Secondo quanto riportato da
Deadline, Misha Green è stata ingaggiata per
scrivere e dirigere Tomb Raider 2, attesissimo
sequel del film del 2018
con protagonista il premio Oscar Alicia Vikander nei panni di Lara Croft, la
celebre esploratrice al centro delle avventure della serie di
videogiochi nata nel lontano 1996.
Misha Green è nota
per aver ideato la serie
Lovecraft Country – La terra dei demoni, basata
sull’omonimo romanzo di Matt Ruff e prodotta
da J.J. Abrams e Jordan Peele. La
serie, che annovera nel cast anche Jurnee Smollett(Birds
of Prey), ha debuttato ad agosto dello scorso anno su
HBO negli Stati Uniti e ad ottobre su Sky Atlantic e NOW TV in
Italia.
Tomb Raider 2
rappresenterà il debutto di Green alla regia di un lungometraggio.
La regista e sceneggiatrice ha confermato il suo coinvolgimento nel
progetto attraverso il suo profilo
Twitter ufficiale. Green andrà così a sostituire Ben
Wheatley, regista di High-Rise, Free Fire e del
più recente Rebecca, che sarà invece impegnato con la regia del
sequel di Shark – Il primo squalo con Jason Statham.
Lo scorso ottobre la MGM aveva
ufficialmente rimosso Tomb Raider 2 dal proprio
calendario delle uscite, lasciando presagire che il sequel era
forse stato accantonato. Considerato l’annuncio del coinvolgimento
di Misha Green, ad oggi sembra che il progetto sia
ufficialmente tornato in sviluppo e che un data di uscita ufficiale
verrà annunciata a breve.
Di cosa parlerà il sequel di Tomb
Raider?
In merito alla trama del sequel, ad
oggi sappiamo davvero poco riguardo la direzione delle prossime
avventure di Lara Croft al cinema. Vi ricordiamo che il film
del 2018 si era chiuso con un cliffhanger, quindi aspettiamoci il
ritorno della protagonista contro l’oscura organizzazione Trinity
che si è infiltrata nella Croft Holdings, l’azienda di famiglia
lasciatole in eredità dal padre.
Ad Aprile dello scorso anno è stato ufficialmente confermato
che Tomb
Raider, il riavvio del franchise ispirato al
videogioco del 2014 e che ha visto protagonista nei panni di una
giovane Lara Croft il premio oscar Alicia
Vikander, avrebbe avuto un sequel. Da allora, non ci
sono più stati aggiornamenti sul progetto.
Adesso, in una recente intervista
con Good Morning America (via
EW), è stata proprio Vikander ad aggiornare in merito al
sequel, anticipando che le riprese del film dovrebbero partire il
prossimo anno. “Il nostro piano era quella di iniziare a girare
quest’anno”, ha dichiarato l’attrice. “Ovviamente tutto è
cambiato a causa della pandemia. Le cose sono molto diverse al
momento. Per ora ne stiamo discutendo, quindi spero di poter
iniziare a girare l’anno prossimo.”
Il sequel di Tomb
Raider sarà diretto da Ben Wheatley.
La sceneggiatura del secondo capitolo è stata affidata a
Amy Jump, nota per la sua collaborazione di lunga
data con il regista e partner, con il quale ha co-scritto la
pellicola d’azione Free
Fire (che vedeva nel cast Brie
Larson, Cillian
Murphy e Armie Hammer), Kill
List, A Field In
England, SightseerseHigh-Rise.
In merito al sequel, ad oggi
sappiamo davvero poco riguardo la direzione della trama delle
prossime avventure di Lara Croft al cinema. Di certo lo sguardo
femminile della Jump e l’esperienza maturata nel campo del genere
action fanno sperare in un progetto entusiasmante, e quanto pare le
idee hanno già convinto la Vikander.
Vi ricordiamo che il film del 2018
si era chiuso con un cliffhanger, quindi aspettiamoci il ritorno
della protagonista contro l’oscura organizzazione Trinity che si è
infiltrata nella Croft Holdings, l’azienda di famiglia lasciatole
in eredità dal padre.
In una recente intervista con
Collider, il premio Oscar Alicia Vikander ha confermato che l’annunciato
sequel di Tomb Raider non ha ancora ricevuto il
via libera ufficiale, ma che nonostante ciò il nuovo film è ancora
in fase di sviluppo.
Ad oggi, le sole informazioni in
nostro possesso circa il sequel sono che, oltre al ritorno di
Vikander nei panni di Lara Croft, la regia e la sceneggiatura sono
state affidate a Misha Green, nota per aver ideato
la serie Lovecraft
Country – La terra dei demoni, basata sull’omonimo romanzo
di Matt Ruff e prodotta da J.J.
Abrams e Jordan Peele.
Nel corso dell’intervista, Alicia Vikander ha spiegato che la pandemia ha
rallentato i lavori sul sequel e che, tecnicamente, il progetto non
ha ancora ricevuto il via libera ufficiale. Tuttavia, l’attrice
sembra entusiasta all’idea di tornare nei panni dell’iconica
archeologa, dal momento che la sua speranza è quella di riuscire,
prima o poi, a iniziare a girare il film.
“Prima del Covid, avrei detto di
sì. Ora penso che sia ancora un sì”, ha spiegato l’attrice in
merito allo stato del sequel. “Manca ancora il via libera, ma
stanno lavorando sulla sceneggiatura e penso che tutti siano
eccitati all’idea. Mi piacerebbe molto rivisitare Lara. Ora che il
mondo è di nuovo operativo e che la sceneggiatura è in fase di
scrittura, non vedo l’ora di poter leggere qualcosa, spero il prima
possibile.”
Tomb Raider 2
rappresenterà il debutto di Green alla regia di un lungometraggio.
La regista e sceneggiatrice aveva confermato il suo coinvolgimento
nel progetto attraverso il suo profilo
Twitter ufficiale. Green sostituirà Ben
Wheatley, regista di High-Rise, Free
Fire e del più recente Rebecca,
che inizialmente era stato collegato al sequel e che invece sarà
impegnato con la regia di un altro seguito, quello di Shark
– Il primo squalo con Jason Statham.
Di cosa parlerà il sequel di Tomb
Raider?
In merito alla trama del sequel, ad
oggi sappiamo davvero poco riguardo la direzione delle prossime
avventure di Lara Croft al cinema. Vi ricordiamo che il film
del 2018 si era chiuso con un cliffhanger, quindi aspettiamoci il
ritorno della protagonista contro l’oscura organizzazione Trinity
che si è infiltrata nella Croft Holdings, l’azienda di famiglia
lasciatole in eredità dal padre.
Da sempre considerata una delle
principali icone videoludiche, nonché l’eroina dei videogiochi più
famosa al mondo, l’esploratrice Lara Croft è
ancora oggi protagonista di una saga a lei dedicata, ideata nel
1996 da Toby Gard. Questa è inoltre arrivata al
cinema nel 2001 e nel 2003, interpretata da Angelina
Jolie. Dopo il successo del primo
film è infatti arrivato un sequel, intitolato Tomb
Raider – La culla della vita, diretto da Jan
de Bont, noto per essere stato il direttore della
fotografia di Trappola di cristallo e Caccia a Ottobre Rosso.
Tanta azione dunque, resa ancor più epica dalla grande presenza
scenica della sua protagonista.
Non basato sui videogiochi della
saga, il film intraprende un proprio percorso, distaccandosi così
da quanto poteva risultare prevedibile ai conoscitori del
personaggio. Nonostante ciò, sono comunque stati utilizzati diversi
oggetti classici di Tomb Raider, che non hanno mancato di
entusiasmare i fan. Girato tra la Grecia, la Cina e l’Africa,
questo si è inoltre avvalso di grandi ambienti naturali utili a
sottolineare la componente di avventura esotica particolarmente
presente nei videogiochi. Rispetto al primo film, Tomb Raider –
La culla della vita ha avuto un budget di poco inferiore,
attestato intorno ai 95 milioni.
