Una Carol Danvers così scatenata non
l’avevamo mai vista: eccola in azione nel nuovo spot rilasciato sul
profilo Facebook ufficiale di Captain Marvel, il cinecomic che
vedrà il premio oscar Brie Larson nei panni
della supereroina.
Vi ricordiamo che la pellicola
arriverà nelle nostre sale il prossimo 6 marzo
2019, e che il personaggio tornerà un mese e mezzo dopo
anche in Avengers: Endgame. Annunciata dalla scena
post credits di Infinity War, Captain Marvel sarà
la prima eroina protagonista di un titolo dell’universo
cinematografico condiviso.
Potete leggere qui un
approfondimento sui
fumetti che hanno ispirato il film.
Diretto da Anna
Boden e Ryan Fleck, vede nel
cast Brie Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi ufficiale:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968,
il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Albert Finney, uno
dei più grandi attori della storia del cinema, è morto giovedì a
Londra a causa di un’infezione al torace. Aveva 82 anni e stava
combattendo contro il cancro.
Il grande interprete britannico ha
iniziato la sua carriera come attore teatrale, prima di passare al
grande schermo. Con la sua voce grave e lo sguardo penetrante
caratterizzò il suo lavoro e i suoi personaggi con un intenso
realismo, diventando famoso in classici degli anni ’60 come
Saturday Night and Sunday Morning e Tom
Jones.
In seguito interpretò in modo
memorabile il leggendario Hercule Poirot di Agatha Christie in
Assassinio sull’Orient Express e ha impressionato
critici e pubblico con esibizioni imponenti in The
Dresser e Under the Volcano.
Albert Finney è
stato candidato a cinque Oscar ma non ha mai vinto il premio.
La storia del cinema ha visto
passare diverse moltitudini di attori, ma sono davvero pochi quelli
che riescono a lasciare la propria impronta e uno di questi è
proprio Al Pacino. L’attore, con quasi 50 anni di
carriera alle spalle, ha interpretato ruoli leggendari che il mondo
ricorderà per sempre.
Ma Al Pacino non ha conquistato il
pubblico di tutto il mondo solo tramite le sue interpretazioni, ma
anche grazie alla sua umanità, cordialità e profondo rispetto che
nutre per i suoi fan.
Ecco dieci cose che non sai
di Al Pacino.
Al Pacino: film
1. Al Pacino: i film e la
carriera. Sebbene Al Pacino abbia sempre avuto il pallino
della recitazione ed era interprete di qualche commediola che si
svolgeva nei sotterranei di New York, la sua carriera inizio iniziò
nel 1969 con Me, Natalie, nello periodo in cui era stato
preso, dopo diversi tentativi, all’Actors Studio. La sua carriera
decolla subito quando Francis Ford Coppola lo scrittura per
realizzare quello che sarà il terzo film di Pacino (dopo Panico
a Needle Park del 1971), ovvero Il padrino (1972). Da qui in poi realizzerà film di
successo come Lo spaventapasseri (1973), Serpico
(1973), Il padrino – Parte II (1974), Quel pomeriggio
di un giorno da cani (1975), Cruising (1980),
Scarface (1983) e il Padrino – Parte III
(1990). Negli anni Novanta, Pacino farà parte di film come
Scent of a Woman – Profumo di donna (1992), Carlito’s
Way (1993), Heat – La sfida (1995), Donnie
Brasco (1997) e Insider – Dietro la verità (1999),
mentre negli anni Duemila entra nel cast di produzioni come
Insomnia (2002), S1m0ne (2002), Ocean’s
Thirteen (2007), Wilde Salomé (2011), e Manglehorn (2014). Tra gli ultimi film da lui
realizzati vi sono Conspiracy – La cospirazione (2016),
Hangman (2017) e The Pirates of Somalia
(2017).
2. Al Pacino è anche un
regista apprezzato. Nel corso della sua carriera, Al
Pacino ha praticato anche la professione di regista, spesso
dirigendo se stesso: ha debuttato nelle vesti di regista con
Riccardo III – Un uomo, un re (1996) per proseguire con
Chinese Coffee (2000), Babbleonia (2007) e
Wilde Salomé (2011).
Al Pacino: altezza
3. Al Pacino è piuttosto
basso. L’attore americano è tutto il contrario di quello
che si può definire un omone: Pacino, infatti, è alto circa 170
centimetri. Nonostante ciò, la sua altezza non ha influito la sua
carriera, segno che la bravura non si misura in centimetri.
Al Pacino: Scarface
4. Il ruolo di Tony Montana
è il preferito di Al Pacino. Secondo l’attore, uno dei
ruoli che più ricorda con affetto è quello di
Tony Montana in Scarface. Per prepararsi a
questo ruolo, Pacino ha dovuto sottoporsi a diverse lezioni di
addestramento fisico e ha dovuto sottostare a diverse condizioni,
finendo anche per rovinarsi. Un esempio? Il suo personaggio è un
gran cocainomane e, anche se sul set venne utilizzato probabilmente
del latte in polvere, ciò provocò delle conseguenza al naso del
protagonista: l’attore infatti, dichiarò di aver avuto dei problemi
al naso conseguenti alle riprese del film.
5. Al Pacino è stato
vittima di alcuni incidenti sul set. Durante le riprese di
Scarface, l’attore venne ferito, in maniera del tutto
accidentale, dalla scheggia di un piatto lanciato dalla sua collega
Michelle Pfeiffer: ma Pacino è riuscito anche
ad ustionarsi la mano. La scena finale del film venne provata
diverse volte e Pacino si mise, perciò, a sparare con l’arma di
scena tante volte quante le prove. Fatto sta che, dopo aver
terminato, l’attore afferrò accidentalmente la canna bollente della
pistola, subendo delle bruciature abbastanza preoccupanti: in
questo caso, non potendo lavorare, la produzione venne sospesa per
qualche settimana.
Al Pacino: Il padrino
6. Al Pacino fu fortemente
voluto da Francis Ford Coppola. Per il ruolo di Michael
Corleone, la produzione aveva selezionato attori del calibro di
Jack Nicholson,
Robert Redford, Ryan O’Neal e Dustin Hoffman, mettendo da parte Al Pacino
perché ritenuto troppo basso e semisconosciuto. Ma il regista,
Francis Ford Coppola, era di tutt’altro avviso: egli, infatti,
continuò ad insistere, poiché riteneva che l’attore, oltre alle
indubbie qualità recitative, avesse anche un volto riconducibile ai
tratti siciliani.
7. Al Pacino boicottò la
cerimonia degli Oscar. Per la cerimonia degli Oscar del
1973, Al Pacino decise di boicottare per il semplice fatto di
essere stato nominato come Miglior Attore non Protagonista, mentre
il suo personaggio stava molto di più sullo schermo rispetto ai
personaggi degli altri attori, soprattutto rispetto a quello di
Marlon Brando: quest’ultimo, infatti, venne
candidato come Miglior Attore Protagonista, vincendo anche la
statuetta.
Al Pacino: figli
8. Al Pacino ha tre
figli. L’attore americano è diventato padre per ben tre
volte in tarda età: la prima figlia, Julie Maria è
nata nel 1989 da una relazione con Jan Tarrant,
un’insegnante di recitazione. Gli due figli, invece, sono i gemelli
Olivia e Anton, nati nel 2001 e
avuti dall’attrice Beverly D’Angelo.
9. Al Pacino non si è mai
sposato. Nel corso della sua vita, l’attore americano ha
avuto diversi amori, alcuni duraturi, altri meno: nonostante ciò,
non ha mai preso la scelta di sposarsi con nessuna di esse. Tra i
diversi amori attribuiti a Pacino, figurano Jill
Clayburgh, Marthe Keller, Carol Kane,
Diane Keaton, Tuesday Weld, Penelope Ann Miller e pare
abbia avuto anche un flirt con Madonna. Negli
ultimi anni ha frequentato l’attrice argentina Lucila Solà, ma la
relazione, iniziata nel 2011, è terminata di recente. Sembra,
comunque, che l’attore stia frequentando un’attrice israeliana
Meital Dohan che ha la metà dei suoi anni.
Al Pacino oggi
10. Al Pacino ha molti
progetti all’attivo. Nonostante l’età, che si avvicina gli
80, la carriera di Al Pacino continua a proseguire
ininterrottamente e lo si vedrà ben presto in numerosi progetti. Di
questi,, i più attesi, con uscita prevista per il 2019, sono
sicuramente Once Upon a Time in Hollywood di Quentin Tarantino e The Irishman di Martin Scorsese.
Presentato rapidamente nel primo
trailer ufficiale del film, Quentin Beck aka Mysterio sarà uno dei
principali antagonisti di Spider-Man: Far From
Home ed è uno dei villain più celebri dei fumetti
sull’Uomo Ragno.
