premio Volonté verrà invece conferito a Renato
Carpentieri, per la sua lunga carriera artistica ricca di
ricerca espressiva culturale in ogni ambito, dal teatro al cinema,
lavorando con i più grandi registi di entrambi i settori. Il suo
debutto sul grande schermo fu nel 1990 con Gianni Amelio nella
trasposizione cinematografica di un romanzo di Leonardo Sciascia,
Porte aperte: su quel set conobbe Gian Maria Volonté con
il quale ebbe una forte intesa professionale e umana e che, per il
ventennale della sua scomparsa, volle omaggiare rimettendo in scena
Tra le rovine di Velletri, l’ultimo spettacolo scritto e
diretto da Volonté e Angelica Ippolito nel 1994. Carpentieri sarà
anche il conduttore del ValigiaLab 2022, in
programma dall’1 all’8 agosto sull’isola
di Caprera.
Un nuovo video raccoglie ogni scena
in cui viene detto “The Avengers” nell’MCU, e la parola viene pronunciata
molte meno volte di quanto ci si possa aspettare. A partire dal
2008 con Iron Man, l’MCU conta ora 28 lungometraggi, il
più recente dei quali è Doctor Strange nel
Multiverso della Follia. Sebbene la squadra principale
di Avengers non esista più, il gruppo di eroi si è riunito per la
prima volta in The Avengers del 2012, con Capitan
America (Chris
Evans), Iron Man (Robert
Downey Jr.), Thor (Chris
Hemsworth), Black Widow (Scarlett
Johansson) , Occhio di Falco (Jeremy
Renner) e Hulk (Mark
Ruffalo) che lavorano insieme per sconfiggere Loki
(Tom Hiddleston).
The Avengers ha
avuto tre sequel diretti, con diversi membri principali del team
che hanno anche partecipato a film da solista nel mezzo.
Avengers: Age of Ultron è in gran parte considerato il
film più divisivo dei Vendicatori, ma entrambe le versioni
successive – Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame – si sono rivelate incredibilmente popolari,
con quest’ultimo che ha brevemente detenuto il titolo di film con
il maggior incasso di tutti i tempi.
Avengers:
Endgame ha segnato la conclusione per la super-squadra
di supereroi così come la avevamo conosciuta, con la morte sia di
Black Widow che di Iron Man, e con Evans che ha detto addio al
franchise. Le ramificazioni delle azioni della squadra, tuttavia,
continuano a farsi sentire all’interno dell’MCU oggi.
Una nuova clip assemblata
dall’utente di Reddit, CaptCoulson, raccoglie ogni menzione di “The
Avengers” nei film del MCU e, considerando quanto sia
importante il team, in realtà non è stato detto molte volte. Il
video presenta 63 menzioni del team di supereroi che, con un totale
di 28 film MCU, è in media poco più di 2 volte
per film.
Durante una recente intervista con
la rivista GQ, Brad Pitt ha suggerito che potrebbe ritirarsi
dalla recitazione molto presto, dicendo che si sente a “l’ultima
tappa” della sua carriera di attore. L’attore considera chiaramente
la sua carriera cinematografica in fase di esaurimento piuttosto
che di ripresa, definendo questo periodo in cui si trova “l’ultimo
semestre o trimestre”.
“Mi considero alla mia ultima
tappa, quest’ultimo semestre o trimestre. Come sarà questa sezione?
E come voglio progettarlo?”.
Anche se sembrava che Brad Pitt potesse essere stato rinvigorito
dalla sua vittoria all’Oscar e dall’ingresso in un nuovo
entusiasmante capitolo della sua carriera, è certamente deludente
sapere che potrebbe essere pronto a smettere molto presto. Questi
commenti di Pitt probabilmente attireranno l’attenzione su come
l’amata star del cinema traccia il corso finale della sua carriera.
Il frenetico Bullet Train che lo vede protagonista uscirà
nelle sale USA il 5 agosto, seguito da un altro ruolo da
protagonista per Pitt in Babylon che uscirà questo Natale. Oltre a
questi due film, Pitt è attualmente impegnato a recitare in un
progetto senza titolo di Jon Watts insieme a
George Clooney.
Tessa
Thompson ha spiegato perché Valchiria ha l’inaspettato
titolo di “re” in Thor: Love and Thunder.
Discutendo del ruolo del personaggio con Total Film, l’attrice ha
chiarito come tutto derivi dal fatto che Thor fosse originariamente
destinato a governare New Asgard prima di passare l’incarico a
Valchiria, affermando che “semplicemente non si sono presi la briga
di cambiare il titolo.” Ecco cosa ha raccontato Thompson alla
stampa:
“Lei è un re gentile. So che c’è
stata una certa confusione su Internet in termini di genere con il
suo essere re. La verità è che questo è il lavoro che avrebbe
dovuto fare Thor, e poi le ha passato il compito, e semplicemente
non si è preso la briga di cambiare il titolo, perché il titolo è
“re” e lei dice “Beh, posso essere re”. Per gli abiti che indossa
invece, abbiamo pensato che fosse una specie di divertente cenno a
Frida Kahlo”.
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel
Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece
al 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Le nuove foto dal set di The
Old Guard 2 offrono una prima occhiata al cast
già noto del film e a un nuovo personaggio. Basato sull’omonimo
fumetto di Greg Rucka, The Old
Guard è la saga di supereroi di Netflix incentrata su un gruppo di mercenari
immortali con poteri di guarigione rigenerativa.
Con
Charlize Theron, Kiki Layne, Marwan Kenzari,
Luca Marinelli, Harry Melling, Van Veronica Ngo con
Matthias Schoenaerts e Chiwetel
Ejiofor, il primo film è stato presentato in anteprima a
luglio 2020, con i critici che ne hanno elogiato le sequenze
d’azione a eliminazione diretta, la narrazione inclusiva e
l’interpretazione sovversiva del genere di supereroi.
Il cast originale desiderava
riprendere i propri ruoli anche prima dell’annuncio ufficiale di
The
Old Guard 2. Rucka, che ha anche scritto la
sceneggiatura del primo film, ha avuto una buona idea per un
sequel, ed è stato suggerito che The Old Guard 2
sia basato sulla sua seconda graphic novel, The Old Guard:
Force Multiplied. Un cambiamento significativo che il
sequel vedrà rispetto al primo film è che la regista di
Lovecraft Country Victoria Mahoney ha sostituito
la regista Gina Prince-Bythewood.
La star del film,
Charlize Theron, ha condiviso alcune nuove foto dal
set di The
Old Guard 2. In un’immagine, l’attrice condivide
battute con i compagni di cast di ritorno, Layne, Marinelli,
Kenzari ed Ejiofor, mentre in un’altra foto, posa insieme ai suoi
co-protagonisti e regista. La seconda immagine offre anche una
buona occhiata a un Henry Golding. Come
annunciato, la star di Crazy Rich Asians si è
unita al sequel in arrivo nei panni di un personaggio nuovo di
zecca. I dettagli del suo ruolo, tuttavia, rimangono
sconosciuti.
Paul Wernick e
Rhett Reese, sceneggiatori di Deadpool 3, sono impegnati nella
promozione di Spiderhead di Netflix, che hanno scritto, e hanno parlato con
Post Cred Pod del film e dei
progetti imminenti, incluso Deadpool 3. Il podcast
ha chiesto agli sceneggiatori alcune informazioni sul trequel, e
mentre i due non possono dire molto sulla direzione che sta
prendendo la storia di Wade Wilson, hanno anticipato alcuni
dettagli della trama.
“È una meravigliosa opportunità
per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film.
Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro.
Sarà davvero divertente.”
Deadpool 3, quello che
sappiamo
Shawn Levy dirigerà
Deadpool
3. Rhett Reese e Paul
Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul
Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da
Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa
del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti
da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy
Molyneux.
Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel
cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh
Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz
in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di
Morena Baccarin come Vanessa e T.J.
Miller come Weasel.
Chris
Hemsworth ha dichiarato che Gorr il Macellatore di
Dei, il cattivo che
Christian Bale interpreta in Thor: Love and Thunder, è
uno dei suoi nemici preferiti in tutto il Marvel Cinematic Universe. Essendo
stato un punto fermo del MCU sin dal suo debutto in Thor nel
2011, Hemsworth ha affrontato frotte di cattivi, sia da solo, sia
con gli Avenger. La sua ultima avventura, Love and
Thunder, diretta da Taika Waititi, lo
vedrà ora affrontare il fanatico Gorr di Bale.