Ciò non ha impedito al film di
risultare come un inaspettato flop al box office, arrivando ad un
guadagno di circa 156 milioni, più di cento in meno rispetto al
precedente capitolo. Eppure questo sequel è ancora oggi un prodotto
ricco di fascino, che ha dimostrato un grande miglioramento
rispetto al suo predecessore. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo sequel cancellato.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Tomb Raider – La culla della
vita: la trama del film
Protagonista del film è l’archeologa
Lara Croft, la quale instancabile è ora intenta ad
organizzare una spedizione presso l’antico Tempio della Luna,
storico edificio un tempo appartenente ad Alessandro Magno. Qui
ritrova infatti preziosi tesori come una sfera d’ambra e un
medaglione dorato. Entrambi questi oggetti le vengono però
sottratti da un temibile boss della malavita cinese di nome
Chen Lo, il quale prima di fuggire intrappola Lara
in una condizione di morte certa. Riuscita a sfuggire
miracolosamente, la giovane incontra alcuni agenti dell’MI6, i
quali le affidano una delicata missione.
Lara dovrà infatti ritrovare ed
entrare in possesso dell’antico Vaso di Pandora, un artefatto
contenente un virus estremamente letale, in grado di sterminare
l’umanità intera. Per ritrovarlo, però, l’archeologa dovrà prima
riconquistare la sfera rubata, unico oggetto in grado di guidarla
al luogo giusto. A complicare la situazione vi sono ovviamente una
serie di ostacoli. Lara non è l’unica sulle tracce del Vaso, ma
anche il bioterrorista internazionale Jonathan
Reiss, il quale intende diffondere il virus allo scopo di
arricchirsi vendendo il vaccino al mondo intero. Per sua fortuna,
la protagonista potrà contare sull’aiuto del suo vecchio amante
Terry Sheridan, ma il tempo a disposizione è poco
e dovrà agire quanto prima.
Lara Croft – La culla della
vita: il cast del film
Ad interpretare nuovamente la
celebre protagonista vi è l’attrice premio Oscar Angelina Jolie,
la quale ancora una volta si è sottoposta ad un allenamento
intensivo al fine di poter interpretare da sé quanti più
combattimenti e spericolate acrobazie. Contrariamente al primo
film, invece, dove si era cercato di esagerare la dimensione del
seno del personaggio attraverso speciali reggiseni, per questo film
l’attrice ha richiesto che Lara Croft fosse dotata di misure più
realistiche. La Jolie è ancora oggi l’interprete preferita di molti
per questo personaggio. Eppure inizialmente sembrava voler
rinunciare a tale ruolo. L’attrice Kelly Brook si
è imposta come la principale indiziata per sostituirla, ma la
notizia è stata poi smentita.
Accanto alla Jolie, si ritrovano
noti nomi del panorama cinematografico internazionale. Primo tra
tutti Gerard Butler.
Prima di diventare celebre per il ruolo di Leonida in 300,
questi ha infatti qui interpretato Terry Sheridan, l’ex amante
della protagonista. Ciarán Hinds, recentemente noto per aver
dato vita a Steppenwolf in Justice League, è invece il
bioterrorista Jonathan Reiss. Djimon Hounsou
è presente nei panni di Kosa, mentre Simon Yam è
il boss criminale Chen Lo. Rispetto al precedente capitolo non
hanno invece ripreso i loro ruoli l’attore Daniel Craig e
Jon Voight. Quest’ultimo, che interpretava il
padre della protagonista, è realmente il genitore della Jolie, con
la quale però non vanta buoni rapporti.
Tomb Raider – La culla della
vita: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming
e in TV
Pur non avendo raggiunto lo stesso
successo del precedente film, per i produttori questo sequel
aveva guadagnato a sufficienza per garantire un terzo film. Questo
entrò così in produzione nel 2004, ma venne poi cancellato in
seguito alla rinuncia della Jolie al ruolo. L’attrice aveva infatti
dichiarato di non avere alcun desiderio di rivestire i panni
dell’archeologa, preferendo dedicarsi ad altri progetti. Per
diversi anni si è però tentato di riportare il personaggio sul
grande schermo, ma ciò diventerà realtà soltanto nel 2018. In
quell’anno è infatti uscito un reboot intitolato Tomb Raider, dove ad
interpretare la protagonista vi è l’attrice Alicia
Vikander.
Prima di vedere questo reboot però,
è possibile fruire di Tomb Raider – La culla della
vita grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 30 dicembre alle ore
21:00 sul canale Warner TV.
L’attore britannico Tom
Wilkinson, vincitore di un Bafta per il suo lavoro in
The Full Monty e nominato all’Oscar per
Michael Clayton e In The Bedroom,
è morto all’età di 75 anni. Non è stata fornita alcuna causa.
“È con grande tristezza che la famiglia di Tom Wilkinson
annuncia che è morto improvvisamente a casa il 30 dicembre”,
si legge in una dichiarazione del suo agente. “Sua moglie e la
sua famiglia erano con lui. La famiglia chiede privacy in questo
momento”.
Tom
Wilkinson ha recitato in Shakespeare in Love del 1998, Batman Begins di Christopher Nolan nel 2005 e
nel thriller del 2011 Mission: Impossible – Protocollo Fantasma. Il
suo curriculum cinematografico include The Grand
Budapest Hotel e La ragazza con
l’orecchino di perla tra oltre 130 crediti
cinematografici e televisivi.
Ha anche vinto un Emmy per aver
interpretato Benjamin Franklin nella miniserie del
2008 John Adams e una nomination agli
Emmy per il ruolo del padre di John F Kennedy,
Joe, in The Kennedys. Ha anche interpretato
il ruolo del presidente Lyndon B Johnson in
Selma del 2014.
Nato a Leeds, Wilkinson aveva 18
anni quando gli fu chiesto di dirigere uno spettacolo teatrale. Ciò
ha dato inizio a una carriera che lo ha visto passare alla Royal
Academy of Dramatic Art (Rada). Nel 1986, ha ottenuto il suo primo
ruolo importante sul grande schermo nella miniserie First
Among Equals, basata sul romanzo best-seller di Jeffrey
Archer. Si è trattato di una svolta in più di un senso: ha
incontrato Diana Hardcastle e la coppia si è
sposata nel 1988. Hanno interpretato il ruolo di marito e moglie
in The Kennedys nel 2011 e nel film
d’azione del 2014 Good
People.
Essere scelto per il film a basso
budget The
Full Monty si è trasformato in un momento culminante
della carriera, poiché il progetto è diventato il film britannico
con il maggior incasso fino a quel momento. Wilkinson ha ricevuto
una nomination agli Oscar come miglior attore per il film del 2001
di Todd Field, In the Bedroom, in
cui interpretava un padre in lutto. Ha ottenuto la sua seconda
nomination all’Oscar per il suo ruolo da non protagonista nel
thriller del 2007 di Tony Gilroy, Michael Clayton, con George
Clooney.
Wilkinson è stato nominato Ufficiale
dell’Ordine dell’Impero Britannico (OBE) per i servizi resi al
teatro nel 2005.
Questa mattina Millennium Films ha
annunciato ufficialmente l’inizio delle riprese di Good
People, il nuovo thriller diretto dal regista danese
Henrik Genz su una sceneggiatura scritta da Kelly
Masterson, Paolo Grellong e Christina Hodson, i quali
hanno adattato il romanzo omonimo di Marcus Sakey.
