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Minions 2: Come Gru Diventa Cattivissimo ha conquistato il box office!

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Universal Pictures International Italy è entusiasta di poter annunciare che fan di tutte le età hanno riempito le sale per vedere le nuove avventure dei loro personaggi preferiti sul grande schermo. Dopo il successo delle anteprime tenute nelle giornate 8, 9 e 10 agosto, Minions 2 ha trionfato nell’ultimo weekend arrivando a uno straordinario risultato di 6 milioni di euro incassati al botteghino.

Oltre 500 cinema in tutta Italia sono stati testimoni dell’interesse degli spettatori, offrendo un messaggio molto importante alle sale e a tutto il settore: il pubblico è tornato! Per la prima volta dal 2020 le famiglie sono tornate a vivere la magia del grande schermo. Si tratta di una notizia con evidenti effetti positivi sul mercato, che ha bisogno di ricordare a tutti che il cinema è un luogo in cui sicurezza ed emozioni sono garantite a tutti in maniera indistinta.

Universal è orgogliosa di quanto questo weekend potrà significare per tutti i film in uscita prossimamente. Xavier Albert, Managing Director di UPI Italy ha affermato: “Siamo particolarmente orgogliosi di questo risultato raggiunto in una situazione di mercato ancora molto difficile. I MINIONS hanno riportato l’Italia ai livelli di box office performance che questo mercato merita. Un grande grazie a tutto il team di Universal Italia per il coraggio, la forza e il grande impegno. Il primo weekend del film è un altro segnale positivo per noi, per tutta l’industria italiana e soprattutto per gli esercenti. Il miglior inizio per una stagione che ci porterà altri grandi traguardi.”

House of the Dragon: tutti i riferimenti a Game of Thrones del primo episodio

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del primo episodio della serie House of the Dragon

Nonostante sia ambientata duecento anni prima de Il trono di Spade, la serie prequel House of the Dragon contiene un sacco di riferimenti alla saga originale. Il primo episodio ne è la conferma. Uscito su HBO il 21 agosto – e trasmesso in simulcast in Italia su Sky Atlantic – il capitolo 1 del prequel imposta la linea temporale e introduce i principali attori facendo chiari riferimenti a Game Of Thrones.

Tra similitudini e differenze, lo show cerca di farsi spazio, da un lato raccogliendo e sfruttando la fama dei libri di George R.R. Martin e l’eredità della celeberrima serie HBO, dall’altro definendo i propri tratti specifici. In tutto ciò, i fan de Il trono di Spade sono sicuramente curiosi di scoprire tutti gli Easter eggs del primo episodio di House of the Dragon. Ecco la lista completa!

House Of the Dragon inizia nel modo in cui è finito Game Of Thrones

Gran Consiglio House of the Dragon

House of the Dragon inizia mostrando il Grande Consiglio del 101 CA tenuto dal re Jaehaerys I Targaryen per determinare il suo erede (il posto spetterà a Viserys). Iniziare la storia in questo modo è sicuramente una scelta ottimale: non solo permette di fare chiarezza sulla linea temporale e sulla trama, ma si collega anche al finale di Game Of Thrones. Nell’ultimo episodio dello show, Bran Stark viene eletto Re di Westeros da un Gran Consiglio. Ovviamente, i tempi e le motivazioni dei due Consigli sono diversi, ma creano un filo conduttore tra prequel e sequel.

La linea temporale di House Of The Dragon

Game of Thrones 6Dopo il Gran Consiglio, House of the Dragon fa un balzo in avanti fino al nono anno di regno di Viserys. Una scritta sullo schermo aiuta a contestualizzare il momento: la scena è ambientata 172 anni prima della morte del Re Folle (Aerys II). Il testo mette la serie in relazione sia con il mondo de Il trono di Spade sia con i libri di Martin. Nei libri, Viserys diviene re nel 103 CA e muore nel 283 CA. Di conseguenza, House of the Dragon inizia intorno al 111-12 CA.

I riferimenti a Daenerys StormbornDaenerys Dragons

Il Re Folle non è l’unico Targaryen a cui si fa riferimento nel primo episodio di House of the Dragon: viene anche menzionata la nascita di Daenerys. Sembra quindi che la figlia del Re Folle sia nata dopo la morte del padre, durante una grande tempesta, da cui deriva appunto il nome Daenerys Stormborn. Questo Easter egg pone un’importante connessione con uno dei personaggi più rilevanti de Il trono di Spade.

L’acciaio di Valyria in House Of The Dragon

Valyrian House of the DragonHouse of the Dragon fa riferimento all’acciaio di Valyria in alcune occasioni. Il metallo non solo è il materiale con cui è fatta la collana che Daemon Targaryen dà a Rhaenyra, ma  anche ciò che compone le spade di Viserys e Daemon: Blackfyre e Sorella Oscura. Queste spade d’acciaio di Valyria hanno una storia profonda: la prima è stata brandita da Aegon il Conquistatore e la seconda dalla sorella-moglie Visenya. Le due spade sono state essenziali durante le Ribellioni di Blackfyre, ma curiosamente entrambe mancano in Game of Thrones. Il destino delle spade è quindi sconosciuto.

Rhaenyra, Alicent e Nymeria

House of the Dragon Rhaenyr Targaryen Alicent HightowerUn’interessante Easter egg del primo episodio di House of the Dragon riguarda una parte ancora più profonda della storia. In una scena, vediamo Rhaenyra e Alicent nominare Nymeria. Questo leggendario guerriero ha guidato i Rhoynar a Dorne e ha contribuito a stabilire la supremazia della Casa Martell, un dominio che resiste fino ai tempi de Il trono di Spade.

Questo scambio di battute dell’episodio 1 forse nasconde qualcosa in più: tra i molti spinoff di Game Of Thrones in fase di sviluppo c’è anche 10,000 Ships, serie che ruota attorno alla storia di Nymeria.

Aemma fa un bagno, proprio come Daenerys

Daenerys House Of The DragonUn altro riferimento a Daenerys in House of the Dragon arriva in un modo più sottile. Nel primo episodio vediamo la regina Aemma fare un bagno per alleviare i fastidi delle ultime fasi della gravidanza. Il momento del bagno di Daenerys è un elemento ricorrente nelle prime stagioni di Game of Thrones. Tra le due donne c’è però una differenza: Aemma tollera solo l’acqua tiepida mentre i bagni di Daenerys sono sempre visibilmente bollenti, le alte temperature non sembrano darle fastidio.

Daemon Targaryen

Matt Smith Daemon in House of the DragonNel primo episodio di House of the Dragon il principe Daemon Targaryen (Matt Smith) è il Comandante della Guardia della cittadella. Questa posizione è particolarmente rilevante anche nelle prime stagioni di Game of Thrones. Quando Tyrion Lannister era Primo CavaliereJanos Slynt ha ricoperto il ruolo. Su ordine di re Joffrey Baratheon, Janos ha massacrato diversi figli di Robert Baratheon. Tyrion, disgustato da ciò, l’ha esiliato e ha passato il comando a Bronn.

I sigilli delle casate

Targaryen in House of the DragonIl Torneo dell’Erede è un ottimo trucco narrativo per inserire alcuni riferimenti a Game of Thrones. Per prima cosa, la competizione ricorda il Torneo della Mano della prima stagione de Il trono di Spade, tenutosi in onore di Ned Stark. Nei libri, il Torneo dell’Erede si svolge in un altro luogo e ha un esito diverso, ma il cambiamento è funzionale per la storia di House of the Dragon. Alla gara partecipano tantissime casate nobiliari. Ecco alcuni indizi della loro presenza:

  • Il drago rosso su sfondo nero, anche se con un leggero cambiamento (ha quattro piedi invece di due) è il sigillo della Casa Targaryen
  • Lord Rickon Stark della Casa Stark che dichiara brevemente la sua fedeltà a Rhaenyra Targaryen
  • Il leone d’oro della Casa Lannister
  • Il cervo nero su sfondo giallo di Casa Baratheon
  • Le palline nere su sfondo rosso di Casa Cole
  • Un arciere rosso su sfondo verde di Casa Tarly
  • La torre fiammeggiante di Casa Hightower
  • Il cavalluccio marino argentato di Casa Velaryon
  • Una trota che salta sull’acqua, libera interpretazione del sigillo di Casa Tully
  • L’aquila di Casa Mallister
  • Una forma gialla del sole e un triangolo su sfondo blu, una variante del sigillo della Casa Lefford
  • Tre corvi che portano dei cuori, il sigillo di Casa Corbray

House Of The Dragon comincia con una morte, come Game Of Thrones

Jon Arryn Game of ThronesNel primo episodio di House of the Dragon assistiamo al tragico parto della moglie di Viserys. In un momento triste e brutale, Aemma Arryn muore di parto e il figlio viene a mancare poco dopo di lei. La scena crea una connessione con Game of Thrones. Lo show originale esordisce infatti con la morte di Jon Arryn, momento chiave per gli eventi successivi. Similmente, House of the Dragon inizia mostrando un Arryn morente, alludendo alle conseguenze che l’evento avrà su tutto il regno.

“Dracarys”

Emilia Clarke DaenerysLa più iconica di tutte le parole dell’Alto Valyriano appare in House of the DragonRhaenyra dice ”dracarys” per accendere la pira funeraria di sua madre. Questa volta però, si tratti di qualcosa di più di un semplice Easter egg: la parola nel prequel è usata in modo diverso rispetto a Game of Thrones, dove tendenzialmente serviva nei momenti d’attacco. Rhaenyra mostra quindi un tratto diverso del termine e crea un legame maggiore tra i draghi e gli esseri umani.

Il banchetto dei corvi

Game of Thrones Feast for CrowsUno degli Easter egg più sottili del primo episodio di House of the Dragon è questo riferimento alle opere di George R.R. Martin. Sappiamo che la serie è basata sul libro Fuoco e Sangue, ma in una frase di Re Viserys troviamo un riferimento al quarto libro di Cronache del ghiaccio e del fuoco, Il banchetto dei corvi. Con una citazione sottile, Viserys dice: “… Soffrono i corvi che vengono a banchettare con i loro cadaveri.” D’altronde, esattamente come il Re in quel momento, il quarto libro della serie parla degli orrori della guerra e della morte come grande livellatore sociale nel Continente Occidentale.

Il teschio di Balerion

Viserys Rhaenyra Balerion House of the DragonIn House of the Dragon ci sono in tutto 17 draghi, ma manca il più potente di tutti, Balerion il Terrore Nero, uno dei tre grandi draghi di Aegon il Conquistatore. Nella prima puntata vediamo soltanto il teschio gigante di Balerion (riconoscibile perché è apparso anche in Game of Thrones). Con Balerion defunto, a questo punto dovrebbe essere Vhagar il più grande e il più antico drago rimasto a Westeros, ma non è si ancora visto nella serie.

Un albero di weirwood ad Approdo del Re

In Game of Thrones si trova uno spettacolare albero di weirwood a Grande Inverno. Per questo motivo, la pianta è comunemente associata al Nord del Continente Occidentale. Tuttavia, in House of the Dragon c’è un albero di weirwood ad Approdo del Re: nella prima puntata possiamo vedere Rhaenyra e Alicent sotto di esso. Indicazioni precedenti alla serie avevano suggerito che nel sud gli alberi di weirwood erano stati abbattuti molto prima della linea temporale di House of the Dragon. La scelta di includerli è curiosa: forse se n’è salvato soltanto uno? O forse è stato ripiantato da un Targaryen?

Il destino di Valyria

Valyria House of the dragonNel primo episodio di House of the Dragon c’è un Easter egg che fa riferimento al destino di Valyria. Si tratta di un evento catastrofico che, circa 100 anni prima della Conquista di Aegon, porta alla distruzione di Valyria. La città viene rasa al suolo dall’eruzione delle Quattordici Fiamme, una catena di vulcani che circonda l’area. Territori, persone e draghi vengono annientati. Tuttavia, grazie ad un sogno profetico di Daenys, uno degli antenati di Aegon, i Targaryen riescono a lasciare la zona per tempo e a salvarsi.

Il sogno di Aegon

La più grande rivelazione del primo episodio di House of the Dragon è il sogno Aegon: pare che un terribile inverno, un’oscurità misteriosa potrebbe mettere fine al mondo degli uomini. La minaccia oscura indica in realtà il Re della Notte e i Camminatori Bianchi. Sappiamo che il sogno di Aegon si avvera in Game of Thrones, quando il Re della Notte guida il suo esercito a sud. Aegon definisce il suo sogno ”Un Canto di Ghiaccio e Fuoco”: secondo lui soltanto un Targaryen sul Trono di Spade (il fuoco) potrebbe aiutare il regno a sconfiggere i Camminatori Bianchi (il ghiaccio). in questo modo i riferimenti del sogno vanno sia alla serie che ai libri.

Il pugnale di Viserys

Paddy Considine House of the DragonInsieme a Blackfyre, Re Viserys possiede un’altra arma d’acciaio di Valyria: un pugnale. Non si tratta di un pugnale qualsiasi, ma dello strumento che, quasi 200 anni dopo, verrà usato per uccidere Bran Stark e il Re della Notte. Non sorprende che un pugnale di acciaio di Valyria e osso di drago sia nelle mani di un Targaryen. Tuttavia, la cosa interessante è che l’arma viene mostrata mentre Viserys sta dicendo a Rhaenyra del sogno di Aegon, come per prefigurare il suo destino.

Un triste riferimento a Ned Stark

Ned Lyanna Stark in Game of ThronesMentre Viserys racconta a Rhaenyra del sogno di Aegon, in House of the Dragon possiamo cogliere un riferimento a Lyanna e a Ned Stark. Viserys conclude il suo discorso con le parole “Promettimi, Rhaenyra. Promettimi.” La frase potrebbe suonare familiare ai fan di Game of Thrones. Ricorda infatti le ultime parole che Lyanna ha detto a Ned alla Torre della Gioia quando gli ha affidato il bambino (il figlio bastardo che sarebbe diventato poi Jon Snow). Lyanna, per assicurarsi la protezione del piccolo e per accertarsi che la verità non sarebbe mai venuta fuori dice esattamente: “Promettimi, Ned. Promettimi.

House Of The Dragon suona come Game of Thrones

Game of Thrones LogoPer finire, House of the Dragon sfrutta una delle armi più celebri e potenti di Game of Thrones: il compositore Ramin Djawadi. Il musicista fornisce la colonna sonora anche per la serie prequel. La musica della prima puntata è buona e cita alcuni brani già noti. Ad esempio, alla fine della prima puntata di House of the Dragon possiamo sentire la melodia principale di Game of Thrones. Inoltre, brevi frammenti di essa vengono utilizzati anche altrove, come nella scena che mostra Rhaenyra e Alicent insieme dopo la cavalcata sul drago.

