Nella prima stagione di Ahsokai
fan di Star Wars hanno goduto di molte
sorprese, incluso il ritorno di Hayden Christensen nei panni di Anakin
Skywalker. È apparso nel Mondo tra i Mondi (dove abbiamo
appreso che i Jedi erano più combattuti che mai), come uno dei suoi
ologrammi di addestramento della sua ex Padawan più avanti nella
serie, e infine sotto forma di un Fantasma della Forza.
Gli ultimi minuti della prima
stagione hanno dato l’idea che Anakin potesse essere una guida per
Ahsoka Tano e Sabine Wren su Peridea nella seconda stagione. Da
allora sono circolate teorie sui legami suoi e di Ahsoka Tano con
gli dei Mortis.
Come riportato per la prima volta su
SFFGazette.com, una voce
condivisa da @MyTimeToShineH conferma i piani per
l’apparizione di Anakin nella stagione 2 di
Ahsoka, anche se questa volta in un ruolo molto più ampio.
Questa notizia sarà sicuramente accolta con favore, in particolare
perché i fan di Star
Wars hanno accolto con grande affetto Christensen da quando ha
ripreso
il ruolo di Darth Vader in Obi-Wan Kenobi.
Non ci sono altri dettagli oltre a
questo, ma riprendere Anakin dopo gli eventi de Il Ritorno
dello Jedi promette di essere affascinante. La sua
presenza su Peridea potrebbe anche spiegare perché non stava
guidando suo figlio, Luke, nella trilogia del sequel.
Cosa sappiamo su Ahsoka
La
prima stagione di Ahsoka
è interpretata da Rosario Dawson nel ruolo dell’ex Cavaliere
Jedi, Natasha Liu Bordizzo nel ruolo di Sabine
Wren, Mary Elizabeth Winstead nel ruolo di Hera
Syndulla, Eman Esfandi nel ruolo di Ezra Bridger,
Lars Mikkelsen nel ruolo del Grand’Ammiraglio
Thrawn, Ivanna Sakhno nel ruolo di Shin Hati,
Ray Stevenson nel ruolo di Baylan Skoll,
Wes Chatham nel ruolo del Capitano Enoch,
Diana Lee Inosanto nel ruolo di Morgan Elsbeth,
David Tennant nel ruolo della voce di Huyang e
altri ancora.
Ahsoka,
che è disponibile su
Disney+, vedeva Rosario Dawson nei panni del Jedi
preferito dai fan, che sta cercando di salvare la galassia dal
Grande Ammiraglio Thrawn, una nuova minaccia dopo la caduta
dell’Impero Galattico. Dawson ha portato Ahsoka
Tano per la prima volta in live-action nella seconda
stagione di The
Mandalorian ed è apparso anche in The Book of Boba Fett.
Ahsoka
è stata scritta e prodotta da Dave Filoni, noto per il suo lavoro
sulle serie animate di Star Wars The Clone Wars e
Rebels, molto amate dai fan. Ambientata nella
stessa linea temporale di The
Mandalorian, la prima stagione ruota attorno alla
ricerca della Jedi titolare attraverso la galassia, mentre indaga
su una minaccia emergente dopo la caduta dell’Impero.
La Infinity Saga è
stata costruita attorno a Capitan America, Iron Man, Thor,
Occhio di Falco, Vedova Nera e Hulk.
Anche se alcuni di loro sarebbero quasi certamente
varianti, riproporre quella squadra è sicuramente
un modo per riportare le persone nei cinema per i prossimi film
degli Avengers.
Parlando con Josh
Horowitz, alla star di Occhio di Falco, Jeremy Renner, è stato chiesto cosa pensasse
di rimettere insieme la banda. “Forse se passa abbastanza
tempo, giusto? Penso che a questo punto sia così, ma qual è lo
scopo della narrazione [e] della storia?” si chiede l’attore.
“Questi sono personaggi amati. Abbiamo trascorso 23 film
insieme essenzialmente come collettivo. Qual è il motivo? Qual è la
storia? Devi fare altro dopo? Come risolverai questo problema? Ho
dei sentimenti al riguardo. Penso che tutti li abbiano. Penso che i
ragazzi che sono morti abbiano dei sentimenti al
riguardo.”
E mentre Renner crede che ci debba
essere una buona ragione per rimontare la versione originale degli
Eroi più potenti della Terra, è chiaramente d’accordo con l’idea di
riunirsi con loro. “No, no, non ho mai chiesto di essere
ucciso”, ammette Jeremy Renner. “Cose come [un film di
squadra] sono sempre interessanti ed emozionanti. Potresti
coinvolgere così tante persone solo per quello. L’atmosfera di Mr e
Mrs Smith sarebbe piuttosto interessante. Qual è l’idea di mettere
insieme The Avengers? Come e perché? Qual è lo scopo?”
Per quanto riguarda la questione se
sa qualcosa di Secret
Wars, ha aggiunto. “Non so cosa sia. Sono sempre
d’accordo, amico. Penso che sarebbe fantastico. Sarebbe fantastico.
Mi piacerebbe stare di nuovo con tutti.”
Colman Domingo è l’ultima aggiunta al cast
della serie Four Seasons di Netflix. Reciterà insieme ai membri del cast
precedentemente annunciati Tina Fey e Steve Carell. Lo spettacolo è basato sul film
omonimo del 1981, diretto e interpretato da Alan
Alda con Carol Burnett, Rita Moreno, Sandy
Dennis e Len Cariou anche tra i membri
del cast. La serie è stata annunciata per la prima volta a gennaio
con un ordine di otto episodi e l’inizio della produzione è
previsto entro la fine dell’anno.
Nel film, tre coppie sposate vanno
in vacanza insieme ogni stagione, ma le cose si complicano quando
uno dei mariti lascia la moglie e inizia a portare con sé una donna
più giovane. Il film è stato precedentemente adattato in una serie
TV del 1984 per la CBS.
Colman Domingo è
una star molto apprezzata sia sul palcoscenico che sullo schermo.
Recentemente ha ottenuto la sua prima nomination all’Oscar per il
film Rustin, per il quale ha ricevuto anche una
candidatura al Golden Globe. Ha vinto un Emmy nel 2022 come miglior
attore guest in una serie drammatica per il suo lavoro nella serie
di successo della HBO Euphoria.
Ad oggi ha ricevuto due
nomination ai Tony Award: una come miglior attore protagonista in
un musical per “The Scottsboro Boys” e un’altra per il suo lavoro
come produttore in “Fat Ham”. In televisione, Domingo è forse
meglio conosciuto per il suo ruolo da protagonista nella serie AMC
Fear The Walking Dead.
Nel cinema, ha recitato in film come Il colore viola,
Ma
Rainey’s Black Bottom, Zola,
Se la strada potesse parlare e
Selma – La strada per la libertà.
Celebre per i suoi ritratti di
personalità di spicco – tra cui John Lennon e Yoko Ono, la regina
Elisabetta,
Leonardo DiCaprio, Michael Jackson, Barack Obama,
Meryl Streep e Susan Sontag –
Annie Leibovitz è una delle fotografe
internazionali più ricercate e di maggiore successo degli ultimi
cinquant’anni.
Da oggi, grazie al poster
ufficiale realizzato dall’artista per la
77esima edizione del Locarno Film
Festival, entra a far parte di questa illustre schiera
anche il Pardo, un simbolo del cinema d’autore riconosciuto in
tutto il mondo.
Realizzata sullo sfondo del Lago
Maggiore durante la primavera del 2024, l’immagine del manifesto
raffigura un leopardo sugli scogli in riva all’acqua mentre scruta
la maestosità del paesaggio alpino sotto un cielo solcato dalle
nuvole. Come lo stesso Locarno Film
Festival, il leopardo è accattivante: un’icona anomala
in una cornice suggestiva.
Maja Hoffmann, Presidente
del Locarno Film Festival: “Il poster che accompagnerà
la 77esima edizione del Festival è stato realizzato da una delle
creatrici di immagini più acclamate del nostro tempo, l’artista
statunitense Annie Leibovitz. Annie ha prodotto un’opera iconica
che rappresenta al meglio le idiosincrasie del suo linguaggio
artistico. Nel suo stile visivo unico, la figura emblematica del
Pardo occupa una posizione suggestiva all’interno del magnifico
paesaggio delle montagne che sovrastano il lago.
L’unicità della sua bellezza e
della sua fragilità lo rendono un simbolo perfetto per i nostri
tempi. La sua presenza condensa la natura dirompente delle storie
che impareremo a conoscere quest’estate attraverso le opere delle
artiste e degli artisti presenti a Locarno. Sono grata ad Annie per
aver dato forma a questa idea, e per aver creato un’immagine che
sono certa diventerà memorabile tanto quanto la 77esima edizione
del Locarno Film Festival.”
La 77esima
edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 7
al 17 agosto 2024.
Il trailer di Venom: The Last Dance sembra mostrare una
retcon all’ultimo film di Spider-man. Nella scena
post-crediti di Venom: La
Furia di Carnage, Eddie Brock è stato
teletrasportato dalla sua realtà sulla Terra-616 (dove è ambientato
il Marvel Cinematic Universe). Il suo
hotel in Messico viene sostituito da quello che sembrava un resort
a 5 stelle, con il simbionte di Venom che mostra grande interesse
per un servizio televisivo dedicato a Spider-Man. Lo scenario era
quindi preparato per un incontro tra i due personaggi, se non fosse
che
Spider-Man: No Way Home si conclude con la
rivelazione che Eddie non ha mai lasciato il suo resort prima di
venire rispedito nel suo mondo.
Tuttavia, Venom ha lasciato un pezzo
di sé sulla Terra-616 in una scena chiaramente intesa ad aprire la
porta al Peter Parker di Tom
Holland che ottiene il suo costume alieno (che, nelle
ultime settimane, è diventato un possibile punto della trama per
l’imminente Spider-Man 4). Con Eddie
rimandato da dove veniva, solo un barista – interpretato da
Cristo Fernández di Ted
Lasso – è stato lasciato a commentare il fatto che il
suo unico cliente fosse scomparso senza pagare il conto.
Non sappiamo se la cosa abbia senso
o seguito, ma fa discutere i fan e assomiglia molto a quanto visto
nel trailer di Morbius. Il teaser di quel film
includeva graffiti dello Spider-Man di Tobey
Maguire che lo etichettavano come un assassino, una
sequenza che non è stata inclusa nel montaggio finale.
Non è molto plausibile che il
personaggio interpretato da Ejiofor abbia il potere di viaggiare
tra i mondi e questo sembra essere il modo di Sony di tornare sui
propri passi e fare in modo che Venom non sia più sulla Terra-616…
a meno che Eddie non sia tornato nel suo mondo dove esiste un
identico bar con un barista identico e ha lasciato dietro di sé
un’identico pezzetto di sé.
Quando Spider-Man: No
Way Home fu distribuito, c’era la possibilità che fosse
l’addio di Peter al MCU, quindi i piani per un crossover
Spider-Man/Venom potrebbero essere stati cambiati negli anni
successivi.
Venom: The Last Dancesegue i successi
al botteghino consecutivi di Venom: La furia di
Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a
livello globale) e Venom
del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly
Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e
scriverà il trequel.
Tom Hardy ha
menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare
molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna
di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il
timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati
del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti
appoggio.”
A parte il ritorno di Tom Hardy nei
panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante
e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è
stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in
ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock
nei titoli di coda di
Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro
quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che
include
Morbius, Kraven Il
Cacciatore e Madame
Web, tra gli altri – potrebbe comparire in
Venom: The Last
Dance.
Grazie alle riprese aggiuntive di
Captain America: Brave New World, stiamo avendo la
possibilità di sbirciare molto nel dietro le quinte del film che
vedrà ufficialmente Sam Wilson (Anthony Mackie)
assumere l’identità di Captain America.
Tra Rosa
Salazar e Giancarlo Esposito, impegnati nelle riprese,
compare adesso anche il protagonista in tuta e ossa, mentre indossa
il suo costume “classico”, ovvero quello che gli abbiamo visto
indossare nel finale di The Falcon and the Winter
Soldier.
Nel film Sam Wilson indosserà anche
un abito blu e rosso senza ali, qualcosa di non troppo dissimile
dal costume di Steve Rogers, ma non è ancora chiaro cosa porti al
cambio di abbigliamento.
I dettagli della trama rimangono
misteriosi per il momento, ma il film viene descritto come un
thriller d’azione politico sulla stessa linea di
Captain America: The Winter Soldier, con il
presidente dei Marvel StudiosKevin Feige che lo definisce “un
film d’azione relativamente realistico”.