Illusionista e super criminale,
viene ricordato per numerose “imprese”. Ecco di seguito le più
importanti:
Multiple Mysterio
Questa illusione non è altro che una
variazione del classico “Multiple Mysterio“, dove
il personaggio si ritrova a fronteggiare il Fantasma
Rosso (alter ego di Ivan Kragoff) e le sue
super-scimmie, creando una dozzina di copie di se stesso.
Ciò che rende particolare e
pericolosa l’azione è il fatto che il vero Mysterio non si trovi
nemmeno lì fisicamente, ma che in realtà sta usando solo degli
ologrammi godendosi il “meritato riposo” giocando con un
videogame.
La morte di zia May
Nei fumetti la morte
di zia May è
un evento ricorrente, e una delle prime occasioni risale al numero
196 di Amazing Spider-Man: il ladro che
ha ucciso zio Ben è stato scoperto e si
introduce nella casa dei Parker per rubare del denaro destinato a
dei criminali mafiosi; per farlo e accedere al
conto, Mysterio simula così la morte di
May convincendo Peter che quella sia la realtà dei fatti.
Il ladro finisce per morire di
infarto alla fine di Amazing Spider-Man 200,
mentre Mysterio la fa franca e scompare praticamente da libero
senza che l’eroe possa vendicarsi.
Doctor Mysterio
Cosa farebbe per prima cosa un
maestro delle illusioni con i suoi poteri? Forse indagare nella
mente del suo nemico facendolo impazzire? È esattamente ciò
che esperimenta Mysterio su Spider-Man con
conseguenze importanti.
Fingendosi un medico, si reca
infatti al Daily Bugle per dire al mondo che
Spider-Man ha sviluppato una seconda personalità e
che questa malattia lo porterà a perdere la testa. Peter crede alle
parole del dottore e deve combattere con le allucinazioni che
piegano la sua mente a incubi orribili.
Ovviamente si tratta dell’ennesima
messa in scena di Mysterio, e se non fosse stato per l’intervento
di Jameson, il villain avrebbe convinto Spider-Man a rivelare la
sua identità segreta.
Venom Galactus
Questa rientra di diritto tra le
illusioni più incredibili e sopra le righe della storia
dell’antagonista nei fumetti: Mysterio fa credere
a Spider-Man che alcuni dei suoi più grandi nemici lo stiano
seguendo, e soltanto dopo aver sconfitto facilmente Green Goblin e
Hobgoblin, Venom appare da
una coltre di fumo.
Peter lo colpisce ripetutamente
sembra aver mandato al tappeto il simbionte quando questo crolla
sul corpo di Galactus e i due si fondono per
creare un mostro davvero inquietante ed enorme.
L’incubo di Wolverine
La più grande illusione di Mysterio
è quella che ha portato a uccidere l’intero gruppo
degli X-Men. Siamo
nella continuity alternata di “Old Man Logan”,
dove Wolverine è tormentato dai suoi peccati: vittima degli inganni
di Mysterio, Logan viene trasformato nel
suo scagnozzo e costretto ad assassinare i suoi vecchi compagni
credendoli dei pericolosi criminali.
Non c’è stato evento più drammatico
legato alla storia di questo villain, la vola in cui è riuscito a
sconfiggere eroi così importanti in un modo così sadico.
Il “gigante” di fumo
Un grande classico della storia di
Mysterio potrebbe far capolino in Far From
Home (o almeno è ciò che suggerisce l’immagine qui sopra
tratta dal trailer): l’illusione degli Elementali.
E se queste creature siano
semplicemente dei mostri creati dal villain per permettergli di
interpretare la parte dell’eroe e ingannare tutti? La bellezza di
questa trovata sta nella sua semplicità…
La grande tempesta
Ad un certo punto dei fumetti
Spider-Man si ritrova a fronteggiare Mysterio
nella parte superiore del World Trade Center, con quest’ultimo che
crea una tempesta enorme, praticamente impossibile per qualsiasi
illusionista.
Ma sappiamo quanto il villain ami
mostrarsi in tutto il suo esibizionismo, e questo trucco ha
dimostrato come sia capace di mettersi alla prova con illusioni
impensabili.
Gli omicidi di Spider-Man
Una delle azioni più sinistre e
pericolose di Mysterio si rivela essere la
prima di una lunga serie, raccontata in “Amazing Spider-Man
numero 13″ (che poi è anche la sua prima apparizione
nei fumetti Marvel).
In pratica il villain si
finge Spider-Man e commette vari
crimini, derubando diverse persone in pieno giorno, cosa che
stuzzica l’attenzione di J. Jonah
Jameson e del suo giornale a tal punto da descrivere
Spidey come la nuova minaccia americana e nemico numero uno della
sicurezza. Mysterio si fa quindi strada
per catturarlo per guadagnare, oltre alla fama di eroe, anche
parecchi soldi.
Chi pensava che il franchise di
Toy Story si sarebbe concluso con il terzo
capitolo sarà rimasto sorpreso dall’annuncio ufficiale del quarto
film, in uscita a Giugno, dunque nulla esclude che la Pixar possa
pensare ad altri sequel come Toy Story
5. In merito alla questione è entrato anche
Tim Allen, doppiatore americano di Buzz Lighyear,
parlandone con ET:
“Se arrivi al numero quattro
hai ovviamente passato il concetto di trilogia. Quindi non vedo
alcun motivo per cui non si dovrebbero fare altri sequel…E se me lo
chiedi, farei anche il quinto!”.
Allen ha forse svelato i piani
futuri dell’azienda? Toy Story diventerà un franchise “esteso”
sulla falsariga di Fast & Furious e
Animali Fantastici? Staremo a vedere.
Nel frattempo vi ricordiamo
che Toy Story 4 uscirà nei cinema
italiani il 27 giugno, diretto da Josh
Cooley e prodotto da Jonas
Rivera e Mark Nielsen.
Sullo schermo torneranno
Woody, Bo Peep, e il resto
della banda di giocattoli.
La sinossi:
Woody ha sempre saputo quale
fosse il suo posto nel mondo e la sua priorità è sempre stata
prendersi cura del suo bambino, che si trattasse di Andy o di
Bonnie. Quando Forky, il nuovo progetto scolastico di Bonnie
trasformato in un giocattolo, si autodefinisce “spazzatura” e non
giocattolo, Woody decide di mostrargli gli aspetti positivi di
questa nuova vita. Ma quando Bonnie porta con sé tutta la banda di
giocattoli in un viaggio con la sua famiglia, Woody fa
un’inaspettata deviazione, che lo porta a ritrovare la sua amica
scomparsa da tempo, Bo Peep. Dopo aver trascorso anni per conto
proprio, lo spirito avventuroso di Bo e la vita “on the road” hanno
rovinato la sua porcellana. Woody e Bo scopriranno che le loro
rispettive vite come giocattoli sono ormai agli antipodi, ma presto
si renderanno conto che questo è l’ultimo dei loro
problemi.
L’ipotesi di un sequel di Mad
Max: Fury Road era stata confermata da
Tom Hardy la scorsa estate, raccontando in
un’intervista con Variety che Fury Road sarebbe
stato il primo film di una nuova trilogia scritta e diretta da
George Miller ma che i costi e l’impegno di una
produzione così grande avrebbero impedito il realizzarsi del
progetto.
All’epoca Hardy aveva rassicurato
il pubblico spiegando che il team era “in attesa della
giusta opportunità e del via libera per girare il prossimo
capitolo. Tuttavia ci sono un sacco di progetti in ballo, e
speriamo che uno di questi diventi una possibilità reale. Appena
sarà così, sarò il primo a partecipare.”
Da allora non abbiamo avuto
aggiornamenti in merito fino ad oggi, grazie all’indiscrezione
diffusa da Erik Davis di Fandango:
“Bene, il sequel di World War Z
è ufficialmente cancellato. Ma ho sentito che un altro sequel
potrebbe tornare in pista…ci sono buone possibilità che ciò non
accada, ma sono speranzoso“.
Davis fa riferimento alla fresca
cancellazione del secondo
film di World War Z, bloccato dalla Paramount
per ragioni di budget (ora che gli studios si preparano a lavorare
Mission Impossible 6 e 7 con Christopher
McQuarrie), e scommette che sarà proprio Mad Max: Fury Road 2 il
designato titolo in sviluppo. Come andrà a finire?
So WORLD WAR Z 2 is officially dead and not
happening… BUT… I'm hearing whispers of another sequel that's
beginning to rev its engines… pic.twitter.com/eFyRkC2kh0
Una delle teorie più gettonate sulla
trama di Avengers: Endgame prevedeva il
coinvolgimento di Captain Marvel come ultima risorsa
disponibile dei Vendicatori per impedire il piano di Thanos (e lo
schiocco finale), e qualche settimana fa era stato Samuel L.
