Dopo l’esordio degli albetti di
presentazione, il 10 marzo arriverà in libreria e
in fumetteria FLASH/ZAGOR – LA SCURE E IL FULMINE,
il volume completo, tutto a colori, cartonato e in grande formato,
della storia speciale che vede uniti lo Spirito con la Scure e il
velocista dell’universo DC Comics.
Il team-up tra Zagor e Flash, primo
frutto dell’eccezionale progetto in cui gli Eroi
bonellianiincontrano quelli dell’universo
DC, ci condurrà nel cuore della foresta di Darkwood in una
prospettiva del tutto inedita e seducente, grazie alla storia
scritta a quattro mani da Giovanni Masi & Mauro
Uzzeo (Il
Confine), disegnata da Davide Gianfelice
(Orfani, K-11, The
Flash) e coi colori di Adele Matera e Luca
Saponti. A seguire l’edizione italiana, il volume sarà
poi pubblicato negli Stati Uniti da DC Comics e in
numerosi altri paesi.
I due personaggi protagonisti sono
tra i più famosi del fumetto mondiale. Da un lato c’è l’agente
della polizia scientifica Barry Allen, che colpito
da un fulmine e cosparso di sostanze chimiche entra in contatto con
una misteriosa fonte d’energia: la Forza della
Velocità. Usando quel potere per aiutare chiunque ne
abbia bisogno, si trasforma in Flash, l’uomo più veloce
del mondo. Dall’altro lato c’è “Lo Spirito Con La
Scure”, un uomo con poteri straordinari: il suo
caratteristico grido di battaglia “AAAAHHYAAK!”
perseguita chiunque provi ad attentare alla pace della foresta di
Darkwood.
Sono trascorsi un po’ di mesi da
quando il Re di Darkwood e il Velocista Scarlatto hanno iniziato a
incrociare le loro strade per la prima volta tra le pagine di un
adrenalinico numero zero. Il prologo dell’atteso incontro è stato
presentato prima in una doppia edizione esclusiva per le fumetterie
e quindi riproposto nel classico formato bonelliano. In
quest’ultima occasione, l’avventura che apre la strada a questo
storico team-up è stata accompagnata dalle pagine che raccontavano
l’origine del costume di Zagor e il debutto di Pat Wilding in veste
di venerato Spirito con la Scure. Ma non solo: anche Flash ha
goduto di un viaggio nel proprio passato editoriale, protagonista
di un racconto tra i più classici della sua ottantennale saga e di
un moderno incontro con lo storico nemico, Gorilla Grodd.
Ma quale sarà̀ la straordinaria
minaccia che dovranno affrontare nel racconto completo che vede per
la prima volta faccia a faccia i due celebri eroi? Come riusciranno
a convivere e a collaborare due personaggi al contempo tanto
diversi quanto simili tra loro come Zagor e Flash? E quale sarà il
punto di contatto tra l’Universo DC e quello della Sergio Bonelli
Editore, che innesterà il loro incontro?
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FLASH/ZAGOR – LA SCURE E IL
FULMINE, arricchito dagli articoli di approfondimento e da
una ricca gallery di disegni preparatori, copertine e immagini
inedite realizzate da Davide Gianfelice, Carmine Di
Giandomenico e Emiliano Mammucari, sarà disponibile anche
con una speciale Variant Cover realizzata dalla
superstar del fumetto Gabriele Dell’Otto, in
vendita in esclusiva nella catena Games Academy e sul sito di
Sergio Bonelli Editore.
Le Storie a fumetti di Flash sono
pubblicate in Italia da Panini Comics.
Matt Reeves ha
confessato che il casting di Robert Pattinson in
Tenet di Christopher Nolan lo
ha devastato, in prospettiva del suo The
Batman.
“Voglio dire, [Nolan] aveva una
barra alta da cercare di superare, provare a raggiungere. Ero
consapevole che stava facendo Tenet e ho pensato che fosse davvero
bello. In infatti, ero un po’… Lascia che ti dica come mi ha
davvero colpito. Ho scritto la storia, ho scritto questa
sceneggiatura pensando a Rob. Volevo che fosse il mio Batman. Non
avevo idea se sarebbe stato Batman, e quando è stato annunciato che
era stato scelto da Chris in Tenet, sono rimasto
devastato.
Ero convinto, perché aveva fatto
tutti questi film d’autore e aveva lavorato con tutti questi
registi interessanti … Se farà un film di successo, sarà Batman e
ne farebbe più di uno? Quando ha accettato di fare un film
importante con uno dei cineasti definitivi di Batman, ho pensato:
‘Ok, ecco fatto. Non vorrà essere Batman”.
E invece per Reeves le cose si sono
volte al meglio, e Pattinson ha accettato di essere il suo Uomo
Pipistrello.
The
Batman diretto da Matt Reeves
uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Zendaya è trai protagonisti di Dune,
anche se il suo ruolo, per adesso è rimasto ai margini della
storia. Tuttavia l’attrice ha confessato che aveva una paura
specifica all’inizio delle riprese. Ecco cosa ha dichiarato:
“Mi ero appena tolta i denti del
giudizio. La mia più grande paura era che la mia bocca diventasse
sgradevole, e poi avrei dovuto girare una scena con Timothée in cui
dovevamo essere molto vicini e lui avrebbe annusato il mio
possibile alito secco.”
Viaggio mitico ed emozionante di un
eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane
brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un
destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il
più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla
sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per
l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul
pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della
mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie
paure sopravviveranno.
Denis
Villeneuve ha diretto Dune e
ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth,
basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è
prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe
Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua
Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert,
Byron Merritt e Kim Herbert.
Vedere il trio insieme sul grande
schermo ha acceso molte discussioni su quale dei tre Spidey fosse
il migliore, e ora Cox offre la risposta perfetta.
“Mi dispiace. Non posso
rispondere. Andrew è uno dei miei migliori amici. Guarda, Tobey è
l’originale, Andrew è uno dei più grandi attori di una generazione
e uno dei miei migliori amici, e Tom ha l’età giusta. Sai cosa
intendo? Con tutto il rispetto per gli altri nonni, la sua energia
giovanile, la sua ingenuità e la sua eccitazione sono tipo “Sì!”
Sai cosa intendo? Tutti e tre portano qualcosa di incredibile in
quel ruolo. Allora, bella domanda.”
The
Batman diretto da Matt Reeves
uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Il 28 febbraio scorso, il produttore
Frank Marshall
riferì via Twitter che le riprese di Indiana
Jones 5 si erano concluse. Adesso è il regista
del film, James Mangold, a comunicare degli
aggiornamenti sull’atteso sequel con Harrison Ford. Sempre via Twitter, Mangold ha
fatto sapere che mentre si appresta a cominciare a lavorare al
montaggio del film, il primo trailer uscirà a breve.
James
Mangold(Logan –
The Wolverine) sarà il regista di Indiana
Jones 5 al posto di Steven
Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri
capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna
invece John Williams, già compositore
dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40
anni. Nel cast, oltre a Harrison
Ford, ci sarà anche Phoebe
Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in
primavera.
Prima dell’ingaggio di Mangold, la
sceneggiatura era stata affidata a David
Koepp, he ha poi lasciato il progetto
insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan
Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I
predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le
mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata
posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio
2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9
Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022. L’ultima data d’uscita
utile del film è il 30 giugno 2023.
Juliette Lewis è
una di quelle attrici che hanno letteralmente fatto la storia del
cinema moderno grazie alle sue molteplici interpretazioni.
L’attrice, infatti, è apparsa sullo schermo sin da ragazzina e ha
sempre dimostrato di saper scegliere i ruoli migliori per esprimere
il suo talento.
Ecco dieci cose da sapere su
Juliette Lewis.
Juliette Lewis: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera cinematografica dell’attrice inizia nel
1988 quando debutta in Ho sposato un’aliena, per poi
continuare con Un Natale esplosivo (1989), Cape Fear –
Il promontorio della paura (1991), Buon compleanno Mr.
Grape (1993), Assassini nati (1994),
Strange Days (1995), Dal tramonto all’alba
(1996), Via dall’incubo (2002),
Oscure presente a Cold Creek (2003) e Starsky &
Hutch (2004). In seguito, continua a lavorare in Tutte le
cose che non sai di lui (2007), Conviction (2010),
Due cuori e una
provetta (2010) e Parto col folle (2010).
Tra i suoi ultimi lavori vi sono Hick (2011), I segreti di Osage
County (2013), Jem e le Holograms
(2015), Nerve (2016), A Million Little Pieces
(2018), Ma (2019) e
Music (2021).
2. Ha lavorato anche sul
piccolo schermo ed è anche produttrice e regista. Nel
corso della sua carriera, l’attrice ha prestato la sua opera anche
per quanto riguarda le serie tv. Infatti, ha lavorato in Home
Fires (1987), L’albero delle mele (1988), Blue
Jeans (1989-1990), Un nonno, quattro nipoti, un cane
(1990), Dharma & Greg (2005), My Name is Earl
(2006), Il socio (2012), Wayward Pines (2015),
Secrets and Lies (2015-2016), Camping (2018),
Sacred Lies (2020), Un volto, due destini (2020)
e Yellowjackets (2021-in corso). Inoltre, in
quanto produttrice e regista è stata annunciata per la
realizzazione e regia di un suo futuro documentario sulla musica
rock.
Juliette Lewis e Brad Pitt
3. Hanno avuto una breve
storia. Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni
’90 una delle storie più chiacchierate era quella tra Juliette
Lewis e Brad Pitt. I
due, infatti, si erano conosciuti sul set di Vite dannate
e avevano iniziato a frequentarsi nel 1989 per poi lasciarsi nel
1993, dopo circa quattro anni di storia. In seguito i due hanno
affermato di essere rimasti in buoni rapporti, pur non vedendosi
praticamente più per via dei loro differenti impegni.
Juliette Lewis: chi è suo
marito
4. Ha un matrimonio alle
spalle. L’attrice si è sposata una sola volta, nel 1999,
con lo skater e collega Stephen Berra. I due sono
rimasti sposati fino al 2005, anno in cui hanno divorziato dopo sei
anni di matrimonio. I motivo di tale separazione non sono stati
resi noti, anche sei i due hanno in seguito citato delle differenze
inconciliabili sorte con il passare del tempo.
5. Ha avuto diversi
fidanzati famosi. L’attrice sarebbe attualmente fidanzata
con Brad Wilk, batterista dei Rage Against the
Machine, con il quale si è presentata al party di Vanity Fair
dopo gli Oscar del 2017. Tuttavia, in passato si è frequentata con
Chuck Liddell nel 2004 e Travis
McCoy nel 2012, mentre tra i vari flirt a lei attribuiti
spunterebbero i nomi di Adam Sandler e
Tom Sizemore.
