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Dune: Dave Bautista entra nel cast del film di Denis Villeneuve

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Dune: Dave Bautista entra nel cast del film di Denis Villeneuve

Dopo Blade Runner 2049, Dave Bautista tornerà a lavorare con Denis Villeneuve in Dune. L’attore, come confermato da Variety nelle ultime ore, è ufficialmente entrato nel cast del film, nuovo adattamento del romanzo di Frank Herbert (già portato sul grande schermo da David Lynch nel 1984) che sarà appunto diretto dall’autore franco-canadese.

Timothée Chalamet ricoprirà lo stesso ruolo interpretato da Kyle MacLachlan nella pellicola originale, mentre dei personaggi di Bautista e Rebecca Ferguson non abbiamo ancora aggiornamenti.

Dune, Denis Villeneuve: “L’obiettivo è realizzare almeno due film”

Il regista, reduce da Blade Runner 2049, aveva specificato tempo fa che il film non sarà un remake dell’originale di Lynch ma una lettura personale del testo di riferimento. Nel frattempo Villeneuve, con le ultime dichiarazioni al Rendez-Vous du Cinema Quebecois (dove ha tenuto delle lezioni di cinema), ha svelato dettagli sulla lavorazione e forse sulla possibilità che Dune possa diventare un franchise: “Probabilmente ci vorranno due anni per finire Dune. L’obiettivo però è realizzare almeno due film“.

Questo invece il suo commento delle scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake: “Il film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il film dei miei sogni“.

Dune: Denis Villeneuve chiarisce che non si tratterà di un remake

Fonte: Variety

Glass: nel film ci saranno scene inedite di Unbreakable

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Manca ormai pochissimo all’uscita nelle sale di Glass, ultimo lavoro firmato da M. Night Shyamalan che chiude la trilogia formata da Unbreakable e Split. Il film del regista di Philadelphia vedrà tornare Bruce Willis, Samuel L. Jackson James McAvoy nei panni dei personaggi che hanno già interpretato, rispettivamente, David Dunn, Elijah Price/L’Uomo di Vetro e Crumb/La Bestia/L’Orda.

Proprio Shyamalan ha svelato in una recente intervista che Glass vedrà il ritorno di un noto personaggio di Unbreakable e scene mai viste prima della pellicola del 2000:

Ci sarà anche Joseph, il figlio di David, interpretato dallo stesso attore. Spencer ora ha 30 anni ed è stato meraviglioso e molto potente vedere la stessa persona cambiare davanti a te. Certo, non voglio svelare troppo, ma vedrete scene originali di Unbreakable e il percorso di un attore lungo 18 anni…

Glass: le prime reazioni al film sono positive

Vi ricordiamo che Glass arriverà al cinema il 18 Gennaio 2019, distribuito dalla Universal Pictures in collaborazione con Blumhouse. Il film, terzo di una trilogia, sarà un horror-thriller e vedrà nel cast Bruce WillisSamuel L. JacksonJames McAvoy, Anya Taylor-Joy, Spencer Treat Clark e Charlayne Woodard.

Qui la prima sinossi: Dunn (Bruce Willis) sta dando la caccia alla Bestia, controparte sovrumana di Crumb (James McAvoy), scontrandosi con lui in maniera sempre più aspra. Intanto Price (Samuel L. Jackson) emerge dall’ombra, nascondendo dei segreti che si riveleranno pericolosi per entrambi.

Interpretato da Samuel L. Jackson, James McAvoy, Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden Globe Sarah Paulson, Glass porta avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il Predestinato (2000) e Split (2016), entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti decisivi per entrambi gli uomini.

Glass, recensione del film di M. Night Shyamalan

Fonte: Fandango

Venom: confermato il sequel, Woody Harrelson torna nei panni di Carnage

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È Variety a confermare la notizia che circolava già da diversi mesi: la Sony è ufficialmente al lavoro sul sequel di Venom, la cui trama è stata “seminata” nella scena post-credits (dove abbiamo visto la comparsa di Carnage, il nuovo antagonista del simbionte).

Kelly Marcel, una degli sceneggiatori del primo film, lavorerà allo script mentre Tom Hardy e Michelle Williams dovrebbero tornare nei rispettivi ruoli di Eddie Brock e Anne Weying. Woody Harrelson, che era apparso nel cameo finale, interpreterà – come promesso – Carnage, prossimo antagonista di Venom.

Nessun aggiornamento per quanto riguarda la regia: Ruben Fleischer potrebbe rinunciare perché impegnato con la produzione di Zombieland 2, e l’uscita del sequel dovrebbe essere stata fissata al 2020.

Venom: gli indizi sulla trama del sequel sono già nel film

A parte un sequel diretto di Venom – che è stato efficacemente impostato nella scena post-credits con la rivelazione del personaggio di Cletus Kasady aka Carnage interpretato da Woody Harrelson – la Sony sta anche programmando una serie di altri progetti che ruotano attorno a personaggi di Spider-Man, come Morbius il Vampiro Vivente di Jared Leto e Silver Sable e Black Cat. Se questi film dovessero avere il successo che a questo punto SONY si aspetta, forse un crossover con lo Spider-Man di Tom Holland (che è nel MCU) potrebbe concretizzarsi. Lo stesso Fleischer pensa che uno scontro tra Venom e Spider-Man sia inevitabile.

Questo inatteso successo al box office mondiale dunque potrebbe ridurre le possibilità che la Sony ceda completamente i diritti di Spider-Man e dei personaggi a lui correlati ai Marvel Studios. Con il film con Tom Hardy, la SONY ha ufficialmente dato inizio a un Universo Cinematografico suo, che potrebbe fare a meno di Spider-Man e, nonostante l’avversione della maggior parte dei critici, il film ha performato bene, raccogliendo l’entusiasmo dei fan che hanno avuto prova, dal loro punto di vista, che è possibile realizzare un film sul Simbionte, senza l’Uomo Ragno.

Il piano SONY ha fruttato allo studio un incasso che ha superato i 500 milioni in tutto il mondo, cifra sufficiente a far pensare a un sequel, già preparato dalla scena post credits di questo primo film. Questa notizia sembra molto buona per chi ha gradito il film, ma non altrettanto buona per i fan che sperano che i diritti di Spider-Man possano essere completamente restituiti alla Marvel – in modo simile a quello che sta succedendo con gli X-Men e i Fantastici Quattro alla Fox.

Venom, recensione del film con Tom Hardy

Fonte: Variety

Captain Marvel: ecco il nuovo trailer!

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Captain Marvel: ecco il nuovo trailer!

I Marvel Studios sanno come farci ingannare l’attesa per l’uscita di Captain Marvel (fissata a Marzo) e rilasciano il terzo trailer ufficiale del film con scene mai viste prima, tantissima azione e siparietti comici tra Carol Danvers e Nick Fury.

Tra uno sguardo ravvicinato agli alieni Skrull, i mutaforma che hanno invaso la Terra, e uno all’addestramento della protagonista e alla gestione dei suoi incredibili poteri, potete dare un’occhiata al trailer qui sotto insieme a tre nuove locandine.

Captain Marvel: tutto quello che c’è da sapere sui poteri dell’eroina

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Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema il 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: 10 teorie sul film che potrebbero avverarsi

Fonte: Marvel Studios

Polar: trailer del film Netflix con Mads Mikkelsen e Vanessa Hudgens

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Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di Polar, il nuovo thriller diretto da Jonas Åkerlund  e con protagonisti Mads Mikkelsen e Vanessa Hudgens.

Polar, la trama

Duncan Vizla, alias Black Kaiser, l’assassino più esperto del mondo, ha deciso di ritirarsi a vita privata quando il suo ex capo dichiara che rappresenta una minaccia per l’organizzazione. Contro la sua volontà, rientra nel giro affrontando un esercito di sicari più giovani, veloci e spietati di lui che non si fermeranno di fronte a nulla pur di metterlo a tacere.

Diretto da Jonas Åkerlund, Polar è scritto da Jayson Rothwell e prodotto da Jeremy Bolt, Robert Kulzer e Hartley Gorenstein. Il cast di Polar comprende Mads Mikkelsen, Vanessa Hudgens, Katheryn Winnick, Matt Lucas, Ruby O. Fee, Fei Ren, Anthony Grant, Josh Cruddas, Robert Maillet, Julian Richings, Johnny Knoxville e Richard Dreyfuss. Polar è basato sulla graphic novel della Dark Horse “Polar: Came from the Cold” di Victor Santos.

Non ci resta che il crimine, la conferenza stampa del nuovo film di Massimiliano Bruno

È stato presentato oggi a Roma il nuovo film scritto e diretto da Massimiliano Bruno: Non ci resta che il crimine, commedia che fonde la fantascienza con il poliziesco, e con protagonisti Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Edoardo Leo, Gianmarco Tognazzi e Ilenia Pastorelli.

Il regista e sceneggiatore Massimiliano Bruno apre la conferenza stampa raccontando la genesi del film, che sin dal titolo richiama un classico della coppia composta da Troisi e Benigni. “Il film è un omaggio a Non ci resta che piangere. Volevamo fare un viaggio nel tempo, e abbiamo pensato di farlo attraverso una commistione di generi. Non ci resta che il crimine è un po’ come Ritorno al futuro che incontra Romanzo criminale. Ci sono elementi di fantascienza e del genere poliziesco. Per la regia mi sono ispirato allo stile tracciato dai cult di questi generi, ricchi di zoom, split screen e inquadrature deformanti dal basso. Abbiamo ricostruito un certo tipo di fotografia cupa che richiama gli anni ’80, sia da un punto di vista cinematografico sia per quanto riguarda la pesantezza di quegli anni di piombo.”