Jackson a spiegare che l’eroina può viaggiare nel
tempo, portando i fan a credere che sarà proprio lei a
determinare la guerra contro il Titano Pazzo tornando indietro al
passato. Ma esattamente quando?
Una nuova ipotesi si collega
direttamente allo standalone su Carol Danvers che uscirà un mese e
mezzo prima di Endgame, e che potrebbe fornirci
più di un indizio sul suo intervento nel quarto capitolo di
Avengers.
Guardando alla campagna
pubblicitaria del film con Brie Larson, i Marvel
Studios stanno spingendo sul tema della memoria e della vita che
Carol si è lasciata alle spalle quando è diventata membro
dell’esercito Kree…e se invece quei ricordi provenissero dal
futuro? E se Maria Rambeau, sua grande amica
e collega pilota, insieme ad altri personaggi, fossero rimasti
vittime della Decimazione? Ma soprattutto, avete mai pensato che
l’eroina, invece di rimanere polverizzata dallo schiocco, fosse
stata rispedita negli anni ’90?
Forse Nick Fury sta
cercando di risolvere proprio questo mistero: da dove arriva questa
aliena con i superpoteri? Magari scavando nei suoi ricordi si
scoprirà che è stata rimandata indietro nel tempo per impedire la
realizzazione del piano di Thanos…
Secondo questa teoria la Decimazione
ha colpito Captain Marvel, ma non nel modo in cui immaginiamo, e
invece di svanire come gli altri Vendicatori, Carol viene rimandata
indietro nel tempo insieme a Talos, lo Skrull antagonista del film. Che
ne pensate?
Diretto da Anna
Boden e Ryan
Fleck, Captain Marvel arriverà
nelle nostre sale il prossimo 6 marzo
2019.
La sinossi
ufficiale: Basato sul personaggio dei
fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue
Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti
dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra
galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà.
Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova
che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo
cinematografico Marvel.
Rivedremo il personaggio anche
in Avengers:
Endgame, nelle sale dal 24 Aprile 2019, diretto
da Anthony e Joe Russo.
Come annunciato lo scorso aprile,
la Paramount è ufficialmente al lavoro sul sequel di A Quiet Place – Un Posto Tranquillo insieme a
John Krasinski, regista e sceneggiatore del
primo film, che arriverà nelle sale il 15 Maggio
2020.
Questa data, insieme alle ultime
indiscrezioni comparse online, lasciano ipotizzare che le riprese
del secondo capitolo inizieranno già la prossima estate nello stato
di New York; nei mesi successivi Krasinski e il suo team avrebbero
poi modo di perfezionare gli effetti visivi e tutta la
post-produzione necessaria.
L’attore aveva completato le prime
bozze dello script in autunno, e la storia dovrebbe proporre allo
spettatore un nuovo punto di vista sulla vicenda della famiglia
sopravvissuta all’apocalisse, considerando di espandere l’universo
presentato:
“Una piccola idea è diventata
più grande, e mentre la maggior parte dei sequel parla del ritorno
di un cattivo o del ritorno di un eroe, non volevo che il mio
andasse in questa direzione.” ha spiegato Krasinski in
un’intervista. “Di A Quiet Place
2 abbiamo un mondo, e il resto della
popolazione che sta attraversando esattamente quella stessa
esperienza. Ci sono altri sopravvissuti? Cosa possiamo esplorare
ancora? Cosa accadrà dopo?“.
Vero e proprio caso cinematografico
della scorsa stagione, A Quiet Place – Un Posto Tranquillo ha
trasformato l’esperienza cinematografica di milioni di spettatori
proponendogli uno spettacolo inedito.
La vicenda segue il viaggio di una
famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di
misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che
ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn
(Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinati a trovare un
modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di
contrattaccare.
Il film PG-13 è stato
universalmente acclamato, sostenendo le buone critiche con un box
office di successo, combinazione che ha ingolosito a ragione lo
studio, motivando la decisione di realizzare un sequel. Il
film ha incassato 213 milioni in tutto il mondo, una cifra enorme a
fronte dei 17 milioni di budget.
A due mesi e mezzo circa dall’uscita
nelle sale di Avengers: Endgame ecco arrivare la
nuova sinossi ufficiale del film, il capitolo che calerà il sipario
della Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.
Intanto sul sito ufficiale della
Disney è partito il conto alla rovescia
dei giorni che ci separano dalla visione.
Potete leggere di seguito la nuova trama di Endgame:
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Avengers:
Endgame arriverà al cinema il 24 Aprile 2019,
sarà diretto da Anthony e Joe Russo e
porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic
Universe.
Il licenziamento di James
Gunn – e il conseguente allontanamento dalla regia
di Guardiani della Galassia 3 – ha
lasciato in sospeso la produzione del film, tuttavia prima
dell’annuncio ufficiale il regista aveva completato la
sceneggiatura. Da allora ci siamo chiesti se la Disney
avrebbe usato o meno lo script oppure intrapreso una strada
alternativa.
L’aggiornamento arriva direttamente
da Chris Pratt, che in un’intervista con MTV News
ha detto:
“Si, certo, useremo la storia di
James. Ed è buona, davvero buona“.
Nei giorni scorsi l’attore si era
fatto sentire spendendo ancora parole di sostegno al regista,
rassicurando i fan sul futuro del franchise e sul fatto che il film
vedrà la luce, prima o poi:
“Prometto che ci sarà un terzo
film, non so esattamente come sarà, ma so che tutti quelli
coinvolti sono desiderosi di dare ai fan ciò che vogliono e
determinati a concludere la trilogia in modo
significativo.”
Le parole di Pratt sembrano fugare
qualsiasi dubbio in merito alla cancellazione del progetto, dal
momento che i piani di lavoro sono ancora vivi alla Marvel. La sceneggiatura
esiste (quella firmata da Gunn) e tutto il cast è
disponibile a tornare nei rispettivi ruoli (tranne
forse Dave Bautista),
dunque è possibile che Kevin Feige e co. stiano soltanto aspettando
di trovare la persona giusta che possa subentrare al posto del
regista uscente.
Dopo l’anteprima nazionale
del 2 febbraio al Seeyousound di Torino e dopo la
69° edizione del Festival di Sanremo con Solo
una canzone, gli Ex-Otago arrivano al cinemadal 18 al 20 febbraio con il documentario
EX-OTAGO – SIAMO COME GENOVA diretto da
Paolo Santamaria, un viaggio che ci porta alla
scoperta della band, tra le protagoniste del prossimo Festival di
Sanremo, raccontandone la storia, le ispirazioni e i
retroscena.
Per promuovere il nuovo album,
Corochinato, e il film stesso, il gruppo
parteciperà a un tour di dieci date in cui si esibirà dal vivo,
parteciperà a un firmacopie e presenterà il documentario stesso.
Grazie a Cinefilos.it sarà possibile partecipare gratuita
mente all’evento.
Ecco i dettagli della tappa
disponibile:
12 FEBBRAIO GENOVA
FELTRINELLI // Via Ceccardi, 18 – ore 18.00
firmacopie
CINEMA CORALLO // Via Innocenzo IV, 13 – ore 20.30
live e proiezione
Continuate a leggere
Cinefilos.it per scoprire tutte le date e le città in cui si
svolgerà l’evento!
VINCI CON
CINEFILOS.IT
Per avere la possibilità di vincere
un ingresso gratuito, scrivere una e-mail all’indirizzo
[email protected] inserendo in oggetto
“EX-Otago + la città (che cambierà a seconda della
data)”. Nel corpo dell’e-mail inserite nome e
cognome della persona interessata a partecipare. Le e-mail
mancanti di una di queste componenti non saranno prese in
considerazione. Solo chi riceverà una e-mail di conferma
sarà autorizzato a partecipare. Si accetteranno
prenotazioni fino a esaurimento posti.
EX-OTAGO – SIAMO COME
GENOVA parte dal rapporto della band con la propria città,
Genova, tema portante dell’album Marassi, nome di quel quartiere
che rappresente la Genova post moderna, rimasta fuori dalla canzoni
di De Andrè, un serpente di strade che arrivano fino al mare, un
quartiere che ben rappresenta i giorni nostri, un quartiere di
supermercati e palazzi, di relazioni sull’autobus, di vita. Un atto
d’amore per il luogo degli ultimi, ma anche cuore pulsante della
città, di cui tutti dovrebbero sentirsi parte.
Dai tour nei locali underground ai
sold out dei club nelle grandi città italiane, fino al
concerto in piazza de Ferrari a Genova, passando per il concerto ai
detenuti del carcere di Genova, i live e i racconti personali si
intrecciano in un ritratto appassionato di una band che crede
ancora nella forza della musica e della scrittura.
