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Supergirl è “un disastro totale”: James Gunn spiega le differenze tra Kara e suo cugino Superman

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James Gunn spiega come la Supergirl di Milly Alcock si inserisca nell’Universo DC rispetto al Superman di David Corenswet. Mentre il 2025 riportava l’Uomo d’Acciaio sul grande schermo con il film di Gunn, il capitolo del DCU ha riservato una grande “sorpresa” ai fan: Kal-El non è stato l’unico famoso kryptoniano ad essere al centro dell’attenzione quest’estate.

Dopo le voci insistenti sulla sua apparizione nel film, Kara Zor-El di Alcock ha ufficialmente debuttato nel 2025 come parte del cast del film di Superman, con un cameo speciale. Kara che si presenta ubriaca alla Fortezza della Solitudine per prendere il suo cane, Krypto, questa è la prima volta che i cugini kryptoniani vengono visti insieme in una rappresentazione cinematografica.

James Gunn conferma che il film della DC Supergirl: Woman Of Tomorrow è stato rinominato

Durante un’intervista esclusiva con Ash Crossan di ScreenRant, James Gunn ha parlato del cameo di Supergirl in Superman e di come questo prepari le cose per il prossimo film DCU di Milly Alcock nel 2026. In questa conversazione, Gunn ha approfondito il motivo per cui la versione DCU di Supergirl inizia in modo così diverso da Superman e come i loro background definiscano le loro prime storie nel franchise.

ScreenRant: Ovviamente è una storia piuttosto contenuta, ma vediamo che Krypto è un disastro… e appartiene a un altro disastro, che è Supergirl.

James Gunn: Esatto.

ScreenRant: È quella la versione di Supergirl che incontreremo nel prossimo film?

James Gunn: Sì, è lei. È un disastro. È un disastro totale. Voglio dire, penso che, come scopriremo, abbia avuto un background completamente diverso da quello di Superman. Un background molto più difficile. Ha ricevuto un’educazione meravigliosa da due genitori che lo amavano e che erano sanissimi. E il suo background era molto diverso. Ed è finita per essere diversa da suo cugino.

Quello che sappiamo su Supergirl

Oltre a Milly Alcock nei panni della protagonista, Supergirl vedrà anche la partecipazione di Eve Ridley (Il problema dei 3 corpi) nel ruolo di Ruthye Mary Knolle e Matthias Schoenaerts (The Old Guard) nel ruolo del malvagio Krem delle Colline Gialle. Più recentemente, la star di Aquaman Jason Momoa si è unita al cast nel ruolo di Lobo. Anche Krypto il Supercane dovrebbe avere un ruolo importante nella storia. Le ultime aggiunte al cast sono state David Krumholtz ed Emily Beecham nei ruoli dei genitori di Kara, Zor-El e Alura.

La Warner Bros. ha annunciato che la nostra nuova Ragazza d’Acciaio prenderà il volo il 26 giugno 2026.

Questa interpretazione di Kara Zor-El si dice sia una “versione meno seria e più provocatoria dell’iconica supereroina”, poiché Gunn cerca di allontanarsi dalle “precedenti rappresentazioni della Ragazza d’Acciaio, in particolare dalla longeva serie CBS/CW interpretata da Melissa Benoist”.

Secondo una breve sinossi, questa storia seguirà Kara mentre “viaggia attraverso la galassia per festeggiare il suo 21° compleanno con Krypto il Supercane. Lungo la strada, incontra una giovane donna di nome Ruthye e finisce per intraprendere una ricerca omicida di vendetta”. L’attrice e drammaturga Ana Nogueira sta attualmente lavorando alla sceneggiatura di Supergirl. La regia verrà firmata da Craig Gillespie.

Star Wars, Rian Johnson parla della trilogia mai realizzata: “Nessuna sceneggiatura, solo idee concettuali”

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Star Wars: Gli ultimi Jedi ha indubbiamente diviso i fan della saga, ma è stato comunque un successo di critica e di pubblico (1,3 miliardi di dollari al botteghino e un punteggio del 91% su Rotten Tomatoes). Con questo in mente, non c’è da stupirsi che Disney e Lucasfilm non avessero perso tempo e avessero ingaggiato il regista Rian Johnson per dirigere una nuova trilogia di film.

I dettagli della trama non sono mai stati rivelati, quindi non abbiamo scoperto quale era della Galassia lontana lontana Johnson intendesse esplorare. I fan erano però sin da subito divisi sulla prospettiva di vedere altri Star Wars dello sceneggiatore/regista che ha realizzato quel tanto divisivo film. Alla fine, però, la trilogia è diventata l’ennesimo progetto incompiuto sotto la supervisione della presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy.

L’attenzione di Johnson si è poi spostata sui suoi film Knives Out e su un lucroso accordo con Netflix. In un’intervista a Rolling Stone, però, Johnson ha ora spiegato perché la sua trilogia di Star Wars non è stata realizzata. “Non è successo nulla di concreto”, ha ammesso il regista. “Ci siamo divertiti molto a lavorare insieme e mi hanno detto: ‘Continuiamo così’. Io ho risposto: ‘Ottimo!’. Ho discusso alcune idee con Kathy. In breve, è nato Knives Out”.

Sono andato via e ho realizzato ‘Knives Out’, e mi sono buttato a capofitto nella realizzazione di gialli”, ha continuato. “È il tipo di cosa che, se in futuro ci fosse l’opportunità di farlo, o di fare qualcos’altro in ‘Star Wars’, sarei entusiasta. Ma al momento sto solo facendo le mie cose e sono piuttosto felice”. Johnson ha poi chiarito che la sua trilogia era “tutta molto concettuale”, confermando infine di non aver mai sviluppato “una bozza, una sceneggiatura o altro” per i film. In altre parole, si tratta di un altro progetto annunciato prematuramente dalla Kennedy.

Il primo giorno di David Corenswet sul set con il costume di Superman – FOTO

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Superman è ora al cinema e sembra aver riscosso un notevole successo presso la maggior parte dei fan. Il film ha ovviamente i suoi detrattori, ma una cosa su cui la maggior parte delle persone sembra essere d’accordo è che David Corenswet ha fatto un lavoro straordinario nei panni del nuovo Uomo d’Acciaio per il grande schermo.

David Corenswet ha abbandonato il lato leggermente più dark (alcuni potrebbero dire cupo) che è generalmente associato alla precedente interpretazione del personaggio da parte di Henry Cavill, offrendo un’incarnazione di Kal-El più fiduciosa e sincera (alcuni potrebbero dire banale), molto più simile alla versione di Christopher Reeve.

Ora, Hollywood Authentic ha condiviso alcune foto in bianco e nero dal backstage e un documentario che ripercorre il primissimo giorno di Corenswet sul set dopo aver indossato il costume dell’iconico eroe della DC Comics.

“La mia prima audizione è stata un self-tape che ho registrato a casa mia con mia moglie”, dice l’attore nel video qui sotto. “Ci ho visto una sorta di umorismo da vecchia Hollywood, come quello di Fred Astaire, Donald O’Connor o Jimmy Stewart. Ero entusiasta di farlo e pensavo di fare un buon lavoro, ma non ero sicuro che James l’avesse inteso in quel modo. Quindi, per quanto ne sapevo, non era quello che stava cercando.”

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Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da James Gunn, con David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent e inaugurerà la fase intitolata “Dei e Mostri“. Il film racconterà un Clark Kent già adulto, alle prese con il delicato equilibrio tra la sua identità kryptoniana e quella umana, in un mondo in cui l’umanità fatica a fidarsi di figure straordinarie. Secondo quanto anticipato, non si tratterà di una storia di origini, ma piuttosto di un ritratto di Superman nel momento in cui cerca il suo posto nel mondo come giornalista al Daily Planet e come eroe capace di ispirare speranza.

Nel cast anche Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell. Questi attori porteranno sul grande schermo personaggi come Lois Lane, Guy Gardner, HawkgirlMetamorphoLex Luthor e Mister Terrific.

Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe nel nuovo universo DC, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano. Il tono del film sarà molto diverso rispetto alle precedenti versioni più cupe: Gunn ha dichiarato che Superman sarà colorato, pieno di emozione e con un protagonista cresciuto in un ambiente familiare sano e amorevole, elemento che influenzerà profondamente la sua personalità.

Il film non solo rilancia l’iconica figura dell’Uomo d’Acciaio, ma getta anche le basi narrative e tematiche per l’intero universo condiviso DC, fondendo umanità, epica e introspezione morale in un racconto di rinascita mitologica.

Il film è al cinema dal 9 luglio distribuito da Warner Bros. Pictures.

Superman: l’India censura alcune scene del film

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Superman: l’India censura alcune scene del film

Superman (qui la recensione) include alcuni esempi di linguaggio volgare e almeno una scena relativamente scioccante (il gioco della roulette russa di Lex), ma è probabilmente difficile immaginare che questo film, in gran parte adatto alle famiglie, possa causare molto scandalo alle commissioni di censura cinematografica di qualsiasi paese. Ciononostante, è ora emerso che il reboot della DCU di James Gunn è stato censurato per la sua uscita in India.

Secondo Bollywood Hungama, il Central Board of Film Certification (CBFC) ha infatti richiesto diversi tagli, tra cui la rimozione di un “gesto osceno” di otto secondi (il dito medio di Guy Gardner) e alcune “immagini sensuali”. A quanto pare, sono state rimosse due scene di baci: quella tra Clark e Lois nel suo appartamento all’inizio del film e quella appassionata in volo dopo la battaglia finale. Superman è poi stato approvato con un certificato U/A 13+ in India, con 41 secondi di tagli nella versione finale distribuita nelle sale.

Cosa di cui i fan e gli spettatori in generale non sono ovviamente contenti, come testimoniano i tanti tweet di protesta emersi su X. “Il bacio è un atto sacro d’amore, ma il nostro Paese lo fa sembrare un crimine. Internet può fare miracoli. Bisogna avviare un nuovo movimento per abolire il CBFC. Hanno rovinato Oppenheimer, F1 e ora Superman. Dovremmo avere un Comitato di Certificazione, non un Comitato di Censura” è il commento di un utente.

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Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da James Gunn, con David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent e inaugurerà la fase intitolata “Dei e Mostri“. Il film racconterà un Clark Kent già adulto, alle prese con il delicato equilibrio tra la sua identità kryptoniana e quella umana, in un mondo in cui l’umanità fatica a fidarsi di figure straordinarie. Secondo quanto anticipato, non si tratterà di una storia di origini, ma piuttosto di un ritratto di Superman nel momento in cui cerca il suo posto nel mondo come giornalista al Daily Planet e come eroe capace di ispirare speranza.

Nel cast anche Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell. Questi attori porteranno sul grande schermo personaggi come Lois Lane, Guy Gardner, HawkgirlMetamorphoLex Luthor e Mister Terrific.

Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe nel nuovo universo DC, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano. Il tono del film sarà molto diverso rispetto alle precedenti versioni più cupe: Gunn ha dichiarato che Superman sarà colorato, pieno di emozione e con un protagonista cresciuto in un ambiente familiare sano e amorevole, elemento che influenzerà profondamente la sua personalità.

Il film non solo rilancia l’iconica figura dell’Uomo d’Acciaio, ma getta anche le basi narrative e tematiche per l’intero universo condiviso DC, fondendo umanità, epica e introspezione morale in un racconto di rinascita mitologica.

Il film è al cinema dal 9 luglio distribuito da Warner Bros. Pictures.

Hocus Pocus 3: Sarah Jessica Parker condivide un deludente aggiornamento

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L’annuncio che Hocus Pocus 3 era in fase di sviluppo è arrivato nel giugno 2023, meno di un anno dopo il debutto di Hocus Pocus 2 su Disney+, ma da quel momento non ci sono stati altri aggiornamenti ufficiali in merito. Ora due anni dopo che la Disney ha annunciato quel terzo capitolo, Sarah Jessica Parker – tra le protagoniste dei film – ha condiviso un aggiornamento deludente.

Nel programma Watch What Happens Live! con Andy Cohen, all’attrice, che interpreta l’iconica strega Sarah Sanderson, è stato chiesto se potesse condividere qualche aggiornamento da quando la Disney ha annunciato che il sequel era in fase di sviluppo. La Parker ha dunque affermato che al momento non c’è “nessun altro sviluppo oltre al fatto che ci piacerebbe farlo. Ci piacerebbe farlo però e abbiamo avuto alcune conversazioni a riguardo”.

L’aggiornamento di Sarah Jessica Parker conferma dunque quello che si temeva, ovvero che non ci sono stati sviluppi su Hocus Pocus 3 da quando la Disney ha confermato per la prima volta il sequel. Il progetto si troverebbe dunque ancora nelle primissime fasi di sviluppo, poiché l’attrice e le altre persone coinvolte stanno ancora solo discutendo in merito a ciò che si potrebbe realizzare.

