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Martin Scorsese ha visto Pearl e ha faticato a addormentarsi

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Martin Scorsese ha visto Pearl e ha faticato a addormentarsi

Martin Scorsese dice che era così spaventato dopo aver visto Pearl, che ha avuto difficoltà ad addormentarsi. Uscito nelle sale americane lo scorso fine settimana, Pearl è un prequel di X – A sexy horror story.

Il film segue un gruppo di giovani filmmaker negli anni ’70 che tentavano di girare un film per adulti in una fattoria del Texas di proprietà di una donna anziana, Pearl, e suo marito, Howard. Sottotitolato in modo appropriato (in originale) An X-traordinary Origin Story, il nuovo film Pearl ora funge da storia d’origine, appunto, del personaggio dell’anziana assassina di X. Ambientato nel 1918, il film segue Pearl che si prende cura del padre malato sotto la sorveglianza della madre prepotente mentre sogna di diventare una star del cinema.

Dopo aver interpretato un’anziana Perla in X (così come la final girl Maxine), Mia Goth torna a guidare il cast del prequel nei panni di una versione giovane del personaggio del titolo insieme a David Corenswet, Tandi Wright, Matthew Sunderland ed Emma Jenkins-Purro in ruoli di supporto. Ti West torna anche per dirigere Pearl, che ha scritto insieme a Goth. Girati in segreto contemporaneamente, i due film saranno completati da MaxXxime, di cui abbiamo già visto un teaser trailer.

Pearl ha ricevuto un’ottima recensione dal leggendario regista Martin Scorsese. Nel suo commento al film pubblicato da Slash Film, Scorsese elogia il film horror definendolo “selvaggio, ipnotico, profondamente inquietante“. In effetti, il regista era così turbato che ha avuto difficoltà ad addormentarsi dopo averlo visto.

“Ero affascinato, poi turbato, poi così turbato che avevo difficoltà ad addormentarmi. Ma non ho potuto smettere di guardare.”

Leggi la recensione di Pearl

Daredevil: Born Again, Elden Henson tornerà nei panni di Foggy Nelson

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Inizialmente siamo stati portati a credere che l’imminente serie Disney+ di Daredevil: Born Again avrebbe completamente ignorato gli eventi dell’ormai defunto show Netflix, e anche se potrebbe essere ancora così (almeno dal punto di vista della trama), il progetto sta iniziando a sembrare sempre più simile a un riavvio graduale.

La star Charlie Cox ha recentemente confermato che Daredevil: Born Again sarà una cosa a sé stante e non dovrebbe essere visto come la “stagione 4 di Daredevil“, ma un nuovo capitolo ma oggi arriva la notizia che Matt Murdock si dovrebbe riunire a un volto familiare e amichevole rispetto ai suoi giorni trascorsi su Netflix.

Lo scooper Daniel Richtman – che ha un track record piuttosto solido con questo genere di cose – sta segnalando (tramite il suo Patreon) che Elden Henson sembra destinato a tornare nei panni di Foggy Nelson in Born Again. Foggy ha giocato un ruolo chiave nelle tre stagioni di Daredevil come il miglior amico e partner dell’Uomo senza paura, ed è una parte vitale dei fumetti, quindi non sorprende che il personaggio comparirà in questo spettacolo.

Se Henson sta davvero tornando, vuol dire che i Marvel Studios hanno chiaramente ritenuto inutile cambiare attore o personaggio quando sia Cox che Vincent D’Onofrio (Wilson Fisk) stanno riprendendo i rispettivi ruoli non avrebbe avuto molto senso. Questo significa che anche Deborah Ann Woll potrebbe tornare nei panni di Karen Page? Non abbiamo ancora sentito nulla su quel fronte, ma diremmo che ci sono buone possibilità. Daredevil: Born Again utilizzerà sicuramente alcuni elementi dell’omonimo arco narrativo della Marvel Comics, ma un adattamento completamente fedele di quella triste storia è altamente improbabile. Si spera che presto verranno annunciati alcuni dettagli ufficiali.

Daredevil: Born Again, cosa sappiamo sulla nuova serie tv

La nuova serie potrebbe basarsi sull’omonimo ciclo di fumetti pubblicato dalla Marvel Comics in Daredevil nn. 227-233 del 1986, scritto da Frank Miller e disegnato da David Mazzucchelli. È stato ripubblicato diverse volte in volume, anche in lingua italiana. Nel fumetto Karen Page ha venduto l’identità segreta del Diavolo di Hell’s Kitchen, e l’informazione è finita nelle mani di Kingpin. Matt Murdock ha toccato il fondo: fragile come non mai e in preda alla disperazione, riuscirà a trovare le forze per reagire? Amore, tradimento, disperazione e redenzione in un capolavoro assoluto della Nona Arte.

Daredevil: Born Again sarà scritto da Matt Corman e Chris Ord, coinvolti anche come produttori, i due hanno co-creato Covert Affairs, la serie con Piper Perabo e Christopher Gorham andata in onda per cinque stagioni, e hanno lavorato a show come The Enemy Within, The Brave e Containment.

Warner Bros. Discovery, David Zaslav ha problemi ben più grandi della ricerca di un capo della DC FILMS

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David Zaslav, recentemente nominato capo della Warner Bros. Discovery, spera ancora di trovare il suo uomo di fiducia “simile a Kevin Feige” per assumere il comando delle divisioni DC Films/TV e inaugurare una nuova era per i contenuti basati sulla DC Comics. La ricerca non sta andando bene, ma un nuovo rapporto indica che lo studio ha problemi ben più grandi. Infatti sembra che lo studio sia fortemente indebitato e potrebbe presto avere problemi più grandi da affrontare.

Secondo THR, WBD è ancora “alle prese con quel pesante carico di debito e con lo scetticismo degli investitori”, con preoccupazioni sollevate sullo stile di leadership di Zaslav. Sebbene nessuna trattativa possa avvenire fino ad aprile 2024, molti addetti ai lavori ritengono che un altro accordo di fusione sia inevitabile e Brian Roberts di Comcast sembra il candidato più probabile a proporre di combinare NBCUniversal e Warner Bros. Discovery.

Sebbene dopo la fusione Disney/FOX nulla ormai è scolpito nella pietra nel mondo attuale, un’altra fusione e un’ulteriore ristrutturazione della società getterebbero ovviamente nel caos il “piano decennale” proposto da Zaslav per il DCEU. Per quanto riguarda la DC FILMS, sembra che Zaslav abbia avuto così tanti problemi a ricoprire la posizione perché la prospettiva di competere con i Marvel Studios e sviluppare un universo cinematografico/TV condiviso reale e coeso è visto come un compito quasi impossibile dato lo stato attuale delle il DCEU.

“Zaslav non sa quello che non sa”, ha detto al trade un importante rappresentante di talenti. “È spaventoso. E sarai sempre paragonato alla Marvel. È ingiusto. Quando venivano giudicati, funzionava. È l’esatto opposto alla Warner. È duro tutto intorno. Chi diavolo [cazzo] vorrebbe quel lavoro?”

Allo stato attuale delle cose, sembra probabile che i capi divisione ad interim Michael De Luca e Pam Abdy “finiranno per gestire la cosa per impostazione predefinita”. Si dice che la coppia sia “in ottimi rapporti con i talenti, e con una leadership netta, il che rappresenterebbe un grande miglioramento rispetto a quando lo studio sedeva sotto AT&T e Jason Kilar”, quindi questa potrebbe essere la migliore opzione di Zaslav, a condizione che possa convincerli ad accettare ufficialmente il lavoro!

Avatar, James Cameron usò il successo di Titanic per zittire la 20th Century Fox

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In una nuova intervista al New York Times, James Cameron ricorda di non essere andato troppo d’accordo con la 20th Century Fox su diversi aspetti di Avatar, durante la produzione del film campione d’incassi.

Due dei punti su cui lo studio, ora assorbito da Disney, voleva fare la voce grossa con Cameron, erano la durata complessiva del film e la lunghezza delle scene di volo. Nonostante le reazioni positive delle proiezioni di prova, lo studio era fermamente convinto che fossero necessario fare più rifiniture e tagli, il che ha portato Cameron a puntare i piedi e ricordare ai dirigenti che il successo del Titanic ha essenzialmente pagato il costoso nuovo edificio in cui si stavano incontrando.

“Quando ho realizzato Avatar, mi sono scontrato con la Fox su due punti. Ad esempio, lo studio riteneva che il film dovesse essere più breve e che c’erano troppe scene di volo a cavallo degli ikran, quelli che noi chiamiamo banshee. Bene, si scopre che quelle sono le scene che il pubblico ha amato di più, in termini di exit polling e raccolta di dati (in occasione delle proiezioni di prova). E quello è stato un punto su cui ho tracciato una linea sulla sabbia, puntando i piedi e dicendo: ‘Sapete cosa? Ho realizzato “Titanic”. Hai presente questo edificio in cui ci stiamo incontrando in questo momento, questo nuovo complesso da mezzo miliardo di dollari nel tuo lotto? Titanic ha pagato per questo, quindi posso fare ciò che voglio.'”

Avatar è poi uscito secondo il volere di James Cameron e tutto il mondo è grato per questo. E mentre il film arriverà di nuovo al cinema il 22 settembre, il 14 dicembre vedremo in sala finalmente Avatar: la via dell’acqua.

Avatar: la via dell’acqua, il produttore Jon Landau racconta il ritorno su Pandora

Batman: tutti gli interpreti del personaggio immaginati come Joker

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L’artista Marc Rienzo immagina tutti gli interpreti di Batman con il volto di Joker. Con Robert Pattinson che per ultimo in ordine di tempo si è aggiunto all’illustre gruppo di attori che interpretano il Crociato di Gotham, il personaggio ha avuto moltissime incarnazioni sul grande e piccolo schermo, e adesso tutti hanno subito un make over alla Joker.