Il personaggio di Gorr è un’aggiunta
abbastanza recente ai fumetti Marvel. Ha debuttato nel 2013, in
Thor: God of Thunder #1 come fanatico religioso,
poi però perde la sua fede e si impegna a uccidere ogni dio
dell’universo dopo che la sua famiglia è stata uccisa. Incolpando
divinità indifferenti per la sua perdita e sofferenza, assume il
titolo di God il Macellatore di Dei. Naturalmente, questa missione
omicida alla fine lo porta da Thor, il dio del tuono. Gorr sarà
portato in vita in Love and Thunder da
Christian Bale, che ha recentemente ammesso di
non sapere in cosa si sarebbe cacciato assumendo un ruolo nel
MCU.
Nonostante Bale non fosse preparato
ad affrontare un fandoom così affezionato ma anche spietato, questo
non ha danneggiato il suo lavoro nel film. In una recente
intervista con
IGN, Hemsworth ha parlato del lavoro con Bale e di come la sua
performance abbia già cementato Gorr come uno dei suoi cattivi
Marvel preferiti. Citando le
sfumature e la complessità di Bale, Hemsworth ha definito la sua
co-star non solo uno dei suoi cattivi Marvel preferiti, ma uno dei suoi
attori preferiti tra quelli che lavorano oggi.
“Bale riesce a realizzare tutto
ciò che immagini… Sfumatura e complessità e verità, leggerezza. È
uno dei miei attori preferiti con cui lavorare, ed ero così
eccitato quando ha accettato di salire a bordo. Quello che ha fatto
lo rende sicuramente uno dei miei cattivi preferiti nell’universo
Marvel”.
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel
Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece
al 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Tratto dalla serie di libri
best-seller di Bernard Waber, Il talento di Mr.
Crocodile è un live-action per tutta la famiglia che
racconta la storia del coccodrillo Lyle e le sue avventure insieme
alla famiglia Primm.
Diretto e prodotto da Will
Speck e Josh Gordon, scritto da Will
Davies, Il talento di Mr.
Crocodilevede nel cast Javier Bardem, Constance Wu, Winslow Fegley,
Scoot McNairy, Brett Gelman. Il film contiene canzoni originali
interpretate da Shawn Mendes e scritte dagli autori di The
Greatest Showman, Benj Pasek e Justin Paul. Il
Talento di Mr. Crocodile, dal 27 ottobre solo al cinema,
è prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner
Bros. Entertainment Italia.
Sinossi: Quando la famiglia Primm (Constance
Wu, Scoot McNairy, Winslow Fegley) si trasferisce a New York, il
giovane figlio Josh fatica ad adattarsi alla nuova scuola e ai
nuovi amici. Tutto cambia quando scopre Lyle, un coccodrillo
canterino che ama i bagni, il caviale, la grande musica e che vive
nella soffitta della sua nuova casa. I due diventano subito amici,
ma quando l’esistenza di Lyle viene minacciata dal malvagio vicino
Mr. Grumps (Brett Gelman), i Primm devono unirsi al carismatico
proprietario di Lyle, Hector P. Valenti (Javier Bardem), per
dimostrare al mondo che si può trovare una famiglia anche nelle
situazioni più inaspettate e che non c’è niente di male in un
grande coccodrillo canterino con una personalità ancora più
grande.
La star di Euphoria, Hunter Schafer, si è
unita al cast di The Hunger Games: The Ballad of Songbirds
and Snakes, della Lionsgate. Apparirà al fianco di
Tom Blyth e
Rachel Zegler nel tentativo dello studio di
riconquistare quella vecchia magia di Panem.
Schafer interpreterà Tigris Snow,
cugina e confidente di Coriolanus Snow (Blyth), che, come sanno i
fan di “Hunger Games”, un giorno diventerà il sovrano autocratico
del mondo distopico di libri e film.
Distribuito nel 2020, il romanzo
ruota attorno a un giovane Coriolanus Snow (interpretato da
Donald Sutherland nei film), il cattivo principale
di The Hunger Games. Anche prima che il libro
arrivasse sugli scaffali, Lionsgate ha annunciato che era in fase
di sviluppo un adattamento cinematografico. Francis
Lawrence, il regista che ha firmato il secondo,
terzo e
quarto film della saga, tornerà per questo film.
Durante la sua presentazione al
CinemaCon, Lionsgate ha annunciato (tramite Deadline) che
The Ballad of Songbirds and Snakes sta procedendo
nella sua distribuzione. Sebbene rimanga senza un cast, ha una data
di uscita: 17 novembre 2023. The Ballad of
Songbirds and Snakes seguirà la stessa trama del libro,
che vede il 18enne Snow mentore di un tributo al Distretto 12 nel
10° Hunger Games.
Tom Blyth e
Rachel Zegler interpreteranno rispettivamente
Coriolanus Snow e Lucy Gray, Jerome
Lance interpreterà Marcus, il tributo del Distretto
2. Ashley Liao interpreterà Clemensia Dovecote,
una delle amiche più care di Coriolanus e mentore di un tributo del
Distretto 11. Knox Gibson interpreterà Bobbin,
tributo del Distretto 8; Mackenzie Lansing
interpreterà Coral, tributo del Distretto 4; mentre Aamer
Husain interpreterà Felix Ravinstill, il mentore di un
tributo del Distretto 11; Nick Benson interpreterà
Jessup, il tributo del Distretto 12 insieme a Lucy Grey Baird
(Rachel Zegler); Laurel Marsden
interpreterà Mayfair Lipp, che mette il nome di Baird in lizza per
il decimo Hunger Games; Lilly Cooper interpreterà
Arachne Crane, mentore di un tributo del Distretto 10; Luna
Steeples interpreterà Dill, tributo del Distretto 11;
Hiroki Berrecloth interpreterà Treech, tributo del
Distretto 7. Hunter Schafer sarà Tigris
Snow.
La Lucasfilm ha
rilanciato la serie di film di Star Wars
nel 2015, pochi anni dopo l’acquisizione da parte di Disney, e
aveva inizialmente in programma l’uscita di un nuovo film ogni
anno. Il franchise ha rispettato questa promessa fino al 2019, anno
in cui si è conclusa la trilogia sequel con Star Wars: L’ascesa di Skywalker. La fine
della Saga di Skywalker ha coinciso con il lancio
di Disney+ e
il debutto di The
Mandalorian, e il successo della Lucasfilm con
quest’ultima serie ha segnato un cambio di rotta.
Negli ultimi anni i film di
Star
Wars sono passati in secondo piano rispetto alle serie
televisive, poiché la Lucasfilm è
diventata una fortissima presenza su Disney+; non solo The
Mandalorian è diventato lo show originale di punta del
servizio di streaming, ma ha portato anche all’annuncio di spinoff.
L’uscita di Obi-Wan
Kenobi nel 2022 ha segnato il punto di arrivo per
i fan che hanno atteso più di un decennio per rivedere Ewan McGregor in live-action, ma c’é ancora
tanto da sapere sui prossimi progetti cinematografici. Non mancano
voci e rapporti sullo stato dei piani del franchise per il grande
schermo, ma poche informazioni sono ufficialmente note per quel che
riguarda il futuro: ecco tutto quello che sappiamo.
Le date di uscita finora
confermate
Con un franchise così
proficuo e popolare come quello di Star
Wars, Lucasfilm e
Disney hanno piantato la loro bandiera su alcuni
progetti di prim’ordine, che arrivano fino al 2027. Sappiamo
inoltre che attualmente si prevede di abbandonare il formato di
uscita annuale a favore di un piano biennale. Dopo aver riscontrato
un grande successo con la trilogia dei sequel e Rogue One: A Star Wars Story con uscite a
dicembre, lo studio sta pianificando di far uscire anche i prossimi
tre film durante le festività natalizie.Le date di uscita dei film
di Star
Wars già confermate sono:
22 Dicembre 2023
19 Dicembre 2025
17 Dicembre 2027
Rogue Squadron
Secondo il calendario
ufficiale della Lucasfilm e
Disney, il primo film di Star Wars
a uscire dopo Obi-Wan
Kenobi sarà
Rogue Squadron – ma le cose cambieranno. Il film è
stato annunciato per il 2020 e sarà diretto da Patty
Jenkins, regista di Wonder Woman e dovrebbe trattarsi di una
storia incentrata sui piloti di X-Wing, il che fa
pensare a un’ambientazione potenzialmente successiva a Star Wars: L’ascesa di Skywalker.
Nonostante sia in fase di sviluppo
da alcuni anni e la data di uscita sia ancora fissata al 22
dicembre 2023, non sembra che il film di Star Wars
di Patty Jenkins riuscirà a uscire per quella
data. Ci sono state diverse segnalazioni di divergenze creative tra
la Jenkins e la Lucasfilm per
quanto riguarda il progetto, che hanno portato Kathleen
Kennedy ad affermare che il film è stato “messo da parte
per il momento”. Considerando il fatto che Patty
Jenkins sta ancora lavorando alla sceneggiatura e
basandoci su questi commenti, è quasi certo che
Rogue Squadron non rispetterà la data di uscita
prevista per il 2023, anche se la programmazione
Disney dice il contrario.