Il Talento di Mr. Crocodile: Luigi Strangis nel cast delle voci italiane

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Luigi Strangis, giovane talentuoso cantante e polistrumentista (il suo primo album “Strangis” ha debuttato al vertice della classifica italiana) vincitore dell’ultima edizione di Amici, interpreta le canzoni italiane del coccodrillo Lyle, nel nuovo film live-action per famiglie Il Talento di Mr. Crocodile dal 27 ottobre nei cinema italiani, il film è prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Tratto dalla serie di libri best-seller di Bernard Waber, Il talento di Mr. Crocodile è un live-action per tutta la famiglia che racconta la storia del coccodrillo Lyle e le sue avventure insieme alla famiglia Primm. Diretto e prodotto da Will Speck e Josh Gordon, scritto da Will Davies, Il Talento di Mr. Crocodile vede nel cast Javier Bardem, Constance Wu, Winslow Fegley, Scoot McNairy, Brett Gelman. Il film contiene canzoni originali interpretate da Shawn Mendes e scritte dagli autori di The Greatest Showman, Benj Pasek e Justin Paul. Il Talento di Mr. Crocodile, dal 27 ottobre solo al cinema, è prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

La trama del film

Quando la famiglia Primm (Constance Wu, Scoot McNairy, Winslow Fegley) si trasferisce a New York, il giovane figlio Josh fatica ad adattarsi alla nuova scuola e ai nuovi amici. Tutto cambia quando scopre Lyle, un coccodrillo canterino che ama i bagni, il caviale, la grande musica e che vive nella soffitta della sua nuova casa. I due diventano subito amici, ma quando l’esistenza di Lyle viene minacciata dal malvagio vicino Mr. Grumps (Brett Gelman), i Primm devono unirsi al carismatico proprietario di Lyle, Hector P. Valenti (Javier Bardem), per dimostrare al mondo che si può trovare una famiglia anche nelle situazioni più inaspettate e che non c’è niente di male in un grande coccodrillo canterino con una personalità ancora più grande.

Locke: curiosità e spiegazione del film con Tom Hardy

Locke: curiosità e spiegazione del film con Tom Hardy

Per dar vita ad un buon film non occorre necessariamente avere dalla propria numerosi personaggi e molteplici ambienti diversi tra loro. Vi sono pellicole che, pur con pochi protagonisti e una sola location, hanno saputo catturare l’attenzione degli spettatori, affermandosi come veri e propri gioielli della settima arte. Titoli come Carnage, madre! Il colpevole – The Guilty o Nodo alla gola sono sono alcuni dei migliori esempi di questa tipologia di opere. Film che fanno dei loro spazi ristretti l’esteriorizzazione dei sentimenti e delle sensazioni dei protagonisti. Un altro apprezzatissimo esempio di questo genere di opere è il film del 2013 Locke (qui la recensione).

Scritto e diretto da Steven Knight, sceneggiatore anche di La promessa dell’assassino e Spencer, e presentato fuori concorso al Festival di Venezia, il film è infatti ambientato interamente all’interno dell’auto del protagonista. Un luogo particolarmente ristretto, che contribuisce ad un forte senso di claustrofobia senza dimenticare di offrire grande intrattenimento. Knight, grazie ad un montaggio serrato, una narrazione frenetica e continui colpi di scena, confeziona infatti un film che nel corso dei suoi 85 minuti regala forti emozioni e importanti riflessioni sull’essere umano, la sua natura e il suo senso di responsabilità.

Ad aver reso ancor più avvincente il film vi è il fatto che questo sia stato girato in tempo reale. Nel corso di sole otto notti è infatti stato realizzato il film ogni volta da un punto di vista diverso, permettendo così all’attore protagonista, uno straordinario Tom Hardy, di dar vita ad un’intepretazione estremamente veritiera. Per tutti gli appassionati di questa tipologia di film, Locke è oggi un film imprescindibile, un thriller mozzafiato da cui è difficile distogliere l’attenzione. Prima di vederlo, sarà però bene sapere di più sulla sua trama e il cast di attori, ritrovando poi qui di seguito anche una spiegazione generale del suo significato.

Locke: la trama e il cast del film

Protagonista del film è Ivan Locke, capocantiere di un’importante ditta di costruzioni e amorevole padre di famiglia. Questo suo mondo perfetto, costruito con grande fatica, viene però bruscamente compromesso quando Locke riceve la chiamata di Bethan, una donna con cui aveva avuto una fugace relazione e che ora sta per partorire un suo figlio. Nel corso di un viaggio in auto notturno, Locke si trova a doversi far carico delle proprie responsabilità e fare delle chiamate molto difficili, da quella al suo sottoposto Donald, a cui deve spiegare il lavoro in cui deve sostituirlo, fino a quella con la moglie Katrina, a cui dovrà rivelare la verità.

Come anticipato, Locke vanta un unico attore presente davanti la macchina da presa: Tom Hardy. Nei panni di Ivan Locke, l’attore era l’unico che Knight voleva per il ruolo. Elettrizzato dall’esperienza che il progetto offriva, Hardy accettò con grande entusiasmo, recitando il film dall’inizio alla fine per otto giorni consecutivi. Nel corso di questo, infatti, si può notare come il suo volto si faccia sempre più stanco, poiché il tutto come già accennato veniva girato in tempo reale senza pause. Hardy ha poi ricevuto diversi premi per la sua interpretazione, da molti giudicata come una delle migliori della sua carriera.

Pur non comparendo fisicamente davanti la macchina da presa, nel film si possono ascoltare (in lingua originale) le voci di diversi celebri attori, impegnati nelle chiamate vocali con il protagonista. L’attore Andrew Scott, celebre per aver interpretato il prete di Fleabag, è qui Donald, il sottoposto di Locke. L’attrice Ruth Wilson e un giovane Tom Holland danno invece voce a Katrina e Eddie, rispettivamente moglie e figlio di Locke. La premio Oscar Olivia Colman interpreta invece Bethan, la donna in procinto di partorire. Durante le riprese tutti loro si trovavano in una stanza d’albergo, da cui davano luogo a vere chiamate con Hardy, contribuendo così al realismo dei dialoghi.

Locke spiegazione

Locke: la spiegazione del film

Nel corso della visione di Locke lo spettatore è portato a chiedersi come mai Locke scelga di mettere a rischio la propria vita famigliare e il proprio lavoro per una donna con cui ha avuto solo una fugace relazione. Il film diretto da Knight non è solo un brillante esperimento di come si possa costruire un racconto interamente ambientato all’interno di un automobile, ma anche una profonda riflessione sul senso di responsabilità e su come si decide di rapportarsi ad esso. Nel corso del film, infatti, Locke intraprende alcuni dialoghi immaginari con suo padre, colpevole di averlo abbandonato quando era piccolo.

Pur di non diventare come suo padre, Locke è pronto a farsi carico di quel suo figlio che sta per nascere, assicurandogli la sua presenza e dimostrando a sé stesso di non essere come il suo genitore. L’intero film si fonda dunque su questo conflitto, su quanto Locke sia disposto a sacrificare pur di liberarsi dal fantasma delle sue origini per diventare qualcosa di diverso. Ogni cosa nel film diventa dunque la metafora per quanto il protagonista sta vivendo e per il suo dovere morale. La struttura in costruzione dalla ditta del protagonista, che al minimo errore può crollare, va infatti a rappresentare la stessa vita di Locke, fortemente in bilico.

Le strade percorse dal protagonista diventano invece le tante possibilità che si incontrano nella propria vita, mentre la macchina altro non è che il proprio personale mondo, di cui si è al volante ma dovendo fare i conti anche con quanti ci circondano e con i fantasmi del passato. In ultimo, per comprendere meglio il film, è bene notare che lo stesso nome Locke sta sia ad indicare l’essere bloccato del personaggio (in auto e in una situazione difficile), sia ad offrire un riferimento al filosofo John Locke, il quale, tra le tante cose, sosteneva che lo spirito umano è una tavola rasa, da incidere azione dopo azione.

Locke: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Locke grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 22 agosto alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb

Blood Money – A qualsiasi costo: trama, cast e curiosità sul film

Da molti considerato uno degli attori più sottovalutati di Hollywood, John Cusack ha nel corso della sua carriera dato vita a numerose brillanti interpretazioni, in particolare in film come Con Air, Essere John Malkovich o Alta fedeltà. Negli ultimi anni, però, Cusack ha prevalentemente preso parte a film di minor rilievo, recitando in titoli poco apprezzati come Cell, Singularity – L’attacco dei robot o Blood Money – A qualsiasi costo. Quest’ultimo, diretto da Lucky McKee, è in realtà un crime thriller in parte sottovalutato, capace di offrire la giusta tensione ed una buona interpretazione di Cusack.

La vicenda di questo film del 2017 è in realtà piuttosto semplice, composta da pochi personaggio e grossomodo un’unica location aperta, ma McKee riesce a costruire pur con questi pochi elementi una messa in scena imprevedibile, dove il pericolo si può nascondere in ogni luogo. Blood Money – A qualsiasi costo è tuttavia passato grossomo inosservato, trovando popolarità solo tra i fan di questo genere di racconti. Ora che il film ha ottenuto un suo passaggio televisivo in Italia, è però l’occasione per riscoprirlo ulteriormente.

Per chi apprezza quella tipologia di film dove due o più personaggi si fronteggiano in uno spazio aperto ma selvaggio, come avviene ad esempio in Killing SeasonBlood Money – A qualsiasi costo si configura dunque come un titolo da non perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Blood Money – A qualsiasi costo: la trama e il cast del film

Protagonisti del film sono i giovani Victor, Lynn e Jeff, i quali durante una tranquilla e spensierata escursione in montagna si imbattono in alcuni borsoni colmi di banconote. I tre decidono di cogliere l’occasione e prendere il denaro, senza sapere che appartiene ad un criminale di nome Miller, che lo ha nascosto in quei luoghi in attesa di tornare a prenderlo. Quando quest’ultimo si mette sulle loro tracce, desideroso di recuperare i suoi soldi, per i tre ragazzi ha inizio un vero e proprio incubo. Dovranno quindi riuscire a scappare da quel labirintico bosco quanto prima, o per loro sarà la fine.

Blood Money - A qualsiasi costo cast

Come anticipato, John Cusack è la vera star del film, pur recitando nei panni dell’antagonista, il criminale Miller. L’attore ha raccontato di aver accettato il ruolo in quanto affascinato dalla possibilità di interpretare un personaggio di questo tipo, freddo e spietato. Per farlo, egli si è informato sulla psicologia criminale, cercando di caratterizzare al meglio l’imprevedibile Miller. Accanto a lui, nel ruolo di Victor, vi è invece l’attore Ellar Coltrane, meglio noto per aver interpretato Mason, protagonista del film Boyhood, che ha seguito la sua crescita nel corso di dodici anni.

Nei panni di Lynn vi è invece l’attrice Willa Fitzgerald, qui al suo primo ruolo di rilievo al cinema ma già celebre per aver interpretato Emma Duval nella serie televisiva Scream. Infine, l’attore Jacob Artist, celebre per essere stato Jake Puckerman in Glee, interpreta qui Jeff, il terzo dei tre ragazzi protagonisti. Per le riprese del film, svoltesi prevalentemente presso l’Ocoee River nel Tennesse e al Deception Pass Bridge a Whidbey Island, nello stato di Washington, gli attori protagonisti si sono dovuti preparare per poter interagire al meglio con un ambiente naturale che può offrire molteplici insidie.

Blood Money – A qualsiasi costo: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Blood Money – A qualsiasi costo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 22 agosto alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Lisa Bonet: 10 cose che non sai sull’attrice

Lisa Bonet: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Lisa Bonet potrà non essere nota ai più, ma è di certo celebre per aver recitato in una popolarissima sitcom degli anni Ottanta e per essere stata sposata con alcune celebrità del mondo dello spettacolo. Oggi la Bonet non recita da un po’, ma sono tante le curiosità su di lei che si possono ancora scoprire per conoscerla meglio.

Ecco 10 cose che non sai di Lisa Bonet.

Lisa Bonet: i suoi film e le serie TV

1. È celebre per alcune serie TV. L’esordio televisivo della Bonet avviene nel 1983, quando prende parte ad un episodio della serie A cuore aperto. Nel 1984 ottiene invece una prima significativa popolarità quando entra a far parte del cast di protagonisti della sitcom I Robinson (1984-1992). In seguito ha recitato ad altre popolari serie come Tutti al college (1987), Life on Mars (2008-2009), New Girl (2014), The Red Road (2014-2015), Girls (2016) e Ray Donovan (2016).

2. Ha recitato anche in alcuni noti film. Il primo film per il cinema in cui la Bonet ha recitato è Angel Heart – Ascensore per l’inferno (1987), con Mickey Rourke e Robert De Niro. In seguito è apparsa in film di poco rilievo come Bank Robber (1993) e Combinazione finale (1994). Nel 1998 torna al cinema in Nemico pubblico, con Gene Hackman e Will Smith. Recità poi in Alta fedeltà (2000), con John Cusack, per poi prendere parte a Biker Boyz (2003), Whitepaddy (2006) e Road to Paloma (2014).

3. È stata anche regista. In diverse occasioni la Bonet si è cimentata anche nella regia, dirigendo inizialmente il videoclip di Let Love Rule, brano dell’allora marito, e poi per quello per la canzone It Never Rains. Nel 1993 ha invece firmato la regia del cortometraggio Gentleman Who Fell, mentre nel 2006 ha diretto il cortometraggio documentario Waking Compton.

Lisa Bonet I Robinson

Lisa Bonet in I Robinson

4. Ha recitato nella celebre sitcom. Il ruolo da attrice che ha reso la Bonet una celebrità rimane quello di Denise nella sitcom I Robinson, dove era la figlia di Bill Cosby. All’epoca sedicenne, la Bonet recitò con regolarità fino alla terza stagione, per poi tornare con regolarità a interpretare il personaggio dalla quinta alla settima. Questa fu per lei l’ultima a cui ha preso parte, in quanto è stata poi licenziata per divergenze creative.

5. Ha avuto un suo spin-off. L’assenza nella quarta stagione di I Robinson dell’attrice è stata dovuta al fatto che, essendo andata al college, Denise risiedeva lontana dalla sua famiglia. Per raccontare le sue avventure, è stata ideata la serie spin-off Tutti al college. Questa divenne però una serie a sé stante nel momento in cui la Bonet rimase incinta, lasciando dunque il progetto.

Lisa Bonet e Lenny Kravitz

6. È stata sposata con il noto musicista. Dal 1987 al 1993 la Bonet è stata sentimentalmente legata a Lenny Kravitz, celebre cantautore e musicista statunitense. I due si conobbero quando quest’ultimo non era ancora la star della musica che è oggi e fu proprio la Bonet ad aiutarlo ad incidere il suo primo album, Let Love Rule, nel quale ha collaborato anche alla stesura di alcuni testi, e lo ha diretto nel videoclip della canzone omonima.

7. Hanno una figlia attrice. Dall’unione tra i due è nata, nel 1988, Zoe Kravitz, che ha seguito le orme materne intraprendendo la carriera di attrice. Oggi Zoe è infatti celebre per aver recitato nelle serie Big Little Lies e High Fidelity, ma ha preso anche parte a celebri film come Mad Max: Fury Road, Divergent e, in particolare, il recente The Batman, dove interpreta Catwoman.

Lisa Bonet Jason Momoa

Lisa Bonet, Jason Momoa e i figli

8. Si è sposata anche con il noto attore. Nel 2005 la Bonet ha intrapreso una relazione con l’attore Jason Momoa, celebre per la serie Il Trono di Spade e il film Aquaman. I due hanno anche avuto modo di recitare insieme nella serie The Red Road, dove Momoa è protagonista. Dopo 12 anni, nel 2017, hanno infine deciso di sposarsi. Il matrimonio, tuttavia, non è durato molto, poiché nel gennaio del 2022 i due hanno annunciato la loro separazione, pur rimanendo in buoni rapporti.

9. Hanno avuto due figli. Uno dei motivi per cui la Bonet e Momoa sono rimasti in buoni rapporti anche dopo la separazione, oltre all’immutato affetto reciproco, sono i due figli avuti nel 2007 e nel 2008. Momoa e la Bonet hanno infatti affermato di voler cercare di crescere i due bambini in un ambiente sano, cosa che la Bonet, con il divorzio dei suoi genitori, non aveva avuto.

Lisa Bonet: età, altezza e cosa fa oggi

10. Lisa Bonet è nata a San Francisco, in California, Stati Uniti, il 16 novembre del 1967. L’attrice è alta complessivamente 157 centimetri. Di recente la Bonet non si è dedicata molto a nuovi progetti e infatti la sua ultima interpretazione risale al 2016, nella serie Ray Donovan. Oggi continua però ad apprire in televisione come ospite di vari programmi.

Fonte: IMDb

Thor: Love and Thunder, i concept mostrano la scena del Granmaestro

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Anche se ormai è passato un po’ di tempo dall’uscita di Thor: Love and Thunder e l’interesse verso il film è comprensibilmente scemato, questo concept del film, diffuso su Instagram da Laurent Ben-Mimoun, ci riporta alla mente una scena che avremmo voluto vedere ma che è stata invece tagliata dal montaggio finale.

Si tratta del momento del ritorno del Granmaestro di Jeff Goldblum, personaggio che manca da tanto sullo schermo del MCU. Ecco di seguito il concept:

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Festival Visioni dal Mondo: dal 15 al 18 settembre l’ottava edizione

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Si terrà da Giovedì 15 a Domenica 18 settembre a Milano l’8° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, l’atteso appuntamento annuale con il cinema del reale ideato, fondato e diretto da Francesco Bizzarri, con la direzione artistica di Maurizio Nichetti.

L’8° Festival Visioni dal Mondo, con un calendario ricco di contenuti e appuntamenti, conferma la formula aperta al pubblico con ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Anche per questa edizione, Visioni dal Mondo offrirà la possibilità di seguire le anteprime da tutta Italia sul sito ufficiale del Festival www.visionidalmondo.it attraverso le sale web della piattaforma streaming italiana MYmovies.

Con quest’edizione Visioni dal Mondo torna a essere un prezioso momento di incontro e socializzazione tra spettatori, ospiti nazionali e internazionali del Festival, ma soprattutto un’occasione di relazione e confronto tra gli operatori del settore – ha sottolineato Francesco Bizzarri, ideatore e Presidente di Visioni dal Mondo –. Abbiamo scelto di mantenere la visione in streaming che rappresenta un’ulteriore possibilità, un completamento che però non può sostituirsi all’emozione e al calore delle sale piene di gente. Il nostro Festival, che si è sempre posto come uno sguardo attento sulla complessità della nostra contemporaneità a livello mondiale, attraverso i 36 film documentari di forte impatto che con grande attenzione abbiamo selezionato, confermerà il coraggio e la forza di intercettare i cambiamenti, far conoscere gli aspetti inediti del cinema della realtà, ma anche delle storie di ieri e di oggi per affrontare con maggiore coscienza il nostro domani”.

Mai come in questi anni abbiamo sentito la necessità di informarci: scienza, medicina, geopolitica, clima e conservazione ambientale possono essere temi di cui non si smetterebbe mai di parlare. – ha dichiarato Maurizio Nichetti, direttore artistico di Visioni dal Mondo – Per capire, per prevenire o anche semplicemente per avere meno paure, più coscienza della realtà che ci circonda, quella realtà che il cinema, a volte, riesce a rappresentarci in modo onesto. Un’immagine vale sempre più di tante parole”.

36 le anteprime gratuite in calendario. Sono 36 le anteprime dei film documentari italiani e internazionali in programma per le diverse sezioni del Festival: Concorso Italiano con le due categorie lungometraggi e new talent opera prima rivolto ai cineasti italiani, Concorso Internazionale, dedicato a produzioni straniere e Panorama Fuori Concorso.

Il tema dell’8° Festival Visioni dal Mondo. Più conoscenza. Più coscienza. è il tema dell’8° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo. Conoscenza e Coscienza, due termini assonanti che indicano il modo in cui ogni individuo si pone rispetto alle scelte che compie, alle idee che privilegia, alle credenze e ai comportamenti. Conoscere per stabilire un’unione cosciente con il reale, la conoscenza salva l’uomo dalle limitazioni e lo apre oltre i confini della propria coscienza.

I grandi temi di attualità indagati da Visioni dal Mondo 2022. Arte, il valore dello sport, la giustizia, sostenibilità e ambiente, denunce sociali, i conflitti mondiali e l’informazione, il disagio giovanile e le periferie, coraggio, questi alcuni dei temi di attualità mondiale che saranno indagati attraverso lo sguardo autentico del Festival Visioni dal Mondo. Testimonianze reali si intrecciano con storie di vita personali e offrono spunti di riflessioni con diverse chiavi di lettura accomunate dal denominatore del tema dell’8° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo Più conoscenza. Più coscienza.

L’incontro con il regista. Sarà Domenico Procacci, produttore e regista, la guest of honor dell’8° Festival con un incontro in programma domenica 18 settembre. Procacci presenterà il lungometraggio, versione cinematografica della docuserie appassionante e intensa, Una squadra di cui è regista e autore (insieme a Sandro Veronesi, Lucio Biancatelli, Giogiò Franchini con la consulenza di Mario Giobbe e Luca Rea). Procacci è anche autore dell’omonimo libro dedicato al Tennis e alla squadra di Davis italiana più grande di sempre, edito da Fandango libri. In Una Squadra Procacci racconta il team che ha fatto storia in Italia, e non solo: Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli, i quattro che nei secondi anni ’70 fecero grande l’Italia della racchetta, con 4 finali di Coppa Davis in 5 anni. Nel ’76 e nel ’77 la squadra ha come capitano non giocatore una leggenda del tennis italiano, Nicola Pietrangeli, il quinto protagonista della docuserie. Prodotto da Fandango, Sky e Luce Cinecittà.

I partner e gli sponsor 2022. L’8° Festival è patrocinato da RAI, dall’Associazione dell’autorialità cinetelevisiva 100autori e CNA Cinema e Audiovisivo. Main sponsor BNL BNP Paribas, sponsor Pirelli e GK Investment Holding Group, media partner Rai Cultura, Rai Documentari e Sky Documentaries, il sostegno di Rai Cinema, la collaborazione di Luce Cinecittà, Lombardia Film Commission, Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani, MYmovies.it, CoPro, The Israeli Coproduction Market, Image Building, il magazine Lampoon e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci come cultural partner. Il Festival è associato ad Afic – Associazione Festival Italiani di Cinema, e si svolge nell’ambito di “Milano è Viva”, il palinsesto promosso dal Comune di Milano con l’obiettivo di sostenere lo spettacolo dal vivo.

I luoghi del Festival. Per l’edizione 2022 il Festival ha scelto tre luoghi simbolo della cultura del capoluogo lombardo: il Teatro Litta, una delle più significative opere dell’architettura lombarda e già sede delle passate edizioni, l’Eliseo, cinema fondato nel 1957 oggi conosciuto come Eliseo Multisala, quale sede prescelta per ospitare i film documentari internazionali selezionati dal Festival e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci dove verranno proiettate le migliori produzioni in realtà virtuale del mondo documentaristico.

Le sezioni del festival 2022

Concorso Italiano dedicato ai cineasti italiani con due categorie, lungometraggi e new talent opera prima. 17 i film documentari in Concorso per i premi:

  • Premio Visioni dal Mondo Concorso Lungometraggi Italiani del valore di 5.000 euro, assegnato da autorevoli giurati, quali: il regista Luca Lucini, l’attrice Amanda Sandrelli e il critico cinematografico Giancarlo Zappoli;
  • Premio new talent opera prima BNL BNP Paribas Visioni dal Mondo del valore di 2.500 euro, conferito da una giuria composta da studenti delle facoltà e delle scuole di cinema milanesi Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, IED – Istituto Europeo di Design e Centro Sperimentale di Cinematografia.

I lungometraggi in Concorso concorreranno al Riconoscimento Rai Cinema, dedicato a Franco Scaglia che prevede l’acquisizione dei diritti televisivi per le Reti Rai.

Concorso Internazionale, rivolto alle produzioni indipendenti straniere, con la proiezione in anteprima italiana di 12 film documentari che concorreranno al Premio Visioni dal Mondo Giuria Internazionale, del valore di 3.000 euro, assegnato da giurati internazionali quali: Pnina Halfon, direttrice di CoPro24 the Israeli Market, Bjork Jensen, produttore e consulente con la sua società Ginger Foot Films e la produttrice Stefania Casini.

Panorama Fuori Concorso con la proiezione di alcuni dei più prestigiosi e significativi film documentari che sono stati realizzati in questa stagione o in anteprima assoluta, coprodotti da Rai Cinema, Luce Cinecittà, Sky Arte, Sky Documentaries e Rai Documentari.

Visioni Incontra. Visioni Incontra, la sezione Industry del Festival curata da Cinzia Masòtina, responsabile dell’advisory e coordinamento, aprirà la manifestazione e si terrà giovedì 15 e venerdì 16 settembre. La sezione, esclusivamente dedicata al settore, a inviti e per soli accreditati, prevede panel, roundtable e il Concorso Visioni Incontra, dedicato ai progetti documentari ancora nella fase work in progress o in final development.

Tra le attesissime anteprime, storytelling del reale, in cartellone al Festival:

Film di apertura dell’ottava edizione del Festival DUE CON, regia di Felice Valerio Bagnato e Gianluca De Martino in programma giovedì 15 settembre alle ore 20.30 al Teatro Litta alla presenza dei pluricampioni di canottaggio Carmine e Giuseppe Abbagnale, protagonisti del film documentario. Con la produzione di Solaria Film e Peacock Film in collaborazione con Rai Documentari e RSI Televisione Svizzera, DUE CON racconta la vita e i successi di Giuseppe e Carmine Abbagnale, pluricampioni mondiali e olimpici di canottaggio ed eroi italiani tra gli anni ‘80 e ’90. I fratelli, nati in periferia di Pompei e allenati dallo zio, divisi tra la fatica e lo studio, raccontano per la prima volta in un documentario, la storia dei loro incredibili successi internazionali, attraverso repertorio inedito, testimonianze di appassionati, giornalisti e avversari storici. Un’avvincente storia di vittorie raggiunte con passione, etica e sacrificio. Un viaggio emozionante in un passato leggendario dello sport italiano alla fine del secolo breve.

Hotel Sarajevo, regia Barbara Cupisti, una coproduzione Clipper Media, Luce Cinecittà con Rai Cinema. A trent’anni dalla guerra nei Balcani e dall’assedio di Sarajevo, uno dei più lunghi della storia moderna, tre generazioni si raccontano: Boba, fixer di guerra, Zoran che aveva solo tredici anni, Belmina che non era ancora nata. Un confronto nella memoria e nel trauma, per provare a superarlo. L’hotel Holiday Inn di Sarajevo, “casa” di molti corrispondenti stranieri e troupe televisive ascolterà e unirà queste storie. Hotel Sarajevo ripercorre insieme ai suoi protagonisti alcune delle vicende del conflitto nella ex- Jugoslavia per raccontare le ferite di una guerra avvenuta nel cuore dell’Europa.

SPAZIO ITALIANO – Dalle origini al Progetto San Marco, regia di Marco Spagnoli, prodotto da Luce Cinecittà. La storia dell’Italia e del suo rapporto con lo Spazio inizia negli anni Trenta: a Guidonia, infatti, viene creata la cosiddetta Città dell’Aria che raccoglie alcuni scienziati italiani. Le ricerche italiane porteranno, durante la seconda guerra mondiale, a creare Larson, un progetto segreto simile a quello che ha portato Wernher von Braun in America. Se uno di loro, Edoardo Amaldi, si rifiuterà categoricamente di andare negli USA, diventando così il padre della fisica italiana, un altro, Antonio Ferri, partigiano pluridecorato, verrà convinto da Moe Berg, ex stella del baseball diventato spia poliglotta, ad andare in America, dove darà un contributo fondamentale alla stabilizzazione dell’F1, ovvero il motore di quello che sarà l’Apollo 11, portando l’uomo sulla Luna.

In Italia, invece, il professore della sapienza Luigi Broglio, generale dell’aviazione, prenderà in mano il progetto satellitare italiano, arrivando, grazie ai buoni uffici di Amintore Fanfani, Giorgio La Pira e Enrico Mattei, a creare due progetti: il primo è il lancio del primo satellite italiano chiamato San Marco, terzo dopo URSS e USA nel 1964. L’altro è la creazione di una base di lancio in Kenya a Malindi.

Sound Gigante di Giangiacomo De Stefano. La musica italiana viene associata all’opera, al pop, al Festival di Sanremo. Ma la musica italiana è stata molto di più e per un periodo durato circa venti anni ha prodotto innovazione, avanguardia, sperimentazione e ha ispirato artisti di tutto il mondo, influenzando rock, elettronica, cinema, arte. La serie, composta da 4 episodi narrati da Alessio Bertallot, racconta, attraverso interviste, musica e materiali di repertorio le vicende dei protagonisti di una vera e propria storia alternativa della musica italiana, che, fuori dai soliti schemi prevedibili e popolari, ha dato via a un nuovo sound, un sound gigante!”. La serie composta da quattro episodi è prodotta da Sky e Kplus in collaborazione con Sonne Film e Sample. A Visioni dal Mondo in anteprima l’EP.1 1964. Nel 1964 “Per un pugno di dollari” irrompe nella storia del cinema. La colonna sonora scritta da Ennio Morricone è un elemento fondamentale del successo di questo film rivoluzionario e porta alla ribalta i cosiddetti spaghetti western. Quello che emerge da questo filone e poi da parte del cinema di genere è la matrice per qualcosa di completamente nuovo. Una via italiana al rock e all’immaginario che contemporaneamente sta prendendo forma nei paesi anglosassoni.

The Last Human di Ivalo Frank. La vita sulla Terra inizia e finisce con la Groenlandia. Il film documentario narra la storica scoperta della prima forma di vita da parte del ricercatore Minik Rosing. Un film documentario poetico sul nostro presente raccontato attraverso gli occhi dei giovani groenlandesi che condividono con generosità e sensibilità i loro sogni, le loro speranze e i loro sentimenti verso il futuro. Allo stesso tempo, viaggiamo tra i fiordi della Groenlandia insieme allo scienziato di fama mondiale Minik Rosing, seguendo le tracce e le scoperte della prima vita sulla Terra. Minik Rosing è stato il motivo per cui recentemente la nostra comprensione dell’origine della vita è stata completamente stravolta. Rosing ha scoperto le prime tracce di vita sulla Terra in un piccolo fiordo vicino a Isua. La sua scoperta ha preceduto di oltre 300 milioni di anni tutte le precedenti tracce di vita. La vita è iniziata in Groenlandia. Ma allo stesso tempo, lo scioglimento delle masse di ghiaccio sta accelerando di giorno in giorno e gli scienziati di tutto il mondo concordano sul fatto che potrebbe affogare la nostra intera civiltà se si lascia che continui. La fine della vita inizierà anche dalla Groenlandia.

With This Breath I Fly di Sam French e Clementine Malpas presenta un ritratto intimo di due coraggiose donne afghane che lottano per la loro libertà dopo essere state imprigionate per crimini morali, denunciando al contempo la complicità dell’Unione Europea nel censurare le loro voci.

Al culmine dell’occupazione internazionale dell’Afghanistan, due donne – Gulnaz, violentata e ingravidata dallo zio, e Farida, in fuga da un marito violento – vengono imprigionate con l’accusa di “crimini morali” da un sistema giudiziario afghano sostenuto da miliardi di dollari di aiuti dell’Unione Europea. Il film documentario segue le due donne coraggiose mentre lottano per la loro libertà.

The Killing of a Journalist. Matt Sarnecki, produttore e regista cinematografico nel film documentario The Killing of a Journalist, presentato in anteprima mondiale a Hot Docs Festival, rende omaggio al giornalista investigativo slovacco Ján Kuciak, assassinato nel 2018 a seguito delle sue inchieste sulla corruzione, intraprese con la sua fidanzata, Martina Kušnírová.

Il film documentario esplora come l’intreccio tra criminalità organizzata, governo corrotto, sistema legale e forze dell’ordine possa praticamente definire la vita in un Paese europeo nominalmente democratico. La protagonista principale è la collega di Kuciak del sito web Aktuality.sk, Pavla Holcová, che ha lavorato insieme a lui per scoprire i legami tra i più alti funzionari e l’oligarca Marian Kočner, e con la mafia calabrese della ‘Ndrangheta. Considerato il primo omicidio “mirato” nella storia della Slovacchia, l’episodio ha portato l’opinione pubblica ad una protesta mai vista prima dopo la caduta del regime comunista.

Ryan Gosling in trattative per recitare con Margot Robbie nel reboot di Ocean’s Eleven

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Arriva da Variety la notizia che l’attore Ryan Gosling è in trattative per unirsi a Margot Robbie nell’imminente reboot di Ocean’s Eleven targato Warner Bros Discovery. Il ruolo che Ryan Gosling  dovrà interpretare nel film non è stato ancora dichiarato, ma la sua aggiunta al cast del film lo vedrà affiancato ancora una volta con Margot Robbie, dopo che la coppia sarà presto co-protagonista nel prossimo film di Greta Gerwig Barbie. Poco tempo fa l’attore Ryan Gosling è stato visto protagonista nel film d’azione Netflix The Grey Man e nel 2024 reciterà in un adattamento cinematografico della serie televisiva The Fall Guy.

La sceneggiatura del reboot di Ocean’s Eleven sarà scritta da Carrie Solomon e, secondo quanto riferito, sarà un film prequel ambientato in Europa negli anni ’60, anche se ulteriori dettagli non sono stari rivelati per ora. Tuttavia, come nel caso di qualsiasi  film Ocean’s Eleven, i fan possono aspettarsi un paio di rapine, alcuni tradimenti e molti colpi di scena lungo il percorso. Al momento le notizie rivelano che il film  è in fase di sviluppo attivo e non ha ricevuto ufficialmente il via libera, ma l’obiettivo dello Studios è iniziare la produzione nella primavera del 2023.

Basato sul film Rat Pack del 1960, il primo Ocean’s Eleven  è stato un enorme successo di critica e di pubblico, quando è stato presentato per la prima volta nel 2001. La pellicola di allora ha ricevuto subito l’ok per ben due sequel. In totale tutto il franchise ha più di 1 miliardo di dollari al botteghino. Di recente abbiamo visto anche un film spin-off,  Ocean’s 8, che è stato distribuito nel 2018 e comprendeva un cast tutto al femminile guidato da Sandra Bullock. Quel film ha confermato la fortuna del franchise diventando un successo al botteghino, guadagnando più di 297 milioni di dollari solo negli USA e ottenendo recensioni generalmente positive sia dalla critica che dai fan.

The Sandman 2: Neil Gaiman commenta la possibilità di vedere presto la seconda stagione

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Di recente, un tweet criptico pubblicato dall’autore Neil Gaiman ha fatto intuire a addetti ai lavori e fan che  The Sandman 2, la seconda stagione della serie Netflix di successo The Sandman sarebbe potuto essere quasi scontata. Tuttavia, lo stesso Neil Gaiman è ritornato sull’argomento rivelando che al momento nulla è stato ancora definito.

Il creatore aveva risposto positivamente alla domanda di un fan che invocava più episodi della serie tv. Tuttavia, secondo l’autore, Netflix sta aspettando di vedere i risultati durante il suo primo mese sul servizio di streaming prima di impegnarsi in nuove stagioni. Anche se lo streamer potrebbe non essere pronto per impegnarsi in una seconda stagione, sembra altamente improbabile che lo spettacolo possa finire così presto. I primi rapporti di vari gruppi di analisti, incluso uno di Parrot Analytics (tramite TheWrap), hanno affermato che The Sandman è diventato facilmente una delle serie tv più popolari e più viste nella storia di Netflix. In combinazione con il fatto che la domanda per una seconda stagione sembra molto alta, ed è probabile che il desiderio di Gaiman di vedere molto più episodi di The Sandman si avvererà.

The Sandman, la serie tv

The Sandman è la nuova serie Originale Netflix basata sul fumetto del 1989-1996 scritto da Neil Gaiman e pubblicato dalla DC Comics. La serie è stata sviluppata da Allan Heinberg per Netflix – con Heinberg, Gaiman e David S. Goyer come produttori esecutivi ed è prodotta da DC Entertainment e Warner Bros. Television. Abbiamo recentemente appreso che Desire e Despair saranno interpretati rispettivamente da Mason Alexander Park e Donna Preston, mentre Joely Richardson interpreterà Ethel Cripps e David Thewlis interpreterà il ruolo di suo figlio John Dee, alias lo squilibrato Dr. Destiny. Jenna Coleman interpreterà la trisavola di John Constantine, Lady Johanna Constantine.

La prima stagione di 10 episodi di The Sandman adatterà i primi due archi narrativi della serie a fumetti di Vertigo, “Preludes and Nocturnes” e “The Dolls House”. The Sandman racconta la storia di Dream, il titolo Sandman. Al momento la trama della serie non è stata rivelata. Ma le premesse ci dicono che ambientata nel 1916, Dream, il re delle storie e uno dei sette Endless , viene catturato in un rituale occulto. Dopo essere stato tenuto prigioniero per 105 anni, nel 2021 fugge e si propone di riportare l’ordine nel suo regno dei sogni.

C’è un altro mondo che ci aspetta quando chiudiamo gli occhi per dormire… un posto chiamato “regno del sogno”, dove il signore dei sogni Sandman (Tom Sturridge) dà forma alle nostre paure e fantasie più profonde. Quando però Sogno è catturato all’improvviso e tenuto prigioniero per un secolo, la sua assenza scatena una serie di eventi che sconvolgeranno per sempre i mondi del sonno e della veglia. Per ristabilire l’ordine, questi dovrà attraversare universi e linee temporali per correggere gli errori fatti nella sua lunga esistenza, ritrovando vecchi amici e nemici e incontrando anche nuove entità cosmiche e umane. Tratta dall’amata e pluripremiata serie di fumetti di DC Comics scritta da Neil Gaiman, The Sandman è un ricco intreccio di mito e fantasy dark pieno di personaggi forti, che segue le avventure di Sogno nel corso di dieci epici capitoli. Lo sviluppo e la produzione esecutiva sono di Gaiman, affiancato dallo showrunner Allan Heinberg e da David S. Goyer.

The Last of Us: a sorpresa HBO pubblica un teaser promo!

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The Last of Us: a sorpresa HBO pubblica un teaser promo!

HBO Max (tramite GameFragger.com) ha rilasciato un nuovo promo che mostra gran parte delle nuove serie in arrivo sul colosso americano e, proprio alla fine di questa carrellata di scene arrivano me prime immagini dell’attesissimo adattamento HBO del videogioco più venduto di Naughty Dog, The Last of Us.

Il contributo come potrete immaginare è molto breve, ma ci mostra finalmente  Joel (Pedro Pascal) ed Ellie (Bella Ramsey) nascondersi, mentre il mercenario brizzolato insegna alla sua giovane protetta come sopravvivere. Il contributo ci mostra anche un flashback di Joel e sua figlia Sarah (Nico Parker) e Bill (Nick Offerman) che si tolgono la maschera. Dai un’occhiata al filmato di The Last of Us qui sotto e troverai anche il teaser completo di HBO Max con nuovi scatti da House of the Dragon, Succession , la seconda stagione di White Lotus e altro ancora.

https://www.youtube.com/watch?v=kWsY3DlLdIA

Last of Us, la serie tv

La serie The Last of Us affronterà gli eventi del primo gioco. Tuttavia, secondo The Hollywood Reporter, potrebbe anche affrontare alcune parti viste in The Last of Us Part II.”La serie live-action si svolge 20 anni dopo la distruzione della civiltà moderna“, recita la sinossi. “Joel ed Ellie, padre e figlia, segnati dalla durezza del mondo in cui vivono, sono costretti a sopportare circostanze brutali e assassini spietati durante un viaggio attraverso un’America post-pandemia“.

Insieme a Pascal e Ramsey nel cast ci sono Gabriel Luna (Terminator: Dark Fate) nei panni di Tommy Miller, Nico Parker (Dumbo) nei panni della figlia di Joel Sarah, Anna Torv (Mindhunter) nei panni di Tess e Merle Dandridge (The Flight Attendant) mentre riprende il suo ruolo nel video giochi nei panni di Marlene, la leader di un gruppo di resistenza noto come le lucciole. Nel cast anche Jeffrey Pierce (Bosch) nei panni di Perry, Murray Bartlett (The White Lotus) nei panni di Frank e Con O’Neill (Chernobyl) nei panni di Bill.

La serie live-action è prodotta e co-scritta dal creatore di Chernobyl Craig Mazin e dallo scrittore del gioco originale Neil Druckmann, che è anche uno dei registi. È una coproduzione con Sony Pictures Television in associazione con PlayStation Productions. I produttori esecutivi sono Carolyn Strauss, il presidente di Naughty Dog Evan Wells e Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation Productions.

Top Gun: Maverick supera al box office USA Avengers: Infinity War

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Il film campione d’incasso Top Gun: Maverick ha raccolto ben 679 milioni in Nord America, una cifra abbastanza alta per consentirgli di superare “Avengers: Infinity War” dei Marvel Studios ($ 678 milioni) e diventare così il sesto film con il maggior incasso nella storia del botteghino americano.

È davvero un ottimo risultato considerando che il film Marvel è un punto di riferimento par l’industria e considerando anche che l’avventura che riunisce gran parte degli eroi Marvel nel 2018 ha beneficiato di 10 anni di costruzione e di attesa. La pellicola è servita inoltre come prima parte (Endgame del 2019 era la seconda parte) dell’epico finale della saga dell’infinito della Marvel che comprende oltre 20 film – la maggior parte dei quali erano veri e propri colossi del botteghino.

Certo, “Maverick” aveva Tom Cruise, un eroe al botteghino a pieno titolo. Ma gli spettatori non sentivano il bisogno di vederlo sfrecciare a tutta velocità più di 30 anni dopo; il seguito di “Top Gun” del 1986 era tutt’altro che un successo garantito.

Eppure, grazie al passaparola stellare e ai clienti abituali, “Maverick” continua a sfidare le probabilità. E c’è la possibilità che il film continui a volare più in alto nelle classifiche al botteghino. Riuscirà il seguito di “Top Gun” a sconfiggere il blockbuster del 2018 “Black Panther” e il suo conteggio di 700,4 milioni di dollari per battere i primi cinque incassi domestici di tutti i tempi?

A livello internazionale, “Top Gun: Maverick” ha generato più di $ 700 milioni di dollari, e questo senza poter uscire in marcati particolarmente redditizi come Cina o Russia. Al di fuori del Nord America, i territori con i guadagni più alti includono Regno Unito ($ 95 milioni), Giappone ($ 82 milioni), Corea ($ 62 milioni), Australia ($ 60 milioni) e Francia ($ 52,8 milioni). A livello globale, è il 13° film con il maggior incasso di sempre con 1,379 miliardi di dollari incassati fino ad oggi.

Vento di passioni: trama, cast e frasi del film con Brad Pitt

Vento di passioni: trama, cast e frasi del film con Brad Pitt

Il biennio 1994-1995 fu fondamentale per la carriera dell’oggi premio Oscar Brad Pitt. Egli ebbe infatti modo in quel periodo di affermarsi grazie a tre film di grande fama come Intervista col vampiro, Seven e Vento di passioni. Proprio quest’ultimo è tutt’oggi ricordato come uno dei film di genere sentimentale più celebri degli anni Novanta. Diretto da Edward Zwick, è ambientato durante i primi decenni del Novecento, attraversando la Prima Guerra Mondiale e fino agli anni del Proibizionismo, raccontando una struggente storia d’amore e di rivalità famigliare. Per anni Zwick tentò di adattare il romanzo di Jim Harrison, all’interno del quale si ritrova tale epico racconto.

Pubblicato nel 1979 con il titolo di Legends of the Fall, questo divenne da subito un grande classico della letteratura americana, attirando l’attenzione di numerosi registi. Fu infine Zwick, con la sua Bedford Falls Productions ad aggiudicarsi i diritti sull’opera, riuscendo dopo ben 17 anni a portarla sul grande schermo. Girato tra gli Stati Uniti e il Canada, il film ha poi trovato grande forza proprio nelle sue straordinarie location e nelle grandi interpretazioni degli attori protagonisti, generando grande interesse ancor prima della sua distribuzione.

Una volta arrivato in sala, Vento di passioni si affermò così come un grande successo, ottenendo un incasso globale di circa 160 milioni a fronte di un budget di 30. Ulteriore prestigio arrivò poi dai diversi riconoscimenti ottenuti, tra cui quattro nomination ai Golden Globe tra cui miglior film, e tre nomination all’Oscar. Il film vinse poi la prestigiosa statuetta nella categoria di Miglior fotografia, a conferma della grande bellezza estetica dell’opera. Proseguendo nella lettura, sarà qui possibile scoprire ulteriori curiosità sul film, molte delle quali legate proprio al cast.

Vento di passioni: la trama del film

Protagonista del film è la famiglia Ludlow, composta dal padre William e dai tre figli Alfred, Tristan e Samuel. Pur se molto diversi tra loro, questi sono molto uniti e si ritrovano a vivere in una fattoria nel Montana, dove si dedicano prevalentemente all’allevamento di bestiame. Alla vigilia della Grande Guerra, Samuel decide di partire per il fronte, lasciando a casa la sua bella fidanzata Susannah. Per proteggere il fratello, però, anche Alfred e Tristan decideranno di andare in guerra, dove però saranno costretti proprio ad assistere impotenti alla morte di Samuel per mano di soldati tedeschi. Tornati a casa, provati e ostili l’un l’altro, i due si troveranno ad accentuare la loro rivalità per via di Susannah, della quale si innamorano entrambi.

Tra la donna e Tristan nasce allora una relazione d’amore appassionata e contrastata al tempo stesso, che sarà difficile da gestire per entrambi. Tristan, però, deve fare i conti con un temperamento irrequieto e rabbioso, e per tanto finirà con l’allontanarsi dal nido famigliare. Al suo posto si insidia Alfred, il quale nel frattempo sta costruendo una brillante carriera politica in città. Ben presto, i due fratelli saranno destinati a scontrarsi, portando alla luce segreti di famiglia e amori mai realmente sopiti. Ancora una volta, saranno le passioni a governare le loro azioni, portandoli a compiere scelte sempre più diverse e complesse, che li porteranno ad allontanarsi da ciò che erano un tempo.

Vento di passioni cast

Vento di passioni: il cast del film

Per poter dar vita ai grandi personaggi protagonisti del film, Zwick si assicurò la partecipazione di alcuni dei maggiori interpreti del momento. Nel ruolo del protagonista, Tristan Ludlow, si ritrova così Brad Pitt, divenuto in breve tempo una vera e propria icona. L’attore, tuttavia, rivelò di aver a lungo cercato dopo questo ruoli che potessero allontanarlo dalla classica etichetta di sex symbol. Già con l’interpretazione di Tristan egli dimostrò però di essere un grande attore, ottenendo anche una nomination ai Golden Globe. Accanto a lui, nel ruolo del fratello Alfred, con cui nasceranno i maggiori conflitti, vi è Aidan Quinn, oggi celebre per la serie Elementary. Henry Thomas, noto per essere stato il giovane Elliott in E.T. l’extraterrestre, è invece Samuel.