Bruno passa poi a parlare del lavoro svolto sui personaggi, dichiarando che “dirigere gli attori è stato più complicato del solito visto che alcuni di loro affrontavano un ruolo per loro inedito. Basta pensare ad Edoardo Leo, per la prima volta nei panni del cattivo, Gassmann, che stavolta aveva il ruolo dell’ingenuo. Giallini si è calato perfettamente nel ruolo del cialtrone navigato, mentre Tognazzi ha reso in maniera credibile un pusillanime che impara a tirare fuori il carattere, e infine Ilenia Pastorelli è stata bravissima nel ruolo della paracula bomba sexy. Siamo stati attenti a rispettare i ruoli di tutti.

Parlando dei personaggi, Edoardo Leo prende la parola per raccontare il suo Renatino, pericoloso criminale del film. “C’è un vasto immaginario di riferimento per questi ruoli, ma per costruire il mio ho deciso di accantonare tutto ciò e invece di ricercare una biografia del personaggio ho cercato di esasperare ciò che c’era già nella sceneggiatura. Ho puntato sulla gelosia del personaggio, elemento che poteva allo stesso tempo svelarne fragilità e pericolosità.”

Gli autori del film, Bruno e gli altri sceneggiatori Nicola Guaglianone e Andrea Bassi, vengono poi chiamati a raccontare il loro film e le scelte fatte nella stesura della sceneggiatura di questo. E’ Guaglianone a prendere la parola è a dichiarare che “la storia è spesso un pretesto per raccontare qualcos’altro. Qui abbiamo tre amici che partono alla ricerca di un tesoro materiale e invece ne trovano un altro ben più importante, che è quello dell’amicizia.”

“Nel nostro lavoro ci interroghiamo spesso su quale sia il senso di ciò scriviamo e su cosa realmente vogliamo raccontare. – continua Andrea Bassi“Qui oltre all’amicizia ci interessava raccontare il gioco perverso che ruota intorno alla sete di potere. I personaggi di questo film sono stritolati da questa sete. Anche il titolo è molto indicativo e ironico a riguardo. Spesso il crimine viene visto in modo erroneo come un porto sicuro, come l’ultima spiaggia, ma non lo è, e nel film questo è molto evidente.”

“Gli più speciali della vita di ognuno di noi sono quelli che vanno dai 12 ai 20. – aggiunge poi Bruno – “Ci siamo confrontati per riportare alla luce tutte le icone pop della generazione degli anni ’80. Questo è stato fatto attraverso la moda, gli oggetti e soprattutto la musica, dai Kiss ai The Clash.”

Bruno conclude poi ribadendo l’importanza dell’operazione fatta con questo film. “Stiamo cercando di realizzare sempre cose nuove e originali. Guaglianone lavora molto per la commistione di generi, e penso che con questo film siamo riusciti a raggiungere un buon risultato a riguardo”.

Non ci resta che il crimine sarà nei cinema a partire dal 10 gennaio, prodotto dalla Italian International Film e Rai Cinema e distribuito da 01 Distribution.

Non ci resta che il crimine, la recensione del film di Massimiliano Bruno

Box Office ITA: Ralph Spacca Internet conquista il botteghino

Box Office ITA: Ralph Spacca Internet conquista il botteghino

Weekend molto ricco al box office italiano, dove trionfa Ralph Spacca Internet seguito da AquamanLa Befana vien di notte. Il fine settimana dell’Epifania si è rivelato molto ricco al botteghino italiano, a partire dal primo film in classifica. Infatti Ralph Spacca Internet conquista il box office con  ben 4 milioni di euro incassati in 677 sale a disposizione, registrando una strepitosa media per sala che sfiora i seimila euro.

Ottimo risultato anche per Aquaman che apre in seconda posizione incassando 3,7 milioni in 540 copie, ottenendo una media per sala stellare pari a 6800 euro.La Befana vien di notte scende al terzo posto con 1,9 milioni con cui arriva a quota 6,8 milioni.Fresco vincitore del Golden Globe come Miglior film drammatico e Miglior attore protagonista in un film drammatico, Bohemian Rhapsody raccoglie 1.249.000 euro e giunge alla bellezza di 23,3 milioni di euro.

Moschettieri del Re conferma la quinta posizione dell’esordio con 1.241.903 euro incassati in questo weekend, per un totale di 4,2 milioni. Grande debutto per Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità con Willem Dafoe, vincitore della Coppa Volpi alla Mostra di Venezia, che apre con 1.241.021 euro incassati in 256 sale disponibili, registrando un’eccezionale media per sala pari a 4800 euro.

Il Ritorno di Mary Poppins scende al settimo posto con altri 968.000 euro con cui giunge a quota 11,6 milioni. Vice – L’uomo nell’ombra esordisce con 645.000 euro, mentre Amici come prima raccoglie altri 516.000 euro e supera il tetto degli 8 milioni. Chiude la top10 Suspiria di Luca Guadagnino che debutta con 421.000 euro in meno di 230 copie.

Avengers: Endgame, 10 personaggi che potrebbero morire nel film

Avengers: Endgame, 10 personaggi che potrebbero morire nel film

Si avvicina l’uscita di Avengers: Endgame, capitolo che chiuderà definitivamente la Fase 3 del MCU e spalancherà le porte ad un futuro ricco di nuove storie e personaggi. Ma cosa sappiamo della trama e quali previsioni possiamo azzardare?

Ecco di seguito 10 personaggi che potrebbero morire alla fine del film:

Vedova Nera

Con la conferma dello standalone su Vedova Nera, in molti hanno ipotizzato che l’eroina interpretata da Scarlett Johansson morirà alla fine di Endgame e tornerà nel suo film ambientato negli anni Cinquanta.

Questa storyline avrebbe certamente senso, visto che Natasha Romanoff ha dato tutta se stessa nel corso del MCU come parte dei Vendicatori, quindi non sorprenderebbe vederla lasciare i colleghi come sacrificio ultimo alla causa.

Drax

Drax è già morto dopo lo schiocco di Thanos alla fine di Infinity War, tuttavia c’è chi pensa che una morte “permanente” verrà raccontata nel prossimo film del MCU e che il personaggio figurerà tra gli addi definitivi.

Sebbene abbia trovato una nuova famiglia accanto ai Guardiani della Galassia, l’eroe ha sempre voluto vendicare la sua famiglia originale, e un epilogo appropriato a questa storyline sarebbe farlo ricongiungere ai suoi cari nell’aldilà. Inoltre Dave Bautista ha dichiarato che non tornerà mai nel franchise dei Guardiani senza James Gunn...

War Machine

War Machine è stato ad un passo dalla morte diverse volte, come quando Rhodes viene quasi ucciso in Captain America: Civil War, sopravvivendo per miracolo fuori schermo; dunque non stupirebbe se i Marvel Studios decidessero di eliminare il personaggio proprio alla fine di Endgame, capitolo conclusivo della Fase 3.

Occhio di Falco

Uno dei personaggi più amati dai fan dell’universo Marvel ha forse subito il trattamento peggiore nel passaggio dai fumetti al grande schermo. Parliamo ovviamente di Clint Barton aka Occhio di Falco, la cui ultima apparizione risale a Captain America: Civil War e che rivedremo il prossimo anno in Avengers: Endgame al fianco dei Vendicatori dopo la triste assenza in Infinity War.

Il primo trailer di Avengers: Endgame ha inoltre confermato una delle teorie più gettonate sul film, ovvero quella riguardante la “trasformazione” di Occhio di Falco in Ronin. Tornando in azione nei panni di un samurai spietato, verrà presumibilmente richiamato al quartier generale dei Vendicatori da Vedova Nera e affronterà la morte di persone a lui care (ecco il motivo del lutto): questo significa che dovrà sacrificarsi per ottenere ciò che vuole?

Hulk

Tutti gli elementi intavolati da Avengers: Infinity War lasciano pensare che la fine di Hulk sia imminente: nel film abbiamo visto soltanto la sua controparte “umana”, Bruce Banner, incapace di trasformarsi davanti al nemico perché traumatizzato dall’incontro con Thanos, e questo problema non potrebbe sbloccarsi in Avengers: Endgame con un finale emozionante e tragico?

Forse Bruce combatterà valorosamente nella sua ultima battaglia come Hulk, terminando la corsa del personaggio del MCU; d’altronde a causa di strani obblighi contrattuali, l’eroe non può apparire in uno standalone, quindi ucciderlo sarebbe una soluzione piuttosto ovvia e “comoda”.

Happy Hogan

Happy Hogan è nel MCU dall’inizio, con Iron Man, ed è apparso nel franchise di Tony Stark, in Spider-Man: Homecoming e ovviamente in Avengers: Infinity War. Ora però c’è da chiedersi quale destino verrà riservato al fedele assistente di Iron Man: morirà in Endgame o sopravviverà allo scontro finale? Ma soprattutto: è vivo dopo lo schiocco di Thanos?

Nebula

C’è chi pensa che lo sviluppo del personaggio non sia stato adeguato o in linea con gli altri supereroi, tuttavia l’arco narrativo di Nebula è apparso ugualmente interessante e più tormentato di tanti altri; e dall’antagonista che abbiamo conosciuto in Guardiani della Galassia Vol.1, la figlia di Thanos si è trasformata in una vendicativa e protettiva sorella dal potenziale immenso.

Nebula è sopravvissuta allo schiocco, e dopo tre film la sua ricerca di redenzione è diventata molto importante nel MCU. E come ogni viaggio, ha bisogno di una fine. Che arrivi proprio in Avengers: Endgame?

Rocket Raccoon

Ciò che è riuscito a fare James Gunn con i personaggi di Guardiani della Galassia è incredibile: immedesimarci in supereroi un po’ sfigati e rigettati dalla società non è mai stato così facile, come trovarsi perfettamente allineati con un procione che piange quando realizza che esiste un mondo più grande anche grazie a lui.

Per molti Rocket Raccoon è stato il cuore del franchise di Guardiani della Galassia. e ora che ha perso tutto, i suoi amici, le speranze, qualsiasi cosa, l’eroe non ha niente da perdere e potrebbe sacrificarsi per il bene comune alla fine di Endgame.