Star Wars: A Droid Story
Annunciato nel 2020, Star Wars: A
Droid Story si concentrerà sui droidi più iconici del
franchise: R2-D2 e C-3PO. I
dettagli della trama sono per lo più ancora segreti, ma
Kathleen Kennedy ha anticipato che il film
introdurrà anche un nuovissimo protagonista. Il team creativo di
Star
Wars: A Droid Story è ancora un mistero, così come la
data di uscita del film d’animazione su Disney+. Se queste sono le
premesse, sembra che il film non arriverà prima del 2023.
Il film di Star Wars di Taika
Waititi
Quello di Taka
Waititi è un altro progetto imminente che i fan di
Star
Wars potranno vedere prendere vita dopo Obi-Wan Kenobi. Waititi è
stato confermato essere co-sceneggiatore di questo film del
franchise, ancora senza titolo, insieme a Krysty
Wilson-Cairns (1917),
ma ha dichiarato che la storia è ancora in fase di lavorazione.
Si diceva che il regista di
Thor: Love and Thunder avesse ottenuto la
possibilità di lavorare a un film di Star Wars
tutto suo dopo aver doppiato il droide IG-11 e
aver diretto il finale della prima stagione di The
Mandalorian. Nonostante le indicazioni del fatto che
il film sia ancora nelle prime fasi di sviluppo, Kathleen
Kennedy ha dichiarato che il lungometraggio di
Taika Waititi sarà il prossimo film di Star Wars
a uscire nelle sale, il che potrebbe significare che occuperà la
data di uscita vacante del dicembre 2025 nella programmazione
Disney.
Il film di Star Wars di Kevin
Feige
Anche il presidente dei
Marvel Studios Kevin Feige sta
producendo un film di Star Wars
che dovrebbe, teoricamente, uscire dopo Obi-Wan Kenobi. Sappiamo che ha reclutato lo
sceneggiatore di Loki e
Doctor Strange nel Multiverso della Follia Michael
Waldron come collaboratore, ma sono passati quasi tre anni
da quando il film è stato annunciato, e abbiamo ancora pochi
dettagli su cui fare affidamento.
Feige ha fatto
intendere di essere interessato a utilizzare un attore importante
del Marvel Cinematic
Universe nel suo film, mentre sono state smentite le
voci che volevano Chloé Zhao di Eternals alla regia. Coloro che non vedono
l’ora di vedere cosa farà Kevin Feige con
Star Wars potrebbero dover attendere ancora un
po’, dato che Kathleen Kennedy ha dichiarato
recentemente che il film è ancora fermo alle primissime fasi di
sviluppo.
Il film di Star Wars di J.D.
Dillard
Nel 2020 è
stato rivelato che anche J.D. Dillard sta
lavorando a un progetto su Star
Wars. L’unico dettaglio di cui siamo a conoscenza è
che Dillard sta co-scrivendo il film con
Matt Owens (Luke Cage) ma, da
allora, non abbiamo avuto più alcuna notizia sui progressi del
progetto, in parte a causa dell’impego di Dillard
con le riprese del suo nuovo film, Devotion,
interpretato da Glen Powell e Jonathan
Majors, e che dovrebbe uscire proprio quest’anno.
Dopodichè, Dillard potrebbe tornare a concentrarsi
sulla galassia lontana lontana e, magari, sapremo qualcosa in più
sulla data di uscita del film.
La trilogia di Rian Johnson é
ancora nell’aria?
Uno dei più grandi
interrogativi sul futuro dei film di Star Wars
dopo Obi-Wan Kenobi è lo status della trilogia di
Rian Johnson. La Lucasfilm ha
affidato al regista di Star
Wars: Gli ultimi Jedi una nuova trilogia di film nel
2017, pochi mesi prima del debutto del secondo capitolo della
trilogia sequel. Non è un segreto che Star
Wars: Gli ultimi Jedi sia stato un film divisivo per
il franchise, che ha messo in discussione il futuro di Rian
Johnson nell’universo di Star
Wars.
Nonostante le numerose voci e
speculazioni sul fatto che il regista non stia più lavorando alla
trilogia, ufficialmente il progetto dovrebbe vedere la luce, ma
sembra non essere la priorità per nessuna delle due parti. Il
regista degli Ultimi
Jedi si sta godendo la libertà creativa con il suo
nuovo franchise Knives Out, mentre la Lucasfilm sta
ancora tracciando il suo percorso dopo la trilogia sequel di
Star
Wars. Kathleen Kennedy ha dichiarato
che la trilogia di Rian Johnson sarà realizzata
quando i loro programmi si allineeranno e che il regista continua a
fornire consulenze su vari progetti di Star Wars
grazie all’ottimo rapporto che ha instaurato con i vertici della
Lucasfilm.
Le serie tv di Star Wars che
usciranno dopo Obi-Wan Kenobi
Oltre agli otto film di
Star
Wars in uscita dopo Obi-Wan Kenobi, l’imminente conclusione di una
serie Disney+ del franchise
significa che la prossima è dietro l’angolo. Mentre i piani
cinematografici dello studio sono decisamente più avvolti dal
mistero, ci sono molte serie televisive dell’universo Star Wars
in cantiere, che usciranno dopo Obi-Wan
Kenobi. La Lucasfilm ha in
serbo per i fan tantissimi contenuti in arrivo sulla piattaforma
streaming per il resto del 2022 e prevede di farne uscire ancora di
più negli anni a venire. Tra questi c’è la conferma che Andor
sarà il prossimo show di Star
Wars, ma l’elenco completo degli show in uscita dopo
Obi-Wan Kenobi comprende:
Nel corso della sua storia, il
cinema ha più volte dato vita ad opere che si prefiggevano lo scopo
di riflettere sui tanti conflitti di cui gli Stati Uniti si sono
macchiati nel tempo. In particolare, negli ultimi anni, sono
diversi i film che si concentrato sugli effetti della guerra in
Iraq, tanto nella società quanto sugli stessi soldati che la vivono
sulla propria pelle. Una delle opere più struggenti tra queste è
Nella valle di Elah, scritta e diretta
nel 2007 da Paul Haggis, regista reduce dagli Oscar vinti
l’anno precedente per Crash – Contatto fisico.
Sebbene la storia del film sia
fittizia, con nomi e luoghi cambiati, si basa sui fatti del caso di
omicidio di Richard T. Davis della Baker Company.
Davis era un veterano della guerra in Iraq che è stato assassinato
poco dopo il suo ritorno a casa nel 2003. Il padre del soldato,
Lanny Davis, un ex ufficiale di polizia militare,
ha da quel momento organizzato la propria indagine sul crimine,
determinato a scoprire la verità. A raccontare la sua storia è
stato Mark Boal, giornalista noto anche per aver
poi sceneggiato i film di guerra The Hurt Locker e Zero Dark Thirty, che si è occupato della vicenda
nell’articolo Death and Dishonor.
Il titolo, Nella valle di
Elah, si riferisce ad un particolare luogo di Israele dove,
secondo la Bibbia, si sarebbe svolto lo scontro tra Davide e Golia.
Il racconto si caratterizza così tanto per i suoi riferimenti
religiosi, che lasciano aperte riflessioni allo spettatore, quanto
come un giallo da dover risolvere nei suoi enigmi. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Nella valle di Elah: la
trama del film
Protagonista del film è Hank
Deerfield, ex appartenente alla polizia militare e fiero
patriota che ha combattuto nella guerra in Vietnam. L’uomo, ormai
in pensione, è impegnato a godersi la sua anzianità e i giorni che
gli rimangono davanti. Purtroppo per lui, la pace non dura molto e
la guerra non ha mai davvero fine. Un giorno, infatti, si ritrova a
ricevere una telefonata dalla base militare dove presta servizio il
figlio Mike, rientrato dopo avere concluso il suo
turno in Iraq. Questi risulta ora assente da quando si è recato in
libera uscita e di lui non si hanno più notizie. Esiste la
possibilità che il giovane abbia disertato, ma è un’ipotesi che il
padre non vuole nemmeno prendere in considerazione.
Insieme a sua moglie
Joan, Hank parte dunque alla ricerca del figlio,
avvalendosi anche dell’aiuto della riluttante investigatrice di
polizia Emily Sanders. Man mano che le indagini
proseguono e il quadro si compone, la poliziotta comprende che la
scomparsa è solo una montatura. In guerra con le alte sfere
militari, Hank e Emily dovranno fare di tutto per mantenere il
controllo delle indagini. Ma quando, alla fine, la verità su Mike e
su ciò che è accaduto in Iraq emerge, Hank si vedrà costretto a
rimettere in discussione tutte le sue certezze più consolidate per
poter risolvere il mistero che sta dietro alla scomparsa del
figlio.