Secondo un recente rapporto, le
riprese aggiuntive non dovrebbero essere particolarmente estese e
dovrebbero concludersi entro un’altra settimana o due. Ci si
aspettava che fossero aggiunte nuove sequenze d’azione, quindi in
base a ciò che vediamo in queste foto, sembra che potrebbero girare
una nuova apertura per il film, dove Mackie indossa il suo primo
costume di Capitan America.
Quello che sappiamo sul
film Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New World riprenderà da
dove si è conclusa la serie Disney+The Falcon and the Winter
Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie)
dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il
regista Julius Onah (Luce, The
Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un
“thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno
del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la
sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile
Hulk del 2008.
Secondo quanto riferito, la star
di Alita: Angelo della BattagliaRosa
Salazar interpreta la
cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà
degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà
il Marvel Cinematic
Universe su una dimensione più terrestre e realista, come
già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad
ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti
della Fase
5.
Anthony
Mackie ha recentemente dichiarato che questo film
è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della
dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in
coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari.
Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia
rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi
piaceva Bucky“.
“Questo film è un chiaro reset.
Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo
universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film,
si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che
la Marvel vuoole
essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter
Soldier“.
Il
primo trailer di Venom: The Last Dance diffuso ieri ha
mostrato le immagini del film che si conferma, almeno da quanto
visto, più o meno la stessa cosa dei primi due precedenti, che
nonostante qualche remora sono generalmente piaciuti al grande
pubblico. La cosa veramente interessante però emersa dal trailer è
la cast list ufficiale, in cui compaiono Tom
Hardy,
Chiwetel Ejiofor,
Juno Temple, Peggy Lu, Alanna Ubach, Stephen Graham e…
Rhys Ifans!
L’attore ha esordito nel mondo dei
cinecomic con The Amazing Spider-Man in cui
interpretava il Dr. Connor a.k.a. Lizard. Il
personaggio è tornato per
Spider-Man: No Way Home insieme a tutti gli altri
cattivi affrontati dall’Uomo Ragno nel corso delle sue avventure
cinematografiche.
Tuttavia sembra improbabile che
Ifans torni in quel ruolo. Come si può vedere nello screenshot di
seguito, l’attore gallese sembra essere stato scelto per
interpretare un hippie che dà un passaggio a Eddie. È interessante
notare che sembra esserci un bambino seduto accanto al Protettore
Letale, il che potrebbe contribuire alle voci secondo cui viaggerà
con un giovane Peter Parker. Tuttavia è un’ipotesi molto
azzardata.
Venom: The Last Dancesegue i successi
al botteghino consecutivi di Venom: La furia di
Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a
livello globale) e Venom
del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly
Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e
scriverà il trequel.
Tom Hardy ha
menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare
molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna
di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il
timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati
del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti
appoggio.”
A parte il ritorno di Tom Hardy nei
panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante
e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è
stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in
ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock
nei titoli di coda di
Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro
quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che
include
Morbius, Kraven Il
Cacciatore e Madame
Web, tra gli altri – potrebbe comparire in
Venom: The Last
Dance.
Apple TV+
ha presentato il trailer della trilogia di avventure animate
WondLa, prodotta da Skydance Animation e basata
sulla serie di bestseller del New York Times “The Search for
WondLa” di Tony DiTerlizzi. Prodotta esecutivamente da Bobs
Gannaway e con un cast di doppiatori stellare, la prima stagione di
“WondLa”, composta da sette episodi, farà il suo debutto il 28
giugno.
WondLa racconta le
avventure di Eva, doppiata da Jeanine Mason (“Roswell, New
Mexico”), un’adolescente curiosa, entusiasta e vivace che viene
cresciuta in un bunker sotterraneo all’avanguardia da Muthr, un
robot custode, doppiato dalla candidata all’Emmy Teri Hatcher
(“Desperate Housewives”). Il giorno del suo sedicesimo compleanno,
un attacco al bunker costringe Eva a raggiungere la superficie
terrestre, che ora è abitata da alieni, ricoperta da una fauna
ultraterrena e senza nessun altro essere umano. Infatti, non si
chiama più Terra ma Orbona.
Otto, un simpatico orso d’acqua
gigante con cui Eva condivide poteri telepatici – doppiato dal
premio Emmy Brad Garrett (“Tutti amano Raymond”) – e Rovender, un
alieno irascibile dal passato travagliato doppiato da Gary Anthony
Williams (“Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra”), si uniscono a Eva
in una pericolosa ricerca di altri umani, della sua casa e del suo
vero destino.
Completano il cast vocale Chiké
Okonkwo (“The Birth of a Nation – Il risveglio di un popolo”, “La
Brea”) nel ruolo di Besteel, il più grande cacciatore di tutta
Orbona; D.C. Douglas (“Sharknado 2 – A volte ripiovono”, “Black
Ops”) nel ruolo di Omnipod, il dispositivo portatile senziente
della Dynasty Corporation, che viene dato a tutti gli esseri umani
all’età di sei anni; il candidato all’Emmy Alan Tudyk (“Resident
Alien”) nel ruolo di Cadmus Pryde, fondatore della Dynastes
Corporation.
L’epica trilogia è prodotta
esecutivamente da DiTerlizzi e Gannaway insieme a Ellen
Goldsmith-Vein, Jeremy Bell, Julie Kane-Ritsch e John Lasseter,
David Ellison e Dana Goldberg di Skydance Animation. La serie è
prodotta anche da Tony Cosanella. Apple e Skydance Animation hanno
già collaborato per il lancio del film d’animazione Apple Original
Films “Luck”.
WondLa si aggiunge
all’offerta di serie e film originali per bambini e famiglie in
programma questa estate su Apple TV+,
tra cui il primo adattamento televisivo del film cult “Time
Bandits”, con Lisa Kudrow, in anteprima il 24 luglio; il nuovissimo
revival “Yo GabbaGabbaLand!“ ispirato al fenomeno culturale
nominato agli Emmy ‘Yo Gabba Gabba!’, in arrivo il 9 agosto; la
seconda stagione dell’amata serie animata “Rana e Rospo”, in arrivo
il 31 maggio e tanti altri titoli che saranno presto
annunciati.
L’offerta di serie e film originali
per bambini e famiglie su Apple
TV+ include lo speciale ibrido animato in live
action “Il coniglietto di velluto”, il cortometraggio animato
vincitore di un Oscar e di un BAFTA “Il bambino, la talpa, la volpe
e il cavallo” e il film d’animazione vincitore di un BAFTA e
nominato all’Oscar “Wolfwalkers – il popolo dei lupi”
La quarta stagione di Snowpiercer di TNT – precedentemente prevista
per un’uscita “all’inizio del 2025” – debutterà negli USA invece in
esclusiva su AMC e AMC+ domenica 21 luglio, alle 9.8c. Guardate il
teaser trailer qui sotto.
Le stagioni 1 e 2 di
Snowpiercer sono ora in streaming esclusivo su AMC+. La
terza stagione arriverà sullo streamer sabato 8 giugno. In Italia
la serie è su Netflix.
“Non vediamo l’ora di
condividere l’ultima stagione di questa emozionante serie con la
vibrante comunità di fan e con i nuovi spettatori a partire dal 21
luglio“, ha dichiarato a maggio Courtney Thomas, EVP di
Streaming per AMC Networks. “Snowpiercer è un dramma divertente
con un grande cast e vedere come finirà la corsa sarà un momento
culminante della visione estiva degno di un treno da 1001
vagoni“.
La casa originale di
Snowpiercer, TNT, ha dato il via libera alla
stagione 4 nel luglio 2021, sei mesi prima che la
stagione 3 andasse in onda. Cinque mesi dopo,
l’emittente ha annunciato che la stagione 4
avrebbe concluso la “fortunata serie multi-stagionale”
della serie fantascientifica. Le stagioni 1-3 sono state
successivamente cancellate da Max.
Al momento della cancellazione di
Snowpiercer, la TNT ha dichiarato: “È stata
una decisione difficile, ma la nostra ammirazione per i talentuosi
scrittori, attori e troupe che hanno dato vita allo straordinario
mondo post-apocalittico di Snowpiercer rimane forte. Dall’anno
scorso lavoriamo in collaborazione con i produttori per aiutare la
serie a trovare una nuova casa dove i fan possano continuare a
godere della storia avvincente e dell’eccezionale esperienza
visiva. Non vediamo l’ora di lavorare con loro su progetti
futuri“.
Quando, a marzo, la AMC è arrivata
in soccorso, Paul Zbyszewski, showrunner della quarta stagione, ha
dichiarato: “Siamo entusiasti che il treno abbia finalmente
trovato una casa, e siamo incredibilmente grati a tutti quelli
della AMC e dei Tomorrow Studios per aver dato ai fan di
Snowpiercer la possibilità di godersi la Stagione 4 con tutto il
duro lavoro che questo fantastico cast e la troupe ci hanno
messo“.
Tra le novità della
stagione 4 ci sono il beniamino di Agents
of S.H.I.E.L.D.
Clark Gregg e Michael Aronov di
The
Americans, in ruoli non rivelati. Inoltre,
Zbyszewski (Agents of S.H.I.E.L.D., Helstrom) ha
assunto il ruolo di showrunner, succedendo agli EP Graeme Manson e
Aubrey Nealon.
Starz ha
rilasciato la prima anticipazione dei prossimi episodi del drama,
in concomitanza con il World Outlander Day. Come già annunciato, la seconda
parte di Outlander –
stagione 7 debutterà venerdì 22 novembre alle 20.00
su Starz. (I nuovi episodi negli USA saranno disponibili il venerdì
a mezzanotte sull’app Starz e su tutte le piattaforme di streaming
e on-demand di Starz).
Gli otto episodi rimanenti di
Outlander –
stagione 7 vedranno Claire, Jamie e il giovane Ian tornare
in Scozia, dove – secondo la sinossi ufficiale – “i pericoli della
Guerra di Rivoluzione li costringeranno a scegliere tra stare dalla
parte di coloro che amano e combattere per la terra che hanno reso
la loro nuova casa”. Nel frattempo, Roger e Brianna “affrontano
nuovi nemici attraverso il tempo e devono combattere le forze che
minacciano di separare la loro famiglia”.
La serie è attualmente impegnata
nelle riprese dell’ottava
e ultima stagione, che sarà composta da 10 episodi.
Sabato Starz ha annunciato anche tre aggiunte al cast dell’ottava
stagione. Kieran Bew (House of the Dragon) interpreterà il
Capitano Charles Cunningham, un soldato britannico in
pensione. Frances Tomelty (Catastrophe)
interpreterà sua madre, Elspeth Cunningham. Carla
Woodcock (Free Rein) interpreterà Amaranthus Grey,
descritta come “un nuovo membro della famiglia Grey”.
Come riportato in precedenza, lo
showrunner Matthew B. Roberts ha dichiarato che Outlander –
stagione 7“rivisiterà alcuni dei nostri personaggi
preferiti in tempi e luoghi diversi” e vedrà il ritorno di
Graham McTavish (che interpreta Dougal MacKenzie),
Nell Hudson (Laoghaire Fraser), Steven
Cree (l’anziano Ian Murray), Lotte
Verbeek (Geillis Duncan), Andrew Whipp
(Brian Fraser) e Layla Burns (Joan
MacKimmmie).
Tobias Menzies, già protagonista della serie,
ha
recentemente rivelato a TVLine che non riprenderà i ruoli di
Frank Randall o Jonathan Wolverton “Black Jack” Randall prima
che la serie si concluda definitivamente. “Sarebbe fantastico”, ha
dichiarato in un’intervista. “[Ma] no, non mi vedrete“.
Il network ha anche ordinato in
precedenza uno spinoff, Outlander: Blood of My Blood, incentrato sui
genitori di Jamie e Claire.
The CW ha rinnovato il drama
sportivo “All American” per una settima
stagione. Il network si è inoltre assicurato i diritti di
trasmissione della quarta stagione di “The Chosen” e ha
rinnovato “Penn & Teller: Fool Us” per la stagione
11.
“All American” la
cui
sesta stagione è attualmente in corso è ispirata alla vita
dell’ex linebacker della NFL Spencer Paysinger e vede protagonista
Daniel Ezra nel ruolo di Spencer James, un giovane giocatore di
football di Los Angeles. Nella sesta stagione, attualmente in onda,
Spencer e Jordan (Michael Evans Behling) sono juniores alla GAU e
sono ufficialmente idonei a partecipare al draft NFL, mentre una
nuova aggiunta allo staff di allenatori cambia le dinamiche della
squadra. Altri personaggi affrontano relazioni in evoluzione,
genitorialità, problemi legali e lutti.