Una nuova versione di
Charlie’s Angels che possa rendere giustizia alle
leggendarie protagoniste della serie tv è probabilmente attesa da
tempo e c’è molta eccitazione intorno al film, specialmente per il
fatto che la regista al timone è Elizabeth
Banks.
Kristen Stewart, Naomi Scott e Ella
Balinska sono le nuove protagoniste e grazie
alla Banks in persona, che nel film interpreta un Bosley femmina,
abbiamo la possibilità di dare un primo sguardo alle attrici nei
ruoli del film. L’immagine condivisa
è dal dietro le quinte e non una foto ufficiale del film, ma ci dà
un’idea di quelli che saranno i look delle protagoniste.
I dettagli
della storia non sono stati rivelati, ma sappiamo che ci
aspetteranno più Bosleys, poiché sia Patrick Stewart
che Djimon Hounsou sono stati ingaggiati nel ruolo
(oltre alla Banks, ovviamente).Le riprese
sono iniziate lo scorso settembre e lo studio ha scelto il 1°
novembre 2019 come data d’uscita.
Mentre Ella Balinska è conosciuta più per piccoli
ruoli in tv, Kristen Stewart è senza dubbio la vip
del trio, vista la sua già lunga carriera al cinema, sia in grosse
produzioni che in film d’autore. Naomi Scott è
stata presentata al grande pubblico in Power Rangers e
la rivedremo quest’anno al cinema nei panni della principessa Jasmine
nell’Aladdin in live
action della Disney, diretto da Guy
Ritchie.
A poco meno di un mese di distanza
dall’uscita in sala, Captain Marvel si conferma uno dei
titoli più caldi dell’anno, grazie anche a una martellante compagna
promozionale da parte dello studio.
Adesso, il film si svela in una
veste completamente nuova, con il trailer in versione Funko
POP! che riprende tutte le sc ene più importanti dei
trailer originali diffusi nelle ultime settimane.
Oltre a Carol Danvers, il trailer
vede protagonista la sua migliore amica, Maria Rambeau, ma anche il
suo gatto e il suo jet.
Vi ricordiamo che alla regia del film con
protagonista Brie Larson, ci
sono Anna Boden e Ryan
Fleck. L’uscita al cinema è fissata
al 6 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei
fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue
Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti
dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra
galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà.
Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova
che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo
cinematografico Marvel.
Il Marvel Cinematic Universe,
la famiglia di Guardiani della Galassia in
particolare, ha ricevuto un altro duro colpo con la notizia che
Oreo il Procione, il modello reale per la realizzazione di
Rocket Racoon, è morto a causa di una malattia
all’età di 10 anni.
Mentre Bradley
Cooper ha dato voce a Rocket e Sean Gunn
ha interpretato l’eroe peloso sul set, Oreo è stato utilizzato come
base visiva per Rocket Racoon nei film che hanno visto in scena il
personaggio, quindi i due film sui Guardiani della
Galassia e Avengers: Infinity War.
Il profilo ufficiale di Facebook di
Guardiani della Galassia ha annunciato il triste
evento con un sentito elogio della proprietaria, Quinta
Layla, che ha descritto il simpatico personaggio come “un
ometto speciale”.
“Divertiti lassù sul Ponte
dell’Arcobaleno mio caro. Spero, no, so che ti ameranno tanto
quanto noi. Ci mancherai tanto, tanto”. Ha
scritto.
Prima di lasciarci, Oreo ha
apprezzato alcuni aspetti della vita delle celebrità prima, come
apparire sul tappeto rosso accanto a Gunn alla premiere dei
Guardiani della Galassia del 2014, film che ha
dato inizio al viaggio di Rocket sullo schermo. Da allora, il
procione con le armi ha salvato l’universo e ha combattuto Thanos,
e lo vedremo nel prossimo Avengers: Endgame.
Rocket Raccoon è
stato creato nel 1976 da Keith Giffen e
Bill Mantlo ed è diventato uno dei più famosi
supereroi della Marvel, con un ruolo particolarmente importante sul
versante cosmico dell’universo Marvel.
Una nuova immagine promozionale di
Avengers:
Endgame ha finalmente rivelato al pubblico i costumi
ufficiali che i Vendicatori indosseranno nel film, capitolo
conclusivo della Fase 3 in cui vedremo il confronto finale tra i
sopravvissuti alla Decimazione e Thanos.
Nell’immagine sono presenti
Captain America, Vedova Nera,
Iron Man, Occhio di Falco/Ronin,
Hulk e Thor, ovvero i sei
Avengers della formazione originale. I cambiamenti più “radicali”
sembrano quelli apportati alle uniformi di Natasha Romanoff (che
ritorna ai suoi vecchi capelli rossi con una tuta leggermente
diversa dalle passate versioni) e di Bruce Banner (per la prima
volta in abiti diversi dal solito pantalone corto strappato).
Tony Stark sembra sfoggiare invece
un’armatura tradizionale, se non fosse per quei dettagli in oro su
braccia e gambe che rendono omaggio ai fumetti Marvel. Che ne pensate?
Avengers:
Endgame arriverà al cinema il 24 Aprile 2019,
sarà diretto da Anthony e Joe Russo e
porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic
Universe.
Woody Allen ha
presentato una causa da 68 milioni di dollari contro Amazon
Studios. Il regista afferma che la società ha rinunciato a un
contratto cinematografico multi-film a causa delle accuse di
cattiva condotta sessuale nei suoi confronti. La figlia adottiva di
Allen, Dylan Farrow, ha accusato Allen di averla
molestata quando era piccola. Allen ha definito le affermazioni
come un’accusa infondata nella sua causa contro Amazon.
Oltre a non onorare l’accordo, Allen
accusa Amazon di non aver distribuito A Rainy Day a New
York. Il film, con Selena Gomez, Elle
Fanning e Timothée Chalamet, è finito da
oltre sei mesi. Secondo Allen, Amazon non gli ha fornito alcun
motivo specifico per cui il film non sia stato distribuito. La
causa è stata depositata nel distretto meridionale di New
York.
Allen ha inizialmente firmato un
accordo con cinque film con Amazon Studios. Alcuni progetti sono
già stati realizzati e distribuiti, e di questi fanno parte
Cafe Society e Wonder Wheel. A Rainy A Day
In New York era destinato a diventare il prossimo film
sempre inserito in quell’accordo, ma è stato archiviato
indefinitamente da Amazon a causa delle accuse contro Allen. Si
crede ovviamente che il rifiuto di Amazon di distribuire il film
sia legato alle accuse rivolte al regista, accuse tuttavia
confutate in tribunale. Allen è stato infatti trovato innocente dai
tribunali di tre Stati.
Soprattutto in seguito alle sentenze
che scagionano Allen, il comportamento di Amazon
Studios è davvero incomprensibile e tutta la comunità
cinematografica di estimatori e amanti del cinema si è schierata
dalla parte del regista. Jude Law in particolare
si era espresso a favore del regista,
contro alla decisione di Amazon, mentre Chalamet, protagonista del
film in questione, ha donato il suo compenso al Time’s
Up, prendendo le distanze dal regista.
Bradley Cooper ha
esordito dietro alla macchina da presa con A Star Is Born,
film che si preannunciava come front-runner per la corsa agli
Oscar 2019 e
che, sebbene abbia avuto qualche battuta d’arresto nel corso della
sua scalata al successo (il Golden Globe a Bohemian
Rhapsody come miglior film drammatico) è ancora in
corsa con ben otto nomination agli Academy Awards.
Quello che ha lasciato tutti a bocca
aperta è che Cooper, nominato come migliore attore, non è stato
nominato come migliore regista, cosa che, film alla mano, è
comprensibile, visto i 5 nomi di grandissimo prestigio in cinquina
quest’anno (BlackkKlansman
– Spike Lee,
Cold War – Pawel Pawlikowski,
Roma – Alfonso Cuaron,
La Favorita – Yorgos Lanthimos,
Vice – Adam McKay).
Tuttavia il mondo dello spettacolo
si aspettava una sua nomination, e anche lui, molto in fondo, tanto
che ha confessato di essersi sentito in imbarazzo, quasi avesse
deluso le aspettative.
L’attore ne ha parlato con Oprah
durante il SuperSoul Conversations da Times Square: “Ero
imbarazzato. Ero in un coffee shop a New York e guardavo il mio
telefono e Nicole, la mia agente, mi ha fatto le congratulazioni e
io le ho chiesto quali erano le nomination del film, non mi hanno
nemmeno dato una brutta notizia. Mi sono sentito in imbarazzo
perché è stato come se non avessi fatto il mio lavoro.”
La reazione dell’attore/regista è
comprensibile, ma sarebbe anche giusto spiegargli che molti prima
di lui hanno fallito e che, tutto sommato, otto nomination per
un’opera prima non è poi tanto male!
