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Saga del Multiverso: Kevin Feige vuole di nuovo gli Original Six? Ecco cosa ne pensa Jeremy Renner

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Dato che la Saga del Multiverso non è riuscita a connettersi con il pubblico nel modo sperato dai Marvel Studios, nessuno di noi è rimasto sorpreso nell’apprendere che Kevin Feige sta pensando di rimettere insieme i sei Vendicatori originali.

La Infinity Saga è stata costruita attorno a Capitan America, Iron Man, Thor, Occhio di Falco, Vedova Nera e Hulk. Anche se alcuni di loro sarebbero quasi certamente varianti, riproporre quella squadra è sicuramente un modo per riportare le persone nei cinema per i prossimi film degli Avengers.

MCU The Avengers Fase 1

Parlando con Josh Horowitz, alla star di Occhio di Falco, Jeremy Renner, è stato chiesto cosa pensasse di rimettere insieme la banda. “Forse se passa abbastanza tempo, giusto? Penso che a questo punto sia così, ma qual è lo scopo della narrazione [e] della storia?” si chiede l’attore. “Questi sono personaggi amati. Abbiamo trascorso 23 film insieme essenzialmente come collettivo. Qual è il motivo? Qual è la storia? Devi fare altro dopo? Come risolverai questo problema? Ho dei sentimenti al riguardo. Penso che tutti li abbiano. Penso che i ragazzi che sono morti abbiano dei sentimenti al riguardo.”

E mentre Renner crede che ci debba essere una buona ragione per rimontare la versione originale degli Eroi più potenti della Terra, è chiaramente d’accordo con l’idea di riunirsi con loro. “No, no, non ho mai chiesto di essere ucciso”, ammette Jeremy Renner. “Cose come [un film di squadra] sono sempre interessanti ed emozionanti. Potresti coinvolgere così tante persone solo per quello. L’atmosfera di Mr e Mrs Smith sarebbe piuttosto interessante. Qual è l’idea di mettere insieme The Avengers? Come e perché? Qual è lo scopo?”

Per quanto riguarda la questione se sa qualcosa di Secret Wars, ha aggiunto. “Non so cosa sia. Sono sempre d’accordo, amico. Penso che sarebbe fantastico. Sarebbe fantastico. Mi piacerebbe stare di nuovo con tutti.”

Colman Domingo raggiunge Tina Fey e Steve Carell in Four Seasons

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Colman Domingo raggiunge Tina Fey e Steve Carell in Four Seasons

Colman Domingo è l’ultima aggiunta al cast della serie Four Seasons di Netflix. Reciterà insieme ai membri del cast precedentemente annunciati Tina Fey e Steve Carell. Lo spettacolo è basato sul film omonimo del 1981, diretto e interpretato da Alan Alda con Carol Burnett, Rita Moreno, Sandy Dennis e Len Cariou anche tra i membri del cast. La serie è stata annunciata per la prima volta a gennaio con un ordine di otto episodi e l’inizio della produzione è previsto entro la fine dell’anno.

Nel film, tre coppie sposate vanno in vacanza insieme ogni stagione, ma le cose si complicano quando uno dei mariti lascia la moglie e inizia a portare con sé una donna più giovane. Il film è stato precedentemente adattato in una serie TV del 1984 per la CBS.

Colman Domingo è una star molto apprezzata sia sul palcoscenico che sullo schermo. Recentemente ha ottenuto la sua prima nomination all’Oscar per il film Rustin, per il quale ha ricevuto anche una candidatura al Golden Globe. Ha vinto un Emmy nel 2022 come miglior attore guest in una serie drammatica per il suo lavoro nella serie di successo della HBO Euphoria.

Rustin Colman DomingoAd oggi ha ricevuto due nomination ai Tony Award: una come miglior attore protagonista in un musical per “The Scottsboro Boys” e un’altra per il suo lavoro come produttore in “Fat Ham”. In televisione, Domingo è forse meglio conosciuto per il suo ruolo da protagonista nella serie AMC Fear The Walking Dead. Nel cinema, ha recitato in film come Il colore viola, Ma Rainey’s Black Bottom, Zola, Se la strada potesse parlare e Selma – La strada per la libertà.

Locarno 77: il poster del Locarno Film Festival porta la firma di Annie Leibovitz

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Celebre per i suoi ritratti di personalità di spicco – tra cui John Lennon e Yoko Ono, la regina Elisabetta, Leonardo DiCaprio, Michael Jackson, Barack Obama, Meryl Streep e Susan SontagAnnie Leibovitz è una delle fotografe internazionali più ricercate e di maggiore successo degli ultimi cinquant’anni.

Da oggi, grazie al poster ufficiale realizzato dall’artista per la 77esima edizione del Locarno Film Festival, entra a far parte di questa illustre schiera anche il Pardo, un simbolo del cinema d’autore riconosciuto in tutto il mondo.

Realizzata sullo sfondo del Lago Maggiore durante la primavera del 2024, l’immagine del manifesto raffigura un leopardo sugli scogli in riva all’acqua mentre scruta la maestosità del paesaggio alpino sotto un cielo solcato dalle nuvole. Come lo stesso Locarno Film Festival, il leopardo è accattivante: un’icona anomala in una cornice suggestiva.

Locarno Film Festival 77 poster

Maja Hoffmann, Presidente del Locarno Film Festival: “Il poster che accompagnerà la 77esima edizione del Festival è stato realizzato da una delle creatrici di immagini più acclamate del nostro tempo, l’artista statunitense Annie Leibovitz. Annie ha prodotto un’opera iconica che rappresenta al meglio le idiosincrasie del suo linguaggio artistico. Nel suo stile visivo unico, la figura emblematica del Pardo occupa una posizione suggestiva all’interno del magnifico paesaggio delle montagne che sovrastano il lago.

L’unicità della sua bellezza e della sua fragilità lo rendono un simbolo perfetto per i nostri tempi. La sua presenza condensa la natura dirompente delle storie che impareremo a conoscere quest’estate attraverso le opere delle artiste e degli artisti presenti a Locarno. Sono grata ad Annie per aver dato forma a questa idea, e per aver creato un’immagine che sono certa diventerà memorabile tanto quanto la 77esima edizione del Locarno Film Festival.”

La 77esima edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 7 al 17 agosto 2024.

Venom: The Last Dance, il trailer mostra una retcon di Spider-Man: No Way Home?

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Il trailer di Venom: The Last Dance sembra mostrare una retcon all’ultimo film di Spider-man. Nella scena post-crediti di Venom: La Furia di Carnage, Eddie Brock è stato teletrasportato dalla sua realtà sulla Terra-616 (dove è ambientato il Marvel Cinematic Universe). Il suo hotel in Messico viene sostituito da quello che sembrava un resort a 5 stelle, con il simbionte di Venom che mostra grande interesse per un servizio televisivo dedicato a Spider-Man. Lo scenario era quindi preparato per un incontro tra i due personaggi, se non fosse che Spider-Man: No Way Home si conclude con la rivelazione che Eddie non ha mai lasciato il suo resort prima di venire rispedito nel suo mondo.

Tuttavia, Venom ha lasciato un pezzo di sé sulla Terra-616 in una scena chiaramente intesa ad aprire la porta al Peter Parker di Tom Holland che ottiene il suo costume alieno (che, nelle ultime settimane, è diventato un possibile punto della trama per l’imminente Spider-Man 4). Con Eddie rimandato da dove veniva, solo un barista – interpretato da Cristo Fernández di Ted Lasso – è stato lasciato a commentare il fatto che il suo unico cliente fosse scomparso senza pagare il conto.

Nel trailer di Venom: The Last Dance, vediamo il misterioso cattivo interpretato da Chiwetel Ejiofor catturare quel frammento solitario di simbionte, compiendo una retcon di Spider-Man: No Way Home.

Non sappiamo se la cosa abbia senso o seguito, ma fa discutere i fan e assomiglia molto a quanto visto nel trailer di Morbius. Il teaser di quel film includeva graffiti dello Spider-Man di Tobey Maguire che lo etichettavano come un assassino, una sequenza che non è stata inclusa nel montaggio finale.

Non è molto plausibile che il personaggio interpretato da Ejiofor abbia il potere di viaggiare tra i mondi e questo sembra essere il modo di Sony di tornare sui propri passi e fare in modo che Venom non sia più sulla Terra-616… a meno che Eddie non sia tornato nel suo mondo dove esiste un identico bar con un barista identico e ha lasciato dietro di sé un’identico pezzetto di sé.

Quando Spider-Man: No Way Home fu distribuito, c’era la possibilità che fosse l’addio di Peter al MCU, quindi i piani per un crossover Spider-Man/Venom potrebbero essere stati cambiati negli anni successivi.

Venom: The Last Dance, il primo trailer del film!

Venom: The Last Dance segue i successi al botteghino consecutivi di Venom: La furia di Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a livello globale) e Venom del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e scriverà il trequel.

Tom Hardy ha menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti appoggio.”

A parte il ritorno di Tom Hardy nei panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock nei titoli di coda di Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che include Morbius, Kraven Il Cacciatore e Madame Web, tra gli altri – potrebbe comparire in Venom: The Last Dance.

Venom: the last dance – il poster

Captain America: Brave New World, il “classico” costume di Cap nelle nuove foto dal set

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Grazie alle riprese aggiuntive di Captain America: Brave New World, stiamo avendo la possibilità di sbirciare molto nel dietro le quinte del film che vedrà ufficialmente Sam Wilson (Anthony Mackie) assumere l’identità di Captain America. Tra Rosa Salazar e Giancarlo Esposito, impegnati nelle riprese, compare adesso anche il protagonista in tuta e ossa, mentre indossa il suo costume “classico”, ovvero quello che gli abbiamo visto indossare nel finale di The Falcon and the Winter Soldier.

Nel film Sam Wilson indosserà anche un abito blu e rosso senza ali, qualcosa di non troppo dissimile dal costume di Steve Rogers, ma non è ancora chiaro cosa porti al cambio di abbigliamento.

I dettagli della trama rimangono misteriosi per il momento, ma il film viene descritto come un thriller d’azione politico sulla stessa linea di Captain America: The Winter Soldier, con il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige che lo definisce “un film d’azione relativamente realistico”.

Secondo un recente rapporto, le riprese aggiuntive non dovrebbero essere particolarmente estese e dovrebbero concludersi entro un’altra settimana o due. Ci si aspettava che fossero aggiunte nuove sequenze d’azione, quindi in base a ciò che vediamo in queste foto, sembra che potrebbero girare una nuova apertura per il film, dove Mackie indossa il suo primo costume di Capitan America.

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Anthony Mackie ha recentemente dichiarato che questo film è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.

Questo film è un chiaro reset. Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film, si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che la Marvel vuoole essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter Soldier“.

Venom: The Last Dance, Rhys Ifans nel cast. Sarà di nuovo il Dr. Connor a.k.a. Lizard?

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Il primo trailer di Venom: The Last Dance diffuso ieri ha mostrato le immagini del film che si conferma, almeno da quanto visto, più o meno la stessa cosa dei primi due precedenti, che nonostante qualche remora sono generalmente piaciuti al grande pubblico. La cosa veramente interessante però emersa dal trailer è la cast list ufficiale, in cui compaiono Tom Hardy, Chiwetel Ejiofor, Juno Temple, Peggy Lu, Alanna Ubach, Stephen Graham e… Rhys Ifans!

L’attore ha esordito nel mondo dei cinecomic con The Amazing Spider-Man in cui interpretava il Dr. Connor a.k.a. Lizard. Il personaggio è tornato per Spider-Man: No Way Home insieme a tutti gli altri cattivi affrontati dall’Uomo Ragno nel corso delle sue avventure cinematografiche.

Tuttavia sembra improbabile che Ifans torni in quel ruolo. Come si può vedere nello screenshot di seguito, l’attore gallese sembra essere stato scelto per interpretare un hippie che dà un passaggio a Eddie. È interessante notare che sembra esserci un bambino seduto accanto al Protettore Letale, il che potrebbe contribuire alle voci secondo cui viaggerà con un giovane Peter Parker. Tuttavia è un’ipotesi molto azzardata.

Venom: The Last Dance, il primo trailer del film!

Venom: The Last Dance segue i successi al botteghino consecutivi di Venom: La furia di Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a livello globale) e Venom del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e scriverà il trequel.

Tom Hardy ha menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti appoggio.”

A parte il ritorno di Tom Hardy nei panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock nei titoli di coda di Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che include Morbius, Kraven Il Cacciatore e Madame Web, tra gli altri – potrebbe comparire in Venom: The Last Dance.

Venom: the last dance – il poster

WondLa: trailer della nuova avventura animata

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WondLa: trailer della nuova avventura animata

Apple TV+ ha presentato il trailer della trilogia di avventure animate WondLa, prodotta da Skydance Animation e basata sulla serie di bestseller del New York Times “The Search for WondLa” di Tony DiTerlizzi. Prodotta esecutivamente da Bobs Gannaway e con un cast di doppiatori stellare, la prima stagione di “WondLa”, composta da sette episodi, farà il suo debutto il 28 giugno.

WondLa racconta le avventure di Eva, doppiata da Jeanine Mason (“Roswell, New Mexico”), un’adolescente curiosa, entusiasta e vivace che viene cresciuta in un bunker sotterraneo all’avanguardia da Muthr, un robot custode, doppiato dalla candidata all’Emmy Teri Hatcher (“Desperate Housewives”). Il giorno del suo sedicesimo compleanno, un attacco al bunker costringe Eva a raggiungere la superficie terrestre, che ora è abitata da alieni, ricoperta da una fauna ultraterrena e senza nessun altro essere umano. Infatti, non si chiama più Terra ma Orbona.

