Disney Italia ha
diffuso il poster ufficiale e il nuovo trailer italiano di
Toy Story 4, l’annunciato quarto capitolo della
saga animata targata Disney Pixar.
“Come molti, anch’io pensavo
che la storia si fosse conclusa con Toy Story 3 – La Grande
Fuga”, afferma il regista Josh Cooley. “E in effetti in quel
film si concludeva la storia di Woody con Andy. Ma, come accade
nella vita di tutti i giorni, ogni fine è in realtà un nuovo
inizio. La vita di Woody in una nuova cameretta con nuovi
giocattoli e un nuovo bambino è qualcosa che non abbiamo mai visto
prima. Ci siamo chiesti come sarebbe stato e da questa domanda ha
cominciato a prendere vita una nuova storia che meritava di essere
esplorata”.
Nel 1995 Toy Story – Il
Mondo dei Giocattoli rivoluzionò il cinema d’animazione
come primo lungometraggio interamente realizzato con la computer
grafica. Il film ottenne il più alto incasso di quell’anno e fu
candidato a tre premi Oscar e due Golden Globe. Quattro anni
dopo, Toy Story 2 – Woody e Buzz Alla Riscossa vinse il
Golden Globe come miglior film – commedia o musical, e un Grammy
per la miglior canzone scritta per un lungometraggio, un prodotto
televisivo o un altro media visivo (Randy Newman, “When She Loved
Me”/ “Quando lei mi amava”). Uscito nel 2010, Toy Story 3 –
La Grande Fuga ha vinto due Oscar come Miglior film
d’animazione e per la Miglior canzone originale (Randy Newman, “We
Belong Together”), oltre a un Golden Globe® e un BAFTA come Miglior
film d’animazione, diventando inoltre il secondo lungometraggio
Pixar a essere candidato all’Oscar come Miglior film.
Toy Story 4, la trama
Diretto da Josh Cooley e prodotto da Jonas Rivera e Mark
Nielsen, Toy Story 4 vede Woody e Buzz alle prese
con un viaggio in compagnia di vecchi amici, inaspettati ritorni e
nuovi arrivi come Forky, una forchetta trasformata in un riluttante
giocattolo. Quando Bonnie porta con sé tutta la banda di giocattoli
in un viaggio con la sua famiglia, Woody fa un’inaspettata
deviazione che lo porta a ritrovare la sua amica scomparsa da
tempo, Bo Peep. I due scopriranno che le loro rispettive vite come
giocattoli sono ormai agli antipodi, ma presto si renderanno conto
che questo è l’ultimo dei loro problemi.
Woody ha sempre saputo quale fosse
il suo posto nel mondo e la sua priorità è sempre stata prendersi
cura del suo bambino, che si trattasse di Andy o di Bonnie. Quando
Forky, il nuovo progetto scolastico di Bonnie trasformato in un
giocattolo, si autodefinisce “spazzatura” e non giocattolo, Woody
decide di mostrargli gli aspetti positivi di questa nuova vita. Ma
quando Bonnie porta con sé tutta la banda di giocattoli in un
viaggio con la sua famiglia, Woody fa un’inaspettata deviazione,
che lo porta a ritrovare la sua amica scomparsa da tempo, Bo Peep.
Dopo aver trascorso anni per conto proprio, lo spirito avventuroso
di Bo e la vita “on the road” hanno rovinato la sua
porcellana. Woody e Bo scopriranno che le loro rispettive vite
come giocattoli sono ormai agli antipodi, ma presto si renderanno
conto che questo è l’ultimo dei loro problemi.
L’arrivo di
Deadpool nel MCU, ennesima conferma
dell’espansione dell’universo Marvel in seguito alla
finalizzazione dell’accordo tra Disney e Fox, è stato commentato
anche da Anthony e Joe Russo, registi di quattro
cinecomic dell’azienda (l’ultimo, Avengers:
Endgame, uscirà il prossimo 24 aprile nelle sale), che
hanno parlato dei cambiamenti che il Mercenario Chiacchierone
porterà nel perfetto equilibrio del franchise.
“Deadpool è un personaggio
atipico perché rompe continuamente la quarta parete, e questo
modifica di sicuro il tono del film. Ma se ci chiedete quale
sarebbe il nostro approccio su un supereroe del genere, dovremmo
prima chiuderci letteralmente in una stanza per due mesi discutendo
per arrivare ad una risposta […]
[…] Filosoficamente potremmo
indagare, capire quali sono le nuove regole con il personaggio. E
se non gli è permesso rompere la quarta parete? Cosa comporterebbe?
Sarebbe una scelta dannosa per il personaggio? Quindi dovremmo
capire come incorporare il tono di ciò che sta accadendo nel
MCU con un personaggio del
genere.“
I Russo avevano già commentato la
recente fusione tra Disney e
Fox in un’intervista con Fandango, parlando della
possibilità di tornare dietro la macchina da presa di un altro
titolo dedicato a uno dei loro supereroi preferiti.
“Ok lo ammettiamo. Siamo sempre
stati grandi fan di Wolverine. Certamente non abbiamo ancora
pensato al se, al quando e al come questo potrebbe accadere, ma se
proprio si deve risalire la cima dei nostri interessi, allora
Wolverine è un personaggio che ci ha sempre appassionato”.
Chi temeva che il franchise
di Deadpool venisse riavviato dalla
Disney dopo aver concluso l’accordo di fusione con
la 20th Century Fox (che ha
assicurato alla casa di Topolino i diritti cinematografici su tutti
i personaggi Marvel) dovrà non soltanto
ricredersi, come riportato qualche giorno fa, ma anche prepararsi
ad un futuro sempre più roseo per il Mercenario Chiacchierone sul
grande schermo.
A confermarlo è stato Alan Horn, presidente
di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas,
rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un
altro capitolo della serie di film con Ryan
Reynolds con lo scopo di “guidare verso casa” il
supereroe mantenendo il cast esistente.
Ora il vero interrogativo rimane a livello creativo e distributivo:
il franchise continuerà a stare in piedi da solo come produzione di
Fox vietata ai minori ma sotto l’etichetta Disney, oppure il
personaggio verrà integrato alle storie del MCU insieme al resto dei
Mutanti?
In merito alla questione era
intervenuto il CEO della Disney Bob Iger,
spiegando che lo studio “continuerà il franchise nello stesso
modo in cui l’abbiamo conosciuto, e pensiamo ci sia spazio per
dell’altro”. Questo significa che non sarà attuato alcun
cambiamento di linguaggio e che Deadpool 3 rimarrà R-rated? Molto
più che probabile stando alle sue parole.
La promessa, fa sapere Iger, è non
intervenire sulle caratteristiche che rendono unico il personaggio
all’interno del panorama dei cinecomic, e in tale senso la Disney
avrebbe già ideato un modo per “brandizzare” attentamente
sia Deadpool che gli altri film R-rated
(come Alien) evitando di confondere lo spettatore.
Avengers:
Endgame porterà a conclusione la Infinity Saga,
iniziata nel 2008 con Iron Man, e c’è ragione di pensare che molte
ispirazioni provengano dai fumetti più importanti sui Vendicatori.
Ma quali in particolare potrebbero fornire la giusta motivazione
per la fine?
Ecco allora 10 celebri momenti dei fumetti che
vorremmo vedere adattati in Endgame:
Un Visione “diverso”
Una delle vittime di Thanos prima
dello schiocco in Infinity War è
Visione, al quale è stata strappata dalla fronte
la gemma della mente. Si tratta però dell’unico personaggio morto
che non è né umano né alieno, ma un androide.
Ora, se ci riferiamo alla trama del
fumetto di Vision Quest, ricorderemo che in quella
storyline l’eroe viene trovato e riassemblato da Hank Pym.
Sfortunatamente, la ricostruzione di Visione porta ad un robot
privo di emozioni e incolore invece della versione “umana” che i
Vendicatori conoscevano.
E se questa trama venisse riportata
in Endgame, con la
conseguente frustrazione di Scarlet Witch nel dover affrontare una
copia senz’anima del suo vero amore?
Captain America solleva il Mjolnir
Torniamo per un attimo ad Age of
Ultron, e in particolare alla scena in cui ogni
Vendicatore prova a sollevare inutilmente il martello di
Thor. Nessuno ci riesce, anche se il
Mjolnir subisce una leggerla oscillazione quando
Steve Rogers ci si
approccia.
E in effetti i fan stavano
aspettando di vedere Captain America impugnare l’arma da tempo a
causa della sua storia dei fumetti, dove è stato in grado di
sollevarlo più di una volta. Forse l’occasione più memorabile
avviene però durante l’evento Fear Itself, dove i
Vendicatori stanno combattendo contro lo zio malvagio di Thor, il
Serpente e la figlia di Teschio Rosso, Skadi.
Professor Hulk
Una delle teorie più gettonate su
Endgame riguarda
l’adattamento della trama di Professor Hulk nel MCU, visto che i materiali
promozionali del film sembrano aver suggerito questa
possibilità.
Finora abbiamo visto Bruce Banner e
Hulk
come due entità separate, e questo aspetto umano combinato con il
grande fisico verde del gigante di giada dei poster e dei banner
potrebbero aver rivelato l’arrivo al cinema di parte dei
fumetti.
In The Incredible Hulk #
377 infatti viene presentato il Merged
Hulk o “The Professor”, eroe che mette
insieme la forza del “mostro” con l’intelligenza di Banner.
Praticamente il mix perfetto che farebbe al caso dei Vendicatori
nella loro lotta contro Thanos…
Infinity Stark
Cosa succederebbe se il potente
Guanto dell’Infinito finisse tra le mani del geniale, miliardario,
playboy, e filantropo Tony Stark? Accade nei fumetti di
Avengers Vol 4 # 12, quando il villain
Hood tenta di rubare tutte e sei le gemme dagli
Illuminati e gli eroi più potenti della Terra finiscono per
sconfiggerlo. Ma è Iron Man che durante le battaglie riesce a
riunirle le pietre nel guanto.
Ottenuto quell’immenso potere, Tony
crede di poter rendere il mondo un posto migliore e resuscitare
amici e familiari ma resiste…
La vendetta di Nebula
L’elenco delle storie dei fumetti
che vorremmo vedere in Endgame non
può dirsi completo senza l’arco narrativo che ha ispirato sia
Infinity War che il quarto capitolo sui
Vendicatori in uscita, ovvero Infinity
Gauntlet.
Il Guanto dell’Infinito è una
miniserie a fumetti composta di sei albi, pubblicata da luglio a
dicembre 1991, scritta da Jim Starlin e
principalmente incentrata sui personaggi di Adam
Warlock, Silver
Surfer e Thanos. L’incipit
vede Lady
Morte assegnare a Thanos un compito: secondo
questa l’equilibrio dell’universo è sbilanciato dal numero troppo
alto di vite, dunque dovrà essere il Titano a uccidere la metà
degli esseri senzienti di tutto l’universo, e affinché possa
riuscirci la Morte aumenta i suoi già grandi poteri.
In questo fumetto diventa cruciale
il momento in cui Nebula, approfittando della
distrazione di Thanos, ruba il Guanto dalla sua mano ma
sfortunatamente il suo odio per il padre si estende al resto
dell’universo e spinge i Vendicatori a fermarla. Di certo la
vendetta di Nebula è qualcosa che potremmo sicuramente vedere
accadere nel film, e se scatenerà la reazione degli Avengers è
tutto da scoprire…
Avengers: Forever
Pubblicata nel
1998, Avengers Forever Avengers Forever
è una serie limitata di dodici numeri di fumetti scritta da Kurt
Busiek e Roger Stern e disegnata da Carlos Pacheco e Jesus
Merino.
