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Lamborghini: The Man Behind the Legend, recensione del film con Frank Grillo

Le auto sono le protagoniste di Lamborghini: The Man behind the Legend, scritto e diretto da Bobby Moresco e basato sulla biografia Ferruccio Lamborghini: la storia ufficiale, di cui è autore il figlioTonino Lamborghini. Questo biopic dalla produzione accidentata, di cui si è iniziato a parlare già nel 2015, si configura come un racconto pomposo che riesce nell’intento più semplice – esaltare le bellezze italiane e le automobili d’epoca – ma fallisce in tutto ciò che riguarda gli esseri umani, primo fra tutti il suo protagonista.

La storia di Ferruccio Lamborghini

Lamborghini: The Man behind the Legend racconta la storia del geniale Ferruccio Lamborghini (Frank Grillo), nato nel 1916 a Renazzo (FE) in una famiglia di contadini e che, nel 1963, ha fondato a Sant’Agata Bolognese il marchio di auto sportive e SUV di lusso Automobili Lamborghini, divenendo un industriale di fama mondiale. Il sogno di Ferruccio era quello di battere il suo rivale di sempre Enzo Ferrari e di dimostrare a se stesso e agli altri che avrebbe potuto creare l’auto più veloce ed esteticamente più bella del mondo. Ma inseguire i propri sogni può comportare un prezzo enorme da pagare e Ferruccio era pronto a sacrificare tutto: era un visionario, qualcuno che riusciva a vedere cose che il resto di noi non solo non vede, ma riesce a malapena a immaginare. Attraverso questo film, il regista Bobby Moresco si è chiesto dunque cosa significhi essere qualcuno che pensa in modo diverso da tutti gli altri e ha il coraggio di agire in base a questi istinti e idee.

Prima di questo momento, del successo e della fantomatica “leggenda” del titolo, c’é però il racconto delle origini del giovane Ferruccio (Romano Reggiani) che, ispirato dalla sua formazione meccanica durante la Seconda Guerra Mondiale, sfida il padre agricoltore (Fortunato Cerlino) dedicandosi alla costruzione di trattori invece che alla loro guida. Decide di fare socio il suo migliore amico Matteo (Matteo Leoni) e riceve il sostegno dell’adorata moglie Clelia (Hannah van der Westhuysen), ma finirà per perderli entrambi: uno a causa di una tragedia, l’altro per l’arroganza.

Le auto da corsa al cinema

Dal punto di vista cinematografico, un progetto sull’automobile forse più conosciuta al mondo era assolutamente destinato a realizzarsi; dopo il successo di Ford V Ferrari (Le Mans ’66), era solo questione di tempo prima che altri registi si accodassero a racconti di questo tipo. Il prossimo anno, sarà poi Ferrari di Michael Mann, con Adam Driver e Penélope Cruz come protagonisti, a continuare questa tendenza.

Le continue modifiche nel pre e durante la produzione del film sono probabilmente la causa della scarsa organicità del film che, all’epoca, era stato pubblicizzato come un biopic dalla portata gigantesca. Inizialmente, Antonio Banderas e Alec Baldwin dovevano essere i protagonisti del film, ma il ruolo di Banderas è stato poi affidato a Frank Grillo che, per quanto tenti di entrare nel personaggio, non sopperisce alla terribile domanda del “come lo avrebbe interpretato Banderas”, che si porranno tutti gli spettatori durante la visione.

Con Lamborghini: The Man behind the Legend lo sceneggiatore/regista Bobby Moresco cerca di raccontare in meno di 90 minuti la vita personale e professionale di Ferruccio Lamborghini, scalfendone solamente la superficie. Si percepisce chiaramente l’urgenza di raccontare i principali successi del personaggio, limitandosi ad accennare i dettagli biografici necessari per ritrarre Lamborghini, un magnate dell’industria ma con molte zone d’ombra nell’animo.

Il cast di Lamborghini: The Man Behind The Legend

Lamborghini: il ritratto superficiale di un uomo complesso

Lamborghini: The Man Behind the Legend si concentra sui momenti salienti della carriera del protagonista, lasciando tutto il resto in secondo piano. Alla fine, non si percepisce quasi nulla dell’uomo e le belle auto servono a malapena per ricordarci la leggenda. Il ritratto indubbiamente affettuoso dello sceneggiatore e regista Bobby Moresco è un’opera soffocante nella sua estetica, che romanticizza tutto, dalle piazze ai vigneti, dai pavimenti delle fabbriche ai motori delle auto, ma che non riesce mai a mettere in scena le conquiste di un sognatore o – quando si trattava di contrastare il dominio della Ferrari nel mondo dell’auto – la grinta di un concorrente.

Justice League: un commosso tributo del regista in occasione dell’anniversario

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A cinque anni dall’uscita nelle sale del film, Zack Snyder rende un tributo emotivo alla sua defunta figlia e ai fan della DC con un toccante post sulla Justice League. Snyder occupa un posto speciale nel cuore di molti fan dei fumetti per il suo lavoro non solo nell’aiutare a lanciare Warner Bros.’ DC Universe, ma anche per aver adattato per il grande schermo 300 di Frank Miller e Watchmen di Alan Moore. Mentre i critici sono rimasti in gran parte polarizzati sulle loro opinioni sui suoi film, Snyder ha creato un’importante base di fan, che avrebbe persino lanciato una campagna per aiutare a ripristinare la sua visione originale della Justice League dopo aver lasciato il film durante la post-produzione.

Zack Snyder ha recentemente utilizzato Twitter per celebrare il quinto anniversario della Justice League. Il regista ha pubblicato un tributo emozionante sia ai fan della DC che alla sua defunta figlia, Autumn, condividendo una citazione con cui esprime la sua gratitudine per coloro che hanno contribuito a realizzare il cut del regista.

“Autumn firmava tutto con questa citazione: l’obbiettivo non è vivere per sempre, ma create qualcosa che viva per sempre. A tutti voi che avete reso JL reale, onore a lei.” E poi “Non solo per il vostro sforzo per la raccolta fondi per la salute mentale, ma anche per aver avuto parte concreta nella realizzazione di qualcosa che vivrà per sempre. E per questo, vi sono eternamente grato.”

https://twitter.com/ZackSnyder/status/1593412667120631808?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1593412667120631808%7Ctwgr%5E3506b005c49749ea7d1217feb6af986cd82e5663%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fjustice-league-anniversary-zack-snyder-daughter-emotional-tribute%2F

Guardiani della Galassia Vol. 3, il film racconterà finalmente le origini di Rocket

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Il regista di Guardiani della Galassia Vol. 3 James Gunn rivela che il film in uscita esplorerà finalmente le origini di Rocket. Anche se Guardiani della Galassia Vol. 2 è uscito nel 2017, il team di supereroi è apparso in numerosi altri film MCU, più recentemente in Thor: Love and Thunder. Oltre all’imminente Guardians of the Galaxy Holiday Special, Star-Lord (Chris Pratt), Gamora (Zoe Saldana), Drax (Dave Bautista), Rocket (Bradley Cooper) e Groot (Vin Diesel) saranno al centro della scena.

Mentre rimangono molte domande su come Guardiani della Galassia Vol. 3 concluderà la storia del team titolare, il regista James Gunn ha recentemente rivelato in un’intervista a ComicBook.com che il film approfondirà la storia passata di Rocket. Il regista è attento a non rivelare troppi dettagli su ciò che il film in uscita ha in serbo per i fan, ma anticipa che il passato di Rocket sarà al centro dell’intera storia emotiva che ha pianificato.

“[The Guardians of the Galaxy Holiday Special] è anche molto, molto diverso dal Volume 3 perché il Volume 3 sarà un film molto emozionante. E racconta questa storia su Rocket, da dove viene e dove sta andando, e come questo si lega a tutti gli altri, alla fine di questa iterazione di The Guardians. Quindi, fare questa cosa frivola una volta ogni quattro giorni, e poi andare a girare quattro giorni di Guardians Vol. 3, e poi tornare indietro, ha quasi creato un colpo di frusta. Ma era anche quasi come se i giorni dello Speciale delle Vacanze dei Guardiani della Galassia fossero come i giorni di neve, sai? Quelli erano… quella era la ricreazione. È stato divertente!”

Chiaramente il regista parla delle riprese contemporanee del Vol. 3 e dello speciale natalizio, che è stato invece molto più leggero rispetto al contributo emotivo che invece richiederà il film che chiuderà la trilogia dei Guardiani cinematografici originali.

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

Nel film Marvel Studios l’amato gruppo di emarginati sembra po’ diverso ultimamente. Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora, deve riunire intorno a sé la sua squadra per difendere l’universo, oltre a proteggere uno di loro. Una missione che, se non sarà portata a termine con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.

Indiana Jones 5: Harrison Ford è di nuovo il professore/archeologo nella nuova foto

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Empire Magazine ha dedicato la doppia copertina del numero di questo mese al prossimo Indiana Jones 5. Oltre a una doppia cover speciale, ci sono anche delle foto inedite all’interno del numero. Ovviamente, protagonista delle immagini è Harrison Ford, che torna per l’ultima volta nell’iconico costume del professor Jones.

Indiana Jones 5 è infatti in gestazione da diversi anni, con il progetto inizialmente sviluppato da Steven Spielberg, prima che egli si ritirasse dal progetto. Il regista di Le Mans ‘66 e Logan James Mangold è poi stato chiamato a dirigere il film, con Harrison Ford confermatissimo nei panni dell’iconico avventuriero. Accanto a lui, in ruoli ancora non meglio chiariti, vi saranno gli attori Phoebe Waller-Bridge e Mads Mikkelsen. Quanto oggi mostrato sembra relativo, oltre allo stesso Jones, proprio ai personaggi interpretati da questi ultimi due attori.

Nelle foto diffuse si possono infatti ritrovare quello che sembra certo essere il costume che la Waller-Bridge sfoggerà nel film, mentre ve ne è anche uno che potrebbe essere relativo all’antagonista, anche se non è ancora certo che Mikkelsen avrà effettivamente tale ruolo. Accanto ai costumi, alcuni artwork anticipano quelle che potrebbero essere delle scene del film, con ambientazioni esotiche e inseguimenti su improbabili mezzi. Si possono ritrovare tali foto dei costumi e dei concept art qui di seguito, sul profilo ufficiale di ComicBook. Indiana Jones 5 ha una data d’uscita attualmente fissata al 30 giugno 2023.

The Christmas Show, la recensione del reality di Natale

The Christmas Show, la recensione del reality di Natale

È di nuovo “Quel periodo dell’anno“, che a quanto pare ogni anno arriva un po’ prima. Che sia per il bisogno di credere alle – o vivere nelle – favole, o solo per motivi commerciali, tra gli effetti più evidenti c’è sicuramente anche il proliferare dell’offerta al pubblico di prodotti come il The Christmas Show di Alberto Ferrari. Una commedia corale leggera sulla magia del Natale con Serena Autieri, Raoul Bova, Francesco Pannofino, Tullio Solenghi e Ornella Muti che Viva Productions – in collaborazione con Altre Storie e Adler Entertainment – distribuisce nelle sale dei cinema a partire dal 17 novembre.

Natale nella Casa – The Christmas Show

Non sarà un caso che il regista abbia scritto la storia durante la pandemia, come dice lui, in cerca di “una piccola luce”, per “solleticare quella parte di noi che ancora crede a Babbo Natale e che non smetterà mai di farlo”. E per riuscirci abbia pensato alla Sofia di Serena Autieri e i suoi due figli, Ricky e Alice, un terzetto che conduce una vita disincantata dopo un grave lutto e tra le mille difficoltà del quotidiano. Che per la famiglia Rovati sta per cambiare radicalmente, a partire dal Natale fuori dal comune che si prospetta a partire dalla inaspettata partecipazione al seguitissimo reality Christmas Show. Un’esperienza che porterà loro e alcuni loro conoscenti a vivere situazioni sorprendenti, non ultima la scoperta del misterioso vicino di casa, l’affascinante Pierre, che potrebbe conquistare il cuore di Sofia… e non solo.

Si spera nella magia del Natale

Salvo le pillole di background a creare un minimo di contesto, il film è sostanzialmente la cronaca di un reality che in pochi vedremmo se lo trovassimo in prima serata o su qualche pay tv. Uno show natalizio limitato nel tempo e nei mezzi che punta in maniera piuttosto univoca a un pubblico familiare, di quei genitori in cerca di un titolo per portare al cinema nei pomeriggi delle Feste i propri bambini. E non solo, visto l’inserimento nel cast dei teenager Alice Andrea Ferrari, Nicolò Bertonelli (Braccialetti rossi e presto a teatro con Tick, Tick… Boom) o Adriano Occulto (Il collegio, Ragazzaccio).

Forse i più naturali tra le maschere offerte ai vari interpreti, chiamati a dar corpo a stereotipi di facile riconoscibilità o identificazione, più che empatizzazione, che richiederebbe un altro tasso di caratterizzazione, o drammatizzazione, che di fatto manca. Senza che nessuno ne senta la mancanza, vista la messa in scena di un prodotto costruito – come detto – per raccontare una vicenda semplice quanto edificante dalla quale non è il caso di aspettarsi intrecci particolarmente avvincenti.

THE CHRISTMAS SHOWUn plauso alla Autieri, vero cardine dello sviluppo, senza nulla togliere ai vari Bova e Pannofino (in gran spolvero dopo Boris 4 e al quale tocca il personaggio più ricco di sfumature e gag), ai quali come accennato si chiede principalmente di indossare un costume, come vediamo, con esiti diversi. Né ai due nonni della strana coppia Muti-Solenghi, convinti a fare gli anziani ‘alternativi’ e a colorare lo sfondo.