Otto, un simpatico orso d’acqua gigante con cui Eva condivide poteri telepatici – doppiato dal premio Emmy Brad Garrett (“Tutti amano Raymond”) – e Rovender, un alieno irascibile dal passato travagliato doppiato da Gary Anthony Williams (“Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra”), si uniscono a Eva in una pericolosa ricerca di altri umani, della sua casa e del suo vero destino.

Completano il cast vocale Chiké Okonkwo (“The Birth of a Nation – Il risveglio di un popolo”, “La Brea”) nel ruolo di Besteel, il più grande cacciatore di tutta Orbona; D.C. Douglas (“Sharknado 2 – A volte ripiovono”, “Black Ops”) nel ruolo di Omnipod, il dispositivo portatile senziente della Dynasty Corporation, che viene dato a tutti gli esseri umani all’età di sei anni; il candidato all’Emmy Alan Tudyk (“Resident Alien”) nel ruolo di Cadmus Pryde, fondatore della Dynastes Corporation.

L’epica trilogia è prodotta esecutivamente da DiTerlizzi e Gannaway insieme a Ellen Goldsmith-Vein, Jeremy Bell, Julie Kane-Ritsch e John Lasseter, David Ellison e Dana Goldberg di Skydance Animation. La serie è prodotta anche da Tony Cosanella. Apple e Skydance Animation hanno già collaborato per il lancio del film d’animazione Apple Original Films “Luck”.

WondLa si aggiunge all’offerta di serie e film originali per bambini e famiglie in programma questa estate su Apple TV+, tra cui il primo adattamento televisivo del film cult “Time Bandits”, con Lisa Kudrow, in anteprima il 24 luglio; il nuovissimo revival “Yo GabbaGabbaLand!“ ispirato al fenomeno culturale nominato agli Emmy ‘Yo Gabba Gabba!’, in arrivo il 9 agosto; la seconda stagione dell’amata serie animata “Rana e Rospo”, in arrivo il 31 maggio e tanti altri titoli che saranno presto annunciati.

L’offerta di serie e film originali per bambini e famiglie su Apple TV+ include lo speciale ibrido animato in live action “Il coniglietto di velluto”, il cortometraggio animato vincitore di un Oscar e di un BAFTA “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo” e il film d’animazione vincitore di un BAFTA e nominato all’Oscar “Wolfwalkers – il popolo dei lupi”

Snowpiercer – Stagione 4: AMC rilascia il teaser trailer degli ultimi episodi in vista della premiere di luglio

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La quarta stagione di Snowpiercer di TNT – precedentemente prevista per un’uscita “all’inizio del 2025” – debutterà negli USA invece in esclusiva su AMC e AMC+ domenica 21 luglio, alle 9.8c. Guardate il teaser trailer qui sotto.

Le stagioni 1 e 2 di Snowpiercer sono ora in streaming esclusivo su AMC+. La terza stagione arriverà sullo streamer sabato 8 giugno. In Italia la serie è su Netflix.

Non vediamo l’ora di condividere l’ultima stagione di questa emozionante serie con la vibrante comunità di fan e con i nuovi spettatori a partire dal 21 luglio“, ha dichiarato a maggio Courtney Thomas, EVP di Streaming per AMC Networks. “Snowpiercer è un dramma divertente con un grande cast e vedere come finirà la corsa sarà un momento culminante della visione estiva degno di un treno da 1001 vagoni“.

La casa originale di Snowpiercer, TNT, ha dato il via libera alla stagione 4 nel luglio 2021, sei mesi prima che la stagione 3 andasse in onda. Cinque mesi dopo, l’emittente ha annunciato che la stagione 4 avrebbe concluso la “fortunata serie multi-stagionale” della serie fantascientifica. Le stagioni 1-3 sono state successivamente cancellate da Max.

Al momento della cancellazione di Snowpiercer, la TNT ha dichiarato: “È stata una decisione difficile, ma la nostra ammirazione per i talentuosi scrittori, attori e troupe che hanno dato vita allo straordinario mondo post-apocalittico di Snowpiercer rimane forte. Dall’anno scorso lavoriamo in collaborazione con i produttori per aiutare la serie a trovare una nuova casa dove i fan possano continuare a godere della storia avvincente e dell’eccezionale esperienza visiva. Non vediamo l’ora di lavorare con loro su progetti futuri“.

Quando, a marzo, la AMC è arrivata in soccorso, Paul Zbyszewski, showrunner della quarta stagione, ha dichiarato: “Siamo entusiasti che il treno abbia finalmente trovato una casa, e siamo incredibilmente grati a tutti quelli della AMC e dei Tomorrow Studios per aver dato ai fan di Snowpiercer la possibilità di godersi la Stagione 4 con tutto il duro lavoro che questo fantastico cast e la troupe ci hanno messo“.

Tra le novità della stagione 4 ci sono il beniamino di Agents of S.H.I.E.L.D. Clark Gregg e Michael Aronov di The Americans, in ruoli non rivelati. Inoltre, Zbyszewski (Agents of S.H.I.E.L.D., Helstrom) ha assunto il ruolo di showrunner, succedendo agli EP Graeme Manson e Aubrey Nealon.

Outlander – stagione 7, parte 2: Jamie e Claire salutano la rivoluzione nel primo teaser

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Starz ha rilasciato la prima anticipazione dei prossimi episodi del drama, in concomitanza con il World Outlander Day. Come già annunciato, la seconda parte di Outlander – stagione 7 debutterà venerdì 22 novembre alle 20.00 su Starz. (I nuovi episodi negli USA saranno disponibili il venerdì a mezzanotte sull’app Starz e su tutte le piattaforme di streaming e on-demand di Starz).

Gli otto episodi rimanenti di Outlander – stagione 7 vedranno Claire, Jamie e il giovane Ian tornare in Scozia, dove – secondo la sinossi ufficiale – “i pericoli della Guerra di Rivoluzione li costringeranno a scegliere tra stare dalla parte di coloro che amano e combattere per la terra che hanno reso la loro nuova casa”. Nel frattempo, Roger e Brianna “affrontano nuovi nemici attraverso il tempo e devono combattere le forze che minacciano di separare la loro famiglia”.

La serie è attualmente impegnata nelle riprese dell’ottava e ultima stagione, che sarà composta da 10 episodi. Sabato Starz ha annunciato anche tre aggiunte al cast dell’ottava stagione. Kieran Bew (House of the Dragon) interpreterà il Capitano Charles Cunningham, un soldato britannico in pensione. Frances Tomelty (Catastrophe) interpreterà sua madre, Elspeth Cunningham. Carla Woodcock (Free Rein) interpreterà Amaranthus Grey, descritta come “un nuovo membro della famiglia Grey”.

Come riportato in precedenza, lo showrunner Matthew B. Roberts ha dichiarato che Outlander – stagione 7 “rivisiterà alcuni dei nostri personaggi preferiti in tempi e luoghi diversi” e vedrà il ritorno di Graham McTavish (che interpreta Dougal MacKenzie), Nell Hudson (Laoghaire Fraser), Steven Cree (l’anziano Ian Murray), Lotte Verbeek (Geillis Duncan), Andrew Whipp (Brian Fraser) e Layla Burns (Joan MacKimmmie).

 

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Tobias Menzies, già protagonista della serie, ha recentemente rivelato a TVLine che non riprenderà i ruoli di Frank Randall o Jonathan Wolverton “Black Jack” Randall prima che la serie si concluda definitivamente. “Sarebbe fantastico”, ha dichiarato in un’intervista. “[Ma] no, non mi vedrete“.

Il network ha anche ordinato in precedenza uno spinoff, Outlander: Blood of My Blood, incentrato sui genitori di Jamie e Claire.

All American – stagione 7: La The CW rinnova lo show per un’altra stagione

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The CW ha rinnovato il drama sportivo “All American” per una settima stagione. Il network si è inoltre assicurato i diritti di trasmissione della quarta stagione di “The Chosen” e ha rinnovato “Penn & Teller: Fool Us” per la stagione 11.

All American” la cui sesta stagione è attualmente in corso è ispirata alla vita dell’ex linebacker della NFL Spencer Paysinger e vede protagonista Daniel Ezra nel ruolo di Spencer James, un giovane giocatore di football di Los Angeles. Nella sesta stagione, attualmente in onda, Spencer e Jordan (Michael Evans Behling) sono juniores alla GAU e sono ufficialmente idonei a partecipare al draft NFL, mentre una nuova aggiunta allo staff di allenatori cambia le dinamiche della squadra. Altri personaggi affrontano relazioni in evoluzione, genitorialità, problemi legali e lutti.

Warner Bros. Television e CBS Studios producono “All American” in associazione con Berlanti Productions. Tra i produttori esecutivi figurano Nkechi Okoro Carroll, Greg Berlanti, Jameal Turner, Sarah Schechter, Mike Herro e David Strauss.

Uno spinoff intitolato “All American: Homecoming” ha debuttato nel 2022, mentre la terza stagione è prevista per l’8 luglio. La serie segue la fidanzata di Jordan, Simone (Geffri Maya), che lascia Los Angeles per frequentare un college storicamente nero ad Atlanta.

Dopo che le prime tre stagioni del dramma storico di successo “The Chosen” hanno debuttato su The CW nel 2023, il network ha prolungato l’accordo e manderà in onda la nuova quarta stagione. Con Jonathan Roumie nel ruolo di Gesù, la serie, di produzione indipendente, è distribuita da Lionsgate. Dallas Jenkins è sceneggiatore, regista e produttore.

La quarta stagione ha già debuttato nelle sale cinematografiche all’inizio di quest’anno e sarà trasmessa in streaming sull’applicazione The Chosen a partire dal 2 giugno. Anche BYUtv trasmetterà la stagione. La notizia del rinnovo dell’accordo con la CW arriva subito dopo che The Chosen LLC ha interrotto il suo rapporto con gli Angel Studios, anche se lo studio ha intenzione di appellarsi alla decisione.

“Penn & Teller: Fool Us” è stata rinnovata per l’undicesima stagione. La serie, della durata di un’ora, vede aspiranti maghi che cercano di ingannare il famoso duo, gareggiando per avere la possibilità di esibirsi al loro fianco a Las Vegas. La serie è creata e prodotta esecutivamente da Penn Jillette, Teller, Peter Adam Golden, Andrew Golder e Lincoln Hiatt in associazione con 1/17 Productions e September Films di DCD Media.

Sarah Snook protagonista della serie thriller All Her Fault

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Sarah Snook protagonista della serie thriller All Her Fault

Sarah Snook ha ottenuto il suo primo ruolo da protagonista in TV dopo la fine di “Succession“. Sarah Snook sarà la protagonista della serie “All Her Fault“, che ha ottenuto il via libera dalla Peacock. La serie è basata sull’omonimo romanzo di Andrea Mara.

La sinossi ufficiale della serie recita: “Marissa Irvine (Snook) arriva al numero 14 di Arthur Avenue, pensando di andare a prendere suo figlio Milo dal suo primo appuntamento con un ragazzo della sua nuova scuola. Ma la donna che apre la porta non è una madre che riconosce. Non è la tata. Non ha Milo. E così inizia il peggior incubo di ogni genitore“.

Per la sua interpretazione di Shiv Roy in “Succession“, Snook si è guadagnata un Emmy Award nel 2023, dopo essere stata nominata sia nel 2022 che nel 2020. Per la serie ha vinto anche due Golden Globe. “Succession” ha concluso la sua corsa acclamata dalla critica alla HBO dopo quattro stagioni nel 2023. Tra gli altri titoli televisivi di Snook figurano “The Beautiful Lie”, “Black Mirror”, “The Secret River”, “Soulmates” e “All Saints”. Al cinema, ha recitato in film come “Steve Jobs“, “Pieces of a Woman“, “Predestination” e “The Glass Castle”.

Chi scriverà All Her Fault? 

Megan Gallagher sta adattando “All Her Fault” per lo schermo e sarà produttore esecutivo. Snook sarà produttore esecutivo oltre che protagonista. Minkie Spiro dirigerà diversi episodi, compreso il primo, e sarà produttore esecutivo. Terry Gould produrrà, mentre Mara sarà il produttore associato. La serie è prodotta da Universal International Studio.

Like a Dragon: Yakuza, adattamento in live action del gioco di successo di Sega, è in arrivo su Prime Video

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Il gigante dello streaming Prime Video pubblicherà “Like a Dragon“, un adattamento in live-action della serie di giochi SEGA “Yakuza Like a Dragon“.

La serie crime-suspense-action in sei parti è diretta da Take Masaharu (“100 Yen Love”) e Takimoto Kengo (“Kamen Teacher”) e vede Takeuchi Ryoma (molteplici titoli di “Kamen Rider”) nel ruolo del protagonista, Kiryu Kazuma.

Verrà caricato su Prime Video in due lotti di tre episodi il 25 ottobre e il 1° novembre, con versioni sottotitolate e doppiate in 30 lingue.

La storia della serie è ambientata in due periodi temporali, il 1995 e il 2005, e segue la vita, gli amici d’infanzia e le ripercussioni delle decisioni di un temibile e impareggiabile guerriero della Yakuza con un forte senso della giustizia, del dovere e dell’umanità. La sceneggiatura e la storia sono di Sean Crouch e Nakamura Yugo, con la sceneggiatura giapponese di Yoshida Yasuhiro e Yamada Kana.

Pubblicata nel 2005 da SEGA, la serie di giochi “Yakuza” è stata posizionata come un gioco divertente per adulti e ha riscosso un grande successo tra il suo pubblico di riferimento. La serie “Like a Dragon: Yakuza” descrive la vita di gangster feroci ma appassionati e di persone che vivono in un enorme quartiere di intrattenimento, Kamurochō, un quartiere fittizio modellato sul violento Kabukichō del distretto di Shinjuku, che fa da sfondo al gioco.