Juliette Lewis è anche una
cantante
6. Ha una carriera come
cantante. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha
sviluppato una vera e propria passione per la musica, fondando il
gruppo Juliette and the Licks, diventandone frontman per
sei anni e pubblicando tre album. In seguito, dopo che la band si è
sciolta ha fondato Juliette and the NewRomantiques, con cui nel 2009 ha pubblicato
l’album Terra incognita.
7. Ha girato il mondo
cantando. La Lewis ha praticato la sua attività di
cantante e performer in giro per il mondo come al Festival della
Musica Rock a Ruisrock in Finlandia, oppure in eventi privati come
quello svolto in Argentina nel 2007. Pur non essendo estremamente
noto, il suo gruppo ha quindi avuto occasione di esibirsi sui
palcoscenici di diverse parti del mondo, guadagnando un certo
seguito.
Juliette Lewis è su Instagram
8. Ha un profilo
ufficiale. L’attrice ha aperto un proprio account
Instagram ufficiale che è seguito da circa 1,2 milioni di persone.
La sua bacheca è piena di immagini che la ritraggono protagonista
dei suoi progetti lavorativi, tra cinema e concerti, oltre che i
post dedicati alla sua famiglia e che la vedono ritratta con amici
o colleghi. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte
le sue attività e curiosità.
Juliette Lewis: oggi
9. Ha nuovi progetti in
programma. Nonostante la pandemia, l’attrice ha continuato
a recitare apparendo nei film Music, Breaking News a
Yuba County e Mayday. Ha poi recitato, tra il 2021 e
il 2022 nella serie Yellowjackets, incentrata su una
squadra di calciatrici del liceo che si ritrovano a sopravvivere ad
un incidente aereo nel bel mezzo del deserto. Attualmente invece,
la Lewis è impegnata nelle riprese della serie Queer As
Folk.
Juliette Lewis: età e altezza
10. Juliette Lewis è nata il
21 giugno del 1973 a Los Angeles, in California. La sua
altezza complessiva corrisponde a 168 centimetri.
Le immagini esclusive della prima
mondiale dello spettacolo La città incantata rivelano pupazzi giganti e
un valore di produzione impressionante. Hayao
Miyazaki ha scritto e diretto La città
incantata realizzato da Studio Ghibli e distribuito da
Toho nel 2001. Considerato uno dei più grandi film d’animazione mai
realizzati, è l’unico film d’animazione disegnato a mano in lingua
straniera (non inglese) ad aver vinto l’Oscar per il miglior film
d’animazione fino ad oggi.
La città incantata ha recentemente celebrato
il suo 20° anniversario, giusto in tempo per la premiere del suo
adattamento teatrale live-action già annunciato da tempo. Nuove
immagini dalla premiere mostrano il cast, tra set intricati che
sembrano letteralmente usciti dal film, e i pupazzi a grandezza
naturale raffiguranti alcuni dei personaggi di fantasia, come Haku
(in forma di drago) e la strega Yubaba. Eccole di seguito:
Il regista Taika
Waititi scherza sul fatto che il suo prossimo film
MarvelThor: Love and
Thunder non sarà completato fino alla fine di giugno,
o forse anche subito prima della sua premiere di luglio.
Attualmente, la parte cinematografica della Marvel si sta preparando per
l’uscita di maggio di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ma
diversi paia di occhi stanno già guardando avanti al prossimo
progetto in calendario.
Thor: Love and Thunder è il
primo film che compone una tetralogia per un eroe Marvel da solista, con
Chris Hemsworth che torna a interpretare il suo
adorabile dio del tuono. Attualmente, il film dovrebbe essere
presentato in anteprima l’8 luglio, più di sei mesi dopo la data
originale di novembre 2021.
Parlando con Variety
durante gli Independent Spirit Awards lo scorso fine settimana, a
Waititi è stato chiesto di raccontare “tutto” su Love and
Thunder. Lui ha scherzato dicendo che l’ha già fatto e che
non c’è molto da dire ora perché il film non è stato ancora
completato. “Esce a luglio, quindi probabilmente… fine
giugno? O un giorno prima della premiere? È così che lo
facciamo!”
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà
Jane Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al
Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio
2022.
Taika Waitititornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel
Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. Nel cast anche Christian
Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di
Dei, e Russell
Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto
arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Zoe Kravitz è un’attrice di metodo, almeno è
quello che ha dichiarato durante la promozione di The
Batman, mentre era ospite a The Tonight Show Starring
Jimmy Fallon. Durante l’intervista con il famoso
presentatore, Kravitz ha parlato della sua preparazione al ruolo e,
dopo aver scherzato sul fatto che avrebbe o meno imparato a bere
latte da una ciotola, ha raccontato che parte del suo allenamento
era di familiarizzare con i gatti che sarebbero stati in scena con
lei.
The
Batman diretto da Matt Reeves
uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Paul Dano ha rivelato come ci si sente a
interpretare il padre dell’icona del cinema Steven Spielberg in The
Fabelmans, il nuovo film
del regista. L’attore ha affermato che il ruolo aveva una posta in
gioco “davvero alta” e ha descritto il padre di Spielberg come “una
delle figure più importanti, influenti e complicate” nella vita del
regista. Dano ha anche sottolineato che il suo personaggio era “una
versione” del padre di Spielberg, che è una distinzione importante
da fare in un film semi-autobiografico.
“Qualcuno come Steven che fa un
film sulla sua vita e tu interpreti una versione di suo padre… La
posta in gioco era davvero alta. Stai incarnando una delle figure
più importanti, influenti e complicate nella vita [di Spielberg]. È
stato incredibile vedere quanto di questo ci fosse nel suo lavoro
per tutto il tempo. Sta condividendo un pezzo di se stesso che
trovo molto commovente. C’è un vero dono in questo, quando qualcuno
di quella statura e a quel livello di abilità artistica è disposto
a farlo”.
Paul Dano è al momento in sala negli
inquietanti abiti dell’Enigmista, avversario contro cui si scaglia
l’Uomo Pipistrello di Robert Pattinson, in
The
Batman, mentre lui cerca di mettere a ferro e fuoco
una piovosa e oscura Gotham Citiy.
Sebbene Spielberg sia attualmente
trai protagonisti della stagione dei premi con West
Side Story, il regista è anche impegnato nella
realizzazione di The
Fabelmans. Mentre i dettagli della trama
rimangono nascosti, The
Fabelmans è descritto come un progetto
semi-autobiografico, che attinge dal periodo in cui Spielberg è
cresciuto in Arizona.
Lynch si unisce a un cast che
include Michelle Williams, Seth Rogen,
Paul Dano, Julia Butters e il nuovo arrivato
Gabriel LaBelle. Williams e Dano dovrebbero
interpretare personaggi basati sui genitori di Spielberg, mentre si
dice che il ruolo di Rogen sia influenzato dallo zio di Spielberg.
LaBelle interpreta l’aspirante regista Sammy, un alter ego di
Spielberg, mentre Butters interpreta sua sorella, Anne. L’ensemble
di The Fabelmans comprende anche Judd Hirsch, Sam Rechner,
Oakes Fegley, Chloe East, Jeannie Berlin, Robin Bartlett, Jonathan
Hadary e Isabelle Kusman.
Il film Justice
League ha ricevuto un trattamento retrò in un
trailer realizzato dai fan che riunisce le versioni pre-DCEU degli
iconici eroi DC Comics. Una delle squadre di fantasia più amate al
mondo è e sarà sempre la Justice League of America.
Ben Affleck,
Henry Cavill,
Gal Gadot e Ezra
Miller hanno interpretato rispettivamente i ruoli
di Batman, Superman, Wonder Woman e The
Flash, ma non sono stati i primi attori a interpretare queste
icone. Prima del franchise di Wonder Woman di
Gadot, Lynda Carter era associata alla principessa
guerriera di Themyscira, nella sua serie televisiva del ’77. Dai
suoi film di Superman, il compianto Christopher
Reeve ha continuato a far parte dell’eterna eredità
dell’eroe di Krypton. Prima che Miller diventasse il primo Barry
Allen cinematografico, le rispettive iterazioni televisive di
The Flash di John Wesley Shipp e
Grant Gustin esistevano prima dell’incarnazione
del DCEU. Il Batman di Michael Keaton, che si
unirà al DCEU entro la fine dell’anno, è ancora oggi considerato il
vero Batman cinematografico.
Ora, grazie a AListProductions, abbiamo uno speciale trailer retrò
che mostra la Justice
League di Zack Snyder con Reeve,
Keaton, Carter, Shipp e altri attori che hanno interpretato
personaggi iconici della DC negli anni ’80 e ’90. Mentre membri
come Aquaman e Cyborg non erano stati presentati sul
grande schermo prima delle loro attuali iterazioni, al loro posto
compaiono alcuni volti riconoscibili.
In una recente intervista con
The Cyber
Nerds, Matt Reeves ha parlato di come la
serie
derivata da The
Batman, sul GCDP, sia diventata uno show di Arkham Asylum. Il
produttore esecutivo della serie ha detto che la serie esplorerà
Arkham mentre la descrive come un film horror incentrato su una
casa infestata.
“Il progetto del GCDP, quella
storia ha una storia che si è evoluta. In realtà ora ci siamo
spostati più nel regno di ciò che accadrebbe esattamente nel mondo
di Arkham per quanto riguarda l’uscita dal nostro film, e alcuni
dei personaggi… quasi appoggiandosi all’idea di… è come un film
dell’orrore o una casa infestata, rappresentata da Arkham. L’idea
viene dal modello di Gotham come personaggio del film, voglio
davvero che Arkham esista come personaggio. Entri in questo
ambiente e incontri questi personaggi in un modo che sembra davvero
nuovo. E così nel nostro lavoro su Gotham, quella storia ha
iniziato ad evolversi, e ha iniziato naturalmente ad appoggiarsi a
questa idea, e poi è lì che è finito.”
The
Batman diretto da Matt Reeves
uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
In un’intervista con Screen Rant, Zoe
Saldana ha parlato
del suo ritorno al personaggio di Gamora in Guardiani
della Galassia Vol. 3, attualmente in produzione.
Sebbene fosse impegnata nella promozione di The Adam Project, che uscirà l’11 marzo su
Netflix, Saldana ha anche parlato trequel del
MCU, dalle sfide presentate dal
COVID al motivo per cui il film sembra così
agrodolce.