Nel corso degli anni, quasi tutte le versioni live-action di Batman hanno dovuto combattere una versione del Joker. Barry Keoghan è stato presentato come Il Clown principe del Crimine in una breve scena verso la fine di The Batman, mentre Ben Affleck ha recentemente condiviso lo schermo con il Joker di Jared Leto nella Snyder Cut di Justice League. Ma una delle interpretazioni più iconiche del personaggio è stata quella di Jack Nicholson in Batman di Tim Burton, con Michael Keaton. Tuttavia, cosa sarebbe successo se tutti gli attori di Batman fossero stati scelti per il ruolo di Joker?

Questo è ciò che l’artista Marc Rienzo ha immaginato. Adam West, Michael Keaton, Val Kilmer, George Clooney, Christian Bale, Ben Affleck e Robert Pattinson sono stati ora reinterpretati come varianti della nemesi di Batman. È come se Bruce Wayne fosse caduto in una vasca di acido e fosse diventato il Joker invece di cadere in una Batcaverna per diventare il Crociato Incappucciato.

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Avatar: la via dell’acqua, il produttore Jon Landau racconta il ritorno su Pandora

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“Perché le persone vanno al cinema? Per fuggire dalla realtà e credetemi, non c’è nessuno mondo più bello di Pandora in cui rifugiarsi!” Dice così Jon Landau, produttore e storico collaboratore di James Cameron, alla presentazione alla stampa di alcune scene di Avatar: la via dell’acqua, in arrivo nelle nostre sale il 14 dicembre (mentre il 22 settembre tornerà in sala Avatar!).

Un sequel che è arrivato dopo tantissimo tempo, in parte rallentato da una serie di vicende legate alla fusione Disney-Fox, o come la pandemia, attualmente (forse) agli sgoccioli, ma in parte anche a causa di Cameron stesso, “un esploratore” come lo definisce Landau, che prima di mettersi all’opera su un film, e in questo caso sul progetto di quattro sequel di Avatar, ha studiato, ricercato, lavorato senza sosta per ottenere gli strumenti adatti a portare sullo schermo esattamente quello che voleva. Perché lui è un pioniere che “ha sempre spinto il linguaggio e il progresso cinematografico, aprendo la strada per altri registi. Ad esempio ha scritto quella scena di The Abyss perché voleva fare Terminator 2. Lui ha spinto il progresso in avanti, lo ha fatto con Avatar e mi auguro succederà anche con Avatar: la via dell’acqua.”

Una famiglia di mezzo-sangue in cerca di un posto nel mondo

Ma di cosa parla Avatar: la via dell’acqua? Landau la descrive come una storia di famiglia, di senso di appartenenza e della ricerca del proprio posto nel mondo. Come il primo film era una ri-narrazione del mito di conquista americano, anche questa seconda avventura tra mari e cieli di Pandora pone lo spettatore davanti a temi universali, condizioni condivise. La famiglia che Jake e Neytiri hanno costruito negli anni è mezzo-sangue, diversa, rappresenta un’eccezione e una diversità e deve trovare un nuovo posto, una nuova tribù, per potersi salvare. Cercano rifugio presso un’altra tribù di Na’vi e soprattutto i personaggio più giovani saranno incuriositi dalle novità ma saranno anche i più determinati a cercare un posto che possano definire casa. “Sono di razza mista, e per loro la vita è più difficile, anche se vivono in una famiglia piena d’amore” dichiara Jon Landau.

(L-R): Jake Sully and Neytiri in 20th Century Studios’ AVATAR: THE WAY OF WATER. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Ma naturalmente, trattandosi anche di un prodigio della tecnica, la più grande difficoltà nella realizzazione di Avatar: la via dell’acqua è stata proprio nella resa visiva. “Mettere in piedi quattro film in uno, scrivere quattro sceneggiature è stato davvero difficile, ma non volevamo cominciare senza avere il quadro chiaro di ciò che avremmo dovuto girare in tutti i film e di ciò che gli attori avrebbero dovuto affrontare. L’ostacolo più grande è stata sicuramente realizzare la performance capture sott’acqua. Non si trattava solo di imparare ad andare in apnea per gli attori, si trattava di recitare in quelle condizioni e di rendere tutto credibile. Abbiamo dovuto inventare gli strumenti per poter realizzare le scene.”

Torneranno le note di James Horner

Non si può dire nulla delle scene di Avatar: la via dell’acqua che sono state mostrate, ma non è un segreto che nel film ci saranno scene subacquee e che la colonna sonora sarà composta da Simon Franglen. Tuttavia il trailer ci ha fatto riascoltare in maniera inequivocabile che i grandi temi musicali composti dal compianto James Horner per il primo film saranno utilizzati. La scomparsa di James Horner è stata una perdita tremenda. Ricordo benissimo il momento in cui ho appreso la notizia, è stato uno di quei momenti che ti restano impressi. Tuttavia Simon Franglen che compone la colonna sonora di Avatar: la via dell’acqua faceva già parte della squadra, anche all’epoca di Titanic, e quindi ha raccolto il testimone e ha realizzato un lavoro incredibile. È riuscito ad abbracciare e fare sua la filosofia che Horner aveva seguito nel primo film: coniugare le sonorità naturali ai suoni emessi dagli strumenti di un’orchestra.”

Nel 2009, Avatar fu uno dei primi film a uscire in 3D nativo, una tecnica costosa che non ha avuto grande seguito nel cinema di blockbuster, ma che secondo Landau non è certo una tecnica che migliora il film a cui viene applicata: “Il 3D non migliore i film, ne accentua le caratteristiche, quindi applicandolo ad un film bello, si ottiene un bel risultato, ma applicato a un film brutto diventa un disastro. Dopo Avatar l’impressione era che tutti i film dovessero essere fatti in 3D, ma abbiamo visto che non è sempre stata una buona idea. Ci sono state delle eccezioni, come gli ottimi Hugo e Vita di Pi, che io ho amato, ma la tecnica in sé non ha avuto fortuna proprio perché non basta a migliorare un film, anzi!”

(L-R): Kiri and Sigourney Weaver as Dr. Grace Augustine in 20th Century Studios’ AVATAR: THE WAY OF WATER. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Avatar: la via dell’acqua sarà in 3D

C’è anche da aggiungere che il 3D non sempre viene sostenuto da sale che sono all’altezza dell’esperienza. Sarà capitato a tutti, nell’ultimo decenni, di andare a vedere un film in 3D al cinema e trovarsi davanti a uno schermo buio. Non sempre è colpa del film stesso, ma qualche volta sono anche le sale che non hanno i mezzi per proiettare al meglio il film. Secondo Landau “il cinema si salverà, nel post-pandemia, perché offre un’esperienza che nessun divano di casa può replicare, ed è per questo che film come Spider-Man: No Way Home o Top Gun: Maverick hanno incassato tanto, perché quando il prodotto proposto è buono, il pubblico apprezza. Già nel 1983 il New York Times diceva che l’intrattenimento del cinema sarebbe stato spostato nelle case, la proposta di esperienze come Avatar: la via dell’acqua unitamente all’adeguatezza delle sale, porteranno le persone al cinema.”

Il messaggio ambientalista

Ma qual è il messaggio più importante del film? Secondo Jon Landau non c’è dubbio: “Spero che quando le persone usciranno dalla sala, saranno in grado di guardare il mondo con occhi diversi. Quando si trasmettono messaggi importanti nei film non si deve fare una predica, perché si attirerebbe l’attenzione solo di chi già è dalla tua parte, bisogna essere provocatori. È quello che abbiamo provato a fare. Anche la nostra produzione è stata green, per quanto possibile, il set era privo di plastica e anche l’energia era green, abbiamo lavorato con macchinari a energia solare. Non serve promuovere la tutela dell’ambiente e non fare il primo passo. Spero che il film apra gli occhi alle persone sulla tutela dell’ambiente, che è anche quello che ha fatto anche il primo film. Avatar si apre e si chiude con Jake Sully che apre gli occhi.”

E noi, come Jake Sully, non vediamo l’ora di aprire di nuovo gli occhi sugli infiniti mondi di Pandora, in Avatar: la via dell’acqua, dal 14 dicembre, al cinema.

Woody Allen smentisce le voci sul suo ritiro

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Woody Allen smentisce le voci sul suo ritiro

Woody Allen si è affrettato a smentire le voci sul suo ritiro emerse da un’intervista rilasciata a una rivista spagnola, in cui ha detto che il suo prossimo film sarebbe stato l’ultimo. Il regista 86enne ha rilasciato una dichiarazione per chiarire cosa intendesse, dicendo:

“Woody Allen non ha mai detto che sarebbe andato in pensione, non ha detto che stava scrivendo un altro romanzo. Ha detto che stava pensando di non fare film poiché fare film che vanno direttamente o molto rapidamente su piattaforme di streaming non è così divertente per lui, poiché è un grande amante dell’esperienza cinematografica. Attualmente, non ha intenzione di ritirarsi ed è molto entusiasta di essere a Parigi per girare il suo nuovo film, che sarà il 50°”.

La confusione sembra essere stata generata da un’intervista rilasciata da Allen a La Vanguardia all’inizio delle riprese di Wasp 22, film che sarà girato in Europa, in cui diceva: “La mia idea, in linea di principio, è quella di non fare più film e concentrarmi sulla scrittura”. Aggiungendo che il suo prossimo progetto sarebbe stato un romanzo.

Questa non è la prima volta che Allen discute di fare un passo indietro dal mondo del cinema. In una conversazione con Alec Baldwin trasmessa in live streaming su Instagram a giugno, Allen ha detto che intende dirigere “uno o due altri” film, ma ha anche detto che “il brivido è andato” a causa del declino dell’esperienza in sala.