Sebbene la maggior parte delle recensioni di Hocus Pocus 2 concordassero sul fatto che il film non fosse all’altezza del suo predecessore, è comunque riuscito a diventare un grande successo in streaming ed è stato il film più visto di tutti i tempi su Disney+ dopo il suo debutto. Con il primo film che è un amato classico di Halloween e il secondo che ha attirato un vasto pubblico, non sorprende che la Disney volesse un altro sequel.

Il desiderio della compagnia di espandere il franchise non ha però portato ad alcun passo in avanti, anche se i commenti di Sarah Jessica Parker confermano che lei e altri membri del potenziale cast di Hocus Pocus 3 sono ancora molto interessati a realizzare il film. Con la Disney e i membri chiave del cast disposti a tornare, al progetto servirebbe giusto un regista e i giusti creativi chiave che possano portare avanti lo sviluppo della storia.

Spider-Man: Brand New Day, Tom Holland afferma che il film sarà realizzato “alla vecchia maniera”

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Tom Holland ha recentemente parlato con “Flip Your Wig” e ha anticipato che Spider-Man: Brand New Day adotterà uno stile cinematografico “vecchia maniera”, un enorme cambiamento di ritmo rispetto a Spider-Man: No Way Home. Il film, come noto, sarà diretto dal regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, Destin Daniel Cretton, a differenza dei tre precedenti film di Spider-Man con Holland, diretti invece da Jon Watts.

Sono ovviamente al settimo cielo e molto emozionato”, ha detto Holland riguardo al ritorno nella serie dedicata al supereroe. “Interpretare Spider-Man è come uscire con un vecchio amico, e penso che nell’ultimo film fossimo davvero limitati in quello che potevamo fare a causa del COVID. Abbiamo girato l’intero film in studio. Ora ci orienteremo davvero verso il cinema vecchio stile e gireremo in location reali, motivo per cui inizieremo a Glasgow. Useremo le strade di Glasgow per questo enorme set che stiamo allestendo”.

Sarà come realizzare di nuovo Homecoming”, ha continuato. “È passato così tanto tempo dall’ultima volta che mi sembra quasi una boccata d’aria fresca. Penso che i fan saranno al settimo cielo con quello che stiamo preparando”. Holland aveva già anticipato Spider-Man: Brand New Day all’inizio di quest’anno al Cinema-Con, dove aveva descritto il prossimo film tratto dal fumetto come un “nuovo inizio”.

So che vi abbiamo lasciato con un enorme colpo di scena alla fine di ‘No Way Home’, dove Peter Parker ha sacrificato la sua identità per salvare le persone che ama di più al mondo”, ha detto l’attore in quell’occasione. “Quindi, ‘Spider-Man: Brand New Day’ è un nuovo inizio. È esattamente questo. È tutto ciò che posso dire. È tutto ciò che mi è stato permesso di dire, e ho superato da tempo la fase in cui potevo rivelare spoiler. Quindi non preoccupatevi: oggi non lo farò”.

Quello che sappiamo su Spider-Man: Brand New Day

Ad oggi, una sinossi generica del film è emersa all’inizio di quest’anno, anche se non è chiaro quanto sia accurata.

Dopo gli eventi di Doomsday, Peter Parker è determinato a condurre una vita normale e a concentrarsi sul college, allontanandosi dalle sue responsabilità di Spider-Man. Tuttavia, la pace è di breve durata quando emerge una nuova minaccia mortale, che mette in pericolo i suoi amici e costringe Peter a riconsiderare la sua promessa. Con la posta in gioco più alta che mai, Peter torna a malincuore alla sua identità di Spider-Man e si ritrova a dover collaborare con un improbabile alleato per proteggere coloro che ama.

L’improbabile alleato potrebbe dunque essere il The Punisher di Jon Bernthal recentemente annunciato come parte del film – in una situazione già vista in precedenti film Marvel dove gli eroi si vedono inizialmente come antagonisti l’uno dell’altro salvo poi allearsi contro la vera minaccia di turno.

Di certo c’è che Spider-Man: Brand New Day condivide il titolo con un’epoca narrativa controversa, che ha visto la Marvel Comics dare all’arrampicamuri un nuovo inizio, ponendo però fine al suo matrimonio con Mary Jane Watson e rendendo di nuovo segreta la sua identità. In quel periodo ha dovuto affrontare molti nuovi sinistri nemici ed era circondato da un cast di supporto rinnovato, tra cui un resuscitato Harry Osborn.

Spider-Man: Brand New Day è stato recentemente posticipato di una settimana dal 24 luglio 2026 al 31 luglio 2026. Destin Daniel Cretton, regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, dirigerà il film da una sceneggiatura di Chris McKenna ed Erik Sommers. Tom Holland guida un cast che include anche Zendaya, Sadie Sink e Liza Colón-Zayas e Jon Bernthal. Michael Mando è stato confermato mentre per ora sono solo rumors il coinvolgimento di Steven YeunCharlie Cox e di Mark Ruffalo.

Spider-Man: Brand New Day uscirà nelle sale il 31 luglio 2026.

Ghost in the Shell: la spiegazione del finale del film

Ghost in the Shell: la spiegazione del finale del film

Ghost in the Shell (qui la recensione), diretto da Rupert Sanders e interpretato da Scarlett Johansson, è l’adattamento live action dell’omonimo anime cult del 1995, a sua volta tratto dal manga di Masamune Shirow. Il film rappresenta il tentativo hollywoodiano di reinterpretare una delle opere più iconiche dell’animazione giapponese, nota per le sue profonde riflessioni filosofiche e il suo immaginario cyberpunk. La pellicola si confronta con un’eredità imponente, cercando di restituire visivamente la complessità del mondo originale, ma adattandolo a un pubblico internazionale con un linguaggio più accessibile e una struttura narrativa semplificata.

Il cuore tematico del film rimane legato alla domanda identitaria: cosa definisce davvero l’essere umano in un’epoca in cui corpo e mente possono essere modificati, replicati o interamente sostituiti? La protagonista, il Maggiore Mira Killian, è un ibrido umano-cibernetico, il cui cervello umano è ospitato in un corpo robotico. Il suo percorso è quello di una riscoperta: dell’origine della propria coscienza, del passato cancellato, e della possibilità di autodeterminarsi oltre ciò che la tecnologia o le istituzioni vogliono imporle. Il film riflette così sulle conseguenze dell’ibridazione tra uomo e macchina, sull’etica del controllo e sulla manipolazione dell’identità.

Pur ricevendo un’accoglienza mista da parte di critica e pubblico — anche a causa delle controversie legate al casting — Ghost in the Shell si distingue per la sua estetica potente e per il tentativo, seppur parziale, di trasportare sul grande schermo le atmosfere e le domande esistenziali della versione originale. Nel resto dell’articolo ci concentreremo sul significato del finale del film, esplorando come si risolve il conflitto interiore della protagonista e quali messaggi emergono dal confronto tra memoria, identità e libertà.

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Foto di © 2016 Paramount Pictures. All Rights Reserved.

La trama di Ghost in the Shell

In un futuro in cui la tecnologia ha completamente pervaso la vita delle persone, prende il via la storia del Maggiore Mira Killian, messa a capo della task force speciale Section 9 e scelta per tale ruolo per via del suo essere divenuta mezza umana e mezza cyborg a seguito di un’operazione che l’ha salvata da morte certa. A Mira viene ora assegnato un importante compito: fronteggiare e distruggere Kuze, mente criminale in grado d’insinuarsi all’interno di qualunque mente cibernetica, assumendone il pieno controllo. Durante questa difficile missione, Mira dovrà scontrarsi non solo con Kuze, ma anche con alcune dolorose verità del suo passato.

La spiegazione del finale del film

Nel terzo atto di Ghost in the Shell, la protagonista, il Maggiore Mira Killian, scopre la verità sulla sua identità. Contrariamente a quanto le era stato fatto credere dalla Hanka Robotics, non è la prima persona a essere salvata grazie a un trapianto cerebrale in un corpo sintetico: è in realtà una giovane donna giapponese di nome Motoko Kusanagi, rapita insieme ad altri dissidenti per essere trasformata in un’arma cibernetica. Il progetto segreto che ha dato vita al Maggiore si rivela un esperimento di controllo, nel quale la sua coscienza umana era stata manipolata e ricollocata in una narrativa artificiale.

Parallelamente, l’hacker Kuze — antagonista che si rivela essere un esperimento fallito della stessa tecnologia — si rivela come Hideo, un ragazzo che condivide con Motoko il destino di essere stato trasformato in qualcosa di non voluto. Nel loro confronto emerge un senso di empatia e riconoscimento reciproco: entrambi cercano di ricostruire la propria identità e comprendere chi erano davvero prima che il loro passato venisse cancellato. Kuze propone a Motoko di fuggire insieme in un luogo virtuale in cui possano esistere liberamente, ma lei rifiuta, scegliendo di affrontare la realtà.

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Foto di © 2016 Paramount Pictures. All Rights Reserved.

Il climax del film arriva quando il Maggiore affronta Cutter, il capo corrotto della Hanka, responsabile dell’intero progetto. In un atto di ribellione, decide di difendere il Dottor Ouelet, l’unica figura ambigua ma empatica tra gli scienziati, e infine riesce a sopravvivere a un attacco brutale grazie all’intervento del suo compagno Batou. Il film si chiude con Motoko che, consapevole della sua vera identità, si riappropria del suo nome originale e abbraccia la sua esistenza come un essere ibrido tra umano e macchina, accettando la complessità della propria natura.

Il finale di Ghost in the Shell ruota attorno al tema dell’identità come costruzione personale, non come dato fisso. Motoko non si definisce più per ciò che le è stato imposto dalla corporazione, ma per ciò che sceglie di diventare. L’accettazione della verità sul proprio passato non serve solo a recuperare una memoria perduta, ma a compiere una scelta consapevole sul futuro. Il film suggerisce che ciò che rende umano un essere non è il corpo, né la memoria manipolata, ma il desiderio di autodeterminarsi, di avere una volontà indipendente. In questo senso, Motoko sceglie di essere sé stessa, al di là dei limiti biologici o tecnologici.

Da un punto di vista tematico, Ghost in the Shell affronta dunque il delicato equilibrio tra tecnologia e umanità. Il concetto di “ghost” (l’anima) all’interno di un “shell” (corpo sintetico) diventa metafora di una società che rischia di perdere il senso dell’individuo nell’era della sorveglianza e dell’ottimizzazione digitale. Il film propone una visione in cui l’umanità sopravvive solo se riesce a evolvere eticamente, ponendo la libertà personale e il rispetto per l’identità al centro del progresso. Nonostante l’estetica spettacolare e le scene d’azione, il film si chiude con un messaggio intimo e profondo: siamo ciò che scegliamo di essere, non ciò che ci viene imposto.

Nella tana dei lupi: la spiegazione del finale del film

Nella tana dei lupi: la spiegazione del finale del film

Diretto da Christian Gudegast, il finale di Nella tana dei lupi del 2018 ha spiegato un importante colpo di scena che ha rivelato la vera mente criminale del film. Il finale non spiega però necessariamente perché un gruppo di criminali avrebbe tradito i propri alleati o come siano riusciti a fuggire con milioni di dollari. La chiave per comprendere il finale è dunque quella di prestare molta attenzione. Sebbene il film abbia ricevuto un’accoglienza tiepida da parte della critica, sembra aver colpito il pubblico più del previsto, diventando un successo sorprendente al botteghino.

Una parte importante di ciò che il pubblico sembra aver apprezzato in questo film di rapine è stato proprio il colpo di scena finale. È il tipo di rivelazione che cambia tutto ciò che il pubblico pensava di sapere e lo spinge a rivedere il film per cercare di individuare gli indizi. Il punteggio del 63% di recensioni positive da parte del pubblico dimostra dunque che il finale potrebbe essere stato abbastanza creativo da lasciare gli spettatori con la voglia di vedere ancora qualcosa. In effetti, ci sono molti passaggi che hanno portato a quel finale inaspettato che il pubblico può esplorare qui in modo approfondito.

LEGGI ANCHE: Nella tana dei lupi: la storia vera che ha ispirato il film

Cosa succede in Nella tana dei lupi

Nella tana dei lupi sembra inizialmente sovvertire la premessa dei buoni contro i cattivi. Gerard Butler interpreta il detective Nicholas “Big Nick” O’Brien, che arriva sulla scena del crimine a Los Angeles e offre una forte dose di mascolinità tossica. Certo, i suoi conoscenti non lo apprezzano molto. Tuttavia, la sua cerchia ristretta di “regolatori” è ferocemente leale, come dimostra una sequenza di festa in cui rapiscono e interrogano un barista locale di nome Donnie Wilson (O’Shea Jackson Jr.).

Big Nick afferma che lui e la sua banda sono i veri cattivi, costringendo Donnie a rivelare informazioni sul suo complice Ray Merrimen (Pablo Schreiber). Il conflitto principale riguarda Big Nick che cerca di capire la portata della prossima rapina di Merrimen. A quanto pare, la filiale di Los Angeles della Federal Reserve è il prossimo obiettivo della banda. Nello specifico, Merrimen ha in programma di rubare 30 milioni di dollari di denaro “non idoneo” (banconote senza numero di serie) prima che venga distrutto.

