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Chris Hemsworth in azione sul set di Furiosa!

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Chris Hemsworth in azione sul set di Furiosa!

Continuano le riprese dell’annunciato prequel di Mad Max: Fury Road, Furiosa, e oggi nuove foto dal set sono state diffuse che mostrano l’attore Chris Hemsworth in azione diretto da George Miller. La lavorazione de film nelle scorse settimane ha subito una pausa forzata in seguito alla positività al nuovo Coronavirus del regista. Tuttavia la lavorazione è ripresa a pieno regime ed dalle nuove foto possiamo ammirare i due protagonisti Chris Hemsworth e Anya Taylor-Joy.

Tutto quello che sappiamo su Furiosa

Nonostante il grande successo di Mad Max: Fury Road, un nuovo film del franchise è stato bloccato per anni a causa di una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. Tuttavia, lo scorso ottobre il progetto è stato confermato ufficialmente attraverso la notizia del casting di Anya Taylor-Joy, la star di The New Mutants e La regina degli scacchi, che interpreterà una versione più giovane del personaggio di Furiosa. Oltre a lei, nel cast ci saranno anche Chris Hemsworth (Thor: Ragnarok) e Tom Burke, anche se al momento i loro ruoli non sono stati ancora svelati.

George Miller dirigerà, co-scriverà e produrrà Furiosa insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Il film sarà prodotto dal marchio australiano Kennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury Road, la Warner Bros. Pictures.

Batgirl: i registi condividono un video emozionante che parla della cancellazione e spiega le motivazioni

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A seguito di recenti commenti fatti in una serie di interviste, i registi di Batgirl Adil El Arbi e Bilall Fallah hanno rilasciato una dichiarazione video emozionante su Instagram in cui si parla della cancellazione del film. Rivelando quando erano stati informati dei piani della Warner Bros. Discovery di eliminare il loro adattamento DC Comics, El Arbi ammette di  non aver considerato che una decisione del genere “potesse essere davvero una  possibilità”. Entrambi i realizzatori hanno agito rapidamente per cercare di recuperare i filmati che avevano girato (anche solo per avere qualche ricordi del loro tempo passato a lavorare al progetto), ma tuttavia hanno scoperto che non era più possibile.

Fallah nel video sottolinea: “Sono andato sul server e tutto era bloccato”, mentre El Arbi aggiunge: “Scoprire che il film era sparito e che non avevamo accesso al filmato o non siamo stati in grado di vederlo per di nuovo noi stessi. È stato piuttosto duro”. Lo studio stava chiaramente cercando di evitare un altro scenario #ReleaseTheSnyderCut. Zack Snyder avrebbe rubato la sua parte di Justice League  e avrebbe pubblicato screenshot online per alimentare il movimento. Tuttavia, in questo caso, i registi di Batgirl riconoscono che il loro film non era vicino all’essere pronto in quanto non c’erano effetti visivi e sono state necessarie nuove riprese.

Il duo di registi hanno anche espresso la loro gratitudine per il cast e la troupe, continuato dicendo che, se i fan vogliono supportarli, possono farlo guardando il loro film in uscita Rebel  Come sottolinea El Arbi, possiamo quindi “immaginare cosa avrebbe potuto essere Batgirl“. La cancellazione di Batgirl sembra un’ingiustizia, e con le voci che girano secondo cui il film potrebbe essere cancellato per sempre, siamo sicuri che questa esperienza in negativo sarà un monito per tutti i registi che avranno modo di lavorare con lo studios (uno studio che ha appena posticipato molti dei suoi titoli 2022 perché non può permettersi di promuoverli). Guarda la dichiarazione completa di El Arbi e Fallah sulla cancellazione di Batgirl di seguito:

 

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Un post condiviso da Adil El Arbi (@adilelarbi)

ANDOR: nuova affascinante clip con Diego Luna

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ANDOR: nuova affascinante clip con Diego Luna

Disney+ ha diffuso una nuova clip di ANDOR, l’attesa nuova serie tv targata LucasFilm in arrivo su Disney+. ANDOR, la serie originale targata Lucasfilm composta da 12 episodi. La serie, che si svolge prima degli eventi di Rogue One: A Star Wars Story, ha una nuova data di debutto e arriverà in esclusiva su Disney+ mercoledì 21 settembre con i primi tre episodi.

Andor, la serie tv

ANDOR, la serie del franchise che arriverà in estate e che vede protagonista Cassian Andor, interpretato da Diego Luna, nelle vicende che lo hanno coinvolto prima dei fatti di Rogue One. Il personaggio, lo ricordiamo, ha esordito nello stand alone del 2016, che racconta i fatti che avvengono tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza.

ANDOR arriverà il 31 agosto su Disney+ e sarà composta da 12 episodi, che verranno seguiti da una seconda stagione sempre da 12 episodi che ci condurrà agli eventi di Rogue One. Nel cast di ANDOR compaiono Diego Luna, Adria Arjona, Denise Gough, Genevieve O’Reilly, Stellan Skarsgard, Fiona Shaw e Kyle Soller. Andor è incentrato su Cassian Andor (Luna), personaggio che è stato introdotto in Rogue One e come membro della ribellione contro l’Impero. La serie sarà un prequel del film, con Toby Haynes che sarà il regista principale della prima stagione che sarà composta da12 episodi. Gli altri registi coinvolti sono Ben Caron e Susanna White, mentre Stephen Schiff e Tony Gilroy sono gli sceneggiatori.

ANDOR è prodotto dallo showrunner Tony Gilroy, che ha scritto e prodotto  Rogue One. Inizialmente Gilroy avrebbe dovuto dirigere i tre episodi, ma è stato costretto a rinunciare a causa di problemi di viaggio legati alla pandemia. In  Rogue One un gruppo di improbabili eroi si unisce in una missione per rubare i piani alla Morte Nera, l’ultima arma di distruzione dell’Impero. Questo evento chiave nella cronologia di Star Wars riunisce persone comuni che scelgono di fare cose straordinarie e, così facendo, diventano parte di qualcosa di più grande di loro stessi.

Candy: Morte in Texas, la nuova serie con Jessica Biel

Candy: Morte in Texas, la nuova serie con Jessica Biel

Disney+ ha annunciato che la serie true crime drama originale Candy: Morte in Texas, interpretata da Jessica Biel che ne è anche executive producer.  La serie è prodotta da UCP, una divisione di Universal Studio Group, e da 20th Television, una divisione di Disney Television Studios.

Il tre volte candidato all’Emmy Robin Veith (Mad Men, The Act) ha scritto la sceneggiatura dell’episodio pilota e sarà executive producer. Nick Antosca (The Act, Al nuovo gusto di ciliegia) sarà l’executive producer per la sua casa di produzione Eat the Cat insieme ad Alex Hedlund. Jessica Biel e Michelle Purple (The Sinner, Cruel Summer) saranno le executive producer per Iron Ocean. Michael Uppendahl (Fargo, American Crime Story: Impeachment) ha diretto l’episodio pilota e sarà executive producer. Jim Atkinson & John Bloom avranno il ruolo di consulting producer.

Candy: Morte in Texas: quando esce e dove vederla in streaming

Candy: Morte in Texas  sarà disponibile in Italia sulla piattaforma streaming Disney+ dal 12 ottobre con tutti e cinque gli episodi.

Candy: Morte in Texas: trama e cast

Candy Montgomery è una casalinga e madre del 1980 che ha fatto tutto nel modo giusto: un buon marito, due figli, una bella casa, e persino un’attenta pianificazione ed esecuzione delle trasgressioni. Ma quando la pressione del conformismo si fa strada dentro di lei, le sue azioni chiedono a gran voce un po’ di libertà. Con risultati fatali. La serie è interpretata da Jessica Biel, Timothy Simons, Melanie Lynskey, Pablo Schreiber e Raúl Esparza.
 

The Princess: il documentario su Diana Spencer dal 31 Agosto su SKY

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A 25 anni dalla sua improvvisa scomparsa, Diana Spencer continua a incuriosire, affascinare e rappresentare la quintessenza della bella favola finita male. In occasione dell’anniversario della sua morte, il 31 agosto, Sky Documentaries e Sky Uno celebrano l’amata principessa dedicandole un’intera giornata di programmazione, disponibile anche on demand e in streaming su NOW, per svelare nuovi e sorprendenti aspetti della sua, tragicamente breve, storia.

Il documentario The Princess, che lo scorso giugno ha aperto il Biografilm Festival e che arriva in prima visione assoluta alle 21:15 del 31 agosto su Sky Documentaries, si contraddistingue per il suo stile narrativo inedito, raccontando la storia di Diana, ormai radicata nella cultura popolare, con un approccio unico e coinvolgente: più che un resoconto di vita, è un’immersione viscerale nell’esperienza di Lady D, costretta a vivere nel bagliore costante e spesso invadente dei riflettori. Il pubblico sperimenta le sensazioni provate dalla principessa, privilegiata e al tempo stesso vittima della sua posizione e della costante pressione mediatica. Attraverso una moltitudine di materiali d’archivio, comprese le reazioni del popolo rispetto alle scelte della principessa, il film riflette sulla società dell’epoca e sulla percezione esterna dell’universo interiore di Diana.

L’originalità del documentario sta nel fatto di raccontare la storia come se si svolgesse nel presente, con le immagini d’archivio che svelano i tanti aspetti della vicenda in modo diretto, molto intimo e non attraverso gli espedienti classici solitamente utilizzati per questo tipo di documentari.

Il documentario, ipnotico e unico nel suo genere, è prodotto da Lightbox in collaborazione con HBO, Sky e Altitude Films ed è diretto da Ed Perkins (Tell Me Who I Am, Black Sheep), secondo il quale, questo stile interpella più direttamente il pubblico, che è chiamato in causa non solo come mero spettatore, ma come parte attiva di tutta la vicenda. La morbosità intorno alla figura di Lady D, che all’epoca mise in discussione il ruolo della monarchia, oggi fa riflettere sul nostro rapporto simbiotico – e spesso tossico – con le celebrità.

Alle 22:45, la principessa continua a vivere su Sky Documentaries grazie a DIANA AT SIXTY, l’opera del regista Robin Bextor che, chiedendosi come sarebbe oggi Diana Spencer, ha cercato una risposta nelle testimonianze di chi la conosceva meglio, dando vita a un collage di interviste che raccontano la principessa da nuovi, inediti punti di vista.

Accanto ai documentari di prima e seconda serata, Sky Uno presenta LADY DIANA STORY, una programmazione speciale in daytimeche raccoglie filmati di repertorio, serie e documentari che nel corso degli anni hanno saputo raccontare la vita, gli amori e gli scandali familiari della principessa del Galles.

Si inizia alle 13:15 con gli episodi dedicati a Diana e prodotti da LaPresse della serie The Royals. Il primo episodio, Diana, una madre, esplora il lato materno di Diana: come ha cresciuto William e Harry, proteggendoli dai riflettori, come ha sostenuto le loro ambizioni e come il suo divorzio, e poi la sua morte, hanno cambiato per sempre le loro vite. Il secondo episodio, Diana, L’ultima estate, si concentra sull’ultimo anno di vita della principessa: da un lato la libertà derivata dall’abbandono della vita reale, dall’altro la crescente pressione mediatica, alimentata dalle sue nuove, enigmatiche storie d’amore. Il terzo episodio, Diana, regina di cuori, ruota intorno all’attivismo di Lady D, che oltre alle donazioni e al sostegno agli enti benefici imposti dal suo ruolo, si spendeva personalmente e anche segretamente per chi era in difficoltà. Il quarto episodio, Diana, la rivoluzione, analizza l’impatto della figura di Diana sulla Corona, trasformata per sempre dall’interazione della principessa con il popolo in modi unici per un reale, e di conseguenza l’importanza di Diana per la storia della Gran Bretagna e del mondo intero.

