Arriva da Twitter la prima immagine,
forse ufficiale, del costume che Jake Gyllenhaal
indosserà in Spider-Man: Far From Home
interpretando uno dei villain annunciati del film, Mysterio.
La partecipazione dell’attore al
sequel di Homecoming era stata tenuta nascosta
fino all’ultimo momento, salvo poi rivelarsi al pubblico durante il
panel dei Marvel Studios al recente Comic-Con
di San Paolo, Brasile.
Non abbiamo ulteriori dettagli sul
personaggio, tuttavia era stato lo stesso Gyllenhaal ad anticipare
che “Indossare quel costume è stato incredibile, perché
è straordinario, dotato di tantissimi segreti che non
posso svelare. Per ora vi dico che si illumina con vari
colori…“
Spider-Man: Far From
Homeè stato diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
Miley Cyrus e Liam
Hemsworth hanno confermato le loro nozze segrete,
celebrate durante i giorni precedenti a Natale, sembra il 23
dicembre. I due hanno pubblicato sui rispettivi account social le
immagini dal matrimonio, lei in abito bianco e lui in completo
scuso, mentre si abbracciano e si baciano.
Il coronamente di questo amore
sembra il lieto fine (o lieti inizio, a seconda dei punti di vista)
di una fiaba cominciata quando i due erano ancora molto giovani.
Dopo anni di fidanzamento, Miley sembrava aver lasciato Liam per
dare sfogo alla sua vena creativa. Sono stati anni in cui la
cantante e attrice si è scrollata di dosso con decisione l’immagine
di icona Disney, votandosi a un look e a comportamenti
apparentemente trasgressivi che hanno fatto storpiare più di un
naso.
Miley Cyrus e Liam Hemsworth si sono
sposati
Dopo questa fase, però, l’amore è
esploso di nuovo tra Miley e Liam e sono in molti a sospettare che
la separazione sia stata soltanto di facciata, per permettere alla
Cyrus di compiere un percorso di immagine che poi le è servito da
un punto di vista della carriera. Ma c’è chi sospetta che Liam sia
sempre stato lì per lei, e viceversa, e che queste nozze siano il
naturale completamento di un amore che dura ormai già da dieci
anni.
Secondo il sito Just Jared, i due avevano
pianificato di sposarsi nella loro villa a Malibu, sul mare,
tuttavia dopo che gli incendi che hanno funestato quella zona hanno
distrutto la loro casa (e quelle di molte altre star), i due hanno
optato per la loro casa a Franklin, nel Tennessee.
“Avevano pianificato di sposarsi
a Malibu durante le vacanze, quando le loro famiglie erano tutte
insieme. Dopo che la loro casa è stata distrutta dal fuoco, si sono
trasferiti nella casa di Miley, nel Tennessee”, ha riferito
una fonte.
Marvel Entertainment ha
pubblicato un nuovo spot tv di Captain Marvel in
cui rivediamo le principali immagini viste nei trailer precedenti e
abbiamo anche la possibilità di dare uno sguardo prolungato
all’eroina protagonista nella forma di Binary, o almeno
quella che sembra tale.
Di seguito lo spot con Brie
Larson e Samuel L. Jackson che, a quanto
visto finora, avrà un ruolo molto importante nella storia.
Vi ricordiamo che alla regia del
film con protagonista Brie Larson, ci
sono Anna Boden e Ryan
Fleck. Il film invecearriverà al cinema il
6 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima
volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno
degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene
coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che
l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è
un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella
storia dell’universo cinematografico Marvel.
Le storie di Alexandre
Dumas sono parte integrante dell’adolescenza o addirittura
dell’infanzia di molti adulti che oggi, alla notizia dell’arrivo al
cinema dei Moschettieri del Re di
Giovanni Veronesi, avranno un sussulto e saranno
spinti da un moto nostalgico a pagare il biglietto per vedere su
grande schermo la “penultima avventura” di Athos, Porthos, Aramis e
D’Artagnan.
A metà strata tra 20 anni dopo
e Il visconte di Gragelonne, Veronesi racconta dei quattro
moschettieri che, dopo tanti anni di abbandono, vengono richiamati
alle armi dalla Regina Anna, per compiere un’ultima missione:
ostacolare i piani di Mazarino che perseguita gli Ugonotti, in fuga
verso le coste inglesi. Prestissimo però ci accorgiamo che il
pretesto letterario diventa solo un’abito che nasconde l’omaggio al
cinema italiano, e in particolare al Brancaleone di
Monicelli.
I quattro spassosissimi
protagonisti,
Pierfrancesco Favino,
Rocco Papaleo,
Sergio Rubini e Valerio Mastandrea, non fanno nulla per
mascherare la loro inflessione dialettale, tranne il finto accento
francese di Favino, che diventa un potente mezzo comico
per tutto il film. Nonostante la caratterizzazione regionale, la
geografia del posto è completamente assente, e nonostante la
missione ben precisa affidata ai moschettieri, questi si aggirano
quasi distrattamente per campagne e paesi, apparentemente senza uno
scopo.
Nonostante la dichiarata natura
fiabesca del film, con buona pace del pretesto storico,
Moschettieri del Re è completamente privo di
riferimenti, di coordinate. I protagonisti sono vecchi e
acciaccati, caratteristica che diventa portante nella narrazione di
ognuna delle gag comiche trai quattro: D’Artagnan è diventato
allevatore di maiali e porta con sé l’olezzo del mestiere; Athos è
completamente abbandonato ai suoi vizi, roso dalla sifilide e
completamente smemorato; Porthos è un alcolizzato stanco, disilluso
e arrugginito; Aramis, il guardiano dell’etica del gruppo, è
diventato frate per fuggire ai debiti di gioco ma non riesce a
tenersi fuori dalla battaglia.
Nonostante la natura poco coesa
della storia e un finale così pretestuoso da lasciare increduli,
quello che davvero manca nel film è una visione registica
d’insieme. Veronesi non si dimostra all’altezza, delle scene
d’azione soprattutto, e non riesce a dare coesione a quelle di
gruppo, affidandosi troppo spesso a riprese dall’alto che tentano
addirittura di dare una dimensione epica all’avanzata a cavallo dei
protagonisti.
I Moschettieri del
Re non manca di alcune trovate divertenti, come l’utilizzo
di Prisencolinensinainciusol di Adriano
Celentano, e i siparietti comici, spesso improvvisati,
trai quattro istrioni, ma rimane un film confuso, senza struttura
e, soprattutto nel finale, immotivatamente ambizioso nel suo
accennare una riflessione sul fenomeno dell’immigrazione, in
maniera abbozzata e semplicistica.
Dopo tante commedie italiane, più o
meno tutte simili, con ben poco di natalizio se non la data di
uscita in sala, Lucky Red, Rai Cinema e 3
Marys Entertainment offrono al pubblico italiano il frutto
della loro nuova collaborazione, La Befana vien di
Notte, diretto da Michele Soavi, che
torna al cinema dopo dieci anni, e interpretato da
Paola Cortellesi e Stefano Fresi, un film che ha invece molto a
che fare con la tradizione festiva, quella italiana, in
particolare.
La storia di La Befana vien
di Notte, ideata e scritta da Nicola
Guaglianone, sfrutta infatti la tradizione della Befana,
una figura tutta italiana che allunga di qualche giorno il periodo
festivo, che comincia con le celebrazioni natalizie. Lo
sceneggiatore punta sulla fiaba, la contamina con atmosfere cupe e
aggiunge le suggestioni del cinema per ragazzi degli anni ’80. I
protagonisti sono infatti dei ragazzini che si sentono chiamati a
una missione di salvataggio, quando scoprono che la loro maestra,
che di notte si trasforma nella vecchina “con le scarpe tutte
rotte”, è stata rapita.
La Befana vien di Notte, il
film
Purtroppo però Guaglianone scrive
una fiaba senza pathos, senza un antagonista che faccia paura,
senza la cattiveria che rende il trionfo dei buoni più gustoso
(trionfo inevitabile, a quanto pare), non abbraccia in pieno il
fantasy, punto di partenza di questa storia, e il risultato è un
appiattimento degli spunti che poteva offrire un film di genere nel
panorama cinematografico italiano.
A poco serve la perizia del regista
Soavi, che torna in sala dopo Il sangue dei vinti
(2008). La regia non basta a salvare una scrittura “di sicurezza”
che evita ogni complicazione e si tuffa nel citazionismo, passando
dagli ormai immancabili Goonies, fino a
E.T., senza però possedere il coraggio di
abbandonarsi al genere e sfruttarne le potenzialità, raccontando
cioè una fiaba edulcorata che esula dalla gloriosa tradizione del
genere narrativo, che invece gode di complessità, stratificazione e
gradi di lettura di diversa profondità.
Nemmeno per un istante siamo in
pena per i giovani protagonisti o per la Befana/maestra rapita; le
scenografie curate non bastano a mantenere credibile l’atmosfera;
l’incoerenza di molti passaggi di trama rende ancora più manifesta
la fretta con cui il progetto sembra confezionato. A nulla serve
che la
Cortellesi e
Fresi siano due volti noti, amati e capaci, La
Befana vien di Notte non riesce a scrollarsi di dosso la
mediocrità del cinema italiano fatto senza ispirazione e senza il
coraggio di abbracciare davvero il genere e rispettarne i
canoni.
L’intenzione di realizzare un
fantasy che comprende, per sua stessa natura, dei momenti cupi, si
infrange contro la necessità, forse produttiva, di rendere il film
più accessibile possibile a larghissime fette di pubblico. Il
risultato è però approssimativo e non sfrutta certo le intuizioni
di partenza che potevano essere abbracciate con più convinzione, a
partire dalla fase di sceneggiatura.
Il costume, per un supereroe, è
importantissimo e, nel corso di dieci anni di Marvel Cinematic Universe,
i protagonisti hanno indossato diverse uniformi, alcune più belle
di altre. Ecco di seguito quelle che vorremmo rivedere in
Avengers: Endgame.
Vedova Nera (Captain America: The
Winter Soldier)
Il costume del fumetto di
Vedova Nera sembra abbastanza semplice, tuttavia, la creazione di
un vero costume funzionale è una questione completamente diversa. A
volte i progetti semplici non si traducono in costumi semplici.
Fortunatamente, questo non è stato il caso di Vedova Nera.
Mentre la maggior parte dei suoi
costumi sono abbastanza riusciti, quello che indossava in Captain
America: The Winter Soldier vince tutto. È elegante, ricorda il
costume del personaggio dei fumetti ed è magnifico sullo schermo.
Si tratta di una tuta molto semplice nel design, i guanti di
Natasha e la fibbia della cintura spiccano. Qui speriamo di vedere
di nuovo questo costume.
Captain America (Captain America:
Il Primo Vendicatore)
Capitan America ha avuto
alcuni costumi interessanti nella sua lunga storia nel MCU. Il suo
ultimo costume in Avengers: Infinity War
sembrava trarre ispirazione dal suo altro alter-ego dei fumetti,
Nomad. Il costume blu scuro senza il motivo a stelle e strisce è
molto diverso dal costume di Cap che abbiamo visto in
Captain America: Il Primo Vendicatore.
Sì, c’è anche il costume USO, ma
stiamo parlando di quello che Howard Stark ha progettato per Steve.
È un costume iconico, tra i migliori del MCU, e ci piacerebbe
vederlo in Avengers: Endgame.
Captain America (Avengers: Age of
Ultron)
D’altra parte, il costume
di Captain America di Avengers: Age of Ultron è
uno dei migliori look di Steve. In Age of Ultron,
Steve sfoggia un completo nuovo di zecca, per gentile concessione
di Tony Stark. Naturalmente, la tuta presenta alcuni aggiornamenti
tecnologici, come lo scudo elettromagnetico che consente a Steve di
richiamarlo.
Per quanto riguarda l’aspetto, è una
combinazione della Stealth Uniform con una tuta moderna più
pratica. I colori sono della giusta tonalità, l’iconografia della
bandiera è facilmente riconoscibile e tutto si integra bene. È uno
dei migliori look di Steve Rogers nel MCU e sarebbe sicuramente
fantastico vederlo di nuovo.
Vedova Nera (Iron Man 2)
Iron Man 2 ci ha presentato
uno dei membri principali dei Vendicatori, Vedova Nera. Fury manda
Natasha ad infiltrarsi nelle industrie Stark per tenere d’occhio
Tony Stark e valutare il suo essere adatto o meno al progetto
Vendicatori. Quando finalmente si rivale a Tony Stark, Natasha
indossa la sua uniforme dello S.H.I.E.L.D.
Questo è stato il primo costume di
Vedova Nera nel MCU ed è uno dei suoi migliori look. È un completo
semplice, aderente e completamente nero con due linee grigie che
corrono lungo la sua parte anteriore. Il costume è inoltre dotato
di una cintura e di guanti. È accurato secondo i rferimenti dei
fumetti e ha un bell’aspetto sullo schermo.
Star-Lord (Guardiani della
Galassia)
Il costume di Star-Lord non
assomiglia a quello che i fan si aspettavano se lo confrontiamo con
i fumetti originali. Ma, nel caso del leggendario fuorilegge Peter
Quill, questa non è una brutta cosa. Al contrario,
l’interpretazione Marvel Cinematic Universe del
personaggio è di gran lunga superiore alla sua controparte a
fumetti per molti aspetti, incluso il costume.
I due costumi che abbiamo visto
indossare a Star-Lord nel MCU sono abbastanza simili. La giacca è
un po’ diversa nel Vol. 2 e Avengers:
Infinity War e preferiamo semplicemente quello del primo
film dei Guardiani. Ha un’aura da rockstar più sicura di sé, a
differenza di quella nuova che assomiglia di più ad una divisa.
Scarlet Witch (Avengers: Age of
Ultron)
Alla fine di
Avengers: Age of Ultron abbiamo colto un breve
sguardo sul nuovo costume di Wanda Maximoff. Dopo aver passato
l’intero film in abiti civili, Wanda indossa un abito da super eroe
nel momento in cui scopriamo che è stata reclutata come membro
permanente dei Vendicatori. Tuttavia, la volta successiva che
abbiamo visto Scarlet Witch in Captain America: Civil
War, indossava ancora una volta vestiti che sembravano
normali.
La ragione di questa scelta è che i
fratelli Russo pensavano che fosse troppo presto per Wanda per
scendere in campo ufficialmente, visto che si stava ancora
adattando alla sua nuova situazione. Bene, a questo punto, dopo
tutto quello che ha passato Wanda, adesso può essere pronta a
indossare il suo costume da Scarlet Witch. Quindi, se Wanda tornerà
in Endgame, speriamo di vederla ancora una volta in un vero costume
da supereroe.
Thor (Thor: Ragnarok)
Tutti inneggiano a Taika
Waititi, salvatore di Thor. Il regista non solo ha realizzato il
miglior film di Thor nel franchise, ma ha anche trasformato Thor in
un personaggio molto più interessante, e ha dato al Dio del Tuono
il suo costume più bello, fino ad oggi. Partendo dai “rimasugli”
del costume regale che Thor ha indossato fino a Ragnarok, il
personaggio di Waititi indossa un’armatura da gladiatore.
Il costume che Thor indossava in
Ragnarok aveva un design abbastanza semplice, con il marrone come
colore principale. L’enorme mantella dei costumi precedenti è stata
sostituita da una mezza cappa. Il risultato è uno dei costumi più
belli della MCU.
Iron Man (Iron Man 2)
La prima armatura Iron Man
progettata pensando alla portabilità e alla facilità di accesso,
l’Iron Man MK V, potrebbe essere la più bella armatura del
Vendicatore mai vista nel MCU. Il cosiddetto “Football” assomiglia
a una normale valigetta, ma questa si trasforma in un’armatura.
L’abbiamo vista in Iron Man 2 quando Whiplash
attacca Tony durante il Circuit de Monaco.
Al di là della confezione e del
concetto di portabilità, l’armatura in sé sembra molto bella, con
argento e rosso bilanciati e con un aspetto per niente ingombrante.
Non siamo alla eprfezione della tecnologia vista in Infinity War,
ma sicuramente è un bel momento per l’evoluzione dell’armatura di
Tony Stark.
Iron Man (Captain America: Civil
War)
In oltre un decennio di
film Marvel Studios, abbiamo visto innumerevoli armature di Iron
Man. Con ogni nuovo modello, abbiamo avuto un nuovo look e alcuni
aggiornamenti interessanti. In Captain America: Civil
War, abbiamo visto la prima armatura Iron Man con un casco
pieghevole. L’armatura sembrava elegante ma conservava ancora
l’aspetto tradizionale, a differenza di quella vista in Infinity
War.
Iron Man MK XLVI è per lo più rosso
con le placche dorate complementari e sembra incredibile. A parte
l’elmetto pieghevole, questa armatura ha introdotto più reattori
Arc in miniatura, oltre a una costruzione più snella e aderente.
Questa armatura è un esempio dell’artigianato di Tony al suo
apice.
Spider-Man (Spider-Man:
Homecoming)
In Avengers:
Infinity War, Peter Parker ha indossato un costume
iconico, l’adattamento live-action della tuta di Iron Spider dai
fumetti. La tuta è equipaggiata con spider-arms e l’ultima
tecnologia di Tony Stark. Tuttavia, mentre sono innegabili i
vantaggi che offre, sembra ancora innegabile, o forse nostalgico,
che la tuta che Peter indossa in Homecoming sia molto più
bella.
Equipaggiata con una cintura
pratica, Karen (la sua intelligenza artificiale) e tutti i tipi di
aggeggi, la tuta di Peter di Spider-Man:
Homecoming è uno dei costumi più fedeli ai fumetti e
accurati nel MCU. Questa tuta è il classico look di Spidey ed è
impossibile non amarla.
Dopo la lunga latitanza,
Jeremy Renner è stato trai protagonisti del
trailer di Avengers: Endgame, e di seguito
potete vedere quelli che potrebbero essere i primi concept
ufficiali di Ronin, il personaggio in cui si è trasformato Occhio
di Falco.
Non sappiamo se nel film dei
fratelli Russo, Renner si chiamerà proprio Ronin, ma possiamo
essere certi che il suo ruolo avrà un certo peso in tutta la
storia. Di seguito, ecco le immagini condivise su Twitter da
Daniel Richtman:
L’ipotesi più accreditata è che lo
schiocco di Thanos, la Decimazione, ha portato via a Clint tutta la
sua famiglia, moglie e figli, e che adesso lui sia mosso soltanto
dalla vendetta contro il Titano Pazzo.
Nel giorno di Natale, la
Universal Pictures ha diffuso il primo trailer del
nuovo film di Jordan Peele, Us,
un nuovo incubo firmato dal regista e sceneggiatore di Scappa – Get
Out, fenomeno cinematografico della scorsa
stagione.
L’horror a sfondo razziale ha
garantito al suo autore un posto trai grandi di Hollywood, forte
anche del grande successo al box office, nonché il premio Oscar per
la migliroe sceneggiatura originale agli ultimi Academy
Awards.
Di seguito il primo trailer di Us
La sinossi:
La storia di US ambientata ai
giorni nostri e segue la coppia formata da Adelaide e Gabe Wilson
d’estate mentre portano i loro figli nella vecchia casa sulla
spiaggia di lei, situata nel nord della California. Dopo una
giornata in spiaggia con la famiglia, Adelaide – che è ossessionata
da un trauma proveniente dal passato – diventa sempre più paranoica
e crede che qualcosa di brutto possa accadere ai suoi cari. Mentre
cala la notte, i Wilson vedono quattro figure che si tengono per
mano e stanno in piedi silenziosamente in fondo al loro
vialetto…
La Universal, che produrrà insieme
alla Monkeypaw Productions, Sean McKittrick e
Jason Blum, ha fissato la data di uscita nelle
sale al 15 Marzo 2019.
Il Ritorno di Mary Poppins conquista il
botteghino pre-natalizio, seguito da Amici come
prima e Bohemian Rhapsody. Il Ritorno di Mary Poppins
apre in testa al box office italiano incassando 2,6 milioni di
euro. Uscito in oltre 750 sale, il sequel del celeberrimo classico
Disney registra un’ottima media per sala pari a 3400 euro nel fine
settimana pre-natalizio.
Amici come
prima esordisce in seconda posizione con 1,7 milioni
di euro, ottenendo una media per sala molto positiva di 3200
euro.Ma è Bohemian
Rhapsody a continuare a riempire le sale.
Infatti il biopic sui Queen incassa 1,3 milioni alla sua quarta
settimana di programmazione e ottiene la media per sala più alta
della classifica, ossia 3452 euro, totalizzando ben 17,3 milioni di
euro.
Bumblebee debutta al quarto posto con
854.000 euro incassati in 436 sale, mentre Un
piccolo favore raccoglie altri 435.000 euro con
cui arriva a 1,3 milioni globali.Calo per Il
Testimone invisibile (416.000 euro)
e Macchine
Mortali (378.000 euro), giunti
rispettivamente a 1,2 milioni totali e 1,3 milioni complessivi.
Il Grinch precipita in ottava
posizione con altri 352.000 euro con cui supera il tetto dei 5
milioni.In coda alla top10 ci sono le new entry Ben is Back, che esordisce con
350.000 euro, e The Old Man & the Gun, che debutta
con soli 256.000 euro in 135 sale a disposizione.
In uscita nelle sale il 27
dicembre, Nelle Tue Mani è un film francese dal
sapore dolce-amaro. La trama parte da un’idea molto nobile, l’amore
per la musica classica, e si dipana tessendo un mosaico che va a
toccare anche alcune questioni sociali della Francia odierna, come
la situazione critica delle banlieue parigine.
Mathieu (Jules
Benchetrit) è un ragazzo che vive nei sobborghi di Parigi
e per sopravvivere compie piccoli furti con i suoi amici. Ma
Mathieu ha anche un dono: sa suonare divinamente il pianoforte.
Cosa che gli capita di fare nelle stazioni della città che offrono
la possibilità di suonare lo strumento in mezzo alla folla di
passanti che vanno e vengono. Tra gli spettatori più o meno
distratti, un giorno il direttore del Conservatorio Pierre Geithner
(Lambert Wilson) ascolta stupefatto il talento di
Mathieu. E nel tentativo di salvare il ragazzo dalla galera, Pierre
lo farà studiare in accademia sotto la severa guida della
“Contessa” (Kristin
Scott-Thomas), proiettando la bravura del ragazzo
nella sfida che si terrà a fine anno in Conservatorio.
L’idea del film è venuta al
regista, Ludovic Bernard (già direttore di seconda
unità in film di successo come Lucy di Luc Besson
e Nemico Pubblico n.1 – L’Istinto di Morte
di Jean-Français Richet) mentre si trovava alla stazione di
Bercy. Durante l’attesa del treno è stato piacevole e allo stesso
tempo sorprendente ascoltare il talento al pianoforte pubblico di
un giovane sconosciuto, che si cimentava perfettamente in un valzer
di Chopin pur non avendo minimamente l’atteggiamento da grande
pianista.
Nel ruolo del giovane virtuoso
troviamo Jules Bencherit, già noto per aver
recitato nella commedia Il Condominio dei Cuori
Infranti, che qui ha dovuto fare un grande lavoro di
studio tecnico per imparare a suonare il pianoforte nella maniera
più credibile possibile. Al suo fianco ha avuto insegnanti del
calibro di Jennifer e Boris Fichet, coppia di
concertisti famosa in tutto il mondo, che lo hanno addestrato per
circa tre mesi prima delle riprese.
Nelle Tue Mani
sviluppa una storia già nota: un ragazzo di talento ma privo di
mezzi per poterlo sviluppare, che viene aiutato da chi ha buon
cuore e lungimiranza. La storia del cinema è colma di trame del
genere, che pure non smettono mai di emozionarci perché donano
speranza e fiducia nell’umanità.
Il film di Bernard
sceglie un approccio molto classico, con la costruzione del
protagonista dapprima come genio ribelle e infine come giovane uomo
realizzato, sfruttando anche il fattore sentimentale e quindi
includendo una leggera storia d’amore che non rivela grosse
sorprese. Il soggetto trae parecchi spunti dal romanzo Body and
Soul di Frank Conroy, con un omaggio diretto
attraverso una battuta pronunciata dalla Scott-Thomas.
Privo di particolari sorprese,
Nelle Tue Mani è un film molto dosato che non
enfatizza nemmeno nella scelta delle musiche classiche al
pianoforte. La predilezione per le sonate di Rachmaninov punta più
sulla razionalità e la perizia che sulla forte carica emotiva che
uno strumento come il pianoforte può regalare. Al pianista russo è
inoltre dedicato il titolo originale, Au Bout des
Doigts (ovvero “Sulla punta delle dita”), in
riferimento al libro di Catherine Poivre d’Arvor:
Rachmaninov ou la passion au bout desdoigts. Il
film è stato presentato nella sezione autonoma “Alice nella città”
alla Festa del Cinema di Roma.
Debutterà domani al
cinema Spider-Man:
Un Nuovo Universo, il nuovo film di Phil Lord
e Chris Miller, e trai titolo più apprezzati e acclamati
dalla critica che debutteranno durante e vacanze di natala.
E mentre Sony
Pictures sta accarezzando l’idea di brevettare
l’incredibile tecnica d’animazione adottata per il film, oggi
arriva una scena inedita dove possiamo vedere in azione tutti gli
eroi che appariranno nel film:
Spider-Man: Un Nuovo
Universo racconta le vicende del teenager Miles Morales e
delle infinite possibilità dello Ragno-Verso, dove più di una
persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo
Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo
genere.
Il film è diretto da Bob
Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, con Shameik Moore e Jake
Johnson. Uscita al cinema il 25 dicembre 2018. Durata 117 minuti.
Distribuito da Warner Bros. Italia.
Il cast di doppiatori americano
comprendere gli attori Shameik Moore, Jake Johnson,
Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Liev Schreiber,
Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, Nicolas Cage.
A dirigere Spider-Man – Un
nuovo universo sono ben tre registi, Bob
Persichetti (sceneggiatore de Il piccolo
principe), Peter Ramsey (Le 5 leggende)
e Rodney Rothman, che ritroveremo
prossimamente alla regia di un film live action, ovvero lo spin-off
di 21, Jump Street. La sceneggiatura è di quest’ultimo insieme a
Phil Lord (Piovono polpette, The Lego movie 1 e 2, 22 Jump Street),
autore anche del soggetto. Il film è dedicato alla memoria di Steve
Ditko, morto il 6 luglio 2018, e contiene l’ultimo cammeo
vocale di Stan Lee. Nell’originale, Zoe Kravitz dà la voce
a Mary Jane e Hailee Stanfield a Gwen Stacy.
Milla Jovovich ha
annunciato la fine delle riprese di Monster
Hunter, il nuovo film, tratto dall’omonimo videogame,
che la vede protagonista, ancora una volta, dopo il franchise di
Resident Evil, diretta da Paul W.S.
Anderson, suo compagno anche nella vita reale.
Capcom ha lanciato il primo
capitolo del franchise di videogiochi Monster
Hunter nel 2004, e la saga è cresciuta
immensamente da allora. All’inizio di quest’anno, l’ultima puntata
dal titolo Monster Hunter World (la nostra recensione)
è diventato il gioco più venduto di sempre per lo Studio, e così
l’inizio della lavorazione del film arriva in un momento
straordinariamente propizio data la grande eccitazione che circonda
il titolo in questo momento.
Milla Jovovich ha
debuttato al cinema nel 1997, con Il Quinto
Elemento, solo cinque anni dopo si sarebbe ritrovata
a guidare un franchise d’azione tutto suo. Infatti, non è estranea
ad adattamenti di videogiochi al cinema, dopo aver interpretato il
ruolo di Alice in sei film di Resident Evil, con
l’ultimo film uscito nel 2016. Ora, con Monster
Hunter, Milla è destinata a recitare in un altro
adattamento di videogioco.
A dirigere il film, così come
accaduto anche con il franchise di Resident Evil,
c’è Paul W.S. Anderson, anche marito della
Jovovich nella vita. Nel cast del film ci sono anche Ron
Perlman, T.I. Harris, Diego Boneta e Tony Jaa.
Ecco la prima sinossi del film:
“Dietro il nostro mondo, ce n’è un altro: un
mondo di mostri pericolosi e potenti che governano il loro dominio
con ferocia mortale. Quando il tenente Artemis (Milla
Jovovich) e i suoi fedeli soldati vengono trasportati dal
nostro mondo al loro, il tenente imperturbabile subisce uno shock.
Nella sua disperata battaglia per la sopravvivenza contro enormi
nemici con poteri incredibili e attacchi inarrestabili, Artemis si
unirà a un uomo misterioso che ha trovato il modo di
reagire”.
Ron Perlman e
Selma Blair, che sono stati i protagonisti
degli Hellboy diretti da Guillermo Del
Toro, hanno commentato in maniera indiretta il trailer del
reboot sul personaggio di Mike Mignola,
interpretato ora da David Harbour e diretto da
Neil Marshall.
Mentre Perlman ha condiviso un
montaggio video di
Netflix della sua versione di Hellboy, in cui
compaiono anche la Blair, Jon Hurt, Rupert Evans e
Jeffery Tambor. Per quanto riguarda Selma, invece,
l’attrice ha condiviso una foto in
cui compare con Perlman, con l’inequivocabile scritta:
“Quest’uomo. Per sempre il mio Red.” Già qualche tempo fa,
Ron Perlman aveva condiviso il suo pensiero
sul reboot, dicendo che per lui si trattava ancora di una
“ferita aperta” e che avrebbe tanto voluto realizzare il terzo film
insiame al regista messicano. Questo però non è avvenuto ed è
subentrato Harbour.
Il nuovo film diretto da
Neil Marshall (Il Trono
di Spade, The Descent), sarà legato maggiormente agli
elementi horror dei fumetti di Mignola, tanto che avrà certamente
un rating vietato ai minori. Detto questo, il trailer lascia ben
sperare, anche se al momento non sembra essere poi così tanto
“spaventoso”. Il film doveva inizialmente uscire a gennaio
2019, ma la Lionsgate ha annunciato all’inizio
dell’autunno che la pellicola sarebbe rimandata al 12 aprile
2019.
Hellboy di
Neil Marshall vede David Harbor
nei panni di Hellboy, Ian McShane nei panni di
Trevor Bruttenholm, Milla Jovovich nei panni di
Nimue, Sasha Lane nei panni di Alice Monaghan,
Penelope Mitchell nei panni di Ganeida e
Daniel Dae Kim nei panni di Ben Daimio.
Arriverà nelle nostre sale il primo
gennaio, ma negli Stati Uniti sta già facendo parlare (bene) di sé;
si tratta di Aquaman,
il nuovo film Warner Bros/DC Comics diretto da
James Wan che dovrebbe ripulire l’immagine
dell’universo condiviso dopo l’incredibile flop di Justice League.
Durante la promozione del film, il
regista James Wan ha parlato a lungo di ciò che
sarebbe potuto essere il film e di quelle che sono state le scene
eliminate dal montaggio finale. Durante una conversazione con
ComicBook.com, Wan ha
dichiarato di essere stato constretto a eliminare delle scene dal
film.
In particolare, per evitare che il
film non fosse oltremodo lungo, cosa che preoccupava molto il
regista, sono state sacrificate delle scene importanti, tra cui
quella in cui Arthur impara a respirare
sott’acqua. Nelle speranze del regista, la scena in
questione e le altre eliminate saranno inserite nelle edizioni in
Home Video del film, in Blu-Ray e
DVD.
Aquaman
è stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista
Jason Momoa. Con lui ci sarà
Amber Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II,
Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e
Willem
Dafoe. Il cinecomic è arrivato al cinema il 1
Gennaio 2019.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
In occasione dell’uscita di
Moschettieri
del Re abbiamo avuto il piacere di intervistare
anche i protagonisti Valerio Mastandrea, Sergio Rubini,
Rocco Papaleo e Lele Vannoli.
Gli attori interpretano,
rispettivamente, Porthos, Aramis e Athos, mentre Vannoli è il
divertente “servo muto”, indispensabile aiutante dei moschettieri
nella loro penultima missione!
Il cast
di Moschettieri del Re è completato da
Margherita Buy nei panni della Regina Anna e Pierfrancesco Favino
in quelli di D’Artagnan. Il film segna ritorno alla commedia
di Giovanni Veronesi. Il film nasce come una
co-produzione Indiana Production e Vision Distribution e sarà
distribuito nelle sale dal 27 dicembre
prossimo da Vision Distribution.
Moschettieri del Re, il film
D’Artagnan (Pierfrancesco
Favino), Porthos (Valerio Mastandrea), Athos
(Rocco Papaleo) e Aramis (Sergio Rubini). Oggi
sono un allevatore di bestiame con un improbabile accento francese,
un castellano lussurioso, un frate indebitato e un locandiere
ubriacone, che per amor patrio saranno di nuovo
moschettieri. Cinici, disillusi e sempre abilissimi con spade
e moschetti, saranno richiamati all’avventura dalla
Regina Anna (Margherita Buy) per salvare la Francia dalle
trame ordite a corte dal perfido Cardinale Mazzarino
(Alessandro Haber), con la sua cospiratrice Milady
(Giulia Bevilacqua). Affiancati nelle loro gesta
dall’inscalfibile Servo muto (Lele Vannoli) e da
un’esuberante Ancella (Matilde Gioli), i quattro – in
sella a destrieri più o meno fedeli – combatteranno per la libertà
dei perseguitati Ugonotti e per la salvezza del giovanissimo,
parruccato e dissoluto Luigi XIV (Marco Todisco).
Muovendosi al confine tra realtà e fantasia, i nostri si
spingeranno fino a Suppergiù, provando a portare a termine un’altra
incredibile missione. Difficile dire se sarà l’ultima o la
penultima.
Il progetto di Tim
Burton, dal titolo Superman Lives, non ha
mai visto la luce, ma sono in molti i fan del regista e dei fumetti
che avrebbero voluto vedere sul grande schermo la versione
dell’uomo d’acciaio di Burton, che avrebbe avuto il volto di
Nicolas Cage.
Di seguito, via Instagram, ecco un’altra foto del costume che
Cage ha indossato negli screen test che sono diventati ormai
meraviglie della rete. Ecco il costume:
Dopo il progetto, che ha riscosso un
successo incredibile, di Batman, Tim
Burton era lanciato verso la produzione di quest’altro
film che però non ha mai visto la luce, passando poi la palla a
Bryan Singer che solo molti anni dopo ha riportato
sul grande schermo il primo Superman che non avesse il volto di
Christopher Reeves.
Il Re Leone è
considerato uno dei gioielli del “rinascimento” della Disney, e tra
i molti momenti indimenticabili del film vincitore dell’Oscar c’è
il mantra “hakuna matata“, che descrive lo stile
di vita rilassato del duo comico del film, Timon e
Pumba. Mentre la Disney si prepara per il remake in CGI
del film, previsto per il 2019, il film è oggetto di critiche nei
confronti della frase in lingua swahili, che la
Casa di Topolino ha registrato come sua proprietà.
Le critiche sono iniziate con una
rubrica del Business Daily Africa, che ha
accusato la Disney di appropriazione culturale, con l’utilizzo di
quella frase. “È un peccato che nel corso degli anni ci siano
stato un sacco di furti della cultura africana, attraverso l’uso
dei diritti di proprietà intellettuale – ha scritto
Cathy Mputhia– Ciò significa che il
patrimonio che dovrebbe appartenere a un determinato gruppo di
persone viene invece rubato utilizzando metodi legali, in base al
quale a terzi vengono riconosciuti i diritti esclusivi.”
L’articolo di Mputhia ha attirato
l’attenzione dell’attivista dello Zimbabwe Shelton Mpala, che ha
avviato una petizione online che ha già raccolto oltre 140.000
firme. “Pur rispettando la Disney come istituzione di
intrattenimento responsabile della creazione di molti dei nostri
ricordi d’infanzia, la decisione di registrare il marchio “Hakuna
Matata” si basa esclusivamente sull’avidità e rappresenta un
insulto non solo per lo spirito del popolo swahili, ma anche per
l’Africa nel suo complesso”, scrive Mpala nella descrizione
della petizione.
La Disney ha richiesto la
registrazione del marchio nel 1994, contemporaneamente all’uscita
de Il Re Leone, per proteggere il loro uso della
frase sui prodotti Disney, oltre a impedire ad altri di incassare
la proprietà intellettuale. “La registrazione della Disney di
“Hakuna Matata”, che è stata depositata nel 1994, non ha mai
impedito alle persone di usare quella frase” ha detto la
società in una nota, citando poi altre frasi di uso comune, come
“Yahoo” e “Buon Natale”, i cui marchi non hanno mai impedito a
nessuno di utilizzarli in una conversazione casuale.
Questa non è la prima volta che il
film d’animazione Disney ha affrontato controversie sul suo
contenuto. Al momento della sua uscita, molte persone hanno messo
in dubbio le somiglianze de Il Re Leone con la
serie televisiva animata degli anni sessanta di Osamu
Tezuka, Kimba il Leone Bianco. Ha anche
affrontato altre controversie che coinvolgono messaggi o metafore
nascosti suggeriti nella sua animazione e nella rappresentazione
dei personaggi.
Basato su una sceneggiatura scritta
da Jeff Nathanson, Il Re
Leone sarà realizzato con le stesse tecniche di
animazione computerizzata utilizzare per portare alla
luce Il Libro della
Giungla (2016). Jon
Favreau, che dirige anche questo secondo live
action Disney, dovrà questa volta affrontare
una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun
personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.
Nel cast dei doppiatori, al momento,
sono stati confermati Donald Glover, nel
ruolo di Simba, e James Earl
Jones, che torna a
essere Mufasa. Seth
Rogen e Billy
Eichner doppieranno Pumba e Timon.
Nel cast anche John Kani, visto in Civil War,
che darà voce a Rafiki e Alfre
Woodard, che sarà
Sarabi. Chiwetel Ejiofor
sarà Scar.
Al giorno d’oggi essere parte del
MCU è una fortuna
riservata a pochi e un’esperienza che garantisce agli attori una
carriera privilegiata. Tale professione offre, anche ai livelli
bassi, una certa sicurezza economica, notorietà, fama. Ma ci sono
delle cose con cui un attore deve scendere a patti e alcune scelte
infelici con cui deve convivere.
Ecco allora seguito 8
attori che rimpiangono la loro partecipazione all’universo
condiviso:
1Jeremy Renner
Oggi la maggior parte degli attori farebbe di
tutto per entrare nella grande famiglia del Marvel Cinematic
Universe, ma qualche anno fa lo stesso non si poteva dire di
Jeremy Renner, che a quanto pare stava cercando di
uscirne.
Nel primo film degli Avengers
l’attore ebbe l’opportunità di brillare nei panni di Occhio di
Falco, tuttavia la frustrazione crebbe quando il suo
personaggio venne ridotto ad una cavia controllata da Loki per metà
del tempo complessivo. Renner era così scoraggiato da pensare che
l’eroe sarebbe stato ucciso alla fine del film.
Le
lamentele riguardavano anche il fatto che circa 90% del personaggio
non corrispondeva a ciò per cui aveva firmato sul
contratto.
Il 2019 si preannuncia un’altra
annata straordinaria per la Disney, che ha in programma alcune
delle uscite più attese della prossima stagione tra cui i cinecomic
Captain Marvel e Avengers: Endgame e i nuovi
classici riletti in versione live action.
Di seguito tutti i titoli che vedremo nel 2019:
1Star Wars: Episodio IX (20
Dicembre)
Capitolo finale della nuova trilogia, Episodio
IX chiuderà la saga degli Skywalker il 20 Dicembre 2019. Nel
cast del film tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John
Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie
Tran, Joonas Suotamo e Billie
Lourd. Si uniranno al cast di Star
Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi
Ackie e Richard E. Grant,
insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams,
che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
Sebbene Star Wars: Gli Ultimi
Jedi sia stato accolto in maniera contrastante, le
recensioni non sono state affatto negative; tuttavia il film ha
intiepidito i fan che non ne hanno determinato il successo
economico travolgente che ci si aspettava. Dato che gli spettatori
considerano molto meglio riuscito Il Risveglio della
Forza, la notizia che J.J.
Abrams sarebbe tornato a dirigere il capitolo è
stata accolta con molto favore.
L’episodio diretto
da Anthony e Joe Russo ricevette il
plauso della critica, che l’ha paragonato a capolavori della storia
del cinema come I Tre giorni del Condor,
oltre a rilanciare sul grande schermo la figura del Soldato
d’Inverno interpretato da Sebastian Stan.
Proprio il personaggio di Bucky
torna protagonista in questa serie di concept alternativi che
potete vedere qui sotto e che mostrano diversi look del villain mai
finiti nella versione finale.
Il timore più grande che anticipa
l’uscita in sala di un nuovo live action Disney è che somigli
troppo al film d’animazione originale senza attuare alcune modifica
o variante “contemporanea”. Ma anche se il rischio di un’operazione
copia-carbone è dietro l’angolo, l’attore Mena
Massoud ha assicurato che non sarà questo il caso per
Aladdin:
“La più grande differenza con
l’altro film è che avrete la possibilità di guardare veri esseri
umani percorrere questo viaggio sullo schermo. Quando ero un
bambino, ho iniziato a recitare facendo delle voci, e ho già fatto
animazione prima, e capisco il mondo dell’animazione…inoltre i
doppiatori dell’originale sono incredibili perché ci aiutavano a
comprendere una storia incredibile. Tuttavia penso che con i veri
attori, guardando negli occhi le persone e vedendo quello che
provano percorrendo il viaggio con loro, la differenza è
grande“.
Diretto da Guy
Ritchie (Sherlock
Holmes, Operazione U.N.C.L.E.) e
scritto da John August (Dark
Shadows, Big Fish – Le Storie di Una Vita
Incredibile), Aladdin
è interpretato da Will
Smith (Alì, Men in
Black) nei panni del Genio con il potere di esaudire
tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada
magica.
Mena
Massoud (Jack Ryan) è il
protagonista, lo sfortunato ma adorabile ragazzo di strada
innamorato della bellissima figlia del Sultano, la Principessa
Jasmine, interpretata da Naomi
Scott (Power Rangers), che
vuole scegliere liberamente come vivere la
propria vita. Marwan
Kenzari (Assassinio sull’Orient
Express) è Jafar, un malvagio stregone che escogita
un piano diabolico per destituire il Sultano e regnare su
Agrabah; mentre Navid
Negahban (Homeland: Caccia alla
Spia) interpreta il Sultano, il sovrano di
Agrabah, impaziente di trovare un marito adatto alla
figlia Jasmine.
Aladdin è
prodotto da Dan Lin (The LEGO
Movie), mentre il vincitore del Golden Globe
Marc Platt (La La
Land), Jonathan Eirich
(Deathnote) e Kevin De La
Noy (Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno) sono i produttori esecutivi. La colonna
sonora è composta dall’otto volte Premio Oscar Alan
Menken (La Bella e la
Bestia, La
Sirenetta) e comprende nuove versioni dei brani
originali scritti da Menken e dagli autori premiati con
l’Oscar Howard Ashman (La
Piccola Bottega degli Orrori) e Tim
Rice (Il Re Leone), oltre a
due brani inediti realizzati dallo stesso Menken e dai compositori,
vincitori dell’Oscar e del Tony Award, Benj Pasek e Justin
Paul (La La Land, Dear Evan
Hansen).
Aladdin:
il teaser
trailer del
live action con Will
Smith
I salti temporali non sono certo una
novità nel franchise di Guerre Stellari, e sembra che anche
Star
Wars: Episodio IX (ancora senza titolo ufficiale)
inizierà un anno dopo gli eventi dell’ultimo capitolo, Gli
Ultimi Jedi, onorando la tradizione della saga.
A rivelarlo, senza tuttavia fornire
ulteriori dettagli in merito, è Empire Magazine con un nuovo report
sul film. Vi ricordiamo che il precedente episodio si chiudeva con
lo scontro tra la Ribellione e il Primo Ordine sul pianeta Crait e
l’epico duello tra Kylo Ren e Luke Skywalker.
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si
uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith,
Naomi Ackie e Richard E. Grant,
insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams,
che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
Sebbene Star Wars: Gli
Ultimi Jedi sia stato accolto in maniera
contrastante, le recensioni non sono state affatto negative;
tuttavia il film ha intiepidito i fan che non ne hanno determinato
il successo economico travolgente che ci si aspettava. Dato che gli
spettatori considerano molto meglio riuscito Il
Risveglio della Forza, la notizia che J.J.
Abrams sarebbe tornato a dirigere il capitolo è
stata accolta con molto favore.
Stando
a quanto riporta Variety, sembra che Abrams stia
per siglare un accordo importante con uno studio, e tutti gli
indizi puntano alla Disney. Il regista e produttore ha infatti un
ottimo rapporto con Bob Iger, CEO della Casa
di Topolino, e i motivi per legarsi allo studio sono molti, a
partire dal prestigio dell’incarico.
Intervistato da Empire, Joe
Russo ha rivelato la durata (non ufficiale) di
Avengers: Endgame, e sembra che il
quarto capitolo sui Vendicatori batterà ogni record del MCU risultando il film più lungo
del franchise:
“Ci sono molte probabilità che
il film si aggiri intorno alle tre ore. D’altronde è un grande
blockbuster con molte storie da raccontare“.
Soltanto un mese fa il regista aveva
accennato all’ipotesi di un montaggio finale che sforasse le due
ore e trenta, ma si era detto ancora insicuro sulla riuscita
effettiva. La post-produzione dovrebbe concludersi a Marzo, giusto
in tempo per gli ultimi ritocchi in attesa dell’uscita in sala dopo
Captain Marvel.
Avengers:
Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà
diretto da Anthony e Joe Russo e porterà
a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic
Universe.
Robert Downey
Jr., Chris Evans,
Scarlet
Johansson sono alcuni dei volti più riconoscibili del
MCU. Protagonisti di molti
dei film che abbiamo visto nel corso degli ultimi dieci anni,
ambientati nell’Universo Marvel, sono ovviamente
indimenticabili. Ma ci sono molti altri attori che, pur avendo
partecipato a un film del MCU, sono stati quasi
dimenticati dai fan. Di seguito, eccone 20:
1Sam Neil in Thor: Ragnarok
Infine, torniamo indietro a quell’esilarante
scena teatrale di Thor: Ragnarok. Sì, il protagonista
preferito di tutti i Jurassic Park, Sam
Neil, è apparso nel film. Interpreta la versione
immaginaria di Odino, con l’armatura reale e tutto il resto, nella
folle commedia al fianco dei colleghi attori asgardiani
Matt Damon (Loki) e Luke
Hemsworth (Thor).
Il
cameo di Neill potrebbe essere il risultato del suo legame con la
regista di Ragnarok, Taika Waititi, con il quale
ha lavorato al suo precedente film Hunt for the
Wilderpeople. Ironia della sorte, il co-protagonista di
Jurassic Park di Neill, Jeff
Goldblum, appare nel film – sebbene in un ruolo molto più
grande – nei panni del Granmaestro.
Si sono concluse le riprese di
Wonder Woman 1984. Ad annunciarlo è
Gal
Gadot tramite un lungo post e tre fotografie condivise
su Instagram.
“Lo abbiamo
finito – scrive l’attrice – Di nuovo!!! E anche se la
prima volta che giravamo Wonder Woman è stata incredibile, questa
volta è stata ancora più unica e speciale… Abbiamo girato in 4
location molto diversi in 3 Paesi differenti, e sono così fiera dei
quasi 1000 membri della crew che sono venuti a lavorare ogni
giorno, dando tutto ciò che hanno nel nostro film. Non potrei
chiedere migliori partner…
Sono così
fortunata ad avere la grande e unica Patty Jenkins
come mia regista. Ci porta tutti sulle spalle, ci dà le ali per
osare, e ogni giorno ci aiuta a trovare la versione più creativa di
noi stessi. Sono così grata che sia anche una mia amica. E al
nostro straordinario cast di talento che ha reso ogni giorno
divertente, grazie!
Onestamente… Le
parole non possono descrivere questa esperienza… Questo viaggio è
stato così impegnativo, ma tutti abbiamo fatto del nostro meglio
per ogni ciak, ogni giorno, mettendo tutto nel progetto, con tanto
orgoglio …
Grazie per
questa opportunità. Amo questo personaggio. E grazie a tutti voi
per essere i migliori fan del mondo. Siete stati voi a motivarmi
ogni giorno. Sono così felice ed emozionata, non vedo l’ora di
condividere il film con voi nel 2020!
È stato confermato
dalla Jenkins che Wonder Woman
1984 sarà ambientato negli anni Ottanta, rivelando al
pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le avventure
di Diana.
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Wonder Woman 1984
vedrà ancora come protagonista Gal
Gadot opposta a Kristen Wiig,
scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del
cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora
confermato il personaggio. Il film sarà ambientato durante la
Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata curata
da Goeff Johns e Patty
Jenkins.
Nonostante il trailer di
Avengers: Endgame abbia finalmente
soddisfatto la curiosità dei fan, proponendo le prime immagini del
film e anche il titolo originale, il video stesso ha posto domande
ancora più precise e pressanti da parte degli spettatori, domande a
cui i registi del film, Anthony e Joe Russo, non
hanno intenzione di rispondere.
Tuttavia, pur non offrendo mai
risposte difinitive, come è giusto che sia, i due registi hanno
offerto degli indizi sul film durante una lunga intervista
rilasciata a Empire Magazine. I Russo hanno spiegato
in che modo il gesto di Thanos ha cambiato l’universo.
“Questi sono personaggi e una
storia che porta avanti le conseguenze di ciò che è accaduto in
Infinity War – ha detto Anthony Russo–
L’intero universo ha vissuto lo stesso destino ed è stato riunito
nel segno di questa esperienza.“
Per quanto riguarda invece il Titano
Pazzo, c’è una ragione per cui la sua fattoria dalla fine di
Avengers: Infinity War ha
avuto un ruolo così importante nel finale di quel film e nel primo
trailer di Endgame. “È riuscito nell’obbiettivo che si è
proposto di portare a termine – ha detto Joe
Russo dello stato attuale di Thanos nel MCU – Ha completato la sua
opera, ora è in pensione.”
I registi hanno rivelato altri
dettagli sul film, scherzando sul fatto che potrebbe essere molto
più lungo rispetto ad Avengers: Infinity War che
già durava 2 ore e 29 minuti.
“C’è un’alta probabilità che
questo film arrivi a circa tre ore – ha detto Joe
Russo – È un grande film con un sacco di storie.”
Quando è stato chiesto ai fan di portare i fazzoletti per
prepararsi a momenti emotivi o possibili morti di personaggi,
Anthony Russo ha cercato di deviare. “Ne
porterò uno”, ha però aggiunto Anthony ridendo.
Hanno poi continuando: “Che
superiamo le somme di Infinity War o meno, non lo saprei dire. Ma
proviamo a raccontare la migliore storia possibile con questi
personaggi. Questo film porterà a termine il primo decennio di
storie. Penso che già questo abbia un potere drammatico.”
Avengers: Endgame
arriverà al cinema il 24 Aprile 2019, sarà diretto da
Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la
Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.
Continua ad
essere Il
Ritorno di Mary Poppins, il film campioni d’incassi di
questa settimana al Box-Office Italia. Infatti il musical Disney
diretto da Rob Marshall anche ieri si è imposto in
cima alla classifica incassando altri 741mila euro; La
pellicola è ora a quota 1.3 Milioni e manca ancora il giorno di
domenica.
Diretto da
Rob Marshall e interpretato da Emily Blunt, il nuovo film dedicato
alla celeberrima tata ha debuttato nelle sale italiane dal 20
dicembre. In seconda posizione si conferma Amici Come Prima
con oltre 400 mila euro incassati. Terzo posto e ancora sul
podio Bohemian
Rhapsody, il film della FOX incassa altri 400
mila euro per uno totale di oltre 16 milioni di euro. Con ogni
probabilità si confermerà uno degli incassi dell’anno.
Con oltre 250 mila
euro invece al quarto posto c’è Bumblebee;
il nuovo capitolo della saga dei Transformers è in salita e
potrebbe salire ancora la classifica questa domenica. Un
Piccolo Favore invece si posiziona al quinto posto con
140 mila euro, mentre al sesto posto Il Testimone
Invisibile incassa oltre 130 mila euro.
In settima posizione
il fantasy con oltre 110 mila euro mentre in ottava troviamo
Ben is Back con oltre 100 mila.
Il Ritorno di Mary Poppins
Prodotto dallo stesso Marshall
insieme a John DeLuca (Chicago) e Marc Platt (La La
Land), il nuovo film Disney Il Ritorno di Mary
Poppins è ambientato a Londra durante la Grande Depressione
(il periodo in cui furono scritti i libri originali). Michael Banks
(Ben Whishaw) è ormai un uomo adulto con una famiglia tutta sua e
ha accettato un impiego temporaneo presso la Banca di Credito,
Risparmio e Sicurtà di Londra, la stessa istituzione finanziaria in
cui lavoravano suo padre e suo nonno. Michael vive con i suoi tre
figli Annabel (Pixie Davies), John (Nathanael Saleh) e Georgie
(Joel Dawson) al numero 17 di Viale dei Ciliegi, ma sono tempi
duri. Come se non bastasse, la famiglia sta tentando di superare la
recente morte della moglie di Michael e nonostante gli sforzi della
loro inefficiente ma volenterosa domestica Ellen (Julie Walters),
la casa è malmessa e in un costante stato di caos. Jane (Emily
Mortimer) tenta di aiutare suo fratello Michael quando può, ma ha
ereditato da sua madre l’entusiasmo per l’attivismo e combatte per
i diritti dei lavoratori, un compito che la tiene sempre occupata.
Con la dura realtà del periodo e il peso del recente lutto che
gravano sulla famiglia, i bambini sono costretti ad assumere
responsabilità da adulti e di conseguenza stanno crescendo troppo
rapidamente. Come risultato, la gioia e il fanciullesco senso della
meraviglia sono assenti dalle loro vite.
In occasione dell’uscita al cinema
di Moschettieri
del Re, abbiamo avuto il piacere di intervistare,
Giovanni Veronesi regista e autore del film e
Matilde Gioli, protagonista femminile.
D’Artagnan (Pierfrancesco
Favino), Porthos (Valerio Mastandrea), Athos
(Rocco Papaleo) e Aramis (Sergio Rubini). Oggi
sono un allevatore di bestiame con un improbabile accento francese,
un castellano lussurioso, un frate indebitato e un locandiere
ubriacone, che per amor patrio saranno di nuovo
moschettieri. Cinici, disillusi e sempre abilissimi con spade
e moschetti, saranno richiamati all’avventura dalla
Regina Anna (Margherita Buy) per salvare la Francia dalle
trame ordite a corte dal perfido Cardinale Mazzarino
(Alessandro Haber), con la sua cospiratrice Milady
(Giulia Bevilacqua).
Affiancati nelle loro gesta
dall’inscalfibile Servo muto (Lele Vannoli) e da
un’esuberante Ancella (Matilde Gioli), i quattro – in
sella a destrieri più o meno fedeli – combatteranno per la libertà
dei perseguitati Ugonotti e per la salvezza del giovanissimo,
parruccato e dissoluto Luigi XIV (Marco Todisco).
Muovendosi al confine tra realtà e fantasia, i nostri si
spingeranno fino a Suppergiù, provando a portare a termine un’altra
incredibile missione. Difficile dire se sarà l’ultima o la
penultima.
Dopo la
foto inedita, la 20th Century FOX ha
diffuso un nuovo trailer internazionale inedito
di X-Men: Dark Phoenix, l’atteso nuovo film
sui mutanti che arriverà al cinema in Italia questa estate.
Dark Phoenix sarà il debutto alla regia di
Simon Kinberg che ha rivelato di aver
concepito il film come l’inizio di un nuovo capitolo per
la serie di film
di X-Men .
“Lo vedo come un nuovo
capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia
in una direzione diversa con toni diversi. E questo non
significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che
il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti
anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il
genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il
primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo
fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto
popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà
degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,
e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero
rivoluzionario.”
In Dark Phoenix, gli
X-Men devono fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di
loro, Jean Grey. Durante una missione di soccorso nello spazio,
Jean resta quasi uccisa quando viene investita da una oscura forza
cosmica. Una volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo
l’ha resa infinitamente più potente, ma anche molto più instabile.
Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi
poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o
contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le
persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene
insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi,
devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare
l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero
utilizzare questa forza per governare sulla galassia.
Arrivano in anteprima prime
immagini delle action figure della
collezione Diamond Select Toys dedicata a Captain
Marvel, l’attesissimo film
del Marvel
Cinematic Universe che segnerà il debutto nell’universo
del personaggio interpretato dall’attrice premio Oscar Brie
Larson.
Le action figure che fanno parte della collezione sono
MiniMates della collezione DST:
DST offre un nuovissimo
cofanetto di Marvel Minimates basato sul prossimo film e conterrà
quattro versioni di Captain Marvel, oltre ai
soldati Kree Att-Lass, Minn-Erva e lo Skrull
Nuro! Ogni mini-figura Minimates da 2 pollici
presenta 14 punti di articolazione e parti completamente
intercambiabili. Il set viene fornito in una
scatola di finestre a colori progettato da Barry
Bradfield!
Vi ricordiamo che alla regia di
Captain
Marvel con protagonista Brie
Larson, ci sono Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema il 6 marzo
2019.
Il cast
ufficiale: Brie Larson, Samuel
L. Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima
volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno
degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene
coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che
l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è
un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella
storia dell’universo cinematografico Marvel.