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Bruised – Lottare per vivere, la recensione del film Netflix

Bruised – Lottare per vivere, la recensione del film Netflix

Halle Berry è regista e protagonista di Bruised – Lottare per vivere, film distribuito da Netflix. Una pellicola toccante, che racconta la difficile storia di una ex lottatrice MMA che vuole ritornare a combattere: non solo sul ring, ma anche con i tormenti del proprio passato.

La storia di Jackie, protagonista di Bruised

Jackie ”Justice” (Halle Berry) era una pugile in ascesa verso il successo. Un solo incontro perso è bastato a renderla una barzelletta e ad abbandonare il ring. Ora vive un’esistenza infelice, tra alcool e rabbia repressa.

In una stessa notte però, si presentano due occasioni di riscatto per Jackie. Mentre prende parte ad una lotta clandestina, viene notata da Immacolate (Shamier Anderson), un manager importante che le propone di tornare a gareggiare in MMA. In aggiunta, ricompare nella vita della protagonista Manny, il figlio che aveva abbandonato anni prima: il padre del bambino è morto e Jackie è l’unica che può occuparsi di lui. Mossa da un’improvviso istinto materno, la donna decide di rimettersi in carreggiata: vuole tornare a competere ad alti livelli paradossalmente per permettere al figlio un’esistenza più dignitosa. A fianco dell’allenatrice Buddhakan (Sheila Atim), Jackie si allena per affrontare la campionessa mondiale Lady Killer. La preparazione atletica mette a nudo l’atleta, sia come sportiva che come donna.

Bruised è un film graffiante

Bruised è il titolo perfetto per un film come questo. La semplice traduzione del termine indica già gli aggettivi giusti per descrivere la pellicola e la sua protagonista: ferita, livida, ammaccata. Jackie prende colpi continuamente: il compagno violento, gli insulti della madre, la gente che la addita. E come sul ring, anche nella vita Justice incassa e risponde, riattacca. Non senza ridursi allo stremo delle forze, fino a restare schiacciata e senza fiato. Per molti aspetti, lottare sul campo è quasi un modo catartico per espiare le sofferenze e i sensi di colpa della vita fuori dalla palestra.

Bruised film 2021Non è sicuramente un tema originale: i film sugli sportivi in generale e quelli legati al mondo del pugilato mettono spesso in scena la metafora dello sport come strumento liberatorio per personaggi complessi. D’altro canto però, è apprezzabile la mole di temi difficili discussi nel film: le violenze, gli abusi, la malavita, l’alcolismo.

Bruised e i film cult sul pugilato

In Bruised – Lottare per vivere ci sono molti elementi visti e rivisti in altri cult movie sui pugili: si veda Toro Scatenato o ancora di più Million Dollar Baby. Personaggi scorbutici, quartieri difficili, animi troppo sensibili per il contesto. In qualche modo però, il film riesce ad essere avvincente e a farsi apprezzare, creando un buon equilibrio tra momenti toccanti e scene d’azione violente.

I volti taglienti: una marcia in più

I personaggi di Bruised sono molto appariscenti. La scelta di inserire fisici e volti non perfetti o troppo canonizzati, è ottima, considerando l’ambientazione e la trama del film. Lineamenti duri, come quelli della protagonista Halle Berry o della attrice Sheila Atim danno una specifica connotazione al film.

In tutto questo mondo, spietato già per gli adulti, viene piombato un bambino di soli sei anni che ha appena subito un lutto. La morbidezza e purezza dei lineamenti di Manny, assieme al suo mutismo post-traumatico stridono con i lividi, i tatuaggi e il linguaggio gridato degli altri personaggi. La scelta funziona: tutti, dai protagonisti allo spettatore, si affezionano al bambino.

In Bruised vince il dramma o l’azione?

Cosa aspettarsi quindi da Bruised – Lottare per vivere? Sicuramente ottime scene di pugni, calci e sangue – si pensi solo che Lady Killer è interpretata dalla lottatrice russa Valentina Ševčenko. Non mancano però le lacrime e i momenti drammatici. A condire, un mix di frasi motivazionali non troppo innovative e alcuni dialoghi profondamente toccanti.

Non è ben chiaro cosa la regista voglia offrire al pubblico: un film avvincente o commovente? Bruised è entrambe le cose, rimane nel limbo senza sfondare nessuno dei due fronti, action e drama, ma toccandoli per la sua intera durata. E fino al finale rimane il dubbio: Jackie vuole fare la mamma o la pugile? Quale anima vincerà?

Spider-Man: i 17 migliori costumi di Peter Parker

Spider-Man: i 17 migliori costumi di Peter Parker

l’iconico costume di Peter Parker si è evoluto nel corso degli anni e ogni versione ha offerto un’interpretazione unica del look dell’amato supereroe. Con No Way Home in uscita a metà dicembre, questo è un ottimo momento per rivisitare alcuni dei migliori film del supereroe e valutare le differenze estetiche e funzionali tra i migliori costumi delle diverse versioni cinematografiche di Spider-Man.

The Amazing Spider-Man Film Series, (1977-1981)

Nel corso dei tre film Spider-Man, Spider-Man Strikes Back, e Spider-Man: The Dragon’s Challenge, Peter Parker ha indossato una tuta che è ricordata per la comicità e la reminiscenza di un’epoca in cui i supereroi erano spesso considerati troppo scadenti per il pubblico mainstream.

Questa tuta si adatta perfettamente ai film campy da cui proviene; potrebbe essere la tuta meno impressionante indossata da Spidey, ma è comunque amata da molti fan.

Spider-Man (1978)

Nel 1978, uscì un film spin-off della serie televisiva giapponese, Spider-Man. Questo film segue il personaggio di Takuya Yamashiro nei panni dell’eroe titolare. Come la tuta della serie The Amazing Spider-Man della fine degli anni ’70 e dell’inizio degli anni ’80, questa ha un aspetto altrettanto ridicolo, anche se è diventata iconica per i fan.

Assomiglia a un costume comprato in un negozio, ma questo contribuisce all’adorazione dei fan per il suo design.

Spider-Man (2002)

In Spider-Man del 2002, Peter Parker decide di competere in una gara di wrestling in modo da poter ricavare abbastanza soldi per comprare una macchina e fare bella figura con la sua cotta di sempre, Mary Jane. Abbozza subito qualche idea per poi decidersi per un modello rosso con pantaloni della tuta blu.

E’ una tuta molto raffazzonata, il che si adatta alla fase in cui si trovava Peter nella sua carriera di supereroe, ma è comunque uno degli abiti meno memorabili che abbia mai indossato sullo schermo. Ha del fascino ma è raramente considerato tra gli aspetti che rendono Spider-Man una delle migliori storie di origine dei film di supereroi.

Spider-Man: Into The Spider-Verse, (2018)

Nel fenomenale Spider-Man: Into the Spider-Verse, Miles Morales compra il suo primo vestito da Spider-Man in un negozio locale. L’acquisto ha un grande peso emotivo, considerando le tristi circostanze che lo caratterizzano.

Essendo stata comprata in un negozio, la tuta non è tra le più memorabili di Spider-Man ma è comunque adatta al viaggio del personaggio. È il primo tentativo di Miles Morales di crearsi il proprio costume, cercando di essere all’altezza del titolo di Spider-Man. Perfeziona poi il design del suo costume più avanti nella storia.

The Amazing Spider-Man 2 (2014)

Dopo aver indossato un costume completamente diverso durante il primo film di Amazing Spider-Man del 2012, il Peter Parker di Andrew Garfield ne presenta uno nuovo nel sequel.

La Sony ricevette delle critiche riguardo l’estetica dell’eroe nel primo film reboot e quindi decise di adottare un look più classico nel seguito, piuttosto che attenersi al design molto più peculiare che il primo film aveva tentato di introdurre. Non c’era nulla di nuovo ed eccitante nel suo abbigliamento, che ricordava strettamente le tute della trilogia di Sam Raimi.

Spider-Man: Far From Home (2019)

Il pubblico ha generalmente apprezzato tutte le tute di Far From Home, ma forse la tuta stealth si classifica all’ultimo posto tra queste. E’ la più semplice e banale tra tutte, senza le caratteristiche tecnologiche delle tute precedenti.

E’ vero, risulta particolarmente efficiente perchè nessuno si accorge che c’è in realtà Peter dietro la maschera del “Night Monkey“. Si è trattato comunque di una tuta memorabile, anche se non piaceva molto nemmeno al protagonista.

Spider-Man, (2002)

Nonostante lo status iconico di Spider-Man del 2002, la tuta originale non raggiunge la stessa grandiosità di molte altre che sarebbero venute dopo. Peter Parker la disegna mentre intensifica i suoi sforzi per liberare New York dalle attività criminali e la indossa per la maggior parte dell’atto finale del film, dove affronta il Green Goblin di Willem Dafoe.

L’unico motivo per cui è meno gradita della tuta che Peter indossa nel film seguente e in Spider-Man 3 è il design degli occhi, che lo ha sempre fatto sembrare arrabbiato e, anche se la tuta è una delle più amate a causa dell’eredità del film, ce ne sono altre indossate dall’eroe che hanno decisamente un design migliore.

Spider-Man 2, (2004)

Per l’uscita di Spider-Man 2 nel 2004, il regista Sam Raimi ha scelto di apportare sottili modifiche al costume. Mentre prima era un costume colorato, la decisione di esaltare il rosso e scurire le aree blu della tuta ha dato i suoi frutti, rendendolo uno dei look più iconici di Spider-Man. È un’eccellente aggiunta a quello che è forse un perfetto sequel.

Inoltre, Spidey rimane in questo costume per due film di fila. Gli spettatori lo vedono indossare questa tuta durante alcune delle migliori sequenze d’azione, come quando affronta il Dottor Octopus e quando lui e Harry Osborn si uniscono per combattere Venom e Sandman durante il terzo film della trilogia.

Tuta simbionte (Spider-Man 3, 2007)

Quando il trailer di Spider-Man 3 ha debuttato e ha mostrato al pubblico che Peter Parker avrebbe avuto un elegante costume nero, il pubblico non ha potuto trattenersi. Non ha deluso le aspettative, grazie al  design elegante e unico, ma ha anche cambiato il modo in cui Peter Parker ha agito di conseguenza.

Quando indossa la tuta, Peter sfoggia un nuovo taglio di capelli, soffre di eccessiva sicurezza e diventa sempre più violento, sfregiando a vita il suo amico Harry Osborn e colpendo accidentalmente Mary Jane Watson dopo una rissa sul posto di lavoro. Peter alla fine si rende conto che si sta impossessando di lui e riesce a liberarsene, solo per constatare che invece si impossessa di Eddie Brock e trasforma il rivale del Daily Bugle di Peter in Venom.

Prima tuta di Andrew Garfield (The Amazing Spider-Man, 2012)

La tuta del primo film di Amazing Spider-Man ha diviso il pubblico: per alcuni, la Sony ha deciso di armeggiare troppo nel tentativo di riavviare la serie e impostare il design della tuta come significativamente differente dai costumi che Tobey Maguire aveva indossato durante la trilogia di Sam Raimi. Per altri, invece, è stato un rinfrescante cambio di ritmo.

Molti spettatori tendono ad essere d’accordo con questi ultimi. Il design colorato degli occhi di certo non è per tutti, ma non si può negare che, all’epoca, si trattava della versione più avanzata del costume iconico.

Spider-Man: Homecoming (2017)

spider-manIn quanto a originalità, niente potrà mai avvicinarsi al costume fatto in casa visto in Spider-Man Homecoming del 2017 e brevemente introdotto in Captain America del 2016: Civil War. Si tratta di un costume che simboleggia tutto ciò che è divertente, spumeggiante e goffo dell’interpretazione di Tom Holland di Peter Parker.

A differenza di altri costumi home-made di Spidey, questa versione ha anche delle funzionalità che vanno oltre il nascondere l’identità del personaggio, ad esempio gli occhiali per affrontare il volo in aria che sono un’aggiunta eccellente e ponderata. Vi è poi stato un importante aggiornamento del costume in tempi relativamente brevi, ma il costume iniziale aveva la sua utilità.

La nuova tuta (Spider-Man: No Way Home, 2021)

spider-manTra le cose che tutti dovrebbero sapere prima di guardare Spider-Man: No Way Home c’è il fatto che l’eroe riceverà una tuta nuova di zecca, anche se le funzioni esatte che consente non sono ancora state confermate.

La nuova tuta presenta un affascinante design nero e oro e sembra molto più corazzata: gli spettatori probabilmente apprezzeranno il cambiamento del look classico, anche se dobbiamo ancora esplorarne le funzionalità.

La tuta di Peter Parker (Spider-Man: Into The Spider-Verse, 2018)

Indossata sia da Peter Parker che da Peter B. Parker in Spider-Man: Into the Spider-Verse, questa tuta riprende piuttosto tradizionalmente le linee dell’iconico outfit. Occasionalmente accompagnata da pantaloni della tuta o un cappello di Babbo Natale, la tuta di Peter Parker dà al pubblico l’idea di una presenza famigliare.

La tuta non apporta cambiamenti drastici al design, il che le impedisce di differenziarsi pesantemente dagli altri esempi, ma questo non è affatto un male; inoltre, il design del costume è aumentato notevolmente grazie all’espressività che il film d’animazione permette, aggiungendo ancora più fascino al look classico.

Captain America: Civil War (2016)

spider-manQuando il trailer di Captain America: Civil War è stato rilasciato, ha immediatamente fatto parlare tutti. La prospettiva di Iron Man e Captain America che combattevano fino alla morte, la possibilità di alcune vittime, e forse la cosa più discussa su internet – L’outfit di Spider-Man – fecero impazzire i fan.

La decisione di riempire i bordi degli occhi avrebbe potuto ritorcersi contro, ma non l’ha fatto; la tuta è stata apprezzata dal pubblico e il fatto che si basasse sulla stessa intelligenza artificiale di quella di Iron Man la rendeva molto più affascinante. Peter ha continuato a sfoggiare la tuta per gran parte del suo primo film autoconclusivo del MCU, Spider-Man: Homecoming.

La seconda tuta di Miles Morales (Spider-Man: Into The Spider-Verse, 2018)

spider-manAlcuni fan considerano Spider-Man: Into the Spider-Verse il miglior film di supereroi, e la vera tuta di Miles Morales è un altro elemento da aggiungere alla lista dei motivi. Una versione alternativa di una delle tute di Peter Parker, questa resa permette a Miles Morales di differenziarsi dalla canonica identificazione di Spider-Man con la tradizionale tuta rossa e blu.

Il logo richiama anche i graffiti, per i quali Miles Morales ha mostrato un talento nel corso del film, evidenziando ulteriormente alcuni tratti della sua personalità. Inoltre, l’utilizzo della tuta arriva in un momento cruciale del film, quando Miles inizia a credere in se stesso e cerca di aiutare i suoi amici, conferendole un grande peso emotivo.

Iron Spider (Spider-Man: Homecoming, 2017)

spider-manAnche se Peter Parker non ha indossato la tuta Iron Spider in Homecoming, il pubblico l’ha vista per la prima volta alla fine del film, quando declina educatamente la possibilità di diventare un Vendicatore. La indossava ancora nelle prime immagini di Far From Home.

La tuta in questione è semplicemente mozzafiato. Il rosso e l’oro, insieme al blu, si completano bene, e il fatto che abbia arti metallici è un bonus aggiuntivo. Gli arti si rivelano fondamentali per sconfiggere Ebony Maw in Infinity War e aiutano a proteggere sia se stesso che il cruciale Guanto dell’infinito in Endgame.

La nuova tuta di Peter (Spider-Man: Far From Home, 2019)

spider-manIn Far From Home, Peter riceve la migliore tuta che abbia mai avuto. Tutto ciò che la riguarda, dal design alla funzionalità e il modo in cui è stata creata, oltre al suo coinvolgimento nella battaglia contro Mysterio, è fenomenale.

Vedere Peter realizzarla di fronte a Happy Hogan è stato davvero emozionante, soprattutto per la somiglianza col mentore Tony Stark che il momento ci ha ricordato. Giocare con i colori è stata un’altra grande idea, con il ragno bianco sul fronte e sul retro che aggiunge un tocco meraviglioso al design eccezionale.

Barriere: trama, cast e curiosità sul film di Denzel Washington

Barriere: trama, cast e curiosità sul film di Denzel Washington

Uno dei temi da sempre più attuali negli Stati Uniti (e nel mondo) è quello della segregazione razziale nei confronti delle persone di colore. Anche il cinema negli anni si è speso in racconti a riguardo, tratti o meno da storie vere, con il fine di condannare una volta di più tale atteggiamento. Film recenti come Selma – La strada per la libertà, 12 anni schiavo e Il diritto di contare hanno tutti incontrato il favore di critica e pubblico e così è stato anche per Barriere (qui la recensione), film del 2016 diretto dall’attore premio Oscar Denzel Washington, qui alla sua terza regia per il cinema.

Il film è l’adattamento cinematografico della celebre opera teatrale del 1983 di August Wilson, vincitore per questa del premio Pulitzer per la drammaturgia. Da sempre indicato come uno dei più importanti titoli legati al tema razziale, questo è però anche uno splendido racconto sulla genitorialità, sulla paura che tale ruolo comporta e sulle barriere emotive che ognuno costruisce dentro di sé. Per anni si tentò di portare tale storia anche sul grande schermo, ma il desiderio di Wilson che a dirigere il film fosse un afroamericano sembrava essere un ostacolo a ciò. Deceduto nel 2005, Wilson sarebbe stato contento di vedere il suo desiderio avverarsi.

