Salito alla ribalta dopo il successo
del suo primo lungometraggio District 9 del 2009, Neill Blomkamp è
diventato in breve tempo una delle voci più interessanti
all’interno del genere sci-fi. Proprio per questo, alcuni anni fa
il regista era stato incaricato di dirigere il quinto capitolo
della saga di Alien.
Quel progetto non ha mai visto la
luce, e ancora oggi le ragioni dietro la sua cancellazione
rimangono oscure (secondo una delle teorie più accreditate, la
decisione di accantonare il film sarebbe stata presa in seguito al
flop al botteghino di
Humandroid, film diretto da Blomkamp nel 2015, anno in cui
il quinto capitolo di Alien venne annunciato per la prima volta).
Parlando con
The Guardian in occasione della promozione del suo nuovo film,
l’horror Demonic (che Blomkamp ha scritto e girato durante la
pandemia), al regista è stato chiesto ancora una volta del suo film
di Alien che non ha mai visto la luce. Il diretto
interessato ha spiegato che è stato molto difficile affrontare la
cancellazione del progetto, anche perché Sigourney Weaver era davvero entusiasta del
film.
“Mi sono sentito male anche per
Sigourney Weaver, perché era davvero coinvolta dalle idee che avevo
portato avanti. E mi sentivo allo stesso modo anche per i fan di
Aliens – Scontro finale, perché c’era l’opportunità di fare un
altro film con Sigourney in un modo che avrebbe potuto soddisfare
ciò che la gente voleva e ciò che penso volessi anch’io. Mi sentivo
come se quel progetto fosse davvero ciò che il pubblico voleva,
ecco perché non me ne capacito ancora oggi… dopotutto, non penso
che Fox avrebbe rinunciato davvero ai soldi che avrebbe potuto
incassare.”
Alien 5 sarebbe
stato un sequel diretto di Aliens – Scontro finale di James Cameron, e non avrebbe tenuto in
considerazione i fatti accaduti nei capitoli tre e quattro. Per il
resto, non si è mai saputo molto sulla trama del film, a parte
qualche concept art diffuso in rete (che potete vedere
qui).
Abbiamo appreso per la prima volta
dell’esistenza del Mandarino nel MCU in Iron Man del 2008, ma i fan hanno dovuto attendere
fino all’uscita di Iron Man
3, ben cinque anni dopo, per vedere finalmente il cattivo
in azione, salvo poi scoprire che si trattava di un “falso”, di un
attore alcolizzato ingaggiato da Aldrich Killian, il fondatore
dell’AIM.
La cosa venne accolta dai fan in
maniera assai contrastante, con i Marvel Studios che in seguito,
attraverso il corto “All Hail the King” della serie One-Shot,
confermarono l’esistenza del “vero” Mandarino nell’universo
cinematografico. Ora, dopo molti anni, il personaggio si appresta
finalmente a fare il suo debutto nell’atteso
Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli, dove sarà
interpretato da Tony Leung.
L’attore ha recentemente parlato con
Elle Singapore del suo debutto nel MCU e ha spiegato come il
cattivo è stato reinventato rispetto alla controparte fumettistica.
“Quando la Marvel mi ha offerto il ruolo, quello che volevano
era che creassi un Mandarino nuovo di zecca, quindi ho avuto modo
di sviluppare il mio personaggio insieme alle riprese”, ha
spiegato Leung. “Non mi sono mai avvicinato a Wenwu dal punto
di vista di un cattivo. Piuttosto, ho cercato di esplorare le
ragioni che lo hanno portato a diventare quello che è.”
“È un uomo con una storia, che
desidera ardentemente essere amato.È anche umano e ha una
famiglia. Mentre leggevo la sceneggiatura, ho iniziato a
considerare le molte ragioni per cui sarebbe diventato così: un
sociopatico, un narcisista, un bigotto”.
“Quando il regista Destin Daniel
Cretton mi ha descritto per la prima volta il ruolo, ha detto che
c’erano molti strati in questo antagonista e sperava che riuscissi
davvero ad unirmi al film”, ha continuato. “È grazie a lui
se ho accettato. Mi sembrava giusto. Inoltre, è qualcosa che non ho
mai fatto prima, interpretare un supercriminale asiatico. Ho
pensato che fosse un’occasione per fare qualcosa per l’Asia…
quindi, perché no?”
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di
Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast,
figureranno anche Tony Leung nei panni
del Mandarino, e Awkwafina,
che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è
vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci
sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto
i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo
superpotere è l’ipnosi.
Spider-Man:
No Way Home farà il suo debutto nelle sale alla fine
dell’anno e i fan della Marvel non vedono l’ora che arrivi
il primo trailer ufficiale del film. Nell’ultimo periodo sono
circolate tantissimi voci in merito al cast del film, che secondo
le teorie più accreditate dovrebbe includere – tra gli altri –
anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.
Tom
Holland, l’attuale interprete dell’Uomo Ragno, ha
sempre smentito tali voci, ma è molto probabile che l’attore sia
stato costretto a mentire sulla scia dell’ormai ben nota segretezza
che circonda i film ambientati nel MCU. Tuttavia, al di là di chi
apparirà o meno nell’atteso cinecomic, di recente Holland ha
commentato la versione del personaggio ad opera di Garfield nel
franchise The Amazing Spider-Man, ammettendo di non aver mai
capito la versione dello spararagnatele impiegata da
quell’iterazione.
“Gli spararagnatele vecchia
scuola sono fantastici”, ha dichiarato Holland nel libro “The
Moviemaking Magic of Marvel Studios: Spider-Man” (via
The Direct). “Sono davvero grandi e robusti, sono davvero
meccanici, e se premi il pulsante, tutto si muove… Quello che amo
dei suoi originali spara-ragnatele è che sono reali come dovrebbero
essere. So che potrebbe risultare impossibile creare una cosa che
ti spara una ragnatela dalla mano, ma l’unico difetto degli
spararagnatele nei film di Andrew Garfield è che sono davvero
piccoli e molto compatti, cosa che non aveva molto senso per me. Ma
questa è comunque una cosa grossa che un bambino farebbe nella sua
stanza.”
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle
sale americane il 17 dicembre 2021.
L’atteso reboot dei Fantastici
Quattro ad opera dei Marvel Studios non ha ancora una
data di uscita ufficiale, ma è probabile che il film rappresenterà
il gran finale della Fase 4 dei Marvel Studios. Il film sarà
diretto da Jon Watts (regista dei film di
Spider-Man con
Tom Holland), ma ad oggi questa è l’unica informazione che
abbiamo in merito, dal momento che il casting è ancora un totale
mistero.
È probabile che non si saprà nulla
su chi interpreterà la prima grande famiglia Marvel almeno fino
all’uscita nelle sale di
Spider-Man: No Way Home, ma durante una recente
intervista con
ComicBook è stato proprio Kevin Feige a condividere una sorta di
aggiornamento in merito. Scegliendo con la cura le parole da usare,
il presidente dei Marvel Studios ha accennato ad un mix di volti
familiari e giovani debuttanti.
“Penso che il MCU sia sempre
stato una bellissima combinazione di attori affermati e volti
nuovi”, ha detto Feige. “Penso a Simu Liu in Shang-Chi, ma
anche a Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Tom Holland… tutti attori
che prima di debuttare nel nostro universo cinematografico non
erano conosciuti da tutti. Oppure può succedere di avere attori che
sono già noti, come Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor
Strange o Christian Bale, che sarà Gorr nel terzo film dedicato a
Thor.”
“È quindi una bella combinazione
di entrambi i fattori”, ha aggiunto il boss della Marvel.
“Anche se, alla fine, l’obiettivo è sempre la ricerca del
miglior attore per quel tipo di personaggio, indipendentemente dal
fatto che sia già noto al mondo intero oppure no.”
Le info sul reboot Marvel dei
Fantastici Quattro
Il film dei Fantastici
Quattro ambientato nel MCU è stato ufficialmente
annunciato durante lo scorso Investor Day 2020 di Disney. Al
momento i dettagli sul film sono scarsi: sappiamo soltanto che la
pellicola sarà diretta da Jon Watts, regista
di Spider-Man:
Homecoming, Spider-Man:
Far From Home e di Spider-Man:
No Way Home, attualmente in fase di post-produzione.
Il network americano CBS dopo il
trailer ha diffuso un inedito promo di Ghosts,
la nuova serie tv con protagonisti con Rose McIver e Utkarsh
Ambudkar.
