THR riporta che Christopher Nolan ha deciso di cambiare un membro molto importante della sua squadra di lavoro, dopo aver confermato il direttore della fotografia Hoyte Van Hoytema. Si tratta di Lee Smith, che ha collaborato a lungo con il regista da Batman Begins, The Prestige, The Dark Knight, Inception, The Dark Knight Rises, Interstellar fino a Dunkirk, per cui ha vinto l’Oscar di categoria. Per il suo nuovo film, il regista lavorerà con Jennifer Lame che nella scorsa stagione ha firmato il montaggio di Hereditary, horror di Ari Aster.
MCU: 10 scene cruciali da rivedere prima di Endgame
Manca sempre meno all’uscita di Avengers: Endgame, e non esiste modo migliore per prepararsi al grande evento dell’anno di ripassare tutti i momenti fondamentali del MCU che hanno portato al culmine della Infinity Saga, ormai prossima alla conclusione.
Leggi la recensione di Avengers: Endgame
Ecco quelli che, secondo noi, dovreste rivedere prima del film:
Nick Fury incontra Carol Danvers
Ci pensate? Se Nick Fury non avesse mai incrociato la strada di Carol Danvers, aka Captain Marvel, negli anni ’90, i Vendicatori non si sarebbero mai formati. Quell’incontro con la supereroina ispirò Fury a cercare altri personaggi che potessero difendere il nostro pianeta dalle minacce esterne, e senza quel cerca-persone modificato, Carol non avrebbe mai raggiunto gli Avengers nella lotta contro Thanos.
Iron Man fugge dalla caverna
https://www.youtube.com/watch?v=zM7E4a8bGlQ
Tutto ha avuto inizio in una caverna. Quando abbiamo incontrato Tony Stark nel 2008, il personaggio era molto lontano da quello che chiameremmo un eroe: produceva armi ed era un ricco magnate egoista ed egocentrico, e soltanto un trauma gli ha fatto capire come la sua tecnologia era finita nelle mani sbagliate.
Così Tony costruì la prima armatura di Iron Man, e il resto è storia…
The Avengers Initiative
https://www.youtube.com/watch?v=DaXsaLOzJpc
Iron Man è un cinecomic entusiasmante, ma non quanto la sua scena post credits che ha rivelato l’impianto dell’universo condiviso progettato dai Marvel Studios: Nick Fury emerge dall’ombra presentando l’Avengers Initiative a Tony Stark, e il MCU si è praticamente spalancato davanti ai nostri occhi.
Il risveglio di Captain America
https://www.youtube.com/watch?v=T1UPYpnfgLE
Captain America è il primo vendicatore della storia, diventato un eroe nazionale molto prima che Fury avesse l’idea di riunire il team, combattendo per ciò che era giusto e sacrificando tutto per salvare la situazione. Ma quel sacrificio è costato caro al buon Steve…
Il capitano Rogers viene salvato e congelato e si risveglia nel mondo moderno più di quarant’anni dopo l’incidente con l’aereo. Ogni cosa che sapeva è scomparsa, gli affetti, Peggy, Bucky, tutto scomparso per sempre. Nessuna casa dove tornare. Un percorso di rinascita che ha definito l’eroe e il suo viaggio nel MCU in maniera unica.
La battaglia di New York
https://www.youtube.com/watch?v=KjQydUfJBuM
Nel 2012 The Avengers provò al grande pubblico che un universo condiviso al cinema era possibile e che il progetto dei Marvel Studios funzionava a meraviglia. Il team si riunisce quindi nell’epica battaglia contro l’esercito di Chitauri guidato da Loki e sbarcato a New York, un evento senza precedenti che necessitava l’aiuto di un super team.
Per la prima volta Captain America, Iron Man, Thor, Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco insieme in un film epico, divertente e appassionante, un regalo ai fan che ha entusiasmato anche i più scettici.
Ant-Man entra nel Regno Quantico
Ant-Man potrà anche sembrarvi uno dei personaggi meno significativi del MCU, tuttavia è evidente che si stia rivelando un’importante risorsa per i Vendicatori e per l’universo condiviso in generale.
Questo perché, come saprete, è riuscito ad entrare ed uscire dal Regno Quantico, esperienza che potrebbe rivelarsi utile nella lotta contro Thanos. E il fatto che dopo lo schiocco sia rimasto lì, bloccato, probabilmente significa che ha scoperto qualcosa di importante sul suo utilizzo…
Civil War
https://www.youtube.com/watch?v=_X1qo2xsH2c
Dopo Civil War il team dei Vendicatori è arrivato ad un punto di rottura che sembrava insanabile. Tutti i membri si sono scontrati l’uno contro l’altro, e lo scoprire che Bucky ha ucciso i genitori di Tony ha cambiato gli equilibri.
Nonostante tutto, l’urgenza di ricomporsi per rimediare alla Decimazione è più forte di ogni ostilità, e gli eroi torneranno a collaborare (forse per l’ultima volta) contro un nemico comune in Avengers: Endgame.
Asgard distrutta
https://www.youtube.com/watch?v=I2isbrbmP7g&t=5s
Thor e gli Asgardiani sono sempre stati tra i più forti difensori della Terra, vigilando sul nostro pianeta e combattendo ogni minaccia, ma come mostrato in Thor: Ragnarok, il regno è ormai distrutto e non c’è più traccia dei suoi eredi (escluso appunto il Dio del Tuono).
Odino è morto e Asgard non esiste più, i rifugiati sono stati uccisi da Thanos, e a thor non rimane che riscrivere la storia delle sue origini…
Doctor Strange rinuncia alla gemma del tempo
https://www.youtube.com/watch?v=8T77Rj5K2s8
Che Doctor Strange si sia rivelato uno dei personaggi più interessanti del MCU è un dato appurato, e Infinity War ne è un’evidente dimostrazione. Lo stregone, incaricato di difendere la gemme del tempo a costo della vita, ha infine ceduto il prezioso oggetto a Thanos pur di salvare i compagni (e avendo visto nel gesto l’unico modo per batterlo).
È probabile che Strange abbia visto qualcosa nelle molteplici sequenze temporali che gli diceva che abbandonare la gemme fosse l’unica strada verso la vittoria. Vedremo come andrà a finire…
Lo schiocco
https://www.youtube.com/watch?v=X6fWfoax5bU
Ogni film, ogni evento, ogni scelta, tutto ci ha condotti a questo momento: lo schiocco di Thanos, la realizzazione di un piano covato per anni, e finalmente portato a termine. Non c’è stato un momento più significativo nel MCU del finale di Infinity War, accolto da stupore e silenzio.
Per la prima volta in assoluto, gli eroi hanno fallito e le conseguenze sono state catastrofiche. Endgame sarà quindi la loro opportunità di vendicarsi…
CORRELATO – Avengers: Endgame, i duelli che sogniamo di vedere nel film
What We Do In The Shadows 1×03: promo e trama
Il canale americano FX ha diffuso promo e trama di What We Do In The Shadows 1×03, il terzo inedito episodio dell’annunciato adattamento seriale What We Do In The Shadows dell’omonimo film di Jemaine Clement e Taika Waititi.
In What We Do In The Shadows 1×03 che si intitolerà dall’episodio “Werewolf Feud” Viene testata la fragile tregua tra i vampiri ei lupi mannari di Staten Island, e Colin Robinson trova l’amore con un nuovo collaboratore. “Werewolf Feud” è stato scritto da Josh Lieb e diretto da Jemaine Clement.
What We Do In The Shadows 1×03
Il leader auto-nominato del gruppo è “Nandor The Relentless” (Kayvan Novak), un grande guerriero e conquistatore dell’impero ottomano, che ha preso il timone del gruppo nonostante molte delle sue tattiche del Vecchio Mondo, il che ha portato a ciò che alcuni potrebbero educatamente paragonare ad un bupki. Poi c’è il vampiro britannico “Laszlo” (Matt Berry) – un po’ un ladro e un dandy e un fop, si potrebbe dire. È un amante del male e delle grandi serata, ma non tanto quanto ama vedere Nandor fallire miseramente in ogni tentativo. E poi c’è “Nadja” (Natasia Demetriou): la seduttrice, la tentatrice, la vampira Bonnie al Clyde di Laszlo.
Altro convivente nella famiglia dei vampiri è “Guillermo” (Harvey Guillén), un succube di Nandor (alias servitore/protettore durante le ore diurne), che non vuole altro che diventare un vero vampiro proprio come il suo padrone. In agguato c’è anche “Colin Robinson” (Mark Proksch), un vampiro energico e coraggioso, camminatore di tutti i giorni – fa feste sugli umani, ma non sul loro sangue. Trai personaggi inediti c’è un nuovo amico di Nadja, “Jenna” (Beanie Feldstein), uno studente di un vicino college.
Dopo una visita inaspettata dal loro oscuro signore e leader, “Barone Afanas”, i vampiri vengono richiamati all’ordine su quello che era il loro compito inizialmente assegnatogli con il loro arrivo a Staten Island oltre cento anni fa: il dominio totale e completo del Nuovo Mondo. Ma qual è esattamente il modo migliore per ottenere il dominio? La troupe cinematografica seguirà i vampiri mentre si mettono in cammino per dare seguito a questa compito assegnatoli.
Clement ha creato la serie che sarà lunga 10 episodi. Clement, Waititi e Paul Simms sono produttori esecutivi con Scott Rudin, Garrett Basch e Eli Bush. What We Do In The Shadows è prodotto da FX Productions e vede la partecipazione di Matt Berry, Kayvan Novak, Natasia Demetriou, Harvey Guillén e Mark Proksch, che hanno recitato nel ruolo pilota prima di essere promosso a una serie regolare.
Avengers: Endgame, la promozione comincia dalla California
Una parte del cast di Avengers: Endgame ha presenziato un evento al Disney California Adventure Park dedicato ai giovani fan dei Vendicatori.
Paul Rudd, Scarlet Johansson, Robert Downey Jr., Brie Larson, Chris Hemsworth e Jeremy Renner sono stati i protagonisti del film intervenuti all’evento e che torneranno nei loro ruoli storici ormai, all’interno del MCU: Ant-Man, Vedova Nera, Iron Man, Captain Marvel, Thor e Occhio di Falco.
Il film arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.
Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Leggi la recensione di Avengers: Endgame
La sinossi:
Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
Dave Bautista nel cast del nuovo film di Zack Snyder
Concluso l’accordo con Netflix Dave Bautista sarà nel cast di Army Of The Dead, il nuovo lavoro di Zack Snyder prodotto dal colosso dello streaming mondiale scritto dallo stesso regista insieme a Shay Hatten.