La serie “mette in mostra il Giappone moderno e le storie drammatiche di questi personaggi intensi, come il leggendario Kazuma Kiryu, che i giochi del passato non sono stati in grado di esplorare“, ha dichiarato Prime Video.

Ho riversato il mio cuore, la mia anima e l’esperienza che ho accumulato in 35 anni in ‘Like a Dragon: Yakuza‘”, ha dichiarato il regista Take

L’interesse per i contenuti giapponesi provenienti dal Giappone e da altre parti del mondo è cresciuto in modo esponenziale. Mentre Prime Video Japan continua a offrire una varietà di contenuti di tutti i generi, l’adattamento di un franchise di videogiochi di fama internazionale che ha una risonanza così profonda e personaggi stratificati presenta un fascino unico e rende la visione estremamente avvincente“, ha dichiarato James Farrell, responsabile degli originals internazionali di Amazon MGM Studios.

Dal giorno in cui ho messo per la prima volta la penna sulla sceneggiatura originale di ‘Yakuza’, non ho mai pensato di rivisitare il mio lavoro sulla serie. Perché conosco fin troppo bene le sfide e le difficoltà che comporta il rifacimento di un titolo finito. Tuttavia, se mai dovessi essere spedito nel passato per una sorta di scherzo cosmico, questa è l’esperienza che vorrei creare. Se dovessi comunque passare per il remake, vorrei creare le versioni più coinvolgenti possibili di Kamurochō e Kazuma Kiryu, e questa serie ha tutto ciò che serve”, ha dichiarato Yokoyama Masayoshi, capo dello Studio Ryugagotoku e produttore esecutivo. “Mentre i giochi permettono di sperimentare il loro mondo attraverso una lente soggettiva, questo adattamento sarà il modo più oggettivo per godersi lo spettacolo. Non ho dubbi che i fan della serie saranno attratti dal modo in cui questo adattamento dà vita ai giochi e aggiunge nuove sorprese. I nuovi arrivati, invece, sono sicuro che si sentiranno investiti semplicemente dal realismo grintoso dello show“.

Badlands: Elle Fanning in trattative per recitare nel nuovo film di “Predator”

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La candidata agli Emmy Elle Fanning è in trattative per recitare in Badlands, un film indipendente di Dan Trachtenberg che espande l’universo di “Predator“.

Trachtenberg dirigerà il film per i 20th Century Studios da una sceneggiatura scritta insieme a Patrick Aison. Badlands arriva dopo il successo di Prey di Trachtenberg – il prequel di Predator” che ha avuto un successo di critica e ha battuto i record con la sua uscita su Hulu. Il film del 2022 è stato nominato per cinque Primetime Emmy, vincendone uno per il montaggio del suono; “Prey 2” è in fase di sviluppo, con la sua protagonista Amber Midthunder che potrebbe tornare. “Badlands” è stato annunciato a febbraio e la produzione del film dovrebbe iniziare nel corso dell’anno. I dettagli della trama non sono stati resi noti.

Elle Fanning ha recentemente concluso una serie di tre stagioni come produttrice esecutiva e protagonista di “The Great” di Hulu, dove ha interpretato la monarca russa Caterina la Grande e si è guadagnata la sua prima nomination agli Emmy (come miglior attrice protagonista in una serie comica). Nel corso della sua carriera ventennale, il curriculum della Fanning spazia dall’interpretazione della principessa Disney Aurora nei film di “Maleficent” al dramma strappalacrime di “The Girl from Plainville” e alla commedia familiare “La mia vita è uno zoo”, oltre a film d’autore come “The Neon Demon” di Nicolas Winding Refn, “20th Century Women” di Mike Mills e “Somewhere” e “The Beguiled” di Sofia Coppola.

Ma tra i suoi primi ruoli importanti c’è stata la partecipazione al film di fantascienza “Super 8” di J.J. Abrams del 2011. La Fanning interpreta Alice, una di un gruppo di preadolescenti che, nell’estate del 1979, assiste a un incidente ferroviario e indaga sulla serie di eventi inspiegabili che lo seguono. La Fanning sarà poi presente in “A Complete Unknown” di James Mangold, dove interpreta Sylvie Russo al fianco del Bob Dylan di Timothee Chalamet.

All American: Homecoming – stagione 3, il trailer dei nuovi episodi in arrivo

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The CW ha diffuso il promo ufficiale di All American: Homecoming – stagione 3, il dramma sportivo e spin-off di All American. Nel giugno 2023, la serie è stata rinnovata per una terza stagione, la cui première è prevista per l’8 luglio 2024.

Il dramma sportivo per giovani adulti è ambientato sullo sfondo dell’esperienza HBCU. Segue una giovane promessa del tennis di Beverly Hills e un giocatore di baseball d’élite di Chicago alle prese con l’alta posta in gioco dello sport universitario, ma anche con gli alti, i bassi e la sensualità di una prima età adulta non controllata in un prestigioso Historically Black College. Lo spin-off in questione vede Geffri Maya riprendere il suo ruolo di Simone Hicks. Nel cast anche Peyton Alex Smith, Kelly Jenrette, Cory Hardrict, Sylvester Powell, Netta Walker e Camille Hyde.

All American: Homecoming, la serie tv

In questo spin-off di All American, Simone Hicks lascia il fidanzato Jordan a Los Angeles e frequenta la Bringston University, un college storicamente nero di Atlanta, in Georgia, dove decide di inseguire il suo sogno di diventare una tennista professionista. Frequenta la scuola anche Damon Sims, una matricola che si muove all’interno del college per inseguire il suo sogno di giocare a baseball per l’università dopo aver rifiutato il draft della MLB per continuare a giocare a baseball per la Bringston sotto la guida del suo allenatore, Marcus Turner. È presente anche Amara Patterson, la zia di Simone, che insegna giornalismo a Bringston.

Nel cast di All American: Homecoming Geffri Maya nel ruolo di Simone Hicks. Peyton Alex Smith nel ruolo di Damon Sims (stagioni 1-2; ricorrente stagione 3), un prodigio del baseball liceale classificato a livello nazionale. Kelly Jenrette nel ruolo di Amara Patterson (stagioni 1-2; ricorrente stagione 3), una giornalista di successo diventata professoressa di giornalismo e zia materna di Simone, attuale presidente esecutivo della Bringston University.

Cory Hardrict nel ruolo dell’allenatore Marcus Turner, duro e schietto allenatore di baseball che ha giocato alla Bringston University ed è stato selezionato per il professionismo, ma che un infortunio gli ha precluso la carriera; attuale assistente del capo allenatore di baseball della Bringston University.

Sylvester Powell nel ruolo di Jessie “J.R.” Raymond Jr., nativo di Atlanta e giocatore di baseball, fidanzato di Gabrielle e fratello biologico di Damon. Camille Hyde nel ruolo di Thea Mays, un’ape regina del secondo anno e prodigio del tennis che emana lievi tendenze da ragazza cattiva.

Mitchell Edwards nel ruolo di Cam Watkins, nemesi di Spencer James nel football di Crenshaw, ora studente alla Bringston e segretario dell’Ufficio del Presidente Esecutivo dell’Università Bringston.

Netta Walker nel ruolo di Keisha McCalla, l’anima della festa e il sindaco non ufficiale dell’Università Bringston; suo padre era il precedente presidente esecutivo dell’università
Rhoyle Ivy King nel ruolo di Nathaniel Hardin (stagione 2; ricorrente stagione 1), l’amico non-binario e gender-fluid di Simone e Keisha Martin Bobb-Semple nel ruolo di Orlando “Lando” Johnson (stagione 3; ricorrente stagioni 1-2).

All American – stagione 6: tutto quello che c’è da sapere sui nuovi episodi

La stagione NFL è finita, ma All American è tornata con la sua stagione 6 per  soddisfere appieno la voglia di football. La serie della CW, che ha debuttato nel 2018, è incentrata su Spencer James (Daniel Ezra), un giocatore di football in ascesa della South Crenshaw High che viene reclutato dall’allenatore di Beverly Hills Billy Baker (Taye Diggs). Costretto a trasferirsi da Billy e dalla sua famiglia per proteggere il suo permesso di trasferimento, la serie segue Spencer mentre lotta per trovare il suo equilibrio tra il football, le storie d’amore, le amicizie e la sua doppia vita a Beverly Hills e Crenshaw.

Nel corso degli anni, lo show è andato oltre il football per toccare vari argomenti, tra cui la violenza, le relazioni e il razzismo. Dopo il finale della quinta stagione, nel maggio 2023, il dramma acclamato dalla critica è stato nominato la serie numero 1 con il maggior numero di spettatori totali su tutte le piattaforme e la serie più vista del network sui servizi di streaming digitale.

Oltre ai riconoscimenti, la quinta stagione di All American ha portato una serie di cambiamenti, tra cui l’uscita di scena di Diggs a metà stagione, dopo che il suo personaggio è stato ucciso mentre cercava di salvare degli studenti da un incidente con l’autobus. Essendo la colonna portante e la luce guida della serie, la morte di Billy ha causato scosse nell’universo All American, anche per i figli di Spencer e Billy, i gemelli Olivia (Samantha Logan) e Jordan (Michael Evans Behling).

Parlando della sua decisione di abbandonare il ruolo, Diggs ha spiegato a Entertainment Weekly perché ritiene che l’eliminazione di Billy dalla serie sia un passo importante per far progredire lo show.

Mi piace. Mi piace il fatto che darà agli attori molto più materiale su cui lavorare”, ha detto al settimanale nel febbraio 2023. “Non c’è una vera e propria chiusura, quindi la storia è così ricca. Spencer ha perso la sua seconda figura paterna. È in linea con quanto scritto in tutte le stagioni, ovvero che le persone vengono colte di sorpresa. Guardare come affrontano questa situazione è molto simile a ciò che accade nella vita reale. Non tutto è sempre concluso. Ci sono capitoli non conclusi e questioni irrisolte, ma dobbiamo continuare ad andare avanti“.

All American – stagione 6: data di uscita e dove vederla in streaming

La sesta stagione è stata ufficialmente rinnovata nel gennaio 2023 e ha debuttato l’1 aprile 2024.

All American – stagione 6 in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

All American – stagione 6: trailer ufficiale

Spero che un giorno [Jordan] scivoli in uno stato mentale che deve essere esplorato nello show“, ha dichiarato in esclusiva a Us Weekly nel novembre 2022. “Ma solo per essere in grado di far parte di uno show che credo rappresenti accuratamente [la malattia mentale] e mostri ai nostri giovani che si può migliorare. Per quanto possa sembrare oscuro, si può migliorare. Penso che siamo tutti molto fortunati a far parte di uno show che fa questo, che non si sottrae a questi argomenti più difficili“.

Chi tornerà nel cast di All American – stagione 6?

La star della serie Ezra tornerà nel ruolo di Spencer James insieme a Logan, Behling, Greta Oniegou (Layla), Bre-Z (Coop) e Cody Christian (Asher). Chelsea Tavares (Patience), Karimah Westbrook (Grace), Monet Mazur (Laura), Kareem J. Grimes (Preach), Jalyn Hall (Dillon) e Mustafa Speaks (Coach Boone) completano il cast principale.

Qual è la trama di All American – stagione 6?

Un comunicato stampa ufficiale ha rivelato a febbraio che la sesta stagione della serie CW vedrà i personaggi in un “nuovo capitolo” della loro vita. Sia Jordan che Spencer sono ufficialmente eleggibili per il draft NFL, mentre Olivia torna da Londra con l’intenzione di onorare l’eredità di Billy. Spencer e Olivia devono anche riavvicinarsi dopo aver trascorso del tempo lontani e Layla e Jordan devono affrontare “pressioni crescenti che mettono alla prova il loro rapporto”.

Coop continuerà a “sfoderare i suoi muscoli legali” mentre sosterrà Patience nel suo percorso di guarigione dopo essere stata accoltellata negli ultimi istanti della quinta stagione. Asher, dal canto suo, si concentrerà sulla vita da neo-genitore con Jamie (Miya Horcher), mentre Laura si ambienterà nella prossima fase della sua vita personale e professionale dopo la morte di Billy.

Le anticipazioni da All American – stagione 6

In All American 6×10 che si intitolerà “The next Episode” Quando un viaggio di coppia non va come previsto, Spencer (Daniel Ezra) si offre volontario per aiutare il Vortex nella produzione di “Romeo e Giulietta” della South Crenshaw High. Jordan (Michael Evans Behling) e Layla (Greta Onieogou) ricevono notizie dal luogo del loro matrimonio che li lasciano in conflitto. Altrove, un nuovo sviluppo nel processo di Miko porta Coop (Bre-Z) a fare una mossa rischiosa. Infine, Laura (Monet Mazur) si prepara per il suo primo appuntamento e Asher (Cody Christian) e Jaymee (guest star Miya Horcher) cercano di riavvicinarsi (611).