“Devo dire che abbiamo a che
fare con molte avversità, che sono il COVID e la programmazione e
cose del genere. Ma quando siamo sul set, ci divertiamo così tanto,
sai? È un momento agrodolce perché sappiamo che questi saranno gli
ultimi Guardiani della Galassia. Quindi è
amaro in questo senso, ma è dolce perché siamo tutti molto grati di
aver vissuto questo viaggio insieme e James
Gunn ci sta davvero regalando un finale bellissimo, e questa
storia è davvero avvincente. Penso che sarà il migliore. Ci stiamo
divertendo un mondo, ma ripeto, non è facile girare un film sui
Guardiani. C’è molta azione. C’è molta polvere. C’è molto trucco,
infinite ore di trucco, ma il risultato finale ne vale davvero la
pena.”
ATTENZIONE – L’ARTICOLO
CONTIENE SPOILER SU THE BATMAN
In un’intervista con Esquire Middle East, Barry Keoghan ha parlato del suo
coinvolgimento in The
Batman. L’attore ha iniziato elogiando il regista del
film, Matt Reeves, che ha paragonato a
Chloe Zhao per la sua capacità di far sentire gli
attori a proprio agio sul set (Keoghan ha lavorato anche con Zhao
in Eternals).
Keoghan ha anche parlato della sua
scena con l’Enigmista, elogiando Paul
Dano come attore e riconoscendo l’energia simile
che i due hanno sullo schermo. Ecco cosa ha dichiarato:
“È brillante, amico. E
soprattutto Matt Reeves e Dylan Clark sono stati fantastici per me,
davvero, davvero fantastici per me. E, sai, entrare a far parte
dell’universo di Batman è [un grosso problema per me]. Sono un fan
di questi film, e in particolare dell’universo di Batman. Quindi,
sto ancora cercando di convincermi che sia tutto vero. È anche un
regista che ammiro moltissimo. E stare al suo fianco e vedere come
lavora, mi è sembrato molto simile a Chloe Zhao, quanto ti mette a
tuo agio sul set, e ti dà il tempo di cui hai bisogno e quello che
vuoi. Sono in una posizione così benedetta.
Paul è… io sono un grande,
grande fan di Paul. È anche un bravo ragazzo. Ho visto tutti i suoi
film, come Prisoners e cose del genere. La gente dice che anche noi
siamo un po’ simili, sono simile a lui, vero?”
The
Batman diretto da Matt Reeves
uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
The
Batman, l’attesissimo reboot di Matt
Reeves sul Crociato Incappucciato della
DC è finalmente arrivato nelle sale italiane e uno
degli aspetti più lodati della pellicola sono state senz’altro le
performance attoriali: sia tra gli eroi che tra i villain non si
può infatti negare che ogni attore abbia dato il massimo a livello
di interpretazioni.
Quando si tratta di film di
supereroi, è raro che un film valorizzi così tanto le complessità
emotive dei suoi personaggi e con la stessa precisione The Batman. Non c’è un anello debole nel cast,
il che è doppiamente impressionante considerando quanti personaggi
ha il film: analizziamo dunque insieme le performance folgoranti di
The Batman.
Alex Ferns nei panni del
commissario Pete Savage
Il personaggio del
commissario Pete Savage interpretato dall’attore
Alex Ferns funge all’inizio del film da superiore
al capo della polizia Jim Gordon, più noto e amato
dai fan, e gioca un ruolo importante nella sua complessa
rappresentazione della polizia di Gotham, incarnando tutto ciò che
di problematico risiede nelle forze dell’ordine della città.
Anche se il personaggio ha solo un
piccola parte, la performance di Ferns è comunque memorabile dal
punto di vista del disprezzo che viene messo in scena dal
personaggio, sia nei confronti di Gordon che di Batman. Questa è
infatti la prima minaccia interna che il duo deve affrontare, e
preannuncia immediatamente il tema chiave del film dell’abuso di
potere delle forze di polizia.
Peter Sarsgaard nei panni di Gil
Colson
Peter
Sarsgaard interpreta Gil Colson, il
procuratore distrettuale di Gotham City, le cui azioni corrotte e
affari illegali lo rendono uno dei primi obiettivi
dell’Enigmista. Il suo tempo sullo schermo è sì
breve, ma il personaggio appare in una scena chiave che è una delle
più memorabili del film.
Colson è un personaggio complesso
che rappresenta tutto ciò che è sbagliato nel sistema giudiziario
di Gotham City, e la sua presenza funge da enorme fonte di
conflitto per Batman, mentre questi cerca di risolvere il contorto
arcano lasciatogli dall’Enigmista.
Jayme Lawson nei panni di Bella
Reál
Anche se non viene mai a
costituire il vero fulcro narrativo di The Batman, la campagna elettorale di
Bella Reál è costantemente sullo sfondo, e il
personaggio acquista sempre più importanza nel terzo atto del film.
E’ l’intensa performance di Lawson a dare vita a
questo personaggio, aggiungendo un ulteriore livello di tensione
alla già emozionante conclusione del film.
A differenza della maggior parte dei
personaggi principali del film di Reeves, Bella
Reál è un personaggio originale che è stato creato appositamente
per questa narrazione; non ha quindi il vantaggio di provenire dai
fumetti, il che la rende poco familiare ai fan della
DC. Indipendentemente da ciò, la performance di
Lawson fa sì che il pubblico empatizzi con il personaggio fin da
subito, tanto come succede con gli altri protagonisti.
Andy Serkis nei panni di Alfred
Pennyworth
Nonostante sia uno degli
attori più accreditati e versatili che lavorano oggi,
nell’adattamento di ReevesAndy Serkis compare poco in scena come
Alfred Pennyworth. C’è una sequenza in particolare
in cui si confronta con Bruce sulla storia della sua famiglia ma, a
parte questo, il personaggio agisce puramente come una fonte di
informazioni e assistenza per il Crociato Incappucciato.
Tuttavia, Serkis offre una
performance solidamente compassionevole e convincente che porta in
vita il personaggio di Alfred ben oltre ciò che è scritto sulla
pagina. Egli stabilisce chiaramente il rispetto e l’ammirazione che
Pennyworth ha per Bruce, evidenziando anche le problematiche
personali del personaggio, il che lo rende un membro estremamente
importante della Bat-Famiglia.
Jeffrey Wright nei panni di Jim
Gordon
Anche se il ritratto di
Jim Gordon confezionato da Wright è estremamente diverso dalle
interpretazioni di J.K. Simmons o Gary
Oldman, c’è qualcosa nel suo rapporto con Batman che
l’attore ha assolutamente centrato: egli rispetta chiaramente
Batman, ma riesce anche a trattarlo come un suo pari e a lavorare
solidamente al suo fianco.
Gordon gioca un ruolo essenziale
nello svelare il mistero centrale di The Batman,
più di quanto abbia fatto in passato qualsiasi altro adattamento
cinematografico del personaggio. È chiaramente molto intelligente,
estremamente acuto e assolutamente dedito al suo lavoro: Wright
riesce perfettamente a catturare tutti questi aspetti del
personaggio nella sua performance.
Zoë Kravitz nei panni di Selina
Kyle
La relazione tra
Batman e Catwoman è sempre un
filo conduttore interessante e avvincente da esplorare, e Zoë Kravitz e Robert
Pattinson potrebbero avere la migliore chimica sullo
schermo che i personaggi abbiano mai mostrato. La loro relazione in
The Batman è estremamente complessa e
imprevedibile, il che rende le loro scene insieme estremamente
avvincenti.
Anche il personaggio di
Selina Kyle gode di un grande sviluppo individuale
in questo film, con relazioni complicate e motivazioni
imprevedibili che rendono costantemente la sua storyline dinamica e
sorprendente nel migliore dei modi. Il finale del film lascia poi
sospesi molti quesiti che circondando il personaggio, aprendo la
porta a un potenziale sequel in cui esplorarli.
John Turturro nei panni di Carmine
Falcone
Turturro
interpreta Carmine Falcone, uno dei più noti e
pericolosi boss del crimine di Gotham City; questo personaggio
svolge un ruolo fondamentale in The Batman, perpetuando l’ideologia del film
sulla corruzione della polizia e la negligenza nei confronti delle
vere problematiche che permeano Gotham. Turturro è perfettamente
intimidatorio e convincente nel ruolo, il che è estremamente
importante per capire perché gli abitanti di Gotham hanno così
tanta paura di lui.
La versione di Turturro di Falcone
intrattiene inoltre una relazione estremamente interessante con
Selina Kyle, che si discosta dalle radici
fumettistiche del personaggio, ma costituisce una linea di trama
estremamente avvincente, che aggiunge un livello di tensione
necessario al mistero centrale del film.
Colin Farrell nei panni del
Pinguino
La versione di
Farrell del Pinguino è una delle più brillanti che ci
siano mai state, il che lo rende uno dei personaggi più comici e
interessanti del film. Infatti, il suo umorismo slapstick possiamo
dire che costituisce una gradita deviazione dal tono cupo e gotico
del film, che Farrell riesce ad incarnare alla perfezione.
Ma c’è anche un lato più oscuro di
Pinguino, che pone le basi affinché il personaggio diventi molto
più di una vera minaccia in un potenziale sequel. È chiaro che il
personaggio ha grandi ambizioni, e la performance stratificata di
Farrell sembra suggerire che c’è molto di più nella
caratterizzazione del personaggio di quanto non sembri
inizialmente.
Robert Pattinson nei panni di Bruce
Wayne
Quando è stato annunciato
che Pattinson avrebbe interpretato Batman in un
reboot dark e gotico del franchise, c’erano comprensibilmente
alcuni fan che avevano dei dubbi; infatti, nonostante abbia
recitato in molti film più cupi e maturi come The Lighthouse e Good Time,
l’attore era purtroppo ancora sinonimo del suo lavoro nel franchise
young adultTwilight.
Fortunatamente, Pattinson è riuscito
a dimostrare che quelle persone si sbagliavano, fornendo una
performance intensa e devota sia come Batman che
come Bruce Wayne, catturando il tumulto interiore
e l’odio per se stessi che accompagna un personaggio così ombroso e
insicuro. La sua versione di Batman ci regala inoltre alcune delle
migliori e più intriganti relazioni con gli altri personaggi dei
fumetti che il pubblico abbia mai visto.
Paul Dano nei panni
dell’Enigmista
Quando si tratta dei film
di Batman, spesso sono i cattivi a rubare la
scena. Le loro motivazioni complesse e le loro imprevedibili
bravate sono sempre un divertimento per gli occhi e
l’Enigmista di Paul Dano si è immediatamente guadagnato un
posto nella hall of fame dei cattivi di
Batman al cinema: non solo il personaggio è
estremamente ben scritto e ben impiegato, ma la performance
imprevedibile e scioccante di Dano è una delle migliori di tutti i
tempi.