Nella serie tv Samantha e Jay
gettano al vento la cautela quando convertono la loro tenuta di
campagna ereditata di recente in un bed and breakfast. Chiamali
piani smarriti. Non solo il posto sta cadendo a pezzi, ma è anche
abitato dagli spiriti dei precedenti residenti, che solo Samantha
può vedere e sentire. Ghosts racconta la storia divertente e
sincera di un sogno ritrovato che rivela che la connessione e la
scoperta di sé non sono solo per i vivi.
Ghosts, la serie tv
Ghosts
è la nuova serie tv americana creata da Joe Port e Joe Wiseman e
basata sul format UK della BBC.
La serie è una commedia a
telecamera singola sull’allegra giornalista freelance Samantha
(Rose McIver) e lo chef emergente Jay (Utkarsh Ambudkar), che
gettano al vento cautela e denaro quando decidono di convertire
un’enorme tenuta di campagna fatiscente che hanno ereditato in un
bed & breakfast, solo per scoprire che è abitato dai molti spiriti
dei residenti deceduti che ora lo chiamano casa.
Le anime dei defunti sono un gruppo
affiatato ed eclettico che include un impertinente cantante lounge
dell’era del proibizionismo, un pomposo miliziano del 1700, un
hippie degli anni ’60 appassionato di allucinogeni, un leader delle
truppe scout degli anni ’80 eccessivamente ottimista, un
esploratore vichingo ossessionato dal merluzzo 1009, un brillante
fratello finanziario degli anni ’90, un nativo sarcastico e
spiritoso del 1500, e una donna di società e moglie di un barone
rapinatore del 1800 che è l’antenato di Samantha, solo per citarne
alcuni. Ad aumentare l’ansia degli spiriti per i cambiamenti in
arrivo nella loro casa c’è la consapevolezza che Samantha è la
prima persona dal vivo che può vederli e ascoltarli.
In seguito alla causa intentata da
Scarlett Johansson ai danni della Disney in
merito ad una presunta violazione degli accordi relativi agli
incassi di Black Widow, i rapporti tra l’attrice e la
multinazionale continuano ad essere particolarmente tesi e, al di
là di quale sarà lo scenario che metterà la parola fine alla
vicenda, è molto probabile che l’interprete di Vedova Nera nel
MCU non lavorerà più con lo
studio.
La cosa, in sé, potrebbe non
rappresentare un grande stravolgimento all’interno della narrativa
dei film dell’Universo Cinematografico Marvel, considerato che il
personaggio di Natasha Romanoff è ufficialmente morto in Avengers:
Endgame. Tuttavia, potrebbe aver creato un nuovo
importante precedente all’interno dell’industria di Hollywood. Al
di là di come si evolverà la battaglia legale che vede Johansson
contrapposta a Disney, è innegabile quanto la pandemia di Covid-19
abbia stravolto anche numerose logiche alla base dei rapporti tra i
talent e gli studi cinematografici, sulla scia dell’aumento del
predominio dei servizi di streaming.
A riflettere sulla delicata
questione è stata Elizabeth Olsen, interprete di Scarlet Witch
nel MCU, in una recente intervista con
Vanity Fair. “Sono preoccupata per un sacco di cose”,
ha spiegato l’attrice. “Non sono preoccupata per Scarlett,
quanto piuttosto per i piccoli film che, forse, non avranno più la
possibilità di essere visti al cinema. Già prima del Covid era un
grosso problema. Mi piace andare al cinema e non voglio essere
costretta a dover scegliere soltanto tra un blockbuster o un film
in lizza ai prossimi Oscar. Mi piacerebbe poterci ancora vedere dei
film d’autore. Vorrei che i cinema d’essai continuassero a
esistere.”
“È questo quello che mi
preoccupa. Mi preoccupo per le persone che devono cercare di
mantenere in vita questi cinema. Non so come funzionano le cose da
un punto di vista puramente finanziario. Ma spero che le grandi
compagnie si uniscano per sostenere le più piccole. So che a Los
Angeles si stanno organizzando in tal senso. Ma penso che forse
sarà come una volta, quando erano gli studi a possedere i
cinema.”
Elizabeth Olsen sullo scontro tra
Scarlett Johansson e Disney: “È tutta una questione di
contratto”
“Ho la sensazione che potremmo
tornare a essere l’unico modo per tenerli in vita. Ma quando si
tratta degli attori e dei loro compensi… è tutta una questione di
contratto. O c’è scritto nel contratto oppure no”, ha poi
aggiunto l’attrice in merito all’affair Johansson/Disney.
“Penso che Scarlett sia una tipa veramente in gamba e quando ho
letto la notizia ho pensato: ‘Buon per te, Scarlett!'”
Le nuove sigle di apertura e
chiusura di tutte le partite del Campionato di Calcio della ‘Serie
A TIM 2021/2022’ diventano animazioni e per ogni club nasce un
avatar. È il nuovo grande progetto firmato TIM e Lega Serie
A che vede il mondo del Calcio sposare quello del fumetto
e dell’animazione con la mano del fumettista di fama
internazionale, Carmine Di Giandomenico.
Grazie a venti avatar, uno per
ciascuna squadra, e a 760 nuove animazioni previste per tutta la
durata del Campionato, la ‘Serie A TIM’ si farà
sempre più avvincente. Gli avatar saranno infatti i protagonisti
delle sigle animate di apertura e chiusura di tutte le partite e
accompagneranno i tifosi lungo tutto il Campionato. Di giornata in
giornata inoltre le animazioni saranno in continua evoluzione
visiva e anche le tecniche di disegno cambieranno, passando da
quella tradizionale ad una più innovativa come
la computer-generated imagery in 3D, nota con l’acronimo
di CGI. Il tutto nel segno dello sviluppo dell’innovazione
tecnologica che da sempre caratterizza la comunicazione di TIM.
“Da Batman a Spiderman passando
per Superman e Dylan Dog, ho lavorato sui più importanti personaggi
dell’immaginario collettivo mondiale e quando mi hanno chiamato a
reimmaginare le immortali icone delle squadre del campionato
italiano, il mio cuore ha iniziato a battere forte”,
commenta Carmine Di Giandomenico.
“In una sola immagine avrei
dovuto rappresentare la Forza, il Vigore, la Grinta, l’Eleganza e
la storia di ogni squadra, e a quel punto ho capito che ci
trovavamo soltanto all’inizio di un grande viaggio. Stiamo creando
un mondo nuovo e non vedo l’ora che i tifosi possano riconoscerlo e
viverlo”, ha concluso.
La nuova campagna TIM per la
presentazione degli Avatar delle squadre italiane della Lega Serie
A è prodotta da ArtMediaMix, con il coordinamento
artistico e creativo di ARF! Festival,
la produzione esecutiva
di VVVVID, il character
design di Carmine Di Giandomenico, i
colori di Emiliano Mammucari, le animazioni
di Lynx Multimedia Factory e la
post-produzione di Videns Studios.
Pochi film nella storia del cinema
possono vantare la fama eterna di Psycho
(qui la recensione), il
capolavoro del 1960 diretto dal maestro del brivido Alfred
Hitchcock. Tratto dall’omonimo romanzo di Robert
Bloch (basato a sua volta sulle reali vicende del serial
killer Ed Gein), questo è indiscutibilmente uno dei titoli più
famosi del regista, nonché il suo maggior successo commerciale.
Psycho è però anche un vero e proprio film spartiacque
nella storia del cinema e del genere thriller, avendo introdotto
una serie di caratteristiche narrative e tecniche che tanto
all’epoca quanto ancora oggi non mancano di stupire e lasciare con
il fiato sospeso.
Rimasto affascinato dal racconto,
Hitchcock acquisì personalmente i diritti su questo ed ordinò di
far sparire tutte le copie in circolazione al fine di preservare la
sorpresa che il film avrebbe dovuto suscitare nei suoi colpi di
scena. Egli si trovò poi a dover girare Psycho in tempi
stretti e con pochi soldi per via del rifiuto della Paramount a
finanziare un’opera tanto scabrosa. Ad aver ragione sul potenziale
del film fu naturalmente Hitchcock, che grazie anche ad una forte
strategia di marketing vide Psycho guadagnare oltre 50
milioni di dollari a fronte di un budget di appena 800 mila.