Nella valle di Elah: il
cast del film
Per il ruolo del protagonista,
l’anziano ma tenace Hank Deerfield, Haggis voleva Clint Eastwood, con il quale aveva già
collaborato scrivendo la sceneggiatura di Million Dollar
Baby. Pur apprezzando molto la storia di Nella valle di
Elah, Eastwood decise però di rifiutare il ruolo, proponendo
al suo posto l’amico Tommy Lee Jonese. Il premio
Oscar accettò con entusiasmo il ruolo, apprezzandone la
drammaticità. Per la sua struggente interpretazione, Lee Jones
ottenne una nuova candidatura al premio Oscar, stavolta nella
categoria al miglior attore. Nei panni di suo figlio Mike, invece,
si ritrova l’attore Jonathan Tucker, noto per le
serie Kingdom, Justified e Snowfall.
La premio Oscar Susan Sarandon,
che aveva già recitato con Lee Jones anni prima nel film Il
cliente, interpreta qui sua moglie Joan Deerfield. Nei panni
della detective di polizia Emily Sanders vi è invece la premio
Oscar Charlize
Theron. Haggis ha raccontato di aver scritto la parte
proprio pensando a lei, che fu lieta di accettarla. Nel film sono
poi presenti gli attori James Franco,
nei panni del Sergente di Prima Classe Dan Carnelli, e Josh Brolin, in
quelli dello sceriffo Buchwald. Per Brolin e Jones si è trattato
del secondo film insieme nello stesso anno, avendo recitato anche
in Non è un paese per vecchi. Infine, l’attore Jake McLaughlin
è qui al suo debutto cinematografico con il ruolo di Gordon
Bonner.
Nella valle di Elah: il
trailer e dove vedere il film in streaming
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Nella valle di
Elah è infatti disponibile nel catalogo di
Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di mercoledì 22 giugno alle ore
21:00 sul canale Iris.
Negli anni Novanta Jim
Carrey era l’attore più popolare del mondo, nonché il
primo a ricevere compensi milionari per i suoi film campioni di
incassi. Titoli come The Mask, Scemo & più scemoe
Ace Ventura –
L’acchiappanimali lo hanno consacrato come una delle icone
della commedia statunitense. Dopo questi, nel 1997, è arrivato un
altro grandissimo successo quale Bugiardo
bugiardo. Diretto da Tom Shadyac,
già regista per Carrey di Ace Ventura e che lo dirigerà di
nuovo in Una settimana da Dio, il film si è affermato come
uno dei maggiori incassi del suo anno, ottenendo anche pareri
critici molto favorevoli.
Rispetto ai titoli più su citati,
Carrey ha con questo film messo da parte eccessive stranezze
nell’abbigliamento e nell’acconciatura, mostrandosi in modo più
naturale. Il suo obiettivo era quello di dimostrare di poter
attrarre attenzioni su di sé anche senza ricorrere a personaggi
stravaganti e sopra le righe. L’obiettivo è stato ottenuto, con
Carrey lodato tanto per le capacità comiche quanto per le sue doti
attoriali. A differenza degli altri titoli per cui è diventato
famoso, inoltre, Bugiardo bugiardo presenta anche una
forte componente sentimentale, con la quale Carrey si sarebbe poi
cimentato più volte in seguito.
Ancora oggi il film è un vero e
proprio cult per chi è in cerca di quel divertimento sfrenato
classico degli anni Novanta, senza dimenticare anche le emozioni
necessarie ad un maggior coinvolgimento. Riscoprire Bugiardo
bugiardo è dunque sempre un piacere. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Bugiardo bugiardo: la trama del film
Protagonista del film è
Fletcher Reede, un brillante avvocato che ha fatto
molta carriera utilizzando la menzogna come propria arma vincente.
Per vincere le sue cause, infatti, egli non si fa problemi a
mettere in gioco alcune straordinarie bugie talmente complesse da
non poter non sembrare vere. L’uso continuo di menzogne, però, non
avviene soltanto nel suo lavoro ma anche nella sua vita privata.
Fletcher, infatti, si è trovato per questo motivo ad essere
lasciato da sua moglie Audrey, il quale ha trovato
un uomo più serio e affidabile. Il processo di divorzio,
naturalmente, non fa che peggiorare anche il rapporto tra
l’avvocato e suo figlio Max.
Il bambino, infatti, è sua volta
particolarmente amareggiato dalle continue menzogne del padre, il
quale pur volendogli bene è continuamente assente ad ogni momento
speciale. Ecco perché, quando Fletcher mancherà anche al compleanno
di Max, questi esprimerà il desiderio che il padre inizi a dire la
verità. Come per magia, da quel momento Fletcher non riuscirà più a
mentire in alcun modo, trovandosi così coinvolto in una serie di
situazioni sempre più assurde. Sarà però per lui l’occasione di
capire davvero quale sia il costo delle bugie e cercare di
rimediare ai propri errori, specialmente quelli fatti verso la
moglie e il figlio.
Bugiardo bugiardo: il cast del film
Come anticipato, ad interpretare il
protagonista Fletcher Reede vi è Jim Carrey, il
quale decise di accettare subito il ruolo dopo aver letto la
sceneggiatura. A convincerlo era stata la possibilità di
interpretare un uomo del tutto normale coinvolto in eventi assurdi.
Egli si fece coinvolgere talmente tanto dal personaggio da non
risparmiarsi in alcun modo nell’interpretazione di questo. Carrey
ricorda infatti di come al termine delle riprese si sentisse sempre
esausto. Nella scena in cui Fletcher si picchia da solo, ad
esempio, egli diede vita alla scena nel modo più energico
possibile, fornendo anche gli effetti sonori che si possono sentire
nel film.
La performance di Carrey, tra le più
apprezzate della sua carriera, gli ha poi fatto ottenere una
nomination ai Golden Globe ed un compenso di circa 20 milioni di
dollari. Carrey, inoltre, compare anche in un cameo nei panni di
Fire Marshall Bill, il personaggio da lui interpretato nello show
televisivo In Living Color. Ad interpretare l’ex
moglie Audrey vi è l’attrice Maura Tierney, mentre
il figlio Max è interpretato da Justin Cooper.
L’attore Cary Elwes è invece Jerry, il nuovo
compagno di Audrey. Per il ruolo, Elwes ha letto diversi libri
motivazionali, così da comprendere meglio il personaggio.
Completano poi il cast gli attori Anne Haney nei
panni di Greta, Jennifer Tilly in quelli di
Samantha Cole e Jason Bernard nel ruolo del
giudice Marshall Stevens.
Bugiardo bugiardo: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Bugiardo bugiardo grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes,
Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 22 giugno alle ore
21:10 sul canale TwentySeven.
Rilasciato il key art ufficiale di
House
of the Dragon, l’attesissima serie HBO che debutterà
in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW il 22
agosto in tutti i territori in cui Sky è presente,
in contemporanea assoluta con la messa in onda
della tv via cavo americana. Tratta dal romanzo “Fuoco e Sangue” di
George R.R. Martin, la serie è ambientata 200 anni prima degli
eventi citati ne “Il Trono di
Spade” e racconta la storia della Casa Targaryen.
I fan, ma anche quanti vogliano
arrivare preparati all’appuntamento di agosto senza aver ancora mai
visto la serie madre, possono recuperare tutte le stagioni de
Il Trono di Spade on demand su Sky e in streaming su
NOW.
In dieci episodi girati nel Regno
Unito, House
of the Dragon vanta un grande cast che include fra i
protagonisti Paddy Considine, Matt Smith, Olivia Cooke, Emma
D’Arcy, Steve Toussaint, Eve Best, Fabien Frankel, Sonoya
Mizuno, Rhys Ifans.
Nel cast anche Milly Alcock,
Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Emily Carey, Harry Collett, Ryan
Corr, Tom Glynn-Carney, Jefferson Hall, David Horovitch, Wil
Johnson, John Macmillan, Graham McTavish, Ewan Mitchell, Theo Nate,
Matthew Needham, Bill Paterson, Phia Saban, Gavin
Spokes, Savannah Steyn.
Co-creatore e produttore esecutivo
della serie George R.R. Martin; co-creatore, co-showrunner,
produttore esecutivo e sceneggiatore Ryan Condal; co-showrunner,
produttore esecutivo e regista Miguel Sapochnik; produttore
esecutivo e sceneggiatrice Sara Hess; produttori esecutivi Jocelyn
Diaz, Vince Gerardis, Ron Schmidt; registi Clare Kilner, Geeta V.
Patel; regista e co-produttore esecutivo Greg Yaitanes. Tratto dal
romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin.