Incarna la natura intricata e
accurata dell’Enigmista e allo stesso tempo è frenetico e
auto-indulgente, il che lo rende un cattivo impossibile da
incastrare; il pubblico non sa mai quali siano le sue vere
intenzioni e la disinvoltura di Dano nel ruolo gli permette di
apparire sempre un passo avanti a quelli che gli si oppongono. Non
è solo il miglior cattivo di Batman, ma uno dei migliori cattivi
dei fumetti che ci siano mai stati.
Non è solo un pipistrello, è un
simbolo di giustizia e vendetta per Gotham City: lo stemma di
Batman è una di quelle cose che accompagneranno
sempre una nuova iterazione del personaggio. Il mantello, il
cappuccio, la cintura multiuso e il simbolo del pipistrello sono
gli ingredienti necessari per formare un vero e proprio
Batman e ognuno di questi elementi di solito possiede un design
unico.
Che si tratti di essere appariscente
e roboante o di essere una versione più discreta, il simbolo del
pipistrello è in molti modi una perfetta rappresentazione delle
diverse interpretazioni di Batman: alcune versioni funzionano
meglio di altre e altre ancora possono finire per essere migliori
dell’intero costume. Con così tante interpretazioni di Batman che
abbiamo conosciuto, ci sono molte variazioni del simbolo: vediamo
assieme la classifica!
Ben Affleck
Per molti fan, il
Batman di Ben Affleck ha rappresentato una versione del
personaggio che sembrava per la prima volta direttamente uscita dai
fumetti, con il costume che ne rispecchiava assolutamente la
grafica. Uno degli unici aspetti non ripresi solo dai fumetti, ma
rielaborato in maniera originale, era proprio lo stemma di Batman,
chiaramente inteso come un omaggio al grande simbolo dell’eroe reso
iconico da Frank Miller.
Purtroppo, il simbolo di tutte le
sue apparizioni nel DCEU ha finito per perdere
molto di ciò che i fan amano di un valido Bat-simbolo. Lo
stemma del Batman di Ben Affleck è infatti essenzialmente composto
da una targa quadrata, con ali di pipistrello che si estendono sul
petto dell’eroe: è sì un simbolo unico per il Batman di Affleck, ma
il design del pipistrello è davvero troppo ingombrante e stantio,
per nulla verosimile.
Christian Bale, Il Cavaliere
Oscuro
Con una Batsuit aggiornata
in Il Cavaliere Oscuro, Batman
ha sfoggiato una versione dello stemma molto più contenuta e
lineare, che ricorda i Batarangs, suoi iconici accessori;
anche in questo caso, si tratta di un simbolo unico, che si adatta
alla versione più concreta e realistica del Batman di Christopher Nolan.
È simile al logo di Batman
Beyond ma condensato in un design più nitido e
semplificato; purtroppo, però, viene “fotografato” bene sui poster
o in qualità di Batarang, ma non è altrettanto efficace in
azione sulla Batsuit. E’ infatti a malapena visibile sull’ armatura
eccessivamente dettagliata di Bale, a stento in rilievo e veramente
molto piccolo.
George Clooney, Batman & Robin
Ci sono parecchie cose per
cui i fan hanno criticato Batman & Robin in lungo
e in largo: potremmo dire che, per certi versi, il film è un tale
disastro che è diventato un vero e proprio guilty pleasure
per i fan. Per quanto riguarda lo stemma indossato da George Clooney, è un miscuglio tra il classico
simbolo ovale giallo dei film precedenti ma che riprende in questo
caso lo stesso colore della tuta.
Come risultato, il logo di George
Clooney soffre dello stesso problema di quello de Il Cavaliere Oscuro: è difficile da
distinguere e quindi è impossibile apprezzarne del tutto l’elegante
rielaborazione dell’insegna classica. Non è troppo appariscente né
troppo derivativo, ma doveva essere utilizzato meglio, specialmente
non su quella che è stata descritta come una Bat-Carta di
credito.
Michael Keaton, Batman
Nel complesso, molte cose
del Batman di Tim Burton
resistono ancora alla prova del tempo ma la prima Batsuit di
Michael Keaton, nonostante il suo status
iconico, risente effettivamente del tempo passato, e alcuni pezzi
necessiterebbero di un aggiornamento. Il simbolo è un perfetto
esempio di questo, con la sua familiare forma ovale gialla resa
famosa dai fumetti e altri film che i fan amano.
Tuttavia, il simbolo stesso presenta
alcuni dettagli bizzarri, tra cui le ali molto arcuate e più punte
nella coda del pipistrello; ciò non toglie comunque nulla alla
messa in scena in generale del film, in quanto lo stemma è stato un
delizioso simbolo di partenza per l’antologia di film di Batman
degli anni ’90, punto di partenza per i futuri redesign.
George Clooney, Batman & Robin
Questo è un raro caso in
cui il design della Batsuit tradisce il simbolo iconico: in realtà,
questo sarebbe il dettaglio migliore del secondo costume di
George Clooney in Batman & Robin, ma la tuta in sé è talmente
colorita e progettata puramente per vendere poi gadget ai fan che
il brillante simbolo argentato viene messo nettamente in secondo
piano.
Il logo è analogo a quello della
seconda tuta di Val Kilmer, ma qui è ancora più
imponente; se gli fosse stata concessa una tuta più nello stile di
quelle di Christian Bale o Michael
Keaton, questo simbolo sarebbe stato ricordato con
affetto.
Val Kilmer, Batman Forever
C’è ben
poca differenza tra il primo stemma di Val Kilmer in
Batman Forever e quello visto nei film di
Michael Keaton: sostanzialmente il simbolo rimane
lo stesso logo di forma ovale, ma con curve leggermente più
pronunciate per le ali e le punte a spillo.
Un dettaglio interessante che lo fa
risaltare è che il simbolo non è modellato direttamente sulla tuta:
è una componente separata che poggia sul torace, permettendo ad
alcune parti di esso di elevarsi rispetto al tessuto; questo è un
cambiamento sottile ma davvero efficace.
Val Kilmer, seconda versione
Con
l’aggiornamento della Batsuit Sonar di Val
Kilmer, c’è stata una totale rivisitazione dello stemma di
Batman; in questo caso, l’ovale è stato abbandonato a favore di un
simbolo che si estendo su tutto il petto. È un aggiornamento
appropriato, che porta una ventata di aria fresca e aiuta il Batman
di Val Kilmer ad apparire più unico e moderno rispetto al ritratto
di Keaton.
Simile alle tute di
Christian Bale, il simbolo è modellato proprio sul
torso ma è in rilievo quanto basta per farlo apparire più evidente;
conserva la natura dello stemma di Michael Keaton, ma ampliandone
le dimensioni, il che porta alla rivisitazione di un simbolo
familiare, ma fresca per il suo tempo.
Michael Keaton, Batman Returns
Il
primo simbolo di Batman era efficace ma forse un po’ eccessivo
nell’esecuzione; con il sequel Batman Returns,
allo stemma di Batman è stato dunque conferito lo stesso
trattamento della Batsuit, rendendolo più snello, una versione che
i fan sembrano preferire.
Il numero minore delle punte delle
ali, ma più lunghe, ha efficacemente ricreato il simbolo iconico
dei fumetti, pur mantenendo un look unico per i film. Questa
versione del simbolo è talmente iconica, che è stata persino
riproposta con il ritorno Michael Keaton nel ruolo titolare in
The
Flash e Batgirl.
Christian Bale, Batman Begins
Solo
per
Batman Begins, Christopher Nolan ha
scelto una versione dello stemma di Batman più vicino ai simboli
visti nei fumetti dell’epoca; si tratta di un’interpretazione molto
moderna del simbolo, ma con alcuni accorgimenti unici, come le
punte delle ali che sono molto più vicine tra loro, il che
rispecchia più fedelmente la reale conformazione delle ali di
pipistrello.
Anche se soffre di un’eccessiva
mimetizzazione, similmente alla versione successiva, lo stemma
completa una quasi perfetta tuta di partenza, che segna la origin
story del Batman di Christian
Bale.
Robert Pattinson
Prima
ancora che i fan vedessero il resto della sua Batsuit, hanno potuto
osservare la versione dello stemma di The Batman già dal primo teaser. Matt
Reeves presenta qui il simbolo iconico del Crociato
Incappucciato concentrandosi sia sull’aspetto estetico che su
quello funzionale; inoltre, la mancanza nel design della testa e
orecchie del pipistrello, ricorda la prima apparizione di Batman
nei fumetti.
La particolarità di questa versione
dello stemma di Batman è che può essere rimosso dall’armatura e
usato come arma. Questo è qualcosa che non è mai stato fatto prima
ma, allo stesso tempo, il design del simbolo mantiene le qualità di
un moderno logo di Batman. Invece di una traduzione diretta,
possiamo dire quindi che lo stemma dell’eroe diventa ancora più
unico nell’universo del Batman di Pattinson.
La Marvel ha potuto
collaborare con una gamma incredibile di star di alto livello:
dalle leggende consolidate ad attori che hanno quasi interamente
costruito la loro fama all’interno dell’MCU. Ma quali sono gli
interpreti preferiti dai fan? Ranker ha stilato una classifica
contenente i
dieci attori Marvel più
amati. Vediamoli tutti nel dettaglio!
Chris Pratt
Chris
Pratt ha iniziato a recitare interpretando l’adorabile
personaggio di Andy nella sit-com americana Parks
And Recreation, ma è diventato famoso per i ruoli di
primo piano che lo vedono protagonista nel franchise
di Jurassic Park, in The Lego Movie, e in
Guardiani della Galassia.
Pratt ricopre il
ruolo di Star-Lord in entrambi i film dei Guardiani
della Galassia e appare anche in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. I fan amano la
comicità che l’attore è in grado di portare nei film d’azione,
riuscendo ad alleviare la tensione di alcuni dei momenti più bui
del franchise MCU.
Patrick Stewart
Patrick Stewart è
una leggenda del cinema, in parte anche grazie alla Marvel. L’attore è conosciuto soprattutto per
il ruolo di Picard nel franchise di Star Trek e
per l’interpretazione del Professor X nei film degli
X-Men.
Anche se
Stewart deve ancora apparire
nell’MCU, i fan hanno speculato
sul fatto che l’attore possa riprendere il suo ruolo di
Professor X nell’attesissimo Doctor Strange nel
Multiverso della Follia. Nonostante la vaghezza del
trailer, i fan credono che il Professor X potrebbe
svolgere un ruolo fondamentale nel film. D’altronde, nei
fumetti il Professore possiede già dei legami con
Wanda Maximoff e questi ora potrebbero espandersi
nell’MCU…
Samuel L. Jackson
Samuel L. Jackson è
il volto che attualmente cavalca l’onda dei blockbuster e dei
franchise più famosi. Jackson è noto per
molti ruoli diversi, ma forse il suo lavoro più grande è quello con
il leggendario sceneggiatore e regista Quentin
Tarantino. Le parti di Mace Windu
in Star
Wars e di Nick Fury nell’MCU non sono però da
meno.
Jackson è uno dei
primi membri dei Vendicatori ad essere introdotto
nell’Iron Man numero uno e ha recitato in oltre 10
film MCU. Molti fan sostengono
che il franchise non sarebbe lo stesso senza di lui: l’attore
riesce a dare valore alle forti capacità di leadership di Nick
Fury e interpreta perfettamente la natura intimidatoria
del personaggio. Inoltre, non sembra che la sua parte
nell’MCU tramonterà presto:
Fury dovrebbe apparire nella serie
DisneySecret Invasion.
Tom Holland
Potrebbe non esserci Tom
Holland nella classifica? Sarà anche uno degli ultimi ad
esserci unito al team degli Avengers, eppure il suo
Peter Parker è tra i personaggi più amati
dell’MCU.
Forse a causa della parte da
”apprendista innocente di Tony Stark” o forse a causa
delle relazioni dense di emozioni tra
Peter, MJ e Ned, i fan adorano
guardare l’interpretazione che Holland fa
dell’Uomo Ragno. Anche se la star sembra aver per ora
lasciato l’MCU per concentrarsi
su nuovi blockbuster come Uncharted e un futuro biopic di Fred
Astaire, c’è una buona fetta di pubblico che spera in un
ritorno di Holland nella Marvel.
Scarlett Johansson
Scarlett Johansson è uno dei primi volti
femminili ad essere stato introdotto nell’MCU con
un ruolo da protagonista. Da quando è stata aggiunta
all’Universo Cinematografico Marvel nel 2010 con
Iron Man 2, l’attrice è apparsa 9 film, recitando nel
franchise quasi quanto Samuel L. Jackson.
Di recente, Johansson è apparsa nel film Black Widow, un successo a livello di
critica e di incassi. Nel lungometraggio, il pubblico ha finalmente
avuto modo di vedere la storia d’origine del suo personaggio,
Natasha Romanoff. Oltre al cast e alla performance di
Johansson in Black Widow, i fan hanno amato la chimica tra
Johansson e la co-protagonista Florence Pugh.
Tom Hiddleston
Tom Hiddleston significa solo e soltanto
Loki per i fan della Marvel. Grazie alla sua
parte nei film di Thor e degli Avengers e al
ruolo del leggendario fratello di Thor, travagliato e
malizioso, l’attore si è costruito un nome e un seguito enorme.
Loki è uno dei personaggi
più complicati dell’MCU. Originariamente
apparso come il principale antagonista di Thor e degli
Avengers, Loki si è evoluto fino a diventare
addirittura un aiutante del fratello e del resto dei
Vendicatori. Inoltre, Hiddleston ha
recentemente recitato come protagonista al fianco di Owen
Wilson nella serie originale Disney+
intitolata Loki.
Chris Evans
Chris Evans è conosciuto in tutto
l’MCU per il ruolo
leggendario di Steve Rogers/Captain
America.L’attore è anche noto per le
parti da protagonista in film come Knives Out e
Snowpiercer, ma la maggior parte dei fan associa il suo
volto al personaggio MarvelCap.
Come dice il titolo del film,
Evans è letteralmente il primo
Avenger a fare la sua apparizione nel 2011 con Capitan
America: Il primo Vendicatore. Da allora, lo troviamo in altri
10 film MCU. Anche se l’attore
sembra aver fatto la sua ultima comparsa come Steve Rogers
in Avengers: Endgame, l’eredità di
Evans è ancora sentita tra gli altri
personaggi, che rendono spesso omaggio al cuore gentile e
disinteressato di Cap. I fan sperano comunque che l’attore
possa tornare anche solo per fare un breve cameo, magari in una
sequenza di flashback.
Chris Hemsworth
Prima di diventare Thor,
pochi sapevano chi fosse Chris Hemsworth: la fama dell’attore è tutta
costruita attorno al personaggio Marvel. Dalla sua prima
apparizione, Hemsworth ha recitato in 8 film
MCU.
L’attore è pronto a riprendere il
suo ruolo nel sequel Thor: Love and Thundere i
fan non vedono l’ora di scoprire quali sfide il Dio dovrà
affrontare. I più sfegatati sono anche impazienti di vedere più
delle sue interazioni con i Guardiani della Galassia.
Speriamo che Hemsworth sia all’altezza delle
aspettative di tutti.
Hugh Jackman
Hugh Jackman ha
iniziato a ricoprire il ruolo di Wolverine nel 2000 con il
film originale X-Men e ha poi recitato in altri 11 film, sempre
interpretando il suo personaggio. Jackman ha
portato il ruolo all’apice finalmente nel 2017 con Logan:
il lungometraggio lo vede come protagonista accanto a Patrick
Stewart. Entrambi gli attori mettono in scena qui una delle
loro migliori prestazioni, mostrando l’invecchiamento di due
supereroi travagliati.
È molto improbabile che i fan
avranno modo di vedere Jackman riprendere il
ruolo, ma è anche difficile immaginare qualcuno di diverso
dall’attore nella parte di Wolverine.
Robert Downey Jr.
L’MCU inizia nel 2008 con
Iron Man. Per molti, Robert Downey
Jr. è il padrino del franchise. Dopo il film da solista,
l’attore torna in altri 10 film Marvel. Fuori dal
franchise, RDJ ha interpretato molti
altri ruoli iconici tra cui Charles Chaplin, Dr. John
Doolittle e Sherlock Holmes.
Robert Downey Jr. con il suo ruolo di Tony
Stark/ Iron Man è simile a Hugh
Jackman e il suo ruolo di Wolverine in un sacco
di aspetti. Entrambi hanno fatto molte apparizioni
nell’MCU, entrambi sono
cresciuti insieme al proprio ruolo ed entrambi hanno incarnato il
personaggio così bene da rendere quasi impossibile un
recasting.
Officine UBU ha diffuso il trailer
italiani del film Lunana: il viaggio alla fine del
mondodi Pawo Choyning Dorji, il primo
film totalmente realizzato in Bhutan a essere candidato al Premio
Oscar 2022 come Miglior Film Internazionale, e che arriverà al
cinema dal 31 marzo.
In un mondo in cui le persone
sembrano aver perso la loro spiritualità in cerca del benessere
materiale, il Bhutan è un modello da cui trarre ispirazione: è qui
infatti che il PIL è sostituito dal FIL, l’indice di Felicità
Interna Lorda. Lunana: il viaggio alla fine del
mondoè ambientato e realizzato nel paese più
felice del mondo, ma cosa significa davvero essere felici? Ed è
possibile trovare la felicità in un posto che non ti aspetti?
Se lo chiede anche Ugyen, giovane
insegnante, che vorrebbe andare alla ricerca della sua felicità, ma
è costretto a intraprendere un viaggio di 8 giorni di cammino che
lo porterà nella scuola più remota del mondo, nello sperduto
villaggio di Lunana, situato lungo i ghiacciai dell’Himalaya, al
confine tra Bhutan e Tibet a 4.800 metri di quota. Lì, in compagnia
di placidi yak e privato di ogni comodità moderna, scoprirà che il
segreto della felicità è nella semplicità dei piccoli gesti e nei
sorrisi degli abitanti di Lunana, un microcosmo che lentamente sta
svanendo. Girato in collaborazione con gli abitanti del villaggio,
il film ci introduce in un luogo sospeso nel tempo, lontano
chilometri dalle grandi città e protetto dalle montagne, come fosse
un piccolo scrigno nascosto, contenente la più preziosa delle
ricchezze.
Lunana: il viaggio alla
fine del mondo di Pawo Choyning Dorji sarà nei
cinema italiani dal 31 marzo distribuito da Officine
UBU.
Lunana: il viaggio alla
fine del mondo, la trama
Un giovane insegnante del Bhutan
moderno, Ugyen, si sottrae ai suoi doveri mentre progetta di andare
in Australia per diventare un cantante. Come rimprovero, i suoi
superiori lo inviano nella scuola più remota del mondo, nel
villaggio di Lunana a 4.800 metri di quota, per completare il suo
periodo di servizio. Dopo un cammino di 8 giorni, Ugyen si ritrova
esiliato dalle sue comodità occidentalizzate. A Lunana non c’è
elettricità, né libri di testo e nemmeno una lavagna. Sebbene
poveri, gli abitanti del villaggio porgono un caloroso benvenuto al
loro nuovo insegnante, che deve affrontare il difficile compito di
insegnare ai bambini del villaggio senza alcuno strumento didattico
a disposizione. Preso dallo sconforto, è sul punto di decidere di
tornare a casa, ma poco a poco inizia a conoscere la felicità
incondizionata degli abitanti del villaggio, dotati di una
straordinaria forza spirituale in grado di contrastare le grandi
avversità del luogo. Si ritroverà conquistato dall’adorazione che i
bambini dimostreranno verso di lui, che lo vedono come una figura
fondamentale per la costruzione del loro futuro.
Jim Caviezel è uno
di quegli attori che ha colpito il pubblico mondiale grazie alle
sue incredibili performance, soprattutto alla sua interpretazione
di Gesù in La passione di Cristo. L’attore ha sempre lavorato sodo
da quando ha iniziato la sua carriera ed è sempre riuscito ad
aggiudicarsi ruoli di un certo spessore.
Ecco dieci cose da sapere su
Jim Caviezel.
Jim Caviezel film
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera dell’attore è iniziata nel 1991, quando
debutta sul grande schermo in Belli e dannati. In seguito,
ha lavorato nei film Wyatt Earp (1994), The Rock
(1996), Soldato Jane (1997), La sottile linea rossa
(1998), Cavalcando col diavolo (1999),
Frequency – Il futuro è in ascolto
(2000), High Crimes – Crimini di
stato(2002), Montecristo (2002), I Am
David (2003) e The Final Cut (2004). L’attore ha
lavorato anche in film come La passione di Cristo (2004),
Identità sospette (2006), Déja Vu – Corsa contro il
tempo(2006), Outlander – L’ultimo vichingo
(2009) e Transit (2012). Tra i suoi ultimi lavori vi sono
Escape Plan – Fuga
dall’inferno (2013), Savannah (2013), Il
tempo di vincere (2014), Paolo – Apostolo di Cristo
(2018), Running for Grace (2018) e Infidel
(2019)
2. Ha lavorato anche sul
piccolo schermo. L’attore non prestato il suo talento solo
sul grande schermo, ma ha lavorato anche in diverse serie tv come
The Wonder Years (1992), Human Target (1992),
La signora in giallo (1995), The Prisoner (2009)
e Person of Interest (2011-2016), dove ha interpretato il
ruolo del protagonista John Reese. Inoltre, nel corso della sua
carriera ha svolto l’attività di produttore, partecipando alla
realizzazione di Paolo, apostolo di Cristo.
Jim Caviezel: chi è sua moglie
3. È sposato da molti
anni. A differenza di tanti suoi colleghi, lattore non ha
mai avuto una vita sentimentale turbolenta e la prova è il suo
lungo matrimonio. Egli, infatti, si è sposato il 20 luglio del 1996
con la flautista ed insegnante inglese Kerry
Browitt. L’attore ha incontrato la sua attuale moglie
grazie ad un appuntamento al buio. Questo era stato organizzato
dalla sorella di Caviezel stesso, Amy. Così, i due
si sono conosciuti nel 1993 e da allora non si sono più
lasciati.
Jim Caviezel e i suoi figli
4. Ha adottato tre
figli. L’attore e sua moglie hanno deciso di adottare tre
bambini provenienti dalla Cina, cercando di garantire loro una vita
migliore dopo l’abbandono dei rispettivi genitori. Dopo aver
adottato Bo, bimbo di cinque anni in orfanotrofio,
la coppia ha adottato una bambina appena nata e un’altra bimba,
Lele di cinque anni.
5. Due dei suoi figli hanno
avuto un tumore al cervello. Nel momento in cui la coppia
ha incontrato Bo e LeLe, i due bambini avevano sviluppato entrambi
un tumore al cervello. I due, una volta adottati, sono stati
sottoposti ad una serie di delicate operazioni, diventate delle
vere e proprie battaglie. Grazie a queste trattamenti, tuttavia, i
due bimbi ora stanno bene e possono godersi l’amore dei due
amorevoli genitori.
Jim Caviezel, Gesù e il
cattolicesimo
6. È un devoto
cattolico. In un’intervista del 2017, Caviezel ha parlato
dell’importanza della sua fede cattolica, dell’impatto duraturo che
La Passione di Cristo ha avuto sulla sua vita e della sua
speciale devozione alla Vergine Maria e a Gesù. Durante le riprese
de La Passione di Cristo in Italia, egli ha infatti
ricevuto consigli quotidiani su questo credo, si è confessato e ha
ricevuto la Santa Comunione da un prete cattolico locale. Caviezel
è stato poi un oratore pubblico in luoghi religiosi e il 19 marzo
2005 è stato il portavoce della prima Conferenza maschile cattolica
a Boston.
Jim Caviezel in La passione di
Cristo
7. Interpretare Gesù è stato
complicato. Durante le riprese del film La passione di
Cristo, diretto da Mel Gibson,
l’attore ha incontrato una serie di difficoltà non indifferenti.
Tra le tante: è stato accidentalmente frustato realmente due volte,
cosa che gli ha lasciato una lunga cicatrice sulla schiena; è stato
colpito da un fulmine durante la scena della crocifissione; ed è
quasi andato in stato di ipotermia per il fatto di aver recitato
con un sottile tunica di lino in mezzo ad un clima particolarmente
freddo. Senza contare il fatto di aver subito una lussazione alla
spalla mentre trasportava la croce.
8. Si è dovuto sottoporre a
ore di trucco. Per poter interpretare Gesù Cristo,
l’attore ha inoltre lavorato sette giorni su sette per settimane e
ha dovuto sottostare a molte ore di trucco, specialmente quando
doveva girare le scene della crocifissione: pare che, in questo
caso, si svegliasse sempre alle tre del mattino perché erano
richieste ben otto ore per applicare il make-up.
Jim Caviezel è su Instagram
9. Ha un account sul celebre
social. L’attore ha deciso di aprire un proprio account
ufficiale su questo social che è oggi seguito da qualcosa come 101
mila persone. La sua bacheca, per se con appena 18 post, lo vede
protagonista di momenti lavorativi, con retroscena e curiosità dai
set su cui è stato. Di tanto in tanto è solito pubblicare anche
qualche post relativo a momenti di svago, in compagnia di amici o
della sua famiglia. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati
sulle sue attività.
Jim Caviezel: età e altezza
10. Jim Caviezel è nato il
26 settembre del 1968a Mount Vernon,
Washington. La sua altezza complessiva corrisponde a 187
centimetri.
Be my
voice è il nuovo documentario della regista e
attivista iraniana Nahid Persson. Cresciuta
all’alba della rivoluzione khomeinista e diventatane pienamente
partecipe durante l’adolescenza, Nahid risiede da tanti anni in
Svezia, ma da più di quindici denuncia e porta alla luce con la sua
macchina da presa i crimini del regime iraniano.
Accusata e incarcerata
per il suo Prostitution behind the veil del 2004, ma che
viene riconosciuto e premiato in più festival internazionali,
prosegue la sua attività giungendo fino a raccontare la storia di
Farah Pahlavi, l’ultima imperatrice in carica in Iran nel momento
in cui la rivoluzione del 1979 ne destituì il ruolo, costringendo
all’esilio lei e il marito. The Queen and I, questo il
titolo, viene presentato al Sundance Film Festival nel 2009, dove
vince il Gran premio della giuria.
La storia vera di Be my voice
Questa volta, a destare
il suo desiderio di raccontare, è Masih Alinejad, una sua
compatriota che tredici anni fa aveva dovuto lasciare l’Iran e vive
oggi a New York insieme al marito. Masih è una giornalista di
quarantacinque anni che inizialmente esercitava la sua professione
nel suo Paese, intervistando con acume e audacia i politici che
portano avanti le ormai ben note, agghiaccianti, leggi sulle donne.
Tanto si era spinta in là con il suo lavoro battagliero e costante,
che aveva necessariamente dovuto continuare a farlo dall’estero. E
una delle prime campagne che aveva inaugurato attraverso i social,
era stata “My Stealthy Freedom”, nella quale incoraggiava le donne
che ne sentissero il desiderio, di riprendersi con la videocamera
del proprio smartphone mentre si toglievano l’hijab. Il senso del
gesto, naturalmente, non stava nel rifiuto del velo di per sé,
quanto delle scellerate conseguenze messe in atto da parte delle
autorità (ma anche di alcuni semplici cittadini) di fronte al
minimo accenno di comparsa dei capelli.
In appena novanta minuti
di documentario, le due donne si confrontano, facendo volteggiare i
ricci, parlando con veemenza dell’assedio a cui può condurre
un’ideologia, soprattutto quando è atta a esercitare il controllo
su qualcosa che è delirante anche solo pensare di poter
controllare: le persone.
Masih è appassionata e
passionale, balla scalza sotto la pioggia, strepita e si getta a
terra piangendo di fronte alle migliaia di video che le vengono
inviati da donne e uomini che lottano con un coraggio sovrumano,
coscienti che la destinazione dei loro gesti sarà il più delle
volte la repressione, la prigionia o la pena capitale.
La giornalista cura la
rubrica televisiva “Tablet” sulla rete statunitense Voice of
America nella quale, in lingua farsi, svela la ferocia con cui il
comando del partito religioso agisce verso chi cerca di esprimere
la propria libertà.
È di forte impatto
l’alternanza dei tremendi video amatoriali inviati a Masih, con i
suoi racconti personali, le spiegazioni dei suoi spostamenti, delle
sue scelte. Perché le accuse che muove contro il governo iraniano
prestando oggi la propria voce a chi è oppresso – il “be my voice”
del titolo, appunto – sono le stesse che già da bambina pronunciava
con forza, vivendole sulla sua pelle, quando voleva correre in bici
proprio come suo fratello.
E così la macchina da
presa di Nahid Persson la segue e coglie il tormento di Masih
Alinejad: il privilegio che sa di possedere nel vivere in un paese
libero e il pensiero che talvolta le serpeggia di sentirsi una
fuggitiva rispetto ai suoi connazionali. Ma la verità è che la
sicurezza che genera in chi sente la propria storia raccontata da
lei, sui social network o in tv, gli dà la forza per continuare a
reagire davanti all’ingiustizia. A lei e a coloro a cui fa da
megafono.
Gli interrogativi che
pone Be my voice, insieme ad un totale senso d’impotenza,
sono decisamente molti. Ma è interessante quanto, dopotutto, sia
facendo esattamente ciò che di meglio si sa fare che, a volte, si
può cambiare il mondo. Ed è espresso nell’intreccio di due donne
che, nel raccontare la storia l’una dell’altra, fanno da eco ad
un’intera popolazione che, altrimenti, sarebbe rimasta schiacciata
da chi pensa di stringere in pugno le sorti dell’umanità.
Genoma Films e Alice nella
Città, in collaborazione con la Casa del Cinema e il
Centro Sperimentale di Cinematografia sono orgogliosi di
rendere omaggio a Lina Wertmüller con un evento a lei dedicato
in occasione della Giornata Internazionale della Donna, a pochi
mesi dalla sua scomparsa.
Per celebrare la sua carriera e il
suo impegno come regista e come donna, l’8 marzo verrà
presentata alla presenza della famiglia e di tanti amici alle ore
21.00 alla Casa del Cinema (Largo Marcello Mastroianni 1) la
versione restaurata di “Pasqualino Settebellezze”, film da
lei diretto nel 1975, che ottenne quattro candidature all’Oscar
(tra cui quella come miglior regista, prima volta in assoluto nella
storia dell’Academy per una donna). La versione restaurata dal CSC
– Centro Sperimentale di Cinematografia grazie al sostegno
economico di Genoma Films era stata presentata nel 2019 al Festival
di Cannes. Genoma Films ha poi accompagnato e supportato Lina
Wertmüller fino al meritato riconoscimento dell’Oscar alla
Carriera.
Omaggio a Lina Wertmüller
Il film sarà preceduto, a partire
dalle 18.00, dalla proiezione della lezione di cinema che la grande
regista tenne nel 2006 (grazie ad ANAC – Percorsi di cinema), della
pièce “Amore e magia nella cucina di mamma” del 1979-1980
(presentata qui per la prima volta grazie a Rai Teche) e del
documentario: “Dietro gli occhiali bianchi” di Valerio Ruiz (in
collaborazione con Istituto Luce).
L’ingresso è gratuito a tutti
gli eventi, subordinato a registrazione da effettuare presso la
portineria a partire da un’ora prima dell’inizio, fino ad
esaurimento dei posti disponibili.
L’ accesso è consentito
con GREEN PASS RAFFORZATO, documento di identità e
mascherine ffp2.