Il film di Washington è infatti estremamente attento ad ognugna delle tematiche presenti nell’opera, ed è stato indicato come uno dei più bei film dell’anno, guadagnando anche ben quattro nomination al premio Oscar tra cui, appunto, quello di miglior film. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Barriere: la trama del film

Ambientato negli anni Cinquanta, il protagonista del film è Troy Maxson, considerato un tempo un astro nascente del baseball, il quale si è però ritrovato ad essere espulso dalla Major League in quanto afroamericano. In conseguenza di ciò ha dovuto ripiegare su un lavoro come netturbino nel tentativo di mantenere la figlia Rose e i due figli Lyons, avuto da un precedente matrimonio, e Cory. Con il tempo, però, il suo compito come padre e marito si limita ad essere quello di sostenere la famiglia, senza avere però cura di altri aspetti. Quelli che dà ai figli sono per lo più ordini invece che insegnamenti e la durezza del suo animo non manca di renderlo spiacevole a chi gli è intorno.

Ai suoi occhi, egli cerca solo di evitare che i suoi figli possano farsi male inseguendo progetti troppo ambiziosi, proprio come è stato per lui. Ormai consapevole del modo in cui le persone di colore vengono trattate nella società, mira a togliere a Lyons e Cory ogni possibile illusione  a riguardo. Cory però sogna di giocare a baseball e mentre aiuta il padre a costruire uno steccato in legno intorno a tutta la casa, gli annuncia che un procuratore sportivo vuole prenderlo nella squadra come professionista e ha bisogno che gli firmi il consenso. Dall’opposizione di Troy, nascerà un conflitto che porterà padre e figlio a riscoprirsi, scontrarsi e forse perdonarsi.

Barriere cast

Barriere: il cast del film

Oltre a dirigere il film, Washington ha ritagliato per sé il ruolo di Troy Maxson. Egli aveva già interpretato questo personaggio a teatro oltre cento volte, conoscendolo dunque in ogni sua minima sfumatura. Essendo divenuto un grande esperto anche dell’opera di Wilson nella sua totalità, Washington affermò che trasportarla sul grande schermo fu piuttosto facile, senza dover dunque apportare grandi modifiche. Egli contribuì anche a riscrivere alcuni passaggi della sceneggiatura, non facendosi però accreditare in tale ruolo ma lasciando comparire lo stesso Wilson come sceneggiatore. Al momento delle nomination all’Oscar, Washington venne nominato come miglior attore e per il miglior film.

Accanto a lui, nel ruolo della moglie Rose Lee, vi è invece l’attrice Viola Davis, che Washington aveva già dirietto nel suo film d’esordio come regista Antwone Fisher. Pur essendo la protagonista femminile del film, in accordo con i produttori la Davis venne promossa come “non protagonista”, potendo così ottenere maggiori riconoscimenti come il premio Oscar, vinto dopo due nomination precedenti. Nel ruolo dei figli di Troy, Cory e Lyons, si ritrovano invece gli attori Jovan Adepo, qui al suo esordio cinematografico, e Russell Hornsby, noto in particolare per la serie Grimm. Nel film è poi presente anche l’attore caratterista Stephen McKinley Henderson, interprete veterano dell’opera di Wilson nel ruolo di Jim Bono.

Barriere: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Barriere grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 29 novembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Rachel McAdams: 10 cose che non sai sull’attrice

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Rachel McAdams: 10 cose che non sai sull’attrice

Rachel McAdams è una delle migliori attrici della sua generazione che lo star system cinematografico possa desiderare. Bella, sexy, carismatica e ironica, l’attrice canadese ha saputo dare un valore aggiunto a film che hanno fatto la storia del cinema. La recitazione è sempre stata la sua passione e la sua carriera continua a subire un’impennata che sembra non arrestarsi, continuando ad essere famosa in tutto il mondo e riuscendo a conquistare una larga parte di pubblico.

Ecco, allora, dieci cosa da sapere su Rachel McAdams.

Rachel McAdams: i suoi film e le serie TV

1Ha recitato in celebri film. Il debutto cinematografico dell’attrice avviene nel 2002 con il film di Paolo Virzì, My Name is Tanino, dove interpreta Sally, la ragazza americana che fa perdere la testa di Gaetano. La sua notorietà fa un gran balzo in avanti dopo aver recitato, nel 2004, nel film Mean Girls, interpretando Regina George, l’antagonista principale del film. Da qui in poi, la sua carriera è un continuo crescendo: nel 2004 prende parte a Le pagine della nostra vita, l’anno successivo a 2 single a nozze – Wedding Crashers, mentre nel 2007 recita in Arsenico e vecchi confetti e nel 2009 lavora in Un amore all’improvviso. Ma non è finita qui, perché il suo successo è proseguito con film come Sherlock Holmes (2009), Midnight in Paris (2011), To the Wonder (2012), Questione di tempo (2013), Sotto il cielo delle Hawaii (2015), Southpaw – L’ultima sfida (2015) e Il caso Spotlight (2015). Tra gli ultimi film si ricorda il debutto nell’universo Marvel con Doctor Strange (2016), per poi recitare in Disobedience (2017), Game Night – Indovina chi muore stasera? (2018) e Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga (2020).

2. Ha recitato anche in alcune opere televisive. Il debutto nel mondo della recitazione avviene per la McAdams con un episodio della terza stagione della serie per ragazzi Il famoso Jett Jackson. Divenuta poi un attrice di cinema, ha negli anni fatto solo alcune incursioni in televisione, recitando nel film Quando il perdono è una condanna (2002) e nelle serie Slings and Arrows (2003-2005). Ha poi fatto ritorno sul piccolo schermo nella seconda stagione della serie True Detective, recitando nei panni della detective Ani Bezzerides accanto agli attori Colin Farrell e Vince Vaugh.

3. È stata candidata al premio Oscar. Dopo anni in cui veniva candidata principalmente a premi come i Teen Choice Awards, gli MTV Movie Awards e i Satellite Awards, nel 2016 l’attrice ha infine ottenuto la sua prima nomination al premio Oscar. Grazie al film Il caso Spotlight infatti stata una delle cinque candidate come miglior attrice non protagonista. Pur non vincendo il premio, andato a Alicia Vikander, tale evento ha contribuito ad una rinnovata popolarità per la McAdams.

rachel mcadams

Rachel McAdams in Doctor Strange

4. È stata la prima scelta per il ruolo. Nel film della Marvel Doctor Strange, interpretato da Benedict Cumberbatch, l’attrice ha ricoperto il ruolo di Christine Palmer, collega del protagonista e suo interesse sentimentale. Originariamente la McAdams era stata contatta per recitare nel ruolo di Pepper Potts in Iron Man, ma aveva rifiutato. Quando le fu offerta una nuova possibilità di entrare a far parte del Marvel Cinematic Universe, l’attrice non ci pensò due volte.

5. Non era certa di riprendere il ruolo per il sequel. Poiché il suo personaggio era stato trattato in modo piuttosto approssimativo in Doctor Strange, l’attrice aveva espresso uno scarso interesse a ritornare anche nel sequel. Nel dicembre del 2020, tuttavia, l’attrice ha confermato la sua presenza nel cast di Doctor Stange nel multiverso della pazzia, smentendo dunque il suo iniziale scettiscimo.

Rachel McAdams e Ryan Gosling

6. Rachel McAdams e Ryan Gosling: l’odio prima dell’amore. I due attori canadesi si sono conosciuti sul set del film Le pagine della nostra vita, tratto dal romanzo omonimo di Nicholas Sparks, e sembra che i rapporti tra loro fossero molto tesi. Lo stesso regista, Nick Cassavetes, ha rivelato che i due giovani attori se ne sono davvero dette di tutti i colori, non sopportandosi e, pare, arrivando anche alle mani. Lo stesso Gosling rivelò di come inizialmente aveva tentato di far licenziare l’attrice affinché venisse trovata una sua sostituta.

7. Dall’odio all’amore, per i due attori il passo è stato breve. Se in principio il rapporto tra Rachel McAdams e Ryan Gosling andava tutt’altro che bene, è stato dopo la realizzazione del film che i due hanno fatto loro il proverbio “chi si odia, si ama”. Infatti, dall’odiarsi, i giovani attori si sono innamorati follemente uno dell’altro, arrivando a frequentarsi per ben tre anni. Infatti, la relazione è durata dal 2004 al 2007, per essere ripresa nel 2008 e naufragare definitivamente nello stesso anno. Sembra che, i due attori, siano comunque rimasti in ottimi rapporti, tanto da sentirsi spesso al telefono.

rachel mcadams

Rachel McAdams non è su Instagram

8. Non possiede un profilo sul social network. L’attrice si è più volte dimostrata particolarmente attenta a proteggere la propria vita privata dall’invadenza dei media odierni. Anche per questo motivo ha deciso di non essere presente sui tanti social network oggi disponibili, come Instagram. Ciò le permette di non dover essere continuamente sotto i riflettori anche per i suoi momenti più quotidiani o personali. I suoi fan, tuttavia, possono ritrovare diverse fan page dedicate alla McAdams, attraverso le quali poter rimanere sempre aggiornati sulle attività lavorative dell’attrice.

Rachel McAdams: fidanzato, figlio e vita privata

9. Ha avuto un figlio dal nuovo compagno.  Il 10 aprile del 2018 la McAdams è diventata mamma per la prima volta di un bambino avuto dal fidanzato Jamie Linder, uno sceneggiatore, a cui è legata sentimentalmente dal 2016. I due non si sono mai mostrati troppo al pubblico, conducendo una vita piuttosto riservata e lontana dai riflettori. Da quando è diventata madre, inoltre, la McAdams si è dimostrato ancor più protettiva tanto nei propri confronti quanto verso quelli del bambino.

Rachel McAdams nel 2020

10. Rachel McAdams ha alcuni nuovi film in lavorazione. Da quando ha avuto il figlio nel 2018 l’attrice ha parzialmente diradato i propri impegni, così da potersi concentrare sulle prime fasi di vita del bambino. Nel 2020, però, sembra aver ripreso in pieno la propria attivita, avendo recitato nel film Netflix Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga e avendone pronti altri due attualmente in fase di post-produzione. Si tratta di Doctor Strange nel multiverso della pazzia, dove riprenderà il ruolo della dottoressa Christine Palmer, e Are You There, God? It’s Me, Margaret, commedia per ragazzi dove sarà Barbara Simon.

Fonti: IMDb, Biography

Spider-Man: No Way Home, ecco quanto durerà il film

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Spider-Man: No Way Home, ecco quanto durerà il film

È stata svelata la durata ufficiale di Spider-Man: No Way Home, il terzo film da solista di Spider-Man che arriverà in sala il prossimo 15 dicembre. La pellicola durerà ben due ore e 28 minuti!

Spider-Man: No Way Home, quello che sappiamo

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

I film e le serie tv in arrivo a Dicembre 2021 su Netflix

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I film e le serie tv in arrivo a Dicembre 2021 su Netflix

Dopo le uscite di Prime ecco tutti i film e le serie tv in arrivo nel mese di dicembre 2021 su Netflix, la piattaforma streaming più seguita in Italia. Tra le varie uscite vi segnaliamo È stata la mano di Dio del nostro Paolo Sorrentino, Don’t Look Up scritto e diretto dal premio Oscar Adam McKay e The Unforgivable, il ritorno sulla piattaforma di Sandra Bullock come protagonista. Di seguito tutti i film e le serie tv.

I film in arrivo a Dicembre 2021 su Netflix

Il potere del cane dal 1 dicembre 2021.

Il potere del cane film netflix
KIRSTY GRIFFIN/NETFLIX © 2021

Il carismatico allevatore Phil Burbank incute paura e rispetto. Quando il fratello porta la nuova moglie e il figlio di lei a vivere al ranch di famiglia, Phil li tormenta finché non si ritrova vulnerabile alla possibilità di innamorarsi.

The Unforgivable dal 10 dicembre.

The Unforgivable film 2021Ruth Slater (Bullock) esce di prigione dopo una condanna per un crimine violento e si reinserisce in una società che si rifiuta di perdonare il suo passato. Mentre affronta giudizi negativi nei luoghi dove un tempo si sentiva a casa, si rende conto di avere un’unica speranza di redimersi: ritrovare la sorella più piccola che suo malgrado aveva abbandonato.

Don’t Look Up dal 24 dicembre 2021.

Don't Look UpLa laureanda in astronomia Kate Dibiasky (Jennifer Lawrence) e il professor Randall Mindy (Leonardo DiCaprio) fanno una straordinaria scoperta: una cometa in orbita all’interno del sistema solare. Il primo problema è che si trova in rotta di collisione con la Terra. E l’altro? La cosa non sembra interessare a nessuno. A quanto pare, avvisare l’umanità di una minaccia delle dimensioni del monte Everest rappresenta un evento scomodo da affrontare. Con l’aiuto del dottor Oglethorpe (Rob Morgan), Kate e Randall partono per un tour mediatico che li porta dall’ufficio dell’indifferente presidente Orlean (Meryl Streep) e del suo servile figlio nonché capo di gabinetto Jason (Jonah Hill), fino alla stazione di The Daily Rip, un vivace programma del mattino condotto da Brie (Cate Blanchett) e Jack (Tyler Perry). A sei mesi dall’impatto della cometa, gestire continuamente le cronache e catturare l’attenzione del pubblico ossessionato dai social media prima che sia troppo tardi risulta essere un’impresa incredibilmente comica. Cosa spingerà il mondo intero a guardare in alto? DON’T LOOK UP è scritto e diretto dal premio Oscar Adam McKay (La grande scommessa) ed è anche interpretato da Leonardo DiCaprioJennifer LawrenceTimothée ChalametChris EvansCate BlanchettMeryl StreepJonah Hill, Matthew Perry, Melanie Lynskey, Ron Perlman, Ariana Grande, Himesh Patel

È stata la mano di Dio dal 15 dicembre.

È stata la mano di DioDal regista e sceneggiatore Premio Oscar Paolo Sorrentino (Il Divo, La grande bellezza, The Young Pope) arriva la storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Il diciassettenne Fabietto Schisa è un ragazzo goffo che lotta per trovare il suo posto nel mondo, ma che trova gioia in una famiglia straordinaria e amante della vita. Fino a quando alcuni eventi cambiano tutto. Uno è l’arrivo a Napoli di una leggenda dello sport simile a un dio: l’idolo del calcio Maradona, che suscita in Fabietto, e nell’intera città, un orgoglio che un tempo sembrava impossibile. L’altro è un drammatico incidente che farà toccare a Fabietto il fondo, indicandogli la strada per il suo futuro. Apparentemente salvato da Maradona, toccato dal caso o dalla mano di Dio, Fabietto lotta con la natura del destino, la confusione della perdita e l’inebriante libertà di essere vivi. Nel suo film più commovente e personale, Sorrentino accompagna il pubblico in un viaggio ricco di contrasti tra tragedia e commedia, amore e desiderio, assurdità e bellezza, mentre Fabietto trova l’unica via d’uscita dalla catastrofe totale attraverso la propria immaginazione.

Natale in California: Luci della città dal 16 dicembre 2021.

È passato un anno da quando Callie e Joseph si sono innamorati e sono più felici che mai nella loro fattoria e azienda vinicola. Ma poi l’attività e gli obblighi familiari costringono Joseph a tornare in città, mettendo a repentaglio la loro storia d’amore.

Back to the Outback – Ritorno alla natura dal 10 dicembre

Stanche di stare rinchiuse in un rettilario dove gli esseri umani le scrutano come se fossero mostri, alcune tra le creature più letali d’Australia si riuniscono in un gruppo improbabile e pianificano una fuga coraggiosa dallo zoo per raggiungere l’outback, dove potersi sentire a loro agio senza essere giudicate per le squame o i denti. Il gruppo è capeggiato da Maddie (Isla Fisher), un serpente velenoso dal cuore d’oro, che unisce le forze con Zoe (Miranda Tapsell), un diavolo spinoso dall’atteggiamento sicuro di sé, l’infelice ragno peloso Frank (Guy Pearce) e il sensibile scorpione Nigel (Angus Imrie). Quando la loro nemesi, il tenero ma detestabile koala Pretty Boy (Tim Minchin), si unisce a sorpresa ai fuggiaschi, Maddie e gli altri non possono che accettarlo nel gruppo. Inizia così per la banda uno spassoso viaggio on the road per tutta l’Australia da “far letteralmente rizzare il pelo” con il custode Chaz (Eric Bana) e il suo piccolo clone avventuroso (Diesel La Torraca) sempre alle calcagna. Diretto da Clare Knight e Harry Cripps e con le voci originali di Rachel House, Keith Urban, Celeste Barber, Wayne Knight, Lachlan Ross Power e Jacki Weaver, BACK TO THE OUTBACK – RITORNO ALLA NATURA è un film d’animazione che dimostra come la diversità possa andare di pari passo con la bellezza.

Single per sempre? dal 2 dicembre.

Peter (Michael Urie) convince il suo migliore amico Nick (Philemon Chambers) a passare le feste insieme fingendo di avere una relazione nel disperato tentativo di evitare il giudizio della famiglia sul fatto che sia eternamente single. Ma quando la madre (Kathy Najimy) gli organizza un appuntamento al buio con l’affascinante personal trainer James (Luke Macfarlane), i suoi piani vanno a rotoli.

