Brendan Fraser dice che sarebbe per lui
divertente riunirsi con Michelle Yeoh per
La Mummia 4. Fraser è diventato una star dei film
d’azione con il suo ruolo nel film di successo del 1999 La
Mummia. Successivamente è tornato per un paio di sequel,
tra cui La Mummia: la tomba dell’imperatore
dragone del 2008, in cui recitava anche Michelle
Yeoh.
Sia Fraser che Yeoh stanno
condividendo molto tempo insieme, in queste settimane, dal momento
che sono i protagonisti della stagione dei premi a Hollywood e
entrambi sono trai favoriti per gli Oscar 2023. Dato questo
momento di grande successo per Brendan Fraser, che raccoglie i
frutti della sua toccante interpretazione in The Whale, di Darren
Aronofsky, non sorprende che le
voci intorno a La Mummia 4 si stiano moltiplicando.
Da parte sua, Fraser sembra
disponibile a realizzare il sequel. Alla domanda durante
un’apparizione al podcast The Awardist (tramite EW) sulla possibilità che lui e l’attuale
candidata all’Oscar Yeoh si riuniscano per un altro capitolo della
serie, Fraser non ha espresso altro che entusiasmo. “Sembra
divertente. Cerco sempre un lavoro. Se qualcuno ha la presunzione
giusta. Penso di non essere mai stato così famoso e di non essere
mai stato così poco remunerato al momento come lo sono adesso.
Quindi spargi la voce.”
Is Brendan Fraser up for another ‘The Mummy’
sequel with his former co-star Michelle Yeoh? He shares his
thoughts on a reunion in our new episode of
#Awardist. Listen here: https://t.co/g5y7VSPEYn
Il produttore dei Marvel StudiosStephen
Broussard ha parlato della prossima trasposizione di
Fantastici
Quattro all’interno del MCU, spiegando che lo studio ha
imparato dagli errori altrui. I Fantastici
Quattro sono una delle squadre di supereroi più
importanti della Marvel Comics, ma devono ancora trovare un vero
e proprio successo sul grande schermo. Farne un film, per il
MCU, è quindi un’opportunità per
cambiare le sorti del franchise, rendendolo potenzialmente il
prossimo team di punta dopo Avengers e
Guardians of the Galaxy.
In un’intervista esclusiva con
Screen Rant in occasione della
promozione di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Broussard
ha spiegato come i Fantastici Quattro della Marvel saranno diversi dal film del
2005. Ha discusso i principi fondanti dei film dei Marvel Studios e ha anche spiegato
come è cambiato il panorama dei film sui supereroi e cosa la
Marvel ha imparato negli ultimi
vent’anni che si può applicare ai Fantastici Quattro della Marvel.
“Non presumo di sapere tutto di
quel film; non ci sto necessariamente lavorando. Ma uno dei
principi fondanti della Marvel, tornando a Iron Man e al
casting di Tony che penso abbia funzionato fino a oggi, è quello di
abbracciare il materiale originale e questi fumetti che esistono da
sempre. Sono più grandi di me e immagino che siano anche più grandi
di te. Sono in giro da un po’ per un motivo, [quindi] ci appoggiamo
a quello.
Penso che il mondo sia cambiato
un po’, la gente ora lo capisce. Ma nel 2005, forse c’era una
reticenza ad abbracciare pienamente quello che erano i fumetti. In
ogni cosa; a partire dall’incarnazione di Galactus fino ad altre
cose del genere. Qualunque forma prenda la storia, qualunque
personaggio appaia o meno, quel principio fondante sarà abbracciato
e li accoglierà nell’MCU.”
I fumetti, dunque, come unica
bussola che possa rendere giustizia alle storie dei Fantastici
Quattro al cinema.
Matt Shakman
dirigerà il reboot da una sceneggiatura di Jeff
Kaplan e Ian Springer. I dettagli della
trama sono ancora un mistero, ma Kevin Feige ha
confermato che questa non sarà un’altra storia sulle origini del
super team. Il pubblico ha avuto il primo assaggio dei Fantastici
Quattro in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
John Krasinski interpreta il Reed Richards
multiversale in quel film, ma è improbabile che continuerà a
interpretare il ruolo e il casting per il film è ancora avvolto nel
mistero. Fantastici
Quattro uscirà nelle sale il 14 febbraio
2025.
Patrick Stewart commenta un potenziale ritorno
nei panni di Charles Xavier aka Professor X in occasione di
Deadpool 3. Stewart ha una lunga storia
come leader dei mutanti della Marvel, avendo interpretato per la
prima volta il ruolo in X-Men del 2000, diretto da
Bryan Singer. L’attore è anche recentemente
apparso nel Marvel Cinematic Universe come una
variante multiversale del Professor X (finita però molto male!) e
potrebbe fare un’altra apparizione nel prossimo Deadpool 3.
Durante un’intervista con ComicBook.com, a Patrick Stewart è stato chiesto cosa
sapesse di un possibile ritorno al suo ruolo iconico in
Deadpool 3 dei Marvel Studios. L’attore ha detto: “Mi è
stato detto di aspettare. Non so altro, onestamente”. La morte
del Professor X multiversale in Doctor Strange2 potrebbe
significare che la versione del personaggio non sarà in
Deadpool 3, ma il commento di Stewart implica che
l’attore possa aver intercettato un possibile ritorno, dato anche
il fatto che nel film tornerà Hugh Jackman.
Deadpool 3, quello che
sappiamo
Shawn Levy dirigerà
Deadpool
3. Rhett Reese e Paul
Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul
Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da
Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa
del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti
da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy
Molyneux.
Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel
cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh
Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz
in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di
Morena Baccarin come Vanessa e T.J.
Miller come Weasel. Nel cast è stato anche confermato
Hugh Jackman, che torna a rivestire i panni di
Wolverine/Logan, dopo la sua gloriosa uscita di scena nel 2017 in
Logan, di James Mangold.
Paul Wernick e
Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È
una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è
un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo
molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.”Deadpool
3 uscirà il 6 settembre 2024.
L’attore Zach Braff
si è negli anni distinto come una delle personalità più
intelligenti del mondo dello spettacolo statunitense. Dotato di
grandi capacità comiche, egli ha dato vita a progetti, gag e
personaggi entrati a far parte dell’immaginario collettivo. In
seguito si è dimostrato capace anche di buone doti drammatiche,
dando dunque prova di essere un interprete completo e capace di
grandi cose.
Ecco 10 cose che non sai di
Zach Braff.
Zach Braff: i suoi film e le serie
TV
1. È noto per alcuni ruoli
in progetti televisivi. La popolarità di Braff si deve
primariamente alla serie Scrubs – Medici ai primi
ferri, di genere commedia ma con alcuni episodi molto
drammatici. Qui Braff recita dal 2001 al 2010, per un totale di 175
episodi. In seguito è apparso anche in alcuni episodi di serie come
Arrested Development (2005), Cougar Town (2012),
The Exes (2012) e Undateable (2015). Nel 2018 è
protagonista della serie Alex, Inc., mentre nel 2022 ha un
cameo nella serie Obi-Wan Kenobi, con Ewan
McGregor.
2. Ha recitato anche per il
cinema. Oltre ad essere noto per i suoi ruoli televisivi,
Braff ha avuto modo di distinguersi anche sul grande schermo. Ha
compiuto il suo debutto in un film nel 1993 in Misterioso
omicidio a Manhattan, per poi recitare in Il club dei
cuori infranti (2000), La mia vita a Garden State
(2004), The Last Kiss (2006), con Casey Affleck,
Il grande e potente Oz
(2013), Wish I Was Here (2014), In Dubious Battle – Il coraggio
degli ultimi (2016), di James Franco,
C’era una truffa a Hollywood (2020), con Robert De
Niro, Il processo Percy (2020), Un’altra scatenata
dozzina (2022) e Sognando Marte (2022).
3. È anche regista e
sceneggiatore. Oltre ad essersi distinto come attore,
Braff ha negli anni portato avanti anche una carriera da regista e
sceneggiatore. Ha infatti debuttato dietro la macchina da presa nel
2004 con La mia vita a Garden State, con Natalie
Portman. Ha poi diretto Wish I Was Here
(2014), Insospettabili sospetti
(2017), con Michael Caine,
e A Good Person (2023),
con Morgan Freeman.
I primi due di questi film sono stati da lui anche sceneggiati.
Braff ha poi anche diretto sette episodi di Scrubs e il
secondo della prima stagione della serie Ted Lasso.
Zach Braff in Scrubs
4. Ha contribuito ad alcuni
particolari della serie. La serie Scrubs, dove
Braff interpreta il giovane medico JD, è ciò per cui l’attore è
maggiormente noto. Particolarmente devoto ad essa, Braff ha nel
corso del tempo contribuito a molti dettagli poi divenuti celebri,
dalla canzone della sigla da lui suggerita, all’interprete che
ricopre il ruolo di suo padre e fino ad alcune gag, come la celebre
“Eagle”. Per la sua interpretazione, Braff ha poi ricevuto
anche tre candidature ai Golden Globe e una agli Emmy Awards.
5. Non voleva tornare dopo
l’ottava stagione. Arrivato all’ottava stagione della
serie, Braff affermò di non essere interessato a recitare in una
nuova eventuale stagione. L’ideatore della serie, Bill
Lawrence, dovette così preparare un finale per il suo
personaggio nella conclusione dell’ottava stagione. Lawrence voleva
però andare avanti con Scrubs, decidendo dunque di dar
vita ad una nona stagione con un nuovo cast e
alcuni camei sporadici degli interpreti delle precedenti stagioni.
Braff acconsentì a comparire in alcuni episodi di questa stagione,
ma ha affermato di non aver mai voluto vedere questa nona
stagione.
Zach Braff nella serie di Star Wars
Obi-Wan Kenobi
6. Ha avuto un ruolo
nascosto nella serie. Nel terzo episodio della serie di
Star
WarsObi-Wan Kenobi, guardando i titoli di coda, si
può ritrovare anche il nome di Braff, interprete di un ruolo
misterioso. L’attore, interrogato a riguardo, ha potuto rivelare e
confermare la sua partecipazione solo ad episodio rilasciato. In
esso, egli interpreta l’alieno Freck, il doppiogiochista che
inizialmente aiuta Obi-Wan e Lelia a fuggire, rivelando però poi la
loro posizione agli Stormtroopers e rendendo così evidente la sua
fedeltà all’Impero. Non era dunque stato possibile riconoscere
Braff in quanto nascosto dietro un personaggio dalle fattezze non
umane.
Zach Braff in BoJack
Horseman
7. Ha doppiato sé stesso
nella nota serie animata. Tra il 2017 e il 2020 Braff ha
anche doppiato una versione animata di sé stesso nella serie
BoJack Horseman. Ciò è avvenuto per il settimo episodio
della quarta stagione e per il quindicesimo della sesta. La
versione animata di Braff che compare nella serie, pur essendo
basato sul vero attore, è una versione estremizzata di lui, dove si
esagerano in modo comico alcune caratteristiche dell’attore. Braff
ha raccontato di essersi prestato con grande piacere al doppiaggio
di questo personaggio, dimostrando di possedere una forte
autoironia.
Zach Braff, Florence Pugh e le
altre fidanzate
8. Ha avuto una relazione
con la nota attrice. Nel 2019 Braff ha intrapreso una
relazione con l’attrice candidata agli Oscar Florence Pugh.
I due hanno cercato di mantenere il più riservata possibile la loro
storia, evitando di apparire insieme sui social o ad eventi
pubblici. Non sono infatti mancate critiche sulla loro differenza
d’età, di circa vent’anni, a cui la Pugh ha in alcune occasioni
risposto affermando che ciò non rappresentava un problema per lei e
non dovrebbe rappresentarlo neanche per gli altri. Braff ha poi
anche diretto la compagna nel film A Good Person. Nel
2022, tuttavia, i due si sono separati rimanendo però in buoni
rapporti.
9. Ha avuto anche altre note
fidanzate. Prima della Pugh, Braff era stato
sentimentalmente legato, intorno al 2004, alla cantante e attrice
MandyMoore, oggi nota per la serie This Is
Us. La loro prima apparizione pubblica avvenne in un party per
la raccolta fondi del Partito Democratico degli Stati Uniti prima
delle elezioni del novembre 2004. In seguito, dal 2009 al
2014, ha avuto una relazione con la modella Taylor
Bagley.
Zach Braff: età e altezza
dell’attore
10. Zach Braff è nato a
South Orange, nel New Jersey, Stati Uniti, il 6 aprile del
1975. L’attore è alto complessivamente 1,82 metri.
Il progetto del DC Studios guidato
da James
Gunn e Peter Safran ha definitivamente troncato
qualsiasi tentativo ulteriore di procedere con lo Snyderverse. L’immaginario di Zack
Snyder applicato all’universo DC ha avuto per un periodo
un certo appeal, salvo poi schiantarsi contro una serie di
difficoltà e impedimenti.
Tuttavia ci sono dei fan ancora
desiderosi di vedere applicata quella visione, tanto che su Twitter
ha cominciato timidamente a circolare un Hashtag che invoca
l’intervento di Netflix per salvare la visione di Snyder: #sellthesnyderversetonetflix.
Per fortuna però James Gunn è molto attento a ciò
che accade in rete e ha subito intercettato l’impavido fan,
replicando a tono.
“Devo dire che questo è davvero
l’hashtag più stravagante che io abbia mai letto, dal momento che
1) Netflix non ha espresso alcun interesse (anche se abbiamo
discusso di altre cose) e 2) Zack non ha espresso alcun interesse e
sembra essere felice di fare quello che sta facendo (e, sì, anche
noi abbiamo parlato).”
Dwayne Johnson affronta
Krampus in una nuova immagine dal dietro le
quinte di Red One. Johnson ha anticipato il film
sui social media per mesi, evidenziando elementi unici del suo
prossimo film natalizio. Il film presenta un cast stellare, con
Johnson affiancato da ChrisEvans, J.K. Simmons, Lucy Liu,
Kiernan Shipka e
Bonnie Hunt.
Il film riunisce anche l’attore con
il regista Jake Kasdan, che era al timone di
Jumanji: Welcome to the Jungle e Jumanji:
The Next Level. Gran parte della trama è ancora nascosta,
ma i dettagli suggeriscono una commedia in cui un gruppo di amici
dà una svolta inaspettata alla tradizione che circonda Babbo
Natale.
Johnson è andato su Instagram per condividere
una nuova immagine dietro le quinte di Red One che
lo vede in una resa dei conti con Krampus:
Brendan Fraser che è tornato alla
ribalta di recente avrebbe dovuto recitare nel film
Batgirl, cancellato dalla WARNER BROS
DISCOVERY, in cui interpretava il cattivo, Firefly. In
un’intervista a The Howard Stern
Show, l’attore si è lamentato della
cancellazione del film e ha dettagliato come sarebbe stato il suo
cattivo.Seduto con Stern, Brendan Fraser ha definito il film
“fantastico” e ha elogiato i registi Adil El Arbi e Bilall
Fallah per ciò che hanno cercato di apportare al film, in
particolare quando si è trattato di trasformare Glasgow,
in Scozia, in Gotham City.
“Sì, è stato fantastico”, ha
detto Fraser. “Adil [El Arbi] e Bilall [Fallah], che hanno
fatto il film Bad
Boys , sono davvero bravi a far
esplodere la merda e adorano farlo. Sai, come gli effetti
pratici del fuoco che fanno esplodere le cose, sono dappertutto, e
quindi Firefly è proprio nella loro timoniera. Gotham non ha
mai avuto un cast migliore come Glasgow, in Scozia. Sai che
sta decadendo ed è semplicemente stupendo. Sembra che sia
Gotham City. È perfettamente fuso. Ci credi ovunque
guardi la città, se la illumini nel modo giusto”.
Quando si è trattato di
Firefly, Fraser ha dettagliato come sarebbe stato il suo
personaggio. Secondo l’attore, la storia di Firefly si sarebbe
concentrata su un veterano che ha perso i suoi benefici e si è
arrabbiato con il sistema. Fraser ha detto che anche lui ha
“apprezzato” il ruolo e lo ha fortemente voluto la
parte.
“Era la storia di un ragazzo
che era stato in servizio e quando gli vengono tagliati i
suoi benefici si arrabbia molto con il sistema e cos’altro avrebbe
fatto se non bruciarlo a terra“, ha detto Fraser. “Questo
è tutto quello che avete bisogno di sapere. Quello è un
supercriminale proprio lì. Hai una certa simpatia per lui
perché c’è un po’ di umanità in lui e per di più una come se fosse
una vite allentata perché sai che è il cattivo, ma sai anche che è
spinto da un senso di rivalsa e, sai un po’ ti piacciono questo
tipo di cose. Quello era questo ruolo. Sulla carta molto molto
buono. Ho apprezzato questa parte.”
Infine, Fraser ha anche accennato
alla cancellazione del film, con l’attore che ha affermato di non
averlo visto e di non sapere se qualcuno lo vedrà
mai. Tuttavia, l’attore si è opposto alle voci secondo cui il
film è stato testato male, attribuendolo alla natura incompiuta del
film che interpreta un ruolo importante. “Non l’ho fatto“,
ha detto Brendan Fraser quando gli è stato chiesto se
avesse visto il film. “Ho amici, colleghi e colleghi che
l’hanno visto. Dicono tutti cose davvero positive al
riguardo. Ma il fatto è che è stato proiettato in uno
screening del test di varie nature. Era un director’s cut, first
cut. Non era finito. Non so voi, ma io non mangio
qualcosa se è cotto a metà. Non voglio vedere qualcosa che non è
ancora pronto. La cosa triste è che non so se è stato
giudicato in base al merito. Non è stato mostrato nella luce
migliore che avrebbe potuto essere.” Di seguito
l’intervista:
Approda sulla nota piattaforma
streaming statunitense un nuovissimo k-drama, Love to hate
you. Si tratta di una serie formata al momento da una sola
stagione di dieci episodi, ognuno di circa sessanta minuti. Diretta
dal regista sudcoreano Kim Jung-kwon, e scritta da Choi
Soo-young, Love to hate you è stata prodotta dalla
casa di produzione asiatica Binge Works. Nel cast si ritrovano
figure abbastanza affermate nel cinema nazionale: Kim Ok-vin, una
nota attrice nel panorama sudcoreana, vincitrice al Sitges film
festival ed agli MBC film awards, interpreta Yeoh Mir-an.
Ritroviamo Kim Chi-Hun (Decision
to leave), un attore sudcoreano emergente anche a livello
internazionale, nel ruolo del protagonista maschile Nam
Kang-ho.
Love to hate you: un rapporto
amore-odio
Yeoh Mir-an è una giovane
avvocatessa di Seul, uno spirito libero e femminista. Abbandona la
casa dei suoi genitori, contro il volere del padre, per essere più
indipendente e vivere con l’amica Shin Na-eun. Avendo avuto dei
problemi nel vecchio studio in cui lavorava, Mir-an viene assunta
alla Gilmu: si tratta di un prestigioso studio legale che si occupa
delle pratiche legali degli attori, in cui vengono solitamente
assunti solo uomini.
Contemporaneamente, Mir-an ascolta
per caso una conversazione tra Nam Kang-ho, star del cinema, ed il
suo manager, in cui il primo esprime tutte le sue critiche nei
confronti del gnere femminile, visto solo come manipolatore,
superficiale ed opportunista. I pregiudizi di Mir-an derivanti da
queste affermazioni la porteranno a crearsi un’idea particolarmente
negativa dell’attore, tanto da volerlo in qualche modo punire o
smascherare. Essendo Kang-ho cliente della Gilmu, i due inizieranno
a lavorare insieme, sempre più a stretto contatto: Mir-an avrà
la possibilità di conoscere il giovane meglio e di
poter scoprire la verità sul suo conto.
Una colorata commedia
romantica
Love to hate you è
caratterizzata da una particolare allegria e comicità che percorre
tutti gli episodi; anche momenti più drammatici tendono in alcuni
casi ad essere sdrammatizzati in vari modi. Interessante è, ad
esempio, la presenza di disegni in stile fumetto in alcune delle
scene clou della serie, come i cuoricini durante i baci tra i
personaggi. Altro elemento che tende a dare una certa tinta di
colore è la musica: durante tutti gli episodi sono presenti canzoni
come background musicale appartenenti al genere k pop, molto simili
come melodia ai brani della nota band coreana BTS.
Dal punto di vista tematico, in
love to hate you emergono, attraverso alcuni
dettagli, alcuni particolari della cultura sudcoreana, primo fra
tutti, la concezione della donna. Viene presentata la società come
ancora fortemente patriarcale; a fianco di questa concezione
sociale, si accostano anche alcune tradizioni tipiche, ad esempio
il consumo di liquori tipici, come il Soju, affiancati sempre da
alcuni piatti tipici. Dalla serie emerge anche una certa chiusura
mentale ed austerità riguardo al tema del nudo e della sessualità.
Mentre in moltissimi film e serie occidentali sono presenti, se non
addirittura frequenti, scene di nudo anche solo parziale, in
Love to hate you l’unica scena in cui sarebbero
risultati visibili i seni del personaggio di Yeoh Mir-an viene
censurata, o più precisamente potremmo dire pixellata.
Yeoh Mir-an: l’eroina di una
società patriarcale
Un fattore focale in Love
to hate you è la contrapposizione tra la protagonista
Mir-an e la società sudcoreana. Lei è una figura molto
indipendente, forte e combattiva; vive la sua vita amorosa e
sessuale in maniera molto flessibile, frequentando moltissimi
ragazzi, molti per poi finire per punirli in qualche modo. Grazie
alla sua velocità ed alla sua conoscenza di numerose arti marziali,
combatte contro ladri, molestatori e uomini ingiusti per riportare
la giustizia. La società, rappresentata da figure come suo padre,
non riesce a vederla per quello che è, ma solo come una donna
sbagliata, che non rispetta le regole della società e del buon
costume.
In questa società fortemente
patriarcale la donna è vista solo come un essere fragile, emotivo e
superficiale, destinata in fin dei conti solo per il matrimonio. Lo
afferma lo stesso Kang-ho: anche le donne che lavorano lo fanno
solo per aumentare il loro “potenziale” in vista di un matrimonio.
Un altro caso in cui si esterna la chiusura mentale della società
sudcoreana è il dilagarsi di forti pregiudizi verso la figura di
Mir-an solamente per aver frequentato più uomini, e quindi vista
come non degna di affiancarsi a Kang-ho.
Ecco il trailer italiano di
Benedetta, il
nuovo film diretto da Paul Verhoeven, con
Virginie Efira e Charlotte
Rampling, uscirà nelle sale italiane il 2
marzo 2023.
Benedetta è
stato presentato in anteprima al 74° Festival
di Cannes, in Concorso. Il film è
liberamente ispirato al saggio “Atti impuri: Vita di una monaca
lesbica nell’Italia del Rinascimento”, della Prof. Judith C.
Brown, che a sua volta documenta il processo a Benedetta Carlini,
Badessa del monastero di Pescia all’inizio del Seicento, mistica e
visionaria, accusata di omosessualità ed eresia.
Il film sarà distribuito in Italia
da Movies Inspired dal 2 marzo
2023.
Fast
X
(Fast
and Furious 10) è diretto dal regista di
Transporter Louis Leterrier, che ha assunto
il ruolo di Justin Lin dopo che Lin ha improvvisamente abbandonato
il progetto a causa di differenze creative. Il film è scritto
da Lin e Dan Mazeau, con Lin ancora impegnato come produttore.
Amazon
Studios ha ufficialmente ordinato una serie animata
come adattamento televisivo animato diWytches, basato sulla serie di
fumetti horror di Image Comics creata da Scott
Snyder e Jock. La storia è
incentrata su un’adolescente che scopre gli oscuri segreti della
nuova città in cui la sua famiglia si era appena
trasferita.
“Spinto dalla coppia di
Scott e Jock insieme ai nostri partner di Plan B e Project 51
Productions, Wytches fonde
horror pungente e dramma evocativo mentre porta alla luce l’oscura
tradizione che circonda un’antica tana di streghe“, Melissa
Wolfe, responsabile dell’animazione di Amazon Studios. detto in un
comunicato. “Data la natura inquietante e intima della
serie a fumetti ben considerata di Scott e Jock, non vediamo l’ora
di offrire la loro visione creativa al nostro pubblico globale e di
espandere il nostro crescente elenco di serie animate”
(tramite Variety.)
I produttori esecutivi di
Wytchessaranno Snyder e Jock
insieme a Kevin Kolde di Project 51 Productions, Amazon Studios e
Plan B Entertainment, che ha acquisito i diritti per il libro poco
dopo il suo lancio nel 2014. Plan B inizialmente prevedeva di
adattare la storia in un film.“La serie racconta
la storia della diciassettenne Sailor Rooks, la cui famiglia si
trasferisce in una remota città del New England dopo un tragico
incidente, solo per scoprire che si nasconde una tana di mostri,
antiche creature che depredano le nostre paure e i nostri desideri
più oscuri. sotto la città”, si legge nella sinossi.Wytches sarà presentato in
anteprima su Prime
Video. Si unirà all’attuale elenco di spettacoli
animati dello streamer che include la serie di
supereroi Invincible e
il fantasy d’azione The Legend of Vox
Machina , entrambi già
rinnovati.
HBO ha rivelato
il trailer completo della seconda stagione
di Perry
Mason per l’imminente ritorno
dell’acclamato dramma, con Matthew Rhys nei panni
dell’avvocato titolare. La prossima puntata sarà presentata in
anteprima il 6 marzo, esclusivamente su HBO e HBO Max.In Italia la
serie sarà programmata da SKY, in streaming su
NOW.
Il video presenta Perry
Mason, che, nonostante non si sia ancora ripreso dagli effetti
del suo precedente caso di omicidio, affronta un caso di alto
profilo che lo metterà contro la città. Lui, insieme a Della e
Paul, deve trovare un modo per provare l’innocenza di due giovani
messicani.Dai un’occhiata al trailer della
seconda stagione di Perry Mason qui
sotto:
https://www.youtube.com/watch?v=VkM_TNfB-gA
Basato sulla serie di romanzi di
Erle Stanley Gardner, Perry Mason è scritto e
prodotto da Jack Amiel e Michael Begler, entrambi showrunner. Nel
cast il vincitore dell’Emmy Matthew Rhys, Juliet Rylance,
Chris Chalk, Shea Whigham, Eric Lange e Justin Kirk.
“Mesi dopo la conclusione del caso Dodson, il rampollo di
una potente famiglia petrolifera viene brutalmente
assassinato“, si legge nella sinossi. “Quando il
procuratore distrettuale si reca a Hoovervilles per individuare il
più ovvio dei sospetti, Perry, Della e Paul si trovano al centro di
un caso che svelerà cospirazioni di vasta portata e li costringerà
a fare i conti con cosa significhi veramente essere colpevoli.
.”
La seconda stagione introduce
i nuovi membri del cast Katherine Waterston (Animali
fantastici), Hope Davis (Your
Honor), Jon Chaffin
(BMF), Fabrizio Guido
( Mr. Iglesias),
Peter Mendoza (NCIS), Onahoua Rodriguez
(Veronica Mars) e Jee Young
Han. Diarra Kilpatrick, che ha
interpretato il ruolo di Clara Drake durante la prima stagione, è
stata ora promossa da ricorrente a personaggio regolare della
serie.Perry
Mason è prodotto da Rhys,
Robert Downey Jr., Susan Downey, Joe Horacek e Regina
Heyman.
Netflixha rilasciato il trailer
ufficiale di Luther:
Verso l’inferno, l’imminente film sequel
del thriller poliziesco britannico di successo della
BBC. Il video presenta John Luther di Idris Elba mentre scappa di prigione per dare
la caccia al famigerato serial killer interpretato da
Andy Serkis, che ha terrorizzato Londra. Il film
debutterà in UK in sale selezionate il 24 febbraio, a cui seguirà
il suo debutto in streaming il 10 marzo a livello
globale.
In Luther:
Verso l’inferno, epica continuazione della
premiata saga televisiva reimmaginata per il cinema, un cruento
serial killer terrorizza Londra mentre il brillante detective
caduto in disgrazia John Luther (Idris
Elba) si trova dietro le sbarre. Tormentato per non
essere riuscito a catturare l’efferato cyberpsicopatico che ora lo
perseguita, Luther decide di evadere di prigione per portare a
termine il lavoro con ogni mezzo necessario. Nel film recitano
anche Cynthia Erivo,
Andy Serkis e Dermot Crowley, che torna nel ruolo di Martin
Schenk.
Dai un’occhiata al trailer in lingua originale di
Luther: The Fallen Sun qui sotto:
Parlando con ComicBook.com,
Shakman ha dichiarato di aver avuto modo di collaborare un po’ con
il regista Sam Raimi – che ha diretto il sequel
di Doctor Strange – e lo
sceneggiatore Michael Waldron. In particolare, ha condiviso
alcune delle informazioni del dipartimento artistico
di WandaVision su
cose come l’abbigliamento di Wanda e Darkhold per creare la massima
sinergia possibile.
“Ho parlato molto con Michael
Waldron e ho parlato con Sam Raimi e abbiamo anche condiviso molto
del dipartimento artistico mentre stavamo creando Darkhold e il suo
costume e altre cose che sarebbero continuate, quindi c’era molta
sinergia su di esso” ha dichiarato Shakman. “Sono a
conoscenza, certamente, della conversazione su Internet su Wanda e
il suo personaggio. Sono così orgoglioso di tutto ciò che
abbiamo fatto su WandaVision. Quello
spettacolo è davvero speciale, lavorare con Lizzie e raccontare
quella storia è stato così unico e divertente.”
Quando si è trattato di sviluppare
la storia generale di Wanda, Shakman ha paragonato l’essere
nell’universo cinematografico Marvel a essere in una corsa e
dover passare il testimone ad altri registi che poi faranno le loro
cose con esso. Alla fine, dice Shakman, era contento di come è
venuto fuori il film. “Quando sei in questo universo, devi
passare il testimone“, ha aggiunto Shakman. “Fa parte
della gioia di essere nel MCU, corri più forte e più veloce
che puoi quando è la tua sezione della gara e poi passi il
testimone e tocca agli altri raccontare quella storia. Penso che
abbiano preso le decisioni che dovevano prendere per far funzionare
quella storia e ho pensato che fosse un film super
divertente.” Sia WandaVision che Doctor Strange nel Multiverso della
Follia possono essere guardati su Disney+.
La sceneggiatura del film porterà
la firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
uscito al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
HBO ha diffuso un nuovo lotto di
immagini di The Last of
Us dal prossimo quinto episodio dell’adattamento
della serie HBO. Il quinto episodio della serie, intitolato
“Endure and Survive“, uscirà con un paio di giorni di
anticipo, con HBO che annuncia che l’episodio sarà presentato in
anteprima venerdì 10 febbraio, invece della tradizionale uscita
domenicale.
Il nuovo episodio vedrà la
continuazione del viaggio di Joel ed Ellie, così come dei loro
nuovi compagni Henry e Sam. Secondo vari teaser di HBO, questo
episodio includerà anche una formidabile e nuova minaccia per il
gruppo. Scopri il nuovo lotto di immagini di seguito le
immagini di The Last of
Us:
The Last of
Us racconta una storia che si svolge vent’anni
dopo la distruzione della civiltà moderna. Joel, un sopravvissuto,
viene incaricato di far uscire Ellie, una ragazzina di 14 anni, da
una zona di quarantena sotto stretta sorveglianza. Un compito
all’apparenza facile che si trasforma presto in un viaggio brutale
e straziante, poiché i due si troveranno a dover attraversare gli
Stati Uniti insieme e a dipendere l’uno dall’altra per
sopravvivere.
Nel cast Pedro Pascal nel ruolo di Joel e Bella Ramsey nel ruolo di Ellie. Gabriel Luna è Tommy, Anna Torv interpreta Tess, l’attrice
britannica Nico Parker è Sarah. Murray
Bartlett veste i panni di Frank, Nick
Offerman quelli di Bill, Storm Reid è
Riley, Merle Dandridge è Marlene. Il cast include
anche Jeffrey Pierce nel ruolo di Perry,
Lamar Johnson in quello di Henry, Keivonn
Woodard nel ruolo di Sam, Graham Greene
nel ruolo di Marlon, Elaine Miles nel ruolo di
Florence. E con Ashley Johnson e Troy Baker.
The Last of
Us è scritta da Craig Mazin (Chernobyl) e
Neil Druckmann (il videogioco The Last Of Us) che ne sono anche i
produttori esecutivi. The Last Of Us è una co-produzione
Sony Pictures Television con Carolyn Strauss, Evan Wells, Asad
Qizilbash, Carter Swan, e Rose Lam come produttori esecutivi. La
serie è prodotta da PlayStation Productions, Word Games, The Mighty
Mint, e Naughty Dog.
Secondo Film
Ratings, l’imminente commedia drammatica romantica
di Focus Features, Asteroid
City, ha ricevuto ufficialmente una
valutazione R dalla Motion Pictures Association of America per
“breve nudità grafica”. Tuttavia, questa potrebbe non essere
la sua valutazione finale dal momento che il direttore Wes Anderson
sta attualmente pianificando di fare appello al Consiglio d’Appello
della Classification and Rating Administration per modificare la
decisione della MPAA.
Se l’appello di Anderson non
dovesse avere successo, questo non sarebbe in realtà il primo film
R-rated dell’acclamato regista. La maggior parte dei suoi film
diretti in precedenza, tra cui Bottle
Rocket, The
Darjeeling Limited, The
Grand Budapest
Hotel e The
French Dispatch, avevano tutti ottenuto
un rating R.
Vin
Diesel e molti volti nuovi e familiari sono al centro
dell’attenzione nel nuovo teaser trailer di Fast X che
annuncia l’inizio della prevendita deii biglietti negli
USA. Lo spot di 30 secondi mostra il cast stellato e
conferma che John Cena e Jason Statham torneranno per il sequel.
Dai un’occhiata al teaser
trailer di Fast X qui sotto:
Fast
X
(Fast
and Furious 10) è diretto dal regista diTransporter Louis
Leterrier, che ha assunto il ruolo di Justin Lin dopo che Lin ha
improvvisamente abbandonato il progetto a causa di differenze
creative. Il film è scritto da Lin e Dan Mazeau, con Lin
ancora impegnato come produttore.
Prodotta da Movimenti Production,
società del gruppo Banijay, in collaborazione con BAO Publishing,
scritta e diretta da Zerocalcare,Questo mondo non
mi renderà cattivo sarà composta da 6 episodi, da circa
mezz’ora ciascuno, che entreranno ancora più a fondo nelle
tematiche care all’autore.
Il titolo dello show rappresenta una
sorta di mantra, una frase che lo stesso Zerocalcare si ripete,
quasi per auto-convincersi, in quei momenti della vita in cui ci si
sente accerchiati, senza via di fuga, in cui sarebbe più facile
fare scelte sbagliate, rinnegare ideali e princìpi pur di togliersi
dai guai. Una frase che ciascuno, con le proprie esperienze, le
proprie vite e le proprie storie, potrebbe trovare utile
ripetersi.
In Questo mondo non mi
renderà cattivo torneranno il mondo narrativo, il
linguaggio unico e i personaggi storici e inconfondibili
dell’universo di Zerocalcare. Zero, Sarah, Secco, l’Armadillo,
l’immancabile coscienza di Zero, doppiato anche questa volta dalla
voce inconfondibile di Valerio Mastandrea, saranno
i protagonisti di una narrazione fatta di digressioni,
aneddoti, emotività e colpi di scena.
Sul finire degli anni Novanta,
complici importanti cambiamenti tecnologici, culturali e sociali,
una serie di film hanno riportato in auge la fantascienza
distopica, offrendo visioni particolarmente cupe o illuminanti
sulle possibili derive dell’umanità. Attraverso l’uso di allegorie
più o meno criptiche, si è in particolare narrato della lotta
dell’essere umano contro l’avvento del digitale, delle intelligenze
artificiali e dei possibili pericoli che tutto ciò può
rappresentare. Film come Il tredicesimo
piano e Matrix sono
esemplari a riguardo, ma a questi si può accostare anche un altro
titolo, talvolta dimenticato, quale Dark
City (qui la recensione).
Uscito al cinema nel 1998, tale film
è diretto da Alex Proyas, già distintosi per il
cupo Il corvo, e che nel 2004
darà vita ad un altro classico fantascientifico come Io, robot. Anche
ideatore e sceneggiatore del film, Proyas ha raccontato di essere
partito, nel concepire la storia di Dark City, dai film
noir degli anni Quaranta, intenzionato a dar vita ad un film simile
a Blade Runner. Nel corso
del processo di scrittura, però, il progetto si è trasformato
radicalmente, mantenendo sì atmosfere da noir ma acquisendo aspetti
distopici, quasi tendenti all’horror. Da questo punto di vista,
Dark City ha anticipato di solo un anno molti aspetti poi
presenti in Matrix.
I toni cupi e determinati aspetti
filosofici che caratterizzano il film lo hanno tuttavia reso
un’opera particolarmente complessa, sul momento mal recepita e poco
compresa. Dark City si è infatti affermato come un
clamoroso insuccesso, vedendosi rivalutato solo in seguito. Oggi è
infatti considerato un valido esempio di quel particolare ramo
della fantascienza al cinema che usa il genere per proporre
riflessioni sul contemporaneo e numerosi sono i estimatori, tra cui
si può annoverare anche Christopher
Nolan, il quale ha indicato proprio Dark City
come una delle fonti d’ispirazione per il suo Inception, in quanto film
dove si suggerisce che il mondo intorno a noi potrebbe non essere
così come ci appare.
La trama e il cast di Dark City
In Dark City, una città
virtuale perennemente avvolta dal buio fa da sfondo all’esistenza
di uomini-cavie per gli Stranieri: alieni in grado, con la sola
forza del pensiero, di ridisegnare l’esistenza, i ricordi ed il
contesto di vita di migliaia di esseri viventi, i quali nel mentre
sono vittime di un sonno autoindotto. Protagonista del film,
all’interno di questo spaventoso contesto, è John
Murdoch, un uomo affetto da amnesia che scopre di essere
ricercato per omicidio. I suoi pochi e vaghi ricordi, però, gli
suggeriscono che qualcosa non quadra. Deciso a risolvere
l’intricato enigma, Murdoch, che scopre di possedere a sua volta
poteri telecinetici, sembra inoltre essere l’unico in grado di
opporsi al controllo psichico alieno e dunque a scoprire cosa c’è
oltre le mura di quella città.
Ad interpretare il protagonista,
John Murdoch, vi è l’attore Rufus Sewell,
fortemente voluto dal regista in quanto volto non particolarmente
noto del cinema. Per Proyas, infatti, era fondamentale che Murdoch
fosse interpretato da qualcuno che non fosse preceduto dalla
propria celebrità, coerentemente con la misteriosità del
personaggio. Accanto a lui, nel ruolo dell’ispettore Frank
Bumstead, vi è invece il premio Oscar William Hurt,
il quale a detta del regista aveva compreso il film e i suoi temi
meglio di chiunque altro. Jennifer
Connelly, invece, recita nel ruolo di Anna, mentre
Richard O’Brien e Bruce Spence
sono rispettivamente Mr. Hand e Mr. Wall.
L’attore Kiefer
Sutherland ricopre invece il ruolo del dottor
Schreber. Originariamente, l’attore ha detto di aver pensato che la
sceneggiatura fosse stata inviata per errore a lui invece che a suo
padre Donald
Sutherland. Schreber, in effetti, originariamente era
stato scritto come un personaggio più anziano, ma il regista ha poi
pensato che avrebbe funzionato meglio se fosse stato più giovane,
un qualcuno che dunque ha ancora tutta la vita davanti a sé in un
mondo però oscuro. All’inizio, però, Proyas non era molto convinto
di Kiefer come interprete di Schreber, un personaggio molto
impotante all’interno del film. Dopo averlo incontrato, però, ha
completamente cambiato opinione a riguardo.
Il design e il significato di Dark City
Come anticipato, Dark City
deve molto del suo fascino non solo alla complessa storia ideata da
Proyas, ma anche all’atmosfera che emana attraverso il cupo design
delle multiformi scenografie. Collaborando con lo scenografo
Patrick Tatopoulos, Proyas ha infatti dato vita ad
un ambiente che sembra richiamare le architetture tipiche
dell’espressionismo tedesco e del film del 1927 Metropolis. “Il
film si svolge ovunque e da nessuna parte allo stesso tempo. –
ha dichiarato Tatopoulos – È una città fatta di pezzi di città.
Un angolo da un posto, un altro da un altro posto. Quindi, non sai
davvero dove sei. Un pezzo sembrerà una strada di Londra, ma una
parte dell’architettura sembra New York, ma il fondo
dell’architettura sembra di nuovo una città europea. Sei lì, ma non
sai dove sei. È come se ogni volta che viaggi, ti perdi“.
Partendo da questo aspetto del film,
risulta evidente come l’intento di base sia quello di ambientare il
racconto in un ambiente cupo, che suscita allo stesso tempo
sensazioni di familiarità e di estraneità. Un luogo che sembra
uscito da un racconto di Franz Kafka, dove
l’umanità è soggetta ad una realtà che si rivela essere il frutto
di un inganno (proprio come avviene in Matrix). Il film
trova dunque un forte legame nel mito della caverna di
Platone, con Murdoch che tenta di scappare dalla
città-caverna per conoscere il vero volto del mondo e poterlo
comunicare ai suoi simili. Tuttavia, l’esito della sua missione
rimane aperta a riflessioni anche contrastanti. Se per certi versi
egli sembra riuscire a smascherare l’inganno, dall’altra la realtà
che egli propone può realmente essere considerata “reale”?
Il trailer di Dark City e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Dark City grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 9 febbraio alle ore 23:20
sul canale Rai Movie.
L’attore Vin Diesel
è universalmente noto per la saga di Fast & Furious, che lo
ha reso una celebrità nonché uno dei grandi interpreti del cinema
d’azione. Nel corso della sua carriera, però, questi si è distinto
anche per altri film e ruoli, alcuni dei quali altrettanto famosi e
apprezzati. Dopo Dominic Toretto, il suo personaggio più noto è
certamente quello di Richard B. Riddick, esperto di sport estremi e
protagonista di una trilogia a lui dedicata. Il primo film di
questa, Pitch Black, è uscito nel 2000
per la regia di David Twohy, il quale avrebbe poi
diretto anche i successivi due capitoli The Chronicles of
Riddick e Riddick.
Di genere horror fantascientifico,
il film rielabora ulteriormente l’immaginario alieno per presentare
un pianeta ricco di insidie e pericoli mortali, specialmente al
sopraggiungere delle tenebre. Scritto dallo stesso Twohy insieme a
Jim e KenWheat, Pitch Black è infatti
traducibile con “nero come la pece”, andando ad indicare proprio
l’oscurità che aleggia tanto nel film quanto in relazione alla
cupezza dei temi trattati. Nasce da qui non solo un nuovo eroe
cinematografico ma anche un’opera in grado di affermarsi negli anni
come un vero e proprio cult, tanto da aver dato vita ad una solida
fanbase.
Il film, costato 23 milioni di
dollari, arrivò a guadagnarne circa 53 in tutto il mondo. Un
risultato inizialmente non troppo entusiasmante, ma che è cresciuto
con il passare degli anni fino a permettere la realizzazione di
ulteriori film. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori ed ai
suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Pitch Black
Ambientato in futuro lontano, il
film vede la navicella spaziale Hunter-Gratzner intenta a
trasportare quaranta passeggeri ibernati. Colpita inaspettatamente
da una tempesta di meteoriti, questa si trova a schiantarsi
irrimediabilmente su un pianeta sconosciuto e apparentemente
inospitale. Solo undici persone riescono a sopravvivere
all’impatto, tra cui la pilota Carolyn Fry, il
religioso Abu Al-Walid, il cacciatore di taglie
William J. Johns e il suo prigioniero, il
pericoloso assassino Richard B. Riddick. Pur se in
contrasto tra loro, questi comprendono da subito la necessità di
collaborare al fine di poter trovare la salvezza.
Esplorando il pianeta, questo si
presenta come un’enorme distesa desertica, illuminata da ben tre
soli. Ben presto, però, i superstiti si rendono conto di come la
necessità più grande non sia trovare acqua o cibo, bensì un riparo
sicuro dalle mostruose creature che escono a caccia con il favore
della notte. Per loro sfortuna, un’eclissi solare arriva ad
oscurare a tempo indefinito la luce dei soli, permettendo così ai
mostri alieni di uscire a loro piacimento. L’unica salvezza per il
gruppo di umani si rivelerà essere proprio Riddick, il quale grazie
ai suoi occhi potenziati è in grado di vedere anche
nell’oscurità.
Pitch Black: il cast del film
Come anticipato, ad interpretare il
ruolo di Riddick vi è l’attore Vin Diesel, in
quegli anni alle soglie della popolarità massima di cui gode ancora
oggi. Pitch Black è stato il suo primo film da
protagonista e lo ha visto subito sfoggiare il grande atletismo per
cui Diesel è noto. Preparatosi a livello fisico, egli ha infatti
potuto prendere personalmente parte a molte delle scene più
complesse, senza ricorrere eccessivamente a controfigure. Diesel ha
inoltre indossato delle speciali lenti a contatto che gli
permettevano di avere gli occhi luminosi al buio, oggi principale
caratteristica del personaggio. Originariamente, inoltre, Riddick
sarebbe dovuto morire alla fine del film.
L’attore spinse però a cambiare ciò,
rimasto affascinato dal personaggio e desideroso di esplorarlo
ulteriormente con dei sequel. Nel film è poi presente, nei panni
della pilota Carolyn Fry, l’attrice Radha
Mitchell, nota per film come Neverland – Un sogno per
la vita e Man on Fire – Il fuoco della vendetta.
Cole Houser, invece, è il cacciatore di taglie
William J. Johns, ruolo al quale ha apportato personali aggiunte.
Keith David, attore recentemente visto nella serie
Future Man, è il religioso Imam Abu al-Walid, mentre
Lewis Fitz-Gerald è Paris. P. Ogilvie.
Claudia Black, nota per le serie Ferscape
e Stargate SG-1, è infine Sharon Montgomery.
Pitch Black: i sequel, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dato il discreto successo del film e
la volontà di Diesel di esplorare ulteriormente il personaggio, nel
2004 è arrivato al cinema il primo di due sequel. Questo è The
Chronicles ofRiddick, dove il protagonista si trova
a confrontarsi con un impero religioso pronto a compire un
genocidio di massa. Nel film, oltre a Diesel, si ritrovano anche
gli attori Judi Dench, Karl Urban e Alexa Davalos.
Dopo ben 9 anni, è invece arrivato al cinema il terzo capitolo
della trilogia, intitolato semplicemente Riddick. Questo si
distaccò da quanto visto nel secondo film per tornare alle
atmosfere ed alle caratteristiche tipiche del primo capitolo.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Pitch
Black è infatti disponibile nei cataloghi di
Chili Cinema e Tim Vision. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di giovedì 9 febbraio
alle ore 21:00 sul canale 20
Mediaset.
Ecco il trailer di Air prossimo
lavoro da regista di Ben Affleck, che racconterà la storia della
collaborazione di Michael Jordan con la Nike e la
nascita delle Air Jordan. Il film arriverà nel mondo il 5 aprile,
per poi sbarcare su Prime Video. Il film è il primo progetto di
Artists Equity di Affleck e Matt Damon, in collaborazione con Amazon
Studios, Skydance Sports e Mandalay Pictures.
Il cast stellare di Air include
Damon nel ruolo del dirigente Nike Sonny Vaccaro,
Affleck nel ruolo del co-fondatore Nike Phil
Knight, Jason Bateman nel ruolo di
Rob Strasser, Chris Messina nel
ruolo di David Falk, Matthew
Maher nel ruolo di Peter Moore,Marlon Wayans nel ruolo di George
Raveling, Chris Tucker nel ruolo di
Howard White, Viola Davis nei panni di Deloris
Jordan, Gustaf Skarsgård nei panni di
Horst Dassler e Julius Tennon nei
panni di James Jordan.
Alex Convery ha
scritto Air, che è
prodotto da David Ellison, Jesse
Sisgold, Jon Weinbach, Affleck,
Damon,Madison Ainley, Jeff
Robinov, Peter Guber e Jason
Michael Berman. I produttori esecutivi includono
Dana Goldberg, Don Granger, Kevin
Halloran, Michael Joe, Drew Vinton, John Graham, Peter E.
Strauss e Jordan Moldo.
“Matt ed io siamo molto
entusiasti che il pubblico veda ‘Air’ e siamo orgogliosi che sia il
primo prodotto di Artists Equity”, ha dichiarato
Ben Affleck in un comunicato. “Il film è
stata un’esperienza straordinaria in cui abbiamo avuto l’onore di
lavorare con alcuni dei migliori cast e troupe del settore, i quali
hanno portato passione, tenacia e creatività in uno sforzo
collettivo per ricreare una storia straordinaria e ambiziosa.
Apprezzo la fiducia di Jen Salke nella nostra capacità di
realizzare un film di cui siamo orgogliosi, così come l’incredibile
supporto continuo suo e di Sue Kroll per il film. Amazon Studios,
Skydance e Mandalay sono stati tutti fondamentali per ottenere
questo risultato e il film non avrebbe potuto essere realizzato
senza di loro. Apprezziamo i passi compiuti da ciascuna delle loro
parti per realizzarlo e vogliamo ringraziarli. Questa è stata la
migliore esperienza creativa e personale della nostra vita e non
vediamo l’ora di vederne molte altre simili”.
Il mediometraggio (33’)Come
fossi una bambola,
diretto daSara
Ceracchie scritto da
Ceracchi con il contributo del giornalista e fumettistaAndrea
Guglielmino, arriva sulla
piattaformaCHILI, in streaming
gratuito, dal14
febbraio. Il film sarà
inoltre presentato, il 20 febbraio,
al Nuovo Cinema Aquila di Roma, alle
ore 18.45, alla presenza della regista e del cast, in una serata
organizzata da Francesca Piggianelli, presidente di RomartEventi. L’evento sarà moderato dal
giornalista e autore radiofonico Roberto
Sciarrone.
La regista è inoltre una delle interpreti
principali, assieme aRiccardo Frezza.Con il
linguaggio della commedia e una spiccata nota dolce-amara, il film
racconta una storia di solitudine e d’amore:
Susanna, un’operatrice ecologica decisamente poco
attraente, riceve in regalo dall’amica Pamela un integratore
alimentare, leBonason,
capsule che migliorano significativamente l’autostima di chi le assume, e che dovrebbero
quindi portarla a prendersi una maggior cura di
sée a modificare in positivo la sua
visione del mondo. Dopo l’ennesima cocente delusione d’amore da
parte del collega Samuel, di cui è perdutamente innamorata,
Susanna, inizialmente reticente, si convince a provare il farmaco,
ma in quantità eccessiva, tanto da trovarsi trasformata già a poche
ore dalla prima assunzione…
“Per me – dichiara la regista –
significa riprendere in mano la passione per la commedia dopo
aver affrontato temi drammatici con il mio ultimo lavoro, L’ultimo
invito. Quando io e
Andrea Guglielmino abbiamo messo insieme gli elementi di questo
racconto non puntavamo certo a propinare morali di nessun tipo (non
c’è nulla di più lontano da noi!), volevamo solo raccontare una
storia divertente, ma a conti fatti siamo contenti che il film,
sulle orme della più classica commedia all’italiana, riesca a far
luce su disagi umani che sono all’ordine del
giorno”.
Nel cast, oltre a Riccardo Frezza, Sara Ceracchi e
lo stesso Andrea Guglielmino in un piccolo cameo, ci sonoSamuel Di ClementeeDavid Lecca. Le musiche originali sono diAndrea PaceeMichele
di Filippo.
Tra i partner di produzione, la ditta di
stoccaggio e riciclo rifiutiVolsca (Velletri, Roma), l’azienda
leader nella produzione di corde per strumenti musicaliOptima
Strings, il negozio di
abbigliamentoMauro’s Story(Lariano, Roma) e la casa editrice di
fumettiBugs
Comics, con la quale
collaborano sia Andrea Guglielmino che Riccardo Frezza.
Partner della presentazione sono invece RomartEventi, Radio
Kaos Italy, la trasmissione Avanti
Tutta e il festivalLa Città
Sommersa.
Apple
TV+ ha rilasciato oggi il trailer della seconda
stagione di Pretzel e i suoi cuccioli, che tornerà
in anteprima mondiale il 24 febbraio. La serie è doppiata da Mark
Duplass (“The Morning Show”), vincitore di un Emmy, Nasim Pedrad
(“Chad”, “Aladdin”) e dalle new entry Milo Stein, Alex Jayne Go,
Max Mitchell, Amari McCoy e Gracen Newton. Pretzel è il bassotto
più lungo del mondo, papà giocoso e solidale di cinque vivaci
cuccioli. Insieme a sua moglie Greta, incoraggia i loro cuccioli ad
alzare le zampe per risolvere i problemi e “far abbaiare” gli amici
e i vicini della loro città natale, Muttgomery.
Il dottor Tony Wagner, ricercatore senior presso il Learning
Policy Institute e autore del libro “Creating Innovators: The
Making of Young People Who Will Change the World”, è l’esperto di
gioco, passione e obiettivi nell’ambito dell’iniziativa Changemaker
di Apple
TV+. La serie Apple Original Pretzel e i suoi
cuccioli proviene da HarperCollins Productions (“Carmen
Sandiego”, “The Oregon Trail”), parte di HarperCollins
Publishers. “Pretzel e i suoi cuccioli” è prodotta dallo
showrunner Steve Altiere (“Dinotrux”, “Dragons: Rescue Riders”),
Caroline Fraser, Head of HarperCollins Productions, Ricardo Curtis
e Wes Lui di House of Cool. Jennifer Contrucci di
HarperCollins Productions è co-produttrice esecutiva.
https://youtu.be/nlfCh4oxcwA
Il lungo elenco di film e serie originali per bambini e famiglie
su Apple
TV+ include anche il film acclamato dalla critica
“Supersorda”; “La nostra piccola fattoria”; “Anatra e Oca”; “Pigna
e Pony”; “Fraggle Rock: ritorno alla grotta”; “Professione spia” di
The Jim Henson Company; la serie vincitrice del premio Peabody
“Acquasilente”; “Helpster” di Sesame Workshop; “Wolfboy e la
fabbrica del tutto” di Joseph Gordon-Levitt, HITRECORD e Bento Box
Entertainment; “I tuoi amici Sago Mini”; “Ciao, Jack! Che
spettacolo la gentilezza” di Jack McBrayer e Angela C. Santomero;
“Snoopy nello spazio”; “Le avventure di Snoopy”; “Mettiamoci in
moto, Otis!”. Tra le offerte live-action ci sono “Ambra Chiaro” di
Bonnie Hunt, “Un passo alla volta”, “Le ragazze del surf”, “La vita
secondo Ella”.
In questa rosa sono inclusi anche
gli speciali dei Peanuts e di WildBrain, tra cui “Le piccole cose
contano, Charlie Brown”, “Snoopy presenta: la scuola di Lucy”, “A
mamma (e papà) con amore”, “Snoopy presenta: Anno nuovo vita
nuova, Lucy” e “Noi siamo qui: dritte per vivere sul pianeta
Terra”, l’evento televisivo vincitore del Daytime Emmy Award basato
sul libro best-seller del New York Times e TIME Best Book of the
Year di Oliver Jeffers.
Nell’offerta di film per bambini e
famiglie sono compresi il film d’animazione “Luck” di Apple
Original Films e Skydance Animation e il film d’animazione
“Wolfwalkers – Il popolo dei lupi”, nominato agli Oscar e il
cortometraggio d’animazione candidato all’Oscar® “Il bambino, la
talpa, la volpe e il cavallo”.
Variety ha rivelato che è in
lavorazione una serie live-action di Spider-Man
Noir presso Amazon. La serie senza titolo seguirà un
vecchio supereroe brizzolato nella New York City degli anni ’30. Un
individuo a conoscenza del progetto afferma che la serie sarà
ambientata nel suo universo e il personaggio principale non sarà
Peter Parker.
Questo è il secondo progetto noto
basato sui personaggi Marvel controllati da Sony in
lavorazione presso Amazon Prime Video e MGM+. In precedenza era
stato annunciato che Amazon stava andando avanti con la serie
Silk: Spider Society della showrunner
Angela Kang, mentre erano in potenziale
lavorazione molte altre serie. Al momento non è noto quali altri
personaggi Marvel saranno presenti negli altri
spettacoli di Amazon, sebbene Sony attualmente controlli oltre 900
di questi personaggi associati al franchise di Spider-Man.
Oren Uziel servirà
come sceneggiatore e produttore esecutivo dello show di
Spider-Man Noir. Uziel ha sviluppato la serie
insieme ai produttori di Spider-Man: Un Nuovo UniversoPhil
Lord e Christopher Miller e all’ex capo
della Sony Amy Pascal, tutti produttori esecutivi. Dal momento che
nel film d’animazione vincitore dell’Oscar c’era proprio Spider-Man
Noir, con la voce di Nicolas Cage, sembra quantomeno giusto che nel
progetto siano coinvolti i primi che hanno portato il personaggio
al cinema.
La Universal Pictures Italia ha diffuso il
trailer di Doggy
Style, l’insolita commedia diretta da Josh Greenbaum
(Barb e Star vanno a Vista Del Mar) e scritto da Dan Perrault
(Players, American Vandal). Con la partecipazione di un cast comico
di alto livello – tra cui il vincitore del Grammy Josh
Gad (La Bella e la Bestia), Harvey
Guillén (Il Gatto con gli Stivali: L’ultimo desiderio), il
nominato agli Emmy Rob Riggle (Una notte da
leoni), Brett Gelman (Stranger Things), Jamie
Demetriou (The Afterparty), e la nominata agli Emmy
Sofia Vergara (Modern Family).
Doggy Style è prodotto dal
fondatore e amministratore delegato di Picturestart Erik Feig (La
ragazza più fortunata del mondo, Cha Cha Real Smooth), da Louis
Leterrier (regista di Fast X, Scontro tra Titani), da Dan Perrault
(Players, American Vandal) e da Phil Lord e Chris Miller
(Spider-Man: Un nuovo universo, The Lego Movie 2: Una nuova
avventura) e Lord Miller presidente di Film Aditya Sood
(Sopravvissuto, Cocainorso). Produttori esecutivi: Jessica Switch,
Nikki Baida e Julia Hammer.
La trama
Si dice che il cane
sia il migliore amico dell’uomo, ma se l’uomo in questione fosse un
vero bastardo? In questo caso, potrebbe essere il momento di una
dolce vendetta, da cani. Quando Reggie (Will
Ferrell), un Border Terrier innocente ed inesorabilmente
ottimista, viene abbandonato dal suo spregevole padrone per le
pericolose strade cittadine, Doug (Will Forte;
The Last Man on Earth, Nebraska), Reggie è sicuro che il
suo amato padrone non lo abbandonerebbe mai di proposito.
Ma quando Reggie si
imbatte in Bug (il premio Oscar® Jamie Foxx), un Boston Terrier
logorroico e poco elegante, un randagio che ama la sua libertà e
non crede nella bontà dei padroni, finalmente si rende conto di che
spregevole uomo senza cuore sia Doug e di che amore tossico avesse
per lui. Determinato ad avere la sua vendetta, Reggie insieme
a Bug e ai suoi amici – Maggie (Isla
Fisher;
Now You See Me,
2 Single a nozze), un intelligentissimo Pastore
Australiano rimpiazzato dal suo padrone con un nuovo cucciolo, e
Hunter (Randall Park; Finché forse non vi separi, Aquaman), un ansioso Alano stressato dal suo lavoro
come animale da supporto emotivo – escogitano un piano e iniziano
un’avventura epica per aiutare Reggie a ritrovare la via di
casa… e a farla pagare a Doug mordendogli quell’estremità di
sé stesso che più ama (Indizio: non è il suo piede).
Doggy
Style non è il solito film sui cani a cui siamo abituati.
È diretto da Josh Greenbaum (Barb e Star vanno a Vista Del Mar) e
scritto da Dan Perrault (Players, American Vandal), è una commedia
divertente vietata ai minori sulle complicazioni dell’amore,
l’importanza delle grandi amicizie e gli inaspettati vantaggi di
flirtare con un divano.
Come molti film di M. Night
Shyamalan, Bussano alla porta è un thriller pieno di
colpi di scena avvincenti, che lascia agli spettatori molto su cui
ragionare una volta finito. La pellicola ci presenta una parabola
straziante che esamina i temi della moralità e della fede, oltre ai
lati più oscuri dell’umanità: ecco le 8 domande rimaste senza
risposta in Bussano alla porta, che cercheremo di
analizzare in questo articolo.
Perché alcune fasi apocalittiche
sono avvenute in anticipo?
Avvocato e scettico,
Andrew non crede a tutto ciò che gli dicono i
Quattro Cavalieri, soprattutto quando si accorge che alcuni eventi
apocalittici si sono verificati prima ancora che i quattro
sconosciuti arrivassero alla baita. Leonard usa la
televisione della baita per convincere la famiglia a fare la sua
scelta prima che il giudizio apocalittico si abbatta sui
protagonisti di Bussano alla porta, ma il terremoto che cerca
di attribuire alla morte di Redmond è in realtà avvenuto quattro
ore prima del notiziario.
Non c’è una risposta pronta, se non
che, indipendentemente dal momento in cui si sono verificati gli
eventi apocalittici, essi erano comunque presenti nelle visioni dei
visitatori, forse in ordine sparso. Tutto ciò che i Quattro
Cavalieri sanno è che, finché uno di loro sarà ancora in piedi,
chiederanno alla famiglia di fare la loro scelta. È chiaro che si
tratta di una scelta narrativa, indispensabile per far sembrare
l’intera invasione qualcosa di diverso da ciò che è: un crimine
d’odio, una rapina o qualcos’altro.
Perché Redmond ha usato un nome
falso?
Il sospetto di
Andrew raggiunge nuove vette quando riconosce in
uno dei Quattro Cavalieri O’Bannon, l’uomo che
anni prima lo aveva aggredito in un bar e che ora usa l’identità di
Redmond. Il motivo per cui
Redmond usa un nome falso è aperto
all’interpretazione in Bussano alla porta, e se non altro fa un buon
lavoro nel mettere in dubbio i visitatori e le loro motivazioni.
Redmond è il più irascibile dei quattro e si
preoccupa persino con Leonard, il leader de facto, del loro scopo,
il che fa credere ad Andrew che la sua presenza
sia ancora motivata dall’odio per le relazioni tra persone dello
stesso sesso.
È possibile che
Redmond non volesse che gli altri membri della sua
coorte sapessero del suo passato criminale perché avrebbero
dubitato della legittimità delle sue visioni. È anche possibile che
sapesse che Andrew era l’uomo che aveva aggredito,
ma che non volesse fargli sapere che era lui, soprattutto perché ha
cambiato in qualche modo il suo aspetto. Infine, è anche possibile
che questo significhi un cambiamento in Redmond,
una trasmigrazione in qualcuno con una vocazione più alta del
commettere crimini d’odio.
Il passato di Redmond e Andrew era
davvero una coincidenza?
Tra tutti i colpi di scena
di Bussano alla porta, quello che riguarda
l’identità di Redmond sembra il più significativo,
in quanto indica che il suo passato con Andrew è
più di una semplice coincidenza. Un uomo che ha commesso un crimine
d’odio sta mettendo il suo destino e quello del mondo nelle mani di
qualcuno che conosce le sue capacità e i pregiudizi della sua
prospettiva. Forse non è la vendetta a motivare Redmond, ma
l’espiazione.
Poiché Bussano alla porta si concentra sul modo in
cui gli esseri umani interagiscono tra loro, il giudizio finale è
quello di mettere un individuo moralmente ambiguo alla mercé di una
persona a cui ha fatto un torto. Redmond ha
plasmato la visione ostile del mondo di Andrew,
che dichiara persino che “guarderebbe il mondo bruciare mille
volte” prima di sacrificare un membro della famiglia. Le azioni di
Redmond sono responsabili di aver reso
Andrew così com’è: diffidente, cinico e capace di
compassione solo per la sua famiglia.
Perché alcuni dei cavalieri non
dubitano della loro missione?
Nessuno dei personaggi di
Bussano alla porta ha scelte facili, quindi è
sorprendente che nessun membro dei Quattro Cavalieri dubiti della
propria missione. Tutti hanno avuto le stesse strazianti visioni di
fasi apocalittiche, ma c’è la possibilità che nulla di tutto ciò
sia reale. L’unica prova che li convincerà è la stessa che
convincerà Andrew, Eric e
Wen: le inondazioni, le piaghe e la morte che si
verificano solo dopo la morte di ciascuno di loro.
All’inizio di Bussano alla porta ci sono alcuni momenti in
cui Redmond discute con Leonard
sulla loro missione, ma vengono rapidamente messi da parte. Per
rendere il film ancora più intenso, sarebbe stato utile che gli
altri membri del gruppo bisticciassero un po’ di più, rivelandosi a
volte scettici quanto Andrew. In questo modo, il
finale del film avrebbe avuto un messaggio ancora più forte di
fiducia e fede.
Perché Andrew ha lasciato la
pistola nel bagagliaio?
Il finale di Bussano alla porta sembra avvicinarsi quando
Andrew riesce a liberarsi e a raggiungere il
furgone, dove tiene un’arma da fuoco nel bagagliaio. È strano che
una persona paranoica come Andrew non abbia
portato la pistola in casa piuttosto che lasciarla accessibile a
chiunque all’esterno. Anche dopo aver sparato a
Sabrina, sembra impreparato agli eventi strazianti
che precedono la conclusione del film.
Nonostante il suo allenamento da
pugile e il tempo trascorso al poligono, è chiaro che
Andrew non è ancora al 100% a suo agio con le
armi. Fatica ad aprire la sua cassaforte, anche se si tratta di una
delle versioni più semplici disponibili, con poca sicurezza, e
appare molto scosso dopo aver sparato. È possibile che la pistola
sia rimasta nel bagagliaio perché Andrew non era
pronto a diventare il tipo di persona che la porta con sé ovunque
vada.
Chi ha visto Eric nello
specchio?
Eric vede una figura nello
specchio a un certo punto di Bussano alla porta, che rappresenta una svolta
spirituale per il suo personaggio. Tra i due, Eric
è il più aperto e comprensivo, mentre Andrew è il
più ostile. Eric proviene da una famiglia che lo accetta per quello
che è, mentre Andrew deve affrontare il bigottismo della madre e
del padre. La prospettiva di Eric lo aiuta a
vedere il meglio nelle persone, mentre Andrew vede solo il
peggio.
È possibile che
Eric abbia visto un potere superiore nello
specchio, che lo ha guidato verso la sua scelta e lo ha lodato per
il suo altruismo. In seguito, quando Eric inizia
ad avere visioni del futuro, non si tratta degli stessi incubi
apocalittici dei Quattro Cavalieri, ma piuttosto della bella vita
condivisa da Andrew e da una Wen
adulto. Forse chi era nello specchio gli ha mostrato che questo era
un futuro che poteva essere preservato con la sua morte.
Perché Andrew non ha sparato a
Leonard quando ne aveva la possibilità?
Il miglior colpo di scena
di Bussano alla porta coinvolge Bautista, le cui
dimensioni imponenti aggiungono minaccia ma non necessariamente
cattiveria al personaggio di Leonard. Ad esempio, c’è un momento in
cui Andrew ha l’opportunità di sparare a Leonard, l’ultimo dei
Quattro Cavalieri ancora in piedi, ma esita e lo chiude in bagno.
Sembra strano che Andrew non colga quel momento per ferire
gravemente il suo rapitore e tirare fuori la sua famiglia dalla
situazione, ma è chiaro che è combattuto.
Leonard può essere grande e
intimidatorio, ma è anche gentile ed è chiaro che non vuole fare
del male a nessuno. Andrew può essere cinico e arrabbiato, ma anche
lui non vuole fare del male a nessuno. Quindi, quando ha sparato a
Sabrina per legittima difesa, non è diventato improvvisamente un
assassino. Ma, d’altra parte, poter guardare qualcuno negli occhi e
giustiziarlo, come avrebbe dovuto fare con Leonard, non era
qualcosa a cui Andrew era preparato.
Come faceva Wen a sapere che Eric
si sarebbe sacrificato?
Il grande sacrificio di
Bussano alla porta funziona perché Eric
rappresenta gli aspetti migliori dell’umanità ed è la persona
perfetta per salvarla. Ma come faceva Wen a sapere che era morto
mentre si è isolata e indossava le cuffie per attutire gli spari?
Quando Andrew va a cercarla nella sua casa sull’albero, lei gli
chiede se Eric ha salvato il mondo, sottintendendo che sapeva che
Eric avrebbe lasciato che Andrew gli sparasse per fermare
l’apocalisse.
Wen è una bambina molto matura e
perspicace, quindi è possibile che abbia semplicemente visto il
cambiamento di Eric durante l’invasione e che sapesse che sarebbe
stato lui a fare quella scelta. Naturalmente, è anche possibile che
abbia avuto una sorta di visione mentre si trovava nella sua casa
sull’albero. Ma, più probabilmente, si è resa conto, quando Andrew
è stato l’unico a venire a prenderla, che Eric era morto da eroe e
l’incubo era finalmente finito.
Daisy Edgar-Jones è
indubbiamente una delle attrici del momento. Le sono bastati pochi
ma significativi ruoli per dar prova di tutto il proprio talento,
ottenendo importanti riconoscimenti da ogni dove. Questo sembra
dunque essere il suo momento d’oro, durante il quale l’attrice sarà
chiamata a distinguersi per le sue scelte e interpretazioni.
Ecco 10 cose che forse non
sai su Daisy Edgar-Jones.
Daisy Edgar-Jones: i suoi film e le
serie TV
1. Ha recitato in alcune
note serie. L’attrice ha iniziato a recitare in
televisione in serie come Cold Feet (2016-2020) e
Testimoni silenziosi (2017). Partecipa poi ad alcuni
episodi di Gentleman Jack – Nessuna mi ha mai detto di no
(2019), ma è con War of the Worlds (2019-2022), dove
recita accanto ad Elizabeth McGovern e
Gabriel Byrne, che ottiene una maggiore
popolarità. Nel 2020 si consacra poi grazie alla miniserie Normal People, dove
recita nel ruolo di Marianne accanto a Paul Mescal.
Torna poi in televisione nella serie In nome del cielo
(2022), con AndrewGarfield.
2. Ha preso parte anche ad
alcuni film. Oltre alla televisione, la Jones ha avuto
modo di recitare anche in alcuni film. Il primo di questi è stato
Pond Life (2018), seguito poi nel 2022 da Fresh e La ragazza della
palude. Nel primo dei due, una commedia dell’orrore
disponibile su Disney+, recita accanto a Sebastian Stan,
mentre nel secondo, di genere thriller, interpreta Catherine “Kya”
Clarke, una ragazza infinitamente piena di risorse che, abbandonata
dalla famiglia, cresce in una palude della Carolina del Nord.
3. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Grazie al suo ruolo nella serie Normal
People, la Jones ha ottenuto importanti riconoscimenti, come
le candidature ai Golden Globe, ai Bafta Awards e ai Critics’
Choice Awards come miglior attrice in una miniserie televisiva. Nel
2023 è stata poi nominata nuovamente ai Golden Globe, sempre come
miglior attrice in una miniserie, per In nome del
cielo.
Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal in
Normal People
4. Ha avuto difficoltà con
alcuni aspetti del proprio personaggio. In Normal
People l’attrice interpreta Marianne, della quale si narra la
sua storia d’amore con Connell dalla scuola superiore fino agli
anni del college. Parlando di alcuni aspetti specifici del suo
personaggio, l’attrice ha affermato che filmare le scene in cui
Marianne, in preda alla depressione, cerca conforto nel sesso
violento, le ha lasciato addosso sensazioni negative per più
giorni, faticando poi ad uscire da quello stato.
5. Ha ricevuto un
particolare dono dal suo collega. Sul set di Normal
People la Jones ha conosciuto e stretto una profonda amicizia
con il collega Paul Mescal, oggi noto anche per il
film Aftersun. Riguardo la
loro amicizia, la Jones ha raccontato che al termine delle riprese
della serie, Mescal le ha regalato la collana indossata dal suo
personaggio. Un oggetto a cui l’attore si era particolarmente
legato e che ha deciso di donare alla collega in onore del forte
legame che ora condividono.
Daisy Edgar-Jones in La ragazza
della palude
6. Si è preparata a lungo
per il ruolo. Per interpretare la protagonista di La
ragazza nella palude, l’attrice ha raccontato di essersi
basata molto su proprie riflessioni emerse in seguito alla lettura
del libro da cui il film è tratto. Una buona parte della
preparazione ha però riguardando anche l’imparare a padroneggiare
l’accento della Carolina del Nord, a guidare una barca, a pescare a
compiere altre attività simili e tipiche di quei luoghi.
Daisy Edgar-Jones e Anne Hathaway
7. Le viene attribuita una
forte somiglianza con l’attrice premio Oscar. Dopo averla
vista in Normal People, i fan della serie hanno fatto
notare in rete, e in particolare su Twitter, quanto la Jones
assomigli all’attrice premio Oscar Anne Hathaway.
Intervistata a riguardo, la Jones si è detta lusingata da ciò,
immaginando che ad aver contribuito a tali teorie sia stato il
taglio di capelli simile a quello della premio Oscar.
Daisy Edgar-Jones: chi è il suo
fidanzato?
8. È molto riservata
riguardo la propria vita sentimentale. La Jones è da
sempre impegnata a mantere un certo velo di segretezza riguardo la
sua vita sentimentale. Da quando è diventata una celebrità, però,
sembra aver avuto un solo fidanzato, Tom Varey. La
coppia si è incontrata nel 2018 mentre recitava nel film Pond
Life, un dramma in costume in quattro parti ambientato negli
anni Sessanta. I due, tuttavia, si sono separati nel 2020 per via
delle difficoltà a conciliare la vita di coppia con i tanti
progetti lavorativi.
Daisy Edgar-Jones è su
Instagram
9.È
presente sul social network. L’attrice è presente sul
social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito
da ben 1,5 milioni di persone e dove attualmente si possono
ritrovare oltre 200 post. Questi sono principalmente immagini
relative a suoi lavori da attrice, inerenti il dietro le quinte di
tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano
anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e
altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere
aggiornati su tutte le sue novità.
Daisy Edgar-Jones: età e altezza
dell’attrice
10. Daisy Edgar-Jones è nata
ad Islington, un borgo di Londra, il 24 maggio del 1998.
L’attrice è alta rispettivamente 1,69 metri.
Paramount+ ha annunciato oggi che
Star: Trek Picard e Star Trek: Lower
Decks entreranno a far parte del catalogo internazionale
di streaming del servizio al di fuori del Canada, nell’ambito di un
nuovo accordo con Prime Video. La terza e ultima stagione di
Star:
Trek Picard sarà trasmessa il 16 febbraio in America
Latina e il 17 febbraio in Italia, oltre che nel Regno Unito, in
Australia, Francia, Germania, Austria e Svizzera, mentre in Corea
del Sud sarà disponibile successivamente. Le stagioni precedenti di
Star:
Trek Picard saranno disponibili anche nelle
regioni di lingua inglese a partire da febbraio.
Tutte le stagioni di STAR TREK:
LOWER DECKS sono attualmente disponibili in streaming su Paramount+
in America Latina e saranno disponibili nel corso dell’anno in
tutti i mercati Paramount+ al di fuori del Canada.
Paramount+ è ora la casa di tutte
le serie e di tutti gli episodi del catalogo completo di “Star
Trek”. Questo include tutte le stagioni delle serie originali
Paramount+ STAR TREK: DISCOVERY, STAR TREK: PICARD, le serie
animate STAR TREK: LOWER DECKS e STAR TREK: PRODIGY, e la nuova
aggiunta STAR TREK: STRANGE NEW WORLDS. Oltre che in streaming su
Paramount+, STAR TREK: PICARD sarà disponibile anche su Prime Video
al di fuori degli Stati Uniti e del Canada, e in Canada potrà
essere visto su CTV Sci-Fi Channel di Bell Media e in streaming su
Crave.
STAR TREK: PICARD vede Patrick
Stewart riprendere il suo iconico ruolo di Jean-Luc Picard, che ha
interpretato per sette stagioni in “Star Trek: The Next
Generation”, e segue questo iconico personaggio nel prossimo
capitolo della sua vita. LeVar Burton, Michael Dorn, Jonathan
Frakes, Gates McFadden, Marina Sirtis, Brent Spiner, Jeri Ryan e
Michelle Hurd recitano accanto a Patrick Stewart. La serie è
prodotta dai CBS Studios in associazione con Secret Hideout e
Roddenberry Entertainment. Per la terza stagione, Alex Kurtzman,
Akiva Goldsman, Terry Matalas, Patrick Stewart, Heather Kadin,
Aaron Baiers, Rod Roddenberry, Trevor Roth, Doug Aarniokoski e
Dylan Massin sono i produttori esecutivi. Terry Matalas è lo
showrunner della terza stagione.
STAR TREK: LOWER DECKS è incentrato
sull’equipaggio di supporto in servizio su una delle navi meno
importanti della Flotta Stellare, la U.S.S. Cerritos, nel 2380.
L’equipaggio deve mantenere i propri doveri e la propria vita
sociale, spesso mentre la nave è scossa da una moltitudine di
anomalie fantascientifiche. L’equipaggio della Flotta Stellare che
risiede nei “ponti inferiori” della U.S.S. Cerritos comprende il
guardiamarina Beckett Mariner, doppiato da Tawny Newsome, il
guardiamarina Brad Boimler, doppiato da Jack Quaid, il
guardiamarina Tendi, doppiato da Noël Wells, e il guardiamarina
Rutherford, doppiato da Eugene Cordero.
I personaggi della Flotta Stellare
che compongono l’equipaggio della plancia della U.S.S. Cerritos
sono il Capitano Carol Freeman, doppiata da Dawnn Lewis, il
Comandante Jack Ransom, doppiato da Jerry O’Connell, e la
dottoressa T’Ana, doppiata da Gillian Vigman.
STAR TREK: LOWER DECKS è prodotto
da Eye Animation Productions della CBS, la divisione di animazione
dei CBS Studios, Secret Hideout e Roddenberry Entertainment. Alex
Kurtzman di Secret Hideout, Rod Roddenberry Entertainment e Trevor
Roth, Katie Krentz (219 Productions) e Heather Kadin sono i
produttori esecutivi insieme al creatore e showrunner Mike McMahan.
Aaron Baiers (“Secret Hideout”), che ha portato McMahan al
progetto, è anche produttore esecutivo. Titmouse (“Big Mouth”), la
società di produzione di animazione indipendente vincitrice di un
Emmy Award, è lo studio di animazione della serie.
About
Paramount+
Paramount+ è un servizio globale di
streaming video digitale su abbonamento di Paramount che offre una
montagna di intrattenimento premium per il pubblico di tutte le
età. A livello internazionale, il servizio di streaming offre una
vasta libreria di serie originali, spettacoli di successo e film
popolari di ogni genere provenienti da marchi e studi di produzione
di fama mondiale, tra cui SHOWTIME, CBS, Comedy Central, MTV,
Nickelodeon, Paramount Pictures e Smithsonian Channel™, oltre a una
robusta offerta di contenuti locali di prima qualità. Il servizio è
attualmente attivo negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito,
Australia, America Latina, Caraibi, Austria, Francia, Germania,
Irlanda, Italia, Svizzera e Corea del Sud.
About “Star Trek” su
Paramount+
Negli oltre 55 anni trascorsi da
quando il leggendario creatore Gene Roddenberry ha introdotto il
mondo in un universo “Star Trek” in cui “Infinite Diversità in
Infinite Combinazioni” rimane la sua orgogliosa eredità, la serie
ha continuato a rompere le barriere – ispirando generazioni di fan
con la celebrazione della diversità culturale e dell’inclusione,
l’esplorazione scientifica e la ricerca di frontiere
inesplorate. Paramount+ è ora la casa di ogni serie e di ogni
episodio del catalogo completo di “Star Trek”. Questo include tutte
le stagioni delle serie originali Paramount+ STAR TREK: DISCOVERY,
STAR TREK: PICARD, le serie animate STAR TREK: LOWER DECKS e STAR
TREK: PRODIGY, e la nuova aggiunta STAR TREK: STRANGE NEW WORLDS.
Il franchise di “Star Trek” è distribuito da Paramount Global
Content Distribution.
Mentre Captain Marvel si è attestato come
uno dei progetti più amati dal pubblico del MCU, grazie anche alla performance
di Brie
Larson nei panni di Carol Danvers, Eternals,
film diretto da Chloe Zhao non ha avuto la stessa fortuna. Tuttavia
entrambi i franchise avranno un altro ruolo da giocare nel futuro
del MCU e potrebbero presto
incontrarsi.
In una nuova foto sul suo account
Instagram, Brie
Larson compare in un momento di pausa proprio in
compagnia di Chloe Zhao, regista premio oscar per
Nomadland. La didascalia della foto recita:
“Forse ci stiamo solo preparando per una prossima futura
collaborazione”. Entrambe le artista provengono dal cinema
indipendente e una loro collaborazione potrebbe essere benissimo un
film più piccolo e indipendente dal circuito Marvel. ma quanto sarebbe bello che
la nostra Carol Danvers incrociasse il suo cammino con Gli Eterni per
la regia di Zhao?
Mentre è incerto il momento in cui
torneranno in sala i personaggi raccontati da Chloe Zhao, sappiamo
che Brie
Larson tornerà nel MCU con The
Marvels, la prossima estate.
The Marvels, la trama
“Carol Danvers aka Captain
Marvel ha reclamato la sua identità
dal tirannico Kree e si è vendicata dell’Intelligenza Suprema. Ma
le conseguenze impreviste vedono Carol che porta sulle spalle il
fardello di un universo destabilizzato. Quando i suoi doveri la
mandano in un anomalo wormhole collegato a un rivoluzionario Kree,
i suoi poteri si confondono con quelli della sua super fan di
Jersey City, Kamala Khan alias Ms. Marvel, e della figlioccia di
Carol, il Capitano Monica Rambeau. Questo improbabile trio deve
fare squadra e imparare a lavorare insieme per salvare l’universo
come “The
Marvels”.
Tutto ciò che sappiamo su The
Marvels
The
Marvels, il sequel del cinecomic Captain
Marvel con protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman. Nel
cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms.
Marvel, che vedremo anche
nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri.
Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il
sequel di Captain
Marvelarriverà il 28 luglio 2023.
New York e Los Angeles due mondi
opposti così come Peter e Debbie
i protagonisti di Da me o da te. In questa nuova
commedia romantica che Netflix porta sulla piattaforma giusto in
tempo per San Valentino Reese Witherspoon e Ashton Kutcher sono i protagonisti. Il film
del 2023 diretto da Aline
Brosh McKenna vede nel cast oltre a Reese Witherspoon
e Ashton Kutcher anche Jesse Williams, Steve Zahn, Tig
Notaro, Zoë Chao, Griffin Matthews, Wesley Kimmel, Rachel Bloom,
Vella Lovell e Shiri Appleby. Se volete
guardare una commedia romantica sulle note di L’amore non va in vacanza, allora dal 10
febbraio Da me o da te arriva su Netflix.
Da me o da te, la recensione
Debbie (Reese
Witherspoon) e Peter (Ashton
Kutcher) sono migliori amici e totalmente agli
antipodi. Lei adora fare la solita routine con il figlio a Los
Angeles, lui vive di cambiamenti a New York. Quando si scambiano
casa e vita per una settimana, scoprono che ciò che pensano di
volere potrebbe non corrispondere a ciò di cui hanno realmente
bisogno. Da me o da te ci porta quelle atmosfere
da commedia romantica come quelle di una volta. I sentimenti sono
messi in primo piano solo che ancora gli stessi protagonisti non lo
sanno. Viviamo di ricordi che fanno capolino dalla nostra mente
come un cimelio prezioso che pensavamo di aver perso e invece è
sempre stato davanti ai nostri occhi.
Debbie è meticolosa
ma allo stesso tempo disordinata, è una donna che ha dovuto mettere
da parte se stessa e reinventarsi per cercare stabilità. Lo spazio
di cui si circonda è colorato e variopinto così come i vestiti che
indossa e che stonano non appena mette piede a New York.
Peter, invece, rifugia da questa stabilità a causa
di un passato che lo tormenta. Chiuso in quel loft asettico di New
York – in palette con i toni del grigio e del blu – sembra che
nella sua vita sia invincibile. Da me o da te è
infatti un film di contrasti soprattutto di colori dove ci rendiamo
conto che New York è una piccola prigione, senza colori dove è
difficile trovare stabilità. Ma è anche un film di seconde
possibilità.
Cambio vita
Debbie ha sempre
sognato un futuro nel mondo dell’editoria, sognava di diventare una
ambiziosa caporedattrice ma ha smesso di credere nei suoi sogni.
Questa sua disillusione le ha fatto cambiare strada prendendo una
scelta più pratica che le permettesse di crescere suo figlio. La
sua routine da mamma single è molto rigida, dettata dalle
problematiche del figlio. Ma la sempre adorabile Reese
Witherspoon porta in scena il lato più difficile della
maternità in Da me o da te proiettando sul figlio
tutte le sue paure e insicurezze, costringendolo quasi a vivere
come in una bolla. Mentre Debbie si destreggia tra
la vita di mamma single e la sua carriera di contabile.
Peter, invece, vive nella Grande Mela e lavora
come dirigente di marketing con l’aspirazione di diventare uno
scrittore di successo. Vive in modo veloce e libero. La sua vita
quotidiana non ha una routine.
La commedia romantica prende una
piega inaspettata quando Debbie e
Peter si scambiano casa e vita per una settimana.
Scopriranno un lato diverso del proprio carattere e soprattutto si
renderanno conto di non conoscere così bene l’altra persona come
credevano. Una vita fatta di telefonate e di non detti è questo
quello che si lasciano alle spalle Dabbie e
Peter in Da me o da te. Entrambi
hanno dei motivi valiti per fuggire dalle proprie responsabilità e
crearsi, anche solo per una settimana, un piccolo posto nel mondo.
Debbie scopre una città ricca di possibilità ma
che stona con il suo modo di essere così colorato,
Peter invece riscopre la sua Los Angeles che ha
abbandonato per paura di soffrire troppo per amore. Così si
regalano questa seconda opportunità e mentre imparano cose
dell’altro che non avevano mai immaginato il loro legame si
rafforza.
E dopo che succede?
Aline Brosh McKenna
fa il debutto alla regia per Da me o da te, ma il
suo coinvolgimento nelle commedie romantiche non è nuovo. Ha
scritto classici come Il diavolo veste Prada e 27 volte in bianco.
Ha anche co-creato Crazy Ex-Girlfriend con la sua amica Rachel
Bloom, che appare nel film. Per questo film si è ispirata alla sua
vita. L’idea originale le è venuta quando si è recata a New York
per lavoro e ha alloggiato nell’appartamento di un amico scapolo.
L’esperienza le ha fatto pensare a cosa sarebbe successo se si
fossero scambiati le vite.
Da me o da te fa
pensare alle seconde possibilità, alle occasioni mancate. Quante
volte durante il film fa eco la domanda: “E dopo che
succede?” come se da un momento all’altro il sipario dovesse
chiudersi e comparire la frase “E vissero per sempre felici e
contenti”. Il film fa pensare che ci sia un’altra strada per una
vita migliore, nonostante le difficoltà anche dopo una certa età si
può raggiungere il lieto fine. Questo mix di speranza e pazzia che
accompagna la crescita di un nuovo sogno personale e intimo rende
Da me o da te il connubio perfetto di tante
commedie romantiche del passato. L’amore non va in
vacanza e Harry ti presento Sally sono sicuramente i
punti di riferimento, ma nel film Netflix viene data la spinta in più su temi e
disillusioni che accompagnano la vita della generazione Z,
descritta con il personaggio di Wesley Kimmel.
“E dopo che succede? E vissero
per sempre felici e contenti”.