La banda di Merrimen è composta da Donnie, Levi (50 Cent), Bosco (Evan Jones) e Mack (Cooper Andrews). È fondamentale sottolineare che Merrimen non spiega perché conosce così bene i meccanismi interni della Federal Reserve. Tuttavia, tutti si fidano di lui grazie ai loro legami militari e sportivi risalenti al liceo (che Big Nick scopre durante le sue indagini). Nel frattempo, Merrimen usa la sua ragazza e Donnie per fornire a Big Nick informazioni su un obiettivo pianificato a Montebello, ma questa è solo una parte di un piano più ampio.

Gerard Butler in Nella tana dei lupi
Gerard Butler in Nella tana dei lupi. Foto di Rico Torres/Lionsgate – © 2024 Lionsgate

Cosa succede nel finale di Nella tana dei lupi

Alla Pico Rivera Savings & Loan, Big Nick si aspetta di arrestare la banda di Merrimen, ma si rende subito conto che c’è qualcosa di diverso in questa rapina. Per prima cosa, la banda minaccia di uccidere dei civili, cosa che non fa parte della loro procedura operativa abituale. Tuttavia, Big Nick aspetta che Merrimen faccia esplodere il caveau della banca mentre aspetta che le sue richieste vengano soddisfatte. Big Nick si rende poi conto che la banda è fuggita e che è stato ingannato.

Successivamente, la banda di Merrimen esegue la rapina alla Federal Reserve che aveva preparato fin dall’inizio. Ma dopo la fuga, Donnie viene arrestato da Big Nick e rivela il punto di ritrovo. Nel frattempo, Merrimen interrompe le comunicazioni con Mack dopo aver saputo della detenzione di Donnie e tenta di fuggire con Bosco e Levi. Il climax di Nella tana dei lupi culmina in una massiccia sparatoria durante un ingorgo stradale, che porta alla morte di Merrimen, Bosco e Levi.

Il film si conclude con la scoperta da parte di Big Nick che il denaro rubato alla Federal Reserve è stato completamente distrutto. Si rende anche conto che Donnie è riuscito in qualche modo a fuggire. Big Nick fa quindi visita allo Ziggy’s Hafbrau, il “luogo neutrale” dove aveva inizialmente affrontato Donnie all’inizio del film. Dopo aver dato un’occhiata in giro e aver riflettuto sulle conversazioni passate, Big Nick capisce che Donnie era davvero la vera mente dell’operazione.

Un breve montaggio rivela che Donnie aveva raccolto informazioni su tovaglioli per un lungo periodo di tempo, per poi avvicinare il suo ex compagno dei Marine, Merrimen interpretato da Pablo Schreiber, con un piano per una rapina. Gli ultimi secondi del finale di Nella tana dei lupi spiegano che Donnie ora lavora a Londra e apparentemente sta complottando per rapinare una vicina borsa dei diamanti.

Nella tana dei lupi cast
Gerard Butler e Maurice Compte in Nella tana dei lupi. Foto di Daniel McFadden/STX Entertainment – © Motion Picture Artwork 2017 STX Financing, LLC. All Rights Reserved.

Il piano di Merrimen per rapinare la Federal Reserve

In apparenza, la rapina alla Federal Reserve di Merrimen va secondo i piani. Egli crea un diversivo alla Pico Rivera Savings & Loan e riesce a fuggire attraverso il sistema fognario. Merrimen e Levi ottengono quindi l’accesso al “centro nevralgico” della Federal Reserve travestendosi e fingendo una consegna di denaro, utilizzando il veicolo blindato rubato all’inizio del film e il denaro proveniente da una rapina durante un rave. Da lì, Merrimen e Levi scaricano una vasca piena di soldi contenente Donnie, che ottiene l’accesso alla sala di conteggio dopo che Bosco ha tagliato la corrente.

Donnie individua quindi il denaro non idoneo prima che venga distrutto e si assicura di gettare la borsa in un camion della spazzatura che lascerà l’edificio. Utilizzando le informazioni fornite da Mack, Donnie dà il via al colpo di genio del suo piano. Dopo essere fuggito con successo, individua un pasto confezionato che aveva nascosto in precedenza mentre effettuava una consegna di fast food. Fingendo di essere un fattorino, Donnie riesce a superare la sicurezza mentre esce, prima di essere fermato da Big Nick. Nel frattempo, Merrimen raggiunge il punto di ritrovo nella discarica, mentre Bosco dirotta un camion della spazzatura che trasporta il denaro (il conducente si rivela essere uno degli amici di Donnie).

Merrimen vive essenzialmente grazie alla pistola e muore per mano della pistola in Den of Thieves. Rimane fedele a un codice di condotta specifico, ma non prevede che Donnie lo tradirà manipolando il piano a suo vantaggio. In termini di narrazione, Merrimen e Big Nick condividono qualità simili: sono due uomini mascolini con una fede incrollabile nelle proprie capacità. In definitiva, sono solo pedine in un gioco che, in teoria, pone le premesse per Nella tana dei lupi 2 – Pantera.

Nella tana dei lupi trama
50 Cent e O’Shea Jackson Jr. in Nella tana dei lupi. Foto di Daniel McFadden/STX Entertainment – © Motion Picture Artwork © 2017 STX Financing, LLC. All Rights Reserved.

Perché Donnie finisce con i soldi

In Nella tana dei lupi, il piano di Merrimen è in realtà il piano di Donnie. Come dimostra il montaggio finale, Donnie ha orchestrato l’intera rapina alla Federal Reserve raccogliendo informazioni mentre lavorava come barista allo Ziggy’s Hofbrau. Ovviamente, non poteva eseguire il piano da solo, quindi ha contattato un suo conoscente militare, Merrimen, mentre complottava segretamente con i suoi vecchi compagni di sport: Mack, Alexi (Oleg Taktarov) e Bas (Max Holloway). Una volta ottenuto l’accesso alla sala di conteggio della Federal Reserve, Donnie tiene i soldi per sé in una borsa segreta.

Alla fine si scopre che Bas era l’autista che ha lasciato la Federal Reserve con diverse borse di denaro e che Alexi ha fatto spedire a Panama il denaro della rapina, non idoneo e non rintracciabile. All’inizio di Nella tana dei lupi, Donnie fa una dichiarazione significativa mentre lavora come barista di fronte alla Federal Reserve: “Ho il controllo totale del mio ambiente e la gente non lo sa nemmeno”. La scena finale mostra Mack, Alexi e Bas che bevono in un pub di Londra mentre Donnie fa il barista e pianifica il prossimo colpo, il quale è alla basa del sequel.

La spiegazione della canzone finale di Nella tana dei lupi

Per valutare appieno il finale di Nella tana dei lupi, vale anche la pena di prendere nota della canzone utilizzata alla fine del film: “Legendary” dei Welshly Arms. Considerando quanto la canzone si adatti bene agli eventi finali del film, è facile chiedersi se sia stata composta appositamente per il film. Tuttavia, la canzone è stata pubblicata due anni prima dell’uscita della pellicola. Non solo la canzone stabilisce però un’atmosfera efficace, ma il suo testo contribuisce anche a sottolineare alcuni dei temi principali del film.

In particolare, i versi “Ho sognato la ricompensa / Attraverso le difficoltà e i compromessi / Lottando con le unghie e con i denti per arrivare in cima” rispecchiano le motivazioni dei ladri, mentre “Alla fine capiranno chi ha ragione / Per prendere posizione, devi vincere la battaglia” e “Devi vivere senza compromessi” riassumono il personaggio duro interpretato da Butler nel film. Una tale sincronia è difficile da trovare, ma “Legendary” conclude Nella tana dei lupi con una nota di sfida.

Nella tana dei lupi storia vera
Gerard Butler in Nella tana dei lupi. Foto di STX Entertainment – © Motion Picture Artwork © 2017 STX Financing, LLC. All Rights Reserved.

Il vero significato del finale di Nella tana dei lupi

Il grande colpo di scena alla fine era dunque un tradimento a cui nessuno avrebbe dovuto credere nel film. Big Nick è un poliziotto che ha un unico obiettivo: catturare i cattivi. Sa che non deve fidarsi di nessuno, eppure è così concentrato su Merrimen che non considera nemmeno che qualcuno come Donnie possa essere una minaccia. Nel frattempo, Merrimen vive secondo un codice di condotta da ladro e non considera mai che i suoi stessi uomini potrebbero tradirlo per ottenere una fetta più grande per sé stessi.

Questo fa sì che entrambe le parti siano così concentrate sui loro obiettivi (fermare Merrimen, portare a termine la rapina) che nessuna delle due vede chi sta davvero tirando le fila. Biog Nick fallisce completamente quando non riesce a vedere Donnie come una minaccia, considerandolo per lo più un seguace di bassa lega. Merrimen è così dedito a portare a termine la rapina con “onore” che non riesce a vedere gli uomini della sua cerchia che complottano contro di lui. Donnie li mette l’uno contro l’altro e alla fine ne esce vincitore.

Il sequel Nella tana dei lupi 2 – Pantera

Visto il successo del primo film e il suo finale intrigante, non c’è da stupirsi che Nella tana dei lupi 2 – Pantera sia poi stato realizzato, con un’uscita in sala avvenuta nel 2025. Butler è tornato per questo sequel, insieme a O’Shea Jackson Jr. nel ruolo di Donnie. La vicenda ruota qui attorno a Donnie che diventa la principale mente criminale con Big Nick alle sue calcagna, anche se questa volta l’azione si svolge in Europa. Donnie sta infatti organizzando quella che potrebbe essere la più grande rapina di diamanti della sua vita e non si aspetta che Big Nick torni per intralciarlo.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, un misterioso messaggio spunta sui canali social del film

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È stato di recente pubblicato un nuovo spot televisivo per I Fantastici Quattro: Gli Inizi, nel quale vengono rivelati i piani di Galactus per il membro più giovane della Prima Famiglia Marvel. In una parte del promo, Reed Richards riporta infatti alla stampa che in cambio della Terra, Galactus ha chiesto il figlio suo e di Sue Storm, Franklin. Il gruppo ha ritenuto giustamente quel prezzo troppo alto, cosa che ha lasciato gli abitanti di New York perplessi. Saranno al sicuro, adesso?

Sulla scia di questo nuovo materiale promozionale del film, è ora stato rilasciato dagli account social del film un comunicato nel quale si riporta:

PER IMMEDIATA PUBBLICAZIONE: 260 Baxter Building Plaza, NY – Forse avete visto la recente conferenza stampa della Future Foundation con i Fantastici Quattro. Pur comprendendo la paura e il panico che circondano l’imminente arrivo di Galactus, vi chiediamo di riporre la vostra fiducia nei Quattro. Nonostante i tentativi di negoziazione dei Quattro, il prezzo richiesto da Galactus era semplicemente troppo alto. I Fantastici Quattro stanno attualmente definendo le loro prossime mosse. Tutto ciò che vi chiediamo è più tempo.

Prosegue dunque la preparazione al film, con questi elementi di campagna promozionale che divertono e intrigano allo stesso tempo. Sarà infatti a questo punto interessante scoprire in che modo i Fantastici Quattro cercheranno di risolvere la situazione e quale altra strada potranno percorrere rispetto a quella dell’offrire in sacrificio il piccolo Franklyn. Di certo, la notizia che Galactus vuole il bambino rafforza l’idea che egli avrà un ruolo decisivo all’interno del Marvel Cinematic Universe.

LEGGI ANCHE: I Fantastici Quattro: Gli Inizi, le 9 rivelazioni più importanti del trailer finale

La trama e il cast di I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film Marvel StudiosI Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner).

E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale. Il film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Sarah Niles. I Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer. Il film sarà al cinema dal 23 luglio.

Giorni d’estate: il film è tratto da una storia vera?

Giorni d’estate: il film è tratto da una storia vera?

Diretto da Jessica Swale, Giorni d’estate (qui la recensione) è un film drammatico britannico che racconta la storia di Alice, una scrittrice solitaria che vive in un cottage sul mare nel Kent. Durante la seconda guerra mondiale, è costretta ad accogliere un ragazzino di nome Frank, evacuato da Londra. All’inizio riluttante a prendersi cura di lui, Alice gradualmente instaura un legame con Frank e condivide con lui le sue ricerche sul folklore e le credenze pagane. Tuttavia, ben presto lui inizia a ricordarle il suo amore perduto, e lei comincia a provare un senso di responsabilità nei suoi confronti.

Questo porta a una scoperta sorprendente legata al passato di Alice, e lei e Frank sono costretti ad affrontare i loro traumi per guarire insieme. Con la sua narrazione emotiva ambientata in tempo di guerra e i suoi personaggi con cui è facile identificarsi, Giorni d’estate tocca il cuore del pubblico e parla di come tutto nella vita accada per una ragione. Inoltre, le straordinarie interpretazioni di Gemma Arterton, Gugu Mbatha-Raw e Lucas Bond aggiungono un elemento di realismo al film, facendo chiedere se sia ispirato a fatti realmente accaduti. Se anche voi siete curiosi di scoprirlo, abbiamo la risposta che fa per voi.