Mixtape – Una cassetta per te, da 3 dicembre.

Alla vigilia dell’anno duemila, l’impacciata orfana dodicenne Beverly Moody (Gemma Brooke Allen) scopre un’audiocassetta rotta registrata dai suoi genitori quando erano adolescenti. Beverly vede in questo mix di canzoni la possibilità di conoscere meglio i suoi genitori, dopo una vita passata con la nonna Gail (Julie Bowen), anch’essa ragazza madre che non riesce a parlare della figlia morta. Così inizia un’avventura per ritrovare tutte le canzoni della cassetta, nel corso della quale Beverly fa amicizia con la sua stramba vicina Ellen (Audrey Hsieh), con la coriacea Nicky (Olga Petsa) e con Anti (Nick Thune), il proprietario “bastian contrario” di un negozio di dischi che riuscirà a trovare le canzoni e a consolidare il legame tra Gail e Beverly.

Nemici a Natale dal 21 dicembre

Don Servando (Héctor Bonilla), a detta di tutti un nonno scontroso, torna dopo le sue avventure in The Patriarch (2016). Questo Natale lo passerà con la famiglia allargata: il figlio Fran (Benny Ibarra), la nuora Alma (Jacqueline Bracamontes) e un gruppo di hippy divertenti, tra cui Gala (Renata Notni), Renato (Juan Pablo de Santiago) e Bill (Daniel Martínez). Durante la gita di famiglia al mare per festeggiare il Natale con la zia di Alma, l’esigente Doña Alicia (Angélica María) diventerà l’acerrima nemica di Don Servando. Quando il suo ruolo in famiglia è messo in discussione, Don Servando farà l’impossibile per dimostrare che Alicia è una persona terribile che pensa solo a se stessa… anche a costo di rovinare la festa a tutti quanti!

Asakusa Kid, dal 9 dicembre 2021

Il leggendario comico e autore Takeshi Kitano è famoso in Giappone e in tutto il mondo. Meno conosciuti sono invece il suo mentore e gli amici che lo hanno aiutato a raggiungere il successo. Kitano inizia a percorrere la difficoltosa strada verso la celebrità studiando con Senzaburo Fukami, un comico un tempo affermato ma ormai quasi del tutto dimenticato. Si affida inoltre al sostegno di vari colleghi, ma scopre troppo tardi che la fama e il successo gli sono costati le persone che lo hanno aiutato a realizzare i suoi sogni. Il film è ambientato nella metà degli anni ’60 nel decadente distretto di Asakusa a Tokyo. Alla ricerca di un futuro migliore, Kitano abbandona l’università e inizia a lavorare al teatro Asakusa Furansu-za, noto per gli spettacoli di strip tease e gli show comici. Qui diventa presto apprendista del leggendario Senzaburo Fukami, il genio della comicità già maestro di altri celebri comici come Hachiro Azuma e Kinichi Hagimoto che rinnega la televisione a favore degli spettacoli dal vivo. Kitano lavora duramente sotto la guida di Fukami per perfezionare la sua arte e realizzare il sogno di diventare un comico di successo. Tuttavia, la crescente popolarità della televisione e la sua diffusione nelle case portano alla scomparsa graduale della comicità dal vivo.

Le serie tv Netflix in arrivo a dicembre 2021 su Netflix

Lost in Space 3 stagione dal 1 dicembre

Nella terza e ultima stagione di Lost in Space, la posta in gioco è più alta che mai e l’istinto di sopravvivenza della famiglia Robinson sarà messo a dura prova. Intrappolati su un pianeta misterioso da un anno, Judy, Penny, Will e il robot devono guidare i 97 giovani coloni in una terribile evacuazione, ma prima le loro vite cambieranno per sempre con l’emergere di alcuni segreti. Nel frattempo John e Maureen devono affrontare circostanze avverse con il sostegno di Don per cercare di ritrovare i figli. I Robinson dovranno superare una grande sfida emotiva accettando non solo di essersi persi, ma anche di essere separati dai propri cari, mentre si scontrano con la più grande minaccia aliena mai incontrata finora.

Emily in Paris 2 stagione, dal 22 dicembre 2021

Ora più integrata a Parigi, Emily si muove meglio per la città ma è ancora alle prese con le idiosincrasie della vita in Francia. Dopo essere rimasta coinvolta in un triangolo amoroso con il suo vicino e la sua prima vera amica francese, Emily è determinata a concentrarsi sul lavoro, che però diventa ogni giorno più complicato. Durante la lezione di francese incontra un espatriato come lei, che la fa infuriare ma allo stesso tempo la incuriosisce. Il premiato ideatore e showrunner Darren Star torna a dirigere la seconda stagione della serie candidata agli Emmy Emily in Paris, che è diventata la serie commedia più vista di Netflix nel 2020. La produttrice e star Lily Collins riprende il ruolo di Emily Cooper, affiancata dal cast fisso della serie composto da Philippine Leroy Beaulieu, Ashley Park, Lucas Bravo, Camille Razat, Samuel Arnold, Bruno Gouery e William Abadie, dalla guest star ricorrente Kate Walsh e dai nuovi membri del cast Lucien Laviscount, Jeremy O. Harris e Arnaud Binard. Emily in Paris è prodotta da MTV Entertainment Studios, Darren Star Productions e Jax Media.

The Witcher 2 stagione, dal 17 dicembre 2021.

Convinto di aver perso Yennefer per sempre durante la battaglia di Sodden, Geralt di Rivia porta la principessa Cirilla nel posto più sicuro che conosce: Kaer Morhen, la fortezza della sua infanzia. Mentre re, elfi, umani e demoni del Continente lottano per la supremazia al di fuori delle mura, Geralt deve proteggere la giovane principessa da un pericolo ancora più grande: il misterioso potere che è in lei.

Stay Close dal 31 Dicembre.

Tra emozioni forti, suspense avvincente e delitti passati che riemergono dall’oblio, Stay Close mette in discussione quanto davvero conosciamo gli altri. Quattro persone nascondono oscuri segreti ai loro cari. Megan (Jumbo) è una madre in carriera con tre figli. Ray (Armitage) è un fotografo documentarista un tempo promettente. Broome (Nesbitt) è un detective che non riesce a dimenticare il caso irrisolto di una persona scomparsa e infine Lorraine (Parish) è una vecchia amica di Megan. Quando il passato torna a perseguitarli minacciando di rovinare le loro vite e quelle di chi li circonda, cosa decideranno di fare?

Queer Eye 6 dal 31 dicembre

La serie premiata agli Emmy Queer Eye torna alla ricerca di una nuova schiera di eroi bisognosi di attenzioni. In questa stagione, gli impavidi ambasciatori di Queer Eye saranno a Austin, in Texas. Guardali ancora una volta usare le loro tecniche strabilianti per trasformare la vita di texani meritevoli.

Kitz, dal 30 dicembre

A un anno dalla tragica morte del fratello, la diciannovenne di Kitzbühel Lisi entra nel decadente mondo di un esclusivo gruppo di Monaco di Baviera che ogni anno invade la lussuosa stazione sciistica per fare festa. Ma quando la ragazza mette in moto una valanga che espone i segreti nascosti dietro una facciata di glamour, denaro ed edonismo, le conseguenze sono incontrollabili.

Cobra Kai 4 stagione dal 31 dicembre

COBRA KAI è una serie ambientata 30 anni dopo quanto accaduto al torneo di karate di All Valley del 1984 e racconta il proseguimento del conflitto ineluttabile tra Daniel LaRusso (Ralph Macchio) e Johnny Lawrence (William Zabka). Nella quarta stagione i dojo Miyagi-Do e Eagle Fang uniscono le forze per battere Cobra Kai al torneo di karate di All Valley degli under 18. Chi perderà dovrà appendere il gi al chiodo. Quando Samantha e Miguel cercano di difendere l’alleanza tra i dojo mentre Robby punta tutto su Cobra Kai, il destino della Valley non è mai stato così in bilico. A quali assi nella manica ricorrerà Kreese? Riusciranno Daniel e Johnny a seppellire i loro dissidi ultradecennali per battere Kreese? O sarà invece Cobra Kai a diventare il punto di riferimento del karate in tutta l’area?

How to Ruin Christmas 2 stagione dal 10 dicembre.

La ribelle pecora nera di famiglia Tumi Sello quest’anno voleva un Natale tranquillo. I suoi piani però sono rovinati, insieme alla festa, quando una disgrazia colpisce le famiglie Sello e Twala e i suoi sensi di colpa la obbligano ad aiutare a organizzare un funerale natalizio. Quando l’organizzazione del funerale va a rotoli, le critiche ricadono su Tumi che dovrà, ancora una volta, passare un paio di giorni a ristabilire il buon nome della famiglia Sello, salvando il funerale natalizio dal disastro.

Questi ruggenti anni Venti dal 10 dicembre 2021

Questi ruggenti anni Venti racconta le storie di otto ventenni in cerca di successo ad Austin, Texas, durante la “nuova normalità” post 2020. Questi giovani coinquilini imparano a conoscersi e aiutarsi per affrontare gli alti e bassi dell’età adulta, cercando di apprezzare fino in fondo ogni momento di quest’età così speciale. Dopo tutto i vent’anni si vivono una volta sola.

Aranyak dal 10 dicembre

NON DISPONIBILE

Carolin Kebekus: The Last Christmas Special

In questo primo speciale comico natalizio di Netflix Germania, una delle maggiori umoriste del paese, Carolin Kebekus, mescola un po’ di nostalgia per le feste a commenti su tematiche sociali con la sua tipica ironia tagliente, per scherzare sulla “festa più bella dell’anno” e sfatarne il mito.

Coming Out Colton dal 3 dicembre 2021

L’ex giocatore di football professionista e star di THE BACHELOR Colton Underwood intraprende un percorso alla scoperta di sé dichiarando la sua omosessualità, facendo i conti con il passato e accettando il suo ruolo all’interno della comunità LGBTQ.

Trafficante di Virus, la recensione del film evento con Anna Foglietta

Nasce dal libro quasi omonimo della virologa italiana Ilaria Capua, indagata – e prosciolta – dall’accusa che vediamo nascere e svilupparsi nel corso di questo Trafficante di virus. Ma l’ultimo film di Costanza Quatriglio (Terramatta, Con il fiato sospeso, La bambina che non voleva cantare) ha un andamento confuso e diseguale che, a prescindere dall’encomiabile proposito che lo anima, non lo rende il veicolo migliore di una pur giusta e giustificata denuncia.

Trafficante di Virus, film evento

Presentato al 39º Torino Film Festival, il percorso distributivo porterà il film nel catalogo di Amazon Prime Video e su Sky Q, dopo l’evento speciale di una uscita in sala per tre giorni (il 29 e il 30 novembre e il 1° dicembre). Comunque un ottimo modo per diffondere e tornare a parlare di una vicenda esemplare e insieme troppo comune nella storia del nostro Paese, non nuovo a odissee giudiziarie vane e dolorose o a persecuzioni mediatiche concentrate sugli obiettivi sbagliati.

La storia di Irene è quella di Ilaria Capua

Liberamente ispirata al libro della Capua, la sceneggiatura del film trasforma la protagonista in Irene Colli: ricercatrice presso un importante istituto zooprofilattico italiano. Scienziata circondata dall’amore della famiglia e caratterizzata da una grande passione per il proprio lavoro, che svolge con intelligenza e lungimiranza con la missione di permetterci di affrontare al meglio epidemie dilaganti tra animali che potrebbero rivelarsi pericolose anche la salute degli esseri umani. Ma a causa di un’inchiesta giudiziaria condotta nel corso di diversi anni, la vita della donna è destinata a essere stravolta.

E’ l’Aviaria e non il Covid-19, ma l’accusa di epidemia e di tentata strage che Irene – e prima di lei Ilaria – si sono trovate ad affrontare hanno delle eco moderne piuttosto inquietanti. E che si evidenziano nell’accusa su cui indaga il reporter di Paolo Calabresi (forse un personaggio sul quale si poteva investire di più), che il virus sia stato diffuso premeditatamente per vendere i vaccini. Siamo dalle parti di Big Pharma e dei tanti complotti o proclami divenuti usuali in questi giorni, ai sostenitori dei quali potrebbe risultare interessante la visione del film.

Trafficante di Virus film 2021
foto di Alfredo Falvo

Una storia di scienza e di amara giustizia 

“Una storia di scienza e di amara giustizia”, come la presenta la produzione, che come accennato ha in sé il suo merito principale. Nella denuncia del pressapochismo e la poca lungimiranza di governi e direttori, e del labirinto kafkiano in cui si può finire ancora oggi, a cinquant’anni esatti dal Detenuto in attesa di giudizio di Nanni Loy e Alberto Sordi. Un riferimento intenso, crudo, di un livello al quale questo Trafficante di Virus purtroppo non mostra mai di poter puntare.

Su nessun piano, dalla scrittura al montaggio, dalla regia alle interpretazioni, il film esce mai da binari consueti e semplicistici. Come la trattazione di temi anche importanti e meritevoli di tutta la visibilità possibile – dalla condizione lavorativa e l’isolamento femminile alla fuga dei cervelli – che emergono qui e lì dalle pieghe di un racconto piuttosto piatto e fasullo. Fiaccato ulteriormente da una cronologia non lineare e continui salti temporali, con stacchi e sequenze da fiction di altri tempi, utili a sviluppare le tre diverse linee narrative, ma non a dar loro credibilità e verosimiglianza. O a farci empatizzare o coinvolgere (al di là di una razionale e civile solidarietà) dalla pur volenterosa e impegnata Anna Foglietta, che come le autrici sembra tanto preoccupata di dare umanità alla sua eroina e sfumature alla sua caratterizzazione da trascurare la costruzione della “atmosfera emotiva del thriller psicologico” che la Quatriglio sembrava voler trasmettere.

Fondazione (Foundation): recensione della serie Apple TV +

Fondazione (Foundation): recensione della serie Apple TV +

Partiamo immediatamente con lo scrivere che Fondazione (Foundation) è molto probabilmente il prodotto di fantascienza meglio concepito e realizzato da anni a questa parte. 

Un’affermazione certamente ambiziosa, la quale speriamo incuriosisca i lettori che ancora non hanno visto il prodotto. Realizzato per Apple TV+ e tratto dalla serie di romanzi di Isaac Asimov pubblicati a partire dal 1951 – anche se in origine vi sono racconti la cui edizione va dal 1942 al 1950 – Fondazione (Foundation) è tutto quello che la fantascienza dovrebbe essere: un genere che sotto la superficie della fiction indaga la realtà del presente, analizza gli eventi passati e soprattutto pone legittimi interrogativi riguardo dove la società sta andando. 

La trama di Fondazione (Foundation)

Protagonista dei primi due episodi di Fondazione (Foundation) è la giovane Gaal Dornick, invitata dal matematico Hari Seldon a raggiungerlo sul pianeta Trantor, sede dell’Impero galattico. Qui la donna scopre che il suo mentore è in realtà in procinto di essere arrestato e processato dalle autorità in quanto creatore di una scienza denominata psicostoria, che gli ha permesso di predire la caduta dell’Impero stesso. Alla fine del processo viene data la possibilità a Seldon e Dornick di essere esiliati su Terminus, un pianeta alla periferia della Galassia su cui potranno iniziare a sviluppare la Fondazione, un’istituzione il cui compito è quello di preservare la civiltà conosciuta di fronte ai secoli di buio che seguiranno alla caduta dell’Impero. Ma sia il viaggio che lo stesso, remoto pianeta riserveranno ai protagonisti non poche sorprese…

I creatori dello show David S. Goyer e Josh Friedman hanno lavorato sulla forma e sul contenuto di Fondazione (Foundation) con eguale accuratezza, arrivando a una sintesi equilibrata e profondamente appagante. In questo modo lo spettatore, mentre viene affascinato dalle immagini eleganti eppure mai ostentate di una messa in scena visivamente portentosa, riesce a instaurare immediatamente una forte connessione emotiva con i protagonisti: prima la sete di conoscenza di Gaal Dornick e la saggezza rivoluzionaria di Hari Seldon, in seguito la fierezza combattiva di Salvor Hardin vengono sviluppate nei vari episodi con una precisione ammirevole, in modo da immergere tali psicologie dentro una storia capace di trascendere la semplice narrazione per diventare riflessione filosofica sulla condizione umana.

FoundationUno sguardo al contemporaneo attraverso la fantascienza

Attraverso le trame sviluppate dai molteplici personaggi in scena, Fondazione (Foundation) affronta temi fondanti della realtà contemporanea come ad esempio l’identità del singolo, la dicotomia tra potere e progresso, quella tra scienza e fanatismo religioso. Soprattutto, la serie ribadisce l’idea che la conoscenza, intesa principalmente come istruzione, può diventare il mezzo per superare tempi problematici che la società ciclicamente attraversa: un concetto oggi più che mai di importanza primaria.

Senza mai diventare dogmatico, lo show permette allo spettatore di riflettere su tali questioni mentre allo stesso tempo può gustare uno spettacolo estetico sontuoso, capace di esplicitare con dovizia lo status sociale delle ambientazioni principali, in particolar modo i pianeti Trentor e Terminus, antitetici tra loro per opulenza e stile di vita. La lucidità di esposizione si fonde dunque in grande armonia con una trama ardita che interseca storie, si produce in salti temporali di decenni, costruisce un puzzle narrativo avvincente. In questo modo Foundation impegna il pubblico in uno sforzo emozionale e intellettuale genuini.

Si rende giustizia all’opera letteraria

L’adattamento di Fondazione (Foundation) rende piena giustizia all’opera letteraria da cui è stata tratto: dei testi di Isaac Asimov restituisce infatti l’eleganza dell’esposizione, la precisione dei ritratti psicologici, l’arguzia nel costruire trame intriganti ma non inutilmente complesse. C’è una potenza espressiva composta in questa serie, una volontà quasi solenne di esplorare i significati che il genere può contenere. Il risultato è un prodotto che impone le proprie regole invece di seguirne altre già dettate. E lo fa con una sicurezza e una coerenza interna semplicemente ammirevoli. 

Il Colore della Libertà, il trailer del film con Lucas Till

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Il Colore della Libertà, il trailer del film con Lucas Till

Ecco il trailer di Il Colore della Libertà, l’ultimo film del regista candidato all’Oscar Barry Alexander Brown con la produzione esecutiva di Spike Lee, che vede nel cast: Lucas Till, Lucy Hale, Cedric The Entertainer e Brian Dennehy. Tratto dal libro di memorie di Bob Zellner, il film racconta la storia vera del movimento per i diritti civili degli anni ’60.

Tratto dal celebre libro di memorie The Wrong Side of Murder Creek: A White Southerner in the Freedom Movement di Bob Zellner e Constance Curry, Il Colore della Libertà ripercorre alcuni degli anni più bui della storia degli Stati Uniti, quelli della ferocia del Ku Klux Klan e delle battaglie fondamentali per la fine della segregazione razziale.

Il Colore della Libertà, la trama

Ambientato negli anni ’60, la pellicola offre un ritratto reale e coraggioso del giovane Bob Zellner, nipote di un membro della setta razzista (interpretato dal talentuosissimo Lucas Till) che si ritrova, suo malgrado, a dover scegliere ad un certo punto della sua vita da che parte della storia voler stare.

Il regista schiva con audacia gli stereotipi narrativi anglosassoni del “giovane bianco” che si erge a paladino, restituendo un ritratto crudo e reale, fatto anche di contraddizioni e inquietudini, di un giovane che si ritrova a fare i conti con un risveglio morale del tutto inaspettato e per cui dovrà scontrarsi anche con gli affetti a lui più cari. Nel film le storie dei singoli personaggi si incontrano e si alternano con immagini di repertorio, in cui si riconosce in modo inequivocabile il percorso decennale del regista al fianco di Spike Lee come suo montatore. Barry Alexander Brown riesce, così, a restituire con estrema verosimiglianza tutte le assurdità e le crudeltà degli Stati del Sud di quegli anni – le stesse che, purtroppo, ancora oggi vengono denunciate dal movimento di Black Lives Matter – mostrandosi come un vero e proprio “grido di rivolta”, un monito a non dimenticare il passato, a continuare a raccontare un pezzo di storia che oggi più che mai è di grande attualità.

Madres paralelas: dal 30 novembre disponibile su tutte le principali piattaforme

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Madres paralelas, diretto dal maestro Pedro Almodóvar con protagonista il premio Oscar® Penélope Cruz e l’attrice rivelazione Milena Smit, sarà disponibile da domani, martedì 30 novembre, per l’acquisto e il noleggio su tutte le principali piattaforme digitali.

Film d’apertura, in Concorso, alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, ha visto Penélope Cruz aggiudicarsi la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.

Due donne, Janis (Penelope Cruz) e Ana (Milena Smit), condividono la stessa stanza d’ospedale prima di partorire. Sono due donne single, entrambe in una gravidanza non programmata. Janis, di mezza età, non ha rimpianti e nelle ore che precedono il parto esulta di gioia. Ana invece è un’adolescente spaventata, contrita e traumatizzata. Janis tenta di rincuorarla mentre passeggiano tra le corsie dell’ospedale come delle sonnambule. Le poche parole che scambiano in queste ore creeranno un vincolo molto forte tra le due ed il fato, nel fare il suo corso, complicherà in maniera clamorosa le vite di entrambe.

Il film ha un magnifico cast in cui Penelope Cruz, Milena Smit e Aitana Sánchez-Gijón interpretano le tre madri della storia e Israel Elejalde il ruolo del personaggio maschile. Questo straordinario cast è completato da Julieta Serrano e Rossy de Palma.

Prodotto da El Deseo, con la partecipazione di RTVE e Netflix, Madres paralelas è stato distribuito in Italia da Warner Bros. Pictures.

Il film sarà disponibile da domani per l’acquisto e noleggio su Apple Tv app, Amazon Prime Video, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, Microsoft Film & TV e a noleggio su Sky Primafila e Mediaset Infinity.

Sic: il trailer del documentario su Marco Simoncelli

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Sic: il trailer del documentario su Marco Simoncelli

A 10 anni dalla scomparsa del Campione Marco Simoncelli (20 gennaio 1987 – 23 ottobre 2011), arriva nelle sale SIC, il documentario Sky Original prodotto da Sky, Fremantle Italy e Mowe, distribuito come uscita evento al cinema da Nexo Digital solo il 28 e 29 dicembre (elenco sale a breve su nexodigital.it e prevendite aperte dal 9 dicembre).

SIC restituisce il ritratto intenso ed emozionante di un campione unico. Racconta una storia, quella di un bambino che aveva un sogno più grande dei propri limiti e che ha fatto di tutto per realizzarlo. Racconta del coraggio, al quale tutti abbiamo fatto ricorso, necessario per affrontare sfide che abbiamo ritenuto al di fuori della nostra portata. E lo racconta attraverso l’epopea della stagione 2008 che decreterà Marco Simoncelli Campione del Mondo Classe 250cc. Un mondiale iniziato da outsider, sofferto, strenuamente voluto, sorprendentemente meritato che porterà alla ribalta del mondo un nuovo talento italiano guascone, tostissimo e sempre sorridente.

Ma SIC racconta anche la vita di un bambino e poi di ragazzo allegro e scanzonato sempre pronto a divertirsi e a divertire con una battuta o mettendo un’auto di traverso tra le vie di Coriano, il tranquillo paese della “Motor Valley” romagnola dove è nato. Un ragazzo che, con le foto di Valentino Rossi nel diario, era convinto di diventare un giorno anche lui un “World Champion”.

Ad arricchire il racconto, le testimonianze e i ricordi di chi ha vissuto insieme a lui a cominciare dal padre, l’onnipresente Paolo Simoncelli, la storica fidanzata Kate Fretti, il compagno di mille sfide alla “cava”, nonché idolo e amico Valentino Rossi, il pilota Mattia Pasini amico d’infanzia e primo compagno di team ai tempi delle gare in minimoto, Carlo Pernat il manager del motomondiale con la “M” maiuscola, Paolo Beltramo, amico di Marco e storico inviato dai box, l’avversario più ostico lo spagnolo Alvaro Bautista, il poetico Dottor Claudio Costa, il preparatore atletico Carlo Casabianca, l’artista dei caschi Aldo Drudi, i membri della squadra che insieme a lui hanno reso possibile la vittoria del mondiale, il capo tecnico Aligi Deganello, il meccanico Sanzio “Malabrocca” Raffaelli, l’allora direttore gestione sportiva gruppo Piaggio Giampiero Sacchi, e poi gli amici di sempre, quelli coi quali fare “lo scemo” e festeggiare al termine di ogni gara; il tutto arricchito con le inimitabili telecronache di Guido Meda , l’”Omero” delle due ruote. Ognuno di loro descrive un tratto, svela un ricordo, fissa un momento di Marco Simoncelli e della sua vita, rendendo il docufilm un racconto unico, intenso, positivo.

La colonna sonora originale di SIC è firmata dai Mokadelic, già autori, tra le numerose produzioni, delle musiche di Gomorra-La Serie.

SIC è un docufilm diretto da Alice Filippi (“Sul più bello”, “’78 – Vai piano ma vinci”), scritto con Vanessa Picciarelli e Francesco Scarrone e prodotto da Gabriele Immirzi e Ettore Paternò per Fremantle, Roberta Trovato per Mowe e Roberto Pisoni per Sky. SIC è realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna e il supporto di Emilia-Romagna Film Commission. È distribuito al cinema da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio DEEJAY, MOTO SPRINT, MYmovies.it.

NIMBY – Not in my Backyard, il trailer del film

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NIMBY – Not in my Backyard, il trailer del film

Per due giovani innamorate è arrivato il momento di fare coming out con le rispettive famiglie. Una decisione che scatenerà una piccola guerra, ma non quella che potevano immaginare.

Dopo il grande successo di pubblico e critica alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove ha conquistato il premio della sezione Orizzonti Extra con Il cieco che non voleva vedere Titanic, Teemu Nikki torna su IWONDERFULL.it e nei cinema italiani con un nuovo film. NIMBY è una commedia nera in cui, come sempre, il regista finlandese trova gli spunti per parlare del mondo contemporaneo con grande intelligenza e tagliente critica sociale.

NIMBY arriverà su IWONDERFULL.it, la piattaforma streaming di I Wonder Pictures in collaborazione con MYmovies, e contemporaneamente nei cinema a partire dal 14 dicembre, dopo essere stato presentato in anteprima al XXXI Noir in Festival, che si svolgerà a Milano dal 10 al 15 dicembre. Il regista Teemu Nikki accompagnerà il film al festival per incontrare il pubblico e la stampa.

Marv e Cara vivono a Helsinki, sono innamorate, ma la loro vita di coppia è arrivata a un bivio. L’improvviso annuncio della visita dei genitori di Cara, la cui madre è la responsabile dell’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, le mette di fronte alla necessità di confessare il loro amore alle famiglie. Decidono quindi di cominciare da quella di Marv, recandosi nel paesino natale della ragazza. Una volta giunte lì, si trovano di fronte a una manifestazione neonazista di cui fa parte anche l’ex fidanzato di Marv. Ma questa sarà solo la prima brutta sorpresa a cui andranno incontro.

NIMBY è il quarto film di Teemu Nikki distribuito da I Wonder Pictures dopo Lovemilla, Euthanizer e Il cieco che non voleva vedere Titanic. Autore sorprendente, che spazia tra i generi contaminandoli, mischiando horror e commedia romantica, cyperpunk e denuncia sociale, Nikki è uno dei cineasti più interessanti del panorama europeo contemporaneo, amatissimo e conteso dai grandi festival.

Su IWONDERFULL.it e sull’IWONDERFULL Prime Video Channel sono disponibili i tre i film distribuiti finora in Italia, e dal 14 dicembre anche NIMBY.

Premio Giorgio Scerbanenco 2021: ecco i cinque finalisti

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Premio Giorgio Scerbanenco 2021: ecco i cinque finalisti

Pubblicata la cinquina dei romanzi italiani finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco 2021, risultata dalla sommatoria dei voti dei lettori sul sito, ben 2.949 votanti, e di quelli ponderati della Giuria letteraria, che ha votato in questa formazione: Cecilia Scerbanenco (Presidente), Alessandra Calanchi, Valerio Calzolaio, Luca Crovi, Sergio Pent, Sebastiano Triulzi e John Vignola.

I 5 finalisti (in ordine alfabetico):
Cristina Cassar Scalia, L’UOMO DEL PORTO (Einaudi)
Antonella Lattanzi, QUESTO GIORNO CHE INCOMBE (HarperCollins)
Pasquale Ruju, IL CODICE DELLA VENDETTA (Edizioni e/o)
Lorenzo Scano, VIA LIBERA (Nero Rizzoli)
Francesca Serafini, TRE MADRI (La nave di Teseo)

Il romanzo Come delfini tra pescecani. Un’indagine per i Cinque di Monteverde di François Morlupi (Salani) si aggiudica il Premio dei lettori al miglior romanzo Noir per essere stato il più votato sul sito del festival.

I cinque finalisti e l’autore più premiato dal pubblico saranno presentati il 10 dicembre, ore 17.00, al Teatro Filodrammatici di Milano.

Il Premio Giorgio Scerbanenco 2021, consistente in un ritratto di Giorgio Scerbanenco ad opera dell’artista Andrea Ventura, verrà consegnato nel corso della 31a edizione del Noir in Festival, il 10 dicembre 2021 a Milano.

Vedova Nera: le 10 migliori alleanze fatte nel MCU

Vedova Nera: le 10 migliori alleanze fatte nel MCU

Vedova Nera è stata la terza Avenger ad essere introdotta nel Marvel Cinematic Universe dopo Iron Man e Hulk. È rimasta uno dei membri principali degli Avengers – divenendo successivamente co-leader con Steve Rogers – fino a quando non ha compiuto l’estremo e straziante sacrificio su Vormir.

Nel corso della sua esperienza come Avenger (e in seguito nei prequel), Natasha ha collaborato con eroi Marvel iconici come Capitan America, Nick Fury, Okoye e sua sorella Yelena Belova, come mette in evidenza ScreenRant.

Occhio di Falco

vedova nera occhio di falcoFin dall’inizio, il più grande alleato di Vedova Nera nel MCU è sempre stato Occhio di Falco. Hanno fatto coppia nella Battaglia di New York, lasciando intendere che fosse la loro ennesima esperienza del genere, con una frecciatina a una missione precedente a Budapest.

Vedova Nera e Occhio di Falco hanno legato fin da subito, in quanto unici Vendicatori senza veri superpoteri, ma hanno anche lavorato insieme per Fury e lo S.H.I.E.L.D. molto tempo prima.

Iron Man

vedova nera tony starkFin dal suo debutto nel MCU in Iron Man 2, Nat ha condiviso una forte amicizia con Tony Stark: i due hanno lo stesso pungente senso dell’umorismo, che si traduce in un tagliente botta e risposta ogni volta che si interfacciano.

In Captain America: Civil War, si è unita a Tony nel dibattito sugli accordi di Sokovia: entrambi ritenevano fosse giusto stabilire un ente governativo internazionale per monitorare e decidere quando chiedere l’intervento degli Avengers (anche se ciò si è rivelato un errore quando Thanos si è poi palesato).

Red Guardian

black widowRed Guardian ha rivelato in Avengers: Endgame che Nat è la “figlia di Ivan“, fatto di cui nemmeno la stessa era a conoscenza. Dopo che Ivan l’ha abbandonata e lei è diventata un agente governativo sotto copertura, è stata cresciuta da Alexei Shostakov, interpretato da David Harbour.

Meglio conosciuto come Red Guardian, Alexei era la risposta dell’Unione Sovietica a Capitan America, grazie a una delle variazioni del siero del super soldato che sono state create in tutto il mondo. Nel film di Black Widow, Nat lo fa evadere con riluttanza dalla prigione in modo che lui possa aiutare lei e Yelena a trovare la Stanza Rossa.

Ant-Man

Dopo che Thor decapita Thanos e gli Eroi più potenti della Terra vengono lasciati a rimuginare su quanto successo, in un mondo semi popolato e sconvolto dal loro fallimento, Steve e Nat sono a corto di idee su come agire e cercare di riportare indietro chi è scomparso.

Così, Scott Lang arriva al quartier generale dei Vendicatori proponendo quello che sarebbe un “furto del tempo” che li vedrebbe viaggiare attraverso il continuum spazio-temporale per raccogliere le Gemme dell’Infinito. Se non fosse stato per Ant-Man e la sua conoscenza del Regno Quantico, il Titano Pazzo avrebbe potuto trionfare definitivamente.

Agente Coulson

vedova nera agente coulsonL’agente Coulson è stato parte del MCU fino alla sua “morte” avvenuta nel primo film dei Vendicatori (che è stata rapidamente rettificata nell’episodio pilota di Agents of S.H.I.E.L.D.) ma, nella Fase Uno, è stato il braccio destro di Nat nel corso di molte delle sue missioni nello S.H.I.E.L.D.

Quando viene introdotto per la prima volta in The Avengers, legato a una sedia nel corso di un interrogatorio, Coulson rivela che c’è un jet da combattimento pronto a demolire l’intero isolato, se non passeranno il telefono a Nat.

Hulk

Sebbene sia stato Fury a reclutare la maggior parte dei Vendicatori, Nat è stata quella che ha assoldato Bruce Banner. Lo rintraccia a Calcutta e lo convince a unirsi alla squadra, mettendo i suoi poteri al servizio del bene comune.

Da Age of Ultron in poi, Nat è diventata la vendicatrice di riferimento per calmare Hulk nei momenti di ira funesta. Si avvicina a lui alla fine di ogni battaglia dicendogli: “Ehi, bel fusto. Il sole sta calando“. Questa frase è stata poi parodiata in Thor: Ragnarok quando Thor tenta di calmare Hulk a metà battaglia.

Okoye

Nel complesso, la sequenza della battaglia di Wakanda in Avengers: Infinity War risulta piuttosto caotica e frenetica – soprattutto se paragonata alla Battaglia su Titano – ma è comunque marcata da un momento trionfale, ovvero quando Wanda sta cercando di proteggere Visione e Proxima Midnight arriva per ucciderla.

Proxima dice: “Morirà da solo, come te“, ma una Natasha fuori campo risponde: “Non è sola“. Nat e Okoye fanno squadra per annientare Proxima prima che possa avvicinarsi a Wanda.

Capitan America

E’ vero che la Vedova Nera ci ha messo un decennio per avere il suo film da solista, ma non si può scordare il suo ruolo di supporto nei film incentrati sul Capitan America post-Avengers. Lei e Steve hanno fatto squadra per affrontare l’Hydra in The Winter Soldier e, sebbene avessero opinioni contrarie in merito agli accordi di Sokovia in Civil War, alla fine lei ha permesso a Cap di scappare con Bucky come favore personale durante la battaglia all’aeroporto.

Oltre a condividere battute esilaranti sulle difficoltà di Steve nella vita amorosa, e riferimenti alla cultura pop, sono compagni di battaglia molto affiatati: lei spesso si serve del suo scudo per far fuori gli scagnozzi.

Yelena Belova

Il tanto atteso film Black Widow si è aperto con un prologo che rivela la storia di Natasha, riportandoci indietro al 1995 quando gli agenti sovietici sotto copertura Melina Vostokoff e Alexei Shostakov fingono di essere una normale famiglia statunitense insieme alle bambine Natasha Romanoff e Yelena Belova.

Dopo che Alexei ruba un floppy disk da un centro di ricerca, la famiglia si rifugia a Cuba e si incontra con il loro capo, Dreykov, che fa portare via Natasha e Yelena affinché vengano addestrate nella Stanza Rossa. Nel film, Natasha e Yelena si riuniscono per distruggere il programma della Stanza Rossa e, dopo la morte di Nat, Yelena è pronta a prendere il posto della nuova Vedova Nera.

Nick Fury

Samuel L. JacksonIn Iron Man 2, Vedova Nera è stata inizialmente presentata al pubblico del MCU come una collaboratrice di Nick Fury. Si infiltra nella vita di Tony Stark sotto le spoglie di un dipendente delle Stark Industries e lo tiene d’occhio per volere di Fury.

Descritto da Quentin Beck come “la persona più paranoica del pianeta“, Fury si fida solo di poche persone – e Nat è certamente una di queste.

Henry Cavill annuncia la fine delle riprese di Enola Holmes 2

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Henry Cavill annuncia la fine delle riprese di Enola Holmes 2

Henry Cavill ha affidato al suo account Instagram la comunicazione della fine delle riprese del sequel di Enola Holmes. Cavill torna a indossare i panni di Sherlock Holmes, ereditandoli da Robert Downey Jr. e Benedict Cumberbatch, accanto a Millie Bobby Brown che sarà di nuovo Enola, la sorella minore di casa Holmes, decisa a seguire le orme del fratello famoso.

Il video non fornisce alcun dettaglio sul film, ma ci informa che l’attore era al lavoro sull’ultimo giorno di riprese e che era restio a fare attività fisica a causa del buio. L’attore ha dimostrato di prendere a cuore il suo benessere fisico e spesso carica post motivazionali sul suo feed che incoraggiano i fan a dare la priorità all’esercizio fisico e a una vita sana in modo positivo.

Mark Hamill e la nobile ispirazione per il suo cameo in Il Risveglio della Forza

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Il cameo di Mark Hamill alla fine di Star Wars: Il Risveglio della Forza è stato ispirato dall’attore che interpreta Obi-Wan Kenobi nella trilogia originale, sir Alec Guinness. Hamill ha interpretato Luke Skywalker nel franchise di Star Wars dal 1977 al 2019. Il suo ruolo nella trilogia più recente è stato quello di essere un mentore, passando il titolo di Cavaliere Jedi alla generazione successiva, proprio come ha fatto Obi-Wan per lui nel primo film, Una nuova speranza.

Il risveglio della Forza, che ha riportato sullo schermo tutti i protagonisti della trilogia originale, ha visto il ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher e Anthony Daniels. Mentre Hamill è apparso solo nell’ultima scena per impostare gli eventi de Gli ultimi Jedi, il controverso capitolo successivo.

Quando gli è stato chiesto di commentare lo svelamento del suo personaggio alla fine del film, Mark Hamill ha dichiarato che sì è ispirato a Guinness. La scena presenta il personaggio incappucciato che mostra il suo volto con entrambe le mani che si muovono verso l’alto per sollevare il cappuccio, in una lenta rivelazione che è intensificata dall’uso di due mani. Ha detto che nessuno gli ha detto come farlo, ma che voleva dare drammaticità al momento, in modo simile a come Alec Guinness rivela il suo volto in Una nuova speranza.

Per quanto il momento e il film intero siano stati criticati, c’è da dire che Hamill ha raggiunto lo scopo di conferire drammaticità al momento.

Hawkeye: un errore di continuity nella scena d’apertura!

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Hawkeye: un errore di continuity nella scena d’apertura!

Hawkeye, la nuova serie Disney+/Marvel che ha debuttato la scorsa settimana, presenta un errore di continuity in merito alla rappresentazione della Stark Tower in The Avengers. Dato che Clint Barton, protagonista della serie insieme a Kate Bishop, è stato a lungo nell’MCU, Hawkeye include diversi riferimenti all’universo più grande a cui appartiene; il che include anche uno sguardo indietro alla battaglia di New York (qui tutti gli Easter Eggs dalle prime due puntate).

Abbiamo visto nel corso degli anni che al MCU piace rivisitare la Battaglia di New York, vista per la prima volta in The Avengers. Questo è ciò che fa Hawkeye nella sua sequenza di apertura. Per inserire Kate Bishop (Hailee Steinfeld) nella continuity del MCU, la serie Disney+ mostra che è stata salvata da Clint durante la Battaglia di New York.

Tuttavia, l’utente di Reddit u/Tajul92, un vero Occhio di Falco, ha notato che c’è un piccolo errore di continuità in questa particolare scena. In The Avengers, le lettere “S”, “T”, “R” e “K” cadono tutte dalla segnaletica della Stark Tower durante il combattimento con Loki (Tom Hiddleston), lasciando solo la A che diventerà poi l’inizio dell’insegna che identificherà la Avengers Tower.

Ma in Hawkeye, sia la “A” che la “K” di STARK sono ancora intatte. Guarda le foto qui sotto per un riferimento:

A small continuity error I found. In the Avengers (2012), it was letter 'K' that was dropped from Stark tower.
byu/Tajul92 inmarvelstudios

Captain Marvel: la scena post-credits di Shang-Chi sostiene una teoria di Endgame

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Captain Marvel (Brie Larson) appare nella scena post-credits di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli, e il suo aspetto supporta una teoria nata in merito al suo personaggio in Avengers: Endgame.

Dopo che Nick Fury (Samuel L. Jackson) invoca il suo intervento nella scena post-credits di Avengers: Infinity War, Carol Danvers arriva sulla Terra per aiutare i Vendicatori durante la battaglia contro Thanos in Endgame. Sebbene Captain Marvel non fosse in Endgame tanto quanto il pubblico avrebbe potuto aspettarsi, ha comunque fatto sentire la sua presenza nella lotta contro il Titano Pazzo e si è dimostrata una dei personaggi più potenti del MCU.

Un altro aspetto degno di nota dell’apparizione di Carol in Avengers: Endgame è stato il suo taglio di capelli: all’inizio del film ha i capelli lunghi come in Captain Marvel del 2019, ma dopo il salto temporale ritorna con un taglio molto più corto, che all’epoca non è stato giustificato (non quello era assolutamente necessario). La scena a metà dei titoli di coda di Shang-Chi mostra che l’acconciatura di Captain Marvel è cambiata di nuovo dopo Endgame, poiché i capelli le sono ricresciuti e sono più simili a come siamo abituati a vederla. Ancora una volta il cambiamento è inspiegabile, ma si adatta a una popolare teoria che circola su internet.

In WandaVision, viene rivelato che la vecchia amica di Carol, Maria Rambeau (Lashana Lynch) è morta durante i cinque anni tra Infinity War ed Endgame dopo che gli è stato diagnosticato un cancro. A causa di ciò è nata la teoria che i capelli di Captain Marvel in Endgame fossero il risultato della rasatura a sostegno di Maria mentre era sottoposta alla chemio per il cancro, e sebbene non ci sia alcuna conferma esplicita, si adatterebbe al personaggio di Carol e allo stretto legame che la coppia ha dimostrato di avere. Dal momento che Captain Marvel ha ancora una volta i capelli lunghi nella scena dei titoli di coda di Shang-Chi e La leggenda dei dieci anelli, suggerisce che il cambiamento di look non è stato fatto solo perché voleva un cambio di pettinatura, e rende più probabile che si sia rasata la testa per supportare la sua amica e ora la sua chioma è ricresciuta.

La scena post-credits di Shang-Chi si svolge circa sei mesi dopo Avengers: Endgame; i capelli di Carol sono cresciuti abbastanza rapidamente in quel periodo, anche se non sono così lunghi come prima del salto temporale. Naturalmente, non è del tutto fuori discussione che abbia semplicemente deciso di apportare un cambiamento al suo look per poi tornare al taglio lungo, mentre in termini pratici è semplicemente più facile che Larson appaia con la sua attuale lunghezza di capelli al momento delle riprese, data anche la brevità della scena.

Dato il nuovo look di Captain Marvel nei titoli di coda di Shang-Chi e La leggenda dei dieci anelli, è probabile che questa sarà anche l’acconciatura che sfoggia in The Marvels. Quel film potrebbe – e probabilmente dovrebbe – spiegare esattamente cosa è successo, dal momento che riunirà Carol con Monica Rambeau (Teyonah Parris). In WandaVision, Monica non sembrava molto contenta della menzione del nome di Captain Marvel, suggerendo che le due potrebbero aver litigato; ma quel film può far luce su questo, e Carol che mostra di essersi tagliata i capelli a sostegno di Maria potrebbe aiutare a dimostrare che era lì per la sua amica quando era necessario.

Le novità di dicembre su Prime Video

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Le novità di dicembre su Prime Video

Manca poco all’inizio dell’ultimo mese dell’anno 2021 ed ecco tutte novità di dicembre in arrivo su Prime Video. Tra cinema e serie tv, da segnalare i titoli

I film in arrivo a dicembre su PRIME VIDEO

Io sono babbo natale, dal 6 dicembre in anteprima esclusiva
su Prime Video

Io sono Babbo Natale film 2021

In Io sono babbo natale Ettore (Marco Giallini) è un ex galeotto dalla vita turbolenta e sgangherata. Non ha grandi prospettive se non quella di continuare la sua carriera da rapinatore. È così che si ritrova a casa di Nicola (Gigi Proietti), un simpatico signore che non possiede oggetti di valore ma ha una incredibile rivelazione da fare: “Sono Babbo Natale!” Ma sarà davvero lui? Ultimo film del grande Gigi Proietti, Io sono Babbo Natale è una commedia italiana di Natale diretta da Edoardo Falcone.

Encounter, dal 10 dicembre in esclusiva su Prime Video

Encounter film 2021Un Marine decorato parte in una missione per salvare i suoi due figli da una minaccia misteriosa. Man mano che il loro viaggio li conduce in situazioni sempre più pericolose, i bambini dovranno lasciarsi l’infanzia alle spalle. Diretto da Michael Pearce e scritto da Joe Barton e Michael Pearce, Encounter vede nel cast Riz Ahmed, Octavia Spencer, Rory Cochrane, Lucian-River Chauhan e Aditya Geddada.

Being The Ricardos, dal 21 dicembre in esclusiva su Prime Video

Being The Ricardos film 2021In Being The Ricardos Lucille Ball (Nicole Kidman) e Desi Arnaz (Javier Bardem) sono minacciati da sconcertanti accuse personali, diffamazioni politiche e taboo culturali, nel drammatico racconto dietro le quinte firmato dallo sceneggiatore e regista premio Oscar Aaron Sorkin. Con uno sguardo rivelatore che indaga nella complicata relazione romantica e professionale della coppia, il film porta il pubblico nella writers’ room, sul palcoscenico e nel privato di Ball e Arnaz durante una cruciale settimana di produzione della loro rivoluzionaria sitcom “I Love Lucy”. Nel cast, accanto ai premi Oscar Nicole Kidman e Javier Bardem, anche Jake Lacy, J.K. Simmons, Nina Arianda, Tony Hale e Alia Shawkat.

La furia di un uomo – Wrath Of Man, dal 27 dicembre in anteprima esclusiva su Prime Video

La furia di un uomo - Wrath Of Man film 2021Dopo un’imboscata mortale a una delle loro auto blindate, la Fortico Securities con sede a Los Angeles assume un misterioso nuovo dipendente, Patrick Hill (Statham), che diventa noto semplicemente come “H.” Mentre impara le basi dal partner Bullet (Holt McCallany), H inizialmente sembra essere un tipo tranquillo e con la testa bassa semplicemente lì per fare un lavoro e guadagnarsi da vivere. Ma quando lui e Bullet diventano l’obiettivo di un tentativo di rapina, le formidabili abilità di H vengono rivelate. Non solo è un tiratore esperto che è ugualmente abile nel combattimento corpo a corpo, ma H è anche spietato e letale. Basato sul film francese Le convoyeur, La furia di un uomo – Wrath Of Man annovera un cast stellare tra cui Jason Statham, Holt McCallany, Jeffrey Donovan, Josh Hartnett, Niamh Algar, Laz Alonso, Scott Eastwood e Eddie Marsan. Il film è diretto da Guy Ritchieda una sceneggiatura di Ivan Atkinson, Marn Davies e Guy Ritchie. Bill Block e Atkinson sono produttori.

NUOVI FILM IN ARRIVO Prime e seconde visioni

  • State a casa | 2 dicembre
  • Harriet | 6 dicembre
  • Security | 7 dicembre
  • Nemmeno io ti voglio | 20 dicembre
  • A un metro da te | 21 dicembre
  • A Quiet Place II | 23 dicembre
  • Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto | 25 dicembre
  • Il silenzio grande | 30 dicembre

Altri film

  • L’amore bugiardo – Gone Girl | 1 dicembre
  • Harry Potter e la pietra filosofale | 1 dicembre
  • Harry Potter e la camera dei segreti | 1 dicembre
  • Harry Potter e il prigioniero di Azkaban | 1 dicembre
  • Harry Potter e il calice di fuoco | 1 dicembre
  • Harry Potter e l’Ordine della Fenice |1 dicembre
  • Harry Potter e il principe mezzo sangue | 1 dicembre
  • Harry Potter e i Doni della Morte – parte 1| 1 dicembre
  • Harry Potter e I Doni della Morte – parte 2 | 1 dicembre
  • Tulipani: Amore, onore e una bicicletta | 1 dicembre
  • Il 7 e l’8 | 1 dicembre
  • Anche se è amore non si vede | 1 dicembre
  • Andiamo a quel paese | 1 dicembre
  • La Matassa | 1 dicembre
  • Christmas Under the Stars | 1 dicembre
  • Vampires | 1 dicembre
  • Cogan – Killing Them Softly | 1 dicembre
  • Pene d’amor perdute | 1 dicembre
  • Un principe tutto mio 3 | 1 dicembre
  • Robot Chicken Special Dc Comics 1 | 1 dicembre
  • Robot Chicken Special Dc Comics 2 | 1 dicembre
  • Robot Chicken Special Dc Comics 3 | 1 dicembre
  • Mr Cobbler e la bottega magica | 1 dicembre
  • Nut Job – Operazione noccioline | 1 dicembre
    The Point Man – Creato per uccidere | 1 dicembre
  • Così è la vita | 1 dicembre
  • Tre uomini e una gamba | 1 dicembre
  • Il delitto Fitzgerald | 1 dicembre
  • Write Before Christmas | 1 dicembre
  • The Promise | 2 dicembre
  • Recoil – A colpo sicuro | 3 dicembre
  • Shoreditch | 15 dicembre
  • Welcome To The Jungle | 20 dicembre
  • Windfall – Pioggia infernale | 20 dicembre
  • Scusate se esisto! | 21 dicembre
  • Beata ignoranza | 23 dicembre

Le serie tv in arrivo a dicembre su PRIME VIDEO

The Ferragnez – La serie, Dal 9 dicembre in esclusiva su Prime Video i primi 5 episodi i successivi 3 episodi da giovedì 16 dicembre

Grazie al docu-reality Amazon Original The Ferragnez – La serie, il pubblico e i fan avranno accesso esclusivo al dietro le quinte della quotidianità di Chiara Ferragni e Fedez, scoprendo la loro famiglia come non l’hanno mai vista prima, nel racconto di un periodo speciale e straordinario della loro vita insieme – fra la fine del 2020 e i primi mesi del 2021 – con la seconda gravidanza di Chiara, la prima partecipazione di Fedez a Sanremo e la nascita della secondogenita Vittoria, gli incontri con gli amici e la famiglia e gli impegni di lavoro. Con uno sguardo inedito e intimo, la serie racconterà con delicatezza e ironia passioni, gioie, lacrime e ambizioni di una giovane coppia normale e straordinaria che si aprirà per svelarsi e per scoprire aspetti intimi e mai visti prima di sé e del proprio rapporto, accettando con coraggio di mettersi a nudo, di scavare a fondo e di aprire agli spettatori le porte della loro casa. Accanto a loro, oltre al piccolo Leone, primogenito della coppia, anche i genitori di entrambi, le sorelle di Chiara, Valentina e Francesca con i loro compagni, nonna Luciana e tante altre persone vicine, per tracciare un grande ritratto di famiglia.

Chiara Ferragni è imprenditrice digitale e icona della moda con oltre 25 milioni di follower su Instagram, incoronata da Forbes “Most Powerful Fashion Influencer” a livello globale; Fedez è un artista poliedrico con all’attivo oltre 70 dischi di platino e 13 milioni di follower su Instagram, già protagonista di Celebrity Hunted – Caccia all’Uomo S1 e host del grande successo LOL – Chi ride è fuori. The Ferragnez – La Serie è prodotta da Banijay Italia per Amazon Studios.

Harlem, Dal 3 dicembre in esclusiva su Prime Video

Creata e scritta Tracy Oliver, che ne è anche executive producer, Harlem è una nuova commedia che segue le vicende di un gruppo di amiche ambiziose provenienti da Harlem, New York City, mecca della Black Culture in America. Camille è una giovane e conosciuta professoressa di antropologia alla Columbia con una profonda conoscenza delle norme di corteggiamento nelle varie culture, ma continua ad avere problemi con la sua vita amorosa; Tye è la creatrice di successo di una dating-app per persone queer che preferisce mantenere a distanza di sicurezza le sue vulnerabilità – nonché eventuali partner romantici; Quinn è un’inguaribile romantica e stilista benestante che sta provando a sdebitarsi con il mondo mentre è impegnata a portare avanti la sua attività che fatica a decollare; Angie è un’attrice e cantante piena di fiducia in sé, vivace e senza filtri, che vive a scrocco – ma alla grande – con Quinn. Insieme vivranno il passaggio dai loro vent’anni alla successiva tappa delle loro carriere, relazioni e sogni di ragazze di città.

La serie è interpretata da: Meagan Good nel ruolo di “Camille,” Grace Byers nel ruolo di “Quinn,” Shoniqua Shandai nel ruolo di “Angie,” Jerrie Johnson nel ruolo di “Tye,” e Tyler Lepley nel ruolo di “Ian.” Altre guest star ricorrenti nella serie sono Whoopi Goldberg nei panni della “Dr. Elise Pruitt,” Jasmine Guy è “Patricia,” Andrea Martin è “Robin,” Robert Ri’chard è “Shawn,” Juani Feliz è “Isabela,” Kate Rockwell è “Ana” e Sullivan Jones è “Jameson”. Harlem è prodotta da Amazon Studios e Universal Television, una divisione di Universal Studio Group, in associazione con Paper Kite Productions.

Alex Rider, la seconda stagione, Dal 3 dicembre in esclusiva su Prime Video la seconda stagione

Dopo la morte di suo zio e una missione mortale per abbattere Point Blanc, Alex Rider è desideroso di lasciarsi il passato alle spalle e ricostruire la sua vita. Tuttavia, quando un orribile attacco alla famiglia di un amico lo riporta nel mondo delle spie, Alex deve svelare un sinistro complotto politico con ripercussioni globali. Nel cast Otto Farrant, Stephen Dillane, Vicky McClure, Brenock O’Connor, Ronkẹ Adékọluẹ́jọ́, Marli Siu, Toby Stephens, Rakie Ayola e Charithra Chandran.

FC BAYERN – Behind the legend, dall’8 dicembre in esclusiva su Prime Video

Il club tedesco, che nel 2020 ha realizzato una tripla vittoria da record (Bundesliga, Coppa di Germania, Champions League) ed è attualmente la squadra di maggior successo al mondo, aprirà le porte alle telecamere mostrando tutto ciò che succede a Säbener Straße. Il documentario fornirà uno sguardo da vicino, come mai prima d’ora, sulle imprese del club a partire dalla finale della Champions League del 2020 a Lisbona, fino alla fine della stagione 2020/21. Seguirà le persone che hanno fatto la storia e reso grande il club, dal presidente al giardiniere, e mostrerà personaggi iconici come Karl – Heinz Rummenigge e Uli Hoeness passare lo scettro alla nuova generazione guidata dal Presidente Herbert Hainer, da Oliver Kahn e da Hasan Salihamidžić. Lo show non mancherà di ripercorrere i momenti salienti e la storia della squadra, l’immagine che il club ha di sé e come viene percepito nel mondo. Il documentario sul Bayern FC è una produzione W&B Television. Gli executive producer sono Quirin Berg e Max Wiedemann.

The Expanse 6 Dal 10 dicembre in esclusiva su Prime Video, il primo episodio della sesta stagione a seguire un episodio a settimana

La sesta e ultima stagione di The Expanse riprende con il sistema solare in guerra, mentre Marco Inaros e la sua Free Navy continuano a lanciare devastanti attacchi asteroidi sulla Terra e su Marte. Mentre le tensioni di guerra e le perdite di quota minacciano di dividere l’equipaggio della Rocinante, Chrisjen Avasarala compie una mossa audace e invia l’ex Marine Marziano Bobbie Draper in una missione segreta che potrebbe cambiare le sorti del conflitto. Nel frattempo, nella Cintura degli Asteroidi, Drummer e ciò che è rimasto della sua famiglia sono in fuga dopo aver tradito Marco. E su un lontano pianeta oltre gli Anelli, inizia a sorgere un nuovo potere. Nel cast della serie ci sono Steven Strait, Dominique Tipper, Wes Chatham, Shohreh Aghdashloo, Cara Gee, Frankie Adams, Keon Alexander, Nadine Nicole e Jasai Chase Owens, riuniti per la stagione più epica di sempre.

 

Tampa Baes Dal 10 dicembre in esclusiva su Prime Video, la sesta stagione

La docu-serie in 8 episodi segue un gruppo di giovani amiche lesbiche a Tampa Bay, città di richiamo e sempre più in voga per la comunità LGBTQ + sulla costa della Florida. Sempre pronte per un’avventura o una bella festa, queste amiche fedeli – talvolta più che amiche – ambiziose e impertinenti, sono sempre pronte a combattere gli stereotipi e le etichette. Con tutti gli occhi puntati addosso, le giovani donne protagoniste della serie amano il divertimento e vivono un momento cruciale della loro vita personale e professionale, e sono pronte ad affrontare qualunque sfida e problema scottante, anche se ciò significa essere oneste l’una con l’altra. Il cast di Tampa Baes include Ali Myers, Nelly Ramirez, Shiva Pishdad, Jordan Whitley, Marissa Gialousis, Summer Mitchell, Cuppie Bragg, Brianna Murphy, Haley Grable, Melanie Posner, Olivia Mullins e Mack McKenzie

THE GRAND TOUR PRESENTS: CARNAGE A TROIS

In questo secondo lockdown special, il trio si tuffa nel bizzarro mondo della cultura automobilistica francese. In un epico viaggio su strada che inizia nelle colline gallesi, offrono al pubblico un’avventura da far rizzare i capelli con disinnescamento di bombe, auto a propulsione, acrobazie in elicottero e la gara più emozionante della loro vita prima di raggiungere il Canale della Manica in un climax medievale sbalorditivo con un briciolo di cinema d’essai francese.

Yearly Departed, la seconda stagione

La seconda edizione del comedy special Yearly Departed sarà presentato dalla candidata agli Emmy Award Yvonne Orji (Insecure). Con una line-up di livello tutta al femminile che include Jane Fonda (Grace and Frankie), Chelsea Peretti (Brooklyn Nine-Nine), Meg Stalter (Hacks), Dulcé Sloan (The Daily Show), Aparna Nancherla (The Great North), X Mayo (The Daily Show), e una performance musicale di Alessia Cara, alcune delle donne più divertenti del mondo diranno addio a tutto ciò vogliono lasciarsi alle spalle del 2021, tra cui la Hot Vax Summer, la vita da eremita, l’ignorare la crisi climatica, Zoom e molto altro ancora.

Yearly Departed è una produzione Amazon Studios, Done+Dusted e Scrap Paper Pictures. Ha come executive producer Rachel Brosnahan, Paige Simpson, David Jammy, Katy Mullan, Samantha Ressler, Nathalie Love e Bess Kalb, qui anche nel ruolo di sceneggiatrice. Linda Mendoza (Tiffany Haddish Presents: They Ready), vincitrice di un Emmy Award, ritorna anche quest’anno in qualità di regista. La prima edizione dello show è stata nominata per un Writers Guild Award e ha vinto un Gracie Award.

Everybody Loves Natti, la docu-serie

Everybody Loves Natti è una docuserie in sei episodi che segue la superstar dominicana del reggaeton Natti Natasha. Sebbene Natti Natasha abbia accumulato miliardi di visualizzazioni su YouTube (e oltre 75 milioni di devoti follower sui social media), la nuova serie Amazon Original segna la prima volta in cui ha condiviso i dettagli intimi della sua vita personale, inclusa la relazione con il suo manager, Raphy Pina. Insieme parlano del suo ultimo album NATTIVIDAD, della vita a Miami con la loro famiglia appena formatasi, dei suoi sogni di riconoscimento mondiale e di un bambino a sorpresa in arrivo. La serie all-access esplora anche come la self-made star ha raggiunto l’apice della scena musicale latina di oggi con testimonianze di amici e collaboratori che hanno condiviso il suo viaggio, tra cui Daddy Yankee, Prince Royce, Becky G, Yovanna Ventura, Ariadna Gutiérrez e altri. Oltre alla sua strada verso il successo e la vita quotidiana a Miami con la sua famiglia in crescita, gli spettatori avranno la testimonianza in prima persona di Natti delle lotte personali che ha superato, compresi i problemi di fertilità e le difficoltà della vita come immigrata dominicana.

Ghostbusters: Legacy risolve finalmente il problema con Peter Venkman del film originale

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La prima scena post credits di Ghostbusters: Legacy risolve un annoso problema che è stato riscontrato nel film originale in relazione al personaggio di Peter Venkman. Dopo più di 30 anni, il film riprende la storia del classico Ghostbusters del 1984 con personaggi nuovi di zecca e una trama rinnovata, che comunque intercetta canoni dell’originale. Come suo nonno prima di lei, Phoebe Spengler (McKenna Grace) deve salvare il mondo da un’apocalisse spettrale.

Parte del successo del film è ovviamente legato ai riferimenti al film originale, tra cui la citazione tenerissima all’omino di marshmallow, la Ecto-1 che torna a sfrecciare, e i cameo di Bill Murray, Dan Aykroyd e Ernie Hudson. Il finale del film si tinge di nostalgia e anche la scena post-credits è un vero e proprio tuffo nel passato, che rimette in riga il professor Venkman.

Il film offre a Peter un assaggio della sua stessa medicina. In Ghostbusters del 1984, il pubblico viene introdotto per la prima volta al co-fondatore originale degli Acchiappafantasmi, Peter Venkman, mentre esegue test ESP (Extra Sensory Perception) su studenti universitari della Columbia University.

Se lo studente indovina correttamente il simbolo sulla carta che ha in mano Venkman, non riceverà la scossa elettrica. Venkman elettrizza costantemente lo studente maschio, anche se indovina la carta, a sua insaputa. Mentre il professore insiste sul fatto che questo esperimento è quello di studiare “l’effetto del rinforzo negativo sull’abilità ESP”, il suo obiettivo principale è flirtare con la studentessa universitaria che si offre volontaria. Gli squallidi tentativi di Peter di corteggiare la partecipante vengono ostacolati da Ray, che ha bisogno del suo aiuto presso la Biblioteca pubblica di New York.

La scena dei titoli di coda di Ghostbusters: Legacy ricrea scherzosamente l’esame ESP con Bill Murray dalla parte dell’esaminato e Sigourney Weaver che invece lo sottopone al test, ovviamente nel ruolo di Dana Barrett. In questa versione, Dana mette alla prova Venkman e gli fa ammettere che non solo ha elettrizzato gli studenti maschi, ma ha anche segnato le carte in anticipo rispetto alla loro sessione corrente, così da dare l’idea di indovinarle tutte. Dana gli infligge tre meritati shock per ammonire il suo comportamento passato e presente. Questa scena non contribuisce in alcun modo al sequel, ma fornisce in modo umoristico a rettificare un comportamento inammissibile da parte di Venkman.

Ghostbusters: Legacy, la recensione

Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason Reitman e prodotto da Ivan Reitman, è il nuovo capitolo della saga originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters: Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.

A più di trent’anni dall’uscita nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast originale, composto da Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Annie Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason Reitman, il film è uscito nelle sale italiane il 18 novembre, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon e Paul Rudd.

Batman migliore dei Guardiani della Galassia? James Gunn ha la risposta perfetta

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The Batman di Matt Reeves è uno dei film più attesi del prossimo anno, a ragione, aggiungeremmo, dal momento che i primi video visti dal film offrono un anticipo di quello che sembra uno sguardo nuovo sul personaggio. Quest’attesa spinge qualcuno a fare dichiarazioni di parte e paragoni che, a mente fredda, non hanno molto senso, ma che non hanno mancato di attirare l’attenzione degli interessati.

James Gunn ha infatti commentato un tweet che metteva a paragone proprio Batman con i “suoi” Guardiani della Galassia. Il messaggio sul social diceva semplicemente che il Cavaliere Oscuro è migliore dei Guardiani, e Gunn, altrettanto semplicemente, ha risposto al commento dicendo che “va su Twitter proprio per leggere questo tipo di approfondimenti”. Ecco il tweet:

https://twitter.com/JamesGunn/status/1465035381049597955?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1465035381049597955%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fguardians-galaxy-james-gunn-batman-better-response%2F

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Succession 3 dal 29 novembre su SKY

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Succession 3 dal 29 novembre su SKY

Più spietati che mai tornano i Roy, la famiglia multimilionaria attraverso la quale Jesse Armstrong ha raccontato la sete di potere e i drammi da tragedia shakespeariana che si celano dietro agli scandali legati alla successione al vertice di un impero dei media. Attesissima e già apprezzata dalla critica di tutto il mondo arriva la terza stagione di Succession, il dramma familiare targato HBO già confermato per un futuro quarto capitolo, in prima visione su Sky Atlantic e in streaming su NOW il 29 novembre.

Torna al completo il grande cast di questa serie già cult: Brian Cox nei panni del capo famiglia Logan Roy, Jeremy Strong che interpreta il primogenito di Logan, Kendall Roy, Sarah Snook è Shiv Roy, Kieran Culkin nei panni di Roman Roy. Alan Ruck è Connor Roy, Nicholas Braun nei panni di Greg Hirsch, Matthew Macfadyen è Tom Wambsgans, il fidanzato di Shiv, Peter Friedman interpreta Frank Vernon. E ancora J. Smith Cameron, Dagmara Dominczyk, Justine Lupe, David Rasche, Fisher Stevens, Hiam Abbass, Arian Moayed, Harriet Walter e James Cromwell. I nuovi episodi – girati anche in Italia – vedranno anche diversi nuovi ingressi nel cast, fra cui Alexander Skarsgård, Sanaa Lathan, Linda Emond, Jihae, Adrien Brody e Hope Davis.

Dopo l’imboscata tesagli dal figlio ribelle Kendall, ritroviamo Logan Roy in una posizione molto rischiosa. Mentre cerca in tutti i modi di rinsaldare gli equilibri politici e finanziari del suo impero, le tensioni aumentano e un’aspra battaglia all’interno delle mura aziendali minaccia di trasformarsi in una guerra civile familiare. Kendall, che nella scorsa stagione aveva sfidato apertamente il padre screditandolo pubblicamente, adesso è alla ricerca dell’appoggio dei fratelli e di chiunque altro possa aiutarlo a vincere. Dal canto suo, il padre è intenzionato a farla pagare cara, carissima, a quel figlio che ha osato mancargli di rispetto. I fratelli Shiv e Roman si ritrovano ora tra l’incudine e il martello: da che parte si schiereranno?

Succession è una serie creata da Jesse Armstrong, anche showrunner e produttore esecutivo con Adam McKay, Frank Rich, Kevin Messick, Jane Tranter, Mark Mylod, Tony Roche, Scott Ferguson, Jon Brown e Will Ferrell.

Yellowstone 5 stagione: uscita, trama, cast, episodi e streaming

Yellowstone 5 stagione: uscita, trama, cast, episodi e streaming

Yellowstone 5 è la quinta stagione della serie tv Yellowstone creata da Taylor Sheridan e John Linson per il Paramount Network con Kevin Kostner.

Yellowstone 5: quando esce e dove vederla in streaming

La prima parte di Yellowstone 5 – otto nuovi episodi – debutteranno 1° marzo 2023 su Sky. Yellowstone 5 in streaming sarà disponibile su NOW.

Yellowstone 5: trama e cast

Nella prima parte della quinta stagione di Yellowstone, John Dutton continua a lottare per difendere il suo ranch, la sua eredità e il suo stile di vita nel Montana dalle rivendicazioni dei rappresentanti della riserva indiana di Broken Rock e dalla minaccia rappresentata dalla Market Equities. Mentre problemi di salute e segreti di famiglia mettono alle strette i Dutton, aspirazioni politiche e nuove relazioni e collaborazioni minacciano il loro futuro e quello del ranch. La posta in gioco si è fatta ancora più alta. Il potere ha il suo prezzo, i Dutton saranno disposti a pagarlo? Nel cast della quinta stagione anche Forrie J. Smith, Jacki Weaver, Finn Little, Mo Brings Plenty, Dawn Olivieri, Piper Perabo e Q’orianka Kilcher.

In Yellowstone 5 protagonisti sono Kevin Costner nel ruolo di John Dutton, è un patriarca miliardario della sesta generazione della famiglia Dutton, che controlla il Yellowstone Dutton Ranch, il più grande ranch contiguo degli Stati Uniti. Luke Grimes nei panni di Kayce Dutton, un ex SEAL della Marina degli Stati Uniti e uno dei figli di John ed Evelyn. Kelly Reilly nei panni di Beth Dutton, una finanziera e figlia di John ed Evelyn. Wes Bentley nei panni di Jamie Dutton, avvocato, aspirante politico e uno dei figli di John ed Evelyn. Cole Hauser nel ruolo di Rip Wheeler, caposquadra del ranch di Yellowstone e del braccio destro di John. Kelsey Asbille nel ruolo di Monica Long Dutton, moglie dei nativi americani di Kayce. Brecken Merrill nel ruolo di Tate Dutton, figlio di Kayce e Monica e unico nipote di John. Jefferson White nel ruolo di Jimmy Hurdstrom, un ranch di Yellowstone. Jacki Weaver, che interpreterà Caroline Warner, l’amministratore delegato di Market Equities che sta cercando di schiacciare la presa che John Dutton (Kevin Costner) ha sul suo tentacolare ranch del Montana. Piper Perabo, l’attrice è nota per aver preso parte alla serie tv Covert Affairs.

Yellowstone 5: trailer

Yellowjackets 1×04: promo e trama dall’episodio

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Yellowjackets 1×04: promo e trama dall’episodio

Il canale americano Showtime ha diffuso il promo e la trama  di Yellowjackets 1×04, il quarto episodio di Yellowjackets, l’annunciata nuova serie tv generazionale creata e prodotta da Ashley Lyle e Bart Nickerson per Showtime.

In Yellowjackets 1×04 che si intitolerà  “Bear Down” Le ragazze giocano con le pistole per determinare chi è il più responsabile. Natalie sbroglia una vita mettendo insieme uomini distrutti. Taissa saluta i ricchi.

Yellowjackets 1×04

Yellowjackets racconta la storia di una squadra di calciatrici di talento liceale che diventano le sopravvissute a un incidente aereo nel deserto dell’Ontario. La serie racconta la loro discesa da una squadra complicata ma fiorente a clan in guerra e cannibali, mentre tiene traccia delle vite che hanno tentato di ricostruire quasi 25 anni dopo.

Nel cast di Yellowjackets protagonisti sono Sophie Nélisse nei panni di un’adolescente Shauna Sheridan – Melanie Lynskey interpreta una Shauna adulta. Jasmin Savoy Brown da adolescente Taissa – Tawny Cypress interpreta una Taissa adulta Sophie Thatcher come Natalie adolescente – Juliette Lewis interpreta una Natalie adulta. Sammi Hanratty come Misty adolescente  Christina Ricci interpreta una Misty adulta. Ella Purnell come Jackie, Steven Krueger come Ben Scott,  Amy Okuda come Cat Wheeler e Warren Kole da adulto Jeff Sadecki.

Il ribelle: trama, cast e curiosità sul film con Jack O’Connell

Il ribelle: trama, cast e curiosità sul film con Jack O’Connell

Sono molti i film che portano lo spettatore ad esplorare il complesso micromondo che si forma all’interno di un complesso carcerario. Si tratta di ambienti difficili, ostili, talvolta irrecuperabili, dove dotarsi di alleati e guardarsi le spalle può essere l’unico modo per sopravvivere. Dal celebre Le ali della libertà fino a Papillon, passando per Bronson ed Escape Plan, questo ambiente è stato affrontato con generi e storie sempre nuove, sempre diverse. Uno dei più interessanti esempi recenti è Il ribelle – Starred Up, diretto nel 2013 da David Mackenzie (Hell or High Water) e scritto da Jonathan Asser, qui al suo primo lungometraggio da sceneggiatore.

Si tratta di una storia sviluppata da Asser in seguito alla sua esperienza come terapista volontario nella prigione di Wandsworth, a Londra, dove sono detenuti numerosi criminali particolarmente pericolosi. Conoscendo quel mondo dall’interno, questi ha così dato vita ad uno spaccato del contesto carcerario, raccontandolo fin nei minimi particolari. Il titolo originale, Starred Up, si riferisce in particolare all’espressione che indica il passaggio da un carcere minorile ad uno per adulti. Il protagonista si trova così a passare da un ambiente pericoloso ad uno ancor più temibile, dove dovrà imparare la disciplina nella speranza di non cacciarsi in qualche guaio.

Girato nelle prigioni Crumlin Road e Maze Prison, presenti nell’Irlanda del Nord e oggi dismesse, il film è stato accolto in modo estremamente positivo dalla critica, che lo ha definito uno dei migliori film a tema carcerario di stampo britannico. Il ribelle è oggi un piccolo gioiello da scoprire assolutamente qualora non lo si sia già visto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il ribelle: la trama del film

Protagonista della storia è il giovane Eric Love, un diciannovenne particolarmente ribelle e violento. Sin da giovanissimo questi si è più volte cacciato nei guai, finendo con lo scontrarsi con le autorità. L’essere finito in un riformatorio non ha però placato il suo bollente spirito, costringendo le forze dell’ordine ad adottare rimedi ancor più drastici. Eric viene così trasferito in un carcere per adulti, gestito dal luogotenente Haynes, dove il suo carattere sprezzante del pericolo rischia però di dar fastidio alle persone sbagliate. Il giovane incontra però qui il padre Neville, anche lui detenuto e assente da circa 12 anni dalla vita del figlio.

L’uomo, che ben conosce quel micromondo, consiglia al giovane di placare la propria aggressività, mantenere un certo rigore e portare rispetto tanto alle guardie quanto alla gerarchia che intercorre tra detenuti. Per riuscire a seguire i consigli del padre, Eric si trova allora costretto a seguire il gruppo di terapia del dottor Oliver Baumer, lavorando con questi sulla gestione della rabbia. Nonostante dei timidi progressi, l’occasione per mettersi irrimediabilmente nei guai non tarderà ad arrivare, e per Eric inizieranno i veri problemi. Desideroso di riallacciare i rapporti con il figlio, Neville cercherà di preservarlo dalla trappola in cui sta cadendo, anche a costo di sacrificare sé stesso.

Il ribelle cast

Il ribelle: il cast del film

Ad interpretare il giovane Eric Love vi è l’attore Jack O’Connell, qui al suo primo vero ruolo da protagonista. Pur avendo all’attivo già qualche film, questi era ancora pressocché sconosciuto. Proprio grazie a Il ribelle ha ottenuto fama internazionale, arrivando a recitare in film come Unbroken e La ragazza dei tulipani. La sua interpretazione, particolarmente apprezzata e premiata, è frutto di un grande studio del personaggio. O’Connell ha infatti lavorato sul suo Eric confrontandosi tanto con le esperienze dello sceneggiatore quanto con quelle di veri detenuti, apprendendo da loro quanto necessario sulla vita in carcere. L’attore Rupert Friend, noto per il film Orgoglio e pregiudizio, dà invece volto al terapeuta Oliver Baumer.

Nei panni del padre di Eric, Neville, si ritrova l’attore Ben Mendelsohn. Recentemente visto in Captain Marvel, questi ha a sua volta costruito il proprio personaggio grazie all’incontro con alcuni carcerati. Apprendendo i codici che intercorrono tra questi all’interno delle prigioni, ha potuto dar vita ad un’interpretazione particolarmente brillante. Ha infatti poi vinto un British Independent Film Award come miglior attore non protagonista. Sam Spruell, noto per film come Biancaneve e il cacciatore e The Informer, è invece il luogotenente Haynes. L’attore Peter Ferdinando, recentemente visto in King Arthur – Il potere della spada, interpreta qui il detenuto Dennis Spencer, uno dei più pericolosi in cui si imbatterà Eric.

Il ribelle: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il ribelle – Starred Up è infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 27 novembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

10 film in anticipo sui tempi, secondo Reddit

10 film in anticipo sui tempi, secondo Reddit

Succede a volte che l’impatto di un singolo film, inaspettatamente, faccia avanzare l’industria cinematografica di anni: elevandosi immediatamente al di sopra degli altri, riesce a catalizzare l’attenzione nel modo in cui altri film non sarebbero mai riusciti. Vediamo la classifica degli utenti Reddit dei film in anticipo sui tempi!

Alien (1979)

alienIl film Alien del 1979 è uno degli horror fantascientifici più struggenti di sempre. Alcuni Redditor sostengono che il film fosse in anticipo sui tempi perché nessuno avrebbe mai creduto che fosse stato girato 40 anni fa! “Ridley Scott ha fatto un lavoro grandioso con un film così iconico“, aggiungono, sottolineando come Scott sia uno dei registi più visionari di questa generazione, specialmente quando si tratta di fantascienza.

Nonostante le innovazioni del film, i fan ammettono che negli ultimi secondi del film, quando l’alieno è risucchiato verso il cosmo ma ha ancora la forza e l’agilità per risalire a bordo della capsula aggrappandosi al tubo di scarico dei propulsori, è palese che si tratti di un costume indossato da una controfigura e quindi il finale del film non risulta altrettanto credibile e terrificante.

Quinto potere (1976)

Quinto potere è una black comedy sulla fittizia emittente televisiva UBS, che fa di tutto per superare i suoi scarsi ascolti. All’apparenza, sembra una semplice commedia provocatoria, ma in realtà era largamente in anticipo sui tempi.

In un’analisi sommaria sul film, gli utenti Reddit affermano che “le argomentazioni riguardanti il fatto che le notizie sono un servizio pubblico piuttosto che un’impresa di intrattenimento per fare soldi sono più rilevanti che mai“. Con così tante testate giornalistiche che privilegiano titoli clickbait rispetto ai contenuti soltanto per assicurarsi gli ascolti, Quinto Potere ha predetto l’attuale panorama dei notiziari con 40 anni di anticipo.

Chi ha incastrato Roger Rabbit? (1988)

Chi ha incastrato Roger Rabbit? è stato il primo film a intrecciare il live-action con l’animazione, e ancora oggi si parla di quanto il film abbia lasciato un segno nell’industria. Gli utenti Reddit sostengono che sia “ancora la migliore fusione di animazione tradizionale e live-action mai messa su pellicola“.

Indubbiamente uno dei migliori nel sottogenere, ci sono svariati esempi che mettono in luce l’impatto di Who Framed Roger Rabbit? anche nel 2021. Dato che l’ultimo tentativo di mescolare live-action con animazione è stato Space Jam: A New Legacy, che è stato stroncato dalla critica, il film del 1988 è ancora oggi intoccabile.

Stand by Me – Ricordo di un’estate

stand by meÈ difficile credere che Stand By Me sia basato su un racconto di Stephen King, dato che si tratta di uno dei pochi non horror dello scrittore. Ma, ironicamente, il film è uno dei migliori adattamenti cinematografici di King.

Anche se alcuni utenti Reddit pensano che mantenga ancora quella campiness tipica degli anni ’80, questa “si amalgama bene allo spirito del film, grazie al fatto di essere un’opera d’epoca ambientata negli anni ’50“. E siccome Stand By Me riguarda la gioventù e l’amicizia, è un film di formazione senza tempo, assolutamente innovativo per il 1986.

A qualcuno piace caldo (1959)

Per una commedia che ha più di 60 anni, è un’impresa incredibile che A qualcuno piace caldo non solo fosse in anticipo sui tempi, ma che resiste tuttora alla prova del tempo. Il film è amato dai fan Reddit che sottolineano come si rimanga “davvero sorpresi a constatare come non invecchi affatto“.

Il film del 1959 parla di due musicisti jazz che, dopo aver assistito ad un omicidio, per fuggire alla mafia, si travestono ed entrano in una band tutta al femminile, ma entrambi si innamorano della cantante. I due uomini sono in realtà altamente incompetenti e buffissimi, e il film presenta uno degli scambi di dialogo finali più iconici di sempre.

Jurassic Park (1993)

laura-dern-jurassic-parkQuando si parla di film in anticipo sui tempi, Jurassic Park è uno dei titoli che non possono assolutamente mancare. Gli utenti Reddit concordano sul fatto che sia un film senza tempo, specificando che “l’unica cosa che lo rende datato è la moda dei personaggi“.

La CGI di Jurassic Park è migliore degli effetti visivi della maggior parte dei film usciti oggi e la ragione per cui è così grandiosa è che questa e gli effetti pratici sono combinati senza soluzione di continuità, rendendo così la CGI innovativa il motivo per cui Jurassic Park resiste ancora oggi. E anche se il reparto costumi è effettivamente rappresentativo degli anni ’90, questi sono altrettanto iconici quanto la colonna sonora.

Il braccio violento della legge (1971)

Gli anni Settanta sono stati una miniera d’oro per i grandi drammi criminali, e Il braccio violento della legge è probabilmente stato l’antesignano di questo genere. Il film segue Popeye, un poliziotto della squadra narcotici, che ha la soffiata giusta per scoprire chi si cela dietro una grossa partita di eroina e decide di lavorare sul caso insieme al collega Lo Russo.

Gli utenti Reddit ritengono l’epico inseguimento della polizia come il migliore mai girato in un film d’azione, assolutamente in anticipo sui tempi. Non c’era stato nulla di simile prima sul grande schermo ed è sicuramente uno dei modi in cui il film ha influenzato l’industria. Tuttavia, per quanto la scena sia stata rivoluzionaria, il regista William Friedkin si è pentito di aver girato l’inseguimento, ritenuto illegale e pericoloso.

Il pianeta proibito (1956)

Se c’è una cosa per cui gli anni ’50 sono noti dai cultori cinematografici, sono tutti i B-movie di fantascienza, che sono stati parodiati a non finire in videogiochi come Destrought All Humans e in film come Mars Attacks. Nonostante la loro reputazione, Il pianeta proibito è ritenuto superiore a tutti e, anche se la patina da B-movie rimane, i fan ritengono che brilli di lucentezza propria.

Gli utenti Reddit sostengono che il film “era così avanti rispetto al suo tempo per un film di fantascienza degli anni ’50“, che ha definito una generazione di film. Tuttavia, è indubbio che gli effetti speciali siano ancora datati per gli standard odierni, ed è per questo che Il pianeta proibito meriterebbe un remake.

Shining (1980)

Qualsiasi film di Stanley Kubrick avrebbe potuto essere inserito in questa lista, dato che i suoi sforzi registici vengono continuamente elogiati dai Redditor, primi fra tutti 2001: Odissea nello spazio e Il dottor Stranamore.
Anche Shining è stato menzionato da numerosi Redditor, che dicono a riguardo: “Shining è uscito nel 1980 eppure nessun elemento tecnico è minimamente invecchiato“.

Shining è veramente un film senza tempo, ancora terrificante per gli standard di oggi, quindi non sorprende che costituisca tutt’ora una fonte di ispirazioni per innumerevoli pellicole thriller-horror.

Quarto potere (1941)

Quarto Potere ha costituito da sé essenzialmente il manuale di regia per Hollywood. Che  ci si soffermi sugli aspetti tecnici come la profondità di campo delle inquadrature, il montaggio, la colonna sonora o la narrazione volutamente frammentaria, il film del 1941 ha fondamentalmente scritto il cinema moderno.

Gli utenti Reddit ne elogiano in modo particolare il montaggio che “lo fa sentire moderno, anche dopo 80 anni“. Considerato che il film è del 1941, è incredibile quanto il film continui a reggere la prova del tempo e continua a rimanere sicuramente più avvincente della maggior parte dei film usciti oggi.

Spider-Man: No Way Home, Francesco Pannofino torna a doppiare Willem Dafoe

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Arriva direttamente da Instagram la conferma che Francesco Pannofino tornerà a doppiare Willem Dafoe in Spider-Man: No Way Home. In realtà, l’operazione di doppiaggio è stata già completata, visto che nella sua condivisione sul social, Pannofino ha scritto “Fatto!”.  Non ci resta che ri-trovarlo in sala!

Spider-Man: No Way Home, quello che sappiamo

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Il tuo ex non muore mai: trama e cast del film con Mila Kunis

Il tuo ex non muore mai: trama e cast del film con Mila Kunis

Commedia d’azione dai risvolti imprevedibili, Il tuo ex non muore mai (titolo italiano di The Spy Who Dumped Me) è un’irriverente film del 2018 che pone al centro della sua trama due donne ritrovatesi a dover assumere i panni di esperte spie, pur dimostrandosi decisamente inadatte a tale ruolo. A dirigere la divertente pellicola vi è Susanna Fogel, distintasi anche come sceneggiatrice di Life Partners, Chasing Life e La rivincita delle sfigate. Con questa sua seconda opera da regista ha così dimostrato una volta di più di saper coniugare generi apparentemente molto distanti tra loro per dar vita ad un film affermatosi come un buon successo.

Girato in diversi località europee, come Amsterdam e Budapest, Il tuo ex non muore mai si è da subito rivelato uno dei titoli comici più interessanti dell’anno, arrivando anche vincere un People’s Choice Awards come miglior film commedia. Pur se non particolarmente apprezzato dalla critica, tutti si sono dimostrati concordi nell’individuare nell’interpretazione delle due protagoniste il maggiore punto di forza dell’opera. Accostato a titoli come Spy, Corpi da reato e Attenti a quelle due, il film della Fogel vanta però una propria originalità proprio per via delle situazioni comiche qui fuse con le principali caratteristiche dei film di spionaggio.

Costato 40 milioni di dollari, Il tuo ex non muore mai è arrivato ad incassarne globalmente circa 75, raggiungendo un risultato particolarmente entusiasmante. Si tratta infatti di un film capace di rileggere un genere prettamente maschile in chiave femminile, dimostrando di non avere nulla da invidiare ai suoi simili.  Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il tuo ex non muore mai: la trama del film

Protagoniste del film sono Audrey e Morgan, due amiche trentenni che vivono a Los Angeles. La loro quotidianità procede in modo estremamente tranquillo, quasi al limite della noia. Divise tra i videogiochi e attività di ginnastica, le due non hanno però idea che la loro vita sta per essere sconvolta in modi imprevedibili. Tutto ha infatti inizio nel momento in cui l’ex fidanzato di Audrey, Drew Thayer si presenta inaspettatamente nel loro appartamento per nascondersi da un gruppo di spietati assassini che lo stanno inseguendo. Prima di morire a causa delle ferite riportate, l’uomo svela di essere un agente della CIA e assegna alle due donne un prezioso oggetto da portare quanto prima a Vienna.

Incredule e stupite, le due donne saranno dunque costrette ad entrare in azione e trasformarsi in due spie provette. Nel tentativo di portare a termine la missione, dovranno cercare di attraversare indenni l’Europa, confrontandosi con i killer sulle loro tracce e con un agente segreto britannico, misterioso e affascinante. Sarà proprio la loro inesperienza per tale mestiere a poter rappresentare la fonte di salvezza. Lungo il percorso dovranno però anche imparare a riconoscere gli alleati dai nemici, evitando quanto più possibile di combinare guai. Ogni mossa falsa, potrebbe infatti essere particolarmente letale, per loro o per chi gli sta intorno.

Il tuo ex non muore mai cast

Il tuo ex non muore mai: il cast del film

Ad interpretare le protagoniste femminili vi sono due tra le più note e apprezzate interpreti del panorama cinematografico statunitense. Mila Kunis, celebre per film come Il cigno nero, Amici di letto e Bad Moms, questa interpreta qui Audrey. Kate McKinnon, nota invece per la sua partecipazione al Saturday Night Live, è l’amica Morgan. Le due hanno sviluppato sul set una grande amicizia, riversata poi nei loro rispettivi personaggi. La McKinnon, inoltre, ha dato vita ad un personaggio particolarmente estroverso e caotico, caratteristiche estremamente lontane dalla sua vera personalità. Le due attrici, inoltre, hanno opinioni diverse circa una loro possibile carriera da spie. La Kunis si vede infatti adatta al ruolo, mentre la collega non potrebbe mai svolgerlo a causa della sua incapacità a mentire.

Accanto a loro, nei panni dell’ex fidanzato di Audrey vi è l’attore Justin Theroux, celebre per il suo ruolo in Zoolander. Ad interpretare l’agente dell’MI6 Wendy vi è invece Gillian Anderson. L’attrice, nota per le serie X-Files, Sex Education e The Crown, era da sempre la cotta giovanile della McKinnon. Nel lavorare insieme le due hanno così potuto soddisfare il desiderio reciproco di condividere il set. Sam Heughan è l’agente della CIA Sebastian Henshaw, mentre Hasan Minhaj è il suo collega Duffer. Ivanna Sakhno, attrice di origini ucraine, è qui la spia russa Nadedja, che darà filo da torcere alle due protagoniste. Jane Curtin e Paul Reiser sono invece i coniugi Carol e Arnie Freeman. L’attore islandese Ólafur Darri Ólafsson, celebre per numerosi film, è invece presente nei panni di un viaggiatore finlandese.

Il tuo ex non muore mai: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Il tuo ex non muore mai grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili Cinema, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 26 novembre alle ore 23:15 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Laura Prepon: 10 cose che non sai sull’attrice

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Laura Prepon: 10 cose che non sai sull’attrice

Laura Prepon è una delle attrici più promettenti dello star system americano. Conosciuta in tutto il mondo grazie al ruolo di Alex nella serie Netflix Orange Is The New Black, Laura ha un passato da modella, è l’ultima di cinque figli e ha sempre avuto il pallino della recitazione. Nominata diverse volte come una delle donne più sexy del pianeta, Laura è sempre rimasta con i piedi ben saldati a terra, si è costruita una carriera di tutto rispetto ed è una gran sostenitrice dell’alimentazione bio.

Ecco, allora, le dieci cose da sapere su Laura Prepon.

Laura Prepon è su Instagram e Twitter

1. Laura Prepon ha un account Instagram più che seguito. Laura ha un profilo Instagram seguito da più di 7 milioni di persone, di certo una cifra tutt’altro che irrisoria. Le foto che pubblica mostrano tutta la sua naturalezza e la sua bellezza acqua e sapone: i suoi post, infatti, la ritraggono protagonista intenta in situazioni lavorative, come per Orange Is The New Black, serie che l’ha resa famosa in tutto il mondo, oppure in momenti familiari e quotidiani, come la preparazione di diverse ricette culinarie.

2. Laura Prepon ha un account Twitter che fa faville. Anche se si può dire che Twitter è in fase di discesa come utilizzo social, rispetto ad Instagram che è di maggiore impatto visivo, diverse star continuano ad usarlo più o meno assiduamente e Laura Prepon è una di queste. Iscritta sul social dall’ottobre del 2010, con oltre 908 mila follower, il suo profilo raccoglie tutto quello che deriva da Instagram, ricondividendo i post, e sponsorizzando i suo sito e il suo canale Youtube.

Laura Prepon: i suoi film e le serie TV

3. Ha recitato in alcuni film per il cinema. Nel corso della sua carriera l’attrice ha avuto modo di recitare in diverse occasioni in film per il grande schermo. Tra i primi da lei interpretati si ritrovano Slackers (2002), Lightning Bug (2004) e Come Early Morning (2006). Ha poi recitato in Karla (2006), Corsa con la morte (2011) e Una ragazza a Las Vegas (2012), con protagonista Rebecca Hall. In seguito ha partecipato a The Kitchen (2012), La ragazza del treno (2016), con Emily Blunt, e The Hero (2017).

4. È nota per alcune serie TV. Ad aver conferito grande popolarità all’attrice vi sono però state alcune serie TV particolarmente durature e di successo. La prima in cui recita, dal 1998 al 2006, è That ’70 Show. Successivamente compare anche in October Road (2007-2008), How I Met Your Mother (2009-2010), Dr. House (2010) e Are You There, Chelsea? (2012-2013). Ottiene poi nuova popolarità grazie a Orange Is the New Black, dove recita dal 2013 al 2019 nel ruolo di Alex Vause accanto alle attrici Taylor Schilling e Natasha Lyonne.

Laura Prepon Orange is the New Black

Laura Prepon in Orange Is The New Black

5. Si era presentata per un ruolo diverso. Nel 2013 Laura Prepon ha firmato il contratto che l’avrebbe legata per diverse stagione ad una serie Netflix ormai è diventata un vero e proprio cult: Orange Is The New Black. In questa Laura interpreta il ruolo di Alex Vause, ex narcotrafficante e tossicodipendente, nonché ex fidanzata di Piper, la protagonista della serie. Originariamente, però, l’attrice si era presentata proprio per il ruolo di Piper, venendo però ritenuta più idonea per la parte di Alex.

6. Ha diretto alcuni episodi. Oltre ad essere una delle interpreti più iconiche della serie, la Prepon ha avuto anche modo in divese occasioni di ricoprire il ruolo di regista. L’attrice ha infatti diretto il decimo episodio della quinta stagione, l’undicesimo della sesta e il quinto della settima. Riguardo a tale esperienza, la Prepon ha ricordato di essere stata molto agitata all’inizio, ma il fatto di conoscere bene tutta la troupe e il mood della serie le è stato di grande aiuto.

Laura Prepon e Ben Foster

7. Laura Prepon è sposata con Ben Foster. Laura Prepon e Ben Foster (The Program, Inferno) si sono messi insieme dalla metà del 2016, e dopo soli 4 mesi, alla Prepon era già spuntato l’anello di fidanzamento al dito. Il loro amore, nato velocemente, è anche profondo e duraturo: i due, nell’agosto del 2017, hanno avuto una figlia di nome Ella e, in seguito, si sono uniti in matrimonio il 3 giugno del 2018. Eppure, Laura e Ben si conoscono da tanti anni: infatti si sono conosciuti nel 1997, a diciotto anni, quando ebbero modo di girare That ‘70s Show,  una sitcom durata ben 8 stagioni e della quale la Prepon era protagonista, interpretando il ruolo di Donna Pinciotti.

laura prepon

Laura Prepon in How I Met Your Mother

8. Laura Prepon ha partecipato alla serie tv How I Met Your Mother. Ted Mosby è sempre andato alla ricerca della donna ideale che potesse essere la sua compagna di vita e che fosse la madre dei suoi figli e Laura Prepon, purtroppo, non lo era. Infatti, l’attrice ha partecipato, nel 2009, a 3 episodi della serie, interpretando Karen, la prima ragazza di Ted e la più detestata dai suoi amici Barney, Robin, Lilly e Marshall. Nella fattispecie, gli episodi in cui la Prepon compare sono Mi dispiace, amico (4×16), Il patto dei single (4×17) e La foto di gruppo (5×18).

Laura Prepon e Scientology

9. Laura Prepon è stata un’adepta di Scientology. L’attrice ha rivelato di essersi avvicinata alla Chiesa di Scientology nel lontano 1999. Laura ha più volte dichiarato di essere grata alla Chiesa, perché le sessioni di ascolto l’avrebbero resa libera di interpretare le scene, soprattutto quelle di Orange Is The New Black, in maniera molto più intensa, riuscendo anche a dominare i momenti di stress. Tuttavia, di recente l’attrice ha dichiarato di non far più parte da almeno cinque anni della Chiesa, abbandonata in seguito alla nascita dei figli.

Laura Prepon: età e altezza dell’attrice

10. Laura Prepon è nata il 7 marzo del 1980 a Watchung, nel New Jersey, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1.78 metri.

Fonti: IMDb, The Hollywood Reporter

Star Wars: 10 aspetti della trilogia prequel inimmaginabili per i fan degli anni ’90

La trilogia prequel di Star Wars ondeggia ancora tra l’essere considerata come una parte amata del franchise, con una grande sezione del fandom che adora le storyline esplorate, e fan che ancora lottano per venire a patti con i film, dato che così tanti aspetti della trilogia possono essere ritenuti quasi inimmaginabili per i fan della trilogia originale degli anni ottanta e novanta.

Ma quali sono gli spoiler dei prequel di Star Wars che i fan cresciuti con la trilogia originale non si sarebbero mai aspettati? Eccoli messi in luce da ScreenRant.

Yoda era un acrobata nel combattimento con la spada laser

YodaQuando Yoda è stato introdotto al pubblico per la prima volta nel 1980, era ben difficile immaginarlo brandire una spada laser. Piuttosto, era visto come un pacifico e saggio Maestro Jedi che trasmetteva conoscenza a personaggi come Luke, e prodigava insegnamenti agli altri prediligendo la Forza piuttosto che le spade.

Arriviamo al 2002, e non solo Yoda brandisce una spada laser, ma salta acrobaticamente aggirando il nemico ed evitandone i colpi. È facile immaginare Yoda in combattimento per coloro che sono cresciuti con i prequel, ma è stato molto più difficile da elaborare per chi è cresciuto con la trilogia originale.

Anakin ha (ri)costruito C-3PO

I fan non avevano mai dato molto peso alle specifiche della creazione degli amati R2-D2 e C-3PO, forse preoccupandosi più di come sono giunti al servizio della ribellione.

Questo ha reso ancora più sorprendente quando La minaccia fantasma ha rivelato che C-3PO era una creazione di Anakin Skywalker. Anakin non ha creato Threepio da zero, piuttosto ha recuperato i suoi componenti vitali e ha assemblato il resto con degli scarti, ma non molti fan avrebbero creduto che il droide protocollare fosse inizialmente di proprietà del ragazzo che sarebbe poi diventato Darth Vader.

La madre di Luke e Leia è morta di crepacuore

star warsI fan si sono posti innumerevoli domande sulla madre di Luke e Leia da quando è stato rivelato che Vader era il loro padre. Padme ha dimostrato di essere una madre adeguata per la coppia, ma la sua fine ha lasciato ancora molto a desiderare per i fan di Star Wars.

Piuttosto che essere uccisa da Anakin direttamente o anche da Palpatine, Padme invece è morta a causa del suo cuore spezzato, subito dopo il parto. Questo non solo ha sollevato domande sul fatto che Leia si ricordi di sua madre, ma ha anche lasciato molti fan nell’incredulità.

Chewbacca ha aiutato Yoda a partire per il suo esilio

Per i fan della trilogia originale, prima degli altri film, sarebbe difficile immaginare Chewbacca in coppia con qualsiasi altro personaggio amato oltre a Han Solo, tanto meno qualcuno come Yoda.

Ahimè, quando La vendetta dei Sith è uscito nel 2005, è stato rivelato che i due amati personaggi alieni non solo erano alleati, ma Chewbacca ha perfino aiutato Yoda ad andare in esilio su Dagobah dopo l’aiuto di Yoda nella battaglia di Kashyyyk e la caduta dei Jedi.

C’era più di un membro della specie di Yoda nel Consiglio Jedi

yaddle star warsYoda è sempre stato un enigma per i fan – un mistero simile al Joker, che non aveva bisogno di essere risolto. I fan erano curiosi di conoscere Yoda, la sua specie e i suoi poteri nello specifico, ma non si curavano molto dei dettagli, e molti si aspettavano che fosse un essere assolutamente unico nel suo genere.

Poi, casualmente, senza menzione alcuna, vediamo un altro membro della misteriosa specie di Yoda sedere nell’Alto Consiglio Jedi. Yaddle rimane uno dei personaggi di sfondo più iconici della storia di Star Wars; tuttavia, nessun fan degli anni Novanta avrebbe creduto che ci sarebbe stata una “Yoda donna” nello stesso Consiglio Jedi di Yoda, ma senza alcun riflettore puntato contro.

Immacolata concezione

star warsQuando è stato rivelato da Shmi Skywalker che non c’era un padre per Anakin Skywalker, il quale è stato concepito miracolosamente, senza dubbio ciò ha scioccato molti fan che hanno fatto fatica ad immaginare la nascita di Darth Vader in primo luogo.

Anakin era un sottoprodotto della Forza, nato attraverso i midi-chlorian – per quanto ne sanno i fan. I concetti di clonazione, ingegneria e persino trasferimenti di essenza erano stati esplorati in precedenza; tuttavia, questo tipo di nascita riservata al più grande cattivo del cinema sarebbe stata difficile da accettare per molti fan, se gli fosse stato detto prima dell’uscita della trilogia.

Boba Fett è un clone

boba-fett star warsAnche se Boba Fett non è stato il personaggio meglio utilizzato nella trilogia originale e ha avuto un arco narrativo che ha lasciato molto a desiderare, è emerso comunque come una delle figure più iconiche e amate di Star Wars.

I fan degli anni Novanta non sarebbero stati sorpresi se fosse stato detto loro che un giovane Boba sarebbe apparso nella trilogia prequel. Quello che sarebbe però stato stupefacente sarebbe stato scoprire che l’adorato cacciatore di taglie altro non era che un clone, lo stesso tipo di clone di quelli che hanno combattuto nelle famose Guerre dei Cloni, anche se un esemplare inalterato e unico.

Il ruolo di Qui-Gon Jinn

Per quello che sapevano i fan degli anni novanta, Yoda ha addestrato Obi-Wan (entrambi hanno poi istruito Luke), e a sua volta Obi-Wan ha iniziato Anakin alle vie della Forza. Abbiamo poi scoperto anche l’esistenza di un altro componente cruciale, Qui-Gon Jinn.

Non solo sarebbe stato difficile da credere per i fan che Qui-Gon sia stato il Maestro Jedi di Obi-Wan, che ha condotto Anakin ai Jedi, ma anche che è stato colui che per primo ha scoperto il modo di diventare uno Spirito della Forza, molto prima che Obi-Wan o Yoda sapessero che era possibile. Un personaggio della sua grandezza che viene lasciato fuori dalla trilogia originale e da ciò che lo circonda senza nemmeno un accenno fugace sembra improbabile.

I Jedi erano imperfetti

jedi star warsDa ciò che è raccontato nella trilogia originale di Star Wars, i Jedi hanno sempre rappresentato l’epitome della purezza e della bontà nella Galassia, guardiani, protettori, guerrieri per la pace e la giustizia come mostrato da personaggi del calibro di Obi-Wan, Yoda e Luke.

Come si è scoperto, i Jedi, sia come individui che come ordine nel suo complesso, erano in realtà difettosi fino al midollo. Affidati ad antichi ideali, accecati dalla loro arroganza e ignari della quantità di persone che soffre nella Galassia, i Jedi dei prequel avevano perso la strada. Erano tutti buoni di cuore, desideravano fare del bene nella Galassia e combattere per la pace. Tuttavia, non erano tutti eroi al livello di Luke quando sono arrivati i prequel, con alcuni, come Mace Windu, Ki-Adi Mundi e Luminara Unduli, che mantenevano comportamenti davvero spiacevoli, un concetto che, per chi è cresciuto adorando i Jedi, sarebbe stato difficile da digerire.

I Midi-Chlorian

midi chlorian star warsDi tutte le controversie all’interno della trilogia prequel di Star Wars, per la maggior parte dei fan, non c’è nessuna più lampante dell’esistenza dei Midi-chlorian, un’idea che i fan degli anni ottanta e novanta avrebbero sicuramente preso in giro.

Prima del 1999, la Forza era un’energia misteriosa che circondava e univa la Galassia, proprio come Yoda dice a Luke su Dagobah. La Minaccia Fantasma e la trilogia prequel hanno reso la Forza una faccenda biologica, un tassello di scienza che in parte annulla la natura enigmatica e affascinante della Forza. Molti fan non riescono ancora a crederci!

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