Il successso di Psycho lo
portò negli anni ad avere anche tre sequel, uno spin-off, una serie
televisiva e un remake shot-for-shot. Naturalmente
per nesssuna di queste opere fu possibile replicare la magia del
primo film, che tra tecniche di messa in scena di narrazione è
ancora oggi un capolavoro insuperabile. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla tecnica
cinematografica. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Psycho: la trama del film
Protagonista del film è la bella e
giovane Marion Crane, segretaria di un’agenzia
immobiliare. Al di là del lavoro, la donna intrattiene una
relazione segreta con Sam Loomis, con il quale
sogna un giorno di poter scappare e incominciare una nuova vita.
L’occasione si presenta quando il suo datore di lavoro le affida
una valigetta con 40 mila dollari da depositare in banca.
Impulsivamente, Marion decide di partire per tutt’altra
destinazione con il denaro. Non sapendo ancora dove recarsi e
nascondersi dalle autorità che intanto la cercano, finisce per
imbattersi nello sperduto Bates Motel, dove viene accolta dal
proprietario Norman Bates, il quale sembra vivere
lì da solo con l’anziana madre. Soggiornare lì, sarà per Marion
l’inizio di un terribile incubo.
Psycho: il cast del film
Per il ruolo di Marion Crane,
Hitchcock scelse l’attrice Janet Leigh, già nota
per diversi film dagli anni Quaranta in poi. Il suo coinvolgimento
nel film durò per tre settimane, una delle quali la vide impegnata
a girare la sola scena della doccia. Per la sua interpretazione, la
Leigh fu poi candidata al premio Oscar. Per il ruolo di Norman
Bates, invece, la prima e unica scelta di Hitchcock fu l’attore
Norman Bates. Sia lui che la Leigh vennero poi
identificati per il resto della loro carriera con i loro ruoli in
Psycho, ma ciò non fu per loro una scocciatura, poiché il
film contribuì a renderli famosissimi e ricordati. Nel film si
ritrova poi l’attrice Vera Miles nel ruolo di Lila
Crane, sorella di Marion, mentre John Gavin è
l’amante Sam Loomis. Martin Balsam è invece il
detective Milton Arbogast.
Psycho: le tecniche
cinematografiche e la scena della doccia
Gran parte della storia di
Psycho, come tipico del cinema di Hitchcock, è raccontata
attraverso l’immagine, la composizione e la messa in scena.
Guardando il film, infatti, si noterà che qusto abbonda di linee
verticali e orizzontali che tagliano in due lo spazio. Grazie a
ciò, Hitchcock sottolinea la scissione e il conflitto vissuto tanto
dai personaggi quanto dagli spettatori che seguono le loro gesta. I
personaggi di Norman Bates e Marion Crane, in particolare, sono
spesso circondati di specchi, suggerendo così la loro personalità
divisa e, nel caso di Norman, l’elemento del doppio. In ultimo,
Hitchcock sceglie di avvalersi del bianco e nero, sottolineando
attraverso il contrasto tra chiari e scuri la drammaticità della
vicenda.
Per quanto riguarda la celebre
scena della doccia, questa dura appena 45 secondi, ma fu necessaria
per realizzarla un’intera settimana di riprese e circa 72 posizioni
diverse della macchina da presa. Per le 35 inquadrature che
compongono l’accoltellamento, Hitchcock si avvalse di un montaggio
serrato che, se da una parte non mostra nulla di esplicito,
dall’altra lascia perfettamente immaginare cosa stia accadendo e il
ritmo frenetico non fa che aumentare la paura del momento.
Originariamente, inoltre, la scena era stata pensata come priva di
musica. Dopo aver ascoltato la composizione di Bernard
Hermann, comprendente i celebri archi stridenti che
somigliano a grida umane, Hitchcock decise di utilizzarla
immediatamente.
Psycho: il trailer e dove vedere
il film in streaming e in TV
È possibile
fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Psycho è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Chili, Apple iTunes e Tim
Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di sabato 21 agosto alle ore
21:00 sul canale Iris.
Si chiama Nestflix,
fa il verso a Netflix, ed è una piattaforma di streaming che
raccoglie tutti i film che non esistono, o meglio, i film che
abbiamo visto in altri film e che non sono mai stati girati.
Per intenderci, ricordate il film
che Kevin di Mamma ho perso l’aereo guarda a casa
e con il quale spaventa il fattorino della pizza con la frase
«Tieni il resto, lurido bas****o»? Ebbene il film,
Angels with Filthy Souls, non esiste ma si può
trovare su Nestflix. Ma ci sono anche tutti i film di Rick Dalton,
ovvero il personaggio interpretato da Leonardo
DiCaprio in C’era una volta a Hollywood,
e tutti i film di Lucas Lee, l’attore interpretato da Chris
Evans in Scott Pilgrim vs the World!
Tra un film di Grattachecca e
Fichetto e Tutti i miei Circuiti (i fan di Futurama e dei Simpson
capiranno) il catalogo, formato naturalmente solo da titoli e
locandine, è sconfinato, proprio come quello di una autentica
piattaforma di streaming, e il divertimento è assicurato. Non ci
credete? Cominciate adesso
il viaggio su Nestflix!
La Warner Bros e la DC Comics hanno
messo in cantiere uno spin off di Birds of Prey dedicato al personaggio di
Black Canary, interpretato da Jurnee
Smollett-Bell. Il progetto sarà destinato a HBO Max, la
piattaforma streaming di riferimento della Warner Bros, che ha
anche ospitato la Snyder Cut di Justice
League.
Il personaggio di Black
Canary aveva avuto spazio anche nella serie tv Arrow, ma ci
torneremo. La sua storia a fumetti è molto complessa, perché chi
l’ha scritta per tanti anni forse non ha mai saputo bene cosa
farne. Prima due visioni dello stesso personaggio, poi madre e
figlia, poi una sola persona che però conteneva le coscienze di due
eroine differenti.
La Black Canary incarica è Dinah
Drake-Lance, affidata ad un orfanotrofio perché figlia di una
ragazza madre. Cresciuta per strada e addestrata alle arti marziali
da un poliziotto delle forze speciali, ha una mutazione genetica
che le consente di emettere grida ultrasoniche dagli effetti
devastanti. Fondatrice del primo gruppo delle Birds of Prey, darà
la caccia all’organizzazione criminale Basilisk. Nelle sue
incarnazioni precedenti ha avuto una storia d’amore con Oliver
Queen, una storia lunga e tormentata che, come accennavamo, è stata
raccontata in parte in Arrow della The CW.
Il film su Black Canary vedrà una
sceneggiatura firmata da Misha Green, già
impegnata con il sequel di Tomb Raider con Alicia
Vikander. Jurnee
Smollett-Bell riprenderà il ruolo.
Per prepararsi al suo ruolo in
Eternals,
Angelina Jolie ha preso lezioni di balletto e ha
imparato a usare una serie di armi diverse, anche se non le ha
usate fisicamente durante le riprese, poiché sono state
successivamente aggiunte digitalmente durante la post-produzione,
secondo EW.
L’attrice, che nel film interpreta
Thena, ha studiato queste tecniche in maniera buffa e insolita,
stando a quanto ha dichiarato lei stessa alla rivista. L’intero
processo ha fatto “sentire un po’ fuori di testa” l’attrice e ha
paragonato l’esecuzione di queste scene a “un puzzle”.
“È una delle cose più strane per
cui allenarsi perché stai lanciando cose, afferrando cose,
spezzandole a metà. Ti senti un po’ matto. Stai semplicemente
allungando la mano come se stessi pensando: “Quella è una spada?
Quella è una lancia? È un lazo? Cosa sto facendo?” Poi ci entri
dentro e diventa davvero divertente, ma è un puzzle.”
Quest’ultima osservazione è chiaramente stata fatto in merito alla
computer grafica che, in post produzione, permette al suo
personaggio di combattere realmente con delle armi che compaiono
dal nulla, apparentemente per sua volontà.
Eternals – tutto quello che sappiamo sul film
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta
Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren
Ridloff, che interpreta la velocissima
Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta
l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Pochi autori della letteratura
statunitense e mondiale vantano la fama che ha ancora oggi
J. D.Salinger. Celebre in
particolare per il romanzo del 1951 Il giovane Holden,
egli è noto anche per la sua natura schiva e riservata, che lo
portò a ritirarsi completamente nell’anonimato a partire dal 1965
fino alla data della sua morte, avvenuta nel 2010. Se sulle sue
opere egli pose il divieto di trasposizione cinematografica, la sua
giovinezza è invece diventata oggetto del film Rebel in
the Rye, il cui titolo è un chiaro riferimento a
quello inglese del suo romanzo più celebre, The Catcher in the
Rye.