Inoltre lo studio ha reso noto che
finalmente anche l’attore Tom Wilkinson è entrato
nel cast che comprende già James Franco, Kate Hudson e
Omar Sy. Di seguito proponiamo un estratto direttamente dal
sito della Millennium Films, in cui viene in parte descritta la
trama della pellicola:
Good People è un
thriller contemporaneo incentrato su coppia americana che vive a
Londra, caduta in un grave debito ristrutturando la propria casa.
Come se non bastasse poi, scoprono che il locatario nel loro
appartamento al piano di sotto è morto e ha lasciato 200 mila
dollari in contanti. Tutto quello che dovrebbero fare è prendere i
soldi e i loro problemi saranno risolti. Ben presto però i due
coniugi inizieranno a essere vittime di eventi imprevisti e molto
pericolosi.
Wilkinson è un attore inglese molto
prolifico che ha ricevuto due nomination agli Oscar, il primo per
Todd Field’s In the Bedroom e il secondo per
Michael Clayton di Tony Gilroy, anche se i
fans lo conosceranno meglio come Carmine Falcone in
Batman di Christopher Nolan.
Gore Verbinski
potrebbe aver reclutato il bravo attore inglese Tom
Wilkinson per il suo prossimo The
Lone Ranger, nel quale sappiamo già coinvolti
Johnny Depp e Armie Hammer.
Wilkinson potrebbe interpretare un magnate delle ferrovie nel
vecchio West, in accordo con la sua lunga e fortunata carriera da
caratterista. Le riprese dovrebbero iniziare in autunno in
previsione di un’uscita per il Natale del 2012.
Tom Wilkinson (Sogni e delitti)
entra nel cast di Felony, thriller diretto da Matthew Saville
(Noise). Al fianco di Wilkinson vedremo Joel Edgerton (Warrior),
anche autore della sceneggiatura. Le riprese cominceranno a
ottobre. Questa, in estrema sintesi, la trama: uno stimato agente
di polizia (Edgerton), dopo una serata tra amici, invese un giovane
ciclista; mentre lo soccorre, arrivano sul posto altri agenti.
L’uomo decide di mentire sull’accaduto: una menzogna che gli
costerà cara. Tom Wilkinson interpreterà Carl Summer, il detective
che si fa carico del caso. Felony uscirà nel 2013.
Tom Welling è uno
di quegli attori che ha fatto sognare il mondo, per diversi anni,
grazie alla sua incredibile interpretazione di Clark Kent in
Smallville. L’attore è sempre stato bravo a scegliere ruoli che
adatti alle sue qualità artistiche, tra film e serie tv, diventando
uno degli attori più apprezzati.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Tom Welling.
Tom Welling: i suoi film e le serie
TV
1. Ha recitato in celebri
film e serie TV. La carriera dell’attore inizia nel 2001,
dopo una breve parentesi come modello, grazie alle apparizioni in
diverse serie tv come Angela Via: Picture Perfect, Giudice
Amy (2001), Special Unit 2 (2001) e
Underclared (2001). Nello stesso anno comincia a lavorare
in Smallville, dove dal 2001 al 2006 è il protagonista
Clark Kent. Nel mentre appare nei film Una scatenata
dozzina (2003), con Hillary Duff,
The Fog – Nebbia assassina (2005) e Il ritorno della
scatenata dozzina (2005). Tra i suoi ultimi lavori vi sono i
film Parkland (2013),
conPaul
Giamatti, Draft Day (2014) e La scelta – The Choice
(2016), con Teresa Palmer.
Ha poi recitato anche nelle serie Lucifer
(2017-2018), Batwoman (2019) e
Professionals (2020).
2. È anche regista e
produttore. Welling è principalmente noto come attore, ma
non ha praticato solo questa professione nel corso della sua
carriera. Ha infatti anche vestito i panni del regista, debuttando
con sette episodi di Smallville tra il 2006 e il 2011.
Inoltre, ha svolto anche l’attività di produttore, lavorando alla
realizzazione di Smallville e della serie
Hellcats (2010-2011).
Tom Welling: chi è sua moglie
3. Ha già un matrimonio alle
spalle. Non si direbbe, eppure Welling è un uomo
divorziato. Nel luglio del 2002, a 25 anni, si è sposato con la
modella Jamie White, dopo che i due stavano già
insieme da tre anni. Per il grande dispiacere dei fan, Welling e la
White si sono poi detti addio nell’ottobre del 2013, dopo più di
dieci anni di matrimonio, non rivelando le vere cause del
divorzio.
4. Attualmente è
impegnato. Appena dopo il divorzio, tuttavia, l’attore ha
iniziato a frequentare, nel 2014, Jessica Rose
Lee. I due si sono poi sposati nel novembre del 2019,
diversi mesi dopo la nascita del loro primo figlio,
Thompson Wylde, nato nel gennaio del 2019. Il 3
giugno del 2021 è invece nato il secondo figlio,
Rocklin.
Tom Welling è Superman in
Smallville
5. Non è un fan dei fumetti
su Superman. Nonostante l’attore abbia interpretato un
giovane Clark Kent nella serie Smallville, ha ammesso in
diverse interviste di non essere esattamente un amante dei fumetti
su Superman, tanto da non leggerli né durante la serie, né
tantomeno dopo. L’attore non ha dunque basato la sua
interpretazione su quanto contenuto in questi, ricercando invece un
proprio percorso originale.
6. Tanto amato da volerlo
nei panni di Superman. Dato il suo successo nella serie
Smallville, i suoi fan avevano addirittura aperto, ai
tempi, una petizione per fargli interpretare il ruolo del
protagonista in Superman Returns
(2006). Oltre a ciò, sempre i fan lo avrebbero voluto vedere
riprendere il ruolo di Clark Kent in Supergirl, ma
l’attore ha subito smorzato l’entusiasmo ammettendo che non ci
sarebbe nulla in comune. Welling, inoltre, ha dichiarato di voler
dar vita a ruoli diversi, distaccandosi dunque da quello che lo ha
reso celebre.
Tom Welling è su Instagram
7. Ha un profilo
ufficiale. L’attore ha deciso di aprire un account
ufficiale su Instagram, seguito da qualcosa come 1 milioni persone.
Trai suoi tanti diversi post, si ritrovano molte foto dedicate alla
sua compagna e al figlio nato da poco, ma anche alla sua attività
lavorativa o a meri momenti di svago, tra attività e luoghi
visitati. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati su tutte le
sue novità.
Tom Welling in
Parkland
8. Ha studiato il suo
personaggio. Per interpretare Roy Kellerman, uno degli
agenti dei servizi segreti, l’attore ha studiato il suo ruolo sia a
Dallas che a Fort Worth, prima di arrivare sul set. Stando alle sue
dichiarazioni “Kellerman, in realtà, ha prestato servizio sotto
altri tre presidenti prima di John F. Kennedy. Era per la prima
volta sul sedile anteriore della limousine presidenziale, era stata
una grande opportunità per lui. Dalla mia ricerca, è stata una
perdita molto difficile dal punto di vista professionale e
personale. C’era davvero un rapporto tra gli agenti del Servizio
Segreto e John F. Kennedy”.
Tom Welling: oggi
9. Ha nuovi progetti tra le
mani. Dopo essere comparso in modo ricorrente nella serie
Lucifer e aver ripreso i panni di Clark Kent per
l’episodio Crisis on Infinite Earths: Part Two, l’attore
ha nel 2020 recitato nei panni di Vincent Corbo nella serie
Professionals. Attualmente, invece, egli è stato
confermato come protagonista del thriller d’azione Deep
Six, le cui riprese dovrebbero svolgersi nel 2022.
Tom Welling: età, altezza e fisico
dell’attore
10. Tom Welling è nato il 26
aprile del 1977 a Putnam Valley, a New York. La sua
altezza complessiva corrisponde a 190 centimetri. Proprio grazie a
questa sua imponente altezza, l’attore ha sempre richiamato molte
attenzioni sul suo fisico, da lui sempre ben curato e scolpito,
come si può vedere in più occasioni anche nella serie
Smallville.