Francesca Chillemi: 10 cose che non sai sull’attrice

Francesca Chillemi: 10 cose che non sai sull’attrice

Divenuta celebre dopo aver vinto il concorso Miss Italia, Francesca Chillemi ha nel tempo dimostrato non solo di essere una donna ricca di fascino, ma anche di talento. Sono infatti molti i ruoli, cinematografici e televisivi, con cui si è distinta nel mondo della recitazione, svolgendo dunque con sempre più costanza il ruolo di attrice e ricoprendo anche importanti ruoli da protagonista.

Ecco 10 cose che non sai di Francesca Chillemi.

Francesca Chillemi: i suoi film e le serie TV

1. È nota per diverse serie TV. Il suo primo ruolo da attrice la Chillemi lo ottiene per la fiction Un medico in famiglia, recitando nel ruolo di Costanza in due episodi della quarta stagione. Interpreta poi dal 2007 al 2008 il personaggio di Laura Flestero in Carabinieri, mentre sempre nel 2008 è Teresa Sciacca nell’episodio La luna di carta di Il commissario Montalbano, con Luca Zingaretti. Negli anni ha poi recitato nelle serie Squadra antimafia – Palermo oggi (2010), Sposami (2012) e Che Dio ci aiuti (2011-2021), ricoprendo qui i panni di Azzurra Leonardi per ben 112 episodi, recitando accanto ad Elena Sofia Ricci. Nel 2021 recita invece in Leonardo e Glow & Darkness (2021). Nel 2022 è invece protagonista della fiction Viola come il mare.

2. Ha recitato anche in diversi film. L’attrice ha debuttato sul grande schermo nel 2009, recitando nell’episodio Gaymers del film Feisbum – Il film. Nello stesso anno ha avuto un ruolo di maggior rilievo nel film campione d’incassi Cado dalle nubi, con Checco Zalone. È tornata poi sul grande schermo con Natale da chef (2017) e poi nuovamente in Reefa, Una relazione, con Guido Caprino, e Anima bella, tutti e tre del 2021.

Francesca Chillemi e Can Yaman

3. Sono i protagonisti di una nuova fiction. Dal settembre del 2022 l’attrice torna sul piccolo schermo con la fiction Viola come il mare, in onda su Canale 5. Basata sul romanzo Conosci l’estate? di Simona Tanzini, in essa la Chillemi recita nei panni di Viola Vitale, una giornalista alla ricerca del padre mai conosciuto. Mentre lavora per la cronaca neraa, farà la conoscenza dell’ispettore Francesco Demir, interpretato dall’attore Can Yaman, finendo con il lavorare fianco a fianco con lui.

4. Hanno presentato insieme la fiction a Venezia. Nel corso del Festival del Cinema di Venezia i due attori hanno avuto modo di presentare in anteprima la fiction Viola come il mare, sfilando insieme sul red carpet. La loro presenza ha mandato in estasi i loro fan, che non hanno mancato di notare come i due abbiamo scelto di presentarsi con abiti semplici ma eleganti e soprattuto abbinati tra loro.

Francesca Chillemi Can Yaman

Francesca Chillemi: il marito e la figlia

5. È fidanzata con un imprenditore. Dal 2015 la Chillemi ha una relazione con Stefano Rosso, imprenditore e dirigente sportivo italiano, figlio del noto Renzo Rosso. Inizialmente attivo nel campo della moda, essendo cofondatore e CEO di D-Cave e membro del consiglio di OTB Group, dal 2018 egli è anche presidente del club calcistico L. R. Vicenza.

6. Ha avuto una figlia. Dalla sua relazione con Stefano Rosso, l’attrice ha dato alla luce nel 2016 una figlia, di nome Rania. In più occasioni la Chillemi ha raccontato di quanto la figlia sia importantissima per lei e di come l’abbia messa davanti ad una crescita importante. L’attrice cerca però di essere anche protettiva nei confronti della figlia, evitando che venga esposta in modo eccessivo ai media.

Francesca Chillemi è su Instagram

7. Ha un profilo sul celebre social network. L’attrice possiede un proprio profilo con tanto di spunta blu sul celebre social network Instagram. Qui vanta ad oggi un totale di 1.2 milioni di followers e con i suoi oltre 800 post è solita condividere con i fan scatti dei progetti a cui ha partecipato come attrice e modella, ma anche foto che la ritraggono durante eventi di gala e premiere in giro per il mondo. Diverse sono però anche le immagini legate alla sua vita quotidiana, tra amici e famiglia. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Francesca Chillemi Instagram

Francesca Chillemi ha vinto Miss Italia

8. È stata eletta Miss Italia. Nel 2003, all’età di appena 18 anni, Francesca Chillemi viene eletta Miss Italia, ricevendo la corona dalla celebre attrice Claudia Cardinale. Grazie a quella vittoria, la Chillemi intraprende una carriera da modella, approdando poi alla recitazione e distinguendosi per il suo talento.

9. Ha completato gli studi. Dopo aver vinto il celebre concorso di bellezza, la Chillemi non si è però gettata subito tra le braccia della celebrità, preferendo tornare prima in Silicia, sua regione di nascita, per terminare gli studi. Qui consegue infatti il diploma al liceo classico. Solo dopo aver ottenuto ciò, nel 2004 ha iniziato a lavorare come modella e attrice, distinguendosi in entrambi i campi.

Francesca Chillemi: età e altezza dell’attrice

10. Francesca Chillemi è nata a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, il 25 luglio del 1985. L’attrice è alta complessivamente 1.71 metri.

Fonte: IMDb

Il mio nome è vendetta: teaser del film Netflix con Alessandro Gassmann

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Il primo teaser ufficiale di Il mio nome è vendetta, il film diretto da Cosimo Gomez, prodotto da Colorado Film, in arrivo solo su Netflix dal 30 novembre, svela il protagonista Alessandro Gassmann in una veste inedita e sorprendente: quella di Santo, un ex sicario della criminalità organizzata, che dopo aver vissuto nell’ombra per anni in una tranquilla cittadina del Trentino-Alto Adige, è alla ricerca di vendetta insieme alla figlia Sofia, interpretata da Ginevra Francesconi.

La trama di Il mio nome è vendetta

Sofia è una tranquilla teenager che passa il suo tempo tra partite di hockey, di cui è campionessa, e lezioni di guida off-road. Fino al momento in cui, disobbedendo a Santo, suo padre, lo fotografa di nascosto e pubblica la sua foto su Instagram. Il piccolo post è sufficiente a cambiare le loro vite per sempre. Seguendo la traccia informatica, due criminali entrano nella loro casa e uccidono barbaramente la madre e lo zio di Sofia, dando vita a un regolamento di conti covato per quasi vent’anni. Sofia scoprirà che la verità le è sempre stata taciuta e che Santo nasconde un oscuro passato di affiliato alla N’drangheta. Non senza conflitto, Sofia abbraccerà un’eredità fatta di furia e violenza e si alleerà con il padre per cercare una spietata vendetta.

Il film è prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai per Colorado Film, e vede nel cast anche Alessio Praticò, Francesco Villano, Mauro Lamanna e Remo Girone.

  • Regia: Cosimo Gomez
  • Soggetto: Sandrone Dazieri, Cosimo Gomez, Franco Fraternale, Fabio Guaglione
  • Sceneggiatura: Sandrone Dazieri, Cosimo Gomez, Andrea Nobile
  • Produttori: Maurizio Totti, Alessandro Usai, Iginio Straffi
  • Produttore esecutivo: Roberto Amoroso
  • Prodotto da: Colorado Film
  • Cast:  Alessandro Gassmann, Ginevra Francesconi, Alessio Praticò, Francesco Villano, Gabriele Falsetta, Marcello Mazzarella, Mauro Lamanna, Sinja Diecks, Luca Zamperoni
    e con Remo Girone

UCI Showville Bari e UCI Luxe Maximo: arriva la cantante Elodie

UCI Showville Bari e UCI Luxe Maximo: arriva la cantante Elodie

Il 23 settembre alle ore 21:30 a UCI Showville Bari, la cantante Elodie, protagonista di Ti Mangio il Cuore, assieme al regista Pippo Mezzapesa, saluterà gli spettatori presenti alla proiezione del film, distribuito da 01 Distribution e in uscita nelle sale il 22 settembre. Il 24 settembre alle ore 18:30 a UCI Luxe Maximo (Roma) Elodie sarà invece accompagnata da parte del cast.

Per Elodie Ti Mangio il Cuore rappresenta la seconda esperienza cinematografica. La cantante approda di nuovo sul grande schermo dopo essere stata tra le protagoniste assolute dell’estate musicale 2022, ottenendo due Premi Singolo Multiplatino e il Premio EarOne ai Tim Music Awards. Pippo Mezzapesa, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano, ha iniziato la sua carriera con i cortometraggi, vincendo il David di Donatello 2004 per Zinanà. Con quest’opera porta sul grande schermo una grande e tragica storia d’amore, tratta dall’omonimo libro d’inchiesta scritto da Giuliano Foschini e Carlo Bonini.

Ti mangio il cuore è ambientato in Puglia, in un promontorio del Gargano arso dal sole e dall’odio, conteso da criminali che sembrano venire da un tempo remoto governato dalla legge del più forte. Una terra arcaica da far west, in cui il sangue si lava col sangue. A riaccendere un’antica faida tra due famiglie rivali è un amore proibito: quello tra Andrea, riluttante erede dei Malatesta, e Marilena, bellissima moglie del boss dei Camporeale. Una passione fatale che riporta i clan in guerra. Ma Marilena, esiliata dai Camporeale e prigioniera dei Malatesta, contesa e oltraggiata, si opporrà con forza di madre a un destino già scritto.