Thor (Chris
Hemsworth) è apparso per la prima volta
nell’MCU nel 2011
con un film da solista. Undici anni dopo, è in arrivo in sala il
quarto lungometraggio dedicato al Dio del Tuono.
Nell’attesa che Thor: Love and Thunder esca nei
cinema italiani il 6 luglio prossimo, è bene
rispolverare alcuni dettagli del personaggio. Oltre a ciò che tutti
conoscono, ci sono una serie di aneddoti sul
supereroe che forse sono noti solo ai fan Marvel più accaniti.
Scopriamoli!
Thor e
Sif
Come molti altri eroi
Marvel,
nemmeno Thor è un personaggio nato dal nulla. Il
dio e la sua famiglia sono tutti personaggi basati sulla mitologia
norrena. Nella mitologia nordica infatti, Thor è il
dio del tuono, del cielo e dell’agricoltura.
Inoltre, è il marito di Sif, meglio conosciuta dai fan
Marvel come Lady
Sif.
La relazione tra il dio e
Sif ha svolto un ruolo importante nei fumetti
Marvel, mentre
nell’MCU è stata molto
sminuita. Per ora, l’unica storia d’amore che il Dio del
Tuono ha avuto è stata quella con Jane Foster. Ora che i due hanno rotto, sarebbe molto
interessante vedere la coppia Thor e Lady
Sif emergere anche sullo schermo.
Le armi magiche di
Thor vanno oltre il Mjolnir e Stormbreaker
Il rapporto tra il Dio
del Tuono e il suo martello Mjolnir è qualcosa di
davvero unico, quasi carnale. Quando in
Thor: Ragnarok l’eroe è costretto a sostituire il
Mjionir dopo che Hela l’ha distrutto,
Korg prende addirittura in giro l’attaccamento che
Hemsworth mostra verso l’arma.
Nell’ombra del Mjolnir
però, esistono però una serie di altre armi potenti che il dio
usa nei fumetti. Esemplare è la cintura di forza
chiamata Megingjord che permette all’eroe di
accrescere la propria forza. È stata Valchiria a
regalare a Thor l’arma per ordine di
Odino. Dato che Valchiria (Tessa
Thompson) sarà presente in primo piano in
Love and Thunder, è possibile che la cintura venga
finalmente introdotta in live-action.
Throg, la Rana del
Tuono
Durante una scena di Thor: Ragnarok, Loki (Tom
Hiddleston) dice di aver trasformato il fratello in
una rana. Può sembrare uno scherzo, ma non è la prima volta che
Thor assume sembianze simili. Nell’episodio
5 della serie Disney+Loki,
una rapida panoramica inquadra una rana intrappolata in un
barattolo con indosso un mantello e l’iconico elmo del Dio del
Tuono.
In questo caso l’MCU fa un riferimento
diretto alla serie di fumetti di Walter Simon in
cui Loki trasforma appunto il fratello in una rana. Nella
storia a fumetti, Thor non solo fa amicizia con un’altra
rana di nome Puddlegulp, ma, generoso come sempre,
condivide i suoi poteri con il nuovo amico.
Thor è
mandato sulla Terra per punizione
Chi ha visto il primo film dell’eroe
nel 2011 sa che Odino ha mandato Thor sulla terra come punizione per il suo
atteggiamento impulsivo e arrogante. Nel corso della storia, la
vicenda diventa sempre più familiare, con Loki
che causa problemi continuamente e impedisce al fratello di
riconquistare il titolo e la dignità del Dio del
Tuono.
Tuttavia, la vicenda nella
Marvel Comics è molto più
complessa di quanto mostrato nell’MCU. Nel fumetto
“Viaggio nel mistero“, Thor subisce
qualcosa di più molto più grave di una punizione. Se nei film egli
può conservare il ricordo della sua vita
su Asgard anche quando giunge sulla terra, ciò
non avviene sulla carta stampata, dove il dio diventa il Dottor
Donald Blake, un medico zoppicante.
Le capre Toothgnasher e
Toothgrinder
Nella mitologia norrena e nei
fumetti, Thor possiede un carro in stile greco trainato da
capre giganti. Oltre a trasportare Thor, il carro è
anche in grado di viaggiare attraverso lo spazio tra i nove regni.
Le due creature magiche che lo guidano nella Marvel Comics si chiamano
Toothgnasher e Toothgrinder.
Ora che il ponte
Bifrost dell’MCU è
stato distrutto, si può presumere che il carro sarà usato
dall’eroe in Love and Thunder per viaggiare nei nove regni.
L’MCU sta dando molta
enfasi al mezzo magico: anche le capre hanno ottenuto il loro
poster e probabilmente avranno un ruolo rilevante nel film.
Il nonno di
Thor
In una scena iconica di
Thor: Dark World, il protagonista, mentre tenta di
fuggire dal palazzo asgardiano invisibile, taglia la testa della
statua di suo nonno. Subito Loki ne approfitta e ci lascia
una delle sue citazioni più divertenti esclamando: “Ben fatto,
hai appena decapitato tuo nonno.”
In realtà, dietro a questa frase
esilarante si cela un significato più profondo. Nei fumetti
della Marvel,
Thor rimane incastrato in un piano messo in atto da
Loki e finisce per uccidere realmente il nonno.
I viaggi nel tempo
È ben noto ai fan
dell’MCU che in
Avengers: Endgame i Vendicatori costruiscono
una macchina del tempo per recuperare tutte le Pietre
dell’Infinito e per riportare in vita la popolazione deceduta.
L’operazione ha richiesto tempo e sforzi a Tony e agli
Avengers. Se solo i personaggi MCU avessero conosciuto le
possibilità offerte dal Mjolnir…
Nei fumetti infatti,
il Mjolnir, girando più veloce della luce, dà a
Thor la possibilità di aprire un portale nella quarta
divisione. In questo modo, l’eroe può viaggiare nel tempo.
Sicuramente, questa pratica funzione del martello avrebbe potuto
far risparmiare tempo e stress ai Vendicatori in
Endgame.
Thor non è
immortale
Thor ha un
millennio e mezzo. 1500 anni costituiscono una quantità di tempo
abbastanza lunga, ma ciò che i fan potrebbero non sapere è che
l’eroe non è immortale. InRagnarokinfatti, il
padre del dio è morto. Ciò dimostra la mortalità degli
Asgardiani. Tuttavia Odino, in quanto dio,
ha scelto di morire, è passato a miglior vita per sua
volontà.
Nei fumetti, gli
Asgardiani possono raggiungere un certo livello di
immortalità, ma non è una dote naturale. Su Asgard,
sono le Mele d’Oro di Idunn gli strumenti che
dotano gli abitanti della vita eterna. Quando queste mele non
vengono mangiate, la loro qualità svanisce e gli dei diventano
mortali.
Thor ha tre
fratelli
Nell’MCU, Loki e
Hela sono i fratelli di Thor. In realtà,
l’eroe ha anche un altro fratello di nome
Atum, il potente Dio del
Sole. Atum ha la capacità di ingoiare gli dei e
di prendersi i loro poteri – abilità di cui il Doctor Strangesi è
servito nella serie What
If. Visti i nuovi personaggi presenti nellaFase
4, non ci stupirebbe troppo l’introduzione di
Atum nell’MCU: il
personaggio sarebbe sicuramente in grado di arricchire il gruppo
dei cattivi.
Il Dio del Tuono può creare
voragini
Nei fumetti, quando
Thor è abbastanza arrabbiato, è in grado di aprire
voragini sulla Terra. Nella episodio ”Atti di Vendetta”
della Marvel Comics, Loki riesce a
scatenare l’ira del fratello. Facendo credere di essere un
“bravo ragazzo“, Loki trama alle spalle di un
gruppo di eroi. Quando se ne accorge, Thor per
punizione apre una voragine nella Terra e blocca Loki
tra i cumuli di macerie. Sarebbe interessante vedere l’aspetto
più irascibile del personaggio di Chris
Hemsworth anche nell’MCU.
Paramount Pictures diffonde il trailer ufficiale di
Smile, il nuovo film di Parker Finn, in uscita in
sala il prossimo 29 settembre.
La trama di Smile
Dopo aver assistito a un traumatico
episodio che ha coinvolto una sua paziente la dottoressa Rose
Cotter viene perseguitata da strani e spaventosi fenomeni. Assalita
dal terrore che prende il sopravvento sulla sua vita, Rose sarà
costretta a confrontarsi con il suo passato per sopravvivere e
sfuggire ad una nuova e agghiacciante realtà.
Nel cast del film Sosie Bacon,
Jessie T. Usher, Kyle Gallner, Robin Weigert, Caitlin Stasey con
Kal Penn e Rob Morgan.
È in lavorazione Laggiù
qualcuno mi ama, film documentario su Massimo Troisi, diretto da Mario
Martone. Il film, prodotto da
Indiana, è scritto da Mario
Martone e da Anna Pavignano.