Tom Welling, che ha interpretato un giovane
Clark Kent nella popolarissima serie tv
Smallville, ha rivelato che amerebbe interpretare
l’iconico eroe a fianco del Bruce Wayne di Robert Pattinson, che vedremo in azione
nell’attesissimo The
Batman di Matt Reeves.
In una recente intervista con
El mundo geek de
Ernestoneitor, Tom Welling ha parlato del suo ritorno nei
panni di Superman in Crisis on Infinite Earths, il grande
crossover dell’Arrowverseche collega tutte le
più importante serie The CW basate sulle proprietà DC, e proprio in
quest’occasione ha menzionato il fatto che amerebbe interpretare di
nuovo Clark a fianco del suo grande amico Robert Pattinson.
Quando gli è stato chiesto se fosse
interessato a riprendere i panni di Superman in un film come
The Flash (quello di Andy
Muschietti, che debutterà nel 2022), Welling si è detto
aperto all’idea. Tuttavia, ha specificato che sarebbe più
“figo” apparire in uno dei sequel già programmati di
The
Batman, proprio a causa della forte amicizia che lo lega a
Pattinson. Potete vedere il video dell’intervista di seguito:
Quello che sappiamo di The Batman
Diretto da Matt
Reeves, l’atteso cinecomic The
Batman vedrà il debutto di Robert Pattinson nei panni di una nuova
iterazione del Cavaliere Oscuro. I dettagli sulla trama del film
non sono ancora stati rivelati, ma sappiamo che questa nuova
versione del celebre eroe verrà ritratta durante i suoi primissimi
anni in qualità di vigilante.
Presumibilmente, l’antagonista
principale del film dovrebbe essere l’Enigmista interpretato da
Paul
Dano. Al suo fianco ci saranno tutta un’altra serie di
celebri personaggi appartenenti all’universo di Batman, tra cui
Pinguino (Colin
Farrell), Catwoman (Zoe
Kravitz), Jim Gordon (Jeffrey
Wright) e Alfred Pennyworth (Andy
Serkis).
Quando il progetto venne annunciato
per la prima volta, doveva essere Ben
Affleck ad occuparsi della regia e delle
sceneggiatura. Alla fine, l’attore decise di accantonare
ufficialmente il progetto, che passò così nelle mani di Reeves. Ad
oggi, sappiamo che The
Batman, al pari di Joker di Todd
Phillips, sarà separato dal DCEU.
Sono diversi anni che si parla
della continuazione di Smallville come serie animata e, nel
momento in cui scriviamo, sembra che la cosa non sia affatto vicina
a realizzarsi.
Tom Welling e Michael Rosenbaum rimangono intenzionati
a realizzare il sequel e il primo ha condiviso un aggiornamento
(via
KSiteTV) durante la sua partecipazione alla convention
Terrificon in Connecticut lo scorso fine settimana.
“Ne parliamo da qualche
anno”, ha ammesso
Welling rivolgendosi ai fan. “Vogliamo fare un
fumetto e una serie animata di Smallville, e poi tutti noi daremmo
voce ai personaggi.Abbiamo già un artista e un
poster”.
“Non siamo ancora riusciti
a condividerlo, ma Lionel Luthor incombe su tutti ed è davvero
forte, ma non possiamo fare nulla senza che la DC ci dica che
possiamo farlo”, ha continuato. “Non ci hanno
ancora dato il via libera, ma siamo pronti, e Al [Gough] e Miles
[Millar], che hanno scritto Smallville, vogliono scriverlo, ma non
è di nostra proprietà, finché non ci dicono che possiamo
farlo”.
Sembra che spetti a James Gunn e ai DC Studios far sì che questo
accada, anche se Welling ha poi ammesso che è improbabile che un
revival di Smallville sia una fonte di
denaro per la Warner Bros. Discovery.
“Sarebbe più un lavoro
d’amore”, ha detto. “Non farà un miliardo di
dollari, quindi lo studio è tipo [brontola].Forse
possiamo fare una petizione, non un GoFundMe, perché quello è un
finanziamento, ma una petizione.Possiamo fare una
petizione alla Warner Bros. perché ce lo lasci fare”.
Mentre Smallville ha avuto
un finale piuttosto definitivo (che ha visto Welling decidere di
non indossare il costume di Superman), da allora sono
stati pubblicati dei fumetti che continuano la storia di Clark
Kent. Tuttavia, Welling potrebbe essere desideroso di rivisitare la
storia dell’eroe per un altro motivo.
Durante un’apparizione a sorpresa
nel crossover Crisis on Infinite Earths di The CW,
abbiamo appreso che il Superman di Welling aveva, per qualche
motivo, rinunciato ai suoi poteri per concentrarsi sulla moglie e
sulla famiglia. I fan di Smallville non erano contenti e,
a quanto pare, nemmeno Welling.
“Non so se quello sia
davvero il Clark di Smallville”, ha detto l’attore ai fan,
“perché è un multiverso, quindi non si sa mai.E non so come abbia perso i suoi poteri.Nessuno me l’ha mai detto”.
“Io e Tom stiamo lavorando
a una serie animata di Smallville che stiamo cercando di
realizzare.Ci vorrà del tempo”, ha
dichiarato Michael Rosenbaum all’inizio dell’estate. “Ma i
creatori di Smallville sono interessati, vogliono farne
parte.E noi, sapete, quando sarà il momento
giusto, lo proporremo”.
E ha aggiunto: “Ci stiamo
lavorando e abbiamo alcune animazioni libere su cui abbiamo
lavorato con qualcuno che è stato semplicemente
fantastico.Ha un aspetto fantastico.Quindi se riuscissimo a realizzarla, sarebbe
fantastico”. Restate sintonizzati per aggiornamenti sul
futuro di Smallville non appena li avremo.
AICn pubblica un nuovo rumour sul
casting dello Hobbit, a poche settimane dal primo rumour legato a
Brian Cox nei panni di un nano (non ancora confermato, d’altronde
il casting è ufficialmente iniziato solo da ieri, quando ne ha
parlato apertamente TheOneRing.net).
“Un’altra nostra fonte molto affidabile”, spiega il sito, “dice
che i rumour su Brian Cox non le sono nuovi, e ci rivela che
attualmente si fa anche un gran parlare di Tom Waits. Si tratta
semplicemente di un nome che gira nell’ambiente della produzione –
tuttavia sembra che ne stiano parlando piuttosto seriamente”.
Waits, cantautore americano, è
stato acclamato recentemente per la sua interpretazione del villain
in Parnassus. Difficile immaginare che parte potrebbe avere nel
film, anche se sembrerebbe perfetto per interpretare il re degli
elfi Thranduil.
Nel frattempo, IGN riporta le parole di Peter Jackson durante
un’altra premiere di Amabili Resti. Il produttore non ha voluto
sbilanciarsi su una domanda riguardo al casting di Bilbo (in
particolare non ha negato né confermato che i rumoreggiati Martin
Freeman, James McAvoy e David Tennant siano stati contattati per la
parte), tuttavia ha detto che “alcuni di loro non sono in
considerazione”. Jackson ha concluso spiegando che i direttori di
casting attualmente stanno facendo audizioni con attori sconosciuti
per il ruolo di Bilbo.
Morto Tom
Sizemore. L’attore 61enne si è spento dopo che il team
medico ha scollegato il supporto vitale che lo teneva in vita a cui
l’attore era sottoposto dopo aver subito un aneurisma
cerebrale il 18 febbraio. A darne notizia a
Variety è stato il suo manager Charles Lago. “È con
grande tristezza e dispiacere che devo annunciare che l’attore
Thomas Edward Sizemore (‘Tom Sizemore’) di 61 anni è morto
serenamente nel sonno oggi al St Joseph’s Hospital di
Burbank“, ha dichiarato Lago in una nota. “Suo
fratello Paul e i gemelli Jayden e Jagger (17) erano al suo
fianco.” Lago aveva precedentemente affermato il 27 febbraio
che “i medici hanno informato la sua famiglia che non ci sono più
speranze e hanno raccomandato la decisione di porre fine alla
vita”.