The Wolf of Wall
Street, uno degli ultimi e migliori film di Martin
Scorsese è caduto sotto i colpi d’accetta di RaiDue. La
rete ha infatti trasmesso il film censurando le scene di droga e
sesso, scene tutt’altro che gratuite, se guardiamo alla trama del
film.
La pellicola con uno streopitoso
Leonardo DiCaprio racconta della vita di eccessi
di Jordan Belfort, un geniale e truffaldino broker della Wall
Street degli anni ’80. E come mostrare questi eccessi se non
attravrso scene che vedono il protagonista coinvolto in orgie e
abuso di stupefacenti?
Ebbene, la rete ha tagliato
moltissime delle scene più “pesanti”, privando quasi completamente
il film del suo senso. La cosa più assurda è che la stessa RaiDue
ha portato nelle case degli italiani, pochi giorni fa Ultimo Tango
a Parigi, nella versione integrale, comoe andrebbe giustamente
visto, e invece di fronte a questo enorme e importante passo
avanti, la rete ne ha fatti cento indietro, censurando Scorsese e
il suo film.
Le reazioni della rete sono state
immediate e numerose. Ma che senso ha, oggi, operare ancora questo
genere di censura su film che potrebbero essere regolamentati
dall’apposita segnaletica (i semaforini colorati)?
“Studenti in sala” è il titolo della
nuova videorubrica di informazione cinematografica a cura di
AGISCUOLA, ideata da Gianni Chimenti e prodotta da Blu&Blu
Network S.r.l.. Il programma è scritto da Tommaso Martinelli, Luigi
Miliucci e Sacha Lunatici, mentre la regia è firmata da Marcella
Mitaritonna.
Al centro di ogni puntata ci sarà
uno studente vip, ovvero un regista o un attore, che verrà
sottoposto a un piccolo esame: un test in cui cinema e scuola
andranno a braccetto.
Scopriremo, grazie alla commissione
formata dal conduttore Claudio Guerrini, qui nelle inconsuete vesti
di preside, e da una squadra di studenti animati da una profonda
passione per il mondo del cinema, tutti i segreti del suo ultimo
lavoro artistico ma anche quelli del suo passato scolastico.
Ospite della prima puntata il
poliedrico attore e regista Paolo Ruffini, che ha affascinato i
ragazzi raccontando la magia creatasi sul set di Up&Down – Un
film normale” e svelando alcuni aspetti, finora inediti, legati
alla sua vita personale e professionale.
Altro elemento innovativo del
progetto è quello di trasformare proprio gli studenti in autorevoli
critici cinematografici in grado di recensire e consigliare i film,
di prossima uscita e da vedere assolutamente, ai propri
coetanei.
Obiettivo di “Studenti in Sala” è
quello di promuovere la cultura cinematografica all’interno delle
scuole in modo dinamico, coinvolgendo e rendendo protagonisti in
prima persona gli studenti e utilizzando lo stesso linguaggio e gli
stessi canali di comunicazione preferiti oggi dai ragazzi.
Particolare rilievo viene dato dal
progetto anche dalla centralità della sala cinematografica, per
occasione trasformata in aula scolastica, che si conferma
fondamentale punto di riferimento per i giovani quale luogo di
aggregazione, socializzazione e di condivisione di emozioni.
La prima puntata di “Studenti in
sala” è già disponibile su YouTube.
Conosciamo quasi tutto su Birds of Prey, spin-off di Suicide
Squad che riporterà in scena il personaggio di Harley Quinn al
fianco di nuove eroine dell’universo DC e che vedrà nuovamente
protagonista Margot Robbie.
E mentre proseguono le riprese,
facciamo un ripasso dei retroscena più interessanti della
produzione:
Batgirl era nella prima versione della sceneggiatura
Alcuni fan credono sia inutile fare
un film su Birds of Prey senza Batgirl, eppure
sappiamo che l’eroina era effettivamente presente nella prima
versione dello script poi accantonato dalla produzione.
Secondo varie fonti, la scelta di
rimuoverla è arrivata dopo la conferma dello standalone dedicato a
Barbara Gordon (qui le info a riguardo), che
originariamente avrebbe visto la firma di Joss
Whedon.
Margot Robbie ha insistito per avere una regista donna
Attrice ma anche produttrice e
business woman di successo, Margot Robbie ricopre
un ruolo fondamentale nella direzione creativa del film, ed è
grazie a lei se la Warner Bros. ha scelto Cathy
Yan come regista. Un desiderio esaudito che promuove una
maggiore parità di genere all’interno di grosse produzioni e che
segue la scia di Patty Jenkins con Wonder
Woman.
Una versione dello script aveva Pinguino come villain
Ebbene si: il villain principale
di Birds of
Prey poteva essere Pinguino, o almeno
è quanto aveva riportato come rumor il reporter di
Variety Justin Kroll su Twitter diversi
mesi fa.
“Prendete questa notizia
con le pinze, visto che le cose cambiano continuamente in casa DC,
ma ho sentito che il Pinguino sarà probabilmente il villain
principale in THE BATMAN. Nel caso in cui Matt Reeves decidesse di
seguire un’altra strada, la produzione potrebbe portare il
personaggio in Birds of Prey” aveva scritto Kroll.
“Reeves sta ancora lavorando
alla sceneggiatura“, continua Kroll, “tuttavia nelle
diverse sceneggiature di Birds of Prey presentate finora, una
contiene il Pinguino. Ad ogni modo, sembra che la Warner Bros.
voglia lanciare questo personaggio nell’universo
cinematografico prima prima possibile“.
Blake Lively era stata considerata per il ruolo di Black
Canary
Subito dopo l’annuncio ufficiale di
Birds of Prey è iniziato il consueto toto-casting
per individuare le attrici perfette e a quanto pare anche la Warner
Bros. aveva stilato la sua lista di pretendenti.
Tra queste, relativamente al
personaggio di Dinah Lance / Black Canary, c’era
Blake Lively. L’attrice
non era estranea all’universo DC, avendo già interpretato Carol
Ferris in Lanterna Verde del 2011 insieme al
futuro marito Ryan Reynolds. La scelta è poi ricaduta su
Jurnee Smollett-Bell.
L’offerta a Lady Gaga
Grazie a A Star Is Born
il mondo ha potuto conoscere il talento recitativo di Lady Gaga, e
non c’è dubbio che l’artista sia ormai nel mirino di qualsiasi
produttore.
Tra questi c’è stata anche la Warner
Bros., che a quanto pare le avrebbe offerto un ruolo in
Birds of Prey, forse quello di Black Canary o
Cacciatrice, ma sfortunatamente il poco amore dei fumetti l’avrebbe
spinta a rifiutare.
Sam Rockwell ha rifiutato il ruolo di Maschera Nera
Dopo settimane di speculazioni,
Ewan McGregor è stato confermato nel cast
di Birds of
Prey dove interpreterà il
villain Maschera Nera. Il personaggioè noto
ai fan dei fumetti come uno dei più grandi nemici di Batman (negli
anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere Oscuro)
nonché temibile boss mafioso di Gotham City.
Non sorprende però che la produzione
avesse adocchiato un altro nome più “in vista” (dato il recente
oscar conquistato con Tre manifesti a Ebbing,
Missouri): Sam Rockwell,
ma a quanto pare l’attore avrebbe rifiutato l’offerta.
Cathy Yan è la prima asiatica a dirigere un cinecomic
Birds of Prey segna
un record: sarà il primo cinecomic della storia ad essere diretto
da una regista asiatica. E parlando ciò che l’ha portata verso
questo progetto, Cathy Yan ha detto: “Non
riuscivo a posare la sceneggiatura, aveva quell’umorismo dark che
adotto spesso nei miei lavori e il tema di emancipazione femminile
in cui mi identificavo molto“.
Chris Messina sarà la terza versione in live action di
Victor Zsasz
Come riportato il mese scorso, un
altro noto villain dei fumetti DC farà la sua comparsa
in Birds Of Prey, spin-off tutto al
femminile guidato da Harley Quinn, ovvero Victor Zsasz. Il villain
affiancherà Maschera Nera nella lotta alle supereroine di Gotham
City, e sarà Chris Messina a vestirne i
panni sul grande schermo.
Questo però sarà la terza
apparizione in live-action di Zsasz, dopo quella del 2005 in
Batman Begins e quella nella serie
Gotham.
I consigli di David Ayer
Chi pensa che Gotham City
Sirens di David Ayer fosse stato
rimpiazzato da Birds of Prey si sbaglia, e il regista non prova
alcun rancore verso la produzione. Di fatto i piani di sviluppo sul
film ci sono ancora e Ayer dovrebbe rimanere coinvolto.
Il regista ha dimostrato tutta la
sua classe su Twitter rispondendo ad un fan che gli ha chiesto se
fosse orgoglioso della sua Harley Quinn: “Ovviamente
si“.