È possibile acquistare i biglietti presso le casse di UCI Showville Bari e UCI Luxe Maximo, tramite App gratuita di UCI Cinemas per dispositivi Apple e Android e sul sito www.ucicinemas.it. I biglietti paper-less acquistati tramite App e i biglietti elettronici acquistati tramite sito danno la possibilità di evitare la fila alle casse con –FILA+FILM. Il pubblico può comunque acquistare i biglietti anche tramite il call center (892.960) e le biglietterie automatiche self-service presenti sul posto. Per maggiori informazioni visitare il sito www.ucicinemas.it o la pagina ufficiale di Facebook di UCI Cinemas all’indirizzo: www.facebook.com/ucicinemasitalia. In alternativa contattare il call center al numero 892.960.

Una mamma all’improvviso: iniziate le riprese del film tv con Giulia Bevilacqua

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Sono iniziate la scorsa settimana a Roma le riprese del nuovo film tv in due episodi dal titolo Una mamma all’improvviso. Una nuova produzione Sunshine Production di Bruno Frustaci e Alessandro Carpigo. I due episodi da 90’ ciascuno, diretti da Claudio Norza e scritti da Luca Biglione, saranno prossimamente in onda sulle Reti Mediaset.

Una mamma all’improvviso, interpretato da Giulia Bevilacqua, Simone Corrente, Elena Cucci, Raniero Monaco di Lapio, Margareth Madè, Dino Abbrescia, Crisula Stafida, Alice Maselli, Enzo De Caro e Cecilia Dazzi, è un progetto che si sviluppa in due parti e racconta la storia di un travagliato e inedito rapporto tra madre e figlia. Insieme affronteranno in maniera inusuale le problematiche e l’inevitabile amore che le lega attorniate da una comunità di provincia, “una famiglia allargata” dove l’amicizia a volte è più importante del rapporto di sangue…

La trama del film

Protagoniste principali di questi film sono una madre e una figlia. CLAUDIA (Giulia Bevilacqua), giovane madre, donna piacevole ed affascinante poco più che trentacinquenne, si risveglia da un coma lungo 17 anni. Dopo essersi ripresa tra mille smarrimenti, continua la sua vita da adolescente come se non si fosse mai interrotta. I suoi atteggiamenti turbano non poco invece, la vera adolescente di questa storia, Michela (Alice Maselli), detta Miky, che ha vissuto fino ad ora senza la madre già in coma dal momento della sua nascita. Michela vive appieno la sua adolescenza ma dimostra nei pensieri qualche anno in più. La sua famiglia sono stati i nonni e la comunità degli amici di un tempo della madre che l’hanno accudita come fosse figlia loro.

Gli altri protagonisti sono: Nino (Enzo De Caro), il nonno di Miky che, rimasto vedovo, ha vissuto sperando ogni giorno in un “risveglio“  della figlia.  Il gruppo di amici del liceo ormai cresciuti, come Giuliano (Simone Corrente), insegnante idealista, che ha sempre avuto un debole per Claudia ma che presto sposerà Vittoria (Margareth Madè), bella donna, precisina e impeccabile. C’è poi la coppia formata da Stefano (Raniero Monaco Di Lapio), prestante Prof. di educazione fisica e dall’affascinante Fiorenza (Elena Cucci). Attorno a loro ci sono gli altri, i compagni di scuola di Miky, gli amici minori di Claudia, i presunti, i possibili papà di Miky… Il dottor Benpieri (Dino Abbrescia) è, invece, il dottore che ha seguito Claudia negli anni del coma. Aiutato dalla sua amante Virginia (Crisula Stafida), cerca di approfittarsi del miracoloso “rispetto” di Claudia per farsi riconoscere meriti scientifici che assolutamente non ha. Virginia, infermiera svampita e sognatrice, attende da anni il giorno in cui “il suo luminare” si liberi dalla ingombrante moglie, Anna (Cecilia Dazzi), ora più pericolosa che mai: in quanto psichiatra di Claudia rischia di scoprire, nascosti nel cervello della paziente, certi imbarazzanti segreti su Benpieri…

Memory, recensione del film con Liam Neeson

Memory, recensione del film con Liam Neeson

Memory è un thriller d’azione diretto da Martin Campbell (Casino Royale, La maschera di Zorro) con Liam Neeson protagonista e remake del film belga Memoria di un assassino (Erik Van Looy, 2003). La sceneggiatura del film del 2022 è scritta da Dario Scardapane (Trauma, The Punisher), adattando il precedente lavoro di Carl Joos e Erik Van Looy, a sua volta ispirato al romanzo “De Zaak Alzheimer” di Jef Geeraerts. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 settembre.

Memory: Liam Neeson ci riprova

Liam Neeson sta invecchiando. L’attore compirà 70 anni quest’anno eppure continua a recitare in thriller d’azione in cui lo percepiamo notevolmente più disorientato rispetto ai tempi in cui interpretava Bryan Mills nella trilogia di Revenge. I suoi lineamenti e la sua voce sono ancora carisma allo stato puro, ma nell’ultimo decennio è caduto in una spirale che lo ha portato a partecipare a film che non hanno ottenuto un riscontro particolarmente favorevole tra gli spettatori. Con Memory di Martin Campbell, l’attore cerca di riprendersi l’attenzione dei fan gettandosi a capofitto in un film che parte da un’idea molto solida ma che si spegne prima che questa venga sfruttata appieno.

Alex Lewis è un assassino professionista di grande reputazione e discrezione. Quando si rifiuta di portare a termine un lavoro che viola il suo codice morale, deve rapidamente dare la caccia e uccidere le persone che lo hanno assunto prima che queste e l’agente dell’FBI Vincent Serra (Guy Pearce) lo trovino. Alex è fatto per la vendetta, ma, con la memoria che comincia a vacillare, è costretto a mettere in discussione ogni sua azione, confondendo il confine tra giusto e sbagliato.

Liam Neeson in Memory

Il potere che tutto muove

Dal tono visivamente sobrio, la storia di Memory si svolge vicino al confine messicano. Vengono esplorati l’immigrazione clandestina e lo sfruttamento sessuale dei minori, il tutto in un contesto di corruzione politica, denaro sporco e pratiche illecite da parte dei potenti, che ha contaminato persino le autorità considerate inscalfibili.

Uno dei più interessanti dibattiti interni a Memory verte attorno a come l’applicazione della legge non garantisca sempre la giustizia. Il sicario ha le idee chiare sul suo percorso verso la giustizia, ma i poliziotti si muovono in una zona grigia e in maniera esitante, anche se vediamo alcuni di loro strappare confessioni, indagare al di fuori degli ordini impartiti dai loro superiori, o commettere crimini per assicurare alla giustizia coloro che non sono stati imprigionati dai tribunali. La linea di demarcazione tra cattivi e buoni, o tra sicari e poliziotti, è sfumata al punto da confondere i termini. Senza essere troppo originale, possiamo dire che Memory apre una riflessione necessaria su un tema sempre caldo e che forse avrebbe potuto essere esplorato con più vigore.

Tuttavia, Memory risulta un miscuglio di generi mal sviluppato, in cui la trama dell’assassino si interconnette con quella dei poliziotti che cercano di risolvere un caso impossibile e si chiedono se, forse, la giustizia li ha delusi e uccidere persone a bruciapelo è una possibilità valida. Ci troviamo di fronte a due trame in una, ma nessuna delle due particolarmente interessante. Le premesse da thriller ci sono tutte, ma Memory livella fin troppo l’incedere tensivo, molte storyline trovano una conclusione solo tramite deus ex machina e facciamo la conoscenza di molteplici personaggi assolutamente non di spessore.

Guy Pearce in Memory

La sceneggiatura è l’anello più debole di Memory

I punti di forza del film sono sicuramente le performance: partiamo da Liam Neeson, che rimane sempre e comunque un ottimo attore, ma menzione d’onore va a Monica Bellucci, che si diverte come non mai nel ruolo di un’oscura cattiva. Memory cerca inoltre di avventurarsi in territori rischiosi – come quello della pedofilia e del traffico di minori – trame potenzialmente al cardiopalma che, tuttavia, smorzano il resto di un film che non vuole né sorprendere né generare colpi di scena, siano essi stilistici o narrativi.

Sfortunatamente, Campbell sembra pervaso dalla necessità di rivolgersi a un pubblico generico che non deve essere costretto a riflettere troppo. Non deve essere messo a disagio o disturbato, e così la parte più oscura della storia, che riguarda appunto la prostituzione minorile, viene affrontata in modo inconsistente e all’interno dei canoni del convenzionale intrigo criminale. Ciò significa che non si addentra nella zona più fangosa delle questioni spinose che l’abuso di potere comporta, della prevaricazione sessuale o delle perversioni insite nella condizione umana.

Martin Campbell fa un ottimo lavoro di regia, che brilla in scene ben costruite come quella delle chiavi dell’auto. È in questi momenti che la suspense funziona, ma purtroppo la sceneggiatura di Dario Scardapane è troppo prevedibile. Dopo un inizio promettente, il film si perde in sequenze che rallentano il ritmo e lasciano prevalere il disinteresse. Non aiuta nemmeno il fatto che il personaggio di Liam Neeson sia ancora una volta un uomo tormentato dal suo passato che vive il presente con la demotivazione di sapere di essere condannato a una morte lenta e agonizzante, questa volta offuscata dall’inevitabile progressione della sua malattia mentale.

Memory conserve molte reminiscenze dei ruoli che Liam Neeson ha interpretato nel corso della sua lunga carriera ma quello di Alex Lewis, probabilmente, si pone come uno dei più dimenticabili.