Il 18 febbraio, Tom
Sizemore è stato colpito da un malore nella sua casa di
Los Angeles ed è stato trasportato in ospedale dai paramedici. Lì,
i medici hanno stabilito che aveva subito un aneurisma cerebrale a
seguito di un ictus. Da allora Sizemore era rimasto in
condizioni critiche ed era stato in coma in terapia intensiva.
“Sono profondamente rattristato dalla perdita del mio fratello
maggiore Tom“, ha detto suo fratello Paul Sizemore in una
dichiarazione. “Era più grande della vita. Ha
influenzato la mia vita più di chiunque altro io conosca. Era
talentuoso, amorevole, generoso e poteva farti divertire
all’infinito con la sua arguzia e capacità di narrazione. Sono
devastato che se ne sia andato e mi mancherà sempre.
Nato a Detroit il 29 novembre 1961,
Tom Sizemore si è trasferito a New York City per
dedicarsi alla recitazione negli anni ’80. Uno dei suoi primi
crediti è arrivato nel 1989 con un’apparizione nel candidato al
miglior film di Oliver Stone “Nato il 04 Luglio”.
Conosciuto per aver interpretato il
duro, è diventato famoso negli anni ’90 con film come “Harley
Davidson and the Marlboro Man”, “Passenger 57”, “True Romance” e
“Natural
Born Killers“. Ha avuto la sua grande occasione nel
film di guerra di Steven Spielberg del 1998 “Salvate
il soldato Ryan”, in cui interpretava il sergente tecnico Mike
Horvath. “Salvate il soldato Ryan” ha ottenuto una nomination
come miglior film agli Academy Awards. Insieme ai suoi
co-protagonisti, tra cui
Tom Hanks e Matt Damon, Sizemore ha ricevuto una nomination
allo Screen Actors Guild per l’eccezionale interpretazione di un
cast in un film. Nel corso della sua carriera, Sizemore ha
lavorato con registi come Michael Mann, Martin Scorsese,
Peter Hyams, Carl Franklin, Oliver Stone, Ridley Scott e Michael
Bay.
Dopo smentite e ripensamenti,
Tom Shadyac sembrerebbe tornato in pole position
per la regia del remake americano di Quasi
Amici, prodotto da The Weinstein
Company.
A cavallo degli anni ’90 e ’00,
Shadyac è stato il regista di alcune delle commedie hollywoodiane
di maggior successo, come Ace Ventura,
Il Professore Matto, Una
settimana da Dio, anche se il suo nome è stato
un po’ appannato dallo scarso successo arriso a
Un’impresa da Dio; dopo quel flop tra
l’altro il regista ha vissuto una sorta di crisi esistenziale,
distanziandosi progressivamente dal mondo del cinema e abbracciando
esperienze maggiormente ‘spirituali’: un cambiamento che lui stesso
ha voluto raccontare nel documentario I
Am; ora Shadyac sembrerebbe pronto a tornare a
dirigere un film, ovviamente una commedia.
La sceneggiatura della versione
made in USA di Quasi Amici è stata già scritta, da Paul
Feig (Le amiche della sposa); al
progetto è stato più volte abbinato il nome di Colin
Firth.
Tom Pelphrey
interpreta Joseph L. Mankiewicz in
Mank, il nuovo film di David
Fincher che ricostruisce le vicende dietro alla produzione
di Quarto Potere di Orson Welles.
Questa la nostra intervista all’attore. Mank
arriva il 4 dicembre su Netflix.
Dopo aver lanciato brand del
calibro di House of Cards e
Mindhunter,David Fincher torna a
lavorare con Netflix. Mank,
un progetto dalla lunghissima gestazione per lui, racconta
dell’uomo che ha condiviso con Orson Welles il
premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale di Quarto
Potere.
A interpretare lo sceneggiatore,
Herman J. Mankiewicz, ci sarà Gary Oldman, mentre il film è stato scritto da
Howard Fincher il padre defunto di David. Il film
dovrebbe entrare in fase di riprese il prossimo novembre a Los
Angeles, e Fincher girerà in bianco e nero. A produrre il film
invece troviamo Ceán Chaffin, frequente
collaboratrice di Fincher, e Douglas J. Urbanski
che aveva già prodotto L’ora più buia, film per il quale Oldman ha
il premio Oscar come migliore attore protagonista. Mank doveva
essere il progetto a cui David Fincher voleva
dedicarsi dopo The Game del 1997, con Kevin
Spacey accreditato come protagonista, tuttavia la
produzione è stata rallentata a causa della decisione di Fincher di
girare in bianco e nero, proprio come Quarto Potere.
Mankiewicz è stato uno degli
sceneggiatori più noti e meglio pagati nei primi anni di Hollywood
e ha lavorato con Orson Welles per Quarto
Potere. Ex-corrispondente di Berlino per il Chicago
Tribune e critico teatrale del New York Times e del New Yorker,
Mankiewicz ha scritto alcuni dei film più importanti del suo
periodo, e sia lui che Welles hanno condiviso l’Oscar per la
migliore sceneggiatura originale per Quarto Potere
nel 1941. Altri film a cui ha lavorato durante la sua carriera
includono Il mago di Oz, L’uomo del mondo, Pranzo alle
otto, L’idolo delle folle e The Pride of St.
Louis. Oldman ha appena recitato per Netflix nel film
diretto da Steven SoderberghThe
Laundromat, il film drammatico che racconta lo scandalo
dei Panama Paper, insieme a un cast che include
Meryl Streep e Antonio Banderas.
Sempre per Netflix, David Fincher
ha prodotto la raccolta di racconti animati Love, Death &
Robots.
L’attore Tom Payne
si è fatto notare grazie a serie TV di successo come The
Walking Dead, dove ha potuto sfoggiare un buon talento
recitativo e una forte presenza scenica, conquistando in breve
tempo le attenzioni e il cuore dei fan. Ora l’attore è alla ricerca
di nuove sfide, pronto per mostrare nuove sfumature e abilità della
sua persona.
Ecco 10 cose che non sai di
Tom Payne.
Tom Payne carriera
1 I film. Seppur
ancora breve, l’attore ha saputo costruire la propria carriera
cinematografia in modo opposto a quella televisiva, prediligendo
progetti indipendenti e che gli permettessero di confrontarsi con
diversi generi. Nel 2008 debutta in Miss Pettigrew, dove
recita accanto alle attrici Amy Adams e
Frances McDormand. Successivamente partecipa a
The Task (2011), The Inheritance (2012), My
Funny Valentine (2012), The Physician (2013),
MindGamers (2015) e IO (2019).
2 Le serie TV.
L’attore debutta in televisione partecipando ad un episodio della
serie Casualty (2005). Successivamente recita nella serie
Waterloo Road (2007-2008), nella serie Skins
(2007) e in Luck (2011-2012). Dal 2016 al 2019 diventa
famoso interpretando il personaggio Jesus nella serie The
Walking Dead, ruolo inizialmente ricorrente nella sesta
stagione, e che poi diviene regolare dalla settima alla nona. Nel
2019 entra nel cast della serie Prodigal Son nel ruolo del
protagonista, il figlio di un serial killer.
Tom Payne social network
3 Ha un account
Instagram. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 939 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago, ma numerose sono anche le foto
promozionali dei progetti a cui l’attore prende parte.