Descritto come un appassionante zombie movie, il film segue un’invasione di morti viventi a Las Vegas durante la quale un uomo radunerà un gruppo di mercenari per compiere un ultimo azzardo: avventurarsi nella zona di quarantena per mettere a segno il più grande colpo mai realizzato.
Continua quindi l’ottimo momento professionale di Bautista, che tornerà – presumibilmente – il prossimo 24 aprile nei panni di Drax in Avengers: Endgame, e che presto rivedremo in Stuber, produzione Fox/Disney in uscita il 12 luglio. Nel frattempo l’attore e wrestler raggiungerà Denis Villeneuve (con il quale aveva già girato Blade Runner 2049) sul set di Dune, secondo adattamento del romanzo di Frank Herbert e ha in programma di lavorare di nuovo con James Gunn in Guardiani della Galassia Vol.3.
Dave Bautista commenta il ritorno di James Gunn in Marvel
“Non avrò le mani legate in questo progetto“, aveva dichiarato Snyder all’Hollywood Reporter, probabilmente strizzando l’occhio al trattamento subito dalla Warner Bros. nell’universo DC.
“Ho pensato che questo fosse un buon modo per ricominciare e per realizzare qualcosa di divertente, epico, folle e gratificante […] Vorrei onorare questo genere di cinema e questa mi sembra l’occasione perfetta per raccontare una storia puramente gioiosa ed esprimermi attraverso un genere. E nessuno mi ha mai lasciato completamente libero come stavolta“.
Vi ricordiamo che il nome del regista figurerà anche tra i produttori di The Suicide Squad, nuovo film del franchise affidato a James Gunn che avrà il compito di riavviare il franchise DC con nuovi personaggi e un nuovo approccio alle storie dei fumetti.
Fonte: Deadline
Gli Eterni: Kumail Nanjiani in trattative, ecco chi interpreterà Angelina Jolie
Come riportato in esclusiva dall’Hollywood Reporter, Kumail Nanjiani è entrato in trattative per ottenere un ruolo nel film sugli Eterni targato Marvel Studios, cinecomic attualmente in sviluppo che vedrà dietro la macchina da presa l’acclamata regista indipendente Chloe Zhao (The Rider) e, se le trattative dovessero concludersi positivamente, Angelina Jolie nel cast.
L’attore, star della serie Silicon Valley e protagonista della commedia romantica The Big Sick, sarà presto al cinema con Men In Black: International, spin-off del franchise originale con altri due membri del MCU, ovvero Chris Hemsworth e Tessa Thompson.
E se per quanto riguarda Nanjiani non è chiaro quale personaggio potrebbe interpretare nel film, il sito conferma che la Jolie si calerà nei panni di Sersi, eroina creata da Jack Kirby nel 1963 e membro della quarta generazione degli Eterni.
Sersi è figlia di Helios e Perse, nacque ad Olimpia, in Grecia, qualche tempo dopo il Grande Cataclisma che distrusse i continenti di Atlantide e Lemuria durante l’era glaciale conosciuta come l’Era Hyborea. Durante il periodo trascorso nell’antica Mesopotamia, la donna incontra per la prima volta Captain America, che aveva viaggiato indietro nel tempo.
Insieme a lei potrebbe comparire anche Hercules, personaggio creato nel 1940 e pubblicato all’epoca dalla Timely Comics (divenuta più tardi la Marvel Comics), rilettura della mitologia del Dio Greco attraverso la storia dello scienziato idealista Dottor David, che abbandona la civiltà per allevare suo figlio in nome della perfezione fisica e mentale. Il ragazzo crescerà sull’Isola Artica, fortificando il proprio corpo e imparando a sopportare la fatica, il clima rigido, e sviluppando un’intelligenza pari a quella del padre. E dopo la morte di quest’ultimo, il personaggio viene rintracciato da circensi che lo catturano e lo portano in America per farlo esibire nei loro spettacoli come Hercules, il titano più alto di tutti i tempi.
Gli Eterni: nuovi dettagli sui personaggi del prossimo film Marvel
Il progetto, secondo gli ultimi aggiornamenti, includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta da Matthew e Ryan Firpo mentre l’uscita nelle sale dovrebbe essere stata fissata al 2020, con il cinecomic che potrebbe vedere in azione il primo eroe apertamente gay della storia.
Fonte: THR
The Suicide Squad: torna Viola Davis, Idris Elba non sarà Deadshot
Arrivano tre nuovi aggiornamenti su The Suicide Squad, reboot del franchise affidato a James Gunn, e il primo viene riportato in esclusiva da The Wrap, secondo cui Viola Davis tornerà nei panni di Amanda Waller nel film che non avrà alcun collegamento diretto con l’originale uscito nel 2016 e diretto da David Ayer.
Insieme all’attrice premio oscar ci sarà anche Joel Kinnaman, che riprenderà il ruolo di Rick Flag (il leader della task force), così come Jai Courtney sarà ancora Captain Boomerang e Margot Robbie Harley Quinn, anche solo per un piccolo cameo. Per quanto riguarda i nuovi membri del cast, Variety fa sapere che Idris Elba, contrariamente alle notizie delle ultime settimane, non sostituirà Will Smith per interpretare Deadshot ma che la produzione ha eliminato il personaggio e ne affiderà un altro (per ora ignoto) all’attore.
Per ora sono questi i nomi confermati per The Suicide Squad, e non sappiamo se ci siano margini di possibilità per il ritorno in scena del Killer Croc di Adewale Akinnuoye-Agbaje, del Diablo di Jay Hernandez, della Katana di Karen Fukuhara e, naturalmente, del Joker di Jared Leto.
A quanto pare il cast del cinecomic non subirà molti stravolgimenti, ma è chiaro che il riavvio del franchise abbia comunque bisogno di nuove figure da introdurre in linea con la visione di Gunn e con le run originali dei fumetti a cui si ispira. Tempo fa era stato l’Hollywood Reporter a spiegare che il ruolo di Deadshot sarebbe stato centrale (dettaglio smentito) e che il villain avrebbe potuto rendere omaggio alle celebri storie di Jon Ostrander e Kim Yale pubblicate negli anni ’80, dunque escludendo ogni possibile rivisitazione della più recente versione del team 52.
Da quanto riferisce il sito Revenge of the fans James Gunn sarebbe intenzionato a scegliere un’attrice di età compresa fra i venti e i trent’anni che possa interpretare una misteriosa donna aliena e femme fatale, e questo personaggio viene descritto come una creatura strana, scontrosa e muscolosa, praticamente la versione femminile di Killer Croc visto in Suicide Squad di David Ayer, dunque da realizzare usando protesi sul viso e eventuali effetti di CGI in post-produzione.
Suicide Squad 2: ecco la possibile lista dei personaggi
Noi: spiegazione del finale, simbologia e significati del film di Jordan Peele
Noi, di Jordan Peele, è arrivato in sala anche in Italia, e tra recensioni positive e negativi, pareri contrastanti e spettatori entusiasti, sembra chiaro che il racconto interpretato da Lupita Nyong’O lascerà lo spettatore con più di una domanda.
Dal finale con tanto di colpo di scena passando per la simbologia della storia, Noi è un racconto allegorico e stratificato, e di seguito ecco alcune risposte alle domande che potrete porvi sul film. Ovviamente, di seguito potrebbero esserci spoiler sul film, quindi, ATTENZIONE!
Perché i conigli?
I conigli che, in
Noi,
popolano il mondo sotterraneo dei Tethered hanno un duplice
significato che può essere difficile da afferrare. In primo luogo,
c’è l’ovvio tema del “coniglio”, che evoca una sorta di sinistra
versione di Alice nel Paese delle Meraviglie. Il Tethered vive in
un mondo nascosto che Adelaide scopre seguendo letteralmente un
coniglio bianco sottoterra, proprio come Alice.
Il secondo significato è un po’ più esoterico e molto più legato alla storia. C’è un’isola al largo della costa del Giappone soprannominata “Usagi Jima” o “Rabbit Island” che è famosa per essere, beh, invasa dai conigli. Sembra molto carina come cosa se non si considera come i conigli sono arrivati in quel luogo. L’isola era una fabbrica di armi chimiche nella seconda guerra mondiale, che teneva i conigli come soggetti di prova per tossine mortali come il gas mostarda. Quando gli americani presero l’isola, pensarono di aver ucciso i conigli rimasti, ma alcuni sopravvissero alla disinfestazione e continuarono a riprodursi.
Un gruppo di creature da esperimento, abbandonato e dimenticato, che cresce in numero in un’area isolata è un collegamento tematico piuttosto chiaro alla storia dei Tethered.
Perché le tute rosse?
Ci sono diverse letture
legate alle tute rosse dei Tethered. Nel mondo reale, usiamo
uniformi e colori per differenziarci in diversi gruppi di
appartenenza. Il fatto che i Tethered siano tutti distinti da una
specifica uniforme dà loro una netta differenziazione e alienazione
dalla gente in superficie.
Ovviamente, sappiamo che Red ha scelto le tute nell’ambito del suo colpo di stato, quindi a seconda della lettura di ciò che i Tethered dovrebbero simboleggiare, la divisa potrebbe essere un segno rappresentativo di orgoglio o vergogna.
Perché le forbici?
In un film che riguarda
la dualità e il separare le parti, quale arma può essere migliore
di quella che è fondamentalmente composta da due coltelli identici?
A volte le cose sono più semplici di quello che sembrano.
Certo, sarebbe interessante scoprire dove Red ha trovato tutte quelle forbici uguali per armare ogni doppio.
Cosa sono i Tethered, davvero?
Red spiega questo punto
in maniera ambigua durante un monologo, quindi possiamo soltanto
esporre una teoria di ciò che sono effettivamente questi doppi.
Quello dei Tethered era un progetto di clonazione abbandonato che,
a quanto pare, è partito prima con la clonazione di animali e poi
con quella di persone. Il progetto ha avuto successo nel ricreare
un corpo umano, ma non poteva duplicare l’anima umana, così i doppi
sono perfetti fisicamente ma incompleti, abbrutiti rispetto agli
originali.
Certo, è qui che dobbiamo accettare che Noi non è solo un thriller horror, è anche una storia di fantascienza. Il primo vero clone di un mammifero è stato la pecora Dolly nel 1996, ma sappiamo che qualunque progetto abbia dato vita ai Tethered doveva essere stato deciso e già completamente abbandonato prima del 1986 – il che significa che probabilmente indica che era partito ai tempi della guerra in Vietnam, per avere un’idea di quante generazioni di Tethered hanno vissuto sottoterra e per quanto tempo.