Giorni d’estate è tratto da una storia vera?

La risposta più semplice è che no, Giorni d’estate non è basato su una storia vera. È tratto da una sceneggiatura originale che la regista Jessica Swale ha scritto per una borsa di studio BAFTA che ha ricevuto. Ha quindi concepito la trama e i personaggi da zero, basandosi sul suo interesse per il folklore e la magia. In un’intervista, ha condiviso la sua inclinazione verso storie ottimistiche e realistiche, che hanno qualcosa in più di quanto sembri. Questo è proprio il caso della situazione della protagonista Alice nel film, e quindi Swale ha concepito l’intera narrazione su questo tema.

Giorni d'estate Gemma Arterton

Inoltre, la regista conosce bene il periodo della seconda guerra mondiale, che ha studiato durante la sua infanzia, così come le varie esperienze che i bambini sfollati hanno vissuto quando sono stati mandati a vivere in un nuovo ambiente. L’evacuazione dei bambini da Londra alle campagne, uno degli elementi centrali del film, è infatti un evento storico documentato che coinvolse migliaia di famiglie inglesi. Questo contesto offre al film una cornice realistica e storicamente accurata. Mentre alcuni bambini hanno trascorso un periodo piacevole con parenti affettuosi, molti hanno dovuto affrontare ospiti poco accoglienti e situazioni di vita infelici.

Swale ha deciso dunque di approfondire quest’ultimo aspetto attraverso l’arco narrativo di Frank e ha costruito quella parte della narrazione facendo ricerche approfondite su storie umane reali e fatti storici di quell’epoca. Inoltre, Jessica Swale ha rivelato di aver attinto da storie vere di donne queer marginalizzate, spesso dimenticate dalla narrazione storica ufficiale. L’attrice Gemma Arterton, che interpreta Alice, ha condiviso in un’intervista del settembre 2020 il suo legame con il concetto del film a causa della sua storia familiare durante la seconda guerra mondiale.

Avevo studiato la guerra a scuola e sono cresciuta sapendo degli sfollati perché mia nonna era stata evacuata da Londra, quindi quella storia era una parte importante della nostra vita”, ha detto. Non solo, Arterton ha elogiato il modo in cui il film destigmatizza le relazioni lesbiche attraverso la storia d’amore tra Vera e Alice negli anni ’40. L’attrice ha aggiunto: “C’è una scena molto bella in cui Alice chiede a Frank se è scioccato dalla sua sessualità, e lui semplicemente la accetta, dicendo: ‘Certo che no, non è strano, perché dovrebbe essere strano amare qualcuno?’. Questo è ciò che volevamo mostrare in questo film”.

Giorni d'estate cast

 

Ha poi spiegato: “È il modo in cui sono cresciuta. La sorella di mia madre, zia Sarah, è gay, e non è mai stato un problema: lei e mia madre sono molto legate, e noi stavamo sempre con i suoi amici e le sue amiche… Penso che gran parte dell’omofobia esista perché le persone non frequentano un certo tipo di persone, non le umanizzano e non le vedono come persone normali“. Oltre a esplorare magnificamente le relazioni LGBTQ+ in quel periodo, il film tocca anche il trauma della perdita di un genitore e le tristi realtà della Seconda guerra mondiale.

Frank perde sia il padre che la casa durante la guerra, e la sua esperienza nel film rappresenta quella di migliaia di bambini che sono stati segnati per tutta la vita da situazioni così dolorose. Inoltre, il titolo originale “Summerland” si basa sul concetto reale di “The Summerland”, un termine dato dalle religioni pagane contemporanee alla loro idea dell’aldilà. Questo è un altro motivo fondamentale nella narrazione del film e rappresenta il nucleo del legame tra Alice e Frank. Il film ricrea in modo molto autentico l’Inghilterra rurale degli anni ’40 e le location e i personaggi realistici lo rendono ancora più credibile.

Quindi, possiamo dire che anche se questo film è principalmente un’opera di finzione, è una vera celebrazione della magia della vita umana e delle relazioni, oltre ad essere un resoconto abbastanza realistico della guerra. Giorni d’estate è quindi un’opera originale che, pur non basandosi su una biografia specifica, attinge alla realtà storica e sociale per costruire un racconto toccante e credibile, capace di riflettere su identità, maternità e connessione umana durante un periodo segnato dalla perdita e dalla trasformazione.

Andrew Garfield per Artificial di Luca Guadagnino

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Andrew Garfield per Artificial di Luca Guadagnino

Andrew Garfield ha ufficialmente firmato per il prossimo film di Luca Guadagnino, Artificial, prodotto da Amazon MGM. Garfield affiancherà Yura Borisov, rivelazione di Anora e recente candidato all’Oscar, in questo film descritto come una “commedia drammatica ambientata nel mondo dell’intelligenza artificiale”. Simon Rich (“An American Pickle”) ha scritto la sceneggiatura e sarà il produttore insieme a David Heyman e Jeffrey Clifford della Heyday Films e Jennifer Fox.

Artificial riunisce Guadagnino e Amazon MGM Studios. Ha recentemente diretto After the Hunt, con Julia Roberts, Andrew Garfield e Ayo Edebiri, che lo studio distribuirà nelle sale il 10 ottobre, e Challengers dello scorso anno, con Zendaya. Secondo le prime indiscrezioni, oltre a Borisov e Garfield, anche Monica Barbaro (vista in A Complete Unknown) sarebbe in lizza per i ruoli principali in Artificial.

Artificial arriva in un periodo molto intenso per Garfield. Oltre a After the Hunt, è parte anche dell’adattamento cinematografico di Enid Blyton di “The Magic Faraway Tree” al fianco di Claire Foy, Jessica Gunning e Nicola Coughlan per Studiocanal, ed è stato recentemente scritturato nel thriller di Paul GreengrassThe Rage”, prodotto da Focus Features, sulla rivolta dei contadini nell’Inghilterra del XIV secolo.

Tra gli altri lavori recenti di Garfield figurano We Live in Time, Tick, Tick… Boom! e La battaglia di Hacksaw Ridge. Gli ultimi due gli sono valsi una nomination all’Oscar come miglior attore, mentre per Tick, Tick… Boom! ha anche vinto un Golden Globe. In televisione, ha ottenuto una nomination agli Emmy per In nome del cielo. Garfield ha poi avuto modo di riprendere i panni di Spider-Man in Spider-Man: No Way Home. Nel 2010, invece, aveva avuto un ruolo di rilievo in The Social Networkfilm che potrebbe avere più di qualche somiglianza tematica con Artificial.

Harry Potter: al via le riprese. La prima immagine ufficiale!

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Harry Potter: al via le riprese. La prima immagine ufficiale!

La serie TV Harry Potter della HBO – il tanto atteso e pubblicizzato ritorno al mondo magico di J.K. Rowling – ha ufficialmente iniziato la produzione presso gli studi Warner Bros. di Leavesden nel Regno Unito, a quasi 14 anni esatti dalla conclusione del viaggio di Harry sul grande schermo con “Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2”.

Per l’occsaione, lo show ha anche rivelato una prima immagine di Dominic McLaughlin nei panni di Harry Potter, sorridente in costume con i caratteristici occhiali rotondi e l’uniforme scolastica del personaggio. McLaughlin è affiancato da Arabella Stanton nel ruolo di Hermione e Alastair Stout in quello di Ron. Il giovane trio è stato selezionato tra oltre 30.000 attori che hanno partecipato alle audizioni lo scorso autunno. Di seguito, ecco l’immagine:

Dominic McLaughlin è Harry Potter
Dominic McLaughlin è Harry Potter. Foto di Aidan Monaghan/HBO

Cosa sappiamo della serie HBO su Harry Potter

HBO descrive la serie come un “adattamento fedele” della serie di libri della Rowling. “Esplorando ogni angolo del mondo magico, ogni stagione porterà ‘Harry Potter’ e le sue incredibili avventure a un pubblico nuovo ed esistente”, secondo la descrizione ufficiale. Le riprese dovrebbero avere inizio nel corso dell’estate 2025, per una messa in onda prevista per il 2026.

La serie è scritta e prodotta da Francesca Gardiner, che ricopre anche il ruolo di showrunner. Mark Mylod sarà il produttore esecutivo e dirigerà diversi episodi della serie per HBO in collaborazione con Brontë Film and TV e Warner Bros. Television. La serie è prodotta da Rowling, Neil Blair e Ruth Kenley-Letts di Brontë Film and TV, e David Heyman di Heyday Films.

Come già annunciato, Dominic McLaughlin interpreterà Harry, Arabella Stanton sarà Hermione e Alastair Stout sarà Ron. Altri membri del cast includono: John Lithgow nel ruolo di Albus Silente, Janet McTeer nel ruolo di Minerva McGrannitt, Paapa Essiedu nel ruolo di Severus Piton, Nick Frost nel ruolo di Rubeus Hagrid, Luke Thallon nel ruolo di Quirinus Quirrell e Paul Whitehouse nel ruolo di Argus Gazza.

Gli altimi annunci sono quelli di Rory Wilmot nel ruolo di Neville Paciock, Amos Kitson nel ruolo di Dudley Dursley, Louise Brealey nel ruolo di Madam Rolanda Hooch e Anton Lesser nel ruolo di Garrick Ollivander. Infine, Bel Powley e Daniel Rigby interpreteranno Petunia e Vernon Dursley.

È stato inoltre confermato che la serie debutterà nel 2027 su HBO e HBO Max, dove disponibile.

Schermi Cinema Multipiazza: torna la rassegna itinerante da luglio a settembre 2025

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Torna Schermi Cinema Multipiazza, la rassegna cinematografica itinerante organizzata dall’associazione Divina Mania con la direzione artistica di Mauro Lamanna e la collaborazione di Gianmarco Saurino, che dal 2018 trasforma i quartieri popolari e le periferie d’Italia in arene cinematografiche a cielo aperto. 

Dopo il successo degli anni precedenti, che avevano coinvolto le piazze e i quartieri della città di Catanzaro, per la quinta edizione il progetto si espande e allarga i propri confini, coinvolgendo quattro regioni – Calabria, Sicilia, Puglia e Lazio – e toccando sei città – Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Foggia, Nicosia e Longone Sabino – per oltre venti appuntamenti gratuiti da luglio a settembre.

Fulcro del progetto, che negli anni ha visto crescere la qualità e la quantità dell’offerta proposta, è sempre quello di portare il grande cinema in luoghi in cui la programmazione culturale è limitata o spesso assente. Il Cine-furgone, con il suo schermo installato lateralmente, attraversa le periferie creando spazi di incontro, di formazione e di festa, con un ricco palinsesto di proiezioni, ma anche laboratori, workshop e masterclass, coinvolgendo direttamente le comunità locali e animando le piazze delle città. 

Tantissimi anche quest’anno gli ospiti d’eccezione che accompagneranno le proiezioni di Schermi Cinema Multipiazza, contribuendo a trasformare ogni tappa della rassegna in un momento unico di incontro tra cinema, territorio e comunità.

La quinta edizione prenderà il via a Catanzaro con tre serate consecutive: lunedì 21 luglio, nel quartiere Gagliano, con la proiezione de I due marescialli di Sergio Corbucci e la partecipazione di Giuseppe Scoditti; martedì 22 luglio, in Viale Isonzo, con La ricerca della felicità di Gabriele Muccino introdotto da Giancarlo Commare; mercoledì 23 luglio, nel quartiere di Santa Maria, Vincenzo Nemolato presenterà la proiezione di The Departed di Martin Scorsese.

La programmazione per il mese di luglio si sposterà in Lazio a Longone Sabino per una serata realizzata in collaborazione con U Cinemittu, il cinema più piccolo d’Italia, dove domenica 27 luglio Luca Marinelli incontrerà il pubblico prima della proiezione di un classico della nostra commedia come I vitelloni di Federico Fellini. 

Giovedì 31 luglio il Cine-furgone approderà in Sicilia, a Nicosia, con Le sorelle Macaluso di Emma Dante alla presenza di una delle protagoniste del film, Donatella Finocchiaro.

Nel corso della lunga estate di Schermi Cinema Multipiazza 2025, saranno tanti altri i volti del cinema e della cultura che attraverseranno le piazze della rassegna, accompagnando le proiezioni e incontrando il pubblico. Tra i protagonisti già confermati Laura Adriani, Antonella Attili, i Fratelli D’Innocenzo, Anna Foglietta, Pilar Fogliati, Mariachiara Giannetta, N.A.I.P., Filippo Luna, Davide Manca, Pierpaolo Spollon, Giuseppe Spata, Gianmarco Saurino, Giacomo Triglia, e altri ospiti ancora da annunciare.  

