In occasione dell’uscita in sala di
Wonder Park il prossimo 11 aprile con 20th Century
Fox e dell’evento esclusivo realizzato a Napoli nel week-end del
6-7 aprile con una maxi-installazione a forma di uovo pasquale
gigante, il famoso giovane pasticciere partenopeo Mario Di
Costanzo ha ideato uno speciale cioccolatino in tiratura
limitata ispirato al film e pensato per grandi e piccini
La tavoletta di Wonder-cioccolato è
un fondente dalla forma tonda realizzata con un mix di cioccolato
Icam monorigine peruviano, e cioccolato Ruby, il cosiddetto “quarto
cioccolato” noto per la sua caratteristica colorazione rosa dovuta
ad una fava di cacao color rubino.
Lo speciale cioccolato ha decorato
un enorme uovo pasquale a Napoli al Vomero, dove il pubblico ha
potuto incontrare e farsi fotografare con l’orso Boomer,
partecipare ai momenti di gioco previsti ma soprattutto incontrare
dal vivo, al fianco di Mario Di Costanzo, anche le
voci italiane del film, Gigi e Ross, i componenti
dell’amato duo comico napoletano che hanno prestato la voce ai
castorini Cooper e Gus!
Sinossi: Lo
spettacolare parco giochi immaginato da una bambina di 8 anni
appassionata di ingegneria, si trasforma improvvisamente in realtà.
Ma quando il luogo scaturito dalla sua fantasia, diventa l’oggetto
di una terribile minaccia, June sarà l’unica a poterlo salvare, con
l’aiuto della sua incredibile immaginazione e di alcuni amici molto
speciali.
Sono finite le riprese di
Delitto Naturale, il cortometraggio diretto da
Valentina Bertuzzi e prodotto da SUONI LAB di Claudio Bresciani e
Riccardo Cimino e JOSEI SRL di Manila Mazzarini e Silvia Ricciardi.
Per tre giorni le aule e gli spazi comuni della scuola elementare
“Carlo Pisacane” si sono trasformati in un set d’eccezione. Il film
è una piccola fiaba nera interamente ambientata nei meandri
nascosti di una vecchia scuola.
Nel ruolo da
protagonista una ex allieva della scuola
Pisacane, Alida Baldari Calabria, di nuovo
sul set dopo aver recitato al fianco di Marcello Fonte
in Dogman di
Matteo Garrone.
Nel
cast Olivia Magnani (Le Conseguenze
dell’amore), Rosa Pianeta (La Matassa) e la piccola
Cecilia Scifoni al suo esordio.
Foto di Irene Tomio
Delitto Naturale, un The
Goonies al femminile in chiave dark,nasce
da un’idea di Valentina Bertuzzi, ed è
statoscritto a quattro mani con Francesca
Bertuzzi, affermata scrittrice thriller e noir (Fammi
Male, Mondadori).
A comporre la
squadra professionisti di lunga esperienza, tra cui il direttore
della fotografia Ferran Paredes
Rubio (Un’avventura,
Indivisibili e Il vizio della speranza), lo
scenografo Paki Meduri (Suburra,
Noi e La Giulia e Alaska),
e la costumista Ginevra
Polverelli (Il Segreto di Kaspar Hauser)
A rendere ancora
più speciale il set una iniziativa fortemente voluta da Josei, uno
spazio baby pensato ad hoc per i figli della troupe e permettere
loro di stare accanto ai genitori nelle pause dal set.
Il progetto di
Silvia Ricciardi e Manila Mazzarini prende il nome di “All Set for
Kids” e si propone di rispondere alle esigenze dei lavoratori del
settore dell’audiovisivo, in particolare le donne, che troppo
spesso con i figli piccoli sono costrette a scegliere tra lavoro e
famiglia.
Il contributo dei Marvel Studios ha cambiato (o
cambierà) la storia del cinema? Qual è stato l’impatto del
MCU sulla settima arte,
sul pubblico e sulle generazioni investite da questo fenomeno di
successo?
Ecco qualche risposta in merito per
analizzare tutti i modi in cui l’universo cinematografico Marvel può essere considerato caso
di studio:
Il commento sulla società contemporanea
Dieci anni fa, la sola idea di
produrre un blockbuster che trattava di problematiche reali come il
razzismo o il sessismo sarebbe sembrata impossibile, e in questa
direzione il MCU ha davvero fatto passi da
gigante sviluppando film commerciali che non mirano soltanto ad
intrattenere il pubblico, ma che lo incoraggiano a riflettere sulle
questioni della società contemporanea.
Ecco allora che Black
Panther mostra gli effetti del razzismo, Spider-Man:
Homecoming le conseguenze di un licenziamento che
spingono le persone a compiere atti violenti, e Captain
Marvel, che ha esplorato in che modo il sessismo può
influenzare negativamente il percorso professionale e privato di
una donna.
Le scene post credits
Prima del Marvel Cinematic Universe, il
pubblico era solito lasciare la sala dopo la fine del film senza
guardare i titoli di coda. Oggi invece, quando si va al cinema per
guardare un cinecomic Marvel (e non solo), rimanere
seduti è diventata la regola e l’attesa per la scena post credits è
diventata parte del divertimento.
Si, perché il MCU ha reso popolari questi brevi
frammenti che collegano un film all’altro, e che spesso rivelano
parti di trama del futuro del franchise con effetto sorpresa.
I riferimenti alla cultura pop
Il MCU è ricchissimo
di easter egg e riferimenti
alla cultura pop, non soltanto relativa al
mondo dei fumetti, ma a quello del cinema e della televisione in
generale. Così registi e sceneggiatori non perdono mai occasione di
citare una scena dei loro film preferiti che hanno segnato la
storia di Hollywood inserendo dettagli tra le pieghe dei
cinecomic.
Dall’omaggio – e fulcro del primo
film dei Guardiani della Galassia –
a Footloose (con Peter Quill che usa il musical come stratagemma
per insegnare a Gamora a ballare), al momento particolare
in Captain America:
Civil War, durante l’incredibile scena di
combattimento dell’aeroporto, in cui Spider-Man oscilla intorno
alle gambe di Giant-Man per farlo inciampare. Un piano che, senza
troppi indugi, omaggiava la sequenza de L’impero
colpisce ancora…
Per non parlare di quando in
Captain America:
The Winter Soldier, nell’inquadratura della finta
tomba di Nick Fury, è presente la famosa citazione biblica
di Pulp Fiction incisa sulla lapide
pronunciata dal personaggio di Samuel L.
Jackson, Jules, ogni volta che uccide qualcuno nel film di
Quentin Tarantino.
Il concetto di universo condiviso
Una volta se un film aveva un
discreto successo, il massimo che si poteva ottenere era un sequel
o uno spin-off. La Marvel invece ha espanso lo stesso
concetto contribuendo a creare un nuovo format per lo storytelling
cinematografico, ovvero il concetto di universo condiviso di cui
fanno parte tutti i personaggi.
Ogni aggiunta alla lineup dei
Marvel Studios esplora quindi un
nuovo aspetto di questo mondo, con i vari film che hanno il compito
di presentare storie di decenni diversi, sempre unite da una trama
onnicomprensiva.
La rappresentazione delle minoranze
Il travolgente successo di Black
Panther (uscito a febbraio 2018) ha messo in chiaro il
bisogno sempre più forte di rappresentare al cinema, specialmente
in questi film di ampio richiamo delle masse, tutte le minoranze e
la diversità sociale.
Perché di fatto è che il pubblico vuole.
Nel frattempo sappiamo che i
Marvel Studios hanno posto le basi
di un progetto che porterà alla diversificazione del MCU dei prossimi anni, dal film
sugli Eterni allo standalone
sull’asiatico Shang-Chi (per non
parlare del recente Captain Marvel con Brie
Larson, il primo del franchise ad avere una
supereroina protagonista).
Supereroi “cool”
C’è stato un tempo in cui dire di
essere un fan dei fumetti ti etichettava subito come uno sfigato.
Oggi invece, il rapporto tra il pubblico e questo mezzo di
comunicazione è drasticamente cambiato, anche grazie all’intervento
dei Marvel Studios che hanno saputo
rendere “cool” i supereroi e i loro mondi.
Inoltre, se pensiamo a personaggi
come Batman e Spider-Man che
avevano debuttato sulle pagine dei fumetti ben prima di
Iron Man, sembra siano stati scalzati nelle
classifiche di gradimento da eroi come Capitan
America e Thor, o anche Jessica
Jones, Visione e Scarlet
Witch, figure “nuove” che le persone hanno imparato ad
amare dopo averle viste e ammirate al cinema.
Entrate nello Spider-verso insieme
ai protagonisti di Spider-man: Un nuovo
universo, disponibile dal 10 aprile nei formati Dvd,
Blu-ray, Blu-ray 3D, 4K Ultra HD e Digital HD con Universal
Pictures Home Entertainment Italia.
Con uno stile grafico
rivoluzionario e mai visto prima, Spider-Man: Un nuovo universo vede
Miles Morales, adolescente di Brooklyn, alle prese con le infinite
dimensioni del Ragnoverso, dove non esiste una sola maschera.
Orgoglio in parte italiano, il
protagonista Miles Morales è stato infatti co-creato dall’artista
Sara Pichelli, una delle disegnatrici di fumetti più riconosciute
di casa Marvel e non solo. Vincitore
indiscusso di quest’anno come Miglior Film d’Animazione, Spider-Man: Un nuovo universo ha
raccolto innumerevoli premi prestigiosi: a partire dall’ambitissima
statuetta degli Oscar agli Academy Award fino al Golden Globe e al
BAFTA, passando per American Cinema Editors, Annie Awards, Chicago
Film Critics Association Awards, Critics’ Choice Movie Awards,
Houston Film Critics Society, New York Film Critics Circle Awards,
Producers Guild of America Awards, Visual Effects Society Awards e
molti altri. Un vero e proprio trionfo animato!
L’edizione casalinga contiene oltre
100 minuti di contenuti speciali esclusivi, un vero valore aggiunto
rispetto al film con innumerevoli extra: scene e personaggi
alternativi, momenti karaoke e un’imperdibile Easter egg challenge
che darà del filo da torcere persino agli amanti più ostinati
dell’Uomo Ragno. Scoprite tutto quello che c’è da sapere sul nuovo
amichevole Spider-man di quartiere, sugli innumerevoli nuovi e
vecchi personaggi del film e non perdetevi il tributo a Stan Lee e
Steve Ditko, i creatori di questo magico universo che continua ad
incantare da oltre 50 anni.
Divertente, visivamente splendido e
ricco d’azione come solo un film di Spider-man può essere,
Spider-man: Un nuovo universo è
l’occasione perfetta per passare una serata in compagnia
dell’animazione più innovativa degli ultimi anni, per dimostrare
finalmente che chiunque può indossare la maschera e diventare un
eroe. Excelsior!
Spider-man: Un nuovo universo CONTENUTI BONUS NEI
FORMATI 4K ULTRA HD, BLU-RAY 3D, BLU-RAY E DVD:
Tributo a Stan Lee e Steve Ditko
Ultimate: Il cast
Super fan del Ragnoverso: Caccia all’Easter
Egg
Karaoke
Commento del regista
Corto inedito “Spider-ham: imbraciolato nella
rete”
Spider-man: Un nuovo universo CONTENUTI BONUS ESCLUSIVI
NEI FORMATI 4K ULTRA HD, BLU-RAY 3D E BLU-RAY:
Modalità universo alternativo: scopri scene,
trame e personaggi alternativi e tanto altro con la guida dei
registi
We are Spider-man
Ragnoverso: una nuova dimensione
Creare un personaggio: dal fumetto al
cinema
E molto altro!
Il film sarà disponibile in
4K Ultra HD in una confezione doppia che include il 4K Ultra HD
Blu-rayTM e il Blu-ray. Il disco 4K Ultra HD disc
comprende gli stessi contenuti extra della versione Blu-ray, tutti
nella straordinaria risoluzione 4K.
4K Ultra HD è la migliore esperienza visiva
per la visione di un film. Il 4K Ultra HD presenta la combinazione
della risoluzione 4K di quattro volte superiore al classico HD, la
brillantezza dei colori dell’High Dynamic Range (HDR) con una resa
audio totalmente immersiva per un’esperienza sonora
multidimensionale.
Blu-rayTM sfodera il potere della
tua TV HD e si dimostra il modo migliore per vedere i film a casa,
con la risoluzione di 6 volte superiore rispetto al DVD, extra
esclusivi e un sonoro in modalità surroud, come al cinema.
Rich Moore, regista
premio Oscar di film d’animazione quali
Zootropolis, si unisce alla Sony Pictures
Animation, per sviluppare, produrre e dirigere
lungometraggi animati.
“Rich è un narratore di livello
mondiale e porta con sé una ricchezza di esperienza e una
sensibilità unica per la storia, la commedia e il cuore”, ha
dichiarato Kristine Belson, Presidente di Sony Pictures Animation.
“Siamo così entusiasti che lui si unisca al nostro team di
registi alla Sony Pictures Animation, mentre continuiamo a
sviluppare una serie di progetti animati che sono grandi, audaci e
sorprenderanno il pubblico.”
“Sony Animation si sta facendo
strada come uno dei principali tra gli studi di animazione –
ha dichiarato Moore – La loro visione di dare a registi e
artisti la libertà di correre rischi, e di spingersi oltre quando
si tratta di stile visivo e ampiezza della narrazione è
impressionante, e non vedo l’ora di essere parte del futuro dello
studio”.
Rich Moore ha
diretto il film vincitore del premio Oscar nel 2016 come miglior
film d’animazione, prodotto dalla Walt Disney Animation
Studios, Zootropolis, lavoro
firmato con il collega Byron Howard.
Il suo debutto alla regia con Disney
Animation è stato il film candidato all’Oscar nel 2012 Ralph
Spaccatutto, e più recentemente ha diretto il seguito
del film, pure quello candidato agli Oscar 2018, Ralph Spacca
Internet, con il collega Phil
Johnston.
22 film, 11 franchise lanciati per
introdurre altrettanti supereroi dei fumetti al cinema, e poi le
serie tv (Agents of SHIELD, Agent
Carter, Inhumans), con l’esperimento
di Netflix
di Daredevil, Jessica
Jones, Luke Cage e Iron
Fist e molto altro ancora rendono il progetto dei
Marvel Studios una delle più grandi e
memorabili imprese produttive e creative della storia.
E come annunciato nelle scorse
settimane, l’universo cinematografico
Marvel, o almeno quello che conoscevamo finora, inaugurato nel
2008 con Iron Man, ora ha un nuovo nome
ufficiale che riunisce insieme le prime tre fasi (di cui Avengers:
Endgame sarà il culmine): The
Infinity Saga.
Il prossimo film in uscita, Endgame
appunto, segna la conclusione di questo epico viaggio, e quale modo
migliore per prepararsi all’uscita se non quello di “ripassare” il
corso del MCU dall’esordio fino a oggi? Forse
la mappa grafica sviluppata da Cinemablend per l’occasione vi
tornerà utile, grazie alla timeline cronologica di tutti i titoli
del franchise basata sulle loro rispettive release e che include
anche ogni introduzione di nuovi personaggi (come Vedova Nera in
Iron Man 2 o Valchiria in Thor: Ragnarok) e la posizione delle
gemme dell’infinito.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
La prima clip ufficiale
di Avengers:
Endgame diffusa ieri dai Marvel Studios ha mostrato i Vendicatori
sopravvissuti allo schiocco (meno Iron Man) insieme a
Captain Marvel, nel frattempo
arrivata al loro quartier generale dopo aver ricevuto l’sos di Nick
Fury, pianificare un modo per invertire gli effetti della
Decimazione.
Carol, molto più sicura rispetto ai
colleghi traumatizzati dall’evento di Infinity
War, suggerisce allora di usare le gemme dell’infinito per
riportare indietro le vittime, e per farlo sarà necessario trovare
Thanos. Più tardi nella clip vediamo
Thor posizionarsi davanti all’eroina e chiamare a sé
la Stormbreaker, ed è in questo preciso momento che un fan ha
individuato un potenziale indizio sul film nascosto nel
filmato.
Se infatti proviamo
ad aumentare il livello del volume dell’audio ascoltando con molta
attenzione, sentiremo una voce femminile che sussurra
“I have telepathy” (“Ho
telepatia“). Che possa trattarsi proprio di Carol? Oppure
dell’ennesima manipolazione del materiale promozionale intenta a
confondere lo spettatore sui reali contenuti della
trama?
Questo elemento solleva ogni sorta
di domanda: è un messaggio segreto inviato da Captain Marvel, che magari negli anni che
intercorrono tra il suo standalone ed Endgame ha
sviluppato un nuovo potere? Oppure c’è qualcun altro, intrappolato
in una dimensione alternativa, che sta cercando di indirizzare gli
eroi dall’interno della gemma dell’anima? O è un personaggio
presente nella stanza eliminato digitalmente?
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Il finale di Avengers: Infinity War, con
la metà degli eroi polverizzati, ha lasciato i fan sbalorditi:
possibile che gli Eroi più Potenti della Terra
abbiano perso la prima loro battaglia?
A quanto pare, è stato proprio così,
i Vendicatori hanno perso contro Thanos. Ma sembra che nel corso
della promozione di Avengers: Endgame, i protagonisti
del film che interpretano i personaggi rimasti in vita abbiano
tentato di offrire una versione dei fatti “addolcita”, una specie
di racconto “kid-friendly” della Decimazione.
L’occasione si è presentata durante
la presenza del cast al Jimmy Kimmel Live!. Ecco
l’esilarante risultato!
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Nel loro “piccolo”, Anthony
e Joe Russo hanno scritto una pagina importante della
storia recente e del successo dei Marvel Studios sul grande schermo: insieme
all’azienda di Kevin Feige hanno consegnato al pubblico prove
convincenti come Captain America:
The Winter Soldier (spy story travestita da
cinefumetto), Captain America:
Civil War (uno dei titoli più dichiaratamente politici
del franchise), Avengers: Infinity
War (epico dramma sul tema del coraggio e della morte)
e l’ormai prossimo all’uscita Avengers:
Endgame, chiusura di un cerchio e fine di un racconto
durato dieci anni e ventidue film.
Trovare il modo per non ripetersi e
stimolare l’attenzione dello spettatore non deve essere un compito
facile, soprattutto quando l’aspettativa è alle stelle e la
responsabilità di non deluderla altrettanto, e proprio
sull’argomento sono tornati i due registi durante il press tour di
Endgame iniziato pochi giorni fa a Los Angeles con
il cast.
Allora cosa rende “unici e diversi
l’uno dall’altro” i lavori dei Russo per il MCU? Ecco la loro risposta:
“Cerchiamo sempre di spingere
sul realismo psicologico nei nostri film, ed è questo ‘unico
concetto fondamentale. Se tornate indietro e guardate Winter
Soldier, Civil War e Infinity War, troverete un livello di realismo
psicologico che va al di là dei fantastici costumi e delle
circostanze immaginarie. Sono storie in cui i personaggi si
comportano in un modo che sembra psicologicamente veritiero. E
pensiamo che il tono sia uno dei modi con cui puoi modificare i
film e renderli diversi l’uno dall’altro. In relazione a quanto
appena detto, per cercare di distinguere Endgame da Infinity War,
diremmo sicuramente che Endgame ha un tono molto diverso rispetto a
Infinity War.“
“La sfida è parlare ad un
pubblico che forse sta vedendo queste storie per la prima
volta.” avevano dichiarato i Russo nei giorni scorsi.
“Detto questo, c’è sicuramente una connessione con il passato
in Endgame, e i percorsi degli eroi sono legati, quindi senza
dubbio Civil
War e Infinity
War sono probabilmente i due più importanti
protagonisti di questo film. D’altronde Civil War ha creato la
divisione tra i Vendicatori che ha avuto delle ripercussioni su
Infinity War…“
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
La morte di diversi personaggi alla
fine di Avengers:
Infinity War è un ricordo ancora vivo nella mente dei
fan, come anche la scena del sacrificio di Gamora,
uccisa da Thanos per impossessarsi della gemma dell’anima su
Vormir. E il fatto che l’eroina non sia rimasta vittima dello
schiocco ci spinge a credere che forse non tornerà in vita nel
corso di Avengers:
Endgame, oppure che si trovi intrappolata all’interno
della pietra stessa (come suggerito da molte teorie).
Purtroppo nemmeno Zoe
Saldana, interprete di Gamora nel franchise, conosce
il destino del personaggio né cosa le riserverà il futuro (a tal
proposito sembra ancora più nebulosa la trama di Guardiani della Galassia
vol.3, che sarà diretto da James
Gunn), proprio perché – come gli alti attori del
MCU – non ha avuto a disposizione
la sceneggiatura completa del film.
“In questi ultimi due anni siamo
rimasti storditi dalle riprese degli ultimi due film degli
Avengers, e nessuno ottiene la sceneggiatura giusta per evitare
spoiler e altri problemi. Ci piace solo spettegolare tra noi
durante le pause nei camerini, chiedendo ‘Da dove viene quell’altro
attore?’ oppure ‘Cosa hai girato in quella scena?’, ‘Cosa diavolo
sta succedendo?’. Insomma, questo per dire che onestamente non so
nulla e non conosco il destino di Gamora nell’universo Marvel.“
Risposta esaustiva? Probabilmente
si, per le possibilità concesse al cast. Inoltre, se leggiamo fra
le righe, l’attrice sembra aver confermato che Gamora sarà in
qualche modo in Endgame, e che sono state filmate delle sequenze.