  • In All American 6×10 che si intitolerà “Mass Appeal” Spencer (Daniel Ezra) si trova in difficoltà alla combine della NFL quando i potenziali allenatori indagano sul suo passato. Jordan (Michael Evans Behling) convince Layla (Greta Onieogou) a prendersi un giorno per sé, mentre lui si occupa del suo primo servizio di brunch alla lounge. Altrove, Asher (Cody Christian) riceve alcune notizie inaspettate sull’allenatore Montes, e il tempo trascorso da Olivia (Samantha Logan) con Baby AJ le dà una prospettiva necessaria sul suo libro (610).
  • In All American 6×09 che si intitolerà “100%” Con una delle partite più importanti della sua carriera dietro l’angolo, Spencer cerca una guida rivisitando il suo passato; Layla continua a lavorare sulla sua salute mentale; Olivia riceve un feedback inaspettato dal suo editore.
  • In All American 6×08 che si intitolerà “Kids See Ghosts” Laura sorprende Olivia, Jordan e Spencer con un regalo speciale di Billy che li aiuta a risolvere i problemi che stanno affrontando. Layla fa una scoperta durante la terapia. Coop prepara Patience per il loro caso contro Miko.
  • In All American 6×07 che si intitolerà “Passin’ Me By”  Dopo un viaggio spontaneo in cabina che lascia il Vortex senza internet, decidono di dedicare il loro tempo ad aiutare Spencer con i suoi ultimi casi di studio sulle relazioni.
  • In All American 6×06 che si intitolerà “Connection”  È la vigilia di Capodanno e Spencer e Olivia sono determinati a festeggiare il nuovo anno insieme nonostante diverse interruzioni; Jordan riceve consigli su come affrontare un argomento delicato con Layla.
  • In All American 6×05 che si intitolerà Spencer aiuta un giocatore del South Crenshaw High. La migliore amica di Olivia causa tensione tra lei e Spencer. Laura è ospite del corso di legge di Coop, e Layla aiuta Jordan a trovare una nuova coinquilina.
  • In All American 6×04 che si intitolerà “Black Out” Dopo aver festeggiato il suo ventunesimo compleanno, Spencer chiede aiuto a Coop per capire cosa sia successo alla sua festa la sera prima. Olivia e Jordan ricordano la loro infanzia con Billy.
  • In All American 6×03 che si intitolerà “Business is Business” Nuovi cambiamenti sul campo creano tensione tra Spencer e Jordan nel peggiore momento mentre lavora al suo ultimo progetto. Olivia affronta le conseguenze emotive di scavare troppo a fondo nel passato. Asher perde uno dei suoi fuoriclasse.
  • In All American 6×02 che si intitolerà Mentre la squadra si avvicina alla prima partita di calcio della stagione, la crescente ossessione dei media per Spencer inizia a farsi sentire. Olivia si apre a Jordan e Laura.
  • In All American 6×01 che si intitolerà “Things Done Changed” È l’inizio di un nuovo anno scolastico e Spencer e Jordan sono ufficialmente idonei a entrare nella NFL.

Aftersun, la spiegazione del finale: cosa è successo a Calum?

Aftersun, la spiegazione del finale: cosa è successo a Calum?

Indicato come uno dei migliori film del 2022, Aftersun (qui la recensione) è un nostalgico e malinconico racconto su un rapporto tra padre e figlia apparentemente ricco di affetto ma anche sui non detti esistenti tra di loro. Un film che fa della memoria la base di partenza per ripensare determinati momenti della vita e riguardarli attraverso punti di vista nuovi. Quello che infatti all’apparenza sembra un racconto ricco di momenti gioiosi e spensieratezza, risulta invece essere macchiato da profondi momenti di tristezza.

Diretto da Charlotte Wells – qui al suo esordio nella regia di un lungometraggio – Aftersun è però prima di tutto un film estremamente personale, in quanto ispirato alla vera vacanza che Wells fece con suo padre quando era una bambina. A partire da quella Wells costruisce il suo film come una vera e propria ricerca di quei segnali invisibili ad un bambino ma che possono invece essere testimonianza del male vissuto da quanti accanto a noi.

Una ricerca dolorosa ma necessaria, che fa di questo un film tanto delicato quanto drammatico. In questo articolo, approfondiamo allora in particolare ciò che accade durante e al termine di Aftersun. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

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Paul Mescal e Frankie Corio in una scena di Aftersun

La trama e il cast di Aftersun

L’undicenne Sophie e suo padre, Calum, sono in vacanza in una località balneare turca alla fine degli anni Novanta. Nuotano, giocano a biliardo e si godono la compagnia l’uno dell’altra. Mentre si godono il tempo trascorso insieme, Calum cerca però di nascondere alla figlia un senso di malinconia che lo pervade. Vent’anni dopo, i teneri ricordi dell’ultima vacanza di padre e figlia diventano un ritratto potente e straziante del loro rapporto, mentre Sophie cerca di riconciliare il padre che conosceva con l’uomo che non ha mai conosciuto.

Ad interpretare la giovane Sophie vi è Frankie Corio, la quale ha ottenuto il ruolo dopo aver sostenuto un provino insieme ad oltre 800 altre candidate. Ad interpretare Sophie da adulta vi è invece l’attrice Celia Rowlson-Hall. Nel ruolo di Calum, invece, vi è l’attore Paul Mescal, anche noto per la serie Normal People. Per prepararsi ai loro ruoli, Mescal e Corio hanno passato insieme due settimane per conoscersi e formare il legame necessario a rappresentare il rapporto padre-figlia una volta iniziate le riprese. Per la sua interpretazione, Mescal è stato candidato come Miglior attore al Premio Oscar.

La spiegazione del finale del film: cosa è successo a Calum?

Il finale di Aftersun potrebbe richiedere una spiegazione, poiché lascia la risposta alla domanda principale aperta all’interpretazione dello spettatore. Verso la fine del film, Calum e Sophie ballano finalmente insieme l’ultima sera della loro vacanza. Padre e figlia condividono un ballo affettuoso e felice, intervallato da scene di Calum che balla da solo in un rave di cui non ci viene detto nulla. La scena successiva è quella di Calum e Sophie all’aeroporto. Calum saluta Sophie mentre torna a casa della madre.

È a questo punto che la cinepresa ci mostra che la scena del saluto tra padre e figlia è in realtà un video che un Sophie adulta (Celia Rowlson-Hall) sta guardando da sola. Sophie viene mostrata con una famiglia tutta sua mentre guarda i vecchi video del suo viaggio con Calum. La scena torna poi alla giovane Sophie che saluta il padre all’aeroporto. Questa volta, quando la telecamera si sposta, è Calum a essere in vista, con in mano la videocamera che Sophie ha avuto per tutto il viaggio.

Aftersun cast Paul Mescal
Paul Mescal e Frankie Corio in una scena di Aftersun

Calum sembra rompere la quarta parete, riprendendo il pubblico da un corridoio luminoso e antisettico con luci alogene che ronzano. Dopo una pausa, abbassa la telecamera e si gira verso due porte all’estremità opposta del corridoio. Quando le attraversa, si vede che conducono allo stesso rave che è stato mostrato per tutto il film. Calum entra nel rave e le porte si chiudono mentre scorrono i titoli di coda.

Anche se non viene detto esplicitamente in Aftersun, si può supporre che Calum si sia tolto la vita successivamente alla vacanza con la figlia. Ci sono diverse scene nel film che indicano la profonda depressione di Calum. In una scena iniziale, Calum si mette casualmente davanti a un autobus in arrivo. Non succede nulla e, anche se finge di ignorarlo, è un primo segno che Calum non ha le idee chiare e si comporta in modo avventato.

Calum nasconde a Sophie le sue difficoltà finanziarie e il suo fumare, fa Tai Chi e legge incessantemente libri di auto-aiuto. È chiaro che sta cercando di superare una sorta di crisi. Più tardi, Calum ammette a un istruttore di immersioni che è sorpreso di essere arrivato a 30 anni e che non crede di arrivare ai 40. I segni che la depressione di Calum sta portando al suicidio sono così evidenti che quando va a nuotare di notte da solo, gli spettatori non sbagliano a pensare che quella potrebbe essere l’ultima volta che vedono Calum.

Anche dopo essere uscito vivo dall’acqua, Calum crolla da solo in albergo, piangendo sulle lettere che ha scritto, indirizzate a Sophie. Egli emana dunque un tono generale di indifferenza e tristezza. Poco di questa vacanza sembra portargli gioia. Tutti questi indizi e suggerimenti si combinano con la fine del film per implicare pesantemente che Calum è morto subito dopo la vacanza con Sophie. La fine di Aftersun mostra Sophie che guarda i video del viaggio, in cerca di risposte, in cerca dei segni della depressione del padre, di cui era ignara da bambina.

Aftersun Sophie
Celia Rowlson-Hall è Sophie da adulta in Aftersun

Per tutto il film, inoltre, Calum si rifiuta di cantare e ballare e solo alla fine del soggiorno, si unisce a Sophie in un ballo sulle note di “Under Pressure” di David Bowie e dei Queen. Il titolo della canzone è una chiara allusione all’attuale stato mentale di Calum e alla sensazione di essere sotto pressione nella sua vita. Lo stesso testo della canzone, inoltre, parla di un “ultimo ballo” e di come l’essere sotto pressione possa “dividere una famiglia in due” e “mettere la gente per strada” alludendo dunque ai problemi finanziari di Calum.

Fatta eccezione per questo ultimo ballo, Calum lo si vede danzare solo in queste misteriose scene di rave. Ma si tratta non di un episodio realmente avvenuto, bensì di un modo per rappresentare come l’adulta Sophie comprenda ora l’angoscia mentale del padre. In queste scene Calum non è felice quando balla. La sua danza è frenetica e il suo volto è contorto. Quando alla fine di Aftersun Calum e rientra nel rave, è un segno che non può sfuggire al tumulto interiore nella sua testa, che lo porterà alla morte.

Ciò che Aftersun vuole trasmettere è che può essere impossibile capire ciò che gli altri stanno passando senza anni di riflessione. Il film rende abbondantemente chiaro che la depressione e l’infelicità possono essere così profonde che anche le persone più vicine a chi ne soffre possono non coglierne i segnali. Ci vorrà ancora del tempo prima che Sophie accetti di non aver potuto prevedere il destino del padre, ma in Aftersun, come nella realtà, il lutto è spesso un processo che dura tutta la vita.

Il trailer di Aftersun e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Aftersun grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e MUBI. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 12 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Blade Runner, la spiegazione del finale: Rick Deckard è un replicante?

Con l’arrivo al cinema nel 1982 di Blade Runner (qui la recensione), noir e fantascienza si univano per cambiare per sempre il loro corso futuro. Regista visionario, Ridley Scott ha infatti dato vita ad un’opera monumentale, caratterizzata dalle imponenti scenografie, dalla conturbante colonna sonora e da un’atmosfera generale che ha fatto scuola. Ancora oggi, Blade Runner riesce inoltre a risultare estremamente attuale nella sua disperata ricerca del valore dell’umanità.

Come noto, il film è liberamente ispirato al romanzo del 1968 Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick, anche se le due storie presentano notevoli differenze. Blade Runner fu infatti un film molto difficile da scrivere e richiese l’intervento di molteplici sceneggiatori. Scott decise infine di modificare radicalmente il film, facendolo ricostruire come un neo-noir incentrato sulla morte e l’umanità. La nuova versione piacque molto anche a Dick, che però non riuscì mai a vedere la versione definitva del film, essendo venuto a mancare poco prima dell’uscita in sala.

A lui dedicato, Blade Runner si rivelò sul momento un film poco apprezzato e di scarso successo. Negli anni, però, è diventato il cult senza tempo che oggi tutti conoscono. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Blade Runner. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Blade Runner

Il film è ambientato in un distopico 2019, dove la Tyrell Corporation ha sviluppato una serie di androidi del tutto simili agli umani ma dotati di capacità intellettuali e fisiche estremamente superiori, utilizzati come schiavi per pericolose operazioni nelle colonie spaziali. Quando un gruppo di androidi, guidati da Roy Batty, si ribella a questa condizione in cerca di una vita migliore, il cacciatore di taglie Rick Deckard viene incaricato di dar loro la caccia. Nel corso di questa pericolosa operazione, però, egli scoprirà verità inaspettate sugli androidi e la Tyrell.

Blade Runner trama film
Harrison Ford in una scena di Blade Runner

Il cast del film

Per dar volto ai protagonisti del film, produttori e regista dovettero affrontare un processo di casting particolarmente lungo e problematico. Per il ruolo di Rick Deckard si erano ipotizzati attori come Gene Hackman, Sean Connery e Jack Nicholson, ma ad ottenere la parte fu infine Harrison Ford, il quale era in cerca di un ruolo più drammatico e si dimostrò particolarmente interessato al progetto. La scelta di Ford fu poi particolarmente apprezzata da Dick. Riguardo al finale, Ford in seguito ha affermato di considerare Deckard come umano e non come un androide.

Nel ruolo dell’androide Roy Batty si ritrova invece l’attore olandese Rutger Hauer, fortemente voluto da Scott dopo averlo visto in precedenti film. Hauer si rivelò perfetto per la parte, incarnando un androide freddo, spietato, ariano e senza difetti. All’attore si deve in particolare l’aver improvvisato alcune battute del suo oggi celeberrimo monologo finale. Completano il cast del film l’attrice Sean Young nei panni di Rachel, Edward James Olmos in quelli di Gaff e Daryl Hannah per la parte dell’androide Pris. Joe Turkel, infine, compare nel ruolo del dottor Eldon Tyrell.

La spiegazione del finale di Blade Runner: Rick Deckard è un replicante?

Come ormai ampiamente noto, Blade Runner è stato inizialmente portato in sala con un finale diverso da quello immaginato da Scott, un finale che si potrebbe definire “lieto”. In esso, Deckard fugge con Rachel dopo la morte di Roy e la sua voice over spiega poi che lei era in qualche modo sopravvissuta alla sua vita ridotta di replicante, permettendogli così di vivere la loro storia d’amore. Nel finale pensato da Scott e reintrodotto con la Blade Runner Director’s Cut, invece, il film si conclude quando Deckard corre a salvare Rachael e, mentre fuggono dall’appartamento, lei urta con il tacco della scarpa un piccolo origami per terra, a forma di unicorno.