Encomiabile, insomma, l’intento del regista di voler “giocare con l’immaginario collettivo” natalizio, peccato che a venire meno sia il racconto dell’altrettanto dichiarato “straordinario che invade il quotidiano e lo rende unico”. In questo senso, a poco valgono i supposti colpi di scena o le citazioni ai vari Frequency, Ritorno al Futuro che potrebbero non esser colte dallo spettatore medio cui sono rivolte, a parte quella de Il piccolo principe. Mentre invece merita sottolineare come la parte migliore sia forse quella rimasta sulla carta, solo in parte riconoscibile, relativa a temi non banali come quello dell’elaborazione del lutto e della separazione, dell’ansia da accettazione, di sé e del ruolo sociale assegnato, e la speranza che può riaccendersi dopo la scelta – comune a molti – di mettere in pausa la propria vita, con il rischio di rassegnarsi a che resti interrotta.

Tutto quello che Black Panther: Wakanda Forever rivela del Blip

Tutto quello che Black Panther: Wakanda Forever rivela del Blip

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler di Black Panther: Wakanda Forever.

Il nuovo film MCU ha finalmente rivelato cosa è successo a Wakanda durante il Blip. Dopo lo schiocco delle dita di Thanos in Avengers: Infinity War – l’evento che ha cancellato metà delle creature dell’universo – la maggior parte degli spettatori si aspettava un cambio di direzione per l’intero franchise. Tuttavia, Avengers: Endgame è iniziato con un salto temporale di cinque anni, bypassando completamente gli eventi del Blip. Solo successivamente la Marvel ha rivelato ciò che è successo durante il famoso salto temporale che precede Endgame.

Se il primo Black Panther sorvola su cosa è successo a Wakanda durante il Blip, Wakanda Forever pone il focus non solo sulla morte del re T’Challa, ma anche sulle conseguenze dello Snap di Thanos.

Ramonda diventa il capo del Wakanda

ramonda black panther wakanda forever

Stando a Black Panther: Wakanda Forever, dopo la tragica morte di T’Challa, Ramonda viene “reintegrata’’ come sovrano del Wakanda. Questo fatto indica implicitamente che Ramonda sia salita al trono durante il Blip. La teoria è plausibile, dato che sia T’Challa che Shuri sono rimaste vittime dello Snap di Thanos. Durante il Blip, il Wakanda ha vissuto un momento di grande confusione. Prima la sparizione T’Challa, che in teoria doveva essere l’ultima Pantera Nera. Poi la strage delle scorte dell’Erba a Foglia di Cuore Infine la perdita di Shuri, l’unica scienziata in grado di sintetizzare l’erba. In tutto ciò, Ramonda viene posta come guida del Wakanda.

Wakanda si eclissa dal resto del mondo

Black Panther Wakanda

In Black Panther, il Wakanda era nascosto dagli ologrammi. Nel secondo film, il mondo di Ramonda ritorna ad essere isolato dal resto dell’MCU. Probabilmente, dopo l’infrazione di Thanos, i sopravvissuti hanno cercato di ricreare la sicurezza del Wakanda attraverso l’isolazionismo. Sicuramente, Ramonda ha svolto un ruolo di primo piano nella restaurazione dell’equilibrio.

Rimane in dubbio quale posto sia spettato a Okoye durante il Blip. Come sappiamo da Avengers: Endgame, Okoye è rimasta in contatto con i Vendicatori, unendosi anche al consiglio olografico di Vedova Nera. Probabilmente, il Wakanda è stato tenuto fuori dagli eventi principali del Blip e Okoye ha guidato nell’ombra le forze dentro e fuori dal Wakanda.

Nakia partorisce il figlio di T’Challa

tchalla nakia

Infine, Black Panther: Wakanda Forever conferma che Nakia è sopravvissuta allo Snap di Thanos. Il film rivela che Nakia ha lasciato Wakanda poco dopo l’attacco di Thanos. Tuttavia, non è chiaro se la donna sia fuggita prima o dopo la nascita di suo figlio Toussaint. Stando alla scena tra i titoli di coda di Black Panther, T’Challa sapeva che Nakia era incinta. Per non includere il bambino nella linea di successione, i due decidono che la donna e il piccolo devono fuggire ad Haiti. Al tempo, Nakia non poteva imaginare che T’Challa sarebbe tornato dopo il Blip per poi incontrare la morte definitivamente. In Black Panther: Wakanda Forever assistiamo alla tragica e straziante storia di Nakia.

Film Horror 2022: tutti i titoli in arrivo quest’anno

Film Horror 2022: tutti i titoli in arrivo quest’anno

I film Horror non bastano mai, sono una continua fonte di storie, sia che facciano soltanto saltare dalla sedia, sia che rappresentino uno sguardo sulla società in cui viviamo. Il cinema ha sempre fatto affidamento al genere per “sostenersi” e ancora oggi molti dei più brillanti storyteller si affidano al suo linguaggio per raccontare le loro storie. Non fa eccezione la lunga lista di film Horror del 2022.

Tra progetti più sperimentali, grandi autori che tornano a raccontare le loro storie dell’orrore e soprattutto film che appartengono alle saghe più amate del filone horror, tra conclusioni e reboot, sarà un anno d’oro per il genere! Di seguito, ecco tutti i film horror in uscita nel 2022 da non perdere assolutamente!

Film horror 2022

Scream

Altro reboot da un franchise di enorme successo firmato Wes Creven. Venticinque anni dopo una serie di brutali omicidi che hanno sconvolto la tranquilla cittadina di Woodsboro, in California, un nuovo killer indossa la maschera di Ghostface e inizia a prendere di mira un gruppo di adolescenti. Diretto da Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett il film è uscito il 13 Gennaio 2022. Arriverà tra poco sulle piattaforme e ritornano nel cast le attrici originali Neve Campbell, Courteney Cox e David Arquette. Qui la recensione.

Non aprite quella porta

E’ l’annunciato sequel targato Netflix e ennesimo film basato sul franchise basato a sua volta su una storia vera. Il primo film di Tom Hooper è diventato un vero e proprio cult. Ma di cosa parla il nuovo film? Dopo quasi 50 anni di latitanza, Faccia di Cuoio ritorna per terrorizzare un gruppo di giovani amici idealisti che accidentalmente sconvolgono il suo mondo protetto, in una remota città abbandonata del Texas. Il film è uscito il 14 Febbraio 2022 su Netflix.

Occhiali neri

Il ritorno del maestro del brivido per eccellenza, il nostro Dario Argento. Occhiali neri (qui la recensione) segna il ritorno del regista nelle sale cinematografiche a 10 anni dal suo precedente lavoro, Dracula 3D. La storia di questo nuovo progetto si svolge a Roma. Protagonista è Ilenia Pastorelli nei panni di una donna che per sfuggire ad un aggressore va a schiantarsi contro una macchina, perdendo la vista. Dallo choc riemerge però decisa a combattere per la sua sopravvivenza.

Occhiali neri film 2022

Jeepers Creepers: Reborn

Jeepers Creepers: Reborn è un film horror americano scritto da Sean Michael Argo e diretto da Timo Vuorensola. È il quarto film della serie di film Jeepers Creepers e dovrebbe essere distribuito da Screen Media Films nel 2022. Al momento non sappiamo se il film uscirà in Italia al cinema. Nel film, nel contesto del festival Horror Hound, Chase e la sua ragazza Laine iniziano a provare premonizioni inspiegabili e visioni inquietanti associate al passato della città e al Creeper.

Nope

 

Nope (qui la recensione) è un film horror del 2022 uscito ad agosto in Italia, scritto, diretto e prodotto da Jordan Peele sotto il marchio della sua casa di produzione Monkeypaw Productions. Protagonisti del film Daniel Kaluuya, Keke Palmer e Steven Yeun, i quali si trovano a confrontarsi con un fenomeno inspiegabile presente nel cielo sopra di loro. Tra dramma, mistero, horror e profonde riflessioni sociali, Nope segna il ritorno alla regia di Peele, reduce dai clamorosi successi di Scappa – Get Out e Noi.

Men

Men è un film drammatico horror uscito ad agosto in Italia, scritto e diretto da Alex Garland, autore anche di Ex Machina e Annientamento. Il film è interpretato da Jessie Buckley e Rory Kinnear, protagonisti di una storia che vede una giovane donna recarsi in vacanza da sola nella campagna inglese dopo la morte dell’ex marito. In quei luoghi apparentemente incontaminati, però, qualcosa sembra sfuggire alle leggi della logica, dando vita ad un vero e proprio incubo.

Halloween Ends

 

 

Halloween Ends (qui la recensione) è stato uno dei film horror più attesi del 2022, uscito ad ottobre per la regia di David Gordon Green e scritto da Green, Danny McBride, Paul Brad Logan e da Chris Bernier basato sui personaggi ideati da John Carpenter e Debra Hill. Si tratta del sequel di Halloween Kills del 2021 ed è la tredicesima e ultima puntata del franchise di Halloween. Il film è interpretato da Jamie Lee Curtis e Nick Castle che riprendono i ruoli di Laurie Strode e Michael Myers, con James Jude Courtney che interpreta Myers. Andi Matichak, Will Patton e Kyle Richards riprendono i ruoli della nipote di Laurie, Allyson, del vice Frank Hawkins e Lindsey Wallace.

Halloween-ends

Non sarai sola

Non sarai sola è un film horror uscito in Italia nel luglio del 2022, coprodotto a livello internazionale e scritto e diretto da Goran Stolevski, al suo debutto alla regia. Nel cast si ritrovano Noomi Rapace, Anamaria Marinca, Alice Englert, Carloto Cotta, Félix Maritaud e Sara Klimoska. La trama si svolge nella Macedonia del 19º secolo, dove una giovane donna viene rapita in un isolato villaggio di montagna e trasformata successivamente in una strega da un antico spirito.

Firestarter

Firestarter (qui la recensione) è un film horror di fantascienza americano diretto da Keith Thomas, basato sull’omonimo romanzo di Stephen King e con protagonisti Zac Efron, Ryan Kiera Armstrong, Sydney Lemmon, Michael Greyeyes e Kurtwood Smith. Nel film, un padre deve proteggere sua figlia dopo che ha sviluppato la pirocinesi ed è braccata da un’agenzia governativa segreta che intende catturarla e controllarla. Nel corso della loro fuga, si scatenerà una scia di violenza e sangue senza eguali.

X – A Sexy Horror Story

X– A Sexy Horror Story (qui la recensione) è un film slasher americano scritto, diretto e montato da Ti West. Il film è interpretato da Mia Goth, Jenna Ortega, Martin Henderson, Scott Mescudi e Brittany Snow. Nel film, in una fattoria isolata in Texas, una troupe cinematografica arriva per girare un film per adulti. I loro ospiti, una coppia di anziani solitari, si interessano in modo speciale ai nuovi arrivati. Al calar della notte, l’interesse malizioso della coppia sfocia però nella violenza e nella follia.

Pearl

Pearl (qui la recensione) è film horro del 2022 diretto da Ti West con Mia Goth, David Corenswet, Tandi Wright, Matthew Sunderland, Emma Jenkins-Purro. Si tratta del sequel/prequel di X – A Sexy Horror Story. Intrappolata nella fattoria isolata della sua famiglia, Perla deve occuparsi del padre malato sotto la sorveglianza amara e prepotente della sua devota madre. Desiderando una vita affascinante come quella vista nei film, le ambizioni, le tentazioni e le repressioni di Pearl si scontrano, nella straordinaria storia delle origini ispirata al technicolor dell’iconico cattivo di X.

Pearl

Gli occhi del diavolo

Gli occhi del diavolo è un film horror soprannaturale americano di prossima uscita diretto da Daniel Stamm e scritto da Robert Zappia. I protagonisti sono Jacqueline Byers, Virginia Madsen e Ben Cross. La trama ruota intorno a Suor Ann, una venticinquenne irrequieta che crede fermamente che eseguire esorcismi sia la sua vocazione. Il suo desiderio di mettersi alla prova prende una piega imprevista quando incontra uno dei pazienti più disturbati della scuola. Durante i loro strazianti incontri, la sorella Ann si trova faccia a faccia con una forza demoniaca che infesta la scuola e ha misteriosi legami con il suo passato.

Crimes of the Future

Crimes of the Future segna il ritorno al cinema di David Cronenberg. Il film offre un tuffo profondo in futuro non troppo lontano, in cui l’umanità sta imparando ad adattarsi al suo ambiente sintetico. Questa evoluzione sposta gli esseri umani oltre il loro stato naturale e in una vera e propria metamorfosi del corpo, che altera la loro composizione biologica. Presentato a Cannes, Crimes of the Future ha per protagonisti Viggo Mortensen, Léa Seydoux e Kristen Stewart.

Smile

Smile (qui la recensione) è un film horror psicologico statunitense del 2022 scritto e diretto da Parker Finn, basato sul suo corto del 2020 Laura Hasn’t Slept. Il film ha come attori Sosie Bacon, Jessie T. Usher, Kyle Gallner, Caitlin Stasey, Kal Penn e Rob Morgan. La trama ruota intorno ad una donna costretta a confrontarsi con il suo passato per sopravvivere e sfuggire ad una nuova e agghiacciante realtà.