Ad interpretare il padre dei tre, invece, vi è il premio Oscar Anthony Hopkins. Questi avrebbe poi nuovamente recitato insieme a Pitt nel film del 1998 Vi presento Joe Black. L’attrice Julia Ormond, invece, ha qui interpretato la protagonista Susannah, trovando in Vento di passioni il film che le ha permesso di divenire famosa a Hollywood. L’attrice ha raccontato di aver vissuto a stretto contatto con Pitt durante le riprese, permettendo così che si sviluppasse tra loro la tensione sessuale che caratterizza i loro personaggi. Karina Lombard, invece, interpreta Isabella II, altro importante personaggio femminile del film. Anche lei conobbe grande popolarità grazie a questo film, che confermò il suo periodo d’oro. Goordon Tootoosis, attore di origini indiane, è invece presente come narratore nei panni di Colpo di Pugnale.

Vento di passioni: le frasi, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Vento di passioni è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 20 agosto alle ore 21:30 sul canale TV8.

Nel film sono inoltre presenti diverse frasi oggi entrate a far parte dell’immaginario comune. Si tratta di battute e affermazioni che descrivono alla perfezione non solo il contesto in cui si svolge la storia ma anche i protagonisti che le pronunciano. Di seguito si riportano le più belle e più importanti del film.

  • Alcune persone sentono la loro voce interiore molto chiaramente. Alcune diventano pazze. Altre diventano leggende. (Tristan)
  • Per sempre non finiva mai. (Susannah)
  • Io ho vissuto seguendo tutte le regole di Dio. Tu non ne hai seguita nessuna. E tutti ti hanno amato di più: Samuel, nostro padre e… mia… perfino mia moglie. (Alfred)
  • Susannah tutto quello che avevamo è morto come lo sono anch’io. Sposa un altro. (Tristan)

Fonte: IMDB

The Equalizer – Il vendicatore: trama, cast e sequel del film

The Equalizer – Il vendicatore: trama, cast e sequel del film

Con il film del 2014 The Equalizer – Il vendicatore il noto personaggio Robert McCall è arrivato per la prima volta al cinema. Con lui prende vita un’adrenalinica storia d’azione incentrata su un vero e proprio giustiziere impegnato nella difesa dei più deboli, il quale se non può difenderli di certo può vendicarli. A dirigere il film vi è il regista Antoine Fuqua, esperto del genere, che torna qui per la seconda volta dopo Training Day a collaborare con il premio Oscar Denzel Washington. I due avrebbero poi nuovamente collaborato anche per I magnifici 7 e The Equalizer 2 – Senza perdono, sequel uscito nel 2018.

Quello di The Equalizer è un adattamento dei personaggi e delle vicende della serie televisiva degli anni Ottanta nota come Un giustiziere a New York. Composta da 4 stagioni, per un totale di 88 episodi, divenne uno dei capisaldi del genere poliziesco in televisione. A voler trarre un film da questa fu inizialmente l’attore Russell Crowe, che però decise poi di abbandonare il progetto in favore di Washington. Questi, che negli ultimi anni aveva preso parte anche a thriller d’azione come Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana e Safe House – Nessuno è al sicuro, decise da subito di accettare la parte, ricoprendo poi anche il ruolo di produttore.

Per gli amanti di film d’azione, con trame intricate, personaggi criptici e imprevisti risvolti si tratta di un film imperdibile. Washington e Fuqua si confermano infatti una coppia esplosiva, capaci di dar vita ad opere particolarmente avvincenti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Equalizer – Il vendicatore: la trama del film

Il film racconta di Robert McCall, un agente della D.I.A. ormai andato in pensione. Per mantenere una promessa fatta alla moglie morente, Robert si è lasciato alle spalle la sua vecchia professione per vivere una vita tranquilla a Boston, dove lavora in un negozio di articoli per la casa. Incapace di dormire, McCall trascorre molte notti a leggere in una tavola calda. Qui finisce per fare amicizia con Alina “Teri”, una prostituta adolescente alle dipendenze della mafia russa. Una sera, Alina viene ricoverata d’urgenza in ospedale a seguito di un brutale pestaggio da parte del suo protettore, Slavi.

Dopo aver scoperto quanto accaduto, McCall rintraccia il boss mafioso nel suo ufficio e si offre di pagare una somma di denaro per la libertà dell’adolescente. L’accordo però non va a buon fine, e Robert si ritrova a dover infrangere la promessa fatta alla moglie. Dopo aver ucciso Slavi e i suoi uomini, dimostrando una forza fisica ancora straordinaria nonostante l’età, l’uomo comprende di essersi cacciato in guai più grossi di quanto immaginava. In cerca di vendetta, il capo della mafia russa Vladimir Pushkin decide infatti di inviare il suo killer più spietato, Teddy Rensen, per eliminare Robert. Quest’ultimo non ha però intenzione di essere una preda, e allo stesso modo iniziare la sua caccia in cerca di giustizia.

The Equalizer - Il vendicatore cast

The Equalizer – Il vendicatore: il cast del film

Ad interpretare il vendicatore del titolo, Robert McCall, vi è come anticipato il due volte premio Oscar Denzel Washington. Poiché il personaggio non presentava una informazioni sulla propria storia precedente agli eventi del film, per calarsi nei suoi panni l’attore decise di inventarne da sé una. Uno degli elementi da lui aggiunti fu quello che McCall soffre di disturbo ossessivo compulsivo. Al fine di rappresentare questo al meglio, Washington ha incontrato diverse persone realmente affette da tale disturbo, cercando di comprendere come poterlo rappresentare al meglio. Allo stesso tempo, l’attore si sottopose ad un allenamento intensivo, con lo scopo di ottenere la massa muscolare richiesta.

Accanto a lui, nei panni della giovane prostituta Alina Teri, vi è l’attrice Chloe Grace Moretz. Il personaggio era inizialmente scritto come una ventiquattrenne, ma l’attrice, che all’epoca aveva 16 anni, insistette a lungo per poter ottenere la parte. Colpito dalla sua perseveranza, il regista decise di affidarle il ruolo, facendo riscrivere l’età del personaggio. Per prepararsi a questo l’attrice ha poi incontrato vere prostitute, che le hanno dato consigli su come poter avere un aspetto più convincente. L’attrice Melissa Leo interpreta l’agente CIA Susan Plummer, mentre Bill Pullman è suo marito Brian. Ad interpretare il pericoloso leader mafioso Vladimir Pushkin vi è Vladimir Kulich, mentre Marton Csokas è il killer Teddy Rensen.

The Equalizer – Il vendicatore: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il successo del film, con a fronte di un budget di 55 milioni di dollari è arrivato a guadagnarne circa 192 in tutto il mondo, è infine stato realizzato un suo sequel. Arrivato in sala nel 2018 con il titolo The Equalizer 2 – Senza perdono, questo vede nuovamente l’ex agente Robert McCall intento stavolta a salvare la collega Susan Plummer da un pericolo intrigo internazionale. Ad aggiungersi al cast, oltre a Washington ed alla Leo, vi è l’attore Pedro Pascal, che ricopre il ruolo del controverso agente Dave York. Anche questo secondo titolo si è rivelato un grande successo, replicando il risultato economico del primo. Ciò ha permesso di lasciare aperta la porta ad un ipotetico terzo capitolo.

In attesa di un nuovo sequel, è però possibile fruire di The Equalizer – Il vendicatore grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 20 agosto alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Days Gone: il film è in sviluppo, ecco il protagonista!

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Days Gone: il film è in sviluppo, ecco il protagonista!

PlayStation Studios sta continuando ad adattare molti dei suoi franchise di gioco ad altri mezzi. Un recente rapporto ha rivelato che Days Gone, un gioco di zombi open world uscito nel 2019, è l’ultimo gioco Sony che sta iniziando lo sviluppo per diventare presto un film. Secondo Deadline, l’attore scozzese Sam Heughan, noto per essere nel cast della serie Starz Outlander, interpreterà il protagonista Deacon St. John

Sheldon Turner, sceneggiatore di X-Men: L’inizio e Up in the Air, è stato ingaggiato e sta attualmente scrivendo la sceneggiatura, che è descritta come una “ballata d’amore per i film sulle moto”. La motocicletta ha svolto un ruolo enorme nel gioco, poiché era il mezzo principale per spostarsi ed era una parte fondamentale del personaggio di St. John. Attualmente non sono stati rivelati altri nomi e talenti connessi allo sviluppo dunque non resta che aspettare ulteriori sviluppi.

Attualmente su console i fan hanno orma perso le speranze di vedere un sequel del videogioco, dopo che la Sony avrebbe rifiutato di dare un via libera per concludere il remake non annunciato di The Last of Us. Il regista del gioco aveva anche rivelato alcune caratteristiche che il sequel avrebbe potuto contenere, come sequenze a nuoto, una migliore intelligenza artificiale e non più missioni stealth punitive. Dopo l’esodo di molti creativi senior dopo l’uscita di Days Gone,  Bend Studio sta ora sviluppando un nuovo franchise  che utilizza i sistemi open world visti in quel titolo di zombi.

Gli altri progetti SONY in sviluppo per il cinema

Questo film di Days Gone è solo uno dei tanti film e programmi TV che Sony ha in produzione. Oltre al film Uncharted uscito all’inizio del 2022, Sony sta producendo serie basate su God of WarThe Last of UsTwisted Metal e Horizon, oltre a film ambientati nei franchise di Gran Turismo e Ghost of Tsushima.

Dwayne Johnson dice di essere “ottimista” su un potenziale Crossover Marvel VS DC

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Ci sono state speculazioni per anni su Dwayne Johnson che avrebbe ottenuto un importante ruolo da supereroe, e ora manca davvero poco per vederlo nei panni di Black Adam di questo ottobre. Questo è un personaggio che i fan desideravano ardentemente e inoltre avevano espresso più volte di volere proprio The Rock protagonista, ritenendolo una incarnazione perfetta nella vita reale del personaggio. Ora che tutto ciò è realtà Dwayne Johnson ha sempre dichiarato grandi ambizioni per questo angolo del DC Extended Universe. Si è già parlato di spin-off e Johnson ha recentemente riflettuto sul potenziale di un crossover tra Marvel e DC mentre parlandone con Total Film . 

“Sono ottimista”, ha detto o potenzialmente riunendo la Casa delle Idee e la sua Distinguished Competition. “Semplicemente la mia natura è ottimista. E soprattutto quando si tratta di creatività. Soprattutto quando si tratta di film. E soprattutto quando si tratta del pantheon dei supereroi e dei supercriminali DC”. “Dall’altra parte della strada, abbiamo il pantheon di supereroi e supercriminali della Marvel. Per me, non solo possono esistere, ma dovrebbero, nella mia mente, incrociarsi un giorno”.

Sappiamo che Johnson ha incontrato il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige e in precedenza ha detto “mai dire mai” quando si tratta di un potenziale crossover. Sfortunatamente, è probabile che un intero mucchio di ostacoli legali e finanziari ostacolino la possibilità che questo possa davvero accadere un giorno al cinema in questo momento. Inoltre DC ha bisogno di molto tempo per ricucire i pezzi del suo universo. Tuttavia rimane un’idea divertente e potrebbe diventare una realtà da qualche parte in futuro. Magari, forse la Warner Bros. Discovery alla fine metterà in vendita l’Universo DC, lasciando alla Disney l’opportunità di occuparsi di tutti i supereroi del mondo? Probabilmente è qualcosa che non accadrà mai. Ora come ora ci accontenteremmo di una pianificazione più accurata dell’universo DC al cinema.

Black Adam, ecco la Sneak Peek del #SDCC22

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Spider-Man: No Way Home – The More Fun Stuff Version, la nuova versione conterrà ben 11 minuti inediti

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Spider-Man: No Way Home ha battuto i record di tutto il mondo al botteghino lo scorso dicembre ed è riuscito a superare tutte le aspettative in quel panorama post-pandemia, salvando i cinema e dando nuova speranza a tutta l’industria. Considerato i numeri portati a casa non siamo sorpresi dal fatto che la Sony Pictures abbia in programma di rilasciare una versione estesa del trequel il prossimo mese, anche se secondo Fandango i 15 minuti di scene eliminate mancanti dal Blu-ray sono ora diventati 11 minuti. Non è male e dovrebbe essere sufficiente per riportare i fan di Spidey nei cinema.

Con questa notizia arriva la conferma che i biglietti per  Spider-Man: No Way Home – The More Fun Stuff Version saranno in vendita a partire da martedì. Questo ci fa ben sperare in un nuovo trailer in arrivo per promuovere la nuova uscita. Siamo decisamente incuriositi di scoprire cosa includerà questa versione estesa di  Spider-Man: No Way Home,  e non sarebbe una cattiva idea per Sony cogliere questa opportunità per rilasciare finalmente un poster con tutti e tre gli Spider-Men al centro. Al momento non sappiamo se il film avrà una collocazione al cinema anche in Italia.

Una delle tante domande poste dai fan è quella relativa alla possibilità che questa nuova versione possa contenere o meno una nuova scena post-crediti. Quando è uscito nelle sale, il primo teaser di Doctor Strange in the Multiverse of Madness è arrivato proprio alla fine del film, e saremmo scioccati se non fosse stato sostituito da Spider-Man: Across the Teaser Spider-Verse (simile a quello che aveva Venom).  La prossima settimana promette comunque di essere eccitante per i fan del web-slinger, e speriamo di avere presto altri dettagli da condividere con voi.

DC League of Super-Pets: 10 cose che solo i fan dei fumetti sanno su Krypto il supercane

In DC League of Super-Pets, Superman condivide lo schermo con il suo cane domestico Krypto, alias Bark Kent (Dwayne Johnson). Il colpo di scena, naturalmente, è che Krypto diventa il protagonista, facendo squadra con altri superanimali per salvare alcuni membri della Justice League da Lex Luthor.

Gli sceneggiatori del film d’animazione, Jared Stern e John Whittington, hanno sprigionato la loro libertà creativa nel film, pur riuscendo a rimanere fedeli al personaggio dei fumetti. Tuttavia, ci sono diversi dettagli sul Labrador Retriever che al momento rimangono un’esclusiva delle pagine della DC Comics.

La sua origine

Il personaggio di Krypto viene creato in una delle migliori storie di superanimali, Adventure Comics #210, dove l’evoluzione parallela fa sì che su Krypton emergano versioni superpotenziate della maggior parte degli animali della Terra. Diventa quindi il cane da compagnia di un bambino Kal-El.

La storia delle origini di Krypto è positiva per il personaggio, in quanto fa sì che i lettori lo vedano come una copia animale di Clark Kent invece che come una semplice spalla. Purtroppo, i suoi giorni da cucciolo non vengono esplorati nel dettaglio, poiché anche quando Clark è un bambino, Krypto viene rappresentato come un cane adulto. Il legame tra Krypto e Kal El è molto più forte nel film, dato che il cane lo accompagna da quando era piccolo fino a quando diventa adulto.

La trappola di Brainiac 13

Un’altra versione di Krypto emerge in Action Comics #776 quando Brainiac 13 crea un falso Krypton. Quando Superman distrugge questo mondo falso, Krypto lo segue nel mondo reale.

