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Avengers: Endgame ha anticipato l’arrivo di Captain Britain?

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Avengers: Endgame ha anticipato l’arrivo di Captain Britain?

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU AVENGERS: ENDGAME

captain britain marvel studios

A settembre vi avevamo riportato la voce secondo cui i Marvel Studios erano al lavoro per portare nella prossima fase del MCU le avventure di Captain Britain, alter ego di Brian Braddock e personaggio creato da Chris Claremont nel 1976. All’epoca si era parlato di un possibile coinvolgimento del regista Guy Ritchie e della presenza di Black Knight, lo storico e ricorrente alleato dei fumetti, e sembra che in Avengers: Endgame sia presente un riferimento velato abbastanza intrigante.

Nel film, quando Steve Rogers e Tony Stark tornano indietro nel tempo agli anni ’70 per recuperare il Tesseract, i due visitano la sede originale dello S.H.I.E.L.D. intravedendo, tra gli altri, anche Peggy Carter nel bel mezzo della sua giornata lavorativa. E in quel momento, la frase pronunciata dal grande amore di Cap – sottovoce però, quindi poco chiara – potrebbe aver posto le basi per l’ingresso di Captain Britain nella Fase 4 del Marvel Cinematic Universe.

Peggy parla infatti di un agente invisibile chiamato “Braddock” che “non ha effettuato il check-in“: forse si tratta proprio di Brian Braddock, o di suo suo padre? Vi ricordiamo che nei fumetti il personaggio è stato il fratello della mutante Psylocke, oltre che eroe a cui  sono stati magicamente donati speciali poteri.

Che ne pensate? Lo rivedremo presto nel franchise?

Leggi anche – Avengers: Endgame, la recensione

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Vi ricordiamo che Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, tutti i riferimenti e gli easter egg che vi siete persi

Avengers: Endgame, 13 frasi che ci ricordano momenti passati del MCU

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU AVENGERS: ENDGAME

avengers: endgame

In Avengers: Endgame non ci sono soltanto cameo e riferimenti più o meno espliciti al MCU, ma soprattutto frasi che ci ricollegano immediatamente a momenti specifici del passato (come Civil War o gli eventi di Age of Ultron).

Abbiamo raccolto le più importanti che potete leggere qui sotto:

“Perderemo”

Avengers Age of Ultron film

Avengers: Endgame è il film Marvel che sancisce la pace fra Tony Stark e Steve Rogers dopo che gli eventi di Civil War avevano separato i due eroi; ma piuttosto che a quel film, sembra voglia riferirsi ad Avengers: Age Of Ultron in due momenti particolari.

Il primo è quando Tony, tornato sulla Terra, dice che aveva previsto la necessità di costruire una rete di difesa mondiale (come spiegato a Bruce Banner in Age of Ultron), mentre il secondo è quando annuncia a Steve che “Perderemo“, con Cap che replica, “Allora faremo anche quello insieme.

“Ho puntato alla testa”

Il finale di Avengers: Infinity War risulta così entusiasmante proprio perché i Vendicatori sembrano non avere i mezzi per battere Thanos. Compreso Thor, che armato della Stormbreaker si getta furioso contro il Titano nel tentativo di ucciderlo.

E a chi gli aveva suggerito di puntare alla testa, il Dio del Tuono risponde direttamente in Endgame durante le prime scene, decapitandolo e dicendo: “Ho puntato alla testa“.

“Credo che questo sia suo, Captain America”

supereroi

Uno degli aspetti più divertenti e riusciti del personaggio di Scott Lang, a.k.a. Ant-Man , è il fatto che si senta in soggezione davanti agli altri supereroi più affermati. E ciò succede, in particolare, quando ha a che fare con Captain America: in Civil War ad esempio, restituisce lo scudo dell’eroe nella battaglia dell’aeroporto dicendo “Credo che questo sia tuo, Capitan America.

È uno dei momenti memorabili del film, che riecheggia in Endgame quando Scott propone la sua idea di viaggio nel tempo e si sente in dovere di rivolgersi al collega con il suo nome completo.

“Questo non è Budapest”

Già menzionata durante The Avengers, la città di Budapest torna nei riferimenti di Endgame quando Nat e clint si dirigono verso Vormir per recuperare la gemma dell’anima. I fan sanno che questo è il luogo in cui si sono incontrati per la prima volta Vedova Nera e Occhio di Falco.

La sentiamo nominare quando i due saltano su un’astronave e progettano di lasciare il pianeta Morag per Vormir, notando che l’esperienza è “molto diversa da Budapest“. Ovviamente si tratta di un riferimento diretto a uno dei momenti più importanti in The Avengers, la battaglia di New York, mentre stanno combattendo contro i Chitauri, dove Nat dice “Sembra come a Budapest“.

“Se per voi va bene, prenderei quel drink”

Loki

Rispetto agli altri riferimenti questa è una riproposizione esatta di un momento di The Avengers ripreso da una prospettiva diversa.

Siamo alla fine del film, quando Loki viene arrestato e dice in cima alla Stark Tower che “se per voi va bene, ora gradirei quel drink“. La frase viene pronunciata nella sequenza dei viaggi nel tempo ambientata nel 2012.

“Hail HYDRA”

Qualche anno fa, la Marvel Comics fu messa sotto accusa per aver rivelato che Steve Rogers era segretamente un agente dell’HYDRA come conseguenza delle alterazioni della realtà ad opera di Teschio Rosso.

Avengers: Endgame sembra divertirsi con questa trama, con Steve che sussurra “Hail, HYDRA” all’orecchio di Jasper Sitwell durante la scena ambientata nel 2012 sulla scena che rievoca quella dell’ascensore di Captain America: The Winter Soldier.

“Potrei farlo per tutto il giorno”

Uno dei momenti chiave di Captain America: Civil War vede Steve Rogers e Tony Stark combattere fino allo sfinimento, e a quel punto è Cap, dolorante e insanguinato, a dire che “potrei farlo tutto il giorno” facendo eco alla stessa frase detta al bullo che lo tormentava in Captain America: The First Avenger.

Ora le stesse parole vengono pronunciate di nuovo anche in Avengers: Endgame, anche se con una svolta divertente: il Cap del futuro incontra il Cap del passato, e quando lo sente dire per l’ennesima volta che “potrebbe farlo tutto il giorno”, risponde ” “Lo so“.

“Alla tua sinistra”

Steve Rogers e Sam Wilson diventano rapidamente amici all’inizio di Captain America: The Winter Soldier, mentre li vediamo fare jogging mattutino intorno a Washington D.C. Cap però si diverte a prendere in giro il compagno veterano superandolo in velocità e gridando “Alla tua sinistra“.

In modo significativo la battuta ritorna in Avengers: Endgame quando Sam annuncia tramite auricolare a Steve che i Vendicatori e il resto degli eroi sono pronti a unirsi e combattere contro Thanos.

“Avengers…Uniti”

Avengers: Endgame è il quarto film sui Vendicatori, ma è anche il primo ad includere la frase più iconica e spesso ripetuta dalla Marvel Comics: “Avengers Uniti”, una sorta di chiamata alle armi usata regolarmente dagli eroi per prepararsi alla battaglia.

A pronunciarla è finalmente Captain America proprio all’inizio della massiccia battaglia del terzo atto del cinecomic, dopo che in Avengers: Age Of Ultron era stato interrotto a metà.

“Attivare uccisione instantanea”

spider-man homecoming avengers: infinity war

Come molti eroi dell’universo Marvel, Spider-Man prova in tutti i modi a non uccidere chi si trova davanti, e lo stesso non si può dire per Iron Man, che installa una funzione speciale nella tuta di Spidey chiamata “Instant Kill“.

Chi pensava si trattasse di uno scherzo ha dovuto ricredersi e in Avengers: Endgame la vediamo attivarsi nella battaglia finale.

“Io sono Iron Man”

colpi di scena

Questo è probabilmente il richiamo più bello al passato del MCU, o meglio, a dove tutto ha avuto inizio. Siamo negli ultimi momenti di Avengers: Endgame, con Thanos che tuona “Io sono ineluttabile” e Tony, che ha rubato le gemme dell’infinito e sta per schioccare le dita, risponde fiero “E io sono Iron Man“.

Nel 2008, “Io sono Iron Man” fu la perfetta chiusura dello standalone, e questo omaggio definitivo onora in modo meraviglioso il personaggio e la sua eredità.

“Tuo padre amava i cheeseburgers”

robert downey jr.

Proprio alla fine del film, Happy Hogan tenta di confortare la piccola Morgan Stark dopo il funerale di suo padre chiedendole cosa vuole. La risposta è “un cheeseburger“, la prima cosa richiesta da Tony al rientro dopo la prigionia in Iron Man del 2008.

Happy allora confessa alla piccola che “Tuo padre amava i cheeseburgers” e il momento  è davvero commovente.

“Non fare niente di stupido”

Molte delle citazioni inserite nella lista provengono dalla trilogia di Capitan America, come lo scambio di battute tra Cap e Bucky prima dell’ultimo viaggio nel passato di Steve alla fine di Endgame.

Non fare niente di stupido“, seguita dalla risposta, “Come posso? Porti tutta la stupidità con te” è esattamente il dialogo esatto fra i due nel film ambientato nel 1942 prima che Bucky venisse arruolato.

LEGGI ANCHE – Avengers: Endgame, tutti i cameo presenti nel film

Fonte: Cinemablend

Avengers: Endgame, il cameo di Natalie Portman è un riciclo

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La presenza di Natalie Portman alla premiere di Avengers: Endgame ha scatenato il delirio dei fan. Tutti hanno sperato infatti che Jane Foster potesse tornare nel franchise, nonostante le chiacchiere che avevano seguito l’uscita di Thor: The Dark World, ultimo film Marvel in cui la Portman aveva interpretato la donna amata da Thor.

Il film ha poi confermato le speranze dei fan. Quando Thor e Rocket tornano indietro nel tempo agli eventi di The Dark World per recuperare l’Aether, che in quell’occasione si era infiltrato in forma liquida nel corpo di Jane, vediamo una rapida sequenza della Portman che è stesa su una lettiga, si alza e esce velocemente di scena.

Nella scena assistiamo anche ad un emozionante ricongiungimento di Thor con Frigga, interpretata da Renee Russo, che proprio in questo film era morta per salvare Jane. Mentre il Dio del Tuono è impegnato a farsi consolare da sua madre a cerca di trovare dentro di sé la forza per reagire ai suoi recenti fallimenti, Rocket si occupa di recuperare la Gemma dal corpo di Jane con uno speciale estrattore.

Non vediamo più la Portman nel film, anche se ne ascoltiamo la voce in lontananza. Ebbene, stando a quanto i fratelli Russo hanno dichiarato a EW, l’attrice ha fornito soltanto la sua voce per il cameo audio, mentre le parti video, molto brevi in realtà, sono state realizzate con materiale scartato da Thor: the Dark World e poi riciclate per questa occasione.

Sembra comunque che i rapporti di Marvel Studios con la star siano stati ricuciti alla meglio, visto che l’attrice era presente alla premiere del film e che comunque ha rilasciato le autorizzazioni necessarie per permettere allo studio di sfruttare ancora la sua immagine.

Quello della Portman è uno dei tanti cameo inaspettati del film, uno dei piccoli pezzi che hanno contribuito a fare di Avengers: Endgame un affresco riassuntivo perfetto di così tanti anni e così tanti film.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Nel cast di Avengers: Endgame ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

John Singleton: muore a 51 anni il regista di Boyz n the Hood

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È morto ieri John Singleton, sceneggiatore e regista di Boyz N the Hood (per il quale fu candidato all’Oscar, fu il più giovane della storia a 23 anni), con la famiglia che ha deciso di sospendere ogni trattamento di supporto vitale della terapia intensiva intrapresa in seguito ad un grave ictus presso l’ospedale Cedars-Sinai di Los Angeles.

È il cuore spezzato che annunciamo che il nostro amato figlio, padre e amico, John Daniel Singleton, sarà tolto dal supporto vitale oggi“, ha detto un portavoce nella dichiarazione riportata da Deadline. “Si tratta di una decisione dolorosa, che la nostra famiglia ha fatto, dopo un certo numero di giorni, con l’attento consiglio dei medici di John […] Siamo grati ai suoi fan, agli amici e ai colleghi per tutto l’amore e le preghiere ricevuti durante questo momento incredibilmente difficile. Vogliamo ringraziare tutti, compresi i medici del Cedars Sinai per l’impeccabile cura che ha ricevuto.”