Warner Bros. Television e CBS
Studios producono “All American” in associazione con Berlanti
Productions. Tra i produttori esecutivi figurano Nkechi Okoro
Carroll, Greg Berlanti, Jameal Turner, Sarah Schechter, Mike Herro
e David Strauss.
Uno spinoff intitolato “All
American: Homecoming” ha debuttato nel 2022, mentre la
terza stagione è prevista per l’8 luglio. La serie segue la
fidanzata di Jordan, Simone (Geffri Maya), che lascia Los Angeles
per frequentare un college storicamente nero ad Atlanta.
Dopo che le prime tre stagioni del
dramma storico di successo “The Chosen” hanno debuttato su The CW
nel 2023, il network ha prolungato l’accordo e manderà in onda la
nuova quarta stagione. Con Jonathan Roumie nel ruolo di Gesù, la
serie, di produzione indipendente, è distribuita da Lionsgate.
Dallas Jenkins è sceneggiatore, regista e produttore.
La quarta stagione ha già debuttato
nelle sale cinematografiche all’inizio di quest’anno e sarà
trasmessa in streaming sull’applicazione The Chosen a partire dal 2
giugno. Anche BYUtv trasmetterà la stagione. La notizia del rinnovo
dell’accordo con la CW arriva subito dopo che The Chosen LLC ha
interrotto il suo rapporto con gli Angel Studios, anche se lo
studio ha intenzione di appellarsi alla decisione.
“Penn & Teller: Fool Us” è stata
rinnovata per l’undicesima stagione. La serie, della durata di
un’ora, vede aspiranti maghi che cercano di ingannare il famoso
duo, gareggiando per avere la possibilità di esibirsi al loro
fianco a Las Vegas. La serie è creata e prodotta esecutivamente da
Penn Jillette, Teller, Peter Adam Golden, Andrew Golder e Lincoln
Hiatt in associazione con 1/17 Productions e September Films di DCD
Media.
Sarah Snook ha
ottenuto il suo primo ruolo da protagonista in TV dopo la fine di
“Succession“.
Sarah Snook sarà la protagonista della serie
“All Her Fault“, che ha ottenuto il via libera
dalla Peacock. La serie è basata sull’omonimo romanzo di Andrea
Mara.
La sinossi ufficiale della serie
recita: “Marissa Irvine (Snook) arriva al numero 14 di Arthur
Avenue, pensando di andare a prendere suo figlio Milo dal suo primo
appuntamento con un ragazzo della sua nuova scuola. Ma la donna che
apre la porta non è una madre che riconosce. Non è la tata. Non ha
Milo. E così inizia il peggior incubo di ogni genitore“.
Per la sua interpretazione di Shiv
Roy in “Succession“,
Snook si è guadagnata un Emmy Award nel 2023, dopo essere stata
nominata sia nel 2022 che nel 2020. Per la serie ha vinto anche due
Golden Globe. “Succession” ha concluso la sua corsa acclamata dalla
critica alla HBO dopo quattro stagioni nel 2023. Tra gli altri
titoli televisivi di Snook figurano “The Beautiful Lie”, “Black
Mirror”, “The Secret River”, “Soulmates” e “All Saints”. Al cinema,
ha recitato in film come “Steve Jobs“,
“Pieces of a
Woman“, “Predestination” e “The Glass Castle”.
Chi scriverà All Her Fault?
Megan Gallagher
sta adattando “All Her Fault” per lo schermo e
sarà produttore esecutivo. Snook sarà produttore esecutivo oltre
che protagonista. Minkie Spiro dirigerà diversi episodi, compreso
il primo, e sarà produttore esecutivo. Terry Gould produrrà, mentre
Mara sarà il produttore associato. La serie è prodotta da Universal
International Studio.
Il gigante dello streaming Prime
Video pubblicherà “Like a
Dragon“, un adattamento in live-action della serie di
giochi SEGA “Yakuza Like a Dragon“.
La serie crime-suspense-action in
sei parti è diretta da Take Masaharu (“100 Yen
Love”) e Takimoto Kengo (“Kamen Teacher”) e vede
Takeuchi Ryoma (molteplici titoli di “Kamen
Rider”) nel ruolo del protagonista, Kiryu Kazuma.
Verrà caricato su Prime
Videoin due lotti di tre
episodi il 25 ottobre e il 1° novembre, con versioni sottotitolate
e doppiate in 30 lingue.
La storia della serie è ambientata
in due periodi temporali, il 1995 e il 2005, e segue la vita, gli
amici d’infanzia e le ripercussioni delle decisioni di un temibile
e impareggiabile guerriero della Yakuza con un forte senso della
giustizia, del dovere e dell’umanità. La sceneggiatura e la storia
sono di Sean Crouch e Nakamura Yugo, con la sceneggiatura
giapponese di Yoshida Yasuhiro e Yamada Kana.
Pubblicata nel 2005 da SEGA, la
serie di giochi “Yakuza” è stata posizionata come un gioco
divertente per adulti e ha riscosso un grande successo tra il suo
pubblico di riferimento. La serie “Like a Dragon: Yakuza” descrive
la vita di gangster feroci ma appassionati e di persone che vivono
in un enorme quartiere di intrattenimento, Kamurochō, un quartiere
fittizio modellato sul violento Kabukichō del distretto di
Shinjuku, che fa da sfondo al gioco.
La serie “mette in mostra il
Giappone moderno e le storie drammatiche di questi personaggi
intensi, come il leggendario Kazuma Kiryu, che i giochi del passato
non sono stati in grado di esplorare“, ha dichiarato Prime Video.
“Ho riversato il mio cuore, la
mia anima e l’esperienza che ho accumulato in 35 anni in ‘Like a
Dragon: Yakuza‘”, ha dichiarato il regista Take
“L’interesse per i contenuti
giapponesi provenienti dal Giappone e da altre parti del mondo è
cresciuto in modo esponenziale. Mentre Prime Video Japan continua a
offrire una varietà di contenuti di tutti i generi, l’adattamento
di un franchise di videogiochi di fama internazionale che ha una
risonanza così profonda e personaggi stratificati presenta un
fascino unico e rende la visione estremamente avvincente“, ha
dichiarato James Farrell, responsabile degli originals
internazionali di Amazon MGM Studios.
“Dal giorno in cui ho messo per
la prima volta la penna sulla sceneggiatura originale di ‘Yakuza’,
non ho mai pensato di rivisitare il mio lavoro sulla serie. Perché
conosco fin troppo bene le sfide e le difficoltà che comporta il
rifacimento di un titolo finito. Tuttavia, se mai dovessi essere
spedito nel passato per una sorta di scherzo cosmico, questa è
l’esperienza che vorrei creare. Se dovessi comunque passare per il
remake, vorrei creare le versioni più coinvolgenti possibili di
Kamurochō e Kazuma Kiryu, e questa serie ha tutto ciò che serve”,
ha dichiarato Yokoyama Masayoshi, capo dello Studio Ryugagotoku e
produttore esecutivo. “Mentre i giochi permettono di sperimentare
il loro mondo attraverso una lente soggettiva, questo adattamento
sarà il modo più oggettivo per godersi lo spettacolo. Non ho dubbi
che i fan della serie saranno attratti dal modo in cui questo
adattamento dà vita ai giochi e aggiunge nuove sorprese. I nuovi
arrivati, invece, sono sicuro che si sentiranno investiti
semplicemente dal realismo grintoso dello show“.
La candidata agli Emmy Elle Fanning è in trattative per recitare in
Badlands,
un film indipendente di Dan Trachtenberg che
espande l’universo di “Predator“.
Trachtenberg
dirigerà il film per i 20th Century Studios da una sceneggiatura
scritta insieme a Patrick Aison. Badlands arriva
dopo il successo di Prey
di Trachtenberg – il prequel di “Predator”
che ha avuto un successo di critica e ha battuto i record con la
sua uscita su Hulu. Il film del 2022 è stato nominato per cinque
Primetime Emmy, vincendone uno per il montaggio del suono;
“Prey 2” è in
fase di sviluppo, con la sua protagonista Amber
Midthunder che potrebbe tornare.
“Badlands” è stato annunciato a febbraio e la
produzione del film dovrebbe iniziare nel corso dell’anno. I
dettagli della trama non sono stati resi noti.
Elle Fanning ha recentemente concluso una
serie di tre stagioni come produttrice esecutiva e protagonista di
“The
Great” di Hulu, dove ha interpretato la monarca russa Caterina
la Grande e si è guadagnata la sua prima nomination agli Emmy (come
miglior attrice protagonista in una serie comica). Nel corso della
sua carriera ventennale, il curriculum della Fanning spazia dall’interpretazione della
principessa Disney Aurora nei film di “Maleficent” al
dramma strappalacrime di “The Girl from Plainville” e alla
commedia familiare “La mia vita è uno zoo”, oltre a film d’autore
come “The Neon Demon” di Nicolas Winding Refn, “20th
Century Women” di Mike Mills e “Somewhere” e “The Beguiled” di
Sofia Coppola.
Ma tra i suoi primi ruoli
importanti c’è stata la partecipazione al film di fantascienza
“Super 8” di J.J. Abrams del 2011. La Fanning interpreta
Alice, una di un gruppo di preadolescenti che, nell’estate
del 1979, assiste a un incidente ferroviario e indaga sulla serie
di eventi inspiegabili che lo seguono. La Fanning sarà poi presente
in “A Complete
Unknown” di James Mangold, dove interpreta Sylvie Russo al
fianco del Bob Dylan di
Timothee Chalamet.
The CW ha diffuso il promo
ufficiale di All American: Homecoming – stagione
3, il dramma sportivo e spin-off di
All American. Nel giugno 2023, la serie è stata rinnovata per
una terza stagione, la cui première è prevista per l’8 luglio
2024.
Il dramma sportivo per giovani
adulti è ambientato sullo sfondo dell’esperienza HBCU. Segue una
giovane promessa del tennis di Beverly Hills e un giocatore di
baseball d’élite di Chicago alle prese con l’alta posta in gioco
dello sport universitario, ma anche con gli alti, i bassi e la
sensualità di una prima età adulta non controllata in un
prestigioso Historically Black College. Lo spin-off in questione
vede Geffri Maya riprendere il suo ruolo di Simone Hicks. Nel cast
anche Peyton Alex Smith, Kelly Jenrette, Cory Hardrict,
Sylvester Powell, Netta Walker e Camille Hyde.
All American: Homecoming, la serie
tv
In questo spin-off di
All American, Simone Hicks lascia il fidanzato Jordan a Los
Angeles e frequenta la Bringston University, un college
storicamente nero di Atlanta, in Georgia, dove decide di inseguire
il suo sogno di diventare una tennista professionista. Frequenta la
scuola anche Damon Sims, una matricola che si muove all’interno del
college per inseguire il suo sogno di giocare a baseball per
l’università dopo aver rifiutato il draft della MLB per continuare
a giocare a baseball per la Bringston sotto la guida del suo
allenatore, Marcus Turner. È presente anche Amara Patterson, la zia
di Simone, che insegna giornalismo a Bringston.
Nel cast di All American:
Homecoming Geffri Maya nel ruolo di Simone Hicks.
Peyton Alex Smith nel ruolo di Damon Sims
(stagioni 1-2; ricorrente stagione 3), un prodigio del baseball
liceale classificato a livello nazionale. Kelly
Jenrette nel ruolo di Amara Patterson (stagioni 1-2;
ricorrente stagione 3), una giornalista di successo diventata
professoressa di giornalismo e zia materna di Simone, attuale
presidente esecutivo della Bringston University.
Cory Hardrict nel
ruolo dell’allenatore Marcus Turner, duro e schietto allenatore di
baseball che ha giocato alla Bringston University ed è stato
selezionato per il professionismo, ma che un infortunio gli ha
precluso la carriera; attuale assistente del capo allenatore di
baseball della Bringston University.
Sylvester Powell
nel ruolo di Jessie “J.R.” Raymond Jr., nativo di Atlanta e
giocatore di baseball, fidanzato di Gabrielle e fratello biologico
di Damon. Camille Hyde nel ruolo di Thea Mays,
un’ape regina del secondo anno e prodigio del tennis che emana
lievi tendenze da ragazza cattiva.
Mitchell Edwards
nel ruolo di Cam Watkins, nemesi di Spencer James nel football di
Crenshaw, ora studente alla Bringston e segretario dell’Ufficio del
Presidente Esecutivo dell’Università Bringston.
Netta Walker nel
ruolo di Keisha McCalla, l’anima della festa e il sindaco non
ufficiale dell’Università Bringston; suo padre era il precedente
presidente esecutivo dell’università
Rhoyle Ivy King nel ruolo di Nathaniel Hardin (stagione 2;
ricorrente stagione 1), l’amico non-binario e gender-fluid di
Simone e Keisha Martin Bobb-Semple nel ruolo di Orlando “Lando”
Johnson (stagione 3; ricorrente stagioni 1-2).