In termini di archi narrativi, questa versione di Krypto è la più vicina al film, poiché anche lui si allea con altri per salvare Superman da Lex Luthor. Solo che questa volta Lex Luthor è il Presidente, quindi la missione di salvataggio si svolge alla Casa Bianca. Si tratta di una storia divertente che mette in luce le abilità di combattimento di Krypto, capace di sottomettere con facilità gli agenti dei servizi segreti.

Krypto si è perso nello spazio

Krypto trascorre gran parte della sua vita nello spazio. Questo accade quando viene messo su un prototipo di razzo destinato a trasportare Kal-El sulla Terra, ma va fuori rotta. Alla fine atterra sulla Terra, proprio come accade nella maggior parte delle storie di origine di Superman, dove si riunisce con un Kal-El adolescente (Superboy).

La storia delle origini è molto diversa da quella del film, in cui Krypto viaggia sulla Terra insieme a Kal-El, ma è comunque affascinante. Per gli uomini e gli animali comuni, andare nello spazio può essere un incubo, ma le possibilità di sopravvivenza di Krypto non sono affatto compromesse: questo perché non ha bisogno di cibo per sopravvivere. Infatti, l’esposizione all’energia del sole attraverso i finestrini del razzo mantiene attivo il suo metabolismo. In questo modo, soffre solo di solitudine e noia.

Krypto ha un potente clone nel futuro

In DC One Million #3, viene introdotto un clone del cane del 251° secolo, le cui abilità sono state potenziate alla nona potenza. È anche il leader della Legione dei Familiari Esecutivi.

Krypto si sente ancora a casa in questo particolare secolo perché il Superman originale è ancora vivo. I fan del personaggio apprezzeranno anche il fatto che la sua influenza cresce ancora di più, poiché ottiene poteri che lo rendono più forte. Infatti, se prima era visto come un aiutante di Superman, ora è considerato alla sua altezza. Inoltre, Krypto si confronta con più azione di quanta ne abbia mai conosciuta in altri fumetti.

Krypto ha un’identità segreta

Krypto DC League of Super-PetsCome Superman, anche Krypto ha bisogno di un travestimento. In The New Adventures of Superboy #17, la famiglia Kent escogita un modo per evitare che Krypto venga riconosciuto. Questo comporta l’applicazione di una tintura marrone sulla schiena, che Krypto può bruciare con i suoi raggi laser.

Grazie al travestimento, Krypto può trascorrere del tempo come un normale animale domestico con i Kent ogni volta che Clark è lontano per lavorare come reporter o quando lui e Clark hanno semplicemente bisogno di rilassarsi. Il travestimento di Krypto si è dimostrato anche molto più efficace: anche se ci sono stati molti momenti in cui Clark Kent è stato colto in flagrante come Superman, ce n’è stato solo uno in cui un cattivo ha scoperto l’identità di Krypto.

Gli Space Canine Patrol Agents

La Legione dei Superanimali non è l’unico gruppo di cui Krypto ha fatto parte. In Superboy (Vol. 1) #131, viene presentato come membro della SCPA, un gruppo di superanimali dotati di abilità speciali.

La SCPA si occupa solo di minacce intergalattiche e, data la passione di Krypto per lo spazio, si inserisce perfettamente nel gruppo. Inoltre, ha la possibilità di avere dei colleghi che considera una famiglia, dato che il gruppo è composto solo da cani. Purtroppo, Krypto non ha avuto la fortuna di partecipare ai crossover della SCPA, tra cui quello in cui si allea con il leggendario Scooby-Doo per fermare un mostro.

Krypto, il cane senza poteri, animale domestico di Bibbo

Krypto e BibboUn’altra versione di Krypto viene salvata dal più grande fan di Superman, Bibbo Bibbowski. In seguito darà il cane a Superboy in Superboy #74.

Al Krypto di Bibbo non sono dedicate molte storyline in cui salva il mondo perché è solo un cane ordinario, ma questa non è stata una scelta particolarmente negativa da parte della DC, poiché i lettori si sono potuti affezionare alle parti più adorabili e comiche di questi personaggi. Durante il periodo trascorso da Bibbo con Krypto, Bibbo si trova spesso nei guai dopo aver commesso errori sciocchi, ma Krypto lo distrae sempre a sufficienza per riuscire a tirarlo fuori da questi giri. È anche grazie a Bibbo che si forma una delle migliori amicizie dei fumetti DC, quella tra Bibbo e Superboy.

L’unica volta in cui Krypto parla

Krypto è fortemente antropomorfo nel film, ma non è così nei fumetti. L’unica volta che i suoi pensieri vengono espressi è in Superman #677, dove combatte contro uno dei migliori cattivi di Superman, Atlas.

Gli eventi del film dimostrano che un Krypto parlante è molto più figo, ma per quanto questa volta riesca a dire un paio di parole sulle pagine, Krypto non sembra un oratore. Non ci sono mai battute o frasi fatte associate al suo personaggio. Al contrario, il suo inglese stentato lo fa sembrare Bizzarro. Ciononostante, è sicuramente un momento rivitalizzante per i fan dei fumetti di Superman.

La comunicazione con Superman

Krypto il SupercaneCome rivelato in Action Comics #462, Superman chiama Krypto attraverso onde elettromagnetiche simili a quelle della radio invece che con fischi ultrasonici. Questo perché Krypto trascorre molto tempo nello spazio, dove non ci sono movimenti sonori.

Come ogni altro cane, Krypto ama l’esplorazione e per questo tende a vagare nelle galassie. Il suo amore per lo spazio è legato alla volta in cui vi è rimasto intrappolato mentre era in viaggio verso la Terra. E poiché è descritto come l’animale più veloce dell’universo, ha senso che vaghi nello spazio piuttosto che sulla Terra. Dopotutto, tornare rapidamente quando serve non è mai un problema.

Krypto nella Fortezza della Solitudine

Krypto il supercane e SupermanQuando Krypto inizia a causare troppa distruzione in Superboy (Vol 3) #91, Superman lo rinchiude nella Fortezza della Solitudine. Utilizza poi un robot che emette il suo odore per ingannare Krypto e fargli credere di essere presente.

Sebbene le azioni di Superman possano essere considerate meschine da alcuni, sono necessarie per far redimere Krypto, che aveva iniziato a fare del male alle persone e a distruggere gli edifici di Metropolis. Tenendo Krypto al guinzaglio, Superman riesce ad addestrarlo e a renderlo più calmo. I due sono quindi in grado di andare in missione senza problemi.

She-Hulk: 10 domande scottanti sulla serie MCU

She-Hulk: 10 domande scottanti sulla serie MCU

Il primo episodio di She-Hulk: Attorney at Law, ha finalmente fatto il suo debutto su Disney+. La serie tv Marvel inizia con un flashback che racconta il momento in cui emergono i poteri di Jennifer (Tatiana Maslany). Il clou dell’episodio è il legame solido e giocoso tra Bruce (Mark Ruffalo) e Jennifer, ma vengono anche mostrate scene d’azione e inseguimenti eroici.

L’inizio promettente della nuova serie ha permesso di scoprire qualcosa di più su Jennifer Walters, sul suo umorismo, sulle sue teorie circa la verginità di Capitan America (Chris Evans) e sul suo lavoro di avvocato. E siamo solo agli arbori di She-Hulk: il pubblico ha già un sacco di domande su come si svilupperà la storia d’origine di Jennifer.

Il messaggio Sakaraan

She Hulk SakaaranGli appassionati di fumetti sanno che Hulk ha uno stretto legame con Sakaar, luogo che è servito da ambientazione per la trama di “Planet Hulk“, aprendo l’enorme crossover di Hulk della Guerra Mondiale (2007). I riferimenti a Sakaar tornano in She-Hulk. L’MCU altera la storia d’origine di Jennifer Walters: durante un incidente stradale causato dall’improvvisa comparsa di una nave Sakaraan, Jennifer viene contaminata dal sangue di Bruce. In seguito, Bruce rifiuta un messaggio Sakaraan.

La serie deve necessariamente spiegare il contenuto del messaggio nei prossimi episodi: far apparire una nave Sakaraan potrebbe essere un indizio che preannuncia l’inserimento di un evento di Hulk della guerra mondiale nell’MCU.

Jennifer è più forte di Bruce?

she-hulk bruce bannerDopo essersi trasformata in She-Hulk, Jennifer viene addestrata da Bruce per imparare a padroneggiare le sue abilità. La donna dimostra naturalezza nel compiere molte imprese fisiche e, inevitabilmente, il cugino inizia a chiedersi perché non riesce ad essere prestante come l’allieva.

Al momento, è difficile definire chi sia più potente tra Bruce e Jennifer, ma la serie sembra suggerire che Jennifer sia molto più stabile emotivamente di suo cugino. Di conseguenza, She-Hulk sembra avere un migliore controllo sulle sue abilità.

La magica guarigione di Bruce

She-Hulk smart hulk mark ruffalo

In seguito all’incidente, scopriamo le proprietà miracolose del sangue di Hulk. Per prima cosa, è in grado di ”contaminare” Jennifer con i poteri del mostro verde trasformandola in She-Hulk. Inoltre, il nuovo sangue irradiato di Jenn riesce a guarire il braccio di Bruce, che era rimasto ferito dopo che l’eroe aveva brandito il Guanto dell’Infinito.

Con questo trucco di scrittura, gli autori hanno potuto spiegare facilmente il braccio magicamente guarito di Hulk, ma i fan vogliono sicuramente dettagli aggiuntivi sulle proprietà curative del sangue di Bruce.

Chi altro potrebbe apparire?

jessica MCUI trailer di She-Hulk hanno rivelato che Matt Murdock di Charlie Cox, noto anche come il vigilante Daredevil, apparirà nella serie. Per ora l’attore non è stato ancora visto, ma la notizia della sua presenza ha fatto sorgere curiose teorie su quali altri personaggi Marvel preesistenti potrebbero apparire in She-Hulk.

Il legame di She-Hulk con il mondo legale potrebbe aprire le porte a eroi come Jeri Hogarth di Carrie-Anne Moss o Foggy Nelson di Elden Henson. Tuttavia, alcune voci hanno suggerito che la serie potrebbe dare spazio al tanto atteso ritorno di Krysten Ritter nei panni di Jessica Jones

Perché Jenn rompe la quarta parete?

She-Hulk Jennifer Walters Breaks

She-Hulk riprende diversi aspetti dal personaggio dei fumetti, tra cui la sua capacità di parlare direttamente al pubblico rompendo la quarta parete. Sicuramente questa soluzione darà vita a scene esilaranti ma i fan non possono fare a meno di chiedersi perché Jennifer può rompere la tensione drammatica.

La domanda sorge spontanea dal momento che Bruce, la fonte diretta dei poteri di Jennifer, non è in grado di fare lo stesso. Anche in questo aspetto, Jenn sembra essere capace di cose che suo cugino non può compiere.

Quale caso deve risolvere Jenn?

She-Hulk Tatiana Maslany Jennifer WaltersLa protagonista di She-Hulk è un avvocato. Questo aspetto permette ai Marvel Studios di mettere in piedi la sua prima legal drama series. Il primo episodio fornisce pochi dettagli sul caso che Jennifer sta cercando di risolvere, sappiamo solo che è una causa contro lo studio legale GLK & H.

Dato che i trailer mostrano Jennifer come una dipendente della GLK & H, probabilmente nelle prossime puntate vedremo il personaggio cambiare azienda. Cosa spinge Jennifer a fare ciò? Speriamo di scoprirlo quanto prima!

Il sangue darà vita ad altri Hulk?

She-hulkDopo aver appreso che la trasformazione di Jenn in un She-Hulk è stata causata dal suo stesso sangue, Bruce si assicura di distruggere tutti i campioni sanguigni prelevati da se stesso e dalla cugina. Inoltre, per evitare che qualcun altro venga trasformato in Hulk, suggerisce anche a Jenn di stare attenta. Questa meticolosità scenografica instaura il dubbio negli spettatori: nasceranno altri mostri verdi prima della fine della stagione?

Se nell’MCU non ci sono ancora molti membri della famiglia Hulk, la Marvel Comics  ha una lista decisamente ampia: Hulk Rosso, Red She-Hulk, Skaar e A-Bomb. L’avvertimento di Bruce potrebbe quindi alludere a nuove trasformazioni…

Chi è Titania?

Jameela Jamil Titania in She-HulkI minuti finali del primo episodio di She-Hulk introducono a sorpresa il super criminale di Jamil Titania. Il personaggio irrompe attraversando un muro e semina il caos nell’aula del tribunale. Attualmente sono state fornite pochissime informazioni sul nuovo cattivo, instaurando nel pubblico il dubbio su chi sia e che cosa voglia Titania.

Sicuramente i fan avranno modo di imparare molto di più sul personaggio nei prossimi otto episodi di She-Hulk. Le motivazioni di Jamil attualmente appaiono poco chiare, ma gli spettatori possono intuire che la donna abbia qualcosa a che fare con il caso di cui Jenn si sta occupando.

Steve Rogers è morto?

Steve Rogers MCUNella scena post-credits del primo episodio di She-Hulk, Jenn allude alla verginità di Steve Rogers. L’eroina elabora un discorso sul fatto che uno degli eroi più potenti del mondo non meritasse di morire vergine e Banner non obietta sull’affermazione circa la morte di Steve Rogers. Questo scambio di battute spinge i fan a interrogarsi sul destino di Capitan America.

Dopo Avengers: Endgame, Steve è stato oggetto di molte teorie da parte dei fan, alcune ipotizzavano addirittura che l’ex-supereroe fosse migrato sulla Luna. Tuttavia, l’affermazione di Jenn sembra rivelare che Steve è morto. D’altro canto, Bruce forse sa qualcosa in più ma tace per coprire l’amico…

Chi è la donna fortunata?

Chris Evans Steve RogersDopo settimane di pressioni, Jennifer fa finalmente ammettere a Bruce che Steve ha perso la verginità con una donna che ha incontrato nel 1943. Jenn è soddisfatta, non vedeva l’ora di conoscere la verità, ma ora sono i fan che vogliono saperne di più: chi è la donna?

Da come Bruce ne parla, l’amante di Steve sembra una frequentazione occasionale. Si deve quindi escludere Peggy Carter, il primo interesse amoroso di Cap. Forse la donna misteriosa è il personaggio di Natalie Dormer che abbiamo visto in Captain America: Il primo Vendicatore? Per altri ancora, la donna potrebbe essere una fan incontrata durante il tour, l’attrice di Guardiani della Galassia Laura Haddock. Se quest’ultima fosse l’opzione esatta, si creerebbe una storia complicata che potrebbe implicare una relazione tra Steve e Quill.

Enola Holmes 2: ecco la data d’uscita su Netflix

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Enola Holmes 2: ecco la data d’uscita su Netflix

Netflix ha diffuso ufficialmente la data di uscita di Enola Holmes 2. Il film seguito dell’avventura di grande successo con protagonista un’agguerrita Millie Bobby Brown, arriverà sulla piattaforma il prossimo 4 novembre a circa due anni dall’uscita del primo film, arrivato nel 2020, il 23 settembre.

Enola Holmes 2, la trama

Enola Holmes 2 seguirà Enola dopo che ha aperto la sua agenzia investigativa privata e le viene chiesto di aiutare una giovane ragazza che lavora in una fabbrica di fiammiferi a trovare sua sorella. Oltre a ciò, non si sa molto della trama, in quanto finora questo secondo film non sembra essere basato su nessuno dei libri della serie Enola Holmes di Nancy Springer, i romanzi YA su cui si basa il franchise.