È interessante notare che sembra esserci una certa variazione tra il legame tra i Tethered e il loro doppio. Pluto sembra copiare tutti i movimenti di Jason, anche quando questi movimenti sono potenzialmente fatali per lui, ma gli altri Tethered sembrano molto più indipendenti. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che Pluto e Jason sono “la coppia” più giovane con cui lo spettatore entra in contatto – forse il collegamento diminuisce col passare del tempo. O forse Pluto e Jason sono semplicemente speciali.
Adelaide e Red ricordano la loro infanzia?
La semplice risposta è
sì. Lo shock e la confusione di Adelaide all’arrivo del Tethered
non hanno nulla a che fare con il fatto che lei non sapeva che
erano lì – ricorda i posti in cui ha incontrato Red, allo stesso
modo in cui Red ricorda di essere stata rapita. Adelaide non è la
vittima in un film di invasione domestica, è la cattiva della
storia, l’obbiettivo della vendetta di Red, e lei lo sa.
Questo è il motivo per cui vediamo così tanta ansia e voglia di uccidere in Adelaide, oltre a quell’atteggiamento ambiguo che scopriamo poi essere una forma di dispiacere quando uccide i bambini di Tethered. Questo è un segreto che ha tenuto all’oscuro della sua famiglia per molto, molto tempo.
Red, allo stesso modo, sa esattamente cosa le è stato tolto. Ecco perché è stata lei a organizzare i Tethered e la loro rivolta.
Perché i Red può parlare mentre gli altri Tethered non possono?
Quando Red e Adelaide si
sono invertite, ognuna di loro si è adattata ai nuovi ambienti.
Sappiamo che i Tethered non parlano in modo naturale – Adelaide non
riusciva a parlare quando è “riemersa” dopo essere stata via quei
15 minuti – ma comunica in una serie di grugniti e ringhi. Dal
canto suo, Red mantenne l’utilizzo dell’inglese che conosceva già
ma ha imparato a parlare la lingua dei Tethered (anche se con
difficoltà, dal momento che il soffocamento durante lo scambio di
posto con il suo doppio le ha causato danni permanenti), nello
stesso modo in cui Adelaide imparava l’inglese ma conservava alcuni
dei suoi più selvaggi istinti.
Nella scena in cui Adelaide uccide la gemella rimasta in vita, lo fa con una violenza assurda ed emettendo suoni molto strani, che sembrano allarmare molto il piccolo Jason, che assiste.
Perché Hands Accross America?
Nella storia, lo spot di
Hands Across America è una delle ultime esperienze di Red nel mondo
di superficie prima di essere presa da Adelaide, quindi ha senso
che rimanga una sorta di fissazione per lei.
Storicamente, Hands Across America è stata una iniziativa che si prefiggeva di portare attenzione alla povertà e ai senzatetto in tutto il paese, iniziativa che alla fine ha fruttato circa $ 15 milioni di dollari di donazioni di beneficenza nel 1986. Ovviamente non ha messo fine alla povertà, ma certamente ha fatto una dichiarazione – che, in realtà, è esattamente ciò che i Tethered stanno cercando di fare. Il loro obiettivo è semplicemente quello di essere notati in un modo in cui nessuno può più ignorare.
Cosa intende Red con “avresti potuto portarmi con te”?
Questo passaggio presente
nell’ultima parte di Noi rimane un po’ confuso:
Red dice ad Adelaide che “avrebbe potuto portarla via” quando
Adelaide se ne va, il che a prima vista sembra implicare che Red
non ricorda di aver mai vissuto la superficie. Ma dopo un’ulteriore
riflessione, questa battuta sembra molto più complessa.
Red è risentita con Adelaide per averla lasciata indietro con i Tethered quando, nella sua mente, entrambe avrebbero potuto facilmente lasciare il labirinto insieme, da bambine. Non c’è una vera ragione per cui Adelaide e Red dovessero cambiare posto, a parte la paura e una reazione istintiva. In realtà, l’intero conflitto del film avrebbe potuto essere aggirato se Adelaide e Red si fossero riconosciute simili e bambine, piuttosto che combattersi l’un l’altra, il che è una parte importante del messaggio che il film vuole lasciare.
Cos’è Geremia 11:11?
All’inizio di
Noi, c’è un uomo con un cartello con la scritta
“Geremia 11:11” sul lungomare durante la scena del prologo, un
motivo che più tardi vediamo ripetuto alcune volte, che culmina nel
di Tethered del vagabondo che al posto del cartello ha la scritta
“11:11” incisa sulla sua fronte.
Il versetto biblico non ha bisogno di molte spiegazioni:“Perciò dice il Signore: Ecco, faccio venire su di loro una sventura alla quale non potranno sfuggire. Allora grideranno verso di me, ma io non li ascolterò.”
Fondamentalmente, è la versione biblica del monologo di Rorschach di Watchmen, e che potrebbe rappresentare un manifesto per i Tethered. Un altro simbolo!
Il bisbetico domato: tutto quello che non sai sul film con Celentano
Trai film che hanno reso cinematograficamente famoso Adriano Celentano, c’è sicuramente Il bisbetico domato. Protagonista assoluto della pellicola, Celentano ha messo a servizio tutte le sue peculiarità per regalare un commedia leggera e spiritosa.
Un film che in quarant’anni si è guadagnato un enorme successo popolare, tanto da diventare un film cult nella memoria collettiva.
Ecco, allora, tutto quello che c’è da sapere su Il bisbetico domato.
Il bisbetico domato film
Uno dei film che può essere ascrivibile all’albo della commedia italiana è sicuramente Il bisbetico domato. Realizzata nel lontano 1980 e diretta dal duo Castellano e Pipolo, questa pellicola non fa altro che confermare il sodalizio artistico tra i due registi e il protagonista, Adriano Celentano, nato con Mani di velluto (1979) e continuato con Innamorato pazzo (1981), Grand Hotel Excelsior (1982) e Segni particolari: bellissimo (1983).
Come gli altri film che vedono protagonista il cantante della via Gluck, anche Il bisbetico domato non si tratta di un film puramente musicale, nonostante Celentano venga coinvolto nel progetto per curare le colonna sonora o alcune canzoni presenti nel film stesso. Prodotto dalla Capital Film, il film si basa su un soggetto originale di Castellano e Pipolo, che hanno curato anche la sceneggiatura, e che vede come protagonista assoluto proprio Celentano, nei panni di un agricoltore, con eventi e caratteristiche che hanno preso spunto da La bisbetica domata di William Shakespeare.
Girato in Lombardia, il film (firmato da Mario e Vittorio Cecchi Gori) è stato montato da Antonio Siciliano e le musiche originali sono state scritte da Mariano Detto, mentre la scenografia è di Bruno Amalfitano. Il film ha avuto un successo enorme al box office, diventando il secondo film più visto tra il 1980-1981, dopo Ricomincio da tre di Massimo Troisi. Grazie al suo successo, si è potuto procedere con la distribuzione sul mercato dell’Home Video, rendendo questo film praticamente un cult della commedia all’italiana.
Il bisbetico domato streaming
Chi volesse rivedere Il bisbetico domato e ridere di cuore, oppure per chi volesse approcciarsi per la prima volta, è possibile vedere questo film grazie alla sua presenza sulle piattaforme digitali legali di Infinity e Premium Play.
Il bisbetico domato Adriano Celentano
Esistono una categoria di film che se avessero avuto altri attori non avrebbero avuto lo stesso successo, né sarebbero stati film davvero riusciti. Il bisbetico domato fa esattamente parte di questa categoria grazie alla presenza di Adriano Celentano. È proprio la sua presenza in questo film ad essere un valore aggiunto, perché il molleggiato mette a servizio del suo personaggio, e quindi del film, tutte le sue qualità mimiche e pose plastiche, affinché possano dare vita a siparietti da musical (come l’improvvisata danza della vendemmia) e sia possibile realizzare un film, dal preciso arco narrativo, costruito su dei semplici sketch.
In questo caso, le caratteristiche attoriali del molleggiato vengono messe a servizio di Elia, un agricoltore che vive completamente isolato nel fittizio paesino di Rovignano, lontano dai contesti sociali, cittadini, e da qualsiasi rapporto con il sesso femminile. Il destino ha voluto che Lisa (interpretata da una giovane e bellissima Ornella Muti) è rimasta a piedi, a causa dell’auto rotta, e si trova a chiedere ospitalità al rude campagnolo.
Dal loro incontro in poi, all’inizio ostile – poiché Elia va d’accordo solo con gli animali – diventerà una particolare quanto unica storia d’amore, con un’evoluzione dominata da siparietti, situazioni quasi clownesche e un carattere da bisbetico, poi domato.
Il bisbetico domato frasi
Questo film è famoso anche per le diverse frasi in esso contenute che, nel corso degli anni, sono diventare parte dell’immaginario collettivo e fonte di citazioni.
- “Con le bestie bisogna parlarci, non sono mica uomini.”
- Ho capito, non ti piacciono le comiche. Non ti piace ridere. Non ti piace niente.
- Sapessi come mi fai imbestialire con la tua superiorità, con la tua faccia impassibile. Per te non fa differenza se uno si mette un vestito o un altro. Al limite, se io vado in giro nuda per te è la stessa cosa!
- “Io sono nato in una fredda sera di inverno esattamente il 4 agosto alle diciannove e venti ossia otto meno quaranta, in questa stanza… mentre nel piano di sotto mia madre passeggiava nervosamente su e giù fumandosi un sigaro di marca Minghetti.”
- “Mia madre era un uomo alto biondo, uguale a mia nonna.”
- Ci sposiamo. Qual è la tua risposta affermativa?
- Lisa: ” Ti piace questo vestito? È di Valentino”. Elia: ” Peccato, pensavo fosse il tuo”.
- Sono tornata per dirti che sei un imbecille, un bifolco, uno zotico, un maschilista, un cafone e un villano!
Il bisbetico domato location
Le riprese del film, come i tanti di quel periodo e soprattutto quelli che hanno visto Celentano tra i protagonisti, sono avvenuti in alcuni paesi tra il Comasco, il Lecchese, Milano e la Brianza.
Proprio in queste zone ha avuto origine il film: basti pensare che le scene finali dell’allenamento e della partita di basket sono state girate alla palestra Parini di Cantù, in provincia di Como. In effetti, non è un caso visto che la squadra contro cui gioca il Rovignano sia comporta da giocatori della Squibb Cantù. Tra gli altri luoghi utilizzati per le riprese, si può citare Arluno, dove si è girata la scena del benzinaio, situato nei pressi dello svincolo autostradale, mentre la scena dell’autostop ha trovato posto a Oggiono, nei pressi del lago di Annone, situato tra la Brianza e il Lecchese.