La stagione NFL è finita, ma
All American è tornata con la sua stagione 6
per soddisfere appieno la voglia di football. La serie della
CW, che ha debuttato nel 2018, è incentrata su Spencer James
(Daniel Ezra), un giocatore di football in ascesa
della South Crenshaw High che viene reclutato dall’allenatore di
Beverly Hills Billy Baker (Taye Diggs). Costretto
a trasferirsi da Billy e dalla sua famiglia per proteggere il suo
permesso di trasferimento, la serie segue Spencer mentre lotta per
trovare il suo equilibrio tra il football, le storie d’amore, le
amicizie e la sua doppia vita a Beverly Hills e Crenshaw.
Nel corso degli anni, lo show è
andato oltre il football per toccare vari argomenti, tra cui la
violenza, le relazioni e il razzismo. Dopo il finale della
quinta stagione, nel maggio 2023, il dramma
acclamato dalla critica è stato nominato la serie numero 1 con il
maggior numero di spettatori totali su tutte le piattaforme e la
serie più vista del network sui servizi di streaming digitale.
Oltre ai riconoscimenti, la quinta
stagione di All American ha portato una serie di
cambiamenti, tra cui l’uscita di scena di Diggs a metà stagione,
dopo che il suo personaggio è stato ucciso mentre cercava di
salvare degli studenti da un incidente con l’autobus. Essendo la
colonna portante e la luce guida della serie, la morte di Billy ha
causato scosse nell’universo All American, anche per i figli di
Spencer e Billy, i gemelli Olivia (Samantha Logan)
e Jordan (Michael Evans Behling).
Parlando della sua decisione di
abbandonare il ruolo, Diggs ha spiegato a Entertainment Weekly
perché ritiene che l’eliminazione di Billy dalla serie sia un passo
importante per far progredire lo show.
“Mi piace. Mi piace il fatto
che darà agli attori molto più materiale su cui lavorare”, ha detto
al settimanale nel febbraio 2023. “Non c’è una vera e propria
chiusura, quindi la storia è così ricca. Spencer ha perso la sua
seconda figura paterna. È in linea con quanto scritto in tutte le
stagioni, ovvero che le persone vengono colte di sorpresa. Guardare
come affrontano questa situazione è molto simile a ciò che accade
nella vita reale. Non tutto è sempre concluso. Ci sono capitoli non
conclusi e questioni irrisolte, ma dobbiamo continuare ad andare
avanti“.
All American – stagione 6: data di
uscita e dove vederla in streaming
La sesta stagione è stata
ufficialmente rinnovata nel gennaio 2023 e ha debuttato l’1 aprile
2024.
All American – stagione 6 in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
All American – stagione 6: trailer
ufficiale
“Spero che un giorno [Jordan]
scivoli in uno stato mentale che deve essere esplorato nello
show“, ha dichiarato in esclusiva a Us Weekly nel novembre
2022. “Ma solo per essere in grado di far parte di uno show che
credo rappresenti accuratamente [la malattia mentale] e mostri ai
nostri giovani che si può migliorare. Per quanto possa sembrare
oscuro, si può migliorare. Penso che siamo tutti molto fortunati a
far parte di uno show che fa questo, che non si sottrae a questi
argomenti più difficili“.
Chi tornerà nel cast di All
American – stagione 6?
La star della serie Ezra tornerà
nel ruolo di Spencer James insieme a Logan, Behling, Greta Oniegou
(Layla), Bre-Z (Coop) e Cody Christian (Asher). Chelsea Tavares
(Patience), Karimah Westbrook (Grace), Monet Mazur (Laura), Kareem
J. Grimes (Preach), Jalyn Hall (Dillon) e Mustafa Speaks (Coach
Boone) completano il cast principale.
Qual è la trama di All American –
stagione 6?
Un comunicato stampa ufficiale ha
rivelato a febbraio che la sesta stagione della serie CW vedrà i
personaggi in un “nuovo capitolo” della loro vita. Sia Jordan che
Spencer sono ufficialmente eleggibili per il draft NFL, mentre
Olivia torna da Londra con l’intenzione di onorare l’eredità di
Billy. Spencer e Olivia devono anche riavvicinarsi dopo aver
trascorso del tempo lontani e Layla e Jordan devono affrontare
“pressioni crescenti che mettono alla prova il loro rapporto”.
Coop continuerà a “sfoderare i suoi
muscoli legali” mentre sosterrà Patience nel suo percorso di
guarigione dopo essere stata accoltellata negli ultimi istanti
della quinta stagione. Asher, dal canto suo, si concentrerà sulla
vita da neo-genitore con Jamie (Miya Horcher), mentre Laura si
ambienterà nella prossima fase della sua vita personale e
professionale dopo la morte di Billy.
Le anticipazioni da All American –
stagione 6
In All American 6×10 che si
intitolerà “The next Episode” Quando un viaggio di coppia non va
come previsto, Spencer (Daniel Ezra) si offre volontario per
aiutare il Vortex nella produzione di “Romeo e Giulietta” della
South Crenshaw High. Jordan (Michael Evans Behling) e Layla (Greta
Onieogou) ricevono notizie dal luogo del loro matrimonio che li
lasciano in conflitto. Altrove, un nuovo sviluppo nel processo di
Miko porta Coop (Bre-Z) a fare una mossa rischiosa. Infine, Laura
(Monet Mazur) si prepara per il suo primo appuntamento e Asher
(Cody Christian) e Jaymee (guest star Miya Horcher) cercano di
riavvicinarsi (611).
In All American 6×10 che si
intitolerà “Mass Appeal” Spencer (Daniel Ezra) si trova in
difficoltà alla combine della NFL quando i potenziali allenatori
indagano sul suo passato. Jordan (Michael Evans Behling) convince
Layla (Greta Onieogou) a prendersi un giorno per sé, mentre lui si
occupa del suo primo servizio di brunch alla lounge. Altrove, Asher
(Cody Christian) riceve alcune notizie inaspettate sull’allenatore
Montes, e il tempo trascorso da Olivia (Samantha Logan) con Baby AJ
le dà una prospettiva necessaria sul suo libro (610).
In All American 6×09 che si
intitolerà “100%” Con una delle partite più importanti della sua
carriera dietro l’angolo, Spencer cerca una guida rivisitando il
suo passato; Layla continua a lavorare sulla sua salute mentale;
Olivia riceve un feedback inaspettato dal suo editore.
In All American 6×08 che si
intitolerà “Kids See Ghosts” Laura sorprende Olivia, Jordan e
Spencer con un regalo speciale di Billy che li aiuta a risolvere i
problemi che stanno affrontando. Layla fa una scoperta durante la
terapia. Coop prepara Patience per il loro caso contro Miko.
In All American 6×07 che si
intitolerà “Passin’ Me By” Dopo un viaggio spontaneo in
cabina che lascia il Vortex senza internet, decidono di dedicare il
loro tempo ad aiutare Spencer con i suoi ultimi casi di studio
sulle relazioni.
In All American 6×06 che si
intitolerà “Connection” È la vigilia di Capodanno e Spencer e
Olivia sono determinati a festeggiare il nuovo anno insieme
nonostante diverse interruzioni; Jordan riceve consigli su come
affrontare un argomento delicato con Layla.
In All American 6×05 che si
intitolerà Spencer aiuta un giocatore del South Crenshaw High. La
migliore amica di Olivia causa tensione tra lei e Spencer. Laura è
ospite del corso di legge di Coop, e Layla aiuta Jordan a trovare
una nuova coinquilina.
In All American 6×04 che si
intitolerà “Black Out” Dopo aver festeggiato il suo ventunesimo
compleanno, Spencer chiede aiuto a Coop per capire cosa sia
successo alla sua festa la sera prima. Olivia e Jordan ricordano la
loro infanzia con Billy.
In All American 6×03 che si
intitolerà “Business is Business” Nuovi cambiamenti sul campo
creano tensione tra Spencer e Jordan nel peggiore momento mentre
lavora al suo ultimo progetto. Olivia affronta le conseguenze
emotive di scavare troppo a fondo nel passato. Asher perde uno dei
suoi fuoriclasse.
In All American 6×02 che si
intitolerà Mentre la squadra si avvicina alla prima partita di
calcio della stagione, la crescente ossessione dei media per
Spencer inizia a farsi sentire. Olivia si apre a Jordan e
Laura.
In All American 6×01 che si
intitolerà “Things Done Changed” È l’inizio di un nuovo anno
scolastico e Spencer e Jordan sono ufficialmente idonei a entrare
nella NFL.
Indicato come uno dei migliori film
del 2022, Aftersun
(qui
la recensione) è un nostalgico e malinconico racconto su un
rapporto tra padre e figlia apparentemente ricco di affetto ma
anche sui non detti esistenti tra di loro. Un film che fa della
memoria la base di partenza per ripensare determinati momenti della
vita e riguardarli attraverso punti di vista nuovi. Quello che
infatti all’apparenza sembra un racconto ricco di momenti gioiosi e
spensieratezza, risulta invece essere macchiato da profondi momenti
di tristezza.
Diretto da Charlotte Wells– qui al
suo esordio nella regia di un lungometraggio – Aftersun
è però prima di tutto un film estremamente personale, in quanto
ispirato alla vera vacanza che Wells fece con suo padre quando era
una bambina. A partire da quella Wells costruisce il suo film come
una vera e propria ricerca di quei segnali invisibili ad un bambino
ma che possono invece essere testimonianza del male vissuto da
quanti accanto a noi.
Una ricerca dolorosa ma necessaria,
che fa di questo un film tanto delicato quanto drammatico. In
questo articolo, approfondiamo allora in particolare ciò che accade
durante e al termine di Aftersun.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla spiegazione del suo
finale. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Paul Mescal e Frankie Corio in una scena di Aftersun
La trama e il cast di Aftersun
L’undicenne Sophie
e suo padre, Calum, sono in vacanza in una
località balneare turca alla fine degli anni Novanta. Nuotano,
giocano a biliardo e si godono la compagnia l’uno dell’altra.
Mentre si godono il tempo trascorso insieme, Calum cerca però di
nascondere alla figlia un senso di malinconia che lo pervade.
Vent’anni dopo, i teneri ricordi dell’ultima vacanza di padre e
figlia diventano un ritratto potente e straziante del loro
rapporto, mentre Sophie cerca di riconciliare il padre che
conosceva con l’uomo che non ha mai conosciuto.
Ad interpretare la giovane Sophie vi
è Frankie Corio, la quale ha ottenuto il ruolo
dopo aver sostenuto un provino insieme ad oltre 800 altre
candidate. Ad interpretare Sophie da adulta vi è invece l’attrice
Celia Rowlson-Hall. Nel ruolo di Calum, invece, vi
è l’attore Paul Mescal, anche noto per la serie Normal People. Per prepararsi ai loro ruoli, Mescal e
Corio hanno passato insieme due settimane per conoscersi e formare
il legame necessario a rappresentare il rapporto padre-figlia una
volta iniziate le riprese. Per la sua interpretazione, Mescal è
stato candidato come Miglior attore al Premio Oscar.
La spiegazione del finale del film:
cosa è successo a Calum?
Il finale di Aftersun
potrebbe richiedere una spiegazione, poiché lascia la risposta alla
domanda principale aperta all’interpretazione dello spettatore.
Verso la fine del film, Calum e Sophie ballano finalmente insieme
l’ultima sera della loro vacanza. Padre e figlia condividono un
ballo affettuoso e felice, intervallato da scene di Calum che balla
da solo in un rave di cui non ci viene detto nulla. La scena
successiva è quella di Calum e Sophie all’aeroporto. Calum saluta
Sophie mentre torna a casa della madre.
È a questo punto che la cinepresa ci
mostra che la scena del saluto tra padre e figlia è in realtà un
video che un Sophie adulta (Celia Rowlson-Hall)
sta guardando da sola. Sophie viene mostrata con una famiglia tutta
sua mentre guarda i vecchi video del suo viaggio con Calum. La
scena torna poi alla giovane Sophie che saluta il padre
all’aeroporto. Questa volta, quando la telecamera si sposta, è
Calum a essere in vista, con in mano la videocamera che Sophie ha
avuto per tutto il viaggio.
Paul Mescal e Frankie Corio in una scena di Aftersun
Calum sembra rompere la quarta
parete, riprendendo il pubblico da un corridoio luminoso e
antisettico con luci alogene che ronzano. Dopo una pausa, abbassa
la telecamera e si gira verso due porte all’estremità opposta del
corridoio. Quando le attraversa, si vede che conducono allo stesso
rave che è stato mostrato per tutto il film. Calum entra nel rave e
le porte si chiudono mentre scorrono i titoli di coda.
