Home Blog Pagina 13

Nuovi film di Star Wars: tutti i film in arrivo e la data di uscita

La Saga degli Skywalker si è conclusa, ma ci sono ancora molti film di Star Wars in arrivo. Lucasfilm ha iniziato ad annunciare ufficialmente i prossimi film alla Star Wars Celebration 2023, segnalando che la saga sarebbe presto tornerà presto sui grandi schermi. Allo Star Wars Celebration 2025 svoltosi a Tokyo ha poi fornito maggiori dettagli su quali e quanti progetti cinematografici sono in arrivo per il franchise.

Al momento la Lucasfilm ha ufficializzato due date di uscita:

Con queste premesse, ecco quindi tutti i progetti cinematografici della Lucasfilm per il prossimo decennio.

The Mandalorian & Grogu

The Mandalorian e Grogu

Lucasfilm ha confermato che The Mandalorian & Grogu sarà il primo di questa nuova ondata di film di Star Wars. Al momento non si sa molto di The Mandalorian & Grogu, ma è ragionevole pensare che sia stato adattato dalla sceneggiatura di Jon Favreau per la quarta stagione di The Mandalorian. L’uscita del film è stata confermata per il 22 maggio 2026.

Star Wars: Starfighters

  • Data di uscita: 28 maggio 2027
  • Sceneggiatore: Jonathan Tropper
  • Regista: Shawn Levy
  • Cast noto: Ryan Gosling

Al momento di Star Wars: Starfighter sappiamo solo che è ambientato cinque anni dopo L’ascesa di Skywalker (2019). Levy ha dichiarato: “Ci sono molte voci, alcune vere, altre no. … Questo non è un prequel, non è un sequel. È una nuova avventura”. Gosling ha elogiato il film definendolo “una storia fantastica con personaggi fantastici e originali”, oltre a “tanto cuore e avventura”, aggiungendo: “Non c’è regista migliore di Shawn per questa particolare storia”.

Il film Episodio X sul Nuovo Ordine Jedi di Rey Skywalker

Daisy Ridley star wars
Daisy Ridley è Rey nella saga di Star Wars © Lucasfilm Ltd.
  • Scrittore: Steven Knight
  • Regista: Sharmeen Obaid-Chinoy
  • Cast noto: Daisy Ridley (Rey)

Uno dei tre annunci più importanti della Star Wars Celebration 2023 riguardava il ritorno della Rey di Daisy Ridley nell’universo di Star Wars. Jedi centrale dell’era della trilogia sequel, Rey sarà ora la fondatrice del Nuovo Ordine Jedi in un film ambientato 15 anni dopo Star Wars: L’ascesa di Skywalker. Al momento, tuttavia, non ci sono altri dettagli in merito.

Il film di Taika Waititi

È poi in arrivo un film diretto da Taika Waititi, il regista di Thor: Ragnarok e Jojo Rabbit. Di questo progetto si parla da tempo, ma sembra ancora lontano dall’essere realizzato, per quanto rimanga confermato. Anche in questo caso non si hanno notizie sul progetto, ma Waititi ha affermato che: “Penso che l’universo di Star Wars debba espandersi. Non credo di essere utile all’universo di Star Wars facendo un film in cui tutti dicono: ‘Oh fantastico, beh, questa è la cianografia del Millennium Falcon, ah questa è la nonna di Chewbacca. Tutto questo sta in piedi da solo, è fantastico, anche se mi piacerebbe prendere qualcosa di nuovo e creare alcuni nuovi personaggi o semplicemente espandere il mondo”.

Il film Dawn Of The Jedi di James Mangold

James Mangold
James Mangold al Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Un altro film annunciato alla Star Wars Celebration 2023 è quello che sarà diretto da James Mangold e che sarà ambientato oltre 25.000 anni prima della Saga degli Skywalker, in quella che è stata definita l’era dell’“Alba degli Jedi”, anche se non ha necessariamente come protagonisti degli Jedi. Secondo Mangold, si tratterà di “una sorta di storia delle origini di come la Forza è stata scoperta”. Il film è anche stato descritto come una “epopea biblica” simile a I dieci comandamenti. Al momento, tuttavia, non si hanno maggiori informazioni.

La trilogia di Simon Kingberg

Il regista di X-Men: Dark Phoenix, Simon Kinberg, è stato incaricato di scrivere e produrre una nuova trilogia di Star Wars. Ci sono state notizie contrastanti sul fatto che questi film saranno gli Episodi 10, 11 e 12 della Saga degli Skywalker. Tuttavia, la maggior parte dei giornali ha confermato che non si tratterà di una continuazione della storia. Su IMDb il progetto è riportato con la regia di Rian Johnson, di cui in precedenza si era detto stesse lavorando ad una nuova trilogia. Non è però confermato che le due cose siano lo stesso progetto, per cui si attendono maggiori novità.

Il film di Dave Filoni

Infine, sebbene non sia ancora stato ufficialmente riconfermato, si parla anche di un film diretto da Dave Filoni. La storia, stando a quanto riportato, si concentrerà sulla Nuova Repubblica e chiuderà i racconti interconnesse di “The Mandalorian”, “The Book of Boba Fett”, “Ahsoka” e altri show Disney+.

The Mandalorian & Grogu: tutto quello che c’è da sapere sul nuovo film di Star Wars

Il film The Mandalorian & Grogu porterà sul grande schermo i celebri protagonisti della serie Disney+. Diretto da Jon Favreau, il progetto è atteso nel 2026 e segnerà un nuovo capitolo dell’universo Star Wars, collegando le trame delle serie TV a quelle cinematografiche. Ecco cosa sappiamo finora su uscita, trama, cast e possibili sorprese.

Quando esce The Mandalorian & Grogu?

Il film The Mandalorian & Grogu è attualmente in fase di pre-produzione e l’uscita è prevista per il 2026, salvo eventuali cambi di programmazione da parte di Lucasfilm e Disney. Le riprese dovrebbero cominciare entro la fine del 2024.

Di cosa parlerà il film?

The Mandalorian racconta la storia di un cacciatore di taglie solitario, Din Djarin, che opera nella galassia post-impero. Ambientato nel periodo che segue la caduta dell’Impero Galattico e prima della nascita del Nuovo Ordine, il protagonista affronta missioni pericolose mentre cerca di trovare un posto per sé nell’universo. La trama si sviluppa attorno alla sua scoperta di Grogu, una creatura misteriosa che possiede incredibili poteri legati alla Forza.

La storia si articola intorno al legame crescente tra Din Djarin e Grogu. Inizialmente un semplice incarico di recupero, il destino di Grogu cambia quando Din decide di proteggerlo, sfidando la sua stessa natura da cacciatore di taglie. Ogni episodio esplora il crescente conflitto interiore del Mandaloriano, diviso tra l’adempimento delle sue missioni e la sua volontà di proteggere il bambino. Mentre affronta nemici provenienti da vari angoli della galassia, la trama si arricchisce con l’introduzione di nuovi alleati, tra cui personaggi leggendari come Boba Fett, Bo-Katan Kryze, e Ahsoka Tano. Il Mandaloriano è costretto ad affrontare la sua identità e a fare scelte che cambieranno per sempre il corso della sua vita.

Chi dirige The Mandalorian & Grogu?

Il film è diretto da Jon Favreau, creatore della serie originale. Favreau ha dichiarato:

“Portare Din e Grogu sul grande schermo è una naturale evoluzione del loro viaggio. I fan vivranno un’esperienza epica e inedita.”

Quali personaggi rivedremo?

Oltre a Din Djarin e Grogu, potrebbero tornare anche personaggi iconici della serie come Bo-Katan Kryze, Greef Karga e Ahsoka Tano, anche se il cast ufficiale non è ancora stato confermato.

Personaggi Principali e Loro Sviluppo:

    • Din Djarin (Il Mandaloriano): La figura centrale della serie, un uomo solitario che vive seguendo un codice rigido e la cultura del suo popolo. La sua relazione con Grogu diventa il motore emotivo della trama. Din inizia come un uomo impassibile e duro, ma la sua interazione con Grogu lo trasforma profondamente, mettendo in discussione il suo passato e il suo ruolo nell’universo.

    • Grogu: Una creatura misteriosa, simile a Yoda, che possiede una connessione potente con la Forza. La trama esplora la sua crescita e il legame profondo con Din Djarin, con misteri sulla sua origine che rimangono svelati man mano che la storia si evolve.

    • Cara Dune: Un ex soldato delle forze speciali, che aiuta Din nelle sue missioni. Il suo sviluppo come personaggio va oltre il ruolo di alleata, diventando un elemento fondamentale nella difesa di Grogu.

    • Greef Karga: Un altro alleato di Din, un leader del Gilded Bounty Hunters, che all’inizio è un rivale, ma successivamente diventa un amico e supporta la causa di Din.

Dove sarà ambientato?

Il film sarà ambientato tra gli eventi della terza stagione di The Mandalorian e quelli delle altre serie dell’universo Star Wars, come Ahsoka e Skeleton Crew. Potrebbe fungere da collegamento verso un futuro crossover.

The Mandalorian è ambientato nell’universo di Star Wars, in un periodo che si svolge dopo la caduta dell’Impero Galattico e prima della nascita del Nuovo Ordine, un’era segnata da instabilità politica e lotte di potere. La serie esplora una galassia che, purtroppo, non ha mai vissuto un vero momento di pace, ma è piuttosto divisa in molteplici fazioni in guerra.

  1. L’ambiente post-impero: L’ambientazione è quella di un universo profondamente segnato dalla fine dell’Impero. Dopo l’abbattimento dell’Imperatore Palpatine, l’ordine che governava la galassia è collassato, lasciando dietro di sé il vuoto di potere che ha creato caos e incertezza. Il risultato è un universo frammentato, dove i pianeti e le regioni sono governate da signori della guerra, bande di criminali, e governi di transizione che cercano di mantenere un minimo di ordine. La Repubblica non è ancora riuscita a riprendersi completamente e la Resistenza sta iniziando a organizzarsi, ma molte aree restano libere e senza legge.

  2. I luoghi visitati da Din Djarin:

    • Nevarro: Un pianeta che ha visto molti conflitti e ora funge da centro per i mercenari. Nevarro diventa una base di supporto per il Mandaloriano e un luogo dove fa incontri importanti per le sue missioni.

    • Tatooine: Il pianeta desertico di Star Wars, che continua a essere una tappa fondamentale per molti personaggi, soprattutto per i cacciatori di taglie e i banditi. La serie esplora Tatooine in modo nuovo, con un focus su una varietà di luoghi e situazioni.

    • Sorgan: Un pianeta verdeggiante e pacifico, che offre un’ambientazione contrastante rispetto agli altri pianeti più ostili. Sorgan è anche un punto cruciale dove Din Djarin ha alcune delle sue esperienze più significative, incontrando alleati come Cara Dune.

    • The Ice Planet: Un altro ambiente che gioca un ruolo importante, dove Din Djarin trova alcuni degli alleati chiave. Questo tipo di ambientazione innevata è simbolo di solitudine e pericolo, temi ricorrenti nella serie.

  3. Le città e i mondi desolati: La serie è anche nota per portare gli spettatori in mondi desolati e abbandonati, luoghi che mostrano l’impronta della guerra, con città distrutte e architetture decadenti. Questo rappresenta l’impatto devastante dell’era post-imperiale. Mondi come Sorgan o Nevarro ci danno uno spunto di riflessione sullo stato della galassia e sulla difficoltà di recuperare ciò che è stato distrutto da un potere totalitario come quello dell’Impero.

  4. La Forza e i luoghi mistici: L’ambientazione include anche spazi misteriosi e legati alla Forza. Planetari come quello dove Din Djarin incontra Ahsoka Tano, esplorano temi profondi legati alla spiritualità e alla ricerca del significato. In queste terre, Grogu, il misterioso bambino, cerca di connettersi più profondamente con il suo passato e la sua connessione con la Forza.

  5. Le basi imperiali e le minacce che si nascondono: I luoghi come le basi imperiali abbandonate, ormai ridotte a rifugi per criminali o nuove forze nemiche, sono anche un punto nevralgico per la serie. Questi luoghi sono ostili e pericolosi, ma rivelano anche come l’Impero continui a sopravvivere in modo sotterraneo, minacciando l’ordine dell’universo.

Perché è così atteso?

Questo sarà il primo film del nuovo corso cinematografico di Star Wars, dopo anni di pausa. Il legame affettivo dei fan con Grogu e Din Djarin ha reso questo titolo uno dei più attesi del 2026.

8 cose che abbiamo appena scoperto sul prossimo film di Star Wars, The Mandalorian & Grogu

0

The Mandalorian & Grogu è stato protagonista dello Star Wars Celebration 2025 in Giappone, dove la Lucasfilm ha rivelato molti dettagli sul film in uscita nel 2026. Il prossimo film di Star Wars uscirà nelle sale nel maggio del prossimo anno, con Jon Favreau e Dave Filoni alla guida della produzione. Naturalmente, essendo l’ultimo grande evento prima della data di uscita del film, i panel dello Star Wars Celebration 2025 dovevano rivelare molti dettagli sul progetto, così come sugli altri film, serie TV, pubblicazioni cartacee e videogiochi ambientati in una galassia lontana lontana.

Per quanto riguarda la storia di The Mandalorian & Grogu, prima dell’evento si sapeva poco del film. È stato confermato che Pedro Pascal tornerà a doppiare il primo dei personaggi titolari, con alcune immagini mostrate in precedenti convention che confermano il ritorno di Garazeb Orelios, un personaggio di Star Wars Rebels. Ora però, grazie all’attenzione riservata al film presentato allo Star Wars Celebration 2025, abbiamo molte più informazioni sul prossimo film di Star Wars: The Mandalorian & Grogu.

The Mandalorian & Grogu è ispirato ad Akira Kurosawa

Festival di Cannes 2024
Poster credits: © Shochiku Co., Ltd. / Kurosawa Prod. – Graphic design: © Hartland Villa. Immagine tratta da Rapsodia in agosto di Akira Kurosawa (1991).

Come lo era il film originale di Star Wars

Al panel di Star Wars Celebration dedicato a The Mandalorian & Grogu, una delle prime rivelazioni di Jon Favreau ha fatto riferimento alle origini di Star Wars. Favreau ha sottolineato quanto sia stato influenzato dal leggendario regista giapponese Akira Kurosawa durante la produzione delle prime tre stagioni di The Mandalorian e come The Mandalorian & Grogu continui questa tradizione. Come molti sanno, Kurosawa ha avuto una grande influenza sulla creazione della trilogia originale di Star Wars da parte di George Lucas, il che significa che Favreau e il suo prossimo film stanno tornando ai primi giorni del franchise e alle sue ispirazioni.

Il Razor Crest torna ufficialmente in The Mandalorian & Grogu

The Razor Crest

Verso la fine della seconda stagione di The Mandalorian, lo starfighter di Din Djarin – e, di fatto, la sua casa – è stato distrutto. Moff Gideon ha bombardato il Razor Crest, costringendo Din a ricevere un caccia stellare N1 in The Book of Boba Fett e nella terza stagione di The Mandalorian. Alla fine, però, la casa originale di Din e una delle migliori navi di Star Wars torna, con il Razor Crest che appare in diversi filmati rilasciati per The Mandalorian & Grogu durante lo Star Wars Celebration 2025.

Tuttavia, non è stato confermato come tornerà esattamente la Razor Crest. È probabile che Din abbia semplicemente incaricato qualcuno di costruire una nuova versione della nave dopo che quella originale è stata distrutta. Come molti hanno sottolineato da quando Din ha ottenuto una nave N1, il caccia stellare più piccolo probabilmente ostacolava le sue operazioni di caccia alle taglie. Con The Mandalorian & Grogu che vede i protagonisti dare la caccia alle taglie imperiali, il ritorno della Razor Crest è altamente logico.

Sigourney Weaver è stata confermata come agente della Nuova Repubblica in The Mandalorian & Grogu

Sigourney Weaver
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Una delle rivelazioni più attese sul cast di The Mandalorian & Grogu alla Star Wars Celebration 2025 era il ruolo di Sigourney Weaver. Oltre a Pascal, la Weaver è senza dubbio la più grande aggiunta al film dall’inizio della produzione nel 2024. Sebbene non siano stati forniti ulteriori dettagli sul ruolo della Weaver nel film, è stato almeno confermato che lavora per la Nuova Repubblica.

Considerando che il film è ambientato nella L’era della Nuova Repubblica, ciò ha senso. Il personaggio di Weaver è stato avvistato mentre indossava abiti della Nuova Repubblica e parlava con Din Djarin come un leader farebbe con un sottoposto, suggerendo che è lei la responsabile dell’assegnazione delle missioni mandaloriane contro i resti dell’Impero nella galassia. Un’immagine rivelata allo Star Wars Celebration 2025 mostrava anche la Weaver con indosso l’iconica uniforme da pilota di X-Wing, suggerendo che potrebbe avere un ruolo più attivo nelle sequenze d’azione del film.