A seguire, dalle 16:55, il documentario Carlo e Diana – I retroscena  esplora l’atmosfera di paura e esitazione che hanno respirato Carlo e Diana prima di sposarsi, attraverso un racconto dettagliato dei 7 giorni che hanno preceduto quel famoso 29 luglio 1981, una data più gioiosa per il paese che per i novelli sposi. Proseguendo, L’intervista a Diana illumina il retroscena delle scioccanti rivelazioni rilasciate dalla principessa alla BBC nel 1995, che hanno profondamente scosso la famiglia reale. Infine, Lady Diana La Biografia, in due episodi, racconta le ombre dell’apparentemente fiabesca vita della principessa: le stressanti regole di corte e la caduta nella bulimia; il burrascoso matrimonio con Carlo, padre dei suoi figli ma innamorato di un’altra donna; la depressione e i numerosi tentativi di suicidio; le relazioni segrete, come quella con James Gilbey,  e gli scandali da esse derivati; il tanto desiderato, quanto faticoso, divorzio e la battaglia mediatica con il principe Carlo; infine la relazione col milionario Dodi Al Fayed, che quel 31 agosto del 1997, esattamente 25 anni fa, ha incontrato la morte insieme alla sua amata, schiantandosi in un tunnel nel tentativo di seminare i paparazzi, a 121 miglia all’ora. 

Thor: Love and Thunder, rivelate le scene eliminate dal Blu-ray

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Thor: Love and Thunder, rivelate le scene eliminate dal Blu-ray

I Marvel Studios hanno annunciato che Thor: Love and Thunder arriverà su Digital l’8 settembre prima della sua uscita su 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD il 27 settembre. Con la notizia arriva un elenco completo di contenuti speciali e scene eliminate, e in alcuni casi per molti fan ci sarà qualche delusione.  Come Christian Bale ha confermato di aver lavorato con Jeff Goldblum (The Grandmaster) e Peter Dinklage (Eitri) su scene che non sono state incluse nel montaggio finale, e anche se i fan ci speravano di trovarle nel blu-ray, sembra che i desideri del regista Taika Waititi (che aveva affermato di sperare che non vengano mai pubblicate) sono stati esauditi, poiché non c’è nulla qui che suggerisca che vedremo Gorr il God Butcher interagire con quei personaggi. 

Tra i lati positivi vale la pena segnalare che vedremo molto di più di Zeus e scene aggiuntive con i Guardiani della Galassia. Anche se ci sarebbe piaciuto vedere di più Gorr, chissà in qualche riedizione futura. Ormai i contenuti speciali sono ciò che ci si aspetta da queste versioni Blu-ray, anche se un commento audio di Waititi ci consentirà di conoscere qualche divertente storia di come sono andate le riprese sul set di Thor: Love and Thunder. Dai un’occhiata a un elenco completo di cosa aspettarti nell’edizione homevideo USA di seguito:

Funzionalità bonus

  • Gag Reel – Dai un’occhiata ad alcuni dei divertenti outtake sul set con il cast e la troupe di Thor: Love and Thunder
  • Commento audio – Guarda il film con il commento audio del regista/scrittore Taika Waititi.

Featurette

  • Hammer-worthy: Thor e The Mighty Thor – Traccia i viaggi di Chris Hemsworth e Natalie Portman per diventare rispettivamente Thor e The Mighty Thor. Guarda come i co-protagonisti parlano della preparazione dietro l’incarnazione dei loro ruoli leggendari e descrivono come combinano le loro forze inarrestabili.
  • Shaping a Villain – Questa featurette introduce il principale antagonista di Love and Thunder, Gorr the God Butcher. Facendo luce sull’uomo che dà vita al personaggio, questo pezzo mette in evidenza il suo reclutamento e il suo processo. Poi gli altri membri del cast e della troupe rivelano aneddoti personali.
  • Un’altra avventura classica di Taika – Questo pezzo ripercorre il viaggio di Taika Waititi conquistando il franchise di Thor e reinventando il Dio del tuono. Rivisita il momento in cui Taika è stato annunciato come il nuovo custode di Thor e segui Taika attraverso la produzione di Thor: Love and Thunder .

Scene tagliate

  • Alla ricerca di Zeus – Thor, Valkyrie e Korg si imbattono in alcuni personaggi mentre cercano un pubblico con Zeus.
  • Perdere tempo – Star-Lord e Mantis convincono Thor ad aiutare la loro causa.
  • Una vacanza sicura – Un disinvolto Thor chiacchiera con uno Star-Lord in preda al panico e Mantis nel mezzo del caos. Un’esplosione spinge Korg sulla scena.
  • Fighting For You – Zeus regala a Thor uno strumento speciale dopo aver ascoltato una conversazione sincera.

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 

Warner Bros Discovery ha trovato il capo della divisione DC!

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Warner Bros Discovery ha trovato il capo della divisione DC!

Sembra che la Warner Bros. Discovery abbia finalmente trovato l’uomo per guidare le sue divisioni DC Films e TV, per dare il via ufficialmente al processo di attuazione del “piano decennale” dichiarato nelle scorse settimane da David Zaslav. Di recente abbiamo appreso che lo studio stava cercando un dirigente sulla “falsariga di Kevin Feige” per farsi carico di un “reset” del marchio DC e THR riferisce che Dan Lin, il produttore esecutivo diventato produttore dietro grandi successi come il live-action Aladdin film, The Lego Movie e It Parts 1 and 2, era in trattative per assumere il ruolo di capo della DC.

Se dovesse ottenere l’incarico (le trattative sono ancora in corso), Lin supervisionerebbe sia le produzioni cinematografiche che quelle televisive, riportando direttamente David Zaslav. Secondo il report, “la nuova struttura di Warner Bros. Discovery  proposta aggirerebbe con tre capi di divisione separati – i capi della Warner Bros. Pictures Michael De Luca e Pam Abdy, il capo della HBO/HBO Max Casey Bloys e il presidente della Warner Bros. TV Channing Dungey – mentre il controllo della divisione DC andrebbe nelle mani di una sola persona”.

Come riportato in precedenza, l’attuale capo della DC Films, Walter Hamada, avrebbe abbandonato il ruolo. Lin arriva a bordo in un momento traballante per la divisione. Lo studios ha cancellato Batgirl, la serie animata Batman: Caped Crusader e diversi altri progetti; il licenziamento di più dirigenti della HBO Max e il rifiuto di Zaslav di affrontare pubblicamente  il comportamento criminale della star di The Flash Ezra Miller non sono andati molto bene, per non dire altro.

Più recentemente, abbiamo appreso che si stavano svolgendo proiezioni funebri del film demolito di Batgirl e si è parlato persino di Zaslav che sarebbe arrivato al punto di distruggere fisicamente il filmato come un modo per dimostrare all’IRS che non ci saranno mai entrate dal progetto cancellato. Con un po’ di fortuna, l’ingaggio di Dan Lin andrà in qualche modo a cambiare le cose e a dare al DCEU (o qualsiasi altro nome con il quale sarà chiamato) una struttura tanto necessaria mentre farà anche il possibile per illuminare il nuovo corso dello Studios, che è trai più prestigioso di Hollywood.

Game of Thrones: 10 unpopular opinion di Reddit su Daenerys Targaryen

Daenerys Targaryen è una delle figure più controverse di Westeros, poiché la conclusione del suo arco narrativo in Game Of Thrones è stata accolta da molte critiche e confusione. Naturalmente, gli utenti Reddit non si sono risparmiati dal condividere varie unpopular opinion sul viaggio dell’eroina nella serie HBO.

Con House of the Dragon finalmente disponibile, è importante guardare a ciò che Game Of Thrones ha azzeccato, opposto alle criticità della rappresentazione di Dany, considerando che ha guidato quella stessa Casa per così tanto tempo. Alcune di queste opinioni di Reddit sono piuttosto accurate, ma possono comunque essere oggetto di dibattito.

Una protagonista presuntuosa

Game of Thrones DaenerysLa storia di Daenerys è stata piuttosto travagliata, anche se iniziata da una vita piuttosto protetta. Una volta liberatasi dalle catene a cui era legata, tuttavia, ha iniziato ad accumulare potere e ricchezza. Il suo obiettivo era il Trono di Spade ed è diventata un’eroina per molti spettatori che idolatravano il personaggio.

Nonostante sia stata una protagonista fondamentale per molti, Add_Poll_Option ha notato di non aver mai provato lo stesso sentimento. Ha scritto: “Non mi ci sono mai affezionato personalmente. Forse un po’. Ma per la maggior parte non l’ho mai trovata affascinante. Mi è sempre sembrata una mocciosa presuntuosa. So che è un prodotto di come è stata cresciuta, ma questo non cambia il fatto che la trovo irritante per una buona parte del tempo“.

Paragoni con Jaime

Dany è stata una delle favorite nelle prime stagioni e i fan le si sono rivoltati contro solo quando ha iniziato a mostrare un lato più spietato. La sua storia è stata molto simile a quella di Jaime Lannister, che ha iniziato il suo viaggio in Game of Thrones come uno dei cattivi più odiati, prima di riscattarsi nel corso di un arco di tempo più lungo.

Tuttavia, un utente di Reddit, ZappInc, sembra non essere d’accordo con questa valutazione. Afferma che “segue un arco simile a quello di Jamie, in un certo senso. Si suppone che la amiamo fino a quando non ha un po’ di potere. A quel punto diventa incredibilmente odiosa a causa della sua sete di potere. Alla fine, cambia di nuovo e si suppone che si provi un sentimento diverso nei suoi confronti“. Il paragone con Jaime sembra comunque infondato, non fosse per la questione del potere.

Confronti tra libri

I libri hanno la possibilità di approfondire questi personaggi. Ma pochi potrebbero sostenere che Dany sia così diversa sulla pagina rispetto al piccolo schermo, soprattutto nei suoi primi giorni. Ci sono alcune differenze, ma in fondo si tratta sempre dello stesso personaggio.

Tuttavia, thedjotaku ha dichiarato che “Dany mi piace molto di più nei libri, perché riesco a capire cosa le passa per la testa e perché fa quello che fa“. In precedenza aveva notato che i comportamenti dei personaggi sulla pagina sono molto più comprensibili, sottintendendo quindi la maggior difficoltà a stabilire un livello di empatia nella serie tv di Game Of Thrones. Tuttavia, si tratta di un paragone piuttosto drastico, con cui tanti sarebbero in disaccordo.

Il finale

Il finale di serie di Game Of Thrones è assolutamente controverso. I fan hanno discusso a lungo se le scelte fatte fossero quelle giuste per i personaggi. L’arco della regina Targaryen si è concluso con uno spargimento di sangue e numerosi fan sono rimasti estremamente insoddisfatti di questa svolta malvagia, a prescindere dalla sua durata.

Anche se in parte hanno ragione, NawBruhThatAintMe ha dichiarato: “Non credo che la fine dello show sia stato il problema della maggior parte delle persone, almeno io non l’ho avuto. Lo scoglio è stato arrivarci nelle ultime due stagioni. Tutto ciò che ha reso lo show così grande è stato il lungo sviluppo della trama e dei personaggi, anche se a volte era un po’ noioso, ne è valsa la pena una volta arrivati al culmine“. Il ritmo della serie potrebbe essere discutibile, ma il finale è ciò che ha veramente fatto arrabbiare molti.

Dany non è mai stata l’eroina

Daenerys è stata acclamata come un’eroina per la maggior parte della serie, con i fan che accorrevano in sua difesa a ogni occasione. Insieme a Jon Snow, la Nata dalla Tempesta era la star, e molti speravano che un giorno sarebbe salita sul Trono di Spade. È piuttosto impopolare suggerire che sia sempre stata un’antagonista.

L’utente di Reddit Fatefoul approfondisce i suoi pensieri sul perché sia una vera cattiva. Comincia dicendo: “Guardare di nuovo questa serie mi ha fatto capire quanto Daenerys sia davvero una persona orribile e malvagia, quanto sia segretamente una manipolatrice, e la sua fine nell’ultima stagione dello show dovrebbe già essere prevista solo per come si è comportata nelle stagioni precedenti“.

Una regina terribile

Uno dei fattori per cui il pubblico ha rispettato Dany era essere una leader ferma e giusta. Ha dovuto imparare molto, ma è arrivata a governare il suo impero con autentica abilità. Ha preso decisioni moralmente giuste grazie a cui il regno ha iniziato a prosperare, per poi proseguire con un passaggio di testimone.

Forse gli Unburnt avrebbero dovuto fermare il suo viaggio lì, ma SlapHappyDude non è d’accordo. Ha detto: “È sempre stata più brava a conquistare che a governare. Le è stata raccontata la bugia che il popolo di Westeros stava solo aspettando che lei lo liberasse. Non era in grado di accettare che fosse una bugia“. Ma molti potrebbero controbattere che il governare è stato il suo migliore risultato!