Tom Payne vita privata
4 È fidanzato
ufficialmente. Dal 2013 l’attore è in una relazione con la
cantante svedese Jennifer Akerman. In un episodio di Talking
Dead, uno show dove gli attori di The Walking Dead
commentano le puntate appena andate in onda, l’attore ha rivelato
che lui e la Akerman sono ora ufficialmente fidanzati.
Tom Payne
The Walking Dead
5 Ha praticato arti
marziali. Per assumere il ruolo di Jesus nella serie
The Walking Dead, l’attore ha a lungo preso lezioni di
arti marziali, poiché queste erano una caratteristica del
personaggio, che le adoperava nei combattimenti.
6 Provava frustrazione nei
confronti del suo ruolo. L’attore ha dichiarato di aver
sofferto molto nel dire addio al suo ruolo, ma che c’era così tanto
potenziale non mostrato che provava frustrazione a riguardo. Payne
desiderava esplorare più a fondo il personaggio, mentre i suoi
momenti chiave sono invece stati tagliati nella trasposizione
televisiva.
Tom Payne Prodigal Son
7 Ha pianto tagliandosi i
capelli. Per interpretare Jesus in The Walking
Dead l’attore si era lasciato crescere lunghi capelli per
oltre un anno. Dopo aver detto addio al ruolo, l’attore è entrato
nel cast della serie Prodigal Son. I produttori gli hanno
chiesto dunque di tagliarsi i capelli, e nel farlo l’attore non è
riuscito a trattenere le lacrime, rivedendo in essi molti dei
momenti migliori della sua carriera. L’attore ha poi condiviso su
Instagram una foto dei capelli tagliati.
8 Interpreterà il figlio di
Michael Sheen. Nella serie Prodigal Son, l’attore
interpreterà Malcolm Bright, psicologo criminale e figlio di un
noto serial killer. Quando Malcolm si troverà di fronte ad una
serie di omicidi inspiegabili, si troverà dover riallacciare
i rapporti con suo padre, e scendere nella mente criminale per
cercare di trovare il nuovo killer.
Tom Payne ruoli mancati
9 Si era candidato per
interpretare Hannibal Lecter. Nel 2006 l’attore sostenne
il provino per interpretare il ruolo del celebre assassino nel
nuovo film della serie, intitolato Hannibal Lecter – Le origini
del male. Tuttavia il ruolo andò infine all’attore
Gaspard Ulliel.
Tom Payne età e altezza
10 Tom Payne è nato a
Chelmsford, in Inghilterra, il 21 dicembre 1982. L’altezza
complessiva dell’attore è di 170 centimetri.
Presentato fuori concorso alle settima edizione del Festival
Internazionale del Film di Roma, Tom Le
Cancre di Manuel Pradal, regista di
Maria della Baia degli Angeli (presentato
a Venezia nel 1997), è un film dall’apprezzabile grazia a livello
tecnico e di trama, che si distingue per le deliziose
interpretazione dei giovanissimi protagonisti.
A metà tra Peter Pan e il Lucignolo
di Pinocchio, Tom il Somaro ci porta con Tom Le
Cancre alla scoperta di quello che è – perdonate
l’insistenza con le favole – un misto tra il paese delle meraviglie
e quello dei balocchi. Portando con sé gli spettatori, una classe
di bambini di 5 anni sostituisce paradossalmente la maestra,
svenuta nel bel mezzo di una gita a causa di una bacca velenosa,
con un.. somaro: Tom che di andare a scuola ha smesso prestissimo e
vive tra i boschi, solo. Totalmente smarriti, i bambini si mettono
al servizio del somaro, che non li lascerà tornare a casa fino a
quando non avranno dimenticato tutto ciò che hanno imparato a
scuola.
Tom Le Cancre, il film
A parte questo, tuttavia, dopo i
primi fuocherelli di entusiasmo e dopo una brillante prima parte,
con dialoghi a dir poco esilaranti tra i bambini che si trovano in
una situazione di autogestione, comincia a perdere di ritmo,
protraendosi noioso e ridondante per novanta minuti che, per quanto
possano sembrare pochi, risultano essere anche troppi.
Tolto il tentativo non riuscito di
mettere d’accordo grandi e piccini, Tom le
Cancre resta un’opera collocabile in una categoria
ben precisa, d’intrattenimento di qualità per i più piccoli. Di
particolare interesse il personaggio che dà il titolo al film, la
cui indole più profonda resta un’incognita dall’inizio alla fine:
il ragazzo sembra oscillare tra l’egoismo di chi se l’è sempre
cavata da solo e l’altruismo incerto e goffo di chi occasioni per
essere ‘più buono’ in fondo non ne ha mai avute.
Una complessità che sarebbe stata
interessante approfondire e che avrebbe forse dato più impatto al
film ma che, evidentemente, è stata sacrificata a causa degli altri
due personaggi principali, ai quali sembra dedicata un’attenzione
superflua. Tuttavia quella di dare rilievo ad alcune situazione
piuttosto che ad altre, resta una scelta comprensibile nell’ambito
di un film destinato al pubblico giovanissimo.
Dopo il grande successo di
Les Misérables, Tom
Hooper si cimenterà nuovamente con il musical. Arriva
infatti da Variety la notizia che il regista premio Oscar dirigerà
l’adattamento cinematografico di Cats, il
celebre musical del 1981 composto da Andrew Lloyd
Webber su testi di Thomas Stearns
Eliot.
Il progetto sarà sviluppato dalla
Universal in collaborazione con la Working
Title e prodotto da Tim Bevan e Eric Fellner insieme allo
stesso Hooper e a Debra Hayward. Al momento non si conoscono i nomi
degli attori che reciteranno nel film.
Il musical si basa sul libro di
Thomas Stearns Eliot Il libro dei gatti
tuttofare (Old Possum’s Book of Practical
Cats), raccolta di poesie aventi gatti come protagonisti. Le
poesie erano in realtà inizialmente lettere che il poeta scriveva
ai suoi nipotini e che vennero poi successivamente pubblicate.
Lloyd Webber ha musicato tutte le poesie della raccolta per
costruire la storia del musical, oltre a materiale inedito
fornitogli dalla vedova di Eliot. Memory, la canzone più
famosa del musical, è stata scritta da Trevor Nunn ispiratosi alla
poesia di Eliot Rapsodia su una notte di vento.
Di un film dedicato alla vita di
Freddie Mercury si parla ormai da un paio di anni:
nel corso del tempo sono arrivate notizie frammentarie e abbastanza
isolate a riguardo, senza che il progetto sia al momento
effettivamente decollato.
Mentre sembra confermato che il
ruolo del cantante dei Queen sarà interpretato da Sacha
Baron Cohen, arrivano oggi novità riguardo la regia: ad
essere accostato al progetto è ora Tom Hooper,
reduce dal successo de I Miserabili, nel cui cast peraltro era
presente anche lo stesso Cohen. La notizia al momento non ha però
trovato alcuna conferma ufficiale.
Il film seguirà le vicende di
Mercury e dei suoi compagni di strada dalla formazione del gruppo
fino alla partecipazione al Live Aid nel 1985 che sancì il culmine
della loro carriera. Il progetto ha ottenuto l’appoggio degli altri
componenti del gruppo, che potrebbero anche esserne trai
produttori; la sceneggiatura è stata scritta da Peter Morgan
(The Queen, Frost /
Nixon).
Tom
Hollander (Pirati dei Caraibi, Mission
Impossible, Ogni tuo respiro) è nel cast di A
Private War, biopic sulla giornalista Marie
Colvin. Nel ruolo della protagonista troviamo
Rosamund Pike (A United Kingdom- L’amore
che ha cambiato la storia, Hostiles).
Il film trae spunto dall’articolo
Marie Colvin A Private War, pubblicato su Vanity Fair nel 2012. La
pellicola racconta il lavoro della giornalista nei suoi reportage
nelle zone di guerra incluse Cecenia, Kosovo, Sierra Leone, Zimbawe
e Sri Lanka durante il quale ha perso l’occhio sinistro.