Ma di cosa si tratta? Che ne pensate?
La resa dei conti si avvicina e con
il passare dei giorni l’attesa di Avengers:
Endgame si fa sempre più insostenibile.
D’altronde trattandosi del capitolo che chiuderà la Fase 3 ci
chiediamo cosa accadrà e se i nostri eroi riusciranno a
battere Thanos.
Forse sarà
proprio Gamora, per alcuni rimasta
intrappolata nella gemma dell’anima, a conoscere la chiave per
sconfiggerlo?
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Il mese scorso era stato
l’l’Hollywood Reporter a suggerire che The Suicide Squad, reboot del franchise
affidato a James
Gunn, avrebbe potuto rendere omaggio alle celebri
storie di Jon Ostrander e Kim
Yale pubblicate negli anni ’80, dunque escludendo ogni
possibile rivisitazione della più recente versione del team 52. Vi
ricordiamo che in quella serie Deadshot viene proposto come leader
della squadra ed è l’unico, tra gli eroi che ne fanno parte, a
cercare prepotentemente di morire accettando spesso missioni con
bassissime probabilità di sopravvivenza.
Ora però sembra che il regista abbia
svelato sul suo profilo Instagram la vera ispirazione del film,
ovvero la serie scritta da Ostrander, già importante influenza
del precedente Suicide Squad di David
Ayer, che presenta la versione definitiva della moderna
task force in collaborazione con gli sceneggiatori Kim Yale, Karl
Kesel, Luke McDonnell e Tom Mandrake. È in questa run che Barbara
Gordon diventa Oracle, e in cui i membri della squadra si creano la
reputazione di supercriminali.
Per quanto riguarda The
Suicide Squad, è stato confermato il ritorno nel cast di
Viola Davis (che interpreterà di nuovo Amanda
Waller) insieme a Joel Kinnaman, che
riprenderà il ruolo di Rick Flag (il leader della task force), così
come Jai Courtney sarà ancora Captain
Boomerang e Margot Robbie Harley Quinn, anche
solo per un piccolo cameo. Parlando invece delle novità del reboot,
Variety fa sapere che Idris Elba, contrariamente
alle notizie delle ultime settimane, non
sostituirà Will Smith per interpretare
Deadshot ma che la produzione ha eliminato il personaggio e ne
affiderà un altro (per ora ignoto) all’attore.
Secondo quanto riferito nelle ultime
settimane, la lineup dei personaggi del cinecomic non subirà molti
stravolgimenti rispetto all’originale, ma è chiaro che il riavvio
del franchise abbia comunque bisogno di nuove figure da introdurre
in linea con la visione di Gunn e con le run originali dei fumetti
a cui si ispira.
Alcuni giorni fa il sito Revenge of
the fans aveva suggerito che James Gunn avrebbe scelto a breve
un’attrice di età compresa fra i venti e i trent’anni che potesse
interpretare una misteriosa donna aliena e femme fatale, e questo
personaggio veniva descritto come una creatura strana, scontrosa e
muscolosa, praticamente la versione femminile di Killer Croc visto
in Suicide
Squad di David Ayer, dunque
da realizzare usando protesi sul viso e eventuali effetti di CGI in
post-produzione.
Grazie a Empire Magazine,
possiamo vedere una prima clip da Tolkien,
il biopic incentrato sulla giovinezza del famoso autore inglese,
interpretato da Nicholas Hoult.
Fox Searchlight ha annunciato che il
prossimo film biografico sull’autore – intitolato, semplicemente,
Tolkien –
arriverà nei cinema il 3 maggio 2019. Diretto da Dome Karukoski, il
film biografico sarà incentrato sugli anni formativi del
Professore, noto ai più per aver creato la Terra di Mezzo. Il film
racconterà gli anni della formazione, in cuiJ.R.R. Tolkien incontra
l’amicizia, l’amore e l’ispirazione per la letteratura, prima della
Prima Guerra Mondiale.
Era lì, nelle trincee della Francia e nei
campi di battaglia di la Somme, che Tolkien sperimentò sia l’orrore
e la solidarietà della guerra in prima persona. Vedere uomini di
diversa estrazione combattere e morire insieme è stato fonte
d’ispirazione per la Compagnia dell’Anello – così come lo era il
gruppo originale di amici di Tolkien, molti dei quali sono morti
durante la Grande Guerra.
Tolkien
è diretto da Dome Karukoski e scritto da
David Gleeson e Stephen
Beresford. Oltre a Hoult, il cast include Lily
Collins, Colm Meaney, Anthony Boyle, Patrick Gibson, Tom
Glynn-Carney, Craig Roberts, Laura Donnelly, Genevieve O’Reilly,
Pam Ferris e Derek Jacobi.
Proprio come accaduto a dicembre
con Aquaman, la Warner Bros.
ha subito messo in cantiere il sequel di Shazam! rassicurata
dai risultati ottenuti al box office dal cinecomic che, vi
ricordiamo, vede protagonista Zachary Levi nei
panni del supereroe del titolo.
Secondo quanto riportato da The
Wrap in esclusiva, sarà Henry Gayden a scrivere la
sceneggiatura del secondo capitolo, mentre sono attesi i ritorni di
David F. Sandberg in regia e di Peter Safran in
produzione. Squadra che vince non si cambia, e i 160 milioni di
dollari incassati nel weekend d’apertura sono il segnale di un
lavoro svolto al massimo delle potenzialità e di un progetto che
sembra aver rilanciato con successo il destino del franchise DC
dopo il flop di Justice
League.
La lineup dello studio prevede
quest’anno l’uscita di Joker, lo standalone
sulle origini del clown principe del crimine interpretato da
Joaquin Phoenix (ottobre 2019), di Birds
of Prey, spin-off con protagonista Margot
Robbie che arriverà nelle sale a gennaio 2020, infine di
Wonder Woman
1984, la cui release è stata fissata a giugno
2020.
Warner Bros. ha inoltre programmato
il sequel di
Aquaman e uno spin-off dedicato ai
Trench, le creature marine viste nel film con
Jason Momoa, che è stato descritto come un
cinecomic dalle forti venature horror. Nel frattempo
James
Gunn continua a lavorare sullo sviluppo di The
Suicide Squad, riavvio del franchise
inaugurato nel 2016 da David Ayer, con le riprese che dovrebbero
partire entro la fine del 2019.
Shazam!è
nei nostri cinema dal 3 aprile. Nel
cast Zachary Levi, Asher Angel, Mark Strong, Jack
Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian Chen, Jovan Armand,
Cooper Andrews, Marta Milans, Djimon Hounsou.
La Sinossi: Abbiamo tutti
un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per
tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola
parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni
si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico
mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si
diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che
qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi!
Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole
testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un
bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per
combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus
Sivana.
Dopo aver realizzato 22
film che raccontano una storia coesa, mentre hanno
incassato quasi $ 20 miliardi in tutto il mondo nel processo (senza
contare gli incassi di Avengers:
Endgame), quale sarà il prossimo passo di
Marvel Studios e della sua mente,
Kevin Feige?
La risposta è scontata: continuare a
realizzare grandi storie per grandi personaggi, mirando ad un
incasso ancora più grande.
L’uscita del 24 aprile di
Avengers: Endgame chiuderà i primi
11 anni di produzioni di Marvel Studios. Quindi, nel 2020,
la società inizierà la Fase 4 del suo Universo Cinematico, il
prossimo ciclo di storie, con nuovi personaggi, che sconteranno le
conseguenze di quanto accaduto in questi 11 anni e 22 film.
Inoltre, ora che Disney ha acquisito
20th Century Fox, quelle storie potrebbero potenzialmente includere
gli X-Men e i Fantastici Quattro.
Secondo Feige, però, i fan non dovrebbero aspettarsi una breve
scadenza.
“Ci vorrà un po’”, ha detto
Feige a io9, quando gli è
stato chiesto quando avrebbe portato gli X-Men nel MCU. “Tutto ricomincia dal
piano quinquennale su cui stavamo lavorando, prima che tutto ciò
accadesse (la fusione). In questo momento rappresentano più un
fattore di sicurezza, è bello che siano a casa, tutti insieme, ma
ci vorrà ancora tempo per vederli di nuovo al cinema.”
È probabile che quel piano
quinquennale inizi con film già annunciati, lo standalone su
Vedova Nera, Gli Eterni,
Shang-Chi e altri, oltre a film come
Spider-Man: Far From Home,
Doctor Strange
2 e Black Panther
2. Sfortunatamente, nella lista dei temi di cui Feige
non vuole parlare in modo approfondito, la Fase 4 è ancora più in
alto di Avengers: Endgame. Le due cose sono apparentemente troppo
strettamente correlate, e qualsiasi riconoscimento della miriade di
notizie in circolo sulla Fase 4 potrebbe potenzialmente rovinare
qualcosa in Endgame. Feige pensa, tuttavia, che i nuovi film siano
un degni successori delle prime tre fasi del MCU, film che sono stati da
record.
“La mappa che stiamo costruendo
nei prossimi cinque anni è molto differente”, ha detto quando
gli è stato chiesto di confrontare il passato e il futuro.
“Sono due cose distinte e spero che anche il pubblico le
avvertirà tali. Ma la mentalità alla base è simile, ovvero ‘Come
possiamo continuare a raccontare storie con alcuni personaggi che
il pubblico già conosce e ama in un modo unico, in un modo diverso,
in modo sorprendente, per i quali abbiamo già molti piani e idee e
il lavoro già in corso?’ e poi ‘ Come possiamo introdurre nuovi
personaggi che anche i fan più accaniti, i fan dei fumetti, hanno a
malapena conosciuto?’ E anche questo è davvero eccitante.”
Sembra quindi che al momento sul
piatto ci siano sia film che raccontano di personaggi già noti,
come il terzo Guardiani
della Galassia o il film su Vedova Nera, sia progetti
più misteriosi che raccontano di personaggi che sono poco noti
anche ai lettori di fumetti, come Gli Eterni e
Shang-Chi. Quello che nessuno dei due gruppi
comprende, per il momento, sono gli X-Men.
È importante ricordare, tuttavia,
che mentre Feige riferisce che gli X-Men non
torneranno in circolazione per un po’, Thanos è stato introdotto
per la prima volta nel 2012, anni prima che il suo impatto fosse
effettivamente percepito nel MCU. E quando Marvel e Sony siglarono l’accordo
per Spider-Man, l’intero corso di Capitan America:
Civil War cambiò molto rapidamente, almeno in termini
cinematografici. Sembra quindi plausibile che, sebbene la
pianificazione sia stata messa a punto, potrebbero esserci dei
cambiamenti dell’ultima ora, o almeno delle comparse nelle celebri
scene post credits che cominciano a presentarci i nuovi
personaggi.