Din Djarin si toglie di nuovo l’elmo in The Mandalorian & Grogu

The Mandalorian 3 Din Djarin

Sebbene Pedro Pascal sia noto da tempo per dare la voce a Din Djarin, Brendan Wayne e Lateef Crowder hanno tendenzialmente interpretato l’aspetto fisico del personaggio. Din Djarin raramente si toglie l’elmo, il che significa che questi ultimi due stuntman sono fondamentali per la sua interpretazione. Pascal è apparso fisicamente solo poche volte nelle tre stagioni di The Mandalorian, quindi molti non erano sicuri della portata del suo ruolo in The Mandalorian & Grogu. Come rivelato al SWCJ, però, Din si toglierà ancora una volta l’elmo, consentendo al film di sfruttare il carisma di Pedro Pascal.

The Mandalorian & Grogu sarà caratterizzato da battaglie contro i resti dell’Impero

The Mandalorian & Grogu

Dato che manca ancora più di un anno all’uscita del film, durante lo Star Wars Celebration 2025 non è stato rilasciato alcun trailer di The Mandalorian & Grogu. Tuttavia, è stato mostrato un piccolo teaser ai presenti, tra cui Screen Rant. Il trailer iniziava con una lunga clip di Din Djarin che si faceva strada combattendo contro gli Imperiali all’interno di un AT-AT walker. La lunga ripresa continua mostrava Din che utilizzava tutto il suo arsenale mandaloriano, prima di far saltare in aria il walker e volare via con Grogu al seguito.

Grogu avrà un ruolo più attivo in The Mandalorian & Grogu

The Mandalorian & Grogu

L’adorabile bambino sta crescendo

Per quanto riguarda quest’ultimo personaggio di The Mandalorian & Grogu, le rivelazioni sul film alla Star Wars Celebration 2025 hanno confermato il suo ruolo più attivo. Il filmato mostrato ai presenti ha evidenziato il ruolo più attivo di Grogu nella trama, comprese alcune scene in cui nuota nell’acqua. Un’altra sezione lo mostra mentre usa la Forza per smantellare un droide.

Grogu è ormai cresciuto e ha il potere e la capacità di aiutare più attivamente il suo padre adottivo…

Durante le tre stagioni di The Mandalorian, Grogu è stato più che altro un passeggero. Sebbene abbia avuto i suoi momenti di eroismo grazie alla Forza, è innegabile che la sua giovane età lo rendesse secondario rispetto a Din Djarin. Tuttavia, come dimostrano il titolo del film in uscita e le immagini mostrate allo Star Wars Celebration, le cose stanno cambiando, poiché Grogu è ormai cresciuto e ha il potere e la capacità di aiutare più attivamente il suo padre adottivo.

Confermato il ritorno del figlio di Jabba The Hutt in The Mandalorian & Grogu

Confermate le voci sul film

Nel dicembre 2024 è stata riportata una delle voci più bizzarre su The Mandalorian & Grogu. Molti sostenevano che Jeremy Allen White fosse stato scritturato per The Mandalorian & Grogu, dopo il successo ottenuto con The Bear. Si diceva che White avrebbe interpretato Rotta the Hutt, il figlio di Jabba the Hutt, apparso per la prima volta nel film d’animazione di Dave Filoni, Star Wars: The Clone Wars.

Sebbene la partecipazione di White non sia stata confermata, lo Star Wars Celebration 2025 ha almeno confermato la presenza del figlio di Jabba the Hutt in The Mandalorian & Grogu. Una scena del filmato mostrato alla convention ha messo in evidenza un Hutt presente in un’arena, confermando apparentemente le voci emerse alla fine del 2024. Resta da vedere quale sarà il ruolo di Rotta in The Mandalorian & Grogu, ma la sua inclusione è tanto eccitante quanto peculiare.

The Mandalorian & Grogu è ancora previsto per maggio 2026

The Mandalorian and Grogu 2026

L’ultima cosa che abbiamo appreso su The Mandalorian & Grogu alla Star Wars Celebration 2025 è più una riconferma che altro. Da tempo è risaputo che The Mandalorian & Grogu sarà il prossimo film di Star Wars ad uscire nelle sale. Alla SWCJ, questo è stato ribadito.

The Mandalorian & Grogu è ancora previsto per l’uscita il 22 maggio 2026, poco più di un anno dopo il panel allo SWCJ. Ciò significa che nei prossimi 13 mesi ci si può aspettare molte altre rivelazioni sul film, incluso il primo trailer pubblicato in tutto il mondo. Non è chiaro quando ciò avverrà, ma se le rivelazioni di The Mandalorian & Grogu alla Star Wars Celebration 2025 confermano qualcosa, è che la produzione del prossimo film di Star Wars per il cinema sta procedendo senza intoppi.

Maul: Shadow Lord, Darth Maul nella nuovo serie che realizza i piani di George Lucas per la trilogia sequel

0

Una nuova serie TV di Star Wars, Maul: Shadow Lord, riporta in auge l’animazione del franchise, completa di elementi tratti dai piani originali di George Lucas per la trilogia sequel.

Nell’ambito del panel dedicato al 20° anniversario dell’animazione di Star Wars, Dave Filoni è salito sul palco per delineare il futuro del franchise. Oltre a concentrarsi su Tales of the Underworld, Filoni ha rivelato una nuovissima serie animata: Maul: Shadow Lord. La serie sarà incentrata sul cattivo protagonista, capo di un’organizzazione criminale nell’era imperiale della saga di Star Wars. Inoltre, Maul prenderà un apprendista dal lato oscuro, collegandosi ai piani che George Lucas stesso aveva un tempo per una trilogia sequel di Star Wars.

 

Ahsoka – Stagione 2: Dave Filoni conferma che le riprese stanno per iniziare

0

La seconda stagione di Ahsoka è già stata confermata ufficialmente dalla Lucasfilm e le riprese inizieranno nel prossimo futuro. Dopo la prima stagione del 2023, i piani per la seconda stagione erano stati annunciati ufficialmente nel gennaio del 2024, ma i tempi della serie non erano chiari a causa della produzione del film The Mandalorian & Grogu e dei piani per il film di Dave Filoni, destinato a concludere in modo epico i vari filoni narrativi che compongono l’era dei Mandaloriani. Con la Star Wars Celebration 2025 ora in corso in Giappone, sono però arrivate novità anche per l’attesa serie con Rosario Dawson.

Parlando al panel della Lucasfilm Animation alla Star Wars Celebration 2025, lo showrunner di Ahsoka, Dave Filoni ha infatti confermato che la produzione della seconda stagione inizierà a breve e Carrie Beck, vicepresidente della Lucasfilm per lo sviluppo dell’animazione e del live-action, è attualmente nel Regno Unito per gli ultimi preparativi. Quest’ultimo annuncio segue quello della star Natasha Liu Bordizzo, che in precedenza aveva accennato a una produzione prevista per l’estate del 2025, mentre smentisce le voci secondo cui le riprese sarebbero già iniziate.

Dave Filoni parla della seconda stagione di Ahsoka

In occasione della première di Star Wars: Skeleton Crew, tenutasi a Disneyland all’inizio del mese, lo showrunner Dave Filoni ha condiviso un aggiornamento entusiasmante sullo stato di avanzamento della seconda stagione di Ahsoka. “Sono molto impegnato anche in quella. L’ho scritta, e sono ancora l’unico sceneggiatore, e quindi mi sto divertendo a farlo, ma è una sfida, naturalmente, e lavorare su alcuni di questi archi è stata una sfida e assicurarsi che tutto questo venga fuori in un modo che penso sia eccitante per i fan”, ha detto.

So che sono interessati a capire dove si trovano alcune delle cose che ho sviluppato nella Stagione 1”, ha continuato Filoni. “Sono piuttosto soddisfatto. Adoro lavorare con Rosario [Dawson], quindi non vedo l’ora di tornare a farlo”. La Star Wars Celebration si terrà in Giappone il prossimo aprile e ci aspettiamo che durante l’evento vengano rilasciati nuovi dettagli sia sulla seconda stagione di Ahsoka che su The Mandalorian & Grogu.

Daredevil: Rinascita – Stagione 2: Elodie Yung parla di un possibile ritorno nei panni di Elektra

0

Elodie Yung ha interpretato Elektra Natchios nella seconda stagione della defunta serie Daredevil di Netflix, prima di tornare per The Defenders. Sebbene la sua interpretazione della letale assassina sia stata ben accolta dai fan, molti hanno ritenuto che il suo arco narrativo sia stato gestito male e che alla Yung non sia stata data la possibilità di brillare nel ruolo. Molti membri del cast principale dello show di Netflix sono poi tornati per Daredevil: Rinascita, ma Yung non era tra questi. Sarebbe interessata a riprendere il ruolo per la seconda stagione attualmente in corso?

Assolutamente sì”, dice Yung a POC Culture. “È stato uno dei personaggi più belli che ho dovuto interpretare. Vedremo. Se mi chiameranno, risponderò di sicuro. È così divertente”. Si è detto che l’attrice – vista anche in G.I. Joe – La vendetta potrebbe vestire i panni di Elektra per la seconda stagione, ma visto che la produzione è in corso da un bel po’ di tempo, probabilmente già sa è coinvolta o meno nella cosa. Inoltre, la Marvel potrebbe avere semplicemente intenzione di introdurre una nuova versione del personaggio.

Secondo un recente rapporto dello scooper Daniel Richtman, lo studio sta attualmente effettuando il “casting per un ruolo ricorrente – un personaggio femminile sulla quarantina di origine greca, con un contratto di un anno”. Potrebbe trattarsi di un personaggio diverso, naturalmente, ma ci sono comunque buone probabilità che incontreremo una nuova Elektra Nachios durante la seconda stagione di Daredevil: Rinascita, dopo aver rivisto quella di Jennifer Garner in Deadpool & Wolverine.

Il cast di Daredevil: Rinascita

Matt Murdock (Charlie Cox), un avvocato cieco con abilità elevate, lotta per la giustizia attraverso il suo vivace studio legale, mentre l’ex boss della mafia Wilson Fisk (Vincent D’Onofrio) persegue i suoi sforzi politici a New York. Quando le loro identità passate iniziano a emergere, entrambi gli uomini si ritrovano su un’inevitabile rotta di collisione.

La serie Daredevil: Rinascita vede la partecipazione anche di Margarita Levieva, Deborah Ann Woll, Elden Henson, Zabryna Guevara, Nikki James, Genneya Walton, Arty Froushan, Clark Johnson, Michael Gandolfini, con Ayelet Zurer e Jon Bernthal. Dario Scardapane è lo showrunner.

Gli episodi sono diretti da Justin Benson e Aaron Moorhead, Michael Cuesta, Jeffrey Nachmanoff e David Boyd; e i produttori esecutivi sono Kevin Feige, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum, Sana Amanat, Chris Gary, Dario Scardapane, Christopher Ord e Matthew Corman, e Justin Benson e Aaron Moorhead.

Daredevil: Rinascita è su Disney+.

I Peccatori: la spiegazione delle scene post-credits

I Peccatori: la spiegazione delle scene post-credits

I Peccatori (qui la recensione) – il nuovo film di – ha due scene post-credits, e una di queste getta le basi per alcune idee di sequel piuttosto interessanti. Ma andiamo con ordine, partendo dalla trama: ambientato nel Mississippi del 1932, I Peccatori è incentrato sui cittadini di una città locale, che convergono tutti su un juke joint appena aperto. I fratelli gemelli Smoke e Stack di Michael B. Jordan, insieme a tutti coloro che gravitano nella loro orbita, si trovano ad affrontare un ospite non invitato che si rivela una figura mostruosa.

Alla fine del film, quasi tutti i personaggi di I Peccatori sono morti. Tuttavia, il personaggio più ingannevolmente importante del film è l’apparente unico sopravvissuto, che conduce una vita ideale che si adatta ai temi del suo arco narrativo. Entrambe le scene post-credits illustrano il motivo per cui il suo arco narrativo è il più importante del film, ma una di esse rivela anche che due dei personaggi vampiri del film sono effettivamente sopravvissuti agli eventi del finale, dando vita a dei possibili sequel piuttosto interessanti.

La spiegazione delle due scene post-credits di I Peccatori

In I Peccatori ci sono due scene post-credits, entrambe illuminanti sulle conseguenze del finale del film e sulla creazione di un sequel. Entrambe le scene post-credits sono incentrate in gran parte su Sammie, l’unico vero sopravvissuto del film. Mentre la prima scena post-credits conferma che Stack e Mary non sono stati uccisi insieme al resto dei vampiri, il loro status di non-morti li separa da Sammie. Dopo aver trascorso la sua vita diventando un famoso musicista blues, Sammie viene affrontato dalla coppia in un bar di Chicago.

Dopo una breve conversazione con Stack, Sammie rifiuta sinceramente l’offerta di Stack di trasformarlo in un vampiro. Invece, Sammie gli suona una canzone e i due si lasciano in modo amichevole. La seconda scena post-credits illustra ulteriormente il ruolo di Sammie come vero protagonista di Sinners, tornando al giovane poco prima degli eventi del film. In questa scena, Sammie suona “This Little Light Of Mine”. È un interessante contrappunto alla prima scena del film, che vedeva un Sammie ferito arrivare in chiesa e trovare un coro di bambini che cantava la stessa canzone.

Michael B. Jordan nel ruolo di Smoke e Stack in I peccatori
Michael B. Jordan nel ruolo di Smoke e Stack in I peccatori. Foto di – © Warner Bros.

Come l’epilogo prepara un sequel negli anni ’90

La prima scena post-credits di I Peccatori sembra un epilogo della trama centrale del film. Conferma che Sammie ha avuto una vita felice e di successo, assicurando che i sacrifici di Smoke, Pearline e Delta Slim per dargli il tempo di fuggire non sono stati vani. Tuttavia, conferma anche i destini di Mary e Stack, due dei personaggi più importanti il cui destino finale è stato lasciato un po’ ambiguo nel finale. La loro presenza nella Chicago del 1992 e il loro tempestivo senso della moda suggeriscono che si sono adattati a nuovi periodi.

L’idea di vedere questi due farsi strada nell’America del XX secolo è entusiasmante e potrebbe facilmente giustificare più sequel. I due non finiscono il film fuggendo, il che potrebbe dare vita a potenziali storie in cui si cercano o scoprono la sopravvivenza l’uno dell’altro. Parte della tensione della loro dinamica è radicata nel modo in cui Stack l’ha spinta a sposarsi con un ricco uomo bianco non visto. Una storia che approfondisca il suo legame con loro, così come la sua reazione alla trasformazione di Mary e al suo chiaro amore per Stack, potrebbe dare vita a una trama.

L’aspetto più eccitante di un potenziale sequel di I Peccatori è vedere Michael B. Jordan e Hailee Steinfeld abbracciare pienamente il potenziale cattivo dei personaggi. Stack e Mary erano già due dei personaggi più avvincenti e divertenti del film, con l’ego borioso di lui e la sicurezza schietta di lei che conferivano alle loro interpretazioni un grande fascino personale. Questi aspetti erano solo amplificati dalla loro trasformazione in vampiri. Un intero film incentrato sul loro viaggio da quella pista da ballo distrutta a Chicago avrebbe presentato molte opportunità e sfide da affrontare.

Michael B. Jordan e Hailee Steinfeld in I peccatori
Michael B. Jordan e Hailee Steinfeld in I peccatori. Foto di – © Warner Bros.

Le scene post-credits di I Peccatori dimostrano il vero protagonista del film

Uno degli aspetti migliori di I Peccatori è la quantità di profondità che il film offre all’intero cast di supporto. La prima metà del film è ampiamente radicata nella costruzione del mondo e dei personaggi, mostrando le relazioni di ognuno e stabilendole pienamente attraverso le interazioni. Tutti si sentono valorizzati, anche se non tutti hanno necessariamente un arco completo della stessa portata. Tuttavia, il film rimane saldamente ancorato a due personaggi e ai loro rispettivi archi: Sammie e Smoke. Sebbene Stack sia altrettanto importante per la trama, è in gran parte ritratto come un’affascinante spalla per entrambi gli uomini.

Smoke e Sammie sono messi in discussione nelle loro convinzioni, e ognuno sceglie una strada diversa. Sammie si rifiuta di rinunciare all’amore per la chitarra, che risale ai suoi giorni più innocenti. La scena post-credits di I Peccatori lo mostra mentre canta una canzone, libero dal peso degli orrori a cui sta per assistere. L’amore per la musica viene messo in discussione dal padre, da Smoke e persino dalle sue stesse paure quando scopre che è stato il suo talento musicale ad attirare Remmick verso di loro. Tuttavia, si aggrappa allo strumento che gli ha letteralmente salvato la vita contro il vampiro.