Si tratta di uno degli origami che Gaff, il collega di Deckard, aveva realizzato e che rimanda al sogno dell’unicorno fatto dal protagonista precedentemente nel film. Nel lasciargli quel messaggio, Gaff insinua il dubbio che anche lo stesso Deckard sia un replicante con ricordi innestati. Poiché gli unicorni non sono reali, non è possibile che Deckard ricordi di averne mai visto uno e questo potrebbe anche essere la prova che i suoi ricordi sono stati fabbricati, forse proprio da Gaff. L’unicorno è in definitiva un simbolo del controllo che Gaff ha su Deckard.

Blade Runner cast
Rutger Hauer in Blade Runner

Sebbene il “lieto fine” sembri sminuire un po’ i temi che Blade Runner si prefiggeva, la conclusione potrebbe comunque essere riassunta come l’inevitabilità della morte e la disumanizzazione della tecnologia. I replicanti sono in un certo senso tecnologia e, pur essendo macchine, hanno acquisito una sensibilità tale da essere vittime della loro stessa disumanizzazione. Il fatto che Deckard sia un replicante è irrilevante per i temi generali del film, ed è una vittima tanto quanto Roy e gli altri replicanti confermati. Viene usato dai suoi datori di lavoro per rintracciare e uccidere i replicanti, un atto disumano che lo priva della propria autonomia.

Deckard viene mostrato per tutto il film come un uomo stanco, e ci vuole uno sguardo più approfondito sulla vita dei replicanti perché cominci finalmente a preoccuparsi della loro condizione. La scena finale con Roy sul tetto è coronata dal suo monologo che riassume l’intera storia, e la sua vita si perde come “lacrime nella pioggia”. Deckard ha molto in comune con Roy, perché anche la sua vita gli è stata tolta dai suoi datori di lavoro noncuranti, che si accontentano di usarlo nello stesso modo in cui sono stati usati i replicanti. Pur essendo ambientato nel futuro, Blade Runner parla dunque della natura della società moderna.

Nel finale, inoltre, Roy sceglie di salvare Deckard dopo che questi stava per cadere giù dal palazzo. Poi, Roy muore pacificamente di fronte a Deckard e sceglie di non usare la violenza contro di lui nei suoi ultimi momenti. Il cambiamento di Roy arriva dopo una lunga battaglia con la propria moralità e, attraverso le sue interazioni con gli altri, è chiaro che si pente di essere diventato una persona violenta. In un certo senso, Roy diventa l’eroe alla fine facendo la cosa giusta, il che fa capire a Deckard che non è un eroe dopo tutto, e finalmente vede l’umanità in tutti i replicanti.

Mentre nel romanzo gli androidi sono descritti come dei freddi calcolatori, del tutto privi di un qualsiasi sentimento umano, in Blade Runner si è invece portati a solidarizzare con loro, i quali nel loro disperato desiderio di vivere dimostrano emozioni e sentimenti che non dovrebbero appartenergli ma di cui sono ugualmente dotati. Il problema, dunque, non sono gli androidi capaci di assomigliare agli uomini, bensì gli uomini che si rivelano essere simili ai freddi androidi. Alla luce di ciò, uno dei temi centrali del film è dunque da ritrovarsi nella ricerca di cosa significa essere umani.

Il trailer di Blade Runner e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Blade Runner grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.

Blade Runner in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

 

Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 3 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.

Diane von Furstenberg: Woman in Charge, trailer del nuovo DOC in arrivo su Disney+

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Disney+ ha diffuso il trailer del documentario Diane von Furstenberg: Woman in Charge. Diretto dalla regista due volte premio Oscar Sharmeen Obaid-Chinoy e da Trish Dalton, il film sarà presentato in anteprima mondiale al Tribeca Festival 2024 durante la serata d’apertura. Diane von Furstenberg: Woman in Charge debutterà il 25 giugno su Disney+ in Italia e a livello internazionale e su Hulu negli Stati Uniti.

Uno sguardo inedito sulla vita irrefrenabile di una luminare della cultura. In un momento in cui l’uguaglianza di genere e la questione femminile sono in primo piano, la vita di Diane von Furstenberg è un esempio di empowerment, resilienza, imprenditorialità e stile. Con la sua caparpietà, Diane von Furstenberg è un’ispirazione per le donne. Non si è mai vista come una vittima del sessismo, ma ha abbracciato la sua femminilità in modo forte e profondo, tracciando un percorso per sua figlia e per la prossima generazione di donne.

Poche donne incarnano la gravitas, la grazia e il gusto di Diane von Furstenberg. Cittadina del mondo e figlia di un sopravvissuto all’Olocausto, la sua storia e il suo operato sono stati di grande aiuto per molte persone in tutto il mondo. Nel 1974, Diane von Furstenberg ha trasformato non solo il suo destino, ma anche quello di innumerevoli donne con l’introduzione dell’iconico “wrap dress”, un capo unico che ha conferito immediatamente stile e sicurezza a chi lo indossava, indipendentemente dalle proprie forme, dal background o dallo status.

Alla vigilia della sua mostra retrospettiva, che segna i 50 anni di carriera, Diane von Furstenberg riflette sul suo percorso pionieristico in un regno dominato dagli uomini, che l’ha portata a costruire un multimilionario impero della moda e a sfidare lo status quo con l’audace domanda “Perché una donna non può fare ciò che fa un uomo?”.

Con risoluta determinazione, ha affrontato diverse sfide: è stata una donna single in grado di gestire una carriera, crescere due figli e affrontare coraggiosamente il cancro. Niente l’ha fermata, anzi, gli ostacoli hanno alimentato la sua missione: ispirare le donne di tutto il mondo a perseguire con uguale passione i propri obiettivi e a progettare la propria vita. Diane von Furstenberg è nata per essere una donna al comando e per ispirare altre donne a prendere in mano il proprio destino.

Josh Brolin si unisce a Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery

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Josh Brolin si unisce a Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery

Rian Johnson continua ad aggiungere attori al suo prossimo film dal titolo Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery. Come riportato da Deadline, è ora Josh Brolin ad unirsi al già ricco cast. Anche per lui non si sa ancora quale ruolo interpreterà in questo sequel di Knives Out e Glass Onion, per cui sia per Brolin che per gli altri attori coinvolti non resta che attendere maggiori informazioni a riguardo. Di certo, questo terzo capitolo dedicato alle avventure dell’investigatore Benoit Blanc – interpretato da Daniel Craig – si fa ogni giorno più interessante.

Il successo del franchising Knives Out

Il primo film di Knives Out è uscito nelle sale nel 2019, con la storia di come Benoit Blanc ha aiutato Marta Cabrera (Ana de Armas) a dimostrare la sua innocenza, guadagnando più di 300 milioni di dollari al botteghino mondiale. Quando Netflix ha visto l’incredibile potenziale del franchise, il gigante dello streaming ha acquisito i diritti di distribuzione per due sequel successivi, che si sono rivelati essere Glass Onion e Wake Up Dead Man.

Il tempo ci dirà se Johnson continuerà a scrivere altri misteri da risolvere per Benoit Blanc, o se l’avventura del prossimo anno sarà l’ultima volta che gli spettatori vedranno il detective fare la sua magia. Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery debutterà su Netflix nel 2025.

Knives Out 3 film
Daniel Craig in Glass Onion: A Knives Out Mystery.

Tutto quello che sappiamo su Knives Out 3

Recentemente è stato riporta che l’inizio delle riprese del film è previsto per novembre, il che permetterebbe di rispettare l’ancora generica uscita nel 2025. Non si sa molto dell’imminente terzo capitolo della serie di film gialli, ma Daniel Craig dovrebbe riprenderà il suo ruolo di detective privato Benoit Blanc. I primi due film, come noto, sono valsi allo sceneggiatore e regista Rian Johnson una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. C’è dunque da aspettarsi una nuova storia particolarmente avvincente e convincente.

I dettagli della trama non sono ancora stati rivelati, ma Johnson e Craig hanno anticipato che si tratta del “caso più pericoloso di Blanc”. Nel cast, ad oggi, sono confermati gli attori Daniel Craig, Kerry Washington, Josh O’Connor, Jeremy Renner,Josh Brolin, Cailee Spaeny, Glenn Close e Andrew Scott. Johnson starebbe attualmente ultimando la sceneggiatura di questo sequel di ‘Knives Out’ del 2019 e ‘Glass Onion del 2022.

Sta venendo fuori“, ha detto Johnson in una precedente intervista dopo la fine dello sciopero della WGA. “Ovviamente non ho potuto lavorare durante lo sciopero, e ora che è finito, mi sto tuffando a tutta forza, e quindi sta venendo fuori. Ho la premessa, ho l’ambientazione, ho in testa il film. Si tratta solo di scriverlo“.

Bridgerton 3: il trailer della seconda parte, disponibile dal 13 giugno

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Ecco il trailer ufficiale della seconda parte della terza stagione di Bridgerton (qui la recensione della prima parte). Il trailer anticipa i nuovi episodi della stagione da record, in arrivo solo su Netflix il 13 giugno 2024.

La prima parte, disponibile su Netflix dal 16 maggio 2024, ha segnato il più grande debutto nella storia della serie, generando oltre 41 milioni di visualizzazioni nei primi quattro giorni. La storia segue l’avvicinamento romantico di Penelope Featherington (Nicola Coughlan) e Colin Bridgerton (Luke Newton).

Bridgerton 3 – seconda parte

Penelope Featherington (Nicola Coughlan) ha finalmente rinunciato alla sua cotta di lunga data per Colin Bridgerton (Luke Newton) dopo aver sentito i suoi commenti denigratori su di lei nella scorsa stagione. Tuttavia, ha deciso che è ora di trovare un marito, preferibilmente qualcuno che le dia abbastanza indipendenza per continuare la sua doppia vita come Lady Whistledown, lontano da sua madre e dalle sue sorelle. Ma, a causa della sua mancanza di fiducia in se stessa, i tentativi di Penelope di trovare un marito falliscono clamorosamente. Nel frattempo, Colin è tornato dai suoi viaggi estivi con un nuovo look e una sfacciata spavalderia.

Ma è scoraggiato nel rendersi conto che Penelope, l’unica persona che lo ha sempre apprezzato così com’era, lo tratta con freddezza. Desideroso di riconquistare la sua amicizia, in questa stagione Colin si offre di fare da mentore a Penelope per aiutarla a trovare un marito. Ma quando le sue lezioni iniziano a funzionare un po’ troppo bene, Colin deve capire se i suoi sentimenti per Penelope sono davvero soltanto di amicizia. A complicare le cose per Penelope si aggiunge il suo allontanamento da Eloise (Claudia Jessie), che ha trovato una nuova amicizia in un posto molto improbabile, mentre la sempre più assidua presenza di Penelope nell’alta società londinese rende ancora più difficile mantenere segreto il suo alter ego di Lady Whistledown.

Informazioni su Bridgerton 3:

  • Numero episodi: 8
  • Location delle riprese: Londra, UK
  • Showrunner / Produttore esecutivo: Jess Brownell
  • Produttori esecutivi: Shonda Rhimes, Betsy Beers, Tom Verica, Chris Van Dusen
  • Cast: Nicola Coughlan (Penelope Featherington), Luke Newton (Colin Bridgerton), Claudia Jesse (Eloise Bridgerton), Luke Thompson (Benedict Bridgerton), Golda Rosheuvel (Regina Carlotta), Adjoa Andoh (Lady Danbury), Ruth Gemmell (Violet Bridgerton), Lorraine Ashbourne (Mrs. Varley), Simone Ashley (Kate Sharma), Jonathan Bailey (Anthony Bridgerton), Harriet Cains (Philipa Featherington), Bessie Carter (Prudence Featherington), Florence Hunt (Hyacinth Bridgerton), Martins Imhangbe (Will Mondrich), Calam Lynch (Theo Sharpe), Will Tilston (Gregory Bridgerton), Polly Walker (Portia Featherington), Rupert Young (Jack), Julie Andrews (Lady Whistledown), Hugh Sachs (Brimsley), Emma Naomi (Alice Mondrich), Kathryn Drysdale (Genevieve Delacroix), Sam Phillips (Lord Debling)

Venom: The Last Dance, il primo trailer del film!

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Venom: The Last Dance, il primo trailer del film!

La Sony Pictures ha diffuso il primo trailer di Venom: The Last Dance, film in cui Tom Hardy torna a vestire i panni di Venom, uno dei più grandi e complessi personaggi della Marvel, per l’ultimo film della trilogia. Eddie e Venom sono in fuga. Braccati da entrambi i loro mondi e con la rete che si stringe, il duo è costretto a prendere una decisione devastante che farà calare il sipario sull’ultimo ballo di Venom e Eddie.

Ecco la versione originale del trailer di Venom: The Last Dance

Tutto quello che sappiamo su Venom: The Last Dance

Venom: The Last Dance segue i successi al botteghino consecutivi di Venom: La furia di Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a livello globale) e Venom del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e scriverà il trequel.

Tom Hardy ha menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti appoggio.”

A parte il ritorno di Tom Hardy nei panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock nei titoli di coda di Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che include Morbius, Kraven Il Cacciatore e Madame Web, tra gli altri – potrebbe comparire in Venom: The Last Dance.

Venom: the last dance – il poster

Alien: Romulus, nuova foto con Rain Carradine e il fratello androide; domani il trailer completo

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I fan hanno atteso di vedere altre immagini di Alien: Romulus di Fede Alvarez sin dal rilascio dell’agghiacciante primo teaser, e ora abbiamo un aggiornamento sul trailer completo del ritorno sul grande schermo dell’iconico franchise horror fantascientifico.

