Selezionato per concorrere
alla 75a Mostra del Cinema di Venezia, Sunset è il
secondo lungometraggio di László Nemes, il
regista ungherese che nel 2015 aveva esordito a Cannes con
Il Figlio di Saul (dove vinse il Gran Prix
Speciale della Giuria) e conquistato l’Oscar al Miglior Film
Straniero.
Di seguito trovate il trailer ufficiale.
La sinossi:
Ambientato a
Budapest nel 1913, il film si concentra su Irisz Leiter, una
giovane donna che arriva nella capitale ungherese sperando di
lavorare in un leggendario negozio di cappelli precedentemente di
proprietà dei suoi defunti genitori. Quando viene allontanata, si
mette alla ricerca di un uomo che possa rivelare la verità su un
passato perduto. Playtime gestisce le vendite internazionali del
lungometraggio, che suonerà in concorso al Festival del cinema di
Venezia, prima di essere presentato come proiezione speciale al
Toronto Film Festival.
Secondo quando riportato da Variety, Brie
Larson è alle fasi finali delle trattative per ricoprire
un ruolo nel prossimo lavoro di Destin
Cretton, il regista con il quale ha già collaborato per
Short Term 12 e The Glass
Castle.
Già confermato nel cast
Michael B. Jordan insieme a Jamie
Foxx, mentre la sceneggiatura è stata scritta dallo stesso
Cretton a quattro mani con Andrew Lanham.
Just Mercy, questo
il titolo del film, adatterà per il grande schermo il romanzo di
Bryan Stevenson Just Mercy: A Story of Justice and
Redemption, basato sulla vera vita dell’autore durante i suoi
primi anni da avvocato e difensore dei diritti civili in
America.
La Larson ha appena terminato le
riprese di Captain Marvel, il cinecomic
targato Marvel Studios che uscirà l’8 marzo 2019 nelle sale, ed è
attesa la sua presenza anche in Avengers 4.
Deadpool 2 arriverà
in homevideo nei formati 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD il
prossimo 21 agosto, con le edizioni
casalinghe che conterranno anche le scene eliminate dal film e
quelle estese, di cui è stato svelato il contenuto.
Di seguito vi riportiamo tutte le
informazioni (e gli spoiler) del footage che troverete all’interno
dei dischi:
La sequenza d’apertura
La sequenza d’apertura inizia nello
stesso modo visto al cinema, tuttavia ci sono alcune modifiche
apportate dopo la frase pronunciata da Wade Wilson
che ci dice di esser diventato “internazionale”. Sono state dunque
incluse battute diverse, molte delle quali vietate ai minori,
inclusa una su Captain America.
Dopinder
Dopinder è stata
una delle rivelazioni del primo film e, come avrete visto, ha un
ruolo molto più importante nel sequel. Nell’edizione homevideo è
presente del footage scartato dal final cut con il tassista che,
dopo aver “salvato” Deadpool dai teppisti di Sergei Valishnikov, lo
vediamo convinto da Wade a diventare un assassino e a seguire i
suoi sogni di essere un serial killer.
Scena al Sister Margaret’s
Dopo la morte di Vanessa, Wade
affoga i suoi dispiaceri al Sister Margaret’s, e una scena
eliminata ci offre alcune nuove battute del mercenario
chiacchierone con il suo amico Weasel.
Come rivelato nei giorni scorsi, il
Super Duper Cut di Deadpool 2
(un’edizione speciale con contenuti extra e una maggiore durata)
presenterà il montaggio integrale degli atti suicida di Wade. Tra
questi l’uccisione da parte di un orso polare nello zoo e un drink
di candeggina prima di saltare da un edificio.
Cable e la X-Mansion
Nella scena eliminata vediamo Wade
nell’X-Mansion mentre inizia a discutere sul fatto che il cibo nel
frigo non sia etichettato correttamente e questo porta ad una serie
di scambi verbali molto divertenti tra lui e Negasonic Teenage
Warhead. Nell’altra scena invece vediamo Cable viaggiare nel tempo
e svaligiare un negozio di armi.
Titoli
di testa
La scena dell’incontro finale tra
Deadpool e Wolverine è stata
cambiata, e vede Wade dire a Logan che riappropriarsi dei suoi
artigli farà arrabbiare un sacco di persone, ma che se dovesse
avere bisogno di lui, dovrebbe presentarsi. Questo è ovviamente un
riferimento alla X-Force, ma le possibilità che
Hugh Jackman riprenda il suo ruolo sono
improbabili…
Baby Hitler
La controversa scena di
Baby Hitler è presente nel la Super Cut, tuttavia
esiste una scena eliminata con una versione ancora più lunga di
questa sequenza. La versione “normale” termina con Wade che si
allunga per afferrare il bambino e culla il dittatore nazista nelle
sue mani prima di rendersi conto che ha un pannolino sporco; dopo
averlo cambiato, promette che farà conoscere Hitler al suo nuovo
amico Cable…
L’annuncio ufficiale della
produzione di Star
Wars: Episodio IX ha rivelato al pubblico che
la Disney e
la Lucasfilm hanno deciso di integrare
il personaggio della principessa Leia con del materiale d’archivio
mai visto, realizzato durante le riprese di Star Wars: Il
Risveglio della Forza da J.J.
Abrams, il quale a sua volta torna a dirigere un film del
franchise.
Il suo “ritorno” è stato commentato
positivamente da suo fratello Todd Fisher in
un’intervista con ET Canada, portavoce della
famiglia insieme alla figlia dell’attrice, Billie Lourd:
“Mia
sorella e la principessa Leia sono la stessa cosa. E l’idea che la
storia potesse fermarsi senza portare avanti il suo personaggio mi
avrebbe disturbato molto. Quindi credo sia fantastico che si sia
trovato il modo migliore per far funzionare il suo ritorno, e
grazie al regista J.J. Abrams sarà sicuramente un momento magico e
importante per tutti noi.“
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher,
usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si
uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Naomi
Ackie e Richard E. Grant,
insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams,
che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
L’uscita del film è prevista per il
dicembre 2019.
