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Shazam! Fury of the Gods anticipato, se la vedrà con Avatar 2

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Shazam! Fury of the Gods anticipato, se la vedrà con Avatar 2

La notizia di ieri del riposizionamento di alcune uscite Warner Bros ha visto Shazam! Fury of the Gods unico titolo anticipato di sei mesi, tra tutti i film di supereroi della WB che sono invece stati posticipati.

Questo spostamento di data mette il film con Zachary Levi direttamente in competizione al box office con Avatar 2, previsto per la stessa settimana. Alla luce di questa notizia, David F. Sandberg, regista di Shazam 2, ha scherzato su Twitter, dicendo che James Cameron starà tremando alla notizia di doversi scontrare con il suo film al botteghino.

La battuta è chiaramente una forma di riconoscimento di superiorità per Cameron e per il suo titanico lavoro per i sequel di Avatar.

Cosa sappiamo di Shazam! Fury of the Gods

Shazam! Fury of the Gods sarà diretto ancora una volta da David F. Sandberg e vedrà il ritorno di  Zachary Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film uscirà al cinema il 12 dicembre 2022. Nel cast è confermato il ritorno di Asher Angel, mentre i villain saranno interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel Zegler e Lucy LiuMark Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana, mentre Djimon Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo film è uscito nelle sale ad aprile 2019.

Joker: tutti gli attori che hanno interpretato il ruolo

Joker: tutti gli attori che hanno interpretato il ruolo

ATTENZIONE: L’articolo contiene spoiler del film The Batman.

È uno dei personaggi preferiti dai fan dei supereroi in generale e nello specifico di Batman e della DC. Joker è un cattivo iconico, conosciuto da tutti e amato in ogni sua versione: fumetti, film live-action, cartoni animati. Nel corso degli anni, abbiamo visto numerosi attori prestare il proprio volto per interpretare il pagliaccio malefico: è dal 1940 che sceneggiatori, artisti, animatori e creativi lavorano sul nemico di Batman.

Joker piace soprattutto per l’intrigante storia legata alla sua origine. La maggior parte delle versioni sostiene che il clown fosse originariamente un piccolo criminale che, dopo essere stato gettato in una vasca piena di sostanze chimiche da Batman, è cambiato nella forza e nell’aspetto. Anche l’origine creativa è contestata: Bob Kane e Jerry Robinson rivendicano il diritto d’autore e riconoscono a Bill Finger solo alcuni contributi alla scrittura del personaggio.

Joker era inizialmente destinato ad essere ucciso quasi subito, ma gli autori hanno di tenerlo in vita e di farlo diventare l’arcinemico di Batman. Nel corso del tempo, la relazione tra i due personaggi si è sviluppata fino a diventare una delle più complesse nel mondo dei supereroi: Batman ha bisogno di Joker e viceversa.

Anche Matt Reeves, con il nuovissimo film DC The Batman ci presenta la sua idea di Joker. Arrivati a questo punto, sembra doveroso fare un recap di tutti gli attori che hanno interpretato The Joker in live-action.

Cesar Romero è Joker in Batman (1966)

Joker-Cesar-Romero

Anche se Batman ha fatto il suo ingresso nel mondo audiovisivo negli anni 40, l’eroe affronta per la prima volta Joker nella serie cult degli anni Sessanta. In Batman il ruolo dell’arci-nemesi del Cavaliere Oscuro (Adam West) è interpretato da Cesar Romero. L’attore ricopre il ruolo per tre stagioni e lo riprende per il film spin-off del 1966.

Il Joker di Romero ha in sé molti tratti della figura del clown. È bizzarro, scherzoso, adora ironizzare e dire bufale sugli omicidi che commette. L’attore, persona vanitosa, sceglie di non radersi i baffi, dettaglio che si nota anche sotto al cerone bianco del pagliaccio. Tutto sommato, questa prima versione live-action di Joker è divertente ma lontana dall’oscuro personaggio che vedremo negli anni successivi sui vari media.

Jack Nicholson è Joker nel film Batman (1989)

Jack-Nicholson-Joker

L’opinione pubblica su Joker cambia definitivamente nel 1989: Jack Nicholson interpreta il villain nel Batman di Tim Burton. Grazie alla star, il cattivo diventa “degno” e “avvincente” agli occhi dei critici snob e, sulla scia del successo del film, Nicholson viene addirittura nominato per un Golden Globe e un BAFTA. Nicholson è un Joker fenomenale: anarchico, bizzarro, spietato, sadico e diabolicamente gioioso. Accanto al Batman di Micheal Keaton, la versione del clown malefico di Nicholson diventa un modello per la rappresentazione live-action dei cattivi.

il Joker di Nicholson era destinato a tornare per un’ultima volta in Batman Unchained. Sarebbe stato il quinto film della serie Tim Burton/Joel Schumacher. Purtroppo, visto lo scarso successo di Batman & Robin (1997), lo studio ha deciso di andare in una direzione diversa. Cancellando Batman Unchained, la Warner Bros. ha eliminato per sempre la possibilità di rivedere Nicholson nell’iconico ruolo.

Heath Ledger è The Joker ne Il cavaliere oscuro

Jack Nicholson avrà anche ricevuto complimenti e nominations per la sua versione di Joker, ma il compianto Heath Ledger ha addirittura vinto un Academy Award per aver interpretato il ruolo ne Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan (2008). Anche Ledger contribuisce allo sviluppo del personaggio in live-action, alzando ancora un po’ l’asticella per gli interpreti successivi. Nolan sceglie di ambientare il mito di Batman in un mondo più violento e attuale rispetto alla media dei film di supereroi. In tutto ciò, il Joker di Heath Ledger è la personificazione di una delle più grandi paure dell’America: il terrorismo. Il personaggio è alquanto terrificante ma trasmette ancora il contorto senso dell’umorismo intrinseco alla figura.

La prematura morte per overdose di Ledger, prima dell’uscita de Il cavaliere oscuro, non ha permesso all’attore di godere del successo del suo personaggio e nemmeno di ritirare il suo Oscar. Visti i problemi di dipendenza dell’attore, c’è chi ha iniziato a sminuire la sua interpretazione. Alcuni membri della troupe hanno voluto evidenziare che Ledger era molto orgoglioso del suo lavoro per il film e che si è goduto l’esperienza immensamente, lasciando i suoi problemi al di fuori della performance. In ogni caso, il peso della morte di Ledger e la successiva arringa dei media ha continuato ad influenzare l’opinione pubblica. Tutto ciò ha messo in circolo l’idea erronea e preoccupante secondo cui, per riuscire a interpretare Joker così bene, un attore debba trovarsi in pericolo di vita.

Jared Leto è The Joker in Suicide Squad e in Justice League

Jared-Leto-Joker

Quando la DC, per stare al passo con l’MCU della Marvel, inizia a stabilire il proprio universo cinematografico, sceglie Jared Leto per interpretare Joker. Il personaggio dovrebbe debuttare in Batman v Superman: Dawn of Justice ma viene rimosso: Leto fa la sua comparsa in Suicide Squad di David Ayer. L’attore, con la sua professionalità e intensità, contribuisce a sdoganare l’idea che interpretare Joker possa causare danni psicologici.

Inoltre, la versione di Leto si stacca da tutti le precedenti. Tatuato e ingioiellato, questo Joker sembra un pappone più che un clown. Leto però, piace più alla critica che ai fan della DC: non tutti apprezzano il rapporto tossico tra il pagliaccio e Harley Quinn. Anche se Jared Leto manca in Suicide Squad di James Gunn, riprende il suo ruolo in Justice League di Zack Snyder.

Cameron Monaghan è Jerome e Jeremiah nella serie Gotham

Gotham-Cameron-Monogham

La serie televisiva di Fox Gotham esplora a fondo le vicende della città di Bruce Wayne. Nel corso delle cinque stagioni, lo show mostra sulla scena personaggi come Jim Gordon, un giovane Bruce Wayne e ben due nuove versioni di Joker. Interpretati entrambi da Cameron Monaghan, i gemelli Jerome e Jeremiah Valeska sono i predecessori culturali del vero Joker.

Anche se Cameron Monaghan non è propriamente Joker, le sue interpretazioni piacciono ai fan. Con i suoi due personaggi, Monogham mostra una versione del cattivo estremamente attuale: un leader sociale che impersona quell’insoddisfazione politica e quell’inquietudine sentita in gran parte dell’America.

Joaquin Phoenix è il protagonista di Joker

Joaquin-Phoenix

Con Joker di Todd Phillips, la DC punta su una fetta di pubblico diversa. A differenza dei film di supereroi del DCEU o di quelli MCU, il film di Phillips mette al centro della scena un cattivo e si rivolge ai maggiorenni. Più simile a un thriller psicologico, Joker è un successo al botteghino e viene apprezzato anche dalla critica, diventando il primo film vietato ai minori in grado di incassare più di un miliardo di dollari.

Come era accaduto per Heath Ledger, anche Joaquin Phoenix riesce a vincere un Academy Award per il ruolo. La recitazione di Phoenix è generalmente elogiata perché, essendo al tempo stesso crudele e emozionante, riesce a rendere Joker un anti-eroe. Il successo del film ha aperto la possibilità di un sequel: Phillips e Phoenix hanno già espresso il loro entusiasmo, anche se finora non sono stati fatti annunci ufficiali. In ogni caso, è probabile che il film porti un’ondata di nuovi lungometraggi ispirati ai fumetti e vietati ai minori. Per la gioia di tutti gli uomini rimasti un poi bambini.

Barry Keoghan è Joker in The Batman

The Batman

In The Batman di Matt Reeves vengono introdotte nuove versioni di personaggi come L’Enigmista (Paul Dano), Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e c’è anche spazio per un nuovo Joker. In realtà, Barry Keoghan compare solo in un breve cameo: dietro ad una porta di una cella di Arkham, vediamo un ”internato sconosciuto” che tenta di sedurre l’Enigmista per una collaborazione futura, che forse vedremo in Batman 2 o più in là ancora. Il ruolo di Keoghan è stato tenuto segreto fino all’uscita del film: il suo Joker resta per ora senza nome, ma la risata inconfondibile e i segni sul volto sfregiato offrono indizi non indifferenti sul ruolo dell’attore.

Anche Reeves ha poi confermato il cameo di Joker in The Batman, ma non ha voluto alludere a un ritorno del personaggio nel sequel. Keoghan resta nascosto nell’ombra, ma la sua versione del clown malefico sembra molto sfregiata, non solo intorno alla sua bocca. Ciò suggerisce che il suo Joker potrebbe ispirarsi a quello di New 52 che, dopo la morte della sua famiglia, si strappa tutta la faccia nel tentativo di dimostrare la sua identità anche senza aver indosso maschera. Visti i fatti di The Batman, avrebbe senso se questo Joker si alleasse con il personaggio di Dano.

Altri interpreti di Joker

Joker-Mark-Hamil-Batman

Oltre a coloro che hanno interpretato il ruolo in live-action, ci sono una serie di interpreti del personaggio che compaiono in altri prodotti mediatici: film d’animazione, serie tv, videogiochi. La voce più iconicamente associata al cattivo è quella di Mark Hamil, attore che ha doppiato il personaggio in Batman, nei videogiochi di Arkham, in Justice League e in Batman: The Killing Joker.

Hamil non è però il solo ad avere segnato Joker con la sua interpretazione. Nella serie animata Harley Quinn, Alan Tudyk dà voce al personaggio, Troy Baker, è Joker in Batman Unlimited: Monster Mayhem, mentre Zach Galifianakis ricopre il ruolo in The LEGO Batman Movie. Altri nomi importanti associati al clown malefico sono John DiMaggio (Batman: Sotto The Red Hood) e Kevin Michael Richardson (The Batman Vs. Dracula). Infine, con i podcast DC Batman: Unburied e Batman: The Audio Adventures, la lista di nomi è solo destinata a crescere.

Warner Bros posticipa le sue uscite più importanti: Black Adam, The Flash, Wonka, Aquaman 2

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Warner Bros. ha spostato le uscite di alcuni dei suoi titoli più importanti ed attesi, compresi Black Adam, The Flash, Wonka, Aquaman 2.