Negli ultimi tempi la Disney si sta
concentrando sulla realizzazione dei remake live
action, con anche dei sequel annessi e connessi. Questa è
quella che si può definire una vera e propria fase che sta
dominando la Casa del Topo nel tempo presente e che la dominerà
anche in futuro.
Anche se nel 1996 la Disney aveva
provato a vedere se la strada dei live action sarebbe stata
facilmente percorribile, grazie al film La carica dei 101
che ai tempi fece un grande successo al box office, ma rimanendo un
caso isolato. Bisogna partire dal 2010 con Alice in Wonderland di Tim Burton per dare finalmente lo start al
percorso live action, dapprima con qualche episodio per poi
crescere in maniera esponenziale.
Di recente proprio la Disney ha
annunciato diversi titoli da realizzare, come Il Gobbo di Notre Dame, Peter Pan,
Biancaneve e Rose Red, James e la pesca gigante, Taron
e la pentola magica, Night on Bald Mountain (senza contare un
live action su Il Principe Azzurro): film di cui non si
hanno notizie certe riguardo nessun campo (come il cast o la
regia).
Detto ciò, nel futuro prossimo, e
in anche quello più lontano, sono molti i film messi nel planning
da casa Disney: ecco quali sono i dieci remake live action
Disney in arrivo.
Aladdin
Aladdin è il prossimo remake live action in arrivo e,
tra le premesse (e promesse) pare vi sia il fatto che non sarà
assolutamente una copia carbone dell’originale e che ci saranno
molte differenze, a partire dalla presenza di attori in carne e
ossa in grado di portare lo spettatori tra spezie e bazar.
Diretto da Guy
Ritchie (Sherlock
Holmes) e scritto da John August
(Dark
Shadows, Big Fish – Le storie di una vita incredibile), il
film è interpretato da un cast molto ricco, a partire da
Will Smith (Men in Black) nei panni del
Genio, Mena Massoud (Jack Ryan) nei panni
dello sfortunato ma adorabile Aladdin e Naomi
Scott (Power Rangers) nei panni della bellissima
principessa Jasmine. Agli interpreti principali si uniscono
Marwan Kenzari (Assassinio
sull’Orient Express) che interpreta il malvagio Jafar, e
Navid Negahban (Homeland: Caccia alla
spia) che veste i panni del Sultano di Agrabah.
Il film, prodotto da Dan
Lin (The LEGO Movie), Marc Platt
(La
La Land), Jonathan Eirich
(Deathnote) e Kevin De La Noi (Il
Cavaliere Oscuro – Il ritorno), con colonna sonora realizzata
da Premio Oscar Alan Menken (già realizzatore
delle musiche originali), arriverà al cinema il 22 maggio
2019.
Il Re Leone
Uno dei live action più attesi
dell’anno, è sicuramente Il Re Leone, che si basa sull’omonimo film di
animazione del 1994 e che vede protagonista il piccolo Simba, che
da cucciolo indifeso dovrà crescere molto in fretta e imparare ad
essere re.
Basato essenzialmente sulle
tecniche di animazione computerizzata e con quelle che, stando al
trailer, sembrerebbero essere sequenze inquadratura per
inquadratura, il film è diretto da Jon Favreau e si basa su una sceneggiature
scritta da Jeff Nathanson. Il cast che presterà la
propria voce al film vede la presenza di Donald
Glover nel ruolo di Simba, James Earl
Jones in quello di Mufasa, Seth Rogen e
Billy Eichner che doppieranno i simpatici Timon e
Pumba.
Tra gli altri, si segnalano anche
John Kani che doppia Rafiki, e Alfre
Woodard che sarà Sarabi, la madre di Simba, mentre
Chiwetel Ejiofor si presta per dare la voce al
perfido Scar. Il Re Leone uscirà nelle sale italiane
il 21 agosto 2019.
Mulan
Un remake live action che potrebbe
essere molto interessante, e con probabile uscita prevista per il
27 marzo 2020, è Mulan. Il film non è altro che la rivisitazione del
classico Disney del 1998 e le riprese si sono divise tra Nuova
Zelanda e Cina.
Per chi non ricordasse la storia,
Mulan è una giovane e intrepida donna che decide di prendere il
posto del padre debilitato e richiamato dall’Imperatore per
arruolarsi nell’Armata Imperiale, travestendosi da uomo e
diventando una delle più abili guerriere che la storia della Cina
abbia mai conosciuto. Diretto da Niki Caro (La
ragazza delle balene) e con una sceneggiatura di Rick
Jaffa & Amanda Silver (Jurassic
World) e Elizabeth Martin &
Lauren Hynek (che a loro volta si sono basati sul
poema La ballata di Mulan), Mulan ha un cast
importante.
Tra i protagonisti vi sono
Liu Yifei (Once Upon a Time) nei panni
della protagonista (scelta dopo un processo di casting durato circa
un anno), Donnie Yen (Rogue
One: A Star Wars Story), Jason Scott Lee, Yoson
An, Utkarsh Ambudkar, Ron Yuan, Tzi Ma (Arrival)
e Rosalind Chao.
Lilli e il Vagabondo
Tra i vari titoli Disney in arrivo,
c’è da annotare anche quello di Lilli e il Vagabondo, rivisitazione del classico
d’animazione del 1955 e che racconta la storia di una cagnetta che
appartiene ad una coppia dell’alta società di una provincia
americana e che vive un’avventura fuori dal normale al fianco di un
affascinante randagio.
Il film, che sarà distribuito da
Disney sulla piattaforma in streaming Disney +, ha un cast
considerevole, composto da Adrian Martinez
(Come
ti divento bella), Kiersey Clemons, Thomas Mann,
Yvette Nicole Brown che interpreteranno le parti in carne
ed ossa (tranne Martinez che sarà un cane realizzato in CGI e
performance capture), mentre Tessa Thompson e
Justin Theroux presteranno la propria voce ai
protagonisti.
Diretto da Charlie
Bean e prodotto da Brigham Taylor (Il
libro della giungla), Lilli e il Vagabondo non ha
ancora una data di rilascio.
Cruella
Per quelli che volevano un film
Disney che si basasse sul punto di vista di Crudelia De Mon, non
potranno far altro che ritenersi soddisfatti. Infatti, Disney ha
messo in cantiere il live action Cruella che racconterà la
storia della Carica dei 101 sotto questo diverso point of
view.
Se il film ha già vissuto un cambio
dalla regia, che da Alex Timbers è passata a
Craig Gillespie (I,
Tonya), la sceneggiatura sarà riscritta da Tony
McNamara, autore de La Favorita. Il cast, inutile dirlo, sembra avere già
l’aspetto di essere da urlo: ad affiancare Emma
Stone nei panni della perfida Crudelia, ci saranno
Nicole Kidman nei panni della Baronessa, e
probabilmente ci saranno anche Emma Thompson, Charlize
Theron, Julian Moore e Demi Moore – nomi
molto probabili ma ancora non confermati dalla Casa di
Topolino.
Le riprese del film dovrebbero
iniziare nella prossima estate, mentre la data presunta d’uscita
non è ancora stata delineata.
La Sirenetta
Di un remake live action Disney che
si focalizzasse su La
Sirenetta se ne parla da diversi anni e anche se è stata
data l’ufficializzazione della sua realizzazione nel 2016, in
questi tre anni il progetto sembra avvolto dalla nebbia.
Tra le ufficializzazioni e certezze
si sono fatti i nomi di Lin-Manuel Miranda (appena visto in
Il ritorno di Mary Poppins) che firmerà la colonna sonora del
film insieme al compositore Alan Menken. Oltre che
in questo reparto, Miranda figurerà anche come produttore del film
insieme a Marc Platt.
Anche non sono stati rilasciati
nomi certi dei membri del cast, i rumor si sono già fatti avanti,
tanto da vedere Zendaya (The
Greatest Showman) nei panni di Ariel e Lady Gaga (A
Star is Born) in quelli della malvagia Ursula. Tra le
varie voci di corridoio, si aggiunta anche quella di Rob
Marshall in cabina di regia.
Lilo & Stitch
Tra i film Disney in programma per
realizzarne il remake, è stato considerato anche Lilo & Stitch. Nominato agli Oscar del 2002, il
d’animazione raccontava la storia di Stitch (Esperimento #626), un
esperimento genetico di tipo extraterrestre, che riesce a scappare
dalla custodia della Federazione Galattica e a scappare sulla
Terra, diventando l’animale domestico di una ragazza hawaiana di
nome Lilo.
Realmente apprezzato qualche anno
dopo rispetto alla sua uscita cinematografica, sembra che la Disney
abbia in programma di realizzare un ibrido tra CGI/live action, con
un progetto prodotto da Dan Lin e Jonathan
Eirich e scritto da Mike Van Waes.
Tuttavia, riguardo questo film molte cose sono ancora nebulose,
infatti non è chiaro chi ci sarà in cabina di regia, né se godrà di
una distribuzione nella sale o finirà sulla piattaforma Disney
+.
Pinocchio
Sono diversi i film che verranno
realizzati sul celebre romanzo di Carlo Collodi
(basti pensare ai progetti di Matteo Garrone e Guillermo Del Toro), e anche Disney ha deciso
di buttarsi. Inizieranno proprio nel 2019 le riprese del Pinocchio topoliniano, con set che saranno ricostruiti
tra l’Inghilterra e l’Italia.
Il film, che ha già vissuto un
cambio di regia mentre era in fase embrionale, dalle mani di
Sam Mendes la regia è passata a quelle di
Paul King (Paddington), si basa sulla
sceneggiatura di Jack Thorne. Non è ancora chiaro
chi farà parte del cast del film e non vi sono notizie recenti a
riguardo, tranne dei rumor che danno King fuori dal progetto per
questioni familiari e che potrebbe, così, ritardare nuovamente la
produzione.
La spada nella roccia
Si parla da molti anni di un
possibile live action de La spada nella roccia e sembra che ormai ciò sia
diventata una realtà. Il nuovo adattamento del classico uscito nel
1963 sarà sceneggiato da Bryan Cogman, show runner
della rinomata serie tv Il trono di
spade, mentre alla regia è stato confermato Juan
Carlos Fresnadillo (28 settimane dopo).
Anche il live action seguirà
l’omonimo romanzo di T.H. White e seguirà la
formazione giovanile del giovane ed innocente Artù, in compagnia di
Mago Merlino.
Campanellino
Un altro film in programma da
diversi anni da casa Disney è Campanellino. Se
inizialmente al progetto era legato il nome di Elizabeth
Banks (Pitch
Perfect), è diventata una certezza la notizia che sarà il
premio Oscar Reese Witherspoon a vestire i panni di Trilli,
la protagonista del live action.
La sceneggiatura del film sarà
scritta da Victoria Strouse (Alla ricerca di
Dory), mentre la stessa Witherspoon sarà la produttrice del
film con Bruna Papandrea. Tuttavia, ancora non è
chiaro chi sarà alla regia e quali saranno gli altri membri del
cast, così come non è chiara la data di inizio riprese.