Questo lungometraggio è stato
scritto e diretto nel 2017 da Danny Strong, attore
noto per le serie Buffy l’ammazzavampiri e Una mamma
per amica e che ha qui esordito alla regia. Egli acquistò di
suo pugno i diritti della biografia J. D. Salinger: A
Life, scritto da Kenneth Slawenski e
incentrato sulla giovinezza dell’autore, dalla Seconda guerra
mondiale sino alla pubblicazione de Il giovane Holden. Nel
tentativo di dar vita ad un film che rispecchiasse lo stile
dell’autore, Strong lo concepì come un racconto di formazione dove
si esprime il disgusto verso una società borghese e convenzionale e
il disagio di un’intera generazione.
Presentato al Sundance Film
Festival, Rebel in the Rye non ottenne tuttavia una buona
accoglienza di critica e finì con il passare in sordina. Pur con i
cliché del genere, però, si tratta di un’opera delicata e sincera
che cerca di raccontare un’esistenza quantomai sfuggente. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Rebel in the Rye: la trama del film
La vicenda narrata nel film ha
inizio nei primi anni Quaranta, quando J. D.
Salinger è un giovane insicuro in cerca di sé stesso,
specialmente ora che è prossimo all’età adulta. Iscrittosi ad un
corso di scrittura presso la Columbia University, intreccerà qui
una serie di importanti relazioni. La prima è quella con la
benestante attrice OonaO’Neill,
con la quale avrà un turbolento rapporto sentimentale. La seconda è
invece quella con il professor Whit Burnett, il
quale diventerà suo mentore nella scrittura. Proprio mentre coltiva
questa passione, Salinger viene però chiamato a combattere nella
Seconda guerra mondiale.
Rimasto traumatizzato da
quell’esperienza, egli inizierà ad elaborare un profondo disgusto
per la società che va formandosi intorno a lui in seguito della
fine del conflitto. Sentendosi sempre più distaccato da ciò che lo
circonda, farà confluire i suoi sentimenti in un romanzo che
chiamerà Il giovane Holden. Durante il processo di
scrittura, però, Salinger dovrà anche trovare una stabilità nella
propria vita, ricercando quelle relazioni che potranno salvarlo.
Rebel in the Rye racconta dunque poco più di un decennio
della vita di uno dei più importanti autori della letteratura
mondiale.
Rebel in the Rye: il cast del film
Per interpretare J. D. Salinger,
compito tutt’altro che semplice, è stato chiamato l’attore Nicholas Hoult.
Celebre per essere Bestia nei nuovi film degli X-Men, egli
si è trovato nel 2019 ad interpretare anche un altro noto
scrittore, ovvero J. R. R. Tolkien nel film
Tolkien. Per interpretare
Salinger, egli ha innanzitutto indossato delle lenti che gli hanno
permesso di cambiare il colore degli occhi da azzurri a marroni,
come quelli dello scrittore. Successivamente si è documentato
quanto più approfonditamente possibile sulla vita di Salinger,
ricercando anche interviste video o audio per poterne studiare il
modo di muoversi o di parlare.
Accanto a lui, nel ruolo del mentore
Whit Burnett, vi è il due volte premio Oscar Kevin Spacey,
mentre Sarah Paulson,
celebre per la serie American Horror Story, è Dorothy
Olding, la fedele agente che ha sostenuto il giovane Salinger per
tutta la sua carriera. Zoey Deutch, attrice vista
anche in Beautiful Creatures, Tutti vogliono qualcosa e
Prima didomani, è l’attrice Oona O’Neill, la
quale intreccia una relazione con Salinger. Nel film sono poi
presenti gli attori Victor Garber e Hope
Davis nei ruoli di Sol e Miriam Salinger, i genitori del
protagonista. Altri attori presenti sono Brian d’Arcy
James nel ruolo di Giroux e Lucy Boynton
in quelli di Claire Douglas.
Rebel in the Rye: il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Rebel in the
Rye è infatti disponibile nei cataloghi di
Chili, Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision,
Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 20
agosto alle ore 00:05 sul canale
Rai 3.
Il capo dei Marvel Studios, Kevin
Feige, continua a pensare che, nel corso dei 13 anni di
operatività dei Marvel Studios, il più grande rischio che lui abbia
corso sia stato quello di affidare a Robert Downey Jr. il ruolo di Tony Stark/Iron
Man.
Ora lo ricordiamo come il film
evento, l’inizio di tutto, ma Iron Man, del 2008, non è stato
affatto un film facile da portare a termine.
A metà degli anni 2000, la Marvel ha avuto l’idea di finanziare i
propri film in modo da avere il controllo creativo totale sui
propri progetti. A quel punto, stavano ancora collaborando con
altri studi come Fox e Sony per proprietà come X-Men e Spider-Man.
Quando è trapelata la notizia che avevano scelto Iron Man come loro
eroe inaugurale, molti si sono detti scettici; per cominciare, il
personaggio era considerato di serie B nei fumetti. Non solo, i
Marvel Studios hanno aumentato il rischio, scegliendo Jon
Favreau come regista, che all’epoca era principalmente
conosciuto come regista indipendente, e soprattutto Robert Downey Jr. come protagonista. E vale
certo la pena dire che all’epoca, Downey Jr. stava uscendo da una
battaglia personale con la droga che lo aveva condotto anche in
prigione.
Nonostante tutto, Iron Man si è
dimostrato uno dei film basato sui fumetti più celebri di tutti i
tempi. Downey si è rivelato l’attore perfetto per il ruolo; la sua
interpretazione è stata una delle parti migliori del film.
Guardando indietro, Feige ha detto a CinemaBlend che se non fosse
stato per lui, l’MCU non sarebbe dove è adesso. Quindi, mentre da
una parte quella scelta rappresenta ancora oggi il rischio più
grande che Feige ha corso fino ad ora, è anche quella che ha
portato al risultato più importante e significativo per il
franchise.
“Ho avuto la fortuna di essere
coinvolto nei primi film di Spider-Man e X-Men. Ma volevamo fare un
film di Iron Man – ha detto Kevin Feige–
E penso, comunque, che il rischio più grande – che sembra
oltraggioso da dire ora – sia stato il casting di Robert Downey Jr.
È stato sia il rischio più grande e allo stesso tempo la cosa più
importante nella fondazione del Marvel Cinematic Universe. Senza
Robert, non saremmo seduti qui oggi. Lo credo davvero.
Era un attore straordinario.
Tutti sapevano che era un attore straordinario. Ma non era mai
stato una star d’azione. Non era necessariamente una star
protagonista. E ci siamo subito resi conto che il rischio, l’ho già
detto prima, sarebbe stato non averlo scelto. E Jon Favreau aveva
davvero quella visione per quel film e per Robert in quel
ruolo.”
E senza dubbio Robert Downey Jr., ancora oggi, è l’uomo
immagine del Marvel Cinematic Universe e forse
anche per questo la dipartita del suo personaggio segna una
chiusura importante con il passato e con le prime tre Fasi
dell’universo condiviso Marvel.
Josh Brolin, trai protagonisti di Dune
di Denis Villeneuve, ha ufficialmente condiviso i
suoi pensieri in merito al film, spiegando che pensa che
l’imminente epopea di fantascienza sia un capolavoro
cinematografico. L’attore interpreta il personaggio Gurney
Halleck nell’ultima fatica registica di Villeneuve con il
quale ha già collaborato nel 2015, per
Sicario.
Adattamento dell’omonimo romanzo di
Frank Herbert del 1965, Dune è il primo film di un
dittico di fantascienza pianificata in due parti. Ambientato sul
pianeta Arrakis, il film è incentrato su un giovane di nome Paul
(Timothée
Chalamet), erede di una famiglia nobile, che si trova
coinvolto in un intenso conflitto tra famiglie in guerra per una
sostanza preziosa nota come “spezia”. Oltre a Chalamet e
Josh Brolin, il cast stellare del film include
Rebecca Ferguson, Dave
Bautista, Oscar
Isaac, Jason
Momoa, Zendaya
e Javier
Bardem, tra molti altri.
Ora, con l’uscita di
Dune nell’ottobre 2021 all’orizzonte e le
aspettative dei fan piuttosto alte, Brolin si è esposto in maniera
inequivocabile: adora il film. In una recente intervista con ACE
Universe (tramite
Comicbook.com), Brolin ha spiegato la sua posizione sul film,
definendolo un “capolavoro cinematografico” e azzardando un
paragone con Non è un Paese per Vecchi.
“Hanno proiettato il film per
noi quando finalmente è stato fatto. Ed ero così sbalordito. Voglio
dire, posso dire, penso di poter tranquillamente dire che è un
capolavoro. È davvero un capolavoro cinematografico, quello che è
stato in grado di fare e tenere insieme tutti quei personaggi e
dare a tutti quei personaggi il loro tempo e il loro spazio, ma poi
tenere la storia prima di tutto e renderle giustizia. E le luci,
che sono state seguite da Greg Fraser, con cui ho appena finito di
scrivere un libro (la mia scrittura e le sue fotografie, uscirà nel
periodo in cui esce Dune). È stato uno di quei momenti in cui tutto
converge, Non è un Paese per Vecchi è stato un po’ così. Non era la
sensazione che tutto stava andando bene, ma la sensazione che mi
stavo divertendo. Non sai quanto può essere bello fino a che non lo
vedi.”
Viaggio mitico ed emozionante di un
eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e
dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande
della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso
pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e
al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo
possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una
spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana —
solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure
sopravviveranno.
Denis Villeneuve ha
diretto Dune
e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth,
basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è
prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe
Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua
Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert,
Byron Merritt e Kim Herbert.
Attraverso il suo profilo Facebook,
Giovanni Macrì, sindaco di Tropea, ha annunciato
che la cittadina della costa tirrenica della Calabria ospiterà le
riprese di The Marvels, il nuovo film dei Marvel Studios che vede
protagonista il premio Oscar Brie Larson.
Sappiamo che nel film Brie Larson
sarà accompagnata da Iman Vellani (Ms.
Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo
su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità.
Nia DaCosta
dirigerà il film. Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato
rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni
’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il
sequel di Captain
Marvelarriverà l’11 novembre 2022.
Arriva il 10 settembre su Amazon Prime VideoThe Voyeurs,
scritto e diretto da Michael Mohan, prodotto da
Greg Gilreath, Adam Hendricks e
con Sydney Sweeney, Justice Smith, Ben Hardy, Natasha Liu
Bordizzo.
The Voyeurs, la
trama
Dopo essersi trasferita in un
bellissimo loft nel centro di Montreal, una giovane coppia (Sydney
Sweeney e Justice Smith) si interessa sempre più alla vita sessuale
degli eccentrici vicini che vivono dell’altra parte della strada
(Ben Hardy e Natasha Liu Bordizzo). Quella che inizialmente era
solo innocente curiosità lentamente diventa un’ossessione malsana,
quando i due scoprono che fra i vicini si sta consumando un
tradimento. La tentazione e il desiderio li coinvolgeranno in un
intreccio del tutto inaspettato tra le loro vite, con conseguenze
mortali.
Rinfrescando il genere recentemente
trascurato del thriller erotico, The Voyeurs ci domanda:
“Fino a che punto va bene guardare?”
Il pluripremiato 1917,
acclamato da pubblico e critica e vincitore di tre Oscar e due
Golden Globe, arriva in prima tv su Sky
Cinema Uno lunedì 23 agosto alle 21.15, in streaming su NOW e
disponibile on demand.
I caporali Schofield e Blake,
dell’8° Battaglione, condividono amicizia e un senso di
cameratismo. Il loro legame, nell’arco di un breve periodo, verrà
messo alla prova in un modo che nessuno dei due avrebbe mai potuto
immaginare. Armati di mappe, torce, pistole lanciarazzi, granate e
pochi viveri, devono attraversare la Terra di Nessuno e
trovare il fratello maggiore di Blake, un tenente del 2°
Devon. Hanno ricevuto l’ordine di dirigersi a sudest, fino a quando
non raggiungeranno la cittadina di Écoust, dove dovranno
individuare il battaglione appostato nel Bosco di Croisilles,
consegnare al Colonnello Mackenzie una lettera da parte del
Generale Erinmore e salvare così centinaia di commilitoni da morte
sicura per opera dei tedeschi. In pochi sanno, e anche Erinmore lo
ignora, che in realtà i tedeschi hanno messo in scena un ritiro
strategico e che in realtà sono pronti ad annientare chiunque osi
sfidarli. Questa missione spaventosa e inattesa, cambierà il corso
della loro vita. Un compito apparentemente impossibile, una corsa
contro il tempo. I due uomini devono attraversare il territorio
nemico per consegnare un messaggio che potrebbe salvare 1600
commilitoni.
In questa
avvolgente esperienza cinematografica, Mendes catapulta il pubblico
nel pericolo e nella vastità della Prima Guerra Mondiale, calandolo
all’interno del conflitto. Il film rende omaggio non solo ai
soldati della Prima Guerra Mondiale ma a tutti i militari, del
passato e del presente, e al loro sacrificio per il bene comune e
la ricerca della libertà.
Il presidente dei Marvel Studios,
Kevin Feige, ha rivelato per la prima volta la
notizia in un’intervista a
Comicbook.com mentre parlava del prosismo Shang-Chi e la
leggenda dei Dieci Anelli, che arriverà da noi il 3 settembre.
“Stiamo girando Black
Panther: Wakanda Forever proprio ora, e incontrerete
il personaggio di Riri Williams prima nel film. Ha iniziato a
girare, credo, questa settimana, prima della sua serie
‘Ironheart'”. Ha dichiarato Feige.
Ironheart, alias Riri Williams, è
stata introdotta
nei fumetti Marvel nel 2016 come studentessa quindicenne del
MIT che decodifica l’armatura di Iron Man per crearne una propria.
Con il supporto di Iron Man, alias Tony Stark, Riri assume il nome
Ironheart e diventa un supereroe. La sua serie Disney+ è stata annunciata durante
l’Investor Day Disney nel dicembre 2020 e attualmente non ha una
data di uscita.
Black Panther: Wakanda
Forever uscirà nelle sale l’8 luglio 2022 e la produzione
è iniziata nel giugno 2021. I dettagli sul film sono stati tenuti
nascosti, ma i membri del cast Danai Gurira, Letitia
Wright, Daniel Kaluuya, Winston Duke, Lupita Nyong ‘o, Florence
Kasumba e Angela Bassett riprenderanno
probabilmente i ruoli dal primo film. La creatrice e protagonista
di I May Destroy You, Michaela
Coel, si è unita al cast in un ruolo sconosciuto.
I Marvel Studios hanno diffuso un
nuovo trailer di Eternals.
Annunciato ufficialmente al Comic-Con di San Diego 2019, è il
prossimo film del Marvel Cinematic Universe, che arriverà in sala
il 5 novembre, in uscita dopo Shang-Chi e la Leggenda dei
Dieci Anelli, il terzo nella Fase 4. Il gruppo di
supereroi del titolo sono alieni che hanno vissuto in segreto sulla
Terra da migliaia di anni. Ambientato dopo gli eventi di
Avengers: Endgame, il film segue questi supereroi
che combattono le creature malvagie chiamate
Devianti dopo la morte di Iron Man e il ritiro di
Steve Rogers dal ruolo di Capitan America.
Il cast all stars di Eternals
Diretto dalla vincitrice
dell’Oscar Chloé Zhao, Eternals
ha un cast composto da volti di primo piano. Salma
Hayek come Ajak, Angelina Jolie come Thena, Richard Madden come Ikaris,
Kumail Nanjiani come Kingo, Brian Tyree
Henry come Phastos, Lauren Ridloff come
Makkari, Don Lee come Gilgamesh e Lia
McHugh come Sprite sono stati annunciati durante il SDCC
2019 , mentre Kit Harington come Dane Whitman, Gemma Chan come Sersi e Barry
Keoghan come Druig sono stati confermati al D23 Expo, che
si è svolto un po’ più tartdi lo stesso anno. Con un cast di questa
portata e Chloé Zhao al timone dietro le quinte, il film MCU è
molto atteso nonostante il fatto che introduca un nuovo elenco di
personaggi.
La connessione con Avengers:
Endgame, Devianti e Celestiali
Ora, un nuovo trailer di
Eternals
diffuso dai Marvel Studios offre un nuovo sguardo al prossimo
capitolo del MCU. Il trailer rivela il motivo per cui gli Eterni
non si sono uniti alla lotta contro Thanos in Avengers:
Infinity War o Endgame,
con Sersi che spiega che è stato loro ordinato di non lasciarsi
coinvolgere in alcun conflitto umano a meno che i Devianti non
fossero presenti. Dane Whitman mette in dubbio questo ragionamento,
chiedendo chi ha dato loro quell’ordine. Il trailer poi stacca su
Eson il Ricercatore, un membro dei Celestiali,
sottintendendo che potrebbe aver dato lui l’indicazione. Il trailer
di Eternals
rivela anche quello che sembra essere un Deviante che tiene Thena e
le dice che non può proteggere nessuno degli umani.
Qualche risposta alle domande su
Eternals
Nel complesso, il trailer
offre alcune risposte alle domande che gli spettatori hanno avuto
riguardo al film, in particolare perché – se sono stati sulla Terra
per 7.000 anni a proteggere l’umanità – non hanno mai aiutato i
Vendicatori in nessuno dei vari combattimenti che la squadra di
supereroi ha affrontato per salvare il mondo. Anche se la risposta
potrebbe non essere soddisfacente per alcuni, forse è l’opzione che
ha più senso. Inoltre, è possibile che ci sia qualcosa di
misterioso rispetto all’ordine di non intervenire che il gruppo ha
ricevuto, come suggerisce il trailer di Eternals.
Eson il Ricercatore potrebbe avere qualcosa a che
fare con questo. Il Celestiale è stato precedentemente mostrato in
Guardiani della Galassia come un essere che aveva
brandito la Gemma del Potere, e nei fumetti fa parte del primo
gruppo a visitare la Terra. È probabile che Eson abbia qualcosa a
che fare con la presenza degli Eterni sulla Terra, anche se ciò che
resta da vedere.
Il principale villain della
storia
In termini di conflitto
principale del film, Ajak parla dell’emergenza innescata dallo
schiocco in Endgame che ha riportato indietro
sulla Terra metà della popolazione scomparsa per opera di Thanos.
Sebbene non sia chiaro quale sia l’emergenza, è chiaro che segnerà
il destino della Terra. Sprite in seguito fa una battuta sulla fine
del mondo, quindi sembra che la posta in gioco per gli Eterni sia
alta. Tuttavia, a parte questi dettagli slegati della storia e il
trailer che stabilisce che il team di Eternals si
riunirà per la prima volta dopo molto tempo, si sa poco della trama
principale del film. La storia e la trama di Eternals
potrebbero essere ulteriormente anticipate in futuri teaser e spot
televisivi, ma considerando la segretezza che circonda tutti i film
MCU, è possibile che questo sia il massimo che lo studio rivelerà
prima che il film arrivi nei cinema (o in qualunque altra sede il
film arrivi).
Non è una sorpresa quanto una
conferma ufficiale il fatto che Anthony Mackie,
protagonista insieme a Sebastian Stan di The Falcon and the Winter Soldier, sarà il
protagonista di Captain America 4, dopo aver assunto
l’identità dell’eroe alla fine dello show Disney+.
Captain America 4 sarà scritto da
Malcolm Spellman e da Dalan
Musson che hanno già lavorato alla serie Disney+ e questa scelta indica il forte
desiderio dello studio di dare continuità tra piccolo e grande
schermo.
Del cast del film non si sa ancora
niente, ma possiamo scommettere che oltre a Anthony
Mackie, nel film ci sarà spazio per Sebastian
Stan (Bucky), Emily VanCamp (Sharon
Carter), Wyatt Russell (John Walkers) e
Daniel Bruhl (Zemo).
Arriva il 20 agosto su
Amazon Prime Video
Nine Perfect Strangers, la mini serie in otto episodi
adattamento dell’omonimo romanzo di Liane
Moriarty. Non stupisce quindi che Nicole Kidman, trai protagonisti della serie,
compaia anche trai produttori, dal momento che non è nuova alla
collaborazione con Moriarty, autrice del romanzo da cui è tratta
Big Little Lies, uno dei maggiori successi
televisivi degli ultimi anni e serie per la quale Kidman ha vinto
due Emmy Awards e un Golden Globes. A queste due donne di talento
si uniscono John Henry Butterworth, David E. Kelley e
Jonathan Levine, il quale ha diretto tutti e otto gli
episodi.
La trama di Nine
Perfect Strangers ruota intorno ad un centro benessere che
mira a restituire ai suoi avventori l’equilibrio psico-fisico. Si
chiama Tranquillum House ed è un posto magico, o almeno è quello
che sembra, una meravigliosa villa in mezzo al verde, lontana dalla
frenesia della vita di città, con piscina, sauna, vasche termali,
cascate naturali, boschi, alberi da frutto, canneti, prati e una
scogliera a picco sul mare, un vero e proprio paradiso in cui
perdersi per lasciar andar via le proprie pesantezze, i propri
problemi. O almeno è quello che sperano gli avventori di questo
luogo, nove sconosciuti, selezionati tra mille candidati, che sono
stati scelti da Masha (Nicole
Kidman), la misteriosa proprietaria del posto, per
affrontare i propri demoni. E non esageriamo quando parliamo
proprio di demoni perché ognuno di loro sembra custodire un segreto
che lo logora. C’è la famiglia Marconi, padre, madre e figlia
(Michael
Shannon, Asher Keddie, Grace Van Patten) che deve elaborare
il lutto per il suicidio del figlio/fratello, c’è Frances Welty
(Melissa
McCarthy), una scrittrice di successo che teme di aver
perso la sua ispirazione, c’è Lars Lee (Luke
Evans) che deve guarire da una rottura dolorosa con il
compagno, ci sono Jessica e Ben (Samara Weaving e Melvin
Gregg) una giovane coppia che ha perso la complicità, c’è Tony
Hogburn (Bobby Cannavale) che sembra dover elaborare più di
un trauma e combattere una dipendenza da droga, infine c’è Carmel
Schneider (Regina Hall) che più di tutti sembra motivata e
propositiva nell’affrontare il suo desiderio di perdita di peso e
di auto miglioramento, ma che nasconde qualcosa. Ognuno di loro
porta un peso e una storia e nel corso della serie questi elementi
vengono sviscerati e affrontati e, in alcuni casi, forse,
risolti.
Nine Perfect
Strangers è una serie bizzarra, che mira a catturare il
pubblico con toni avvolgenti e rassicuranti, ma che attraverso il
sapiente uso di un linguaggio perturbante non fa mai sentire a
proprio agio gli spettatori e gli stessi protagonisti, almeno fino
ad un certo punto della storia, che non riveleremo per non rovinare
nulla alla visione. Possiamo comunque facilmente aggirare questo
ostacolo narrativo, per soffermarci sulla qualità della scrittura
dello show, che decisamente punta in alto, tratteggiando uno
scenario in cui ogni personaggio ha uno spazio preciso e trova un
momento per raccontarsi, in pubblico, in privato, in maniera
convenzionale o inconsciamente, attraverso un sono o
un’esperienza.
Un mistero che serpeggia
Tutto, in Nine
Perfect Strangers sembra mirato al disvelamento di un
grande mistero, c’è un serpeggiante tono thriller che nemmeno nei
momenti distensivi abbandona la scena, una promessa di rivelazione
che potrebbe arrivare per scombussolare tutti gli equilibri che si
costruiscono a fatica nella prima parte della storia. Ma questa
promessa verrà mantenuta? Sembra che la serie giochi al rialzo,
mettendo sul piatto sempre più elementi e misteri, sempre più
indizi e nessuna chiusura, almeno fino al sesto episodio (che
abbiamo visto in anteprima) e questo potrebbe far correre il
rischio alla storia di incappare in un finale aperto, appeso a
mezz’aria che lascia più domande che risposte, oppure, e forse
questo è peggio, ad un epilogo / spiegone, in cui tutto è messo al
proprio posto e le risposte vengono propinate in lunghi dialoghi e
rivelazioni inaspettate.
Si dice che l’importante
non è la meta ma il viaggio, e se escludiamo questa sensazione di
vaghezza che trasmette la storia (ripetiamo, fino all’episodio sei
di otto), Nine Perfect Strangers è un viaggio
affascinante, pieno di suggestioni, con un’ottima colonna sonora e
degli interpreti per i quali si simpatizza subito, non perché siano
particolarmente tormentati e quindi si fa il tifo per loro,
particolarmente buoni, nessuno sembra davvero una brava persona, al
Tranquillum, ma perché sono messi in scena con grande onestà da
parte di interpreti raffinati. Se Melissa McCarthy è ormai una conferma della
scena, non solo comica, hollywoodiana, e Michael Shannon si conferma un vero e proprio
fuoriclasse, la rivelazione è un Bobby Cannavale
intenso e tormentato, capace di slanci di tenerezza delicatissimi e
divertente da lasciare con le lacrime agli occhi.
Sotto
l’incantesimo di Nicole
E su tutti loro
troneggia Nicole Kidman. L’attrice australiana, da
sempre apprezzata per la sua bravura e bellezza, ha acquisito una
maturità e una presenza scenica che con gli anni sono aumentate a
dismisura. Il suo aspetto, che naturalmente ha ceduto al tempo e a
qualche pur comprensibile ritocco estetico, ha assunto nel tempo
dei connotati rarefatti, che la rendono a mala pena terrestre e le
conferiscono un’aura di indefinitezza che si sposa alla perfezione
con l’ambiguità insita nel personaggio di Masha.
È lei il collante che
tiene uniti questi nove sconosciuti, è lei il cuore del mistero ed
è lei che possiede gli strumenti per sciogliere tutti i nodi che
queste nove anime hanno accumulato nel corso delle loro vite.
Nine Perfect Strangers è una creatura di Masha,
così come è una creatura di Nicole Kidman, e
proprio come lei, è una creatura ambigua e affascinante.
Apple
TV+ ha rilasciato oggi il trailer di Fondazione,
l’attesa saga epica basata sull’omonima trilogia di Isaac
Asimov. Il trailer del primo adattamento cinematografico
in assoluto dell’iconica serie di romanzi invita il pubblico di
tutta la galassia a intraprendere un viaggio emozionante, seguendo
la sfida improba di una banda di esuli per salvare l’Impero
Galattico dalla distruzione. Dal visionario showrunner e produttore
esecutivo, David S. Goyer (“Batman Begins”, “L’Uomo d’Acciaio”), la
prima stagione di “Foundation”
arriverà in esclusiva su Apple TV+ il 24 settembre con i primi due
episodi, seguiti da un nuovo episodio settimanale, ogni
venerdì.
Quando il rivoluzionario Dr. Hari
Seldon predice l’imminente caduta dell’Impero, lui e una banda di
fedeli seguaci si avventurano ai confini della galassia per
stabilire la Fondazione, nel tentativo di ricostruire e preservare
il futuro della civiltà. Infuriati per le affermazioni di Hari, i
Cleon – lunga stirpe di imperatori al potere – temono che il loro
controllo sulla galassia possa indebolirsi, minato dal pericolo di
perdere per sempre la propria eredità.
Con un cast internazionale guidato
dai candidati all’Emmy Award Jared Harris e Lee
Pace, insieme alle stelle nascenti Lou
Llobell e Leah Harvey, questo viaggio
monumentale racconta le storie di quattro personaggi-chiave che
trascendono lo spazio e il tempo, superando crisi mortali, lealtà
mutevoli e relazioni complicate da cui dipende il destino
dell’umanità. Nel cast del dramma Apple Original troviamo anche
Laura Birn, Terrence Mann, Cassian Bilton e
Alfred Enoch.
La stagione d’esordio di Fondazione,
composta da 10 episodi, nasce da un’idea dello showrunner e
produttore esecutivo David S. Goyer ed è prodotta
per Apple da Skydance Television con Robyn Asimov, Josh
Friedman, Cameron Welsh, David Ellison, Dana Goldberg e
Bill Bost sono produttori esecutivi.
È stata la mano di
Dio è il
nuovo film del regista e sceneggiatore Premio Oscar®
Paolo Sorrentino (Il Divo, La grande
bellezza, The Young Pope), la storia di un ragazzo nella
tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Il film sarà presentato in
Concorso a Venezia 78.
Una vicenda costellata da gioie
inattese, come l’arrivo della leggenda del calcio Diego Maradona, e
una tragedia altrettanto inattesa. Ma il destino trama dietro le
quinte e gioia e tragedia s’intrecciano, indicando la strada per il
futuro di Fabietto. Sorrentino torna nella sua città natale per
raccontare la sua storia più personale, un racconto di destino e
famiglia, sport e cinema, amore e perdita.
Nel cast del film Filippo
Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert, Luisa
Ranieri, Renato Carpentieri, Massimiliano Gallo, Betti Pedrazzi,
Biagio Manna, Ciro Capano, Enzo Decaro, Lino Musella e
Sofya Gershevich.
Il magico mondo di Luì e
Sofì batte motori e supereroine nella sfida al box
office: Me Contro Te Il Film – Il Mistero della Scuola
Incantata ha infatti incassato oltre 800.000 € nella sua prima
giornata di programmazione, attestandosi al primo posto
della classifica dei film.
I Me Contro Te, i
personaggi più amati dai bambini, tornano a far rivivere
l’esperienza del cinema alle famiglie dopo lo straordinario
successo del loro primo film. Finalmente un vero ritorno alla
sala!
Da un soggetto di Luigi Calagna e
Sofia Scalia, Me Contro Te Il Film – Il Mistero della
Scuola Incantata è scritto da Emanuela Canonico,
Andrea Boin, Luigi Calagna e Sofia Scalia. Il film è diretto da
Gianluca Leuzzi.
Me contro Te Il Film –
Il Mistero della Scuola Incantata è una produzione
Warner Bros. Entertainment Italia, Colorado Film Production e Me
Contro Te.
Il film è distribuito nelle sale da
Warner Bros. Pictures.
Me contro Te Il Film –
Il Mistero della Scuola Incantata – il trailer
Leone Group annuncia che
After 3, terzo capitolo della trilogia ispirata ad
una fanfiction di grande successo, arriverà direttamente in
streaming e salterà la distribuzione in sala.
Dopo il successo del primo AFTER,
che nel 2019 ha incassato più di 6 milioni di euro al box office
italiano, e l’incredibile risultato del
secondo film, che uscito in sala il 2 settembre 2020, oltre
ogni aspettativa, ha superato i 4 milioni di euro, arriva al cinema
l’atteso sequel After
3, con protagonisti
Josephine Langford (Tessa Young) e
Hero Fiennes Tiffin (Hardin Scott).
Proprio quando Tessa sta per
prendere la più grande decisione della sua vita, tutto cambia.
Alcune scoperte sulla sua famiglia, e su quella di Hardin,
mettono in dubbio tutto ciò che fino a quel momento era certo
e rendono la conquista del loro futuro insieme ancor più
difficile da rivendicare.
ATTENZIONE L’ARTICOLO
CONTIENE SPOILER DALL’EPISODIO 2 DI WHAT IF…?
Il Marvel Cinematic Universe non
sembra riuscire a mantenere la sua linea temporale dritta mentre si
confronta con ciò che succede nel secondo episodio di What
If…? Nella puntata vediamo una nuova versione
della missione per recuperare l’Orb con all’interno la Gemma del
Potere, ma questa volta è T’Challa a prendela e non Peter
Quill.
What If…? Episodio 2, la
premessa
In What
If…? Episodio 2, T’Challa
(Chadwick
Boseman) diventa Star-Lord, cambiando per sempre
l’MCU. Infatti la premessa dell’episodio è che i Ravagers, invece
di prendere Peter Quill (doppiato da Brian T. Delaney) dalla Terra,
catturano T’Challa, il giovane principe del Wakanda, che diventa
quindi Star Lord, che è una specie di canaglia galattica. I Ravager
diventano quindi come i Robin Hood della galassia, mettendo le loro
forze al servizio dei più deboli. Lo Star-Lord di T’Challa comporta
anche altri cambiamenti, incluso convincere Thanos (Josh
Brolin) a rinunciare ai suoi piani di genocidio per
distruggere metà della vita nella galassia con le Gemme
dell’Infinito.
Le implicazioni
L’episodio cambia completamente
anche la vita di Peter Quill. In
Guardiani della Galassia, Quill (Chris
Pratt) viene prelevato dalla Terra nel 1988, diventando
alla fine un fuorilegge intergalattico. In What
If…?, i Ravager lo lasciano sulla Terra, e lui diventa
invece un impiegato della Dairy Queen. Tuttavia, il cambiamento
consente anche a suo padre, un celeste di nome Ego (Kurt
Russell), di trovarlo, a fine episodio. Ego vuole usare
Quill per aiutarlo a ricreare la galassia a sua immagine, e senza i
Guardiani della Galassia al fianco di Quill, non c’è
molto che possa fermarlo.
Le inondazioni di Morag
Oltre al piano minaccioso per
l’universo di Ego, c’è un altro problema in What
If…? episodio 2. Nell’episodio,
è T’Challa, non Quill, che va a Morag per prendere la Gemma del
Potere. Morag è un pianeta che ha subito un’apocalisse e si inonda
regolarmente. Tuttavia, come accade in
Guardiani della Galassia, anche in What
If…?le acque si ritirano,
permettendo a T’Challa di ottenere l’accesso alla Gemma del Potere.