Tra queste pagine si racconta
di Immortus che invia il suo servitore Tempus ad
uccidere Rick
Jones, il proprietario della “Destiny Force” (una
potente abilità utilizzata durante la trama di Kree-Skrull War).
Rick viene salvato da Kang il Conquistatore e l’Intelligenza
Suprema Kree lo spinge ad usare la forza del destino
per chiamare aiuto: arriveranno quindi i Vendicatori dal passato,
presente e futuro.
Possibile allora che Endgame adatti
parte di questa trama? Sarebbe interessante vedere le versioni del
passato degli eroi confrontate con quelle del futuro…
Illuminati
Illuminati è un
nome che spesso si riferisce a ad una società segreta, responsabile
della manipolazione dei principali eventi mondiali. E questo è
esattamente ciò che accade anche nella storia della Marvel Comics, dove Iron Man,
Black Panther e Doctor Strange formano una squadra
per impedire che si verifichino altri attacchi alieni.
Tuttavia uno dei loro atti più
controversi consisteva nel riunire tutte le gemme d’infinito e
consegnarne una a ciascun membro, così da non utilizzarle mai
insieme…e se Endgame
finisse nello stesso modo, con diversi eroi che creano una società
simile dividendo le gemme per evitare che eventi futuri simili alla
Decimazione si ripetano?
L’eredità di Cap
Ci sono cose inevitabili, come la
morte di almeno un personaggio principale lungo il corso di
Avengers:
Endgame. Tra questi figura senza dubbio
Captain America, tuttavia potrebbe esserci un modo
“creativo” per eliminare l’eroe (come intrappolarlo nel passato
o farlo andare in pensione, etc.) rendendogli omaggio.
E se pensiamo ai fumetti, c’è stato
un momento in cui Steve ha abbandonato lo scudo senza per questo
segnare la fine di Cap. Allora fu Bucky Barnes che
continuò l’eredità del suo migliore amico diventando il nuovo
Capitan America, quindi avrebbe senso che uno tra lui e Falcon
assumesse il ruolo di Steve nel mondo post-Endgame.
La vera natura di Nick Fury
Nel 2014 il fumetto che raccontava
la morte di Uatu l’Osservatore e Nick
Fury offrì ai fan una visione bizzarra sui personaggi
e sull’universo Marvel in generale: qualcuno ruba
uno degli occhi di Uatu, con Fury che lo implora di dirgli chi è
perché potrebbe l’oggetto potrebbe portare una catastrofe nel se
finito nelle mani sbagliate. L’Osservatore resiste, Fury lo uccide
rubandogli l’occhio rimanente, e così il direttore dello SHIELD
acquista il potere di vedere qualsiasi minaccia in arrivo sul
pianeta.
E se le teorie fossero vere e dopo
Infinity
War sarà proprio Endgame a
rivelare la vera natura di
Fury? E se tutto ciò che ha fatto finora, dalla creazione dei
Vendicatori al messaggio inviato a Captain
Marvel, fosse dovuto alla sua “conoscenza” del
futuro?
Peter Parker come Riri Williams
Dopo la fine della Seconda Guerra
Civile, lo scontro fra Iron Man e Captain
Marvel finisce con l’eroe in coma. Fortunatamente,
prima del tragico evento, Tony Stark era diventato
una sorta di mentore per Riri Williams, una
ragazzina geniale che desiderava diventare un supereroe.
Ora, se nell’equazione sostituisci
Riri con Peter Parker, il risultato potrebbe
essere ugualmente straordinario, con Stark che dice addio
all’armatura e trasmette i suoi insegnamenti (e le redini delle sue
industrie tecnologiche) al suo pupillo. Questo ovviamente
succederebbe se a morire fosse lui, al termine di Endgame…
Sembra che la Disney abbia deciso di
far fruttare immediatamente la fusione con Fox utilizzando gli
studi cinematografici di Sidney dell’ex major come location per
Shang-Chi, il prossimo cinemcomic Marvel in produzione, il primo con
un protagonista asiatico.
Dave Callaham
(Wonder Woman 1984, Zombieland 2,
Spider-Man: Un nuovo universo 2) ha scritto la sceneggiatura e
Destin Daniel Cretton (Short Term 12) dirigerà il
film. L’obiettivo della Marvel con il nuovo progetto è
quello di presentare un nuovo eroe asiatico.
Il ministro australiano Mitch
Fifield ha confermato mercoledì che un film dei Marvel Studios sarà girato presso i Fox
Studios di Sydney, tra le altre sedi, e riceverà $ 24 milioni in
finanziamenti una tantum. Assicurarsi questa ultima produzione
porterà a oltre $ 150 milioni di nuovi investimenti internazionali,
creerà 4700 nuovi posti di lavoro in Australia e utilizzerà i
servizi di circa 1200 imprese locali, come si legge nel comunicato
ministeriale.
L’originale fumetto Marvel su
Shang-Chi presenta Shang, un supereroe metà cinese
e metà americano creato dallo scrittore Steve
Englehart e dall’artista Jim Starlin. Nei
fumetti, Shang-Chi è un maestro di numerosi stili di wushu senza e
con le armi, tra cui l’uso della pistola, del nunchaku e di jian.
Shang-Chi è apparso per la prima volta in Special Marvel Edition # 15 nel 1973.
Kevin Feige dei
Marvel Studios sta producendo il
film mentre Louis D’Esposito della Marvel, Victoria
Alonso e Jonathan Schwartz sono
produttori esecutivi del progetto. La Marvel ha recentemente distribuito
il suo primo film con una protagonista donna, Captain Marvel, che
ha superato il miliardo al box office. È protagonista Brie
Larson, che ha collaborato con Cretton nel 2013 con
Short Term 12 e nel 2017 con Il castello
di vetro.
Oltre al fatto che sta dirigendo
Brie Larson e Michael B. Jordan
nel suo nuovo film, Cretton ha già altri legami con i colleghi
cineasti che hanno già lavorato per l’universo cinematografico
Marvel. In precedenza ha lavorato
con il regista di Black Panther,Ryan
Coogler, per lo sviluppo della serie televisiva
Scenes for Minors.
Dopo l’esordio di un donna e di un
eroe di colore era solo questione di tempo prima che la Marvel si portasse in pari
raccontando al cinema la storia di un eroe asiatico, partendo da
una base di fumetti che è incredibilmente inclusiva e varia, per
quanto riguarda l’etnia e il genere.
A meno di tre settimane dall’uscita
di Avengers: Endgame continuano ad
arrivare anteprime del merchandise ufficiale dedicato ai
protagonisti del film, come queste action figure di Both che
riproducono in scala ridotta Ronin (il personaggio
interpretato da Jeremy Renner) e
Nebula (Karen Gillan) con i
rispettivi costumi.
E se per quanto riguarda il look del
“nuovo” Clint Barton, richiamato al quartier generale dei
Vendicatori dopo aver trascorso del tempo in Giappone
(presumibilmente sarà Natasha Romanoff a riportarlo alla base dopo
la morte della sua famiglia), il trailer ci aveva già informati a
sufficienza, lo stesso non si può dire della figlia di Thanos, dal
momento che un dettaglio della statuina sembrerebbe confermare una
nota teoria.
Come potete notare qui sotto, Nebula
è sistemata su ciò che rimane del logo degli Avengers inciso sulla
pietra: è quindi possibile che una delle battaglie di
Endgame, forse proprio quella iniziale, si
svolgerà nei luoghi dell’Avengers Compound?
Qualche settimana fa avevamo preso in esame
un’inquadratura del terzo trailer dove, alle spalle di
Scott Lang c’erano i segni di un attacco
improvviso alla location, con Ant-Man che si
guardava intorno minacciosamente e in seguito altre interazioni tra
personaggi nello stesso luogo (come quella fra
Thor e Captain
Marvel). Tuttavia quello che ci aveva colpiti erano le
massicce “palle di fuoco” esplose in secondo piano al minuto
1.34.
Le stesse esplosioni sono riprese dall’action figure
dell’eroina. Un caso, oppure no?
D’altronde uno dei set
Lego aveva confermato (?) che ci sarebbe stato un attacco
alla base dei Vendicatori, con protagonisti Hulk, Ant-Man, Nebula,
Iron Man, e Captain Marvel, ma a cosa dobbiamo
credere?
Avengers:
Endgame, 5 cose che non avete notato nel nuovo trailer
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Margot
Robbie l’aveva annunciato la scorsa estate, prima
dell’inizio delle riprese di Birds of Prey: nello
spin-off, in cui vedremo l’attrice di nuovo nei panni
dell’antieroina DC, Harley Quinn avrà un look
completamente rinnovato rispetto a Suicide Squad e quanto pare sembra che
l’attrice si sia divertita molto a giocare con la costumista su
diversi abbinamenti uniti a colori sgargianti per dare vita al
personaggio.
Come potete vedere nelle immagini
qui sotto, rubate sul set del film e pubblicate da Just Jared,
l’attrice indossa una vistosa giacca che riporta vari oggetti
simbolici come la mazza da baseball (che è l’arma utilizzata da
Harley nel cinecomic del 2016), una catena con un lucchetto (forse
a significare il legame con Joker che si romperà
rendendola finalmente “emancipata” come suggerisce il titolo),
delle rose blu, delle caramelle e una mano che fa il dito
medio.
È possibile che questa simbologia
nasconda dei dettagli impliciti sulla storia del personaggio e del
suo percorso solista, ma per averne conferma ci toccherà aspettare
l’uscita.
La stessa Robbie ha spiegato durante
la presentazione dei titoli Warner Bros. al panel del CinemaCon,
che in Birds Of Prey Harley Quinn non farà parte
del gruppo e che il racconto si concentrerà appunto sulla sua
emancipazione dopo la rottura del rapporto complicato con
Joker (qui le foto rubate sul
set che lo testimoniano).
Un particolare questo che dovrebbe
soddisfare i puristi del fumetto contrari all’idea che l’eroina
guidasse un team a lei estraneo, almeno nel racconto originale, ma
che dall’altra parte ci spinge a chiederci in che direzione andrà
la trama e in che modo le protagoniste verranno a contatto.
Intanto godiamoci queste foto in cui
compare anche la giovane Ella Jay Basco e la
regista Cathy Yan.
Birds Of Prey:
tutto quello che non sapete sul film
Birds of
Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn) arriverà nelle sale il 7
febbraio 2020. Nel cast Margot
Robbie, che riprenderà il ruolo
di Harley Quinn, Mary Elizabeth
Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente
Cacciatrice e Black Canary), Rosie
Perez (Renee Montoya), Ella Jay
Basco (Cassandra Cain) e Ewan
McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film riporta:
Dopo essersi separata da Joker,
Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee
Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra
Cain da un malvagio signore del crimine.
Arriverà al cinema il prossimo 11
aprile Hellboy,
il nuovo adattamento del fumetto di Mike Mignola
che avrà come protagonista David Harbour nei panni
di Big Red. Ecco un nuovo violentissimo trailer del film che ci
mostra sia la quantità di sangue che quella di umorismo che sarà
presente nel film, pare, in maniera massiccia.