Anche se non viene detto
esplicitamente in Aftersun,
si può supporre che Calum si sia tolto la vita successivamente alla
vacanza con la figlia. Ci sono diverse scene nel film che indicano
la profonda depressione di Calum. In una scena iniziale, Calum si
mette casualmente davanti a un autobus in arrivo. Non succede nulla
e, anche se finge di ignorarlo, è un primo segno che Calum non ha
le idee chiare e si comporta in modo avventato.
Calum nasconde a Sophie le sue
difficoltà finanziarie e il suo fumare, fa Tai Chi e legge
incessantemente libri di auto-aiuto. È chiaro che sta cercando di
superare una sorta di crisi. Più tardi, Calum ammette a un
istruttore di immersioni che è sorpreso di essere arrivato a 30
anni e che non crede di arrivare ai 40. I segni che la depressione
di Calum sta portando al suicidio sono così evidenti che quando va
a nuotare di notte da solo, gli spettatori non sbagliano a pensare
che quella potrebbe essere l’ultima volta che vedono Calum.
Anche dopo essere uscito vivo
dall’acqua, Calum crolla da solo in albergo, piangendo sulle
lettere che ha scritto, indirizzate a Sophie. Egli emana dunque un
tono generale di indifferenza e tristezza. Poco di questa vacanza
sembra portargli gioia. Tutti questi indizi e suggerimenti si
combinano con la fine del film per implicare pesantemente che Calum
è morto subito dopo la vacanza con Sophie. La fine di Aftersun
mostra Sophie che guarda i video del viaggio, in cerca di risposte,
in cerca dei segni della depressione del padre, di cui era ignara
da bambina.
Celia Rowlson-Hall è Sophie da adulta in Aftersun
Per tutto il film, inoltre, Calum si
rifiuta di cantare e ballare e solo alla fine del soggiorno, si
unisce a Sophie in un ballo sulle note di “Under Pressure”
di David Bowie e dei Queen. Il
titolo della canzone è una chiara allusione all’attuale stato
mentale di Calum e alla sensazione di essere sotto pressione nella
sua vita. Lo stesso testo della canzone, inoltre, parla di un
“ultimo ballo” e di come l’essere sotto pressione possa
“dividere una famiglia in due” e “mettere la gente per
strada” alludendo dunque ai problemi finanziari di Calum.
Fatta eccezione per questo ultimo
ballo, Calum lo si vede danzare solo in queste misteriose scene di
rave. Ma si tratta non di un episodio realmente avvenuto, bensì di
un modo per rappresentare come l’adulta Sophie comprenda ora
l’angoscia mentale del padre. In queste scene Calum non è felice
quando balla. La sua danza è frenetica e il suo volto è contorto.
Quando alla fine di Aftersun
Calum e rientra nel rave, è un segno che non può sfuggire al
tumulto interiore nella sua testa, che lo porterà alla morte.
Ciò che Aftersun
vuole trasmettere è che può essere impossibile capire ciò che gli
altri stanno passando senza anni di riflessione. Il film rende
abbondantemente chiaro che la depressione e l’infelicità possono
essere così profonde che anche le persone più vicine a chi ne
soffre possono non coglierne i segnali. Ci vorrà ancora del tempo
prima che Sophie accetti di non aver potuto prevedere il destino
del padre, ma in Aftersun,
come nella realtà, il lutto è spesso un processo che dura tutta la
vita.
Il trailer di
Aftersun e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Aftersun
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Apple TV
e MUBI. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di lunedì 12 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai
4.
Con l’arrivo al cinema nel 1982
di Blade Runner (qui la recensione),
noir e
fantascienza si univano per cambiare per sempre il loro corso
futuro. Regista visionario, Ridley Scott ha
infatti dato vita ad un’opera monumentale, caratterizzata dalle
imponenti scenografie, dalla conturbante colonna sonora e da
un’atmosfera generale che ha fatto scuola. Ancora oggi,
Blade Runner riesce inoltre a risultare
estremamente attuale nella sua disperata ricerca del valore
dell’umanità.
Come noto, il film è liberamente
ispirato al romanzo del 1968 Il cacciatore di androidi di
Philip K. Dick, anche se le due storie presentano
notevoli differenze. Blade Runner fu infatti un
film molto difficile da scrivere e richiese l’intervento di
molteplici sceneggiatori. Scott decise infine di modificare
radicalmente il film, facendolo ricostruire come un
neo-noir incentrato sulla morte e l’umanità. La nuova
versione piacque molto anche a Dick, che però non riuscì mai a
vedere la versione definitva del film, essendo venuto a mancare
poco prima dell’uscita in sala.
A lui dedicato, Blade
Runner si rivelò sul momento un film poco apprezzato e di
scarso successo. Negli anni, però, è diventato il
cult senza tempo che oggi tutti conoscono. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Blade Runner. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Blade Runner
Il film è ambientato in un distopico
2019, dove la Tyrell Corporation ha sviluppato una serie di
androidi del tutto simili agli umani ma dotati di capacità
intellettuali e fisiche estremamente superiori, utilizzati come
schiavi per pericolose operazioni nelle colonie spaziali. Quando un
gruppo di androidi, guidati da Roy Batty, si
ribella a questa condizione in cerca di una vita migliore, il
cacciatore di taglie Rick Deckard viene incaricato
di dar loro la caccia. Nel corso di questa pericolosa operazione,
però, egli scoprirà verità inaspettate sugli androidi e la
Tyrell.
Per dar volto ai protagonisti del
film, produttori e regista dovettero affrontare un processo di
casting particolarmente lungo e problematico. Per il ruolo di Rick
Deckard si erano ipotizzati attori come Gene Hackman, Sean Connery e Jack Nicholson, ma ad ottenere la parte fu
infine Harrison Ford,
il quale era in cerca di un ruolo più drammatico e si dimostrò
particolarmente interessato al progetto. La scelta di Ford fu poi
particolarmente apprezzata da Dick. Riguardo al finale, Ford in
seguito ha affermato di considerare Deckard come umano e non come
un androide.
Nel ruolo dell’androide Roy Batty si
ritrova invece l’attore olandese Rutger Hauer,
fortemente voluto da Scott dopo averlo visto in precedenti film.
Hauer si rivelò perfetto per la parte, incarnando un androide
freddo, spietato, ariano e senza difetti. All’attore si deve in
particolare l’aver improvvisato alcune battute del suo oggi
celeberrimo monologo finale. Completano il cast del film l’attrice
Sean Young nei panni di Rachel, Edward
James Olmos in quelli di Gaff e Daryl
Hannah per la parte dell’androide Pris. Joe
Turkel, infine, compare nel ruolo del dottor Eldon
Tyrell.
La spiegazione del finale di
Blade Runner: Rick Deckard è un replicante?
Come ormai ampiamente
noto, Blade Runner è stato inizialmente
portato in sala con un finale diverso da quello immaginato da
Scott, un finale che si potrebbe definire “lieto”. In esso, Deckard
fugge con Rachel dopo la morte di Roy e la sua voice over spiega
poi che lei era in qualche modo sopravvissuta alla sua vita ridotta
di replicante, permettendogli così di vivere la loro storia
d’amore. Nel finale pensato da Scott e reintrodotto con la
Blade Runner Director’s Cut, invece, il film si
conclude quando Deckard corre a salvare Rachael e, mentre fuggono
dall’appartamento, lei urta con il tacco della scarpa un piccolo
origami per terra, a forma di unicorno.
Si tratta di uno degli origami che
Gaff, il collega di Deckard, aveva realizzato e che rimanda al
sogno dell’unicorno fatto dal protagonista precedentemente nel
film. Nel lasciargli quel messaggio, Gaff insinua il dubbio che
anche lo stesso Deckard sia un replicante con ricordi innestati.
Poiché gli unicorni non sono reali, non è possibile che Deckard
ricordi di averne mai visto uno e questo potrebbe anche essere la
prova che i suoi ricordi sono stati fabbricati, forse proprio da
Gaff. L’unicorno è in definitiva un simbolo del controllo che Gaff
ha su Deckard.
Rutger Hauer in Blade Runner
Sebbene il “lieto fine” sembri
sminuire un po’ i temi che Blade Runner si prefiggeva, la
conclusione potrebbe comunque essere riassunta come l’inevitabilità
della morte e la disumanizzazione della tecnologia. I replicanti
sono in un certo senso tecnologia e, pur essendo macchine, hanno
acquisito una sensibilità tale da essere vittime della loro stessa
disumanizzazione. Il fatto che Deckard sia un replicante è
irrilevante per i temi generali del film, ed è una vittima tanto
quanto Roy e gli altri replicanti confermati. Viene usato dai suoi
datori di lavoro per rintracciare e uccidere i replicanti, un atto
disumano che lo priva della propria autonomia.
Deckard viene mostrato per tutto il
film come un uomo stanco, e ci vuole uno sguardo più approfondito
sulla vita dei replicanti perché cominci finalmente a preoccuparsi
della loro condizione. La scena finale con Roy sul tetto è coronata
dal suo monologo che riassume l’intera storia, e la sua vita si
perde come “lacrime nella pioggia”. Deckard ha molto in
comune con Roy, perché anche la sua vita gli è stata tolta dai suoi
datori di lavoro noncuranti, che si accontentano di usarlo nello
stesso modo in cui sono stati usati i replicanti. Pur essendo
ambientato nel futuro, Blade Runner parla dunque
della natura della società moderna.
Nel finale, inoltre, Roy sceglie di
salvare Deckard dopo che questi stava per cadere giù dal palazzo.
Poi, Roy muore pacificamente di fronte a Deckard e sceglie di non
usare la violenza contro di lui nei suoi ultimi momenti. Il
cambiamento di Roy arriva dopo una lunga battaglia con la propria
moralità e, attraverso le sue interazioni con gli altri, è chiaro
che si pente di essere diventato una persona violenta. In un certo
senso, Roy diventa l’eroe alla fine facendo la cosa giusta, il che
fa capire a Deckard che non è un eroe dopo tutto, e finalmente vede
l’umanità in tutti i replicanti.
Mentre nel romanzo gli androidi sono
descritti come dei freddi calcolatori, del tutto privi di un
qualsiasi sentimento umano, in Blade Runner si è
invece portati a solidarizzare con loro, i quali nel loro disperato
desiderio di vivere dimostrano emozioni e sentimenti che non
dovrebbero appartenergli ma di cui sono ugualmente dotati. Il
problema, dunque, non sono gli androidi capaci di assomigliare agli
uomini, bensì gli uomini che si rivelano essere simili ai freddi
androidi. Alla luce di ciò, uno dei temi centrali del film è dunque
da ritrovarsi nella ricerca di cosa significa essere umani.
Il trailer di Blade
Runner e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Blade
Runner grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Google Play e
Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma
di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere
un abbonamento generale.
Blade Runner in streaming è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
Si avrà così modo di guardarlo in
totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre
presente nel palinsesto televisivo di lunedì 3
giugno alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Disney+ ha diffuso il trailer
del documentario Diane von Furstenberg: Woman in Charge.
Diretto dalla regista due volte premio Oscar Sharmeen Obaid-Chinoy
e da Trish Dalton, il film sarà presentato in anteprima mondiale al
Tribeca Festival 2024 durante la serata
d’apertura. Diane von Furstenberg: Woman in
Chargedebutterà il 25 giugno su Disney+ in Italia e a livello
internazionale e su Hulu negli Stati Uniti.
Uno sguardo inedito sulla vita
irrefrenabile di una luminare della cultura. In un momento in cui
l’uguaglianza di genere e la questione femminile sono in primo
piano, la vita di Diane von Furstenberg è un esempio di
empowerment, resilienza, imprenditorialità e stile. Con la sua
caparpietà, Diane von Furstenberg è un’ispirazione per le donne.
Non si è mai vista come una vittima del sessismo, ma ha abbracciato
la sua femminilità in modo forte e profondo, tracciando un percorso
per sua figlia e per la prossima generazione di donne.
Poche donne incarnano la gravitas,
la grazia e il gusto di Diane von Furstenberg. Cittadina del mondo
e figlia di un sopravvissuto all’Olocausto, la sua storia e il suo
operato sono stati di grande aiuto per molte persone in tutto il
mondo. Nel 1974, Diane von Furstenberg ha trasformato non solo il
suo destino, ma anche quello di innumerevoli donne con
l’introduzione dell’iconico “wrap dress”, un capo unico che ha
conferito immediatamente stile e sicurezza a chi lo indossava,
indipendentemente dalle proprie forme, dal background o dallo
status.