Per molto tempo, i dettagli della trama e le informazioni sul rilascio sono stati tenuti nascosti. Nel cast di Enola Holmes 2, oltre alla protagonista Millie Bobby Brown, torna anche Henry Cavill nei panni di Sherlock Holmes.

Siccità, il trailer del nuovo film di Paolo Virzì

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Siccità, il trailer del nuovo film di Paolo Virzì

Ecco il trailer e le prime immagini di Siccità, il nuovo film di Paolo Virzì, che verrà presentato alla 79ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia – Fuori Concorso e uscirà nelle sale il 29 settembre.

Siccità, la trama

A Roma non piove da tre anni e la mancanza d’acqua stravolge regole e abitudini. Nella città che muore di sete e di divieti si muove un coro di personaggi, giovani e vecchi, emarginati e di successo, vittime e approfittatori. Le loro esistenze sono legate in un unico disegno, mentre cercano ognuno la propria redenzione.

Jesse Eisenberg torna sulle critiche al suo Lex Luthor in Batman v Superman

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Durante una recente intervista con Deadline al Sarajevo Film Festival, Jesse Eisenberg ha riflettuto sul contraccolpo che la sua partecipazione a Batman v Superman: Dawn of Justice ha avuto, anni dopo l’uscita del film. Eisenberg ha discusso di come è stato per lui, lo scrittore Chris Terrio e il suo insegnante di recitazione dedicare così tanto tempo e attenzione al personaggio di Lex Luthor e alla sua storia passata, solo per avere in cambio odio incondizionato dai fan.

“Sentivo che fosse una cosa che mi coglieva sul personale… lo scrittore, Chris Terrio, è uno sceneggiatore molto serio ed è una persona molto emotiva. Ha pensato molto al mio personaggio e anche io ho pensato molto al mio personaggio. Ho parlato molto con il mio insegnante di recitazione del personaggio, della sua storia passata con suo padre e della sua vita emotiva, e poi la gente mi odia.”

Abbiamo visto Jesse Eisenberg di nuovo nei panni di Lex Luthor in Zack Snyder’s Justice League, la versione originale del cinecomic ad opera di Zack Snyder, disponibile in Italia su Sky e NOW. Nell’epilogo della Snyder Cut è possibile vedere la scena girata in origine con i personaggi di Luthor e Deathstroke (modifica in seguito per la versione cinematografica), in cui il ricco e potente magnate rivela a Slade Wilson la vera identità di Batman.

Will Smith: l’Oscar slap ha fatto precipitare la sua popolarità

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Will Smith: l’Oscar slap ha fatto precipitare la sua popolarità

Precedentemente classificato come una delle star più simpatiche di Hollywood, la reputazione di Will Smith è stata seriamente danneggiata dallo schiaffo degli Oscar, secondo il nuovo report di Q Scores.

Durante la 94a edizione degli Academy Awards lo scorso marzo, uno dei momenti più famigerati nella storia degli Oscar si è verificato quando Smith ha preso d’assalto il palco e ha schiaffeggiato Chris Rock in risposta a una battuta che il comico aveva fatto su Jada Pinkett Smith in merito alla sua alopecia. In seguito, Smith, tornato al suo posto, ha gridato a Rock: “Tieni il nome di mia moglie fuori dalla tua fottuta bocca!”.

Più avanti nel corso della cerimonia, Smith ha vinto il premio come miglior attore per il suo ruolo in King Richard e durante il suo discorso di accettazione si è scusato con l’Academy, ma non con Rock, per le sue azioni. Dopo alcuni giorni di riflessione, Smith ha porto scuse formali a Rock e si è dimesso dall’Academy. Il consiglio in seguito ha agito bandendo Smith dagli Oscar per i successivi 10 anni. Alla fine del mese scorso, dopo ulteriori riflessioni, Smith ha pubblicato un video di 5 minuti scusandosi di nuovo con Rock e tutti coloro che sono stati colpiti dalle sue azioni.

Nonostante i molteplici tentativi di riconciliazione, la reputazione di Will Smith è stata gravemente danneggiata dal suo gesto agli Oscar, secondo i nuovi Q Scores resi noti da Variety. Prima dell’incidente, Smith era uno degli attori più amati di Hollywood, insieme a Tom Hanks e Denzel Washington. Dopo lo schiaffo, il punteggio positivo di Smith è crollato da 39 a 24, il che significa che ora solo il 24% degli intervistati ha un’opinione positiva di Smith.

Il Signore degli Anelli, in arrivo nuovi film sui personaggi già noti?

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I nuovi film de Il Signore degli Anelli potrebbero avere come protagonisti personaggi come Gandalf, Aragorn, Gollum e altri volti familiari. Il franchise de Il Signore degli Anelli è sul punto di aprire nuovi orizzonti grazie alla serie televisiva Gli Anelli del Potere di Prime Video. Mentre la serie offrirà ai fan di J.R.R. Tolkien una nuova storia potenzialmente di lunga durata, anche il futuro cinematografico del franchise è stato rinvigorito di recente.

Dopo molti anni dalla realizzazione delle trilogia dirette da Peter Jackson, i diritti dei film sono scaduti e hanno aperto le porte a un nuovo studio per intervenire e plasmare il futuro del franchise sul grande schermo. L’annuncio che i diritti del Signore degli Anelli e de Lo Hobbit erano in vendita è arrivato nel febbraio 2022. Amazon è stata pubblicizzata come un forte contendente per acquisire i diritti in modo che potesse espandere di più il mondo della serie a cui stava già lavorando.

Tuttavia, è stato rivelato che un’azienda di videogiochi e media svedese, la Embracer Group AB, ha vinto la guerra di offerte per ottenere i diritti dei romanzi. I termini dell’accordo non sono stati divulgati, ma Embracer ora ha il potere di produrre film, serie, videogiochi e altro basati su una varietà di libri di Tolkien, incluso Il Signore degli Anelli.

Proprio l’Embracer Group ha annunciato ufficialmente l’acquisizione dei diritti cinematografici de Il Signore degli Anelli e il comunicato stampa della società includeva una anticipazione di ciò che i loro piani prevedevano. Alcuni dei primi pensieri per i nuovi film de Il Signore degli Anelli includono il raccontare storie incentrate su alcuni dei personaggi più riconoscibili del franchise.

Embracer Group menziona Gandalf, Aragorn, Gollum, Galadriel ed Éowyn come alcuni dei potenziali protagonisti per i futuri film del franchise. Ma per adesso non sono stati annunciati piani ufficiali per nessun film da solista.

Ricordiamo che è già in lavorazione un lungometraggio animato che si concentra sulla Guerra dei Rohirrim.

The Sandman, a sorpresa un nuovo episodio disponibile su Netflix

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The Sandman, a sorpresa un nuovo episodio disponibile su Netflix

Anche se Netflix deve ancora ufficialmente rinnovare The Sandman di Neil Gaiman per la seconda stagione, ha appena offerto ai fan della nuova serie TV un episodio “bonus” a sorpresa con le guest star Sandra Oh, James McAvoy, David Tennant e Michele Sheen.

In uscita venerdì alle a mezzanotte, esattamente due settimane dopo il lancio dei primi 10 episodi, la nuova puntata della prima stagione di The Sandman è un episodio ibrido live-action/animato che adatta due storie delle graphic novel di Gaiman: “Il sogno di mille gatti” e “Calliope”.

Il sogno di mille gatti è la parte animata e vede Tom Sturridge nel suo ruolo di Sogno, oltre a membri del cast vocale come Sandra Oh come Il Profeta, Rosie Day come The Tabby Kitten, David Gyasi come The Grey Cat, Joe Lycett come The Black Cat, Gaiman stesso come Crow/Skull Bird, McAvoy come Golden-Haired Man, David Tennant come Don, Georgia Tennant come Laura Lynn, Sheen come Paul, Anna Lundberg come Marion, Nonso Anozie come Wyvern , Diane Morgan come Grifone e Tom Wu come Ippogrifo.

I fan di Gaiman ricorderanno che McAvoy dà la voce a Sogno nell’adattamento di “The Sandman” di Audible, mentre Sheen fa la voce di Lucifero, che è interpretato da Gwendoline Christie nella serie Netflix, e Tennant dà la voce a Loki. Sheen e Tennant recitano anche in un altro adattamento da libro a TV di Gaiman, “Good Omens” di Amazon Prime Video.

Facile preda: libro, trama e cast del film

Facile preda: libro, trama e cast del film

I cosiddetti legal thriller sono certamente una delle sottocategorie più affascinanti di quel vasto e sfaccettato genere che è il thriller. Numerosi sono i titoli che nel corso degli anni hanno fatto la fortuna di questo, portando le storie di avvocati, processi o questioni legate al mondo giudiziario a ritagliarsi il proprio posto di rilievo nel mercato cinematografico. Titoli come Il rapporto Pelican, Presunto innocente e Il cliente sono solo alcuni dei titoli più famosi. Negli anni Novanta, in particolare, in molti cercavano di dar vita ad un buon film di questo genere. Tra i vari tentativi si annovera anche Facile preda.

Diretto nel 1995 da Andrew Sipes, il film è liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Paula Gosling, che già nel 1986 aveva ispirato il film Cobra, con Sylvester Stallone. Facile preda tuttavia non riuscì a replicare il successo ottenuto da altri più noti film di questo genere. Scritto da Charlie Fletcher, il film venne in particolare indicato come un thriller involontariamente divertente e segnali di ciò erano emersi già durante le prime proiezioni di prova. Nonostante alcuni tagli e rimontaggi apportati in seguito a queste, il film non riuscì a salvarsi dall’essere un sonoro flop al box office.

Negli anni si è tuttavia affermato come un vero e proprio scult, conquistando una fama a cui gli autori di certo non aspiravano. Per chi ama il genere, e Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Facile preda: la trama del film

Protagonista del film è Kathryn “Kate” McQuean, un avvocato di Miami che, nel corso di una procedura di divorzio, tenta di acquisire per una sua cliente un mercantile di 157 piedi attraccato al largo della costa della Florida al posto di alimenti non pagati. Il mercantile, di proprietà del criminale Emilio Juantorena, è però l’attuale base operativa di Ilya Pavel Kazak, un ex agente del KGB che è diventato un esperto internazionale di riciclaggio di denaro ed è diventato anche il leader di un gruppo di membri ribelli del KGB, tra cui Stefan, Leonide “Hacker” Volkov, Navigator, Rosa e Zhuko.

Quando, in modo intimidatorio, Kate viene colpita accidentalmente da un proiettile, entra in azione il detective Max Kirkpatrick, il quale è ora incaricato di proteggere la donna da ogni possibile pericolo. Ma quello era solo un avvertimento. Kazak sta infatti organizzando ora un attentato vero e proprio alla vita dell’avvocatessa. Per prevenirlo, Max dovrà fare affidamento su tutte le sue risorse, convincendo Kathryn a fidarsi di lui. Più la situazione si farà pericolosa, più il loro rapporto si stringerà, facendo emergere una serie di verità sul caso di non poco conto.

Facile preda cast

Facile preda: il cast del film

Ad interpretare il ruolo dell’avvocatessa Kathryn McQuean vi è la modella Cindy Crawford, qui al suo primo ruolo da protagonista. Famosissima in quegli anni, la Crawford non voleva accettare la parte, non avendo interessi a lavorare come attrice. Dopo le numerose insistenze dei produttori, però, finì per accettare. In seguito, la modella si disse particolarmente delusa dalle critiche rivolte al film, molte delle quali sostenevano la sua non credibilità come avvocatessa. Prima di lei, per la parte, erano state considerate anche le attrici Julianne Moore, Geena Davis e Drew Barrymore, le quali però rinunciarono in quanto impegnate con altri progetti.

Nel ruolo del detective Max Kirkpatrick doveva inizialmente esserci anche in questo caso Stallone, ma l’attore preferì rinunciare al ruolo e dopo di lui anche Keanu Reeves preferì declinare l’offerta. La parte è poi stata affidata a William Baldwin. L’attore Steven Berkoff interpreta il colonnello Ilya Pavel Kazak, mentre Miguel Sandoval è Emilio Juantorena. Christopher McDonald, conosciuto per i suoi ruoli da arrogante, interpreta invece il tenente Meyerson. Nel film compare poi anche Salma Hayek, nel ruolo di Rita, l’ex fidanzata di Max. Originariamente il ruolo era interpretato da Elizabeth Peña, la quale fu però licenziata. La Hayek assunse allora il ruolo solo a condizione di poter personalmente riscrivere le proprie scene.

Facile preda: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Facile preda è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 18 agosto alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

The Flash, le 10 migliori storyline dei fumetti

The Flash, le 10 migliori storyline dei fumetti

La serie di The Flash, in onda sulla CW, sta per terminare e questo segnerà ufficialmente la conclusione dell’Arrowverse. Ma per i fan dello show, o dell’Universo DC in generale, ci sono un mucchio di storyline emozionanti dei fumetti da continuare a esplorare, che vedono il Velocista Scarlatto in azione.

Lo show per il piccolo schermo ha attinto da molti di questi elementi familiari e le future iterazioni del personaggio si concentreranno sicuramente su alcune di queste narrazioni per dare il meglio all’eroe. Questi archi dimostrano chi è Flash come personaggio, lo avvicinano ai suoi alleati supereroi o presentano una varietà dei cattivi più problematici che Barry Allen abbia mai dovuto affrontare.

Le origini

La storia delle origini di ogni supereroe è fondamentale per comprendere il personaggio nelle interazioni successive. Nel caso di Barry Allen, nel corso degli anni sono stati apportati numerosi aggiornamenti rispetto al suo debutto iniziale, dal ruolo di Reverse-Flash all’impatto che il cambiamento della sua realtà potrebbe avere sull’intero Universo DC.

La prima apparizione di Barry era semplice ed efficace, tanto da essere rimasta invariata da allora. La narrazione vedeva Barry nei panni di uno scienziato (poi aggiornato a scienziato forense) che veniva colpito da un fulmine, circondato da sostanze chimiche. Il numero 4 di Showcase, realizzato nel 1956 dallo scrittore Robert Kanigher e dal disegnatore Carmine Infantino, diede inizio a qualcosa di veramente speciale in termini di caratterizzazione e design.

Flashpoint

Flashpoint è stato un crossover a fumetti del 2011, in gran parte supervisionato dallo scrittore Geoff Johns e dall’artista Andy Kubert. La storia vedeva Flash usare finalmente i suoi poteri di viaggio nel tempo per cercare di riparare agli errori del suo passato, con terribili conseguenze. Barry pensava davvero di poter proteggere sua madre dalla sua tragica morte, ma manipolare la storia non è mai così facile per lui.

Questa svolta ha cambiato per sempre l’Universo DC. È un’esplorazione personale di ciò che Barry desidera di più al mondo e di quanto debba essere consapevole della portata delle sue capacità, ma è stato anche un punto di svolta per la DC come marchio, che ha usato la storia come un modo per rilanciare i propri titoli ed eroi più richiesti.

Blitz

Lo scrittore Geoff Johns e l’artista Scott Kolins si sono uniti per produrre una serie di brillanti storie su Wally West, che ha sostituito Allen come Flash per un lungo periodo. Blitz, nel 2003, è stata una delle loro narrazioni più importanti, con una serie durata ben 9 numeri; questa trama è stata particolarmente apprezzata per l’introduzione di un nuovo cattivo.

La CW ha certamente “rubato” da Blitz, che ha visto il debutto di Hunter Zolomon, che in seguito sarebbe stato presentato come il velocista Zoom. Questa storyline mette alla prova Wally dal punto di vista emotivo, mentre lotta per affrontare la trasformazione del suo amico e, dal punto di vista fisico, mentre affronta il blocco della velocità che lo tormenta.