Si è parlato di un nuovo trailer in arrivo oggi, ma secondo l’insider Daniel Richtman, il trailer sarà disponibile domani, martedì 4.

Inoltre, Empire ha condiviso una nuova foto ufficiale che ritrae Cailee Spaeny nei panni di Rain Carradine e David Jonsson in quelli del suo fratello adottivo androide, Andy.

I sintetici (o persone artificiali, se non volete offendere Bishop) sono stati un punto fermo del franchise di Alien fin dall’inizio, ma sembra che Romulus introdurrà una dinamica umana/androide che non abbiamo mai visto prima.

Quando suo padre stava morendo, ha lasciato che Andy fosse una specie di custode”, dice Álvarez del duo. “Ma Andy è un po’ danneggiato ed è un modello più anziano. Quindi, più che un padre surrogato, diventa un fratello minore per lei. E questo è sempre stato il cuore della storia: la relazione tra i due… e il modo in cui questa relazione si sviluppa una volta che la merda colpisce il ventilatore”.

In questa serie, il fratello di Rain è un sintetico”, ha detto Spaeny in una precedente intervista. “Lei lo ama come un fratello, ma ci sono delle difficoltà a crescere con un sintetico, e alcune delle sfide che lei affronta durante il film sono collegate. Questa dinamica relazionale è davvero interessante da capovolgere; è stato davvero divertente esplorare la possibilità di avere un sintetico come membro della famiglia e le domande che pone. David Jonsson, che interpreta quel personaggio, è stato davvero brillante e ha fatto un’ottima performance”.

Guardate la nuova immagine al link sottostante, insieme a un fantastico concept poster di Creepy Duck Design.

Alien: Romulus uscirà nelle sale il 16 agosto 2024.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge prima di entrambi questi film.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

Sugar – stagione 2? il produttore ci crede “C’è molto di più da scavare”

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La seconda stagione di Sugar riceve un aggiornamento ottimistico dal produttore Audrey Chon. Debuttata ad aprile, la serie originale per Apple TV+ segue Colin Farrell nei panni dell’investigatore privato John Sugar mentre cerca di risolvere il mistero di una scomparsa legata alla ricca famiglia Siegel. Con un cast che comprende anche Kirby, Amy Ryan, Dennis Boutsikaris, Nate Corddry, Alex Hernandez, Anna Gunn, Sydney Chandler e James Cromwell, Sugar ha fatto notizia per un colpo di scena che viene rivelato solo alla fine della storia.

In un’intervista a TheWrap, Chon ha fornito un aggiornamento ottimistico sulle possibilità di realizzare la seconda stagione di Sugar (la nostra recensione). Chon, produttore esecutivo insieme a Farrell, ha parlato del colpo di scena e di come la storia potrebbe evolversi in caso di rinnovo dello show, ma ha anche confermato che gli elementi della prima stagione continueranno. Ha detto in parte: “C’è molto altro da approfondire in termini di esplorazione del personaggio [di John]”. Leggete le osservazioni complete qui sotto:

Ci piacerebbe avere una seconda stagione e siamo pronti a realizzarla. Mi piacerebbe vedere l’evoluzione del personaggio di Sugar. C’erano così tante cose che dovevamo nascondere la palla. C’è ancora molto da scavare in termini di esplorazione del suo personaggio. Ma ci sarebbero altri elementi della Stagione 1 che amiamo e che ovviamente continueremmo.

Ci è sembrato molto organico che il PI e la rivelazione dell’alieno si fondessero insieme. Ci è piaciuto molto il fatto che sia stato possibile intercambiare i due personaggi e che funzionasse, perché si vede il mondo attraverso una prospettiva molto diversa.

La seconda stagione di Sugar ha una tonnellata di storie potenziali

Il finale della stagione 1 di Sugar non si conclude con un cliffhanger completo che richiede un seguito. L’indagine viene risolta e il colpo di scena del personaggio di Colin Farrell, che è un alieno, viene svelato alla fine dell’episodio 8. Il resto degli alieni, soprattutto a causa del fatto che sono stati smascherati e devono affrontare le pressioni degli umani, decide di tornare a casa. John Sugar, invece, sceglie di rimanere sulla Terra. Ma anche in una conclusione in gran parte contenuta, come indica Chon, ci sono strade da percorrere.

L’episodio conclusivo di Sugar, scritto da Donald Joh e Sam Catlin, con la regia di Fernando Meirelles, rivela che il compagno alieno Henry (Jason Butler Harner) è rimasto seduto a guardare un essere umano torturato. Anche Henry si rifiuta di lasciare la Terra e Sugar ritiene che sia sua responsabilità trovare Henry e controllare quelli che sembrano essere gli impulsi oscuri del personaggio. C’è anche il fatto che gli alieni rimasti vengono cacciati e uccisi, causando un rischio enorme per il personaggio principale di Farrell.

La prima puntata del dramma poliziesco di Apple TV+ ha fatto di tutto per mantenere il segreto sulla rivelazione degli alieni, anche se ha fatto capire la sua inclinazione fantascientifica. Se verrà rinnovata, la seconda stagione di Sugar potrebbe andare più apertamente in quella direzione, soprattutto ora che Henry potrebbe essere dietro la scomparsa della sorella di John. Questo dà alla loro amicizia macchiata un sacco di carburante per portare avanti la narrazione. Al momento, però, non ci sono indicazioni sul rinnovo o sulla cancellazione della serie.

Sugar, la spiegazione del finale della serie tv con Colin Farrell

Il personaggio di Colin Farrell prende una decisione catartica verso la fine di Sugar (la nostra recensione) di Apple TV+, aprendo di fatto la strada a ulteriori potenziali seguiti. Nei primi episodi, Sugar di Apple TV+ si presenta come un tipico dramma poliziesco in cui il personaggio principale si propone di svelare il mistero della scomparsa di una giovane ragazza. Tuttavia, man mano che la serie procede, diventa evidente che la caratterizzazione di John Sugar è più di quanto sembri.

Infine, nell’episodio 6, Sugar lancia un importante colpo di scena, rivelando che il personaggio principale e gli altri membri della sua società poliglotta sono alieni. Sebbene il loro unico scopo sia quello di osservare gli esseri umani, Sugar si lascia coinvolgere troppo dalla sua attività di risoluzione dei crimini e si mette alla ricerca della verità dietro la scomparsa di Olivia. Alla fine trova ciò che cerca, ma lui e la sua squadra di alieni affrontano le terribili conseguenze delle sue azioni nel finale di Sugar.

Perché Sugar rimane sulla Terra nel finale della prima stagione

Sugar Colin Farell

L’episodio finale di Sugar rivela che gli alleati alieni del protagonista stanno tornando sul loro pianeta natale. Sebbene anche Sugar abbia inizialmente intenzione di partire con loro, alla fine cambia idea dopo aver riflettuto sulle sue recenti esperienze. Molti fattori contribuiscono alla decisione di Sugar di restare, ma il motivo principale è la consapevolezza della propria umanità. Dopo aver trascorso abbastanza tempo sulla Terra in mezzo a esseri umani di ogni tipo, Sugar capisce di essere più umano di quanto pensasse.

Nei primi episodi dello show di Apple TV+, Sugar continua a mettere in discussione le sue emozioni e cerca persino di evitare di essere coinvolto in violenti alterchi con gli altri. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi per sopprimere le sue vulnerabilità e le sue tendenze umane, Sugar si rende conto che una parte di lui sta diventando ogni giorno più umana. Verso la fine della stagione, impara che incarna sia il peggio che il meglio dell’umanità e che, per quanto gli manchi il suo pianeta natale, il suo posto è sulla Terra. Oltre a questa consapevolezza, anche l’aver scoperto la verità su Henry lo spinge a tornare sul pianeta.

Il colpo di scena di Henry di Sugar spiegato: Perché Henry non ha fatto nulla per i crimini di Pavich

Sugar Colin Farrell
Colin Farrell in “Sugar”, disponibile dal 5 aprile 2024 su Apple TV+.

Negli ultimi episodi della prima stagione di Sugar, il personaggio principale viene a capo del mistero della scomparsa di Olivia e la salva prima che sia troppo tardi. Tuttavia, nonostante la soluzione del mistero, una parte di lui crede ancora che gli manchi un dettaglio cruciale sui crimini di Pavich. Per saperne di più sugli omicidi di Pavich, inizia a riprodurre i suoi dischi su un lettore CD. Dopo aver esaminato le registrazioni, nota che Pavich parla costantemente con qualcun altro nella stanza sotterranea dove torturava le sue vittime. Questo lo porta a capire che Henry era con Pavich mentre commetteva quei crimini.

Nonostante fosse un testimone, però, Henry non ha mai denunciato i crimini. Il finale di Sugar rivela che il personaggio di Colin Farrell e gli altri alieni sono venuti sulla Terra per osservare e riferire il comportamento umano. Apparentemente volevano osservare gli esseri umani e imparare dai loro errori per poter rendere il loro pianeta un posto migliore. Per questo motivo, tutti loro sono stati intenzionalmente esposti a vaste esperienze, sia positive che negative. Mentre Sugar è diventato un investigatore privato, Henry ha fatto coppia con un criminale come Pavich. Sugar non poteva fare a meno di essere coinvolto nella vita degli esseri umani che lo circondavano e faceva molto di più che “osservare e riferire”.

Henry, al contrario, ha fatto quello che gli è stato detto e ha preso nota di tutta l’oscurità che ha osservato sulla Terra attraverso le azioni di Pavich. Quando Sugar cerca di incontrare Henry nel finale per capire la sua versione della storia, trova il vestito di sua sorella nel suo armadio. Questo lo aiuta a capire che Djen è stato rapito da Henry. L’unico motivo per cui Sugar ha assunto il ruolo di investigatore privato è che voleva aiutare a trovare persone scomparse come sua sorella. Allo stesso modo, Henry si è alleato con un assassino perché aveva tendenze simili anche prima di arrivare sulla Terra. Entrambi gli archi narrativi di Henry e Sugar evidenziano come la natura e l’educazione contribuiscano all’identità di una persona.

La sorella di Sugar, Djen, è ancora viva?

Sugar colin farrell

Dopo aver appreso la verità sulla scomparsa di Djen, Sugar inizia a credere che possa essere ancora viva. Per questo motivo, invece di partire con il resto dell’equipaggio, rimane sulla Terra. Se Djen sia ancora viva rimane uno dei più grandi misteri dello show di Apple TV+, che sarà risolto solo se la serie sarà rinnovata per la seconda stagione. Tuttavia, il fatto che Sugar stia finalmente accettando e abbracciando gli aspetti positivi e negativi dell’essere umano, probabilmente non si tratterrà dal fare del male ad alcune persone per trovare sua sorella.

Perché gli altri alieni stanno lasciando la Terra alla fine di Sugar

Kirby Howell-Baptiste Sugar

Verso la fine della stagione 1 di Sugar, Miller e Ruby annunciano che tutti gli alieni devono lasciare la Terra prima che sia troppo tardi. Sebbene Sugar e Ruby arrivino sani e salvi al campo d’aviazione dove si aspettano l’arrivo dell’astronave, Miller viene fermato da un agente di polizia mentre si reca sul posto. Prima che possa rendersi conto del motivo per cui è stato fermato, l’agente di polizia gli spara e riferisce falsamente di aver trovato un uomo morto nella sua auto. Questa scena evidenzia che gli umani che sapevano dell’esistenza degli alieni sulla Terra sono scontenti delle recenti azioni di Sugar.

Nei precedenti episodi di Sugar, gli alleati alieni del protagonista continuavano a chiedergli di interrompere le sue indagini. Sugar, tuttavia, si è rifiutato di ascoltare tutti gli altri e ha continuato le sue indagini. La sua indagine sulla scomparsa di Olivia ha portato alla luce i crimini di Pavich e ha persino macchiato la reputazione della sua famiglia. Poiché alcuni politici di alto livello erano a conoscenza degli alieni e del loro scopo di conoscere meglio l’umanità, è probabile che anche il padre di Pavich, un noto senatore, fosse a conoscenza della loro esistenza. Questo spiegherebbe come Henry abbia potuto collaborare con Pavich durante i suoi crimini.

Dopo che Sugar ha salvato Olivia e ha smascherato i crimini di Pavich, il senatore si è reso conto che gli alieni hanno infranto la loro parte dell’accordo facendo molto di più che “osservare e riferire”. Capendo che potevano essere una minaccia per lui e per altri politici, lui e altre persone influenti decisero di sradicarli. Anche Ruby e Miller capiscono che la Terra non è più sicura per loro dopo le azioni di Sugar. Pertanto, pianificano la partenza dopo aver imparato abbastanza sugli umani. Sugar rimane perché scopre di essere più empatico dei suoi alleati alieni e di poter fare la differenza nel mondo umano.

Jonathan è il vero padre di Olivia?

Sugar James Cromwell

Mentre cerca indizi sulla scomparsa di Olivia, Sugar trova tra le sue cose alcune foto private della prima moglie di Bernie, Rachel Kaye. Molto più tardi, nel corso dello spettacolo, nota che Rachel indossa lo stesso vestito nelle fotografie di un’attrice di un film prodotto da Jonathan. Viene quindi a sapere che l’attrice era la moglie di Jonathan. Questo gli fa sospettare che Jonathan possa aver avuto una relazione segreta con sua nuora, Rachel. Quando Sugar chiede a Jonathan di parlarne nel finale, lui conferma che lui e Rachel avevano una relazione segreta. Tuttavia, si è tirato indietro dopo che Rachel è rimasta incinta.