Ewan McGregor e Mary Elizabeth Winstead fanno coppia nella
vita reale
Ewan McGregor e
Mary Elizabeth Winstead, che in Birds of
Prey saranno rispettivamente Maschera Nera e
Cacciatrice, fanno coppia nella vita reale dal 2017, quando si
conobbero sul set di Fargo. Riuscirà a durare
anche dopo le riprese del cinecomic?
Captain America è
uno dei pochi eroi sopravvissuti allo schiocco di Thanos, ed
entrambi i trailer di Avengers: Endgame che
abbiamo visto fino a questo momento, ce lo presentano come cuore
emotivo dell’azione, nel film stesso.
Sappiamo che il personaggio di Steve
Rogers tornerà a vestire i panni del Capitano, ma sappiamo anche
questo sarà il suo canto del cigno. Per cui il suo arco narrativo
sarà importante e di seguito proviamo a tracciare una parabola
dello stesso, in base a ciò che ci è stato mostrato.
Partecipa alla terapia ma non
sembra molto convinto
Dopo le inquadrature su una
Manhattan desolata, il trailer del Super Bowl mostra
quella che sembra essere una sessione di terapia di gruppo. Fuori
dalla porta, un poster recita: “Dove andiamo, ora che sono andati
via?”. Poi, vediamo Steve Rogers seduto in quella stanza che forse
sta partecipando alla terapia da solo.
La terapia non sarebbe fuori
discussione per Steve Rogers dopo tutte le perdite che ha subito e
il senso di colpa, il dolore e il trauma del sopravvissuto con cui
ha a che fare. Non sembra troppo felice per ciò che viene detto
nella sessione. Forse si tratta di andare avanti? Cap è troppo
testardo per decidere di lasciarsi tutto alle spalle, quindi non
sembra questo il tipo di cosa che farebbe lui, andare avanti
s’intende.
Guida di nuovo i Vendicatori
L’inquadratura finale dello
spot televisivo del Super Bowl mostra Capitan America con il suo
scudo sul braccio, che guida un gruppo di Avengers (tra cui Vedova
Nera, Thor e Rocket) attraverso l’hangar della Avengers Facility
nello stato di New York. Dato che (immaginiamo) Iron Man è ancora
intrappolato nello spazio, e chissà quando o se si riunirà con gli
altri, Capitan America si riprenderà il ruolo di leader degli
Avengers.
Mentre in Infinity War si nascondeva
ancora nel Wakanda e stava svolgendo missioni segrete con Falcon e
Vedova Nera, a seguito degli eventi di Civil War, sembra che ora le
cose siano cambiate. Con questo film che potrebbe essere l’ultimo
di Chris Evans, è giusto che Captain America abbia la possibilità
di essere di nuovo il leader dei Vendicatori.
Vedova Nera è il membro della
squadra a cui si affida di più
L’amicizia tra Natasha
Romanoff e Steve Rogers è una delle migliori nel MCU. È un grande esempio di come
uomini e donne possano essere vicini senza dover trasformare la
loro relazione in una storia d’amore. Questo legame si è cementato
nel tempo, dagli eventi di The Winter Soldier, dove Steve ha
imparato a fidarsi di Natasha, fino a quelli di Civil War, dove
invece è stata Natasha a fidarsi di Steve, lasciandolo libero alla
fine della scena all’aeroporto.
Nel primo trailer di Endgame,
vediamo i due che parlano insieme su un jet, e sono anche insieme
nella maggior parte delle scene di gruppo. Steve e Natasha
probabilmente lavoreranno insieme per far andare avanti i
Vendicatori e per offrirsi quel supporto emotivo che anche in
situazioni ordinarie sono gli amici ad offrire.
Farà qualsiasi cosa per sconfiggere
Thanos e per riavere i suoi amici
Una cosa che sembra molto
chiara in entrambi i trailer è che Steve Rogers è disperato e sta
cadendo a pezzi. Nel primo trailer, dice a Vedova Nera che il loro
piano funzionerà e poi dice “perché non saprei cos’altro fare
se non funzionasse”.
Captain America ha perso alcune
delle persone più vicine a lui, come Sam Wilson, o soprattutto
Bucky Barnes. Vive anche con il peso di salvare il mondo che grava
sulle sue spalle, e senza Iron Man ad aiutarlo, non c’è da
meravigliarsi che sia disposto a fare tutto ciò che deve fare per
sconfiggere Thanos. Speriamo che non finisca per sacrificarsi di
nuovo, nel tentativo.
Sta cadendo emotivamente a
pezzi
Nel primo trailer di
Avengers: Endgame vediamo che Steve sta piangendo,
e poi vediamo quelle brevi scene di lui che è in terapia, nel
secondo. In tutti i dialoghi di Steve che sono stati mostrati
vediamo un uomo veramente distrutto, ma che è disposto a continuare
a lottare per fare ciò che deve essere fatto.
Capitan America è testardo, dopo
tutto. Ha perso così tante persone vicine a lui nel corso degli
anni (come Peggy Carter e Bucky
Barnes – più di una volta), e con la responsabilità del
mondo sulle sue spalle, non sorprende che si trovi di fronte a
emozioni molto forti.
Ha di nuovo il suo scudo, ma…
Uno dei momenti del secondo
trailer che ha fatto battere forte il cuore dei fan, è stato vedere
la mano di Cap che serrava il suo scudo intonro al suo braccio. Lo
aveva lasciato cadere alla fine di Capitan America: Civil
War dopo il suo combattimento con Iron Man, e aveva
indossato diversi scudi wakandiani in Avengers: Infinity
War.
Tutti sono entusiasti all’idea di
vedere Steve riprendere il suo scudo, ma sembra anche che questa
potrebbe essere l’ultima volta che lo fa. La scena nel trailer
mostra la sua mano tremante mentre l’altra mano sembra sanguinare.
Le cose potrebbero non essere così belle o semplici per il nostro
eroe.
Sta cercando di far pace con la sua
identità di Captain America
Mentre in Infinity War,
Steve incarnava questa nuova versione disillusa del
personaggio, lontano dagli ideali di Cap e più vicino al
personaggio che i fan dei fumetti conoscono come Nomad, adesso è il
momento di riconnettersi con la simbologia e gli ideali stessi di
Captain America.
I Vendicatori hanno bisogno di un
capitano, quindi sembra che lui stia imparando a essere più simile
al suo vecchio sé, nonostante abbia chiaramente lottato con tutto
ciò che è successo e sia una persona molto diversa. Il fatto che
abbia di nuovo il suo scudo e che sia stato mostrato di nuovo come
leader del gruppo, implica che Steve sarà di nuovo una versione
riaggiornata di Captain America, forse per l’ultima volta.
Morirà (ma le cose non sono sempre
come sembrano)
La domanda più grande che i
fan si pongono è se Captain America morirà in questo film. Questo è
probabilmente l’ultimo film di Chris Evans nel MCU, e i fumetti ci
suggeriscono che Steve ha una specie di precedenza. Dal momento che
non è morto in Civil War, i fan temono che ora sia arrivato il suo
momento.
L’attenzione su Capitan America nei
trailer e quel colpo ravvicinato del suo scudo fa sembrare che
probabilmente morirà. Ma, lo studio è chiaramente consapevole che i
fan sanno che questa è probabilmente la sua ultima apparizione nel
MCU, quindi potrebbe provare a spaventarci. I fan hanno anche
pensato che Cap stesse per morire in Infinity War, ma non è
successo. Dovremo solo aspettare e vedere.
Arriva dal canale twitter ufficiale
del franchise la conferma che Edie Falco si unirà
al cast dei sequel di Avatar ricoprendo il
ruolo del Generale Ardmore, comandante in carica della RDA nel
primo sequel in arrivo nelle sale tra un anno.
L’RDA è l’acronimo di
Resources Development Administration, anche
conosciuta come la più grande organizzazione non governativa nello
spazio umano. In termini di potere può superare la maggior parte
dei governi della Terra per ricchezza, influenza politica e
capacità militare, gestendo i diritti di monopolio su tutti i
prodotti spediti, derivati o sviluppati da Pandora e da qualsiasi
altra sede.
Questa descrizione lascia presagire
che l’attrice di Nurse Jackie e i
Soprano potrebbe rivelarsi uno degli antagonisti
del film, ma non è chiaro in che modo Cameron la inserirà nella
trama e in quale momento della saga.
We are thrilled to share that Edie Falco is
joining the
#AvatarFamily as General Ardmore, the Commander in charge of
the RDA's interests in the Avatar Sequels!
Sappiamo già che la storia
neisequel
di Avatarracconterà di Jake Sully
(Sam Worthington) e Neytiri (Zoe
Saldana) e dei loro figli che sono impegnati a vivere la
loro vita su Pandora e ad affrontare i conflitti con l’umanità.