Sfortunatamente, la Marvel sembra confondere la sua linea temporale
nell’episodio. In
Guardiani della Galassia, Quill ha dovuto aspettare un
momento particolare perché l’acqua si ritirasse. Star-Lord di
T’Challa in What If…? arriva sul pianeta molto
prima.
La rottura della timeline
L’episodio interrompe la linea
temporale della Marvel. Nel Commento del regista per
Guardiani della Galassia di James
Gunn, dice che le acque alluvionali su Morag si ritirano
solo ogni 300 anni. Nella normale cronologia dell’MCU, le acque
alluvionali si ritirano nel 2014, permettendo a Quill di essere la
prima persona ad accedere all’Orb. A causa di quella linea
temporale, in Avengers: Endgame i Vendicatori
tornano al 2014 per ottenere la Gemma del Potere prima di Quill. Ma
negli eventi di What
If…? quel momento ha luogo 20 anni dopo che
T’Challa è stato rapito nel 1988. Ciò significa che T’Challa va a
Morag nel 2008, ovvero sei anni prima che l’alluvione si ritiri,
nel 2014. Dal momento che il fatto che sia T’Challa a diventare
Star-Lord non dovrebbe influenzare gli avvenimenti geologici di
Morag, sembra che la Marvel abbia dimenticato che il pianeta
dovrebbe essere ancora sott’acqua nel 2008.
L’alibi di What If…?
Ovviamente, il nucleo della serie
sta tutto nel fare le cose in modo diverso. La premessa dello show
è che i piccoli eventi possono cambiare la storia, quindi i buchi
nella trama della timeline non sono un grosso problema. Dopotutto,
la serie getta fuori dalla finestra l’attuale timeline dell’MCU.
Sebbene non sembri che la vita di T’Challa influisca su Morag,
potrebbero esserci stati altri eventi nella timeline alternativa
del MCU che lo hanno fatto. Il tempismo sembra un buco nella trama
del MCU, ma, specialmente con Ego che potrebbe minacciare tutta la
vita nella galassia, non è uno di quelli di cui la Marvel deve
essere eccessivamente preoccupata.
Kevin Smith ha
fornito un aggiornamento importante delle riprese dal set di
Clerks 3 e ha pubblicato, mettendole a confronto,
le foto di Clerks 2 del 2006 e quella del film in
produzione, con i protagonisti riuniti. Clerks 3
reintrodurrà al pubblico Dante (Brian O’Halloran)
e Randal (Jeff Anderson). Anche Rosario
Dawson e Trevor Fehrman riprenderanno i
loro ruoli di Becky ed Elias, da Clerks 2.
La trama di Clerks
3 si concentrerà su Randal, una volta solo il caustico
aiutante, quando subisce un grave attacco di cuore. Dopo
l’esperienza di pre-morte, Randal si propone di documentare le
esperienze sue e di Dante mentre lavorano come commessi.
L’esperienza di Randal come dipendente del RST Video sarà
sicuramente utile nella sua incursione nel cinema. La storia è in
gran parte autobiografica per il regista, visto che come sappiamo e
come lui stesso ha condiviso sui social, Smith è quasi morto per un
attacco di cuore nel 2018.
Kevin Smith ha
aggiornato i suoi fan su Twitter, condividendo una foto comparativa
del cast sul set di Clerks 2 del 2006 e del gruppo
ora, sul set di Clerks 3. Le riprese del film sono
iniziate il 2 agosto, per coincidenza, nel giorno del 51°
compleanno del regista, e le cose sembrano andare a gonfie vele.
Ecco l’immagine:
Shot over 9 pages of CLERKS III yesterday
and we still wrapped an hour early! It was one of the best days on
a set I’ve ever enjoyed! Cast and Crew are killing it! Read all
about us in the @VanityFair
First Look piece: https://t.co/IuKucQAPe8pic.twitter.com/zCfBaF6FFA
Secondo le ultime dichiarazioni di
James Wan, che è al lavoro su Aquaman
2, il regista si sarebbe ispirato all’horror italiano
degli anni ’60, e in particolare a un film di Mario Bava, Terrore
dallo Spazio, del 1965.
Parlando con
Total Film, Wan ha condiviso che Aquaman and
the Lost Kingdom è ispirato al film horror. “Puoi
togliere il ragazzo dall’orrore, ma non puoi mai togliere l’orrore
dal ragazzo”, ha detto Wan alla rivista, spiegando come ha
trattenuto alcuni degli elementi più oscuri per il primo film, ma è
pronto ad esplorare quegli elementi per il seguito. “Beh, il
primo film ha colto di sorpresa molte persone, giusto? E questo è
in parte perché non avevano familiarità con il fumetto, che tratta
di questo mondo molto strano. La gente è rimasta sorpresa dal fatto
che non ho messo da parte tutto l’aspetto più oscuro e pesante. Ma
non pensavo che sarebbe stato giusto in quella sede. Quindi, con il
secondo film, sento che sarà più facile per le persone accettare il
luogo in cui le porterò, perché abbiamo già posto le basi per
questo lavoro.”
Tutto quello che c’è da sapere su
Aquaman 2
Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni
dell’eroe in Aquaman and
the Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in
positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel,
diretto ancora una volta da James
Wan(Insidious, The Conjuring),
torneranno anche Patrick
Wilson nei panni di Ocean Master, Amber
Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph
Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il
padre di Mera, e ancora Yahya
Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta,
che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo
film.
David Leslie
Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di
Wan, scriverà la sceneggiatura del film, mentre il
regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost
Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre
2022.
Sembra strano a dirsi, dal momento
che sarà una dei protagonisti del film di Chloé
Zhao, ma Gemma Chan è stata uno degli
ultimi membri del cast di Eternals ad essere
scelta e ufficializzata dai Marvel Studios. Chan non è estranea
al lavoro con Marvel, dal momento che aveva già interpretato
Minn-Erva in Captain Marvel.
In Eternals, Chan
interpreta Sersi,
un membro del gruppo che ha vissuto sulla Terra per 7.000 anni,
vegliando sull’umanità e proteggendola dai suoi nemici: i Devianti.
Descritta come il cuore emotivo del film, Sersi ha il potere di
manipolare la materia inanimata intorno a lei. A differenza delle
sue coorti, Sersi ha un debole per l’umanità e ha una relazione con
uno di loro, Dane Whitman/Black Knight interpretato da Kit
Harrington. Ha anche una storia romantica con il leader
degli Eterni Ikaris (Richard Madden) che aggiunge
un ulteriore livello di drammaticità alla storia.
Come riportato
da Entertainment Weekly, Chan è stata uno degli
ultimi membri di Eternals a essere scritturato.
Apparentemente, la regista Chloé Zhao e il
presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, la
tenevano d’occhio da un po’ di tempo, ma inizialmente erano
titubanti a causa della sua precedente apparizione in
Captain Marvel. La stessa Chan ha aggiunto di
essere rimasta sorpresa dal fatto che le sia stato offerto il ruolo
di Sersi, spiegando di aver incontrato Feige mentre stava
promuovendo Crazy Rich Asians. In quella occasione
Feige le ha detto: “Ci piacerebbe davvero lavorare di nuovo con
te”. A quanto pare Chan non si aspettava che questo portasse a
qualcosa: “Ho solo pensato, ‘Oh, beh, potrebbe significare in
futuro, chissà quando? Forse è solo gentile.’ Non mi aspettavo
davvero di tornare così presto!”
E invece eccola di nuovo, non solo
sul grande schermo sotto al cappello della Marvel/Disney, ma anche
alla guida di un cast stellare e di un film che dovrebbe settare il
prossimo futuro della Fase 4 del MCU.
Eternals – tutto quello che sappiamo sul film
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta
Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren
Ridloff, che interpreta la velocissima
Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta
l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
In The Suicide Squad –
missione suicida, Margot Robbie nei panni
di Harley Quinn è la protagonista di una spettacolare e super
divertente sequenza di evasione. Nella scena, in cui la donna trova
da sola la via per la libertà, mentre i suoi compagni cercano di
raggiungerla per salvarla, Harley riesce a scappare lasciando
dietro di sé una scia di sangue.
Tutto comincia con “la presa delle
chiavi”, scena che è stata immortalata e pubblicata da James Gunn
su Twitter. Eccola di
seguito!
“Benvenuti all’inferno, ossia a
Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli
Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori
supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi
all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico
del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui
Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant,
King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di
tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla
remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova
grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di
guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search
and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del
governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei
sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa
falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un
compagno di squadra o della stessa Waller).”