Al contrario, le convinzioni di Smoke sull’acquisizione del potere e sul suo controllo sono messe in discussione dal suo amore per Annie. Con lei rinuncia in qualche modo alla sua autorità, accettando le sue argomentazioni e in seguito ponendo fine alla sua vita prima che possa trasformarsi in un vampiro. Il film si conclude con Smoke che spegne la sigaretta mentre sembra morire, liberandosi simbolicamente del personaggio che lo ha definito a lungo, mentre si riunisce alla sua famiglia nell’aldilà. Smoke rinuncia a ciò che lo definiva in un modo in cui Sammie non lo fa, ed entrambi gli uomini si ritrovano in pace nel processo.

Sebbene l’arco narrativo di Smoke sia forte, è anche al servizio di Sammie. La sua frustrazione per le ambizioni musicali di Sammie crea una tensione tra i due, in netto contrasto con il sostegno entusiasta che Sammie riceveva da Stack. Ecco perché ha senso concludere la scena post-credits con Sammie che suona la sua chitarra. È il suo amore per la musica che ha messo in moto l’intero film e serve come ultima canzone del vero protagonista del film, dando a Sinners un vero e proprio finale di chiusura.

I Peccatori: la spiegazione del finale del film con Michael B. Jordan

Il finale di I Peccatori (qui la recensione) – il nuovo film di – sottolinea l’importanza della musica e dell’amore di fronte a minacce mostruose e a pericoli incombenti. Ambientato nel Mississippi del 1932, il film segue i fratelli gemelli Smoke e Stack (entrambi interpretati da Michael B. Jordan), insieme al loro cugino chitarrista Sammie (Miles Caton), mentre aprono un nuovo juke joint. Tuttavia, la serata viene rovinata dal vampiro Remmick (Jack O’Connell), che cerca di rivendicare il potere che Sammie possiede come musicista.

Alla fine del film, quasi tutti i personaggi di I Peccatori sono stati uccisi, anche se due sopravvissuti chiave compaiono nella prima scena post-credits con grande effetto. Questo sottolinea i temi del film e pone le basi per una potenziale continuazione. In questo articolo esploriamo come il finale di I Peccatori espande i temi del film rivelando le vere motivazioni dei vampiri e chi il film considera la vera minaccia finale.

Perché Remmick cerca Sammie in Sinners

Remmick vuole avere accesso alle abilità musicali di Sammie in I Peccatori, e questo gli permette di attaccare il nuovo juke joint creato da Smoke e Stack. Remmick incontra il gruppo per pura coincidenza e lo ammette a Smoke alla fine del film. Era in fuga dai nativi americani quando ha incontrato Bert e Joan, che ha trasformato in vampiri prima che potessero partecipare a un attacco KKK al juke joint. Attirato dalla musica di Sammie, Remmick rivela che egli è una delle persone in grado di suonare la musica in modo così veritiero da collegare gli spiriti di epoche diverse.

Remmick vuole accedere a questo potere, perché gli permetterebbe di riconnettersi con gli spiriti dei suoi cari scomparsi da tempo. Per questo vuole entrare nel juke joint e si offre di risparmiare gli altri solo se gli consegnano Sammie. È una motivazione sorprendentemente emotiva per il vampiro, che sembra desiderare sinceramente di creare la propria “tribù” e cerca di riconnettersi con coloro che ha perso. Sebbene questa motivazione comprensibile sia stata distorta dal suo appetito e dai suoi tratti mostruosi, conferisce a Remmick una sorprendente dose di umanità come antagonista.

Michael B. Jordan nel ruolo di Smoke e Stack in I peccatori
Michael B. Jordan nel ruolo di Smoke e Stack in I peccatori. Foto di – © Warner Bros.

I veri cattivi di I Peccatori

Sebbene gran parte dell’ultima parte del film sia dedicata ad affrontare Remmick e i suoi compagni vampiri, la sua morte per mano di Smoke non pone fine al film. Piuttosto, la vera minaccia di cui Smoke ha sempre diffidato ritorna finalmente sotto forma di una banda di razzisti. Guidato da Hogwood (David Maldonado), il gruppo si rivela affiliato alla sezione locale del KKK. Sebbene Smoke avesse cercato di evitare che le tensioni ribollissero rifiutandosi di servire persone che sembrano bianche nel suo locale, Hogwood e i suoi uomini non si fanno problemi a sparare a persone innocenti.

Questa visione bigotta e odiosa viene presentata come una qualità davvero mostruosa, persino agli occhi di un vampiro come Remmick. Il male antico implica che la sua famiglia sia stata tra quelle cacciate dall’Irlanda secoli prima degli eventi di I Peccatori, il che gli conferisce una certa empatia per la comunità afroamericana, troppo spesso presa di mira da altri. In particolare, mentre la sua morte è accompagnata da una certa dose di tragica consapevolezza, il massacro degli uomini del clan da parte di Smoke è presentato come un momento più evidente di catarsi violenta, suggerendo che il film ha molta più simpatia per Remmick che per Hogwood.

Cosa succede a Smoke nel finale di I Peccatori

Smoke è uno degli unici personaggi che sopravvive effettivamente agli eventi della fatidica notte di Sinners, assicurandosi che Sammie sopravviva. Tuttavia, Smoke decide di rimanere indietro e di uccidere i membri del KKK che avevano intenzione di massacrare tutti i presenti al juke joint. Sebbene Smoke si comporti molto bene nello scontro a fuoco che ne consegue e uccida tutti i membri del KKK, viene ferito al fianco da uno degli uomini mentre cercano di fuggire. Sebbene la ferita non sembri immediatamente mortale, il finale del film suggerisce che Smoke non è sopravvissuto allo scontro.

Prima dell’inizio del combattimento, Smoke si toglie il ciondolo che Annie gli ha fatto per proteggerlo mentre era all’estero nella Prima Guerra Mondiale. L’astuccio sembra persino aiutare a respingere Stack quando cerca di mordere Smoke. Senza l’astuccio, Smoke viene ferito a morte, ma vede lo spirito di Annie e della loro figlia defunta. Dopo aver lasciato cadere la sigaretta per non sporcarla di “fumo”, Annie gli porge la bambina e si rivolge a lui con il suo vero nome, Elijah. Ciò implica che Smoke muore per la ferita, ma è in pace con Annie e la loro figlia.

I Peccatori (Sinners)
Michael B. Jordan e Miles Caton in I peccatori. Foto di Warner Bros. – © Warner Bros.

Sammie non rinuncia al blues

Sammie si trova tra due mondi in I Peccatori, che lo spingono in direzioni diverse per quanto riguarda le sue ambizioni musicali. Mentre suo padre e Smoke credono entrambi che Sammie dovrebbe rinunciare a qualsiasi sogno di diventare un musicista a causa del modo in cui attira il male e la disperazione, Sammie crede fermamente nel potere della sua musica. Questo in parte perché ha un’affinità naturale con essa, ma è anche dimostrato più volte nel film che gli altri lo vedono veramente solo quando suona.

I legami di Sammie con Stack, Delta Jim e Pearline sono tutti radicati nelle sue capacità musicali, che lo trasformano da bravo ragazzo a uomo capace. La sua musica può trascendere il tempo e lo spazio, collegandolo ad altri che sono morti prima di lui e che nasceranno dopo di lui. Come si evince dalla sua lunga carriera di successo nei momenti finali del film, Sammie non potrebbe mai rinunciare a questa parte di sé, nonostante l’orrore di ciò a cui ha assistito. C’è un motivo per cui Sammie crede che tutto ciò che ha vissuto prima dei vampiri sia stato il giorno più bello della sua vita, spiegando perché non ha mai abbandonato la musica.

Come la sopravvivenza di Stack e Mary prepara un potenziale sequel

Una delle regole stabilite per i vampiri in I Peccatori è che sono connessi a un livello profondo ed empatico, ma non dipendono da un capo vampiro. L’uccisione di Remmick non guarirà le persone che ha maledetto con il vampirismo. Tra queste ci sono la Mary di Hailee Steinfeld e Stack, che probabilmente sono state ferite dalla morte di Remmick. Tuttavia, entrambi erano già fuggiti dalla battaglia – una Mary inorridita è scappata quando ha visto Annie morire, mentre Smoke ha risparmiato Stack a condizione che lasciasse in pace Sammie – e hanno trovato delle ombre in cui nascondersi quando il sole è sorto e ha ucciso tutti gli altri vampiri presenti.

Come viene rivelato nella scena post-credits, Mary e Stack sono ancora vivi negli anni ’90, essendosi apparentemente adattati ai tempi e nascondendosi in bella vista come vampiri immortali. Si tratta di una rivelazione avvincente, che getta le basi per ogni sorta di sequel. È stato anche mostrato che la coppia è apertamente romantica e ha la sicurezza di mostrare le zanne, il che suggerisce che hanno trascorso l’ultimo mezzo secolo adattandosi al loro nuovo stato e diventando autonomi. Un sequel di I Peccatori potrebbe facilmente rivisitare questi due personaggi, rivelando cosa è successo loro e dove sono andati dopo gli eventi del film.

Michael B. Jordan e Hailee Steinfeld in I peccatori
Michael B. Jordan e Hailee Steinfeld in I peccatori. Foto di – © Warner Bros.

Il vero significato di Sinners

I Peccatori è un’efficace rivisitazione delle convenzioni di una tipica storia di vampiri, che utilizza la metafora delle tribù immortali come risposta ai pregiudizi subiti dalle persone di colore in America. L’apparente convinzione di Remmick che chiunque possa essere un vampiro è apparentemente genuina. Bert e Joan abbandonano l’odio razziale quando vengono trasformati in vampiri e tutti sembrano felici di abbracciare Remmick. Tuttavia, le sue azioni sembrano anche assimilare persone come Stack e Mary, che in precedenza erano molto più a loro agio nel juke joint con i loro amici e i loro cari.

In un certo senso, gli unici a trarre vantaggio dalla battaglia sono i bigotti come il KKK, che ottengono esattamente ciò che volevano all’indomani del massacro dei vampiri. È questo che rende la decisione di Smoke di ucciderli tutti così significativa, perché è un rifiuto di lasciare che quel tipo di odio si guadagni una vittoria. Sotto tutta questa violenza e tensione c’è una storia d’amore. Le relazioni tese che Smoke e Stack hanno con Annie e Mary vengono affinate e alla fine riparate, a significare la loro capacità di andare oltre ciò che erano per abbracciare la persona con cui vogliono stare.

Il matrimonio tra i Chow, la nascente storia d’amore tra Sammie e Pearline, persino i brevi frammenti del rapporto tra Cornbread e sua moglie, sono tutti esempi di come l’amore possa migliorare le situazioni difficili. Questo amore si estende anche ai legami familiari, con Sammie, Smoke e Stack che hanno un chiaro legame che ha ancora un impatto su Sammie e Stack decenni dopo. Questo amore è ciò che li fa andare avanti nel mondo di I Peccatori, anche quando vampiri e bigotti cercano di bruciare tutto ciò che li circonda.

Star Wars: sei film sono ufficialmente in fase di sviluppo

0
Star Wars: sei film sono ufficialmente in fase di sviluppo

L’iconico franchise di fantascienza Star Wars ha preso il via nel 1977, generando un vasto impero multimediale. Fino ad oggi i film cinematografici sono stati in gran parte limitati alle trilogie di punta, anche se negli ultimi anni si è assistito a una maggiore sperimentazione di lungometraggi spinoff e prequel, tra cui Rogue One e Solo. Tuttavia, nonostante siano stati annunciati molti film in sviluppo, non ci sono stati film di Star Wars nelle sale dal debutto di L’ascesa di Skywalker nel 2019.

Durante la Star Wars Celebration che si sta svolgendo a Tokyo, in Giappone, è ora stato però confermato che sei attesi episodi del franchise fantascientifico sono ancora in fase di sviluppo. Questi titoli, condivisi da Kathleen Kennedy e Dave Filoni, sono il prossimo film incentrato su Rey e diretto da Sharmeen Obaid-Chinoy, i capitoli diretti da Taika Waititi e James Mangold e la trilogia scritta da Simon Kinberg. Questi titoli si aggiungono a film già confermati come Star Wars: Starfighter con Ryan Gosling, diretto da Shawn Levy e The Mandalorian & Grogu diretto da Jon Favreau con Pedro Pascal.

LEGGI ANCHE: Ryan Gosling e Shawn Levy presentano Star Wars: Starfighter!

Cosa significa questo per il futuro di Star Wars

Non sono ancora stati condivisi nuovi dettagli sui sei film di Star Wars in arrivo, anche se è possibile che vengano forniti ulteriori aggiornamenti man mano che l’evento prosegue. Sebbene siano stati fatti pochi annunci sui film da quando sono stati originariamente annunciati, il fatto che siano stati così orgogliosamente rappresentati alla Star Wars Celebration implica che c’è una significativa fiducia interna sul fatto che lo sviluppo continuerà a ritmo sostenuto e che i film arriveranno davvero nelle sale. Alla luce di queste implicazioni, sembra probabile che i progetti non siano stati modificati in modo sostanziale rispetto a quando sono stati originariamente annunciati.

Se così fosse, il progetto di Sharmeen Obaid-Chinoy sarà un film sul Nuovo Ordine Jedi incentrato su Rey (Daisy Ridley), uno dei personaggi principali del franchise a partire da Episodio VII – Il risveglio della forza. Mentre non si sa molto del prossimo film di Waititi o della trilogia di Simon Kinberg, che a un certo punto si vociferava dovesse andare dall’Episodio X all’Episodio XII, il film di James Mangold dovrebbe invece andare ad esplorare le origini dell’ordine Jedi e la nascita della Forza. Il futuro sembra entusiasmante per il franchise, non resta a questo punto che attendere maggiori novità.

The Mandalorian & Grogu: prima immagine di Pedro Pascal senza casco

0

Alla Star Wars Celebration è arrivata la prima immagine di Pedro Pascal nei panni di Din Djarin nel film The Mandalorian & Grogu… dove è notevolmente smascherato. Attualmente, i dettagli sulla trama del primo film di Star Wars dopo L’ascesa di Skywalker sono piuttosto scarsi. Tuttavia, questa prima immagine suggerisce che Din Djarin potrebbe finalmente rompere definitivamente il credo del suo clan.

Si tratta di un’immagine che potrebbe suggerire alcune implicazioni chiave per la storia, ora che Din Djarin e il suo figlio adottivo Grogu stanno lavorando con la Nuova Repubblica per dare la caccia ai signori della guerra imperiali, come è stato stabilito nella terza stagione di The Mandalorian. Non resta a questo punto che attendere un primo teaser trailer del film per poter scoprire di più, ma intanto ecco qui di seguito il post Instagram dove poter vedere l’immagine di Pascal:

Din Djarin sta infrangendo il suo credo?

Da un lato, potrebbe trattarsi di materiale promozionale, a conferma del fatto che Pedro Pascal si è effettivamente vestito per interpretare Din Djarin nel prossimo film di Star Wars, anziché limitarsi a un lavoro di ADR. Tuttavia, potrebbe anche essere un segnale che indica un cambiamento di status quo per Din Djarin, che lo vede meno rigido nei confronti del credo mandaloriano con cui è cresciuto con I figli della guardia, in particolare la regola che proibisce di togliersi l’elmo quando sono presenti altri. Tuttavia, la terza stagione di The Mandalorian ha suggerito che questa parte della “Via” potrebbe essere giunta al termine.

Quando arrivò il momento di unire tutti i Mandaloriani per reclamare il loro mondo natale perduto di Mandalore nella terza stagione di The Mandalorian, Bo-Katan Kryze fu accettata come leader dall’Armatore della Guardia, anche se non aderì al credo e si tolse liberamente l’elmo. Tenendo presente questo, forse Din Djarin seguirà l’esempio in The Mandalorian & Grogu, e potremmo vedere di più il volto di Pascal nel prossimo film. Dopotutto, non è che non sia mai successo prima nella serie Disney+.

The Mandalorian & Grogu, tutto quello che sappiamo sul film

Jon Favreau sta producendo e dirigendo il film insieme alla presidente della Lucasfilm Kathleen KennedyDave Filoni, CCO della Lucasfilm ed ex direttore supervisore dell’amata serie animata Star Wars: The Clone Wars. “Ho amato raccontare storie ambientate nel ricco mondo creato da George Lucas”, ha detto in precedenza Favreau. “La prospettiva di portare il mandaloriano e il suo apprendista Grogu sul grande schermo è estremamente emozionante”.

La serie di tre stagioni The Mandalorian è stata generalmente ben accolta da fan e critici. Una quarta stagione è già in fase di sviluppo presso Lucasfilm, con l’obiettivo di riallacciarsi agli eventi di Ahsoka e di altri show Disney+ di Star Wars.

Si sa molto poco del film, incluso il suo posizionamento nella cronologia di The Mandalorian e chi altro dovrebbe recitare oltre a Pedro Pascal. Sappiamo che star di Alien Sigourney Weaver sarà nel film, anche se i dettagli sul suo personaggio sono ancora segreti, mentre Jeremy Allen White di The Bear è stato recentemente scritturato per interpretare il “buffo” Rotta the Hutt.

I dettagli sulla trama di The Mandalorian & Grogu sono stati difficili da ottenere, quindi il casting di Jeremy Allen White come figlio di Jabba fornisce il primo vero assaggio di ciò che potrebbe essere in serbo per il cacciatore di taglie titolare e il suo adorabile figlio adottivo.