Dietro la macchina da presa,
Neil Marshall, regista rivelazione per l’horror
The Descent – Discesa nelle tenebre, che dirige
David Harbour (star della serie Stranger Things, al cinema con I
segreti di Brokeback Mountain, La guerra dei mondi)
nei panni del semi-demone che protegge la Terra dalle creature
soprannaturali che la minacciano, come la Regina di Sangue,
interpretata dalla bellissima Milla Jovovich (la
saga Resident Evil, Zoolander 2). Completano il
cast Ian McShane (John Wick 1, 2), Sasha Lane
(American Honey) e Daniel Dae Kim (The
Divergent Series: Allegiant).
Hellboy, trama ufficiale
Hellboy
è tornato ed è più indemoniato che mai nel reboot della saga tratta
dai fumetti cult di Mike Mignola. Il leggendario supereroe
demoniaco, detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and
Defense) che protegge la Terra dalle creature sovrannaturali che la
minacciano, è chiamato in Inghilterra per combattere tre giganti
infuriati. Qui scoprirà le sue origini e dovrà vedersela con Nimue,
la Regina di Sangue, un’antica strega resuscitata dal passato e
assetata di vendetta contro l’umanità. Hellboy dovrà cercare di
fermare Nimue con ogni mezzo, in un epico scontro per scongiurare
la fine del mondo.
L’impatto che ha avuto la scena
della morte di Peter Parker alla fine di Avengers:
Infinity War sul pubblico è il segnale della profonda
bellezza di un film che ha saputo toccare le corde dell’anima in
maniera inaspettata, e tutto ci lascia immaginare che Avengers:
Endgame farà di meglio, essendo il capitolo conclusivo
di un arco narrativo iniziato undici anni fa con Iron Man.
Sull’argomento è tornato a parlare
Robert Downey
Jr. durante la conferenza stampa di Endgame che si è
tenuta ieri a Los Angeles insieme ai registi, a Kevin
Feige e al cast, rispondendo alla domanda di un
giornalista.
“È stata pazzesca da girare, ma
per noi si trattava solo di un altro giorno di riprese. Subito dopo
siamo andati a pranzo, come facciamo sempre, perché è così che
funziona il set.”
E a quanto pare il vero senso del
momento non è stato compreso finché l’attore non ha visto la
reazione di un bambino in sala mentre scorrevano le immagini di
Infinity War:
“Mi è capitato di guardare il
film con questo ragazzo incredibile che non aveva la possibilità di
andare al cinema. Il modo in cui ha reagito alla scena mi ha
davvero sconvolto…E penso che molti di noi, come dice spesso Kevin,
non vedono l’ora di essere parte di un’esperienza piena di sorprese
e gioie, e spero che lo stesso accada con Endgame.“
“Penso che il pubblico sia così
intelligente da meritare qualcosa di nuovo ogni volta” ha
concluso l’attore, “E che non debba essere nutrito con le
stesse cose che ha visto venti minuti prima. In questo credo che i
Russo e Kevin abbiano fatto un ottimo lavoro“.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Emma Stone e
Ralph Fiennes sono in trattative per partecipare
alla nuova comedy horror di Alexander Payne,
The Menu, annunciata lo scorso febbraio.
Anche se i due attori non sono
ancora ufficialmente a bordo del progetto, Collider
riporta che sono in cima alla lista degli interessi per Payne, che
deve cercare di risollevarsi dopo la delusione di Downsizing, il suo
ultimo film presentato al Festival di Venezia, che non ha avuto la
fortuna sperata.
Will Tracy e
Seth Reiss hanno scritto la sceneggiatura, che si
concentra su una giovane coppia che visita un esclusivo ristorante
su un’isola remota in cui l’acclamato chef ha preparato un menù
degustazione sontuoso, insieme ad alcune sorprese scioccanti.
Emma Stone dovrebbe
essere una metà della coppia protagonista, mentre Fiennes viene
circuito dalla produzione per il ruolo dello chef originale. Con
Adam McKay e Will Ferrell che
producono tramite la loro compagnia di Gary
Sanchez, non si sa ancora quando le riprese del film
potrebbero cominciare.
Per quanto riguarda i due
interpreti, Ralph Fiennes tornerà nel ruolo di M
nel 25° film su James
Bond, mentre Emma Stone è reduce dal
successo di La Favorita (visto sempre a Venezia)
ed è impegnata ora nelle riprese di Zombieland: Double
Tap.
Shazam!
è finalmente arrivato nelle sale lo scorso weekend e il pubblico
sembra aver risposto bene al box office lanciando il cinecomic al
primo posto delle classifiche. Felice del successo ottenuto,
Dwayne Johnson si è congratulato con il team (lui
che figura tra i produttori) anticipando con un video che le
riprese di Black
Adam potrebbero iniziare già quest’anno.
Saprete benissimo che il progetto
originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra
il supereroe e la sua nemesi, Black
Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per
dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin
story. E come annunciato nelle scorse settimane, i piani per
portare al cinema uno standalone con Johnson sono ancora
vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori
di Geoff Johns dei primi anni Duemila.
“Voglio ringraziarvi. Questo
weekend abbiamo lanciato un film che ho aiutato a produrre,
Shazam!, e voi ragazzi avete contribuito a renderlo un successo in
tutto il mondo. È fantastico che anche alla critica sia piaciuto,
ma la cosa migliore è la reazione del pubblico. Siete voi i veri
boss di questa industria […]
[…] Questo progetto ha
comportato dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo
introdurre due origin story in un’unica sceneggiatura, e chi
conosce i fumetti e la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è
collegato a Black Adam. Questo personaggio è un antieroe, o
villain, e non vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il
progetto che è nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a
girare in un anno e non potrei essere più eccitato
all’idea“.
Di seguito trovate il video integrale registrato
dall’attore.
Diretto da David
Sandberg, vede nel cast Zachary Levi, Asher Angel,
Mark Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian
Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta Milans, Djimon
Hounsou.
La sinossi ufficiale:
Abbiamo tutti un supereroe
dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel
caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! –
affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel
Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino
all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione
adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe
con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i
compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità
con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare
rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male
controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.
Un momento particolare dell’ultimo
trailer di Avengers:
Endgame ha suscitato reazioni contrastanti, quello in
cui viene mostrata la tanto attesa stretta di mano fra
Steve Rogers e Tony Stark,
separati dagli eventi della Guerra Civile e ora “costretti” a
mettere da parte ogni incomprensione e ostilità in vista
dell’impegno più importante della loro vita: rimediare allo
schiocco di Thanos e vendicare i caduti di Infinity
War.
Secondo alcuni infatti, l’emozione
di rivedere insieme i due eroi è stata smorzata dalla possibilità
che quella scena non sia davvero nel film (e c’è chi suggerisce che
abbia addirittura subito un lavoro di rimozione digitale di qualche
dettaglio, ma non ne abbiamo la conferma ufficiale). Ipotesi resa
ancora più plausibile dopo le dichiarazioni di Anthony e
Joe Russo durante la conferenza stampa che si è tenuta
ieri a Los Angeles con il cast.
“Beh, è un momento fantastico,
ma non possiamo entrare troppo nei particolari“, hanno
raccontato i registi. “Quella scena però non è nel film.
Sapete, come diciamo spesso ci piace manipolare le immagini dei
trailer per nascondere ciò che accade realmente in queste
storie...”
“Sto scherzando?“, ha
replicato subito Joe Russo al moderatore dell’incontro, e subito
dopo è arrivato il commento del fratello Anthony a rassicurare i
presenti: “Il rapporto tra Tony Stark e Steve Rogers è qualcosa
che seguiamo da vicino da molto tempo. Si tratta di una storia
speciale. Forse, alla fine, quella scena sarà nel film…“
È evidente che i Russo amino
“prendersi gioco” dei fan quando si tratta di rivelare o meno
informazioni preziose sui loro film. Tempo fa era stato spiegato
dai due che per i trailer “Viene utilizzato tutto il materiale
disponibile, e che l’esperienza del guardare questo breve video è
diversa da quella cinematografica. Ora il pubblico riesce a capire
meglio e a predire il futuro, quindi c’è bisogno di essere
intelligenti sul modo di creare un trailer. Il nostro compito è
disporre diverse inquadrature che non sono nel film e che possono
essere manipolate attraverso la CGI per la storia che vogliamo
raccontare specificatamente per lo scopo del trailer, e non per il
film.”
Trailer e inganni a parte, nel
frattempo arrivano dall’America le prime reazioni a Endgame, la cui
seconda metà è stata descritta come “qualcosa che
toglierà il fiato“. Già nelle settimane scorse vi
avevamo riportato le dichiarazioni di Chris
Evans sul film, che aveva evidenziato il lato
commovente dell’opera e rivelato di aver pianto
almeno tre volte lungo il corso della proiezione (non integrale
però).
E voi cosa vi aspettate dal quarto
capitolo sui Vendicatori e ultimo atto della Fase 3 del MCU?
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Il MCU è ricchissimo di
easter egg e riferimenti alla cultura
pop, non soltanto relativa al mondo dei fumetti, ma a
quello del cinema e della televisione in generale. Così registi e
sceneggiatori non perdono mai occasione di citare una scena dei
loro film preferiti che hanno segnato la storia di Hollywood
inserendo dettagli tra le pieghe dei cinecomic.
Ecco allora i migliori omaggi alla
pop culture rintracciati nel corso del Marvel Cinematic Universe:
Footloose
Questo omaggio l’avrete sicuramente
riconosciuto, anche perché è diventato un po’ il il fulcro del
primo film dei Guardiani della Galassia.
Peter Quill usa infatti Footloose come stratagemma
per insegnare a Gamora a ballare:
“Beh, sul mio pianeta esiste una
leggenda sulle persone come te. Si chiama Footloose; parla di un
grande eroe di nome Kevin Bacon, che insegna a una città piena di
persone con un manico di scopa infilato nel culo che ballare… È la
cosa più bella che ci sia!“
Risky Business – Fuori i vecchi… i figli ballano
La commedia cult con Tom
Cruise viene ricordata per la celebre scena in cui
l’attore, nei panni di Joel Goodson, scivola sul pavimento con
addosso solo una camicia ballando sulle note di “Old Time Rock
& Roll” di Bob Seger.
In Spider-Man:
Homecoming c’è infatti una citazione esplicita quando
Peter deve prepararsi per il ballo di fine anno aiutato da Zia
May.
Vita da vampiro – What We Do in the Shadows
Quando in Ragnarok viene offerta a
Thor un grande forcone di legno da utilizzare nell’arena dei
gladiatori, sentiamo Korg dirgli che “Non sarà molto utile, a
meno che tu non stia combattendo contro tre vampiri rannicchiati
insieme.“. Non tutti sanno che in quel momento il regista
Taika Watiti stava autocitando il suo What
We Do in the Shadows.
La battuta era infatti una strizzata
d’occhio ai fan del film!
Cin Cin
Peter Quill è la più ricca fonte di
riferimenti alla pop culture presente nel MCU, come quando in Guardiani della
Galassia vol.2 lo sentiamo confrontare la sua
relazione con Gamora con quella di Sam e Diane in
Cheers (tradotto da noi con Cin
Cin), la sitcom americana andata in onda a inizio anni
Ottanta.
Gamora ovviamente non ha idea di chi
siano Sam e Diane…
L’impero colpisce ancora
C’è un momento particolare in
Captain America:
Civil War, durante l’incredibile scena di
combattimento dell’aeroporto, in cui Spider-Man oscilla intorno
alle gambe di Giant-Man per farlo inciampare. Un piano che, senza
troppi indugi, omaggiava la sequenza de L’impero colpisce
ancora.