Si conferma per la quinta edizione la collaborazione con MUBI, piattaforma globale di streaming, distribuzione e produzione cinematografica, che andrà ad arricchire la programmazione di alcuni degli appuntamenti in cartellone con le proiezioni dei  cinque cortometraggi finalisti ai David di Donatello 2025, disponibili in esclusiva su MUBI: DOMENICA SERA di Matteo Tortone, LA CONFESSIONE di Nicola Sorcinelli, LA RAGAZZA DI PRAGA di Andree Lucini, MAJONEZË di Giulia Grandinetti, THE EGGREGORES’ THEORY di Andrea Gatopoulos.

Il calendario completo con tutte le date, gli ospiti e le proiezioni sarà disponibile a breve sui canali ufficiali della rassegna.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, il prezzo di Galactus nella nuova clip

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È stato pubblicato un nuovo spot televisivo per I Fantastici Quattro: Gli Inizi, e questo conferma finalmente le voci sui piani di Galactus per il membro più giovane della Prima Famiglia Marvel.

Nel teaser di 30 secondi, vediamo la squadra portata al cospetto del Divoratore di Mondi da Silver Surfer. Viene poi rivelata la corporatura massiccia del cattivo, anche se scommetteremmo che rimarrà nascosto nell’ombra per gran parte della scena prima di arrivare sulla Terra ed emergere completamente dall’ombra.

In un’altra parte del promo, Reed Richards dice alla stampa che in cambio della Terra, Galactus ha chiesto il figlio suo e di Sue Storm, Franklin. Mister Fantastic ha ritenuto quel prezzo troppo alto, cosa che gli abitanti del pianeta hanno comprensibilmente pensato diversamente.

Perché Galactus vuole Franklin? Beh, se è in qualche modo simile alla sua controparte nei fumetti, il ragazzo avrà la capacità di creare nuovi mondi e realtà, forse permettendo a Galactus di soddisfare finalmente la sua fame.

Galactus è stato descritto come “un enorme vampiro cosmico divoratore di pianeti, vecchio di 14 miliardi di anni” dal regista di I Fantastici Quattro: Gli Inizi, Matt Shakman. L’attore Ralph Ineson, nel frattempo, ha affermato: “È una forza cosmica. È una specie di dio”.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film Marvel Studios I Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale.

Il film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Sarah Niles. I Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.

Rachel Brosnahan: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Rachel Brosnahan: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Nonostante sia nel mondo dello spettacolo da appena una decina d’anni, l’attrice Rachel Brosnahan ha già conquistato numerosi spettatori con il suo ruolo nella serie La fantastica signora Maisel, ottenendo anche importanti riconoscimenti da parte della critica. L’attrice si è infatti affermata in breve come uno dei nomi su cui puntare per il futuro, e fino ad ora i personaggi da lei affrontati le hanno permesso di sfoggiare numerose qualità del suo talento, che lascia immaginare una florida carriera.

Ecco 10 cose che forse non sai su Rachel Brosnahan.

I film e i programmi TV di Rachel Brosnahan

1. È protagonista di una celebre serie TV. L’attrice inizia a recitare in televisione comparendo in alcuni episodi di celebri serie come Gossip Girl (2010), The Good Wife (2010), In Treatment (2010), CSI: Miami (2011), Grey’s Anatomy (2013), e Orange Is the New Black (2013), acquisendo maggior notorietà recitando in The Blacklist (2014), Black Box (2014), Olve Kitteridge (2014), House of Cards (2013-2015), Manhattan (2014-2015), Crisi in sei scene (2016). Nel 2017 viene scelta come protagonista della serie La fantastica signora Maisel, ruolo che ricopre fino al 2023.

2. Ha recitato in alcuni film per il cinema. La Brosnahan esordisce al cinema nel 2009 con il film Il mai nato. Successivamente recita nei film The Truth About Average Guys (2009), Coming Up Roses (2011), Beautiful Creatures – La sedicesima luna (2013), I’m Obsessed with You (But You’ve Got to Leave Me Alone) (2014), Segreti di famiglia (2015), L’ultima tempesta (2016) e Boston – Caccia all’uomo (2016). Torna poi sul grande schermo con L’ombra delle spie (2020), Sono la tua donna (2020), Morto per un dollaro (2022) e Operazione vendetta (2025). Nel 2025 è anche in Superman di James Gunn e con David Corenswet.

 

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Rachel Brosnahan in La fantastica signora Maisel

Rachel Brosnahan in Gossip Girl

3. Ha avuto un piccolo ruolo nella serie. All’inizio della sua carriera, Rachel Brosnahan ha avuto un piccolo ruolo nella celebre serie Gossip Girl. È apparsa nell’episodio It’s a Dad, Dad, Dad, Dad World, il ventesimo della terza stagione, andato in onda nel 2010. In quella puntata interpretava CeCe, una giovane studentessa coinvolta marginalmente nelle dinamiche dell’élite dell’Upper East Side. Si è trattato di una breve apparizione, ma significativa per il percorso dell’attrice.

Rachel Brosnahan in House of Cards

4. Ha interpretato un personaggio ricorrente nella serie Netflix. Nel 2013, prima di diventare popolare grazie alla serie La fantastica signora Maisel, l’attrice ha ottenuto una prima notorietà interpretando in ben diciannove episodi la parte di Rachel Posner, personaggio ricorrente nelle prime tre stagioni della serie House of Cards, con Kevin Spacey. Il personaggio era quello di una prostituta, la quale ha una relazione con Doug Stamper.

 

Rachel Brosnahan in La fantastica signora Maisel

5. Ha vinto importanti premi. Per il suo ruolo nella serie La fantastica signora Maisel, la Brosnahan ha ottenuto nel 2018 un Emmy Awards come miglior attrice protagonista in una serie commedia, venendo poi candidata al ruolo anche nel 2019, 2020, 2022 e 2024. Ha inoltre vinto due Golden Globe, nel 2018 e nel 2019, come miglior attrice in una serie commedia, oltre ad altre nomination del 2020 e nel 2024. La serie l’ha così resa una delle più popolari, premiate e apprezate attrici televisive della sua generazione.

Rachel Brosnahan è Lois Lane in Superman accanto a David Corenswet

6. L’intesa con il collega le ha fatto vincere il ruolo. David Corenswet e Rachel Brosnahan sono stati scelti insieme per interpretare Clark Kent/Superman e Lois Lane, in base alla loro intesa sullo schermo. Secondo James Gunn, “Abbiamo mescolato e abbinato questi diversi attori e attrici per scoprire non solo chi fosse il miglior Clark e chi fosse la miglior Lois, ma anche chi fosse il miglior ‘Clois’, chi fosse la miglior coppia. Penso che David fosse il miglior Clark, Rachel la miglior Lois, ma avevano anche la migliore intesa insieme“.

SUPERMAN – Copyright: © 2025 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Foto di Warner Bros. Pictures. RACHEL BROSNAHAN è Lois Lane, SKYLER GISONDO è Jimmy e DAVID CORENSWET è Clark Kent in Superman

7. Ha studiato la storia del personaggio. Per interpretare Lois Lane in Superman, Rachel Brosnahan ha raccontato di essersi preparata rileggendo vecchi fumetti e guardando interpretazioni precedenti del personaggio, da Margot Kidder ad Amy Adams. In un’intervista ha spiegato di voler rendere Lois “una donna moderna, curiosa, brillante e coraggiosa”, capace di tenere testa a Superman ma anche profondamente umana. Brosnahan ha sottolineato quanto fosse importante dare autenticità al ruolo, evitando caricature, e quanto sia stata emozionata dal poter contribuire a un personaggio così iconico.

Rachel Brosnahan è su Instagram

8. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da ben 1,2 milioni di persone e dove attualmente si possono ritrovare circa 100 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Rachel Brosnahan e il marito Jason Ralph

9. È sposata. Dal 2015 l’attrice Rachel Brosnahan ha una relazione con l’attore Jason Ralph, conosciuto durante le riprese del film indipendente I’m Obsessed with You (But You’ve Got to Leave Me Alone). La loro storia d’amore è cresciuta lontano dai riflettori, tanto che per un periodo la coppia ha mantenuto segreto anche il matrimonio, celebrato nel 2017. I due sono apparsi insieme in vari eventi pubblici, incluso il tappeto rosso degli Emmy Awards, e condividono una forte riservatezza, pur sostenendosi a vicenda nei rispettivi percorsi artistici. Jason Ralph è noto soprattutto per il ruolo da protagonista nella serie The Magicians.

L’età, l’altezza e il fisico di Rachel Brosnahan

10. Rachel Brosnahan è nata a Milwaukee, nel Wisconsin, Stati Uniti, il 12 luglio 1990. L’altezza complessiva dell’attrice è di 161 centimetri. Per quanto riguarda il suo fisico, Brosnahan ha raccontato di mantenersi in forma con allenamenti costanti e uno stile di vita equilibrato, praticando yoga e pilates. Per il ruolo di Midge in La fantastica signora Maisel, ha anche lavorato con un vocal coach e ha sostenuto ritmi intensi sul set, che lei stessa ha definito “un vero allenamento fisico quotidiano“. Ha sottolineato l’importanza del benessere mentale tanto quanto quello fisico.

Fonti: IMDb, Instagram

One Piece conquista la Rinascente di Milano!

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One Piece conquista la Rinascente di Milano!

Un grande successo di pubblico ieri per l’avvio della nuova iniziativa che vede protagonista One Piece a Milano: dall’8 e fino al 21 luglio, per la prima volta in assoluto, le iconiche vetrine della Rinascente di Piazza Duomo si vestono delle ambientazioni e i personaggi del celebre e amatissimo anime giapponese, regalando ai passanti un’immersione totale nel mondo di Monkey D. Rufy e della sua ciurma.

Anche in questa occasione, sono stati moltissimi – tra appassionati, fan di lungo corso, passanti curiosi e consumatori attratti dai primi saldi – i visitatori accolti dalla scenografia mozzafiato delle vetrine esterne di Rinascente e che, seguendo le tracce lasciate dai pirati lungo le scale mobili e negli ascensori dello store, sono giunti al piano -1 di Rinascente dove è possibile acquistare prodotti ONE PIECE di Bandai e Toei Animation nel pop-up corner dedicato e divertirsi con una photo opportunity di grande impatto messa a disposizione dei visitatori per catturare il ricordo di un’esperienza memorabile da non perdere!

Un’occasione unica e immersiva per rinnovare l’incontro con la vasta community di fan della serie, ma anche un’opportunità per presentare One Piece a chi ancora non lo conosce e si avvicina per la prima volta – in una location inusuale e prestigiosa come Rinascente, che catalizza ogni giorno moltissime persone provenienti da tutto il mondo – a quello che oramai è un fenomeno globale, trasversale e inclusivo, capace di unire culture, generazioni e stili di vita.

Toei Animation Europe e Rinascente ringraziano tutti coloro che sono venuti e hanno accolto con entusiasmo questa ennesima esperienza insieme e invitano tutti a vivere l’esperienza dell’incredibile mondo di One Piece in Rinascente tutti i giorni fino al 21 luglio dalle ore 10 alle 22.

Save the date! Dall’8 al 21 luglio vivi l’esperienza One Piece in Rinascente a Milano.

Francesco Gheghi e tutti gli altri ospiti del Saturnia Film Festival 2025

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Si amplia la rosa degli ospiti dell’ottava edizione del Saturnia Film Festival, in programma dal 30 luglio al 3 agosto 2025 nei borghi più suggestivi della Maremma toscana. Accanto agli ospiti già annunciati – tra cui Lillo Petrolo, Francesco Costabile, Christian Filippi e Stefano Lorenzi – arrivano nuove conferme che rafforzano il carattere autoriale e il respiro contemporaneo del festival promosso dall’associazione culturale ARADIA PRODUCTIONS, con la presidenza di Antonella Santarelli e la direzione artistica del regista Alessandro Grande.

Tra i grandi nomi del cinema italiano attesi, l’attrice Giulia Michelini, che insieme ad Ambra Angiolini è protagonista del film Afrodite di Stefano Lorenzi: una storia d’amore intensa e coraggiosa, che promette di emozionare il pubblico.

Sarà al festival anche Francesco Gheghi, giovane talento del cinema italiano, premiato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia come Miglior Attore nella sezione Orizzonti per la sua interpretazione in Familia di Francesco Costabile. Gheghi parteciperà inoltre in veste di regista, presentando il suo cortometraggio La buona condotta, che lo vede per la prima volta dietro la macchina da presa.

Anche Maurizio Lombardi sarà presente con il suo lavoro da regista, portando in concorso il cortometraggio Marcello. Il film, già vincitore di un Nastro d’Argento, vede ancora una volta Gheghi protagonista, in una dichiarazione d’amore al cinema ambientata nella periferia romana.

Annunciata anche la giuria ufficiale del concorso cortometraggi, presieduta da Paolo Orlando (Direttore di Medusa Film), e composta da Selene Caramazza, una delle interpreti più talentuose del nostro cinema, Manuela Rima (01 Distribution), Mario Mazzetti (Anec, Fice, Vivilcinema) e Teresa Pasquini (Rai Cinema), che avrà  il compito di assegnare i premi alle opere più significative della sezione short.