La morte di Iris West

The Flash fumettiLe morti nei fumetti sono comuni, ma l’uccisione di un personaggio come Iris West è certamente un evento che cambia le carte in tavola. È esattamente quello che è successo in The Death Of Iris West, dello scrittore Cary Bates e del disegnatore Irv Novick. In 15 numeri, tra il 1979 e il 1980, nemmeno Barry riuscì a sfuggire al destino della sua compagna.

Con guest star brillanti e un mistero commovente, Barry continua a dare la caccia all’assassino di sua moglie mentre si trova nel momento più basso della sua carriera. Si tratta di un thriller poliziesco e di un’esplorazione molto umana, che ha contribuito a influenzare una narrazione simile nell’Arrowverse.

Rogue War

The Flash Rogue WarFlash ha una delle migliori rogues gallery di tutti i fumetti. Ironicamente, molti dei suoi cattivi si sono riuniti in passato e sono stati identificati come “i Rogues” Rogue War è proprio questo, un conflitto tra i nemici, con la Cometa Cremisi nel mezzo. La storia in sette parti è uscita nel 2005 ed è stata creata dallo scrittore Geoff Johns e dall’illustratore Howard Porter.

Questa trama stabilisce un vero e proprio equilibrio tra il vecchio e il nuovo, in quanto gli antagonisti originali che i fan di Flash conoscono così bene si scontrano con i nuovi arrivati. L’intera città è in pericolo ed è una narrazione che mette in luce alcuni dei migliori tropi dei fumetti di The Flash; è un ottimo punto di partenza per avvicinare nuovi lettori.

Flash dei due mondi

The FlashIl Multiverso è ormai parte integrante dell’Universo DC, ma uno dei primi casi in cui questo espediente è stato utilizzato alla perfezione è avvenuto in Flash dei due mondi nel 1961. Il numero 123 di The Flash, scritto da Gardner Fox e illustrato da Carmine Infantino, vanta persino una delle copertine più famose della storia del fumetto.

Jay Garrick e Barry Allen si erano già affermati come supereroi velocisti, ma il fumetto li vide incrociarsi per la prima volta in un momento di svolta per l’industria. Si trattò di un eccitante cambio di ritmo che influenzò altre narrazioni crossover, fino a confluire nella serie televisiva The Flash.

Rinascita

The Flash RinascitaLa serie di 6 numeri conosciuta come Rebirth nel 2009 e 2010, realizzata dallo scrittore Geoff Johns e dal disegnatore Ethan Van Sciver, è testimone ancora una volta dell’impatto di Flash sul resto dell’Universo DC. In effetti, la storia è una parte importante dell’arco di Barry e si collega fortemente a Flashpoint.

Si tratta di un’esplorazione di ciò che ha reso Barry Allen un supereroe e di un racconto delle sue origini da un’angolazione diversa. Si ricollega alla morte di sua madre e ridisegna il rapporto di Flash con Reverse-Flash, che diventa un personaggio molto più stratificato. È una “masterclass” su tutto ciò che rende Flash famoso ed è una parte imperdibile del suo viaggio.

Dead Heat

Non dobbiamo dimenticarci delle avventure di Wally West come Cometa Cremisi, e Dead Heat ha introdotto un altro cattivo che avrebbe avuto un impatto a lungo termine sul marchio nel suo complesso. La storia del 1995 e del 1996 è stata creata da Mark Waid e ha coperto ben 4 numeri di The Flash.

Ha fatto conoscere al pubblico Savitar, un nemico spietato che ha avvicinato Wally West ad alleati come Impulse e Jesse Quick, entrambi così importanti per le storie future di Flash. È un cattivo che guadagna una maggiore profondità, regala un sacrificio inaspettato e uno sguardo più dettagliato sulla Forza della Velocità stessa.

Iron Heights

The Flash Iron HeightsI fumetti autoconclusivi a volte si spingono su nuovi terreni e continuano a rimanere impressi nella mente dei fan. È questo il caso di Iron Heights, ambientato all’interno della famosa prigione omonima. La storia è stata pubblicata nel 2001 ed è stata ideata dallo scrittore Geoff Johns e dall’artista Ethan Van Sciver.

In una narrazione complessa che include i Rogue, Jay Garrick e un nuovo serial killer di nome Murmur, Barry Allen indaga su ciò che accade dietro le porte chiuse della prigione e affronta una malattia che si sta diffondendo rapidamente. C’é tanta carne al fuoco, ma tutto è ripagato da una lettura avvincente.

Force Quest

Una storia leggermente più moderna, Force Quest è stata raccontata nel 2019 in un arco di sei numeri realizzato dallo scrittore Joshua Williamson e dagli artisti Jordi Tarragona e Scott Hanna. Si tratta di un’altra narrazione che mira a portare una nuova prospettiva alla storia della Forza della Velocità e al potenziale cosmico dei poteri di Flash.

La storia vede Barry imbattersi in molteplici minacce, ognuna delle quali sostiene di essere un rappresentante di una nuova Forza Cosmica e dei suoi derivati: dalla Sage Force fino alla Steel Force, per poi introdurre anche la Strength Force, e vengono inoltre coinvolti eroi come Fuerza per una narrazione che avrebbe ispirato un arco narrativo simile nell’emittente CW.

MCU: le serie Disney+ che meritano una seconda stagione

MCU: le serie Disney+ che meritano una seconda stagione

Su Disney+ si sono susseguite diverse serie MCU: già solo quest’anno abbiamo visto Moon Knight, Ms. Marvel e non manca molto all’uscita di She-Hulk. Finora, la Marvel ha mandato in streaming i suoi show come limited series senza stagioni successive pianificate, ma i fan dell’MCU chiedono che i successi acclamati tornino per altri episodi. Con l’arrivo imminente di un nuovo show Marvel, è giunto il momento di dare un’occhiata alle serie che meritano una stagione 2.

The Falcon And The Winter SoldierSam Bucky in The Falcon and the Winter Soldier

Nel complesso, The Falcon and the Winter Soldier è stato uno degli show in streaming più deboli dell’MCU. La premessa della coppia Sam e Bucky, uniti per combattere il crimine, ha posto in alto l’asticella, ma la serie ha faticato ad andare avanti. Sam e Bucky non hanno condiviso lo schermo fino al secondo episodio e, nel complesso, il duo non è stato all’altezza del suo potenziale.

Nel finale, Sam ha assunto il ruolo di Steve Rogers e quello che lo spettacolo poteva includere in una seconda stagione lo vedremo nel suo film da solista Captain America: New World Order.

WandaVisionMCU WandaVision

Nella serie, Wanda di Terra-838 ha una vita idilliaca all’interno della sitcom che Wanda-616 ha immaginato con i suoi figli Billy e Tommy. La prima stagione di WandaVision ha avuto un finale abbastanza definitivo: Wanda accetta che Visione se n’è andato e rinuncia al suo fantasyland.

Dopo aver visto il sacrificio di Wanda per distruggere il Darkhold  in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, sembra abbastanza improbabile l’arrivo di una seconda stagione di WandaVision nel prossimo futuro dell’MCU. Tuttavia, una parte due potrebbe concentrarsi su un’eventuale ricaduta di Wanda-616 nelle sue fantasie su Terra-838

What If…?The Watcher in What If

La serie animata What If…? è uno dei pochi show in streaming MCU che in realtà ha già una seconda stagione programmata. La prima parte è stata accolta con recensioni contrastanti. Da un lato, lo show è stato elogiato per il livello dell’animazione, ma per altri aspetti la narrazione su un mondo ipotetico non è stato all’altezza della sua premessa. Proprio per questo la serie ha bisogno di una seconda stagione.

Gli autori necessitano di un’altra occasione per esplorare appieno le possibilità di What If..?. Speriamo che la seconda stagione riesca a porre domande più stimolanti…

Ms. MarvelMs Marvel

La protagonista di Ms. Marvel tornerà nelle prossime avventure. Dopo il debutto in una serie MCU a lei dedicata, Kamala Khan avrà un ruolo al fianco di Carol Danvers e Monica Rambeau in The Marvels. Dal momento che Kamala sta facendo il passo verso il grande schermo, non è del tutto necessario che Ms. Marvel ottenga una seconda stagione.

Tuttavia, il fascino a livello visivo e l’equilibrio perfetto tra azione eroica e school drama meritano di proseguire in futuro. D’altronde, la prima parte ha lasciato alcune questioni in sospeso per poter proseguire in una potenziale seconda stagione.

HawkeyeClint Kate Hawkeye MCU

Jeremy Renner e Hailee Steinfeld hanno costruito un rapporto indimenticabile nella prima stagione di Hawkeye. Sarebbe un peccato se la Marvel non fornisse un’altra avventura al grintoso Avenger e alla sua giovane apprendista. I due formano una grande squadra e lo show MCU si muove in un equilibrio formidabile tra chiacchiere spensierate e tensione emotiva. Insomma, Hawkeye merita una seconda stagione!

Moon KnightMoon Knight MCU

L’MCU ha annunciato fin da subito che Moon Knight sarebbe stato completamente diverso dal resto della produzione Marvel. E così è stato: un thriller psicologico sconvolgente che ha fatto un tuffo profondo nella psiche e nelle personalità di Marc Spector/Steven Grant.

La doppia interpretazione di Oscar Isaac è stata decisamente accattivante e merita di più di una sola stagione. La scena tra i titoli di coda al termine della stagione 1 ha introdotto una terza personalità: lo spietato assassino Jake Lockley. Moon Knight ha quindi bisogno di una seconda stagione per esplorare il personaggio di Jake nell’MCU.

LokiTom Hiddleston Loki

Come What If…?, Loki ha già in programma una seconda stagione. La prima parte ha creato una divertente atmosfera tra momenti sci-fi e buffonate della TVA e, dopo tutto, il cliffhanger finale mozzafiato dev’essere spiegato ai fan.

Dopo il suo confronto con la variante di KangColui che rimane“, alla fine Loki rimane bloccato nell’universo sbagliato. I fan non vedono l’ora di esplorare tutte le versioni alternative del dio dispettoso nella prossima stagione.

She-Hulk: Attorney at Law risolve il quesito sulla verginità di Captain America!

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Nel primo episodio di She-Hulk: Attorney at Law, disponibile da oggi su Disney+, il Marvel Cinematic Universe risolve finalmente un argomento molto dibattuto riguardo all’originale Captain America: ovvero se Steve Rogers (Chris Evans) fosse ancora vergine quando viene scongelato e, in caso contrario, quando avrebbe perso la verginità.

L’argomento è stato discusso tra i fan di MCU per anni, ma alla fine è stato reso canonico in She-Hulk. Nell’episodio, Jennifer Walters (Tatiana Maslany) infastidisce suo cugino Bruce Banner (Mark Ruffalo) con la sua teoria su come Steve Rogers fosse vergine quando è “morto” in Avengers: Endgame. Gli spettatori sanno che Steve non è morto, ma il mondo del MCU crede che sia morto, non che sia rimasto nel passato con Peggy, e Jen si lamenta che Capitan America sia morto vergine.

La sua argomentazione è simile a quelle che i fan hanno avanzato per anni per difendere l’idea che Steve Rogers fosse vergine. Prima che Steve ricevesse il siero del Super Soldato che lo ha trasformato in Capitan America, non era troppo interessato agli appuntamenti o forse erano le donne a non essere troppo interessate a lui, tanto che il doppio appuntamento che gli combina il suo migliore amico Bucky Barnes (Sebastian Stan) è un fiasco.

Quindi si crede che Steve Rogers fosse vergine prima di ricevere il siero. Dopo, Steve è diventato un simbolo per promuovere la guerra, poi è stato coinvolto in prima persona nel conflitto quando Bucky è stato catturato da Hydra. Ancora, è stato congelato nel ghiaccio per decenni e, una volta svegliato, ha trascorso gran parte del suo tempo lavorando con i Vendicatori o per SHIELD, prima di scappare dopo gli eventi di Captain America: Civil War. A causa della sua vita frenetica, Jen sostiene che Steve Rogers non avrebbe avuto il tempo di perdere la verginità.

All’inizio dell’episodio 1 di She-Hulk, Jen espone la sua teoria sul fatto che Steve Rogers sia vergine al cugino Bruce Bruce mentre sono in viaggio insieme, ma dal momento che hanno un incidente, la discussione viene messa da parte. Gran parte dell’episodio è dedicato a Bruce che cerca di aiutare Jen a controllare i suoi nuovi superpoteri, con i cugini che si scontrano quando lei decide che vuole tornare alla sua vita normale. Ma poi la scena dei titoli di coda dell’episodio torna alla discussione sulla verginità di Steve Rogers con Jen che finge di essere ubriaca e si lamenta del fatto che sia morto vergine. Stufo, Smart Hulk finalmente conferma che Steve Rogers non era vergine e aveva perso la verginità nel 1943.

Hulk non fornisce un nome per la persona con cui Steve è andato a letto, dice solo che Steve ha perso la verginità con una donna mentre era nel tour USO nel 1943. Detto questo, si può presumere che la prima volta di Steve non sia stata con Peggy Carter (Hayley Atwell). Ripensando alla sequenza del tour USO di Captain America – il Primo Vendicatore, c’è una donna bionda che sembra stordire Steve quando gli chiede un autografo – forse è con lei che Steve è andato a letto. Finalmente, il più grande mistero del MCU è stato svelato!

Spider-Man: Accross the Spider-verse, primo sguardo a Scarlet Spider

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Mentre continua la produzione dell’attesissimo sequel di Spider-Man: Into the Spider-Verse, che sarà diviso in due parti che si intitoleranno Spider-Man: Accross the Spider-verse Parte 1 e Parte 2, cominciano a circolare i primi prodotti di merchandise dal film, che, come spesso succede, offrono un primo sguardo ad alcuni dei personaggi che vedremo nel film.

Uno di questi è Scarlet Spider, che sarà presente nel film e che nei fumetti ha avuto l’identità di molti personaggi. In base però al costume che si intravede nelle immagini, supponiamo che lo Scarlet Spider del film possa essere Ben Reilly.

Creato in un laboratorio dallo Sciacallo, Ben era un clone di Peter Parker che ha esordito nei fumetti come un nemico prima di diventare infine uno stretto alleato di Spider-Man. Dopo aver debuttato in The Amazing Spider-Man di Gerry Conway negli anni ’70, Reilly è stato apparentemente ucciso nello stesso numero, ma è tornato anni dopo per la “Clone Saga”.

Di seguito, le prime immagini del personaggio:

Spider-Man: Accross the Spider-verse arriverà il 2 giugno 2023 al cinema negli USA.

Sony Pictures Animation ha ingaggiato Joaquim Dos Santos (Voltron: Legendary Defender, La leggenda di Korra), il candidato all’Oscar Kemp Powers (Soul) e Justin K. Thompson (Piovono polpette) per dirigere Spider-Man: Accross the Spider-verse, utilizzando una sceneggiatura scritta da Phil Lord e Chris Miller (che tornano anche come produttori insieme a Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg) in collaborazione con David Callaham (Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci AnelliWonder Woman 1984).

Non è stato ancora confermato, ma sia Shameik Moore che la candidata all’Oscar Hailee Steinfeld dovrebbe tornare a doppiare rispettivamente Miles Morales e Gwen Stacy. Nel sequel dovrebbero ritornare anche gran parte degli attori che hanno prestato le loro voci nel primo film, tra cui Jake Johnson, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, John Mulaney, Oscar Isaac e Kimiko Glenn. La voce del villain sarà, in originale, doppiata da Jason Schwartzman.

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