Singleton aveva debuttato con Boyz N the Hood – Strade violente nel 1991, forse uno dei capitoli definitivi sulla cultura black degli anni ’90, portando a casa due nomination agli Oscar (Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura Originale) e diventando il regista più giovane e il primo afroamericano ad essere nominato in quelle categorie.

Tra gli altri suoi lavori ricordiamo Rosewood, Shaft, 2 Fast 2 Furious e Four Brothers. In TV, il regista ha co-creato, diretto e diretto la serie drammatica di FX Snowfall e diretto The People vs. OJ Simpson: American Crime Story, oltre a diversi episodi di Empire e Billions.

Fonte: Deadline

Avengers: Endgame, Chris Pratt pubblica un video “illegale” delle riprese

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Condividere il set della scena più epica del capitolo finale di una saga con quasi tutte le maggiori star hollywoodiane è un’esperienza che capita, forse, una volta sola nella vita. Quindi meglio registrare quel momento e congelare nella memoria il ricordo di una giornata incredibile da raccontare a chi verrà dopo, anche se le regole lo impediscono: è quello che avrà pensato Chris Pratt durante le riprese di Avengers: Endgame quando il suo telefono si è reso testimone della storia.

Come potete vedere qui sotto, il video pubblicato dall’attore mostra buona parte del cast del film riunito nello stesso teatro di posa dove i Marvel Studios hanno ricostruito la battaglia finale del film, quella tra Thanos, i Vendicatori originali e tutti gli eroi riportati in vita grazie allo schiocco del “nuovo” guanto dell’infinito.

Tra questi è possibile notare Dave Bautista (Drax), Elizabeth Olsen (Scarlet Witch), Chris Evans (Captain America), Tom Holland (Spider-Man), Robert Downey Jr. (Iron Man), Don Cheadle (War Machine), le controfigure di Nebula e Gamora, Jeremy Renner (Occhio di Falco), Sebastian Stan (Soldato d’Inverno), Paul Rudd (Ant-Man), i registi, Chris Hemsworth (Thor), Chadwick Boseman (Black Panther), Mark Ruffalo (Hulk), Pom Klementieff (Mantis), Danai Gunira (Okoye), Tessa Thompson (Valchiria) e Sean Gunn (Rocket).

Questo è un video davvero illegale“, dice Pratt alla telecamera. Ma per documentare la fine di un’era si può fare un’eccezione no?

Leggi anche – Avengers: Endgame, la recensione

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Vi ricordiamo che Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, tutti i riferimenti e gli easter egg che vi siete persi

Fonte: Chris Pratt

The Suicide Squad: un attore del MCU entra nel cast

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The Suicide Squad: un attore del MCU entra nel cast

 

Come confermato dall’Hollywood Reporter, David Dastmalchian entrerà a far parte del DC Universe interpretando Polka-Dot Man in The Suicide Squad, film che segna il riavvio del franchise inaugurato nel 2016 dal cinecomic di David Ayer e ora affidato a James Gunn.

L’attore, che sarà presto sul set di Dune di Denis Villeneuve (regista con il quale aveva già lavorato in Prisoners e Blade Runner 2049), è apparso di recente in Ant-Man and The Wasp della “concorrenza” Marvel Studios e nel successo targato Netflix Bird Box al fianco di Sandra Bullock.

Sul personaggio a cui darà vita Dastmalchian, Polka-Dot Man, sappiamo che ha debuttato in Detective Comics No. 300 del 1962, ed è l’alter ego di Abner Krill, un truffatore di basso livello che cerca di farsi un nome con crimini e un costume dagli effetti speciali, come macchie che si trasformano in seghe e dischi volanti. Tra tutti quelli considerati da Gunn. questo sembra avere tutte le caratteristiche perfette per il tono da black comedy che il regista vorrebbe dare al film, e non poteva esserci attore più interessante da vedere nel ruolo.

The Suicide Squad: ecco chi potrebbe interpretare Idris Elba

Per quanto riguarda il reboot, è stato confermato il ritorno nel cast di Viola Davis (che interpreterà di nuovo Amanda Waller) insieme a Joel Kinnaman, che riprenderà il ruolo di Rick Flag (il leader della task force), così come Jai Courtney sarà ancora Captain Boomerang e Margot Robbie Harley Quinn, anche solo per un piccolo cameo. Parlando invece delle novità, Variety fa sapere che Idris Elba, contrariamente alle notizie delle ultime settimane, non sostituirà Will Smith per interpretare Deadshot ma che la produzione ha eliminato il personaggio e ne affiderà un altro (per ora ignoto) all’attore.

Sempre sul reboot Justin Kroll di Variety fa sapere, basandosi su alcune voci piuttosto attendibili, che Dave Bautista non parteciperà al progetto come ipotizzato nei mesi scorsi a causa di un’agenda di lavoro troppo piena e impossibile da conciliare con gli impegni sul set del cinecomic. A quanto pare Cena dovrebbe sostituire proprio Bautista nel posto lasciato vacante, e i primi rumor suggeriscono che si tratti di Peacemaker, alter-ego di Christopher Smith.

Secondo quanto riferito nelle ultime settimane, la lineup dei personaggi del cinecomic non subirà molti stravolgimenti rispetto all’originale, ma è chiaro che il riavvio del franchise abbia comunque bisogno di nuove figure da introdurre in linea con la visione di Gunn e con le run originali dei fumetti a cui si ispira.

Fonte: THR

Cannes 2019: annunciata la giuria del concorso

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Cannes 2019: annunciata la giuria del concorso

Il Festival di Cannes 2019 ha annunciato i membri della giuria del concorso ufficiale per l’edizione numero 72. Si uniscono al presidente di Giuria, Alejandro Gonzalez Iñárritu, già annunciato nelle scorse settimane, Elle Fanning, Yorgos Lanthimos, Paweł Pawlikowski, Kelly Reichardt, Maimouna N’Diaye, Alice Rohrwacher, Enki Bilal e Robin Campillo.

Alejandro Gonzalez Iñárritu

Regista, produttore e sceneggiatore / Mexico

Elle Fanning

Attrice/ USA

Maimouna N’Diaye

Attrice e regista / Burkina Faso

Kelly Reichardt

Regista, sceneggiatrice e montatrice / USA

Alice Rohrwacher

Regista e sceneggiatrice / Italia

Enki Bilal

Autore di Graphic novel e regista / Francia

Robin Campillo

Regista, sceneggiatore e montatore / France

Yorgos Lanthimos

Regista, sceneggiatore e produttore / Greece

Paweł Pawlikowski

Regista e sceneggiatore / Poland

In giuria ci sono quest’anno due dei cineasti premiati lo scorso anno e nomi molto importanti del panorama cinematografico internazionale.

Il Festival di Cannes 2019 si svolgerà dal 14 al 25 maggio. Il presidente di Giuria della Palma d’Oro sarà Alejandro G. Inarritu mentre ad Alain Delon verrà consegnato il premio alla carriera.

Avengers: Endgame, il vero significato del cameo di Joe Russo

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Il fine settimana appena trascorso ha proiettato Avengers: Endgame direttamente nel club del miliardo, quel gruppo di film che hanno superato la cifra al box office mondiale. Naturalmente il numero di dollari accumulati da film salirà ancora e ancora, visto che è appena all’inizio della sua corsa al botteghino, ma intanto sempre più persone lo hanno visto e sempre maggiori si fanno i dettagli riportati alla luce e messi sotto una lente d’ingrandimento per il pubblico.

Dopo il dettaglio del rumore metallico a fine film, al posto della scena post credits, e dopo le Easter Eggs, sembra importante porre all’attenzione dei fan Marvel un dettaglio che potrebbe essere sfuggito ai più, ma che merita un approfondimento.

Dopo che Thanos viene decapitato dalla furia cieca di Thor nel prologo, veniamo proiettati cinque anni dopo e vediamo in che modo i Vendicatori rimasti in vita cercano di scendere a patti con ciò che è accaduto. Vedova Nera proprio non riesce ad andare avanti, Tony Stark è diventato padre, rivedendo completamente le sue priorità, Bruce Banner ha trovato il modo di andare d’accordo con Hulk, Occhio di Falco si è trasformato nel temibile Ronin, mentre Thor è caduto in una specie di depressione che lo ha trasformato in un uomo grasso, alcolizzato e trasandato.

Steve Rogers, rasata via la barba da Nomad e messo di nuovo su il faccino da bravo ragazzo simbolo “dell’America buona”, si occuap di gruppi di sostegno per chi, come lui, ha perso amici e familiari a causa della Decimazione. In questa scena assistiamo al toccante cameo di Joe Russo, uno dei due registi che compare in tutti i film Marvel da lui co-diretti, che interpreta un uomo che piange la morte del suo compagno. Esatto, si tratta del primo personaggio apertamente gay nell’Universo Marvel.

Sappiamo che lo Studio è intenzionato a inserire un personaggio principale gay ne Gli Eterni e la presenza di un uomo che piange la scomparsa del suo compagno non ci “scandalizza” né ci sorprende più di tanto (certo, se ha scandalizzato qualche spettatore, ci dispiace per lui).

Quello che è degno di nota, e che sarebbe inutilmente buonista non sottolineare, è che come esempio di dolore per la perdita della persona amata, la Marvel abbia scelto proprio la storia di questa coppia: il dolore per la storia d’amore spazzata via dal gesto folle di Thanos è stato rappresentato così, non da una ragazza che ha perso il compagno, o da un marito che ha perso moglie e figli, ma da un uomo di mezza età che piange disperatamente la scomparsa del suo innamorato. Un simbolo per l’umanità intera, la rappresentazione dell’amore e del dolore, nella loro totale purezza e democrazia.

Si tratta di un segnale importante che la Disney, spesso additata come studio conservatore e integralista, lancia ai suoi spettatori, in un film indirizzato a un target di pubblico molto giovane, un messaggio pulito e dovuto, una scelta narrativa che ci sentiamo in dovere di portare all’attenzione degli spettatori ma che speriamo sia passata “inosservata” per la sua naturalezza.

Animali fantastici 3 è stato rimandato al 2021

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Animali fantastici 3 è stato rimandato al 2021

Il terzo film del franchise prequel di Harry Potter, Animali fantastici 3, è stato rimandato al 12 novembre 2021 dalla Warner Bros., stando a quanto lo studio ha annunciato lunedì.

La produzione del nuovo film con Eddie Redmayne nei panni di Newt Scamander dovrebbe iniziare nella primavera del 2020, mentre il film precedente, Animali fantastici: i crimini di Grindelwald, è uscito nel novembre 2018 e ha guadagnato $ 653 milioni in tutto il mondo.

“JK Rowling ha creato un universo impressionante che ha affascinato persone di tutte le età, portandoci in uno straordinario viaggio magico – ha detto Ron Sanders, presidente di Worldwide Theatrical Distribution e Home Entertainment della Warner Bros. – La Warner Bros. è così orgogliosa di essere la casa cinematografica del Mondo Magico ed è entusiasta del futuro della serie di Animali fantastici. Non vediamo l’ora di portare il terzo capitolo della serie di cinque film al pubblico di tutto il mondo a novembre 2021.”

Il film sarà scritto dalla Rowling stessa e diretto da David Yates. Già una volta questo terzo capitolo è stato rimandato per ragioni che concernevano la maggiore scala del terzo film, rispetto al secondo e soprattutto rispetto al primo.

Animali Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, la seconda delle cinque nuove avventure ambientate nel Wizarding World creato da J.K. Rowling, sarà disponibile in DVD, Blu-rayTM e 4k UHD dal 14 Marzo. Nel cast Johnny DeppEddie RedmayneJude LawKatherine WaterstonDan FoglerAlison SudolEzra MillerZoë KravitzCallum TurnerClaudia KimWilliam NadylamKevin GuthrieCarmen EjogoPoppy Corby-Tuech. Il film è stato diretto da David Yates, sceneggiato da J.K. Rowling e prodotto da David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves Lionel Wigram.

Animali Fantastici 3 vedrà il ritorno di Eddie Redmayne (Newt Scamander), Jude Law (Albus Silente), Johnny Depp (Gellert Grindelwald), Ezra Miller (Credence/Aurelius Silente), Alison Sudol (Queenie Goldstein), Dan Fogler (Jacob Kowalski) e Katherine Waterston (Tina Goldstein) insieme alla new entry Jessica Williams, già apparsa brevemente ne I Crimini di Grindelwald, nei panni di Eulalie ‘Lally’ Hicks, insegnante presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Ilvermorny.