Arriverà su Netflix a partire dal 17 Aprile 2019
Homecoming: A film by Beyoncé, il film interamente
dedicato alla celebre performance di Beyoncé in occasione del
Coachella Music Festival del 2018.
Homecoming sarà
disponibile su Netflix dal 17 aprile 2019 in tutti i Paesi in cui
il servizio è attivo.
Si tratta di un omaggio ai college
e alle università storicamente frequentate da persone di colore
negli Stati Uniti. Dal concetto creativo all’origine dello show,
fino al movimento culturale che ha generato,
HOMECOMING rivela il percorso emotivo dell’artista
dietro a questa performance tramite immagini straordinarie e
interviste di approfondimento.
Ispirato al romanzo
Manager Calibro 9, di Luca Fazzo e Piero
Colaprico, Lo
Spietato è il nuovo lungometraggio di Renato De Maria, con
Riccardo Scamarcio protagonista assoluto nella
Milano degli anni ’80, tra malavita e scalata al potere. Il film,
disponibile su Netflix dal 19 aprile, si rifà al genere del
gangster movie e ad iconici modelli di questo. De Maria costruisce
così un film forse non particolarmente originale, ma capace di
intrattenere, tra situazioni tragicomiche e puro noir.
Protagonista del film è Santo Russo
(Riccardo
Scamarcio), è un calabre cresciuto a Milano. Dopo i
primi furti in periferia e il carcere minorile, Santo decide di
seguire le sue aspirazioni e di intraprendere definitivamente la
vita del criminale. Il percorso di Santo sarà costellato di scelte
inevitabili e dolorose, dividendosi tra malavita e famiglia, tra il
sogno di una vita borghese e quella da spietato omicida.
Quello di Lo
Spietato è un viaggio lungo un quarto di secolo nel
mondo della malavita milanese, raccontato attraverso gli occhi di
Santo Russo. Da questo punto di vista privilegiato, vediamo sfilare
un’affascinante ricostruzione d’epoca, che tra costumi e colori,
riesce a riprodurre l’atmosfera di quegli anni. All’interno di
questa si snoda la vicenda del protagonista, dalla turbolenta
adolescenza sino alla conquista del potere criminale. Un’ascesa che
ben dimostra la sete di potere del protagonista, pronto ad
indossare gli abiti dell’arrivista senza scrupoli, simbolo di un
modo d’essere che sempre più andava affermandosi in quegli
anni.
Ispirandosi, forse troppo, allo
Scorsese di Quei bravi ragazzi e
The Wolf of Wall
Street, De Maria concepisce una sceneggiatura che
svela e mantiene la sua brillantezza per la prima ora del film.
Piano piano però il ritmo del film rallenta, proprio nel momento in
cui il protagonista raggiunge il suo apice. Qui la narrazione
sembra subire una battuta d’arresto, che tende a far perdere
d’inventiva il film appesantendo la visione. Il tono scanzonato a
cui De Maria ci aveva abituato nella prima parte del film torna sul
finale, risollevando le sorti del film, ma non salvandolo dal suo
ritmo altalenante.
Riccardo Scamarcio allo stesso modo sembra
essere maggiormente ispirato nella prima parte del film, aiutato
forse da trovate di regia che gli permettono di calarsi ancor più
nel genere di riferimento. Una prova, la sua, che pur non
pienamente convincente, riesce a conferire al film un protagonista
sul quale erigersi. A rubare la scena al celebre attore, c’è spesso
e volentieri Sara
Serraiocco, nel ruolo di Mariangela, moglie di Santo
Russo. Una figura femminile che, pur confinata nello stereotipo
della moglie del criminale, risulta complessa, fragile, capace di
evolvere affermando la sua forza all’interno del film.
Con Lo
Spietato De Maria costruisce un film che cerca a suo
modo di dare una nuova voce al genere del crime. Il peso dei
modelli a cui si ispira influisce però sulla possibilità del film
di affermarsi. Grazie tuttavia ad alcune soluzioni di regia e di
messa in scena, lo spettatore potrà trovare un buon livello di
intrattenimento, che per questo film di genere sembra poter essere
l’obiettivo maggiore da raggiungere.
Notorius Pictures
ha diffuso il trailer italiano Scary Stories to Tell in the Dark,
l’atteso film horror scritto dal premio Oscar Guillermo del
Toro e tratto dal terrificante best seller di Alvin
Schwartz.
Diretto dal regista André Øvredal
Scary Stories to Tell in the Dark
arriverà al cinema in autunno. Completano il cast del film
Zoe Colletti, Austin Abrams, Gabriel Rush, Michael Garza,
Austin Zajur, Dean Norris, Gil Bellows, Lorraine Toussaint e
Natalie Ganzhorn.
Sceneggiato e prodotto
dal genio visionario Guillermo del Toro, premio
Oscar per
La forma dell’acqua, il film Scary Stories to Tell in the Dark è
l’horror più atteso dell’anno. Dietro la macchina da presa André
Øvredal, regista norvegese di “Troll Hunter” e dell’acclamato
horror
Autopsy.
Il film è tratto
dall’omonimo e terrificante bestseller di Alvin
Schwartz, autore cult della narrativa horror, noto per la
sua vasta produzione letteraria dedicata a opere che, tra miti,
leggende e racconti di paura, esplorano gli aspetti folkloristici
del popolo americano.
Scary stories to tell in
the dark, il libro
Nella saga di
Scary Stories to Tell in the Dark, pubblicata tra
il 1981 e il 1991 con le illustrazioni originali di Stephen
Grammel, 29 storie di paura si materializzano in un mondo sospeso
tra magia e terrore: i racconti più macabri di tutti i tempi
prendono vita tra fiabe horror, vendette oscure, entità
agghiaccianti e avvenimenti soprannaturali. Il libro sarà
pubblicato in Italia dall’editore DeA Planeta Libri nella collana
DeA, e uscirà in libreria il 4 settembre 2019 (al prezzo di 16.90
euro).
Affascinato fin da
adolescente dai racconti di Alvin Schwartz, Guillermo del
Toro, autore della sceneggiatura del film insieme a
Patrick Melton e Marcus Dunstan (già sceneggiatori
di quattro capitoli della saga di Saw –
L’enigmista e attualmente impegnati nella stesura del
prossimo reboot di Halloween), porta sul grande schermo i racconti
dell’orrore più spaventosi di sempre.
Nell’ambito del press tour di
Avengers: Endgame, durante la
trasmissione Good Morning America, è stata presentata la
prima clip del film, che vede i vendicatori rimasti in vita, più
Carol Danvers, decidere sul da farsi per cercare
di riportare indietro tutti i loro amici polverizzati da
Thanos.
La clip, che sembra corrispondere a
quella mostrata durante il CinemaCon, a giudicare dalla
descrizione, ci mostra subito quanto Carol sia molto più sicura
di sé rispetto a quanto lo siano i nostri eroi, forse ancora
traumatizzati dalla sconfitta.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Nuovi appuntamenti vanno ad
arricchire il programma degli Incontri Internazionali del Cinema di
Sorrento, la cui quarantunesima edizione prenderà il via mercoledì
10 aprile nella cittadina costiera.
A inaugurare la 41ma edizione
sarà Raoul Bova, tra i volti più amati della tv e
del cinema italiano che tornerà presto sul piccolo schermo nei
panni di Giorgio Armani nella serie Made in Italy al
fianco di Greta Ferro e, tra gli altri, Margherita Buy, Eva
Riccobono e Marco Bocci. L’incontro con Bova (ore 18.00 – Chiostro
di San Francesco) è inserito all’interno del ciclo “Ciak
Incontra”.
Ospiti della serata inaugurale
saranno la famiglia De Sica e Christian De Sica
per raccontare tutte le novità del prestigioso Premio
Vittorio De Sica, che torna a settembre nella cittadina
costiera grazie alla collaborazione con l’Accademia del Cinema
Italiano – Premi David di Donatello (ore 20.00, cinema Tasso).
Sempre nella giornata di mercoledì 10 si celebra il cinema tedesco,
protagonista di questa edizione, con le proiezioni della commedia
campione d’incassi Benvenuti in Germania di Simon
Verhoeven (ore 17.00, cinema Tasso) e l’ultimo film dell’acclamato
regista Florian Henckel von Donnersmarck, Opera senza
autore (al termine della cerimonia di apertura al cinema
Tasso).
Accanto agli ospiti già annunciati,
tra cui Doris Dörrie, Christian De Sica, Pupi e Antonio Avati, Lino
Banfi, Anne Kenis, Isabelle Stever, Buket Alakus, Markus Goller,
Yasemin Samdereli, sono attesi agli Incontri di Sorrento anche
Elisa Del Genio e Ludovica Nasti,
le due giovani protagoniste della serie evento Rai 1 L’amica
geniale, il regista Adriano Morelli con
Violante Placido e la regista Cinzia TH
Torrini.
Elisa Del Genio e
Ludovica Nasti, volti indimenticabili di Lenù e
Lila nella prima stagione serie evento tratta dai romanzi di Elena
Ferrante, saranno protagoniste di una conversazione con il pubblico
moderata da Remigio Truocchio, alla quale interverrà anche
Francesco Nardella, Vice Direttore Editoriale di Rai Fiction
(giovedì 11 aprile, ore 17.30 – Chiostro di San Francesco).
Nella serata di giovedì 11 aprile il
pubblico avrà invece la possibilità di incontrare il regista
Adriano Morelli con Violante
Placido, che presenteranno al cinema Tasso (ore 19.30) il
cortometraggio Hand in the cap, girato interamente a
Sorrento. Prodotto da Sly Production in collaborazione con la
O’Groove di Pierpaolo Verga ed Edoardo De Angelis, il corto,
interpretato da Violante Placido e Andrea Quintavalle e
scritto da Nicola Guaglianone, affronta la tematica della
disabilità.
Nel segno della Germania, sarà
imperdibile l’incontro con la regista, produttrice e scrittrice
tedesca Doris Dörrie, ospite d’onore di questa edizione (venerdì 12
aprile, ore 18.00 – Chiostro di San Francesco), che si confronterà
con Cinzia TH Torrini, regista e sceneggiatrice
per il cinema e la televisione che ha consolidato la sua passione
per il cinema proprio in Germania, a Monaco di Baviera, dove ha
frequentato l’Accademia Hochschule Fuer Film und Fernsehen. Le due
registe dialogheranno sul loro cinema in un incontro moderato dal
critico Giovanni Spagnoletti.
Si parlerà di cinema e serie tv
anche all’incontro Italia – Germania nel cinema e
nell’audiovisivo: le coproduzioni, i vantaggi e le opportunità
(giovedì 11 aprile ore 11.00 – Chiostro di San Francesco),
realizzato in collaborazione con Box Office e moderato dalla
giornalista di Tivù Eliana Corti, alla presenza di: Francesco
Nardella (Vice direttore editoriale Rai Fiction), Maria Giuseppina
Troccoli (DG Cinema MIBAC), Lisa Giehl (FFF BAYERN), Cornelia
Hammelmann (agente co-produzioni presso l’agenzia Trinity Movie),
Philipp Kreuzer (CEO Maze Pictures).
Accanto all’omaggio alla Germania
con retrospettive, eventi speciali tra cui la sonorizzazione dal
vivo del capolavoro di Robert Wiene Il Gabinetto del Dottor
Caligari (giovedì 11 aprile, ore 19.30 – cinema Tasso), e
anteprime presentate a Sorrento dai protagonisti del cinema
tedesco, saranno imperdibili anche gli appuntamenti con
Pupi Avati e il fratello Antonio Avati,
sceneggiatore e produttore, che celebrano i 50 anni di successi
della Duea Film e del loro sodalizio artistico (sabato 13 aprile
ore 12.00 – Chiostro di San Francesco), e l’appuntamento per
“Ciak Incontra” (domenica 14 aprile, ore 17.00 –
Chiostro di San Francesco) con Lino Banfi che
ripercorrerà i momenti salienti della sua carriera, moderato dalla
giornalista Alessandra De Luca. Al termine dell’incontro Lino Banfi
introdurrà inoltre il film di produzione tedesca
Indovina chi sposa mia figlia, che lo
vede tra i protagonisti della commedia (ore 20.00 – cinema
Tasso).
Gli Incontri Internazionali del
Cinema di Sorrento sono organizzati da Cineventi
con la direzione artistica di Remigio Truocchio,
promossi dal Comune di Sorrento, guidato dal
sindaco Giuseppe Cuomo, con il coordinamento del
dirigente del Settore Cultura, Antonino
Giammarino, con il sostegno della Regione
Campania, del MIBAC e in collaborazione
con la Film Commission Regione Campania, il
Goethe-Institut, German Films Italia,
l’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello,
Anica, con il patrocinio dell’Ambasciata della
Repubblica Federale di Germania a Roma. Partner della
manifestazione: Fondazione Sorrento e Fedelberghi Penisola
Sorrentina.
Torino torna per il
terzo anno consecutivo ad ospitare Cartoons on the
Bay, il festival internazionale dell’animazione
cross-mediale e della tv dei ragazzi promosso da Rai e organizzato
da Rai Com in collaborazione con Regione Piemonte, Film Commission
Torino Piemonte e FIP Film Investimenti Piemonte. La kermesse –
nata nel 1996 come vetrina dell’animazione italiana, poi divenuta
un’importante realtà internazionale per il mondo dell’animazione e
dell’audiovisivo – si terrà nel capoluogo piemontese
dal 10 al 14 aprile 2019, confermando la doppia natura di
“evento cittadino” e al contempo di “hub professionale”.
Il Cinema Ambrosio
tornerà a ospitare l’ampio programma di proiezioni gratuite,
anteprime e incontri con i personaggi del mondo dei cartoni,
proposti sia al grande pubblico cittadino che agli studenti delle
scuole piemontesi. Il Museo del Risorgimento resta confermato quale
sede dell’area industry del Festival, accogliendo i tanti
accreditati internazionali e offrendo loro pitch, masterclass e
occasioni di networking.
Secondo Antonella Parigi, Assessore alla
cultura e al turismo della Regione Piemonte “Con questa
terza edizione di Cartoons on the Bay a Torino consolidiamo
ulteriormente la collaborazione con Rai Com, quest’anno arricchita
anche dagli Screenings, per un appuntamento che ha saputo sempre
più coinvolgere la città e il mondo dell’animazione. Il festival si
conferma quindi come un’occasione preziosa per valorizzare gli
operatori locali e, allo stesso tempo, per offrire a
professionisti, studenti e cittadini un’opportunità di fruizione e
arricchimento culturale grazie a un programma di grande
interesse. Il nostro impegno per la realizzazione della
manifestazione ha inoltre l’obiettivo di rafforzare il ruolo della
città e della regione quali centri di riferimento per il settore
dell’animazione e del cross-mediale, capace di essere attrattiva e
di far crescere le imprese del comparto”.
“La
manifestazione rappresenta sempre più una privilegiata occasione di
vetrina per le Società piemontesi che configurano il solido
comparto dell’animazione locale, e allo stesso tempo consente al
pubblico, alle famiglie e ai più piccoli di avvicinarsi e vivere da
protagonisti il mondo dei cartoni e del cinema
cross-mediale. Così il Presidente di Film Commission
Torino Piemonte Paolo Damilano commenta
la rinnovata collaborazione con Rai Com e con Cartoons on the Bay,
precisando che “la strategia di rafforzamento del settore
– intrapresa tre anni fa e fortemente motivata dalle storiche
eccellenze piemontesi – ha mostrato concretezza e risultati in
continua crescita, anche grazie al ruolo di coordinamento e
raccordo tra festival, territorio e comparto svolto da FCTP e
FIP”
Gli asset di
intervento attivati nel corso delle due precedenti edizioni da Film
Commission Torino Piemonte e da FIP Film Investimenti Piemonte
vengono infatti confermati e ulteriormente rafforzati, sempre con
l’obiettivo di offrire ai professionisti locali specifici e
strutturati momenti di confronto e business. Parallelamente, anche
grazie alla rete di collaborazioni attivate con varie realtà
culturali del territorio, FCTP e FIP contribuiranno alla promozione
delle attività aperte al pubblico, dal programma di proiezioni fino
alla novità rappresentata dalla giornata di Sport e Cartoni Animati
che concluderà la kermesse.
Disney Italia ha
diffuso il poster ufficiale e il nuovo trailer italiano di
Toy Story 4, l’annunciato quarto capitolo della
saga animata targata Disney Pixar.
“Come molti, anch’io pensavo
che la storia si fosse conclusa con Toy Story 3 – La Grande
Fuga”, afferma il regista Josh Cooley. “E in effetti in quel
film si concludeva la storia di Woody con Andy. Ma, come accade
nella vita di tutti i giorni, ogni fine è in realtà un nuovo
inizio. La vita di Woody in una nuova cameretta con nuovi
giocattoli e un nuovo bambino è qualcosa che non abbiamo mai visto
prima. Ci siamo chiesti come sarebbe stato e da questa domanda ha
cominciato a prendere vita una nuova storia che meritava di essere
esplorata”.
Nel 1995 Toy Story – Il
Mondo dei Giocattoli rivoluzionò il cinema d’animazione
come primo lungometraggio interamente realizzato con la computer
grafica. Il film ottenne il più alto incasso di quell’anno e fu
candidato a tre premi Oscar e due Golden Globe. Quattro anni
dopo, Toy Story 2 – Woody e Buzz Alla Riscossa vinse il
Golden Globe come miglior film – commedia o musical, e un Grammy
per la miglior canzone scritta per un lungometraggio, un prodotto
televisivo o un altro media visivo (Randy Newman, “When She Loved
Me”/ “Quando lei mi amava”). Uscito nel 2010, Toy Story 3 –
La Grande Fuga ha vinto due Oscar come Miglior film
d’animazione e per la Miglior canzone originale (Randy Newman, “We
Belong Together”), oltre a un Golden Globe® e un BAFTA come Miglior
film d’animazione, diventando inoltre il secondo lungometraggio
Pixar a essere candidato all’Oscar come Miglior film.
Toy Story 4, la trama
Diretto da Josh Cooley e prodotto da Jonas Rivera e Mark
Nielsen, Toy Story 4 vede Woody e Buzz alle prese
con un viaggio in compagnia di vecchi amici, inaspettati ritorni e
nuovi arrivi come Forky, una forchetta trasformata in un riluttante
giocattolo. Quando Bonnie porta con sé tutta la banda di giocattoli
in un viaggio con la sua famiglia, Woody fa un’inaspettata
deviazione che lo porta a ritrovare la sua amica scomparsa da
tempo, Bo Peep. I due scopriranno che le loro rispettive vite come
giocattoli sono ormai agli antipodi, ma presto si renderanno conto
che questo è l’ultimo dei loro problemi.
Woody ha sempre saputo quale fosse
il suo posto nel mondo e la sua priorità è sempre stata prendersi
cura del suo bambino, che si trattasse di Andy o di Bonnie. Quando
Forky, il nuovo progetto scolastico di Bonnie trasformato in un
giocattolo, si autodefinisce “spazzatura” e non giocattolo, Woody
decide di mostrargli gli aspetti positivi di questa nuova vita. Ma
quando Bonnie porta con sé tutta la banda di giocattoli in un
viaggio con la sua famiglia, Woody fa un’inaspettata deviazione,
che lo porta a ritrovare la sua amica scomparsa da tempo, Bo Peep.
Dopo aver trascorso anni per conto proprio, lo spirito avventuroso
di Bo e la vita “on the road” hanno rovinato la sua
porcellana. Woody e Bo scopriranno che le loro rispettive vite
come giocattoli sono ormai agli antipodi, ma presto si renderanno
conto che questo è l’ultimo dei loro problemi.
L’arrivo di
Deadpool nel MCU, ennesima conferma
dell’espansione dell’universo Marvel in seguito alla
finalizzazione dell’accordo tra Disney e Fox, è stato commentato
anche da Anthony e Joe Russo, registi di quattro
cinecomic dell’azienda (l’ultimo, Avengers:
Endgame, uscirà il prossimo 24 aprile nelle sale), che
hanno parlato dei cambiamenti che il Mercenario Chiacchierone
porterà nel perfetto equilibrio del franchise.
“Deadpool è un personaggio
atipico perché rompe continuamente la quarta parete, e questo
modifica di sicuro il tono del film. Ma se ci chiedete quale
sarebbe il nostro approccio su un supereroe del genere, dovremmo
prima chiuderci letteralmente in una stanza per due mesi discutendo
per arrivare ad una risposta […]
[…] Filosoficamente potremmo
indagare, capire quali sono le nuove regole con il personaggio. E
se non gli è permesso rompere la quarta parete? Cosa comporterebbe?
Sarebbe una scelta dannosa per il personaggio? Quindi dovremmo
capire come incorporare il tono di ciò che sta accadendo nel
MCU con un personaggio del
genere.“
I Russo avevano già commentato la
recente fusione tra Disney e
Fox in un’intervista con Fandango, parlando della
possibilità di tornare dietro la macchina da presa di un altro
titolo dedicato a uno dei loro supereroi preferiti.
“Ok lo ammettiamo. Siamo sempre
stati grandi fan di Wolverine. Certamente non abbiamo ancora
pensato al se, al quando e al come questo potrebbe accadere, ma se
proprio si deve risalire la cima dei nostri interessi, allora
Wolverine è un personaggio che ci ha sempre appassionato”.
