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Comandante: iniziate le riprese del nuovo film di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino

Comandante Edoardo De Angelis e Pierfrancesco Favino - Foto di Enrico De Luigi
Comandante Edoardo De Angelis e Pierfrancesco Favino - Foto di Enrico De Luigi

Sono iniziate le riprese del nuovo film di Edoardo De Angelis, Comandante con Pierfrancesco Favino nel ruolo del Comandante Salvatore Todaro, leggendario eroe dei mari Tra gli interpreti Massimiliano Rossi (Indivisibili) e Silvia D’Amico (Non essere cattivo).

Comandante è una produzione Indigo Film con Rai Cinema, O’Groove, Tramp LTD, VGroove e Wise. Prodotto da Pierpaolo Verga, Nicola Giuliano, Attilio De Razza, Edoardo De Angelis in collaborazione con Marina Militare, Cinecittà e Fincantieri in coproduzione con Beside Productions Film realizzato con il supporto del Programma Europa Creativa – MEDIA dell’Unione Europea e della Direzione Generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura con il contributo allo sviluppo della Regione Campania Agenzia Turistica Regionale Puglia Promozione con la collaborazione dell’Apulia Film Commission Distribuito da 01 Distribution.

Comandante Pierfrancesco Favino
Foto di Enrico De Luigi

Dal film, scritto da Sandro Veronesi ed Edoardo De Angelis, è tratto un romanzo che uscirà in libreria il 25 gennaio 2023 edito da Bompiani. Le riprese hanno una durata di 8 settimane e si svolgono a Taranto e a Roma. Gli effetti visivi del film sono curati dal celebre Kevin Tod Haug (Fight club, Twilight e Panic Room) e il workflow supervisor è il premio Oscar David Stump (X – MEN, Breaking Bad, Batman Forever) I costumi sono di Massimo Cantini Parrini candidato all’Oscar per Pinocchio e Cyrano.

La trama di Comandante

Durante la Seconda Guerra Mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina alla sua maniera: prua rinforzata in acciaio per improbabili speronamenti, colpi di cannone sparati in emersione per affrontare faccia a faccia il nemico e un equipaggio armato di pugnale per impossibili corpo a corpo. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico, nel buio della notte si profila la sagoma di un mercantile che viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di nazionalità belga e che apre improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e l’equipaggio italiano. Scoppia una una breve ma violenta battaglia nella quale il Comandante Todaro affonda il mercantile a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo sarà costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini. Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando, il Comandante Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una leggenda: “Perché noi siamo italiani”.

L’uomo alla guida di una trireme romana duemila anni fa è lo stesso che comanda un sommergibile nel 1940, in Atlantico, in piena guerra. Quell’uomo si chiama Salvatore ed è forte. Affonda il ferro delle navi nemiche senza paura e senza pietà. Ma il nemico inerme non è più nemico, è solo un altro uomo e allora lo salva. Perchè l’essere umano davvero forte è quello capace di tendere la mano al debole. Salvatore conosce le leggi eterne che governano il cielo e il mare e sa che sono superiori a qualunque altra legge. Salvatore è nato duemila anni fa: è un italiano. Edoardo De Angelis

Come può una sceneggiatura generare un libro? Un libro autonomo, che non sia la semplice trascrizione del copione? Io non credevo che questo potesse succedere, anzi, per meglio dire non ci avevo mai pensato. Poi, è arrivato Comandante: il tuffo nel fondo del mare insieme a Todaro e all’equipaggio del Cappellini, con tutte le microstorie e le paure e lingue e i dialetti e i punti di vista che il cinema trattiene e compatta, e che un libro può liberare – una specie di fioritura. Così, una sceneggiatura ha generato un libro che sembra avere generato la sceneggiatura. È stato bello fare questo viaggio di andata e ritorno, e credo proprio che non sarebbe stato possibile se a farlo non fossimo stati in due. Sandro Veronesi

 
 

Darby Harper: consulenza fantasmi, la nuova teen comedy in arrivo su Disney+

Darby Harper: consulenza fantasmi

Il film originale 20th Century Studios Darby Harper: consulenza fantasmi, una teen comedy soprannaturale che racconta la storia di una studentessa del liceo che lavora in nero come messaggero spirituale, sarà disponibile dal 2 dicembre in esclusiva su Hulu negli Stati Uniti, su Star+ in America Latina e su Disney+ all’interno di Star in ltalia.

Dopo aver vissuto un’esperienza di pre-morte da piccola, Darby Harper (Riele Downs) ha acquisito la capacità di vedere le persone defunte. Come conseguenza, è diventata introversa e si è isolata dai suoi compagni di liceo, preferendo passare il tempo a consigliare gli spiriti solitari che hanno affari in sospeso sulla terra. Ma tutto cambia quando Capri (Auli’i Cravalho), la reginetta del gruppo più esclusivo della scuola, muore inaspettatamente in uno strano incidente con la piastra per capelli, causando inevitabilmente l’annullamento del suo imminente “Sweet 17”. Capri, tuttavia, implora Darby dall’altra parte di intervenire e di convincere i suoi amici a organizzare la festa come previsto. Per placare l’ira della diva non morta, Darby deve uscire dall’esilio che si è autoimposta e reinventarsi, trovando così una nuova gioia nella terra dei vivi.

Darby Harper: consulenza fantasmi è interpretato da Riele Downs (Henry Danger), Auli’i Cravalho (Oceania), Chosen Jacobs (IT), Asher Angel (Shazam!), Wayne Knight (Seinfeld), con Derek Luke (Tredici) e Tony Danza (Casalingo Superpiù), ed è diretto da Silas Howard (Dickinson). La sceneggiatura è di Becca Greene (Good Vibes), basata su una storia di Wenonah Wilms (Fem 101), e i produttori sono Adam Saunders (Se ci conoscessimo oggi) e Eddie Rubin (Blue Bayou), con Michele Weisler (The Kissing Booth) e Mac Hendrickson come executive producer.

 
 

John Wick: Capitolo 4, trailer del film con Keanu Reeves

Leone Film Group ha diffuso il trailer del film John Wick: Capitolo 4, il film diretto da Chad Stahelski e basato sui personaggi creati da Derek Kolstad. Protagonisti sono Keanu Reeves, Donnie Yen, Bill Skarsgård, Laurence Fishburne, Hiroyuki Sanada, Shamier Anderson, Lance Reddick, Rina Sawayama, Scott Adkins e Ian McShane.

Il film è prodotto da Basil Iwanyk, Erica Lee, Chad Stahelski. Produttori esecutivi sono Keanu Reeves, Louise Rosner, David Leitch, Michael Paseornek. John Wick: Capitolo 4 è scritto da Shay Hatten e Michael Finch. Dal 23 Marzo al cinema distribuito da 01 Distribution.

La trama del film

John Wick (Keanu Reeves) trova una via per sconfiggere la Grand Tavola. Ma prima di guadagnare la libertà, Wick deve affrontare un nuovo nemico che ha potenti alleanze in tutto il mondo e ha mezzi tali da tramutare vecchi amici in nuovi nemici.

 
 

Black Adam: 7 modi per “salvare” il franchise dopo un inizio deludente

Black Adam trailer

Black Adam è l’ultimo film del DCU a debuttare con un punteggio “Rotten” su Rotten Tomatoes, segno che la Warner Bros. non ha ancora capito in che modo raccontare storie appassionanti in questo mondo condiviso. Ciononostante, ci stiamo avvicinando a una nuova era della DC ora che James Gunn e Peter Safran si ritrovano a capo dei DC Studios, e ci sono sicuramente modi per salvare il franchise di Black Adam.

Tenendo conto di tutto questo, abbiamo individuato una serie di strategie che possono essere sfruttate dalla Warner Bros. per sistemare questa promettente serie di film. Dai crossover che i fan desiderano davvero ai cambiamenti sostanziali da apportare ai personaggi chiave o all’antieroe stesso, ogni scelta potrebbe rivelarsi vincente nel cambiare l’assetto dei progetti DC post Justice League.

1La Suicide Squad in azione

James Gunn Suicide Squad

Se vogliamo unire due franchise per un grande evento crossover, perché non Black Adam con la Suicide Squad? Quest’ultimo ha avuto un rendimento insufficiente al botteghino a causa della pandemia e della doppia uscita nelle sale cinematografiche/HBO Max, mentre il primo è sulla buona strada per guadagnare solo poco più di Shazam. Mettere Teth-Adam contro la Task Force X sarebbe un materiale invitante per sfornarci un ottimo blockbuster e sembra il logico passo successivo all’inserimento di Viola Davis/Amanda Waller nel film con Dwayne Johnson.

Sarebbe un ottimo modo per rilanciare entrambi i franchise, e con Shazam e Superman in gioco, potremo avere tra le mani una serie di film imbattibili dal punto di vista della spettacolarità.

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Il Grande giorno: il nuovo film con ALDO GIOVANNI e GIACOMO al cinema dal 22 dicembre

Il grande giorno
Foto di Aliocha Merker

Uscirà il 22 dicembre Il grande giorno, il nuovo film con ALDO GIOVANNI e GIACOMO, diretto ancora una volta da Massimo Venier. Scritto da Davide Lantieri, Michele Pellegrini, Massimo Venier, Aldo Giovanni e Giacomo, Il grande giorno vede protagonisti anche Antonella Attili, Elena Lietti, Lucia Mascino, Margherita Mannino, Giovanni Anzaldo, Pietro Ragusa, Roberto Citran

La trama di Il grande giorno

In una grande villa sul lago di Como tutto è pronto per celebrare il matrimonio di Elio e Caterina. Sarà il giorno più bello della loro vita e anche di quella dei loro genitori, soprattutto dei rispettivi padri, Giacomo e Giovanni. I due si conoscono dai tempi della scuola e hanno condiviso tutto: l’azienda di famiglia – la Segrate Arredi – gli affetti, le vacanze… Il matrimonio dei figli rappresenta il suggello più emozionante alla loro fraterna, indissolubile amicizia. Per questo non hanno badato a spese: tre giorni di festeggiamenti, un Cardinale a celebrare le nozze, vini di pregio, chef stellati… E a dirigere il tutto, un costosissimo maître che si fa chiamare “il Riccardo Muti del catering”. Peccato che insieme a Margherita, l’ex moglie di Giovanni nonché madre della sposa, arrivi al matrimonio anche Aldo, il suo nuovo compagno. Simpatico, espansivo e soprattutto casinista in sommo grado, il nuovo arrivato si abbatte sul matrimonio come un tornado, infilando una serie di gaffes e incidenti esilaranti ma soprattutto costosissimi. Giacomo e Giovanni provano ad arginarlo in tutti i modi, ma sotto i colpi di Aldo si aprono delle crepe da cui affiora un malessere nascosto, destinato a mettere in discussione l’amicizia tra Giovanni e Giacomo, i loro matrimoni e non solo. E che costringerà tutti a fare i conti con i propri dubbi e con il coraggio che ci vuole per concedersi la felicità.

 
 

Romulus II – La guerra per Roma giunge al gran finale questo venerdì

Romulus II - La guerra per Roma

Roma è stata fondata, ma il sogno di una città pacifica, egualitaria e prospera è stato presto infranto dalla profezia. Non c’è posto per due re su un solo trono; qualcuno deve morire, perché solo uno è destinato a regnare sulla Città eterna. Chi è, dunque, il primo vero re di Roma? Chi, tra Yemos e Wiros, è Romulus? Torna con gli ultimi due episodi la serie prodotta da Sky Studios, Cattleya e Groenlandia, ROMULUS II – LA GUERRA PER ROMA, il cui gran finale andrà domani venerdì 11 novembre su Sky Atlantic e in streaming su NOW (gli episodi saranno ovviamente disponibili anche on demand).

In otto episodi girati come i precedenti interamente in protolatino e scritti da Filippo Gravino e Guido Iuculano con Flaminia Gressi e Federico Gnesini, Romulus II arriva finalmente al cuore del mito fondativo di Roma, con i protagonisti della prima stagione, Andrea Arcangeli (Yemos), Marianna Fontana (Ilia) e Francesco Di Napoli (Wiros) cui nei nuovi episodi si aggiungono Valentina Bellè (Volevo fare la rockstar, L’uomo del labirinto, Catch-22) nei panni di Ersilia, a capo delle sacerdotesse Sabine; Emanuele Maria Di Stefano (La scuola cattolica, Siccità) che interpreta il re dei Sabini Tito Tazio, figlio del Dio Sancos, il più potente nemico di Roma; Max Malatesta (Favolacce, Il primo Re) è Sabos, consigliere e braccio destro del re dei Sabini; Ludovica Nasti (L’amica geniale) veste i panni di Vibia, la più giovane fra le sacerdotesse Sabine; mentre Giancarlo Commare (Skam Italia, Maschile singolare, La Belva) è Atys, il giovane re di Satricum. Tornano anche Vanessa Scalera (Silvia), Sergio Romano (Amulius) e Demetra Avincola (Deftri).

Negli ultimi due episodi di Romulus II, Tito concede a Wiros tre giorni per arrendersi, ma il re di Roma incita gli altri ad avere speranza nella loro vittoria. Yemos intanto è certo di essere stato scelto dalla Dea e condivide le visioni che la Lupa gli ha rivelato. Wiros sposa Ersilia e il giorno delle nozze è entusiasta di vedere il fratello lì per celebrarlo. Ben presto, però, dovrà affrontare la verità. Wiros lascia i suoi soldati senza parole quando si arrende e cede la città di Roma. L’ex re rientra in città incatenato e sottomesso davanti al suo popolo. Durante l’umiliante parata, però, una donna si fa spazio tra la folla e gli posa sulle spalle una coperta lasciando Tito sconvolto. Quest’ultimo vuole delle risposte e le troverà lasciando Wiros nei boschi nel bel mezzo della tempesta.

 
 

The Flash: ecco le ultime notizie su quando vedremo un trailer del film!

The Flash

The Flash  ha recentemente subito un altro giro di reshoot aggiuntivi, con la controversa star Ezra Miller che è tornata per queste riprese come vi avevamo segnalato qui. Resta da vedere se i nuovi capi dei DC Studios James Gunn e Peter Safran abbiano avuto qualche supervisione rispetto a queste nuove riprese, ma quello che ci si aspetta ad hollywood è che l’attore che sta affrontando una serie di denunce e capi d’accusa difficilmente tornerà a vestire i panni del personaggio nel DCU dopo questo film.

Indipendentemente da ciò, ci sono ancora molti intrighi che circondano la prima uscita da solista di Scarlet Speedster, soprattutto perché include il Batman di Michael Keaton e il debutto DCU di Sasha Calle come Supergirl. Anche se abbiamo già dato una breve occhiata a The Flash, c’è molta eccitazione per vedere le prime immagino in un attesissimo trailer ufficiale, soprattutto dopo aver appreso che le prime proiezioni riservate hanno parlato di un grande film come mai si visto prima nel DCU.

Ebbene, secondo  One Take News , purtroppo non dobbiamo aspettarci nessun contributo videi online o nei cinema fino al prossimo anno. Ciò è stato successivamente confermato da Umberto Gonzalez di The Wrap , che ha affermato che le informazioni erano “accurate” e che sa già a quale film verrà allegato il teaser trailer al cinema. Guardando al prossimo anno, la Warner Bros. ha solo tre opzioni: Magic Mike’s Last Dance (10 febbraio), Creed III (3 marzo) e Shazam! Furia degli dei (17 marzo). Tuttavia, ci sono sempre buone possibilità che possa essere collegato all’uscita di un altro studio, con Ant-Man and The Wasp: Quantumania che sembra essere il candidato più probabile. 

Tuttavia, se dovessimo scommetterci sopra è probabile che il contributo arriverà nelle sale con Shazam! Furia degli dei, il seguito che sembra essere la scommessa più sicura. È tardi per iniziare a promuovere The Flash, anche se potrebbe essere anche un bene vista la nube di negatività che circonda il suo protagonista! I fan hanno chiarito che non vogliono più che quest’ultimo interpreti l’uomo più veloce del mondo e si dice che George MacKay sia il favorito per assumere il ruolo. È difficile dire se ciò accadrà in questo film o in futuro, anche se ci aspettiamo comunque che The Flash sia un importante passo successivo per il nuovo DCU.

Il film The Flash

The Flash arriverà finalmente nelle sale il 23 giugno 2023. Il film vede Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da Justice League e sarà affiancato da Sasha Callie nei panni di Supergirl e Michael Keaton nel suo grande ritorno nei panni di Batman, 31 anni dopo la sua ultima apparizione in Batman Il Ritorno. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

 
 

James Gunn ironizza su un progetto su LOBO per il nuovo DCU?

Lobo

James Gunn e Peter Safran sono ora responsabili dei DC Studios e grandi cambiamenti sono chiaramente all’orizzonte per il DCU. Il regista di Suicide Squad ha già anticipato i piani per raccontare la “Storia più grande mai raccontata”, ma il Flagello del Cosmo fa parte di ciò che verrà dopo?  Con il recente cambiamento di Twitter in atto grazie all’acquisizione di Elon Musk, alcuni sono alla ricerca di piattaforme di social media alternative da chiamare casa.

Mentre Gunn è ancora su Twitter, il regista si è recentemente unito a Mastodon e ora ha pubblicato il suo primo post che ha suscitato molta attenzione. Nel posto è stata pubblicata una di Lobo, un personaggio DC Comics trai preferiti dai fan più sfegatati che ormai sono anni che aspetta di debuttare al cinema. L’antieroe sulle pagine dei fumetti si è scontrato con Superman e molti altri eroi nel corso degli anni, e una volta c’erano dei piani per un film standalone del regista di Transformers Michael Bay.

Anche se questa non è una conferma che vedremo Lobo nella DCU, sembra certamente un forte suggerimento che potrebbero esserci piani per il debutto dell’antieroe al cinema, ora che il DC Studios ha preso finalmente forma. Anche il tempismo è interessante, soprattutto perché la star di Aquaman Jason Momoa ha recentemente affermato che, grazie a Gunn e Safran, “Uno dei suoi sogni si avvererà e si realizzerà sotto la loro sorveglianza”. Sappiamo che una volta Jason Momoa ha chiaramente rivelato di voler interpretare Lobo, dichiarandolo un suo sogno,  quindi ora se 2+2 fa 4 potrebbe darsi che James Gunn sia pronto a dargli questa possibilità? Il Multiverso rende praticamente tutto possibile.

Ma è anche possibile che Jason Momoa sia solo entusiasta di condividere lo schermo con Lobo nei panni di Arthur Curry, ovviamente, poiché mettere la Justice League contro quel cacciatore di taglie intergalattico sarebbe un film infernale. Si spera che presto verranno rivelati maggiori dettagli sul futuro della DCU. Al momento sappiamo che il DC FanDome è stato demolito e il Comic-Con è molto lontano, quindi la nostra ipotesi è che toccherà aspettare molto per leggere qualche annuncio ufficiale!

 
 

Dune: The Sisterhood, Travis Fimmel protagonista maschile della serie HBO

Travis Fimmel film

L’imminente serie prequel di Dune della HBO, Dune: The Sisterhood, ha aggiunto un altro nuovo membro del cast, scegliendo un attore di primissimo piano. Infatti si tratta dell’ex star di Vikings,  Travis Fimmel che è entrato a far parte del cast come un nuovo misterioso personaggio che si crede sia il cattivo della serie, nonché trai protagonisti maschili dello show.

Secondo Variety, Fimmel interpreterà il protagonista Desmond Hart, descritto come “un soldato carismatico con un passato enigmatico, che cerca di ottenere la fiducia dell’Imperatore a spese della Sorellanza”. Fimmel si unisce alle già annunciate protagoniste Emily Watson, Shirley Henderson e Indira Varma, e le aggiunte più recenti sono invece Sarah-Sofie Boussnina, Shalom Brune-Franklin, Faoileann Cunningham, Aoife Hinds e Chloe Lea in ruoli chiave di supporto.

La serie tv Dune: The Sisterhood

Dune: The Sisterhood è ambientato 10.000 anni prima dell’ascesa di Paul Atreides e segue le sorelle Harkonnen, interpretate da Watson e Henderson, mentre combattono le forze che minacciano il futuro dell’umanità e fondano la favolosa setta nota come Bene Gesserit. Diane Ademu-John è a bordo come creatrice, scrittrice, co-showrunner e produttrice esecutiva, con Alison Schapker come co-showrunner ed EP. Johan Renck dirigerà il primo episodio e sarà produttore esecutivo, mentre il regista di Dune parte 1 e parte 2 Denis Villeneuve sarà anche produttore esecutivo.

 
 

Thunderbolts: David Harbour condivide la sua eccitazione per il film e le speranze future per Red Guardian

Thunderbolts David Harbour

Black Widow non è sembrata una storia necessaria per la Fase 4 , ma il film – ambientato tra gli eventi di Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War – è riuscito a introdurre alcuni nuovi fantastici personaggi. Da allora abbiamo visto Yelena Belova brillare nella serie Occhio di Falco, ma sembra che Thunderbolts  sarà un sequel quasi diretto del blockbuster. Dopotutto, conterrà Yelena, Taskmaster e Red Guardian, con quest’ultimo che riceverà un aggiornamento del costume necessario per quello che sembra destinato a essere il suo vero debutto da supereroe dopo anni di prigionia.

Il Capitan America russo ha conquistato i fan in grande stile in Black Widow, con gran parte del merito che va all’attore David Harbour. Parlando con Total Film, la star di Stranger Things ha condiviso la sua eccitazione per l’annuncio di Thunderbolts  e per aver messo Red Guardian in una squadra con alcuni grandi nomi. 

“Mi piace molto”, dice l’attore del suo personaggio, “e amo Florence [Pugh] nei panni di Yelena [anche in Thunderbolts]. E poi ci metti Wyatt [Russell, nei panni dell’agente degli Stati Uniti] di Falcon and the Winter Soldier e Sebastian [Stan, che riprende Bucky Barnes]. Hai tutti questi personaggi fantastici e colorati. Sono davvero eccitato per quel film”. Per quanto riguarda le sue speranze per Red Guardian al di là di questa collaborazione, Harbour aggiunge: “Adoro Red Guardian. Non vedo l’ora di ritirare i livelli. La cosa grandiosa di lui è che non è molto ben definito nei fumetti, come alcuni degli altri supereroi Marvel. Quindi posso giocare con lui in un modo diverso ed essere sorprendenti e inaspettati”.

Cosa aspettarsi da Thunderbolts?

Resta da vedere come sarà il nuovo personaggio, anche se non possiamo immaginare che la sua storia finirà durante il suo primo vero team-up! Habour vuole chiaramente rivisitare questo personaggio ancora e ancora, e questo lascia la porta aperta a molte storie diverse nel MCU.  Sul film su Thunderbolts  si sa davvero poco, ovviamente, e al momento non sappiamo cosa porterà tutti questi personaggi ad unirsi in una squadra. Se le ipotesi che il team dovrà affrontare Red Hulk sono corrette, Red Guardian potrebbe scoprire che ha un mucchio di lavoro da fare anche con alcuni nuovi amici al suo fianco.

Vi ricordiamo che Thunderbolts  uscirà nelle sale il 26 luglio 2024. Il film sarà diretto da Jake Schreier, e vedrò protagonisti Florence Pugh, Hannah John-Kamen,  Sebastian Stan, David Harbour, Olga Kurylenko, Wyatt Russell, Julia Louis-Dreyfus l’ultimo grande annuncio Harrison Ford

 
 

Sylvester Stallone spiega perché non farà un altro film su ROCKY e rivela la sua delusione per CREED III

Sylvester Stallone never too old to die

A luglio, l’attore di Rocky Sylvester Stallone ha fatto notizia quando ha preso di mira il produttore del franchise Irwin Winkler, e suo figlio David, per non avergli concesso i diritti sul personaggio che aveva creato. Di conseguenza, sembra che il tempo del leggendario attore nei panini dell’iconico pugile sia ormai definitivamente tramontato.  Parlando con The Hollywood Reporter, a Sylvester Stallone è stato chiesto se ci fosse stato qualche cambiamento nella situazione negli ultimi mesi e ha risposto con un definitivo “No”.

“Non accadrà mai. È stato un accordo che è stato fatto a mia insaputa da persone che pensavo fossero vicine a me e in pratica hanno ceduto tutti i diritti che avrei dovuto avere”, ha spiegato l’attore. “All’epoca ero così entusiasta di lavorare e non capivo che si trattasse di un business. Chi sapeva che Rocky sarebbe andato avanti per altri 45 anni?” “Non ho mai usato una [linea di dialogo] con nessun altro – e l’ironia è che non ne possiedo nessuna. Le persone che non hanno fatto letteralmente nulla per crealo adesso lo controllano”.

Sylvester Stallone era vicino a tornare nei panni di Rocky

Alla domanda su cosa l’abbia spinto a pubblicare un post arrabbiato su Instagram, Stallone ha spiegato che era una risposta al loro desiderio di andare avanti con un altro progetto su Rocky“Ero disposto a farlo. Ma ho detto loro che: “Dopo 45 anni, possiamo cambiare un po’ il campo di gioco? quando meno livellarlo? Non posso ottenere un pezzo di ciò che ho creato tutti questi anni fa?'” Chiaramente, i produttori del franchise di Rocky non volevano dare all’attore quello che voleva, anche se sono liberi di andare avanti con nuovi progetti senza di lui. Ad esempio, si è parlato di un prequel in streaming e Stallone ammette che potrebbe diventare realtà (anche se non ne è contento). 

“Potrebbe succedere di nuovo perché ora Amazon è coinvolto sul franchise. In ferità è abbastanza vicino dal realizzarsi. C’è un lato di me che dice: funzionerà davvero? Ogni volta che provi a fare Son of Kong, Son of Tarzan, non funziona. Se ti dessi il romanzo de Il padrino, buona fortuna per il casting di oggi. Buona fortuna a vendere l’intera premessa oggi”. Stallone potrebbe aver chiarito che ha poco interesse a tornare nel franchise di Rocky, ma la cosa sta continuando senza di lui. Michael B. Jordan ha diretto e recitato nell’imminente Creed III al fianco di Jonathan Majors, mentre ci sono anche piani provvisori per Dolph Lundgren di essere al centro della scena in uno spin-off su Drago.

Il futuro del franchise su Rocky

L’attore di Rocky ha già espresso dispiacere per questo, anche se in seguito abbiamo sentito che lui e Lundgren hanno appianato le divergenze. Ora, Sly ha elaborato anche questo. “Questo è un classico caso in cui vanno in giro e cercano di selezionare continuamente aspetti di Rocky senza nemmeno chiedermi se voglio unirmi”, ha detto Stallone. “Non sono un produttore esecutivo dei film di Creed. [Il regista] Ryan Coogler lo è. [Star] Michael B. Jordan lo è. I figli [di Winkler e Chartoff] lo sono. Non io, sono l’unico escluso”.

Ovviamente, sappiamo che Sylvester Stallone vuole ciò che sente di essere suo per il suo ruolo che ha avuto nella creazione del personaggio che ha dato vita al franchise, qualcosa che coloro che detengono i diritti non sono disposti a cedere. Per quanto riguarda il prossimo film di Creed, sembra che l’attore non abbia rimpianti per non aver preso parte all’opera. “Questa è una situazione spiacevole perché so cosa avrebbe potuto essere. È stata presa una direzione molto diversa rispetto a quella che avrei preso io” , ha spiegayo  “È una filosofia diversa: quella di Irwin Winkler e quella di Michael B. Jordan”. “Auguro a loro ogni bene, ma sai, sono un sentimentale. Mi piace che i miei eroi vengano picchiati, ma semplicemente non voglio che vadano in quello spazio oscuro. Voglio dire, sento che le persone hanno già abbastanza oscurità”.

C’è chiaramente una differenza fondamentale tra il modo in cui i produttori e Stallone vedono il futuro di questo franchise, e che gli piaccia o no, continuerà senza di lui. Nonostante le riserve di Sly, Creed III probabilmente avrà successo, mentre c’è sicuramente lo spin-off guidato da Drago troverà il suo pubblico. Certo dispiace, e con ogni probabilmente quello che si è verificato sarebbe impensabile succedesse adesso con uno sceneggiatore premio Oscar che da vita ad un universo.

 
 

Avengers: Secret Wars, Ryan Coogler e Kevin Feige rispondono alle voci sulla regia!

Avengers: Secret Wars film 2026

Come molti di voi sapranno, è già stato confermato che il regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, Daniel Destin Cretton, dirigerà Avengers: The Kang Dynasty, ma rimane libera una poltrona molto ambita che non è stata ancora occupata , ovvero quella della regia dell’annunciato Avengers: Secret Wars. Questo film che dovrebbe essere il gran finale della Multiverse Saga e che sappiamo essere un progetto definito “da sogno” dai fratelli Russo, non ha ancora trovato il suo comandante e visto e considerato che Joe e Anthony sono talmente impegnati da essersi tirati fuori sin da subito significa che la corsa a trovare un comandante è tutt’ora in corso. 

Ebbene di recente una serie di voci hanno individuato nel regista di Black Panther: Wakanda Forever,  Ryan Coogler un forte candidato come regista del film. Visto il suo percorso probabilmente sarebbe il regista perfetto per il lavoro, ma in un’intervista con Variety, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha commentato proprio queste voci ridimensionato le aspettative dei fan:  “Beh, vorrei che Ryan facesse qualsiasi cosa in qualsiasi momento perché è un talento singolare e una persona fantastica con cui passare anni”. “Ma no, in tutta onestà, non ci sono state conversazioni su questo. Non gli abbiamo parlato di Secret Wars.”

Per quanto riguarda le voci lo stesso Ryan Coogler, le ha commentando rivelando che per il momento rimane concentrato sul sequel di Black Panther. “Adoro fare film, ma per citare un personaggio nel nostro film, ho dato tutto a questo film. Questo film ha tutto ciò che ho. Sono in quel momento in cui penso solo a questo tour stampa e poi avrò bisogno di sedermi e riflettere”. “Probabilmente piangerò molto, perché è un sentimento che ho trattenuto per tutto questo temo”, ha ammesso, riflettendo sull’esperienza emotiva della realizzazione del sequel. “E poi da lì, capirò cosa succederà.”

Si dice che i Marvel Studios siano desiderosi di lavorare con un regista con cui hanno già collaborato per Avengers: Secret Wars, lasciando Coogler un probabile contendente anche se non ne hanno discusso. Peyton Reed è un’altra possibilità, così come Jon Watts e tutti i registi con cui hanno lavorato su Disney+ Per ora dovremo aspettare e vedere, ma con entrambi i film di The Avengers che iniziano a prendere forma, non dovrebbe passare molto tempo prima che venga fatto un annuncio ufficiale sulla regia. Avengers: Secret Wars uscirà nelle sale il 1 maggio 2026.

Secret Wars è il sesto capitolo dei film di successo degli Avengers. Si prevede che concluderà la Fase 6 del Marvel Cinematic Universe e The Multiverse Saga. I fan aspettano da tempo notizie di un potenziale adattamento live-action dell’iconica serie di fumetti, che vede vari eroi e cattivi Marvel essere presi da un’entità cosmica nota come The Beyonder, dove poi combattono su un pianeta chiamato Battleworld.

A differenza di Avengers: The Kang Dynasty, Avengers: Secret Wars al momento non ha ancora un regista collegato. Avengers: The Kang Dynasty sarà diretto dal regista Shang-Chi Destin Daniel Cretton da una sceneggiatura scritta dallo scrittore di Ant-Man and the Wasp: Quantumania Jeff Loveness. Cretton sta anche lavorando con i Marvel Studios all’adattamento della serie live-action di Wonder Man.

 
 

Jessica Brown Findlay: 10 cose che non sai sull’attrice

Jessica-Brown-Findlay-Instagram

L’attrice Jessica Brown Findlay si è costruita negli anni una carriera di tutto rispetto, avendo recitato in popolari serie televisive e film per il cinema. Distintasi attraverso generi diversi e con personaggi ogni volta per lei inediti, la Findlay gode dunque oggi di una buona popolarità e un grande seguito e nel suo futuro sono previsti numerosi altri progetti di rilievo.

Ecco 10 cose che non sai di Jessica Brown Findlay.

Jessica Brown Findlay: i suoi film e le serie TV

1. È nota per alcune serie TV. L’attrice ha ottenuto notorietà recitando nei panni di Lady Sybil Crawley nella serie Downton Abbey, accanto ad attori del calibro di Elizabeth McGovern, Michelle Dockery e Maggie Smith. In seguito, ha preso parte a due episodi della serie Misfits, per poi recitare nel secondo episodio della prima stagione di Black Mirror (2011) e poi in Labyrinth (2012), Jamaica Inn (2014), Harlots (2017-2019), Brave New World (2020) e Life After Life (2022). Prossimamente la si ritroverà nelle serie Whatever After e The Flatshare.

2. Ha recitato anche per il cinema. Oltre ad aver recitato con successo per la televisione, l’attrice ha avuto modo di recitare anche in film per il cinema come Albatross (2011), Storia d’inverno (2014), con Colin Farrell, Posh (2014), Victor – La storia segreta del dott. Frankenstein (2015), con James McAvoy, This Beautiful Fantastic (2016) e Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey (2018). Negli ultimi anni ha poi recitato in Monaco – Sull’orlo della guerra (2021) e The Hanging Sun – Il sole di mezzanotte (2022), con Alessandro Borghi.

3. È anche doppiatrice. Oltre ad aver recitato davanti la macchina da presa, la Findlay ha avuto modo di svolgere anche l’attività di doppiatrice, dando voce per il film d’animazione Monster Gamily a Fay Wishbone, la figlia dei due protagonisti che viene trasformata in una mummia. L’attrice ha poi dato nuovamente voce al personaggio anche per Monster Family 2. Ha poi doppiato Lenore nella serie Castlevania (2020-2021).

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Jessica Brown Findlay in Downton Abbey

4. Ha interpretato una delle protagoniste. Nelle prime tre stagioni di Downton Abbey l’attrice ha ricoperto il ruolo di Sybil Cora Crawley, una ragazza timida e discreta ma dotata di un carattere ribelle. Nel corso della sua presenza nella serie, da prima si interessa all’attivismo politico, scegliendo poi in seguito di seguire un corso da infermiera per rendersi utile durante la Prima guerra mondiale. Infine, decide di trasferirsi a Dublino per vivere insieme all’amato Branson.

5. Ha tenuto segreto il destino del suo personaggio. Come noto, nel corso della terza stagione Sybil muore di parto, lasciando in forte lutto l’intera famiglia. L’attrice sapeva che il suo personaggio sarebbe andato incontro a questa fine e dati i numerosi altri impegni che stava prendendo in quel periodo ha ammesso di aver sostenuto tale scelta. L’attrice ha però mantenuto segreto a chiunque, compresi i suoi famigliari, ciò che sarebbe successo alla sua Sybil.

Jessica Brown Findlay in Misfits

6. Ha recitato in due episodi della serie. Misfits è una popolare serie fantascientifica andata in onda tra il 2009 e il 2013, incentrata su un gruppo di ragazzi costretti ai lavori socialmente utili dopo essere stati arrestati per vari crimini minori, che ottengono però dei superpoteri dopo essere stati investiti da un fulmine durante uno strano temporale. In tale serie la Findlay è comparsa come guest star nel sesto episodio della prima stagione e poi di nuovo nell’ottavo episodio della terza stagione, ricoprendo il ruolo di Rachel.

Jessica Brown Findlay non è su Instagram

7. Non è presente sul social network. L’attrice, come avrà notato chi ha provato a cercarla su Instagram, non possiede un proprio account sul celebre social. Ciò è dato dal fatto che la Findlay preferisce non avere a che fare con simili piattaforme, le quali comportano sempre un certo grado di esposizione. L’attrice preferisce invece tenere privata la sua vita fuori dal set, non condividendo nulla di questa. Si possono tuttavia ritrovare alcuni profili gestiti da fan dove poter trovare tutte le ultime novità a lei dedicate.

Jessica-Brown-Findlay-misfits

Jessica Brown Findlay e il suo matrimonio

8. Si è sposata di recente. Da sempre molto riservata riguardo la sua vita privata, l’attrice ha però reso nota nel 2016 la sua frequentazione con l’attore Ziggy Heath. I due si sono conosciuti sul set della serie Harlots, dove Heath ha interpretato Sam Holland in quattro episodi. I due attori hanno poi fatto sapere di essersi sposati il 12 settembre del 2020, con un matrimonio privato e riservato a parenti e amici.

Jessica Brown Findlay: il suo patrimonio

9. Possiede un buon patrimonio. Grazie ai tanti progetti cinematografici e televisivi a cui ha preso parte, l’attrice può ad oggi essere considerata tra i volti più noti dello spettacolo, in particolare per quanto riguarda il piccolo schermo. Tutte queste sue attività lavorative l’hanno portata oggi a possedere un patrimonio attestato intorno ai 3 milioni di dollari.

Jessica Brown Findlay: età e altezza

10. Jessica Brown Findlay è nata a Cookham, Inghilterra, il 14 settembre del 1989. L’attrice è alta complessivamente 1.65 metri.

Fonte: IMDb

 
 

Jason Momoa commenta il post di James Gunn su Lobo, sorprese in arrivo?

Jason Momoa

La star di Aquaman e il regno perduto Jason Momoa ha recentemente mandato in tilt le speculazioni quando ha rivelato che uno dei suoi progetti da sogno era ora in fase di sviluppo sotto la sorveglianza dei nuovi co-responsabili della DCU James Gunn e Peter Safran. L’attore della serie See ha anche pubblicato un video separato, stuzzicando con entusiasmo un altro misterioso progetto.. mentre ringrazia “Maestro” per l’opportunità.

Jason Momoa è un grande fan dell’antieroe DC Comics Lobo, e Gunn ha aggiunto benzina sul fuoco la scorsa notte facendo il suo primo post su Mastodon con un’immagine di “The Main Man”. Queste storie sono collegate? ComicBook.com ha posto a Jason Momoa proprio questa domanda, e il suo essere “sorpreso” potrebbe essere davvero eloquente.

Che dire, davvero Jason Momoa potrebbe assumere i ruoli sia di Aquaman che di Lobo nella DCU? la cosa può sembrare improbabile, ma non sarebbe la prima volta che un attore interpreta due diversi personaggi dei fumetti, anche all’interno dello stesso universo (Gemma Chan ha interpretato Minerva in Captain Marvel e Sersi in Eternals). Poi c’è da dire che sfideremmo chiunque a trovare un attore che incalzi meglio l’estetica del personaggio LOBO ad Hollywood, magari con il giusto make-up chi lo sà!

Jason Momoa ha anche parlato della sua presa in giro da “Maestro” in un’intervista separata con CinemaBlend, indicando che non si riferiva affatto a un progetto DCU. “No. No, no, no, no. Devi scavare più a fondo. È il Santo Graal. Ed è diverso dalla cosa DC”

Vi ricordiamo che James Gunn e Safran hanno iniziato nelle loro nuove posizioni ai DC Studios solo la scorsa settimana, quindi probabilmente passerà del tempo prima che arrivino annunci ufficiali sui progetti pianificati. Jason Momoa ne sa chiaramente qualcosa in più rispetto a noi, quindi speriamo che decida di lasciarsi sfuggire qualche dettaglio in più durante questo press tour di Slumberland!

 
 

Black Panther 3 è stato già discusso! in sviluppo serie per Disney+

Black Panther 3
Letitia Wright con il costume di Black Panther in Black Panther: Wakanda Forever

Black Panther: Wakanda Forever uscirà oggi nelle sale italiane, ma sembra che siano già in atto piani provvisori per Black Panther 3, il prosieguo della storia. Nel pezzo di approfondimento di Variety sul viaggio sullo schermo del sequel dei Marvel Studios, Kevin Feige ha afferma di aver già avuto “conversazioni” con il regista Ryan Coogler sulla possibilità di dirigere un terzo film. Ovviamente siamo davvero alle prime fasi di interlocuzioni, ma sembra che alcune idee siano state già esplorate.

In primo piano il regista e Kevin Feige hanno parlato del trequel, ovvero Black Panther 3, che potrebbe ottenere il via libera molto presto e tutto dipenderà da come andrà al botteghino questo secondo capitolo. Tuttavia sulla base degli ultimi report arrivati che vi abbiamo segnalato ieri, è molto probabile che Marvel Studios e Disney daranno il via libera molto facilmente ad un nuovo film!

Black Panther 3 con una serie di spin-off seriali su Disney+!

Il report del noto sito americano inoltre conferma anche che Ryan Coogler sta sviluppando “più serie ambientate nel regno africano per Disney+” tramite la sua società di produzione Proximity Media. Un rapporto del 2021 indicava che uno di questi spettacoli servirà come storia delle origini per Okoye di Danai Gurira, e sebbene abbiamo sentito voci su altri progetti ambientati nel Wakanda in lavorazione, non abbiamo idea su quali personaggi si concentreranno questi spin-off.

Una voce recente ha affermato che vedremo Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) organizzare una sorta di guerra contro Wakanda insieme alla sua squadra Thunderbolts, quindi forse uno di più di questi spettacoli approfondirà il conflitto crescente tra gli Stati Uniti e la nazione africana. L’embargo sulle recensioni per Wakanda Forever è stato revocato ieri (troverete qui la nostra recensione) e il sequel è attualmente all’86% su Rotten Tomatoes.

Black Panther: Wakanda Forever, il film

Il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità del suo personaggio, T’Challa. Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI.

Nel film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross (Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta nel ruolo di Namor, re di Talokan, ed è interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livinalli.

 
 

Black Panther: Wakanda Forever, le foto dell’anteprima italiana

Black Panther: Wakanda Forever
Credit - Foto di Virginia Bettoja

Il nuovo lungometraggio Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever è da oggi nelle sale italiane e, per celebrare l’uscita del film, volti dello spettacolo, della musica, dello sport e del web hanno potuto assistere ieri sera, martedì 8 novembre all’Alcatraz di Milano, alla proiezione in anteprima italiana del lungometraggio diretto da Ryan Coogler.

Tra gli ospiti, Marco Bocci, Laura Chiatti, Fabio Rovazzi, Baby K, Ludovico Tersigni, Manuelito “Hell Raton”, Alberto Boubakar Malanchino, Sergio Sylvestre, Alvin, Valeria Graci, Sissi, Andrea Damante, Alvise Rigo, Frances Alina, Giorgio Rocca, Nick Cerioni, e molti altri ancora. Per immergersi nelle atmosfere del film, la serata è stata animata dai dj set di Polly e Pamy e di DJ Veezy, oltre che dal ritmo di alcuni ballerini professionisti delle varie sfumature della danza africana moderna a partire dall’afrobeats, ama piano e afro house.

Gli ospiti hanno potuto assistere anche a uno speciale spettacolo delle Dora Milaje, le fedeli protettrici di Black Panther, direttamente dall’Avengers Campus, la prima area tematica di Disneyland Paris dedicata ai Super Eroi Marvel. Il Campus è un nuovo universo interamente dedicato alla scoperta e all’addestramento della prossima generazione di Super Eroi nella magica cornice di Disneyland Paris.

In occasione della serata, all’Alcatraz sono state esposte anche tre opere originali dedicate alla Maschera di Black Panther, il Super Eroe re di Wakanda, realizzate da Ivano Facchetti, artista contemporaneo ed esponente della corrente artistica SUPERPOP.

Ivano Facchetti
Credit – Foto di Virginia Bettoja

Il Global Senior Artist di MAC Cosmetics, Michele Magnani, ha fatto immergere i presenti nei colori e nelle texture della Marvel Studios’ Black Panther Collection By M.A.C, una nuovissima collezione in edizione limitata ispirata al film e al regno del Wakanda. Anche Lexus, brand premium del Gruppo Totoya e official automotive partner del film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever, era presente con Lexus NX: l’auto è stata personalizzata per l’occasione con le decalcomanie a forma di artigli di pantera sul cofano, insieme ad accattivanti dettagli grafici in oro brillante e viola, che hanno arricchito e reso il rivestimento di Lexus NX ancora più grintoso e futuristico.

Un corner della serata è stato dedicato all’opera ispirata al personaggio di Shuri con la Pasta Garofalo dell’artista Giulia Bernardelli, alias Bernulia. In occasione dell’uscita del film, inoltre, Pasta Garofalo ha presentato un nuovo contest che, fino al 4 dicembre 2022, invita fan e food lovers a cimentarsi e sbizzarrirsi con fantasia e creatività per provare a vincere uno dei tanti premi in palio e un’esperienza al Marvel Avengers Campus di Disneyland Paris.

Hasbro FAN era presente all’anteprima con il nuovo Casco Elettronico di Black Panther della linea Marvel Legends. La replica in scala 1:1 è perfetta in ogni dettaglio, con luci led e visiera meccanica: un pezzo da collezione imperdibile per ogni fan Marvel.

Black Panther: Wakanda Forever, il film

Nel film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye ((Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross (Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta Mejía nel ruolo di Namor, sovrano di una nazione sottomarina nascosta, ed è interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livinalli. Black Panther: Wakanda Forever è diretto da Ryan Coogler e prodotto da Kevin Feige e Nate Moore.

 
 

The Takeover: recensione del film Netflix

The Takeover recensione

Inseguimenti e spionaggio. Questo è The Takeover, pellicola olandese approdata su Netflix con l’obiettivo di conquistarsi un posto nel cuore degli appassionati dell’action movie, seppur con qualche insuccesso. In cabina di regia una donna, Annemarie van de Mond, che segue la storia di un’altra figura femminile, Mel Bandison, la hacker dallo sguardo di ghiaccio protagonista del film. The Takeover è una pellicola – in teoria – ibrida, che sembra spaziare dal thriller al giallo finendo però per essere al 90% improntata sul genere dell’azione.

The Takeover, la trama

Rotterdam, Olanda. Una giovanissima hacker, Mel (Holly Mae Brood), viene rintracciata da un hacker, Buddy (Frank Lammers) mentre cerca di hackerare i sistemi dell’esercito. Dieci anni e una serie di hackeraggi dopo, Mel è nuovamente sola e si occupa del controllo software delle aziende. Ma quando le viene affidato il lavoro da una compagnia di autobus senza conducente, finisce invischiata in un girone infernale.

Dopo essere stata incastrata per omicidio a causa dello svelamento di alcuni scandali legati alla privacy da parte di un gruppo di hacker cinesi, Mel insieme al suo nuovo partner Thomas (Geza Weisz) fugge per arrivare in Belgio e chiedere aiuto ad una persona che non vede da tempo. Mentre la polizia è nel frattempo sulle sue tracce, la giovane hacker cerca in tutti i modi di non farsi uccidere… e di trovare il modo per venire a capo della situazione.

Un’americanata sorretta da una struttura narrativa fragile

Il problema alla base di The Takeover si riscontra nella sua struttura narrativa, che nel disperato tentativo di assurgere ad action movie americano si perde nella sua ricerca frustrante della spettacolarità. Seppur la trama di base avesse le carte in regola per poterci costruire su un lavoro ben infiocchettato sia a livello di script che di montaggio, la bramosia di mettere troppa carne alla brace è riuscita a svalorizzare il prodotto finale. Il primo nodo fastidioso va ricercato a livello di sceneggiatura.

La pellicola parte con un assaggio del passato di Mel, una scelta ad hoc per un primo approccio fra personaggio e spettatore. Ma non appena si arriva al presente, le dinamiche iniziano a svilupparsi in modo talmente tanto frenetico da far perdere il filo di un discorso molto intricato. Ed è qui che il naso si storce. La regista ha voluto impiattare una storia complessa che si accartoccia su di sé e mai si dispiega, e le sequenze veloci in cui la fa progredire non permettono alla trama di avere un suo spessore narrativo, rendendo la fruizione più noiosa e disfunzionale.

Quello che perciò il film rigurgita è un prodotto plastificato, un calderone di scene d’azione che vogliono assomigliare ai film di James Bond con sfumature di Fast & Furious. Anche la protagonista appare come la versione soft di Nikita, con un background spezzato a metà e il desiderio di essere la Wonder Woman della storia. La scarsità di scene di pathos poi non permettono a Mel di svilupparsi in toto e questa è un’altra incrinatura del film che incentra tutto proprio sulla figura della hacker. Ultimo lavoro fatto alla “bell’e meglio” è quello sul personaggio interpretato da Geza Weisz, Thomas.

L’ “incontro al buio” di Mel con questo ragazzo si rivela un gigantesco fiasco a causa della personalità troppo esaltata di lui. Ma improvvisamente, senza un’insieme di beat coerenti fra di loro, questo si trasforma nel Bob Stone (Una spia e mezzo) della situazione, impelagandosi in spionaggio, criminalità e hackeraggio come una materia che mastica tutti i giorni. Una transizione importante non sostenuta però da alcun dettaglio logico, con la conseguenza che diventa decisamente surreale.

The Takeover si posiziona inspiegabilmente nella Top 10 di Netflix Italia, ma altro non è che un film strutturalmente fragile, privo di sequenze realmente adrenaliniche e di scene più ricche a supporto della forma mentis e attitudine dei personaggi in gioco. Dal tema della violazione della privacy interconnessa all’hackeraggio criminale poteva modellarsi un lungometraggio di tutto rispetto, ma evidentemente la regista puntava a fare le cose talmente tanto in grande da non accorgersi che nel frattempo la trama stava andando alla deriva. Un vero peccato.

 
 

La forma dell’acqua: trama, cast e premi del film di Guillermo Del Toro

La forma dell'acqua film

Acclamato come uno dei più poetici e suggestivi film del regista messicano Guillermo Del Toro, La forma dell’acqua (qui la recensione) ha conquistato pubblico e critica sin dalla sua anteprima alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Ad affascinare, in particolare, è il modo in cui utilizzando la favola il regista riesca a raccontare tematiche oggi più attuali che mai, ponendo al centro di tutto la diversità e le sue varie forme. Del Toro ha sempre utilizzato la favola per raccontare il mondo reale, come si può osservare anche in Il labirinto del fauno, e propone qui nuove riflessioni dal carattere universale.

L’idea per il film nasce da una serie di conversazioni avute dal regista con lo scrittore Daniel Kraus nel 2011. Durante queste, Del Toro espresse il suo desiderio di dar vita ad una propria personale reinterpretazione del classico del 1954 Il mostro della laguna nera. Rimasto affascinato sin da giovanissimo da questo film, il regista aspirava infatti a realizzare una storia in cui il mostro alla fine ottiene l’amore della donna umana. Il progetto venne proposto alla Universal, che però trovò ridicola la cosa e rifiutò. A dimostrarsi interessata fu invece la Fox Searchlight Pictures, che produsse infine il film.

Del Toro diede così sfogo alla sua creatività, realizzando un’opera estremamente personale, all’interno della quale si possono ritrovare tutte le sue passioni culturali e cinematografiche. Arricchito da un cast di grandi star hollywoodiane, il film si affermò come uno dei più premiati e apprezzati del 2017. Con un budget di 19,5 milioni, il guadagno complessivo a livello mondiale fu di oltre 194 milioni di dollari, cosa che lo portò ad essere uno dei film più redditizi dell’anno. Ad oggi è indicata come una delle opere più importanti del regista messicano, che si è potuto consacrare agli occhi di un pubblico più ampio.

La forma dell’acqua: la trama del film

La vicenda si svolge a Baltimora, nel 1962, in piena Guerra Fredda e con la televisione che sempre più sostituisce il cinema come forma d’intrattenimento. In questo cupo contesto si muove Eliza Esposito, giovane donna affetta da mutismo che lavora come addetta alle pulizie in un misterioso laboratorio governativo. Qui, insieme all’amica e collega afroamericana Zelda finisce per imbattersi nelle sperimentazioni su una creatura anfibia ma dall’aspetto umanoide ritrovata in un villaggio amazzonico. Affascinata dalla creatura, Eliza non sopporta di vederla soffrire per via dei soprusi degli scienziati e dello spietato colonnello Strickland. Per salvarla, deciderà così di progettarne la fuga, nascondendola poi nella sua abitazione.

Accortosi con orrore della scomparsa di quello che viene considerato un vero e proprio mostro, Strickland inizia un’irrefrenabile indagine per risalire ai rapitori. Il suo maggior sospetto ricade sul goffo dottor Robert Hoffstetler, convinto che egli sia in realtà una spia russa. Nel frattempo, Eliza tenta di evitare che la creatura possa essere vista, e insieme al suo vicino Giles fa di tutto per tenerla nascosta anche mentre lei si reca a lavoro. Mantenere il segreto sarà però per lei difficile, e non passerà molto prima che Strickland punti su di lei i suoi sospetti. Fortunatamente, la silenziosa protagonista potrà contare su una serie di insospettabili alleati, e dato l’amore che inizia a nutrire per la creatura, farà di tutto pur di salvarla e liberarla.

La forma dell'acqua cast

La forma dell’acqua: il cast del film

Al momento di comporre il cast del film, Del Toro non aveva dubbi riguardo a chi affidare il ruolo della protagonista. Dopo averla vista nel film Happy-Go-Lucky, egli desiderava da tempo lavorare con l’attrice Sally Hawkins. Questa, dopo che il progetto le venne illustrato, accettò entusiasta la parte, attratta dai temi e dal personaggio. Per prepararsi al ruolo della muta Eliza, l’attrice dovette far ricorso a tutte le proprie capacità espressive per riuscire a comunicare i suoi stati d’animo. Del Toro, inoltre, le assegnò da vedere numerosi film muti di comici come Charlie Chaplin, Buster Keaton, Harold Lloyd e Stan Laurel. Studiando questi, come anche il linguaggio dei segni, l’attrice poté trovare l’approccio giusto al personaggio.

Per dar vita alla Creatura, invece, il regista si affidò nuovamente all’attore Doug Jones. Questi si era infatti distinto per aver dato vita a tutte le principali creature comparse nei film di Del Toro, da Hellboy fino a Crimson Peak. Jones si sottopose anche in questo caso a diverse ore di trucco, e lavorò a lungo per dar vita a movenze inedite per il personaggio. Il ruolo del tenero Giles era inizialmente stato offerto all’attore Ian McKellen, ma per via di suoi altri impegni a ricoprire la parte fu poi Richard Jenkins. Il ruolo della vivace Zelda è invece ricoperto dalla premio Oscar Octavia Spencer, mentre quello del dottor Hoffstetler da Michael Stuhlbarg. Michael Shannon dà invece volto a Strickland. L’attore rimase particolarmente affascinato dal personaggio dopo che Del Toro gli spiegò che questi, nel cinema degli anni ’50, sarebbe stato l’eroe e non il villain.

La forma dell’acqua: i premi, il libro, il trailer e dove vedere in streaming e in TV il film

Come anticipato, il film si affermò come uno dei più premiati della sua stagione. Il primo grande riconoscimento arrivò proprio durante la Mostra di Venezia, dove si aggiudicò il premio più importante, il Leone d’Oro. In seguito, La forma dell’acqua ottenne 2 Golden Globe su 7 nomination, 3 Bafta Awards su 12 nomination, e una lunga serie di altri premi più o meno prestigiosi. I maggiori onori arrivarono però in occasione dei Premi Oscar. Qui il film ottenne 12 nomination, vincendo poi in quattro categorie. Queste sono miglior colonna sonora, miglior scenografia, miglior regista e miglior film. Ciò permise al titolo di affermarsi come il vero vincitore della stagione.

Come avvenuto anche per alcune sue opere precedenti, parallelamente all’uscita del film Del Toro pubblicò anche il libro tratto da questo. Scritto in collaborazione con il già citato Kraus, questo riporta la storia raccontata nel lungometraggio, qui però approfondita di dettagli ed eventi. Il libro permette infatti di esplorare ulteriormente la storia ideata da Del Toro, entrando ancor di più a contatto con i personaggi e i loro pensieri più intimi. Molto di quanto non è stato possibile narrare nel film si può infatti ritrovare qui, con il risultato di poter avere tra le mani una vera e propria espansione del fiabesco mondo pensato dal regista.

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. La forma dell’acqua è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Tim Vision e Amazon Prime Video. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione mercoledì 9 novembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

 
 

Black Panther: Wakanda Forever, Letitia Wright parla di un incidente sul set…ma non della vaccinazione

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L'attrice Letitia Wright nei panni di Shuri in una scena di Black Panther: Wakanda Forever.

Black Panther: Wakanda Forever sta per debuttare nei cinema questo giovedì, ma dire che il sequel dei Marvel Studios non ha avuto il più agevole viaggio sul grande schermo sarebbe un grande eufemismo. La morte della star Chadwick Boseman ha ovviamente reso molto difficile per il regista Ryan Coogler e il suo cast/crew andare avanti con il film, ma le cose non sono diventate molto più facili una volta la lavorazione è iniziata. Girare nel bel mezzo della pandemia ha posto davanti alla squadra diversi ostacoli, ma poi uno spaventoso incidente sul set ha messo fuori gioco l’attrice di Shuri Letitia Wright provocando ulteriori problemi e rallentamenti sulla tabella di marcia. In merito a quest’ultimo incidente, ecco cosa ha detto la diretta interessata.

“Lo sto ancora elaborando”, ha detto Wright a Variety quando le è stato chiesto delle sue ferite debilitanti. “Ci sto ancora lavorando in terapia. È stato davvero traumatico”. Apparentemente, l’incidente è avvenuto quando  Letitia Wright stava girando una sequenza di inseguimento girata in un ambiente reale con l’ausilio della tecnica del “biscuit rig” che ha permesso alla telecamera di filmarla mentre guidava una motocicletta.  In merito all’incidente avvenuto in quell’occasione il produttore Nate Moore ha aggiunto “Ha tagliato una mediana e ha staccato la bici, ed è caduta”. Per fortuna, Wright si è ripreso completamente e la produzione è stata in grado di riprendere, ma non senza polemiche.

Infatti in quel periodo l’attrice Letitia Wright aveva condiviso in un tweet poi cancellato condiviso una forte posizione anti-vaccino, e questo è stato seguito da notizie secondo cui l’attrice si era rifiutata di farsi vaccinare insieme ai suoi compagni di cast. Per quel che può valere, Moore in merito a quest’altra polemica ha sviato, affermando di non aver mai sentito Letitia Wright menzionare nulla relativo ai vaccini e sfatando la voce secondo cui il suo rifiuto di vaccinarsi ha ostacolato le riprese. “Era sempre e solo della massima professionalità ed è stata una gioia averla intorno” , dice. “Non ci è costata un momento. Voglio dire, la sua ferita è stata la cosa che ci è costata di più, e non è stata colpa sua.

Nella stessa intervista a Letitia Wright è stato chiesto di chiarire le sue opinioni durante questa stessa intervista, ma la domanda è stata chiusa dal suo addetto stampa. Variety scrive: “Il giorno seguente, il rappresentante di Letitia Wright ha detto che l’attrice avrebbe risposto alle domande inviate via e-mail, comprese quelle riguardanti i rapporti sul suo stato di vaccinazione; due giorni dopo l’invio delle domande, tuttavia, il rappresentante ha detto che i “cambiamenti di programma” hanno impedito a Letitia Wright di rispondere e ha indirizzato Variety alla sua dichiarazione su Instagram del 2021″.

Black Panther: Wakanda Forever, il film

Il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità del suo personaggio, T’Challa. Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI.

Nel film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross (Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta nel ruolo di Namor, re di Talokan, ed è interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livinalli.

 
 

Captain America: 10 dettagli che i fan fraintendono sull’eroe del MCU

Captain America è una delle figure più iconiche del MCU ma, nonostante il pubblico lo conosca bene come eroe, ci sono alcune cose sul personaggio che vengono fraintese. Captain America: New World Order, l’ultimo capitolo della saga del Marvel Cinematic Universe, è attualmente nelle prime fasi di sviluppo; Sam Wilson sta raccogliendo l’eredità di Steve Rogers ma, a prescindere da quale Cap brandisca lo scudo, ci sono alcuni dettagli sottili che il pubblico sembra trascurare.

In base ai loro rispettivi background, al modo in cui si comportano, alle loro ideologie e al loro legame con la comunità dei supereroi, si fanno molte ipotesi sul duo che sono infondate o fuori luogo. È importante chiarire tutte queste curiosità prima dell’uscita del film per garantire che i fan conoscano davvero i personaggi.

1Il legame tra Sam e Bucky

Sam Bucky in The Falcon and the Winter Soldier

Wilson dovrà affrontare una nuova serie di cattivi nel suo prossimo film e Bucky Barnes sarà sicuramente al suo fianco. Il loro rapporto è stato traballante e l’ipotesi naturale per molti è che Sam sia geloso del rapporto che si è creato tra il Soldato d’Inverno e Captain America grazie al loro passato comune.

Forse questo gioca un piccolo ruolo, ma Wilson fa fatica a fidarsi. Si sente a disagio nei confronti di Bucky per il pericolo che potrebbe rappresentare per Steve Rogers, una persona che lui stesso ha aiutato, soprattutto per quanto riguarda la sua salute mentale. Il danno che questa storia del passato avrebbe potuto arrecare sarebbe stato irreversibile. Man mano che Bucky e Sam si avvicinano, la mancanza di fiducia è sì ancora percepibile, ma viene sottilmente sostituita da un nuovo legame.

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Bones and All: il regista insieme a Taylor Russell e Timothée Chalamet incontrano il pubblico a Milano

Timothee Chalamet
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Doppia anteprima a Milano per Bones and All di Luca Guadagnino: il regista e i due protagonisti, Taylor Russell e Timothée Chalamet, incontrano il pubblico e presentano le proiezioni del film.  Dopo il successo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il pluripremiato Bones and All di Luca Guadagnino sarà presentato a Milano in due anteprime che si terranno sabato 12 novembre al The Space Cinema Milano Odeon e all’UCI Cinemas Bicocca.

Sul palco a presentare il film il regista, vincitore del Leone d’argento alla regia, già candidato all’Oscar e al Golden Globe per Chiamami col tuo nome, affiancato dai due protagonisti: Taylor Russell, vincitrice del Premio Marcello Mastroianni per la migliore attrice emergente a Venezia, e Timothée Chalamet, nominato dall’Academy come migliore attore per Chiamami col tuo nome. Bones and All arriverà nelle sale italiane da mercoledì 23 novembre distribuito da Vision Distribution.

Bones and all Venezia 79
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Il film di Luca Guadagnino è la storia del primo amore tra Maren, una ragazza che sta imparando a sopravvivere ai margini della società, e Lee, un solitario dall’animo combattivo; è il viaggio on the road di due giovani che, alla continua ricerca di identità e bellezza, tentano di trovare il proprio posto in un mondo pieno di pericoli che non riesce a tollerare la loro natura. Nel cast, oltre a Taylor Russell e Timothée Chalamet, ci sono Mark Rylance, Michael Stuhlbarg, André Holland, Chloë Sevigny, David Gordon-Green, Jessica Harper, Jake Horowitz.

 
 

Pinocchio di Guillermo del Toro, trailer ufficiale, in arrivo dal 9 dicembre!

Netflix rilascia oggi il trailer ufficiale di Pinocchio di Guillermo del Toro, una stravagante rivisitazione in stop-motion del racconto classico, in arrivo il 4 dicembre in cinema selezionati e dal 9 dicembre su Netflix.

Il regista premio Oscar Guillermo del Toro reinventa il grande classico di Carlo Collodi dedicato al burattino di legno che prende magicamente vita per riscaldare il cuore di Geppetto, intagliatore in lutto. Questo stravagante film in stop-motion diretto da Guillermo del Toro e Mark Gustafson segue le spericolate e indisciplinate avventure di Pinocchio nella sua ricerca di un posto nel mondo.

Diretto da Guillermo del Toro e Mark Gustafson, il film presenta un cast vocale stellare con Ewan McGregor nei panni del Grillo Parlante, David Bradley in quelli di Geppetto, mentre l’esordiente Gregory Mann presta la voce a Pinocchio. Nel cast vocale figurano anche Finn Wolfhard, la vincitrice dell’Oscar Cate Blanchett, John Turturro, Ron Perlman, Tim Blake Nelson, Burn Gorman, insieme al premio Oscar Christoph Waltz e alla vincitrice dell’Oscar Tilda Swinton.

 
 

Prime Video svela i nomi dei protagonisti della terza stagione di LOL: Chi ride è fuori

LOL: Chi ride è fuori

Prime Video ha svelato oggi i nomi dei dieci protagonisti della terza stagione di LOL: Chi ride è fuori, il comedy show Original dei record prodotto in Italia. Herbert Ballerina, Fabio Balsamo, Luca Bizzarri, Cristiano Caccamo, Paolo Cevoli, Marta Filippi, Nino Frassica, Paolo Kessisoglu, Brenda Lodigiani, e Marina Massironi si sfideranno a rimanere seri per sei ore consecutive provando, contemporaneamente, a far ridere i loro avversari, per aggiudicarsi un premio finale di 100.000 euro a favore di un ente benefico scelto da chi vincerà. La terza stagione del comedy show in sei episodi LOL: Chi ride è fuori è prodotta da Endemol Shine Italy per Amazon Studios, sarà disponibile su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo nel 2023.

Dopo lo straordinario successo delle prime due stagioni, LOL: Chi ride è fuori torna per una nuova sorprendente stagione con l’esilarante sfida a colpi di  battute fra i dieci professionisti della risata impegnati nello tentativo di strappare un sorriso agli altri partecipanti senza mai cedere alla comicità degli avversari, in una battaglia di sketch senza esclusione di colpi che mostra diversi stili comici: dalla stand-up, all’improvvisazione, fino alla commedia fisica e a tanto altro.

Ad osservare l’esilarante gara comica dalla control room, torna nelle vesti di arbitro e conduttore, Fedez, affiancato dal co-host Frank Matano, uno dei comici sfidanti della prima stagione. Alla prima risata di uno dei partecipanti, dalla control room scatterà un cartellino giallo di ammonizione, seguito alla successiva dal temuto cartellino rosso di espulsione dal gioco. L’ultimo sfidante che riuscirà a resistere rimanendo serio per tutte le sei ore di gioco sarà il vincitore, e potrà donare 100.000 euro a un ente benefico di sua scelta.

In attesa della terza stagione, Prime Video delizierà il pubblico con LOL Xmas Special: Chi ride è fuori, lo speciale natalizio di LOL: Chi ride è fuori che chiama a raccolta, per una puntata unica, sei protagonisti (e una co-host) delle prime due edizioni, che rivivranno l’esperienza del comedy-show in un’atmosfera tutta natalizia. Fedez accoglierà i concorrenti Mara Maionchi, Frank Matano, Maria Di Biase, Michela Giraud, Mago Forest e Lillo Petrolo. Per l’edizione natalizia valgono quindi le stesse regole di LOL: Chi ride è fuorii, ma l’esperimento durerà 4 ore: il primo comico che riderà riceverà prima il cartellino giallo dell’ammonizione e poi quello rosso dell’espulsione dal gioco. Prodotto da Endemol Shine Italy per Amazon Studios, LOL Xmas Special: Chi ride è fuorisarà disponibile in esclusiva su Prime Video in più di 240 Paesi e territori nel mondo dal 19 dicembre.

LOL: Chi ride è fuori è un adattamento del popolare show giapponese Original, HITOSHI MATSUMOTO Presents Documental, prodotto e interpretato da Hitoshi Matsumoto. Un format replicato con grande successo su Prime Video in quindici Paesi nel mondo, inclusi Messico, Australia, Germania, Francia, Spagna, Paesi Bassi, Svezia, Nigeria, India, Canada, Argentina, Colombia e Brasile, oltre alla versione giapponese e a quella italiana. La prima e la seconda stagione di LOL: Chi ride è fuori sono disponibili in esclusiva su Prime Video.

LOL: Chi ride è fuori S3 e LOL Xmas Special: Chi ride è fuori si uniranno a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S1 e S2 e LOL: Chi ride è fuori S1 e S2; le serie pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisel e i grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del PotereJack Ryan di Tom Clancy, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo, La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre produzioni Original già annunciate sono Autumn Beat, Everybody Loves Diamonds, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 3, The Ferragnez – La Serie S2, The Bad Guy e il capitolo italiano dell’universo Citadel.

 
 

Chiara: trailer del film scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli

01 Distribution ha diffuso il trailer di Chiara è un film scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli con Margherita Mazzucco, Andrea Carpenzano, Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani, Flaminia Mancin, Valentino Campitelli, Paolo Briguglia e con la partecipazione di Luigi Lo Cascio.

Chiara è scritto stato da Susanna Nicchiarelli, in collaborazione alla sceneggiatura Chiara Frugoni, fotografia Crystel Fournier, montaggio Stefano Cravero, scenografia Ludovica Ferrario, costumi Massimo Cantini Parrini, acconciature Desirée Corridoni, trucco Valentina Tomljanovic, suono in presa diretta Adriano Di Lorenzo, musiche Anonima Frottolisti, produttrice delegata Italia Serena Alfieri, organizzatore generale Maurizio Milo, aiuto regia Nicola Scorza, casting Francesca Borromeo, adattamento dialoghi e consulenza linguistica Nadia Cannata, montaggio presa diretta Daniela Bassani, Marzia Cordò, montaggio suono Marc Bastien, mixage Franco Piscopo.

Prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa, coprodotto da Joseph Rouschop e Valérie Bournonville, produttore associato Alessio Lazzareschi. Una produzione Vivo film con Rai Cinema e Tarantula, con il sostegno di Eurimages, MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Lazio, con la partecipazione di Wallimage, con il supporto di Tax Shelter du Gouvernement Fédéral Belge – Casa Kafka Pictures Belfius. Distribuzione italiana 01 Distribution. Vendite internazionali The Match Factory.

 
 

Zootropolis+, il travolgente ritorno alla città di Zootopia!

Zootropolis+

Sbarca il 9 novembre su Disney+ una delle serie più attese del nuovo corso della piattaforma. Annunciata ormai da diverso tempo, finalmente arriva in streaming Zootropolis+, la serie spin-off dell’omonimo film Disney che ci riporta all’interno della incredibile città in cui gli animali di ogni tipo vivono in armonia. Più o meno.

La serie è strutturata in una serie di brevissimi corti che raccontano microstorie che si inseriscono nella continuità del film, alcune ambientate durante i suoi aventi, altre subito dopo, ma tutte meticolosamente curate in ogni particolare, per riportare sugli schermi delle nostre case la ricchezza del mondo proposto al cinema nel 2016. 

Il co-regista, Trent Correy, ha raccontato proprio questo, in conferenza stampa, spiegando quanto la ricchezza del primo film fosse importante e da sfruttare: “Alla Disney vogliono sempre un pitch prima di approvare qualsiasi progetto, ovviamente. E il film che avevamo visto al cinema era così ricco che volevo rivisitare di nuovo quei luoghi. Ho pensato che ci fosse margine per raccontare molte altre storie, tutte le altre che nel film non vediamo, perché lì seguiamo solo la storia di Judy.”

A collaborare con Correy alla regia della serie c’è Josie Trinidad che, oltre a dare il merito al collega per l’intuizione legata al prodotto, ha confermato la volontà condivisa di raccontare i personaggi. “Il passaggio dal film alla serie ha comportato un rimpicciolimento di respiro, perché se nel film abbiamo due ore per sviluppare la storia, qui sono dei piccoli bocconcini di storia. Sono dei cortometraggi e sono tutti divertentissimi.”

Ad aprire la serie c’è il corto che vede protagonista la famiglia di Judy, in particolare i genitori Bonnie e Tue Hopps. La storia è ambientata proprio all’inizio di Zootropolis, quando la coniglietto protagonista prende il treno per andare in città. Nel film seguiamo lei, ma nel primo episodio di Zootropolis+ rimaniamo con Bonnie e Tue che dovranno improvvisarsi eroi action per salvare la situazione. L’episodio è estremamente divertente, e a confermarlo ci sono anche Bonnie Hunt e Don Lake che tornano a dare voce ai due coniglietti. 

Un altro episodio davvero interessante è quello dedicato a Duke Weaselton. Nel film originale il personaggio ha pochissimo screentime ma è molto caratterizzato. Il corto che lo vede protagonista è un piccolo numero musica in cui la donnola immagina una vita diversa e un percorso onesto se avesse fatto altre scelte. Elyssa Samsel e Kate Anderson hanno composto il brano Big Time che fa da colonna sonora al segmento. Per loro è stato interessante perché da una parte hanno potuto collaborare con Michael Giacchino e dall’altra hanno creato una vera e propria storia per il personaggio, che prima non esisteva e lo hanno fatto proprio con il testo della canzone. 

Come si è intuito, Zootropolis+ non è una serie a trama orizzontale, ma una serie antologica, in cui ogni episodio non solo è una storia, ma diventa proprio un genere cinematografico. C’è l’action dell’episodio della famiglia Hopps, il musical per Duke Weaselton, ma abbiamo anche degli episodi in forma di reality per raccontare la preparazione del matrimonio di Fru Fru, che si svolge parallelamente alla storia del film, oppure quelli a tema sportivo, con Clawhauser che vuole a tutti i costi diventare un ballerino del corpo di ballo di Gazelle.

Insomma una pluralità di generi e approccio, non solo di personaggi, fanno di Zootropolis+ una produzione molto ricca, come ha specificato anche il produttore Nathan Curtis. “È stata una produzione varia, ed è stato divertente riportare indietro i personaggi. La collaborazione è stata la chiave del nostro lavoro, abbiamo messo insieme più reparti, non solo persone che hanno lavorato al film, ma anche gente nuova, e questo è stato estremamente produttivo e divertente. Abbiamo lavorato sul divertimento e la collaborazione, perché è quello di cui parla la serie in realtà.”

Il risultato è davvero sorprendente e lo si potrà ammirare dal 9 novembre su Disney+.

 
 

Star Wars: JD Dillard rivela che Lucasfilm ha demolito il suo progetto

Star Wars film in uscita

Dopo avervi dato notizia che il regista di Free Guy e Deadpool 3 Shawn Levy è stato scelto per dirigere un film misterioso di Star Wars alla Lucasfilm, ora vi sveliamo i retroscena su un altro regista che invece abbandona l’universo di Star Wars.  Infatti in queste ore  parlando con The Wrap, il regista di Devotion JD Dillard ha confermato che il suo progetto di  Star Wars – segnalato per la prima volta a febbraio 2020 – non è più in sviluppo.

Dillard ha rivelato che “purtroppo non è più attivo”, aggiungendo che “non è accaduto perché io non ci abbia provato”. Questa affermazione arriva prima di aver fatto intuire che egli stava cercando di un film spaziale “originale”. Il regista non ha approfondito né rivelato dettagli su cosa sia effettivamente successo, ma immaginiamo che la sua visione non fosse in linea con quella della presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy (che ha scartato più film di Star Wars di quanti ne possiamo tenere traccia a questo punto). C’è da notare che il regista ha affermato in passato di essere un grande fan del videogioco Star Wars: TIE Fighter, quindi ci chiediamo se un pilota Imperial fosse trai protagonisti della storia.

Un altro progetto su cui Dillard non andrà avanti con la Disney è The Return of the Rocketeer. Il film, descritto come un sequel di riavvio del film Disney del 1991, “The Rocketeer” è stato annunciato per la prima volta nel 2020 e, sebbene Dillard non abbia spiegato quanto sia arrivato vicino a realizzarlo, è comprensibilmente deluso di non aver avuto la possibilità di portare quel tanto atteso progetto sui nostri schermi.  “Non sono in quel progetto”,  ha detto Dillard. “Ma, sai, è complicato. Amo, amo, amo ‘The Rocketeer.’ Quello su cui faccio un po’ fatica a pensare ora è tornare all’aviazione precedente al 1970. Sai, non sto dicendo mai. Ma penso di aver bisogno di una pausa dall’aviazione d’epoca. “

Dillard ammette di “non avere idea di quale versione di quella storia stiano mettendo insieme”, ma è sicuro che la sua versione avrà molto in comune con Devotion Un ultimo progetto da cui il regista ha preso le distanze è il film Black Superman di JJ Abrams. Sebbene Dillard abbia iniziato a lavorare con quel regista in Il risveglio della forza, dice che questo è “qualcosa di cui non ho mai parlato” e “non qualcosa a cui mi è stato presentato” nonostante avesse tutto l’interesse a riunirsi con il suo ex collaboratore JJ Abrams.

Quindi, ricapitolando Dillard ha lasciato ben tre franchise, ma siamo sicuri che ha un brillante futuro davanti e magari deciderà di puntare su storie originali. Devotion ha ricevuto ottime recensioni prima della sua uscita il 23 novembre, e sembra che la Disney e la Lucasfilm abbiano commesso l’ennesimo errore nel separarsi da un regista emergente. Ma questo ce lo dirà solo il futuro!

 
 

Black Panther 2: il produttore parla di Tempesta e rivela che gli X-MEN sono ancora “lontani”

Marvel

Dopo il ritorno di Sir Patrick Stewart come variante del Professor X in Doctor Strange nel multiverso della follia, l’MCU ha ottenuto il suo primo mutante ufficiale con Kamala Khan apparsa nella serie Ms. Marvel. Ebbene sappiamo che anche Black Panther: Wakanda Forever ha il suo mutante in Namor, e sicuramente non passerà molto tempo prima che gli X-Men facciano sentire la loro presenza in questo mondo condiviso.

Al momento non ci sono però parole ufficiali su un riavvio, sfortunatamente, con Deadpool 3 che dovrebbe persino riportarci all’UniversoX-Men della Fox (che lui e Wolverine di Hugh Jackman chiamano casa). Anche se siamo sicuri che il Mercenario con la Bocca larga a un certo punto troverà la sua strada nell’MCU, è diventato abbastanza chiaro che i Marvel Studios non hanno fretta di aggiungere questa iconica squadra di mutanti alla Saga del Multiverso.

Parlando con Screen Rant, il produttore del franchise di Black Panther Nate Moore ha valutato le possibilità che Storm trovasse la sua strada per il Wakanda e ha condiviso un aggiornamento sui piani degli X-Men. “Beh, il rapporto di Storm con Wakanda nei fumetti è piuttosto interessante. Ovviamente, potremmo essere a qualche anno di distanza dagli X-Men, quindi non sono sicuro che siamo ancora arrivati là” , spiega. “Chi altro del Wakanda non abbiamo presentato? Voglio dire, c’è una panchina piuttosto affollata, in realtà.”

“E soprattutto, penso che la corsa di Ta-Nehisi abbia introdotto molti personaggi chiave che sarebbe divertente esportare. Anche personaggi come Vibraxas, che sono più personaggi dei Fantastici Quattro. Ma sì, è una panchina piuttosto affollata. Penso sicuramente  che ci siano molte altre storie da raccontare su Wakanda.”

Se Avengers: Secret Wars riavvierà l’MCU e crea una nuova Terra-616, potrebbe essere che gli X-Men siano solo una parte. In alternativa, i Marvel Studios potrebbero pianificare di prendersi del tempo con questi personaggi, adottando un approccio a combustione lenta per introdurre i mutanti prima che alla fine si riuniscano come una squadra.  Una cosa che sappiamo è che i Marvel Studios farebbero bene a lasciare più respiro possibile tra Dark Phoenix e qualunque cosa abbiano pianificato per il franchise.  Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11 novembre.

 
 

Indiana Jones: serie tv in sviluppo per Disney+

Indiana Jones

Variety riporta che Walt Disney Studios e Lucasfilm sono nelle primissime fasi dello sviluppo di un nuovo programma televisivo di Indiana Jones per Disney+. Al momento non sono disponibili ulteriori dettagli, ma entrambi gli studi stanno cercando di portare il franchise cinematografico sul piccolo schermo da un po’ di tempo e stanno già incontrando gli sceneggiatori. 

Rimane inoltre incerto se la serie sarà un prequel o uno spin-off, o se si legherà potenzialmente all’imminente  Indiana Jones 5 di James Mangold. Una cosa che possiamo presumere con sicurezza, tuttavia, è che è improbabile che Harrison Ford riprenda il suo ruolo iconico di archeologo titolare poiché ha già dichiarato che si ritirerà dall’interpretare il personaggio dopo la quinta puntata del prossimo anno.  Oltre a questa serie, gli studios stanno già esplorando altre strade per continuare il franchise senza il loro protagonista, inclusi nuovi film e altri media.  

Indiana Jones 5, il film

Oltre a Harrison Ford, il cast di Indiana Jones 5  sarà composto dalla vincitrice del Golden Globe Phoebe Waller-Bridge (Solo: A Star Wars Story;  Fleabag), dal candidato al BAFTA Film Award Mads Mikkelsen (Doctor Strange ;  Hannibal), Thomas Kretschmann (Avengers: Age of Ultron;  Penny Dreadful: City of Angels), Boyd Holbrook (Logan ;  The Predator), Shaunette Renée Wilson (Black Panther;  The Resident), Toby Jones (Capitan America: Il Primo VendicatoreWhat If… ?), Antonio Banderas (UnchartedIl gatto con gli stivali: L’ultimo desiderio) e Oliver Richters (Black Widow ; The King’s Man). 

Il due volte candidato all’Oscar James Mangold (Logan; Ford v Ferrari) dirige il prossimo quinto capitolo, raccogliendo l’eredita dal tre volte vincitore dell’Oscar Steven Spielberg  Jurassic Park Ready Player One), che ha diretto tutti e quattro i film precedenti. Jonathan Kasdan (Solo: A Star Wars Story The First Time) – il figlio dello  scrittore Lawrence Kasdan de I predatori dell’arca perduta  – ha recentemente ritoccato la sceneggiatura dopo che lo sceneggiatore originale David Koepp (Jurassic Park ;  Spider-Man) è uscito dal progetto.  Spielberg sarà il produttore esecutivo con Kathleen Kennedy, Frank Marshall e Simon Emanuel come produttori. Indiana Jones 5  uscirà nei cinema il 30 giugno 2023. 

 
 

Ballerina: Keanu Reeves e Ian McShane torneranno nello spin-off

Keanu Reeves

Dopo una rapida anticipazione in John Wick: Capitolo 3 – Parabellum, la Lionsgate è pronta per espandere il suo  universo cinematografico di successo di John Wick con l’annunciato spin-off Ballerina, che vedrà la candidata al Golden Globe Ana de Armas (Knives Out;  No Time to Die) nel ruolo principale – e sembra che non sarà sola.  Infatti il noto sito Collider  ha riferito che la star del franchise Keanu Reeves riprenderà il ruolo dell’iconico assassino John Wick (un rapporto confermato anche da Variety), mentre The Hollywood Reporter ha appreso che anche Ian McShane riprenderà il ruolo di Winston, il manager di il continentale.

Anche se lo studio ha deciso di non commentare il coinvolgimento di Keanu Reeves, l’attore preferito dai fan è già stato avvistato sul set a Praga, quindi parteciperà sicuramente alla prima parte delle riprese. Non è chiaro, tuttavia, se avrà un ruolo a tutti gli effetti o solo un cameo, ma scommetteremmo su quest’ultima ipotesi.  McShane è stato annunciato dallo studio, quindi aspettati che sia fortemente coinvolto nel nuovo film mentre incontriamo un nuovo mortale assassino che potrebbe potenzialmente rivaleggiare con Wick. 

Len Wiseman (Underworld ; Lucifer) dirigerà Ballerina, da una sceneggiatura di Shay Hatten (John Wick: Capitolo 3 – Parabellum Army of the Dead).  John Wick: Chapter 4 uscirà nei cinema il 23 marzo 2023; Ballerina dovrebbe arrivare TBD 2023/2024.

 
 

Giulia Arena: 10 cose che non sai sull’attrice

Giulia-Arena-Miss-Italia

Divenuta popolare in seguito alla sua elezione come Miss Italia, Giulia Arena sta oggi perseguendo una promettente carriera da attrice. Tra bellezza e talento, si è già distinta in alcuni lavori di rilievo nel panorama televisivo italiano, aprendosi sempre più le porte ad un futuro roseo in tale ambiente.

Ecco 10 cose che non sai di Giulia Arena.

Giulia Arena: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in diverse serie TV. Ad aver reso popolare come attrice la Arena è stata la soap opera Il paradiso delle signore, dove recita ancora oggi dal 2018. Nel 2020 ha invece poi recitato nella serie Bella da morire, ricoprendo il ruolo di Gioia Scuderi, aspirante showgirl scomparsa nel nulla. Accanto a lei, nel ruolo di protagonista, vi è l’attrice Cristiana Capotondi.

2. Non ha ancora recitato per il cinema. Attualmente l’attrice non ha ancora avuto modo di recitare per il cinema, ma grazie alla popolarità che sta guadagnando è lecito aspettarsi che prima o poi questo debutto arrivi. Non resta dunque che attendere.

3. Ha partecipato a diversi programmi televisivi e ad un videoclip. Oltre ad aver partecipato come concorrente a Miss Italia, la Arena ha avuto modo di lavorare come conduttrice televisiva del programma Mode e modi e, in seguito, di Mode e modi – Food. Nella primavera del 2015 le viene affidata la conduzione del programma culinario Gustibus. Nel settembre 2016 prende invece parte a Miss Italia 2016 come conduttrice delle anteprime sulle semifinali di Miss Italia – A un passo dalla finale. Nella primavera del 2017 passa a Rai 4, dove conduce il programma televisivo Kudos – Tutto passa dal web. Nel 2021 ha inoltre recitato nel videoclip Amarsi è un miracolo, di Alberto Urso.

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Giulia Arena è Miss Italia

4. Ha vinto il celebre concorso. Nel 2013, all’età di 19 anni, la Arena ha partecipato al concorso Miss Italia con la fascia di Miss Cinema Planter’s Sicilia. Dopo aver superato varie selezioni si è infine affermata come vincitrice di quell’edizione. Eletta dunque Miss Italia, la Arena ha potuto guadagnare sempre più popolarità, decidendo poi di proseguire con una carriera nel mondo dello spettacolo.

5. La sua è stata una vittoria particolare. La Arena è stata la prima Miss Italia a essere stata eletta in diretta su LA7, nonché la prima Miss Italia ad essere eletta a Jesolo dopo l’abbandono di Salsomaggiore Terme come sede storica. Giulia Arena, inoltre, è stata la decima Miss Italia proveniente dalla Sicilia.

Giulia Arena è su Instagram

6. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo seguito da 126 mila persone e dove attualmente si possono ritrovare quasi 3000 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e modella, ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Giulia Arena e la sua laurea

7. Ha frequentato l’università. Al momento della vittoria del concorso Miss Italia, la Arena era iscritta alla facoltà di Giurisprudenza internazionale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Non è chiaro se abbia poi terminato o meno gli studi, considerando comunque la sua scelta di perseguire una carriera nell’ambito dello spettacolo.

Giulia-Arena-fidanzato

Giulia Arena in Il paradiso delle signore

8. È tra le protagoniste della serie. Dal 2018 la Arena ricopre il ruolo della nobildonna Ludovica Brancia di Montalto nella popolare soap opera Il paradiso delle signore, su Rai 1. Il personaggio, presente dunque dalla terza stagione in poi, si presenta come una ragazza snob e perennemente annoiata, la quale cambierà però profondamente in seguito all’innamoramento con Marcello, nonostante le loro estrazioni sociali molto diverse. Nel tempo, dunque, il personaggio di Ludovica è diventato sempre più centrale, portando la Arena a divenire una vera e propria protagonista.

Giulia Arena: chi è il suo fidanzato

9. È fidanzata. Spulciando sul profilo Instagram dell’attrice si possono ritrovare anche immagini di lei in compagnia del suo fidanzato. Questi è Anton Giuseppe Morra, di cui si sa ben poco. Sul suo profilo ufficiale, egli si descrive come un “siciliano per scelta, milanese per caso” e anche “avvocato per circostanza, chef d’ispirazione”. Il fidanzato della Arena sembra dunque essere estraneo al mondo dello spettacolo e i due pare infatti si siano conosciuti frequentando la facoltà di Giurisprudenza.

Giulia Arena: età e altezza

10. Giulia Arena è nata a Pisa, il 22 aprile del 1994. L’attrice è alta complessivamente 1.70 metri.

Fonte: IMDb, Instagram