Alla vigilia della sua mostra retrospettiva, che
segna i 50 anni di carriera, Diane von Furstenberg
riflette sul suo percorso pionieristico in un regno dominato dagli
uomini, che l’ha portata a costruire
un multimilionario impero della moda e a
sfidare lo status quo con l’audace domanda “Perché una donna
non può fare ciò che fa un uomo?”.
Con risoluta determinazione, ha affrontato diverse sfide: è
stata una donna single in grado di gestire una carriera,
crescere due figli e affrontare coraggiosamente il cancro. Niente
l’ha fermata, anzi, gli ostacoli hanno alimentato la sua
missione: ispirare le donne di tutto il mondo a perseguire con
uguale passione i propri obiettivi e a progettare la propria
vita. Diane von Furstenberg è nata per essere una
donna al comando e per ispirare altre donne a prendere in mano il
proprio destino.
Rian Johnson
continua ad aggiungere attori al suo prossimo film dal titolo
Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery. Come
riportato da
Deadline, è ora Josh
Brolin ad unirsi al già ricco cast. Anche per lui non
si sa ancora quale ruolo interpreterà in questo sequel di
Knives Out e Glass
Onion, per cui sia per Brolin che per gli altri attori
coinvolti non resta che attendere maggiori informazioni a riguardo.
Di certo, questo terzo capitolo dedicato alle avventure
dell’investigatore Benoit Blanc – interpretato da Daniel Craig – si fa ogni giorno più
interessante.
Il successo del franchising Knives
Out
Il primo film
diKnives
Out è uscito nelle sale nel 2019, con la storia di come
Benoit Blanc ha aiutato Marta Cabrera (Ana
de Armas) a dimostrare la sua innocenza, guadagnando
più di 300 milioni di dollari al botteghino mondiale. Quando
Netflix ha visto l’incredibile potenziale
del franchise, il gigante dello streaming ha acquisito i diritti di
distribuzione per due sequel successivi, che si sono rivelati
essere Glass
Onion e Wake Up Dead Man.
Il tempo ci dirà se Johnson
continuerà a scrivere altri misteri da risolvere per Benoit Blanc,
o se l’avventura del prossimo anno sarà l’ultima volta che gli
spettatori vedranno il detective fare la sua magia. Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery
debutterà su Netflix nel 2025.
Daniel Craig in Glass Onion: A Knives Out
Mystery.
Tutto quello che sappiamo su
Knives Out 3
Recentemente è stato riporta che
l’inizio delle riprese del film è previsto per novembre, il che
permetterebbe di rispettare l’ancora generica uscita nel 2025. Non
si sa molto dell’imminente terzo capitolo della serie di film
gialli, ma Daniel Craig dovrebbe riprenderà il suo ruolo
di detective privato Benoit Blanc. I primi due film, come noto,
sono valsi allo sceneggiatore e regista Rian
Johnson una nomination all’Oscar per la migliore
sceneggiatura non originale. C’è dunque da aspettarsi una nuova
storia particolarmente avvincente e convincente.
“Sta venendo fuori“, ha
detto Johnson in una precedente intervista dopo la fine dello
sciopero della WGA. “Ovviamente non ho potuto lavorare durante
lo sciopero, e ora che è finito, mi sto tuffando a tutta forza, e
quindi sta venendo fuori. Ho la premessa, ho l’ambientazione, ho in
testa il film. Si tratta solo di scriverlo“.
Ecco il trailer ufficiale
della seconda parte della terza stagione di Bridgerton
(qui
la recensione della prima parte). Il trailer anticipa
i nuovi episodi della stagione da record, in arrivo solo su
Netflix
il 13 giugno 2024.
La prima parte,
disponibile su Netflix dal 16 maggio 2024, ha segnato il più grande
debutto nella storia della serie, generando oltre 41 milioni di
visualizzazioni nei primi quattro giorni. La storia segue
l’avvicinamento romantico di Penelope Featherington (Nicola
Coughlan) e Colin Bridgerton (Luke
Newton).
Bridgerton 3 – seconda parte
Penelope Featherington
(Nicola Coughlan) ha finalmente rinunciato alla sua cotta di lunga
data per Colin Bridgerton (Luke Newton) dopo aver sentito i suoi
commenti denigratori su di lei nella scorsa stagione. Tuttavia, ha
deciso che è ora di trovare un marito, preferibilmente qualcuno che
le dia abbastanza indipendenza per continuare la sua doppia vita
come Lady Whistledown, lontano da sua madre e dalle sue sorelle.
Ma, a causa della sua mancanza di fiducia in se stessa, i tentativi
di Penelope di trovare un marito falliscono clamorosamente. Nel
frattempo, Colin è tornato dai suoi viaggi estivi con un nuovo look
e una sfacciata spavalderia.
Ma è scoraggiato
nel rendersi conto che Penelope, l’unica persona che lo ha sempre
apprezzato così com’era, lo tratta con freddezza. Desideroso di
riconquistare la sua amicizia, in questa stagione Colin si offre di
fare da mentore a Penelope per aiutarla a trovare un marito. Ma
quando le sue lezioni iniziano a funzionare un po’ troppo bene,
Colin deve capire se i suoi sentimenti per Penelope sono davvero
soltanto di amicizia. A complicare le cose per Penelope si aggiunge
il suo allontanamento da Eloise (Claudia Jessie), che ha trovato
una nuova amicizia in un posto molto improbabile, mentre la sempre
più assidua presenza di Penelope nell’alta società londinese rende
ancora più difficile mantenere segreto il suo alter ego di Lady
Whistledown.
Informazioni su Bridgerton 3:
Numero episodi: 8
Location delle riprese: Londra, UK
Showrunner / Produttore esecutivo: Jess Brownell
Produttori esecutivi: Shonda Rhimes, Betsy Beers, Tom
Verica, Chris Van Dusen
La Sony Pictures ha
diffuso il primo trailer di Venom: The
Last Dance, film in cui Tom Hardy torna
a vestire i panni di Venom, uno dei più grandi e complessi
personaggi della Marvel, per l’ultimo film della
trilogia. Eddie e Venom sono in
fuga. Braccati da entrambi i loro mondi e con la rete che si
stringe, il duo è costretto a prendere una decisione devastante che
farà calare il sipario sull’ultimo ballo di Venom e Eddie.
Ecco la versione originale del trailer di Venom: The
Last Dance
Tutto quello che sappiamo su
Venom: The Last Dance
Venom: The Last Dancesegue i successi
al botteghino consecutivi di Venom: La furia di
Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a
livello globale) e Venom
del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly
Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e
scriverà il trequel.
Tom Hardy ha
menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare
molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna
di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il
timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati
del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti
appoggio.”
A parte il ritorno di Tom Hardy nei
panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante
e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è
stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in
ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock
nei titoli di coda di
Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro
quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che
include
Morbius, Kraven Il
Cacciatore e Madame
Web, tra gli altri – potrebbe comparire in
Venom: The Last
Dance.
I fan hanno atteso di vedere altre
immagini di Alien:
Romulus di Fede Alvarez sin dal rilascio
dell’agghiacciante primo teaser, e ora abbiamo un aggiornamento sul
trailer completo del ritorno sul grande schermo dell’iconico
franchise horror fantascientifico.
Si è parlato di un nuovo trailer in
arrivo oggi, ma secondo l’insider Daniel Richtman,
il trailer sarà disponibile domani, martedì 4.
Inoltre, Empire ha
condiviso una nuova foto ufficiale che ritrae
Cailee Spaeny nei panni di Rain Carradine e David
Jonsson in quelli del suo fratello adottivo androide,
Andy.
I sintetici (o persone artificiali,
se non volete offendere Bishop) sono stati un punto fermo del
franchise di Alien fin dall’inizio, ma sembra che Romulus
introdurrà una dinamica umana/androide che non abbiamo mai visto
prima.
“Quando suo padre stava
morendo, ha lasciato che Andy fosse una specie di custode”,
dice Álvarez del duo. “Ma Andy è un po’ danneggiato ed è un
modello più anziano. Quindi, più che un padre surrogato, diventa un
fratello minore per lei. E questo è sempre stato il cuore della
storia: la relazione tra i due… e il modo in cui questa relazione
si sviluppa una volta che la merda colpisce il
ventilatore”.
“In questa serie, il fratello
di Rain è un sintetico”, ha detto
Spaeny in una precedente intervista. “Lei lo ama come un
fratello, ma ci sono delle difficoltà a crescere con un sintetico,
e alcune delle sfide che lei affronta durante il film sono
collegate. Questa dinamica relazionale è davvero interessante da
capovolgere; è stato davvero divertente esplorare la possibilità di
avere un sintetico come membro della famiglia e le domande che
pone. David Jonsson, che interpreta quel personaggio, è stato
davvero brillante e ha fatto un’ottima performance”.
Guardate la nuova immagine al link
sottostante, insieme a un fantastico concept poster di Creepy Duck
Design.
EXCLUSIVE 🚨#AlienRomulus
will be a hybrid of both Alien and Aliens, director Fede Álvarez
tells Empire.
“To ask an Alien fan to choose between them is a perverse
question,” he says. “So I thought, ‘How do I do both?'”
Alien: Romulus,
tutto quello che sappiamo sul film
Il film Alien:
Romulus è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon),
che ha diretto l’originale Alien
e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus
e Alien:
Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di
Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez,
Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor
(Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori
controllo) sono i produttori esecutivi.
Durante una chiacchierata con
Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la
Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi
dell’Alien
originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra
il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno
portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno
costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi
vedere il progetto originale con le persone originali che hanno
lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte
della loro vita è stato davvero incredibile“. Sappiamo ora che
il nuovo capitolo si svolge prima di entrambi questi film.
A produrre il film c’è naturalmente
anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien,
Ridley Scott,
che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien:
Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo
all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del
film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le
quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una
stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film
si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus
e Alien:
Covenant, che hanno rappresentato le origini degli
Xenomorfi così come li si conosce.
La seconda stagione di
Sugar riceve un aggiornamento ottimistico dal
produttore Audrey Chon. Debuttata ad aprile, la serie originale per
Apple
TV+ segue Colin Farrell nei panni dell’investigatore
privato John Sugar mentre cerca di risolvere il mistero di
una scomparsa legata alla ricca famiglia Siegel. Con un cast che
comprende anche Kirby, Amy Ryan, Dennis Boutsikaris, Nate
Corddry, Alex Hernandez, Anna Gunn, Sydney Chandler e James
Cromwell, Sugar ha fatto notizia per un
colpo di scena che viene rivelato solo alla
fine della storia.
In un’intervista a TheWrap, Chon ha
fornito un aggiornamento ottimistico sulle possibilità di
realizzare la seconda stagione di Sugar (la
nostra recensione).
Chon, produttore esecutivo insieme a Farrell, ha parlato del colpo
di scena e di come la storia potrebbe evolversi in caso di rinnovo
dello show, ma ha anche confermato che gli elementi della prima
stagione continueranno. Ha detto in parte: “C’è molto altro da
approfondire in termini di esplorazione del personaggio [di
John]”. Leggete le osservazioni complete qui sotto:
Ci piacerebbe avere una seconda
stagione e siamo pronti a realizzarla. Mi piacerebbe vedere
l’evoluzione del personaggio di Sugar. C’erano così tante cose che
dovevamo nascondere la palla. C’è ancora molto da scavare in
termini di esplorazione del suo personaggio. Ma ci sarebbero altri
elementi della Stagione 1 che amiamo e che ovviamente
continueremmo.
Ci è sembrato molto organico
che il PI e la rivelazione dell’alieno si fondessero insieme. Ci è
piaciuto molto il fatto che sia stato possibile intercambiare i due
personaggi e che funzionasse, perché si vede il mondo attraverso
una prospettiva molto diversa.
La seconda stagione di Sugar ha
una tonnellata di storie potenziali
Il
finale della stagione 1 di Sugar non si
conclude con un cliffhanger completo che richiede un seguito.
L’indagine viene risolta e il colpo di scena del personaggio di
Colin Farrell, che è un alieno, viene svelato
alla fine dell’episodio 8. Il resto degli alieni, soprattutto a
causa del fatto che sono stati smascherati e devono affrontare le
pressioni degli umani, decide di tornare a casa. John Sugar,
invece, sceglie di rimanere sulla Terra. Ma anche in una
conclusione in gran parte contenuta, come indica Chon, ci sono
strade da percorrere.