Da nerd qual è, Peter cita il film
dicendo: “Ehi, ragazzi, avete mai visto quel film davvero
vecchio, L’impero colpisce ancora? Conoscete quella parte in cui si
trovano sul pianeta delle nevi?“.
Pulp Fiction
In Captain America:
The Winter Soldier, nell’inquadratura della finta
tomba di Nick Fury, è presente la famosa citazione biblica di
Pulp Fiction incisa sulla lapide pronunciata dal
personaggio di Samuel L. Jackson, Jules, ogni
volta che uccide qualcuno nel film di Quentin Tarantino.
Anche in Captain
Marvel sono effettivamente presenti due omaggi –
involontari o meno – alla pellicola cult: il primo si nota
quando l’agente Nick Fury “riproduce” ciò che
in Pulp Fiction faceva il malavitoso Jules
Winnfield (prima un sorso di una bibita, poi il dialogo in
macchina con l’agente Coulson paragonato a quello con Vincent
Vega), mentre il secondo si rintraccia nell’uso della valigetta
dove Carol Danvers nasconde il Tesseract proprio
come Winnfield e Vega che chiudono nella loro valigia il misterioso
bagliore giallo.
Titanic
In Ant-Man, durante la
pianificazione della rapina, Scott Lang spiega alla sua squadra il
tipo di acciaio di cui è costituita la cassaforte: “È un
Carbondale. È del 1910, realizzato con lo stesso acciaio del
Titanic…Non va d’accordo con il freddo. Ti ricordi cosa ha fatto
quell’iceberg, giusto“.
Successivamente il cast inizia a
riferirsi al film di James Cameron, con Luis che
dice: “Sì, ha ucciso DiCaprio“!
Arrested Development
I fratelli Russo hanno lavorato a
lungo in televisione con Community e
Arrested Development, e per onorare il loro
passato hanno inserito due easter egg nei film del MCU diretti in questi anni.
Ad esempio, in Avengers:
Infinity War, Tobias Funkë appare sullo sfondo
intrappolato in una teca di vetro della galleria di oggetti del
Collezionista. L’avevate notato?
Alien
In Avengers:
Infinity War, quando Spider-Man raggiunge
sull’astronave dell’Ordine Nero Doctor Strange e Iron Man, spiega ai due
supereroi che l’idea di espellere il “cattivo” nelle profondità
dello spazio aprendo la camera di equilibrio su di lui è stata
ispirata da un film particolare…Alien!
Proprio come Ripley che si trova di
fronte allo xenomorfo e finisce per gettarlo nello spazio prima di
mettersi in salvo su una capsula di salvataggio, così Peter agisce
per non finire ucciso.
Una pazza giornata di vacanza
L’intenzione del regista Jon
Watts era dare a Spider-Man:
Homecoming il tono di un teen movie degli anni ’80
nello stile dei classici di John
Hughes come The Breakfast Club e
Pretty in Pink.
Di fatto l’omaggio è chiaro, come
quando vediamo Peter che corre attraverso i giardini di un
quartiere residenziale allo stesso modo di Ferris
Bueller in Una pazza giornata di
vacanza.
Dopo la conferma su IMDb
della durata di Avengers: Endgame, Joe
Russo, uno dei due registi del film, è intervenuto a
commentare proprio tale durata, riferendo che 3 ore e 7 minuti non
sono proprio i minuti esatti del film.
Durante un’intervista con ComicBook.com, il
regista ha detto: “Credo che durerà tre ore e 58 secondi.
Abbiamo accorciato i titoli di coda del film.” ha aggiunto,
ridendo.
Nel caso in cui ve lo stiate
domandando, è probabile che il film possa non avere le scene post
credits, visto che quelle rimandano a un preciso futuro che non
conosciamo ancora, in genere, e che Endgame sarà, almeno per un
po’, la fine dell’Universo Marvel così come lo conosciamo.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
THR riporta che
Christopher Nolan ha deciso di cambiare un membro
molto importante della sua squadra di lavoro, dopo aver confermato
il direttore della fotografia Hoyte Van Hoytema.
Si tratta di Lee Smith, che ha collaborato a lungo
con il regista da Batman Begins, The Prestige, The
Dark Knight, Inception, The Dark Knight Rises, Interstellar fino
a Dunkirk, per cui ha vinto l’Oscar di
categoria. Per il suo nuovo film, il regista lavorerà con
Jennifer Lame che nella scorsa stagione ha firmato
il montaggio di Hereditary, horror di Ari
Aster.
In aggiunta a questa novità
sostanziale nella squadra di produzione di Nolan, arrivano anche le
prime dichiarazioni di Robert Pattinson che ha
letto la sceneggiatura e ha usato la parola “incredibile”!
L’attore, che reciterà nel film al fianco di Elizabeth
Debicki e John David Washington, ha
spiegato che è stato chiuso in una stanza per leggere lo script,
senza che gli venisse consegnata una copia personale. “Sono
stato diffidente rispetto alle produzioni ad alto budget, ma si
tratta di Christopher Nolan (…) Ho letto la sceneggiatura ed è
semplicemente incredibile.”
Tenet è
diventato uno dei più attesi, nonostante non si sappia
assolutamente nulla della storia.
Si era detto che il film sarebbe stato un incrocio tra
Inception e Intrigo
Internazionale, ma sembra che le fonti ufficiali stiano
smentendo questa informazione. Una nuova voce ha invece descritto
il film come un enorme, innovativo, action blockbuster, che sarà
nuovamente mostrato in Imax. Nolan si occuperà anche della
produzione insieme alla sua compagna Emma Thomas.
La produzione dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno. Al
momento, sono confermati nel cast Robert
Pattinson,
Elizabeth Debicki e John David Washington.
Tenet,
una produzione Warner Bros. Pictures, per la
regia di Christopher Nolan, è un film epico d’azione
che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Nolan
dirige il film da una sua sceneggiatura originale, e verrà
realizzato con un mix di IMAX e pellicola
in 70mm. Il cast internazionale coinvolto è
formato da John David Washington al fianco di
Robert Pattinson, Elizabeth
Debicki, Dimple Kapadia, Aaron
Taylor-Johnson, Clémence Poésy,
con Michael
Caine e Kenneth Branagh.
Tenet
è prodotto da Christopher
Nolan ed Emma Thomas,
con Thomas Hayslip in veste di
produttore esecutivo. Il team creativo di Nolan che ha lavorato
dietro le quinte include il direttore della
fotografia Hoyte van Hoytema, lo
scenografo Nathan Crowley, la
montatrice Jennifer Lame, il
costumista Jeffrey Kurland e il
supervisore degli effetti visivi Andrew
Jackson. Musiche ad opera del
compositore Ludwig Göransson. Warner Bros.
Pictures distribuirà Tenet in tutto il mondo.
Manca sempre meno all’uscita di
Avengers:
Endgame, e non esiste modo migliore per prepararsi al
grande evento dell’anno di ripassare tutti i momenti fondamentali
del MCU che hanno portato al culmine
della Infinity Saga, ormai prossima alla conclusione.
Ecco quelli che, secondo noi, dovreste rivedere prima del
film:
Nick Fury incontra Carol
Danvers
Ci pensate? Se Nick
Fury non avesse mai incrociato la strada di Carol
Danvers, aka Captain
Marvel, negli anni ’90, i Vendicatori non si sarebbero
mai formati. Quell’incontro con la supereroina ispirò Fury a
cercare altri personaggi che potessero difendere il nostro pianeta
dalle minacce esterne, e senza quel cerca-persone modificato, Carol
non avrebbe mai raggiunto gli Avengers nella lotta contro
Thanos.
Iron Man fugge dalla caverna
https://www.youtube.com/watch?v=zM7E4a8bGlQ
Tutto ha avuto inizio in una
caverna. Quando abbiamo incontrato Tony Stark nel
2008, il personaggio era molto lontano da quello che chiameremmo un
eroe: produceva armi ed era un ricco magnate egoista ed
egocentrico, e soltanto un trauma gli ha fatto capire come la sua
tecnologia era finita nelle mani sbagliate.
Così Tony costruì la prima armatura
di Iron
Man, e il resto è storia…
The Avengers Initiative
https://www.youtube.com/watch?v=DaXsaLOzJpc
Iron Man è un
cinecomic entusiasmante, ma non quanto la sua scena post credits
che ha rivelato l’impianto dell’universo condiviso progettato dai
Marvel Studios: Nick Fury
emerge dall’ombra presentando l’Avengers
Initiative a Tony Stark, e il MCU si è praticamente spalancato
davanti ai nostri occhi.
Il risveglio di Captain
America
https://www.youtube.com/watch?v=T1UPYpnfgLE
Captain
America è il primo vendicatore della storia, diventato
un eroe nazionale molto prima che Fury avesse l’idea di riunire il
team, combattendo per ciò che era giusto e sacrificando tutto per
salvare la situazione. Ma quel sacrificio è costato caro al buon
Steve…
Il capitano Rogers viene salvato e
congelato e si risveglia nel mondo moderno più di quarant’anni dopo
l’incidente con l’aereo. Ogni cosa che sapeva è scomparsa, gli
affetti, Peggy, Bucky, tutto scomparso per sempre. Nessuna casa
dove tornare. Un percorso di rinascita che ha definito l’eroe e il
suo viaggio nel MCU in maniera unica.
La battaglia di New York
https://www.youtube.com/watch?v=KjQydUfJBuM
Nel 2012 The
Avengers provò al grande pubblico che un universo
condiviso al cinema era possibile e che il progetto dei Marvel Studios funzionava a
meraviglia. Il team si riunisce quindi nell’epica battaglia contro
l’esercito di Chitauri guidato da Loki e sbarcato a New York, un
evento senza precedenti che necessitava l’aiuto di un super
team.
Ant-Man potrà anche
sembrarvi uno dei personaggi meno significativi del MCU, tuttavia è evidente che si
stia rivelando un’importante risorsa per i Vendicatori e per
l’universo condiviso in generale.
Questo perché, come saprete, è
riuscito ad entrare ed uscire dal Regno Quantico,
esperienza che potrebbe rivelarsi utile nella lotta contro Thanos.
E il fatto che dopo lo schiocco sia rimasto lì, bloccato,
probabilmente significa che ha scoperto qualcosa di importante sul
suo utilizzo…
Civil War
https://www.youtube.com/watch?v=_X1qo2xsH2c
Dopo Civil
War il team dei Vendicatori è arrivato ad un punto di
rottura che sembrava insanabile. Tutti i membri si sono scontrati
l’uno contro l’altro, e lo scoprire che Bucky ha ucciso i genitori
di Tony ha cambiato gli equilibri.
Nonostante tutto, l’urgenza di
ricomporsi per rimediare alla Decimazione è più forte di ogni
ostilità, e gli eroi torneranno a collaborare (forse per l’ultima
volta) contro un nemico comune in Avengers:
Endgame.
Asgard distrutta
https://www.youtube.com/watch?v=I2isbrbmP7g&t=5s
Thor e gli Asgardiani
sono sempre stati tra i più forti difensori della Terra, vigilando
sul nostro pianeta e combattendo ogni minaccia, ma come mostrato in
Thor:
Ragnarok, il regno è ormai distrutto e non c’è più
traccia dei suoi eredi (escluso appunto il Dio del Tuono).