Avatar
2 debutterà il 18 dicembre
2020, seguito dal terzo capitolo il 17
dicembre 2021. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si
dovrà attendere ancora qualche anno: 20 dicembre
2024 e 19 dicembre 2025.
Sei anni dopo Captain
Phillips – Attacco in mare aperto, Tom
Hanks e Paul Greengrass torneranno a
lavorare insieme in News Of The World, adattamento
cinematografico di del romanzo di Paulette Jiles. I due saranno
rispettivamente protagonista e regista del progetto finanziato
dalla 20th Century Fox mentre la sceneggiatura è firmata
da Luke Davies (Lion).
Ambientato durante la fine della
Guerra Civile americana, News of the World racconta l’improbabile
amicizia tra un uomo, Jefferson Kyle Kidd, rimasto vedovo, che
gira per il Texas portando notizie dal mondo alla popolazione del
luogo (una sorta di precursore di giornalista) e una bambina di
dieci anni che dovrà riconsegnare ai membri rimasti in vita della
sua vera famiglia; la piccola è stata allevata da una tribù di
nativi americani che le hanno ucciso i genitori.
Vi ricordiamo che Hanks tornerà a
breve nelle sale doppiando Woody in Toy Story 4, e
nel dramma storico sulla Seconda Guerra Mondiale
intitolato Greyhound. L’ultimo lavoro di
Greengrass è 22
July, ricostruzione fedele degli mostruosi
attentati terroristi del 2011 in Norvegia, presentato in concorso
alla recente Mostra del Cinema di Venezia.
Dragon Ball Super:
Broly si appresta a scatenare tutta la sua potenza nei
cinema dal prossimo 28 febbraio. Una nuova,
Supersorpresa aspetta tutti i fan che non vedono l’ora di
gustarsi questo film che ha già sbancato il box office in tutti i
Paesi in cui è uscito.
In collaborazione con The
Space Cinema, Anime Factory organizza,
il 20, 21 e 22 febbraio, anteprime per il
pubblico a Milano, Roma e Napoli, in occasione delle quali
i fan potranno sbizzarrirsi e godersi il miglior film di Dragon
Ball di sempre in compagnia del cast di doppiaggio
dell’edizione italiana e di tante altre sorprese.
Tutti gli spettatori
riceveranno, infatti, un mini poster esclusivo per
l’evento da fare autografare dal cast e potranno anche indossare la
sagoma dei capelli di Brolyper rendere speciali e memorabili le
proprie foto.
Pubblica le foto utilizzando
#Brolyzzati per diventare parte dell’esclusivissimo gruppo dei
“Brolyzzati”.
A partire da oggi, giovedì 7
febbraio, sul sito e sull’App di The Space Cinema, sono
aperte le prevendite per aggiudicarsi un posto a
questi imperdibili appuntamenti:
20 febbraio
Milano
The Space Cinema Odeon
– Via Santa Radegonda, 8
Ore 19.30: saluto in sala dei
doppiatori del film e firmacopie
Ore 20.30: inizio proiezione
20 febbraio
Milano
The Space Cinema Cerro
Maggiore – Via F. Turati, 72
Ore 21.30: saluto in sala dei
doppiatori del film e firmacopie
Ore 22.30: inizio proiezione
21 febbraio
Roma
The Space Cinema Parco De
Medici – Via Salvatore Rebecchini, 3
Ore 19.30: saluto in sala dei
doppiatori del film e firmacopie
Ore 20.30: inizio proiezione
22 febbraio
Napoli
The Space Cinema
Napoli – Viale Giochi del Mediterraneo
Ore 19.30: saluto in sala dei
doppiatori del film e firmacopie
Ore 20.30: inizio proiezione
Oltre alla visione, in anteprima,
del film questi appuntamenti rappresentano un’occasione davvero
unica per incontrare i doppiatori italiani e per vivere
un’esperienza Dragon Ball a 360° grazie ai gadget che attendono
tutti coloro i quali vorranno partecipare e riusciranno ad
aggiudicarsi un posto nelle giornate del 20, 21 e 22 febbraio.
La trama di Dragon Ball
Super: Broly
Un pianeta distrutto, una potente
razza ridotta in cenere. Dopo l’esplosione del Pianeta Vegeta, tre
Saiyan furono dispersi nello spazio, costretti a diversi destini.
Mentre due di loro hanno trovato casa sulla Terra, il terzo,
cresciuto dal padre che gli ha instillato un ardente desiderio di
vendetta, sviluppa una potenza incredibile. Il momento per questa
vendetta è finalmente arrivato! I tre destini si incroceranno in
una battaglia che scuoterà l’intero Universo!
Son Goku è tornato ad allenarsi duramente per poter affrontare i
nemici più potenti che le galassie hanno da offrire, e Vegeta non è
da meno. Ma quando improvvisamente i due si troveranno di fronte un
ignoto Saiyan, scopriranno una forza atroce e devastante.
Dopo l’anteprima nazionale
del 2 febbraio al Seeyousound di Torino e dopo la
69° edizione del Festival di Sanremo con Solo
una canzone, gli Ex-Otago arrivano al cinemadal 18 al 20 febbraio con il documentario
EX-OTAGO – SIAMO COME GENOVA diretto da
Paolo Santamaria, un viaggio che ci porta alla
scoperta della band, tra le protagoniste del prossimo Festival di
Sanremo, raccontandone la storia, le ispirazioni e i
retroscena.
Per promuovere il nuovo album,
Corochinato, e il film stesso, il gruppo
parteciperà a un tour di dieci date in cui si esibirà dal vivo,
parteciperà a un firmacopie e presenterà il documentario stesso.
Grazie a Cinefilos.it sarà possibile partecipare gratuita
mente all’evento.
Ecco i dettagli della tappa
disponibile:
11 FEBBRAIO
FIRENZE
GALLERIA DEL DISCO // Piazza della
Stazione – ore 18.00 firmacopie
CINEMA STENSEN // Viale Don G.
Minzoni, 25/C – ore 20.30 live e
proiezione
Continuate a leggere
Cinefilos.it per scoprire tutte le date e le città in cui si
svolgerà l’evento!
VINCI CON CINEFILOS.IT
Per
avere la possibilità di vincere un ingresso gratuito, scrivere una
e-mail all’indirizzo [email protected]
inserendo in oggetto “EX-Otago
+ la città (che cambierà a seconda della data)”.
Nel corpo dell’e-mail inserite nome e cognome della
persona interessata a partecipare. Le e-mail mancanti di una di
queste componenti non saranno prese in considerazione. Solo chi riceverà una e-mail di conferma
sarà autorizzato a partecipare. Si accetteranno
prenotazioni fino a esaurimento posti.
EX-OTAGO – SIAMO COME
GENOVA parte dal rapporto della band con la propria città,
Genova, tema portante dell’album Marassi, nome di quel quartiere
che rappresente la Genova post moderna, rimasta fuori dalla canzoni
di De Andrè, un serpente di strade che arrivano fino al mare, un
quartiere che ben rappresenta i giorni nostri, un quartiere di
supermercati e palazzi, di relazioni sull’autobus, di vita. Un atto
d’amore per il luogo degli ultimi, ma anche cuore pulsante della
città, di cui tutti dovrebbero sentirsi parte.
Dai tour nei locali underground ai
sold out dei club nelle grandi città italiane, fino al
concerto in piazza de Ferrari a Genova, passando per il concerto ai
detenuti del carcere di Genova, i live e i racconti personali si
intrecciano in un ritratto appassionato di una band che crede
ancora nella forza della musica e della scrittura.
Lo scorso settembre il rumor
diffuso dall’Hollywood Reporter circa il possibile addio di
Henry
Cavill al DCEU, e dunque anche al ruolo di
Superman, aveva decisamente scosso le fondamenta
di un universo sempre più fragile e ancorato a poche certezze
(Wonder Woman e Aquaman su tutte).
Questa notizia sembrava inoltre gettare alle ortiche ogni progetto
su Man of Steel 2, sequel mai confermato ma
fortemente voluto da Cavill.
A diversi mesi di distanza si torna
a parlare del film e del coinvolgimento dell’attore sempre in forma
di indiscrezione, spiegando che in casa Warner Bros. sarebbero
ancora aperte le trattative per portare sul grande schermo le nuove
avventure dell’Uomo d’Acciaio sviluppando il sequel parallelamente
allo standalone su Supergirl.
Cavill, a quanto pare, avrebbe però
imposto delle condizioni agli studios: la prima è un aumento di
compenso, la seconda l’approvazione del regista e delle
sceneggiatura per il film, oltre che una menzione come produttore.
Tuttavia secondo i rumor, la Warner non sarebbe entusiasta o
disposta a soddisfare le richieste ed entrambe le parti coinvolte
non hanno ancora raggiunto un accordo.