All’inizio di questa settimana, il
servizio di streaming di Netflix
aveva annunciato che avrebbe sospeso tutte le trasmissioni in
Russia, unendosi a un elenco crescente di società che hanno
tagliato i legami con il paese, come forma di protesta
all’invasione ai danni dell’Ucraina, perpetrata dal Paese del Nord
Europa.
Netflix aveva quattro progetti originali russi in
lavorazione, inclusa una serie di thriller polizieschi diretta da
Dasha Zhuk, che è stata messa in stand by. Netflix
ha anche recentemente rifiutato di trasmettere 20 canali russi di
propaganda in chiaro.
Ora, l’azienda sta compiendo un
ulteriore passo verso la chiusura completa del servizio in Russia.
“Date le circostanze sul campo, abbiamo deciso di sospendere il
nostro servizio in Russia”, ha detto un portavoce di
Netflix.
NB: Il servizio di Netflix
in Russia è stato sospeso, quindi dal 7 marzo chi prova ad
iscriversi a Netflix dal territorio russo non riesce. Tuttavia, chi
è abbonato continuerà a vedere film e serie tv della piattaforma
fino al prossimo pagamento.
Il contraccolpo economico che la
Russia ha dovuto affrontare sulla scia della sua decisione di
entrare in guerra con l’Ucraina è stato intenso. Non solo il paese
è alle prese con sanzioni estese, ma molte società e organizzazioni
si sono ritirate dalla Russia. Aziende come Microsoft, Apple e Dell
hanno annunciato di aver sospeso le vendite nel Paese, mentre Ikea
ha chiuso i negozi e Nike ha dichiarato che non evaderà più gli
ordini online. Sul fronte dell’intrattenimento, tutti i principali
studi hanno annunciato che smetteranno di distribuire i loro film
in Russia.
Netflix ha anche recentemente
annunciato che renderà disponibile per la visione gratuita il suo
documentario del 2015 “Winter on Fire: Ukraine’s Fight for
Freedom“. Il film documentario è incentrato sulle proteste di
Euromaidan in Ucraina, innescate dalla decisione dell’ex presidente
Viktor Yanukovich di non firmare un accordo con l’Unione Europea e
di rafforzare invece i legami con la Russia. Quelle proteste alla
fine hanno portato alla cacciata di Yanukovich. La scelta ha anche
esacerbato le tensioni con la Russia, con Vladimir Putin che ha
usato il rovesciamento come pretesto per invadere e annettere la
penisola di Crimea dall’Ucraina.
L’invasione russa dell’Ucraina nel
2022 ha causato una crisi umanitaria e di rifugiati, insieme a
crescenti timori che possa innescare un conflitto nucleare.
Il nuovo film Warner Bros.’
The
Batman, uscito settimana scorsa
sarà un enorme successo, e questa previsione è suggellata
dall’imponente apertura americana del film di Matt
Reeves che si aggira ai 128 milioni di dollari. Il
film ha aperto negli USA a $ 57 milioni di dollari al botteghino
del venerdì. Secondo The Hollywood Reporter, il
weekend di apertura si è concluso con oltre 128 milioni di dollari
di incasso, il che colloca il film saldamente come la seconda
migliore apertura domestica dell’era della pandemia dietro
Spider-Man: No Way Home, che ha debuttato con un
incredibile $260,1 milioni per concludere il suo viaggio a più di
1,8 miliardi di dollari al botteghino mondiale.
Anche se al momento è improbabile
che The
Batman raggiunga i massimi livelli dell’ultimo
film Marvel, è una vittoria importante
per la Warner Bros., soprattutto considerando che
The
Batman non è solo un film molto più oscuro,
ma dura anche quasi tre ore. A livello globale il film ha incassato
nei primi 4-5 giorni di programmazione ben 248,500,000 di dollari.
Dunque è un film che sicuramente proseguirà la sua corsa almeno per
altre 4 settimane.
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Sony
Pictures ha rilasciato una clip dal dietro le quinte per
celebrare l’imminente
uscita in Blu-ray e digitale di Spider-Man:
No Way Home. La clip presenta tutti e tre
i Peter Parker – Tom
Holland,
Tobey Maguire e
Andrew Garfield – che riflettono
sull’abbigliamento per il film e presenta alcuni filmati
esilaranti del gruppetto che indossano il costume e
scherzano, con un simpatico balletto improvvisato da
Maguire.
La
trilogia di Spider-Man ha avuto una nuova vita con
l’Universo Cinematografico Marvel: l’accordo con la
Sony per co-produrre i film ha permesso a Spidey di
interagire con altri eroi MCU ma ha anche portato nel nuovo mondo alcuni
dei suoi nemici iconici. In questo modo, sia il
franchise di Spider-Man che l’MCU
ne hanno tratto vantaggio: più personaggi, più connessioni, più
trame avvincenti.
La Marvel ha quindi introdotto tante nuove
relazioni nella trilogia di Spider-Man, a volte
prendendo spunto dai fumetti, a volte creandole ad hoc per i propri
film. Scopriamo ora le dinamiche più interessanti tra i personaggi
dei film!
Adrian e Doris Toomes
Proprio comeDottor
OctopuseSandmannellatrilogia originale di
Sam Raimi, inSpider-Man –
Homecoming L’Avvoltoionon
è un cattivissimo e in fin dei conti merita di essere
perdonato.
L’Avvoltoioè un uomo poco fortunato che
ha preso una cattiva decisione.Adrian
Toomesè un
padre di famiglia e sembra anche un bravo marito con la
moglieDoris.Ha fatto quel che ha fatto
solo affinché la famiglia non perdesse la casa dopo l’azione del
governo e di Tony Stark contro di lui. Per quanto
abbia sbagliato,Toomesha agito per proteggere i suoi
affetti.
Spider-Man e F.R.I.D.A.Y.
Nei film di Iron Man, una
delle migliori ship è quella tra Tony Stark e la sua
Intelligenza Artificiale J.A.R.V.I.S. In Spider-Man: Homecoming Peter
Parker vive una relazione simile: l’armatura high-tech che
Tony gli dona contiene un’AI, chiamata
F.R.I.D.A.Y.
Per quanto il rapporto tra
Spider-Man e F.R.I.D.A.Y. sia diverso da
quello tra Tony e J.A.R.V.I.S. – Peter
ha dovuto imparare ad usare la tecnologia e controllarla – la
dinamica uomo-macchina è davvero interessante. Fun fact:
le due AI sono state doppiate dalla coppia marito e moglie
Paul Bettany e Jennifer
Connelly.
Peter Parker e Liz Toomes
La prima storia d’amore che
Peter vive nella trilogia di Spider-Man è
quella con Liz Toomes. Quando MJ era ancora un
personaggio secondario sullo sfondo, Peter era innamorato
cotto di Liz. Anche lei avrebbe occhi solo per
Spidey, ma le cose si complicano quando il padre della
ragazza si rivela essere L’Avvoltoio. In ogni caso,
Peter ha almeno avuto l’occasione di portarla al ballo di
fine anno.
L’ispirazione per la ragazza viene
dalla Marvel Comics. Nei fumetti il primo
amore di Peter è Liz Alien, ma la Liz
dell’MCU è un personaggio
completamente diverso da quello della carta stampata.
Ned Leeds e MJ
Alla
fine di Spider-Man: No Way Home, tutto è cambiato nella vita
dell’eroe: il mondo intero,
compresi amici e famiglia, ha dimenticato la sua
esistenza. Anche quando prova a ricollegarsi con gli
amici MJ e Ned Leeds, non ci
riesce.
Quando Peter non c’è
più, MJ e
Ned rimangono vicini. C’è una scena in
cui Ned mangia
alla tavola calda in cui MJ lavora: i due sembravano molto
intimi.Tutto suggerisce che
MJ e Ned potrebbero essere insieme, ora che
Peter se n’è andato: buon per loro, ma fa male vedere
Spidey che li guarda da lontano.
Tony Stark e Pepper Potts
Anche
se appaiono solo in un film della trilogia di
Spider-Man, Tony Starke Pepper Potts fanno qui un
grande passo per la loro storia d’amore, già iniziata nei
film di Iron-Man.
Tutto
accade in Spider-Man:
Homecoming.Tony Stark aveva inizialmente
organizzato una gigantesca conferenza stampa per presentare
Spider-Man come nuovo membro dei
Vendicatori.Quando
però Peter confessa di non sentirsi ancora pronto,
Tony cambia le sue intenzioni e usa la conferenza per
annunciare che sta per chiedere a Pepper di
sposarlo.
Ned Leeds e Betty Brant
In Spider-Man:
Far From Home, viene messa in scena la relazione più
improbabile della trilogia. Mentre Peter Parker
trascorre la maggior parte del film cercando un modo per far sapere
a MJ che gli piace, Ned Leeds ci prova
spudoratamente con la giornalista studentesca della scuola,
Betty Brant. Il tutto nasce e muore all’interno del
film.
L’episodio prende spunto dai
fumetti, anche se Ned Leeds e Betty Brant della
carta stampata alla fine si sposano. Quella di Far
From Home è invece una cotta estiva che però ha dato a
Ned, e al pubblico, un po’ di spensieratezza e
felicità.
Il trio di Spider-Man
In
Spider-Man: No Way Home, una delle migliori dinamiche
relazionali è quella del trio di eroi Spider-Man.
Ciò che rende il
rapporto grandioso è la collaborazione e il sostegno reciproco tra
le tre versioni di Spidey.
Ascoltare i tre Peter
Parker che si parlano e si scambiano complimenti è una delle
parti migliori di tutti i film di Spider-Man mai
realizzati.
Peter Parker e Ned Leeds
Nella
trilogia di Spider-Man, il bromance più
consolidato è quello tra Peter Parker e Ned
Leeds.Questi due sono
migliori amici già prima che Ned venga a sapere che
l’amico è Spider-Man e, anche dopo la scoperta,
Ned è più che
felice di essere l’assistente dell’Uomo
Ragno.
In
Spider-Man: Far From Home, il
bromance è messo particolarmente in mostra. Ned è molto
geloso quando MJ scopre il segreto di Peter: il
ragazzo non sembra così disposto a condividere il suo migliore
amico con lei. Fortunatamente, le acque calmano nel terzo
film: Peter,
Ned e MJ diventano un solido trio e, anche
se Parker e MJ stanno insieme, l’amicizia
tra i due ragazzi rimane forte e solida.
Happy Hogan e Zia May
C’è una relazione che mette
particolarmente a disagio Peter: quella tra Zia
May e l’aiutante di Iron ManHappy Hogan. Quando i due iniziano a
uscire insieme, Spidey è estremamente in imbarazzo.
I fan di Happy hanno invece
apprezzato questa storia e hanno sperato durasse di più. Purtroppo,
è stata Zia May a chiudere con Hogan.
Vedere in No Way HomeHappy piangere sulla tomba
di lei ha però dimostrato quanto fosse importante questa relazione,
seppur breve.
Peter Parker e MJ
Non c’è dubbio: la relazione più
amata, più commentata e meglio costruita della trilogia di
Spider-Man è quella tra Peter e
MJ. Non sono mancate le critiche dei fan più puristi dei
fumetti e degli altri film dell’Uomo Ragno. C’è chi
sostiene che MJ non è e non potrai mai essere una versione
MCU di Mary
Jane.
Tuttavia, nel corso della
trilogia MJ diventa un grande personaggio: il suo
rapporto con Peter si rafforza moltissimo soprattutto in
Far From Home, cosa che fomenta l’aspettativa che i due
diventino una coppia in No Way Home.Peter e MJ crescono
insieme, ed entrambi meritano di trovare la felicità alla fine. Non
dimentichiamo inoltre che la storia tra Tom Holland e Zendaya esiste dentro e fuori dallo
schermo.
Uno dei generi cinematografici più
amati è senza ombra di dubbio il thriller. Storie controverse, con
colpi di scena continui, finali spesso imprevedibili e un generale
senso di tensione che tiene con il fiato sospeso sino all’ultima
immagine. Sapendo di questa passione del grande pubblico per questa
tipologia di film, negli ultimi anni Netflix ha investito molto in titoli di
questo tipo, distribuendo opere come Frammenti di lei, La donna alla finestra e
Lost Girls. Un nuovo lungometraggio di questo genere che
dal 3 marzo si è aggiunto al catalogo è The Weekend
Away, diretto da Kim Farrant.
È questo un film tratto dall’omonimo
romanzo del 2020 di Sarah Alderson, scrittrice che
si è occupata anche della sceneggiatura di questa trasposizione.
Farrant, già noto per i thriller Strangerland e Angel of Mine, dà
dunque forma con questo suo terzo lungometraggio ad una vicenda
nata su carta ma che già lasciava intuire il potenziale per una sua
resa cinematografica. Tra inganni e location particolarmente
affascinanti, si costruisce una vicenda che come richiesto dal
genere porta lo spettatore a dover dubitare di ogni elemento
fornito nel corso della ricerca della verità.
Apprezzato da critica e pubblico,
The Weekend Away ha dunque tutte le carte in regola per
potersi affermare come un titolo irresistibile, specialmente per
quelle serate in cui si ha voglia di una visione che regali più di
qualche brivido. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alle
location. Infine, si forniranno anche dettagli sul
tanto chiacchierato finale. Sarà quello un
paragrafo ricco di spoiler, da evitare se non si ha ancora visto il
film.
The Weekend Away: la trama
del film
Protagoniste del film sono
Kate e Beth, da sempre migliori
amiche che hanno saputo superare insieme tutte le battute d’arresto
che la vita ha posto sul loro percorso di vita. Indipendentemente
da ciò che questa riservi loro da adesso in avanti, non vedono
l’ora che arrivi il momento del loro fine settimana annuale,
durante il quale si concedono una vacanza insieme. Quest’anno la
meta prescelta è la Croazia. Una volta giunte lì, tutto sembra
perfetto e dimenticarsi dei rispettivi problemi è particolarmente
facile. Questo idillio si spezza però quando Beth si sveglia e
scopre che Kate è scomparsa. Con solo un confuso ricordo della
notte precedente e la polizia che non aiuta, la sua frenetica
ricerca la porterà a scoprire segreti devastanti.
The Weekend Away: il cast
e le location del film
Ad interpretare la protagonista Beth
vi è l’attrice Leighton Meester, celebre per aver
recitato nei panni di Blair Waldorf nella serie Gossip
Girl. Accanto a lei, con il ruolo dell’amica Kate, si ritrova
invece l’attrice Christina Wolfe. Zain, un
immigrato siriano che si offre di aiutare Beth nella sua ricerca, è
interpretato da Ziad Bakri. Nei panni di Rob, il
marito di Beth con cui la donna non ha più un buon rapporto, vi è
l’attore Luke Norris, noto per il ruolo del dottor
Dwight Enys nella serie Poldark. Completano poi il cast
gli attori Amar Bukvic nei panni di Pavic,
Iva Mihalic in quelli di Kovac e Adrian
Pezdirc con il ruolo di Sebastian.
Oltre al cast e alla storia del
film, anche le architetture mozzafiato, le spiagge sabbiose e le
strade colorate attireranno l’attenzione degli spettatori. Il film
è stato girato nell’estate 2021, con scene ambientate
prevalentemente a Spalato e in altre città croate
come Dubrovnik e Zagabria.
L’hotel di Beth e Kate aveva sede a Spalato, in una strada chiamata
Trumbićeva Obala. Gli spettatori vedranno anche i
famosi monumenti di Spalato, il Palazzo di
Diocleziano, la Statua di Gregorio di Nin
e la splendida riviera. Il film offre poi molti altri luoghi
popolari di Spalato, tra cui Matejuška, un piccolo
ma famoso porto noto per attirare turisti.
The Weekend Away: il
finale, il trailer e dove vedere il film in streaming
Per chi non può aspettare di vedere
il film per sapere come questo si conclude, leggendo qui di seguito
si troverà una descrizione del suo finale. Data la scomparsa
dell’amica Kate, Beth viene ben presto indicata come principale
sospetta da parte della polizia. La donna riesce però infine a
provare la propria innocenza, dimostrando di come ad aver fatto
sparire l’amica sia stato un agente di polizia corrotto. Una volta
tornata a casa, però, Beth scopre che il vero responsabile è suo
marito Rob, il quale le aveva seguite in Croazia per impedire che
Kate rivelasse a Beth del loro breve rapporto extraconiugale.
Comprendendo che l’amica stava cercando il modo di scusarsi e
metterla in guardia, Beth fa arrestare Rob e fugge via verso una
nuova vita.
È possibile fruire di
The Weekend Away grazie alla sua presenza
sulla piattaforma Netflix. Per chi possiede
già un account, basterà eseguire l’accesso con i propri dati e
riprodurre il film. Per chi invece non possiede ancora un account,
prima di vedere il titolo occorrerà aprirne uno, sottoscrivendo un
abbonamento mensile che permetterà di avere accesso anche a tutti
gli altri film presenti nel catalogo. Si avrà a quel punto modo di
guardare The Weekend Away in totale comodità e al meglio
della qualità video.
Mentre The
Batman è finalmente uscito in sala e sta
registrando incassi ottimi, il presidente e Chief Content Officer
della Warner Bros. Toby Emmerich ha parlato del
futuro dei film DC al cinema. Il dirigente ha affermato che il suo
impegno è volto a una produzione di qualità e non quantità e di
come non tutti abbiano bisogno di collegamenti e riferimenti
interni.
“Il segreto del cinema è la
qualità. Per noi è la migliore strategia aziendale sia per i film
al cinema che per i film di supereroi. I film non devono avere
tutti lo stesso tono, o riferirsi gli uni agli altri, o ancora
avere riferimenti interni l’uno all’altro. La qualità è il fattore
più importante per uno studio, e la cosa più importante per
determinare la qualità è il filmmaker che assumi.”
Sembra chiaro che Emmerich abbia
grande stima per Matt Reeves e, dalle sue parole,
sarà così per tutti i prossimi registi che la Warner Bros chiamerà
a dirigere i loro film sulle IP legate alla DC Comics.
Questa dichiarazione pone la
produzione DC al cinema agli antipodi di quella dei Marvel Studios. Ma, a giudicare da quanto
accaduto alla PI DC nel tentativo di emulare quanto fatto da
Marvel e company, e alla luce di
Joker e The
Batman, sembra effettivamente la strada giusta per la
Warner Bros.
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
David F.
Sandberg ha condiviso su Instagram una sua
foto in cui, come dice in didascalia, sta lavorando alla
supervisione del VFX di Shazam! Fury
of the Gods, il sequel del film del 2019 con
protagonista
Zachary Levi.
Shazam! Fury
of the Gods sarà diretto ancora una volta
da David F. Sandberg e vedrà il ritorno
di Zachary
Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film
uscirà al cinema il 2 giugno 2023. Nel cast è confermato il ritorno
di Asher Angel, mentre i villain saranno
interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel
Zegler eLucy
Liu. Mark
Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana,
mentre Djimon
Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo
film è uscito nelle sale ad aprile 2019.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO
CONTIENE SPOILER SU THE BATMAN
Il regista Matt
Reeves ha dichiarato che, per evitare che venisse fuori un
grosso spoiler, ha girato diverse scene false con l’attore
irlandese Barry Keoghan durante la produzione di
The
Batman.
Per mesi si è pensato che Keoghan
interpretasse l’ufficiale del GCPD Stanley Merkel nel
film, ma non è presente in nessuna scena della polizia. Alla fine
di The
Batman, Keoghan fa la sua apparizione, ma non come
ufficiale. La fine del film presenta una scena in cui l’Enigmista,
incarcerato per i suoi crimini, ha una piccola conversazione con un
compagno di prigionia invisibile in una cella vicina (accreditato
come “Unseen Arkham Prisoner“).
Non viene mostrata gran parte della
sua faccia, ma ciò che viene mostrato è una mascella apparentemente
sfigurata e una pettinatura trasandata. L’uomo misterioso presenta
al cattivo principale un indovinello: “Meno ne hai, più
vale”, a cui l’Enigmista risponde con entusiasmo:
“Un amico!”.
La scena si conclude con i due che
condividono una risata maniacale, facendo sapere al pubblico che il
Joker, la nemesi più famosa di Batman, potrebbe essere presente nel
sequel. Il “prigioniero invisibile di Arkham” è
interpretato nel film da Keoghan, che è stato recentemente visto
come Druig in Eternals della Marvel.
Durante un’intervista di
Reeves con IGN, non solo il regista ha confermato
che il prigioniero oscurato è il Joker, ma ha anche affermato di
aver girato una serie di scene false con
Keoghan per evitare che questa importante rivelazione
trapelasse al pubblico.
“Quando stai facendo un film
come questo, vuoi che sia diverso, vuoi che le persone si sentano
come se stessero vivendo un’esperienza speciale. E poi per me,
quando vai al cinema vuoi un certo livello di sorpresa. Penso che
una delle cose di cui ero preoccupato fosse la speculazione mentre
stavamo girando il film, che avremmo esplorato il personaggio che
abbiamo finito per esplorare. Così abbiamo iniziato a pensare a
cosa potevamo fare per allontanare le persone da quel sospetto.
L’idea di farlo diventare Stanley Merkel era esattamente quella,
perché le forze di polizia sono in realtà una parte importante
della storia, quindi sembrava credibile che potessimo
farlo.”
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.