La serie Disney+ The Mandalorian è ambientata negli anni successivi agli eventi di Star Wars: Il ritorno dello Jedi del 1983, in cui la Principessa Leia (Carrie Fisher) strangola a morte Jabba. La recente serie spin-off The Book of Boba Fett ha rivelato che l’assenza di Jabba ha lasciato un vuoto di potere tra i boss del crimine organizzato su Tatooine; due cugini di Jabba si giocano il suo territorio, ma vengono sconfitti da Boba Fett (Temuera Morrison), che prende il sopravvento. Sembra probabile che, con il figlio di Jabba in qualche modo coinvolto nel nuovo film, anche Boba Fett e il suo vice Fennec Shand (Ming-Na Wen) saranno coinvolti.

The Mandalorian & Grogu uscirà nelle sale il 22 maggio 2026.

Ryan Gosling e Shawn Levy presentano Star Wars: Starfighter!

0
Ryan Gosling e Shawn Levy presentano Star Wars: Starfighter!

Il regista Shawn Levy e Ryan Gosling sono saliti sul palco a Tokyo, in Giappone, per la Star Wars Celebration, annunciando ufficialmente il loro prossimo progetto, Star Wars: Starfighter. Ambientato cinque anni dopo L’ascesa di Skywalker (2019), il nuovo capitolo dovrebbe entrare in produzione questo autunno e debuttare il 28 maggio 2027, in esclusiva nei cinema.

Levy ha dichiarato: “Ci sono molte voci, alcune vere, altre no. … Questo non è un prequel, non è un sequel. È una nuova avventura”. Gosling ha elogiato il film definendolo “una storia fantastica con personaggi fantastici e originali”, oltre a “tanto cuore e avventura”, aggiungendo: “Non c’è regista migliore di Shawn per questa particolare storia”.

LEGGI ANCHE – Ryan Gosling in trattative per unirsi al film di Shawn Levy su Star Wars

Fino ad ora, il progetto, la cui sceneggiatura è stata affidata a Jonathan Tropper negli ultimi due anni, è rimasto segreto. Si tratta di un film indipendente, al di fuori del canone principale di Luke Skywalker. Mentre la Lucasfilm ha diversi film di Star Wars in fase di sviluppo con James Mangold, Simon Kinberg e un film su Rey post Episodio IX con il ritorno di Daisy Ridley e la regia di Sharmeen Obaid-Chinoy, il progetto di Levy su Star Wars è noto per essere in ottima forma.

Levy è un regista fondamentale per la Disney, avendo realizzato il film vietato ai minori con il maggiore incasso di tutti i tempi, Deadpool e Wolverine dei Marvel Studios, che ha incassato 1,33 miliardi di dollari in tutto il mondo.

LEGGI ANCHE – Mikey Madison dice no a Star Wars

Il film di Star Wars di Levy sarebbe il secondo progetto dopo The Mandalorian & Grogu, in uscita l’anno prossimo, ad arrivare sul grande schermo, dopo Star Wars: L’ascesa di Skywalker del 2019, che ha incassato 1,077 miliardi di dollari.

The Mandalorian & Grogu: Jeremy Allen White e Sigourney Weaver nei filmati della Star Wars Celebration

0

Il regista Jon Favreau, Pedro Pascal e Sigourney Weaver sono saliti sul palco della Star Wars Celebration di Tokyo per mostrare ulteriori scene dei loro prossimi film The Mandalorian & Grogu.

Per un po’ di tempo, sapevamo solo che il nuovo film avrebbe portato il cacciatore di taglie e Baby Yoda in una missione indipendente. Nel nuovo filmato, viene anticipato il personaggio di Weaver, insieme a alcune scene di battaglia ricche d’azione contro gli stormtrooper. I fan hanno anche potuto dare una prima occhiata a Jeremy Allen White nei panni del figlio di Jabba, Rotta the Hutt.

L’ultima volta che è stato proiettato un footage del film, la cui uscita non è prevista prima del 22 maggio 2026, è stato al D23 di Anaheim ad agosto. Quella clip mostrava il ritorno degli AT-AT de L’Impero colpisce ancora che calpestavano la neve, il piccolo alieno tecnologico dalla voce folle Babu Frick da Star Wars: L’ascesa di Skywalker e l’alieno rosso dalle orecchie a punta Zeb dalla serie animata di Filoni Star Wars: Rebels.

The Mandalorian & Grogu è il primo lungometraggio di Star Wars da L’ascesa di Skywalker, sei anni fa. Inizialmente, Lucasfilm aveva in programma di realizzare film indipendenti basati sui personaggi canonici principali, ma dopo il fallimento al box office di Solo: A Star Wars Story, ha cambiato rotta, espandendo l’universo di Star Wars su Disney+ e adottando un approccio significativamente più paziente nello sviluppo dei futuri film di Star Wars.

The Mandalorian & Grogu, tutto quello che sappiamo sul film

Jon Favreau sta producendo e dirigendo il film insieme alla presidente della Lucasfilm Kathleen KennedyDave Filoni, CCO della Lucasfilm ed ex direttore supervisore dell’amata serie animata Star Wars: The Clone Wars. “Ho amato raccontare storie ambientate nel ricco mondo creato da George Lucas”, ha detto in precedenza Favreau. “La prospettiva di portare il mandaloriano e il suo apprendista Grogu sul grande schermo è estremamente emozionante”.

La serie di tre stagioni The Mandalorian è stata generalmente ben accolta da fan e critici. Una quarta stagione è già in fase di sviluppo presso Lucasfilm, con l’obiettivo di riallacciarsi agli eventi di Ahsoka e di altri show Disney+ di Star Wars.

Si sa molto poco del film, incluso il suo posizionamento nella cronologia di The Mandalorian e chi altro dovrebbe recitare oltre a Pedro Pascal. Sappiamo che star di Alien Sigourney Weaver sarà nel film, anche se i dettagli sul suo personaggio sono ancora segreti, mentre Jeremy Allen White di The Bear è stato recentemente scritturato per interpretare il “buffo” Rotta the Hutt.

I dettagli sulla trama di The Mandalorian & Grogu sono stati difficili da ottenere, quindi il casting di Jeremy Allen White come figlio di Jabba fornisce il primo vero assaggio di ciò che potrebbe essere in serbo per il cacciatore di taglie titolare e il suo adorabile figlio adottivo.

La serie Disney+ The Mandalorian è ambientata negli anni successivi agli eventi di Star Wars: Il ritorno dello Jedi del 1983, in cui la Principessa Leia (Carrie Fisher) strangola a morte Jabba. La recente serie spin-off The Book of Boba Fett ha rivelato che l’assenza di Jabba ha lasciato un vuoto di potere tra i boss del crimine organizzato su Tatooine; due cugini di Jabba si giocano il suo territorio, ma vengono sconfitti da Boba Fett (Temuera Morrison), che prende il sopravvento. Sembra probabile che, con il figlio di Jabba in qualche modo coinvolto nel nuovo film, anche Boba Fett e il suo vice Fennec Shand (Ming-Na Wen) saranno coinvolti.

The Mandalorian & Grogu uscirà nelle sale il 22 maggio 2026.

Avengers: Doomsday, Anthony Mackie anticipa un finale simile a quello di Infinity War

0

Il Marvel Cinematic Universe sta attualmente preparando Avengers: Doomsday, che si preannuncia come una delle puntate più tragiche della Saga del Multiverso, come anticipa ora una delle star principali del film della Fase 6. In una nuova intervista con Collider, infatti, Anthony Mackie, che nel MCU interpreta Sam Wilson, alias Capitan America, ha parlato del film, che come sappiamo è ufficialmente in produzione. A quanto pare, come Avengers: Infinity War, Avengers: Doomsday si concluderà con un cliffhanger.

Sapete cosa? Ero davvero eccitato. È una di quelle storie che si spingono davvero oltre i limiti e – il cliffhanger alla fine, sapete, gli ultimi istanti del film – costruisce e ci prepara davvero un modo per la continuazione della saga Marvel, che è davvero eccitante. […] Si vedono questi personaggi, si vede come vengono introdotti e come giocano nell’universo che va avanti, e nessuno è al sicuro. Tutti sono sacrificabili.

Certo, non è una sorpresa sentire Mackie confermare che Avengers: Doomsday terminerà con un cliffhanger, poiché probabilmente si concluderà con una variazione della creazione di Battleworld da parte del Dottor Destino di Robert Downey Jr.. Affinché le azioni di Victor von Doom abbiano una posta in gioco significativa, il film necessariamente deve concludersi con la vittoria del supercriminale, in un modo o nell’altro. Questo permetterà inoltre al MCU di avere una realtà contorta, che consentirebbe ai Marvel Studios molta libertà di dare al pubblico una versione diversa di questo franchise.

L’idea che i personaggi siano sacrificabili in Avengers: Doomsday aiuterà poi anche a guidare la trama emotiva di Avengers: Secret Wars, soprattutto se a morire saranno personaggi di lunga data. Il fatto che ogni singolo personaggio sopravviva in qualche modo agli eventi del film farebbe sì che il Dottor Destino di Downey Jr. goda di un impatto minore. Ecco perché i commenti di Mackie sul fatto che tutti sono sacrificabili sono quello che ci voleva, perché questo potrebbe significare che anche alcuni degli attori di serie A sono in pericolo mentre la Marvel si avvia verso la storia conclusiva di Avengers: Secret Wars.

Tutto quello che sappiamo su Avengers: Doomsday

Avengers: Doomsday arriverà nelle sale il 1° maggio 2026, mentre Avengers: Secret Wars è previsto per il 7 maggio 2027.

Entrambi i film saranno diretti da Joe Russo e Anthony Russo, che faranno anche il loro ritorno nell’MCU dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Al momento non si hanno certezze sugli attori che comporranno il cast del film, né su precisi elementi di trama.

I Marvel Studio hanno per ora confermato il seguente cast in Avengers: Doomsday: Chris Hemsworth (Thor), Vanessa Kirby (Susan Storm/Donna Invisibile), Anthony Mackie (Sam Wilson/Captain America), Sebastian Stan (Bucky Barnes/Soldato d’Inverno), Letitia Wright (Shuri/Black Panther), Paul Rudd (Scott Lang/Ant-Man), Wyatt Russell (John Walker/U.S. Agent), Tenoch Huerta Mejia (Namor), Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm/The Thing), Simu Liu (Shang-Chi), Florence Pugh (Yelena Belova/Black Widow), Kelsey Grammer (Hank McCoy/Bestia), Lewis Pullman (Sentry), Danny Ramirez (Joaquin Torres/Falcon), Joseph Quinn (Johnny Storm/Torcia Umana), David Harbour (Alexei Shostakov/Red Guardian), Winston Duke (M’Baku), Hannah John-Kamen (Ava Starr/Ghost), Tom Hiddleston (Loki), Patrick Stewart (Charles Xavier/Professor X), Ian McKellen (Erik Lehnsherr/Magneto), Alan Cumming (Kurt Wagner/Nightcrawler), Rebecca Romijn (Raven Darkhölme/Mystica), James Marsden (Scott Summers/Ciclope), Channing Tatum (Remy LeBeau/Gambit), Pedro Pascal (Reed Richards/Mister Fantastic), Robert Downey Jr. (Victor von Doom/Dottor Destino).

Ben Affleck rivela cosa ha odiato di più dell’interpretare Batman

0

Interpretare un supereroe iconico come Batman in un film live-action è un’impresa che solo pochi attori possono vantare di aver fatto, dato che il Cavaliere Oscuro ha avuto la sua buona dose di interpretazioni sul grande schermo. Una delle ultime star ad aver interpretato Bruce Wayne sul grande schermo è stata Ben Affleck, che ha recitato in diversi film del DCEU prima che il franchise si concludesse nel 2023.

In una nuova intervista con GQ, in cui Affleck ha ripercorso i suoi film passati, all’ex star del DCEU è stato chiesto se la tuta di Batman che ha indossato nel film The Flash fosse la sua preferita tra quelle sfoggiate. Tuttavia, ciò ha portato Affleck a confessare che odiava indossare le tute del personaggio in generale. “Ho odiato le tute da pipistrello. Le tute da pipistrello sono orribili da indossare. Per prima cosa sono incredibilmente calde. Non respirano. Sono fatte per apparire come vogliono loro, e non c’è alcun pensiero per l’essere umano“.

Si inizia a sudare dal momento in cui si indossa l’abito. Io già sudo di mio, capite cosa intendo? Ho caldo. E così, con quella cosa, non faresti altro che versare acqua perché c’è il cappuccio sopra. Una cosa è indossare la tuta, ma una volta che ti copri la testa, credo sia lì che tutto il tuo calore fuoriesce e lo senti. Anche gli stuntman più allenati e più in forma, i ragazzi che fanno parkour, i ragazzi d’azione, potrebbero farlo per circa 45, 50 minuti e poi avrebbero un colpo di calore”.

Quindi bisognava uscirne. E questo è stato l’aspetto che ha reso difficile girare il film, perché faceva così caldo. Inoltre, non ti fa sentire molto eroico perché sei subito esausto e molto sudato e cerchi di nascondere il sudore che ti cola sul viso. Tipo: “No, possiamo ricominciare, sto bene, sono a posto”, ma in realtà stai praticamente per crollare dalla fatica”. Fortunatamente per Ben Affleck, non dovrà più sottoporsi a questa scomodità, dato che attualmente è Robert Pattinson ad interpretare il personaggio in The Batman, in attesa di scoprire chi interpreterà il personaggio nel DCU.

Jennifer Lopez protagonista del film Netflix “The Last Mrs. Parrish” diretto da Robert Zemeckis

0

Jennifer Lopez sarà la protagonista dell’adattamento di Netflix di “The Last Mrs. Parrish”, la cui regia è affidata al regista di “Forrest GumpRobert Zemeckis. Netflix ha ottenuto i diritti del libro best-seller di Liv Constantine nel 2021, un thriller psicologico incentrato su una contorta truffatrice che prende di mira una coppia benestante – i Parrish – come sue prossime vittime. Si infiltra nella coppia facendo amicizia con la moglie e seducendo il marito, con il piano principale di diventare la prossima signora Parrish, solo per scoprire che la vita della moglie è molto più complicata di quanto potesse immaginare.

Al momento, come riporta Variety, non sono ancora stati annunciati altri casting per il film, la cui produzione dovrebbe comunque iniziare nel corso di quest’anno. È probabile che, avendo ora trovato in Jennifer Lopez la sua protagonista, il film si arricchirà di altri nomi da qui a breve. Andrea Berloff (“The Mother”) e John Gatins (“Flight”) scrivono la sceneggiatura. Quando la versione cinematografica di “The Last Mrs. Parrish” è stata annunciata nel 2021, Lisa Rubin (che ha creato la serie TV di Netflix “Gypsy”) era stata inizialmente ingaggiata per scrivere la sceneggiatura.

Dove abbiamo visto Jennifer Lopez di recente?

La Jennifer Lopez ha recentemente recitato nel dramma sportivo ispiratore “Inarrestabile” e sarà presente nel remake musicale di “Kiss of the Spider Woman” del regista Bill Condon. In precedenza ha collaborato con Netflix per il thriller d’azione “The Mother” e per l’avventura d’azione fantascientifica “Atlas” con Sterling K. Brown. Una delle sue “recenti” interpretazioni più memorabili rimane però quella in Le ragazze di Wall Street“, per il quale ha ottenuto una nomination ai Golden Globe.

Pacific Rim: Amazon pronta a sviluppare una serie TV prequel

0
Pacific Rim: Amazon pronta a sviluppare una serie TV prequel

La serie TV di Pacific Rim ha trovato casa in Amazon, come ha appreso Variety in esclusiva. Il progetto live-action, annunciato nel 2024, è ora in fase di sviluppo su Prime Video grazie a un accordo tra lo studio principale Legendary Television e gli Amazon MGM Studios. Come già riportato, Eric Heisserer sarà sceneggiatore e produttore esecutivo sotto la sua insegna Chronology. Lo show è il primo progetto nell’ambito dell’accordo televisivo first-look di Chronology con Legendary.

I dettagli esatti della trama non sono stati resi noti, ma la serie sarà un prequel dei film. Se ciò venisse confermato, permetterebbe a questo nuovo prodotto del franchise di Pacific Rim di andare a raccontare le origini della spaccatura interdimensionale da cui fuoriescono i kaiju. Secondo le fonti, c’è inoltre ancora il potenziale per nuovi film del franchise, che permetterebbero dunque di portare avanti il racconto proposto dai primi due film.

Heisserer è stato recentemente scrittore, produttore esecutivo e showrunner della serie televisiva “Tenebre e ossa” di Netflix, basata sui romanzi YA del Grishaverse. Nel 2017 ha ricevuto una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura adattata per il film “Arrival”. Tra gli altri suoi lavori di sceneggiatura figurano il film di successo di Netflix “Bird Box”, oltre a “Lights Out”, “Hours” (di cui ha curato anche la regia), “Bloodshot” e il remake del 2010 di “Nightmare”.