Aquaman 2 and the Lost Kingdom e The Flash sono stati spostati entrambi al 2023 a causa di ritardi accumulati nella fase di lavorazione degli effetti visivi dovuti al COVID. Il film con Jason Momoa uscirà ora il 17 marzo 2023, invece che il 16 dicembre 2022. Mentre The Flash con Ezra Miller uscirà il 23 giugno 2023, al posto del 4 novembre di quest’anno.

Black Adam con Dwayne Johnson è stato spostato di tre mesi, al 21 ottobre 2022, mentre DC League of Super Pets arriverà il 29 luglio 2022, data che inizialmente era stata prevista per Black Adam, mentre Super Pets, in cui lo stesso Johnson presta la voce a Krypto, il cane di Superman, era previsto per il 20 maggio 2022.

Shazam! Fury of the Gods con Zachary Levi è l’unico film che invece è stato anticipato al 12 dicembre 2022, giusto in tempo per la stagione natalizia, mentre era previsto per il 2 giugno 2023.

Per quanto riguarda invece i film che non raccontano di supereroi la storia di origine di Willy Wonka con Timothée Chalamet è stata spostata dal 17 marzo al 15 dicembre 2023. Infine, Finally, Meg 2: The Trench, con Jason Statham, arriverà il 4 agosto 2023.

Fonte: Variety

C’era una volta il Crimine, la recensione della fine della trilogia di Max Bruno

Termina con C’era una volta il Crimine la trilogia firmata da Massimiliano Bruno e iniziata con il Non ci resta che il crimine del 2019. Un capitolo finale che prende le mosse direttamente dal precedente Ritorno al crimine, dove il quadro al centro della vicenda era un Van Gogh e nel quale già si accennava a un incontro con i fascisti in marcia su Roma, ma soprattutto si progettava il ‘colpo’ che vediamo messo in atto nel film in sala dal 10 marzo. Un impegno importante per la 01 Distribution, che punta a compensare la mancata uscita nei cinema del precedente con le 500 copie annunciate e che evidentemente crede molto nelle possibilità della storia e dei suoi protagonisti.

Registrata la grave perdita di Carlo Buccirosso, ai crowd-pleaser Marco Giallini, Gian Marco Tognazzi ed Edoardo Leo si aggregano Giampaolo Morelli e Carolina Crescentini, mentre al fianco di Massimiliano Bruno torna Giulia Bevilacqua, in versione Q… ma anche un po’ Lara Croft. Non l’unica citazione di un’immaginario collettivo che va da Rambo alle Sturmtruppen o di un gotha personale del regista, che si toglie la soddisfazione di mescolare la indimenticabile Curva Sud della Roma a Sandro Pertini e la sua pipa. Come in precedenza, inevitabilmente, sono molti i riferimenti a un passato nostalgico, ma degli anni ’80, non di certo del drammatico ‘ventennio’ che qui – anzi – viene sottoposto a un autocritico ‘fact-checking’ e ridicolizzato. A partire dai suoi principali responsabili.

Cosa succede in C’era una volta il Crimine

Nel terzo capitolo della saga, infatti, i nostri eroi tornano al 1943 per rubare la Gioconda ai francesi. Un furto che ci viene raccontato con una minimale quanto riuscita animazione, sulla quale scorrono i titoli di testa, che ci lascia in una terra di nessuno con Claudio, Moreno e Giuseppe in fuga dai nazisti e costretti a rifugiarsi a casa di Adele (Carolina Crescentini), la giovane nonna di Moreno, dove l’uomo incontra anche sua madre Monica, bambina. Proprio la piccola finisce nelle mani dei tedeschi, obbligando la banda a cercare di salvarla, finendo per attraversare un’Italia devastata dalla Seconda Guerra Mondiale alla vigilia dell’Armistizio.

Ovviamente, sempre senza perdere di vista l’appuntamento con il prossimo portale temporale disponibile, per tornare al presente, e l’obiettivo del piano. Che però potrebbe cambiare insieme ai protagonisti della vicenda, e alle loro priorità. A cambiare è senza dubbio la squadra – inizialmente vincente – invece delle premesse, che ne avrebbero avuto maggiormente bisogno. Se nel primo capitolo, infatti, il gioco del ‘Ritorno al futuro’ aveva una sua freschezza, lo sviluppo ulteriore della trilogia continua a perdere più di quanto le aggiungano gli incontri e le interazioni tra i personaggi (o il lessico più ‘colorito’ del solito del Moreno di Giallini).

Non bastano solide fondamenta a sostenere uno sviluppo obbligato

Come spesso accade, una idea divertente sulla carta non sortisce molto di più di un prodotto commerciale che faccia da vetrina al solito gruppo di attori-amici, pronti a divertirsi sul set e a soddisfare il proprio pubblico di aficionados. Il desiderio di “scrivere un film che possa rientrare nella categoria della Commedia all’Italiana”, come dichiara Bruno, e di riportare in vita il Mondo che lo ha “formato da ragazzo”, le sue “problematiche socio-politiche, le tavole rotonde e i dibattiti” resta encomiabile, e commovente per i suoi coetanei, ma sullo schermo…

Al netto di ottime location e di scenografie accurate, si riaffacciano alcuni ‘classici’ di molti nostri prodotti, spesso in difficoltà con la ripresa di scene ‘di massa’ o presunte tali, o nelle quali il campo si allarghi a includere un minimo di azione, soprattutto quanto a verosimiglianza e credibilità. Qualcosa che nel film manca, ma non per la scelta di un tono tra il fantastico e il fumettistico (la traccia di benzina in fondo fa ‘casereccio’) quanto piuttosto per alcune mancanze annoverabili più tra i difetti di sceneggiatura se non fossero state sicuramente pensate, considerata la qualità degli autori. Un bene, in sintesi, che la trilogia si sia chiusa e che Bruno possa tornare a dedicarsi alla prossima opera originale, quanto ai viaggi nel tempo e agli scontri coi nazisti, speriamo nel prossimo Indiana Jones 5!

Upload 2: recensione della serie Amazon Prime Video

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Upload 2: recensione della serie Amazon Prime Video

L’11 marzo torna su Prime Video Upload 2, la seconda stagione della serie che ha inaugurato la collaborazione di Greg Daniels con la piattaforma. Con il secondo ciclo di episodi, però, l’autore mette da parte l’aspetto sociale della serie, per concentrarsi prevalentemente su quello mistery, che era ben evidente nella seconda parte della prima stagione e che qui diventa il motore portante della storia.

La trama di Upload 2

Nella seconda stagione di Upload Nathan si ritrova ad un bivio nella sua vita dell’aldilà… Ingrid, la sua ragazza, è arrivata inaspettatamente a Lakeview nella speranza di rafforzare il loro rapporto, ma il suo cuore desidera ancora segretamente Nora, il suo “angelo” del servizio clienti. Nel frattempo, Nora è uscita dal sistema ed è coinvolta nelle attività di un gruppo ribelle e anti-tecnologico, i “Ludds”, che lavorano in segreto per distruggere il programma di upload nell’aldilà. Ma in tutto questo, Nathan sarà ancora alle prese con le cause della sua morte e con il tentativo di indagare su cosa o chi lo ha portato a morire così giovane in quello che a prima vista è sembrato un incidente. 

Siamo tornati a Lakeview, ma Upload 2 sembra consapevole di aver esaurito l’effetto sorpresa di quel pilota travolgente di due anni fa. La serie infatti si concentra molto di più sulla trama, sui dettagli, su vecchi e nuovi personaggi che provano a catturare l’attenzione dello spettatore. Non manca l’aspetto satirico, legato alla società capitalistica che la serie mette alla berlina, questa volta soprattutto con il programma di genitorialità digitale, grazie al quale si può pensare di creare artificialmente un avatar di un bambino, un figlio, anche per chi è già morto e dimora a Lakeview. 

Upload 2 sembra ragionare però su direttive più facili e semplicistiche rispetto a quanto fatto con la prima stagione, spingendo per questo l’acceleratore sulla storia, e sulle indagini di Nathan (Robbie Amell) alla scoperta delle vere cause della sua morte. Un piccolo colpo di genio è stato portare a Lakeview quella che sembra in realtà la responsabile dell’omicidio del nostro eroe, la bionda e apparentemente svampita fidanzata Ingrid, interpretata da Allegra Edwards, che fa un ottimo lavoro nel confondere sia Nathan che lo spettatore. Qual è il suo vero scopo? D’altra parte però Nora, l’”angelo” che aveva fatto breccia nel cuore del defunto protagonista e che ancora occupa un posto speciale per lui, sembra aver cambiato vita, trovando nel mondo dei vivi una nuova storia. 

Quello che è chiaro nella prima parte di Upload 2 che abbiamo visto in anteprima, è che niente si può dare per scontato e niente è come sembra, e Nathan dovrà fare del suo meglio per capire qual è la scelta più saggia per il suo futuro da morto.  Privato del suo valore di lettura della società e di ipotesi di un futuro dispotico, con questa seconda stagione Upload perde la spinta creativa ma offre comunque buon intrattenimento e un formato fruibile.

Pinguino: la serie con Colin Farrell ufficialmente in produzione a HBO Max

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La serie spin-off di The Batman sul personaggio del Pinguino alla HBO Max è stata ufficialmente messa in produzione.

Come riportato in esclusiva da Variety nel dicembre 2021, Colin Farrell tornerà per la serie limitata dopo aver interpretato il famoso cattivo di Batman nel film uscito lo scorso 3 marzo. Basata sui personaggi creati da Bob Kane e Bill Finger per la DC, la serie seguirà il personaggio, il cui vero nome è Oswald Cobblepot, mentre scala i ranghi della malavita criminale di Gotham. Variety ha riferito che la serie era in lavorazione a settembre 2021.

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Kraven The Hunter: ecco chi interpreterà lo Straniero

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Kraven The Hunter: ecco chi interpreterà lo Straniero

La star di Catch-22 Christopher Abbott si unirà al film Marvel della Sony Pictures Kraven the Hunter, con Aaron Taylor-Johnson nel ruolo del protagonista. Sebbene non confermate, le fonti affermano che Abbott interpreterà il cattivo principale del film, The Foreigner (lo Straniero), uno dei più grandi avversari di Spider-Man nei fumetti.

Abbott unisce a un cast che comprende già Ariana DeBose, Russell Crowe, Alessandro Nivola e Fred Hechinger. Deadline ha recentemente annunciato che anche Nivola avrebbe interpretato un cattivo sconosciuto, quindi, come tanti film sui personaggi Marvel, il personaggio principale combatterà più avversari.

J.C. Chandor dirigerà il film, con la produzione di Avi Arad e Matt Tolmach. Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura.

Kraven the Hunter, il film

Dopo il successo di Venom: Let There Be Carnage e Spider-Man: No Way Home , Sony continua ad espandere il suo universo Marvel e Kraven the Hunter si unisce a una lista che include anche Madame Web con Dakota Johnson e il progetto Spider-Woman di Olivia Wilde.  Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura di Kraven the Hunter e il fatto che il film attiri talenti di alto livello è sicuramente un buon segno.

Nel cast del film sono stati confermati Aaron Taylor-Johnson, Ariana DeBose, Russell Crowe, Alessandro Nivola, Christopher Abbott e Fred Hechinger.

Pinocchio: Disney rivela la prima foto, ecco Tom Hanks nei panni di Geppetto

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Arriva direttamente dall’account Instagram di Disney+ la prima immagine di Pinocchio, il nuovo adattamento in live action della fiaba di Collodi, destinato alla piattaforma. Nell’immagine di seguito si può vedere Tom Hanks nei panni di Geppetto che scruta da vicino suo figli Pinocchio, il burattino appena “nato”.

Tom Hanks as Geppetto in PINOCCHIO, exclusively on Disney+. Photo courtesy of Disney Enterprises, Inc. © 2022 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.