Infine, le scene del ristorante sono state girare in un vero ristorante, dal nome Da Pio, appartenente al comune di Somma Lombardo, nel varesotto: se nel film, la vista viene data sul lago, in realtà quelle acque sono appartenenti al fiume Ticino.
Fonti: IMDb,
10 cinecomic cancellati che avremmo voluto vedere al cinema
Dopo una prima fase di assestamento che va dal 1978 al 1999, il cinecomic si è affermato come realtà assoluta del cinema contemporaneo (oltre che dal grande potere economico), stabilendosi puntualmente in cima al box office e consegnando al pubblico tutto ciò che fa parte del Marvel Cinematic Universe e del DC Universe.
Eppure ci sono diversi titoli e progetti lasciati nel cassetto e mai realizzati che avremmo voluto vedere. Ecco i 10 più celebri:
Spider-Man 4
Spider-Man 3 avrà lasciato i fan delusi, eppure un eventuale quarto capitolo diretto da Sam Raimi avrebbe potuto concludere degnamente la serie con due personaggi attesi: il primo, Avovoltoio, sarebbe stato interpretato da John Malkovich, mentre il secondo, Felicia Hardy, da Anne Hathaway, non più alter ego di Black Cat ma nuova versione di Vulturess.
Il sequel poi avrebbe sviluppato il Curt Connors di Dylan Baker lungo la sua trasformazione in Lizard, e previsto perfino un cameo di Mysterio (interpretato da Bruce Campbell).
Doctor Strange di Guillermo Del Toro
Il leggendario Neil Gaiman e Guillermo del Toro erano pronti a lavorare insieme per un adattamento cinematografico di Doctor Strange ben prima dei Marvel Studios, tuttavia l’idea non è mai andata oltre la presentazione del progetto nelle sedi di Feige e co. nel 2007 (dunque prima dell’uscita di Iron Man). All’epoca lo studio rifiutò per concentrarsi sulla creazione del MCU.
Di certo il curriculum dei due autori, uniti alla loro esperienza nel genere fantasy e alla sensibilità unica a Hollywood avrebbe portato a qualcosa di rivoluzionario.
Ant-Man di Edgar Wright
Edgar Wright, mente geniale dietro i successi di Scott Pilgrim vs the World e La trilogia del cornetto è stato ad un passo dal dirigere Ant-Man: la Marvel l’aveva ingaggiato nel lontano 2006 per sviluppare uno standalone ambientato nella Fase 1 del MCU, ma purtroppo le cose non sono andate secondo i piani…
Wright ha infatti lasciato la produzione dopo aver scritto varie versioni della sceneggiatura, affermando più tardi che lo studio “non voleva fare un film di Edgar Wright” nonostante il suo entusiasmo per il progetto. Bloccato per anni, Ant-Man è finalmente uscito nel 2015 con la regia di Peyton Reed.
Doctor Doom
Sono stati molteplici i tentativi (falliti) da parte della Fox di adattare altre storie relative ai fumetti dei Fantastici Quattro, ma alla luce del terribile reboot di Josh Trank lo studio mise in cantiere uno standalone su Doctor Doom mai realizzato.
Noah Hawley, creatore delle serie Legion e Fargo, era pronto a scrivere e dirigere il film come una sorta di thriller che avrebbe introdotto il Dottor Destino nel paese immaginario di Latveria.
La promessa non venne mantenuta, anche se Kevin Feige ha sempre mostrato interesse, e la recente fusione tra Disney e Fox potrebbe aver messo un punto definitivo sulla faccenda.
X-Men e le origini di Magneto
Dopo il flop di X-Men: Conflitto Finale, la Fox aveva pianificato di risanare il franchise producendo una manciata di prequel (uno era quello su Wolverine), tra cui uno standalone sulle origini di Magneto che avrebbe esplorato i suoi anni formativi dopo la prigionia ad Auschwitz.
Tuttavia il progetto non ha mai superato le prime fasi di sviluppo, ma parte della storia è stata incorporata in X-Men: L’inizio con Michael Fassbender nei panni del villain.
Luke Cage di Quentin Tarantino
Molto prima dell’arrivo della serie su Netflix, di recente cancellata, Luke Cage è stato ad un passo dall’essere il protagonista di un film diretto nientemeno che da Quentin Tarantino. Ovviamente si trattava di un’idea, e non di una produzione avviata, ma che a quanto pare entusiasmava il regista.
Questo accadeva negli anni precedenti alle riprese di Pulp Fiction, con Tarantino aveva puntato il personaggio per raccontare il blaxploitation al cinema a modo suo, con la sua persona lettura del fumetto.
The Amazing Spider-Man 3 e 4
Molti fan ritengono che Andrew Garfield avesse ancora molto da dare nei panni di Spider-Man e la cancellazione dei due successivi sequel di The Amazing Spider-Man 2 sia stata un’occasione persa per la Sony.
The Amazing Spider-Man 3 avrebbe sicuramente visto Peter Parker affrontare il lutto per la morte di Gwen Stacy e il ritorno di Norman Osborn (o del padre di Peter, Richard Parker), con l’introduzione dei Sinistri Sei annunciata già alla fine del secondo film.
Sulla trama di The Amazing Spider-Man 4 regna però il mistero.
Fantastici 4 di Peyton Reed
Prima di dedicarsi a Ant-Man, Peyton Reed avrebbe dovuto dirigere un adattamento dei Fantastici Quattro nel 2003, progetto che non ha mai visto la luce e che, secondo il regista, si sarebbe ispirato a A Hard Day’s Night dei Beatles.
A costo di rovinare l’origine cosmica dei personaggi, il film avrebbe seguito la famiglia Marvel al culmine della loro fama, come vere celebrità del pianeta Terra.
Namor
La risposta della Marvel ad Aquaman avrebbe potuto vedere la luce già negli anni ’90, con vari registi che si sono alternati al vertice come Jonathan Mostow e Chris Columbus, e da allora la Universal ha mantenuto i diritti di distribuzione su Namor the Sub-Mariner allo stesso modo di Hulk.
Tuttavia c’è da dire che i Marvel Studios hanno nelle mani parte della proprietà sull’eroe nonostante le complicazioni legali, e sembra che da un momento all’altro possano tornare a sviluppare il progetto…
Inhumans
Quello dedicato agli Ihumans è l’unico film dei Marvel Studios ad essere stato ufficialmente cancellato e trasformato in una discutibile serie televisiva. Quella che sarebbe potuta diventare la base di un nuovo franchise come gli X-Men è invece annegata nel dimenticatoio…
La serie poi è stata interrotta senza troppe cerimonie e tutti i riferimenti alla loro esistenza in altri film sono completamente scomparsi
Fonte: ScreenRant
La bambola assassina: il teaser trailer ufficiale
Ecco il Teaser Trailer ufficiale italiano de La bambola assassina che sarà nelle sale cinematografiche da mercoledì 19 giugno, distribuito in anteprima mondiale da Midnight Factory, etichetta horror di proprietà di Koch Media.
Countdown già innescato, quindi, per l’arrivo di Chucky, la bambola icona horror più spietata della storia del cinema. Il film, targato MGM e realizzato dai produttori di IT, è il reboot dell’omonima pellicola di successo uscita in Italia nel 1989 e arricchita da nuovi spaventosi elementi.
Sinossi: Karen (Aubrey Plaza), una mamma single, regala a suo figlio Andy (Gabriel Bateman) una bambola “Buddi” per il suo compleanno, ignara della sua natura sinistra.
La bambola assassina, Child’s Play in originale, è diretto da Lars Klevberg (Polaroid) da una sceneggiatura di Tyler Burton Smith (Kung Fury 2). I protagonisti saranno Aubrey Plaza, Brian Tyree Henry e Gabriel Bateman. Il film uscirà nelle sale il 21 giugno.
Uscito nelle sale il 9 novembre 1988, ha come personaggio principale una bambola di nome Chucky, all’interno della quale un serial-killer ha riversato la propria anima in punto di morte; il suo scopo è quello di rientrare in un corpo umano, precisamente il corpo della prima persona alla quale ha rivelato la sua vera identità, ed in breve tempo, altrimenti rimarrà intrappolato per sempre nel pupazzo. Per tale obiettivo dovrà scegliere Andy, un bambino che riceve la bambola come regalo di compleanno.
Avengers: Endgame, un video fan-man cita la ‘Thanus Theory’
Tra le tante teorie che circolano su Avengers: Endgame, una delle più controverse e anche buffe (sicuramente false) è la Thanus Theory, che potremmo tradurre in italiano con la Teoria ThANO.
Per chi non avesse ancora capito di cosa stiamo parlando, si tratta della teoria alquanto controversa che vorrebbe Ant-Man come risolutore della guerra: l’eroe, capace di rimpicciolirsi, potrebbe infilarsi… nell’ano del Titano Pazzo e così distruggerlo dall’interno, letteralmente.
Leggi la recensione di Avengers: Endgame
Buffa e surreale, la teoria ha però catturato l’attenzione dei fan che hanno realizzato il video di seguito che, tuttavia, potrebbe comunque essere una valida alternativa a quanto potrebbe accadere nel caso in cui la teoria sia verificata (davvero improbabile!).
Tuttavia, il video di seguito è comunque un esempio di talento nell’utilizzo degli effetti visivi e un video adatto soltanto a chi ha lo stomaco per sopportare abbondanti dosi di splatter.
Il film arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.
Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
La sinossi:
Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
Fonte: Mightyraccoon!
Aladdin: il contenuto delle scene mostrate al CinemaCon
La rivisitazione in chiave live action di Aladdin, classico d’animazione del 1992, è stata presentata in anteprima al CinemaCon durante il panel della Disney con lo screening di contenuti inediti (esattamente come per Il Re Leone e Avengers: Endgame).
Vi ricordiamo che Aladdin è diretto da Guy Ritchie e vede Mena Massoud nel ruolo dell’affascinante furfante Aladdin, Naomi Scott nel ruolo della bellissima e indipendente principessa Jasmine e Will Smith nei panni dell’incredibile Genio con il potere di esaudire tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada magica.
Per quanto riguarda la scena mostrata al pubblico, ci troviamo all’inizio del racconto con l’esplorazione della Caverna delle Meraviglie, con Jafar che promette di rendere Aladdin lo straccione “ricco oltre la sua più fervida immaginazione” soltanto se recupererà la lampada. Subito dopo, proprio come nell’originale, gli ricorda che è vietato toccare qualsiasi tesoro nascosto nella caverna.