Nel film i personaggi viaggeranno verso Rio de Janeiro, Brasile, raccontando la vita dei maghi nel più grande paese del Sud America all’inizio del XX secolo. David Yates tornerà alla regia mentre J.K. Rowling, oltre a figurare come produttrice, sarà co-sceneggiatrice al fianco dell’ormai fidato Steve Kloves, qui alla sua prima esperienza nella saga di Animali Fantastici dopo l’ottimo lavoro svolto con Harry Potter. L’uscita nelle sale è fissata al 12 novembre 2021, esattamente tre anni dopo quella di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald.

Fonte: The Wrap

Avengers: Endgame ha insegnato una nuova parola agli italiani

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Avengers: Endgame ha insegnato una nuova parola agli italiani

A quanto pare anche i cinecomic possono insegnare qualcosa, come ha dimostrato Avengers: Endgame. Secondo il trend di Google, in concomitanza con l’uscita del film dei Fratelli Russo, il 24 aprile, il motore di ricerca ha registrato un picco nelle ricerche del significato della parola “ineluttabile”.

Il sito Cinefacts riporta il grafico dei trend di google che testimoniano l’impennata di ricerche sul significato della parola che, nel film, viene pronunciata da Thanos in relazione a se stesso. La parola, in italiano, è sinonimo di inevitabile, e nella versione originale del film Josh Brolin/Thanos pronuncia proprio la parola “inevitable”. Il doppiaggio italiano è stato più raffinato, sostituendo la traduzione letterale con un termine un po’ più ricercato, che però ha incontrato un pubblico impreparato.

A volerla vedere da un punto di vista positivo, il film ha stuzzicato abbastanza l’interesse e la curiosità degli spettatori, da spingerli a cercare sul vocabolario il significato della parola. D’altro canto è disarmante scoprire quanto poco gli stessi italiani conoscano la loro madre lingua.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Nel cast di Avengers: Endgame ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Box Office ITA: Avengers Endgame sbanca al botteghino

Box Office ITA: Avengers Endgame sbanca al botteghino

Avengers: Endgame trionfa al box office italiano, seguito da Ma cosa ci dice il cervello e La Llorona – Le Lacrime del Male. Esordio stellare per l’ultimo capitolo della saga degli Avengers. Distribuito in ben 1164 sale, Avengers: Endgame conquista il box office italiano con la bellezza di 17,4 milioni di euro in soli cinque giorni di programmazione. Il film della Marvel raddoppia il debutto di Infinity War e si appresta a dominare la classifica con incassi straordinari.

Ma che ci dice il cervello scende in seconda posizione con 1,2 milioni incassati alla sua seconda settimana, arrivando a quota 3,4 milioni. La Llorona – Le Lacrime del Male conferma il terzo posto con altri 376.000 euro per un globale di 1,5 milioni. After continua a sorprendere con altri 368.000 euro con cui supera il tetto dei 6 milioni complessivi, mentre Dumbo arriva a quota 10,7 milioni con altri 357.000 euro.

Wonder Park sale in sesta posizione con 276.000 euro per un totale di 1,5 milioni, così come A spasso con Willy che totalizza 637.000 euro con altri 266.000 euro. Il campione precipita all’ottavo posto raccogliendo 257.000 euro con cui giunge a 811.000 euro complessivi, mentre Cafarnao conferma la nona posizione con altri 158.000 euro e 781.000 totali. Chiude la top10 Le invisibili, che raccoglie 100.000 euro e totalizza 226.000 euro

Game of Thrones 8×03, recensione dell’episodio con Maisie Williams

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La lunga notte è il titolo di Game of Thrones 8×03. Ma di quale “notte” parliamo? Di quella che sarà la silenziosa e fredda testimone della Battaglia di Grande Inverno o quella che si abbatterà su Westeros quando il Re della Notte avrà preso il comando? La HBO ha tenuto sotto segreto anche i titoli degli episodi di questa ottava e conclusiva stagione, proprio per evitare qualsiasi tipo di fuga di notizie e dettagli, perché fa parte della storia e dello spettacolo arrivare alla visione vergini di qualsiasi conferma, portando con sé soltanto il proprio carico di congetture e aspettative. Per questo, segnaliamo che nella stesura di questo articolo, potrebbero esserci spoiler e invitiamo i lettori a pensarci bene, prima di proseguire.

La premessa dell’episodio è semplice e ineluttabile: Grande Inverno è circondata dagli Estranei, pronti ad attaccare, gli eserciti di Daenerys (Emilia Clarke) e Jon (Kit Harington) sono schierati: Dothraki, Immacolati, Bruti, uomini del nord, sono tutti schierati, il castello è fortificato, ogni guerriero possiede armi di ossidiana, ma tutto sembra vano, i morti sono troppi, il loro capo, il Re della Notte, a cavallo di drago di ghiaccio, è potente e inarrestabile. Non serve a niente abbattere i nemici, ogni avversario abbattuto, ogni soldato che si sacrifica si unisce all’armata del Re della Notte, che ha un solo obbiettivo, uccidere il Corvo e Tre Occhi. Con queste premesse era difficile sperare, ed effettivamente la battaglia sembrava volgere a favore degli Estranei e del loro Re. Tuttavia, una flebile speranza ha continuato a fluire: ci sono ancora tre episodi prima che lo show finisca per sempre, quindi qualcuno deve sopravvivere per forza.

Game of Thrones 8x03 sansa e aryaMiguel Sapochnik, già regista delle puntate Aspra Dimora e La Battaglia dei Bastardi, ha messo di nuovo al servizio dello show le sue doti, consegnandoci un episodio superlativo, che coniuga tensione e sollievo, brividi ed emozione, epicità e intimità. Lo fa bilanciando alla perfezione le scene di mischia con dialoghi intimi, che strutturano sempre meglio i personaggi e i rapporti di forza, presentandoci grandiosi attacchi, ritirate tragiche, inseguimenti e anche un assaggio di scrittura sapiente, per un personaggio che, per tutta la serie, dal primo episodio ad oggi, si è allenato per ciò che andava fatto, contro ogni previsione, contro ogni auspicio e soprattutto sorprendendo lo spettatore, ma anche i personaggi stessi. Game of Thrones 8×03 si fa esempio di grande televisione, palesando la sua natura di show che andrebbe goduto al cinema, in questo caso anche per aggirare il fastidioso effetto della fotografia molto buia, ovviamente condizionata dalla location (la buia campagna intorno al castello del nord, di note, sotto una tempesta di neve).

Nonostante Grande Inverno sia il teatro della battaglia, sono cinque  i luoghi in cui si concentra l’attenzione della regia e si svolgono le azioni. Il primo è il campo di battaglia, ovviamente, testimone del violento e sanguinoso scontro, la parte iniziale, quella più emozionante ma forse meno brutale. L’azione si sposta poi dentro le mura, quando le difese sembrano collassare, qui, in particolare, siamo testimoni del coraggio di Lyanna Mormont: la Lady dell’Isola dell’Orso, che si era rifiutata di rinchiudersi nelle cripte, sacrifica la sua vita affrontando un gigante zombie. La più piccola guerriera dell’esercito dei vivi, distrugge con un solo colpo, il più grande aggressore dell’esercito dei morti, una fine dolorosa, gloriosa, simbolica. Sempre dentro al castello, seguiamo la fase più sanguinosa della battaglia: i singoli eroi combattono contro centinaia di nemici, in una lotta impari e disperata. Jaime, Brienne, Tormund si ergono, armati e sanguinanti su pile e pile di cadaveri e di morti, che forse non rimarranno tali a lungo.

Game of Thrones 8x03In una battaglia in cui ci sono ben tre draghi per i due schieramenti, la battaglia aerea è altrettanto importante, coreografata al meglio, nonostante l’inevitabile oscurità di alcuni passaggi che genera un po’ di confusione nello spettatore. Dall’alto dei cieli fino alle profondità della terra, anche le cripte di Grande Inverno regalano brividi ed emozione. Soprattutto perché, oltre ai rapporti di forze trai personaggi che sono costretti a rifugiarvisi, come Sansa (Sophie Turner), Tyrion (Peter Dinklage) e Missandei, testimoniano l’avverarsi di una congettura fatta per gioco in rete nei giorni passati: la guerra è contro i morti che risorgono dalle tombe e i buoni di rifugiano nelle cripte, che sono, appunto, piene di cadaveri pronti a svegliarsi.

Infine, l’ultimo luogo topico della battaglia è stato il Parco degli Dei, l’albero diga e Bran che aspetta di incontrare il suo nemico, protetto solo da Theon che cerca così di guadagnarsi la redenzione per gli errori commessi in vita. Questo è il luogo della resa dei conti, dove gli Antichi Dei si fanno testimoni della lotta per la vita. L’episodio Game of Thrones 8×03 riporta in scena anche Melisandre, che non vedevamo da lungo tempo, ormai, e che si ascrive a quella lunga lista di personaggi che fanno del loro meglio per redimersi da ciò che di sbagliato hanno compiuto nel corso della propria vita. Il suo ruolo è determinante, non solamente con i fatti, che si rivelano soltanto provvisori sostegni alla causa dei vivi, ma soprattutto nelle parole, nel ricordare alle persone giuste il proprio ruolo. Adoratrice del fuoco e del Signore della Luce, Melisandre accenderà la fiamma nel petto degli eroi e delle eroine, guidandoli finalmente al compimento del loro destino.

L’episodio testimonia l’attenzione alla costruzione delle storie e dei personaggi lungo tutta la serie, portando a compimento diversi archi narrativi legati ad alcuni degli attori principali della vicenda, esaurendone il ruolo all’interno della vicenda. Questa capacità di riscoprirsi uno show che riesce a fare tesoro del passato per ripresentarlo al momento giusto, testimonia che Game of Thrones 8×03 ha un impianto solido, una scrittura che non guarda mai solo ai confini dell’episodio ma che si allarga fino a contribuire al grande disegno finale. La lunga notte di Grande Inverno è trascorsa, la Lunga Notte è stata scongiurata, la Grande Guerra è vinta, e ora arriva il momento di scoprire chi sarà il vincitore dell’Ultima Guerra.

Giffoni Film Festival 2019: i primi 19 titoli in concorso

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Giffoni Film Festival 2019: i primi 19 titoli in concorso

Diciannove produzioni internazionali provenienti da tutta Europa ma anche da Giappone, Corea del Sud, Canada e America: inizia a prendere forma la rosa di opere che andrà a comporre la selezione ufficiale di film in concorso alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival, in programma dal 19 al 27 luglio. Ad oggi, sono già  3900 le opere in preselezionetra corti e lungometraggi – che il team della direzione artistica di Giffoni Experience sta valutando in questi giorni. La deadline per le iscrizioni è il 31 maggio.

Storie che spingeranno i 6140 giurati di Giffoni 2019 a riflettere e confrontarsi, a ridere e crescere, a immedesimarsi con i protagonisti e mettersi in discussione. I film saranno presentati nelle sette sezioni competitive del Festival: Elements +3 (dai 3 ai 5 anni), Elements +6 (dai 6 ai 9 anni), Elements +10 (da 10 ai 12 anni), Generator +13 (dai 13 ai 15 anni), Generator +16 (dai 16 ai 17 anni), Generator +18 (18 anni in su) e Gex Doc-Parental Experience (sezione dedicata a docenti, genitori e filmgoers). Saranno proprio i giurati, provenienti da 50 Paesi, a decretare i vincitori del Gryphon Award. Ecco i primi titoli selezionati:

ELEMENTS +6

Sono già quattro i lungometraggi scelti per gli Elements +6: amicizia, famiglia, magia e prime sfide della crescita sono alcuni dei temi a loro dedicati. Torna a Giffoni con DOUBLE TROUBLE – THE MAGICAL MIRROR il regista Marcus H. Rosenmuller (Germania, 2019) distribuzione internazionale Arri Media International e distribuito in Italia da Cloud Movie. Frido è un ragazzino che ama divertirsi e, come la maggior parte dei suoi coetanei, è un po’ pigro a scuola. Durante una fiera cittadina si imbatte in uno specchio magico grazie a cui dà vita a un suo sosia. Con l’aiuto del suo clone, il bambino vive dapprima un’esistenza spensierata ma, quando rivela il suo segreto ai compagni di scuola, la situazione diventa ingestibile. Conosciamo Eia, invece, con PHANTOM OWL FOREST di Anu Aun (Estonia, 2018), distribuzione internazionale Attraction Distribution.

Le vacanze natalizie della bambina sembrano dover trascorre in una fattoria remota nel bel mezzo del nulla. Qui, tuttavia, la giovane protagonista scoprirà la bellezza della natura e della fauna selvatica, aiuterà a salvare una foresta primordiale abitata da misteriosi gufi e a scoprirà un segreto ben custodito della sua famiglia. In concorso anche il film d’animazione RACETIME di Benoit Godbout (Canada, 2018), distribuzione internazionale Pink Parrot Media. Una spettacolare gara di slitte si svolge nel villaggio e Sophie vi prende parte in competizione con l’ambizioso esordiente Zac e suo cugino Charlie.

La sua slitta finisce però con il cadere a pezzi nel bel mezzo della gara. Insieme ai suoi amici la ragazza riesce a dimostrare che Zac ha imbrogliato e ottiene la possibilità di disputare nuovamente la competizione ma a una condizione: dovrà costruire in tempo una nuova slitta. È coraggiosa la giovane protagonista di ROCCA CHANGES THE WORLD di Katja Benrath (Germania, 2019), distribuzione internazionale Beta Cinema. Divertente, inconfondibile e temeraria: Rocca vive da sola in una grande casa. Impavida e piena di curiosità, trova in Caspar un amico insolito che si rivelerà il prepotente della classe. La cosa più importante per Rocca, tuttavia, è conquistare il cuore di sua nonna.

ELEMENTS +10

Storie di formazione capaci di emozionare e far riflettere i jurors: i lungometraggi dedicati agli Elements +10 non deluderanno di certo le aspettative. In un futuro non molto lontano, la navicella spaziale Svea viaggia con due passeggeri: la dodicenne Gladys e il fratello minore Keaton. Inizia così il viaggio di ALONE IN SPACE del regista Ted Kjellsson (Svezia, 2018), distribuzione internazionale Trustnordisk.

I due hanno abbandonato la desolata Terra per dirigersi verso il pianeta Vial ma sembrano non arrivare mai. A bordo, i ragazzi passano le loro giornate a esplorare il gigantesco mezzo. Tutto però cambia quando qualcosa di sconosciuto piomba nella Svea: improvvisamente, Gladys e Keaton non sono più soli nello spazio. Cambio totale di scena con MY EXTRAORDINARY SUMMER WITH TESS di Steven Wouterlood (Olanda/Germania, 2019), distribuzione internazionale Picture Tree International. Sam è il più giovane della famiglia e proprio per questo è ossessionato dall’idea che un giorno potrebbe diventare l’ultimo superstite sopravvissuto tra i suoi parenti. Durante una vacanza incontra in spiaggia Tess, alternativa e anticonvenzionale, che porta con sé i propri segreti e gli mostra come il momento presente può vincere l’ansia per il futuro. Torna a Giffoni per il quarto anno (aveva già presentato “Winky’s Horse” nel 2006, “Where Is Winky’s Horse” nel 2008 e “Boys” nel 2014) Mischa Kamp con ROMY’S SALON (Olanda, 2019), distribuzione internazionale Attraction Distribution.

A Romy non piace stare nel salon di sua nonna dopo la scuola, presto però scoprirà quanto siano necessari la sua presenza e il suo supporto alla famiglia. Chiude, per ora, questa sezione STORM BOY di Shawn Seet (Australia, 2019), distribuzione internazionale Kathy Morgan International. Nel cast anche il premio “Oscar” Geoffrey Rush. Un ragazzino, cresciuto sulla bellissima ma disabitata costa dell’Australia meridionale, salva inaspettatamente tre piccoli pellicani. Crescendoli, instaura con loro un forte legame ma si ritroverà in contrasto con il padre, lasciando che la sua esistenza prenda una svolta nuova e imprevedibile.

GENERATOR +13

La complessità delle prime relazioni amorose, l’elaborazione del lutto e la ricerca di se stessi: sono solo alcuni dei temi che emergono dai primi film scelti per la sezione Generator +13. Destreggiandosi tra scuola e casa, la dodicenne Mylia sta attraversando un periodo complesso della sua vita: è lei la protagonista di A COLONY di Genevieve Dulude-De Celles (Canada, 2018), distribuzione internazionale Indie Sales. Tutto cambia quando si avvicina al compagno di classe Jimmy, un ragazzino della adiacente riserva Abenaki che la incoraggia a superare i confini imposti da una società rigidamente stratificata. Un dramma dai toni forti e dai sentimenti delicati centrato su due adolescenti colti a un bivio importante della loro esistenza: è STUPID YOUNG HEART di Selma Vilhunen (Finlandia/Olanda/Svezia, 2018), distribuzione internazionale Yellow Affair. Il film racconto il primo amore tra lo spensierato Lenni e la bellissima e popolare Kiira. Non ancora in una vera e propria relazione e ancora studenti del liceo, i due scoprono di aspettare un bambino. Lenni, cresciuto senza figura paterna e in un humus culturale sempre più colpito dal virus dell’estrema destra xenofoba, ha solo nove mesi per diventare un uomo, nonostante non abbia avuto la possibilità di essere un bambino. È nipponico WE ARE LITTLE ZOMBIES, il debutto alla regia di Makoto Nagahisa (Giappone, 2019), distribuzione internazionale Nikkatsu Corporation. Un caleidoscopio pop che, attraverso un approccio estetico esorbitante, segue quattro ragazzini giapponesi di 13 anni alle prese con le turbolenze di una vita che appare da subito in salita. Ormai orfani, i giovani decidono di formare una rock band per contrastare il vuoto che hanno intorno.

GENERATOR +16

La leggerezza, gli imprevisti e le preoccupazioni degli irrequieti anni dell’adolescenza nei film scelti per i Generator +16: due i titoli già selezionati al momento. HARAJUKU di Eirik Svensson (Norvegia, 2018), distribuzione internazionale Charades, è la storia di un giorno molto difficile nella vita di Vilde. Il giorno prima della Vigilia di Natale la teenager ribelle dai capelli blu viene a sapere che sua madre è stata vittima di un incidente. I servizi sociali le impongono di mettersi in contatto con il padre biologico che per lei è poco più di uno sconosciuto che l’ha abbandonata. Vilde decide di fuggire da Oslo, ha solo bisogno di procurarsi un biglietto di sola andata per Tokyo. Tutto dipenderà dal suo primo, fondamentale incontro con il genitore. METEORITES di Romain Laguna (Francia, 2018), distribuzione internazionale Indie Sales, è una storia d’amore, di scoperta e di crescita. La sedicenne Nina vive in un paese del sud della Francia e per l’estate lavora in un parco tematico, dove si innamora di Morad, fratello maggiore di una sua collega algerina. La natura impulsiva e avventurosa di Nina si scontra con lo sciovinismo di Morad, e la loro relazione è piena di scosse, entusiasmi, delusioni e strappi. Il primo amore, come suggeriscono il titolo e le visioni della protagonista, sconvolge l’esistenza con la potenza devastante di un meteorite che improvvisamente cade dal cielo.

GENERATOR +18

La complessità dei rapporti interpersonali in contesti non sempre facili: è il percorso proposto ai Generator +18. JP vive con suo fratello Vincent, sua madre Joe e la sua ragazza Mel in un piccolo appartamento di Verdun: è ciò che mostra FAMILY FIRST di Sophie Dupuis (Canada, 2018), prodotto da Bravo Charlie. Camminando sempre sul filo del rasoio, JP cerca di mantenere un giusto equilibrio tra i numerosi bisogni della sua famiglia di cui si sente responsabile, il lavoro e il coinvolgimento nel cartello della droga di suo zio che vede come una figura paterna. Altra storia complessa è quella raccontata daGOLIATH di Peter Gronlund (Svezia, 2018), distribuzione internazionale Wild Bunch. In una località prettamente industriale in Svezia, dove molti si sono dati alla criminalità, Kimmie cresce nell’ombra del padre Roland, un truffatore. Quando questi finisce in carcere per spaccio di droga, mettendo ulteriormente in crisi la situazione già precaria della famiglia, il diciassettenne si ritrova a dover affrontare la decisione più dura della sua vita. Mentre Kimmie sogna segretamente di andare via con la fidanzata Jonna, suo padre lo vuole far diventare un vero uomo come lui, in grado di prendere in mano le redini dei suoi affari. YOUNGJU di Cha Sungduk (Corea, 2018), distribuzione internazionale M-Line Distribution, è il titolo dell’ultimo film in concorso in questa sezione ma anche il nome della protagonista che vive con il fratello minore di cui si prende cura. Da improvvisa capofamiglia, deve assumersi molte responsabilità che la portano a rinunciare ai suoi studi. Tuttavia, il fratello si comporta in maniera opposta a quella che lei desidera e ben presto le cose non vanno come previsto. Youngju decide allora di cercare aiuto dalla coppia che ha causato la morte dei genitori. 

GEX-DOC-PARENTAL EXPERIENCE

Si basano su storie vere, narrate in forma di documentario, le opere scelte per GEX DOC-PARENTAL EXPERIENCE. Si parte con ANGELS ARE MADE OF LIGHT di James Longley (Usa/Danimarca, 2018), distribuzione internazionale The Film Collaborative. Dodici anni dopo il suo film candidato all’Oscar “Iraq in Fragments”, il documentarista americano James Longlay offre un ritratto di gruppo ampio e profondamente compassionevole di studenti e insegnanti afghani che sopravvivono ancora alle turbolenze nazionali. BRUCE LEE AND THE OUTLAW di Joost Vandebrug (Inghilterra/Olanda/Repubblica Ceca, 2018) distribuzione internazionale Taskovski Films, invece, è l’opera d’esordio del regista e segue le vite dei bambini senzatetto che vivono sotto la Stazione Nord di Bucarest. Chiude la rosa di prime opere selezionate LITTLE GERMANS di Frank Geiger e Mohammad Farokhmanesh (Germania, 2019), prodotto da Brave New Work. Il lungometraggio combina animazione e documentario per raccontare la storia di bambini nati in famiglie di estrema destra. Come ci si sente a crescere in un mondo in cui “la nazione” è al di sopra di tutto?

John Cena si unisce al cast di Fast & Furious 9

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John Cena si unisce al cast di Fast & Furious 9

John Cena è l’ultimo acquisto del cast di Fast & Furious 9? L’ipotesi, di cui si parla da giorni, potrebbe essere stata confermata da Vin Diesel e da un video pubblicato proprio dal protagonista del franchise su Instagram come omaggio a Paul Walker, scomparso sei anni fa a causa di un incidente automobilistico.

Nella clip, che potete vedere qui sotto, Diesel ricorda l’amico e collega parlando anche del prossimo capitolo in uscita:

Ragazzi, come sapete, penso sempre velocemente, e alla responsabilità di creare qualcosa di iconico e meritevole della vostra lealtà. So che sembra pazzesco, ma ad ogni luna blu sento che Pablo laggiù mi sta mandando dei segnali…forse un altro soldato nella lotta per la verità. E oggi, qualcuno è venuto alla Toretto Gym…

Alle spalle dell’attore spunta l’ex wrestler, salutando la camera. Questo conferma ufficialmente la sua presenza nel nono capitolo? Probabilmente si, ma si attende il riscontro istituzionale della Universal.

L’uscita nelle sale di Fast & Furious 9, il nuovo capitolo del franchise la cui produzione dovrebbe iniziare a breve con il cast originale e il ritorno dietro la macchina da presa di Justin Lin, stata spostata al 22 maggio 2020.

Non sono state fornite spiegazioni ufficiali che hanno motivato questa scelta, ma è evidente che nei piani della Universal Pictures ci sia la volontà di garantire alla saga il miglior posizionamento al box office possibile in una stagione già ricchissima di blockbuster molto attesi.

Per quanto riguarda il film, tempo fa era stato lo stesso Vin Disel a spiegare che Lin sarebbe tornato anche per la regia dell’episodio 10, cosa che faceva pensare che i due episodi venissero girati in contemporanea. Il rumor non è stato confermato e, visti i numerosi impegni degli attori, non sembra un’ipotesi facilmente realizzabile.

Si aspettano nel frattempo gli aggiornamenti sul cast che, oltre ai soliti nomi, dovrebbe presentare anche delle new entry ed un nuovo villan.

Intervistato da Rolling Stone, Dwayne “The Rock” Johnson aveva discusso di Fast and Furious 9 e del futuro del franchise in generale, valutando l’ipotesi di non figurare nel gruppo di attori. Come lui anche Michelle Rodriguez si è detta “incerta” del suo ritorno.