Thor

Se ci pensate bene, le ragioni per cui Thor potrebbe morire in Avengers: Endgame sono abbastanza ovvie: è uno dei Vendicatori originali, oltre che personaggio iconico del MCU, e la sua spavalderia unita all’eroismo lo renderebbero protagonista di un bellissimo sacrificio finale. Inoltre Chris Hemsworth ha già preso parte alla trilogia sul Dio del Tuono più altri tre film del franchise.

Di certo c’è che a differenza di alcuni dei suoi colleghi, l’attore non ha mai detto di essere stanco del personaggio, specialmente dopo Thor: Ragnarok, dove ha trovato nuova energia creativa verso il ruolo…come andranno le cose?

Captain America

Chiudiamo questa carrellata con la più prevedibile delle ipotesi (e anche una delle più tristi): il pessimismo ci travolge ogni volta che si menziona Captain America tra i papabili personaggi che moriranno alla fine del film, tuttavia sembra un evento inevitabile visto anche il messaggio di addio postato da Chris Evans qualche mese fa.

Guardando la cosa in prospettiva, Steve Rogers ha mostrato tutte le sue qualità e la nobiltà d’animo dalla seconda guerra mondiale ad oggi, sacrificando se stesso per salvare i suoi compagni. E non importa il modo in cui accadrà, né chi sarà il responsabile, perché il nome di Cap rimarrà per sempre nella memoria degli spettatori e del MCU.

Leggi anche – Avengers: Endgame, 10 modi in cui potrebbe finire il film

Fonte: CBR

Black Manta: 5 differenze tra i fumetti e il film di Aquaman

Black Manta: 5 differenze tra i fumetti e il film di Aquaman

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Aquaman

Black Manta è soltanto uno degli antagonisti di Aquaman nel cinecomic diretto da James Wan e uscito nelle nostre sale il 1 gennaio. Sullo schermo l’attore Yahya Abdul-Mateen II ne veste i panni confrontandosi con Arthur Curry in uno scontro finale dagli esiti incerti…

Ma cosa conosciamo davvero del personaggio, e quali cambiamenti sono stati attuati dal fumetto al film? Ecco qualche curiosità:

La costruzione della propria armatura

Tra tutti i cambiamenti, ce n’è uno che potrebbe far infuriare i fan del personaggio: se infatti nei fumetti Black Manta costruisce da solo la sua armatura, nel film la sua controparte cinematografica lavora sul materiale fornitogli da Orm sviluppato grazie a tecnologie atlantidee.

In questo senso il villain potrebbe apparire leggermente più debole dell’originale, che invece riusciva ad occuparsi di Aquaman senza l’aiuto dei suoi nemici di Atlantide; resta comunque il piacere di aver visto una sequenza entusiasmante dove Black Manta mette insieme la sua armatura personalizzandola con gadget straordinari.

L’incontro con Aquaman

Spesso accade che i cinecomic debbano sacrificare qualcosa della storia dei personaggi per favorire la narrazione, e nel caso di Aquaman si è trattato di semplificare l’incontro tra  il dottor Stephen Shin e Black Manta.

Nei fumetti, Shin conosce e studia Aquaman per tutta la sua vita, e viene a contatto con il villain quando quest’ultimo lo rapisce pensando che sia un alleato del Re dei Mari; da lì i due formeranno un team dopo un atto di violenza da parte di Manta, e non dopo un incontro casuale come visto nel film.

La morte del padre

Mentre il film sembra aver conservato la rabbia quasi shakespeariana di Black Manta per la morte del padre, sono le circostanze di questa morte ad essere cambiate rispetto ai fumetti: lì infatti il personaggio veniva ucciso quasi per caso, quando Aquaman si scagliava contro il suo avversario per salvare le persone a cui tiene, mentre nel DCEU Arthur uccide intenzionalmente Jesse Kane.

Di fatto Aquaman lo lascia morire quando avrebbe potuto salvarlo, guardando David Kane negli occhi dicendogli di “chiedere pietà al mare“. Più tardi rimpiangerà questa scelta e deciderà di risparmiare la vita a suo fratello Orm.

La backstory di suo nonno

Nella storyline di Black Manta è stata inclusa una scena con suo padre, Jesse Kane, in cui apprendiamo che suo nonno fu un talentuoso soldato subacqueo della Seconda Guerra Mondiale e che il paese lo abbandonò quando finì di combattere.

Tuttavia qualsiasi ricerca sul personaggio esclude qualsiasi dettaglio sul passato familiare di David Kane, e ciò significa che si tratta di una novità rispetto ai fumetti originali DC. D’altronde anche il soprannome di Black Manta era il modo con cui i commilitoni del nonno avevano affibbiato all’uomo, ed è un elemento che dona umanità e spessore al villain.

Il nome

Mantenere il look originale dei fumetti era ovviamente importante, come è altrettanto significativo che il film abbia deciso di cambiare il vero nome di Black Manta. Invece di David Hyde, come la controparte, si è optato per David Kane, ma perché? Il motivo resta ancora un grande mistero.

Ciò non ha influito affatto sulla personalità del personaggio, dunque è una preoccupazione piuttosto futile.

Leggi anche – Aquaman, recensione del film con Jason Momoa

Fonte: ScreenRant

Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità conquista il box office Italia

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Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità conquista il botteghino. Dopo soli 4 giorni di programmazione nei cinema italiani, il film del regista e artista contemporaneo Julian Schnabel, distribuito da Lucky Red in associazione con 3 Marys Entertainment, supera il milione di incassi al box office, per un totale di 1.241.021 euro e di 179.753 spettatori.

Distribuito in 256 copie, il film “Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità” registra anche un’ottima media copia di 4.848 euro, collocandosi al terzo posto della classifica subito dopo “Ralph Spacca internet” e “Aquaman“.

Al centro del film il genio “maledetto” di Vincent Van Gogh, raccontato attraverso gli occhi del cineasta e artista contemporaneo Julian Schnabel: 22 anni dopo “Basquiat”, il regista di “Prima che sia notte” e “Lo scafandro e la farfalla” torna a parlarci della grande arte e lo fa portando al cinema gli ultimi, tormentati anni del pittore olandese.

Nei panni dell’artista Willem Dafoe, premiato alla Mostra d’arte Cinematografica di Venezia con la Coppa Volpi per il Miglior attore e candidato ai Golden Globe 2019 come Miglior attore in un film drammatico.

“Questo è un film sulla pittura e un pittore e la loro relazione rispetto all’infinito” ha dichiarato Schnabel a Venezia. “Contiene quelli che sono i momenti che considero essenziali nella sua vita; non è una biografia, ma la mia versione della storia. Una versione che spero possa avvicinarvi maggiormente all’artista”. Un film sulla creatività e sui sacrifici del genio olandese, sull’intensità febbrile della sua arte, sulla sua visione del mondo e della realtà.

Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, trailer ufficiale

Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, la trama

Il film racconta gli ultimi anni dell’artista Vincent Van Gogh, dal burrascoso rapporto con Paul Gauguin a quello viscerale con il fratello Théo, fino al misterioso colpo di pistola che gli ha tolto la vita a soli 37 anni. Tra conflitti esterni e solitudine, un periodo frenetico e molto produttivo che ha portato alla creazione di capolavori che hanno fatto la storia dell’arte e che continuano ad incantare il mondo intero. Un film sulla creatività e sui sacrifici del genio olandese, sull’intensità febbrile della sua arte, sulla sua visione del mondo e della realtà.

Avengers: Endgame, Robert Downey Jr. ha anticipato il titolo anni fa

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Per mesi il pubblico ha speculato sul titolo ufficiale del quarto capitolo dei Vendicatori, rivelato dai Marvel Studios con il primo trailer, eppure sembra che anni fa sia stato proprio Robert Downey Jr. a fornire un indizio per quello che sarebbe poi diventato Avengers: Endgame.

Il video che vedete qui sotto risale alla promozione di Avengers: Age of Ultron, e nell’intervista l’attore si riferisce ad Ultron come la chiave per ottenere una vita “normale” e arrivare alla “fine dei giochi”. Puro caso o scelta consapevole?

Questo comprometterebbe l’ipotesi che Endgame viene menzionato per la prima volta dal personaggio di Doctor Strange in Infinity War, dopo la battaglia sul pianeta Titano insieme agli altri eroi.

https://twitter.com/ImAFilmEditor/status/1081326191905329153?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1081326191905329153&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cinemablend.com%2Fnews%2F2464582%2Fheres-robert-downey-jr-teasing-endgame-during-press-for-avengers-age-of-ultron

Avengers: Endgame, 10 modi in cui potrebbe finire il film

Avengers: Endgame arriverà al cinema il 24 Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

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Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, tutti i segreti del trailer

Fonte: Twitter

Birds Of Prey: Chris Messina mostra il look di Victor Zsasz?

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Birds Of Prey: Chris Messina mostra il look di Victor Zsasz?

Come riportato il mese scorso, un altro noto villain dei fumetti DC farà la sua comparsa in Birds Of Prey, spin-off tutto al femminile guidato da Harley Quinn, ovvero Victor Zsasz. Il villain affiancherà Maschera Nera nella lotta alle supereroine di Gotham City, e sarà Chris Messina a vestirne i panni sul grande schermo.

Il look del personaggio potrebbe esser stato svelato ieri sera dallo stesso Messina, che ha sfilato sul red carpet dei Golden Globes 2019, come testimonia la foto qui sotto; d’altronde le riprese del film stanno per iniziare e i capelli biondi dell’attore lasciano intendere che sia tutto pronto per il primo ciak.