House of the Dragon 1×05 è l’ultima volta in cui abbiamo visto le giovani Rhaenyra e Alicent?

Attenzione: l’articolo contiene SPOILER su House of the Dragon, stagione 1, episodio 5, “We Light The Way”.

L’episodio 5 della stagione 1 di House of the Dragon  della HBO potrebbe essere stata l’ultima volta in cui gli spettatori hanno visto Rhaenyra e Alicent, interpretate da Milly Alcock e Emily Carey. L’amicizia-rivalità tra Rhaenyra e Alicent è al centro della storia di House of the Dragon, esplorando come le due si trovino sempre più spesso su fronti opposti nel periodo che precede la guerra civile Targaryen, la Danza dei Draghi. Questa scissione viene mostrata sullo schermo nel suo sviluppo temporale con diverse attrici che interpretano i due personaggi: saranno infatti Olivia Cooke ed Emma D’Arcy ad assumere i ruoli dopo le due giovani Alcock e Carey.

Abbandonare queste versioni dei personaggi non è un’impresa facile per gli spettatori della serie, perché Alcock e Carey hanno offerto delle performance brillanti nei loro ruoli, aggiungendo ancora più profondità ai personaggi del libro Fuoco e sangue di George R.R. Martin, rendendoli tanto simpatici quanto complessi. Tuttavia, sapevamo fin dalla messa in onda della prima stagione della serie che più attori avrebbero interpretato gli stessi personaggi, seguendo la loro crescita e sviluppo nel tempo, cosa che, a quanto pare, sta per accadere.

Sì, l’episodio 5 della stagione 1 di House of the Dragon è l’ultimo in cui vedremo la Rhaenyra della Alcock e l’Alicent della Carey, almeno per ora. In precedenza era stato rivelato che la sostituzione di queste due attrici sarebbe avvenuta a metà della stagione, con un salto temporale di 10 anni che avrebbe giustificato il passaggio; essendo arrivati al quinto episodio e mancandone ancora cinque, sembra che il momento sia arrivato. Inoltre, Alcock e Carey figurano nel cast della serie solo fino all’episodio 5 su IMDb, mentre D’Arcy e Cooke dall’episodio 6 al 10. Attualmente, l’episodio 5 della stagione 1 è l’ultima occasione in cui le giovani attrici Rhaenyra e Alicent appariranno in House of the Dragon, anche se questo non significa che un loro ritorno sia escluso a priori, nonostante non ci siano notizie ufficiali in merito.

Come la Rhaenyra di Alcock e l’Alicent di Carey potrebbero tornare in House of The Dragon

rhaenyra targaryen alicent hightowerCi sono un paio di modi in cui la Rhaenyra di Alcock e l’Alicent di Carey potrebbero tornare in House of the Dragon. Per cominciare, sono state eliminate alcune scene di Rhaenyra e Alicent, che avrebbero mostrato la coppia durante la preparazione del matrimonio di Alicent con Viserys (che la serie ha invece ignorato). È possibile che queste scene, avendo la certezza che sono state girate, possano essere utilizzate più avanti nella stagione come flashback, evidenziando quanto siano cambiati i personaggi.

Allo stesso modo, visto che gran parte della storia di House of the Dragon è incentrata su Rhaenyra e Alicent – e che le due sono destinate a rimanere separate per gran parte della stagione dopo che la prima lascia Approdo del Re – riportare le attrici più giovani per dei flashback o delle sequenze oniriche nella seconda stagione sarebbe efficace anche per esplorare il loro rapporto e le crescenti differenze. La Alcock ha confermato che “ci sono state delle conversazioni” sulla seconda stagione della serie, che riguarderebbero l’inclusione delle giovani Rhaenyra e Alicent, ma che, anche se le “piacerebbe” tornare, non ha idea se ciò avverrà.

Cosa faranno Milly Alcock ed Emily Carey dopo House of The Dragon

House of the Dragon Rhaenyr Targaryen Alicent HightowerMilly AlcockEmily Carey hanno un gran numero di progetti in programma per il futuro. La Alcock apparirà nella seconda stagione di Upright, una serie televisiva australiana di cui ha fatto parte anche nella prima stagione, e nel cortometraggio Furlough. Carey farà poi parte del cast di doppiaggio del film d’animazione The Canterville Ghost, basato sul racconto di Oscar Wilde sul fantasma che infesta una villa inglese in cui si trasferisce una famiglia americana. Tuttavia, considerata la portata delle loro performance nello show, sarebbe sorprendente se non ci fossero molte altre offerte e ruoli in arrivo per Alcock e Carey dopo House of the Dragon.

MCU: tutti i cross-over previsti per le Fasi 5 e 6

MCU: tutti i cross-over previsti per le Fasi 5 e 6

Visti i tanti personaggi presenti nell’MCU e viste tutte le intersezioni delle linee narrative, i progetti cross-over sono inevitabili all’interno del franchise. Gli eventi cross-over sono una tradizione di lunga data nella Marvel Comics e l’MCU sta finalmente recuperando il suo ritardo. 

Guardando al passato, le Fasi 1, 2 e 3 dell’MCU ci hanno regalato cross-over come Civil WarInfinity War e infine Avengers: Endgame. Tuttavia, sembra che la Marvel cambierà la definizione di cross-over proprio nell’attuale Fase 4 con Secret Invasion. Come lo snap di Thanos, l’invasione di Skrull è destinata a cambiare per sempre il destino di qualsiasi personaggio coinvolto nel primo vero cross-over dall’MCU

Il gran numero di crossover che l’MCU ha pianificato per il futuro potrebbe generare confusione in alcuni spettatori, ma in realtà questi progetti dovrebbero aiutare a tenere traccia dei personaggi e delle storie delle Fasi 5 e 6. Da Avengers: The Kang Dynasty  a Avengers: Secret Wars vediamo tutti i cross-over pianificati per le Fasi 5 e 6 MCU. 

L’arrivo dei Thunderbolts

Thunderbolts MCUAttualmente, la squadra MCU dei Thunderbolts include tutti antieroi già noti: Yelena Belova, Red Guardian, Bucky Barnes, Taskmaster, Ghost, Valentina Allegra de la Fontaine e U.S. Agent. Tuttavia, considerando la storia dei Thunderbolts sulla carta stampata, questi personaggi potrebbero presto essere affiancati da Namor, SheHulk, Deadpool, Titania, Abominio, e perché non da Norman Osborne, Venom, Hawkeye o Barone ZemoEssenzialmente, i Thunderbolts sono la versione antieroica dei Vendicatori. Nel corso di vari crossover della Marvel Comics, i Thunderbolts e gli Avengers hanno più volte agito gli uni contro gli altri, in particolare nella serie Secret Invasion. Probabilmente, la miniserie omonima vedrà il debutto dei Thunderbolts nell’MCU

Le guerre di Kang

MCU Avengers Kang dynastyLa preparazione del terreno per Avengers: The Kang Dynasty  inizia con Ant-Man and the Wasp: Quantumania, film che segna per l’MCU l’inizio delle guerre di Kang. Nel lungometraggio, Scott Lang a.k.a. Ant-Man si oppone a quello che forse è il cattivo più pericoloso nella storia dell’MCU. Anche se non è stato rivelato molto sulla trama di Avengers: The Kang Dynasty, sappiamo che il film sarà basato sull’evento dei fumetti dallo stesso nome.

Dopo che Sylvie ha rotto la Sacra Linea Temporale in Loki uccidendo Colui che rimane, il debutto MCU di Kang il Conquistatore in Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà cruciale per la Saga del Multiverso. Considerando come Kang si muove attraverso diverse linee temporali e universi, c’è anche la possibilità che il personaggio partecipi allo scontro degli universi dell’MCU. Quello che è certo è che Quantumania e The Kang Dynasty introdurranno molti altri personaggi ancora in ascesa nell’MCU.

Secret WarsAvengers Secret Wars

Si sa pochissimo del film Avengers: Secret Wars, se non che il lungometraggio arriverà dopo gli eventi di Avengers: The Kang Dynasty e sarà basato sul primo vero cross-over della Marvel Comics. Nei fumetti, le prime Secret Wars sono avvenute nel 1984 per poi ripetersi più recentemente nel 2015.

The Secret Wars degli anni Ottanta si concentra su il Beyonder e sul Battleworld, un pianeta fatto di pianeti diversi provenienti da diverse realtà. In Secret Wars del 2015 invece, Battleworld non è un pianeta, ma un “dominio” fatto di pezzi distrutti dell’Universo Marvel e dell’Ultimate Marvel Universe. Tra tutti i prossimi film Marvel basati su una storia Marvel Comics, Secret Wars si presenta come il più grande crossover MCU.

X-Men vs. AvengersDoctor Strange nel Multiverso della Follia

C’è la reale possibilità che il cross-over della Marvel Comics Avengers vs. X-Men prenda vita nell’MCU. Nel fumetto, i due super team si scontrano quando scoprono che la Phoenix Force si dirige verso la Terra. Gli X-Men vedono l’entità cosmica come un modo per ripristinare il mondo mutante, mentre per i Vendicatori la Phoenix Force è una minaccia per la fine di tutta l’umanità. Considerando le Easter egg degli X-Men a cui abbiamo assistito recentemente, non è improbabile che questa storyline si concretizzi nell’MCU.

World War Hulk?

she-hulk bruce bannerGli eventi di She-Hulk suggeriscono che un film su World War Hulk potrebbe già essere in lavorazione. Anche se l’MCU non ha abbastanza Illuminati per esiliare Bruce Banner nello spazio e Pianeta Hulk è già stato adattato per Thor: Ragnarok, il franchise potrebbe adottare altri modi per impostare World War Hulk. Magari la ragione per cui Hulk viene convocato nello spazio è per recuperare il figlio Sakaar. Non è un’opzione improbabile se si considera che She-Hulk allude non solo al potenziale debutto MCU del figlio di Hulk, ma anche al fatto che Bruce potrebbe riperdere il controllo di Hulk.

Thor 5

Thor Love MCUCome Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars, sembra che anche Thor 5 dovrebbe essere rilasciato nel 2025. Il film potrebbe essere l’adattamento del crossover Assedio (Siege) della Marvel Comics.

Se Secret Invasion pone le premesse per la storia di Siege nell’MCU, magari con il debutto di Norman Osborn, il franchise potrebbe facilmente seguire questa direzione. In effetti, Siege è stato preceduto da Secret Invasion e da Dark Reign, storyline in cui Osborn diventa un eroe per il popolo americano. E, dopo Dark Reign, Osborn usa il suo potere e la sua influenza per organizzare una vittoriosa invasione di Asgard.

9-1-1 6 stagione, quando esce, trama, cast e dove vederla in streaming

9-1-1 6 stagione è la sesta stagione della serie tv 9-1-1 creata da Ryan Murphy e Tim Minear per il network americano FOX.

9-1-1 6, quando esce e dove vederla in streaming

I primi episodi di 9-1-1 6 usciranno negli USA il 19 settembre 2022 su FOX. 9-1-1-6 in streaming sarà disponibile su Star, canale per adulti di Disney+

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

9-1-1 6: la trama e il cast

La sesta stagione si apre con i primi soccorritori e gli spedizionieri di Los Angeles che devono bilanciare le pressioni dei rispettivi lavori con le loro vite personali: dalla madre dell’operatore del 9-1-1 Abby Clark che soffre di demenza al marito del sergente di polizia Athena Grant che decide di rivelare ai suoi figli che in realtà è gay. Il pompiere alle prime armi Evan “Buck” Buckley impara ad apprezzare il significato del lavoro.

In 9-1-1 6 protagonisti sono Athena Grant (stagione 1-in corso), interpretata da Angela Bassett, Robert “Bobby” Nash (stagione 1-in corso), interpretato da Peter Krause, Evan “Buck” Buckley (stagione 1-in corso), interpretato da Oliver Stark, Henrietta “Hen” Wilson (stagione 1-in corso), interpretata da Aisha Hinds, Howie “Chimney” Han (stagione 1-in corso), interpretato da Kenneth Choi, Michael Grant (stagione 1-in corso), interpretato da Rockmond Dunbar, Maddie Kendall (stagione 2-in corso), interpreta da Jennifer Love Hewitt, Edmundo “Eddie” Diaz (stagione 2-in corso), interpretato da Ryan Guzman, May Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretata da Corinne Massiah.

Dai creatori Ryan Murphy e Brad Falchuk (il franchise di “American Horror Story”, “Nip / Tuck”), il nuovo dramma procedurale 9-1-1 esplora le esperienze ad alta pressione di agenti di polizia, paramedici e vigili del fuoco che sono spinti nel più situazioni spaventose, scioccanti e strazianti. Questi soccorritori devono cercare di bilanciare il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili nel risolvere i problemi della propria vita.

9-1-1 racconta le esperienze ad alta pressione della polizia, paramedici e i vigili del fuoco che vengono spinti nelle situazioni più spaventose, scioccanti e toccanti. Questi soccorritori devono cercare di bilanciare il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili nel risolvere i problemi della propria vita.

Ghosts 2: trailer della nuova stagione della serie di Rose McIver

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Il network americano CBS ha diffuso il trailer di Ghosts 2, l’attesa seconda stagione di Ghosts. Ghosts 2 uscirà negli USA su CBS il 29 settembre 2022. In Italia la serie è attualmente inedita.

Samantha e Jay gettano al vento la cautela quando convertono la loro tenuta di campagna recentemente ereditata in un bed and breakfast. Chiamalo piani smarriti. Non solo il luogo sta cadendo a pezzi, ma è anche abitato dagli spiriti dei precedenti residenti, che solo Samantha può vedere e sentire. Ghosts  racconta la storia divertente e sincera di un sogno ritrovato che rivela che la connessione e la scoperta di sé non sono solo per i vivi.

Ghosts  è la nuova serie tv americana creata da Joe Port e Joe Wiseman e basata sul format UK della BBC.

La serie è una commedia a telecamera singola sull’allegra giornalista freelance Samantha (Rose McIver) e lo chef emergente Jay (Utkarsh Ambudkar), che gettano al vento cautela e denaro quando decidono di convertire un’enorme tenuta di campagna fatiscente che hanno ereditato in un bed & breakfast, solo per scoprire che è abitato dai molti spiriti dei residenti deceduti che ora lo chiamano casa. Le anime dei defunti sono un gruppo affiatato ed eclettico che include un impertinente cantante lounge dell’era del proibizionismo, un pomposo miliziano del 1700, un hippie degli anni ’60 appassionato di allucinogeni, un leader delle truppe scout degli anni ’80 eccessivamente ottimista, un esploratore vichingo ossessionato dal merluzzo 1009, un brillante fratello finanziario degli anni ’90, un nativo sarcastico e spiritoso del 1500, e una donna di società e moglie di un barone rapinatore del 1800 che è l’antenato di Samantha, solo per citarne alcuni. Ad aumentare l’ansia degli spiriti per i cambiamenti in arrivo nella loro casa c’è la consapevolezza che Samantha è la prima persona dal vivo che può vederli e ascoltarli.

Andor: nuovo trailer “Rebels”

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Andor: nuovo trailer “Rebels”

Disney+ ha diffuso il nuovo inedito trailer di Andor, l’attesissima nuova serie tv basata sull’Universo di Star Wars. ANDOR, è la nuova serie Lucasfilm, ideata da Tony Gilroy, già penna dietro a Rogue One: A Star Wars Story esplorerà una nuova prospettiva dalla galassia di Star Wars, concentrandosi sul viaggio di Cassian Andor per scoprire la differenza che può fare. La serie porta avanti la storia della nascente ribellione contro l’Impero e il coinvolgimento di persone e pianeti. È un’era piena di pericoli, inganni e intrighi in cui Cassian intraprenderà il percorso destinato a trasformarlo in un eroe ribelle.

Andor, la serie tv

ANDOR la serie del franchise che arriverà in estate e che vede protagonista Cassian Andor, interpretato da Diego Luna, nelle vicende che lo hanno coinvolto prima dei fatti di Rogue One. Il personaggio, lo ricordiamo, ha esordito nello stand alone del 2016, che racconta i fatti che avvengono tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza.

ANDOR arriverà il 31 agosto su Disney+ e sarà composta da 12 episodi, che verranno seguiti da una seconda stagione sempre da 12 episodi che ci condurrà agli eventi di Rogue One. Nel cast di ANDOR compaiono Diego Luna, Adria Arjona, Denise Gough, Genevieve O’Reilly, Stellan Skarsgard, Fiona Shaw e Kyle Soller. Andor è incentrato su Cassian Andor (Luna), personaggio che è stato introdotto in Rogue One e come membro della ribellione contro l’Impero. La serie sarà un prequel del film, con Toby Haynes che sarà il regista principale della prima stagione che sarà composta da12 episodi. Gli altri registi coinvolti sono Ben Caron e Susanna White, mentre Stephen Schiff e Tony Gilroy sono gli sceneggiatori.

ANDOR è prodotto dallo showrunner Tony Gilroy, che ha scritto e prodotto  Rogue One. Inizialmente Gilroy avrebbe dovuto dirigere i tre episodi, ma è stato costretto a rinunciare a causa di problemi di viaggio legati alla pandemia. In  Rogue One un gruppo di improbabili eroi si unisce in una missione per rubare i piani alla Morte Nera, l’ultima arma di distruzione dell’Impero. Questo evento chiave nella cronologia di Star Wars riunisce persone comuni che scelgono di fare cose straordinarie e, così facendo, diventano parte di qualcosa di più grande di loro stessi.

9-1-1 6: primo promo dalla sesta stagione

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9-1-1 6: primo promo dalla sesta stagione

Il canale americano FOX ha diffuso il primo promo ufficiale di 9-1-1 6, l’annunciata sesta stagione della serie 9-1-1 che sta per debuttare negli USA. Nuova stagione, nuovo dramma: che il caos abbia inizio! La sesta stagione di 9-1-1 debutterà lunedì 19 settembre su FOX. 9-1-1-6 in streaming sarà disponibile su Star, canale per adulti di Disney+

9-1-1 6

9-1-1 6 stagione è la sesta stagione della serie tv 9-1-1 creata da Ryan Murphy e Tim Minear per il network americano FOX. La sesta stagione di 9-1-1 debutterà lunedì 19 settembre su FOX. 9-1-1-6 in streaming sarà disponibile su Star, canale per adulti di Disney+

In 9-1-1 6 protagonisti sono Athena Grant (stagione 1-in corso), interpretata da Angela Bassett, Robert “Bobby” Nash (stagione 1-in corso), interpretato da Peter Krause, Evan “Buck” Buckley (stagione 1-in corso), interpretato da Oliver Stark, Henrietta “Hen” Wilson (stagione 1-in corso), interpretata da Aisha Hinds, Howie “Chimney” Han (stagione 1-in corso), interpretato da Kenneth Choi, Michael Grant (stagione 1-in corso), interpretato da Rockmond Dunbar, Maddie Kendall (stagione 2-in corso), interpreta da Jennifer Love Hewitt, Edmundo “Eddie” Diaz (stagione 2-in corso), interpretato da Ryan Guzman, May Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretata da Corinne Massiah.