Tramite contenuti, documenti inediti
e le testimonianze di colleghi e amici il documentario mira a
raccontare la genialità e il mito di Massimo Troisi attraverso
l’esclusiva ed eccezionale visione del regista e autore napoletano
Mario Martone e della compagna di vita e di lavoro Anna
Pavignano.
Dichiarazione di Mario
Martone: Con Massimo era nata un’amicizia fondata su una grande stima
reciproca, adoravo il suo cinema, vagheggiavamo di lavorare
insieme. La possibilità che mi viene offerta di fare un film
documentario in cui il pubblico lo possa ritrovare oggi sul grande
schermo è quindi qualcosa di speciale per me, posso tornare a
dialogare con lui, ascoltarlo e portarlo agli spettatori di ieri e
a quelli di oggi, che sono tantissimi. Massimo è sempre rimasto
vivo nell’immaginario collettivo, perché era una grande anima e un
grande artista. E molto speciale è per me lavorare alla
sceneggiatura con Anna Pavignano, che di Massimo ha scritto tutti i
film e la cui presenza al suo fianco indicava molto bene quanto
Massimo fosse aperto, dialettico, avanti nella sua visione delle
cose. Quanto possa parlarci ancora adesso. Facciamo questo film per
riascoltarlo, rivederlo, stare con lui.
EKI NIGHT – 30 GIUGNO
– ORTO BOTANICO DI ROMA èil primo evento di EKI
MAGAZINE dedicato alla luce | H 19-00 – 00.00.
Giovedì30 giugno
2022, dalle ore 19.00 alle ore 00.00, in occasione
dell’uscita di EKI MAGAZINE – issue 02 (Sun Light) l’associazione
culturale EKI in collaborazione con Circolo Kokè è lieta di
invitarvi a celebrare la luce nella splendida location
dell’Orto Botanico di Roma, Largo Cristina di Svezia, 23 A –
24.
Sponsor CO IM AP srl, Cinefilos.it
Partner Orto Botanico, hinkypunk studio, Nastro Azzurro Peroni
Food e Drink Welcome to Yam
PROGRAMMA
19.00 ingresso
19.30 – 20.15 intro by eki team – talk con il direttore della
fotografia Paolo
Carnera
21.00 – 22.00 Sinnerman live show
22.15 – 22.30 Habitus, performance w/ Gaia Altucci e Fiamma Rigoni,
musiche di Niccolò Vannucchi 22.00 – 00.00
Dj Ariannna
Lightscapes di Federico Luciano
Light painting, performance w/ Hopeless studio e
Softcor
Costumi e travestimenti brillanti, luminosi,
scintillanti, sono i benvenuti!
Ingresso a pagamento (8 euro) in loco + una
birra omaggio Peroni Nastro Azzurro.
Le prime 50 copie di Eki 02 in vendita, in
esclusiva, all’evento.
Eki è un magazine d’arte
semestrale dedicato a chi ama la luce, ne trae
ispirazione, la studia o semplicemente la osserva. La rivista
ospita artisti ed esperti provenienti da tutto il mondo e il suo
scopo è quello di creare uno spazio per condividere e confrontare
molteplici modi di approccio alla luce, attraverso tecniche e idee
creative diverse. Ogni numero della rivista è redatto sia in
italiano che in inglese e tratterà di un tipo specifico di
luce.
ISSUE 02 – SUN LIGHT
“Ma in mezzo a tutti sta il sole. Chi infatti, in
tale bellissimo tempio, metterebbe codesta lampada in un luogo
diverso o migliore di quello, donde possa tutto insieme illuminare?
“
Niccolò Copernico, De revoutionibus orbium
coelestium, 1. I, cap. X
In questa Issue esploreremo le caratteristiche della
luce solare, i suoi usi nell’estetica del cinema, della fotografia,
della pittura e dell’architettura, ricorrendo al contributo di
artisti e artiste di tutti i campi, esperti dotati non soltanto di
talento, ma anche e soprattutto di uno sguardo allenato a osservare
le diverse condizioni di luminosità.
OSPITI ISSUE 02
Interviste: Ami Vitale, James Nizam, Odile Decq,
Roger Deakins, Angela Lane, Carlos Reygadas,
Open call: Jaleh Sadravi, Matteo Capone, Neerja
Chandna Peters,
Articoli: Francesco Spagna, Andrea
Cattabriga, Nacho Zamora, Stefano Bevacqua, Daniela Sidari,
Pasquale Mari, App Soho
PERCHÈ EKI
Eki è la divinità del Sole nel pantheon basco, figli
di Ama Lur (Madre Terra), colei al principio di tutto. Ama Lur donò
agli uomini la luce di Eki, grazie alla quale riuscirono a
liberarsi dalle sofferenze provocate da Gaueko, Dio delle
tenebre.
EKI E LA CARTA
EKI nasce nel 2020 ma crede ancora nella carta.
Scelta anacronistica? Stiamo vivendo una fase critica nel mondo
dell’editoria, correlata alla velocizzazione del mondo che viviamo.
In un mondo che va sempre più veloce, vogliamo invitare ad un
momento di riflessione, un ritorno alla fisicità e ai gusti
sensoriali, come può essere il tatto sulla pagina, l’odore di una
rivista.
CHI C’È DIETRO EKI?
Dietro Eki ci sono tre fotografe che hanno incrociato
le loro vite al Centro sperimentale di Cinematografia di Roma. Il
mondo del cinema, come tanti altri, è sempre stato dominato
principalmente da uomini. Abbiamo quindi deciso di impegnarci
affinché Eki non escluda mai artiste donne, per garantire
visibilità e supporto alle colleghe che sanno creare e costruire
narrazioni artistiche significative.
DOVE È POSSIBILE ACQUISTARLA?
EKI ISSUE 02 – SUN LIGHT può essere acquistata
sul sito ufficiale al prezzo di 30 euro più spese di spedizione,
altrimenti nei punti vendita indicati.
L’astro in ascesa Amir El-Masry, attore egiziano noto per
Limbo, è entrato a far parte del cast di The
Crown, ed interpreterà il giovane Mohamed al-Fayed, l’ex proprietario di Harrods. A rivelare la notizia è stato
Variety, che ha trovato conferma presso Netflix. La piattaforma, tuttavia, non ha fatto
ulteriori commenti.
Sappiamo anche che Salim Daw
(“Oslo”) è stato scelto per interpretare un’incarnazione più adulta
di Mohamed al-Fayed, padre di Dodi al-Fayed e compagno della
Principessa Diana fino al giorno della loro morte. I due verranno
interpretati da Khalid Abdalla
e Elizabeth Debicki.
Anche se Netflix e i produttori di
The
Crown non hanno rilasciato dichiarazioni, la
scelta di due attori di età diverse per interpretare Mohamed al-Fayed suggerisce che, oltre a uno sguardo negli
ultimi mesi di vita di Diana, gli spettatori vedranno anche una
parte importante della backstory del businessman egiziano, oggi di
93 anni, che nel 2008 accusò pubblicamente la Regina e il Principe
Carlo di aver ordinato ai servizi segreti britannici di uccidere la
Principessa per impedirle di sposare un uomo musulmano e di avere
suo figlio.
Nella quinta
stagione di The
Crown Imelda Staunton entra nel ruolo della regina
Elisabetta II. L’attrice britannica raccoglierà l’eredita lasciata
da Claire Foy o
Olivia Colman. La quinta stagione è prevista per il
2022. Nel cast ci saranno anche Jonathan Pryce nei panni del
Principe Filippo, Lesley Manville in quelli della principessa
Margaret e Jonny Lee Miller come John Major. Elizabeth
Debicki sarà Diana mentre Dominic
West interpreterà Carlo.
«We’re caught in a trap, I can’t
walk out, because I love you too much baby». Basterebbero
questi versi di Suspicious Minds, uno dei brani più
celebri di Elvis Presley, a raccontare il film che
il regista Baz Luhrmann ha
dedicato al re del rock ‘n roll. Il suo Elvis non è infatti solo lo
showman per eccellenza né il sex symbol senza tempo che tutti
conosciamo. Oltre ciò, egli è prima di tutto un ragazzo smarrito,
continuamente alla ricerca della via verso casa, mentre intorno a
lui si solidifica una gabbia dorata dalla quale, come noto, è stato
sempre più difficile sfuggire.
Tornato alla regia a nove anni da
Il grande Gatsby,
Luhrmann realizza con Elvis un film che
proprio come il suo protagonista vuole essere larger than
life. Un film che va oltre la stretta etichetta di
biopic e che racconta il celebre cantante e showman con un
fare eccessivo ma allo stesso tempo intimo, sgargiante ma anche
profondamente cupo, il tutto guidato naturalmente da quelle
emozioni forti alla base di tutto il cinema del regista
australiano. Proprio come Romeo e Giulietta, come Satine e
Christian e come Jay Gatsby, anche Elvis è prima di tutto un uomo
al costante inseguimento dell’amore.