Chi temeva che il franchise
di Deadpool venisse riavviato dalla
Disney dopo aver concluso l’accordo di fusione con
la 20th Century Fox (che ha
assicurato alla casa di Topolino i diritti cinematografici su tutti
i personaggi Marvel) dovrà non soltanto
ricredersi, come riportato qualche giorno fa, ma anche prepararsi
ad un futuro sempre più roseo per il Mercenario Chiacchierone sul
grande schermo.
A confermarlo è stato Alan Horn, presidente
di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas,
rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un
altro capitolo della serie di film con Ryan
Reynolds con lo scopo di “guidare verso casa” il
supereroe mantenendo il cast esistente.
Ora il vero interrogativo rimane a livello creativo e distributivo:
il franchise continuerà a stare in piedi da solo come produzione di
Fox vietata ai minori ma sotto l’etichetta Disney, oppure il
personaggio verrà integrato alle storie del MCU insieme al resto dei
Mutanti?
In merito alla questione era
intervenuto il CEO della Disney Bob Iger,
spiegando che lo studio “continuerà il franchise nello stesso
modo in cui l’abbiamo conosciuto, e pensiamo ci sia spazio per
dell’altro”. Questo significa che non sarà attuato alcun
cambiamento di linguaggio e che Deadpool 3 rimarrà R-rated? Molto
più che probabile stando alle sue parole.
La promessa, fa sapere Iger, è non
intervenire sulle caratteristiche che rendono unico il personaggio
all’interno del panorama dei cinecomic, e in tale senso la Disney
avrebbe già ideato un modo per “brandizzare” attentamente
sia Deadpool che gli altri film R-rated
(come Alien) evitando di confondere lo spettatore.
Avengers:
Endgame porterà a conclusione la Infinity Saga,
iniziata nel 2008 con Iron Man, e c’è ragione di pensare che molte
ispirazioni provengano dai fumetti più importanti sui Vendicatori.
Ma quali in particolare potrebbero fornire la giusta motivazione
per la fine?
Ecco allora 10 celebri momenti dei fumetti che
vorremmo vedere adattati in Endgame:
Un Visione “diverso”
Una delle vittime di Thanos prima
dello schiocco in Infinity War è
Visione, al quale è stata strappata dalla fronte
la gemma della mente. Si tratta però dell’unico personaggio morto
che non è né umano né alieno, ma un androide.
Ora, se ci riferiamo alla trama del
fumetto di Vision Quest, ricorderemo che in quella
storyline l’eroe viene trovato e riassemblato da Hank Pym.
Sfortunatamente, la ricostruzione di Visione porta ad un robot
privo di emozioni e incolore invece della versione “umana” che i
Vendicatori conoscevano.
E se questa trama venisse riportata
in Endgame, con la
conseguente frustrazione di Scarlet Witch nel dover affrontare una
copia senz’anima del suo vero amore?
Captain America solleva il Mjolnir
Torniamo per un attimo ad Age of
Ultron, e in particolare alla scena in cui ogni
Vendicatore prova a sollevare inutilmente il martello di
Thor. Nessuno ci riesce, anche se il
Mjolnir subisce una leggerla oscillazione quando
Steve Rogers ci si
approccia.
E in effetti i fan stavano
aspettando di vedere Captain America impugnare l’arma da tempo a
causa della sua storia dei fumetti, dove è stato in grado di
sollevarlo più di una volta. Forse l’occasione più memorabile
avviene però durante l’evento Fear Itself, dove i
Vendicatori stanno combattendo contro lo zio malvagio di Thor, il
Serpente e la figlia di Teschio Rosso, Skadi.
Professor Hulk
Una delle teorie più gettonate su
Endgame riguarda
l’adattamento della trama di Professor Hulk nel MCU, visto che i materiali
promozionali del film sembrano aver suggerito questa
possibilità.
Finora abbiamo visto Bruce Banner e
Hulk
come due entità separate, e questo aspetto umano combinato con il
grande fisico verde del gigante di giada dei poster e dei banner
potrebbero aver rivelato l’arrivo al cinema di parte dei
fumetti.
In The Incredible Hulk #
377 infatti viene presentato il Merged
Hulk o “The Professor”, eroe che mette
insieme la forza del “mostro” con l’intelligenza di Banner.
Praticamente il mix perfetto che farebbe al caso dei Vendicatori
nella loro lotta contro Thanos…
Infinity Stark
Cosa succederebbe se il potente
Guanto dell’Infinito finisse tra le mani del geniale, miliardario,
playboy, e filantropo Tony Stark? Accade nei fumetti di
Avengers Vol 4 # 12, quando il villain
Hood tenta di rubare tutte e sei le gemme dagli
Illuminati e gli eroi più potenti della Terra finiscono per
sconfiggerlo. Ma è Iron Man che durante le battaglie riesce a
riunirle le pietre nel guanto.
Ottenuto quell’immenso potere, Tony
crede di poter rendere il mondo un posto migliore e resuscitare
amici e familiari ma resiste…
La vendetta di Nebula
L’elenco delle storie dei fumetti
che vorremmo vedere in Endgame non
può dirsi completo senza l’arco narrativo che ha ispirato sia
Infinity War che il quarto capitolo sui
Vendicatori in uscita, ovvero Infinity
Gauntlet.
Il Guanto dell’Infinito è una
miniserie a fumetti composta di sei albi, pubblicata da luglio a
dicembre 1991, scritta da Jim Starlin e
principalmente incentrata sui personaggi di Adam
Warlock, Silver
Surfer e Thanos. L’incipit
vede Lady
Morte assegnare a Thanos un compito: secondo
questa l’equilibrio dell’universo è sbilanciato dal numero troppo
alto di vite, dunque dovrà essere il Titano a uccidere la metà
degli esseri senzienti di tutto l’universo, e affinché possa
riuscirci la Morte aumenta i suoi già grandi poteri.
In questo fumetto diventa cruciale
il momento in cui Nebula, approfittando della
distrazione di Thanos, ruba il Guanto dalla sua mano ma
sfortunatamente il suo odio per il padre si estende al resto
dell’universo e spinge i Vendicatori a fermarla. Di certo la
vendetta di Nebula è qualcosa che potremmo sicuramente vedere
accadere nel film, e se scatenerà la reazione degli Avengers è
tutto da scoprire…
Avengers: Forever
Pubblicata nel
1998, Avengers Forever Avengers Forever
è una serie limitata di dodici numeri di fumetti scritta da Kurt
Busiek e Roger Stern e disegnata da Carlos Pacheco e Jesus
Merino.
Tra queste pagine si racconta
di Immortus che invia il suo servitore Tempus ad
uccidere Rick
Jones, il proprietario della “Destiny Force” (una
potente abilità utilizzata durante la trama di Kree-Skrull War).
Rick viene salvato da Kang il Conquistatore e l’Intelligenza
Suprema Kree lo spinge ad usare la forza del destino
per chiamare aiuto: arriveranno quindi i Vendicatori dal passato,
presente e futuro.
Possibile allora che Endgame adatti
parte di questa trama? Sarebbe interessante vedere le versioni del
passato degli eroi confrontate con quelle del futuro…
Illuminati
Illuminati è un
nome che spesso si riferisce a ad una società segreta, responsabile
della manipolazione dei principali eventi mondiali. E questo è
esattamente ciò che accade anche nella storia della Marvel Comics, dove Iron Man,
Black Panther e Doctor Strange formano una squadra
per impedire che si verifichino altri attacchi alieni.
Tuttavia uno dei loro atti più
controversi consisteva nel riunire tutte le gemme d’infinito e
consegnarne una a ciascun membro, così da non utilizzarle mai
insieme…e se Endgame
finisse nello stesso modo, con diversi eroi che creano una società
simile dividendo le gemme per evitare che eventi futuri simili alla
Decimazione si ripetano?
L’eredità di Cap
Ci sono cose inevitabili, come la
morte di almeno un personaggio principale lungo il corso di
Avengers:
Endgame. Tra questi figura senza dubbio
Captain America, tuttavia potrebbe esserci un modo
“creativo” per eliminare l’eroe (come intrappolarlo nel passato
o farlo andare in pensione, etc.) rendendogli omaggio.
E se pensiamo ai fumetti, c’è stato
un momento in cui Steve ha abbandonato lo scudo senza per questo
segnare la fine di Cap. Allora fu Bucky Barnes che
continuò l’eredità del suo migliore amico diventando il nuovo
Capitan America, quindi avrebbe senso che uno tra lui e Falcon
assumesse il ruolo di Steve nel mondo post-Endgame.
La vera natura di Nick Fury
Nel 2014 il fumetto che raccontava
la morte di Uatu l’Osservatore e Nick
Fury offrì ai fan una visione bizzarra sui personaggi
e sull’universo Marvel in generale: qualcuno ruba
uno degli occhi di Uatu, con Fury che lo implora di dirgli chi è
perché potrebbe l’oggetto potrebbe portare una catastrofe nel se
finito nelle mani sbagliate. L’Osservatore resiste, Fury lo uccide
rubandogli l’occhio rimanente, e così il direttore dello SHIELD
acquista il potere di vedere qualsiasi minaccia in arrivo sul
pianeta.
E se le teorie fossero vere e dopo
Infinity
War sarà proprio Endgame a
rivelare la vera natura di
Fury? E se tutto ciò che ha fatto finora, dalla creazione dei
Vendicatori al messaggio inviato a Captain
Marvel, fosse dovuto alla sua “conoscenza” del
futuro?
Peter Parker come Riri Williams
Dopo la fine della Seconda Guerra
Civile, lo scontro fra Iron Man e Captain
Marvel finisce con l’eroe in coma. Fortunatamente,
prima del tragico evento, Tony Stark era diventato
una sorta di mentore per Riri Williams, una
ragazzina geniale che desiderava diventare un supereroe.
Ora, se nell’equazione sostituisci
Riri con Peter Parker, il risultato potrebbe
essere ugualmente straordinario, con Stark che dice addio
all’armatura e trasmette i suoi insegnamenti (e le redini delle sue
industrie tecnologiche) al suo pupillo. Questo ovviamente
succederebbe se a morire fosse lui, al termine di Endgame…
Sembra che la Disney abbia deciso di
far fruttare immediatamente la fusione con Fox utilizzando gli
studi cinematografici di Sidney dell’ex major come location per
Shang-Chi, il prossimo cinemcomic Marvel in produzione, il primo con
un protagonista asiatico.
Dave Callaham
(Wonder Woman 1984, Zombieland 2,
Spider-Man: Un nuovo universo 2) ha scritto la sceneggiatura e
Destin Daniel Cretton (Short Term 12) dirigerà il
film. L’obiettivo della Marvel con il nuovo progetto è
quello di presentare un nuovo eroe asiatico.
Il ministro australiano Mitch
Fifield ha confermato mercoledì che un film dei Marvel Studios sarà girato presso i Fox
Studios di Sydney, tra le altre sedi, e riceverà $ 24 milioni in
finanziamenti una tantum. Assicurarsi questa ultima produzione
porterà a oltre $ 150 milioni di nuovi investimenti internazionali,
creerà 4700 nuovi posti di lavoro in Australia e utilizzerà i
servizi di circa 1200 imprese locali, come si legge nel comunicato
ministeriale.