Da quando Zack
Snyder l’ha scelto per vestire il regale costume blu
e rosso di Superman in Man of
Steel, Henry
Cavill si è sempre mostrato dedito al lavoro,
leggendo qualsiasi fonte originale e ogni fumetto, e ha più volte
manifestato il suo amore incondizionato verso il personaggio e le
sue storie.
Durante la promozione
di Mission Impossibile: Fallout, intervistato
da Collider, l’attore
aveva confessato che erano in corso delle discussioni dietro le
quinte con la Warner Bros:“Il mio più grande desiderio è
realizzare un sequel diretto di Man of Steel perché c’è tutta una
serie di storie di Superman che voglio raccontare e non vedo l’ora
che arrivi l’opportunità per farlo“.
La Disney si prepara a lanciare la
sua piattaforma streaming privata che debutterà entro la fine del
2019 proponendo al cliente prodotti originali come le serie
spin-off sugli eroi Marvel già annunciate (Loki, Scarlet Witche Visione, Falcon e Soldato
d’Inverno) e rilanciando on demand i propri titoli
d’animazione. Per quanto riguarda i film dei Marvel Studios, il
capo dell’ufficio finanziario dell’azienda Christine McCarthy
conferma che Black Panther,
Avengers: Infinity War
e Ant-Man and The
Wasp saranno gli ultimi a sbarcare su Netflix e
Captain Marvel il primo a inaugurare il corso del
nuovo servizio streaming Disney +.
L’accordo di licenza fra la casa di
Topolino e Netflix è infatti scaduto a dicembre 2018, scelta
rischiosa che costerà alla prima circa 150 milioni di
dollari:
“I numeri saranno ponderati
nella seconda parte dell’anno. Captain Marvel, che uscirà nel
secondo trimestre, sarà il primo film che tratterremo dai nostri
contratti di produzione“, ha spiegato la McCarthy.
In pratica la Disney incasserà 150
milioni di dollari di entrate operative perse nell’anno fiscale
2019, per lo più nel secondo semestre, trattenendo Captain Marvel
dalle vendite post-uscita a società come Netflix.
Diretto da Anna
Boden e Ryan Fleck,
Captain Marvel arriverà nelle nostre sale il
prossimo 6 marzo 2019.
Nel cast vedremo Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi ufficiale:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968,
il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Cattive notizie arrivano da
Hollywood: dopo mesi di speculazioni e gli ultimi aggiornamenti che
avevano addirittura svelato il titolo di lavorazione del film, la
Paramount ha ufficialmente cancellato il sequel di World War
Z. A dirlo è The Playlist, riportando voci piuttosto
sicure.
Tra le cause principali di questa
decisione ci sarebbe il budget, anche se David
Fincher e il suo team avevano proposto agli studios cifre
inferiori a quelle dell’originale (190 milioni secondo Box Office
Mojo); la Paramount, che conosceva i piani di produzione da almeno
un anno scorso anno, si era trascinata nel tempo con la speranza di
portare finalmente alla luce il progetto fino ad oggi.
Vi ricordiamo che di recente
l’azienda ha stanziato numeri davvero significativi per i prossimi
due capitoli del
franchise di Mission Impossible che usciranno
rispettivamente nell’estate del 2021 e del 2022, con
Christopher McQuarrie al timone in cabina di regia
e sceneggiatura e il ritorno di Tom Cruise.
World War Z: annullato il sequel
E pensare che un mese fa circa era
stato Production Weekly a
riportare che le riprese del sequel di World War
Z sarebbero iniziate a Marzo tra Thailandia,
Spagna e lo stato americano della Georgia, e che il titolo
provvisorio di lavorazione sarebbe
stato Maximillian. Niente di più sbagliato, a
quanto pare.
A novembre 2017 fu lo
stesso Fincher a spiegare la sua ideale
costruzione di una
mitologia del franchise, raccontando a Variety che le
riprese sarebbero state posticipate (e la release fissata al 2020)
per permettere a Brad Pitt di completare
il suo lavoro con Quentin Tarantino sul
set di Once Upon A Time In Hollywood.
World
War Z è la trasposizione cinematografica del
romanzo “World
War Z La guerra mondiale degli zombi” di Max
Brooks del 2006.
Brad Pitt tornerà nei panni di Gerry Lanel, e
sarà nuovamente produttore. A scrivere la sceneggiatura del film
sarà lo scrittore e regista Steven Knight, che ha
scritto e diretto l’apprezzatissimo Locke, con Tom Hardy e visto al Festival di
Venezia 2013. Inoltre, ha scritto le sceneggiature dei
film in arrivo Seventh Son, Madame
Mallorye il piccolo chef
indiano con Helen Mirren e il biopic su Bobby Fischer,
Pawn Sacrifice. É sua anche la
sceneggiatura del film di
Cronenberg, La
promessa dell’assassino.
Dopo aver visto in azione Margot Robbie nei
panni di Harley Quinn, ecco arrivare online qualche scatto e un
video “rubati” dal set di Birds Of Prey relativi
al personaggio di Black Canary, l’eroina
interpretata da Jurnee Smolett-Bell.
Non sappiamo ancora a quale versione
dei fumetti si ispirerà, tuttavia basti ricordare che si tratta
dell’alter ego di Dinah Lance, una combattente di
strada nei fumetti dalla natura buona e idealista che si unirà alla
gang femminile di Harley per salvare la piccola Cassandra Cain.
Qui sotto potete dare uno sguardo
alle prime immagini
della Smolett-Bell durante le riprese
del film che sono iniziate da pochi giorni in America. Gli abiti
non sembrano quelli di un’uniforme da battaglia quanto invece un
costume da giorno che Dinah potrebbe aver indossato per una delle
sue esibizioni da cantante.
Nel video la vediamo rincorrere
un’automobile della polizia in corsa. Cosa starà succedendo?
CHOCADA. Um brasileiro estava presente nas
gravações de
#BirdsOfPrey e ao que parece as gravações aconteceram em uma
rua “pública” e o estúdio não pagou pelo o fechamento da mesma para
as gravações. pic.twitter.com/gRHJZCjhGZ
Birds of
Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn) arriverà nelle sale il 7
febbraio 2020. Nel cast Margot
Robbie, che riprenderà il ruolo
di Harley Quinn, Mary Elizabeth
Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente
Cacciatrice e Black Canary), Rosie
Perez (Renee Montoya), Ella Jay
Basco (Cassandra Cain) e Ewan
McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film
riporta: Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e
altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si
uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un
malvagio signore del crimine.
Il film sarà diretto da Cathy Yan da
una sceneggiatura di Christina Hodson.
Da molti considerato il miglior
sequel del franchise, Halloween di
David Gordon Green è uscito nelle sale a ottobre
2018 riscuotendo un ottimo successo di pubblico (253 milioni di
dollari incassati in tutto il mondo lo hanno reso il più redditizio
del genere slasher superando Scream). Sarà per
questo che le voci di un possibile seguito si sono fatte
insistenti, e stando a quanto riporta Collider Scott
Teems sarebbe già in trattative per scrivere la
sceneggiatura.
Dalla Blumhouse, casa di produzione
di Jason Blum, non è ancora arrivata una conferma
ufficiale. Jamie Lee
Curtis, Judy
Greer e Andi
Matichak dovrebbero tornare nei rispettivi
personaggi mentre è probabile che Gordon
Green e Danny
McBride occupino di nuovo il ruolo di produttori
esecutivi insieme alla Curtis e a John
Carpenter, come accaduto nell’ultimo film.
Vi ricordiamo che
Halloween, sequel diretto de La notte
delle streghe del 1978, si concludeva con la cattura di
Michael Myers da parte delle tre donne Strode (Laurie, la figlia
Karen e la nipote Allyson) e l’esplosione del seminterrato
dove l’assassino era stato rinchiuso con una trappola.
Se i rumor dovessero essere fondati,
è chiaro che lo sceneggiatore troverà un modo per far “resuscitare”
Myers o creare da zero un altro antagonista che sia all’altezza del
precedente.
Jamie Lee
Curtis ha interpretato ancora l’iconico ruolo
di Laurie Strode, giungendo allo scontro
finale con Michael Myers, l’uomo mascherato
che le ha dato la caccia da quando era sfuggita per un soffio alla
carneficina della notte di Halloween avvenuta quattro decenni
prima.
Il Maestro
dell’horror John Carpenter è stato
produttore esecutivo e consulente creativo di questo capitolo, e ha
unito le forze con il produttore leader della cinematografia horror
contemporanea, Jason Blum (Get Out,
Split, The Purge, Paranormal Activity). Ispirato da un classico di
Carpenter, i registi David Gordon
Green e Danny
McBride hanno creato una storia che apre una nuova
strada rispetto agli eventi del film-pietra miliare del 1978, e
Green ne firma anche la regia.