Vi ricordiamo che Zsasz è uno degli antagonisti di Batman dal retroscena particolarmente oscuro e uno dei serial killer più letali in circolazione: ogni anima uccisa gli provoca però una profonda ferita da qualche parte del suo corpo sfregiato, dunque la sua pelle è completamente ricoperta da cicatrici. Nei fumetti viene raccontata la tragica trasformazione di questo uomo d’affari di successo di Gotham che si gioca il tutto per tutto, perdendo, contro Pinguino.

birds of prey

Birds of Prey: ecco il titolo ufficiale e la data d’uscita

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La data d’uscita del film è fissata al 7 febbraio 2020, periodo dell’anno propizio per l’affluenza di pubblico, segno che lo studio crede molto nel progetto. Dopotutto, facendo della Robbie il centro della storia, è chiaro che lo scopo sia quello di utilizzare al meglio la notorietà dell’attrice.

La prima sinossi del film riporta: Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.

Birds of Prey sarà diretto da Cathy Yan da una sceneggiatura di Christina Hodson e arriverà al cinema il 7 febbraio 2020. Margot Robbie riprenderà il ruolo di Harley Quinn con cui ha debuttato in Suicide Squad, e si occuperà anche della produzione del film stesso, con Sue Kroll Bryan Unkeless. Con la Robbie, ufficialmente nel cast Mary Elizabeth Winstead e Jurnee Smollett-Bell saranno rispettivamente Cacciatrice e Black Canary. Rosie Perez sarà Renee Montoya. Ella Jay Basco sarà Cassandra Cain e Ewan McGregor Maschera Nera.

Kevin Feige: “Guardiani 3 si farà, ma in un secondo momento”

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A sostenere Black Panther durante la cerimonia dei Golden Globes 2019 c’era anche Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, che sul red carpet ha avuto modo di parlare dei prossimi progetti cinematografici e della “presunta” rivalità con il DC Universe.

Ecco cosa ha raccontato a Josh Horowitz di Mtv:

Sono andato a vedere Aquaman ieri sera e mi sono davvero divertito. E lo sapete, ho sempre sostenuto la DC. Non vedo rivalità, ma solo film interessanti. E su James Gunn posso solo dire che è un regista fantastico” (Feige si riferisce al fatto che Gunn curerà la sceneggiatura, e forse anche la regia, di Suicide Squad 2).

Sul destino di Guardiani 3 ha invece confermato che “Il film si farà. Quando, dove, come? In un secondo momento“.

https://twitter.com/MTVNEWS/status/1082143798392745985?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1082143798392745985&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbook.com%2Fmarvel%2F2019%2F01%2F07%2Fguardians-of-the-galaxy-vol-3-update-james-gunn-suicide-squad-2-kevin-feige%2F

Guardiani della Galassia Vol.3: Karen Gillan conferma l’esistenza dello script

Il licenziamento di James Gunn dalla regia di Guardiani della Galassia Vol. 3 ha lasciato aperta la posizione di rilievo nella realizzazione del film, e da allora non sono arrivati più aggiornamenti in merito. Sappiamo tuttavia che prima che fosse annunciato il suo allontanamento produzione, Gunn aveva completato la sceneggiatura, quindi la domanda, fino a oggi, è stata proprio quella relativa allo script: la Disney userà o meno lo script realizzato dal regista e sceneggiatore?

Tempo fa Sean Gunn, fratello di James che nel franchise interpreta Kraglin e fornisce anche la mmo-cap di Rocket Raccoon, aveva parlato dello stato della produzione di Guardiani della Galassia Vol. 3. confermando che lo studio avrebbe voluto usare la sceneggiatura firmata dal fratello:

“Non conosco i dettagli precisi relativi a Guardiani 3. So che la Disney vuole ancora fare il film. So anche che hanno tutte le intenzioni di utilizzare la sceneggiatura che ha scritto mio fratello. Ovviamente, quella è stata una situazione molto spiacevole per tutti, soprattutto per lui, ma per esempio anche per me, passo sei mesi a preparare un film, e adesso sono in sospeso.”

La situazione sembra quindi non evolversi particolarmente per James Gunn, dal momento che seppure verrà utilizzata la sceneggiatura, il regista non tornerà (quasi sicuramente) alla regia del film. Intanto le dichiarazioni di Gunn fanno pensare che la squadra realizzativa del film rimarrà generalmente invariato, con la sola sostituzione del regista. Aspetteremo novità in merito. Tuttavia quest’ultima informazione dovrebbe assicurare al pubblico il ritorno di Dave Bautista nei panni di Drax, dal momento che l’attore aveva dichiarato che non avrebbe ripreso il ruolo se non fosse stata utilizzata la sceneggiatura firmata da James Gunn.

Guardiani della Galassia Vol. 3 è al momento sospeso dalla produzione presso i Marvel Studios.

Guardiani della Galassia Vol. 3: lo stop avrà conseguenze su Avengers 4?

Fonte: MTV News

Shazam!: il merchandise rivela un importante spoiler sul film?

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Shazam!: il merchandise rivela un importante spoiler sul film?

Come spesso accade, alcune importanti rivelazioni sulla trama dei cinecomic vengono diffuse dal merchandise ufficiale che Twitter rende virali nel giro di poche ore: è toccata la stessa sorte a Shazam!, nuovo titolo dell’universo cinematografico DC in arrivo tra pochi mesi, e secondo una fonte non del tutto attendibile i Sette Peccati Mortali faranno la loro comparsa accompagnati dal Dottor Sivana.

Per chi non avesse mai sentito nominare questi villain, nei fumetti vengono presentati come le entità demoniache che rappresentano i sette peccati capitali, ovvero orgoglio, invidia, avidità, ira, pigrizia, gola e lussuria.

Non sappiamo ancora che ruolo ricopriranno in Shazam!, ma alcune voci sostengono che si rifaranno alle nuove versioni di Geoff Johns e Gary Frank nei fumetti di New 52. Sarà davvero così? Cosa vi aspettate?

https://twitter.com/batswaynes/status/1081348872079855617?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1081348872079855617&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fshazam%2Fshazam-merchandise-reveals-major-spoilers-as-new-villain-details-are-unearthed-a165624

Shazam!: il trailer italiano con Zachary Levi

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La sinossi ufficiale:

Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Vi ricordiamo che Shazam! farà parte dell’Universo Cinematografico DC e seguirà le uscite di Aquaman e Wonder Woman 2, gli altri due attesi titoli di casa DC.

Shazam! è atteso per il 2019 e vede nel cast Zachary LeviAsher Angel (Billy Batson), Mark Strong (Dr. Thaddeus Sivana)Jack Dylan Grazer (Freddy), Grace Fulton (Mary), Faithe Herman (Darla), Ian Chen (Eugene), Jovan Armand (Pedro), Cooper Andrews e Marta Milans (genitori adorrivi di BillyVictor e Rosa Vasquez), Ron Cephas Jones (Il Mago).

Shazam!: in che modo il film sarà legato al DCEU?

Captain Marvel: il nuovo spot dedicato alla protagonista

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Captain Marvel: il nuovo spot dedicato alla protagonista

Cosa rende Carol un’eroina“? La risposta a questa domanda potrebbe non arrivare grazie al nuovo spot di Captain Marvel diffuso poche ore fa, ma è ciò che vedremo sicuramente sul grande schermo una volta che il film uscirà nelle nostre sale a Marzo.

La clip è andata in onda ieri durante uno spazio pubblicitario dei Golden Globes 2019 mentre in giornata arriverà altro footage inedito del cinecomic.

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Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema il 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

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Fonte: Twitter

Aquaman: ecco perché non ci sono cameo degli altri eroi DC

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Aquaman: ecco perché non ci sono cameo degli altri eroi DC

Come parte di un universo condiviso Aquaman avrebbe potuto ospitare almeno uno degli altri supereroi DC, tuttavia è stato il regista James Wan a spiegare la ragione per cui nel film non vedremo alcun cameo di Wonder Woman o Superman in una recente intervista:

Volevamo che fosse il suo standalone e che trattasse solo di Aquaman. Inoltre sento che tutti gli altri personaggi abbiano già avuto molto spazio in tanti film e che il pubblico li abbia conosciuti a sufficienza nei diversi progetti. Lasciamo che questo sia il momento di Aquaman sotto i riflettori no?“.

Vi ricordiamo che il supereroe interpretato da James Momoa aveva fatto la sua comparsa in Batman v Superman: Dawn Of Justice prima di avere un ruolo più importante nel cinecomic corale Justice League.

Aquaman, recensione del film con Jason Momoa

L’inizio della corsa di Aquaman non poteva essere  più positiva: grazie ai 93.6 milioni di dollari incassati nel weekend d’apertura al box office cinese, il film di James Wan diventa il miglior debutto della storia per quanto riguarda il mercato asiatico e il migliore di sempre per quanto riguarda i cinecomic DC.

Superato di gran lunga Ready Player One (che lo scorso anno ne aveva registrati 61.6), Aquaman è anche il quinto miglior opening per un film di supereroi e il quarto per un titolo americano quest’anno. Per intenderci, Wonder Woman aveva toccato quota 90.4, Man of Steel 63.4, Batman v Superman: Dawn of Justice 95.7 e Justice League 106 nella prima settimana di programmazione.

Aquaman  è stato diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason Momoa. Con lui ci sarà Amber Heard nei panni di Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic è arrivato al cinema il 1 Gennaio 2019.

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Aquaman: c’è davvero un easter egg di Man of Steel?

Fonte: HuffPost

Golden Globes 2019: Freddie Mercury sconfigge Lady Gaga

Golden Globes 2019: Freddie Mercury sconfigge Lady Gaga

Sarebbe stato davvero difficile prevederlo, eppure i Golden Globes 2019 si sono chiusi con la più grande delle sorprese: A Star Is Born, dato per favorito nelle categorie principali, soprattutto Migliore Attrice Drammatica e Miglior film Drammatico, ha ceduto il passo a concorrenti insospettabili, accontentandosi del premio alla migliore canzone originale. Ebbene sì, perché se Lady Gaga ha dovuto, e a ragione, cedere il posto a Glenn Close, che con The Wife – Vivere nell’ombra, porta a casa il suo primo Golden Globe per un ruolo cinematografico, Rami Malek e Bohemian Rhapsody hanno portato via a Bradley Cooper e al film stesso i premi nelle categorie ‘drama’.

Il biopic su Freddie Mercury e sui Queen, che sarebbe più corretto definire un film-omaggio alla band inglese, ha vinto a sorpresa, sbaragliando una concorrenza alquanto importante. Non solo A Star is Bron, ma anche i bellissimi Blackkklansman e Se la Strada potesse parlare, oltre al cinecomic Marvel, Black Panther.

Per quanto riguarda la categoria comedy-musical, si registra vincitore Green Book, di Peter Farrelly, che porta a casa un totale di tre globi, alla sceneggiatura, al migliore attore non protagonista, Mahershala Ali, e al miglior film, con buona pace di Viggo Mortensen, che si ferma di fronte all’interpretazione mimetica di Christian Bale di Dick Cheney, unico premio assegnato a Vice – L’uomo nell’Ombra, film più nominato alla partenza.

In generale, la Hollywood Foreign Press Association ha distribuito i riconoscimenti, garantendone uno a Se la strada potesse parlare, dato a Regina King per la migliore non protagonista, e un altro al bellissimo La Favorita, di Yorgos Lanthimos, che ha visto trionfare Olivia Colman, che aveva già vinto la Coppa Volpi a Venezia 75 per il ruolo. Niente da fare invece per Willem Dafoe che, insignito dello stesso riconoscimento in laguna lo scorso settembre per Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, ha dovuto cedere il passo a Malek.

Golden Globes 2019: tutti i vincitori

Alfonso Cuaron si porta a casa due premi, quello al miglior film straniero e alla migliore regia, per il suo Roma (Leone d’Oro a Venezia 75). Se il premio al miglior film straniero era atteso visto l’amore con cui è stato accolto il film negli Stati Uniti, è stato più sorprendente il riconoscimento alla regia, data la concorrenza spietata e la presenza di un “avversario” del calibro di Spike Lee.

L’armata Disney è stata sconfitta su tutti i fronti, invece, visto che il suo Il Ritorno di Mary Poppins va a casa a mani vuote (la categoria migliore colonna sonora è stata conquistata da Justin Hurwitz per Il Primo Uomo) e anche i suoi film d’animazione devono lasciare spazio al ben più meritevole Spider-Man: Un nuovo Universo, di SONY.

Nonostante le premesse, la conduzione di Andy Samberg e Sandra Oh è stata piatta, molto tesa alla ricerca della battuta e della parodia, ma mai davvero coinvolgente, semplice e “sicura”. Gli unici momenti di ilarità sono stati portati da alcuni presentatori, come Bill Murray in particolare, e dalla stessa Oh, che oltre a presentare la serata ha anche vinto il Golden Globes per la sua performance in Killing Eve, diventando la prima attrice di origine asiatiche ad aver vinto due riconoscimenti della HFPA.

A un anno dal Time’s Up, il glamour variopinto è tornato sul tappeto rosso, a dispetto del total black della scorsa edizione. Anche se soltanto Lady Gaga si è davvero distinta nell’abbigliamento, mentre gli altri ospiti, per la maggior parte, si sono attenuti a un codice di eleganza e sobrietà, con poche eccezioni di originalità. E la più delusa forse rimane proprio lei, che era stata data per favorita: la popstar ha comunque pianto e ringraziato tutti, quando ha ritirato il premio per la migliore canzone, ma era chiaro che quel Valentino da favola era stato indossato per figurare tra i migliori attori dell’anno.

Se neanche il frivolo chiacchierare della sfilata da red carpet ci dà motivo di interesse nel seguire queste cerimonie in cui Hollywood premia se stessa, resta la grande perplessità per l’utilità e anche il valore di tali premi. Se opere tranquillamente assimilabili a film tv come Bohemian Rhapsody e interpretazioni da cosplayer come quella di Rami Malek vengono incoronati come il meglio dell’anno cinematografico, bisogna davvero rivedere le posizioni in merito a tali cerimonie.

Erano anni che questi premi non facevano registrare un interesse così scarso, una conduzione così sciatta, un tappeto rosso così piatto e dei vincitori così imprevedibili, nel bene e nel male. Forse soltanto per questo ricorderemo i Golden Globes 2019, per la totale imprevedibilità dei suoi esiti.

Golden Globes 2019: tutti i vincitori

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Golden Globes 2019: tutti i vincitori

Sono stati assegnati i premi del Golden Globes 2019, l’edizione numero 76 dei premi assegnati dalla Associazione Stampa Estera a Hollywood (HFPA). Ecco di seguito tutti i vincitori:

Miglior Film — Drama

Miglior Film — Commedia o Musical

Miglior Attore Protagonista — Drama

  • Rami Malek, Bohemian Rhapsody

Miglior Attrice Protagonista — Drama

Miglior Attore Protagonista — Commedia o Musical

Miglior Attrice Protagonista — Commedia o Musical

  • Olivia Colman, The Favourite

Miglior Attore Non Protagonista

  • Mahershala Ali, Green Book

Miglior Attrice Non Protagonista

Miglior Regia

  • Alfonso Cuarón, Roma

Miglior Sceneggiatura

  • Peter Farrelly, Nick Vallelonga, Brian Currie, Green Book

Miglior Film d’Animazione

Miglior Film Straniero

Miglior Colonna Sonora

Miglior Canzone Originale

  • Shallow, A Star is Born

Miglior Serie Tv – Drama

  • The Americans (FX)

Miglior Serie Tv — Commedia o Musical

  • The Kominsky Method

Miglior Miniserie

  • The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story, FX

Miglior Attore Protagonista — Drama

  • Richard Madden, The Bodyguard

Miglior Attrice Protagonista — Drama

  • Sandra Oh, Killing Eve

Miglior Attore Protagonista — Commedia o Musical

  • Michael Douglas, The Kominsky Method

Miglior Attrice Protagonista — Commedia o Musical

  • Rachel Broshnahan, The Marvelous Mrs. Maisel

Miglior Attore Protagonista in una miniserie

  • Darren Criss, The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story

Miglior Attrice Protagonista in una miniserie

  • Patricia Arquette, Escape at Dannemora

Miglior Attore non protagonista

  • Ben Whishaw, A Very English Scandal

Miglior Attrice non protagonista

  • Patricia Clarkson, Sharp Objects

Golden Globes 2019: foto dal red carpet

Al via la 76° edizione dei Golden Globes 2019, con star, nominati, invitati e presentatori pronti a sfilare sul tappeto rosso del Beverly Hilton Hotel, location di lusso che ospita la cerimonia di assegnazione dei premi della stampa estera a Hollywood.

Ecco di seguito le immagini dal red carpet della serata:

Golden Globes 2019: le nomination

Easy Rider: tutto quello che non sai sul film con Jack Nicholson

Easy Rider: tutto quello che non sai sul film con Jack Nicholson

Easy Rider è uno di quei film che ha segnato una tappa importante della storia del cinema mondiale. Diretto nel 1969 da Dennis Hopper, ha segnato l’inizio della New Hollywood e è stata una pietra miliare del genere road movie.

Scritto da Hopper e Peter Fonda, interpretato da loro due e da Jack Nicholson, il film racconta una nuova gioventù piena di ideali e interessi diversi dalla generazione precedente, che vive secondo i valori della libertà di pensiero e dell’anticonformismo.

Ecco, allora, tutto quello che non sapevate di Easy Rider.

Easy Rider: streaming

easy rider

Easy Rider è uno dei film che ha fatto la storia del cinema. Chi volesse rivederlo oppure volesse approcciarvisi per la prima volta con questo capolavoro degli anni ’60, è possibile trovare Easy Rider in streaming sulla piattaforma digitale di Chili, disponibile anche in streaming ita.

Easy rider: film

easy rider

Easy Rider è stato considerato, e continua ancora ad esserlo, un film simbolo della nascita della New Hollywood. Il film racconta un’epoca nuova, un contesto sociale e culturale differente, fatto di voglia di evasione, di controtendenza e di anticonvenzionalità. Easy Rider è uno dei primi road movie, in grado di aprire la strada a questo genere, raccontando i modi di vivere dei tardi anni ’60.

Realizzato nel 1969, diretto da Dennis Hopper, sceneggiato da Peter Fonda, Hopper e Terry Southern e interpretato da Hopper, Fonda e Jack Nicholson, il film racconta la storia di Wyatt “Capitan America” e Bill che decidono di attraversare il paese da ovest a est in sella alle loro motociclette acquistate con il guadagno derivato dal trasporto di cocaina dal Messico agli Usa. I personaggi, durante il loro viaggio, incontreranno sulla strada tante persone diverse, con vivranno esperienze di diverso tipo.

Inizialmente incontrano un hippy, poi fanno la conoscenza di un giovane avvocato, George, durante gli arresti per aver partecipato ad una parata motociclistica non autorizzata. Il terzo ragazzo si unisce a loro, per perdersi insieme in altri eventi posti sul tragitto. Se l’idea di realizzare questo film è venuta a Peter Fonda dopo aver visto una foto che lo ritraeva insieme a Bruce Dern sulle proprie motociclette, egli stesso è stato co-autore della sceneggiatura insieme a Dennis Hopper: questa non era stata realizzata in maniera del tutto completa e la maggior parte delle battute vennero improvvisate sul set durante le riprese, specie mentre gli attori erano davvero sotto l’effetto della marijuana.

Easy Rider: significato

Easy Rider è un film ricco di simbologie e più volte si è cercato di attribuirgli diversi significati, in special modo concernenti il finale. Il film richiamò un pubblico diverso al cinema, un cinema che ai tempi stava soffrendo a causa della crisi delle società di produzione. Ecco che il film di Hopper vira verso l’innovazione, concentrandosi sull’cambiamento che ultimamente stava diventando il nodo cruciale dell’America moderna, un mondo giovanile che desiderava un mondo culturale e sociale diverso.