È allora che Abu, la scimmia compagna di avventure del ragazzo, metterà entrambi nei guai… Aladdin sfiora la lampada e magicamente appare il Genio, prima doppiato con una voce profonda e spaventosa, poi cambiando tono e intonando i versi di “Friend Like Me“.
A quanto pare non tutti i presenti sono stati conquistati dal footage (e c’è chi lo definisce addirittura “puro combustibile da incubo“) mentre altri hanno elogiato il comparto visivo e la creatività dell’impianto scenico messo in piedi da Ritchie. Il brano è più o meno lo stesso dell’originale, esclusi dei momenti di Will Smith che rappa e fa beatboxing.
Aladdin, nuovo trailer con la voce di Naomi Rivieccio
Aladdin vanta una colonna sonora composta dall’otto volte Premio Oscar Alan Menken(La Bella e la Bestia, La Sirenetta), che comprende nuove versioni dei brani originali scritti da Menken e dai parolieri, vincitori dell’Oscar, Howard Ashman (La Piccola Bottega degli Orrori) e Tim Rice (Il Re Leone), oltre a due brani inediti realizzati dallo stesso Menken e dai compositori vincitori dell’Oscar e del Tony Benj Pasek e Justin Paul (La La Land, Dear Evan Hansen).
Il cast di Aladdin vede inoltre la presenza di Marwan Kenzari nel ruolo del potente stregone Jafar, mentre Navid Negahban veste i panni del Sultano, preoccupato per il futuro di sua figlia; Nasim Pedrad è Dalia, la migliore amica e confidente della principessa Jasmine, Billy Magnussen interpreta il principe Anders, il bellissimo e arrogante pretendente di Jasmine, e Numan Acar è Hakim, braccio destro di Jafar e capitano delle guardie del palazzo.
Nella versione italiana Naomi Rivieccio, finalista a X Factor 2018, interpreterà le canzoni della Principessa Jasmine offrendo al pubblico una nuova versione degli indimenticabili brani inclusi nella celebre colonna sonora del film originale, tra cui la canzone premiata con l’Oscar “Il Mondo È Mio” (“A Whole New World”). “Come tutti, anche io sono cresciuta con i film d’animazione Disney”, racconta Naomi, “e Aladdin è sempre stato uno dei miei preferiti. È una storia ricca di azione, comicità, magia e amore. Ha delle sonorità a dir poco travolgenti. Un mondo incredibile. È un vero onore poter interpretare le canzoni di una delle Principesse Disney che amo di più e in cui più mi identifico perché Jasmine, come me, è una ragazza indipendente, ironica e tenace. Inoltre l’attrice che la interpreta nel film si chiama come me: Naomi! Forse era destino…”
Fonte: ScreenRant
Terminator: Dark Fate, le prime scene dal CinemaCon
Il CinemaCon ha avuto l’onore di ospitare anche le prime scene del nuovo Terminator: Dark Fate mostra alle persone il loro primo sguardo al sequel in arrivo. Dopo Terminator 2: il Giorno del Giudizio di James Cameron del 1991, il franchise ha vissuto alcuni periodi alquanto difficili.
I tre film successivi sono stati dei progressivi peggioramenti della qualità e della drammaturgia del franchise, tanto che Cameron ha deciso, qui in qualità di produttore, di ripartire con il racconto dalla fine del secondo episodio.
Durante la presentazione della Paramount alla convention, sono state proiettate le prime scene di Dark Fate. La scena comincia con il personaggio di MacKenzie Davis, Grace, che viaggia nel tempo e approda in Messico, dove ingaggia una lotta con dei poliziotti e mostra doti di combattimento avanzate.
Poi ruba una macchina appartenente a due punk e se ne va. Un’altra scena serve da introduzione al T-1000 di Gabriel Luna e uno scheletro di T-800. Grace sta proteggendo una ragazza e raccoglie una lancia, così ha un’arma. In suo aiuto arriva Sarah Connor, che spara un fucile dal finestrino contro il Terminator.
Il film “fingerà” che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il Giorno del Giudizio.
Nel cast del film tornano Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis, Diego Boneta e Gabriel Luna.
Alla regia di Terminator: Dark Fate è stato confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni dell’eroica Sarah Connor.
“Questa è una continuazione della storia di Terminator 1 e Terminator 2. E stiamo facendo finta che gli altri film siano stati un brutto sogno – ha dichiarato Cameron in precedenza – O una timeline alternativa, possibile nel nostro multi-verso.”
Tobey Maguire non esclude la possibilità di interpretare di nuovo un supereroe
Dal 2002 al 2007 Tobey Maguire ha vestito i panni di Peter Parker aka Spider-Man nell’indimenticabile trilogia di Sam Raimi dedicata all’Uomo Ragno, in un’epoca dove la superpotenza dei Marvel Studios era ancora assente e in cui gli autori riuscivano a imprimere sul grande schermo la loro visione del personaggio con adattamenti fedeli e coraggiosi.
I primi due film del franchise furono un successo, sia per quanto riguarda il responso della critica che per i risultati al botteghino, elogiati per il carattere drammatico e la forza che Raimi aveva dato ai sentimenti di questa trasposizione non sempre fedele dei fumetti a cui si riferiva. Il terzo capitolo invece non subì lo stesso trattamento, stroncato da recensioni contrastanti ma comunque premiato dal pubblico.
Da allora Maguire ha appeso al chiodo il costume, lasciato l’eredità di Spidey nelle mani di Andrew Garfield nel reboot di The Amazing Spider-Man (2012) e del suo sequel (2014) mentre il rilancio del personaggio nel MCU è stato affidato a Tom Holland, il più giovane dei tre interpreti, esordendo in Captain America: Civil War (2016) prima di tornare nel suo stand-alone, Spider-Man: Homecoming (2017), in Avengers: Infinity War (2018), in Avengers: Endgame (2019) e prossimamente in Spider-Man: Far From Home.
Eppure l’attore, intervistato dall’Hollywood Reporter, non sembra aver chiuso la porta all’eventualità di calarsi di nuovo nei panni di un supereroe, e che anzi tutto è possibile e niente è scontato: “Semplicemente non ho una mentalità da “farei o non farei. Potrei fare qualsiasi cosa che arrivi come una sorta di chiamata che può o non può adeguarsi alla mia idea“.
Sui colleghi Garfield e Holland invece spende soltanto buone parole: “Quello che ho visto l’ho davvero apprezzato. Mi sono piaciute entrambe le interpretazioni di Andrew e Tom, un sacco. E penso che siano entrambi pieni di talento. Ci tengo a dirlo, e ho amato le loro scelte“.
CORRELATO – Da Tobey Maguire a Tom Holland, com’è cambiato lo Spider-Man del grande schermo
Fonte: THR
Cable doveva comparire in X-Men: Giorni di un Futuro Passato
Cable ha fatto il suo debutto cinematografico in Deadpool 2, ma la sua presenza era stata già prevista in X-Men – Giorni di un futuro passato, salvo poi dei cambiamenti. Originariamente, Cable era destinato a perire in battaglia, prima che il suo ruolo fosse cambiato e il personaggio sostituito con un altro personaggio della serie.
Il misterioso mutante che viaggia nel tempo conosciuto come Cable era uno dei personaggi più popolari nei fumetti degli X-Men degli anni ’90. Il personaggio era assente dai film degli X-Men fino a Deadpool 2, dove è stato interpretato da Josh Brolin. C’erano piani per realizzare un film sulla X-Force con Cable in un ruolo da protagonista, ma la recente acquisizione della 21st Century Fox da parte della Disney sembra aver messo in pausa quei piani.
Adesso, sembra che Cable sarebbe potuto apparire nei film dei Mutanti Marvel qualche anno fa, poiché Rob Liefeld (il creatore di Cable) ha rivelato in esclusiva a Screen Rant che il personaggio era originariamente stato pensato per apparire in X-Men – Giorni di un futuro passato. “Era originariamente in Giorni di un futuro passato al posto di Bishop, e veniva ucciso subito, e poi ci siamo detti che era un personaggio troppo grande per utilizzarlo in questo modo, e il povero Bishop è stato invece massacrato.”
In effetti, nonostante Deadpool 2 non sia stato un successo travolgente, la presenza di Cable è stata certamente meglio sfruttata rispetto a quanto previsto nelle dichiarazioni di Liefeld. Adesso però non sappiamo quale sarà la sorte del personaggio interpretato da Josh Brolin, visto che la fusione tra Fox e Disney ha rimescolato le carte. Siamo sicuri che presto avremo degli aggiornamenti.
Avengers: Endgame, i biglietti rivenduti su eBay
Che Avengers: Endgame sia un film destinato a infrangere più di un record è un dato ormai certo. A meno di venti giorni dall’uscita le prevendite dei biglietti hanno mandato in cortocircuito i terminali online e scatenato la “febbre” dei fan, impazienti di vedere finalmente al cinema il capitolo più atteso della storia del MCU (e forse anche della storia del cinecomic modernamente inteso).
Tuttavia la notizia più sconvolgente ce la riporta la piattaforma di eBay, dove diversi utenti stanno cercando di rivendere i loro tickets pre-acquistati a cifre esorbitanti e proibitive per qualsiasi persona (o forse no?). C’è davvero qualcuno disposto a pagare quindicimila dollari per guardare Endgame?
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Evidentemente l’ansia di assicurarsi un posto in sala nei primi giorni di programmazione va di pari passo con l’ansia degli spoiler sulla trama, finora avvolta nel mistero, quindi non sorprende assistere ad uno scenario del genere. E se non ci credete, qui sotto trovate la prova, e alcuni di questi biglietti non sono nemmeno per la serata di apertura del box office.
Fa comunque sorridere questa apparentemente illecita attività di bagarinaggio, che di solito si manifesta in altri contesti come concerti ed eventi sportivi, ma per un film potrebbe non essere mai accaduto. Obiettivo? Superare gli incassi di Titanic e raggiungere Avatar, fermo a quota due miliardi e 7…
Avengers: Endgame, ecco cosa rivedere prima del film, secondo i Russo
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Vi ricordiamo che arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.
Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
Avengers: Endgame, la descrizione della scena mostrata al CinemaCon
Fonte: CBR
The New Mutants: Disney conferma l’uscita in sala
Walt Disney Studios ha confermato, nel suo prossimo listino presentato al CinemaCon 2019, le uscite dei suoi prodotti Marvel, Lucasfilm e anche Fox, per la prima volta. Lo studio ha infatti annunciato, sotto il suo marchio, le uscite di Dark Phoenix e di The New Mutants.