Diretto dal vincitore dell’Academy Award® Robert Zemeckis, Pinocchio rivisita in chiave live action l’amata storia di un burattino di legno che intraprende un’emozionante avventura per diventare un bambino vero. Tom Hanks interpreta Geppetto, l’intagliatore di legno che costruisce e si prende cura di Pinocchio (Benjamin Evan Ainsworth) come se fosse suo figlio. Joseph Gordon-Levitt è il Grillo Parlante, guida di Pinocchio nonché sua “coscienza”; la candidata all’Academy Award® Cynthia Erivo è la Fata Turchina; Keegan-Michael Key è la Volpe; la candidata all’Academy Award® Lorraine Bracco è Sofia il Gabbiano, un nuovo personaggio; e Luke Evans è il Postiglione.Il film è prodotto da Robert Zemeckis, Derek Hogue, Andrew Miano, Chris Weitz e Paul Weitz, mentre Jackie Levine, Jack Rapke, Alexandra Derbyshire e Jeremy Johns sono i produttori esecutivi.

Uno dei film più amati della Disney, il classico per eccellenza, tornerà in una nuova versione in live action su Disney+, diretto da Robert Zemeckis e con Tom Hanks, Luke Evans, Cynthia Eviro, Joseph Gordon-Levitt. Pinocchio sarà protagonista di un nuovo racconto in carne e ossa.

Obi-Wan Kenobi: ecco il primo trailer con Ewan McGregor

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Obi-Wan Kenobi: ecco il primo trailer con Ewan McGregor

La Lucasfilm ha diffuso il primo trailer di Obi-Wan Kenobi, l’attesissima nuova serie tv sull’universo di Star Wars in arrivo su Disney+ con Ewan McGregor nei panni dell’iconico Maestro Jedi.

La storia inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di Star Wars: La Vendetta dei Sith, dove Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, diventato il malvagio Signore dei Sith Darth Vader. Obi-Wan Kenobi è diretta da Deborah Chow, già regista di due acclamati episodi della prima stagione di The Mandalorian. La serie segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader.

Ecco il video presente sull’account Instagram di Disney+:

Ecco una nuova immagine dalla serie:

Obi-Wan Kenobi: la serie tv

Obi-Wan Kenobi è l’annunciata serie tv sul personaggio dell’universo di Star Wars scritta da Joby Harold per Lucasfilm per Disney+ La serie è basata sull’omonimo personaggio interpretato da Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi dalla trilogia prequel di Star Wars. Avrà luogo dieci anni dopo Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith.

In Obi-Wan Kenobi protagonisti saranno Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi e Hayden Christensen che interpreterà Darth Vader, a più di dieci anni da La Vendetta dei Sith. Nel cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Tehran: il trailer della seconda stagione della serie Apple TV+

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Tehran: il trailer della seconda stagione della serie Apple TV+

Apple TV+ ha rilasciato il teaser trailer della seconda stagione del thriller di spionaggio internazionale e vincitore dell’International Emmy Award, “Tehran. La nuova stagione vede come protagonisti la plurinominata all’Oscar® e vincitrice dell’Emmy Glenn Close e Niv Sultan, che torna nei panni dell’agente del Mossad Tamar Rabinyan, oltre a Shaun Toub e Shervin Alenabi, Arash Marandi e Shila Ommi. La serie, composta da otto episodi, debutterà il 6 maggio su Apple TV+ con i primi due episodi, seguiti da nuove puntate settimanali ogni venerdì, fino al 17 giugno.

Tehran vede Niv Sultan nei panni di Tamar, un hacker-agente del Mossad che si infiltra a Teheran con una falsa identità per aiutare a distruggere il reattore nucleare iraniano. Ma, quando la sua missione fallisce, Tamar deve pianificare un’operazione che metterà in pericolo tutti coloro a lei cari.

La serie è ideata da Moshe Zonder, Dana Eden e Maor Kohn, e diretta da Daniel Syrkin. Omri Shenhar è la scrittrice insieme a Zonder. Syrkin e Shenhar sono anche co-creatori. I produttori esecutivi sono Dana Eden e Shula Spiegel per Donna e Shula Productions, Alon Aranya per Paper Plane Productions, Julien Leroux per Paper Entertainment, Peter Emerson per Cineflix Studios e Moshe Zonder, Omri Shenhar, Daniel Syrkin ed Eldad Koblenz per Kan 11. “Tehran è distribuito a livello internazionale da Cineflix Rights. La prima stagione completa di Tehran è ora disponibile in streaming su Apple TV+.

Bridgerton 2: il nuovo trailer della serie Netflix e Shondaland

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Netflix e Shondaland rilasciano oggi il trailer di Bridgerton 2, disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo da venerdì 25 marzo 2022. Mantenendosi in linea con i romanzi, questa stagione racconta la romantica storia di Lord Anthony Bridgerton e la sua ricerca dell’amore.

Bridgerton approda su Netflix da Shondaland ed è prodotto da Shonda Rhimes, Betsy Beers e Chris Van Dusen. Quest’ultimo è anche l’ideatore e lo showrunner della serie.

https://www.youtube.com/watch?v=jSCxJxLfOUo

La trama di Bridgerton 2

Dalla creatività di Shondaland e dell’ideatore Chris Van Dusen, la seconda stagione di Bridgerton segue Lord Anthony Bridgerton (Jonathan Bailey), il maggiore dei fratelli e sorelle Bridgerton nonché visconte, nella sua ricerca di una moglie adeguata. Guidato dal suo senso del dovere nel salvaguardare il nome della sua famiglia, la ricerca di Anthony per una debuttante che incontri i suoi standard impossibili sembra destinata a fallire, finché Kate Sharma (Simone Ashley) e la sua sorella più giovane Edwina (Charithra Chandran) non arrivano dall’India. Quando Anthony inizia a corteggiare Edwina, Kate scopre la vera natura delle sue intenzioni – il vero amore non è in cima alle sue priorità – e decide di fare qualunque cosa in suo potere per impedire la loro unione. Ma, facendo questo, le schermaglie verbali tra Kate e Anthony non fanno altro che avvicinarli sempre di più, complicando le cose per entrambi. Dall’altra parte di Grosvenor Square, i Featherington devono dare il benvenuto al nuovo erede nella loro tenuta, mentre Penelope (Nicola Coughlan) continua a muoversi per l’alta società tenendo nascosto il suo segreto più profondo dalle persone che le stanno più vicino.

Bridgerton è una serie romantica, scandalosa e arguta che celebra l’eternità di amicizie durature, famiglie che trovano la loro strada e la ricerca di un amore che conquisti tutto.  La serie vede la partecipazione anche di Adjoa Andoh (Lady Danbury), Lorraine Ashbourne (Mrs. Varley), Harriet Cains (Philipa Featherington), Bessie Carter (Prudence Featherington), Shelley Conn (Mary Sharma), Phoebe Dynevor (Daphne Basset), Ruth Gemmell (Violet Bridgerton), Florence Hunt (Hyacinth Bridgerton), Martins Imhangbe (Will Mondrich), Claudia Jessie (Eloise Bridgerton), Calam Lynch (Theo Sharpe), Luke Newton (Colin Bridgerton), Golda Rosheuvel (Queen Charlotte), Luke Thompson (Benedict Bridgerton), Will Tilston (Gregory Bridgerton), Polly Walker (Portia Featherington), Rupert Young (Jack), e Julie Andrews per la voce di Lady Whistledown nella versione originale in lingua inglese. La serie è ispirata ai romanzi di Julia Quinn.

Altrimenti ci arrabbiamo: Federico Zampaglione canta Dune Buggy

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Altrimenti ci arrabbiamo: Federico Zampaglione canta Dune Buggy

E’ da oggi online il videoclip del celebre brano Dune Buggy” degli Oliver Onions reinterpretato da Federico Zampaglione. Il singolo, nella versione eseguita dal cantautore, è parte della colonna sonora di “Altrimenti ci arrabbiamo”, commedia diretta dagli YouNuts! e interpretata da Edoardo Pesce, Alessandro Roia, Alessandra Mastronardi e con Christian De Sica, in uscita nelle sale il 23 marzo 2022 distribuita da Lucky Red.

“Ricantare ‘Dune Buggy’ è stato come entrare nella macchina del tempo e tornare indietro a giorni felici e spensierati, dove i grandi eroi dei film ti facevano davvero sognare” commenta Federico Zampaglione che ha anche scritto, interpretato e prodotto per il film un brano inedito dal titolo “Dodging Bullets”.

La colonna sonora originale, firmata da Francesco Cerasi, è edita da BMG Rights Management (Italy).

“Altrimenti ci arrabbiamo” – non un remake ma un omaggio al cult del ‘74 con Bud Spencer e Terence Hill e allo spirito scanzonato e fumettistico dei buddy movie all’italiana interpretati dall’amata coppia del cinema italiano – è una produzione Compagnia Leone Cinematografica e Lucky Red in collaborazione con Netflix e con RTI.

Altrimenti ci arrabbiamo, la trama

Cresciuti come fratelli ma allontanatisi da anni a causa di un litigio, Carezza (Edoardo Pesce) e Sorriso (Alessandro Roia) devono mettere da parte antichi rancori e diversità caratteriali per ciò che hanno più a cuore: la mitica automobile “Dune Buggy” sottrattagli dall’avido Torsillo (Christian De Sica), uno speculatore edilizio senza scrupoli. Aiutati dall’intrigante e pericolosa Miriam (Alessandra Mastronardi), tra inseguimenti rocamboleschi, scazzottate memorabili e delicati pasti a base di birra e salsicce, i due faranno di tutto per riconquistare la loro amata macchina.

Il film è prodotto da Francesco e Federico Scardamaglia per Compagnia Leone Cinematografica e da Mattia Guerra, Stefano Massenzi, Andrea Occhipinti per Lucky Red. Il soggetto è di Paolo Fondato, Francesco Cenni, Manuel Fondato, la sceneggiatura di Vincenzo Alfieri, Giancarlo Fontana, Tommaso Renzoni, Giuseppe G. Stasi in collaborazione con Andrea Sperandio.

Studio Battaglia, l’incontro con i protagonisti della nuova serie Rai Fiction

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Prodotto da Palomar, con Tempesta e Rai Fiction, Studio Battaglia arriva su Raiuno dal 15 marzo. Si tratta di una serie in quattro serate e otto episodi che racconta il mondo degli studi legali, un argomento insolito per la televisione italiana, ma che ha molto seguito nella produzione televisiva straniera. Studio Battaglia è infatti un remake all’italiana di The Split, legal drama di BBC One del 2018.

Dire però che la serie è ambientata nel mondo degli studi legali è però riduttivo, visto che Studio Battaglia è proprio il racconto di una famiglia di sole donne alle prese con la carriera da avvocato, con uno studio da portare avanti ma anche con una serie di contrasti e idiosincrasie che si creano soltanto in una famiglia. Tra tensioni e un profondo affetto che lega ognuna delle protagoniste, la serie sarà un interessante appuntamento dei lunedì sera primaverili di Raiuno.

A dirigere la serie è stato chiamato Simone Spada, quasi unico uomo al timone di una ciurma di donne affascinanti e caparbie, proprio come i personaggi che interpretano. “Si tratta di un progetto che ha un racconto ampio, che varia trai toni – ha detto Spada – È una storia che parla d’amore nell’accezione ampia del termine. È una storia che parla di sentimenti in maniera classica e quindi racconta un po’ di tutti noi, lo fa in chiave moderna perché è molto contemporanea. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato al progetto e ringrazio la RAI. In una delle ultime scene che giravamo nella casa del personaggio di Lunetta, in un’inquadratura ho avuto una sensazione particolare, in cui mi è sembrato che le attrici protagoniste avessero davvero creato una famiglia, e ho avuto l’impressione che avessimo fatto un buon lavoro.”