Easy Rider cavalcò in  pieno una strada già aperta da Il Laureato di Mike Nichols con Dustin Hoffman, film che anticipò la rivolta giovanile del 1968. Easy Rider è il primo film che mostra il possesso di droga e ne fa vedere anche il consumo della stessa: un consumo di marijuana che fanno i protagonisti stessi del film e che è stato fatto anche dagli attori durante le riprese. Il taglio con il cinema del passato è netto, il film di Hopper ha aiutato a recidere un cordone ombelicale che stava strozzando il mondo del cinema: ma il film di Hopper, conosciuto anche con il titolo di Easy Rider – Libertà e paura, non porta con sé solo questo significato.

Questo film è il simbolo della libertà di agire e di pensiero, una pellicola in cui tutto quello che viene mostrato è parte integrante (come i paesaggi) di una viaggio verso la controcultura, indicato anche nel tragitto che va da ovest ad est e non, come consuetudine, in senso inverso. Il significato vero e forse più profondo del film lo si trova nel finale, quando i due protagonisti vengono uccisi, sulle loro moto, da due razzisti.

Non c’è spiegazione, non modo di capire il perché, senza avere risposte, ma solo domande e riflessioni. La morte violenta non è altro che il prezzo da pagare da parte di una società che cerca di andare contro a quella precedente, nel voler esprimere i propri pensieri, il proprio essere, senza paura di essere giudicati, suscitando, allo stesso tempo, paura nella vecchia generazione. Potrà essere questo un vero e sconvolgente inizio per la nuova società americana o durerà molto poco, il tempo di un respiro, il tempo di un viaggio?

Colonna Sonora Easy Rider

easy rider

In Easy Rider la colonna sonora è parte determinante del film, diventando un vero e proprio commento sonoro mai visto prima. Anche se leggenda vuole che inizialmente non fosse prevista una colonna sonora di così tale portata per accompagnare il film, e che Hopper volesse concentrarsi su una serie di suoi brani preferiti dell’epoca, in ogni caso i brani selezionati per il film, di cui in seguito ne è stata realizzata una raccolta, riassumono e amplificano gli ideali di anticonformismo e libertà che guardavano verso un cambiamento del mondo allora contemporaneo in maniera radicale.

I brani utilizzati e più famosi del film sono Born to be Wild, un pezzo che si può posizionare nella preistoria dell’heavy metal e che ricorda molto anche il rombo di una possente motocicletta. Insomma, per la colonna sonora vennero usate canzoni diventate significative per quegli anni: The Pusher e Born to be Wild dei Steppenwolf, The Weight degli Smith, Wasn’t Born to Follow dei The Byrds, If You Want to Be a Bird di Holy Modal Rounders, Don’t Bogart Me dei Fraternity of Man, If 6 Was 9 di The Jimi Hendrix Experience, Kyrie Eleison/Mardi Gras dei The Eletric Prunes e It’s Alright, Ma (I’m Only Bleeding) e Ballad of Easy Rider di Roger McGuinn.

Fonti: IMDb, screenprism, allmusic

Tutti pazzi per Mary: 10 cose che non sai sul film

Tutti pazzi per Mary: 10 cose che non sai sul film

Tutti pazzi per Mary è praticamente un pietra miliare nella storia della commedia cinematografica. La storia d’amore tra Ted e Mary, corteggiata da diversi pretendenti, ha conquistato il pubblico di tutto il mondo.

Il film di Bobby e Peter Farrelly, che sbancato i botteghini di tutto il mondo nel 1998, è una commedia e una storia d’amore divertende e che scalda il cuore in una maniera del tutto politicamente scorretta.

Ecco dieci cose che non sapevate di Tutti pazzi per Mary.

Tutti pazzi per Mary: streaming ita

1. Chi desiderasse rivedere il film oppure recuperarlo e vederlo per la prima volta, ci si può affidare alla piattaforme streaming digitali e legali, come Chili, Infinity, Rakuten Tv, Google Play e Apple iTunes.

Tutti pazzi per Mary: cast

tutti pazzi per mary

2. Cameron Diaz è stata la prima scelta per il ruolo di Mary. Il cast di Tutti pazzi per Mary è pazzesco e Cameron Diaz ne è il diamante. Per i registi, i fratelli Farrelly, la Diaz fu la prima ed unica scelta: vedevano in lei la donna perfetta per recitare quel ruolo, asserendo che avesse una gran serie di caratteristiche come uscire con i maschi, adorare gli sport e bere birra la sera. Sebbene la Diaz decise di partecipare al progetto con una certa euforia, il suo agente era fortemente contrario ad un suo coinvolgimento nel film, convinto che le avrebbe rovinato la carriera. Meno male che non lo ha ascoltato!

3. Lo studio di produzione era riluttante dall’ingaggiare Ben Stiller per il ruolo di Ted. Ben Stiller era la prima scelta dei registi (che avevano considerato anche Jim Carrey e Jon Stewart), ma la casa di produzione non era convinta fino in fondo di volerlo assumere anche per il timore che fosse poco conosciuto al di fuori dei confini americani. Dati le circostanze, i registi hanno proposto Owen Wilson e i produttori si trovarono davanti il nome di un attore sul quale era ancora più riluttanti a riguardo. Alla fine, la casa di produzione decise di dare fiducia ai fratelli Farelly, assumendo.

4. Durante la realizzazione del film, Matt Dillon era fidanzato con Cameron Diaz. L’attore americano accettò con entusiasmo di interpretare il ruolo di Patrick “Pat” Healy, apprezzando il fatto che la coppia di registi lasciasse grande spazio all’improvvisazione. Ai tempi Matt Dillon non aveva fatto molte commedie e l’attore stesso definì la sua performance come una sfida perché “la commedia richiede un gran sincronizzazione.

Tutti pazzi per Mary: trailer

5. Non aver mai visto il film e nemmeno il trailer è un errore al quale bisogna subito rimediare! Recuperare un film come Tutti pazzi per Mary farò aprire gli occhi verso un mondo di comicità differente da quello che si solito si trova sul mercato.

Tutti pazzi per Mary: film completo

6. La scena di Ted e della zip deriva da un fatto vero. Dopo aver visto il film completo, ci si rende conto che una delle scene più memorabili è proprio quando il povero Ted cerca di tirare su la zip e qualcosa va storto. I due registi hanno rivelato che anni fa, quando la loro sorella più piccola diede una piccola festicciola a casa, uno dei ragazzini invitati andò al bagno e vi rimase chiuso per diverso tempo, finché il signor Farrelly non andò ad assicurarsi della sua salute e riuscì ad aiutarlo. Nessuno disse niente a nessuno per evitare disagio al ragazzo.

7. Cameron Diaz si era un tantino preoccupata per la scena del gel. Se viene citato il film Tutti pazzi per Mary, la prima cosa che viene in mente è la scena al ristorante con Mary e quel gel “particolare”. Prima di girare la scena, i Farrelly si assicurarono che la Diaz fosse a proprio agio con tutto quando e lei non ebbe nessuno problema. Ma poco prima di girare cominciò a preoccuparsi, pensando che una scena del genere avrebbe potuto far deragliare le sua carriera “All’inizio avevo domande perché non sai mai come possa andare qualcosa genere se non si è mai fatto prima. Mi sono fidata di Bobby e Peter, ovviamente, perché loro sono divertenti, ma quando siamo arrivati ad avere una visuale della cosa, mi sono resa conto di quanto fossero nel giusto”.

8. I fratelli Farrelly pensavano che Tutti pazzi per Mary fosse il loro ultimo lavoro. Il progetto precedente, Kingpin (1996), era andato molto male ai botteghini diventando un clamoroso flop. Indi per cui, decisero di mettere tutto loro stessi in questo film, perché tanto non avevano niente da perdere. Quando, poi, Tutti pazzi per Mary uscì al cinema, la carriera dei Farrelly continuò senza problemi.

Film: Tutti pazzi per Mary

tutti pazzi per mary

9. Il complesso residenziale dove Mary vive a Miami è stato distrutto. La casa in cui Mary abita quando si trasferisce a Miami, è stata distrutta, nel 2008, da un incidente di natura edile che ha ucciso ben due persone, ferendone altre cinque. Purtroppo, una gru crollò in un condominio vicino che era in costruzione e in cui la casa sarebbe dovuta essere implementata.

10. Sembra la storia del film si ispiri ad un fatto reale. Il fatto di cronaca a cui gli sceneggiatori si sarebbe ispirati, riguarda un uomo che, desideroso di ritrovare una compagna di classe di quando era al liceo, si mise ad ingaggiare un investigatore privato. Gli sceneggiatori si posero solo la domanda: cosa potrebbe succedere se l’investigatore privato mentisse al suo cliente perché si è innamorato della ragazza?

Fonti: IMDb, Variety,

Golden Globes 2019: le previsioni per la serata della HFPA

Golden Globes 2019: le previsioni per la serata della HFPA

La sera del 6 gennaio (la notte tra il 6 e il 7, qui in Italia) i Golden Globes 2019 apriranno ufficialmente la stagione dei premi. I riconoscimento della Hollywood Foreign Press Association (Associazione della Stampa Estera a Hollywood) sono da sempre gli apripista per un mese vorticoso di glamour, discorsi di ringraziamento e, ovviamente, premi che vedono Los Angeles e tutta la sua variopinta flora al centro dell’interesse del mondo dello spettacolo.

Da A Star is Born a Green Book, passando per Vice – L’uomo nell’ombra e La Favorita, sono tanti i film già riconosciuti di un certo valore con una o più nomination e sono tanti i globi d’oro da assegnare, nella serata che sarà condotta da Sandra Oh e Andy Samberg. Già la coppia conduttrice della serata si preannuncia un inedito. I due attori sono un assortimento molto interessante che promette gag comiche (ovviamente studiate al millimetro) e siparietti che potrebbero non far rimpiangere le fulgide conduzioni di Tina Fey e Amy Poehler.