Box Office: Garfield e Me contro Te battono Furiosa in un altro week-end di crisi

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Garfield: Una missione gustosa ha conquistato il primo posto nel BOX OFFICE USA, superando il campione dello scorso weekend Furiosa: A Mad Max Saga“.

Questo fine settimana (a differenza dello scorso) non è stato una sfida tra chiodi, poiché Garfield: Una missione gustosa è passato in testa senza problemi con 14 milioni di dollari da 4.108 sale nel suo secondo fine settimana di uscita, mentre “Furiosa” è rimasto al terzo posto con 10,7 milioni di dollari da 3.864 sale nella sua seconda uscita. Ora, Garfield: Una missione gustosa della Sony ha incassato 51,5 milioni di dollari in Nord America e 152 milioni di dollari a livello globale.

Si tratta di un risultato solido per un film dal budget di 60 milioni di dollari. “Furiosa“, il quinto film della serie post-apocalittica “Mad Max” della Warner Bros. e del regista George Miller, ha incassato 49,6 milioni di dollari in patria e 114 milioni di dollari nel mondo. Con un prezzo di 168 milioni di dollari, il tentpole vietato ai minori ha un percorso molto più ripido verso la redditività.

Com’è andato il BOX OFFICE in ITALIA?

Storia simile in Italia, Furiosa: A Mad Max Saga dove è stato battuto da Me contro Te – Il film: Operazione Spie che ha debuttato in cima alla classifica con 1.043.936 € di incasso. Il film di George Miller ha perso la vetta per un secondo posto a quota 623.549 € per un totale di 1.319.884 €. L’anime Haikyu!! – Battaglia All’Ultimo Rifiuto di Eagle Pictures si posiziona al terzo posto con un buon risultato.

Ritornando agli USA, sebbene Garfield: Una missione gustosa si aggiudichi il primo posto, si tratta di un altro terribile weekend al botteghino, con vendite di biglietti inferiori del 65% rispetto allo stesso periodo di tre giorni del 2023. Di conseguenza, gli incassi complessivi restano inferiori del 24% rispetto all’anno scorso e di oltre il 40% rispetto al periodo pre-pandemia. In altre parole, Hollywood e le sale cinematografiche hanno disperatamente bisogno di qualche successo all’orizzonte per ridurre il divario. David A. Gross, della società di consulenza cinematografica Franchise Entertainment Research, ritiene che i doppi scioperi del lavoro dell’anno scorso siano responsabili dei problemi estivi di quest’anno. Molti grandi film sono stati rimandati al 2025 e oltre, mentre Hollywood è rimasta chiusa per mesi.

Heeramandi rinnovato per la seconda stagione da Netflix

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Heeramandi rinnovato per la seconda stagione da Netflix

La serie d’esordio di Sanjay Leela Bhansali Heeramandi, un successo mondiale, è stata rinnovata per una seconda stagione da Netflix.

Nella prima settimana dal lancio del 1° maggio, la serie ha danzato nella classifica mondiale delle serie televisive non inglesi di Netflix in 43 Paesi, diventando la serie indiana più vista dallo streamer a livello globale. Fin dal suo lancio, la serie ha regnato al primo posto della classifica Top 10 indiana.

La prima stagione della sontuosa storia, che va dal 1920 al 1947, anno in cui il subcontinente fu diviso in India e Pakistan, è ambientata nel distretto di Heeramandi di Lahore, nell’India britannica, l’ambiente delle tawaif. Come le geisha del Giappone, le tawaif venivano addestrate alla musica e alla danza e corteggiate dalla nobiltà. Al centro dello spettacolo ci sono Mallikajaan (Manisha Koirala), l’intrigante regina di Heeramandi, e la vendicativa nipote Fareedan (Sonakshi Sinha), che ambisce a prendere il posto della zia.

La stagione 1 è stata realizzata dopo un intenso processo di produzione che ha richiesto 350 giorni di riprese in tre anni. “Ci vuole molto per fare una serie. Questa ha richiesto molto. Dopo l’uscita di ‘Gangubai’ [titolo della Berlinale “Gangubai Kathiawadi”] nel febbraio 2022, da allora a oggi ho lavorato ogni singolo giorno senza pause. Quindi la responsabilità della serie è enorme“, ha dichiarato Bhansali a Variety.

Cosa aspettarsi da Heeramandi – stagione 2

In Heeramandi 2′, le donne vengono ora da Lahore al mondo del cinema. Lasciano Lahore dopo la spartizione e la maggior parte di loro si stabilisce nell’industria cinematografica di Mumbai o Kolkata. Quindi il viaggio nel bazar rimane lo stesso. Devono ancora ballare e cantare, ma questa volta per i produttori e non per i nawab. Questa è la seconda stagione che stiamo progettando, vediamo come andrà a finire“, ha aggiunto Bhansali.

La seconda stagione è stata annunciata nel corso di un evento a Carter Road, Mumbai, dove un flash mob di 100 ballerine adornate con scintillanti anarkalis (abiti tradizionali indiani) e ghungroos (cavigliere) ha ballato su un medley di canzoni della serie. I ballerini hanno dato la notizia durante l’esibizione.

Monika Shergill, vicepresidente dei contenuti di Netflix India, ha dichiarato: “Sanjay Leela Bhansali ha intessuto una magia per dare vita a ‘Heeramandi: The Diamond Bazaar’. Vedere il pubblico di tutto il mondo innamorarsi di questa serie – facendola diventare un vero e proprio fenomeno culturale – è stato estremamente energizzante e mi emoziona condividere che torneremo con la seconda stagione“.

Gomorra: il prequel sarà prodotto nel 2025

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Gomorra: il prequel sarà prodotto nel 2025

I piani per una serie prequel di “Gomorra” stanno andando avanti, con l’inizio delle riprese previsto per l’inverno 2025 per la storia delle origini del dramma criminale annunciato in precedenza.

La notizia che il prequel di “Gomorra” è in dirittura d’arrivo è emersa nel momento in cui Sky Italia ha celebrato il decimo anniversario della serie televisiva di punta del Paese, con uno speciale andato in onda domenica in cui i protagonisti del cast si sono scambiati aneddoti su come i loro ruoli sullo schermo siano finiti per infiltrarsi nella loro vita reale.

Cosa racconterà il prequel di Gomorra? 

La storia delle origini di “Gomorra” racconterà l’ascesa del mafioso Pietro Savastano negli anni ’70, quando la malavita napoletana era pervasiva ma meno spietata, più legata alla vendita di sigarette di contrabbando che di grandi quantità di droga, come ha rivelato il produttore principale dello show Riccardo Tozzi, capo di Cattleya, di proprietà di ITV. Roberto Saviano, che ha creato l’IP di “Gomorra”, è a bordo. Altri dettagli sono stati tenuti nascosti.

Gomorra, basata sul bestseller di Saviano sulla mafia napoletana, è stata lanciata nel 2014. Fin dall’inizio, il grintoso show ha portato il pubblico nel ventre della vera malavita napoletana, grazie anche al fatto di essere stato girato quasi interamente nei luoghi reali che ritrae. Oltre ad aver raggiunto lo status di megahit in Italia, “Gomorra” ha viaggiato in 190 Paesi, anche su HBO Max negli Stati Uniti.

La matassa criminale iper-realistica è la più grande esportazione televisiva italiana, avendo venduto in 190 territori dal suo lancio nel 2014, nonostante sia sottotitolata anche per il pubblico italiano, la maggior parte del quale non capisce il dialetto napoletano in cui Gomorra è doppiato. La serie – nota soprattutto per la sua capacità di mescolare il neorealismo con le convenzioni di genere e i tropi shakespeariani – è prodotta da ITV Cattleya in collaborazione con la tedesca Beta Film.

Young Woman and the Sea, recensione del film con Daisy Ridley

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Young Woman and the Sea, recensione del film con Daisy Ridley

Young Woman and the Sea è il nuovo film Disney che sembra riproporre una tradizione prolifica e proficua che la Casa di Topolino aveva da tempo accantonato. C’è stato un tempo in cui lo studio realizzava film per famiglie che non erano né i capolavori d’animazione per i quali è divenuta celebre, né i remake degli stessi in live action, né tantomeno prodotti di franchise sotto vari cappelli (leggi Marvel o Lucasfilm).

Quel tempo in cui nacquero capolavori e cult immortali, come Mary Poppins, Pomi d’ottone e manici di scopa, ma anche 4 bassotti per 1 danese, Zanna Gialla, Un maggiolino tutto matto, film per famiglie, emozionanti e divertenti che hanno poi perso il loro primato nella produzione Disney. Almeno fino a oggi, quando lo sforzo congiunto di Joachim Ronning, regista di Maleficent – Signora del male e Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar, e Jerry Bruckheimer, produttore che non ha certo bisogno di presentazioni, regala ai fan delle produzioni originali Disney in live action un nuovo tassello che fa riferimento proprio a quei titoli sopra elencati come pubblico di destinazione e ambizione.

Young Woman and the Sea storia vera film daisy ridleyYoung Woman and the Sea, la storia vera di Trudy Ederle

Young Woman and the Sea è l’incredibile storia vera di Gertrude (Trudy) Ederle e della sua impresa: nel 1926 la giovane donna ha attraversato il Canale della Manica a nuoto dalla Francia all’Inghilterra. Un’impresa che era quasi stata dimenticata, fino a che lo sceneggiatore Jeff Nathanson (Prova a prendermi, Pirati dei Caraibi, Il Re Leone) ha trovato in una libreria la biografia del 2009 Young Woman And The Sea: How Trudy Ederle Conquered The English Channel And Inspired The World, di Glenn Stout. Sicuri che la storia potesse trasformarsi in un film avvincente e aspirazionale, Nathanson, Bruckheimer e Ronning hanno convinto la Disney a realizzarlo anche se solo per un’uscita limitata nelle sale (negli USA) e un passaggio successivo su Disney+.

Il film merita il grande schermo

Young Woman and the Sea è un film che merita il grande schermo e non di perdersi nella libreria infinita della piattaforma, dal momento che dimostra che, quando c’è la giusta intenzione, la Disney ha tutti i mezzi per realizzare i film “come una volta”, cosa che nei decenni ha contribuito a costruire la sua giusta fama.

Il film segue con semplicità la vita di Trudy (Daisy Ridley e Olive Abercrombie da bambina). La vediamo nella sua casa, con sua sorella (Tilda Cobham-Hervey) con la quale condivide un legame molto profondo e con la quale comincia ad approcciarsi al nuoto, per ferma volontà della madre (Jeanette Hain). Segue una rapida ascesa e la dimostrazione di un talento naturale, unito a una grande forza di volontà e all’impegno che superava anche la sua malattia. Da piccola aveva infatti contratto un’infezione alle orecchie che l’avrebbe portata alla sordità se non avesse preso determinate precauzioni, come quella di non nuotare… Trudy non si lascia fermare neanche da una oggettiva e reale minaccia, e continua a sfidare le onde, in piscina e in mare. Vince una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi del 1924, ma il suo sogno è quello di attraversare la Manica a nuoto, impresa che compirà due anni dopo, passando alla storia.

Trudy realizza il suo sogno

Al secondo tentativo, Trudy realizza il suo sogno, battendo i precedenti record maschili di quasi due ore con 14 ore e 31 minuti (primato mantenuto per 35 anni). Ad accoglierla, al suo ritorno negli Stati Uniti, Trudy è stata omaggiata dalla più grande parata che sia mai stata vista nella storia della città.

Nell’anno in cui Nyad di Jimmy Chin e Elizabeth Chai Vasarhelyi con Annette Bening e Jodie Foster è arrivato al cinema (da noi direttamente su Netflix), un’altra storia – vera – di una donna che sfida le onde arriva a toccare il cuore degli spettatori. La trama sembra uguale: una donna sfida le onde del mare aperto per coronare un sogno. Tuttavia se nel caso di Nyad la protagonista era una donna matura, con una vita alle spalle e un ultimo obbiettivo da coronare, nel caso di Young Woman and the Sea, Trudy era non solo giovanissima, ma una vera e propria pioniera nel nuoto e nello sport in generale, responsabilità che lei sentiva e che abbracciava, desiderando fortemente essere un esempio per le bambine che guardavano a lei come a una fonte di ispirazione. La storia di Nyad, per quanto coraggiosa e degna di lodi, guarda al sé, quella di Trudy guarda al mondo.

Young Woman and the Sea film
Daisy Ridley nei panni di Trudy Ederle nel live-action Disney YOUNG WOMAN AND THE SEA. Foto per gentile concessione della Disney. © 2024 Disney Enterprises Inc. Tutti i diritti riservati.

La ragazza che fece l’impresa

E infatti il film si concentra principalmente sull’impresa e su come viene raccontata dal mondo e nel mondo. La radio ha un ruolo fondamentale nel far rimbalzare le gesta di Trudy da un capo all’altro del mondo, e Joachim Ronning sfrutta questo aspetto della storia per costruire un film vivace, dal ritmo incalzante, ma non frenetico, emozionante, focalizzato sull’espressione dura e brillante di Daisy Ridley, che sembra nata per ruoli del genere: atletica e volitiva, ma sempre dal sorriso dolce, la sua Trudy è un’eroina semplice, senza fronzoli, decisa a conquistare la sua gloria per aprire una strada ad altre. Uno spirito semplice e cristallino che Ridley incarna con naturalezza.