Dwayne Johnson insicuro sul suo ritorno in Fast & Furious 9

Fonte: Vin Diesel

Avengers: Endgame, una fan ricoverata per le “troppe lacrime”

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Avengers: Endgame, una fan ricoverata per le “troppe lacrime”

L’emozione e il forte attaccamento ai personaggi di una saga può portare a reazioni forti, ma forse non era mai successo che qualcuno venisse ricoverato per le troppe lacrime versate durante la proiezione di un film. E come al solito, a riscrivere la storia sono ancora i Marvel Studios con Avengers: Endgame, lo straordinario finale dell’Infinity Saga che sta letteralmente frantumando ogni record al box office mondiale.

È accaduto in Cina, dove una giovane donna di ventuno anni è stata portata in ospedale a causa di pianti, singhiozzi e una reazione definita dai media “incontrollabile” mentre vedeva al cinema Endgame. La ragazza aveva il fiato corto, in iperventilazione, con le mani e i piedi insensibili, dunque si è richiesto l’intervento dell’ambulanza e del pronto soccorso. Fortunatamente le cose si sono risolte in breve tempo e ora sta bene.

Sempre riguardo il film e le conseguenze “esagerate” dell’esperienza cinematografica, nei giorni scorsi un uomo di Hong Kong era stato aggredito fuori dalla sala perché colpevole di aver rivelato ad alta voce dei dettagli sulla trama top secret a persone che non avevano ancora visto il cinecomic. Insomma, le febbre di Endgame è così alta da scatenare le più inaspettate reazioni…

Leggi anche – Avengers: Endgame, la recensione

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Vi ricordiamo che Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, tutti i riferimenti e gli easter egg che vi siete persi

Fonte: Chinanews

Elisabeth Moss nel cast del nuovo film di Wes Anderson

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Elisabeth Moss è l’ultima interprete ad entrare nella già ricca scuderia di attori di The French Dispatch, decimo lungometraggio firmato da Wes Anderson che ha confermato nel cast anche Timothée Chalamet, Benicio del Toro, Jeffrey Wright, Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton, Saoirse Ronan, Léa Seydoux, Mathieu Amalric, Owen Wilson, Willem DafoeAdrien Brody, Kate Winslet, Jason Schwartzman, Christoph Waltz, e Rupert Friend.

La Moss, che rivedremo presto sullo schermo nel dramma musicale Her Smell di Alex Ross Perry, ha raccontato all’Hollywood Reporter di aver recitato “Solo una piccola parte, e il motivo per cui ho accettato è perché volevo essere in un film di Wes Anderson, di cui sono una grandissima fan“.

I primi report sulla produzione hanno smentito che si tratterà un musical, come dichiarato da Indiewire, confermando che sarà “una lettera d’amore al giornalismo, ambientata nella sede parigina di un quotidiano americano, e che ruoterà intorno a tre diverse linee narrative”.

Prossimamente rivedremo l’attrice nel reboot dell’Uomo Invisibile targato Universal Pictures e Blumhouse, nuovo adattamento della pellicola uscita nel 1933 e tratta dall’omonimo romanzo di H.G.Wells. La star delle serie Mad Men e The Handmaid’s Tale e ora nelle sale con Noi di Jordan Peele, sarà quindi tra gli interpreti principali del film affidato alla regia di Leigh Whannell.

Lo scorso gennaio, in concomitanza con l’annuncio del fallimento del progetto di universo condiviso e del proseguimento sulla strada dell’autonomia, era stato rivelato che Depp non sarebbe più apparso nel film. Un mese dopo il nome della Moss era entrato nella shortlist dei possibili candidati al ruolo.

Questa è la seconda collaborazione tra l’attrice e la Blumhouse, dopo l’acclamato horror politico di Peele che la vede nel cast insieme a Lupita Nyong’o e Winston Duke.

Fonte: The Hollywood Reporter

Avengers: Endgame, tutti i riferimenti e gli easter egg che vi siete persi

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU AVENGERS: ENDGAME

avengers endgame

Dopo aver analizzato tutti i cameo, le curiosità e le domande poste dal film, è tempo di scoprire ogni riferimento ai fumetti originali e gli esterg egg presenti in Avengers: Endgame, l’epico finale della Infinity Saga che sta scrivendo la storia del box office mondiale.

Eccoli qui sotto:

Roscoe Simmons

Ci troviamo nella sequenza ambientata negli anni Settanta, con Tony Stark che si finge un visitatore del MIT e Steve Rogers che si traveste da soldato indossando la divisa con il nome “Roscoe” stampato sulla giacca.

Probabilmente si tratta di un riferimento al personaggio dei fumetti Roscoe Simmons. che assunse il ruolo di Captain America quando Steve abbracciò l’identità di Nomad e che fu assassinato da Teschio Rosso.

La nuova Asgard

Lei fumetti originali la Nuova Asgard sorge sopra una piccola città dell’Oklahoma, mentre la versione del MCU è un piccolo villaggio di pescatori da qualche parte in Norvegia. In realtà però si tratta di Tonsberg, il villaggio di Capitan America: Il Primo Vendicatore dove Teschio Rosso aveva trovato il Tesseract!

Namor

Nella scena in cui Vedova Nera si mette in contatto, cinque anni dopo la Decimazione, con Okoye, Rocket, Captain Marvel e War Machine, l’eroina del Wakanda menziona un terremoto avvenuto sotto la superficie marina che non dovrebbe preoccupare i Vendicatori.

Forse questo potrebbe essere un riferimento a Namor, il cui ingresso nel MCU si ipotizza da mesi? Sappiamo che ci sono dei problemi riguardo i diritti del personaggio, ma i Marvel Studios non lasciano niente al caso…

Il casco di Ant-Man

Sempre riguardo la sequenza del ritorno negli anni Settanta, c’è un dettaglio sulla versione giovane Hank Pym e sul progetto a cui sta lavorando, che dovrebbe essere il prototipo del casco di Ant-Man. La somiglianza con la controparte dei fumetti è impressionante.

A-Force

Captain Marvel

Questo è un riferimento velato, che i fan più attenti avranno notato durante l’epica battaglia finale di Avengers: Endgame: in un momento particolarmente entusiasmante donne dell’universo cinematografico si uniscono per affrontare Thanos guidate da Captain Marvel.

Questo non significa necessariamente che abbiamo visto in azione la A-Force (la squadra femminile di Avengers), ma sicuramente è un bel assaggio di cosa potrebbe diventare se lo studio andasse in quella direzione.

Cheeseburger

Iron Man film

Proprio alla fine del film, Happy Hogan tenta di confortare la piccola Morgan Stark dopo il funerale di suo padre chiedendole cosa vuole. La risposta è “un cheeseburger“, la prima cosa richiesta da Tony al rientro dopo la prigionia in Iron Man del 2008. Un bel modo per ricollegarsi all’inizio del MCU e omaggiare il personaggio.

Lo scudo distrutto di Cap

marvel

La scena in cui Thanos distrugge lo scudo di Captain America proviene direttamente dal fumetto di Infinity Gauntlet ed è un momento che i fan hanno sperato di vedere sul grande schermo fin dall’alba del MCU.

Nel momento in cui i titoli di coda escono, Steve ha fortunatamente riportato una versione riparata del passato che poi consegna a The Falcon, nominandolo il nuovo Capitan America nel processo.

Budapest

Già menzionata durante The Avengers, la città di Budapest torna nei riferimenti di Endgame quando Nat e clint si dirigono verso Vormir per recuperare la gemma dell’anima. I fan sanno che questo è il luogo in cui si sono incontrati per la prima volta Vedova Nera e Occhio di Falco.

Morgan Stark

Era uno dei nomi proposti in Avengers: Infinity War, e alla fine la figlia di Tony Stark e Pepper Potts ha finito per essere chiamata effettivamente Morgan. Tuttavia, la Morgan Stark dei fumetti non era una bambina dolce che amava Iron Man “3000”, ma il cugino di Tony con molti legami criminali.

Hail HYDRA

Qualche anno fa, la Marvel Comics fu messa sotto accusa per aver rivelato che Steve Rogers era segretamente un agente dell’HYDRA come conseguenza delle alterazioni della realtà ad opera di Teschio Rosso.

Avengers: Endgame sembra divertirsi con questa trama, con Steve che sussurra “Hail, HYDRA” all’orecchio di Jasper Sitwell durante la scena ambientata nel 2012 sulla scena che rievoca quella dell’ascensore di Captain America: The Winter Soldier.

Il primo personaggio apertamente gay del MCU

Il cadavere di Joe Russo

È stato annunciato che il film sugli Eterni presenterà il primo supereroe gay del MCU, ma in realtà ad introdurre il primo personaggio apertamente omosessuale è Avengers: Endgame, interpretato da Joe Russo nella scena con Steve Rogers che parla durante una sessione di terapia di gruppo.

CORRELATO – Avengers: Endgame, tutti i cameo presenti nel film

Fonte: CBM

Vedova Nera: 9 storie dei fumetti che il film potrebbe adattare

Vedova Nera: 9 storie dei fumetti che il film potrebbe adattare

inizieranno a Giugno in Inghilterra con la regia di Cate Shortland le riprese di Vedova Nera, standalone che vedrà protagonista Scarlett Johansson nei “consueti” panni di Natasha Romanoff, con la sceneggiatura riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).

Ma quali sono le storie dei fumetti Marvel che il MCU potrebbe adattare nel film? Ecco alcune proposte:

Web of Intrigue

Web of Intrigue, scritto da Ralph Macchio e George Perez, è uno dei fumetti più acclamati degli anni ’80, e l’ambientazione sarebbe perfetta per un film prequel. Oltre al fatto che lo stile revival, già adottato per Captain Marvel, potrebbe essere un’interessante soluzione per dare un’ulteriore sfumatura al MCU.

La storia segue sei assassini di fama mondiale che lavorano per uccidere Natasha, mentre la doppelganger dell’eroina è sulle tracce di Nick Fury. Insomma materiale per un intrigante e appassionante thriller di spionaggio alla James Bond o Mission Impossible.

SHIELD’S Most Wanted

L’azione è ancora protagonista nel fumetto di Mark Waid e Chris Samnee, SHIELD’s Most Wanted, dove Natasha Romanoff viene incastrata e indicata come traditrice dell’organizzazione, e successivamente espulsa dopo anni di onorata carriera.

La caduta dello SHIELD era già al centro della trama di Captain America: The Winter Soldier, quindi ci troveremmo di fronte ad una ripetizione per quanto riguarda le storie del MCU, tuttavia l’idea che il personaggio venga interpretato come un traditore del governo potrebbe essere un’ipotesi ancora inedita e sicuramente affascinante.

The name of the rose

The Name of the Rose ha tutti i presupposti per diventare un film ricco di trame contorte, location esotiche e ogni dettaglio di cui ogni spy-story spionaggio ha bisogno, e il MCU dovrebbe farci un pensierino…

Questo è uno dei pochissimi fumetti scritti da una donna, Marjorie Liu, e gli eventi prevedono i cameo di Iron Man e Wolverine. Forse la recente fusione tra Disney e Fox permetterà alla produzione di inserire anche personaggi provenienti dalle pagine degli X-Men?

Widowmaker

La serie in quattro numeri di Widowmaker vede protagonista Vedova Nera al fianco di Occhio di Falco e Mimo, e allo stesso modo con cui Thor: Ragnarok ha trasformato Hulk nella spalla principale, il film solista su Natasha Romanoff potrebbe utilizzare la straordinaria chimica tra Scarlett Johansson e Jeremy Renner e replicarla sul grande schermo.

In un viaggio attraverso diversi paesi del mondo, la trama segue il mistero che circonda un agente dello S.H.I.E.L.D., e le indagini portate avanti dalla supereroina.

The sting of the Widow

Questa raccolta di fumetti comprende tutti i momenti più importanti di Vedova Nera per darci una retrospettiva completa sulla sua storia, dal rapporto con Spider-Man, Iron Man, Daredevil fino a quello complicato con il Soldato d’Inverno.

Ovviamente, a questo punto del MCU, l’attenzione è tutta rivolta a Bucky e al suo ruolo nel futuro dell’universo condiviso, senza contare che in The Sting of the Widow potrebbe rientrare anche un interesse amoroso per Natasha (forse di nuovo Bruce Banner?).

Homecoming

Si, il titolo Homecoming è stato già usato nel MCU per Spider-Man, tuttavia questo aspetto non dovrebbe impedire ai Marvel Studios di considerare l’adattamento di questa storia per lo standalone su Vedova Nera.

Gli eventi iniziano con Natasha che si ritira dal lavoro con lo S.H.I.E.L.D. lavoro e ritorna in Russia per affrontare i suoi demoni dopo che qualcuno ha tentato di ucciderla.

Kiss or Kill

In Kiss or Kill Natasha Romanoff viene ingiustamente incastrata dopo l’assassinio di un senatore degli Stati Uniti., così le forze della CIA e una squadra di sicari spietati sono assoldati per ucciderla. Nel frattempo, il figlio del senatore si dispera nel tentativo di vendicare suo padre, e contribuisce alla ricerca della presunta killer.

Si tratta di una storia autoconclusiva, piena di azione e intrighi brillanti, che si adatterebbe in qualsiasi modo nella timeline del MCU. Più in linea con il tono di Captain America: The Winter Soldier che con altri capitoli.

Deadly Origin

Il pubblico potrebbe essere stanco di vedere le solite origin story, e proprio il suo essere così anti-convenzionale a rendere Deadly Origin la perfetta storia da adattare per un prequel sulla nascita di Vedova Nera.

Qui si racconta il passato di Natasha attraverso il presente, con scene e flashback disegnati da artisti diversi e quindi distinti l’uno dall’altro.

The Itsy-Bitsy Spider

La trama in tre fumetti di The Itsy-Bitsy Spider ha completamente ridefinito il personaggio di Vedova Nera, ed è considerato ancora oggi uno dei fumetti più importanti del personaggio.

Il film solista probabilmente non sarà una storia d’origine, e questo aspetto potrebbe dare alla sceneggiatura un rovesciamento interessante di prospettiva poiché la storia si concentrerebbe su una Natasha più anziana sfidata da una giovane e più forte agente segreta di nome Yelena Belova.

Leggi anche – Vedova Nera: 10 cose da sapere sul passato dell’eroina

Fonte: CBR

Avengers: Endgame, il cameo da Guardiani della Galassia che nessuno ha notato

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ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU AVENGERS: ENDGAME

Tra tutti i cameo sparsi nelle quasi tre ore di Avengers: Endgame ce n’è uno che è sfuggito anche agli sguardi più attenti, inserito durante la sequenza della battaglia finale tra i Vendicatori, gli eroi riportati indietro con lo schiocco del guanto e l’esercito di Thanos. Ma di chi stiamo parlando?

Il personaggio proviene dal franchise di Guardiani della Galassia, dove è apparso come simpatico easter egg prima nella scena post credits del Volume 1, poi nel sequel, e ora ritorna insieme ai supereroi grazie ai portali aperti da Doctor Strange, Wong e il resto degli stregoni nel terzo atto di Endgame. E si, è proprio Howard il Papero!

Difficile da rintracciare, Howard è visibile in un’inquadratura con Hope Van Dyne (Wasp, interpretata da Evangeline Lilly), e in lontananza, se fate attenzione, lo noterete dietro la sagoma di un alieno pronto per entrare in azione.

Potrebbe però esserci una ragione dietro la ricomparsa del personaggio nell’universo condiviso, perché a breve sarà rilasciata la nuova serie tv che lo vedrà protagonista, e se gli eventi dello show saranno ambientati dopo quelli di Endgame, è alquanto probabile che verrà mostrata la stessa scena dalla sua prospettiva…

Che ne pensate?

Leggi anche – Avengers: Endgame, la recensione

CORRELATI:

Vi ricordiamo che Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Fonte: Cinemablend

Bond 25: il regista annuncia l’inizio delle riprese

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Bond 25: il regista annuncia l’inizio delle riprese

Cary Fukunaga, regista di Bond 25, ha annunciato sul suo account Instagram il via alle riprese del film che vedrà ancora una volta, e forse per l’ultima, Daniel Craig nei panni di James Bond.

Il ciak è stato battuto in Giamaica, ma le riprese si svolgeranno anche in Norvegia, a Londra e in Italia.

Oltre a Craig, sono stati confermati Ralph Fiennes nel ruolo di M, Lea Seydoux in quello di Madeleine Swann, Naomie Harris in quello di Moneypenny, Ben Whishaw nei panni di Q, Rory Kinear in quelli di Tanner e Jeffrey Wright in quelli di Felix Leiter. Tra le new entry invece si annoverano Dali Benssalah, Billy Magnussen, Ana De Armas, David Dencik, Lashana Lynch e Rami Malek.

Il regista ha svelato alcuni elementi della trama: “Quando il film inizierà, Bond non sarà in servizio attivo. È qui, in Giamaica, si è ritirato e vuole godersi la vita. In questo luogo ha trovato una sorta di casa spirituale, ed è da qui che partirà il suo nuovo viaggio. Abbiamo delle grandi cose in serbo per lui.

Anche se non è stato annunciato il titolo, la produttrice Barbara Broccoli ha dichiarato che le riprese del film si svolgeranno non solo in Giamaica, ma anche in Norvegia, a Londra e in Italia. La sceneggiatura invece è stata firmata da Neil Purvis, Robert Wade, Scott Burns e Phoebe Waller-Bridge, che si è unita alla squadra sotto richiesta di Craig in persona.

Avengers: Endgame, già superato il miliardo nel fine settimana d’apertura

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Avengers: Endgame ha incassato 350 milioni nel weekend di apertura al box office USA, per un totale, in tutto il mondo, di 1,2 miliardi. Si tratta della migliore apertura di tutti i tempi.

Il quarto film sugli Avengers di casa Disney/Marvel ha catturato gli spettatori, ha frantumato il record dei 100 milioni all’apertura di Infinity War e ha portato a casa, nel mondo, 560 milioni nel primo fine settimana. In Cina ha guadagnato l’esorbitante cifra di 329 milioni in cinque giorni.

Con delle cifre così esorbitanti e delle reazioni entusiaste, e soprattutto con molti spettatori tornati già a vedere il film, i record registrati da Infinity War, Titanic e Avatar (i film sul podio dei più alti incassi di tutti i tempi) non sono così tanto lontani da battere.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Nel cast di Avengers: Endgame ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Good Omens: nuovo promo ufficiale

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Good Omens: nuovo promo ufficiale

Dopo il primo trailer di Good Omens, la nuova attesissima serie tv targata Prime Video e tratta da Neil Gaiman.

Nel cast dello show David Tennant, Michael Sheen, Jon Hamm, Frances McDormand (che sarà Dio), Benedict Cumberbatch (che darà voce a Satana), Nick Offerman, Jack Whitehall, Miranda Richardson, Adria Arjona, Michael McKean, Anna Maxwell Martin, Mireille Enos

Good Omens è stato commisisonato per Amazon Prime Video e per BBC two da Patrick Holland, direttore di BBC two, Shane Allen, direttore di BBC Comedy Commissioning e Georg Sharp, editor presso BBC. È stato prodotto dal team comedy ai BBC studios, la divisione BBC commercial production, Narrativia e The Blank Corporation, in collaborazione con BBC Worldwide.

Good Omens sarà disponibile su Amazon Prime Video in oltre 200 paesi e territori nel 2019, in UK dove verrà trasmessa anche su BBC Two in un secondo momento. BBC Worldwide distribuirà i diritti di Good Omens a livello internazionale dopo la premiere su Prime Video. La serie avrà come direttore e produttore esecutivo Douglas Mackinnon, che vanta produzioni come Knightfall, Dirk Gently, Doctor Who, Outlander e l’episodio di Sherlock: The Abominable Bride vincitore lo scorso anno di un Primetime Emmy come Outstanding Television Movie.

“Neil Gaiman è uno scrittore dal talento eccezionale che è in grado di creare mondi unici, multi dimensionali e narrativamente ineguagliabili” sostiene Jennifer Salke, Head of Amazon Studios. “I suoi fan sono appassionati ed entusiasti e siamo fortunati di poter condividere il suo talento con tutto l’audience di Prime Video”

“Mi sono deciso ad accettare questo incarico dopo aver lavorato splendidamente con il team di Amazon per la realizzazione di Good Omens sostiene Gaiman. “Sono persone entusiaste, intelligenti e non erano intimoriti da Good Omens, un prodotto così diverso dagli altri.Volevano creare qualcosa di unico ed eccitante. Sono emozionato all’idea di avere una casa in Amazon dove potrò fare televisione come nessuno l’ha mai vista prima, non come Good Omens ma sicuramente inusuale e divertente”

Il trono di Spade 8: 7 curiosità dall’episodio 2

Il trono di Spade 8: 7 curiosità dall’episodio 2

Winter is coming, e non è solo un modo di dire. Con l’ottava stagione de Il trono di Spade si chiuderà finalmente il cerchio aperto ormai diversi anni anni fa.

Eppure sono ancora tante le questioni da risolvere e i colpi di scena che sicuramente saranno parecchi, molto intensi e disseminati lungo la stagione.

Ecco, intanto, 7 curiosità dall’episodio 2 de Il trono di Spade.

ATTENZIONE – PERICOLO SPOILER

L’unione di Sansa e Theon è stata emozionante

il trono di spadeQuesta sarà sicuramente la stagione de Il trono di Spade dedicata ai ritorni e alle riunioni e quella tra Sansa Stark (Sophie Tuner) e Theon Greyjoy (Alfie Allen) è una di quelle dal maggior tasso emotivo.

Nelle ultime due stagioni Sansa si è riunita con i suoi fratelli Arya, Jon e Bran recuperando rapporti da tempo perduti, ma non si era mai emozionata fino al punto di piangere, come invece è avvenuto quando ha visto Theon: e ciò è stato vissuto da Sansa in maniera più profonda anche a causa di quello che avevano passato.

La relazione tra i due non è mai stata ottimale: in passato Theon aveva tradito il fratello di lei, Robb, facendosi poi passare per Reek durante la quarta, quinta e sesta stagione, diventando mite e passivo, incapace di fare qualcosa persino quando Sansa veniva violentata davanti a lui da Ramsay.

Ma Sansa ha perdonato Theon per averla salvata e per aver fatto finta di uccidere i suoi fratelli in passato e, così facendo, salvando anche loro. L’ultima volta che i due si sono visti è accaduto durante la sesta stagione, quando Sansa tentò di convincere Theon a dirigersi verso Castle Black per per trovare Jon Snow e protezione da parte di Ramsay, arrivando a perdonandogli tutti i fatti passati.

La “ridicola” storia delle origini di Tormund Giantsbane è diversa nei libri

il trono di spadeTormund Giantsbane (Kristofer Hivju)è uno dei personaggi di rilievo de Il trono di Spade ed ha una strana idea di capire ciò che conta. Nel secondo episodio dell’ottava stagione, quando finalmente si ricongiunge con Brienne di Tarth (Gwendoline Christie), le racconta qual è la vera origine del suo soprannome, come se fosse una fiaba.

La storia che racconta è una versione abbellita rispetto a quella raccontata nei libri di George R. R. Martin ed entrambe le versioni risultano abbastanza improbabili. C’è un modo in cui i fatti che vengono raccontati abbiano senso?

Nella sua storia, Tormund racconta di aver ucciso un gigante a dieci anni e di essere poi entrato nel letto della moglie e di essere stato allatto per tre mesi da quella che era anch’essa un gigante e di essere diventato forte per via del particolare latte assunto. Ma questi fatti possono essere plausibili?

Nel libro di Martin, Tormund racconta la storia di questa sua origine a Jon Snow (Kit Harington), durante uno dei loro viaggi, dicendo di essere stato mezzo ragazzo e stupido come, d’altra parte, sono i ragazzi, aggiungendo di essere stato catturato nel mezzo di una tempesta invernale di aver cercato del calore aprendo la pancia di un gigante addormentato ed entrandoci dentro.

E da qui, sarebbe stato confuso per un bambino, venendo poi allattato per tre mesi. In seguito, pungolato da Snow, Tormund ammise di non aver mai ucciso un gigante ma di essere rimasto con lei e di essere stato semplicemente accudito.

Il cavaliere dei Sette Regni accenna all’eredità di Brienne

A Knight of the Seven Kingdoms è il titolo ufficiale del secondo episodio dell’ottava stagione de Il trono di Spade e rappresenta un eco delle frase che Jaime Lannister (Nikolaj Coster-Waldau) usa per riferirsi al neo-cavaliere Ser Brienne di Tarth. Dopo otto stagioni di lotta contro stupratori, sessisti e dopo il disprezzo collettivo di metà degli Westeros che vede il genere prima dell’onore, finalmente  è diventata un cavaliere.

Ma in questo titolo vi è un significato più profondo: esso è anche il titolo di una raccolta di novelle dello stesso Martin appartenente alla serie A Song and Ice and Fire, conosciuta come le storie di Dunk ed Egg. Queste novelle sono state ambientate ben 90 anni prima de Il trono di Spade e segue le avventure di Aegon V Targayen (Egg) e si Ser Duncan the Tall (Dunk) che, come lo stesso Martin ha rivelato in un panel dedicato alla serie nel 2016, sarebbe un antenato di Brienne.