Per quello che riguarda i premi, è prevista, su Los Angeles, una pioggia di Golden Globes per A Star is Born, l’esordio dietro la macchina da presa per Bradley Cooper, che è nominato come attore drammatico, regista e, ovviamente, per il suo film in veste di produttore. L’attore che da poco ha compiuto 44 anni potrebbe, personalmente, andare via a mani vuote, con l’eccezione del premio al miglior film drammatico, categoria in cui A Star is Born sembra non avere rivali. Gli altri premi che invece sembrano già assegnati sono quelli a Lady Gaga come migliore attrice, con buona pace della splendida Glenn Close di The Wife – Vivere nell’Ombra.

Non c’è dubbio che la popstar che ha esordito sul grande schermo con il ruolo di Ally abbia consegnato al film e al pubblico una grande e intensa interpretazione, ma si tratta di un lavoro che va al di là del valore cinematografico, molto scarso, e va a inserirsi in quella categoria di film confezionati per il grande pubblico, le emozioni “facili” e, soprattutto, i premi. Non che sia un male in senso assoluto, ma si tratta del prodotto tipico che “ruba” il merito a lavoro più raffinati, come appunto è The Wife.

Golden Globes 2019: le nomination

Il Bradley Cooper regista, invece, perderà senz’altro, visto che condivide la categoria con Alfonso Cuaron, che gareggia con Roma, apprezzatissimo, ma anche con Spike Lee, che ha realizzato uno dei film più belli e duri della stagione, BlackkKlansman, mettendo a segno un risultato grandioso per il suo ritorno in sala. Il Cooper attore pure si scontra con mostri sacri, quali Willem Dafoe, alla performance della vita con il suo Van Gogh e Rami Malek, che sebbene abbia realizzato poco più che un cosplay perfetto di Freddie Mercury, sta ricevendo uno spazio e un plauso davvero immotivato.

Strano a dirsi, ma quest’anno la concorrenza sembra molto più agguerrita nella categoria Comedy/Musical in cui concorrono film del calibro di Vice – L’uomo nell’Ombra e di Green Book, oltre a La Favorita, Il Ritorno di Mary Poppins e buffi outsider come Crazy & Rich (Asian), commedia divertente sulla “lotta di casta” nella moderna Singapore. Chiaramente i film di McKay e di Farrelly sono i capolista, con La Favorita di Yorgos Lanthimos che ha molte chance di riuscire a portare a casa il premio alla migliore attrice, Olivia Colman, già Coppa Volpi a Venezia 75 per lo stesso ruolo.

Sarà invece molto divertente la lotta tra Christian Bale e Viggo Mortensen, entrambi sformati e molto ingrassati per interpretare i rispettivi personaggi, due figure storiche, uno artefice del “male nel mondo” moderno, l’altro virtuoso esempio di razzista convertito all’amore e alla tolleranza. Puntiamo tutto su Mortensen e sul divertente ed edificante personaggio portato sul grande schermo in Green Book.

Per qunto riguarda i migliori non protagonisti, i Golden Globes non separano le categorie, come per gli attori protagonisti, e quindi sembra inevitabile che da una parte Amy Adams conquisti il suo ennesimo globo per Vice (e magari anche un meritato premio Oscar, chissà), nonostante Regina King (Se la strada potesse parlare) sia in agguato, mentre Richard E. Grant possa sbaragliare la concorrenza con l’outsider Can You Ever Forgive Me?, che in Italia uscirà con il titolo di Copia originale, una specie di equivalente di Tonya dello scorso anno, che ha visto il meritato trionfo di Allison Janney.

Mentre la HFPA potrebbe comunque premiare lo sforso della Disney per aver riportato al cinema Mary Poppins, con il riconoscimento alla migliore colonna sonora, è plausibile che nella categoria miglior film d’animazione, questa volta, la spunti SONY con il suo magnifico Spider-Man: Un Nuovo Universo.

E per il milgior film straniero? Il 2018 appena trascorso è stato un anno ricco di film straordinari che si affolleranno tutti nella stessa categoria. Roma di Cuaron sembra essere il titolo favorito, ma anche Un affare di famiglia potrebbe conquistare il cuore dell’Associazione, così come ha conquistato il cuore di chiunque lo abbia visto. Considerata la qualità dei film in questa categoria, qualunque film premiato sarebbe meritevole (con l’eccezione di Cafarnao!).

Ecco di seguito le previsioni per i Golden Globes 2019

  • Miglior film drammatico: A Star is Born
  • Miglior film commedia: Green Book
  • Miglior Attore Protagonista – Drama: Willem Dafoe
  • Miglior Attrice Protagonista – Drama: Lady Gaga
  • Miglior Attore Protagonista – Commedia o Musical: Viggo Mortensen
  • Miglior Attrice Protagonista – Commedia o Musical: Olivia Colman
  • Miglior Attore Non Protagonista: Richard E. Grant
  • Miglior Attrice Non Protagonista: Amy Adams
  • Miglior Sceneggiatura: La Favorita
  • Miglior Film d’Animazione: Spider-Man: Un Nuovo Universo
  • Miglior Film Straniero: Roma
  • Miglior Colonna Sonora: Il Ritorno di Mary Poppins
  • Miglior Canzone Originale: Shallow – A Star is Born

PGA 2019: tutte le nomination, c’è Black Panther

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PGA 2019: tutte le nomination, c’è Black Panther

Oltre a Golden Globes e Oscar, la stagione dei premi assegna anche una serie di riconoscimenti di grande prestiogio ai film per settore. Ogni anno, i sindacati degli attori, dei registi, dei produttori, hanno il loro palmares, premi assegnati agli specialisti di settore da colleghi di settore. Probabilmente, da un punto di vista del merito, niente ha più valore che veder riconsociuto il proprio valore dai propri colleghi.

Si comincia quindi con le nomination ai PGA 2019, Producers Guild Awards, il sindacato dei produttori. Più di ogni altro premio, il PGA è il premio assegnato al film che quasi sempre vince agli Oscar, cosa che non vale con la stessa costanza per gli altri riconoscimenti assegnati da altri sindacati.

Ecco le nomination ai PGA 2019

  • Darryl F. Zanuck Award per il miglior produttore di un lungometraggio:

BLACK PANTHER
Producer: Kevin Feige
BLACKKKLANSMAN
Producers: Sean McKittrick, Jason Blum, Raymond Mansfield, Jordan Peele, Spike Lee
BOHEMIAN RHAPSODY
Producer: Graham King
CRAZY & RICH
Producers: Nina Jacobson & Brad Simpson, John Penotti
LA FAVORITA
Producers: Ceci Dempsey, Ed Guiney, Lee Magiday, Yorgos Lanthimos
GREEN BOOK
Producers: Jim Burke, Charles B. Wessler, Brian Currie, Peter Farrelly, Nick Vallelonga
A QUIET PLACE
Producers: Michael Bay, Andrew Form, Brad Fuller
ROMA
Producers: Gabriela Rodríguez, Alfonso Cuarón
A STAR IS BORN
Producers: Bill Gerber, Bradley Cooper, Lynette Howell Taylor
VICE – L’UOMO NELL’OMBRA
Producers: Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Kevin Messick, Adam McKay

  • Miglior produttore di un documentario:

“The Dawn Wall”
Producers: Josh Lowell, Peter Mortimer, Philipp Manderla
“Free Solo”
Producers: Elizabeth Chai Vasarhelyi, Jimmy Chin, Evan Hayes, Shannon Dill
“Hal”
Producers: Christine Beebe, Jonathan Lynch, Brian Morrow
“Into the Okavango”
Producer: Neil Gelinas
“RBG”
Producers: Betsy West, Julie Cohen
“Three Identical Strangers”
Producers: Becky Read, Grace Hughes-Hallett
“Won’t You Be My Neighbor?”
Producers: Morgan Neville, Nicholas Ma, Caryn Capotosto

  • Miglior produttore di un film d’animazione:

IL GRINCH
Producers: Chris Meledandri, Janet Healy
GLI INCREDIBILI 2
Producers: John Walker, Nicole Grindle
L’ISOLA DEI CANI
Producers: *Da determinare*
RALPH SPACCA INTERNET
Producer: Clark Spencer
SPIDER-MAN: UN NUOVO UNIVERSO
Producers: Avi Arad, Phil Lord & Christopher Miller, Amy Pascal, Christina Steinberg

Naomi Scott è la principessa Jasmin di Aladdin nella nuova foto

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Dopo le prime immagini ufficiali diffuse da Entertainment Weekly, ecco una nuova foto dal live action di Aladdin che ritrae Naomi Scott nei panni della principessa Jasmine. L’attrice, vista in Power Rangers, incarnerà la principessa Disney, sulla scia di quanto già fatto da Lily James in Cenerentola e Emma Watson in La Bella e la Bestia.

Aladdin: il teaser trailer del live action con Will Smith

Diretto da Guy Ritchie (Sherlock HolmesOperazione U.N.C.L.E.) e scritto da John August (Dark ShadowsBig Fish – Le Storie di Una Vita Incredibile), Aladdin è interpretato da Will Smith (AlìMen in Black) nei panni del Genio con il potere di esaudire tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada magica.

Mena Massoud (Jack Ryan) è il protagonista, lo sfortunato ma adorabile ragazzo di strada innamorato della bellissima figlia del Sultano, la Principessa Jasmine, interpretata da Naomi Scott (Power Rangers), che vuole scegliere liberamente come vivere la propria vita. Marwan Kenzari (Assassinio sull’Orient Express) è Jafar, un malvagio stregone che escogita un piano diabolico per destituire il Sultano e regnare su Agrabah; mentre Navid Negahban (Homeland: Caccia alla Spia) interpreta il Sultano, il sovrano di Agrabah, impaziente di trovare un marito adatto alla figlia Jasmine.