Kneecap: dal 28 agosto in sala con Europictures

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Kneecap: dal 28 agosto in sala con Europictures

Europictures è lieta di presentare Kneecap, in arrivo nei cinema italiani dal 28 agosto, e per l’occasione ne svela il poster italiano ufficiale. Ispirato alle origini dell’omonimo trio rap di Belfast (tra i primi a cantare in gaelico irlandese), Kneecap è un comedy biopic scritto e diretto da Rich Peppiatt (One Rogue Reporter). Protagonisti sono i membri stessi della band Naoise Ó Cairealláin “Móglaí Bap”, Liam Óg Ó Hannaidh “Mo Chara” e JJ Ó Dochartaigh “Dj Provaí”, alle prese con la loro controversa ascesa al successo nel panorama musicale, segnata da una convinta rivendicazione della lingua irlandese. Nel cast anche Michael Fassbender nel ruolo di Arlo, il misterioso padre di Naoise, patriota irlandese che ha finto la sua morte per sfuggire alle autorità britanniche.

Kneecap, che sarà in concorso alla prossima edizione del Giffoni Film festival nella sezione Generator + 18, è stato presentato al Sundance 2024 come primo film in lingua irlandese del festival, ed è stato selezionato per rappresentare l’Irlanda come miglior film in lingua straniera agli Oscar 2025. Il film è un’avventura psichedelica alla scoperta di come un trio di giovani di Belfast è diventato l’improbabile figura di riferimento di un movimento per i diritti civili nella salvaguardia della propria lingua madre. Kneecap non è quindi solo un gruppo rap, ma un fenomeno culturale: bannato dalla televisione di stato RTÉ e disprezzato pubblicamente dal partito conservatore DUP, il trio ha costruito la sua notorietà attraverso un atteggiamento sul palco che sembra appartenere più alla scena punk rock che rap e una produzione musicale sicuramente spinosa per tematiche e linguaggio, ma innovativa per la poetica fusione di irlandese e inglese, fusione che ha ispirato un’intera generazione di giovani nella riscoperta delle proprie radici linguistiche. Negli ultimi mesi i Kneecap hanno fatto inoltre parlare di sé per le loro posizioni pro-Palestina dichiarate apertamente duranti alcuni eventi musicali, tra cui il Coachella (in cui hanno invitato il pubblico a unirsi al coro “Free Palestine” e per cui l’organizzazione dei loro concerti in USA ha interrotto la collaborazione) e un concerto a Londra dello scorso novembre in cui Mo Chara ha esposto una bandiera di Hezbollah ed è stato accusato di terrorismo. In seguito all’indagine in corso diversi politici tra cui il primo ministro inglese avevano chiesto che la band non si esibisse al recente festival di Glastonbury: la BBC, broadcaster ufficiale del festival, ha deciso di oscurare la loro performance nella trasmissione in diretta ma alla fine il trio ha suonato davanti a un pubblico immenso dove sbandieravano diverse bandiere palestinesi.

Il regista Rich Peppiatt afferma che fin dall’inizio del progetto la lingua e il suo rapporto con l’identità sono stati aspetti fondamentali per la storia che voleva raccontare: “Essendo un grande fan dell’hip-hop della vecchia scuola, per me il rapporto dei Kneecap con la lingua riecheggiava la controversia che un tempo i rapper afroamericani creavano reinventando la lingua inglese per riflettere la loro realtà sociale urbana e oppressa”. Colpito dall’energia allo stato puro e dall’autenticità della band, Peppiatt ha visto nella passione del trio nei confronti della causa della lingua irlandese un’occasione unica: “Mo Chara, Móglaí Bap e DJ Provaí incarnavano una visione di Belfast e dell’Irlanda moderna sorprendentemente diversa da quella che tutti noi chiamiamo casa. Il film doveva essere audace, crudo e implacabile come la musica dei Kneecap”.

Sinossi: Nella Belfast post-conflitto, emerge il turbolento trio rap KNEECAP, che getta le basi per la rinascita della lingua irlandese contro l’establishment. Liam Óg e Naoise, autoproclamatisi “feccia di bassa lega”, insieme all’insegnante JJ, diventano un simbolo politico e la voce di sfida della gioventù irlandese inquieta. Mentre lottano per lasciare un segno nel mondo e le pressioni familiari e relazionali minacciano di staccare la spina ai loro sogni, il trio intreccia una narrazione che trascende la musica. Una favola vera sull’impulso intrinseco dell’uomo all’identità, sul fascino delle droghe e sulla passione per la vita, KNEECAP è una corsa emozionante che pulsa di ritmi hip-hop.

Kneecap arriva al cinema dal 28 agosto con Europictures.

Trailers FilmFest: aperte le iscrizioni per il Pitch Trailer

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Trailers FilmFest: aperte le iscrizioni per il Pitch Trailer

La XXIII edizione del Trailers FilmFest, che si svolgerà a Roma dal 19 al 21 novembre, entra nel vivo. Lunedì 14 luglio si aprono ufficialmente le iscrizioni al concorso “Pitch Trailer, Idee di film da realizzare”, il premio che offre la possibilità ad aspiranti registi, ma anche a professionisti già nel settore, di raccontare il loro progetto attraverso un trailer.

I progetti si possono far pervenire sia tramite l’indirizzo email [email protected] che attraverso il profilo Filmfreeway del festival, https://filmfreeway.com/TrailersFilmFest.

Tutti i dettagli e il regolamento del Pitch Trailer sono disponibili a questo indirizzo:  https://www.trailersfilmfest.com/pitch-trailer-2025/

Le iscrizioni sono aperte fino al 15 ottobre. Dopo quella data la direzione artistica, formata da Francesca Sofia Allegra e Alessandro De Simone, renderà noti i dieci progetti finalisti, che saranno presentati in una sessione unica nel corso del festival. Il vincitore verrà votato da una giuria composta da cinque figure di alto profilo dell’industria del cinema italiano.

Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 in Concerto: tutti i dettagli e come partecipare!

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L’ultimo e più atteso capitolo della saga letteraria più amata arriva per la prima volta in Italia come non lo avete mai sentito. Harry Potter Film Concert Series presenta Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 in Concerto, il settimo e penultimo film, sabato 6 (ore 20.30) e domenica 7 dicembre (ore 15.00 e ore 20.30) all’Auditorium Conciliazione di Roma e sabato 27 (ore 20.30) e domenica 28 dicembre (ore 15.00 e ore 19.30) al TAM Teatro Arcimboldi di Milano.

L’Orchestra Italiana del Cinema, con una straordinaria formazione di 80 musicisti, eseguirà dal vivo l’indimenticabile colonna sonora di Alexandre Desplat in perfetto sincrono con la proiezione dell’intero film, in alta definizione su uno schermo di 12 metri e con i dialoghi in italiano.

Le date italiane sono presentate in esclusiva nazionale da Music Village/Forum Studios con la produzione esecutiva di Marco Patrignani, fondatore e presidente dell’Orchestra Italiana del Cinema.

Un evento in anteprima assoluta per l’Italia, in attesa del Roma Film Music Festival, la manifestazione internazionale dedicata al mondo delle colonne sonore e ai suoi protagonisti che vedrà la sua quinta edizione a Roma nel marzo 2026.

Harry Potter Film Concert Series è un progetto ideato da Warner Bros. Discovery Global Themed Entertainment e CineConcerts, ed è l’unica tournée ufficiale che celebra a livello globale i film della saga. Dal debutto mondiale di Harry Potter e la Pietra Filosofale™ in Concerto nel 2016, oltre 3 milioni di spettatori in più di 48 Paesi hanno vissuto la magia di questa straordinaria esperienza, con oltre 2.973 performance programmate entro il 2025.

“Con Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 ci avviciniamo al culmine di un viaggio straordinario che ha segnato profondamente anche la storia della nostra orchestra”: dichiara Marco Patrignani. “Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto ufficiale, che ha incantato milioni di spettatori nel mondo, e che continua con entusiasmo il suo percorso verso la quinta edizione del Roma Film Music Festival, in programma a marzo 2026”.

In questo capitolo, che avvicina il pubblico alla fine, nuova luce colpisce dettagli, personaggi ed eventi che già si pensava di conoscere, rivelandone segreti e significati profondi. Harry, Ron ed Hermione partono per una missione: trovare e distruggere gli Horcrux, la chiave del potere di Voldemort. Da soli e in fuga, i tre amici devono contare l’uno sull’altro più che mai… ma le Forze Oscure minacciano di dividerli.

Vincitore dell’International Film Music Critics Award (IFMCA), del World Soundtrack Award e del Satellite Award per la Miglior Colonna Sonora Originale, il compositore premio Oscar Alexandre Desplat (Grand Budapest Hotel, Il Discorso del Re, Philomena) ha creato una colonna sonora intensa e raffinata che trasporta il pubblico nel cuore delle avventure di Harry mentre ha inizio la tanto temuta guerra nel mondo magico.

Justin Freer, presidente di CineConcerts e produttore/direttore della Harry Potter Film Concert Series, commenta: la saga cinematografica di Harry Potter è un fenomeno culturale irripetibile che continua a incantare milioni di fan in tutto il mondo. Siamo felici di offrire al pubblico, per la prima volta, l’opportunità di ascoltare dal vivo le musiche premiate della saga mentre il film viene proiettato sul grande schermo. Un evento davvero indimenticabile”.

Brady Beaubien, produttore di CineConcerts, aggiunge: Harry Potter è sinonimo di emozione in tutto il mondo. Speriamo che, attraverso l’esecuzione dal vivo di questa musica straordinaria insieme al film completo, il pubblico continui a celebrare il mondo magico”.

I biglietti saranno in vendita da oggi, lunedì 14 luglio, su Ticketone.

Edi Gathegi si gode il successo della sua iterazione di Mr. Terrific

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Le azioni di Edi Gathegi a Hollywood sono decisamente in rialzo in questo momento dopo la sua apparizione nei panni di Michael Holt, alias Mister Terrific, nel film di Superman del DCU.

Mentre molti affermano che l’interpretazione di Gathegi del terzo uomo più intelligente della DC Comics abbia rubato la scena, lui non è poi così interessato a questo sentimento, perché nelle sue volontà c’è solo rendere giustizia a un buon film di Superman.

Quando ExtraTV ha incontrato Edi Gathegi e gli ha chiesto cosa pensasse di tutti questi elogi, ha risposto: “Sono molto emozionato perché ho sentito parlare di questo film e non l’ho visto… ci sono dentro, ma non è quello il mio obiettivo. Voglio vedere un bel film. Sono un fan di Superman, sono un fan dei cinecomic e voglio vivere un’esperienza fantastica al cinema, così da poter dire alla gente che dovrebbe andare a fare la stessa cosa”.

La star di X-Men: L’inizio ha anche parlato molto bene di James Gunn, lasciando intendere che il regista ha in serbo qualcosa di davvero entusiasmante per il futuro del DCU.

Edi Gathegi vede il suo Mr. Terrific come un riscatto dopo X-Men: L’Inizio

“Quest’uomo è uno dei veri geni creativi del nostro settore e del nostro tempo. È molto appassionato dell’arte della narrazione nel suo complesso. Ne è innamorato in ogni aspetto e ama moltissimo gli attori, il che è un bene per noi. Ha una mente creativa e quello che farà con questo universo, penso, sarà una benedizione per le persone”.

Michael Holt, meglio conosciuto come Mister Terrific, è uno degli eroi più intelligenti e complessi della DC Comics. Bambino prodigio, Holt ha conseguito 14 dottorati di ricerca, è diventato milionario self-made e ha vinto l’oro olimpico nel decathlon. Perché Holt, uno degli uomini più ricchi della DC Comics, avesse bisogno di lavorare in una squadra di supereroi sponsorizzata e finanziata da Maxwell Lord, è un mistero a cui Superman non ha risposto. Forse ne scopriremo di più nel presunto spin-off di Mister Terrific?

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Tornando alle origini da supereroe di Holt, la sua vita ha preso una svolta tragica quando la moglie incinta, Paula, è morta in un incidente d’auto. Affranto dal dolore e sul punto di porre fine alla sua vita, Holt ricevette la visita dello Spettro, che gli parlò di Terry Sloane, l’originale Mister Terrific della “Golden Age”. Ispirato dal motto di Sloane, “Fair Play”, Holt decise di portare avanti la sua eredità e dedicare il suo dono ad aiutare gli altri. A differenza di molti eroi, Mister Terrific non ha superpoteri. Si affida invece alla sua mente brillante e alla tecnologia all’avanguardia. Le sue invenzioni distintive sono le T-Spheres, dispositivi fluttuanti ad alta tecnologia che aiutano nel volo, nella comunicazione, nell’hacking e nella difesa. Insieme alle sue abilità in diverse arti marziali, Holt si erge come uno degli eroi senza poteri più formidabili dell’Universo DC.