Di cosa parla Pacific Rim?

Il primo film del franchise è stato diretto da Guillermo del Toro da una sceneggiatura di del Toro e Travis Beacham. È uscito nel 2013 e ha incassato oltre 400 milioni di dollari al botteghino mondiale. Il sequel, Pacific Rim – La rivolta, è uscito nel 2018, mentre la serie anime Pacific Rim – La zona oscura ha avuto due stagioni su Netflix tra il 2021 e il 2022. Il franchise comprende anche fumetti, romanzi, giocattoli e altro ancora.

LEGGI ANCHE: Pacific Rim: dal cast ai Kaiju, tutte le curiosità del film di Guillermo del Toro

In Pacific Rim, una spaccatura interdimensionale si apre sul fondo dell’Oceano Pacifico, permettendo a enormi mostri (detti kaiju) di entrare nel nostro mondo e iniziare ad attaccare l’umanità. In risposta, gli umani iniziano a costruire giganteschi robot da combattimento chiamati Jaeger. Nel primo film, la minaccia sembra infine superata, ma con il sequel sappiamo che ulteriori e più temibili kaiju si sono abbattuti sul pianeta terra.

Voyagers: la spiegazione del finale del film con Lily-Rose Depp

Voyagers: la spiegazione del finale del film con Lily-Rose Depp

Voyagers, il film di fantascienza con Tye Sheridan e Lily-Rose Depp è, in un certo senso, una sorta di Signore delle mosche ambientato su un’astronave lontana dalla Terra e dalla civiltà umana. Mentre i bambini del romanzo di William Golding finiscono intrappolati su un’isola sperduta, i giovani a bordo di questa astronave (che è più un’arca) sono lì di proposito. In entrambi i casi, l’ensemble di adolescenti deve fare i conti con il caos di un mondo senza regole.

All’apparenza, Voyagers ha una premessa fantascientifica familiare: il tempo della Terra sta per scadere. Richard (Colin Farrell), uno scienziato con un piano, porta un equipaggio di giovani che non hanno mai interagito con il resto del mondo nello spazio, dove vivranno e alla fine alleveranno la prossima generazione di umani. La speranza è che i loro figli arrivino su un nuovo mondo da popolare. Quindi, un’esecuzione piuttosto standard del tropo della nave generazionale.

I protagonisti di Voyagers non vedranno però mai quel nuovo mondo. Sono la generazione intermedia tra gli umani della Terra e i loro figli, che si spera saranno quelli che faranno ripartire la civiltà umana in un posto nuovo. La fine del film e il suo significato sono dunque legati al caos di ciò che accade a bordo di quella nave solitaria nel buio dello spazio. Per cercare di comprendere al meglio il film e i suoi temi, in questo articolo forniamo una spiegazione del finale di Voyagers.

Voyagers
Fionn Whitehead e Lily-Rose Depp in Voyagers. Foto di Lionsgate

Il finale di Voyagers non riguarda il futuro, ma il presente

Il grande piano di Richard, una volta che tutti sono sulla nave, è quello di indurre i ragazzi ad automedicarsi con qualcosa chiamato “Il Blu”, che è essenzialmente un cocktail di anti-androgeni e altri farmaci progettati per mantenere tutti senza sesso e docili. Ma i ragazzi scoprono la natura del farmaco e smettono di prenderlo. Senza “Il Blu”, i ragazzi diventano instabili e questo porta alla morte di Richard, lasciando i giovani a cavarsela da soli.

Questi ragazzi possono non aver vissuto molto della Terra, ma sono ancora umani, con tutto ciò che comporta, quindi fanno esattamente quello che fanno gli umani: si contendono il potere con la violenza e la manipolazione. Creano persino un finto alieno malvagio per spiegare la morte di Richard. Altri membri dell’equipaggio muoiono e, per un po’, sembra che l’intera missione si concluda senza sopravvissuti.

In realtà, il film si conclude con una distensione. I due leader maschili, Christopher (Tye Sheridan) e Zac (Fionn Whitehead), che hanno lottato per il controllo della missione, accettano il compromesso di affidare il comando alla dottoressa Sela (Lily-Rose Depp). Christopher e Zac, in seguito, si dimettono dal loro ruolo e cessano le ostilità, ma accettano che tutti smettano di prendere il Blu. Il film si conclude così mostrando che queste persone invecchiano e procreano. La loro progenie riesce poi a raggiungere un nuovo mondo.

Lou Llobell, Isaac Hempstead Wright, Madison Hu, Chanté Adams, Archie Renaux e Wern Lee in Voyagers
Lou Llobell, Isaac Hempstead Wright, Madison Hu, Chanté Adams, Archie Renaux e Wern Lee in Voyagers. Foto di Lionsgate

La risoluzione di Voyagers, dunque, è un grande contrasto con il resto del caotico e violento terzo atto. Richiede una lettura metaforica della trama del film: la Terra è il nostro vascello e, come l’equipaggio dell’astronave immaginaria, siamo spesso manipolati l’uno dall’altro fino a provocare atti di autolesionismo. Abbiamo questi periodi di volatilità, durante i quali ci chiediamo se la specie umana riuscirà a vedere un altro giorno, ma anche quando i nostri interessi sembrano diametralmente opposti, è il processo di riconciliazione che garantisce il nostro futuro.

Voyagers guarda a questo futuro, ma ci ricorda anche il nostro passato. Ci ricorda che c’è sempre stato un caos causato dall’umanità, che comporta il rischio di estinzione. Siamo sopravvissuti a guerre, abbiamo sopportato genocidi e siamo riusciti a creare armi che distruggono i pianeti. Tutte queste ferite sono autoinflitte, eppure siamo ancora qui. Ciò che il film ci sfida a credere con il suo finale è che non solo continueremo a sopravvivere, ma che prospereremo così a lungo da spingerci nelle zone più lontane della galassia per abitare nuovi mondi. Alla fine, a suo modo, è un film ottimista.

The King’s Man – Le origini: la spiegazione del finale

The King’s Man – Le origini: la spiegazione del finale

Terzo capitolo del franchise Kingsman, il finale di The King’s Man – Le origini scuote la formula stabilita nei precedenti film. Dopo il successo di Kingsman – Secret Service del 2014, con Taron Egerton e Colin Firth, e Kingsman – Il Cerchio d’Oro, il film contiene molti tropi ormai familiari e segni distintivi della serie. Tuttavia, mentre i fan troveranno ancora molto da apprezzare, ci sono alcuni importanti punti di differenza con il finale di The King’s Man – Le origini, oltre ad altre caratteristiche chiave.

Il film si svolge all’inizio del 1900, prima della Prima Guerra Mondiale, dove un aristocratico di nome Orlando Oxford, alias il Duca di Oxford (Ralph Fiennes), è coinvolto nei piani di guerra in Europa. Egli è un pacifista, avendo perso la moglie mentre lavorava per la Croce Rossa durante la guerra boera nel 1902, e da allora ha deciso di aiutare l’Inghilterra dalla sua posizione di Duca per evitare il conflitto. Anni dopo, con l’inizio della prima guerra mondiale, il figlio di Oxford, Conrad (Harris Dickinson), è implacabile nel suo desiderio di unirsi allo sforzo bellico, mentre Oxford lo ostacola, avendo promesso alla moglie morente di tenere il figlio lontano dal pericolo.

Lavorando dietro le quinte, Oxford confida con Re Giorgio V (Tom Hollander), il Segretario alla Guerra britannico Herbert Kitchener (Charles Dance) e il suo aiutante di campo, il Capitano Morton (Matthew Goode), per contribuire a scongiurare la minaccia di un conflitto più grande, sperando di porre fine alla guerra invogliando gli Stati Uniti a farsi coinvolgere. Nel frattempo, un consiglio segreto guidato da un misterioso personaggio chiamato Il Pastore, riunisce ogni sorta di cattivi storici, da Mata Hari (Valerie Pachner) a Erik Jan Hanussen (Daniel Bruhl) a Grigori Rasputin (Rhys Ifans), che lavorano tutti insieme per contribuire a influenzare lo sforzo bellico che alla fine porterà all’annientamento della Gran Bretagna.

In definitiva, il finale de The King’s Man – Le origini è probabilmente più tragico di quello dei due precedenti episodi del franchise. È anche indubbiamente vero che la narrazione gioca velocemente con la storia consolidata, affrontandola con una spavalderia senza peli sulla lingua. Tuttavia, nonostante il mix tra il tono familiare di Kingsman e una tristezza poco familiare, non c’è dubbio che il finale getti efficacemente le basi per la futura agenzia di spionaggio Kingsman. Ad ogni modo, ecco cosa succede nel finale del film e perché.

LEGGI ANCHE: The King’s Man – Le origini: la storia vera dietro il film

Ralph Fiennes in The King’s Man – Le origini. Foto di Photo Credit: Courtesy of 20th C/Photo Credit: Courtesy of 20th – © 2020 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved.

Cosa succede nel finale de L’uomo del re

Dopo l’uccisione di Rasputin, Conrad annuncia al padre che si unirà alla guerra. Chiede il suo appoggio, che Oxford nega, poiché verrebbe meno alla promessa fatta alla madre di Conrad di tenerlo al sicuro. Conrad si arruola comunque e Oxford si organizza segretamente per tenerlo lontano dai pericoli. Tuttavia, Conrad aveva previsto questa eventualità e si scambia il posto con un altro soldato di nome Archie Reid (Aaron Taylor-Johnson), che poco dopo torna al maniero di Oxford per consegnare una lettera di Conrad. Mentre si trova in prima linea con la sua nuova identità, Conrad aiuta a intercettare le informazioni di un agente britannico caduto.

Dopo una battaglia con le truppe d’assalto tedesche, Conrad trova l’agente e lo riporta in trincea. Tuttavia, un altro soldato scopre che Conrad si fa chiamare Archie Reid e lo uccide, pensando che Conrad sia una spia, poiché il soldato dice di conoscere il vero Archie. La notizia della morte di Conrad sconvolge Oxford, che si ritira nella tristezza e nell’isolamento, non avendo mantenuto la promessa fatta alla moglie. In seguito viene rianimato da Polly, che gli dice che lascerà il servizio se non si riprende, ricordandogli la sua missione di usare il suo privilegio per migliorare il mondo.

Oxford si ripulisce e si reca all’ambasciata americana di Londra, dove ha un breve alterco con Mata Hari, che gli porta informazioni sulla posizione del Pastore. Oxford, Shola e Polly si infiltrano nella scogliera in Scozia e finalmente affrontano il Pastore, che si rivela essere il Capitano Mortan, una spia scozzese che si dice intenzionato a distruggere l’Inghilterra come punizione per l’acquisizione della sua terra ancestrale. Andando contro la sua solita natura pacifista, Oxford uccide il Pastore e individua un “sex tape” di Mata Hari e del Presidente Wilson. Fa consegnare il nastro al Presidente, che lo getta nel fuoco, distruggendo le prove della sua infedeltà e spingendo gli Stati Uniti a unirsi allo sforzo bellico, ponendo fine alla Prima Guerra Mondiale.

The King's Man - Le origini cast attori
Ralph Fiennes e Harris Dickinson in The King’s Man – Le origini. Foto di Photo Credit: Courtesy of 20th C/Photo Credit: Courtesy of 20th – © 2020 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved.

Chi ha fondato The Kingsman e qual è il significato del nome?

Negli ultimi istanti del film, Oxford fa incontrare tutti gli attori coinvolti nella missione nella sartoria Kingsman (che funge da luogo d’incontro segreto per tutto il film), dove annuncia di aver acquistato il negozio e che servirà come luogo d’incontro per la loro nuova organizzazione segreta di spionaggio, che il Re adotta come braccio della comunità dei servizi segreti britannici. Oxford annuncia anche che ai presenti verranno assegnati nomi in codice che si riferiscono a Re Artù, poiché la storia era molto cara al figlio defunto, Conrad. Oxford è Artù, Polly è Galahad, Shola è Merlino, Archie Reid è Lancillotto, l’ambasciatore degli Stati Uniti (Stanley Tucci) è Bedivere, mentre Re Giorgio V prende il nome di Percival.

Il fondatore, dunque, non è altro che il Duca di Oxford, capo de facto dell’organizzazione Kingsman. In Kingsman – Secret Service, Artù è interpretato da Michael Caine, che si scopre lavorare per gli antagonisti di quel film. Nel sequel, Kingsman – Il cerchio d’oro, un nuovo Artù è interpretato dal veterano Michael Gambon. Il significato di “The King’s Man” si riduce al fatto che Oxford è un gentiluomo al servizio di Re Giorgio V e, per procura, della Gran Bretagna stessa. Il legame arturiano dei soprannomi deriva dal figlio di Oxford, Conrad, che si è appassionato alla storia fin da piccolo, arrivando a chiamare suo padre Artù. In sostanza, l’uso dei nomi di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, fino ai film dei giorni nostri, è in onore del defunto Conrad.

L’uomo del re è davvero un film contro la guerra

La ragione principale per cui l’organizzazione si riunisce in veste ufficiale è dunque quello di impedire che la guerra abbia mai luogo. Dopo aver perso il suo unico figlio in guerra, Oxford forma l’organizzazione come mezzo per sanare le proprie mancanze, sia nei confronti del figlio che del Paese. L’approccio pacifista di Oxford si rivelò però alla fine un costo per lui. Due guerre diverse, in due momenti diversi, gli hanno portato via moglie e figlio e, anche se si è avvicinato a queste situazioni da un luogo di cura e preoccupazione, la sua fede incrollabile nella nonviolenza si è rivelata inutile. Per fermare le guerre, avrebbe dovuto passare all’attacco, sconfiggendo la loro ascesa da dietro le quinte, come spia, e facendo ciò che era necessario, con la violenza o in altro modo, per il bene comune.

Oxford predica a Conrad anche di essere civilizzato e di essere un gentiluomo, dicendogli che questo termine sarebbe stato considerato debole solo secoli prima. L’evoluzione dell’uomo, così come l’elevato privilegio di alcuni, li richiama a una vocazione più grande che va oltre la violenza di base. Tuttavia, anche con tutte le prediche e gli insegnamenti, Conrad non riuscì a liberarsi dal desiderio di andare in guerra e combattere per il proprio Paese, un’azione che Oxford non poteva approvare. L’espressione “Oxfords not Brogues” è un termine coniato nei film originali di Kingsman, che implica che un Kingsman è più raffinato, più intelligente, più furbo e civilizzato della media delle persone.

The King's Man - Le origini storia vera
Tom Hollander e Kristian Wanzl Nekrasov in The King’s Man – Le origini. Foto di Photo Credit: Courtesy of 20th C/Photo Credit: Courtesy of 20th – © 2020 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved.

In origine, il termine è un paragone con un tipo di scarpa che si indossa solo con gli abiti (Oxfords) piuttosto che con le scarpe destinate a essere usate in ambienti più rurali o casual (Brogues). Ora, con L’uomo del re, il termine ha una sorta di doppio significato che sostiene ancora l’originale, in quanto si riferisce al fondatore letterale dei Kingsman e all’essere più simili a lui, piuttosto che a tutti gli altri. In sostanza, significa essere un uomo migliore, un uomo civile, che cerca di fermare le guerre prima che si verifichino, piuttosto che essere la causa del loro inizio. In sostanza, riassume perfettamente la mitologia di Kingsman.

Il vero significato del finale di The King’s Man – Le origini

Il significato ultimo del finale di The King’s Man – Le origini è quindi la situazione di un genitore che vuole proteggere i propri figli (e la propria eredità) a tutti i costi, sperando di tenerli lontani da qualsiasi tipo di danno o sfida in modo che possano vivere al meglio. Tuttavia, il mondo ha spesso altri piani, e i genitori devono accettare a malincuore che i loro figli sceglieranno la loro strada, per quanto pericolosa, e che non c’è nulla che si possa fare per fermarli. Nel caso di Oxford, i suoi tentativi di mantenere la promessa di una donna morente e di promuovere le proprie convinzioni sul pacifismo non sono stati sufficienti a fermare il desiderio del figlio di andare in guerra e combattere.

È il più grande onere di un genitore, accettare che i propri figli crescano e scelgano la propria strada, una lezione che costa a Oxford molto dolore e rimorso. Oxford ha scelto di affrontare la sua perdita formando la Kingsman, un’organizzazione che si dedica a fermare la guerra e i conflitti prima ancora che inizino, salvando così le vite dei molti figli e figlie che avrebbero scelto di marciare verso il loro destino se quegli eventi fossero mai arrivati alle loro porte. Come sappiamo dai primi due film di questo franchise, l’organizzazione è ancora attiva e funzionante nel presente.