A raccontare questo mondo di donne è stata chiamata Lisa Nur Sultan (7 donne e un mistero, Sulla mia pelle), che ha commentato così la genesi del progetto: “Nasce dalla visione di The Split, ma credo che siamo riusciti a rendere la storia molto nostra, intanto perché doveva essere un adattamento “legale”, e si è passato dalla Common Law alla Civil Law. Abbiamo studiato molto con diversi consulenti per cercare di essere precisi. E poi questa storia parla di sorellanza, anche all’interno di personaggi codificati. Quello che mi ha divertito era trattare anche personaggi scorretti. Ci siamo molto divertite a lavorare a questo progetto.”

Le protagoniste di Studio Battaglia

Primogenita di questa famiglia sui generis è Anna Battaglia, interpretata da Barbora Bobulova, che lascia lo Studio Battaglia e va a lavorare in un altro studio, forse come segno di ribellione verso la matriarca. “Io vorrei ringraziare tutti per avermi dato questa opportunità, per questo personaggio bellissimo, non solo il mio, ma tutti – ha esordito Bobulova – Quando ho letto questa storia mi sono sentita felice perché questa è un’opportunità importante. Quando mi hanno assegnato il ruolo, ho sentito una grande responsabilità, perché avevo visto The Split, e il confronto rende la vita difficile agli attori. Questa responsabilità all’inizio mi ha creato dei dubbi, anche perché la lavorazione è stata molto veloce. Ma tutti i componenti della squadra sono stati messi insieme molto bene e spero che il pubblico apprezzerà”.

Marina Battaglia, matriarca e fondatrice dello studio che dà il titolo alla serie, ha il volto di Lunetta Savino: “Grazie alla RAI perché ho avuto la possibilità di interpretare ruoli in tv che non avrei mai avuto al cinema. La tv offre alle attrici dei ruoli molto complessi, questo di Marina Battaglia è un personaggio nuovo per me, ringrazio principalmente Lisa Nur per questo, perché lo ha scritto e pensato per me. Questa storia era vincente già sulla carta. Per me poi si tratta di un personaggio piacevolmente scorretto, non vedevo l’ora di interpretare un personaggio così. Non è una donna che non prova affetto ma che lo maschera bene. Anche come professionista, lei preferisce farsi chiamare avvocato, al maschile, per esempio. Per me, come Lunetta, è stato interessante, anche perché ero spesso più d’accordo con gli altri personaggi che con il mio. Ma il suo cinismo, la sua battuta tagliente sempre pronta, mi hanno coinvolta.”

Secondogenita della famiglia Battaglia, Nina lavora nello studio della madre, ma si sente forse un po’ indietro rispetto alla sorella maggiore e rispetto alle aspettative che il mondo ha per lei. La interpreta Miriam Dalmazio: “Nina è rappresentativa di una generazione di trentenni un po’ smarriti. Prima di chiedermi che tipo di avvocata fosse, mi sono chiesta che donna fosse. Mi sembrava antipatica e irrisolta, e dovevo trovare un modo per volerle bene e che lo permettessero anche al pubblico. Io vedevo solo cose brutte in questa donna. Tutto era frutto di un congelamento emotivo, e quindi mi sono aggrappata a questo rapporto con il padre, soprattutto perché lui ha abbandonato la famiglia quando lei era teenager. Vi prego di non giudicarla subito, perché questo mi ha permesso di volerle bene. C’è stata una sintonia incredibile con tutte, con il regista, la sceneggiatrice.”

Marina Occhionero interpreta invece Viola, la piccola di casa e l’unica che non si è fatta coinvolgere nella professione forense dalla madre: “Viola porta con sé il tema ‘è importante chi sei o cosa fai?’. È bello come questo confronto con la famiglia sia poi amalgamato dall’affetto tra le sorelle. È un esempio di come esistano dei modi differenti di stare al mondo. Il quesito non è risolto, alla fine, ma ognuno sceglie cose diverse e il pubblico si può rispecchiare in personaggi diversi.”

Studio Battaglia andrà in onda dal 15 marzo in prima serata su Raiuno, per quattro serate.

Bla Bla Baby: ecco il trailer del nuovo film di Fausto Brizzi

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Bla Bla Baby: ecco il trailer del nuovo film di Fausto Brizzi

Arriva al cinema dal 7 aprile Bla Bla Baby, il nuovo film di Fausto Brizzi con Matilde Gioli e Alessandro Preziosi. Prodotto da Luca Barbareschi, il film vede nel cast anche Massimo De Lorenzo, Maria Di Biase, Chiara Noschese, Cristiano Caccamo, Nicolas Vaporidis, Nina Torresi, Nico Di Renzo e Fabrizio Nardi.

La trama di Bla Bla Baby

Luca è costretto a quarantacinque anni a lavorare in un asilo nido aziendale, dopo una vita a inseguire il successo senza alcun risultato. Con lui le colleghe Celeste  e Doriana.

I tre, ogni giorno, si trovano ad affrontare i piccoli dei dipendenti della Green Light, tra continui pianti, urla e l’impossibilità di instaurare un vero rapporto di comunicazione con i bambini, incapaci di parlare.

O almeno così, fino al giorno in cui Luca, a casa dell’amico e scienziato Ivano, mangia un omogeneizzato alla platessa “contaminato” e appena ritirato dal commercio. Il giorno dopo, tornato all’asilo dopo una notte insonne, le voci incomprensibili dei bambini diventano per Luca parole di senso compiuto: con suo grande stupore, li sente parlare…

Il poster di Bla Bla Baby

Deadpool in Shang-Chi? Il concept artist chiarisce

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Deadpool in Shang-Chi? Il concept artist chiarisce

Ieri un concept di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli ha fatto il giro del web perché mostrava Deadpool contro Proxima Midnight. Il disegno ha fatto immaginare che l’artista in questione avesse avuto indicazioni precise e che quindi la Marvel avesse intenzione di far apparire brevemente Deadpool nel film con Simu Liu.

Adesso, quello stesso artista è intervenuto a chiarire quello che è stato un frainteso. Andrew Kim ha parlato con Chatter Box Film condividendo il suo punto di vista:

“Beh, per farla breve, mi dispiace deluderti ma non c’è stato alcun coinvolgimento di Deadpool o Proxima all’inizio della lavorazione di Shang-Chi. Quando stavo progettando il fight club, il mio PD mi ha detto che avremmo potuto vedere altri personaggi Marvel combattere sul ring quando abbiamo rivelato la scena per la prima volta. Deadpool e Proxima sono stati una mia idea da inserire perché pensavo che i loro stili di combattimento dinamici potessero adattarsi perfettamente al ring in quel modo. (sai, non volano… ahah) E il rosso di Deadpool è stato un bel tocco sullo sfondo bluastro.”

Quindi è chiaro: Deadpool non è ancora pronto per sbarcare nel MCU!

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, la recensione del film

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è arrivato al cinema il 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, ha diretto il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Nightwing: Dylan O’Brien risponde ai commenti

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Nightwing: Dylan O’Brien risponde ai commenti

Dylan O’Brien risponde alle voci che lo vorrebbero volto di Dick Grayson in una potenziale versione cinematografica DC di Nightwing. Il franchise continua a costruire il suo universo, aggiungendo più eroi e cattivi dai fumetti. Con i prossimi film DC come Black Adam, The Flash, Aquaman 2 e altri, l’universo cinematografico DC della Warner Bros. si sta espandendo anche sul servizio di streaming HBO Max, con nuove uscite tra cui Peacemaker e Batgirl.

Ci sono stati anche progetti che hanno iniziato a essere sviluppati prima che venissero poi tranquillamente accantonati. Uno di questi era un film di Nightwing al quale si era avvicinato il regista Chris McKay nel febbraio 2017. Per il momento, non è chiaro se Nightwing stia arrivando al DCEU e chi potrebbe interpretarlo, nel caso, ma Dylan O’Brien ha risposto di recente alle voci che lo volevano legato al progetto.

“Ne sono consapevole (riferito ai rumor, ndr), ne ho viste tante. Non ho sentito nulla a riguardo dal punto di vista professionale, ma è bello che sia arrivato fino a me, al punto in cui ho chiesto al mio manager “È anche una cosa reale?”

Sembra quindi chiaro che l’attore è estraneo al progetto, per onestà o forse per contratto, ma non si può mai dire mai con questi progetti colossali che smuovono soldi e fandom!

Dave Bautista: 10 cose che non sai sull’attore

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Dave Bautista: 10 cose che non sai sull’attore

Dave Bautista è di quegli attori che si sta facendo un nome nell’attuale panorama cinematografico, grazie alle sue diverse quanto strabilianti interpretazioni in diversi film recenti. Proveniente dal mondo del wrestling, l’attore non è un tipo che si fa mettere i piedi in testa ed è sempre pronto a prendere le difese altrui, dimostrando di essere una bella persona, oltre che un bravo attore.

Ecco dieci cose da sapere su Dave Bautista.

Dave Bautista: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. Dopo un’eccellente carriera come wrestler, Bautista ha iniziato a perseguire la sua strada attoriale debuttando nel film My Son, My Son, What Have Ye Done (2009). Successivamente ha recitato in Il Re Scorpione 3 – La battaglia finale (2012), L’uomo con i pugni di ferro (2012), Riddick (2013), Guardiani della Galassia (2014), Bus 657 (2015), Spectre (2015), I predoni (2016), The Boss (2016), Kickboxer – La vendetta del guerriero (2016), Bushwick (2017), e Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017). Tra i suoi ultimi lavori, vi sono Blade Runner 2049 (2017), Avengers: Infinity War (2018), Hotel Artemis (2018), Escape Plan 2 – Ritorno all’inferno (2018), Final Score (2018), Avengers: Endgame (2019), Stuber – Autista d’assalto (2019), Escape Plan 3 – L’ultima sfida (2019), My Spy (2020), Army of the Dead (2021) e Dune (2021).

2. Ha lavorato anche per il piccolo schermo ed è anche produttore. Nel corso della sua carriera attoriale, Bautista ha preso parte anche a diversi prodotti per il piccolo schermo, lavorando in alcuni episodi di serie TV come Smalville (2006), Chuck (2010), What We Do in the Shadows (2019) e Room 104 (2020). Nel 2021 è entrato a far parte della serie di Apple+ dal titolo See.. In quanto produttore, invece, ha partecipato alla realizzazione dei film Bushwick, Final Score, Yip Man ngoi zyun: Cheung Tin Chi (2018) e My Spy.

dave bautista

Dave Bautista è Drax in Guardiani della Galassia

3. Ha pianto quando ha ottenuto il ruolo. Nel momento in cui l’attore ha scoperto di aver avuto il ruolo di Drax uno dei protagonisti di Guardiani della Galassia, è letteralmente scoppiato a piangere, felicissimo di aver ottenuto un ruolo nell’universo cinematografico della Marvel. Per raggiungere il suo obiettivo si era anche preparato con un insegnante di recitazione e grazie alla sua tenacia è riuscito a convincere tutti al momento del provino.

4. Ha passato diverso tempo al reparto trucco. Per il suo personaggio erano richieste circa cinque ore ogni giorni per applicare il make-up e i diciotto pezzi protesici. Chris Pratt, protagonista del film, ha rivelato che durante il processo Bautista è rimasto in piedi tutto il tempo senza lamentarsi. Alla fine, tale tempo tecnico è stato ridotto ad una media di tre ore, mentre erano necessari novanta minuti per rimuovere il trucco.

Dave Bautista, la moglie Sarah Jade e i figli

5. Si è sposato tre volte. L’attore si è sposato per la prima volta a soli 21 anni, nel 1990, con Glenda Fe e il loro matrimonio è durato fino al 1998. Dopo soli sette mesi dal divorzio, si è poi sposato per la seconda volta con Angie Lewis, per poi divorziare dopo otto anni, nel 2006. In seguito, si è sposato per la terza volta con la ballerina Sarah Jade nell’ottobre del 2015. I due hanno però annunciato il divorzio nel 2019, citando differenze inconciliabili sorte con il passare del tempo.

6. È padre di tre figli. L’ex wrestler è diventato padre di due bambine, avute dall’unione con la prima moglie. La prima figlia Keilani, è nata nel 1990, quando Bautista aveva appena 21. La seconda, Atena, è invece nata nel 1992, quando l’attore ne aveva 23. Poco prima di compiere 40 anni, intorno al 2008, egli è poi divenuto nonno di due nipoti datigli da Keilani. Ha poi avuto un figlio di nome Oliver dalla seconda moglie.

Dave Bautista WWE

Dave Bautista e la WWE

7. È un più volte vincitore del titolo mondiale. Prima di diventare un celebre attore, Bautista è stato uno dei più popolari e vincenti wrestler della WWE dal 2000 in poi. Egli è infatti un sei volte campione del mondo, avendo detenuto quattro volte il World Heavyweight Championship e due volte il WWE Championship. Ha inoltre vinto tre volte il World Tag Team Championship (di cui una volta con John Cena) e una volta il WWE Tag Team Championship, oltre a due edizioni diverse della Royal Rumble. Il suo primo regno da World Heavyweight Champion, durato 282 giorni (dal 3 aprile 2005 al 13 gennaio 2006), è il più lungo nella storia del titolo.

8. Si è ritirato definitivamente. Dopo essersi allontanato dalla WWE nel 2010 per divergenze creative, l’attore vi è tornato poi nel 2014 prendendo parte a diversi incontri. Ha però poi lasciato nuovamente il ring per tornare a dedicarsi alla sua carriera da attore. È tornato un’ultima volta nel 2018, intraprendendo una faida contro il lottatore Triple H. Dopo essersi affrontati a Wrestlemania 35 ed esserne uscito sconfitto, Batista ha annunciato il suo definitivo ritiro dal mondo del wrestling.

Dave Bautista è su Instagram

9. Ha un account sul celebre social. L’attore ha deciso di aprire un proprio account ufficiale su questo social che è oggi seguito da qualcosa come 3,8 milioni di persone. La sua bacheca, con oltre 400 post, lo vede protagonista di momenti lavorativi, con retroscena e curiosità dai set su cui è stato. Di tanto in tanto è solito pubblicare anche qualche post relativo a momenti di svago, in compagnia di amici o della sua famiglia. Molte sono anche le foto dedicate ai suoi amati cani o a cause sociali a lui care. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Dave Bautista: età e altezza

10. Dave Bautista è nato il 18 gennaio del 1969 a Washington, nel Distretto di Columbia. La sua altezza complessiva corrisponde a 198 centimetri.

Fonti: IMDb, The Famouse People

Blue Beetle: tre nuovi attori si uniscono al cast del film DC

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Blue Beetle: tre nuovi attori si uniscono al cast del film DC

Sono stati scelti tre nuovi nomi che si uniranno al cast del film Blue Beetle della DC, tra questi c’è Harvey Guillén, visto in What We Do In The Shadows. La Warner Bros. e la DC Films stanno lavorando per espandere il DC Extended Universe in diversi modi e hanno una ricca lista di film e serie in fase di sviluppo. Ciò include grandi progetti come Black Adam di Dwayne Johnson, il film originale della HBO Max Batgirl e una seconda stagione di Peacemaker. Uno degli altri entusiasmanti progetti in lavorazione è Blue Beetle, che vede come protagonista Xolo Maridueña nel ruolo del supereroe DC.

Lo sviluppo di un film live-action di Blue Beetle incentrato su Jaime Reyes è iniziato nel 2018. Gareth Dunnet-Alcocer è stato assunto per scrivere la sceneggiatura di quello che sarà il primo film DC a guida latina. È stato quindi rivelato all’inizio del 2021 che Angel Manuel Soto di Charm City Kings dirigerà, e non è passato molto tempo dopo che WB ha convinto la star di Cobra Kai, Xolo Maridueña appunto, ad assumere il ruolo principale. Sebbene Blue Beetle fosse originariamente concepito come un film originale della HBO Max, WB e DC hanno cambiato questi piani per dare al film una data di uscita nelle sale dell’autunno 2023.

Il primo concept di Blue Beetle

I progressi nella produzione di Blue Beetle continuano, poiché ora sembra che Xolo Maridueña abbia i suoi primi co-protagonisti. Deadline ha riferito che la star di What We Do In The Shadows Harvey Guillén è in trattative per apparire nel film DCEU. Non ci sono dettagli noti sul ruolo che interpreterà, in caso di chiusura di un accordo. The Wrap ha seguito questo report con l’annuncio che anche Bruna Marquezine e Belissa Escobedo si sono unite al cast di Blue Beetle. Marquezine interpreterà Penny, la protagonista femminile e l’interesse amoroso di Jaime, mentre Escobedo interpreterà la sorella minore di Jaime, Milagros.

Cosa sappiamo su Blue Beetle?

Blue Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a partire dal 1940; è un supereroe che ha avuto nel tempo diversi alter ego.

Kord “è saltato” nell’universo DC Comics durante Cisis on Infinite Earths  insieme a un certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il secondo Blue Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24 numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere il crimine. È diventato un membro della Justice League of America ed è stato successivamente ucciso durante il crossover Infinite Crisis della DC Comics .

Il terzo Blue Beetle, creato dalla DC Comics, è Jaime Reyes, un adolescente che ha scoperto che lo scarabeo originale di Blue Beetle si è trasformato in una tuta da battaglia che gli ha permesso di combattere il crimine e viaggiare nello spazio. Nel corso degli anni Reyes è diventato un membro dei Teen Titans e ha recitato in due serie a fumetti di Blue Beetle. Nel reboot “New 52” del 2011 della DC Comics, Jaime Reyes era il personaggio principale di Blue Beetle, riferendosi solo occasionalmente alle versioni precedenti. Con la successiva revisione di continuità “DC Rebirth”, sono state ripristinate le versioni precedenti.

Florence Pugh in trattative per Dune 2

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Florence Pugh in trattative per Dune 2

Florence Pugh è in trattative per unirsi a Dune 2. Non c’è ancora l’ufficialità della notizia, ma l’attrice, che abbiamo visto di recente in Hawkeye, potrebbe interpretare la Principessa Irulan, la figlia dell’Imperatore, nel sequel del film di Denis Villeneuve.

Secondo il report di THR, Pugh sta aspettando di vedere la prossima bozza della sceneggiatura prima di accettare di unirsi a Dune 2, ma potrebbero insorgere anche dei problemi logistici di tempistiche che le impedirebbero di unirsi al gruppo di attori.

Se alla fine la trattativa dovesse concludersi bene, Florence Pugh si riunirebbe a Timothée Chalamet con cui aveva già recitato in Piccole Donne di Greta Gerwig.

Dune, la recensione del film di Denis Villeneuve

Dune è interpretato da un cast stellare composto da Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacJason MomoaZendayaJosh BrolinJavier BardemStellan Skarsgård, Sharon Duncan Brewster, Stephen McKinley Henderson, Chang Chen, David Dastmalchian e Charlotte Rampling.

Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure sopravviveranno.

Denis Villeneuve ha diretto Dune e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

Film di supereroi: le scene di apertura più scioccanti di sempre

Film di supereroi: le scene di apertura più scioccanti di sempre

Recentemente, Robert Pattinson, la star protagonista del film di supereroi The Batman, ha descritto la scena di apertura del film come “stridente”, incuriosendo tutti i fan che ancora non hanno visto il film. L’inizio è importantissimo per catturare l’attenzione del pubblico: un lungometraggio deve riuscire nei primi dieci minuti a conquistare l’audience per portarla con sé fino alla fine.

C’è chi sceglie una terapia d’urto: creare una scena iniziale potente per urtare il pubblico, sconvolgerlo ma anche coinvolgerlo. I film di supereroi riescono a fornire solitamente aperture epiche, grazie alle sequenze d’azione affascinanti e che danno il giusto tono. Vediamo ora gli inizi più forti e scioccanti mai visti nei film di supereroi.

ATTENZIONE: L’articolo fa riferimento a temi come la morte, il cancro e i rapimenti.

Black Panther (2018) – La scena iniziale del film di supereroi del Wakanda

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La scena d’apertura di Black Panther si posiziona senza ombra di dubbio tra le migliori nella storia dei film di supereroi. Dopo una lezione di storia sulle origini del Wakanda, il film passa poi a Oakland nel 1992, dove N’Jobu, il padre del cattivo principale Erik Killmonger, si confronta con un giovane T’Chaka.

Più delle immagini mostrate, ciò che rende la scena davvero scioccante è la rivelazione su N’Jobu. Nei primi minuti del film, si scopre che N’Jobu ha lavorato con il trafficante d’armi Ulysses Klaue per permettere a quest’ultimo di mettere le mani sul vibranio. T’Chaka non può tollerare il crimine commesso…

Deadpool (2016) – Gli ironici titoli di testa del film di supereroi

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Deadpool sciocca tutti ancora prima di iniziare. I titoli di testa mostrano a ralenti un freeze-frame catturato durante una scena d’azione del film di supereroi. Mentre in sottofondo si sente la canzone Angel of The Morning di Juice Newton, una camera impazzita inquadra i personaggi da qualsiasi angolazione. Ognuno è presentato non con il proprio nome, ma con un epiteto divertente: Ryan Gosling è ad esempio ”un perfetto idiota”, Morena Baccarin è ”una bella gnocca”. Nei titoli si dice anche che il film è ”prodotto da buoni a nulla” e ”scritto da veri supereroi”.

Watchmen (2009)

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L’apertura di Watchmen riesce a dire così tanto senza in realtà dire nulla. Con The Times They Are A-Changing di Bob Dylan in sottofondo, i titoli di testa mostrano la storia dei supereroi nell’universo dei Guardiani, le loro sordide attività, i loro migliori abiti e costumi e, infine, la loro definitiva caduta. Il tutto viene fatto citando eventi storici reali e opere d’arte.

Dati i temi maturi e la natura oscura di questo film di supereroi, l’apertura rimane in linea con il tono delle scene successive e dà al pubblico un avvertimento: in Watchmen c’è violenza, crudezza e realismo.

Guardiani della Galassia (2014) – Un triste inizio per il film di supereroi

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Guardiani della Galassia è un film tutto sommato divertente, se si esclude la cupa scena iniziale. Questo film di supereroi si apre con l’ultimo saluto tra un giovane Peter Quill e sua madre, Meredith, che è in ospedale a causa della sua malattia terminale. Da qui in poi, il cancro di Meredith determinerà le vicende del personaggio fino al sequel.

Per chi non l’abbia ancora vista, la scena è davvero commovente. Come se non bastasse, il colpo di grazia arriva quando Peter, appena uscito dall’ospedale, viene preso da Yondu e dai Ravangers.

Blade (1998)

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Blade è un film di supereroi degli anni 90 un po’ più violento e volgare della media, ma rimane comunque un successo. Fin dai primi minuti, non lascia alcun dubbio: una seducente ragazza porta un giovane in una discoteca che si rivela essere un covo di vampiri quando litri di sangue vengono spruzzati dal soffitto. Non appena il ragazzo scappa, Blade fa il suo ingresso e, come un vero duro, fa strage di vampiri.

Il cavaliere oscuro (2008)

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Dopo Batman Begins, Il cavaliere oscuro getta Batman nel mondo reale. Il fatto è reso ancora più evidente dalla scena di apertura del film. Il lungometraggio si apre mostrando un gruppo di rapinatori mascherati da clown che, dopo aver assalito una banca, iniziano ad attaccarsi a vicenda. In una lotta all’ultimo sangue, l’unico a sopravvivere è Joker.

Il realismo e la violenza della scena sono pervasivi e aiutano a capire fin da subito qualcosa dell’antagonista. A differenza dei più comici Joker del passato, la versione di Heath Ledger mostra un cattivo genio del male, con un piano ben definito che lo rende molto più pericoloso.

X-Men 2 (2003)

X2-2003

Se l’apertura del primo X-Men è lenta, silenziosa e inquietante, l’apertura di X-Men 2 è l’esatto opposto. Non appena finiscono i titoli di testa, il pubblico viene gettato in un vortice di azione, cosa che mancava decisamente nel primo film.