Durante la sua presentazione, la casa di Topolino ha annunciato l’uscita di: Dark Phoenix e The New Mutants, che sono proprietà acquisite di recente da Fox, più la lista completa di film che sono prodotti dagli altri studi “minori”: Captain Marvel, Dumbo, Breakthrough, Penguins, Avengers: Endgame, Tolkien, Aladdin, Ad Astra, Toy Story 4, Stuber, Il re leone, Artemis Fowl, Spie sotto copertura, The Art of Racing in the Rain, The Woman in the Window, Maleficent: Mistress of Evil, Ford v Ferrari, Frozen II, Star Wars: Episodio IX e Call of the Wild.
Questa lista comprende, ovviamente, tutto il materiale Disney già previsto, insieme ai titoli Fox che si sono aggiunti di recente, dopo la finalizzazione dell’accordo di acquisizione. Nel caso dei due titoli Fox sui Mutanti, c’era da aspettarselo, nonostante il fatto che la data per il film di Josh Boone non sia ancora stata ufficializzata.
Negli ultimi mesi, The New Mutants è stato sottoposto a grandi stravolgimenti. Originariamente il film doveva uscire nel febbraio del 2018, ma Fox ha ordinato nuove riprese per rendere il film più spaventoso. Tuttavia, nonostante la data di uscita sia stata ritardata due volte, le nuove riprese non sono state ancora girate. Di conseguenza, anche il cast del film non sanno cosa sta succedendo nel film, quindi da ora in poi è la Disney ad avere in mano il destino del film.
Diretto da Josh Boone, il film vedrà protagonista la squadra di mutanti composta da Cannonball, Magic, Wolfsbane, Mirage e Sunspot. Il film sarà un horror in cui Stephen King incontra John Hughes.
Ricordiamo che la squadra ufficiale di The New Mutants è formata da Cannonball, Magic, Wolfsbane, Mirage e Sunspot.
Il Re Leone: la descrizione delle scene mostrate al CinemaCon
Nello stesso panel del CinemaCon dove la Disney ha presentato in anteprima una scena inedita di Avengers: Endgame, sono state mostrate al pubblico anche alcune sequenze tratte da Il Re Leone, il live action diretto da Jon Favreau basato sul classico di animazione che vede protagonista Simba, il cucciolo di leone che dovrà imparare a essere re.
Vi ricordiamo che nel cast del film figurano Donald Glover, nel ruolo di Simba, e James Earl Jones, che torna a essere Mufasa. Seth Rogen e Billy Eichner doppiano Pumba e Timon., John Kani, visto in Civil War, è la voce di Rafiki e Alfre Woodard quella di Sarabi. Chiwetel Ejiofor è invece Scar.
Per quanto riguarda il footage del CinemaCon, si è trattato di una clip relativa ai minuti iniziali con un giovane Simba che raggiunge il padre addormentato ricordandogli la sua promessa di accompagnarlo a visitare il regno. Sono poche le differenze nel dialogo rispetto all’originale e nella messa in scena, compresa la celebre frase di Mufasa che dice “A king’s time rises and falls like the sun“, mentre non mancano nuove perle di saggezza da trasmettere alle prossime generazioni, come il fatto che le terre del branco non appartengono a nessuno ma è nostro compito proteggerle.
Si fa notare un altra piccola differenza con il classico Disney del 1994, ovvero il modo in cui Mufasa spiega che il cimitero degli elefanti e le zone dove non batte il sole non è oltre i loro confini, indicando quell’aerea come parte integrante del loro regno. Più tardi entra in scena anche il consigliere del Re, Zazu, con una battuta sugli uccellini del regno che “twittano” alle quattro del mattino.
Con questo materiale a disposizione e queste premesse sembra che il live action non si sia allontanato troppo dal capolavoro della Walt Disney, mantenendo intatto il tono e le dinamiche tra i personaggi e che, allo stesso tempo, abbia cercato di apportare qualche modifica alla sceneggiatura nel tentativo di “aggiornarlo” al pubblico del 2019 (proprio come accaduto con Il libro della giungla e il recente Dumbo di Tim Burton).
Il Re Leone: ecco il nuovo trailer del live action
Fonte: ScreenRant
Birds Of Prey: Harley Quinn non farà parte del team
Tratti in inganno dal titolo del film, ci eravamo convinti che il team di supereroine DC di Birds of Prey sarebbe stato guidato da Harley Quinn, contrariamente alla storia dei fumetti dove questo collettivo di personaggi vede in prima linea Black Canary e Barbara Gordon, oppure, nelle versioni alternative, Cacciatrice e Lady Blackhawk.
Tuttavia, come confermato da Margot Robbie durante la presentazione dei titoli Warner Bros. al panel del CinemaCon, nel film Harley non farà parte del gruppo e il film si concentrerà appunto sulla sua emancipazione dopo la rottura del rapporto complicato con Joker (qui le foto rubate sul set che lo testimoniano).
Questo dettaglio dovrebbe soddisfare i puristi del fumetto che avevano reagito con astio all’idea che l’eroina guidasse un team a lei estraneo, almeno nel racconto originale, ma dall’altra parte ci spinge a chiederci in che direzione andrà la trama e in che modo le protagoniste verranno a contatto.
Forse Harley sarà coinvolta nel piano di Cacciatrice e Black Canary per fermare Maschera nera e liberare la giovane Cassandra Cain che nel frattempo ha rubato un diamante prezioso del villain? Che ne pensate?
Birds Of Prey: tutto quello che non sapete sul film
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Birds of Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley Quinn) arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast Margot Robbie, che riprenderà il ruolo di Harley Quinn, Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya), Ella Jay Basco (Cassandra Cain) e Ewan McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film riporta:
Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.
Fonte: ScreenRant
Avengers: Endgame, Thanos “ha vinto” nel nuovo spot
Il nuovo spot di Avengers: Endgame, in cui scopriamo anche la sorte di Erik Selvig, ci dice, con la voce di Thanos, che il Titano Pazzo ha vinto la sua guerra. È lo stesso personaggio, con la voce di Josh Brolin, a dirci “Io ho vinto”. Peccato per lui che i Vendicatori fanno proprio quello che è nel loro nome: vendicano i caduti! E magari, questa volta, riusciranno a portarne indietro qualcuno.
Leggi la recensione di Avengers: Endgame
Ecco il nuovo spot.
https://www.youtube.com/watch?v=-gPAv29WkVY
Il film arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.
Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
La sinossi:
Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw, la descrizione delle scene dal CinemaCon
In occasione del CinemaCon, la Universal ha rivelato nuovi video da Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw, a Las Vegas. L’idea per lo spinoff è stata ispirata dalle scene con Dwayne Johnson e Jason Statham in Fast and Furious 8, nel 2017.
Mentre venne scartata l’idea di una scena post credits a quel film come aggancio allo spin-off, il progetto è stato annunciato ufficialmente poco dopo l’uscita dell’ottavo film del franchise. Il regista di Atomica Bionda e Deadpool 2, David Leitch, è salito a bordo del progetto, e da allora la produzione è sempre stata tranquilla.
Dopo il primo trailer presentato in occasione dell’ultimo Super Bowl, la Universal ha presentato un sacco di materiale nuovo durante la sua presentazione al CinemaCon 2019. Johnson e Statham erano a presenti durante la proiezione dei contenuti e di un nuovo trailer mostrato al pubblico accorso.
Fast & Furious – Hobbs & Shaw, leggi la recensione
Il nuovo trailer si è aperto con una carrellata di auto che si dirigono verso una centrale elettrica, come la promo originale di Hobbs & Shaw. I personaggi del titolo vengono mostrati mentre discutono e battibeccano, poiché apparentemente hanno posizionato entrambi degli esplosivi per accedere in due location differenti. Così Statham entra in una stanza di uomini armati, e Johnson in una con un omone gigante e lo prende a pugni. Dopo aver fatto perdere conoscenza a tutte le guardie, la coppia si serve di due di loro per passare attraverso un paio di scanner dell’iride, entrano così in un’latra stanza. Il trucco non funziona per Statham, che a sua volta fracassa ripetutamente la testa della guardia contro lo scanner.
In Hobbs & Shaw esordisce anche Vanessa Kirby, che interpreta Hattie, sorella dell’agente MI6 di Shaw. La vediamo presentarsi in questo trailer, mentre conduce una missione da infiltrata nell’organizzazione del cattivo Brixton. A proposito: Brixton è interpretato da Idris Elba, che a un certo punto durante il trailer si riferisce a se stesso come il “Superman nero”. Anche Helen Mirren si presenta qui come la matriarca della famiglia Shaw, Maddalena (al momento in prigione). Il trailer offre inoltre uno sguardo alle numerose sequenze d’azione del film, tra cui una scena in cui Johnson e Statham stanno pilotando un jet insieme e devono espellersi contemporaneamente… l’azione e le risate sembrano garantite.
Alla fine, Johnson e Statam sono alle Hawaii, dove Johnson afferma di aver bisogno dei suoi “fratelli”. Il trailer include scene veloci della famiglia Hobbs che modifica i veicoli assecondando i loro bisogni e fa una versione samoana di Haka con armi da mischia in abiti tradizionali, senza maglietta e poi combattendo l’esercito di Brixton alle Hawaii.
Tutto ciò porta alla sequenza letteralmente più grande del trailer di CinemaCon, in quanto una collezione di veicoli (presumibilmente, quelli modificati dai fratelli Hobbs) viene mostrata mentre viene inseguita da un grosso elicottero dell’esercito. Il veicolo principale fa un salto e Johnson salta e getta corde giganti sulle ali dell’elicottero, mentre i conducenti delle altre auto si lanciano le catene l’un l’altro e agganciano i loro veicoli insieme, mentre si avvicinano a una scogliera sull’oceano. Mentre guidano / volano giù dalla scogliera, le macchine sono tutte collegate l’una all’altra e Johnson le tiene insieme con l’elicottero, le catene o le corde tenute in ciascuna delle sue mani.
Tutto sommato, sembra che Hobbs & Shaw si stia davvero preparando a diventare il film più esagerato del franchise di Fast & Furious. Il marketing del film sta anche sfruttando pesantemente gli scambi divertenti tra Johnson e Statham per vendere il film.
A dirigere lo spin off Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw è stato chiamato David Leitch, che gira il film basandosi sulla sceneggiatura di Chris Morgan. Nel cast del film ci sono Dwayne Johnson, Jason Statham, Vanessa Kirby, Idris Elba, Eiza González e Eddie Marsan.