Iron Man: smentito un insistente rumor sul Marvel Universe

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Iron Man: smentito un insistente rumor sul Marvel Universe

Di recente, Don Cheadle ha parlato con extratv al D23 Expo della Disney in merito al suo ritorno al ruolo del colonnello Rhodey Rhodes in Armor Wars, la nuova serie Disney+. L’attore ha finalmente smentito un rumors che vorrebbe il suo personaggio in veste di sostituto di Iron Man/Tony Stark all’interno del MCU.

Anche se non ha rivelato molto su ciò che i fan della Marvel possono aspettarsi dal suo personaggio nel prossimo futuro, Don Cheadle si è affrettato a respingere i suggerimenti che Rhodey avrebbe preso il posto di Tony Stark. Dicendo “Non credo che nessuno possa farlo davvero”, ha anche suggerito che “Rhodey è il suo amico”.

“Non lo so. Voglio dire, penso che Rhodey sia il suo amico. Non credo che qualcuno possa davvero entrare in questo ruolo, sostituirsi a Iron Man. Penso che Robert l’abbia fatto bene come nessun altro potrebbe mai farlo. Ma penso che impareremo molto di più su ciò che Rhodey vuole, chi è, quale sarà il suo posto e il firmamento del MCU alla fine. Onestamente non so molto di più di quello che sai tu.”

In attesa di scoprire qualcosa in più sulla serie Armor Wars e ricordando che vedremo il personaggio anche in Secret Invasion, conveniamo con quanto detto da Don Cheadle sull’insostituibilità del Tony Stark/Iron Man di Robert Downey Jr.

Fast and Furious 10: Brie Larson condivide un piccolo dettagli del suo personaggio

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La partecipazione di Brie Larson a Fast and Furious 10 sta creando molta attesa, soprattutto perché l’attrice ha mostrato, con il suo lavoro in Captain Marvel, di essere capacissima di interpretare ruoli action con grande credibilità e sappiamo che al fianco di Vin Diesel questa dote è importantissima, in questo franchise.

Ora, Larson offre un minuscolo aggiornamento sul suo personaggio: il nome! In una foto che ha condiviso sul suo account ufficiale di Instagram, l’attrice ha mostrato che sarà Tess nel decimo capitolo del franchise a quattro ruote. La didascalia della foto recita: “Rivelazione del nome”.

Fast and Furious 10, quello che sappiamo

Vi ricordiamo che Fast and Furious 10 non sarà più diretto da Justin Lin come annunciato in precedenza. Confermati nel cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey, Vin Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di Letty Ortiz, Tyrese Gibson, Ludacris, Helen Mirren e Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.

House of the Dragon 1×06: il promo dal sesto episodio

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House of the Dragon 1×06: il promo dal sesto episodio

In attesa de debutto in Italia del quinto episodio HBO dagli USA ha diffuso il promo di House of the Dragon 1×06, l’atteso sesto episodio che andrà in onda questa domenica.

House of the Dragon, la serie tv

House of the Dragon è l’annunciato prequel ambientato poche centinaia di anni prima degli eventi di “Game of Thrones” e racconta la storia di House Targaryen. Dovrebbe andare in onda nel 2022. HBO ha dato allo show un ordine di 10 episodi, con il casting iniziato durante l’estate. Martin ha co-creato la serie con Ryan Condal, con lo spettacolo basato sul libro di Martin “Fire & Blood“. Miguel Sapochnik e Condal saranno co-showrunner e produttori esecutivi insieme a Martin e Vince Gerardis. Sara Lee Hess sarà anche scrittrice e produttrice esecutiva. Sapochnik dirigerà anche il pilota e gli episodi aggiuntivi. In precedenza ha diretto sei episodi di “Game of Thrones”, tra cui “Hardhome”, “Battle of the Bastards” e “Winds of Winter”.

In dieci episodi girati nel Regno Unito, House of the Dragon vanta un grande cast che include fra i protagonisti Paddy Considine, Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Steve Toussaint, Eve Best, Fabien Frankel, Sonoya Mizuno, Rhys Ifans. Nel cast anche Milly Alcock, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Emily Carey, Harry Collett, Ryan Corr, Tom Glynn-Carney, Jefferson Hall, David Horovitch, Wil Johnson, John Macmillan, Graham McTavish, Ewan Mitchell, Theo Nate, Matthew Needham, Bill Paterson, Phia Saban, Gavin Spokes, Savannah Steyn.

Co-creatore e produttore esecutivo della serie George R.R. Martin; co-creatore, co-showrunner, produttore esecutivo e sceneggiatore Ryan Condal; co-showrunner, produttore esecutivo e regista Miguel Sapochnik; produttore esecutivo e sceneggiatrice Sara Hess; produttori esecutivi Jocelyn Diaz, Vince Gerardis, Ron Schmidt; registi Clare Kilner, Geeta V. Patel; regista e co-produttore esecutivo Greg Yaitanes. Tratto dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin.

The Batman: l’inseguimento del Pinguino in versione LEGO!

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The Batman: l’inseguimento del Pinguino in versione LEGO!

È stato diffuso su Youtube un divertente video che mostra una delle scene più belle di The Batman di Matt Reeves rifatta con i LEGO. Si tratta dell’inseguimento per le strade di Gotham che vede confrontarsi Batman stesso e il Pinguino.

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

James Cameron spiega perché è felice della ri-uscita di Avatar in sala

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Il prossimo 22 settembre, al cinema tornerà Avatar, il film del 2009 di James Cameron che è diventato un vero e proprio fenomeno, in attesa di vedere finalmente, il 16 dicembre, Avatar: La via dell’acqua, il primo seguito in programma di 5.

Parlando con il New York Times, James Cameron ha condiviso com’è stato rivedere Avatar e perché è entusiasta che il pubblico abbia la possibilità di vedere di nuovo il film nelle sale. Lo descrive come un “vero piacere” e dice di essere contento di come funziona ancora oggi dopo 12 anni. Inoltre, riconosce che ci sono molte persone che sono state in grado di guardarlo solo attraverso i servizi di streaming e spiega che quei fan non l’hanno visto davvero finché non lo hanno visto sul grande schermo. 

“I giovani fan del cinema non hanno mai avuto l’opportunità di vederlo in una sala. Anche se pensano di aver visto il film, in realtà non l’hanno visto. E sono rimasto piacevolmente sorpreso, non solo da quanto bene regge, ma quanto è stupendo nel suo stato rimasterizzato.”

Avatar: la via dell’acqua, il film

Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno all’oceano. Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena, eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film 3 volte vincitore di Oscar.

Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 e 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Dileep Rao e Matt Gerald.

Kristen Bell si scusa che i genitori costretti a vedere costantemente Frozen

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Durante la sua apparizione al D23 Expo (tramite CinemaBlend), Kristen Bell ha riflettuto sull’eredità del franchise di Frozen dopo il suo lancio un decennio fa. Durante il suo discorso, l’attrice e doppiatrice della Principessa Anna si è scusata in modo esilarante con i genitori che hanno dovuto rivedere costantemente il film Disney, assicurando di essere sulla loro stessa barca. Ecco cosa ha dichiarato:

“Vorrei dire che mi dispiace per tutti i genitori che hanno dovuto guardare “Frozen” in loop. Ti sento, ti vedo, io sono te. Lo capisco. La Disney mi ha insegnato a sognare in grande e a seguire il cuore. E che è del tutto appropriato cantare in qualsiasi momento, cosa che apprezzo molto. Interpretare la principessa Anna è stato il momento clou della mia vita, penso, intendo oltre ai miei figli e cose del genere.”

Frozen: curiosità, canzoni e personaggi dei film Disney

Con recensioni entusiastiche da parte della critica e del pubblico e con un incasso di oltre 1,28 miliardi di dollari, Frozen è diventato rapidamente un fenomeno mondiale, ottenendo due Oscar per il miglior film d’animazione e la migliore canzone originale con “Let It Go”. Il successo di critica e commerciale del film ha portato al via libera di Frozen 2, che è uscito nei cinema nel 2019 con un simile successo di critica e commerciale, anche se non ha portato a casa la sua unica nomination all’Oscar per la migliore canzone originale. Al momento il futuro del franchise rimane in gran parte sconosciuto.

Ezra Miller si è definito vittima con la Warner Bros in merito all’episodio di strangolamento

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Nel 2020, dopo che è circolato un video che mostrava la star di The Flash, Ezra Miller, che apparentemente strangola una donna, l’attore avrebbe dichiarato di essere la vittima dell’incidente.

Il fatto è stato poi il primo di una lunga serie di comportamenti violenti e inappropriati di Miller, nel corso degli ultimi mesi. Il quel video, Miller è stato mostrato mentre si avvicinava a una donna, afferrandola per il collo e trascinandola a terra. A quel tempo, Miller non fu messo sotto inchiesta. ​​​​​

Tuttavia, all’inizio di quest’anno, Ezra Miller è stato arrestato per condotta disordinata e molestie in un bar alle Hawaii. Poco dopo il rilascio, la coppia con cui alloggiavano ha presentato un’ordinanza restrittiva contro l’attore. Diversi mesi dopo, i genitori di Tokata Iron Eyes hanno presentato un ordine temporaneo di protezione contro Miller per conto della loro figlia di 18 anni, sostenendo che Miller l’aveva abusata e manipolata. Da allora, Miller ha ricevuto più accuse di molestie e condotta disordinata. Più di recente, Miller è stato arrestato e accusato di furto con scasso nel Vermont.