Il film di supereroi apre con una scena in cui il mutante Nightcrawler attacca le guardie della Casa Bianca sulla sua strada con un unico obiettivo: assassinare il Presidente degli Stati Uniti. Il mutante viene fermato poco prima di sferrare il colpo, ma il messaggio di pericolo arriva tanto al Presidente quanto allo spettatore.

Logan (2017)

Logan-2017

Logan è il canto del cigno di Wolverine. Come X-Men 2, anche questo film di supereroi ha un’apertura potente. Nella scena iniziale, un Wolverine più vecchio e molto più stanco si sveglia nel retro della sua auto e viene assalito da due uomini incappucciati. A fatica prova a fermarli e, quando tutto sembra perduto, Wolverine schiocca i suoi artigli e brutalmente macella gli assalitori. Un inizio violento ed efficace.

The Batman: 7 dettagli spoiler sul misterioso prigioniero di Arkham

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THE BATMAN!

Barry Keoghan interpreta quello che è stato accreditato come “Sconosciuto prigioniero di Arkham” in The Batman e che possiamo bene intendere essere il Joker. Diversi dettagli sono stati confermati sulla sua interpretazione del personaggio, e non vediamo l’ora di scoprire cosa ha in serbo Matt Reeves per lo sviluppo del suo arco.

La scelta di non rendere Joker l’antagonista principale del Batman di Pattinson è stata parecchio intelligente, soprattutto per differenziare il film di Reeves dalla trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan. L’interpretazione iconica di Heath Ledger del Joker è infatti una delle maggiori rivoluzioni che i film di Nolan hanno portato su schermo e dunque Reeves, partendo da una caratterizzazione più oscura ed enigmatica del Crociato Incappucciato, ha ragionevolmente optato per linee di trama differenti. Questo ha permesso all’Enigmista di avere il pieno controllo della scena e a The Batman di presentarsi veramente come un film poliziesco, seppur il personaggio di Joker non sia stato completamente dimenticato.

Infatti, dopo che l’Enigmista viene catturato, c’è una scena tra lui e un misterioso prigioniero di Arkham, interpretato da Barry Keoghan, in cui questi pone un indovinello a Edward Nashton, suggerendo che si tratta di qualcuno che può essergli amico. Anche se avvolto nell’oscurità, per lo più nascosto alla vista e fuori fuoco, riusciamo a scorgere cicatrici sul suo volto, la famosa capigliatura verde e una risata fragorosa che i fan hanno definito “da iena”. Finalmente Reeves ha confermato alcuni dettagli su questa nuova iterazione del personaggio, che analizziamo di seguito.

Sì, Barry Keoghan interpreta Joker in The Batman

Barry Keoghan film the batman

Forse la cosa più importante che Matt Reeves ha confermato è che sì, quel prigioniero misterioso di Arkham che vediamo in The Batman è Joker. Il film stesso ha fornito il tipo di contesto sufficiente per convalidare l’identità del personaggio, pur servendosi di una regia ambigua, che voleva appositamente confondere gli spettatori (unita al fatto che Barry Keoghan non è accreditato come Joker nel film). Matt Reeves ha però confermato ogni supposizione dei fan al riguardo, il che non fa che aumentare l’entusiasmo nei confronti di questa scelta di casting particolarmente azzeccata.

Il Joker di The Batman ha avuto quel sorriso fin dalla nascita

the batman joker

Il modo in cui viene inquadrato lo “sconosciuto prigioniero di Arkham” in The Batman rende particolarmente difficile distinguerne l’aspetto. Ciò che abbiamo potuto notare con chiarezza è stata parte del volto del personaggio, solcato da profonde cicatrici e pelle che sembra tumefatta. Un dettaglio particolarmente interessante, rivelato da Matt Reeves a proposito, è che il Joker di Barry Keoghan possiede il suo celebre sorriso dalla nascita, in realtà manifestazione di un disagio patologico, piuttosto che di un incidente o qualcosa che gli è stato inflitto.

“Ha questa malattia congenita. Non può mai smettere di sorridere. E questo ha fatto pensare me e Mike a The Elephant Man perché amo David Lynch. Mi sono detto, ‘Beh, forse le cicatrici e deformazioni di Joker potrebbero non derivare semplicemente dall’essere caduto in una vasca di sostanze chimiche, né voglio ripercorrere la strada di Nolan, che non ci ha mai spiegato da dove venissero le cicatrici. E se invece soffrisse di una malattia congenita che non gli permette di smettere di sorridere?’ Ha reagito molto negativamente a questo fardello e ha dovuto affrontare continuamente gli sguardi delle persone, che lo hanno sempre visto come diverso. Da qui la sua trasformazione in Joker“.

E’ Joker stesso a vedersi come un clown

the batman

Soffrendo psicologicamente e fisicamente per questa condizione patologica che lo costringe in un sorriso tragicomico, la visione del mondo di Joker si è completamente rimodellata, tanto quanto quella di sé stesso. E’ il soggetto stesso a vedersi come un clown, in una prospettiva della vita come un “grande scherzo crudele”, che ha privato Joker di una normale crescita e formazione.

Ed è proprio questo scherzo che lo conduce all’instabilità mentale e ad abbandonarsi alla malvagità; speriamo che Matt Reeves voglia esplorare le origini del personaggio quanto prima, magari in The Batman 2 o 3.

E’ stata tagliata una scena con Joker ad Arkham

The Batman

The Batman ci ha presentato Joker solo in una sequenza, seppur davvero memorabile, ma teoricamente doveva essere concesso più spazio a Keoghan nel film. Reeves ha infatti confermato di aver tagliato una scena del Joker da The Batman, che avrebbe visto il duo incontrarsi sullo schermo. Il piano originale prevedeva che, cercando Batman disperatamente di risolvere gli intrighi dell’Enigmista e capire chi è e cosa vuole veramente, il nostro eroe avrebbe tentato di tracciare un profilo dell’assassino, il che lo avrebbe portato a intrufolarsi ad Arkham e a parlare con Joker.

Il villain avrebbe dovuto quindi fornirgli indizi sull’Enigmista, “aiutandolo” in maniera analoga a ciò che fa il personaggio di Hannibal ne Il Silenzio degli Innocenti. Questa sequenza è stata purtroppo tagliata dalla versione finale del film, perché il regista non la riteneva “necessaria” nella cornice narrativa, ma ha comunque lasciato intendere che, prima o poi, vedremo qualcosa del genere sullo schermo…

Il Batman di Pattinson ha già affrontato il Joker

the batman joker

The Batman ci presenta la figura del Joker rinchiuso ad Arkham, dunque viene spontaneo chiedersi se il villain sia già stato sconfitto dal Batman di Pattinson in precedenza. A quanto pare, la risposta è sì: Reeves non è stato troppo specifico sulla natura esatta della loro relazione o su ciò che è successo tra loro, ma ha confermato che c’è un rapporto di conoscenza tra le sue versioni di Batman e Joker, che ha portato quest’ultimo ad essere catturato e rinchiuso ad Arkham.

Parlando della scena tagliata con Variety, Reeves ha continuato a spiegare che Joker avrebbe dovuto dire: “È quasi il nostro anniversario, vero?” suggerendo dunque che i due si sono già incontrati in precedenza. Resta da vedere se la sconfitta di Joker sarà mostrata in The Batman 2, ma è anche plausibile che fugga da Arkham e abbia un’altra resa dei conti con il Cavaliere Oscuro…

Il prigioniero di Arkham interpretato da Barry Keoghan non è ancora completamente Joker

the batman-jokerQuando si parla del cast di The Batman, è difficile stabilire se il personaggio interpretato da Barry Keoghan è o non è davvero il Joker. Anche se il suo personaggio è sicuramente destinato a diventare il Clown Principe del Crimine, Reeves ha confermato che, proprio come il Batman di Pattinson, questa è ancora una versione molto precoce del personaggio, il cui sviluppo non lo ha ancora visto abbandonarsi completamente alla malvagità.

A questo proposito, in un’intervista con IGN, Reeves ha dichiarato che The Batman garantisce “una nuova modalità di origin story per i personaggi della Rogue’s Gallery”, riferendosi all’idea che “Joker non è ancora il Joker”.

Joker ritornerà in The Batman 2?

Sarebbe naturale presumere che Joker si ripresenterà in The Batman 2, dato che la sequenza tra egli e l’Enigmista ad Arkham sembra proprio che stia preparando un sequel. Potrebbe essere così, ma, secondo Reeves, non è qualcosa che accadrà necessariamente: “Non so se il Joker sarà nel prossimo film, ma posso dirvi che quella che state vedendo è una versione delle origini del personaggio, e tanti problemi, come sempre, stanno nascendo a Gotham”, ha affermato il regista.

Sarebbe probabilmente ancora più entusiasmante, e certamente una decisione più audace, se Joker non fosse il cattivo principale in The Batman 2. Ci sono molte direzioni che un nuovo film di Batman potrebbe intraprendere, compreso il soffermarsi su alcuni antagonisti dei fumetti che non sono mai stati adattati per il grande schermo. Keoghan è sicuramente una scelta di casting perfetta per interpretare il Joker, ma il sequel di Reeves potrebbe continuare a stuzzicare i fan riguardo la presenza di questo personaggio, per poi scegliere di concentrarsi su un altro villain principale… prima di scatenare veramente la follia del Joker.

MCU: 10 nomi di battaglia introdotti in modo esilarante

MCU: 10 nomi di battaglia introdotti in modo esilarante

Siamo ormai giunti al secondo anno della Fase 4 dell’MCU: il catalogo di personaggi del franchise è diventato davvero sostanzioso. Tra nomi e pseudonimi, gli autori Marvel hanno dovuto servirsi di tutta la creatività in loro possesso per assegnare ad ognuno un termine che ben racchiudesse le singole identità. È tempo di guardare ai nomi più esilaranti degli eroi MCU e al modo curioso in cui sono stati introdotti.

Occhio di Falco

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Il personaggio Occhi di Falco viene introdotto nell’MCU con Thor, ma acquisisce valore solo dopo il suo ruolo in The Avengers. Prima di subire il lavaggio del cervello da parte di Loki (e di schierarsi contro i suoi colleghi dello S.H.I.E.L.D.), Hawkeye si prendeva cura del progetto Tesseract e del Dr. Selvig.

Sentiamo parlare per la prima volta di Occhi di Falco quando Fury chiede a Selvig dove si trovi Barton – riferendosi a Clint Bruton, vero nome di Hawkeye. A questo punto, Selvig domanda ”il falco?”. Non è un modo immediato e nemmeno troppo divertente per introdurre lo pseudonimo del personaggio, che comunque resta un nome curioso.

Teschio Rosso

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In Captain America: il Primo Vendicatore, si vede per la prima volta il capo dell’HYDRA, Teschio Rosso. Il personaggio, poiché è stato iniettato dello stesso siero del super-soldato Capitan America, vorrebbe dominare sul mondo intero per dimostrare la sua superiorità.

Per buona parte del film, non si parla di Teschio Rosso, ma di Johann Shmidt. Lo pseudonimo è citato da un generale nazista che rivela che Hitler chiama Shmidt appunto ”Teschio Rosso”. In questo modo, viene creato un sottile legame tra il personaggio MCU e quello dei fumetti.

Visione

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Visione è uno dei tanti personaggi MCU introdotti in Avengers: Age of Ultron. L’eroe nasce quando Tony Stark e Bruce Banner decidono di fondere la coscienza di J.A.R.V.I.S. – che si era nascosta su Internet per sfuggire a Ultron – con un corpo sintetico in vibranio. La procedura viene interrotta da Capitan America e da Wanda, ma Thor la porta a compimento: ciò permette a Visione di aiutare i Vendicatori a salvare il mondo dall’azione di Ultron.

Prima che Visione faccia la sua comparsa nel film, sono molti i personaggi che dicono di avere delle visioni. Tra questi, Ultron che ha la visione di un mondo perfetto e Thor ha una visione sulle Gemme dell’Infinito. Insomma, in Age of Ultron non si fa che parlare di ”visioni” e, non si sa bene perché, Visione diventa il nome dell’androide.