Doctor Strange 2 potrebbe arrivare già nel 2020
La lineup dei Marvel Studios, dopo Avengers: Endgame e la conclusione della Fase 3, ha per ora confermato soltanto tre titoli “ufficiali”, ovvero Spider-Man: Far From Home (che uscirà il prossimo Luglio), lo standalone su Vedova Nera (le cui riprese partiranno in estate) e il capitolo dedicato agli Eterni (attualmente in sviluppo, che includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori dei fumetti insieme ai mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali). Ma tra i progetti futuri c’è anche Doctor Strange 2, sequel promesso da Kevin Feige che a quanto pare potrebbe arrivare nelle sale già nel 2020.
A suggerirlo è un report di Deadline relativo alla presentazione del panel Disney esposto durante il recente CinemaCon di Las Vegas, dove sebbene non siano stati rivelati i nomi dei film Marvel che saranno distribuiti nel 2020 (quindi dopo la fusione con la Fox), le novità verranno annunciate soltanto in seguito alla release di Avengers: Endgame, dunque a fine mese, ma diverse voci credono che i titoli in arrivo siano Vedova Nera e Doctor Strange 2.
Altre fonti spiegano che la sceneggiatura del sequel è praticamente pronta, e che per quanto riguarda il discorso sugli Eterni, il sostanzioso utilizzo di CGI e post-produzione potrebbe costringere lo studio ad allungare i tempi, considerando anche la scelta del cast che è appena iniziata, così da essere concluso entro il 2021.
Per ora non abbiamo ulteriori aggiornamenti sulla trama, né tantomeno conferme ufficiali da parte di Kevin Feige e co., ma solo sul possibile ritorno in scena di Cumberbatch insieme a Rachel McAdams, sempre nei panni della collega e interesse amoroso di Stephen Strange, Christine Palmer, e Benedict Wong, visto di recente in Avengers: Infinity War, in quelli di Wong.
Doctor Strange 2 si farà, parola di Kevin Feige
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Intanto vi ricordiamo che Doctor Strange sarà in Avengers: Endgame, in arrivo al cinema ad Aprile 2019, diretto da Anthony e Joe Russo.
Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Fonte: CBM
Le terrificanti avventure di Sabrina – Parte 2, la recensione della serie Netflix
Torna dal 5 aprile su Netflix la seconda parte della serie Le terrificanti avventure di Sabrina. Tratta dai fumetti di Roberto Aguirre-Sacasa, che rivisitano in chiave dark horror lo storico personaggio, la serie va a completare con i nuovi dieci episodi quanto già avviato dai primi dieci già disponibili. Non una seconda stagione dunque, ma un unicum inscindibile. Con protagonista Kiernan Shipka nel ruolo della celebre strega, i nuovi episodi promettono di ripetere quanto visto fino ad ora, trovando in questa volontà ora un pregio ora un carenza.
Al centro della vicenda c’è Sabrina Spellman, all’apparenza normale quindicenne con una vita abitudinaria, ma che nasconde in realtà un’altra parte di sé: Sabrina è infatti per metà umana e per metà strega, dovendo dunque conciliare la sua duplice natura e combattere le forze del male che la minacciano. Al termine della prima parte di stagione, Sabrina aveva preso una scelta, accettando la sua natura e aderendo al culto della Chiesa della notte. Dopo aver firmato il libro della bestia, aveva deciso di mettere in pausa quella che era la sua vita da umana, allontanandosi di colpo dai suoi amici e dal suo ex fidanzato.
La serie riparte proprio da qui, mostrandoci la nuova vita di Sabrina all’interno dell’Accademia delle Arti Occulte. Qui si scontra con le regole e le tradizioni di una realtà con la quale fatica ad entrare in sintonia. Contemporaneamente alla scoperta di questo nuovo contesto, Sabrina si trova nuovamente a dover affrontare pericolosi demoni. Si mostra così la volontà di proseguire con una doppia linea narrativa: una dalla proiezione orizzontale, dove si segue la lotta di Sabrina nei confronti dell’autorità vigente; e una maggiormente verticale, dove la giovane strega si ritrova alle prese con un susseguirsi di nemici da sconfiggere e problematiche da superare.
La riproposizione di questa struttura può da una parte consolidare e fidelizzare lo spettatore, ma dall’altra il ripresentarsi di situazioni ed eventi tra loro simili può far correre il rischio di perdere l’entusiasmo generato dai primi episodi. Sfortunatamente è quest’ultima possibilità a prevalere, facendo così risultare i nuovi episodi piuttosto privi di fascino, se non per i percorsi di alcuni personaggi, che si spera possano trovare maggior spazio nel futuro della serie.
A spiccare sono ovviamente le vicende legate al mondo delle streghe, che non quelle del mondo umano. Fattore fondamentale a tal fine è certamente il look dark, all’interno del quale è possibile una maggior sperimentazione estetica e contenutistica. Tuttavia, ciò che realmente permette a questa seconda parte de Le terrificanti avventure di Sabrina di far progredire l’interesse per la serie, nonostante la sue ripetitività, è il giusto equilibrio tra gli elementi paranormali e quelli tipici della commedia sentimentale. Equilibrio che permette così modo di coinvolgere un vasto pubblico.
Morbius: Jared Leto è il vampiro vivente nella nuova foto
Le riprese di Morbius sono in corso a Manchester con Jared Leto di nuovo nei panni di un antieroe (dopo il Joker di Suicide Squad), stavolta proveniente dall’universo di Spider-Man: si tratta infatti di Michael Morbius, meglio conosciuto dai lettori dei fumetti come “il vampiro vivente”, un brillante scienziato affetto da leucemia a cui viene iniettato il sangue di un pipistrello per sopravvivere.
Ed è l’attore a fornirci un altro sguardo ravvicinato al personaggio pubblicando una breve clip su Instagram che mostra il solitario e tormentato villain nel bel mezzo di una strada trafficata mentre i passanti non sembrano curarsi troppo della sua presenza. Accompagna il filmato una frase, al solito molto criptica, scritta da Leto che dice:
“Perché nessun altro percorrerà questo sentiero…questo luogo di ombre, dove facciamo ciò che deve essere fatto, indipendentemente dal costo.“
Cosa avrà voluto suggerire?
Qualche giorno fa l’attore era stato visto sul set con la classica divisa arancione delle prigioni americane, dettaglio che ci porta a pensare che il personaggio arrivi a compiere qualche “impresa” criminale in pubblico finendo tra le sbarre. Forse la clip qui sotto è un’anticipazione di ciò che accadrà nel film?
https://www.instagram.com/p/Bv2HKlglUat/?utm_source=ig_embed
Morbius: dal set arriva un misterioso easter egg
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Vi ricordiamo inoltre che lo spin-off vedrà Tyrese Gibbs (star del franchise di Fast & Furious) nei panni di un agente dell’FBI e Adria Arjona, vista recentemente in Pacific Rim: Uprising e nella serie Good Omens, che invece darà il volto a Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius.
Con Morbius continua il piano della Sony per espandere un universo parallelo a quello dei Marvel Studios, inaugurato quest’anno da Venom di Ruben Fleischer, mentre la produzione di Morbius è iniziata da poche settimane con la regia di Daniel Espinosa.
La sceneggiatura del film è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum titoli come Power Rangers, Dracula Untold, The Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.
Fonte: Jared Leto
Fury con Brad Pitt: 10 cose che non sai sul film
Fury, il film con Brad Pitt, è quel film di guerra che non ci aspetta. Non ha niente a che vedere con i suoi predecessori e si rende unico per l’aspetto umano analizzato, il contesto storico considerato e la preparazione e la ricerca alla verosimiglianza.
Forte di un cast ricco, prestante e capace, il film di David Ayer cerca di coinvolgere il pubblico e di raccontargli la condizione psico-fisica di chi ha dovuto condividere un carro armato durante la Seconda Guerra Mondiale e ha dovuto guidarlo.
Ecco, allora, dieci cose che forse non sapevate su Fury con Brad Pitt.
Fury film
1. Durante le riprese è quasi scoppiata una rissa. Durante le riprese del film, Brad Pitt e Shia LaBeouf sono quasi arrivati alla mani con Scott Eastwood. Sembra che Eastwood avesse assunto un atteggiamento previsto dalla sceneggiatura di cui gli altri due attori non erano a conoscenza, continuando a sputare del tabacco. Così, i due ignari attori, si sono rivolti a Eastwood pensando che fosse fuori di testa e gli animi si sono surriscaldati fino a quando è venuta fuori la verità.
2. Il regista ha voluto far incontrare attori e veterani di guerra. David Ayer non era nuovo a realizzare film basati su una profonda amicizia maschile, come in End of Watch – Tolleranza zero. E, anche in Fury, ha voluto che prima di tutto uscisse la storia dell’amicizia fraterna tra uomini che cerano di sopravvivere e superare gli orrori. È così che, per dare un senso il più realistico possibile, il regista ha voluto che si organizzassero diversi incontri con dei veterani di guerra, sopravvissuti alle atrocità di quegli anni.
3. Il film ha subito un attacco hacker. In America, Fury era già uscito da circa un mese, ma nel dicembre del 2014 la Sony Pictures ha rivelato di essere stata vittima di un attacco hacker non di poco conto. Tra i vari film leakati, risultava anche Fury, scaricato quasi 900 mila volte in maniera del tutto illegale. Il film, risultato come uno dei più scaricati nella storia della pirateria dalla sua prima comparsa sui siti peer-to-peer alla fine di novembre, doveva ancora uscire in Italia (infatti, il film è uscito nel giugno del 2015).
Fury streaming
4. Fury è disponibile in streaming. Chi volesse rivedere il film Fury per rivedere e riscoprire alcuni particolari o alcune scene importanti, o per chi volesse approcciarsi per la prima volta con questo film, è possibile recuperarlo in streaming. Grazie alle piattaforme legali digitali, vi è la possibilità di recuperare il film su Rakuten Tv, Google Play, Infinity, Chili, iTunes e Netflix.
Fury storia vera
5. Fury non si basa su una storia vera. Sebbene il film di David Ayer sia ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e sembra raccontare una realtà vera, più di quanto sembri, in realtà non si basa su una storia realmente accaduta. Più che altro, il lavoro di Fury è stato quello di non basarsi su una singola storia, ma su una raccolta di racconti narrati dai veterani di questa atroce guerra che hanno vissuto, per gran parte del tempo, nei carri armati, diventando un tutto con essi.
6. Fury è stato realizzato grazie a delle ricerche. Per poter dare vita a un film come Fury, che potesse rappresentare dei fatti reali senza cadere in incongruenze storiche o rappresentando fatti o contesti dubbi, ci si è dovuti basare su attente ricerche che riguardavano i soldati che erano davvero stati all’interno dei carri armati durante la guerra. Queste ricerche hanno condotto la produzione anche a considerare di utilizzare dei veri carri armati: dopo estenuanti negoziazioni, è stato possibile ottenere dei carri armati realmente usati in passato dal Bovington Tank Museum.
7. È stato utilizzato un carro armato vero. Tra i tanti carri armati, è stato specialmente utilizzato un carro tedesco, il Tiger 131, l’unico modello ancora pienamente funzionante al mondo, catturato dai tedeschi su ordine di Winston Churchill (e reso disponibile dal Bovington Museum). Di fatto, la storia reale ha fatto davvero parte del film, dando un’impronta di realismo davvero unica ed inimitabile, riuscita grazie anche all’assenza di utilizzo di CGI, tranne che per alcune piccole eccezioni.
Fury cast
8. Il cast si è sottoposto ad un duro allenamento. Per interpretare i rispettivi personaggi, tutti i membri del cast sono dovuto sottostare ad un duro addestramento gestito addirittura dalla Navy SEALs. Ciò è servito per aumentare la propria resistenza ed incrementare la massa muscolare, nonché il fatto di poter sottostare agli sforzi che si sarebbero presentati durante le riprese. Infine, questo addestramento è stato utile per potersi calare meglio nei panni dei rispettivi personaggi.
9. Logan Lerman era l’ultimo arrivato. In Fury è presente nel cast anche il giovane Logan Lerman, che era l’ultimo arrivato e, per lui, questo film era la prima produzione ad alto budget a cui partecipava. Rispetto agli altri suoi colleghi, il giovane attore è quello che forse ha sentito di più la pressione ed il nervosismo dettato dalle condizioni psicofisiche e dai cinque mesi di addestramento precedenti, tanto da arrivare ad avere quasi un esaurimento nervoso.
10. Brad Pitt era l’attore protagonista più vecchio. Tra tutti i vari membri del cast principale, Brad Pitt era il più vecchio: nonostante il fatto che, in realtà, i soldati rappresentati nel film avrebbero dovuto avere tra i 20 e i 30 anni, è plausibile che vi sia anche un sergente di età matura. Nonostante l’età, Pitt non è stato da meno e ha seguito tutti i programmi di addestramento conseguendo ottimi risultati.
Fonti: IMDb, The Guardian, bustle
Terminator: Dark Fate, ecco Arnold Schwarzenegger sul set
È un video dal backstage di Terminator: Dark Fate la fonte che ci offre il primo sguardo a Arnold Schwarzenegger nel film che lo vedrà ritornare nel leggendario personaggio del T-800, al fianco di Linda Hamilton che torna a interpretare Sarah Connor.
Ecco il video:
Il film “fingerà” che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il Giorno del Giudizio.
Nel cast di Terminator: Destino Oscuro tornano Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis, Diego Boneta e Gabriel Luna. Alla regia di Terminator: Dark Fate è stato confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni dell’eroica Sarah Connor.
“Questa è una continuazione della storia di Terminator 1 e Terminator 2. E stiamo facendo finta che gli altri film siano stati un brutto sogno – ha dichiarato Cameron in precedenza – O una timeline alternativa, possibile nel nostro multi-verso.”
Avatar sequel: Vin Diesel si unisce al cast
Vin Diesel ha condiviso sul suo account Instagram un video in cui compare accanto a James Cameron e in cui dice di essere sul set dei sequel di Avatar.
Lo sfondo è quello di un capannone qualsiasi, ma possiamo immaginare con una buona approssimazione della realtà che si tratta proprio di quel set super segreto su cui Cameron sta portando in vita la sua grande visione del 4 sequel previsti per il suo film che ancora detiene, dal 2009, il recordo per il più alto incasso della storia del cinema.
A quanto pare, Diesel, che già fa parte del franchise multimiliardario dei Marvel Studios in cui doppia Groot, si è unito a quest’altra grande saga cinematografica.
La storia nei sequel di Avatar racconterà dunque di Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) e dei loro figli che sono impegnati a vivere la loro vita su Pandora e ad affrontare i conflitti con l’umanità.
Avatar 2 debutterà il 18 dicembre 2020, seguito dal terzo capitolo il 17 dicembre 2021. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 20 dicembre 2024 e 19 dicembre 2025.
Il nostro pianeta, la recensione della docu-serie Netflix
Dagli ideatori della premiata serie Pianeta Terra nasce un nuovo progetto documentario in otto episodi: Il nostro pianeta, narrato da Sir David Attenborough e disponibile su Netflix a partire da venerdì 5 aprile. All’interno della serie si esplorano le meraviglie uniche e preziose delle bellezze naturali. Protagoniste assolute sono la ricchezza e la varietà degli habitat di tutto il mondo. Una fotografia e tecnologia sorprendenti si abbinano all’esplorazione delle zone selvagge rimanenti del pianeta, mai filmate prima d’ora, e degli animali che le abitano.
La registrazione di questo ambizioso progetto è durata quattro anni e si è svolta in 50 paesi diversi di tutti i continenti. Oltre 600 membri della troupe hanno collezionato più di 3.500 giornate di riprese. Si va dalla natura più remota dell’Artico alle misteriose profondità oceaniche, passando per i maestosi paesaggi africani e le ricchissime foreste del Sud America. L’intenzione della serie è quella di consentire agli spettatori di sperimentare la bellezza del pianeta Terra, e di apprendere l’impatto negativo che i cambiamenti climatici stanno portando all’intero ecosistema.
L’intento della docu-serie è esplicito, e quanto mai attuale: esplorare gli habitat più importanti del pianeta e celebrare la vita che ancora supportano. Ogni episodio è un vero e proprio viaggio nei luoghi più sacri e ricchi di meraviglie presenti sul pianeta. Ogni episodio, permette, attraverso immagini mozzafiato di conoscere lo svolgersi della vita in questi ambienti, filmando l’infinita varietà delle specie presenti e i loro straordinari modi di agire, molti dei quali sono di sostegno al progredire dell’ecosistema. Ciò che la serie ci trasmette con maggior forza infatti, è quanto ci sia un’incredibile connessione tra i diversi ambienti naturali e le loro pratiche. Queste connessioni ci appaiono come precisi incastri tra ingranaggi che la natura ha sviluppato per permettere la sua stessa salvaguardia.
Ogni episodio si caratterizza per la compresenza di immagini contenenti bellezze rare, contrapposte alla drammaticità degli effetti che il cambiamento climatico ha su queste. Cambiamenti che in brevissimo tempo stanno letteralmente distruggendo quello che è il nostro pianeta. Le connessioni cruciali stanno venendo interrotte, perdendo così la stabilità su cui l’intera vita fa affidamento. Il messaggio appare ben chiaro sin dal primo degli otto episodi, dove ci viene ricordato che ciò che verrà fatto nei prossimi venti anni sarà determinante per l’intera vita del pianeta Terra.
Sostenuta da un ritmo incalzante e da un taglio narrativo particolarmente accattivante e coinvolgente, Il nostro pianeta non scade mai nella sterile didattica. Al contrario, si dimostra provocante, puntando a far nascere nello spettatore una sensazione di rabbia per le bellezze che potrebbero essere perse per sempre a causa del nostro stile di vita. Nella serie si svelerà dunque ciò che deve essere preservato, se si vuole garantire un futuro in cui uomini e natura prosperano insieme.
Dolceroma: recensione del film di Fabio Resinaro
La Grande Bellezza raccontava di una Roma magnifica eppure morta dentro, una donna bellissima che promette piacere e regala abbandono e crepuscolo, un sogno che non si realizza mai. Alla stessa donna, bellissima e ingannevole, sembrano rivolgersi Fabio Resinaro, Fausto Brizzi e Luca Barbareschi che, con Dolceroma, realizzano la loro versione del film di Sorrentino, in scala ridotta e con dei toni pop che sicuramente incontreranno il gusto del pubblico.
Prodotto e interpretato da Barbareschi, diretto e scritto da Resinaro che firma il soggetto e la sceneggiatura con il sostegno di Brizzi, il film è ambientato nel mondo del cinema romano, che non ne esce assolutamente bene. Un mondo di feste e di decadenza, di sotterfugi e di ambizioni deluse, di attricette senza talento, produttori senza scrupoli e aspiranti artisti che imparano a rimanere a galla nella melma o che affogano nel tentativo.
Con queste idee ben chiare in mente, Resinaro realizza un film che mescola i generi e che mostra tutti i difetti di un’industria che comunque affascina e intorno alla quale gravitano sogni, speranze e ambizioni. In tanti si riconosceranno nel giovane scrittore (auto-pubblicato) e nell’attricetta di fiction con velleità da grande diva. In molti riconosceranno in Oscar Martello la personificazione di quel mondo vischioso e appiccicoso, come il miele prodotto dal personaggio di Claudia Gerini, anche lei sensualissima personificazione di quello stesso ambiente, allettante e respingente allo stesso tempo.
Resinaro (e con lui Brizzi e Barbareschi) non esita a prendersi gioco di tutti, dalla fiction tv, ai premi dell’Accademia, dalla città di Roma, al mondo del cinema in generale, fino a puntare il dito contro la stessa ambizione del protagonista, interpretato da un Lorenzo Richelmy che cambia completamente pelle rispetto a Ride (in cui aveva già lavorato con Resinaro) e mette in scena il dimesso ed apparentemente ingenuo protagonista.
Mattatore assoluto della storia è però Barbareschi, il produttore che interpreta il produttore: personaggio greve, cafone, volgare, ignorante, vittima dei suoi vizi e delle sue voglie, ma parimenti appassionato e viscerale, pronto a tutto senza risparmiare mai nulla, nemmeno se stesso, e al quale vengono affidate alcune delle battute più divertenti e taglienti di tutto il film. Un personaggio incredibile che corre il rischio di essere oscurato soltanto dal camorrista interpretato da Libero De Rienzo.
Tra citazioni cinefile e momenti che sfiorano il pulp, Dolceroma è un divertente carrozzone su cui si sale consapevoli di assistere a una storia sopra le righe che però non riesce a prendersi abbastanza alla leggera in più di un’occasione. Nonostante una parte centrale che risente di un rallentamento del ritmo, Dolceroma diverte, sorprende, intrattiene e a ben ascoltare sembra permettere ai suoi autori di togliersi più di un sassolino dalla scarpa.