L’episodio conclusivo di Sugar,
scritto da Donald Joh e Sam Catlin, con la regia
di Fernando Meirelles, rivela che il compagno alieno Henry (Jason
Butler Harner) è rimasto seduto a guardare un essere umano
torturato. Anche Henry si rifiuta di lasciare la Terra e Sugar
ritiene che sia sua responsabilità trovare Henry e controllare
quelli che sembrano essere gli impulsi oscuri del personaggio. C’è
anche il fatto che gli alieni rimasti vengono cacciati e uccisi,
causando un rischio enorme per il personaggio principale di
Farrell.
La prima puntata del dramma
poliziesco di Apple
TV+ ha fatto di tutto per mantenere il segreto sulla
rivelazione degli alieni, anche se ha fatto capire la sua
inclinazione fantascientifica. Se verrà rinnovata, la seconda
stagione di Sugar potrebbe andare più apertamente in quella
direzione, soprattutto ora che Henry potrebbe essere dietro la
scomparsa della sorella di John. Questo dà alla loro amicizia
macchiata un sacco di carburante per portare avanti la narrazione.
Al momento, però, non ci sono indicazioni sul rinnovo o sulla
cancellazione della serie.
Il personaggio di Colin Farrell prende una decisione catartica
verso la fine di Sugar (la nostra
recensione) di Apple TV+,
aprendo di fatto la strada a ulteriori potenziali seguiti. Nei
primi episodi, Sugar di Apple TV+
si presenta come un tipico dramma poliziesco in cui il personaggio
principale si propone di svelare il mistero della scomparsa di una
giovane ragazza. Tuttavia, man mano che la serie procede, diventa
evidente che la caratterizzazione di John Sugar è più di quanto
sembri.
Infine, nell’episodio 6,
Sugar lancia un importante colpo di scena,
rivelando che il personaggio principale e gli altri membri della
sua società poliglotta sono alieni. Sebbene il loro unico scopo sia
quello di osservare gli esseri umani, Sugar si lascia coinvolgere
troppo dalla sua attività di risoluzione dei crimini e si mette
alla ricerca della verità dietro la scomparsa di Olivia. Alla fine
trova ciò che cerca, ma lui e la sua squadra di alieni affrontano
le terribili conseguenze delle sue azioni nel finale di Sugar.
Perché Sugar rimane sulla Terra
nel finale della prima stagione
L’episodio finale di
Sugar rivela che gli alleati alieni del
protagonista stanno tornando sul loro pianeta natale. Sebbene anche
Sugar abbia inizialmente intenzione di partire con loro, alla fine
cambia idea dopo aver riflettuto sulle sue recenti esperienze.
Molti fattori contribuiscono alla decisione di Sugar di restare, ma
il motivo principale è la consapevolezza della propria umanità.
Dopo aver trascorso abbastanza tempo sulla Terra in mezzo a esseri
umani di ogni tipo, Sugar capisce di essere più umano di quanto
pensasse.
Nei primi episodi dello show di
Apple
TV+, Sugar continua a mettere in discussione le sue
emozioni e cerca persino di evitare di essere coinvolto in violenti
alterchi con gli altri. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi per
sopprimere le sue vulnerabilità e le sue tendenze umane, Sugar si
rende conto che una parte di lui sta diventando ogni giorno più
umana. Verso la fine della stagione, impara che incarna sia il
peggio che il meglio dell’umanità e che, per quanto gli manchi il
suo pianeta natale, il suo posto è sulla Terra. Oltre a questa
consapevolezza, anche l’aver scoperto la verità su Henry lo spinge
a tornare sul pianeta.
Il colpo di scena di Henry di
Sugar spiegato: Perché Henry non ha fatto nulla per i crimini di
Pavich
Colin Farrell in “Sugar”, disponibile dal 5
aprile 2024 su Apple TV+.
Negli ultimi episodi della prima
stagione di Sugar, il personaggio principale viene a capo del
mistero della scomparsa di Olivia e la salva prima che sia troppo
tardi. Tuttavia, nonostante la soluzione del mistero, una parte di
lui crede ancora che gli manchi un dettaglio cruciale sui crimini
di Pavich. Per saperne di più sugli omicidi di Pavich, inizia a
riprodurre i suoi dischi su un lettore CD. Dopo aver esaminato le
registrazioni, nota che Pavich parla costantemente con qualcun
altro nella stanza sotterranea dove torturava le sue vittime.
Questo lo porta a capire che Henry era con Pavich mentre commetteva
quei crimini.
Nonostante fosse un testimone,
però, Henry non ha mai denunciato i crimini. Il finale di Sugar
rivela che il personaggio di Colin Farrell e gli altri alieni sono
venuti sulla Terra per osservare e riferire il comportamento umano.
Apparentemente volevano osservare gli esseri umani e imparare dai
loro errori per poter rendere il loro pianeta un posto migliore.
Per questo motivo, tutti loro sono stati intenzionalmente esposti a
vaste esperienze, sia positive che negative. Mentre Sugar è
diventato un investigatore privato, Henry ha fatto coppia con un
criminale come Pavich. Sugar non poteva fare a meno di essere
coinvolto nella vita degli esseri umani che lo circondavano e
faceva molto di più che “osservare e riferire”.
Henry, al contrario, ha fatto
quello che gli è stato detto e ha preso nota di tutta l’oscurità
che ha osservato sulla Terra attraverso le azioni di Pavich. Quando
Sugar cerca di incontrare Henry nel finale per capire la sua
versione della storia, trova il vestito di sua sorella nel suo
armadio. Questo lo aiuta a capire che Djen è stato rapito da Henry.
L’unico motivo per cui Sugar ha assunto il ruolo di investigatore
privato è che voleva aiutare a trovare persone scomparse come sua
sorella. Allo stesso modo, Henry si è alleato con un assassino
perché aveva tendenze simili anche prima di arrivare sulla Terra.
Entrambi gli archi narrativi di Henry e Sugar evidenziano come la
natura e l’educazione contribuiscano all’identità di una
persona.
La sorella di Sugar, Djen, è
ancora viva?
Dopo aver appreso la verità sulla
scomparsa di Djen, Sugar inizia a credere che possa essere ancora
viva. Per questo motivo, invece di partire con il resto
dell’equipaggio, rimane sulla Terra. Se Djen sia ancora viva rimane
uno dei più grandi misteri dello show di Apple TV+, che sarà
risolto solo se la serie sarà rinnovata per la seconda stagione.
Tuttavia, il fatto che Sugar stia finalmente accettando e
abbracciando gli aspetti positivi e negativi dell’essere umano,
probabilmente non si tratterrà dal fare del male ad alcune persone
per trovare sua sorella.
Perché gli altri alieni stanno
lasciando la Terra alla fine di Sugar
Verso la fine della stagione 1 di
Sugar, Miller e Ruby annunciano che tutti gli alieni devono
lasciare la Terra prima che sia troppo tardi. Sebbene Sugar e Ruby
arrivino sani e salvi al campo d’aviazione dove si aspettano
l’arrivo dell’astronave, Miller viene fermato da un agente di
polizia mentre si reca sul posto. Prima che possa rendersi conto
del motivo per cui è stato fermato, l’agente di polizia gli spara e
riferisce falsamente di aver trovato un uomo morto nella sua auto.
Questa scena evidenzia che gli umani che sapevano dell’esistenza
degli alieni sulla Terra sono scontenti delle recenti azioni di
Sugar.
Nei precedenti episodi di Sugar,
gli alleati alieni del protagonista continuavano a chiedergli di
interrompere le sue indagini. Sugar, tuttavia, si è rifiutato di
ascoltare tutti gli altri e ha continuato le sue indagini. La sua
indagine sulla scomparsa di Olivia ha portato alla luce i crimini
di Pavich e ha persino macchiato la reputazione della sua famiglia.
Poiché alcuni politici di alto livello erano a conoscenza degli
alieni e del loro scopo di conoscere meglio l’umanità, è probabile
che anche il padre di Pavich, un noto senatore, fosse a conoscenza
della loro esistenza. Questo spiegherebbe come Henry abbia potuto
collaborare con Pavich durante i suoi crimini.
Dopo che Sugar ha salvato Olivia e
ha smascherato i crimini di Pavich, il senatore si è reso conto che
gli alieni hanno infranto la loro parte dell’accordo facendo molto
di più che “osservare e riferire”. Capendo che potevano essere una
minaccia per lui e per altri politici, lui e altre persone
influenti decisero di sradicarli. Anche Ruby e Miller capiscono che
la Terra non è più sicura per loro dopo le azioni di Sugar.
Pertanto, pianificano la partenza dopo aver imparato abbastanza
sugli umani. Sugar rimane perché scopre di essere più empatico dei
suoi alleati alieni e di poter fare la differenza nel mondo
umano.
Jonathan è il vero padre di
Olivia?
Mentre cerca indizi sulla scomparsa
di Olivia, Sugar trova tra le sue cose alcune foto private della
prima moglie di Bernie, Rachel Kaye. Molto più tardi, nel corso
dello spettacolo, nota che Rachel indossa lo stesso vestito nelle
fotografie di un’attrice di un film prodotto da Jonathan. Viene
quindi a sapere che l’attrice era la moglie di Jonathan. Questo gli
fa sospettare che Jonathan possa aver avuto una relazione segreta
con sua nuora, Rachel. Quando Sugar chiede a Jonathan di parlarne
nel finale, lui conferma che lui e Rachel avevano una relazione
segreta. Tuttavia, si è tirato indietro dopo che Rachel è rimasta
incinta.
Questo fine settimana (a differenza
dello scorso) non è stato una sfida tra chiodi, poiché
Garfield:
Una missione gustosa è passato in testa senza
problemi con 14 milioni di dollari da 4.108 sale nel suo secondo
fine settimana di uscita, mentre “Furiosa” è
rimasto al terzo posto con 10,7 milioni di dollari da 3.864 sale
nella sua seconda uscita. Ora, Garfield:
Una missione gustosa della Sony ha incassato 51,5
milioni di dollari in Nord America e 152 milioni di dollari a
livello globale.
Si tratta di un risultato solido
per un film dal budget di 60 milioni di dollari. “Furiosa“,
il quinto film della serie post-apocalittica “Mad
Max” della Warner Bros. e del regista George Miller,
ha incassato 49,6 milioni di dollari in patria e 114 milioni di
dollari nel mondo. Con un prezzo di 168 milioni di dollari, il
tentpole vietato ai minori ha un percorso molto più ripido verso la
redditività.
Com’è andato il BOX OFFICE in ITALIA?
Storia simile in Italia, Furiosa: A Mad Max
Saga dove è stato battuto da Me contro Te – Il film:
Operazione Spie che ha debuttato in cima alla classifica con
1.043.936 € di incasso. Il film di George Miller ha perso la vetta
per un secondo posto a quota 623.549 € per un totale di 1.319.884
€. L’anime Haikyu!! – Battaglia All’Ultimo Rifiuto
di Eagle Pictures si posiziona al terzo posto con un buon
risultato.
Ritornando agli USA, sebbene
Garfield:
Una missione gustosa si aggiudichi il primo posto, si
tratta di un altro terribile weekend al botteghino, con vendite di
biglietti inferiori del 65% rispetto allo stesso periodo di tre
giorni del 2023. Di conseguenza, gli incassi complessivi restano
inferiori del 24% rispetto all’anno scorso e di oltre il 40%
rispetto al periodo pre-pandemia. In altre parole, Hollywood e le
sale cinematografiche hanno disperatamente bisogno di qualche
successo all’orizzonte per ridurre il divario. David A. Gross,
della società di consulenza cinematografica Franchise Entertainment
Research, ritiene che i doppi scioperi del lavoro dell’anno scorso
siano responsabili dei problemi estivi di quest’anno. Molti grandi
film sono stati rimandati al 2025 e oltre, mentre Hollywood è
rimasta chiusa per mesi.
La serie d’esordio di
Sanjay Leela Bhansali Heeramandi, un successo
mondiale, è stata rinnovata per una seconda stagione da Netflix.
Nella prima settimana dal lancio
del 1° maggio, la serie ha danzato nella classifica mondiale delle
serie televisive non inglesi di Netflix in 43 Paesi, diventando la serie
indiana più vista dallo streamer a livello globale. Fin dal suo
lancio, la serie ha regnato al primo posto della classifica Top 10
indiana.
La prima stagione della sontuosa
storia, che va dal 1920 al 1947, anno in cui il subcontinente fu
diviso in India e Pakistan, è ambientata nel distretto di
Heeramandi di Lahore, nell’India britannica, l’ambiente delle
tawaif. Come le geisha del Giappone, le tawaif venivano addestrate
alla musica e alla danza e corteggiate dalla nobiltà. Al centro
dello spettacolo ci sono Mallikajaan (Manisha Koirala),
l’intrigante regina di Heeramandi, e la vendicativa nipote Fareedan
(Sonakshi Sinha), che ambisce a prendere il posto della zia.
La stagione 1 è stata realizzata
dopo un intenso processo di produzione che ha richiesto 350 giorni
di riprese in tre anni. “Ci vuole molto per fare una serie.
Questa ha richiesto molto. Dopo l’uscita di ‘Gangubai’ [titolo
della Berlinale “Gangubai Kathiawadi”] nel febbraio 2022, da allora
a oggi ho lavorato ogni singolo giorno senza pause. Quindi la
responsabilità della serie è enorme“, ha dichiarato Bhansali a
Variety.
Cosa aspettarsi da Heeramandi –
stagione 2
“In Heeramandi 2′, le donne
vengono ora da Lahore al mondo del cinema. Lasciano Lahore dopo la
spartizione e la maggior parte di loro si stabilisce nell’industria
cinematografica di Mumbai o Kolkata. Quindi il viaggio nel bazar
rimane lo stesso. Devono ancora ballare e cantare, ma questa volta
per i produttori e non per i nawab. Questa è la seconda stagione
che stiamo progettando, vediamo come andrà a finire“, ha
aggiunto Bhansali.
La seconda stagione è stata
annunciata nel corso di un evento a Carter Road, Mumbai, dove un
flash mob di 100 ballerine adornate con scintillanti anarkalis
(abiti tradizionali indiani) e ghungroos (cavigliere) ha ballato su
un medley di canzoni della serie. I ballerini hanno dato la notizia
durante l’esibizione.
Monika Shergill, vicepresidente dei
contenuti di Netflix India, ha dichiarato: “Sanjay Leela
Bhansali ha intessuto una magia per dare vita a ‘Heeramandi: The
Diamond Bazaar’. Vedere il pubblico di tutto il mondo innamorarsi
di questa serie – facendola diventare un vero e proprio fenomeno
culturale – è stato estremamente energizzante e mi emoziona
condividere che torneremo con la seconda stagione“.
I piani per una serie prequel di
“Gomorra” stanno andando avanti, con l’inizio
delle riprese previsto per l’inverno 2025 per la storia delle
origini del dramma criminale annunciato in precedenza.
La notizia che il prequel di
“Gomorra” è in dirittura d’arrivo è emersa nel
momento in cui Sky Italia ha celebrato il
decimo anniversario della serie televisiva di punta del Paese,
con uno speciale andato in onda domenica in cui i protagonisti del
cast si sono scambiati aneddoti su come i loro ruoli sullo schermo
siano finiti per infiltrarsi nella loro vita reale.
Cosa racconterà il prequel di
Gomorra?
La storia delle origini di
“Gomorra” racconterà l’ascesa del mafioso Pietro
Savastano negli anni ’70, quando la malavita napoletana era
pervasiva ma meno spietata, più legata alla vendita di sigarette di
contrabbando che di grandi quantità di droga, come ha rivelato il
produttore principale dello show Riccardo Tozzi,
capo di Cattleya, di proprietà di ITV. Roberto
Saviano, che ha creato l’IP di “Gomorra”, è a bordo. Altri
dettagli sono stati tenuti nascosti.
Gomorra, basata
sul bestseller di Saviano sulla mafia napoletana, è stata lanciata
nel 2014. Fin dall’inizio, il grintoso show ha portato il pubblico
nel ventre della vera malavita napoletana, grazie anche al fatto di
essere stato girato quasi interamente nei luoghi reali che ritrae.
Oltre ad aver raggiunto lo status di megahit in Italia, “Gomorra”
ha viaggiato in 190 Paesi, anche su HBO Max negli Stati Uniti.
La matassa criminale
iper-realistica è la più grande esportazione televisiva italiana,
avendo venduto in 190 territori dal suo lancio nel 2014, nonostante
sia sottotitolata anche per il pubblico italiano, la maggior parte
del quale non capisce il dialetto napoletano in cui
Gomorra è doppiato. La serie – nota soprattutto
per la sua capacità di mescolare il neorealismo con le convenzioni
di genere e i tropi shakespeariani – è prodotta da ITV Cattleya in
collaborazione con la tedesca Beta Film.
Young Woman and
the Sea è il
nuovo film Disney che sembra riproporre una tradizione
prolifica e proficua che la Casa di Topolino aveva da tempo accantonato.
C’è stato un tempo in cui lo studio realizzava film per famiglie
che non erano né i capolavori d’animazione per i quali è divenuta
celebre, né i remake degli stessi in live action, né tantomeno
prodotti di franchise sotto vari cappelli (leggi Marvel o
Lucasfilm).
Quel tempo in cui
nacquero capolavori e cult immortali, come Mary Poppins, Pomi d’ottone e manici di scopa, ma anche
4 bassotti per 1 danese, Zanna
Gialla, Un maggiolino tutto matto, film
per famiglie, emozionanti e divertenti che hanno poi perso il loro
primato nella produzione Disney. Almeno fino a oggi, quando lo
sforzo congiunto di Joachim Ronning, regista di Maleficent – Signora del male e Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar, e
Jerry Bruckheimer, produttore che non ha certo
bisogno di presentazioni, regala ai fan delle produzioni originali
Disney in live action un nuovo tassello che fa riferimento proprio
a quei titoli sopra elencati come pubblico di destinazione e
ambizione.
Young Woman and the
Sea, la storia vera di Trudy Ederle
Young Woman
and the Sea è l’incredibile storia vera di Gertrude (Trudy) Ederle e della sua impresa: nel
1926 la giovane donna ha attraversato il Canale della Manica a
nuoto dalla Francia all’Inghilterra. Un’impresa che era quasi stata
dimenticata, fino a che lo sceneggiatore Jeff
Nathanson (Prova
a prendermi, Pirati dei Caraibi, Il Re Leone) ha
trovato in una libreria la biografia del 2009 Young Woman And
The Sea: How Trudy Ederle Conquered The English Channel And
Inspired The World, di Glenn Stout. Sicuri che
la storia potesse trasformarsi in un film avvincente e
aspirazionale, Nathanson, Bruckheimer e Ronning hanno convinto la
Disney a realizzarlo anche se solo per un’uscita limitata nelle
sale (negli USA) e un passaggio successivo su Disney+.
Il film merita il grande
schermo
Young Woman
and the Sea è un film che merita il grande schermo e
non di perdersi nella libreria infinita della piattaforma, dal
momento che dimostra che, quando c’è la giusta intenzione, la
Disney ha tutti i mezzi per realizzare i film “come una volta”,
cosa che nei decenni ha contribuito a costruire la sua giusta
fama.
Il film segue con
semplicità la vita di Trudy (Daisy
Ridley e Olive Abercrombie da
bambina). La vediamo nella sua casa, con sua sorella (Tilda
Cobham-Hervey) con la quale condivide un legame molto
profondo e con la quale comincia ad approcciarsi al nuoto, per
ferma volontà della madre (Jeanette Hain). Segue
una rapida ascesa e la dimostrazione di un talento naturale, unito
a una grande forza di volontà e all’impegno che superava anche la
sua malattia. Da piccola aveva infatti contratto un’infezione alle
orecchie che l’avrebbe portata alla sordità se non avesse preso
determinate precauzioni, come quella di non nuotare… Trudy non si
lascia fermare neanche da una oggettiva e reale minaccia, e
continua a sfidare le onde, in piscina e in mare. Vince una
medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi del 1924, ma il suo sogno è
quello di attraversare la Manica a nuoto, impresa che compirà due
anni dopo, passando alla storia.
Trudy realizza il
suo sogno
Al secondo tentativo,
Trudy realizza il suo sogno, battendo i precedenti record maschili
di quasi due ore con 14 ore e 31 minuti (primato mantenuto per 35
anni). Ad accoglierla, al suo ritorno negli Stati Uniti, Trudy è
stata omaggiata dalla più grande parata che sia mai stata vista
nella storia della città.
Nell’anno in cui
Nyad di Jimmy Chin
e Elizabeth Chai Vasarhelyi con
Annette Bening e Jodie Foster è
arrivato al cinema (da noi direttamente su Netflix), un’altra storia – vera – di una
donna che sfida le onde arriva a toccare il cuore degli spettatori.
La trama sembra uguale: una donna sfida le onde del mare aperto per
coronare un sogno. Tuttavia se nel caso di Nyad la
protagonista era una donna matura, con una vita alle spalle e un
ultimo obbiettivo da coronare, nel caso di Young Woman and
the Sea, Trudy era non solo giovanissima, ma una vera e
propria pioniera nel nuoto e nello sport in generale,
responsabilità che lei sentiva e che abbracciava, desiderando
fortemente essere un esempio per le bambine che guardavano a lei
come a una fonte di ispirazione. La storia di
Nyad, per quanto coraggiosa e degna di lodi,
guarda al sé, quella di Trudy guarda al mondo.
E infatti il film si
concentra principalmente sull’impresa e su come viene raccontata
dal mondo e nel mondo. La radio ha un ruolo fondamentale nel far
rimbalzare le gesta di Trudy da un capo all’altro del mondo, e
Joachim Ronning sfrutta questo aspetto della storia per
costruire un film vivace, dal ritmo incalzante, ma non frenetico,
emozionante, focalizzato sull’espressione dura e brillante di
Daisy Ridley, che sembra nata per ruoli del genere:
atletica e volitiva, ma sempre dal sorriso dolce, la sua Trudy è
un’eroina semplice, senza fronzoli, decisa a conquistare la sua
gloria per aprire una strada ad altre. Uno spirito semplice e
cristallino che Ridley incarna con naturalezza.
Il resto lo fa la regia
solida di Ronning che riesce a dare spazio sia ai momenti
epici, come la partenza per le Olimpiadi o l’arrivo sulla costa
inglese di Trudy, che a quelli intimi, come il racconto della
relazione tra le due sorelle, con uguale attenzione, sostenuto da
una fotografia espressiva, firmata da Oscar Faura,
nonostante il coefficiente di difficoltà di realizzazione aumentato
esponenzialmente dalla grande quantità di scene acquatiche, di
certo non un territorio sconosciuto per l’autore di
Kon-Tiki e Pirati dei Caraibi – La
vendetta di Salazar.
Trent’anni dopo, Michael Keaton torna alle sue radici
poltergeist in Beetlejuice
Beetlejuice. Dovremmo entrare in questo sequel con
grandi speranze, dato che Michael Keaton ha dichiarato di aver visto
personalmente il “grande” film di
Tim Burton. Ripensando al periodo in cui ha girato il
primo film di Beetlejuice, Michael Keaton ricorda che l’impatto della
cultura pop del film è stato a dir poco “sconcertante”.
Non c’è dubbio che
Beetlejuice, il personaggio di Michael Keaton, il “fantasma con il
massimo”, sia uno dei personaggi più amati dai fan. Può
apparire come uno stravagante costume di Halloween o il volto del
bio-esorcista appare come una foto su una tazza di caffè. Durante
l’intervista rilasciata a Empire, l’attore di Batman ha ricordato
come, dopo l’uscita di Beetlejuice, fosse “fastidioso” per
il suo personaggio ricevere così tanta attenzione.
“È stato fottutamente
strano”, ha detto Michael Keaton. “Ad essere onesto con voi
– sono molto sincero – era fuori luogo, guardare e dire: ‘Non
voglio assomigliare a tutte queste piccole cose, fanculo – qual è
stata la cosa che ha dato inizio a tutto questo?”.
È chiaro perché così tante persone
amano il personaggio di Beetlejuice. Pronunciando tre
volte il suo nome, non si può mai sapere cosa farà il poltergeist
umoristicamente oscuro una volta evocato.
L’impatto di Beetlejuice sulla
cultura pop
Sappiamo già che
Beetlejuice è ancora nella memoria dei fan e di
Tim Burton. Considerando il successo al botteghino di
questa commedia dark, come potrebbe non esserlo? Ha persino vinto
un Oscar per il miglior trucco.
Dopo il successo del film del 1988,
Burton creò una serie di animazione che andò in onda dal 1989 al
1991. La trama seguiva Beetlejuice e Lydia come migliori amici che
esploravano il regno soprannaturale del Neitherworld.
È stata realizzata anche una serie
di tre videogiochi, per lo più legati alla serie televisiva
animata. Naturalmente, non possiamo dimenticare l’adattamento
teatrale di Beetlejuice, ricco di canzoni originali che hanno
catturato il tono eccentrico, comico e allo stesso tempo cupo del
film di Burton. È riuscito persino a ottenere otto nomination ai
Tony.
Dopo essere stato accantonato
numerose volte dal 1990, il tanto atteso sequel riporterà
finalmente i nostri personaggi preferiti quest’anno per
Beetlejuice
Beetlejuice. L’uscita è prevista per il 6
settembre.