The Slaughter – La mattanza

The Slaughter – La mattanza è un film horror italiano diretto da Dario Germani  con Roberto Luigi Mauri, Tonia De Micco, Fabrizio Bordignon, Robert Madison e Jessica Pizzi. La storia ha per protagonisti quattro ragazze e tre ragazzi, i quali decidono di trascorrere una notte di sballo all’interno di un grande stabilimento cinematografico di sviluppo e stampa. Sarà l’inizio di una notte di terrore.

Hatching – La forma del male

Hatching – La forma del male (qui la recensione) è un film horror del 2022 diretto da Hanna Bergholm e scritto da Ilja Rautsi. È stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2022 il 23 gennaio 2022, e distribuito in Italia il 6 ottobre dello stesso anno. La storia ruota intorno ad un uovo che una dodicenne trova nel bosco e decide di custodire finché non si schiuda. Ciò che uscirà da quel guscio, tuttavia, darà vita ad orrori che metteranno alla prova la stabilità della sua famiglia.

Hatching - La forma del male film

Cracked

Cracked è un film tailandese di Surapong Ploensang con Byron Bishop, Chayanit Chansangavej, Nichkhun e Nutthatcha Padovan. Quando il padre di Ruja, un famoso pittore, muore, lei torna in Thailandia per l’eredità. Un amico di famiglia le consiglia di vendere una serie di opere, ma il soggiorno di Ruja è funestato da una presenza oscura. Quante sinistre verità si celano dietro i quadri? Presentato al Far East Film Festival di Udine, il film non ha ancora una distribuzione in sala.

Goodnight Mommy

Diretto da Matt Sobel, Goodnight Mommy è un film horror distribuito sulla piattaforma Prime Video il 16 settembre 2022. Si tratta del remake dell’acclamato film omonimo di produzione austriaca del 2014. Quando due fratelli gemelli arrivano a casa e trovano il comportamento della madre alterato e il suo viso coperto da bende chirurgiche, iniziano a sospettare che la donna sotto la garza non sia chi dice di essere.

Piove

Piove (qui la recensione) è un film di genere thriller/horror del 2022, diretto da Paolo Strippoli, con Fabrizio Rongione, Francesco Gheghi, Aurora Menenti e Cristiana Dell’Anna. La storia ruota intorno ad una nebbia che, con la pioggia, esce dalle fogne ed entra nel corpo di chi la respira, facendo uscire il peggio di sé. Nessuno sembra poter sfuggire a ciò, neanche Thomas e i suoi due figli, già segnati dal dolore e dalle divisioni interne.

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Scream: la trama, il cast e le curiosità sul film di Wes Craven

Scream: la trama, il cast e le curiosità sul film di Wes Craven

Con la serie di film intitolati Scream, il regista dell’horror Wes Craven regala al cinema un nuovo iconico killer, chiamato Ghostface per via della caratteristica maschera da lui indossata. Protagonista di quattro film, il personaggio è tutt’oggi una delle figure chiave del cinema thriller, mentre la serie ha contribuito a ridefinire le caratteristiche del genere, segnando un momento di passaggio all’interno di questo. In particolare, tali titoli contribuirono a rilanciare il successo degli slasher, film nei quali un maniaco omicida dà la caccia ad un gruppo di persone. L’arrivo di Scream al cinema nel 1996 fu dunque una vera e propria rivoluzione.

Il regista Wes Craven, noto anche per essere l’autore della saga horror Nightmare, ebbe l’idea per il film a partire da un vero serial killer. Questi è Danny Rolling, il quale confessò l’omicidio e la mutilazione di cinque studenti in Florida tra il 1989 e il 1990. Questi, catturato, si trovò infine condannato a morte tramite iniezione letale nel 2006. La figura del killer dei film, come anche gli omicidi da lui perpetrati sono basati su quelli realizzati da Rolling, e ciò contribuì a generare una concreta paura nei confronti del personaggio di Ghostface.

Fondendo spaventose scene tipiche del genere con elementi comici o satirici, Scream ottenne un grandissimo successo tanto di critica quanto di box office. A fronte di un budget di soli 14 milioni riuscì infatti ad incassare nel mondo un totale di 173 milioni di dollari, spianando così la strada ai successivi sequel. In seguito, questo divenne oggetto di dibattito anche per via di alcuni efferati omicidi accaduti negli anni seguenti. In molti hanno accusato Scream di aver ispirato tali crimini, inducendo ad atti di violenza. Benché ciò sia stato del tutto involontario, tali eventi contribuirono in modo piuttosto macabro al successo del film, ancora oggi considerato un vero e proprio cult.

Scream: la trama del film

Il primo film della serie si apre con l’adolescente Casey Becker, in casa da sola mentre attende l’arrivo del fidanzato. Improvvisamente, la ragazza viene contattata telefonicamente da un misterioso interlocutore che minaccia di uccidere sia lei che il fidanzato qualora non risponda correttamente ad alcune domande sui film horror. Per sua sfortuna, l’omicida è più astuto del previsto, e riuscirà a ingannarli ed ucciderli brutalmente entrambi. Ha così inizio la vicenda relativa all’assassino Ghostface e ad i suoi brutali omicidi. Morta Casey, la protagonista si rivela essere Sydney Prescott, giovane e innocente, la quale ad un anno esatto dalla morte della madre comincia a ricevere strane telefonate.

Attraverso una complessa indagine, arriverà a scoprire che queste sono realizzate dallo stesso killer di Casey. Questi si manifesta poi con il volto celato da una misteriosa maschera bianca e il corpo avvolto da una spettrale tonaca nera, iniziando a perseguitare la ragazza e i suoi amici con l’intento di ucciderli tutti senza pietà. Neanche le forze dell’ordine sembrano poter fermare la forza omicida di Ghostface, e così la giovane ragazza capisce che l’unico modo per uscirne viva è scoprire il mistero che si nasconde dietro quelle violenze. Per poter risolvere tale enigma, però, Sydney sarà costretta a scavare nel proprio passato, andando a ricercare elementi di questo particolarmente dolorosi. Ben presto capirà che la morte di sua madre è strettamente collegata ai nuovi omicidi.

Scream cast

Scream: il cast del film

La protagonista della serie è indiscutibilmente Sydney Prescott, interpretata dall’attrice Neve Campbell. Questa fu individuata dal regista all’interno del cast di una serie televisiva, e venne scelta per la sua capacità di sembrare innocente ma avere anche il potenziale di destreggiarsi in situazioni particolarmente rischiose. L’attrice, tuttavia, inizialmente si dichiarò restia ad accettare il ruolo, non volendo prendere parte ad un nuovo film horror. Si convinse però per il fatto che quello di Sydney sarebbe stato il suo primo ruolo da protagonista. Inoltre, il carattere del personaggio le sembrava abbastanza convincente da non risultare la classica ragazza stereotipata da horror.

Il ruolo della protagonista era stato in realtà inizialmente offerto all’attrice Drew Barrymore. Questa preferì però ricoprire il ruolo di Casey, visto all’inizio del primo film. La Barrymore sosteneva infatti che se un’attrice popolare come lei dava volto ad un personaggio che viene subito eliminato dal film, gli spettatori avrebbero provato ulteriore spavento e smarrimento, non sapendo cosa aspettarsi. La produzione desiderava poi legarsi ad attori il più popolari possibile, e per questo per il ruolo della giornalista Gale affidarono il ruolo a Courtney Cox. All’epoca questa celebre per il ruolo di Monica in Friends, che interpretava dal 1994. L’attrice, interessata alla parte, dimostrò di poter interpretare un personaggio controverso, finendo con il convincere i produttori.

Nel film appare anche l’attore Liev Schreiber, nel ruolo di Cotton Weary. Celebre è invece il cameo di Henry Winkler, noto come Fonzie in Happy Days. Questi ricopre qui il ruolo di Himbry, preside della scuola frequentata dai protagonisti. Data la sua popolarità, egli decise di non far sapere del proprio coinvolgimento nel film. Ciò permise di non indirizzare su di lui tutte le attenzioni del pubblico. Altro ruolo rimasto iconico è quello di Tatum Riley, interpretato dall’attrice Rose McGowan. Questa dimostrò la vincente capacità di risultare la classica ragazza cinica e innocente, con sfumature inedite rispetto al classico stereotipo. David Arquette è il vicesceriffo Linus Riley, mentre Skeet Ulrich e Matthew Lillard interpretano rispettivamente Billy Loomis e Stu Macher.

Scream: il nuovo sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dopo l’ultimo capitolo ufficiale della saga, Scream 4, uscito nei cinema nel 2011, da subito sono iniziate a circolare le voci circa un quinto capitolo. La scomparsa nel 2015 del regista Craven, tuttavia, ha inevitabilmente rallentato i lavori a riguardo. Nel corso del 2020 sono però arrivate nuove conferme a riguardo, anticipando così l’imminente arrivo di un quinto capitolo. Tra l’agosto e il settembre di questo anno sono infatti stati confermati i ritorni di Coutney Cox, David Arquette e, soprattutto, di Neve Campbell. Questi riprenderanno i loro celebri personaggi, in quello che dunque dovrebbe essere un vero e proprio sequel diretto. Intitolato semplicemente Scream, il quinto capitolo è infine arrivato in sala nel gennaio del 2022, riscuotendo un buon successo.

Nell’attesa di vedere il nuovo film, è possibile fruire del primo Scream grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Now TV, Google Play, Apple iTunes, Paramount+ e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione venerdì 18 novembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

A TUTTO SCHERMO: al via la rassegna del cinema di qualità in streaming dal 21 novembre

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Partirà lunedì 21 novembre la undicesima edizione di A TUTTO SCHERMO, la rassegna online dedicata al cinema indipendente italiano di qualità a cura della Rete degli Spettatori e in collaborazione con la piattaforma di CG Entertainment. Anche questa edizione vedrà protagonista non solo il miglior cinema di finzione ma anche il mondo del documentario, un modo di fare cinema che è avanguardia rispetto ai linguaggi e alle tecnologie contemporanei. A TUTTO SCHERMO nasce con l’obiettivo di intercettare tutta una serie di titoli italiani che hanno avuto poca tenitura in sala, a causa di mere logiche di mercato, o sono al momento transitati solo nel circuito festivaliero, per dar loro una nuova vita, una nuova possibilità di visione per un pubblico più ampio e variegato ormai abituato a nuove modalità di visione.

Grazie alla collaborazione con CG tv, piattaforma da sempre attenta al cinema italiano indipendente e ai migliori documentari in circolazione, A TUTTO SCHERMO potrà valorizzare la selezione di titoli che saranno visibili in streaming e arricchiti di interviste e approfondimenti, per raggiungere un pubblico che altrimenti non avrebbe mai avuto la possibilità e lo spazio per vederli. Inoltre, durante tutta la durata della rassegna, ci saranno anche eventi in presenza con proiezioni speciali in sale selezionate in tutta Italia a conferma del binomio ON-OFF alla base della manifestazione. La rassegna – disponibile dal 21 novembre al link https://www.cgtv.it/atuttoschermo – si struttura in tre percorsi, uno dedicato al miglior cinema indipendente italiano e gli altri due al mondo del documentario, che saranno acquistabili singolarmente:

Percorso A Tutto Schermo 22 (costo pacchetto 20 euro) – 5 documentari praticamente inediti o passati solo ai Festival saranno disponibili in streaming per tutto il periodo e arricchiti da una proiezione speciale alla presenza virtuale del regista per introdurre e approfondire personalmente il titolo.

  • “The Matchmaker” di Benedetta Argentieri (2022) – Fandango, Venezia 2022 fuori-concorso.  Premiere 25 novembre alla presenza della regista
  • “Rue Garibaldi” di Federico Francioni (2021) – Produzione: Cinevoyage    Premiere 1 dicembre alla presenza del regista
  • “Divided: What Language Do You Express Love in?” di Federico Schiavi e Christine Reinhold (2022) – Produzione: A World With a View in collaborazione con Nacne Premiere 5 dicembre alla presenza dei registi
  • “Innesti” di Sandro Bozzolo (2022) – Produzione Una Film, Enrica Viola  Premiere 13 dicembre alla presenza del regista
  • “Nulla di sbagliato” di Davide Barletti e Gabriele Gianni e prodotto da Cinemovel in associazione con CIAI e Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa (2020)   Premiere 15 dicembre alla presenza dei registi

Percorso Altri sguardi (costo pacchetto 10 euro) – selezione di 5 film dalla library di CG Entertainment, espressione del miglior cinema indipendente degli ultimi 20 anni, arricchiti da approfondimenti.

  • Il resto di niente – Antonietta De Lillo, 2004
  • I cormorani – Fabio Bobbio, 2016
  • L’ospite – Duccio Chiarini, 2018
  • Sole – Carlo Sironi, 2019
  • Selfie – Agostino Ferrente, 2019

Percorso L’invenzione del reale (costo pacchetto 10 euro) – selezione di 5 documentari degli ultimi dieci anni dalla library di CG Entertainment, arricchiti da approfondimenti.

  • The Dark Side of the Sun – Carlo Hintermann, 2011
  • Terramatta – Costanza Quatriglio, 2012
  • Noi non siamo come James Bond – Mario Balsamo, 2013
  • Un altro me – Claudio Casazza, 2016
  • Il senso della bellezza – Valerio Jalongo, 2017

A TUTTO SCHERMO è un progetto a cura della Rete degli Spettatori in collaborazione con CG Entertainment, e con Cinefilos.it media partner dell’iniziativa. Iniziativa realizzata con il contributo e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero della Cultura

LA RETE DEGLI SPETTATORI _ CHI SIAMO

Nel 2011 nasce la Rete degli Spettatori con l’obiettivo di valorizzare i nostri migliori autori e le loro opere attraverso la promozione, il supporto e la creazione di nuovi canali e nuove modalità distributive, coniugandoli con il sostegno alle sale e con attività di introduzione al linguaggio e alla conoscenza del cinema nelle scuole. L’associazione 100autori ha deciso di condividere con noi il progetto fin dalla sua nascita, ravvisando nei suoi principi e obiettivi un carattere di urgenza e priorità. In un mercato nazionale che sempre più mortifica la qualità, negandogli spazi e visibilità, soprattutto in provincia e tra i giovani, abbiamo cercato di dare una risposta contribuendo alla diffusione della conoscenza del cinema italiano, del suo linguaggio e della sua storia, promuovendo l’incontro tra autori e pubblico. Tante sono le realtà con le quali ci siamo confrontati e abbiamo collaborato, grandi e piccole, raggiungendo dei risultati interessanti soprattutto in quelle sale di profondità che rappresentano la colonna vertebrale della diffusione del cinema di qualità in Italia.

Vision2030, dal 9 all’11 dicembre al Teatro Tina Di Lorenzo di Noto

Dal 9 all’11 dicembre presso il Teatro Tina Di Lorenzo di Noto si terrà la prima edizione di Vision2030, premio che nasce con l’intento di diventare il punto di riferimento nazionale per il dibattito e la promozione di opere cinematografiche, audiovisive e artistiche inerenti ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Molte saranno le personalità nazionali e internazionali che interverranno con attività e dibattiti e che parteciperanno come giuria della kermesse.

Promossa dal Ministero della Cultura, Comune di Noto con il Patrocinio di Asvis, Unioncamere in collaborazione con Dire Fare Cambiare, Tadàn Produzioni e Siamo in diretta, con la direzione artistica di Giulia Morello.

L’evento, prodotto da Smile Vision, sarà suddiviso in tre giornate per approfondire il tema della cultura sostenibile: etica, a dimensione umana e nel pieno rispetto dell’ambiente. Si terranno proiezioni di documentari riguardanti tematiche strettamente legate all’Agenda 2030, talk e panel che coinvolgono realtà locali e nazionali tra le più attive nel contesto cinematografico e ambientale, confronto pubblico con gli enti promotori di protocolli Green per la produzione cinematografica,  allo scopo di sensibilizzare in primis la filiera produttiva e di riflesso il pubblico partecipante con particolare attenzione alle nuove generazioni.

Molte attività vedranno un coinvolgimento attivo e diretto del pubblico: pulizie della costa con Legambiente; Virtual Reality in collaborazione con Rai Cinema , silent disco in collaborazione con Yourban2030 che, realizzerà per l’occasione uno smart wall in biopiastrelle presso la stazione dei bus di Noto, trasformando la parete in un muro d’arte connettivo, capace di offrire una connessione wi fi 5G ai cittadini e di veicolare contenuti del Comune di Noto.

L’11 dicembre, a conclusione della manifestazione. verranno assegnati diversi premi da una giuria di qualità: dal miglior documentario ambientale, al miglior film prodotto con protocolli per il cinema sostenibile ai premi assegnati dai principali sponsor e partner della manifestazione. A tal fine si segnala che il termine ultimo dell’invio dei documentari per il concorso è il 25 novembre tramite piattaforma FilmFreeway.

Media partner dell’evento saranno: Rai per il Sociale (Rai per la sostenibilità), Rai Cinema, e Comingsoon.it; come partner istituzionali Cumo Noto e Ente Fauna Siciliana, partner culturali Cinema sostenibile, Yourban2030, Isola del Cinema e Kano sartoria sociale; partner tecnici Pic Event Solution e Cleverage – Web & Digital Agency; inoltre, UNPLI Sicilia, UNPLI (Unione nazionale pro loco d’Italia), Premiere Film, Associazione Diplomatici, Legambiente Noto e altri partner che entreranno.

Noir in Festival, ecco i sei film finalisti per il Premio Caligari

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Al concorso di IULM e Noir in Festival per il cinema italiano, ideato da Gianni Canova in accordo con Giorgio Gosetti, organizzato dal Noir in Festival in collaborazione con Università IULM e Cinecittà News, concorrono sei film finalisti scelti a insindacabile giudizio dagli ideatori del Premio fra i noir di produzione italiana usciti in sala tra novembre 2021 e novembre 2022.

I sei film finalisti verranno proiettati fra il 4 e il 6 dicembre a Milano nella Sala dei 146 di IULM 6, in via Carlo Bo 7, con la partecipazione degli autori. A scegliere il vincitore sarà una giuria popolare di 80 giovani studenti e di appassionati, guidata da tre critici cinematografici tra cui un Presidente/moderatore.

Dopo una discussione collettiva al termine di ogni proiezione, i membri della giuria potranno esercitare il proprio diritto di voto deponendo la scheda con il loro giudizio nell’urna appositamente predisposta. La graduatoria finale indicherà il vincitore. Il voto di ciascuno dei tre critici partecipanti avrà valore 5. In caso di parità nella deliberazione finale, il voto del Presidente sarà determinante.

Da quest’anno, inoltre, la redazione di Cinecittà News assegnerà a uno dei sei finalisti una Menzione Speciale. I vincitori verranno annunciati durante la serata di premiazione, l’8 dicembre. I titoli finalisti di quest’anno sono:

“La conferma del Premio Caligari tra gli assi portanti del Noir in Festival”, dicono Gianni Canova e Giorgio Gosetti, “così come la novità della partecipazione di Cinecittà News a sostegno del buon cinema italiano, conferma che in pochi anni autori e produttori hanno imboccato una via nuova e vitale che rilancia una tradizione del nostro cinema: la passione per i generi. Nella scelta dei finalisti di quest’anno, dovendo fronteggiare una scena in profonda trasformazione tra prodotto per la sala, serialità per i network, cinema per le piattaforme, abbiamo voluto premiare in primis lo sforzo di chi ha ideato e realizzato il film per la comunità che si riunisce al cinema. E le felici sorprese, come vedrete, ci sono state.”

Per iscriversi gratuitamente alla giuria è necessario essere maggiorenni e inviare, entro mercoledì 30 novembre 2022, una mail a [email protected] con oggetto GIURIA CALIGARI 2022 segnalando: nome, cognome, mail di riferimento, categoria di appartenenza del giurato (01 – Studente universitario IULM oppure 02 – Appassionato/a di Noir). Tutte le proiezioni sono gratuite e aperte a tutti fino ad esaurimento dei posti disponibili.

I partecipanti alla Giuria sono anche invitati a esprimere una riflessione sul film che ritengono più meritevole con una breve critica/considerazione (max 600 caratteri spazi inclusi) da indirizzare entro e non oltre l’11 dicembre all’indirizzo mail [email protected]. Gianni Canova e Giorgio Gosetti sceglieranno le sei mini-recensioni più significative che verranno pubblicate sul sito di Noir in festival (www.noirfest.com) al termine della manifestazione.

Giancarlo Giannini riceverà la sua stella sulla Walk of Fame

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Giancarlo Giannini riceverà la sua stella sulla Walk of Fame

Giancarlo Giannini è protagonista nella serie Sky, Il Grande Gioco, dove recita al fianco di Francesco Montanari ed Elena Radonicich. Il suo ruolo è quello di uno spietato procuratore di una importante società. Durante la prima della serie che si è tenuta al Teatro Eliseo, il cast era presente per la conferenza stampa. Durante la conferenza sono emersi i dettagli che hanno portato alla realizzazione della serie ma anche dei retroscena della vita dei nostri protagonisti.

In questa occasione, Giancarlo Giannini ha dichiarato: “A Febbraio sarò a Los Angeles perché riceverò la stella sulla Walk of Fame”. Il suo nome va ad aggiungersi a quello di altri quindici tra gli italiani più celebrati a Hollywood. Dopo Bernardo Bertolucci ed Ennio Morricone, anche Giancarlo Giannini potrà celebrare la sua carriera con la tanto desiderata stella. Questa notizia era stata già annunciata nel 2020 ma è stata poi rimandata a causa della pandemia da Covid-19. Infatti, oltre all’attore era stato annunciato lo stesso riconoscimento per Luciano Pavarotti – cerimonia che si è tenuta ad agosto 2022.

Nel 2020, Giannini dopo l’annuncio ha ringraziato la Filming Italy Los Angeles per il risultato ottenuto: “Felicissimo per questo importante riconoscimento e dedico questa preziosa stella a Franco Zeffirelli e Lina Wertmuller”. Anche l’ex Ministro per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini aveva dichiarato: “Giancarlo Giannini e Luciano Pavarotti: due nuove stelle italiane brillano da oggi nella celebre Walk of Fame sulla Hollywood Boulevard di Los Angeles, andando ad aggiungersi alle altre celebrità tricolore che già ornano la celebre camminata”.

Spirited – Magia di Natale, recensione del film con Will Ferrell e Ryan Reynolds

C’era davvero bisogno dell’ennesima trasposizione cinematografica di A Christmas Carol di Charles Dickens? Dopo aver visto Spirited – Magia di Natale, il musical diretto da Sean Anders, la risposta è assolutamente – e sorprendentemente – sì.

Spirited – Magia di Natale, una rivisitazione intelligente

Rivisitando il capolavoro letterario in chiave moderna, adattandolo cioè non soltanto alla società contemporanea con le sue contraddizioni ma anche alle esigenze di un pubblico sempre più smaliziato, Spirited – Magia di Natale porta a compimento un’operazione che fonde con pienezza e coerenza classico e nuovo, creando una commistione che sprizza energia e vitalità da ogni fotogramma. A partire proprio dai numeri musicali e coreografici che rappresentano il meglio della confezione del film: già le prime due sequenze che presentano i rispettivi protagonisti – il fantasma del presente interpretato da Will Ferrell e lo Scrooge dei nostri giorni che invece ha volto e fisico di Ryan Reynolds – regalano al pubblico momenti che appartengono di diritto al miglior musical contemporaneo.

Uno spettacolo “sprecato” per lo streaming

La messa in scena è elegante nelle scenografie, moderna nei costumi, curata nella fotografia: una confezione che permette ad Anders di “liberare” la propria inventiva e costruire col montaggio uno spettacolo che appare quasi sprecato per lo schermo ridotto di un televisore o ancor peggio di un computer. Spirited è chiaramente stato ideato e realizzato senza alcun risparmio di inventiva o energia, sia a livello visivo che nella costruzione narrativa: ci troviamo infatti finalmente di fronte a un prodotto le cui continue trovate, capovolgimenti e sorprese non solo volti solamente all’intrattenimento vorticoso quanto piuttosto a creare una trama che permetta lo sviluppo preciso dei due personaggi principali.

Pur risultando un film che non ci spaventa definire scatenato, Spirited possiede una sua progressione narrativa ben precisa e soprattutto ci permette di scoprire scena dopo scena due psicologie che, magari non nuovissime, sono comunque dotate di un arco narrativo solido, coinvolgente. E pur trattandosi di un film che vuole portare al pubblico un messaggio positivo, quello di Anders non è assolutamente buonista, tutt’altro.

La novità della trasposizione cinematografica

La novità di questa trasposizione contemporanea sta nel raccontare che in fondo non si deve necessariamente cambiare in toto per risultare persone migliori. Anche accettando la propria natura, per quanto cinica, si può riuscire a vedere il lato migliore della vita. Un discorso affatto scontato e soprattutto sviluppato con intelligenza e una discreta dose di tatto.

E questo ci porta a scrivere di Ferrell e Reynolds, due interpreti per molto, forse troppo tempo abbiamo visto sprecare la loro innata simpatia andando incontro al facile consenso del pubblico. Per carità, in qualche occasione hanno entrambi azzeccato film di genere con un certo spessore e qualcosa da dire: ma chi non ci è riuscito a Hollywood? Ebbene, con Spirited – Magia di Natale fronteggiano il possibile preconcetto di chi scrive – perché, meglio ammetterlo, di questo potrebbe trattarsi… – offrendo due prove maiuscole, complete sotto ogni punto di vista: i due riempiono lo schermo grazie a un’alchimia impossibile da ignorare, si esibiscono in notevoli numeri musicali così come in scene di forza emotiva indubbia. Ad aiutarli un cast di supporto encomiabile, in cui dobbiamo citare la sempre efficace Octavia Spencer e una carismatica Sunita Mani. 

Lo spirito di Dickens viene rispettato e abbracciato

Realizzato per Apple TV +, Spirited è probabilmente il miglior musical americano dai tempi di The Greatest Showman. Lo spirito del romanzo di Charles Dickens viene abbracciato in pieno da questo lungometraggio, che lo trasporta nel nostro presente con una freschezza e una lucidità ammirevoli. Si affrontano tematiche piuttosto importanti nell’opera di Anders, arrivando a toccare sia i nervi scoperti del nostro tessuto sociale che il cuore del pubblico. Un prodotto impeccabile, che si rivela capace di soddisfare gli amanti del genere, coloro che semplicemente cercano svago e intrattenimento ma anche quella parte di pubblico desiderosa di qualcosa che sappia andare più in profondità e scaldare gli animi senza retorica. Speriamo che l’imminente stagione dei premi non si “dimentichi” di questo piccolo gioiello, in particolar modo di Will FerrellRyan Reynolds. Due attori verso i quali speriamo di aver fatto la dovuta ammenda con questo articolo…

Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3, recensione del film di Philippe de Chauveron

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Torna sul grande schermo la famiglia Verneuil, una delle famiglie preferita dai francesi. La commedia francese è diventata preso immediatamente un successo al botteghino pur avendo ricevuto delle critiche da parte della stampa. Il film dello scrittore e regista Philippe de Chauveron non riesce a non strappare una risata con una premessa che incrocia lo stile delle classiche commedie familiari al politicamente scorretto. Non sposate le mie figlie! 3 è il terzo film della saga iniziata nel 2014 che ci promette nuove risate con dei siparietti al limite dell’assurdo. Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3 uscirà nelle sale italiane il 1° dicembre dopo aver fatto il suo debutto con successo nei cinema francesi.

Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie 3, la trama

Nei precedenti film Claude Verneuil (Christian Clavier) e sua moglie Marie (Chantal Lauby), si dimostrano subito una famiglia poco convenzionale. Le quattro figlie Isabelle (Frédérique Bel), Odile (Alice David), Ségolène (Émilie Caen) e Laure (Élodie Fontan) hanno sposato un ebreo, un arabo, un cinese e un ivoriano. I Verneuil ovviamente fingono di accettare i loro generi ma non nascondono il loro disagio, soprattutto quando incontrano i consuoceri. In questo terzo film Claude e Marie Verneuil festeggeranno presto il loro 40° anniversario di matrimonio. Per l’occasione, le loro quattro figlie decidono di organizzare una grande festa a sorpresa nella casa di famiglia a Chinon. Decidono inoltre di invitare, ciascuna, i genitori dei rispettivi mariti: Rachid Benassem (Medi Sadoun), David Benichou (Ary Abittan), Chao Ling (Frédéric Chau) e Charles Koffi (Noom Diawara).

Nei primi minuti del film i Verneuil fanno di tutto per evitare l’invasione dei generi. Il loro desiderio di voler festeggiare un anniversario in solitudine viene subito interrotto. Le loro figlie hanno la generosa idea di organizzare una festa a sorpresa per il loro quarantesimo anniversario di matrimonio, invitando i genitori dei loro coniugi. Così in un continuo susseguirsi di siparietti ironici e momenti melodrammatici, Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3 mette in discussione anche la resistenza dei rapporti.

Riunione di Famiglia - Non sposate le mie figlie 3

Una famiglia a passo con i tempi

Se i primi due film navigano nel successo generale al botteghino questo terzo film, uscito in aprile in Francia, ha riscontrato dei dissapori. I nostri protagonisti vengono ancora una volta descritti nel loro immancabile mutamento: Laure (Élodie Fontan), diventata vegana, vuole imporre il suo cibo a tutti; Charles (Noom Diawara) interpreta un Gesù afroamericano in una rappresentazione teatrale. E mentre questi personaggi fanno da contorno, questo terzo film ha in realtà una protagonista ben definita nel personaggio di Ségolène. La giovane artista espone le sue opere di denuncia alla condizione umane e viene notata da un famoso critico e collezionista, Helmut. Il suo arrivo sconvolgerà la trama di Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3 e conferirà al film una ventata di aria fresca da troppo confinata nelle storie della famiglia Verneuil. Il ricco ed estroso collezionista d’arte farà da subito innamorare Claude e Marie, che da sempre sognano un genero bianco, cattolico e altolocato.

La sua presenza in Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3 farà luce su un argomento molto importante anche nell’attualità: la discriminazione per l’età. Lo vediamo in una delle prime scene quando Marie va dal suo macellaio di fiducia per poi ascoltare un commento dello stesso che la etichetta come “anziana”. Invece, Helmut fa di tutto per ingraziarsi Marie che inizia a porsi delle domande riguardo la sua vita e al suo matrimonio. Il collezionista metterà in crisi anche un’altra relazione quella tra Ségolène e Chao che, ormai ai ferri corti, litigano per qualsiasi cosa. Chao non riesce a comprendere l’estro artistico della moglie e cerca in tutti i modi di frenare la sua ribalta, impedendole di partire per New York.

Il futuro della famiglia Verneuil

Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3 conserva tutti gli ingredienti vincenti che hanno favorito i precedenti successi al botteghino: umorismo politicamente scorretto, gag e dialoghi assurdi e persino un po’ di tenerezza in più. Il duo Lauby-Clavier si mostra ancora una volta ben collegato e la loro chimica come marito e moglie è la colonna portante del film. In futuro potrebbe esserci ancora occasione di rivederli sul grande schermo anche se precedentemente i due attori hanno dichiarato che questo sarebbe stato l’ultimo film della saga.

Anche la critica sostiene questa ipotesi. Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3 non convince come i precedenti anzi le situazioni assurde e grottesche che si vengono a creare sono in realtà delle copie di scene susseguite nei precedenti due film. Neanche l’introduzione del personaggio di Helmut riesce a riportare a galla i Verneuil che pare abbiano esaurito le definitivamente le cartucce. Seppur con una buona dose di novità che mette in luce, in questo film più di altri, il ruolo dei genitori, Claude e Marie sono destinati a una non solitaria e non silenziosa vecchiaia, ma alla fin fine questa condizione è quella che ha portato avanti da sempre la loro famiglia.

Arón Piper: 10 cose che non sai sull’attore

Arón Piper: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Arón Piper è ancora molto giovane, ma vanta già diversi ruoli in progetti che, tra cinema e televisione, gli hanno permesso di dar prova del suo talento. Oggi che è sul punto di rinnovarsi e mettersi nuovamente alla prova con nuove avventure, la sua carriera sembra essere ricca di promesse ed entusiasmanti novità.

Ecco 10 cose che non sai su Arón Piper.

Arón Piper: i suoi film e le serie TV

1. È noto per alcune serie TV. Ad aver reso celebre l’attore vi sono alcune popolari serie televisive. La prima in cui ha recitato è Centro medico (2016-2017), ma è stata Élite, disponibile su Netflix, ha fargli ottenere la fama internazionale. Qui recita nei panni di Ander Muñoz accanto agli attori Jaime Lorente, Miguel Herran e Maria Pedraza. Ha poi recitato anche in Il caos dopo di te (2020) e Élite – Storie brevi (2021). Nel 2022 recita poi in El Silencio, nel ruolo di Sergio Ciscar.

2. Ha recitato anche per il cinema. Piper ha esordito come attore di un film per il cinema già da molto piccolo, quando all’età di sette anni ha recitato in Una promessa mantenuta (2004). In seguito è apparso in Maktub (2011), 15 años y un dìa (2013), La corona partida (2016) e Los Rodrìguez y el mas alla (2019). Prossimamente reciterà invece nei film Sayen e Fatum.

3. Ha scritto una canzone per un film. Come noto, nel tempo libero Piper si dedica alla sua seconda passione, il rap, che lo porta, nel 2014, ad essere candidato ai premi Goya (gli Oscar spagnoli) nella sezione miglior canzone per il film 15 años y un día. Si tratta del brano più noto e apprezzato dell’attore, che nel 2021 ha poi pubblicato anche il suo primo album dal titolo Nieve.

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Arón Piper in Élite

4. È stato uno dei protagonisti. Nella popolare serie spagnola Élite, disponibile su Netflix, l’attore ha interpretato uno dei protagonisti, Ander Muñoz. Questi è il migliore amico di Guzmán e Polo, tennista emergente e campione scolastico, anche se in realtà detesta questo sport e lo pratica solo perché il coach è suo padre e non vuole deluderlo. A differenza di quasi tutti gli studenti, non è ricco, ma frequenta Las Encinas perché figlio della preside. Omosessuale, si innamora poi di Omar e si fidanzerà con lui.

5. Ha abbandonato la serie. L’attore ha recitato solamente nelle prime quattro stagioni, abbandonandola poi per la tristezza dei fan del suo personaggio. L’attore non ha mai detto molto su tale abbandono, affermando solamente che è avvenuto in quanto il percorso di Ander nella serie si era concluso. Ad aver portato a tale risvolto sembrerebbe però esserci stata anche la volontà dell’attore di intraprendere nuovi progetti.

Arón Piper e Dua Lipa

6. Potrebbe aver avuto una relazione con la cantante. Nulla di ufficializzato, ma nel corso dell’estate del 2022 l’attore è stato in diverse occasioni paparazzato insieme alla celebre cantante Dua Lipa. I due, insieme durante alcune serate lontani dai riflettori, sono sembrati ai loro fan una coppia piuttosto affiata, cosa che ha spinto a supporre una relazione tra di loro. I diretti interessati non hanno però mai commentato la cosa, né per smentire né per confermare. Ad oggi, però, qualunque cosa ci sia stata tra di loro sembra essere finita.

Aron-Piper-fidanzata

Arón Piper: chi è la sua fidanzata

8. Ha una nuova fidanzata. Piper ha sempre cercato di mantenere quanto più possibile privata la propria vita sentimentale, ma nelle ultime settimane ha iniziato a circolare la voce che lo vorrebbe impegnato in una relazione con la modella Jessica Goicoechea. I due sono infatti stati visti insieme in diverse occasioni e solo di recente sul profilo Instagra di lei è comparsa una foto che la ritrae insieme all’attore. Questa sarebbe dunque la prova definitiva di una loro frequentazione.

Arón Piper è su Instagram

8. Ha un profilo sul social network. Arón Piper è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 13.3 milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato appena un’ottantina di post, tutti relativi alle sue attività come attore o modello. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti o dedicate a momenti di svago quotidiano. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Arón Piper: il suo fisico

9. È molto attento al proprio corpo. L’attore è noto anche per il suo fisico asciutto ma scolpito, che lo ha fatto diventare nel tempo un vero e proprio sex symbol. Non mancano le occasioni in cui l’attore compare a torso nudo, dimostrando di essere continuamente intento a mantenersi in forma, praticando sport e altre attività salutari.

Arón Piper: età e altezza dell’attore

10.Arón Piper è nato a Berlino, il 29 marzo del 1997, ed ha dunque oggi 25 anni. L’attore è alto complessivamente 1.80 metri.

Fonte: IMDb

Il Marvel Cinematic Universe avrà mai fine? Risponde il produttore Nate Moore

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Il dirigente dei Marvel Studios, Nate Moore, non crede che il Marvel Cinematic Universe finirà mai. L’MCU è iniziato nel 2008 con Iron Man e The Incredible Hulk, ed è diventato il più grande franchise cinematografico di tutti i tempi negli ultimi 14 anni. L’ultimo capitolo è arrivato con Black Panther: Wakanda Forever, che ha ufficialmente concluso la Fase 4. L’ultimo lotto di film e il primo round di serie Disney+ è arrivato mentre cresce il dibattito sulla eventuale stanchezza del MCU si sta diffondendo tra il pubblico. Questo ha favorito le conversazioni sulla possibilità che l’MCU debba finire.

L’argomento del finale del MCU è stato ora affrontato da Nate Moore, vicepresidente della produzione e dello sviluppo presso i Marvel Studios. Di recente è apparso nel podcast di The Town con Matthew Belloni (tramite The Direct) per parlare del futuro della Marvel dopo Black Panther: Wakanda Forever. Il conduttore Matthew Belloni ha chiesto a bruciapelo a Nate Moore se il MCU può andare avanti per sempre, e il dirigente della Marvel crede che potrebbe farlo fintanto che i Marvel Studios rimangono impegnati a esplorare cosa può essere un film o una serie MCU.

“Voglio dire, penso che possa durare a lungo. Penso che dobbiamo continuare a… Non possiamo sederci sugli allori. Non possiamo pensare di avere le risposte. Dobbiamo continuare a spingere i format per quanto riguarda il genere e ciò che siamo disposti a esplorare. Ma per me i film Marvel sono solo film. Il nostro materiale originale è solo… Sarebbe come dire: “Ehi, i film sui libri andranno avanti per sempre?” Probabilmente.”

Babylon: le prime reazioni sono controverse

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Babylon: le prime reazioni sono controverse

Le prime reazioni a Babylon di Damien Chazelle sono straordinariamente controverse, indicando che il film sarà uno sguardo emozionante sulla Hollywood degli anni ’20. Secondo il sito web ufficiale di Babylon, il film racconta “una storia di ambizione sproporzionata ed eccessi oltraggiosi [e] ripercorre l’ascesa e la caduta di più personaggi durante un’era di sfrenata decadenza e depravazione all’inizio di Hollywood”. Interpretato da Brad Pitt, Margot Robbie e Diego Calva, con un cast corale che include Jovan Adepo, Li Jun Li e Jean Smart, il film presenta anche un ruolo minore del produttore esecutivo Tobey Maguire.

Se la sinossi e le scelte di casting non sono abbastanza allettanti, le prime proiezioni di Babylon stanno generando reazioni ad ampio raggio. Lo status di Damien Chazelle come regista che nell’ultimo decennio ha contribuito alla rivoluzione del linguaggio cinematografico cresce, poiché i suoi progetti sono stati storicamente ben accolti dalla critica. Sebbene i dettagli della trama siano scarsi, la maggior parte del divario critico deriva dalla narrativa casuale del film. Il pubblico lamenta anche le incoerenze tonali di Babylon, con il film che dura oltre tre ore. Mentre le interpretazioni principali stanno raccogliendo elogi, ci sono accoglienze contrastanti che circondano i presunti personaggi unidimensionali del film. Indipendentemente dalle diverse risposte, il pubblico concorda sul fatto che Babylon ha successo come resa frenetica della dissolutezza di Hollywood.

Dal Premio Oscar Damien Chazelle, regista di LA LA LAND e WHIPLASH, un racconto memorabile ambientato nella Los Angeles degli anni ’20. Babylon, una storia di ambizioni smisurate e di eccessi oltraggiosi, che ripercorre l’ascesa e la caduta di molteplici personaggi in un’epoca di sfrenata decadenza e depravazione nella sfavillante Hollywood.

Gamera: Rebirth, Netflix lancia a sorpresa il teaser e il poster

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Gamera: Rebirth, Netflix lancia a sorpresa il teaser e il poster

A sorpresa, un poster e un video teaser di Netflix hanno rivelato un nuovo progetto intitolato Gamera: Rebirth, che arriverà sulla piattaforma di streaming in futuro. Il kaiju simile a una tartaruga fece il suo debutto per la prima volta nel 1965 in Gamera, il mostro gigante, dove fu inizialmente ritratto come una forza antagonista dell’umanità, simile all’originale Godzilla. Nel corso del tempo, tuttavia, Gamera è diventata una figura più pacifica, spesso eroica, combattendo mostri come Gyaos e Viras che minacciavano il mondo. Gamera si sarebbe poi guadagnato il soprannome di “Amico di tutti i bambini” a causa della sua natura benevola nei confronti dei bambini, anche nel suo primo film.

Netflix ha rivelato attraverso un nuovo poster e teaser che Gamera tornerà sullo schermo in Gamera: Rebirth. Seguendo le orme di Godzilla, il film sarà prodotto dallo studio giapponese originale del Guardian of the Universe, Kadokawa. Mentre il formato del progetto è attualmente sconosciuto, un video teaser per Gamera: Rebirth sembra promettere una rivitalizzazione oscura e fredda del personaggio.

Gamera: Rebirth, il poster

Guardiani della Galassia Holiday Special, ci sarà Silver Surfer? James Gunn risponde

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La presunta apparizione di Silver Surfer in Guardiani della Galassia Holiday Special è stata ufficialmente smentita dal regista James Gunn. Prima che il pubblico riesca a vedere il tanto atteso terzo capitolo della serie Guardiani della Galassia, i fan avranno la possibilità di stare altro tempo con i personaggi con un regalo extra sotto forma di un nuovo speciale delle vacanze dei Marvel Studios.

Guardiani della Galassia Holiday Special si concentra su Drax (Dave Bautista) e Mantis (Pom Klementieff) mentre tentano di rapire Kevin Bacon per rallegrare Star-Lord (Chris Pratt). È confermato che lo speciale include più eroi Marvel che sono già apparsi nel Marvel Cinematic Universe.

Dopo il rilascio delle prime reazioni a Guardiani della Galassia Holiday Special, un utente di Twitter ha suggerito che Silver Surfer comparirebbe a sorpresa nella scena post-crediti. James Gunn ha risposto rapidamente all’utente dicendo che questo suggerimento è falso. Da allora l’account Twitter ha ammesso che stavano tentando di diventare virale condividendo notizie false e non vi è alcuna indicazione che l’account abbia effettivamente visto Guardiani della Galassia Holiday Special. In ogni caso, Gunn ha confermato che il pubblico non dovrebbe aspettarsi di vedere Silver Surfer nello speciale Disney+.

https://twitter.com/MaxHirs81537634/status/1593305149547679745?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1593307314185904130%7Ctwgr%5E416d78ae88a24a25bf7a62c4057304806b1ff753%7Ctwcon%5Es2_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fguardians-galaxy-holiday-special-silver-surfer-appearance-debunked%2F

Chris Hemsworth vorrebbe che il prossimo film di Thor fosse il suo ultimo

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Il tempo di Chris Hemsworth nei panni di Thor nell’universo cinematografico Marvel potrebbe volgere al termine, poiché l’attore pensa che la sua prossima apparizione dovrebbe essere l’ultima.

Il Thor di Hemsworth è uno degli ultimi membri rimasti del team originale dei Vendicatori nell’MCU. Thor: Love and Thunder ancora una volta ha cambiato drasticamente la traiettoria della sua vita, poiché adesso il Dio del Tuono adotta una figlia e riacquista Mjolnir dopo la morte di Jane Foster. Il finale di Thor 4 indica che il dio del tuono sta entrando in una nuova fase del suo viaggio da supereroe, che potrebbe presto raggiungere una conclusione eroica e definitiva se Hemsworth realizzasse il suo desiderio.

Durante una nuova intervista con Vanity Fair, Hemsworth ha affrontato l’argomento di una potenziale uscita dal MCU per il suo Avenger originale. L’outlet gli ha chiesto se sperava di ottenere una conclusione per la storia dell’MCU di Thor dopo aver visto Iron Man di Robert Downey Jr. e Captain America di Chris Evans salutare il franchise. Nonostante in precedenza avesse affermato di essere interessato a continuare a interpretare il dio del tuono, la musica per Chris Hemsworth è cambiata. Ora l’attore suggerisce che la prossima apparizione di Thor nell’MCU dovrebbe essere l’ultima e potenzialmente dargli la morte di un eroe.

“Sento che probabilmente dovremmo chiudere il libro se lo facessi di nuovo, capisci cosa intendo? Penso che probabilmente lo giustifichi. Sento che sarebbe il finale, ma non si basa su qualcosa che qualcuno mi ha detto o su qualsiasi tipo di piano. Hai questa nascita di un eroe, il viaggio di un eroe, poi la morte di un eroe, e non so, sono in quella fase? Chi lo sa?”

Chris Hemsworth è stato Thor sin dal 2011 e sembra normale, dopo tutto questo tempo, per l’attore voler voltare pagina.

Amy Adams parla del ritorno di Superman di Henry Cavill e del suo potenziale ritorno!

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Dopo anni di voci e speculazioni, Henry Cavill è finalmente tornato nei panni di Superman nella scena dei titoli di coda di Black Adam, e secondo quanto riferito è destinato a svolgere un ruolo importante nel DCU che andrà avanti sotto la supervisione di James Gunn, a capo del DC Studios.

Amy Adams ha debuttato come Lois Lane al fianco di Cavill in L’uomo d’Acciaio (Man of Steel) di Zack Snyder prima di apparire in Batman V Superman e Justice League , ma quello che tutti si chiedono e se anche si unirà alla sua costar in questa nuova era di film basati su DC? Ad Adams è stata posta proprio questa domanda mentre parlava con Variety del suo nuovo film,  Disenchanted.

La candidata all’Oscar ha condiviso la sua eccitazione per il ritorno di Cavill, ma ha rivelato di non essere stata contattata per riprendere il ruolo di Lois Lane. Sembra che sarebbe aperta alla possibilità, ma dice che sosterrà “qualunque direzione vadano” se un’altra attrice dovesse essere ingaggiata per interpretare il personaggio. Di seguito il video dell’intervista.

Vedremo Amy Adams nuovamente nei panni di Lois Lane

C’è sempre la possibilità che Amy Adams sia stato in contatto con la Warner Bros./DC Studios per un potenziale ritorno nei panni dell’intrepido giornalista del Daily Planet e semplicemente non sia autorizzato a divulgare tali informazioni. Dopotutto, Lois Lane sarà sempre una parte vitale di quasi tutte le storie di Superman, ed è difficile immaginare che riportino Cavill senza Adams.

Detto questo, parecchi fan si sono lamentati di una percepita mancanza di chimica tra Cavill e Adams nel corso degli anni, ed è probabilmente giusto dire che la sua interpretazione di Lois (anche se noi dissentiamo fortemente!) si è rivelata complessivamente controversa. Che cosa ne pensate? Ti piacerebbe rivedere Adams nel ruolo o preferiresti che fosse scelta un’altra attrice?

Amazon ordina diverse serie tv Marvel-Sony, si comincia da Silk: Spider Society

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Amazon sta ufficialmente andando avanti per sviluppate serie tv live-action basati sui personaggi Marvel controllati da Sony. A darne notizia è stato il noto sito americano Variety. La prima serie dell’accordo Amazon sarà Silk: Spider Society, sviluppata dalla showrunner di The Walking DeadAngela Kang, insieme ai produttori di Spider-Man: Un nuovo universo (Spider-Man: Into the Spider-Verse), Phil Lord e Christopher Miller. Angela Kang sarà sia showrunner che produttore esecutivo di Silk come  parte di un nuovo accordo televisivo pluriennale che ha firmato con Amazon. Kang, Lord e Miller sono tutti produttori esecutivi insieme all’ex capo della Sony Amy Pascal. Sony Pictures Television ha firmato con Lord e Miller un accordo globale.

Silk: Spider Society debutterà a livello nazionale sul canale lineare di MGM+ (nata Epix) seguito da un lancio globale su Prime Video. Lo spettacolo è basato sui personaggi creati da Dan Slott e Humberto Ramos per Marvel Comics. La seguirà le gesta di Cindy Moon, descritta come “una donna coreano-americana morsa dallo stesso ragno che ha morso Peter Parker, mentre fugge dalla prigione e cerca la sua famiglia scomparsa per diventare il supereroe noto come Silk”.

“La recente rivisitazione live-action e animata del franchise di Spider-Man da parte di Amy Pascal, Phil Lord, Chris Miller e Sony ha rappresentato alcune delle storie di supereroi più dinamiche del film”, ha affermato Jennifer Salke, capo di Amazon Studios. “Insieme alla visione creativa di Angela Kang, non potremmo essere più lieti di portare ‘Silk: Spider Society’ ai nostri clienti MGM+ e Prime Video.”

La serie Silk e non solo!

La serie Silk e gli altri spettacoli basati sui personaggi Marvel controllati dalla Sony erano stati originariamente segnalati come in lavorazione nel settembre 2020. A quel tempo, Lauren Moon stava scrivendo Silk, mentre nel 2021 è stato riferito che Tom Spezialy si era unito alla serie come showrunner come parte del suo accordo generale con Amazon.

“Non vediamo l’ora di dare vita alle avventure di Cindy Moon, grazie al dream team creativo di Chris e Phil, Angela e Amy, insieme ai nostri partner di Marvel e Amazon“, ha dichiarato Katherine Pope, presidente di Sony Pictures Television. Monolocali. “Sappiamo che questa entusiasmante serie con personaggi e trame nuovi e mai visti prima entusiasmerà il pubblico che la guarderà prima su MGM+ lineare e poi in tutto il mondo su Prime Video”.

“Angela è una professionista di cui rispettiamo e ammiriamo il punto di vista e la creatività”, hanno aggiunto Lord e Miller. “È anche molto divertente. Adora questi personaggi e ci sentiamo davvero fortunati per la possibilità di lavorare con lei per portare la storia di Cindy Moon al mondo”.

Kang è meglio conosciuta per il suo lavoro in “The Walking Dead”. È diventata scrittrice dello show nel 2011 e coproduttrice esecutiva nel 2013. È stata promossa a produttrice esecutiva e showrunner nel 2018 a partire dalla nona stagione della serie AMC. “The Walking Dead” andrà in onda il suo finale di serie il 20 novembre, con Kang che ha anche co-creato uno spin-off incentrato sul personaggio di Norman Reedus, Daryl Dixon. Ha lanciato la sua società di produzione, Kang & Co Entertainment, nel 2020.

“Sono oltremodo entusiasta di unirmi alla famiglia di Amazon Studios per questo prossimo capitolo della mia carriera”, ha detto Kang. “Non vedo l’ora di lavorare con il team esecutivo su spettacoli diversificati, incentrati sui personaggi e watercooler per un pubblico globale e sono così entusiasta di tuffarmi nella mia prima sfida: portare in vita sullo schermo il supereroe coreano-americano Silk”.

Al momento non è noto quali altri personaggi Marvel saranno presenti negli spettacoli di Amazon, sebbene Sony attualmente controlli oltre 900 di questi personaggi associati al franchise di Spider-Man. Sony ha rilasciato diversi film live-action di Spider-Man in passato e attualmente lavora con i Marvel Studios sulla serie di film riavviati con Tom Holland tramite la Columbia Pictures. Sony è anche dietro “Into the Spider-Verse”, che ha vinto l’Oscar come miglior film d’animazione nel 2019. Due sequel di quel film sono attualmente in lavorazione, con il primo – “Spider-Man: Across the Spider-Verse” – in uscita nelle sale nel giugno 2023.

Ad oggi, Sony ha anche rilasciato i film live-action Venom e il suo sequel La furia di Carnage” con Tom Hardy, così come Morbius con Jared Leto. Un terzo film Venom è attualmente in fase di sviluppo, mentre la Sony è anche al lavoro su versioni cinematografiche di personaggi come Kraven the Hunter con Aaron Taylor-JohnsonMadame Web con Dakota Johnson, tra molti altri.

Come per DisIncanto: Amy Adams racconta com’è stato tornare nei panni di Giselle

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Era il 2007 quando al cinema arrivò Come d’Incanto e in quell’anno il mondo conobbe finalmente un’attrice che sarebbe poi diventata una delle più brave della sua generazione: Amy Adams. Dopo 15 anni, numerosi film culto all’attivo e cinque nomination agli Oscar, Adams torna al mondo che l’ha resa famosa, nei panni di Giselle, una principessa Disney a tutti gli effetti che cerca il suo “per sempre felici e contenti” nella New York della contemporaneità. Ma come ben sappiamo, i film finiscono sempre all’inizio delle storia d’amore, e così Come per DisIncanto si chiede che fine ha fatto il “felici e contenti” di Robert (Patrick Dempsey) e Giselle, dopo 10 anni di matrimonio. 

In occasione della conferenza stampa internazionale, Amy Adams ha spiegato cosa l’ha convinta a tornare nei vestiti a fiori colorati e romantici di Giselle: “Per me è stato interessante perché cercavamo di capire a che punto fosse Giselle adesso. Da quando l’abbiamo lasciata nel primo film, c’è stata già un’evoluzione rispetto a quello che era Giselle all’inizio della sua storia. Quindi prendere quell’evoluzione di chi sarebbe potuta essere dopo aver trascorso 10 anni nel mondo reale, e assicurarci di mantenerla radicata in una sorta di verità dei suoi sentimenti, senza perdere quella gioia, quell’ingenuità, l’innocenza e la purezza che rendono Giselle così speciale (…) è più o meno lì che ho fissato il mio punto di partenza, ho preso tutto ciò che amavo di Giselle nel primo film, e poi avere l’opportunità di farlo crescere durante questo secondo film. È stato un vero piacere ritrovare il cast originale. È stato così divertente vedere tutti tornare indietro, siamo stati abbastanza fortunati da avere tutti con noi. E non posso ringraziarli abbastanza, sono molto riconoscente. Ed ero così felice anche per i nuovi membri del cast.”

Proprio trai nuovi membri del cast di Come per DisIncanto c’è la nuova Morgan, ovvero la figlia di Robert che Giselle in qualche modo adotta, diventandone la matrigna, interpretata da Gabriella Baldacchino, ma anche la villain del film (anche se sarebbe improprio definirla così…) Maya Rudolph, che interpreta invece Malvina Monroe.

Per Rudolph si tratta di un’esperienza nuova, nonostante un curriculum lungo e vario: “Ho avuto altre volte l’opportunità di cantare, ma non è mai stato come in questo caso. E sapere che avrei scritto questa canzone di Menken & Schwartz è stato davvero, davvero quasi come un traguardo della vita. Come se mi stessi allenando per la maratona, mi sono allenata per tutta la vita fare questa cosa, ed è quello che facevamo davvero. Andavamo alle prove vocali, e andavamo alle prove di ballo, e lavoravamo sodo per il giorno in cui avremmo girato la canzone. E poi l’abbiamo fatto. È stato incredibile.”

Baldacchino ha un ruolo davvero importante nella storia, e non è difficile immaginarlo, data la sua natura di “figliastra” rispetto a Giselle. Per la giovane attrice però stare sul set di Come per DisIncanto è stato un sogno che si avvera, dal momento che lei può certamente dire di essere cresciuta con questo film (è classe 2001). 

“Penso, onestamente, che fare questo film per me sia stato davvero un desiderio che si avvera – ha spiegato Baldacchino – Voglio dire, quando ero piccola, e anche crescendo, Come D’Incanto era il mio film preferito. Quindi, essere in grado di unirmi a tutte queste persone è stato surreale per me. Era il mio sogno far parte di qualcosa del genere. È che ha cambiato completamente la mia vita. E sono così, così grata di cantare la musica scritta da Alan Menken e Stephen Schwartz. Sono cresciuta esibendomi. Amavo il teatro musicale e il canto, quindi non era una novità per me. Ma arrivare a dare origine a qualcosa che hanno scritto, è un onore, no?”

Dal 18 novembre, quando Come per disincanto e vissero infelici e scontenti sarà disponibile su Disney+, si potrà scoprire se la giovane interprete sia stata o meno all’altezza di questo onore.

La quinta onda: trama, cast e le differenze tra il libro e il film

Nell’ultimo decennio hanno preso vita al cinema una serie di popolari e film per young adult ambientate in mondi post-apocalittici, dove la speranza di una vita futura è interamente affidata alle giovani generazioni. Dopo titoli come Maze Runner, Divergent e Hunger Games è così arrivato sul grande schermo anche La quinta onda. Diretto nel 2016 da J Blakeson, qui al suo secondo film dopo La scomparsa di Alice Creed, questo ha alla sua base una serie di invasioni aliene che hanno decimato la popolazione terrestre. Un contesto particolarmente cupo, dunque, dove i protagonisti umani aspirano a ribaltare le sorti di quella battaglia per la supremazia.

Il film è un vero e proprio racconto di fantascienza, dove all’azione più sfrenata si unisce anche la paura di crescere e il desiderio di affermazione insito in ognuno di noi. Quella qui raccontata non è però una storia originale, bensì la trasposizione dell’omonimo romanzo scritto da Rick Yancey. Pubblicato nel 2013, questo è il primo di una trilogia proseguita poi con Il mare infinito e L’ultima stella. Divenuto particolarmente popolare, questo venne acquistato dalla Columbia Pictures, che diede così il via all’adattamento cinematografico. Girato prevalentemente nella città di Atlanta, in Georgia, il film si è avvalso di grandi effetti speciali e un cast ricco di grandi celebrità di Hollywood.

Arrivato in sala, però, questo venne accolto senza particolare entusiasmo. Pur avendo guadagnato circa 109 milioni, a fronte di un budget di 54, questo risultato non fu ritenuto soddisfacente al punto da dar vita ai due successivi sequel. La quinta onda rimane però ancora oggi un film da riscoprire, contenente non pochi elementi di fascino. Prima di intraprendere una visione del film sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle differenze tra il libro e il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La quinta onda: la trama del film

Il film racconta la storia dell’adolescente Cassie, la cui vita scorre tranquillamente tra la famiglia, gli amici e la scuola. Tutto ciò verrà però sconvolto dall’arrivo nei cieli di un’imponente astronave aliena. A pochi giorni da quella comparsa, ha inizio una vera e propria guerra, con gli extraterrestri intenti ad uccidere quanti più umani possibile. Gli attacchi, noti come “onde”, hanno lo scopo di compromettere la vita sul pianeta, spianando la strada alla discesa degli alieni sul suolo terrestre. Con suo padre e suo fratello minore, Cassie inizia così un disperato viaggio in cerca di rifugio. Ben presto, però, capirà di non potersi nascondere a lungo, ma di essere invece destinata a guidare la ribellione che porterà speranza nel futuro dell’umanità.

La quinta onda cast

La quinta onda: il cast del film

A dar vita alla protagonista, Cassie, vi è l’attrice Chloe Grace Moretz. Divenuta celebre per il ruolo della combattiva Hit-Girl in Kick-Ass, questa si è dichiarata estremamente entusiasta di poter recitare nel film. Ha infatti rivelato di essere una grande fan del romanzo, che ha letto per ben tre volte. Cassie è inoltre il suo personaggio preferito, e si è dedicata alla sua interpretazione con grande cura. Non solo si è infatti basata su quanto scritto su di lei nel libro, ma ha anche lavorato sul costruire e approfondire nuovi aspetti del personaggio. Il suo impegno è in seguito stato particolarmente apprezzato, e in molti l’hanno indicata come l’interprete migliore per la parte.

Accanto a lei, nel ruolo del padre Oliver, vi è invece l’attore Ron Livingston. Maggie Siff, nota per la serie Mad Men, è invece la madre Lisa. Nick Robinson, celebre in particolare come protagonista di Tuo, Simon, dà qui vita al personaggio di Ben Thomas Parish, uno dei ragazzi che aiuterà Cassie nella sua missione. Evan Walker, altro alleato della protagonista, ha invece il volto di Alex Rose, mentre la dura Ringer è interpretata da Maika Monroe, divenuta celebre grazie al film It Follows. Di particolare importanza è il personaggio del colonnello Vosch, comandante della resistenza. Questi ha il volto di Liev Schreiber, attore scelto dopo numerosi provini. Maria Bello, attrice nota per A History of Violence, recita invece nei panni del controverso colonnello Reznik.

La quinta onda: le differenze tra il libro e il film

Nell’adattare il romanzo di Yancey, gli autori hanno cercato di mantenersi quanto più fedeli possibile a questo, così da rispettare quanto amato dagli appassionati della storia. Per dar vita al film, però, si sono ovviamente rese necessarie alcune modifiche, così da permettere al racconto di assumere una forma più cinematografica. La prima differenza la si ritrova nella costruzione del racconto. Nel libro, infatti, il passato arrivo degli alieni sul pianeta è intervallato al racconto di quanto si svolge nel presente. Per il film, invece, gli autori hanno preferito non mischiare troppo le cose, raccontando prima dell’intera invasione e soltanto dopo arrivando al presente, con la fuga e la ribellione di Cassie.

Ulteriori differenze sono per lo più riguardanti alcuni dei personaggi protagonisti. In particolare, il sergente Reznik, passa dall’essere un uomo nel romanzo all’essere una donna nel film. Questo cambiamento viene motivato dal desiderio di inserire ulteriori personaggi femminili, come anche quello di rendere diverso dal solito uno dei cattivi principali. Più ambiguo è anche il colonnello Vosch, che se nel libro si macchia dell’assassinio del padre di Cassie, nel film non viene ufficialmente indicato come artefice di ciò. Un’ultima differenza riguarda il programma “Mnemolandia”. Nel romanzo, questo serve per “vedere” i ricordi delle persone tratte in salvo dal campo profughi. Tutto ciò viene però ad essere completamente assente dal film, risultando un elemento non più indispensabile alla narrazione.

La quinta onda: il trailer e dove vedere il film in streaming

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La quinta onda è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 17 novembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb, BookStacked

Masquerade – Ladri d’amore, il trailer del nuovo film di Nicolas Bedos

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Dopo esser stato presentato fuori concorso nell’ultima edizione del Festival di Cannes e aver raggiunto oltre 500.000 spettatori in Francia nei primi 10 giorni di programmazione, arriva nelle sale italiane, dal 21 dicembre, il nuovo film di Nicolas Bedos, Masquerade – Ladri d’amore, che vede protagonisti Pierre Niney, Isabelle Adjani, François Cluzet, Marine Vacth, Emmanuelle Devos e Laura Morante.

Masquerade – Ladri d’amore è un affresco corale che parte dalle storie di Adrien e Margot – Niney e Vacth -, giovani e bellissimi che sognano una vita migliore, a qualunque costo. Le loro vite e le loro scelte si intrecciano inesorabilmente a quelle degli altri personaggi in scena, in una trama carica di relazioni e colpi di scena.

La Costa Azzurra con i suoi colori sgargianti e i suoi panorami mozzafiato fa da cornice a un film sul desiderio, sul denaro, sulla gloria e sull’illusione. Un vero e proprio omaggio a Nizza, quello di Bedos, alle sue feste, alla follia immobiliare, a quella ‘nostalgia fitzgeraldiana’ come la definisce il regista, che torna con Masquerade – Ladri d’amore sul grande schermo dopo il successo, tra gli altri, de La Belle Époque.

Sinossi: Adrien, un attraente ballerino che ha dovuto lasciare la danza, spreca la sua giovinezza nell’ozio della Costa Azzurra, dove vive mantenuto da Martha, vecchia gloria del cinema. Tutto cambia quando incontra la giovane e bellissima Margot ed è subito colpo di fulmine. Insieme, fantasticano su una vita migliore e mettono in piedi una truffa ai danni di un ricco imprenditore. In Masquerade – Ladri d’amore nulla è come sembra.

Come per Disincanto, Giulia Ottonello torna a prestare il canto a Giselle

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La cantante e attrice Giulia Ottonello torna a prestare la propria voce a Giselle nelle canzoni di Come per disincanto e vissero infelici e scontenti, la nuova commedia musicale live action che debutta domani, venerdì 18 novembre, in esclusiva su Disney+.

Giulia Ottonello aveva prestato la propria voce nelle canzoni interpretate da Giselle anche nel primo film di successo Come d’incanto. A poche ore dal debutto dell’atteso sequel, Giulia ha raccontato il suo ritorno al doppiaggio per i brani di questo nuovo live action.

Per celebrare l’arrivo del film, il cast e i filmmaker si sono riuniti ieri sera a El Capitan Theatre di Hollywood. Presenti alla premiere Amy Adams, Patrick Dempsey, Idina Menzel, James Marsden, Maya Rudolph, Yvette Nicole Brown, Jayma Mays, Gabriella Baldacchino, Oscar Nunez, Kolton Stewart e Griffin Newman, insieme al regista Adam Shankman, la sceneggiatrice Brigitte Hales, il produttore Barry Josephson e il compositore/autore Alan Menken. Tra gli ospiti della serata anche Darren Criss, Rachel Covey, Spencer Stevenson e Riele Downs.

Improvvisamente Natale, il trailer del film di Francesco Patierno

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Sarà disponibile a partire dal 1° di dicembre su Prime Video, Improvvisamente Natale, commedia family diretta da Francesco Patierno (Il mattino ha l’oro in bocca, La gente che sta bene). Il cast comprende molti tra i volti più noti e apprezzati del cinema italiano: Diego Abatantuono, Violante Placido, Lodo Guenzi, Anna Galiena, Antonio Catania, Michele Foresta (in arte Mago Forest), Nino Frassica, Gloria Guida con il suo ritorno sugli schermi dopo anni di assenza, affiancati dalla giovanissima protagonista Sara Ciocca (Il giorno più bello del mondo, La dea fortuna, Una famiglia mostruosa). Al centro della storia, un nonno che rischia di dover vendere il suo amato hotel e cerca di preservare la sua adorata nipotina, una coppia apparentemente in crisi e un prete che non accetta il fallimento di un matrimonio da lui celebrato. Tutti insieme riuniti per festeggiare il Natale… a Ferragosto!

Improvvisamente Natale – la trama

Per Chiara (Sara Ciocca) il Natale è un momento speciale, ancor più di quanto lo sia per ogni bambino. Ogni anno, infatti, il Natale è anche l’occasione per rivedere l’adorato nonno Lorenzo (Diego Abatantuono), proprietario del delizioso alberghetto d’alta montagna che ospita i festeggiamenti della famiglia. Quest’anno, però, i genitori di Chiara, Alberta (Violante Placido) e Giacomo (Lodo Guenzi), hanno deciso di mettersi in macchina sotto il sole bollente d’agosto, per una visita fuori stagione a Lorenzo, perché hanno bisogno di lui per dare a Chiara l’amara notizia: si stanno separando. Forse, se glielo dicesse lui, la piccola soffrirebbe meno… Il nonno, già in crisi perché rischia di dover vendere il suo amato hotel, accetta l’ingrato incarico di dare la notizia alla nipotina, ma prima vuole regalarle l’ultimo Natale felice… a Ferragosto

Questo mondo non mi renderà cattivo, ecco il titolo della nuova serie di Zerocalcare

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A un anno esatto dal debutto di Strappare lungo i bordi, il primo progetto seriale di Zerocalcare osannato da pubblico e critica, il fumettista romano annuncia, attraverso una delle sue tavole, il titolo della seconda, attesissima serie di animazione per Netflix: Questo mondo non mi renderà cattivo, un progetto completamente originale, che sarà disponibile sul servizio nel 2023.

Prodotta da Movimenti Production, società del gruppo Banijay, in collaborazione con BAO Publishing, scritta e diretta da Zerocalcare, Questo mondo non mi renderà cattivo sarà composta da 6 episodi, da circa mezz’ora ciascuno, che entreranno ancora più a fondo nelle tematiche care all’autore.

Il titolo dello show rappresenta una sorta di mantra, una frase che lo stesso Zerocalcare si ripete, quasi per auto-convincersi, in quei momenti della vita in cui ci si sente accerchiati, senza via di fuga, in cui sarebbe più facile fare scelte sbagliate, rinnegare ideali e princìpi pur di togliersi dai guai. Una frase che ciascuno, con le proprie esperienze, le proprie vite e le proprie storie, potrebbe trovare utile ripetersi.

In Questo mondo non mi renderà cattivo torneranno il mondo narrativo, il linguaggio unico e i personaggi storici e inconfondibili dell’universo di Zerocalcare. Zero, Sarah, Secco, l’Armadillo, l’immancabile coscienza di Zero, doppiato anche questa volta dalla voce inconfondibile di Valerio Mastandrea, saranno i protagonisti di una narrazione fatta di digressioni, aneddoti,  emotività e colpi di scena.

Questo mondo non mi renderà cattivo – l’annuncio del titolo

Tre di troppo, il trailer del film con Fabio De Luigi e Virginia Raffaele

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In anteprima il trailer e il poster di Tre di troppo, la nuova commedia per tutta la famiglia diretta e interpretata da Fabio De Luigi con Virginia Raffaele, in uscita al cinema il 1 gennaio 2023 distribuita da Warner Bros. Pictures. Nel cast anche Fabio Balsamo, Marina Rocco e Barbara Chichiarelli.

Tre di troppo, la trama

Marco (Fabio De Luigi) e Giulia (Virginia Raffaele) vivono la propria vita di coppia in modo armonioso e passionale. Entrambi sfoggiano una forma invidiabile e una mise sempre alla moda. Per loro il mondo si divide in due: l’Inferno, abitato da genitori esasperati e soggiogati da piccoli esseri pestiferi, e il Paradiso, dove uomini e donne liberi da sensi di colpa, si godono i piaceri della vita senza figli e fieri di vivere in appartamenti sempre in perfetto ordine. Loro sanno bene da che parte stare, ben distanti da quelle coppie di amici in perenne crisi coniugale e logorati dalla vita da genitori. Eppure, il destino è già all’opera per sconvolgere le loro vite e sgretolare tutte le loro certezze: all’improvviso e inspiegabilmente, si risvegliano con tre bambini di 10, 9 e 6 anni che li chiamano mamma e papà. Liberarsene e tornare alla felice vita “precedente” diventerà il loro unico obiettivo. Una commedia sulle gioie e le difficoltà di essere o diventare genitore.

Il soggetto è di Michele Abatantuono, che ne firma anche la sceneggiatura insieme a Lara Prando e Fabio De Luigi.

Tre di troppo è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia, Colorado Film Production e Alfred Film ed è prodotto da Maurizio Totti, Alessandro Usai e Iginio Straffi per Colorado Film e da Roberto Amoroso e Maria Theresia Braun per Alfred Film.

MCU: la classifica dei film della Fase 4, in base al fattore “rewatch”

Dare vita nuova al Marvel Cinematic Universe dopo la grande chiusura di Avengers: Endgame era una sfida difficile. I film della Fase Quattro del MCU successivi a Endgame, infatti, hanno dato risultati misti: partiamo da quelli più mediocri, come Black Widow ed Eternals, ad altri che hanno svoltato la formula Marvel e addiriturra superato i precedenti, come Spider-Man: No Way Home e Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli. In occasione dell’uscita di Black Panther: Wakanda Forever, è giunto il momento di stabilire quali dei film della Fase 4 del MCU rivedremmo effettivamente: da Eternals al sequel di Black Panther, ecco quali di questi film godono del fattore rewatch.

Eternals (2021)

Film Disney 2021 Eternals

Il film della Fase Quattro che forse i fan rivedrebbero meno è Eternals. Con una durata eccessiva, scarse scene d’azione e sviluppo dei personaggi, Eternals fatica a coinvolgere già a una prima visione. Partendo da 10 personaggi principali, Eternals ne riesce a sviluppare troppo pochi per farne dei protagonisti memorabili e degni di essere ricordati. Come sempre, ci sono un paio di punti fermi nella pellicola, come l’esilarante botta e risposta di Kingo con il suo valletto e la simpatica interpretazione di Gemma Chan nel ruolo di Sersi, ma nel complesso Eternals è un esperimento audace che non ha funzionato.

Il film è visivamente stupefacente, dal momento che il premio Oscar Chloé Zhao ha girato in esterna piuttosto che in studio, utilizzando il più possibile la luce naturale, ma non ha una trama avvincente o un cast di personaggi convincenti a supporto di queste splendide location. Portare una sensibilità d’essai in un film Marvel sarebbe stata un’idea interessante, in teoria, ma il risultato finale non ha soddisfatto né i fan più di nicchia che i fedelissimi della Marvel.

Black Widow (2021)

Scarlett Johansson Black-Widow-avengersDopo aver atteso un decennio per un film tutto suo, Natasha Romanoff ha dovuto attendere una pandemia globale prima che la sua prima uscita da solista nel MCU arrivasse finalmente al pubblico. Il film su Black Widow prometteva di essere un thriller di spionaggio serrato, che avrebbe segnato un rinfrescante cambio di ritmo rispetto ai soliti film action su larga scala della Marvel, ma la sua più grande debolezza ha finito per essere il suo approccio formulaico. Ci sono un paio di sequenze ben calibrate, come l’inseguimento in moto, ma il film culmina nell’ennesima battaglia royale in computer grafica con oggetti che cadono inspiegabilmente dal cielo.

La trama di Black Widow è fin troppo complicata e la rivelazione di Taskmaster fallisce perché il film non è riuscito a presentare in maniera efficace cattivo misterioso che si cela sotto la maschera. Tuttavia, Scarlett Johansson è sempre convincente nel ruolo di Nat e condivide un’ottima chimica con Florence Pugh, alla quale passa il testimone. Inoltre, il film ha una fantastica scena d’apertura!

Thor: Love and Thunder (2022)

Natalie Portman Thor Love and Thunder
Natalie Portman in una scena di Thor: Love and Thunder. Photo by Jasin Boland. ©Marvel Studios 2022.

All’inizio dell’anno, Taika Waititi è tornato nel Marvel Cinematic Universe con Thor: Love and Thunder. Purtroppo, la seconda uscita di Waititi nel MCU non è neanche lontanamente paragonabile alla prima. Mentre il suo primo film Marvel, Thor: Ragnarok, non invecchia mai, Love and Thunder è così disarticolato e sbilanciato sui toni che regge solo in un paio di sequenze. A ogni rewatch di Love and Thunder, probabilmente, i difetti del film diventano sempre più evidenti. Korg ha troppo tempo sullo schermo, dato che passa dall’essere comico al ruolo di narratore, mentre tutti gli altri – da Valchiria ai Guardiani della Galassia – non godono di un arco caratteriale tangibile che fornisca uno sviluppo sostanziale.

Il tono di Love and Thunder, forse, ne costituisce la maggiore problematica: le tematiche serie della storia, come la battaglia di Jane Foster contro il cancro e il regno del terrore seminato da Gorr il Macellatore di Dei, risultano fuori luogo accanto a gag sciocche come le capre spaziali urlanti e una rappresentazione cartoonesca di Zeus. Il film ha una durata piacevole e veloce, che si aggira intorno alle due ore, ma il risultato è che molti dei suoi personaggi e delle sue trame risultano poco sviluppati. Tuttavia, la scena finale emotivamente risonante – in cui Thor trova un nuovo scopo di vita diventando padre – conclude il film con una nota positiva.

Doctor Strange nel multiverso della follia (2022)

Doctor Strange 2 MCUIl sequel di Doctor Strange di Sam Raimi è certamente all’altezza del suo titolo e della leggendaria reputazione del suo regista. Film di Raimi da cima a fondo (in egual misura divertente e terrificante), il secondo film da solista dello stregone non spreca nemmeno un minuto del suo minutaggio (tranne la scena della famigerata canzone del gelato).

Nel film c’è molta azione, ma anche tante spiegazioni. Una volta che lo spettatore ha acquisito familiarità con concetti come le incursioni e il dream-walking, diventa un po’ noioso guardare i personaggi che li spiegano in continuazione. Tuttavia, quando l’esposizione viene lasciata un po’ da parte, Multiverse of Madness si trasforma in un vero e proprio Evil Dead con uno Strange zombificato che vola su ali fatte con le anime addomesticate dei dannati per combattere una strega che usa il potere demoniaco di un libro maledetto.

Black Panther: Wakanda Forever (2022)

Wakanda Forever MCUL’ultimo film della Fase Quattro, Black Panther: Wakanda Forever, è anche il più lungo. E non solo: con ben 161 minuti, è il film più lungo del MCU dopo le famigerate tre ore di Avengers: Endgame. Ma Wakanda Forever ha molto da raccontare. Introduce Riri Williams nell’ensemble del MCU, istituisce un’intera nazione sottomarina, la contrappone al Wakanda nel momento di massima vulnerabilità geopolitica e, soprattutto, affronta la tragica perdita della sua amata star. È sufficiente dire che Wakanda Forever ha molto materiale da trattare, quindi il pubblico viene catturato dall’inizio alla fine, sia dallo spettacolo del cinecomic che dai commoventi omaggi a Chadwick Boseman.

Ci sono alcune sequenze lente, come ogni volta che Shuri sviluppa gadget high-tech nel suo laboratorio fortificato, e il tutto culmina in una battaglia finale standard, dalla CGI “pesante”, a bordo di una nave wakandiana rovesciata. Ma, per la maggior parte, il sequel è un’avvincente avventura supereroistica. Le scene d’azione, come l’inseguimento in auto di Ironheart e l’invasione del Wakanda, sono entusiasmanti, e abbondano le sequenze di profonda commozione per i personaggi. Il tempo ci dirà quanto Wakanda Forever goda del fattore rewatch, ma il film ha già superato un esame veramente difficile.

Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli (2021)

Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli di Destin Daniel Cretton è un film d’azione che mischia arti marziali, il buddy movie, l’avventura fantasy piena di VFX e un dramma familiare intimo sull’amore e il dolore. Simu Liu offre la quintessenza della performance del supereroe Marvel nel ruolo del protagonista: è esilarante, affascinante, profondamente commovente ed è facilissimo tifare per lui. Shang-Chi presenta molte delle caratteristiche familiari dei film d’origine Marvel – in primo luogo un eroe “prescelto” con la sindrome dell’impostore e problemi con il padre – ma la sua struttura non lineare mantiene salda l’azione e rende la narrazione archetipica sorprendentemente fresca.

Spider-Man: No Way Home (2021)

Spider-Man No Way Home MCUIl film che rivedremmo mille volte della Fase Quattro è Spider-Man: No Way Home. Il trequel di Jon Watts è riuscito a portare a termine il suo ambizioso crossover di franchise concentrandosi sul culmine del viaggio di Tom Holland nel MCU come Peter Parker. No Way Home porta con sé i due Spider-Man “precedenti” e cinque dei loro cattivi, ma sono tutti funzionali all’arco narrativo di Holland. Soprattutto, No Way Home è un film molto intenso. Inizia con la rivelazione al mondo dell’identità segreta di Peter, Doctor Strange apre il continuum spaziale alla fine del primo atto e, quando si arriva alla battaglia finale, lo Spidey di Holland ha fatto squadra con Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Non c’è un solo momento di noia in questa avventura fumettistica dal ritmo incalzante, divertente ed emotivamente coinvolgente. Non solo è una miniera d’oro per i fan dei supereroi; No Way Home è una delle storie di Peter Parker per eccellenza. Non c’è limite al numero di volte in cui un fan di Spider-Man può godersi questo film: non invecchierà mai.

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