I parallelismi con Signore degli Anelli

Non è certo un segreto che George R. R. Martin, nel creare Game Of Thrones, abbia attinto dalla narrativa fantasy classica come Il Signore degli Anelli. L’esercito senza volto degli Estranei, guidato dal Re della Notte, è spesso associato all’equivalente di Sauron e del suo esercito di Mordor. Ma, in modo controverso, non è questo il paragone fatto da un utente di Redditor.

L’utente ZeroQuick ha invece affermato che “Dany è sempre stata solo Sauron travestito. Sono stato così sollevato quando Approdo del Re è stato incendiato, perché così ho capito che lo show non le avrebbe permesso di farla franca su tutto“. In realtà, la complessità di Daenerys va molto più in là di questa descrizione e ci sono pochissimi collegamenti tra la khaleesi e Sauron.

La sua storia non è avvincente

Dany è probabilmente uno dei personaggi più interessanti sia nella serie che nei libri. C’è un motivo per cui la sua storyline viene riproposta più volte, e il pubblico è portato a seguirla col fiato sul collo.

È quindi sorprendente che, tornando al materiale di partenza, qualcuno suggerisca che lei non sia un personaggio interessante. L’utente Kergen85 ha dichiarato: “Mi trovo in una situazione strana: penso che sia un personaggio fantastico, ma che non sia in cima alla mia lista dei preferiti. Il motivo è che, pur ritenendo il suo personaggio ottimo, la sua storyline non mi attira come quella di altri. Non è male, anzi, è piuttosto grandiosa, ma rispetto ad altri personaggi principali, mi cattura di meno“.

È impotente senza draghi

Daenerys ha apportato molto a Game of Thrones: ha una forte mentalità politica, è bravissima con le persone, è disposta a mettersi in pericolo e sa come farsi strada nella società. Riesce anche a ispirare gli altri. Senza i draghi al suo fianco avrebbe comunque raggiunto grandi traguardi, e alcuni dei suoi successi sono arrivati nonostante le creature.

Eppure, l’utente AryamanShetty ha affermato: “Vuole il Trono di Spade solo perché il Re Folle lo aveva ma è stato spodestato da Robert. Quindi, tecnicamente non è l’erede. Ha 3 draghi senza i quali perderebbe l’80% dei suoi poteri“. Questo ridimensionamento del suo personaggio non sarebbe piaciuto a molti fan.

Una semplificazione eccessiva

Sono stati discussi tanti motivi per cui Daenerys è uno dei personaggi più popolari di Game Of Thrones. Anche se la scrittura del suo personaggio non è stata perfetta, ha continuato a catturare l’attenzione del pubblico grazie al ruolo avvincente che ricopriva a Westeros.

Ma un utente, AshleyKateee, ha attribuito tutto ciò a un unico fattore. Ha detto che “al 95% delle persone piace solo perché Emilia Clarke è sexy e i draghi sono fighi. A me personalmente piace Daenerys perché Emilia Clarke è sexy e i draghi sono fighi. Letteralmente nessun’altra ragione. Se si parla della versione del libro, il discorso è diverso“. Questa è sicuramente una semplificazione che non si applica alla maggior parte degli spettatori che sono stati conquistati dal suo personaggio indipendentemente dai draghi o dall’aspetto dell’attrice.

Ragazze vincenti – La serie: tutte le reference al film

Ragazze vincenti – La serie: tutte le reference al film

Dal 12 agosto è disponibile su Amazon Prime una nuova serie: Ragazze vincenti (A League of Their Own). Il titolo suona familiare: lo show è liberamente ispirato all’omonimo film del 1992 con Tom Hanks, Madonna e Geena Davis. Per chi ha apprezzato il lungometraggio, guardare la serie sarà un vero spasso: dalle sequenze reinterpretate ai match di baseball memorabili, le reference all’originale sono tante e ben costruite. Ecco una lista delle citazioni più interessanti presenti nel reboot.

La corsa al treno

Ragazze Vincenti trenoLa serie inizia con un omaggio a una scena memorabile del film. Carson (Abbi Jacobson) corre dietro un treno esattamente come fanno Dottie e Kit nel lungometraggio. Se in Ragazze vincenti del 1992 le due ricevono assistenza dal capotreno, nello show Carson non riceve alcun aiuto, le viene semplicemente detto di aspettare la corsa successiva. Nonostante il suggerimento, la protagonista carica il bagaglio e sale per affrontare da sola il viaggio verso Chicago.

La spaccata

Dottie Ragazze VincentiUn momento indimenticabile del film del 1992 è quello in cui l’abile giocatrice Dottie, per prendere una palla, fa la spaccata. Il gesto viene immortalato e finisce addirittura sulla copertina della rivista LIFE.

Anche se nella serie Ragazze vincenti Carson è la nuova versione di Dottie, in realtà è un altro personaggio a finire in spaccata. Una giocatrice, durante un provino, fa la spaccata per afferare un colpo difficile. Questo dettaglio passa velocemente sullo schermo, ma è comunque un chiaro riferimento al film.

Un tuffo negli spalti

Nel film, durante una partita Doris si tuffa verso spalti per prendere una palla impossibile. È un momento epico per la folla negli spalti e per gli spettatori perché mostra tutta la prodezza delle giocatrici della Rockford Peaches.

Similmente, nella serie Ragazze Vincenti Carson decide di esibire le sue abilità  tuffandosi negli spalti per prendere una palla, proprio come Doris. Il gesto lascia senza parole gli uomini d’affari, che stanno discutendo sul fatto che le ragazze possano giocare a baseball.

Razzismo e discriminazioni

Quando Max cerca di entrare nell’All-American Girls Baseball League, viene immediatamente scartata per il colore della sua pelle. In un disperato tentativo di mostrare le sue abilità, Max lancia un’ultima palla attraverso il campo.

Anche se manca una controparte di Max nel film, c’è un momento memorabile in cui una donna nera lancia una palla perfetta alle giocatrici durante una partita. Seppur diverse, le due scene sono rilevanti in quanto fanno riferimento alle discriminazioni e al razzismo ancora dilaganti al tempo della storia.

La scuola di bellezza

Una sequenza iconica nel film riguarda la scuola di bellezza e charm che tutte le giocatrici devono frequentare per imparare a comportarsi come delle “signorine a modo.” Oggi può far sorridere, ma nella realtà le atlete del tempo, come tante altre ragazze, hanno dovuto seguire le lezioni di una scuola molto simile a quella di Ragazze vincenti.

Nella serie, questa sequenza viene ricreata, ma, a differenza del film, lo show coglie l’occasione per mettere luce sul razzismo e sulla discriminazione subiti da molte donne non conformi ai beauty standards (tema, tra l’altro, molto attuale).

La ragazza di campagna

Nella serie, Carson viene spesso appellata come ”la ragazza di campagna”. Che si tratti delle compagne della scuola di bellezza o di Greta, le battute sulla vita contadina proseguono scena dopo scena, nonostante le proteste di Carson. Questa insistenza è vista da alcuni fan come un chiaro riferimento al film originale. In effetti, in Ragazze vincenti del 1992 Dottie e Kit nascono e crescono in una fattoria e, quando si uniscono alla lega, sono essenzialmente delle ragazze di campagna.

Una battaglia sul campo

La tensione tra Carson e Lupe, così come la tensione tra Lupe e il resto della squadra, scoppia in una lotta proprio sul campo da baseball. La rissa coinvolge tutte le Rockford Peaches, che senza l’allenatore Dove si muovono a briglia sciolta.

Questa scena è un chiaro riferimento alla lotta che, nel film originale, scoppia dopo che Doris schernisce Kit. Anche in questo caso, il conflitto esplode sul campo e coinvolge anche il resto delle Peaches.

“Non si piange nel baseball!”

L’indimenticabile citazione, pronunciata nel film dall’allenatore Jimmy Dugan (Tom Hanks), viene ripresa nella serie Ragazze vincenti. Dopo un brutale rimprovero che riduce in lacrime una giocatrice, Jimmy dice la celebre frase.

La situazione si ribalta nella serie. Qui le parole sono pronunciate da una giocatrice delle Rockford Peaches, Jess McCready, a Carson quando quest’ultima inizia a cedere allo stress del suo nuovo ruolo di allenatrice.

Una vittoria concessa

Durante una partita, Carson, nel ruolo di ricevitore, finge di darla vinta agli avversari e, successivamente, rivela di aver tenuto la palla. Questo è un riferimento diretto a uno dei momenti più discussi del film originale. Durante l’ultima partita delle World Series, nella corsa finale l’abile Dottie viene sconfitta dalla sorella Kit, che vince il campionato. La scena lascia lo spettatore nel dubbio: forse Dottie ha scelto di perdere?

Rosie O’Donnell

rosie o'donnell ragazze vincenti

Un riferimento diretto al cult degli anni Novanta è la presenza di un membro del cast originale: Rosie O’Donnell. Nel film, O’Donnell interpreta l’insolente Doris. La giocatrice è uno dei personaggi principali e dà colore e vivacità ad un film che parla di sport al femminile.

Nello show di Prime, O’Donnell interpreta un personaggio completamente nuovo: Vi, il proprietario del locale gay in cui Carson si ritrova mentre segue di nascosto Lupe. Pur non interpretando un ruolo da protagonista, O’Donnell offre agli spettatori – ma soprattutto ai fan di vecchia data – una performance memorabile.

Scambi di giocatori

Uno dei momenti più strazianti dello show è quando la giocatrice delle Rockford Peaches Jo viene venduta alle South Bend Blue Sox. Lo scambio è organizzato in seguito ad una retata notturna in un bar gay in cui Jo viene arrestata. Il riferimento al film Ragazze vincenti  questa volta è sottile e deformato. Se Kit viene vednuta ai Racine Belles a causa delle tensioni con sua sorella Dottie, Jo viene scambiata per motivi discriminatori che non hanno nulla a che vedere con la squadra.

Mariti in guerra

ragazze vincentiCome abbiamo detto, nella serie Ragazze vincenti Carson è una sorta di controparte di Dottie. Tra gli aspetti che accomunano le due ragazze, c’è anche il fatto che i mariti di entrambe stanno combattendo in guerra. E tutti e due ritornano dalla guerra in tempi piuttosto inopportuni…

Dottie inizialmente sceglie di lasciare il campionato per partire con suo marito, ma poi ritorna per la partita finale. Dal canto suo, Carson non pensa di abbandonare la lega, nemmeno dopo il ritorno dell’amato. Questo parallelismo mostra uno dei tanti modi in cui lo show fa riferimento al film per poi prenderne le distanze.

Una presa a mani nude

Un segno distintivo della bravura di Dottie è racchiuso nella capacità di prendere a mani nude una palla lanciata da Doris. Questo momento celebre di Ragazze vincenti viene citato nella serie. La reference serve per mostrare le abilità di Max, che è in grado di afferrare a mani nude una palla tirata dal coach delle Red Wright All-Stars. Entrambe le scene sono anticipatrici delle grandi gesta di Dottie e Max che si vedono successivamente nel film e nella serie.

Victory Song

Nel film originale, le Rockford Peaches cantano una canzone sulla Baseball League scritta da uno dei membri del team. Anche nello show le Peaches intonano la canzone prima della finale. La scena non è soltanto un riferimento diretto al film. Il brano Victory song è stato realmente composto da una Rockford Peach ed è l’attuale inno dell’All-American Girls Baseball League.

Le Peaches perdono

Una particolarità del film originale è che le protagoniste, le Rockford Peaches, alla fine perdono il big match della World Series. Lo scontro tra le squadre delle sorelle Dottie e Kit si conclude con la vittoria della squadra di Kit.

Esattamente come in Ragazze vincenti, anche nello show le Rockford Peaches vengono battute nella finale. Tuttavia, a differenza del film, questa volta la sconfitta viene accompagnata da uno splendido gesto di cameratismo: le Peaches aiutano l’ex compagna di squadra infortunata Jo a raggiungere la base. Il momento è molto commovente e mostra il profondo legame di amicizia che unisce questo gruppo di donne.

Bullet Train, recensione del film con Brad Pitt

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Bullet Train, recensione del film con Brad Pitt

Non si può non approcciarsi alla recensione di Bullet Train senza un sorriso, dal momento che il film diretto da David Leitch e liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Kôtarô Isaka è un concentrato di adrenalina, umorismo nonsense e tantissimi minuti di Brad Pitt nel tipo di ruolo che più gli si confà, in cui mantiene sempre un’aria rilassata e sardonica, sempre al limite della sufficienza, mentre sgranocchia cibo faccia alla camera e dispensa massime di saggezza zen.