Le riprese di Wonder Woman 1984 si sono spostate a Londra,
ed ecco arrivare dal set le prime immagini di Gal
Gadot nei panni di Diana Prince con un nuovo look
“civile”.
Sappiamo ancora poco della trama e
dei personaggi, tuttavia c’è da aspettarsi qualche aggiornamento
nelle prossime settimane di lavorazione.
È stato confermato
dalla Jenkins durante lo scorso
CinemaCon che Wonder
Woman 1984 sarà ambientato negli anni Ottanta,
rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le
avventure di Diana.
L’ordine cronologico del
personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Il film vedrà ancora come
protagonista Gal Gadot opposta
a Kristen Wiig, scelta per interpretare la
villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pascal, di cui
non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà
ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata
curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Nessun membro della Justice League apparirà in
Aquaman, come dichiarato dal regista James
Wan nell’intervista con EW. Dunque Arthur Curry sarà
l’unico rappresentante della lega presente nel cinecomic in uscita
a Dicembre:
“Volevo
mantenere la storia nel mondo di Aquaman e non dovermi preoccupare
di quello che gli altri personaggi stanno facendo nei loro film e
di come questo poteva influenzarci“, ha spiegato
Wan.
Prima di apparire come assoluto
protagonista, il personaggio di Jason
Momoa ha debuttato in Justice
League, diretto da Zack Snyder, al
fianco di Ben
Affleck (Batman), Gal
Gadot (Wonder Woman), Henry
Cavill (Superman), Ezra
Miller (Flash) e Ray
Fisher (Cyborg).
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Come riportato nelle ultime ore
dall’Hollywood Reporter, la vicenda
del licenziamento di James Gunn dalla regia di
Guardiani della Galassia Vol.3 potrebbe
assumere dei contorni inaspettati in vista delle prossime mosse
della Disney.
A quanto pare l’azienda di Topolino,
insieme ai Marvel Studios, sta pianificando di
tenere la sceneggiatura che il regista aveva completato e
consegnato per il terzo capitolo dei Guardiani. Ma non finisce qui:
alcune fonti parlano di un possibile coinvolgimento di Gunn o nel
franchise da lui creato o addirittura in un nuovo progetto
Disney.
Come se non bastasse sembra
che James Gunn sia stato
contattato di recente da molti dei maggiori produttori e dirigenti
di Hollywood per dirigere uno dei loro lavori.
“Lavorerei con
lui subito“, ha dichiarato un dirigente di uno studio rivale.
L’unico impedimento, per ora, è l’impossibilità di Gunn di
stringere nuovi accordi fino a quando il rapporto con la Disney non
sarà definitivamente risolto.
Sempre secondo
queste fonti il regista si trova attualmente bloccato in complicate
trattative con la Disney, ma riceverà un pagamento tra 7 e 10
milioni di dollari di diritto per il lavoro svolto finora per i
Guardiani 3.
A partire dal prossimo anno
l’Academy apporterà alcune modifiche per la cerimonia degli
Oscar, come comunicato nelle ultime ore dalle
votazioni del board of governors.
Sono tre i cambiamenti principali:
l’aggiunta della categoria “Miglior Film Popolare”, i cui criteri
di selezione verranno chiariti nei prossimi mesi; la durata della
serata di premiazione ridotta a tre ore complessive (invece che
quattro); la messa in onda anticipata al 9 febbraio 2020 per la
92ma edizione degli Academy Awards e non più
fissata al 23 febbraio.
Queste le parole del presidente appena
rieletto John Bailey:
“Ci impegneremo per produrre uno
spettacolo che intrattenga nell’arco di tre ore, rendendo gli Oscar
più accessibili agli spettatori in tutto il mondo. Per onorare
tutte le ventiquattro categorie presenteremo alcuni premi dal vivo
al Dolby Theatre durante gli spazi pubblicitari e il momento della
vittoria verrà poi inserito in onda più avanti durante la diretta.
[…] Per quanto riguarda la categoria per il miglior conseguimento
in un film popolare, le caratteristiche da soddisfare per accedere
alla categoria verranno comunicate in seguito.“
La Biennale di
Venezia e Jaeger-LeCoultre annunciano che
è stato attribuito al grande regista cinese Zhang
Yimou (Hero, Lanterne rosse, Ju Dou; due volte
Leone d’oro a Venezia, nel 1992 con La storia di Qiu Ju e
nel 1999 con Non uno di meno) il premio
Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2018 della
75.Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica (29 agosto-8 settembre 2018), dedicato a
una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale
il cinema contemporaneo.
La consegna del premio a
Zhang Yimou avrà luogo il 6 settembre
2018 in Sala Grande (Palazzo del Cinema),
prima della proiezione in prima mondiale Fuori Concorso del suo
nuovo film Ying (Shadow).
A proposito di questo
riconoscimento, il Direttore della Mostra Alberto
Barbera ha dichiarato: “Zhang Yimou non è
soltanto uno dei registi più importanti del cinema contemporaneo ma
con la sua eclettica produzione ha saputo rappresentare
l’evoluzione del linguaggio cinematografico mondiale e, al tempo
stesso, l’enorme crescita del cinema cinese. Zhang Yimou è
stato un pioniere per la sua capacità di tradurre autori, storie e
in generale la ricchezza della cultura cinese in uno stile visuale
unico e inconfondibile. L’indimenticabile esordio Sorgo
Rosso (1987), tratto dal premio Nobel Mo Yan, lo
segnala al pubblico internazionale come uno dei registi più
importanti della Quinta Generazione (insieme a Chen Kaige e Tian
Zhuangzhuang). Da allora, l’abilità nel combinare l’eleganza della
forma a un impianto narrativo di stampo universale gli valgono
importanti riconoscimenti, tra cui i due Leoni d’Oro per
La storia di Qiu Ju (1992) e
Non uno di meno (1999). Al passaggio del
secolo, il film di arti marziali Hero
(2002) – la sua terza candidatura all’Oscar come miglior film
straniero – lo definisce icona del cinema – spettacolo a livello
globale fino a garantirgli la regia delle cerimonie di apertura e
chiusura delle Olimpiadi di Pechino (2008) seguite da una serie di
grandi produzioni con star americane. Con
Shadow (2018), presentato in anteprima
mondiale FC alla 75. Mostra, Zhang Yimou torna al cinema di arti
marziali con l’eleganza della forma e tutta l’inventiva che da
sempre ha caratterizzato il suo cinema”.
Ying
(Shadow) è un film di arti marziali
(wuxia) sul conflitto tra due gruppi feudali. In
Cina, nel periodo dei Tre Regni (220-280 circa d.C.), un re in
esilio e il suo popolo ordiscono un complotto per riappropriarsi
della loro terra. Le vicende vengono raccontate attraverso le
prospettive del re, di sua sorella, del suo comandante, delle donne
intrappolate nel palazzo reale e di un cittadino comune.
Quattro volte in Concorso alla
Mostra di Venezia – nel 1991 con Lanterne
rosse, nel 1992 con La storia di Qiu
Ju, nel 1997 con Keep Cool
e nel 1999 con Non uno di meno –
vincitore di due Leoni d’Oro,
rispettivamente nel 1992 e nel 1999, un Leone
d’Argento nel 1991 e una Coppa Volpi per
la migliore interprete femminile (Gong Li, nel 1992 per La
storia di Qiu Ju), ZhangYimou è l’unico regista ad aver vinto tutti i
premi più importanti della Mostra di Venezia in meno di dieci
anni.
Jaeger-LeCoultre è
per il quattordicesimo anno sponsor della Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica, e per il dodicesimo del premio
Glory to the Filmmaker. Il premio è stato
assegnato negli anni precedenti a Takeshi Kitano (2007), Abbas
Kiarostami (2008), Agnès Varda (2008), Sylvester Stallone (2009),
Mani Ratnam (2010), Al Pacino (2011), Spike Lee (2012), Ettore
Scola (2013), James Franco (2014), Brian De Palma (2015), Amir
Naderi (2016), Stephen Frears (2017).
La 75. Mostra di
Venezia si terrà al Lido dal 29 agosto all’8 settembre
2018, diretta da Alberto Barbera e organizzata
dalla Biennale presieduta da Paolo
Baratta.
È stato diffuso il trailer
ufficiale italiano di Girl, il clamoroso
debutto alla regia del ventisettenne belga Lukas
Dhont (premiato con la Caméra d’Or), nonché l’esordio a
dir poco sensazionale del giovanissimo protagonista Victor
Polster, premiato come Miglior attore al Certain
Regard di Cannes 2018.
Girl uscirà in Italia con Teodora
il 27 settembre 2018 e si candida a diventare uno dei casi
cinematografici della stagione.
“Il desiderio di raccontare la
storia di un personaggio simile – racconta il regista –
capace di sfidare una società in cui genere e sesso sono ancora
inevitabilmente connessi, era enorme. È così che è iniziato
Girl, dal bisogno di dire qualcosa su come percepiamo il genere,
sulla femminilità e la mascolinità. Ma soprattutto sulla lotta
interiore di una giovane eroina che mette a rischio il proprio
corpo per diventare la persona che vuole essere”.
Protagonista del film è Lara,
adolescente con la passione della danza classica: insieme al padre
e al fratellino si è trasferita in un’altra città per frequentare
una prestigiosa scuola di balletto, a cui dedica tutta se stessa.
Ma la sfida più grande è riuscire a fare i conti con il proprio
corpo, perché Lara è nata ragazzo… Ispirato a una storia vera, il
film segna due debutti-rivelazione: quello del ventisettenne
regista Lukas Dhont e quello, non meno sorprendente, del
giovanissimo protagonista Victor Polster.
Ispirato ad una storia vera, Girl –
spiega il regista – nasce dal “desiderio di raccontare la storia di
un personaggio giovanissimo, capace di sfidare una società in cui
genere e sesso sono ancora inevitabilmente connessi, e dal bisogno
di dire qualcosa su come percepiamo il genere, sulla femminilità e
la mascolinità. Ma soprattutto sulla lotta interiore di una giovane
eroina che mette a rischio il proprio corpo per diventare la
persona che vuole essere. Qualcuno che sceglie di essere se stesso
all’età di 15 anni, quando a molte persone occorre una vita
intera”.
La Disney ha da poco diffuso il
nuovo trailer ufficiale de Lo
Schiaccianoci e i Quattro Regni, il lungometraggio
ispirato al celebre classico di E.T.A.
Hoffmann che arriverà nelle sale italiane il 31
ottobre 2018 (il 2 novembre negli USA).
Diretto da Lasse
Hallström e prodotto da Mark Gordon e
Larry Franco, il film è in gran parte ambientato in uno
strano e misterioso mondo parallelo, dove Clara dovrà affrontare la
malvagia Mother Ginger e una gang di topi che le rubano la sua
tanto agognata chiave.
Annunciato in anteprima al D23 Expo
2017, Lo
Schiaccianoci e i Quattro Regni è
interpretato da Keira Knightley, Helen Mirren, Morgan
Freeman e dall’esordiente Mackenzie
Foy, e include una speciale performance di Misty
Copeland.
Qui sotto il trailer e la locandina ufficiale.
Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni:
recensione del film
Disney
Screen Media Films ha diffuso il
primo trailer ufficiale di Bel Canto, la pellicola
che vede protagonista il premio oscar Julianne Moore nei panni del famoso
soprano Roxane Coss.
Diretto da Paul
Weitz (About a Boy, In Good
Company), è atteso nelle sale americane il 14 settembre.
Nel cast anche Ken Watanabe, Sebastian Koch, Christopher
Lambert, Ryo Kase, Tenoch Huerta, e María Mercedes Coroy.
Bel Canto – il trailer
Di seguito la sinossi:
Basato
sul romanzo best seller omonimo di Ann Patchett,
Bel Canto si apre con una festa che si trasformerà
presto in una situazione terrificante: quando una guerriglia
ribelle arriva e cattura i suoi ostaggi nella speranza che il loro
audace piano porti alla liberazione dei loro compatrioti, gli
eventi precipiteranno. Ciò che vedremo sarà uno strano scontro tra
i rapitori e i loro ostaggi, con imprevisti inaspettati e la voce
del soprano Roxane a fare da collante.
Contrariamente a quanto si possa
pensare, le fonti di ispirazione di Tom Hardy per
interpretare al meglio Eddie Brock in
Venom sono molto più originali del previsto e
sicuramente inaspettate.
L’attore ha infatti rivelato in
un’intervista con Esquire che per il ruolo ha
“rubato” da Woody Allen, Conor
McGregor e Redman:
“Ho presto le
nevrosi che torturano i personaggi di Woody Allen e tutto
l’umorismo che può derivare da questo aspetto, poi la violenza di
Conor McGregor [noto artista marziale] e la personalità di Redman,
un rapper fuori controllo, vivendo senza pagare l’affitto nella sua
testa.“
Venom è atteso
nelle sale il 5 ottobre 2018 con la regia
di Ruben Fleischer. Nel cast
anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny
Slate, Scott Haze e Michelle
Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
Di seguito la sinossi:
Eddie Brock è un giornalista
che, cercando di svelare gli esperimenti illegali del dottor
Carlton Drake, finisce per essere contaminato da un organismo
alieno simbiontico, il quale, dopo averne preso il controllo, lo
trasforma in un essere chiamato Venom. Sfuggendo agli uomini di
Drake, Eddie dovrà vedersela anche con un altro contagiato, il
serial killer Cletus Kasady, trasformato in Carnage.
È stato confermato
dalla Jenkins durante lo scorso
CinemaCon che Wonder
Woman 1984 sarà ambientato negli anni Ottanta,
rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le
avventure di Diana.
L’ordine cronologico del
personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Il film vedrà ancora come
protagonista Gal Gadot opposta
a Kristen Wiig, scelta per interpretare la
villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pascal, di cui
non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà
ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata
curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Tessa Thompson ha
esordito nel Marvel Cinematic Universe
interpretando Valchiria in Thor: Ragnarok, terzo capitolo della
saga dedicata al Dio del Tuono uscito nelle sale lo scorso
novembre.
Il look studiato per il personaggio
prevedeva lunghi capelli neri che ricadevano dal capo della
guerriera asgardiana sull’armatura, tuttavia le riprese
dell’indie Sorry To Bother You hanno
costretto l’attrice a tingersi i capelli e a indossare una parrucca
per i reshoot di Ragnarok costata alla produzione
ben 10.000 dollari.
Thor: Ragnarok,
terzo capitolo dedicato al dio del Tuono all’interno dell’Universo
Cinematografico Marvel, ha elettrizzato il pubblico e la critica
incassando più di 845 milioni di dollari al botteghino globale.
Ora, questa coloratissima avventura
cosmica piena di azione, umorismo, momenti drammatici e scene
spettacolari arriverà nei migliori negozi in Blu-Ray
3D, Blu-Ray e DVD dal 7
marzo insieme a un prezioso cofanetto che
racchiude tutte e tre le avventure del supereroe con il
martello.
Gli esclusivi e inediti contenuti
speciali nelle versioni in alta definizione comprendono scene
eliminate; esilaranti papere sul set; un cortometraggio esclusivo
intitolato Team Darryl, terzo capitolo del documentario fittizio
Team Thor, incentrato su un nuovo ed eccentrico coinquilino; un
contenuto dedicato all’evoluzione degli eroi dell’Universo
Cinematografico Marvel che giungerà al culmine
in Avengers: Infinity War.
Oltre a numerosi dietro le quinte
che esplorano la visione unica del regista Taika
Waititi, le inarrestabili donne del film, il carismatico
Korg, il tirannico Gran Maestro, dittatore di Sakaar, e i fumetti
Marvel che hanno dato origine al film; un commento audio di
Waititi; e molto altro.
I Marvel Studios hanno diffuso otto
nuove immagini ufficiali tratte da Ant-Man and The Wasp che svelano tutti i
segreti (o quasi) del Regno Quantico, dove Hank Pym cercherà di
entrare per riportare a casa sua moglie, Janet Van Dyne.
Attenzione però: se non avete
ancora visto il film, state alla larga da queste foto!
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema
il 15 agosto 2018. Il film è diretto
da Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura ci
sono Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd,
Andrew Barrer & Gabriel Ferrari.
Ant-Man
and the Wasp, nuovo capitolo del Marvel Cinematic
Universe che vede
Paul Rudd tornare protagonista di un suo film,
nei panni di Scott Lang/Ant-Man, dopo la
prima pellicola del 2016. Questa volta, da pari e co-protagonista,
è affiancato da
Evangeline Lilly che pure avevamo già visto nei
panni di Hope Van Dyne e che questa
volta indossa il costume e il titolo
di Wasp ufficialmente.
Dal Marvel Cinematic Universe,
arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con
protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare
dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War,
Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua
scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un
nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in
quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre,
Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo
la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna
di squadra per collaborare e svelare dei mistero del
passato.
Ciò che si vociferava nelle scorse
settimane è stato ufficialmente confermato: i personaggi di Nick
Fury e Maria Hill torneranno in azione in Spider-Man: Far
From Home, sequel di Homecoming attualmente in
fase di riprese.
A suggerire la loro comparsa nel
film era stata prima la foto pubblicata da Samuel L.
Jackson da Londra, dove Tom Holland e
il cast stanno girando, e successivamente l’immagine postata
da Numan Acar sul set aggiungendo
fra gli hashtag anche il nome di Cobie
Smulders.
Il sequelsarà
diretto ancora una volta da Jon Watts ed
uscirà nelle sale il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo i recenti report, il film
sarà girato in diverse città europee oltre che a New
York. Le fortunate del Vecchio Continente
sono Londra,
Venezia e Praga.
Dopo la notizia che Jake Gyllenhaal è in
trattative per interpretare Mysterio nel sequel
di Spider-Man: Far From Home, arriva una
nuova conferma sul film che vedrà di nuovo Tom
Holland nei panni dell’Uomo Ragno.
Secondo Variety, Michael
Keaton tornerà a essere Avvoltoio nel film con vedrà
tornare nel cast
anche Zendaya e Marisa
Tomei, stando alle prime dichiarazioni ufficiali. Non
sappiamo però da che parte starà il “nuovo” Avvoltoio. Dato il
finale di Homecoming, sarebbe plausibile che questa volta il
personaggio possa essere dalla parte di Peter, ma non è detto che
invece si schieri con Mysterio, una volta accertato il
coinvolgimento del personaggio nel film.
Deadpool 2 arriverà
in homevideo nei formati 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD il
prossimo 21 agosto, con le edizioni
casalinghe che conterranno anche le scene eliminate dal film. Una è
arrivata online mostrandoci footage inedito dalla casa degli X-Men,
ovvero l’accademia per Mutanti dove Wade Wilson viene “ricoverato”
all’inizio del film.
Dopo essere sopravvissuto a un
quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in
una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il
barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con
il fatto che ha perso il senso del gusto.
Cercando di riconquistare la
sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade
deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente
aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire
l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo
gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di
caffè del World’s Best Lover.
Deadpool 2 di
David Leitch è interpretato da Ryan Reynolds nei panni del Mercenario
Chiacchierone, Morena Baccarin nei panni di Vanessa, T.J. Miller come Weasel, Leslie
Uggams come Blind Al, Brianna Hildebrand
come Negasonic Teenage Warhead, Stefan Kapičić
come Colosso, Zazie Beetz come Domino, Julian
Dennison come Russell e Josh Brolin come Cable.
Piccola variazione nel cast di
Bloodshot, action in chiave sci-fi tratto
dalla serie di fumetti Valiant che vedrà
protagonista Vin Diesel: secondo quanto riportato da Variety infatti,
Guy Pierce sostituirà Michael
Sheen a causa della sovrapposizione di impegni lavorativi
di quest’ultimo.
Pierce si trova ora nelle fasi
finali delle trattative, ma se tutto dovesse andare nel migliore
dei modi, vestirebbe i panni del Dottor Emil Harting, il genio
creatore delle tecnologie usate dal personaggio di Diesel.
L’inizio delle riprese è stato
annunciato da Vin Diesel con un video pubblicato sul
suo profilo Instagram.
Alla regia del film ci
sarà Dave Wilson, direttore creativo dei Blur
Studios e collaboratore di lunga data di Tim Miller, nonchè
debuttante dietro la macchina da presa. La sceneggiatura invece è
stata curata da Eric
Heisserer (Arrival).
Personaggio centrale nel Valiant
Expanded Universe, Bloodshot aka Ray
Garrison è solo una delle tante persone normali in
situazioni straordinarie che i fumetti hanno reso al pari delle
divinità dei colleghi Marvel e DC. Riportato in vita
dalle Rising Spirit Technologies attraverso l’uso della
nanotecnologia e avendo perso tutta la memoria, Ray cerca di
ristabilire un contatto con il sé del passato mentre scende a patti
con ciò è diventato: un’arma.
Se lo scorso anno si discuteva sul
fallimento dei piani della Lionsagate di rilanciare il franchise
di Power Rangers a causa dei risultati
non proprio incoraggianti del primo film al box office, oggi sembra
che uno spiraglio ci sia ancora e che sarà proprio la
Hasbro, proprietaria dei diritti cinematografici,
ad occuparsene.
Secondo quanto riportato nelle
ultime ore infatti, il sequel è attualmente in fase di sviluppo e
potrebbe vedere la luce in un futuro non troppo lontano. L’azienda
che produce giocattoli ha acquistato il franchise per una cifra di
522 milioni di dollari ed è il suo CEO Brian Goldner a
spiegare le prossime manovre produttive:
“L’idea è portare avanti degli
studios che possano realizzare un nuovo film dei Power Rangers e
seguito di quello uscito nel 2017“.
Via dunque la Lionsgate, neanche nominata da Goldner.
Uscito nelle sale la scorsa
primavera sgomitando contro la ricca concorrenza
(vedi La bella e la bestia), la pellicola
diretta da Dan Israelite era riuscita a
racimolare “appena” 142 milioni di dollari, che confrontati ai 100
del budget sono davvero una cifra irrisoria.
L’esperimento è riuscito a catturare
l’attenzione dei fan e soprattutto del cast originale dello show
anni ’90, tanto che Jason David
Frank e Amy Jo Johnson, gli
originali Green e Pink Rangers, hanno persino partecipato al film
in un cameo.
La Villa degli Autori, cuore
delle Giornate degli Autori durante la Mostra di Venezia, apre il
28 agosto con l’ormai tradizionale benvenuto alla stampa scandito
dai premi Bookciak Azione!, una serata speciale in collaborazione
con il SNGCI. Ma il calendario del giardino più celebre del Lido,
grazie alla collaborazione di SIAE, è pieno di eventi ed ospiti
illustri, da Toni Servillo a Stefano Savona, da Don Pasta ad Anne
De Carbuccia, da Tiromancino a Raymond Depardon.
Si comincia dal 30 agosto con
Domani Accadrà (per tre serate del Gruppo Hdrà).
Il 1 settembre arrivano le Notti Veneziane… alla Villa
degli Autori, diversi appuntamenti con storie sui
linguaggi del cinema e delle arti. Un’iniziativa ideata con
Maurizio Di Rienzo e il sostegno di ANAC e 100autori.
Federico
Zampaglione, la notte del 1 settembre, ci porta in viaggio
tra musica e cinema con i nuovi video di Tiromancino e
un’esibizione live. Il 3 settembre si rende omaggio alla grande
tradizione partenopea con Il teatro al lavoro di
Massimiliano Pacifico (produzione Teatri Uniti): Toni
Servillo è il protagonista dell’avventura umana e
artistica della creazione di Elvira, spettacolo
prodotto insieme al Piccolo Teatro di Milano, tratto dalle lezioni
di Louis Jouvet al conservatorio d’arte drammatica di Parigi nel
1940. Due omaggi inaugureranno la serata, quello al Teatro
San Carlo di Napoli seguito da L’unica lezione,
cortometraggio dedicato ad Abbas Kiarostami firmato da
Peter Marcias.
Il 4 settembre arriva la grande
fotografa Anne De Carbuccia con One
Ocean, film breve in cui si racconta la straordinaria bellezza
dell’Oceano e di come l’uomo ne stia minacciando il futuro.
“Salveremo l’Oceano – dice l’autrice che presenta anche un progetto
multimediale – La spazzatura non può essere la nostra archeologia”.
Il giorno dopo (5 settembre) Stefano Savona, il
regista di documentari rivelazione dell’anno che con La strada
dei Samouni ha stupito Cannes, ha la “carta bianca” delle
Giornate per raccontare un percorso artistico lungo dieci anni. La
penultima delle Notti Veneziane è all’insegna
della festa con il più originale Cooking VJ della scena italiana:
Don Pasta (al secolo Daniele De Michele) che porta
a Venezia il suo film d’esordio I Villani scritto insieme
ad Andrea Segre e prodotto da Giorgio Magliulo con Rai Cinema. «La
cucina popolare italiana – dice Don Pasta – sta morendo. Ma in
tanti provano a salvarla».
La notte del 7 settembre è riservata
ai premiati di questa quindicesima edizione che saranno festeggiati
nel giardino sotto le stelle del Lido.
Con Il tuo ex non muore
mai, Hollywood ci propone (dall’8 agosto al cinema) una
nuova versione del buddy movie con spie per caso, declinato al
femminile. In piena era di rivendicazione del gentil sesso che
vuole a tutti i costi dimostrare di non essere da meno rispetto
agli uomini, le attrici si cimentano sempre più in ruoli che erano
fino a qualche anno fa esclusiva dei colleghi maschi, e i risultati
sono di natura contrastante.
Quando il tentativo è quello di
raccontare lo stesso film con protagoniste donne, il risultato è
disastroso (vedi Ocean’s 8), quando invece ci si
trova a costruire da zero una storia nota, strutturandola su
personaggi, esigenze e scopi differenti, l’esito è meno disastroso
ma comunque guardato con sospetto (vedi
Ghostbusters del 2016). Con Il tuo ex non
muore mai siamo in una terra di mezzo. Mila
Kunis e Kate McKinnon sono le
protagoniste del film, un’alchimia che sembra ben rodata tra la
bella e famosa Kunis e l’infinitamente talentuosa McKinnon,
stand up comedian che viene dal SNL. Amiche da sempre, le
due protagoniste della storia si trovano coinvolte in un’avventura
tra spie, omicidi, sangue a iosa, inseguimenti e soprattutto
comicità sopra le righe. A dirigere c’è Susanna
Fogel.
Il risultato, riproposizione di
dinamiche già viste e raccontate abbondantemente sullo schermo, fa
leva prevalentemente sui personaggi, anzi, sulla McKinnon, vera
forza della natura, e protagonista di un “movimento” che vede
sempre più volti della tv passare al grande schermo (è tra le
protagoniste del sopracitato Ghostbusters). La
brillante attrice comica straborda dallo schermo, mettendo in ombra
sia la performance tutta virata al comico della Kunis, sia la
storia vera e propria, trasformando il film in uone woman show.
Troppo brava per l’intero progetto, la McKinnon sembra divertirsi
moltissimo al servizio dello spettatore che probabilmente ricorderà
soltanto la sua folle Morgan una volta uscito dalla sala.
Il tuo ex non muore
mai svolge con diligenza il ruolo di divertissement estivo,
abbracciando una tendenza hollywoodiana, quella della
riproposizione al femminile di storie e generi, che potrebbe
rappresentare una vera ricchezza per il cinema, se guidata da idee
chiare.
Sembra che i piani della Warner
Bros. per lo standalone su Cyborg procederanno
nonostante i dubbi del periodo successivo all’uscita di
Justice League, dove il personaggio
ha debuttato come protagonista. A rivelarlo è Joe
Morton, che nel DCEU interpreta il Dr. Silas
Stone, ovvero il papà di Victor Stone.
“Sfortunatamente, non posso dire
di più sul film, perché altrimenti svelerei troppo della storia, ma
molte cose sono cambiate durante la produzione di Justice League
quando è stato deciso che si sarebbe realizzato uno standalone su
Cyborg. “
Morton fa riferimento
all’introduzione del supereroe e alla backstory sacrificata
all’interno di un cinecomic corale come Justice
League. Questo lascia supporre che nel film su Cyborg
potrebbe essere sfruttata parte della storia scartata per motivi di
tempo.
Vi ricordiamo che Justice
League è disponibile dal 21
Marzo nei formati DVD, Blu-ray,
Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD, distribuito
da Warner Bros. Entertainment Italia.
Diretto da Zack
Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di
SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di
Batman, Henry Cavill come Superman, Gal
Gadot nel ruolo dell’irresistibile Wonder
Woman, Ezra Miller come The
Flash, Jason Momoa nei panni di
Aquaman e Ray Fisher come Cyborg.
I Contenuti
Speciali delle edizioni Blu-ray permetteranno ai
fan di scoprire tutti i segreti della Justice League, conoscere
meglio i nuovi membri, il loro lavoro di squadra e la tecnologia
che dà loro una marcia in più. L’edizione 4k Ultra HD del fim
contiene anche il disco Blu-ray, oltre ad una scena inedita non
presente nel film al cinema.
Arriva nelle sale il 22 agosto
Come Ti Divento Bella, la commedia scritta e
diretta da Abby Kohn e Marc Silverstein e
interpretata da Amy Schumer.
Quando
non recita la parte di se stessa senza filtri e diventa
semplicemente lo strumento migliore per raccontare il disagio e le
contraddizioni dell’essere donna negli anni duemila, Amy
Schumer riesce a risultare molto più gradevole e
affettuosa di quella che abbiamo visto (e amato) esibirsi
nell’ambito della stand-up comedy. Ma già in
Trainwreck – Un disastro di ragazza, dove era
diretta da Judd Apatow, aveva dato prova del
talento variegato, della capacità di cambiare registro e del lato
sensibile che si nasconde sotto le battute a sfondo sessuale (il
vero cavallo di battaglia dei suoi sketch).
Dalla
difficoltà di impegnarsi in una relazione alla paura di non venire
affatto notati, al giorno d’oggi è una questione di sfumature; ecco
perché, per certi versi, i personaggi interpretati dalla Schumer in
Trainwreck e Come ti Divento
Bella non sono poi così tanto diversi, anzi dissimulano
bene lo stesso dilemma generazionale affrontato frequentemente
nella filmografia apatowiana e dalle voci della nuova
commedia romantica: adulti – o presunti – vulnerabili,
post-adolescenti sognatori disillusi sulla vita, si scontrano ogni
giorno con la loro instabilità sentimentale e con il mito della
perfezione, sfuggendone più per paura che per incapacità di
affrontarli.
La
soluzione più facile sembra essere il travestimento: indossare i
costumi di qualcun altro, agire spinti dal potere di un’immagine
esterna che giustifichiamo come “modello di ispirazione”, nella
maggioranza dei casi esteticamente perfetta; la si può trovare ai
limiti dell’umano (i supereroi) o agli angoli della quotidianità
spacciata per tale (la moderna ondata di influencer è un ottimo
esempio), insomma chiunque pur di evitare il confronto con il
proprio sé inadeguato cerca qualcosa da emulare.
Cosa
c’entra tutto ciò con Come ti divento bella?
Tralasciando l’effetto contrario della traduzione italiana (non è
un film sul processo del diventare bella, ma sul sentirsi bella,
che è assai diverso), c’è un tema che di certo non solleva ma che
contribuisce a rinsaldare la pellicola di Abby
Kohn e Marc Silverstein, ovvero la
relatività di un concetto banale su cui si edifica l’industria
dell’intrattenimento, della moda, della pubblicità: l’aspetto
fisico.
Un paio
di anni fa Brie
Larson denunciava un problema di fondo dei
meccanismi di casting a Hollywood, cioè che alle ragazze non troppo
belle o non troppo brutte non venivano offerte opportunità di
lavoro. Discorso sacrosanto visto che mezzo secolo di produzioni
americane è stato legato alla presenza di almeno una diva di
bell’aspetto (Marylin Monroe, Lauren
Bacall, Grace Kelly etc). Poi per fortuna
è arrivata la commedia “d’autore” nei circuiti della stan-up, un
varco sempre aperto dove tutte le attrici, soprattutto le più
talentuose, potevano esprimersi uscendo fuori dagli standard
tradizionali (Kristen
Wiig, Melissa McCarthy, Sarah
Silverman, Tina Fey, Kate
McKinnon).
Amy
Schumer, una vera regina della comedy, non ha esattamente la
silhouette di Julia Roberts, né la sensualità
di Scarlett
Johansson, tuttavia rappresenta il prossimo canone di
bellezza, l’unico davvero accettabile perché indefinito,
imperfetto. Insomma lo stesso di una Lena Dunham
qualsiasi. Cosa è bello e cosa non lo è siamo noi a stabilirlo, e
dobbiamo riappropriarci di un potere che è in mano alle aziende, a
chi fabbrica immagini plastificate e irrealistiche; un messaggio
forte e chiaro lanciato dal film di Kohn e Silverstein che merita
di sicuro attenzione. Per l’ironia con cui tratta l’ossessione
dell’apparenza e il complesso di inferiorità delle nuove
generazioni, per la cura che si prende dei personaggi (compresa
l’imprenditrice di Michelle Williams), infine per la tenerezza
che imprime sul percorso di redenzione della protagonista Renee, in
fondo più vicina a noi di quanto sembri. Risate garantite e momenti
di riflessione come poche volte capita confermano lo stato di
salute di un genere sempre più indirizzato dalle donne e fiero di
essere diversamente bello.
Con un video pubblicato sul suo
profilo Instagram Vin Diesel annuncia l’inizio
delle riprese di Bloodshot, action in chiave
sci-fi tratto dalla serie di
fumetti Valiant.
Alla regia del film ci
sarà Dave Wilson, direttore creativo dei Blur
Studios e collaboratore di lunga data di Tim Miller, nonchè
debuttante dietro la macchina da presa. La sceneggiatura invece è
stata curata da Eric
Heisserer (Arrival).
Personaggio centrale nel Valiant
Expanded Universe, Bloodshot aka Ray
Garrison è solo una delle tante persone normali in
situazioni straordinarie che i fumetti hanno reso al pari delle
divinità dei colleghi Marvel e DC. Riportato in vita
dalle Rising Spirit Technologies attraverso l’uso della
nanotecnologia e avendo perso tutta la memoria, Ray cerca di
ristabilire un contatto con il sé del passato mentre scende a patti
con ciò è diventato: un’arma.
Un utente del forum Reddit e fan
della Marvel sembra aver scovato un
riferimento a Captain Marvel seminato nel corso di
Avengers: Infinity War, in
particolare durante la battaglia iniziale a New York tra Iron Man,
Doctor Strange e l’Ordine Nero.
Come potete vedere nell’immagine qui
sotto infatti, al bacino di Cull Obsidian è
legato una specie di drappeggio o sciarpa che ha i colori della
supereroina (blu, oro e rosso), un look diverso da quello mostrato
dal merchandise ufficiale del personaggio per la promozione del
film.
Da qui le ipotesi: il membro
dell’Ordine Nero ha già incontrato Carol Danvers? L’ha forse uccisa
tenendo un cimelio del suo costume? Che ne pensate?
La sinossi: Un viaggio
cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare
l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di
Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di
tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono
essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il
potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione
e rovina metta fine all’universo.
In attesa dell’uscita nelle sale
italiane di Ant-Man and the Wasp, prevista per martedì 14
agosto, The Space Cinema propone sabato 11
agosto una speciale anteprima del
cinecomic targato Marvel. Il film, sequel di
Ant-Man (2015) e ventesima pellicola del Marvel Cinematic
Universe, vede nel cast Michael Douglas, Michelle Pfeiffer e
Laurence Fishburne, oltre ai protagonisti Paul Rudd ed Evangeline
Lilly.
In regalo, a chi assisterà
all’anteprima, l’esclusiva moneta da collezione
del film.
Scott Lang (Paul
Rudd) deve affrontare le conseguenze delle proprie scelte sia come
supereroe sia come padre. Mentre è impegnato a gestire la sua vita
familiare e le sue responsabilità come Ant-Man, si vede assegnare
una nuova e urgente missione da Hope van Dyne
(Evangeline Lilly) e dal Dr. Hank Pym (Michael
Douglas). Scott dovrà indossare ancora una volta la sua tuta e
imparare a combattere al fianco di Wasp, mentre la squadra cercherà
di far luce sui segreti del proprio passato.
L’anteprima è inclusa nella
programmazione cui è possibile assistere con The Space
Pass, l’abbonamento che consente la visione di tutti i
film ed eventi in programmazione ogni giorno nei cinema The Space a
soli 15,90 euro al mese. Richiedendo The Space
Pass entro il 31 agosto, si avrà diritto a
due mesi gratuiti.
Ant-Man
and the Wasp, nuovo capitolo del Marvel Cinematic
Universe che vede
Paul Rudd tornare protagonista di un suo film,
nei panni di Scott Lang/Ant-Man, dopo la
prima pellicola del 2016. Questa volta, da pari e co-protagonista,
è affiancato da
Evangeline Lilly che pure avevamo già visto nei
panni di Hope Van Dyne e che questa
volta indossa il costume e il titolo
di Wasp ufficialmente.
Attraverso Entertainment Weekly,
Robert Redford ha diffuso la notizia che si
ritirerà dalla scena cinematografica. L’attore conferma così la
decisione annunciata già nel 2016, ovvero quella di ritirarsi dopo
l’uscita di The Old Man & the Gun, suo
prossimo (e ultimo) film da attore in uscita il 28 settembre.
Dopo oltre 60 anni di carriera,
Redford decide così di allontanarsi definitivamente dalla scena,
senza però chiudere la porta alla regia, altra carriera che ha
intrapreso con successo: “Ho concluso il mio percorso come
attore, e dopo questo film mi ritirerò, recito da quando ho 21
anni. Ho deciso che è abbastanza. (Sulla regia) vedremo”.
Le nostre anime di notte, recensione del film con Robert
Redford e Jane Fonda
81 anni compiuto, Robert Redford ha
cominciato la sua carriera nel 1959 a Broadway, passando l’anno
successivo in tv e poi al cinema, nel ’62, in Caccia di
Guerra, con Sydney Pollack. Tra le sue
attività di maggiore prestigio è successo, c’è la fondazione del
Sundance Institute che organizza
ogni anno il Sundance Film Festival.
In The Old Man & the
Gun, Redford è diretto da David Lowery, e
recita al fianco di Casey Affleck, Sissy Spacek, Danny
Glover e Tom Waits.
L’ultima volta che abbiamo visto al
cinema l’attore è stato in Le nostre anime di Notte, al fianco di
Jane Fonda, presentato alla Mostra d’Arte
Cinematografica di Venezia del 2017.
Il suo ruolo, amato dalla quasi
totalità degli spettatori, lo ha reso perfetto per continuare a
sfruttare un progetto che, in generale, non ha entusiasmato il
pubblico, visto che Justice League non
ha affatto tenuto fede alle speranze e alle attese del pubblico.
Tuttavia Ezra Miller continuerà a
interpretare il personaggio, e con lui ci saranno John
Francis Daley e Jonathan
Goldstein, registi scelti dalla Warner Bros. La
sceneggiatura invece porta la firma di Joby
Harold.
Dunque, ricapitolando il programma
della prossima stagione della Warner Bros, si partirà a settembre
2018 con le riprese di The Joker Origins,
proseguendo con Birds of Prey a gennaio 2019 e
successivamente The Flash a febbraio.
Contrariamente ai titoli finora
prodotti dalla Warner Bros., sembrerebbe che The
Flash adotterà un tono più leggero da commedia,
con una trama più semplice del previsto che non includerà viaggi
nel tempo, realtà alternative o catastrofi di livello mondiale.
Per un periodo abbastanza lungo, il
film si era intitolato Flashpoint, con un riferimento ben preciso a
una specifica storia a fumetti, molto intensa e anche molto amata.
Adesso però il film è tornato a chiamarsi The
Flash mentre i dettagli di personaggi e trama
potrebbero essere rivelati da un momento all’altro.
Kiersey
Clemons ha recentemente confermato che tornerà nei
panni di Iris West dopo che la sua scena
era stata tagliata da Justice League. Dunque
sembrerebbe che la Warner bros. abbia grandi progetti per lei nello
standalone. Inoltre, come riportato nelle ultime settimane,
anche Billy Crudup tornerà per
interpretare Henry Allen, personaggio
introdotto in Justice League.
Come riportato in esclusiva da
CBM, la Warner Bros. sta
lavorando al casting di due dei personaggi principali di
Birds of Prey, film tutto al femminile capitanato
dalla Harley Quinn di Margot Robbie. E a quanto
pare sono tre, finora, le candidate ai ruoli di Black Canary e
Huntress selezionate dalla produzione: Vanessa
Kirby, Alexandra Daddario e Jodie
Comer.
La Kirby, star della serie The
Crown, a breve nelle sale con Mission Impossible: Fallout, e la Comer, potrebbero interpretare
Dinah Lance aka Black Canary, mentre la Daddario Helena
Bertinelli.
È stato inoltre reso noto che il
villain del film sarà Roman
Sionis aka Maschera Nera.
Vi ricordiamo
che Birds of
Prey vedrà Margot
Robbie ritornare nei panni di Harley Quinn,
personaggio DC Comics che ha esordito in Suicide Squad. Il film sarà basato sul
fumetto omonimo e a momento la Robbie è l’unica attrice
ufficialmente coinvolta.
A produrre il film ci sarà proprio
la LuckyChap di Margot Robbie insieme alla Kroll & Co
Entertainment di Sue Kroll e la Clubhouse Pictures
di Bryan Unkeless.
Dopo Patty
Jenkins, Cathy Yah sarà la
seconda regista donna legata a un film tratto dai fumetti DC, cosa
che potrebbe essere un buon auspicio per la Warner Bros, visto
che quello della Jenkins è l’unico film DC Comics che ha
davvero registrato un grande successo.