L’originale fumetto Marvel su
Shang-Chi presenta Shang, un supereroe metà cinese
e metà americano creato dallo scrittore Steve
Englehart e dall’artista Jim Starlin. Nei
fumetti, Shang-Chi è un maestro di numerosi stili di wushu senza e
con le armi, tra cui l’uso della pistola, del nunchaku e di jian.
Shang-Chi è apparso per la prima volta in Special Marvel Edition # 15 nel 1973.
Kevin Feige dei
Marvel Studios sta producendo il
film mentre Louis D’Esposito della Marvel, Victoria
Alonso e Jonathan Schwartz sono
produttori esecutivi del progetto. La Marvel ha recentemente distribuito
il suo primo film con una protagonista donna, Captain Marvel, che
ha superato il miliardo al box office. È protagonista Brie
Larson, che ha collaborato con Cretton nel 2013 con
Short Term 12 e nel 2017 con Il castello
di vetro.
Oltre al fatto che sta dirigendo
Brie Larson e Michael B. Jordan
nel suo nuovo film, Cretton ha già altri legami con i colleghi
cineasti che hanno già lavorato per l’universo cinematografico
Marvel. In precedenza ha lavorato
con il regista di Black Panther,Ryan
Coogler, per lo sviluppo della serie televisiva
Scenes for Minors.
Dopo l’esordio di un donna e di un
eroe di colore era solo questione di tempo prima che la Marvel si portasse in pari
raccontando al cinema la storia di un eroe asiatico, partendo da
una base di fumetti che è incredibilmente inclusiva e varia, per
quanto riguarda l’etnia e il genere.
A meno di tre settimane dall’uscita
di Avengers: Endgame continuano ad
arrivare anteprime del merchandise ufficiale dedicato ai
protagonisti del film, come queste action figure di Both che
riproducono in scala ridotta Ronin (il personaggio
interpretato da Jeremy Renner) e
Nebula (Karen Gillan) con i
rispettivi costumi.
E se per quanto riguarda il look del
“nuovo” Clint Barton, richiamato al quartier generale dei
Vendicatori dopo aver trascorso del tempo in Giappone
(presumibilmente sarà Natasha Romanoff a riportarlo alla base dopo
la morte della sua famiglia), il trailer ci aveva già informati a
sufficienza, lo stesso non si può dire della figlia di Thanos, dal
momento che un dettaglio della statuina sembrerebbe confermare una
nota teoria.
Come potete notare qui sotto, Nebula
è sistemata su ciò che rimane del logo degli Avengers inciso sulla
pietra: è quindi possibile che una delle battaglie di
Endgame, forse proprio quella iniziale, si
svolgerà nei luoghi dell’Avengers Compound?
Qualche settimana fa avevamo preso in esame
un’inquadratura del terzo trailer dove, alle spalle di
Scott Lang c’erano i segni di un attacco
improvviso alla location, con Ant-Man che si
guardava intorno minacciosamente e in seguito altre interazioni tra
personaggi nello stesso luogo (come quella fra
Thor e Captain
Marvel). Tuttavia quello che ci aveva colpiti erano le
massicce “palle di fuoco” esplose in secondo piano al minuto
1.34.
Le stesse esplosioni sono riprese dall’action figure
dell’eroina. Un caso, oppure no?
D’altronde uno dei set
Lego aveva confermato (?) che ci sarebbe stato un attacco
alla base dei Vendicatori, con protagonisti Hulk, Ant-Man, Nebula,
Iron Man, e Captain Marvel, ma a cosa dobbiamo
credere?
Avengers:
Endgame, 5 cose che non avete notato nel nuovo trailer
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Margot
Robbie l’aveva annunciato la scorsa estate, prima
dell’inizio delle riprese di Birds of Prey: nello
spin-off, in cui vedremo l’attrice di nuovo nei panni
dell’antieroina DC, Harley Quinn avrà un look
completamente rinnovato rispetto a Suicide Squad e quanto pare sembra che
l’attrice si sia divertita molto a giocare con la costumista su
diversi abbinamenti uniti a colori sgargianti per dare vita al
personaggio.
Come potete vedere nelle immagini
qui sotto, rubate sul set del film e pubblicate da Just Jared,
l’attrice indossa una vistosa giacca che riporta vari oggetti
simbolici come la mazza da baseball (che è l’arma utilizzata da
Harley nel cinecomic del 2016), una catena con un lucchetto (forse
a significare il legame con Joker che si romperà
rendendola finalmente “emancipata” come suggerisce il titolo),
delle rose blu, delle caramelle e una mano che fa il dito
medio.
È possibile che questa simbologia
nasconda dei dettagli impliciti sulla storia del personaggio e del
suo percorso solista, ma per averne conferma ci toccherà aspettare
l’uscita.
La stessa Robbie ha spiegato durante
la presentazione dei titoli Warner Bros. al panel del CinemaCon,
che in Birds Of Prey Harley Quinn non farà parte
del gruppo e che il racconto si concentrerà appunto sulla sua
emancipazione dopo la rottura del rapporto complicato con
Joker (qui le foto rubate sul
set che lo testimoniano).
Un particolare questo che dovrebbe
soddisfare i puristi del fumetto contrari all’idea che l’eroina
guidasse un team a lei estraneo, almeno nel racconto originale, ma
che dall’altra parte ci spinge a chiederci in che direzione andrà
la trama e in che modo le protagoniste verranno a contatto.
Intanto godiamoci queste foto in cui
compare anche la giovane Ella Jay Basco e la
regista Cathy Yan.
Birds Of Prey:
tutto quello che non sapete sul film
Birds of
Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn) arriverà nelle sale il 7
febbraio 2020. Nel cast Margot
Robbie, che riprenderà il ruolo
di Harley Quinn, Mary Elizabeth
Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente
Cacciatrice e Black Canary), Rosie
Perez (Renee Montoya), Ella Jay
Basco (Cassandra Cain) e Ewan
McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film riporta:
Dopo essersi separata da Joker,
Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee
Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra
Cain da un malvagio signore del crimine.
Arriverà al cinema il prossimo 11
aprile Hellboy,
il nuovo adattamento del fumetto di Mike Mignola
che avrà come protagonista David Harbour nei panni
di Big Red. Ecco un nuovo violentissimo trailer del film che ci
mostra sia la quantità di sangue che quella di umorismo che sarà
presente nel film, pare, in maniera massiccia.
Dietro la macchina da presa,
Neil Marshall, regista rivelazione per l’horror
The Descent – Discesa nelle tenebre, che dirige
David Harbour (star della serie Stranger Things, al cinema con I
segreti di Brokeback Mountain, La guerra dei mondi)
nei panni del semi-demone che protegge la Terra dalle creature
soprannaturali che la minacciano, come la Regina di Sangue,
interpretata dalla bellissima Milla Jovovich (la
saga Resident Evil, Zoolander 2). Completano il
cast Ian McShane (John Wick 1, 2), Sasha Lane
(American Honey) e Daniel Dae Kim (The
Divergent Series: Allegiant).
Hellboy, trama ufficiale
Hellboy
è tornato ed è più indemoniato che mai nel reboot della saga tratta
dai fumetti cult di Mike Mignola. Il leggendario supereroe
demoniaco, detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and
Defense) che protegge la Terra dalle creature sovrannaturali che la
minacciano, è chiamato in Inghilterra per combattere tre giganti
infuriati. Qui scoprirà le sue origini e dovrà vedersela con Nimue,
la Regina di Sangue, un’antica strega resuscitata dal passato e
assetata di vendetta contro l’umanità. Hellboy dovrà cercare di
fermare Nimue con ogni mezzo, in un epico scontro per scongiurare
la fine del mondo.
L’impatto che ha avuto la scena
della morte di Peter Parker alla fine di Avengers:
Infinity War sul pubblico è il segnale della profonda
bellezza di un film che ha saputo toccare le corde dell’anima in
maniera inaspettata, e tutto ci lascia immaginare che Avengers:
Endgame farà di meglio, essendo il capitolo conclusivo
di un arco narrativo iniziato undici anni fa con Iron Man.
Sull’argomento è tornato a parlare
Robert Downey
Jr. durante la conferenza stampa di Endgame che si è
tenuta ieri a Los Angeles insieme ai registi, a Kevin
Feige e al cast, rispondendo alla domanda di un
giornalista.
“È stata pazzesca da girare, ma
per noi si trattava solo di un altro giorno di riprese. Subito dopo
siamo andati a pranzo, come facciamo sempre, perché è così che
funziona il set.”
E a quanto pare il vero senso del
momento non è stato compreso finché l’attore non ha visto la
reazione di un bambino in sala mentre scorrevano le immagini di
Infinity War:
“Mi è capitato di guardare il
film con questo ragazzo incredibile che non aveva la possibilità di
andare al cinema. Il modo in cui ha reagito alla scena mi ha
davvero sconvolto…E penso che molti di noi, come dice spesso Kevin,
non vedono l’ora di essere parte di un’esperienza piena di sorprese
e gioie, e spero che lo stesso accada con Endgame.“
“Penso che il pubblico sia così
intelligente da meritare qualcosa di nuovo ogni volta” ha
concluso l’attore, “E che non debba essere nutrito con le
stesse cose che ha visto venti minuti prima. In questo credo che i
Russo e Kevin abbiano fatto un ottimo lavoro“.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Emma Stone e
Ralph Fiennes sono in trattative per partecipare
alla nuova comedy horror di Alexander Payne,
The Menu, annunciata lo scorso febbraio.
Anche se i due attori non sono
ancora ufficialmente a bordo del progetto, Collider
riporta che sono in cima alla lista degli interessi per Payne, che
deve cercare di risollevarsi dopo la delusione di Downsizing, il suo
ultimo film presentato al Festival di Venezia, che non ha avuto la
fortuna sperata.
Will Tracy e
Seth Reiss hanno scritto la sceneggiatura, che si
concentra su una giovane coppia che visita un esclusivo ristorante
su un’isola remota in cui l’acclamato chef ha preparato un menù
degustazione sontuoso, insieme ad alcune sorprese scioccanti.
Emma Stone dovrebbe
essere una metà della coppia protagonista, mentre Fiennes viene
circuito dalla produzione per il ruolo dello chef originale. Con
Adam McKay e Will Ferrell che
producono tramite la loro compagnia di Gary
Sanchez, non si sa ancora quando le riprese del film
potrebbero cominciare.
Per quanto riguarda i due
interpreti, Ralph Fiennes tornerà nel ruolo di M
nel 25° film su James
Bond, mentre Emma Stone è reduce dal
successo di La Favorita (visto sempre a Venezia)
ed è impegnata ora nelle riprese di Zombieland: Double
Tap.