Ciò significa che la carica di cavaliere è di fatto un’eredità adeguata e anche lo stesso modo di diventare cavaliere ha contraddistinto entrambi i neo-cavalieri. Inoltre i due condividono anche la stessa sorte: Dunk è sempre stato un cavaliere errante, senza essere uno dei migliori combattenti e con le caratteristiche di essere leale e fedele alla giustizia, proteggendo i più deboli ed innocenti.

E Brienne ricopre un ruolo simile al suo antenato poiché, dopo la morte di Renly Baratheon e caduta in disgrazia della sua casa, lei non è alla ricerca di un nuovo padrone  ma si adopera per proteggere le ragazze Stark, riportare Sansa alla sua famiglia e rendere giustizia a chi è stato offeso, servendo il popolo di Westeros senza servire un signore. Ed ora, con il riconoscimento ufficiale, anche lei è un cavaliere dei sette regni così come il suo antenato lo fu una volta.

C’è un grosso difetto nella strategia di battaglia di Winterfell

Questo secondo episodio ha messo in chiaro che nella prossima puntata si andrà verso l’inizio di una grande battaglia e una parte del piano vedrebbe i non combattenti al sicuro nelle cripte sotterranee di Winterfell. Ma qualcosa forse non torta, perché è abbastanza strano che sia stata data una così grossa enfasi a questo luogo di riparo.

Facendo un rapido calcolo, è possibile che ci sia una rapida ricetta per il disastro: sì, perché in quelle cripte si trovano i cadaveri degli Starks e gli invasori, i mostri di ghiaccio, hanno il potere di resuscitare i cadaveri e farli combattere per loro. In sintesi, ogni persona innocente che si troverà nelle cripte verrà abbattuta dagli antenati Starks, dando una possibile origine ad un ciclo pressoché infinito. Ma andrà davvero a finire così?

In questo episodio non è morto nessuno

Strano, ma vero, in questo secondo episodio dell’ottava stagione de Il Trono di Spade nessuno è spirato. La sensazione, però sembra quella che in questo episodio ci sia la calma prima della tempesta che potrebbe scatenarsi nelle successive puntate: insomma, come se i personaggi avessero festeggiato per l’ultima volta, prima di un periodo buio.

L’aria che si respira in questo episodio sembra quella dell’incertezza, di ilarità generale come se fosse un momento da Animal House della serie, una specie di parentesi destinata a chiudersi in breve tempo e che, nei suoi momenti di leggerenzza, sembra indurre ad una tempesta che sta per formarsi all’orizzonte.

La paura di Daenerys Targaryen sta preparando la battaglia finale della serie

il trono di spade

Daenerys Targaryen (Emilia Clarke) è stata una terribile regina in fieri, sin dalla fine della prima stagione, ma i suoi alleati lo stanno realizzando soltanto ora. Questo secondo episodio, infatti, si apre con lei che affronta l’assassino di suo padre, Jaime Lannister, il Kingslayer.

In una sorta di udienza, Daenerys dà a tutti gli Stark e ai loro alleati una buona occasione per essere testimoni di Jaime, con la chiara consapevolezza che lei sta cercando un ottimo piano per la sua esecuzione, probabilmente in modo che sia memorabile, se non sentirà una buona ragione che la faccia tornare sui suoi passi.

Sorprendentemente, diverse persone intervengono in suo soccorso, nonostante la lunga lista di peccati commessi da Jaime. Insomma, con l’inizio di questa ottava stagione, continuano ad essere rivelate delle dinamiche di potere che fino a prima erano poco chiare o per niente conosciute, come il fatto che Daenerys sia una regina vendicativa, simile a Cersei per certi versi.

E il fatto che Jon Snow e il suo migliore amico Samwell Tarlly non sapevano che Dawnerys avesse ucciso il padre e il fratello di Sam per non essersi inginocchiati al suo cospetto ne è la dimostrazione.

Perché Arya Stark e Beric Bondarrion sono nemici-amici

Il secondo episodio di questa ottava stagione de Il Trono di Spade è pieno di situazioni calde e fredde, e alcune riguardano Arya Stark (Maisie Williams)e i due uomini che hanno viaggiato con lei nelle stagioni precedenti: il Segugio e Beric Dondarrion (Richard Dormer).

L’incontro è costituito da una serie di emozioni non rivelate che provendono da brutti ricordi: non viene detto molto della loro storia, ma sono ben cinque stagioni che sono passate da quando Beric e Arya hanno condiviso la scena per l’ultima volta ed è comprensibilmente diccile ricordare come essi si erano separati.

E tutto quello che non viene detto e che rimane nella terza stagione, è la chiave di volta che riuscirà a trovare i motivi del fatto che rende i due protagonisti così amici, ma anche così nemici.

Fonte: The Verge

Avengers: Endgame, cosa riserva il futuro per i Vendicatori originali?

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The Avengers Oscar 2019

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU AVENGERS: ENDGAME

Se Infinity War era stato il film di Thanos, Avengers: Endgame è l’omaggio dei Marvel Studios ai sei Vendicatori originali riuniti per la prima volta sullo schermo nel capitolo diretto da Joss Whedon e uscito nel 2012. Due di loro sono morti, gli altri quattro hanno preso strade diverse, e non è chiaro quando (e se) li rivedremo ancora nel MCU.

Il dubbio riguarda allora il “dopo” Endgame: che fine faranno i nostri eroi? Cosa gli riserva il futuro? Ecco alcune ipotesi:

Captain America

avengers endgame

Dopo aver restituito tutte le gemme dell’infinito, Steve Rogers torna dal Regno Quantico come uomo anziano, quindi è facile non aspettarsi più di un coinvolgimento marginale del personaggio nella Fase 4 del MCU.

Certo, la sua controparte dei fumetti è stata parte attiva nella guida di S.H.I.E.L.D., ed è possibile che Steve muoia fuori dallo schermo un po’ come successo a Peggy Carter in Captain America: Civil War nella timeline dell’universo cinematografico.

Tuttavia, solo perché l’arco di Steve è giunto al termine non significa che la storia di Cap sia al capolinea. Alla fine di Avengers: Endgame, l’eroe passa lo scudo a Sam Wilson, ed è chiaro che sarà lui il nuovo difensore della Terra.

Iron Man

Tony Stark muore alla fine di Endgame, dunque tutti i piani e le ipotesi sul suo futuro nel MCU sono da mettere da parte. Almeno per ora, perché nulla è scontato nell’universo dei Marvel Studios…

Sulla carta il suo sacrificio non può essere annullato, e il contratto di Robert Downey Jr. è scaduto (come il tempo e l’arco narrativo di Tony nel MCU), ma questo non significa che non rivedremo mai più Iron Man.

Forse la presenza di Harvey Keener al funerale di Tony è un indizio dell’arrivo degli Young Avengers, dove il ragazzo giocherebbe il ruolo di Stark? Oppure sarà Morgan, la figlia di Tony, a prendere il posto del padre?

Thor

mcu

Per quanto riguarda Thor, l’aver deciso di lasciare il trono di Asgard a Valchiria compromette sicuramente il futuro dell’eroe come sovrano e guida del suo popolo che avevamo pronosticato tempo fa.

Ora il Dio del Tuono si è unito ai Guardiani della Galassia, con i quali attraverserà lo spazio in cerca di qualche avventurosa missione, diventando ciò che era destinato a essere. Questo esclude ogni possibilità di vedere al cinema Thor 4? Oppure il percorso del personaggio si allaccerà a quello dei supereroi di James Gunn in Vol.3?

Ad ogni modo, i Marvel Studios hanno contemplato un approccio più comico al franchise di Thor, e indipendentemente da ciò che accadrà, sembra che la missione dei Guardiani ruoterà attorno alla ricerca di Gamora

Vedova Nera

Proprio come Gamora, Vedova Nera è rimasta vittima di una morte “definitiva”, perché sacrificata su Vormir in cambio della gemma dell’anima. E se non fosse bastato Infinity War, Endgame chiarisce che i caduti sul pianeta custodito da Teschio Rosso non possono tornare in vita…

Ora il mistero ruota attorno allo standalone confermato su Natasha Romanoff, che a quanto pare sarà un prequel, ma non è detto che l’eroina non possa ripresentarsi grazie a qualche ingegnoso piano dei Vendicatori.

Occhio di Falco

Dopo trascorso cinque anni ad uccidere brutalmente nelle vesti di Ronin, Clint Barton viene richiamato al quartier generale dei Vendicatori per tentare l’ultimo colpo. Fortunatamente le cose vanno per il meglio e Occhio di Falco può riabbracciare la sua famiglia, e tornerà in azione nella serie tv di Disney +.

Lo show dovrebbe concentrarsi sulle avventure di Clint insieme all’erede Kate Bishop, dunque il ritiro dell’eroe è dietro l’angolo?

Hulk

Hulk

Cinque anni dopo lo schiocco, Bruce Banner trova il modo per conciliare la sua parte umana con Hulk, e quando usa il guanto dell’infinito per riportare indietro le vittime rimane gravemente ferito al braccio destro. Dunque è altamente improbabile che l’eroe sarà in grado di tornare ai suoi vecchi poteri…

Chissà che il professor Hulk non sia l’unica opportunità di rivederlo in azione nel futuro del MCU.

Leggi anche – Avengers: Endgame, le domande che ci lascia il film

Avengers: Endgame, ecco le scene che mancano all’appello

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Avengers: Endgame, ecco le scene che mancano all’appello

Durante la promozione di Avengers: Endgame, abbiamo appreso che trailer e spot non avrebbero mostrato nessuna delle scene nella parte finale del film, soltanto qualche brevissimo shot, allo scopo di mantenere integra la sorpresa dei fan.

Abbiamo anche letto che alcune scene potevano essere state modificate appositamente per il trailer mentre altre potevano essere state realizzate addirittura esclusivamente per il trailer stesso.

Tuttavia capita spesso, anche in film con una produzione e una promozione più tradizionale, che molte scene dai contenuti promo non vengano poi inserite nel montaggio finale del film, e finiscano sul pavimento della sala di montaggio o nei contenuti extra delle edizioni in Home Video.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Quindi, ecco un elenco di scene che abbiamo visto nei trailer ma che mancano dal montaggio finale di Avengers: Endgame:

ATTENZIONE SEGUONO SPOILER

Ha spazzato via il 50% di tutte le creature viventi – Questa scena viene chiaramente da una scena iniziale del film, lo evinciamo dall’acconciatura di Natasha, ma potrebbe essere stata girata soltanto per il trailer, per fomentare il pubblico. Tuttavia sappiamo anche che si potrebbe trattare di un momento in cui Vedova Nera spiega la situazione a Captain Marvel, appena arrivata.

Thor si dà la carica – Una delle inquadrature migliori dai trailer, mostra il Dio del Tuono in piena forma, come lo vediamo nei primi quindici minuti del film, anche se non compare mai in quella posa. Non abbiamo la certezza se questa foto sia stata tratta da una sequenza di Infinity War o se all’inizio del progetto il personaggio era destinato a non ingrassare rovinosamente, come invece gli abbiamo visto fare.  Potrebbe essere anche questo uno shot realizzato esclusivamente per i trailer.Bruce Banner commemora i caduti – Mentre i Vendicatori guardano brevemente le immagini dei compagni caduti, questa scena con Bruce Banner in lacrime non si vede nel trailer. La scena lo mostra davanti alle immagini di Scott Lang e di Shuri. Sembra dunque che sia servita, in fase di promozione, a confermare che sia la principessa del Wakanda, sia ANt-Man sono stati vittime della Decimazione (se non fosse che in realtà Scott è rimasto prigioniero del Regno Quantico).

Il messaggio di Tony a casa – Questa scena è nel film, ma la versione nel trailer è abbastanza diversa. Gran parte del dialogo è lo stesso, ma l’inflessione è molto differente. Nel trailer di Avengers: Endgame lo spettatore è stato messo di fronte a un monologo tragico, mentre nel film sono state eliminate delle frasi e il tono è molto più leggero.

Avengers: Endgame, le domande che ci lascia il film

Avengers: Endgame, le domande che ci lascia il film

avengers endgame

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU AVENGERS: ENDGAME

Sebbene funzioni come degna conclusione di una saga iniziata undici anni fa, Avengers: Endgame ci lascia con una serie di domande irrisolte che potrebbero essere affrontate nel corso della prossima fase del MCU.

Ecco le più interessanti analizzate nel dettaglio:

Rivedremo un “normale” Bruce Banner?

Il Bruce Banner che avevamo lasciato alla fine di Avengers: Infinity War continuava a lottare con la sua seconda identità e di Hulk, almeno per due terzi del film, non c’era nemmeno l’ombra. Ma solo dopo il salto temporale all’inizio di Endgame scopriamo che il Vendicatore ha unito con successo la propria intelligenza con la forza di Hulk (un omaggio al professor Hulk dei fumetti).

Questo significa che il Bruce “normale” e il gigante di giada arrabbiato non torneranno più nel MCU?

Che fine ha fatto Gamora?

Tra tutti i vari sviluppi di trama, il modo in cui Gamora è è tornata in Endgame resta uno dei più interessanti, perché invece di essere semplicemente resuscitata, la vediamo grazie ai viaggi nel tempo e nell’incursione della sua versione passata nel presente durante la battaglia finale con i Vendicatori.

Ovviamente è una Gamora più giovane rispetto a quella incontrata in Guardiani della Galassia, dunque il “nuovo” personaggio è in realtà quello di nove anni fa, che non si era ancora innamorata di Peter Quill.

Eppure alla fine di Avengers: Endgame vediamo Star-Lord interagire con lei, oltre al fatto che sul Benatar compare la schermata “searching” con la sua immagine. Possibile allora che sia ancora viva e che sia fuggita da qualche parte? Lo schiocco di Tony Stark l’ha spazzata via insieme agli altri?

Dov’è Loki?

Uno dei momenti più divertenti di Avengers: Endgame arriva quando i Vendicatori tornano nel 2012 in tempo per la Battaglia di New York cercando di procurarsi il Tesseract, che invece finisce nelle mani di Loki. Il Dio dell’Inganno coglie l’occasione e fugge via, e di lui non si hanno più tracce.

Cosa significa esattamente questo per Loki? È ancora morto? È vivo? Questa scelta sembrerebbe aver causato un flusso di tempo parallelo che è diverso da quello attuale, dunque ora c’è una linea temporale in cui il personaggio è scappato con una delle gemme dell’infinito.

Potrebbe essere questo il presupposto della nuova serie su Loki di Disney +?

Perché Cap è riuscito a sollevare il Mjolnir solo adesso?

Una scena in particolare di Avengers: Endgame avrà fatto saltare dalle sedie i fan dei fumetti, ed è quella in cui vediamo Captain America sollevare finalmente il Mjolnir. Solo chi è degno può impugnare l’arma, aveva raccontato Thor, e un tentativo c’era già stato nel corso di Age of Ultron, dove Steve era quasi riuscito nell’impresa.

Ma cosa è cambiato esattamente e cosa ha reso soltanto adesso Cap degno di questo compito?

Perché Harley Keener era al funerale di Tony Stark?

iron man 5

Qualcuno avrà riconosciuto il giovane ragazzo in piedi, da solo, al funerale di Tony Stark, che avevamo visto da piccolo sei anni fa in Iron Man 3: si tratta infatti di Harley Keener, il personaggio che aiuta Tony Stark in un momento di seria difficoltà e interpretato da Ty Simpkins.

Certo includerlo a questo punto del racconto desta qualche dubbio: non abbiamo alcun indizio del fatto che i due siano rimasti in contatto, oppure questo momento è solo un altro easter egg per i fan? O addirittura è un’anticipazione della prossima fase del MCU?

Thor fa parte dei Guardiani della Galassia?

La fine di Avengers: Endgame sembra indicare che il futuro di Thor sia insieme ai Guardiani della Galassia, lui che apostrofa la nuova squadra come gli “Asgardiani della Galassia”, che è il nome di un team di eroi apparso nei fumetti.

Questo significa che il Dio del Tuono è ora un membro permanente dei Guardiani? La sceneggiatura di James Gunn per il Volume 3 ha sempre incluso il personaggio? E se è così, Thor ha il potenziale per cambiare l’intera dinamica di questo franchise?

Tutti i compagni di scuola di Peter sono scomparsi dopo lo schiocco?

Spider-man: far from home

Alla fine di Endgame, mentre guardiamo tutti i personaggi che tornano alle loro vite, c’è Peter Parker che rimette piede al suo liceo e abbraccia il suo amico Ned. Ma basandoci sull’evidenza, il ragazzo non sembra più vecchio di cinque anni, quindi possiamo supporre che sia morto alla fine di Infinity War e resuscitato dallo schiocco.

Certo, ripensando al trailer di Spider-Man: Far From Home, sembra che lo stesso sia accaduto a tutti i compagni di scuola di Peter…

Perché Steve porta il Mjolnir indietro nel tempo?

Captain America è il Vendicatore che, alla fine del film, si assume la responsabilità di restituire nei punti esatti della storia tutte le gemme dell’infinito e avere così il minimo impatto sul tempo e lo spazio. Tuttavia, porta con sé anche un altro oggetto: il Mjolnir. Ma perché?

Forse l’arma gli servirà nel caso abbia difficoltà a restituire le gemme? Sta pensando di riportarlo indietro nello stesso momento in cui lascia cadere l’etere su Asgard?

Cap ha restituito la gemma dell’anima a Teschio Rosso?

La gemma più interessante resta senza dubbio quella dell’anima, che secondo i calcoli Steve avrebbe dovuto riportare su Vormir, la nuova casa di Teschio Rosso (suo primo rivale in Captain America: Il Primo Vendicatore).

Ma la vera domanda è questa: che cosa succede se restituisci la gemma dell’anima? Se per ottenerla devi sacrificare ciò che ami di più, al contrario restituirla comporta riavere indietro la vita di chi si è perso? Così facendo ci sarebbe il potenziale per resuscitare Vedova Nera…

CORRELATO – Avengers: Endgame, 15 curiosità dal film che non sapete

Fonte: Cinemablend

Aladdin, un nuovo spot tv con la principessa Jasmine

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Aladdin, un nuovo spot tv con la principessa Jasmine

È stato diffuso un nuovo spot tv di Aladdin che mostra Naomi Scott nei panni della principessa Jasmine in carne e ossa. Eccolo di seguito:

https://www.youtube.com/watch?v=RCuo7Jpvg68

Aladdin: ecco in cosa il live action sarà diverso dall’originale

Diretto da Guy Ritchie (Sherlock HolmesOperazione U.N.C.L.E.) e scritto da John August (Dark ShadowsBig Fish – Le Storie di Una Vita Incredibile), Aladdin è interpretato da Will Smith (AlìMen in Black) nei panni del Genio con il potere di esaudire tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada magica.

Mena Massoud (Jack Ryan) è il protagonista, lo sfortunato ma adorabile ragazzo di strada innamorato della bellissima figlia del Sultano, la Principessa Jasmine, interpretata da Naomi Scott (Power Rangers), che vuole scegliere liberamente come vivere la propria vita. Marwan Kenzari (Assassinio sull’Orient Express) è Jafar, un malvagio stregone che escogita un piano diabolico per destituire il Sultano e regnare su Agrabah; mentre Navid Negahban (Homeland: Caccia alla Spia) interpreta il Sultano, il sovrano di Agrabah, impaziente di trovare un marito adatto alla figlia Jasmine.

Aladdin è prodotto da Dan Lin (The LEGO Movie), mentre il vincitore del Golden Globe® Marc Platt (La La Land), Jonathan Eirich (Deathnote) e Kevin De La Noy (Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno) sono i produttori esecutivi. La colonna sonora è composta dall’otto volte Premio Oscar® Alan Menken (La Bella e la BestiaLa Sirenetta) e comprende nuove versioni dei brani originali scritti da Menken e dagli autori premiati con l’Oscar® Howard Ashman (La Piccola Bottega degli Orrori) e Tim Rice (Il Re Leone), oltre a due brani inediti realizzati dallo stesso Menken e dai compositori, vincitori dell’Oscar® e del Tony® Award, Benj Pasek e Justin Paul (La La LandDear Evan Hansen).

Avengers: Endgame, previsti 300 milioni per il weekend di apertura in USA

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Avengers: Endgame si avvia a chiudere l’incasso del primo fine settimana di programmazione a 300 milioni, in USA. Il quarto e conclusivo film sugli Avengers ha aperto con la mostruosa cifra di 60 milioni, solo per la proiezioni di mezzanotte di giovedì scorso e le prime stime riportano una previsione di incasso intorno ai 315 milioni.

Il film è stato distribuito, a partire dal 26 aprile, in 4662 cinema nel Nord America, la più vasta distribuzione di sempre sul territorio. Il film potrebbe quindi plausibilmente superare i 257.7 milioni di Avengers: Infinity War e i 248 milioni di Star Wars: Il Risveglio della Forza, i due film che, nella classifica degli incassi più alti nella storia del cinema, possono essere superati da Endgame.

Il film ha guadagnato 305 milioni in due giorni in tutto il mondo, visto che in 46 Paesi, compresa l’Italia, è arrivato il 24 aprile, con un picco di 154 milioni soltanto in Cina, mentre, nella classifica dei mercati più remunerativi, seguono il Regno Unito a 15,3 milioni, la Corea del Sud a 14,2 milioni e l’Australia a 13,9 milioni.

Diretto da Anthony e Joe Russo, Avengers: Endgame vede nel cast Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, a Hong Kong, uomo picchiato per aver fatto spoiler?

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Un report di AsiaOne riferisce che un uomo è stato picchiato all’uscita di un cinema, dopo aver visto Avengers: Endgame, perché aveva rivelato ad alta voce dei dettagli della trama del film a persone che non lo avevano ancora visto.

Il sito dice che ‘incidente sia avvenuto fuori da un cinema a Causeway Bay, a Hong Kong. L’uomo avrebbe rivelato a voce alta spoiler all’ingresso dell’edificio, e la reazione delle persone che stavano entrando in sala è stata violenta.

La notizia non è confermata e già qualche altra volta è capitato che si spargesse la voce di finti pestaggi all’uscita di una sala, a seguito di eventi simili, tuttavia le persone che hanno partecipato a quella proiezione dicono di aver sentito schiamazzi all’uscita della sala.

La spoiler-fobia è un fenomeno sempre più diffuso, irrimediabilmente legato ai social network e alla comunicazione e allo scambio continuo di informazioni tra utenti che spesso formano le community che seguono questo tipo di eventi di massa, come l’uscita di Avengers: Endgame oppure la messa in onda di Game of Thrones, due topic molto caldi in questi giorni.

Alla vigilia dell’uscita in sala di Endgame, Joe e Anthony Russo, registi del film, avevano lanciato l’hashtag #DontSpoilTheEndgame, chiedendo a tutti i fan di non rivelare dettagli della trama del film a chi non lo aveva ancora visto.

Non abbiamo conferma del fatto che quest’uomo di Hong Kong sia stato davvero picchiato, ma in caso in cui la notizia trovasse riscontro nella realtà, sarebbero davvero molto poche le persone disposte a prendere le sue parti, dando torto all’assalitore!

Nel cast di Avengers: Endgame ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, un dettaglio, dopo i titoli di coda, che forse non avete notato

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ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU AVENGERS: ENDGAME

avengers: Endgame

Tutti quelli che sono rimasti a sedere, in sala, alla fine di Avengers: Endgame, sono rimasti delusi: niente scena post credits questa volta, per un film Marvel Studios! La cosa però non sorprende troppo, visto che il film segna davvero una conclusione di un arco narrativo molto molto lungo e significativo.

Nessun indizio su ciò che accadrà, nessuna indicazione ai fan, nessuna strizzata d’occhio ai Fantastici Quattro o agli X-Men, come qualcuno sperava. Insomma, niente che lasciasse immaginare un futuro. Sappiamo che ci sarà la Fase 4, anche se non sappiamo cosa mai ci aspetterà e cosa Kevin Feige ha in serbo per noi, tuttavia sembra che un piccolo suggerimento ci sia, alla fine del film. Un rumore metallico, ripetuto due o tre volte, un suono che ci è ben noto, visto che ricorda quello che Iron Man produceva mentre fabbricava la sua Mark 1, mentre era prigioniero, all’inizio del suo primo film.

Che cosa vorrà dire? Il suono è un omaggio alla vita dell’eroe che si è sacrificato per salvare l’universo da Thanos? Oppure un’indicazione per quello che verrà, una specie di pacca sulla spalla ai fan, un messaggio di conforto? Oppure ancora potrebbe voler dire che “il più grande difensore della Terra“, come lo ha chiamato Steve Rogers, non è davvero morto?

Lo sapremo probabilmente molto presto!

Nel cast di Avengers: Endgame ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

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Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

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