Odino è morto e Asgard non esiste
più, i rifugiati sono stati uccisi da Thanos, e a thor non rimane
che riscrivere la storia delle sue origini…
Doctor Strange rinuncia alla gemma
del tempo
https://www.youtube.com/watch?v=8T77Rj5K2s8
Che Doctor
Strange si sia rivelato uno dei personaggi più
interessanti del MCU è un dato appurato, e Infinity
War ne è un’evidente dimostrazione. Lo stregone,
incaricato di difendere la gemme del tempo a costo della vita, ha
infine ceduto il prezioso oggetto a Thanos pur di salvare i
compagni (e avendo visto nel gesto l’unico modo per batterlo).
È probabile che Strange abbia visto
qualcosa nelle molteplici sequenze temporali che gli diceva che
abbandonare la gemme fosse l’unica strada verso la vittoria.
Vedremo come andrà a finire…
Lo schiocco
https://www.youtube.com/watch?v=X6fWfoax5bU
Ogni film, ogni evento, ogni scelta,
tutto ci ha condotti a questo momento: lo schiocco di Thanos, la
realizzazione di un piano covato per anni, e finalmente portato a
termine. Non c’è stato un momento più significativo nel MCU del finale di Infinity
War, accolto da stupore e silenzio.
Per la prima volta in assoluto, gli
eroi hanno fallito e le conseguenze sono state catastrofiche.
Endgame sarà quindi la loro opportunità di vendicarsi…
Il canale americano FX ha diffuso
promo e trama di What We Do In The Shadows 1×03,
il terzo inedito episodio dell’annunciato adattamento seriale
What We
Do In The Shadows dell’omonimo film di Jemaine
Clement e Taika Waititi.
In What We Do In The
Shadows 1×03 che si intitolerà dall’episodio “Werewolf
Feud” Viene testata la fragile tregua tra i vampiri ei lupi mannari
di Staten Island, e Colin Robinson trova l’amore con un nuovo
collaboratore. “Werewolf Feud” è stato scritto da Josh Lieb e
diretto da Jemaine Clement.
What We Do In The Shadows 1×03
Il leader auto-nominato del gruppo
è “Nandor The Relentless” (Kayvan Novak), un grande guerriero e
conquistatore dell’impero ottomano, che ha preso il timone del
gruppo nonostante molte delle sue tattiche del Vecchio Mondo, il
che ha portato a ciò che alcuni potrebbero educatamente paragonare
ad un bupki. Poi c’è il vampiro britannico “Laszlo” (Matt
Berry) – un po’ un ladro e un dandy e un fop, si potrebbe
dire. È un amante del male e delle grandi serata, ma non tanto
quanto ama vedere Nandor fallire miseramente in ogni
tentativo. E poi c’è “Nadja” (Natasia Demetriou): la
seduttrice, la tentatrice, la vampira Bonnie al Clyde di
Laszlo.
Altro convivente nella famiglia dei
vampiri è “Guillermo” (Harvey Guillén), un succube di Nandor (alias
servitore/protettore durante le ore diurne), che non vuole altro
che diventare un vero vampiro proprio come il suo padrone. In
agguato c’è anche “Colin Robinson” (Mark Proksch), un vampiro
energico e coraggioso, camminatore di tutti i giorni – fa
feste sugli umani, ma non sul loro sangue. Trai personaggi inediti
c’è un nuovo amico di Nadja, “Jenna” (Beanie Feldstein), uno
studente di un vicino college.
Dopo una visita inaspettata dal
loro oscuro signore e leader, “Barone Afanas”, i vampiri vengono
richiamati all’ordine su quello che era il loro compito
inizialmente assegnatogli con il loro arrivo a Staten Island oltre
cento anni fa: il dominio totale e completo del Nuovo
Mondo. Ma qual è esattamente il modo migliore per ottenere il
dominio? La troupe cinematografica seguirà i vampiri
mentre si mettono in cammino per dare seguito a questa compito
assegnatoli.
Clement ha creato la serie che sarà
lunga 10 episodi. Clement, Waititi e Paul Simms sono produttori
esecutivi con Scott Rudin, Garrett Basch e Eli Bush.
What We
Do In The Shadows è prodotto da FX Productions e
vede la partecipazione di Matt Berry, Kayvan Novak, Natasia
Demetriou, Harvey Guillén e Mark Proksch, che hanno recitato nel
ruolo pilota prima di essere promosso a una serie regolare.
Una parte del cast di
Avengers: Endgame ha presenziato
un evento al Disney California Adventure Park dedicato ai giovani
fan dei Vendicatori.
Paul Rudd, Scarlet
Johansson, Robert Downey Jr., Brie Larson, Chris Hemsworth
e Jeremy Renner sono stati i protagonisti del film
intervenuti all’evento e che torneranno nei loro ruoli storici
ormai, all’interno del MCU: Ant-Man, Vedova Nera,
Iron Man, Captain Marvel, Thor e Occhio di Falco.
1 di 20
Il film arriverà nelle nostre sale
il prossimo 24 aprile.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Concluso l’accordo con NetflixDave Bautista sarà nel cast
di Army Of The Dead, il nuovo lavoro di
Zack Snyder prodotto dal colosso dello streaming
mondiale scritto dallo stesso regista insieme a Shay Hatten.
Descritto come un appassionante
zombie movie, il film segue un’invasione di morti viventi a Las
Vegas durante la quale un uomo radunerà un gruppo di mercenari per
compiere un ultimo azzardo: avventurarsi nella zona di quarantena
per mettere a segno il più grande colpo mai realizzato.
Continua quindi l’ottimo momento
professionale di Bautista, che tornerà – presumibilmente – il
prossimo 24 aprile nei panni di Drax in Avengers:
Endgame, e che presto rivedremo in
Stuber, produzione Fox/Disney in uscita il 12
luglio. Nel frattempo l’attore e wrestler raggiungerà Denis
Villeneuve (con il quale aveva già girato Blade Runner
2049) sul set di Dune, secondo adattamento del romanzo
di Frank Herbert e ha in programma di
lavorare di nuovo con James
Gunn in Guardiani della Galassia
Vol.3.
“Non avrò le mani legate in
questo progetto“, aveva dichiarato Snyder
all’Hollywood Reporter, probabilmente strizzando l’occhio al
trattamento subito dalla Warner Bros. nell’universo DC.
“Ho pensato che questo fosse un
buon modo per ricominciare e per realizzare qualcosa di divertente,
epico, folle e gratificante […] Vorrei onorare questo genere
di cinema e questa mi sembra l’occasione perfetta per raccontare
una storia puramente gioiosa ed esprimermi attraverso un genere. E
nessuno mi ha mai lasciato completamente libero come
stavolta“.
Vi ricordiamo che il nome del
regista figurerà anche tra i produttori di The Suicide Squad,
nuovo film del franchise affidato a James
Gunn che avrà il compito di riavviare il franchise DC
con nuovi personaggi e un nuovo approccio alle storie dei
fumetti.
Come riportato in esclusiva
dall’Hollywood Reporter, Kumail Nanjiani è entrato
in trattative per ottenere un ruolo nel film sugli
Eterni targato Marvel Studios, cinecomic attualmente in
sviluppo che vedrà dietro la macchina da presa l’acclamata regista
indipendente Chloe Zhao (The Rider)
e, se le trattative
dovessero concludersi positivamente, Angelina
Jolie nel cast.
L’attore, star della serie Silicon
Valley e protagonista della commedia romantica The Big
Sick, sarà presto al cinema con Men In Black:
International, spin-off del franchise originale con altri
due membri del MCU, ovvero Chris
Hemsworth e Tessa Thompson.
E se per quanto riguarda Nanjiani
non è chiaro quale personaggio potrebbe interpretare nel film, il
sito conferma che la Jolie si calerà nei panni di
Sersi, eroina creata da Jack Kirby nel 1963 e
membro della quarta generazione degli Eterni.
Sersi è figlia di Helios e Perse,
nacque ad Olimpia, in Grecia, qualche tempo dopo il Grande
Cataclisma che distrusse i continenti di Atlantide e Lemuria
durante l’era glaciale conosciuta come l’Era Hyborea. Durante il
periodo trascorso nell’antica Mesopotamia, la donna incontra per la
prima volta Captain America, che aveva viaggiato indietro nel
tempo.
Insieme a lei potrebbe comparire
anche Hercules, personaggio creato nel 1940 e
pubblicato all’epoca dalla Timely Comics (divenuta più tardi la
Marvel Comics), rilettura della mitologia del
Dio Greco attraverso la storia dello scienziato idealista Dottor
David, che abbandona la civiltà per allevare suo figlio in nome
della perfezione fisica e mentale. Il ragazzo crescerà sull’Isola
Artica, fortificando il proprio corpo e imparando a sopportare la
fatica, il clima rigido, e sviluppando un’intelligenza pari a
quella del padre. E dopo la morte di quest’ultimo, il personaggio
viene rintracciato da circensi che lo catturano e lo portano in
America per farlo esibire nei loro spettacoli come Hercules, il
titano più alto di tutti i tempi.
Il progetto, secondo gli ultimi
aggiornamenti, includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo mentre l’uscita nelle sale dovrebbe essere
stata fissata al 2020, con il cinecomic che potrebbe vedere in
azione il primo eroe apertamente gay della storia.
Arrivano tre nuovi aggiornamenti su
The Suicide Squad, reboot del franchise
affidato a James
Gunn, e il primo viene riportato in esclusiva da The
Wrap, secondo cui Viola Davis tornerà nei panni di
Amanda Waller nel film che non avrà alcun
collegamento diretto con l’originale uscito nel 2016 e diretto da
David Ayer.
Insieme all’attrice premio oscar ci
sarà anche Joel Kinnaman, che riprenderà il ruolo
di Rick Flag (il leader della task force), così come Jai
Courtney sarà ancora Captain Boomerang e Margot
Robbie Harley Quinn, anche solo per un piccolo cameo. Per
quanto riguarda i nuovi membri del cast, Variety fa sapere che
Idris Elba, contrariamente alle notizie delle
ultime settimane, non sostituirà Will Smith per
interpretare Deadshot ma che la produzione ha eliminato il
personaggio e ne affiderà un altro (per ora ignoto) all’attore.
Per ora sono questi i nomi
confermati per The Suicide Squad, e non sappiamo
se ci siano margini di possibilità per il ritorno in scena del
Killer Croc di Adewale Akinnuoye-Agbaje, del
Diablo di Jay Hernandez, della Katana di
Karen Fukuhara e, naturalmente, del Joker di
Jared Leto.
A quanto pare il cast del cinecomic
non subirà molti stravolgimenti, ma è chiaro che il riavvio del
franchise abbia comunque bisogno di nuove figure da introdurre in
linea con la visione di Gunn e con le run originali dei fumetti a
cui si ispira. Tempo fa era stato l’Hollywood Reporter a spiegare
che il ruolo di Deadshot sarebbe stato
centrale (dettaglio smentito) e che il villain avrebbe potuto
rendere omaggio alle celebri storie di Jon
Ostrander e Kim
Yale pubblicate negli anni ’80, dunque escludendo
ogni possibile rivisitazione della più recente versione del team
52.
Da quanto riferisce il sito Revenge
of the fans James Gunn sarebbe intenzionato a scegliere un’attrice
di età compresa fra i venti e i trent’anni che possa interpretare
una misteriosa donna aliena e femme fatale, e questo personaggio
viene descritto come una creatura strana, scontrosa e muscolosa,
praticamente la versione femminile di Killer Croc visto in Suicide
Squad di David Ayer, dunque
da realizzare usando protesi sul viso e eventuali effetti di CGI in
post-produzione.
Noi,
di Jordan Peele, è arrivato in sala anche in
Italia, e tra recensioni positive e negativi, pareri contrastanti e
spettatori entusiasti, sembra chiaro che il racconto interpretato
da Lupita Nyong’O lascerà lo spettatore con
più di una
domanda.
Dal finale con tanto di colpo di
scena passando per la simbologia della storia, Noi è
un racconto allegorico e stratificato, e di seguito ecco alcune
risposte alle domande che potrete porvi sul film. Ovviamente, di
seguito potrebbero esserci spoiler sul film, quindi,
ATTENZIONE!
Perché i conigli?
I conigli che, in
Noi,
popolano il mondo sotterraneo dei Tethered hanno un duplice
significato che può essere difficile da afferrare. In primo luogo,
c’è l’ovvio tema del “coniglio”, che evoca una sorta di sinistra
versione di Alice nel Paese delle Meraviglie. Il Tethered vive in
un mondo nascosto che Adelaide scopre seguendo letteralmente un
coniglio bianco sottoterra, proprio come Alice.
Il secondo significato è un po’ più
esoterico e molto più legato alla storia. C’è un’isola al largo
della costa del Giappone soprannominata “Usagi Jima” o “Rabbit
Island” che è famosa per essere, beh, invasa dai conigli. Sembra
molto carina come cosa se non si considera come i conigli sono
arrivati in quel luogo. L’isola era una fabbrica di armi chimiche
nella seconda guerra mondiale, che teneva i conigli come soggetti
di prova per tossine mortali come il gas mostarda. Quando gli
americani presero l’isola, pensarono di aver ucciso i conigli
rimasti, ma alcuni sopravvissero alla disinfestazione e
continuarono a riprodursi.
Un gruppo di creature da
esperimento, abbandonato e dimenticato, che cresce in numero in
un’area isolata è un collegamento tematico piuttosto chiaro alla
storia dei Tethered.
Perché le tute rosse?
Ci sono diverse letture
legate alle tute rosse dei Tethered. Nel mondo reale, usiamo
uniformi e colori per differenziarci in diversi gruppi di
appartenenza. Il fatto che i Tethered siano tutti distinti da una
specifica uniforme dà loro una netta differenziazione e alienazione
dalla gente in superficie.
Ovviamente, sappiamo che Red ha
scelto le tute nell’ambito del suo colpo di stato, quindi a seconda
della lettura di ciò che i Tethered dovrebbero simboleggiare, la
divisa potrebbe essere un segno rappresentativo di orgoglio o
vergogna.
Perché le forbici?
In un film che riguarda
la dualità e il separare le parti, quale arma può essere migliore
di quella che è fondamentalmente composta da due coltelli identici?
A volte le cose sono più semplici di quello che sembrano.
Certo, sarebbe interessante
scoprire dove Red ha trovato tutte quelle forbici uguali per armare
ogni doppio.
Cosa sono i Tethered,
davvero?
Red spiega questo punto
in maniera ambigua durante un monologo, quindi possiamo soltanto
esporre una teoria di ciò che sono effettivamente questi doppi.
Quello dei Tethered era un progetto di clonazione abbandonato che,
a quanto pare, è partito prima con la clonazione di animali e poi
con quella di persone. Il progetto ha avuto successo nel ricreare
un corpo umano, ma non poteva duplicare l’anima umana, così i doppi
sono perfetti fisicamente ma incompleti, abbrutiti rispetto agli
originali.
Certo, è qui che dobbiamo accettare
che Noi non è solo un thriller horror, è anche una storia di
fantascienza. Il primo vero clone di un mammifero è stato la pecora
Dolly nel 1996, ma sappiamo che qualunque progetto abbia dato vita
ai Tethered doveva essere stato deciso e già completamente
abbandonato prima del 1986 – il che significa che probabilmente
indica che era partito ai tempi della guerra in Vietnam, per avere
un’idea di quante generazioni di Tethered hanno vissuto sottoterra
e per quanto tempo.
È interessante notare che sembra
esserci una certa variazione tra il legame tra i Tethered e il loro
doppio. Pluto sembra copiare tutti i movimenti di Jason, anche
quando questi movimenti sono potenzialmente fatali per lui, ma gli
altri Tethered sembrano molto più indipendenti. Questo potrebbe
essere dovuto al fatto che Pluto e Jason sono “la coppia” più
giovane con cui lo spettatore entra in contatto – forse il
collegamento diminuisce col passare del tempo. O forse Pluto e
Jason sono semplicemente speciali.
Adelaide e Red ricordano la loro
infanzia?
La semplice risposta è
sì. Lo shock e la confusione di Adelaide all’arrivo del Tethered
non hanno nulla a che fare con il fatto che lei non sapeva che
erano lì – ricorda i posti in cui ha incontrato Red, allo stesso
modo in cui Red ricorda di essere stata rapita. Adelaide non è la
vittima in un film di invasione domestica, è la cattiva della
storia, l’obbiettivo della vendetta di Red, e lei lo sa.
Questo è il motivo per cui vediamo
così tanta ansia e voglia di uccidere in Adelaide, oltre a
quell’atteggiamento ambiguo che scopriamo poi essere una forma di
dispiacere quando uccide i bambini di Tethered. Questo è un segreto
che ha tenuto all’oscuro della sua famiglia per molto, molto
tempo.
Red, allo stesso modo, sa
esattamente cosa le è stato tolto. Ecco perché è stata lei a
organizzare i Tethered e la loro rivolta.
Perché i Red può parlare mentre
gli altri Tethered non possono?
Quando Red e Adelaide si
sono invertite, ognuna di loro si è adattata ai nuovi ambienti.
Sappiamo che i Tethered non parlano in modo naturale – Adelaide non
riusciva a parlare quando è “riemersa” dopo essere stata via quei
15 minuti – ma comunica in una serie di grugniti e ringhi. Dal
canto suo, Red mantenne l’utilizzo dell’inglese che conosceva già
ma ha imparato a parlare la lingua dei Tethered (anche se con
difficoltà, dal momento che il soffocamento durante lo scambio di
posto con il suo doppio le ha causato danni permanenti), nello
stesso modo in cui Adelaide imparava l’inglese ma conservava alcuni
dei suoi più selvaggi istinti.
Nella scena in cui Adelaide uccide
la gemella rimasta in vita, lo fa con una violenza assurda ed
emettendo suoni molto strani, che sembrano allarmare molto il
piccolo Jason, che assiste.
Perché Hands Accross America?
Nella storia, lo spot di
Hands Across America è una delle ultime esperienze di Red nel mondo
di superficie prima di essere presa da Adelaide, quindi ha senso
che rimanga una sorta di fissazione per lei.
Storicamente, Hands Across America
è stata una iniziativa che si prefiggeva di portare attenzione alla
povertà e ai senzatetto in tutto il paese, iniziativa che alla fine
ha fruttato circa $ 15 milioni di dollari di donazioni di
beneficenza nel 1986. Ovviamente non ha messo fine alla povertà, ma
certamente ha fatto una dichiarazione – che, in realtà, è
esattamente ciò che i Tethered stanno cercando di fare. Il loro
obiettivo è semplicemente quello di essere notati in un modo in cui
nessuno può più ignorare.
Cosa intende Red con “avresti
potuto portarmi con te”?
Questo passaggio presente
nell’ultima parte di Noi rimane un po’ confuso:
Red dice ad Adelaide che “avrebbe potuto portarla via” quando
Adelaide se ne va, il che a prima vista sembra implicare che Red
non ricorda di aver mai vissuto la superficie. Ma dopo un’ulteriore
riflessione, questa battuta sembra molto più complessa.
Red è risentita con Adelaide per
averla lasciata indietro con i Tethered quando, nella sua mente,
entrambe avrebbero potuto facilmente lasciare il labirinto insieme,
da bambine. Non c’è una vera ragione per cui Adelaide e Red
dovessero cambiare posto, a parte la paura e una reazione
istintiva. In realtà, l’intero conflitto del film avrebbe potuto
essere aggirato se Adelaide e Red si fossero riconosciute simili e
bambine, piuttosto che combattersi l’un l’altra, il che è una parte
importante del messaggio che il film vuole lasciare.
Cos’è Geremia 11:11?
All’inizio di
Noi, c’è un uomo con un cartello con la scritta
“Geremia 11:11” sul lungomare durante la scena del prologo, un
motivo che più tardi vediamo ripetuto alcune volte, che culmina nel
di Tethered del vagabondo che al posto del cartello ha la scritta
“11:11” incisa sulla sua fronte.
Il versetto biblico non ha bisogno
di molte spiegazioni:“Perciò dice il Signore: Ecco, faccio
venire su di loro una sventura alla quale non potranno sfuggire.
Allora grideranno verso di me, ma io non li ascolterò.”
Fondamentalmente, è la versione
biblica del monologo di Rorschach di Watchmen, e
che potrebbe rappresentare un manifesto per i Tethered. Un altro
simbolo!
Trai film che hanno reso
cinematograficamente famoso Adriano Celentano, c’è sicuramente
Il bisbetico domato. Protagonista assoluto della
pellicola, Celentano ha messo a servizio tutte le sue peculiarità
per regalare un commedia leggera e spiritosa.
Un film che in quarant’anni si è
guadagnato un enorme successo popolare, tanto da diventare un film
cult nella memoria collettiva.
Ecco, allora, tutto quello
che c’è da sapere su Il bisbetico domato.
Il bisbetico domato film
Uno dei film che può essere
ascrivibile all’albo della commedia italiana è sicuramente Il
bisbetico domato. Realizzata nel lontano 1980 e diretta dal
duo Castellano e Pipolo, questa pellicola non fa altro che
confermare il sodalizio artistico tra i due registi e il
protagonista, Adriano Celentano, nato con Mani
di velluto (1979) e continuato con Innamorato pazzo
(1981), Grand Hotel Excelsior (1982) e Segni
particolari: bellissimo (1983).
Come gli altri film che vedono
protagonista il cantante della via Gluck, anche Il bisbetico
domato non si tratta di un film puramente musicale, nonostante
Celentano venga coinvolto nel progetto per curare le colonna sonora
o alcune canzoni presenti nel film stesso. Prodotto dalla Capital
Film, il film si basa su un soggetto originale di Castellano e
Pipolo, che hanno curato anche la sceneggiatura, e che vede come
protagonista assoluto proprio Celentano, nei panni di un
agricoltore, con eventi e caratteristiche che hanno preso spunto da
La bisbetica domata di William Shakespeare.
Girato in Lombardia, il film
(firmato da Mario e Vittorio Cecchi Gori) è stato montato da
Antonio Siciliano e le musiche originali sono
state scritte da Mariano Detto, mentre la
scenografia è di Bruno Amalfitano. Il film ha
avuto un successo enorme al box office, diventando il secondo film
più visto tra il 1980-1981, dopo Ricomincio da tre di
Massimo Troisi. Grazie al suo successo, si è
potuto procedere con la distribuzione sul mercato dell’Home Video,
rendendo questo film praticamente un cult della commedia
all’italiana.
Il bisbetico domato streaming
Chi volesse rivedere Il
bisbetico domato e ridere di cuore, oppure per chi volesse
approcciarsi per la prima volta, è possibile vedere questo film
grazie alla sua presenza sulle piattaforme digitali legali di
Infinity e Premium Play.
Il bisbetico domato Adriano
Celentano
Esistono una categoria di film che
se avessero avuto altri attori non avrebbero avuto lo stesso
successo, né sarebbero stati film davvero riusciti. Il
bisbetico domato fa esattamente parte di questa categoria
grazie alla presenza di Adriano Celentano. È proprio la sua
presenza in questo film ad essere un valore aggiunto, perché il
molleggiato mette a servizio del suo personaggio, e quindi del
film, tutte le sue qualità mimiche e pose plastiche, affinché
possano dare vita a siparietti da musical (come l’improvvisata
danza della vendemmia) e sia possibile realizzare un film, dal
preciso arco narrativo, costruito su dei semplici sketch.
In questo caso, le caratteristiche
attoriali del molleggiato vengono messe a servizio di
Elia, un agricoltore che vive completamente
isolato nel fittizio paesino di Rovignano, lontano dai contesti
sociali, cittadini, e da qualsiasi rapporto con il sesso femminile.
Il destino ha voluto che Lisa (interpretata da una
giovane e bellissima Ornella Muti) è rimasta a
piedi, a causa dell’auto rotta, e si trova a chiedere ospitalità al
rude campagnolo.
Dal loro incontro in poi,
all’inizio ostile – poiché Elia va d’accordo solo con gli animali –
diventerà una particolare quanto unica storia d’amore, con
un’evoluzione dominata da siparietti, situazioni quasi clownesche e
un carattere da bisbetico, poi domato.
Il bisbetico domato frasi
Questo film è famoso anche per le
diverse frasi in esso contenute che, nel corso degli anni, sono
diventare parte dell’immaginario collettivo e fonte di
citazioni.
“Con le bestie bisogna parlarci, non sono mica uomini.”
Ho capito, non ti piacciono le comiche. Non ti piace ridere.
Non ti piace niente.
Sapessi come mi fai imbestialire con la tua superiorità, con la
tua faccia impassibile. Per te non fa differenza se uno si mette un
vestito o un altro. Al limite, se io vado in giro nuda per te è la
stessa cosa!
“Io sono nato in una fredda sera di inverno esattamente il 4
agosto alle diciannove e venti ossia otto meno quaranta, in questa
stanza… mentre nel piano di sotto mia madre passeggiava
nervosamente su e giù fumandosi un sigaro di marca Minghetti.”
“Mia madre era un uomo alto biondo, uguale a mia nonna.”
Ci sposiamo. Qual è la tua risposta affermativa?
Lisa: ” Ti piace questo vestito? È di Valentino”. Elia: ”
Peccato, pensavo fosse il tuo”.
Sono tornata per dirti che sei un imbecille, un bifolco, uno
zotico, un maschilista, un cafone e un villano!
Il bisbetico domato location
Le riprese del film, come i tanti
di quel periodo e soprattutto quelli che hanno visto Celentano tra
i protagonisti, sono avvenuti in alcuni paesi tra il Comasco, il
Lecchese, Milano e la Brianza.
Proprio in queste zone ha avuto
origine il film: basti pensare che le scene finali dell’allenamento
e della partita di basket sono state girate alla palestra Parini di
Cantù, in provincia di Como. In effetti, non è un caso visto che la
squadra contro cui gioca il Rovignano sia comporta da giocatori
della Squibb Cantù. Tra gli altri luoghi utilizzati per le riprese,
si può citare Arluno, dove si è girata la scena del benzinaio,
situato nei pressi dello svincolo autostradale, mentre la scena
dell’autostop ha trovato posto a Oggiono, nei pressi del lago di
Annone, situato tra la Brianza e il Lecchese.
Infine, le scene del ristorante
sono state girare in un vero ristorante, dal nome Da Pio,
appartenente al comune di Somma Lombardo, nel varesotto: se nel
film, la vista viene data sul lago, in realtà quelle acque sono
appartenenti al fiume Ticino.
Dopo una prima fase di assestamento
che va dal 1978 al 1999, il cinecomic si è
affermato come realtà assoluta del cinema contemporaneo (oltre che
dal grande potere economico), stabilendosi puntualmente in cima al
box office e consegnando al pubblico tutto ciò che fa parte del
Marvel Cinematic
Universe e del DC
Universe.
Eppure ci sono diversi titoli e
progetti lasciati nel cassetto e mai realizzati che avremmo voluto
vedere. Ecco i 10 più celebri:
Spider-Man 4
Spider-Man
3 avrà lasciato i fan delusi, eppure un eventuale
quarto capitolo diretto da Sam Raimi avrebbe
potuto concludere degnamente la serie con due personaggi attesi: il
primo, Avovoltoio, sarebbe stato interpretato da John
Malkovich, mentre il secondo, Felicia Hardy, da Anne
Hathaway, non più alter ego di Black Cat ma nuova
versione di Vulturess.
Il sequel poi avrebbe sviluppato il
Curt Connors di Dylan Baker lungo la sua
trasformazione in Lizard, e previsto perfino un cameo di Mysterio
(interpretato da Bruce Campbell).
Doctor Strange di Guillermo Del
Toro
Il leggendario Neil
Gaiman e Guillermo del Toro erano pronti
a lavorare insieme per un adattamento cinematografico di Doctor
Strange ben prima dei Marvel Studios, tuttavia l’idea non è mai
andata oltre la presentazione del progetto nelle sedi di Feige e
co. nel 2007 (dunque prima dell’uscita di Iron Man). All’epoca lo
studio rifiutò per concentrarsi sulla creazione del MCU.
Di certo il curriculum dei due
autori, uniti alla loro esperienza nel genere fantasy e alla
sensibilità unica a Hollywood avrebbe portato a qualcosa di
rivoluzionario.
Ant-Man di Edgar Wright
Edgar Wright, mente
geniale dietro i successi di Scott Pilgrim vs the
World e La trilogia del cornetto è stato
ad un passo dal dirigere Ant-Man: la Marvel l’aveva ingaggiato nel
lontano 2006 per sviluppare uno standalone ambientato nella Fase 1
del MCU, ma purtroppo le cose non sono
andate secondo i piani…
Wright ha infatti lasciato la
produzione dopo aver scritto varie versioni della sceneggiatura,
affermando più tardi che lo studio “non voleva fare un film di
Edgar Wright” nonostante il suo entusiasmo per il progetto.
Bloccato per anni, Ant-Man è finalmente uscito nel 2015 con la
regia di Peyton Reed.
Doctor Doom
Sono stati molteplici i tentativi
(falliti) da parte della Fox di adattare altre storie relative ai
fumetti dei Fantastici Quattro, ma alla luce del terribile reboot
di Josh Trank lo studio mise in cantiere uno
standalone su Doctor Doom mai realizzato.
Noah Hawley, creatore delle serie
Legion e Fargo, era pronto a
scrivere e dirigere il film come una sorta di thriller che avrebbe
introdotto il Dottor Destino nel paese immaginario di Latveria.
Dopo il flop di X-Men:
Conflitto Finale, la Fox aveva pianificato di risanare il
franchise producendo una manciata di prequel (uno era quello su
Wolverine), tra cui uno standalone sulle origini di Magneto che avrebbe
esplorato i suoi anni formativi dopo la prigionia ad Auschwitz.
Tuttavia il progetto non ha mai
superato le prime fasi di sviluppo, ma parte della storia è stata
incorporata in X-Men:
L’inizio con Michael Fassbender nei
panni del villain.
Luke Cage di Quentin Tarantino
Molto prima dell’arrivo della serie
su Netflix, di recente cancellata, Luke
Cage è stato ad un passo dall’essere il protagonista di un
film diretto nientemeno che da Quentin Tarantino.
Ovviamente si trattava di un’idea, e non di una produzione avviata,
ma che a quanto pare entusiasmava il regista.
Questo accadeva negli anni
precedenti alle riprese di Pulp
Fiction, con Tarantino aveva puntato il personaggio
per raccontare il blaxploitation al cinema a modo suo, con
la sua persona lettura del fumetto.
The Amazing Spider-Man 3 e 4
Molti fan ritengono che
Andrew Garfield avesse ancora molto da dare nei
panni di Spider-Man e la cancellazione dei due successivi sequel di
The Amazing
Spider-Man 2 sia stata un’occasione persa per la
Sony.
The Amazing Spider-Man 3
avrebbe sicuramente visto Peter Parker affrontare il lutto per la
morte di Gwen Stacy e il ritorno di Norman Osborn (o del padre di
Peter, Richard Parker), con l’introduzione dei Sinistri Sei
annunciata già alla fine del secondo film.
Sulla trama di The Amazing
Spider-Man 4 regna però il mistero.
Fantastici 4 di Peyton Reed
Prima di dedicarsi a
Ant-Man, Peyton Reed avrebbe
dovuto dirigere un adattamento dei Fantastici
Quattro nel 2003, progetto che non ha mai visto la
luce e che, secondo il regista, si sarebbe ispirato a A Hard
Day’s Night dei Beatles.
A costo di rovinare l’origine
cosmica dei personaggi, il film avrebbe seguito la famiglia
Marvel al culmine della loro fama,
come vere celebrità del pianeta Terra.
Namor
La risposta della Marvel ad Aquaman avrebbe potuto vedere la luce già
negli anni ’90, con vari registi che si sono alternati al vertice
come Jonathan Mostow e Chris Columbus, e da allora la Universal ha
mantenuto i diritti di distribuzione su Namor the
Sub-Mariner allo stesso modo di Hulk.
Tuttavia c’è da dire che i Marvel Studios hanno nelle mani
parte della proprietà sull’eroe nonostante le complicazioni legali,
e sembra che da un momento all’altro possano tornare a
sviluppare il progetto…
Inhumans
Quello dedicato agli
Ihumans è l’unico film dei Marvel Studios ad essere stato
ufficialmente cancellato e trasformato in una discutibile serie
televisiva. Quella che sarebbe potuta diventare la base di un nuovo
franchise come gli X-Men è invece annegata nel dimenticatoio…
La serie poi è stata interrotta
senza troppe cerimonie e tutti i riferimenti alla loro esistenza in
altri film sono completamente scomparsi
Ecco il Teaser Trailer ufficiale
italiano de La
bambola assassina che sarà nelle sale
cinematografiche da mercoledì 19 giugno,
distribuito in anteprima mondiale da Midnight Factory, etichetta
horror di proprietà di Koch Media.
Countdown già innescato, quindi,
per l’arrivo di Chucky, la bambola icona horror
più spietata della storia del cinema. Il film, targato
MGM e realizzato dai produttori di IT, è il reboot
dell’omonima pellicola di successo uscita in Italia nel 1989 e
arricchita da nuovi spaventosi elementi.
Sinossi: Karen
(Aubrey Plaza), una mamma single, regala a suo figlio Andy (Gabriel
Bateman) una bambola “Buddi” per il suo compleanno, ignara della
sua natura sinistra.
La bambola
assassina, Child’s Play in originale, è
diretto da Lars Klevberg (Polaroid) da una
sceneggiatura di Tyler Burton Smith (Kung Fury 2).
I protagonisti saranno Aubrey Plaza, Brian Tyree
Henry e Gabriel Bateman. Il film uscirà
nelle sale il 21 giugno.
Uscito nelle sale il 9
novembre 1988, ha come personaggio principale una bambola di
nome Chucky, all’interno della quale un serial-killer ha
riversato la propria anima in punto di morte; il suo scopo è quello
di rientrare in un corpo umano, precisamente il corpo della prima
persona alla quale ha rivelato la sua vera identità, ed in breve
tempo, altrimenti rimarrà intrappolato per sempre nel pupazzo. Per
tale obiettivo dovrà scegliere Andy, un bambino che riceve la
bambola come regalo di compleanno.
Tra le tante teorie che
circolano su Avengers: Endgame, una delle più
controverse e anche buffe (sicuramente false) è la Thanus
Theory, che potremmo tradurre in italiano con la Teoria
ThANO.
Per chi non avesse ancora capito di
cosa stiamo parlando, si tratta della teoria alquanto controversa
che vorrebbe Ant-Man come risolutore della guerra:
l’eroe, capace di rimpicciolirsi, potrebbe infilarsi… nell’ano del
Titano Pazzo e così distruggerlo dall’interno, letteralmente.
Buffa e surreale, la teoria ha però
catturato l’attenzione dei fan che hanno realizzato il video di
seguito che, tuttavia, potrebbe comunque essere una valida
alternativa a quanto potrebbe accadere nel caso in cui la teoria
sia verificata (davvero improbabile!).
Tuttavia, il video di seguito è
comunque un esempio di talento nell’utilizzo degli effetti visivi e
un video adatto soltanto a chi ha lo stomaco per sopportare
abbondanti dosi di splatter.
Il film arriverà nelle nostre sale
il prossimo 24 aprile.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
La rivisitazione in chiave live
action di Aladdin,
classico d’animazione del 1992, è stata presentata in anteprima al
CinemaCon durante il panel della Disney con lo screening di
contenuti inediti (esattamente come per Il Re
Leone e Avengers:
Endgame).
Vi ricordiamo che Aladdin è
diretto da Guy Ritchie e
vede Mena Massoud nel ruolo dell’affascinante
furfante Aladdin, Naomi Scott nel ruolo
della bellissima e indipendente principessa Jasmine
e Will Smith nei panni dell’incredibile
Genio con il potere di esaudire tre desideri per chiunque entri in
possesso della sua lampada magica.
Per quanto riguarda la scena
mostrata al pubblico, ci troviamo all’inizio del racconto con
l’esplorazione della Caverna delle Meraviglie, con
Jafar che promette di rendere Aladdin lo
straccione “ricco oltre la sua più fervida immaginazione”
soltanto se recupererà la lampada. Subito dopo, proprio come
nell’originale, gli ricorda che è vietato toccare qualsiasi tesoro
nascosto nella caverna.
È allora che Abu,
la scimmia compagna di avventure del ragazzo, metterà entrambi nei
guai… Aladdin sfiora la lampada e magicamente appare il
Genio, prima doppiato con una voce profonda e
spaventosa, poi cambiando tono e intonando i versi di “Friend
Like Me“.
A quanto pare non tutti i presenti
sono stati conquistati dal footage (e c’è chi lo definisce
addirittura “puro combustibile da incubo“) mentre altri
hanno elogiato il comparto visivo e la creatività dell’impianto
scenico messo in piedi da Ritchie. Il brano è più o meno lo stesso
dell’originale, esclusi dei momenti di Will Smith che rappa e fa
beatboxing.
Aladdin
vanta una colonna sonora composta dall’otto volte Premio Oscar
Alan Menken(La Bella e la
Bestia, La
Sirenetta), che comprende nuove versioni dei brani
originali scritti da Menken e dai parolieri, vincitori
dell’Oscar, Howard Ashman (La
Piccola Bottega degli Orrori) e Tim
Rice (Il Re Leone), oltre a due brani
inediti realizzati dallo stesso Menken e dai compositori vincitori
dell’Oscar e del Tony Benj Pasek e Justin
Paul (La
La Land, Dear Evan Hansen).
Il cast di Aladdin
vede inoltre la presenza di Marwan
Kenzari nel ruolo del potente stregone Jafar,
mentre Navid Negahban veste i panni del
Sultano, preoccupato per il futuro di sua
figlia; Nasim Pedrad è Dalia,
la migliore amica e confidente della principessa
Jasmine, Billy Magnussen interpreta il
principe Anders, il bellissimo e arrogante pretendente di Jasmine,
e Numan Acar è Hakim, braccio destro di Jafar
e capitano delle guardie del palazzo.
Nella versione italiana
Naomi Rivieccio, finalista a X Factor 2018,
interpreterà le canzoni della Principessa
Jasmine offrendo al pubblico una nuova versione degli
indimenticabili brani inclusi nella celebre colonna sonora del film
originale, tra cui la canzone premiata con l’Oscar “Il Mondo È Mio”
(“A Whole New World”). “Come tutti, anche io sono
cresciuta con i film d’animazione Disney”, racconta
Naomi, “e Aladdin è sempre stato uno
dei miei preferiti. È una storia ricca di azione, comicità, magia e
amore. Ha delle sonorità a dir poco travolgenti. Un mondo
incredibile. È un vero onore poter interpretare le canzoni di una
delle Principesse Disney che amo di più e in cui più mi identifico
perché Jasmine, come me, è una ragazza indipendente, ironica e
tenace. Inoltre l’attrice che la interpreta nel film si chiama come
me: Naomi! Forse era destino…”
Il CinemaCon ha avuto l’onore di ospitare
anche le prime scene del nuovo Terminator: Dark
Fate mostra alle persone il loro primo sguardo al sequel
in arrivo. Dopo Terminator 2: il Giorno del
Giudizio di James Cameron del 1991, il
franchise ha vissuto alcuni periodi alquanto difficili.
I tre film successivi sono stati dei
progressivi peggioramenti della qualità e della drammaturgia del
franchise, tanto che Cameron ha deciso, qui in qualità di
produttore, di ripartire con il racconto dalla fine del secondo
episodio.
Durante la presentazione della
Paramount alla convention, sono state proiettate le prime scene di
Dark Fate. La scena comincia con il personaggio di
MacKenzie Davis, Grace, che viaggia nel tempo e
approda in Messico, dove ingaggia una lotta con dei poliziotti e
mostra doti di combattimento avanzate.
Poi ruba una macchina appartenente a
due punk e se ne va. Un’altra scena serve da introduzione al T-1000
di Gabriel Luna e uno scheletro di T-800. Grace sta proteggendo una
ragazza e raccoglie una lancia, così ha un’arma. In suo aiuto
arriva Sarah Connor, che spara un fucile dal
finestrino contro il Terminator.
Il film “fingerà”
che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai
esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il
Giorno del Giudizio.
Nel cast del film
tornano Arnold
Schwarzenegger e Linda
Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis,
Diego Boneta e Gabriel
Luna.
Alla regia
di Terminator: Dark Fate è stato
confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel
del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni
dell’eroica Sarah Connor.
“Questa è una continuazione
della storia di Terminator 1 e Terminator 2. E stiamo facendo finta
che gli altri film siano stati un brutto sogno – ha dichiarato
Cameron in precedenza – O una timeline alternativa, possibile
nel nostro multi-verso.”
Dal 2002 al 2007 Tobey Maguire ha vestito i panni di Peter
Parker aka Spider-Man nell’indimenticabile
trilogia di Sam Raimi dedicata all’Uomo Ragno, in
un’epoca dove la superpotenza dei Marvel Studios era ancora assente e in cui gli
autori riuscivano a imprimere sul grande schermo la loro visione
del personaggio con adattamenti fedeli e coraggiosi.
I primi due film del franchise
furono un successo, sia per quanto riguarda il responso della
critica che per i risultati al botteghino, elogiati per il
carattere drammatico e la forza che Raimi aveva dato ai sentimenti
di questa trasposizione non sempre fedele dei fumetti a cui si
riferiva. Il terzo capitolo invece non subì lo stesso trattamento,
stroncato da recensioni contrastanti ma comunque premiato dal
pubblico.
Eppure l’attore, intervistato
dall’Hollywood Reporter, non sembra aver chiuso la porta
all’eventualità di calarsi di nuovo nei panni di un supereroe, e
che anzi tutto è possibile e niente è scontato: “Semplicemente
non ho una mentalità da “farei o non farei. Potrei fare qualsiasi
cosa che arrivi come una sorta di chiamata che può o non può
adeguarsi alla mia idea“.
Sui colleghi Garfield e Holland
invece spende soltanto buone parole: “Quello che ho visto l’ho
davvero apprezzato. Mi sono piaciute entrambe le interpretazioni di
Andrew e Tom, un sacco. E penso che siano entrambi pieni di
talento. Ci tengo a dirlo, e ho amato le loro scelte“.
Cable ha fatto il suo debutto
cinematografico in Deadpool 2, ma la sua presenza
era stata già prevista in X-Men – Giorni di un futuro passato, salvo poi
dei cambiamenti. Originariamente, Cable era destinato a perire in
battaglia, prima che il suo ruolo fosse cambiato e il personaggio
sostituito con un altro personaggio della serie.
Il misterioso mutante che viaggia
nel tempo conosciuto come Cable era uno dei personaggi più popolari
nei fumetti degli X-Men degli anni ’90. Il personaggio era assente
dai film degli X-Men fino a Deadpool 2, dove è
stato interpretato da Josh Brolin. C’erano piani
per realizzare un film sulla X-Force con Cable in un ruolo da
protagonista, ma la recente acquisizione della 21st Century Fox da
parte della Disney sembra aver messo in pausa quei piani.
Adesso, sembra che Cable sarebbe
potuto apparire nei film dei Mutanti Marvel qualche anno fa, poiché
Rob Liefeld (il creatore di Cable) ha rivelato in
esclusiva a Screen Rant che il
personaggio era originariamente stato pensato per apparire in
X-Men – Giorni di un futuro passato. “Era
originariamente in Giorni di un futuro passato al posto di Bishop,
e veniva ucciso subito, e poi ci siamo detti che era un personaggio
troppo grande per utilizzarlo in questo modo, e il povero Bishop è
stato invece massacrato.”
In effetti, nonostante
Deadpool 2 non sia stato un successo travolgente,
la presenza di Cable è stata certamente meglio sfruttata rispetto a
quanto previsto nelle dichiarazioni di Liefeld. Adesso però non
sappiamo quale sarà la sorte del personaggio interpretato da
Josh Brolin, visto che la fusione tra Fox e
Disney ha rimescolato le carte. Siamo sicuri che presto avremo
degli aggiornamenti.
Che Avengers:
Endgame sia un film destinato a infrangere più di un
record è un dato ormai certo. A meno di venti giorni dall’uscita le
prevendite dei biglietti hanno mandato in cortocircuito i terminali
online e scatenato la “febbre” dei fan, impazienti di vedere
finalmente al cinema il capitolo più atteso della storia del
MCU (e forse anche della storia del
cinecomic modernamente inteso).
Tuttavia la notizia più sconvolgente
ce la riporta la piattaforma di eBay, dove diversi
utenti stanno cercando di rivendere i loro tickets pre-acquistati a
cifre esorbitanti e proibitive per qualsiasi persona (o forse no?).
C’è davvero qualcuno disposto a pagare quindicimila dollari per
guardare Endgame?
Evidentemente l’ansia di assicurarsi
un posto in sala nei primi giorni di programmazione va di pari
passo con l’ansia degli spoiler sulla trama, finora avvolta nel
mistero, quindi non sorprende assistere ad uno scenario del genere.
E se non ci credete, qui sotto trovate la prova, e alcuni di questi
biglietti non sono nemmeno per la serata di apertura del box
office.
Fa comunque sorridere questa
apparentemente illecita attività di bagarinaggio, che di solito si
manifesta in altri contesti come concerti ed eventi sportivi, ma
per un film potrebbe non essere mai accaduto. Obiettivo? Superare
gli incassi di Titanic e raggiungere
Avatar, fermo a quota due miliardi e 7…
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.