Aladdin è prodotto da Dan Lin (The LEGO Movie), mentre il vincitore del Golden Globe Marc Platt (La La Land), Jonathan Eirich (Deathnote) e Kevin De La Noy (Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno) sono i produttori esecutivi. La colonna sonora è composta dall’otto volte Premio Oscar Alan Menken (La Bella e la BestiaLa Sirenetta) e comprende nuove versioni dei brani originali scritti da Menken e dagli autori premiati con l’Oscar Howard Ashman (La Piccola Bottega degli Orrori) e Tim Rice (Il Re Leone), oltre a due brani inediti realizzati dallo stesso Menken e dai compositori, vincitori dell’Oscar e del Tony Award, Benj Pasek e Justin Paul (La La LandDear Evan Hansen).

Taron Egerton è Elton John nella nuova foto di Rocketman

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Taron Egerton è Elton John nella nuova foto di Rocketman

Ecco una nuova immagine di Taron Egerton nei panni di Elton John, nel biopic sulla rockstar inglese dal titolo Rocketman. Di seguito l’immagine in bianco e nero diffusa da USA Today.

Rocketman: il teaser trailer italiano del biopic su Elton John con Taron Ederton

Rocketman, il biopic su Elton John in cui Taron Egerton interpreta la popstar inglese negli anni più fervidi e rivoluzionari della sua carriera musicale. A dirigere il film c’è Dexter Fletcher, mentre nel cast compaiono anche Jamie Bell, Richard Madden, Gemma Jones e Bryce Dallas Howard.

Rocketman arriverà nelle sale nel 2019 ed è prodotto da Matthew Vaughn, David Furnish, Adam Bohling, David Reid. Elton John compare anche trai produttori esecutivi del film, al fianco di Steve Hamilton Shaw, Michael Gracey, Claudia Schiffer. Il film ripercorrerà le fasi cruciali della vita pubblica e privata di Elton John, dagli inizi come grande talento al pianoforte alla consacrazione come artista internazionale, passando per gli eccessi e il periodo in cui collaborò con il compositore Bernie Taupin pubblicando i suoi più grandi successi.

Hellboy: è guerrilla in una nuova foto con David Harbour

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Hellboy: è guerrilla in una nuova foto con David Harbour

USA Today ha diffuso una nuova immagine di Hellboy, dopo che il primo trailer del film ha destato non poche perplessità da parte dei fan. Di seguito, ecco la nuova foto che vede protagonista Big Red, interpretato da David Harbour.

Hellboy: trailer italiano del reboot con David Harbor

Il nuovo film diretto da Neil Marshall (Il Trono di Spade, The Descent), sarà legato maggiormente agli elementi horror dei fumetti di Mignola, tanto che avrà certamente un rating vietato ai minori. Detto questo, il trailer lascia ben sperare, anche se al momento non sembra essere poi così tanto “spaventoso”. Il film doveva inizialmente uscire a gennaio 2019, ma la Lionsgate ha annunciato all’inizio dell’autunno che la pellicola sarebbe rimandata al 12 aprile 2019.

Hellboy di Neil Marshall vede David Harbor nei panni di Hellboy, Ian McShane nei panni di Trevor Bruttenholm, Milla Jovovich nei panni di Nimue, Sasha Lane nei panni di Alice Monaghan, Penelope Mitchell nei panni di Ganeida e Daniel Dae Kim nei panni di Ben Daimio.

Dumbo: i protagonisti nei character poster

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Dumbo: i protagonisti nei character poster

Trai film più attesi dell’anno c’è anche il live action di Dumbo, diretto da Tim Burton per Disney. Di seguito, ecco i character poster del film con protagonisti, oltre all’elefantino volante, anche Danny De Vito, Eva Green, Michael Keaton e Colin Farrell.

La trama di Dumbo

Il proprietario del circo Max Medici (Danny DeVito) arruola l’ex star Holt Farrier (Colin Farrell) e i suoi figli Milly (Nico Parker) e Joe (Finley Hobbins) per prendersi cura di un elefante appena nato le cui orecchie enormi lo rendono un’attrazione, in un circo già in difficoltà. Ma quando scoprono che Dumbo può volare, tutto il circo trae giovamento da questo fenomeno, attirando l’imprenditore V.A. Vandevere (Michael Keaton), che recluta lo strano pachiderma per la sua più nuova, grandiosa avventura per l’intrattenimento, Dreamland. Dumbo sale a nuove vette accanto a un’affascinante e spettacolare artista aerea, Colette Marchant (Eva Green), finché Holt scopre che sotto la sua patina lucida, Dreamland è piena di oscuri segreti.

Nel cast umano del film protagonisti Eva Green, Michael Keaton, Colin Farrell, Danny DeVito, Alan Arkin e DeObia Oparei. Prodotto da Justin Springer (Tron: Legacy, Oblivion) il film è un misto di CGI e Live Action.

Dumbo: il trailer del live action Disney diretto da Tim Burton

Shazam!: l’eroe e il Dottor Sivana in una nuova foto

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Shazam!: l’eroe e il Dottor Sivana in una nuova foto

L’eroe di Zachary Levi arriverà nel 2019 sul grande schermo, e mentre Aquaman sta registrando un discreto successo e pareri più o meno unanimi, Shazam! sarà il prossimo capitolo del franchise DC al cinema.

Di seguito, grazie a USA Today che ha diffuso una serie di preview dai prossimi film in uscita negli USA per i prossimi mesi, ecco una nuova foto dell’eroe di fronte al Dottor Sivana, il villain interpretato da Mark Strong.

Shazam!: il trailer italiano con Zachary Levi

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La sinossi ufficiale di Shazam!:

Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Vi ricordiamo che Shazam! farà parte dell’Universo Cinematografico DC e seguirà le uscite di Aquaman e Wonder Woman 2, gli altri due attesi titoli di casa DC.

Shazam! è atteso per il 2019 e vede nel cast Zachary LeviAsher Angel (Billy Batson), Mark Strong (Dr. Thaddeus Sivana)Jack Dylan Grazer (Freddy), Grace Fulton (Mary), Faithe Herman (Darla), Ian Chen (Eugene), Jovan Armand (Pedro), Cooper Andrews e Marta Milans (genitori adorrivi di BillyVictor e Rosa Vasquez), Ron Cephas Jones (Il Mago).

Shazam!: in che modo il film sarà legato al DCEU?

USA Today

Golden Globe 2019: in diretta e in streaming su Sky Atlantic

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Golden Globe 2019: in diretta e in streaming su Sky Atlantic

In diretta da Beverly Hills, sarà Sky Atlantic a trasmettere in esclusiva per l’Italia la cerimonia di premiazione della 76° edizione dei Golden Globe Awardsin onda la notte tra domenica 6 e lunedì 7 gennaio, dall’01.00 alle 05.00. Lunedì, dalle 21.15, in onda un best-of coi momenti salienti della serata.

A presentare la cerimonia dei prestigiosi premi consegnati dalla Stampa Estera di Hollywood Sandra Oh e Andy Samberg, entrambi vincitori del premio rispettivamente per Grey’s Anatomy e Brooklyn Nine-Nine.

In lizza tantissime delle serie tv più amate in onda su Sky E SU SKY CINEMA CULT MARATONA CON ALCUNI FRA I MIGLIORI FILM VINCITORI DEGLI ANNI SCORSI

Per le serie tv incetta di nomination per moltissime fra le serie e le miniserie più amate in onda su Sky, da Escape at Dannemora (produzione Showtime), la miniserie diretta da Ben Stiller con Patricia Arquette in corsa come miglior attrice per la sua incredibile trasformazione nella protagonista Joyce “Tilly” Mitchell, a A Very English Scandal fino all’apprezzatissima produzione HBO Sharp Objects (in lizza anche con Amy Adams e Patricia Clarkson), che contende alla produzione originale Sky Patrick Melrose il titolo di miglior miniserie. Nella categoria comedy o musical, in corsa anche Kidding – Il fantastico mondo di Mr. Pickles (Showtime), con Jim Carrey in gara come miglior attore.

In occasione della 76^ edizione dei Golden Globes, Sky Cinema Cult propone una selezione di titoli premiati negli anni scorsi nelle categorie miglior film drammatico e miglior film commedia o musicale, in una doppia maratona sabato 5 e domenica 6 gennaio dalle 11.30 alla seconda serata. Tra i titoli proposti, recenti successi come TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI, che ha conquistato ben quattro Golden Globe nell’ultima edizione, tra cui quello come Miglior Film drammatico e quello all’interpretazione per una straordinaria Frances McDormand, e lo spettacolare musical LA LA LAND, trionfatore nel 2017 con sette Golden Globe tra cui i premi per Damien Chazelle alla regia e Emma Stone e Ryan Gosling.

GOLDEN GLOBE AWARDS, LA NOTTE TRA DOMENICA 6 GENNAIO E LUNEDÌ 7 GENNAIO, IN DIRETTA DALLE 01.00 ALLE 05.00 SU SKY ATLANTIC.

LUNEDÌ 7 GENNAIO IL MEGLIO DEI GOLDEN GLOBES ALLE 21.15 SU SKY ATLANTIC

Avengers: Endgame, ecco la prima immagine ufficiale

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Avengers: Endgame, ecco la prima immagine ufficiale

La Disney ha appena diffuso la prima immagine ufficiale di Avengers: Endgame, frammento del film che vede protagonista Tony Stark (Robert Downey Jr.) mentre registra il suo ultimo messaggio all’amata Pepper Potts.

Come svelato dal primo trailer ufficiale diffuso pochi giorni fa dai Marvel Studios, Avengers: Endgame inizierà subito dopo la fine degli eventi di Infinity War che hanno visto Thanos trionfare sui nostri eroi e decimare la popolazione dell’universo usando il guanto dell’infinito.

Tra i sopravvissuti allo schiocco c’è però Stark, da solo (o forse in compagnia di Nebula) nello spazio a bordo di un’astronave senza più cibo e ossigeno: quale sarà allora il suo destino? Ma soprattutto, riuscirà a tornare a Terra e chi lo salverà?

avengers endgame

Avengers: Endgame, 10 modi in cui potrebbe finire il film

Avengers: Endgame arriverà al cinema il 24 Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

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Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, tutti i segreti del trailer

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