Marie Colvin è conosciuta per il suo
attaccamento al lavoro e per il suo servizio in Siria durante
la guerra civile durante il quale ha perso la vita.
Il ruolo di Hollander non è ancora
stato rivelato. Nel cast anche Jamie Dornan. Il
film è diretto da Matthew Heineman e le riprese
cominciano questa settimana in Giappone.
Si intitola La donna invisibile, ma
non è l’ennesimo film dedicato ai fumetti della Marvel: si tratta invece del film
dedicato a Charles Dickens, del quale quest’anno ricorre il
bicentenario della nascita. L’occasione era fin troppo ghiotta, e
infatti nel corso dell’anno fioccheranno i progetti dedicati allo
scrittore e alla sua opera; tra questi, particolarmente atteso
l’adattamento di Grandi Speranze, diretto da Mike Newell e, appunto
The Invisible Woman, diretto da Rlph Fiennes che sarà anche davanti
alle telecamere, nel ruolo dello stesso Dickens.
Al progetto si è unito recentemente
anche Tom Hollander che interpreterà Wilkie Collins, amico e
collaboratore del creatore di Oliver Twist. Il titolo del film è un
riferimento a Ellen ‘Nelly’ Ternan, attrice con la quale Dickens
ebbe una relazione nell’ultima parte della propria vita, lasciando
per questa la moglie. Relazione ‘scandalosa’ sia per la professione
della donna (ai tempi il lavoro di attrice era ben poco
considerato, anzi…), sia per la giovane età (la Ternan era più
giovane di un anno della figlia maggiore dello scrittore). La
relazione venne tenuta segreta praticamente per tutta la sua
durata, visto che se fosse venuta alla luce avrebbe gettato ancora
più discredito sulla donna, diventando nota solo dopo la morte di
Dickens. Il ruolo della Ternan sarà interpretato da Felicity Jones,
mentre Kristin Scott-Thomas sarà la moglie dello scrittore. La
sceneggiatura del film è stata stesa da Abi Morgan (Shame) sulla
base di un libro di Claire Tomalin, risalente al 1991. Le riprese
prenderanno il via in aprile.
Tom
Holland è pronto a prendersi una pausa dalla
recitazione una volta terminate le riprese di Spider-Man:
No Way Home. Dopo aver debuttato sul grande schermo
nel 2021 con The Impossible di Juan Antonio Bayona, Holland ha
raggiunto la fama internazionale grazie al ruiolo di Peter
Parker/Spider-Man nel MCU.
Holland ha debuttato nei panni del
simpatico arrampicamuri in Captain
America: Civil War del 2016: ha poi ripreso l’iconico
ruolo altre cinque volte, recitando in ben due film degli Avengers
e, naturalmente nella trilogia standalone. Al di là dei Marvel
Studios, il giovane attore è riuscito a dimostrare il suo talento
grazie a titoli come Le
strade del male e Cherry.
Lo scorso anno, nonostante la
pandemia di Covid-19, Tom
Holland è stato impegnato sul set di due
attesissimi progetti: il primo è Uncharted,
l’adattamento cinematografico dell’omonimo videogioco che arriverà
nelle sale a inizio 2022; il secondo, invece, è Spider-Man:
No Way Home, le cui riprese sono ancora in corso e la
cui uscita nelle sale è fissata per il prossimo Natale.
L’attore ha quindi lavorato molto
duramente negli ultimi mesi, e non sorprende che sia già pronto a
prendersi un po’ di tempo libero. Intervistato da
USA Today, a Holland è stato chiesto dei suoi piani una volta
che la produzione di Spider-Man
3 sarà finalmente completata. L’attore ha quindi risposto:
“Mi prenderò una pausa. Tornerà a casa e mi rilasserò. È la
prima volta che mi succede, da quando ho firmato per il primo
Spider-Man, di non avere un contratto con nessuno. Forse mi
dedicherò allo sci. È qualcosa che, in realtà, non mi è stato mai
permesso di fare, perché dovevo rimanere in forma, essere in
salute, pronto a lavorare. Quindi, sì: probabilmente cercherò di
andare a sciare da qualche parte. Non lo so ancora, però. Tornerò a
casa e vedrò dove mi porterà il vento.”
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Dovrebbe arrivare al
cinema a dicembre 2021.
Avengers: Infinity
War ha portato sul grande schermo molte nuove alchimie tra
personaggi dell’Universo Cinematografico Marvel che non si erano mai
incontrati fino a questo momento. Su tutti ricordiamo l’incontro di
Thor con i Guardiani, o di Tony Stark con Doctor Strange.
Ma c’è un altro incontro davvero
esilarante, ovvero quello di Peter Parker e Strange. I due si
incontrano durante uno scontro a New York con l’Ordine Nero e poi
si “presentano” sull’astronave di Thanos, dopo essersi liberati di
Mascella d’Ebano. I due interpreti dei personaggi, Tom
Holland e Benedict Cumberbatch, si sono
trovati spesso a promuovere il film insieme, negli ultimi mesi, ed
è buffo vedere quante volte Cumberbatch abbia impedito a Tom
Holland di lasciarsi sfuggire degli spoiler sul film, cosa per cui
l’interprete di Spider-Man è famoso.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War è al cinema dal 25 aprile.
Nelle ultime settimane si è parlato
molto dei piani di Marvel Studios e Sony Pictures
per
Spider-Man 4, con tutti gli indizi che puntano a
vedere il Peter Parker di Tom Holland incontrare finalmente il Venom di
Tom Hardy per combattere Knull.
L’accordo tra i due studios è
saltato durante la produzione di
Spider-Man: Far From Home e, per un certo
periodo, sembrava che la Sony avrebbe realizzato un terzo film
senza alcun contributo da parte di Kevin Feige (qualcosa ci dice
che non sarebbe finita bene).
Per fortuna, i fan hanno cambiato
le cose, ma almeno in parte il motivo per cui No Way
Home è finito nel modo in cui è finito è perché
nessuno era sicuro che avremmo rivisto Holland nel MCU. Inoltre,
non essendo più sotto contratto, Holland ha più volte messo in
dubbio il suo futuro come personaggio in generale.
Lo scooper Daniel Richtman è intervenuto oggi
per rivelare che i piani per l’eroe vanno ben oltre Spider-Man 4. Ha sentito che
Spidey avrà un ruolo molto più ampio in
Avengers:Doomsday rispetto a Infinity
War e Endgame e che Holland
girerà entrambi i progetti all’inizio del 2025.
Richtman non ha menzionato Secret
Wars, anche se immaginiamo che tornerà per questo un po’
più tardi, dato che si suppone sia stato messo a punto un piano per
il prossimo anno che permetterà a Holland di girare Spider-Man
4 e Avengers:Doomsday nello stesso periodo.
Cosa hanno suggerito i nuovi rumors su Tom Holland?
Per quel che vale, anche @MyTimeToShineH
ha commentato: “C’è un nuovo accordo Marvel-Sony che
prevede che Tom Holland riprenda il suo ruolo di Spider-Man/Peter
Parker in altri tre film da solista (Spider-Man 4-6) e in altri tre
film del MCU (tra cui Secret Wars e altri due)”.
“L’accordo precedente
riguardava solo No Way Home e Avengers.E parte
dell’accordo prevedeva che avesse un ruolo importante nei film
degli Avengers”.
Se questo è vero, significa che
Spider-Man avrà una presenza massiccia nel MCU sia nella
Saga del Multiverso che in qualsiasi altro film che verrà dopo
Avengers:Secret Wars. Questo potrebbe portare il personaggio a
essere fondamentale per il franchise quanto Iron Man e, cosa forse
più eccitante, aprirà sicuramente le porte all’incrocio di Peter
con i Fantastici Quattro.
Tuttavia, il ruolo molto più ampio
in Doomsday ci porta a credere che la dinamica di Spider-Man con il
Dottor Destino – che ha il volto di
Tony Stark – sarà molto più importante dei potenziali
legami del villain con Mister Fantastic.
Destin Daniel Cretton dirigerà
Spider-Man 4, mentre gli sceneggiatori di
Spider-Man: No Way Home Chris McKenna ed
Erik Sommers torneranno a scrivere la sceneggiatura. La data di
uscita del film non è stata annunciata, ma ci aspettiamo che arrivi
nelle sale il 24 luglio 2026.
Dopo il primo salto nella
mischia di Civil War e un secondo assaggio del
personaggio in Spider-Man: Homecoming, Tom
Holland è tornato a vestire i panni di Peter Parker in
Avengers: Infinity War, dove ha potuto condividere
il set con i “nuovi” membri della squadra.
Tra questi c’era anche
Chris Pratt, che nel MCU interpreta
Star-Lord nel franchise dei Guardiani
della Galassia; una presenza “scomoda” con cui è stato
davvero complicato avere a che fare. O almeno queste sono state le
parole, ovviamente ironiche, di Holland a riguardo:
“Lavorare
con Chris Pratt è stato davvero fantastico. È così divertente e ha
un sacco di aneddoti incredibili sulla sua carriera e sul settore.
Inoltre è un attore semplicemente talentuoso. Per questo ho trovato
la sua presenza quasi ingombrante, perché mi faceva ridere
tantissimo. Lo amo!“
Rivedremo a breve Tom Holland e
Chris Pratt in Avengers: Infinity War, atteso
nelle nostre sale il prossimo 25 aprile.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura.
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel
Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta
sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli
Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a
sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos
prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta
fine all’universo.
In occasione della premiere a
Londra di Avengers Infinity War abbiamo
avuto il piacere di fare due chiacchiere anche
con Tom
Holland. Dopo Benedict
Cumberbatch,Elizabeth Olsen e Paul Bettany ecco cosa ci ha
detto l’attore che interpreta Spider-Man:
[brid video=”383729″ player=”15690″ title=”Tom Holland
intervista allattore di Avengers Infinity War”]
Un viaggio cinematografico
senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero
Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Avengers:
Infinity War riunirà tutti gli iconici supereroi
Marvel in un solo film, con un cast che comprende Robert
Downey Jr., nel ruolo di Tony Stark/Iron Man,
Chris Hemsworth nel ruolo di Thor, Mark
Ruffalo nel ruolo di Bruce Banner/Hulk, Chris
Evans nel ruolo di Steve Rogers/Captain America,
Scarlett Johansson nel ruolo di Natasha
Romanoff/Vedova Nera, Don Cheadle nel ruolo del
Colonnello James Rhodes/War Machine, Benedict
Cumberbatch nel ruolo del Dottor Strange, Tom Holland nel
ruolo di Peter Parker/Spider-Man, Chadwick Boseman
nel ruolo di T’Challa/Black Panther, Zoe Saldana
nel ruolo di Gamora, Karen Gillan nel ruolo di
Nebula, Tom Hiddleston nel ruolo di Loki,
Paul Bettany nel ruolo di Visione,
Elizabeth Olsen nel ruolo di Wanda
Maximoff/Scarlet, Anthony Mackie nel ruolo di Sam
Wilson/Falcon, Sebastian Stan nel ruolo di
Bucky Barnes/Soldato d’Inverno, Idris Elba nel
ruolo di Heimdall, Danai Gurira nel ruolo di
Okoye, Benedict Wong nel ruolo di Wong,
Pom Klementieff nel ruolo di Mantis, Dave
Bautista nel ruolo di Drax, Gwyneth
Paltrow nel ruolo di Pepper Potts, Benicio Del
Toro nel ruolo del Collezionista, Josh
Brolin nel ruolo di Thanos e Chris Pratt
nel ruolo di Peter Quill/Star-Lord.
Diretto da Anthony e Joe
Russo, Avengers: Infinity
War è prodotto da Kevin Feige,
mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e
Stan Lee sono i produttori esecutivi. Christopher
Markus & Stephen McFeely firmano la sceneggiatura.
Tom Holland ha
sicuramente conquistato i cuori degli spettatori con il suo Uomo
Ragno che rivedremo in azione in Spider-Man
Homecoming, ma come se la vedrebbe in un combattimento
contro gli altri precedenti Spider-Man,
interpretati da Toby Maguire e Andrew
Garfiled?
Alla domanda, Tom
Holland ha risposto a Short List Magazine (H/T
CBM): “Io, assolutamente, a mani
basse“.
Alquanto sicuro di sé per essere un
liceale, non trovate? E voi siete d’accordo?
CORRELATI:
Tom Holland e lo Spider-Man
“perfetto” di Andrew Garfield
Diretto da Jon
Watts, nel cast del film
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya sarà invece Michelle.
Al cast si
aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
La trama ufficiale di Spider-Man
Homecoming
Il giovane Peter Parker/Spider-Man
(Tom Holland) che ha fatto il suo sensazionale
debutto in Spider-Man Homecoming cerca il suo
posto nel mondo come il supereroe SpiderMan.
Entusiasta per la sua esperienza con i vendicatore Peter torna a
casa, dove vive con la sia Zia May (Marisa Tomei),
sotto l’occhio vigile del suom mentore Tony
Stark (Robert Downey, Jr.). Mentre Peter
cerca di riprendere la sua normale routine quotidiana una nuova
minaccia sorge e un nuovo cattivo, Vulture
(Michael Keaton) mette in pericolo la città di New
York e metterà a dura prova Spider-Man.
Spider-Man Homecoming è prodotto
da Kevin
Feige e il team creativo dei Marvel Studios,
supervisionato e co-prodotto da Amy Pascal della
Sony Pictures che ne detiene i diritti e che ne
supervisione lo sviluppo da oltre dieci anni.
Il film si basa su una sceneggiatura
scritta da Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jon
Watts, Christopher Ford e Chris McKenna, Erik Sommers.
Spider-Man è un personaggio creato da Stan Lee e
Steve Ditko.
Il prossimo dramma biografico
senza titolo della Sony Pictures, incentrato sulla
vita del leggendario attore, ballerino e cantante americano
Fred Astaire, ha trovato il suo
regista. Secondo THR, il
regista di PaddingtonPaul
King ha firmato per dirigere il film biografico che vedrà
la stardi
Spider-Man: No Way HomeTom Holland come protagonista assoluto del
film.
Questo segna il secondo
progetto legato alla musica di King negli ultimi
anni, poiché ha recentemente concluso la produzione del prossimo
Wonka,
prequel di Charlie e la fabbrica di
cioccolato Wonka,
che è guidato da un altro giovane attore molto apprezzato ad
hollywood, Timothée Chalamet.
Il film biografico su Fred
Astaire sarà scritto da Lee Hall (Rocketman). Secondo
quanto riferito, il progetto sarà incentrato sul legame tra Astaire
e sua sorella Adele, che è stata la sua compagna di scena per più
di 20 anni. Il film è prodotto da Amy Pascal, Rachael
O’Conner, Ben Holden e Josh Hyams.Fred Astaire era un attore, ballerino,
cantante e coreografo americano di talento, attivo dagli anni ’30
all’inizio degli anni ’80. È ampiamente considerato come uno
dei più grandi ballerini della storia del cinema e ha recitato in
numerosi musical di Broadway, film musicali e speciali
televisivi. Ha ricevuto ulteriori riconoscimenti per le sue
abilità di tip tap in film musicali classici
come Holiday Inn del 1942
, Easter
Parade del
1948 , The Band Wagon del 1953
, Funny
Face del 1957 e altri.