È lui il protagonista di quest’avventura che, man mano che procede, si rivela essere più una commedia action corale, che non risparmia sangue ed esplosioni, ma che tutto sommato ha anche un grande cuore. 

Bullet Train, a bordo del Shinkansen

Ladybug, nome in codice del personaggio di Brad Pitt, si sente l’uomo più sfortunato del mondo, credenza a cui i fatti danni torto (lo si vedrà costantemente durante il film). Dopo un grosso trauma che non viene mai spiegato con esattezza, si lascia coinvolgere in una missione che sembra apparentemente molto semplice: salire su un treno, recuperare una valigetta, consegnare la valigetta alla sua agenzia. Tuttavia le complicazioni sono dietro l’angolo, perché la valigetta è ben sorvegliata, lui non è il solo a volerla e, soprattutto, il treno su cui deve salire è il famoso Shinkansen, il treno proiettile, che dà il titolo alla storia, che da Tokyo arriva a Kyoto ad una velocità supersonica. Il suo percorso su questa meraviglia dell’ingegneria umana sarà arricchito da compagni di viaggio inaspettati, quasi tutti ostili, che renderanno la sua permanenza sul treno alquanto movimentata.

Dirige l’orchestra David Leitch

Dopo tanti anni da stunt-man, spesso anche al fianco di Brad Pitt su alcuni dei suoi film più famosi, da Fight Club in poi, e dopo Deadpool 2, David Leitch si conferma un regista che ama l’energia, la coreografia, il movimento frenetico di corpi e camera, una direzione trascinante e magnetica che riesce a catturare l’attenzione dello spettatore. Il suo occhio ha un debito fortissimo con una certa estetica action anni ’90, al cinema di Guy Ritchie e a quello di Quentin Tarantino, e risulta infatti estremamente derivativo, con un’ambizione che supera certamente il risultato. Che ha un effetto di totale assorbimento dello spettatore, anche se forse rischia di non lasciare alcuna traccia.

A quest’occhio centripeto si aggiunge un cast stellare, guidato da Brad Pitt appunto, che sembra particolarmente a suo agio nei panni di Ladybug, un criminale sardonico, che vorrebbe applicare un approccio zen alla sua caotica vita, ma che non si tira mai indietro quando si tratta di menare le mani, esperienza che lo lascia sempre unico contendente sulle proprie gambe.

Oltre a Pitt, spicca la coppia formata da Aaron Taylor-Johnson e Brian Tyree Henry, nei panni di Tangerine e Lemon, o ancora Joey King, Michael Shannon, Logan Lerman e tantissimi altri che seppure per pochissimi minuti, a volte secondi, arricchiscono di situazioni esilaranti un film eccessivo e completamente caotico nel suo preciso coordinamento di botte, amputazioni, sangue, proiettili e avvelenamenti. 

Momomon in Bullet Train.

Unità di tempo e spazio al servizio dell’azione

Bullet Train è un’adrenalinica avventura che dimostra come l’unità di tempo e spazio non sia per forza una caratteristica dei drammi da camera lenti e pensosi, o da un giallo whodunit ma che può diventare anche caratteristica fondante di un caotico inseguimento sul treno più veloce del mondo, mentre una trama intricata e ricchissima di colpi di scena si srotola trai vagoni e i volti, i cameo, le piccole partecipazioni assorbono totalmente lo spettatore.

Un vero e proprio delirio per gli occhi, che però alla fine anelano la calma, dimenticando presto ciò che hanno visto e comunque apprezzato sullo schermo. Bullet Train e un divertissement, un action di intrattenimento puro, senza nessun sotto testo o riflessione sovrastrutturata, e questo non è per forza un male.

Beautiful Creatures – La sedicesima luna: libro, trama e cast del film

Grazie al grande successo della saga di Twilight, hanno preso vita sul grande schermo numerose storie d’amore per giovani di carattere fantasy, dove uno dei due amanti si rivelava appartenere ad una sempre diversa specie di creature fantastiche. Tra i titoli più famosi di questo genere vi è Beautiful Creatures – La sedicesima luna (qui la recensione), uscito in sala nel 2013. A dirigerlo vi è Richard LaGravanese, già celebre per aver firmato le sceneggiature di titoli come La leggenda del re pescatore, I ponti di Madison County, e P.S. I Love You. Esperto di storie d’amore al cinema, questi ha così dato vita alla vicenda di Ethan e Lena, giovani destinati tanto ad innamorarsi quanto a dover affrontare numerosi ostacoli.

La storia qui narrata è l’adattamento cinematografico di quella raccontata da Kami Garcia e Margaret Stohl nell’omonimo romanzo. Pubblicato nel 2009, questo è il primo della serie The Caster Chronicles,composta da 4 libri e un e-book. Divenuto da subito un grande successo per gli amanti del genere, questo ha infatti visto prendere vita i seguiti Beautiful Darkness, Beautiful Chaos e Beautiful Redemption. Acquisiti i diritti sul primo della serie, i produttori speravano di dar vita ad un nuovo successo cinematografico, sulla scia proprio di quello ottenuto da Twilight. Avvalsosi di un cast di grandi attori, il film è però arrivato ad un incasso di soli 60 milioni a fronte di un budget di 50.

Un risultato, questo, che non ha permesso la realizzazione dei sequel sperati. Anche come opera a sé, però, Beautiful Creatures rimane un film interessante, ricco di quel fascino e di quel mistero tanto necessari per un prodotto di questo genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle differenze tra il libro e il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Beautiful Creatures – La sedicesima luna: la trama del film

Al centro della storia è Ethan Wate, un adolescente stanco della normalità e annoiato dalla vita lenta e sempre uguale della sua città, Gatlin. Il suo unico desiderio è abbandonarla quanto prima. Un giorno però si materializza davanti a sé il sogno ricorrente delle notti passate: una bellissima ragazza, sua coetanea, mai vista o conosciuta nella vita reale, e destinata a sconvolgergli l’esistenza. Il suo nome è Lena Duchaness e si è appena trasferita in città dal parente Macon Ravenwood, noto per i suoi atteggiamenti da eremita, e la sua esistenza nella periferia triste e desolata. La ragazza, in difficoltà nel nuovo ambiente e tenuta a distanza da tutti, entra invece subito nel cuore di Ethan. Tra i due nascerà ben presto un amore profondo, misterioso, ricco di sorprese sconvolgenti e costretto al limite tra il bene e il male.

Beautiful Creatures - La sedicesima luna cast

Beautiful Creatures – La sedicesima luna: il cast del film

Protagonista del film nei panni di Ethan Wate è l’attore Alden Ehrenreich, oggi noto per essere stato il giovane Han Solo in Solo: A Star Wars Story. La parte era originariamente stata affidata a Jack O’Connell, celebre per il film Il ribelle – Starred Up, ma questi dovette rinunciare a causa di altri impegni. Assunti i panni di Ethan, Ehrenreich si è poi trovato dinanzi a difficoltà inaspettate. La principale tra queste è stata il recitare una poesia di Bukowski, della quale non riusciva a ricordare i versi. Il regista decise tuttavia di mantenere anche nel film tale difficoltà nel personaggio, così da renderlo più umano e credibile. Alice Englert, recentemente vista nella serie Ratched, è invece interprete di Lena Duchaness. Per il film, l’attrice non si è però limitata alla recitazione, sfoggiando anche un talento per il canto. Sua è la voce del brano che si può ascoltare durante la sequenza della nevicata.

Nel cast sono poi presenti diversi noti attori di Hollywood, alcuni dei quali anche vincitori del premio Oscar. La prima di questi è Viola Davis, la quale dà vita ad Amma. Questo è la combinazione di due personaggi presenti nel libro, ovvero Amma e Marian. Per la parte, il regista desiderava attrarre un attore di grande fama, e la Davis fu da subito la sua prima scelta. Jeremy Irons è Macon Ravenwood, lo zio di Lena, mentre Rachel Brosnahan ricopre i panni di Genevieve Duchaness. Alla stessa famiglia appartiene il personaggio di Ridley Duchaness, interpretato da Emmy Rossum, celebre per i suoi ruoli in Mystic River e The Day After Tomorrow. Nonostante il suo sia uno dei personaggi principali, l’attrice appare nel film soltanto per un totale di quindici minuti. Infine, Emma Thompson ricopre il doppio ruolo di Sarafine e Mrs. Lincoln.

Beautiful Creatures – La sedicesima luna: le differenze tra il libro e il film

Nell’adattare il romanzo in film, il regista e sceneggiatore si è curato di rimanere quanto più fedele possibile al racconto delle due autrici. Letteratura e cinema presentano però ovvie differenze di linguaggio, e come sempre è stato necessario apportare diverse modifiche, al fine di rendere la storia più adeguata ai canoni del racconto cinematografico. La prima differenza rispetto al romanzo è la presenza di una storia d’amore molto più coinvolgente tra i due protagonisti. LaGravanese ha infatti accentuato i lati dolci del loro rapporto, permettendo così una maggior presa sul pubblico. Allo stesso modo, rispetto al romanzo nel film viene spiegato quasi subito il mistero che circonda la protagonista, introducendo altrettanto presto anche l’importante personaggio di Sarafine, che nel romanzo si manifesta più tardi.

Un significativo elemento del romanzo che viene, per ovvi motivi, a perdersi nel film è quello della capacità dei due protagonisti di comunicare telepaticamente. Sarebbe stato difficile e insolito dar vita a tale espediente, che si è preferito abbandonare. Allo stesso modo, sono diversi i personaggi del libro che non sono stati inseriti nel film. Tra questi si ritrovano la bibliotecaria Marian Ashcroft, il tuttofare Boo Radley e diversi membri della famiglia di Ethan. Anche il padre di questi, che nel libro ricopre un ruolo importante, è qui assente. Infine, anche il finale presenta diverse differenze. La principale tra queste prevede che sia la stessa Lena ad allontanare Ethan, sottoponendolo ad un incantesimo che porta il ragazzo a scordarsi di lei. Ai fini del film, tale conclusione è sembrata la più adeguata, trovando il favore anche di molti dei fan del romanzo.

Beautiful Creatures – La sedicesima luna: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Beautiful Creatures – La sedicesima luna grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 25 agosto alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb, CinemaBlend

La pazza gioia: la trama, il cast e trailer del film di Paolo Virzì

Con il film La pazza gioia  (qui la recensione) il regista Paolo Virzì si è confermato una volta di più come uno degli autori più importanti e influenti del panorama cinematografico italiano. Scritto insieme a Francesca Archibugi, il film racconta la storia dell’amicizia tra due donne dalle vite problematiche, che non si lasciano però abbattere dalle ingiustizie della vita. Un’opera delicata come i temi che tratta, che ha trovato da subito calorosa accoglienza da parte di critica e pubblico. Merito del successo sono naturalmente le due grandi attrici protagoniste, qui impegnate con personaggi complessi, fragili e ricchi di umanità.

Come per tutte le opere più sentite, anche questa nasce da un’immagine manifestatasi improvvisamente, artefice della quale è proprio la musa ispiratrice di Virzì, sua moglie Micaela Ramazzotti. Il regista ha infatti raccontato di aver avuto l’idea per La pazza gioia durante il set di Il capitale umano. Un giorno si trovò infatti ad osservare sua moglie incinta che era venuta a trovarlo, e la vide camminare insicura nel fango e nella neve, sostenuta da Valeria Bruni Tedeschi. Per il regista i personaggi del suo successivo film sono nati proprio in quel momento, da quell’immagine che trasmetteva un misto di paura e fiducia.

Le riprese si sono poi svolte in varie località della Toscana, da Livorno a Viareggio. La comunità terapeutica Villa Biondi, centrale nel film, è invece situata sulla celebre via Tiberina. Dopo un’anteprima durante il Festival di Cannes, La pazza gioia è così arrivato in sala. Qui si è affermato come uno dei maggiori successi della stagione. La pellicola ha infatti ottenuto un incasso di circa 6 milioni di euro, osannato in particolare per i suoi personaggi protagonisti, considerati tra i più memorabili tra quelli recentemente visti in Italia.

La pazza gioia: la trama del film

La storia del film si apre a Villa Biondi, un centro di recupero per donne affette da instabilità mentali. Qui si trova Beatrice Morandini Valdirana, la quale è convinta di essere una nobildonna finita in quel luogo quasi per errore. Per sopportare il tedio dei giorni tutti uguali, questa si diletta nell’animare la vita dei presenti. A spezzare la monotonia arriva un giorno anche Donatella Morelli, una giovane introversa e con un passato difficile alle spalle. Le due giorno dopo giorno stringono sempre di più un’inaspettata amicizia che le porterà infine a decidere di fuggire dalla struttura e darsi alla pazza gioia. Rubando un auto, le due intraprendono così un viaggio attraverso la campagna della Toscana sino a giungere al mare.

Attraverso le varie tappe da loro toccate imparano a conoscersi meglio e ad accettare il mondo che le circonda. Ma non passerà molto prima che si ritrovino a dover fare i conti con ciò da cui realmente fuggono. È Donatella a portare su di sé le ferite più profonde, che rivelano aspetti di lei che la nuova amica non poteva immaginare. Solo la sua presenza potrebbe aiutare la giovane a riscoprire l’amore, cercando una cura a quanto accaduto nel passato. Fuggendo da una società che non sembra in grado di comprendere gli infelici, le due amiche impareranno allora a prendersi cura di stesse e l’una dell’altra. Così facendo aspirano a ritrovare la felicità.

La pazza gioia cast

La pazza gioia: il cast del film

Ad interpretare le due protagoniste del film sono proprio le attrici che ispirarono i personaggi al regista. Valeria Bruni Tedeschi veste così i panni di Beatrice Morandini Valdirana, una donna ricca, narcisista, e mitomane, che imparerà però a lasciar trasparire anche gli aspetti più belli e umani di sé. Da molti considerato uno dei ruoli più importanti nella carriera della Tedeschi, l’attrice ha raccontato di aver cercato di costruire il personaggio a partire dal modo in cui lei stessa si relaziona con il mondo e le persone. Per approfondirlo, poi, ha citato come fonti di ispirazione quelle condivise anche dal regista, ovvero film come Qualcuno volò sul nido del cuculo e Un tram che si chiama Desiderio.

Micaela Ramazzotti, già apparsa in altri film di Virzì, recita invece nel ruolo di Donatella Morelli, per il quale anche lei si è preparata a lungo e svolgendo approfondite ricerche. Anche nel suo caso, l’interpretazione è stata particolarmente lodata e indicata come una delle sue migliori. Accanto a loro si ritrovano poi attori come Marco Messeri, noto interprete di cinema e teatro, nei panni di Floriano Morelli, padre di Donatella. Valentina Carnelutti interpreta Fiamma Zappa, Tommaso Ragno è Giorgio Lorenzini, e Anna Galiena dà vita a Luciana Brogi Morelli.

La pazza gioia: premi, trailer e dove vedere il film in streaming

La pazza gioia si è affermato come uno dei film più acclamati e premiati del suo anno. Questo è infatti stato candidato a numerosi premi di particolare prestigio in Italia, come i David di Donatello e i Nastri d’argento. Ai primi il titolo ricevette ben 17 nomination, ottenendo poi tra gli altri il premio come miglior film, miglior regista e miglior attrice alla Bruni Tedeschi. Ai Nastri d’argento il film guadagnò invece 12 nomination, vincendo come miglior film, miglior sceneggiatura e miglior attrice protagonista ex aequo alla Ramazzotti e alla Bruni Tedeschi. Il film ha poi ricevuto una nomination anche agli European Film Award, considerati gli Oscar europei, per la miglior attrice protagonista alla Bruni Tedeschi.

Per gli appassionati del film è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La pazza gioia è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 25 agosto alle ore 23:25 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb

Cate Blanchett nell’affascinante trailer di TÁR

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Cate Blanchett nell’affascinante trailer di TÁR

Universal Pictures ha diffuso il trailer di TÁR, il film diretto da Todd Field che vede protagonista Cate Blanchett e che sarà presentato alla 79esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

TÁR, ambientato nel mondo internazionale della musica classica, è incentrato su Lydia Tár, considerata una delle più grandi compositrici/direttrici d’orchestra viventi e prima donna in assoluto a dirigere un’importante orchestra tedesca.

White Noise: teaser trailer del film Netflix con Adam Driver

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White Noise: teaser trailer del film Netflix con Adam Driver

Netflix ha diffuso il trailer dell’atteso nuovo film di Noah Baumbach, White Noise, che verrà come Film d’Apertura e in Concorso alla 79esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel cast protagonisti sono Adam Driver, Greta Gerwig, Don Cheadle, Raffey Cassidy, Sam Nivola, May Nivola, Lars Eidinger, Andre Benjamin, Jodie Turner-Smith. Scritto e diretto da Noah Baumbach White Noise è prodotto da Noah Baumbach, p.g.a., David Heyman, p.g.a., Uri Singer.
 

La trama

Terribile ed esilarante, poetico e assurdo, ordinario e apocalittico, White Noise racconta i tentativi di una famiglia americana moderna di affrontare i conflitti della vita quotidiana e allo stesso tempo comprendere i misteri universali dell’amore, della morte e della felicità in un mondo pieno di incertezza. Basato sul romanzo di Don DeLillo.

Bullet Train da oggi 25 agosto solo al cinema

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Bullet Train da oggi 25 agosto solo al cinema

Bullet Train da oggi 25 agosto solo al cinema prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Il film con Brad Pitt inaugura questa sera, mercoledì 24 agosto, la terza edizione del Floating Theatre, manifestazione ideata da Alice nella Città.

L’anteprima italiana di Bullet Train aprirà il Floating Theatre questa sera, mercoledì 24 agosto, alle ore 21.00. Il film con Brad Pitt inaugura la terza edizione della manifestazione ideata da Alice nella Città, quest’anno situata nella nuova arena galleggiante sul laghetto di Villa Ada a Roma. Nel cast del film diretto da David Leitch con Brad Pitt anche Joey King, Aaron Taylor-Johnson, Brian Tyree Henry, Andrew Koji, Hiroyuki Sanada, Michael Shannon, Benito A Martínez Ocasio e Sandra Bullock. Bullet Train sarà solo al cinema da domani, giovedì 25 agosto, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

La trama

In Bullet Train, Brad Pitt interpreta Ladybug, uno sfortunato assassino determinato a portare a termine il suo compito senza problemi dopo l’ennesimo ingaggio finito male. Il destino, tuttavia, sembra avere altri piani: la missione di Ladybug lo mette in rotta di collisione sul treno più veloce del mondo con avversari letali provenienti da ogni parte del globo, tutti con obiettivi collegati ma contrastanti. Dal regista di Deadpool2, David Leitch.

Uncharted arriva in prima tv su SKY e NOW

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Uncharted arriva in prima tv su SKY e NOW

Arriva in prima tv su Sky Uncharted, da venerdì 26 agosto disponibile on demand su Sky – anche in qualità 4K – e in streaming su NOW, lunedì 29 agosto alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Adventure). Un esaltante blockbuster d’avventura diretto da Ruben Fleischer, ispirato al celebre videogame, che vede protagonisti Tom HollandMark Wahlberg,. Nel cast anche  Sophia Ali, Antonio Banderas, Tati Gabrielle, Patricia Meeden.

La trama di Uncharted

Fin dalla più tenera età il ladro di strada Nathan Drake (Tom Holland) è andato a caccia di tesori nascosti con il fratello maggiore Sam finché, dopo aver provato a rubare la mappa del mondo disegnata da Magellano, Sam diventa introvabile e Nate rimane solo. Quindici anni dopo, Nate viene reclutato dall’esperto cacciatore di tesori Victor “Sully” Sullivan (Mark Wahlberg) per recuperare una fortuna persa da Ferdinando Magellano 500 anni fa. Quella che inizia come una rapina per il duo diventa una corsa all’impazzata per raggiungere la meta prima dello spietato Moncada (Antonio Banderas), convinto che lui e la sua famiglia ne siano gli eredi legittimi. Se Nate e Sully riusciranno a decifrare gli indizi e a risolvere uno dei misteri più antichi del mondo, potranno trovare un tesoro da 5 miliardi di dollari e forse anche il fratello scomparso di Nate, ma solo se impareranno a lavorare insieme

UNCHARTED – Dal 26 agosto disponibile on demand su Sky – anche in qualità 4K – e in streaming su NOW. Lunedì 29 agosto in prima tv alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Adventure).

 

Disney+ ha diffuso il nuovo trailer del live action Disney Pinocchio

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Disney+ ha diffuso il nuovo trailer e la key art del live action Disney Pinocchio che debutterà sulla piattaforma streaming l’8 settembre, in occasione del Disney+ Day. Il film è interpretato da Tom Hanks, Benjamin Evan Ainsworth, Joseph Gordon-Levitt, Keegan-Michael Key, Lorraine Bracco, con Cynthia Erivo e Luke Evans. Il ritorno dell’amato classico Disney vedrà nel cast anche l’attore italiano vincitore di tre David di Donatello e due Nastri d’Argento, Giuseppe Battiston (Perfetti Sconosciuti, Pane e Tulipani), che interpreterà il ruolo di Mangiafuoco.

Inoltre, la cantante Frances Alina, semifinalista della quarta edizione di The Voice of Italye voce della Social Band di Radio2 Social Club, interpreterà “Una stella cade”, la versione italiana di “When you wish upon a star”, brano cantato dalla Fata Turchina, personaggio che nel film ha il volto di Cynthia Erivo.

Diretto dal vincitore dell’Academy Award Robert Zemeckis, Pinocchio rivisita in chiave live action l’amata storia di un burattino di legno che intraprende un’emozionante avventura per diventare un bambino vero. Tom Hanks interpreta Geppetto, l’intagliatore di legno che costruisce e si prende cura di Pinocchio (Benjamin Evan Ainsworth) come se fosse suo figlio. Joseph Gordon-Levitt è il Grillo Parlante, guida di Pinocchio nonché sua “coscienza”; la candidata all’Academy Award Cynthia Erivo è la Fata Turchina; Keegan-Michael Key è la Volpe; la candidata all’Academy Award Lorraine Bracco è Sofia il Gabbiano, un nuovo personaggio; e Luke Evans è il Postiglione. Il cast include inoltre Kyanne Lamaya nel ruolo di Fabiana (e della sua marionetta Sabina), Giuseppe Battiston in quello di Mangiafuoco e Lewin Lloyd in quello di Lucignolo.

Oltre agli amati brani del classico d’animazione, tra cui “Una stella cade” (titolo originale “When You Wish Upon a Star”) interpretato da Frances Alina nella versione italiana e da Cynthia Erivo nella versione originale, il film presenta nuove canzoni originali composte dai candidati all’Oscar Alan Silvestri e Glen Ballard (Polar Express). La sceneggiatura di Pinocchio è scritta da Robert Zemeckis & Chris Weitz. Il film è prodotto da Andrew Miano, Chris Weitz, Robert Zemeckis e Derek Hogue, mentre Jack Rapke, Jacqueline Levine, Jeremy Johns e Paul Weitz sono i produttori esecutivi.

Jason Momoa nel teaser del film Netflix Slumberland

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Jason Momoa nel teaser del film Netflix Slumberland

Netflix USA ha diffuso il teaser trailer di Slumberland, l’annunciato fantasy Originale Netflix che vedrà protagonista un’inedito Jason Momoa. Nel film una bambina scopre una mappa segreta del mondo dei sogni e impara con l’aiuto di un eccentrico fuorilegge a viaggiare nella dimensione onirica sfuggendo gli incubi, nella speranza di rincontrare il padre scomparso.

Spider-Man: No Way Home, teaser rivela un imbarazzante giro in ascensore nel taglio “More Fun Stuff” del film

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Con i biglietti ora disponibili per l’acquisto negli USA dell’annunciata e chiacchierata versione estesa di  Spider-Man: No Way Home, l’entusiasmo sta sicuramente crescendo per quello che promette di essere un taglio esteso da non perdere.

Al momento Sony Pictures ha promesso che la nuova versione “More Fun Stuff” avrà ben 11 minuti inedito e oggi lo studios ha diffuso un nuovo teaser che ci offre una prima occhiata ad almeno una di quelle scene. Come puoi vedere di seguito, il film presenterà l’imbarazzante corsa in ascensore che ha visto Spider-Man portare quei cattivi multiversali nell’appartamento di Happy Hogan nel tentativo di curarli prima che tornassero alle rispettive realtà.

 

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Annunciata la selezione ufficiale del 66° BFI London Film Festival

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Il 66° BFI London Film Festival annuncia la selezione ufficiale per l’edizione del Concorso di quest’anno. I film nominati nel 2022 mostrano una notevole gamma di talenti cinematografici provenienti da tutto il mondo con 13 paesi rappresentati nella selezione. Da un avvincente e intransigente dramma politico argentino a un agghiacciante racconto horror popolare britannico; e una storia mozzafiato di amore fraterno per l’intensità dello sfollamento familiare durante il conflitto siriano a Damasco, i film selezionati per la competizione ufficiale celebrano il cinema globale appassionato e ispirato.

Gli 8 film in Concorso Ufficiale sono:

  • ARGENTINA, 1985 (Argentina, regia di Santiago Mitre)
  • BROTHER (Canada, dir-scr. Clement Virgo)
  • CORSAGE (Austria-Lussemburgo-Germania-Francia, dir-scr. Marie Kreutzer)
  • LES DAMNES NE PLEURENT PAS (Francia-Belgio-Marocco, dir-scr. Fyzal Boulifa)
  • ENYS MEN (Regno Unito, dir-scr. Mark Jenkin)
  • GODLAND (Danimarca-Islanda-Francia-Svezia, dir-scr. Hlynur Palmason)
  • NEZOUH (Regno Unito-Siria-Francia, dir-scr. Soudade Kaadan)
  • SAINT OMER (FRANCIA, regia Alice Diop)

BFI Southbank ospiterà i titoli del Concorso Ufficiale quest’anno, poiché il 66° BFI London Film Festival celebra ancora una volta il potere del cinema nel cuore di Londra.

Il vincitore sarà scelto dalla Giuria Ufficiale del Concorso, i cui membri saranno annunciati nelle prossime settimane. Le altre categorie competitive, il Premio Grierson per il miglior documentario, il Premio Sutherland per la migliore opera prima, il Premio per i cortometraggi e il Premio per la migliore arte immersiva e XR saranno rivelate al lancio del programma completo il 1° settembre. Il sempre popolare Premio del Pubblico tornerà anche per il 2022 – vinto lo scorso anno dall’ambizioso primo lungometraggio di Mounia Akl Costa, Brava, Libano – mentre è stata introdotta anche una nuova categoria, il Premio del Pubblico, Miglior Cortometraggio.

La selezione del concorso ufficiale di quest’anno comprende registi talentuosi ed entusiasmanti provenienti da tutto il mondo, tra cui Regno Unito, Argentina, Marocco, Islanda, Siria e Canada. Il vincitore del premio per il miglior film sarà annunciato durante uno speciale evento virtuale della cerimonia di premiazione dell’LFF domenica 16 ottobre su BFI YouTube e sui social media.

Il 66° BFI London Film Festival in collaborazione con American Express si svolgerà da mercoledì 5 a domenica 16 ottobre 2022. Il lancio del programma BFI LFF avrà luogo giovedì 1° settembre 2022.

Fantastici Quattro: trovato il regista che sostituirà Jon Watts?

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Fantastici Quattro: trovato il regista che sostituirà Jon Watts?

C’è grande curiosità attorno ad un progetto dei Marvel Studios che sta molto a cuore a tutti i fan della Marvel, ovvero quel tanto chiacchierato ritorno dei Fantastici Quattro. Ebbene, dato che ormai sappiamo che non sarà un reboot con tanto di storia di origine come confermato da Kevin Feige, il film ha subito un po’ di ritardi dovuto principalmente alla perdita del regista Jon Watts che si è tirato indietro proprio sul più bello. Dopo quell’annuncio lo sviluppo sembra aver rallentato considerevolmente, tanto che i fan hanno messo in dubbio persino l’uscita del film. Invece Marvel Studios hanno cercato qualcuno per sostituire Jon Watts da quando il regista di Spider-Man: No Way Home si è separato e dunque dall’inizio di quest’anno.

Ebbene oggi arriva una notizia che ci suggerisce come Kevin Feige e co. potrebbero aver trovato un regista che erediti la direzione dietro la telecamera del film per assicurarsi che la pellicola possa essere effettivamente pronta per la data di uscita prevista che avverrà nel 2024. Infatti  The Direct riporta la notizia che il regista di WandaVision, Matt Shakman, ha firmato per dirigere Fantastici Quattro. Ma niente troppi proclami perché questa è da considerarsi ovviamente solo un rumors niente di più, ma se c’è del vero, molto probabilmente lo scopriremo molto presto, quando la presentazione del D23 Expo dei Marvel Studios avrà luogo sabato 10 settembre.

Oltre a WandaVision, Shakman ha diretto episodi di serie di enorme successo come Succession, Game of Thrones e Fargo. Di recente abbiamo appreso che il regista è destinato a dirigere i primi due episodi della serie live-action Godzilla e The Titans di Apple TV e, secondo quanto riferito, è anche in corsa per dirigere Star Trek 4. Quindi, è giusto presumere che al momento la sua agenda è davvero piena di impegni!  Al momento non sappiamo quasi nulla dei piani dello studio per la prima famiglia della Marvel, Fantastici Quattro, ma è stato confermato che il film non racconterà l’origine del team.

Fantastici Quattro, il film

Fantastici Quattro uscirà nei cinema l’8 novembre 2024 e darà il via alla Fase 6 del MCU. Un film dei Fantastici Quattro è in lavorazione da tempo, con il regista di Spider-Man: No Way Home Jon Watts che avrebbe dovuto dirigere. Watts ha abbandonato il film e, sebbene sia ancora senza un regista, il pubblico ha avuto il primo assaggio dei Fantastici Quattro in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. John Krasinski interpreta il Reed Richards multiversale in quel film, ma è improbabile che continuerà a interpretare il ruolo e il casting per il film è ancora avvolto nel mistero.

Uova di Cleopatra: la storia vera dietro al film Red Notice?

Uova di Cleopatra: la storia vera dietro al film Red Notice?

Il film Red Notice (qui la recensione) è ad oggi il prodotto cinematografico più costoso realizzato da Netflix. Con un budget di 200 milioni di dollari, il film riunisce location mozzafiato, una storia d’avventura ricca di colpi di scena e attori del calibro di Dwayne Johnson, Ryan Reynolds e Gal Gadot. Nel film interpretano rispettivamente il profiler dell’FBI John Hartley, l’abile rapinatore Nolan Booth e la misteriosa ladra Sarah Black, tutti e tre impegnati nella ricerca delle tre preziosissime Uova di Cleopatra, reliquie d’oro che secondo quanto narrato nel film furono regalate da Marco Antonio all’amata Cleopatra.

Tali uova sono dunque alla base del racconto del film e tutto è incentrato sul loro recupero. Come viene detto, una di esse si trova al museo di Castel Sant’Angelo di Roma, una è finita nelle mani di un trafficante d’armi di Valencia e la terza si troverebbe invece in un nascondiglio di tesori rubati dai nazisti. La loro storia è talmente centrale nel film da aver spinto chi lo ha visto a chiedersi se tali preziosi cimeli esistano davvero o siano solo un’invenzione narrativa. La verità, come al solito, si trova nel mezzo, con il cinema capace di coniugare abilmente menzogna e storia vera.

Le Uova di Cleopatra: la vera storia dietro al film

Ciò che di vero c’è nel film è quanto narrato sulla storia d’amore tra Cleopatra e Marco Antonio. La prima fu regina d’Egitto dal 52 a.C. fino alla sua morte, avvenuta nel 30 a.C. Marco Antonio era invece stato un militare e politico romano che prese il posto di Giulio Cesare dopo la morte di quest’ultimo. Durante i suoi viaggi in Egitto Marco Antonio incontrò e si innamorò di Cleopatra, che sembrava ricambiare il sentimento. La loro unione sembrò essere il principio di una grande collaborazione tra Roma e l’Egitto. Tutto finì però rovinosamente quando, in seguito alla sconfitta nella battaglia di Anzio, i due amanti furono perseguitati dall’esercito romano.

Alla guida di questo vi era Cesare Ottaviano, che reclamava il suo posto alla guida di Roma in seguito alla morte di Giulio Cesare. Senza più alcuna speranza, Marco Antonio si suicidò trafiggendosi con la spada, mentre Cleopatra si ritirò nella sua tomba dove morì bevendo del veleno. Tante sono le leggende intorno alla morte dei due e il fatto che le loro tombe e il relativo contenuto non sia mai stato trovato ha negli anni portato a generare numerose teorie, nonché riproposizioni di ogni tipo della loro storia, tanto in letteratura quanto al cinema.

Uova di Cleopatra Red Notice
Red Notice. Cr. Frank Masi/Netflix © 2021

Le tre Uova di Cleopatra

Ciò che il film inventa di sana pianta è invece proprio l’esistenza delle tre preziosissime uova mostrate nel film. Non esistono documenti storici che confermino o accennino ad un simile regalo da parte di Marco Antonio a Cleopatra. Rawson Marshall Thurber, regista e sceneggiatore del film, ha dunque inventato completamente tali oggetti e il loro ruolo storico. Egli ha solo ripreso la vicenda dell’amore tra i due personaggi per aggiungervi tale elemento, che si slega poi dal fatto storico per divenire centrale nel racconto del film.

Una forte fonte d’ispirazione, però, sono state le uova di Peter Carl Fabergé, il celebre orafo vissuto tra il 1846 e il 1920 che realizzò una serie di uova con una struttura simile a quella delle matrioske russe per la famiglia imperiale russa dei Romanov. Fabergé iniziò a produrre le uova di Pasqua imperiali nel 1885 e smise in concomitanza con la rivoluzione russa del 1917. Secondo Fabergé le uova prodotte erano 50: “Dieci uova furono prodotte dal 1885 al 1893, durante il regno dell’imperatore Alessandro III; Altre 40 furono create durante il governo di suo figlio, Nicola II, due ogni anno, una per sua madre, la vedova, la seconda per sua moglie.”

Queste uova sono impreziosite da una serie di particolarissime decorazioni realizzate con pietre o materiali pregiati e sono tutte uniche nel loro genere. Al loro interno, di solito, contengono ulteriori oggetti preziosi. Si tratta di uova da collezione, che negli anni hanno suscitato l’interesse di molti degli uomini più ricchi del mondo. Alcune di queste oggi sembrano essere scomparse dalla circolazione senza che si sappia che fine hanno fatto. Può essere stato proprio quest’ultimo risvolto ad ispirare Thurber nell’ideare Red Notice, che rielabora dunque leggenda e storia per dar vita ad un racconto cinematografico a metà tra la verità e l’invenzione.

Fonte: Naturaldiamonds

Goodnight Mommy: trailer del film con Naomi Watts, dal 16 settembre su Prime Video

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Prime Video ha diffuso il trailer ufficiale di Goodnight Mommy, il thriller diretto da Matt Sobel e scritto da Kyle Warren. Protagonisti del film che debutterà sulla piattaforma streaming il 16 settembre sono Naomi Watts, Cameron Crovetti, Nicholas Crovetti, Peter Hermann.

Goodnight Mommy è prodotto da V.J. Guibal, Nicolas Brigaud-Robert, Joshua Astrachan, David Kaplan. Executive Producer sono Veronika Franz, Severin Fiala, Naomi Watts, Kyle Warren, Matt Sobel, Derrick Tseng, Sébastien Beffa, François Yon.

La trama del film

Quando i due fratelli gemelli (Cameron e Nicholas Crovetti) arrivano nella casa di campagna della madre (Naomi Watts) e la trovano con il volto coperto di bende – a suo dire conseguenza di una recente operazione di chirurgia estetica – intuiscono immediatamente che qualcosa non va. La donna impone loro nuove regole della casa, fuma in bagno e strappa di nascosto un disegno che i figli le hanno regalato, tutte cose che l’amorevole mamma non avrebbe mai fatto. Mentre il suo comportamento diventa sempre più strano ed eccentrico, nei ragazzi si insinua un’idea inquietante: il sospetto crescente che la donna che si cela sotto le garze, che cucina per loro e dorme nella stanza accanto non sia affatto la madre.

Halloween Ends uscirà in sala e su Peacock in contemporanea

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Halloween Ends uscirà in sala e su Peacock in contemporanea

Con un video annuncio su Instagram, Jamie Lee Curtis ha annunciato che Halloween Ends, definitivo film della saga di Michael Myers, uscirà al cinema e in contemporanea in streaming, su Peacock, dal 14 ottobre 2022, in tempo per Halloween, appunto!

Dopo 45 anni, il franchise horror più acclamato e venerato della storia del cinema giunge alla sua epica e terrificante conclusione: Laurie Strode affronta per l’ultima volta l’incarnazione del male, Michael Myers, in uno scontro finale diverso da qualsiasi altro mai visto sullo schermo. Solo uno di loro sopravviverà.

L’icona Jamie Lee Curtis torna per l’ultima volta nei panni di Laurie Strode, la prima “final girl” dell’horror e il ruolo che ha lanciato la carriera della Curtis. La Curtis ha interpretato Laurie per più di quarant’anni, una delle più lunghe coppie attore-personaggio della storia del cinema. Quando il franchise è stato rilanciato nel 2018, Halloween ha battuto i record al botteghino, diventando il capitolo di maggior incasso del franchise e stabilendo un nuovo record per il più grande weekend di apertura per un film horror con protagonista una donna.

Quattro anni dopo gli eventi di Halloween Kills dello scorso anno, Laurie vive con la nipote Allyson (Andi Matichak) e sta finendo di scrivere le sue memorie. Michael Myers non è più stato visto da allora. Laurie, dopo aver permesso allo spettro di Michael di determinare e guidare la sua realtà per decenni, ha deciso di liberarsi dalla paura e dalla rabbia e di abbracciare la vita. Ma quando un giovane, Corey Cunningham (Rohan Campbell; The Hardy Boys, Virgin River), viene accusato di aver ucciso un ragazzo a cui faceva da babysitter, si scatena una cascata di violenza e terrore che costringerà Laurie ad affrontare finalmente il male che non può controllare, una volta per tutte.

Halloween Ends vede nel cast il ritorno di Will Patton nel ruolo dell’agente Frank Hawkins, Kyle Richards nel ruolo di Lindsey Wallace e James Jude Courtney nel ruolo di “The Shape”.

Dal team creativo che ha rilanciato il franchise con Halloween del 2018 e Halloween Kills, il film è diretto da David Gordon Green da una sceneggiatura di Paul Brad Logan (Manglehorn), Chris Bernier (serie The Driver), Danny McBride e David Gordon Green, basata sui personaggi creati da John Carpenter e Debra Hill. Halloween Ends è prodotto da Malek Akkad, Jason Blum e Bill Block. I produttori esecutivi sono John Carpenter, Jamie Lee Curtis, Danny McBride, David Gordon Green, Ryan Freimann, Ryan Turek, Andrew Golov, Thom Zadra e Christopher H. Warner.

Halloween Ends raggiungerà i personaggi dopo un salto temporale di quattro anni, e vedrà protagonisti gli eroi sopravvissuti, Laurie, Allyson (Andi Matichak) e Lindsey Wallace (Kyle Richards) affrontare le ricadute della furia del 2018 dopo l’ultima fuga di Michael.

Aquaman e il Regno Perduto: James Wan condivide nuovi affascinanti concept art

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Mentre la Warner Bros Discovery ha annunciato il cambio di data di uscita di Aquaman e il regno perduto che viene rimandato al 2023, nel contempo il regista James Wan  ha condiviso una carrellata di inediti e affascinante concept art dal film. L’artwork mette in luce un lussureggiante luogo sottomarino (forse Il regno perduto del titolo) e Arthur Curry (Jason Momoa) che affronta una pianta letale e quello che sembra essere un gruppo di mutanti acquatici, una battaglia completa e molto altro ancora.

Il regista ha anche postato una dichiarazione in merito allo spostamento che colloca il film a Natale del 2023. “Aquaman & The Lost Kingdom si spostano al giorno di Natale 2023”, il regista ha sottotitolato il suo post. “Sono un po’ superstizioso e adoro il fatto che sia una versione di dicembre come la prima! Ecco un piccolo assaggio di alcune opere d’arte nella grande ed epica costruzione del mondo che stiamo creando, e ho bisogno di tempo per farlo bene . Queste immagini graffiano a malapena la superficie di questo film (non hanno ancora mostrato i personaggi e le creature strani e meravigliosi di questo mondo). Non vedo l’ora di mostrarli, ma devi aspettare ancora un po’.”

 

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Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il regno perduto

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il regno perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman e il regno perduto uscirà nelle sale americane il 21 dicembre 2023.

Batgirl: ci sarà una proiezione “funebre” riservata

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Batgirl: ci sarà una proiezione “funebre” riservata

Mentre agosto sta volgendo al termine, il destino di Batgirl non è cambiato, con la Warner Bros. Discovery ancora decisa a non distribuire il film su HBO Max o nei cinema. Tuttavia, secondo THR, alcune persone fortunate potrebbero vedere il prodotto DC questa settimana.

Secondo quanto riferito, gli addetti ai lavori potrebbero vedere il film di Batgirl, in occasione di proiezione che una fonte descrive come una specie di “proiezione funebre”. Le persone che vedranno il montaggio sono le persone che hanno lavorato a Batgirl, come il cast e i membri della troupe. Tuttavia, questa sarà la prima e l’ultima volta prima che Batgirl con Leslie Grace vedrà uno schermo, prima che venga definitivamente archiviato (per adesso).

Shazam! Fury of the Gods posticipato a marzo 2023

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Shazam! Fury of the Gods posticipato a marzo 2023

Dovremo aspettare ancora un po’ per vedere Shazam! Fury of the Gods che la Warner Bros. Discovery ha di nuovo spostato. Adesso il film sarà distribuito il 17 marzo 2023, data che prima era occupata da Aquaman e Il Regno Perduto, che invece arriverà a dicembre 2023.

Questo ritardo darà a Fury of the Gods spazio per respirare, poiché la sua data di uscita originale di dicembre 2022 lo avrebbe messo in diretta concorrenza con il tanto atteso Avatar: la via dell’acqua, di James Cameron.

Cosa sappiamo di Shazam! Fury of the Gods

Shazam! Fury of the Gods sarà diretto ancora una volta da David F. Sandberg e vedrà il ritorno di  Zachary Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film uscirà al cinema il 17 marzo 2023. Nel cast è confermato il ritorno di Asher Angel, mentre i villain saranno interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel Zegler e Lucy LiuMark Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana, mentre Djimon Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo film è uscito nelle sale ad aprile 2019.

Olivia Wilde spiega la scelta di Florence Pugh per Don’t Worry Darling

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In un’intervista con Variety, Olivia Wilde ha spiegato come mai per Don’t Worry Darling ha scelto Florence Pugh per un ruolo che inizialmente doveva interpretare lei. La sensazione di Wilde era che mancasse qualcosa al personaggio quando doveva interpretarlo lei stessa. A 38 anni, è ancora nel fiore degli anni, ma ha preferito immaginare la coppia protagonista formata da Alice e Jack come giovani sposi novelli. E sebbene lo studio avesse in mente qualcun altro per il ruolo, Olivia Wilde sapeva da subito chi voleva per prendere il suo posto: Florence Pugh.

“C’era qualcosa nella giovinezza, nell’innocenza, che aveva davvero senso per la storia. Se io fossi stata Alice, non avrei avuto una coppia che ha più o meno la stessa età, siamo in una fascia di età diversa. Ma sono stata spazzata via dal talento di Florence. Amavo [Midsommar], ma amavo lei. Ero tipo, ‘Beh, è straordinaria. È chiaramente la giovane attrice più eccitante che lavora oggi.’”

Vedremo Don’t Worry Darling a Venezia 79.

Don’t Worry Darling: nuovo trailer del thriller diretto da Olivia Wilde

In Don’t Worry Darling Alice (Pugh) e Jack (Styles) hanno la fortuna di vivere nella comunità idealizzata di Victory, la città realizzata da un’azienda sperimentale che ospita, assieme alle loro famiglie, gli uomini che lavorano al progetto top-secret Victory. L’ottimismo sociale degli anni ’50 sposato dal loro amministratore delegato, Frank (Pine) – a metà tra un uomo d’azienda visionario ed un life coach motivazionale – fissa ogni aspetto della vita quotidiana di questo luogo utopico nel mezzo del deserto. Mentre i mariti trascorrono ogni giorno all’interno del quartier generale del Victory Project lavorando allo “sviluppo di materiali innovativi”, le loro mogli, inclusa l’elegante partner di Frank, Shelley (Chan), passano il tempo a godersi la bellezza, il lusso e la dissolutezza della loro comunità. La vita è perfetta, ed ogni esigenza dei residenti viene soddisfatta dall’azienda. Tutto ciò che viene chiesto in cambio è discrezione e impegno incondizionato per la causa del progetto Victory. Quando però iniziano ad apparire delle crepe nella loro vita idilliaca che rivelano qualcosa di sinistro sotto l’attraente facciata, Alice non può fare a meno di chiedersi esattamente cosa stiano facendo alla Victory e perché. Quanto sarà disposta a perdere Alice per far emergere cosa sta realmente accadendo in questo paradiso?

Un thriller psicologico audace e visivamente sbalorditivo, Don’t Worry Darling è un film potente della regista Olivia Wilde che si avvale delle straordinarie interpretazioni di Florence Pugh e Harry Styles, assieme ad un cast perfetto. Il film è interpretato anche da Nick Kroll (“How It Ends”), Sydney Chandler (“Pistol”), Kate Berlant (“C’era una volta… a Hollywood”), Asif Ali (“WandaVision”), Douglas Smith (“Big Little Lies”), Timothy Simons (“Veep – Vicepresidente Incompetente”) e Ari’el Stachel (l’imminente “Respect the Jux”).

Olivia Wilde ha diretto il film da una sceneggiatura scritta dalla sua autrice di “Le rivincita delle sfigate” Katie Silberman, basata su una storia di Carey Van Dyke e Shane Van Dyke (“Chernobyl Diaries – La mutazione”) e la Silberman. Il film è prodotto da Olivia Wilde, Katie Silberman, Miri Yoon e Roy Lee, mentre Richard Brener, Celia Khong, Alex G. Scott, Catherine Hardwicke, Carey Van Dyke e Shane Van Dyke sono i produttori esecutivi.

Il team che ha lavorato per Olivia Wilde dietro le quinte è composto dal direttore della fotografia due volte nominato all’Oscar Matthew Libatique (“A Star Is Born”, “Il cigno nero”), dalla scenografa Katie Byron (“Le rivincita delle sfigate “), dal montatore Affonso Gonçalves (“La figlia oscura”), dal compositore candidato all’Oscar John Powell (“Jason Bourne”), dal supervisore musicale Randall Poster (“No Time to Die”) e dalla costumista Arianne Phillips (“C’era una volta… a Hollywood”). New Line Cinema presenta Don’t Worry Darling che sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

Better Call Saul: 10 domande scottanti lasciate dal finale

Better Call Saul: 10 domande scottanti lasciate dal finale

L’episodio finale di Better Call Saul, l’avvincente ma oscuro prequel di Breaking Bad, è andato in onda il 15 agosto su AMC+ suscitando molti quesiti e lasciando spazio ad ampie speculazioni da parte della considerevole fanbase che lo show si è guadagnata.

Pochi erano sicuri che uno spin-off di una serie così apprezzata (sia dalla critica che dai fan) come Breaking Bad potesse raggiungere le stesse vette narrative e drammatiche di ciò che l’ha preceduta, ma Better Call Saul è riuscita sia a onorare il grandissimo predecessore seriale da cui deriva che a ritagliarsi un nuovo percorso e una nuova identità. Tuttavia, ci sono ancora diverse domande scottanti a cui i fan vorrebbero una risposta: analizziamole insieme.

Saul si è pentito?

Dal suo debutto nel 2015, sono successe molte cose per il personaggio di Saul, che, se non altro, sembra invincibile alla legge e a qualsiasi parvenza di giustizia morale. La domanda che molti spettatori si pongono dopo il finale del 15 agosto è: Saul si è davvero pentito di ciò che ha fatto?

Dopo tutto, Saul Goodman non è sempre stato l’avvocato furbo, sicuro di sé e irriverente che nascondeva la sua identità di manager di Cinnabon. I fan della serie, dopo aver visto il finale, potrebbero chiedersi se Saul Goodman abbia almeno avuto un momento di consapevolezza della portata dei suoi crimini, o se sia il perdente che Walter White e Mike Ehrmantraut hanno sempre ritenuto essere.

Confessione in aula

Uno dei momenti salienti del finale della serie è la scena del tribunale in cui Saul Goodman, con una svolta a sorpresa, confessa la sua miriade di crimini, nonostante abbia preso tutte le precauzioni per ridurre la sua pena detentiva in un magistrale patteggiamento. La domanda che si pongono i fan a riguardo è: perché ora vuole confessare? Cosa ci guadagna?

Secondo l’attore Bob Odenkirk, come riporta il LA Times, “È una scena immensa. È il viaggio più grande che il personaggio compie in tutta la serie”. Ma i fan continuano a cercare di capire il motivo che spinge Saul a rinunciare, secondo il giudice, a una delle offerte più generose che abbia mai visto negli ultimi decenni.

Racconto oscuro o tragica storia d’amore?

Anche il sorprendente riavvicinamento di Saul all’ex moglie Kim Wexler (brillantemente interpretata da Rhea Seehorn) nel finale di stagione suscita potenzialmente molte domande per i suoi fan più accaniti. In quanto frequente partner di Saul, il finale di stagione mostra l’emotività connessa al senso di perdono che ha Kim, che alla fine confessa i suoi crimini portando poi Saul a fare ulteriori ammissioni in tribunale.

La domanda profonda che rimane agli spettatori dello show è se si tratta solo di un improvviso cambiamento di coscienza o se Better Call Saul sia in realtà una tragica storia d’amore.

La scena finale di Saul e Walt

Il finale ritorna a momenti toccanti della serie e si sposta velocemente nel futuro, quando Kim (Rhea Seehorn) fa visita a Saul dopo che questi ha ricevuto una condanna a 86 anni di reclusione.

Gli spettatori potrebbero chiedersi il significato di un flashback in cui né Walter WhiteSaul Goodman sono disposti ad accettare l’oscurità dei loro crimini e le loro conseguenze irreversibili. Perché Saul ripete il proverbiale errore di nascondersi in un bunker sotterraneo in fuga dalla polizia con qualcuno molto più intelligente di lui, come ha fatto più volte con suo fratello Chuck?

Saul riscatta la sua anima?

L’unico episodio di Better Call Saul interamente scritto e diretto dal venerabile Peter Gould, il finale della sesta stagione, ha suscitato nei fan di tutto il mondo la domanda se questo sia un ultimo tentativo per Saul per redimersi. Con diversi riferimenti al ritorno indietro nel tempo nel corso dell’episodio, è forse questo l’obiettivo del co-creatore Gould di riportare sul piccolo schermo una qualche essenza di bontà umana, anche se per Saul Goodman si tratta di una versione offuscata?

Saul era il malvagio?

I fan di Breaking Bad che hanno seguito anche Better Call Saul, potrebbero porsi questa domanda: chi era il vero villain, Walt o Saul? Guardando entrambe le serie, la progressione oscura, subdola e vile di Saul verso la malvagità avviene attraverso le sue minacce verbali e le sue azioni, non con la forza bruta come nel caso del boss della droga Walter White. Ma questo lo rende davvero meno malvagio?

Il dibattito continua, visto che Gould, in un’intervista a Deadline, osserva in maniera accorta che “… a volte le persone che non esercitano personalmente la violenza possono essere responsabili di tutto il dolore del mondo tanto quanto quelle che premono il grilletto”.

Flashback

Better Call Saul ha avuto diversi flashback chiave nel corso della serie, tra cui un ritorno a tempi più semplici, quando Chuck, il fratello maggiore di Saul, gli porta la spesa, prima che diventasse un famoso avvocato e poi perdesse tutto.

I fan hanno messo in dubbio lo scopo ultimo del guardare indietro, soprattutto per quanto riguarda i personaggi più oscuri del cast, poiché il rimorso e l’introspezione sembrano raramente comparire in questi momenti o come parte integrante del loro carattere. Mentre alcuni hanno regalato momenti divertenti, altri non sono mai sembrati avere un impatto significativo.

Amare l’antieroe

Una domanda universale che potrebbe essere posta, e che in effetti è stata sollevata anche dall’attore Bob Odenkirk, è perché noi, come pubblico, amiamo il cupo e senza cuore Saul? Odenkirk, dal 2015, ha meravigliosamente svelato i molti aspetti di Saul Goodman e la sua evoluzione in una spietata canaglia.

Quando l’attore Odenkirk ha avuto un infarto durante le riprese della serie nel 2021, è rimasto scioccato dall’autentica manifestazione di affetto nei suoi confronti, nonostante il personaggio oscuro che interpreta. La serie porta alla ribalta il bisogno universale di abbracciare l’antieroe e il fascino di questo tipo di personaggio sul piccolo schermo e, spesso, anche nella vita reale.

Il ruolo di Marion

Una domanda che molti fan si staranno ponendo è: perché Saul ha permesso a Marion (interpretata dall’iconica Carol Burnett) di consegnarlo alla polizia e alle autorità? In quanto madre anziana del suo ex complice, perché, in questo momento cruciale, il personaggio malvagio di Saul non riemerge per minacciare o fare del male al personaggio di Marion? Una domanda scottante potrebbe essere se questo sia un punto di svolta o un barlume di rimorso che viene mostrato attraverso la trama, ma di certo non era quello che alcuni spettatori si aspettavano che accadesse.

Seconde possibilità

Rhea Seehorn e Bob Odenkirk concludono il finale di stagione con Saul Goodman ritratto dietro le sbarre mentre fuma una sigaretta con la sua ex moglie, Kim Wexler, in una particolare inquadratura che ricorda una versione riconciliata del loro rapporto. Lo spettatore si chiede: è questo il “lieto fine” della storia? Ci sarà modo di capire se le seconde possibilità esistono davvero? La sensazione di autentica perplessità che accompagna la narrazione lascia gli spettatori con quest’ultima, grande, domanda.

House of the Dragon: gli eventi chiave da conoscere

House of the Dragon: gli eventi chiave da conoscere

La nuova serie HBO House of the Dragon è entusiasmante: tra sangue, tragedie e politica riprende ed esalta tutti gli aspetti che hanno reso celebre lo show originario Il trono di Spade. Anche il prequel è tratto da uno dei libri di George R.R. Martin, Fuoco e Sangue. Per comprendere fino in fondo la trama di House of the Dragon, è necessario conoscere alcuni antefatti essenziali della storia dei Targaryen. Scopriamo cosa ci rivela il romanzo sulla serie.

Maegor il Crudele uccide il nipote

fossa del drago gotNel mondo di Game Of Thrones non mancano i re malvagi, ma pochi arrivano ai livelli di Re Maegor, noto come Il Crudele. Egli non solo ha rubato il trono a suo nipote, ma si è spinto fino a ucciderlo in battaglia.

Maegor non si è mai lasciato intimorire dalle ”sottigliezze” della legge. Dopo anni, le sue scelte continuano ad avere un impatto sui Targaryen anche nel presente di House of the Dragon.

Maegor è rifiutato dal trono stesso

Game Of ThronesDopo essersi guadagnato il trono a modo suo, Maegor si dimostra un sovrano meschino e spietato. Il Crudele pensa soltanto ai propri bisogni ed è disposto a fare qualsiasi cosa per realizzare i suoi desideri.

Questo aspetto lo rende un buon leader in battaglia, ma Maegor è carente in tutte le altre virtù proprie di un sovrano amato. Non sorprende scoprire che il re viene trovato morto impalato sulle punte del Trono di Spade. Per molti, è stato il trono stesso a rifiutare Maegor. In ogni caso, la questione rimane un capitolo aperto fino ai tempi della Danza dei Draghi.

Il Gran Consiglio si occupa della successione

Gran Consiglio Game of ThronesIl focus sul funzionamento dei meccanismi del potere è uno degli aspetti che ha reso Game of Thrones un unicum nel panorama HBO. Più volte nella storia della serie si è parlato del Gran Consiglio.

Il consiglio si è occupato della successione di re Jaehaerys, che sembrava pronto a lasciare il regno senza un erede maschio. In quell’occasione, il Gran Consiglio è servito principalmente a non far precipitare il regno in guerra. In generale, l’istituzione permette ai signori di avere voce in capitolo sull’erede del Trono di Spade, un ruolo rilevante anche nelle trame di House of the Dragon.

Viserys I

Paddy Considine King Viserys in House of the Dragon

Alla fine, il Gran Consiglio ha optato per Viserys (al trono Viserys I) scartando la pretendente Rhaenys, nipote di Jaehaerys. La scelta è stata guidata principalmente da questioni di genere: al tempo si credeva che una donna non potesse essere un sovrano adatto al Trono di Spade. Quello appena descritto è uno degli eventi più importanti nella storia del Continente Occidentale. Una volta salito al potere, Viserys ha fatto promettere al regno fedeltà al suo primogenito, la figlia Rhaenyra.

https://www.youtube.com/watch?v=7_4Bn4fioXA&feature=emb_title

La Fossa del Drago a Approdo del Re

Daemon Caraxes House of the DragonAll’epoca di Game Of Thrones, Approdo del Re è una delle città più importanti del regno. Ciò vale anche per i tempi di House of The Dragon. Tuttavia, né in GOT né nel prequel viene raccontata la costruzione di Fossa del Drago, luogo progettato per fornire ai Targaryens un posto sicuro per accogliere i loro numerosi draghi.

Come si scopre più avanti, gli spazi di convivenza architettati dai Targaryens diventano più stretti man mano che gli abitanti della città iniziano ad opporsi alle bestie.

La tradizione delle uova di Drago

Game of Thrones DaenerysI draghi sono uno degli aspetti principali di Game of Thrones e, ovviamente, lo stesso vale per House of the Dragon. In particolare, le bestie sono essenziali per i Targaryen, la famiglia è disposta a tutto pur di assicurarsi che ogni membro ne abbia uno personale. Per questo motivo, durante gli anni che precedono la Danza dei Draghi, si sviluppa l’usanza di mettere un uovo di drago nella culla di ogni neonato Targaryen.

C’è stata una rivolta della fede militante

Eugene Simon Lancel Lannister in Game of ThronesFin dall’inizio, i Targaryen sviluppano una relazione molto tesa con il Culto dei Sette. Il punto di crisi si ha quando il gruppo del Credo Militante conduce una rivolta contro di loro, portando disordini e spargimenti di sangue nei Sette Regni. Le rivolte alla fine vengono represse spietatamente dai Targaryen, ma, come scopriremo in House of the Dragon, i semi dell’agitazione rimangono in giro per i regni fino allo scoppio definitivo con la Danza dei Draghi. 

Il regno di Jaehaerys è stato longevo e prosperoso

Jaehaerys Alysanne Fuoco e sangueNonostante la crisi di successione alla fine del suo regno, Jaehaerys I è stato uno dei più grandi governanti della dinastia Targaryen. È riuscito a portare molta stabilità ai suoi sdditi, istituendo un’epoca d’oro. Tuttavia, è proprio durante il suo regno che nascono le tracce del caos, dallo spargimento di sangue e dalle tenebre che segnano l’epcoa della Danza dei Draghi.

L’ascesa di Approdo del Re

got approdo del reCi sono molti luoghi celebri e incantevoli in Game of ThronesUno dei più eccezionali è sicuramente la capitale Approdo del Re. Fondata al tempo di Aegon il Conquistatore, essa diviene rapidamente una delle città più potenti del regno. Tuttavia, la sua rapida fioritura diventa un problema. Al tempo di House of Dragon infatti, la città è abbastanza vasta da poter nascondere al suo interno ogni cospirazione e minaccia per i Targaryen.

I draghi muoiono in battaglia

house of the dragon dragoI draghi forniscono ad Aegon e ai suoi discendenti un tipo di potere invidiabile (e invidiato) dagli altri sovrani. Tuttavia, le bestie non sono invulnerabil. Citiamo due occasioni in cui i draghi vengono uccisi in battaglia. Per prima cosa, la regina Rhaenys viene fatta fuori con il suo drago Meraxes all’Hellholt di Dorne, mentre Maegor uccide il nipote Aegon insieme al drago Quicksilver. Anche guardando House of the Dragon quindi, occorre tenere a mente che i draghi, come ogni altro essere vivente, possono facilmente cadere in combattimento.