La sua storia è qui vista attraverso
il prisma della complicata relazione con l’enigmatico manager, il
colonnello Tom Parker. Vengono dunque approfondite
le complesse dinamiche tra i due nell’arco temporale di 20 anni,
coprendo dagli esordi alla fama di Presley, dal rapporto di lui con
la famiglia a quello con la moglie Priscilla,
dalla formazione del suo mito sino al suo inarrestabile declino. Il
tutto proprio mentre gli Stati Uniti e il mondo cambiavano per
sempre, perdendo la loro innocenza e dando luogo a rivoluzioni
culturali e sociali senza precedenti.
Austin Butler nei panni di Elvis Presley in una scena del
film.
Are you lonesome,
Elvis?
Elvis Presley è stato già raccontato
altre volte sul piccolo e grande schermo (in particolare si ricorda
il film del 1979 Elvis, il re del rock, diretto da
John Carpenter e interpretato da Kurt Russell),
ma per rendergli davvero giustizia occorreva un regista che non
avesse paura di osare e pochi potevano essere indicati per tale
operazione quanto lo è Luhrmann. Il suo cinema, caratterizzato
dallo sfarzo e dall’abbondanza, dalle imponenti scenografie e dai
costumi sgargianti, si sposa alla perfezione con la vita e
l’attività di Elvis. Ancor di più, tutto ciò contribuisce qui a
racchiudere il protagonista in quella prigione dorata (ma pur
sempre prigione) che era diventata la sua vita.
Luhrmann, pur coprendo con questo
film praticamente tutta la carriera di Elvis, compie delle precise
scelte su cosa narrare e cosa lasciar fuori dal racconto. Mancano
certamente episodi importanti della vita del cantante e diverse
sono le libertà prese nei confronti di quella che è la sua vera
storia, ma è in questo che Elvis si sgancia dal film
biografico per andare oltre. Proprio come Gatsby venne prelevato
dal romanzo di Fitzgerald per essere ricontestualizzato in una
versione post-moderna di quello stesso racconto, così Luhrmann
inserisce Elvis in un film che tra effetti speciali, virtuosismi e
luci espressionistiche mira a farne emergere l’anima prima che la
storia personale.
Elvis ragiona dunque
primariamente per episodi, ognuno dei quali ci ribadisce il suo
senso di smarrimento e la sua insofferenza verso le imposizioni
provenienti dall’esterno o, il più delle volte, proprio da quello
stesso colonnello Parker a cui il cantante deve molto, tanto nel
bene quanto nel male. E proprio riguardo a Parker, Luhrmann non
sembra avere dubbi sul suo ruolo di “cattivo” in questa vicenda,
mentre Elvis non può che essere il buono, il supereroe il cui
potere è la musica. Un supereroe il cui desiderio era esprimere sé
stesso, portare via la sua famiglia dalla povertà e vivere
dell’amore incondizionato dei suoi fan. Un amore che si è però
rivelato tanto letale quanto lo è la kriptonite per Superman.
Austin Butler e Tom Hanks in una scena del film.
Un film abbagliante e colmo di buon
cuore come lo era Elvis
Una delle critiche più ricorrenti
mosse a Il grande Gatsby è quella di essere un
film esteticamente ricco ma privo di cuore. Luhrmann sembra aver
fatto tesoro di quella lezione, coniugando in Elvis tutte
le sue principali caratteristiche stilistiche ad un cuore che non
solo è vivo, ma batte anche ad un ritmo forsennato. Un ritmo
contagioso dato dall’uso di split screen e di un montaggio
frenetico e che già dalle prime scene dimostra la volontà di questo
film di non essere solo un film, bensì un’esperienza visiva e
sonora unica. Basta la sequenza dove si alternano la folgorazione
per la musica di Elvis e la sua prima esibizione in abito rosa a
far schizzare alle stelle l’entusiasmo.
Buona parte di questo cuore che
contraddistingue Elvis è inoltre dato dalle
interpretazioni dei due protagonisti, chiamati a dare corpo, anima
e voce a personaggi che con la loro forza guidano la storia
piuttosto che farsi guidare da essa. Se Tom Hanks è eccezionale
nel caratterizzare il colonnello Parker ora come figura paterna ora
come diabolico architetto delle fortune del suo pupillo,
Austin Butler nei panni
di Elvis è un’autentica rivelazione. L’attore assume un compito
gravoso, trionfando però nel non dar vita ad un’ennesima imitazione
del re del rock, bensì una propria interpretazione del suo modo di
parlare, di fare, di muoversi. Ogni scetticismo si dilegua e Butler
appare la miglior scelta possibile per questo ruolo.
Con soluzioni di messa in scena di
questo tipo, con interpretazioni di questo livello e con quel
coraggio di osare che ormai sembra proprio di ben pochi autori, si
possono perdonare ad Elvis alcune incertezze narrative e
alcune particolari prese di posizione sulla vicenda narrata. Ciò
che ancor di più conta, però, è come Luhrmann riesca ad utilizzare
tutte queste componenti a vantaggio delle intenzioni del film, il
quale non sarà un biopic nel senso classico del genere, ma è
un’opera ancor più vicina alla vera essenza di Elvis (o almeno
quella che il regista ritiene essere la sua vera essenza). Insomma,
un film che molto probabilmente Elvis avrebbe adorato vedere e in
cui i suoi fan possono ritrovare tante calorose emozioni e un non
indifferente velo di malinconia.
L’estate è arrivata e il trailer di
LEGO®
Star Wars Summer Vacation scalderà gli animi. Il
nuovissimo speciale animato targato Lucasfilm e LEGO Group, ultima
novità della serie di racconti legati alla popolare saga, iniziata
con LEGO Star
Wars Holiday Special e proseguita con LEGO Star Wars
Terrifying Tales, debutterà il 5 agosto 2022 in esclusiva su
Disney+.
LEGO Star Wars Summer
Vacation, ambientato poco dopo gli eventi di Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker, vede nella versione originale le voci di
“Weird Al” Yankovic, Yvette Nicole Brown, Kelly Marie Tran, Anthony
Daniels, Billy Dee Williams oltre a quelle dei membri del cast che
ritornano dai precedenti speciali di LEGO Star Wars e
include la nuova canzone originale “Scarif Beach Party”
interpretata da “Weird
Al” Yankovic.
Alla ricerca di una pausa dagli
stormtrooper e dai caccia TIE, Finn organizza una vacanza a
sorpresa per i suoi amici Rey, Poe, Rose, Chewie, BB-8, R2-D2 e
C-3PO, a bordo del lussuosissimo Starcruiser galattico, Halcyon. Ma
il piano di Finn di vivere un’ultima avventura insieme va
rapidamente a monte quando viene separato dal gruppo. Mentre cerca
i suoi amici, incontra tre Fantasmi di Forza: Obi-Wan Kenobi, Anakin Skywalker e Leia
Organa, che condividono le loro storie inaspettate di vacanze
andate male, aiutandolo a capire che le vacanze non sono solo
divertimento. Nella versione originale di LEGO Star Wars Summer
Vacation il cast delle voci comprende: “Weird Al” Yankovic nel
ruolo di Vic Vankoh; Yvette Nicole Brown in quello di Colvett
Valeria; Thomas Lennon nei panni di Wick Cooper; Paul F. Tompkins
in quelli di Rad; Dee Bradley Baker presta la sua voce a Boba Fett;
Ashly Burch al Droide Tour; Kyliegh Curran a Sidero; Anthony
Daniels a C-3PO; Trevor Devall all’Imperatore Palpatine; Allie
Feder al Sy Snootles; Jake Green a Poe Dameron; Matt Lanter ad
Anakin Skywalker; Ross Marquand ad Han Solo; Omar Miller a Finn; Kevin
Michael Richardson a Jabba the Hutt; Matt Sloan a Darth Vader;
James Arnold Taylor a Obi-Wan Kenobi; Kelly Marie Tran a Rose;
Helen Sadler a Rey Skywalker; Billy Dee Williams a Lando (Holovid);
Matthew Wood a Ben Solo; e Shelby Young a Leia Organa.
David Shayne è sceneggiatore e
produttore esecutivo, mentre il regista è Ken Cunningham. James
Waugh, Josh Rimes, Jacqui Lopez, Jill Wilfert, Jason Cosler, Keith
Malone e Jennifer Twiner Mccarron sono i produttori esecutivi.
Prodotto in collaborazione con Atomic Cartoons.
Continuano i casting per The
Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes, film
prequel della saga di Hunger Games, basato
sull’omonimo romanzo.
Nick Benson
interpreterà Jessup, il tributo del Distretto 12 insieme a Lucy
Grey Baird (Rachel
Zegler); Laurel Marsden interpreterà
Mayfair Lipp, che mette il nome di Baird in lizza per il decimo
Hunger Games; Lilly Cooper interpreterà Arachne
Crane, mentore di un tributo del Distretto 10; Luna
Steeples interpreterà Dill, tributo del Distretto 11; e
Hiroki Berrecloth interpreterà Treech, tributo del
Distretto 7.
La trama: Anni prima di
diventare il tirannico presidente di Panem, il diciottenne
Coriolanus Snow è l’ultima speranza per il suo lignaggio in via di
estinzione, una famiglia un tempo orgogliosa che è caduta in
disgrazia nella Capitale del dopoguerra. Con l’avvicinarsi della
decima edizione di Hunger Games, il giovane Snow è allarmato quando
gli viene assegnato l’incarico di essere mentore di Lucy Grey
Baird, la ragazza tributo del povero Distretto 12. Ma, dopo che
Lucy Grey attira tutta l’attenzione di Panem sfidando tutti durante
la cerimonia della mietitura, Snow pensa che potrebbe essere in
grado di ribaltare le probabilità a loro favore. Unendo i loro
istinti per lo spettacolo e la ritrovata competenza politica, la
corsa di Snow e Lucy contro il tempo per sopravvivere rivelerà alla
fine chi è un usignolo e chi è un serpente.
Distribuito nel 2020, il romanzo
ruota attorno a un giovane Coriolanus Snow (interpretato da
Donald Sutherland nei film), il cattivo principale
di The Hunger Games. Anche prima che il libro
arrivasse sugli scaffali, Lionsgate ha annunciato che era in fase
di sviluppo un adattamento cinematografico. Francis
Lawrence, il regista che ha firmato il secondo,
terzo e
quarto film della saga, tornerà per questo film.
Durante la sua presentazione al
CinemaCon, Lionsgate ha annunciato (tramite Deadline) che
The Ballad of Songbirds and Snakes sta procedendo
nella sua distribuzione. Sebbene rimanga senza un cast, ha una data
di uscita: 17 novembre 2023. The Ballad of
Songbirds and Snakes seguirà la stessa trama del libro,
che vede il 18enne Snow mentore di un tributo al Distretto 12 nel
10° Hunger Games.
Tom Blyth e
Rachel Zegler interpreteranno rispettivamente
Coriolanus Snow e Lucy Gray, Jerome
Lance interpreterà Marcus, il tributo del Distretto
2. Ashley Liao interpreterà Clemensia Dovecote,
una delle amiche più care di Coriolanus e mentore di un tributo del
Distretto 11. Knox Gibson interpreterà Bobbin,
tributo del Distretto 8; Mackenzie Lansing
interpreterà Coral, tributo del Distretto 4; mentre Aamer
Husain interpreterà Felix Ravinstill, il mentore di un
tributo del Distretto 11; Nick Benson interpreterà
Jessup, il tributo del Distretto 12 insieme a Lucy Grey Baird
(Rachel Zegler); Laurel Marsden
interpreterà Mayfair Lipp, che mette il nome di Baird in lizza per
il decimo Hunger Games; Lilly Cooper interpreterà
Arachne Crane, mentore di un tributo del Distretto 10; Luna
Steeples interpreterà Dill, tributo del Distretto 11;
Hiroki Berrecloth interpreterà Treech, tributo del
Distretto 7.
Sarà un weekend nel segno
dell’intrattenimento pop quello di sabato 25 e
domenica 26 giugno a Milano grazie
a Best Movie Comics & Games, manifestazione
organizzata da Duesse Communication per festeggiare il 20°
compleanno di Best Movie, rivista di riferimento per il cinema e
l’entertainment.
Nel cuore della città, presso gli
spazi di Superstudio, Best Movie Comics & Games offrirà una due
giorni di cinema, con tante anteprime nazionali, ma anche serie tv,
fumetti, action figures, cosplay, games, alla presenza di
tantissimi ospiti che racconteranno al pubblico le proprie
esperienze e passioni. Panel, incontri, meet & greet, proiezioni,
un’area stand ricca di novità, per circa 10 ore di programmazione
giornaliera a ingresso gratuito.
Attori, registi, doppiatori,
illustratori, creators, cosplayer e gamers: saranno gli ospiti il
vero motore di Best Movie Comics & Games. Da
Zerocalcare che, in dialogo con il
responsabile editoriale di Best Movie Giorgio Viaro, si cimenterà
nell’analisi dei titoli del Marvel Cinematic Universe dando
anche i voti ai film in un panel dal titolo “Zerocalcare e
i film Marvel: scontro
finale” (domenica 26 giugno ore 19.00)
a Roberto Recchioni, protagonista della notte
horror di sabato 25 nel corso della quale presenterà alcune
immagini esclusive di Carne Fredda, il suo primo film
da regista prodotto da Adler Entertainment e Red On Productions
(sabato 25 giugno ore 19.30). E poi ancora Matilde
Gioli, volto amato del cinema e della serialità
nazionale, che si racconterà nel talk “Matilde Gioli – La
mia vita con DOC”, un omaggio alla serie Rai di
successo DOC – Nelle tue mani cui seguirà un
dibattito sul potere delle serie tv nell’esperienza dello
spettatore contemporaneo con interventi di Zerocalcare e Roberto
Recchioni (domenica 26 giugno ore 15.00), e Alberto
Malanchino, tra i protagonisti
di DOC accanto a Matilde Gioli
e Summertime, che porta a Best Movie Comics & Games
la sua esperienza di doppiatore dopo aver prestato la voce al
personaggio di Buzz Lightyear nel nuovo film targato Disney e
Pixar Lightyear – La vera storia di
Buzz (domenica 26 giugno ore 18.00). Un’altra iconica
doppiatrice incontrerà il pubblico della manifestazione,
ovvero Emanuela Pacotto, voce
di anime di culto come Dragon
Ball, One
Piece e Naruto (sabato 25 giugno
ore 15.00). Si parlerà anche del fascino del cosplay
con Himorta, tra le più note cosplayer a
livello internazionale con oltre un milione di follower (sabato 25
giugno ore 18.30), e di games con Moonryde,
lo streamer e gamer che si svelerà nel talk dal titolo “Il
cecchino di San Cesareo si racconta” (domenica 26 giugno ore
11.00).
Best Movie Comics & Games regalerà
al pubblico anche tre strepitose anteprime: si
parte con l’animazione di The Deer King – Il Re
dei Cervi, epopea fantasy diretta da Masashi
Ando e Masayuki Miyaji in sala per Koch Media dal 27 al 29 giugno
(sabato 25 giugno ore 16.00); sempre targata Koch Media è
l’attesissima anteprima
nazionale di X
– A Sexy Horror Story, nuovo film di Ti West
interpretato da Mia Goth, slasher in uscita il prossimo 14 luglio
per Midnight Factory, etichetta di proprietà di Koch Films dedicata
al cinema di genere, che renderà la prima serata dell’evento una
vera e propria notte da brividi (sabato 25 giugno ore 20.30). Altra
grande anteprima nazionale sarà quella
di Gold, survival thriller diretto
da Anthony Hayes e interpretato da un insolito Zac Efron nei panni
di un uomo che lotta per la propria sopravvivenza, abbandonato nel
deserto, nel tentativo di estrarre la più grande pepita d’oro mai
rinvenuta (domenica 26 giugno ore 16.00). Il film arriverà nelle
sale italiane il 30 giugno per Adler Entertainment.
Best Movie Comics & Games ospiterà
inoltre un’area stand in cui tutti gli
appassionati potranno acquistare fumetti, card da gioco, action
figures… Ma ci sarà anche spazio per i giochi da
tavolo con una serie di tavoli dimostrativi
accessibili a tutto il pubblico a cura di La tana dei
Goblin di Milano, oltre a un’area espositiva di LEGO,
organizzata da Brianza LEGO Users Group, e di personaggi del mondo
Disney in scala 1:1.
Grazie alla collaborazione con la
Scuola del Fumetto di Milano, oltre alla possibilità di far
realizzare dei disegni su commissione presso lo stand agli studenti
della scuola, ci saranno anche dei contest a tema “Disegna il tuo
personaggio preferito di un film o di un videogioco”, in
collaborazione con SuperGulp. La Scuola del Fumetto di Milano
organizzerà inoltre due workshop, il primo
dedicato alla figura del character design nei videogiochi
con Andrea Priore (sabato 25 giugno ore
17.00), e il secondo sull’animazione 2d per videogiochi in
compagnia di Fabiano Caputo (domenica 26 giugno ore 14.00). Non
potrà mancare inoltre un’area green per il food & beverage nello
spazio esterno di Superstudio.