Nessuno ti salverà: la spiegazione del finale del film

Nessuno ti salverà: la spiegazione del finale del film

Nessuno ti salverà (qui la recensione) intreccia una narrazione a più livelli sull’invasione aliena che trascende ingegnosamente i tropi del genere con le sue basi emotive. In questo articolo esploriamo ciò che il finale rivela sulla Brynn di Kaitlyn Dever e il significato di tutto ciò. Nel film, dopo aver rivelato la verità sul motivo per cui gli abitanti della città di Brynn la allontanano, Nessuno ti salverà accenna infatti a come la ragazza desideri una vita sociale attiva e faccia tutto il possibile per sconfiggere la sua solitudine. Tuttavia, una notte si scatena l’inferno quando gli alieni cercano di invadere il quartiere e Brynn si ritroverà a dover lottare per sopravvivere nella sua battaglia contro gli esseri extraterrestri.

Sebbene la trama del film del regista Brian Duffield si concentri principalmente sull’opposizione della ragazza all’invasione aliena, accenna sottilmente a come l’invasione centrale si colleghi in qualche modo al suo passato. Nel suo arco conclusivo, Nessuno ti salverà permette così finalmente al pubblico di collegare i puntini risolvendo gradualmente i suoi misteri di fondo. Tuttavia, poiché non è un tipico film sull’invasione aliena, ma si svolge più come Annihilation di Alex Garland, si potrebbe trovare l’arco finale e le rivelazioni un po’ sconcertanti. Come si diceva, ecco allora qui di seguito una descrizione dettagliata di ciò che accade nel finale e del suo reale significato.

Cosa succede nel finale di No One Will Save You

Per quasi tutta la durata del film si assiste a un gioco del gatto e del topo tra gli alieni e Brynn. Gli alieni continuano a tornare ogni notte per invadere la sua casa, ma lei riesce in qualche modo a eludere i loro primi tentativi. Verso la fine di Nessuno ti salverà, tuttavia, Brynn viene finalmente catturata dagli alieni. Dopo averla tenuta prigioniera nella loro nave aliena, un alieno le si avvicina e le tocca la fronte con la punta del dito. Così facendo, l’alieno sembra accedere ai suoi ricordi, svelando il tragico evento che ha visto Brynn ostracizzata dalla sua comunità. In modo scioccante, si scopre che Brynn ha accidentalmente ucciso la sua migliore amica Maude quando erano bambine.

Kaitlyn Dever in Nessuno ti salverà
Kaitlyn Dever in Nessuno ti salverà. Foto di 20th Century Studios/20th Century Studios – © 2023 20th Century Studios.

Uno sguardo al suo passato e gli alieni non possono fare a meno di empatizzare con lei, liberandola e permettendole di rimanere l’unica persona non sotto il loro controllo. Il film non rivela esplicitamente il motivo di questa concessione, ma ci sono due possibilità. La prima è che Brynn non rappresenti una minaccia per loro, perché non ha motivo di proteggere gli altri membri della sua comunità e in realtà sta cercando quello che loro possono darle, ovvero un mondo composto da persone che non la odiano. In alternativa, potrebbe essere che gli alieni decidano di liberare Brynn perché si rendono conto che non è troppo diversa da loro.

Anche se è umana, capiscono che è sempre stata alienata dalla società dopo il tragico incidente che ha ucciso Maude. Nonostante i suoi sforzi per integrarsi con la gente del suo quartiere, gli abitanti della sua città l’hanno sempre fatta sentire un’emarginata. Probabilmente gli alieni la risparmiano anche perché si rendono conto che la forza dell’umanità risiede nell’unità. Una persona come Bynn, che ha vissuto la maggior parte della sua vita in isolamento, non è una minaccia finché le danno la gratificazione sociale che desidera.

Pertanto, verso la fine di Nessuno ti salverà, Brynn diventa più che altro una complice degli alieni perché, a differenza dei suoi simili, loro la accettano. Liberata dal controllo degli alieni, Brynn torna sulla Terra, ridendo di sollievo, prima che la sequenza finale ci mostri Brynn reintegrata nella sua comunità, di cui però tutti i cui corpi degli abitanti sono stati utilizzati dagli alieni per involucri sostituirsi agli umani – e che partecipa a un ballo a Mill River a cui partecipa tutta la città. Balla con gli altri abitanti della città ed è chiaramente più felice di quanto sia mai stata da quando era bambina.

Nessuno ti salverà alieni
Foto di Sam Lothridge. © 2023 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Certo, la sequenza di ballo alla fine del film potrebbe ispirare la domanda se Brynn sia morta o stia sognando alla fine di Nessuno ti salverà. Dopo tutto, il finale concede a Brynn esattamente ciò che desidera come lieto fine: l’accettazione, se non il perdono, la felicità e la vita da sogno a casa che il trauma del passato le aveva sottratto. Ma un piccolo dettaglio conferma che Brynn non è morta: la ferita sulla fronte durante le scene finali conferma che la sua esperienza non solo era reale, ma che anche tutto ciò che segue il suo breve rapimento lo è.

Cosa è successo alla città dopo l’invasione degli alieni

Nei momenti finali di Nessuno ti salverà, dunque, Brynn esce di casa e trova i vicini che lavorano nel suo giardino. Li saluta e loro ricambiano il saluto, in contrasto con le scene iniziali in cui nessuno si preoccupa di salutarla. Quando i vicini sono lì e finalmente riconoscono la presenza di Brynn, il film sottolinea che hanno il parassita alieno in gola, attraverso il quale gli alieni sembrano controllarli. Questo stabilisce che, mentre la maggior parte degli esseri umani è diventata un semplice ospite per gli alieni, Brynn è libera perché essi la accettano come propria.

Paradossalmente, gli alieni ottengono il controllo anche su Brynn, manipolando il suo ambiente in modo tale che, invece di resistere alla loro invasione, lei si arrende e accetta di assecondarli. Brynn si sente autorizzata, ma a quale costo? Prima che inizino i titoli di coda di Nessuno ti salverà, Brynn rompe la quarta parete e invita il pubblico a considerare le implicazioni della sua decisione moralmente ambigua. È il suo invito all’auto-riflessione, che spinge il pubblico a chiedersi fino a che punto sarebbe disposto a spingersi e a quanta parte della propria autonomia rinuncerebbe per sentirsi accettato e amato.

Kaitlyn Dever in Nessuno ti salverà
Kaitlyn Dever in Nessuno ti salverà. Foto di Sam Lothridge. © 2023 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Cosa significa davvero l’invasione aliena di Nessuno ti salverà

In superficie, Nessuno ti salverà presenta la tipica narrazione di un’invasione aliena in cui gli alieni vogliono stabilire un controllo completo sugli esseri umani sulla Terra. Per raggiungere questo obiettivo, impiantano creature parassite nella gola di tutti gli esseri umani, che li rendono compiacenti. Il parassita trasforma anche gli umani in una specie ibrida degli alieni centrali, dato che iniziano ad adorare le astronavi aliene dopo che il parassita si attacca a loro. Tuttavia, le sfumature della storia di Brynn suggeriscono che l’invasione aliena è più di quanto sembri. Da un punto di vista metaforico, sembra rappresentare la lotta di Brynn per accettare il suo dolore e il suo senso di colpa.

I cittadini ostili, le lettere a Brynn e la paura di essere vista in città sono tutti riflessi del suo senso di colpa represso. Cerca di sfuggirvi costruendo una città artificiale in miniatura e scrivendo numerose lettere a Maude. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, un giorno il senso di colpa bussa alla sua porta, invadendo il suo spazio privato ideale come un alieno. La sua resistenza contro gli alieni è quindi una metafora visiva della sua fuga dal senso di colpa. Nell’arco finale del film, quando Brynn resiste all’“invasione” rimuovendo il parassita dalla sua gola, gli alieni sembrano clonarla usando il parassita.

Qualche istante dopo, si scatena una battaglia tra Brynn e il suo clone, in cui Brynn viene pugnalata dal clone allo stomaco, ma riesce a uccidere l’avversaria colpendola al collo con un tagliacarte. Questa scena rappresenta visivamente un periodo di transizione nella catarsi di Brynn, che combatte contro il suo vecchio io pieno di sensi di colpa, lo uccide e alla fine impara a perdonarsi. Come rivela il finale, l’accettazione del senso di colpa la rende libera e, di conseguenza, anche l’ambiente che la circonda riflette i suoi sentimenti. L’arco iniziale di Nessuno ti salverà prefigura il rito di passaggio di Brynn, raffigurando i cerchi nel grano alieni come simboli Zen Enso, che rappresentano armonia, illuminazione e comunità.

LEGGI ANCHE: Nessuno ti salverà: il significato del finale secondo il regista Brian Duffield

Karla Sofía Gascón sarà una psichiatra che incarna “Dio e il diavolo” in The Life Lift

0

La star di “Emilia PérezKarla Sofía Gascón ha annunciato il suo primo progetto dopo le polemiche scoppiate a gennaio per i suoi tweet. La candidata all’Oscar ha rivelato che sarà la protagonista di “The Life Lift“, un thriller psicologico con Vincent Gallo e diretto dall’esordiente italiana Stefania Rossella Grassi.

Secondo la sinossi del film, Gascón interpreterà una psichiatra che “incarna sia Dio che il diavolo“. Gallo è pronto a interpretare un personaggio tormentato di nome Gabriel, che vive in un piccolo appartamento di New York e viene perseguitato dai Post-it lasciati nell’ascensore del palazzo. Questi messaggi “gli ordinano di commettere atroci omicidi di altri tre inquilini che, a loro volta, vogliono uccidere i loro parenti più prossimi“. Ospite al Lovers Film Festival di Torino, Karla Sofía Gascón ha annunciato la scorsa settimana ai giornalisti italiani che sarà co-protagonista di “The Life Lift” con Gallo. Non è stato possibile contattare Gallo per una conferma immediata.

Rossella Grassi è una poliedrica regista che ha diretto diversi cortometraggi, tra cui uno contro il femminicidio intitolato “Preludio”, con Isabella Rossellini e Franco Nero nel cast vocale. La regista ha dichiarato a Variety in un’e-mail che il piano è di girare “The Life Lift”, in fase di sviluppo avanzato e con un budget di circa 3 milioni di dollari, tra la fine di quest’anno e febbraio 2026. Ha co-scritto la sceneggiatura con il suo collaboratore abituale Tommaso Scutari. Rossella Grassi sta producendo il thriller, descritto come “inquietante, livido e ipnotico”, con Carmela Arena attraverso la sua casa di produzione Dizy Production, che in precedenza aveva prodotto un cortometraggio della regista intitolato “La Fune”.

Dopo “Emilia Pérez“, l’anno scorso è stato annunciato che Karla Sofía Gascón avrebbe recitato nella favola transgender in lingua spagnola “Las Mala”, diretta da Armando Bó, vincitore di un Oscar per la co-sceneggiatura del film drammatico del 2014 “Birdman” di Alejandro González Iñárritu.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, tutte le rivelazioni dal nuovo trailer!

È uscito il final trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi, rivelando alcuni dettagli emozionanti sulla prima rappresentazione della prima famiglia Marvel nel Marvel Cinematic Universe. Alcuni fatti riguardo al film sono già stati rivelati: il film è ambientato su una Terra parallela alla linea temporale classica del MCU (Terra-616), con un tono retrofuturista ambientato negli anni ’60. Ma ecco cosa ha svelato il nuovo trailer:

Primo sguardo a Silver Surfer di Julia Garner

Julia Garner interpreta Shalla-Bal, che nei fumetti è la partner sentimentale del Silver Surfer originale, Norrin Radd.

Sue Storm è incinta

Susan Storm rivela di essere incinta in I Fantastici Quattro: Gli Inizi, il che è uno sviluppo entusiasmante poiché suggerisce l’arrivo del figlio mutante di Sue e Reed, Franklin Richards.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi includerà un salto temporale

Il trailer mostra Sue Storm annunciare la sua gravidanza, prima di mostrarla tra i sei e gli otto mesi, suggerendo un salto temporale.

Svelate le capacità di allungamento di Reed Richards

Finora non rivelate, vengono finalmente mostrati i poteri di allungamento di Mr. Fantastic, che si vede raccogliere detriti da un edificio in caduta.

Svelata la Fantasticar

Il classico mezzo di trasporto dei Fantastici Quattro appare nel trailer.

I Fantastici Quattro sono i principali protettori della Terra

Quando Silver Surfer gli chiede se i Fantastici Quattro siano i protettori della Terra, confermano di esserlo, suggerendo che siano l’unica vera squadra di eroi esistente nel loro universo.

Galactus ha condannato la Terra a morte

Secondo il modus operandi di Galactus, ha puntato gli occhi sulla Terra distruggerla, intenzione annunciata da Silver Surfer.

Galactus cammina sulla Terra

A differenza delle sue precedenti interpretazioni cinematografiche, come la sua famigerata forma di nuvola negli anni 2000, Galactus è completamente formato e si vede effettivamente camminare sulla Terra.

La Cosa è molto più gentile rispetto alle precedenti rappresentazioni

A differenza delle sue precedenti interpretazioni burbere, Ben Grimm è più incline alla dolcezza, viene visto assecondare i bambini ed è uno chef. Questo contrasta notevolmente con le sue precedenti interpretazioni cinematografiche.

Il lavoro di Reed Richards sullo spazio attira l’attenzione di Galactus

Nel trailer si vede Reed Richards incolpare il suo lavoro nello spazio per aver attirato l’attenzione di Galactus.

Il mondo ha un debito con i Fantastici Quattro, ma perché?

I Fantastici Quattro sono raffigurati come eroi celebrati e amati dal pubblico, ma non è ancora chiaro cosa abbiano fatto per guadagnarselo.

Un pianeta, forse la Terra, viene distrutto

Al minuto 1:51 del trailer si vede un grande buco in un pianeta che assomiglia molto alla Terra. È un’intuizione fugace, ma preannuncia un enorme evento planetario.

La colonna sonora richiama la sigla della serie animata classica

La colonna sonora di I Fantastici Quattro: Gli Inizi include una linea corale che rispecchia l’iconica sigla della serie animata degli anni ’90 Fantastic Four: The Animated Series.

HERBIE sembra incapace di parlare

Nel trailer si vede HERBIE comunicare con una serie di schiocchi e fischi, e non, come si pensa comunemente, doppiato da John Malkovich.

Tutto il mondo conosce la storia delle origini dei Fantastici Quattro

Il trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi include un conduttore televisivo che parla dei Fantastici Quattro insieme a filmati di repertorio della loro missione spaziale originale. Ciò suggerisce che la storia delle origini sia già nota al pubblico e che probabilmente sia avvenuta prima del film.

I Fantastici Quattro Gli Inizi
Pedro Pascal, Ebon Moss-Bachrach, Vanessa Kirby, e Joseph Quinn in I Fantastici Quattro: Gli Inizi. Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

Tutto quello che c’è da sapere su I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film I Fantastici Quattro: Gli Inizi è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà I Fantastici Quattro: Gli Inizi, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter HauserJohn MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero inoltre comparire nel film.

Emily in Paris Stagione 5: a maggio le riprese a Roma!

0
Emily in Paris Stagione 5: a maggio le riprese a Roma!

Netflix annuncia l’inizio delle riprese dell’attesissima quinta stagione di “Emily in Paris”, le quali si svolgeranno a Roma a maggio, per poi spostarsi a Parigi più avanti nell’estate. La stagione 5 della serie di successo creata da Darren Star uscirà solo su Netflix nel 2025.

EMILY IN PARIS S5

  • Creatore / Produttore Esecutivo / Autore: Darren Star
  • Produttori Esecutivi: Tony Hernandez, Lilly Burns, Andrew Fleming, Stephen Brown, Alison Brown, Robin Schiff, Grant Sloss, Joe Murphy
  • Cast: Lily Collins (Emily Cooper), Philippine Leroy-Beaulieu (Sylvie Grateau), Ashley Park (Mindy Chen), Lucas Bravo (Gabriel), Samuel Arnold (Julien), Bruno Gouery (Luc), William Abadie (Antoine Lambert), Lucien Laviscount (Alfie), Thalia Besson (Genevieve), Eugenio Franceschini (Marcello)
  • Prodotta da: MTV Entertainment Studios, Darren Star Productions e Jax Media

DOVE ERAVAMO RIMASTI…

Dopo i drammatici eventi del matrimonio fallito tra Camille e Gabriel, Emily è sconvolta: prova forti sentimenti per due ragazzi diversi, ma ora Gabriel aspetta un figlio dalla sua ex, e le peggiori paure di Alfie su lei e Gabriel sono state confermate. In agenzia, Sylvie è costretta ad affrontare uno spinoso dilemma del suo passato per il bene del suo matrimonio, e il team dell’Agence Grateau deve affrontare cambiamenti di personale. Mindy e la band si preparano per l’Eurovision, ma quando i fondi finiscono sono costretti a risparmiare. La chimica tra Emily e Gabriel è innegabile mentre lavorano insieme per raggiungere una stella Michelin, ma due grandi segreti minacciano di mettere a rischio tutto ciò che hanno sognato. Mentre vecchie abitudini si scontrano con nuovi problemi, Emily si sente attirata da una potenziale nuova storia d’amore… e da una nuova città

Ben Affleck, ex Daredevil, dice che “non si scontrerebbe mai” con Il Punitore di Jon Bernthal

0

Ben Affleck è felice di riportare Jon Bernthal per il suo prossimo sequel d’azione, The Accountant 2, ma non vorrei mai avere nulla a che fare con il Frank Castle alias The Punisher interpretato da Bernthal in Daredevil: Rinascita.  In una recente intervista con CinemaBlend, Affleck, che ha interpretato il giustiziere nel film Daredevil del 2003, ha parlato di come la Marvel si sia evoluta fino a diventare il titano del botteghino che conosciamo oggi.

Ha anche condiviso i suoi pensieri sulla serie più recente dello studio, The Accountant 2, che vede proprio il ritorno di Bernthal nei panni del Punitore. “Beh, il suo Punisher è buono”, ha detto Affleck. “Daredevil” è stata una storia interessante. Era prima che Kevin Feige assumesse la direzione della Marvel. Ha imposto una sorta di chiarezza di toni in quei film che hanno capito la cosa più difficile, ovvero: “Come si fa a bilanciare un film in cui ci sono persone che indossano un pigiama e hanno dei superpoteri e quanto lo si prende sul serio?”.

“Quanto umorismo c’è, e quanto si strizza l’occhio al pubblico, e come deve essere l’azione? È coinciso con il fatto che gli effetti visivi sono arrivati a un punto in cui potevano sembrare davvero convincenti”. Ben Affleck ha poi continuato affermando che: “Ha dato modo a grandi attori come lui di entrare in scena e di fare davvero bene. C’è un nuovo Daredevil, non l’ho ancora visto, ma di certo amo il personaggio, gli auguro il meglio, ma non mi scontrerei con il suo Punisher”.

Ben Affleck e Jon Bernthal in The Accountant 2 – Cortesia di Warner Bros

Il cast di Daredevil: Rinascita

Matt Murdock (Charlie Cox), un avvocato cieco con abilità elevate, lotta per la giustizia attraverso il suo vivace studio legale, mentre l’ex boss della mafia Wilson Fisk (Vincent D’Onofrio) persegue i suoi sforzi politici a New York. Quando le loro identità passate iniziano a emergere, entrambi gli uomini si ritrovano su un’inevitabile rotta di collisione.

La serie Daredevil: Rinascita vede la partecipazione anche di Margarita Levieva, Deborah Ann Woll, Elden Henson, Zabryna Guevara, Nikki James, Genneya Walton, Arty Froushan, Clark Johnson, Michael Gandolfini, con Ayelet Zurer e Jon Bernthal. Dario Scardapane è lo showrunner.

Gli episodi sono diretti da Justin Benson e Aaron Moorhead, Michael Cuesta, Jeffrey Nachmanoff e David Boyd; e i produttori esecutivi sono Kevin Feige, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum, Sana Amanat, Chris Gary, Dario Scardapane, Christopher Ord e Matthew Corman, e Justin Benson e Aaron Moorhead.

Daredevil: Rinascita è su Disney+.

Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, Hailee Steinfeld fornisce entusiasmanti aggiornamenti!

0

La trilogia animata di Miles Morales si appresta a giungere a un punto di arrivo: Spider-Man: Beyond the Spider-Verse è finalmente vicino a diventare realtà. Dopo numerosi ritardi, sappiamo che il film uscirà nel giugno 2027 e scopriremo in che modo Miles e i suoi alleati affronteranno le conseguenze di Spider-Man: Across the Spider-Verse. Ora, in una nuova intervista a MTVHailee Steinfeld (che nei film dà voce a Gwen Stacy) è stata interrogata sullo stato del film dopo che la Sony ha annunciato la data di uscita ufficiale al CinemaCon di quest’anno.

La Steinfeld ha in quest’occasione confermato di aver registrato le battute per il capitolo dello Spider-Verse, condividendo quanto segue: Sì! Siamo a buon punto! Ascolta, questo è il punto, devi fidarti del processo. Se c’è una cosa che ho imparato è che, se lo metti nelle loro mani, alla fine otterrai qualcosa di magistrale”. Dalle poche parole che la Steinfeld ha condiviso con MTV, è chiaro che le cose si stanno finalmente muovendo nella giusta direzione per l’uscita di Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, soprattutto se ora sono a un punto in cui sono finalmente in grado di registrare i dialoghi per i rispettivi personaggi.

Anche se i fan dovranno aspettare ancora un po’ per avere il trequel di Miles, ne varrà sicuramente la pena perché Spider-Man: Beyond the Spider-Verse promette di alzare il livello. Alla fine, il compito più grande per il team di produzione di Spider-Verse è l’animazione, poiché ogni film ha dato vita ad uno stile in costante evoluzione. Dato che ci sono state anche molte teorie sulla presenza di elementi live-action in Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, questo potrebbe spiegare ulteriormente il motivo per cui è stata scelta la data di uscita del 2027. Con la Steinfeld di nuovo in cabina di registrazione, è lecito pensare che anche la maggior parte del cast stia registrando le proprie battute.

Di cosa parla Spider-Man: Beyond the Spider-Verse?

Il film, come anticipato, affronterà le conseguenze del finale cliffhanger di Spider-Man: Across the Spider-Verse, con Miles Morales (Shameik Moore) bloccato in un universo alternativo con una versione più cattiva di se stesso (Jharrel Jerome). “Ecco cosa posso promettere, e l’ho detto a proposito del secondo quando eravamo nel mezzo: Phil Lord, Chris Miller, tutti, i produttori di questo film, i registi che porteranno… Quello che hanno fatto nel primo è che tutti i registi sono diventati produttori esecutivi. Quindi continuano ad aggiungersi. Quello che posso promettere è che non si fermeranno finché non sarà eccellente”, ha confermato a ComicBook.com l’attore di Peter B. Parker, Jake Johnson.

 “E se questo significa che ci vuole un po’ più di tempo, se questo significa che è ancora più grande, se questo significa che è più lungo – non giocano secondo le regole di nessuno. Lavorano molto duramente. Come attori, siamo sempre scioccati quando ci chiamano per registrare l’ultimo film. Credo che sia stato un mese prima della proiezione, quando non riuscivamo a credere che stessimo ancora registrando. Quindi non hanno intenzione di mollare fino a quando non sarà grandioso e non ho altro che fiducia in loro. Ma per quanto riguarda la possibilità di svelare qualcosa [sulla storia], non posso farlo”.

Spider-Man: Beyond the Spider-Verse arriverà al cinema il 4 giugno 2027.

Supergirl: Woman of Tomorrow, Milly Alcock spicca il volo nel nuovo video dal set

0

La tuta di Supergirl di Milly Alcock viene nuovamente messa in bella mostra in un nuovo video del set di Supergirl: Woman of Tomorrow. La Alcock, come noto, è attualmente impegnata nelle riprese del film del DC Universe che uscirà nel 2026 e sarà il secondo film del franchise dopo Superman di James Gunn, in uscita a luglio. Mentre Jason Momoa ha rivelato di aver già finito di girare le sue scene nei panni di Lobo per il film, Alcock e le altre star continuano a lavorare per dare vita al mondo di Supergirl e i video del set hanno iniziato a circolare online.

Un nuovo video del set, condiviso da UnBoxPHD, mostra l’attrice in completo mentre combatte contro un cattivo e vola. Il cattivo sfoggia una sorta di armatura e usa un’ascia per combattere la Ragazza d’Acciaio. Poiché Momoa ha già terminato le sue scene per il prossimo film del DCU, possiamo stabilire che non si tratta di Lobo. La Supergirl di Alcock indossa una tuta che assomiglia al classico costume dei fumetti, con il simbolo “S” simile a quello del Superman di David Corenswet. Supergirl: Woman of Tomorrow dovrebbe essere molto simile ai fumetti da cui è tratto. Di seguito, ecco il video dal set:

Chi è l’antagonista che compare nel filmato?

Come noto, il film seguirà Kara nella sua ricerca di vendetta in tutto l’universo insieme alla giovane Ruthye. Il cattivo principale del film è Krem delle Colline Gialle, interpretato da Matthias Schoenaerts. Molti fan ritengono che Krem sia il personaggio che combatte contro Supergirl nel nuovo video del set. Tuttavia, se così fosse, significa che il DCU sta apportando alcune modifiche alla storia su cui si basa il film, poiché il personaggio che combatte contro Supergirl non assomiglia a Krem dei fumetti.

Il motivo è molto semplice: Krem non indossa il tipo di armatura che indossa il personaggio contro cui Supergirl combatte nel video del set. Questo significa che o il film del DCU sta apportando delle modifiche al cattivo per renderlo più adatto a combattere la Supergirl di Alcock, oppure la DC sta aggiungendo un nuovo gruppo di personaggi alla storia. Dal momento che il materiale di partenza non includeva Lobo, ma il film vedrà il debutto di Momoa nel DCU come cacciatore di taglie, sembra che ci siano in serbo altre sorprese.

CORRELATE:

Tutto quello che sappiamo su Supergirl: Woman of Tomorrow

Supergirl: Woman of Tomorrow è un adattamento dell’omonima miniserie in otto numeri di Tom King e Bilquis Evely, che vede l’eroina titolare impegnata in un’odissea nello spazio insieme a una giovane aliena, Ruthye, che vuole vendicare la morte della sua famiglia per mano del guerriero Krem delle Colline Gialle. Milly Alcock di House of the Dragon indosserà il costume rosso e blu della cugina di Superman, Kara Zor-El, mentre Eve Ridley (3 Body Problem) interpreterà Ruthye e Matthias Schoenaerts (The Old Guard) interpreterà Krem. Jason Momoa, invece, interpreterà Lobo.

A mettere i bastoni tra le ruote a tutta la faccenda c’è il cacciatore di taglie alieno Lobo, che sarà interpretato dall’ex star di Aquaman, Jason Momoa. David Krumholtz ed Emily Beecham interpreteranno i genitori della Ragazza d’Acciaio, anche se non è specificato se saranno i genitori biologici o quelli adottivi sulla terra. Il film sarà diretto da Craig Gillespie di I, Tonya, da una sceneggiatura dell’attore e scrittore Ana Nogueira. Le riprese del progetto sarebbero iniziate questa settimana a Londra, in Inghilterra.

Supergirl: Woman of Tomorrow uscirà al cinema il 26 giugno 2026.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, il nuovo trailer mostra Silver Surfer!

0

I Marvel Studios hanno diffuso un nuovo entusiasmante trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi. Il nuovo film stabilisce meglio le dinamiche tra Mister Fantastic, la Donna Invisibile, la Torcia Umana e la Cosa, e conferma che Sue Storm è incinta. Vediamo finalmente anche gli eroi in azione, compresi i poteri elastici di Reed Richards. Era l’unico membro della squadra a non mostrare le sue capacità nel teaser precedente, il che ha fatto pensare che questa Variante potesse essere priva di poteri, ma fortunatamente non è così.

Il più grande punto di discussione è però l’apparizione del Silver Surfer femminile del MCU (si pensa che sia Shalla-Bal, non un Norrin Radd scambiato di genere). Il personaggio, interpretato da Julia Garner, ha un aspetto interessante e viene mostrato qui mentre esegue gli ordini di Galactus. Di quest’ultimo, tuttavia, qui vediamo solo i suoi piedi giganteschi mentre cammina per le strade di New York.

Tutto quello che c’è da sapere su I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film I Fantastici Quattro: Gli Inizi è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà I Fantastici Quattro: Gli Inizi, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter HauserJohn MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero inoltre comparire nel film.

Drop – Accetta o rifiuta: recensione del film di Christopher Landon

Avrebbe dovuto dirigere Scream VII Christopher Landon, ma ha infine abbandonato il progetto per via di problematiche sorte nel corso della realizzazione. Un vero peccato, dato quello che aveva già dimostrato con Auguri per la tua morte e che ribadisce ancor di più con il nuovo Drop – Accetta o rifiuta, ovvero di essere abilissimo nel muoversi del territorio del thriller, costruendo immagini e sequenze capaci di far dimenticare anche qualche leggerezza nella sceneggiatura. Con il nuovo film – scritto da Jillian Jacobs Chris Roach (autori di Obbligo o verità Fantasy Island) – entriamo infatti all’interno di un perverso gioco che, con pochi elementi, riesce a tenere in tensione per tutti i suoi 95 minuti di durata.

La trama di Drop – Accetta o rifiuta

Protagonista del film è Violet (Meghann Fahy, vista in The White Lotus), una madre vedova al suo primo appuntamento dopo anni. Arrivata nel ristorante di lusso dove si svolgerà la serata, si sente sollevata dal fatto che il suo accompagnatore, Henry (Brandon Sklenar, visto in 1923), è più affascinante e bello di quanto si aspettasse. Ma la loro intesa inizia a incrinarsi quando Violet inizia a essere irritata e poi terrorizzata da una serie di messaggi anonimi al suo telefono. La cosa prende infatti una brutta piega quando il misterioso disturbatore le fa capire che se non farà quello che dice, suo figlio verrà ucciso. Per Violet, ha così inizio il più inaspettato degli appuntamenti romantici.

Meghann Fahy e Brandon Sklenar in Drop - Accetta o rifiuta
Meghann Fahy e Brandon Sklenar in Drop – Accetta o rifiuta. Foto di Bernard Walsh/Univ – © 2025 Universal Studios. All Rights Reserved.

Christopher Landon si diverte e convince con Drop – Accetta o rifiuta

Che la tecnologia si oggi la principale fonte di ispirazione per i generi thriller e horror è indubbio. Al di là di una serie come Black Mirror, film come Unfriended, M3GAN o il recente Companion sono solo alcuni degli esempi possibili su come queste tipologie di film stiano proponendo nuovi brividi appoggiandosi a realtà ormai diffuse e note a tutti, raccontandoci così anche delle degenerazioni della nostra società. Drop – Accetta o rifiuta fa altrettanto, proponendosi però non tanto con un commento sociale (che comunque c’è) quanto come un puro divertissement, conduncendoci all’interno di un giallo da risolvere a colpi di messaggi, meme e telecamere di sorveglianza.

Ecco allora che Landon dà sfogo alla sua creatività, modellando la messa in scena per rendere quanto più dinamico e accattivante possibile un film che si svolge grossomodo in un unico ambiente. Tra virtuosismi con la macchina da presa, giochi di luci ed efficaci scritte in sovraimpressione che ci permettono di sapere cosa viene scritto a Violet, siamo portati ad entrare sempre più nel vivo della situazione, iniziando a provare la stessa angoscia della protagonista. Perché ognuno dei presenti nel ristorante può essere il responsabile di quanto sta accadendo e così lo sguardo si impegna a fare attenzione ad ogni dettaglio in cerca della soluzione.

Landon si diverte così a proporre suggerimenti ma anche depistaggi, facendo bene attenzione a dosare gli ingredienti di questo thriller affinché il ritmo e la tensione non vengano mai meno. Riesce a farci sospettare di tutti (merito anche di convincenti interpretazioni, soprattutto di di Fahy e Sklenar), talvolta in modo non propriamente genuino, ma sempre con l’obiettivo di mantenere con sé quell’attenzione dello spettatore catturata sin dai seducenti titoli di testa del film. E come si diceva, si passa così anche sopra alcune ingenuità nella sceneggiatura, alcuni punti di essa che non tornano e anche sopra alcuni più ampi buchi. Perché qui più che mai l’importante non è il cosa, ma il come.

Meghann Fahy in Drop - Accetta o rifiuta
Meghann Fahy in Drop – Accetta o rifiuta. Foto di Bernard Walsh/Univ – © 2025 Universal Studios. All Rights Reserved.

Un film che riflette sull’abuso di potere

Ma Drop – Accetta o rifiuta non è tutto muscoli e niente cervello, anzi. Il film, sin dalle primissime scene, stabilisce l’intenzione di parlare di violenza all’interno delle relazioni, di soprusi, di incapacità di reagire ai propri oppressori. È quello che caratterizza Violet, uscita da una relazione tossica che l’ha portata ad un passo dalla morte. Seppur non in modo esplicito e anzi apparentemente slegato da questo tema, il resto del film si basa sul suo ritrovarsi nuovamente in una situazione di subordinazione rispetto a qualcuno che la controlla in ogni sua mossa e la comanda minacciando ciò che lei ha di più caro. Così facendo la protagonista è costretta a confrontarsi con il proprio passato, cercando però di non rifare gli stessi errori.

Si tratta di un aspetto che, come già detto, rischia di passare in secondo piano rispetto alla brillante confezione con cui Landon impacchetta il tutto, ma è quel valore in più che permette al film di dotarsi di una carica ulteriore. Proprio alla luce di ciò, è difficile non pensare con malinconia a cosa avrebbe potuto realizzare con Scream VII (che con Drop – Accetta o rifiuta presenta diverse analogie, a partire dall’assassino che gioca con la propria vittima), ma ci si può rincuorare nel vedere questo suo nuovo film, che diverte, spaventa e, guardando a più riprese ad un modello come Alfred Hitchcock, porta in modo intelligente a stare col fiato sospeso in vista della risoluzione finale.

LEGGI ANCHE: Drop – Accetta o rifiuta, la spiegazione del finale: chi tormenta Violet?

MUBI e i David di Donatello insieme per sostenere il cinema italiano emergente

0

Per la prima volta, MUBI, il distributore globale, piattaforma di streaming e casa di produzione, stringe una prestigiosa partnership con i David di Donatello per promuovere e supportare il cinema italiano emergente, coinvolgendo personalità di spicco del panorama cinematografico nazionale e dando voce a nuovi talenti e generazioni della scena contemporanea.

Nell’ambito di questa collaborazione, MUBI ha acquisito i cinque cortometraggi finalisti ai David di Donatello 2025, che saranno disponibili in esclusiva sulla piattaforma dall’8 maggio. I titoli selezionati rappresentano uno spaccato vivace e diversificato del nuovo cinema italiano:

  • – Domenica sera di Matteo Tortone
  • – La confessione di Nicola Sorcinelli
  • – La ragazza di Praga di Andree Lucini
  • – Majonezë di Giulia Grandinetti
  • – The Eggregores’ Theory di Andrea Gatopoulos

La partnership si arricchisce inoltre con una nuova stagione del podcast originale MUBI “VOCI ITALIANE CONTEMPORANEE: Speciale David di Donatello“, realizzato in collaborazione con Chora Media e condotto dal giornalista Mattia Carzaniga.

A partire dal 24 aprile, la quarta stagione del podcast sarà disponibile su tutte le principali piattaforme audio. In ogni episodio, le registe e i registi in nomination per il Miglior Cortometraggio dialogano con alcune figure di spicco del cinema italiano – Valeria Golino, Gabriele Mainetti, Roberto Minervini, Maura Delpero e Romana Maggiora Vergano – in un incontro intergenerazionale capace di unire sguardi, esperienze e visioni del futuro.

Come nelle precedenti stagioni, MUBI Podcast VOCI ITALIANE CONTEMPORANEE si conferma una piattaforma di racconto e riflessione sul presente e il futuro del cinema italiano, accogliendo voci emergenti e affermate in conversazioni autentiche e coinvolgenti.

Attraverso questa iniziativa, MUBI e i David di Donatello ribadiscono il loro impegno comune nella valorizzazione del talento creativo italiano, offrendo visibilità e spazio espressivo a una nuova generazione di cineasti e cineaste pronti a raccontare il mondo da prospettive nuove, coraggiose, personali.

Mattia Carzaniga, classe 1983, è giornalista e autore, specializzato in cinema e cultura. Collabora con numerose testate ed è responsabile della sezione Cinema & TV di Rolling Stone Italia. Dal 2021 è inviato per Rai Movie sui red carpet dei festival di Venezia, Roma e Torino. È autore di saggi come L’amore ai tempi di Facebook (2009, Baldini Castoldi Dalai, con Pippo Civati) e Facce da schiaffi (2011, add editore). Con Chora Media ha già collaborato per il podcast Gregory Crewdson. Eveningside (2022) e ha partecipato alla prima edizione del MUBI Fest come moderatore degli incontri con i protagonisti della rassegna.

The Sandman Stagione 2: il primo teaser annuncia la data d’uscita

0

La seconda e ultima stagione di The Sandman arriverà alla sua “emozionante conclusione” quest’estate su Netflix con un lancio in due parti. Netflix ha deciso di dividere la seconda stagione in due volumi, il primo composto da sei episodi in uscita il 3 luglio e il secondo da cinque episodi in uscita il 24 luglio.

Oltre all’annuncio della data di uscita, Netflix ha presentato il primo teaser trailer per l’ultima stagione di The Sandman, che anticipa una grande reunion per Sogno (Tom Sturridge) e la sua famiglia di fratelli Endless. Il teaser è visibile qui sotto.

Netflix e lo showrunner di The Sandman Allan Heinberg avevano pianificato che la seconda stagione sarebbe stata l’ultima, anche prima delle vicende legali che hanno coinvolto Neil Gaiman, autore della serie a Fumetti originale. Tuttavia, lo streamer non ha confermato la fine della serie fino a gennaio di quest’anno, cosa che ha coinciso con le accuse di molestie sessuali rivolte all’autore.

La Seconda Stagione di The Sandman

Secondo la descrizione del secondo e ultimo capitolo di The Sandman, “Dopo una fatidica riunione di famiglia, Sogno degli Eterni (Tom Sturridge) deve affrontare una decisione impossibile dopo l’altra nel tentativo di salvare se stesso, il suo regno e il mondo reale dalle epiche conseguenze delle sue malefatte passate. Per fare ammenda, Sogno deve confrontarsi con amici e nemici di lunga data, divinità, mostri e mortali. Ma il cammino verso il perdono è pieno di colpi di scena inaspettati, e la vera assoluzione potrebbe costargli tutto. Basata sull’amata e pluripremiata serie di fumetti DC, la seconda stagione di The Sandman racconterà l’arco narrativo di Sogno per intero fino alla sua emozionante conclusione.”

La seconda stagione di The Sandman vede protagonisti Sturridge insieme a: Kirby Howell-Baptiste, Mason Alexander Park, Donna Preston, Esmé Creed-Miles, Adrian Lester, Barry Sloane, Patton Oswalt, Vivienne Acheampong, Gwendoline Christie, Jenna Coleman, Ferdinand Kingsley, Stephen Fry, Asim Chaudhry, Sanjeev Bhaskar, Razane Jammal, Ruairi O’Connor, Freddie Fox, Clive Russell, Laurence O’Fuarain, Ann Skelly, Douglas Booth, Jack Gleeson, Indya Moore e Steve Coogan.

Ransom Canyon: la spiegazione del finale della serie Netflix

Ransom Canyon: la spiegazione del finale della serie Netflix

La nuova serie TV di Netflix, Ransom Canyon, potrebbe iniziare come una qualsiasi altra serie televisiva ma a metà strada il dramma esplode in tutta la sua potenza. Tuttavia, è al finale che si deve prestare molta attenzione. Ma andiamo con ordine. Cosa succederebbe se si prendesse l’intera premessa di Virgin River e la si ambientasse nei ranch del Texas? È quello che ha fatto questa nuova serie, aggiungendo una leggera spruzzata di sfruttamento del territorio in stile Yellowstone.

Protagonisti sono Staten (Josh Duhamel) e Quinn (Minka Kelly), innamorati che non sembrano mai sapere come tenersi stretti l’uno all’altra. All’inizio della stagione, il rivale di Staten, Davis (Eoin Macken), ha messo gli occhi su Quinn, mentre il nuovo arrivato Yancy (Jack Schumacher) ha una sua storia nascosta. Questo è solo un assaggio della frustrazione romantica e delle relazioni complicate in questa città immaginaria, basata sulla serie di libri originali di Jodi Thomas. Il finale di Ransom Canyon diventa poi molto più confuso, quindi ecco una sua spiegazione.

La morte di Cap cambia il futuro di Yancy in Ransom Canyon

Alla fine della stagione è Cap (James Brolin) a incontrare la morte. Gli spettatori apprendono che Yancy è suo nipote, in cerca di una sistemazione nel suo ranch con la scusa di essere un vagabondo. Quello che si scopre solo molto più tardi è che Yancy è davvero lì per cercare di truffare Cap. Il ragazzo è sì suo nipote e sta andando a trovare la nonna che vive nella casa di riposo locale. Ma le sue ragioni per truffare sono diverse. Cresciuto dalla madre, congedata da Cap al funerale del padre, Yancy non ha mai saputo chi fosse il suo genitore.

Vedendo un annuncio su un giornale locale riguardante il ranch di Cap e il suo valore, ha pensato che fosse tutto da giocare. Ovviamente, non è andata affatto così. Quando Yancy si innamora della ragazza del posto, Ellie (Marianly Tejeda), lei impara che per ogni cosa cattiva che Yancy sembra fare, lui la compensa con qualcosa di straordinariamente buono. Durante l’allarme uragano della città, Yancy riesce infatti a salvare sua nonna e Cap, ma questo porta a qualcosa di più brutto. Mentre la madre di Reid subisce il colpo di essere pubblicamente coinvolta con la compagnia petrolifera che vuole gestire Ransom, Davis racconta a Cap la verità di Yancy.

Josh Duhamel in Ransom Canyon
Josh Duhamel è Staten in Ransom Canyon. Cr. Courtesy of Netflix © 2025

Quando il ragazzo torna al ranch, trova Cap sul portico con un fucile, che lo fa entrare per la resa dei conti.Con Yancy assente, tocca a Staten fare visita a Cap. Staten gli ricorda di sentirsi in colpa per quanto accaduto al funerale, spingendo Cap a passare anni a cercare Yancy alle sue spalle. Avendo bisogno di un momento di pausa, Cap fa un giro a cavallo per riflettere, ma viene colto da un infarto sotto un albero del suo terreno. Yancy fa poi un ritorno miracoloso: Ellie lo trova e gli dice che Cap è scomparso.

Trascorre tutta la notte a cercarlo e alla fine lo trova nelle prime ore del mattino. La foto dei genitori di Yancy è nella mano di Cap, con Yancy che lo abbraccia in lacrime. Ora che la città sa che Yancy è il nipote di Cap, il ranch è ufficialmente suo. Con il crollo della tregua tra Davis e Staten (di cui si parlerà più avanti), Yancy giura di non vendere mai la terra. Inizia a lavorare con Staten per assicurarsi che la Ewing Oil non affondi più di quanto non sia già a Ransom.

Ellie trova la moglie segreta di Yancy

Ci si potrebbe poi chiedere che fine facciano Ellie e Yancy. Dopo l’uragano, Ellie viene riconquistata dal suo atto di coraggio e sembra che il loro futuro sia segnato quando Yancy le chiede di sposarlo. Tuttavia, la gioia dura poco. Una delle scene finali dell’episodio 10 di Ransom Canyon mostra Ellie che viene avvicinata da una donna che le dice che sta cercando Yancy. Quando Ellie chiede perché, la donna dice di essere sua moglie. È importante sottolineare che non sappiamo ancora chi sia realmente Yancy. La nostra donna segreta conosce sicuramente la verità, e speriamo di scoprirla noi stessi in una seconda stagione.

Chi ha ucciso Randall?

Nel primo episodio di Ransom Canyon, vediamo il figlio di Staten, Randall, ucciso quando la sua auto esce di strada. La polizia lo considera un incidente autoinflitto, ma Staten è convinto che il responsabile sia un altro veicolo. Questo viene confermato quando trova un pezzo di rottame di camion nello stesso punto in cui Randall è stato ucciso, ma agli spettatori viene fatto credere che si tratta di un depistaggio. Dopo che i filmati delle telecamere a circuito chiuso hanno mostrato Reid (Andrew Liner) con lo stesso camion in un’officina locale, è stato inquadrato a pieno titolo.

Quando viene avvicinato dai poliziotti al rodeo nell’episodio 5, è chiaro che Reid sta nascondendo qualcosa… ma non solo quello che pensiamo. Invece di uccidere il cugino, ha portato il camion a riparare solo come “favore” chiesto da Kit (Casey W. Johnson). Kit gli aveva venduto della droga, quindi per evitare di essere scoperto, Reid ha fatto quello che gli era stato detto, senza fare domande. E qui le cose si complicano un po’: nemmeno Kit era il responsabile.

Al contrario, si è preso la colpa per il vero colpevole, la madre di Lauren (Lizzy Greene). I due avevano una relazione alle spalle di Lauren e di suo padre, che guarda caso è lo sceriffo locale. Kit e sua madre erano entrambi ubriachi e questa esperienza spiega perché la donna se ne sia andata all’improvviso quando Lauren l’ha rimproverata di aver bevuto. Alla fine di Ransom Canyon, quasi tutti sanno cosa è successo veramente e sono pronti a tenere le cose nascoste quando Kit si rifiuta di dire la verità. Tutti, tranne Lucas (Garrett Wareing).

Andrew Liner in Ransom Canyon
Andrew Liner è Reid in Ransom Canyon. Cr. Courtesy of Netflix © 2025

Lucas e Lauren stanno ancora insieme… per ora

Con Reid che tratta male Lauren e la stessa Ransom che tratta male Lucas, abbiamo fatto il tifo per loro fin dal primo giorno. Per fortuna, alla fine della stagione i due sono già una coppia, ma probabilmente le cose non resteranno così a lungo. Innanzitutto, Lucas non ha idea di ciò che ha fatto Kit, mentre tutti i suoi cari sono responsabili della sua copertura. Proprio nel finale di stagione, vediamo Kit avvicinarsi a Lucas come se fosse finalmente pronto a rivelare tutto. Ma proprio quando Kit sta per aprire la bocca, la scena si interrompe.

Il secondo motivo è il futuro di Lucas. Lucas si è impegnato a fondo con Lauren, credendo che tutto ciò che faranno sarà fatto insieme dopo le conseguenze dell’uragano. La caviglia di Lauren è stata gravemente ferita nel caos, il che significa che il suo biglietto per lasciare la città – i provini di cheerleader – non è più praticabile. Allo stesso tempo, Lucas arriva in soccorso di Staten. Mentre la città si barrica nel bar di Quinn, Lucas trova una soluzione ai problemi economici di Staten con il ranch che utilizza turbine eoliche.

Si scopre poi che il nostro emarginato sociale è una specie di genio. Scopriamo che ha ricevuto lettere da Harvard a Yale, ma dopo l’uragano (e anche prima, in tutta onestà), stava per rifiutare tutto per Lauren. Giurando di rimanere in città per darle stabilità, guarda con tristezza le sue lettere quando arriva Kit, sapendo che sta rinunciando a qualcosa che potrebbe cambiare la sua vita per sempre.

Staten e Quinn si dividono di nuovo

Staten e Quinn sono due vicini di casa che si desiderano da una vita, con Quinn che si dirige verso Davis quando è stufa di aspettare che i suoi sentimenti siano ricambiati da Staten. Man mano che Davis viene coinvolto nella Ewing Oil, lo fa anche Quinn. È la prima ad accettare un investimento per il suo bar, che le dà un’iniezione finanziaria di cui ha disperatamente bisogno. David sembra però cambiare idea nel corso della stagione e Staten lo convince quasi a mettere da parte le loro divergenze. Se entrambi non vendono, le due famiglie potrebbero unirsi e lasciare tutto a Reid.

Proprio quando Davis accetta l’idea, si tira indietro. Perché scopre che Quinn e Staten si sono ufficialmente messi insieme durante il blocco dell’uragano. Da quel momento in poi, le cose tornano a essere ai ferri corti. Purtroppo, lo stesso si può dire per la nuova coppia. Mentre la Ewing Oil cerca rapidamente di recuperare il suo investimento dal bar, Quinn non ha idea di come trovare i soldi. Fa diventare Ellie una socia per aiutarla, ma alla fine decide di tornare alla sua prima vocazione di pianista di formazione classica.

Marianly Tejada e Jack Schumacher in Ransom Canyon
Marianly Tejada è Ellie e Jack Schumacher è Yancy in Ransom Canyon. Cr. Courtesy of Netflix © 2025

Dall’inizio della stagione, Quinn è stata reclutata per degli spettacoli a New York e dice a Staten che lascerà la città per accettare il lavoro per il bene comune. Invece di essere solidale, Staten si infuria. Sostiene che è sempre stato un piano di Quinn lasciarlo indietro invece di investire nella costruzione di una vita con lui a Ransom. Ovviamente non è vero, ma non vuole sentirsi dire il contrario. I due si separano in malo modo, e Staten viene visto tagliare i braccialetti che Quinn ha fatto per entrambi.

Sam e Davis complottano per impadronirsi del ranch di Staten

Ma che ne è di Staten e Davis? La situazione per loro non è delle migliori. Con Yancy dalla sua parte, Staten si impegna a non vendere la sua terra, con l’intenzione di mantenerla in famiglia. Tuttavia, Sam (Brett Cullen), il padre di Staten, è di parere opposto. Il più coinvolto pubblicamente nella Ewing Oil, a parte Davis e la sua ex moglie, Sam è furioso con le intenzioni di Staten. Sostiene che il consiglio di amministrazione (in pratica tutti i cugini della famiglia) non si fida di lui, ma il vero problema è sottotraccia. È amareggiato dal fatto che Staten abbia lasciato il ranch al nonno, saltando completamente Sam. Sam si sente l’erede legittimo del ranch e farà di tutto per riaverlo.

Naturalmente, l’aiuto arriva sotto forma di Davis. In una conversazione non correlata, Davis chiede a Staten di dargli un pugno per risolvere una situazione contro qualcun altro, cosa che Staten è fin troppo felice di fare. Il pugno di Staten viene usato per risolvere la situazione con un occhio nero, che viene invece usato per il complotto contro Staten. Sam e Davis vengono visti insieme in un camion, mentre Sam dice al consiglio di amministrazione di conoscere un modo per dimostrare che Staten non è affidabile per gestire il ranch, volgendo lo sguardo a Davis.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità