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L’Era Glaciale – Le Avventure di Buck, recensione del film

L’Era Glaciale - Le Avventure di Buck

A sei anni dall’ultima avventura al tramonto dell’Era Glaciale, torna il franchise nato in seno alla 20th Century Fox e ora di proprietà della Walt Disney Company con una storia completamente dedicata al furetto pirata dal titolo L’Era Glaciale – Le Avventure di Buck. 

L’Era Glaciale – Le Avventure di Buck – la trama

La trama parte dagli opossum Eddie e Crash. Dopo l’ennesima lite con Ellie, la loro sorella mammut, i due scappano in cerca di un posto dove possano vivere in pace, da soli, come degli adulti, peccato che non sono affatto pronti per questo passo e si ritrovano presto nei guai, finendo nel mondo sotterraneo in cui vivono i dinosauri. Si tratta proprio di quel mondo nascosto che abbiamo conosciuto nel terzo film della saga, ed è proprio qui che ritroviamo Buck, il furetto un po’ picchiatello che cerca di far vivere in armonia le tremende bestie che popolano quella terra. Proprio in compagnia di Buck, i due vivranno l’avventura della vita, mentre Ellie, con Manny, Sia e Diego si lanciano alla loro disperata ricerca, consci, molto più degli opossum, che i due non sono capaci di badare a se stessi…

Far riemergere dai ghiacci il franchise dell’Era Glaciale non è stato certo semplice. Già gli ultimi capitoli erano risultati stanchi, ma L’Era Glaciale – Le Avventure di Buck ridimensiona completamente la scala e l’ambizione, rivelandosi un prodotto che in altri tempi sarebbe finito Direct to video e che invece grazie alla piattaforma di Disney+, arriva direttamente nelle case degli abbonati e sicuramente in questa sede troverà il pubblico giusto: le famiglie.

Una storia per tutta la famiglia

Il comune denominatore dei film del franchise è infatti la famiglia, che sia di provenienza o adottiva, un nucleo di persone che si scelgono, si sostengono, si aiutano e ci cambiano. E così Eddie e Crash sono cresciuti e hanno bisogno del loro spazio, scappano come degli adolescenti che non vogliono più sottostare alle regole di mamma e papà e si trovano con Buck, un solitario che tanti anni prima ha preferito al solitudine rispetto alla vita di branco. Le metafore non sono molto raffinate ma arrivano dritte e pregnanti per una storia che non mancherà di stregare i più piccoli e di permettere ai genitori di condividere con loro del tempo.

Nel cast vocale originale del film torna Simon Pegg, che dà voce a Buck, e con lui ci sono anche Vincent Tong, Aaron Harris, Utkarsh Ambudkar e l’irresistibile Justina Machado, che dà voce a Zee, un personaggio nuovo che diventerà presto il preferito di grandi e piccini.

L’Era Glaciale – Le Avventure di Buck. arriva su Disney+ dal 25 marzo.

 
 

Emma Thompson: 10 cose che non sai sull’attrice

Emma Thompson film

Emma Thompson è una delle migliori attrici che la storia del cinema abbia mai potuto conoscere grazie alla sua versatilità e all’essere sempre brillante. L’attrice, che ha iniziato a recitare sin da giovane, ha sempre dimostrato di saper interpretare i suoi migliori e adatti al suo talento, in grado di misurarsi, in maniera eccellente, anche con altre sfaccettature del cinema.

Ecco dieci cose da sapere su Emma Thompson.

Emma Thompson: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera cinematografica dell’attrice inizia nel 1989, quando recita in Due metri di allergia (1989). Successivamente è in Enrico V (1989), Casa Howard (1992), Quel che resta del giorno (1993), Nel nome del padre (1993), Ragione e sentimento (1995), I colori della vittoria (1998) e Love Actually – L’amore davvero (2003). In seguito, recita in film come Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004), Nanny McPhee – Tata Matilda (2005), Io sono leggenda (2007), I Love Radio Rock (2009), Tata Matilda e il grande botto (2010), Man in Black 3 (2012), Saving Mr. Banks (2013), Bridget Jones’s Baby (2016), La bella e la bestia (2017), The Children Act (2017). Johnny English colpisce ancora (2018), Men in Black: International (2019), E poi c’è Katherine (2019), Last Christmas (2019) e Crudelia (2021).

2. Ha lavorato anche per prodotti dedicati al piccolo schermo. Nel corso della sua carriera, l’attrice si è dedicata anche a progetti seriali e per la televisionie. Infatti, ha iniziato a recitare grazie al film tv Cambridge Footlights Revue (1982), per poi lavorare in serie come The Young Ones (1984), Alfresco (1983-1984), Tutti Frutti (1987), Cin cin (1992), Ellen (1997), Angels in America (2003), King Lear (2018) e Years and Years (2019).

3. È anche doppiatrice, sceneggiatrice e produttrice. Nel corso della sua lunga carriera, l’attrice ha praticato anche l’attività di doppiatrice, prestando la propria voce per Il pianeta del tesoro (2002), Ribelle – The Brave (2012), Men, Women & Children (2014) e Missing Link (2019). In quanto sceneggiatrice, ha contribuito a scrivere film come Ragione e sentimento, Nanny McPhee – Tata Matilda, Tata Matilda e il grande botto, Effie Gray – Storia di uno scandalo (2014) e Bridget Jones’s Baby. Inoltre, come produttrice ha partecipato alla realizzazione di film come Tata Matilda e il grande botto, Sold (2016), nonché di Last Christman e Road Narrows.

emma thompson

Emma Thompson in Harry Potter

4. Ha usato lenti speciali. L’attrice è nota anche per aver interpretato la professoressa Sibilla Cooman nella saga di Harry Potter, comparendo rispettivamente nel terzo, nel quinto e nell’ottavo film. Per interpretare tale personaggio, l’attrice ha dovuto indossare degli occhiali le cui lenti erano state sostituite con delle lenti d’ingrandimento. Ciò le conferiva l’aspetto bizzarro immaginato dalla Rowling. Secondo la Thompson, però, indossare quegli occhiali le faceva spesso venire le vertigini e la facevano sentir male, poiché dal suo punto di vista appariva tutto molto distorto.

Emma Thompson è Tata Matilda

5. Ha passato del tempo in sala trucco. Per trasformarsi in Tata Matilda, protagonista del film Nanny McPhee – Tata Matilda, personaggio nato dalla penna di Christianna Brand, all’attrice è stata richiesta un’ora di trucco circa per ogni giorno di riprese. La Thompson ha raccontato di aver usato quel tempo di attesa per prepararsi mentalmente ad entrare nei panni del personaggio e vedersi trasformare a livello estetico l’ha aiutata molto in questo processo.

Emma Thompson e il marito Greg Wise

6. È stata sposata con Kenneth Branagh. La Thompson e l’attore e regista Kenneth Branagh  si erano conosciuti sul set della miniserie Fortunes of War nel 1987 e hanno iniziato a frequentarsi, tanto da arrivare a sposarsi nel 1989. Tuttavia, a causa dei rispettivi impegni lavorativi e del fatto che Branagh aveva iniziato a frequentare Helena Bonham Carter nel 1994, l’anno successivo è arrivato il divorzio.

7. È sposata da diversi anni. Sul set di Ragione e sentimento, del 1995, l’attrice ha conosciuto il collega Greg Wise. Dopo il divorzio di lei, i due hanno iniziato a frequentarsi, arrivando poi a sposarsi nel 2003. I due sono insieme da allora e, nel 1999, sono diventati genitori della loro prima figlia, Gaia. In seguito, nello stesso 2003, hanno adottato un bambino rifugiato del Ruanda, Tindyebwa Agaba, nato nel 1987.

emma thompson

Emma Thompson e gli Oscar

8. Ha vinto due Oscar. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha vinto ben due Academy Award: il primo lo ha vinto come Miglior attrice protagonista, nel 1993, per il film Casa Howard, mentre il secondo premio è stato vinto per la Miglior sceneggiatura non originale per Ragione e sentimento, nel 1996.

9. È stata candidata altre tre volte. Oltre ai due premi vinti, l’attrice ha ricevuto altre tre candidature che, però, non si sono poi tramutate in vittorie. Nel 1994, ha ricevuto una nomination per la Miglior attrice non protagonista per Nel nome del padre, mentre nello stesso anno e nel 1996 ha ricevuto quelle per la Miglior attrice protagonista, rispettivamente per Quel che resta del giorno e Ragione e sentimento.

Emma Thompson: età e altezza

10. Emma Thompson è nata il 15 aprile del 1959 a Paddington, Londra. La sua altezza complessiva corrisponde a 173 centimetri.

Fonti: IMDb, The Famous People

 
 

Metal Gear Solid, Oscar Isaac rivela: “Stiamo cercando la storia”

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Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Mentre cresce l’attesa per vedere Oscar Isaac in azione nella serie Moon Knight, forse qualcuno di voi non sa che l’attore è stato anche scelto per interpretare un’altra figura minacciosa e altrettanto nota: Solid Snake, il noto personaggio del franchise videoludico Metal Gear Solid.  L’attore ha ottenuto il ruolo principale per il film Metal Gear Solid a dicembre 2020, ma da allora non si è saputo più nulla. Tuttavia, il film sta ancora cercando di trovare se stesso, poiché lo stesso Isaac ha rivelato che la produzione sta ancora “cercando la storia”. La star di Ex Machina lo ha detto a IGN durante un evento Moon Knight. Quando gli è stato chiesto se avesse aggiornamenti o quali fossero i preparativi per il film, ha dato una risposta rapida ma vaga. “Stiamo cercando“, ha detto. “Stiamo cercando come Solid Snake. Stiamo salendo attraverso i condotti dell’aria. Cerchiamo la storia“.

 

 

Il film di Metal Gear Solid è strisciato molto lentamente nel corso degli anni e i commenti di Isaac implicano che si stia ancora muovendo a quel ritmo lento. E con la mancanza di aggiornamenti e i commenti di Isaac, sembra che le informazioni non riprenderanno almeno nel prossimo futuro.

Questo film ha preso piede in qualche modo dal 2006. Dopo anni di stallo,  il regista di Kong: Skull Island  Jordan Vogt-Roberts era in trattative con la Sony nel 2014 per dirigere il film. Vogt-Roberts, dopo aver ricevuto la benedizione dallo stesso Hideo Kojima , ha fornito alcuni aggiornamenti nel corso degli anni, anche se gran parte delle notizie punta ancora a un film che è ancora in una fase di produzione molto precoce. Nel 2020, ha pubblicato alcuni concept art per il film dell’epoca e una debole anticipazione sul Codec con David Hayter, Christopher Randolph e Paul Eiding che riprendono i loro ruoli rispettivamente di Solid Snake, Otacon e Colonnello Campbell.

 
 

The Last of Us: le nuove foto ci danno una prima occhiata a Sam e Henry

The Last of Us serie-tv

L’imminente adattamento live-action di The Last of US targato HBO è attualmente in produzione e le recenti foto dal set offrono ai fan una prima occhiata a come appariranno Sam ed Henry nella serie in uscita.

Nuove foto dal set mostrano Joel di Pedro Pascal ed Ellie di Bella Ramsey insieme a Sam ed Henry, due personaggi secondari che appaiono nel primo gioco in alcune scene cruciali. Guarda le nuove foto del set e un video del gruppo che attraversa la strada qui sotto:

Per chi non lo sapesse, Henry e suo fratello Sam, 13 anni, sono due personaggi che incontrano Joel ed Ellie durante i loro viaggi nel primo gioco di The Last of US. Le due coppie poi si alleano per un po’ di tempo e viaggiano insieme. Non è chiaro come la serie televisiva tratterà questi due personaggi, anche se, considerando il fatto che sembra essere un chiaro remake del primo gioco, i fan potrebbero aspettarsi un risultato simile.

Last of Us, la serie tv

La serie The Last of US affronterà gli eventi del primo gioco. Tuttavia, secondo The Hollywood Reporter, potrebbe anche affrontare alcune parti viste in The Last of Us Part II.”La serie live-action si svolge 20 anni dopo la distruzione della civiltà moderna“, recita la sinossi. “Joel ed Ellie, padre e figlia, segnati dalla durezza del mondo in cui vivono, sono costretti a sopportare circostanze brutali e assassini spietati durante un viaggio attraverso un’America post-pandemia“.

Insieme a Pascal e Ramsey nel cast ci sono Gabriel Luna (Terminator: Dark Fate) nei panni di Tommy Miller, Nico Parker (Dumbo) nei panni della figlia di Joel Sarah, Anna Torv (Mindhunter) nei panni di Tess e Merle Dandridge (The Flight Attendant) mentre riprende il suo ruolo nel video giochi nei panni di Marlene, la leader di un gruppo di resistenza noto come le lucciole. Nel cast anche Jeffrey Pierce (Bosch) nei panni di Perry, Murray Bartlett (The White Lotus) nei panni di Frank e Con O’Neill (Chernobyl) nei panni di Bill.

La serie live-action è prodotta e co-scritta dal creatore di Chernobyl Craig Mazin e dallo scrittore del gioco originale Neil Druckmann, che è anche uno dei registi. È una coproduzione con Sony Pictures Television in associazione con PlayStation Productions. I produttori esecutivi sono Carolyn Strauss, il presidente di Naughty Dog Evan Wells e Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation Productions.

 
 

Moon Knight: nuovo spot con scene inedite mostra le abilità dell’eroe

Moon Knight mcu
Il Moon Knight interpretato da Oscar Isaac nel MCU

A meno di una settimana dalla sua tanto attesa prima, Disney+ ha rivelato un altro  spot televisivo di Moon Knight,  la serie di supereroi guidati da Oscar Isaac dei Marvel Studios, con alcuni nuovi filmati. Il video continua a esaltare il debutto live-action dell’eroe Moon Knight e questa volta vediamo di più di Steve Grant/Marc Spector compreso le sue abilità e poteri. La serie debutterà in streaming mercoledì 30 marzo.

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Moon Knight

Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

Marvel Studios Moon Knight, è la nuova serie serie originale live-action Marvel Studios che debutterà dal 30 marzo in esclusiva su Disney+. La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il mercenario Marc Spector. Mentre i nemici di Steven/Marc si avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei dell’Egitto.

Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

 
 

The Batman: ecco la scena tagliata con Joker in versione integrale

The Batman Joker Barry Keoghan

Arriva online dopo alcune anticipazioni nei giorni scorsi la scena integrale di The Barman nel quale l’uomo pipistrello interpretato da Robert Pattinson incontra nientemeno che il re de crimine, Joker! La scena è ambientata naturalmente ad Arkham, il noto manico manicomio criminale di Gotham dove verrà rinchiuso anche Enigma.

Per coloro che non conoscono l’identità dell’attore che interpreta il noto villain, vi vasta sapere che si tratta del giovane attore di talento Barry Keoghan, apparso già sul grande schermo in Il sacrificio del cervo sacro e Dunkirk di Nolan. Recentemente ha preso parte ad un altro cinecomics, Eternals dei Marvel Studios.

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

 
 

Moon Knight: Oscar Isaac e i filmmaker raccontano com’è stato realizzare la serie

Oscar Isaac

Arriva su Disney+ il 30 marzo e si candida a essere una delle serie Marvel più innovative di sempre, grazie e toni cupi che non hanno paura di virare all’horror e a un personaggio oscuro e complesso: parliamo di Moon Knight che ha chiamato ad unirsi al MCU Oscar Isaac, insieme a Ethan Hawke e May Calamawy. Li abbiamo incontrati, insieme ai registi e i produttori dello show, per parlare della realizzazione di Moon Knight e di cosa aspettarci da Marc Spector e Steven Grant.

Secondo quanto dice Grant Curtis, executive producer della mini serie, “Moon Knight, in particolare, è stato sul radar di Kevin Feige dal primo giorno” perché la storia editoriale del fumetto ha portato a una fusione graduale e naturale delle storie del personaggio con quelle del Marvel Cinematic Universe. “E penso che questo fosse il momento perfetto. Quando guardi Disney+ e hai bisogno di una tela più ampia per raccontare questa incredibile storia, dal 30 marzo, il pubblico la vedrà, e capirà che questo era il momento perfetto per immergersi nell’universo.”

Oscar Isaac è il protagonista di Moon Knight

Oscar Isaac non è estraneo a grandi franche, come sa bene chi se lo ricorda nei pani di Poe Dameron in Star Wars o nel recente Dune, ma cosa lo ha spinto ad interessarsi al MCU e a Moon Knight?

“Quando l’ho letto, sembrava che ci fosse una reale opportunità di fare qualcosa di completamente diverso, in particolare nell’ambito del MCU, e di concentrarsi davvero su questa lotta interna di questo personaggio, di usare l’iconografia egiziana e il genere dei supereroi e questo linguaggio per parlare di questa vera lotta interna che questa persona sta affrontando. E anche per creare un personaggio indelebile e insolito, in particolare con Steven Grant. Quindi mi è sembrato che una volta che ho avuto una vera opinione su come volevo interpretare Steven e l’ho presentata a tutti e loro l’hanno accolto a braccia aperte, ho anche capito di avere collaboratori reali e incredibili e che sarebbe stata un’avventura creativa.”

Oscar Isaac in Moon KnightCos’è che rende Marc Spector e Steven Grant diversi da alcuni degli eroi che potremmo aver visto in passato?

“Beh, penso che la storia sia basata sul punto di vista – dice Isaac – Significa che sei nella pelle di questo ragazzo e vedi le cose che gli accadono. Vivi la storia proprio come la sta vivendo lui. Quindi c’è qualcosa di terrificante in questo. Penso che in Steven, in particolare, ci sia un senso dell’umorismo diverso da quello che abbiamo visto. Penso che la Marvel in particolare abbia fatto un lavoro straordinario nel combinare azione e commedia in un modo così eccezionale. E ho pensato che con Steven c’era la possibilità di fare un tipo di commedia diverso da quello che abbiamo visto, con qualcuno che non sa di essere divertente, lui non sa di essere divertente. E quindi è stato davvero eccitante. E poi trovare il contrappunto con Marc, in qualche modo appoggiandosi un po’ allo stereotipo del vigilante oscuro e torturato, ma ciò che lo rende così speciale è che ha questo piccolo inglese che vive dentro di lui.”

May Calamawy interpreta Layla, un personaggio che, per non anticipare troppo, si trova a dover aiutare Steven/Marc. “A proposito di Layla? Adoro quanto è forte – dichiara May Calamawy – Ma allo stesso tempo, mi sentivo come se dovessi interpretare l’intera gamma di una donna con lei perché è forte ed è dalla parte delle persone e combatte per ciò in cui crede, ma è anche molto vulnerabile e spaventata. Quindi è stato divertente per me.”

Ethan Hawke è il villain della storia

Il trio protagonista si completa con Ethan Hawke che invece interpreta il villain. “La storia del cinema è lastricata di narratori che usano la malattia mentale come elemento costitutivo del cattivo – ha cominciato Hawke per spiegare il suo personaggio – Voglio dire, ci sono innumerevoli storie di cattivi malati di mente e qui abbiamo un eroe malato di mente. Ed è affascinante perché abbiamo invertito l’intero processo. E quindi ora come antagonista, non posso fare la parte del pazzo perché abbiamo già l’eroe che lo è. Quindi dovevo trovare un pazzo sano di mente o una forza malevola sana di mente. E questo è stato un enigma interessante per me capire come essere in sintonia con ciò che Oscar stava facendo. E Mohamed (Diab, uno dei registi, ndr) stava davvero abbracciando la sua malattia mentale come un modo per creare un narratore inaffidabile. E una volta che hai rotto il prisma della realtà, tutto ciò che il pubblico vede è da un punto di vista distorto. E questo è davvero interessante per il cattivo perché vengo visto per quello che sono. Penso che quello fosse il nostro enigma, ci siamo inventati qualcuno che stava cercando di salvare il mondo. E nella sua mente, lui è Santo Harrow, capisci? Voglio dire, pensa che lui farà parte della grande soluzione.”

A dirigere Moon Knight è stato chiamato in primo luogo Mohamed Diab, seguito poi da Justin Benson e Aaron Moorhead. Insieme i tre hanno firmato i sei episodi della mini serie. 

Mohamed Diab ha spiegato: “Vengo da un background molto indipendente, piccoli film, di solito in Medio Oriente. Ricordo la prima telefonata tra me e Oscar, e lui mi disse: “Mohamed, che diavolo ci fai qui?” Mi ha chiamato in privato. E ricordo di avergli detto qualcosa sulla creazione di storie intime senza pensare al budget. E penso che la Marvel fosse già al lavoro su qualcosa. Ho avuto altre offerte prima per fare film ad alto budget, ma non mi sono mai connesso a niente del genere, storie intime che hanno delle cose importanti che accadono intorno a loro. Tu, come persona normale, scopri di avere un’altra identità che è un supereroe. Quindi sono stato subito attratto. E non voglio mai dimenticare Jeremy Slater per aver creato un’idea così grande su come affrontare la storia, un contrasto così grande. E l’altro aspetto che mi ha davvero attratto è stata la parte egizia, il presente e il passato, l’egittologia di Moon Knight. Come egiziani, ci vediamo sempre raffigurati… lo chiamiamo orientalismo, quando ci vedi come esotici e disumanizzati. Mostrandoci semplicemente come esseri umani, semplicemente normali esseri umani, attraverso il carattere di Layla e vedendo persino l’Egitto così com’è, perché il 90 percento delle volte, l’Egitto non è l’Egitto. Immagina di vedere Parigi e c’è Big Ben sullo sfondo. È così che vediamo il nostro Paese. Quindi è divertente, ma fa male, è proprio questo che mi ha attratto.” 

Tre registi per Moon Knight

Justin Benson e Aaron Moorhead sono stati coinvolti nel progetto più tardi rispetto a Diab. Parlando di Moon Knight come personaggio dei fumetti, Benson ha dichiarato: “Nei circa 50 anni di storie a fumetti, questo personaggio è in qualche modo stato definito dall’essere audace e dall’essere un outsider. E c’era qualcosa di attraente nel raccontare una storia di supereroi come quella, ma poi anche lavorare con un gruppo di persone che stavano lavorando per renderlo qualcosa di personale per loro.”

Aaron Moorhead segue: “Abbiamo cercato di assicurarci che tutti i nostri film indipendenti siano basati su una nuova mitologia. E stranamente, voglio dire, i nostri grandi miti moderni sono i film Marvel in questo momento. Il grande mito americano in questo momento viene dalla Marvel. E in molti altri posti, ma è davvero bello farne davvero parte e raccontare una storia che parla in realtà di questi antichi miti e cose su cui tutti siamo cresciuti. E inoltre, solo il fatto che timbricamente in qualche modo combaci con tutto il nostro lavoro indipendente è davvero, davvero fantastico.”

Oscar Isaac ha anche spiegato come ha fatto a interpretare lo stesso personaggio in cui le sue due personalità si confrontavano, semplicemente facendo assumere dalla Marvel suo fratello Michael Hernandez. “Lui è la cosa più vicina a me che ci sia sulla Terra. Quindi è entrato e interpretava Steven o Marc, anche l’accento e tutto, entrambi gli accenti. È stato davvero utile avere qualcuno che non è solo un grande attore, ma condivide anche il mio DNA con cui recitare. Ma non mi aspettavo che potesse essere così impegnativo interpretarli entrambi. Perché una delle cose divertenti, forse la cosa più divertente della recitazione, sia recitare di fronte a qualcuno e lasciare che accada qualcosa di spontaneo che non ti aspettavi. Ma non c’era davvero un’opportunità per farlo e dovevo cercare di trovare ciò che lo fa sentire spontaneo, far sembrare che non fosse tutto pianificato, come invece era. Quindi è stato impegnativo.”

Moon KnightMarc e Steven sono rispettivamente Americano e inglese, per cui Isaac ha dovuto lavorare anche su due accenti differenti. Come li ha “trovati”?

“Non lo so, la storia è ambientata a Londra – ha detto – E quando ho chiesto come mai, la risposta  sembrava essere che avevamo già troppi personaggi a New York. Quindi per cambiare le cose abbiamo pensato di raccontare di un espatriato a Londra. Ma poi mi è sembrato che ci fosse… voglio dire, amo l’umorismo inglese, come quello di The Office e… c’è così tanto di quell’umorismo che trovo così divertente, e ho pensato che ci fosse un’opportunità qui per fare qualcosa. E se lo facessimo inglese? E se Peter Sellers venisse contattato per un progetto Marvel, cosa farebbe? E così ho iniziato a pensarci, e questo mi ha portato a Karl Pilkington di “An Idiot Abroad”. E non tanto per l’accento ma solo per il suo senso dell’umorismo per cui lui non sa di essere divertente, ma lo è. E poi, ho pensato alla comunità ebraica di Londra e da dove viene gran parte di quella comunità e ho ascoltato gli accenti che sono a nord-est di Londra. E poi ho deciso di farlo e ho scoperto che per il personaggio non si trattava solo dell’accento, ma anche della sua timidezza, del desiderio di entrare in contatto con le persone senza sapere come fare.”

La ricerca per portare sullo schermo Marc/Steven è stata sicuramente impegnativa, ma Oscar Isaac ha consegnato ai fan Marvel un lavoro eccellente, che si potrà ammirare dal 30 marzo su Disney+, quando arriverà Moon Knight.

 
 

Bad Sisters: la nuova dark comedy targata AppleTV+

Bad Sisters serie tv 2022

Oggi Apple TV+ ha annunciato il cast e svelato la prima immagine di Bad Sisters, la nuova serie composta da 10 episodi della creatrice candidata all’Emmy Award e vincitrice del BAFTA Sharon Horgan (“Catastrophe”, “Shining Vale”) che farà il suo debutto entro la fine dell’anno.

Bad Sisters è una deliziosa miscela di commedia nera e thriller e segue le vite delle sorelle Garvey legate dalla morte prematura dei loro genitori e dalla promessa di proteggersi sempre a vicenda. Oltre a Sharon Horgan, nel cast della serie ci saranno anche Anne-Marie Duff (“Suffragette”, “The Salisbury Poisonings”), Eva Birthistle (“Brooklyn”, “The Last Kingdom”), Sarah Greene (“Frank of Ireland”, “Dublin Murders”) ed Eve Hewson (“Dietro i suoi occhi”, “I Luminari – Il destino nelle stelle”) nei panni delle cinque sorelle Garvey.

Completano il cast di Bad Sisters Claes Bang (“Dracula”, “The Northman”), Brian Gleeson (“Frank of Ireland”, “Peaky Blinders”), Daryl McCormack (“Good Luck to you, Leo Grande”, “Peaky Blinders” ), Assaad Bouab (“Chiami il mio agente!”, “The Pursuit of Love”) e la nuova arrivata Saise Quinn (“Monster”).

Bad Sisters è prodotto da Merman Productions e ABC Signature, parte dei Disney Television Studios. La serie segnerà il primo progetto della Horgan ad essere presentato in anteprima come parte del primo accordo tra Apple TV+ e la sua società di produzione, Merman.

Bad Sisters è prodotta e scritta da Sharon Horgan con Brett Baer e Dave Finkel (“New Girl”, “United States of Tara”) che hanno curato l’adattamento dalla versione belga della serie “Clan”, creata da Malin-Sarah Gozin (“Tabula Rasa”, “Professor T”). Sharon Horgan, Faye Dorn e Clelia Mountford sono le produttrici esecutive per conto di Merman; Malin-Sarah Gozin, Bert Hamelinck e Michael Sagol (“Sound of Metal”) sono i produttori esecutivi per conto di Caviar. Oltre a Horgan, Baer e Finkel, la serie è scritta da Karen Cogan, Ailbhe Keogan, Daniel Cullen, Perrie Balthazar e Paul Howard. Dearbhla Walsh, Josephine Bornebusch e Rebecca Gatward curano la regia.

Bad Sisters si unisce alla rosa in espansione di serie molto attese che faranno presto il loro debutto su Apple TV+; tra queste “Pachinko – La moglie coreana”, il dramma in lingua coreana, giapponese e inglese basato sull’omonimo romanzo e in uscita il 25 marzo; “Slow Horses”, la nuova serie di spionaggio adattata dai romanzi di Mick Herron, vincitore del CWA Gold Dagger Award, e interpretata dal premio Oscar Gary Oldman, in uscita il 1 aprile; “Shining Girls,” il nuovo thriller metafisico interpretato e prodotto da Elisabeth Moss, vincitrice dell’Emmy, e basato sul bestseller di Lauren Beukes, che uscirà il 29 aprile; “Now and Then“, il nuovo thriller bilingue composto da otto episodi, in uscita il 20 maggio, e altro ancora.

 
 

Nova: la Marvel al lavoro su un progetto dalle sceneggiatore di Moon Knight

Nova

In esclusiva da Deadline arriva la notizia che Richard Rider alias Nova è prossimo a far parte del Marvel Cinematic Universe poiché la Marvel sta sviluppando un progetto su Nova con lo sceneggiatore di Moon Knight Sabir Pirzada. Per ora non è noto se questo sarà sviluppato come un lungometraggio o una serie limitata per Disney+. Come sempre, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige produrrà il progetto.

Nova è apparso per la prima volta in un numero del 1966 di Super Adventures era un membro della forza di polizia intergalattica nota come Nova Corps, per la quale ha acquisito abilità sovrumane tra cui super forza, volo e resistenza alle lesioni. Sebbene il personaggio non abbia avuto molti scontri con alcune delle figure principali dell’MCU attuale o passato, si è scontrato con gli Skrull, che hanno ruoli importanti in progetti Marvel recenti e prossimi, tra cui Captain Marvel e la serie limitata Secret Invasion.

Per quanto riguarda Pirzada, come tanti sceneggiatori che realizzano un progetto Marvel di alto profilo da sviluppare, è emerso attraverso la comunità di scrittori dello studio, facendosi notare, di recente, dalla writers room di Moon Knight, che arriverà su Disney+ il 30 marzo.

 
 

Razzie Awards: 10 attori che non meritavano la nomination

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È vero, la notte degli Oscar si avvicina, ma non dimentichiamoci degli anti-Oscar: sabato 26 marzo saranno premiati i peggiori film e le peggiori performances dell’anno. Stiamo parlando dei Raspberry o Razzie Awards, premiazione del peggio del cinema che quest’anno arriva alla sua 42a edizione. Le categorie riprendono e ribaltano quelle dell’Academy Awards (Peggior film, Peggior attore non protagonista, …) e, proprio come accade agli Oscar, occasionalmente ci sono state alcune sconcertanti nomination.

Soprattutto per quanto riguarda le performances attoriali, è successo che volti di fama mondiale concorressero per la peggior interpretazione, anche quando in realtà non avevano recitato poi così male. Almeno per i dieci casi di cui parleremo qui sotto, la giuria dei Razzie Awards sembra aver esagerato.

1Jennifer Lawrence – Madre! (2017)

Jennifer-Lawrence-e-Javier-Bardem-in-Mother

Sembra che i Razzie Awardss abbiano una particolare antipatia per le prestazioni nei film horror, anche quelle degli attori che ottengono il plauso da parte della critica. Questa volta è il turno di Jennifer Lawrence, candidata come Peggior attrice per il suo ruolo in Madre!

Forse il film horror psicologico Madre! non è per tutti, ma Jennifer Lawrence offre in esso una delle sue migliori performance. Nei panni di una moglie che, mentre cerca di finire la casa dei sogni per la sua famiglia, incombe in alcuni ospiti dirompenti, Lawrence è brillante. Vista la sua performance straziante, molti ritengono che avrebbe addirittura meritato una nomination agli Oscar.

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Warner Bros. svela il logo del Centenario

Warner Bros logo Centenario

Warner Bros. svela il logo del Centenario e dà ufficialmente inizio alle numerose attività che porteranno al 100° anniversario dell’iconico Studio, il 4 aprile 2023. Il logo incorpora uno dei punti di riferimento più riconoscibili della California meridionale, la WB Water Tower, e celebra l’ineguagliabile eredità di un secolo di narrazione della Warner Bros.

Siamo davvero emozionati di dare il via alle attività legate a questo anniversario storico e di condividere questo logo commemorativo con i nostri fan e partner di contenuti, in occasione della celebrazione del centenario di uno dei più grandi Studi di intrattenimento del mondo“, ha dichiarato Ann Sarnoff, Chair and CEO, WarnerMedia Studios and Networks Group. “Nel corso della storia della Warner Bros., i suoi film e programmi TV sono stati riconosciuti come standard di riferimento della narrazione, era quindi importante per noi sottolineare il fatto che al centro di tutto ciò che facciamo c’è il racconto di storie che muovono il mondo“.

A partire dalla fine di quest’anno e per tutto il 2023, la celebrazione del centenario della Warner Bros. includerà una campagna completamente incentrata sui fan, che coinvolgerà ogni divisione dello Studio – film, serie, consumer products, videogiochi, intrattenimento a tema, studio tours, eventi dal vivo e molto altro – così come le sue società sorelle Studios e Networks, tra cui HBO Max, TNets (TNT, TBS e truTV), WarnerMedia Kids, Young Adults & Classics (inclusi WB Animation, Adult Swim, Cartoon Network e TCM) tra gli altri. Nei prossimi mesi saranno disponibili ulteriori dettagli sulle attività del centenario.

Warner Bros., una società WarnerMedia, è stata fondata da Albert, Sam, Harry e Jack Warner e si è costituita ufficialmente il 4 aprile 1923. Ad oggi, lo Studio detiene una delle collezioni di marchi di maggior successo al mondo, ed è all’avanguardia in ogni aspetto dell’industria dell’intrattenimento, dal lungometraggio alla produzione televisiva e quella direct-to-consumer, dall’animazione ai fumetti, dai videogiochi ai consumer products, dall’intrattenimento a tema agli studio tours e al brand licensing.. La vasta library dello Studio, una delle più prestigiose e preziose al mondo, comprende oltre 145.000 ore di programmazione, di cui 12.500 lungometraggi e 2.400 programmi televisivi composti da più di 150.000 episodi singoli. La Warner Bros. detiene anche un portfolio di franchise tra i più diversificati e amati al mondo, come Looney Tunes, Harry Potter, DC, Friends, Hanna-Barbera solo per citarne alcuni.Warner Bros logo Centenario

 
 

Casting Society Artios Awards 2022: tutti i vincitori

CODA film 2021 PGA Awards 2022

CODA, Encanto e West Side Story hanno ricevuto i massimi riconoscimenti alla 37a edizione degli Artios Awards. La Casting Society premia l’eccellenza nel casting di lungometraggi, televisione e teatro. L’organizzazione ha tenuto una cerimonia virtuale mercoledì, celebrando anche il suo 40° anniversario.

Casting Society Artios Awards 2022 i vincitori

Animation
“Encanto”- Jamie Sparer Roberts, Grace C. Kim (Associate)

Big Budget – Comedy
“Don’t Look Up”- Francine Maisler, Kathy Driscoll-Mohler (Additional Casting), Carolyn Pickman (Location Casting), Matt Bouldry (Location Casting), Kyle Crand (Location Casting), Molly Rose (Associate)

Big Budget – Drama
“West Side Story” – Cindy Tolan, Nicholas Petrovich (Associate)

Studio or Independent – Comedy – TIE
“The Tender Bar” – Rachel Tenner, Bess Fifer (Location Casting), Carolyn Pickman (Location Casting), Rick Messina (Associate)
“Zola” – Kim Taylor-Coleman

Studio or Independent – Drama
“CODA”- Deborah Aquila, Tricia Wood, Lisa Zagoria, Angela Peri (Location Casting), Lisa Lobel (Location Casting), Melissa Morris (Associate)

Low Budget – Comedy or Drama
“The Humans” – Ellen Chenoweth, Susanne Scheel (Associate)

Micro Budget – Comedy or Drama
“Shiva Baby”– Kate Geller

Short Film
“Growing Fangs” – Jessica Munks, Michael Morlani

The Zeitgeist Award
“Spider-Man: No Way Home” – Sarah Halley Finn, Chase Paris (Location Casting), Tara Feldstein Bennett (Location Casting), Molly Doyle (Associate)

Television Pilot and First Season – Comedy
Ted Lasso” – Theo Park, Olissa Rogers (Associate)

Television Pilot and First Season – Drama
“Lovecraft Country” – Kim Taylor-Coleman, Meagan Lewis (Location Casting), Mickie Paskal (Location Casting), Jennifer Rudnicke (Location Casting) Rebecca Carfagna (Associate), AJ Links (Associate)

 

 

Television Series – Comedy
“Call My Agent” – Constance Demontoy

Television Series – Drama
“Pose” – Alexa L. Fogel, Elizabeth Berra (Associate)

Limited Series
“The Queen’s Gambit”– Ellen Lewis, Kate Sprance, Olivia Scott-Webb, Tina Gerussi (Location Casting)

Film, Non-Theatrical Release
“The United States vs. Billie Holiday”– Leah Daniels-Butler, Billy Hopkins, Ashley Ingram, Kevin Scott, Andrea Kenyon (Location Casting), Randi Wells (Location Casting)

Children’s Pilot and Series (Live Action)
“All That” – Nickole Doro, Shayna Sherwood, Devon Brady (Associate)

Animated Series
“Big Mouth” – Julie Ashton

Reality Series
“Queer Eye” – Danielle Gervais, Pamela Vallarelli, Ally Capriotti Grant

Short Form Series
“Mapleworth Murders”– Jill Anthony Thomas, Anthony J. Kraus (Associate)

Virtual Theater (new category exclusive for 2022, due to COVID-19 shuttering Broadway)
Tennessee Williams’ “The Night Of The Iguana”– Stephanie Klapper

 
 

Oppenheimer: Tony Goldwyn nel cast di Nolan

Oppenheimer

Il foltissimo cast di Oppenheimer di Christopher Nolan continua a crescere. Tony Goldwyn si unisce al progetto, in un cast di stelle che include Cillian Murphy nel ruolo del protagonista, Robert Downey Jr. nel ruolo del Commissario statunitense per l’energia atomica Lewis Strauss e la star di Black Widow Florence Pugh nel ruolo della psichiatra americano Jean Tatlock.

A completare l’impressionante formazione c’è Matt Damon nel ruolo del direttore del Manhattan Project Leslie Groves Jr., Emily Blunt nel ruolo della moglie di Robert Oppenheimer, Kitty Oppenheimer, Benny Safdie nel ruolo del fisico teorico del “padre della bomba all’idrogeno” Edward Teller e Josh Hartnett nei panni del fisico vincitore del premio Nobel Ernest Lawrence. Altri membri del cast in ruoli non specificati includono Rami Malek di No Time to Die, Matthew Modine, Alden Ehrenreich, Jason Clarke, James D’Arcy e Kenneth Branagh.

L’uscita del film è prevista per il 21 luglio 2023. Uno slot che Nolan ha occupato in passato con Dunkirk e Il Cavaliere Oscuro il Ritorno con un enorme successo. La capacità virtuosistica di Nolan di realizzare “film evento” assicura che non manchi mai l’interesse dei più grandi attori di Hollywood, quindi Hartnett sicuramente non sarà l’ultimo annuncio del casting di Oppenheimer.

Oppenheimer, il film

Universal distribuirà Oppenheimer nelle sale in tutto il mondo e distribuirà il film in Nord America. Christopher Nolan produrrà anche insieme a Emma Thomas e Charles Roven di Atlas Entertainment. Il film si baserà sul libro vincitore del Premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Nel cast Cillian Murphy, Emily Blunt, Rami Malek, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett, Jason Clarke, Alex Wolff, Josh Peck, Tony Goldwyn e Matt Damon.

 
 

Spider-Man: No Way Home, ecco una fan-art che vi spezzerà il cuore

spider-man: no way home

L’artista spdrmnkyxxiii ha condiviso su Instagram una sua versione della scena di Spider-Man: No Way Home in cui Andrew Garfield salva Zendaya e redime il suo fallimento nel salvare Emma Stone in The Amazing Spider-Man 2.

Nel disegno, Peter 3 tiene tra le braccia MJ appena salvata, mentre il fantasma di Gwen lo abbraccia e in qualche modo sembra dirgli che ha fatto un buon lavoro.

https://www.instagram.com/p/CbaWiYrAwQK/?utm_source=ig_embed&ig_rid=1f1cfc5b-3874-444e-bc6d-9e85244a530f

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

 
 

Tron 3: Jared Leto conferma che un altro film è all’orizzonte!

Tron 3

Le notizie sul fronte Tron sono andate via via scemando poiché la Disney ha deciso col tempo di concentrarsi sulle sue molte altre proprietà. Nonostante ciò, c’è ancora una miriade di fan sia del film originale degli anni ’80 che di Tron Legacy del 2010 che vogliono vedere più storia sul franchise. Uno di quei fan sembra essere Jared Leto, star del prossimo Morbius. L’attore sembra abbia preso come una missione personale portare a compimento un film di Tron e dopo aver annunciato il suo coinvolgimento in diversi momenti negli ultimi anni, ora rivela aggiornamenti sul terzo film di Tron. L’occasione è avvenuta durante la promozione di Morbius. 

In un’intervista con Screen Rant, Jared Leto ha detto che sta lavorando attivamente con la Disney su un nuovo  film di Tron e che un accordo finale si sta avvicinando sempre di più. Ha anche promesso un aggiornamento “più in la”, ma non sembra aver rivelato con precisione quando lo dichiarerà, o addirittura offrire una conferma che il film andrà avanti oltre le attuali fasi di discussione.

Jared Leto ha precedentemente affermato in diverse occasioni di interpretare un personaggio chiamato Aries nel film proposto e ha persino rivelato il titolo del film è Tron: Aries in un tweet cancellato. Nonostante l’entusiasmo di Leto e una sceneggiatura completata scritta da Jesse Wigutow, la Disney è ancora solo nelle fasi di sviluppo di questo terzo tentativo per il suo classico cult di fantascienza originale Tron.

 
 

Daniel Radcliffe era in imbarazzo a interpretare Harry Potter

Harry Potter e la camera dei segreti film

Daniel Radcliffe è in piena promozione di The Lost City, in cui fa la parte del cattivo di fronte a Sandra Bullock e Channing Tatum. Durante un tour stampa per il film, Radcliffe ha rivelato a TooFab che interpretare Harry Potter lo metteva spesso in imbarazzo.

L’intervistatore chiede a Sandra Bullock e a Daniel Radcliffe se c’è un progetto della loro carriera che li imbarazza, e mentre Bullock risponde in maniera abbastanza condivisibile che Speed 2 non la rende proprio fiera, Radcliffe a sorpresa commenta il fatto che all’epoca delle riprese non gli sembrava troppo fico essere vestito come un bimbo con la divisa di scuola, ma che adesso quell’esperienza lo rende molto fiero.

La trama The Lost City

In The Lost City Loretta Sage (Sandra Bullock), solitaria scrittrice di successo, ha trascorso la sua carriera scrivendo popolari romanzi d’amore e di avventure ambientati in luoghi esotici. Il protagonista dei suoi racconti è il bellissimo modello di copertina Alan (Channing Tatum), che nelle pagine di questi libri incarna l’eroe “Dash”. Mentre è in tour per promuovere il suo nuovo libro con Alan, Loretta viene rapita da un eccentrico miliardario (Daniel Radcliffe) convinto che lei possa condurlo al tesoro dell’antica città perduta, descritta così bene nel suo romanzo. Alan, spinto dalla voglia di dimostrare a tutti che può essere un eroe anche nella vita reale, si mette in viaggio per salvarla. Coinvolta in un’epica avventura nella giungla, l’improbabile coppia sarà costretta ad andare d’accordo per sopravvivere, ma soprattutto per trovare l’antico tesoro prima che sia perso per sempre.

 
 

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: svelata la durata?

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Sembra che la durata di Doctor Strange nel Multiverso della Follia sia stata svelata, e che il film con Benedict Cumberbatch sarà uno dei film MCU più lunghi. Secondo quanto riferito, il runtime di Doctor Strange 2 è stato rivelato su Ingresso. Il sito web brasiliano di biglietteria riferisce che la durata del film è di 148 minuti. Ciò lo renderebbe uno dei film più lunghi del MCU. Al momento però non si hanno conferme dalla Marvel sulla veridicità di questo timing.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

 
 

Carbonia Film Festival 2022, annunciata la nuova edizione

Carbonia Film Festival

Torna il Carbonia Film Festival, che sposta la sua abituale collocazione dall’autunno alla primavera anticipando la nuova edizione dal 12 al 15 maggio. Per il 2022 il festival diretto da Francesco Giai Via proporrà nuovamente l’appuntamento con How to Film the World, rassegna dedicata alla formazione con un focus sui temi cardine della manifestazione, ovvero lavoro e migrazioni. Una quattro giorni ricca di eventi, proiezioni, incontri, mostre e masterclass per riflettere sul cinema e sulla sua capacità di raccontare la realtà.

La scelta di proseguire anche quest’anno con “Carbonia Film Festival presenta How to Film the World” è dettata da una serie di fattori, tra cui la nuova collocazione in calendario oltre ad un nuovo assetto del panorama festivaliero a livello nazionale.

“In questi ultimi 3 anni la manifestazione ha saputo navigare in uno scenario estremamente complesso, rilanciando ogni volta la propria formula e il livello della proposta artistica e culturale” spiega il direttore Francesco Giai Via “Chiusa l’ultima abbiamo voluto trarre un bilancio del lavoro svolto fino ad oggi, ponendo al centro la necessità di scegliere una formula che portasse avanti gli aspetti legati alla crescita e alla formazione culturale del territorio. Abbiamo dovuto necessariamente tenere conto del fatto che in questi ultimi c’è stata una vera esplosione nel numero di manifestazioni cinematografiche anche competitive a livello nazionale, accompagnata da una contrazione delle risorse istituzionali e dalla pandemia che ha minato profondamente il rapporto fra il cinema e il suo pubblico”.

Partendo da queste considerazioni, Carbonia Film Festival vuole consolidare la formula di una manifestazione che abbia come elementi cardine la riflessione sull’evoluzione dei linguaggi cinematografici contemporanei, ma anche l’incontro e lo scambio con grandi personalità del cinema internazionale, affiancate da giovani promesse. Una manifestazione priva di sezioni competitive, incentrata sull’approfondimento, la formazione e il dialogo: un festival multidisciplinare che contaminerà il mondo del cinema con quello delle altre arti visive e della musica.

Focus di How to Film the World è anche la formazione, che quest’anno vedrà nuovamente protagonisti 8 giovani operatori e studiosi di cinema selezionati attraverso il Bando Carbonia Cinema Giovani. Istituito da Carbonia Film Festival, Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema e Fondazione Sardegna Film Commission, il bando (disponibile fino al 19 aprile) si rivolge a giovani di età compresa tra i 19 e i 30 anni, che seguiranno il festival da protagonisti e parteciperanno a un programma di incontri e masterclass a loro dedicato. Tutte le informazioni relative al bando e le modalità di iscrizione sono disponibili sul sito del festival all’indirizzo www.carboniafilmfest.org

Un’occasione che vuole essere un percorso permanente che possa svilupparsi anche nei mesi che seguiranno il Festival, ponendosi l’obiettivo di superare la natura “temporanea” dell’evento per sviluppare e valorizzare le riflessioni che il Festival propone: Cinema/Territorio/Lavoro/Migrazioni.

 
 

Moon Knight: come la Marvel evita gli SPOILER in un simpatico video

Moon Knight

Ecco un divertente video dalla promozione di Moon Knight che mostra i protagonisti della serie, Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawyalle prese con un isolamneto forzato per evitare la fuga di notizie e gli spoiler sulla serie Disney+.

Moon Knight

Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

Marvel Studios Moon Knight, è la nuova serie serie originale live-action Marvel Studios che debutterà dal 30 marzo in esclusiva su Disney+. La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il mercenario Marc Spector. Mentre i nemici di Steven/Marc si avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei dell’Egitto.

Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

 
 

Star Wars: L’ascesa di Skywalker, i concept art rivela l’enorme cambiamento di Millennium Falcon e la tortura di Chewbacca

Star Wars: L'ascesa di Skywalker

Star Wars: L’ascesa di Skywalker ha subito molti cambiamenti durante il suo viaggio verso grande schermo e, anche con una lunga durata, è intuibile che la LucasFilm ha lottato con Disney per includere tutte le idee di JJ Abrams per la conclusione di questa trilogia. La maggior parte dei fan ha discusso ampiamente sul tentativo del regista di offrire un  lieto finale, ma questo è un franchise che ha spesso voluto fortemente accontentare tutti. Ebbene, oggi grazie ai concept art diffusi da Jon McCoy  ci mostrano alcune sequenze che avrebbero visto Kylo Ren riunirsi con Chewbacca che avrebbe potuto subire torture.

“Nel film, [c’era] una scena in cui Chewbacca viene interrogato/torturato” , spiega l’artista. “Ci è stato chiesto di generare alcune idee per questa scena e il design della macchina che lo avrebbe tenuto in queste terribili posizioni di stress! Ho mirato a ritrarre una posa molto iconica e unica in cui sarebbe stato tenuto Chewie, per rendere gli scatti memorabili.”

McCoy ha anche rivelato di aver suggerito di trasformare il Millennium Falcon da una nave nella nuova base della Resistenza. “Avevo la visione di un set di giocattoli degli anni ’80, in cui gli scomparti si estendevano e scivolavano fuori, trasformando la cosa originale in qualcos’altro”. Ecco tutti i concept diffusi: 

Vi segnaliamo il sito di McCoy per altri concept arti.

Il cast di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

 
 

Secret Invasion: il ruolo di Emilia Clarke potrebbe essere stato rivelato

Secret Invasion serie tv 2023

Come spesso accade nell’universo Marvel, i dettagli sul ruolo di Emilia Clarke nell’attesa serie Secret Invasion non sono stati rivelati da quando si è unita al cast, ma oggi potremmo finalmente sapere quale personaggio interpreterà l’attrice de Il Trono di Spade nella prossima serie Disney+.

Ci sono state molte speculazioni sul fatto che Emilia Clarke  fosse stata scelta per il ruolo di Abigail Brand, ma alcuni recenti video dal set apparentemente hanno chiarito che il suo personaggio misterioso lavorerà con gli invasori Skrull e, sicuramente, si dice che l’ex Regina dei Draghi interpretare la principessa Veranke.

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Chi è Veranke in Secret Invasion?

Nei fumetti, Veranke era un membro dei Dard’van, una setta profondamente religiosa della società Skrull che profetizzava la fine dell’Impero Skrull. Dopo essere stata esiliata come zelota dall’allora sovrano Dorrek VII, alla fine prese il suo posto come Imperatrice Skrull e orchestrò l’Invasione Segreta. Se questo è accurato e lo spettacolo si attiene al materiale originale, c’è la possibilità che la Clarke si spacci per Jessica Drew, alias Spider-Woman, sulla Terra.

I dettagli della trama sono ancora nascosti, ma sappiamo che lo spettacolo seguirà la premessa di base del fumetto concentrandosi su “un’infiltrazione di Skrull sulla Terra” (senza grandi sorprese). Nel cast di Secret Invasion includerà anche Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury, Cobie Smulders nei panni di Maria Hill, Ben Mendelsohn nei panni di Talos e Olivia Colman in un ruolo sconosciuto.

Secret Invasion, la serie

Secret Invasion è l’annunciata serie tv Marvel   dei Marvel Studio e Disney+. La serie è basata sull’omonimo fumetto dei Marvel Comics. In Secret Invasion protagonista sarà Samuel L. Jackson che torna nei panni di Nick Fury accanto a Ben Mendelsohn, che da Captain Marvel, torna ad interpretare lo Skrull Talos. Nel cast annunciati anche Christopher McDonald in un ruolo segreto. Annunciati anche in ruolo ancora sconosciuti Emilia Clarke e Olivia Colman.

La serie sarà presentata in anteprima su Disney+ e vede la partecipazione anche di Ben Mendelsohn, che riprende il ruolo di Skrull Talos, Olivia Colman, Emilia Clarke, Kingsley Ben-Adir, Christopher McDonald e Killian Scott.

La serie di eventi comici crossover mette in mostra una fazione di Skrull mutaforma che si sono infiltrati sulla Terra per anni. La Smulders ha ripreso il ruolo in diverse foto Marvel tra cui Spider-Man: Far From Home, Captain America: Civil War e tutti i film degli Avengers. Di recente ha ricevuto ottime recensioni per la sua interpretazione di Ann Coulter in American Crime Story: Impeachment.

 
 

Oscar: chi sono i registi che hanno ricevuto più nomination?

La notte degli Oscar si avvicina: domenica 27 marzo si svolgerà l’attesa premiazione. Quest’anno, i registi candidati sono nomi importanti: Ryūsuke Hamaguchi (Drive my car), Kenneth Branagh (Belfast), Paul Thomas Anderson (Licorice Pizza), Jane Campion (Il potere del cane) e Steven Spielberg (West Side Story). Per alcuni di loro non è la prima volta.

Ma chi sono i registi che, nel XXI Secolo, hanno ricevuto il numero più alto di candidature agli Oscar? Ci sono tanti autori che hanno fatto tripletta e, solo uno che è riuscito a concorrere per ben otto volte. Vediamoli tutti.

1Martin Scorsese – 6 nomination in vent’anni

Martin Scorsese è il secondo regista con il maggior numero di nomination agli Oscar: con nove candidature, si piazza dopo Billy Wilder. Sei delle nomination di Scorsese sono avvenute in questo secolo. Le candidature sono state per Gangs of New York del 2002, The Aviator del 2004, The Departed del 2006, Hugo Cabret del 2011, The Wolf of Wall Street del 2013 e The Irishman del 2019. Scorsese ha vinto il premio con The Departed.

È stato nominato per 14 Oscar totali. Scorsese ha diretto 24 spettacoli nominati dall’Academy e cinque attori da statuetta d’oro: Ellen Burstyn in Alice non abita più qui, Robert DeNiro in Toro scatenato, Paul Newman in Il colore dei soldi, Joe Pesci in Goodfellas, e Cate Blanchett in The Aviator.

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MCU: 10 cinecomics che hanno incorporato altri generi

Ant-Man and the Wasp- Quantumania

Ogni film dell’MCU è in primo luogo definibile un film di supereroi, o cinecomic, ma questo termine ha un’accezione estremamente ampia e variegata, ingloba molti più significati oltre alla definizione base del personaggio principale che si serve dei propri superpoteri per fare del bene. Questo è sempre stato il punto di partenza della Marvel per sviluppare storyline complesse nei suoi film, che andassero ad inglobare anche altri generi cinematografici.

Kevin Feige della Marvel è sempre stato famoso per l’esplorazione di diversi generi e sottogeneri nei suoi film di supereroi; ad esempio, Guardiani della Galassia è considerabile un’epopea spaziale, Spider-Man: Homecoming una commedia adolescenziale alla John Hughes mentre Captain America: The Winter Soldier evoca i thriller politici dell’era Watergate.

1Doctor Strange In The Multiverse Of Madness – “Cosmic Horror”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia film 2022

Quando Doctor Strange nel Multiverso della Follia è stato annunciato per la prima volta, è stato presentato come il primo film horror del MCU. I trailer del film promettono un’opera lovecraftiana deliziosamente surreale, che si tuffa a capofitto in terrificanti realtà alternative.

Gli universi paralleli presenti ne Il Multiverso della Follia includono uno con una versione malvagia del Doctor Strange, uno con i Vendicatori scomparsi che prendono vita e uno con una società segreta guidata dal Professor X, e si spera che questa sia solo la punta dell’iceberg di un film che avrà molto da svelare.

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Pixels: la trama e il cast del film con Adam Sandlers

Pixels film

Ogni appassionato di videogiochi avrà desiderato almeno una volta di potersi confrontare nella vita reale con livelli, ostacoli e boss da sconfiggere proprio come nei titoli più amati del settore videoludico. Nel film del 2015 Pixels questa è proprio la possibilità data ad un gruppo di improbabili eroi, chiamati a salvare il mondo da un’invasione attuata da alcuni dei più celebri personaggi di videogiochi classici. Titoli come Space Invaders, Pac-Man, Tetris e Arkanoid prendono qui vita sfoggiando tutta la loro pericolosità. A dirigere il film vi è Chris Columbus, noto per film di grande successo come Mamma, ho perso l’aereo, Mrs. Doubtfire e Harry Potter e la pietra filosofale.

L’idea per tale stravagante progetto nasce dall’omonimo cortometraggio francese del 2010 di Patrick Jean, dove viene mostrata una New York invasa dai grandi classici dei videogiochi. Grazie al successo internazionale di questo esperimento, gli studios cinematografici statunitensi si interessassero da subito a realizzarne una versione estesa. I diritti vennero infine acquisiti dalla Columbia Pictures. Per realizzare la pellicola, i produttori si sono avvalsi della collaborazione di alcune delle maggiori compagnie di videogame, tra cui Atari, Konami, Bandai Namco Holdings e Nintendo. Così facendo ha potuto prendere vita uno dei titoli più divertenti e appassionanti per gli amanti del genere.

Nonostante sia stato stroncato dalla critica, il film si è affermato al box office come un buon successo. Pixels ha infatti incassato globalmente circa 237 milioni di dollari a fronte di un budget stimato di 88. Prima di lanciarsi in una nuova visione del film, sarà certamente utile approfondire alcuni dei principali dettagli relativi alla trama e al cast. Proseguendo qui nella lettura si potrà scoprire tutto ciò, come anche le principali piattaforme streaming contenti il film all’interno del loro catalogo. Questo garantirà la possibilità di poter godere di una comoda visione casalinga.

Pixels: la trama del film

Negli anni ’80 Sam Brenner, Will Cooper, Ludlow Lamonsoff e Eddie “The Fire Blaster” Plant erano ragazzi che, nelle sale giochi, salvavano il mondo, migliaia di volte, a 25 centesimi a partita. Ormai cresciuti, questi hanno preso strade profondamente diverse. Cooper è infatti diventato presidente degli Stati Uniti, mentre Sam è rimasto un nerd senza speranza. Questi, tuttavia, si ritrova improvvisamente convocato proprio alla Casa Bianca, dove viene messo a conoscenza di un’inquietante notizia. Un gruppo di alieni ha infatti ricevuto la capsula del tempo inviata decenni prima proprio dai quattro giovani amici. Il problema è che tali esseri hanno mal interpretato i messaggi contenuti in essa, scambiandoli per dichiarazioni di guerra.

Per questo motivo, decidono di attaccare la Terra usando i videogiochi come modelli per i loro assalti. Sam si troverà così a dover salvare il mondo dalla distruzione perpetuata da esseri come Pac-Man, Donkey Kong, Galaga, Centipede e Space Invaders. Egli ha così finalmente la possibilità di dimostrare che tutti gli anni spesi a giocare ai videogiochi non sono stati gettati invano, ma che gli hanno invece permesso di acquisire conoscenze ad altri ignote. Ogni trucco e strategia usate per vincere possono ora rivelarsi decisive nella guerra per la salvaguardia dell’umanità. Nella missione non sarà però da solo. Ad aiutarlo vi saranno infatti lo stesso Cooper, i loro ex amici Ludlow e Eddie, e l’affascinante Violet von Patten.

Pixels streaming

Pixels: il cast del film

Per interpretare i principali personaggi del film, il regista decise di ingaggiare una serie di attori comici, i quali avrebbero potuto apportare ulteriore fascino all’intero film. Nel ruolo del protagonista Sam Brenner si ritrova così Adam Sandler, divenuto celebre di recente per l’acclamato Diamanti grezzi. Per Pixels egli si è trovato a lavorare con nuovi attori e un nuovo regista, uscendo così dalla sua tipica comfort zone. In preparazione al ruolo, ha inoltre passato diverso tempo a studiare i vari videogiochi previsti dal film, approfondendone particolarità e strategie. Accanto a lui si ritrova poi Kevin James, l’unico attore con il quale Sandler vantasse già delle precedenti collaborazioni. Questo interpreta il presidente William Cooper, nonché migliore amico di Sam.

L’attrice Michelle Monaghan dà invece vita a Violet van Patten, interesse amoroso del protagonista. Il ruolo era originariamente stato offerto a Jennifer Aniston, la quale però si dichiarò non interessata. Josh Gad è l’interprete di Ludlow, mentre Peter Dinklage, noto per il ruolo di Tyrion nella serie Il Trono di Spade, è Eddie “Fireblaster”. Nel film sono poi presenti anche due noti interpreti come Brian Cox nei panni dell’ammiraglio Porter, e Sean Bean in quelli del caporale Hill. Quest’ultimo, stanco di interpretare personaggi che finiscono con il morire, dichiarò di aver accettato la parte a condizione che il suo personaggio rimanesse in vita alla fine del film. L’attrice Ashley Benson è invece la guerriera Lady Lisa. Per tale ruolo, la Benson si è sottoposta ad un lungo addestramento nelle arti marziali.

Pixels: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Pixels grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 23 marzo alle ore 21:25 sul canale Nove.

Fonte: IMDb

 
 

Batman: 10 momenti “horror” nei film sul vigilante di Gotham

Secondo MovieWeb, il regista Matt Reeves ha descritto il suo nuovo film The Batman come “probabilmente la versione più terrificante di Batman che abbiate mai visto“. Questa è un’affermazione audace, ma potrebbe essere vera, dal momento che il film è impostato come un macabro thriller psicologico che richiama capisaldi del genere, tra cui Saw o Se7en, e non mancano svariati jump scares genuinamente spaventosi (in particolare quelli che coinvolgono le trappole mortali in stile Jigsaw dell’Enigmista).

Ma, ad eccezione dei film super camp di Adam West e Joel Schumacher, ogni precedente pellicola su Batman ha incorporato stilemi ed elementi tipici dei film dell’orrore e non dobbiamo dimenticare che, prima ancora di Reeves, sia Tim Burton che Zack Snyder si sono inizialmente fatti un nome nel genere horror.

1La trasformazione del Joker in Batman (1989)

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Dopo che il Joker cade in una vasca di sostanze chimiche durante una retata della polizia e ne esce con la pelle bianca, le labbra rosse e i capelli verdi, viene portato di corsa in un ambulatorio sotterraneo per farsi ricostruire il volto con qualsiasi cosa il medico della mafia riesca a recuperare.

Quando le bende vengono rimosse, il Joker chiede di vedere uno specchio, poi ride follemente del proprio riflesso; Burton costruisce magistralmente la tensione in questa scena mantenendo la telecamera fissa dietro il Joker, nascondendo così il suo volto.

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Men: il primo trailer del nuovo film di Alex Garland

La A24 Films ha diffuso il primo trailer originale di Men, l’annunciato nuovo film del regista di Ex-Machina Alex Garland. La pellicola che dovrebbe debuttare nelle sale americano il 20 Maggio 2022 vede protagonista con la candidata all’Oscar Jessie Buckley, Rory Kinnear e Papa Essiedu.

Men parla di una giovane donna va in vacanza da sola nella campagna inglese dopo la morte dell’ex marito.

Curiosità

Il 6 gennaio 2021 è stato annunciato che Alex Garland scriverà e dirigerà un film per A24 , con Jessie Buckley e Rory Kinnear in trattative per recitare.  Per quanto riguarda il casting aggiuntivo, il Sunday Times ha riferito che Paapa Essiedu stava provando con Jessie Buckley e Rory Kinnear. Le riprese principali sono iniziate il 19 marzo 2021 e si sarebbero dovute concludere il 19 maggio 2021 nel Regno Unito. Il 22 maggio 2021, il direttore della fotografia Rob Hardy ha annunciato su Instagram che le riprese erano terminate

 
 

Wonder Woman 1984: per il regista di Moon Knight, le scene in Egitto sono state una disgrazia

Wonder Woman 1984

Durante un’intervista con SFX Magazine (tramite Games Radar), il regista di Moon Knight Mohamed Diab ha discusso di come la serie Marvel utilizzi la mitologia dell’antico Egitto, criticando nel frattempo Wonder Woman 1984 della DC per la sua infelice rappresentazione dell’Egitto, che ha definito una “disgrazia”. In effetti, il ritratto non autentico dell’Egitto da parte di Hollywood è stata una parte importante del discorso di Diab durante la creazione della serie Marvel, Moon Knight.

Nel mio discorso, c’era una parte importante sull’Egitto e su quanto inautentico sia stato rappresentato nel corso della storia di Hollywood. È sempre esotico, lo chiamiamo orientalismo. Ci disumanizza. Siamo sempre nudi, siamo sempre sexy, siamo sempre cattivi, siamo sempre sopra le righe.

Non vedi mai il Cairo. Si vede sempre che si tratta della Giordania, del Marocco, a volte della Spagna, per rappresentare il Cairo. Questo ci fa davvero arrabbiare. Ricordo di aver visto Wonder Woman 1984 e c’era una grande sequenza in Egitto ed è stata un disastro per noi. C’era uno sceicco, per noi non ha alcun senso. L’Egitto sembrava un paese del medioevo. Sembrava il deserto.

Moon Knight arriverà il 30 marzo su Disney+.

 
 

Spider-Man: No Way Home, Tobey Maguire “spazzato via” dalla bravura di Tom Holland

Spider-Man: No Way Home

In una recente featurette che ha accompagnato l’uscita digitale di Spider-Man: No Way Home (come riportato da Insider), Tobey Maguire ha ammesso di essere stato “spazzato via” da Tom Holland durante le riprese del film.

Stando ha quanto dichiara l’attore, durante le riprese della sua prima scena con Holland, Maguire è rimasto sbalordito da “quanto fosse bravo nella scena“. Maguire ha anche descritto il giovane Holland come un attore generoso e vulnerabile. Vedi la sua citazione completa di seguito:

“Subito, la prima scena che abbiamo girato insieme, sono rimasto sbalordito da quanto fosse bravo nella scena e da quanto fosse generoso e vulnerabile”.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

 
 

Morbius per le strade di Roma e Milano – Video

La trasformazione del Dottor Michael Morbius è comparsa a Roma, in Piazza Cavour, e a Milano in Via Dante presso il Castello Sforzesco in un’affissione 3D in digital animation on air sui maxi led Urban Vision.

L’installazione accompagna l’uscita cinematografica di Morbius. Il nuovo film, diretto da Daniel Espinosa con Jared Leto, solo al cinema dal 31 marzo è prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Fanno parte del cast anche Matt Smith, Adria Arjona, Jared Harris, Al Madrigal e Tyrese Gibson.

Sinossi: Uno dei personaggi più enigmatici e tormentati della Marvel, l’antieroe Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia destinato a subire la sua stessa sorte, il Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.

Morbius, la trama

Uno dei personaggi più enigmatici e tormentati della Marvel, l’antieroe Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia destinato a subire la sua stessa sorte, il Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Matt SmithTyrese Gibson, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale italiane il 31 marzo 2022. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

 
 

MAX3MIN 2022: tutti i vincitori della seconda edizione

MAX3MIN

Si è conclusa ieri, martedì 22 marzo, con una speciale serata di premiazione, la seconda edizione di MAX3MIN, festival dedicato a cortometraggi di breve durata di massimo 3 minuti. MAX3MIN ha consolidato la sua immagine di festival worlwide offrendo 10 giorni di programmazione gratuita in streaming, con un palinsesto di 100 titoli provenienti da tutto il mondo, accompagnata dagli appuntamenti in presenza a Milano con le maratone corti al Cinema Ariosto e le proiezioni per un massimo di 3 spettatori nel nuovissimo Santa Fe Cinema.

La seconda edizione ha visto un incremento del pubblico che ha seguito i film sulla piattaforma www.max3min.com, con una media di oltre 3000 spettatori al giorno nella sala virtuale del festival, cui si è aggiunto quello che ha affollato gli appuntamenti live a Milano. Il pubblico online, proveniente da tutto il mondo, ha registrato una principale concentrazione in Italia, Corea del Sud, Messico, Usa, Israele, Argentina, Gran Bretagna, Grecia, Germania, Perù.

Durante la serata di premiazione, trasmessa sulla piattaforma del festival a partire dalle ore 21.00 come un vero e proprio AWARDING FILM contenente gli interventi dei giurati e i corti vincitori, sono stati annunciati i premi della seconda edizione di MAX3MIN.
La giuria internazionale composta da Jacopo Quadri (regista e montatore), Carla Vulpiani (distributrice e programmer), Camilla Fawape (musicista), Edo Brenes (illustratore) e Michael Heindl (artista e filmmaker, nonché vincitore della prima edizione di MAX3MIN 2021), ha decretato la Top Ten dei migliori titoli della Selezione Ufficiale:

1. Automedic di David Kamau Waronja, Kenya, 2020, 3’
2. Palastik di Asghar Besharati, Islamic Republic of Iran, 2020, 3’
3. Kellys di Javier Fesser, Spain, 2021, 2’
4. S[QUARE)D di Helena Gudkova, Ukraine, 2021, 3’
5. A Body (Un Corpo) di Milena Tipaldo, Italy, 2021, 2’10”
6. Useless Machines di Kialy Tihngang, United Kingdom, 2021, 2’10”
7. The Monads (Le Monadi) di Stefano Virgilio Cipressi, Italy, 2022, 2’
8. The Pulse of the Spirit di Eicke Bettinga, Germany, 2020, 1’49”
9. Dollar or Egyptian Pound? di Nadim Suleiman – Egitto/Polonia
10. Another One for Daddy (Még egyet apuka kedvéért) by Eszter Kajlik, Hungary,  2021, 2’32”

Il Premio per il Miglior Film, del valore di 3.000 euro, è stato assegnato a Automedic di David Kamau Waronja con la seguente motivazione:
“Per la descrizione dinamica e incalzante di una storia che si dimostra contemporanea quanto inaspettata, e con una maestria e controllo dei codici esemplare, considerata la semplicità dei mezzi produttivi, e per la capacità di restare molto impresso nella memoria, Automedic è il vincitore. Rappresenta una sorprendente boccata d’aria fresca nel panorama del cortometraggio contemporaneo e mostra come, nella nostra epoca digitale, ci siamo scordati come distinguere tra ciò che è rilevante da ciò che non lo è e la soddisfazione superficiale dai problemi esistenziali.”

Per NEXT GEN, la nuova sezione del festival dedicata agli studenti cui concorrevano tutti i film realizzati proprio da studenti, i curatori del programma del Lago Film Festival (Mirta Ursula Gariboldi, Morena Faverin, Alessandro Del Re) hanno assegnato il MAX3MIN NEXT GEN AWARD, costituito da un premio tecnico ovvero una Camera Panasonic Lumix DMC-G80MEG-K, a Good Resolutions di Sara Priorelli:“Un lavoro audace e piacevolmente spontaneo, Good Resolution di Sara Priorelli esplora in modo esemplare la forma breve tratteggiando in soli 2 minuti e 38 secondi desideri e debolezze umane con uno stile amabilmente grezzo e colori vividi e urlanti”

Nella serata di chiusura, sono stati assegnati inoltre il Premio del Pubblico a S[QUARE)D di Helena Gudkova.La redazione di RollingStone, media partner del festival, ha inoltre assegnato una Menzione Speciale a Best Foreigners Forever di Daniela Cruz,  “per la scelta ironica e coraggiosa del musical nel raccontare le emozioni che tutti abbiamo vissuto in questi due anni di pandemia. E l’abbattimento della quarta parete, con l’operatore che diventa a tutti gli effetti protagonista della storia, è una scelta intelligente, capace di sfruttare al massimo i pochi mezzi a disposizione”.