Hulk

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Il secondo film MCU è L’incredibile Hulk e racconta della fuga di Bruce Banner, uomo diventato un mostro verde a causa dei suoi esperimenti. Nel film, Banner tenta di recuperare la ricerca fatta all’università per trovare una cura, ma si trova costretto a combattere un esercito.

Lo pseudonimo Hulk è introdotto da due studenti che, intervistati dal notiziario locale, tentano di descrivere ciò che hanno visto poco prima di atterrare: chiamano la creatura ”un hulk”. Se il personaggio non fosse così ben noto nella cultura popolare, non capiremmo a cosa i due ragazzi si riferiscano. In ogni caso, lo pseudonimo è ribadito alla fine del film, quando Hulk lo usa riferendosi a sé stesso.

Captain Marvel

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Brie Larson irrompe sulla scena MCU nel 2019 con Capitan Marvel. Nel film, Carol Danvers non ha memoria di chi sia o di come abbia sviluppato i suoi poteri: conosce solo le bugie che i Kree le hanno detto. Tuttavia, quando arriva sulla Terra comincia a vedere che la guerra Kree/Skrull è un po’ più sbilanciata di quanto non le hanno fatto credere…

Tornando allo pseudonimo, deriva da un tenero fraintendimento: Nick Fury, il nuovo migliore amico di Carol, confonde il nome Mar-Vel con Marvel. Tutto ciò avviene alla fine del film, nelle scene precedenti nessuno chiama la protagonista Capitan Marvel. È solo con Spider-Man: Far From Home che si inizia ad usare lo pseudonimo. Capitan Marvel nasce quindi per caso, ma è un nome divertente.

Ant-Man

Ant-Man-MCU

Hank Pym, l’originale Ant-Man, lavora per lo S.H.I.E.L.D. ma cerca poi di seppellire la sua ricerca quando se ne va. Sotto la sua tutela, l’amabile e citabile Scott Lang assume il ruolo di Ant-Man.

Lo pseudonimo è abbastanza sciocco, almeno per Darren Cross: è lui il personaggio che introduce il nome. Spiega ridendo che, al tempo, avevano deciso di chiamare Hank ”Ant-Man”. Fin dalle origini quindi, l’essenza del supereroe sta anche nell’ironia sulla sua piccola statura, insita già nel nome.

Abominio

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Ne L’incredibile Hulk, dopo che Blonsky ha subito la sconfitta per mano del mostro verde, si riprende e chiede un’altra iniezione del siero che lo sta facendo sentire così potente. Il siero causa però un cambiamento della personalità di Blonsky. Quando infine il personaggio chiede di essere iniettato con il sangue che Sterns sta sperimentando, nasce un nemico ancora più spaventoso.

Sterns afferma che la combinazione di ciò che è già dentro di Blonsky e il sangue di Hulk potrebbe creare un “abominio.” Nei fumetti, Blonsky si fa infatti chiamare L’Abominio: ecco quindi un divertente richiamo all’alter ego del personaggio sulla carta stampata.

Scarlet

WandaVision-MCU

Wanda Maximoff viene introdotta nell’MCU con Avengers: Age of Ultron, per poi prendere il centro della scena con WandaVision. Nella serie Disney+, Wanda è a pezzi dopo la perdita di Visione e cerca di far fronte al dolore creando un mondo fantastico.

La serie esplora l’origine dei poteri di Wanda. Se si pensava originariamente che essi nascessero dalla Gemma della Mente, con una scena particolarmente d’effetto Agatha Harkness rivela che Wanda è in realtà la mitica Strega Scarlatta. Questo svelamento dell’identità è uno dei più apprezzabili all’interno dell’MCU, soprattutto perché viene fatto tempo dopo l’introduzione del personaggio.

Iron Monger

Iron-Maonger-Iron-Man

Nel film di Iron Man, oltre a quello di Tony Stark, un ruolo di tutto rispetto è svolto anche dal suo socio in affari Obadiah Stane. Dal momento che il personaggio vuole ottenere il nuovo Reattore ad arco di Tony, si costruisce un’armatura e assume le vesti del cattivo dei fumetti di Iron Monger.

Per far dire al personaggio il proprio nome, gli sceneggiatori di Iron Man usano una frase abbastanza innaturale, ma comunque efficace a far capire l’identità assunta da Stane.

War Machine

War-Machine-Iron-Man-2

In Iron Man 2, Rhody ruba un’armatura a Tony dopo che quest’ultimo inizia a fare il pazzo alla sua festa di compleanno. I due finiscono per avere una lotta che quasi distrugge la casa di Tony.

Durante il combattimento, Stark chiede a Rhody se vuole essere ”una macchina da guerra” (War Machine in inglese). Nei fumetti infatti, War Machine è l’alter ego di Rhody.

Barry Keoghan: 10 cose che non sai sull’attore

Barry Keoghan: 10 cose che non sai sull’attore

Sono bastati pochi anni ed una manciata di ruoli a Barry Keoghan per imporsi come uno degli interpreti più talentuosi della sua generazione. Egli ha infatti dimostrato di non essere solo una bella faccia, ma un attore completo capace di spaziare tra i generi e di arricchire ogni personaggio con il suo innato carisma. Egli continua così a guadagnare consensi e a prendere parte a film di sempre maggior prestigio, lasciando immaginare una carriera sempre più promettente.

Ecco 10 cose che non sai di Barry Keoghan.

Barry Keoghan: i suoi film e le serie TV

1. Ha preso parte a film di diverso genere. Keoghan ha debuttato al cinema nel 2011 con il film Between the Canals, per poi recitare in piccoli film come Stalker (2012), King of the Travellers (2012) e Stay (2013). Un primo successo arriva grazie al film ’71 (2014), incentrato sul conflitto nordirlandese. Da quel momento Keoghan ha recitato in titoli più noti come Mammal (2016), Codice criminale (2016) e Il sacrificio del cervo sacro (2017), con cui si consacra. Tra i suoi ultimi titoli si annoverano invece Dunkirk (2017), American Animals (2018), L’ombra della violenza (2019), Sir Gawain e il Cavaliere Verde (2021), Eternals (2021) e The Batman (2022).

2. Ha recitato in celebri serie TV. Oltre al cinema, Keoghan ha negli anni preso parte anche ad alcuni prodotti televisivi, come le serie Jack Taylor (2010), Fair City (2011), Love/Hate (2013) e Rebellion (2016). In anni più recenti ha recitato in due episodi della serie Chernobyl (2019). Attualmente l’attore è impegnato nelle riprese della miniserie Masters of the Air, dove interpreterà il tenente Curtis Biddick, il quale insieme ad altri soldati americani combetterono contro l’aviazione nazista. Accanto a lui

Barry Keoghan e Joker

3. Si è detto interessato al ruolo. Quello del Joker è da sempre un personaggio particolarmente amato dal pubblico e ogni volta che questo sembra essere pronto per tornare al cinema partono le speculazioni su chi potrebbe interpretarlo. Dopo Jared Leto e Joaquin Phoenix, in molti hanno indicato proprio Keoghan come l’attore ideale per il ruolo, per via del suo viso enigmatico e il suo sorriso beffardo. Lo stesso Keoghan ha affermato di essere interessato al personaggio e spera di poterlo interpretare in futuro.

Barry Keoghan Dunkirk

Barry Keoghan in Dunkirk

4. È stato uno dei protagonisti del film. Uno dei ruoli per cui Keoghan è maggiromente noto è quello del giovane George Mills nel film Dunkirk, di Christopher Nolan. Il suo è un giovane che impulsivamente si unisce all’anziano Dawson e al figlio di lui Pete nell’andare in barca verso la spiaggia di Dunkirk, dove si trovano i soldati inglesi. Nel corso dell’impresa, tuttavia, George va incontro ad un incidente che lo porta alla morte, ma la storia del suo eroismo viene resa nota ed egli diventa un vero e proprio eroe di guerra.

5. È rimasto impressionato dal set. Per Keoghan quello di Dunkirk è stato il primo vero grande set della sua carriera. Egli si è infatti trovato a confrontarsi con un numero maggiore di reparti e attori, rimanendo impressionato dalla capacità di Nolan di gestire tutto ciò. In particolare, Keoghan ricorda la grandezza delle scenografie e la responsabilità avvertita nel trovarsi lì a recitare. Anche se le condizioni climatiche non erano favorevoli, rendendo complesso rimanere concetrati, l’attore si è impegnato al massimo per non sentirsi da meno rispetto agli altri.

Barry Keoghan in Chernobyl

6. Ha avuto un piccolo ruolo nella serie. Nella popolare e acclamata serie Chernobyl, incentrata sul disastro nucleare del 1986, l’attore ha ricoperto il ruolo di Pavel Gremov, un civile che si offre volontario per alcune missioni all’interno della centrale. Egli compare in realtà soltanto in due dei cinque episodi della serie, ovvero il terzo, Oper Wide, O Earth, e il quarto, The Happines of All Mankind. Pur se piccolo, anche questo personaggio gli ha permesso di ottenere ulteriore popolarità.

Barry Keoghan in The Batman

7. Ha un ruolo segreto. Per volontà dei produttori e del regista, la trama di The Batman è sempre stata tenuta per lo più segreta. Al di là di alcune informazioni note, sono molti i risvolti ancora non chiariti e che troveranno risposta solo con una visione del film. Uno dei principali interrogativi è quello relativo al ruolo interpretato da Keoghan. L’attore si è rifiutato di confermare ogni teoria sorta nel mentre e ad oggi il suo personaggio è ancora indicato come “Unseen Arkham Prisoner”.

Barry Keoghan Instagram

Barry Keoghan e Dior

8. È l’uomo immagine della nota società di moda. Con la sua sempre crescente popolarità, Keoghan ha richiamato su di sé numerose attenzioni, venendo anche indicato come uno degli uomini di cinema più affascinanti del momento. Non sorprende dunque che la celebre società d’alta moda Dior lo abbia scelto come suo testimonial. L’attore ha infatti preso parte a diversi eventi firmati Dior in qualità di uomo immagine e ambasciatore, sfoggiando sempre nuovi completi firmati dalla celebre società.

Barry Keoghan non è su Instagram

9. Non ha un profilo ufficiale su Instagram. A differenza di molti suoi colleghi, Keoghan ha deciso di non avere un profilo Instagram. L’attore è infatti piuttosto restìo a condividere dettagli della propria vita privata, preferendo porre una netta distinzione tra questa e il suo lavoro. I suoi fan, tuttavia, possono seguire i diversi account a lui dedicati, dove si possono ritrovare foto e notizie circa le sue attività.

Barry Keoghan: età e altezza dell’attore

10. Barry Keoghan è nato a Dublino, in Irlanda, il 18 ottobre del 1992. L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.

Flee, recensione del documentario di Jonas Poher Rasmussen

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Flee, recensione del documentario di Jonas Poher Rasmussen

Flee significa “fuggire”. È anche il titolo del documentario di Jonas Poher Rasmussen che racconta di una fuga, appunto, quella di Amin, che scappa dalla sua casa di infanzia, l’Afghanistan, dalla Russia, dal suo nome, da quello che era, trovandosi alla fine senza identità, senza un posto che può definire casa, senza più la sensazione, a cui tutti dovremmo avere diritto, di sentirci al sicuro in un posto.

La trama di Flee

Amin ha 36 anni, vive in Danimarca, è un affermato docente universitario e sta per sposarsi con il suo compagno. Ma proprio poco prima delle nozze, il passato torna a fargli visita, facendogli ripercorrere gli anni della sua gioventù, quando dall’Afghanistan arrivò in nord Europa dopo un lungo viaggio, con la speranza di chiedere asilo.

La storia vera di Amin (nome di fantasia), viene affidata all’amico documentarista Jonas Poher Rasmussen che sembra affidarsi all’animazione per una esigenza espressiva: le immagini disegnate e animate raccontano, con un linguaggio universale, quello che è stata l’atroce esperienza del protagonista. Ci sono momenti in cui si lascia spazio alle immagini di repertorio, ma sono attimi, piccoli squarci di realtà che irrompono in una storia che si fa scudo con il disegno. Man mano che Amin racconta gli episodi più traumatici che ha vissuto, l’animazione diventa stilizzata, rarefatta, dà solo l’impressione di quello che accade, perché per pudore lascia al buio ciò che invece nella memoria del protagonista che racconta in fuori campo è sin troppo vivido. 

Una triplice nomination agli Oscar 2022

Il film viene giustamente celebrato anche per il suo curioso primato, nella stagione dei premi hollywoodiani. È infatti il primo caso di film nominato agli Oscar 2022 in tre categorie: miglior film internazionale, miglior film d’animazione e miglior documentario (categoria che potrebbe aggiudicarsi). Questa intersezione di voci e generi rende Flee un prodotto unico e in effetti ne denuncia le anime: è un film internazionale, non solo perché, dal punto di vista dell’Academy, non è in lingua inglese, ma proprio perché è il frutto di una moltitudine di sforzi (si tratta di una co-produzione Danimarca, Francia, Svezia, Norvegia, Stati Uniti, Slovenia, Estonia, Spagna, Italia, Finlandia); si tratta di un film d’animazione a tutti gli effetti, con minimi inserti di filmati d’epoca e con un uso espressivo notevole del mezzo animazione; è un documentario che racconta una storia personale, una vita pesantemente condizionata dalla storia, che, sebbene sia ambientata negli anni ’90, risulta oggi terribilmente attuale a causa della terrificante e ingiustificata azione bellica in corso in Ucraina a opera dei Russi. 

Il diritto alla casa e alla vita

È difficile riguadagnare la propria identità quando si è passata tutta la propria giovane vita a fuggire, a rinnegarsi, a non avere un nome e nemmeno dei documenti, quando ci si sente ancora in pericolo perché il proprio passato è troppo oscuro per farlo venire alla luce.  Con difficoltà, Amin riesce a condividere la sua storia con Rasmussen che ha scelto questo linguaggio raffinato e pudico per raccontare una sofferenza indicibile, che riguarda tutti noi e che mai come in questo momento storico è ancora attuale. 

La fuga di Amin è quella di migliaia di persone, non tutti hanno avuto la sua caparbietà o la sua fortuna a sopravvivere, ma tutti meritano la possibilità di trovare un posto che possano chiamare casa, quando la casa diventa il posto in cui ci si sente accolti, amati, unici e al sicuro.

Robert Pattinson: le critiche per Twilight peggiori di quelle per Batman

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In un’intervista con MTV, Robert Pattinson ha parlato dell’esperienza di ottenere un ruolo iconico come quello di The Batman, e del contraccolpo che ne è derivato, con le critiche dei fan che non erano felici della scelta fatta dalla produzione.

Tuttavia, sembra che Pattinson avesse già le spalle molto forti in fatto di critiche, dal momento che sembra che quando venne scelto per il ruolo di Edward Cullen nella saga di Twilight, le critiche siano state molto più pesanti, alla luce del fatto che all’epoca era sconosciuto.

“Era meno aggressivo di quando sono stato scelto per Twilight. Il che è strano perché nessuno sapeva nemmeno chi fossi all’epoca. Era uscita soltanto una mia foto, e loro dicevano, ‘Assolutamente no!’ (ride) È stato molto più doloroso”.

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Deadpool doveva essere introdotto nel MCU in Shang-Chi!

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Deadpool doveva essere introdotto nel MCU in Shang-Chi!

Il nuovo concept art di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli presenta il Deadpool di Ryan Reynolds che combatte Proxima Midnight, la figlia di Thanos. Da quando i Walt Disney Studios hanno acquisito la 20th Century Fox, i fan della Marvel si sono chiesti cosa riserva il futuro per Wade Wilson. Da allora i Marvel Studios hanno confermato i piani per rendere Deadpool 3 un film R-rating che porterà Deadpool di Reynolds nel Marvel Cinematic Universe. Si è discusso molto su come il Mercenario Chiacchierone possa entrare a far parte dell’MCU nella Fase 4.

Nonostante tutte le speculazioni che Deadpool possa apparire in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, sembra però che fosse Shang-Chi il film destinato a far esordine Deadpool nel MCU.

Il concept artist Andrew Kim (tramite Murphy’s Multiverse) ha condiviso alcuni lavori che ha realizzato per Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, tutti basati sul Golden Daggers Club di Xialing. L’ambientazione ha fornito al film due grandi cameo MCU nel montaggio finale, Wong (Benedict Wong) e Abomination (Tim Roth) che si scontrano. La resa di questa scena da parte di Andrew Kim è piuttosto intrigante, perché mostra Deadpool che combatte Proxima Midnight. Il concept art, che potete vedere di seguito, è stato commissionato dai Marvel Studios nel 2019.

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Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, la recensione del film

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è arrivato al cinema il 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, ha diretto il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Lo scudo di Captain America autografato messo all’asta per la Make-A-Wish Foundation

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Uno scudo di Capitan America dal design unico, con le firme di Chris Evans, Anthony Mackie, Sebastian Stan e Wyatt Russell, fa parte di una lotteria a favore della sezione nord-est di New York della Make-A-Wish Foundation. Tutti e quattro gli attori hanno brandito il simbolo iconico nel corso del Marvel Cinematic Universe. Evans ha interpretato l’originale Capitan America, Steve Rogers, mentre Sam Wilson di Mackie ha poi assunto il ruolo di protagonista in seguito agli eventi di Avengers: Endgame. Stan continua a interpretare l’amico fidato di Cap, Bucky Barnes (alias il Soldato d’Inverno), mentre Russell si unisce al gruppo nei panni di US Agent, un’altra incarnazione dell’eroe, introdotta nella serie Disney+ del 2021, The Falcon and the Winter Soldier.

Le quattro star continuano a rimanere in contatto con il personaggio, anche mentre si avventurano nei loro rispettivi progetti. Evans, Mackie, Stan e Russell hanno recentemente collaborato con Make-A-Wish Northeast New York per mettere in palio uno scudo personalizzato, disegnato con i simboli di Capitan America, Winter Soldier e US Agent. Ogni attore ha firmato la rispettiva sezione dello scudo da 63 centimetri, mentre il nome di Evans abbellisce la stella nel mezzo.

Flash/Zagor – La scure e il fulmine, il primo incontro tra i personaggi DC Comics e SBE

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Dopo l’esordio degli albetti di presentazione, il 10 marzo arriverà in libreria e in fumetteria FLASH/ZAGOR – LA SCURE E IL FULMINE, il volume completo, tutto a colori, cartonato e in grande formato, della storia speciale che vede uniti lo Spirito con la Scure e il velocista dell’universo DC Comics.

Il team-up tra Zagor e Flash, primo frutto dell’eccezionale progetto in cui gli Eroi bonellianiincontrano quelli dell’universo DC, ci condurrà nel cuore della foresta di Darkwood in una prospettiva del tutto inedita e seducente, grazie alla storia scritta a quattro mani da Giovanni Masi & Mauro Uzzeo (Il Confine), disegnata da Davide Gianfelice (Orfani, K-11, The Flash) e coi colori di Adele Matera e Luca Saponti.
A seguire l’edizione italiana, il volume sarà poi pubblicato negli Stati Uniti da DC Comics e in numerosi altri paesi.

I due personaggi protagonisti sono tra i più famosi del fumetto mondiale. Da un lato c’è l’agente della polizia scientifica Barry Allen, che colpito da un fulmine e cosparso di sostanze chimiche entra in contatto con una misteriosa fonte d’energia: la Forza della Velocità. Usando quel potere per aiutare chiunque ne abbia bisogno, si trasforma in Flash, l’uomo più veloce del mondo. Dall’altro lato c’è “Lo Spirito Con La Scure”, un uomo con poteri straordinari: il suo caratteristico grido di battaglia “AAAAHHYAAK!” perseguita chiunque provi ad attentare alla pace della foresta di Darkwood.

Sono trascorsi un po’ di mesi da quando il Re di Darkwood e il Velocista Scarlatto hanno iniziato a incrociare le loro strade per la prima volta tra le pagine di un adrenalinico numero zero. Il prologo dell’atteso incontro è stato presentato prima in una doppia edizione esclusiva per le fumetterie e quindi riproposto nel classico formato bonelliano. In quest’ultima occasione, l’avventura che apre la strada a questo storico team-up è stata accompagnata dalle pagine che raccontavano l’origine del costume di Zagor e il debutto di Pat Wilding in veste di venerato Spirito con la Scure. Ma non solo: anche Flash ha goduto di un viaggio nel proprio passato editoriale, protagonista di un racconto tra i più classici della sua ottantennale saga e di un moderno incontro con lo storico nemico, Gorilla Grodd.

Ma quale sarà̀ la straordinaria minaccia che dovranno affrontare nel racconto completo che vede per la prima volta faccia a faccia i due celebri eroi? Come riusciranno a convivere e a collaborare due personaggi al contempo tanto diversi quanto simili tra loro come Zagor e Flash? E quale sarà il punto di contatto tra l’Universo DC e quello della Sergio Bonelli Editore, che innesterà il loro incontro?

FLASH/ZAGOR – LA SCURE E IL FULMINE, arricchito dagli articoli di approfondimento e da una ricca gallery di disegni preparatori, copertine e immagini inedite realizzate da Davide Gianfelice, Carmine Di Giandomenico e Emiliano Mammucari, sarà disponibile anche con una speciale Variant Cover realizzata dalla superstar del fumetto Gabriele Dell’Otto, in vendita in esclusiva nella catena Games Academy e sul sito di Sergio Bonelli Editore.

Le Storie a fumetti di Flash sono pubblicate in Italia da Panini Comics.

The Batman: Matt Reeves devastato dal casting di Robert Pattinson in Tenet

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Matt Reeves ha confessato che il casting di Robert Pattinson in Tenet di Christopher Nolan lo ha devastato, in prospettiva del suo The Batman.

“Voglio dire, [Nolan] aveva una barra alta da cercare di superare, provare a raggiungere. Ero consapevole che stava facendo Tenet e ho pensato che fosse davvero bello. In infatti, ero un po’… Lascia che ti dica come mi ha davvero colpito. Ho scritto la storia, ho scritto questa sceneggiatura pensando a Rob. Volevo che fosse il mio Batman. Non avevo idea se sarebbe stato Batman, e quando è stato annunciato che era stato scelto da Chris in Tenet, sono rimasto devastato.

Ero convinto, perché aveva fatto tutti questi film d’autore e aveva lavorato con tutti questi registi interessanti … Se farà un film di successo, sarà Batman e ne farebbe più di uno? Quando ha accettato di fare un film importante con uno dei cineasti definitivi di Batman, ho pensato: ‘Ok, ecco fatto. Non vorrà essere Batman”.

E invece per Reeves le cose si sono volte al meglio, e Pattinson ha accettato di essere il suo Uomo Pipistrello.

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Dune: Zendaya aveva paura a causa dei suoi… denti del giudizio!

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Dune: Zendaya aveva paura a causa dei suoi… denti del giudizio!

Zendaya è trai protagonisti di Dune, anche se il suo ruolo, per adesso è rimasto ai margini della storia. Tuttavia l’attrice ha confessato che aveva una paura specifica all’inizio delle riprese. Ecco cosa ha dichiarato:

“Mi ero appena tolta i denti del giudizio. La mia più grande paura era che la mia bocca diventasse sgradevole, e poi avrei dovuto girare una scena con Timothée in cui dovevamo essere molto vicini e lui avrebbe annusato il mio possibile alito secco.”

Chissà com’è andata, sul set!

Dune è interpretato da un cast stellare composto da Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacJason MomoaZendayaJosh BrolinJavier BardemStellan Skarsgård, Sharon Duncan Brewster, Stephen McKinley Henderson, Chang Chen, David Dastmalchian e Charlotte Rampling.

Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure sopravviveranno.

Denis Villeneuve ha diretto Dune e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

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