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da James Gunn, con David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent e inaugurerà la fase intitolata “Dei e Mostri“. Il film racconterà un Clark Kent già adulto, alle prese con il delicato equilibrio tra la sua identità kryptoniana e quella umana, in un mondo in cui l’umanità fatica a fidarsi di figure straordinarie. Secondo quanto anticipato, non si tratterà di una storia di origini, ma piuttosto di un ritratto di Superman nel momento in cui cerca il suo posto nel mondo come giornalista al Daily Planet e come eroe capace di ispirare speranza.

Nel cast anche Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell. Questi attori porteranno sul grande schermo personaggi come Lois Lane, Guy Gardner, HawkgirlMetamorphoLex Luthor e Mister Terrific.

Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe nel nuovo universo DC, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano. Il tono del film sarà molto diverso rispetto alle precedenti versioni più cupe: Gunn ha dichiarato che Superman sarà colorato, pieno di emozione e con un protagonista cresciuto in un ambiente familiare sano e amorevole, elemento che influenzerà profondamente la sua personalità.

Il film non solo rilancia l’iconica figura dell’Uomo d’Acciaio, ma getta anche le basi narrative e tematiche per l’intero universo condiviso DC, fondendo umanità, epica e introspezione morale in un racconto di rinascita mitologica.

Il film è al cinema dal 9 luglio distribuito da Warner Bros. Pictures.

Superman: James Gunn rivela come è avvenuto il cameo di Bradley Cooper

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Il film campione d’incassi Superman (qui la recensione) di James Gunn è pieno zeppo di cameo, ma c’è una collaborazione particolare nel film che è nata grazie al legame passato del co-CEO della DC Studios con l’MCU. Nei primi minuti del film con protagonista il supereroe interpretato da David Corenswet, gli attori Bradley Cooper e Angela Sarafyan appaiono brevemente nei panni di Jor-El e Lara Lor-Van, i genitori naturali di Kal-El, in una registrazione vocale che accenna al grave motivo della presenza di Superman sulla Terra.

Il ruolo della star di A Star Is Born era stato precedentemente interpretato dal compianto Marlon Brando nel film Superman del 1978 con Christopher Reeve. Nonostante fosse stato scritturato per il sequel del 1980, l’attore de Il Padrino non apparve nel progetto a causa di divergenze creative e della sua causa contro i produttori del film per la ripartizione dei profitti; le sue scene tagliate finirono poi nella versione restaurata di Richard Donner del 2006.

Gunn ha ora affermato che Cooper è diventato l’incarnazione perfetta del ruolo grazie alla loro precedente collaborazione nella trilogia dei Guardiani della Galassia, in cui l’attore ha prestato la voce al feroce procione Rocket. “Beh, Bradley è un mio amico e avevo bisogno di qualcuno che potesse interpretare Jor-El – e non credo che questo sia uno spoiler, lo sanno tutti – che avesse la statura che immaginiamo per quel personaggio, qualcuno che potesse seguire le orme di Marlon Brando”, ha detto il regista.

Gunn ha continuato parlando della sua interpretazione del patriarca: “Molte volte Jor-El è interpretato da un uomo di 70 anni, il che significa che aveva 70 anni quando ha avuto un figlio, quindi volevo qualcuno che non fosse troppo vecchio. Tutti mi proponevano attori che per me erano troppo anziani. Penso che Bradley fosse perfetto, lo ha fatto per me come favore perché è mio amico, e gli sono davvero grato per questo“.

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Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da James Gunn, con David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent e inaugurerà la fase intitolata “Dei e Mostri“. Il film racconterà un Clark Kent già adulto, alle prese con il delicato equilibrio tra la sua identità kryptoniana e quella umana, in un mondo in cui l’umanità fatica a fidarsi di figure straordinarie. Secondo quanto anticipato, non si tratterà di una storia di origini, ma piuttosto di un ritratto di Superman nel momento in cui cerca il suo posto nel mondo come giornalista al Daily Planet e come eroe capace di ispirare speranza.

Nel cast anche Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell. Questi attori porteranno sul grande schermo personaggi come Lois Lane, Guy Gardner, HawkgirlMetamorphoLex Luthor e Mister Terrific.

Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe nel nuovo universo DC, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano. Il tono del film sarà molto diverso rispetto alle precedenti versioni più cupe: Gunn ha dichiarato che Superman sarà colorato, pieno di emozione e con un protagonista cresciuto in un ambiente familiare sano e amorevole, elemento che influenzerà profondamente la sua personalità.

Il film non solo rilancia l’iconica figura dell’Uomo d’Acciaio, ma getta anche le basi narrative e tematiche per l’intero universo condiviso DC, fondendo umanità, epica e introspezione morale in un racconto di rinascita mitologica.

Il film è al cinema dal 9 luglio distribuito da Warner Bros. Pictures.

The Pitt, arriva su SKY il nuovo e attesissimo medical drama con Noah Wyle

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Fra ascolti record e critica entusiasta (e una seconda stagione già confermata), in America è un vero e proprio fenomeno di costume: in esclusiva su Sky e NOW dal 24 settembre, sarà presto disponibile anche in Italia The Pitt, nuovo e attesissimo medical drama con Noah Wyle, di cui viene rilasciato oggi il trailer italiano.

Firmata da R. Scott Gemmill, già dietro al successo di “E.R. – Medici in prima linea” e “NCIS: Los Angeles”, e targata HBO Max Original in America e Sky Exclusive in Italia, The Pitt è ambientata in un moderno pronto soccorso di Pittsburgh e offre uno sguardo crudo e realistico sulla medicina d’urgenza, raccontando in quindici episodi le storie degli operatori sanitari che, tra corsie affollate e decisioni da prendere in pochi istanti, combattono ogni giorno per salvare vite.

La trama della prima stagione di The Pitt

The Pitt dà voce agli eroi silenziosi della sanità restituendo, con autenticità e intensità, la complessità del lavoro in prima linea. Al centro c’è il dottor Michael “Robby” Robinavitch (interpretato da Noah Wyle, anche produttore esecutivo), ancora segnato dagli effetti della pandemia e dalla perdita del suo mentore. Quando un nuovo gruppo di specializzandi e tirocinanti entra a far parte del sovraffollato e sotto-organico pronto soccorso del Trauma Medical Center di Pittsburgh – noto affettuosamente come “The Pitt” – si unisce a un team eterogeneo di medici, chirurghi, infermieri e paramedici, pronti ad affrontare ogni turno con determinazione e umanità. Mentre Robby si trova a fare i conti con una dirigenza ospedaliera più attenta ai tagli di bilancio che alla cura dei pazienti, i giovani medici scoprono in prima persona le difficoltà, le emozioni e le sfide della medicina d’urgenza.

Realistica, intensa e profondamente attuale, THE PITT racconta ogni episodio come un’ora di turno vissuta al limite, offrendo uno sguardo autentico sulla sanità americana contemporanea attraverso gli occhi di chi, ogni giorno, è in prima linea per salvare vite.

Fanno parte del cast Noah Wyle (Dott. Michael “Robby” Robinavitch), Tracey Ifeachor (Dott.ssa Collins), Patrick Ball (Dott. Langdon), Katherine LaNasa (Dana Evans), Supriya Ganesh (Dott.ssa Mohan), Fiona Dourif (Dott.ssa McKay), Taylor Dearden (Dott.ssa King), Isa Briones (Dott.ssa Santos), Gerran Howell (Whitaker) e Shabana Azeez (Javadi).

The Pitt è una produzione John Wells Productions in collaborazione con Warner Bros. Television, con cui JWP ha un accordo di produzione globale. La serie è creata da R. Scott Gemmill, che ne è anche produttore esecutivo insieme al vincitore dell’Emmy® John Wells (Animal Kingdom, Shameless, The West Wing, ER), Noah Wyle (ER, la saga The Librarian, Falling Skies), Michael Hissrich (Shameless, The West Wing, Third Watch), Erin Jontow di JWP (Emperor Of Ocean Park, Rescue: HI-Surf, Maid) e Simran Baidwan (Manifest, Ordinary Joe, The Good Doctor, Chicago Med).

Chris Hemsworth conferma che una location chiave del MCU non sarà presente in Avengers: Doomsday

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Chris Hemsworth è stato il primo attore ufficialmente annunciato come parte del cast di Avengers: Doomsday. Con il fratello di Thor, Loki, al centro del Multiverso, la loro reunion promette di essere una parte importante della storia raccontata dai fratelli Russo.

Anche se non sappiamo quale sarà lo status quo del Dio del Tuono in questo film, è prevedibile un cambiamento. Perché? Ebbene, l’impopolare Thor: Love and Thunder ha dato all’asgardiano una giovane figlia adottiva immensamente potente, “Love“, un personaggio che sarebbe probabilmente superfluo in questo cast.

Considerando questo, non sarebbe poi così sorprendente se Avengers: Doomsday rivelasse che è stata lasciata sotto la cura di Valkyrie a New Asgard, un luogo che potremmo non rivisitare nel prossimo cast.

Parlando con lo Scottish Daily Express, Chris Hemsworth ha confermato che non tornerà a St Abbs in Scozia, il piccolo villaggio di pescatori che ha fatto da set naturale a Tønsberg, in Norvegia, in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.

“Girare The Avengers in Scozia è stata un’esperienza davvero fantastica”, ha detto l’attore australiano. “Non sembra che torneremo per Doomsday. Ma mi piacerebbe non solo tornarci, ma anche filmare e lavorare di più in campagna. La gente è fantastica.”

“C’è qualcosa di maestoso nelle Highlands, mi piacerebbe molto girare un altro film lì un giorno”, ha continuato Hemsworth. “È semplicemente un luogo creato per un’iconica scena di battaglia. Lo sfondo è semplicemente sbalorditivo.” Ha aggiunto: “Adoro il personaggio, ed essere scelto per il ruolo di Thor mi ha aperto tantissime opportunità”.

Thor: Love and Thunder chris hemsworthSebbene un viaggio a New Asgard non sembri probabile per Avengers: Doomsday, vale la pena notare che St Abbs è stata ricreata in un teatro di posa a Sydney per Thor: Love and Thunder, quindi forse la casa di Thor verrà ricostruita a Londra. D’altra parte, dato che sono a solo un’ora di volo di distanza (più o meno), si potrebbe pensare che i Marvel Studios risparmierebbero un po’ e torneranno in Scozia, in una location reale, se ci fossero dei piani per New Asgard.

Quindi, probabilmente non visiteremo la casa di Thor su Midgard, ma avrà molto da fare, viaggiando per l’universo e combattendo non solo contro il Dottor Destino, ma anche contro gli X-Men.

Cosa sappiamo di Avengers: Doomsday

Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars arriveranno in sala rispettivamente il 18 dicembre 2026, e il 17 dicembre 2027. Entrambi i film saranno diretti da Joe e Anthony Russo, che tornano anche nel MCU dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.

Sono confermati nel cast del film (per ora): Paul Rudd / Ant-Man, Simu Liu / Shang-Chi, Tom Hiddleston / Loki, Lewis Pullman / Bob-Sentry, Florence Pugh / Yelena, Danny Ramirez / Falcon, Ian McKellen / Magneto, Sebastian Stan / Bucky, Winston Duke / M’Baku, Chris Hemsworth / Thor, Kelsey Grammer / Beast, James Marsden / Cyclops, Channing Tatum / Gambit, Wyatt Russell / U.S. Agent, Vanessa Kirby / Sue Storm, Rebecca Romijn / Mystique, Patrick Stewart / Professor X, Alan Cumming / Nightcrawler, Letitia Wright / Black Panther, Tenoch Huerta Mejia / Namor, Pedro Pascal / Reed Richards, Hannah John-Kamen / Ghost, Joseph Quinn / Johnny Storm, David Harbour / Red Guardian, Robert Downey Jr. / Doctor Doom, Ebon Moss-Bachrach / La Cosa, Anthony Mackie / Captain America.

James Gunn ringrazia gli spettatori di Superman e anticipa il sequel

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Superman di James Gunn ha incassato la ragguardevole cifra di 122 milioni di dollari in Nord America e 90 milioni all’estero, per un lancio globale stimato di 217 milioni di dollari. Non è un weekend da urlo per il reboot dei DC Studios, ma è un enorme passo nella giusta direzione per un marchio che è stato rovinato (e quasi irreparabilmente danneggiato) da flop come Black Adam, Flash e Joker: Folie à Deux.

È qui che quella cifra di 122 milioni di dollari diventa davvero interessante. Superman non è stato solo il primo film di supereroi dai tempi di Deadpool e Wolverine a debuttare con oltre 100 milioni di dollari, ma è anche il primo film DC dai tempi di Wonder Woman a debuttare con oltre 100 milioni di dollari.

A parte lo standalone The Batman, nessun adattamento DC Comics dal 2017 ha superato i 100 milioni di dollari di incasso. Come prevedibile, i dirigenti di Warner Bros. Discovery sono entusiasti.

