Home Blog Pagina 3

James Cameron pronto a dirigere Avatar 4 e 5, ma non esclude un nuovo regista

0

James Cameron, il regista di Terminator, Titanic e Avatar, compirà 71 anni ad agosto e attualmente ha cinque film in cantiere in diverse fasi di sviluppo, tra cui l’attesissimo Avatar: Fuoco e Cenere che arriverà nelle sale cinematografiche a dicembre. Nel frattempo, Avatar 4 è previsto per il 2029 e Avatar 5 per il 2031. Oltre ai pesanti impegni legati al franchise, Cameron ha anche confermato che adatterà il romanzo di Joe Abercrombie The Devils, nonché The Last Train From Hiroshima e Ghosts of Hiroshima di Charles R. Pellegrino.

Durante un’intervista con Empire, Cameron ha dunque affrontato la questione se intende ancora dirigere Avatar 4 e Avatar 5, dichiarando che “non c’è motivo per non farlo. Attualmente sono in buona salute, sono pronto”. Alla domanda se ha pensato di affidare la regia degli ultimi due capitoli ad un altro regista ha però affermato: “Non lo escludo. Voglio dire, devo farlo in modo vigoroso, per gestire il volume e l’energia del lavoro per altri sei o sette anni. Capite cosa intendo? Potrei non essere in grado di farlo.

Ho avuto un ottimo rapporto di lavoro – e lo sto usando come esempio, non come risposta – con Robert Rodriguez su Alita. Ha rispettato ciò che avevo scritto. Abbiamo lavorato in modo molto collaborativo. Ma se posso, lo farò io”, ha concluso il regista. Va sottolineato che, al momento, buona parte di Avatar 4 è già stata girata subito dopo Avatar: Fuoco e Cenere, in modo da garantire la coerenza nell’età dei giovani attori. Al momento, dunque, gli resterebbe da completare questo progetto e poi tutto il quinto film per concludere la saga e passare ai prossimi impegni.

La tempistica esatta di Cameron per le riprese di The Last Train From Hiroshima non è chiara, ma potrebbe cercare di realizzarlo tra il terzo e il quarto film di Avatar o dopo la conclusione della saga. In ogni caso, è “determinato” a dirigere questo film per mantenere una promessa fatta a un sopravvissuto ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki prima della sua morte. Non resta dunque che avere fiducia nel regista e augurargli di poter portare a compimento tutti questi progetti, consapevoli della qualità a cui ha ormai abituato i propri spettatori, riuscendo però a sorprenderli ulteriormente ogni volta.

Avatar: Fuoco e Cenere è il prossimo capitolo della saga di James Cameron

Con Avatar: Fuoco e Cenere, James Cameron riporta il pubblico su Pandora in una nuova avventura coinvolgente con Jake Sully (Sam Worthington), marine diventato leader dei Na’vi, la guerriera Na’vi Neytiri (Zoe Saldaña) e la famiglia Sully. Il film, con sceneggiatura di Cameron, Rick Jaffa e Amanda Silver e soggetto di Cameron, Jaffa, Silver, Josh Friedman e Shane Salerno, vede anche la partecipazione di Sigourney Weaver, Stephen Lang, Oona Chaplin, Cliff Curtis, Britain Dalton, Trinity Bliss, Jack Champion, Bailey Bass e Kate Winslet.

Si dice che il film rappresenterà un’evoluzione importante della storia avviata con Avatar (2009) e proseguita con Avatar – La via dell’acqua (2022), espandendo ulteriormente l’universo narrativo di Pandora e introducendo nuove aree geografiche e culture Na’vi, con toni più cupi rispetto ai precedenti capitoli. Cameron ha dichiarato inoltre che questo terzo episodio segnerà un punto di svolta tematico per l’intera saga. Uno degli aspetti più attesi riguarda l’introduzione del Popolo della Cenere, una tribù Na’vi legata all’elemento del fuoco.

A differenza delle popolazioni Na’vi viste finora, questi sono caratterizzati da una visione più aggressiva e conflittuale del mondo, portando per la prima volta un punto di vista Na’vi antagonistico. Questo consentirà alla saga di esplorare dinamiche interne al mondo indigeno di Pandora, complicando la tradizionale dicotomia tra Na’vi pacifici e umani colonizzatori. Leader di questo popolo è la temuta Varang, interpretata da Oona Chaplin e di cui negli scorsi giorni era state diffuse alcune immagini ufficiali.

Cameron ha anche anticipato che Avatar: Fuoco e Cenere conterrà un importante sviluppo narrativo che ricollegherà alcuni eventi ai futuri capitoli già in lavorazione. La tecnologia continuerà a giocare un ruolo centrale: Cameron ha promesso nuove innovazioni visive, in particolare nella resa degli ambienti vulcanici e nelle sequenze incentrate sul fuoco. Questo terzo film si preannuncia dunque come un capitolo chiave per l’espansione tematica, politica e visiva dell’universo di Avatar.

Avatar: Fuoco e Cenere sarà al cinema il 19 dicembre 2025.

Voltron: Henry Cavill “È un sogno” secondo Sterling K. Brown

0
Voltron: Henry Cavill “È un sogno” secondo Sterling K. Brown

Al Comic-Con di San Diego, la star di Voltron, Sterling K. Brown, ha dato ai fan un aggiornamento tanto atteso sul prossimo reboot live-action dell’amata serie animata degli anni ’80. Pur mantenendo il riserbo sui dettagli della trama, Brown non ha potuto fare a meno di anticipare alcuni dettagli intriganti, tra cui il ruolo del suo famoso co-protagonista, Henry Cavill.

“È un sogno”, ha detto Sterling K. Brown con un sorriso durante il panel di Paradise. “È tutto quello che dirò”. Ma non si è fermato qui. Descrivendo il film come “sentimentale… grande, audace e dinamico”, il vincitore dell’Emmy ha spiegato che la post-produzione del progetto è così ambiziosa che ci vorranno ben 48 settimane per completarla.

Questa tempistica predisporrebbe Voltron a una probabile uscita nella primavera del 2026, in linea con le precedenti indiscrezioni secondo cui Amazon MGM Studios avrebbe inserito il blockbuster nel suo programma di uscite cinematografiche per il 2026. Sebbene Brown abbia avvertito che il numero di settimane potrebbe variare, ha sottolineato che la tempistica estesa riflette la portata di ciò che il team creativo sta realizzando.

Chi è coinvolto in Voltron?

Diretto da Rawson Marshall Thurber (Skyscraper, Red Notice), il live-action Voltron ha terminato la produzione a maggio e segna un altro importante passo avanti per Amazon MGM dopo Road House, The Ministry of Ungentlemanly Warfare e Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim. Insieme a Brown e Cavill nel cast c’è Rita Ora, il cui ruolo, come gli altri, rimane segreto. Sterling K. Brown ha ammesso di interpretare qualcuno proveniente dalla “serie originale”, suggerendo un personaggio tratto direttamente dalla serie degli anni ’80 Voltron: Defender of the Universe, che seguiva cinque giovani piloti che si uniscono per formare il potente robot Voltron e proteggere la galassia. Alla domanda se sarebbe stato disponibile a tornare per un sequel, Brown si è mostrato piuttosto entusiasta: “Se Dio vuole, avremo la possibilità di farne un altro”.

Questo tipo di fiducia potrebbe non significare ancora il via libera, ma certamente allude alle aspirazioni del franchise. Per ora, il ruolo di Cavill rimane un mistero. Ma le anticipazioni di Sterling K. Brown e la segretezza dello studio suggeriscono un ruolo fondamentale per l’ex attore di Superman.

Il problema dei 3 corpi – Stagione 2: primi importanti aggiornamenti sul cast

0

Il problema dei 3 corpi di Netflix ha appena acquisito due nuovi membri del cast principale. La prima stagione di Il problema dei 3 corpi (3 Body Problem), sebbene criticata in Cina per le modifiche apportate al romanzo, è stata ben accolta dalla critica e dal pubblico nordamericano, guadagnandosi persino una nomination agli Emmy per la migliore serie drammatica nel 2024, insieme ad altre cinque nomination agli Emmy. La serie è basata sull’omonimo romanzo cinese di successo internazionale di Liu Cixin ed è stata pubblicata il 21 marzo 2024.

Netflix ha annunciato che i nuovi membri del cast che si uniranno alla seconda stagione di Il problema dei 3 corpi (3 Body Problem) sono Claudia Doumit ed Ellie de Lange. Doumit interpreterà il capitano Van Rijn, mentre de Lange vestirà i panni del personaggio di Ayla. Non sono ancora stati rivelati molti dettagli su questi nuovi personaggi. Doumit è nota per aver interpretato la corrotta Victoria Neuman in The Boys, serie Prime Video, e sarà presto sul grande schermo nel film SOULM8TE, spin-off di M3GAN della Blumhouse, mentre de Lange è nota al pubblico Netflix per la serie The Serpent.

Cosa significa questo casting per la seconda stagione di 3 Body Problem?

La prima stagione di 3 Body Problem, con Jovan Adepo, Eiza González, John Bradley, Rosalind Chao, Liam Cunningham, Benedict Wong e Jonathan Pryce, raccontava la storia di una donna la cui decisione cruciale negli anni ’60 avrebbe causato conseguenze catastrofiche che avrebbero attraversato i secoli. Non è chiaro quale sarà il ruolo del capitano Van Rijn e di Ayla nella seconda stagione di questa serie fantascientifica che sfida i confini, ma molto probabilmente la seconda stagione coprirà il secondo libro della trilogia di Cixin “Remembrance of Earth’s Past”, The Dark Forest. The Dark Forest dovrebbe avere come protagonista una flotta di astronavi, il che spiega il personaggio del capitano interpretato da Doumit.

Il creatore David Benioff ha espresso il suo interesse ad adattare tutti e tre i libri della trilogia di Cixin per la serie, un’impresa enorme, ma qualcosa a cui Netflix si è impegnata dopo i timori che la serie potesse terminare prematuramente. Benioff ha dichiarato a Indiewire nel 2024:

“Sono entusiasta che potremo finire la storia, che potremo realizzare una seconda stagione per coprire il secondo libro e una terza stagione per coprire il terzo libro.”

ABC anticipa le date di inizio della nuova stagione di 9-1-1 e Grey’s Anatomy

0

ABC ha annunciato le nuove date di debutto autunnale per tre delle sue serie drammatiche di successo. Insieme alla longeva serie medica Grey’s Anatomy, anche la serie di punta 9-1-1 e il suo ultimo spin-off, 9-1-1: Nashville, sono stati anticipati nel palinsesto autunnale. Le tre serie drammatiche della ABC sono state anticipate di circa una settimana rispetto alla data inizialmente prevista.

Secondo il comunicato stampa della rete, le nuove premiere della stagione hanno segnato i loro nuovi appuntamenti sul calendario e ora andranno in onda giovedì 9 ottobre. Inizialmente, le tre serie erano previste per giovedì 16 ottobre. Le sitcom della ABC, Shifting Gears e Abbott Elementary, non sono state interessate dai cambiamenti e manterranno le loro premiere all’inizio di ottobre.

La serie principale, 9-1-1, torna per la sua nona stagione e inizierà il giovedì sera alle 20:00, seguita dalla sua nuova versione, 9-1-1: Nashville, alle 21:00. Grey’s Anatomy torna per la stagione 22 e chiude la serata alle 22:00. 9-1-1: Nashville avrà 10 episodi per la sua stagione di debutto, mentre gli altri dovrebbero andare in onda con 18 episodi.

Cosa significa il cambiamento del palinsesto autunnale della ABC per il franchise di 9-1-1 e Grey’s Anatomy

9-1-1 continua a essere il cavallo di battaglia della ABC

A ottobre, 9-1-1 inizierà la sua terza stagione su ABC e la nona stagione complessiva. La serie è stata precedentemente trasmessa su Fox per circa sei stagioni prima di passare a un altro network, ma da allora ABC ha dimostrato che la sua decisione di riprendere il prodotto scartato da Fox è stata intelligente, dato che è stato un successo per il network e il passaggio dimostra quanta fiducia abbia nella serie.

Nel frattempo, la mossa dimostra anche quanta fiducia la ABC riponga nel nuovo spin-off di 9-1-1 ambientato a Nashville. Guidato da veterani come Chris O’Donnell, LeAnn Rimes, Jessica Capshaw e Kimberly Williams-Paisley, 9-1-1: Nashville dovrebbe concentrarsi tanto sulla scena musicale quanto sui primi soccorritori, rendendolo un prodotto di spicco nell’ambito del franchise di 9-1-1.

Grey’s Anatomy continua a mantenere il suo pubblico, nonostante abbia perso Ellen Pompeo (Good American Family) come protagonista della serie. In qualità di guest star, Pompeo ha ripreso il ruolo di Meredith Grey per sette episodi della stagione 21. Si prevede che apparirà nello stesso numero di puntate nella nuova stagione.

Landman – Stagione 2: rivelati i primi dettagli: Tommy come CEO e il futuro di Cooper

0

Sono stati rivelati i primi dettagli sulla seconda stagione di Landman, che confermano Tommy come amministratore delegato della MTex Oil e anticipano cosa riserva il futuro a Cooper. Landman – Stagione 2 riprenderà la storia da dove era stata interrotta nella prima stagione, con Tommy che diventa amministratore delegato della MTex dopo la morte di Monty, mentre Cooper cerca di costruire un impero petrolifero tutto suo.

Ora, TVLine ha confermato nuovi dettagli sulla trama della seconda stagione di Landman. Secondo il co-creatore e produttore esecutivo della serie Christian Wallace, Tommy avrà bisogno di tempo per adattarsi al suo nuovo ruolo di amministratore delegato, cercando ancora di trovare un equilibrio tra le sue due vite. Ciò include uno scontro tra i suoi ruoli formali e il suo approccio pratico:

Beh, il fatto è che Tommy ama i ragazzi. Gli piace essere coinvolto nelle operazioni quotidiane, almeno in una certa misura. Ci sono giorni in cui penso che vorrebbe non vedere mai più un altro pompante. Ma fa anche parte di ciò che ha nel sangue e che lo spinge ad alzarsi ogni giorno.

Nel suo nuovo ruolo, dovrà chiaramente passare più tempo nelle sale riunioni e alle cene eleganti. Penso che si possa allontanare Tommy dal campo, ma non completamente.

Tommy non potrà mai liberarsi del landman che è in lui. Insomma, è quello che è. Non vuole essere un dirigente. Non credo che voglia indossare un completo, ma credo che farà tutto il necessario.

Per quanto riguarda Cooper, sta ancora costruendo un rapporto con Ariana, con un amore che Wallace conferma essere vero, ma che evolverà con il passare del tempo. Wallace accenna anche a un possibile conflitto tra il duo padre-figlio protagonista della serie, dato che Cooper inizia a costruire una propria attività nel settore petrolifero. Ecco alcune delle dichiarazioni di Wallace:

Quel livello di ambivalenza non è dovuto alla mancanza di emozioni o di legame. È solo che le loro circostanze sono davvero difficili. È evidente che c’è un amore profondo e un legame forte, nonostante il poco tempo che questi due si conoscono. Se la loro relazione durerà, se riusciranno a superare quelle circostanze, è ancora da vedere.

Il mondo dell’esplorazione petrolifera e del gas è sempre spietato. Ricordo che quando lavoravo nel campo petrolifero, il mio supervisore portava con sé un binocolo, saliva sul suo camion e guardava quali altre piattaforme stavano lavorando intorno a noi e di quale compagnia fossero. [Il lavoro] non è super segreto, ma tutti si tengono sempre d’occhio a vicenda e sono sempre alla ricerca della prossima novità o di cosa potrebbero fare gli altri.

Quello che Cooper sta facendo in questo momento è semplicemente andare di porta in porta alla ricerca di piccoli appezzamenti di terreno, piccoli contratti di locazione che nemmeno una società delle dimensioni di MTech – che è una società indipendente più piccola rispetto alle BP, Exxon, Chevron del mondo – si preoccuperebbe di acquisire, dato che è più una società di medio livello. Almeno per ora.

Landman – stagione 1 si è conclusa con molti cambiamenti in serbo per Tommy e suo figlio. Mentre il primo viene incaricato di gestire un’azienda petrolifera, il secondo sta cercando di avviare un’attività in proprio. Con i dettagli della stagione 2 che confermano come la serie affronterà entrambe le trame, queste prospettive diverse ma simili saranno al centro dell’attenzione.CorrelatiLa nuova serie di Sam Elliott e Taylor Sheridan mette in luce i due più grandi cambiamenti del western negli ultimi 10 anniIl genere western è cambiato dal 2015 e il casting di Sam Elliott nella seconda stagione di Landman di Taylor Sheridan mette in luce due delle differenze più significative.

Per Tommy non sarà facile adattarsi a una stanza piena di completi e cravatte, qualcosa a cui dovrà abituarsi nel suo ruolo più importante. La spavalderia che mostra agli altri personaggi di Landman potrebbe fargli guadagnare dei nemici, soprattutto se questi non lo rispettano per il suo precedente ruolo pratico nell’azienda.

Per quanto riguarda Cooper, le sue sfide sono duplici: non solo sta costruendo un’azienda, ma sta anche cercando di prendersi cura di Ariana e di suo figlio. Le loro circostanze non saranno facili, né miglioreranno se lui si farà dei nemici tra le altre aziende. Anche se non è chiaro se i due personaggi principali entreranno in conflitto, le parole di Wallace indicano che è possibile.

House of the Dragon – Stagione 3: Annie Shapero sarà Alysanne Blackwood!

0

Nelle ultime settimane sono circolate numerose speculazioni su Internet riguardo a chi interpreterà una delle combattenti più agguerrite di George R.R. Martin nella terza stagione di House of the Dragon. Deadline riporta ora che l’attrice australiano-britannica Annie Shapero interpreterà Alysanne Blackwood nella prossima stagione, le cui riprese sono iniziate alcuni mesi fa nel Regno Unito.

Conosciuta come Black Aly, Blackwood ha un ruolo chiave nel romanzo “Fuoco e Sangue” di Martin. L’impavida guerriera è la zia di Lord Benjicot Blackwood e combatte per la regina Rhaenyra Targaryen (Emma D’Arcy) nella Danza dei Draghi prima di sposare Lord Cregan Stark, interpretato da Tom Taylor. Diventa una figura leggendaria nella tradizione della Casa Stark e la sua storia sembra destinata a essere raccontata nella terza stagione di House of the Dragon.

Blackwood non è un personaggio fisso della serie, ma è stato riportato che apparirà in cinque degli otto episodi della terza stagione, che uscirà il prossimo anno. Prima di questo ruolo, Shapero ha interpretato la giornalista americana Jenny in Red Skies, la serie televisiva israeliana vincitrice del Series Mania Award sulla Seconda Intifada, co-creata da Ron Leshem di Euphoria. Ha anche recitato nel pilot della FX The Border, in The Narrow Road to the Deep North con Jacob Elordi ed è stata scritturata nel prossimo film horror australiano Saccharine al fianco di Midori Francis.

LEGGI ANCHE: House Of The Dragon – Stagione 3: cast, trama e tutto quello che sappiamo

Il cast della stagione 3 di House of the Dragon

House of the Dragon è l’amatissima saga ambientata 200 anni prima degli eventi citati nella serie dei record “Il Trono di Spade”. Tratta dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin, questa racconta la storia della leggendaria Casa Targaryen.

La terza stagione vedrà nel cast il ritorno di: Matt Smith, Emma D’Arcy, Olivia Cooke, Steve Toussaint, Rhys Ifans, Fabien Frankel, Ewan Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno, Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall, Matthew Needham, Tom Bennett, Kieran Bew, Kurt Egyiawan, Freddie Fox, Clinton Liberty, Gayle Rankin e Abubakar Salim.

Si sono poi uniti al cast Tommy Flanagan nel ruolo di Ser Roderick Dustin, Dan Fogler nel ruolo di Ser Torrhen Manderly, e James Norton nel ruolo di Ormund Hightower. Le registe e i registi della terza stagione sono: Clare Kilner, Nina Lopez-Corrado, Andrij Parekh e Loni Peristere.

Smallville: il sequel riceve un importante aggiornamento per il 2025 da Tom Welling dopo il rinvio del rilancio della DC TV

0

La serie TV sequel di Smallville con Tom Welling e Michael Rosenbaum riceve un nuovo aggiornamento DC dall’ex attore di Superman. Mentre il cast di Smallville ha terminato la sua corsa nel lontano 2011 su The CW, il dramma incentrato su Clark Kent sta valutando una potenziale resurrezione, dato che Welling e Rosenbaum stanno sviluppando un sequel animato, con l’obiettivo di far doppiare i rispettivi personaggi DC dagli attori originali.

Tuttavia, dato che il sequel di Smallville è in fase di sviluppo da diversi anni, il progetto deve ancora essere esaminato dalla Warner Bros. Discovery, poiché la DC Studios si sta concentrando sul lancio del franchise DC Universe di James Gunn, che include l’uscita del film Superman nel 2025. Ma un nuovo aggiornamento da parte di Welling potrebbe significare guai per la possibile rinascita di Smallville.

Welling è stato recentemente ospite del podcast di Rosenbaum, Inside of You with Michael Rosenbaum, dove l’attore che interpreta Lex Luthor ha chiesto al suo co-protagonista di Smallville, nonché co-conduttore di TalkVille Podcast (il loro programma dedicato alla rivisitazione di Smallville), se pensa che la serie tornerà mai, dato che si è discusso di reboot e sequel televisivi. Tuttavia, Welling non era del tutto sicuro che Smallville avrebbe avuto questa possibilità. Leggi qui sotto lo scambio di battute tra Rosenbaum e Welling:

Michael Rosenbaum: Pensi che sia troppo azzardato che Al [Gough] e Miles [Millar, i creatori di Smallville] dicano: “Facciamo un episodio o un film?” Tom Welling: Non mi sembra che la nostra serie sia il tipo di serie in cui potrebbe succedere una cosa del genere. Sorrido e dico che probabilmente non succederà mai. Ma l’idea mi piace molto!

Cosa significa l’aggiornamento di Tom Welling su Smallville

Tom Welling Smallville

Il sequel di Smallville non è necessariamente morto

Sebbene l’ultimo aggiornamento di Welling sul reboot di Smallville sia destinato a preoccupare i fan di lunga data, non significa necessariamente che un sequel sia completamente fuori discussione. Nell’intervista con ScreenRant a Rosenbaum nel 2024, la star di Smallville ha sottolineato che il tempismo è un fattore fondamentale per le possibilità di un sequel animato, il che è sicuramente rilevante nel 2025. Rosenbaum ha dichiarato quanto segue a ScreenRant nel 2024:

Michael Rosenbaum: Tutto quello che posso dire è che è un’ottima idea. Abbiamo Al e Miles, i creatori di Smallville, che ci sostengono. Quando sarà il momento giusto, vorremmo andare avanti e presentarlo alla Warner Bros. Deve essere il momento giusto, e questo non lo è. C’è stato lo sciopero, c’è stato un cambio di dirigenti alla DC, uno dei quali era uno dei miei migliori amici al mondo, James Gunn. Quando sarà il momento giusto, penso che sarà una cosa scontata, a meno che non abbiano altre idee. Ci piacerebbe farlo, tutto il cast vorrebbe farlo. Dopoi darebbero voce ai propri personaggi della serie e abbiamo già un’idea di come sarà.

Riportare Smallville in animazione sarebbe più facile e più conveniente, rispetto a un’ipotetica stagione 11 in formato live-action. Girare un altro show di Smallville in live-action potrebbe essere qualcosa che lo studio è meno disposto a fare, ma con l’animazione c’è molta più libertà di narrazione, soprattutto con lo stile di animazione giusto, dato che il mezzo si è costantemente evoluto negli ultimi due decenni.

È anche fondamentale ricordare che l’aggiornamento di Welling su Smallville non dice categoricamente che non accadrà mai, ma solo che non è sicuro che la serie TV della DC sia una di quelle che avranno un sequel. A questo punto, i commenti di Welling sul sequel di Smallville possono essere facilmente interpretati come un modo per mantenere una mente aperta, pur avendo aspettative caute.

The Pitt – Stagione 2 aggiunge il primo nuovo membro del ca

0
The Pitt – Stagione 2 aggiunge il primo nuovo membro del ca

The Pitt stagione 2 ha aggiunto il suo primo nuovo membro del cast, il cui personaggio anticipa una storia d’amore per un medico mentre continua la produzione dei prossimi episodi. The Pitt – stagione 2 si svolge molti mesi dopo la stagione 1 e si concentra sui casi trattati ora per ora dal centro traumatologico durante il 4 luglio. Questi importanti casi festivi saranno al centro dell’attenzione.

Ora, Deadline ha rivelato che Lawrence Robinson si unirà al cast di The Pitt stagione 2 con un ruolo ricorrente. Interpreterà Brian Hancock, descritto come un paziente “affascinante” e gentile che instaura una possibile relazione romantica con un medico dopo essere stato ricoverato per un infortunio di calcio. Sebbene l’identità del medico sia sconosciuta, lo sviluppo ora per ora della loro relazione sembra garantito.

Cosa significa il casting di Robinson per la seconda stagione di The Pitt

Lawrence Robinson è noto soprattutto per il suo ruolo nella commedia di Hulu Three Ways, dove interpreta Dante. Tra i suoi ruoli più recenti figurano Trent nel film originale di Tubi Robbin e la partecipazione come guest star nel ruolo di West Abrams nella serie TV del 2024 Angel. Entrando a far parte del cast di The Pitt, interpreterà un ruolo nei turni di un medico.

CorrelatiThe Pitt è finalmente sulla strada giusta per riscattare il deludente record di Noah Wyle nella sua serie medica di 31 anniThe Pitt ha ricevuto diverse nomination agli Emmy, e una di queste offre a Noah Wyle la possibilità di fare qualcosa che nemmeno il suo ruolo in ER è riuscito a realizzare.

Accanto a Robinson, il cast ricorrente della seconda stagione di The Pitt includerà Charles Baker, Irene Choi, Laëtitia Hollard e Lucas Iverson. Anche se non è chiaro quale sarà il ruolo di ogni personaggio ricorrente nella serie, sembra che, essendo nuovi arrivati, avranno un certo protagonismo durante il turno festivo.

La seconda stagione porterà anche alcune decisioni inaspettate dopo la fine della prima stagione di The Pitt, tra cui l’assenza del dottor Collins interpretato da Tracy Ifeachor. Se da un lato questo apre la porta a più storie come quella di Brian interpretato da Robinson, che avrà più spazio sullo schermo, dall’altro sottolinea come questi cambiamenti si intrecciano con le nuove aggiunte alla trama.

Zootropolis 2: nuovi trailer e poster

0
Zootropolis 2: nuovi trailer e poster

Il nuovo trailer e il poster di Zootropolis 2, la nuova avventura targata Walt Disney Animation Studios, che arriverà nelle sale italiane il 26 novembre.

Dopo aver risolto il caso più importante della storia di Zootropolis, i poliziotti alle prime armi Judy Hopps e Nick Wilde scoprono che la loro collaborazione non è così solida come pensavano quando il capo Bogo ordina loro di unirsi al programma di consulenza “colleghi in crisi”. Nel momento in cui si ritrovano sulle tracce di un mistero legato all’arrivo di un serpente velenoso nella metropoli animale, non ci vuole molto perché la loro collaborazione venga messa alla prova.

Ecco il nuovo poster di Zootropolis 2

Zootropolis 2 introduce Gary De’Snake, Nibbles e la terapeuta animale Dott.ssa Fuzzby oltre a dare il bentornato anche a una serie di personaggi che hanno fatto il loro debutto nel film premio Oscar® Zootropolis.

Dal team vincitore dell’Oscar® composto da Jared Bush e Byron Howard (registi) e Yvett Merino (produttore), Zootropolis 2 è il 64° film d’animazione dei Walt Disney Animation Studios.

No Other Land: ucciso uno dei consulenti del documentario premio Oscar

0

Odeh Hathalin, alias Awdah Hathaleen, importante attivista palestinese e leader della comunità, consulente del documentario premio Oscar No Other Land, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco da un colono israeliano nella Cisgiordania occupata lunedì.

L’incidente è stato riportato per la prima volta dal co-regista del film, il giornalista israeliano Yuval Abraham, che ha affermato che Hathalin era in condizioni critiche dopo essere stato colpito “ai polmoni”. La sua morte per le ferite riportate è stata successivamente confermata dal Ministero della Salute palestinese. Secondo il regista sui social media, i residenti avevano identificato l’assassino come Yinon Levi, un colono appartenente a un gruppo originariamente sanzionato dal presidente Joe Biden, nonché dal Regno Unito e dall’Unione Europea, sebbene tali sanzioni siano state successivamente revocate dall’amministrazione di Donald Trump.

In particolare, Hathalin è stato colpito nel villaggio di Umm al-Khair, nella comunità di Masafer Yatta, dove si concentrava No Other Land. Il documentario racconta la violenza e la distruzione all’interno della comunità causate da soldati e coloni israeliani mentre gli attivisti palestinesi si oppongono allo sfollamento forzato. La polizia israeliana ha dichiarato che le forze erano sul posto e avevano arrestato un cittadino israeliano che non hanno identificato al momento, sebbene i media abbiano successivamente riferito lunedì che Levi è stato arrestato perché sospettato dell’omicidio di Hathalin. È stato poi rilasciato agli arresti domiciliari martedì, mentre le indagini proseguivano. Nel post di Abraham su X, il regista ha anche condiviso un video di Levi che “sparava come un matto”, sebbene non sia stato chiarito se questo fosse direttamente correlato all’incidente in cui l’attivista è stato ucciso.

Awdah Hathaleen ha contribuito alla realizzazione di No Other Land

Oltre al suo attivismo all’interno di Umm al-Khair, Hathalin era padre di tre figli e lavorava come insegnante di inglese nella zona. Per il collettivo israelo-palestinese che ha creato No Other Land, è stato fondamentale per il loro lavoro, dato il suo sostegno ai giornalisti che lavoravano nella zona. Avrebbe anche partecipato direttamente alle riprese del documentario, che avrebbe poi vinto l’Oscar per il miglior documentario all’inizio di quest’anno. Abraham lo ha descritto come “un attivista straordinario“, mentre un altro dei registi del film, il regista palestinese Basel Adra, lo ha definito un “caro amico” in un suo post sui social media. “Non riesco quasi a crederci“, ha scritto. “Il mio caro amico Awdah è stato massacrato questa sera. Era in piedi davanti al centro comunitario del suo villaggio quando un colono ha sparato un proiettile che gli ha trafitto il petto e gli ha tolto la vita. È così che Israele ci cancella: una vita alla volta“.

Jurassic World – La rinascita supera uno dei blockbuster fantasy più amati

0

Dopo quasi un mese dall’uscita nelle sale di tutto il mondo, Jurassic World – La rinascita si è affermato come un vero e proprio blockbuster. Il film non ha ricevuto recensioni entusiastiche, ma non è stato nemmeno stroncato come il suo predecessore, Jurassic World Il Dominio. Quel film è uscito solo un paio d’anni fa e, sebbene La rinascita continui la stessa trama, è stato definito un soft-reboot del franchise d’azione e avventura. Diretto da Gareth Edwards, La rinascita potrebbe faticare a raggiungere l’ambito traguardo di 1 miliardo di dollari al botteghino globale come tutti e tre i suoi predecessori, ma ora ha superato uno dei film del franchise più amati degli ultimi due decenni.

Jurassic World – La rinascita ha superato Il leone, la strega e l’armadio

Il leone, la strega e l’armadio è stato seguito da due sequel: Le cronache di Narnia: Il principe Caspian e Le cronache di Narnia: Il viaggio del veliero. Entrambi i film hanno incassato oltre 400 milioni di dollari in tutto il mondo. Era stato annunciato un quarto film, ma non ha mai visto la luce. Il franchise di Narnia sarà riavviato dalla regista Greta Gerwig, che ha firmato un accordo per due film con Netflix. Sfruttando ogni goccia di prestigio accumulata grazie al successo di Barbie, ha convinto Netflix a deviare dalla sua procedura operativa standard e garantire un’esclusiva distribuzione cinematografica IMAX per il primo film di Narnia il prossimo anno. Il casting è ancora in corso e Meryl Streep sarà la voce del leone Aslan.

GOAT: Sogna in grande, il trailer del nuovo film d’animazione SONY

0

Dagli autori di Spider-Man: Across the Spider-Verse, GOAT: Sogna in grande è una commedia d’azione originale firmata Sony Pictures Animation, ambientata in un mondo interamente popolato da animali.

Will, una piccola capra con grandi sogni, all’improvviso ha l’occasione di entrare nella lega professionistica di “pallaruggente”, uno sport ad alto tasso di adrenalina, dominato dagli animali più veloci e feroci del pianeta. I suoi nuovi compagni non sono esattamente entusiasti all’idea di avere una capretta in squadra, ma Will è deciso a cambiare le regole del gioco e dimostrare, una volta per tutte, che anche i “piccoli” sanno lasciare il segno.

GOAT: Sogna in grande è prodotto da Stephen Curry e arriverà al cinema il 12 febbraio 2026 distribuito da Eagle Pictures.

Ogni Maledetto Fantacalcio: trailer del film Netflix

0
Ogni Maledetto Fantacalcio: trailer del film Netflix

Tra ritiri precampionato e l’uscita del listone, arriva finalmente il primo appuntamento imperdibile della stagione: è disponibile ora il trailer di “Ogni Maledetto Fantacalcio”, il film comedy di 90 minuti (incluso recupero) – diretto da Alessio Maria Federici e prodotto da QMI, in arrivo solo su Netflix dal 27 agosto.

Dedicato a tutti i fantallenatori, il film è con Giacomo Ferrara, Silvia D’Amico, Francesco Russo, Enrico Borello, Antonio Bannò e Caterina Guzzanti, con la partecipazione di Diletta Leotta, Pierluigi Pardo, Giuseppe Pastore, Daniele Orsato, Riccardo Gentile, Valeria Angione e Leonardo Pavoletti.

Fino a che punto ci si può spingere per vincere al Fantacalcio? È questa l’insolita domanda che si deve porre una giudice dal sarcasmo tagliente (Caterina Guzzanti), mentre interroga Simone (Giacomo Ferrara), spensierato trentenne, sceneggiatore più libero che professionista, nonché improbabile sospettato per la misteriosa scomparsa di Gianni (Enrico Borello).

La trama di Ogni Maledetto Fantacalcio

Gianni non è solo il suo migliore amico, è anche il campione in carica della Lega Fantacalcio “Mai una gioia” nella quale da anni si riunisce un gruppo di amici tanto storici quanto assurdi. Il giorno del suo matrimonio – e dell’ultima, decisiva giornata di campionato – Gianni però non si è presentato all’altare e, ancora più strano, non ha messo la formazione. Le surreali indagini coinvolgono tutta la folle comitiva, inclusa Andrea (Silvia D’Amico), l’ultima arrivata, che forse nasconde più di un segreto. Dalla chat di gruppo si scatena il delirio: insulti, accuse, screen compromettenti… e una quantità sospetta di minacce di morte. È possibile che qualcuno abbia davvero fatto del male a Gianni? Perché a volte, il Fantacalcio non è solo un gioco. È una questione di vita, bonus… e vendetta.

Nel cast del film, scritto da Giulio Carrieri e Michele Bertini Malgarini, che vede la collaborazione di Fantacalcio (un marchio di Quadronica), anche Francesco Giordano, Giacomo Bottoni e Francesca Agostini.

Holiday Crush: il trailer della serie Prime Video con The Jackal

0
Holiday Crush: il trailer della serie Prime Video con The Jackal

Prime Video svela il trailer e il poster ufficiali di Holiday Crush, il nuovo reality show Original italiano con l’esilarante commento dei The Jackal, Fabio Balsamo, Gianluca Fru, Aurora Leone, Ciro Priello che, direttamente dal loro divano, guarderanno con ironia e senza filtri la vacanza da sogno di un gruppo di ragazzi.

Diretto da Tommaso Deboni, scritto da Lorenzo Campagnari, Andrea Teodori, Claudia Melis ed Elisabetta Valori, Holiday Crush è prodotto da Casta Diva per Amazon MGM Studios e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo dal 4 settembre in 6 episodi.

La trama di Holiday Crush

I The Jackal (Fabio Balsamo, Gianluca Fru, Aurora Leone e Ciro Priello), direttamente dal loro divano, stanno per vedere e commentare in maniera schietta e dissacrante la vacanza da sogno di un gruppo di ragazzi. Per questi giovani protagonisti, sarà il viaggio più importante della loro vita, dove oltre a divertirsi e dare sfogo alle proprie fantasie, potranno anche riflettere e capire di più su loro stessi. Grazie all’aiuto di un travel planner (Jacopo Becchetti) e una spiritual coach (Jessica Venturi), verranno messi di fronte ai propri limiti, incontreranno nel percorso diversi imprevisti e si troveranno a dover condividere spazi ed emozioni. I The Jackal, insieme ai loro ospiti, (Emma Galeotti, La Pina & Diego, Cristina D’Avena) seguiranno i ragazzi passo dopo passo, commentando in maniera ironica e sorprendente ogni loro mossa e ogni loro reazione, trovandosi così immersi in un mix veramente esplosivo.

Venezia 82: a Julian Schnabel il premio Cartier Glory to the Filmmaker

La Biennale di Venezia e Cartier annunciano che è stato attribuito all’artista e regista statunitense Julian Schnabel (Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, Lo scafandro e la farfalla, Basquiat) il premio Cartier Glory to the Filmmaker dell’82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (27 agosto – 6 settembre 2025), dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.

La consegna del premio Cartier Glory to the Filmmaker a Julian Schnabel avrà luogo mercoledì 3 settembre in Sala Grande (Palazzo del Cinema) alle ore 21.30, prima della proiezione Fuori Concorso del suo nuovo film, In the Hand of Dante (USA/Italia, 150′) con Oscar Isaac, Gal Gadot, Gerard Butler, Al Pacino, John Malkovich, Martin Scorsese,  Jason Momoa, Louis Cancelmi e Franco Nero.

Julian Schnabel nell’accettare la proposta, ha dichiarato: “Sono stato la prima volta a Venezia nel novembre del 1976. All’epoca mi recai in Veneto per vedere la Cappella degli Scrovegni di Giotto e in seguito la pittura veneziana. Non avrei mai immaginato di diventare un regista, e tantomeno di essere onorato con questo premio, venendo incluso tra tanti registi che ammiro, perché in realtà sono un pittore. Ma penso di essere anche un regista. Sono quasi 30 anni che proietto i miei film alla Mostra del Cinema di Venezia e ricevere il premio Glory to the Filmmaker per la prima mondiale del mio nuovo film In the Hand of Dante, significa molto per me, poiché il percorso di Dante e di Nick Tosches in questo film in qualche modo rispecchia la mia vita. Grazie, non potrei essere più felice.”

Venezia 82: il programma ufficiale

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore della Mostra Alberto Barbera afferma: “Ogni film di Julian Schnabel è un mondo a sé. Nessuno è uguale al precedente o al successivo. Eppure, non è una coincidenza che la maggior parte di essi siano ritratti di artisti e rappresentazioni appassionate del processo artistico. Tanto generosa quanto selvaggiamente fantasiosa, la produzione cinematografica di Schnabel è un dono al cinema, articolato attraverso un linguaggio del tutto originale.  Il suo nuovo film, In the Hand of Dante, è il suo progetto più ambizioso. Come ha detto Martin Scorsese quando gli è stato chiesto di descriverli, i film di Schnabel sono «abbondanti, traboccanti e vibranti di vita, di pulsazioni. Nell’inquadratura c’è sempre un di più da vedere, da sperimentare e da sentire».”

Arnaud Carrez, Senior Vice President Chief Marketing Officer di Cartier International, ha dichiarato: “La Maison è lieta di consegnare il premio Glory to the Filmmaker di quest’anno a Julian Schnabel, in onore al suo contributo originale all’industria cinematografica. La creatività sfrenata di ciascuno dei suoi film ci introduce a mondi affascinanti attraverso la sensibilità e il linguaggio visivo di un pittore. Questo incontro tra sensibilità artistica e dedizione alla creazione rappresenta un prezioso unicum caro alla Maison”.

Diretto da Julian Schnabel, In the Hand of Dante è prodotto da DreamCrew Entertainment, MeMo Films, TWIN Productions e Artofficial Productions. Distribuzione internazionale: WME Independent.

Su In the Hand of Dante di Julian Schnabel

Basato sull’omonimo romanzo di Nick Tosches e adattato per lo schemro da Louise Kugelberg insieme a Julian Schnabel, è la storia di un manoscritto autografo della Divina Commedia di Dante Alighieri che viaggia dalle mani di un prete a quelle di un boss mafioso di New York City, dove viene poi portato a Nick Tosches con la richiesta di verificarne l’autenticità.

Anthony e Joe Russo condividono le reazioni del pubblico alla scena post-credits di I Fantastici Quattro: Gli Inizi

0

Come sappiamo, Joe e Anthony Russo hanno diretto la scena a metà dei titoli di coda di I Fantastici Quattro: Gli Inizi, che segna il debutto nel MCU di un personaggio che sarà fondamentale in Avengers: Doomsday.

Come probabilmente avrete già sentito, la scena si conclude con l’introduzione del Dottor Destino, anche se non ne vediamo il volto (qui il nostro approfondimento sulle scene post-credits). Dopo un flashforward di quattro anni, vediamo Sue Storm (Vanessa Kirby) leggere una storia a suo figlio, Franklin Richards, nel Baxter Building. Quando Sue esce per scegliere un altro libro, sente un suono provenire dal soggiorno, che la ricarica mentre torna per affrontare qualsiasi pericolo possa attenderla.

La Donna Invisibile trova Victor Von Doom accovacciato a parlare con Franklin. Il cattivo sembra sussurrare qualcosa al bambino, ma il suo volto è nascosto dal cappuccio del mantello. L’unica indicazione che abbiamo che si tratti effettivamente di Doom (Robert Downey Jr.) è una rapida occhiata alla maschera argentata che tiene in mano (e la parte inferiore è coperta dalle dita).

Nonostante si sia potuto intravedere solo brevemente il personaggio, la scena ha entusiasmato molto i fan, e Joe e Anthony Russo hanno ora condiviso alcune reazioni del pubblico su Instagram.

GUARDA IL VIDEO SU INSTAGRAM

Nella nostra recensione abbiamo scritto: I Fantastici Quattro: Gli Inizi conferma ciò che già si pensava in seguito alla diffusione dei materiali promozionali: è un progetto ben pensato, ben diretto, che sa dosare l’intimità e l’azione, che grazie ai suoi variegati protagonisti si rivolge ad un pubblico ampio, dai più giovani fino ai padri e alle madri.”.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film Marvel Studios I Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale.

Il film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, Natasha Lyonne e Sarah Niles. I Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.

Ahsoka – Stagione 2: Hayden Christensen avrà un ruolo più importante come Anakin Skywalker

0

Dopo che le voci secondo cui sarebbe apparso come Fantasma della Forza nella trilogia sequel di Star Wars non si sono concretizzate, Hayden Christensen ha comunque fatto il suo tanto atteso ritorno nella saga nei panni di Anakin Skywalker/Darth Vader in Obi-Wan Kenobi. L’attore, che è nel tempo diventato una figura amata dai fan di Star Wars, ha poi ripreso il ruolo in Ahsoka sia come Fantasma della Forza che come ologramma. Il finale della prima stagione si è poi concluso preparando il terreno per un ruolo molto più importante di Anakin su Peridia, quando la serie tornerà con la seconda stagione.

Attualmente è in corso la lavorazione della seconda serie di episodi di Ahsoka e, come abbiamo riportato da Comicbookmovie, un paio di apparizioni cancellate alle convention hanno convinto i fan che Christensen avrà molto più da fare nello show, quando questo tornerà su Disney+ il prossimo anno. Tutto è iniziato quando Spacecon San Antonio ha scritto sui social media: “Abbiamo cercato di far tornare Hayden Christensen per apparire con l’Imperatore ‘Ian McDiarmid’… ma Hayden sta ancora girando la prossima stagione di Ahsoka e non può impegnarsi”.

Successivamente, Comic Con Manchester ha dichiarato che l’attore ha dovuto cancellare la sua apparizione per loro a luglio a causa delle “riprese notturne”. Come suggerito dal finale, scommetteremmo che Anakin guiderà Ahsoka Tano e Sabine Wren nel loro viaggio attraverso Peridea come Fantasma della Forza (i fan di The Clone Wars sapranno che è anche strettamente legato agli dei di Mortis). Solo il tempo dirà quanto di Anakin – o Vader – di Christensen vedremo nella seconda stagione di Ahsoka, ma sembra probabile che l’attore avrà un ruolo più importante.

LEGGI ANCHE: Ahsoka – Stagione 2: trama, aggiornamenti e tutto quello che sappiamo

Spider-Man: Brand New Day, una foto del set suggerisce la collocazione temporale del film

0

Le prime foto dal set di Spider-Man: Brand New Day a Glasgow, in Scozia, sono state pubblicate online e sembrano rivelano quando il film si colloca nella timeline del Marvel Cinematic Universe. Come si può vedere nella foto qui riportata, sono stati affissi cartelli che indicano che sono in corso lavori di costruzione su un edificio a New York che dovrebbe essere completato nel “dicembre 2027”. Gli eventi di Captain America: Brave New World si sono svolti tra il 2026 e il 2027, mentre Thunderbolts* è ambientato nel 2027.

La scena post-credits di quest’ultimo film si ricollega agli eventi di Avengers: Doomsday con un cartellino recante la scritta “14 mesi dopo”, collocando il film nel 2028/2029. Tenendo presente questo, Spider-Man: Brand New Day sarebbe ambientato quasi prima del prossimo film degli Avengers, e non tra Doomsday e Avengers: Secret Wars come alcuni avevano ipotizzato in precedenza. Se questo dettaglio fosse confermato, è comunque estremamente probabile che il film possa contenere ulteriori dettagli che anticipano l’arrivo della grande battaglia contro Dottor Destino.

Quello che sappiamo su Spider-Man: Brand New Day

Ad oggi, una sinossi generica del film è emersa all’inizio di quest’anno, anche se non è chiaro quanto sia accurata.

Dopo gli eventi di Doomsday, Peter Parker è determinato a condurre una vita normale e a concentrarsi sul college, allontanandosi dalle sue responsabilità di Spider-Man. Tuttavia, la pace è di breve durata quando emerge una nuova minaccia mortale, che mette in pericolo i suoi amici e costringe Peter a riconsiderare la sua promessa. Con la posta in gioco più alta che mai, Peter torna a malincuore alla sua identità di Spider-Man e si ritrova a dover collaborare con un improbabile alleato per proteggere coloro che ama.

L’improbabile alleato potrebbe dunque essere il The Punisher di Jon Bernthal recentemente annunciato come parte del film – in una situazione già vista in precedenti film Marvel dove gli eroi si vedono inizialmente come antagonisti l’uno dell’altro salvo poi allearsi contro la vera minaccia di turno.

Di certo c’è che Spider-Man: Brand New Day condivide il titolo con un’epoca narrativa controversa, che ha visto la Marvel Comics dare all’arrampicamuri un nuovo inizio, ponendo però fine al suo matrimonio con Mary Jane Watson e rendendo di nuovo segreta la sua identità. In quel periodo ha dovuto affrontare molti nuovi sinistri nemici ed era circondato da un cast di supporto rinnovato, tra cui un resuscitato Harry Osborn.

Spider-Man: Brand New Day è stato recentemente posticipato di una settimana dal 24 luglio 2026 al 31 luglio 2026. Destin Daniel Cretton, regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, dirigerà il film da una sceneggiatura di Chris McKenna ed Erik Sommers. Tom Holland guida un cast che include anche Zendaya, Sadie Sink e Liza Colón-Zayas e Jon Bernthal. Michael Mando è stato confermato mentre per ora sono solo rumors il coinvolgimento di Steven YeunCharlie Cox e di Mark Ruffalo.

Spider-Man: Brand New Day uscirà nelle sale il 31 luglio 2026.

Bring Her Back – Torna da Me: la nostra intervista ai registi Danny e Michael Philippou

0

In occasione dell’uscita al cinema di Bring Her Back – Torna da me, da mercoledì 30 luglio in sala, distribuito da Eagle Pictures, noi di Cinefilos.it abbiamo intervistato i registi Danny e Michael Philippou (Talk to Me).

Nel cast Billy Barratt (Crater), Sora Wong, Jonah Wren Phillips (How to Make Gravy), Sally-Anne Upton (Five Bedrooms), Stephen Phillips, Mischa Heywood e Sally Hawkins (La forma dell’acqua – The Shape of Water).

La trama breve di Bring Her Back

Dopo il successo della loro unione per il film horror del 2023 Talk to Me, A24 e i coniugi Philippous hanno deciso di riunirsi per altri progetti, soprattutto se si considera che Talk to Me è stato il titolo horror di A24 che ha ottenuto il miglior risultato sul mercato nazionale.

Sally Hawkins non è estranea al cinema di genere, avendo recitato in La forma dell’acqua di Guillermo Del Toro e Godzilla: King of the Monsters di Michael Dougherty. È nota soprattutto per i ruoli drammatici in film come Spencer, Submarine, Un’educazione, Happy-Go-Lucky.

Nella recensione di Agnese Albertini su Cinefilos.it si legge: “La vera forza del film risiede nella performance di Sally Hawkins, inedita nel ruolo di una donna capace di rassicurare e inquietare allo stesso tempo. Il suo personaggio non è scritto come una villain, ma come una madre che si è persa nel proprio dolore: è proprio questa umanità ferita, trattenuta e spesso distorta, a renderla tanto efficace. Laura non è mossa dalla malvagità, ma dall’ossessione, e Hawkins riesce a rendere credibile questa deriva psicologica con un’intensità rara. Anche il cast giovanile attorno a lei funziona: Sora Wong colpisce per la naturalezza e la delicatezza con cui incarna Piper, mentre Billy Barratt restituisce con efficacia il disagio e la fragilità di Andy, ragazzo ancora troppo giovane per sostenere il peso di un ruolo da adulto.”

Blue Moon: il trailer del film di Richard Linklater con Ethan Hawke

0

Sony Pictures Classics ha presentato il primo trailer di Blue Moon, il film drammatico sul mondo dei cantautori che segna la nona collaborazione tra il regista Richard Linklater e l’attore Ethan Hawke, in uscita nelle sale di Los Angeles e New York il 17 ottobre, prima di arrivare in tutto il Paese il 24 ottobre (al momento in cui scriviamo non è noto quando il film uscirà in Italia).

Scritto da Robert Kaplow, autore del romanzo Me and Orson Welles – che ha ispirato l’omonimo film di Linklater – Blue Moon racconta gli ultimi giorni di Lorenz Hart (Hawke), membro del famoso duo di cantautori Rodgers & Hart. Il film è ambientato principalmente al ristorante Sardi’s il 31 marzo 1943, la sera della prima di Oklahoma!, che ha segnato la prima collaborazione di Rodgers con Oscar Hammerstein II in sostituzione di Hart.

Con anche Margaret Qualley (The Substance), Bobby Cannavale (Ezra) e Andrew Scott (Estranei), il film è stato presentato in anteprima al Festival di Berlino di quest’anno, dove Scott ha vinto l’Orso d’argento come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione di Rodgers. Blue Moon è dunque un nuovo film di Richard Linklater molto atteso, che fa seguito al recente e fortunato Hit Man. Linklater ha però anche un altro film in arrivo in sala nei prossimi mesi, ovvero Nouvelle Vague, presentato sempre quest’anno al Festival di Cannes.

Avatar: Fuoco e Cenere, la prima immagine del personaggio di David Thewlis

0

Dopo l’uscita del trailer del film di Avatar: Fuoco e Cenere, sono state diffuse numerose notizie che rivelano nuovi dettagli sulla trama del nuovo capitolo della saga, tra cui un nuovo alleato nel mondo di Pandora, la Tribù del Vento. James Cameron ha affermato che quelli di questo gruppo “sono ancora al 100% Na’vi, ma non sono legati a un luogo specifico”, il che li rende diversi dai clan precedenti di Avatar. È interessante notare che Cameron cita Il Padrino come fonte di ispirazione per il suo “viaggio epico e romanzesco”, sottolineando l’importanza dei “dettagli procedurali” nella costruzione del mondo, con il regista che promette: “Dovrete aspettare, ma ne varrà la pena”.

A capo di questo gruppo c’è Peylak, il capo della Tribù del Vento interpretato da David Thewlis. Il personaggio era stato presentato in precedenza con un concept art nel febbraio 2025, ma era notevolmente assente dal recente trailer. Ora, grazie ad Empire, abbiamo una prima immagine del personaggio (la si può vedere qui). Sia lui che la sua Tribù del Vento avranno ruoli importanti nei prossimi film, ovvero Avatar 4 Avatar 5. L’introduzione di ben due tribù nel nuovo film è interessante perché significa che il franchise si sta espandendo piuttosto rapidamente. Inoltre, sembra che alcuni di questi personaggi saranno presenti a lungo termine.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Empire (@empiremagazine)

Rispetto al film originale di Avatar del 2009, che accennava solo brevemente ai vari clan nativi di Pandora, nella fase precedente alla battaglia contro il Popolo del Cielo, Avatar – La via dell’acqua ha introdotto un nuovo mondo pieno di personaggi. Alcuni di questi diventeranno fondamentali nei prossimi capitoli, come Ronal e Tonowari, come ha affermato Cameron. Tuttavia, Avatar: Fuoco e Cenere compie un ulteriore passo in avanti rispetto ai film precedenti introducendo due clan importanti contemporaneamente, il che significa che ci sarà un numero maggiore di nuovi personaggi. Di conseguenza, si aprirà indubbiamente la strada a nuove storie nel franchise.

Avatar: Fuoco e Cenere è il prossimo capitolo della saga

Con Avatar: Fuoco e Cenere, James Cameron riporta il pubblico su Pandora in una nuova avventura coinvolgente con Jake Sully (Sam Worthington), marine diventato leader dei Na’vi, la guerriera Na’vi Neytiri (Zoe Saldaña) e la famiglia Sully. Il film, con sceneggiatura di Cameron, Rick Jaffa e Amanda Silver e soggetto di Cameron, Jaffa, Silver, Josh Friedman e Shane Salerno, vede anche la partecipazione di Sigourney Weaver, Stephen Lang, Oona Chaplin, Cliff Curtis, Britain Dalton, Trinity Bliss, Jack Champion, Bailey Bass e Kate Winslet.

Si dice che il film rappresenterà un’evoluzione importante della storia avviata con Avatar (2009) e proseguita con Avatar – La via dell’acqua (2022), espandendo ulteriormente l’universo narrativo di Pandora e introducendo nuove aree geografiche e culture Na’vi, con toni più cupi rispetto ai precedenti capitoli. Cameron ha dichiarato inoltre che questo terzo episodio segnerà un punto di svolta tematico per l’intera saga. Uno degli aspetti più attesi riguarda l’introduzione del Popolo della Cenere, una tribù Na’vi legata all’elemento del fuoco.

A differenza delle popolazioni Na’vi viste finora, questi sono caratterizzati da una visione più aggressiva e conflittuale del mondo, portando per la prima volta un punto di vista Na’vi antagonistico. Questo consentirà alla saga di esplorare dinamiche interne al mondo indigeno di Pandora, complicando la tradizionale dicotomia tra Na’vi pacifici e umani colonizzatori. Leader di questo popolo è la temuta Varang, interpretata da Oona Chaplin e di cui negli scorsi giorni era state diffuse alcune immagini ufficiali.

Cameron ha anche anticipato che Avatar: Fuoco e Cenere conterrà un importante sviluppo narrativo che ricollegherà alcuni eventi ai futuri capitoli già in lavorazione. La tecnologia continuerà a giocare un ruolo centrale: Cameron ha promesso nuove innovazioni visive, in particolare nella resa degli ambienti vulcanici e nelle sequenze incentrate sul fuoco. Questo terzo film si preannuncia dunque come un capitolo chiave per l’espansione tematica, politica e visiva dell’universo di Avatar.

Avatar: Fuoco e Cenere sarà al cinema il 19 dicembre 2025.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, il regista spiega il mancato collegamento a Thunderbolts*

0

Il film della Marvel Studios I Fantastici Quattro: Gli Inizi (qui la recensione) – con Pedro Pascal, Vanessa Kirby, Joseph Quinn ed Ebon Moss-Bachrach – fa parte del Marvel Cinematic Universe, ma non nella stessa linea temporale degli altri film. Terra-616 è infatti l’universo principale in cui si svolgono la maggior parte delle trame, mentre questo film si svolge invece su Terra-828.

Eppure, la scena post-credits di Thunderbolts*, all’inizio di quest’anno, ha stuzzicato il pubblico sull’arrivo dei Fantastici Quattro su Terra-616. La cosa, però, non è poi stato menzionata nel film a loro dedicato. Ora, il regista Matt Shakman ha rivelato il motivo di questo mancato collegamento.

No, no, no, perché anche la scena dopo i titoli di coda di Thunderbolts* è stata ideata relativamente tardi nel mio processo, quindi non era qualcosa che conoscevo bene perché non era stata creata quando stavo lavorando alla mia sceneggiatura, capisci?”, ha detto il regista a CinemaBlend.

Ha continuato: “Uso spesso la metafora della staffetta, sapete? Passate il testimone, correte la vostra parte il più velocemente possibile, fate del vostro meglio con la vostra versione dei Fantastici Quattro – Terra 828, questo mondo – e poi passate il testimone, in questo caso ai fratelli Russo”.

Sebbene I Fantastici Quattro: Gli Inizi non abbia anticipato l’arrivo della famiglia Marvel nell’universo principale, Shakman ha accennato a dove l’MCU porterà i supereroi in futuro. In una scena dopo i titoli di coda, il Dottor Destino interpretato da Robert Downey Jr. appare e interagisce con Franklin Richards, il figlio di Sue Storm (Kirby) e Reed Richards (Pascal). Non si avrà dunque avuto un collegamento con Thunderbolts*, ma lo si ha indubbiamente avuto con Avengers: Doomsday.

Leggi qui i nostri approfondimenti su I Fantastici Quattro: Gli Inizi:

Il matrimonio del mio migliore amico: Celine Song scriverà il sequel del film con Julia Roberts

0

La Sony Pictures sta lavorando alla realizzazione di un sequel della commedia romantica con Julia Roberts dal titolo Il matrimonio del mio migliore amico. Come riportato da Collider, lo studio ha ingaggiato la sceneggiatrice e regista di Material Love e Past Lives Celine Song per scrivere la sceneggiatura del progetto, anche se al momento non è ancora stata confermata la sua partecipazione come regista del film.

La notizia arriva poco dopo che Dermot Mulroney, che ha recitato al fianco della Roberts nell’originale del 1997 diretto da P.J. Hogan, ha rivelato al New York Post che “si parla di un sequel”. L’attore stava promuovendo la sua nuova serie NetflixThe Hunting Wives” quando gli è stato chiesto del possibile seguito, rispondendo: “Non ne so nulla. L’ultima cosa che ho sentito è che gli avvocati ne stavano discutendo“.

Song ha appena presentato il suo secondo lavoro da regista, Material Love, in Italia al cinema dal 4 settembre. La commedia romantica sul triangolo amoroso, con Dakota Johnson, Chris Evans e Pedro Pascal, ha incassato 50 milioni di dollari al botteghino mondiale. Il suo film d’esordio, Past Lives, ha invece incassato 42 milioni di dollari in tutto il mondo e ha ottenuto nomination agli Oscar per la sceneggiatura originale e il miglior film.

Cosa sapere di Il matrimonio del migliore amico

L’originale Il matrimonio del mio migliore amico vedeva Julia Roberts nei panni di una critica gastronomica che scopre che il suo amico di lunga data, interpretato da Dermot Mulroney, sta per sposarsi. I due avevano giurato di sposarsi l’uno con l’altra se fossero rimasti single fino alla “veneranda” età di 28 anni. Rendendosi conto di essere innamorata, il personaggio di Roberts decide così di sabotare l’evento. Il film vedeva anche la partecipazione di Cameron Diaz e Rupert Everett.

Il film è stato un successo al botteghino al momento dell’uscita nell’estate del 1997, incassando 127 milioni di dollari in Nord America e classificandosi al nono posto tra i film di maggior incasso dell’anno. Ha poi ottenuto tre nomination ai Golden Globe – come miglior musical e commedia e per la recitazione di Roberts ed Everett – ed è rimasto uno dei titoli più amati della serie di commedie romantiche interpretate da Roberts negli anni ’90. Nel 2022, Variety lo ha classificato come uno dei 100 migliori film di tutti i tempi.

Le avventure di Cliff Booth: ecco Brad Pitt come Cliff Booth sul set del sequel di C’era una volta a… Hollywood

0

Il noto sito americano JustJard ha diffuso le prime foto di Brad Pitt dal set di Le avventure di Cliff Booth, l’annunciato sequel spin-off di C’era una volta a… Hollywood scritto da Quentin Tarantino e diretto da David Fincher.

A sorpresa, Brad Pitt è dunque tornato a vestire i panni di Cliff Booth, lo stuntman taciturno e spavaldo che aveva conquistato il pubblico in C’era una volta a… Hollywood. Le prime immagini dal set del sequel, trapelate nelle ultime ore, mostrano l’attore premio Oscar impegnato in nuove acrobazie e scene d’azione ambientate negli anni Settanta, segno che Le avventure di Cliff Booth sono tutt’altro che finite.

Cosa sappiamo sul film Le avventure di Cliff Booth?

Il progetto, ancora avvolto nel mistero, sembra essere una sorta di spin-off/sequel dedicato al personaggio interpretato da Pitt, che nel film originale di Quentin Tarantino era al fianco di Rick Dalton (Leonardo DiCaprio). La pellicola esplorava il mondo del cinema e della controcultura americana alla fine degli anni Sessanta, culminando in una reinterpretazione pulp degli omicidi Manson. Ora, secondo fonti vicine alla produzione, questa nuova avventura si concentrerà interamente su Cliff e sul suo passato da eroe di guerra e uomo d’azione.

Le riprese sono in corso in California, tra Los Angeles e il deserto del Mojave, e dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che il film adotterà uno stile da buddy-movie solitario, tra western urbano e noir crepuscolare. Non è ancora chiaro se Quentin Tarantino sia direttamente coinvolto nel progetto, ma il tono e la fotografia sembrano perfettamente coerenti con l’universo narrativo da lui creato.

Le avventure di Cliff Booth è attualmente il titolo provvisorio del film, che potrebbe arrivare nelle sale nel corso del 2026. Nel frattempo, i fan di C’era una volta a… Hollywood possono già esultare: Brad Pitt è tornato, e Cliff Booth ha ancora molto da raccontare.

Dead for a Dollar: la spiegazione del finale del film

Dead for a Dollar: la spiegazione del finale del film

Con il film del 2022 Dead for a Dollar (qui la recensione), Walter Hill torna dietro la macchina da presa con un western asciutto e crepuscolare che rinnova i temi tipici del genere. Ambientato nel 1897, il film segue il cacciatore di taglie Max Borlund (interpretato da Christoph Waltz) nel suo incarico apparentemente semplice: riportare a casa la moglie di un uomo facoltoso. Ma come spesso accade nei western firmati Hill, niente è davvero come sembra. In questo approfondimento analizziamo la trama, i nodi centrali della storia e soprattutto il significato del suo finale, riflettendo su come il film si inserisce nel percorso autoriale del regista di I guerrieri della notte e Johnny il Bello.

Un passato irrisolto: chi è davvero Joe Cribbens?

La storia prende il via con Max Borlund, esperto cacciatore di taglie e funzionario al servizio del governo degli Stati Uniti, che visita la prigione di Albuquerque per incontrare un vecchio nemico: Joe Cribbens (Willem Dafoe). I due condividono un passato turbolento. Borlund aveva arrestato Joe anni prima per rapina in banca e furto di cavalli, ma ora Cribbens sta per uscire. Secondo alcune voci, l’uomo avrebbe intenzione di vendicarsi. Sebbene Joe affermi di volersi solo ritirare in Messico a giocare a carte e divertirsi, lo sguardo sfuggente e i modi ambigui non convincono Borlund, che lo mette in guardia: qualunque tentativo di seguirlo o fargli del male sarà ricambiato con la stessa moneta.

Poco dopo, Borlund riceve una nuova missione: Martin Kidd, un ricco imprenditore, sostiene che sua moglie Rachel (Rachel Brosnahan) sia stata rapita da un disertore dell’esercito, Elijah Jones (Brandon Scott), e chiede che venga riportata indietro. In realtà, il riscatto è già stato chiesto, ma Martin preferisce pagare Borlund — 500 dollari in anticipo — per salvare la reputazione sua e della moglie. Ad accompagnare il cacciatore c’è il sergente Poe (Warren Burke), apparentemente loquace e cordiale, ma non privo di sorprese. La missione li porta così verso la regione desertica di Roca Rosa, nel Chihuahua, dove le certezze iniziano a sgretolarsi.

Dead For A Dollar film 2022
Christoph Waltz, Rachel Brosnahan e Warren Burke in Dead for a Dollar. Foto di Lewis Jacobs.

Una fuga d’amore sotto accusa

Il viaggio si complica quando Poe rivela di conoscere Elijah e sostiene che questi non avrebbe mai potuto rapire una donna. Anzi, afferma che Rachel è fuggita volontariamente con lui. I due si sarebbero rifugiati presso una baita di proprietà di un uomo di nome Hannon, legato a vari traffici illeciti e sospettato di avere legami con Joe Cribbens. Elijah aveva lasciato a Poe una mappa per raggiungerli, sperando proprio che l’amico lo raggiungesse. La verità inizia così a delinearsi: quello con cui Max ha a che fare non è un rapimento, ma una fuga consensuale.

Nel frattempo, Rachel e Elijah vengono raggiunti da Romero, emissario del potente gangster Tiberio (Benjamin Bratt). Hannon, per saldare un debito di gioco con il criminale, aveva pattuito con lui la consegna dei due fuggiaschi in cambio di parte del riscatto. Elijah e Rachel accettano a malincuore il piano di essere condotti a Veracruz per poi imbarcarsi per Cuba, nonostante i dubbi sulla lealtà del gangster. Poco dopo, Tiberio e i suoi uomini incontrano Borlund e Poe, pretendendo un pagamento per il “diritto” di passaggio su quel territorio. La tensione è palpabile, ma Borlund non si lascia intimidire.

Borlund e Poe raggiungono infine la baita di Hannon. Il criminale punta un’arma contro Rachel, ma viene prontamente ucciso da Borlund.  Mentre Elijah seppellisce il corpo, Rachel — ancora diffidente verso Borlund — lo minaccia con una pistola, salvo poi abbassare l’arma dopo che lui le dichiara le sue reali intenzioni: rispettare la legge, sì, ma non a scapito della verità. È il primo segnale che Max sta iniziando a mettere in discussione le apparenze del caso.

Willem Dafoe in Dead for a Dollar. Foto di Lewis Jacobs

La verità su Martin Kidd e il motivo della fuga

Nel frattempo, Joe Cribbens è ormai libero e si stabilisce a Pueblo de Guadalupe. Si presenta come semplice giocatore d’azzardo, ma i guai lo trovano subito. Dopo una partita con Palmer, socio inglese di Tiberio, la tensione esplode: Palmer lo minaccia con un’arma e Joe lo uccide. Romero a quel punto lo raggiunge per informarlo che Tiberio vuole incontrarlo. In un incontro successivo, Tiberio propone a Joe un nuovo “lavoro”: eliminare Borlund. Joe accetta, ma il tentativo fallisce grazie a Poe e Rachel, che lo disarmano. Dopo l’umiliazione, Cribbens viene scaricato anche da Tiberio.

Borlund, nel frattempo, comincia a capire che le versioni ufficiali non reggono. Rachel gli racconta la sua storia: da giovane donna ribelle, si era sposata con Martin dopo poche settimane di corteggiamento. L’uomo si era poi rivelato un truffatore e un donnaiolo, che la trattava come una proprietà. Elijah, studente della scuola in cui lei lavorava, era stato quindi per lei un’ancora di salvezza. La loro fuga era un tentativo di sottrarsi al controllo e alla violenza di Martin. Con questa nuova consapevolezza, Borlund accetta la situazione e le restituisce la pistola per difendersi.

Quando infine Martin Kidd arriva finalmente a Ciudad de Trinidad Maria, non cerca nemmeno di vedere sua moglie: si reca direttamente alla prigione e uccide Elijah. Corrompe poi le guardie per coprire l’assassinio. Rachel, distrutta, si vendica a quel punto uccidendo a sua volta il marito. In seguito, tenta il suicidio, ma cambia idea. Comprende che ora ha il potere di scegliere come vivere. Tiberio, però, non ha ancora detto l’ultima parola.

Rachel Brosnahan in Dead for a Dollar
Rachel Brosnahan in Dead for a Dollar

Il significato del finale di Dead for a Dollar

Tiberio lancia a quel punto un attacco contro l’hotel in cui si trova Rachel. I suoi uomini vengono fermati anche grazie al coraggio della receptionist, ma Rachel rimane ferita al volto. In quel momento arriva Joe Cribbens, che uccide Tiberio, convinto che il gangster gli abbia rovinato la vendetta contro Borlund. Infine, lo stesso Cribbens affronta Borlund in un duello, ma ha ancora una volta la peggio e viene ucciso. Poe invece, seppur ferito, sopravvive e fa ritorno all’esercito.

Nel finale, Rachel – senza più nulla che la leghi a quei luoghi – lascia il Messico e si unisce al movimento suffragista a Filadelfia. La cicatrice sul volto diventa il simbolo della sua rinascita e del suo diritto all’autodeterminazione. Max Borlund, invece, torna alla sua attività di cacciatore di taglie, ma qualcosa in lui è cambiato. Se all’inizio era una figura fredda, quasi burocratica, nel corso della storia matura una coscienza morale. Invece di seguire alla lettera ordini sbagliati, impara a distinguere tra giustizia e legge. Quando restituisce la pistola a Rachel, fa molto più che proteggerla: le riconosce finalmente la libertà di decidere per sé.

Brick Mansions: la spiegazione del finale del film

Brick Mansions: la spiegazione del finale del film

Diretto dal montatore e regista francese Camille Delamarre al suo debutto cinematografico, con una sceneggiatura scritta da Luc Besson, Robert Mark Kamen, Ryan Amon e Bibi Naceri, Brick Mansions (qui la recensione) è un thriller d’azione ambientato nei quartieri poveri con una buona dose di inseguimenti, sparatorie e acrobazie mozzafiato. Il film del 2014 prende inoltre spunto dal precedente successo francese District B13. Per quanto riguarda la trama, è piuttosto standard: un eroe rispettoso della legge fa squadra con un altro (a cui non importa nulla) per salvare un ghetto dalla sua imminente rovina.

Il film rientra nel genere del cinema d’azione urbano e distopico, con evidenti richiami a titoli come 1997: Fuga da New York di John Carpenter o The Raid di Gareth Evans, per l’ambientazione chiusa e l’impianto narrativo che ruota attorno a una scalata letterale e metaforica verso un nemico comune. Ma Brick Mansions si distingue per l’impiego esteso del parkour, coreografato e interpretato dallo stesso David Belle, fondatore della disciplina. Questa componente dinamica conferisce al film un’identità visiva energica e contemporanea, anche se la narrazione riprende archetipi classici: la città come gabbia, la redenzione personale, la lotta contro la corruzione istituzionale.

Oltre all’azione, Brick Mansions affronta però anche temi legati all’emarginazione sociale, al degrado urbano e alla manipolazione del potere. Il film assume anche un valore simbolico, poiché rappresenta uno degli ultimi ruoli interpretati da Paul Walker, famoso per Fast & Furious, prima della sua morte. Nel resto dell’articolo ci concentreremo però in particolare sul fornire una spiegazione dettagliata del finale, chiarendo gli eventi conclusivi e il loro significato rispetto ai temi centrali della pellicola.

Paul Walker e David Belle in Brick Mansions
Paul Walker e David Belle in Brick Mansions. Foto di Philippe Bosse © 2013 EUROPACORP

La trama di Brick Mansions

Il film è ambientato in una Detroit del futuro, corrotta, violenta e in mano alla malavita. Un intero quartiere popolare e semi-apocalittico funge da dimora per i criminali più violenti della città. La polizia per circoscrivere il pericolo e proteggere il resto degli abitanti, decide di costruire un muro di cinta controllando tutti i movimenti di entrata e di uscita. Nella zona chiusa ribattezzata come “Brick Mansions” sopravvivono solo i più forti e il crimine si rafforza di giorno in giorno. L’intero quartiere è controllato da Tremaine (RZA), padrone indisturbato e re della droga. Lungo la sua strada Tremaine incontrerà l’agente Damien Collier (Paul Walker) e l’ex galeotto Lino (David Belle).

Damien è un poliziotto sotto copertura, che dopo la morte del padre, dedica la sua vita alla lotta contro il crimine e la corruzione. Lino invece abita all’interno del quartiere e ogni giorno si batte per vivere una vita onesta cercando di combattere per il bene di tutta la comunità. Damien e Lino provengono da mondi totalmente differenti, hanno due vite diverse ma un nemico in comune: Tremaine. Il rapimento della ragazza di Lino da parte di Tremaine, provocherà una serie di adrenalinici avvenimenti che porteranno i due ad allearsi. Insieme cercheranno di mandare a monte un pericoloso piano che potrebbe abbattere l’intera città.

La minaccia della bomba

La tensione raggiunge dunque il culmine quando Tremaine si dichiara in possesso di una testata nucleare e minaccia di lanciarla su Detroit se non riceverà un riscatto. Damien e Lino devono dunque collaborare per la disattivazione dell’ordigno. Quando Damien e Lino si recano alla base di Tremaine in una missione suicida, Tremaine fa un’offerta a Damien. Il boss mafioso mostra loro da lontano la bomba, che è collegata a un missile russo puntato sul centro della città. Da vero uomo d’affari, Tremaine vuole vendere la bomba per una somma forfettaria di 30 milioni, a 10 dollari a persona. Si tratta forse di una cifra ragionevole, e Damien chiama i suoi superiori per chiedere loro di effettuare il trasferimento.

RZA in Brick Mansions
RZA in Brick Mansions. Foto di Philippe Bosse – © 2013 EUROPACORP – TRANSFILM INTERNATIONAL INC.

La città non dispone però di una somma del genere e l’affare non va in porto. Damien, tuttavia, continua comunque a stare al gioco, fingendo che i superiori stiano effettuando il trasferimento come richiesto. La banca segreta non aprirà prima di altri 25 minuti e Damien e Lino vengono portati in una cella ad aspettare che il denaro venga trasferito. Tuttavia, Damien rivela a Lino la verità: sono soli. Lino finge di stare male, mettono fuori combattimento la guardia e gli eroi scappano per salvarsi la vita. Dopo alcune altre sontuose sequenze di parkour, Lino e Damien eliminano i teppisti. Ma un cecchino continua a sparare loro dal tetto, finché i due raggiungono il tetto per eliminarlo.

Tremaine scopre a questo punto che Damien ha mentito riguardo all’autorità che avrebbe inviato il denaro. Inoltre, stanno liquidando il denaro che si trova sul conto di Tremaine. Tremaine, infuriato, sta per attivare la bomba, ma Damien spara al ricevitore del segnale e il missile non lascia il supporto. Sul tetto, Tremaine cambia idea riguardo all’idea di far saltare in aria la città, ma Rayzah cerca di prendere il controllo del dispositivo, solo che Lola lo spinge giù dal tetto. Damien ottiene  a quel punto il codice per disattivare la bomba, ma questo è casualmente identico al codice postale della zona. Mentre la bomba non esplode, Damien, Lino, Tremaine e tutti i suoi scagnozzi mafiosi si recano nell’ufficio del sindaco per un confronto.

La spiegazione del finale del film

Si comprende così che Tremaine non aveva mai avuto intenzione di lanciarla: la vera minaccia era un piano orchestrato dal sindaco per distruggere Brick Mansions e liberare l’area dalla criminalità e favorire le speculazioni edilizie. Brick Mansions presenta così una visione cupa del problema della gentrificazione. In un mondo distopico, un sindaco al di sopra della legge pensa che eliminare le persone sfortunate fermerebbe i crimini in un quartiere povero. Quello che il sindaco non sa è che questa sua confessione è stata riprese a diffusa ai media, smascherandolo prima che potesse essere troppo tardi.

RZA, Paul Walker e David Belle in Brick Mansions
RZA, Paul Walker e David Belle in Brick Mansions. Foto di © 2013 EUROPACORP – TRANSFILM INTERNATIONAL INC.

Damien, a questo punto, decide di lasciare il suo lavoro. Mentre Tremaine e Lino cercano di farlo ragionare, l’agente getta via il distintivo in un gesto impulsivo. Egli era stato coinvolto dopo che gli era stato fatto credere che suo padre era stato ucciso da Tremaine, ma la verità è che sono state le forze dell’ordine corrotte ad eliminarlo. Damien non vuole dunque più lavorare per questo ambiente marcio. Alla fine, la pace nel quartiere viene ripristinata e Tremaine si candida alle elezioni per la carica di sindaco. Le scuole e gli ospedali riaprono e, dato che alla fine del film Damien fa delle commissioni nel ghetto, crediamo che sia ancora lo sceriffo non ufficiale del quartiere.

Il finale di Brick Mansions ribalta così le aspettative: non è il criminale di quartiere il vero nemico, ma il potere corrotto delle istituzioni. Il film decostruisce la classica dicotomia buoni contro cattivi, mostrando che la vera violenza è quella del potere che marginalizza e sfrutta. La testata nucleare diventa metafora dell’abbandono sistematico delle periferie, e Brick Mansions rappresenta tutti quei luoghi dimenticati, ridotti a ghetti per interessi politici ed economici. Il gesto di Damien, che tradisce i suoi superiori per la verità, evidenzia un cambiamento profondo: la giustizia non può esistere senza coscienza.

Infine, la rielezione di Tremaine a sindaco è una chiusura provocatoria ma coerente: l’ex criminale, ora simbolo di riscatto e rappresentante degli emarginati, si propone come voce autentica della città. Brick Mansions non si limita a intrattenere, ma propone un messaggio sociale: la violenza, spesso rappresentata da esplosioni e inseguimenti, ha radici profonde nelle disuguaglianze e nella corruzione. La nuova amicizia tra Damien e Lino incarna una possibile riconciliazione tra forze opposte, unite dalla verità e dalla volontà di cambiare davvero le cose.

Assaporando Parigi: dal cast alle location, tutte le curiosità sul film

Assaporando Parigi (il cui titolo originale è Savoring Paris) è il film del 2024 diretto da , una commedia romantica dal tono leggero e malinconico che celebra l’amore, la cucina francese e la scoperta di sé. Il film racconta il viaggio personale ed emotivo di una donna americana che, giunta nella capitale francese per sfuggire a una vita insoddisfacente, si ritrova a ricostruirsi tra baguette croccanti, bistrot pittoreschi e incontri inaspettati. La pellicola si inserisce così nel filone dei feel-good movie ambientati in location iconiche, capaci di fondere romanticismo, umorismo e introspezione.

Il genere a cui appartiene Assaporando Parigi ha negli ultimi anni ha trovato numerosi esempi di successo, da Julie & Julia a Mangia, prega, ama, passando per Midnight in Paris e Sognando Parigi. In tutti questi film la cucina e le atmosfere di luoghi suggestivi diventano strumenti narrativi per raccontare una trasformazione personale. Così anche in Assaporando Parigi, il cibo non è solo contesto, ma motore di emozioni e relazioni, capace di far emergere desideri repressi, nuove identità e, naturalmente, l’amore. Il tutto avviene attraverso una narrazione che alterna leggerezza e riflessione, con un’estetica calda e accogliente.

Produzione Hallmark, Assaporando Parigi propone però anche un personaggio femminile che non cerca il principe azzurro. La protagonista si ritrova infatti a reinventarsi completamente lontano dal suo mondo d’origine, spinta più dal bisogno di capire chi è davvero che dalla ricerca di una nuova relazione. Nel resto dell’articolo scopriremo allora nel dettaglio la trama del film, il cast di interpreti principali e le curiosità sulle affascinanti location che fanno da sfondo alla storia. Una guida completa al film per chi vuole assaporare Parigi… anche solo attraverso lo schermo.
Bethany Joy Lenz e Stanley Weber in Assaporando Parigi
Bethany Joy Lenz e Stanley Weber in Assaporando Parigi

La trama di Assaporando Parigi

Ella Weber, insoddisfatta del suo lavoro e della vita negli Stati Uniti, parte per Parigi per ritrovare sé stessa attraverso l’amore per il formaggio. Nella capitale francese incontra nuovi amici, tra cui Clotilde e il critico gastronomico Gaston, con cui nasce una relazione. Trovando anche un lavoro in una fromagerie, Ella intraprende un percorso di scoperta personale, che potrebbe portarla a capire ciò che desidera davvero dalla vita, se riuscirà a chiarire un malinteso con la persona che ama.

Il cast del film

Protagonista del film, nel ruolo di Ella Weber, è l’attrice Bethany Joy Lenz. Lenz è nota soprattutto per il ruolo di Haley James Scott nella serie tv cult One Tree Hill (2003–2012), ma ha firmato anche numerose apparizioni in serie prestigiose come Dexter, Grey’s Anatomy, Life Unexpected e Agents of S.H.I.E.L.D. Accanto a lei, nel ruolo di Serge Pelerin, vi è invece Stanley Weber. L’attore è celebre principalmente per aver interpretato Juan Borgia nella serie televisiva Borgia (2011–2014). Ha recitato anche in film come Not Another Happy Ending (2013), The First Day of the Rest of Your Life (2008) e Thérèse Desqueyroux (2012).

Fanno poi parte del cast Ben Wiggins nel ruolo diJ Gaston, un personaggio secondario chiave legato alla cucina e al mondo gastronomico. Wiggins è conosciuto per ruoli in Anna and the Apocalypse (2017), Maria Regina di Scozia (2018) e nelle serie The Witcher (2019) e You, dove nella quarta stagione ha interpretato Roald Walker‑Burton. Vi è poi Manon Azem che interpreta Clotilde. Azem è ben nota sia per film come Gangsterdam (2017) e Burn Out (2017) sia per ruoli televisivi in serie come La Mante, Section de recherches e Fifteen‑Love su Netflix. Infine, Lucy Newman‑Williams interpreta Laury Weber, parente di Ella nella storia.

Bethany Joy Lenz e Stanley Weber nel film Assaporando Parigi
Bethany Joy Lenz e Stanley Weber in Assaporando Parigi

Le location del film

Il film Assaporando Parigi è stato girato – ovviamente – in gran parte a Parigi, immergendo così lo spettatore nella vibrante atmosfera della capitale francese. Diverse sequenze utilizzano luoghi simbolo della città, come la Torre Eiffel, passeggiate lungo la Senna e scorci riconoscibili di vie celebri dove Ella si muove tra café e negozi di formaggi. Secondo Hallmark e il cast, la presenza reale della Città delle Luci rende l’esperienza visiva più autentica rispetto ai classici set Hallmark, donando al film un senso di viaggio e scoperta.

In aggiunta alle riprese parigine, alcune scene sono state realizzate anche a Sofia, in Bulgaria, dove il team ha allestito ambientazioni che simulano location parigine o visivamente coerenti per motivi di produzione. La protagonista Bethany Joy Lenz ha descritto l’esperienza sul set come un “sogno diventato realtà”, raccontando la sfida di girare in una città viva e imprevedibile come Parigi, dove la troupe ha dovuto adattarsi alle condizioni reali di strada e si è divertita improvisando al ritmo dei pedoni e della vita urbana.

Il finale del film

Ella si trova davanti a un bivio emotivo: dopo aver trascorso mesi a Parigi, lavorando con Serge alla realizzazione di un wine bar accanto alla sua fromagerie, deve decidere se tornare negli Stati Uniti o restare. Inizialmente decide di farlo, temendo il giudizio della madre e la praticità di tornare a casa. Ma durante l’inaugurazione del progetto, Serge le invia una scatola di formaggi: il gesto le fa capire che in Francia ci sono due cose fondamentali per lei — il lavoro che ama e l’uomo che ama davvero. Decide quindi di non salire sull’aereo e torna da Serge, come confermato dal film quando lo raggiunge prima della partenza.

Nell’ultima scena del film, vediamo dunque Ella di fronte al suo nuovo wine & bar, chiamato “La Cheddar-ie”, che unisce Francia e Stati Uniti dando così luogo all’incontro tra le due culture. La scelta finale di Ella rappresenta quindi la chiusura del suo arco narrativo: dalla crisi di mezza età e da una vita professionale insoddisfacente negli Stati Uniti, evolve in una donna che prende in mano il proprio destino e coltiva una nuova vita a Parigi. Rinuncia quindi alla sicurezza pratica per seguire passione e affetti, realizzando il sogno di una vita creativa, libera e autentica.

Sconosciuti per una notte: il trailer del film al cinema dal 28 agosto

0

Wanted è lieta di diffondere il trailer italiano di Sconosciuti per una notte, diretto e interpretato da Alex Lutz e in arrivo nei cinema dal 28 agosto distribuito da Wanted.

Ambientato nell’arco di una sola notte parigina, Sconosciuti per una notte ha inizio da un banale litigio tra due stanchi passeggeri di un metrò affollato al termine di una giornata di lavoro. Entrambi hanno circa cinquant’anni e, dopo aver alzato un po’ la voce, scendono alla stessa fermata, senza smettere di parlarsi, sempre meno arrabbiati e sempre più attratti l’uno dall’altra. E’ l’inizio di un misterioso gioco di seduzione e di crescente attrazione tra i due, che nei corridoi della stazione vengono goffamente travolti dalla passione all’interno di una cabina fotografica. Nell’arco di poche ore il loro rapporto diventa sempre più intenso, ma lasciando trapelare una verità segreta, che si svela solo ne sorprendente finale della storia.

Karin Viard e Alex Lutz mettono in scena una storia sentimentale scritta assieme ad Hadrien Bichet e che vede lo stesso Lutz alla regia (è la sua quinta regia dopo il pluripremiato Guy). SCONOSCIUTI PER UNA NOTTE esplora con eleganza e profondità il legame inatteso tra due sconosciuti che nell’arco di una sola notte si ritrovano a condividere fragilità, ricordi e desideri sospesi.

Una storia intima e sorprendente che indaga la solitudine contemporanea e la possibilità di incontrarsi davvero, anche solo per un momento, quando si ha il coraggio di abbassare le difese. Un film disperatamente romantico sull’amore che resta, anche quando sembra finito.

Dopo essere stato presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard, SCONOSCIUTI PER UNA NOTTE arriverà nei cinema dal 28 agosto distribuito da Wanted.

James Gunn rivela la storia di Mr. Handsome

0
James Gunn rivela la storia di Mr. Handsome

In un nuovo post sui social del regista di Superman, James Gunn,  ha mostrato l’orribile Mr. Handsome, che fungeva da schiavo di Lex Luthor nel suo universo tasca. Il personaggio ha incuriosito i fan, e alcuni che ipotizzano che possa essere un marziano bianco, ad esempio.

In un post con diverse nuove foto del dietro le quinte, Gunn ha spiegato: “Lex ha creato Mr. Handsome in una capsula di Petri quando aveva 12 anni: stava cercando di creare un essere umano. Non è venuto fuori un granché, ma potrebbe essere l’unico al mondo per cui Lex prova un vero sentimento, come dimostra la foto sulla sua scrivania.”

Questa spiegazione della sua origine si collega bene alla creazione di Ultraman da parte di Luthor, un clone di Superman privo di cervello che controllava tramite una serie di istruzioni al computer. Entrambe le creature, pur con esiti diversi, dimostrano la capacità di Luthor di perseguire i propri scopi, anche quelli eticamente più discutibili.

Guarda qui le foto di Mr. Handsome

Jeremy Renner sarebbe felice di tornare nel ruolo di Clint Barton

0

Si è parlato molto della seconda stagione di Hawkeye. Grazie alle dichiarazioni di Jeremy Renner in prima persona, sappiamo che l’attore ha rifiutato di tornare nei panni di Clint Barton dopo che gli è stata offerta metà dei guadagni della prima stagione… per il doppio del lavoro.

Non è chiaro se la serie sia ormai finita nel dimenticatoio, soprattutto perché i Marvel Studios prevedono di pubblicare solo una serie TV all’anno. Jeremy Renner, tuttavia, sembra fiducioso che la seconda stagione prima o poi si farà.

“Sono sempre felice di essere in quel mondo, amico”, ha detto a Empire Online. “Adoro tutti quei ragazzi, adoro il personaggio. Sono sicuro che alla fine faremo la seconda stagione e faremo altre cose. E sono felice di farlo. Il mio corpo si sta preparando per qualcosa del genere. Non so se qualcuno voglia vedermi in calzamaglia, ma il mio corpo starà benissimo in calzamaglia.”

Non sappiamo come si evolveranno le cose, ma da come si era conclusa la prima stagione, ci aspettiamo che un eventuale secondo ciclo coinvolge Clint in qualità di mentore per la giovane Kate Bishop (Hailee Steinfeld). La serie potrebbe intrecciarsi con le vicende di Daredevil: Rinascita o addirittura con quelle di Spider-Man: Brand New Day. Staremo a vedere cosa accadrà.