Ora, come riportato da Vanity Fair, Ezra Miller avrebbe affermato di essere lui stesso la vittima nell’incidente relativo allo strangolamento, nel 2020. Il socio di Miller ha dichiarato di aver ascoltato una telefonata tra l’attore e i dirigenti della WB:

“Stavo ascoltando [Warner Bros.] e Miller che parlavano al telefono, mentre Ezra vomitava tutto il suo discorso da “povero me”. Ha detto di essere stato lui quello odiato, vittima di un’aggressione e che la sua condotta era solo una reazione. Quindi abbiamo questo quasi 30enne che è un festaiolo e che dice alla Warner Bros. di essere la vittima.”

L’ultima notizia ufficiale relativa a Ezra Miller, lo vuole in cura per i suoi problemi di equilibrio mentale. 

Per quello che riguarda l’uscita di The Flash, il CEO di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, ha ribadito qualche mese fa che il film è ancora in programma, dicendo: “Abbiamo visto “The Flash”, “Black Adam” e “Shazam 2″. Siamo molto entusiasti di loro. Li abbiamo visti. Pensiamo che siano fantastici e pensiamo di poterli rendere ancora migliori”. Dopo diversi ritardi, The Flash uscirà nei cinema il 23 giugno 2023.

Black Adam, la statua a grandezza naturale è impressionante!

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Black Adam, la statua a grandezza naturale è impressionante!

L’account Instagram Muckle Mannequins GmbH ha pubblicato delle immagini di una statua a grandezza naturale di Dwayne Johnson nei panni di Black Adam che ha delle caratteristiche di somiglianza con l’originale davvero impressionanti.

Black Adam, ecco la Sneak Peek del #SDCC22

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Deadpool 3: primo sguardo alla nuova tuta di Ryan Reynolds?

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Deadpool 3: primo sguardo alla nuova tuta di Ryan Reynolds?

Potremmo avere avuto già la possibilità di uno sguardo fugace al nuovo costume di Ryan Reynolds per Deadpool 3 senza rendercene conto! L’occasione l’hanno fornita una serie di foto che Blake Lively, attrice moglie di Ryan Reynolds, ha condiviso sui social per raccontare la sua quarta gravidanza.

In una delle fotografie, Blake compare accanto al marito in costume da Deadpool che vedremo probabilmente nel terzo film. Ricordiamo che mentre Deadpool 2 è uscito nel 2018, quindi girato prima, l’ultima gravidanza della coppia risale al 2019, quindi è improbabile che si tratti du una foto delle gravidanze precedenti.

Ecco di seguito le immagini:

Deadpool 3, quello che sappiamo

Shawn Levy dirigerà Deadpool 3. Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux.

Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di Morena Baccarin come Vanessa e T.J. Miller come Weasel.

Paul Wernick e Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.”

The Fabelmans vince il People’s Choice Award del Toronto Film Festival

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La storia autobiografica di formazione di Steven Spielberg, The Fabelmans, ha portato a casa il People’s Choice Award del Toronto Film Festival, innescando così ufficialmente la corsa della pellicola nel corso della stagione dei premi.

Il People’s Choice Award del TIFF è uno dei riconoscimenti che predice con maggiore precisione un eventuale successo agli Oscar. Negli anni passati, vincitori come Green Book e Nomadland non solo sono stati nominati, ma hanno anche conquistato il premio per il miglior film agli Academy Awards. Altri vincitori, tra cui Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, La La Land e Jojo Rabbit, hanno comunque giocato un ruolo fondamentale nella stagione dei premi.

The Fabelmans: trailer del nuovo film di Steven Spielberg

La vicenda di The Fabelmans, come già anticipato è una versione semi-autobiografica dell’infanzia di Spielberg. Il film è infatti incentrato su Sammy Fabelman, che sogna di diventare un regista mentre cresce nell’Arizona del secondo dopoguerra. Il film ripercorrerà la sua vita dalla sua infanzia fino alla tarda adolescenza, momento in cui scoprirà un segreto di famiglia e apprende definitivamente il potere del cinema. Oltre a dirigere il film, Spielberg è anche co-autore della sceneggiatura con Tony Kushner, che in precedenza aveva collaborato con il regista in film come West Side Story, Lincoln e Munich. Il film ha una distribuzione in sala attualmente prevista per la fine di novembre. Di seguito il poster ufficiale.

The Fabelmans vede protagonisti Michelle Williams, Paul Dano, Seth Rogen, Gabriel LaBelle, Jeannie Berlin, Julia Butters, Robin Bartlett, Keeley Karsten e Judd Hirsch. Il film arriverà nelle sale americane il prossimo 11 novembre.

Spider-Man: No Way Home torna al cinema fino al 22 settembre

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Spider-Man: No Way Home torna al cinema fino al 22 settembre

Spider-Man: No Way Home torna al cinema con nuove scene inedite da oggi e fino al 22 settembre con l’iniziativa Cinema In Festa.

Per la prima volta nella storia cinematografica di Spider-Man, viene rivelata l’identità del nostro amichevole eroe di quartiere, ponendo le sue responsabilità da supereroe in conflitto con la sua vita quotidiana e mettendo a rischio coloro a cui tiene di più. Quando chiede l’aiuto del Dottor Strange per ripristinare il suo segreto, l’incantesimo apre uno squarcio nel loro mondo, liberando i più potenti nemici mai affrontati da uno Spider-Man in qualsiasi universo. Ora Peter dovrà superare la sua più grande sfida, che non solo cambierà per sempre il suo futuro, ma anche quello del Multiverso.

Ecco i dettagli riguardo a ciò che ci si deve aspettare da questi 11 minuti aggiuntivi. A quanto pare, la scena post titoli di coda che mostrava il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia è stata sostituita da scena che aiuta a chiarire come hanno fatto le Rune di Kof-Kol ad alterare i ricordi di tutti. Molte persone hanno infatti lasciato il teatro chiedendosi come l’incantesimo abbia fatto a far dimenticare a tutti chi fosse Peter Parker.

Ancor più importante è sapere che ci saranno ulteriori scene con Tobey Maguire e Andrew Garfield insieme allo Spider-Man di Tom Holland. Anche la vita scolastica di Peter otterrà maggior risalto grazie alle scene in più. Inoltre, per i fan di Daredevil, ci saranno anche più scene con Charlie Cox, rispetto alla sola vista nella prima versione del film.

Undici minuti potrebbero non sembrare molti e anche se molto probabilmente non altereranno la storia già vista, possono comunque offrire numerosi nuovi momenti divertenti ed emozionanti, che daranno ai fan della Marvel un motivo in più per amare Spider-Man: No Way Home – The More Fun Stuff.

Andor: Tony Gilroy e Diego Luna presentano la nuova serie Lucasfilm

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Il prossimo 21 settembre la galassia di Star Wars si espanderà ancora una volta con l’arrivo su Disney+ di ANDOR, la nuova serie Lucasfilm, ideata da Tony Gilroy, già penna dietro a Rogue One: A Star Wars Story. E non è un caso che l’autore della serie sia lo sceneggiatore (e regista delle riprese aggiuntive) del film sui Ribelli che hanno rubato i piani della Morte Nera, perché il protagonista dello show è proprio quel Cassian Andor, che avrà ancora una volta il volto di Diego Luna.

“Molte persone stanno affrontando tempi difficili e trovano decisioni ardue da compiere lungo il loro cammino – spiega proprio l’autore in occasione della conferenza stampa della serie – Questo è il vero tema dello show e io sono qui per l’opportunità di raccontarlo su una scala gigante, su una grande tela“.

Andor, personaggio comuni alle prese con scelte straordinarie

Sui motivi per cui la serie ha potuto prendere vita, Gilroy non ha dubbi: “Lo show esiste perché c’è un’enorme, intricata, importante, appassionata community di fan di Star Wars. E non si tratta di un gruppo monolitico e omogeneo. Ci sono tante versioni e divisioni al suo interno, ma questa comunità enorme esiste e segue la saga. È questo che ci ha dato l’opportunità e l’abilità di creare uno show così importante in termini di scala e mezzi.”

Ma allo stesso tempo, Gilroy spiega che non esiste un pubblico che non può apprezzare la serie, dal momento che non esistono segreti o concetti pregressi che si devono conoscere per poterne seguire la storia. “Quella è la scommessa. Possiamo soddisfare, elettrizzare ed esaltare i fan più affezionati? E possiamo allo stesso tempo realizzare qualcosa che sia così intenso emotivamente anche per i non fan, semplicemente parlando di persone alle prese con grandi e piccole decisioni quotidiane? Possiamo attirare anche un pubblico che sia interessato a questo aspetto? Possiamo unire le due cose? Questa è stata la scommessa. Questo è quello che stiamo cercando di fare e il motivo per cui siamo qui“.

AndorIl protagonista della serie è interpretato, come nel film, da Diego Luna, che dal canto suo ha provato a spiegare perché proprio ANDOR è un progetto diverso tra quelli che stano fiorendo nell’universo di George Lucas. Per l’attore, tutto rimanda alle abilità del suo autore.

Il segreto di Andor è il suo autore: Tony Gilroy

“Innanzitutto, questa serie è scritta da Tony Gilroy, il che la rende davvero speciale e vi spiego il perché. Tony non è un autore che usa il linguaggio di giusto e sbagliato, capite? Spende molto tempo ad esplorare le complessità delle zone grigie e le contraddizioni dei personaggi.  Questo è uno show che parla di persone vere. Siamo in un momento molto oscuro per la galassia, non ci sono Jedi in giro, queste persone devono trovare una strada per reagire all’oppressione, per questo è lo Star Wars più concreto che si possa avere. È davvero d’ispirazione, credo. È gigantesco, come ha detto Tony. Ed è avventuroso e ricco di azione, come ti aspetti da Star Wars, ma diventa anche molto intimo ed è davvero sottile, richiede tempo per comprendere ogni personaggio e si prende tempo per ognuno di loro. Penso solo che sia davvero ricco di contenuti, potente e che il pubblico lo apprezzerà“.

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