“Quello che abbiamo sempre sperato di ottenere con Superman era riconquistare la fiducia dei nostri fan DC e in effetti hanno accolto con entusiasmo il nostro primo film in un nuovo ed entusiasmante universo cinematografico”, ha dichiarato oggi Jeff Goldstein, presidente della distribuzione globale.

Anche il regista James Gunn ha condiviso un messaggio di gratitudine e in seguito ha anticipato i piani per il prossimo film di Superman… un sequel che chiaramente non sarà un Superman 2 convenzionale. Forse quei resoconti di World’s Finest sono corretti?

“Sono incredibilmente grato per il vostro entusiasmo e le vostre gentili parole degli ultimi giorni. Abbiamo avuto molto ‘Super’ in Superman nel corso degli anni e sono felice di aver realizzato un film che si concentra sulla parte ‘uomo’ dell’equazione: una persona gentile che si prende sempre cura di chi è nel bisogno. Il fatto che questo abbia avuto una risonanza così forte in così tante persone in tutto il mondo è di per sé una testimonianza piena di speranza della gentilezza e della qualità degli esseri umani. Grazie.”

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, Johnny Storm tenta un approccio romantico con Silver Surfer nel nuovo spot

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I Marvel Studios hanno pubblicato un nuovo teaser per I Fantastici Quattro: Gli Inizi, incentrato su Johnny Storm (Joseph Quinn) che fa appello al suo fascino nel tentativo di conquistare l’affetto di Silver Surfer (Julia Garner) e distoglierla dalla sua missione.

Abbiamo scoperto che Johnny aveva una cotta per Shalla-Bal in un trailer precedente, quando aveva detto ai suoi compagni di squadra che non aveva bisogno di aiuto per “uccidere alieni sexy“, e qui lo vediamo avvicinarsi all’araldo di Galactus nella forma della Torcia Umana e chiederle se la sua tavola da surf è attaccata al suo corpo.

Parlando con la BBC alla première londinese del film durante il fine settimana, a Garner è stato chiesto del parere iniziale di alcuni fan che volevano un uomo per il ruolo di Silver Surfer. “Ho detto: ‘Continuerò a fare il mio lavoro'”, ha detto in risposta alle reazioni negative online. “Inoltre, è Shalla-Bal, quindi è diverso. Ero semplicemente felice che la gente lo apprezzasse, proprio come qualsiasi altro progetto. Sono grata di partecipare a questo ballo, a essere completamente onesta.”

I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film Marvel Studios I Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale.

Il film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Sarah Niles. I Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.

Odissea: Tom Holland lo definisce “diverso da qualsiasi cosa abbiamo mai visto”

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Tom Holland è tornato a parlare del suo lavoro nel film Odissea di Christopher Nolan e ha rivelato di aver avuto un’esperienza più che positiva. La star di Spider-Man ha infatti dichiarato in una recente intervista che lavorare al nuovo film di Nolan è stato “emozionante” e “diverso”. “È stato fantastico. Il lavoro di una vita, senza dubbio. La migliore esperienza che abbia mai avuto sul set di un film. Incredibile”, ha detto l’attore a GQ. “È stato emozionante. È stato diverso. E penso che il film sarà diverso da qualsiasi cosa abbiamo mai visto”.

Ha poi continuato affermando: “Lavorare con Chris, conoscere lui ed Emma [Thomas] è stato assolutamente fantastico. Non ho mai visto nessuno lavorare come loro, e c’è un motivo se sono i migliori del settore. Avere un posto in prima fila, partecipare al processo, collaborare con un vero maestro del suo mestiere e imparare da lui è stata la migliore esperienza che abbia mai avuto”.

LEGGI ANCHE: Odissea: il primo trailer trapelato on-line. Ecco una descrizione

Quello che sappiamo sul film Odissea di Christopher Nolan

Il film vanta un ricco cast composto da Matt Damon, Tom Holland, Anne Hathaway, Zendaya, Lupita Nyong’o, Robert Pattinson, Charlize Theron, Jon Bernthal, Benny Safdie, John Leguizamo, Elliot Page, Himesh Patel, Mia Goth e Corey Hawkins. Per quanto riguarda la trama, questa segue Odisseo, il leggendario re greco di Itaca, nel suo pericoloso viaggio di ritorno a casa dopo la guerra di Troia. La narrazione descrive i suoi incontri con esseri mitici come il ciclope Polifemo, le sirene e la maga Circe, culminando nel suo tanto atteso ricongiungimento con la moglie Penelope.

Ad oggi sappiamo unicamente che Matt Damon interpreta Odisseo, mentre Tom Holland è suo figlio Telemaco e Charlize Theron è la Maga Circe. L’identità dei personaggi degli altri interpreti è ad oggi segreta. Sappiamo inoltre che Nolan ha girato il film interamente in formato IMAX, avvalendosi di nuove tecnologie realizzate appositamente per Odissea. Il regista ha inoltre limitato quanto più possibile l’uso di CGI, con l’obiettivo di ricreare quanto più possibile in modo pratico l’epico mondo descritto da Omero con il suo poema epico.

Il film sarà distribuito al cinema da Universal Pictures dal 16 luglio 2026.

Fondazione Stagione 3: le interviste ai protagonisti

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Fondazione Stagione 3: le interviste ai protagonisti

Ecco la nostra intervista a Lee Pace (“Brother Day”) e Laura Birn (“Demerzel”), Terrence Mann (“Brother Dusk”) e Cassian Bilton (“Brother Dawn”), Lou Llobell (“Gaal Dornick”) e Pilou Asbæk (“The Mule”) in occasione dell’uscita di Fondazione Stagione 3 su Apple Tv+, disponibile dall’11 luglio con la prima puntata, seguita da nuovi episodi settimanali fino al 12 settembre.

Leggi la nostra recensione di Fondazione Stagione 3

La terza stagione di Fondazione (Foundation) alza la posta in gioco

I libri Foundation di Isaac Asimov sono stati a lungo considerati impossibili da adattare, soprattutto a causa della natura complessa della narrazione. Mentre Dune, ad esempio, è ambientato in un mondo complicato, c’è un punto di vista coerente che i lettori possono seguire in Paul Atreides. Quasi ogni parte di Foundation segue un personaggio nuovo.

La prima stagione di Fondazione (Foundation) ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica e del pubblico, e il ritmo più lento e l’attenzione alla costruzione del mondo sono stati spesso citati come motivi. La seconda stagione è stata un passo nella giusta direzione e ora la terza stagione sembra essere lo show al massimo del suo potenziale, mantenendo la promessa di un’epopea spaziale a tutti gli effetti.4:13CorrelatiIl tanto atteso scontro tra Gaal e il Mule nella terza stagione di Foundation potrebbe richiedere un po’ di tempoScreenRant intervista Lou Llobell sul viaggio di Gaal nella terza stagione di Foundation, sulle nuove dinamiche tra i personaggi e sul suo inevitabile scontro con il Mule.

“Space opera” è un modo eccellente per descrivere la serie. L’arrivo del Mulo riunirà i personaggi della serie in un modo mai visto prima, combinando la storia pionieristica della Fondazione, il dramma shakespeariano dell’Impero e diversi nuovi personaggi avvincenti per uno scontro epico.

Barry: la terza e quarta stagione arriva su SKY e NOW

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Barry: la terza e quarta stagione arriva su SKY e NOW

In esclusiva su Sky e streaming solo su NOW da domenica 13 luglio la terza stagione di Barry, la dark comedy con Bill Hader premiata con l’Emmy che segue le vicende di un killer depresso, veterano di guerra, che si innamora della recitazione durante un incarico a Los Angeles. E dal 27 luglio su Sky e NOW anche la quarta stagione della serie HBO creata da Bill Hader e Alec Berg.

Cosa succede nella terza stagione di Barry

Riprendendo la storia subito dopo la sparatoria nel monastero, la terza stagione vede Barry (Hader) disperatamente alla ricerca di lavoro – e di un ritorno alla normalità con Gene Cousineau (Henry Winkler), ancora sconvolto dalla perdita della sua compagna e dalla scioccante rivelazione di Fuches (Stephen Root). Nel frattempo, Sally (Sarah Goldberg) lotta per lanciare la sua prima serie televisiva, mentre NoHo Hank (Anthony Carrigan) cerca di rimettere insieme la sua operazione criminale, affrontando un’opposizione imprevista. Un viaggio contorto e avvincente, la serie creata da Bill Hader e Alec Berg segue personaggi che cercano di andare avanti con le loro vite – ma restano intrappolati dalle conseguenze delle loro scelte passate.

Fanno parte del cast: Bill Hader (Barry), Henry Winkler (Gene Cousineau), Stephen Root (Monroe Fuches), Sarah Goldberg (Sally Reed), Anthony Carrigan (Noho Hank), Sarah Burns (Detective Mae Dunn). Mentre tra le guest ci sono: D’Arcy Carden (Natalie), Michael Irby (Cristobal), Jessy Hodges (Lindsay), Elizabeth Perkins (Diane), Robert Wisdom (Jim Moss), James Hiroyuki Liao (Albert Nguyen), Miguel Sandoval (Fernando), Fred Melamed (Tom Posorro), Laura San Giacomo (Annie).

La terza stagione di BARRY è stata creata, scritta e diretta da Alec Berg e Bill Hader; executive producer sono Bill Hader, Alec Berg, Aida Rodgers e Liz Sarnoff; prodotta da Julie Camino. Gli sceneggiatori della terza stagione sono: Emma Barrie, Jason Kim, Emily Heller, Duffy Boudreau e Liz Sarnoff.

Superman vola a 217 milioni di dollari a livello globale mentre Lilo & Stitch sfiora il miliardo

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Superman” ha dominato il box office, incassando 217 milioni di dollari a livello globale, con un totale di 217 milioni di dollari. Questa ripartizione include 95 milioni di dollari all’estero e 122 milioni di dollari negli Stati Uniti. Gli incassi al botteghino internazionale sono stati leggermente inferiori alle aspettative.

James Gunn ha diretto l’apprezzato “Superman“, con David Corenswet nei panni dell’Uomo d’Acciaio e Rachel Brosnahan in quelli di Lois Lane. Nel nuovo film, l’eroe ottimista cerca di dimostrare al mondo di combattere per il bene dopo che il malvagio miliardario della tecnologia Lex Luthor (Nicholas Hoult) tenta di screditarlo. Il film, con un budget di 225 milioni di dollari, segna un importante rilancio dell’Universo DC, sostenuto dalla Warner Bros. Dopo il fallimento dell’ultima serie di film sui supereroi con “Flash”,Aquaman e il regno perduto” e altri, Gunn e Peter Safran sono stati assunti nel 2022 per rinnovare i DC Studios. Hanno delineato un piano decennale di storie interconnesse e spin-off, tra cui “Supergirl” e Clayface nel 2026.

L’appeal globale sarà fondamentale per la longevità del franchise sul grande schermo. Nel caso di “Superman“, i paesi con i maggiori incassi sono stati il Regno Unito con 9,8 milioni di dollari, il Messico con 8,8 milioni di dollari, il Brasile con 5,9 milioni di dollari e l’Australia con 5,3 milioni di dollari. Il film è stato un fiasco in Cina, incassando solo 6,6 milioni di dollari nel weekend di apertura. A titolo di paragone, “Jurassic World – La Rinascita” ha debuttato lo scorso weekend in Cina con 25 milioni di dollari.

Al secondo posto nelle classifiche internazionali, “Jurassic World – La Rinascita” della Universal ha incassato 68 milioni di dollari da 82 mercati esteri nella sua seconda uscita. Queste vendite di biglietti portano il totale internazionale dell’avventura sui dinosauri a 297 milioni di dollari. “Jurassic World – La Rinascita“, che ha rilanciato la saga pluridecennale con Scarlett Johansson, Jonathan Bailey e Mahershala Ali, ha superato il traguardo dei 500 milioni di dollari a livello globale, incassando finora 529 milioni di dollari. Il terzo posto è andato a “F1: Il Film“, che ha incassato 38,5 milioni di dollari all’estero e 51,5 milioni di dollari al terzo giro di pista. Il film di Apple Studios, con Brad Pitt, si sta avvicinando in modo impressionante ai 400 milioni di dollari in tutto il mondo. I ricavi ammontano attualmente a 257 milioni di dollari all’estero e 393 milioni di dollari a livello globale, rafforzando la sua posizione di film Apple con il maggiore incasso fino ad oggi.

Intanto “Lilo & Stitch” della Disney è a un passo dal diventare il primo film da un miliardo di dollari dell’anno. Il remake live-action è diventato estremamente redditizio, generando 579 milioni di dollari all’estero e 994 milioni di dollari a livello globale dopo otto settimane sul grande schermo. Questo è un sollievo per la Disney perché un altro film ad alto budget, “Elio” della Pixar, sta crollando con 53 milioni di dollari a livello internazionale e 117 milioni di dollari in tutto il mondo. Nonostante le recensioni positive, il film con un budget di 150 milioni di dollari concluderà la sua corsa al cinema con una grave perdita per lo studio.