Il resto lo fa la regia solida di Ronning che riesce a dare spazio sia ai momenti epici, come la partenza per le Olimpiadi o l’arrivo sulla costa inglese di Trudy, che a quelli intimi, come il racconto della relazione tra le due sorelle, con uguale attenzione, sostenuto da una fotografia espressiva, firmata da Oscar Faura, nonostante il coefficiente di difficoltà di realizzazione aumentato esponenzialmente dalla grande quantità di scene acquatiche, di certo non un territorio sconosciuto per l’autore di Kon-Tiki e Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

Per Michael Keaton l’impatto della cultura pop di Beetlejuice è “fuori luogo”

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Trent’anni dopo, Michael Keaton torna alle sue radici poltergeist in Beetlejuice Beetlejuice. Dovremmo entrare in questo sequel con grandi speranze, dato che Michael Keaton ha dichiarato di aver visto personalmente il “grande” film di Tim Burton. Ripensando al periodo in cui ha girato il primo film di Beetlejuice, Michael Keaton ricorda che l’impatto della cultura pop del film è stato a dir poco “sconcertante”.

Non c’è dubbio che Beetlejuice, il personaggio di Michael Keaton, il “fantasma con il massimo”, sia uno dei personaggi più amati dai fan. Può apparire come uno stravagante costume di Halloween o il volto del bio-esorcista appare come una foto su una tazza di caffè. Durante l’intervista rilasciata a Empire, l’attore di Batman ha ricordato come, dopo l’uscita di Beetlejuice, fosse “fastidioso” per il suo personaggio ricevere così tanta attenzione.

È stato fottutamente strano”, ha detto Michael Keaton. “Ad essere onesto con voi – sono molto sincero – era fuori luogo, guardare e dire: ‘Non voglio assomigliare a tutte queste piccole cose, fanculo – qual è stata la cosa che ha dato inizio a tutto questo?”.

È chiaro perché così tante persone amano il personaggio di Beetlejuice. Pronunciando tre volte il suo nome, non si può mai sapere cosa farà il poltergeist umoristicamente oscuro una volta evocato.

L’impatto di Beetlejuice sulla cultura pop

Beetlejuice Beetlejuice film 2024

Sappiamo già che Beetlejuice è ancora nella memoria dei fan e di Tim Burton. Considerando il successo al botteghino di questa commedia dark, come potrebbe non esserlo? Ha persino vinto un Oscar per il miglior trucco.

Dopo il successo del film del 1988, Burton creò una serie di animazione che andò in onda dal 1989 al 1991. La trama seguiva Beetlejuice e Lydia come migliori amici che esploravano il regno soprannaturale del Neitherworld.

È stata realizzata anche una serie di tre videogiochi, per lo più legati alla serie televisiva animata. Naturalmente, non possiamo dimenticare l’adattamento teatrale di Beetlejuice, ricco di canzoni originali che hanno catturato il tono eccentrico, comico e allo stesso tempo cupo del film di Burton. È riuscito persino a ottenere otto nomination ai Tony.

Dopo essere stato accantonato numerose volte dal 1990, il tanto atteso sequel riporterà finalmente i nostri personaggi preferiti quest’anno per Beetlejuice Beetlejuice. L’uscita è prevista per il 6 settembre.

I 10 migliori film dello Studio Ghibli non diretti da Hayao Miyazaki, in ordine di importanza

Lo Studio Ghibli è stato fondato quasi 40 anni fa ed è stato a lungo tenuto in grande considerazione per i film anime che ha prodotto dal 1985 in poi. Hayao Miyazaki è il nome più importante associato all’azienda, essendo uno dei suoi co-fondatori e avendo diretto il maggior numero di lungometraggi durante la sua attività, anche se non è l’unico regista a essere dietro ai film prodotti dallo Studio Ghibli.

Anche uno degli altri co-fondatori, Isao Takahata, ha girato film per lo Studio Ghibli e ci sono molti altri registi di rilievo, tra cui Goro Miyazaki, figlio di Hayao Miyazaki. I film diretti da Hayao Miyazaki sono tutti fantastici (ovviamente), ma per evidenziare il lavoro degli altri registi dello Studio Ghibli, questi film sono tra i migliori usciti dallo studio che non hanno avuto Hayao Miyazaki come regista (anche se ha avuto crediti di co-scrittura e/o produzione per alcuni di essi).

La collina dei papaveri di Goro Miyazaki (From Up on Poppy Hill, 2011)

La collina dei papaveri di Goro Miyazaki (From Up on Poppy Hill, 2011)

Se il miglior film sulle Olimpiadi di Tokyo del 1964 resta il documentario Tokyo Olympiad, From Up on Poppy Hill è un’interessante storia “pre-olimpica”. È ambientato nel 1963 e coinvolge gli studenti che lottano per salvare la loro sede scolastica dalla distruzione, mentre i preparativi per le Olimpiadi – con tutti gli sviluppi edilizi che ne conseguono – minacciano il loro status quo.

Per gli standard dei film anime, il film è molto concreto e, mentre molti film dello Studio Ghibli si immergono in territori più fantastici, la natura “terrena” di From Up on Poppy Hill può essere in qualche modo rinfrescante. Il suo approccio è un po’ “slice of life”, con un’atmosfera abbastanza rilassata per gran parte della narrazione, con piccole esplosioni di dramma qua e là, tra cui una potenziale storia d’amore che sicuramente non va nella direzione che la maggior parte delle persone si aspetta…

La collina dei papaveri di Goro Miyazaki (From Up on Poppy Hill) in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento di Hiromasa Yonebayashi (2010)

Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento di Hiromasa Yonebayashi (2010)

Hiromasa Yonebayashi è la persona più giovane ad aver diretto un lungometraggio per lo Studio Ghibli: il suo debutto è stato il sottovalutato Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento, uscito l’anno in cui ha compiuto 37 anni. Yonebayashi ha lasciato gli Studi Ghibli per lavorare allo Studio Ponoc nel 2015, ma ha diretto due film per lo Studio Ghibli e il suo lavoro come animatore per lo studio potrebbe essere visto fino al 2023, con The Boy and the Heron (che è stato in produzione per un po’).

Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento è un altro film tranquillo, un po’ rilassato e delicatamente fantastico dello Studio Ghibli, che racconta il legame tra un ragazzino e una ragazzina, anch’essa minuscola, che vive nella casa del ragazzo (di dimensioni normali) con la sua famiglia. È bello da vedere e c’è un innegabile fascino/novità nel vedere una rappresentazione del mondo normale da una prospettiva molto irregolare.

Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

La ricompensa del gatto (The Cat Returns)

La ricompensa del gatto (The Cat Returns)

La ricompensa del gatto è quasi un sequel di un altro film dello Studio Ghibli del 1995 (di cui parleremo più avanti), anche se definirlo uno spin-off sarebbe più corretto. È forse il film dello Studio Ghibli con più gatti in assoluto (mi dispiace, Il mio vicino Totoro e il tuo cat-bus), con la storia di una ragazzina che salva un gatto che finisce per essere il sovrano di un Regno dei Gatti, dove viene naturalmente trasportata.

È un film che evoca un mondo fantastico particolarmente strano, anche per gli standard dello Studio Ghibli, e anche se dura solo 75 minuti, a volte può sembrare un po’ selvaggio e travolgente. La breve durata e il collegamento con un altro film (anche se non altrettanto valido) fanno sì che Il ritorno del gatto risulti un po’ debole rispetto ad altri film dello Studio Ghibli, ma è comunque solido per quello che è, e rimane innegabilmente creativo e distintivo.

La ricompensa del gatto (The Cat Returns) in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

La tartaruga rossa (La Tortue rouge)

La tartaruga rossa (La Tortue rouge)

Ecco qualcosa di un po’ diverso: La tartaruga rossa è stato prodotto in parte dallo Studio Ghibli e in parte da un gruppo di società francesi, ma ha anche un regista olandese: Michael Dudok de Wit. Un’altra caratteristica che contraddistingue La tartaruga rossa è la mancanza di dialoghi, che rende le cose più tranquille e universali che mai, con l’ambientazione del film su un’isola deserta.

Il protagonista è un uomo che cerca di sopravvivere sull’isola in questione e La tartaruga rossa mostra il tipo di legame che inizia ad avere con gli animali che popolano il luogo. Per un po’ è un film rilassante, grazie all’approccio rilassato alla narrazione e alla mancanza di dialoghi, ma si dimostra disposto a diventare più emotivo quando necessario. Alla fine, si tratta di un film lento, ma ben equilibrato e indubbiamente gratificante.

La tartaruga rossa (La Tortue rouge) in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

I sospiri del mio cuore (Whisper of the Heart)

I sospiri del mio cuore (Whisper of the Heart)

Yoshifumi Kondō è purtroppo scomparso nel 1998, a soli 47 anni e con un solo film da regista a suo nome: I sospiri del mio cuore (Whisper of the Heart). Questo film è stato in un certo senso ripreso con Il ritorno del gatto del 2002, ma Sussurro del cuore è senza dubbio il film più forte tra i due e rimane un film dolceamaro, se si pensa a cos’altro Kondō avrebbe potuto dirigere se avesse potuto continuare a lavorare per lo Studio Ghibli con il passare degli anni.

Come potrebbe essere chiaro, la trama della maggior parte dei film dello Studio Ghibli non è sempre necessaria da dettagliare, ma in linea di massima I sospiri del mio cuore (Whisper of the Heart) parla di amore, di trovare se stessi in modo creativo e delle meraviglie della narrazione. È un film con un buon cuore e un’animazione ancora più grande, visivamente abbagliante e forse anche tra i migliori film anime di tutti i tempi.

I sospiri del mio cuore (Whisper of the Heart) in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Pioggia di ricordi (Only Yesterday, 1991)

Pioggia di ricordi (Only Yesterday, 1991)

Da questo momento in poi, abituatevi a vedere il nome di Isao Takahata, perché è abbastanza incontrovertibile dire che è stato il secondo regista più acclamato e prolifico dello Studio Ghibli, dopo Hayao Miyazaki. I suoi film sono un po’ più difficili da individuare e definire rispetto a quelli di Miyazaki, ed è possibile affermare che ha cercato di cambiare il suo stile in modo significativo da un film all’altro, con alcuni film che apparivano diversi dal punto di vista dell’animazione e una gamma abbastanza ampia di generi saltati da un progetto all’altro.

Solo ieri, per esempio, è un altro dramma da Studio Ghibli, e c’è anche una buona dose di romanticismo. Dal punto di vista narrativo, il film è presentato in modo ambizioso, con una giovane donna che salta tra i ricordi del suo passato e del suo presente, entrambi i quali si informano l’un l’altro in modi interessanti, rendendo questo film incredibilmente efficace – e alla fine commovente – incentrato sul personaggio.

Pioggia di ricordi (Only Yesterday, 1991) in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

La storia della Principessa Splendente (The Tale of the Princess Kaguya)

La storia della Principessa Splendente (The Tale of the Princess Kaguya)

La storia della Principessa Splendente (The Tale of the Princess Kaguya) è stato l’ultimo film diretto da Isao Takahata per lo Studio Ghibli, scomparso all’età di 82 anni, cinque anni dopo l’uscita del film. Il regista ha potenzialmente tenuto per ultimo il suo film più grande, più ambizioso e, innegabilmente, più lungo: La storia della principessa Kaguya ha un’animazione insolita e audace e dura ben 137 minuti.

La storia di The Tale of Princess Kaguya è incentrata su una bambina trovata all’interno di un gambo di bambù e sulle varie vicende che le accadono nel corso di una vita drammatica, da outsider a causa della sua misteriosa origine/scoperta. È difficile descrivere ciò che rende il film efficace sia dal punto di vista visivo che narrativo; è meglio guardarlo da soli e cercare di immergersi nel mondo unico che il film offre.

La storia della Principessa Splendente (The Tale of the Princess Kaguya) in streaming  è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Pom Poko (1994)

Pom Poko (1994)

Nessuna immersione profonda nei film meno conosciuti dello Studio Ghibli sarebbe completa senza uno sguardo a Pom Poko, un film drammatico/fantasy/quasi di guerra su procioni con caratteristiche anatomiche, diciamo, interessanti. La sua gamma di generi e la sua volontà di essere più che bizzarro lo rendono lontano dal film dello Studio Ghibli più accessibile, ma guadagna punti per essere uno dei più creativi.

È molto più comico di alcuni dei film già citati diretti da Isao Takahata, e certamente meno intenso/realistico dei suoi lavori più noti per lo Studio Ghibli (di cui parleremo presto). Pom Poko affronta temi seri, in particolare le questioni ambientali e il modo in cui l’umanità spesso si scontra con le popolazioni animali nelle aree urbane. Non riesce a bilanciare perfettamente la serietà con la goffaggine, ma è da ammirare l’obiettivo che si prefigge in un solo film e la sicurezza con cui affronta le idee e le sequenze, per quanto a volte siano fuori dal comune.

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Quando c’era Marnie (When Marnie Was There)

Quando c'era Marnie (When Marnie Was There)

Quando c’era Marnie (When Marnie Was There) è stato un commovente film sull’adolescenza prodotto dallo Studio Ghibli e il secondo dei lungometraggi di Hiromasa Yonebayashi per la compagnia prima di lasciare lo Studio Ponoc. Per quanto buono fosse Il mondo segreto di Arrietty, Quando c’era Marnie (When Marnie Was There) rappresenta un miglioramento su tutta la linea ed è stato accolto con favore tanto da ricevere una nomination come miglior film d’animazione agli Academy Awards.

Il film racconta di una ragazzina che si trasferisce in un nuovo posto e che stringe un legame con un’altra ragazza, una ragazza molto misteriosa che, in alcuni momenti, sembra non esistere. Coprendo le difficoltà della crescita e mantenendo un po’ di mistero e di fantasia attraverso l’insolito personaggio di Marnie, Quando c’era Marnie (When Marnie Was There)è un film creativo e di grande impatto emotivo, che si colloca tra i film dello Studio Ghibli più forti in assoluto.

Quando c’era Marnie (When Marnie Was There) in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme: